QUINDICINALE DI ATTUALITA’, CULTURA, SPORT E TRADIZIONI
l’Altopiano
La voce degli 8 Comuni
pag.10
I SAPORI
DELLA
TRADIZIONE
www.giornalealtopiano.it
ASIAGO CONCO ENEGO FOZA GALLIO LUSIANA ROANA ROTZO
N. 371 - ANNO XIV - EURO 1,50
“IL PRIMO ED UNICO GIORNALE DELL’ALTOPIANO”
La montagna
rivalutata o svalutata?
di Giorgio Spiller
Ulderico Bernardi, sociologo,
al convegno tenutosi ad
Asiago il 20 aprile scorso “La
montagna: paesaggio, economia, una risorsa per il futuro
del Veneto”, ha esordito nella sua relazione “Senso e
identità nelle comunità di
montagna”, citando il teologo monsignor Luigi Sartori di
Roana, di cui aveva appena
ricevuto le omelie, pubblicate in “Ostarmentak” (
Pasque Cimbre):
La vita è relazione.
Più ci sono
relazioni, più c’è vita…
Vivere è diventare una
relazione vivente di luce,
di amicizia, di amore
Egli ha posto dunque subito
l’accento sul “pericolo della
disgregazione sociale, risultato delle tensioni a cui la popolazione della montagna è sottoposta tra processi di
urbanizzazione, strategie per la
costruzione di una Disneyland
alpina e riproposizioni
arcadiche, magari usate per un
disegno politico...”
“...Nella concezione puramente ricreativa, da villaggio vacanze, nello spazio alpino,
dove dilagano le seconde case
e prospera la speculazione
edilizia – sottolinea Bernardi le valli e i paesi assumono sempre più la fisionomia di aree
attrezzate
per
il
divertimentificio; spazzando
via il senso di appartenenza
radicato nelle generazioni e rifiutando i limiti d’uso del
territorio...Nella logica della
città metropolitana, con la
sconfitta delle autonomie alpine, la montagna viva è messa
a margine come parco di cui
beneficia la pianura. Ed i suoi
abitanti vengono considerati al
più come custodi di questi spazi
di ricreazione, dove le malghe
sono solo elementi del paesaggio tipico, i prati guardati solo
come potenziali campi da golf
e le antiche tradizioni...come
folclore per rallegrare i turisti
e offrire loro souvenir da regalare ai parenti...L’alta percentuale delle terre alte in Italia è trascurata, in certi casi
trascuratissima...ridotta semplicemente a spazio da coprire sulle cime con pale eoliche,
oppure con pannelli solari nei
prati. Indubbiamente è un caso
assolutamente eccezionale,
tuttavia ci dà l’idea di quanta
svalutazione se ne fa…”
continua a pagina 3
ENEGO
Il ricco
programma
della
Sagra di
San Giuseppe
Grafica Altopiano
Pagina 8
SABATO 28 APRILE 2012
Tagli a chirurgia: “operazioni”
dubbie all’ospedale di Asiago
Si riaccende la preoccupazione per il futuro dei servizi sanitari
ASIAGO
GALLIO
Passi avanti
in Regione
per il PAT,
manca solo
il sì della
Giunta
Energia
elettrica fino a
Campomuletto,
prosegue il
progetto
del Comune
GIOVANI
Che spettacolo
il Social Day!
In 250 rispondo
all’appello
di “Occhi
aperti”
Pagine 16-17
Pagina 4
Bloccati da
anni, ripresi
i lavori in
Municipio.
Ma i diurni
resteranno
ancora chiusi
Pagina 4
Pattinaggio
Pagina 8
Le borse
di studio
nel ricordo di
Antonio Pertile
e Sonia Sartori
Roberta
Rodeghiero
si candida
ad erede di
Carolina
Kostner
Pagina 9
SPORT
Pagina 21
Tutti i campioni
in passerella
Premi alla
carriera
per Fabris e
Rodeghiero
La Resistenza
in Altopiano
Pagina 18
(seconda parte)
I Piccoli
Maestri
di Roana
Pagina 20
8
Sabato 28 aprile 2012
l’Altopiano
2
Nuovo ospedale, vecchie preoccupazioni
Nube tossica, ridimensionamento di reparto, disguidi e tragici esiti, sospetti e tensioni.
Aprile si è rivelato un mese
“nero” per l’ospedale di
Asiago. Il nosocomio si è trovato al centro delle cronache e
purtroppo non per motivi positivi se non solo per lunedì 23
quando sono state aperte le
buste per l’appalto per la costruzione del nuovo ospedale.
Il mese nero inizia sabato 14
quando una nube tossica di
gas cloro si sprigiona dai locali
adibiti al maneggio di sostanze
nocive e si diffonde ai piani attraverso il vano scale. Causa
della nube tossica, che ha richiesto l’intervento dei vigili del
fuoco e di reparti speciali NBC
per garantire il ritorno alla normalità dell’ospedale, un errore da
parte dell’addetto nel miscelare
la soluzione di cloro usato per
l’igienizzazione degli scarichi.
Alla fine di tutto fortunatamente
si sono contate poche conseguenze; tre intossicati (il più gra-
Il nosocomio asiaghese al centro di grosse difficoltà e di polemiche
ve dei quali è lo stesso
addetto
Antonio
Mosele che sarà tenuto
in ospedale in osservazione fino a sera) e un
po’ di paura.
Non si è concluso così
serenamente invece l’annuncio della direzione
generale dell’Ulss 3 che
dal 1 maggio l’attività
del reparto di chirurgia
sarà ridefinito. In pratica
si decide che ad Asiago
sarà trasferita tutta l’attività di day surgery
dell’Ulss ma non sarà
più eseguito alcun intervento
complesso quindi le degenze
sono di fatto cancellate. Nemmeno interventi di urgenza sono
previsti; salvo che il medico di
turno in pronto soccorso non ritenga che ci sia un immediato pericolo di vita la persona che si
rivolge al pronto soccorso con
un problema di natura chirurgica
Gara d’appalto per i
lavori: aperte le buste
L’Ulss 3 di Bassano ha reso noto l’esito della gara d’appalto per la
realizzazione del nuovo ospedale di Asiago. La graduatoria stabilita dopo l’apertura delle buste avvenuta il 23 aprile vede al primo
posto, su un totale di 12 offerte, la ditta Guerrato Spa di Rovigo
con un ribasso del 26,4 per cento su una base d’asta di 22.867.817,74
più IVA; secondo il Consorzio Cooperative Costruzioni (24, 4% di
ribasso); terza la Cooperativa muratori e braccianti di Carpi con un
ribasso del 23,2%. “Prima di giungere all’aggiudicazione definitiva
– spiegano però i vertici dell’azienda – dovremo procedere a una
serie di verifiche. Per i primi tre classificati infatti si sono verificate
le condizioni di legge per procedere a verifiche inseguito al rilevamento di anomalie. Sarà necessario un mese, forse anche più per il
completamento dell’attività di verifica. Si procederà quindi ad una
terza seduta pubblica per dichiarare l’aggiudicazione provvisoria
dell’appalto e, dopo le obbligatorie verifiche di legge, si potrà passare all’aggiudicazione definitiva e alla stipula del contratto”. Per
la formazione della graduatoria, la commissione valutatrice non ha
preso in considerazione solo il ribasso d’asta ma anche eventuali
anche proposte di miglioramento o per la soluzione di certe “criticità”
(come la mitigazione ambientale, il miglioramento della classificazione energetica, persino la minimizzazione del rischio “legionella”).
L´appalto infatti prevedeva anche una parte progettuale. All’assegnazione dei lavori, la ditta che si aggiudicherà l’appalto avrà 90
giorni per depositare il progetto e poter così iniziare con gli scavi. S.L.
sarà trasferito all’ospedale di
Bassano. Un provvedimento che
ha scatenato le polemiche del personale e la reazione indignata della popolazione. Disputa che non
ha ancora avuto la sua conclusione.
Il provvedimento relativo alla chirurgia pare sia scaturito da una serie di problematiche emerse ricon-
ducibili anche alla mancanza di
una terapia intensiva post operatoria e dalla mancanza di un
anestesista sulle 24 ore. Uno dei
casi
definiti
appunto
problematici ha avuto purtroppo un esito nefasto con il decesso del sessantenne Mario
Rossi in seguito a complicazioni
sorte dopo un intervento di
risezione del colon. Un
caso ora in mano alla
Procura di Bassano informata del fatto dalla
stessa azienda sanitaria
che probabilmente riserverà novità prossimamente. Il provvedimento di riorganizzazione
della chirurgia di Asiago
ha anche fatto risorgere
antiche preoccupazioni
di chiusura del plesso o
comunque la sua trasformazione in un grande pronto soccorso ma
senza le dovute garanzie e servizi per la popolazione
residente. Preoccupazioni smentite dalla direzione generale e dal
sindaco di Asiago Andrea Gios
che hanno trascorso la settimana scorsa ad assicurare il proseguo dell’attività ospedaliera senza cambiamenti o riforme. E questo nonostante in Regione si discuta sulle nuove schede di do-
tazione sanitaria e sull’ipotesi
proprio di una rivisitazione dell’attività chirurgica di Asiago a
favore di plessi più grandi. Unica nota positiva è l’apertura delle buste per l’appalto di costruzione del nuovo ospedale dove
emerge non solo l’intenzione
dell’Ulss di realizzare la struttura
ma anche la possibilità di farlo
con un certo risparmio visto che
le offerte sono nettamente inferiori
alla base d’asta. Un appalto che
riafferma quanto già anticipato su
come sarà il nuovo ospedale. Ovvero un plesso di 120 posti letto, 15
in più di oggi, di cui 40 dedicati al
day hospital e day surgery. Oltre ai
9 reparti già presenti saranno attivate piccole attività mediche di nicchia che richiameranno pazienti anche da fuori ulss come la riabilitazione cardiologica. Tra le prime
specializzazioni che si ha intenzione di attivare c’è la riabilitazione per
il linfoedema conseguente alla
mastectomia; primo centro di questo genere in tutta la Regione.
Gerardo Rigoni
Francesco Gattolin: “E’ in atto una
vera congiura confezionata ad arte”
Del depotenziamento della divisione di Chirurgia dell’Ospedale di Asiago ne avevo avuta sentore qualche settimana fa dopo
un colloquio estemporaneo con
un dipendente dell’ospedale che
mi aveva lasciato alquanto perplesso. Non ho voluto, per esperienza diretta, esprimermi subito
sulla stampa per evitare che mi
si imputasse di aver raccolto la
notizia sbagliata “nel corridoio
sbagliato”.
Malauguratamente la notizia era
giusta e nel leggere “Chirurgia
addio, rimane soltanto quella di
giornata” sono stato preso dalla rabbia di fronte a quella che
considero una vera congiura,
confezionata ad arte per ridurre
ai minimi termini un reparto, oggi,
e l’attività ospedaliera complessiva domani.
E’ noto che a livello regionale si
sta rimodulando la pianificazione sanitaria, e che l’orientamento è quello di razionalizzare la rete
ospedaliera privilegiando i grandi ospedali. E questa mentalità
emerge chiaramente anche da
una recente dichiarazione del
presidente della V commissione
del Consiglio Regionale del
Veneto: “Chi mai andrebbe ad
operarsi all’Ospedale di
Valdagno?”.
La mia opinione è che la Direzio-
ne Generale della nostra Asl abbia colto l’occasione di un decesso post-operatorio, sul quale
la procura ha avviato un´indagine
(su segnalazione della direzione
sanitaria), per mettere in atto un
colpo di mano, che mira ad anticipare le imminenti scelte regionali in ambito ospedaliero. Essendo in corso un’inchiesta dell’autorità giudiziaria, che peraltro non
si è ancora concretizzata in avvisi di garanzia, trovo oltremodo
fuori luogo ed inqualificabile che,
siano stati assunti atteggiamenti
e rilasciate autorevoli dichiarazioni sulla stampa che di fatto qualificano l’accaduto come un reato
per il quale vengono indicati i responsabili, e comminata la pena
(l’equipe chirurgica di Asiago
che deve essere affiancata da
chirurghi esperti). Ritengo che
nel panorama ospedaliero italiano, che registra ogni anno
accadimenti tragici, non sia mai
accaduto se non per evidenti responsabilità, che vi sia stata una
tale colpevolizzazione senza un
pronunciamento dell’autorità
giudiziaria. Non ho rilevato ne rilevo analoga solerzia per altri
decessi verificatisi nell’ospedale di Bassano. E mi chiedo se questo modo di comportarsi della
Direzione della nostra Asl sia da
applicarsi anche al reparto di Or-
topedia dell’Ospedale di Padova
dove mercoledì scorso è deceduta una donna di 39 anni dopo
un’operazione al menisco. Difficile rispondere.
Lasciamo quindi che la magistratura faccia il suo lavoro per arrivare alla verità, anche per rispetto del lutto dei familiari ai quali la
risposta sulle cause del decesso
è dovuta, evitando giudizi sommari.
La Direzione Generale dell’Asl e
il sindaco di Asiago giustificano
le drastiche scelte che riguardano la chirurgia con il fatto che ad
Asiago manca la terapia intensiva e non c´è la presenza continuativa nelle 24 ore di un medico
anestesista. Mancanze che rendono difficile la gestione di pazienti dopo interventi complessi.
Ritengo quantomeno paradossale il fatto che dopo molti anni di
attività del reparto questa carenza organizzativa assuma solo
oggi un tale rilievo. Perché non
si è provveduto ad istituire una
guardia anestesiologica h24, la
cui necessità è stata ribadita dall’assessore alla sanità anche all’atto della presentazione del nuovo ospedale, e in merito alla quale qualche impegno era stato assunto da chi di dovere. Per un
reparto di chirurgia, ma anche per
altri reparti che intervengono sui
pazienti, è indispensabile avere
una guardia anestesiologica e il
supporto di una TIPO adeguatamente attrezzata. Perché ad
Asiago non c’è? Di chi è la responsabilità?
Una cosa è certa: con una attività di Day Surgery che non è attiva di notte, e nemmeno il sabato
e la domenica, si risolvono sia i
problemi di risparmio di spesa
(sicuramente serve meno personale), sia le liste di attesa per
l’interventistica minore dell’Asl
di Bassano.In compenso i pazienti chirurgici dell’Altopiano, anche
per una patologia semplice come
una appendicite, beneficeranno
di un percorso a tappe: prima al
Pronto Soccorso di Asiago che
verificherà se sono in pericolo di
vita, poi giù in pianura all’Ospedale di Bassano. Difficile credere
che non cambierà nulla e, anzi,
che le risposte ai pazienti con la
riorganizzazione miglioreranno.
Eliminata la chirurgia generale ad
Asiago, il medesimo metodo potrebbe essere applicato ad altri
reparti per i quali la guardia
anestesiologica e la TIPO risulta
necessaria ma continua a non
esserci, magari alla prima complicanza la cui possibilità di accadere non può essere esclusa a
priori. Un’ultima annotazione relativa alla disputa dell’anno scorso riguardante l’IVG e la riduzione dell’attività di endoscopia.
Nonostante le rassicurazioni fatte dal Direttore Generale, dal mese
di maggio le sedute di
endoscopia in sedazione profonda effettuate presso l’ospedale
di Asiago verranno ridotte da 2 a
1 al mese. Ritengo che la popolazione dell’Altopiano, montagna
dimenticata anche dal nuovo Statuto regionale, non possa e non
debba restare indifferente a scelte come queste che impoveriscono i servizi dei quali ha diritto.
Francesco Gattolin
Ex Sindaco di Asiago e Consigliere Provinciale
8
Sabato 28 aprile 2012
l’Altopiano
3
ASIAGO
La montagna: una risorsa che non sia solo da sfruttare
Ad Asiago il convegno organizzato dalla Regione Veneto con una lunga serie di qualificati interventi.
Dopo tante chiacchere, resta solo una domanda: come coniugare identità, economia e salvaguardia?
“La montagna: paesaggio,
economia, una risorsa per il
futuro del Veneto”. Partendo da questo tema proposto
dall’assessorato al Territorio,
Cultura, Sport e Affari Generali della Regione del
Veneto venerdì 20 aprile in
sala consiliare di Asiago è
stato un susseguirsi di interventi e relazioni in presenza
di un pubblico numeroso e
interessato con conclusioni
affidate all’on. Marino
Zorzato vice-presidente della Giunta Regionale.
Il saluto introduttivo del sindaco Andrea Gios è servito
soprattutto ad illustrare i contenuti del nuovo Pat (Piano
di Assessto del Territorio)
fresco di parere favorevole
da parte della Commissione
Tecnica Regionale.
“Anche se l’iter burocratico
ha avuto un percorso “accidentato” – sottolineava il sindaco – abbiamo potuto contare su un costante confronto con i funzionari come con
lo stesso assessore Marino
Zorzato. Nel nostro piano il paesaggio e la sua tutela hanno
un peso preponderante. Il paesaggio – ha proseguito – non
è delocalizzabile come un’industria e, nel nostro caso, rappresenta una risorsa economica primaria. Di qui la decisione di intervenire sulle seconde case, peraltro ad utilizzo
bassissimo, e su questa strada la Regione Veneto si è
schierata con noi. L’edificazione come sinora concepita
non era più sostenibile. Voglia-
mo passare da un’ecoIl vicepresidente della Regione
nomia in via di degraVeneto, Marino Zorzato durante
il convegno di Asiago
do ad una nuova fondata
sulla
valorizzazione del territorio ed a quanto è in
grado di offrirci: dagli
spazi aperti, ai boschi,
dalle malghe al parco
letterario dedicato a
Mario Rigoni Stern,
alle testimonianza della grande guera. In
questa svolta in Veneto
siamo i primi”.
Il moderatore Silvano
Vernizzi, segretario per
le infrastrutture e la
mobilità, introducendo
l’intervento di Paolo
Feltrin osservava
come la montagna
veneta abbia necessità di far quadrare i suoi
bilanci economici per
conservare i suoi residenti ed, al tempo stesso, per dialogare con la pianu- tri maggiori dove si concentrano i servizi alla popolazione, è
ra.
E proprio sul “Declino delle il caso di Asiago, si resiste
aree alpine: cause e possibili meglio. Da valutare – ha prorimedi” s’incentrava il ragio- seguito – anche la composizionamento di Paolo Feltrin. ne della fasce d’età dei resiQuanta gente dovrebbe abita- denti, la de-natalità ed altri fatre in montagna, qual è la mon- tori collegabili. I residenti tentagna? Questi, uniti ad altri, in- dono a concentrarsi lungo gli
terrogativi hanno costituito il assi viari più importanti, Verona-Brennero, Valbelluna o
cuore della sua riflessione.
“Non voglio darvi ricette – Valsugana, e lì la popolazione
questo il suo messaggio – ma è aumentata”.
suscitare la riflessione su un “Ricette applicate – ha contema così importante. In linea cluso – per arrestare il decligenerale si constata come sul- no? L’Alto-Adige ha modifil’arco aipino la popolazione cato il paesaggio creando
tenda a decrescere nelle loca- un’economia prima inesistenlità periferiche mentre nei cen- te. Basti pensare ai mega-
comprensori sciistici
od alla coltivanzione
intensiva delle mele.
Si è però provocato
un radicale aumento, tre volte, del costruito e questo solo
negli ultimi trentaquarant’anni”.
Sulla “Conservazione e valorizzazione
degli
ambiti
paesaggistici
prealpini del Veneto”
il contributo di Ugo
Soragni direttore regionale per i beni Culturale e Paesaggistici
del Veneto.
“Un complimento –
questo il suo esordio
– per il sindaco Andrea Gios. Raramente mi è capiato
di sentir parlare di un
Pat a cose fatte. E’
coi risultati alla mano
il miglior modo per rendere le
comunità locali protagoniste in
simili processi decisionali. Per
le tutele paesaggistiche le
normative statali e regionali
esistono e sono complete anche se tra loro a volte concorrenti. Il concetto di “bene ambientale o culturale” va però
anche calato nelle singole realtà. Qui in altopiano, fra tanti
altri elementi arichitettonici e
paesaggisti di pregio, avete un
“unicum”: le cosiddette
“laste”: quegli elementi in pietra infissi nel terreno per segnare i confini delle strade o
delle proprietà a tutti voi ben
noti. In tutta Europa esiste una
sola corrispondenza: la regione dello Schleswig-Holstein in
Germania. E’ – ha concluso un elemento identitario ed aiuterà la tutela del paesaggio”.
Da Ferruccio Bresolin,
econosmista, l’invito ad un
riequilibrio fra terre alte e pianura. “La montagna è un bene
pubblico e da questo presupposto bisogna partire quando
si tratta di individuare le scelte
che contano”.
Molto articolato il contributo
del sociologo trevigiano
Ulderico
Bernardi
soffermatosi su “Senso ed
identità delle comunità di montagna”.
“L’abbandono dei territori in
quota – ha sottolineato – sminuisce e talora azzera le relazioni umane e, quindi, le stesse comunità portandole all’impoverimento socio-culturale.
Per restituire vitalità economica non dobbiamo però trasformare i nostri comprensori in
altrettante “Disneyland alpine”
alterando il paesaggio e non
solo oppure far folklore a beneficio dei turisti. Va dunque
limitato l’uso del territorio mentre le stagioni turistiche andrebbero meglio organizzate per
non danneggiare la vita
relazionale e personale dei residenti”. Viviana Ferrario, ricercatrice delIo Iuav (Istituto
Universitario di Architettura di
Venezia) col suo intervento su
“Paesaggi alpini: dimaniche,
criticità, opportunità” fornisce
contrubuti concreti sul
recupero dei paesaggi degradati da parte dei cosiddetti
“abitanti intermittenti”.
Si tratta di persone dedite
alla ristrutturazione di rustici, alle ripuliture di aree inselvatichite, al ripristino di
sentieri e testimonianze rurali
del passato, all’introduzione
o alla reintroduzione di attività agricole in funzione produttiva o di tutela.
“Con opportuni aiuti ed interventi mirati, sostenuti anche
dalla parte pubblica, questi interventi di recupero – sottolineava la relatrice – restauri
e ripristini vanno caldeggiati.
E’ questo anche un fattore di
crescita culturale che induce economia tutelando, al
contempo, aree degradate
altrimenti indifendibili”.
Lisa Carollo si è invece
soffermata sul patrimonio
storico-naturalistico della
montagna vicentina e sulle
sue possibilità di utilizzo in
chiave turistica ed economica.
“Non ho ricette da proporvi
– ha concluso marino Zorzato
– ma, di sicuro, per passare
dalle parole, dai seminari,
dalle pubblicazioni patinate ai
fatti servono progetti
realizzabili, tempi certi e decisioni coraggiose. Stop a
convegni inutili. Bisogna aprire una nuova stagione: risorse pubbliche non ce ne sono.
Il Veneto deve ragionare assieme senza coltivare
orticelli. Diventa così essenziale la valutazione costi-benefici rispetto al da farsi”.
Renato Angonese
La montagna rivalutata o svalutata?
...continua da pagina 1 - Tra gli elementi degenerativi,
lo sfruttamento rapace del territorio montano ad uso e
consumo di un turismo facile, pigro e motorizzato, tanto
da farne una grande periferia diffusa dell’anonima metropoli veneta.
Le ultime proposte di installare seggiovie per incentivare
il turismo della grande guerra ne sono un esempio.
“Il turismo – continua Bernardi - manna dal cielo per
l’economia montanara, è diventato una monocultura ed
ha sopraffatto il settore primario. Basta quindi un periodo
di siccità e la mancanza di neve in inverno od un eccesso di
piovosità in estate, per svelarne la precarietà e mettere in
crisi tutta la popolazione. Si esulta per la comparsa dell’orso
e del lupo, ma non ci si commuove affatto per la scomparsa
dei casari nelle malghe e degli allevatori sui pascoli, conquistati un tempo a prezzo di enormi
fatiche. Si tratta, propriamente, di
processi di de-territorializzazione e
di de-temporalizzazione, perché il
tempo non è più quello degli eventi
quotidiani, in cui lavoro e festa si
alternano in un luogo che ha accumulato nelle generazioni una specifica cultura locale, né lo spazio è
l’ambito in cui si svolgono le relazioni stabili, bensì un’alternanza
schizofrenica tra buona stagione
(estiva e invernale) e stagione morta, con turisti che appaiono e scompaiono ed abitanti che sono chiamati
ad adattarsi ai loro ritmi
(intermittenza esistenziale: alternanza di stagioni ed esigenze). Alla rarefazione sociale della bassa stagione segue la
rianimazione impetuosa della buona stagione. Fatalmente si
crea un disorientamento per il passaggio da uno stile di vita
ad un altro e, nel confronto obbligato tra modelli culturali
diversi, si genera un forte sbandamento culturale, una crisi
della società locale in varie forme, spesso il contrasto nelle
stesse comunità riguardo all’uso insensato del territorio. La
coesione sociale è un bene prezioso e la montagna possiede
una storia millenaria di relazioni, con la mutualità, le proprietà collettive, il volontariato di soccorso. Quando esse vengono meno i costi umani sono pesanti soprattutto per i giovani
e gli anziani, poiché il bisogno di relazioni è molto elevato,
vedi le forme virtuali dei socialnetwork.
Lo svuotamento di senso comunitario porta con sé la perdita
di identità, con sofferenze del singolo e della comunità. Occorre dunque recuperare anche il settore primario in chiave
di complementarietà, per ridurre i rischi legati alla monocultura
turistica, distribuire in un arco più esteso le presenze, rifiutare la riduzione a metropoli diffusa, per uscire dalla situazione
di sradicamento e di mortificazione della specificità alpina,
sostenendo la solidarietà e reciprocità nelle relazioni. Il tessuto comunitario montanaro non può valere meno di una diga,
di una pista da sci, di un impianto di risalita o di un piano
regolatore generoso verso residenti temporanei. E’ necessario restituire all’intera montagna quelle autonomie che abbiamo vissuto nei secoli e che i “Siben Alte Comoine, Prudere Libe”, i Sette Fratelli Cari per quattrocento anni hanno
visto riconosciute dalla Serenissima Repubblica.”
Facciamo nostra l’amara conclusione di Rigoni Stern, che,
dopo questo tipo di convegni che ciclicamente si ripetono, lamentava il fatto che
poi nulla cambiava (la carta
di Asiago?).
Anzi sorge il sospetto, visti
quelli fatti negli ultimi anni
(per il rilancio dell’artigianato locale, Legno e Pietra, o
quello sulla Mobilità Dolce),
che poi si prendano strade
in completa antitesi a quelle
che alcuni autorevoli relatori
a ragion veduta pronosticano.
Giorgio Spiller
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Sabato 28 aprile 2012
l’Altopiano
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TERRITORIO
Un nuovo passo avanti per il PAT di Asiago
Il documento, che mette in primo piano la salvaguardia e la valorizzazione del territorio, ha ricevuto
l’ok della commissione regionale - Ora si attende l’approvazione da parte della giunta regionale
Recepito in pieno il PAT di Asiago; nessuna variazione,
nessun cambio. Così come è stato presentato alla popolazione asiaghese e così come è stato approvato dal consiglio comunale, il PAT è stato inviato dalla commissione
della direzione urbanistica regionale alla Giunta regionale
per la sua definitiva approvazione senza alcuna modifica.
Una grande soddisfazione per l’amministrazione comunale e l’ufficio tecnico di Asiago che da oltre 3 anni sta
lavorando sul documento che regolamenterà le scelte urbanistiche e paesaggistiche di Asiago per il prossimo decennio. Nemmeno le polemiche per lo stralcio delle aree
di espansione od i tanti ricorsi alla giustizia amministrativa
e ordinaria hanno fatto deviare le intenzioni degli amministratori asiaghesi nel dare una svolta decisa nello sviluppo
del territorio.
“Uno sviluppo che mette la salvaguardia e la valorizzazione
del territorio in primo piano – illustra il sindaco Andrea Gios
- Una tutela estesa a tutte le componenti di Asiago sia naturali sia al tessuto urbano con le costruzioni, le infrastrutture
ed i servizi esistenti. La gestione del paesaggio deve combi-
nare salvaguardia e pianificazione così come serve un confronto con la comunità per individuare le soluzioni per l’utilizzo del territorio in funzione alle attività umane”.
Il PAT asiaghese privilegia la tutela di tutto il territorio aperto,
ovvero libero di insediamenti. La conversione di terreni agri-
coli potrà avvenire solo in ambiti molto circoscritti. A
pari passo il documento pone un freno al fenomeno delle seconde case favorendo invece gli alberghi o altre
forme ricettive. Piccole aree di espansione saranno riservate quali perequazione per favorire investimenti
infrastrutturali. Gli edifici comunque non potranno essere più alti di 2 piani e costituiti da più di 3 unità abitative.
Per i residenti è invece facilitata la realizzazione della
prima casa con aree riservate oppure utilizzando terreni
di proprietà quale perequazione da impiegare in aree di
completamento. Prime case che rimarranno però vincolate per 20 anni per evitare speculazioni.
“Sul piano turistico il PAT è improntato allo sviluppo di
quelle infrastrutture (piste ciclo pedonali, campi da golf,
rete di mobilità dolce) che mancano al territorio – conclude Gios - E alla valorizzazione di tre grandi scenari; lo
sport di divertimento e relax, i percorsi storico naturali della
Grande Guerra e il parco letterario della narrazione dei luoghi di Mario Rigoni Stern”.
