QUINDICINALE DI ATTUALITA’, CULTURA, SPORT E TRADIZIONI l’Altopiano La voce degli 8 Comuni pag.10 I SAPORI DELLA TRADIZIONE www.giornalealtopiano.it ASIAGO CONCO ENEGO FOZA GALLIO LUSIANA ROANA ROTZO N. 371 - ANNO XIV - EURO 1,50 “IL PRIMO ED UNICO GIORNALE DELL’ALTOPIANO” La montagna rivalutata o svalutata? di Giorgio Spiller Ulderico Bernardi, sociologo, al convegno tenutosi ad Asiago il 20 aprile scorso “La montagna: paesaggio, economia, una risorsa per il futuro del Veneto”, ha esordito nella sua relazione “Senso e identità nelle comunità di montagna”, citando il teologo monsignor Luigi Sartori di Roana, di cui aveva appena ricevuto le omelie, pubblicate in “Ostarmentak” ( Pasque Cimbre): La vita è relazione. Più ci sono relazioni, più c’è vita… Vivere è diventare una relazione vivente di luce, di amicizia, di amore Egli ha posto dunque subito l’accento sul “pericolo della disgregazione sociale, risultato delle tensioni a cui la popolazione della montagna è sottoposta tra processi di urbanizzazione, strategie per la costruzione di una Disneyland alpina e riproposizioni arcadiche, magari usate per un disegno politico...” “...Nella concezione puramente ricreativa, da villaggio vacanze, nello spazio alpino, dove dilagano le seconde case e prospera la speculazione edilizia – sottolinea Bernardi le valli e i paesi assumono sempre più la fisionomia di aree attrezzate per il divertimentificio; spazzando via il senso di appartenenza radicato nelle generazioni e rifiutando i limiti d’uso del territorio...Nella logica della città metropolitana, con la sconfitta delle autonomie alpine, la montagna viva è messa a margine come parco di cui beneficia la pianura. Ed i suoi abitanti vengono considerati al più come custodi di questi spazi di ricreazione, dove le malghe sono solo elementi del paesaggio tipico, i prati guardati solo come potenziali campi da golf e le antiche tradizioni...come folclore per rallegrare i turisti e offrire loro souvenir da regalare ai parenti...L’alta percentuale delle terre alte in Italia è trascurata, in certi casi trascuratissima...ridotta semplicemente a spazio da coprire sulle cime con pale eoliche, oppure con pannelli solari nei prati. Indubbiamente è un caso assolutamente eccezionale, tuttavia ci dà l’idea di quanta svalutazione se ne fa…” continua a pagina 3 ENEGO Il ricco programma della Sagra di San Giuseppe Grafica Altopiano Pagina 8 SABATO 28 APRILE 2012 Tagli a chirurgia: “operazioni” dubbie all’ospedale di Asiago Si riaccende la preoccupazione per il futuro dei servizi sanitari ASIAGO GALLIO Passi avanti in Regione per il PAT, manca solo il sì della Giunta Energia elettrica fino a Campomuletto, prosegue il progetto del Comune GIOVANI Che spettacolo il Social Day! In 250 rispondo all’appello di “Occhi aperti” Pagine 16-17 Pagina 4 Bloccati da anni, ripresi i lavori in Municipio. Ma i diurni resteranno ancora chiusi Pagina 4 Pattinaggio Pagina 8 Le borse di studio nel ricordo di Antonio Pertile e Sonia Sartori Roberta Rodeghiero si candida ad erede di Carolina Kostner Pagina 9 SPORT Pagina 21 Tutti i campioni in passerella Premi alla carriera per Fabris e Rodeghiero La Resistenza in Altopiano Pagina 18 (seconda parte) I Piccoli Maestri di Roana Pagina 20 8 Sabato 28 aprile 2012 l’Altopiano 2 Nuovo ospedale, vecchie preoccupazioni Nube tossica, ridimensionamento di reparto, disguidi e tragici esiti, sospetti e tensioni. Aprile si è rivelato un mese “nero” per l’ospedale di Asiago. Il nosocomio si è trovato al centro delle cronache e purtroppo non per motivi positivi se non solo per lunedì 23 quando sono state aperte le buste per l’appalto per la costruzione del nuovo ospedale. Il mese nero inizia sabato 14 quando una nube tossica di gas cloro si sprigiona dai locali adibiti al maneggio di sostanze nocive e si diffonde ai piani attraverso il vano scale. Causa della nube tossica, che ha richiesto l’intervento dei vigili del fuoco e di reparti speciali NBC per garantire il ritorno alla normalità dell’ospedale, un errore da parte dell’addetto nel miscelare la soluzione di cloro usato per l’igienizzazione degli scarichi. Alla fine di tutto fortunatamente si sono contate poche conseguenze; tre intossicati (il più gra- Il nosocomio asiaghese al centro di grosse difficoltà e di polemiche ve dei quali è lo stesso addetto Antonio Mosele che sarà tenuto in ospedale in osservazione fino a sera) e un po’ di paura. Non si è concluso così serenamente invece l’annuncio della direzione generale dell’Ulss 3 che dal 1 maggio l’attività del reparto di chirurgia sarà ridefinito. In pratica si decide che ad Asiago sarà trasferita tutta l’attività di day surgery dell’Ulss ma non sarà più eseguito alcun intervento complesso quindi le degenze sono di fatto cancellate. Nemmeno interventi di urgenza sono previsti; salvo che il medico di turno in pronto soccorso non ritenga che ci sia un immediato pericolo di vita la persona che si rivolge al pronto soccorso con un problema di natura chirurgica Gara d’appalto per i lavori: aperte le buste L’Ulss 3 di Bassano ha reso noto l’esito della gara d’appalto per la realizzazione del nuovo ospedale di Asiago. La graduatoria stabilita dopo l’apertura delle buste avvenuta il 23 aprile vede al primo posto, su un totale di 12 offerte, la ditta Guerrato Spa di Rovigo con un ribasso del 26,4 per cento su una base d’asta di 22.867.817,74 più IVA; secondo il Consorzio Cooperative Costruzioni (24, 4% di ribasso); terza la Cooperativa muratori e braccianti di Carpi con un ribasso del 23,2%. “Prima di giungere all’aggiudicazione definitiva – spiegano però i vertici dell’azienda – dovremo procedere a una serie di verifiche. Per i primi tre classificati infatti si sono verificate le condizioni di legge per procedere a verifiche inseguito al rilevamento di anomalie. Sarà necessario un mese, forse anche più per il completamento dell’attività di verifica. Si procederà quindi ad una terza seduta pubblica per dichiarare l’aggiudicazione provvisoria dell’appalto e, dopo le obbligatorie verifiche di legge, si potrà passare all’aggiudicazione definitiva e alla stipula del contratto”. Per la formazione della graduatoria, la commissione valutatrice non ha preso in considerazione solo il ribasso d’asta ma anche eventuali anche proposte di miglioramento o per la soluzione di certe “criticità” (come la mitigazione ambientale, il miglioramento della classificazione energetica, persino la minimizzazione del rischio “legionella”). L´appalto infatti prevedeva anche una parte progettuale. All’assegnazione dei lavori, la ditta che si aggiudicherà l’appalto avrà 90 giorni per depositare il progetto e poter così iniziare con gli scavi. S.L. sarà trasferito all’ospedale di Bassano. Un provvedimento che ha scatenato le polemiche del personale e la reazione indignata della popolazione. Disputa che non ha ancora avuto la sua conclusione. Il provvedimento relativo alla chirurgia pare sia scaturito da una serie di problematiche emerse ricon- ducibili anche alla mancanza di una terapia intensiva post operatoria e dalla mancanza di un anestesista sulle 24 ore. Uno dei casi definiti appunto problematici ha avuto purtroppo un esito nefasto con il decesso del sessantenne Mario Rossi in seguito a complicazioni sorte dopo un intervento di risezione del colon. Un caso ora in mano alla Procura di Bassano informata del fatto dalla stessa azienda sanitaria che probabilmente riserverà novità prossimamente. Il provvedimento di riorganizzazione della chirurgia di Asiago ha anche fatto risorgere antiche preoccupazioni di chiusura del plesso o comunque la sua trasformazione in un grande pronto soccorso ma senza le dovute garanzie e servizi per la popolazione residente. Preoccupazioni smentite dalla direzione generale e dal sindaco di Asiago Andrea Gios che hanno trascorso la settimana scorsa ad assicurare il proseguo dell’attività ospedaliera senza cambiamenti o riforme. E questo nonostante in Regione si discuta sulle nuove schede di do- tazione sanitaria e sull’ipotesi proprio di una rivisitazione dell’attività chirurgica di Asiago a favore di plessi più grandi. Unica nota positiva è l’apertura delle buste per l’appalto di costruzione del nuovo ospedale dove emerge non solo l’intenzione dell’Ulss di realizzare la struttura ma anche la possibilità di farlo con un certo risparmio visto che le offerte sono nettamente inferiori alla base d’asta. Un appalto che riafferma quanto già anticipato su come sarà il nuovo ospedale. Ovvero un plesso di 120 posti letto, 15 in più di oggi, di cui 40 dedicati al day hospital e day surgery. Oltre ai 9 reparti già presenti saranno attivate piccole attività mediche di nicchia che richiameranno pazienti anche da fuori ulss come la riabilitazione cardiologica. Tra le prime specializzazioni che si ha intenzione di attivare c’è la riabilitazione per il linfoedema conseguente alla mastectomia; primo centro di questo genere in tutta la Regione. Gerardo Rigoni Francesco Gattolin: “E’ in atto una vera congiura confezionata ad arte” Del depotenziamento della divisione di Chirurgia dell’Ospedale di Asiago ne avevo avuta sentore qualche settimana fa dopo un colloquio estemporaneo con un dipendente dell’ospedale che mi aveva lasciato alquanto perplesso. Non ho voluto, per esperienza diretta, esprimermi subito sulla stampa per evitare che mi si imputasse di aver raccolto la notizia sbagliata “nel corridoio sbagliato”. Malauguratamente la notizia era giusta e nel leggere “Chirurgia addio, rimane soltanto quella di giornata” sono stato preso dalla rabbia di fronte a quella che considero una vera congiura, confezionata ad arte per ridurre ai minimi termini un reparto, oggi, e l’attività ospedaliera complessiva domani. E’ noto che a livello regionale si sta rimodulando la pianificazione sanitaria, e che l’orientamento è quello di razionalizzare la rete ospedaliera privilegiando i grandi ospedali. E questa mentalità emerge chiaramente anche da una recente dichiarazione del presidente della V commissione del Consiglio Regionale del Veneto: “Chi mai andrebbe ad operarsi all’Ospedale di Valdagno?”. La mia opinione è che la Direzio- ne Generale della nostra Asl abbia colto l’occasione di un decesso post-operatorio, sul quale la procura ha avviato un´indagine (su segnalazione della direzione sanitaria), per mettere in atto un colpo di mano, che mira ad anticipare le imminenti scelte regionali in ambito ospedaliero. Essendo in corso un’inchiesta dell’autorità giudiziaria, che peraltro non si è ancora concretizzata in avvisi di garanzia, trovo oltremodo fuori luogo ed inqualificabile che, siano stati assunti atteggiamenti e rilasciate autorevoli dichiarazioni sulla stampa che di fatto qualificano l’accaduto come un reato per il quale vengono indicati i responsabili, e comminata la pena (l’equipe chirurgica di Asiago che deve essere affiancata da chirurghi esperti). Ritengo che nel panorama ospedaliero italiano, che registra ogni anno accadimenti tragici, non sia mai accaduto se non per evidenti responsabilità, che vi sia stata una tale colpevolizzazione senza un pronunciamento dell’autorità giudiziaria. Non ho rilevato ne rilevo analoga solerzia per altri decessi verificatisi nell’ospedale di Bassano. E mi chiedo se questo modo di comportarsi della Direzione della nostra Asl sia da applicarsi anche al reparto di Or- topedia dell’Ospedale di Padova dove mercoledì scorso è deceduta una donna di 39 anni dopo un’operazione al menisco. Difficile rispondere. Lasciamo quindi che la magistratura faccia il suo lavoro per arrivare alla verità, anche per rispetto del lutto dei familiari ai quali la risposta sulle cause del decesso è dovuta, evitando giudizi sommari. La Direzione Generale dell’Asl e il sindaco di Asiago giustificano le drastiche scelte che riguardano la chirurgia con il fatto che ad Asiago manca la terapia intensiva e non c´è la presenza continuativa nelle 24 ore di un medico anestesista. Mancanze che rendono difficile la gestione di pazienti dopo interventi complessi. Ritengo quantomeno paradossale il fatto che dopo molti anni di attività del reparto questa carenza organizzativa assuma solo oggi un tale rilievo. Perché non si è provveduto ad istituire una guardia anestesiologica h24, la cui necessità è stata ribadita dall’assessore alla sanità anche all’atto della presentazione del nuovo ospedale, e in merito alla quale qualche impegno era stato assunto da chi di dovere. Per un reparto di chirurgia, ma anche per altri reparti che intervengono sui pazienti, è indispensabile avere una guardia anestesiologica e il supporto di una TIPO adeguatamente attrezzata. Perché ad Asiago non c’è? Di chi è la responsabilità? Una cosa è certa: con una attività di Day Surgery che non è attiva di notte, e nemmeno il sabato e la domenica, si risolvono sia i problemi di risparmio di spesa (sicuramente serve meno personale), sia le liste di attesa per l’interventistica minore dell’Asl di Bassano.In compenso i pazienti chirurgici dell’Altopiano, anche per una patologia semplice come una appendicite, beneficeranno di un percorso a tappe: prima al Pronto Soccorso di Asiago che verificherà se sono in pericolo di vita, poi giù in pianura all’Ospedale di Bassano. Difficile credere che non cambierà nulla e, anzi, che le risposte ai pazienti con la riorganizzazione miglioreranno. Eliminata la chirurgia generale ad Asiago, il medesimo metodo potrebbe essere applicato ad altri reparti per i quali la guardia anestesiologica e la TIPO risulta necessaria ma continua a non esserci, magari alla prima complicanza la cui possibilità di accadere non può essere esclusa a priori. Un’ultima annotazione relativa alla disputa dell’anno scorso riguardante l’IVG e la riduzione dell’attività di endoscopia. Nonostante le rassicurazioni fatte dal Direttore Generale, dal mese di maggio le sedute di endoscopia in sedazione profonda effettuate presso l’ospedale di Asiago verranno ridotte da 2 a 1 al mese. Ritengo che la popolazione dell’Altopiano, montagna dimenticata anche dal nuovo Statuto regionale, non possa e non debba restare indifferente a scelte come queste che impoveriscono i servizi dei quali ha diritto. Francesco Gattolin Ex Sindaco di Asiago e Consigliere Provinciale 8 Sabato 28 aprile 2012 l’Altopiano 3 ASIAGO La montagna: una risorsa che non sia solo da sfruttare Ad Asiago il convegno organizzato dalla Regione Veneto con una lunga serie di qualificati interventi. Dopo tante chiacchere, resta solo una domanda: come coniugare identità, economia e salvaguardia? “La montagna: paesaggio, economia, una risorsa per il futuro del Veneto”. Partendo da questo tema proposto dall’assessorato al Territorio, Cultura, Sport e Affari Generali della Regione del Veneto venerdì 20 aprile in sala consiliare di Asiago è stato un susseguirsi di interventi e relazioni in presenza di un pubblico numeroso e interessato con conclusioni affidate all’on. Marino Zorzato vice-presidente della Giunta Regionale. Il saluto introduttivo del sindaco Andrea Gios è servito soprattutto ad illustrare i contenuti del nuovo Pat (Piano di Assessto del Territorio) fresco di parere favorevole da parte della Commissione Tecnica Regionale. “Anche se l’iter burocratico ha avuto un percorso “accidentato” – sottolineava il sindaco – abbiamo potuto contare su un costante confronto con i funzionari come con lo stesso assessore Marino Zorzato. Nel nostro piano il paesaggio e la sua tutela hanno un peso preponderante. Il paesaggio – ha proseguito – non è delocalizzabile come un’industria e, nel nostro caso, rappresenta una risorsa economica primaria. Di qui la decisione di intervenire sulle seconde case, peraltro ad utilizzo bassissimo, e su questa strada la Regione Veneto si è schierata con noi. L’edificazione come sinora concepita non era più sostenibile. Voglia- mo passare da un’ecoIl vicepresidente della Regione nomia in via di degraVeneto, Marino Zorzato durante il convegno di Asiago do ad una nuova fondata sulla valorizzazione del territorio ed a quanto è in grado di offrirci: dagli spazi aperti, ai boschi, dalle malghe al parco letterario dedicato a Mario Rigoni Stern, alle testimonianza della grande guera. In questa svolta in Veneto siamo i primi”. Il moderatore Silvano Vernizzi, segretario per le infrastrutture e la mobilità, introducendo l’intervento di Paolo Feltrin osservava come la montagna veneta abbia necessità di far quadrare i suoi bilanci economici per conservare i suoi residenti ed, al tempo stesso, per dialogare con la pianu- tri maggiori dove si concentrano i servizi alla popolazione, è ra. E proprio sul “Declino delle il caso di Asiago, si resiste aree alpine: cause e possibili meglio. Da valutare – ha prorimedi” s’incentrava il ragio- seguito – anche la composizionamento di Paolo Feltrin. ne della fasce d’età dei resiQuanta gente dovrebbe abita- denti, la de-natalità ed altri fatre in montagna, qual è la mon- tori collegabili. I residenti tentagna? Questi, uniti ad altri, in- dono a concentrarsi lungo gli terrogativi hanno costituito il assi viari più importanti, Verona-Brennero, Valbelluna o cuore della sua riflessione. “Non voglio darvi ricette – Valsugana, e lì la popolazione questo il suo messaggio – ma è aumentata”. suscitare la riflessione su un “Ricette applicate – ha contema così importante. In linea cluso – per arrestare il decligenerale si constata come sul- no? L’Alto-Adige ha modifil’arco aipino la popolazione cato il paesaggio creando tenda a decrescere nelle loca- un’economia prima inesistenlità periferiche mentre nei cen- te. Basti pensare ai mega- comprensori sciistici od alla coltivanzione intensiva delle mele. Si è però provocato un radicale aumento, tre volte, del costruito e questo solo negli ultimi trentaquarant’anni”. Sulla “Conservazione e valorizzazione degli ambiti paesaggistici prealpini del Veneto” il contributo di Ugo Soragni direttore regionale per i beni Culturale e Paesaggistici del Veneto. “Un complimento – questo il suo esordio – per il sindaco Andrea Gios. Raramente mi è capiato di sentir parlare di un Pat a cose fatte. E’ coi risultati alla mano il miglior modo per rendere le comunità locali protagoniste in simili processi decisionali. Per le tutele paesaggistiche le normative statali e regionali esistono e sono complete anche se tra loro a volte concorrenti. Il concetto di “bene ambientale o culturale” va però anche calato nelle singole realtà. Qui in altopiano, fra tanti altri elementi arichitettonici e paesaggisti di pregio, avete un “unicum”: le cosiddette “laste”: quegli elementi in pietra infissi nel terreno per segnare i confini delle strade o delle proprietà a tutti voi ben noti. In tutta Europa esiste una sola corrispondenza: la regione dello Schleswig-Holstein in Germania. E’ – ha concluso un elemento identitario ed aiuterà la tutela del paesaggio”. Da Ferruccio Bresolin, econosmista, l’invito ad un riequilibrio fra terre alte e pianura. “La montagna è un bene pubblico e da questo presupposto bisogna partire quando si tratta di individuare le scelte che contano”. Molto articolato il contributo del sociologo trevigiano Ulderico Bernardi soffermatosi su “Senso ed identità delle comunità di montagna”. “L’abbandono dei territori in quota – ha sottolineato – sminuisce e talora azzera le relazioni umane e, quindi, le stesse comunità portandole all’impoverimento socio-culturale. Per restituire vitalità economica non dobbiamo però trasformare i nostri comprensori in altrettante “Disneyland alpine” alterando il paesaggio e non solo oppure far folklore a beneficio dei turisti. Va dunque limitato l’uso del territorio mentre le stagioni turistiche andrebbero meglio organizzate per non danneggiare la vita relazionale e personale dei residenti”. Viviana Ferrario, ricercatrice delIo Iuav (Istituto Universitario di Architettura di Venezia) col suo intervento su “Paesaggi alpini: dimaniche, criticità, opportunità” fornisce contrubuti concreti sul recupero dei paesaggi degradati da parte dei cosiddetti “abitanti intermittenti”. Si tratta di persone dedite alla ristrutturazione di rustici, alle ripuliture di aree inselvatichite, al ripristino di sentieri e testimonianze rurali del passato, all’introduzione o alla reintroduzione di attività agricole in funzione produttiva o di tutela. “Con opportuni aiuti ed interventi mirati, sostenuti anche dalla parte pubblica, questi interventi di recupero – sottolineava la relatrice – restauri e ripristini vanno caldeggiati. E’ questo anche un fattore di crescita culturale che induce economia tutelando, al contempo, aree degradate altrimenti indifendibili”. Lisa Carollo si è invece soffermata sul patrimonio storico-naturalistico della montagna vicentina e sulle sue possibilità di utilizzo in chiave turistica ed economica. “Non ho ricette da proporvi – ha concluso marino Zorzato – ma, di sicuro, per passare dalle parole, dai seminari, dalle pubblicazioni patinate