NOTIZIARIO N° 10 Rotary Club Roma Est Riservato ai Soci Distretto 2080 R.I. LETTERA MENSILE DEL PRESIDENTE LUCIANO LUCIANI Care amiche e cari amici del Roma Est, poiché il mese di maggio non ha alcuna indicazione ufficiale del R.I., ho ritenuto di dedicarlo al nostro Club per l’importanza che esso, assieme a tutti gli altri, ha nel nostro movimento. Non dobbiamo, infatti, mai dimenticare dove è sorto e dove risiede il genuino spirito e la vera anima del Rotary: la validità e la fecondità del nostro spirito di servizio va riferita soprattutto ai Club ed ai soci. INDICE Lettera del Presidente pag. 1 Lettera del Governatore pag. 3 Notizie dal Distretto pag. 3 Vita del Club pag. 5 Notizie da altri Club pag. 7 Call Center pag. 7 Il Rotary per la Legalità pag. 10 Riunione 28 marzo 2011 pag. 12 Riunione 18 aprile 2011 pag. 13 Derby del cuore pag. 15 Prossimi programmi pag. 16 Rotary Club Roma Est Piazza Cola di Rienzo, 69 Roma - 00192 Tel.: +39 06 3214292 Fax: +39 06 3215288 E-mail: [email protected] Il Roma Est è e deve sempre essere un Club di persone che sentono una naturale propensione verso gli altri e che, individualmente ed ancora più unite vogliono agire per una migliore qualità della vita nella società. Entrare nel Rotary non significa aver raggiunto una meta, ma esserci posti su una nuova linea di partenza per altri e più impegnativi traguardi. L’idea di riunire le persone “migliori” e più rappresentative delle diverse professionalità non è certo fine a se stessa, tant’è che la finalità del Rotary è quella di servire. E vediamo pertanto cosa ha fatto il Roma Est nell’anno rotariano che va a concludersi per realizzare l’aspetto più pregnante della nostra azione. Innanzitutto abbiamo concluso due grandi iniziative sorte nell’anno del cinquantenario con respiro biennale: la prima, la realizzazione di un call center presso la struttura del San Gallicano in uso alla Comunità di S. Egidio. Si trattava di ristrutturare un locale e di attrezzarlo con moderne apparecchiature elettroniche ed informatiche per consentire agli operatori del centro di tenersi in contatto con gli anziani soli ed in precarie condizioni di salute per assisterli a distanza. Il progetto, che ha visto la partecipazione paritaria di due club oltre al nostro che celebravano nello stesso anno il cinquantenario della fondazione, Roma Sud e Roma Ovest, ed ha potuto godere del finanziamento della Rotary Foundation, per un importo di circa Euro 60.000. La conclusione dell’attività è stata solennizzata con una cerimonia svoltasi presso il San Gallicano alla presenza del Board Director del R.I. Elio Cerini, alla quale hanno partecipato numerosi rotariani dei tre Club. Il secondo progetto biennale concluso era diretto a finanziare la installazione di una sala parto presso l’ospedale italiano Umberto I del Cairo. Ad esso hanno partecipato anche Il Roma, il Roma Nord-Ovest ed il Roma Prati, con il concorso finanziario della R.F., per un importo complessivo di Euro 47.000. 2 Notiziario N° 10 Il principale progetto del Roma Est per quest’anno è tuttora in corso, ma che sarà ultimato entro il 30 giugno, si riferisce alla realizzazione da parte di un gruppo di ricercatori dell’Università di Roma La Sapienza di prototipi innovativi per la produzione di energia elettrica proveniente da pannelli fotovoltaici per la fornitura di utenze di acqua potabile alla scuola di Rudungai, in Tanzania. Anche qui abbiamo potuto godere di un finanziamento del la R.F. e del Distretto 2080; i fondi versati dal nostro Club sono stati invece integralmente raccolti con la lotteria organizzata durante la conviviale natalizia. Il costo totale del progetto è di USD. 16.650. Il 14 marzo scorso abbiamo organizzato la cerimonia presso il Comando Logistico di Proiezione dell’Esercito, alla Cecchignola per la consegna di borse di studio ai figli dei Caduti delle Forze Armate. L’evento ha visto la partecipazione di gran parte dei Club romani associati nel CO.IN. e come sempre finora il Roma Est è stato il promotore dell’iniziativa, Sono state consegnate quattro borse di studio di 5500 euro ciascuna a figli di militari eroicamente sacrificatisi per la sicurezza dei cittadini in Italia ed all’estero, alla presenza delle massime autorità militari e rotariane, del sottosegretario alla Difesa on. Crosetto, e di numerosi soci del nostro come di altri Rotary. Nei prossimi giorni sarà presentato il libretto “Rinnovabile è l’energia. Luce, forza e calore” realizzato interamente con il contributo di sponsor, per essere distribuito nelle Scuole medie e superiori di Roma, al fine di far conoscere in modo divertente e concreto ai giovani cosa significa risparmio energetico e quali siano le prospettive future in questo settore. Nel contempo si intende far conoscere ai giovani ed ai loro genitori come il Rotary agisce nel mondo, con tre pagine della pubblicazione che descrivono la nostra organizzazione ed i suoi fini. Alla realizzazione del libretto ha concretamente contribuito il R.C. Roma Leonardo da Vinci. E’ in corso di distribuzione presso le scuole medie di Roma la “cassetta salva polio” ove i ragazzi sono invitati a versare l’equivalente del costo di una merendina giornaliera a favore della campagna mondiale Polioplus. Il ricavato servirà ad incrementare il nostro contributo annuo alla campagna del Rotary International. Altri due progetti, infine, sono stati conclusi: durante la giornata dedicata al Banco Alimentare, anche con il contributo del Rotaract e dell’Interact del Roma Est, è stato raccolto all’uscita dei supermercati della nostra città un rilevantissimo quantitativo di derrate alimentare. Abbiamo anche sostenuto l’attività del Villaggio SOS, costruito com’è noto dal nostro past president Giuseppe Vecellio, mediante l’acquisto di arredi per le abitazioni e di una videocamera per i ragazzi, per un importo di circa 1.600 euro. Non possiamo infine dimenticare il service “Una goccia nel mare” alimentato dalla munificenza di Maria Vittoria e Roberto Pannella, dedicato quest’anno ad una organizzazione romana che si occupa di assistenza agli handicappati. I progetti realizzati dal Roma Est dimostrano come il motto “serve above self” non è una dichiarazione d’intenti qualsiasi, ma significhi servire come ideale, servire comunque nella società nella quale si opera, ma soprattutto dove vi sono delle mancanze, delle deficienze, delle speranze disattese. Un caro saluto, Luciano Notiziario N° 10 3 LETTERA DI MAGGIO DEL GOVERNATORE ROBERTO SCAMBELLURI Carissimo, nell’augurarmi che tu abbia trascorso in serenità i giorni di Pasqua, voglio riprendere con la lettera