PONTIFICIA FACOLTÀ TEOLOGICA DELLITALIA MERIDIONALE Sezione S. Luigi GUIDA DELLO STUDENTE Anno Accademico 2002-2003 NAPOLI - Via Petrarca, 115 Pontificia Facoltà Teologica dellItalia Meridionale Sede Legale Viale Colli Aminei 2 - 80131 Napoli tf 081/7437411 - fax 081/7437465 Presidenza (S. Luigi) Segr. tf - fax 081/7690584 Sezione S. Luigi Via Petrarca 115 - 80122 Napoli tf 081/2460-276 - fax 081/5752319 Pontificio Seminario Interregionale Campano Via Petrarca 115 - 80122 Napoli tf 081/2466011 - fax 081/5750716 Scolasticato Nazionale S.I. Via Petrarca 115 - 80122 Napoli tf 081/2460-111 - fax 081/5750525 2 Presentazione Da alcuni anni la Sezione San Luigi si trova impegnata in un processo di revisione del proprio piano di studi, di rinnovamento delle metodologie didattiche, di progressiva messa a punto degli obiettivi formativi, che ha coinvolto lintera Comunità accademica, soprattutto nei suoi organismi collegiali. Alcuni frutti di questo complesso lavoro sono ormai evidenti. Con lanno accademico 2001/02, infatti, si è conclusa la prima sperimentazione relativa al Biennio filosofico: unesperienza preziosa, soprattutto per il corpo docente, che è stato sollecitato a una maggiore collaborazione per rendere effettivo quellaccompagnamento degli Studenti lungo tutto larco formativo, che è previsto dal piano degli studi. Nel nuovo anno 2002/03 questa sperimentazione raggiungerà il Triennio teologico, ad iniziare dagli insegnamenti dellarea biblica e di quella cristologico-fondamentale. La Guida registra puntualmente gli orientamenti e le peculiarità di questa rinnovata programmazione. Per quanto concerne il secondo ciclo, la revisione è tuttora in corso. La proposta della Sezione, messa a punto nel precedente anno accademico, attende ora di confrontarsi e integrarsi con quanto verrà elaborato dalle altre componenti della Facoltà. La responsabilità nel condurre in porto questo complesso iter spetta ormai al nuovo Preside, il prof. Carlo Greco, che in settembre subentrerà al prof. Adolfo Russo. A lui laugurio più cordiale da parte di tutta la Comunità accademica della Sezione. Né questa è lunica novità di rilievo. Il 1° ottobre p.v. inaugureremo lanno scolastico alla presenza del nuovo Vice Gran Cancelliere, il P. Francesco Tata e del nuovo Rettore del Seminario Campano, P. Vittorio Liberti, entrambi ex alunni della Sezione. A questultimo, che per sei anni ha ricoperto la carica di V. Gran Cancelliere e al P. Piero Granzino, che per otto anni è stato Rettore del Seminario Campano, un vivo ringraziamento e un fraterno augurio. Possa il nuovo anno essere un tempo proficuo di crescita umana e spirituale per tutti: Studenti, Docenti, Personale ausiliario. Napoli 22 luglio 2002 Prof. SATURNINO MURATORE SJ Vice Preside per la Sezione 3 CENNI STORICI Il Collegio Massimo della Compagnia di Gesù in Napoli, fondato nel 1552 e arricchito di scuole universitarie nellanno 1565, non ha mai cessato di conferire i gradi accademici in Sacra Teologia agli studenti gesuiti, in forza del diritto che i Sommi Pontefici Giulio III, Pio IV, Gregorio XIII e Pio IX hanno confermato. Sospesa dallanno 1767 con la soppressione della Compagnia di Gesù nel Regno delle due Sicilie, la sua Facoltà Teologica è stata ristabilita a Napoli nellanno 1827 e, dopo la dispersione del 1860, è stata ripristinata nel 1898 nellattuale sede del Collegio Massimo S. Luigi a Posillipo. I suoi statuti, elaborati secondo le direttive della Costituzione Apostolica Deus Scientiarum Dominus del 1931, vennero approvati il 31 luglio 1937. Essa veniva riconosciuta come Pontificia Facultas Theologica Sancti Aloisii ad Pausilypum, clericis sive religiosis sive saecularibus potissimum ex provinciis Italiae Meridionalis destinata, annessa al Collegio Massimo S. Luigi e retta quanto agli studi dalla Ratio Studiorum della Compagnia di Gesù. In conformità alle direttive del Concilio Vaticano II e alle norme emanate dalla Sacra Congregazione per lEducazione Cattolica circa la pianificazione delle Facoltà, nel 1969 è stata costituita la Pontificia Facoltà Teologica dellItalia Meridionale. Allo stato attuale essa è costituita da due Sezioni: la Sezione S. Tommaso dAquino, che corrisponde alla Facoltà già esistente nel Seminario Maggiore Arcivescovile di Napoli, e la Sezione S. Luigi, che corrisponde alla Facultas Theologica Sancti Aloisii ad Pausilypum. Gli Statuti Generali della Facoltà furono redatti in base alle Normae Quaedam e successivamente rivisti in conformità alle norme della Costituzione Apostolica Sapientia Christiana. Essi sono stati approvati in via definitiva il 18 aprile 1986, congiuntamente agli Statuti Particolari delle due Sezioni. La personalità giuridica civile della Facoltà è stata sancita dal D.M. del 2 febbraio 1995 (cf G.U. s.g. n° 217, 16.09.95). 4 Parte Prima LISTITUZIONE ACCADEMICA ISTITUZIONE ACCADEMICA DOCENTI INFORMAZIONI 5 6 LISTITUZIONE ACCADEMICA I. LA FACOLTÀ DIREZIONE DELLA FACOLTÀ Gran Cancelliere Vice Gran Cancelliere Preside Vice Preside Segretario Generale Direttore Amministrativo Card. Michele GIORDANO Francesco TATA Carlo GRECO Saturnino MURATORE Ornella MARRA Domenico CANNONE MEMBRI DELLA SEZIONE AL CONSIGLIO DI FACOLTÀ Saturnino MURATORE (Vice Preside) Donatella ABIGNENTE Enrico CATTANEO Ettore FRANCO Paolo GAMBERINI Carlo GRECO Giuseppe MANCA Antonio ORAZZO Studenti: Gian Paolo BORTONE Luciano LARIVERA II. LA SEZIONE S. LUIGI DIREZIONE DELLA SEZIONE S. LUIGI Vice Preside per la Sezione Direttore del Settore filosofico Direttore del Settore biblico Direttore del Settore dogmatico Direttore del Settore vita cristiana Direttore Ammin. della Sezione Segretario della Sezione Saturnino MURATORE Nunzio GALANTINO Ettore FRANCO Orazio F. PIAZZA Donatella ABIGNENTE Mario GIOIA Vito Nicola MOSSA 7 CONSIGLIO DI SEZIONE Membri di diritto Professori Carlo GRECO Preside della Facoltà Saturnino MURATORE Vice Preside Nunzio GALANTINO Dir. Settore filosofico Ettore FRANCO Dir. Settore biblico Orazio F. PIAZZA Dir. Settore dogmatico Donatella ABIGNENTE Dir. Settore vita cristiana Giuseppe MANCA Rettore Collegio Professori S.I. Claudio BARRETTA Rettore Scolasticato S.I. Vittorio LIBERTI Rettore Pont. Seminario Campano Alberto CASALEGNO Enrico CATTANEO Antonio FANULI Domenico MARAFIOTI Corrado MARUCCI Antonio ORAZZO Sergio TANZARELLA Antonio TRUPIANO Studenti Antonio DE FEO Alessandro GALLOTTI Marco TORRACA CONSIGLIO DELEGATO Saturnino MURATORE (Vice Preside) Enrico CATTANEO Carlo GRECO Giuseppe MANCA Antonio DE FEO (Studente) Ettore FRANCO (Sostituto) Alberto PERNA (Sostituto) CONSIGLIO AMMINISTRATIVO Saturnino MURATORE (Vice Preside) Giuseppe MANCA Mario GIOIA(Dir. Amministrativo) Domenico PIZZUTI Luigi OITANA (Dir.della Biblioteca) Giovanni GUZZO (Studente) Claudio BARRETTA (Rett. Scolasticato S.I.) CONSIGLIO DI BIBLIOTECA Luigi OITANA (Direttore) Saturnino MURATORE (Vice Preside) Mario GIOIA (Dir. Amministrativo) Ettore FRANCO 8 Nunzio GALANTINO Orazio F. PIAZZA Domenico PIZZUTI Marco TORRACA (Studente) COORDINATORI DAREA Biennio filosofico 1. Area epistemologico-metafisica: prof. Saturnino MURATORE 2. Area antropologica: prof. Nunzio GALANTINO 3. Area storica: prof. Antonio ORAZZO Triennio teologico 4. Area biblica: prof. Ettore FRANCO 5. Area cristologico-fondamentale: prof. Carlo GRECO 6. Area antropologico-spirituale: prof. Giuseppe MANCA 7. Area ecclesiologico-sacramentale: prof. Orazio F. PIAZZA 8. Area morale: prof. Donatella ABIGNENTE COLLABORATORI Aldo LARDONE (ServizioLibreria) Anna CIARDI (Segreteria) Anna Maria DE RUVO (Segreteria) Filomena IORIO (Segreteria) Paola GHIDELLI (Ausiliaria Sezione) Paola RIBATTI (Amministrazione) Marcello TRUPIANO (Consul. Ammin.) M. Cristina DE RUGGIERO (Biblioteca) Carla MAYRHOFER (Biblioteca) Evelina MASTURZO (Biblioteca) Gaetano SCHERILLO (Biblioteca) Giovanni DRAGO (Rassegna di Teologia) Mariapia MANZONI (Rassegna di Teologia) Matilde TIDONE (Rassegna di Teologia) ISTITUTO DI FILOSOFIA Direttore: Direttori dei Seminari: Epistemologia Filosofia della religione Studi storico-religiosi Consiglieri: Segretaria: Carlo GRECO Saturnino MURATORE Carlo GRECO Sergio TANZARELLA Carlo GRECO Saturnino MURATORE Sergio TANZARELLA Anna CARFORA Cloe TADDEI FERRETTI Giuseppina DE SIMONE Giuseppina DE SIMONE 9 ISTITUTO DI STUDI E RICERCHE SOCIALI Direttore: Consiglieri: Domenico PIZZUTI Saturnino MURATORE (Vice Preside) Nunzio GALANTINO (Direttore Sett. Filosofico) Massimo CONTE (Ricercatore) Giacomo DI GENNARO (Ricercatore) CENTRUM IGNATIANUM SPIRITUALITATIS (CIS) Direttore: Consiglieri: Collaboratore volontario: Pietro SCHIAVONE Mario GIOIA Rossano ZAS FRIZ DE COL Carlo PALAZZOTTO PUBBLICAZIONI DELLA SEZIONE RASSEGNA DI TEOLOGIA Rivista bimestrale Edizioni San Paolo - Cinisello Balsamo (Mi) Direttore: Vice Direttore: Consiglieri: Saturnino MURATORE Giuseppe LORIZIO Donatella ABIGNENTE Enrico CATTANEO Corrado MARUCCI Domenico PIZZUTI Sergio TANZARELLA Andrea VICINI Redazione: Nerina RODINÒ Antonietta MARINI Giovanni DRAGO Mariapia MANZONI Matilde TIDONE Presso la stessa Editrice, a cura della direzione della Rivista: Collana RdT/Library ALOISIANA Collana di studi Coeditrici: Morcelliana (Brescia) - Gregorian University Press (Roma) Direttore: Consiglieri: 10 Ettore FRANCO Donatella ABIGNENTE Enrico CATTANEO Paolo GAMBERINI Antonio ORAZZO INTELLECTUS FIDEI Collana di manuali a cura della Sezione S. Luigi Edizioni San Paolo - Cinisello Balsamo (Mi) Coordinatore Comitato scientifico Saturnino MURATORE Ettore FRANCO Giuseppe MANCA Domenico PIZZUTI Elio SALA SEGRETERIA DEGLI STUDENTI Antonio DE FEO (Segretario Coordinatore) Alberto PERNA (Vice Segretario) Gian Paolo BORTONE Antonio DELLA GATTA Marco DE SIMONE Augusto DI MEZZA Salvatore FARÌ Antonio FARINA Alessandro GALLOTTI Giovanni GUZZO Luciano LARIVERA Claudio MANFREDI Hubert MVULA DINAYAME Luca PALOMBO Enrico PASSARO Salvatore PICCOLO Loris PIORAR Pasquale RAGOZZINO Sebastiano SEQUINO Marco TORRACA Antonino VATTIATA Giuseppe MANCA (Docente delegato) RAPPRESENTANTI DI CLASSE Quinquennio: 1° anno: Antonio DELLA GATTA Luca PALOMBO Salvatore PICCOLO 2° anno: Giovanni GUZZO Claudio MANFREDI Pasquale RAGOZZINO 3° anno: Marco DE SIMONE Enrico PASSARO Loris PIORAR 4° anno: Augusto DI MEZZA Antonio FARINA Hubert MVULA DINAYAME 5° anno: Salvatore FARÌ Sebastiano SEQUINO Antonino VATTIATA 11 ORGANICO DEI DOCENTI ABIGNENTE DONATELLA associata Via S. Caterina 44 80132 NAPOLI tf 081/415791 CATTANEO ENRICO ordinario Via Petrarca 115 80122 NAPOLI tf 081/2466011 ASSENSO FILENA incaricata C.so Europa 84 80127 NAPOLI tf 081/645925 COSTA EUGENIO invitato Via Barbaroux 30 10122 TORINO tf 011/5629408 BARRUFFO ANTONIO emerito Via Petrarca 115 80122 NAPOLI tf 081/2460-111 DALARIO VITTORIA incaricata Via Epomeo 287 80135 NAPOLI tf 081/7673486 BASTIANEL SERGIO invitato Piazza della Pilotta 4 00187 ROMA tf 06/67011 DANTUONO EMILIA invitata Via S. Antonio a Capodimonte 46 P.co Villa Teresa lotto 6/A 80131 NAPOLI tf 081/445387 BITTASI STEFANO incaricato Piazzale Aldo Moro 1 00185 ROMA tf 06/4455350 DEL RICCIO ROBERTO assistente Via Petrarca 115 80122 NAPOLI tf 081/2460-111 CANTILLO GIUSEPPE invitato Via S. Giovanni Bosco 47 84100 SALERNO tf 089/790821 DE SIMONE GIUSEPPINA associata Via E. Cantone 104 80038 POMIGLIANO DARCO (Na) tf 081/8035226 CASALEGNO ALBERTO straordinario Via Petrarca 115 80122 NAPOLI tf 081/2460-111 DI NAPOLI GIOVANNI invitato Via S. Michele 4 84050 LAUREANA CILENTO (Sa) tf 0974/832235 12 DI PINTO LUIGI straordinario Via Petrarca 115 80122 NAPOLI tf 081/2460-111 GIRAUDO CESARE invitato P.zza S. Maria Maggiore 7 00185 ROMA tf 06/4474170 FANULI ANTONIO ordinario Gradini S. Nicola da Tolentino 12 80135 NAPOLI tf 081/418684 GRECO CARLO ordinario Via Petrarca 115 80122 NAPOLI tf 081/2460-111 FERRARO SERGIO aggiunto Via Petrarca 115 80122 NAPOLI tf 081/2460-111 INFANTE RENZO invitato Via C. Galiani 19/B 71100 FOGGIA tf 0881/714900 FRANCO ETTORE straordinario Via Petrarca 115 80122 NAPOLI tf 081/2466011 LORIZIO GIUSEPPE invitato Via Aurelia Antica 284 00165 ROMA tf 06/69895659 GALANTINO NUNZIO ordinario Via Consolare 17 71042 CERIGNOLA (Fg) tf 0885/423658 MAJORANO SABATINO invitato Via Merulana 31 00185 ROMA tf 06/494901 GALIANO CARLO invitato Via D. Fontana 101 80128 NAPOLI tf 081/7705202 MALOCCO LIVIO lettore di inglese Via Castagnaro 1/A 80078 POZZUOLI (NA) GAMBERINI PAOLO associato Via Petrarca 115 80122 NAPOLI tf 081/2460-111 MANCA GIUSEPPE straordinario Via Petrarca 115 80122 NAPOLI tf 081/2460-111 GIOIA MARIO emerito Via Petrarca 115 80122 NAPOLI tf 081/2460-111 MARAFIOTI DOMENICO straordinario Via Petrarca 115 80122 NAPOLI tf 081/2460-111 13 MARINO FRANCESCO invitato Via S. Michele 3 81030 CESA (Ce) tf 081/8907624 ORAZZO ANTONIO associato Via Petrarca 115 80122 NAPOLI tf 081/2460-111 MARRA BRUNO incaricato Via Petrarca 115 80122 NAPOLI tf 081/2460-111 PARENTE ULDERICO incaricato Via G. Falcone 15 80016 MARANO (NA) tf 081/5863528 MARUCCI CORRADO ordinario Via Petrarca 115 80122 NAPOLI tf 081/2460-111 PATAUNER ANDREA lettore di tedesco Via Manzoni 153/I 80123 NAPOLI tf 081/5755375 MASTANTUONO ANTONIO incaricato Via Novelli 37 86035 LARINO (Cb) tf 0874/822771 PIAZZA ORAZIO FRANCESCO ordinario C.so Cusani 271 82036 SOLOPACA (Bn) tf 0824/977827 MOSCATO LILIANA incaricata Via Posillipo 55 80122 NAPOLI tf 081/5754766 PIZZUTI DOMENICO emerito Via Petrarca 115 80122 NAPOLI tf 081/2460-111 MURATORE SATURNINO ordinario Via Petrarca 115 80122 NAPOLI tf 081/2460-111 PROPATI GIUSEPPE associato Via Petrarca 115 80122 NAPOLI tf 081/2460-111 NAPOLITANO ERASMO incaricato Via Ferrovia 20 80039 SAVIANO (Na) tf 081/8201476 RUSSO ADOLFO invitato via B. Buozzi 112 80146 NAPOLI tf 081/5723591-5653111 OITANA LUIGI emerito Via Petrarca 115 80122 NAPOLI tf 081/2460-111 SALVATORE EMILIO incaricato Via Roma 164 81011 ALIFE (Ce) tf 0823/918102 14 SILVESTRI FRANCESCO incaricato Via della Conciliazione 1 00193 ROMA tf 06/6868751 ZAS FRIZ DE COL ROSSANO C. aggiunto Via Petrarca 115 80122 NAPOLI tf 081/2460-111 SCIBONA ROCCO associato Via Petrarca 115 80122 NAPOLI tf 081/2460-111 TANZARELLA SERGIO associato Via Beneduce 5 81100 CASERTA tf 0823/471311 TRUPIANO ANTONIO incaricato C.so Vittorio Emanuele 18 80122 NAPOLI tf 081/7614170 VICINI ANDREA incaricato Via Petrarca 115 80122 NAPOLI tf 081/2460-111 PROFESSORI EMERITI BARRUFFO ANTONIO BRUNO FRANCESCO DI MARINO ANTONIO FERRARO GIUSEPPE GIOIA MARIO GIUNCHEDI FRANCESCO MARRANZINI ALFREDO OITANA LUIGI PIZZUTI DOMENICO RUSSO BIAGIO 15 INFORMAZIONI STUDENTI Sono ammessi come studenti della Sezione chierici diocesani, religiosi e laici. Gli studenti si distinguono in: − ordinari: sono iscritti e frequentano i programmi dei cicli che conducono ai gradi accademici; − straordinari: sono iscritti e ammessi, dietro consenso scritto del Vice Preside, a frequentare corsi secondo particolari piani di studio che non conducono a gradi accademici; − uditori: dietro consenso scritto del Vice Preside sono iscritti e ammessi a frequentare solo determinati corsi; − fuori corso: non hanno espletato gli esami e/o conseguito il grado accademico entro il tempo previsto dal ciclo di studi prescelto. Per ulteriori informazioni cf Interruzioni e Studenti fuori corso. IMMATRICOLAZIONI E ISCRIZIONI Le immatricolazioni e le iscrizioni al Quinquennio istituzionale, allAnno pastorale e al primo semestre dei Bienni di Specializzazione si effettuano presso lUfficio di Segreteria dal 2 settembre al 27 settembre 2002. La seconda rata di versamento annuale delle tasse accademiche e liscrizione al secondo semestre per i Bienni di Specializzazione si effettuano dal 13 gennaio al 14 febbraio 2003. Gli studenti iscritti in questa Sezione come ordinari non possono contemporaneamente iscriversi ad altre Facoltà ecclesiastiche o civili. Iscrizioni in ritardo: agli studenti che si iscrivono entro il 25 ottobre o entro il 28 febbraio è richiesta la compilazione di un modulo di domanda, il pagamento della tassa di mora stabilita dalle Autorità competenti e lapprovazione per iscritto del Vice Preside. Immatricolazione o prima iscrizione Documenti richiesti: 1. Domanda discrizione, su modulo fornito dalla Segreteria. 2. Certificato di nascita in carta semplice oppure fotocopia di un documento di identità (passaporto se lo studente è straniero), l'originale del quale deve essere esibito in Segreteria. 3. Titolo di studio in originale tale da dare diritto alliscrizione alle Facoltà universitarie nella propria nazione (in Italia: titolo di scuola media superiore). 4. Attestati che dimostrino la conoscenza delle lingue classiche e moderne richieste. 5. Quattro fotografie formato tessera, su fondo chiaro (sul retro scrivere in stampatello nome e cognome). informazioni 6. Nulla Osta del proprio Ordinario per sacerdoti, seminaristi, religiosi. Per i laici si richiede una lettera commendatizia dellAutorità ecclesiastica. 7. Iscrizione, su modulo fornito dalla Segreteria, ai corsi opzionali, seminari, corsi integrativi. 8. Per liscrizione degli studenti di nazionalità non italiana è richiesta la documentazione stabilita dalle normative dello Stato Italiano. 9. Agli studenti di lingua non italiana: per ottenere liscrizione è richiesto il superamento dellesame di idoneità linguistica, scritto e orale, secondo le modalità stabilite dalle Autorità della Sezione (CdS 06.03.91). Rinnovo semestrale/annuale delliscrizione 1. Domanda di rinnovo delliscrizione, su modulo fornito dalla Segreteria. 2. Iscrizione, mediante apposito modulo, ai corsi opzionali, seminari, corsi integrativi. 3. Comunicazione scritta di eventuale variazione del proprio stato di sacerdote, chierico diocesano, religioso, laico. 4. Il rinnovo delliscrizione richiede che lo studente sia in regola con i versamenti delle tasse accademiche degli anni precedenti. Prima iscrizione ai Bienni di specializzazione 1. Domanda discrizione, su modulo fornito dalla Segreteria. 2. Titolo di studio in originale tale da dare diritto alliscrizione alle Facoltà universitarie della propria nazione (in Italia: titolo di scuola media superiore). 3. Titolo in originale di Baccalaureato in Teologia o documentazione degli studi espletati nei singoli anni del sessennio filosofico-teologico (in questo ultimo caso si richiede lattestato del superamento di un esame di ammissione, secondo le modalità stabilite dalle Autorità della Sezione). 4. Attestato del curriculum del Quinquennio filosofico-teologico concluso con il Baccalaureato (per gli studenti che non lo hanno svolto presso la Sezione S. Luigi). 5. Attestati che dimostrino la conoscenza delle lingue richieste. 6. Quattro fotografie formato tessera. 7. Lettera di presentazione delle competenti Autorità ecclesiastiche. Gli studenti devono presentare allapprovazione del Vice Preside, allatto delliscrizione, la scheda del piano di studi semestrale, accettata e firmata dal relativo Direttore di settore. La frequenza ai Bienni di specializzazione decorre unitariamente a partire dal semestre di iscrizione. 17 informazioni Rinnovo semestrale delliscrizione ai Bienni di specializzazione 1. Domanda di rinnovo, su modulo fornito dalla Segreteria. 2. Comunicazione scritta di eventuale variazione del proprio stato di sacerdote, chierico diocesano, religioso, laico. Gli studenti devono presentare allapprovazione del Vice Preside, allatto del rinnovo delliscrizione, la scheda del piano di studi semestrale, accettata e firmata dal relativo Direttore di settore. Il rinnovo delliscrizione richiede che lo studente sia in regola con i versamenti delle tasse accademiche dei semestri precedenti. Iscrizione al terzo ciclo Per accedere al terzo ciclo si richiede, oltre al titolo di Licenza in originale, unadeguata e documentata conoscenza delle lingue antiche e di almeno tre delle lingue moderne ritenute indispensabili dalle Autorità accademiche. Laccoglimento della domanda di iscrizione, presentata al Vice Preside su modulo fornito dalla Segreteria, è condizionata alleffettiva possibilità di trovare un direttore di tesi nellambito del settore di specializzazione prescelto. Si ritengono legittimamente iscritti al terzo ciclo gli studenti che hanno depositato in Segreteria il titolo e lo schema della dissertazione, approvati dal V. Preside, e sono in regola con le tasse discrizione. Dalla data di iscrizione inizia la decorrenza dei due anni minimi richiesti per il conseguimento del Dottorato (cf più avanti la normativa del terzo ciclo). CORSI 1. Le discipline si distinguono in obbligatorie e opzionali. Le discipline obbligatorie, a loro volta, si distinguono in principali e complementari. I piani di studio dei vari cicli prevedono anche corsi tutoriali, dissertazioni, esercitazioni scritte e seminari. 2. I seminari comportano un numero chiuso (normalmente non più di 10 partecipanti), al fine di rendere effettivo il metodo seminariale. I seminari minori (di 1 credit) si concludono con una indicazione di rite frequentavit, se svolti regolarmente. Il docente può conferire un voto a studenti che si siano particolarmente distinti nello svolgimento del seminario stesso. I seminari maggiori (di 2 o più credits) comportano di norma un elaborato scritto, la cui valutazione concorre a determinare il voto del seminario. Questo elaborato è distinto dalla eventuale esercitazione scritta di filosofia o di teologia (cf n. 3). 3. A conclusione del biennio filosofico è prevista una esercitazione scritta di filosofia, concordata normalmente col docente del seminario maggiore. Essa dovrà constare orientativamente da un minimo di 20 a un massimo di 30 cartelle dattiloscritte di 30 righe, 60 battute per riga. Nel triennio teologico, quando la prova finale è lesame comprensivo, lo studente è tenuto a presentare una eser- 18 informazioni citazione scritta di teologia, concordata con un docente. Essa dovrà constare orientativamente da un minimo di 20 a un massimo di 30 cartelle dattiloscritte di 30 righe, 60 battute per riga. Copia di questi due elaborati deve essere consegnata in Segreteria, entro i termini stabiliti. 4. A conclusione del triennio teologico è prevista, come alternativa allesame comprensivo, una dissertazione o tesi, di almeno 60 cartelle dattiloscritte. Questa dissertazione è sostitutiva dellesercitazione scritta di teologia (cf n. 3). 5. Possono essere ammessi agli esami solo gli studenti regolarmente iscritti, che abbiano partecipato ad almeno due terzi delle ore previste dai relativi corsi o seminari e ne abbiano ottenuto dal docente lattestazione firmata. ESAMI Esami di profitto 1. Tutti i corsi di insegnamento devono presentare, al termine del semestre o dellannualità, oltre alla attestazione di frequenza sul libretto accademico, una valutazione positiva, attestata sullo statino emesso dalla Segreteria. 2. Il periodo di ritiro e di riconsegna degli statini da parte degli studenti viene indicato dalla Segreteria. Gli statini devono essere regolarmente compilati in stampatello, con la corretta indicazione dei corsi, dei relativi docenti, della data, dellappello e dellanno di frequenza. Laccettazione delle iscrizioni agli esami è subordinata allavvenuto versamento delle tasse accademiche. Gli statini vengono consegnati direttamente dalla Segreteria ai docenti: non sono ritenuti validi statini di sessioni precedenti. Non sono accettate, salva autorizzazione scritta del Vice Preside, e solo per gravi motivi, iscrizioni agli esami oltre i termini di tempo stabiliti. 3. Le sessioni di esame sono indicate nel calendario accademico. La Segreteria fissa la data degli appelli: eventuali variazioni sono consentite solo da parte dei docenti e con previo accordo con la Segreteria. 4. Il voto di un esame superato con esito positivo può essere ricusato una sola volta, o in sede di esame il docente annoterà la ricusazione sullo statino o in Segreteria entro il termine della sessione. La ricusazione comporta la ripetizione dellesame. 5. La ripetizione di un esame non può avvenire entro la stessa sessione. 6. Lassenza ad un esame prenotato deve essere segnalata in Segreteria almeno tre giorni prima dellappello (esclusi sabato, domenica e giorni festivi). In caso di assenza ingiustificata verrà applicata una penale. 7. Al termine della sessione gli studenti devono consegnare in Segreteria il libretto accademico: il periodo di restituzione verrà indicato dalla Segreteria stessa. 19 informazioni 8. Ripetizioni di esame ed esami in ritardo comportano il versamento (per ogni esame) della tassa stabilita dallAutorità accademica. Sono considerati in ritardo gli esami non espletati entro la sessione invernale dellanno successivo a quello in cui il corso è stato svolto. Esami finali Gli esami finali possono essere sostenuti solo dopo il completo espletamento del relativo ciclo di studi. Il testo del programma per lesame comprensivo di baccalaureato o del modello di esame orale per la licenza è quello dellanno accademico in corso (CdS 13.05.92). 1. Sessioni di esami finali, A.A. 2002-2003: 14 16 3 17 12 16 - 18 20 7 21 16 20 ottobre dicembre febbraio marzo maggio giugno 2. Baccalaureato con dissertazione scritta Con decisione del CdS 06.03.96 vengono proposti, ad experimentum, alla scelta dello studente due modelli di baccalaureato con dissertazione scritta: a) dissertazione scritta su tema teologico e discussione orale su 3 punti del tesario, uno per area, su indicazione dello studente. La scelta di questo modello comporta la partecipazione, con valutazione positiva, al seminario di sintesi; b) dissertazione scritta su tema teologico e discussione orale tesa ad evidenziare il grado di assimilazione delle discipline svolte nel quinquennio a partire dalla stessa dissertazione presentata. Lo studente che sceglie questo secondo modello può chiedere di sostituire il seminario di sintesi, in tutto o in parte, con un corso tutoriale di 2/3 cr., da indicare nel piano di studi e attestare in Segreteria allinizio del 5° semestre, secondo la normativa vigente. La prenotazione del baccalaureato in forma scritta (su modulo fornito dalla Segreteria, unitamente al titolo della dissertazione, un breve schema di sviluppo e la bibliografia essenziale, con la firma del docente che guiderà lo studente nel lavoro) dovrà essere consegnata: − per il modello a): • entro la prima settimana di lezioni del 6° semestre per gli studenti che intendono sostenere lesame finale al termine della sessione estiva; • 4 mesi prima delle date sopra indicate, per gli studenti che si avvalgono delle altre sessioni di esame. Si ricorda che sono esclusi dal computo i mesi dellinterruzione estiva (luglio agosto). − per il modello b): entro il termine delle lezioni del 4° semestre (4° Q.). 20 informazioni La dissertazione dovrà constare orientativamente da un minimo di 60 a un massimo di 100 cartelle dattiloscritte di 30 righe, 60 battute per riga. Il testo finale rilegato, con la firma del docente e dello studente, deve essere consegnato in 4 copie presso la Segreteria almeno un mese prima dellinizio della sessione di esami finali prescelta. Ad esso vanno allegati la segnalazione scritta del tesario scelto con i tre punti dellesame orale o la conferma della scelta del modello b) e il versamento delle tasse accademiche. 3. Baccalaureato nella forma comprensiva La domanda, su modulo apposito, deve essere presentata in Segreteria almeno un mese prima dellinizio della sessione di esami finali prescelta, unitamente alla segnalazione del tesario scelto e al versamento delle tasse accademiche. 4. Licenza di specializzazione Il titolo della dissertazione, un breve schema di sviluppo e la bibliografia essenziale, firmati dal docente che guiderà lo studente nella ricerca e dal Direttore di Settore, devono essere consegnati in Segreteria entro lultima settimana del 3° semestre del Biennio per gli studenti che sostengono lesame finale al termine della sessione estiva; 6 mesi prima delle date precedentemente indicate, per gli studenti che si avvalgono delle altre sessioni di esami. Si ricorda che sono esclusi dal computo i mesi dellinterruzione estiva (luglio - agosto). La domanda di esame, su modulo apposito, e il testo finale rilegato della dissertazione, orientativamente da un minimo di 100 a un massimo di 200 cartelle dattiloscritte di 30 righe, 60 battute per riga, con la firma del docente e dello studente, devono essere consegnati in quattro copie al Direttore di settore almeno un mese prima della sessione di esami finali prescelta. Presso la Segreteria dovranno essere effettuate la segnalazione scritta del modello di esame orale scelto e il versamento delle tasse accademiche. 5. Tesi dottorale Le informazioni sono contenute nella introduzione relativa al Dottorato in Teologia. 21 informazioni CERTIFICATI E DIPLOMI Certificati e attestati: possono essere richiesti in Segreteria, mediante modulo apposito e col versamento dei diritti stabiliti per lanno in corso. Lintervallo minimo per lespletamento della richiesta è di 7 giorni. Diplomi: al termine dei relativi corsi di studio e degli esami finali possono essere richiesti i diplomi di Studi Filosofici, di Baccalaureato in Teologia, di Anno Pastorale, di Licenza Specializzata in Teologia. Il diploma di Dottorato in Teologia viene rilasciato solo dopo la pubblicazione della tesi dottorale o di una sua parte, e la relativa consegna in Segreteria, secondo le norme indicate. Subito dopo la difesa della tesi dottorale è possibile richiedere un attestato di Laurea. Allatto della domanda per i diplomi si richiede il versamento della tassa accademica in vigore: lintervallo minimo per lespletamento della richiesta è di un mese. Si ricorda che i Diplomi originali sono documenti non iterabili. Il ritiro può avvenire solo da parte dello studente titolare o, in caso di necessità, mediante delega nominale scritta e presentazione di un documento valido di identità da parte della persona delegata. INTERRUZIONI E STUDENTI FUORI CORSO 1. Sono considerati in situazione dinterruzione solo gli studenti che hanno comunicato per iscritto lesigenza di interrompere momentaneamente il ciclo di studi. Laccettazione della comunicazione è subordinata al placet del Vice Preside. 2. Per gli studenti appartenenti al Clero diocesano o a Congregazioni religiose è richiesta una comunicazione scritta da parte dei relativi Superiori. Tale comunicazione è richiesta anche al momento della successiva ripresa degli studi. 3. Uno studente iscritto come ordinario al 1° ciclo (Baccalaureato) viene considerato fuori corso quando non consegue il Baccalaureato entro il 5° anno dalliscrizione. Le sessioni autunnale e invernale successive allultimo anno di iscrizione ordinaria sono assimilate allanno accademico precedente. 4. Uno studente iscritto come straordinario al 1° ciclo viene considerato fuori corso quando non conclude il curriculum entro i termini previsti dal suo piano di studi. Le sessioni autunnale e invernale successive sono assimilate allanno accademico precedente. 5. Uno studente iscritto come ordinario al 2° ciclo (Licenza) viene considerato fuori corso quando non consegue il titolo accademico entro il 3° anno dalliscrizione. 6. Uno studente iscritto come straordinario al 2° ciclo viene considerato fuori corso quando non conclude il curriculum entro i termini previsti dal suo piano di studi. Le due sessioni di esami successive alla normale conclusione del curriculum sono assimilate al semestre precedente. 22 informazioni 7. Uno studente iscritto al 3° ciclo (Dottorato) viene considerato decaduto quando non ha discusso la tesi dottorale entro il 5° anno dalliscrizione al Dottorato. 8. Agli studenti del 1° e 2° ciclo viene richiesto il rinnovo semestrale/annuale delliscrizione anche durante i periodi assimilati. Gli studenti fuori corso, allatto del rinnovo delliscrizione per sostenere gli esami arretrati, sono tenuti al versamento delle tasse accademiche degli anni o dei semestri pregressi, secondo le disposizioni delle Autorità accademiche (cf CdS 13.05.92). Sono inoltre tenuti al versamento delle tasse stabilite per gli esami in ritardo. DECADENZA DEI CORSI Ai fini del conseguimento dei Gradi Accademici di 1° e 2° ciclo, la Facoltà considera decaduti i corsi e i curricoli degli studenti che hanno superato i dieci anni di iscrizione fuori corso, salvo delibera del Consiglio di Sezione (CdF 17.03.1993). RICONOSCIMENTO DEGLI STUDI COMPIUTI ALTROVE 1. Chi ha iniziato gli studi filosofico-teologici in una Facoltà canonicamente eretta dalla S. Sede, può essere ammesso a continuarli, senza obbligo di ripetere gli anni in essa compiuti; non può, tuttavia, conseguire alcun grado accademico senza aver soddisfatto a tutte le condizioni prescritte per detto grado dagli Statuti e dai programmi di questa Sezione. 2. Chi ha iniziato gli stessi studi fuori di una Facoltà canonicamente eretta dalla Santa Sede, per essere ammesso deve integrare i corsi del primo ciclo, sostenendo gli esami e le altre prove che le Autorità Accademiche determineranno dopo aver esaminato i programmi svolti e i voti riportati dal candidato. 3. Il riconoscimento di discipline e di corsi, compiuti con successo nelle Università civili o in altri Istituti o Centri qualificati di studi, viene determinato, caso per caso, dal Vice Preside, secondo le direttive stabilite dal Consiglio di Facoltà. 4. Nessuno può essere ammesso a sostenere gli esami o le altre prove prescritte per il conseguimento di un grado accademico, senza una regolare partecipazione ai corsi accademici, da stabilirsi caso per caso. 23 informazioni NOTA SUGLI EFFETTI CIVILI DEI TITOLI ACCADEMICI RILASCIATI I titoli accademici di Baccalaureato, Licenza e Dottorato in teologia rilasciati dalla Pontificia Facoltà Teologica dellItalia Meridionale sono di diritto pontificio. Agli effetti civili hanno valore secondo i concordati e le legislazioni vigenti nei vari Stati, e le norme particolari delle singole Università o Istituti Universitari. In Italia, in forza del D.P.R. 2/2/1994 n. 175, art. 2, ad integrazione di quanto già stabilito negli Accordi di revisione del Concordato (18/2/1984, art. 10, rat. Legge 25/3/1985 n.121), per Teologia e Sacra Scrittura vale quanto segue: «I titoli accademici di baccalaureato e di licenza nelle discipline di cui allart. 1, conferiti dalle Facoltà approvate dalla Santa Sede, sono riconosciuti, a richiesta degli interessati, rispettivamente come diploma universitario e come laurea con decreto del Ministro delluniversità e della ricerca scientifica e tecnologica, su conforme parere del Consiglio universitario nazionale. Il riconoscimento è disposto previo accertamento della parità della durata del corso di studi seguito a quella prevista dallordinamento universitario italiano per i titoli accademici di equivalente livello; si dovrà anche accertare che linteressato abbia sostenuto un numero di esami pari a non meno di 13 annualità dinsegnamento per i titoli da riconoscere come diploma universitario, e pari a non meno di 20 annualità dinsegnamento per i titoli da riconoscere come laurea. Al predetto fine linteressato dovrà produrre il titolo accademico conseguito, corredato degli esami sostenuti, in copia rilasciata dalla Facoltà che lo ha conferito, autenticata dalla Santa Sede». Rimangono inoltre invariate le precedenti disposizioni, che già prevedevano il riconoscimento della validità dei Diplomi di Licenza e di Dottorato se vidimati dalle competenti Autorità Ecclesiastiche e Civili. Oltre a fregiarsi legittimamente del titolo di Dottore, essi consentono: a) Limmatricolazione nelle Università e Istituti Universitari statali e liberi, salvi sempre i poteri discrezionali dei singoli Consigli di Facoltà degli Atenei e Istituti Universitari. b) Lesenzione da frequenze e labbreviazione dei corsi universitari, sempre a discrezione delle Autorità Accademiche. c) Labilitazione allinsegnamento nelle Scuole Medie di 1° grado, meramente private, o legalmente riconosciute, o pareggiate, dipendenti o meno da Enti Ecclesiastici o Religiosi. N.B. Tale riconoscimento viene concesso, mediante la Dichiarazione Ministeriale di Equipollenza al titolo statale, a coloro che hanno superato due esami (di Italiano e di Storia civile) presso una Facoltà o Istituto Universitario statale o libero (art. 7 del R.D. del 6.5.1925, n. 1084). 24 informazioni d) Lammissione ai Corsi-Esami di Stato per il conseguimento dellabilitazione o idoneità allinsegnamento nelle Scuole o Istituti, parificati o pareggiati, di istruzione Media di 1° e 2° grado, dipendenti da Enti Ecclesiastici o Religiosi, relativamente a quelle discipline per le quali sono richieste le Lauree in Lettere o in Filosofia conseguite presso le Università statali o libere (art. 31 della legge 19.1.1942, n. 86). e) Lesercizio provvisorio dellinsegnamento nelle Scuole di cui al punto d), in attesa del conseguimento delle corrispondenti abilitazioni (Nota Ministeriale del 5.12.1958 e successive estensioni: n. 411 del 10.11.1964; n. 498 del 29.11.1965; n. 429 del 15.11.1966). Per ottenere la vidimazione del Diploma si richiede una domanda da parte del competente Superiore Ecclesiastico, in cui si specifichi luso che si intende fare del Diploma. Le vidimazioni richieste per lItalia sono, nellordine: 1. 2. 3. 4. Congregazione per lEducazione Cattolica (P.zza Pio XII 3 Roma). Segreteria di Stato di Sua Santità (Palazzo Apostolico Vaticano). Nunziatura Apostolica in Italia (via Po 27 Roma). Prefettura di Roma/Uff. Legalizzazioni (via IV Novembre 119/A). ORARIO DI SEGRETERIA Nei giorni di lezione ore 8,45 - 12,45 ORARIO DI BIBLIOTECA 9,00 - 18, 30 (venerdì 17, 30) Sabato chiuso 25 informazioni TASSE ACCADEMICHE ANNO 2002-2003 Quinquennio Immatricolazione Prima rata discrizione (1° sem.) Seconda rata discrizione (2° sem.) Fuori corso (tassa annuale) Esame di Baccalaureato Diploma di Studi Filosofici Diploma di Baccalaureato 26 ¼ 125,00 360,00 360,00 330,00 75,00 45,00 75,00 Bienni di specializzazione Immatricolazione Iscrizione semestrale Fuori corso (tassa annuale) Esame di Licenza Diploma di Licenza 125,00 400,00 330,00 250,00 145,00 Dottorato Immatricolazione Iscrizione al Terzo Ciclo Esame di Laurea Diploma di Dottorato 125,00 650,00 350,00 205,00 Uditori Immatricolazione Iscrizione semestrale - (più) per ogni corso - (più) per ogni esame 125,00 65,00 16,00 20,00 Anno pastorale Immatricolazione - 1=/2= rata cf Quinq. Diploma di Anno pastorale 45,00 Diritti di Segreteria Ripetizione o ritardo di esame Assenza ingiustificata allesame Esame fuori sessione Attestati Attestati con punteggio Tassa mora-iscrizione Duplicati: - tesserini - libretti 8,00 15,00 18,00 6,00 10,00 26,00 8,00 15,00 Parte Seconda GLI STUDI QUINQUENNIO ISTITUZIONALE (1° CICLO) Nuovo piano di studi Piano generale degli studi Biennio filosofico Triennio teologico BIENNI PER LA LICENZA SPECIALIZZATA (2° CICLO) Biennio in teologia biblica Biennio in teologia dogmatica Biennio in teologia della vita cristiana DOTTORATO IN TEOLOGIA (3° CICLO) ANNO PASTORALE (CICLO COMPLEMENTARE) IL QUINQUENNIO ISTITUZIONALE (1° ciclo) NUOVO PIANO DI STUDI (Approvato ad experimentum dal CdS 31.05.2000) 1. Impostazione generale 1.0. Il nuovo Piano di studi del Quinquennio si ispira a tre esigenze fondamentali: a) unificare maggiormente la proposta dei contenuti, così da favorire un migliore apprendimento e facilitare la sintesi al di dentro dellattuale pluralismo filosofico-teologico. b) rendere le didattiche più attive e appropriate, riducendo le lezioni cattedratiche e incrementando forme seminariali, gruppi di studio ecc. c) diminuire il numero dei corsi e degli esami. 1.1. Aree e corsi 1.1.1. Il Piano si struttura in 8 aree: tre per il biennio filosofico e 5 per il triennio teologico. 1.1.2. Ogni area si suddivide in nuclei tematici e questi si esplicitano in temi principali e temi di approfondimento oppure in approfondimenti e integrazioni. 1.1.3. La strutturazione per nuclei tematici permette al Piano degli studi una discreta flessibilità, perché consente diversi accorpamenti, e una più chiara visibilità del legame dei contenuti sia nei temi principali sia in quelli integrativi o di approfondimento. 1.1.4. Ogni area prevede unintroduzione generale in cui si spiegano i diversi nuclei e il loro collegamento e un riepilogo finale. Ogni nucleo tematico a sua volta richiede unintroduzione specifica. 1.1.5. Uno o più nuclei tematici compongono un corso. Ogni corso costituito da più nuclei tematici, può essere svolto da uno o più docenti, secondo le esigenze della Sezione e le competenze specifiche, a giudizio del Vice Preside. 1.1.6. Il Piano prevede 10 corsi per il Biennio filosofico e 15 per il Triennio teologico. 1.1.7. Un corso svolto da più docenti deve salvaguardare lunità dei contenuti e i tipi di didattica, decisi dal Piano e concretizzati dal gruppo stesso dei docenti della materia con il coordinatore della rispettiva area tematica. 29 nuovo piano di studi 1.2. I coordinatori 1.2.1. Il Vice Preside, come autorità responsabile dellapplicazione del Piano, nomina un coordinatore per ogni area, previa consultazione dei docenti dellarea stessa. 1.2.2. I coordinatori sono scelti ordinariamente fra i docenti stabili, possibilmente fra gli ordinari o gli straordinari, eccezionalmente fra gli associati. La durata del loro incarico è di tre anni, rinnovabili con la medesima procedura della nomina. 1.2.3. Essi costituiscono un Consiglio consultivo del Vice Preside, che questi convocherà quando lo riterrà utile per il coordinamento generale dellinsegnamento nel Quinquennio o per le verifiche del Piano nel suo svolgimento. 1.2.4. Il coordinatore ha il compito di: a) coordinare la didattica, attraverso incontri periodici con i docenti assegnati allarea e incontri sia collettivi (di corso) che personali con gli studenti. b) realizzare un accordo con le altre aree, impegnate contemporaneamente nel semestre o nellanno, così da utilizzare al meglio le possibilità di luoghi e di tempi di cui la Sezione può disporre e favorire lintegrazione interdisciplinare. c) coordinare la ricerca attraverso la struttura dei seminari permanenti esistenti o da creare. 1.2.5. Il coordinatore, in caso di rilevanti divergenze con uno o più docenti della sua area, a proposito dei contenuti, della didattica e delle verifiche, rimetterà la soluzione al parere del Vice Preside, il quale potrà avvalersi del consiglio degli altri coordinatori. A tale parere superiore può appellarsi autonomamente ogni docente dellarea stessa. 1.2.6. Nel Consiglio dei coordinatori, avendo cura di sentire e riportare il parere degli studenti, ciascuno farà una relazione di bilancio annuale riguardante la programmazione e la verifica della propria area. Su tale base il Vice Preside farà al Consiglio di Sezione un resoconto globale. 1.3. Didattica 1.3.1. Il Piano prevede forme diversificate di didattica: lezioni cattedratiche, seminari, gruppi di studio, di discussione e seminariali, assemblee di dibattito e di approfondimento, elaborati scritti, corsi tutoriali e semitutoriali. 