Gerardo Rigoni
Dopo anni in tribunale, sono ripresi i
i lavori di consolidamento del Municipio
Per i diurni invece ci sarà da aspettare ancora prima della loro riapertura
Sono ripartiti i lavori per il
consolidamento delle fondamenta del Municipio di
Asiago ovvero quell’intervento che da anni ha fatto
della zona dei diurni, tra il
Municipio e lo stabile del
Caffé Roma, un cantiere all’aperto e resi i diurni stessi
inagibili. L’opera era stata
interrotta perché durante
l’esecuzione erano incorsi
danni all’edificio comunale
facendo
partire
un
contenzioso per il risarcimento del danno che ha bloccato
il cantiere dal 2009. Ora, con
la sottoscrizione di una transazione delle parti (amministrazione comunale e Consorzio Triveneto Rocciatori
Scarl), i lavori possono riprendere ed essere completati entro la fine dell’anno.
La questione ha una storia
lunga. L’assessore ai lavori
pubblici Gianpaolo Rigoni
Camplan la definisce “un
paradosso dove i tempi burocratici sommati a quelli
giudiziari dovrebbero dare la
misura ai cittadini delle difficoltà che le amministrazioni
pubbliche si trovano a dover
affrontare quotidianamente
per portare avanti le pratiche”.
In pratica nel giugno 2006
viene approvato, il progetto
esecutivo stilato dall’ing. Giovanni Piccioli per i lavori di
consolidamento delle fondamenta del Palazzo Municipale messe a repentaglio dall’erosione causata dalla
roggia che scorre nel
sottosuolo nei pressi del Municipio e dei giardini pubblici.
Un lavoro di oltre mezzo milione di euro affidato al Consorzio Triveneto Rocciatori
Soc. Coop. A r.l. di Fonzaso
(Bl) con contratto stipulato
nel maggio del 2007; contratto in parte poi subappaltato
alla ditta Unirock srl di
Bolzano per i lavori riguardanti i noli a caldo e opere
specialistiche come perforazione e posa micropali.
I lavori, che consistevano
nella trivellazione a 45° nel
suolo sotto il municipio e il
conseguente riempimento
delle perforazioni di calcestruzzo pompato a pressione,
sono stati poi sospesi perché
nel corso delle operazioni
sono stati causati danni al
Palazzo Municipale con crepe importanti nei muri ed il
distacco di intonaci tanto da
far
sospettare
la
compromissione della stabilità dell’edificio. Dissesto contestato alla ditta Consorzio
Triveneto Rocciatori con la
sospensione dei lavori anche
per evidenziare e quantificare i danni provocati.
Ed è da qui che parte un
braccio di ferro tra il Comune e la ditta che ha vinto l’appalto; dopo la richiesta di risarcimento danni del Comune, il Consorzio Rocciatori
ribatte con un ricorso
ingiuntivo per il pagamento
dei lavori effettuati, circa 110
mila euro. Decreto ingiuntivo
a cui la giunta comunale si
opponeva ribattendo con la
richiesta di pagamento dei
danni per l’importo di
250.000 euro. A sua volta il
Consorzio
Triveneto
Rocciatori svolgeva domanda riconvenzionale di risarcimento in relazione alla sospensione illegittima dei lavori.
Il Tribunale di Bassano, con
l’entrata in scena delle assicurazioni (Zurich Insurance
e la UGF Assicurazioni), consigliava una transazione della vertenza; consiglio gradito
da tutte le parti in causa.
Quindi il progettista Piccioli
ed il Comune di Asiago hanno redatto una perizia di variante e suppletiva che prevede nuovi lavori e nuove
modalità di intervento sul fabbricato. Le assicurazioni nel
frattempo sono scese a compromesso riconoscendo al
Comune 20 mila euro quale
risarcimento dei danni al municipio. Tutto ciò ha permesso la ripresa dei lavori che
altrimenti avrebbero potuto
lasciare nelle stesse condizioni di disordine e degrado degli ultimi tre anni il passaggio
centrale tra le due piazze
principali di Asiago.
E i diurni? Anche a
completamento delle opere di
consolidamento, non saranno
subito riaperti. Per motivi di
spesa ma anche per mancanza di fondi da destinare al
mantenimento e pulizia dei
locali. Tra le idee in corso di
valutazione ci sarebbe, dalla
parte delle docce, la realizzazione di un guardaroba
mentre dall’altra, ovvero dai
bagni, si sta pensando o di far
un piano dei costi per permettere agli addetti di pulizia
del Comune di tenere in ordine i locali oppure di istituire, come nel maggior parte
delle città del mondo, bagni
a pagamento a copertura dei
costi.
Gerardo Rigoni
LE NIUZ DI PEPPINO MORDEGAN
TUTTI AI BAGNI!
I dispositivi Apple, tramite Safari Mobile, danno la possibilità all’utente di salvare un indirizzo web sulla home del proprio
iPhone, iPad o iPod generando in automatico un’icona con uno screenshot della pagina e un nome scelto dall’utente
1. aprire il BROWSER SAFARI - 2. digitare l'indirizzo www.cinemaluxasiago.it
3. vai su ozioni e digita Aggiungi a Home - 4 inserisci la scritta es. “Cinema Lux”
Comparirà nel vostro telefono l’icona del Cinema Lux Asiago
l’icona potrà cambiare aspetto in base al film in programmazione nelle sale
Dopo le richieste di cittadini e turisti per investimenti in
nuove strutture per ridare slancio al paese in questi momenti di crisi l’ufficio stampa del Comune di Asiago ha
emesso un comunicato che riportiamo fedelmente: “A breve saranno in funzione in centro i nuovi bagni pubblici diurni che però saranno anche notturni con illuminazione.
Crediamo che tutti sentano il BISOGNO di questo investimento”. Apprezzamento di tutta la cittadinanza che
sente la vicinanza dell’amministrazione nel momento dei
BISOGNI. All’inaugurazione ritornerà il Sindaco di
Chigago John Scagott che ha conosciuto la nostra città
per l’epidemia del Cagosto di qualche anno fa.
8
Sabato 28 aprile 2012
l’Altopiano
5
ATTUALITA’
I volontari a scuola di soccorso e prevenzione
Oltre sessanta volontari dei
nuclei di protezione civile dei
Carabinieri provenienti da
tutte le provincie venete hanno partecipato, sabato 21
aprile, ad un convegno di
aggiornamento tenutosi ad
Asiago, nella sede della Comunità Montana. Una giornata intera di studio, dalle 9
alle 18.00, sulla “Manualità
in emergenza”. Il convegno,
alla sua prima edizione, è stato organizzato dall’Associazione Nazionale Carabinieri
“Asiago 7 Comuni”, con il
suo presidente Mario Palano,
in collaborazione con il Servizio Sanitario Ispettorato
Regionale Veneto. Direttore
tecnico di questo aggiornamento il disaster manager
dottor Rommel Jadaan, specialista in medicina interna e
emergenza/elisoccorso, docente ed istruttore di medicina d’urgenza, d’emergenza e Pronto Soccorso; medico del SUEM 118 di
Crespano. Vari i temi tratta-
ti nella giornata: arresto cardiaco e
rianimazione; traumi, dalla distorsione
di caviglia fino al
politrauma; primo
soccorso generale;
comunicazione ed
avvicinamento in
elicottero; psicologia in emergenza;
prevenzione; con la
chiusura affidata
allo stesso dottor
Jadaan sulla gestione di un evento
complesso maggiore.
Il tema della prevenzione resta sempre importantissimo
e Rommel Jadaan ha voluto
sottolinearlo anche in questo
caso proponendo ai volontari, nella parte finale dell’incontro, l’intervento che da un
anno e mezzo si impegna a
portare nelle scuole insieme
all’istruttore di guida Fabio
Vivian con il progetto “Traffic
Deadline”.
Tramite la proiezione di filmati, immagini e musica si riportano le esperienze e le testimonianze di chi, come lui,
per lavoro soccorre gli infortunati della strada e di chi per
professione forma gli aspiranti conducenti dei veicoli a
Sapor d’acqua natia
dell’Italia e del Veneto: ci si
affidava alle proprie forze per
contrastare e vincere una paura del futuro che divenne ben
presto la forza motrice di un
sogno economico che si stagliava all’orizzonte. Oggi che
il carattere dell’uomo sembra
essere in preda ad un tentativo di anestetizzazione di massa, è rimasto il gioco come tentativo di ribaltare in un sol colpo di fortuna una situazione fastidiosa, preoccupante e per
certi versi inesorabile. “Evolve chi si prende una giusta
dose di rischio” ammonisce la
pubblicità: mai essa osa parlare della certezza di una perdita, dell’amarezza di uno sfascio, dell’insensatezza di un
colpo di fortuna che mangi i risparmi di una vita intera. Nel
mondo dell’infanzia il gioco è
una forma di grandissima educazione: giocando i bambini
sperimentano quella leggerezza che non è per forza dissipazione, quella spensieratezza
che non è mancanza di riflessione. Nel gioco essi fanno proprio un modo di vivere che li
avvicina ad uno stato di serenità che li fa sentire protagonisti di un qualcosa di arricchente per loro. La qual cosa non è
la medesima del gioco d’azzardo, laddove il giocatore diventa vittima di un sistema che lentamente lo assorbe fino a fare
di lui un dipendente. Nella dipendenza dal gioco è in ballo
forse la differenza tra paura e
angoscia: la paura è riferita ad
un pericolo preciso, l’angoscia
è invece un malessere diffuso,
acuto, pesante e indeterminato. In uno stato di paura l’uo-
invito ripetuto da Rommel
come un ritornello è: “Non ci
sono mai scuse per aver fatto o provocato un incidente”.
Quindi attenzione: per chi si
mete alla guida di un auto o
di una moto no alcool, no droghe, allacciare le cinture, farle
allacciare a tutti i passeggeri,
specie quelli dietro, focalizzare l’attenzione sulla strada, non
guardare in giro, non correre,
non usare il cellulare, non farsi
distrarre dalle canzoni da selezionare sul cd o da cose da
sistemare e raccogliere in macchina o ancora da discussioni
troppo animate con altri passeggeri.
Per i giovani soprattutto:
“ascoltare i consigli dei genitori che ci dicono di non bere
quando si deve guidare e di
non correre”. Per i genitori:
“ditelo sempre a vostri figli di
non bere e non correre e non
mancate mai di aggiungere:
non farlo perché ti devi voler
bene e perché ti voglio bene”.
Stefania Longhini
Il Primo maggio di solidarietà
Il gioco che ti gioca
E’ la terza industria in Italia
dopo Eni e Fiat, la prima nel
Veneto. Il fatturato che dichiara è da capogiro: 80 miliardi
di euro annui, con una media
di 1072 euro giocati a testa
nell’arco dei dodici mesi. Un
business che equivale a 16
volte quello annuo di Las
Vegas e che da solo basterebbe per mettere a tacere un’intera manovra finanziaria. Nella sola città di Padova sei residenti su mille dichiarano di
essere vittima del gioco d’azzardo: sono imprenditori e adolescenti, pensionati e precari,
casalinghe e minorenni. Nell’epoca della crisi del lavoro,
degli imprenditori vittime di
usura e di racket e in grande
deficit di futuro, l’abbaglio è
quello di convincersi che le
monete crescano davvero sugli alberi. Così – mentre negli
anni passati le grandi gesta
reggevano su verbi come “lavorare-guadagnarereinvestire” – oggi i verbi
sono drasticamente cambiati:
grattare-cliccare-puntare. Al
bar, nei ristoranti, nei
tabacchini; mangiando, bevendo, sorseggiando uno
spritz. Sotto gli occhi
compiuciati di uno Stato
biscazziere che guarda all’incremento del suo fatturato con
le braccia incrociate
senz’accorgersi che con un
clic si smantellano famiglie, si
diventa vittime di patologie inguaribili, si perde a volte l’ultimo frammento di dignità rimasta.
Nel dopoguerra fu l’intraprendenza e la voglia di riscatto ad
animare le grandi manovre
motore a conseguire la licenza di guida. Toccando argomenti come distrazione, cintura, alcool, sostanze,
velocita... e venendo a conoscenza delle storie vere di
persone che a causa di una
scelta sbagliata portano una
disabilità, s’induce nella pla-
tea uno stato di
introspezione profonda rivivendo la
disperazione che i
cari delle persone
coinvolte al sinistro
provano, attuando
una
profonda
rivisitazione delle
consuetudini e degli
atteggiamenti errati
che le persone attuano alla guida dei
veicoli e nella circolazione stradale. Lo
scopo è soprattutto
quello di dare un
contributo significativo alla riduzione
dell’incidentalità
stradale e per focalizzare le cause, evitabili, che
portano ad eventi tragici.
“Per il mondo sei qualcuno,
per qualcuno sei il mondo” è
lo slogan principale che accompagna questa campagna
di sensibilizzazione costruita
su un mix di emozioni, logica
e buon senso. Altro slogan/
mo trova la forza di chiedere
aiuto, quand’è vittima dell’angoscia l’uomo perde la fiducia
che ci sia qualcuno in grado di
aiutarlo o semplicemente di
motivarlo. Il suicidio stesso punto di non ritorno di un’angoscia divenuta insopportabile
- è il segno ultimo di una morte già avvenuta nella mente,
nell’anima e nel cuore.
Scrutare un bambino tutt’intento nei suoi giochi è un’esperienza d’insopportabile bellezza: attraverso il gioco scopre la serietà e la preziosità
della sua vita. Contemplare
un adulto chino sui
videopoker, sulle slotmachine e sui gratta e vinci
è di un’inquietudine stanca e
disarmante. Perchè dietro
quei clic potrebbe nascondersi il motivo di famiglie ridotte
al lastrico, di affetti sacrificati alla fortuna, di semplici
uomini e donne in preda ad
un senso di angoscia che li
porta a giocarsi il tutto per
tutto nel tentativo di trovare
una vita sistemata da un colpo di fortuna. E dimentichi che
in caso d’angoscia e di solitudine esistenziale val più un abbraccio sincero di un anonimo tentativo di fortuna elaborato accanto
al bancone di un bar.
Don Marco Pozza
“Le delizie del palato per
un Primo maggio di solidarietà”. E’ lo slogan con
il quale gli Amici di Antonio Pertile e Sonia Sartori
lanciano sui manifesti
l’oramai tradizionale Festa
del Primo maggio in piazza ad Asiago. Fervono i
preparativi e, come sempre, il coinvolgimento che
si è riusciti a creare intorno a questo appuntamento, grazie soprattutto a uno
dei principali organizzatori nonché ideatore della festa Lorenzo Longhini, è stupefacente ed
incoraggiante. Ci saranno anche quest’anno, insieme a tanti
commercianti e artigiani locali, gli amici delle Macellerie del
gusto. Ma c’è anche la collaborazione degli Amici del cuore, che saranno a disposizione
per effettuare test gratuiti della glicemia, pressione del sangue e del colesterolo. La festa
comincerà alle 11. Anche il
Golf Club Asiago ha dato il suo
contributo all’organizzazione.
Nell’area riservata, in Piazza
Carli (grazie al Comune di
Asiago!), si entrerà versando
la quota d’ingresso di 10 euro
(me se c’è chi vuol fare
una donazione più cospicua, ben venga); tra i vari
stand allestiti si troverà da
mangiare e da bere (tutto compreso nel “biglietto” d’entrata) e per tutto
il giorno ci saranno musica con le band altopianesi
e animazione per i bambini. Ci sarà anche un angolo riservato al golf con
l’allestimento di una struttura artificiale per cimentarsi nel tiro. La festa, nata per
sostenere l’attività degli Amici di Antonio Pertile e Sonia
Sartori, ha quest’anno l’obiettivo particolare di raccogliere i
fondi per la creazione dell’aula multimediale delle scuole primarie di Foza. Possiamo dare
tutti un contributo fattivo: basta partecipare!
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Sabato 28 aprile 2012
l’Altopiano
6
ASIAGO
Lavori di ripristino sul percorso della Rogazione
Ripristinare e mettere in sicurezza la strada della
Grande Rogazione. E’ l’intento dell’amministrazione
comunale di Asiago che è
riuscita, nonostante patti di
stabilità e oggettive difficoltà economiche, a trovare
un finanziamento del GAL
Montagna Vicentina da destinare all’azione 3 “Tutela
e riqualificazione del patrimonio rurale, Valorizzazione
e qualificazione
del paesaggio rurale”.
Interventi possibili grazie al finanziamento del GAL Montagna Vicentina
“L’intenzione della misura
23/A è quella del ripristino,
qualificazione
e
valorizzazione di
aspetti, elementi e componenti del patrimonio culturale delle aree rurali ai fini
della relativa
conservazione e pubblica
fruizione – spiega l’assessore ai lavori pubblici
Giampaolo Rigoni – Quale
miglior esempio se non il
percorso della Grande
Rogazione”.
Il primo tratto del percorso
della “Rogasion” interessato dalla delibera comunale
è quello situato in località
Pöslen dove saranno effettuati lavori di manutenzione straordinaria. Tra i percorsi che intendiamo avvalorare c’è appunto quello
della Grande Rogazione, in
particolare la stradina rurale
Chiusa la storica Casa Rossa
della famiglia Dal Sasso Ghellar
Per Vittorio e Ivana che hanno portato avanti la lunga tradizione famigliare
iniziata quasi un secolo fa, è giunto il momento della pensione
“Vogliamo dire un
grosso grazie di cuore a tutti i nostri
clienti e a tutti coloro che negli anni
hanno lavorato con
noi. Ricorderemo gli
uni e gli altri, sempre con affetto”.
Con una certa emozione Vittorio Dal Sasso
e la moglie Ivana
Bortoli pronunciano
queste parole pochi
giorni dopo la chiusura, il 16 aprile, della
Casa Rosa, storico locale del Kaberlaba di
Asiago. E’ a malincuore infatti che Vittorio e Ivana hanno
Vittorio Dal Sasso con Ivana e Danilo
in una foto di ....qualche anno fa!
preso la decisione di
cessare la lunga tradizione famigliare, che ha vi- stata ampliata, rimodernasto origine nel 1920 quando ta ed adibita a bar e trattoGaspare Dal Sasso, nonno di ria, per soddisfare le esigenVittorio, ha iniziato una picco- ze del gran numero di apla attività di ristorazione, ser- passionati dello sport bianvendo caffè e qualche bibita co.” Il locale ha conosciuto
calda. Ed è con tristezza che i numerose trasformazioni, legatanti clienti dello storico locale te anche alla storia di Asiago
hanno appreso la notizia, ripen- e dell’Altopiano, dalle distrusando ai bei momenti qui tra- zioni della guerra alla ricostruscorsi: al bar sorseggiando un zione, fino al boom turistico
bicchier di vino, una bibita o della zona. A gestire la Casa
un caffè, magari accompa- Rosa è sempre stata, di padre
gnati da una genuina fetta di in figlio, la famiglia Dal Sasso
torta fatta in casa, ma soprat- “Ghellar”: a Gaspare succestutto a tavola, in ritrovi convi- se il figlio Antonio con la moviali di vario tipo allietati dalle glie Santina che, aiutati dai fispecialità della cucina. “Al gli, nel tempo furono i veri arKaberlaba la Casa Rossa si tifici del successo del locale,
trovava in una posizione molto rinomato fra turisti e restrategica, nell’area che in sidenti. Il ristorante vero e proseguito divenne il campo da prio venne aperto nel 1971, e,
sci
più
popolare dopo aver lavorato a fianco dei
dell’Altopiano – scrive Lino genitori e suoceri, nel 1984
Bortoli (classe 1922) nel libro Vittorio e Ivana hanno preso
“Sull’Altopiano” dove descri- in mano il locale, continuando
ve, da emigrante, i suoi ricordi a proporre una cucina tipicadi bambino legati alla terra mente casalinga, a base di sanatia. – La Casa Rossa, co- pori locali che ha sempre
nosciuta da sempre con quel contraddistinto la Casa Rosnome per il colore vermiglio sa, pur con l’evoluzione di
dei muri, era l’abitazione menù e proposte, introducendella famiglia Ghellar della do nuovi abbinamenti e qualcontrada Coda che, usata che preparazione più ricercacome stalla per il bestiame ta, soddisfacendo così i tantisnella buona stagione, era simi clienti che il locale ha ospi-
tato. La Casa Rossa
è stata un punto di riferimento per il ritrovo di tantissima
gente:qui si sono festeggiate innumerevoli
cerimonie, anniversari e ricorrenze, si son
seduti a tavola in compagnia colleghi di lavoro e gruppi di
famigliari, di amici,
che hanno potuto apprezzare i risultati di un
lavoro fatto da sempre con grande passione. Tra i punti di
forza, le cene a base
di selvaggina e cacciagione, con compagnie di cacciatori che
tradizionalmente han
portato qui a cucinare
quanto cacciato. Non è stato
facile per Vittorio e Ivana pensare di smettere, ma la somma di numerosi fattori ha portato infine alla decisione, in
primis il fatto che per loro ormai è giunta l’età della meritata pensione, e che le forze
per fare i sacrifici che il lavoro
richiede in tempi difficili e di
crisi come quelli attuali, ormai
non ci sono più. Ma i coniugi
Dal Sasso continueranno a
dare una mano al figlio
Danilo,che gestisce il Khèllar,
la pizzeria birreria sottostante,
aperta anche a mezzogiorno e
che ha in menù, oltre alle pizze, anche qualche primo e alcuni piatti veloci. Su prenotazione poi sarà possibile anche
richiedere una cena a base di
qualche specialità tipica che ha
contraddistinto il ristorante
Casa Rossa. Da parte nostra
pensiamo di farci portavoce
della numerosa clientela nel
ringraziare Vittorio e Ivana per
il contributo dato dalla loro famiglia alla storia, soprattutto
turistica, dell’Altopiano, augurandoci che il ristorante possa
riaprire presto, e che chi se ne
occuperà possa a sua volta
tenere alto il nome della Casa
Rossa.
Silvana Bortoli
che dal monte Rasta porta
alle pendici del Monte B
nonché alcuni tratti che dalla località Corda conducono ai boschetti di Gallio. Gli
interventi prevedono il ripristino del fondo stradale con
riporti di stabilizzato, il ripristino di recinzioni e
delimitazioni storiche come
le laste, lo sfalcio e la pulizia dei sentieri e la realizzazione di aree di sosta con
panchine, cestini, ecc.
“L’intervento rientra tra le
intenzioni della nostra amministrazione di valorizzare
i percorsi pedonali esistenti – spiega Rigoni – Un intervento che riteniamo ne-
cessario per il mantenimento degli equilibri naturali
dell’area per evitare che
questi percorsi vadano incontro un degrado grave
tanto che, ovviando ai limiti imposti dal Patto di stabilità, abbiamo chiesto il sostegno non solo del GAL
ma anche del Consorzio
Imbrifero del Brenta”.
Gerardo Rigoni
Design: l’asiaghese Massimo Barbierato tra i
vincitori del concorso “Autoprogettazione 2.0”
Al Salone del Mobile, chiusosi a Milano il 22 aprile,
Domus e Audi hanno presentato The
Future
in
the
Making, una grande mostra che getta
uno sguardo al futuro del design, tra
eventi e performance dal vivo. Palazzo Clerici, uno dei
più lussuosi ed eleganti di Milano, è
stato la sede di
un’esplorazione nel
futuro del design. Con
The Future in the Making,
Domus e Audi hanno inteso esaminare la rivoluzione che sta radicalmente cambiando il volto del
design, aprendo nuove
prospettive con idee fresche e una nuova generazione di progettisti.
A questa mostra era associato un concorso internazionale intitolato
“Autoprogettazione 2.0”.
Il titolo è un omaggio ad
Autoprogettazione, idea
profetica avanzata dal
designer milanese Enzo
Mari nel 1974. Il progetto di Mari, oggi leggendario, consisteva in un
sistema di regole genera-
li per creare mobili a
buon mercato, di alta
qualità, durevoli e facili
da montare usando solo
tavole grezze e chiodi. Il
progetto di Mari era contemporaneamente una seria proposta di design e
un provocatorio invito a riflettere con
sguardo critico sul
processo di produzione. La giuria del
concorso, composta
da Paola Antonelli
curatrice del MOMA
di New York , Enrico Bassi (Fab Lab
Torino), Massimo
Banzi, Joseph Grima
– direttore della rivista
Domus,
Clemens Weisshaar,
ha scelto come uno
dei
vincitori
l’asiaghese
Massimo
Barbierato (Laboratorio
2729) per il tavolo
Jigsaw, progetto ricavato dal taglio a pantografo
di un pannello in
multistrato di legno pensato per essere facilmente assemblato da una persona senza l’ausilio di
utensili e colle.
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Sabato 28 aprile 2012
l’Altopiano
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ATTUALITA’
NEWFOR - LE FORESTE VISTE AL LASER
Si è tenuto martedì 17 Aprile presso la Comunità Montana “Spettabile Reggenza
dei Sette Comuni” un incontro di presentazione del progetto
NEWFOR
(www.newfor.fr). NEWFOR
(nuove tecnologie per una migliore movimentazione della risorsa legno in montagna) è un
progetto di ricerca finanziato
dal Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale nell’ambito del
programma Spazio Alpino. Il
progetto riunisce 14 istituti
appartenenti ai 6 paesi dell’arco alpino, con l’obbiettivo di
sviluppare l’impiego di nuove tecnologie a supporto della gestione forestale e della
pianificazione delle utilizzazioni boschive e di favorire la divulgazione e la condivisione
delle conoscenze tra i Paesi
dell’arco alpino.
Il Dipartimento Territorio e
Sistemi Agro-Forestali dell’Università degli Studi di Padova, partner del progetto ha
scelto come area di interesse
l’Altopiano dei Sette Comuni.
La scelta dell’Altopiano come
area di studio è stata dettata
in particolare dalle caratteristiche delle superfici
forestali che, grazie
alla loro estensione, alla loro forma di gestione e
alla costante presenza di utilizzazioni forestali, si adattano perfettamente
alle finalità del pro-
L’Altopiano protagonista in un progetto europeo transfrontaliero che promuove
l’utilizzo di nuove tecnologie a supporto della gestione forestale sostenibile
getto.
Il Progetto NEWFOR ha
come obbiettivo principale la
creazione di strumenti di pianificazione orientati al miglioramento della conoscenza
puntuale e della gestione sostenibile delle risorse forestali
nelle loro diverse funzioni
(produttiva, turistica-ricreativa, protettiva, ambientale).
Conoscenza che non può e
non deve prescindere dal rilievo in bosco e dal contatto
diretto con il territorio, ma che
oggigiorno può essere
supportata da nuove tecnologie di telerilevamento che consentono di raggiungere livelli di
dettaglio sempre più elevati.
La tecnologia innovativa utilizzata nel Progetto NEWFOR è
denominata LiDAR (dall’inglese Light Detection and
Ranging); consiste nell’impostare un rilievo del territorio sulla
base di impulsi Laser per ottenere la forma di un oggetto o di
una superficie mediante misura della distanza relativa
sensore-oggetto. Nel
caso di rilievi delle superfici
forestali, il sensore viene installato su un aeromobile. In
questo modo il sensore sorvolando la superficie
forestale, emette un impulso Laser ad una precisa lunghezza d’onda che và ad intercettare gli oggetti presenti in superficie, arrivando a
raggiungere il suolo sfruttando gli spazi presenti nella
chioma. La successiva interpretazione dei tempi di ritorno del segnale permette di localizzare nello spazio una nuvola di punti corrispondenti ai
punti di intercettazione, restituendo una ricostruzione 3D,
nel nostro caso del
popolamento forestale.
I recenti progressi fatti nell’ambito della tecnologia
LiDAR, con la combinazione
di altre informazioni
recuperabili dalle foto aeree e
rilievi a terra, rendono oggigiorno possibile la mappatura
puntuale dei volumi e delle caratteristiche dei popolamenti
forestali.
Nei due anni e mezzo di durata il progetto si proporrà
quindi di dare risposte e soluzioni a due principali
problematiche. La prima riguarda la valutazione delle caratteristiche (provvigione,
tipo strutturale) delle risorse
forestali al fine di supportare
la scelta delle più corrette strategie gestionali, mentre la seconda riguarda la valutazione
delle condizioni di accessibilità di queste risorse.
Nelle aree montane infatti le
condizioni orografiche rappresentano spesso il principale limite sia tecnico che economico nell’efficienza delle
utilizzazioni forestali. Il progetto ha l’obbiettivo di sviluppare strumenti di supporto alle
decisioni per la valutazione delle possibilità di utilizzazione
delle risorse, fornendo valu-
tazioni sia a supporto sia della
gestione della viabilità forestale
sia sulle possibilità di impiego
dei diversi sistemi di
esbosco. Le superfici forestali che saranno coperte dal
volo LiDAR rientreranno all’interno dei
territori dei Comuni
di Asiago, Lusiana e
Roana per una estensione complessiva di
circa 60 km2. L’incontro presso la Comunità Montana
“Spettabile Reggenza
dei Sette Comuni” ha
rappresentato un primo momento di colloquio e confronto tra i principali soggetti coinvolti nella gestione delle superfici forestali
dell’Altopiano rientranti nelle
aree studio (Comunità montana, rappresentanti dei Comuni coinvolti, Unità di Progetto Foreste e Parchi della
Regione Veneto, Servizi
Forestali di Vicenza, Corpo
Forestale dello Stato, tecnici
forestali incaricati della redazione dei piani di gestione
forestale) che saranno i diretti beneficiari dei risultati del
progetto.
A Canove finita la sagra continua la festa!