del mese il consueto colloquio con te. Come sai il Convegno Mondiale sull’Acqua, organizzato ad Assisi da tutti i Governatori Italiani ha avuto un notevole successo e ha visto la presenza di oltre 1500 partecipanti tra rotariani e non, che hanno onorato l’appuntamento per sentire la parola del Rotary su un problema molto delicato, quale l’acqua, che vede un miliardo di uomini privi di questo bene prezioso. Il Distretto, nonostante che qualcuno lo avesse negato tanto per il gusto di criticare, era rappresentato da oltre 75 rotariani e la qualificata presenza è stata elogiata non solo dal Presidente Internazionale Ray Klinginsmith, ma anche dal PDG Board Director Elio Cerini e dall’AIDE PDG Duane Sterling. La Rotary Foundation era rappresentata dal Past President Wilfred Wilkinson che si è trattenuto per altri 2 giorni in Italia per visitare, insieme al PDG Board Director Elio Cerini, le Abbazie di Subiaco, Cassino e Casamari, assistendo entrambi, infine, ad un’entusiasmante mia visita istituzionale al Rotary Club di Frosinone. L’organizzazione perfetta e la regia dei 10 Governatori italiani hanno fatto si che i relatori delle Agenzie Governative del Mondo – UNESCO, UNICEF, OMS e INTER-AMERICAN DEVELOPMENT BANK (WORLD BANK) – dessero il loro meglio con relazioni che rimarranno agli atti dell’AERA, sponsor del Convegno. Mi auguro che il successo avuto dai progetti presentati dal Distretto 2080 (premiato il progetto del Rotary Club Civitavecchia, ma molto apprezzato anche il progetto dei Rotary Club della Sardegna nel Benin, nonché quelli del Rotary Club Cagliari e Quartu Sant’Elena, dei Rotary Club Roma Olgiata e Roma Sud Est), possa essere di stimolo per la realizzazione di ulteriori progetti. Di questo sono orgoglioso perché ancora una volta il Distretto 2080 ha dato dimostrazione di come “si fa Rotary” sul territorio e non a parole. Spero che anche gli ultimi appuntamenti che ci vedranno assieme – l’IDIR, per la Sardegna a Cagliari il 4 giugno p.v. e per tutto il Lazio a Roma il 18 giugno p.v. – saranno una degna corona per mettermi in condizione di consegnare a chi mi ha lavorato a fianco e soprattutto ai soci anziani dei Club, le Paul Harris Fellow ed altri riconoscimenti per aver servito il Rotary senza mai pretendere nulla, così festeggeremo un anno favoloso, ricco di soddisfazioni per aver contribuito concretamente all’aiuto ai più deboli. Con queste considerazioni ti lascio, perché quanto ho dentro di me e che desidero esternarti con sincera gratitudine, te lo dirò in occasione degli IDIR. Ti saluto e ancora una volta Forza Rotary!!! Roberto NOTIZIE DAL DISTRETTO Lettera di aprile del Governatore È possibile scaricare da Internet la lettera di aprile del Governatore Roberto, cliccando su questo link. Voce del Rotary È disponibile online il numero di aprile/maggio di Voce del Rotary, cliccando su questo link. 4 Notiziario N° 10 Messaggio del Governatore al RC Roma Est Roma , 22 febbraio 2011 Egr. Dott. Luciani Luciano Presidente del Club Roma Est Carissimo, dopo la visita istituzionale al Club da te presieduto, non posso fare a meno di rivolgerti due righe di ringraziamento per la bella serata che abbiamo passato con i tuoi Soci. Il ringraziamento, non solo è mio ma anche di tutto lo staff distrettuale. La calorosa accoglienza, preparata in modo eccellente anche con l’aiuto dell’assistente, il clima di rotariana collaborazione e, soprattutto, l’impegno profuso per la miglior riuscita della serata ci hanno veramente commossi e di questo ne siamo grati. Ti pregherei di trasmettere questi miei ringraziamenti a tutti i Soci perché il tempo passa in fretta e non vorrei che si dimenticasse che nel corso della visita ci siamo sentiti amici tra rotariani entusiasti. Con l’occasione Vi abbraccio affettuosamente. Anteprima LIV Assemblea distrettuale Sabato 25 giugno Hilton Rome Airport All’evento sono invitati a partecipare tutti i Soci del Club ed in particolare i nuovi Soci, i dirigenti entranti di Club ed i Presidenti delle Commissioni entranti. I lavori, che si svilupperanno per l'intera giornata (h. 9-19), prevedono: • la presentazione da parte del DGE delle linee guida e dei programmi distrettuali relativi al prossimo anno rotariano 2011-12, • la presentazione della Squadra Distrettuale e l’approfondimento delle 5 vie d’azioni e con sessioni dedicate esclusivamente all’interazione con i presenti in sala. • È prevista la partecipazione di 3 testimonial che hanno ispirato la loro vita al motto del Presidente Internazionale 2011-12 “Conosci te stesso per abbracciare l'umanità”. • La giornata si concluderà con la cerimonia del “Passaggio del Collare” tra il Governatore Roberto Scambelluri e il Governatore Incoming Daniela Tranquilli Franceschetti, • cui seguirà un cocktail di arrivederci. Prenotazioni: entro il 5/6 presso la Segreteria del Club che provvederà ad anticipare le quote; successivamente seguendo le indicazioni su questo link (informando la Segreteria del Club). Notiziario N° 10 5 VITA DEL CLUB Ricordo di Gaspare De Fiore Pubblichiamo una sintesi del ricordo di Gaspare De Fiore, Past President e Socio Onorario di Roma Est, che Sergio Piscitello ha pronunciato durante la riunione del 18 aprile u.s.. È impossibile condensare in poche parole la straordinaria genialità della figura umana, artistica e professionale di Gaspare De Fiore. Ricordiamo il Professore, docente nelle Università di Palermo e di Genova e in innumerevoli corsi e seminari. Le sue lezioni erano sempre seguite da una folla di studenti, attratti e ammirati dalla capacità di far rivivere, con la parola e con la magia del disegno, i più grandi artisti e le più stupende opere d’arte. Gaspare era egli stesso artista di grande valore: non solo nella rivisitazione di opere altrui – delle quali riusciva a scoprire ed a creare persino aspetti che forse gli stessi autori ignoravano – ma anche come personalissimo disegnatore e ritrattista. Nelle case di molti di noi i suoi disegni sono la traccia indelebile di un indimenticabile passato comune. La sua Musa ispiratrice è sempre stata Maria Luisa, simbolo dell’amore e della bellezza, raffigurata mille volte in mille aspetti diversi, sempre con uno slancio e una ispirazione che non nascondevano il profondo sentimento che li ha legati per una vita. E ancora: Gaspare ha lasciato al Club una eredità della sua arte, con la medaglia del Cinquantenario e il bozzetto del gagliardetto rievocativo. E poi c’era il Gaspare rotariano: Presidente pieno di immaginazione (chi potrà dimenticare il volo della colomba sul soffitto della sala Ritz?), oratore affascinante, magico