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Tel 055210128 – Dr. Nicola Serpieri 3470905112
Dr. Dario Paletta 3455046291 – Dr. Cristiano Gabbanini 335323639 – Dr. Luca Ornani 3200131469
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Posta Elettronica Certificata: [email protected]
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Documento di pagine 38
Documento redatto in base alle dichiarazioni fornite dal titolare/O.S.A..
Allegare al presente Piano HACCP contratto con Pharmactive s.r.l. come magazzino alimenti, attestati di
formazione haccp, SCIA inizio attività. Firenze haccp s.a.s. si solleva da ogni responsabilità derivante
da una non corretta applicazione del presente Piano di Autocontrollo. Il presente Piano deve essere
letto e firmato dal O.S.A. e tenuto sempre a disposizione nella sede operativa della Azienda alimentare.
Il presente Piano è soggetto alla legge sui diritti d’autore: pertanto non può essere copiato tutto o in
parte senza l’autorizzazione scritta di FIRENZE HACCP s.a.s. La nostra azienda alimentare si fa carico di
richiedere la consulenza di Firenze Haccp s.a.s. entro le scadenze descritte in questo Piano (corsi di
formazione haccp, revisione del Piano HACCP). O.S.A.=OPERATORE DEL SETTORE ALIMENTARE. Se
l’O.S.A. è un dipendente o persona esterna alla società o un socio di una società s.r.l., allegare al
presente Piano di Autocontrollo delega di responsabilità con conferimento di poteri decisionali e di
spesa relativamente alla sicurezza alimentare firmata da ambo le parti.
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SCOPO E RIFERIMENTI
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NORMATIVI
DEL MANUALE DI AUTOCONTROLLO
SCOPO
Il Piano Aziendale di Autocontrollo dell’Igiene definisce i criteri per identificare i pericoli e stabilire le
misure da attuare per prevenire, ridurre o eliminare gli stessi, al fine di garantire la sicurezza igienica
degli alimenti venduti o somministrati e quindi tutelare la salute del consumatore. L’autocontrollo si
fonda sui principi del sistema HACCP, intendendo per HACCP “analisi dei rischi e controllo dei punti
critici” (dall’inglese “Hazard Analysis and Critical Control Point”). Vediamo qui di seguito i principi
fondamentali del sistema HACCP:
1) ANALISI DEI PERICOLI: identificare i rischi associati alla fabbricazione dell’alimento in tutte le sue
fasi, dalla produzione primaria fino alla vendita/distribuzione/somministrazione al consumatore
finale. Valutare le probabilità che il rischio si verifichi ed identificare le misure preventive per evitare
che si verifichi. Individuare le misure preventive per assicurare l’integrità igienica del prodotto.
2) DETERMINAZIONE DEI PUNTI CRITICI DI CONTROLLO: individuare i punti/procedure/fasi del
processo aziendale (punti critici di controllo o CCP) sui quali è possibile operare un controllo per
eliminare o ridurre i rischi igienico-sanitari.
3) DETERMINAZIONE DEI LIMITI CRITICI: stabilire i limiti critici che devono essere rispettati per
assicurare il controllo di ciascun CCP.
4)
DETERMINAZIONE DEL SISTEMA DI MONITORAGGIO DEI CCP: il monitoraggio costante dei CCP
tramite esami visivi, misurazioni, analisi chimiche/batteriologiche, valutazioni sensoriali etc...,
permette di verificare il rispetto dei limiti critici stabiliti. Il monitoraggio serve ad individuare i
prodotti non conformi ottenuti nel periodo in cui i limiti critici sono superati.
5) DETERMINAZIONE DELLE AZIONI CORRETTIVE: in caso di superamento (deviazione) o
avvicinamento ai limiti critici il responsabile del monitoraggio mette in atto le azioni correttive
idonee: decide cosa fare degli alimenti prodotti durante la deviazione, elimina la/e cause della
deviazione, registra le azioni intraprese nelle schede di NON-CONFORMITA’.
6) DETERMINAZIONE DELLE PROCEDURE DI VERIFICA DEL SISTEMA HACCP ADOTTATO: il sistema
HACCP adottato deve essere inteso come un sistema dinamico in grado di essere modificato ogni
qualvolta intervengano delle modifiche nella filiera produttiva ed ogni qualvolta si individui un
margine di miglioramento significativo.
7) DETERMINAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE DELLA DOCUMENTAZIONE: il piano HACCP deve
essere un documento scritto custodito all’interno dell’azienda alimentare e deve includere tutte le
schede di registrazione dei parametri ritenuti importanti per tenere sotto controllo i punti critici
(CCP).
RIFERIMENTI NORMATIVI
REG. CE 852/04
REG. CE 178/02
D.L.vo 193/2007
REG. CE 853/04
DGRT 559/08
REG UE 1169/2011
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DEFINIZIONI
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Abuso: pratica non corretta.
Additivo: sostanze prive di valore nutritivo o impegnate a scopo nutritivo, che si aggiungono in qualsiasi
fase della lavorazione, alla massa o alla superficie degli alimenti per conservare nel tempo le
caratteristiche chimiche, fisiche o fisico-chimiche, per evitare nel tempo l’alterazione spontanea o per
impartire a essi, oppure per esaltarne favorevolmente, particolari caratteristiche di aspetto, di odore, o di
consistenza.
Analisi dei pericoli: il procedimento di raccolta ed interpretazione delle informazioni sui pericoli e delle
condizioni che portano allo loro presenza, per decidere quali sono significativi per la sicurezza degli
alimenti e che quindi vanno presi in considerazione nel piano HACCP
Acqua potabile: l’acqua rispondente ai requisiti minimi fissati nella direttiva 98/83/CE del consiglio sulla
qualità delle acque destinate al consumo umano.
Analisi del rischio: processo costituito da tre componenti interconnesse: valutazione, gestione e
comunicazione del rischio
Azione correttiva: l’azione da intraprendere quando i risultati della sorveglianza del CCP (monitoraggio)
indicano una perdita di controllo.
Biotossine di origine marina: le sostanze velenose accumulate dai molluschi, che si sono alimentati di alghe
produttrici di tossine o in acque contenenti tossine algali.
Comunicazione del rischio: lo scambio interattivo, nell'intero arco del processo di analisi del rischio, di
informazioni e pareri riguardanti gli elementi di pericolo e i rischi, i fattori connessi al rischio e la
percezione del rischio, tra responsabili della valutazione del rischio, responsabili della gestione del rischio,
consumatori, imprese alimentari e del settore dei mangimi, la comunità accademica e altri interessati, ivi
compresi la spiegazione delle scoperte relative alla valutazione del rischio e il fondamento delle decisioni in
tema di gestione del rischio
Congelamento: procedimento che consiste nell’abbassare la temperatura dei prodotti fino a raggiungere al
centro dei prodotti stessi una temperatura inferiore od uguale a -18°C.
Contaminante: ogni agente biologico o chimico, sostanza estranea o altra sostanza indesiderata non
aggiunta intenzionalmente all’alimento che può comprometterne la sicurezza o l’integrità.
Contaminazione: la presenza o l’introduzione di un pericolo
Controllo: attività mirata a tenere sotto controllo, governare, regolare un’operazione o un processo.
Data di Scadenza: è la data (giorno/mese/anno) entro la quale il prodotto alimentare
preconfezionato va consumato; è indicata con la dicitura “da consumarsi entro …”; è VIETATO
dalla legge vendere o somministrare alimenti scaduti (oltre la data di scadenza) pena sanzioni
immediate. Sui prodotti preconfezionati rapidamente deperibili dal punto di vista microbiologico e che
possono costituire, dopo breve tempo, un pericolo per la salute umana, il termine minimo di conservazione
(TMC) è sostituito dalla data di scadenza.
Detersione: operazione effettuata con detergenti, sostanze capaci di distaccare lo sporco dalle superfici.
Diagramma di flusso: sequenza dettagliata delle operazioni di lavorazione/attività.
Disinfezione: operazione effettuata con l’ausilio di agenti chimici o fisici (es. il calore) dotati di azione
batteriostatica e/o battericida, al fine di ridurre ad un limite accettabile il numero di microrganismi.
Disinfestazione: procedimenti atti ad eliminare la presenza di animali o insetti indesiderati negli
stabilimenti.
Fasi della produzione, della trasformazione e della distribuzione: qualsiasi fase, importazione compresa, a
partire dalla produzione primaria di un alimento inclusa fino al magazzinaggio, al trasporto, alla vendita o
erogazione al consumatore finale inclusi e, ove pertinente, l'importazione, la produzione, la lavorazione, il
magazzinaggio, il trasporto, la distribuzione, la vendita e l'erogazione dei mangimi
Gestione del rischio: processo, distinto dalla valutazione del rischio, consistente nell'esaminare alternative
d'intervento consultando le parti interessate, tenendo conto della valutazione del rischio e di altri fattori
pertinenti e, se necessario, compiendo adeguate scelte di prevenzione e di controllo
Gravità: importanza del pericolo
GMP (good manifacturing practices): buone pratiche di fabbricazione da un punto di vista igienicosanitario, contenenti tutte le regole igieniche da adottare per prevenire i rischi per gli alimenti/bevande.
Igiene degli alimenti: le misure e le condizioni necessarie per controllare i pericoli e garantire l’idoneità al
consumo umano di un prodotto alimentare tenendo conto dell’uso previsto
Impresa alimentare: ogni soggetto pubblico o privato, con o senza fini di lucro, che svolge una qualsiasi
delle attività connesse ad una delle fasi di produzione, trasformazione e distribuzione degli alimenti
Ingrediente: qualsiasi sostanza, compresi gli additivi, utilizzata nella fabbricazione o preparazione di un
prodotto alimentare preconfezionato, ancora presente nel prodotto finito anche se in forma modificata