Non ha certo risentito della crisi l’edizione 2012 della sagra di
Marco, che ha visto i volontari
della Pro Canove, organizzatori dell’evento, lavorare intensamente e senza soste. Il palatenda
riscaldato, complici il freddo e
il tempo poco favorevole (che
fanno parte comunque della tradizione della sagra!) assieme al
nutrito programma musicale
serale e allo stand gastronomico variato di sera in sera, ha
visto sempre un ottimo afflusso di gente. Di questi tempi non
era certo facile prevedere come
sarebbe potuta andare, ma i risultati molto positivi hanno ripagato l’impegno del gruppo.
E’ capitato anche che l’ultimo
giorno i piatti principali dello
stand gastronomico andassero
esauriti! Ed è proprio il fatto di
non essere riusciti ad accontentare fino in fondo tutte le richieste l’unico rammarico degli organizzatori, che hanno deciso
di aggiungere una particolare
serata di festa, vista la disponibilità del palatenda riscaldato,
anche per ringraziare tutti coloro che hanno affollato la sagra. Per sabato 28 aprile è stata
organizzata la “Festa solidale”
che, sempre con ingresso libero, proporrà dalle 21.30 musica dal vivo con Manuel ed Eros
Band e durante la serata Pasta
Party per tutti offerto dalla Pro
Loco. “Festa solidale” il cui ricavato andrà a favore dell’Associazione Amici di Antonio
Pertile e Sonia Sartori, in una
sorta di ideale gemellaggio con
il 1° Maggio di Solidarietà che
si tiene da molti anni ad Asiago.
Tornando alla Sagra dedicata al
patrono, molto coinvolgente è
stata la serata di apertura, venerdì 20, con tanti musicisti locali a darsi il cambio sul palco,
dal gruppo DEA al quello formato da Manuel, Eros e Fran-
cesco, che hanno suonato e fatto ballare i tanti presenti. Musica più da ascolto invece la sera
successiva con la Blond
Brothers Band dei fratelli Luca
e Francesco Baù, che non hanno mancato di proporre i suggestivi brani del loro primo cd,
uscito recentemente. Gli
amanti del ballo liscio hanno
molto apprezzato la serata
con la rinomata orchestra di
Gianni e Jonathan Dego; di
grande richiamo il tributo a
Vasco Rossi con il gruppo
Nuovo Fronte, protagonista
della serata di martedì, vigilia
del 25 aprile. La giornata dedicata a San Marco patrono
del paese, abbinata alla festa
sezionale Avis, ha proposto
nel pomeriggio un appuntamento divertente per i più piccoli, intrattenuti dal Mago
Lucas. La sera è stato proposto lo spettacolo “Calor latino altopiano”, con diversi
gruppi che si sono esibiti, chi
in danza moderna, chi in danza del ventre, e ancora nel tango argentino e nei latino-americani. L’estrazione della sottoscrizione a premi, di cui riportiamo qui i numeri dei biglietti vincenti, ha completato il tutto.
Silvana Bortoli
Numeri vincenti della sottoscrizione a premi
1° premio Tv Panasonic 42 led 3d n. 3278 – 2° premio Week-end sapori
autentici Boscolo per 2 persone n. 2647 – 3° premio Gioiello in argento n.
1810 – 4° premio occhiali da sole donna n. 664 – 5° premio Scarponi Aku
n. 1400 – Gli altri numeri estratti sono: 1859 – 3198 – 3231 – 3350 – 1542
– 2429 – 2857 – 3052 – 825 – 2017 – 81 – 2913 – 765 – 250 – 1208 –
1161 – 852 – 2131 – 2546 – 2693 – 1113 – 2040 – 2442 – 1176 – 1087 –
1096 – 1778 – 244 – 286 – 2942. Per ritirare i premi rivolgersi presso la
Macelleria Roscarni di Massimo Panozzo in centro a Canove.
l’Altopiano
Sabato 28 Aprile 2012
L’Altopiano srl - Società unipersonale
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Hanno collaborato:
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Giorgio Spiller, Renato Angonese, Morena Turetta,
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Foto: Archivio Giornale
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Sabato 28 aprile 2012
l’Altopiano
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Approvato in consiglio il nuovo tracciato della linea aerea dal Pakstall a Campomuletto
GALLIO
Portare la corrente elettrica
ai comprensori sciistici delle
Melette e Campomulo, nonché al rifugio Campomuletto.
Un iter avviato ancora tre
anni fa dal Comune di Gallio,
poi bloccatosi per intoppi di
Le Melette e Campomulo
avranno l’energia elettrica
natura tecnica, che l’amministrazione comunale intende portare a termine quanto
prima. A tale scopo nell’ultimo consiglio comunale, tenutosi il 16 aprile, è stato
approvato il nuovo tracciato
(con leggere modifiche rispetto all’originale) della linea
elettrica aerea che partendo
da località Pakstall porterà
l’elettrificazione fino alle lo-
Dino Baggio a Gallio: una serata
di grande calcio e grande sport
Sabato 26 maggio alle ore
20.30 all’Auditorium di
Gallio l’Altopiano accoglierà Dino Baggio, grande
campione del calcio azzurro (60 presenze) ed internazionale con prestigiose
squadre, nell’occasione della presentazione del suo libro-autobiografia “Gocce
su Dino Baggio” edito dalla Ciesse Edizioni, coautore
il prof. Marco Aluigi.
L’opera è stata illustrata da
Bruno Pizzul, in anteprima
nazionale nel suo paese natale di Tombolo lo scorso dicembre e da alcuni mesi in
varie città italiane (tra cui quelle in cui ha giocato) e trivenete
organizzando serate tutte di
grande successo.
La presentazione del libro viene infatti accompagnata da
uno spettacolare filmato commentato dal celebre giornalista Rai che ha seguito tutta la
carriera di Dino Baggio, con
sintesi stupende di azioni e gol
entusiasmanti, che hanno fatto di lui uno dei più forti
centrocampisti del calcio mondiale degli anni 90.
Dopo essere partito ragazzino da Tombolo per Torino, la
sua carriera si è sviluppata ad
altissimo livello: dopo i granata, nell’Inter, Juventus, Parma,
Lazio, Blackburn (Inghilterra),
oltre ai fasti con la Nazionale
Italiana,
protagonista
nell’Under 21 Campione d’Europa di Cesare Maldini e poi
disputando anche due Campionati Mondiali (secondo posto
ai rigori col Brasile ad Usa 94
con l’Italia di Arrigo Sacchi e
Francia 98 eliminato ai quarti
con Cesare Maldini).
Il sindaco di Tombolo Franco
Zorzo, vecchio amico di Dino,
ha commentato: “un libro
umile come nello stile sobrio
e modesto del personaggio,
anche per i nostri figli perché
ripercorre senza false illusioni
i difficili passaggi ed i sacrifici compiuti dal 13nne Dino
Baggio allorquando si staccò
dalla famiglia e dalla piccola
Tombolo si recò nella metropoli di Torino alle giovanili del
Toro. Semplice e divertente in alcune frasi e con
aneddoti curiosi e
scherzosi,….fino ad arrivare a toccare il lato oscuro del calcio, oggi ben
chiaro rispetto ad allora, e
le conseguenze che lo
stesso Dino dovette subire per alcuni gesti plateali
di denuncia che gli costarono molto ma molto
caro”.
Vedi nel libro il capitolo finale, molto toccante e forte, che Dino Baggio ha voluto intitolare “L’ho pagata
cara”: nel 2000 in occasione di una sofferta ed intensa
partita del Parma contro la
Juventus, egli denuncia un
calcio malato con un gesto
inconfondibile ed è l’inizio del
suo calvario sportivo che lo
porterà via-via alla parabola
discendente.
Una serata di grande richiamo per tutti gli sportivi
altopianesi, per la presentazione di un libro che
ripercorre la carriere di uno
dei giocatori più affermati al
mondo e che negli anni 90
era al vertice internazionale
vestendo per un decennio la
maglia azzurra anche da
vicecapitano e per visionare
uno straordinario filmato che
ripercorre un decennio di
Grande Calcio mondiale.
calità Campomulo e
Campomuletto.
“Riteniamo – spiega il sindaco Pino Rossi – che questo
intervento debba essere inteso a larga scala al fine di garantire la fornitura di energia elettrica, oltre che alle
utenze residenziali finora
considerate nel progetto, anche per tutte le strutture di
proprietà comunale presenti
nel territorio considerato
(malghe, centro sportivo
Busafonda, etc.), nonché per il Comprensorio
sciistico delle Melette,
quello esistente e quello
in progetto, secondo le
previsioni di collegamento con Enego-Foza, la
baita Campomulo e il rifugio Campomuletto”.
Al fine di limitare l’impatto paesaggistico, la
nuova linea sarà posta il più
possibile in prossimità del bosco e in parte mimetizzata ap-
plicando idonee coloriture alle
strutture di sostegno.
Stefania Longhini
ENEGO
Ad Enego la Sagra di San Giuseppe
A cavallo della festa
del primo maggio, anche quest’anno il Comitato Fosse organizza la consueta sagra
di S. Giuseppe giunta
alla 39^ edizione e
soprattutto festeggerà l’atteso S. Giuseppe d’oro, ovvero il
premio nato nel 2000,
assegnato, da una
commissione, al lavoratore eneghese che
ha saputo distinguersi. Quest’anno l’ambito riconoscimento
toccherà ad un medico, classe 1957, cresciuto proprio a Fosse di Enego, Moreno Agostini, che ha
svolto tutta la sua carriera scolastica a
Padova, attualmente Responsabile Day
Surgery Centralizzata e Ambulatori di
Day Hospital Preoperatorio del presidio
Ospedaliero di Montebelluna e Direttore
di Struttura Complessa dell’U.O. di Anestesia e Rianimazione sempre a
Montebelluna. Nella stessa struttura
ospedaliera inoltre è Coordinatore del
Gruppo Operatorio e Coordinatore Locale
ai trapianti di organi e tessuti .
Un medico dal curriculum non indifferente, decine le pubblicazioni a cui ha dato il
suo brillante contributo, numerosi i corsi di
aggiornamento cui ha partecipato come
relatore e dai quali emerge che molta attenzione questo medico la dedica e l’ha
dedicata a questioni di bioetica, proprio
nell’ambito della terapia intensiva. Una storia professionale dalla quale emerge non
solo grande professionalità, ma anche una
sensibilità che in campo medico significa
un valore aggiunto. Tutta la sua carriera si
fonda su grandi capacità personali, umane, tanti traguardi raggiunti grazie solo ed
esclusivamente al merito, alla gavetta sostenuta. E’ stato Assistente, Aiuto, e infine
Primario di Anestesia e Rianimazione.
Numerosi gli studi condotti sulle donazioni
e sui trapianti, aspetti di bioetica in nutrizione artificiale e terapia intensiva. Un
vero esempio per tanti giovani che proprio nella ricorrenza di S. Giuseppe verranno premiati per meriti scolastici. Un
uomo, il dottor Agostini, che non ha affatto dimenticato le sue origini, l’amore
per la sua terra e per quelle che sono le
tradizioni famigliari, tradizioni di agricoltori ed allevatori; il premio perciò gli riconosce doti di gran lavoratore, ma so-
prattutto il merito di
essere rimasto una
persona semplice,
legato a quei valori
e quelle tradizioni
che nel mondo attuale sono sempre
più rari. La Festa di
S. Giuseppe si apre
con lo stand gastronomico e nella serata procede con
musica dal vivo,
nella giornata del
primo maggio dopo
la S. Messa delle
10.00, ci saranno le
premiazioni dei migliori
studenti
eneghesi, promosse
come sempre dalla Coldiretti, e naturalmente la cerimonia per il S. Giuseppe d’oro. In
chiusura, come è ormai consuetudine, dal 1°
maggio 2003, anno in cui è stata istituita,
l’ambulanza ed il gruppo volontari dell’Associazione Monte Lisser riceveranno la benedizione, compiendo il 9° prezioso anno di
vita. A seguire vi sarà anche la manifestazione, dedicata ai più giovani “Io piccolo pompiere” promossa dal Comando Provinciale
dei Vigili del Fuoco di Vicenza. Un’importante iniziativa promossa anche nelle scuole, durante la quale i giovani saranno invitati
a effettuare un percorso al termine del quale riceveranno il riconoscimento di “Vigile del
fuoco Junior”. Alle 16 invece salirà sul palco
la confraternita del Bagolo per presentare lo
spettacolo “I schei no gà gambe, ma i core e i
fa corar”. Nelle due giornate si svolgeranno
anche i tradizionali giochi dei boscaioli mentre
chiuderà come al solito i festeggiamenti l’immancabile lotteria. In occasione dei
festeggiamenti del 25 aprile, quest’anno si sono
aggiunte due apprezzate iniziative: una mostra
di quadri e sculture, dove molti sono risultati i
lavori di pregio, opera degli artisti dell’Associazione Valbrenta e di alcuni artisti Eneghesi.
Quindi si sono svolte le premiazioni del concorso, promosso nella scuola primaria e secondaria, sul significato di “Libertà”. I ragazzi premiati dalla preside Chenet, si sono
espressi attraverso racconti, poesie disegni.
Come ha sottolineato la preside, tanti sono
stati i lavori interessanti che dimostrano la
grande sensibilità e capacità espressiva dei
ragazzi, capacità alla quale si deve dare sempre un’opportunità per emergere. A cerimonia terminata i presenti sono stati invitati a
salire nella Torre Scaligera simbolo di Enego,
che, dopo mesi di lavori è stata restaurata e
resa agibile.
Stefania Simi
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Sabato 28 aprile 2012
l’Altopiano
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Tradizionale appuntamento nella sala Cineghel
GALLIO
E’ ormai tradizione che Gallio
sottolinei concretamente il proprio plauso agli studenti residenti nel proprio comune che
meglio riescono a distinguersi
in ambito scolastico.
E’ stato così anche quest’anno e sabato 21 aprile la sala del
Cineghel ha ospitato la cerimonia di consegna delle borse di
studio intitolate alla memoria di
Antonio Pertile e Sonia Sartori;
presenti la sorella di Antonio e
la mamma di Sonia.
Per l’Amministrazione Comunale di Gallio a fare gli onori di
casa il vicesindaco Natale
Pompele e l’Assessore allo
Sport ed alle Politiche Giovanili Giorgio Tagliaro, che nel
salutare i presenti, hanno ricordato innanzitutto la recente
scomparsa di Claudio, il papà
di Antonio, che sempre aveva
Le borse di studio alla memoria
di Antonio Pertile e Sonia Sartori
presenziato a questo appuntamento.
“Per noi - ha ricordato
Pompele - questa manifestazione vuole essere esempio di come
scuola e territorio possono collaborare, al fine di sostenere la
nostra comunità e focalizzare
l’attenzione su voi giovani e
sulla vostra formazione e dimostra una volta di più quanto sia
importante investire in cultura
e istruzione. La scuola prepara
alla vita, come realtà che va
costruita giorno per giorno e
che pertanto ha bisogno di una
forte e sicura formazione culturale. Non contano solo il sapere ed il saper fare ma anche
il saper imparare, la determinazione ad acquisire quel patrimonio di conoscenze che accompagneranno l’individuo in
tutta la sua vita”.
“Questa iniziativa – ha poi aggiunto - vuole anche essere un
piccolo riconoscimento in termini economici agli allievi che
nel corso del precedente anno
scolastico hanno ottenuto i voti
più alti nelle scuole
frequentate. Viviamo una realtà dagli effetti drammatici e
acuti di una crisi economica
forse senza precedenti. Una crisi che si è fatta sentire pungente e reale nella quotidianità di
ciascuno di noi. Pensiamo alle
tante famiglie che fanno fatica ad arrivare alla fine del
mese, ai tanti lavoratori che
hanno perso il posto di lavoro,
ai tanti imprenditori e commercianti che devono lottare per
difendere la propria attività. E
pensiamo soprattutto ai giovani, che non riescono a inserirsi
in maniera adeguata nel mondo del lavoro. Per questo voi
studenti dovete tendere al merito perché in una società sempre più globale dove purtrop-
po il livello della disoccupazione è cresciuto a dismisura
la meritocrazia è un valore aggiunto per conquistare posizioni e meritarsi ruoli chiave nella società”.
Nel consegnare i riconoscimenti ai ragazzi il Vicesindaco
ha detto loro “Con queste Borse di studio vogliamo ricordarvi che la conoscenza va nutrita e coltivata e che deve essere
sempre affiancata da sani principi morali e vogliamo augurarvi di continuare il vostro
cammino scolastico con voglia, sacrificio, responsabilità
e grinta lungo tutto il vostro
percorso formativo. Ognuno di
voi può andare fiero del risultato raggiunto, e con lui gli
adulti, le famiglie, le istituzioni che hanno lavorato al fine
di creare una rete per sostenerli e fornire loro basi solide,
consapevoli dell’importanza
che svolge la scuola nella formazione di ciascuno. Vi invito
a dare la giusta importanza alla
cultura che non è solo la conoscenza di nozioni, ma anche la
fonte di quei valori umani individuali che sono alla base
della società civile”..
Ricordando poi i criteri di assegnazione, si è passati alla consegna delle borse di studio relative all’anno scolastico 2010/11.
Per la Scuola Elementare di
Gallio un premio da 600 euro
mentre per quella di
Stoccareddo uno da 300 euro;
per la scuola media inferiore una
borsa di studio da 130 euro a
Daniele e Sabrina Rigoni; per gli
Istituti Superiori una borsa di
studio da 180 euro a Greta
Ceccato, Elia Costa, Luca
Tagliaro, Gabriele e Giulia
Troisi, Nicoletta Finco, Andrea
Lombardo, Valentina Schivo,
Mattia Tura, Stefania Agostini,
Riccardo Baù, Matteo e Stefano Cherubin, Giacomo Troisi,
Nicole Tura e Maria Grazia
Vellar; per gli studenti dell’ultimo anno delle Superiori una
borsa di studio da 300 euro a
Stefania Carli ed Andrea Finco.
Premiati poi con un assegno da
800 euro per una vacanza studio di due settimane nella scuola
europea “Totnes European
School” che si trova a Totnes,
una località del Devon, nel SudOvest dell’Inghilterra, Michele
Marini, Federica e Valeria Rossi.
Per quanto riguarda le Università borsa di studio da 500 euro
per Maria Chiara Paccanaro,
Alberto Vellar e Serena Sartori,
mentre a Daniela Paccanaro è
stata consegnata una targa per
la conseguita Laurea in Discipline della Mediazione Linguistica e Culturale.
Cesare Pivotto
Gallio-Ugine: un lungo ed importante sodalizio
Sono stati 5 giorni stupendi ma altrettanto intensi,
quelli vissuti dal 9 al 13 aprile, da una delegazione
Galliese composta da 10 tra ragazzi e ragazze appartenenti allo Sci Club Gallio e 5 accompagnatori,
ad Ugine, in Savoia, per partecipare all’Aventure
Raid Junior, una sorta di mini Olimpiade a squadre
di 5 persone, riservata ai ragazzi di età compresa
tra i 9 e i 12 anni. Il Comune francese di Ugine,
terra di immigrazione negli anni ’50 per molti
Galliesi soprattutto di Stoccareddo, è gemellato dal
1993 con Gallio e l’invito costituiva appunto una
delle iniziative di interscambio socio-culturale e
sportivo tra i 2 comuni. Il tema della manifestazione di quest’anno, giunta alla 15esima edizione, era
rappresentato dalle Olimpiadi partendo dai giochi
antichi per arrivare alle edizioni moderne. Da Gallio
sono partite due squadre miste formate da 7 bambini e 3 bambine appartenenti allo Sci Club Gallio, con età compresa tra i 9 e i 12 anni (i partecipanti si possono vedere nella
fotografia in basso), che, assieme ad altre 25 squadre
partecipanti, si sono cimentate in 49 prove che spaziavano da
discipline classiche e praticate anche sulle nostre montagne, come
lo sci di fondo, il pattinaggio, la corsa, il nuoto e la mountain bike,
ad altre meno note ai ragazzi altopianesi, come il tiro con l’arco,
con la balestrina, le freccette e il curling, oltre a prove didattiche,
di fortuna, di videogames, nonché di equilibrio (in una prova curiosa si doveva rimanere su di un piede, scalzo, sopra un cilindro
di 10 cm di diametro per il tempo più lungo possibile ed alcuni
hanno superato i 5 minuti. Provare per capire quanto sia difficile.) Le gare sulla neve, si sono svolte sulle prestigiose piste Alpine
di Les Saisies, che gli appassionati del fondo ricorderanno per
l’oro Olimpico di Stefania Belmondo oltre al ricco bottino di medaglie d’argento e bronzo conquistate da Albarello, De Zolt,
Vanzetta, Di Centa. Teatro delle varie prove su pattini è stato
invece il grande stadio del ghiaccio di Albertville (sede olimpica
dei giochi invernali nel 1992). Un genitore presente, dopo la bellissima esperienza, afferma “E’ stato un gran divertimento per i
nostri ragazzi vivere questi giochi e queste sfide, è stato un gran
divertimento vedere come abbiano interagito con i coetanei d’oltralpe, ma è stato anche un gran divertimento per noi adulti che
abbiamo trovato grandissima ospitalità da parte dei Francesi
che si sono fatti apprezzare per i festeggiamenti organizzati, la
loro cucina, formaggi della Savoia in primis, ed i loro vini e
liquori.” I ragazzi sono stati ospitati dalle famiglie di altrettanti
loro coetanei, rendendo quindi la competizione un vero e proprio
scambio culturale. Il primo giorno, dopo che si sono svolte le
presentazioni, gli organizzatori hanno individuato un circuito di
corsa campestre per poter poi dichiarare la squadra leader a cui
far indossare un berretto blu, simbolo che ogni squadra, se
vincitrice, avrebbe dovuto portare all’inizio delle nuove gare. Per
la cronaca, le 2 squadre, “Sci Club Gallio” e “Gallio”, si sono
piazzate rispettivamente alla nona e all’ undicesima posizione della
classifica finale. Andiamo a scoprire cos’hanno fatto i ragazzi in
questi cinque giorni, si ricorda che ogni prova richiedeva una
partecipazione dell’intera squadra.
Martedì 10 è stata la prova al sito di Crest Voland/Les Saisies ad
impegnare i nostri ragazzi con prove di Bici-Sci, Biathlon-Freccette,
Resistenza Sci di Fondo, Relè Sci, Relè Racchette, Tiro al Naturale, percorso Demenag Sci (trasportare degli oggetti su un percorso con gli sci da fondo) e anche una prova di carattere culturale in cui sono state fatte alcune domande di cultura generale il
cui tema era la montagna. Mercoledì 11 è stato il turno di Halle
Olympique (stadio del ghiaccio di Albertville) con prove di Short
Track, Hockey, Demenag Patins, Dadi Dadi (lancio di dadi), Giochi al Bersaglio, Curling Hockey, Percorso di Rugby, Tiri di
Pallamano, Trail (circa 800 metri), Run
& Bike, Percorso in Monopattino, Swing
Roller, Tiro con la Pistola ad Elastici,
Scalata. Giovedì 12 le prove si sono tenute sulla “Strada dei Castori”: Arrampicata del Nant Pugin con la bicicletta (una
corsa a cronometro), Prova di Tiro con
l’Arco, Prova dei Pali (la sopracitata prova dell’equilibrio), Percorso Calcio, Wii,
Palle Sportive, Scacchi e Matematica,
Freccette, Frisbee e Giochi di indirizzo
Sabbiano (ogni concorrente doveva lanciare delle borse riempite con del grano
su bersagli posti al suolo). Venerdì 13 alcune prove si sono tenute nella piscina
Atlantis altre, invece, nel Complesso
Sportivo di Ugine: “Operai addetti al trasloco”, “Toboga”, Palla dall’Alto, Birilli ai Dadi, Prova Croquet,
Tiro con la Balestra, Piastrelle inglesi (lancio di 10 piastrelle verso
un bersaglio), Domande sulle Olimpiadi (tema della serata precedente), Percorso del Pompiere, Relè VTT, Prova Tchouk-Ball (far
cadere il pallone in una zona a punti), Percorso di Abilità, Golf,
Prova del Giusto Numero e una gara di corsa con Automobili a
pedali. “Una splendida iniziativa da parte del comune di Ugine
– commenta l’Ass. allo Sport del Comune di Gallio, Giorgio
Tagliaro, - il cui invito di partecipazione è stato accolto con entusiasmo da parte nostra. Con piacere abbiamo supportato lo Sci
Club Gallio propostosi, con merito, a realizzarlo, e da parte dei
suoi “piccoli” atleti che ne sono stati i veri protagonisti. Così
siamo riusciti a “mettere a frutto” questo gemellaggio, oltre che
nell’aspetto storico-culturale, legato alle radici storiche di una
parte di nostri concittadini emigrati in passato, anche nell’ambito sportivo, sperando di poter offrire un’esperienza simile il prossimo anno, magari, questa volta ospitando nel nostro paese la
delegazione di Ugine e tutti i concorrenti internazionali, proponendo loro iniziative dello stesso calibro. Ringrazio tutti quelli
che si sono proposti a realizzare questa iniziativa, soprattutto i
nostri bambini!!!” Sarà proprio questo un motivo di stimolo e
preparazione alla prossima edizione e dunque, come dicono i francesi, “Au revoir à l’année prochain.”
Francesca Chiesa e Giandomenico Stella
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Sabato 28 aprile 2012
l’Altopiano
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CONCO
Ricordato a Fontanelle di Conco
il partigiano Giuseppe Crestani
Domenica 22 aprile si e svolta
a Fontanelle, alla presenza di
molti convenuti e paesani, una
cerimonia in ricordo del partigiano “Bepi”, al secolo Giuseppe Crestani. Nato a Duisburg
nel 1907, da genitori originari
di Torima, aveva combattuto
nella guerra di Spagna nelle
formazioni internazionali; poi
internato in Francia e a
Ventotene era stato liberato
nell’agosto del ’43.
Tornato a Fontanelle era stato
tra i primi a salire in montagna
per organizzare la lotta armata.
Il 30 dicembre 1943 viene assassinato con altri tre compagni, a Malga Silvagno e al bosco Littorio, da altri partigiani
a seguito di gravi dissensi interni sui metodi di conduzione
della lotta partigiana.
Il rastrellamento dell’undici
gennaio del 44 vedrà poi la
cattura e l’esecuzione, tre giorni dopo a Marostica, di altri
quattro partigiani che ogni
anno vengono lì commemora-
ti, con la sostanziale fine dell’esperienza del gruppo di
Fontanelle.
L’ANPI vicentino vuole recuperare alla memoria civile
l’impegno ed il sacrificio dei
quattro garibaldini con una targa di ricordo che sarà posta a
Malga Silvagno. Ma domenica si è voluto dedicare una
cerimonia a Giuseppe Crestani
per colmare una lacuna.
Il suo nome era stato praticamente dimenticato. Per iniziativa di alcuni compaesani è stato chiesto al Comune di aggiungere il suo nome sul monumento dedicato ai caduti di
tutte le guerre di Fontanelle.
Nella cerimonia, dopo l’inno di
Mameli, suonato dalla banda
del paese, è stata scoperta la
targa con riportato il nome di
Giuseppe. Poi sono stato onorati tutti i caduti con la deposizione di una corona sul monumento e con la benedizione del
parroco Don Davide.
È seguito l’intervento del Sindaco Graziella Stefani, che ha
L’AUSER INVITA A TEATRO
Il CREL AUSER di Conco in collaborazione con il CIRCOLO AUSER di Lusiana organizzano la rappresentazione della commedia “I RUSTEGHI”. Due gli spettacoli in programma: giovedì 26 aprile, alle ore 15, per i soci dei circoli e
domenica 29 Aprile ore 15,30 per tutti. Appuntamento nella
sala don Italo Girardi a Conco. L’ingresso è libero
sottolineato l’impegno antifascista e la fierezza del partigiano. Alla cerimonia era presente anche l’unico parente
stretto di “Bepi” il nipote Pietro, che è intervenuto ricordando ai presenti l’importanza e
l’attualità dei valori della resistenza, affermando che oggi
bisogna difendere la democrazia allora conquistata e rico-
struire il tessuto civile messo
a dura prova dalla crisi. Ha
concluso il presidente provinciale dell’Anpi Mario Faggion,
che ha ricordato la figura di
Giuseppe attraverso i fatti più
significativi della sua esistenza. A Crestani, dopo i tragici
eventi che lo videro protagonista, fu intitolato un battaglione della Garemi operante nel
basso vicentino. Ha, infine,
confermato anche l’impegno
di commemorare tutti quattro
i caduti: Giuseppe Crestani,
Ferruccio Roiatti, Tommaso
Pontarollo e Zorzi-Pirro Ma-
schio a Malga Silvagno il prossimo ottobre. Alla fine la banda di Fontanelle ha suonato la
canzone Bella Ciao.
Roberto Rigoni
Gara di tiro a Biancoia di Conco
Dopo alcuni anni di sosta, ritorna a Conco una competizione ad alto livello nazionale per gli appassionati del fucile a canna
rigata. La 12^ edizione del “ Trofeo dei Bucaneve” avrà luogo in una delle valli più belle del Comune di Conco, in località
Biancoia, nei giorni 28 e 29 aprile, con finale il 1° di maggio. In mezzo ad un tripudio di colori in cui domina il novello verde
dei prati e dei boschi in contrasto col bianco candore dei colchici in fiore, l’aria che si respira è limpida e frizzante. Come
sempre l’organizzazione della manifestazione è sostenuta dagli accompagnatori per la caccia di selezione e sele-cacciatori
provinciali, coadiuvati dall’associazione “ FaunAmbiente”, col patrocinio della Provincia di Vicenza, dello stesso Comune di
Conco, dai Comprensori Alpini n. 6 e n. 4 e dall’U.N.C.Z.A.