ri-vivificatore di mille dipinti che – come nelle visite ai Musei, e ricordo per tutte quella all’Hermitage di San Pietroburgo – ci ha insegnato a “vedere”, cioè a comprendere, non solo a guardare. Lucido, ironico, autoironico, disincantato e spregiudicato - e tuttavia appassionato (la apparente contraddizione è una riprova di personalità) – di uomini e cose del mondo, Gaspare è stato sempre un generoso distributore della sua inesauribile ricchezza interiore. Sino all’ultimo: sino alla porta della Chiesa di Piazza del Popolo quando i suoi figli – certo raccogliendo un suo desiderio – hanno offerto a tutti il suo ultimo dono e il suo ultimo sorriso: un disegno, perché il disegno era il tocco magico e il simbolo della sua vita e della sua arte. Indimenticabile Gaspare, indimenticabile amico e animatore di una stagione di vita che Roma Est ci ha permesso di vivere insieme. Ricordo di Cesare Longo Cesare Longo ci ha lasciati il 26 febbraio. Era nato a Roma l’11 gennaio 1925, laureato in Medicina nel 1949, Specialista in Reumatologia, libero Docente di Semeiotica medica e Reumatologia nell’Università di Roma. Nel 1953 è entrato per concorso pubblico come assistente negli ospedali di Roma, dove ha percorso tutta la carriera, divenendo prima Aiuto (1972) e poi Primario di Medicina interna (1977). Presidente dal 1981 dell’Ente Settimana medica degli ospedali. Accademico dell’Accademia Lancisiana. Autore di oltre 80 pubblicazioni scientifiche. Gli è stato conferito il titolo di “Primario medico benemerito”. Nel luglio del 1977 è ammesso nel Rotary Club Roma Est e, dopo aver svolto numerosi e importanti incarichi sin dal primo anno, ne viene eletto Presidente per l’anno 1986-87. Nell’anno rotariano 1994-95 riveste la carica di Governatore. Nello svolgimento di questo incarico è l’ideatore e il promotore del progetto, da lui stesso denominato “Dal carcere alla società”, destinato a insegnare ai detenuti prossimi alla scarcerazione, o già scarcerati, un mestiere per far ottenere loro un diploma che rendesse più facile il reinserimento nella società. Nell’ambito di questo progetto ricordiamo, tra l’altro, il corso annuale di restauro ligneo nel laboratorio del carcere di Rebibbia e la costituzione a Velletri di una cooperativa di detenuti ed ex detenuti per la produzione, l’invecchiamento e l’imbottigliamento di vino ottenuto dal recupero di un vigneto. Altre analoghe attività furono svolte, con il suo costante coordinamento, a Civitavecchia e in Sardegna. A questa iniziativa ha continuato a dedicarsi fino all’ultimo, con grande impegno e passione, consapevole che il suo coinvolgimento personale sarebbe stato determinante per il proseguimento delle varie iniziative. 6 Notiziario N° 10 Cesare era un uomo retto, coerente, alieno da qualunque forma di compromesso e intransigente nel difendere le idee e i valori fondamentali in cui credeva e che non si stancava mai di ricordare: Patria, Famiglia, Solidarietà e Amicizia”. Il suo motto da Governatore fu “Amici per costruire la speranza”. Cesare era un uomo di educazione cattolica, profondamente credente e praticante e fu lui a voler istituire la Messa che il 2 novembre di ogni anno viene celebrata per commemorare i nostri defunti. Per comprendere meglio la sua figura e la sua personalità credo sia sufficiente ricordare, riportandole testualmente, le parole finali della sua Relazione programmatica con le quali aprì il suo anno di Governatore: “… spero che, tra un anno, se Dio mi permetterà di compiere il mio mandato, non dovrò ascrivere che poche voci al passivo di quante sono le cose programmate. Solo così, soprattutto, non avrò vanificato quella che considero l’ultima occasione offertami dalla Provvidenza per fare qualcosa “che vale” per i miei fratelli che chiedono almeno speranza”. Ecco, questo era Cesare Longo. Quando la sua adorata “Cate” lo ha prematuramente lasciato, ha cominciato a chiudersi in se stesso e con il peggiorare progressivo delle sue condizioni di salute ha deciso di non reagire, forse per affrettare la ricomposizione di quella che è stata da tutti considerata una coppia perfetta e indivisibile. In occasione del trigesimo della sua scomparsa, per commemorare la sua figura, è stata celebrata una Messa, di cui è stata data tempestiva comunicazione sia dal Governatore che dal nostro Presidente tramite i consueti strumenti di informazione e alla quale ho dovuto constatare, con profonda amarezza, l’esigua partecipazione di soci del nostro Club (6)! Caro Cesare, sei stato un grande amico e noi comunque non ti dimenticheremo mai. Giorgio di Raimondo COMPLEANNI Nei mesi di maggio e giugno compiono gli anni i Soci: Simona PIANESE Gioacchino GRECO Dina CARDELLINI Luciano LUCIANI Emilio SETTE Fiorella CAVALLINI Alessandro CASTELLI 4 maggio 7 maggio 10 maggio 13 maggio 15 maggio 16 maggio 22 maggio Roberto ARLOTTA Patrizia RODINO’ Valerio MORETTI Peter SCHATZER Roberto PANELLA Grazia ATTILI Antonio PUGLISI-ALIBRANDI 26 maggio 26 maggio 1° giugno 2 giugno 7 giugno 14 giugno 17 giugno A tutti i migliori auguri! NOTIZIE DAI SOCI Nel corso della riunione di lunedì 9 maggio sono stati presentati al club i nuovi Soci: Notaio Alfredo NOLI e Dott. Giuseppe ROCCO. Il Club e la Redazione danno loro il più caldo benvenuto! Notiziario N° 10 7 NOTIZIE DA ALTRI CLUB ARACI Dal Distretto 2110—Sezione ARACI (Fellowship delle Auto Storiche del R.I.) ha organizzato per i giorni 3, 4, 5 giugno 2011 un raduno per i rotariani e loro familiari denominato “Il Rotary nella Terra dei Sicani”, con itinerari turistico — culturali nelle provincie di Palermo, Trapani e Agrigento. Maggiori informazioni presso Giuseppe GIACONIA DI MIGAIDO — cell. 340.1432290. INAUGURAZIONE DEL CALL CENTER “VIVA GLI ANZIANI—SOLE SI SOLI NO” Lo scorso 13 aprile si è tenuta l’inaugurazione del call center “Sole Si soli No” realizzato con il supporto del Rotary Club Roma Est, Roma Ovest e Roma Sud per celebrare i cinquant’anni di attività sociale. Il Call center è gestito dalla Comunità di Sant’Egidio presso il Complesso monumentale del San Gallicano in Trastevere. Saluto del Dott. Stefano Carmenati (Comunità di Sant’Egidio) Oggi è un giorno speciale, in cui un sogno è diventato realtà, grazie alla tenacia, alla generosità e all’impegno di tanti. È per questo che a nome della Comunità di Sant’Egidio e in modo particolare anche a nome di tanti anziani che ormai da tempo ne fanno parte vorrei questa sera fare alcuni ringraziamenti. Innanzitutto vorrei ringraziare i tre Rotary Club di Roma Est, Ovest e Sud, qui rappresentati dai tre presidenti, Luciano Luciani, Giuseppe Perrone e Luigi