Lotto: è un insieme di unità di vendita di una derrata alimentare, prodotte, fabbricate o confezionate in
circostanze praticamente identiche. L’indicazione del lotto non è obbligatoria nelle etichette dei prodotti
preconfezionati quando: a) il TMC o data di scadenza riportano il giorno e il mese; b) per i gelati monodose
(sempre che figuri sull’imballaggio); c) per confezioni il cui lato più grande abbia una superficie inferiore a
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10 cm2. Il lotto non
conforme è l’insieme dei prodotti preparati in condizioni di non conformità
e soggetto a possibile rischio sanitario per i consumatori.
Limite critico: un valore che separa l’accettabilità dall’inaccettabilità.
Limite di sicurezza: valore più severo del limite critico per prevenirne il superamento.
Monitorare: condurre una sequenza pianificata di osservazioni o misure di un parametro di controllo per
valutare se un CCP sia sotto controllo.
Metodo HACCP: metodo scientifico e sistematico di analisi attuato per garantire la sicurezza degli alimenti
attraverso l’identificazione, la valutazione e il controllo dei pericoli significativi, basato sulla prevenzione.
Operatore del settore alimentare (OSA): la persona fisica o giuridica responsabile di garantire il rispetto
delle disposizioni della legislazione alimentare nell'impresa alimentare posta sotto il suo controllo
Pericolo: agente biologico, chimico o fisico contenuto in un alimento o mangime, o condizione in cui un
alimento o un mangime si trova, in grado di provocare un effetto nocivo sulla salute
Procedura operativa: documento che precisa condizioni, modalità e responsabilità con cui deve essere
gestita una data attività.
Prodotti trasformati: prodotti che hanno subito un procedimento chimico o fisico (es: cotttura,
affumicamento, salagione, essiccazione, marinatura...).
Produzione primaria: tutte le fasi della produzione, dell'allevamento o della coltivazione dei prodotti
primari, compresi il raccolto, la mungitura e la produzione zootecnica precedente la macellazione e
comprese la caccia e la pesca e la raccolta di prodotti selvatici
Programmi prerequisito (PRP): condizioni e attività di base necessarie per mantenere un ambiente igienico
lungo tutta la filiera alimentare idoneo alla produzione, gestione e fornitura di alimenti sicuri per il
consumo umano (ISO 2200:2005)
Punto critico di controllo (CCP): fase della filiera alimentare in corrispondenza della quale sia essenziale
esercitare un’azione di controllo per prevenire o eliminare o ridurre a livello accettabile un pericolo per la
sicurezza dell’alimento.
Punto a rischio: fase in corrispondenza della quale è possibile la comparsa, l’aumento o la persistenza di un
pericolo.
Registrazione: raccolta dei dati e conservazione della relativa documentazione scritta o comunque
registrata di tutte le informazioni riguardanti gli autocontrolli e la loro verifica.
Rintracciabilità: la possibilità di ricostruire e seguire il percorso di un alimento, di un mangime, di un
animale destinato alla produzione alimentare o di una sostanza destinata o atta ad entrare a far parte di
un alimento o di un mangime attraverso tutte le fasi della produzione, della trasformazione e della
distribuzione
Rischio: funzione della probabilità e della gravità di un effetto nocivo per la salute, conseguente alla
presenza di un pericolo
Salmonellosi non tifoidea: malattia alimentare gastroenterica causata dal batterio salmonella; i cibi più
frequentemente implicati sono suini, conigli, polli, oche, tacchini, anatre, bovini, equini, ovini, le uova,
frutti di mare, verdure, latte, acqua; la contaminazione del cibo avviene attraverso feci di soggetto (uomo
o animale) malato o portatore sano-urina di soggetto (uomo o animale) malato o portatore sano-mani
sporche-mosche
Sistema di Autocontrollo: sistema di attuazione delle procedure di prevenzione che sono state individuate
con l’HACCP ed, insieme, delle prescrizioni igieniche previste dalla legge per le aziende agroalimentari in
generale e nei settori specifici.
TMC Termine Minimo di Conservazione: è la data fino alla quale il prodotto alimentare
preconfezionato conserva le sue proprietà specifiche in adeguate condizioni di conservazione; la
dicitura che lo indica è “da consumarsi preferibilmente entro …”; l'indicazione del termine
minimo di conservazione non è richiesta per alcuni tipi di alimenti (DLvo 181/2003)
Valutazione del rischio: processo su base scientifica costituito da quattro fasi: individuazione del pericolo,
caratterizzazione del pericolo, valutazione dell'esposizione al pericolo e caratterizzazione del rischio
Verifica HACCP: è la conferma del soddisfacimento dei requisiti prestabiliti, data a seguito di esami e
supportata da evidenze oggettive; analisi microbiologiche e/o chimiche periodiche di tamponi, alimenti,
acqua.
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Regolamento
COMUNITA’ EUROPEA n. 178/2002
Rintracciabilità degli alimenti e bevande
VENDITA DI ALIMENTI - COMMERCIO IN FORMA ELETTRONICA
Il Regolamento 178/2002 (in vigore dal 1-1-2005) aggiunge importanti obblighi per l’industria
alimentare: la rintracciabilità degli alimenti e l’obbligo di ritiro dal commercio dell’alimento non
conforme con l’avvertimento ai consumatori.
* RINTRACCIABILITA’ DI ALIMENTI destinati alla produzione alimentare/SOSTANZE atte a entrare a far
parte di un alimento SU TUTTO IL PERCORSO COMPIUTO: conoscenza dell’azienda fornitrice (per tutte
le industrie alimentari) e del 1° acquirente (solo per rivenditori/grossisti).
art. 18 “gli operatori del settore alimentare …devono essere in grado di individuare chi abbia fornito
loro un alimento…Gli operatori del settore alimentare devono disporre di sistemi e procedure per
individuare le imprese alle quali hanno fornito i propri prodotti”.
E’ pertanto necessario implementare un sistema di rintracciabilità degli alimenti/bevande
commercializzati da questa Industria Alimentare, garantendone giornalmente la conoscenza
dell’azienda fornitrice; lo scopo di tale rintracciabilità è ottenere la possibilità di ritirare dal commercio
in maniera efficace e rapida eventuali alimenti/bevande pericolosi per la salute del consumatore.
Sono quindi archiviati a disposizione degli Organi di controllo le fatture di acquisto (riportanti
nominativo del fornitore, natura dei beni ricevuti, indicazioni tipo partita/lotto/consegna…, altre
informazioni in caso di norme specifiche).
Per la lista dei FORNITORI DI QUESTA AZIENDA si rimanda alla OMOLOGAZIONE DEI FORNITORI
allegata al presente Piano di Autocontrollo.
I sistemi di rintracciabilità devono consentire di:
1)individuare i fornitori diretti di materie prime (rintracciabilità a monte) (per tutte le industrie
alimentari)
2)individuare le imprese dirette alle quali sono stati forniti i propri prodotti (rintracciabilità a
valle) (solo per grossisti)
* OBBLIGO DI RITIRO DAL COMMERCIO DELL’ALIMENTO NON CONFORME AI REQUISITI DI
SICUREZZA, INFORMANDO LE AUTORITA’ COMPETENTI E, SE NECESSARIO, I CONSUMATORI.
L’informazione al consumatore, se necessaria, dovrà essere tempestiva ed efficace; se necessario si
ricorrerà a mezzi quali comunicati stampa radiotelevisivi, giornali, distribuzione di informative.
Nel caso in cui sia necessario ritirare dal commercio un alimento pericoloso non conforme ai
requisiti di sicurezza alimentare (si intende un alimento non scaduto conservato in modo
corretto che presenti una non conformità che possa renderlo non sicuro al consumo; per
esempio ha cambiato colore, odore, consistenza, sapore, presenta muffe, presenta corpi
estranei, l’analisi ne ha evidenziato una non conformità ovvero presenza di patogeni o
tossine o sostanze chimiche sopra la norma o corpi estranei), è obbligatorio sigillare l’alimento,
scrivervi sopra “merce non conforme fuori commercio” e quindi avvertire subito il fornitore e la ASL
“Igiene degli alimenti e nutrizione”: per informare le autorità competenti si dovrà telefonare e quindi
immediatamente mandare il FAX DI NOTIFICA RAPIDA ALLA ASL (vedi allegato B); contestualmente
deve essere avvisato il grossista tramite telefono e fax (usare la scheda n° 8) cioè si deve eseguire la
NOTIFICA RAPIDA AL FORNITORE (usare il modello predisposto nel presente Piano di Autocontrollo:
vedasi allegati).
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INFORMAZIONI GENERALI
AZIENDA
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SEDE LEGALE
VIA DI LE PRATA 126/128 CALENZANO - FI
VICE
O.S.A.
_________________________. FIRMA:
(FACOLTATIVO)
TIPOLOGIA DI
AZIENDA
COMMERCIO IN FORMA ELETTRONICA DI PRODOTTI PER L’IGIENE E
CURA DELLA PERSONA, PRODOTTI PER L’INFANZIA, INTEGRATORI ALIMENTARI,
PRODOTTI DIETETICI, FARMACI OMEOPATICI, ARTICOLI SANITARI.
PER MOTIVI DI SICUREZZA ALIMENTARE NON ACCETTIAMO RESI DAI CLIENTI
NE’ PER PRODOTTI ALIMENTARI NE’ PER FARMACI.
TUTTI GLI ALIMENTI VENDUTI SONO PRECONFEZIONATI.
GLI ALIMENTI SONO IMMAGAZZINATI NEL MAGAZZINO AUTORIZZATO DI
PHARMACTIVE S.R.L. IN VIA DI LE PRATA 126/128 CALENZANO FI; LE
SPEDIZIONI SONO ORGANIZZATE DA PERSONALE INTERNO DI PHARMACTIVE
SRL A CARICO DI BEAUTYFARMA SRL; GLI ALIMENTI SONO SPEDITI AL
CLIENTE TRAMITE VETTORI ESPRESSI AUTORIZZATI AL TRASPORTO DI ALIMENTI;
AL FINE DI GARANTIRE LA CATENA DEL FREDDO PER GLI ALIMENTI
TERMOSENSIBILI SONO USATI CONTENITORI ISOTERMICI CON EVENTUALI
SIBERINI CONGELATI (NELLA STAGIONE CALDA).
I NOSTRI OPERATORI NON SI OCCUPANO MAI DI SPEDIRE GLI ALIMENTI MA SI
LIMITANO ALLE QUESTIONI COMMERCIALI DELLA VENDITA ON LINE.
ALLA LUCE DI QUANTO SOPRA PHARMACTIVE SRL È RESPONSABILE DELLA
SICUREZZA DEGLI ALIMENTI VENDUTI A BEAUTYFARMA SRL.
Per i dettagli si rimanda alle SCIA, DIA e relazioni tecniche.
PRODOTTI