ai fatti servono progetti realizzabili, tempi certi e decisioni coraggiose. Stop a convegni inutili. Bisogna aprire una nuova stagione: risorse pubbliche non ce ne sono. Il Veneto deve ragionare assieme senza coltivare orticelli. Diventa così essenziale la valutazione costi-benefici rispetto al da farsi”. Renato Angonese La montagna rivalutata o svalutata? ...continua da pagina 1 - Tra gli elementi degenerativi, lo sfruttamento rapace del territorio montano ad uso e consumo di un turismo facile, pigro e motorizzato, tanto da farne una grande periferia diffusa dell’anonima metropoli veneta. Le ultime proposte di installare seggiovie per incentivare il turismo della grande guerra ne sono un esempio. “Il turismo – continua Bernardi - manna dal cielo per l’economia montanara, è diventato una monocultura ed ha sopraffatto il settore primario. Basta quindi un periodo di siccità e la mancanza di neve in inverno od un eccesso di piovosità in estate, per svelarne la precarietà e mettere in crisi tutta la popolazione. Si esulta per la comparsa dell’orso e del lupo, ma non ci si commuove affatto per la scomparsa dei casari nelle malghe e degli allevatori sui pascoli, conquistati un tempo a prezzo di enormi fatiche. Si tratta, propriamente, di processi di de-territorializzazione e di de-temporalizzazione, perché il tempo non è più quello degli eventi quotidiani, in cui lavoro e festa si alternano in un luogo che ha accumulato nelle generazioni una specifica cultura locale, né lo spazio è l’ambito in cui si svolgono le relazioni stabili, bensì un’alternanza schizofrenica tra buona stagione (estiva e invernale) e stagione morta, con turisti che appaiono e scompaiono ed abitanti che sono chiamati ad adattarsi ai loro ritmi (intermittenza esistenziale: alternanza di stagioni ed esigenze). Alla rarefazione sociale della bassa stagione segue la rianimazione impetuosa della buona stagione. Fatalmente si crea un disorientamento per il passaggio da uno stile di vita ad un altro e, nel confronto obbligato tra modelli culturali diversi, si genera un forte sbandamento culturale, una crisi della società locale in varie forme, spesso il contrasto nelle stesse comunità riguardo all’uso insensato del territorio. La coesione sociale è un bene prezioso e la montagna possiede una storia millenaria di relazioni, con la mutualità, le proprietà collettive, il volontariato di soccorso. Quando esse vengono meno i costi umani sono pesanti soprattutto per i giovani e gli anziani, poiché il bisogno di relazioni è molto elevato, vedi le forme virtuali dei socialnetwork. Lo svuotamento di senso comunitario porta con sé la perdita di identità, con sofferenze del singolo e della comunità. Occorre dunque recuperare anche il settore primario in chiave di complementarietà, per ridurre i rischi legati alla monocultura turistica, distribuire in un arco più esteso le presenze, rifiutare la riduzione a metropoli diffusa, per uscire dalla situazione di sradicamento e di mortificazione della specificità alpina, sostenendo la solidarietà e reciprocità nelle relazioni. Il tessuto comunitario montanaro non può valere meno di una diga, di una pista da sci, di un impianto di risalita o di un piano regolatore generoso verso residenti temporanei. E’ necessario restituire all’intera montagna quelle autonomie che abbiamo vissuto nei secoli e che i “Siben Alte Comoine, Prudere Libe”, i Sette Fratelli Cari per quattrocento anni hanno visto riconosciute dalla Serenissima Repubblica.” Facciamo nostra l’amara conclusione di Rigoni Stern, che, dopo questo tipo di convegni che ciclicamente si ripetono, lamentava il fatto che poi nulla cambiava (la carta di Asiago?). Anzi sorge il sospetto, visti quelli fatti negli ultimi anni (per il rilancio dell’artigianato locale, Legno e Pietra, o quello sulla Mobilità Dolce), che poi si prendano strade in completa antitesi a quelle che alcuni autorevoli relatori a ragion veduta pronosticano. Giorgio Spiller 8 Sabato 28 aprile 2012 l’Altopiano 4 TERRITORIO Un nuovo passo avanti per il PAT di Asiago Il documento, che mette in primo piano la salvaguardia e la valorizzazione del territorio, ha ricevuto l’ok della commissione regionale - Ora si attende l’approvazione da parte della giunta regionale Recepito in pieno il PAT di Asiago; nessuna variazione, nessun cambio. Così come è stato presentato alla popolazione asiaghese e così come è stato approvato dal consiglio comunale, il PAT è stato inviato dalla commissione della direzione urbanistica regionale alla Giunta regionale per la sua definitiva approvazione senza alcuna modifica. Una grande soddisfazione per l’amministrazione comunale e l’ufficio tecnico di Asiago che da oltre 3 anni sta lavorando sul documento che regolamenterà le scelte urbanistiche e paesaggistiche di Asiago per il prossimo decennio. Nemmeno le polemiche per lo stralcio delle aree di espansione od i tanti ricorsi alla giustizia amministrativa e ordinaria hanno fatto deviare le intenzioni degli amministratori asiaghesi nel dare una svolta decisa nello sviluppo del territorio. “Uno sviluppo che mette la salvaguardia e la valorizzazione del territorio in primo piano – illustra il sindaco Andrea Gios - Una tutela estesa a tutte le componenti di Asiago sia naturali sia al tessuto urbano con le costruzioni, le infrastrutture ed i servizi esistenti. La gestione del paesaggio deve combi- nare salvaguardia e pianificazione così come serve un confronto con la comunità per individuare le soluzioni per l’utilizzo del territorio in funzione alle attività umane”. Il PAT asiaghese privilegia la tutela di tutto il territorio aperto, ovvero libero di insediamenti. La conversione di terreni agri- coli potrà avvenire solo in ambiti molto circoscritti. A pari passo il documento pone un freno al fenomeno delle seconde case favorendo invece gli alberghi o altre forme ricettive. Piccole aree di espansione saranno riservate quali perequazione per favorire investimenti infrastrutturali. Gli edifici comunque non potranno essere più alti di 2 piani e costituiti da più di 3 unità abitative. Per i residenti è invece facilitata la realizzazione della prima casa con aree riservate oppure utilizzando terreni di proprietà quale perequazione da impiegare in aree di completamento. Prime case che rimarranno però vincolate per 20 anni per evitare speculazioni. “Sul piano turistico il PAT è improntato allo sviluppo di quelle infrastrutture (piste ciclo pedonali, campi da golf, rete di mobilità dolce) che mancano al territorio – conclude Gios - E alla valorizzazione di tre grandi scenari; lo sport di divertimento e relax, i percorsi storico naturali della Grande Guerra e il parco letterario della narrazione dei luoghi di Mario Rigoni Stern”. Gerardo Rigoni Dopo anni in tribunale, sono ripresi i i lavori di consolidamento del Municipio Per i diurni invece ci sarà da aspettare ancora prima della loro riapertura Sono ripartiti i lavori per il consolidamento delle fondamenta del Municipio di Asiago ovvero quell’intervento che da anni ha fatto della zona dei diurni, tra il Municipio e lo stabile del Caffé Roma, un cantiere all’aperto e resi i diurni stessi inagibili. L’opera era stata interrotta perché durante l’esecuzione erano incorsi danni all’edificio comunale facendo partire un contenzioso per il risarcimento del danno che ha bloccato il cantiere dal 2009. Ora, con la sottoscrizione di una transazione delle parti (amministrazione comunale e Consorzio Triveneto Rocciatori Scarl), i lavori possono riprendere ed essere completati entro la fine dell’anno. La questione ha una storia lunga. L’assessore ai lavori pubblici Gianpaolo Rigoni Camplan la definisce “un paradosso dove i tempi burocratici sommati a quelli giudiziari dovrebbero dare la misura ai cittadini delle difficoltà che le amministrazioni pubbliche si trovano a dover affrontare quotidianamente per portare avanti le pratiche”. In pratica nel giugno 2006 viene approvato, il progetto esecutivo stilato dall’ing. Giovanni Piccioli per i lavori di consolidamento delle fondamenta del Palazzo Municipale messe a repentaglio dall’erosione causata dalla roggia che scorre nel sottosuolo nei pressi del Municipio e dei giardini pubblici. Un lavoro di oltre mezzo milione di euro affidato al Consorzio Triveneto Rocciatori Soc. Coop. A r.l. di Fonzaso (Bl) con contratto stipulato nel maggio del 2007; contratto in parte poi subappaltato alla ditta Unirock srl di Bolzano per i lavori riguardanti i noli a caldo e opere specialistiche come perforazione e posa micropali. I lavori, che consistevano nella trivellazione a 45° nel suolo sotto il municipio e il conseguente riempimento delle perforazioni di calcestruzzo pompato a pressione, sono stati poi sospesi perché nel corso delle operazioni sono stati causati danni al Palazzo Municipale con crepe importanti nei muri ed il distacco di intonaci tanto da far sospettare la compromissione della stabilità dell’edificio. Dissesto contestato alla ditta Consorzio Triveneto Rocciatori con la sospensione dei lavori anche per evidenziare e quantificare i danni provocati. Ed è da qui che parte un braccio di ferro tra il Comune e la ditta che ha vinto l’appalto; dopo la richiesta di risarcimento danni del Comune, il Consorzio Rocciatori ribatte con un ricorso ingiuntivo per il pagamento dei lavori effettuati, circa 110 mila euro. Decreto ingiuntivo a cui la giunta comunale si opponeva ribattendo con la richiesta di pagamento dei danni per l’importo di 250.000 euro. A sua volta il Consorzio Triveneto Rocciatori svolgeva domanda riconvenzionale di risarcimento in relazione alla sospensione illegittima dei lavori. Il Tribunale di Bassano, con l’entrata in scena delle assicurazioni (Zurich Insurance e la UGF Assicurazioni), consigliava una transazione della vertenza; consiglio gradito da tutte le parti in causa. Quindi il progettista Piccioli ed il Comune di Asiago hanno redatto una perizia di variante e suppletiva che prevede nuovi lavori e nuove modalità di intervento sul fabbricato. Le assicurazioni nel frattempo sono scese a compromesso riconoscendo al Comune 20 mila euro quale risarcimento dei danni al municipio. Tutto ciò ha permesso la ripresa dei lavori che altrimenti avrebbero potuto lasciare nelle stesse condizioni di disordine e degrado degli ultimi tre anni il passaggio centrale tra le due piazze principali di Asiago. E i diurni? Anche a completamento delle opere di consolidamento, non saranno subito riaperti. Per motivi di spesa ma anche per mancanza di fondi da destinare al mantenimento e pulizia dei locali. Tra le idee in corso di valutazione ci sarebbe, dalla parte delle docce, la realizzazione di un guardaroba mentre dall’altra, ovvero dai bagni, si sta pensando o di far un piano dei costi per permettere agli addetti di pulizia del Comune di tenere in ordine i locali oppure di istituire, come nel maggior parte delle città del mondo, bagni a pagamento a copertura dei costi. Gerardo Rigoni LE NIUZ DI PEPPINO MORDEGAN TUTTI AI BAGNI! I dispositivi Apple, tramite Safari Mobile, danno la possibilità all’utente di salvare un indirizzo web sulla home del proprio iPhone, iPad o iPod generando in automatico un’icona con uno screenshot della pagina e un nome scelto dall’utente 1. aprire il BROWSER SAFARI - 2. digitare l'indirizzo www.cinemaluxasiago.it 3. vai su ozioni e digita Aggiungi a Home - 4 inserisci la scritta es. “Cinema Lux” Comparirà nel vostro telefono l’icona del Cinema Lux Asiago l’icona potrà cambiare aspetto in base al film in programmazione nelle sale Dopo le richieste di cittadini e turisti per investimenti in nuove strutture per ridare slancio al paese in questi momenti di crisi l’ufficio stampa del Comune di Asiago ha emesso un comunicato che riportiamo fedelmente: “A breve saranno in funzione in centro i nuovi bagni pubblici diurni che però saranno anche notturni con illuminazione. Crediamo che tutti sentano il BISOGNO di questo investimento”. Apprezzamento di tutta la cittadinanza che sente la vicinanza dell’amministrazione nel momento dei BISOGNI. All’inaugurazione ritornerà il Sindaco di Chigago John Scagott che ha conosciuto la nostra città per l’epidemia del Cagosto di qualche anno fa. 8 Sabato 28 aprile 2012 l’Altopiano 5 ATTUALITA’ I volontari a scuola di soccorso e prevenzione Oltre sessanta volontari dei nuclei di protezione civile dei Carabinieri provenienti da tutte le provincie venete hanno partecipato, sabato 21 aprile, ad un convegno di aggiornamento tenutosi ad Asiago, nella sede della Comunità Montana. Una giornata intera di studio, dalle 9 alle 18.00, sulla “Manualità in emergenza”. Il convegno, alla sua prima edizione, è stato organizzato dall’Associazione Nazionale Carabinieri “Asiago 7 Comuni”, con il suo presidente Mario Palano, in collaborazione con il Servizio Sanitario Ispettorato Regionale Veneto. Direttore tecnico di questo aggiornamento il disaster manager dottor Rommel Jadaan, specialista in medicina interna e emergenza/elisoccorso, docente ed istruttore di medicina d’urgenza, d’emergenza e Pronto Soccorso; medico del SUEM 118 di Crespano. Vari i temi tratta- ti nella giornata: arresto cardiaco e rianimazione; traumi, dalla distorsione di caviglia fino al politrauma; primo soccorso generale; comunicazione ed avvicinamento in elicottero; psicologia in emergenza; prevenzione; con la chiusura affidata allo stesso dottor Jadaan sulla gestione di un evento complesso maggiore. Il tema della prevenzione resta sempre importantissimo e Rommel Jadaan ha voluto sottolinearlo anche in questo caso proponendo ai volontari, nella parte finale dell’incontro, l’intervento che da un anno e mezzo si impegna a portare nelle scuole insieme all’istruttore di guida Fabio Vivian con il progetto “Traffic Deadline”. Tramite la proiezione di filmati, immagini e musica si riportano le esperienze e le testimonianze di chi, come lui, per lavoro soccorre gli infortunati della strada e di chi per professione forma gli aspiranti conducenti dei veicoli a Sapor d’acqua natia dell’Italia e del Veneto: ci si affidava alle proprie forze per contrastare e vincere una paura del futuro che divenne ben presto la forza motrice di un sogno economico che si stagliava all’orizzonte. Oggi che il carattere dell’uomo sembra essere in preda ad un tentativo di anestetizzazione di massa, è rimasto il gioco come tentativo di ribaltare in un sol colpo di fortuna una situazione fastidiosa, preoccupante e per certi versi inesorabile. “Evolve chi si prende una giusta dose di rischio” ammonisce la pubblicità: mai essa osa parlare della certezza di una perdita, dell’amarezza di uno sfascio, dell’insensatezza di un colpo di fortuna che mangi i risparmi di una vita intera. Nel mondo dell’infanzia il gioco è una forma di grandissima educazione: giocando i bambini sperimentano quella leggerezza che non è per forza dissipazione, quella spensieratezza che non è mancanza di riflessione. Nel gioco essi fanno proprio un modo di vivere che li avvicina ad uno stato di serenità che li fa sentire protagonisti di un qualcosa di arricchente per loro. La qual cosa non è la medesima del gioco d’azzardo, laddove il giocatore diventa vittima di un sistema che lentamente lo assorbe fino a fare di lui un dipendente. Nella dipendenza dal gioco è in ballo forse la differenza tra paura e angoscia: la paura è riferita ad un pericolo preciso, l’angoscia è invece un malessere diffuso, acuto, pesante e indeterminato. In uno stato di paura l’uo- invito ripetuto da Rommel come un ritornello è: “Non ci sono mai scuse per aver fatto o provocato un incidente”. Quindi attenzione: per chi si mete alla guida di un auto o di una moto no alcool, no droghe, allacciare le cinture, farle allacciare a tutti i passeggeri, specie quelli dietro, focalizzare l’attenzione sulla strada, non guardare in giro, non correre, non usare il cellulare, non farsi distrarre dalle canzoni da selezionare sul cd o da cose da sistemare e raccogliere in macchina o ancora da discussioni troppo animate con altri passeggeri. Per i giovani soprattutto: “ascoltare i consigli dei genitori che ci dicono di non bere quando si deve guidare e di non correre”. Per i genitori: “ditelo sempre a vostri figli di non bere e non correre e non mancate mai di aggiungere: non farlo perché ti devi voler bene e perché ti voglio bene”. Stefania Longhini Il Primo maggio di solidarietà Il gioco che ti gioca E’ la terza industria in Italia dopo Eni e Fiat, la prima nel Veneto. Il fatturato che dichiara è da capogiro: 80 miliardi di euro annui, con una media di 1072 euro giocati a testa nell’arco dei dodici mesi. Un business che equivale a 16 volte quello annuo di Las Vegas e che da solo basterebbe per mettere a tacere un’intera manovra finanziaria. Nella sola città di Padova sei residenti su mille dichiarano di essere vittima del gioco d’azzardo: sono imprenditori e adolescenti, pensionati e precari, casalinghe e minorenni. Nell’epoca della crisi del lavoro, degli imprenditori vittime di usura e di racket e in grande deficit di futuro, l’abbaglio è quello di convincersi che le monete crescano davvero sugli alberi. Così – mentre negli anni passati le grandi gesta reggevano su verbi come “lavorare-guadagnarereinvestire” – oggi i verbi sono drasticamente cambiati: grattare-cliccare-puntare. Al bar, nei ristoranti, nei tabacchini; mangiando, bevendo, sorseggiando uno spritz. Sotto gli occhi compiuciati di uno Stato biscazziere che guarda all’incremento del suo fatturato con le braccia incrociate senz’accorgersi che con un clic si smantellano famiglie, si diventa vittime di patologie inguaribili, si perde a volte l’ultimo frammento di dignità rimasta. Nel dopoguerra fu l’intraprendenza e la voglia di riscatto ad animare le grandi manovre motore a conseguire la licenza di guida. Toccando argomenti come distrazione, cintura, alcool, sostanze, velocita... e venendo a conoscenza delle storie vere di persone che a causa di una scelta sbagliata portano una disabilità, s’induce nella pla- tea uno stato di introspezione profonda rivivendo la disperazione che i cari delle persone coinvolte al sinistro provano, attuando una profonda rivisitazione delle consuetudini e degli atteggiamenti errati che le persone attuano alla guida dei veicoli e nella circolazione stradale. Lo scopo è soprattutto quello di dare un contributo significativo alla riduzione dell’incidentalità stradale e per focalizzare le cause, evitabili, che portano ad eventi tragici. “Per il mondo sei qualcuno, per qualcuno sei il mondo” è lo slogan principale che accompagna questa campagna di sensibilizzazione costruita su un mix di emozioni, logica e buon senso. Altro slogan/ mo trova la forza di chiedere aiuto, quand’è vittima dell’angoscia l’uomo perde la fiducia che ci sia qualcuno in grado di aiutarlo o semplicemente di motivarlo. Il suicidio stesso punto di non ritorno di un’angoscia divenuta insopportabile - è il segno ultimo di una morte già avvenuta nella mente, nell’anima e nel cuore. Scrutare un bambino tutt’intento nei suoi giochi è un’esperienza d’insopportabile bellezza: attraverso il gioco scopre la serietà e la preziosità della sua vita. Contemplare un adulto chino sui videopoker, sulle slotmachine e sui gratta e vinci è di un’inquietudine stanca e disarmante. Perchè dietro quei clic potrebbe nascondersi il motivo di famiglie ridotte al lastrico, di affetti sacrificati alla fortuna, di semplici uomini e donne in preda ad un senso di angoscia che li porta a giocarsi il tutto per tutto nel tentativo di trovare una vita sistemata da un colpo di fortuna. E dimentichi che in caso d’angoscia e di solitudine esistenziale val più un abbraccio sincero di un anonimo tentativo di fortuna elaborato accanto al bancone di un bar. Don Marco Pozza “Le delizie del palato per un Primo maggio di solidarietà”. E’ lo slogan con il quale gli Amici di Antonio Pertile e Sonia Sartori lanciano sui manifesti l’oramai tradizionale Festa del Primo maggio in piazza ad Asiago. Fervono i preparativi e, come sempre, il coinvolgimento che si è riusciti a creare intorno a questo appuntamento, grazie soprattutto a uno dei principali organizzatori nonché ideatore della festa Lorenzo Longhini, è stupefacente ed incoraggiante. Ci saranno anche quest’anno, insieme a tanti commercianti e artigiani locali, gli amici delle Macellerie del gusto. Ma c’è anche la collaborazione degli Amici del cuore, che saranno a disposizione per effettuare test gratuiti della glicemia, pressione del sangue e del colesterolo. La festa comincerà alle 11. Anche il Golf Club Asiago ha dato il suo contributo all’organizzazione. Nell’area riservata, in Piazza Carli (grazie al Comune di Asiago!), si entrerà versando la quota d’ingresso di 10 euro (me se c’è chi vuol fare una donazione più cospicua, ben venga); tra i vari stand allestiti si troverà da mangiare e da bere (tutto compreso nel “biglietto” d’entrata) e per tutto il giorno ci saranno musica con le band altopianesi e animazione per i bambini. Ci sarà anche un angolo riservato al golf con l’allestimento di una struttura artificiale per cimentarsi nel tiro. La festa, nata per sostenere l’attività degli Amici di Antonio Pertile e Sonia Sartori, ha quest’anno l’obiettivo particolare di raccogliere i fondi per la creazione dell’aula multimediale delle scuole primarie di Foza. Possiamo dare tutti un contributo fattivo: basta partecipare! 