1.3.2. Le lezioni cattedratiche indicano il senso generale dello studio in questione, il metodo da seguire e i nodi o le categorie più importanti. Orientativamente esse non dovrebbero superare il numero di ore assegnate allinsieme delle altre forme più attive di didattica. Fanno eccezione, per la loro indole specifica, i corsi esegeticoteologici, quelli storici, di Diritto canonico e di scienze umane, che possono svolgersi in forma cattedratica per circa i due terzi dei credits complessivi assegnati. 30 nuovo piano di studi 1.3.3. I gruppi di studio sono finalizzati principalmente ad approfondire e assimilare dei contenuti, specie in riferimento a un testo. I gruppi di discussione tendono in particolare alla problematizzazione e al confronto di opinioni, soprattutto attraverso una bibliografia, assumendo in tal caso la forma seminariale, o almeno seguendo dei questionari di ricerca e di orientamento. Le assemblee di dibattito o di approfondimento tendono a scopi simili ai gruppi di discussione, ma si realizzano nellambito dellintera classe. Gli elaborati scritti mirano allespressione chiara di alcuni punti particolari della materia e possono coronare un lavoro di gruppo o assembleare da parte del singolo studente, secondo i suoi personali interessi. 1.3.4. I corsi tutoriali richiedono elaborati scritti, letture di approfondimento e verifiche. Il corso semitutoriale esige la frequenza alle lezioni cattedratiche, un elaborato scritto di approfondimento personale e la verifica finale. 1.3.5. Per favorire un apprendimento proporzionato al tempo di studio degli studenti, i gruppi di studio o di discussione e seminariali: a) sono riservati ai corsi o ai nuclei tematici più ampi al di dentro di ciascuna area e vengono decisi dallarea stessa; b) in ogni classe e contemporaneamente non se ne potranno svolgere più di due. 1.3.6. A queste forme di didattica si aggiungono: a) i seminari che le aree sono invitate a proporre al di dentro dei credits assegnati a ciascuna di esse, utilizzando i temi di approfondimento; b) un seminario maggiore che introduce lesercitazione scritta di filosofia, un seminario di sintesi che introduce lesercitazione scritta di teologia o la dissertazione di teologia. 1.4. Le verifiche 1.4.1. Le verifiche sono finali o in itinere. Le verifiche finali corrispondono al numero dei corsi e si svolgono perciò alla fine del semestre per i corsi semestrali e alla fine dellanno per i corsi annuali. Per i corsi che si svolgono in tre semestri consecutivi la verifica finale può avvenire in due tempi. 1.4.2. Il contenuto dellesame finale di ogni corso è costituito dalle parti esposte in forma cattedratica e viene determinato dallarea, in base a criteri di essenzialità e su proposta dei singoli docenti per la parte riguardante il proprio insegnamento. Possono essere riassunte in un tesario sintetico o in altre forme più idonee. 1.4.3. Gli esami finali dei corsi tenuti da più docenti si svolgono davanti a una commissione oppure, fatta salva lunità di impostazione (cf sopra, 1.1.7), davanti a un singolo docente, a giudizio del Vice Preside. Nel primo caso la valutazione si computa con la media dei voti espressi da ciascun commissario. 31 nuovo piano di studi 1.4.4. Le verifiche effettuate in itinere riguardano le parti di ciascun corso sviluppate in forma diversa da quella cattedratica. Esse avvengono durante lo svolgimento del corso stesso e non in momenti particolari intesi come esami. Queste verifiche riguardano sia i risultati dellapprendimento, che limpegno e la partecipazione attiva. 1.4.5. La valutazione finale di ciascun corso viene calcolata facendo la media tra la votazione riguardante lesame finale e tutte le altre verifiche effettuate in itinere. 1.4.6. La prova finale per il baccalaureato può avvenire secondo due modalità: a) un seminario di sintesi, che ha come punto di riferimento il simbolo della fede. Esso richiede la partecipazione attiva e introduce allesercitazione scritta di teologia; b) una dissertazione scritta o tesi, a norma degli Statuti Generali art. 30,7. 1.5. Norme di applicazione 1.5.1. Il Piano viene applicato con gradualità, a partire dallanno accademico 20002001. Questa applicazione sarà integrale iniziando con il primo anno di filosofia, così che nellarco di 5 anni esso possa essere totalmente sperimentato. Nel frattempo il Consiglio di Sezione potrà operare modifiche parziali, in punti particolari, quando la sperimentazione lo richiedesse. Dopo questo periodo la Sezione dovrà rivederlo e approvarlo definitivamente con le modifiche che lesperienza avrà suggerito. 1.5.2. In tutti gli anni del quinquennio nei quali non entra in vigore nella sua integralità, il Piano viene applicato parzialmente. Restano i corsi, le verifiche, le didattiche e i contenuti del Piano precedente, ma i corsi e i relativi docenti si inseriscono nelle aree, come previsto dal nuovo Piano e secondo la descrizione fatta nei punti 2.1.1, 2.2.2 e 2.2.3. Entrano in vigore anche le funzioni dei coordinatori, come previsto nel numero 1.2.1 della Impostazione generale. 1.5.3. In questa fase di applicazione parziale le aree hanno il compito di: a) favorire la collaborazione tra i docenti in vista di una migliore conoscenza dei rispettivi insegnamenti, di una proposta più organica dei contenuti (evitando anzitutto le ripetizioni) e di eventuali prospettive di ricerca; b) promuovere e gestire, dintesa con il Vice Preside, sperimentazioni didattiche circostanziate e parziali, in previsione del nuovo Piano, tenendo conto dellutilità e delle possibilità concrete degli studenti. 32 nuovo piano di studi 2.1. IL BIENNIO FILOSOFICO 2.1.0. Premesse 2.1.1. Il biennio filosofico si articola in tre aree tematiche: area epistemologicometafisica, area antropologica e area storica. Nellarea epistemologico-metafisica sono confluite le seguenti discipline: Introduzione alla filosofia, Logica, Epistemologia, Metafisica, Filosofia della natura, Ermeneutica, Estetica e il Seminario maggiore. Nellarea antropologica confluiscono lAntropologia filosofica, lEtica generale e speciale, la Filosofia della religione e lIntroduzione alla storia delle religioni, la Sociologia, la Psicologia e il Seminario maggiore. Larea storica abbraccia, oltre la Storia della filosofia, anche la Storia della Chiesa, svolta in precedenza nellambito del triennio teologico. 2.1.2. LArea epistemologico-metafisica propone un percorso teoretico unitario, che consente di legare insieme le tematiche delle discipline confluite nellarea; quella antropologica si sviluppa attorno alla domanda chi è luomo? e coinvolge non solo le materie strettamente filosofiche, ma anche la Psicologia e la Sociologia. 2.1.3.1. LArea storica comprende corsi e insegnamenti attinenti alla storia della filosofia e alla storia della Chiesa, accomunati dalla connotazione diacronica che caratterizza tali discipline. Lintento è quello di consentire allo studente un approccio non marginale alle varie epoche storiche, in modo da poter cogliere il senso delle differenti epoche e, contestualmente, studiare i processi caratterizzanti il cammino della Chiesa nel tempo e gli atteggiamenti di volta in volta assunti allinterno e nei confronti dei diversi momenti storici. Si possono prevedere incontri interdisciplinari con momenti di riflessione e di studio su tematiche storiche e storico-filosofiche, che si stanno svolgendo parallelamente. 2.1.3.2. I corsi di Storia della filosofia si propongono inoltre: a) di offrire agli studenti unadeguata contestualizzazione degli Autori, cui si fa riferimento anche nei corsi sistematici; b) un contatto diretto con i testi, in cui si cristallizza il pensiero dei classici (lettura e commento di testi-chiave relativi alle diverse epoche); c) mostrare la valenza speculativa dellevento Cristo come storicamente si dispiega nelle diverse figure teoretiche esaminate. I corsi di Storia della Chiesa si propongono di: a) fornire agli studenti quadri di riferimento storico e storiografico per il futuro studio della teologia; b) offrire un adeguato supporto allo studio delle discipline più propriamente positive; c) proporre una congrua metodologia per lacquisizione di una consapevolezza critica in ordine al superamento di luoghi comuni, anacronismi, facili generalizzazioni; d) porre lo studente in rapporto con i vissuti della comunità credente nei diversi periodi. 2.1.4. Larea epistemologico-metafisica e quella antropologica propongono ciascuna un seminario maggiore di 4 credits, per introdurre gli studenti ad affrontare temi connessi con le problematiche delle rispettive aree. Tali temi si sviluppano nella prevista esercitazione scritta di filosofia. 33 nuovo piano di studi 2.1.1. AREA EPISTEMOLOGICO - METAFISICA Coordinatore: prof. Saturnino MURATORE CORSI NUCLEI TEMATICI TEMI PRINCIPALI APPROFONDIMENTI Introduzione 1. Lettura problematica Introduzione generale al biennio filosofico del presente culturale alla filosofia Cr. 1 Il difficile rapporto fides/ratio 2. Quadro storico della Lattuale frammentazione dei saperi problematica Metodologia Cr. 1 2.1. I principali modelli interpretativi del reale Dalla logica sillogistica alla logica formale: i limiti dei formalismi puri Logica Cr. 2 2.2. I modelli epistemolo- Temi di estetica e teorie Ebraismo e filosofia della comunicazione gici contemporanei Epistemologia 3. Il problema della verità Cr. 5 Estetica Cr. 2 Ermeneutica Cr. 2 Filosofia della natura Cr. 2 Filosofia dellessere Cr. 6 34 Variazioni della nozione di natura 4. Il dinamismo intenzio- La coscienza storica e la ragione ermeneutica nale della coscienza come metafisica implicita 5. La metafisica esplicita La Koiné scientifica e tecnologica come integrazione conoscitiva Le scienze cognitive: il problema mentecorpo 6. Alla ricerca del Fon- Le nuove cosmologie damento ultimo Il problema del male 7. Il quadro metafisico creazionista Evoluzionismo e creazionismo 8. Metafisica e teologia Responsabilità per il creato Seminario maggiore Avvio dellesercitazione scritta nuovo piano di studi 2.1.2. AREA ANTROPOLOGICA Coordinatore: prof. Nunzio GALANTINO CORSI NUCLEI TEMATICI TEMI PRINCIPALI APPROFONDIMENTI CR. Antropo- Costanti filosofiche A. Dallontologia sostanzialista 1. Fondamenti epi- 5 stemologici delluniverso allontologia relazionale logia filodellantropologia personale B. Reciprocità (pericòresi, prossofica filosofica simità e co-esistenza) 2. La parabola antiC. Storicità, morte e futuro umanistica condelluomo D.Incarnazione (corpo-corporeità, temporanea. impegno, presenza e azione) E. Vocazione (libertà - trascendenza - interiorità) Etica Libertà incarnata A. La dimensione morale della 1. Originalità e speci- 6 e responsabilità persona ficità dellesperienza morale dellessere per- B. Lessenza della moralità sonale C. Fondamento ontologico e og- 2. Fenomenologia gettività del valore morale del valore morale 3. Il dovere come esigenza incondizionata di moralità 4. Temi e problemi di etica sociale Storia e Trascendenza della A. Le scienze della religione persona ed espe- B. La storia delle religioni Filosofia rienza del sacro C. La fenomenologia storica delle della relireligioni gione D.Fenomenologia dellesperienza religiosa E. Ermeneutica dellesperienza religiosa F. Fondamento ontologico-veritativo dellesperienza religiosa 1. Le religioni uni- 7 versali 2. Secolarizzazione e nuove religioni 3. La questione ermeneutica 4. Teologia filosofica e filosofia della religione Psicologia Natura e struttura A. Natura della personalità 1. Principali teorie della personalità B. Attributi e processi dellio della personalità psichica C. Psicodinamica della personalità 2. Psicologia della religione 3 Sociologia Luomo nella vita A. Premesse storico-fenomenolo- 1. Mappa delle teorie 3 sociale giche macro e microB. I concetti fondamentali della sociologiche convita sociale temporanee C. Stratificazione e disguaglianze 2. Sociologia della sociali religione 35 nuovo piano di studi 2.1.3. AREA STORICA Coordinatore: prof. Antonio ORAZZO CORSI NUCLEI TEMATICI TEMI PRINCIPALI APPROFONDIMENTI CR. Storia della 1. Lo spirito e il pensiero dellantichità pagana e filosofia cristiana antica e medievale 2. Lo spirito e il pensiero della cristianità medievale A. Le origini della filosofia Filosofia e religione 6 occidentale Filosofia e mitologia B. Sviluppo e figure del Monografia: uno dei grandi maestri pensiero greco medievali C. Cristianesimo e filosofia D.Sviluppo e figure del pensiero medievale Storia della 1. Genesi, diffusione e struttura del CristiaChiesa nesimo antico antica e 2. Occidente latino e medievale germanico. Inculturazione, istituzioni 3. Sviluppi e crisi delluniversalismo A. Rapporti Cristianesimo- Archeologia cristiana 6 Impero B. Cristianesimo, ellenismo e giudaismo C. Migrazioni germaniche ed evangelizzazione D.Respublica christiana E. Riforma gregoriana F. Teocrazia medievale Storia della 1. La modernità e il suo A. Genesi della modernità Monografie su auto- 6 pensiero occidentale ri o testi del penfilosofia siero moderno e moderna e 2. Tra moderno e post- B. Sviluppo e figure del moderno: il contempensiero moderno contemporaneo contempoporaneo C. Sviluppo e figure del ranea pensiero contemporaneo Storia della 1. Riforma e controriforma Chiesa moderna e 2. La Chiesa nelletà dei lumi contempo3. La Chiesa nellOttoranea cento 4. La Chiesa nel Novecento 36 A. Letà dellassolutismo Chiesa e totalitarismi 6 B. Giansenismo e Gallicanesimo C. La questione romana D.Il Sillabo e il Vaticano I E. La questione sociale F. Il modernismo G.La Chiesa e i conflitti mondiali H.Il Vaticano II e il postconcilio nuovo piano di studi 2.2. IL TRIENNIO TEOLOGICO 2.2.0. Premesse 2.2.1. Le aree del triennio teologico, eccetto quella biblica, sono di tipo tematico. 2.2.2. Larea biblica si articola nei due corsi fondamentali di Antico Testamento (comprendente AT/1 Pentateuco, AT/2 Profeti, AT/3 Sapienziali e altri scritti) e Nuovo Testamento (comprendente NT/1 Sinottici e Atti, NT/2 Corpus paulinum, NT/3 Corpus Johanneum), preceduti dai corsi complementari di Introduzione generale alla Bibbia e di Lingue (ebraico I-II e greco biblico). 2.2.2.1. Ciascuna parte dei due corsi biblici fondamentali, rispettando la pluralità dei metodi e degli approcci, si propone di introdurre gli alunni a saper leggere un testo e comporta perciò unintroduzione critica, esemplificazioni esegetiche e linee di teologia biblica. Non può esserci quindi sovrapposizione tra le parti dello stesso corso. 2.2.3. Le aree tematiche sono: larea cristologico-fondamentale, lantropologicospirituale, lecclesiologico-sacramentale e la morale. Nellarea cristologico-fondamentale confluiscono lIntroduzione alla teologia e la Patrologia, la Teologia fondamentale (Rivelazione, Tradizione e Ispirazione), la Cristologia, lUnità e Trinità di Dio. Larea antropologico-spirituale comprende: lAntropologia teologica, la Grazia e le Virtù teologali, lEscatologia e la Teologia spirituale. Larea ecclesiologicosacramentale include lEcclesiologia e la Mariologia, la Liturgia, la Sacramentologia, il Diritto canonico, la Teologia pastorale e la Catechetica. Larea morale comprende la Morale fondamentale e la Morale speciale. 2.2.3.1. Ciascun nucleo tematico viene trattato in tre aspetti distinti e strutturati: a) biblico b) storico o storico-dogmatico c) sistematico e proposte di teologia contemporanea 2.2.3.2. Larea antropologico-spirituale intende integrare in profondità, pur nel rispetto delle diverse metodologie, i contenuti dogmatici e lesperienza spirituale, che diventa così non solo il culmine della riflessione teologica, ma anche una fonte di ispirazione. 37 nuovo piano di studi 2.2.4. AREA BIBLICA Coordinatore: prof. Ettore FRANCO CORSI NUCLEI PRINCIPALI TEMI PRINCIPALI Introduzione 1. Ambiente generale alla 2. Testo Bibbia 3. Ermeneutica Antico Testamento CR. 1. Linee essenziali di geografia, archeologia e storia 3 di Israele 2.1. Formazione e trasmissione del testo (AT, NT, Apocrifi) 2.2. Critica testuale (AT e NT) 3. Metodi, strumenti e sussidi AT/1: Pentateuco 1.1. I risultati della critica letteraria: composizio- 4 ne, struttura e messaggio dei singoli libri 1.2. Gen 1-11, Es 19-20.24, Dt 6 1.3. Teologia delle tradizioni pentateucali AT/2: Profeti 2.1. Storia dellinterpretazione e teologia ebraica 4 del profetismo; composizione, struttura e messaggio dei singoli libri (profeti anteriori e posteriori, compreso Dan e lapocalittica) 2.2. Vocazione ed esistenza profetica; i canti del Servo; la nuova alleanza 2.3. Teologia delle tradizioni profetiche AT/3: Sapienziali e 3.1. La poesia ebraica e il libro dei Salmi: composi- 4 altri scritti zione, struttura, generi letterari; la sapienza in Israele: apporto critico di Giobbe e Qohelet; scritti midrashici; ellenizzazione e libri dei Maccabei 3.2. Esegesi, teologia e lettura cristiana di alcuni Salmi 3.3. La giustizia di Dio in Giobbe; creazione, storia e salvezza nel libro della Sapienza; immortalità e risurrezione alle soglie dellera cristiana 38 nuovo piano di studi CORSI NUCLEI PRINCIPALI TEMI PRINCIPALI CR. Nuovo Testamento NT/1: Sinottici e Atti 1.1. Storia della ricerca, origine, natura, interpre- 4 tazione, valore storico e teologico dei Vangeli sinottici e degli Atti; struttura e teologia di Mc, Mt, Lc-At 1.2. Esemplificazioni esegetiche della duplice e della triplice tradizione 1.3. Cristologia dei Sinottici NT/2: Corpus Paulinum 2.1. Vita e opera di Paolo; autenticità, composizio- 4 ne, struttura e teologia delle singole lettere 2.2. La parola della croce e la risurrezione dai morti; la giustizia di Dio; Cristo nuovo Adamo, la vita nello Spirito 2.3. Linee di teologia e di cristologia paoline 3.1. Sfondo culturale, composizione e struttura NT/3: Corpus 4 del IV Vangelo, delle Lettere (1-3 Gv) e Johanneum dellApocalisse 3.2. Linee di cristologia ed ecclesiologia giovannea; tematiche teologiche fondamentali 3.3. Esemplificazioni esegetiche Corsi Greco classico complementari e propedeutici Greco biblico 4 2 Ebraico/1 2 Ebraico/2 3 39 nuovo piano di studi 2.2.5. AREA CRISTOLOGICO - FONDAMENTALE Coordinatore: prof. Carlo GRECO CORSI NUCLEI TEMATICI Introduzione 1. Modelli storici di intellectus fidei alla teologia e Patrologia 2. Oggetto e metodo della teologia sistematica TEMI PRINCIPALI APPROFONDIMENTI CR. A. La teologia dei Padri Figure significative 5 B. La teologia medievale della Patrologia C. La teologia nellepoca moderna D.La teologia nellepoca contemporanea Teologia 3. La rivelazione fondamentale A. La rivelazione di Dio nella creazione e nella storia B. La rivelazione in Gesù Cristo (Singolarità di Gesù; la pienezza della rivelazione nel mistero pasquale) La rivelazione di Dio 7 nelle religioni 4. La credibilità A. La credibilità: problematica della rivelazione e criteri B. Mediazione delluniversalità della rivelazione e sua fondazione teologica 5. Rivelazione e tradizione Cristologia e Trinità A. Rivelazione, tradizione e Scrittura (Ispirazione e canone biblico) B. Tradizione e magistero C. Il dogma e il concetto di sviluppo dogmatico 6. Il Dio di Gesù A. Unicità di Dio Cristo B. Il Padre di Gesù Cristo 1. Tradizione viva e sensus fidelium 2. La tradizione nel dibattito ecumenico Lebreo Gesù 7. Cristologia A. Levento dello Spirito dai profe- La fede di Gesù pneumatologica ti allavvento del Regno di Dio B. Lo Spirito Santo nellevento di Cristo 8. Soteriologia cristologica A. La passione e morte di Gesù Solidarietà e universalità della salvezCristo B. Significato soteriologico ed za in Gesù Cristo escatologico di Gesù risorto 9. Gesù, il Cristo, A. Preesistenza di Cristo e InFiglio incarnato carnazione B. La persona di Cristo I titoli cristologici 10. Lo Spirito, do- Levento dello Spirito fino alla Spirito di Dio Spirito di Cristo no del Risorto Parusia 11. La comunione A. Teologia trinitaria e cristologia B. Modelli di teologia trinitaria della Trinità 40 8 nuovo piano di studi 2.2.6. AREA ANTROPOLOGICO - SPIRITUALE Coordinatore: prof. Giuseppe MANCA CORSI NUCLEI TEMATICI TEMI PRINCIPALI APPROFONDIMENTI CR. Antropo- 1. Luomo creatura A. Teologia della creazione La creazione tra scienza e cultura B. Unità delluomo (anima-corpo; logia uomo-donna) teologica C. Luomo come persona D. Luomo immagine di Dio 3 Grazia 2. Luomo figlio di Dio Virtù teologali Escatologia A. La grazia originale B. Inabitazione della Trinità e figliolanza divina La figliolanza divina 5 in differenti modelli teologici contemporanei 3. Luomo come A. Situazione di peccato (originale, Figliolanza divina e libertà nel conlibertà liberata personale e sociale) fronto con modelli B. Libertà e grazia (giustificazione, culturali dellItalia elezione e predestinazione, meridionale volontà salvifica universale) Teologia spirituale 4. La vita dei figli A. Distinzione e unità nella vita teologale di fede, speranza e di Dio nella fede, carità speranza e carità B. Vita teologale e impegno nel mondo Speranza cristiana e speranze intramondane 5. Il compimento A. Luomo tra storia ed eschaton Immortalità e risur- 2 (Regno, Parusia, Morte, Giudi- rezione nella teodella figliolanza logia contempozio, Purificazione) divina e della ranea libertà B. Eschaton e possibilità di fallimento (vita-morte eterna) 6. La vita spirituale A. La vita spirituale come esperienza della grazia B. Dinamica verso la santità La mistica 2 41 nuovo piano di studi 2.2.7. AREA ECCLESIOLOGICO - SACRAMENTALE Coordinatore: prof. Orazio F. PIAZZA CORSI NUCLEI TEMATICI TEMI PRINCIPALI Ecclesio- 1. Identità originaria della Chiesa logia e Mario2. Struttura della logia Chiesa APPROFONDIMENTI CR. A. Origine e natura teandrica Modelli di rapporto 5 B. Proprietà costitutive della Chiesa Chiesa-mondo A. La gerarchia B. I fedeli laici C. La vita consacrata 3. Maria nel mi- A. La madre di Dio nel rapporto stero di Cristo e con Cristo e con la Chiesa della Chiesa B. I dogmi mariani Il dialogo ecumenico Indole escatologica della Chiesa Culto mariano e pietà popolare Liturgia e 4. La liturgia della A. Teologia del culto: simbolo e Celebrare nel tempo 3 rito, parola e memoriale; liture nello spazio Sacramen- Chiesa gia e storia salvifica tologia B. Struttura della celebrazione 5. I sacramenti A. La dinamica teologica Il magistero della lex delliniziazione nelleconomia sacramentale 5 orandi cristiana B. Il battesimo e la confermazione Proposte alternative C. Leucaristia circa la genesi e la struttura della preghiera eucaristica 6. I sacramenti A. Riconciliazione e penitenza della guarigione B. Unzione degli infermi Dottrina delle indulgenze 2 7. I sacramenti del A. Il ministero ordinato nella Chiesa Le preghiere di or- 2 servizio della B. Il matrimonio dinazione comunione Cultura del Mezzogiorno e teologia del matrimonio 42 nuovo piano di studi CORSI NUCLEI TEMATICI TEMI PRINCIPALI Diritto 8. Il diritto nella Chiesa canonico A. I fedeli laici B. I fedeli nel ministero sacro o chierici C. I fedeli nella vita consacrata APPROFONDIMENTI CR. Lassociazione dei fedeli 5 9. Funzioni e po- A. Funzione e potestà di santificare Gli organi di govertestà nel popolo B. Funzione e potestà di insegnare no della Chiesa universale e delle di Dio C. Funzione e potestà di governare chiese particolari Teologia 10. Teologia pastorale pastorale A. Questione epistemologica B. Modelli di teologia pastorale, specialmente in area italiana C. I soggetti dellazione pastorale 2 11. Pastorale gio- Progetti e prospettive di pastorale Linsegnamento vanile giovanile, specialmente della religione nellItalia meridionale nelle scuole 1 12. Catechetica 1 A. Servizio della Parola e educazione alla fede B. Contenuto, fonti, soggetto e linguaggio della catechesi 43 nuovo piano di studi 2.2.8. AREA MORALE Coordinatore: prof. Donatella ABIGNENTE CORSI NUCLEI TEMATICI TEMI PRINCIPALI Morale 1. Questioni fondative di fondamentale e unetica teologica generale APPROFONDIMENTI CR. A. Carattere originario del feno- 1. Carattere specifi- 5 meno morale co della morale B. Intelligenza nella fede dellescristiana 2. Dialogo come virtù perienza e della conoscenza morale C. Intelligenza dellethos e delletica 2. Principi etici A. Norme morali: origine, signifi- 1. Storicità delle norme e pluraligenerali alla lucato, valore e trasmissione smo culturale ce della fede B. Rapporto fra moralità personale cristiana e opzioni concrete, tra dimensione 2. Persona e strutturazione della consoggettiva e loggettività C. Il peccato, la conversione, la vita vivenza umana cristiana Morale speciale 44 Religione ed evolu- 2 zione della religiosità nellItalia meridionale 3. Etica della vita religiosa A. La virtù della religione B. Culto e morale 4. Morale della vita fisica A. La difesa della vita Razionalità morale e 4 B. Problematiche morali della vita biotecnologie sessuale e coniugale C. Temi di bioetica (aborto, eutanasia, trattamento dei malati terminali) 5. Morale della vita sociale A. I principi etici dellagire sociale 1. Diritti umani 4 (sussidiarietà e solidarietà) 2. Legalità, sviluppo B. Le virtù sociali: giustizia, carità, e occupazione nel verità meridione dItalia C. Coscienza etica e istituzioni politico-economiche IL BIENNIO FILOSOFICO Il piano di studi della sezione S. Luigi struttura il quinquennio istituzionale in un biennio filosofico e un triennio teologico. Questa distinzione ha carattere pedagogico in quanto mira a far acquisire allo studente quegli atteggiamenti e quelle conoscenze che consentono di affrontare in profondità le tematiche teologiche. La distinzione intende, inoltre, rispettare lautonomia metodologica delle due aree disciplinari: filosofica e teologica. Ma distinzione non significa separazione o estraneità di discorso. Infatti, se litinerario filosofico può anche essere perseguito per se stesso, pure non è tale da esaurire la problematica di chi vive e vuol vivere unesperienza di fede. Per il credente cè sempre lesigenza di far confluire il discorso filosofico nellambito più vasto e specifico del suo concreto orizzonte di esistenza. Proprio per questo, egli troverà profondamente inadeguata ogni impostazione che si presenti chiusa alla trascendenza o implicante una dicotomia insuperabile tra visione filosofica e visione di fede. In questa prospettiva, sia in ambito storico che teoretico, gli studenti verranno messi in condizione di cogliere e approfondire la rilevanza filosofica dellevento Cristo, in modo da potersi rapportare alla parabola del pensiero occidentale senza complessi di inferiorità o cedimenti alle mode filosofiche ricorrenti. Per parte sua la teologia avverte, oggi non meno che in passato, lesigenza di un autentico pensiero filosofico, connesso allurgenza di dover rendere ragione della fede e dei suoi contenuti allinterno di un contesto culturale pluralistico e secolarizzato. Da questo punto di vista, quello cioè della necessità di integrare teologia e filosofia, lesempio della scolastica medievale e di S. Tommaso resta sempre attuale (cf Fides et ratio, n. 78). Il principale obiettivo, cui mira la formazione filosofica, è, comunque, il raggiungimento dellautonomia critica. Tale autonomia è tuttaltro che un dato originario: essa rappresenta un livello di maturazione della persona, che si raggiunge attraverso la riflessione e opportune decisioni. Il biennio filosofico intende favorire questa maturazione proponendo un duplice itinerario: 1. attraverso una ripresa e un approfondimento della storia della filosofia. È, infatti, accostandosi al pensiero di quegli Autori che sono stati in larga misura i maestri e gli artefici della cultura occidentale, che si ha modo di acquisire i riferimenti culturali indispensabili per il maturarsi di una coscienza critica, pienamente consapevole di sé, dei propri limiti e delle proprie possibilità; 2. affrontando direttamente quei problemi che stanno al centro di ogni atentica e seria riflessione. Ovviamente, non si pretende che nel breve spazio di un biennio lo studente possa giungere ad elaborare una compiuta filosofia. Gli insegnamenti storici e teoretici hanno tuttavia il compito di iniziare a questo e rendere così concretamente possibile una ripresa e un approfondimento delle stesse tematiche filosofiche da parte della teologia. 45 biennio filosofico Il nuovo piano di studi struttura il biennio filosofico in tre grandi aree tematiche: 1) larea epistemologico-metafisica; 2) larea antropologica; 3) larea storica. Questultima comprende due annualità di storia della filosofia e due annualità di storia della Chiesa. Lintero arco formativo del quinquennio istituzionale giustifica la presenza, nel piano di studi del biennio filosofico, di insegnamenti complementari quali lIntroduzione alla storia delle religioni, la Psicologia, la Sociologia, lErmeneutica, il Corso introduttivo alla S. Scrittura. Lo stesso dicasi per i corsi integrativi di lingue classiche (greco e latino) e moderne (inglese e tedesco). Un contributo concreto allacquisizione di un proprio metodo e degli strumenti più idonei allo studio e alla ricerca in ambito filosofico e teologico viene offerto, nellambito della prima area tematica, dallinsegnamento di Metodologia. Nel biennio filosofico lo studente è tenuto a comporre e discutere lesercitazione scritta di filosofia, da presentarsi entro il mese di aprile del quarto semestre. Il tema dellesercitazione verrà introdotto da un seminario maggiore che si distende per due semestri. Per gli studenti ordinari il biennio filosofico si conclude col conferimento del Diploma di Studi Filosofici, previsto dagli Statuti Generali (art. 33,1). 46 biennio filosofico QUADRO DEI CORSI DEL BIENNIO FILOSOFICO ANNO ACCADEMICO 2002-2003 I ANNO 1° Sem. 2° Sem. 1. Area epistemologico-metafisica/1 (S. Muratore - A. Trupiano - L. Moscato - A. Mastantuono) 2. Area Antropologica/1 2.1 Psicologia (F. Silvestri) 2.2 Sociologia (D. Pizzuti) 3. Area storica: 3.1. Storia della filosofia antica e medievale/1 (A. Orazzo) 3.2. Storia della Chiesa antica e Archeologia cristiana (S. Tanzarella) Corsi integrativi 4. Area epistemologico-metafisica/2 (S. Muratore - A. Trupiano - L. Moscato) 5. Area antropologica/2: Antropologia filosofica (N. Galantino) 6. Area storica: 6.1. Storia della filosofia antica e medievale/2 (A. Orazzo) 6.2. Storia della Chiesa medievale (C. Galiano) 7. Seminario maggiore Corsi integrativi credits 8 3 3 3 3 20 7 5 3 3 2 20 II ANNO 3° Sem. 8. Area epistemologico-metafisica/3 (S. Muratore - S. Ferraro - E. DAntuono) 9. Area antropologica/3 9.1. Etica generale (G. Propati) 9.2. Storia e filosofia della religione/1 (G. De Simone - C. Greco) 10. Area storica 10.1. Storia della filosofia mod. e contemp./1(G. Lorizio) 10.2. Storia della Chiesa mod. e contemp./1 (U. Parente) 11. Seminario maggiore Corsi integrativi 6 4 2 3 3 2 20 47 biennio filosofico 4° Sem. 12. Area antropologica/4 12.1. Etica speciale (G. Propati) 12.2. Storia e filosofia della religione/2 (G. De Simone - C. Greco) 13. Area storica 13.1. Storia della filosofia mod. e contemp./2 (G. Lorizio) 13.2. Storia della Chiesa mod. e contemp./2 (U. Parente) 14. Introduzione alla Scrittura (E. Salvatore) 15. Lingua ebraica/1 (S. Bittasi) Corsi integrativi 2 5 3 2 3 2 18 Seminari maggiori 11.1. Oggettività della conoscenza e intenzionalità della coscienza (A. Trupiano) 11.2. Introduzione a pensare levoluzione (S. Ferraro) 11.3. La dimensione antropologica della religione e la sua problematica (G. De Simone - C. Greco) Corsi integrativi 16. 17. 18. 19. Lingua latina (F. Assenso) Lingua greca (F. Assenso) Lingua tedesca (A. Patauner) Lingua inglese (L. Malocco) 4 4 4 4 Su richiesta degli Studenti possono essere attivati corsi di lingua di secondo/terzo livello 48 biennio filosofico DESCRIZIONE DEI SINGOLI CORSI 1. AREA EPISTEMOLOGICO-METAFISICA/1 (8 ore sett., 1° sem.: S. MURATORE - A. TRUPIANO L. MOSCATO - A. MASTANTUONO) Larea epistemologico-metafisica propone un percorso teoretico unitario, che si distende per tre semestri e mira a legare insieme le tematiche delle discipline confluite nellarea, con una strategia che comporta: 1) unintroduzione generale allintero percorso; 2) lillustrazione di alcuni nuclei tematici in sequenze molto compatte di lezioni, seguite da gruppi di studio/discussione per lappropriazione dei principali temi (anche attraverso brevi scritti); 3) un certo numero di approfondimenti e, per quanti sceglieranno questarea, 4) un elaborato scritto, di circa trenta pagine, introdotto dal seminario maggiore. Nel primo semestre, dopo lintroduzione generale, tematica e metodologica, vengono proposti i primi due nuclei tematici concernenti: a) una lettura problematica del presente culturale; b) un quadro storico sintetico dei principali modelli interpretativi del reale. Vengono trattati, inoltre, i problemi principali relativi a: 1) lattuale preoccupante frammentazione dei saperi; 2) il rapporto fides/ratio; 3) la moderna koiné scientifica e tecnologica. Contemporaneamente gli studenti sono introdotti allo studio della logica, attraverso la presentazione del suo sviluppo storico e allo studio di temi di estetica in quanto connessi con la problematica epistemologico-metafisica. TESTI E SUSSIDI GIOVANNI PAOLO II, Fides et ratio. I rapporti tra fede e ragione, Roma 1998; S. MURATORE (ed.), Teologia e filosofia. Alla ricerca di un nuovo rapporto, AVE, Roma 1990; ID. (ed.), Teologia e formazione teologica. Problemi e prospettive, San Paolo, Cinisello Balsamo 1996; J. ORTEGA Y GASSET, Cosè filosofia, Marietti, Genova 1994; E. HUSSERL, La crisi delle scienze europee e la fenomenologia trascendentale , Il Saggiatore, Milano 1983; H.G. GADAMER, La ragione nelletà della scienza, Il Melangolo, Genova 1999; E. AGAZZI - F. MINAZZI - L. GEYMONAT, Filosofia, scienza e verità, Rusconi, Milano 1989; S. MURATORE, Intelligentia et esse. La dottrina tomista del conoscere, DAuria, Napoli 1984; L. LORIZIO - N. GALANTINO (edd.), Manuale di metodologia. Avviamento allo studio e alla ricerca pluridisciplinare, San Paolo, Cinisello Balsamo 1994; P. SIMONDO, Lalba della logica, SEI, Torino 1976; I.M. COPI - C. COHEN, Introduzione alla logica, Il Mulino, Bologna 1997; AA.VV., Momenti e problemi di Storia dellEstetica, Marzorati, Milano 1959; L. MOSCATO ESPOSITO, Immagini. Corso di estetica, Napoli 2001. Dispense dei Professori. 49 biennio filosofico 2. AREA ANTROPOLOGICA /1 2.1. PSICOLOGIA (3 ore sett., 1° sem.: F. SILVESTRI) Scopo: il corso intende introdurre allo studio della personalità in prospettiva interdisciplinare. Argomenti: livelli della vita psichica. Dinamiche emotivo e razionali. LIo e le sue strutture. Attributi dellIo: valori, bisogni, atteggiamenti. Processi dellIo: percezione, difese, apprendimento, motivazione conscia e inconscia. Personalità ed esperienza religiosa. A partire dallanalisi di alcuni contributi significativi la parte seminariale cercherà di favorire un avvicinamento alla psicologia dellesperienza religiosa soprattutto da parte di giovani in ricerca ed educatori. TESTI E SUSSIDI A. CENCINI - A. MANENTI, Psicologia e formazione. Strutture e dinamismi, EDB, Bologna 1985; A.M. RAVAGLIOLI, Psicologia, Piemme, Casale Monferrato 1992 ; L.M. RULLA, Antropologia della vocazione cristiana. I. Basi interdisciplinari, Piemme, Casale Monferrato 1985; F. IMODA, Sviluppo umano psicologia e mistero , Piemme, Casale Monferrato 1993; C.S. HALL - G. LINDZEY, Teorie della personalità, Boringhieri, Torino 1973. Per la parte seminariale: N. DAL MOLIN, Verso il blu. Lineamenti di psicologia della religione, EMP, Padova 1995; G. SOVERNIGO, Religione e persona. Psicologia dellesperienza religiosa, EDB, Bologna 1990; DON S. BROWING, «La psicologia può evitare la religione? Dovrebbe farlo?», in F. IMODA (a cura di), Antropologia interdisciplinare e formazione, EDB, Bologna 1997, 57-74. 2.2. SOCIOLOGIA (3 ore sett., 1° sem.: D. PIZZUTI) Il corso ha carattere di introduzione alla sociologia come conoscenza scientifica dei fenomeni sociali, ed analizza e interpreta i modi in cui gli esseri umani vivono in gruppi sociali. Articolazione del corso: 1. Premesse storico-epistemologiche 2. Definizione dei concetti per la lettura della trama dei rapporti sociali (azione sociale, relazione, interazione sociale, gruppi, comportamento collettivo, valori, norme e istituzioni, potere, conflitto, mutamento sociale) 3. Processi sociali: identità e socializzazione, linguaggio e comunicazione, devianza e criminalità 4. La disuguaglianza sociale: (stratificazione di classe e di ceto, differenze e disuguaglianze di genere e di età, disuguaglianza di razza ed etnia) 50 biennio filosofico La parte seminariale riguarderà lambito della sociologia della religione, cioè come si è formato progressivamente un punto di vista sociologico sulla religione ed il religioso contemporaneo (nuovi movimenti religiosi, integrismi e progressismi). TESTI E SUSSIDI A. CAVALLI, Incontro con la sociologia, Il Mulino, Bologna 2001; A. BAGNASCO - M. BARBAGLI - A. CAVALLI, Sociologia, vol. I, Cultura e società. I Concetti di base, Il Mulino, Bologna 2001; IDD., Differenziazione e riproduzione sociale, vol. II, Il Mulino, Bologna 2001. Per la parte seminariale: J.-P. WILLAIME, Sociologia delle religioni, Il Mulino, Bologna 1996, pp. 7-37; 63-95. 3. AREA STORICA 3.1. STORIA DELLA FILOSOFIA ANTICA E MEDIEVALE/1 (3 ore sett., annuale: A. ORAZZO) Il corso intende percorrere la storia del pensiero dellantichità pagana e cristiana e la riflessione della cristianità medievale, collocando le tematiche nel contesto storico e culturale del loro tempo. Sarà privilegiata unottica tendente a far emergere da un lato il valore di praeparatio evangelica del pensiero greco-romano, dallaltro la novità della prospettiva biblico-cristiana dei pensatori medievali, soprattutto in merito alla concezione di Dio e delluomo. Nella parte seminariale, attraverso il lavoro di gruppo, gli studenti saranno posti a contatto diretto con i testi più significativi delle epoche e degli Autori, e avranno la possibilità di elaborare, in forma critica e dialogica, una propria visione delle problematiche affrontate nella sezione monografica. TESTI E SUSSIDI G. REALE, Il pensiero antico, Vita e Pensiero, Milano 2001; R. REALE - D. ANTISERI - M. BALDINI, Antologia filosofica. I. Antichità e Medioevo, La Scuola, Brescia 1995; H. KRÄMER, Platone e i fondamenti della metafisica, Vita e Pensiero, Milano 1982; P. IMPARA, Platone, filosofo delleducazione, Armando, Roma 2002; É. GILSON, La filosofia nel Medioevo: dalle origini patristiche alla fine del XIV secolo (Paperbacks Classici 12), La Nuova Italia, Firenze 1997; I. BIANCHI - E. RANDI, Filosofi e Teologi nellUniversità medievale , Lubrina Editore, Bergamo 1989; A. ORAZZO, «Septima aetas cum sexta currit. Tempo ed eternità nellultimo Bonaventura», in A. CASALEGNO (a cura di), Tempo ed eternità. In dialogo con Ugo Vanni, San Paolo, Cinisello Balsamo 2002, pp. 235-256. 51 biennio filosofico 3.2. STORIA DELLA CHIESA ANTICA E ARCHEOLOGIA CRISTIANA (3 ore sett., 1° sem.: S. TANZARELLA) Il corso prevede una parte introduttiva sulle concezioni di storia e di storia della Chiesa, sul metodo storico, sulla storiografia religiosa e sul rapporto storia della Chiesa-teologia. Ci si accosterà poi al mondo giudaico e al mondo ellenistico-romano per una migliore comprensione sia della fondazione e della organizzazione interna della Chiesa, sia dei complessi problemi relativi alla diffusione del cristianesimo dal periodo delle persecuzioni alla svolta costantiniana, fino ad una introduzione alle controversie teologiche e agli sviluppi della Chiesa dal IV allVIII secolo. La parte seminariale sarà dedicata, attraverso la lettura diretta di fonti, al tema del martirio nel cristianesimo antico. Si riserverà particolare attenzione al confronto tra il pensiero cristiano sulla morte e la concezione che di essa aveva lo stoicismo e più in generale la filosofia ellenistica. TESTI E SUSSIDI Introduzione: Y. CONGAR, «Teologia storica», in AA.VV., Iniziazione alla pratica della teologia, Queriniana, Brescia 1986, 1, 255-290; S. TANZARELLA, «Storia della Chiesa», in G. LORIZIO N. GALANTINO, Metodologia teologica, San Paolo, Cinisello Balsamo 1994, 279-302. Parte generale: L. CERVELLIN, Larte cristiana delle origini, Introduzione allarcheologia cristiana, LDC, Leumann 1999; P. SINISCALCO, Il cammino di Cristo Laterza, Bari 1983. Ogni lezione sarà accompagnata da indicazioni di letture (fonti e articoli monografici) obbligatorie di approfondimento. Parte seminariale: IGNAZIO, Lettere; TERTULLIANO, Ai martiri. Fonti scelte tratte da AA.VV., Atti e passioni dei martiri, Fondazione Lorenzo Valla - Mondadori, Milano 1987. 4. AREA EPISTEMOLOGICO-METAFISICA/2 (7 ore sett., 2° sem.: S. MURATORE - A. TRUPIANO - L. MOSCATO) Nel secondo semestre la proposta teoretica dellarea epistemologico-metafisica concerne la possibilità di un discorso integrato nei confronti delluniverso dellesperienza. Questo obiettivo viene perseguito attraverso un processo di autoappropriazione delle fondamentali strutture operative della soggettività interrogante (= metafisica latente) e la formulazione di un teorema epistemologico, col quale si prende posizione nei confronti del problema delloggettività/verità del conoscere umano, in riferimento a recenti impostazioni epistemologiche del Novecento. Sarà, inoltre, completata la trattazione di temi di estetica e di teorie della comunicazione (connesse con analisi sistemiche e problematiche ermeneutiche) e saranno conclusi gli approfondimenti di logica in riferimento alla costituzione della logica matematica. 52 biennio filosofico TESTI E SUSSIDI Dispense dei Professori. B. LONERGAN, Comprendere e Essere. Le lezioni di Halifax su Insight, Città Nuova, Roma 1993; G. ANCONA (ed.), Cosmologia e antropologia. Per una scienza delluomo, EMP, Padova 1995; I. LAKATOS - A. MUSGRAVE (edd.), Critica e crescita della conoscenza, Feltrinelli, Milano 1993!; G. BRIANESE (ed.), Congetture e confutazioni di Popper e il dibattito epistemologico post-popperiano, Torino 1991; W. SCHULZ, Le nuove vie della filosofia contemporanea. I. Scientificità, Marietti, Casale Monferrato 1986; AA.VV., Momenti e problemi di Storia dellEstetica, Marzorati, Milano 1959; LILIANA MOSCATO ESPOSITO, Immagini. Corso di estetica, Pftim - San Luigi, Napoli 2001; E. AGAZZI, La logica simbolica, La Scuola, Brescia 1990"; A. BONOMI, La struttura logica del linguaggio, Bompiani, Milano 1995". 