Mannucci. Un amico di lunga data che ci onora sempre della sua presenza è Roberto Panella, che con il suo comitato ormai di gocce nel mare ne ha messe tante! Vorrei però anche ringraziare coloro che hanno preso a cuore questo progetto fin dall’inizio e hanno creduto nella sua realizzazione: mi riferisco a Patrizia Cardone, Marco Forcella e Alfredo Fabiano. Grazie alla loro pazienza e alla loro azione, superando anche tante difficoltà in un progetto di non facile realizzazione, oggi finalmente siamo qui per toccare con mano un sogno realizzato: il call center e la centrale operativa del Programma Viva Gli Anziani della Comunità di Sant’Egidio. Qualcuno avrà già avuto modo di vederlo dal vivo, per chi non ce l’ha fatta si potrà vederlo più tardi o nei prossimi giorni. Questo luogo è il cuore pulsante di un programma oserei dire rivoluzionario, nei modi e nelle finalità: sostenere chi è più anziano affinché possa continuare a vivere a casa propria, senza finire in un istituto. E per fare ciò, si è creata una rete di solidarietà e di assistenza che coinvolge l’intero quartiere, che fa riscoprire l’importanza delle relazioni e dei rapporti umani ed è praticabile con una spesa non eccessiva, sicuramente minore di quanto oggi lo Stato deve investire per l’assistenza degli anziani in istituto. Ma di questo parleremo meglio nel seguito della serata. Grazie all’impegno del Rotary oggi possiamo inaugurare uffici arredati di mobili, computer e telefoni in rete che permettono un lavoro preciso e puntuale per ogni anziano da parte dei nostri operatori, che ringrazio per l’impegno fin qui profuso. Il luogo in cui ci troviamo è altamente significativo: il complesso dell’ex Ospedale San Gallicano in Trastevere è stato per più di tre secoli luogo di accoglienza e di cura per molti malati, spesso anche poveri. Oggi sta rinascendo come spazio aperto, nel cuore della nostra città, e come luogo di rinnovata solidarietà per tanti. Questo ci rende felici e pieni di speranza in un momento difficile per la nostra società, un momento di crisi economica e culturale in cui spesso chi è più debole, come gli anziani, è lasciato indietro. Notiziario N° 10 Questo luogo – data anche la sua ampiezza - sta rinascendo con sforzi non piccoli, sia a livello economico che gestionale, da parte della Comunità di Sant’Egidio, che con passione ha scelto di intraprendere questa strada. Un compagno di viaggio, senza il quale non sarebbe stato possibile realizzare molto di quello che è stato fatto sino ad oggi è l’arch. Valerio Moretti che vorrei pubblicamente ringraziare per la sua professionalità ma anche per il suo impegno. Insieme a lui vorrei ringraziare anche il dott. Giancarlo Lolli che con la sua impresa che vanta un’esperienza decennale ci sta aiutando in questa bella opera. Oltre agli uffici di Viva Glia Anziani, anche il restauro di questo salone è opera sua. Infine permettetemi un ringraziamento a tutti i membri della Comunità di Sant’Egidio e in particolare a quelli che si occupano delle persone anziane, perché ormai da più di 40 anni, in maniera del tutto volontaria, si dedicano con passione a rendere più umano un mondo troppo spesso disumano. Penso alle migliaia di anziani abbandonati in istituto che hanno trovato tanti angeli accanto a loro proprio grazie ai nostri volontari, che hanno saputo dedicare tempo, energie, creatività e amicizia. E’ stato anche da loro che è nata l’idea del grande progetto Viva Gli Anziani. Oggi siamo molto contenti perché festeggiamo l’arrivo ad una tappa importante del nostro cammino: un cammino non sempre facile ma che, se fatto insieme a tanti compagni di viaggio, viene reso più praticabile e anche più bello. Grazie a tutti e..Viva Gli Anziani! Stefano Carmenati Lettera di Maria PER NON ANDARE DA ANZIANI IN ISTITUTO E RIMANERE A CASA PROPRIA Cinquecentomila firme sono state raccolte in ogni parte del mondo per contrastare l'istituzionalizzazione e per consentire a chi è anziano e in difficoltà di poter restare a casa propria. Ho quasi settantacinque anni, vivo da sola a casa mia, la stessa in cui stavo con mio marito, quella che hanno lasciato i miei due figli quando si sono sposati. Sono sempre stata fiera della mia autonomia, ma da un po' non è più come prima, soprattutto quando penso al mio futuro. Sono ancora autosufficiente, ma fino a quando ? Tra me e me m'accorgo che i gesti diventano giorno per giorno un po' meno disinvolti, anche se mi dicono ancora: "Fossi io come lei alla sua età ...". Uscire per la spesa e tenere la casa mi fa una fatica crescente. E allora penso: "Quale sarà il mio futuro ?". Quando ero giovane la risposta era semplice: con tua figlia, col genero, con i nipoti. ma adesso come si fa, con le case piccole e le famiglie in cui lavorano tutti ? Allora anche adesso la risposta è semplice: l'istituto. 8 Notiziario N° 10 9 È martellante, lo dicono tutti, però tutti sanno anche, e non lo dicono, che nessuno vorrebbe lasciare la sua casa per andare a vivere in un istituto. Non posso credere davvero che sia meglio un comodino, uno spazio angusto, una vita tutta anonima alla propria casa, dove ogni oggetto, un quadro, una fotografia, ricordano e riempiono anche una giornata senza tante novità. Sento spesso in giro chi dice: "L'abbiamo messo in un bell'istituto, per il suo bene". Magari sono sinceri, ma loro non ci vivono. Non è neppure un "male minore", ma necessario. Ammettiamo pure di non capitare in uno di quei posti da telegiornale, dove gli fa fatica pure darti l'acqua se hai sete, o ti maltrattano solo perché si sentono frustrati del lavoro che fanno. Però non credo proprio che sia un istituto la risposta a chi sta un po' male e, soprattutto sta solo. Ritrovarsi a vivere all'improvviso con persone estranee, non volute e non scelte è davvero un modo per vincere la solitudine? So bene come si vive in istituto. Succede che vuoi riposare e non ci riesci perché non sopporti il rumore degli altri, i colpi di tosse, le abitudini diverse dalle tue. Si dice che da vecchi si diventa esagerati. Ma non è un'esagerazione immaginarsi che se vuoi leggere c'è chi vuole la luce spenta o che se vuoi vedere un programma, o se ne guarda un altro o non è orario. In un ricovero anche i problemi più banali diventano difficili: avere ogni giorno il giornale, riparare subito gli occhiali quando si rompono, comprare le cose che ti servono se non puoi uscire. Capita spesso che ti scambino la biancheria con quella di un'altra dopo la lavanderia e poi non puoi tenere niente di tuo. Quello che è peggio - ammesso che il mangiare non sia cattivo - è che non si può decidere