8 Sabato 28 aprile 2012 l’Altopiano 6 ASIAGO Lavori di ripristino sul percorso della Rogazione Ripristinare e mettere in sicurezza la strada della Grande Rogazione. E’ l’intento dell’amministrazione comunale di Asiago che è riuscita, nonostante patti di stabilità e oggettive difficoltà economiche, a trovare un finanziamento del GAL Montagna Vicentina da destinare all’azione 3 “Tutela e riqualificazione del patrimonio rurale, Valorizzazione e qualificazione del paesaggio rurale”. Interventi possibili grazie al finanziamento del GAL Montagna Vicentina “L’intenzione della misura 23/A è quella del ripristino, qualificazione e valorizzazione di aspetti, elementi e componenti del patrimonio culturale delle aree rurali ai fini della relativa conservazione e pubblica fruizione – spiega l’assessore ai lavori pubblici Giampaolo Rigoni – Quale miglior esempio se non il percorso della Grande Rogazione”. Il primo tratto del percorso della “Rogasion” interessato dalla delibera comunale è quello situato in località Pöslen dove saranno effettuati lavori di manutenzione straordinaria. Tra i percorsi che intendiamo avvalorare c’è appunto quello della Grande Rogazione, in particolare la stradina rurale Chiusa la storica Casa Rossa della famiglia Dal Sasso Ghellar Per Vittorio e Ivana che hanno portato avanti la lunga tradizione famigliare iniziata quasi un secolo fa, è giunto il momento della pensione “Vogliamo dire un grosso grazie di cuore a tutti i nostri clienti e a tutti coloro che negli anni hanno lavorato con noi. Ricorderemo gli uni e gli altri, sempre con affetto”. Con una certa emozione Vittorio Dal Sasso e la moglie Ivana Bortoli pronunciano queste parole pochi giorni dopo la chiusura, il 16 aprile, della Casa Rosa, storico locale del Kaberlaba di Asiago. E’ a malincuore infatti che Vittorio e Ivana hanno Vittorio Dal Sasso con Ivana e Danilo in una foto di ....qualche anno fa! preso la decisione di cessare la lunga tradizione famigliare, che ha vi- stata ampliata, rimodernasto origine nel 1920 quando ta ed adibita a bar e trattoGaspare Dal Sasso, nonno di ria, per soddisfare le esigenVittorio, ha iniziato una picco- ze del gran numero di apla attività di ristorazione, ser- passionati dello sport bianvendo caffè e qualche bibita co.” Il locale ha conosciuto calda. Ed è con tristezza che i numerose trasformazioni, legatanti clienti dello storico locale te anche alla storia di Asiago hanno appreso la notizia, ripen- e dell’Altopiano, dalle distrusando ai bei momenti qui tra- zioni della guerra alla ricostruscorsi: al bar sorseggiando un zione, fino al boom turistico bicchier di vino, una bibita o della zona. A gestire la Casa un caffè, magari accompa- Rosa è sempre stata, di padre gnati da una genuina fetta di in figlio, la famiglia Dal Sasso torta fatta in casa, ma soprat- “Ghellar”: a Gaspare succestutto a tavola, in ritrovi convi- se il figlio Antonio con la moviali di vario tipo allietati dalle glie Santina che, aiutati dai fispecialità della cucina. “Al gli, nel tempo furono i veri arKaberlaba la Casa Rossa si tifici del successo del locale, trovava in una posizione molto rinomato fra turisti e restrategica, nell’area che in sidenti. Il ristorante vero e proseguito divenne il campo da prio venne aperto nel 1971, e, sci più popolare dopo aver lavorato a fianco dei dell’Altopiano – scrive Lino genitori e suoceri, nel 1984 Bortoli (classe 1922) nel libro Vittorio e Ivana hanno preso “Sull’Altopiano” dove descri- in mano il locale, continuando ve, da emigrante, i suoi ricordi a proporre una cucina tipicadi bambino legati alla terra mente casalinga, a base di sanatia. – La Casa Rossa, co- pori locali che ha sempre nosciuta da sempre con quel contraddistinto la Casa Rosnome per il colore vermiglio sa, pur con l’evoluzione di dei muri, era l’abitazione menù e proposte, introducendella famiglia Ghellar della do nuovi abbinamenti e qualcontrada Coda che, usata che preparazione più ricercacome stalla per il bestiame ta, soddisfacendo così i tantisnella buona stagione, era simi clienti che il locale ha ospi- tato. La Casa Rossa è stata un punto di riferimento per il ritrovo di tantissima gente:qui si sono festeggiate innumerevoli cerimonie, anniversari e ricorrenze, si son seduti a tavola in compagnia colleghi di lavoro e gruppi di famigliari, di amici, che hanno potuto apprezzare i risultati di un lavoro fatto da sempre con grande passione. Tra i punti di forza, le cene a base di selvaggina e cacciagione, con compagnie di cacciatori che tradizionalmente han portato qui a cucinare quanto cacciato. Non è stato facile per Vittorio e Ivana pensare di smettere, ma la somma di numerosi fattori ha portato infine alla decisione, in primis il fatto che per loro ormai è giunta l’età della meritata pensione, e che le forze per fare i sacrifici che il lavoro richiede in tempi difficili e di crisi come quelli attuali, ormai non ci sono più. Ma i coniugi Dal Sasso continueranno a dare una mano al figlio Danilo,che gestisce il Khèllar, la pizzeria birreria sottostante, aperta anche a mezzogiorno e che ha in menù, oltre alle pizze, anche qualche primo e alcuni piatti veloci. Su prenotazione poi sarà possibile anche richiedere una cena a base di qualche specialità tipica che ha contraddistinto il ristorante Casa Rossa. Da parte nostra pensiamo di farci portavoce della numerosa clientela nel ringraziare Vittorio e Ivana per il contributo dato dalla loro famiglia alla storia, soprattutto turistica, dell’Altopiano, augurandoci che il ristorante possa riaprire presto, e che chi se ne occuperà possa a sua volta tenere alto il nome della Casa Rossa. Silvana Bortoli che dal monte Rasta porta alle pendici del Monte B nonché alcuni tratti che dalla località Corda conducono ai boschetti di Gallio. Gli interventi prevedono il ripristino del fondo stradale con riporti di stabilizzato, il ripristino di recinzioni e delimitazioni storiche come le laste, lo sfalcio e la pulizia dei sentieri e la realizzazione di aree di sosta con panchine, cestini, ecc. “L’intervento rientra tra le intenzioni della nostra amministrazione di valorizzare i percorsi pedonali esistenti – spiega Rigoni – Un intervento che riteniamo ne- cessario per il mantenimento degli equilibri naturali dell’area per evitare che questi percorsi vadano incontro un degrado grave tanto che, ovviando ai limiti imposti dal Patto di stabilità, abbiamo chiesto il sostegno non solo del GAL ma anche del Consorzio Imbrifero del Brenta”. Gerardo Rigoni Design: l’asiaghese Massimo Barbierato tra i vincitori del concorso “Autoprogettazione 2.0” Al Salone del Mobile, chiusosi a Milano il 22 aprile, Domus e Audi hanno presentato The Future in the Making, una grande mostra che getta uno sguardo al futuro del design, tra eventi e performance dal vivo. Palazzo Clerici, uno dei più lussuosi ed eleganti di Milano, è stato la sede di un’esplorazione nel futuro del design. Con The Future in the Making, Domus e Audi hanno inteso esaminare la rivoluzione che sta radicalmente cambiando il volto del design, aprendo nuove prospettive con idee fresche e una nuova generazione di progettisti. A questa mostra era associato un concorso internazionale intitolato “Autoprogettazione 2.0”. Il titolo è un omaggio ad Autoprogettazione, idea profetica avanzata dal designer milanese Enzo Mari nel 1974. Il progetto di Mari, oggi leggendario, consisteva in un sistema di regole genera- li per creare mobili a buon mercato, di alta qualità, durevoli e facili da montare usando solo tavole grezze e chiodi. Il progetto di Mari era contemporaneamente una seria proposta di design e un provocatorio invito a riflettere con sguardo critico sul processo di produzione. La giuria del concorso, composta da Paola Antonelli curatrice del MOMA di New York , Enrico Bassi (Fab Lab Torino), Massimo Banzi, Joseph Grima – direttore della rivista Domus, Clemens Weisshaar, ha scelto come uno dei vincitori l’asiaghese Massimo Barbierato (Laboratorio 2729) per il tavolo Jigsaw, progetto ricavato dal taglio a pantografo di un pannello in multistrato di legno pensato per essere facilmente assemblato da una persona senza l’ausilio di utensili e colle. 8 Sabato 28 aprile 2012 l’Altopiano 7 ATTUALITA’ NEWFOR - LE FORESTE VISTE AL LASER Si è tenuto martedì 17 Aprile presso la Comunità Montana “Spettabile Reggenza dei Sette Comuni” un incontro di presentazione del progetto NEWFOR (www.newfor.fr). NEWFOR (nuove tecnologie per una migliore movimentazione della risorsa legno in montagna) è un progetto di ricerca finanziato dal Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale nell’ambito del programma Spazio Alpino. Il progetto riunisce 14 istituti appartenenti ai 6 paesi dell’arco alpino, con l’obbiettivo di sviluppare l’impiego di nuove tecnologie a supporto della gestione forestale e della pianificazione delle utilizzazioni boschive e di favorire la divulgazione e la condivisione delle conoscenze tra i Paesi dell’arco alpino. Il Dipartimento Territorio e Sistemi Agro-Forestali dell’Università degli Studi di Padova, partner del progetto ha scelto come area di interesse l’Altopiano dei Sette Comuni. La scelta dell’Altopiano come area di studio è stata dettata in particolare dalle caratteristiche delle superfici forestali che, grazie alla loro estensione, alla loro forma di gestione e alla costante presenza di utilizzazioni forestali, si adattano perfettamente alle finalità del pro- L’Altopiano protagonista in un progetto europeo transfrontaliero che promuove l’utilizzo di nuove tecnologie a supporto della gestione forestale sostenibile getto. Il Progetto NEWFOR ha come obbiettivo principale la creazione di strumenti di pianificazione orientati al miglioramento della conoscenza puntuale e della gestione sostenibile delle risorse forestali nelle loro diverse funzioni (produttiva, turistica-ricreativa, protettiva, ambientale). Conoscenza che non può e non deve prescindere dal rilievo in bosco e dal contatto diretto con il territorio, ma che oggigiorno può essere supportata da nuove tecnologie di telerilevamento che consentono di raggiungere livelli di dettaglio sempre più elevati. La tecnologia innovativa utilizzata nel Progetto NEWFOR è denominata LiDAR (dall’inglese Light Detection and Ranging); consiste nell’impostare un rilievo del territorio sulla base di impulsi Laser per ottenere la forma di un oggetto o di una superficie mediante misura della distanza relativa sensore-oggetto. Nel caso di rilievi delle superfici forestali, il sensore viene installato su un aeromobile. In questo modo il sensore sorvolando la superficie forestale, emette un impulso Laser ad una precisa lunghezza d’onda che và ad intercettare gli oggetti presenti in superficie, arrivando a raggiungere il suolo sfruttando gli spazi presenti nella chioma. La successiva interpretazione dei tempi di ritorno del segnale permette di localizzare nello spazio una nuvola di punti corrispondenti ai punti di intercettazione, restituendo una ricostruzione 3D, nel nostro caso del popolamento forestale. I recenti progressi fatti nell’ambito della tecnologia LiDAR, con la combinazione di altre informazioni recuperabili dalle foto aeree e rilievi a terra, rendono oggigiorno possibile la mappatura puntuale dei volumi e delle caratteristiche dei popolamenti forestali. Nei due anni e mezzo di durata il progetto si proporrà quindi di dare risposte e soluzioni a due principali problematiche. La prima riguarda la valutazione delle caratteristiche (provvigione, tipo strutturale) delle risorse forestali al fine di supportare la scelta delle più corrette strategie gestionali, mentre la seconda riguarda la valutazione delle condizioni di accessibilità di queste risorse. Nelle aree montane infatti le condizioni orografiche rappresentano spesso il principale limite sia tecnico che economico nell’efficienza delle utilizzazioni forestali. Il progetto ha l’obbiettivo di sviluppare strumenti di supporto alle decisioni per la valutazione delle possibilità di utilizzazione delle risorse, fornendo valu- tazioni sia a supporto sia della gestione della viabilità forestale sia sulle possibilità di impiego dei diversi sistemi di esbosco. Le superfici forestali che saranno coperte dal volo LiDAR rientreranno all’interno dei territori dei Comuni di Asiago, Lusiana e Roana per una estensione complessiva di circa 60 km2. L’incontro presso la Comunità Montana “Spettabile Reggenza dei Sette Comuni” ha rappresentato un primo momento di colloquio e confronto tra i principali soggetti coinvolti nella gestione delle superfici forestali dell’Altopiano rientranti nelle aree studio (Comunità montana, rappresentanti dei Comuni coinvolti, Unità di Progetto Foreste e Parchi della Regione Veneto, Servizi Forestali di Vicenza, Corpo Forestale dello Stato, tecnici forestali incaricati della redazione dei piani di gestione forestale) che saranno i diretti beneficiari dei risultati del progetto. A Canove finita la sagra continua la festa! Non ha certo risentito della crisi l’edizione 2012 della sagra di Marco, che ha visto i volontari della Pro Canove, organizzatori dell’evento, lavorare intensamente e senza soste. Il palatenda riscaldato, complici il freddo e il tempo poco favorevole (che fanno parte comunque della tradizione della sagra!) assieme al nutrito programma musicale serale e allo stand gastronomico variato di sera in sera, ha visto sempre un ottimo afflusso di gente. Di questi tempi non era certo facile prevedere come sarebbe potuta andare, ma i risultati molto positivi hanno ripagato l’impegno del gruppo. E’ capitato anche che l’ultimo giorno i piatti principali dello stand gastronomico andassero esauriti! Ed è proprio il fatto di non essere riusciti ad accontentare fino in fondo tutte le richieste l’unico rammarico degli organizzatori, che hanno deciso di aggiungere una particolare serata di festa, vista la disponibilità del palatenda riscaldato, anche per ringraziare tutti coloro che hanno affollato la sagra. Per sabato 28 aprile è stata organizzata la “Festa solidale” che, sempre con ingresso libero, proporrà dalle 21.30 musica dal vivo con Manuel ed Eros Band e durante la serata Pasta Party per tutti offerto dalla Pro Loco. “Festa solidale” il cui ricavato andrà a favore dell’Associazione Amici di Antonio Pertile e Sonia Sartori, in una sorta di ideale gemellaggio con il 1° Maggio di Solidarietà che si tiene da molti anni ad Asiago. Tornando alla Sagra dedicata al patrono, molto coinvolgente è stata la serata di apertura, venerdì 20, con tanti musicisti locali a darsi il cambio sul palco, dal gruppo DEA al quello formato da Manuel, Eros e Fran- cesco, che hanno suonato e fatto ballare i tanti presenti. Musica più da ascolto invece la sera successiva con la Blond Brothers Band dei fratelli Luca e Francesco Baù, che non hanno mancato di proporre i suggestivi brani del loro primo cd, uscito recentemente. Gli amanti del ballo liscio hanno molto apprezzato la serata con la rinomata orchestra di Gianni e Jonathan Dego; di grande richiamo il tributo a Vasco Rossi con il gruppo Nuovo Fronte, protagonista della serata di martedì, vigilia del 25 aprile. La giornata dedicata a San Marco patrono del paese, abbinata alla festa sezionale Avis, ha proposto nel pomeriggio un appuntamento divertente per i più piccoli, intrattenuti dal Mago Lucas. La sera è stato proposto lo spettacolo “Calor latino altopiano”, con diversi gruppi che si sono esibiti, chi in danza moderna, chi in danza del ventre, e ancora nel tango argentino e nei latino-americani. L’estrazione della sottoscrizione a premi, di cui riportiamo qui i numeri dei biglietti vincenti, ha completato il tutto. Silvana Bortoli Numeri vincenti della sottoscrizione a premi 1° premio Tv Panasonic 42 led 3d n. 3278 – 2° premio Week-end sapori autentici Boscolo per 2 persone n. 2647 – 3° premio Gioiello in argento n. 1810 – 4° premio occhiali da sole donna n. 664 – 5° premio Scarponi Aku n. 1400 – Gli altri numeri estratti sono: 1859 – 3198 – 3231 – 3350 – 1542 – 2429 – 2857 – 3052 – 825 – 2017 – 81 – 2913 – 765 – 250 – 1208 – 1161 – 852 – 2131 – 2546 – 2693 – 1113 – 2040 – 2442 – 1176 – 1087 – 1096 – 1778 – 244 – 286 – 2942. Per ritirare i premi rivolgersi presso la Macelleria Roscarni di Massimo Panozzo in centro a Canove. l’Altopiano Sabato 28 Aprile 2012 L’Altopiano srl - Società unipersonale Sede legale: Via Iacopo Scajaro, 97 - 36012 Asiago (Vi) Redazione: Via Iacopo Scajaro, 23 - 36012 Asiago (Vi) Registrazione n. 10/02 del 04/12/2002 presso il tribunale di Bassano del Grappa Telefono servizio lettori: 348 - 3138606 Telefono servizio abbonati 338 -1460517 Telefono per inserzioni pubblicitarie 338-1460517 E-mail: [email protected] [email protected] Direttore responsabile: Stefania Longhini Segretaria di redazione: Silvana Bortoli In redazione: Giovanni Dalle Fusine, Cesare Pivotto, Gerardo Rigoni, Martina Rossi, Stefania Simi, Egidio Zampese Hanno collaborato: don Marco Pozza, Virginia Gianello, Aurora Carli, Alessandro Cunico, Alessandro Siviero, Ilario De Guio, Giacomo Scarsella, Nicoletta Manfrin, Filippo Menegatti, Giorgio Spiller, Renato Angonese, Morena Turetta, Roberto Rigoni, Francesca Chiesa, Bruno Finco, Giandomenico Stella Responsabile grafico : Fabrizio Favaro Impaginazione : Davide Degiampietro Foto: Archivio Giornale Stampa: Centro Stampa delle Venezie Via Austria, 19/b - 35217 Padova 8 Sabato 28 aprile 2012 l’Altopiano 8 Approvato in consiglio il nuovo tracciato della linea aerea dal Pakstall a Campomuletto GALLIO Portare la corrente elettrica ai comprensori sciistici delle Melette e Campomulo, nonché al rifugio Campomuletto. Un iter avviato ancora tre anni fa dal Comune di Gallio, poi bloccatosi per intoppi di Le Melette e Campomulo avranno l’energia elettrica natura tecnica, che l’amministrazione comunale intende portare a termine quanto prima. A tale scopo nell’ultimo consiglio comunale, tenutosi il 16 aprile, è stato approvato il nuovo tracciato (con leggere modifiche rispetto all’originale) della linea elettrica aerea che partendo da località Pakstall porterà l’elettrificazione fino alle lo- Dino Baggio a Gallio: una serata di grande calcio e grande sport Sabato 26 maggio alle ore 20.30 all’Auditorium di Gallio l’Altopiano accoglierà Dino Baggio, grande campione del calcio azzurro (60 presenze) ed internazionale con prestigiose squadre, nell’occasione della presentazione del suo libro-autobiografia “Gocce su Dino Baggio” edito dalla Ciesse Edizioni, coautore il prof. Marco Aluigi. L’opera è stata illustrata da Bruno Pizzul, in anteprima nazionale nel suo paese natale di Tombolo lo scorso dicembre e da alcuni mesi in varie città italiane (tra cui quelle in cui ha giocato) e trivenete organizzando serate tutte di grande successo. La presentazione del libro viene infatti accompagnata da uno spettacolare filmato commentato dal celebre giornalista Rai che ha seguito tutta la carriera di Dino Baggio, con sintesi stupende di azioni e gol entusiasmanti, che hanno fatto di lui uno dei più forti centrocampisti del calcio mondiale degli anni 90. Dopo essere partito ragazzino da Tombolo per Torino, la sua carriera si è sviluppata ad altissimo livello: dopo i granata, nell’Inter, Juventus, Parma, Lazio, Blackburn (Inghilterra), oltre ai fasti con la Nazionale Italiana, protagonista nell’Under 21 Campione d’Europa di Cesare Maldini e poi disputando anche due Campionati Mondiali (secondo posto ai rigori col Brasile ad Usa 94 con l’Italia di Arrigo Sacchi e Francia 98 eliminato ai quarti con Cesare Maldini). Il sindaco di Tombolo Franco Zorzo, vecchio amico di Dino, ha commentato: “un libro umile come nello stile sobrio e modesto del personaggio, anche per i nostri figli perché ripercorre senza false illusioni i difficili passaggi ed i sacrifici compiuti dal 13nne Dino Baggio allorquando si staccò dalla famiglia e dalla piccola Tombolo si recò nella metropoli di Torino alle giovanili del Toro. Semplice e divertente in alcune frasi e con aneddoti curiosi e scherzosi,….fino ad arrivare a toccare il lato oscuro del calcio, oggi ben chiaro rispetto ad allora, e le conseguenze che lo stesso Dino dovette subire per alcuni gesti plateali di denuncia che gli costarono molto ma molto caro”. Vedi nel libro il capitolo finale, molto toccante e forte, che Dino Baggio ha voluto intitolare “L’ho pagata cara”: nel 2000 in occasione di una sofferta ed intensa partita del Parma contro la