5. AREA ANTROPOLOGICA/2: ANTROPOLOGIA FILOSOFICA (5 ore sett., 2° sem.: N. GALANTINO) La ricerca delle costanti filosofiche dellessere personale costituisce il nucleo tematico del corso. Alla sua esplicitazione si intende giungere seguendo due tracce di ricerca. La prima, storico-fenomenologica, mira ad identificare i caratteri epistemologici dellantropologia filosofica e ad analizzare figure ed esiti della parabola antiumanistica contemporanea. La seconda e più ampia traccia di ricerca, collocandosi esplicitamente allinterno di un percorso teoretico caratterizzato dallontologia relazionale, mira alla identificazione, fondazione ed esplicitazione teoretica delle costanti filosofiche delluniverso personale: reciprocità (pericòresi, prossimità, coesistenza), storicità (morte e futuro delluomo), incarnazione (corpo e corporeità, impegno, presenza e azione), vocazione (libertà, trascendenza e interiorità). Le due tracce di ricerca permettono così il raggiungimento di due obiettivi: il ridimensionamento di impostazioni presuntuosamente onnicomprensive, che riducono lantropologia filosofica a generico contenitore di temi più o meno riguardanti luomo; lofferta di elementi indispensabili per una riflessione concettualmente strutturata sulluomo, molto vicina ad unantropologia di ispirazione fenomenologicopersonalistica (Mounier, Guardini, Pareyson) ed aperta alle ricche suggestioni del pensiero neoebraico (Rosenzweig, Buber, Levinas). TESTI E SUSSIDI N. GALANTINO, Sulla via della persona. Percorsi di Antropologia filosofica, Pftim - San Luigi, Napoli 2001; ID., Dire uomo oggi. Le nuove vie dellAntropologia filosofica, San Paolo, Cinisello Balsamo 1993; M. BUBER, Il principio dialogico e altri saggi, San Paolo, Cinisello Balsamo 1993; E. MOUNIER, Il personalismo, AVE, Roma 1987&; P. RICOEUR, La persona, Morcelliana, Brescia 1997; R. GUARDINI, Persona e libertà, La Scuola, Brescia 1987; ID., Mondo e persona, Morcelliana, Brescia 2000; M. KILANI, Antropologia. Una introduzione, Dedalo, Bari 1994; V. MELCHIORRE (ed.), Lidea di persona, Vita e Pensiero, Milano 1996; N. GALANTINO, «Lantropologia filosofica tra la fine del Settecento e la prima metà dellOttocento. Il contributo di A. Rosmini, filosofo e teologo», in N. GALANTINO - G. 53 biennio filosofico LORIZIO, Sapere luomo e la storia. Interpretazioni rosminiane, San Paolo, Cinisello Balsamo 1998, 77-97; S. PALUMBIERI, Luomo, questa meraviglia. Antropologia filosofica I: Trattato sulla costituzione antropologica, Urbaniana University Press, Roma 1999; ID., Luomo questo paradosso. Antropologia filosofica. I. Trattato sulla concentrazione e condizione antropologica, Urbaniana University Press, Roma 2000. 6. AREA STORICA 6.1. STORIA DELLA FILOSOFIA ANTICA E MEDIEVALE/2 (annuale: cf primo semestre) 6.2. STORIA DELLA CHIESA MEDIEVALE (3 ore sett., 2° sem.: C. GALIANO) Il corso intende essere principalmente unintroduzione alle istituzioni fondamentali della disciplina, soprattutto in considerazione della temporalità mediolunga e non lineare che connota, in generale, sia il variare dei paradigmi scientifici (Kuhn: «La storia dimostra che il cammino verso un consenso duraturo nel campo della ricerca è straordinariamente arduo»), sia il mutamento complessivo delle forme di civiltà e mentalità (Braudel: «Esse si trasformano soltanto dopo lunghi indugi, dopo progressi insensibili, nonostante le apparenti fratture»). Di conseguenza, verranno considerate alcune concrete esperienze di Ecclesia e le riflessioni istituzionali e politiche loro connesse nel solco della tradizione agostiniana (particolarmente in riferimento a De civitate Dei, II, 21), entro il quadro dei processi strutturali di formazione ed evoluzione dellOccidente cristiano latino-germanico. Per ciascuno dei temi affrontati, lattenzione si concentrerà sul problema dellassetto locale delle chiese e su quello del rapporto collegialità-centralismo (fra vescovi, laici, realtà monastiche, papato) al loro interno, con approccio diretto a una selezione di fonti scritte significative. 1) Storicità della Chiesa. La nozione di medioevo nella storiografia 2) Migrazioni dei popoli germanici ed evangelizzazione 3) Il rinnovamento della cristianità occidentale intorno al papato e lalleanza col regno dei Franchi 4) La respublica Christiana al tempo dei Carolingi e degli Ottoni 5) La riforma della Chiesa e la lotta per le investiture 6) La Chiesa alla guida dellOccidente cristiano 54 biennio filosofico TESTI E SUSSIDI A. MARINI, Storia della Chiesa medievale, Piemme, Casale Monferrato 1991; G. DRAGON P. RICHe - A. VAUCHEZ - G. CRACCO (a cura di), Storia del Cristianesimo, 4. Vescovi, monaci e imperatori (610-1054), Borla-Città Nuova, Roma 1999; A. VAUCHEZ - A. VASINA (edd.), Storia del Cristianesimo, 5. Apogeo del papato ed espansione della cristianità (1054-1274), Borla-Città Nuova, Roma 1997; G.M. CANTARELLA - V. POLONIO - R. RUSCONI, Chiesa, chiese, movimenti religiosi, Laterza, Roma-Bari 2001. Fonti e studi monografici saranno indicati durante il corso, a integrazione di specifici argomenti del programma e come materiale per qualche incontro seminariale. 7. SEMINARIO MAGGIORE (2 ore sett.: 2° sem.) I seminari maggiori (che si prolungano nel semestre seguente) verranno proposti agli studenti del primo anno a conclusione del primo semestre dai coordinatori dellarea epistemologico-metafisica e dellarea antropologica. I seminari, a numero chiuso, introducono allo studio e allapprofondimento di temi connessi con le problematiche delle rispettive aree e forniscono la base per la prevista esercitazione scritta di filosofia, la prova più qualificante del biennio filosofico. 8. AREA EPISTEMOLOGICO-METAFISICA/3 (6 ore sett., 3° sem.: S. MURATORE - S. FERRARO - E. DANTUONO) Con la formulazione del teorema epistemologico del realismo critico (cf semestre precedente) diventa possibile un esercizio della razionalità filosofica volto al superamento della frammentarietà dei saperi empirici. La metafisica si presenta così, anzitutto, come concreta possibilità di un discorso unitario integrato nei confronti delluniverso dellesperienza (essere proporzionato). Allo stesso tempo vengono sollevati gli interrogativi di senso nei confronti di un universo che si trova ad esistere come semplice dato di fatto. Lo sbocco di questo interrogare è il riaccredito di una metafisica creazionista, che prelude ai successivi sviluppi teologici. In questo contesto possono essere fatti confluire gli apporti specifici della filosofia della natura: le variazioni concernenti la nozione di natura lungo tutto larco della cultura occidentale, gli scenari dischiusi dalle più recenti teorie cosmologiche e il problema del rapporto mente-corpo, quale emerge dalle recenti scienze cognitive. La centralità del problema dellinterpretazione, dal canto suo, sollecita la riflessione sugli apporti specifici dellermeneutica, che pone nuovi interrogativi alla filosofia occidentale, il cui ripensamento trae specifiche sollecitazioni dal confronto con il pensiero ebraico. 55 biennio filosofico TESTI E SUSSIDI Dispense dei Professori. B. LONERGAN, Insight (Collected Works of Bernard Lonergan 3), Toronto 1992, cc. XIV-XX; S. MURATORE, Levoluzione cosmologica e il problema di Dio , AVE, Roma 1993; S. MURATORE (ed.), Futuro del cosmo, futuro delluomo, EMP, Padova 1997; A. MASANI, La cosmologia nella storia fra scienza, religione e filosofia , La Scuola, Brescia 1996; S. BIOLO (ed.), Responsabilità per il creato, Rosenberg & Sellier, Torino 1998; L.A. RADICATI DI BROZOLO, Pensare la natura, Laterza, Roma-Bari 1999; E. BONCINELLI, Le forme della vita. Levoluzione e lorigine delluomo, Einaudi, Torino 2000; H.G. GADAMER, Verità e metodo, Bompiani, Milano 1983; F. ROSENZWEIG, La Scrittura. Saggi dal 1914 al 1929, Città Nuova Editrice, Roma 1991; E. DANTUONO, Ebraismo e filosofia. Saggio su Franz Rosenzweig, Guida Editori, Napoli 1999. 9. AREA ANTROPOLOGICA/3 9.1. ETICA GENERALE (4 ore sett., 3° sem.: G. PROPATI) Dire etica, oggi, in riferimento alla domanda che cosa è luomo o chi è luomo, vuol dire riferirsi allagire di uno spirito incarnato, con la vocazione ai valori e nella responsabilità della libertà. In molti punti, abbiamo trovato ispirazione nella antropologia etica di Paul Ricoeur, secondo lo svolgimento contenuto nel suo libro Finitudine e colpa. Riguardo ai contenuti in generale, la nostra esposizione si può intendere come ³Etica del valore e della libertà secondo lIdeale pratico della ragione´, che unisce in modo immediato la visione antropologica con la prospettiva della persona, intendendo essere appunto la nostra trattazione una etica dal punto di vista della persona´. Una indicazione generalissima e un po sommaria del metodo può indicare questultimo come metodo fenomenologico e riflessivo anchesso sempre riportato ad alcune delle più accreditate vedute fenomenologiche e personalistiche come penetrate e rielaborate dal padre J. De Finance. Questo senso antropologico delletica si concretizza in modo palese nello svolgimento per quanto possibile rigoroso della tematica della libertà e della responsabilità. TESTI E SUSSIDI J. DE FINANCE, Etica generale, Edizioni del Circito, Cassano-Bari 1975; A. LÉONARD, Il fondamento della morale. Saggio di etica filosofica, San Paolo, Cinisello Balsamo 1994; R. LE SENNE, Traité de morale générale, PUF, Paris 1967; H. REINER, Etica. Teoria e storia, Armando, Roma 1971; G. MADINIER, La coscienza morale, LDC, Leumann 1982. Dispense del professore. 56 biennio filosofico 9.2. STORIA E FILOSOFIA DELLA RELIGIONE/1 (2 ore sett.; 3° sem.: G. DE SIMONE - C. GRECO) Tenendo conto dellindubbia centralità della religione per una comprensione dellumano e del suo fondamento, nonché della problematicità posta dalla molteplicità delle religioni, il corso, nel suo insieme, si propone di individuare e di vagliare criticamente lessenza della religione e la sua verità, a partire dalla concretezza storica delle diverse forme religiose. La prima parte farà riferimento alle scienze empiriche della religione, in particolare alla storia delle religioni e alla fenomenologia della religione, delle quali verranno ricostruiti lorigine, lo sviluppo storico e lo statuto epistemologico, valutando la possibilità di una fenomenologia storica delle religioni. La parte monografica sarà dedicata allo studio di una delle grandi religioni universali attraverso il confronto con le fonti e con studi specialistici. Questo consentirà di saggiare la complessità del fatto religioso e la diversità dei possibili approcci, ma anche di cogliere le strutture espressive e i significati vissuti che caratterizzano il mondo delle religioni, su cui nel successivo semestre si svilupperà la riflessione sistematica. TESTI E SUSSIDI G. FILORAMO - C. PRANDI, Le scienze delle religioni, Morcelliana, Brescia 1991; G. LORIZIO (ed.), Religione e religioni. Metodologie e prospettive ermeneutiche, EMP, Padova 1998; A.N. TERRIN, Spiegare o comprendere la religione? , EMP, Padova 1983; U. BIANCHI, Problemi di storia delle religioni , Studium, Roma 1986, 9-30 e ID., «Storia delle religioni», in AA.VV., Dizionario teologico interdisciplinare , Marietti, Casale Monferrato 1977, 308-323. I testi per la parte monografica saranno indicati durante il corso. 10. AREA STORICA 10.1. STORIA DELLA FILOSOFIA MODERNA E CONTEMPORANEA/1 (3 ore sett., annuale: G. LORIZIO) Considerando la storia del pensiero moderno come la storia dei tentativi di interpretare il mondo moderno (E. Troeltsch), litinerario di approccio alla filosofia moderna, nella sua parte generale, si propone di introdurre gli studenti ad una visione di insieme di questi tentativi, facendo leva sulla coscienza della fine dellepoca moderna (R. Guardini) e conseguentemente sul tramonto delle forme di pensiero che questo tempo ha prodotto (post-moderno). La sezione monografica tratterà della teologia filosofica nei principali autori del periodo stesso, con riferimento ai testi più significativi. 57 biennio filosofico In continuità con litinerario di Storia della filosofia moderna, nella parte generale si offrirà una descrizione sommaria delle correnti e delle figure di filosofia contemporanea con riferimento allattuale dibattito sul rapporto tra moderno e post-moderno. Verrà privilegiata lesposizione del pensiero di autori del Novecento. Nella sezione monografica si cercherà di approfondire la contrapposizione tra metafisica e antimetafisica in relazione alla possibilità ed alle condizioni per lelaborazione di unautentica filosofia cristiana. Non mancheranno momenti di approccio interdisciplinare a tematiche di confine in rapporto alla Storia della Chiesa moderna e contemporanea, in particolare si cercherà di evidenziare il rapporto critico del pensiero cattolico ufficiale e della teologia con la modernità e la postmodernità filosofica. TESTI E SUSSIDI P. HENRICI, Testi-chiave del pensiero moderno, 2 voll., PUG, Roma 1973/4 (ad instar manuscripti); G.W.F. HEGEL, Lezioni sulla storia della filosofia, III/2, La Nuova Italia, Firenze 1981; R. GUARDINI, La fine dellepoca moderna, Morcelliana, Brescia 1960; E. TROELTSCH, Lessenza del mondo moderno, Bibliopolis, Napoli 1977; P. ROSSI, Paragone degli ingegni moderni e postmoderni, Il Mulino, Bologna 1989; E. SCRIBANO, Lesistenza di Dio. Storia della prova ontologica da Descartes a Kant, Laterza, Bari 1994; AA.VV., In lotta con langelo. La filosofia degli ultimi due secoli di fronte al cristianesimo, SEI, Torino 1989; AA.VV., La filosofia cristiana nei secoli XIX e XX, Città Nuova, Roma 1993-94 (3 voll.); E. STEIN, La ricerca della verità. Dalla fenomenologia alla filosofia cristiana (a cura di A. AlesBello), Città Nuova, Roma 1993; X. TILLIETTE, Il Cristo dei non-credenti e altri saggi di filosofia cristiana (a cura di G. Lorizio), AVE, Roma 1994; G. LORIZIO, «Crisi della metafisica e metamorfosi della teologia», in Lateranum67 (2001) 203-258. 10.2. STORIA DELLA CHIESA MODERNA E CONTEMPORANEA/1 (3 ore sett., annuale: U. PARENTE) 1. Riforma cattolica, riforma protestante e controriforma. 2. La Chiesa nelletà dellassolutismo: relazioni con lo Stato, problemi teologici, i nuovi orizzonti missionari. 3. Lilluminismo e le riforme: verso la società secolarizzata. 4. La Chiesa nelletà del liberalismo. 5. Il Concilio Vaticano I e il modernismo. 6. La Chiesa di fronte al nazionalismo e al totalitarismo. 7. La Chiesa nel secondo dopoguerra. Il Concilio Vaticano II. 8. Aspetti della vita cristiana e della cura pastorale nellItalia meridionale in età moderna e contemporanea. 58 biennio filosofico TESTI E SUSSIDI Per i primi sette nuclei tematici G. MARTINA, Storia della Chiesa da Lutero ai nostri giorni, I: Letà della Riforma; II: Letà dellassolutismo; III: Letà del liberalismo; IV: Letà contemporanea, Morcelliana, Brescia 1993-1995. Per lultimo punto del programma, svolto nella forma dei gruppi di studio, le fonti e le monografie di approfondimento e ricerca saranno indicate nel corso delle lezioni; gli studenti potranno sviluppare anche ricerche personali inerenti alla storia locale o del Mezzogiorno. 11. SEMINARI MAGGIORI 11.1 SEMINARIO MAGGIORE: OGGETTIVITÀ DELLA CONOSCENZA E INTENZIONALITÀ DELLA COSCIENZA (2 ore sett., 2°-3° sem.: A. TRUPIANO) Presupponendo il quadro epistemologico di fondo prospettato nelle lezioni dellarea, il seminario si propone di analizzare alcune delle posizioni più significative dellattuale dibattito sulloggettività della conoscenza, riflettendo su elementi salienti della cultura filosofico-scientifica del Novecento. La domanda sulloggettività della conoscenza terrà conto delle problematiche sollevate dalla riflessione sul pluralismo culturale, sulla molteplicità di modelli e teorie scientifiche, sulla storicità delle nostre conoscenze e più in generale della nostra stessa soggettività, sullimporsi di prospettive relativistiche, sul ripensamento del tema della verità in alcuni autori della filosofia contemporanea (ad es. M. Heidegger). Particolare attenzione sarà accordata alle impostazioni della fenomenologia e dellermeneutica, in riferimento soprattutto al tema della coscienza intenzionale. Nellultima fase, considerando anche gli sviluppi resi possibili dagli interessi dei partecipanti, potranno essere messe a fuoco diverse teorie dellintenzionalità. TESTI E SUSSIDI K. POPPER, Conoscenza oggettiva. Un punto di vista evoluzionistico, Armando, Roma 1983; ID., Il mito della cornice. Difesa della razionalità e della scienza, Il Mulino, Bologna 1995; P. WATZLAWICK, La realtà inventata. Contributi al costruttivismo, Feltrinelli, Milano 1992!; E. HUSSERL, La crisi delle scienze europee e la fenomenologia trascendentale. Introduzione alla filosofia fenomenologica, Il Saggiatore, Milano 1983; ID., Lidea della fenomenologia, Laterza, Roma-Bari 1992; H.G. GADAMER, Verità e metodo, Bompiani, Milano 1983; ID., Verità e metodo 2, Bompiani, Milano 1995; G. VATTIMO (a cura di), Il pensiero debole, Feltrinelli, Milano 1983; B. LONERGAN, Ragione e fede di fronte a Dio, Queriniana, Brescia 1977; W. DILTHEY, Critica della ragione storica, Einaudi, Torino 1969; M. HEIDEGGER, Segnavia, Adelphi Edizioni, Milano 1994!; E. AGAZZI - F. MINAZZI - L. GEYMONAT, Filosofia, scienza e verità, Rusconi, Milano 1989; S. GOZZANO, Storia e teorie dellintenzionalità, Laterza, Roma-Bari 1997. 59 biennio filosofico 11.2. SEMINARIO MAGGIORE: INTRODUZIONE A PENSARE LEVOLUZIONE (2 ore sett., 2°-3° sem.: S. FERRARO) Il seminario si propone di essere una possibilità di introduzione specifica, di riflessione critica e di approfondimento nel quadro degli studi filosofici sul paradigma evolutivo, biologico e cosmico, su cui si basa lattuale comprensione culturale e scientifica del nostro mondo. Prevede quindi di svilupparsi su due livelli: 1. accostamento informativo su storia, sviluppi teorici, attuale situazione delle conoscenze scientifiche; 2. introduzione ad unanalisi critica dei quadri epistemologici e metafisici implicitamente o esplicitamente fondanti le teorizzazioni esaminate, con riferimento alla riflessione filosofica in parallelo sviluppo nel corso fondamentale di area. TESTI E SUSSIDI P. ROSSI, La nascita della scienza moderna in Europa, Laterza, Roma-Bari 2000!; A. MASANI, La cosmologia nella storia fra scienza, religione e filosofia, La Scuola, Brescia 1996; F. PRATTICO, Dal caos... alla coscienza, Laterza, Bari 1998; M. HACK, Luniverso alle soglie del terzo millennio, Rizzoli, Milano 2000; S. MURATORE, Levoluzione cosmologica e il problema di Dio, AVE, Roma 1993; ATI (a cura di G. Ancona), Cosmologia e antropologia. Per una scienza delluomo, Messaggero, Padova 1995. Ulteriori indicazioni nel corso degli incontri. 11.3. SEMINARIO MAGGIORE: LA DIMENSIONE ANTROPOLOGICA DELLA RELIGIONE E LA SUA PROBLEMATICA (2 ore sett., 2°-3° sem.: G. DE SIMONE - C. GRECO) Sebbene per religione sintenda comunemente la relazione tra luomo e il divino, che trova in Dio la sua origine, essa si svolge allinterno dellorizzonte delluomo e si sviluppa come forma umana di vita. Il Sacro, testimoniato dalluomo religioso, è un sacro vissuto. Ma la nozione di religione come esperienza umana appare problematica al pensiero filosofico sia dal punto di vista epistemologico che ontologico. Il seminario si ripropone: 1) dindagare la collocazione antropologica della religione a partire dalla filosofia moderna; 2) di delineare e approfondire lidentità dell«homo religiosus» con laiuto della fenomenologia della religione; 3) di esaminare la problematica della religione come esperienza umana a partire dalla antropologia di L. Feuerbach. Litinerario, che sarà articolato in due semestri, è orientato anche alla stesura della esercitazione scritta, conclusiva del biennio. La bibliografia indicata è solo provvisoria. 60 biennio filosofico TESTI E SUSSIDI F. SCHLEIERMACHER, Sulla religione, Queriniana, Brescia 1989; G. VAN DER LEEUW, Luomo primitivo e la religione, Boringhieri, Torino1961; R. OTTO, Il Sacro, Feltrinelli, Milano 1965; M. ELIADE, Il Sacro e il profano, Boringhieri, Torino 1973; L. FEUERBACH, Lessenza del cristianesimo, Feltrinelli, Milano 1975; S. FREUD, Il disagio della civiltà, Boringhieri, Torino 1971; M. MESLIN, Lesperienza umana del divino, Borla, Roma 1991. 12. AREA ANTROPOLOGICA/4 12.1. ETICA SPECIALE (2 ore sett., 4° sem.: G. PROPATI) Come per qualunque altra disciplina filosofica, anche per lEtica sociale si pone il problema di una giusta collocazione teoretica e metodologica in ordine al problema delluomo. La connessione antropologica viene qui data oltre che dalle premesse mutuate dai principì e dai valori delletica generale, dalla considerazione della essenziale dimensione sociale delluomo. Fondamentale punto di partenza è la considerazione della spiritualità (corporalmente e storicamente incarnata) come base della essenza sociale delluomo. Più precisamente, si prospetta la personalità come fondamento e presupposto della natura sociale delluomo e da questa basilare verità si enucleano i principi dellordine sociale delle comunità in un orizzonte vicino, come matrimonio e famiglia, e le comunità (o società) in un orizzonte più lontano, come lo Stato e le comunità internazionali dei popoli. TESTI E SUSSIDI J. HÖFFNER, La dottrina sociale cristiana, EP, Milano 1989; W. DREIER, Etica sociale, Queriniana, Brescia 1989. 6725,$(),/262),$'(//$5(/,*,21( (5 ore sett., 4° sem.: G. DE SIMONE - C. GRECO) La filosofia della religione, in quanto riflessione seconda allesperienza religiosa, intende accertare criticamente ciò che costituisce lessenza della religione e il suo fondamento ontologico. Dopo unintroduzione dedicata alla definizione su base storico-critica dello statuto epistemologico della disciplina, litinerario del corso si articolerà in tre momenti fondamentali: 61 biennio filosofico a) il momento fenomenologico, volto a rilevare lessenza della religione (il linguaggio dellesperienza religiosa, la sua struttura di correlazione asimmetrica, loggetto, il soggetto, latto religioso); b) il momento ermeneutico rivelativo del valore della religione (il conflitto delle ermeneutiche e la fondazione di unermeneutica dellesperienza religiosa in chiave di trascendenza); c) il momento critico-veritativo, inteso ad accertare la verità ontologica dellesperienza religiosa quale autentica esperienza della trascendenza. TESTI E SUSSIDI: R. OTTO, Il sacro, Feltrinelli, Milano 1996; J. SCHMITZ, Filosofia della religione, Queriniana, Brescia 1988; AA.VV., In lotta con langelo. La filosofia degli ultimi due secoli di fronte al cristianesimo, SEI, Torino 1989; A. ALESSI, Filosofia della religione, LAS, Roma 1994; A. RIZZI, Il sacro e il senso, Lineamenti di filosofia della religione, LDC, Leumann 1995; M. RAVERA, Introduzione alla filosofia della religione , UTET, Torino 1995; A. FABRIS, Introduzione alla filosofia della religione , Laterza, Roma-Bari 1996. Dispense del Professore. 13. AREA STORICA 13.1. STORIA DELLA FILOSOFIA MODERNA E CONTEMPORANEA/2 (annuale: cf p. 57) 13.2. STORIA DELLA CHIESA MODERNA E CONTEMPORANEA/2 (annuale: cf p. 58) 14. INTRODUZIONE ALLA SACRA SCRITTURA (3 ore sett.: 4° sem.: E. SALVATORE) Il corso affronterà i seguenti nuclei tematici: 1. Ambiente (linee essenziali di geografia, archeologia e storia di Israele). 2. Testo: formazione e trasmissione dei testi (AT, NT, Apocrifi); cenni di critica testuale (AT e NT). 3. Ermeneutica (metodi, strumenti e sussidi). TESTI E SUSSIDI Testo base: R. FABRIS (ed.), Introduzione generale alla Bibbia (Logos. Corso di studi biblici), vol. 1, LDC, Torino 1994; può essere utile anche V. FUSCO, «Gli studi biblici e il loro metodo», in G. LORIZIO - N. GALANTINO (edd.), Metodologia teologica. Avviamento allo studio e alla ricerca pluridisciplinari, San Paolo, Cinisello Balsamo 1994, 165-221. Dispense del professore. 62 biennio filosofico 15. LINGUA EBRAICA/1 (2 ore sett.; 4° sem.: S. BITTASI) Il corso si propone di avvicinare lo studente alle strutture fondamentali (morfologiche, sintattiche, lessicali) della lingua ebraica. Questo primo approccio potrebbe permettere una lettura del testo della Bibbia Ebraica e una prima comprensione delle sue dinamiche grammaticali e sintattiche. Lo studio si articola sui due momenti dellapprendimento di alcune strutture grammaticali di base e della lectio cursiva di alcuni testi (tratti da Gen e Es). TESTI E SUSSIDI G. DEIANA - A. SPREAFICO, Guida allo studio dellEbraico Biblico , Libreria Sacre Scritture, Roma 1991 ; A. CARROZZINI, Grammatica della lingua ebraica , Marietti, Torino 1960. 16. CORSO INTEGRATIVO DI LINGUA LATINA (2 ore sett., 1°- 2° sem.: F. ASSENSO) Il corso si propone di condurre alla comprensione letterale del testo latino del Nuovo Testamento nella traduzione della Vulgata e di documenti del Magistero. Obiettivi: acquisizione di un vocabolario di base conoscenza delle fondamentali strutture morfologiche e sintattiche progressiva sistemazione di tali dati TESTI E SUSSIDI A. DIOTTI, Grammatica Latina, Edizioni Scolastiche Bruno Mondadori, Milano 1998; NESTLEALAND, Novum Testamentum Graece et Latine , ed. 27= revisa, Deutsche Bibelgesellschaft, Stuttgart 1993. 17. CORSO INTEGRATIVO DI LINGUA GRECA (2 ore sett., 3°- 4° sem.: F. ASSENSO) Il corso si propone di condurre alla comprensione letterale dei testi del Nuovo Testamento. Il primo contatto con la lingua greca avverrà attraverso la lettura continua di alcuni capitoli del Vangelo di Marco per passare eventualmente ad altri testi del N.T. 63 biennio filosofico Obiettivi: acquisizione di un vocabolario di base conoscenza delle fondamentali strutture morfologiche e sintattiche progressiva sistemazione di tali dati TESTI E SUSSIDI A. SIVIERI - P. VIVIAN, Corso di lingua greca-Grammatica, DAnna, Firenze 2000; NESTLEALAND, Novum Testamentum Graece et Latine, ed. 27= revisa, Deutsche Bibelgesellschaft, Stuttgart 1993. 18. CORSO INTEGRATIVO DI LINGUA TEDESCA (2 ore sett., 1°- 2° sem.: A. PATAUNER) Il corso, rivolto a principianti, mirerà allo sviluppo delle abilità fondamentali di comprensione e produzione scritta ed orale. Sarà affrontato lo studio delle strutture morfologiche e sintattiche della lingua tedesca. Saranno introdotti elementi fonetici e lessicali, portando gli studenti ad esprimersi in L2 con semplici espressioni. Un particolare riguardo sarà dato alla lettura e comprensione dei testi scritti. Costruzione della frase diretta, inversa, traspositiva Proposizioni principali e secondarie (introduzione) Sostantivi, articoli, pronomi, aggettivi e loro declinazioni Pronomi e voci interrogative Verbi ausiliari, deboli, forti, modali, separabili ed inseparabili Numeri cardinali TESTI E SUSSIDI CATANI - GREINER - PEDRELLI - DELING, Wie bitte?, Moduli A e B, Zanichelli, Bologna 2000. Ulteriore materiale didattico verrà distribuito ad integrazione nel corso dellanno. 19. CORSO INTEGRATIVO DI LINGUA INGLESE (2 ore sett., 1° e 2° sem.: L. MALOCCO) Il corso si fonda su di un approccio metodologico atto a dare un impianto strutturale e comunicativo di base agli studenti. TESTI E SUSSIDI C. OXENDEN - P. SELIGSON, English File 1. Students Book, Oxford University Press, Oxford 2001; J. & L. SOARS, New Headway English Course. Pre-intermediate Students Book, Oxford University Press, Oxford 2001. 64 IL TRIENNIO TEOLOGICO Il triennio teologico ha lo scopo di assicurare una solida formazione teologica di base attraverso lesposizione coordinata e sintetica di tutte le principali discipline teologiche e una prima introduzione al metodo della ricerca scientifica. Esso perciò ha carattere istituzionale. La molteplicità e varietà dei corsi è orientata verso una progressiva conoscenza del mistero di Cristo, centro di tutta la Rivelazione. Lo studente viene anzitutto introdotto alla conoscenza della Sacra Scrittura, che è lanima di tutta la teologia, attraverso i corsi biblici che comprendono la quasi totalità dei libri dellAntico e del Nuovo Testamento. Questo studio, condotto mediante una diligente applicazione dei metodi della critica esegetica, si protrae per i primi due anni del triennio, in sincronia con i principali corsi dogmatici, ai quali fa riferimento. Lo studente ha così modo non solo di attingere il genuino messaggio della Scrittura, ma anche di fondare su di esso e sulla vivente Tradizione della Chiesa la riflessione teologica. La riflessione teologica prende avvio già nel 1° semestre con i corsi di Teologia fondamentale (Teologia della Rivelazione, della Ispirazione e della Tradizione) e viene sviluppata, nei corsi dogmatici e sistematici dei semestri successivi, attorno a tematiche centrali quali la Cristologia, la Trinità, lAntropologia teologica, lEcclesiologia. Mediante lesercizio dellintellectus fidei lo studente ha modo di approfondire la conoscenza dei misteri della salvezza e di cogliere lintima connessione tra gli stessi e il fine delluomo; egli viene inoltre stimolato a ricercare i modi più appropriati per annunciare il messaggio di salvezza agli uomini del nostro tempo. La riflessione teologica è integrata e arricchita dallo studio della dimensione ecumenica e delle problematiche inerenti al dialogo interreligioso. Per un più ampio e diretto riferimento alla Sacra Scrittura, la trattazione della Teologia morale è introdotta da una riflessione sui Fondamenti biblici della teologia morale; viene poi organicamente sviluppata nelle sue varie articolazioni: Teologia morale fondamentale, morale speciale e morale canonico-sacramentaria. La formazione specificamente sacerdotale è assicurata a livello accademico dallampio spazio riservato alla Teologia sacramentaria e dai corsi di Liturgia, Diritto canonico, Teologia pastorale e catechetica, Teologia spirituale e spiritualità sacerdotale. La dimensione pastorale, inoltre, è tenuta presente nella trattazione di tutte le discipline del quinquennio istituzionale. Infine, a complemento della stessa formazione al presbiterato, viene offerto agli studenti che non intendono proseguire gli studi accademici dopo il quinquennio, un sesto anno, detto Anno pastorale. Per il conseguimento del primo grado accademico Baccalaureato in teologia lo studente dovrà sostenere, al termine del triennio teologico, un esame comprensivo orale, o elaborare e discutere una dissertazione (SG art. 30,7: cf Informazioni, pag. 20s). Nel caso dellesame comprensivo orale egli è tenuto a elaborare, sempre nellarco del triennio, unesercitazione scritta di teologia, da presentare entro il mese di aprile del 6° semestre. Nel caso della dissertazione, sceglierà un tema tra 65 triennio teologico quelli offerti dai Docenti e procurerà di compiere la ricerca sotto la costante guida del professore. Lo studente è tenuto inoltre a realizzare, nellarco del triennio, 5 credits scegliendo un corso opzionale e partecipando assiduamente al seminario di sintesi teologica (ad experimentum: cf CdS 11.03.92) offerto, allo scopo di agevolare lunificazione riflessiva personale, a conclusione dellintero ciclo degli studi; o ancora sostituendo in tutto o in parte il seminario di sintesi con un corso tutoriale (cf Informazioni, p. 20). Gli studenti, infine, sono invitati a continuare lo studio delle lingue antiche e moderne intrapreso nel biennio filosofico. Ai teologi vengono offerti corsi integrativi di greco biblico e di lingua ebraica (obbligatori). Per quanti hanno seguito fin dallinizio il piano di studi della Sezione, lammissione al triennio teologico suppone il completo espletamento del biennio filosofico (SL 21,4). 66 triennio filosofico QUADRO DEI CORSI DEL TRIENNIO TEOLOGICO ANNO ACCADEMICO 2002-2003 I ANNO (nuovo piano) 1° Sem. 1. Area biblica/1 1.1 AT/1: Pentateuco (A. Fanuli) 1.2 NT/1: Sinottici-Atti (C. Marucci) 1.3 Greco biblico (E. Salvatore) 2. Area cristologico-fondamentale/1 2.1 Introduzione alla teologia (C. Greco) 2.2 Patrologia (E. Cattaneo) 2.3 Teologia fondamentale/1 (C. Greco) Integrazione linguistica 2° Sem. 3. Area biblica/2 3.1 AT/2: Profeti (E. Franco) 3.2 NT/2: Corpus Paulinum (S. Bittasi) 3.3 Ebraico/2 (S. Bittasi) 4. Area cristologico-fondamentale/2 4.1 Teologia fondamentale/2 (C. Greco - E. Cattaneo) 4.2 Cristologia e Trinità/1 (P. Gamberini) Integrazione linguistica 4 4 3 2 3 3 19 4 4 3 4 4 19 II ANNO (vecchio piano) 3° Sem. 5. AT/3: Gli Scritti (V. DAlario) 6. Grazia e virtù teologali (G. Manca) 7. Ecclesiologia e mariologia (O. F. Piazza) 8. Storia della Chiesa/3: Epoca moderna (U. Parente) Opzionale 3 5 5 2 2 17 4° Sem. NT/2: Corpus Paulinum (S. Bittasi) (col 1° anno) 9. NT/3: Corpus Johanneum (A. Casalegno) 10. Sacrament. Gener.: Battesimo-Cresima-Eucaristia (C. Giraudo) 11. Teologia morale fondamentale e generale (D. Abignente) 12. Storia della Chiesa/4: Epoca contemporanea (U. Parente) Opzionale 3 4 5 5 2 2 21 67 triennio teologico III ANNO (vecchio piano) 5° Sem. 13. Penitenza, Unzione degli infermi (D. Marafioti) 14. Ordine, Matrimonio (D. Marafioti) 15. Teologia morale speciale/1: vita religiosa (S. Bastianel) 16. Teologia morale speciale/2: vita fisica (A. Vicini) 17. Diritto canonico/1 (E. Napolitano) 18. Teologia pastorale e catechetica (A. Mastantuono) 19. Seminario di sintesi/1 (G. Manca - F. Marino - O.F. Piazza) Opzionale 2 2 2 3 3 3 1 2 18 6° Sem. 20. Escatologia (O.F. Piazza) 21. Teologia morale speciale/3: vita sociale (S. Majorano) 22. Morale e pastorale dei sacramenti (E. Napolitano) 23. Diritto canonico/2 (E. Napolitano) 24. Teologia spirituale (R. Zas Friz De Col) 25. Liturgia (G. Di Napoli) Opzionale Seminario di sintesi/2 (G. Manca - F. Marino - O.F. Piazza) 2 3 2 2 2 3 2 2 18 Corsi opzionali 26. Ecumenismo (P. Gamberini) 27. Teologia del pluralismo religioso (A. Russo) 68 2 2 triennio filosofico DESCRIZIONE DEI SINGOLI CORSI 1. AREA BIBLICA/1 1.1. AT/1: PENTATEUCO (4 ore sett., 1° sem.: A. FANULI) I. Introduzione 1. I cinque libri del Pentateuco: contenuto e struttura di ogni libro. 2. I problemi letterari del Pt: testi legislativi, testi narrativi, interventi redazionali. 3. Storia della ricerca letteraria ed esegetica del Pt, specialmente a partire dallIlluminismo ad oggi. 4. Alcuni punti di riferimento per la lettura del Pentateuco. II. Esegesi dei seguenti testi: Gn 1-11 (con particolare riferimento a 2-3); Es 1920; 24; 32,1-6; 34,5-9. III. Profilo teologico della tradizione deuteronomistica e della sacerdotale. TESTI E SUSSIDI I. Per lintroduzione: J.L. SKA, Introduzione alla lettura del Pentateuco. Chiavi per linterpretazione dei primi cinque libri della Bibbia (edito in prima e seconda edizione italiana presso le ED, Roma 1998, ora è edito da EDB, Bologna 2000); J. BLENKINSOPP, Il Pentateuco. Introduzione ai primi cinque libri della Bibbia, Queriniana, Brescia 1996; A. ROFÉ, La composizione del Pentateuco. Unintroduzione (Studi Biblici 35), EDB, Bologna 1999; R. RENDTORFF, Introduzione allAntico Testamento , Claudiana, Torino 1990; R. SMEND, La formazione dellAntico Testamento , Paideia, Brescia 1993; P.H. HAUDEBERT (a cura di), Le Pentateuque. Débats et Recherces (LD 151), Cerf, Paris 1992; A. FANULI, «A proposito di un libro sulla composizione del Pentateuco» (rassegna degli studi critici sul Pt dal 1965 al 1989), in RivB 37 (1989) 469-485; ID., «Il Pentateuco secondo J. Blenkinsopp», in Rassegna di Teologia 39 (1998) 905-921; «Due recenti introduzioni critiche sulla composizione del Pentateuco. Un primo bilancio su unipotesi gloriosa», in RivB, 2001. II. Per lesegesi: A. FANULI - A. ROLLA, Il Messaggio della Salvezza, 3, LDC, Torino 1977, più le dispense del professore. III. Per il profilo teologico della Scuola deuteronomista e della Sacerdotale: A. FANULI (a cura di), La spiritualità dellAntico Testamento , Borla, Roma 1989, 224-261 e 286-301. 1.2. NT/1: SINOTTICI-ATTI (4 ore sett., 1° sem.: C. MARUCCI) I. Questioni introduttive generali: storia della ricerca, origine, natura, interpretazione, valore storico e teologico dei Vangeli sinottici e degli Atti. II. Questioni introduttive speciali: struttura, finalità, tematica dei singoli scritti. III. Accostamento esegetico a pagine rappresentative di Mt, Mc, Lc, Atti. 69 triennio teologico TESTI E SUSSIDI Fonti: E. NESTLE - K. ALAND, Nuovo Testamento Greco-Italiano (a cura di B. Corsani - C. Buzzetti), Società Biblica Britannica e Forestiera, Roma 1996; K. ALAND, Synopsis Quattuor Evangeliorum, editio nona et recognita, Deutsche Bibelstiftung, Stuttgart 1994. Testi: A. WIKENHAUSER - J. SCHMID, Introduzione al Nuovo Testamento (Biblioteca teol. 9), Paideia, Brescia 1981; C. MARUCCI, Parole di Gesù sul divorzio (Aloisiana 16), Morcelliana, Brescia 1982; PONTIFICIA COMMISSIONE BIBLICA, Linterpretazione della Bibbia nella Chiesa (Commento a cura di G. Ghiberti - F. Mosetto), LDC, Leumann 1998; C. MARUCCI, «Il testo del Nuovo Testamento», in La Civiltà Cattolica 147 (1996) III, 263-277. 1.3. GRECO BIBLICO (3 ore sett., 1° sem.: E. SALVATORE) Il corso richiede una conoscenza di base del greco classico e si propone come iniziazione pratica alla lingua del Nuovo Testamento (ma anche della Settanta e dei Padri apostolici). Lo studio delle particolarità grammaticali e sintattiche, illustrate con esempi del Nuovo Testamento, comporterà periodiche esercitazioni scritte. La lettura continuata di una parte del vangelo di Marco verificherà negli studenti la familiarità col vocabolario e la capacità di unesatta analisi filologica. TESTI E SUSSIDI K. ALAND - M. BLACK - B.M. METZGER - A. WIKGREN (edd.), The Greek New Testament, United Bible Societies, Stuttgart 1975!; A. MERK, Novum Testamentum Graece et Latine, PIB, Romae 1964'; M. ZERWICK, Analysis Philologica Novi Testamenti Graeci, PIB, Romae 1966!; M. ZERWICK - M. GROSVENOR, A Grammatical Analysis of the Greek New Testament, Biblical Institute Press, Romae 1988; M. ZERWICK, Graecitas Bìblica Novi Testamenti Exemplis Illustratur, PIB, Romae 1966# [= M. ZERWICK - J. SMITH, Biblical Greek Illustrated by Examples, Biblical Institute Press, Romae 1990#]. 2. AREA CRISTOLOGICO - FONDAMENTALE/1 Larea cristologico-fondamentale propone un percorso coerente e articolato, che si sviluppa lungo tre semestri e comporta: 1) unintroduzione storica e sistematica alla teologia con lesame dei principali modelli dintellectus fidei e unampia trattazione della patrologia con le sue principali figure; 2) la teologia fondamentale nelle sue classiche articolazioni (la rivelazione, la tradizione e lispirazione; 3) una trattazione ampia e articolata della cristologia e del mistero trinitario, centro e fondamento dellintera riflessione teologica. 70 triennio filosofico 2.1. INTRODUZIONE ALLA TEOLOGIA (2 ore sett., 1° sem.: C. GRECO) 1. Modelli storici dintellecuts fidei: la teologia nel NT; la teologia dei Padri (cf corso di Patrologia); la teologia medievale; la teologia nellepoca moderna; la teologia nellepoca contemporanea. 2. Loggetto e il metodo della teologia sistematica. N.B. Il corso sarà svolto in maniera compatta (5 ore sett.) per tutto il mese di ottobre, utilizzando le ore (3 sett.) del corso di Teologia fondamentale/1. TESTI E SUSSIDI R. LATOURELLE, Teologia, scienza della salvezza, Città Nuova, Assisi 1968; C. ROCCHETTA R. FISICHELLA - G. POZZO, La teologia tra rivelazione e storia, EDB, Bologna 1985; E. DEL COVOLO - G. OCCHIPINTI - R. FISICHELLA, Storia della teologia, voll. 3, EDB, Bologna 19951996; R. GIBELLINI, La teologia del XX secolo, Queriniana, Brescia 1992; B. LONERGAN, Il metodo in teologia, Città Nuova, Assisi 2001. 2.2. PATROLOGIA (3 ore sett., 1° sem.: E. CATTANEO) 1. 2. 3. La teologia prenicena: i padri apostolici gli apologisti la corrente asiatica (Ireneo, Tertulliano) la scuola alessandrina (Clemente, Origene). La teologia nicena (Atanasio e larianesimo) il neo-nicenismo dei padri cappàdoci il modello agostiniano la scuola antiochena il calcedonismo e il neo-calcedonismo. Parte monografica: lettura di unopera patristica (sarà indicata allinizio del corso). TESTI E SUSSIDI E. CATTANEO (dir.) - C. DELLOSSO - G. DE SIMONE - L. LONGOBARDO, Patres Ecclesiae. Una introduzione alla teologia dei Padri della Chiesa, PFTIM, Napoli 2002. 2.3. TEOLOGIA FONDAMENTALE/1 (3 ORE SETT., 1° SEM.: C. GRECO) Introduzione: identità e metodo della teologia fondamentale. A. Fenomenologia ed ermeneutica della rivelazione 1. La rivelazione nellAT: approccio filologico, fenomenologico e biblico-teologico. 1.1. La rivelazione nella creazione. 1.2. La rivelazione nella storia. 1.3. La rivelazione nella parola profetica. 71 triennio teologico 2. La rivelazione nel NT. 2.1. La singolarità di Gesù di Nazareth come rivelatore. 2.2. I segni cristologici della rivelazione: segni di misericordia e segni di potenza. 2.3. Il mistero pasquale, compimento e pienezza della rivelazione cristologica. 3. La rivelazione nel Magistero della Chiesa. 4. Problematica e criteri di credibilità della rivelazione. 5. Approfondimenti: La rivelazione di Dio nelle religioni. N.B. Il corso avrà inizio nel mese di novembre (5 ore sett. fino alla fine del semestre) e continuerà nel II semestre. TESTI E SUSSIDI C. GRECO, La rivelazione. Fenomenologia, dottrina e credibilità della rivelazione (Intellectus fidei 3), San Paolo, Cinisello Balsamo 2001; W. KERN - H.J. POTTMEYER - M. SECKLER, Corso di Teologia fondamentale, 2. Trattato sulla rivelazione; 4. Trattato di gnoseologia teologica, Queriniana, Brescia 1981. 3. AREA BIBLICA/2 3.1. AT/2: PROFETI (4 ore sett., 2° sem.: E. FRANCO) Dopo le questioni introduttive, la lettura critica di una monografia sui profeti dal punto di vista ebraico e la conoscenza previa della composizione, struttura e messaggio dei singoli libri dei profeti anteriori e posteriori sono affidate allo studio personale e saranno verificate con incontri seminariali. Le esemplificazioni, orientate allacquisizione di un metodo esegetico e di una sintesi teologica, riguarderanno: vocazione ed esistenza profetica (Is 6; Ger 1; Ez 13); i canti del Servo del Signore (Is 42,1-4; 49,1-6; 50,4-9; 52,13-53,12); linizio e la fine del parlare (Is 40,1-11 e 55,1-13); la nuova alleanza (Ger 31); la simbolica di Sion (Is 62). TESTI E SUSSIDI L. ALONSO SCHÖKEL - J.L. SICRE DIAZ, I Profeti, Borla, Roma 1984; M. BUBER, La fede dei profeti, Marietti, Casale Monferrato 1985; A. HESCHEL, Il messaggio dei profeti, Borla, Roma 1981; A. NEHER, Lessenza del profetismo, Marietti, Casale Monferrato 1984; G. VON RAD, Teologia dellAntico Testamento. II. Teologia delle tradizioni profetiche dIsraele, Paideia, Brescia 1974; R. RENDTORFF, Introduzione allA.T. Storia, vita sociale e letteratura dIsraele in epoca biblica, Claudiana, Torino 2001!; ID., Teologia dellA.T., vol. 1: I testi canonici, Claudiana, Torino 2001. 