quasi niente: quando alzarsi e quando restare a letto, quando accendere e quando spegnere la luce, quando e cosa mangiare. E poi, quando uno è più anziano (ed è più imbarazzato perché si sente meno bello di una volta), è costretto ad avere tutto in comune: malattia, debolezze fisiche, dolore, senza nessuna intimità e nessun pudore. C'è che dice che in istituto "hai tutto senza pesare su nessuno". Ma non è vero. Non si ha tutto e non è l'unico modo per non dare fastidi ai propri cari. Un'alternativa ci sarebbe: Poter stare a casa con un po' di assistenza e, quando si sta peggio o ci si ammala, poter essere aiutati a casa per quel tempo che serve. Questo servizio già esiste, ma più sulla carta che in realtà. Ogni amministrazione dovrebbe garantire l'assistenza. Siamo in tanti, infatti, che potremmo rimanere a casa anche soltanto con un piccolo aiuto (un servizio piccole spese, pagamenti di bollette, un po' di pulizie, eccetera), o con l'assistenza sanitaria a domicilio (il fisioterapista, il medico, l'infermiera), come previsto dalla legge italiana. E non è vero che tutto questo costa troppo. Questi servizi costano tre o quattro volte meno di un mio eventuale ricovero in una lungodegenza o in istituto. All'estero mi dicono che è diverso. Qui da noi, invece, succede che finisci in un istituto e che nemmeno l'hai deciso tu. Non capisco perché si rispettano le volontà di un testamento e invece non si viene ascoltati da vivi se non si vuole andare in istituto. Ho sentito alla TV che qui in Italia sono state stanziate migliaia e migliaia di miliardi per costruire nuovi istituti e per realizzare 140.000 posti letto. Se abitassi in una baracca ne sarei pure contenta. Ma io una casa e un letto, il mio "posto letto" già ce l'ho, non c'è bisogno di creare nuove cucine per prepararmi il pranzo, potete usare la mia. Non ho bisogno che mi costruiate una nuova grande sala per vedere la TV, ho già la mia televisione in camera. Il mio bagno funziona ancora bene. La mia casa, semmai, necessita soltanto di qualche corrimano e maniglia al muro: vi costerebbe molto meno. Quello che desidero per il mio futuro è la libertà di poter scegliere se vivere gli ultimi anni della mia vita a casa o in istituto. Oggi questa libertà non ce l'ho. Usufruire dell'assistenza domiciliare è molto difficile, quasi impossibile: le domande sono molte e il servizio è ancora troppo limitato. ma se questa assistenza domiciliare si sviluppasse di più e diventasse per tutti quelli che hanno bisogno, potreste anche fare a meno di costruire tanti nuovi, costosi istituti. E persino gli ospedali sarebbero meno affollati. Per questo, anche se non più giovane, voglio ancora far sentire la mia voce e dire che in istituto non voglio andare e che non lo auguro a nessuno. Aiutate me e tutti gli anziani a restare a casa e a morire fra le proprie cose. Forse vivrò di più, sicuramente vivrò meglio. Maria Notiziario N° 10 10 II GIORNATA ROTARIANA PER LA LEGALITÀ La legalità e l’impegno formativo dei media nei confronti della società. Il valore educativo del Concorso rivolto agli studenti Momento centrale della Giornata della Legalità che si è svolta il 21 Marzo 2011, presso la Sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, è stata la premiazione di un Concorso rivolto agli studenti delle Scuole del Lazio e della Sardegna. Tale concorso, appositamente istituito per il secondo anno consecutivo nell’ ambito del progetto “ Il Rotary per la Legalità”, è stato promosso dal Rotary Club Roma Est ed ha gradualmente ricevuto la convinta adesione di oltre 50 Rotary club distribuiti nei vari Distretti. Tutta l’ attività si è svolta con il supporto logistico della Scuola Media Luigi Settembrini – Preside Prof. Massimo La Rocca – che ha gestito le varie fasi organizzative. Si è proceduto alla scelta dei titoli da proporre ai concorrenti ed a nominare una apposita Commissione mista di docenti e rotariani, presieduta dalla Prof. Simona Pianese Longo, per la selezione dei numerosissimi elaborati pervenuti e la scelta dei vincitori. Molto importante è stata la fase di diffusione e pubblicizzazione del Concorso fra i Rotary e fra le scuole del Lazio e della Sardegna con l’ aiuto del MIUR - Direzione Generale Regionale per il Lazio – D.ssa Maria Maddalena Novelli. L’ iniziativa ha pienamente raggiunto l’ obiettivo di diffondere concretamente tra i giovani la cultura della Legalità ed ha posto in evidenza come l’onestà intellettuale, i valori democratici della persona, il rispetto degli altri e delle regole siano l’unica strada per una convivenza civile e pacifica, verso un migliore sviluppo sociale e culturale del nostro Paese. Si trascrive un estratto del tema primo classificato nella categoria delle Scuole secondarie di secondo grado. L’elaborato è stato realizzato dalla studentessa Elena Romagnoli del Liceo Classico Marco Terenzio Varrone di Rieti. Il resoconto completo dell’evento è oggetto di una pubblicazione del Rotary Roma Est che sarà redatta e distribuita entro il prossimo giugno. Simona Pianese Longo Elenco vincitori del concorso per le scuole Categoria A Scuole Medie 1° premio Filippo Occhioni IC Don Cesare Ionta Segni Roma classe 3 C 2° premio pari merito: Maria Aurora De Angelis scuola Winchelmann Roma classe 3 B, Chiara Sette I.C. Villa Grande Ogliastra classe 3 D, Emanuele Varcasia scuola media Purificato Roma Categoria B Scuole Superiori 1° premio Elena Romagnoli Liceo Classico M.T. Varrone Rieti classe 1 C 2° premio pari merito: Francesco Frigida ITIS Guareschi Subiaco classe IV A Geometri, Michele Giugno ITIS Pacinotti Roma Classe 2 B, Alessandro Giovannini Liceo Scientifico Labriola Roma Segnalazione fuori concorso Scuola media Settembrini targa alla scuola per il progetto Legalità per il numero dei temi prodotti e per il coordinamento delle operazioni di Concorso e all’alunna Riga Martina 3B per l’originalità Notiziario N° 10 11 Affrontare il tema della legalità anche se sembra scontato è davvero difficile. La legalità è un percorso che nasce con noi proprio come la giustizia è un “qualcosa” che nasce dall’uomo. Fin da bambini ci troviamo a dover imparare ciò che è giusto e ciò che non lo è. Poi crescendo le cose si complicano un po’, ma dentro di noi continua ad evolversi quel concetto di “giusto” che i nostri genitori ci aiutano a capire e provano ad insegnarci, anche se poi siamo noi soggettivamente a decidere la nostra “giustizia” in tutto quello che facciamo. In quest’ultimo periodo a scuola ci siamo avvicinati molto al tema della legalità, e le “idee di giustizia” che sono venute fuori dai dibattiti sono diverse e