Juventus, egli denuncia un calcio malato con un gesto inconfondibile ed è l’inizio del suo calvario sportivo che lo porterà via-via alla parabola discendente. Una serata di grande richiamo per tutti gli sportivi altopianesi, per la presentazione di un libro che ripercorre la carriere di uno dei giocatori più affermati al mondo e che negli anni 90 era al vertice internazionale vestendo per un decennio la maglia azzurra anche da vicecapitano e per visionare uno straordinario filmato che ripercorre un decennio di Grande Calcio mondiale. calità Campomulo e Campomuletto. “Riteniamo – spiega il sindaco Pino Rossi – che questo intervento debba essere inteso a larga scala al fine di garantire la fornitura di energia elettrica, oltre che alle utenze residenziali finora considerate nel progetto, anche per tutte le strutture di proprietà comunale presenti nel territorio considerato (malghe, centro sportivo Busafonda, etc.), nonché per il Comprensorio sciistico delle Melette, quello esistente e quello in progetto, secondo le previsioni di collegamento con Enego-Foza, la baita Campomulo e il rifugio Campomuletto”. Al fine di limitare l’impatto paesaggistico, la nuova linea sarà posta il più possibile in prossimità del bosco e in parte mimetizzata ap- plicando idonee coloriture alle strutture di sostegno. Stefania Longhini ENEGO Ad Enego la Sagra di San Giuseppe A cavallo della festa del primo maggio, anche quest’anno il Comitato Fosse organizza la consueta sagra di S. Giuseppe giunta alla 39^ edizione e soprattutto festeggerà l’atteso S. Giuseppe d’oro, ovvero il premio nato nel 2000, assegnato, da una commissione, al lavoratore eneghese che ha saputo distinguersi. Quest’anno l’ambito riconoscimento toccherà ad un medico, classe 1957, cresciuto proprio a Fosse di Enego, Moreno Agostini, che ha svolto tutta la sua carriera scolastica a Padova, attualmente Responsabile Day Surgery Centralizzata e Ambulatori di Day Hospital Preoperatorio del presidio Ospedaliero di Montebelluna e Direttore di Struttura Complessa dell’U.O. di Anestesia e Rianimazione sempre a Montebelluna. Nella stessa struttura ospedaliera inoltre è Coordinatore del Gruppo Operatorio e Coordinatore Locale ai trapianti di organi e tessuti . Un medico dal curriculum non indifferente, decine le pubblicazioni a cui ha dato il suo brillante contributo, numerosi i corsi di aggiornamento cui ha partecipato come relatore e dai quali emerge che molta attenzione questo medico la dedica e l’ha dedicata a questioni di bioetica, proprio nell’ambito della terapia intensiva. Una storia professionale dalla quale emerge non solo grande professionalità, ma anche una sensibilità che in campo medico significa un valore aggiunto. Tutta la sua carriera si fonda su grandi capacità personali, umane, tanti traguardi raggiunti grazie solo ed esclusivamente al merito, alla gavetta sostenuta. E’ stato Assistente, Aiuto, e infine Primario di Anestesia e Rianimazione. Numerosi gli studi condotti sulle donazioni e sui trapianti, aspetti di bioetica in nutrizione artificiale e terapia intensiva. Un vero esempio per tanti giovani che proprio nella ricorrenza di S. Giuseppe verranno premiati per meriti scolastici. Un uomo, il dottor Agostini, che non ha affatto dimenticato le sue origini, l’amore per la sua terra e per quelle che sono le tradizioni famigliari, tradizioni di agricoltori ed allevatori; il premio perciò gli riconosce doti di gran lavoratore, ma so- prattutto il merito di essere rimasto una persona semplice, legato a quei valori e quelle tradizioni che nel mondo attuale sono sempre più rari. La Festa di S. Giuseppe si apre con lo stand gastronomico e nella serata procede con musica dal vivo, nella giornata del primo maggio dopo la S. Messa delle 10.00, ci saranno le premiazioni dei migliori studenti eneghesi, promosse come sempre dalla Coldiretti, e naturalmente la cerimonia per il S. Giuseppe d’oro. In chiusura, come è ormai consuetudine, dal 1° maggio 2003, anno in cui è stata istituita, l’ambulanza ed il gruppo volontari dell’Associazione Monte Lisser riceveranno la benedizione, compiendo il 9° prezioso anno di vita. A seguire vi sarà anche la manifestazione, dedicata ai più giovani “Io piccolo pompiere” promossa dal Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Vicenza. Un’importante iniziativa promossa anche nelle scuole, durante la quale i giovani saranno invitati a effettuare un percorso al termine del quale riceveranno il riconoscimento di “Vigile del fuoco Junior”. Alle 16 invece salirà sul palco la confraternita del Bagolo per presentare lo spettacolo “I schei no gà gambe, ma i core e i fa corar”. Nelle due giornate si svolgeranno anche i tradizionali giochi dei boscaioli mentre chiuderà come al solito i festeggiamenti l’immancabile lotteria. In occasione dei festeggiamenti del 25 aprile, quest’anno si sono aggiunte due apprezzate iniziative: una mostra di quadri e sculture, dove molti sono risultati i lavori di pregio, opera degli artisti dell’Associazione Valbrenta e di alcuni artisti Eneghesi. Quindi si sono svolte le premiazioni del concorso, promosso nella scuola primaria e secondaria, sul significato di “Libertà”. I ragazzi premiati dalla preside Chenet, si sono espressi attraverso racconti, poesie disegni. Come ha sottolineato la preside, tanti sono stati i lavori interessanti che dimostrano la grande sensibilità e capacità espressiva dei ragazzi, capacità alla quale si deve dare sempre un’opportunità per emergere. A cerimonia terminata i presenti sono stati invitati a salire nella Torre Scaligera simbolo di Enego, che, dopo mesi di lavori è stata restaurata e resa agibile. Stefania Simi 8 Sabato 28 aprile 2012 l’Altopiano 9 Tradizionale appuntamento nella sala Cineghel GALLIO E’ ormai tradizione che Gallio sottolinei concretamente il proprio plauso agli studenti residenti nel proprio comune che meglio riescono a distinguersi in ambito scolastico. E’ stato così anche quest’anno e sabato 21 aprile la sala del Cineghel ha ospitato la cerimonia di consegna delle borse di studio intitolate alla memoria di Antonio Pertile e Sonia Sartori; presenti la sorella di Antonio e la mamma di Sonia. Per l’Amministrazione Comunale di Gallio a fare gli onori di casa il vicesindaco Natale Pompele e l’Assessore allo Sport ed alle Politiche Giovanili Giorgio Tagliaro, che nel salutare i presenti, hanno ricordato innanzitutto la recente scomparsa di Claudio, il papà di Antonio, che sempre aveva Le borse di studio alla memoria di Antonio Pertile e Sonia Sartori presenziato a questo appuntamento. “Per noi - ha ricordato Pompele - questa manifestazione vuole essere esempio di come scuola e territorio possono collaborare, al fine di sostenere la nostra comunità e focalizzare l’attenzione su voi giovani e sulla vostra formazione e dimostra una volta di più quanto sia importante investire in cultura e istruzione. La scuola prepara alla vita, come realtà che va costruita giorno per giorno e che pertanto ha bisogno di una forte e sicura formazione culturale. Non contano solo il sapere ed il saper fare ma anche il saper imparare, la determinazione ad acquisire quel patrimonio di conoscenze che accompagneranno l’individuo in tutta la sua vita”. “Questa iniziativa – ha poi aggiunto - vuole anche essere un piccolo riconoscimento in termini economici agli allievi che nel corso del precedente anno scolastico hanno ottenuto i voti più alti nelle scuole frequentate. Viviamo una realtà dagli effetti drammatici e acuti di una crisi economica forse senza precedenti. Una crisi che si è fatta sentire pungente e reale nella quotidianità di ciascuno di noi. Pensiamo alle tante famiglie che fanno fatica ad arrivare alla fine del mese, ai tanti lavoratori che hanno perso il posto di lavoro, ai tanti imprenditori e commercianti che devono lottare per difendere la propria attività. E pensiamo soprattutto ai giovani, che non riescono a inserirsi in maniera adeguata nel mondo del lavoro. Per questo voi studenti dovete tendere al merito perché in una società sempre più globale dove purtrop- po il livello della disoccupazione è cresciuto a dismisura la meritocrazia è un valore aggiunto per conquistare posizioni e meritarsi ruoli chiave nella società”. Nel consegnare i riconoscimenti ai ragazzi il Vicesindaco ha detto loro “Con queste Borse di studio vogliamo ricordarvi che la conoscenza va nutrita e coltivata e che deve essere sempre affiancata da sani principi morali e vogliamo augurarvi di continuare il vostro cammino scolastico con voglia, sacrificio, responsabilità e grinta lungo tutto il vostro percorso formativo. Ognuno di voi può andare fiero del risultato raggiunto, e con lui gli adulti, le famiglie, le istituzioni che hanno lavorato al fine di creare una rete per sostenerli e fornire loro basi solide, consapevoli dell’importanza che svolge la scuola nella formazione di ciascuno. Vi invito a dare la giusta importanza alla cultura che non è solo la conoscenza di nozioni, ma anche la fonte di quei valori umani individuali che sono alla base della società civile”.. Ricordando poi i criteri di assegnazione, si è passati alla consegna delle borse di studio relative all’anno scolastico 2010/11. Per la Scuola Elementare di Gallio un premio da 600 euro mentre per quella di Stoccareddo uno da 300 euro; per la scuola media inferiore una borsa di studio da 130 euro a Daniele e Sabrina Rigoni; per gli Istituti Superiori una borsa di studio da 180 euro a Greta Ceccato, Elia Costa, Luca Tagliaro, Gabriele e Giulia Troisi, Nicoletta Finco, Andrea Lombardo, Valentina Schivo, Mattia Tura, Stefania Agostini, Riccardo Baù, Matteo e Stefano Cherubin, Giacomo Troisi, Nicole Tura e Maria Grazia Vellar; per gli studenti dell’ultimo anno delle Superiori una borsa di studio da 300 euro a Stefania Carli ed Andrea Finco. Premiati poi con un assegno da 800 euro per una vacanza studio di due settimane nella scuola europea “Totnes European School” che si trova a Totnes, una località del Devon, nel SudOvest dell’Inghilterra, Michele Marini, Federica e Valeria Rossi. Per quanto riguarda le Università borsa di studio da 500 euro per Maria Chiara Paccanaro, Alberto Vellar e Serena Sartori, mentre a Daniela Paccanaro è stata consegnata una targa per la conseguita Laurea in Discipline della Mediazione Linguistica e Culturale. Cesare Pivotto Gallio-Ugine: un lungo ed importante sodalizio Sono stati 5 giorni stupendi ma altrettanto intensi, quelli vissuti dal 9 al 13 aprile, da una delegazione Galliese composta da 10 tra ragazzi e ragazze appartenenti allo Sci Club Gallio e 5 accompagnatori, ad Ugine, in Savoia, per partecipare all’Aventure Raid Junior, una sorta di mini Olimpiade a squadre di 5 persone, riservata ai ragazzi di età compresa tra i 9 e i 12 anni. Il Comune francese di Ugine, terra di immigrazione negli anni ’50 per molti Galliesi soprattutto di Stoccareddo, è gemellato dal 1993 con Gallio e l’invito costituiva appunto una delle iniziative di interscambio socio-culturale e sportivo tra i 2 comuni. Il tema della manifestazione di quest’anno, giunta alla 15esima edizione, era rappresentato dalle Olimpiadi partendo dai giochi antichi per arrivare alle edizioni moderne. Da Gallio sono partite due squadre miste formate da 7 bambini e 3 bambine appartenenti allo Sci Club Gallio, con età compresa tra i 9 e i 12 anni (i partecipanti si possono vedere nella fotografia in basso), che, assieme ad altre 25 squadre partecipanti, si sono cimentate in 49 prove che spaziavano da discipline classiche e praticate anche sulle nostre montagne, come lo sci di fondo, il pattinaggio, la corsa, il nuoto e la mountain bike, ad altre meno note ai ragazzi altopianesi, come il tiro con l’arco, con la balestrina, le freccette e il curling, oltre a prove didattiche, di fortuna, di videogames, nonché di equilibrio (in una prova curiosa si doveva rimanere su di un piede, scalzo, sopra un cilindro di 10 cm di diametro per il tempo più lungo possibile ed alcuni hanno superato i 5 minuti. Provare per capire quanto sia difficile.) Le gare sulla neve, si sono svolte sulle prestigiose piste Alpine di Les Saisies, che gli appassionati del fondo ricorderanno per l’oro Olimpico di Stefania Belmondo oltre al ricco bottino di medaglie d’argento e bronzo conquistate da Albarello, De Zolt, Vanzetta, Di Centa. Teatro delle varie prove su pattini è stato invece il grande stadio del ghiaccio di Albertville (sede olimpica dei giochi invernali nel 1992). Un genitore presente, dopo la bellissima esperienza, afferma “E’ stato un gran divertimento per i nostri ragazzi vivere questi giochi e queste sfide, è stato un gran divertimento vedere come abbiano interagito con i coetanei d’oltralpe, ma è stato anche un gran divertimento per noi adulti che abbiamo trovato grandissima ospitalità da parte dei Francesi che si sono fatti apprezzare per i festeggiamenti organizzati, la loro cucina, formaggi della Savoia in primis, ed i loro vini e liquori.” I ragazzi sono stati ospitati dalle famiglie di altrettanti loro coetanei, rendendo quindi la competizione un vero e proprio scambio culturale. Il primo giorno, dopo che si sono svolte le presentazioni, gli organizzatori hanno individuato un circuito di corsa campestre per poter poi dichiarare la squadra leader a cui far indossare un berretto blu, simbolo che ogni squadra, se vincitrice, avrebbe dovuto portare all’inizio delle nuove gare. Per la cronaca, le 2 squadre, “Sci Club Gallio” e “Gallio”, si sono piazzate rispettivamente alla nona e all’ undicesima posizione della classifica finale. Andiamo a scoprire cos’hanno fatto i ragazzi in questi cinque giorni, si ricorda che ogni prova richiedeva una partecipazione dell’intera squadra. Martedì 10 è stata la prova al sito di Crest Voland/Les Saisies ad impegnare i nostri ragazzi con prove di Bici-Sci, Biathlon-Freccette, Resistenza Sci di Fondo, Relè Sci, Relè Racchette, Tiro al Naturale, percorso Demenag Sci (trasportare degli oggetti su un percorso con gli sci da fondo) e anche una prova di carattere culturale in cui sono state fatte alcune domande di cultura generale il cui tema era la montagna. Mercoledì 11 è stato il turno di Halle Olympique (stadio del ghiaccio di Albertville) con prove di Short Track, Hockey, Demenag Patins, Dadi Dadi (lancio di dadi), Giochi al Bersaglio, Curling Hockey, Percorso di Rugby, Tiri di Pallamano, Trail (circa 800 metri), Run & Bike, Percorso in Monopattino, Swing Roller, Tiro con la Pistola ad Elastici, Scalata. Giovedì 12 le prove si sono tenute sulla “Strada dei Castori”: Arrampicata del Nant Pugin con la bicicletta (una corsa a cronometro), Prova di Tiro con l’Arco, Prova dei Pali (la sopracitata prova dell’equilibrio), Percorso Calcio, Wii, Palle Sportive, Scacchi e Matematica, Freccette, Frisbee e Giochi di indirizzo Sabbiano (ogni concorrente doveva lanciare delle borse riempite con del grano su bersagli posti al suolo). Venerdì 13 alcune prove si sono tenute nella piscina Atlantis altre, invece, nel Complesso Sportivo di Ugine: “Operai addetti al trasloco”, “Toboga”, Palla dall’Alto, Birilli ai Dadi, Prova Croquet, Tiro con la Balestra, Piastrelle inglesi (lancio di 10 piastrelle verso un bersaglio), Domande sulle Olimpiadi (tema della serata precedente), Percorso del Pompiere, Relè VTT, Prova Tchouk-Ball (far cadere il pallone in una zona a punti), Percorso di Abilità, Golf, Prova del Giusto Numero e una gara di corsa con Automobili a pedali. “Una splendida iniziativa da parte del comune di Ugine – commenta l’Ass. allo Sport del Comune di Gallio, Giorgio Tagliaro, - il cui invito di partecipazione è stato accolto con entusiasmo da parte nostra. Con piacere abbiamo supportato lo Sci Club Gallio propostosi, con merito, a realizzarlo, e da parte dei suoi “piccoli” atleti che ne sono stati i veri protagonisti. Così siamo riusciti a “mettere a frutto” questo gemellaggio, oltre che nell’aspetto storico-culturale, legato alle radici storiche di una parte di nostri concittadini emigrati in passato, anche nell’ambito sportivo, sperando di poter offrire un’esperienza simile il prossimo anno, magari, questa volta ospitando nel nostro paese la delegazione di Ugine e tutti i concorrenti internazionali, proponendo loro iniziative dello stesso calibro. Ringrazio tutti quelli che si sono proposti a realizzare questa iniziativa, soprattutto i nostri bambini!!!” Sarà proprio questo un motivo di stimolo e preparazione alla prossima edizione e dunque, come dicono i francesi, “Au revoir à l’année prochain.” Francesca Chiesa e Giandomenico Stella 8 Sabato 28 aprile 2012 l’Altopiano 10 CONCO Ricordato a Fontanelle di Conco il partigiano Giuseppe Crestani Domenica 22 aprile si e svolta a Fontanelle, alla presenza di molti convenuti e paesani, una cerimonia in ricordo del partigiano “Bepi”, al secolo Giuseppe Crestani. Nato a Duisburg nel 1907, da genitori originari di Torima, aveva combattuto nella guerra di Spagna nelle formazioni internazionali; poi internato in Francia e a Ventotene era stato liberato nell’agosto del ’43. Tornato a Fontanelle era stato tra i primi a salire in montagna per organizzare la lotta armata. Il 30 dicembre 1943 viene assassinato con altri tre compagni, a Malga Silvagno e al bosco Littorio, da altri partigiani a seguito di gravi dissensi interni sui metodi di conduzione della lotta partigiana. Il rastrellamento dell’undici gennaio del 44 vedrà poi la cattura e l’esecuzione, tre giorni dopo a Marostica, di altri quattro partigiani che ogni anno vengono lì commemora- ti, con la sostanziale fine dell’esperienza del gruppo di Fontanelle. L’ANPI vicentino vuole recuperare alla memoria civile l’impegno ed il sacrificio dei quattro garibaldini con una targa di ricordo che sarà posta a Malga Silvagno. Ma domenica si è voluto dedicare una cerimonia a Giuseppe Crestani per colmare una lacuna. Il suo nome era stato praticamente dimenticato. Per iniziativa di alcuni compaesani è stato chiesto al Comune di aggiungere il suo nome sul monumento dedicato ai caduti di tutte le guerre di Fontanelle. Nella cerimonia, dopo l’inno di Mameli, suonato dalla banda del paese, è stata scoperta la targa con riportato il nome di Giuseppe. Poi sono stato onorati tutti i caduti con la deposizione di una corona sul monumento e con la benedizione del parroco Don Davide. È seguito l’intervento del Sindaco Graziella Stefani, che ha L’AUSER INVITA A TEATRO Il CREL AUSER di Conco in collaborazione con il CIRCOLO AUSER di Lusiana organizzano la rappresentazione della commedia “I RUSTEGHI”. Due gli spettacoli in programma: giovedì 26 aprile, alle ore 15, per i soci dei circoli e domenica 29 Aprile ore 15,30 per tutti. Appuntamento nella sala don Italo Girardi a Conco. L’ingresso è libero sottolineato l’impegno antifascista e la fierezza del partigiano. Alla cerimonia era presente anche l’unico parente stretto di “Bepi” il nipote Pietro, che è intervenuto ricordando ai presenti l’importanza e l’attualità dei valori della resistenza, affermando che oggi bisogna difendere la democrazia allora conquistata e rico- struire il tessuto civile messo a dura prova dalla crisi. Ha concluso il presidente provinciale dell’Anpi Mario Faggion, che ha ricordato la figura di Giuseppe attraverso i fatti più significativi della sua esistenza. A Crestani, dopo i tragici eventi che lo videro protagonista, fu intitolato un battaglione della Garemi operante nel basso vicentino. Ha, infine, confermato anche l’impegno di commemorare tutti quattro i caduti: Giuseppe Crestani, Ferruccio Roiatti, Tommaso Pontarollo e Zorzi-Pirro Ma- schio a Malga Silvagno il prossimo ottobre. Alla fine la banda di Fontanelle ha suonato la canzone Bella Ciao. Roberto Rigoni Gara di tiro a Biancoia di Conco Dopo alcuni anni di sosta, ritorna a Conco una competizione ad alto livello nazionale per gli appassionati del fucile a canna rigata. La 12^ edizione del “ Trofeo dei Bucaneve” avrà luogo in una delle valli più belle del Comune di Conco, in località Biancoia, nei giorni 28 e 29 aprile, con finale il 1° di maggio. In mezzo ad un tripudio di colori in cui domina il novello verde dei prati e dei boschi in contrasto col bianco candore dei colchici in fiore, l’aria che si respira è limpida e frizzante. Come sempre l’organizzazione della manifestazione è sostenuta dagli accompagnatori per la caccia di selezione e sele-cacciatori provinciali, coadiuvati dall’associazione “ FaunAmbiente”, col patrocinio della Provincia di Vicenza, dello stesso Comune di Conco, dai Comprensori Alpini n. 6 e n. 4 e dall’U.N.C.Z.A. La manifestazione ha lo scopo di esercitare il cacciatore all’uso delle armi per migliorare la sicurezza dell’attività venatoria, oltre a certificare per l’anno in corso la “Prova di tiro” obbligatoria come previsto dalle norme vigenti dei Regolamenti Provinciali di Vicenza e di Treviso per operatori all’eradicazione del cinghiale e alla caccia di selezione. La competizione