INTEGRATORI ALIMENTARI DI VARI GENERI (DI VITAMINE, DI FIBRE ECC…)
PRECONFEZIONATI

PRODOTTI DIETETICI: PRODOTTI PER LA RIDUZIONE DEL PESO CORPOREO E
VENDUTI
(PER UNA DESCRIZIONE
PIÙ ACCURATA SI
RIMANDA ALLE SCHEDE
ALTRI PRODOTTI

CONFETTI E CARAMELLE

ALIMENTI PER BAMBINI
TECNICHE ALLEGATE AL
PRESENTE PIANO)
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INFORMAZIONI GENERALI
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ART 14. Vendita a distanza
1. Fatti salvi i requisiti d’informazione previsti dall’articolo 9, per gli alimenti
preimballati messi in vendita mediante tecniche di comunicazione a distanza:
a) le informazioni obbligatorie sugli alimenti, a eccezione delle indicazioni
di cui all’articolo 9, paragrafo 1, lettera f) (TMC E DATA DI SCADENZA), sono
disponibili prima della conclusione dell’acquisto e appaiono sul supporto della
vendita a distanza o sono fornite mediante qualunque altro mezzo adeguato
chiaramente individuato dall’operatore del settore alimentare. Quando si usano
altri mezzi adeguati, le informazioni obbligatorie sugli alimenti sono fornite
senza che l’operatore del settore alimentare imponga costi supplementari ai
consumatori;
b) tutte le indicazioni obbligatorie sono disponibili al momento della consegna.
REG UE 1169/2011
ART. 9. Elenco delle indicazioni obbligatorie
a) la denominazione dell’alimento;
b) l’elenco degli ingredienti;
c) qualsiasi ingrediente o coadiuvante tecnologico elencato nell’allegato II o
derivato da una sostanza o un prodotto elencato in detto allegato che
provochi allergie o intolleranze usato nella fabbricazione o nella
preparazione di un alimento e ancora presente nel prodotto finito, anche se
in forma alterata;
d) la quantità di taluni ingredienti o categorie di ingredienti;
e) la quantità netta dell’alimento;
f) il termine minimo di conservazione o la data di scadenza;
g) le condizioni particolari di conservazione e/o le condizioni d’impiego;
h) il nome o la ragione sociale e l’indirizzo dell’operatore del settore
alimentare di cui all’articolo 8, paragrafo 1;
i) il paese d’origine o il luogo di provenienza ove previsto all’articolo 26;
j) le istruzioni per l’uso, per i casi in cui la loro omissione renderebbe
difficile un uso adeguato dell’alimento;
k) per le bevande che contengono più di 1,2 % di alcol in volume, il titolo
alcolometrico volumico effettivo
l) dichiarazione nutrizionale (laddove obbligatoria)
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TEMPERATURA DI
CONSERVAZIONE DEI PRODOTTI:
Alcuni prodotti commercializzati dalla nostra azienda devono essere conservati “in luogo fresco e
asciutto”, “lontano da fonti di calore”, “a temperatura ambiente controllata inferiore o uguale a
+25°C”, “a temperatura uguale o inferiore a -18°C”.
Tutti i prodotti sono conservati a temperatura controllata non superiore a +25°C
FIRMA DEL RESPONSABILE DEL SISTEMA DI AUTOCONTROLLO:
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REVISIONI E VERIFICHE DEL PRESENTE PIANO DI AUTOCONTROLLO:
Il presente PIANO DI AUTOCONTROLLO è revisionato ed aggiornato ogni qual volta
siano introdotte differenze sostanziali nel ciclo di lavorazione, ogni qual volta entrino in vigore
normative che introducono novità significative in ambito HACCP ed ogni qual volta possano
essere individuati margini di miglioramento significativi nel Sistema di autocontrollo stesso.
FIRMA DEL RESPONSABILE DEL SISTEMA DI AUTOCONTROLLO:
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PERCORSI DI LAVORO
FASE ACCETTAZIONE PRODOTTI ALIMENTARI (da parte di Pharmactive srl):
Al momento dell’acquisto vengono controllati i documenti accompagnatori delle partite, le
modalità di trasporto, l’aspetto degli imballaggi e l’integrità delle confezioni.
FASE CONSERVAZIONE PRODOTTI ALIMENTARI (da parte di Pharmactive srl):
Gli alimenti acquistati sono posti in magazzino alimenti in luogo fresco e asciutto al riparo da
insudiciamenti e contaminazioni ambientali. La temperatura ambiente è costantemente uguale
o sotto i +25°C ed è controllata 24 ore su 24 da termoregistratore.
Eventuali confezioni non integre sono ritirate dal commercio.
RITIRO DAL COMMERCIO DI ALIMENTI NON CONFORMI
(da parte di Pharmactive srl)
ALIMENTI LA CUI CONFEZIONE NON E’ PIU’ INTEGRA, ALIMENTI CHE PRESENTANO
ALTERAZIONI VISIBILI (ODORE, COLORE, CONSISTENZA, SAPORE FUORI NORMA; PRESENZA
DI INFESTANTI, PARASSITI, CORPI ESTRANEI; PRESENZA DI GAS ALL’INTERNO DELLA
CONFEZIONE), ALIMENTI SCADUTI, ALIMENTI LA CUI ETICHETTA NON E’ PIU’ LEGGIBILE O E’
STATA ALTERATA E MANOMESSA SONO PRONTAMENTE RITIRATI DAL COMMERCIO,
SEGREGATI DAGLI ALTRI ALIMENTI E POSTI IN UN’AREA BEN DEFINITA/CONTENITORE
LAVABILE CON UN CARTELLO CHE RIPORTA LA DICITURA “MERCE NON CONFORME FUORI
COMMERCIO IN ATTESA DI SMALTIMENTO”. GLI ALIMENTI SURGELATI FUORI COMMERCIO
DEVONO ESSERE CONSERVATI NEL SURGELATORE FINO ALLO SMALTIMENTO; ALIMENTI A
TEMPERATURA AMBIENTE FUORI COMMERCIO POSSONO ESSERE CONSERVATI SULLO
SCAFFALE DEL MAGAZZINO FINO ALLO SMALTIMENTO. GLI ALIMENTI RITIRATI DAL
COMMERCIO PERCHE’ PERICOLOSI AL CONSUMO, SE NON PIU’ CHIUSI IN CONFEZIONE
INTEGRA, DOVRANNO ESSERE SIGILLATI (BUSTA CHIUSA O CONTENITORE CHIUSO CON
COPERCHIO) PER EVITARE CHE AVVENGA LA CONTAMINAZIONE DI ALTRI ALIMENTI IN
COMMERCIO. TUTTI GLI ALIMENTI FUORI COMMERCIO DEVONO RIPORTARE SOPRA IL
CARTELLO “MERCE NON CONFORME FUORI COMMERCIO IN ATTESA DI SMALTIMENTO”.
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PROCEDURE DI ACCETTAZIONE, CONSERVAZIONE, VENDITA DI ALIMENTI.
(da parte di Pharmactive srl)
Procedure inerenti accettazione, immagazzinamento e vendita.
L’operatore presente al momento della ricezione degli alimenti deve verificare l’esattezza dei
seguenti dati:
 destinatario
 numero dei colli indicati nel doc. di trasporto del fornitore
Nel caso di non corrispondenza tra i colli presenti e quanto riportato in bolla, l’operatore accetta la
merce con riserva segnalando la mancanza sia sul ddt del fornitore che sul bollettino del vettore.
L’operatore deve controllare la temperatura di trasporto dei prodotti surgelati al momento dello
scarico da parte del fornitore nel seguente modo: controllo con termometro a infrarossi a
puntamento laser della temperatura di 1 prodotto, eventuale controllo con termometro a sonda,
registrazione dei valori su scheda di autocontrollo e firma dell’operatore.
L’operatore deve inoltre verificare :
 la presenza di eventuali rotture, macchie di umidità e tracce di manomissione sull’imballo
esterno.
Nel caso di non conformità, il collo non sarà accettato.
Nel caso non vi fossero evidenti anomalie, l’operatore potrà firmare il documento del corriere ed
avviare la merce alle successive procedure di controllo.
Nel caso in cui la difformità sia stata rilevata dopo che il trasportatore ha lasciato la struttura, gli
alimenti devono essere appartati con chiara indicazione sui colli di “merce non vendibile in attesa di
restituzione al fornitore”.
Il controllo successivo alla ricezione dei prodotti si articola come di seguito descritto :
L’operatore verifica la coerenza del documento di trasporto con l’ordine emesso, procedendo poi alla
verifica di :
 codice e descrizione prodotto
 quantità
 lotto
 scadenza/termine minimo di conservazione
La merce non conforme deve essere segregata con chiara indicazione sui colli di “merce
non vendibile in attesa di restituzione al fornitore”.
L’operatore verifica ed inserisce, in fase di carico, all’interno del programma gestionale la scadenza
degli alimenti in ingresso. Verifica, inoltre, che i singoli prodotti non presentino segni di
manomissione, umidità, sporco, alterazioni visibili che facciano pensare ad un eventuale anomalia.
La merce non conforme deve essere segregata con chiara indicazione sui colli di “merce non
vendibile in attesa di restituzione al fornitore”.
Una volta controllati quali-quantitativamente i prodotti per singola voce, se non sussistono non
conformità, l’operatore effettua il carico di magazzino ed appone sul ddt le sigle “riscontrato” e
“caricato” con a fianco una sua sigla identificativa. I documenti di trasporto, con allegata la stampa
del carico effettuato, devono essere avviati per posta interna alla sede amministrativa di
Pharmactive Srl. I prodotti surgelati sono subito stoccati in congelatore. Se il termo registratore del
congelatore segnala il superamento dei limiti critici, allora l’operatore esegue il controllo della
temperatura dei prodotti surgelati stoccati nel congelatore tramite termometro a infrarossi e
termometro a sonda registrando queste azioni nella scheda di non conformità ed esegue le corrette
azioni correttive (se necessario è contattato il consulente esterno FIRENZE HACCP s.a.s.).
Gli alimenti pervenuti devono essere collocati sugli scaffali di vendita, e nei cassettoni sottostanti per
la parte in eccesso, facendo attenzione che i prodotti con scadenza più ravvicinata siano posti in
posizione antecedente a quelli con scadenza più remota.
Con cadenza almeno mensile, deve essere effettuata una ricognizione della presenza di alimenti
scaduti, con scadenza ravvicinata e/o deteriorati.
La merce non conforme deve essere segregata con chiara indicazione sui colli di “merce non
vendibile da avviare alla distruzione” e collocata all’interno del contenitore appositamente
predisposto.
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PROCEDURE DI RITIRO DAL COMMERCIO DI ALIMENTI NON SICURI AL CONSUMO/SISTEMA DI
ALLERTA
(da parte di Pharmactive srl)
Piano di emergenza/sistema di allerta alimentare: gestione dei provvedimenti di ritiro dal
commercio di alimenti non sicuri al consumo.
Gli operatori che durante le ispezioni periodiche si accorgono che alcuni alimenti presentano
alterazioni visibili che lo rendono non sicuro al consumo (presenza di corpi estranei, presenza di
muffe, presenza di colorazioni anomale, consistenza dell’alimento anomala, odore anomalo,
presenza di parassiti, confezione non integra), sono obbligati ad eseguire subito le procedure di ritiro
dal commercio di seguito descritte. Se un consumatore rimanda indietro un alimento acquistato con
fattura di pagamento perché presenta una alterazione visibile (presenza di corpi estranei, presenza
di muffe, presenza di colorazioni anomale, consistenza dell’alimento anomala, odore anomalo,
presenza di parassiti, confezione non integra, sapore anomalo), BEAUTYFARMA SRL è obbligata ad
avvertire subito PHARMACTIVE SRL (MEZZO DI NOTIFICA: FAX, PEC, TEL) e l’operatore di
PHARMACTIVE SRL è obbligato ad eseguire subito le procedure di ritiro dal commercio di seguito
descritte.
I provvedimenti di ritiro dal commercio di alimenti non conformi al consumo, sono resi noti al
personale del reparto anche tramite le comunicazioni prodotte dalla banca dati Federfarma. La
banca dati deve essere consultata tutti i giorni da parte dell’operatore presente al primo turno della
mattina. La direzione di Pharmactive srl inoltre può inviare comunicazione di ritiro immediato di un
prodotto non conforme.
L’operatore che per primo viene a conoscenza di uno o più dei provvedimenti sopra descritti,
provvederà sotto sua responsabilità:
1. ad individuare la presenza in vendita di alimenti oggetto di revoca
2. a togliere immediatamente dalla vendita tutte le confezioni di alimento non conforme
revocato
3. a collocare le confezioni non conformi all’interno di un collo corredato da un elenco dettagliato
degli alimenti presenti al suo interno con indicazione dei lotti, ed il riferimento alla revoca.
Tale collo deve essere posto in una zona ben separata dagli altri prodotti in vendita con una
chiara indicazione “merce non in vendita in attesa di restituzione al fornitore”.
4. a contattare il fornitore del prodotto revocato ed adottare tutti i provvedimenti necessari a
seconda della tipologia della revoca.
5. Notificare alla direzione di Pharmactive, alle Autorità di controllo (ASL igiene degli alimenti e
nutrizione) e al fornitore tramite telefono e fax. La notifica alla ASL è obbligatoria quando
l’alimento non è sicuro al consumo. Se viene riscontrata mancanza di integrità nella
confezione e questa anomalia dipende dalla rottura accidentale della confezione, non è
obbligatorio avvertire la ASL.
6. In alcuni casi dare notizia al consumatore relativamente agli alimenti non conformi già
venduti. L’informazione al consumatore, se necessaria, dovrà essere tempestiva ed efficace;
se necessario si ricorrerà a mezzi quali comunicati stampa radiotelevisivi, giornali,
distribuzione di informative
OPERATORE (nome e cognome)
FIRMA PER PRESA VISIONE
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DIAGRAMMA DI FLUSSO COMMERCIO IN FORMA ELETTRONICA
PUBBLICITA’ ON LINE
ORDINE ON LINE
ORDINE GIRATO A
PHARMACTIVE SRL
ORGANIZZAZIONE DELLA SPEDIZIONE
(DA PARTE DI PHARMACTIVE SRL)
Ritiro dal
commercio degli
alimenti non
conformi ai requisiti
di sicurezza
TRASPORTO CON
VETTORI
E
VENDITA
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Attività svolte dal Responsabile dell’autocontrollo dell’azienda o da Operatori delegati:

