della diocesi di como
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contiene inserto
Periodico Settimanale | Poste Italiane S.P.A. | Sped. In Abbonamento Postale |
D.L. 353/2003 (Conv. In L. 27/02/2004 N° 46) Art. 1, Comma 1, Dcb Como
Anno XXXVI - 25 febbraio 2012 - € 1,20
Attualità
3
Italia
4
Como
17
Sondrio
Approvato
il piano
salva-Grecia
Azione cattolica:
chiarezza su
giovani e lavoro
Il “caso” Chicco
in una tesi
di laurea
Una mostra
sulla vita
di Guanella
ella notte di luneN
dì l’Eurogruppo ha
sbloccato il prestito di
di una ricerca
Idi dati
del settore giovanile
Ac offrono una inte-
a positiva gestione
L
delle risorse umane
dell’azienda è diventata
“
130 miliardi di euro.
Editoriale
Tempo dell’uomo,
tempo di Dio
ressante fotografia.
oggetto di studio.
29
Dio che fa” il tiè
tolo dell’esposizione itinerante dedicata al santo.
In cammino. Verso la luce pasquale
di don Angelo Riva
I
nesorabile l’incedere del tempo.
Agli occhi della fede la sua corsa
assomiglia non tanto al fiume che
scorre, ma all’albero che cresce.
Il fluire del tempo ci appare come la
paziente tessitura di Cristo in noi, Lui che
gradualmente ci attrae a sé. L’immagine
migliore, in senso cristiano, è quella del
vaso d’argilla, che nuovamente si dispone
ad un altro giro sulla mola, per lasciarsi
modellare dalle abili dita del Vasaio.
“Noi siamo argilla, e Tu colui che ci dà
forma”: così il profeta Isaia (64,7) all’inizio
dell’Avvento, ed eccoci già in Quaresima.
Far combaciare l’anno pastorale con l’anno
liturgico è stata una delle scelte pastorali più
chiacchierate, e pure un po’ dileggiate, della
nostra Diocesi. Ironie anche comprensibili,
perché effettivamente i tempi esistenziali
delle persone e delle famiglie si dispongono
su ben altre frequenze rispetto ai tempi
liturgici: fanno testo i ritmi lavorativi, le
chiusure scolastiche, i fine-settimana…
oppure semplicemente il ritmo binario
lavoro-vacanza-lavoro… Il punto, però
– come quasi tutto ciò che ha a che fare
con il vangelo –, non è quanto l’anno
liturgico sia distante da noi, il che è banale,
ma quanto noi siamo lontani dall’anno
liturgico. Il che è diabolico. E merita
qualche tentativo di correzione di rotta.
Con il suo ritmo settimanale, facente perno
sulla Domenica, e la sua concentrazione sui
“tempi forti”, l’anno liturgico – o se preferite
l’anno-nella-fede – può diventare robusta
pedagogia a Cristo, palestra – mi si perdoni
il termine – di cristificazione. Non si tratta,
allora, di azzerare con un colpo di spugna
i tempi civili, scolastici o altro. Si tratta
di porre attenzione, più di quanto si sia
fatto finora, al “colore” liturgico del tempo
vigente, cercando, per quanto possibile,
di armonizzare attività e iniziative con i
contenuti del mistero di Cristo che si sta
celebrando. La posta in gioco è nientemeno
che la qualità cristiana di ciò che facciamo.
Non una carabattola, quindi. Specie se
non intendiamo accontentarci di fare
solo socialità, assistenza e umanitarismo
– cose ottime per cominciare, ma non
ancora per impiantare il Regno di Dio.
Lo sguardo si allarga. Nella pastorale
conosciamo la difficoltà, e forse anche
la tentazione di amputare quella che il
Vescovo Maggiolini chiamava l’originalità
cristiana. Perché virare troppo sulla fede
significa spesso perdere le masse (che
comunque, per buona parte, già hanno
preso congedo). Più facile allora investire
sulla festa della birra, sugli amici della
polenta e sulla sagra della rana – con
Messa –, piuttosto che sul mistero di Cristo
celebrato nel tempo. Lì li hai quasi tutti,
mentre la Veglia pasquale sembra solo per
i palati fini (non parliamo poi della Veglia
di Pentecoste, roba di iniziati). Ma cosa
(soltanto) gonfia (i banchi della chiesa e il
“baslotto” delle offerte), e cosa (realmente)
edifica (il Regno di Dio)? Specie in un tempo
nel quale occorrerebbe montare la guardia
su discutibili forme di ritorni di fiamma per
il “sacro”. E vigilare pure sulla tentazione –
umanamente comprensibilissima, di fronte
all’emorragia di fedeli, ma francamente
miope – di tenerceli stretti a tutti i costi,
quelli della birra, della polenta e della rana.
Almeno loro…
La Quaresima riapre nel
deserto la via che conduce alla
Pasqua di morte e risurrezione.
Il Signore Gesù ci viene
incontro nel mistero di questo
tempo intenso e prezioso, sul
filo dei giorni segnati dal dono
e dall’impegno. Ci lasciamo
condurre per mano nel deserto
di una vita più sobria e fraterna,
incontro a una nuova primavera
dello Spirito.
Quaresima 8-9
Nell’avventura della
missione in punta di piedi
Pellegrinaggi
12
L’invito del Vescovo
per Lourdes, a ottobre
Como
18
Nel Triangolo Lariano
la grotta più lunga d’Italia
Sernio
33
Mons. Coccopalmerio
cardinale: grande festa
LIBRETTO
BENEDIZIONI
S
ono
La famiglia:
il lavoro e la festa
disponibili i
libretti per
la benedizione delle
famiglie che,
quest’anno,
si arricchiranno anche
con un piccolo cartoncino
ricordo. Il tema scelto è quello dell’Incontro Mondiale
delle famiglie in programma
a Milano dal 30 maggio al 3
giugno prossimi. È possibile
effettuare le proprie prenotazioni telefonando allo 031263533 presso la segreteria
del Settimanale, da lunedì a
venerdì dalle ore 9.00 alle ore
18.00.
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Tempo dell`uomo, tempo di Dio