vera e propria invece, vedrà in gara i più prestigiosi tiratori nazionali che si sfideranno in due Circuiti diversi, quello di “Armi e Tiro” (indetto dall’omonima rivista) e quello del Circuito Nord Est. Non ci resta che andare a Biancoia di Conco per godere la bellezza dell’ambiente e condividere le emozioni più eccitanti della gara. LUSIANA Doppia cerimonia a Lusiana per il 25 aprile L’anniversario della Liberazione è stato celebrato il 25 aprile in due momenti. A Lusiana, dopo la deposizione di una corona al monumento di via Cobbaro e dopo la messa è stata deposta una corona anche al monumento ai caduti di Piazza IV Novembre dove ha svolto il discorso ufficiale il sindaco Antonella Corradin e hanno letto temi e pensieri gli alunni dell’Istituto comprensivo “Padre Pozza”. Presenti i rappresentanti dei quattro gruppi alpini di Lusiana, dell’Associazione Combattenti e Reduci, dei Carabinieri in congedo. Un folto gruppo si è ritrovato an- che al Monte Corno alla foiba Buso della Spaluga dove, con una Messa, sono state ricordate le vittime della Resistenza. Era presente l’assessore regionale Elena Donazzan e il portavoce di Azione giovani, Roberto Govine che nel suo discorso ha voluto rendere onore alle vittime della guerra che l’ufficialità non ricorda. E.Z. Nelle foto, la sfilata del corteo con la banda in piazza IV Novembre e il gruppo presente alla cerimonia del Buso della Spaluga. Lo spettacolo della tosatura Ha destato curiosità nei bambini l’operazione della tosatura delle pecore a Santa Caterina di Lusiana. Un gruppo di tosatori ha radunato mille e duecento pecore, di proprietà di Renato Pozza di contrà Xausa, nel prato di via Piazzetta a Santa Caterina, tra contrada Comarini e le contrade Cenzi e Xilli e hanno messo in azione l’antica tradizione di togliere alle pecore la lana cresciuta con l’inverno. L’operazione si è svolta in due momenti: in una prima tornata sono stati tosati 600 ovini, il resto nei giorni successivi, pri- ma della transumanza degli animali verso le montagne dell’Altopiano, da dove scenderanno nella zona collinare e pianura verso ottobre. Al ritorno verso le vallate lusianesi saranno nuovamente tosate prima dell’inverno. La pastorizia rappresenta ai giorni nostri ancora una fonte di reddito e dal punto di vista ecologico è positiva perché consente una pulizia dalle erbe che proliferano nelle aree incolte e abbandonate. E.Z. Nella foto, l’operazione della tosatura delle pecore a Santa Caterina di Lusiana. Ronzani in festa Le feste degli omonimi che portano lo stesso cognome ha visto coinvolti stavolta i Ronzani. All’incontro ha potuto presenziare rigorosamente solo chi porta questo cognome. Quest’anno il raduno si è svolto al ristorante “Alla Rosa” di Velo di Lusiana e ha visto la presenza di 55 persone, qualcuna anche per la prima volta presente alla riunione. I commercianti di Lusiana per l’occasione hanno offerto parecchi regali che sono stati assegnati tramite una lotteria a tutti i bambini presenti. Il prossimo 20 maggio è in programma il raduno dei Soster che con i Pozza è tra i più diffusi cognomi delle famiglie lusianesi. E.Z. 8 Sabato 28 aprile 2012 l’Altopiano 11 8 Sabato 28 aprile 2012 l’Altopiano 12 Panorama verso nord da m.te Fior LE MELETTE DI FOZA - 2^ parte Dopo la nostra pausa, ripartiamo dalla sommità del Monte Fior; in comune di Foza, a quota 1824 metri s.l.m. A ovest abbiamo la conca Altopianese con in primo piano le frazioni di Gallio, Stoccareddo e Zaibena, mentre sullo sfondo il Col del Rosso, il Col d’Ecchele e il Monte Valbella, tristemente famosi come i Tre Monti, punto di massimo sfondamento Austroungarico nel 1918 verso la pianura, e dove i soldati italiani, rimanendo aggrappati con le unghie e con i denti, difesero a caro prezzo gli ultimi lembi di terra altopianese, superati i quali si sarebbero spa- lancati agli avversari i cancelli della pianura Padana e probabilmente d’Italia. Più in là ci sono Gallio, Asiago, Camporovere, Canove, oltre a una magnifica panoramica di tutta la zona alta: Portule, Cima Larici, Cima XI e XII, Ortigara, Caldiera; a nord il gruppo del Brenta e la catena dei Lagorai. In tutta la zona si possono notare i resti e le tracce dell’evento bellico che tra il 1915 e il 1918 sconvolse i nostri paesi e le nostre montagne. A una cinquantina di metri dal punto di vetta del monte Fior, nei mesi estivi si può trovare un cannocchiale per meglio godere del panorama circostante. Proseguendo in direzione nord, scendiamo a Campo Fior, pianoro completamente occupato da trincee italiane con la caratteristica forma a greca, da qui saliamo Castelgomberto dove si trova l’imponente cippo con epitaffio del poeta Carlo Delacroix a ricordo di Euclide Turba, Generale italiano caduto il 23 novembre 1917 durante la II° Battaglia delle Melette, nella Prima Guerra Mondiale. Da questo punto si ha una magnifica veduta della piana di Marcesina. Riscendiamo a selletta Stringa dove si trova il cippo dell’irredentista trentino Guido Brunner, Medaglia d’oro al Valor Militare; proseguiamo in direzione est fino a raggiungere la rotabile che conduce a malga Lora. Qui si apre la Valle della Lora con l’omonima malga, sede di comando nella Grande Guerra dell’eroica Brigata Sassari e, come tutta la zona, narrata in “Un anno sull’Altipiano” di Emilio Lussù. A sinistra si può notare l’ex cimitero di guerra italiano mentre spostate leggermente sulla destra, le enormi cisterne per l’approvvigionamento idrico delle nostre linee del monte Fior e delle Melette durante il primo con- flitto mondiale. Tutta la zona risulta inserita tra i siti d’interesse per l’Ecomuseo delle Prealpi vicentine con la denominazione di Melette di Foza “i luoghi della guerra e della letteratura”. Scendiamo per alcuni chilometri in direzione est fin al bivio di bocchetta Lora dove le indicazioni del Cai ci indirizzeranno a destra, giù per uno stretto sentiero che in circa 20 minuti ci riporterà al Pian della Futa, attraversato il quale in direzione est percorreremo un breve tratto di sentiero fino ad intersecare la strada asfaltata. Ridiscesa la strada per un centinaio di metri potremmo notare sulla desta un’antica calcara, luogo dove tramite la cottura di sassi ricchi di calcare si estraeva la calce, componente essenziale per la costruzione di edifici e la potabilizzazione dei pozzi d’acqua. Si continua a scendere fino a riattraversare la contrada Cruni dirigendoci verso il centro del paese e al punto di partenza. Giunti alla chiesa dedicata a Santa Maria Assunta alla quale, fin dal voto del 1836, la popolazione è devota, quale miglior modo di concludere la nostra escursione, se non entrarvi ed ammirare la magnifica pala attribuita all’artista Francesco Da Ponte il Vecchio, raffigurante la Vergine Maria seduta sul trono sovrastato da un cherubino, con in braccio il bimbo e nella destra un libro. Alla sua sinistra San Benedetto, co-patrono di Foza, alla destra San Giovanni; ai piedi due angeli uno con uno scoiattolo nero l’altro con un uccellino, sullo sfondo montagne e rocce, sentieri e un pastore con il suo gregge. L’escursione che ci permette di trascorrere un’intera giornata, immersi nella natura e nella storia, è consigliata da aprile a novembre o comunque in assenza di neve. Filippo Menegatti delle Guide Altopiano Scuola di erboristeria La natura ci insegna a vivere meglio La natura ci insegna a vivere meglio; ovvero conoscendo le erbe e le loro proprietà si può migliorare la salute senza ricorre a farmaci, da utilizzare invece per curare le malattie. Ci sono poi molte erbe da impiegare anche in cucina per dare ai nostri piatti sapori nuovi, gusti diversi, odori antichi. E proprio l’altopiano, oltre alle sue tante pregevolezze in campo agroalimentare e paesaggistico, ha anche un patrimonio floristico di grande pregio. Una ricchezza, costituita da un insieme di piante medicamentose e curative, tra le più cospicue di tutto l’arco alpino. Un patrimonio però poco conosciuto dai più. Ecco quindi il motivo dell’apertura della prima scuola di erboristeria dell’altopiano istituita dall’erborista Antonio Cantele con la collaborazione del Comune diAsiago e che aprirà ufficialmente mercoledì 2 maggio. La scuola prenderà avvio con un incontro che darà cenni di botanica e chimica nonché sulle tecniche di raccolta e conservazione delle piante officinali. Gli incontri proseguiranno mercoledì 9 maggio; si discuterà delle piante medicinali spontanee più utili alla salute, delle tinture madri e dei gemmoderivati. La serata di mercoledì 16 maggio sarà dedicata all’uso delle erbe selvatiche in cucina, mentre mercoledì 23 maggio si parlerà di erbe aromatiche, oli essenziali, unguenti e creme. La scuola terminerà sabato 26 maggio con una lezione sul campo alla scoperta delle erbe medicinali, aromatiche, cosmetiche e liquoristiche dell’Altopiano. Per informazioni ed iscrizioni contattare lo sportello informazioni turistiche allo 0424464081. G.R. Al Ristorante conl’Altopiano il Caseificio Pennar Asiago 8 13 Sabato 28 aprile 2012 LA RICETTA Ravioloni alla Waister con Asiago Fresco dei Pennar e radicchio Al Waister di Canove, lungo la vecchia ferrovia Il locale sorge lungo la strada dell’ex ferrovia, Stefano dalle vetrate della sua sala De Biasio si ammira un bellissimo con il valido panorama che si apre sul aiutante Kaberlaba: è una posizioBlerim ne invidiabile, vicinissima al centro del paese, quella in cui si trova la Trattoria Pizzeria Waister di Canove. Dal 2007 a gestirlo è il mestrino Stefano De Biasio, che, nel presentarsi dice simpaticamente “Sono in Altopiano da oltre 25 anni, ma sono ancora… un xaleto!”. Beh, anche se qui si è inserito molto bene, visto che per ferie o per lavoro l’Altopiano lo frequenta da lungo tempo, quando parla la sua cadenza veneziana non lascia dubbi sulle sue origini! Che non sia di qui lo si capisce anche solo da come pronuncia Pennàar, con la “e” stretta e l’accento sulla “a”, parlando dei prodotti del Caseificio, motivo del nostro incontro. Stefano ha lavorato in prestigiosi locali di Venezia, ma anche esteri, inizialmente per pagarsi gli studi di informatica, che lo portano poi a imbarcarsi come tecnico sulle navi. In Altopiano arriva per lavorare stagionalmente al Macrillo, alternando alcuni periodi qui con altri in giro per il mondo. Al Waister approda nel 2007, prima gestendolo con un amico, e poi da solo. “Qui si mangia solo quello che piace a me!” – riferisce nel descrivere la sua proposta culinaria. Fortunatamente, da quel che abbiamo potuto appurare, Stefano ha ottimi gusti, per cui possiamo tranquillamente dire che al Waister si mangia bene. Una cucina che è un insieme di proposte non troppo raffinate e neppure troppo complicate, ma che ha origine comunque da piatti abbastanza ricercati. E’ la qualità a fare la differenza, vengono usati pochissimi grassi e condimenti, e la scelta cade su prodotti dalle origini ben definite. I tagli di carne, per esempio, vengono scelti da diversi luoghi di provenienza, secondo quelle che sono le eccellenze dei vari territori. In questa sua ottica di selezione, Stefano afferma che per quanto riguarda i formaggi la sua scelta non è mai stata in dubbio, considerando i prodotti del Pennar ideali per le sue esigenze. Scelta che ha sempre riscontrato il favore della clientela. Tra le specialità c’è il Fresco dei Pennar cotto nel forno a legna con polenta e funghi Tra i prodotti del Pennar, al Waister si usa moltissimo l’Asiago fresco, lo Stagionato 36 mesi, e il grattugiato 18 mesi. Tra le specialità, oltre ai Ravioloni con Asiago e radicchio di cui Stefano ci spiega la preparazione, troviamo le Crepes con Asiago e funghi di bosco, gli Gnocchi di patate fatti in casa ai 4 formaggi Pennar (gnocchi proposti anche con tantissimi altri sughi), il Piatto Cimbro, un piatto unico a base di polenta, formaggio, funghi che prevede la cottura in una ciotola di terracotta nel forno a legna, eccellente per molti prodotti, che riesce a dare un gusto buonissimo alle preparazioni. L’Asiago Fresco è usato anche in molte pizze, visto che il suo abbinamento con il pomodoro è davvero azzeccato, tra queste ricordiamo la Pizza dell’Altopiano, con Fresco dei Pennar, funghi e speck . Tra i piatti con la carne nominiamo le Tagliatelle al sugo d’anatra, il Controfiletto ai ferri con verdure del giorno, lo Stinco di maiale con patate cotte insieme. E poi, da buon veneziano, Stefano propone tanti piatti di pesce, che acquista personalmente al mercato di Caorle, e per il quale offre anche delle piccole promozioni a prezzo contenuto, con 3 antipasti e un primo a scelta, o con pranzo completo. Tra le delizie di pesce che si gustano al Waister le Linguine al ragù di coda di rospo, gli Spaghetti al nero di seppia, i Risotti, la Marinata di cozze e vongole, la Zuppa, l’Orata alla Waister e la Frittura di pesce fresco. E, dulcis in fundo, un cenno a dolci e dessert, fatti in casa, dal Tiramisù ai Profiteroles, fino alla Torta di pere e noci con crema pasticcera e panna montata, che riscuote sempre un grandissimo successo. Stefano presta particolare attenzione anche alla selezione di vini, proponendoli in una scelta non tanto vasta, ma tutti di buona qualità. CACIOTTA PENNAR Formaggio dolce disponibile anche in versione con semi di cumino, bacche di ginepro e peperoncino SERVIZIO REDAZIONALE Per 4/5 persone si prepara la pasta fresca lavorando mezzo chilo di farina bianca 00 con 3 uova di peso non inferiore ai 70 gr. cadauno e un pizzico di sale. Dopo aver impastato bene gli ingredienti, si lascia riposare per una mezz’ora. Nel frattempo si tagliano delle fette di Asiago Fresco dei Pennar spesse circa tre millimetri, dalle quali si ricavano dei quadrati di 4 – 5 cm di lato. Si taglia poi a piccoli cubetti del radicchio di Treviso (in questo caso, vista la stagione, viene usato il tardivo) che durante la cottura deve rimanere croccante. Terminato il tempo di riposo della pasta si tirano delle sfoglie molto sottili, ricavandone poi i quadrati con cui formare i ravioloni, di 8 – 9 cm di lato. Si posa al centro la fettina di formaggio e un po’ di radicchio tritato, facendo attenzione a lasciare la giusta quantità di bordo tutt’intorno per fare in modo che la pasta, una volta sovrapposto un altro quadrato, possa aderire bene, premendo prima con le mani, e passando poi con la rotellina dentata. Il confezionamento dei ravioli deve essere fatto con una certa velocità in modo che la pasta non si secchi. I ravioloni vanno cotti in acqua salata per 5 minuti, tempo giusto per la cottura della pasta fresca e perché il formaggio si sciolga. Una volta scolati vanno fatti saltare in una padella, dove si sarà preparato il condimento facendo amalgamare poca acqua con della panna, una noce di burro, qualche pezzettino di radicchio tritato e dello stravecchio Pennar grattugiato, quanto basta perché si formi una cremetta densa. Una volta saltati bene , i ravioloni vanno disposti nel piatto (ne bastano 3 a porzione) si cospargono con un po’ di prezzemolo tritato e sono pronti da servire. Il sapore dolce del formaggio sciolto in cottura amalgamato all’amarognolo del radicchio che resta croccante è davvero delizioso… provare per credere! 8 l’Altopiano Sabato 28 aprile 2012 14 BELLEZZA E BENESSERE Non vi promettiamo miracoli, ma ottimi risultati sì! Siamo in una stagione che stimola la voglia di sentirsi meglio e di vedersi più belle, preparandosi all’estate con cure mirate e appropriate. Un volto più giovane, luminoso e levigato, un corpo con meno imperfezioni, più snello e pronto a scoprirsi, è un’aspirazione che abbiamo tutte. Un desiderio oggi più facile da realizzare grazie all’ampia gamma di trattamenti e prodotti proposti dal Centro Planetarium di Asiago. Accanto a quelli che l’Istituto di Estetica propone da anni con ottimi risultati, ci sono numerose e sorprendenti novità, che il Centro Planetarium ricerca con passione e costanza, per poter offrire una gamma innovativa e sempre più vasta di soluzioni adatte alle più svariate esigenze. Tenersi sempre aggiornato sugli ultimi ritrovati derivati da lunghi e appropriati studi, testarne personalmente la validità, e valutare, grazie alla lunga esperienza nel campo delle cure estetiche, quelli che si ritiene siano i più validi: è il modo di lavorare che contraddistingue il Centro Planetarium. Per la primavera 2012 vengono presentati alcuni innovativi trattamenti per il viso, sia da fare in istituto, sia da fare da sé, mediante un appropriato programma di applicazioni. Foto ringiovanimento cutaneo con HISTANAGE Si tratta di due prodotti coordinati fetto biologico che si sviluppa sulche si acquistano in istituto e si l’epidermide è immediato e profonapplicano con un semplice masdo. Oltre a rigenerare completasaggio al mattino e alla sera, per 6 mente l’epidermide, il sistema di settimane. Quello di HISTANAGE micro-capsule di DNA partecipa alla è un meccanismo d’azione unico protezione contro tutti i danni da nel suo genere per il foto-ringiovasole, compreso l’eritema solare. E nimento cutaneo, che grazie alla poi c’è Resurfactor, indispensabiPHOTO-REJUVENATOR contiene DNA sotto sua formula straordinaria trasfor- forma di micro-capsule invisibili, riempite le completamento del programma ma il sole da fattore di invecchia- al loro interno con uno speciale complesHistanage: applicato di sera, agiso biologico ad azione ringiovanente. mento in fattore di ringiovanimensce nelle ore del riposo notturno, to cutaneo. Il primo, Photofacendo penetrare in tutto lo spesrejuvenator, va applicato al matsore dell’epidermide un pool di printino, o comunque prima di esporsi cipi attivi di altissimo valore bioloal sole, su tutto il viso, sul collo e gico, con sostanze come il sul decolté. Contiene DNA sotto Retinolo, il Coenzima Q 10 e l’Aciforma di micro-capsule invisibili, do Lattobionico, che favoriscono Sotto l'azione dei raggi solari (luce blu e riempite al loro interno con uno speuna rigenerazione totale e la formaultra-violetta) le micro-capsule di DNA ciale complesso biologico ad aziozione di una pelle nuova, senza dicontenute in PHOTO REJUVENATOR si disintegrano e liberano sulla pelle il loro ne ringiovanente, che una volta apfetti. Resurfactor contiene altri comprezioso contenuto. plicate sulla pelle diventano il berponenti straordinari come le Cellusaglio preferito dei raggi solari; dopo poco più di mez- le Staminali di derivazione botanica, un vero concentrazora di esposizione alla luce solare le microcapsule to di energia vitale che illumina la pelle dal suo interno e “scoppiano” e liberano il loro prezioso contenuto. L’ef- la aiuta a rientrare in possesso dei caratteri giovanili. X-BIOAGE Resina Cationica E’ un sistema anti-età di altissimo livello. Dopo anni di ricerche, grazie alla collaborazione di numerosi esperti si è arrivati alla produzione di X-BIOAGE, una resina cationica unica al mondo, che, applicata sotto forma di maschera, svolge una potente azione anti – età rimuovendo i radicali liberi e lipoperossidi corporei, aumentando il microcircolo e riducendo le macchie cutanee. I risultati sono riscontrabili dopo una sola seduta, una volta tolta la maschera attiva che porta in superficie tutte le sostanze responsabili dell’invecchiamento della pelle, che appare così più vellutata, depurata in profondità, più consistente e tonica. Si può poi valutare di completare il trattamento con la fotobiomodulazione, che attraverso l’utilizzo di emissioni di luce a bassa intensità stimola l’attività biologia delle cellule e trasmette energia elettromagnetica sotto forma di fotoni di luce. Le sedute sono atermiche, indolori, non invasive e di rapida esecuzione, senza rischio di effetti collaterali. La fotobiomodulazione favorisce il rinnovamento cellulare, migliora la texture cutanea, diminuisce la profondità delle rughe, accelera i processi di cicatrizzazione, migliora tono ed elasticità, con risultati che durano nel tempo grazie a un semplice programma di mantenimento. XANTHY – trattamento per il corpo e il seno Al Centro Planetarium questo sistema ad onda d’urto biologica è stato introdotto da poco, ma l’entusiasmo della clientela è già altissimo. E’ un trattamento per il corpo e per il seno con effetti rassodanti e riducenti che sta dando risultati molto soddisfacenti. Con un unico trattamento, che non ha bisogno di alcuna macchina, si hanno cinque azioni diverse che combattono la cellulite, aiutano a sollevare, a sconfiggere le adiposità localizzate, a rimodellare e riposizionare i volumi. Una grande innovazione, efficace in tutte le situazioni, semplice nell’uso e rapida nei risultati! Promozione PEDANE VIBRANTI L’utilizzo delle pedane vibranti altamente professionali di cui dispone il Centro Planetarium si conferma ogni giorno metodo veloce, poco impegnativo e intensamente efficace per risolvere necessità diverse. Le pedane vibranti possono essere usate per molteplici scopi: estetica e benessere, sport, massaggio, riabilitazione. Scopri le promozioni che in questo periodo regalano un ciclo di pedane vibranti in caso di acquisto di un pacchetto di trattamenti per la bellezza e il benessere. 