Controllo delle merci in arrivo: controllo dei mezzi di trasporto usati, dell’integrità ed aspetto
delle confezioni, delle date di scadenza o TMC (a carico di Pharmactive srl)

Controllo delle modalità di conservazione degli alimenti (a carico di Pharmactive srl)

Controllo dell’applicazione delle corrette procedure di lavorazione (a carico di Pharmactive srl)

Formazione del personale/addestramento del personale (REG. CE 852/2004)

Registrazione delle non-conformità e attuazione delle idonee azioni correttive in caso di non
conformità

Istituzione di un piano di pulizie e sanificazione opportuno all’attività (a carico di Pharmactive srl)

Consegna di mansioni precise al personale (a carico di Pharmactive srl)

Conservazione delle schede tecniche di detergenti, disinfettanti, insetticidi, rodenticidi usati
all’interno dell’azienda (a carico di Pharmactive srl)

Controllo dei punti critici della propria attività (a carico di Pharmactive srl)

Manutenzione delle strutture e delle attrezzature aziendali (a carico di Pharmactive srl)

Controllo dell’idoneità delle strutture da un punto di vista igienico (a carico di Pharmactive srl)

Far revisionare il Piano di Autocontrollo in caso di innovazioni significative nel tipo di attività o
scoperta di margini di miglioramento significativi o entrata in vigore di nuove normative che
richiedono un aggiornamento del Piano.

Idonei Piano di monitoraggio e/o Lotta agli infestanti (topi, ratti, insetti portatori di possibili
contaminazioni) (a carico di Pharmactive srl)
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SCHEMA DEI FLUSSI
FASE
Individu
azione
prodotti
e
fornitori
Tipo di
fase
GMP
GHP
PERICOLO
MISURE PREVENTIVE
Alimenti non
conformi agli
obiettivi
prefissati
- Scegliere alimenti
di qualità
- Richiedere ai
fornitori schede
tecniche inerenti il
modo di operare e le
specifiche dei mezzi
di trasporto
CONTROLLO
E LIMITI CRITICI
Fornitori
AZIONI
CORRETTIVE
Richiamare il
fornitore
Escludere il
fornitore
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FASE
Ricevimento
alimenti
(a
carico
di
Pharma
ctive
srl)
Tipo di
fase
GMP
GHP
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PERICOLO
MISURE PREVENTIVE
Presenza di
Controllo delle
contaminanti modalità di trasporto
chimici al di
sopra dei
Controllo del TMC
limiti di legge
Tempi brevi di sosta
Infestazione
in accettazione per
da insetti
gli alimenti sensibili
al calore
Alterazione
dei prodotti
Controllo integrità
sensibili
degli imballaggi e
dovuta ad
delle confezioni
esposizione ai
raggi solari o Controllo assenza di
al
infestanti
surriscaldame
nto
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CONTROLLO
E LIMITI CRITICI