72 triennio filosofico 3.2. NT/2: CORPUS PAULINUM (4 ore sett., 2° sem.: S. BITTASI) Il corso si sviluppa su due piani: quello dellintroduzione alla vita e alle Lettere di Paolo e quello dellintroduzione alla lettura critica dei testi paolini. Per fare ciò si prenderà in analisi il testo della Lettera ai Filippesi e se ne tenterà una lettura nel confronto tra le diverse metodologie esegetiche e critiche. Sarà a partire da questo studio che ci si avvicinerà allintroduzione ad altre Lettere e a punti della vita e dellopera di Paolo. TESTI E SUSSIDI Per lintroduzione generale: K.H. SCHELKLE, Paolo. Vita, lettere, teologia, Paideia, Brescia 1990; opp. A. SACCHI (ed.), Lettere Paoline e altre Lettere (Logos 6) LDC, Leumann 1996. Si potrà però scegliere di leggere: a) per la vita di Paolo: R. FABRIS, Paolo. LApostolo delle genti, Paoline, Milano 1999; b) per una introduzione alle lettere: G. BARBAGLIO, La Teologia di Paolo. Abbozzi in forma epistolare, EDB, Bologna 1999; oppure le introduzioni di qualche buona Bibbia Commentata (TOB, BJ, EP, Piemme) o di qualche raccolta delle lettere di Paolo (es. G. BARBAGLIO - R. FABRIS, Le lettere di Paolo [3 voll.], Borla, Roma 1980); oppure gli articoli di introduzione alle lettere di G.F. HAWTHORNE - R.P. MARTIN D.G. REID (edd.), Dizionario di Paolo e delle sue lettere , San Paolo, Cinisello Balsamo 1999; oppure di P. ROSSANO - G. RAVASI - A. GIRLANDA (edd.), Nuovo Dizionario di teologia biblica, EP, Cinisello Balsamo 1988. Per la Lettera ai Filippesi: alcune parti dei vari commentari alla Lettera. Lo studente sarà però invitato alla lettura integrale di uno tra i seguenti: K. BARTH LEpistola ai Filippesi, SEI, Torino 1974; opp. R. FABRIS, Lettera ai Filippesi - Lettera a Filemone, EDB, Bologna 2000; opp. J. GNILKA, La lettera ai Filippesi, Paideia, Brescia 1972; opp. A. PITTA, «Lettera ai Filippesi», in L. PACOMIO - F. DALLA VECCHIA - A. PITTA (edd.), La Bibbia Piemme, Piemme, Casale Monferrato 1995, 2835-2852. Si possono utilizzare anche altri commentari in lingua francese, inglese, tedesca con il consenso del docente. 3.3 EBRAICO/2 (3 ore sett., 2° sem.: S. BITTASI) Scopo di questo corso è introdurre lo studente che già ha affrontato i primi rudimenti morfologici e sintattici della lingua ebraica (cf la presentazione del corso di ebraico 1), alla traduzione del testo ebraico nella lingua italiana. Attraverso la lettura e lanalisi della lingua di alcuni testi della Bibbia Ebraica, si percorreranno i processi che portano ad una migliore comprensione linguistica per comprendere le scelte operate dalle varie traduzioni italiane più diffuse. La bibliografia verrà segnalata durante il corso stesso. 73 triennio teologico 4. AREA CRISTOLOGICO-FONDAMENTALE/2 Nel secondo semestre continua lo sviluppo della teologia fondamentale con i temi classici di questa disciplina: la credibilità della rivelazione e la sua trasmissione attraverso la Scrittura e la Tradizione, contemporaneamente ha inizio la trattazione del corso di cristologia e trinità, che si protrarrà fino al semestre successivo (3° sem. del triennio teologico). 4.1. TEOLOGIA FONDAMENTALE/2 (4 ore sett., 2° sem.: C. GRECO - E. CATTANEO) B. La credibilità della rivelazione (C. Greco) 1. Lo statuto ontologico, epistemologico e teologico della rivelazione. 2. Le mediazioni della rivelazione: la creazione, la storia, la parola. 3. Incarnazione e rivelazione. 4. La chiesa, mediatrice della rivelazione. 5. La mediazione della universalità della rivelazione e la sua fondazione teologica. 6. Modelli teologici di mediazione della verità della rivelazione. C. La trasmissione della rivelazione (E. Cattaneo) 1. Rivelazione, Tradizione e Scrittura. 2. La Scrittura ispirata e il canone biblico. 4. La tradizione nelle fonti bibliche, nella storia della teologia e nel Magistero. 5. Il dogma e lo sviluppo dogmatico. 6. Le qualifiche del Magistero. 7. Approfondimenti: la tradizione nel dibattito ecumenico. TESTI E SUSSIDI B) C. GRECO, La rivelazione. Fenomenologia, dottrina e credibilità della rivelazione (Intellectus fidei 3), San Paolo, Cinisello Balsamo 2001; W. KERN - H. J. POTTMEYER - M. SECKLER, Corso di Teologia fondamentale , 4. Trattato di gnoseologia teologica, Queriniana, Brescia 1981. C) E. CATTANEO, Trasmettere la fede. Tradizione, Scrittura e Magistero della Chiesa. Percorso di Teologia fondamentale (Intellectus fidei 2), San Paolo, Cinisello Balsamo 1999. 74 triennio filosofico 4.2. CRISTOLOGIA E TRINITÀ/1 (4 ore sett., 2° sem.: P. GAMBERINI) 1. Lebreo Gesù e la terza ricerca storica. 2. Il Dio di Gesù Cristo e il Regno-che-viene. 2.1. Il pathos del profeta escatologico. 2.2. Lo Spirito di Dio nellevento di Cristo. 2.2. Il significato antropologico e teologico della morte di Gesù. 3. Dalla cristologia neotestamentaria alla cristologia dogmatica. 3.1. I titoli cristologici. 3.2. La divinità di Gesù Cristo (Nicea). 3.3. La communicatio idiomatum. 3.4. Lumanità di Gesù Cristo (Calcedonia). 4. Linee per una cristologia sistematica. 4.1. La soteriologia cristologica. 4.2. Lincarnazione di Dio nel dialogo inter-religioso. 4.3. La preesistenza di Gesù Cristo. 4.4. Essere figli nel Figlio. N.B. Il corso continua nel semestre successivo (3° sem. del triennio) con la trattazione della dottrina trinitaria. TESTI E SUSSIDI Dispense del professore. J. GNILKA, Gesù di Nazaret. Annuncio e storia, Paideia, Brescia 1993; A.J. HESCHEL, Il Messaggio dei profeti, Borla, Roma 1981; E. JÜNGEL, Dio Mistero del Mondo, Queriniana, Brescia 1982; K. RAHNER, La Trinità, Queriniana, Brescia 1999; G. GRESHAKE, Il Dio unitrino, Queriniana, Brescia 2000; C.M. LACUGNA, Dio per noi. La trinità e la vita cristiana, Queriniana, Brescia 1997; P. CODA, Dio Uno e Trino, Paoline, Cinisello Balsamo 1993. 5. AT/3: GLI SCRITTI (3 ore sett., 3° sem.: V. DALARIO) Il corso inizia con lillustrazione della categoria sapienza in Israele e nel vicino Oriente antico, per poi soffermarsi sullintroduzione ai singoli libri sapienziali con particolare riferimento allapporto critico di Giobbe e di Qohelet. In un secondo momento si prenderà in considerazione la poesia ebraica, analizzando la composizione, la struttura e i generi letterari di alcuni Salmi. Il corso si conclude con una rapida introduzione agli scritti midrashici. Lapproccio esegetico ai testi è finalizzato a introdurre lo studente nel lavoro di analisi e metodologia e mira inoltre alla puntualizzazione dei principali temi 75 triennio teologico della letteratura sapienziale: creazione, storia e quotidianità delluomo; giustizia di Dio e problema del male; immortalità e risurrezione. TESTI E SUSSIDI A. BONORA - M. PRIOTTO e COLL. (edd.), Libri sapienziali e altri scritti (Logos, 4), LDC, Leumann 1997; F. MIES (ed.), Toute la sagesse du monde. Hommage à M. Gilbert, Presses Universitaires de Namur, Namur 1999; M. NOBILE (ed.), «La letteratura sapienziale», in ID., Teologia dellAntico Testamento (Logos 8/1), LDC, Leumann 1998, 143-172; G. VON RAD, La sapienza in Israele, Marietti, Torino 1975. La bibliografia sui commenti e sui saggi esegetici sarà fornita durante il corso 6. GRAZIA E VIRTÙ TEOLOGALI (5 ore sett., 3° sem.: G. MANCA) Il corso intende sviluppare i due trattati di Grazia e Virtù Teologali facendone emergere la complementare unità e confrontando diversi modelli teologici, come quello di S. Tommaso dAquino, alcuni basati sul metodo trascendentale, e il dialogo di comunione ispirato alla filosofia di G. Marcel. Le tematiche saranno organizzate nella linea di alcuni indirizzi fondamentali quali i rapporti di grazia increata e creata, libertà e grazia, cristocentrismo, trascendenza-immanenza, significato per lesistenza umana nel mondo, intersoggettività, storia e morte. TESTI E SUSSIDI J. ALFARO, Cristologia e antropologia, Cittadella, Assisi 1973; G. MANCA, La grazia, dialogo di comunione (Intellectus fidei 1), San Paolo, Cinisello Balsamo 1997. Dispense del professore. 7. ECCLESIOLOGIA E MARIOLOGIA (5 ore sett., 3° sem.: O.F. PIAZZA) La delicata questione di un metodo per lecclesiologia. I contesti e la collocazione del trattato. Sviluppo storico: la Chiesa come mistero della fede, come dominio spirituale, come confessione. La Chiesa nella rivelazione biblica: immagini e figure. Trattazione sistematica: la Chiesa come mistero; struttura teandrica; origine trascendente e storica; sacramento di comunione e sacramento di salvezza; dimensioni e proprietà essenziali della Chiesa; realtà ministeriale e carismatica; le forme della Chiesa e la sua indole escatologica. La nuova collocazione della mariologia nel complesso della teologia. La piena partecipazione di Maria nel mistero della redenzione. Figura, modello e madre della Chiesa. Riferimenti biblici. Sviluppo storico-dogmatico. Riflessione sistematica: presupposti ermeneutici; Madre di Dio; la sempre Vergine; lImmacolata Concezione; Assunta in cielo. 76 triennio filosofico TESTI E SUSSIDI Appunti del professore. S. DIANICH, Ecclesiologia. Questioni di metodo e una proposta, EP, Cinisello Balsamo 1993; M. KEHL, La Chiesa, San Paolo, Cinisello Balsamo 1995; B. FORTE, La Chiesa della Trinità. Saggio sul mistero della Chiesa comunione e missione, EP, Cinisello Balsamo 1995; D. VALENTINI (a cura), Lecclesiologia contemporanea, EMP, Padova 1994; J. WERBICK, La Chiesa, Queriniana, Brescia 1998; E. MALNATI, La Chiesa: sviluppo storico dellecclesiologia, Piemme, Casale Monferrato 1998. C.I. GONZALEZ, Maria Madre e Discepola, Piemme, Casale Monferrato 1998. 8. STORIA DELLA CHIESA/3: EPOCA MODERNA (2 ore sett., 3° sem.: U. PARENTE) 1. Riforma cattolica, riforma protestante e controriforma. 2. La Chiesa nelletà dellassolutismo politico-istituzionale: relazioni con lo Stato, problemi teologici, i nuovi orizzonti missionari. 3. Lilluminismo e le riforme: verso la società secolarizzata. 4. Aspetti della vita cristiana e della cura pastorale nellancien régime con particolare riferimento allItalia meridionale. TESTI E SUSSIDI Per i primi tre nuclei tematici: G. MARTINA, Storia della Chiesa da Lutero ai nostri giorni , I: Letà della Riforma; II: Letà dellassolutismo, Morcelliana, Brescia 1993-1994. Per il quarto punto del programma, svolto nella forma dei gruppi di studio, monografie e fonti saranno indicate nel corso delle lezioni. 9. NT/3: CORPUS JOHANNEUM (3 ore sett., 4° sem.: A. CASALEGNO) Il corso si propone unanalisi approfondita del Vangelo, abbozzando sinteticamente le principali linee di comprensione delle Lettere e dellApocalisse. Dopo aver messo in luce alcuni problemi storico-critici e lorganizzazione del testo del quarto Vangelo, si delineano alcune sue caratteristiche essenziali: esso è un ricordo nello Spirito, una testimonianza di fede in un ambiente ostile, fatta da una comunità che opera un sorprendente approfondimento cristologico e ripensa se stessa come segno di unità dinanzi al rischio delle eresie della fine del I secolo. Alla luce del tema della gloria e dellinnalzamento, si rileggono alcuni segni, mostrando limportanza della opzione di fede. TESTI E SUSSIDI Alcune parti dei commentari di R.E. BROWN, Giovanni, Cittadella, Assisi 1991!; R. SCHNACKENBURG, Il Vangelo di Giovanni, 3 voll., Paideia, Brescia 1973-1981; R. FABRIS, Giovanni, Borla, Roma 1992; V. MANNUCCI, Giovanni. Il Vangelo narrante, EDB, Bologna 1993. 77 triennio teologico 10. SACRAMENTOLOGIA GENERALE: BATTESIMO - CRESIMA - EUCARISTIA (5 ore sett., 4° sem.: C. GIRAUDO) La teologia sacramentale dei Padri occidentali e orientali trova tuttora riscontro nelle Chiese di Oriente. Codesta comprensione è dovuta alla metodologia Mistagogica, quella appunto che studia i sacramenti in chiesa, ossia a partire dal vissuto cultuale. Da questa si discosta la metodologia sistematica della scolastica Occidentale, che si limita a studiare i sacramenti in scuola, ossia sulla base esclusiva della speculazione riflessa. Sul modello della metodologia dei Padri, si farà prima la catechesi (= istruzione): incominciando dalla Genesi e prendendo in esame tutte le Scritture, si abbozzerà il quadro teo-antropologico della redenzione vicaria quale ermeneutica dei sacramenti. Quindi si passerà alla mistagogia (= iniziazione ai misteri): a partire dallesperienza sacramentale di ognuno, si preciserà in qual modo i sacramenti delliniziazione ci inseriscano nelleconomia salvifica. Attraverso il Battesimo e la Cresima siamo immersi una volta per tutte nella morterisurrezione del Signore, così da nascere e ricevere conseguentemente i carismi necessari alla vita; invece per mezzo dellEucaristia veniamo ripresentati al medesimo evento secondo i ritmi delle nostre pasque domenicali e quotidiane, in vista della nostra progressiva trasformazione nel corpo ecclesiale. Nella trattazione dei singoli sacramenti, dopo aver prestato unattenzione privilegiata al magistero della lex orandi, si procederà allesame delle dichiarazioni magisteriali di Trento. TESTI E SUSSIDI C. GIRAUDO, In unum corpus. Trattato mistagogico sulleucaristia, San Paolo, Cinisello Balsamo 2001; ID., Eucaristia per la Chiesa, PUG, Roma 1989; ID., Preghiere eucaristiche per la Chiesa di oggi, Morcelliana-Brescia & PUG-Roma 1993. 11. TEOLOGIA MORALE FONDAMENTALE E GENERALE (5 ore sett., 4° sem.: D. ABIGNENTE) I. Senso, fondamenti e criteri di unetica teologica. A) Contesto attuale della riflessione etico teologica. Dalla Optatam totius alla Veritatis splendor: esperienza secolare-umana e fonte biblica nel quadro epistemologico della teologia morale. B) Carattere originario della moralità. Ladesione di fede come evento di coscienza morale. Figure bibliche di incontro, di alleanza, di sequela. C) Intelligenza nella fede dellesperienza e della conoscenza morale, dellethos e delletica: disegno storico-genetico dellethos biblico nei suoi impulsi principali; rapporto tra morale, fede, storia, culture umane; rapporto tra morale, rivelazione e magistero. 78 triennio filosofico II. Principi etici generali alla luce della fede cristiana. A) Legge naturale e coscienza; norme morali: origine, significato, storicità, trasmissione. B) Rapporto tra moralità personale e opzioni concrete, tra dimensione soggettiva e oggettività. C) Peccato e conversione; persona e strutturazione della convivenza umana; vita cristiana come sequela del Signore nel mondo secolarizzato. Il Corso prevede lalternanza di lezioni cattedratiche e gruppi di studio seminariali, che favoriscano il confronto diretto sia con il testo biblico che con il pensiero di moralisti contemporanei. TESTI E SUSSIDI S. BASTIANEL, Teologia morale fondamentale. Moralità personale, ethos, etica cristiana (ad uso degli studenti), PUG, Roma 2001; ID., Autonomia morale del credente, Morcelliana, Brescia 1980; D. ABIGNENTE, Conversione morale nella fede, Gregorian University PressMorcelliana, Roma-Brescia 2000; J. FUCHS, Etica cristiana in una società secolarizzata , Piemme, Casale Monferrato 1984. Le letture seminariali verranno indicate allinizio del Corso. 12. STORIA DELLA CHIESA/4: EPOCA CONTEMPORANEA (2 ore sett., 4° sem.: U. PARENTE) 1. 2. 3. 4. 5. La Chiesa nelletà del liberalismo Il Concilio Vaticano I e il modernismo La Chiesa di fronte al nazionalismo e al totalitarismo La Chiesa nel secondo dopoguerra. Il Concilio Vaticano II La Chiesa e la questione sociale TESTI E SUSSIDI Per i quattro nuclei tematici: G. MARTINA, Storia della Chiesa da Lutero ai nostri giorni , III: Letà del liberalismo; IV: Letà contemporanea, Morcelliana, Brescia 1995. È consigliato anche lo studio di G. MARTINA, «La storiografia italiana sulla Chiesa dal Vaticano I al Vaticano II», in AA.VV., Problemi di storia della Chiesa in Italia . Dal Vaticano I al Vaticano II, ED, Roma 1988, 15-105. Per il quinto punto del programma monografie e fonti saranno indicate nel corso delle lezioni. 13. PENITENZA E UNZIONE DEGLI INFERMI (2 ore sett., 5° sem.: D. MARAFIOTI) I. Sacramento della Penitenza: Mistero del peccato nella vita del cristiano e necessità della riconciliazione con Dio e con la Chiesa. Cristo morto e risorto, sorgente inesauribile di perdono. I fondamenti biblici nellAT e nel NT. La prassi penitenziale nellepoca patristica e sua evoluzione storica. La Riforma e il Concilio di Tren- 79 triennio teologico to. Il Vaticano II, Reconciliatio et Poenitentia. Il Nuovo Rito della Penitenza. Rapporti del sacramento della Penitenza col Battesimo e lEucarestia. Gli orientamenti della teologia attuale. II. Unzione degli infermi: La sofferenza e la malattia nellesperienza umana e nella storia della salvezza. Guarigione fisica e guarigione spirituale. Cristo salvatore, aiuto nella vita presente e nel passaggio alla vita eterna. Lintercessione della Chiesa e il Nuovo Rito dellUnzione degli infermi. TESTI E SUSSIDI G. MOIOLI, Il quarto sacramento, Glossa, Milano 1996; Il sacramento della Penitenza . Messaggi di Giovanni Paolo II alla Penitenzeria Apostolica, LEV, Città del Vaticano 2000; CEI, Rito della penitenza, Roma 1974; GIOVANNI PAOLO II, Salvifici Doloris; CEI, Sacramento dellunzione e cura pastorale degli infermi , Roma 1974; P. ADNÈS, Lunzione degli infermi. Storia e teologia, San Paolo, Cinisello Balsamo 1996. Dispense del professore. 14. ORDINE E MATRIMONIO (2 ore sett., 5° sem.: D. MARAFIOTI) I. Ordine: Attuale problematica sul ministero ordinato. Fondamenti biblici. La teologia del ministero nella storia della Chiesa. Il sacramento dellOrdine secondo il Concilio di Trento e il Vaticano II. Collegialità episcopale e presbiterale. La riflessione teologica postconciliare. II. Matrimonio: Elementi di antropologia e significato del matrimonio. Crisi e valore dellistituto familiare. Dati biblici. Evoluzione storica e sistemazione teologica. Linsegnamento del Concilio Vaticano II e del Magistero. TESTI E SUSSIDI E. CASTELLUCCI, Il ministero ordinato, Queriniana, Brescia 2002; G. FERRARO, Il sacerdozio ministeriale. Dottrina cattolica sul sacramento dellOrdine, Grafite, Napoli 1999; A. SCOLA, Il mistero nuziale, P.U. Lateranense-Mursia, 2 vv., Roma 1998-2002; CEI, Direttorio di Pastorale Familiare, Roma 1993; A. MIRALLES, Il matrimonio. Teologia e vita, San Paolo, Cinisello Balsamo 1996. Dispense del professore. 15. TEOLOGIA MORALE SPECIALE/1: VITA RELIGIOSA (2 ore sett., 5° sem.: S. BASTIANEL) A. Etica della religiosità 1. Vita di fede e onestà morale. Carattere specifico della consapevolezza cristiana. 2. Signoria di Dio e «signorie» del mondo. Nome di Dio e autonomia della realtà creata. «Tempo» della vita personale e significato simbolico del sabato. 80 triennio filosofico 3. Vita morale e vita di preghiera. Discernimento e decisione morale nella fede. Vita di sequela come conversione continua. 4. Eucaristia e vita morale. B. Veracità e dialogo 1. Il dialogo interpersonale come luogo di moralità. 2. Comunicazione morale, diritto alla verità, al segreto e allinformazione. TESTI E SUSSIDI D. BONHOEFFER, Sequela (Biblioteca di cultura 15), Queriniana, Brescia 1997; S. BASTIALa preghiera nella vita morale (I triangoli 19), Piemme, Casale Monferrato 1995; ID., «Discernimento, conversione, sequela», in M. LORENZANI (ed.), La volontà di Dio nella Bibbia, ISSRA, LAquila 1994, 1-31; M. COZZOLI, «Verità e veracità», in F. COMPAGNONI G. PIANA - S. PRIVITERA (edd.), Nuovo Dizionario di Teologia Morale , EP, Cinisello Balsamo 1990, 1435-1450; PH.J. ROSATO, «Linee fondamentali e sistematiche per una teologia del culto», in T. GOFFI - G. PIANA (edd.), Corso di Morale 5. Liturgia, Etica della religiosità, Queriniana, Brescia 1986, 11-70. NEL, 16. TEOLOGIA MORALE SPECIALE/2: VITA FISICA (3 ore sett., 5° sem.: A. VICINI) Il corso studia i problemi etici legati alle varie fasi della vita umana contemporanea considerando le problematiche, da un punto di vista teologico e alla luce degli insegnamenti magisteriali. I. Inizio della vita umana: fecondazione e riproduzione. II. Vita adulta: salute (malattia, handicap, dipendenze, donazione e trapianti), sessualità (identità, sviluppo, attività), vita coniugale (affettività, dialogo sessuale, procreazione responsabile, contraccezione, aborto, sterilizzazione). III. Fine della vita umana: suicidio, cura dei malati terminali, suicidio assistito ed eutanasia. TESTI E SUSSIDI L.S. CAHILL, Family: A Christian Social Perspective, Fortress, Minneapolis 2000; ID. Sex, Gender and Christian Ethics, Cambridge University Press, Cambridge 1996; documenti magisteriali ed encicliche papali (Humanae Vitae, Evangelium Vitae); E. SGRECCIA, Manuale di Bioetica, vol. 1: Fondamenti ed etica bioemedica , Vita e Pensiero, Milano 1999; ID., Manuale di Bioetica, vol. 2: Aspetti medico-sociali, Vita e Pensiero, Milano 1996; D. TETTAMANZI, Nuova bioetica cristiana, Piemme, Casale Monferrato 2000. Ulteriore bibliografia (in italiano) verrà indicata. 81 triennio teologico 17. DIRITTO CANONICO/1 (3 ore sett., 5° sem.: E. NAPOLITANO) A. Introduzione: 1. il diritto nella realtà umana: alcune nozioni di filosofia del diritto; 2. natura particolare del diritto nella Chiesa; 3. breve storia del diritto canonico. B. Illustrazione del diritto canonico vigente a partire dai primi tre libri del CIC del 1983. In particolare: 1. dal libro I: illustrazione di alcune nozioni generali; 2. dal libro II: statuto giuridico dei fedeli, dei laici, dei ministri di culto, dei membri degli istituti di vita consacrata; norme sulla suprema autorità della Chiesa; le chiese particolari e le loro strutture; 3. dal libro III: scuole, università cattoliche, facoltà ecclesiastiche; strumenti di comunicazione sociale e libri. TESTI E SUSSIDI G. GHIRLANDA, Il diritto nella Chiesa mistero di comunione. Compendio di diritto ecclesiale, EP-PUG, Roma 2000; AA.VV., Il diritto nel mistero della Chiesa, PUL, Roma 1986-1992, voll. I, II, III; Nuovo dizionario di diritto canonico , San Paolo, Cinisello Balsamo 1993. 18. TEOLOGIA PASTORALE E CATECHETICA (3 ore sett., 5° sem.: A. MASTANTUONO) 1. Il corso affronta e delinea, allinterno del cammino storico della disciplina, i punti-base per una riflessione fondativa di tipo teologico pastorale: Tappe storiche e modelli della teologia pastorale, con particolare riferimento allarea italiana. Configurazione: la questione epistemologica, il nodo teoria/prassi, litinerario metodologico. Compiti e prospettive della teologia pastorale nellattuale contesto. 2. La catechesi come azione ecclesiale, servizio della Parola, educazione alla fede: Contenuto e fonti della catechesi. Soggetto e linguaggio della catechesi. 3. Laboratorio: il catecumenato nellattuale contesto ecclesiale. TESTI E SUSSIDI M. MIDALI, Teologia pastorale o pratica. Cammino storico di una riflessione fondante e scientifica, LAS, Roma 1991 ; S. LANZA, Introduzione alla teologia pastorale/1: Teologia dellazione ecclesiale, Queriniana, Brescia 1989; V. GROLLA, Lagire della Chiesa. Teologia pastorale, EMP, Padova 2000 ; E. COMBI - R. REZZAGHI, Catechesi, EP, Cinisello Balsamo 1993. Dispense del professore. 82 triennio filosofico 19. SEMINARIO DI SINTESI/1-2 (1 ora sett., 5° sem.; 2 ore, 6° sem.: G. MANCA - F. MARINO - O.F. PIAZZA) Il seminario ha lo scopo di favorire una sintesi intelligente e consapevole delle discipline studiate nel triennio teologico, recuperando quella visione unitaria e quelle connessioni tra i singoli argomenti che larticolazione nella pluralità dei corsi non ha consentito in precedenza. Ciò potrà costituire la conclusione più adeguata del Quinquennio istituzionale e al tempo stesso predisporre la preparazione dellesame comprensivo orale di baccalaureato. Il seminario si svolgerà in due tappe. Nella prima tappa (1° sem., 1 cr.), con laiuto di docenti delle tre aree (biblica, dogmatica, morale), sulla base del materiale dei tesari di esame, sindicheranno prospettive di sintesi e approfondimenti, sui quali ciascuno dei partecipanti al seminario darà il proprio contributo, oralmente o con un breve elaborato scritto (810 pp.), che potrà essere sviluppato in una esercitazione scritta per coloro che sceglieranno la forma orale dellesame di baccalaureato. Nella seconda tappa (2° sem., 2 cr.) si potrà ultimare eventualmente il lavoro precedente e si procederà allesame più diretto delle singole tesi di ciascun tesario in una visione per quanto possibile unitaria e articolata. Ciascun partecipante interverrà in questa fase, esponendo una o più tesi, di cui dovrà evidenziare quei collegamenti con gli altri trattati che sono stati indicati o che egli stesso è riuscito a cogliere. Sarà opportuno che lo studente faccia, allinizio, la scelta di uno dei tre tesari in base al quale intende cercare una sintesi. La partecipazione alle due tappe sarà valutata alla fine con un voto. 20. ESCATOLOGIA (2 ore sett., 6° sem.: O.F. PIAZZA) Il trattato di escatologia e la sua collocazione. Compimento del singolo e compimento del mondo. Aspetto fenomenologico e problematica attuale: escatologia, escatologico, escatico. Enunciati escatologici, ermeneutica, linguaggio e categorie previe. Un metodo per questo trattato. La vita nel segno delléschaton: speranza cristiana e attese delluomo. Regno e parousia. Escatologia a duplice fase: la discussione cattolici-protestanti. Trattazione storico-dogmatica, biblica e sistematica di: morteimmortalità, giudizio, stato intermedio, risurrezione, purificazione, inferno, cieli nuovi e terra nuova, vita eterna. TESTI E SUSSIDI M. BORDONI - N. CIOLA, Gesù nostra speranza, EDB, Bologna 2000; CONGREGAZIONE PER DOTTRINA DELLA FEDE, Temi attuali di escatologia, LEV, Roma 2000; O.F. PIAZZA, LA 83 triennio teologico «Escatologia individuale e comunitaria: il punto della situazione», in G. CANOBBIO - M. FINI (edd.), Escatologia contemporanea. Problemi e prospettive, Messaggero, Padova 1995; O.F. PIAZZA, La speranza. Logica dellimpossibile, EP, Milano 1998; ID., Lo specchio i frammenti il volto. Frammentazione della storia e destinazione delluomo, San Paolo, Cinisello Balsamo 2001. 21. TEOLOGIA MORALE SPECIALE/3: VITA SOCIALE (3 ore sett., 6° sem.: S. MAJORANO) 1. Il discernimento etico-teologico del sociale e la dottrina sociale. 2. La comunicazione chiave della problematica sociale. 3. I diritti umani e la qualità della vita come punti di riferimento per una nuova mentalità etica. 4. La legalità e il bene comune nellattuale impegno politico della comunità cristiana. 5. La giustizia come solidarietà nellodierno contesto di interdipendenza. 6. Pace, ecologia e vita come tratti portanti di una nuova cultura. TESTI E SUSSIDI F. CASAVOLA - G. SALVATORI (edd.), La politica educata, AVE, Roma 1993; T. GOFFI - G. PIANA (edd.), Corso di morale, 3-4: Koinonia (Etica della vita sociale), Queriniana, Brescia 1991 e 1994; A. LUCIANI, Catechismo sociale cristiano. Storia, principi e orientamenti operativi, San Paolo, Cinisello Balsamo 2000; F. MARZANO, Economia ed etica: due mondi a confronto, AVE, Roma 1998; B. SORGE, Per una civiltà dellamore. La proposta sociale della Chiesa, Queriniana, Brescia 1996. 22. MORALE E PASTORALE DEI SACRAMENTI (2 ore sett., 6° sem.: E. NAPOLITANO) Alcune questioni morali, pastorali e canoniche circa i Sacramenti dellEucarestia e della Penitenza. TESTI E SUSSIDI AA.VV., Il diritto nel mistero della Chiesa, II, PUL, Roma 1992, 12-60; M. MORGANTE, I Sacramenti: Teologia, Liturgia, Pastorale Sacramentale , Rogate, Roma 1996; CONGREGAZIONE PER LA DOTTRINA DELLA FEDE, Circa la recezione della Comunione Eucaristica da parte dei fedeli divorziati risposati, 14 sett. 1994. Dispense del professore. 84 triennio filosofico 23. DIRITTO CANONICO/2 (2 ore sett., 6° sem.: E. NAPOLITANO) Il corso, naturale proseguimento del corso di diritto canonico/1, segue lo schema dei libri IV-VII del Codice di diritto canonico, dei quali si tratterà in particolare: a) dal libro IV (la funzione di santificare della Chiesa): i sacramenti in genere, la penitenza, lordine sacro, il matrimonio; b) dal libro V (i beni temporali della Chiesa): sostentamento del clero e gestione dei beni culturali anche alla luce della disciplina concordataria; c) dal libro VI (le sanzioni della Chiesa): nozioni generali di diritto penale canonico; d) dal libro VII (i processi): nozioni generali di diritto processuale canonico i processi matrimoniali i ricorsi amministrativi. TESTI E SUSSIDI Oltre la bibliografia indicata per il corso di diritto canonico/1 si consiglia: F. BERSINI, Il diritto canonico matrimoniale. Commento giuridico teologico pastorale, LDC, Leumann 1994; M. MARCHESI, Diritto canonico complementare italiano , EDB, Bologna 1992. 24. TEOLOGIA SPIRITUALE (2 ore sett., 6° sem.: R. ZAS FRIZ DE COL) Il corso introduce alla riflessione teologica sullesperienza cristiana di Dio nella Chiesa e allo sviluppo della vita divina nel credente, offrendo gli elementi fondamentali per lautocomprensione dellesperienza spirituale personale allinterno della tradizione dei grandi maestri della vita interiore, principalmente di san Giovanni della Croce. TESTI E SUSSIDI CH. A. BERNARD, Teologia spirituale, EP, Roma 2002$; M. GIOIA (ed.), La Teologia spirituale. Temi e problemi, AVE, Roma 1991; A.G. MATANIC, La spiritualità come scienza. Introduzione metodologica allo studio della vita spirituale cristiana, ED, Roma 1990; G. MOIOLI, «Teologia spirituale», in Nuovo Dizionario di Spiritualità, EP, Roma 1982!, 1597-1609; F. RUIZ, Le vie dello Spirito. Sintesi di teologia spirituale, EDB, Bologna 1999. 25. LITURGIA (3 ore sett., 6° sem.: G. DI NAPOLI) Un percorso storico, partendo dagli inizi giudeo-cristiani, porterà alla presentazione del sorgere delle grandi famiglie liturgiche e proseguirà presentando i 85 triennio teologico momenti nodali dello sviluppo della liturgia romana. Si vorrà così mettere in grado lo studente di cogliere la portata della riforma liturgica post-conciliare e i principi teologico-celebrativi che vi sono implicati. Con attenzione al soggetto, al contenuto e alle modalità del celebrare cristiano, si accosteranno Principi e norme per luso del Messale Romano, le Premesse al Lezionario e Principi e norme per la Liturgia delle Ore. TESTI E SUSSIDI C. GIRAUDO, «Irrepetibilità dellevento fondatore e iterazione del Rito: la mediazione del segno profetico», in Rassegna di Teologia 24 (1983) 385-402; ID., «La celebrazione della parola di Dio nella Scrittura», in RL 73 (1986) 593-615; J. LOPEZ MARTIN, In spirito e verità. Introduzione alla liturgia, EP, Cinisello Balsamo 1989; A.G. MARTIMORT (a cura di), La Chiesa in preghiera, 1-4, Queriniana, Brescia 1984-1987 ; AA.VV., Anàmnesis I. La Liturgia momento nella storia della salvezza, Marietti, Torino 1979 ; R. TAFT, La Liturgia delle Ore in Oriente e in Occidente, EP, Cinisello Balsamo 1988. 26. CORSO OPZIONALE: ECUMENISMO (2 ore sett., 5° sem.: P. GAMBERINI) Il corso dintroduzione alle problematiche ecumeniche avrà una parte generale, nella quale verrà studiato liter del movimento ecumenico. Verranno poi esaminati oltre al decreto conciliare «Unitatis Redintegratio» i documenti del magistero cattolico in riferimento allecumenismo e i testi dei dialoghi bilaterali e multilaterali. TESTI E SUSSIDI CENTRO PRO UNIONE, Conosciamo i fratelli. Corso Breve di Ecumenismo, Centro Pro Unione, Roma 1993; P.F. FUMAGALLI, Ecumenismo, Editrice Bibliografica, Milano 1996; JOHANN - ADAM - Mg+LER - INSTITUT (ed.), Le Chiese cristiane nel Duemila (Gdt 259), Queriniana, Brescia 1998; P. NEUNER, Breve manuale dellEcumene (GdT 162), Queriniana, Brescia 1986; ID., Teologia ecumenica (BTC 110), Queriniana, Brescia 2000; Battesimo Eucarestia Ministero (BEM), Il Regno 15 (1982) 473-489; PONTIFICIO CONSIGLIO PER LA PROMOZIONE DELLUNITÀ DEI CRISTIANI, Direttorio per lapplicazione dei principi e delle Norme sullecumenismo, EP, Milano 1993; GIOVANNI PAOLO II, Ut unum sint. Lettera enciclica sullimpegno ecumenico, EP, Milano 1995; PONTIFICIO CONSIGLIO PER LUNITÀ DEI CRISTIANI E FEDERAZIONE LUTERANA MONDIALE, «Dichiarazione congiunta sulla giustificazione», in Regno-documenti 43 (1998) 250-256. 86 triennio filosofico 27. CORSO OPZIONALE: TEOLOGIA DEL PLURALISMO RELIGIOSO (2 ore sett., 6° sem.: A. RUSSO) Attuale contesto culturale e rilevanza delle categorie dellalterità e della diversità. Modelli e approcci storici al problema della legittimità e del valore salvifico delle altre religioni. Le posizioni dei Vaticano Il e del successivo Magistero. Ermeneutica della Historia salutis tra riconoscimento del suo valore unico e funzione reiterativa. Le religioni vie, mediazioni, luoghi dincontro con Dio? Verso una teologia del pluralismo religioso: percorsi, ambiguità, prospettive. Le religioni a servizio dellumanità. Dialogo interreligioso e intrareligioso. TESTI E SUSSIDI: A. RUSSO, Dio a colori. Pensare Dio nellorizzonte del pluralismo, San Paolo, Cinisello Balsamo 2002; J. DUPUIS, Il cristianesimo e le religioni. Dallo scontro allincontro, Queriniana, Brescia 2001. 87 triennio teologico 88 bienni per la licenza specializzata I BIENNI PER LA LICENZA SPECIALIZZATA (2° ciclo) PIANO GENERALE DEGLI STUDI Scopo del secondo ciclo è integrare la formazione teologica di base e avviare gli studenti alla ricerca scientifica (SG 30,8). Di conseguenza, possono essere ammessi al Biennio per la Licenza specializzata solo gli studenti che hanno conseguito superando la mediocrità come media di tutti gli esperimenti sostenuti il Baccalaureato in teologia o, previo esame di ammissione, gli studenti che hanno completato il sessennio filosofico-teologico (SG 25,3). Nellun caso come nellaltro, la Sezione si riserva di valutare leffettiva attitudine dello studente a seguire la specializzazione richiesta. Per lammissione si esige anche la conoscenza (da dimostrarsi con un certificato di studi fatti o con una prova) oltre che del latino e del greco già richiesti per il triennio teologico di due lingue moderne da scegliersi tra il francese, linglese, il tedesco e lo spagnolo. Spetta al Consiglio del settore stabilire ulteriori requisiti secondo le finalità e le esigenze del settore. Il secondo ciclo si conclude col 2° grado accademico: la Licenza specializzata in teologia. Questo titolo abilita allinsegnamento della teologia nei Seminari e negli Istituti superiori di scienze religiose e, più in generale, a funzioni specializzate di apostolato. La Facoltà Teologica dellItalia Meridionale conferisce la Licenza specializzata nei seguenti settori della teologia: 1) teologia dogmatica (indirizzo cristologico ed ecclesiologico), 2) teologia biblica, 3) teologia della vita cristiana (indirizzo di morale e indirizzo di spiritualità), 4) teologia pastorale. Ciascun studente può iscriversi contemporaneamente ad uno solo dei settori e ad un solo indirizzo. I corsi per la Licenza in teologia dogmatica si svolgono sia presso la Sezione S. Tommaso che presso la Sezione S. Luigi. I corsi di teologia biblica e di teologia della vita cristiana hanno luogo presso la Sezione S. Luigi. I corsi di teologia pastorale hanno luogo presso la Sezione S. Tommaso. Nella Sezione S. Luigi si possono conseguire le specializzazioni in teologia dogmatica (indirizzo ecclesiologico), in teologia biblica, in teologia della vita cristiana (indirizzo di morale e indirizzo di spiritualità). I vari settori di specializzazione sono coordinati con gli studi del primo ciclo e sono strutturati sulla base di una interdipendenza di fondo. Ciascun settore conserva però una propria autonomia. Per quanto riguarda gli studi, lintegrazione con il primo ciclo e linterdipendenza tra i vari settori è assicurata dalla programmazione di corsi comuni a tutti i settori di specializzazione e dalla ricerca interdisciplinare allinterno di ciascun settore. Lautonomia si attua con la programmazione di corsi e seminari propri, offerti agli studenti che hanno scelto una determinata specializzazione. bienni per la licenza specializzata Date le finalità e le caratteristiche del secondo ciclo, allo studente viene lasciata una discreta libertà nellelaborazione di un proprio piano di studi. Questo piano deve essere approvato, allinizio di ogni semestre, dal Direttore di settore e dal Vice Preside. Salve restando le ulteriori modalità stabilite per ogni settore, nellelaborare il piano di studi si tengano presenti le seguenti norme generali: 1. I corsi e i seminari frequentati dallo studente vengono computati in punti o credits. Un punto o credit corrisponde a unora settimanale per un intero semestre. Il numero minimo di credits richiesto per la Licenza è di 48. 2. Ogni studente deve frequentare, nellambito del biennio scelto, almeno due seminari. Al termine di essi dovrà riportare una valutazione positiva da parte del professore che avrà diretto il seminario. 3. I credits dei corsi comuni devono essere almeno dieci (cf SG, art. 30,8). 4. I credits dei corsi propri, richiesti per ciascun settore di specializzazione, possono oscillare da un minimo di 24 a un massimo di 30. Ulteriori determinazioni (obbligatorietà di corsi, ecc.) spettano al Consiglio del settore. 5. I credits rimanenti possono essere di corsi comuni o degli altri settori di specializzazione. Possono anche essere seguiti corsi esterni alla Sezione o alla Facoltà. In questultimo caso si esige la previa autorizzazione del Vice Preside. 6. Per integrare il proprio piano di studio secondo una specifica linea di interesse, sono ammessi anche dei corsi tutoriali. Per corso tutoriale si intende una ricerca proposta dallo studente nellambito della specializzazione prescelta e condotta sotto la guida e la responsabilità di un Tutor. Ogni richiesta di corso tutoriale, corredata dal programma e dalla relativa bibliografia, deve essere sottoscritta dal Tutor e dal Direttore di settore e rimessa per lapprovazione al Vice Preside. Non è ammesso più di un corso tutoriale per semestre. Ogni corso tutoriale è computato 2 o 3 credits, a seconda dellampiezza della ricerca, a giudizio del Vice Preside. La dissertazione per la Licenza La dissertazione è la prova più qualificante del biennio. Largomento scelto deve essere approvato dal Direttore del settore sulla base non solo del titolo, ma anche di una descrizione schematica del contenuto e del metodo, presentati per iscritto, con la firma del professore che ne ha accettato la direzione. Nella dissertazione il candidato deve dimostrare rigore di metodo, giudizio critico, maturità di espressione e reale attitudine a una ricerca scientifica di grado superiore (cf SG 30,9). Non si esige però, necessariamente, un contributo originale allo sviluppo scientifico del tema trattato. Nella sua stesura definitiva la dissertazione va presentata in quattro copie al Direttore del settore un mese prima della sua discussione (cf Informazioni p. 19). La sua approvazione da parte del professore che lha diretta e di un altro professore, designato dal Vice Preside, su proposta del Direttore del settore, è condizione per lammissione allesame finale. Nel caso di mancata approvazione da parte del bienni per la licenza specializzata secondo relatore, questi è tenuto a notificarne le motivazioni per iscritto. In questo caso è previsto un giudizio in seconda istanza da parte di un altro relatore scelto dal Vice Preside. Al nuovo relatore saranno rese note le ragioni della mancata approvazione in prima istanza. Ulteriori determinazioni spettano al Consiglio del settore. Lesame finale Ciascun biennio di specializzazione si conclude con un esame generale orale, il cui programma viene definito dal Consiglio del settore secondo le finalità e le esigenze specifiche del settore stesso. Allesame finale sono ammessi gli studenti che hanno superato tutte le prove previste dal 2° ciclo e la cui dissertazione è stata approvata. Lesame finale si svolge davanti a una commissione composta dal direttore della dissertazione, dal correlatore e dal presidente, designato dal Vice Preside. Lesame ha la durata di unora, inclusa la discussione della dissertazione. Ulteriori determinazioni spettano al Consiglio del settore. La somma totale dei coefficienti per la valutazione finale della Licenza è di 110/110. Di essi 50/110 spettano al curriculum del biennio, 40/110 alla dissertazione e 20/110 allesame finale (cf SP 22,12). biennio biblico BIENNIO IN TEOLOGIA BIBLICA NORME E INDICAZIONI GENERALI Il biennio per la Licenza in teologia biblica si propone di condurre lo studente a una conoscenza diretta e globale, secondo accostamenti differenziati, della Sacra Scrittura, a un ripensamento sintetico della teologia nella sua dimensione biblica e allacquisizione di una metodologia appropriata per lo studio esegetico personale, in vista dellinsegnamento biblico, dellannuncio della Parola di Dio e della soluzione, su base scritturistica, dei problemi teologico-morali che si pongono alloperatore pastorale. A questo scopo, il biennio biblico offre anzitutto alcuni strumenti essenziali: linguistici, di conoscenza dellambiente, e metodologici, come presupposto e introduzione a una corretta interpretazione del testo. In secondo luogo, il biennio programma dei corsi a carattere esegetico: percorrendo lintero itinerario metodologico, lo studente impara a studiare un libro della Sacra Scrittura, o parti di esso, nella varietà dei contenuti e, possibilmente, nella totalità del messaggio. Alcuni corsi propongono lesplorazione di temi unitari, nellambito di una teologia biblica che mostri anche il rapporto tra i due Testamenti. A questi corsi vengono affiancati degli insegnamenti che consentano allo studente di interrogare il testo biblico a partire da una tematica specifica, riguardante questioni di teologia dogmatica o problemi dellesistenza cristiana. Oltre alle due lingue moderne, per liscrizione al biennio è richiesta la conoscenza di base dellebraico e del greco biblico. Questa viene verificata con due esami di ammissione (uno per il greco e laltro per lebraico) entro la prima settimana del primo semestre. Per lebraico tale esame consiste nella traduzione scritta di un brano narrativo (ad es. dal libro di Giona o di Rut) e verifica orale con lanalisi filologica di un passo tratto dagli stessi libri; per il greco invece lesame scritto consiste nellanalisi morfologica di 20 forme verbali difficili e quello orale nellanalisi filologica di un brano del vangelo di Marco. Sia chi non supera, sia chi sceglie di non sostenere luno o laltro o ambedue gli esami di ammissione, è tenuto a frequentare e sostenere il relativo esame del corso di greco propedeutico e/o di ebraico propedeutico entro il primo semestre. Tanto gli esami di ammissione, quanto i corsi propedeutici di ebraico e di greco vengono valutati 2 credits ciascuno (a partire dal 1993/94 non viene più omologato lebraico fatto nel quinquennio). Non ci si può iscrivere a corsi esegetico-teologici senza aver superato lesame di ammissione o del corso propedeutico di ebraico e di greco. Oltre ai due corsi propedeutici di ebraico (2 credits) e di greco (2 credits), le altre materie ausiliarie, da espletare possibilmente entro il primo anno, sono: metodologia biblica (2 credits), ebraico II (2 credits), critica testuale (2 credits), geografia e archeologia biblica (1 credit), storia dellAntico (1 credit) e del Nuovo Testamento (1 credit). Per il biennio biblico sono richiesti almeno 30 credits di corsi propri. biennio biblico MODELLI DI ESAME FINALE La prima parte dellesame finale consisterà nella discussione della dissertazione e avrà la durata di quaranta minuti. Il terzo membro della commissione di esame si limiterà a dare il voto sulla difesa. La seconda parte dellesame consisterà normalmente in una breve lezione esegetica su una pericope biblica, della durata di venti minuti, in cui il candidato deve dar prova delle sue conoscenze generali in campo biblico e della sua personale maturazione metodologica e didattica. A tale scopo, una settimana prima dellesame, il Direttore di settore, dintesa col docente designato come terzo esaminatore, al quale spetta condurre questa parte dellesame finale, indicherà al candidato tre pericopi scelte fra tre diverse aree