La manifestazione ha lo scopo di esercitare il cacciatore all’uso delle armi per migliorare la sicurezza dell’attività venatoria,
oltre a certificare per l’anno in corso la “Prova di tiro” obbligatoria come previsto dalle norme vigenti dei Regolamenti
Provinciali di Vicenza e di Treviso per operatori all’eradicazione del cinghiale e alla caccia di selezione. La competizione
vera e propria invece, vedrà in gara i più prestigiosi
tiratori nazionali che si sfideranno in due Circuiti diversi, quello di “Armi e
Tiro” (indetto dall’omonima rivista) e quello del
Circuito Nord Est. Non ci
resta che andare a
Biancoia di Conco per godere la bellezza dell’ambiente e condividere le
emozioni più eccitanti della gara.
LUSIANA
Doppia cerimonia a Lusiana per il 25 aprile
L’anniversario della Liberazione è stato celebrato il 25
aprile in due momenti. A Lusiana, dopo la deposizione di
una corona al monumento di via Cobbaro e dopo la messa
è stata deposta una corona anche al monumento ai caduti
di Piazza IV Novembre dove ha svolto il discorso ufficiale il sindaco Antonella Corradin e hanno letto temi e pensieri gli alunni dell’Istituto comprensivo “Padre Pozza”.
Presenti i rappresentanti dei quattro gruppi alpini di
Lusiana, dell’Associazione Combattenti e Reduci, dei
Carabinieri in congedo. Un folto gruppo si è ritrovato an-
che al Monte Corno alla foiba Buso della Spaluga dove,
con una Messa, sono state ricordate le vittime della Resistenza. Era presente l’assessore regionale Elena
Donazzan e il portavoce di Azione giovani, Roberto Govine
che nel suo discorso ha voluto rendere onore alle vittime
della guerra che l’ufficialità non ricorda. E.Z.
Nelle foto, la sfilata del corteo con la banda in piazza IV
Novembre e il gruppo presente alla cerimonia del Buso
della Spaluga.
Lo spettacolo della tosatura
Ha destato curiosità nei
bambini l’operazione della tosatura delle pecore a
Santa
Caterina
di
Lusiana. Un gruppo di
tosatori ha radunato mille e duecento pecore, di
proprietà di Renato Pozza di contrà Xausa, nel
prato di via Piazzetta a
Santa Caterina, tra
contrada Comarini e le
contrade Cenzi e Xilli e
hanno messo in azione
l’antica tradizione di togliere alle pecore la lana
cresciuta con l’inverno.
L’operazione si è svolta
in due momenti: in una
prima tornata sono stati
tosati 600 ovini, il resto
nei giorni successivi, pri-
ma della transumanza
degli animali verso le
montagne dell’Altopiano,
da dove scenderanno
nella zona collinare e pianura verso ottobre. Al ritorno verso le vallate
lusianesi saranno nuovamente tosate prima dell’inverno. La pastorizia
rappresenta ai giorni nostri ancora una fonte di
reddito e dal punto di vista ecologico è positiva
perché consente una pulizia dalle erbe che proliferano nelle aree incolte
e abbandonate.
E.Z.
Nella foto, l’operazione della tosatura delle pecore a
Santa Caterina di Lusiana.
Ronzani in festa
Le feste degli omonimi che portano lo stesso cognome ha visto coinvolti stavolta i Ronzani.
All’incontro ha potuto presenziare rigorosamente solo chi
porta questo cognome. Quest’anno il raduno si è svolto al
ristorante “Alla Rosa” di Velo
di Lusiana e ha visto la presenza di 55 persone, qualcuna anche per la prima volta presente alla riunione. I commercianti di Lusiana per l’occasione
hanno offerto parecchi regali
che sono stati assegnati tramite una lotteria a tutti i bambini
presenti. Il prossimo 20 maggio è in programma il raduno
dei Soster che con i Pozza è
tra i più diffusi cognomi delle
famiglie lusianesi.
E.Z.
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Sabato 28 aprile 2012
l’Altopiano
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Sabato 28 aprile 2012
l’Altopiano
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Panorama verso
nord da m.te Fior
LE MELETTE DI FOZA - 2^ parte
Dopo la nostra pausa, ripartiamo dalla sommità del Monte
Fior; in comune di Foza, a quota
1824 metri s.l.m. A ovest abbiamo la conca Altopianese con in
primo piano le frazioni di Gallio,
Stoccareddo e Zaibena, mentre
sullo sfondo il Col del Rosso, il
Col d’Ecchele e il Monte Valbella,
tristemente famosi come i Tre
Monti, punto di massimo sfondamento Austroungarico nel
1918 verso la pianura, e dove i
soldati italiani, rimanendo
aggrappati con le unghie e con i
denti, difesero a caro prezzo gli
ultimi lembi di terra altopianese,
superati i quali si sarebbero spa-
lancati agli avversari i cancelli della
pianura Padana e probabilmente
d’Italia.
Più in là ci sono Gallio, Asiago,
Camporovere, Canove, oltre a
una magnifica panoramica di tutta
la zona alta: Portule, Cima Larici,
Cima XI e XII, Ortigara, Caldiera;
a nord il gruppo del Brenta e la
catena dei Lagorai. In tutta la zona
si possono notare i resti e le tracce dell’evento bellico che tra il
1915 e il 1918 sconvolse i nostri
paesi e le nostre montagne.
A una cinquantina di metri dal
punto di vetta del monte Fior, nei
mesi estivi si può trovare un cannocchiale per meglio godere del
panorama circostante. Proseguendo in direzione nord, scendiamo a Campo Fior, pianoro
completamente occupato da trincee italiane con la caratteristica
forma a greca, da qui saliamo
Castelgomberto dove si trova
l’imponente cippo con epitaffio
del poeta Carlo Delacroix a ricordo di Euclide Turba, Generale italiano caduto il 23 novembre 1917
durante la II° Battaglia delle
Melette, nella Prima Guerra Mondiale. Da questo punto si ha una
magnifica veduta della piana di
Marcesina.
Riscendiamo a selletta Stringa
dove si trova il cippo
dell’irredentista trentino Guido
Brunner, Medaglia d’oro al Valor
Militare; proseguiamo in direzione est fino a raggiungere la rotabile che conduce a malga Lora.
Qui si apre la Valle della Lora
con l’omonima malga, sede di
comando nella Grande Guerra dell’eroica Brigata Sassari
e, come tutta la zona, narrata
in “Un anno sull’Altipiano” di
Emilio Lussù. A sinistra si può
notare l’ex cimitero di guerra
italiano mentre spostate leggermente sulla destra, le enormi cisterne per l’approvvigionamento idrico delle nostre linee del monte Fior e delle
Melette durante il primo con-
flitto mondiale. Tutta la zona
risulta inserita tra i siti d’interesse per l’Ecomuseo delle
Prealpi vicentine con la denominazione di Melette di Foza
“i luoghi della guerra e della
letteratura”.
Scendiamo per alcuni chilometri in direzione est fin al
bivio di bocchetta Lora dove
le indicazioni del Cai ci indirizzeranno a destra, giù per
uno stretto sentiero che in circa 20 minuti ci riporterà al
Pian della Futa, attraversato
il quale in direzione est percorreremo un breve tratto di
sentiero fino ad intersecare la
strada asfaltata. Ridiscesa la
strada per un centinaio di
metri potremmo notare sulla
desta un’antica calcara, luogo dove tramite la cottura di
sassi ricchi di calcare si estraeva la calce, componente essenziale per la costruzione di
edifici e la potabilizzazione dei
pozzi d’acqua. Si continua a
scendere fino a riattraversare
la contrada Cruni dirigendoci
verso il centro del paese e al
punto di partenza. Giunti alla
chiesa dedicata a Santa Maria
Assunta alla quale, fin dal voto
del 1836, la popolazione è devota, quale miglior modo di
concludere la nostra escursione, se non entrarvi ed ammirare la magnifica pala attribuita
all’artista Francesco Da Ponte
il Vecchio, raffigurante la Vergine Maria seduta sul trono
sovrastato da un cherubino,
con in braccio il bimbo e nella
destra un libro. Alla sua sinistra
San Benedetto, co-patrono di
Foza, alla destra San Giovanni;
ai piedi due angeli uno con uno
scoiattolo nero l’altro con un
uccellino, sullo sfondo montagne e rocce, sentieri e un pastore con il suo gregge.
L’escursione che ci permette di
trascorrere un’intera giornata,
immersi nella natura e nella storia, è consigliata da aprile a novembre o comunque in assenza di neve. Filippo Menegatti
delle Guide Altopiano
Scuola di erboristeria
La natura ci insegna a vivere meglio
La natura ci insegna a vivere meglio; ovvero conoscendo le erbe e le loro proprietà si può migliorare la
salute senza ricorre a farmaci, da utilizzare invece per
curare le malattie. Ci sono poi molte erbe da impiegare anche in cucina per dare ai nostri piatti sapori nuovi, gusti diversi, odori antichi. E proprio l’altopiano,
oltre alle sue tante pregevolezze in campo
agroalimentare e paesaggistico, ha anche un patrimonio floristico di grande pregio. Una ricchezza,
costituita da un insieme di piante medicamentose e
curative, tra le più cospicue di tutto l’arco alpino. Un
patrimonio però poco conosciuto dai più. Ecco quindi il motivo dell’apertura della prima scuola di
erboristeria dell’altopiano istituita dall’erborista Antonio Cantele con la collaborazione del Comune diAsiago
e che aprirà ufficialmente mercoledì 2 maggio.
La scuola prenderà avvio con un incontro che
darà cenni di botanica e chimica nonché sulle tecniche di raccolta e conservazione delle piante
officinali. Gli incontri proseguiranno mercoledì 9
maggio; si discuterà delle piante medicinali spontanee più utili alla salute, delle tinture madri e dei
gemmoderivati. La serata di mercoledì 16 maggio
sarà dedicata all’uso delle erbe selvatiche in cucina, mentre mercoledì 23 maggio si parlerà di erbe
aromatiche, oli essenziali, unguenti e creme. La
scuola terminerà sabato 26 maggio con una lezione sul campo alla scoperta delle erbe medicinali,
aromatiche, cosmetiche e liquoristiche
dell’Altopiano. Per informazioni ed iscrizioni contattare lo sportello informazioni turistiche allo 0424464081.
G.R.
Al Ristorante conl’Altopiano
il Caseificio Pennar Asiago
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Sabato 28 aprile 2012
LA RICETTA
Ravioloni alla Waister
con Asiago Fresco dei
Pennar e radicchio
Al Waister di Canove,
lungo la vecchia ferrovia
Il locale sorge lungo la
strada dell’ex ferrovia,
Stefano
dalle vetrate della sua sala
De Biasio
si ammira un bellissimo
con
il valido
panorama che si apre sul
aiutante
Kaberlaba: è una posizioBlerim
ne invidiabile, vicinissima
al centro del paese, quella in cui si trova la Trattoria Pizzeria Waister di
Canove. Dal 2007 a gestirlo è il mestrino Stefano De Biasio, che, nel presentarsi dice simpaticamente “Sono in Altopiano
da oltre 25 anni, ma sono
ancora… un xaleto!”. Beh, anche se qui si è inserito molto
bene, visto che per ferie o per lavoro l’Altopiano lo frequenta da lungo tempo, quando parla la sua cadenza veneziana
non lascia dubbi sulle sue origini! Che non sia di qui lo si
capisce anche solo da come pronuncia Pennàar, con la “e”
stretta e l’accento sulla “a”, parlando dei prodotti del
Caseificio, motivo del nostro incontro. Stefano ha lavorato in
prestigiosi locali di Venezia, ma anche esteri, inizialmente
per pagarsi gli studi di informatica, che lo portano poi a imbarcarsi come tecnico sulle navi. In Altopiano arriva per lavorare stagionalmente al Macrillo, alternando alcuni periodi
qui con altri in giro per il mondo. Al Waister approda nel
2007, prima gestendolo con un
amico, e poi da solo. “Qui si
mangia solo quello che piace a
me!” – riferisce nel descrivere la sua proposta culinaria.
Fortunatamente, da quel che
abbiamo potuto appurare, Stefano ha ottimi gusti, per cui
possiamo tranquillamente dire
che al Waister si mangia bene.
Una cucina che è un insieme di proposte non troppo raffinate
e neppure troppo complicate, ma che ha origine comunque
da piatti abbastanza ricercati. E’ la qualità a fare la differenza, vengono usati pochissimi grassi e condimenti, e la scelta
cade su prodotti dalle origini ben definite. I tagli di carne, per
esempio, vengono scelti da diversi luoghi di provenienza, secondo quelle che sono le eccellenze dei vari territori. In questa sua ottica di selezione, Stefano afferma che per quanto
riguarda i formaggi la sua scelta non è mai stata in dubbio,
considerando i prodotti del Pennar ideali per le sue esigenze.
Scelta che ha sempre riscontrato il favore della clientela.
Tra le specialità c’è il Fresco dei Pennar
cotto nel forno a legna con polenta e funghi
Tra i prodotti del Pennar, al
Waister si usa moltissimo
l’Asiago fresco, lo Stagionato 36 mesi, e il grattugiato 18
mesi. Tra le specialità, oltre
ai Ravioloni con Asiago e
radicchio di cui Stefano ci
spiega la preparazione, troviamo le Crepes con Asiago
e funghi di bosco, gli Gnocchi di patate fatti in casa ai 4
formaggi Pennar (gnocchi
proposti anche con tantissimi altri sughi), il Piatto
Cimbro, un piatto unico a
base di polenta, formaggio,
funghi che prevede la cottura in una ciotola di terracotta nel forno a legna, eccellente per molti prodotti, che riesce a dare un gusto buonissimo alle preparazioni. L’Asiago Fresco è
usato anche in molte pizze,
visto che il suo abbinamento
con il pomodoro è davvero
azzeccato, tra queste ricordiamo la Pizza dell’Altopiano,
con Fresco dei Pennar, funghi e speck . Tra i piatti con
la carne nominiamo le Tagliatelle al sugo d’anatra, il
Controfiletto ai ferri con verdure del giorno, lo Stinco di
maiale con patate cotte insieme. E poi, da buon veneziano, Stefano propone tanti piatti di pesce, che acquista personalmente al mercato di
Caorle, e per il quale offre
anche delle piccole promozioni a prezzo contenuto, con
3 antipasti e un primo a
scelta, o con pranzo completo. Tra le delizie di pesce che si gustano al
Waister le Linguine al ragù
di coda di rospo, gli Spaghetti al nero di seppia, i Risotti,
la Marinata di cozze e vongole, la Zuppa, l’Orata alla
Waister e la Frittura di pesce fresco. E, dulcis in fundo,
un cenno a dolci e dessert,
fatti in casa, dal Tiramisù ai
Profiteroles, fino alla Torta di
pere e noci con crema
pasticcera e panna montata,
che riscuote sempre un grandissimo successo.
Stefano presta
particolare attenzione anche alla
selezione di vini,
proponendoli in
una scelta non tanto vasta, ma tutti di
buona qualità.
CACIOTTA
PENNAR
Formaggio dolce
disponibile
anche in
versione con
semi di cumino,
bacche di
ginepro e
peperoncino
SERVIZIO REDAZIONALE
Per 4/5 persone si prepara la pasta fresca lavorando mezzo chilo di
farina bianca 00 con 3
uova di peso non inferiore ai 70 gr. cadauno
e un pizzico di sale.
Dopo aver impastato
bene gli ingredienti, si
lascia riposare per una
mezz’ora. Nel frattempo si tagliano delle fette di Asiago Fresco dei
Pennar spesse circa tre
millimetri, dalle quali si
ricavano dei quadrati di
4 – 5 cm di lato. Si taglia poi a piccoli cubetti
del radicchio di Treviso
(in questo caso, vista
la stagione, viene usato il tardivo) che durante la cottura deve rimanere croccante. Terminato il tempo di riposo della pasta si
tirano delle sfoglie molto sottili, ricavandone poi i quadrati
con cui formare i
ravioloni, di 8 – 9 cm di
lato. Si posa al centro la
fettina di formaggio e un
po’ di radicchio tritato,
facendo attenzione a lasciare la giusta quantità di
bordo tutt’intorno per
fare in modo che la pasta, una volta sovrapposto
un altro quadrato, possa
aderire bene, premendo
prima con le mani, e passando poi con la rotellina
dentata.
Il
confezionamento dei ravioli deve essere fatto con una
certa velocità in modo che
la pasta non si secchi. I
ravioloni vanno cotti in
acqua salata per 5 minuti,
tempo giusto per la cottura della pasta fresca e
perché il formaggio si
sciolga. Una volta scolati
vanno fatti saltare in una
padella, dove si sarà preparato il condimento facendo amalgamare poca
acqua con della panna,
una noce di burro, qualche pezzettino di radicchio tritato e dello stravecchio Pennar grattugiato, quanto basta perché si
formi una cremetta densa. Una volta saltati bene
, i ravioloni vanno disposti nel piatto (ne bastano
3 a porzione) si cospargono con un po’ di prezzemolo tritato e sono
pronti da servire.
Il sapore dolce del formaggio sciolto in cottura
amalgamato all’amarognolo del radicchio che
resta croccante è davvero delizioso… provare per
credere!
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l’Altopiano
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BELLEZZA E BENESSERE
Non vi promettiamo miracoli,
ma ottimi risultati sì!
Siamo in una stagione che
stimola la voglia di sentirsi meglio e di vedersi più
belle, preparandosi all’estate con cure mirate e
appropriate. Un volto più
giovane, luminoso e levigato, un corpo con meno
imperfezioni, più snello e
pronto a scoprirsi, è
un’aspirazione che abbiamo tutte. Un desiderio
oggi più facile da realizzare grazie all’ampia
gamma di trattamenti e
prodotti proposti dal Centro Planetarium di
Asiago. Accanto a quelli
che l’Istituto di Estetica
propone da anni con ottimi risultati, ci sono numerose e sorprendenti novità, che il Centro
Planetarium ricerca con
passione e costanza, per
poter offrire una gamma
innovativa e sempre più
vasta di soluzioni adatte
alle più svariate esigenze.
Tenersi sempre aggiornato sugli ultimi ritrovati derivati da lunghi e appropriati
studi, testarne personalmente la validità, e valutare, grazie alla lunga esperienza nel campo delle
cure estetiche, quelli che
si ritiene siano i più validi:
è il modo di lavorare che
contraddistingue il Centro
Planetarium. Per la primavera 2012 vengono presentati alcuni innovativi
trattamenti per il viso, sia
da fare in istituto, sia da
fare da sé, mediante un
appropriato programma di
applicazioni.
Foto ringiovanimento cutaneo con HISTANAGE
Si tratta di due prodotti coordinati
fetto biologico che si sviluppa sulche si acquistano in istituto e si
l’epidermide è immediato e profonapplicano con un semplice masdo. Oltre a rigenerare completasaggio al mattino e alla sera, per 6
mente l’epidermide, il sistema di
settimane. Quello di HISTANAGE
micro-capsule di DNA partecipa alla
è un meccanismo d’azione unico
protezione contro tutti i danni da
nel suo genere per il foto-ringiovasole, compreso l’eritema solare. E
nimento cutaneo, che grazie alla
poi c’è Resurfactor, indispensabiPHOTO-REJUVENATOR contiene DNA sotto
sua formula straordinaria trasfor- forma di micro-capsule invisibili, riempite le completamento del programma
ma il sole da fattore di invecchia- al loro interno con uno speciale complesHistanage: applicato di sera, agiso biologico ad azione ringiovanente.
mento in fattore di ringiovanimensce nelle ore del riposo notturno,
to cutaneo. Il primo, Photofacendo penetrare in tutto lo spesrejuvenator, va applicato al matsore dell’epidermide un pool di printino, o comunque prima di esporsi
cipi attivi di altissimo valore bioloal sole, su tutto il viso, sul collo e
gico, con sostanze come il
sul decolté. Contiene DNA sotto
Retinolo, il Coenzima Q 10 e l’Aciforma di micro-capsule invisibili,
do Lattobionico, che favoriscono
Sotto l'azione dei raggi solari (luce blu e
riempite al loro interno con uno speuna rigenerazione totale e la formaultra-violetta) le micro-capsule di DNA
ciale complesso biologico ad aziozione di una pelle nuova, senza dicontenute in PHOTO REJUVENATOR si
disintegrano e liberano sulla pelle il loro
ne ringiovanente, che una volta apfetti. Resurfactor contiene altri comprezioso contenuto.
plicate sulla pelle diventano il berponenti straordinari come le Cellusaglio preferito dei raggi solari; dopo poco più di mez- le Staminali di derivazione botanica, un vero concentrazora di esposizione alla luce solare le microcapsule to di energia vitale che illumina la pelle dal suo interno e
“scoppiano” e liberano il loro prezioso contenuto. L’ef- la aiuta a rientrare in possesso dei caratteri giovanili.
X-BIOAGE
Resina Cationica
E’ un sistema anti-età di altissimo livello. Dopo anni di ricerche,
grazie alla collaborazione di numerosi esperti si è arrivati alla
produzione di X-BIOAGE, una
resina cationica unica al mondo,
che, applicata sotto forma di maschera, svolge una potente azione anti – età rimuovendo i radicali
liberi e lipoperossidi corporei, aumentando il microcircolo e riducendo le macchie cutanee. I risultati sono riscontrabili dopo una sola
seduta, una volta tolta la maschera attiva che porta in superficie tutte le sostanze responsabili dell’invecchiamento della pelle, che appare così più vellutata, depurata in profondità, più
consistente e tonica. Si può poi valutare di completare il trattamento con la fotobiomodulazione, che attraverso
l’utilizzo di emissioni di luce a bassa intensità stimola l’attività biologia delle cellule e trasmette energia elettromagnetica sotto forma di fotoni di luce. Le sedute sono atermiche, indolori, non invasive e di rapida esecuzione, senza
rischio di effetti collaterali. La fotobiomodulazione favorisce il rinnovamento cellulare, migliora la texture cutanea,
diminuisce la profondità delle rughe, accelera i processi di cicatrizzazione, migliora tono ed elasticità, con risultati
che durano nel tempo grazie a un semplice programma di mantenimento.
XANTHY – trattamento
per il corpo e il seno
Al Centro Planetarium questo sistema ad onda d’urto biologica è stato introdotto da poco, ma l’entusiasmo della clientela è già altissimo. E’ un trattamento per il corpo e per il seno con effetti rassodanti e
riducenti che sta dando risultati molto soddisfacenti.
Con un unico trattamento, che non ha bisogno di alcuna macchina, si hanno cinque azioni diverse che
combattono la cellulite, aiutano a sollevare, a sconfiggere le adiposità localizzate, a rimodellare e
riposizionare i volumi. Una grande innovazione, efficace in tutte le situazioni, semplice nell’uso e rapida
nei risultati!
Promozione
PEDANE VIBRANTI
L’utilizzo delle pedane vibranti altamente
professionali di cui dispone il Centro
Planetarium si conferma ogni giorno
metodo veloce, poco impegnativo e intensamente efficace per risolvere necessità diverse. Le pedane vibranti possono essere usate per molteplici scopi: estetica e benessere, sport, massaggio, riabilitazione. Scopri le promozioni
che in questo periodo regalano un ciclo di pedane vibranti in caso
di acquisto di un pacchetto
di trattamenti per la bellezza e il benessere.
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Sabato 28 aprile 2012
l’Altopiano
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Giardineria Drago: verdi proposte
per il balcone, il giardino e l’orto
Anche se il freddo e il brutto tempo dell’ultimo periodo hanno un
po’ rallentato i lavori di giardinaggio e orticoltura, il preannunciato
arrivo di belle e calde giornate non
può farci trovare impreparati nella preparazione di spazi verdi, giardini, terrazzi, balconi e dell’orto di
casa. E’ il momento di pensare ai
fiori stagionali, al rinnovo di siepi
e cespugli, e di mettere a dimora
le piantine dell’orto. Qualsiasi siano le nostre esigenze, vale la
pena di fare una visita alla
Giardineria Drago di
Schio, che abbiamo già
avuto modo di presentarvi in queste pagine parlando dell’ampia gamma
di prodotti proposti,
dall’oggettistica (con i
favolosi mercatini natalizie e pasquali) alle splendide piante d’appartamento e da esterni. Da
trent’anni nel settore, la
lunga esperienza acquisita mediante prove e sperimentazioni fatte
con grande attenzione, ha portato alla definizione di un’ideale sistema di coltivazione con metodi innovativi a basso impatto ambientale,
arrivando a ad utilizzare sempre meno prodotti chimici, a favore di
un’agricoltura biologica e naturale. “Per il benessere delle 50.000
piante che produciamo nel nostro vivaio – dicono alla Giardineria
Drago - aggiungiamo nel terreno un concime a lenta cessione
omoscote che garantisce un’ottima concimazione di base”. Il risulta-
to sono piante belle,
sane e resistenti, che rispettano l’ambiente e
rendono più belli i vostri spazi verdi. Da Drago si trova un ottimo
assortimento di fiori
stagionali, primaverili
ed estivi, di piante da
siepe e ad alto fusto, di
cespugli fioriti, piante da
frutto, piante da orto
biologiche ed erbe aromatiche, che si possono anche
piantare in vaso e tenere in terrazzo: belle da vedere, ottime da
utilizzare in cucina per dare un
tocco speciale ai vostri piatti. Drago inoltre è sempre attento
nel dare consigli e informazioni, anche organizzando corsi
stagionali di diverso genere; per esserne informati visitate il
sito www.giardineriadrago.com , dove troverete anche alcuni
video che insegnano a comporre delle vasche per creare un
piccolo orto da terrazzo, con composizioni utili e semplici,che
danno colore al vostro ambiente e genuinità ai vostri pasti!
Non dimentichiamoci poi della selezione sempre nuova di
fiori recisi con cui vengono creati bellissimi bouquet e addobbi floreali per cerimonie: il personale qualificato non mancherà di aiutarvi nella scelta consigliando
gli abbinamenti più belli, anche nuovi ed
originali. Viene offerto anche un servizio di
consegna di fiori e piante in tutto il mondo.
Vanto della Giardineria Drago di Schio sono anche le piante d’arredamento, con le quali potete
creare nella vostra
casa degli angoli verdi
raffinati e mai scontati. Un’attenzione speciale viene riservata
alle orchidee, che arrivano ogni settimana e
sono le migliori per durata e resistenza. E
come non citare la
fornitissima scelta di
vasi da interno ed
esterno, particolari
nelle fattezze, nei materliali e nei colori, che possono personalizzare
la vostra casa facendovi distinguere con originalità! Ogni stagione l’assortimento della Giardineria Drago viene rinnovato con stile
ed eleganza, ricreando nel suo show room ambienti coordinati tra
mobili, tessuti d’arredo e oggettistica. Se volete rendere più bella
la vostra casa, il vostro balcone, il vostro giardino, e se volete
coltivare un orto con prodotti genuini e saporiti, non rinunciate a
una visita alla Giardineria Drago, aperta tutti i giorni (escluso il mercoledì pomeriggio), domenica mattina compresa. Come arrivare da Drago? E’ semplice: si percorre la zona industriale di Schio, arrivando da
Santorso, dopo aver oltrepassato il nuovo ospedale, continuando
sempre diritti fino al passaggio al livello, passato il quale si percorre la
rotatoria, svoltando a sinistra e prendendo la strada per Marano.
Poco più avanti, sulla destra, un grande drago, simbolo della Giardineria vi dà il benvenuto e vi dice che siete arrivati a destinazione. Entrando potrete percorrere, senza impegno e con calma tutti i vari settori, per ammirare la vastità delle proposte. E poi … non vi
resterà che l’imbarazzo della scelta!
Servizio Redazionale
Tante novità
L’autodromo di Modena: meta
ideale per gli appassionati di motori alla Casa della
Corsi di guida sicura, prove libere, test di
prodotto, eventi/incentive, open day: è
quanto propone l’autodromo di Modena,
aperto a numerose esperienze che coinvolgono gli appassionati di motori in senso ampio. Senza dimenticare il pubblico
femminile e i giovanissimi, ai quali sono
rivolte iniziative dedicate e un’attenzione
speciale. Gli open-day all’autodromo rappresentano un momento emozionante per
condurre in pista la vostra auto o la vostra moto in un’atmosfera inebriante.
Quale luogo migliore per una nuova generazione di appassionati di motori che vogliono
cimentarsi in un circuito impegnativo e divertente. Con le giornate di prove libere organizzate
dall’Autodromo si può condividere una passione vera. I corsi di guida all’Autodromo di Modena sono sviluppati con tecniche esclusive per
migliorare le vostre prestazioni al volante. Neopatentati che vogliono perfezionare le prime nozioni, appassionati di guida sportiva che aspirano a carpire i segreti dei piloti, ragazze e signore
che vogliono destreggiarsi nel traffico con disinvoltura, giovanissimi under 16 che desiderano
avvicinarsi alla guida prima della maggiore età:
ad ognuno il suo corso. Il comitato scientifico
dell’Autodromo ha messo a punto programmi
speciali che si avvalgono di metodologie
innovative, per rispondere alle esigenze di tutti.
Spesso infatti, alla guida siamo distratti da molte
immagini che disturbano la nostra concentrazione. L’occhio umano “scansiona” con rapidi movimenti tutto il campo visivo, elaborando le immagini molto velocemente. Questi movimenti
dell’occhio, definiti “saccadici”, sono alla base
di pericolose distrazioni per chi guida.