Controllo integrità degli imballaggi e delle confezioni
Colore, aspetto nella norma
Rispetto della data di scadenza o del TMC
Assenza macchie e marciume
Assenza di infestanti
Per i prodotti sensibili al calore temperatura di trasporto controllata
(se necessario)
Indicazioni che devono essere riportate nelle Etichette dei Prodotti
preconfezionati e che devono essere leggibili e indelebili, né dissimulate o
deformate:
data di scadenza o TMC
Denominazione di vendita
Elenco degli ingredienti (in ordine di peso decrescente al momento della
loro utilizzazione)
Quantità netta o, nel caso di prodotti preconfezionati in quantità unitarie
costanti, nominale
Nome e sede del fabbricante o confezionatore o venditore stabilito nella
Comunità economica Europea
Sede dello stabilimento di produzione o confezionamento
Titolo alcolometrico (se >1,2%)
Lotto se obbligatorio (vedi definizioni)
Modalità di conservazione e utilizzazione se necessarie
Istruzioni per l’uso se necessarie
Luogo di origine o provenienza (se l’omissione può indurre in errore)
Quantità degli ingredienti caratterizzanti evidenziati nella denominazione
di vendita o etichettatura
Indicazioni in etichetta conformi con D.L.vo 169/2004 e Regolamento CE
1924/2006 (vedasi dopo)
AZIONI
CORRETTIV
E
Rifiuto
prodotti non
conformi
Richiamare
il fornitore
Escludere il
fornitore
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FASE
Stoccaggio
dei prodotti
alimentari
preconfezionati
(a carico di
Pharmactive
srl)
Tipo di
fase
GMP
GHP
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PERICOLO
Alterazione dei
prodotti sensibili
dovuta ad
esposizione ai raggi
solari o al
surriscaldamento
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MISURE PREVENTIVE
Adottare idonee procedure di pulizia
dei locali
Integrità confezioni
Areare adeguatamente i locali al fine
di ridurre l’umidità
Aspetto del prodotto nella norma
(colore, odore, consistenza)
CONTROLLO
E LIMITI CRITICI
Rispetto delle temperature
di immagazzinamento:
massimo +25°C.
AZIONI CORRETTIVE
Eseguire immagazzinamento di
emergenza
Richiedere assistenza tecnica
Controllo della temperatura
esterna
ambiente tramite
termoregistratore in continuo Eliminazione prodotti non
24 ore su 24
conformi
Rispetto data di scadenza o
TMC
Proteggere gli alimenti dai
raggi diretti del sole
Aspetto del prodotto nella
norma (colore, odore,
consistenza)
Segregazione dei prodotti dubbi in
zona individuata con cartello, in
attesa di analisi di laboratorio
Segregazione delle merci da
rendere al fornitore, perché non
conformi, in zona individuata con
cartello.
Revisione delle modalità di
conservazione dei prodotti
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FASE
Sanificazione dei
locali, scaffali
espositivi,
attrezzature, banconi,
congelatori
(a carico di
Pharmactive srl)
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Tipo di
fase
GHP
PERICOLO
Sanificazione
insufficiente o non
corretta
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MISURE PREVENTIVE
CONTROLLO
E LIMITI CRITICI
Adottare idonee
Rispettare le
procedure di sanificazione procedure adottate
e di risciacquo dei
prodotti chimici usati
(descrivere le procedure
sul Piano di sanificazione
dei locali e attrezzature)
AZIONI CORRETTIVE
Formazione/addestramento del
personale
Risanificazione
Revisione delle modalità di
sanificazione
18
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FASE
Trasporto degli
alimenti a terzi
tramite vettore
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Tipo di
fase
PERICOLI
LIMITI
CRITICI
Misure preventive
e
MONITORAGGIO
AZIONI CORRETTIVE
GMP
GHP
Rottura degli
imballaggi e delle
confezioni
Idoneità della
disposizione
della merce
Revisione delle modalità di
trasporto
Insudiciamento degli
imballaggi
Idoneità del
mezzo di
trasporto
Disporre in modo
idoneo la merce sul
mezzo di trasporto al
fine di evitare la
rottura degli
imballaggi e delle
confezioni.
Alterazione dei
prodotti sensibili
dovuta ad
esposizione ai raggi
solari o al
surriscaldamento
Rispetto della
temperatura
massima
(+25°C/+30°C)
di trasporto per
i prodotti
sensibili al
calore
REGISTRAZIONI
Scheda non
conformità
VERIFICA
---
Scarto dei prodotti non
conformi
Idoneità del mezzo
di trasporto
Se ritenuto
necessario dal OSA, i
prodotti sensibili al
calore sono
trasportati a
temperatura
controllata (massimo
+25°C o +30°C):
mezzo di
trasporto/contenitore
coibentato o
eventualmente
refrigerato.
La scelta del mezzo
dipende dalla durata
del trasporto e dalla
temperatura
ambientale.
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FASE
PUBBLICITA’ ON-LINE
SUL SITO INTERNET
VENDITA DI ALIMENTI
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Tipo di
fase
GMP
GMP
PERICOLO
Pubblicità non
conforme alla
normativa
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MISURE PREVENTIVE
Pubblicizzare gli alimenti
secondo le prescrizioni
del REG UE 1169/2011
(vedi pagina 7 del
presente Piano haccp)
Documenti di vendita Vendere gli alimenti
non conformi alla
secondo le prescrizioni
normativa
del REG UE 1169/2011
(vedi pagina 7 del
presente Piano haccp) e
di tutte le normative
relative alla vendita
CONTROLLO
E LIMITI CRITICI
Rispettare le
procedure adottate
Rispettare le
procedure adottate
AZIONI CORRETTIVE
Formazione/addestramento del
personale
Revisione della pubblicità on-line sul
sito internet
Formazione/addestramento del
personale
Revisione delle modalità di vendita e
documenti di vendita (DDT, FATTURA)
20
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Criteri di composizione e di etichettatura
MINISTERO DELLA SANITA’
Gli integratori o complementi alimentari sono prodotti che costituiscono una fonte
concentrata di nutrienti o sostanze ad effetto fisiologico, sia mono che pluricomposti,
destinati ad integrare o a complementare la dieta.
Sono presentati in forma di tavolette, capsule, compresse, flaconcini e simili per
fornire un apporto predefinito di nutrienti e/o di sostanze ad effetto fisiologico.
Nella denominazione deve figurare la dizione "integratore alimentare" o
"complemento alimentare".
Ferme restando le disposizioni legislative generali sull'etichettatura degli alimenti
applicabili, in etichetta si deve riportare:
- la dose di prodotto da assumere giornalmente con una avvertenza a non eccedere;
- il tenore dei nutrienti e/o delle sostanze caratterizzanti con l'eventuale titolo dei
principi attivi sulla dose giornaliera;
- l'effetto "nutritivo o "fisiologico" del prodotto, derivante dall'insieme dei suoi
ingredienti;
- che gli integratori non vanno intesi come sostituto di una dieta variata;
- l'avvertenza: "Tenere fuori dalla portata dei bambini al di sotto dei tre anni"
Le fonti impiegate devono essere chiaramente indicate nell'elenco degli ingredienti e
assicurare la biodisponibilità degli specifici costituenti.
21
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DAL D.L.vo 169/2004
Attuazione della Direttiva 2002/46/CE relativa agli integratori alimentari
Art6.
Etichettatura
1. I prodotti di cui al presente decreto sono commercializzati con la denominazione di:
«integratore alimentare» o con i sinonimi di cui all'articolo 2, comma 2.
2. L'etichettatura, la presentazione e la pubblicità non attribuiscono agli integratori
alimentari proprietà terapeutiche ne' capacità di prevenzione o cura delle malattie umane
ne' fanno altrimenti riferimento a simili proprietà.
3. Nell'etichettatura, nella presentazione e nella pubblicità degli integratori alimentari non
figurano diciture che affermino o sottintendano che una dieta equilibrata e variata non e'
generalmente in grado di apportare le sostanze nutritive in quantità sufficienti.
4. Ferme restando le disposizioni del decreto legislativo 27 gennaio 1992, n. 109, e
successive modificazioni, l'etichettatura reca i seguenti elementi obbligatori:
a) il nome delle categorie di sostanze nutritive o delle altre sostanze che caratterizzano il
prodotto o una indicazione relativa alla natura di tali sostanze;
b) la dose raccomandata per l'assunzione giornaliera;
c) un'avvertenza a non eccedere le dosi raccomandate per l'assunzione giornaliera;
d) in presenza di sostanze nutritive o di altre sostanze ad effetto nutritivo di cui all'articolo
2, comma 1, l'indicazione che gli integratori non vanno intesi come sostituti di una dieta
variata;
e) l'indicazione che i prodotti devono essere tenuti fuori dalla portata dei bambini al di
sotto dei tre anni di età;
f) l'effetto nutritivo o fisiologico attribuito al prodotto sulla base dei suoi costituenti in
modo idoneo ad orientare correttamente le scelte dei consumatori.
5. La quantità delle sostanze nutritive o delle altre sostanze aventi un effetto nutritivo o
fisiologico, contenuta nel prodotto, e' espressa numericamente sull'etichetta. Le unità di
misura da utilizzare per le vitamine e i minerali sono specificate nell'allegato I.
6. Le quantità delle sostanze nutritive o delle altre sostanze dichiarate si riferiscono alla
dose giornaliera di prodotto raccomandata dal fabbricante quale figura nell'etichetta.
7. I dati sulle vitamine e i minerali sono espressi anche, se del caso, in percentuale dei
valori di riferimento che figurano nell'allegato al decreto legislativo 16 febbraio 1993, n. 77.
8. La percentuale rispetto ai valori di riferimento per le vitamine e i minerali di cui al
comma 6 può essere fornita sotto forma di grafico.
Art. 7.
Pubblicità
1. Nel caso di integratori propagandati in qualunque modo come coadiuvanti di regimi
dietetici ipocalorici volti alla riduzione del peso, non e' consentito alcun riferimento ai
tempi o alla quantità di perdita di peso conseguenti al loro impiego.
2. Per gli integratori di cui al comma 1 i messaggi pubblicitari devono richiamare la
necessità di seguire comunque una dieta ipocalorica adeguata e di rimuovere stili di vita