8 Sabato 28 aprile 2012 l’Altopiano 15 Giardineria Drago: verdi proposte per il balcone, il giardino e l’orto Anche se il freddo e il brutto tempo dell’ultimo periodo hanno un po’ rallentato i lavori di giardinaggio e orticoltura, il preannunciato arrivo di belle e calde giornate non può farci trovare impreparati nella preparazione di spazi verdi, giardini, terrazzi, balconi e dell’orto di casa. E’ il momento di pensare ai fiori stagionali, al rinnovo di siepi e cespugli, e di mettere a dimora le piantine dell’orto. Qualsiasi siano le nostre esigenze, vale la pena di fare una visita alla Giardineria Drago di Schio, che abbiamo già avuto modo di presentarvi in queste pagine parlando dell’ampia gamma di prodotti proposti, dall’oggettistica (con i favolosi mercatini natalizie e pasquali) alle splendide piante d’appartamento e da esterni. Da trent’anni nel settore, la lunga esperienza acquisita mediante prove e sperimentazioni fatte con grande attenzione, ha portato alla definizione di un’ideale sistema di coltivazione con metodi innovativi a basso impatto ambientale, arrivando a ad utilizzare sempre meno prodotti chimici, a favore di un’agricoltura biologica e naturale. “Per il benessere delle 50.000 piante che produciamo nel nostro vivaio – dicono alla Giardineria Drago - aggiungiamo nel terreno un concime a lenta cessione omoscote che garantisce un’ottima concimazione di base”. Il risulta- to sono piante belle, sane e resistenti, che rispettano l’ambiente e rendono più belli i vostri spazi verdi. Da Drago si trova un ottimo assortimento di fiori stagionali, primaverili ed estivi, di piante da siepe e ad alto fusto, di cespugli fioriti, piante da frutto, piante da orto biologiche ed erbe aromatiche, che si possono anche piantare in vaso e tenere in terrazzo: belle da vedere, ottime da utilizzare in cucina per dare un tocco speciale ai vostri piatti. Drago inoltre è sempre attento nel dare consigli e informazioni, anche organizzando corsi stagionali di diverso genere; per esserne informati visitate il sito www.giardineriadrago.com , dove troverete anche alcuni video che insegnano a comporre delle vasche per creare un piccolo orto da terrazzo, con composizioni utili e semplici,che danno colore al vostro ambiente e genuinità ai vostri pasti! Non dimentichiamoci poi della selezione sempre nuova di fiori recisi con cui vengono creati bellissimi bouquet e addobbi floreali per cerimonie: il personale qualificato non mancherà di aiutarvi nella scelta consigliando gli abbinamenti più belli, anche nuovi ed originali. Viene offerto anche un servizio di consegna di fiori e piante in tutto il mondo. Vanto della Giardineria Drago di Schio sono anche le piante d’arredamento, con le quali potete creare nella vostra casa degli angoli verdi raffinati e mai scontati. Un’attenzione speciale viene riservata alle orchidee, che arrivano ogni settimana e sono le migliori per durata e resistenza. E come non citare la fornitissima scelta di vasi da interno ed esterno, particolari nelle fattezze, nei materliali e nei colori, che possono personalizzare la vostra casa facendovi distinguere con originalità! Ogni stagione l’assortimento della Giardineria Drago viene rinnovato con stile ed eleganza, ricreando nel suo show room ambienti coordinati tra mobili, tessuti d’arredo e oggettistica. Se volete rendere più bella la vostra casa, il vostro balcone, il vostro giardino, e se volete coltivare un orto con prodotti genuini e saporiti, non rinunciate a una visita alla Giardineria Drago, aperta tutti i giorni (escluso il mercoledì pomeriggio), domenica mattina compresa. Come arrivare da Drago? E’ semplice: si percorre la zona industriale di Schio, arrivando da Santorso, dopo aver oltrepassato il nuovo ospedale, continuando sempre diritti fino al passaggio al livello, passato il quale si percorre la rotatoria, svoltando a sinistra e prendendo la strada per Marano. Poco più avanti, sulla destra, un grande drago, simbolo della Giardineria vi dà il benvenuto e vi dice che siete arrivati a destinazione. Entrando potrete percorrere, senza impegno e con calma tutti i vari settori, per ammirare la vastità delle proposte. E poi … non vi resterà che l’imbarazzo della scelta! Servizio Redazionale Tante novità L’autodromo di Modena: meta ideale per gli appassionati di motori alla Casa della Corsi di guida sicura, prove libere, test di prodotto, eventi/incentive, open day: è quanto propone l’autodromo di Modena, aperto a numerose esperienze che coinvolgono gli appassionati di motori in senso ampio. Senza dimenticare il pubblico femminile e i giovanissimi, ai quali sono rivolte iniziative dedicate e un’attenzione speciale. Gli open-day all’autodromo rappresentano un momento emozionante per condurre in pista la vostra auto o la vostra moto in un’atmosfera inebriante. Quale luogo migliore per una nuova generazione di appassionati di motori che vogliono cimentarsi in un circuito impegnativo e divertente. Con le giornate di prove libere organizzate dall’Autodromo si può condividere una passione vera. I corsi di guida all’Autodromo di Modena sono sviluppati con tecniche esclusive per migliorare le vostre prestazioni al volante. Neopatentati che vogliono perfezionare le prime nozioni, appassionati di guida sportiva che aspirano a carpire i segreti dei piloti, ragazze e signore che vogliono destreggiarsi nel traffico con disinvoltura, giovanissimi under 16 che desiderano avvicinarsi alla guida prima della maggiore età: ad ognuno il suo corso. Il comitato scientifico dell’Autodromo ha messo a punto programmi speciali che si avvalgono di metodologie innovative, per rispondere alle esigenze di tutti. Spesso infatti, alla guida siamo distratti da molte immagini che disturbano la nostra concentrazione. L’occhio umano “scansiona” con rapidi movimenti tutto il campo visivo, elaborando le immagini molto velocemente. Questi movimenti dell’occhio, definiti “saccadici”, sono alla base di pericolose distrazioni per chi guida. L’Autodromo di Modena propone corsi specifici che insegnano a guidare limitando i movimenti saccadici, utilizzando la tecnica del ‘puntamento visivo’: imparando dove e come guardare per evitare ostacoli e pericoli si migliorano efficacemente la sicurezza e le performance di guida. Il nuovo circuito si trova su un terreno che ha permesso di creare delle variazioni altimetriche al piano stradale rendendolo interessante sia per le auto che per le moto. Le curve sono impegnative e si Bomboniera alternano fra veloci varianti e curve ad ampio raggio, quest’ultime prima dell’entrata ai due rettilinei principali. E’ un tracciato tecnico, testato dai piloti più rappresentativi della nostra zona che lo hanno trovato molto interessante e divertente. Geograficamente si pone come apice di una piramide che comprende Ferrari, Maserati e Lamborghini, tre marchi rappresentativi dell’eccellenza motoristica. Dispone di 21 box attrezzati e comprende anche la direzione gara, sale per briefing e conferenze stampa. Il paddock è dotato di tutti i servizi, aree di ristorazione comprese. Il tracciato si presenta con 11 curve, 8 a destra e 3 a sinistra, una diversa dall’altra come raggio e, quindi, divertenti da guidare. La larghezza dell’asfalto è superiore ai 12 metri e si notano alcune pendenze che esaltano i trasferimenti di carico specie in frenata. Il grip del manto è molto elevato. Il nuovo tracciato richiede una buona resistenza fisica perché l’impegno alla guida è incessante, con una successione di curve e chicane capace emozionare. La dimensione dell’impianto è l’ideale per chi vuole mettere a punto una vettura o una moto, per cui si può svolgere un lavoro di sviluppo intensivo con soste frequenti e regolazioni immediate. L’Autodromo si propone come location ideale anche per attività riservate alla clientela aziendale, ove creare eventi dinamici, interessanti e coinvolgenti, mettendo a disposizione le sue strutture, piloti istruttori professionisti provenienti dal mondo delle corse, vetture GT e sportive. Per i residenti dell’Altopiano che volessero venire a girare in pista, un 15% di sconto con il talloncino da ritagliare nella pagina pubblicitaria in questo giornale. Servizio Redazionale Bianchi per le nozze, rosa o azzurri per le nascite, rossi per la cresima e per la laurea, e poi argento, oro, ancora bianco e altri colori per i vari anniversari di matrimonio. Sono confetti in tinte diverse ad accompagnare le tappe più significative della vita: contenuti in un semplice sacchettino sapientemente impreziosito da un piccolo particolare, o abbinati a un oggettino di pregio, sono sempre dimostrazione di affetto e attenzione verso chi condivide con voi questi momenti. Alla Casa della Bomboniera trovate tante idee e una scelta molto ampia per i vostri sacchettini e le vostre bomboniere, che verranno confezionati con cura ed eleganza da chi questo lavoro lo fa con passione da tantissimo tempo. Maria Giovanna e Nerea sanno sempre scegliere, tra le novità proposte dal mercato, le cose che più si addicono alle esigenze della clientela, garantendo una scelta ampia e sempre nuova. Noi siamo andati a vedere quella che è l’offerta per il 2012, e siamo rimasti come sempre incantati dalla miriade di cose belle che vengono proposte. Meravigliosi fiori in vetro di Murano che fungono da portacandela o semplice soprammobile, pendagli con strass fatti a forma di cuore, croce, chiave e altro, fiori in argento, piattini in cristallo luccicanti e colorati, le sempre meravigliose immagini sacre in argento, in vetro, in legno, e poi oggettini coccoli, come i colorati e allegri portachiavi con metro incorporato, i soprammobili in ceramica proposti nella loro scatola abbinata, e tanto altro. Tra gli articoli in lavorazione o già confezionati che abbiamo potuto ammirare, anche la quella di una futura maggiorenne: lo sapevate che anche i 18 anni hanno i loro confetti? Sono verdi, e nello stesso colore è stato confezionato il sacchettino, che dà l’idea della freschezza di un’età così bella da festeggiare. A volte basta davvero poco, anche a livello di spesa, per far partecipi della vostra gioia parenti e amici: un piccolo oggetto, il colore più adatto, l’abbinamento giusto, un nastro particolare! Alla Casa della Bomboniera trovate come sempre tantissime idee regalo, per un piccolo pensiero o un dono più sentito, per grandi e piccoli, per qualsiasi ricorrenza, anche per la Festa della Mamma, che si festeggia la seconda domenica di maggio. Vi aspettiamo in Piazza II° Risorgimento, per i vostri acquisti più golosi con la nostra vasta gamma di caramelle, bombon , cioccolatini e cioccolata della Servizio Redazionale migliore qualità. ASIAGO P D.O.P. Prodotto d gna 8 Sabato 28 aprile 2012 l’Altopiano 16 VOLONTARIATO Il più grande spettacolo dell’Altopiano… Proprio un grande spettacolo quello che i giovani dell’altopiano hanno offerto sabato 21 aprile: uno spettacolo fatto di impegno, di solidarietà, di fatica ma anche tanto divertimento e gioia di vivere. Una signora, passando per la piazza del mercato e vedendo un gruppo di ragazzi intenti a scartavetrare le giostrine per i bambini, chiedeva: “ma cosa hanno combinato questi ragazzi che devono fare tutto questo lavoro..?” No signora, nessuna punizione, è il Social Day, una giornata in cui studenti delle scuole superiori e medie utilizzano il loro tempo, lavorano, in cambio di un’offerta. Un’offerta che andrà a finanziare quattro progetti: il c o m p l e t a m e n t o dell’agriturismo “Terre di Corleone”della cooperativa Libera Terra Pio La Torre di San Giuseppe Jato, un tempo cascina di proprietà del boss mafioso Riina, l’acquisto di un camion “Progetto Camion del Thè” per una cooperativa di giovani raccoglitori tanzaniani, progetti lavoro per i ragazzi di 200 famiglie di Sem Terra per evitare che abbandonino i loro paesi per andare a vivere nelle strade delle grandi città brasiliane, attività di dopo scuola per bambini boliviani. L’anno scorso erano 101, quest’anno poco meno di 250 (studenti delle scuole superiori e 2 classi di terza media di Asiago), 34 gruppi di lavoro sparsi in tutti i paesi dell’altopiano. C’è chi ha sistemato i giochi per i bambini, chi ha pulito il parco Millepini, chi ha fatto il car wash, chi ha fatto animazione per gli anziani della casa di riposo o per i bambini della scuola dell’infanzia, altri sistemato e riverniciato delle panchine del Comune, alcuni lavorato in pizzeria o in ne- gozio, sistemata la legna, pulito la strada della ferrovia, colorato la propria classe o creato un murales per la palestra della scuola, sistemato un sentiero a Enego o pulito le finestre di una casa, aiutato persone che stanno vivendo una situazione di difficoltà nel pulire il loro appartamento, tanti lavori, non sempre semplici, ma fatti con entusiasmo, la fatica si supera, perché ci “Sporchiamo le mani per un mondo più giusto”. Certo c’è qualcuno che lo fa per saltare scuola, ma sono proprio pochi, “A Scuola si fa meno fatica..” dice Giada dopo aver costruito assieme al suo gruppo una legnaia infinita. Ambra mentre sta tornando a casa commenta quanto trovato pulendo la Strada del Trenino “Ma com’è possibile sporcare così tanto, ma perché buttare quelle cose per terra, non è giusto…abbiamo trovato di tutto”, la stessa cosa per il sentiero della Covola o per la Val di Nos a Gallio: reti da letto, bombole di gas, un computer, “facevano meno fatica a portarli direttamente in discarica” dice Luca mostrando i sacchi delle immondizie accatastati vicino. “Un bellissimo giorno, da fare ancora”, dicono due ragazzi di terza media, ecco la cosa che colpisce, è la gioia con cui tutti svolgono il loro compito, non ci sono facce tristi, sarà che sono assieme agli amici, sarà che è una bella giornata, sarà che sentono di vivere qualcosa di veramente grande, “Fare qualcosa per gli altri, per la tua Comunità ti fa sentire importante, è bello” dice Gaia, gioia e senso di responsabilità come quello di un gruppo di ragazzi che accorgendosi che vicino ai pali che stavano verniciando c’era uno steccato da sistemare, hanno portato da casa gli attrezzi necessari (picco, badile, trapano, tutto quello che serviva) e lo hanno aggiustato, nessuno glielo aveva chiesto. Un esempio che fa riflettere, che nella sua semplicità provoca, potevano limitarsi a fare ciò che gli era stato chiesto, dire che spettava al Comune mettere a posto, invece…si sono dati da fare. 250 ragazzi/e, 34 gruppi di lavoro, insegnanti che hanno deciso di usare il loro tempo libero per fare il Social Day assieme agli studenti, assessori e personale dei Comuni che si sono sporcati le mani (gratuitamente) assieme ai ragazzi. Studenti che hanno accettato di fare percorsi al di fuori dell’orario scolastico e che si sono trovati nei pomeriggi prima del 21 per preparare le attività. Dopo il 21 aprile, ne siamo ancora più convinti: un mondo diverso è possibile, il Social Day ne è la dimostrazione concreta, le parole sono stanche, come ha detto don Ciotti, occorre sporcarsi le mani per un mondo più giusto. E chi ha partecipato al Social Day ce lo ha dimostrato. 21 aprile 2012: i Pirati all’arrembaggio alla scuola dell’infanzia Beata Giovanna Quaderno di bordo Ore 8,30 I Pirati * arrivano a scuola e si preparano a fare una sorpresa ai 22 bambini, che arriveranno per giocare con loro, ore 9,00 i bambini arrivano a scuola, meravigliati di non trovare ad aspettarli i ragazzi del Social Day *, ore 9,20 i pirati , perfettamente truccati e abbigliati, irrompono nel salone colorato e i bambini, a bocca aperta, osservano Capitan Uncino e le piratesse: sono Nicola S. Federica R. Giorgia A. Eleonora F. Silvia P. Arianna M. Arianna R. Laura B. Valentina R. Elena R. Maria P. ore 9,30 Fatte le presentazioni, si passa al riscaldamento. Qualche ballo movimentato e vari tentativi per convincere anche i più timidi a muovere braccia, gambe e pancia a tempo di musica. ore 10,00 Capitan Uncino racconta con voce rude ed impostata che tutti i bambini faranno parte della ciurma e avranno l’impegnativo compito di cercare e trovare le chiavi, che serviranno ad aprire il forziere del tesoro. ore 10,30 Intanto il sole è alto e riscalda il cortile, un poco inzuppato dall’ultimo acquazzone di ieri. I bambini formano quattro squadre: rossa, gialla, verde e blu. Si aprono le porte e i primi sono pronti a partire alla ricerca della chiave. Ore 10,45 Alcune piratesse si sono nascoste ( neppure tanto!) in cortile a custodire le tessere colorate che andranno a comporre un puzzle di un luogo caratteristico del cortile, dove troveranno la chiave. ore 11,00 La ciurma è incontenibile, mentre salta di qua e di là, agguanta le tessere, che comporranno un puzzle di volta in volta colorato di rosso, giallo, verde E meraviglia delle meraviglie alla fine i gruppi impugnano la magica chiave, tanto cercata, finalmente trovata! ore 11,30 Pirati e bambini interagiscono perfettamente; non sono molti gli anni che li separano, a vederli insieme si capisce che il gioco è divertente per tutti, una risata tira molte altre. ore 12,00 Ultime emozioni: una cruenta battaglia con colorate spade, fatte con palloncini, per la conquista del forziere che contiene il tesoro. Il gioco finisce sempre sul più bello! Compaiono i primi genitori che si godono le ultime scene della caccia al tesoro e si allontanano sorridenti con i bambini un po’ dispiaciuti di tornare a casa. ore 12,30 Si svuota il maialino di terracotta dove i genitori hanno lasciato il “ pedaggio” ( 1 euro all’ora) ma molti sono stati più generosi; lo si capisce …… perché i conti non tornano. I pirati felici contano 108 euro, che daranno in beneficenza. Un saluto e un arrivederci al prossimo anno. Ciao, pirati, siete stati bravissimi! Un ostaggio, testimone della caccia al tesoro ·PIRATI sono i ragazzi del Liceo e dell’Istituto Professionale di Asiago, che sono venuti ad intrattenere i bambini della scuola materna nella giornata del Social Day. ·SOCIAL DAY è la giornata, dedicata alla solidarietà, nella quale gli studenti delle scuole medie e superiori offrono il loro tempo e il loro lavoro, per raccogliere fondi da donare in beneficenza, 8 Sabato 28 aprile 2012 l’Altopiano 17 VOLONTARIATO Il Social day a Lusiana e Conco Il 21 Aprile 2012, i ragazzi delle classi seconde e terze della scuola secondaria di Conco e di Lusiana hanno partecipato alla giornata del Social Day, dedicata al volontariato, per un totale di 95 ragazzi circa, accompagnati da 9 insegnanti che hanno collaborato alle attività svoltesi durante l’orario scolastico. I ragazzi delle scuole medie hanno svolto attività diverse proposte dalle associazioni del proprio paese. A Lusiana le associazioni e gli enti coinvolti sono stati vari: circolo Auser nuovi orizzonti, gruppo alpini Cantele Gabriele, protezione civile di Lusiana, associazione Mano d’argento, scuola media, mercatino equo e solidale delle scuole medie di Lusiana, il Comitato Genitori dell’Istituto Comprensivo Padre Mario Pozza di Lusiana. A Conco invece si sono attivati: il gruppo alpini di Conco, Donatori di Sangue di Conco, il gruppo donne, scuola media e il Comune di Conco. A Lusiana sono state svolte attività di: pulizia e manutenzione del parco giochi di via San Giovanni Bosco, carteggiatura e verniciatura di una parte della ringhiera del patronato/scuola materna, pulizia dell’attrezzature del circolo nuovi orizzonti, lavaggio auto di servizio di protezione civile e mano d’argento, sistemazione dell’archivio scolastico, pulizia di una parte del sentiero del monte Corgnon, vendita del prodotti del commer- cio equo e solidale in piazza. A Conco si è provveduto alla pulizia del parco giochi in Viale della Rimembranza, pulizia del centro del Paese (piazza, monumento ai caduti, e zona circostante), pulizia dell’area circostante al campo sportivo e al municipio del paese, pulizia del sentiero “il Boale”. Grazie alla collaborazione e all’impegno di tutti i partecipanti sono stati raccolti complessivamente 530,00 euro circa (350,00 euro a Lusiana, 180,00 euro a Conco). Nel pomeriggio si sono attivati i giovani dei gruppi ConCoraggio e Quota752. Anch’essi hanno svolto attività varie, in autonomia, mettendosi a disposizione anche di singoli cittadini. A Conco hanno partecipato sei ragazzi, organizzati in tre gruppi da due persone ognuno, si sono occupati della pulizia dei pullman e i garage di una ditta del Paese; pulizia delle sale parrocchiali a disposizione per catechismo e ACR, lavoretti vari presso una trattoria. Anche a Lusiana i ragazzi si sono divisi in 3 gruppetti e si sono occupati dello svuotamento e sistemazione della cantina di un privato, pulizia e riordino del magazzino di una ditta locale, distribuzione di manifesti per conto di un’associazione. Grazie