L’Autodromo di Modena propone corsi specifici
che insegnano a guidare limitando i movimenti
saccadici, utilizzando la tecnica del ‘puntamento
visivo’: imparando dove e come guardare per evitare ostacoli e pericoli si migliorano efficacemente la
sicurezza e le performance di guida.
Il nuovo circuito si trova su un terreno che ha permesso di creare delle variazioni altimetriche al piano stradale rendendolo interessante sia per le auto
che per le moto. Le curve sono impegnative e si
Bomboniera
alternano fra veloci varianti e curve ad ampio raggio, quest’ultime prima dell’entrata ai due rettilinei
principali. E’ un tracciato tecnico, testato dai piloti
più rappresentativi della nostra zona che lo hanno
trovato molto interessante e divertente. Geograficamente si pone come apice di una piramide che
comprende Ferrari, Maserati e Lamborghini, tre
marchi rappresentativi dell’eccellenza motoristica.
Dispone di 21 box attrezzati e comprende anche la
direzione gara, sale per briefing e conferenze stampa. Il paddock è dotato di tutti i servizi, aree di
ristorazione comprese. Il tracciato si presenta con
11 curve, 8 a destra e 3 a sinistra, una diversa dall’altra come raggio e, quindi, divertenti da guidare.
La larghezza dell’asfalto è superiore ai 12 metri e si
notano alcune pendenze che esaltano i trasferimenti di carico specie in frenata. Il grip del manto è
molto elevato. Il nuovo tracciato richiede una buona resistenza fisica perché l’impegno alla guida è
incessante, con una successione di curve e chicane
capace emozionare. La dimensione dell’impianto è
l’ideale per chi vuole mettere a punto una vettura o
una moto, per cui si può svolgere un lavoro di
sviluppo intensivo con soste frequenti e
regolazioni immediate. L’Autodromo si propone
come location ideale anche per attività riservate
alla clientela aziendale, ove creare eventi dinamici,
interessanti e coinvolgenti, mettendo a disposizione le sue strutture, piloti istruttori professionisti
provenienti dal mondo delle corse, vetture GT e sportive. Per i residenti dell’Altopiano che volessero venire a girare in pista, un 15% di sconto con il talloncino
da ritagliare nella pagina pubblicitaria in questo giornale.
Servizio Redazionale
Bianchi per le nozze, rosa o azzurri per le nascite, rossi
per la cresima e per la laurea, e poi argento, oro, ancora
bianco e altri colori per i vari anniversari di matrimonio. Sono confetti in tinte diverse ad accompagnare le
tappe più significative della vita: contenuti in un semplice sacchettino sapientemente impreziosito da un
piccolo particolare, o abbinati a un oggettino di pregio, sono sempre dimostrazione di affetto e attenzione
verso chi condivide con voi questi momenti. Alla Casa
della Bomboniera trovate tante idee e una scelta molto
ampia per i vostri sacchettini e le vostre bomboniere,
che verranno confezionati con cura ed eleganza da chi
questo lavoro lo fa con passione da tantissimo tempo.
Maria Giovanna e Nerea sanno sempre scegliere, tra le
novità proposte dal mercato, le cose che più si addicono alle esigenze della clientela, garantendo una scelta
ampia e sempre nuova. Noi siamo andati a vedere quella
che è l’offerta per il 2012, e siamo rimasti come sempre
incantati dalla miriade di cose belle che vengono proposte. Meravigliosi fiori in vetro di Murano che fungono da portacandela o semplice soprammobile,
pendagli con strass fatti a forma di cuore, croce, chiave e altro, fiori in argento, piattini in cristallo luccicanti e colorati, le sempre meravigliose immagini sacre in
argento, in vetro, in legno, e poi oggettini coccoli,
come i colorati e allegri portachiavi con metro incorporato, i soprammobili in ceramica proposti nella loro
scatola abbinata, e tanto altro. Tra gli articoli in lavorazione o già confezionati che abbiamo potuto ammirare, anche la quella di una futura maggiorenne: lo sapevate che anche i 18 anni hanno i loro confetti? Sono verdi, e
nello stesso colore è stato confezionato il sacchettino, che
dà l’idea della freschezza di un’età così bella da festeggiare.
A volte basta davvero poco, anche a livello di spesa, per far
partecipi della vostra gioia parenti e amici: un piccolo oggetto, il colore più adatto, l’abbinamento giusto, un nastro
particolare! Alla Casa della Bomboniera trovate come sempre tantissime idee regalo, per un piccolo pensiero o un
dono più sentito, per grandi e piccoli, per qualsiasi ricorrenza, anche per la Festa della Mamma, che si festeggia la seconda domenica di maggio. Vi aspettiamo in Piazza II° Risorgimento, per i vostri acquisti più golosi con la nostra vasta
gamma di caramelle, bombon , cioccolatini e cioccolata della
Servizio Redazionale
migliore qualità.
ASIAGO P
D.O.P.
Prodotto d
gna
8
Sabato 28 aprile 2012
l’Altopiano
16
VOLONTARIATO
Il più grande spettacolo dell’Altopiano…
Proprio un grande spettacolo quello che i giovani dell’altopiano hanno
offerto sabato 21 aprile:
uno spettacolo fatto di
impegno, di solidarietà, di
fatica ma anche tanto divertimento e gioia di vivere.
Una signora, passando
per la piazza del mercato
e vedendo un gruppo di
ragazzi intenti a
scartavetrare le giostrine
per i bambini, chiedeva:
“ma cosa hanno combinato questi ragazzi che
devono fare tutto questo
lavoro..?” No signora,
nessuna punizione, è il
Social Day, una giornata
in cui studenti delle scuole superiori e medie utilizzano il loro tempo, lavorano,
in cambio di un’offerta. Un’offerta che andrà a finanziare
quattro
progetti:
il
c o m p l e t a m e n t o
dell’agriturismo “Terre di
Corleone”della cooperativa Libera Terra Pio La Torre di San
Giuseppe Jato, un tempo cascina di proprietà del boss mafioso Riina, l’acquisto di un
camion “Progetto Camion del
Thè” per una cooperativa di
giovani raccoglitori tanzaniani,
progetti lavoro per i ragazzi di
200 famiglie di Sem Terra per
evitare che abbandonino i loro
paesi per andare a vivere nelle
strade delle grandi città brasiliane, attività di dopo scuola per
bambini boliviani.
L’anno scorso erano 101, quest’anno poco meno di 250
(studenti delle scuole superiori
e 2 classi di terza media di
Asiago), 34 gruppi di lavoro
sparsi in tutti i paesi
dell’altopiano. C’è chi ha sistemato i giochi per i bambini, chi
ha pulito il parco Millepini, chi
ha fatto il car wash, chi ha fatto animazione per gli anziani
della casa di riposo o per i bambini della scuola dell’infanzia,
altri sistemato e riverniciato delle panchine del Comune, alcuni lavorato in pizzeria o in ne-
gozio, sistemata la legna, pulito la strada della ferrovia, colorato la propria classe o creato un murales per la palestra
della scuola, sistemato un sentiero a Enego o pulito le finestre di una casa, aiutato persone che stanno vivendo una
situazione di difficoltà nel pulire il loro appartamento, tanti
lavori, non sempre semplici, ma
fatti con entusiasmo, la fatica
si supera, perché ci “Sporchiamo le mani per un mondo più
giusto”. Certo c’è qualcuno che
lo fa per saltare scuola, ma
sono proprio pochi, “A Scuola si fa meno fatica..” dice Giada dopo aver costruito assieme al suo gruppo una legnaia
infinita. Ambra mentre sta tornando a casa commenta quanto trovato pulendo la Strada del
Trenino “Ma com’è possibile
sporcare così tanto, ma perché
buttare quelle cose per terra,
non è giusto…abbiamo trovato di tutto”, la stessa cosa per
il sentiero della Covola o per la
Val di Nos a Gallio: reti da letto,
bombole di gas, un computer,
“facevano meno fatica a portarli direttamente in discarica” dice Luca mostrando i sacchi delle immondizie accatastati
vicino. “Un bellissimo giorno,
da fare ancora”, dicono due
ragazzi di terza
media, ecco la
cosa che colpisce, è la gioia con
cui tutti svolgono
il loro compito,
non ci sono facce tristi, sarà che
sono assieme agli
amici, sarà che è
una bella giornata, sarà che sentono di vivere
qualcosa di veramente grande,
“Fare qualcosa
per gli altri, per
la tua Comunità
ti fa sentire importante, è bello”
dice Gaia, gioia e
senso di responsabilità come
quello di un gruppo di ragazzi
che accorgendosi che vicino ai
pali che stavano verniciando
c’era uno steccato da sistemare, hanno portato da casa gli attrezzi necessari (picco, badile,
trapano, tutto quello che serviva) e lo hanno aggiustato, nessuno glielo aveva chiesto. Un
esempio che fa riflettere, che
nella sua semplicità provoca,
potevano limitarsi a fare ciò che
gli era stato chiesto, dire che
spettava al Comune mettere a
posto, invece…si sono dati da
fare. 250 ragazzi/e, 34 gruppi
di lavoro, insegnanti che hanno
deciso di usare il loro tempo libero per fare il Social Day assieme agli studenti, assessori e
personale dei Comuni che si
sono sporcati le mani (gratuitamente) assieme ai ragazzi. Studenti che hanno accettato di fare
percorsi al di fuori dell’orario
scolastico e che si sono trovati
nei pomeriggi prima del 21 per
preparare le attività. Dopo il 21
aprile, ne siamo ancora più convinti: un mondo diverso è possibile, il Social Day ne è la dimostrazione concreta, le parole
sono stanche, come ha detto
don Ciotti, occorre sporcarsi le
mani per un mondo più giusto.
E chi ha partecipato al Social
Day ce lo ha dimostrato.
21 aprile 2012: i Pirati all’arrembaggio
alla scuola dell’infanzia Beata Giovanna
Quaderno di bordo
Ore 8,30 I Pirati * arrivano a scuola e si preparano
a fare una sorpresa ai 22
bambini, che arriveranno
per giocare con loro,
ore 9,00 i bambini arrivano a scuola, meravigliati di
non trovare ad aspettarli i
ragazzi del Social Day *,
ore 9,20 i pirati , perfettamente truccati e abbigliati,
irrompono nel salone colorato e i bambini, a bocca
aperta, osservano Capitan
Uncino e le piratesse: sono
Nicola S. Federica R.
Giorgia A. Eleonora F. Silvia P. Arianna M. Arianna R.
Laura B. Valentina R. Elena
R. Maria P.
ore 9,30 Fatte le presentazioni, si passa
al riscaldamento. Qualche ballo movimentato e vari tentativi per convincere
anche i più timidi a muovere braccia,
gambe e pancia a tempo di musica.
ore 10,00 Capitan Uncino racconta con
voce rude ed impostata che tutti i bambini faranno parte della ciurma e avranno l’impegnativo compito di cercare e
trovare le chiavi, che serviranno ad aprire
il forziere del tesoro.
ore 10,30 Intanto il sole è alto e riscalda
il cortile, un poco inzuppato dall’ultimo
acquazzone di ieri. I bambini formano
quattro squadre: rossa, gialla, verde e
blu. Si aprono le porte e i primi sono
pronti a partire alla ricerca della chiave.
Ore 10,45 Alcune piratesse si sono nascoste ( neppure tanto!) in cortile a custodire le tessere colorate che andranno
a comporre un puzzle di un luogo caratteristico del cortile, dove troveranno la
chiave.
ore 11,00 La ciurma è incontenibile,
mentre salta di qua e di là, agguanta le
tessere, che comporranno un puzzle di
volta in volta colorato di rosso, giallo,
verde E meraviglia delle meraviglie alla
fine i gruppi impugnano la magica chiave, tanto cercata, finalmente trovata!
ore 11,30 Pirati e bambini interagiscono
perfettamente; non sono molti gli anni
che li separano, a vederli insieme si capisce
che il gioco è divertente per tutti, una risata
tira molte altre.
ore 12,00 Ultime emozioni: una cruenta battaglia con colorate spade, fatte con palloncini, per la conquista del forziere che contiene il tesoro. Il gioco finisce sempre sul
più bello! Compaiono i primi genitori che si
godono le ultime scene della caccia al tesoro e si allontanano sorridenti con i bambini
un po’ dispiaciuti di tornare a casa.
ore 12,30 Si svuota il maialino di terracotta
dove i genitori hanno lasciato il “ pedaggio”
( 1 euro all’ora) ma molti sono stati più generosi; lo si capisce …… perché i conti non
tornano.
I pirati felici contano 108 euro, che daranno in beneficenza.
Un saluto e un arrivederci al prossimo anno.
Ciao, pirati, siete stati bravissimi!
Un ostaggio, testimone della caccia al tesoro
·PIRATI sono i ragazzi del Liceo e dell’Istituto Professionale di Asiago, che sono venuti ad intrattenere i bambini della scuola
materna nella giornata del Social Day.
·SOCIAL DAY è la giornata, dedicata alla
solidarietà, nella quale gli studenti delle scuole medie e superiori offrono il loro tempo e
il loro lavoro, per raccogliere fondi da donare in beneficenza,
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Sabato 28 aprile 2012
l’Altopiano
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VOLONTARIATO
Il Social day a Lusiana e Conco
Il 21 Aprile 2012, i ragazzi delle classi seconde e terze della
scuola secondaria di Conco e
di Lusiana hanno partecipato
alla giornata del Social Day,
dedicata al volontariato, per un
totale di 95 ragazzi circa, accompagnati da 9 insegnanti che
hanno collaborato alle attività
svoltesi durante l’orario scolastico. I ragazzi delle scuole
medie hanno svolto attività diverse proposte dalle associazioni del proprio paese. A Lusiana
le associazioni e gli enti coinvolti sono stati vari: circolo
Auser nuovi orizzonti, gruppo
alpini Cantele Gabriele, protezione civile di Lusiana, associazione Mano d’argento, scuola
media, mercatino equo e solidale delle scuole medie di
Lusiana, il Comitato Genitori
dell’Istituto Comprensivo Padre Mario Pozza di Lusiana. A
Conco invece si sono attivati: il
gruppo alpini di Conco, Donatori di Sangue di Conco, il
gruppo donne, scuola media e
il Comune di Conco. A Lusiana
sono state svolte attività di: pulizia e manutenzione del parco
giochi di via San Giovanni Bosco, carteggiatura e verniciatura di una parte della ringhiera
del patronato/scuola materna,
pulizia dell’attrezzature del circolo nuovi orizzonti, lavaggio
auto di servizio di protezione
civile e mano d’argento, sistemazione dell’archivio scolastico, pulizia di una parte del sentiero del monte Corgnon, vendita del prodotti del commer-
cio equo e solidale in piazza.
A Conco si è provveduto alla
pulizia del parco giochi in Viale
della Rimembranza, pulizia del
centro del Paese (piazza, monumento ai caduti, e zona circostante), pulizia dell’area circostante al campo sportivo e al
municipio del paese, pulizia del
sentiero “il Boale”.
Grazie alla collaborazione e all’impegno di tutti i partecipanti
sono stati raccolti complessivamente 530,00 euro circa
(350,00 euro a Lusiana, 180,00
euro a Conco).
Nel pomeriggio si sono attivati
i giovani dei gruppi
ConCoraggio e Quota752. Anch’essi hanno svolto attività
varie, in autonomia, mettendosi
a disposizione anche di singoli
cittadini. A Conco hanno partecipato sei ragazzi, organizzati in tre
gruppi da due persone ognuno,
si sono occupati della pulizia dei
pullman e i garage di una ditta del
Paese; pulizia delle sale parrocchiali a disposizione per catechismo e ACR, lavoretti vari presso
una trattoria. Anche a Lusiana i
ragazzi si sono divisi in 3
gruppetti e si sono occupati dello
svuotamento e sistemazione
della cantina di un privato, pulizia e riordino del magazzino
di una ditta locale, distribuzione di manifesti per conto di
un’associazione. Grazie alla loro
disponibilità sono stati raccolti
180,00 euro (80,00 euro a
Conco; 100,00 euro a Lusiana).
È stata un’esperienza positiva,
ben accolta da tutti i parteci-
panti. Ha dato molta soddisfazione non solo ai ragazzi ma
anche ai volontari che si sono
messi in gioco in questa giornata di volontariato. Speriamo
che questa esperienza incentivi, in particolare i più giovani, a
trovare del tempo per aiutare
gli altri senza chiedere qualcosa in cambio.
Studenti altopianesi del “Chilesotti” di Thiene
in evidenza nelle gare nazionali di informatica
In due recenti gare di informatica a squadre di importanza nazionale, assieme ad
alcuni compagni di classe, si
sono distinti tre studenti
altopianesi
dell’ITT
Chilesotti di Thiene. Denis
Rigoni di Cesuna e
Annamaria Pesavento di
Canove, con Andrea Della
Guarda e Massimo Girondi,
tutti frequentanti il 2° anno,
si sono classificati terzi,
conquistando la partecipazione alla finalissima, su un
totale di 160 squadre di tutta Italia, nella gara Kangourou dell’Informatica, promossa dall’Università degli studi di Milano – Dipartimento Informatica e
Comunicazione, sponsorizzata tra l’altro da Google, Microsoft,
IBM e Mirabilandia. La gara, che ha lo scopo di incentivare la
conoscenza dell’informatica, si basa su una serie di quesiti logico- matematici ed esercitazioni di informatica con l’utilizzo di
opportuni software. La selezione online delle 12 squadre finaliste
si è tenuta il 21 marzo scorso, coinvolgendo squadre di istituti
tecnici e licei di tutta Italia. La finalissima si terrà a Cervia/
Mirabilandia nei giorni 9,10 e 11 maggio: del soggiorno e dell’ingresso al parco divertimenti al termine delle prove si farà carico
completamente l’organizzazione, regalando agli studenti una bella
opportunità di divertimento dopo l’impegno per la
gara. Nei giorni 19, 20, 21
aprile si è invece svolta a
Riva del Garda la gara nazionale Robocup JR
Rescue A, che consiste
nella realizzazione di robot
che vengono programmati per coprire un percorso
in un’arena composta da
più piani e da stanze da
superare seguendo una linea e incontrando vari
ostacoli, fino a recuperare
una lattina (denominata “la
vittima”) e posizionarla su di una pedana. Alla gara di robotica ha
partecipato uno studente asiaghese, Davide Rigoni, iscritto al 4°
anno dell’indirizzo Informatica del Chilesotti, che con i compagni
Andrea Dall’Alba e Stefano Fioravanzo ha formato la squadra
Endless Runner, aggiudicatasi il primo posto utilizzando un robot
realizzato con un kit della Lego. Composto da vari “mattoncini”,
un piccolo computer (il cervello del robot) e una serie di sensori
di luce, di tatto, ad ultrasuoni, il robot è in grado di “capire” l’ambiente in cui si sta muovendo. A Riva del Garda, dopo aver
messo a punto il primo giorno i robot delle varie squadre provenienti da tutta Italia, il secondo giorno le squadre hanno affrontato 4 manche di difficoltà crescente; in questa fase la
Le opere di Margherita, Valentina e
Chiara alla 1^ Biennale giovani di Trento
Sono esposte anche le opere di
Margherita Stella, Valentina Stella e Chiara Costa, studentesse
asiaghesi del 4° anno del Liceo
Artistico G. De Fabris di Nove,
alla Biennale Giovani Trento
inaugurata lo scorso 21 aprile
presso le Gallerie Piedicastello,
che fino alla fine del 2007 erano due tunnel stradali dove
transitavano migliaia di veicoli,
poi riconvertiti in un grande spazio dedicato alla storia e alla
memoria. La prima edizione di
questa esposizione, organizzata dalla Fondazione Museo Sto-
“Il trapassare della vita sui morti della guerra” foto di Margherita Stella
rico del Trentino e dalla rivista
AreaArte, è stata intitolata “A’
Rebours – l’arte dei giovani ripensa la storia” , e rimarrà aperta fino al 10 giugno con l’esposizione di 1.158 opere realizzate
dagli studenti di venti istituti artistici di Veneto, Trentino e Friuli.
“Tastare il polso alla creatività dei giovani – commenta Giovanna Grossato, direttore responsabile di
AreaArte – è stato il motivo
fondante che ha dato origine alla Biennale Giovani,
istituita per la prima volta
quest’anno dal nostro periodico che ha tra i suoi
obiettivi quello di raccogliere ed evidenziare alcuni degli eventi artistici più interessanti delle Tre Venezie.
Il tema generale sul quale
gli studenti hanno posto la
squadra Endless Runner si è piazzata al quarto posto su 48
squadre, di cui 24 hanno superato il turno. Il terzo giorno si è
disputata la finalissima e la squadra formata da Davide Rigoni
e compagni ha conquistato la vittoria assicurandosi la possibilità di partecipare alla finale mondiale a Città del Messico che
si svolgerà dal 18 al 24 giugno prossimi. Una meravigliosa
avventura che l’Istituto thienese si augura possano vivere i
suoi studenti, per questo si sta dando da fare per trovare i
fondi necessari per la trasferta, cercando il sostegno di sponsor privati. Sarebbe oltretutto un giusto riconoscimento in particolare per quegli studenti, come i nostri che, frequentando
istituti di pianura, alle sei e un quarto del mattino sono già in
viaggio in pullman. Nel caso di Davide Rigoni e dei suoi compagni, per prepararsi alla gara di Robocup già dal mese di ottobre si sono spesso fermati a scuola anche nel pomeriggio,
prima per frequentare un corso base di robotica promosso
dall’istituto e poi per gli allenamenti che da settimanali (fino al
mese di marzo) sono diventati giornalieri nei dieci giorni precedenti la gara.
Silvana Bortoli
Chiara, Margherita e Valentina
Il lavoro con Photoshop
di Chiara Costa
propria riflessione è il passato recente di cui il titolo della mostra
“à rebours” indica direzione e metodo: rivedere la Storia con un atteggiamento libero da pregiudizi,
preconcetti e condizionamenti per
trarne nuova consapevolezza”. Il
concorso da cui è scaturito il progetto espositivo era rivolto agli studenti degli ultimi due anni di corso di ogni tipo di scuola d’arte,
che potevano partecipare con
un’opera realizzata nel modo più
libero per forma espressiva e
tecnica, con l’unico vincolo del
formato che doveva adattarsi
allo standard A4. Tutti i lavori
pervenuti sono stati esposti nelle
Gallerie, e le Commissioni giudicatrici dei lavori hanno scelto 9 opere per ciascun istituto
da inserire nel catalogo della
Biennale, selezionando ulteriormente le tre più significative,
che hanno ottenuto un riconoscimento a pari merito. Tra que-
ste, per quanto riguarda il Liceo De Fabris di Nove, è stato
premiato lo scatto fotografico
di Margherita Stella “Il trapassare della vita sui morti della
guerra”. Le altre due opere realizzate dalle studentesse
asiaghesi ed esposte alla Biennale sono “Il futuro?” lavoro al
computer con Photoshop di
Chiara Costa e “Tutto scorre”
disegno con la china di Valentina
Stella.
Silvana Bortoli
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Sabato 28 aprile 2012
l’Altopiano
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La Festa dello sport altopianese
Tutti i campioni in passerella
La Festa dello sport Vanni
L’assessore Elena
Donazzan con
altopianese, seconda Rodeghiero
Cesare Pivotto
edizione, svoltasi saba- intervistato
da Stefania
to 21 aprile al Longhini
Millepini, ha dato, ce
ne fosse stato bisogno,
grande prova dell’enorme ricchezza e
valenza sportiva che
caratterizzano il nostro
territorio. Organizzato
dai comuni altopianesi
e dalla Comunità Montana, l’appuntamento
intende valorizzare
non solo i risultati sportivi di rilievo, a livello
nazionale ed internazionale, ottenuti dagli
altopianesi nelle varie
discipline, ma celebrare anche tutto l’impegno che nello sport profondono non solo gli
atleti, ma anche i dirigenti lancio del giavellotto, ma non Donazzan e Roberto
delle varie società, gli spon- solo) ed il pattinatore Enrico Ciambetti che ben volentieri
sor che sostengono l’attività Fabris. Altro premio specia- hanno risposto positivamendei vari sodalizi e i genitori le al giornalista sportivo, no- te all’invito di partecipazione
che spesso danno una mano stro collaboratore, Cesare rivolto loro dall’assessore
non indifferente. E’ inoltre Pivotto che da trent’anni, con asiaghese Franco Sella.
uno stimolo per tutti a fare tanta passione, documenta le Ciambetti, nel suo saluto, ha
sempre di più e sempre me- gesta dei nostri sportivi in par- sottolineato l’importanza del
glio. Sulla base dei risultati ticolare della squadra lavoro che viene svolto dai
ottenuti nel 2011 e nei primi dell’Asiago Hockey. Gli at- tanti volontari in ambito spormesi del 2012, sono stati pre- leti sono saliti in passerella tivo e della soddisfazione delmiati ben 26 atleti, ai quali si uno ad uno a ritirare il pre- la giunta regionale nell’aver
aggiungono i premi speciali mio consegnato a turno dagli avuto occasione di ospitare
alla carriera andati a Vanni amministratori, compresi gli a palazzo Balbi diversi dei noRodeghiero (campione di assessori regionali Elena stri valenti giovani per i loro
Foto Paolo
Basso
Enrico Fabris
premiato da
papà Valerio
Foto
Paolo Basso
GLI ATLETI PREMIATI
meriti sportivi.
Elena Donazzan, in quanto
assessore all’istruzione, ha ricordato soprattutto il valore
educativo dello sport ed ha
sottolineato come da qualche
tempo si stia lavorando per
portare ad Asiago la sede di
un liceo sportivo, tanto attesa tra gli studenti di casa.
Momento molto particolare
ed emozionante,
la
premiazione di Enrico Fabris:
per la consegna infatti è stato chiamato sul palco papà
Valerio al quale va il
grande merito di aver
sempre sostenuto e aiutato il figlio nella sua attività, mettendosi sempre
a disposizione per accompagnarlo a destra e
a manca per allenamenti
e gare. Un bellissimo esempio di genitore partecipe e attivo, con buon senso e spirito
di sacrificio, nell’esperienza
sportiva dei figli.
I giocatori altopianesi Stefano Frigo, Claudio Mantese,
Riccardo Mosele, Fabio Rigoni, Luca Roffo della Squadra Nazionale Italiana di Hockey in line per il loro 2°
posto ai Campionati del Mondo per Nazioni di Hockey in
line, inoltre vincitori negli anni scorsi di Coppa Italia, Coppa Campioni, Campionati Italiani. Luca Stefani campione
italiano di pattinaggio di velocità su ghiaccio stagione 20112012. Silvia Carli 2° posto ai campionati italiani assoluti
di lancio del giavellotto e si sta allenando per arrivare al
lancio che le permetterà di partecipare alle Olimpiadi. Cristina Volpi medaglia d’argento ai Campionati Italiani di
Tiro a segno. Roberta Rodeghiero 3° posto ai Campionati Italiani di pattinaggio di figura su ghiaccio stagione 20112012, 1° posto gara internazionale Lombardia Trophy, 1° posto gara internazionale Gardena Trophy. Edoardo Frau 1°
posto Coppa del Mondo di slalom gigante sci d’erba, 1° posto
ai Campionati Mondiali assoluti slalom gigante sci d’erba, 1°
posto ai Campionati Italiani assoluti slalom speciale sci d’erba.
Debora Rosa medaglia d’argento fondo individuale Campionati Italiani Aspiranti. Andrea Stefani 2° classificato ai campionati ItalianiAll
Round di pattinaggio di velocità, componente della Squadra Nazionale Junior, 4° classificato nella gara a Squadre ai Mondiali Junior. Nicola Tumolero componente della Squadra Nazionale Junior, 4° classificato nella gara a Squadre ai Mondiali Junior, ha partecipato alla Coppa del Mondo Junior. Asja Zenere 1° posto ai campionati italiani
cittadini di slalom e gigante aspiranti di Piancavallo; Nico Dalla Costa
medaglia d’argento ai campionati italiani di body building. Andrew
Lunardi campione italiano combinata nordica e vice campione italiano salto speciale categoria aspiranti ottenuto a Dobbiaco il 19/02/12.
Michael Lunardi campione italiano salto speciale ottenuto a Predazzo
in data 29 Dicembre 2011 Fiorella Zanin medaglia d’argento al Campionato Italiano Gruppi Spettacolo di Pattinaggio Artistico a rotelle
con la squadra di Sarcedo Cristal Skating Team. La squadra inoltre
parteciperà ai Mondiali in Nuova Zelanda. Marco Crestani 1° classificato ai Campionati Italiani Cittadini. Master di Piancavallo 10 km
TC Cat. Master U3. 1° classificato ai Campionati. Italiani Cittadini.
Master di Piancavallo 15 km TL 2° Classificato Circuito Master
Tour 2011/2012; 2° classificato Campionati nazionali di ski-roll
2011 in salita; 2° classificato Campionati nazionali di ski-roll 2011
in pianura. Da anni ai massimi vertici dello sci di Fondo dei circuito master, riuscendo ad ottenere dei brillanti risultati anche
nelle competizioni assolute delle granfondo dove, come i risultati
confermano, è nei primi posti delle classifiche. Un elogio alla
passione, alla costanza e al sacrificio; dopo 10 ore o più di cantiere edile riesce ad allenarsi ed ottenere risultati ad alto livello.
Le partecipazioni speciali
Giulia Gianesini Atleta di Coppa del mondo Sci Alpino. Miglior
risultato: 13° posto ( secondo miglior tempo di manche) ottenuto
a KRANJSKA GORA in data 21 Gennaio 2012.