troppo sedentari.
3. Ove si tratti di prodotti per i quali sono previste delle avvertenze, il messaggio
pubblicitario deve contenere un invito esplicito a leggerle con attenzione.
4. La pubblicità dei prodotti contenenti come ingredienti piante o altre sostanze comunque
naturali non deve indurre a far credere che solo per effetto di tale derivazione non vi sia il
rischio di incorrere in effetti collaterali indesiderati.
5. Nell'etichettatura e nella pubblicità non e' consentita la citazione della procedura di
notifica di cui all'articolo 10.
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PRINCIPALI REGOLE DI IGIENE (a carico di Pharmactive srl)
IGIENE PERSONALE
FAZZOLETTI E ASCIUGAMANI
PULIZIE
SPUGNE
FUMO
Curare l’igiene personale (capelli, unghie, mani).
Usare salviette e carta monouso.
Mantenere puliti i magazzini
Sanificare le spugne periodicamente in varichina diluita (tempo di
contatto almeno 15 minuti) dopo averle lavate con detergente:
esse sono ricettacolo di germi. In alternativa usare la carta
monouso.
Non fumare nei locali della ditta.
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ULTERIORI RACCOMANDAZIONI (a carico di Pharmactive srl)
Servizi igienici:
Predisporre sistemi di asciugatura mani a perdere, detergente/disinfettante liquido a parete.
Abbigliamento per addetti:
Disporre di divise pulite.
Salute ed igiene personale:
“NESSUNA PERSONA AFFETTA DA MALATTIA O PORTATRICE DI MALATTIA TRASMISSIBILE
ATTRAVERSO GLI ALIMENTI O CHE PRESENTI, PER ESEMPIO, FERITE INFETTE, INFEZIONI DELLA
PELLE, PIAGHE O SOFFRA DI DIARREA DEVE ESSERE AUTORIZZATA A QUALSIASI TITOLO A
MANIPOLARE ALIMENTI ED AD ENTRARE IN QUALSIASI AREA DI TRATTAMENTO DEGLI ALIMENTI,
QUALORA ESISTA UNA PROBABILITÀ DI CONTAMINAZIONE DIRETTA O INDIRETTA DEGLI ALIMENTI.
QUALSIASI PERSONA AFFETTA DA UNA DELLE PATOLOGIE SOPRA CITATE CHE LAVORI IN UN’IMPRESA
ALIMENTARE E CHE POSSA VENIRE A CONTATTO CON GLI ALIMENTI DEVE DENUNCIARE
IMMEDIATAMENTE LA PROPRIA MALATTIA O I PROPRI SINTOMI, PRECISANDO SE POSSIBILE LE
CAUSE, AL RESPONSABILE DELL’IMPRESA ALIMENTARE (O.S.A.)”
Magazzino derrate alimentari:
Le pareti devono essere lavabili fino all’altezza dell’ultimo scaffale. Gli scaffali devono essere lavabili. Ci
deve essere sufficiente areazione. Individuare una zona dove riporre le derrate non-conformi ed
apporre un’etichetta che le distingua dalle altre.
Conservazione dei documenti aziendali inerenti l’autocontrollo:
Come previsto dalla “deliberazione 14 settembre 1999, n. 1031” della Giunta Regionale, i documenti
relativi alle attività di autocontrollo devono essere conservati in azienda insieme al presente piano di
autocontrollo “per un periodo non inferiore a 4 mesi per i prodotti destinati ad un consumo entro 7
giorni, non inferiore alla data di scadenza o al termine minimo di conservazione per gli altri prodotti”.
Come previsto dal Regolamento CE 852/2004 tutti i documenti dell’autocontrollo devono essere
conservati in azienda per un periodo non inferiore a 3 mesi.
OBBLIGO DI RITIRO DAL COMMERCIO DEGLI ALIMENTI NON CONFORMI:
 RITIRARE DAL COMMERCIO I PRODOTTI CHE POSSONO PRESENTARE UN RISCHIO IMMEDIATO PER
LA SALUTE E QUELLI OTTENUTI IN CONDIZIONI TECNOLOGICHE SIMILI.
OBBLIGO DI RIFIUTARE DAI FORNITORI ALIMENTI NON CONFORMI:
 “NON ACCETTARE MATERIE PRIME O INGREDIENTI O QUALSIASI MATERIALE UTILIZZATO
NELLA TRASFORMAZIONE DEGLI ALIMENTI SE RISULTANO CONTAMINATI, O SE SI PUÒ
LOGICAMENTE PRESUMERE CHE SIANO CONTAMINATI DA PARASSITI, MICRORGANISMI PATOGENI O
TOSSICI, DECOMPOSTI O SOSTANZE ESTRANEE CHE, ANCHE DOPO LE NORMALI OPERAZIONI DI
CERNITA O LE PROCEDURE PRELIMINARI O DI TRATTAMENTO ESEGUITE IN MANIERA IGIENICA, IL
PRODOTTO FINALE RISULTI INADATTO AL CONSUMO UMANO.”
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LINEE GUIDA SULLE MODALITA’ DI SANIFICAZIONE MANUALE di locali e ripiani (a carico di
Pharmactive srl)
FASE
1) RIMOZIONE DEI RESIDUI
GROSSOLANI
2) DETERSIONE
3) RISCIACQUO
4) DISINFEZIONE
5) RISCIACQUO
6) ASCIUGATURA
MODALITA’ DI INTERVENTO
Usare carta monouso e/o spazzole o
scopa
Usare detergenti appropriati (miscela
di detergenti anionici e non ionici) ed
acqua calda (a T°C non maggiore di
50°C-60°C)
Con acqua calda (a T°C non maggiore
di 50°C-60°C) o
idropulitrice/vaporella
Con mezzo disinfettante appropriato
(prodotti al cloro attivo, sali
quaternari d’ammonio, acido
peracetico, disinfettanti a base
alcolica) ed acqua calda (a T°C non
maggiore di 50°C-60°C).
Alternativamente usare il vapore sotto
pressione
Con acqua calda (a T°C non maggiore
di 50°C-60°C) o
idropulitrice/vaporella
Con carta monouso o con idoneo
sistema di scolatura
DURATA DELLA FASE
Tempo necessario
Tempo di contatto dai 5 ai
20 min.
Tempo necessario
Tempo di contatto descritto
in etichetta
Tempo necessario
Tempo necessario
AZIONE CORRETTIVA (nei casi c, d, e):
1) RIPETERE LE FASI DI SANIFICAZIONE DALL’INIZIO
NOTA BENE:
Alternativamente può essere utilizzato un prodotto sanificante (che deterge e disinfetta) quale i sali
di ammonio quaternario (Es. Benzalconio cloruro); in questo caso le fasi di sanificazione saranno:
1-RIMOZIONE DEI RESIDUI GROSSOLANI, 2-DETERSIONE E DISINFEZIONE, 3-RISCIACQUO, 4ASCIUGATURA.
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PRINCIPALI FAMIGLIE DI DETERGENTI E DISINFETTANTI (a carico di Pharmactive srl)
DETERGENTI ALCALINI
Contengono tensioattivi (anionici, cationici, non ionici) con
sostanze che sgrassano (rimuovono lo
azione emulsionante/bagnante/detergente e prodotti
sporco organico dalle superfici) e
complementari che riducono la durezza dell’acqua/limitano la
rimuovono parte dei batteri dalle superfici corrosione/degradano sostanze organiche/profumano.
Quelli più potenti: quelli contenenti una miscela di
Tensioattivi anionici e Tensionattivi non ionici.
Meglio se non contengono profumi.
DETERGENTI ACIDI
sostanze che rimuovono lo sporco inorganico incrostato (calcare e altri minerali). Le incrostazioni sono
ottimi siti di sviluppo dei microogranismi
DISINFETTANTI
COMPOSTI DEL CLORO:
(sostanze chimiche o  ipoclorito di sodio (varichina)
mezzi fisici che
 composti clorurati fosfatici (in polvere)
distruggono i batteri e  cloramine (in polvere)
non sgrassano)
Vantaggi: molto efficaci
Svantaggi: attività ridotta su superfici sporche (con residui organici); necessario
il risciacquo; corrosivi per metalli
COMPOSTI DELL’AMMONIO QUATERNARIO
Appartengono ai tensioattivi cationici
Es. Benzalconio cloruro
Vantaggi: sono anche detergenti; efficaci; non corrosivi
Svantaggi: attività ridotta su superfici sporche; un’acqua molto “dura” ne riduce
l’efficacia del 50%; necessario il risciacquo
DISINFETTANTI A BASE ALCOOLICA inoffensivi per la salute
Es: alcol isopropilico diluito al 50%
Vantaggi: efficaci (solo sulle forme vegetative); non necessario il
risciacquo
Disinfettante usato nell’industria del cioccolato
ACIDO PERACETICO
Vantaggi: molto efficace; non necessario il risciacquo
VAPORE
Vantaggi: molto efficace (poco efficace sulle muffe e su batteri sporigeni);
non necessario il risciacquo; non corrosivo; non influenzabile da residui
organici
Svantaggi: aumenta l’umidità favorendo lo sviluppo di spore, muffe e insetti
PEROSSIDO DI IDROGENO (ACQUA OSSIGENATA)
Vantaggi: attività microbicida elevata
RAGGI U.V. (a lunghezza d’onda tra 210/318 nm)
Usati essenzialmente solo per la disinfezione dell’acqua o dell’aria.
NOTA: preferire prodotti su cui sia indicato il numero di registrazione presso il Ministero della
Sanità, e per i quali sia previsto l’uso “per l’industria alimentare”.
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FORMAZIONE CONTINUA HACCP dei titolari, O.S.A. (responsabili dell’industria alimentare) e addetti
(legge HACCP) NELLA REGIONE TOSCANA (DGRT 559/2008):
La Regione Toscana con il DGRT 559/2008 introduce una grande novità nell’ambito della FORMAZIONE
DEL PERSONALE IN MATERIA DI IGIENE DEGLI ALIMENTI E DI AUTOCONTROLLO. IL LIBRETTO DI IDONEITA’
SANITARIA E’ SOSTITUITO DAL LIBRETTO FORMATIVO. NUOVI ASSUNTI: L’obbligo della formazione deve essere
assolto entro 180 giorni dall’inizio dell’attività lavorativa o dalla data di assunzione; al momento dell’ingresso
nell’azienda alimentare il titolare o O.S.A. (opportunamente formati) devono effettuare e documentare un
addestramento di 4 ore del nuovo assunto al fine di garantire la conoscenza di informazioni di base
sull’Autocontrollo. L’O.S.A. deve essere in possesso dell’attestato di formazione sin dal primo giorno di attività
dell’azienda alimentare. L’O.S.A. può essere anche una persona esterna alla Azienda alimentare purche’
opportunamente formato. I corsi sono organizzati e realizzati da Strutture Accreditate presso la Regione Toscana
(Formazione in Aula) o sono svolti dalle imprese per i propri dipendenti con la docenza di formatori qualificati e
con il rispetto dei requisiti necessari indicati dalla normativa nazionale e regionale (Formazione presso l’Industria
Alimentare). I corsi base durano 8 ore (2 U.F. ovvero Unità formative) per addetti ad attività alimentari semplici
(che non producono ma somministrano o commercializzano), 12 ore (3 U.F.) per gli addetti che
producono/manipolano gli alimenti, 12 ore per titolari o O.S.A. (3 U.F.) di attività alimentari semplici
(somministrazione/commercio), 16 ore per per titolari o O.S.A. (4 U.F.) di attività alimentari complesse
(produzione/manipolazione di alimenti). I corsi si articolano in unità formative della durata minima di 4 ore. La I e
la II unità formativa (U.F.) hanno carattere prevalentemente teorico e devono prevedono i seguenti argomenti:
1. I°unità formativa: di base, comune a tutti:
a) Rischi e pericoli alimentari: chimici, fisici, microbiologici e loro prevenzione; b) Metodi di autocontrollo e principi
del sistema HACCP; c) Obblighi e responsabilità dell’industria alimentare.

