Lagermusik e Resistenza Viktor Ullmann e Gideon Klein a Theresienstadt di Alessandro Carrieri Silvio Zamorani Editore (2013) 06 maggio 2014 ore 18:00 L’ a u tore n e parlerà c on Tu l l ia C atal an del Dipart imen to di Stu di Um ani sti ci d e l l ’ U n iversit à di Trieste e M au ro Tabo r, vic e Presiden te e Assessore al l a Cult ura della Comun it à Ebraic a di Trieste Pe r u l te ri o r i i n fo r m a z i o n i : Libreria M in erva, Via San Nic olò 2 0, 34121 Tri este Te l e fon o 0 4 0 -3 6 9 3 4 0 , libreria.min erva@ t isc ali.it , www.libreri a-mi nerva.i t Lagermusik e Resistenza Viktor Ullmann e Gideon Klein a Theresienstadt La città fortezza di Theresienstadt (Terezín in ceco), a pochi chilometri da Praga, divenne un ghetto-lager nazista dal 1941 al 1945. Esistette con una doppia finalità: da un lato fu istituito per rinchiudervi gli ebrei del Protettorato di Boemia e Moravia e successivamente quelli del Reich, e dall’altro fu sfruttato come strumento di propaganda da mostrare alla comunità internazionale, rappresentando positivamente la vita e le condizioni degli ebrei deportati. Al suo interno si svilupparono attività artistiche e musicali, stimolate dalla presenza di numerosi artisti e musicisti tra i più geniali d’Europa. Il libro si incentra sul concetto di resistenza e opposizione culturale e politica al regime hitleriano attraverso l’analisi musicale di alcune composizioni create a Theresienstadt. I due musicisti presi in considerazione sono Viktor Ullmann e Gideon Klein; sono state analizzate in particolare la Sonata per pianoforte di Gideon Klein e le Sonate n. 5 e n. 6 per pianoforte e l’opera Der Kaiser von Atlantis oder die Tod-Verweigerung (L’Imperatore di Atlantide ovvero il rifiuto della Morte) di Viktor Ullmann. Si è cercato così di indagare i significati delle scelte estetiche dei due compositori, in modo da cogliervi il pensiero filosofico e il messaggio di resistenza culturale e politica. Dopo l’Introduzione il libro è diviso in tre capitoli (I. L’azione resistenziale artistica degli ebrei a Theresienstadt; II. Le Sonate n° 5 op. 45 e n° 6 op. 49 di Viktor Ullmann e la Sonata di Gideon Klein; III. Per un’ermeneutica simbolica dell’opera Der Kaiser von Atlantis oder die Tod-Verweigerung di Viktor Ullmann su libretto di Peter Kein); seguono le Conclusioni, in allegato le riproduzioni di vari documenti (manifesti di concerti, pagine degli spartiti) dell’attività musicale a Theresienstadt, un’ampia bibliografia aggiornata dei testi più recenti sugli argomenti trattati e l’indice dei nomi dei personaggi che compaiono nel volume. L’autore ALESSANDRO CARRIERI è assegnista di ricerca presso il Dipartimento di Scienze politiche e sociali dell’Università degli Studi di Trieste. Nel 2010 ha conseguito il titolo di dottore di ricerca in Filosofia delle scienze sociali e comunicazione simbolica presso l’Università degli Studi dell’Insubria. Dal 2007 al 2008 è stato Gastwissenschafter presso il Zentrum für Antisemitismusforschung alla Technische Universität di Berlino. Ha curato con Giuliana Parotto il libro Il pentagramma di ferro. Musica e creatività nei campi di concentramento (Trieste, 2010) e ha di recente pubblicato The Voice of Resistance in Concentrationary Music, in «Political Perspectives» 2013, volume 7 (2). [email protected]