Sergio Rigoni per la partecipazione alle gare di Coppa del Mondo di sci nordico. I giocatori dell’Asiago Hockey per la prima
volta hanno partecipato alla Super Final di Continental Cup, unica
competizione a livello Europeo.
Premi alla carriera
Vanni Rodeghiero, premio alla carriera per le numerose vittorie
nel lancio del giavellotto e per l’attività di allenatore nazionale
Enrico Fabris premio alla carriera, campione olimpico di pattinaggio di velocità su ghiaccio.
Cesare Pivotto, giornalista e cronista sportivo, premio per l’impegno e la passione nel seguire lo sport in tutti questi anni.
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Sabato 28 aprile 2012
l’Altopiano
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Il Coro della SAT di Trento ad Asiago
MUSICA
Il più famoso coro di montagna italiano si esibirà sabato 12 maggio alle ore 21 presso
il Palazzo del Turismo Millepini, in occasione del 60° di fondazione del Coro Asiago
PIANOFORTE
Giovani pianisti in concerto a Canove
La rassegna musicale iniziata il 6 aprile scorso ed
organizzata dall’associazione “Artemusica Cultura” si concluderà con i
concerti di due giovani
pianisti che gli appassionati avranno modo di apprezzare sabato 28 e lunedì 30 aprile presso la
sala Consiliare del municipio di Canove. Ad esibirsi per primo, la sera di
sabato 28 aprile, sarà il
bassanese Giovanni
Mazzocchin che durante
il concerto eseguirà musiche di Bach, Beethoven
e Brahms.
Dopo aver iniziato lo studio del pianoforte in giovane età, a soli tredici anni
viene ammesso al Conservatorio “A. Pedrollo”
di Vicenza dove ha conseguito il compimento medio a giugno 2011 con
il massimo dei voti e la lode. Attualmente, oltre
a frequentare il Liceo Scientifico Statale “J.
Da Ponte” di Bassano del Grappa, si sta preparando, sempre presso il Conservatorio di
Vicenza, per conseguire il Diploma in pianoforte sotto la guida del maestro Marco Tezza.
Nonostante la sua giovane età, Mazzocchin si
è esibito in vari recitals pianistici dove ha riscosso vivo apprezzamento; tra essi ricordiamo i concerti presso l’associazione “Girolamo
Frescobaldi” di Ferrara, a villa “Gioia grande”
di Rosà, all’ “Autunno Musicale” di Marostica
e con gli “Amici della Musica di Bassano del
Grappa”; ha partecipato inoltre a numerosi concerti organizzati dal Conservatorio di Vicenza.
Continua ad affinare la sua preparazione partecipando a Masterclass con maestri di ottimo
livello e risulta vincitore di diversi concorsi
pianistici nazionali ed internazionali. Ha regi-
strato due cd presso
l’Accademia Musicale di Verona .
La serata di lunedì
30 aprile vedrà invece l’esibizione del
giovane Gabriele
Lucherini, che eseguirà musiche di
Bach, Schubert,
Glazunov, Debussy,
Ravel. Nato a
Cassino nel 1990,
anche Lucherini inizia lo studio del pianoforte in giovanissima età; attualmente
frequenta il terzo
anno del Triennio
Accademico di Pianoforte presso il
Conservatorio
Pedrollo di Vicenza
nella classe del maestro Marco Tezza.
Parallelamente alla formazione accademica, ha
frequentato Masterclass con importanti maestri italiani e stranieri, partecipa a numerose rassegne pianistiche (a Vicenza presso lo Spazio
Bixio, a Ferrara in occasione di Estate Spazio
Musica, a Verona presso il Conservatorio “E.F.
Dall’Abaco”), al Teatro Comunale di Belluno e al
teatro Bonoris di Montichiari ) e a concorsi nei
quali ha ottenuto risultati di grande soddisfazione,
come il Terzo Premio al Concorso “Primo Applauso” organizzato dalla Circoscrizione “Centro
Storico” di Vicenza, il Primo Premio al “Concorso
per la borsa di studio “Dal Corno” al Conservatorio Pedrollo di Vicenza, il Terzo Premio e il “Premio per la migliore esecuzione di un brano del Novecento” al Concorso “Giorgio ed Aurora
Giovannini” all’Istituto Peri di Reggio Emilia. Entrambi i concerti inizieranno alle ore 21.00; come
sempre l’ingresso è gratuito. Per informazioni:
www. artemusicaroana.it Nicoletta Manfrin
SULLE ORME DI CHOPIN
All’Auditorium di Gallio il concerto dei Giovani Pianisti Altopianesi
Cresce l’attesa, in un misto di
entusiasmo ed angoscia, fra i
giovani pianisti altopianesi
chiamati sabato 5 maggio
alle 20,30 ad esprimere il loro
talento abilmente coltivato da
Saiko. L’insegnante di origine
giapponese, che da anni ha
fatto di Asiago e l’Altopiano
la sua casa, sa trasmettere ai
suoi allievi la passione tipicamente orientale per la musica
classica, riuscendo ad
evidenziare armonia e sugge-
stioni che giocano a nascondersi dietro la monotonia dei tasti
bianchi e neri del pianoforte. Con
il Concerto di Primavera programmato all’Auditorium di
Gallio si rinnova l’appuntamento periodico con la musica da camera. Ancora una volta, attraverso una straordinaria metamorfosi, l’insieme di note, toni,
scale e timbri che sembrano appiattirsi dietro le definizioni attribuite dalla teoria musicale, si trasformano in armonia, quasi ri-
cercando le radici dell’etimo
che della musica ha suggerito
il nome. Il vocabolo deriva infatti dall’aggettivo greco
mousikos, relativo alle Muse,
anche se in origine il termine non
indicava una particolare arte,
bensì tutte le arti delle Muse, e si
riferiva a qualcosa di “perfetto”.
E non è forse alla perfezione che
aspiriamo ascoltando la musica?
Quella che ci crea uno stato fisico o mentale, reale o fantastico
che riesca a colmare un desiderio, a trasmettere emozioni specifiche quali tristezza, felicità,
romanticismo, malinconia, stupore, ed altre ancora. Chiudiamo insieme gli occhi e diventerà naturale cogliere l’invito di lasciarsi trasportare in questo viaggio di emozioni pure, quello che i
giovani pianisti altopianesi sanno
raccontare. Ingresso libero.
Ilario De Guio
In occasione del 60° di fondazione del Coro Asiago,
Sabato 12 maggio alle ore 21
presso il Palazzo del Turismo
Millepini di Asiago, si terrà un
concerto del celebre Coro
della SAT di Trento, sicuramente il più famoso coro di
montagna italiano, conosciuto anche all’estero.
Il Coro della SAT è nato ufficialmente a Trento il 25 maggio 1926, per opera dei fratelli
Enrico, Mario, Silvio e Aldo
Pedrotti e di alcuni amici, con
la denominazione di “Coro
della SOSAT” che conservò
fino al 1932, assumendo quindi l’attuale denominazione di
Coro della SAT.
I fratelli Pedrotti, dotati di
grande interesse e sensibilità
per la musica, fin da piccoli
cantavano musica sacra nel
coro polifonico del Duomo e
in famiglia, ad orecchio, i canti popolari del Trentino.
Le esperienze, dapprima di
profughi in Boemia ed Austria
durante la prima guerra mondiale, e successivamente di
soldati durante il servizio militare ed i successivi richiami,
furono occasione di approccio
a moltissimi altri canti popolari
di varie origini e provenienze.
Numerosi ed illustri musicisti
fra i quali emergono Giorgio
Federico Ghedini ed Arturo
Benedetti Michelangeli hanno
dedicato al coro raffinate
armonizzazioni di canti popolari.
Sono numerose le edizioni dei
circa 300 canti del repertorio e le incisioni, da quelle del
1933 alle più recenti (sei CD
e un doppio CD con 160 canti
dal 1996 al 2009).
Il Coro è stato diretto inizialmente da Enrico Pedrotti fino
al 1938, poi da Silvio Pedrotti
per oltre cinquant’anni. Attualmente è diretto da Mauro
Pedrotti nipote di Silvio e figlio di Mario.
Si è esibito in oltre mille concerti in Italia, Europa (Austria, Belgio, Cecoslovacchia
e ora Repubblica Ceca,
Danimarca, Finlandia,
Francia, Germania, Gran
Bretagna, Olanda, Russia,
Svizzera), America (Brasile, Canada, Messico, Stati
Uniti), ed Asia (Corea) nei
teatri più prestigiosi. Il coro
della SAT torna ad Asiago
dopo dieci anni; si esibì infatti nel 2002
in occasione del 50° del coro
Asiago, con un bellissimo
concerto che si tenne presso
lo stadio del ghiaccio. E’ una
occasione imperdibile per tutti gli appassionati del canto
popolare. La prevendita dei
biglietti è già iniziata presso
l’Ufficio
informazioni turistiche ad Asiago in
Viale della Stazione.
MOSTRE
CONCERTI
IL TRIO “PEDRO JAVIER GONZÁLES”
SI ESIBISCE AL TEATRO “MILLEPINI”
UNA SERATA DA NON PERDERE
PER GLI AMANTI DELLA MUSICA
Proseguendo nel suo
percorso di proposte
musicali alternative e di
qualità, l’Associazione
Musica Altopiano
Asiago - AMA organizza per martedì 1° maggio 2012, presso la Sala
del Millepini di Asiago,
un concerto del chitarrista spagnolo Pedro
Javier Gonzales, che si
esibirà avvalendosi del
percussionista Roger Blavia
e del bassista Toni Terrè in
una formazione ormai collaudata e di riconosciute qualità, un trio di musicisti di livello internazionale (provenienti da Barcellona) che da
qualche anno percorre un
proprio progetto musicale
con la composizione di brani
che fondono assieme le
sonorità del flamenco con il
Jazz, il pop e la musica mediterranea, modernità e tradizione fuse insieme in una
musica senza confini. Apprezzato anche come regista,
produttore, compositore ed
arrangiatore, nelle sua
trentennale carriera musicale vanta numerose collaborazioni eccellenti ed ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti; dallo scorso anno
Pedro propone anche, come
chitarrista solista, una breve storia del flamenco
‘classico’, attraverso i brani più importanti della tradizione popolare spagnola.
Ha al suo attivo otto album
ed un DVD.
Ospiti della serata il TRIO
JANEIRO, composto dal
chitarrista e cantante Giulio
Filotto, il bassista Roberto
Zoppelletto, il batterista
Giulio Faedo; la band
vicentina (di Valdagno) proporrà un repertorio di brani della
cultura sudamericana, rivisitati
in chiave latin-jazz, ma anche
brani di propria composizione.
Info e biglietti presso l’Ufficio
del Turismo Città di Asiago,
tel.0424464081.
Cesare Pivotto
8
l’Altopiano
Sabato 28 aprile 2012
20
Pagine della nostra storia
PICCOLI MAESTRI DI ROANA
Nel numero precedente abbiamo parlato di due “Piccoli Maestri” vicentini, saliti
in Altopiano con Toni
Giuriolo e Luigi Meneghello,
con i quali condividevano le
istanze politiche di “Giustizia e Libertà”.
A quegli studenti si unirono
una quindicina di giovani
locali, che Meneghello ricorda così: “I ragazzi di
Roana facevano una specie
di corporazione, quasi un
clan, essendo tutti fratelli,
cugini, cognati, compagni
di scuola e di naja, figliocci e santoli delle stesse persone, e insomma gente dello stesso paesino, una piazza, due o tre contrade. Si
appoggiavano gli uni agli
altri con quelle inclinazioni
istintive che col compasso
non si misurano, ma l’occhio della mente le registra;
e così appoggiati facevano
un insieme, un piccolo esercito sereno e compatto, organizzato su due squadre
complementari. Il loro paese era a non molte ore di
marcia, ma pur lontano,
pareva a me; perché tutto
pareva lontano da quegli
acrocori.
Mettevano nelle canzoni il nome del loro paese (i ritornelli dicevano:
Roana sei bella!) e questo ci colpiva. Pareva
che fossero lì per questo gioiello di un paese,
e che non sognassero
altro che tornare a vederlo dopo la guerra”.
Come la maggior parte
dei partigiani locali, anche i Roanesi dopo la
guerra furono costretti
ad inghiottire l’amaro
pane dell’emigrazione,
nelle miniere del Belgio,
o in Australia e in Argentina i più fortunati.
Due di loro, non senza
sacrifici, riuscirono a
non
partire
e
caparbiamente rimasero attaccati alla loro terra. Li abbiamo incontrati
circondati dall’affetto
dei loro numerosi
famigliari ed essi ci hanno raccontato di quei lunghi mesi trascorsi da ventenni in bilico tra la vita e la morte.
Giuseppe Zanella “Bepi”
Nato a Roana nel 1923 era nella milizia confinaria e l’8 settembre
si trovava a Merano. Furono pochi gli italiani militarizzati in Alto
Adige che riuscirono a sfuggire alle maglie tedesche, anche perché la popolazione tutta collaborava nel segnalare e catturare i
fuggitivi, e così fu anche per Bepi.
“I me ga ciapà diretto! Jerimo in quindese alla casermeta, xe
vignù zo i paesani che conosevimo ben e i ne ga menà a pìe a
Malles; là saremo sta in 200 o 300”.
A questo punto Bepi, a differenza della gran parte dei suoi compagni, optò per militarizzarsi con i tedeschi.
“I me ga mandà a Milan con le brigate nere, i me ga dato quindese
giorni de licenza”.
Nel frattempo un suo caro amico commilitone di Potenza, Ettore
Contessa, gli mandò una lettera.
“Guarda che qua tutti scappano in montagna e adesso ci vado
anch’io.”
Fu così che non mi presentai più a Milano e scelsi i partigiani.
Malga Fossetta Cima Isidoro
Giero con Toni Giuriolo e sete, oto studenti de Vicenza; el ‘ndava
tor la polenta, come tuti i altri, co na scatola con la man feria.
Durante el rastrellamento de
malga Fossetta simo scapai sulla
cima Isidoro dala parte della
Valsugana. I tedeschi xe passà
in tre col mitragliatore, i ga blocà
la sella dell’unico vajo che va zo,
‘lora simo‘ndà vanti ‘ncora, ghe
jera roccia parte par parte, porca
miseria! me son trovà a trenta
metri dai tedeschi che sbarava
e ‘lora semo saltà indrio e simo
‘ndà zo.
Gerimo in sinque, sie;
l’Aquilino, el Renato…’na
sfojada, drito così, però ghe jera
un metro de piano e dopo ghe
jera el scojo. E ‘lora da de qua
semo saltà là, fatalità e fortuna
che no semo sbriscià, se no!
L’Aquilino jera davanti, ghe xera
‘na kubala de du, tri metri, e
semo ‘ndà rento là.
Luri, i tedeschi, gavea portà le
mitraglie in sima, i dominava
tuto el coston.
El Moretto, che so pupà fava
el formajo al caselo de Asiago,
invesse de vigner co ‘nantri, l’è
‘nda da l’altra parte e, soto el
tiro dela mitraglia, el ga da essar
sbrisà.
Seduto
El mezojorno lo ghemo sentio
Bepi Zanella,
sonare dai paesi zo della
in piedi da sx
Renato Vellar,
Valsugana, rento su la Kubala. I
Sabinio Fabris,
tedeschi xe sta là fin le quatro.
Renato Bonato.
Tornà su gavimo trova do morNel ruquadro
ti dei nostri de Roana, Siro Loser
sotto Zanella
nella sua casa
e Ferruccio Piccioni, che’l stava sempre a Torino.
“Dopo cosa femo?” go dito .”Quelo xe el Corno Bianco,
tegnemo ‘na direzion.” Simo’ nda ‘vanti ‘na mezzora; sentimo
sigare, el giera el Renato, con altri do, tre inglesi. Se ghemo
radunà; rivemo in Bocchetta Galmarara, la casara pareva
che fumava, invesse jera che i ghe ga dato fogo ala malga.
E ‘lora drio la strada semo rivà zo, ‘na fame! Semo rivà alla
Pica tedesca a Camporovare; là ghe xe un fontanelo, suto
anca quelo! E ‘lora zo in Valdassa, simo là, in mezo alle piantine, mezi orbi dal sono e dala fame, vien ‘vanti un temporale, diooo, e ‘deso come femo! E ‘lora el Sabino el tajà su par
le galerie sull’Ertel, rivemo su e se butemo zo prima ghe
vegna el temporale.
Sentimo sigare, vien fora l’Aquilino,
da solo, l’era scapà prima de nojaltri.
Un giovane
Cesarino Slaviero
Morti de fame, ghemo catà un paracadute in t’un buso, un miscioto de
tuto.
Xe rivà l’Aldo Sandro, el parea ‘na
scimia, oh, oh, el magnava tuto,
marmellata, formajo, oh, oh. Gierimo
quatro de Roana de sora, el Renato
Vellar del ’22, emigrà in Belgio,
Sabino Fabris, del 1924, in Australia, Renato Bonato, del 22, in Argentina.
Al sei giugno go compìo venti ani, dopo
do tre jorni so vegnù zo casa.
Dopo la guerra semo ‘ndà su do tre volte
a visitare i cippi dei caduti.
Cesarino Slaviero, “Cino Basetta”,
nasce nel 1925 a Canove. La sua è una famiglia imperialcomunista, nel vero senso della parola, in quanto tutti in
famiglia si tramandano il nome Cesareo. Il fratello Giuseppe, anche lui militante partigiano, era detto Bepi Cesare; il
cugino Augusto Slaviero, Gusto Cesare, “Blasco”, del 1905,
è il più noto della famiglia. Blasco era iscritto al partito comunista fin dal 1929 e tra il 1933 e il 1943 venne mandato
al confino in periodi diversi a Ponza e Ventotene, come
raccontato in “Parla uno della Garemi” di Ugo De Grandis.
All’epoca la frazione di Canove di Sotto veniva detta “la
Piccola Russia”, per l’alta percentuale di simpatizzanti del
partito comunista, e la casa dei “Cesari”, ex osteria, dopo la
guerra venne chiamata anche Cremlino. Lì si svolsero i
primi festeggiamenti per la liberazione, con balli pubblici ed
un clima di euforia destinato a spegnersi di lì a poco. Cino
era anche lui sul Corno Bianco sotto il comando di Toni
Giuriolo.
Qualche giorno prima del 5 giugno intuisce imminente il pericolo
ed assieme al compaesano Antonio Zarpellon decide di lasciare il
campo. Nell’attraversare la provinciale Asiago-Gallio essi vennero intercettati dai fascisti, che stazionavano al campo di aviazione e scatenarono la caccia all’uomo. I due giovani riuscirono a rifugiarsi in una
casa di contrada Zocchi: -”‘Ndemo scondarse su in granaro - però no
i gaveva ancora taja el fen, se vedeva fora dai finestrini quei del
battaglion S. Marco che ne sercava: -” Li ciapemo, li ciapemo sta
volta.”- I ga sarà la contrada dei Sochi e i xe rivà davanti la porta
dove la dona se gaveva messa a spassare. - “ Vignì vanti”- la ga dito
- “però i xe ‘pena stai a far la perquisission”, -”Non perdiamo tempo
inutile”- e i xe ‘ndà via. Se i ne ciapava, i ne fusilava tuti do.
Alle sera si rifugiarono nelle cave della Volta Scura e, dopo il rastrellamento del 5 giugno, “passava zo i fascisti, cantando “Ritorneremo”,
ma no i xe più tornà.”
Cino a sette anni era già orfano di entrambi i genitori, a undici entrò in
collegio, da dove uscì nel 1943 con la qualifica di falegname. In novembre venne chiamato alla leva ed il segretario del fascio gli diede
200 lire, purché si presentasse. Con un suo coetaneo, Arnaldo Rossi,
si presentò al distretto. “Ale Casermete de Vicenza ghemo fato el giro
intorno, ghemo visto ‘na branda su par el muro -”Qua xe passà
calchedun”- se ghemo dito, se ghimo rampegai su par la branda,
saltà zo e via in meso la campagna”.
E le 200 lire?
“Le ho date in primavera ad uno di Thiene, come compenso per un
bue che gli abbiamo sequestrato a Campiello e che stava portando
all’ammasso ad Asiago. Lu xe tornà indrio contento, el bo lo ghemo
portà su par el Seramela in Bosco Nero.”
Ritornato in Altopiano, Cino vorrebbe unirsi alla formazione del fratello Giuseppe. Giulio Vescovi “Leo”, nel suo ultimo libro “La Notte dei
Fuochi “ del 2005, si immedesima nel fratello Bepi Cesare e racconta:
“ Alle 1,30 del 29 maggio la sveglia interruppe i miei sogni ...mi
seccava tremendamente svegliare mio fratello, sempre pronto a volermi seguire,...La mia segreta speranza era di poter, anche questa volta,
rabbonirlo con la solita frase:
“ Dormivi come un ghiro!”...Mentre in punta di piedi stavo cercando
di infilarmi i pantaloni, mi sentii bisbigliare: -”Bepi, son qua anch’io...son
già pronto!” -Va bene, sbrigati, sentiremo gli amici!...Un attimo e mi
ritrovai armato e pronto, mentre mio fratello mi seguiva come un’ombra ...Camminava come se avesse le braci sotto ai piedi, era contento,
felice,...seppi in seguito che non aveva dormito tutta la notte...per non
farsi “fregare” anche questa volta. L’appuntamento era in località Peschiera a Canove. Arrivammo per primi; mio fratello mi assillava: “Me la darete un’arma appena saremo lassù al campo di lancio?
La so già adoperare; ieri sera ho smontato la tua”-...Guardai, controllai il suo funzionamento, era tutto a posto!”
Quando arrivarono gli amici in armi, tuttavia, non lo vollero con
loro e lo rimandarono in paese. Di lì a poco i fascisti tesero un
agguato ai partigiani ed il fratello Bepi fu ferito. Cino, poi, con la
formazione della “Sette Comuni” riuscì a partecipare a quasi tutte
le azioni sull’Altopiano fino alla
Liberazione.
Giorgio
Spiller
Cesarino davanti
la sua legnaia
8
l’Altopiano
Sabato 28 aprile 2012
L’erede di
Carolina
Kostner
Una stagione agonistica positiva, chiusa alla grande
con una bella vittoria nell’ultima gara del calendario
internazionale. Roberta
Rodeghiero è salita sul gradino più alto del podio nella 22° Gardena Spring
Trophy, succedendo nell’albo d’oro a Carolina Kostner.
L’atleta asiaghese, nella
competizione svoltasi a Selva Gardena (Bz) dal 12 al
15 aprile, si è lasciata alle
Sergio Rigoni nuovo
presidente dell’USA
spalle la
giapponese Yuki
Nishino e altre dieci atlete tra
russe, norvegesi, austriache e
italiane. Con questa vittoria Roberta Rodeghiero corona i sacrifici di un’intera stagione, dopo
i buoni piazzamenti nelle varie
gare a cui ha partecipato, in
modo particolare l’argento della Bavarian Open di Oberstdorf
e il bronzo dei Campionati Italiani.
Con le premiazioni del Trofeo Don Bosco
e il rinnovo delle cariche sociali si chiude
la stagione dell’Unione Sportiva Asiago
La grande festa delle
premiazioni del 62° trofeo Don Bosco, tanto
attesa dai giovani atleti,
svoltasi sabato 14 Aprile
al teatro Millepini di
Asiago, ha chiuso ufficialmente la stagione
2011/2012 dell’USA.
Questa manifestazione è
nata nel 1950 ed è arrivata fino ai giorni nostri
sempre alimentata dalla
stessa passione, divenendo ormai una tradizione legata al nostro meraviglioso territorio. È un
appuntamento annuale che premia tutte le categorie maschili
e femminili di sci alpino e nordico, le cui gare sono riservate
ai giovani residenti nell’Altopiano dei 7 Comuni.
L’organizzazione tecnica è curata dall’Unione Sportiva
Asiago Sci con la collaborazione di: Scuola sci Asiago, Comune di Asiago, provincia di Vicenza, Centro Fondo Golf,
Società Impianti Kaberlaba, Punto Sport Intersport Asiago
21
e il patrocinio della Banca
Popolare di Vicenza.
Ben 258 gli atleti premiati:
129 per lo sci di fondo e
129 per lo sci alpino; un
momento bellissimo da
condividere tra atleti, allenatori, genitori, nonni e tutti gli appassionati di queste discipline.
I primi tre di ogni categoria vengono premiati con
una coppa, per la quarta e
quinta posizione è in palio
una medaglia, per tutti gli
altri invece un omaggio di
partecipazione sempre
molto gradito. Anche quest’anno la manifestazione è pienamente riuscita, regalando momenti di sorrisi, amicizia, serenità: proprio ciò che lo sport deve diffondere.
In questo finale di stagione dell’Unione Sportiva Asiago sci,
un grazie particolare va per l’ottimo operato a tutta la società
e al presidente Sergio Vellar che dopo 8 anni (era in carica
dal 2004) lascia il posto a Sergio Rigoni. Morena Turetta
Sergio Rigoni è il nuovo presidente dell’Unione Sportiva Asiago Sci. 42 anni, sposato con Dana dal 1998, è
padre di 2 bambine, già praticanti fondiste. Sergio vanta una lunga militanza nei
ranghi di questa società, prima come atleta fondista (dal
1977), “Sono stato agonista
per una decina d’anni, con
buoni risultati, anche se –
dice ridendo - nessuno mi
ricorda negli annali degli
sport invernali”, e poi, dal
1992, come consigliere e segretario, sedendo in consiglio con
continuità per vent’anni, ultimamente come revisore dei conti.
In questo arco temporale ha potuto prendere parte all’organizzazione di numerosi eventi sportivi prestigiosi, ovvero le
varie tappe di Coppa del mondo e Tour de Ski organizzate ad
Asiago (9 complessivamente), i Campionati Mondiali Junior
del 1996, i Campionati Mondiali di Sci d’Erba del 1993, senza contare le numerose manifestazioni a carattere nazionale, regionale e provinciale. “Oltre ad aver maturato competenze tecniche – racconta Sergio - ho soprattutto coltivato la
passione per gli sport invernali (inutile negare che ho una
predilezione per lo sci di fondo, sono anche maestro di sci
pur non praticando l’insegnamento), grazie al fatto di aver
vissuto a fianco di persone altrettanto competenti ed appassionate”.
Questa passione l’ha “messa a disposizione” ultimamente
anche come consigliere provinciale FISI (da 6 anni) ed
anche come Delegato Tecnico (giudice) nazionale, scoprendo nuovi punti di vista di questa disciplina. “Qualche
mese fa – continua il neo presidente - mi è stato proposto
di avvicendare il presidente uscente Sergio Vellar in questo ruolo, ed ho accolto di buon grado l’invito. L’ho inteso
come un segno di fiducia, e non nascondo che ne ho appena intuito (ma non ho ancora del tutto colto) anche la
responsabilità che questo comporta, responsabilità che provo nei confronti degli oltre 200 soci, delle loro famiglie,
dei Presidenti che mi hanno preceduto in questi primi 90
anni di vita dell’Unione Sportiva Asiago (e mi viene un
brivido quando li scorro nella storia della Società sul sito)
e nei confronti del mondo degli sport invernali, presso cui
la Società che rappresento si è conquistata da tempo un
posto di primo piano”.
“A me e al nuovo Consiglio eletto – conclude Sergio Rigoni
- tra cui registriamo importanti conferme ma anche un
buon rinnovamento, spetta il compito di continuare a proporre la pratica degli sport, quelli invernali in particolare,
a favore della nostra comunità e a mantenere se non migliorare il prestigio di questa Società”.
Bilancio doppiamente positivo per il Gsa Asiago
La società sportiva al lavoro per preparare al meglio la Sleghe Lauf, a giugno,
e i Mondiali Master del 2013, importante manifestazione internazionale
Impegnato su due fronti, sci nordico e podismo, il Gsa Asiago
chiude la stagione agonistica 2011-12 con un bilancio molto
positivo. I responsabili della società altopianese guardano però
con altrettanta fiducia e consapevolezza alle future
scadenze organizzative rappresentate, a giugno, dalla Sleghe
Lauf Città di Asiago e, più ancora, ai Mondiali Master di
fondo in calendario dal 14 al 22 febbraio 2013 evento dove il
Gsa Asiago sarà impegnato quale partner organizzativo.
A trarre il consuntivo dell’inverno 2011-12 è il presidente
Fabrizio Dalle Ave nel corso del consueto incontro conviviale
cui, oltre ai numerosi soci, sono intervenuti Andrea Gios, sindaco di Asiago, Guido Carli consigliere Fisi di fresca rielezione,
Bruno Pezzato vice-presidente regionale della Federatletica,
Antonio Carli, già presidente Gsa di lunghissimo corso, Franco Sella assessore allo sport del capoluogo altopianese, Roberta Rodeghiero vice-presidente del Comitato Veneto della
Fisi. Con la società biancoverde anche Silvano Panozzo presidente del Comitato Provinciale Fisi di Vicenza, Sergio Rigoni
neo-presidente dell’Us Asiago Sci, il suo predecessore Sergio Vellar ed Alessandro Rigoni presidente esecutivo del Comitato Organizzatore Locale del Campionati Mondiali Master
oltre a responsabili di altri sci club.
La Sezione Ana Monte Ortigara di Asiago era invece rappresentata da Gianni Rigoni appena eletto alla carica di vicepresidente.