II°unità formativa: riservata ai titolari e ai responsabili dei piani di autocontrollo:
a) Le principali parti costitutive di un piano di autocontrollo; b) Identificazione dei punti critici, loro monitoraggio e
misure correttive; c) Le procedure di controllo delocalizzate e le GMP.
La III° e IV° U.F. devono rivestire carattere più pratico ed essere attinenti alla attività, oltre che finalizzate, anche
attraverso sistemi di apprendimento attivo, all’acquisizione di corretti comportamenti in ambito igienico-sanitario:

III° unità formativa: di base, comune a tutti
a) conservazione alimenti; b) approvvigionamento materie prime; c) pulizia e sanificazione dei locali e delle
attrezzature; d) igiene personale.

IV° unità formativa: riservata ai titolari e ai responsabili dei piani di autocontrollo e agli addetti
alla produzione e preparazione di alimenti (ad es. addetti alla ristorazione pubblica e privata,
cuochi, pasticceri, gelatai, addetti alla gastronomie, ecc)
a) Individuazione e controllo dei rischi specifici nelle principali fasi del processo produttivo delle singole tipologie di
attività. Sono esentati dalla formazione: - i soggetti laureati di 1° o 2° livello in medicina e chirurgia, medicina
veterinaria, scienze delle produzioni animali scienze agrarie, scienze forestali e ambientali, farmacia, chimica,
scienze biologiche, biotecnologie, scienze e tecnologie alimentari, dietistica, tecniche della prevenzione
nell'ambiente e nei luoghi di lavoro, tecniche erboristiche, economia e ingegneria della qualità; - i periti agrari e gli
agrotecnici; - i soggetti diplomati della scuola alberghiera che abbiano documentato nel curriculum di studi lo
svolgimento di programmi specifici in materia di analisi del rischio e di autocontrollo. - i soggetti che hanno
frequentato con profitto i corsi di formazione istituiti ai sensi dell’art.5 della L.114/98 e disciplinati con
deliberazione della Giunta regionale 866 del 7/08/2000- gli addetti alla vendita di caramelle confezionate e articoli
simili- gli addetti alla sola vendita di prodotti confezionati non deperibili quali vino ed olio. Addetti assunti con
contratti atipici e stagionali devono essere già in possesso di attestato di formazione al momento dell’assunzione
(se i contratti durano meno di 30 giorni la formazione di tali addetti stagionali può essere sostituita da un
addestramento di 4 ore mirato e documentato da parte del O.S.A. o dal datore di lavoro). L’Aggiornamento
Formativo deve avvenire a cadenza almeno quinquennale e dura 8 ore per titolari e O.S.A. e 4 ore per gli addetti.
L’aggiornamento formativo quinquennale è obbligatorio anche per i soggetti esentati dalla formazione di base. Il
titolare o O.S.A. devono svolgere e documentare incontri di Addestramento del personale addetto a cadenza
annuale di almeno 4 ore.
La formazione pregressa è valida a tutti gli effetti purché opportunamente documentata.
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ELENCO DELLE SCHEDE DI AUTOCONTROLLO:
1)
2)
3)
4)
Scheda di non-conformità
omologazioni fornitori
elenco addetti
addestramento del personale
ALLEGATO
ALLEGATO
ALLEGATO
ALLEGATO
ALLEGATO
ALLEGATO
A: dichiarazione di conformità dei fornitori
B: notifica rapida alla ASL in caso di non conformità
C: sanzioni REG. CE 178/2002
D: notifica rapida al fornitore
E: sanzioni D.L.vo 193/2007
F: delega di responsabilità
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SCHEDA 1. SCHEDA DI NON CONFORMITA’
DESCRIZIONE DELLA NON CONFORMITÀ RILEVATA (RITROVAMENTO DI BLATTE, TOPI; ROTTURA DI FRIGO; ALIMENTO
ALTERATO; ROTTURA DI TUBO DELL’ACQUA; RISULTATO DELLE ANALISI NON ACCETTABILE…)
CAUSE DELLA NON CONFORMITÀ (IPOTESI)
TRATTAMENTO DELLA NON CONFORMITÀ – AZIONI CORRETTIVE
ESITO DELLE AZIONI CORRETTIVE INTRAPRESE
DATA:
CONSULENTE (SE PRESENTE)
FIRMA CONSULENTE
ORA DELLA REGISTRAZIONE:
ADDETTO COMPILATORE
FIRMA ADDETTO COMPILATORE
LETTO DAL O.S.A. IN DATA:
FIRMA DEL O.S.A.
TIMBRO
O.S.A.=Responsabile Industria Alimentare. Se questa scheda non è compilata, in alcuni casi si incorre in una sanzione
di 2000,00 € immediata per non applicazione delle procedure di autocontrollo.
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SCHEDA 2: OMOLOGAZIONE DEI FORNITORI DI ALIMENTI E BEVANDE
Tutti i fornitori dell’Azienda alimentare di alimenti/bevande devono rilasciare una autocertificazione di conformità al Regolamento CE 852/2004 e Regolamento CE 853/2004
(alimenti di origine animale), REGOLAMENTO C.E. 178/2002 (rintracciabilità degli alimenti), REG UE 1169/2011 (etichettatura e allergeni). Richiedere per scritto tali
dichiarazioni di conformità tramite fax o raccomandata o PEC; allegare le richieste scritte al presente Piano di Autocontrollo a disposizione degli Organi di Controllo. Escludere
fornitori che non rilasciano le dichiarazioni di conformità sopra descritte.
Conformi
Posta
Posta
Referente
N
Ragione sociale del
Indirizzo sede operativa
TEL
FAX
tà
elettronica
elettronica
rilasciata
fornitore
certificata
REFERENTE: titolare o delegato che può occuparsi del ritiro immediato di un alimento/bevanda non conforme ai requisiti di sicurezza alimentare
N: numero progressivo. FIRMA O.S.A.:_________________________________
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SCHEDA 3. ELENCO DEGLI OPERATORI.
NOME
COGNOME
MANSIONE
FORMAZIONE
HACCP*
FIRMA
Far firmare questa scheda da tutti i dipendenti, O.S.A. e soci attivi.
*indicare data della formazione haccp
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SCHEDA 4: TABELLA DI ADDESTRAMENTO DEL PERSONALE
Data o date dell’addestramento:________________________________________
Addestratore:__________________________(titolare o O.S.A.)
Argomenti svolti:
Corretta lavorazione: procedure di autocontrollo nella lavorazione/vendita
Gestione delle schede di autocontrollo
Gestione delle non conformità e compilazione della scheda di non conformità; notifica al fornitore di
alimenti in caso di non conformità grave; notifica alla ASL in caso di non conformità grave
ALTRO:
__________________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________________
Durata ore: _______(4 ore per l’addestramento annuale e l’addestramento all’ingresso di un nuovo
assunto; tempo necessario per addestramenti aggiuntivi)
PERSONALE PRESENTE (nome, cognome)
FIRMA
dipendenti
FIRMA DELL’ADDESTRATORE:_______________________________
Eseguire almeno 1 addestramento 1 volta l’anno e all’ingresso del nuovo assunto
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ALLEGATO A.
DICHIARAZIONE DI CONFORMITA’ AL REGOLAMENTO CE 852/2004, CE 853/2004 e
REGOLAMENTO CE 178/2002 e REGOLAMENTO CE 1935/2004 (materiali a contatto con alimenti)
(MODULO DA FAR COMPILARE DAI FORNITORI di alimenti/bevande)
AZIENDA FORNITRICE:
O.S.A. (RESPONSABILE DEL PIANO DI AUTOCONTROLLO HACCP):
Sig./Sig.ra __________________________________________
DICHIARAZIONE DI CONFORMITA’:
LA NOSTRA AZIENDA DICHIARA DI AVERE ED ATTUARE UN PIANO DI AUTOCONTROLLO
HACCP CONFORME A TUTTA LA NORMATIVA SULL’IGIENE DEGLI ALIMENTI, COMPRESI I
REGOLAMENTI CE 852/2004, CE 853/2004, CE 1935/2004 E CE 178/2002.
ELENCO DEI PRODOTTI VENDUTI A QUESTA AZIENDA
DESCRIZIONE DI EVENTUALI ANALISI MICROBIOLOGICHE PREVISTE DALL’AUTOCONTROLLO:
DESCRIZIONE DI EVENTUALI ANALISI CHIMICHE PREVISTE DALL’AUTOCONTROLLO:
AZIENDA CONSULENTE PER L’HACCP (spazio non obbligatorio):
FORMAZIONE HACCP PREVISTA PER O.S.A. E ADDETTI:
LOTTA AGLI INFESTANTI PREVISTA:
MODALITA’ DI CONTROLLO HACCP DEI NOSTRI FORNITORI
SISTEMA DI RINTRACCIABILITA’ ADOTTATO DALLA NOSTRA AZIENDA (REGOLAMENTO CE 178/2002)
DATA:______________ FIRMA DEL O.S.A.:______________________________________
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ALLEGATO B.
NOTIFICA RAPIDA ALLA
A.S.L. IGIENE DEGLI ALIMENTI E NUTRIZIONE
Via di San Salvi, 12, 50135 Firenze (FI)
telefono: 055.6933608 fax: 055.6933629
OGGETTO: ALIMENTO NON CONFORME AI REQUISITI DI SICUREZZA
DATA:________________
O.S.A. (responsabile del piano di autocontrollo haccp.: Sig./ra ______________________
NOTIFICATORE: Sig./ra___________________________
QUALIFICA DEL NOTIFICATORE (titolare, dipendente):_____________________
Natura dell’alimento non conforme
Quantità dell’alimento non conforme
Descrizione della non conformità
Produttore dell’alimento non conforme
Fornitore dell’alimento non conforme