alla loro disponibilità sono stati raccolti 180,00 euro (80,00 euro a Conco; 100,00 euro a Lusiana). È stata un’esperienza positiva, ben accolta da tutti i parteci- panti. Ha dato molta soddisfazione non solo ai ragazzi ma anche ai volontari che si sono messi in gioco in questa giornata di volontariato. Speriamo che questa esperienza incentivi, in particolare i più giovani, a trovare del tempo per aiutare gli altri senza chiedere qualcosa in cambio. Studenti altopianesi del “Chilesotti” di Thiene in evidenza nelle gare nazionali di informatica In due recenti gare di informatica a squadre di importanza nazionale, assieme ad alcuni compagni di classe, si sono distinti tre studenti altopianesi dell’ITT Chilesotti di Thiene. Denis Rigoni di Cesuna e Annamaria Pesavento di Canove, con Andrea Della Guarda e Massimo Girondi, tutti frequentanti il 2° anno, si sono classificati terzi, conquistando la partecipazione alla finalissima, su un totale di 160 squadre di tutta Italia, nella gara Kangourou dell’Informatica, promossa dall’Università degli studi di Milano – Dipartimento Informatica e Comunicazione, sponsorizzata tra l’altro da Google, Microsoft, IBM e Mirabilandia. La gara, che ha lo scopo di incentivare la conoscenza dell’informatica, si basa su una serie di quesiti logico- matematici ed esercitazioni di informatica con l’utilizzo di opportuni software. La selezione online delle 12 squadre finaliste si è tenuta il 21 marzo scorso, coinvolgendo squadre di istituti tecnici e licei di tutta Italia. La finalissima si terrà a Cervia/ Mirabilandia nei giorni 9,10 e 11 maggio: del soggiorno e dell’ingresso al parco divertimenti al termine delle prove si farà carico completamente l’organizzazione, regalando agli studenti una bella opportunità di divertimento dopo l’impegno per la gara. Nei giorni 19, 20, 21 aprile si è invece svolta a Riva del Garda la gara nazionale Robocup JR Rescue A, che consiste nella realizzazione di robot che vengono programmati per coprire un percorso in un’arena composta da più piani e da stanze da superare seguendo una linea e incontrando vari ostacoli, fino a recuperare una lattina (denominata “la vittima”) e posizionarla su di una pedana. Alla gara di robotica ha partecipato uno studente asiaghese, Davide Rigoni, iscritto al 4° anno dell’indirizzo Informatica del Chilesotti, che con i compagni Andrea Dall’Alba e Stefano Fioravanzo ha formato la squadra Endless Runner, aggiudicatasi il primo posto utilizzando un robot realizzato con un kit della Lego. Composto da vari “mattoncini”, un piccolo computer (il cervello del robot) e una serie di sensori di luce, di tatto, ad ultrasuoni, il robot è in grado di “capire” l’ambiente in cui si sta muovendo. A Riva del Garda, dopo aver messo a punto il primo giorno i robot delle varie squadre provenienti da tutta Italia, il secondo giorno le squadre hanno affrontato 4 manche di difficoltà crescente; in questa fase la Le opere di Margherita, Valentina e Chiara alla 1^ Biennale giovani di Trento Sono esposte anche le opere di Margherita Stella, Valentina Stella e Chiara Costa, studentesse asiaghesi del 4° anno del Liceo Artistico G. De Fabris di Nove, alla Biennale Giovani Trento inaugurata lo scorso 21 aprile presso le Gallerie Piedicastello, che fino alla fine del 2007 erano due tunnel stradali dove transitavano migliaia di veicoli, poi riconvertiti in un grande spazio dedicato alla storia e alla memoria. La prima edizione di questa esposizione, organizzata dalla Fondazione Museo Sto- “Il trapassare della vita sui morti della guerra” foto di Margherita Stella rico del Trentino e dalla rivista AreaArte, è stata intitolata “A’ Rebours – l’arte dei giovani ripensa la storia” , e rimarrà aperta fino al 10 giugno con l’esposizione di 1.158 opere realizzate dagli studenti di venti istituti artistici di Veneto, Trentino e Friuli. “Tastare il polso alla creatività dei giovani – commenta Giovanna Grossato, direttore responsabile di AreaArte – è stato il motivo fondante che ha dato origine alla Biennale Giovani, istituita per la prima volta quest’anno dal nostro periodico che ha tra i suoi obiettivi quello di raccogliere ed evidenziare alcuni degli eventi artistici più interessanti delle Tre Venezie. Il tema generale sul quale gli studenti hanno posto la squadra Endless Runner si è piazzata al quarto posto su 48 squadre, di cui 24 hanno superato il turno. Il terzo giorno si è disputata la finalissima e la squadra formata da Davide Rigoni e compagni ha conquistato la vittoria assicurandosi la possibilità di partecipare alla finale mondiale a Città del Messico che si svolgerà dal 18 al 24 giugno prossimi. Una meravigliosa avventura che l’Istituto thienese si augura possano vivere i suoi studenti, per questo si sta dando da fare per trovare i fondi necessari per la trasferta, cercando il sostegno di sponsor privati. Sarebbe oltretutto un giusto riconoscimento in particolare per quegli studenti, come i nostri che, frequentando istituti di pianura, alle sei e un quarto del mattino sono già in viaggio in pullman. Nel caso di Davide Rigoni e dei suoi compagni, per prepararsi alla gara di Robocup già dal mese di ottobre si sono spesso fermati a scuola anche nel pomeriggio, prima per frequentare un corso base di robotica promosso dall’istituto e poi per gli allenamenti che da settimanali (fino al mese di marzo) sono diventati giornalieri nei dieci giorni precedenti la gara. Silvana Bortoli Chiara, Margherita e Valentina Il lavoro con Photoshop di Chiara Costa propria riflessione è il passato recente di cui il titolo della mostra “à rebours” indica direzione e metodo: rivedere la Storia con un atteggiamento libero da pregiudizi, preconcetti e condizionamenti per trarne nuova consapevolezza”. Il concorso da cui è scaturito il progetto espositivo era rivolto agli studenti degli ultimi due anni di corso di ogni tipo di scuola d’arte, che potevano partecipare con un’opera realizzata nel modo più libero per forma espressiva e tecnica, con l’unico vincolo del formato che doveva adattarsi allo standard A4. Tutti i lavori pervenuti sono stati esposti nelle Gallerie, e le Commissioni giudicatrici dei lavori hanno scelto 9 opere per ciascun istituto da inserire nel catalogo della Biennale, selezionando ulteriormente le tre più significative, che hanno ottenuto un riconoscimento a pari merito. Tra que- ste, per quanto riguarda il Liceo De Fabris di Nove, è stato premiato lo scatto fotografico di Margherita Stella “Il trapassare della vita sui morti della guerra”. Le altre due opere realizzate dalle studentesse asiaghesi ed esposte alla Biennale sono “Il futuro?” lavoro al computer con Photoshop di Chiara Costa e “Tutto scorre” disegno con la china di Valentina Stella. Silvana Bortoli 8 Sabato 28 aprile 2012 l’Altopiano 18 La Festa dello sport altopianese Tutti i campioni in passerella La Festa dello sport Vanni L’assessore Elena Donazzan con altopianese, seconda Rodeghiero Cesare Pivotto edizione, svoltasi saba- intervistato da Stefania to 21 aprile al Longhini Millepini, ha dato, ce ne fosse stato bisogno, grande prova dell’enorme ricchezza e valenza sportiva che caratterizzano il nostro territorio. Organizzato dai comuni altopianesi e dalla Comunità Montana, l’appuntamento intende valorizzare non solo i risultati sportivi di rilievo, a livello nazionale ed internazionale, ottenuti dagli altopianesi nelle varie discipline, ma celebrare anche tutto l’impegno che nello sport profondono non solo gli atleti, ma anche i dirigenti lancio del giavellotto, ma non Donazzan e Roberto delle varie società, gli spon- solo) ed il pattinatore Enrico Ciambetti che ben volentieri sor che sostengono l’attività Fabris. Altro premio specia- hanno risposto positivamendei vari sodalizi e i genitori le al giornalista sportivo, no- te all’invito di partecipazione che spesso danno una mano stro collaboratore, Cesare rivolto loro dall’assessore non indifferente. E’ inoltre Pivotto che da trent’anni, con asiaghese Franco Sella. uno stimolo per tutti a fare tanta passione, documenta le Ciambetti, nel suo saluto, ha sempre di più e sempre me- gesta dei nostri sportivi in par- sottolineato l’importanza del glio. Sulla base dei risultati ticolare della squadra lavoro che viene svolto dai ottenuti nel 2011 e nei primi dell’Asiago Hockey. Gli at- tanti volontari in ambito spormesi del 2012, sono stati pre- leti sono saliti in passerella tivo e della soddisfazione delmiati ben 26 atleti, ai quali si uno ad uno a ritirare il pre- la giunta regionale nell’aver aggiungono i premi speciali mio consegnato a turno dagli avuto occasione di ospitare alla carriera andati a Vanni amministratori, compresi gli a palazzo Balbi diversi dei noRodeghiero (campione di assessori regionali Elena stri valenti giovani per i loro Foto Paolo Basso Enrico Fabris premiato da papà Valerio Foto Paolo Basso GLI ATLETI PREMIATI meriti sportivi. Elena Donazzan, in quanto assessore all’istruzione, ha ricordato soprattutto il valore educativo dello sport ed ha sottolineato come da qualche tempo si stia lavorando per portare ad Asiago la sede di un liceo sportivo, tanto attesa tra gli studenti di casa. Momento molto particolare ed emozionante, la premiazione di Enrico Fabris: per la consegna infatti è stato chiamato sul palco papà Valerio al quale va il grande merito di aver sempre sostenuto e aiutato il figlio nella sua attività, mettendosi sempre a disposizione per accompagnarlo a destra e a manca per allenamenti e gare. Un bellissimo esempio di genitore partecipe e attivo, con buon senso e spirito di sacrificio, nell’esperienza sportiva dei figli. I giocatori altopianesi Stefano Frigo, Claudio Mantese, Riccardo Mosele, Fabio Rigoni, Luca Roffo della Squadra Nazionale Italiana di Hockey in line per il loro 2° posto ai Campionati del Mondo per Nazioni di Hockey in line, inoltre vincitori negli anni scorsi di Coppa Italia, Coppa Campioni, Campionati Italiani. Luca Stefani campione italiano di pattinaggio di velocità su ghiaccio stagione 20112012. Silvia Carli 2° posto ai campionati italiani assoluti di lancio del giavellotto e si sta allenando per arrivare al lancio che le permetterà di partecipare alle Olimpiadi. Cristina Volpi medaglia d’argento ai Campionati Italiani di Tiro a segno. Roberta Rodeghiero 3° posto ai Campionati Italiani di pattinaggio di figura su ghiaccio stagione 20112012, 1° posto gara internazionale Lombardia Trophy, 1° posto gara internazionale Gardena Trophy. Edoardo Frau 1° posto Coppa del Mondo di slalom gigante sci d’erba, 1° posto ai Campionati Mondiali assoluti slalom gigante sci d’erba, 1° posto ai Campionati Italiani assoluti slalom speciale sci d’erba. Debora Rosa medaglia d’argento fondo individuale Campionati Italiani Aspiranti. Andrea Stefani 2° classificato ai campionati ItalianiAll Round di pattinaggio di velocità, componente della Squadra Nazionale Junior, 4° classificato nella gara a Squadre ai Mondiali Junior. Nicola Tumolero componente della Squadra Nazionale Junior, 4° classificato nella gara a Squadre ai Mondiali Junior, ha partecipato alla Coppa del Mondo Junior. Asja Zenere 1° posto ai campionati italiani cittadini di slalom e gigante aspiranti di Piancavallo; Nico Dalla Costa medaglia d’argento ai campionati italiani di body building. Andrew Lunardi campione italiano combinata nordica e vice campione italiano salto speciale categoria aspiranti ottenuto a Dobbiaco il 19/02/12. Michael Lunardi campione italiano salto speciale ottenuto a Predazzo in data 29 Dicembre 2011 Fiorella Zanin medaglia d’argento al Campionato Italiano Gruppi Spettacolo di Pattinaggio Artistico a rotelle con la squadra di Sarcedo Cristal Skating Team. La squadra inoltre parteciperà ai Mondiali in Nuova Zelanda. Marco Crestani 1° classificato ai Campionati Italiani Cittadini. Master di Piancavallo 10 km TC Cat. Master U3. 1° classificato ai Campionati. Italiani Cittadini. Master di Piancavallo 15 km TL 2° Classificato Circuito Master Tour 2011/2012; 2° classificato Campionati nazionali di ski-roll 2011 in salita; 2° classificato Campionati nazionali di ski-roll 2011 in pianura. Da anni ai massimi vertici dello sci di Fondo dei circuito master, riuscendo ad ottenere dei brillanti risultati anche nelle competizioni assolute delle granfondo dove, come i risultati confermano, è nei primi posti delle classifiche. Un elogio alla passione, alla costanza e al sacrificio; dopo 10 ore o più di cantiere edile riesce ad allenarsi ed ottenere risultati ad alto livello. Le partecipazioni speciali Giulia Gianesini Atleta di Coppa del mondo Sci Alpino. Miglior risultato: 13° posto ( secondo miglior tempo di manche) ottenuto a KRANJSKA GORA in data 21 Gennaio 2012. Sergio Rigoni per la partecipazione alle gare di Coppa del Mondo di sci nordico. I giocatori dell’Asiago Hockey per la prima volta hanno partecipato alla Super Final di Continental Cup, unica competizione a livello Europeo. Premi alla carriera Vanni Rodeghiero, premio alla carriera per le numerose vittorie nel lancio del giavellotto e per l’attività di allenatore nazionale Enrico Fabris premio alla carriera, campione olimpico di pattinaggio di velocità su ghiaccio. Cesare Pivotto, giornalista e cronista sportivo, premio per l’impegno e la passione nel seguire lo sport in tutti questi anni. 8 Sabato 28 aprile 2012 l’Altopiano 19 Il Coro della SAT di Trento ad Asiago MUSICA Il più famoso coro di montagna italiano si esibirà sabato 12 maggio alle ore 21 presso il Palazzo del Turismo Millepini, in occasione del 60° di fondazione del Coro Asiago PIANOFORTE Giovani pianisti in concerto a Canove La rassegna musicale iniziata il 6 aprile scorso ed organizzata dall’associazione “Artemusica Cultura” si concluderà con i concerti di due giovani pianisti che gli appassionati avranno modo di apprezzare sabato 28 e lunedì 30 aprile presso la sala Consiliare del municipio di Canove. Ad esibirsi per primo, la sera di sabato 28 aprile, sarà il bassanese Giovanni Mazzocchin che durante il concerto eseguirà musiche di Bach, Beethoven e Brahms. Dopo aver iniziato lo studio del pianoforte in giovane età, a soli tredici anni viene ammesso al Conservatorio “A. Pedrollo” di Vicenza dove ha conseguito il compimento medio a giugno 2011 con il massimo dei voti e la lode. Attualmente, oltre a frequentare il Liceo Scientifico Statale “J. Da Ponte” di Bassano del Grappa, si sta preparando, sempre presso il Conservatorio di Vicenza, per conseguire il Diploma in pianoforte sotto la guida del maestro Marco Tezza. Nonostante la sua giovane età, Mazzocchin si è esibito in vari recitals pianistici dove ha riscosso vivo apprezzamento; tra essi ricordiamo i concerti presso l’associazione “Girolamo Frescobaldi” di Ferrara, a villa “Gioia grande” di Rosà, all’ “Autunno Musicale” di Marostica e con gli “Amici della Musica di Bassano del Grappa”; ha partecipato inoltre a numerosi concerti organizzati dal Conservatorio di Vicenza. Continua ad affinare la sua preparazione partecipando a Masterclass con maestri di ottimo livello e risulta vincitore di diversi concorsi pianistici nazionali ed internazionali. Ha regi- strato due cd presso l’Accademia Musicale di Verona . La serata di lunedì 30 aprile vedrà invece l’esibizione del giovane Gabriele Lucherini, che eseguirà musiche di Bach, Schubert, Glazunov, Debussy, Ravel. Nato a Cassino nel 1990, anche Lucherini inizia lo studio del pianoforte in giovanissima età; attualmente frequenta il terzo anno del Triennio Accademico di Pianoforte presso il Conservatorio Pedrollo di Vicenza nella classe del maestro Marco Tezza. Parallelamente alla formazione accademica, ha frequentato Masterclass con importanti maestri italiani e stranieri, partecipa a numerose rassegne pianistiche (a Vicenza presso lo Spazio Bixio, a Ferrara in occasione di Estate Spazio Musica, a Verona presso il Conservatorio “E.F. Dall’Abaco”), al Teatro Comunale di Belluno e al teatro Bonoris di Montichiari ) e a concorsi nei quali ha ottenuto risultati di grande soddisfazione, come il Terzo Premio al Concorso “Primo Applauso” organizzato dalla Circoscrizione “Centro Storico” di Vicenza, il Primo Premio al “Concorso per la borsa di studio “Dal Corno” al Conservatorio Pedrollo di Vicenza, il Terzo Premio e il “Premio per la migliore esecuzione di un brano del Novecento” al Concorso “Giorgio ed Aurora Giovannini” all’Istituto Peri di Reggio Emilia. Entrambi i concerti inizieranno alle ore 21.00; come sempre l’ingresso è gratuito. Per informazioni: www. artemusicaroana.it Nicoletta Manfrin SULLE ORME DI CHOPIN All’Auditorium di Gallio il concerto dei Giovani Pianisti Altopianesi Cresce l’attesa, in un misto di entusiasmo ed angoscia, fra i giovani pianisti altopianesi chiamati sabato 5 maggio alle 20,30 ad esprimere il loro talento abilmente coltivato da Saiko. L’insegnante di origine giapponese, che da anni ha fatto di Asiago e l’Altopiano la sua casa, sa trasmettere ai suoi allievi la passione tipicamente orientale per la musica classica, riuscendo ad evidenziare armonia e sugge- stioni che giocano a nascondersi dietro la monotonia dei tasti bianchi e neri del pianoforte. Con il Concerto di Primavera programmato all’Auditorium di Gallio si rinnova l’appuntamento periodico con la musica da camera. Ancora una volta, attraverso una straordinaria metamorfosi, l’insieme di note, toni, scale e timbri che sembrano appiattirsi dietro le definizioni attribuite dalla teoria musicale, si trasformano in armonia, quasi ri- cercando le radici dell’etimo che della musica ha suggerito il nome. Il vocabolo deriva infatti dall’aggettivo greco mousikos, relativo alle Muse, anche se in origine il termine non indicava una particolare arte, bensì tutte le arti delle Muse, e si riferiva a qualcosa di “perfetto”. E non è forse alla perfezione che aspiriamo ascoltando la musica? Quella che ci crea uno stato fisico o mentale, reale o fantastico che riesca a colmare un desiderio, a trasmettere emozioni specifiche quali tristezza, felicità, romanticismo, malinconia, stupore, ed altre ancora. Chiudiamo insieme gli occhi e diventerà naturale cogliere l’invito di lasciarsi trasportare in questo viaggio di emozioni pure, quello che i giovani pianisti altopianesi sanno raccontare. Ingresso libero. Ilario De Guio In occasione del 60° di fondazione del Coro Asiago, Sabato 12 maggio alle ore 21 presso il Palazzo del Turismo Millepini di Asiago, si terrà un concerto del celebre Coro della SAT di Trento, sicuramente il più famoso coro di montagna italiano, conosciuto anche all’estero. Il Coro della SAT è nato ufficialmente a Trento il 25 maggio 1926, per opera dei fratelli Enrico, Mario, Silvio e Aldo Pedrotti e di alcuni amici, con la denominazione di “Coro della SOSAT” che conservò fino al 1932, assumendo quindi l’attuale denominazione di Coro della SAT. I fratelli Pedrotti, dotati di grande interesse e sensibilità per la musica, fin da piccoli cantavano musica sacra nel coro polifonico del Duomo e in famiglia, ad orecchio, i canti popolari del Trentino. Le esperienze, dapprima di profughi in Boemia ed Austria durante la prima guerra mondiale, e successivamente di soldati durante il servizio militare ed i successivi richiami, furono occasione di approccio a moltissimi altri canti popolari di varie origini e provenienze. Numerosi ed illustri musicisti fra i quali emergono Giorgio Federico Ghedini ed Arturo Benedetti Michelangeli hanno dedicato al coro raffinate armonizzazioni di canti popolari. Sono numerose le edizioni dei circa 300 canti del repertorio e le incisioni, da quelle del 1933 alle più recenti (sei CD e un doppio CD con 160 canti dal 1996 al 2009). Il Coro è stato diretto inizialmente da Enrico Pedrotti fino al 1938, poi da Silvio Pedrotti per oltre cinquant’anni. Attualmente è diretto da Mauro Pedrotti nipote di Silvio e figlio di Mario. Si è esibito in oltre mille concerti in Italia, Europa (Austria, Belgio, Cecoslovacchia e ora Repubblica Ceca, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Gran Bretagna, Olanda, Russia, Svizzera), America (Brasile, Canada, Messico, Stati Uniti), ed Asia (Corea) nei teatri più prestigiosi. Il coro della SAT torna ad Asiago dopo dieci anni; si esibì infatti nel 2002 in occasione del 50° del coro Asiago, con un bellissimo concerto che si tenne presso lo stadio del ghiaccio. E’ una occasione imperdibile per tutti gli appassionati del canto popolare. La prevendita dei biglietti è già iniziata presso l’Ufficio informazioni turistiche ad Asiago in Viale della Stazione. MOSTRE CONCERTI IL TRIO “PEDRO JAVIER GONZÁLES” SI ESIBISCE AL TEATRO “MILLEPINI” UNA SERATA DA NON PERDERE PER GLI AMANTI DELLA MUSICA Proseguendo nel suo percorso di proposte musicali alternative e di qualità, l’Associazione Musica Altopiano Asiago - AMA organizza per martedì 1° maggio 2012, presso la Sala del Millepini di Asiago, un concerto del chitarrista spagnolo Pedro Javier Gonzales, che