“Il volontariato come quello espresso dal Gsa Asiago è il perno della nostra attività sportiva - ha commentato il sindaco
Andrea Gios nel suo saluto - e questa forma di partecipazione diretta a quanto si organizza diverrà elemento insostituibile
con i Mondiali master. E’ questo un fondamentale esempio
per i nostri giovani”.
Guido Carli, consigliere Fisi, in base ai risultati organizzativi
ottenuti negli anni scorsi con la Coppa del Mondo di sci nordico, ospitata ad Asiago per ben nove volte, si è detto sicuro
del successo dei prossimi Campionati Mondiali Master perché “la stoffa c’è”.
Molto soddisfatto per l’invito Bruno Pezzato vice-presidente
regionale Fidal. “Sono qui con voi per la prima volta e, pur
essendo l’attività atletica del Gsa Asiago di recente introduzione, vedo che lavorate bene. E il caso della Sleghe Lauf.
Mi auguro - ha concluso - che ad Asiago arrivi anche l’attività su pista: la località lo merita. Speriamo che i lavori di siste-
mazione previsti al vostro
campo si possano concretizzare”.
Alessandro Rigoni, presidente esecutivo del
C.O.L., si è soffermato
sull’appuntamento mondiale cui sarà interessato
tutto il comprensorio perché di tratta di un’occasione irripetibile per comuni- Fabrizio Dalle Ave presidente
del GSA Asiago
care con più realtà nazionali in termini di turismo oltrechè di attività sportiva vera e
propria. Nello specifico, anche con l’aiuto di Roberta
Rodeghiero, si è al lavoro per coinvolgere nella manifestazione un testimonial d’eccezione. O, forse, più d’uno. Sul
piano del bilancio agonistico e organizzativo, Fabrizio Dalle
Ave ha ricordato come le due manifestazioni programmate
Campionati Italiani Cittadini-Master e il tradizionale Trofeo
Campi di Battaglia siano saltate causa mancanza di neve
motivo per cui l’inverno scorso sarà ricordato.
8
l’Altopiano
Sabato 28 aprile 2012
22
SCI CLUB GALLIO 2011-2012
Il gruppo
del salto
UNA STAGIONE DAVVERO
INDIMENTICABILE
Gallio, 27 marzo 1947, un gruppo di amici si ritrova dopo i difficili anni della Seconda Guerra
Mondiale e insieme decidono di
ricostruire il futuro. Nasce così
l’Ente Sportivo Pro Gallio che,
dopo diverse vicissitudini, porta
la disciplina del salto, con la costruzione del trampolino, a divenire lo sport del paese con rinomanza nazionale. Non solo, ma
a livello prima nazionale e poi internazionale, Gallio, il suo trampolino e l’ESPG conquistano le
prime pagine di importanti testate sportive. Passano gli anni, nel
1956 l’ESPG forma l’ormai noto
Sci Club Gallio, ma viene anche
chiamato ad affrontare numerosi e terribili cambiamenti, come
ad esempio l’economia del paese, i pochi risultati raggiunti nella
disciplina del salto, la caducità del
materiale con cui era stato costruito il trampolino, il legno, che
aveva portato alla fragorosa caduta dello stesso, e soprattutto le
notevoli spese da sostenere per
iscrivere la società alla FISI. Erano gli anni ‘60/’70 e sembrava
che i fasti di un tempo non si sarebbero mai più ripresentati. Ma
proprio quando pareva che ormai fosse finito tutto, ecco in arrivo lo sprint che da sempre caratterizza questa società, Carlo
Munari (primo Presidente) la mantiene in vita, pagando di tasca
propria la tassa di iscrizione alla
Giulia Frison
FISI, garantendo così, per lo
meno, altri quarant’anni di vita all’Associazione. Passano gli anni,
passano gli eventi, si rientra nel
circuito agonistico, prima con la
costruzione del trampolino
“Pakstall K95”, uno degli impianti
più all’avanguardia d’Europa dell’epoca, poi nello stesso anno, con
il Campionato Mondiale Juniores
di Fondo, Salto e Combinata
Nordica (1986), per proseguire
con il Campionato Mondiale Sci
Nordico (1987-1995), e una gara
di Coppa del Mondo (1988). Nel
1987 la Società viene insignita della Medaglia d’Oro al Merito
Sportivo proprio per le attività
anzidette. Gallio, 14 aprile 2012,
termina la stagione sportiva.
In sessantacinque anni cos’è
cambiato? Tanto sul piano tecnico, poco su quello affettivo.
Cos’ha accomunato i presidenti,
i ragazzi, i consiglieri, e tutti i collaboratori in questo lungo periodo? Forza, passione, istinto a reggere le sorti, guidare, promuovere, combattere, se necessario,
contro tutto e tutti, e comunque
portare a casa la vittoria, non solo
sulle piste da sci, ma anche e soprattutto nelle piccole sfide quotidiane.
Davvero evidenti i risultati in tutte le discipline! Nel salto, sul gradino più alto del podio di
Combinata Nordica nella Cat. Aspiranti e sul secondo di Salto Speciale, troviamo Andrew Lunardi.
Nel fondo, al primo posto del Campionato Provinciale, di quello Regionale e dei Giovanissimi,
Fase Nazionale, si conferma Filippo Sartori. Nella discesa, dove sono arrivati i maggiori risultati,
la Società si piazza sul podio nelle gare del Circuito Provinciale e al VI posto alla fase Regionale.
Risultati, che in tanti anni di esistenza della Società, non si erano mai raggiunti.
Per la categoria Ragazzi e Allievi troviamo Mattia Frison che gareggia con ragazzi più grandi di lui
e che si è aggiudicato il secondo posto a livello Provinciale ed è stato la seconda riserva per il
Campionato Italiano. Per la cat. Baby si segnalano i ragazzi nati nel 2003, Giulia Frison, sorella
del sopracitato Mattia, classificatasi seconda a livello Provinciale e Regionale, nonché settima su
170 partecipanti al Trofeo Giovanissimi, fase Nazionale, qualificatasi dopo due selezioni precedenti, e infine 21esima nella Fase Nazionale del Trofeo Pinocchio. Marco Munari, secondo alla
Fase Regionale Giovanissimi, partecipa alle finali del Trofeo Pinocchio, Daniele Stona che si
conferma al terzo posto nel Circuito Provinciale e in quello Regionale e compete al Trofeo
Pinocchio. E infine, Andrea Pertile che si colloca secondo alle Provinciali.
Che cosa spinge il presidente Paolo Pertile, i collaboratori, i ragazzi
e i genitori a tener duro in una
società difficile come la nostra e
a non mollare di fronte alle interminabili difficoltà che sono chiamati ad affrontare? Semplice.
Amore, dedizione, orgoglio e voglia di dimostrare che la coesione
tra gli uomini e l’amore per lo
sport possono fare la differenza
nella nostra società.
Sembra la trama di qualche pellicola americana che descrive la
vita di un gruppo di amici sportivi, in un qualche paese sperduto,
che, dopo aver lottato per difendere i propri diritti, arriva con forza
alla vittoria. In realtà, non si tratta
di un film, ma pura e concreta
quotidianità. Un’Associazione che
sta allevando molti ragazzi, circa
60, e che sta affrontando grandi
sacrifici e ottenendo risultati lusinghieri.
Per arrivare ad obiettivi di rilevante
portata si pensa che alle spalle ci
sia un team molto numeroso, con
diverse strumentazioni e
agevolazioni. In realtà il direttivo
della Società è composto da 6 persone: il presidente Paolo Pertile,
Bruno Finco, Meri Fracaro, Emi-
lio Gianesini, Tiziano Sansoni e
Arone Schivo. Tra questi un cenno particolare lo merita il segretario Bruno Finco, senza il cui aiuto, passione e dedizione non si
sarebbe giunti fin qui.
Come insegna lo sport, per arrivare ad un obiettivo sono necessari passione, spirito di sacrificio,
spirito di squadra e anche un bel
po’ di ostinazione.
Lo SCG ha esattamente tutte queste caratteristiche, in modo particolare lo spirito di squadra si lega
non solo agli atleti e al team della
Società, ma anche ai genitori che
durante l’anno fanno tantissimi
sacrifici per portare i ragazzi alle
gare quando i pulmini non sono
sufficienti a contenere tutti gli atleti o per aiutare nell’organizzazione pratica delle gare; l’Amministrazione comunale che sempre fornisce il suo contributo non
solo economico ma anche di partecipazione all’intera attività; agli
sponsor (SAI, CRA Roana,
Bertacco Marmi, Italcover, Ilve,
Baap, Punto Sport, MB), che
sostengono lo svolgimento dell’attività, come ad esempio l’Immobiliare Neve Gallio che ha permesso per la prima volta ai ragazzi, appartenenti alle diverse di-
scipline, di indossare la stessa divisa.Ai gestori degli impianti sportivi, quali Campomulo, Melette e
Verena, che antepongono alla loro
attività di vendita, un regolare svolgimento dell’attività agonistica (tra
allenamenti e gare); agli allenatori
che tanto danno ai nostri ragazzi
in termini di educazione, abilità,
affetto e grinta; agli stessi ragazzi
che, cominciando la stagione
presciistica a metà agosto, si allenano in ghiacciaio tra ottobre e
novembre, e infine, confidando in
abbondanti nevicate, terminano la
stagione ad aprile.
E per il futuro? “Si cercherà di
riconfermare il numero degli
iscritti tenendo sempre presente
che sono i vivai la vera forza di
ogni società guardando anche,
ma non esclusivamente, al risultato sportivo, pur ammettendo che
la classifica rinfranca corpo e spirito, come nella stagione appena
conclusa con i risultati ottenuti
dai nostri piccoli atleti. L’unione
di intenti e la filosofia di questo
“gruppo speciale” mi rendono
orgoglioso di essere il presidente
dello Sci Club Gallio. Grazie a
tutti Voi”
Francesca Chiesa
Bruno Finco
Filippo Sartori
Spettacolo al Palaodegar con il torneo Toro Alleanza
Gli Amatori Hockey Altopiano conquistano il primo “Trofeo Toro
Alleanza” disputatosi al Pala-Odegar di Asiago domenica 1 aprile.
Il torneo, riservato a squadre amatoriali, era alla prima edizione.
Nella finale di domenica gli Amatori altopianesi hanno incontrato
i “Red Muss” di Feltre (Belluno). La formazione feltrina, in emergenza ma con una buona prestazione, ha dovuto vedersela con i
padroni di casa, nettamente superiori per capacità, gioco e velo-
Martina Caneva
miglior giocatore
del torneo
cità. All’inizio del primo tempo gli altopianesi costringono subito
sulla difensiva i bellunesi che si chiudono bene, ma dopo il quinto
minuto gli Amatori si sbloccano e mettono a tappeto il Feltre con
una pioggia di goal. Nonostante la superiorità cimbra, i feltrini non
hanno mai mollato, combattendo come veri leoni. Il risultato finale è di 18 a 3 per gli Amatori Hockey Asiago che hanno quindi
conquistato il “Trofeo Toro Alleanza”, con gli amici di Feltre al
secondo posto. Come miglior giocatore del torneo stato premiato
il portiere anzi la portiera asiaghese Martina Caneva. Le reti per
l’Asiago sono state segnate da Luca Oddone 5, Paolo “Ciacio”
Frigo 3, Marlon Gonzato 3, Carlo Paccanaro 3, Meinhart “J.D.”
Urbani 1, Davide Colombo 1, Marco Rigoni 1, Paolo Scalabrin 1.
Per i Red Muss – Feltre hanno firmato le reti Rene Losso 1, Matteo
Florida 1, Daniele Pante 1.
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Sabato 28 aprile 2012
l’Altopiano
Dopo un’annata negativa,
il Canove ritorna in seconda
La sconfitta per 4 – 1 contro il Rino Toniolo nel recupero della 20° giornata ha
definitivamente chiuso la porta della prima categoria alla formazione gialloblu
Niente da fare. Oramai anche la matematica condanna il Canove Calcio alla retrocessione. La sconfitta
per 4 – 1 contro il Rino
Toniolo nel recupero della
20°
giornata
ha
definitivamente chiuso la
porta della prima categoria
alla formazione gialloblu.
Una “discesa agli inferi”
decretata soprattutto nel
girone di ritorno nel quale i
ragazzi del presidente Fabio Rebeschini non sono riusciti a raccogliere alcun punto nonostante qualche buona prestazione. Ma già nel
girone di andata emergevano tutte le fragilità della squadra che, con il senno di poi,
avrebbe forse fatto meglio a
rimanere in seconda categoria dove i ragazzi si sarebbero certamente divertiti di più.
Di contro i gialloblu si sono
fatti le ossa raccogliendo
esperienza che servirà per il
prossimo campionato, in seconda categoria.
“Un’annata no, dove tutto
quello che poteva andare
storto è andato storto,” commentava solo qualche giorno
fa il presidente Rebeschini.
“Credo sia pesata molto una
carenza di persone che si
impegnassero all’interno della società, anzitutto. Tutta
l’organizzazione non può pesare solo su due figure –
Notizie dal Motor Club 7 C
17° Torneo di freccette
Enrico De Guio di Mezzaselva si è aggiudicato per la seconda volta il torneo di freccette dell’Altopiano dei 7 Comuni. La competizione, che si è disputata il 30 marzo scorso presso il Gulliver Pub di Gallio, ha visto la presenza di
una ventina di giocatori che partecipano in questo periodo
anche al campionato provinciale e prossimamente parteciperanno al campionato italiano. Al secondo posto si è piazzato l’asiaghese Paolo D’Urso, al terzo Leandro Scaggiari
(vincitore della scorsa edizione) e al quarto il galliese Luca
Valente.
Classiche pronostici
Formula 1 (4 gare su 20)
1° Rinaldo Cera p. 74; 2° Anna Kirillova 68; 3° Ivano Rigoni
67; 4° Costantino Marin 66; 5° Stefano Zotti 63; 6° Edoardo
Rigoni; 7° Nadia Tagliaro; 8° Daniela Casagranda; 9°
Edoardo Pangrazio; 10° Carlo Mosele.
Moto Gp (1 gara su 18)
1° Fabio Martello p. 25; 2° Elio Marin 22; 3° Gigliola Basso
22; 4° Mauro Mosele 19; 5° Giovanni Scaggiari 19; 6° Devis
Frigo; 7° Fabrizio Carli; 8° Sergio Panozzo; 9° Cristiano
Mosele; 10° Costantino Marin
Prossimi appuntamenti
13° Torneo di bowling
Venerdì 4 maggio presso il Centro Rendola di Asiago il Motor
Club organizza il 13° Torneo di Bowling dell’Altopiano. Questa manifestazione è aperta a tutti, avrà inizio alle ore 20.30
e si concluderà con le premiazioni verso le ore 23.30. L’iscrizione è di 15,00 euro per i soci e 20,00 euro per i
simpatizzanti,comprende il costo completo delle partite ed
inoltre un buffet di pizza da consumarsi durante la gara.
Per informazioni ed iscrizioni telefonare al n. 0424/692157.
38° G.P. Go-Kart
Tutti gli appassionati della velocità sono invitati al kartodromo
di Ala (Tn) sabato 9 giugno dove, con inizio alle ore 17.00 si
disputerà il tradizionale Gran Premio giunto alla 38^ edizione.
Paolo D’Urso, Enrico De Guio, Leandro Scaggiari e Luca Valente
sottolinea Rebeschini –
peccato poi, per quanto riguarda la squadra, che i
gran parte dei nostri giovani non abbiano saputo
cogliere appieno l’opportunità che la società ha dato
loro di maturare esperienza e abbiano preferito
tornare a giocare con gli
Juniores”. “Voglio comunque ringraziare mister Baù
per il lavoro svolto e anche mister Vescovi che ha
accettato la difficile responsabilità di portare avanti
il campionato. Grazie anche
ai ragazzi per l’impegno profuso, non tutte le sconfitte sono
state infatti meritate”.
Per il prossimo anno, se la società riuscirà ad evitare
l’emorragia di giocatori, sarà
utile l’esperienza fatta e con
qualche inserimento (in pratica uno per ogni settore), il
Canove potrà togliersi qualche
bella soddisfazione e puntare
ad una nuova promozione. Ma
intanto ci sono tre partite ancora da giocare, partite dove
poter già gettare le basi per
il futuro. Un futuro più roseo.
Gerardo Rigoni
23
Il trionfo del Lusiana Calcio A5
La squadra di calcetto del Lusiana militante in serie B nel
girone B del campionato CSI di Vicenza riesce a confermarsi dopo il giro di boa dell’andata in testa anche alla fine del
campionato.
Il Lusiana precede il Torrebelvicino ed il Tezze sul
Brenta,intervistato entusiasta il Presidente Matteo Ronzani:
“Sono veramente felice per me che ero alla prima esperienza quest’anno ma soprattutto per i ragazzi che si sono guadagnati questo successo. Ringrazio la nostra preparatrice
atletica Vincenzina Schirato che ci ha dato una grossa mano!
E il prossimo anno una nuova avventura in serie A. E sono
sicuro che ci toglieremo qualche soddisfazione anche li! E.Z.
Coppa Veneto di Calcio 5
E’tempo di finale per l’Imm.Stella Asiago
Finale di stagione molto intenso e ricco di importantissimi
appuntamenti per la squadra
asiaghese di calcio a 5. Dopo
la partita di qualificazione vinta ad Asiago contro la formazione rodigina del Rosolina,
che ha permesso di accedere alla finale di Coppa
Veneto, sono seguite le ultime gare di campionato, nelle
quali l’Asiago ha vinto l’incontro casalingo contro il
Cogollo, bissando poi il successo in trasferta contro il
Thiene, con una meritata vittoria per 6 a 2.
Alla luce di questi risultati,
quando manca ormai un solo
turno di gare per concludere
il campionato, l’Asiago si posiziona al secondo posto della classifica generale comandata dal Malo che oramai ha
pressoché
staccato,
meritatamente, il biglietto per
la promozione in serie C2, in
virtù di una stagione nella
quale non è mai uscito sconfitto dal rettangolo di gioco.
L’Asiago sicuramente non è
stato da meno, disputando finora una stagione ad altissimo livello, ed in campionato
resta sicuramente il rammarico per la sconfitta subita
nella prima partita contro la
capolista che, paradossalmente, ha poi fatto la differenza nella classifica finale.
Il mese di maggio sarà comunque decisivo per i ragazzi del bravissimo coach Rudy
Baù, che già mercoledì prossimo 2 Maggio, in occasione
della finale regionale della
Coppa Veneto, con in palio la
promozione alla serie C2, saranno in scena a Vicenza,
presso il Centro Sport
Palladio, con ingresso libero
ed inizio alle ore 21.15, per
affrontare la fortissima compagine dell’Areasport Verona, fresca vincitrice del giro-
ne veronese del Campionato
Regionale della serie D.
Il capitano dell’Asiago Arjan
Pupa sintetizza in poche parole la stagione della squadra
asiaghese e l’imminente incontro di finale: “Una stagione molto intensa e difficile, dove soprattutto nella fase finale abbiamo dovuto far fronte a molti infortuni e squalifiche, ma
siamo comunque sempre
riusciti a ricompattarci;
adesso che abbiamo raggiunto la finale ci serve
un’impresa contro i fortissimi veronesi, e sicuramente noi ce la metteremo tutta.”
Dopo la finale del 2 maggio,
l’Immobiliare stella Asiago
ritornerà eventualmente in
campo, in base al risultato
della finale stessa, mercoledì 9 maggio per disputare i
play off finali del Campionato Regionale. Appuntamento dunque per tutti i numerosi sostenitori della squadra
asiaghese mercoledì 2 maggio ore 21.15 a Vicenza per
sostenere i nostri ragazzi in
occasione dell’incontro più
difficile della stagione.
Alessandro Cunico
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Sabato 28 aprile 2012
l’Altopiano
24
VOLLEY CESUNA
La Bussola chiude il capitolo salvezza - Caseificio Pennar a caccia di punti
Torna il sereno nel Volley
Cesuna dopo che qualche
nube aveva oscurato la vista
nella fase finale del campionato di Seconda Divisione
femminile. La stagione agonistica de La Bussola si è
conclusa sabato scorso 21
aprile con la trasferta di
Cassola, ma già dalla penultima giornata la squadra femminile aveva potuto festeggiare la permanenza nella serie cadetta provinciale. La
vittoria casalinga ottenuta al
Palazzetto di Roana il 14 di
aprile contro l’USD Altair di
Vicenza è stata infatti un
vero e proprio toccasana per
le ragazze allenate da
Corrado Pesavento, che
sono riuscite a vincere la sfida contro una diretta avversaria. Una sconfitta in quel
contesto avrebbe complicato non poco il percorso delle
“Tigers”, che probabilmente
si sarebbero trovate a giocarsi la salvezza sul filo dei
set contro la formazione della Pallavolo Cassola. Dopo
22 partite la classifica del girone A premia il Volley
Castellana quale assoluto
dominatore con ben 21 successi all’attivo; la P.G.S
Pallavolo Cesuna si colloca
all’ottavo posto con 22 punti
frutto di 7 vittorie, ma con la
recriminazione di aver lasciato per strada troppi punti, specialmente nei sette tiebreak disputati. Bisogna però
tener conto che quello appena terminato era l’anno dell’integrazione in squadra di
un nutrito gruppo di atlete
provenienti dall’U18, con la
conseguente necessità di dedicare loro tempo per acquisire esperienza, per cui, a
conti fatti, si può senz’altro
valutare positivamente l’esito della stagione.
Non è ancora conclusa invece la stagione agonistica del
maschile di Seconda Divisione: nella struttura del loro
campionato era infatti prevista una fase aggiuntiva per
determinare la griglia delle
promozioni in Prima Divisione. Una fase dove ogni confronto risulta essere molto
equilibrato tanto che alla
quarta giornata (su sette totali) nessuna squadra è an-
cora sicura di poter passare
il turno.
Il Caseificio Pennar, dal canto suo, se non è riuscito a
sfruttare le opportunità che
sulla carta sembravano essere quelle più facili per guadagnare posizioni in classifica, ha domato l’U.S. Castello infliggendo alla formazione di Arzignano una sconfitta imprevista grazie all’importante apporto del pubbli-
co di casa. Gli ospiti della
terza giornata di playoff potevano infatti vantare il primato ottenuto nel girone A
durante la prima fase del
campionato. Come in tante
altre occasioni il dover affrontare una squadra di livello superiore stimola il
gruppo altopianese a dare
il meglio di sé limitando al
minimo gli errori. La partita casalinga del 14 aprile,
prologo della vittoria ottenuta dalla squadra femminile sopra accennata, si è conclusa al tie-break dopo due
ore di gioco con il punteggio
di 3 a 2, parziali di 23-25, 1725, 25-19, 25-22 e 15-7, portando a tre i punti nella classifica del Cesuna. E purtroppo tali sono rimasti anche
dopo l’esito della trasferta di
Zanè che ha visto i padroni
di casa imporsi con un secco
3 a 0, parziali di 25-12, 25-17
e 26-24. Pedemontani che si
confermano per l’ennesima
volta bestia nera degli
altopianesi dato che il Cesuna
non è mai riuscito ad entrare
in partita nelle ultime tre sfide stagionali disputate. Le opportunità di migliorarsi però
non sono finite e già venerdì
27 aprile alle 21,00, nell’ultima partita casalinga contro il
Volley Basso Vicentino, potranno esserci ulteriori sorprese. A partire dal capitano, tutti
gli atleti del Cesuna cercheranno di impreziosire il bouquet
che il coach Fabio Munari affiderà a Laura convolando a
nozze nel weekend.
Uno sguardo alla classifica
che, dopo quattro giornate,
vede in testa la formazione di
Sarego con 9 punti seguita da
Zanè con 7, Campiglia con 6,
Piovene 5, Arzignano 4,
Cesuna 3 punti ed infine il
Rosà a quota 2.
VOLLEY ASIAGO ALTOPIANO
L’Under 18 stecca la prima, la Terza DIV ritrova il sorriso
Malgrado una prestazione non poi così al di sotto delle
aspettative, la formazione Under 18 del Volley Asiago
Altopiano concede alle pari età del Nove (3 a 1 con parziali di 20-25; 25-22; 25-19; 25-22) gara 1 Play Off di
Semifinale AICS, complicandosi il percorso per l’accesso alla finale di categoria. Sconfitta maturata in trasferta Domenica scorsa contro un avversario competitivo
ma non imbattibile, che forse ha messo in campo una
maggiore voglia di vincere, una sete di vittoria superiore
a quella delle ragazze di coach Luca Cafaro che a fine
gara ci ha rilasciato una sua breve impressione: “Partita molto intensa e combattuta! Le ragazze hanno affrontato la gara con la giusta concentrazione contro una compagine molto competitiva. Nonostante la
sconfitta la squadra è consapevole della propria
forza e ha tanta voglia di riscatto.” Dunque missione
non impossibile per il Mister, importante sarà il contributo dei sostenitori e di quanti vorranno assistere a una
pallavolo di eccellente livello come quella che già si vede
in Under 18. L’appuntamento é previsto per Giovedì 3
Maggio alle ore 20:30 all’IPSIA. L’eventuale gare 3
invece verrebbe effettuata Nove il 6 Maggio. Ritrova
invece il sorriso la Terza DIV FIPAV che raccoglie due
belle vittorie da tre punti in altrettante partite. Le ultime
due uscite casalinghe con lo Schio e con il S.Croce hanno visto la formazione asiaghese mostrare di nuovo quell’atteggiamento aggressivo e volitivo che da un bel po’
mancava nei volti delle ragazze del Volley Asiago. Atteggiamento fortemente voluto dalla società che in settimana ha incontrato le ragazze per fare chiarezza su al-
cune prestazioni sottotono e sul fatto che, malgrado l’obiettivo promozione sia fallito, la società pretende che si porti
a termine la stagione con l’onore che i colori bianco azzurri del Volley Asiago richiedono. Risposta quindi che
non si è fatta attendere e che ha lanciato una fiammata di
ottimismo che si legge anche nelle parole di coach Cafaro:
“Gara entusiasmante quella con il S.Croce per la determinazione messa in campo dalle nostre atlete: finalmente hanno dimostrato di essere una squadra!
L’esperienza maturata in questo campionato sarà fondamentale per il prossimo anno!”. Ricordiamo che coach
Cafaro è subentrato alla guida della 3a DIV in sostituzione
di Munari nel finale di stagione per impegni professionali
proprio dello storico Mister Ulisse, al quale va un enorme
ringraziamento per il lavoro svolto in questi anni a favore di
questo gruppo e del Volley Asiago in generale. E non finisce
di stupire invece l’Under 13 di coach Loris Lovato. L’allegra brigata delle giovani atlete altopianesi mette a tappeto
anche le prime della classe del Perlena con una bella vittoria
per 3 a 1 maturata in casa Domenica scorsa. Risultato che
premia la tenacia di un gruppo che sa riprendersi anche dopo
una clamorosa defiance subita sette giorni prima quando a
Lugo ha lasciato due punti preziosi a un non certo imbattibile
Astico. Sconfitta per 3 a 2 che ha destato qualche perplessità riguardo un possibile calo di forma della giovane squadriglia del Volley Asiago ormai vicina alla linea del traguardo di
una lunghissima regular season. Fantasmi tuttavia che hanno subito abbandonato il campo esaltando nuovamente le
grandi capacità dell’Under 13 mostrate contro il Perlena:
concentrazione e competitività a livello tecnico anche contro
la squadra che naviga 3 punti sopra la seconda in classifica
dell’Argine e ben 6 sopra l’Asiago. Capacità che fanno
ben sperare per un play off da protagonisti! E un finale da
protagonisti sarà con tutta probabilità anche quello del Mini
Volley che a Santorso, Domenica 15 Aprile, ha centrato il
quarto successo consecutivo su quattro raduni sino ad
ora disputati. Due le squadre del Volley Asiago in questi
concentramenti: i Delfini e gli Scoiattoli e, per una specie di tacita par-condicio, due vittorie sono andate ai Delfini e due agli Scoiattoli. Il gran finale è previsto per
Domenica 6 Maggio a Lugo dove, come consuetudine
AICS, le attività ludiche si svolgeranno nell’arco dell’intera giornata; giochi di squadra al mattino, Santa Messa
in palestra celebrata dal Parroco di Lugo, pranzo presso
un ristorante fuori del Palazzetto di Lugo e volley a go go
nel pomeriggio fino alle sei di sera. Inutile dire che l’Asiago
si presenterà con le sue due squadre di Mini Volley nel
tentativo di aggiudicarsi anche la quinta competizione,
ma, naturalmente, lasciamo che sia il campo ad emettere la propria sentenza. All’appello non mancheranno di
certo le giovanissime Marmotte. La squadra composta
dagli Under 8 che parteciperà, sempre nella stessa giornata, al torneo di Baby Volley. Anche se di fatto la manifestazione del 6 Maggio chiude la stagione sportiva
2011-2012 del Mini Volley, in realtà ci sarà un altro raduno il 20 Maggio a Valdagno in occasione dei cinquant’anni dell’AICS Vicenza, con torneo di Mini Volley
e Baby Volley che verranno disputati nei campi esterni
del centro sportivo di Valdagno. Di sicuro l’Asiago ci
sarà!
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l’Altopiano
Sabato 28 aprile 2012
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SCACCHI
Giochi Studenteschi di Scacchi
Finale Regionale a Torri di Quartesolo
Giovedì 19 aprile si è svolta presso il “Palaceroni” di
Torri di Quartesolo (VI) la Finale Regionale dei Giochi Studenteschi di Scacchi. Anche quest’anno l’edizione veneta dei giochi ha fatto registrare il record
nazionale di squadre partecipanti: 107 le squadre che
hanno partecipato provenienti da tutta la Regione.