dellAntico e del Nuovo Testamento, senza alcuna indicazione di bibliografia o altro. Il candidato preparerà le tre lezioni; al momento dellesame il terzo esaminatore ne indicherà una; il candidato, servendosi del testo biblico in lingua originale ed eventualmente di una breve scaletta dei punti da seguire per la sua esposizione, commenterà la pericope in forma schematica, curando soprattutto la chiarezza, la completezza e lordine dei vari passaggi esegetici, senza soffermarsi eccessivamente solo su qualcuno di essi, rispondendo alle domande dellesaminatore. Il primo e il secondo esaminatore si limiteranno a dare il voto. Come alternativa al modello di esame, in via sperimentale, può essere concordato col Direttore di settore un saggio esegetico, secondo modalità approvate dal Consiglio di settore. biennio biblico QUADRO DEI CORSI DEL BIENNIO BIBLICO ANNO ACCADEMICO 2002-2003 1° SEMESTRE Corsi comuni C1 Chiesa e missione universale negli Atti degli Apostoli (A. Casalegno) C2 Il ruolo dei fedeli laici nel popolo della salvezza (A. Barruffo) Corsi propri B1 Figure e modelli biblici di riconciliazione (L. Di Pinto) B2 La cena del Signore. Esegesi e storia (R. Scibona) B3 Feste e segni nel vangelo secondo Giovanni (R. Infante) B4 Detti dei padri (Pirqè Avot). Intr. alla Mishnah (E. Franco - L. Tagliacozzo) Seminario B5 Il genere letterario vangelo (E. Salvatore) 2° SEMESTRE Corsi comuni C3 Il processo di Gesù (G. Jossa) C4 Spiritualità ignaziana. Dallesperienza di S. Ignazio alla sua formulazione sistematica come spiritualità attraverso i secoli (R. Zas Friz) Corsi propri B6 Esegesi del libro dellEsodo (cap. 7-15) (A. Fanuli) B7 «Cè forse conoscenza dellAltissimo?» (Sal 73,11). La negazione di Dio nelle dispute sapienziali (V. DAlario) B8 Vangelo e parabola in Marco (E. Salvatore) Seminario B9 Lalleanza di Sichem (GS 24) (L. Di Pinto) MATERIE AUSILIARIE 1° Sem. B10 Ebraico propedeutico (L. Oitana) B11 Greco propedeutico (E. Salvatore) B12 Metodologia biblica (C. Marucci) B13 Geografia e Archeologia biblica (E. Franco) B14 Storia dellAntico Testamento (E. Franco) 2° Sem. B15 Critica testuale (R. Scibona) B16 Ebraico/2 (R. Scibona) B17 Storia del Nuovo Testamento (C. Marucci) biennio biblico DESCRIZIONE DEI SINGOLI CORSI C1. CHIESA E MISSIONE UNIVERSALE NEGLI ATTI DEGLI APOSTOLI (2 ore sett., 1° sem.: A. CASALEGNO) Dopo avere presentato per sommi capi le linee base dellorganizzazione e della teologia degli Atti, il corso si propone di analizzare alcune pericopi relative alla formazione della Chiesa e alla sua missione apostolica, mostrando che i destinatari dellannuncio evangelico sono sia i giudei che i pagani. Si evidenzierà in particolare la modalità con cui avviene il passaggio della predicazione dai giudei ai pagani e il rapporto tra le due missioni, facendo intravedere la specificità della teologia lucana a questo proposito. BIBLIOGRAFIA G. SCHNEIDER, Gli Atti degli Apostoli, Paideia, Brescia 1988; R. PESCH, Atti degli Apostoli, Cittadella, Assisi 1992; J. DUPONT, Studi sugli Atti degli Apostoli, EP, Roma 1975; D. MARGUERAT, «Giudei e cristiani in conflitto. Una rilettura di Luca-Atti», in Rassegna di Teologia 34 (1993) 615-641; A. GEORGE, «Israel dans loeuvre de Luc», in RB 75 (1968) 481-525. C2. II RUOLO DEI FEDELI LAICI NEL POPOLO DELLA SALVEZZA (2 ore sett., 1° sem.: A. BARRUFFO) La missione di salvezza della Chiesa tutta intera. Il ruolo dei fedeli laici. Lo sviluppo della coscienza ecclesiale dei fedeli laici lungo la storia. Lelaborazione di una teologia del laicato. Il Concilio Vaticano II: teologi precursori (in particolare Y. Congar). Il fedele laico nella Lumen Gentium e nella Apostolicam Actuositatem: descrizione dellidentità del laico e coinvolgimento nei ministeri ecclesiali. Sviluppo della teologia del laicato: il dibattito sulla laicità, il Sinodo sui laici del 1987, la Christifideles laici, le precisazioni dellistruzione del 1997: «Alcune questioni circa la collaborazione dei fedeli laici al ministero dei sacerdoti». BIBLIOGRAFIA G. ANGELINI - G. AMBROSIO, Laico e cristiano, Marietti, Torino 1987; A. BARRUFFO, «Laico», in Nuovo Dizionario di Spiritualità, EP, Roma 1979; G. CANOBBIO, Laici o cristiani?, 2= edizione ampliata, Morcelliana, Brescia 1997; S. DIANICH, Chiesa in missione, EP, Cinisello Balsamo 1985; G. CAPRILE, Il Sinodo dei Vescovi. Settima assemblea generale ordinaria (1-30 ottobre 1987), La Civiltà Cattolica, Roma 1989; B. FORTE, Laicato e laicità, Marietti, Casale Monferrato 1986; Il laicato. Rassegna bibliografica, LEV, Città del Vaticano 1987; D. TETTAMANZI (ed.), Laici verso il terzo millennio. Esortazione apostolica Christifideles laici. Testo e commenti, Città Nuova, Roma 1989. biennio biblico C3. IL PROCESSO DI GESÙ (2 ore sett., 2° sem.: G. JOSSA) Il corso comprende due parti. La prima affronta il problema della attendibilità storica dei Vangeli, con un rapido excursus sulla storia della loro interpretazione e brevi accenni agli aspetti essenziali del metodo storico-critico. La seconda è dedicata alla ricostruzione, sulla base del Vangelo di Marco, delle fasi salienti del processo di Gesù davanti al sinedrio giudaico e a Ponzio Pilato. BIBLIOGRAFIA G. STANTON, La verità del Vangelo, San Paolo, Cinisello Balsamo 1998; G. JOSSA, La verità dei Vangeli, Carocci, Roma 2000; J. BLINZLER, Il processo di Gesù, Paideia, Brescia 2001; C. COHN, Processo e morte di Gesù, Einaudi, Torino 2000; G. JOSSA, Il processo di Gesù, Paideia, Brescia 2002. C4. SPIRITUALITÀ IGNAZIANA. DALLESPERIENZA DI S. IGNAZIO ALLA SUA FORMULAZIONE SISTEMATICA (2 ore sett., 2° sem.: R. ZAS FRIZ DE COL) Partendo dalla presentazione dellesperienza spirituale di SantIgnazio (Autobiografia e Diario Spirituale) e dalla sua formalizzazione negli Esercizi Spirituali e nelle Costituzioni della Compagnia di Gesù, si studierà la sua novità e importanza per il secolo XVI. Si farà dopo anche accenno alle principale figure della spiritualità ignaziana e alla loro importanza nella storia della spiritualità. Finalmente, si preciserà lidentità e le caratteristiche della spiritualità ignaziana e la sua rilevanza per i nostri giorni. BIBLIOGRAFIA IGNAZIO DI LOYOLA, Scritti (a cura di M. Gioia), UTET, Torino 1977; J. DE GUIBERT, La spiritualità della Compagnia di Gesù, Città Nuova, Roma 1992; G. SOMMAVILLA, La Compagnia di Gesù, Rizzoli, Milano 1985. B1 FIGURE E MODELLI BIBLICI DI RICONCILIAZIONE (2 ore sett., 1° sem.: L. DI PINTO) In una serie di racconti dellAntico e del Nuovo Testamento, dove si presentano situazioni di serio conflitto tra consanguinei, affini, compagni, amici, estranei o portatori di diversità, sono messe in risalto figure che le risolvono con interventi esemplari, ed emergono modelli efficaci di riconciliazione che trascendono, senza biennio biblico però banalizzarle, le procedure di scontro estenuante sul piano della forza del diritto, del costume e delle appartenenze. 1. 2. 3. 4. 5. Una terra per due fratelli (Abramo e Lot in Gn 13) Un padre per due figli (Lc 15,11-32) Riconciliare lo schiavo e il padrone (Paolo, Filemone, Onesimo, Fm) La riconciliazione della donna straniera (Gv 4,1-42) La riconciliazione incredibile di Eliseo e di Naàman (2Re 5,1-19) BIBLIOGRAFIA L. ALONSO-SCHÖKEL, Dovè tuo fratello? Pagine di fraternità nel libro della Genesi, Paideia, Brescia 1987; P. BOVATI, Ristabilire la giustizia. Procedure, vocabolario, orientamenti, Biblical Institute Press, Rome 1986; N. LOHFINK, Le nostre grandi parole. LAntico Testamento su temi di questi anni, Paideia, Brescia 1986; J. SCHREINER - R. KAMPLING (edd.), Il prossimo, lo straniero, il nemico, EDB, Bologna 2002. B2. LA CENA DEL SIGNORE. ESEGESI E STORIA (2 ore sett., 1° sem.: R. SCIBONA) I. La cena (1Cor 11:21) Lagape delle Origini Cristiane (Didachè 1-10:7) Le cene e la cena del Signore (Gv 13,21-30) Cena del Signore ed Eucarestia (1Cor 11, 23-32) Lultima cena (Mc 14,17-26a; Mt 26, 20-25; Lc 22, 21-23) Il Gesù Storico e la Pasqua dIsraele Il Cristo della Fede: il pane (Gv 6,11. 32-35. 51), il vino (Gv 15,1-8; Didachè 9,2; Gv 2,1-11) Passione e Resurrezione del Signore Storia ed Eschatologia LEkklesia del Signore. II. LEkklesia del I° secolo Tempo apostolico e subapostolico LEucarestia e il Sacrificio del Signore LEsegesi dei Padri e dei Dottori Storia dellesegesi della Riforma (Lutero e Calvino) Lopera Tridentina e la rivisitazione moderna Eucarestia e Ministero. BIBLIOGRAFIA R. BULTMANN, LHistoire de la Tradition Synoptique, Paris, Seuil 1973; J. ERNST, Il Vangelo secondo Luca (1-2), Morcelliana, Brescia 1990; C. GIRAUDO, Eucaristia per la Chiesa, Morcelliana, Brescia 1989; J. JEREMIAS, Le parole dellUltima Cena, Paideia, Brescia 1973; K. NIEDERWIEMMER, Die Didache, Vandenhoeck & Ruprecht, Gottingen 1989; J. SCHNIEWIND, Il Vangelo secondo Matteo, Paideia, Brescia 1977; E. SCHWEIZER, Il Vangelo secondo Marco, Paideia, Brescia 1971; B. SESBOÜÉ (ed.), Storia del Dogma (vol. III), Piemme, Casale Monferrato 1998 (pp. 63-84). biennio biblico B3. FESTE E SEGNI NEL VANGELO SECONDO GIOVANNI (2 ore sett., 1° sem.: R. INFANTE) 1. Introduzione. Liturgia giudaica e quarto Vangelo: un problema di metodo 2. Le principali feste dei Giudei allepoca della composizione del Vangelo 3. I Segni di Gesù e le feste giudaiche 4. Bilancio BIBLIOGRAFIA A. GUILDING, The Fourth Gospel and Jewish Worship, Oxford 1960; C. PERROT, La lecture de la Bible dans la Synagogue. Les anciennes lectures palestiniennes du Shabbat et des fétes, Gerstenberg, Hilldesheim 1973; G.A. YEE, Jewish Feasts and the Gospel of John (Zacchaeus Studies), Wilmington (Delaware) 1989; J.A. SOGGIN, Israele in epoca biblica. Istituzioni, feste, cerimonie, rituali, Claudiana, Torino 2001; R. VICENT, La festa ebraica delle Capanne (Sukkot). Interpretazioni midrashiche nella Bibbia e nel Giudaismo antico, LEV, Città del Vaticano 2000; F. MANNS, La Prière juive à lheure de Jésus, Jérusalem 1986; cf ID., «Liturgie juive et liturgie chrétienne. Un problème de méthode», in Eph Lit 111 (1997) 28-36; C. COLAFEMMINA, «Dal rito ebraico al rito cristiano», in AA.VV., Segni e riti nella chiesa altomedievale occidentale (Settimane di studio del Centro italiano di studi sullalto medioevo XXXIII), Spoleto 1987, 63-104. B4. DETTI DEI PADRI (PIRQÉ AVOT). INTRODUZIONE ALLA MISHNAH (2 ore sett., 1° sem.: E. FRANCO - L. TAGLIACOZZO) In linea col documento della Pontificia Commissione Biblica «Il popolo ebraico e le sue Sacre Scritture nella Bibbia cristiana» (2001), il corso propone lo studio storico-esegetico-teologico del trattato mishnico Avot come iniziazione alla conoscenza della lettura ebraica delle Scritture. A tale scopo, oltre allo studio del testo e dei principali commenti, sono previsti anche incontri di dialogo con Luciano Tagliacozzo, della comunità ebraica di Napoli, per lapprofondimento dei seguenti temi: 1. dalla Sifra alla Mishnah; 2. Scrittura e Tradizione nel giudaismo e nel cristianesimo; 3. Il giogo della Torah e il mio giogo; 4. Regole ermeneutiche, studio e preghiera; 5. Come diventare discepoli (talmidim)? Halakah, aggadah, midrash. BIBLIOGRAFIA Detti di Rabbini. Pirqé Avot con i loro commenti tradizionali. Introduzione, traduzione e note a cura di A. MELLO, Qiqajon, Magnano (VC) 1993; Mischnajot. Die sechs Ordnungen der Mischna. Teil IV. Ordnung Nesikin, übersetzt und erklärt von D. HOFFMANN, V. Goldschmidt Verlag, Basel 1968!, 327-359; A.C. AVRIL - P. LENHARDT, La lettura ebraica della Scrittura con antologia di testi rabbinici (Introduzione, traduzione e note a cura di A. 0HOOR), Qiqajon, Magnano (VC) 1989 (or. fr. Lyon 1982); M.B. LERNER, «The Tractate Avot», in S. SAFRAI (ed.), biennio biblico The Literature of the Sages. First Part: Oral Tora, Halakha, Mishna, Tosefta, Talmud, External Tractates, Van Gorcum-Fortess Press, Assen/Maastricht - Philadelphia 1987, 263-281; F. MANNS, Leggere la Misnah (StB 78), Paideia, Brescia 1987 (or. fr. Jerusalem 1984); PONTIFICIA COMMISSIONE BIBLICA, Il popolo ebraico e le sue Sacre Scritture nella Bibbia cristiana , LEV, Città del Vaticano 2001; A. SERRA (a cura di), La lettura ebraica delle Scritture, EDB, Bologna 1996 ; G. STEMBERGER, Ermeneutica ebraica della Bibbia (StB 127), Paideia, Brescia 2000 (or. ted. Göttingen-Freiburg i.B.-Stuttgart 1996); ID., II giudaismo classico. Cultura e storia del tempo rabbinico (dal 70 al 1040), Città Nuova, Roma 1991 (or. ted. München 1979); ID., Il Talmud. Introduzione, testi e commenti, EDB, Bologna 1987 (or. ted. München 1982); ID., Introduzione al Talmud e al Midrash, Città Nuova, Roma 1995 (or. ted. München 1992). B5. IL GENERE LETTERARIO VANGELO (1 ora sett., 1° sem.: E. SALVATORE) Il seminario indaga il genere letterario vangelo: il rapporto con le tradizioni narrative e i modelli giudaici (ad es. i cicli profetici; storia deuteronomistica) e con il mondo greco romano (Vite dei filosofi, aretalogie ecc.) e le ipotesi circa la sua origine. BIBLIOGRAFIA D. AUNE (ed.), Greco-Roman Literature and the New Testament: Selected Forms and Genres (SBibSt 21), Atlanta 1988; ID., The New Testament in Its Literary Environment, Filadelfia 1987, 17-76; R.A. BURRIDGE, What Are the Gospels? A Comparison with Graeco-Roman Biography (MSSNTS 70), Cambridge 1992; CH. TALBERT, What Is Gospel? The Genre of the Canonical Gospels, Filadelfia 1977. B6. ESEGESI DEI LIBRO DELLESODO (CAP. 7-15) (2 ore sett., 2° sem.: A. FANULI) Il corso prevede lanalisi esegetica dei capitoli 7-15 dellEsodo secondo il metodo storico-critico e con unattenzione particolare agli aspetti teologici e pastorali dei testo. BIBLIOGRAFIA Oltre ai noti commentari di M. NOTH (ATD e Paideia); B.S. CHILDS (OTL); F. MICHAELI (Delachaux et Niestlé), B. BOSCHI (NVB); G. RAVASI (LOB), si potrà consultare il sempre utile G. AUZOU, De la servitude au service, Editions de lOrante, Paris 1961 (trad. ital. presso le EDB); J. PLASTARAS, Il Dio dellEsodo, Marietti, Torino 1977; RASHI DI TROYES, Commento allEsodo (a cura di S.J. Sierra), Marietti, Torino1988. Il professore darà le dispense. biennio biblico B7. CÈ FORSE CONOSCENZA DELLALTISSIMO? (SAL 73,11) LA NEGAZIONE DI DIO NELLE DISPUTE SAPIENZIALI (2 ore sett., 2° sem.: V. DALARIO) Frequentemente negli scritti sapienziali riecheggia la riflessione sulla tentazione dellateo, che arriva alla negazione di Dio partendo da situazioni di benessere e di potere o dal contatto con lidolatria. Intorno al tema della presenza di Dio nella storia si sviluppa un intenso dibattito, che si articola intorno alla contrapposizione tra sapiente e stolto. Il corso si propone di enucleare i termini della questione sul piano esegetico e teologico, con particolare riguardo ai Salmi e al libro della Sapienza. BIBLIOGRAFIA V. DALARIO, «La réflexion sur le sens de la vie en Sg 1-6. Une réponse aux questions de Job et de Qohélet», in N. CALDUCH-BENAGES - J. VERMEYLEN (edd.), Treasures of Wisdom. Studies in Ben Sira and the Book of Wisdom. F.S.M. Gilbert (BETL CXLIII), University Press, Leuven 1999, 313-329; M. GILBERT, La Sapienza di Salomone, I-II, ADP, Roma 1995; A. MARANGON, «Ateo», in P. ROSSANO - G. RAVASI - A. GIRLANDA, Nuovo Dizionario di Teologia Biblica, EP, Cinisello Balsamo 1988, 123-128. B8. VANGELO E PARABOLA IN MARCO (2 ore sett., 2° sem.: E. SALVATORE) Il corso esamina il discorso parabolico in Mc (4,1-34), ponendolo in relazione non solo con gli altri testi di Mc (in particolare con 12, 1-11), ma con larticolazione dellintero racconto evangelico. BIBLIOGRAFIA Sulle parabole: J. DELORME (ed.), Les Paraboles Évangéliques. Perspectives nouvelles. XII Congrès de lACFEB, Lyon (1987) [LeDiv 135], Paris 1989; J.M. CASCIARO, «Para una hermenéutica de las parabolas evangélicas», in E. FRANCO (a cura di), Mysterium Regni. Ministerium Verbi (Mc 4,11; At 6,4). Scritti in onore di mons. Vittorio Fusco, EDB, Bologna 2000, 323-343; B.H. YOUNG, The Parable. Jewish Tradition and Christian Interpretation, Hendrickson, Peabody, Massachusetts 1998; su Mc: V. FUSCO, «Vangelo e parabola (Mc 4,134)», in L. CILIA (a cura di), Marco e il suo vangelo. Atti del Convegno internazionale di studi Il Vangelo di Marco Venezia 30-31 maggio 1995, S. Paolo, Cinisello Balsamo 1997, 33-45. biennio biblico B9. LALLEANZA DI SICHEM (GS 24) (1 ora sett., 2° sem.: L. DI PINTO) II seminario ripercorre i vari stadi dellitinerario esegetico. BIBLIOGRAFIA CH.H. GIBLIN, «Structural Patterns in Jos 24,1-25» in CBQ 26 (1964) 50-69; C. GIRAUDO, La struttura letteraria della preghiera eucaristica. Saggio sulla genesi letteraria di una forma. Toda veterotestamentaria, BAraka giudaica, anafora cristiana (AnBib 92), Biblical Institute Press, Rome 1981; J. LHOUR, «Lalliance à Sichem», in RB 69 (1962) 7-36. 161-184. 350368; D.J. MCCARTHY, Treaty and Covenant. A Study in Form in the Ancient Oriental Documents and in the Old Testament (AnBib 21A), New Edition completely rewritten, Biblical Institute Press, Rome 1978; M. NOTH, Das Buch Josua, Mohn, Tübingen 1953 ; J.A. SOGGIN, Le livre de Josué, Delachauz & Niestlé, Neuchàtel (Suisse)-Paris 1970. B10. EBRAICO PROPEDEUTICO (2 ore sett., 1° sem.: L. OITANA) Il corso presuppone un primo approccio con la lingua ebraica, quale può venire offerto con un corso semestrale di due ore settimanali, e si propone di portare lo studente a quel livello di conoscenza minima indispensabile per poter seguire i corsi di esegesi dellAT. Il metodo sarà essenzialmente pratico e induttivo: si procederà cioè dal testo alle forme grammaticali e sintattiche. In concreto: partendo dalla familiarizzazione intensiva, anche con lausilio di registrazioni sonore, con una serie di testi rappresentativi dei principali generi biblici, si procederà al riconoscimento di forme, significati e fenomeni linguistici man mano che si incontrano nel testo. BIBLIOGRAFIA Il materiale didattico sarà fornito gradualmente durante lo svolgimento del corso. B11. GRECO PROPEDEUTICO (2 ore sett., 1° sem.: E. SALVATORE) Il corso è una ripresa ed approfondimento del programma di greco biblico del quinquennio istituzionale, sulla base di una serie di testi, con particolare attenzione a strutture sintattiche e traiettorie semantiche di termini fondamentali, tipici del Nuovo Testamento. biennio biblico BIBLIOGRAFIA E. NESTLE - K. ALAND, Novum Testamentum Graece, editio vicesima septima revisa, Deutsche Bibelgesellschaft, Stuttgart 1993; J. SWETNAM, Il Greco del Nuovo Testamento. Parte prima. Morfologia, 1-2 (ed. it. a cura di C. Rusconi), ED, Roma 1995; M. ZERWICK, Graecitas Biblica Novi Testamenti Exemplis Illustratur, PIB, Romae 1966#; F. BLASS - A. DEBRUNNER, Grammatica del Greco del Nuovo Testamento, Paideia, Brescia 1982; B.M. METZGER, Lexical Aids for Students of the New Testament Greek, Clark, Edinburgh 1990!. B12. METODOLOGIA BIBLICA (2 ore sett., 1° sem.: C. MARUCCI) Sulla falsariga del recente documento della Pont. Commissione Biblica sullinterpretazione della S. Scrittura e presupponendo le nozioni essenziali di metodologia generale, il corso intende presentare a) i principali strumenti da utilizzare da parte dellesegeta; b) i diversi procedimenti esegetici, con particolare approfondimento del metodo detto della critica storica. BIBLIOGRAFIA Linterpretazione della Bibbia nella Chiesa (commento a cura di G. Ghiberti - F. Mosetto), LDC, Leumann 1998; V. FUSCO, «Gli studi biblici e il loro metodo», in G. LORIZIO - N. GALANTINO (a cura di), Metodologia teologica, San Paolo, Cinisello Balsamo 1994, 165-221; W. EGGER, Metodologia del Nuovo Testamento, EDB, Bologna 1989; H. ZIMMERMANN, Metodologia del NT, Marietti, Genova s.d.; A. PASSONI DELLACQUA, Il testo del Nuovo Testamento, LDC, Leumann 1994. B13. GEOGRAFIA, ARCHEOLOGIA BIBLICA e B14. STORIA DELLANTICO TESTAMENTO (2 ore sett., 1° sem.: E. FRANCO) I due corsi, svolti in modo unitario e seminariale, riguardano il territorio siropalestinese oggi e ieri e affrontano questi argomenti: lo Stato dIsraele nella Terra che Dio diede ai nostri padri; le civiltà del Vicino Oriente dallalba al tramonto; Egitto e Mesopotamia; il Paese; il problema delle origini dIsraele: dalle città del Tardo Bronzo agli Stati nazionali del periodo del Ferro; deserto di Giuda, Sinai e Negev; la monarchia: Israele unito e diviso; Gerusalemme; Israele sotto le grandi potenze: dallesilio alletà ellenistico-romana; da Gerusalemme al mare e al Lago; Megiddo; visione dinsieme: la Parola sul posto. Ogni studente dovrà conoscere e utilizzare criticamente una storia dIsraele e uno dei sussidi tra quelli indicati. Lassenza a due lezioni comporta automaticamente la non ammissione allesame finale. biennio biblico BIBLIOGRAFIA Geografia e archeologia: P. ACQUISTAPACE - E. TURRI (edd.), Guida biblica e turistica della Terra Santa (direttore e collaboratore E. Galbiati), Istituto Propaganda Libraria, Milano 1992; Y. AHARONI - M. AVIYONAH, Atlante della Bibbia, Piemme, Casale Monferrato 1987; P. ARATA MANTOVANI, Introduzione allarcheologia palestinese. Dalla prima età del Ferro alla conquista di Alessandro Magno (1200 a.C. - 332 a.C.), (LoB 3.13), Queriniana, Brescia 1992; V. FRITZ, Introduzione allArcheologia biblica, Paideia, Brescia 1991 (or. ted. 1985); E.R. GALBIATI - A. ALETTI, Atlante storico della Bibbia e dellAntico Oriente . Dalla preistoria alla caduta di Gerusalemme nellanno 70 d.C., Massimo-Jaca Book, Milano 1983; M. PICCIRILLO (ed.), La terra del Messaggio. Per un Atlante di Geografia Biblica, LDC, Leumann 1991. Storia dIsraele: G. FOHRER, Storia dIsraele, Paideia, Brescia 1980; A. LEMAIRE, Storia del popolo ebraico (LoB 3.9), Queriniana, Brescia 1989 (ed. fr. 1985 ); M. NOTH, Storia dIsraele, Paideia, Brescia 1975; R. RENDTORFF, Introduzione allAntico Testamento, Claudiana, Leumann 1990, 9-105; J.A. SOGGIN, Storia dIsraele, Paideia, Brescia 1984. B15. CRITICA TESTUALE (2 ore sett., 2° sem.: R. SCIBONA) 1) Antico Testamento: Testo masoretico, versioni, apparato critico. 2) Nuovo Testamento: Testo e apparato critico. BIBLIOGRAFIA K. ELLIGER - W. RUDOLPH, Biblia Hebraica Stuttgartensia, Deutsche Bibelstiftung, Stuttgart 1967-1977; O. EISSFELDT, Introduzione allAntico Testamento, IV, Il canone e il testo, Paideia, Brescia 1984, 179-264; C. STEUERNAGEL, Lehrbuch der Einleitung in das Alte Testament, Möhr, Tübingen 1912, 19-85; E. WURTHWEIN, Der Text des Alten Testaments, Württembergische Bibelanstalt, Stuttgart 1963; A. MERK, Novum Testamentum Graece et Latine, PIB, Roma 1964' (introduzione e apparato); H. ZIMMERMANN, Metodologia del Nuovo Testamento, Marietti, Torino 1971 (cap. I: Il metodo della critica testuale; cap. II, 4: Esercitazioni). biennio biblico B16. EBRAICO/2 (2 ore sett., 2° sem.: R. SCIBONA) 1. Analisi sistematica. Il sistema masoretico: vocalizzazione, punteggiatura, accentuazione. Sistema nominale ebraico: schemi nominali e strutture del nome ebraico. Sistema verbale: temporalizzazione e modalizzazione del verbo ebraico. Classificazioni irregolari e pluri-irregolari. Suffissazione verbale. Prosa e poesia ebraica: strutture e generi letterari. Storia dei problemi della poesia ebraica. 2. Analisi letteraria: Sal 80; 84; 87; 93. BIBLIOGRAFIA P. JOÜON, Grammaire de lHébreu biblique, PIB, Roma 1923; F. ZORELL, Lexicon Hebraicum, PIB, Roma 1968; AA.VV., I canti di Sion (a cura di G. Savoca), Messina 1983. B17. STORIA DEL NUOVO TESTAMENTO (1 ora sett., 2° sem.: C. MARUCCI) Il mondo greco-romano allepoca delle origini cristiane: situazione socio-politica, culturale, religiosa. Il mondo ebraico allepoca delle origini cristiane: situazione socio-politica e principali vicende storiche. Istituzioni. Movimenti. La letteratura del giudaismo palestinese ed ellenistico. BIBLIOGRAFIA E. LOHSE, Lambiente del Nuovo Testamento, Paideia, Brescia 1993 ; J. MAIER, Il giudaismo del secondo Tempio: storia e religione, Paideia, Brescia 1991; C. MARUCCI, «Romani e diritto romano nel NT», in M.P. BACCARI (a cura di), Diritto e religione da Roma a Costantinopoli a Mosca, Herder, Roma 1994, 37-74; ID., «Notizie di storia e di amministrazione romana nel NT», in Aufstieg und Niedergang der Römischen Welt, de Gruyter, Berlin 1996, 1-35; ID., «Lambiente culturale della Galilea al tempo di Gesù», in Il confronto fra le diverse culture nella Bibbia: da Esdra a Paolo (XXXIV Settimana Biblica Nazionale dellABI) a cura di R. Fabris, EDB, Bologna 1998 (= Ricerche storico-bibliche nr. 1 [2] 231-249). biennio dogmatico BIENNIO IN TEOLOGIA DOGMATICA INDIRIZZO ECCLESIOLOGICO NORME E INDICAZIONI GENERALI Scopo del biennio è promuovere nello studente una conoscenza approfondita della teologia dogmatica con particolare attenzione allecclesiologia, in vista del conseguimento di una specializzazione in questo settore. A tal fine si offre allo studente: lacquisizione di unopportuna metodologia di ricerca; le necessarie integrazioni alla formazione teologica di base; lanalisi e lapprofondimento delle tematiche teologiche, soprattutto in campo ecclesiologico. La prova più qualificante del secondo ciclo è la dissertazione. Sulla scelta dellargomento, la natura della dissertazione stessa e la sua presentazione, cf lIntroduzione ai bienni (p. 92) e le Informazioni (p. 21). Lesame finale si svolge davanti ad una commissione composta oltre che dal relatore, dal correlatore e da un presidente, scelti dal Vice Preside, su proposta del Direttore di settore. Lesame comprende: la discussione della dissertazione (40 minuti); lesposizione (20 minuti) su un Autore o su un tema scelto in base a uno dei modelli sotto esposti. Tale scelta dovrà essere comunicata per iscritto al Direttore di settore e in Segreteria almeno un mese prima della prova. Per giusti motivi, valutati dal Direttore di settore, è possibile che lo studente proponga un tema e una bibliografia diversi da quelli sotto indicati. Si richiede che lesposizione abbia le caratteristiche di chiarezza e di sintesi idonee ad una lectio coram (è consentito avvalersi di uno schema di punti da seguire). MODELLI DI ESAME FINALE I. Teologi delle principali correnti ecclesiologiche Presentare lecclesiologia di un teologo contemporaneo in base ad unopera consistente o a più saggi significativi, evidenziando sia i contenuti sia il metodo. 1. 2. 3. H.U. VON BALTHASAR, Sponsa Verbi. Saggi teologici, II, Morcelliana, Brescia 1970. K. BARTH, La Chiesa, Città Nuova, Roma 1970. Y. CONGAR, Un popolo messianico, Queriniana, Brescia 1976; Santa Chiesa. Saggi ecclesiologici, Morcelliana, Brescia 1967; Ministeri e comunione ecclesiale, EDB, Bologna 1973. biennio dogmatico 4. 5. 6. 7. 8. 9. S. DIANICH, La Chiesa mistero di comunione, Marietti, Genova 1987#. B. FORTE, La Chiesa della Trinità. Saggio sul mistero della Chiesa, comunione e missione, San Paolo, Cinisello Balsamo 1995. H. DE LUBAC, Meditazione sulla Chiesa, EP, Roma 1965; Cattolicismo, Jaca Book, Milano 1978; Paradosso e mistero della Chiesa, Jaca Book, Milano 1979. K. RAHNER, Chiesa e sacramenti, Morcelliana, Brescia 1965; «Cristianesimo come chiesa», in Corso fondamentale sulla fede, EP, Roma 1978, 413-510. J.M. TILLARD, Chiesa di Chiese. Lecclesiologia di comunione, Queriniana, Brescia 1989. J. RATZINGER, Il nuovo popolo di Dio, Queriniana, Brescia 1971; La Chiesa, EP, Milano 1992. II. Tematiche ecclesiologiche Presentare uno dei seguenti temi, preparato con una sufficiente bibliografia (almeno tre titoli), di cui lelenco allegato è solo indicativo: a) b) c) d) e) f) g) h) La Chiesa mistero e sacramento. La Chiesa nella sua dimensione escatologica. La Chiesa come comunione. Chiesa universale e Chiesa locale. Carismi e ministeri. I ministeri nella problematica ecumenica. Magistero, sensus fidelium e teologia. Il rapporto Chiesa-mondo. Bibliografia di riferimento: J. AUER, La Chiesa universale sacramento di salvezza, Cittadella, Assisi 1988; J.M. TILLARD, Chiesa di Chiese. Lecclesiologia di comunione, Queriniana, Brescia 1989; B. FORTE, La Chiesa della Trinità. Saggio sul mistero della Chiesa, comunione e missione, San Paolo, Cinisello Balsamo 1995; F.A. SULLIVAN, Noi crediamo la Chiesa. Lineamenti di ecclesiologia sistematica, Piemme, Casale Monferrato 1990; M. KEHL, La Chiesa. Trattato sistematico di ecclesiologia cattolica, San Paolo, Cinisello Balsamo 1995; A. BARRUFFO, Ecclesiologia, PFTIM, Napoli 1996 (dispense). biennio dogmatico QUADRO DEI CORSI DEL BIENNIO DOGMATICO ANNO ACCADEMICO 2002-2003 1° SEMESTRE Corsi comuni C1 Chiesa e missione universale negli Atti degli Apostoli (A. Casalegno) C2 Il ruolo dei fedeli laici nel popolo della salvezza (A. Barruffo) Corsi propri D1 Chiesa e salvezzaa: figure e percorsi della teologia del XIX secolo (N. Galantino) D2 La Chiesa come via universale di salvezza nel De Civitate Dei di Agostino (D. Marafioti) D3 La Chiesa e il modernismo (U. Parente) Seminario maggiore D4 Prospettive ecclesiologiche e soteriologiche tra XIX e XX secolo (O.F. Piazza) 2° SEMESTRE Corsi comuni C3 Il processo di Gesù (G. Jossa) C4 Spiritualità ignaziana. Dallesperienza di S. Ignazio alla sua formulazione sistematica come spiritualità attraverso i secoli (R. Zas Friz) Corsi propri D5 La Chiesa e la teologia delle religioni: il dibattito postconciliare (P. Gamberini) D6 Lecclesiologia nei testi eucologici del Messale Romano (Di Napoli) D7 Chiesa-sacramentum salutis. Figure teologiche nel XX secolo (F. Marino) Seminario maggiore D8 Modelli e prospettive ecclesiologiche postconciliari (O.F. Piazza) biennio dogmatico DESCRIZIONE DEI SINGOLI CORSI C1. CHIESA E MISSIONE UNIVERSALE NEGLI ATTI DEGLI APOSTOLI (2 ore sett., 1° sem.: A. CASALEGNO) Cf Biennio Biblico p. 94 C2. II RUOLO DEI FEDELI LAICI NEL POPOLO DELLA SALVEZZA (2 ore sett., 1 ° sem.: A. BARRUFFO) Cf Biennio Biblico p. 94 C3. IL PROCESSO DI GESÙ (2 ore sett., 2° sem.: G. JOSSA) Cf Biennio Biblico p. 95 C4. SPIRITUALITÀ IGNAZIANA. DALLESPERIENZA DI S. IGNAZIO ALLA SUA FORMULAZIONE SISTEMATICA (2 ore sett., 2° sem.: R. ZAS FRIZ DE COL) Cf Biennio Biblico p. 95 D1. CHIESA E SALVEZZA. FIGURE E PERCORSI DELLA TEOLOGIA DEL XIX SECOLO (2 ore sett., l° sem.: N. GALANTINO) Il corso prevede due livelli di sviluppo. Il primo, di carattere storico-sistematico, si sviluppa attraverso il contatto diretto con i testi più significativi di alcuni autori della prima metà dellOttocento (A. Rosmini, J.A. Möhler, J.H. Newman). Il secondo livello prevede un confronto critico tra le posizioni degli autori incontrati e alcune proposte di salvezza delluomo presenti negli umanesimi contemporanei. BIBLIOGRAFIA I testi verranno indicati nel corso delle lezioni. biennio dogmatico D2. LA CHIESA COME VIA UNIVERSALE DI SALVEZZA NEL DE CIVITATE DEI DI SANTAGOSTINO (2 ore sett., 1° sem.: D. MARAFIOTI ) Allinizio del sec. V Agostino si trova a confronto con la reazione pagana, collegata al sacco di Roma del 410. Il paganesimo era ancora vivo sia nella forma popolare, sia nella forma dotta, con le reinterpretazioni fatte dalla filosofia stoica e neoplatonica. Nel De civitate Dei Agostino prende in esame il politeismo antico (Virgilio), la sua interpretazione naturalistica (Varrone), e lo spiritualismo neoplatonico (Porfirio), senza trascurare lastrologia e la magia. Agostino dimostra le contraddizioni e le insufficienze del paganesimo, e valorizza le intuizioni della filosofia nellelaborare lidea di Dio; quindi presenta Cristo e il cristianesimo come la via universalis animae liberandae, quae non est alia quam religio christiana (CD 10,32,1). BIBLIOGRAFIA Come testo per La città di Dio, di santAgostino, si preferisca la traduzione di C. Carena, Einaudi-Gallimard, Lonrai (Francia) 1992; É. GILSON, Introduzione allo studio di santAgostino , Casale Monferrato 1983; A. TRAPÈ, «Introduzione Generale», a La città di Dio, tr. D. Gentili (NBA 5,1-3), Roma 1978-91; J. RATZINGER, Popolo e casa di Dio in santAgostino , Milano 1978; P. PIRET, La destinée de lhomme: La Cité de Dieu. Un Commentaire du De civitate Dei dAugustin, CIET, Bruxelles 1991; A. MANDOUZE, «Saint Augustin et la religion romaine», in Recherches Augustiniennes (Paris), 1 (1958) 187-223; H. CHADWICK, «Augustine on pagans and Christians: reflections on religious and social change», in History, Society and the Church. Essays in honour of O. Chadwick, Cambridge 1985, 9-27. Dispense del Professore. D3. LA CHIESA E IL MODERNISMO (2 ore sett., 1° sem.: U. PARENTE) Il corso propone lo studio del modernismo nei suoi dati generali e, in particolare, intende soffermarsi sui riflessi ecclesiologici che ne scaturirono. Attraverso lanalisi di alcune figure (Loisy, Tyrrell, Buonaiuti, ecc.) e la lettura diretta di alcune fonti, si cercherà di approfondire lo studio di una pagina critica della storia della Chiesa, individuandone le cause, le proposte, le reazioni, nel quadro della cultura cattolica di inizio Novecento. BIBLIOGRAFIA P. SCOPPOLA, Crisi modernista e rinnovamento della cultura cattolica in Italia , Bologna 1961 (o edizione più recente); A. BOTTI - R. CERRATO (a cura di), Il modernismo tra cristianità e secolarizzazione, Quattroventi, Urbino 2000. Le fonti e altre monografie saranno indicate nel corso delle lezioni. biennio dogmatico D4. PROSPETTIVE ECCLESIOLOGICHE E SOTERIOLOGICHE TRA XIX E XX SECOLO (2 ore sett., 1° sem.: O.F. PIAZZA) Lecclesiologia nellEuropa del sec. XIX. Il modello giuridico nella ecclesiologia della societas perfecta. Orizzonte dottrinale dellextra Ecclesiam nulla salus. Il Concilio Vaticano I. Nuove istanze di rinnovamento ecclesiologico. Il confronto tra modello giuridico e modello comunionale: le fasi preparatorie al Concilio Vaticano II. La costituzione dogmatica Lumen Gentium. Chiesa sacramento universale di salvezza. BIBLIOGRAFIA R. AUBERT, «La geografia ecclesiologica del XIX secolo», in Sentire Ecclesiam, EP, Roma 1964, 47-120; AA.VV., Lecclesiologia dal Vaticano I al Vaticano II , La Scuola, Brescia 1973; S. PIÈ-NINOT, Teologia fondamentale, Queriniana, Brescia 2002. D5. LA CHIESA E LA TEOLOGIA DELLE RELIGIONI IL DIBATTITO POSTCONCILIARE (2 ore sett., 2° sem.: P. GAMBERINI) Il corso si propone di delineare le linee fondamentali per una teologia del dialogo interreligioso alla luce del recente magistero della Chiesa Cattolica, in particolare del pontificato di Giovanni Paolo II. Verranno esaminati i punti controversi della teologia del pluralismo religioso e le risposte del recente documento della Congregazione per la Dottrina della Fede Dominus Iesus. Il corso si propone di tratteggiare una teoria e una prassi del dialogo interreligioso, in cui verità e dialogo possano coniugarsi senza eludere la necessità dellevangelizzazione. BIBLIOGRAFIA Enchiridion Vaticanum, EDB, Bologna 1981; J. DUPUIS, Verso una teologia cristiana del pluralismo religioso, Queriniana, Brescia 1997; S. MARK HEIM, Salvations. Truth and Difference in Religion, Orbis, New York 1995; COMMISSIONE TEOLOGICA INTERNAZIONALE, «Il cristianesimo e le religioni», in La Civiltà Cattolica 148 (1997) I, 146183; P. KNITTER, Nessun altro nome? Un esame critico degli atteggiamenti cristiani verso le religioni mondiali, Queriniana, Brescia 1991; G. DCOSTA (ed.), Christian Uniqueness reconsidered. The Myth of a Pluralistic Theology of Religions, Orbis, New York 1992.; M. ALIOTTA (ed.), Cristianesimo, religione, religioni, San Paolo, Cinisello Balsamo 1999. biennio dogmatico D6. LECCLESIOLOGIA NEI TESTI EUCOLOGICI DEL MESSALE ROMANO (2 ore sett., 2° sem.: G. DI NAPOLI) Attraverso lanalisi critica di un campionario scelto di testi orazionali del Messale Romano, si vorrà fare emergere la dottrina ecclesiologica e rintracciarla nei documenti conciliari e nei filoni teologici che la ispirano. BIBLIOGRAFIA Fonte: Missale Romanum ex decreto sacrosancti oecumenici concilii Vaticani II instauratum auctoritate Pauli pp. VI promulgatum Ioannis Pauli pp. II cura recognitum, editio typica tertia, Typis Polyglottis Vaticanis 2002; CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA, Messale Romano riformato a norma dei decreti del Concilio Ecumenico Vaticano II e promulgato da papa Paolo VI, Città del Vaticano 1983 . Studi: AA.VV., Il Messale Romano del Vaticano II, vol. II = Quaderni di RL, Ns 7, Leumann 1981; G. DI NAPOLI, «Tematiche ecclesiologiche in alcuni prefazi delle domeniche per annum», in E. CATTANEO - A. TERRACCIANO (a cura di), Credo Ecclesiam, studi in onore di A. Barruffo SJ, DAuria, Napoli 2000, pp. 411-425. Bibliografia più specialistica sarà segnalata durante il corso. D7. LA CHIESA SACRAMENTUM SALUTIS FIGURE TEOLOGICHE DEL XX SECOLO (2 ore sett., 2° sem.: F. MARINO) Presentare la Chiesa come sacramento della salvezza significa oltrepassare il puro e semplice in-sé della Chiesa per affermare lunità tra il suo essere e la sua missione, e cioè affermare che la Chiesa è per il mondo. Prima beneficiaria della salvezza, la Chiesa è segno e strumento di salvezza. A partire dalla sacramentalità originaria di Cristo, centro della creazione e della storia, è necessario mantenere unita la possibilità della salvezza in lui e lessere e lagire stessi della Chiesa quale sacramento primordiale. Essa, infatti, è intrinsecamente mediazione reale tra lofferta di grazia e la sua dimensione storica frutto della sua origine nel Cristo. Il corso, a partire da queste prospettive, si propone di seguire alcune piste di riflessione tracciate da vari teologi del XX secolo. BIBLIOGRAFIA O. SEMMELROTH, La Chiesa sacramento di salvezza (1953), DAuria, Napoli 1965; W. BEINERT - O. SEMMELROTH, «Nuovo popolo di Dio come sacramento della salvezza», in MyS, VII, 347-337; E. SCHILLEBEECKX, Cristo sacramento dellincontro con Dio (1957), EP, Roma 1974; ID., La missione della Chiesa, EP, Roma 1971, 63-73; O. SMULDERS, «La Chiesa sacramento di salvezza», in G. BARAÚNA (ed.), La Chiesa del Vaticano II, Vallecchi, Firenze 1967, 363-386; K. RAHNER, Chiesa e sacramenti, Morcelliana, Brescia 1965; ID., «Il nuovo vol- biennio dogmatico to della Chiesa», in Nuovi saggi III, Paoline, Roma 1969, 397-426; Y. CONGAR, «La Chiesa sacramento di salvezza», in Un popolo messianico, Queriniana, Brescia 1976, 11-91; J. RATZINGER, Il nuovo popolo di Dio. Questioni ecclesiologiche, Queriniana, Brescia 1971; ID., «Rappresentanza/Sostituzione», in H. FRIES (ed.), Dizionario teologico, III, Queriniana, Brescia 1968, 42-53; W. KASPER, Teologia e chiesa, Queriniana, Brescia 1989; B. PRZEWOZNY, Church as the sacrament of the unity of all Mankind in Lumen Gentium and Gaudium et spes and in Semmelroth, Smulders and Rahner, Rome 1979; W. BEINERT, «Die Sakramentalität der Kirche im theologischen Gespräch», in Theologiche Berichte, IX, Einsieden-Zürich 1980, 13-63; J. WERBICK, «La chiesa come sacramento fondamentale», in ID., La Chiesa. Un progetto ecclesiologico per lo studio e per la prassi, Queriniana, Brescia 1998, 484-574. D8. MODELLI E PROSPETTIVE ECCLESIOLOGICHE POSTCONCILIARI (2 ore sett., 2° sem.: O.F. PIAZZA) La prospettiva metodologica del Concilio Vaticano II. Dimensione sacramentale della Chiesa e pluralità dei modelli soteriologici. Saranno offerti percorsi privilegiati di lettura e di verifica critica sul rapporto ecclesiologia e soteriologia. Formulazione di una bibliografia ragionata degli ultimi venti anni. BIBLIOGRAFIA G. CANOBBIO, Chiesa perché. Salvezza dellumanità e mediazione ecclesiale, San Paolo, Cinisello Balsamo 1994; A. ANTÓN, «Lecclesiologia postconciliare: speranze, risultati e prospettive», in R. LATOURELLE, Vaticano II: bilancio e prospettive venticinque anni dopo , vol. 1, Cittadella, Assisi 1988, 361-388; B. MONDIN, Le nuove ecclesiologie, EP, Roma 1980; J. WERBICK, Soteriologia, Queriniana, Brescia 1993. BIENNIO IN TEOLOGIA DELLA VITA CRISTIANA INDIRIZZI DI MORALE E DI SPIRITUALITÀ Il biennio ha due indirizzi: morale e spiritualità. Laccostamento è intenzionale e ha un preciso significato. Secondo linsegnamento del Vaticano II la vita cristiana si presenta come ununità; e la morale ha un compito assai più ampio che non quello di insegnare il complesso delle leggi e degli obblighi ai quali il cristiano è tenuto. Occorre tener conto della realtà e dellunità della persona ed evitare una forma di minimalismo, che riserva la perfezione della vita spirituale a pochi eletti. La morale deve infatti mostrare in primo luogo come luomo è chiamato personalmente in Cristo dal Dio personale. Lessere chiamato in Cristo dal Padre è da attribuirsi esclusivamente alla bontà divina; ora questa vocazione è prima di tutto una vocazione alla salvezza e quindi alla comunione con la Trinità. Di conseguenza è una vocazione a vivere una vita in accordo con la salvezza, cioè una vita perfetta nellamore, secondo il modello e lesempio di Cristo (il cap. V della LG si intitola appunto De universali vocatione ad sanctitatem in Ecclesia). Vita morale e vita spirituale sono dunque ununità inscindibile. Solo una necessità di carattere didattico induce a sottolineare ora un aspetto ora laltro. In questo senso il biennio di teologia della vita cristiana non è altro che lo studio del moto, sotto limpulso dello Spirito, a vivere conformemente alla vocazione che ci è data: questa esige non solo unosservanza minima dei comandamenti ma anche una vita dinamicamente finalizzata alla perfezione del Padre. Non si tratta perciò di due bienni ma di due indirizzi che esaminano, dal rispettivo punto di vista metodologico, la stessa realtà. NORME E INDICAZIONI GENERALI 1. Poiché il biennio di teologia della vita cristiana si articola in due indirizzi (morale e spiritualità), lo studente allatto delliscrizione deve comunicare per iscritto lindirizzo che intende frequentare. 2. Nellelaborazione del piano di studi (cf introduzione generale al 2° ciclo) lo studente è tenuto a rispettare la specificità dellindirizzo scelto, sia per quanto riguarda i corsi che per quanto riguarda il tema della dissertazione finale. Eventuali corsi dellaltro indirizzo saranno considerati come corsi propri. 3. Per garantire il carattere proprio dellindirizzo e degli studi del settore, in riferimento ad un programma di specializzazione, e per valorizzare la forma seminariale, alcuni corsi hanno carattere obbligatorio nellarco del Biennio. Sempre nellambito del ciclo, ogni studente dovrà frequentare, con esito positivo, almeno 2 seminari per un totale di 3 credits. 4. La dissertazione è la prova più qualificante del secondo ciclo. Nella dissertazione lo studente deve dimostrare rigore di metodo, giudizio critico, maturità di espressione e reale attitudine a una ricerca scientifica di ordine superiore (cf SG art. 30,9). 113 biennio di vita cristiana Largomento, scelto su proposta dello studente e del professore che ne ha accettato la direzione, deve essere approvato dal Direttore del settore. Per essere ammessa alla discussione, la dissertazione deve essere approvata dal professore che lha diretta e da un altro professore designato dal Vice Preside, su proposta del Direttore di settore. 