contrastanti. È iniziato tutto con l’ultimo verso dell’Inferno di Dante, “E quindi uscimmo a riveder le stelle”, il verso con il quale di è conclusa la rappresentazione teatrale dei detenuti del carcere di Rebibbia, alla quale abbiamo la possibilità e, direi, anche la fortuna, di assistere qualche mese fa, in cui lo stesso carcere veniva paragonato all’inferno dantesco. Dopo lo spettacolo a scuola abbiamo tenuto un dibattito per parlare di quello che avevamo visto, e molti dei miei compagni non erano d’accordo con il fatto che i detenuti facessero esperienze come quella teatrale all’interno del carcere, sostenendo che essi, invece, debbano essere sottoposti a punizioni anche esemplari. Io non credo che un’ora di teatro a settimana cambi la vita di un detenuto dentro il carcere, però una cosa è certa, che quegli uomini che recitavano davanti a noi, avevano fatto un percorso interiore lunghissimo e difficile che li aveva portati a essere consapevoli dei loro sbagli e ad accettare la giustizia della pena. […] E ancora una volta, proprio come a Rebibbia, è la cultura, la scuola a salvarci da una concezione “sbagliata” della giustizia della pena. Per vivere bene, dobbiamo rispettare le leggi, ma, prima di tutto, dobbiamo rispettare gli altri con i loro sbagli, è questa la chiave. Prima di conoscere le leggi dobbiamo imparare a vivere sulla base del rispetto e della “carità”, abbandonare il giudizio sugli altri. Forse solo così tutti noi, liberi e non, “potremmo uscire a riveder le stelle”. Elena Romagnoli Rieti, Liceo Classico Marco Terenzio Varrone Notiziario N° 10 12 Visita al Rotary Roma Est del Capo di Stato Maggiore della Marina Riunione conviviale di lunedì 28 marzo 2011 Nell’ambito del ciclo di conferenze sulle Forze Armate organizzato dal nostro Presidente, Generale Luciani, il giorno 11 Marzo si è tenuto il primo incontro con tema “La Marina Militare oggi”. Illustre ospite della serata l’Ammiraglio Bruno Branciforte, Capo di Stato Maggiore della Marina, che accompagnato dalla gentile consorte e da alcuni alti ufficiali ha delineato un quadro completo, seppur sintetico per ragioni temporali, della complessa e polivalente Marina Militare. La presentazione della Marina, fatta con dovizia di particolari e con un certo entusiasmo che ha contaminato positivamente l’audience,ha messo in evidenza tutte le numerose articolazioni. L’esposizione ha spaziato infatti dagli incursori alle scuole, dalle capitanerie di porto all’Intelligence, dai mezzi navali a quelli aerei. Ovviamente il tessuto della Marina Italiana è finalizzato esclusivamente alle attività istituzionali che lo Stato Italiano Le ha affidato: quindi difesa delle acque territoriali, operazioni di salvataggio, pattugliamento delle coste, partecipazioni a missioni all’estero e tante altre cose…. L’Ammiraglio, con toni pacati ma decisi, ha ricordato lo spirito di abnegazione del personale, il suo alto grado di preparazione tecnica (e non solo questo ma anche il potenziale umano espresso in tanti modi diversi nelle missioni di pace e di aiuto a popolazioni), ed il profondo collegamento che lega la Marina agli italiani. Anche noi che ascoltavamo in silenzio osservando le slide ci siamo sentiti fieri di vedere le belle navi tra cui spiccava l’Amerigo Vespucci, un po’ un simbolo al di fuori del tempo. Abbiamo percepito alla fine dell’intervento qualche tono di tristezza quando l’Ammiraglio si è soffermato sui budget ridotti che uno stato di necessità sta imponendo. Le navi e tutti gli altri mezzi avranno per questo una vita operativa più lunga di quella programmata in partenza giungendo quasi a raddoppiare i loro periodo di esercizio. Giovanni Scavino L’Ammiraglio Bruno Branciforte è nato a Napoli il 6 novembre 1947 e ha frequentato l’Accademia Navale di Livorno dal 1965 al 1969. è laureato in Scienze Marittime e Navali. I suoi primi incarichi dal 1969 al 1976 a bordo delle navi della Marina comprendono: Ufficiale di Rotta e Ufficiale Addetto alle Operazioni e Telecomunicazioni sulle corvette Grosso e Todaro, sul caccia Impavido e sull’incrociatore Duilio e Aiutante di Bandiera del Comandante della 2^ Divisione Navale. Nello stesso periodo ha conseguito la specializzazione superiore in Telecomunicazioni e frequentato la Scuola di Comando Navale. Dal 1976 al 1977 ha comandato la corvetta Aquila, dal 1977 al 1978 è stato Aiutante di Bandiera del Comandante in Capo della Squadra Navale e ha frequentato l’Istituto di Guerra Marittima. Nel 1979 è stato assegnato al 2° Reparto Intelligence dello Stato Maggiore della Marina, dove ha ricoperto fino al 1985, l’incarico di Direttore del centro Operativo Intelligence e successivamente di Capo del Settore Ricerca. Nel 1985, tornato a bordo con il grado di Capitano di Fregata, è stato prima Comandante in 2^ dell’incrociatore Vittorio Veneto e successivamente Comandante della fregata Aliseo. Nel 1987 è stato assegnato nuovamente allo Stato Maggiore della Marina come Capo dell’Ufficio Ricerca del 2° Reparto Intelligence, e nel 1989 è stato nominato Addetto Navale a Washington, USA, dove è rimasto fino al 1992. Tornato in Italia, dal settembre 1992 al settembre 1993 è stato Comandante della portaeromobili Giuseppe Garibaldi. Dopo il periodo di comando ha frequentato il Centro Alti Studi della Difesa ed è stato nuovamente imbarcato come comandante della portaeromobili Garibaldi per una dislocazione dell’unità negli USA, durante la quale la nave ha imbarcato i primi AV-8B PLUS dell’Aviazione Navale. Promosso Contrammiraglio nel 1995, egli ha ricoperto presso lo Stato Maggiore della Marina gli incarichi di Capo del 2° Reparto Intelligence dal 1995 al 1998 e contestualmente Capo del 3° Reparto Piani ed Operazioni dal 1996 al 1998, Capo del 3° Reparto Pianificazione Generale dal 1998 al 2000. Dall’ottobre 2000 al novembre 2001 è stato Comandante delle Forze di Altura (COMFORAL). Notiziario N° 10 13 Dal 15 dicembre 2001 al 12 febbraio 2002 è stato il Senior National Representative a Tampa (USA), presso USCENTCOM, durante l’Operazione “Enduring Freedom”. Dal 2001 al 2004 ha ricoperto l’incarico di Capo di Stato Maggiore del Comando in Capo della Squadra Navale. Promosso Ammiraglio di Squadra a febbraio 2004, ha ricoperto l’incarico di “Comandante in Capo della Squadra Navale” dal 22 ottobre 2004 al 11 dicembre 2006. Il 12 dicembre 2006 ha assunto l’incarico di Direttore dell'Agenzia Informazioni Sicurezza Esterna, AISE e dal 23 febbraio 2010 è Capo di Stato Maggiore della Marina. L’Ammiraglio Branciforte è insignito delle seguenti onorificenze e decorazioni: Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al “Merito della Repubblica Italiana”; Medaglia Mauriziana al “Merito per dieci lustri di carriera militare”; Croce d’oro per “anzianità di servizio; Medaglia d’oro al “Merito di lungo Comando”; Medaglia d’onore di lunga navigazione di 2° grado (Argento); Croce commemorativa per l’Operazione ” Enduring Freedom”; Legione al Merito rilasciata dal Presidente degli Stati Uniti d’America; Medaglia al merito “Tamandarè” conferita dal Presidente della Repubblica del Brasile; Grande Ufficiale dell’Ordine al Merito Navale della Repubblica Federativa del Brasile. E' sposato con la Signora Laura e ha tre figli. Aeronautica Militare oggi e domani Riunione conviviale di lunedì 18 aprile 2011 Difesa dello Stato, realizzazione della pace e della sicurezza in conformità al diritto internazionale ed alle determinazioni delle organizzazioni internazionali di cui l'Italia fa parte, salvaguardia delle libere istituzioni, svolgimento di compiti specifici in circostanze di pubblica calamità e di straordinaria necessità ed urgenza, vigilanza dei comandanti delle Forze Armate insieme agli organismi internazionali competenti sull'osservanza delle norme di diritto internazionale umanitario in caso di conflitti armati e nel corso delle operazioni di mantenimento e ristabilimento della pace e della sicurezza internazionale. Questi i compiti delle Forze Armate previsti dal Decreto Legislativo del 15 marzo 2010: il «codice dell’ordinamento militare» che disciplina organizzazione, funzioni e attività di difesa e sicurezza militare e delle Forze Armate. Come illustrato dal Generale di Squadra Aerea, Giuseppe Bernardis, nel corso di una presentazione a Roma, organizzata il 18 aprile dal Rotary Roma Est. Per quanto riguarda la struttura della Difesa oggi il Capo di Stato Maggiore è gerarchicamente sovraordinato ai Capi delle Quattro Forze Armate (Esercito, Marina, Aeronautica e Arma dei Carabinieri), che mantengono la responsabilità del comando, addestramento e approntamento delle singole Forze Armate. Il Comando Operativo Interforze permette al Capo di Stato Maggiore di esercitare il ruolo di Comandante in Capo delle Forze Armate, permettendogli di esercitare l’azione di comando sulle Forze rischierate per operazioni nazionali e fuori area, assicurando la pianificazione e la condotta delle operazioni interforze e multinazionali. Il Comando interforze per le Operazioni delle Forze Speciali è stato costituito il 1° dicembre 2004 alle dipendenze del Capo di Capo di Stato Maggiore per la gestione delle Operazioni Speciali e la sua azione è determinata direttamente da parte del vertice politico-militare nazionale. In particolare per la Aeronautica Militare l’attuale struttura della Forza Armata consiste in un’organizzazione Gerarchico-Funzionale articolata su tre Alti Comandi funzionali con responsabilità prevalente nei settori operativo-addestrativo, logistico e formativo. Notiziario N° 10 14 Con riferimento alla distribuzione dei Reparti di volo, ricorda il Generale, attualmente le forze aeree sono state distribuite gradualmente su tutto il territorio nazionale in modo pressoché uniforme dopo la fine della guerra fredda quando il maggior numero di forze gravitava nel nord-est dell’Italia. Inoltre Bernardis, dopo aver ricordato che la missione dell’Aeronautica è “Contribuire alla difesa nazionale e alla salvaguardia degli interessi vitali in Patria e all’estero attraverso l’integrazione nel Sistema di Difesa collettivo sia nazionale che internazionale”, ha elencato i compiti operativi nazionali - come Difesa dello spazio aereo, Supporto alle operazioni Aeree, Ricerca e Soccorso, Servizio di Meteorologia e prontezza per operazioni di Attacco - e quelli operativi internazionali: prontezza Forze Onu/Nato/Ue; operazioni Aeree alleate e internazionali; sostegno logistico ad unità alleate e Difesa Aerea nazionale nel sistema Nato. A cui si aggiungono, ad esempio, il concorso con le autorità civili in operazioni di difesa civile. Compiti - avverte il Generale - descritti per un ruolo dello strumento militare che dovrà comunque tener conto di vari fattori: nuove forme di minaccia “irregolare”, “scenari ibridi”, operazioni convenzionali a bassa intensità ed attività irregolari, terroristiche ed asimmetriche. In uno scenario di indeterminatezza e imprevedibilità, in cui rivestono fondamentale importanza le scelte strategiche e il processo di pianificazione dello Strumento Militare, vi è la necessità di estrema “adattabilità” da parte dello strumento militare. Negli Emirati Arabi Uniti, ad Abu Dhabi, vi è ad esempio il punto di ingresso nazionale per l’Afghanistan e le Forze dell’Aeronautica sono presenti anche in Kosovo e in Libano. Come noto, recentemente anche per la crisi libica, la Forza Armata sta fornendo supporto non solo con alcune Basi, ma anche con gli assetti trasferiti sotto l’autorità Nato per la missione “Unified Protector”. Nello specifico per l’operazione in Libia, ha offerto sette Basi: Aviano, Amendola, Decimomannu, Gioia del Colle, Pantelleria, Sigonella e Trapani. Bernardis evidenzia come già da tempo l’Aeronautica abbia intrapreso un percorso di razionalizzazione delle forze per consentire l’adeguamento tecnologico dei propri mezzi e l’addestramento qualificato del proprio personale. Questo percorso ha permesso di mantenere ed addirittura incrementare le capacità operative, pur alla luce della forte riduzione in termini di uomini, mezzi ed installazioni. Al di là degli aspetti tecnologici connessi con l'acquisizione di nuove capacità o il potenziamento di quelle già possedute, mi preme comunque rimarcare l’importanza delle risorse umane e della loro professionalità ai fini di una trasformazione efficace. Di pari passo con la contrazione operativa e logistica, l’Aeronautica è impegnata nello sviluppo di attive politiche del personale, con l’obiettivo di elevare al massimo le competenze e le abilità del proprio personale, attraverso un ampio spettro di attività educative, addestrative e formative. A partire dagli equipaggi di volo fino ad includere tutte le categorie di supporto. Senza dimenticare la Politica “Spaziale” della Forza Armata che, come riportato nel documento “Piano Spaziale della Difesa”, su delega dello Stato Maggiore Difesa ha avviato azioni dirette all’acquisizione di specifiche capacità operative nei seguenti settori: volo umano spaziale e medicina aerospaziale; volo ipersonico e suborbitale; micro e nano satelliti; capacità autonoma di accesso allo spazio mediante sistemi di lancio aviotrasportati. Ciò richiede lo sviluppo di diverse tecnologie abilitanti e