Come da Regolamento, le squadre rappresentative
delle varie scuole, sono state suddivise in 8 categorie
(4 maschili e 4 femminili). Quaranta le squadre femminili e sessantasette quelle maschili provenienti da
tutte le più blasonate scuole della regione. I ragazzi
complessivamente coinvolti nei vari turni di gara sono
stati circa 600 compresi tra gli otto ed i diciotto anni di
età. I vari tornei sono stati arbitrati da 4 arbitri nazionali magistralmente coordinati dall’arbitro internazionale Renzo Renier. Lo scenario che si è presentato
I ragazzi del “Pozza” di Lusiana prima di un incontro
alla vista dello spettatore all’inizio del primo turno di
gara è stato unico: contemporaneamente 428 ragazzi,
dopo la celeberrima stretta di mano ed in rigoroso silenzio, premiazioni delle squadre che hanno guadagnato l’accesso
hanno cercato di raggiungere tutti lo stesso obiettivo: dare alle Finali Nazionali che si terranno ad Acqui Terme in Piescacco matto all’avversario. I turni si sono susseguiti per monte dal 10 al 13 maggio. L’Altopiano, così come l’anno
tutta la giornata con cadenza leggermente diversa tra le va- scorso nell’edizione svoltasi a Gallio, era rappresentato dalla
rie categorie. Alla fine dei vari tornei hanno avuto luogo le scuola Media di Lusiana. La squadra lusianese, composta da
Sebastien Callegari, Lorenzo Scarsella, Federico
Marolla ed Alessandro Tescari, ha confermato la posizione dell’anno scorso classificandosi, pur con qualche
rammarico, all’ottavo posto assoluto su 18 squadre partecipanti nella propria categoria. I ragazzi lusianesi hanno
perso un incontro, hanno concluso tre incontri in parità ed
hanno vinto due incontri. In particolare le tre patte ottenute fanno torto ai nostri che, per sviste arbitrali e senza
qualche mossa irregolare di troppo, avrebbero potuto ottenere tre vittorie. In sostanza avrebbero potuto chiudere
il Torneo con 10 punti in classifica al 3^ posto assoluto.
Un plauso è d’obbligo per Lorenzo che ha vinto 6 incontri
su 6 risultando la miglior seconda scacchiera della propria categoria. Tornando alla squadra ci conforta il fatto che, essendo costituita da tre ragazzi di 1^ media ed
un ragazzo di 2^ media, ha ampi margini di miglioramento. In ottica futura servirebbe allargare la rosa degli
atleti e poter presentare quindi una squadra più competitiva:
speriamo che l’appello sia raccolto. Auspichiamo, infine, che in
futuro, l’Altopiano possa essere rappresentato anche da altre
scuole a livello regionale visto che la pratica del gioco si sta
oramai diffondendo bene sul territorio ed a livello provinciale
almeno, abbiamo bravi giovani scacchisti .
Campionati Nazionali Assoluti Rapid, Semilampo e Lampo
Torneo “Meno alcool più scacchi”
Marco Baschirotto tiene alto
il nome del CSA7C nelle Marche
Ancora a podio i giovani
scacchisti altopianesi
Dal 13 al 15 aprile si sono svolti a Fano i Campionati nazionali assoluti di scacchi nelle specialità Rapid (30 minuti di
riflessione a testa per partita), Semilampo (15 minuti di riflessione a testa per partita) e Lampo (5 minuti a testa per
partita). Il nostro Prima Nazionale Marco Baschirotto che
vanta però un punteggio ELO/Rapid più basso di quello ELO
ha rappresentato il CSA7C pensando bene di cimentarsi in
questa avventura. Tre tornei in tre giorni con giocatori forti,
con esperienza internazionale e provenienti da tutto il territorio nazionale. Al torneo Rapid (circa 140 scacchisti) il
“Baschy” ha totalizzato 3 punti su 7 turni chiudendo in 89^
posizione ma con una performance superiore (1716 punti)
rispetto all’attuale suo punteggio
ELO/RAPID di 1631 punti. Nel
Torneo Semilampo (circa 200
scacchisti) il nostro alfiere si è superato totalizzando 5 punti
su 9 turni e chiudendo il Torneo al 90^ posto in classifica
con una performance da 2000 (!) Punti ELO/RAPID. Anche nel Torneo Lampo, dove ha chiuso in 162^ posizione (su
circa 230 partecipanti), il “Baschy” ha tenuto botta con 4,5 punti su
11 e con una performance di 1650 punti ELO/RAPID quindi in
linea con il suo attuale punteggio. I vari punteggi totalizzati gli varranno sicuramente un incremento di punti ELO/RAPID ed il
CSA7C si complimenta con il suo socio per i risultati conseguiti.
17^ tappa del Gran Prix del Veneto
tre podi per i fratelli Scarsella
Si è svolta domenica 15 aprile presso la ridente frazione di Canevoi a Ponte delle Alpi
la diciassettesima tappa del XIV Gran Prix
del Veneto 2011-2012. Ottantatre gli
scacchisti che hanno preso parte al Torneo
B, al Torneo A ed al Torneo Open in programma come da calendario. Il CSA7C, reduce dai
buoni risultati ottenuti a Sant’Ambrogio di
Valpolicella lunedì 9 aprile, si è presentato all’appuntamento bellunese con una piccola ma
agguerrita pattuglia di alfieri Under 16 pronti a
dar battaglia su tutti e tre i fronti. Tra i 12 giovani scacchisti con età compresa tra i 6 ed i 12
anni partecipanti al Torneo B anche il piccolo
Leonardo Scarsella che senza battere ciglio
ha portato a casa 3 punti su 6 classificandosi al 5^ posto assoluto ed
andando a premio come 2^ nella categoria delle “Rondini”. Grazie
ai punti promozione, il piccolo lusianese è diventato “Gabbiano”
e va ad ingrossare la già nutrita pattuglia che il CSA7C annovera. Al Torneo A hanno partecipato 37 scacchisti provenienti da
quasi tutta la Regione alcuni dei quali già qualificati per le finali
nazionali di Ragusa. Il livello di gioco visto sulle scacchiere, infatti, è stato veramente notevole. Qui eravamo rappresentati da
Lorenzo Scarsella che ha confermato il buon livello di gioco
raggiunto oltre che uno stato ottimale di forma. Ha concluso il
Torneo imbattuto con 4,5 punti su 5 pattando l’ultimo incontro
con Mario Rigo di Vicenza. Solo il diverso Bucholtz ha fatto la
differenza tra i due: Lorenzo 2^ assoluto e l’amico/rivale vicentino
1^ assoluto. Solo terzo il migliore del Circolo Vergani di
Montebelluna: Mattia Piazzetta che ha
chiuso il torneo anche lui con 4,5 punti
ma con un bucholtz nettamente inferiore
ai primi due. Quindi un altro bel podio per
il giovane lusianese che consolida la sua
posizione nella classifica finale del Gran
Prix (secondo con 210 punti a soli 10 punti
dalla prima posizione) e grazie ai punti
promozione, viene promosso alla categoria “Falco” raggiungendo il fratello Federico. 34 gli scacchisti in gara al torno
Open: 1 Fide Maestro, 1 Maestro, 7 Candidati Maestri, 8 Prime Nazionali, 5 Seconde Nazionali, 4 Terze Nazionali ed 8
Non Classificati; difficilmente è capitato
in passato un Torneo Open del circuito Gran Prix così ricco di
campioni. Il CSA7C era presente con due dei suoi migliori attuali Under 16: Thomas Porro e Federico Scarsella. Hanno lottato come leoni contro il parterre di fortissimi avversari ed entrambi hanno concluso con 2 punti su 5 il torneo, sebbene, tutti e
due abbiano “alla lettera” regalato una partita agli avversari.
Senza questo errore sarebbero entrati fra i primi 10-15 del Torneo e, viste le forze in campo, sarebbe stato un successone.
Resta per entrambi la soddisfazione di aver battuto dei classificati Nazionali e, almeno per Federico, la consolazione di essere andato
a premio come 2^ degli NC. Per dovere di cronaca: al 3^ posto
assoluto si è classificato il 1N Denis Barp con 4 punti su 5; al 2^
posto assoluto il CM Pierluigi Basso con 4 punti su 5 (Bucholtz
migliore) ed al 1^ posto assoluto il Maestro Xia Jie con 4,5 punti su 5.
Sabato 14 aprile 2012 si è tenuta l’ultima tappa del III Trofeo “Magnascacchi” organizzato, e ben condotto dal CVP
di Vicenza, con l’idea di diffondere la pratica degli scacchi
nelle scuole primarie della provincia.Al torneo, suddiviso per
categorie, hanno partecipato
complessivamente
72
scacchisti, 12 i rappresentanti
del CSA7C.Al Torneo B (classi 2003, 2004 e 2005) con 23
bambini partecipanti, c’erano 3
giovanissimi rappresentanti
lusianesi: Leonardo Scarsella, Serena Villanova e Nicola Villanova
che hanno ottenuto tutti brillanti risultati evidenziando anche i benefici della scuola scacchi che quest’anno frequentano. Al 5^ posto
assoluto Nicola Villanova con 4 punti su 6, al 4^ posto assoluto, e 1^
femminile, Serena Villanova sempre con 4 punti su 6 (ma migliore
Bucholtz) ed al 3^ posto assoluto Leonardo Scarsella con 4 punti su
6 (ma migliore Bucholtz).
Da notare che per Serena e Nicola era la prima esperienza in assoluto al di fuori del Circolo per cui sono stati semplicemente bravissimi. Tutto il CSA7C si complimenta con queste due giovani promesse per la bravura dimostrata. Al torneo A maschile hanno preso
parte 19 scacchisti e qui eravamo presenti con i 2 forti alfieri galliesi
Mohammed Rabih e Patrik Sartori. Entrambi, purtroppo, hanno giocato al di sotto delle loro possibilità: Patrik ha chiuso il torneo con 2
punti su 6 nelle posizioni arretrate in classifica mentre Mohammed
ha chiuso con 3 punti su 6 (dopo un buon inizio) classificandosi al 9^
posto assoluto. Sedici, infine, gli scacchisti che hanno partecipato al
Torneo Open e qui avevamo la rappresentativa più nutrita e variegata con 3 seniores (Ettore Maino, Christian Porro e Luciano Villanova)
e 4 Under 16 (Andrea Basso, Thomas Porro, Sana Rabih ed Alessandro Tescari). Diversi gli obiettivi: togliere la “ruggine” ai seniores
e far fare esperienza agli Under 16. Altalenanti i risultati ottenuti:
Alessandro, Andrea e Christian, tutti in evidente giornata negativa,
hanno chiuso il Torneo indietro in classifica. Discreto il risultato della
Sana che con 2 punti su 5 si è ben difesa. Al 9^ posto assoluto in
classifica con 2,5 punti su 5 registriamo il rientro alle competizioni di
Luciano Villanova.All’8^ posto assoluto in classifica troviamoThomas
Porro sempre con 2,5 punti su 5 (Bucholtz migliore). Netta è la
sensazione che il giovane lusianesi abbia, purtroppo, buttato alle ortiche, l’ultima partita del Torneo. Un sorprendente Ettore Maino (al
rientro dopo mesi di inattività) si è, invece, classificato al 4^ posto
assoluto con 3 punti su 5 tenendo così alto il nome del CSA7C. Per
dovere di cronaca ha vinto il Torneo con 4,5 punti su 5 il Prima
Nazionale arzignanese Giorgio Pieropan davanti ai fratelli Jacopo ed
Andrea Gennari di Vicenza.
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Sabato 28 aprile 2012
l’Altopiano
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Hockey Inline
a cura di Giovanni Dalle Fusine
Da sabato 28 aprile a venerdì 11 maggio
Il 28 aprile è il 119° giorno del calendario Gregoriano, mancano 247 giorni alla fine del 2012
Sabato 28 aprile - S. Valeria
Domenica 29 S. Caterina da S.
Lunedì 30 S. Pio V
Martedì 1 maggio - Festa del lavoro
Mercoledì 2 S. Atanasio
Giovedì 3 SS. Filippo e Giacomo
Venerdì 4 S. Ciriaco
Sabato 5 S. Irene
Domenica 6 S. Domenico S.
Lunedì 7 S. Flavia
Martedì 8 S. Vittore
Mercoledì 9 S. Pacomio
Giovedì 10 S. Alfio
Venerdì 11 S. Ignazio
Sabato 28 aprile a Roma il sole sorge alle 05:09 e tramonta alle 19:05
(ora solare).
A Milano il sole sorge alle 05:14 e tramonta alle 19:26 (ora solare).
Luna: 0.21 (tramonto), 10.32 (leva)
Proverbi del mese: Se piove per l’Ascensione, ogni cosa va in perdizione. - Fango di maggio, spighe d’agosto. - Maggio fresco e bagnato
giova alla vigna e al prato. - Maggio fresco e ventoso rende l’anno
ubertoso. - Maggio asciutto e soleggiato, molto grano a buon mercato. - Nel mese di maggio compra legna e formaggio”.
Frasi che lasciano il segno: “Si può scoprire di più su una persona in
un’ora di gioco, che in un anno di conversazione.” (Platone)
Un santo per volta. Santi Filippo e Giacomo: La Chiesa celebra nello
stesso giorno la festa di questi due apostoli, che non sono stati
protagonisti di fatti straordinari, ma uomini generosi i quali hanno
risposto immediatamente alla divina chiamata. Filippo di Betsaida é
pescatore. Quando Gesù lo chiama, lo segue con prontezza. Incontrando Bartolomeo, suo conterraneo, gli comunica con entusiasmo di
aver trovato il Messia promesso dai profeti. Muore martire e le sue
reliquie riposano nella Basilica dei Dodici Apostoli a Roma. Giacomo
il Minore é chiamato così, perché più piccolo di statura rispetto all’altro apostolo, fratello di san Giovanni, che porta lo stesso nome. L’unica notizia certa é che fu apostolo del Signore. Secondo la tradizione,
egli sarebbe stato cugino di Gesù, figlio di Alfeo. Per questa parentela
é stato molto stimato e rispettato dai primi cristiani e dagli stessi
apostoli. Vengono ricordati lo stesso giorno poiché le loro reliquie
furono deposte insieme nella chiesa dei Dodici Apostoli a Roma.
L’emblema di S. Filippo sono: Croce, Pane e Pesci. Giacomo fu ucciso
dagli scribi e farisei perché non volevano che egli parlasse di Gesù
come il Messia. I fedeli lo seppellirono in luogo vicino al tempio, dove
ancora ora c’è una lapide che lo ricorda.
Accadde tanti anni fa: 1932
Il boss mafioso Al Capone, considerato il “Nemico Pubblico numero uno” viene incarcerato nel
penitenziario di Atlanta per evasione fiscale. Figlio di emigranti: il padre, barbiere, Gabriele
Caponi (il cognome fu modificato forse per errore dall’anagrafe
statunitense, il suono “i” si scrive con la lettera “e” in inglese) e
Teresina Raiola, originari di
Castellammare di Stabia ed
Angri rispettivamente, crebbe in
un ambiente degradato, entrando presto in contatto con piccole gang di microcriminalità minorile, fu espulso dalla scuola dopo
aver aggredito e percosso un docente, ed entrò a far parte della
banda dei Five Pointers di Frankie Yale. Iniziò così la sua carriera
di mafioso. Dopo anni di omicidi, rapine ed estorsioni compiuti
dalla sua gang, venne arrestato con l’accusa di evasione fiscale e
contabilità illecite. Venne incarcerato per scontare una pena di 11
anni. Fu ad Alcatraz che gli furono diagnosticati i primi segni di
una forma di demenza causata dalla sifilide, precedentemente contratta, e fu internato in una struttura ospedaliera carceraria. Liberato nel 1939, dopo un supplemento di cure presso un ospedale, si
ritirò in Florida dove l’incedere del problema mentale gli impedì di
seguire le sue originarie attività. Molti pensano invece che la sua
precoce fine fu determinata dalla vergogna per la sconfitta subita
Dalle ore 8.45 di sabato 28 aprile
alle ore 8.45 di sabato 05 maggio
ASIAGO: Farmacia Rossi sas
del dr. Adelchi Zuccato – Viale Matteotti
Dalle ore 8.45 di sabato 05
alle ore 8.45 di sabato 12 maggio
CANOVE: Farmacia del dr. Leonardo Bosio –
Via Roma, 33/a
CONCO: Farmacia della dr.ssa Monica Federici –
Piazza S. Marco, 23
che ebbe come conseguenza un blocco mentale che gli impedì di
proseguire la sua attività criminale. Nel 1947 ebbe un emorragia
cerebrale e dopo una breve agonia morì di arresto cardiaco[senza
fonte] a soli 48 anni
Maggio in cucina: Risotto con i “sponzoi”. Ingredienti per 4 persone: 500 gr. di spugnole, 320 gr. di riso vialone nano. Scalogno,
cipollotto, aglio, sedano,
carota, alloro, 1/2 bicchiere di vino bianco,
olio d’oliva,
burro, parmigiano, sale
e pepe. Pulire e mondare
bene le spugnole, eliminando accuratamente i
residui terrosi con uno
spazzolino. Con i gambi
preparate un brodo, con
le versure, l’alloro, il sale
e il vino bianco (un litro d’acqua sarà sufficiente), quindi filtratelo
e tenete da parte un po’ delle verdure e i gambi. Tagliate a metà le
spugnole più grandi e lasciate intere quelle più piccole, fatele “saltare”, a fuoco vivo, in padella in olio bollente (pochi cucchiai perché le spugnole assorbono molto i condimenti) aromatizzato con
l’aglio e una foglia d’alloro, quando cominciano ad espellere l’acqua
di vegetazione aggiungere una noce di burro, regolate di sale e pepe
nero macinato all’istante. Quando avranno completamente assorbito
l’acqua di vegetazione saranno pronte. Nel frattempo avrete tritato e
passato nel passaverdure un po’ della verdura e tutti i gambi lessati,
fate insaporire in un paio di cucchiai d’olio, quindi tostate il riso,
cominciando poi a tirarlo con il brodo, a metà cottura aggiungete metà
delle spugnole. Alla fine aggiungete le ultime un po’ di burro e parmigiano grattugiato, mantecare e servire all’onda. Le spugnole sono un
tipo di fungo che non deve essere consumato in grandi dosi e a più
riprese, nemmeno si deve eccedere con gli alcolici (possono provocare il c.d. “effetto anta bus”, cioè una sorta di reazione allergica che si
manifesta con chiazze rosse sul corpo e sul viso. Non preoccupatevi
però, per avere quegli effetti bisogna mangiarne in dosi elevate e bere
moltissimo).
I meteorologi prevedono, fino a lunedì 30 aprile: dopo le ultime giornate a tratti instabili, sull’Italia il tempo volgerà al meglio con annesso
repentino aumento delle temperature. Questo grazie all’affondo delle
profonde saccature nord-atlantiche dalla Gran Bretagna verso il Portogallo. Questa configurazione favorirà il sollevamento di aria calda e
stabile dal Nord Africa, direttamente verso il Mediterraneo e l’Europa
centro-orientali e quindi verso l’Italia. Nel periodo considerato il tempo risulterà stabile con ampio soleggiamento salvo locali addensamenti
sulle Alpi e le Prealpi, specie occidentali dove non si esclude qualche
rovescio o temporale, specie nelle ore centrali. Locali annuvolamenti
anche lungo la catena appenninica. Temperature in netto aumento
con valori massimi che sfioreranno i 30 °C al Sud e sulle isole
maggiori tra il 27 e il 30 aprile. Diffusamente oltre i 25° C anche sul
resto dell’Italia. Fino a venerdì 4 maggio: ancora campi di alta
pressione al Sud e Sicilia con tempo nel complesso stabile salvo
temporanei addensamenti e qualche rovescio. Al Centronord e in
Sardegna arriva da Ovest una nuova perturbazione atlantica. Tra il
2 e 3 maggio si attendono piogge sparse proprio dalle regioni
occidentali verso quelle orientali, ancora generalmente asciutto e
per lo più soleggiato sul medio-basso adriatico e al Sud. Temperature senza grandi variazioni fino al 1°. Poi flessione termica generale con valori comunque molto miti ma intorno alla media del
periodo. Fino al 9 maggio: Una residua circolazione depressionaria
attiva tra la penisola iberica e la Francia manterrà il tempo a tratti
variabile o instabile anche su parte dell’Italia. L’aria più umida in
arrivo da Ovest causerà maggiore nuvolosità sul Nordovest, regioni tirreniche e tra le isole maggiori con eventuali piogge o locali
temporali. Tempo migliore sui settori orientali in genere. Temperature in lieve ulteriore calo sui settori occidentali, sempre piuttosto
mite a Est e al Sud.
Eventi nazionali: Domenica 6 maggio 2012 si terrà la XI edizione
della “Giornata Nazionale per l’Epilessia” organizzata dalla Lega
Italiana contro l’Epilessia (LICE). Il tema che caratterizzerà la Giornata di quest’anno è: “Facciamo luce sull’Epilessia”. La società
scientifica LICE - Lega Italiana contro l’Epilessia - organizzerà,
con il supporto delle sezioni locali ad essa aderenti, numerose iniziative di sensibilizzazione su tutto il territorio italiano.
Domenica 29 aprile
SASSO DI ASIAGO: TOTAL - Via Chiesa
TRESCHE’ CONCA: ENI – Via Campiello
Martedì 1 maggio
CANOVE: Q8 – Via Roma
Domenica 6 maggio
CONCO: SAN MARCO PETROLI – Via Cappellari
MEZZASELVA: IP – Via XXI Maggio
ARIETE
Con Nettuno e Mercurio nel segno, non
avete di certo difficoltà a manifestare le
vostre idee, anche se sono in contrasto con
quelle del partner o di chi vi sta accanto. Non che dobbiate
imporre la vostra volontà, ma è certo opportuno cercare un
modo per convincere gli altri a negoziare, specie se sono in
ballo questioni economiche o di lavoro.
TORO
Un’attesa prudente è ciò che gli astri consigliano, perché nel
prossimo futuro possiate giungere con serenità a una decisione opportuna. Aspettando un segno del destino che non
mancherà, farete bene a esaminare con spirito nuovo i recenti avvenimenti, riconoscendo magari un vostro errore.
Nell’amore, se avete fatto un torto al partner, non esitate a
scusarvi.
GEMELLI
Di certo sapete che Plutone è nel vostro segno, dove resterà
a lungo, rendendo possibile quei cambiamenti profondi che
l’attuale situazione consiglia. Per fortuna non c’è fretta, quindi
potete prendervi tutto il tempo necessario per riflettere prima di arrivare a una decisione importante. Nell’amore siete
finalmente in grado di farvi avanti, sicuri del successo.
CANCRO
Con l’aiuto di pianeti importanti come Marte e Nettuno, in
ottimo aspetto al vostro segno, potete fare grandi progetti.
Sia nei rapporti sentimentali, sia in quelli di lavoro, muovendovi tranquillamente e affrontando ciò che non vi convince,
specie se si tratta di equivoci da chiarire con gentilezza. Evitate di dare confidenza a persone che non conoscete bene.
LEONE
Siete nelle migliori condizioni per farvi valere. Giove e Venere
all’opposizione del vostro segno cono il toccasana per raddrizzare una situazione che non vi soddisfa, ma che può
diventare un punto di partenza per fare grandi passi avanti,
sia nell’amore sia nei rapporti di lavoro. Cercate di evitare
tutte le discussioni inutili su argomenti secondari.
VERGINE
Ormai avrete certamente imparato a mettere in pratica le
indicazioni di Saturno, che si trova nel vostro segno. Questo
significa che impegno e serietà sono al primo posto nella
vostra scala di valori e vi consentono di fare centro. Nell’amore non è il caso di impuntarvi su un capriccio: lasciate
al partner l’iniziativa, dandogli ragione anche se ha torto.
BILANCIA
Con il favore di Marte, tuttora nel vostro segno, riuscirete a
imboccare la direzione giusta, anche accettando una discussione impegnativa, che sarete in grado di condurre nel modo
più signorile. Non trascurate i dettagli di una situazione difficile: applicandovi con serietà al compito che il destino vi
propone, sarete in grado di fare centro.
SCORPIONE
Giove ostacola la realizzazione di un vostro progetto, ma in
compenso Saturno favorisce la vostra tenacia: potrete così
assolvere a un compito non proprio facilissimo, gettando le
basi per nuovi impegni d’amore e di lavoro. Non ascoltate i
consigli di chi vorrebbe convincervi a fare cose che non
approvate e mantenete invece il vostro stile abituale.
SAGITTARIO
Non insistete su una posizione che non gode dell’approvazione del partner o di chi vi è vicino sul lavoro. Cambiate
atteggiamento e riuscirete a ottenere qualcosa che non vi
aspettate: una piacevole sorpresa da cogliere al volto, dimostrando di sapervi adeguare a un destino che ne sa più di voi.
Non sprecate un’occasione per mettere in luce le vostre capacità.
CAPRICORNO
L’attesa fiduciosa è quello che ci vuole in un periodo di cambiamenti epocali, non soltanto per voi, ma per l’intera società. Guardatevi attorno con ottimismo e benevolenza, anche
nei confronti di coloro che non avete approvato in passato,
ed accettate senza discutere quello che il destino vi offre.
L’amore potrebbe prendere una piega diversa da quella che
pensate.
ACQUARIO
Continua la piacevole presenza di Giove e di Venere nel vostro segno, perciò il destino vi sorride, offrendovi qualche graziosa
manifestazione di benevolenza. L’amore è il settore favorito: potete
avere, se non tutto, molto di quello che desiderate. Vi basterà adeguarvi alle necessità del momento, tenendo sempre conti dei desideri del partner.
PESCI
Il vostro coraggio e la vostra allegria superano ogni ostacolo, specialmente nella vita di relazione, dove sono possibili incontri, o impreviste rotture, da vivere però come occasione di crescita, in
particolar modo se siete molto giovani. Anche per i meno giovani,
comunque, il destino ha in serbo qualcosa di nuovo, l’importante è
cercare nella direzione più semplice.
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Sabato 28 aprile 2012
l’Altopiano
Parco della Rimenbranza “Mi inchino
di fronte a tanta autorevolezza”
Nuovi
Nati
Breve postilla alla non - risposta dei miei
interlocutori, ma solo per ringraziarli per
avermi invitato a non citare poeti né filosofi
greci (ma qual’era?..) e a pensare con la
testa mia. Ma come ho fatto a
non accorgermene prima !!!
Di fronte a tanta autorevolezza : giù il
cappello e Aaaaaa-ttenti!
con la consueta cordialità
Paolo Lorenzi, cittadino e basta
Lunedì 9 aprile, Pasquetta
2012, abbiamo rotto l’uovo di
Sara e Fabio ha trovato una sorpresa di 2,880 kg per 50 cm di
nome EVAN, per la gioia e la
felicità di tutta la nostra famiglia! Un grazie particolare al Signore che ci ha donato l’uovo...
I neolaureati dell’Altopiano
L’11 Aprile 2012 Elisabetta Galvan ha conseguito la Laurea in
Economia e Amministrazione delle Imprese presso l’Università degli Studi di
Verona. Simone, papà Giuliano con
mamma Lucia e il fratello Alberto si congratulano con la neo Dottoressa per
aver conquistato un bellissimo traguardo e le augurano brillanti successi nel
domani!
Il 25 aprile ha compiuto 95 anni il cavaliere ufficiale
Alfonso Pilati di Conco. Per la festa in suo onore si
sono riuniti i familiari al ristorante “Alle Alpi” di Santa
Caterina di Lusiana. Pilati, ex
internato in un campo di concentramento in Germania è
stato sindaco di Conco dal
1975 al 1980. Attualmente è
ospite della casa di riposo Villa
Rosa di Asiago.
E.Z.
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Massimo Parini vince il primo
torneo di biliardo “all’americana”
Vendo VESPA VBL 1
del 1957 perfetta
iscritta ASI targa
e libretto originali.
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prezzo interessante.
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Ore ufficio 8/12
14/18 Simone
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Si è svolto ad Asiago dal 16 al 19 aprile il primo torneo di
biliardo all’americana “Trofeo Bar Lux” che ha visto in gara
14 concorrenti arrivati da tutto l’Altopiano. Il primo premio
(stecca da biliardo) va a Massimio Parini di Asiago che con
un schiaccante 3 a 0 batte in finale Matteo Frigo di Canove
(vincitore di una cena per 2). Il terzo posto va a Pietro
D’Aubert di Rotzo (a lui una cassa di birra). A fine torneo, la
consegna dei premi a tutti i concorrenti ed una spaghettata
offerta dai gestori, i quali hanno ringraziato i partecipanti e
rinnovato l’invito per una futura edizione.
Da sinistra Matteo Frigo (2°) - Pietro D’Aubert (3°) - Massimo Parin (1°)
TORNEO DI BOWLING - Si è svolto venerdì 20 aprile
scorso, con grosso successo di pubblico, il 5° Trofeo Centro Rendola di bowling individuale. 20 i partecipanti e,
alla fine di una entusiasmante serie di eliminazioni, sono
risultati vincitori: Renzo Abbalini, primo classificato; al
secondo posto Renato Cuffolo; terzo Rinaldo Baù. Appuntamento al prossimo match che sarà venerdì 4 maggio con il 13° Trofeo Altopiano Sette Comuni.
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Sabato 28 aprile 2012
l’Altopiano
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28 aprile 2012