Data di scadenza o TMC
Eventuali indicazioni per il ritiro dal
commercio dell’alimento non conforme
Numero di lotto (se presente)
Codice di rintracciabilità (se presente)
L’alimento non conforme è già stato
consumato da qualche consumatore?
Data in cui ci siamo accorti della non
conformità dell’alimento in questione
Documenti accompagnatori
(fattura d’acquisto/bolla di consegna)
FIRMA DEL O.S.A. (se presente):___________________________________________
FIRMA DEL NOTIFICATORE:__________________________________
Tel. della nostra azienda: ___________________________
cell:_______________
mandare questo modulo di notifica compilato in ogni sua parte per fax e allegare la scheda di non
conformità e , se possibile, i documenti accompagnatori (fattura d’acquisto/bolla di consegna)
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ALLEGATO C.
D.L.vo 190 del 5 Aprile 2006 Sanzioni per le violazioni del REG. CE 178/2002 (rintracciabilità degli
alimenti/bevande)
Violazione:
Sanzione in €
Operatori del settore alimentare e dei mangimi che…
(salvo che il fatto costituisca
reato)
…non adempiono agli obblighi di cui all’art. 18 del REG. CE
da 750 a 4500
178/02
(rintracciabilità, etichettatura)
…non
attivano
le
procedure
di
ritiro
degli
da 3000 a 18000
alimenti/mangimi/animali non conformi ai requisiti di
sicurezza (mancato ritiro)
…avendo attivato la procedura di ritiro, non ne informano
da 500 a 3000
contestualmente l’Autorità competente
(mancata notifica all’Autorità competente)
…non forniscono, in caso di ritiro, le notizie
e la
da 2000 a 12000
collaborazione richieste dalle Autorità competenti
(mancata collaborazione con l’Autorità)
…non informano il consumatore o l’utilizzatore, in caso di
da 2000 a 12000
ritiro
(mancata notifica a consumatore o utilizzatore)
Operatori del settore alimentare e dei mangimi svolgenti
attività di vendita al dettaglio o distribuzione di
alimenti/mangimi che non incidono sulla sicurezza/integrità
dell’alimento/mangime che…
….non avviano procedure di ritiro dal mercato di prodotti di
cui sono a conoscenza che non sono conformi ai requisiti di
sicurezza
(mancato ritiro)
IN CASO DI REITERAZIONE DELLA VIOLAZIONE
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da 500 a 3000
Sanzione amministrativa
pecuniaria+
Chiusura da 10 a 20 giorni
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ALLEGATO D.
NOTIFICA RAPIDA AL FORNITORE IN CASO DI ALIMENTO/BEVANDA NON CONFORME AI
REQUISITI DI SICUREZZA ai sensi del Reg. CE 178/02
OGGETTO: ALIMENTO NON CONFORME AI REQUISITI DI SICUREZZA
DATA:________________
O.S.A. (responsabile del piano di autocontrollo haccp.: Sig./ra _________________________
NOTIFICATORE: Sig./ra___________________________
QUALIFICA DEL NOTIFICATORE (titolare, dipendente):_____________________
Descrizione
dell’alimento
non
conforme
Quantità dell’alimento non conforme
Descrizione della non conformità
Produttore
conforme
dell’alimento
non
Data di scadenza o TMC
Numero di lotto (se presente)
Codice
di
rintracciabilità
(se
presente)
Data di acquisto dell’alimento non
conforme
Documenti accompagnatori
(Numero fattura d’acquisto/bolla di
consegna)
Trattamento
dell’alimento
non
conforme
FIRMA DEL O.S.A. (se presente):___________________________________________
FIRMA DEL NOTIFICATORE:__________________________________
Tel.
della
nostra
azienda:
___________________________
cell:____________________________
mandare questo modulo di notifica compilato in ogni sua parte per fax e allegare la scheda di non
conformità e , se possibile, i documenti accompagnatori (fattura d’acquisto/bolla di consegna)
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ALLEGATO E: SANZIONI COME DA D.L.vo 193/2007 (Articolo 6)
Tipo di infrazione
Comma 1.Macellazione di animali o produzione e preparazione di carni in luoghi
diversi dagli stabilimenti riconosciuti (REG. CE 853/2004)
Comma 2. attività in stabilimenti non riconosciuti (REG. CE 853/2004)
Comma 3. mancata notifica alla Autorità competente di tutti gli stabilimenti che
eseguono una qualsiasi fase di produzione, trasformazione, distribuzione di
alimenti (REG. CE 852/2004)
Comma 4. Produttore primario (agricoltura, allevamento, caccia, pesca) che non
rispetta i requisiti generali (Allegato I REG. CE 852/2004, REG. CE 853/2004)
Comma 5. Non rispetto dei requisiti generali (Allegato II del REG. CE 852/2004)
e degli altri requisiti (REG. CE 853/2004)
Comma 6. Mancanza del Piano di Autocontrollo HACCP (REG. CE 852/2004,
REG. CE 853/2004) e delle Procedure di verifica (REG. CE 2073/2005).
Procedure di verifica= analisi di laboratorio microbiologiche sugli alimenti e
tamponi di superficie
Comma 7. Inadeguatezze nei requisiti o procedure (comma 4, 5, 6). La sanzione
scatta se l’azienda alimentare non ha eliminato le inadeguatezze entro un
congruo termine di tempo dalla PRESCRIZIONE.
Comma 8. Mancata o non corretta applicazione dei sistemi o procedure (comma
4, 5, 6)
Comma 9. Sull’etichetta del prodotto alimentare di origine animale manca il
numero di riconoscimento dello stabilimento di produzione (REG. CE 853/2004)
Sanzione
Arresto da 6 mesi
ad 1 anno o
ammenda fino a €
150.000
Da € 5.000 a €
30.000
Da € 1.500 a €
9.000
Da € 500 a €
3.000 (mancato
aggiornamento
della
registrazione)
Da € 250 a €
1.500
Da € 500 a €
3.000
Da € 1.000 a €
6.000
Da € 1.000 a €
6.000
(PRESCRIZIONE)
Da € 1.000 a €
6.000
Da € 500 a €
3.000
Comma 10. Carni fresche refrigerate o congelate senza bollatura sanitaria
(REG. CE 853/2004)
Comma 11. Trasporto di molluschi bivalvi vivi senza documento di
accompagnamento
(REG. CE 853/2004)
Comma 12.Mancato transito dei molluschi bivalvi vivi da centro di spedizione
(eccezione: pettinidi). Commercio di molluschi bivalvi vivi (da zona B o C) non
sottoposti al periodo di depurazione previsto
Comma 13.Commercio di molluschi bivalvi vivi da zona non classificata dalle
Autorità competenti (eccezione: pettinidi)
Da € 3.000 a €
18.000
Da € 1.000 a €
6.000
Comma 14.Commercio di molluschi bivalvi vivi provenienti da zone non idonee o
precluse dalle Autorità competenti
Da € 5.000 a €
30.000
Da € 1.000 a €
6.000
Da € 2.000 a €
12.000
PER QUANTO NON PREVISTO DAL PRESENTE ARTICOLO SI APPLICANO LA LEGGE 689/24 Novembre
1981, D.L.vo 507/30 Dicembre 1999, Decreto del Ministro della Sanità 11 Ottobre 2000
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PIANO DI AUTOCONTROLLO
REG CE 852/2004
www.firenzehaccp.it
BEAUTYFARMA srl
Commercio in forma elettronica
Via di Le prata 126/128 Calenzano FI
ALLEGATO F. REG. CE 852/2004 LEGGE HACCP
DELEGA DI RESPONSABILITA’ PER IL PIANO DI AUTOCONTROLLO HACCP (O.S.A.)
DATA: FIRENZE, __________________
BEAUTYFARMA srl
Commercio in forma elettronica
Via di Le prata 126/128 Calenzano FI
CONSEGNA
al Sig. ____________________
la RESPONSABILITA’
AUTOCONTROLLO HACCP in conformità al Regolamento CE 852/2004.
DEL
PIANO
DI
Per svolgere a pieno le mansioni inerenti tale responsabilità la presente Ditta conferisce al
sopradetto il potere di decidere le azioni correttive da intraprendere in caso di non conformità e di
scegliere tutte le misure preventive da mettere in atto per prevenire i rischi per gli alimenti e le
bevande somministrate, sulla base delle indicazioni contenute nel Piano di autocontrollo.
Allo scopo di rendere adatto il sopradetto a rivestire il ruolo di
responsabile del sistema di autocontrollo, la presente Ditta farà partecipare
il sopradetto ai Corsi di Formazione HACCP obbligatori in ottemperanza alla
normativa europea, nazionale e regionale.
Fermo restando i poteri decisionali conferiti al sopradetto, resta il fatto che il sopradetto ha
l’obbligo di informare il legale rappresentante della presente Ditta di tutte le azioni correttive intraprese
ed ha l’obbligo di chiedere il consenso del Legale rappresentante in situazioni gravi prima di prendere
decisioni importanti.
POTERE DI SPESA: Per quanto riguarda le decisioni che richiedono una spesa da parte della
Ditta, il sopradetto potrà adottarle se necessarie per garantire la sicurezza degli alimenti.
Per presa visione ed accettazione:
SIG. ________________________:
Per presa visione ed accettazione: IL LEGALE RAPPRESENTANTE:
SIG._______________________________________.
FIRMA:_____________________________________
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Programma di Autocontrollo