5. Lesame finale ha lo scopo di verificare la maturità teologica dello studente riguardo ai vari problemi morali e/o spirituali e le loro premesse scritturistiche e dogmatiche. Esso comprende la discussione della dissertazione scritta e linterrogazione su un modello scelto dallo studente fra quelli proposti, notificato in Segreteria allatto di consegna della dissertazione. MODELLI DI ESAME FINALE 1. PROBLEMI DI TEOLOGIA MORALE FONDAMENTALE 1. La chiamata in Cristo: tema principale della teologia morale (OT 16). Il luogo della teologia morale nellinsieme della teologia. 2. Storia della teologia morale: libera scelta di un periodo o di un tema. 3. Il carattere specifico della morale cristiana. Autonomia e teonomia. Il paradigma di legge morale naturale. La competenza del Magistero e della Tradizione in re morali. 4. Norme morali: genesi, significato, ruolo e trasmissione. Morale e coscienza storica. 5. Coscienza morale. Coscienza morale cristiana. Formazione della coscienza. Decisione morale fondamentale e scelte particolari. Il compromesso in campo etico. La problematica della decisione di vita irrevocabile. Preghiera e decisione di vita. 6. Conversione e sequela. Storia di peccato storia di grazia. Dimensione personale e dimensione sociale della conversione. Lanalogia tra peccato mortale e veniale. Conversione continua e vita virtuosa. BIBLIOGRAFIA L. ALVAREZ - VERDES (ed.), II problema del nuovo nella Teologia Morale , Accademia AlfonsianaRogate, Roma 1986; G. ANGELINI - A. VALSECCHI, Disegno storico della teologia morale , EDB, Bologna 1972; A. AUER, Autonome Moral und christlicher Glaube , Patmos, Dusseldorf 1971; S. BASTIANEL, Autonomia morale del credente , Morcelliana, Brescia 1980; ID., La preghiera nella vita morale cristiana, Piemme, Casale Monferrato 1986; ID., «Autonomia e teonomia», «Conversione», «Specificità (della morale cristiana)», in Nuovo Dizionario di Teologia Morale , EP, Cinisello Balsamo 1990; F. BÖCKLE, Morale fondamentale, Queriniana, Brescia 1979; K. DEMMER, «Coscienza e norma morale», in A. RIGOBELLO (ed.), Fondazione e interpretazione della norma, Morcelliana, Brescia 1986, 13-50; ID., Interpretare e agire. Fondamenti della morale cristiana, EP, Cinisello Balsamo 1990; ID., «La decisione irrevocabile», in Communio 16 (1974) 9-17; K. DEMMER - B. SCHUELLER (edd.), Fede cristiana e agire morale, Cittadella, Assisi biennio di vita cristiana 1980; J. FUCHS, Essere del Signore, PUG, Roma 1981; ID., Etica cristiana in una società secol arizzata, Piemme, Casale Monferrato 1984; ID., Il Verbo si fa carne. Teologia morale, Piemme, Casale Monferrato 1989; ID., Responsabilità personale e norma morale , EDB, Bologna 1978; S. FERRARO (ed.), Morale e coscienza storica, AVE, Roma 1988; H. KRAMER, «Scelte irrevocabili. Pretese di unideologia o aiuto per la formazione della propria personalità cristiana?», in T. GOFFI (ed.), Problemi e prospettive di Teologia Morale , Queriniana, Brescia 1976, 117-138; A. MOLINARO, «Persona e agire morale», in T. GOFFI - G. PIANA (edd.), Corso di morale, I. Vita nuova in Cristo, Queriniana, Brescia 1983, 359-374; S. PINCKAERS, Morale et Evangile, Ed. Univ. Fribourg Suisse - Cerf, Fribourg - Paris 1989; S. PINCKAERS - C.J. PINTO DE OLIVEIRA, Universalité et permanence des lois morales , Ed. Univ. Fribourg Suisse - Cerf, Fribourg - Paris 1986; C.J. PINTO DE OLIVEIRA (ed.), Autonomie. Dimensions éthiques de la liberté, Ed. Univ. Fribourg Suisse - Cerf, Fribourg - Paris 1978; ID., La crisi della scelta morale nella civiltà tecn ica, Borla, Roma 1978; L. VEREECKE, Da Guglielmo dOckham a SantAlfonso de Liguori. Saggi di storia della teologia morale moderna (1300-1787), EP, Cinisello Balsamo 1990; ID., «Storia della teologia morale», in Nuovo Dizionario di Teologia Morale, EP, Cinisello Balsamo 1990; H. VORGRIMLER - R. VAN DER GUCHT (edd.), Bilancio della teologia nel 20° secolo, Città Nuova, Roma 1972 (per la teologia morale art. di J.G. ZIEGLER). Si consiglia la lettura di un Manuale (Fuchs, Vidal, Häring, Chiavacci, ecc.) e di un Dizionario di Teologia Morale. 2. PROBLEMI DI MORALE CONTEMPORANEA Valutazione morale e psicologica della sessualità umana nellagire normale e deviante La concezione della sessualità nei documenti pre-conciliari, conciliari e postconciliari. Determinazione delle norme morali e rapporto con le scienze umane nei recenti documenti magisteriali e nella speculazione teologica La normatività morale nella vita coniugale e paternità responsabile Questioni fondamentali di bioetica: aborto, eutanasia, fecondazione artificiale, trattamento dei malati terminali Dottrine sociali e sistemi economici BIBLIOGRAFIA M. ZALBA, «De sexto et nono praecepto», in Theologiae Moralis Summa, II, Matriti, 1953, nn. 314-406; M. VIDAL, Morale dellamore e della sessualità, Cittadella, Assisi 1973; CEI, Alcune questioni di etica sessuale, EP, Roma 1977 e suoi commenti; G. COTTIER, «Le poids des moeurs et les exigences de la loi morale», in Nova et Vetera 52 (1977) 92-102; ID., «La sexualité et le péché», in Nova et Vetera 52 (1977) 242-268; Insegnamenti pontifici, 1, EP, Roma 1957; L. SANDRI (ed.), Humanae Vitae e magistero episcopale, EDB, Bologna 1969; W. HUBER - H. PIRON - A. VERGOTE, La psicoanalisi scienza delluomo, Borla, Torino l969, 71-100, 147-192; F. GIUNCHEDI, Etica e scienze umane. Saggi, ED, Napoli 1985; D. TETTAMANZI, La comunità cristiana e laborto, EP, Roma 1975; ID., Bambini fabbricati, Piemme, Casale Monferrato 1985; T. GOFFI - G. PIANA (edd.), Corso di morale, 3-4, Koinônía (Etica della vita sociale), Queriniana, Brescia 1984 e 1985; L. LORENZETTI, Trattato di etica teologica. 3. La società e luomo, EDB, Bologna 1981; H.K. PESCHKE, Etica cristiana. Teologia morale speciale, Pontificia Università Urbaniana, Roma 1985. biennio di vita cristiana 3. LESISTENZA CRISTIANA NELLA SACRA SCRITTURA Il ruolo della Sacra Scrittura nella teologia morale I comandamenti del decalogo Il problema delle norme morali nella Sacra Scrittura La chiamata di Dio nellAT e nel NT La sequela di Cristo nel NT Il discorso della montagna Spiritualità biblica BIBLIOGRAFIA S. BASTIANEL - L. DI PINTO, «Per una fondazione biblica delletica», in T. GOFFI - G. PIANA (edd.), Corso di morale, I. Vita nuova in Cristo, Queriniana, Brescia 1989 , 75-173; É. HAMEL, «Écriture et théologie morale. Un bilan (1940-1980)», in StMor 20 (1982) 177-193; ID., Les dix paroles, Desclée de Br., Paris-Bruxelles 1969; E. TESTA, La morale dellAntico Testamento, Morcelliana, Brescia 1981; R. SCHNACKENBURG, Il messaggio morale del Nuovo Testamento, I. Da Gesù alla chiesa primitiva, nuova edizione interamente rifatta, Paideia, Brescia 1989; ID., Die sittliche Botschaft des Neuen Testaments. II. Die urchristlichen Verkundiger (HThK Supplementband 2), Herder, Freiburg-Basel-Wien 1988; G. SEGALLA, «Letica di Gesù da Dodd a Dillmann (1951-1984)», in Teologia 11 (1986) 24-67; ID., Introduzione alletica biblica del Nuovo Testamento . Problemi e storia (Biblioteca Biblica 2), Queriniana, Brescia 1989; S. ZEDDA, Relativo e assoluto nella morale di san Paolo (BCR 43), Paideia, Brescia 1984; B. MAGGIONI, «Esperienza spirituale nella Bibbia», in Nuovo Dizionario di Spiritualità, EP, Roma 1979, 542-601; A. BONORA (ed.), La spiritualità dellAntico Testamento (Storia della spiritualità 1), EDB, Bologna 1987; A. FANULI (ed.), Storia della spiritualità. La spiritualità dellAntico Testamento, Borla, Roma 1989; G. BARBAGLIO (ed.), La spiritualità del Nuovo Testamento (Storia della spiritualità 2), EDB, Bologna 1988. 4. LA TEOLOGIA SPIRITUALE COME INIZIAZIONE ALLESPERIENZA DI FEDE Lambito del discorso esperienziale Lo spazio fenomenologico Il significato del termine esperienza Esperienza religiosa, spirituale, mistica Lesperienza spirituale della Bibbia Teologia ed esperienza spirituale Lesperienza nella vita spirituale Psicologia dellesperienza religiosa BIBLIOGRAFIA CH. A. BERNARD, Teologia spirituale, EP, Roma 1989; J. MOUROUX, Lesperienza cristiana, Morcelliana, Brescia 1956; V. TRUHLAR, Concetti fondamentali della teologia spirituale , Que- biennio di vita cristiana riniana, Brescia 1981; B. SECONDIN - T. GOFFI, Corso di spiritualità, Queriniana, Brescia 1989; A. LEONARD, «Expérience spirituelle», in DSp, IV, coll. 2004-2026; G. MOIOLI, «Esperienza cristiana», in NDS, coll. 536-542; B. MAGGIONI, «Esperienza spirituale nella Bibbia», in NDS, coll. 542-601; M. GIOIA (ed.), La teologia spirituale. Temi e problemi (Saggi 29), AVE, Roma 1991. 5. DISCERNIMENTO SPIRITUALE E AUTENTICITÀ DELLESPERIENZA Lo Spirito Santo anima della Chiesa Il discernimento spirituale nella Bibbia Il discernimento spirituale nel dinamismo dellesperienza cristiana Il discernimento personale e comunitario BIBLIOGRAFIA Y. CONGAR, Credo nello Spirito Santo, voll. 3, Queriniana, Brescia 1981-1983; A. BARRUFFO T. BECK - F.A. SULLIVAN, Lazione dello Spirito Santo nel discernimento , CIS, Roma 1980; AA.VV., «Discernement des esprits», in DSp, III, coll. 1221-1291; A. BARRUFFO, «Discernimento», in NDS, Roma 1985; F. ROSSI DE GASPERIS - I. DE LA POTTERIE, Il discernimento spirituale del cristiano oggi, FIES, Roma 1984; M. RONDET, Formazione al discernimento spirituale personale e comunitario, Centro Studi USMI - Ancora, Roma 1975; P. SCHIAVONE, Il discernimento evangelico oggi, CIS, Roma 1988. biennio di vita cristiana QUADRO DEI CORSI DEL BIENNIO DI VITA CRISTIANA ANNO ACCADEMICO 2002-2003 Corsi comuni 1° SEMESTRE C1 Chiesa e missione universale negli Atti degli Apostoli (A. Casalegno) C2 Il ruolo dei fedeli laici nel popolo della salvezza (A. Barruffo) Corsi propri - indirizzo di morale V1 Strutturazione della convivenza e formazione della coscienza cristiana (D. Abignente) V2 Senso dellumano e fondamento dellagire morale (B. Marra) Corsi propri - indirizzo di spiritualità V3 Storia della spiritualità cristiana/1: dai Padri della Chiesa ai mistici tedeschi del XIV secolo (R. Zas Friz) V4 Chiesa italiana, guerra e pace nel XX secolo/1: il magistero di Benedetto XV (S. Tanzarella) V5 Società e religiosità nel Mezzogiorno: ricerche attuali (D. Pizzuti) Seminario maggiore V6 La teologia mistica. Nascita, sviluppo storico e prospettiva (R. Zas Friz) Corsi comuni 2° SEMESTRE C3 Il processo di Gesù (G. Jossa) C4 Spiritualità ignaziana. Dallesperienza di S. Ignazio alla sua formulazione sistematica come spiritualità attraverso i secoli (R. Zas Friz) Corsi propri - indirizzo di morale V7 Storia della teologia morale/2 (S. Majorano) V8 La famiglia come soggetto sociale (B. Marra) V9 Problemi etici connessi allinizio della vita umana (A. Vicini) Corsi propri - indirizzo di spiritualità V10 Celebrare in Spirito e Verità (E. Costa) V11 Chiesa italiana, guerra e pace nel XX secolo/2: i cattolici e la prima guerra mondiale (S. Tanzarella) Seminario V12 Globalizzazione e localizzazione: analisi delle implicazioni in campo bioetico (A. Vicini) biennio di vita cristiana DESCRIZIONE DEI SINGOLI CORSI C1. CHIESA E MISSIONE UNIVERSALE NEGLI ATTI DEGLI APOSTOLI (2 ore sett., 1° sem.: A. CASALEGNO) Cf Biennio Biblico p. 94 C2. II RUOLO DEI FEDELI LAICI NEL POPOLO DELLA SALVEZZA (2 ore sett., 1 ° sem.: A. BARRUFFO) Cf Biennio Biblico p. 94 C3. IL PROCESSO DI GESÙ (2 ore sett., 2° sem.: G. JOSSA) Cf Biennio Biblico p. 95 C4. SPIRITUALITÀ IGNAZIANA. DALLESPERIENZA DI S. IGNAZIO ALLA SUA FORMULAZIONE SISTEMATICA (2 ore sett., 2° sem.: R. ZAS FRIZ DE COL) Cf Biennio Biblico p. 95 V1. STRUTTURAZIONE DELLA CONVIVENZA E FORMAZIONE DELLA COSCIENZA CRISTIANA (2 ore sett., 1° sem.: D. ABIGNENTE) Le complesse problematiche legate al ruolo delle strutture economiche, sociali e religiose in rapporto alle mentalità e agli stili di vita condivisi, chiedono una attenta intelligenza del senso e della corretta modalità di formazione della coscienza e di comunicazione morale fra le coscienze. A partire da esperienze presenti nel testo biblico, il corso intende riflettere sul tema, in dialogo con istanze presenti nella riflessione etica e teologica contemporanea e nei documenti del magistero sociale della Chiesa. biennio di vita cristiana BIBLIOGRAFIA S. BASTIANEL, «Coscienza: autonomia e comunità», in Revista Didaskalia. Fasciculo 1, Volume XXXI (2001) 1-20; S. BASTIANEL - L. DI PINTO, «Per una fondazione biblica delletica», in T. GOFFI - G. PIANA (edd.), Corso di Morale, 1. Vita nuova in Cristo. Morale fondamentale e generale, Queriniana, Brescia 19892, 75-173; G. FOHRER, Storia della religione israelitica, Paideia, Brescia 1985; J. FUCHS, Responsabilità personale e norma morale , EDB, Bologna 1978; J. HABERMAS, Teoria dellagire comunicativo I-II, Il Mulino, Bologna 1997; S. MAJORANO, La coscienza. Per una lettura cristiana, San Paolo, Cinisello Balsamo 1994; E. STEGEMANN - W. STEGEMANN, Storia sociale del cristianesimo primitivo , EDB, Bologna 1998. V2. SENSO DELLUMANO E FONDAMENTO DELLAGIRE MORALE (2 ore sett., 1° sem.: B. MARRA) Luomo è sempre più considerato come soggetto che si comprende in una serie di rapporti allinterno dei quali recupera la propria identità. La relazione, pertanto, è elemento costitutivo della definizione originaria di persona. Il corso si propone di esaminare questi due aspetti mettendo in evidenza che la responsabilità morale si fonda su di essi ma deve far riferimento allappello di Dio. BIBLIOGRAFIA G. PIANA, «Figure di unetica della responsabilità», in Hermeneutica. Annuario di filosofia e teologia, Urbino 2001 n.s. 125-152; H. JONAS, Il principio responsabilità. Unetica civiltà tecnologica, Einaudi, Torino 1990; J. HABERMAS, Etica del discorso, Laterza, Bari 1989; B. MARRA, Lappello di Dio. Fondamenti di una teoria etica teologica, ED, Roma 1994; ID., Ethos tra tempo e spazio. Relazione al Convegno ATISM-Sud (Foggia 17.4.2001), Pro Manuscripto, Foggia 2001. V3. STORIA DELLA SPIRITUALITÀ CRISTIANA/1: DAI PADRI DELLA CHIESA AI MISTICI TEDESCHI DEL SEC. XIV (2ore sett., 1° sem.: R. ZAS FRIZ DE COL) Il corso presenta la nascita e lo sviluppo della spiritualità cristiana fino al secolo XIV mediante la presentazione storica di tale percorso e la lettura di alcune opere scelte dei principali autori di questo periodo. BIBLIOGRAFIA La bibliografia specifica per ogni autore verrà consegnata allinizio del corso. Per una antologia si può vedere: H. EGAN, I mistici e la mistica. Antologia della mistica cristiana, LEV, Città del Vaticano 1995. Per una visione storica si può consultare: AA.VV., La spiritualità cristiana. Storia e testi, vol. I-XI, Studium, Roma; L. BOUYER - E. ANCILLI (ed.), Storia della spiritualità, vol. I-IV, EDB, Bologna; AA.VV., Storia della spiritualità, vol. III/A-IV, Borla, Roma. biennio di vita cristiana V4. CHIESA ITALIANA, GUERRA E PACE NEL XX SECOLO/1: IL MAGISTERO DI BENEDETTO XV (2 ore sett., 1° sem: S. TANZARELLA) La retorica militare e i principi nazionalisti della propaganda bellica non hanno fino ad oggi permesso di comprendere in modo diffuso labominio indicibile che fu la prima guerra mondiale. Ai milioni di morti che quella guerra provocò come industria per il macello umano specializzato grazie ad armi sempre più letali e alluso dei gas tossici non è stata ancora resa la giustizia della verità. Quella verità che non i diplomatici o i generali possono offrirci ma che ci viene restituita dalle voci della moltitudine di vedove, di orfani, di soldati semplici sopravvissuti, di medici incaricati di stilare i referti di morte. Il corso si propone, a partire dalle testimonianze dei protagonisti fonti scritte e cinematografiche di ricostruire tempi, modi e figure della cristianità italiana impegnata: dapprima direttamente nella guerra e successivamente a comprendere e spiegare criticamente la mostruosità dellesperienza limite di cui era stata protagonista; fra tutte in modo privilegiato si esaminerà la riflessione di Primo Mazzolari. Particolare attenzione verrà data al magistero di Benedetto XV: il papa condannato alloblio per avere assunto, sin dallinizio del suo pontificato, una posizione di totale condanna della guerra e un assiduo impegno per promuovere la pace. BIBLIOGRAFIA Fonti: E. FORCELLA - A. MONTICONE (edd.), Plotone di esecuzione. I processi della prima guerra mondiale, Laterza, Bari 1972; M. ISNENGHI, Giornali di trincea (1915-1918), Einaudi, Torino 1977; E. LUSSU, Un anno sullaltipiano, Einaudi, Torino 1945; R. MONTELEONE, Lettere al re. 1914-1918, Editori Riuniti, Roma 1973; A. OMODEO, Momenti della vita di guerra. Dai diari e dalle lettere dei caduti 1915-1918, Einaudi, Torino 1968; L. SPITZER, Lettere di prigionieri di guerra italiani 1915-1918, Boringhieri, Torino 1976; M. RIGONI STERN (ed.), 1915-1918 La guerra sugli altipiani. Testimonianze di soldati al fronte, Neri Pozza, Vicenza 2000. Parte generale: A. GIBELLI, Lofficina della guerra. La Grande guerra e le trasformazioni del mondo mentale, Bollati Boringhieri, Torino 1991; M. ISNENGHI, Il mito della grande guerra, Il Mulino, Bologna 1997; M. ISNENGHI - G. ROCHAT, La grande guerra 1914-1918, La Nuova Italia, Firenze 2000; N. MANTOAN, La guerra dei gas 1914-1918, Gaspari, Udine 1999; G. PROCACCI, Soldati e prigionieri italiani nella grande guerra , Bollati Boringhieri, Torino 2000; ID., Dalla rassegnazione alla rivolta. Mentalità e comportamenti popolari nella grande guerra, Bulzoni, Roma 2000. Parte monografica: P. MAZZOLARI, La pieve sullargine, I.P.L., Milano 1952; F. MEDA, I cattolici italiani nella prima guerra mondiale , Mondadori, Milano 1965 ; MOROZZO DELLA ROCCA, La fede e la guerra. Cappellani militari e preti-soldati (1915-1919), Studium, Roma 1980; J. POLLARD, Il papa sconosciuto. Benedetto XV (1914-1922) e la ricerca della pace, San Paolo, Cinisello Balsamo 2001; ROSSINI (ed.), Benedetto XV, i cattolici e la prima guerra mondiale, Roma 1963; G. RUMI (ed.), Benedetto XV e la pace, Morcelliana, Brescia 1990; E. VERCESI, Il Vaticano, lItalia e la guerra, Mondadori, Milano 1925; G. VIOLA, Dio salvi lItalia. I diari dei parroci friulani nella guerre mondiali, Gaspari, Udine 2001. biennio di vita cristiana V5. SOCIETÀ E RELIGIOSITÀ NEL MEZZOGIORNO RICERCHE ATTUALI (2 ore sett., 1° sem.: D. PIZZUTI) Il corso, in riferimento ai processi di trasformazione della società meridionale, intende analizzare metodologicamente le principali ricerche sociologiche condotte nel nostro paese sulla religiosità italiana e meridionale. Dopo unintroduzione su gli studi del fenomeno religioso in Italia, si procederà ad una lettura attiva dei principali risultati ed interpretazioni sulla religiosità in Italia e nel Mezzogiorno per una individuazione delle principali tipologie religiose. BIBLIOGRAFIA D. PIZZUTI, «Caratteristiche del fenomeno religioso oggi in Italia», in ASSOCIAZIONE TEOLOPONTIFICIA FACOLTÀ TEOLOGICA DELLITALIA MERIDIONALE, Religione e religioni. Metodologia e prospettive ermeneutiche (a cura di G. Lorizio), Messaggero, Padova 1998, 87-113; V. CESAREO (ed.) La religiosità in Italia, Mondadori, Milano 1995; D. PIZZUTI - C. SARNATARO - G. DI GENNARO - S. MARTELLI (a cura di), La religiosità nel Mezzogiorno. Persistenza e differenziazione della religione in unarea in trasformazione, Angeli, Milano 1998; D. PIZZUTI - G. DI GENNARO (a cura di), «Napoli religiosa nel Novecento», in Religioni e Società 33 (1999); G. DI GENNARO - D. PIZZUTI (a cura di), Lidentità meridionale. Percorsi di riflessione sociologica, San Paolo, Cinisello Balsamo 2002. GICA ITALIANA - ISTITUTO ITALIANO PER GLI STUDI FILOSOFICI - V6. SEMINARIO MAGGIORE: LA TEOLOGIA MISTICA NASCITA, SVILUPPO STORICO E PROSPETTIVA (2 ore sett., 1° sem.: R. ZAS FRIZ DE COL) Il seminario offre lopportunità di prendere contatto diretto con i principali autori che hanno iniziato e sviluppato una riflessione sullesperienza mistica cristiana (Origene, Gregorio di Nissa, Pseudo Dioniogi, Balma, Gersone, Stolz, Johnston, ecc.) con lo scopo di comprendere in modo più approfondito limportanza di questa riflessione per la odierna teologia spirituale. BIBLIOGRAFIA La bibliografa dei singoli autori si distribuirà opportunamente. Per una visione storica: Dictionnaire de Spiritualité, Beauchesne, Paris 1980, art. «Contemplation» (t. II, col. 17621801, 1872-1911, 1929-2057); art. «Mystére» (t. X, coll. 1889-1984); art. «Mystique» (t. X, coll. 1861-1874); Dizionario di Mistica, art. «Mistica (cenni storici)», LEV, Città del Vaticano 1998, 824-839; Dizionario Enciclopedico di Spiritualità , art. «Teologia Spirituale», Città Nuova Editrice, Roma 1992, 2468-2471. biennio di vita cristiana V7. STORIA DELLA TEOLOGIA MORALE/2 (2 ore sett., 2° sem.: S. MAJORANO) 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. La crisi protestantica e le indicazioni del Concilio di Trento. Dalle summae alle institutiones theologiae moralis. Il conflitto tra i sistemi morali e lopera di santAlfonso. Il trionfo dei manuali e i fermenti di rinnovamento tra la fine dellOttocento e Linizio del Novecento. La questione sociale e il delinearsi della dottrina sociale. La svolta del Concilio Vaticano II. BIBLIOGRAFIA F. CITTERIO, «Appunti per un capitolo di storia della teologia morale: dal Tridentino al Secondo Concilio Vaticano», in ScCatt 115 (1978) 495-539; J. ROHLS, Storia delletica, Il Mulino, Bologna 1995; L. VEREECKE, Da Guglielmo dOckham a S. Alfonso de Liguori , San Paolo, Cinisello Balsamo 1990; ID., «Storia della teologia morale», in NDTM, 1314-1338; E. VILLANOVA, Storia della teologia cristiana , 2 e 3, Borla, Roma 1994 e 1995; J.B. ZIEGLER, «La teologia morale», in R. VAN DER GUTH - H. VORGRIMLER (edd.), Bilancio della teologia nel XX secolo, III, Città Nuova, Roma 1972, 336-388. V8. LA FAMIGLIA COME SOGGETTO SOCIALE (2 ore sett., 2° sem.: B. MARRA) La dimensione familiare è un fattore primario e insostituibile per determinare il benessere e la qualità della vita di ciascuna persona e di ogni singolo popolo, proprio per il ruolo sociale ed economico, educativo e spirituale che la famiglia svolge in ogni società. Il corso si propone di delineare il passaggio da una considerazione della famiglia come settore ad una visione della famiglia come criterio di misura di tutta lazione politica perché il matrimonio cristiano oltre ad essere un istituto pensato fin dal principio dal Creatore per il bene dellumanità rappresenta una modalità di rapporto pienamente aderente alle esigenze dellautentico amore umano. BIBLIOGRAFIA GIOVANNI PAOLO II, Esortazione apostolica Familiaris Consortio (22.11.1981), in AAS 73 (1981) 81-191; PONTIFICIO CONSIGLIO PER LA FAMIGLIA, Carta dei diritti della famiglia , Enchiridion Vaticanum IX, 1983-1985, 468-481; ID., Famiglia, matrimonio e unioni di fatto , LEV, Città del Vaticano 2000; ID., I figli: famiglia e società nel nuovo millennio . Atti del Congresso Internazionale teologico-pastorale, LEV, Città del Vaticano 2001; CONFERENZA EPISCOPALE LOMBARDA, Seguire Gesù sulle strade dellamore e della vita (22.9.2001), Centro editoriale ambrosiano, Milano 2001; FORUM: «Matrimonio e Famiglia. A ventanni dalla Familiaris Consortio» (1981-2001), in Rivista di Teologia Morale 33 (2001) 132, 4, 483-534. biennio di vita cristiana V9. PROBLEMI ETICI CONNESSI ALLINIZIO DELLA VITA UMANA (2 ore sett., 2° sem.: A. VICINI) Il corso affronta le possibilità, ed i problemi etici ad esse correlati, di coppie in età riproduttiva, particolarmente nel caso di infertilità. In primo luogo si considerano le tecnologie riproduttive e diagnostiche disponibili nei loro aspetti tecnici e nelle loro implicanze etiche. Si procede, quindi, allanalisi dellinsegnamento del magistero cattolico ponendolo in dialogo con tratti rilevanti della riflessione eticoteologica contemporanea. BIBLIOGRAFIA Catechismo della Chiesa Cattolica, LEV, Città del Vaticano 1993; CONGREGAZIONE PER LA DOTTRINA DELLA FEDE, Donum vitae, EDB, Bologna 1987; M.L. DI PIETRO - E. SGRECCIA, Procreazione assistita e fecondazione artificiale tra scienza, bioetica e diritto , La Scuola, Brescia 1999; GIOVANNI PAOLO II, Evangelium Vitae, 1995; E. SGRECCIA, Manuale di Bioetica, vol. I, Vita e Pensiero, Milano 2000; D. TETTAMANZI, Nuova bioetica cristiana, Piemme, Casale Monferrato 2000. V10. CELEBRARE IN SPIRITO E VERITÀ (2 ore sett., 2° sem.: E. COSTA) 1. Contesti socio-religiosi in cui si colloca la celebrazione liturgica. Liturgia e vita nella Chiesa: culmen et fons. 2. Dimensione sacramentale della fede. Rito come azione simbolica; codici espressivi e comunicativi. Simbolo, persona, frutti del rito. Liturgia e vita nello Spirito. 3. Liturgia e missione oggi; primato del dono sul compito. BIBLIOGRAFIA AA.VV., Celebrare il mistero di Cristo, 1-2, CLV, Roma; APL, Celebrare in spirito e verità, Edizioni Liturgiche, Roma; J. GELINEAU (a cura di), Assemblea Santa, EDB, Bologna 1991; A. GRILLO, Introduzione alla teologia liturgica, Messaggero, Padova; G. SOVERNIGO, Rito e persona, Messaggero, Padova; Exsultet. Enciclopedia pratica della liturgia, Queriniana, Brescia 2002. biennio di vita cristiana V11. CHIESA ITALIANA, GUERRA E PACE NEL XX SECOLO/2: I CATTOLICI E LA PRIMA GUERRA MONDIALE (2 ore sett., 2° sem: S. TANZARELLA) Si rinvia alla descrizione e alla bibliografia indicati in V4 a pag. 120 V12. SEMINARIO MAGGIORE GLOBALIZZAZIONE E LOCALIZZAZIONE ANALISI DELLE IMPLICAZIONI IN CAMPO BIOETICO Lapproccio teologico proprio della morale consente di interrogarsi sulle trasformazioni contemporanee con unattenzione marcata alla persona nella società. I princìpi di giustizia, esplorati nelle loro radici filosofiche e teologiche morali, caratterizzano le risorse di cui si serve. Le problematiche etiche connesse alla salute umana guidano lo studio. Il seminario intende fornire strumenti di lettura interpretativa e propositiva. BIBLIOGRAFIA A. ARDIGÒ, «Unetica Globale per la Net Society», in Etica per le professioni 3, 1 (2001) 9-16; H.J. BLOMMESTEIN, «Etica nel Nuovo Mondo Mirabile», in Il Regno-Documenti 46 (2001) 457-64; D. TETTAMANZI, «Intervento», in Il Regno-Documenti 46 (2001) 511-18; VESCOVI LIGURI, «Cristiani e Globalizzazione», in Il Regno-Documenti 46 (2001) 508-11; M. VIDAL, «Per una Globalizzazione della Dignità Umana», in Rivista di Teologia Morale 33 (2001) 169-76. Vari articoli in Concilium 4 e 5 (2001); SERVIZIO NAZIONALE PER IL PROGETTO CULTURALE DELLA CEI, Libertà della Fede e Mutamenti Culturali, EDB, Bologna 2000. IL DOTTORATO IN TEOLOGIA (3° ciclo) Il terzo ciclo ad doctoratum ha di mira il conseguimento di una vera maturità scientifica nellambito della specializzazione già conseguita nel secondo ciclo, soprattutto mediante lelaborazione di una tesi dottorale che rechi un reale contributo al progresso teologico. Il terzo ciclo si conclude col conferimento dellultimo grado accademico (dottorato in teologia), che abilita allinsegnamento delle discipline teologiche relativamente al settore di specializzazione nel quale è stato conseguito presso Facoltà ecclesiastiche o altri Centri universitari, o Istituti Superiori a carattere accademico. La Sezione S. Luigi conferisce il dottorato in teologia nellambito delle specializzazioni in cui la Sezione stessa è qualificata. Modalità del terzo ciclo Per accedere al terzo ciclo si richiede: 1. La Licenza specializzata in teologia, con votazione non inferiore al cum laude probatus. Oppure, se questa votazione non è stata raggiunta, che il candidato sia presentato da due professori ordinari o straordinari della Sezione. 2. La conoscenza, oltre che delle lingue classiche, di almeno tre lingue straniere moderne, in maniera sufficiente da poterne leggere i testi. 3. Un colloquio col Vice Preside, previo alliscrizione regolare al terzo ciclo presso lUfficio di Segreteria. N.B. Possono accedere al 3° ciclo anche coloro che hanno conseguito la Licenza generica secondo la Deus scientiarum Dominus. Anche in questo caso si richiede la conoscenza di almeno tre lingue straniere moderne e la presentazione da parte di due professori ordinari o straordinari della Sezione, qualora la votazione risulti inferiore al cum laude probatus. Essi inoltre: a) devono scegliere, allatto delliscrizione, uno dei settori di specializzazione della Sezione; b) devono conseguire un minimo di 14 credits frequentando i corsi del rispettivo settore e superare gli esami con votazione complessiva non inferiore al 27/30. Per il conseguimento del Dottorato si richiede: 1. La scelta di un direttore di tesi, tra i professori del settore di specializzazione nel quale si è iscritti. 2. La determinazione del tema di ricerca il cui schema, concordato col proprio direttore, deve essere approvato da una commissione istituita dal Vice Preside. Una volta approvato, il tema rimarrà riservato per cinque anni. 126 3. Liscrizione in Segreteria, con la consegna del titolo e dello schema di sviluppo della dissertazione, entrambi con la firma di approvazione del docente responsabile e del Vice Preside. Dalla data della consegna e della regolazione dei previsti diritti amministrativi inizia la decorrenza del corso per il dottorato (CdS 13.5.1992). 4. Che trascorrano non meno di due anni dalliscrizione, durante i quali il candidato attuerà un piano di lavoro concordato col proprio direttore e approvato dal Vice Preside. Il piano può includere: a) un tirocinio didattico (corsi, seminari ecc.) in cui il candidato dia prova di attitudine allinsegnamento; b) la frequenza di corsi speciali, presso la nostra Facoltà oppure presso altre Facoltà ecclesiastiche o statali; c) lelaborazione e la pubblicazione di articoli, note, recensioni di libri, comunicazioni a convegni e congressi, ecc. 5. Che lo studente elabori, difenda nellesame di Laurea, e pubblichi (almeno parzialmente) la tesi dottorale. La tesi dottorale La tesi deve essere presentata alla Segreteria della Sezione in quattro copie firmate dal direttore. La sua difesa è prevista entro due mesi dalla presentazione. Per questo computo non si tiene conto dei mesi di chiusura estiva, delle vacanze natalizie e di quelle pasquali. La difesa della tesi si svolge davanti a una commissione di quattro membri nominata dal Vice Preside. La durata della difesa è di unora e un quarto. Il voto finale viene calcolato attribuendo 50/110 al direttore della tesi, 20/110 al primo relatore, 20/110 al secondo relatore, 20/110 alla valutazione collegiale della difesa. La commissione esaminatrice ha a disposizione altri sei punti per integrare, eventualmente, il coefficiente finale. La pubblicazione di almeno cinquanta pagine del testo della tesi necessaria per il conseguimento del titolo dottorale dovrà portare il nulla osta del professore direttore e dei correlatori, i quali potranno esigere le modifiche e correzioni che riterranno opportune. Il fuori corso Uno studente di terzo ciclo va fuori corso se non discute la tesi entro il 5° anno dalliscrizione. Andando fuori corso lo studente perde ogni diritto a discutere la tesi, a meno che non sia rinnovata liscrizione al ciclo di dottorato e non siano stati opportunamente confermati titolo e progetto della tesi. ANNO PASTORALE NORME E INDICAZIONI GENERALI A completamento della formazione pastorale per il presbiterato, la Sezione S. Luigi istituisce il sesto anno detto Anno pastorale richiesto, dopo il compimento del quinquennio istituzionale, a coloro che non proseguono gli studi accademici (cf SC 74,2). LAnno pastorale è aperto anche ai Sacerdoti e agli Operatori pastorali (religiosi, religiose, laici) che, dopo un certo periodo di tempo trascorso nel ministero e nellattività apostolica, sentono il bisogno di un periodo di riflessione e di riqualificazione pastorale. Agli studenti che superano gli esami e le altre prove previste per lAnno pastorale, viene rilasciato un Diploma di pastorale. Gli studenti dellAnno pastorale che intendessero in seguito proseguire gli studi accademici, potranno iscriversi regolarmente ai Bienni di specializzazione, beneficiando delle eventuali omologazioni degli esami sostenuti. NellAnno pastorale, lo studente viene anzitutto aiutato a ripensare, in chiave pastorale, le principali tematiche teologiche. Attraverso specifici insegnamenti ed esperienze guidate egli viene inoltre preparato ad affrontare convenientemente il ministero pastorale. LAnno pastorale si articola in: a) corsi propri: che gli iscritti sono tenuti a frequentare obbligatoriamente; b) corsi opzionali: che gli studenti possono scegliere tra quelli indicati dal programma di studio; c) lavori seminariali: ove le lezioni orientative mirano a stimolare linteresse e la partecipazione attiva degli studenti; d) esercitazioni pratiche: pianificate e seguite dai Docenti, in modo che sia possibile integrare la partecipazione attiva ad esperienze pastorali con una riflessione e una revisione specifica. Per il conseguimento del Diploma ogni studente è tenuto a frequentare, superando i relativi esami, 6 corsi propri, 5 corsi opzionali e 2 seminari (= 24 credits). Egli, inoltre, dovrà svolgere almeno unesperienza pastorale guidata e discutere un elaborato scritto. I corsi propri e quelli opzionali sono di due ore settimanali per la durata di un semestre; i seminari sono di unora settimanale per un semestre. Le ore di lezioni settimanali sono almeno 12. I giorni settimanali di frequenza richiesti sono almeno tre. Il piano di studi degli studenti iscritti allAnno pastorale verrà precisato, singolarmente, dalle Autorità Accademiche. 128 Parte Terza APPENDICE STATUTI NORMATIVE PARTICOLARI TESI DI DOTTORATO - LICENZA - BACCALAUREATO PUBBLICAZIONI CALENDARIO ACCADEMICO INDICE * STATUTI GENERALI DELLA FACOLTÀ Art. 1 Natura e finalità della Facoltà La Pontificia Facoltà Teologica dellItalia Meridionale, eretta dalla Congregazione per lEducazione Cattolica con il diritto di conferire, a norma dei presenti Statuti, i gradi accademici in Sacra Teologia, ha le seguenti finalità: a. approfondire, mediante la ricerca scientifica, la conoscenza della verità rivelata; b. contribuire allevangelizzazione, in dialogo interdisciplinare con la cultura contemporanea; c. promuovere le discipline teologiche e le altre con queste connesse per linculturazione del messaggio cristiano, soprattutto nellItalia Meridionale, in stretta collaborazione con le Chiese locali; d. curare la formazione degli aspiranti al ministero sacerdotale e di quanti, religiosi e laici, si preparano allinsegnamento delle scienze sacre o ad altri compiti apostolici, a servizio del Popolo di Dio e di tutta la famiglia umana; e. contribuire alla formazione permanente del clero, dei religiosi e degli altri operatori pastorali. Per meglio raggiungere questi fini la Facoltà collabora con gli altri Centri di studi ecclesiastici e con le Università civili, ed è aperta al dialogo con le altre Chiese e comunità ecclesiali, con i non cristiani e i non credenti. Nella particolare struttura della Facoltà (cf. artt. 2-3), le iniziative atte a promuovere questi rapporti si svolgono con carattere unitario, in modo da rendere più efficace la sua azione specifica nellarea socio-culturale nella quale si trova inserita. Art. 2 Struttura della Facoltà La Facoltà consta di due Sezioni: Sezione S. Tommaso, affidata allArchidiocesi di Napoli, e Sezione S. Luigi, presso il Collegio Massimo San Luigi, affidata alla Compagnia di Gesù. Art. 3 Articolazione e sede degli studi La Facoltà ha, in ciascuna delle due Sezioni, un proprio corso istituzionale completo per il conferimento del primo grado accademico (1° ciclo). Per il conferimento del secondo e terzo grado accademico essa si articola nei seguenti settori di specializzazione: a. Teologia dogmatica a indirizzo cristologico e Teologia pastorale, presso la Sezione S. Tommaso; b. Teologia dogmatica a indirizzo ecclesiologico, Teologia biblica e Teologia della vita cristiana, presso la Sezione S. Luigi. Art. 6 La Comunità accademica Tutte le persone che a titolo diverso partecipano alla vita della Facoltà sono, ciascuna secondo la propria condizione e funzione, corresponsabili del bene dellintera Comunità accademica e contribuiscono al conseguimento delle sue finalità. * Pubblichiamo quelle parti degli Statuti Generali e Particolari che sono dinteresse più immediato e concreto per gli studenti. 131 statuti generali Art. 7 Il Gran Cancelliere e il Vice Gran Cancelliere Il Gran Cancelliere della Facoltà è lArcivescovo di Napoli pro tempore existens; il Vice Gran Cancelliere della Facoltà è il Superiore maggiore, delegato dal Preposito Generale della Compagnia di Gesù pro tempore existens. Art. 9 Le Autorità accademiche della Facoltà 1. Le Autorità accademiche della Facoltà sono personali e collegiali. Le Autorità personali sono: il Preside, il Vice Preside della Facoltà (cf. art. 14, 1), il Vice Preside per la Sezione da cui proviene il Preside. Le Autorità collegiali sono: il Consiglio di Facoltà, i Consigli delle Sezioni S. Tommaso e S. Luigi. 2. Il governo della Facoltà spetta alle Autorità personali e agli Organi collegiali, secondo le modalità indicate nei documenti della S. Sede, nei presenti Statuti generali e in quelli particolari. Art. 16 I vari ordini di Docenti 1. Il Corpo accademico è composto da Docenti stabili e non stabili e dagli Assistenti. 2. I Docenti stabili sono i Professori Ordinari, Straordinari e Associati. 3. I Docenti non stabili sono gli Aggiunti, gli Incaricati e gli Invitati. 4. Gli Assistenti sono assunti in aiuto dei Docenti stabili e degli Studenti. Art. 24 I vari ordini di studenti 1. La Facoltà è aperta a tutti: chierici, religiosi e laici. Gli studenti si distinguono in: a. ordinari, cioè gli iscritti a frequentare i corsi dei cicli che conducono ai gradi accademici; b. straordinari, cioè gli iscritti a frequentare i corsi, con piani di studi che non conducono ai gradi accademici; c. ospiti, cioè studenti che frequentano solo qualche corso. 2. Gli studenti che hanno iniziato gli studi del primo ciclo in una delle due Sezioni di Facoltà e non raggiungono la votazione sufficiente, secondo i rispettivi Statuti, per continuarli come ordinari, possono essere ammessi ai successivi corsi dello stesso ciclo e della stessa Sezione come straordinari. 3. Gli Statuti particolari determinano in che modo può avvenire il passaggio da studente straordinario e ospite a ordinario, secondo le direttive del Consiglio di Facoltà. statuti generali Art. 32 Descrizione dei gradi accademici 1. I gradi accademici in Sacra Teologia, che la Facoltà conferisce a nome del Sommo Pontefice e secondo le indicazioni dellart. 3 dei presenti Statuti, sono: a. Baccalaureato in Sacra Teologia, a chi ha superato gli esami e le altre prove richieste nel primo ciclo; b. Licenza in Sacra Teologia, nei settori di cui allart. 3, a chi ha superato gli esami e le altre prove del secondo ciclo; c. Dottorato in Sacra Teologia, a chi ha superato le prove prescritte nel terzo ciclo, ha discusso la dissertazione dottorale e lha pubblicata secondo le norme stabilite dal Consiglio di Facoltà. 2. Col conferimento del grado accademico la Facoltà dichiara: a. chi ha conseguito il primo grado accademico, idoneo a insegnare discipline teologiche o discipline con queste connesse nelle scuole secondarie, inferiori e superiori; b. chi ha conseguito il secondo grado accademico, idoneo a insegnare discipline teologiche o discipline con queste connesse in Istituti o Centri non universitari e ad essere assunto nelle Facoltà ecclesiastiche come Assistente; c. chi ha conseguito il terzo grado accademico, atto a insegnare discipline teologiche, nellambito della specializzazione conseguita, in Facoltà ecclesiastiche o altri Centri Universitari. 3. Nei diplomi dei rispettivi gradi, oltre al nome della Facoltà, viene indicato il nome della Sezione in cui sono stati conferiti. Per il secondo e il terzo grado viene indicata anche la specializzazione conseguita. 4. I documenti autentici attestanti il conferimento dei gradi sono sottoscritti dalle competenti Autorità accademiche, secondo la prassi vigente. Per il riconoscimento civile i Diplomi devono essere vidimati dalle competenti Autorità Ecclesiastiche e Civili. 5. Il Dottorato ad honorem può essere conferito, su delibera del Consiglio di Facoltà, per speciali meriti scientifici o culturali, acquisiti nella promozione delle scienze ecclesiastiche, in conformità con lart. 38 delle Norme applicative di Sapientia Christiana. Art. 33 Altri diplomi universitari 1. Agli studenti che hanno superato gli esami e le altre prove previste dal biennio filosofico viene rilasciato un Diploma di Studi Filosofici. 2. Agli studenti che hanno superato gli esami e le altre prove previste per lAnno pastorale (cf art. 29,2) viene rilasciato un Diploma di Pastorale. 3. Listituzione di altri curricula di studi nelle discipline teologiche o nelle discipline con queste connesse per il conseguimento di particolari diplomi universitari spetta al Consiglio di Facoltà, che delibera in questa materia a maggioranza dei due terzi dei voti. STATUTI PARTICOLARI DELLA SEZIONE SAN LUIGI Art. 1 Natura e finalità della Sezione San Luigi 1. La Sezione San Luigi, eretta presso il Collegio Massimo della Compagnia di Gesù San Luigi, è Sezione costituente della Pontificia Facoltà Teologica dellItalia Meridionale. Essa ha il diritto di conferire, a norma degli Statuti Generali della Facoltà, i gradi accademici in Sacra Teologia e persegue, unitamente alla Sezione San Tommaso, le finalità proprie della Facoltà!. 2. La Sezione San Luigi, in quanto istituzione accademica dello Scolasticato della Compagnia di Gesù", fa proprie le esigenze di serietà e profondità negli studi volute dalla Compagnia nella formazione dei suoi membri# e dalla Chiesa per la formazione dei presbiteri e dei laici$. Tali note sono garantite da una Facoltà che persegue esplicitamente gli obiettivi della ricerca e della produzione scientifica%. 3. Nel curare la formazione degli aspiranti al ministero sacerdotale e di quanti, religiosi e laici, si preparano allinsegnamento nelle scienze sacre o ad altri compiti apostolici&, la Sezione San Luigi è attenta ai problemi posti dallinculturazione della fede nellarea dellItalia Meridionale e conserva vivo il senso delluniversalità della Chiesa, caratteristico della Compagnia di Gesù'. Art. 3 Il Gran Cancelliere e il Vice Gran Cancelliere 1. A norma degli Statuti Generali! il Gran Cancelliere della Facoltà è lArcivescovo di Napoli pro tempore existens e il Vice Gran Cancelliere della Facoltà è il Superiore Maggiore, delegato del Padre Generale della Compagnia di Gesù pro tempore existens. In quanto garanti e responsabili di tutta la Facoltà i loro compiti sono definiti dagli Statuti Generali". 2. La diretta soprintendenza e responsabilità della Sezione San Luigi spetta al Vice Gran Cancelliere#. Per quanto riguarda, tuttavia, il conferimento ai Docenti della missione canonica o dellautorizzazione a insegnare, la nomina del Vice Preside per la Sezione, eventuali provvedimenti disciplinari di sospensione o di allontanamento, la revoca della missione canonica e dellautorizzazione a insegnare, il Vice Gran Cancelliere agisce a norma degli Statuti Generali$. 