l’acquisizione di un know-how pregiato che la Forza Armata potrà sviluppare in ragione della propria naturale competenza ambientale nella dimensione aerospaziale. Nel prossimo futuro le operazioni aeronautiche si estenderanno gradualmente ed inevitabilmente verso una dimensione aero-spaziale caratterizzata da un ambiente capacitivo nel quale le applicazioni spaziali (comunicazioni, navigazione, osservazione della Terra) diventeranno essenziali per il funzionamento dei sistemi d’arma sempre più avanzati. L’intensa attività di adattamento avviata già da anni - conclude Bernardis - permette sicuramente alla Forza Armata di guardare con fiducia al futuro. La situazione attuale è particolarmente complessa, nonché difficilmente prevedibile nei suoi sviluppi futuri. Tuttavia si continuerà ad operare con ottimismo, per trasformare la crisi in opportunità, per adattare agilmente l’Aeronautica Militare ai nuovi scenari e costruire uno strumento “rilevante” e “competente”. Gerardo Padalino Notiziario N° 10 15 Il Generale Giuseppe BERNARDIS, nato a Porcìa (PORDENONE) il 5 gennaio 1948, proviene dai Corsi Normali dell’Accademia Aeronautica, frequentata negli anni 1968-71 con il Corso “Grifo III”. Nel 1973 ha conseguito presso la base aerea di Webb (Texas) il brevetto di pilota militare su velivolo T38 ed ha all’attivo oltre 3800 ore di volo su 19 diversi tipi di velivoli. Ha frequentato il Corso Normale, il Corso Superiore della Scuola di Guerra Aerea e l’Air War College presso l’Air University dell’U.S.A.F.. Nel 1974-75, Tenente, è stato impiegato come pilota caccia-ricognitore del 132° e 28° Gruppo della 3^ Aerobrigata (Villafranca). Al termine del 1975 è stato assegnato al 313° Gruppo Pattuglia Acrobatica Nazionale “Frecce Tricolori” (Rivolto) dove, volando come pilota nella formazione acrobatica, ha comandato la 540^ Squadriglia. Nel 1979, Maggiore, viene assegnato al 20° Gruppo di Addestramento Operativo come Pilota istruttore di tattiche sul velivolo F104, dove nel 1980, Tenente Colonnello, assume l’incarico di Capo Sezione Addestramento. Nel 1982 viene riassegnato al 313° Gruppo Pattuglia Acrobatica Nazionale quale Comandante. Nel 1986 viene assegnato allo Stato Maggiore (Roma) quale Aiutante di volo del Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica. Nel 1989, Colonnello, assume l’incarico di Capo Ufficio Elettronica e Difesa Aerea del 6° Reparto dello Stato Maggiore Aeronautica. Nel 1990 viene assegnato al 6° Stormo Caccia-bombardieri (Ghedi) quale Vice Comandante e poi Comandante. Nel 1992 viene riassegnato al 6° Reparto dello Stato Maggiore Aeronautica quale Capo Ufficio Difesa Aerea e Comando e Controllo. Nel 1995 ha assunto l’incarico di Capo dell’Ufficio del Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica ed è stato promosso al grado di Generale di Brigata Aerea nel gennaio del 1996. Nel 1997 assume l’incarico di Addetto Aeronautico e la Difesa presso l’Ambasciata d’Italia in Washington D.C. (USA). Dal 20 ottobre 2000 al 20 ottobre 2002 è stato Capo del 4° Reparto S.M.A.. Nel Gennaio del 2001 è stato promosso Generale di Divisione Aerea. Dal 28 Ottobre del 2002 al 31 ottobre 2006 ha ricoperto l’incarico di Capo del 4° Reparto di Segredifesa. Nel Gennaio del 2006 è stato promosso Generale di Squadra Aerea. Dal 1° novembre 2006 al 17 febbraio 2010 ha svolto l’incarico di Sottocapo di Stato Maggiore dell’Aeronautica. Dal 25 febbraio 2010 ha assunto l’incarico di Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica. DERBY DEL CUORE Si invitano i Soci a partecipare al programma “Il Derby dei Campioni del Cuore” per i 150 anni dell’Unità d’Italia con l’acquisto di biglietti. L’evento si terrà presso Stadio Olimpico il prossimo 30 maggio 2011 (ripresa TV RAI 2 ore 21,00). Alla manifestazione, patrocinata dal Presidente della Repubblica, parteciperanno attori, cantanti e numerosi giocatori del Campionato di calcio di Serie A. Si prega estendere la notizia ad amici e parenti. Costo dei biglietti: •Tribuna Tevere e Distinti 7,00 euro •Tribuna Monte Mario 12,00 euro •Tribuna d’Onore 20,00 euro Il ricavato sarà devoluto alla iniziativa correlata all’Ospedale Umeberto I de Il Cairo. Prenotazioni in Segreteria. Notiziario N° 10 16 PROSSIMI PROGRAMMI DEL CLUB Lunedì 16 maggio — NH Hotel Vittorio Veneto (C.so d’Italia, 1) — h. 20.00 Riunione conviviale in interclub con il RC Venezia Mestre Torre e il Rotaract Roma Est Ospite il PDG Carlo Sarasso del D. 2040 R.I. Tema: Rotary. Per “servire” la speranza Sabato 21 maggio — ore 11.00: Visita al MAXXI — Museo d’Arte del XXI Secolo (Via Guido Reni, 4/A). Visita guidata con illustrazione dell’Architettura del Museo e della mostra su Michelangelo Pistoletto. A seguire brunch presso il Ristorante del Museo. Prenotazioni fino a esaurimento posti. Costo complessivo: Euro 45,00. Costo sola visita: Euro 15,00. Lunedì 23 maggio — ore 18.00— Sala Convegni del GSE (GRUPPO SERVIZI ENERGETICI) - Viale Maresciallo Pilsudski 92 Presentazione del libretto in distribuzione nelle scuole romane “Rinnovabile è l’energia” e conferenza sulle energie rinnovabili. A seguire cocktail sulla Terrazza Lunedì 30 maggio — spostata a martedì 31 maggio Martedì 31 maggio — NH Hotel Vittorio Veneto (C.so d’Italia, 1) — h. 20.00 Riunione conviviale familiare in interclub con il RC Roma Nord-Est Ospite: il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito il Gen. C.A. Giuseppe Valotto Tema: “Prospettive future dell’Esercito Italiano” Lunedì 6 giugno — riunione sostituita da gita a Pizzoli di sabato 11 Sabato 11 giugno — appuntamento in Via Nedo Nadi alle ore 9.15 con destinazione Coppito (AQ). Visita della Scuola Ispettori e Sovrintendenti della Guardia di Finanza, punto di riferimento dopo il terremoto del 2009 e sede del vertice dei G8 nel 2009. A seguire riunione conviviale familiare a Pizzoli presso i signori Ida ed Emilio Sette. Rientro a Roma nel pomeriggio. Lunedì 13 giugno — St. Regis Grand — ore 20.30 Riunione conviviale familiare Consegna del Premio “Una goccia nel mare” dedicato a Mario Lucherini a cura di Roberto Panella Lunedì 20 giugno — riunione annullata per concomitante Assemblea distrett. (v. pag.3) Lunedì 27 giugno — Casina di Macchia Madama Riunione conviviale familiare in occasione del Passaggio di consegne tra il Presidente 2010-11 Luciano Luciani ed il Presidente 2011-12 Giampaolo Imbrighi e Festa dell’Estate Seguiranno ulteriori comunicazioni Si ricorda ai soci che la prenotazione alle manifestazioni è obbligatoria @@@ Si avverte che il notiziario non sarà inviato per posta ordinaria ai soci in possesso di posta elettronica @@@