3. Oltre le attribuzioni di cui agli articoli 8,1.6b; 16,3.5; 26,2; 28,1; 29,1 dei presenti Statuti, spetta, in particolare, al Vice Gran Cancelliere: ! " # $ Cf. Statuti Generali (=SG), art. 2. Cf. SG artt. 1; 3; 32; 33. Cf. SG art. 1. Cf. SG Premesse storiche, III. Cf. Normae Generales de Studiis (=NG), nn. 3; 16. Cf. Codex Iuris Canonici, can. 248-252; 254; 229 par. 2. 134 % & ' ! " # $ Cf. SG art. 1; NG n. 42. Cf. SG art. 1. Cf. NG nn. 22-24. Cf. SG art. 7. Cf. SG art. 8. Cf. SG art. 8, 4. Cf. SG artt. 8, 5-6; 23, 5.7. statuti particolari a) b) c) d) 4. promuovere lunione e la collaborazione fra tutti i membri della Comunità accademica della Sezione; curare la formazione scientifica e lincremento del Corpo docente della Sezione; vigilare che la dottrina cattolica sia integralmente custodita e siano fedelmente osservati gli Statuti e le norme emanate o approvate dalla S. Sede; procurare di rendere sempre più qualificato e incisivo il servizio reso dalla Sezione alle Diocesi dellItalia Meridionale. In quanto Superiore Maggiore e delegato del P. Generale della Compagnia di Gesù, il Vice Gran Cancelliere si assicura che la formazione intellettuale impartita dalla Sezione agli Studenti gesuiti sia conforme alle indicazioni delle Normae Generales de Studiis e allOrdo Regionalis Formationis Provinciae Italiae. Art. 4 Autorità accademiche della Sezione 1. Le Autorità accademiche della Sezione San Luigi sono personali e collegiali. Le Autori% tà personali sono: il Vice Preside per la Sezione , i Direttori dei settori Filosofico, Bi& ' blico, Dogmatico, Vita cristiana . Le Autorità collegiali sono: il Consiglio di Sezione , il Consiglio delegato , il Consiglio dei Direttori di settore , i Consigli dei settori Filosofico, Biblico, Dogmatico e Vita cristiana . Art. 17 Condizioni per lammissione degli studenti 1. A norma degli Statuti Generali liscrizione come studente ordinario della Sezione è aperta a chierici, religiosi e laici che risultino idonei per condotta morale e abbiano " conseguito il titolo di studio richiesto per liscrizione alle Università civili . 2. La Sezione accoglie come straordinari studenti con piani di studi che non conducono # ai gradi accademici , e come ospiti studenti che, col consenso del Vice Preside, sono $ ammessi a frequentare qualche corso . 3. La Sezione esamina se dallattestato degli studi compiuti risultano soddisfatte tutte le condizioni ritenute indispensabili dalla Facoltà per liscrizione. Nel caso, in particolare, di mancata o inadeguata conoscenza delle lingue antiche e moderne ritenute indispen% sabili dalla Facoltà , la Sezione esige dagli studenti ordinari di supplire tempestivamente, frequentando appositi corsi e sostenendo i relativi esami. Per liscrizione al secondo e terzo ciclo la conoscenza delle lingue ritenute, dai singoli Settori, indispensa& bili, è condizione previa . 4. Liscrizione al sesto anno, o Anno pastorale, esigito come complemento della formazione teologico-pastorale per il presbiterato da tutti coloro che non proseguono gli ' studi acca-demici , comporta il pieno espletamento del quinquennio filosofico teologico. LAnno pastorale si conclude col conferimento di uno speciale Diploma . % & ' " Cf. SP art. 8. Cf. SP art. 10. Cf. SP artt. 5-6. Cf. SP art. 7. Cf. SP art. 10. Cf. SP art. 9. Cf. SG artt. 24, 1; 25, 1. # $ % & ' Cf SG artt. 24, 1b; 25, 1. Cf. SG art. 24.1c. Cf. SG art. 25, 1b. Cf. SG art. 25, 2; SP art. 21, 7.14. Cf. SG art. 29, 2. Cf. SG art. 33, 2; SP art. 23, 7. statuti particolari 5. Per il conseguimento del secondo e terzo grado accademico la Sezione accoglie soltan to gli studenti che, in possesso dei requisiti richiesti dagli Statuti Generali , intendano iscriversi in uno dei settori di specializzazione nei quali la Sezione è qualificata . 6. Le immatricolazioni e le iscrizioni al Quinquennio istituzionale e allAnno pastorale si effettuano presso lUfficio della Segreteria, prima dellinizio dellAnno accademico. Eventuali iscrizioni tardive non oltre il 5 novembre devono essere autorizzate dal Vice Preside. Le iscrizioni ai Bienni di specializzazione si effettuano anche allinizio del secondo semestre. 7. Gli studenti iscritti in questa Sezione come ordinari non possono contemporaneamente ! iscriversi ad altre Facoltà ecclesiastiche o civili . Art. 18 Passaggio degli studenti a straordinari e ordinari 1. [Gli studenti straordinari iscritti al Quinquennio istituzionale che, a partire dalla conclusione del primo biennio, avessero riportato, nelle discipline previste dal loro piano di studi, la media dei 27/30, possono accedere al corso accademico su delibera del Consiglio dei Direttori di settore, il quale stabilisce le eventuali integrazioni da apportarsi al " piano di studi ] (Sospeso, cf. Lettera Congr. Ed. Catt., 30.05.1998). # 2. Gli studenti ospiti che, in possesso dei requisiti richiesti , intendessero iscriversi come ordinari o come straordinari, possono ottenere la convalida dei corsi frequentati e degli eventuali esami sostenuti a giudizio del Vice Preside, udito il Consiglio dei Direttori di settore. Art. 19 Riconoscimento degli studi compiuti altrove 1. Chi ha iniziato gli studi filosofico-teologici in una Facoltà canonicamente eretta dalla S. Sede può essere ammesso a continuarli, senza lobbligo di ripetere gli esami in essa compiuti; non può, tuttavia, conseguire alcun grado accademico senza aver soddisfatto a tutte le condizioni prescritte per detto grado dagli Statuti della Facoltà e dai programmi $ di questa Sezione . 2. Chi ha iniziato gli stessi studi fuori di una Facoltà canonicamente eretta dalla S. Sede per essere ammesso deve integrare i corsi del primo ciclo, sostenendo gli esami e le altre prove che il Vice Preside, dopo aver esaminato i programmi svolti e i voti riportati dal % candidato, determinerà, udito il Consiglio dei Direttori di settore . 3. Il riconoscimento di discipline e di corsi compiuti con successo nelle Università civili o in altri Istituti o Centri qualificati di studi viene determinato caso per caso dal Vice Preside. In particolare: a) i laureati in filosofia possono essere iscritti al terzo anno del quinquennio istituzionale, con lobbligo, tuttavia, di recuperare, entro la fine del primo ciclo, i principali corsi filosofici teoretici, qualora il Vice Preside ritenga insufficienti o inadeguati i corsi già seguiti; ! " Cf. art. 25, 2-4. Cf. SG art.3; SP art.2,1. Cf. SG art. 25, 5. Cf. SG artt. 24, 3; 25, 1. # $ % Cf. SG art. 25, 1. Cf. SG art. 26, 1; SP art. 21. Cf. SG artt. 26, 2; 25, 3; SP art. 8, 6f. statuti particolari b) i laureati in discipline di tipo umanistico possono essere iscritti al secondo anno del quinquennio, con lobbligo, tuttavia, di frequentare tutti i corsi teoretici e di recuperare i corsi storici e le altre discipline del biennio filosofico che non trovassero adeguata corrispondenza negli studi compiuti; c) per i laureati in materie scientifiche o tali da non trovare analogie col piano di studi della Sezione, liscrizione è al primo anno del quinquennio istituzionale. A giudizio del Vice Preside, tuttavia, possono essere omologati quegli esami che trovassero sufficiente corrispondenza col piano di studi della Sezione; d) il diploma di laurea, in ogni caso, consente la dispensa da un corso opzionale del biennio filosofico, da un seminario e dallobbligo dellesercitazione scritta in filosofia; e) a norma dellart. 26,3 degli Statuti Generali, inoltre, possono essere omologati, indipendentemente dal diploma di laurea, tutti gli esami universitari che, a giudizio del & Vice Preside , trovassero sostanziale corrispondenza coi programmi della Sezione. Sulla base di questo riconoscimento verrà redatto il piano di studi e stabilito lanno di iscrizione. 4. I corsi frequentati presso Scuole o Istituti Superiori di Scienze Religiose vengono presi in considerazione per uneventuale omologazione, solo se dette Scuole o Istituti risulta ' no ufficialmente riconosciuti da una Facoltà Teologica . Art. 22 Gli esami 1. A norma dellart. 31,2 degli Statuti Generali possono essere ammessi a sostenere gli esami di una disciplina o di un corso solo gli studenti che risultano ad essi regolarmente iscritti e hanno ottenuto lattestato della debita frequenza, rilasciata dal Docente al termine del corso. La partecipazione alle lectiones magistrales, agli incontri seminariali o ai $% gruppi di studio, non deve essere inferiore ai due terzi del totale . Lesame, inoltre, non viene omologato se lo studente non è in regola con la Segreteria. 2. Gli esami sono pubblici e la loro durata va contenuta in un tempo ragionevole. Nel caso sia prevista una commissione, il voto finale sarà la media delle singole votazioni, a meno $& che non sia stabilito altrimenti . 3. Le sessioni ordinarie di esami sono tre: invernale, estiva, autunnale. In ciascuna di queste sessioni vengono indetti, per ogni singola disciplina, due appelli, intervallati da un congruo periodo di tempo. Eventuali preappelli o postappelli possono essere concessi in $' via straordinaria dal Vice Preside, udito il Docente interessato . 4. Lesaminatore competente per ogni disciplina è il Professore della stessa o il suo Assistente. In casi eccezionali il Vice Preside può nominare una commissione esaminatrice con o senza il titolare del corso. Possono essere invitati a far parte di commissioni esa% minatrici anche membri esterni particolarmente qualificati . % 5. Gli esami possono essere orali o scritti , a discrezione del Docente, tenuto conto dellinteresse degli studenti, e si ritengono superati con la votazione di 18/30. Chi, avendo iniziato lesame, si ritira o viene giudicato insufficiente, non può ripetere lesame nella stessa sessione, salva autorizzazione del Vice Preside a norma dellart. 8,6g. & ' $% $& Cf. SP art. 8, 6f. = Cf. SG art. 42, 3; Appendice 2 . Cf. SG art. 31, 2. Cf. SP art. 22, 14. $' % % Cf. SP art. 8, 6g. Cf. SP art. 8, 6h. Cf. SG art. 31, 1. statuti particolari 6. Nellesprimere le votazioni sullesito dellesame si tengano presenti i seguenti criteri: a) capacità di analisi nonché di sintesi e di appropriata esposizione; b) impegno dimostrato durante il corso con la frequenza e lattiva partecipazione alle lezioni. 7. Lesame finale per il Baccalaureato può essere sostenuto solo dopo aver espletato % lintero quinquennio. Nel caso sia prevista la discussione di una tesi , deve essere trascorso almeno un mese dalla sua effettiva consegna in Segreteria. %! 8. Il programma dellesame comprensivo orale include tre aree tematiche: bibbia, dogma, morale. Il programma viene elaborato dal Consiglio dei Direttori di settore e approvato anno per anno dal Consiglio di Facoltà, prima dellinizio del secondo semestre. 9. La commissione per lesame comprensivo orale che conclude il ciclo istituzionale si com%" pone di tre membri, uno per ogni area tematica . La commissione e il suo presidente sono designati dal Vice Preside. La durata dellesame è di circa 60 minuti. Nel caso sia pre%# vista la discussione di una tesi , la commissione risulta formata dal relatore, dal correlatore e dal presidente, designato dal Vice Preside. La durata dellesame è di unora. 10. Il punteggio per il Baccalaureato si struttura come segue: a) quando la prova conclusiva è lesame comprensivo orale: 80/110: allintero curriculum del quinquennio istituzionale 30/110: allesame comprensivo; b) quando la prova conclusiva prevede la discussione di una tesi: 80/110: allintero curriculum del quinquennio istituzionale 20/110: allelaborato scritto 10/110: alla discussione. La commissione esaminatrice ha a disposizione altri 6 punti per integrare, eventualmen%$ te, il coefficiente finale . 11. I bienni di specializzazione si concludono con un esame generale orale, il cui programma viene definito dal Consiglio di settore, secondo le finalità e le esigenze del settore stesso. Vi sono ammessi gli studenti che hanno soddisfatto tutte le prescrizioni del piano di studi e la cui dissertazione risulti approvata. Lesame, della durata di unora, si svolge davanti a una commissione composta dal direttore della dissertazione, dal correlatore e dal presidente, designato dal Vice Preside. La prima parte consiste nella discussione della dissertazione; la seconda parte verte sul programma, secondo norme approvate dal Consiglio di Sezione. 12. Il punteggio per la Licenza si articola come segue: 50/110: al curriculum del biennio 40/110: alla dissertazione 20/110: allesame finale. La commissione esaminatrice ha a disposizione altri 6 punti per integrare, eventualmen%% te, il coefficiente finale . % %! %" %# %$ Cf. SG artt. 29, 1; 30, 7; 31, 8. Cf. SG art. 29, 1; 31, 8. Cf. SP art. 22, 8. Cf. SP art. 22, 7. Equivalenze con la dizione latina: da 66 a 71, 5 = probatus %% 71, 6 a 82, 5 = bene probatus 82, 6 a 93, 5 = cum laude probatus 93, 6 a 104, 5 = magna cum l. probatus 104, 6 a 110= summa vel maxima cum laude probatus Per le equivalenze con la dizione latina cf. nota 176. statuti particolari 13. La difesa della tesi dottorale avviene davanti a una commissione di quattro membri, nominata dal Vice Preside, comprendente il direttore, il primo e secondo relatore e il presidente della commissione. La difesa dura unora e un quarto. 14. Il punteggio per il Dottorato si articola come segue: 50/110: al direttore della tesi 20/110: al primo relatore 20/110: al secondo relatore 20/110: voto collegiale sulla difesa. La commissione esaminatrice ha a disposizione altri 6 punti per integrare, eventualmente, %& il coefficiente finale . Art. 24 La ricerca scientifica 1. La Comunità accademica della Sezione San Luigi promuove la ricerca scientifica nelle discipline teologiche e in quelle connesse, in conformità con gli Statuti e le direttive im&' partite dai Consigli di Facoltà e di Sezione . 2. Soprattutto nei settori di specializzazione nei quali la Sezione è qualificata, vengono co' stituiti Istituti di ricerca, retti da statuti approvati dal Consiglio di Sezione . Art. 25 Le pubblicazioni 1. Lattività scientifica della Sezione ha una sua espressione nella Collana Aloisiana e nella rivista Rassegna di Teologia i cui statuti sono approvati dal Consiglio di Sezione. 2. La Sezione favorisce lattività pubblicistica dei Docenti, soprattutto quando è frutto di ' progetti comuni, e collabora alle iniziative editoriali della Facoltà . 3. La Sezione favorisce la pubblicazione di studi e ricerche di studenti che risultassero particolarmente meritevoli. Art. 26 La Biblioteca '! 1. La Biblioteca della Sezione S. Luigi glio di Biblioteca. è retta da un Direttore, coadiuvato da un Consi- 2. Il Direttore è nominato dal Vice Gran Cancelliere, su proposta del Vice Preside, udito il Consiglio di Sezione. 3. Il Consiglio di Biblioteca comprende il Direttore, il Vice Preside, il Direttore Ammini'" strativo della Sezione, i Direttori di settore e un rappresentante degli studenti . 4. La durata in carica del Direttore, le sue attribuzioni e quelle del Consiglio di Biblioteca sono fissate negli statuti della Biblioteca, approvati, assieme al regolamento, dal Consiglio di Sezione. %& &' ' Per le equivalenze con la dizione latina cf. nota 176. Cf. SG art. 1;11, 1-b; SP artt. 2; 6,1. Cf. SG artt. 3; 39; SP art. 2. ' '! '" Cf. SP artt. 10,3c; 15,6; 24,2. Cf. SG art. 38. Cf. SP artt. 10,1; 20,2. statuti particolari 5. Il Direttore partecipa, su invito del Vice Preside, al Consiglio di Sezione, con voto deli'# berativo nelle questioni di sua competenza . '$ 6. La Biblioteca è aperta al pubblico secondo modalità indicate nel regolamento . 7. Le Autorità accademiche della Sezione assicurano lincremento del patrimonio librario e delle attrezzature della Biblioteca, al fine di renderla uno strumento sempre più idoneo '% allo studio e alla ricerca scientifica . Art. 32 Attività culturale della Sezione 1. Nellambito dellunica Facoltà la Comunità accademica della Sezione San Luigi parteci% pa alla vita culturale dellarea nella quale è inserita . 2. Le iniziative culturali della Sezione sono programmate secondo gli orientamenti del Consiglio di Facoltà e del Consiglio di Sezione. '# '$ Cf. SP art. 5,6. Cf. SG art. 38,3. '% % Cf. SG art. 38,1 Cf. SG artt. 1; 43; SP art. 1,1.3. NORMATIVE PARTICOLARI DIRETTIVE E ORIENTAMENTI RIGUARDANTI LA DIDATTICA (Approvati dal Consiglio di Sezione il 31 maggio 1989) 1. Il carattere istituzionale del Quinquennio non deve escludere una graduale e progressiva personalizzazione del piano di studi da parte dei singoli studenti. Essa potrà essere fatta adattando opportunamente il metodo di studio ai contenuti che vengono proposti dalle singole discipline e sfruttando alcune flessibilità del piano di studi, quali ad es. corsi opzionali, seminari, elaborati, dissertazioni. La personalizzazione del piano di studi viene inoltre favorita da unadeguata metodologia didattica. A questo proposito i Docenti tengano presente quanto segue: 1.1. nel limite del possibile si fornisca, fin dallinizio del corso, un materiale adeguato (testi, dispense), per lo studio personale ed eventuali approfondimenti; 1.2. risulti sempre chiara e ben armonizzata, nel contesto delle materie del semestre, lindicazione del nucleo centrale dei contenuti proposti ed esigiti e larea, più o meno vasta, delle opzioni e dei possibili approfondimenti; 1.3. si dia spazio, nelle ore di lezione, alla richiesta di chiarificazioni e, nel limite del possibile, ci si renda disponibili per eventuali ripetizioni, approfondimenti, gruppi di studio, anche al di fuori dello stretto orario scolastico; 1.4. si promuovano e, comunque, ci si renda disponibili per eventuali iniziative interdisciplinari, anche al di fuori dellorario scolastico; 1.5. si favorisca specie in riferimento alle materie fondamentali la possibilità di stendere brevi elaborati (7-10 pagine) su qualche punto particolare, da valutare convenientemente in sede di esame. 2. Sebbene la possibilità di una conduzione tutoriale dei corsi istituzionali sia, in linea di massima, da escludere, il Vice Preside può autorizzare, in casi particolari e dintesa col Docente interessato, lo svolgimento tutoriale di alcuni corsi nellarco del Quinquennio. 3. Al fine di evitare eccessive polarizzazioni su particolari materie durante lo svolgimento dei corsi, la proposta di elaborati scritti, precolloqui, gruppi di studio, va concordata col V. Preside, possibilmente a seguito di un incontro tra tutti i Docenti del semestre. 4. Durante lo svolgimento dei corsi i Docenti diano opportuni suggerimenti circa un metodo di studio conforme alle caratteristiche della disciplina. 5. Gli studenti sono invitati a programmare gli esami nellarco delle tre sessioni ordinarie (invernale, estiva, autunnale), in modo da bilanciare convenientemente il carico di ciascuna sessione e non pregiudicare la tranquilla assimilazione dei contenuti, durante lo svolgimento dei corsi. 6. Le sessioni straordinarie di esame vengono deliberate dal Consiglio di Sezione e programmate in modo da non interferire con lo svolgimento dei corsi. 7. Le iniziative culturali della Sezione e della Facoltà (conferenze, dibattiti, tavole rotonde, seminari di studio ecc.), devono essere considerate attività integrativa della formazione accademica. 141 normative particolari REGOLAMENTO DELLA PARTECIPAZIONE DEGLI STUDENTI ALLA VITA E AL GOVERNO DELLA COMUNITÀ ACCADEMICA (Approvato dal Consiglio di Sezione il 9 marzo 1994) Art. 1 Finalità e disciplina dellattività degli studenti Gli studenti, sia singolarmente che associati, partecipano alla vita e al governo della Comunità accademica per contribuire al bene comune della Sezione e della Facoltà. La partecipazione si esplica mediante: a) la Segreteria degli studenti; b) le Assemblee di classe e i rappresentanti di classe; c) i rappresentanti degli studenti nei vari organi collegiali e commissioni della Sezione e della Facoltà. Tale attività è disciplinata dagli Statuti Generali della Facoltà (cf. SG artt. 6; 27), dagli Statuti Particolari della Sez. S. Luigi (cf. SP artt. 12; 20) e dal presente Regolamento. Art. 2 La Segreteria degli studenti 1. La Segreteria degli studenti è un comitato studentesco che tratta, delibera e porta a escuzione tutte le attività atte al conseguimento delle finalità di cui allart. 1. Inoltre promuove iniziative miranti a un adeguato, costante e approfondito rapporto con la realtà religiosa, culturale, sociale e politica in cui è inserita la Sezione. 2. La Segreteria è composta da: a) un Segretario coordinatore e un vice Segretario; b) i rappresentanti di classe del quinquennio (cf. art. 5) e il rappresentante unico del 2°ciclo e dellanno pastorale (cf. art. 6); c) i rappresentanti degli studenti nei vari organi collegiali e commissioni della Sezione e della Facoltà; d) due studenti eletti dalla Segreteria su proposta del Segretario coordinatore. 3. La Segreteria degli studenti è convocata e presieduta dal Segretario coordinatore: a) allinizio di ogni anno accademico, entro il mese di ottobre, per assolvere gli adempimenti necessari al suo funzionamento; b) tutte le volte che il Segretario coordinatore lo ritenga opportuno; c) quando un terzo dei suoi membri ne faccia richiesta. Lordine del giorno è stabilito dal Segretario coordinatore. Egli redige il verbale delle riunioni, lo rende pubblico mediante affissione sulla bacheca degli studenti e ne trasmette copia al Vice Preside per la Sezione. 4. Le riunioni della Segreteria sono validamente convocate quando sono presenti i due terzi dei membri. 5. Le votazioni sono a scrutinio palese e a maggioranza semplice, salvi i casi riguardanti persone ed elezioni, da regolarsi secondo lart. 9. 6. Alle riunioni è presente anche un Docente, nominato dal Vice Preside per la Sezione, con funzione consultiva (cf. SG art. 27,2; SP art. 8,6d). normative particolari Art. 3 Il Segretario coordinatore e il vice Segretario 1. Il Segretario coordinatore e il vice Segretario sono eletti dallAssemblea generale (cf art. 4,7) e restano in carica due anni. 2. Il Segretario coordinatore: a) promuove e coordina lattività della Segreteria degli studenti; b) convoca e presiede le riunioni; c) ne stabilisce lordine del giorno insieme al vice Segretario e ne redige il verbale, lo rende pubblico mediante affissione sulla bacheca degli studenti e ne trasmette copia al Vice Preside per la Sezione; d) nei casi di urgenza, nei quali è impossibile convocare la Segreteria, prende iniziative decisionali ed esecutive nellambito delle competenze della Segreteria, col consenso del vice Segretario e di uno dei rappresentanti al Consiglio di Sezione; e) è membro di diritto del Consiglio Delegato (cf. SP art. 7,1); f) cura i rapporti con le autorità accademiche e con gli studenti della Sezione S. Tommaso su orientamento della Segreteria; g) è membro di diritto del Consiglio di Sezione. 3. In assenza del Segretario coordinatore le sue funzioni sono svolte dal vice Segretario. Art. 4 Assemblea generale 1. LAssemblea generale è aperta a tutti gli studenti ordinari e straordinari della Sezione. Hanno voce passiva solo gli studenti ordinari. 2. LAssemblea generale è convocata dal Segretario coordinatore, udita la Segreteria degli studenti, mediante affissione sulla bacheca degli studenti, dopo che sia stato informato il Vice Preside per la Sezione. 3. Lindizione dellAssemblea deve precedere di almeno sette giorni la sua convocazione. Qualora un quinto degli studenti ne faccia richiesta, il Segretario è tenuto a spostare lAssemblea in altra data. 4. Per lAssemblea generale può essere utilizzata qualche ora dellorario scolastico comune al 1° e al 2° ciclo, previa intesa con il Vice Preside per la Sezione in tempi utili. 5. LAssemblea è validamente convocata se è presente la maggioranza degli studenti ordinari e straordinari in corso del 1° e 2° ciclo. In seconda convocazione lAssemblea è validamente convocata se è presente il 40% degli studenti ordinari e straordinari in corso del 1° e 2° ciclo. 6. LAssemblea è presieduta dal Segretario coordinatore. AllAssemblea viene invitato il Docente delegato (cf. SP 8,6d). 7. Ogni due anni lAssemblea generale elegge, a scrutino segreto e a maggioranza assoluta per le prime due votazioni, a ballottaggio nella terza, il Segretario coordinatore; con votazione distinta, e a maggioranza assoluta per le prime due votazioni, a ballottaggio nella terza, il vice Segretario (cf. art. 9). 8. Salvo i casi della elezione del Segretario e del vice Segretario e quelli regolati dallart. 9, le votazioni sono a scrutinio palese e a maggioranza semplice. normative particolari 9. LAssemblea per lelezione dei rappresentanti al Consiglio di Sezione, ai sensi degli SP art. 5,3, è indetta dal Vice Preside per la Sezione. LAssemblea generale elegge a questa funzione due studenti da una rosa di candidati presentata dalla Segreteria Studenti. Art. 5 Assemblee di classe e rappresentanti di classe 1. Ogni classe dibatte i problemi di interesse studentesco in Assemblee di classe, per le quali è prevista unora nellorario scolastico settimanale. 2. LAssemblea di classe è indetta dai rappresentanti, quando essi lo ritengano opportuno o quando ne faccia richiesta almeno un quinto degli studenti, mediante avviso sulla bacheca degli studenti almeno tre giorni prima della sua convocazione. Essa è validamente convocata se è presente la maggioranza degli studenti iscritti allanno di corso. 3. Le decisioni sono prese a scrutinio palese e a maggioranza semplice, salvi i casi riguardanti persone ed elezioni per i quali ci si regola secondo lart. 9. 4. Allinizio dellanno accademico ogni classe, riunita in Assemblea, elegge tre rappresentanti, dei quali uno scelto, possibilmente, tra i due rappresentanti uscenti. Hanno voce attiva gli studenti ordinari e straordinari iscritti al corso; hanno voce passiva solo gli ordinari. 5. I rappresentanti di classe durano in carica un anno. Essi fanno parte della Segreteria degli studenti, convocano e presiedono le Assemblee di classe e ne stabiliscono lordine del giorno; promuovono iniziative dirette ad affrontare i problemi della classe; a metà di ogni semestre verificano con la classe landamento didattico dei corsi; sono portavoce delle istanze degli studenti della propria classe presso i professori e negli altri ambiti in cui operano i rappresentanti degli studenti. Art. 6 Rappresentanza del 2° ciclo e dellAnno pastorale 1. Allinizio dellanno accademico, gli studenti in corso del secondo ciclo e dellAnno di pastorale sono convocati dal Segretario coordinatore in ununica Assemblea. Essi eleggono un rappresentante unico del 2° ciclo e dellAnno pastorale. Hanno voce attiva gli studenti ordinari e straordinari del 2° ciclo e dellAnno pastorale. Hanno voce passiva solo gli ordinari iscritti al 2° ciclo e allAnno pastorale. 2. Il rappresentante unico dura in carica un anno ed è rieleggibile; fa parte della Segreteria degli studenti; è portavoce presso le Autorità e negli organismi accademici del 2° ciclo delle istanze e dei problemi degli studenti. 3. Quando il rappresentante unico lo ritenga opportuno, o ne faccia richiesta almeno un quinto degli studenti in corso, egli convoca e presiede lAssemblea del 2° ciclo e dellAnno pastorale. LAssemblea è prevista in orario scolastico. Essa è indetta, previo accordo con il Vice Preside, mediante avviso sulla bacheca degli studenti almeno tre giorni prima. Essa è validamente convocata se è presente la maggioranza degli studenti in corso del 2° ciclo e dellAnno pastorale. Le decisioni sono prese a norma dellart. 5,3. 4. Allinizio dellAnno accademico, nellAssemblea di cui al primo comma, gli studenti in corso del 2° ciclo eleggono anche altri due studenti, iscritti rispettivamente ai due bienni di specializzazione ai quali non appartiene il rappresentante unico. Essi e il rappresentante unico hanno il compito di curare i rapporti tra il Direttore di settore, i docenti e gli studenti del proprio biennio di specializzazione in ordine alla definizione dei piani di studio, la programmazione dei corsi, e gli altri problemi specifici che potessero sorgere. normative particolari Art. 7 Rappresentanti degli studenti al Consiglio di Facoltà Gli studenti della Sezione S. Luigi inviano al Consiglio di Facoltà due studenti eletti dal Consiglio di Sezione (cf. SG art. 10) sulla base di una rosa di nomi proposta dalla Segreteria degli studenti. I rappresentanti degli studenti al Consiglio di Facoltà durano in carica due anni (cf SG art. 10,3). Art. 8 Rappresentanti degli studenti al Consiglio di Biblioteca, al Consiglio di Amministrazione, alle commissioni 1. La Segreteria degli studenti elegge rappresentanti degli studenti in tutti gli organi collegiali e commissioni, permanenti e temporanee, della Sezione S. Luigi e della Facoltà, quando sia prevista la partecipazione di una rappresentanza studentesca (cf. SP art. 20,2). 2. Per lelezione dei rappresentanti al Consiglio di Sezione ci si regola in base allart. 4,9. 3. Rappresentante degli studenti al Consiglio Delegato è il Segretario coordinatore. 4. La Segreteria degli studenti elegge un rappresentante al Consiglio di Biblioteca e uno al Consiglio di Amministrazione della Sezione (cf. SP art. 30,1). Essi durano in carica due anni. Il rappresentante al Consiglio di Amministrazione svolge anche la funzione di economo della Segreteria degli studenti. Art. 9 Maggioranza per votazioni riguardanti persone ed elezioni 1. Nei casi riguardanti persone si vota a scrutinio segreto e a maggioranza assoluta. 2. Le elezioni si svolgono a scrutinio segreto e a maggioranza assoluta nelle prime due votazioni, a ballottaggio nella terza (cf. SP art. 5,3). Art. 10 Durata in carica dei rappresentanti degli studenti 1. Salvo disposizioni speciali (cf. art. 6,2), i rappresentanti degli studenti durano in carica due anni e possono essere rieletti. 2. In caso di impossibilità, accertata dalla Segreteria degli studenti, di portare a termine il mandato di rappresentante, subentra nella stessa funzione il primo dei non eletti, a meno che la Segreteria degli studenti non decida di effettuare una nuova elezione. Art. 11 Regime economico della Segreteria degli studenti 1. Ogni studente è tenuto a contribuire alla costituzione di un fondo per il finanziamento delle attività di cui allart. 2,1, conferendo una quota annualmente determinata dalla Segreteria degli studenti. 2. Leconomo della Segreteria amministra tale fondo, ne dà conto alla Segreteria e rende pubblico il bilancio. normative particolari Art. 12 Pubblicità 1. La Segreteria degli studenti, al fine di favorire il più possibile la comunicazione tra le varie componenti della Comunità accademica, provvede ad informare, con mezzi adeguati, il Vice Preside per la Sezione ed eventualmente le altre Autorità accademiche, dei progetti e delle decisioni prese dagli studenti. 2. La Segreteria, mediante affissione su bacheca, informa gli studenti circa la sua attività e ogni altra questione di interesse studentesco. Art. 13 Modifiche al presente Regolamento Modifiche al presente regolamento sono apportate con delibera del Consiglio di Sezione prese a maggioranza assoluta, su proposta della Segreteria degli studenti o di unAutorità accademica della Sezione (cf SP art. 4). TESI DIFESE NELLANNO ACCADEMICO 2001-2002 TESI DI DOTTORATO BITTASI STEFANO PIERO (Rel. SI), A rischio della vita... (Fil 2,30). Il significato argomentativo della struttura della lettera di Paolo ai Filippesi (pp. 196), Relatore: Jean-Noël Aletti. Difesa: 30.05.2002. Nello studiare la struttura della lettera ai Filippesi, la tesi cerca di chiedere e reperire il senso del fluire lessicale, sintattico e argomentativo del testo paolino nella sua integrità. Lindividuazione del motore argomentativo (propositio) dellintera lettera in 1,9-11 permette di cogliere lunitarietà dello scritto composto secondo il modello ellenistico della lettera esortativa di amicizia e permette di verificare il collegamento organico tra le varie sezioni. Il flusso esortativo di Paolo verso un amore capace di discernimento nelle scelte della vita legate al dono di sé, avviene eminentemente attraverso lillustrazione esemplare del phronein di Cristo (2,1-18) e di Paolo (3,2-16), ma soprattutto attraverso lesempio, posto al centro della lettera, di Timoteo ed Epafrodito (2,19-30), uomini comuni capaci di operare scelte esistenziali guidate per lappunto da quel phronein e, pertanto, imitabili. A questo mirano sia le narrazioni e le esortazioni (1,12-26 + 1,27-30 e 3,17-4,1 + 4,2-9) che le sezioni inquadranti la 1= lettera (1,3-11 e 4,10-20), nella esplicitata relazionalità esistenziale ed epistolare tra lapostolo e la comunità. TESI DI LICENZA SETTORE BIBLICO FUSCO GIUSEPPE (Dioc. Aversa), Teologia battesimale di Ebrei 10,19-26 (pp. 123). Relatore: Michele Ciccarelli. Difesa: 10.06.2002. La scelta della pericope contenente la dottrina battesimale della Epistola agli Ebrei è dovuta essenzialmente al desiderio di conoscere questo scritto del Nuovo Testamento, che generalmente passa sotto silenzio. Dentro questa grandiosa cattedrale del pensiero rivelato che è lEpistola agli Ebrei, il battesimo è oggetto di una nuova presentazione, in termini di aspersione e purificazione, con una accentuazione del suo valore cultuale e liturgico. SETTORE DOGMATICO DI VIRGILIO GIOSUÈ (Dioc. Aversa), Levangelizzazione nella figura e nella dottrina di Paolo VI (pp. 181). Relatore: Orazio Francesco Piazza. Difesa: 18.06.2002. La dissertazione analizza integralmente lEsortazione apostolica di Paolo VI Evangelii Nuntiandi. Diviso in quattro capitoli, il lavoro ha voluto evidenziare che lo scopo dellevan- 147 gelizzazione è portare la buona novella in tutti gli strati dellumanità e, col suo influsso, trasformare dal di dentro, rendendo nuova lumanità stessa: «Ecco io faccio nuove tutte le cose» (Rm 6,4). Non si può evangelizzare se non si è evangelizzati. Bisogna cambiarsi e cambiare significa per Paolo VI riportare alla naturale dimensione tutto ciò che può contrastare con la parola divina, con linsegnamento del Vangelo. Dal lavoro sono emersi sei modelli di riferimento che sono fondamentali per levangelizzazione nel mondo contemporaneo. Questi modelli non vanno considerati singolarmente e autonomamente ma sincronicamente, guardando alla complessità e alla difficoltà di essere evangelizzatori secondo il comando del Cristo risorto. I modelli sono: 1) Evangelizzazione come testimonianza; 2) Evangelizzazione come annuncio «Kerygmatico»; 3) Evangelizzazione come impegno etico-sociale; 4) Evangelizzazione come reciprocità di movimenti; 5) Evangelizzazione come annuncio di iniziazione; 6) Evangelizzazione come nuova pentecoste. DONCIGLIO LUIGI (Dioc. Aversa), Il sacramento della penitenza riconciliazione con Dio e con la Chiesa (pp. 164). Relatore: Alfredo Marranzini. Difesa: 05.03.2002. Il lavoro svolto ha voluto dimostrare che il sacramento delle penitenza presenta anche una dimensione ecclesiale. Infatti il peccatore non si riconcilia solo con Dio attraverso la Chiesa, ma anche con la Chiesa stessa. Partendo dalla Chiesa dei primi secoli, si è cercato di evidenziare come questa verità era già viva nel dato bibblico, nelle testimonianze dei Padri della Chiesa, nei grandi teologi medievali. Dopo aver osservato leclisse della pax cum Ecclesia nella riflessione dei successivi autori, viene presentato il contributo di Xiberta, che riporta alla luce della riflessione teologica questa verità dimenticata. Tale approfondimento ha trovato il suo approdo nel Concilio Vaticano II che, mettendo in luce la natura sociale del popolo di Dio, ha valorizzato questa dimensione del sacramento della penitenza. Seguendo le indicazioni conciliari sono stati analizzati il Rito della penitenza, il Sinodo dei Vescovi del 1983 e lEsortazione apostolica postsinodale Reconciliatio et paenitentia. Infine si sono analizzati gli sviluppi posteriori del sacramento della penitenza evidenziandone la dimensione ecclesiale. SALOMONE ALFONSO LUIGI (Dioc. Cerreto-Telese-S.Agata dei Goti), Il fedele laico di Azione Cattolica nel rapporto Chiesa-Mondo (pp. 229). Relatore: Orazio Francesco Piazza. Difesa: 13.06.2002. Lintento di questo studio è di ricercare, alla luce delle ultime indicazioni della Presidenza Nazionale e delle due ultime Assemblee Nazionali di Azione Cattolica, i principi storico dogmatici che evidenziano il ruolo del fedele laico nel rapporto Chiesa mondo. Le ultime due Assemblee Nazionali di Azione Cattolica, sulla scia di alcune indicazioni magisteriali del Pontefice e della Conferenza Episcopale Italiana, confermano allAzione Cattolica il ruolo di portare il fermento del Vangelo nel tessuto delle relazioni umane, nelle istituzioni e nel territorio, dunque di offrire la propria testimonianza cristiana allinsegna della laicità per ledificazione della città delluomo. In una prima parte si è cercato di ricostruire le linee storiche essenziali del rapporto Chiesa mondo fino alla grande novità espressa dal Concilio Vaticano II con la Costituzione pastorale Gaudium et Spes. Successivamente viene evidenziato il ruolo del fedele laico nel rapporto Chiesa mondo così come è stato delineato dal Vaticano II nei documenti Lumen Gentium, Gaudium et Spes e Apostolicam Actuositatem. La seconda parte è interamente incentrata sul ruolo dellAzione Cattolica Italiana a partire dalla stagione di rinnovamento del Concilio fino ai nostri giorni. In questa parte, oltre allanalisi delle scelte conciliari operate dallAssociazione nel corso di questi anni, si cerca di sottolineare il ruolo del fedele laico dì Azione Cattolica nel rapporto Chiesa - mondo, che si esprime nellassumere la propria laicità in un legame istituzionale con la Chiesa locale e in un atteggiamento di dialogo e di partecipazione alle vicende del mondo. SETTORE VITA CRISTIANA - MORALE PALMIERO FULVIO (laico), Ladozione: una scelta damore (pp. 128). Relatore: Andrea Vicini. Difesa: 20.06.2002. Riflettere sulladozione di un minore nella situazione contemporanea italiana da un punto di vista teologico-morale consente di valorizzare la dinamica di amore che tale scelta può esprimere. A questo proposito, la tesi si serve di un approccio storico-giuridico, che fa emergere una graduale progressiva attenzione privilegiata al minore in stato di adottabilità. In secondo luogo, essa esamina ladozione a partire dai contributi delle scienze sociologiche e psicologiche, riflettendo su quanto è indicato a proposito delle coppie adottanti e dei bambini adottati. Infine, gli insegnamenti magisteriali cattolici riguardanti la famiglia, uniti ad approfondimenti teologico-morali, consentono, da un lato, di apprezzare la centralità assegnata al bambino in ambito legislativo e, dallaltro, di rilevare la pertinenza delle indicazioni che emergono in ambito sociologico e psicologico. La tesi propone, quindi, ladozione quale scelta che esprime e dona amore; in quanto tale, essa è una modalità concreta di promozione non solo delle famiglie coinvolte e dei bambini adottati, ma della società intera. SETTORE VITA CRISTIANA - SPIRITUALITÀ APICELLA FELICE (Dioc. Amalfi-Cava), La passione secondo Matteo di J.S. Bach. La croce come sinfonia teologica (pp. 137). Relatore: Giovanni Di Napoli. Difesa: 26.10.2001. La Passione di Cristo, collocata tra liturgia, devozione e spettacolo, spesso si presenta nella storia cristiana come uno dei soggetti più cari e ricorrenti tra le vicende della Sacra Scrittura. Sintesi e culmine di tutto il Vangelo, ma anche paradigma di salvezza per ogni credente, essa si inserisce in un percorso di comprensione del mistero della sofferenza di Cristo che si offre liberamente per lumanità. Le emozioni e gli atteggiamenti che essa suscita mutano con il variare del soggetto che partecipa al dramma del Signore. La Passione secondo Matteo BWV 244 nasce musicalmente dal cuore fedele e profetico di J.S. Bach (1685-1750), su aggiunte di Picander al testo sacro. Essa non è una mera presentazione artistica del dolore e della morte del Cristo, ma si colloca come un momento di religiosa ed eloquente riflessione spirituale sul grande mistero della Croce del Nazareno, che ha avuto ampio sviluppo a partire dallesperienza liturgica della comunità dei primi cristiani. ESPOSITO GIUSEPPE (Dioc. Pompei), Bartolo Longo: carità ed educazione (pp. 116). Relatore: Sabatino Majorano. Difesa: 20.06.2002. Lo studio mira ad evidenziare gli elementi più caratteristici della spiritualità di Bartolo Longo, colta come spiritualità laicale, che trova nella carità la possibilità di rispondere costruttivamente alle sfide di povertà e di formazione del suo tempo. Il lavoro parte dal contesto socio-religioso in cui è vissuto il Longo, poi, in un secondo momento, traccia i punti salienti della sua vita, partendo dallinfanzia, fino al ritorno alla fede ed al suo impegno nella Valle di Pompei. Quindi si esamina il cammino spirituale di carità vissuto dal Beato, le prime opere da Lui compiute, lorfanotrofio femminile, lospizio per i figli dei carcerati. Al termine si approfondisce la spiritualità Longhiana, che ha il suo punto centrale nelloperosità della carità, pronta a cogliere le sfide vecchie e nuove della povertà soprattutto minorile. TESI DI BACCALAUREATO DE BERTOLIS OTTAVIO (Rel. SI), Una riflessione sulla carità: San Tommaso e Gabriel Marcel (pp. 83). Relatore: Giuseppe Manca. Difesa: 09.10.2001. Il presente lavoro si presenta come una ricostruzione e, per summa capita, un inquadramento del pensiero di San Tommaso e Gabriel Marcel sulla carità: a ciò sono dedicati i primi due capitoli. Così vengono presentati i modelli di comprensione della grazia nel pensiero dellAquinate, legati al concetto di habitus o qualitas, mentre essa assurge al ruolo di forma virtutum; nel pensiero di Marcel, essa appare invece legata indissolubilmente al concetto di dono, di intersoggettività, di disponibilità. Dallaccostamento della teologia di Tommaso alla riflessione filosofica di Marcel si evince la necessità di superare, in subiecta materia, lo schema essenzialistico tomista per avvicinarsi ad una impostazione di pensiero costitutivamente dialogica e intersoggettiva, quasi uno sforzo di costruire una teologia al duale, per la quale cioè laltro, e massimamente lAltro divino, non sia una realtà accessoria, accidentale, ma vera e propria conditio per quam nella quale concepire lesperienza cristiana. FONTANELLA RAFFALE (laico), La categoria del compimento nel Vangelo di Matteo (pp. 120). Relatore: Sergio Tanzarella. Difesa: 18.06.2002. La tematica del compimento delle antiche Scritture in Gesù Cristo costituisce uno dei nuclei portanti del Vangelo di Matteo ed è presente a volte in modo criptico o velato, altre volte in maniera esplicita e chiara. Il presente lavoro, dopo unattenta analisi letteraria delle cosiddette citazioni di compimento e delle parole di Gesù intorno al compimento della Legge, cerca di estrapolare alcune utili indicazioni per meglio definire la fisionomia dei destinatari del primo Vangelo. GUGLIELMI GIUSEPPE (Rel. SCI), Il problema dellimmutabilità di Dio (pp. 87). Relatore: Paolo Gamberini. Difesa: 18.06.2002. Trattando di Dio e della sua natura, la teologia ha da sempre applicato a Dio degli «attributi» semplicità, infinità, immutabilità, unità... che cercassero il più possibile di rendere intelligibile il mistero di Dio. Limmutabilità di Dio solleva alcune questioni rilevan- ti. In breve quale mutabilità si può predicare di Dio? Una simile alle creature, per mancanza dessere, oppure una mutabilità frutto della libertà di Dio, della sovrabbondanza, pienezza ed effusività del suo essere? Il lavoro è suddiviso in due parti: Ricostruzione storica: il pensiero filosofico greco, il dato della Scrittura, la riflessione dei Padri e di Tommaso dAquino, infine ci si sofferma sui teologi contemporanei che hanno maggiormente riflettuto sulla problematica: K. Rahner, H. Küng, H. Mühlen, J. Moltmann, H.U. von Balthasar, E. Jüngel, J. Galot. Parte sistematica: il significato analogico degli attributi di Dio, la dottrina scolastica della «relazione» fra Dio e luomo e la sua revisione nella discussione teologica attuale, levento dellincarnazione e della passione di Gesù Cristo. Nellultimo paragrafo si tenta di reimpostare limmutabilità di Dio nel quadro di una nuova ontologia (ontologia agapica e trinitaria). Nella conclusione si accoglie la riflessione di J. Maritain, che vede nella passione di Dio una misteriosa perfezione innominabile. JANIK PIOTR (Rel. SI), Lopzione fondamentale: categoria teologica per la pastorale (pp. 65). Relatore: Antonio Palmese. Difesa: 18.06.2002. La riflessione sullopzione fondamentale ha come scopo una ricerca di chiarificazione del significato del termine e del possibile contributo di esso per lagire pastorale. Vengono esaminati alcuni scritti di autori della teologia fondamentale, dellarea dogmatica e morale. Inoltre, si fa riferimento ad alcuni pronunciamenti della Santa Sede. La diversità degli approcci e dei linguaggi presentati vuol dare unidea della complessità del concetto, che risponde allesigenza di impostare la problematica del coinvolgimento personale delluomo nel suo vivere in quanto uomo, e perciò della sua capacità ontologica di relazionarsi a Dio e ai fratelli. In questa chiave si vuole ripresentare linsegnamento della Chiesa riguardo a: verità dellagire umano: colpa teologica, peccato mortale, libertà come divenire delluomo nella grazia, conversione in quanto nuovo modo di relazionarsi. LETTIERI ALFONSO (Dioc. Acerra), Chiesa, parrocchia e sport: quale relazione? (pp. 73). Relatore: Antonio Mastantuono. Difesa: 20.12.2001. Lo sport, oltre ad essere un fenomeno socio-culturale di grande rilevanza, che coinvolge molte persone a vari livelli (come atleti, dirigenti, tifosi, giornalisti e anche come azionisti) svolge un ruolo importante per la sua ricca potenzialità educativa. In questo lavoro si cerca di comprendere il fenomeno sportivo in sé (cap. 1), evidenziando, dopo un excursus storico, i suoi aspetti positivi, i suoi valori, ma anche i suoi limiti, i problemi e le domande che pone. Si vede poi quale interesse ha la Chiesa per questa particolare attività umana (cap. II), quale relazione cè tra loro e come la Chiesa risponde ai problemi che lo sport pone. Infine si passa a vedere la relazione tra parrocchia e sport (cap. III) analizzando come lo sport può essere inserito nella pastorale ecclesiale, sia come luogo in cui far arrivare lannuncio evangelico, sia come aiuto prezioso per laccoglienza dello stesso annuncio. LONGO LUIGI (Dioc. Otranto), Peccato e liberazione in Cristo (pp. 89). Relatore: Giuseppe Manca. Difesa: 18.06.2002. Di fronte alla realtà del peccato ci sono per luomo due possibilità di comportamento: partire da se stesso oppure partire da Cristo. In questultimo caso lestremo bisogno di liberazione da parte delluomo trova la sua risposta in Cristo, il Redentore degli uomini, che libera e dà consistenza; in Lui ogni situazione negativa diventa ricuperabile tramite il perdono. Per questo il peccato è una realtà suscettibile di speranza e di perdono e non di frustrazione o di angoscia. Per lazione di Cristo esso si trasforma nellinizio di unautentica liberazione. Solo a partire da questa coscienza, sempre in via di maturazione, si può porre un discorso di autentica liberazione umana della realtà del peccato MARELLI MASSIMO (Rel. SI), La vita in Cristo come dinamica sacramentale nel pensiero di Nicola Cabàsilas (pp. 89). Relatore: Cesare Giraudo. Difesa: 20.12.2001. Attraverso il pensiero teologico di Nicola Cabàsilas, assunto come modello paradigmatico per una costruzione teologica sui sacramenti, si cerca di rispondere alla domanda: «Quale sacramentaria per il terzo millennio?». Dopo aver analizzato lantropologia e la soteriologia che sottende limpianto teologico di Cabàsilas, si passa a descrivere i misteri in generale per poi soffermarsi sui tre sacramenti delliniziazione: battesimo, crismazione ed eucaristia. In conclusione si nota come il sacramento non sia una realtà statica, ma dinamica. Attraverso la celebrazione dei misteri luomo sperimenta lincontro dellagire di Dio con il suo agire. Ne consegue che la sacramentaria non può accontentarsi di analizzare dettagliatamente solo come i misteri ci santificano (movimento discendente: da Dio alluomo), ma deve prendere in considerazione anche la risposta delluomo che si esprime nellagire rituale (movimento ascendente: dalluomo a Dio). La sacramentaria, dunque, deve fare giustizia di tutto lagire rituale intendendolo come mistagogia delloperare di Dio e delluomo. MATARAZZO GIANFRANCO (Rel. SI), Una riflessione morale sullo studio della struttura dellesperienza soggettiva secondo lapproccio offerto dalla Programmazione Neurolinguistica (pp. 114). Relatore: Andrea Vicini. Difesa: 18.06.2002. Il lavoro si propone di verificare la portata valutativa consentita dalla formazione filosofico-teologica istituzionale, in special modo morale: questo proposito è condotto raggiungendo luomo contemporaneo in una sua specifica esperienza, quella rappresentata dalla Programmazione Neurolinguistica. A partire dalla Grammatica Trasformazionale (N. Chomsky) e dallopera di G. Bateson, la Programmazione Neurolinguistica si propone come uno studio della struttura dellesperienza soggettiva, in vista dellelaborazione di un modello esplicito della comunicazione e del comportamento. Applicata inizialmente nellambito della psicoterapia, essa si è progressivamente estesa alla comunicazione in generale, per privilegiare, attualmente, la comunicazione finanziaria. La dissertazione si propone di esplicitare e valutare le premesse teoriche della PNL, evidenziando il modello antropologico che ne consegue. NOVIELLO MASSIMILIANO (Rel. OFM Cap.), Libertà fondamentale e libertà di scelta. Un confronto tra il pensiero di Josef Fuchs e di Dionigi Tettamanzi (pp. 61). Relatore: Donatella Abignente. Difesa: 19.06.2002. Gli aspetti complessi e contraddittori che caratterizzano la società di massa di questo inizio millennio sono tanti e di varia natura. Il consumismo, la globalizzazione, i condizionamenti dei mass media, lecologia, laspetto economico mondiale segnato da una profonda sperequazione tra paesi ricchi e poveri, gli sviluppi scientifici e le tematiche legate alle scelte quotidiane delle persone, chiamano la teologia morale ad una sfida difficile, ma fondamentale. Tali e scottanti questioni invitano la singola coscienza non solo a prendere posizioni ideali ma ad impegnarsi con scelte quotidiane coerenti ed incisive, nel dare una particolare direzione alla propria esistenza. Le scelte però per essere davvero significative e sentite, per connotare nel profondo il carattere morale del singolo, devono essere improntate ad una scelta di fondo, ad un indirizzo che sia di guida e di criterio selettivo nellagire quotidiano. Tale indirizzo é appunto lopzione fondamentale, trattata dai due teologi Josef Fuchs e Dionigi Tettamanzi, con posizioni abbastanza diversificate, pur convergenti nelle intenzioni di fondo di aiutare a risolvere alcuni problemi morali. RIANNA RAFFAELE (Dioc. Nola), Larte sacra e i musei ecclesiastici come strumenti di evangelizzazione (pp. 79). Relatore: Erasmo Napolitano. Difesa: 20.06.2002. Fin dalle origini la Chiesa, per poter annunziare al mondo il messaggio che Cristo le ha affidato, ha avuto bisogno dellarte, proprio per la sua grande capacità di penetrare lanimo umano. I beni culturali ecclesiastici assumono un ruolo quasi sacramentale, nel senso che sono veicoli e strumenti di cui il Signore si serve per ordinare gli animi alle meraviglie della grazia. In questo lavoro, partendo dal concetto di cultura e di bene culturale (cap. I), si presenta il tema dei beni culturali come strumenti di evangelizzazione (cap. II) attraverso il culto, la catechesi, la morale e la pastorale del turismo. San Paolino di Nola, nelle sue opere artisticoteologiche, comunica che larte è il canale di trasmissione della fede e della salvezza. Lo studio si sviluppa considerando il museo ecclesiastico come ponte tra passato e futuro (cap. III), evidenziandone i criteri per listituzione e lallestimento, la tipologia del museo diffuso e la formazione degli operatori museali ecclesiastici. Si presenta, infine, la normativa ecclesiastica e civile dei beni culturali in Italia (cap. IV). SALATO NICOLA (Rel. OFM Cap.), Fenomenologia e teologia nel pensiero di Edith Stein (pp. 121). Relatore: Giuseppina De Simone. Difesa: 18.06.2002. La cifra che contraddistingue la notevole ricchezza della riflessione di Edith Stein risulta essere la capacità di una profonda sintesi tra filosofia e teologia, sintesi di cui la cultura contemporanea avverte lesigenza e insieme la difficoltà. Il lavoro muove dalla constatazione che la Stein fin dalle prime ricerche condotte secondo i criteri della scuola fenomenologica, sembra essere attenta ad una considerazione della persona che abbracci anche lesperienza religiosa. Il punto di partenza per Edith Stein non è tanto il problema epistemologico del rapporto fenomenologia-teologia oppure ragione-fede viste come due momenti da conciliare, quanto piuttosto luomo e la sua ricerca di verità. Dopo la conversione la fede viene da lei concepita come metro di misura e integrazione della filosofia; lesperienza di Dio nella fede, pur essendo un evento soprannaturale alimenta ed orienta la sua elaborazione filosofica, come appare evidente nelle due opere maggiori Essere finito e Essere Eterno e Scientia Crucis. Rimane tuttavia operante, anche in esse, il metodo fenomenologico, a singolare testimonianza di un possibile e fecondo incontro tra la ricerca filosofica e lorizzonte di senso della fede, nella radicale tensione al vero che qualifica lessere della persona. VANACORE MICHELE (Rel. OFM Cap.), La Creazione. Comunicare la fede in una cultura segnata dal paradigma evolutivo (pp. 81). Relatore: Saturnino Muratore. Difesa: 07.03.2002. Il lavoro vuole collocarsi nellorizzonte dellattuale cultura segnata dal paradigma evolutivo e in essa dire la creazione. Recuperata la prospettiva scritturistica che dice inscindibile creazione e redenzione, è segnalato, sommariamente, lo sviluppo storico della dottrina. Un ampio spazio è riservato alla mirabile sintesi di Tommaso che ricategorizza lAristotele della Fisica e della Metafisica, proponendo il suo quadro metafisico-creazionsta. Tuttavia, se Tommaso fa sintesi, lepoca moderna è caratterizzata da un processo di differenziazionecontrapposizione delle diverse figure della razionalità. Relativamente al XX secolo si fa notare una progressiva ripresa del dialogo tra teologi della creazione e cultori delle scienze. Anzi, è proprio nellambito della moderna cosmologia che viene formulato il principio antopico che reintroduce, dopo la parentesi moderna, la categoria di finalità nel discorso scientifico. Per evitare, però, ogni riduzionismo la teologia deve integrare il principio antropico con il principio cristologico, accreditato dal sapere della fede. Levento Cristo consente di accennare alla drammatica esperienza del male e dirla in un contesto di fede esplicita in Dio creatore e redentore dopo il recupero dell«intellezione inversa» e della «logica trivalente» che guidano alla formulazione del «teorema teologico relativo al problema del male». VATTIATA ANTONINO (Dioc. Mileto-Nicotera-Tropea), Pio XII e le leggi e le persecuzioni razziali in Italia: analisi di alcune tesi storiografiche recenti (pp. 90). Relatore: Sergio Tanzarella. Difesa: 18.06.2002. Nel suo insieme il lavoro provvede ad analizzare le posizioni storiografiche relative a Pio XII e alle leggi e persecuzioni razziali in Italia sullo sfondo dellazione complessiva della Chiesa. La varietà di documenti e la particolarità di interpretazioni sono il punto forte dellintero scritto che non vuole adoperarsi a fare unapologia sul pontificato pacelliano ma solo mettere a confronto le varie opinioni che emergono dai recenti studi fatti. Nellanalizzare un particolare momento storico non ci si allontana da un vissuto ecclesiale che per le sue caratteristiche ancora oggi è discusso sotto i suoi variegati aspetti. Pieno convincimento del lavoro è comunque il fatto che il tempo affermerà in maniera più chiara ciò che ha sentito Pio XII circa la tragedia del popolo ebreo. PUBBLICAZIONI 2001-2002 I. Pubblicazioni della Sezione MOSSA V. (ed.), Guida dello Studente 2001/02, Napoli 2001, pp. 176. ID. (ed.), Annuario 2001/02, Napoli 2001, pp. 96. GALANTINO N., Sulle vie della persona. Percorsi di Antropologia filosofica. Dispensa per il Corso, Napoli 2001, pp. 174. DI GENNARO G. - PIZZUTI D. (a cura di), Lidentità meridionale. Percorsi di riflessione sociologica (Pftim/Library 2). II. Nelle Collane della Sezione MANCA G. (ed.), La redenzione nella morte di Gesù. In dialogo con Franco Giulio Brambilla (RdT/Library 6), San Paolo, Cinisello Balsamo 2001, pp. 324. CASALEGNO A. (ed.), Tempo ed eternità. In dialogo con Ugo Vanni (RdT/Library 7), San Paolo, Cinisello Balsamo 2002, pp. 399. BARRUFFO (ed.), Sui problemi del metodo in ecclesiologia. In dialogo con Severino Dianich (RdT/Library 8), San Paolo, Cinisello Balsamo 2002 (in corso di stampa). III. Pubblicazioni dei Docenti BITTASI S., «Gesù e la beatitudine del servizio», in Cristiani nel Mondo 16 (2001) 4-6. CASALEGNO A., «Lespressione offrire la vita per di Gv 10,11.15 nel contesto della soteriologia giovannea», in G. MANCA (ed.), La redenzione nella morte di Gesù. In dialogo con Franco Giulio Brambilla, San Paolo, Cinisello Balsamo 2001, 85-110. ID. (ed), Tempo ed eternità. In dialogo con Ugo Vanni (RdT/Library 7), San Paolo, Cinisello Balsamo 2002, pp. 399. ID., «Tempo e momento escatologico nel vangelo di Giovanni», in A. CASALEGNO (ed.), Tempo ed eternità, cit.,165-194. ID., «Dar testemunho do Evangelho da Graga de Deus. O intimo anseio de Paulo (At 20,24)», in Convergéncia 36 (2001) 466-478. CATTANEO E. (a cura di), Atanasio. Il credo di Nicea, Introduzione, traduzione e note (Collana di testi patristici, 160), Città Nuova, Roma 2001, pp. 152. ID., «Il valore redentivo della morte/risurrezione di Cristo nel De incarnatione di s. Atanasio dAlessandria», in G. MANCA (a cura di), La redenzione nella morte di Gesù, cit., 111-116. ID., «Dalla Gerusalemme temporale alla Gerusalemme eterna: il senso del tempo in Ireneo di Lione», in A. CASALEGNO (ed.), Tempo ed eternità, cit., 195-204. ID., «Papa Damaso, lapollinarismo e il Denzinger-Hünermann», in Rassegna di Teologia 43/1 (2002) 99-105. ID., «Non possiamo stare senza il giorno del Signore. Il precetto domenicale e lidentità cristiana, in Rivista Liturgica 89/2 (2002) 237-256. ID. - BRUNO F., «La teologia a partire dallesperienza di fede» in Rassegna di Teologia 42/4 (2001) 592-603. DALARIO VITTORIA, «Qohelet e lApocalittica. Il significato del termine !{OnPin Qo3,11», in A. CASALEGNO (ed.), Tempo ed eternità, cit., 73-78. DE SIMONE GIUSEPPINA, «Tempo ed eternità nellesperienza religiosa delluomo: una lettura fenomenologica-ermeneutica», in A. CASALEGNO (ed.), Tempo ed eternità, cit., pp. 299-311. DI NAPOLI G., «Formazione, smarrimento e ritrovamento del Triduo Pasquale. Punti fondamentali di un cammino storico»: in Theologia Viatorum 5 (2000) 73-94. ID., «...unitamente alla sua beata passione» (SC 102). Lunità del mistero pasquale nelle celebrazioni del Triduo, in G. DI NAPOLI (a cura di), In omnibus caritas. Miscellanea in onore di S. E. mons. Giuseppe Rocco Favale per il decimo anniversario di ordinazione (1° maggio 1999), ISSR, Vallo della Lucania 2001, 147-174. ID., «Tractare divina. Il rapporto tempo-eternità nelle preghiere dopo la comunione del Tempo Pasquale», in A. CASALEGNO (a cura di), Tempo ed eternità, cit., 313-330. FANULI A., «Due recenti Introduzioni critiche sulla composizione del Pentateuco. Un primo bilancio su unipotesi gloriosa», in RivBibl 2001/2, 211-225; ID., «Memoria biblica tra teologia ed ermeneutica», in E. FRANCO (a cura di), Mysterium Regni ministerium Verbi. Scritti in onore di Mons. Vittorio Fusco, EDB, Bologna 2001, 229-246; ID., «Chiamate a una corresponsabilità a tutto campo», in Annali della Carità, 2001/6, 9-23; ID., «La diversità ci interpella», in Annali della Carità, 2002/2, 16-20; ID., «Pasqua: rito antico, significato sempre nuovo», in Annali della Carità, 2002/2, 3-5; «Spiritualità biblica», in C. BISSOLI (a cura di), Grandi temi della pastorale ID., biblica, LDC, Leumann 2002, 227-233. ID., Recensione a I. CARDELLINI, I Sacrifici dellAntica Alleanza, in Rassegna di Teologia 42 (2001) 933-35; ID., Recensione a G. SGARGI (a cura di), Biblia. I libri della Bibbia interpretati dalla grande tradizione (AT 32-34), in Rassegna di Teologia 42 (2001) 935-36. FRANCO E. (a cura di), Mysterium Regni ministerium Verbi (Mc 4,11; At 6,49). Scritti in onore di mons. Vittorio Fusco (Supplementi alla Rivista Biblica 38), EDB, Bologna 2001, pp. 825. ID., «Il seme nel solco. Vittorio Fusco, una vita per il Vangelo», ivi, 9-25; «Bibliografia di Vittorio Fusco», ivi, 27-36; «indici delle citazioni e dei nomi», ivi, 757- 812. «Uguali sì, ma diversi: uomini e donne nellassemblea liturgica (1Cor ID., 11,2-16)», in Parole di vita 47/3 (2002) 9-14. ID., «Dio sceglie i poveri. Il cammino spirituale di san Giuseppe da Copertino», in Donare pace e bene 6 (2002) 5-7. GALANTINO N., «Comunicare il Vangelo. Sfida pastorale», in Settimana 42 (2001) 8-10. ID., Sulla via della persona. Percorsi di Antropologi filosofica, PFTIM, Napoli 2001, pp. 174. ID., «Una pace da realizzare», in Iesus caritas 23 (aprile 2002) 86, 49-56. GAMBERINI P., «Tesi sulla soteriologia», in G. MANCA (ed.), La redenzione nella morte di Gesù, cit., pp. 141-164. ID., «Lanalogia tra inevitabili pretese e invalicabili limiti», in G. MAZZILLO (ed.), Parlare di Dio. Atti del IX Corso di Aggiornamento per docenti di Teologia Dogmatica dellATI, San Paolo, Cinisello Balsamo 2002, 131-151. «Dignità umana e libertà di scelta religiosa: le prospettive delle grandi ID., tradizioni religiose», in Rassegna di Teologia 43 (2002), 106-114. GRECO C., «Il recupero della dimensione storica nella Soteriologia», in G. MANCA (ed.), La redenzione nella morte di Gesù, cit., pp. 169-190. «Tempo ed eternità nellottica della teologia trinitaria», in A. CASALEGNO ID., (ed.), Tempo ed eternità, cit., pp. 293-311. GIRAUDO C., «Teologia e spiritualità di un ascolto che ci interpella», in CONGRESSO EUCARISTICO DIOCESANO, Atti. Arcidiocesi di Sorrento-Castellammare di Stabia 2001, 63-74. ID., «Scoprire leucaristia a partire dalle preghiere eucaristiche», ib., pp. 75-84. ID., «La preghiera eucaristica come luogo dincontro con i nostri Defunti», ib., pp. 85-89. ID., «La tensione escatologica dellassemblea eucaristica. Unumanità ferita dalla discordia in comunione con lumanità glorificata nella concordia», in Salvezza e Celebrazione. Il Verbo si è fatto carne (Atti della 51= Settimana Liturgica Nazionale del CAL), Edizioni Liturgiche, Roma 2001, 63-82. ID., «La logica della redenzione vicaria secondo la Scrittura, la Liturgia e i Padri &... secondo la Religione Tradizionale Malgascia. Spunti di riflessione», in G. MANCA (ed.), La redenzione nella morte di Gesù, cit., pp. 165-167. ID., «Genesi e struttura dellanafora alla luce del metodo comparativo. Storia di una ricerca: metodologica, acquisizioni e questioni aperte», in R.T. TAFT & G. WINKLER (edd.), Comparative Liturgy Fifty Years after Anton Baumstark (1872-1948), OCA 265, Roma 2001, 563-582. ID., Conosci davvero lEucaristia? (Liturgia e vita), Qiqajon, Bose 2001, pp. 128. «La partecipazione alleucaristia: fonte e culmine della vita sacramentaID., le», in P. CARLOTTI & M. MARITANO (edd.), LEucaristia nel vissuto dei giovani (Biblioteca di Scienze Religiose 175), Las, Roma 2002, pp. 145-155. ID., «Addai e Mari, lanafora della Chiesa dOriente: ortodossa anche senza le parole istituzionali», in Rivista Liturica 89 (2002) 205-215. LORIZIO G., La logica del paradosso in teologia fondamentale, Lateran University Press, Roma 2001, pp. 70. ID., «Teologia e comunicazione», in T. STENICO (ed.), Era mediatica e nuova evangelizzazione, LEV, Città del Vaticano 2001, 241-263. ID., «Religione/religioni in prospettiva teologico fondamentale», in S. UBBIALI (ed.), Teologia delle religioni e liturgia, Messaggero, Padova 2001, 195-234. «Rivelazione», in G. BARBAGLIO - G. BOF - S. DIANICH (edd.), NuovissiID., mo Dizionario di teologia, San Paolo, Cinisello Balsamo 2002, 1347-1386. ID., «I believe in the resurrection of the flesh», in PONTIFICIA ACADEMIA PRO VITA, The culture of life: foundations and dimensions, LEV, Città del Vaticano 2002, 35-51 (trad. it. 33-48). ID., «Antonio Rosmini e la valenza filosofica dellevento Cristo», in G. FERRETTI (ed.), Identità cristiana e filosofia, Rosenberg & Sellier, Torino 2002, 269-285. ID., «Crisi della metafisica e metamorfosi della teologia. Leredità del Novecento», in G. CANOBBIO (ed.), Teologia e storia: leredità del 900, San Paolo, Cinisello Balsamo 2002, 189-251. ID., «Comunicare lIneffabile», in Orientamenti pastorali 49 (2001) 62-69. ID., «Certezza della fede e debolezza della ragione. Il contesto culturale contemporaneo e la questione di Dio», in Aquinas 44 (2001) 129-157. ID., «La persona nel pensiero teologico di Antonio Rosmini», in Rassegna di Teologia 42 (2001) 659-689. «Il Cristianesimo di domani. Note in margine al II Congresso InternazioID., nale di Teologia Fondamentale (Lublino 18-21 settembre 2001)», in Rassegna di Teologia 42 (2001) 891-902. ID., Editoriale: «Comunicare la fede cristiana oggi», in Osservatorio comunicazione e cultura 4-aprile 2001, 2-3. «Le vicende del rosminianesimo fra rivendicazioni di ortodossia e sospetti ID., di eresia. In margine alla nota della Congregazione della Dottrina della Fede sul valore dei decreti dottrinali concernenti il pensiero di Antonio Rosmini», in LOsservatore romano 5 luglio 2001, 7-8. ID., «La modernità in teologia fondamentale», prefazione a A. SABETTA, Teologia della modernità. Percorsi e figure, San Paolo, Cinisello Balsamo 2002, 5-9. ID., «Globalizzazione, comunicazione, tradizione. Un progetto di ricerca e di riflessione interdisciplinare», in Osservatorio comunicazione e cultura 5 (2002) 5-7. ID., «Globalizzazione e tradizione», in I. SANNA - P. DE SIMONE (a cura), Sotto il segno di Abramo: pensare la fede tra identità e differenza. La sfida della società multietnica e del pluralismo religioso. Settimana teologica di Assisi 2001, Meic, 93-103. MAJORANO S.,«I nuovi orizzonti della responsabilità umana alla luce del mistero di Maria», in E.M. TONIOLO (a cura), Maria segno di speranza per il terzo millennio, Centro di Cultura Mariana Madre della Chiesa, Roma 2001, 107-131. ID., «Memoria viva e linee portanti di un magistero straordinario» (Presentazione), in D. MARRONE, Don Tonino Bello e il suo messaggio. Le linee portanti di un magistero profetico, San Paolo, Cinisello Balsamo 2001, 5-7. ID., «Il riconoscimento previo della coscienza», in F. ATTARD - P. CARLOTTI, Teologia e pastorale in dialogo. Studi in onore del prof. Guido Gatti, Las, Roma 2002, 183-197. ID., «Morale», in Dizionario di Pastorale vocazionale, a cura del Centro Internazionale Vocazionale Rogate, Rogate, Roma 2002, 734-740. ID., «Senza perdono non cè pace», in Consacrazione e servizio 51 (2002) 1, 36-47. ID., Recensione a R. FRATTALLONE, Antropologia ed etica sessuale, in StMor 39 (2001) 637-638. Recensione a E. NUTI, Giuseppe Capograssi (1889-1956): un capitolo del ID., rinnovato diritto naturale, in StMor 39 (2001) 657-660. ID., Recensione a S. PALUMBIERI, Luomo, questo paradosso, in StMor 39 (2001) 660-662. MARRA B., «Ethos fra tempo e spazio», in BtM 7 (2001) 1, 1-16. «Valore etico della donazione di organi», in Servizio Informazioni ReligioID., se della CEI 11 (2001) 6 marzo. ID., «Utopia e speranza», in BtM 8 (2002) 1, 1-7. MARUCCI C., «La cittadinanza romana di Paolo», in Tradition - Wegweisung in die Zukunft [FS J. Múhlsteiger], hg. v. K. Breitsching und W. Rees, Berlin 2001, 13-34. ID., «Sprachliche Merkmale der Q-Quelle als Hilfe für deren geschichtliche Einordnung», in The Sayings Source Q and the Historical Jesus [BETL CLVIII], A. Lindemann, Leuven 2001, 607-615. ID., «La fonte Q e il Gesù storico», in Rivista Biblica Italiana 49 (2001) 319-336. ID., «Tempo e eternità nel Nuovo Testamento: un tentativo di sintesi», in A. CASALEGNO (a cura di), Tempo ed eternità, cit., pp. 141-163. ID., ID., «Byzantinische Exegese» in LThK XI. Band (Freiburg 2001) 35-36. «Gematrie und Isopsephie im Neuen Testament - eine wirkliche Hilfe zum Verstàndnis?», in SNTU 27 (2002) 1-16. ID., «La vigilanza nel Nuovo Testamento», in G. BORTONE (a cura di), La speranza: indagine biblico-teologico-letteraria, LAquila 2002, 30-60. MASTANTUONO A., La profezia straniera. Il perdono in alcune figure della filosofia contemporanea, San Paolo, Cinisello Balsamo 2002, pp. 207. ID., «Carità intellettuale e globalizzazione. Il terzo settore interpella la comunità ecclesiale», in Rassegna di Teologia 43 (2002) 374-378. ID., «Comunità cristiana e movimenti ecclesiali», in Rassegna di Teologia 42 (2001) 543-565. MURATORE S., «Creazione», in G. BARBAGAGLIO - G. BOF - S. DIANICH, Nuovissimo Dizionario di Teologia, San Paolo, Cinisello Balsamo 2002, pp. 303-322. ID., «Lonergan Bernard Joseph», in G. TANZELLA-NITTI - A. STRUMIA (a cura di), Dizionario Interdisciplinare di Scienze e Fede, Urbaniana University Press - Città Nuova, Roma 2002, II, pp. 1918-1922. ORAZZO A., «Septima aetas cum sexta currit. Tempo ed eternità nellultimo Bonaventura», in A. CASALEGNO (ed.), Tempo ed eternità, cit., pp. 235-256. PARENTE U.,«Il cardinale Giuseppe Maria Capece Zurlo arcivescovo di Napoli (1782-1801)», in P. SCARAMELLA (cur.), Il cittadino ecclesiastico. Il clero nella repubblica napoletana del 1799, Vivarium, Napoli 2000, 43-106. ID., «I giubilei a Napoli tra XIX e XX secolo», in I giubilei nella storia della Chiesa. Atti del convegno internazionale in collaborazione con lÈcole Française de Rome sotto il patrocinio del Comitato Centrale per il Giubileo del 2000 (Roma, 23-26 giugno 1999), Roma 2001, 575-590. ID., «Per la riforma dei seminari in Campania allinizio del Novecento (19071908)», in Fonti e Documenti 28-30 (1999-2001) 173-295. ID., «Roma, città del Papa», in Rassegna di Teologia 42 (2001) 605-618. ID., «Le radici spirituali di Pio XI», in Asprenas 48 (2001) 209-218. ID., «Erasmo e More: la fedeltà dellamicizia», in Rassegna di Teologia 42 (2001) 763-772. «Il lume profetico del Savonarola», in Civiltà del Rinascimento I, 11 (diID., cembre 2001) 11-17. ID., «Levangelizzazione gesuita dellIndia», in Civiltà del Rinascimento II, 4 (aprile 2002) 17-21. ID., «LIslam. Solo dal 400 lOccidente prova a capire», in Civiltà del Rinascimento II, 3 (marzo 2002) 34-42. «I discorsi di Seripando», in Societas 49 (2001) 244-250. ID., ID., «Breve storia della vita religiosa in epoca antica e medievale», in Analisi delle potenzialità connesse con la valorizzazione dei conventi e monasteri della Provincia di Roma, Istituto Di Studi Politici S. Pio V, Roma 2001, 11-62. SCIBONA R., «Ger. TM. 46, 15 = Ger. (LXX) 26, 15 e il dio HAF» in S. GRAZIANI - M.C. CASABURI - G. LACERENZA, Studi sul Vicino Oriente, dedicati alla memoria di Luigi Cagni. Istituto Universitario Orientale (Dipartimento di studi asiatici), Vol. IV, Napoli 2000, pp. 2109-2130 «Il Salvatore del Mondo Gv 4,42 e 1Gv 4,14, nel pensiero di R. BultID., mann», in G. MANCA (ed.), La Redenzione nella Morte di Gesù, cit., pp. 219-235. «Gomer (Os 1-3)». Nota Critica (Area filologica sumerica e semitica), ID., in Bibbia e Oriente XLIII (2001) 3 - 28. ID., «7Q5 e il Calcolo delle Probabilità nella sua identificazione», in Bibbia e Oriente XLIII (2001) 133 - 138. ID., «Temporalità ed Eternità in Os 1-3: come la sabbia del mare = KAhôl hayyâm. La metaforizzazione nel discorso di Dio», in A. CASALEGNO, (ed.), Tempo ed Eternità, cit., 89-128. TANZARELLA S., «La purificazione della memoria: il compito della storia tra la tentazione delloblio e lillusionismo dei revisionismi», in Charitas Vincit Omnia. Studi in onore di S.E. Pasquale Venezia, Istituto di Scienze Religiose G. Moscati, Avellino 2001, 277-320. ID., La purificazione della memoria: il compito della storia tra oblio e revisionismi, EDB, Bologna 2001, pp. 128. ID., «Problemi storiografici dellevangelizzazione», in Rassegna di Teologia 42 (2001) 567-583. ID., «Problemi dellinterpretazione del sacrificio cristiano in René Girard. La posizione della critica italiana», in G. MANCA (ed.), La redenzione nella morte di Gesù, cit., 267-288. ID., «Millenarismo e settimo millennio», in A. CASALEGNO (ed.), Tempo ed eternità, cit., 205-216. «Memoria condivisa e purificazione della memoria», in Quaderni di SaID., tyagraha 1 (2002) 83-101. VICINI A., «Ethical Issues and Approaches in Stem Cell Research: From International Insights to a Proposal», in Journal of the Society of Christian Ethics (2002), (in corso di stampa). ID., «Ethical Debate on Stem Cell Research and Roman Catholic Insights», in Medicina nei Secoli - Arte e Scienza/Journal of History of Medicine (2002), (in corso di stampa). ID., «Medicina ed etica di fine vita», [insieme a Coltorti M.], in Rassegna di Teologia (2002), (in corso di stampa). ZAS FRIZ R., «Teologia spirituale e conoscenza simbolica», in Rassegna di Teologia 42 (2001) 55-84. «Para afinar el arpa. A propósito de la abnegación en San Juan de la ID., Cruz», in Manresa 73 (2001) 397-418. «La nostagía de Dios en un mundo sin memoria», in Manresa 74 (2002) ID., 109-124. CALENDARIO ACCADEMICO 2002-2003 SETTEMBRE 1D 2 L Apertura iscrizioni Ritiro statini 3M 4M 5 G Termine riconsegna statini 6V 7 S 8D 9 L Esami Sessione autunnale 10 M Esami 11 M Esami 12 G Esami 13 V Esami 14 S 15 D 16 L Esami 17 M Esami 18 M Esami 19 G S. Gennaro 20 V Esami 21 S 22 D 23 L Esami 24 M Esami 25 M Esami 26 G Esami 27 V Esami Termine ord. delle iscrizioni 28 S 29 D 30 L OTTOBRE 1 M Apertura Anno Accademico 2 M Lezione 3 G Lezione 4 V Lezione 5 S 6D 7 L Lezione 8 M Lezione 9 M Lezione 10 G Lezione 11 V Lezione 12 S D 14 L Lezione 15 M Lezione 16 M Lezione 17 G Lezione 18 V Lezione 19 S Sessione esami Baccalaureato e Licenza 20 D 21 L Lezione 22 M Lezione 23 M Lezione 24 G Lezione 25 V Lezione Termine iscrizioni con mora 26 S 27 D 28 L Lezione 29 M Lezione 30 M Lezione 31 G Lezione DICEMBRE NOVEMBRE 1 V Tutti i Santi 2 S Commemorazione Defunti 3D 4 L Lezione 5 M Lezione 6 M Lezione 7 G Lezione 8 V Lezione 9 S 10 D 11 L Lezione 12 M Lezione 13 M Lezione CdS 14 G Lezione 15 V Lezione 16 S 17 D 18 L Lezione 19 M Lezione 20 M Lezione 21 G Lezione 22 V Lezione 23 S 24 D 25 26 27 28 29 30 L Lezione M Lezione M Lezione CdF G Lezione V Lezione S 1 D I di Avvento 2 L Lezione 3 M Lezione 4 M Lezione 5 G Lezione 6 V Lezione 7 S 8 D Immacolata 9 L Lezione Ritiro statini 10 M Lezione 11 M Lezione 12 G Lezione 13 V Lezione 14 S 15 D III di Avvento 16 L Lezione 17 M Lezione Sessione esami 18 M Lezione Baccalaureato e Licenza 19 G Lezione 20 V Lezione Termine riconsegna statini 21 S 22 D IV di Avvento 23 L 24 M 25 M Natale 26 G 27 V 28 S 29 D Sacra Famiglia 30 L 31 M FEBBRAIO GENNAIO 1 M Maria SS.ma Madre di Dio 2G 3V 4 S 5D 6 L Epifania 7 M Lezione 8 M Lezione 9 G Lezione 10 V Lezione 11 S 12 D 13 L Lezione Apertura iscrizioni 14 M Lezione 2° semestre 15 M Lezione 16 G Lezione 17 V Lezione Termine consegna schemi Licenza per giugno 18 S 19 D E L Esami Sessione invernale 21 M Esami 22 M Esami 23 G Esami 24 V Esami 25 S 26 D 27 L Esami 28 M Esami 29 M Esami 30 G Esami 31 V Esami 1 S 2D 3 L Esami 4 M Esami 5 M Esami 6 G Esami 7 V Esami 8 S Sessione esami Baccalaureato e Licenza 9D 10 L 11 M 12 M 13 G 14 V Termine iscrizioni 2° semestre 15 S 16 D 17 L Lezione Inizio 2°semestre 18 M Lezione 19 M Lezione 20 G Lezione 21 V Lezione 22 S 23 D 24 L Lezione 25 M Lezione 26 M Lezione 27 G Lezione 28 V Lezione Termine iscrizioni con mora Termine consegna schemi Bacc. scritto per giugno MARZO 1 S 1 M Lezione 2 M Lezione 3 G Lezione 4 V Lezione 5 S 2D 3 L Lezione 4 M Lezione 5 M Lezione 6 G Lezione 7 V Lezione 8 S 6 D IV di Quaresima 9D 10 L Lezione 11 M Lezione 12 M Lezione Ceneri - CdS 13 G Lezione 14 V Lezione 15 S 16 D I di Quaresima 17 L Lezione 18 M Lezione 19 M Lezione 20 G Lezione 21 V Lezione 22 S Sessione esami Baccalaureato e Licenza 23 D II di Quaresima 24 L Lezione 25 M Lezione 26 M Lezione CdF 27 G Lezione 28 V Lezione 29 S 30 D III di Quaresima 31 L Lezione APRILE 7 L Lezione 8 M Lezione 9 M Lezione 10 G Lezione 11 V Lezione 12 S D Palme 14 L 15 M 16 M 17 G 18 V 19 S 20 D Pasqua 21 L 22 M 23 M 24 G 25 V 26 S Seminario interdisciplinare 27 D Dom. in Albis 28 L Lezione 29 M Lezione 30 M Lezione Termine consegna elaborati filosofia e teologia GIUGNO MAGGIO 1 G S. Giuseppe lavoratore 2V 3 S 4 D III di Pasqua 5 L Lezione Ritiro statini 6 M Lezione 7 M Lezione CdS 8 G Lezione 9 V Lezione 10 S 11 D IV di Pasqua 1 D Ascensione 2 L Esami Sessione estiva 3 M Esami 4 M Esami 5 G Esami 6 V Esami 7 S 8 D Pentecoste 9 L Esami 10 M Esami 11 M Esami 12 G Esami 13 V Esami 14 S 12 L Lezione 13 M Lezione Sessione esami Baccalaureato e Licenza 14 M Lezione 15 D Trinità 15 G Lezione 16 V Lezione Termine riconsegna statini e domande esami finali 16 L Esami 17 S Bacc. e Lic. 17 M Esami Sessione esami 18 M Esami 18 D V di Pasqua Baccalaureato e Licenza 19 G Esami 20 V Esami 19 L Lezione 21 S S. Luigi 20 M Lezione 21 M Lezione CdF 22 D Corpus Domini 22 G Lezione 23 V Lezione 23 L 24 S 24 M 25 M 25 D VI di Pasqua 26 G 27 V 26 L Lezione 28 S 27 M Lezione 28 M Lezione 29 D SS. Pietro e Paolo 29 G Lezione 30 V Lezione 30 L 31 S 31 M 168 INDICE Presentazione ................................................................................................. Pag. 3 Cenni storici .................................................................................................. 4 Parte Prima: LIstituzione Accademica .................................................... 5 I. La Facoltà ................................................................................................... II. La Sezione S. Luigi ................................................................................... Organico dei docenti .......................................................................... Informazioni ....................................................................................... Nota sugli effetti civili dei titoli accademici ...................................... Tasse accademiche ............................................................................. 7 7 12 16 24 26 Parte Seconda: Gli Studi ............................................................................. 27 QUINQUENNIO ISTITUZIONALE: NUOVO PIANO DI STUDI ....................................... 29 1. Impostazione generale ......................................................................... 1.1. Aree e corsi ................................................................................. 1.2. I coordinatori .............................................................................. 1.3. Didattica ...................................................................................... 1.4. Verifiche....................................................................................... 1.5. Norme di applicazione ............................................................... 2.1. Il biennio filosofico .......................................................................... 2.2. Il triennio teologico .......................................................................... 29 29 30 30 31 32 33 37 IL BIENNIO FILOSOFICO .................................................................................... 45 Quadro dei corsi ................................................................................ Descrizione dei singoli corsi .............................................................. 47 49 IL TRIENNIO TEOLOGICO .................................................................................. 65 Quadro dei corsi ................................................................................ Descrizione dei singoli corsi .............................................................. 67 69 I BIENNI PER LA LICENZA SPECIALIZZATA ............................................................ 89 89 Piano generale degli studi................................................................... Biennio in teologia biblica ............................................................................. Norme e indicazioni generali ............................................................. Modelli di esame finale ...................................................................... Quadro dei corsi ................................................................................ Descrizione dei singoli corsi .............................................................. 92 92 93 94 95 Biennio in teologia dogmatica: indirizzo ecclesiologico .................................. Norme e indicazioni generali ............................................................. Modelli di esame finale ...................................................................... Quadro dei corsi ................................................................................ Descrizione dei singoli corsi .............................................................. 105 105 105 107 108 Biennio in teologia della vita cristiana (morale e spiritualità) ....................... Norme e indicazioni generali ............................................................. Modelli di esame finale ...................................................................... Quadro dei corsi ................................................................................ Descrizione dei singoli corsi .............................................................. 113 113 114 118 119 IL DOTTORATO IN TEOLOGIA ............................................................................ Modalità del terzo ciclo ..................................................................... La tesi dottorale ................................................................................. Il «fuori corso» ................................................................................... 126 126 127 127 ANNO PASTORALE ............................................................................................ 128 Parte Terza: Appendice .............................................................................. 129 Statuti Generali della Facoltà .................................................................. Statuti Particolari della Sezione San Luigi .............................................. Normative Particolari .............................................................................. Direttive e orientamenti riguardanti la didattica .............................. Regolamento della partecipazione degli Studenti alla vita e al governo della Comunità accademica .......................................... Tesi difese nellAnno Accademico 2001-2002 ........................................ Tesi di Dottorato ............................................................................... Tesi di Licenza .................................................................................... Tesi di Baccalaureato ......................................................................... Pubblicazioni (2000-2001) ...................................................................... Pubblicazioni della Sezione ............................................................... Nelle Collane della Sezione ............................................................... Pubblicazioni dei Docenti ................................................................. Calendario Accademico 2001-2002 ........................................................ 131 134 141 141 Indice ............................................................................................................. 169 142 147 147 147 150 155 155 155 155 163 I SEMINARI INTERDISCIPLINARI DELLA SEZIONE SAN LUIGI 1. SIMONE M. (ed.), Il Concilio venti anni dopo. 1. Le nuove categorie dellautocomprensione della Chiesa (saggi 23), Roma 1984. 2. CATTANEO E. (ed.), Il Concilio venti anni dopo. 2. Lingresso della categoria «storia» (saggi 24), Roma 1985. 3. GALANTINO N. (ed.), Il Concilio venti anni dopo. 3. Il rapporto Chiesamondo (saggi 25), Roma 1986. 4. FERRARO S. (ed.), Morale e coscienza storica. In dialogo con Josef Fuchs (saggi 26), Roma 1988. 5. FRANCO E. (ed.), La teologia biblica. Natura e prospettive. In dialogo con Giuseppe Segalla (saggi 27), Roma 1989. 6. MURATORE S. (ed.), Teologia e filosofia. Alla ricerca di un nuovo rapporto. In dialogo con Giovanni Ferretti (saggi 28), Roma 1990. 7. GIOIA M. (ed.), La teologia spirituale. Temi e problemi. In dialogo con Charles-André Bernard (saggi 29), Roma 1991. 8. VANZAN P. (ed.), La teologia pastorale. Natura e statuto scientifico. In dialogo con Mario Midali (saggi 30), Roma 1993. 9. GRECO C. (ed.), Cristologia e antropologia. In dialogo con Marcello Bordoni (saggi 31), Roma 1994. 10. LORIZIO G. (ed.), Morte e sopravvivenza. In dialogo con Xavier Tilliette (saggi 32), Roma 1995. 11. ORAZZO A. (ed.), I Padri della Chiesa e la teologia. In dialogo con Basil Studer (rdt library 1), Cinisello Balsamo 1995. 12. FARRUGIA M. (ed.), Universalità del Cristianesimo. In dialogo con Jacques Dupuis (rdt library 2), Cinisello Balsamo 1996. 13. GIRAUDO C. (ed.), Liturgia e spiritualità dellOriente cristiano. In dialogo con Miguel Arranz (rdt library 3), Cinisello Balsamo 1997. 14. TANZARELLA S. (ed.), La personalità dello Spirito Santo. In dialogo con Bernard Sesboüé (rdt library 4), Cinisello Balsamo 1998. 15. PIAZZA F.O. (ed.), Padre nostro... liberaci dal male (rdt library 5), Cinisello Balsamo 2000. 16. MANCA G. (ed.), La redenzione nella morte di Gesù. Soddisfazione vicaria o rappresentanza solidale? (rdt library 6), Cinisello Balsamo 2001. 17. CASALEGNO A. (ed.), Tempo ed eternità (rdt library 7), Cinisello Balsamo 2002.