si esibirà avvalendosi del percussionista Roger Blavia e del bassista Toni Terrè in una formazione ormai collaudata e di riconosciute qualità, un trio di musicisti di livello internazionale (provenienti da Barcellona) che da qualche anno percorre un proprio progetto musicale con la composizione di brani che fondono assieme le sonorità del flamenco con il Jazz, il pop e la musica mediterranea, modernità e tradizione fuse insieme in una musica senza confini. Apprezzato anche come regista, produttore, compositore ed arrangiatore, nelle sua trentennale carriera musicale vanta numerose collaborazioni eccellenti ed ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti; dallo scorso anno Pedro propone anche, come chitarrista solista, una breve storia del flamenco ‘classico’, attraverso i brani più importanti della tradizione popolare spagnola. Ha al suo attivo otto album ed un DVD. Ospiti della serata il TRIO JANEIRO, composto dal chitarrista e cantante Giulio Filotto, il bassista Roberto Zoppelletto, il batterista Giulio Faedo; la band vicentina (di Valdagno) proporrà un repertorio di brani della cultura sudamericana, rivisitati in chiave latin-jazz, ma anche brani di propria composizione. Info e biglietti presso l’Ufficio del Turismo Città di Asiago, tel.0424464081. Cesare Pivotto 8 l’Altopiano Sabato 28 aprile 2012 20 Pagine della nostra storia PICCOLI MAESTRI DI ROANA Nel numero precedente abbiamo parlato di due “Piccoli Maestri” vicentini, saliti in Altopiano con Toni Giuriolo e Luigi Meneghello, con i quali condividevano le istanze politiche di “Giustizia e Libertà”. A quegli studenti si unirono una quindicina di giovani locali, che Meneghello ricorda così: “I ragazzi di Roana facevano una specie di corporazione, quasi un clan, essendo tutti fratelli, cugini, cognati, compagni di scuola e di naja, figliocci e santoli delle stesse persone, e insomma gente dello stesso paesino, una piazza, due o tre contrade. Si appoggiavano gli uni agli altri con quelle inclinazioni istintive che col compasso non si misurano, ma l’occhio della mente le registra; e così appoggiati facevano un insieme, un piccolo esercito sereno e compatto, organizzato su due squadre complementari. Il loro paese era a non molte ore di marcia, ma pur lontano, pareva a me; perché tutto pareva lontano da quegli acrocori. Mettevano nelle canzoni il nome del loro paese (i ritornelli dicevano: Roana sei bella!) e questo ci colpiva. Pareva che fossero lì per questo gioiello di un paese, e che non sognassero altro che tornare a vederlo dopo la guerra”. Come la maggior parte dei partigiani locali, anche i Roanesi dopo la guerra furono costretti ad inghiottire l’amaro pane dell’emigrazione, nelle miniere del Belgio, o in Australia e in Argentina i più fortunati. Due di loro, non senza sacrifici, riuscirono a non partire e caparbiamente rimasero attaccati alla loro terra. Li abbiamo incontrati circondati dall’affetto dei loro numerosi famigliari ed essi ci hanno raccontato di quei lunghi mesi trascorsi da ventenni in bilico tra la vita e la morte. Giuseppe Zanella “Bepi” Nato a Roana nel 1923 era nella milizia confinaria e l’8 settembre si trovava a Merano. Furono pochi gli italiani militarizzati in Alto Adige che riuscirono a sfuggire alle maglie tedesche, anche perché la popolazione tutta collaborava nel segnalare e catturare i fuggitivi, e così fu anche per Bepi. “I me ga ciapà diretto! Jerimo in quindese alla casermeta, xe vignù zo i paesani che conosevimo ben e i ne ga menà a pìe a Malles; là saremo sta in 200 o 300”. A questo punto Bepi, a differenza della gran parte dei suoi compagni, optò per militarizzarsi con i tedeschi. “I me ga mandà a Milan con le brigate nere, i me ga dato quindese giorni de licenza”. Nel frattempo un suo caro amico commilitone di Potenza, Ettore Contessa, gli mandò una lettera. “Guarda che qua tutti scappano in montagna e adesso ci vado anch’io.” Fu così che non mi presentai più a Milano e scelsi i partigiani. Malga Fossetta Cima Isidoro Giero con Toni Giuriolo e sete, oto studenti de Vicenza; el ‘ndava tor la polenta, come tuti i altri, co na scatola con la man feria. Durante el rastrellamento de malga Fossetta simo scapai sulla cima Isidoro dala parte della Valsugana. I tedeschi xe passà in tre col mitragliatore, i ga blocà la sella dell’unico vajo che va zo, ‘lora simo‘ndà vanti ‘ncora, ghe jera roccia parte par parte, porca miseria! me son trovà a trenta metri dai tedeschi che sbarava e ‘lora semo saltà indrio e simo ‘ndà zo. Gerimo in sinque, sie; l’Aquilino, el Renato…’na sfojada, drito così, però ghe jera un metro de piano e dopo ghe jera el scojo. E ‘lora da de qua semo saltà là, fatalità e fortuna che no semo sbriscià, se no! L’Aquilino jera davanti, ghe xera ‘na kubala de du, tri metri, e semo ‘ndà rento là. Luri, i tedeschi, gavea portà le mitraglie in sima, i dominava tuto el coston. El Moretto, che so pupà fava el formajo al caselo de Asiago, invesse de vigner co ‘nantri, l’è ‘nda da l’altra parte e, soto el tiro dela mitraglia, el ga da essar sbrisà. Seduto El mezojorno lo ghemo sentio Bepi Zanella, sonare dai paesi zo della in piedi da sx Renato Vellar, Valsugana, rento su la Kubala. I Sabinio Fabris, tedeschi xe sta là fin le quatro. Renato Bonato. Tornà su gavimo trova do morNel ruquadro ti dei nostri de Roana, Siro Loser sotto Zanella nella sua casa e Ferruccio Piccioni, che’l stava sempre a Torino. “Dopo cosa femo?” go dito .”Quelo xe el Corno Bianco, tegnemo ‘na direzion.” Simo’ nda ‘vanti ‘na mezzora; sentimo sigare, el giera el Renato, con altri do, tre inglesi. Se ghemo radunà; rivemo in Bocchetta Galmarara, la casara pareva che fumava, invesse jera che i ghe ga dato fogo ala malga. E ‘lora drio la strada semo rivà zo, ‘na fame! Semo rivà alla Pica tedesca a Camporovare; là ghe xe un fontanelo, suto anca quelo! E ‘lora zo in Valdassa, simo là, in mezo alle piantine, mezi orbi dal sono e dala fame, vien ‘vanti un temporale, diooo, e ‘deso come femo! E ‘lora el Sabino el tajà su par le galerie sull’Ertel, rivemo su e se butemo zo prima ghe vegna el temporale. Sentimo sigare, vien fora l’Aquilino, da solo, l’era scapà prima de nojaltri. Un giovane Cesarino Slaviero Morti de fame, ghemo catà un paracadute in t’un buso, un miscioto de tuto. Xe rivà l’Aldo Sandro, el parea ‘na scimia, oh, oh, el magnava tuto, marmellata, formajo, oh, oh. Gierimo quatro de Roana de sora, el Renato Vellar del ’22, emigrà in Belgio, Sabino Fabris, del 1924, in Australia, Renato Bonato, del 22, in Argentina. Al sei giugno go compìo venti ani, dopo do tre jorni so vegnù zo casa. Dopo la guerra semo ‘ndà su do tre volte a visitare i cippi dei caduti. Cesarino Slaviero, “Cino Basetta”, nasce nel 1925 a Canove. La sua è una famiglia imperialcomunista, nel vero senso della parola, in quanto tutti in famiglia si tramandano il nome Cesareo. Il fratello Giuseppe, anche lui militante partigiano, era detto Bepi Cesare; il cugino Augusto Slaviero, Gusto Cesare, “Blasco”, del 1905, è il più noto della famiglia. Blasco era iscritto al partito comunista fin dal 1929 e tra il 1933 e il 1943 venne mandato al confino in periodi diversi a Ponza e Ventotene, come raccontato in “Parla uno della Garemi” di Ugo De Grandis. All’epoca la frazione di Canove di Sotto veniva detta “la Piccola Russia”, per l’alta percentuale di simpatizzanti del partito comunista, e la casa dei “Cesari”, ex osteria, dopo la guerra venne chiamata anche Cremlino. Lì si svolsero i primi festeggiamenti per la liberazione, con balli pubblici ed un clima di euforia destinato a spegnersi di lì a poco. Cino era anche lui sul Corno Bianco sotto il comando di Toni Giuriolo. Qualche giorno prima del 5 giugno intuisce imminente il pericolo ed assieme al compaesano Antonio Zarpellon decide di lasciare il campo. Nell’attraversare la provinciale Asiago-Gallio essi vennero intercettati dai fascisti, che stazionavano al campo di aviazione e scatenarono la caccia all’uomo. I due giovani riuscirono a rifugiarsi in una casa di contrada Zocchi: -”‘Ndemo scondarse su in granaro - però no i gaveva ancora taja el fen, se vedeva fora dai finestrini quei del battaglion S. Marco che ne sercava: -” Li ciapemo, li ciapemo sta volta.”- I ga sarà la contrada dei Sochi e i xe rivà davanti la porta dove la dona se gaveva messa a spassare. - “ Vignì vanti”- la ga dito - “però i xe ‘pena stai a far la perquisission”, -”Non perdiamo tempo inutile”- e i xe ‘ndà via. Se i ne ciapava, i ne fusilava tuti do. Alle sera si rifugiarono nelle cave della Volta Scura e, dopo il rastrellamento del 5 giugno, “passava zo i fascisti, cantando “Ritorneremo”, ma no i xe più tornà.” Cino a sette anni era già orfano di entrambi i genitori, a undici entrò in collegio, da dove uscì nel 1943 con la qualifica di falegname. In novembre venne chiamato alla leva ed il segretario del fascio gli diede 200 lire, purché si presentasse. Con un suo coetaneo, Arnaldo Rossi, si presentò al distretto. “Ale Casermete de Vicenza ghemo fato el giro intorno, ghemo visto ‘na branda su par el muro -”Qua xe passà calchedun”- se ghemo dito, se ghimo rampegai su par la branda, saltà zo e via in meso la campagna”. E le 200 lire? “Le ho date in primavera ad uno di Thiene, come compenso per un bue che gli abbiamo sequestrato a Campiello e che stava portando all’ammasso ad Asiago. Lu xe tornà indrio contento, el bo lo ghemo portà su par el Seramela in Bosco Nero.” Ritornato in Altopiano, Cino vorrebbe unirsi alla formazione del fratello Giuseppe. Giulio Vescovi “Leo”, nel suo ultimo libro “La Notte dei Fuochi “ del 2005, si immedesima nel fratello Bepi Cesare e racconta: “ Alle 1,30 del 29 maggio la sveglia interruppe i miei sogni ...mi seccava tremendamente svegliare mio fratello, sempre pronto a volermi seguire,...La mia segreta speranza era di poter, anche questa volta, rabbonirlo con la solita frase: “ Dormivi come un ghiro!”...Mentre in punta di piedi stavo cercando di infilarmi i pantaloni, mi sentii bisbigliare: -”Bepi, son qua anch’io...son già pronto!” -Va bene, sbrigati, sentiremo gli amici!...Un attimo e mi ritrovai armato e pronto, mentre mio fratello mi seguiva come un’ombra ...Camminava come se avesse le braci sotto ai piedi, era contento, felice,...seppi in seguito che non aveva dormito tutta la notte...per non farsi “fregare” anche questa volta. L’appuntamento era in località Peschiera a Canove. Arrivammo per primi; mio fratello mi assillava: “Me la darete un’arma appena saremo lassù al campo di lancio? La so già adoperare; ieri sera ho smontato la tua”-...Guardai, controllai il suo funzionamento, era tutto a posto!” Quando arrivarono gli amici in armi, tuttavia, non lo vollero con loro e lo rimandarono in paese. Di lì a poco i fascisti tesero un agguato ai partigiani ed il fratello Bepi fu ferito. Cino, poi, con la formazione della “Sette Comuni” riuscì a partecipare a quasi tutte le azioni sull’Altopiano fino alla Liberazione. Giorgio Spiller Cesarino davanti la sua legnaia 8 l’Altopiano Sabato 28 aprile 2012 L’erede di Carolina Kostner Una stagione agonistica positiva, chiusa alla grande con una bella vittoria nell’ultima gara del calendario internazionale. Roberta Rodeghiero è salita sul gradino più alto del podio nella 22° Gardena Spring Trophy, succedendo nell’albo d’oro a Carolina Kostner. L’atleta asiaghese, nella competizione svoltasi a Selva Gardena (Bz) dal 12 al 15 aprile, si è lasciata alle Sergio Rigoni nuovo presidente dell’USA spalle la giapponese Yuki Nishino e altre dieci atlete tra russe, norvegesi, austriache e italiane. Con questa vittoria Roberta Rodeghiero corona i sacrifici di un’intera stagione, dopo i buoni piazzamenti nelle varie gare a cui ha partecipato, in modo particolare l’argento della Bavarian Open di Oberstdorf e il bronzo dei Campionati Italiani. Con le premiazioni del Trofeo Don Bosco e il rinnovo delle cariche sociali si chiude la stagione dell’Unione Sportiva Asiago La grande festa delle premiazioni del 62° trofeo Don Bosco, tanto attesa dai giovani atleti, svoltasi sabato 14 Aprile al teatro Millepini di Asiago, ha chiuso ufficialmente la stagione 2011/2012 dell’USA. Questa manifestazione è nata nel 1950 ed è arrivata fino ai giorni nostri sempre alimentata dalla stessa passione, divenendo ormai una tradizione legata al nostro meraviglioso territorio. È un appuntamento annuale che premia tutte le categorie maschili e femminili di sci alpino e nordico, le cui gare sono riservate ai giovani residenti nell’Altopiano dei 7 Comuni. L’organizzazione tecnica è curata dall’Unione Sportiva Asiago Sci con la collaborazione di: Scuola sci Asiago, Comune di Asiago, provincia di Vicenza, Centro Fondo Golf, Società Impianti Kaberlaba, Punto Sport Intersport Asiago 21 e il patrocinio della Banca Popolare di Vicenza. Ben 258 gli atleti premiati: 129 per lo sci di fondo e 129 per lo sci alpino; un momento bellissimo da condividere tra atleti, allenatori, genitori, nonni e tutti gli appassionati di queste discipline. I primi tre di ogni categoria vengono premiati con una coppa, per la quarta e quinta posizione è in palio una medaglia, per tutti gli altri invece un omaggio di partecipazione sempre molto gradito. Anche quest’anno la manifestazione è pienamente riuscita, regalando momenti di sorrisi, amicizia, serenità: proprio ciò che lo sport deve diffondere. In questo finale di stagione dell’Unione Sportiva Asiago sci, un grazie particolare va per l’ottimo operato a tutta la società e al presidente Sergio Vellar che dopo 8 anni (era in carica dal 2004) lascia il posto a Sergio Rigoni. Morena Turetta Sergio Rigoni è il nuovo presidente dell’Unione Sportiva Asiago Sci. 42 anni, sposato con Dana dal 1998, è padre di 2 bambine, già praticanti fondiste. Sergio vanta una lunga militanza nei ranghi di questa società, prima come atleta fondista (dal 1977), “Sono stato agonista per una decina d’anni, con buoni risultati, anche se – dice ridendo - nessuno mi ricorda negli annali degli sport invernali”, e poi, dal 1992, come consigliere e segretario, sedendo in consiglio con continuità per vent’anni, ultimamente come revisore dei conti. In questo arco temporale ha potuto prendere parte all’organizzazione di numerosi eventi sportivi prestigiosi, ovvero le varie tappe di Coppa del mondo e Tour de Ski organizzate ad Asiago (9 complessivamente), i Campionati Mondiali Junior del 1996, i Campionati Mondiali di Sci d’Erba del 1993, senza contare le numerose manifestazioni a carattere nazionale, regionale e provinciale. “Oltre ad aver maturato competenze tecniche – racconta Sergio - ho soprattutto coltivato la passione per gli sport invernali (inutile negare che ho una predilezione per lo sci di fondo, sono anche maestro di sci pur non praticando l’insegnamento), grazie al fatto di aver vissuto a fianco di persone altrettanto competenti ed appassionate”. Questa passione l’ha “messa a disposizione” ultimamente anche come consigliere provinciale FISI (da 6 anni) ed anche come Delegato Tecnico (giudice) nazionale, scoprendo nuovi punti di vista di questa disciplina. “Qualche mese fa – continua il neo presidente - mi è stato proposto di avvicendare il presidente uscente Sergio Vellar in questo ruolo, ed ho accolto di buon grado l’invito. L’ho inteso come un segno di fiducia, e non nascondo che ne ho appena intuito (ma non ho ancora del tutto colto) anche la responsabilità che questo comporta, responsabilità che provo nei confronti degli oltre 200 soci, delle loro famiglie, dei Presidenti che mi hanno preceduto in questi primi 90 anni di vita dell’Unione Sportiva Asiago (e mi viene un brivido quando li scorro nella storia della Società sul sito) e nei confronti del mondo degli sport invernali, presso cui la Società che rappresento si è conquistata da tempo un posto di primo piano”. “A me e al nuovo Consiglio eletto – conclude Sergio Rigoni - tra cui registriamo importanti conferme ma anche un buon rinnovamento, spetta il compito di continuare a proporre la pratica degli sport, quelli invernali in particolare, a favore della nostra comunità e a mantenere se non migliorare il prestigio di questa Società”. Bilancio doppiamente positivo per il Gsa Asiago La società sportiva al lavoro per preparare al meglio la Sleghe Lauf, a giugno, e i Mondiali Master del 2013, importante manifestazione internazionale Impegnato su due fronti, sci nordico e podismo, il Gsa Asiago chiude la stagione agonistica 2011-12 con un bilancio molto positivo. I responsabili della società altopianese guardano però con altrettanta fiducia e consapevolezza alle future scadenze organizzative rappresentate, a giugno, dalla Sleghe Lauf Città di Asiago e, più ancora, ai Mondiali Master di fondo in calendario dal 14 al 22 febbraio 2013 evento dove il Gsa Asiago sarà impegnato quale partner organizzativo. A trarre il consuntivo dell’inverno 2011-12 è il presidente Fabrizio Dalle Ave nel corso del consueto incontro conviviale cui, oltre ai numerosi soci, sono intervenuti Andrea Gios, sindaco di Asiago, Guido Carli consigliere Fisi di fresca rielezione, Bruno Pezzato vice-presidente regionale della Federatletica, Antonio Carli, già presidente Gsa di lunghissimo corso, Franco Sella assessore allo sport del capoluogo altopianese, Roberta Rodeghiero vice-presidente del Comitato Veneto della Fisi. Con la società biancoverde anche Silvano Panozzo presidente del Comitato Provinciale Fisi di Vicenza, Sergio Rigoni neo-presidente dell’Us Asiago Sci, il suo predecessore Sergio Vellar ed Alessandro Rigoni presidente esecutivo del Comitato Organizzatore Locale del Campionati Mondiali Master oltre a responsabili di altri sci club. La Sezione Ana Monte Ortigara di Asiago era invece rappresentata da Gianni Rigoni appena eletto alla carica di vicepresidente. “Il volontariato come quello espresso dal Gsa Asiago è il perno della nostra attività sportiva - ha commentato il sindaco Andrea Gios nel suo saluto - e questa forma di partecipazione diretta a quanto si organizza diverrà elemento insostituibile con i Mondiali master. E’ questo un fondamentale esempio per i nostri giovani”. Guido Carli, consigliere Fisi, in base ai risultati organizzativi ottenuti negli anni scorsi con la Coppa del Mondo di sci nordico, ospitata ad Asiago per ben nove volte, si è detto sicuro del successo dei prossimi Campionati Mondiali Master perché “la stoffa c’è”. Molto soddisfatto per l’invito Bruno Pezzato vice-presidente regionale Fidal. “Sono qui con voi per la prima volta e, pur essendo l’attività atletica del Gsa Asiago di recente introduzione, vedo che lavorate bene. E il caso della Sleghe Lauf. Mi auguro - ha concluso - che ad Asiago arrivi anche l’attività su pista: la località lo merita. Speriamo che i lavori di siste- mazione previsti al vostro campo si possano concretizzare”. Alessandro Rigoni, presidente esecutivo del C.O.L., si è soffermato sull’appuntamento mondiale cui sarà interessato tutto il comprensorio perché di tratta di un’occasione irripetibile per comuni- Fabrizio Dalle Ave presidente del GSA Asiago care con più realtà nazionali in termini di turismo oltrechè di attività sportiva vera e propria. Nello specifico, anche con l’aiuto di Roberta Rodeghiero, si è al lavoro per coinvolgere nella manifestazione un testimonial d’eccezione. O, forse, più d’uno. Sul piano del bilancio agonistico e organizzativo, Fabrizio Dalle Ave ha ricordato come le due manifestazioni programmate Campionati Italiani Cittadini-Master e il tradizionale Trofeo Campi di Battaglia siano saltate causa mancanza di neve motivo per cui l’inverno scorso sarà ricordato. 8 l’Altopiano Sabato 28 aprile 2012 22 SCI CLUB GALLIO 2011-2012 Il gruppo del salto UNA STAGIONE DAVVERO INDIMENTICABILE Gallio, 27 marzo 1947, un gruppo di amici si ritrova dopo i difficili anni della Seconda Guerra Mondiale e insieme decidono di ricostruire il futuro. Nasce così l’Ente Sportivo Pro Gallio che, dopo diverse vicissitudini, porta la disciplina del salto, con la costruzione del trampolino, a divenire lo sport del paese con rinomanza nazionale. Non solo, ma a livello prima nazionale e poi internazionale, Gallio, il suo trampolino e l’ESPG conquistano le prime pagine di importanti testate sportive. Passano gli anni, nel 1956 l’ESPG forma l’ormai noto Sci Club Gallio, ma viene anche chiamato ad affrontare numerosi e terribili cambiamenti, come ad esempio l’economia del paese, i pochi risultati raggiunti nella disciplina del salto, la caducità del materiale con cui era stato costruito il trampolino, il legno, che aveva portato alla fragorosa caduta dello stesso, e soprattutto le notevoli spese da sostenere per iscrivere la società alla FISI. Erano gli anni ‘60/’70 e sembrava che i fasti di un tempo non si sarebbero mai più ripresentati. Ma proprio quando pareva che ormai fosse finito tutto, ecco in arrivo lo sprint che da sempre caratterizza questa società, Carlo Munari (primo Presidente) la mantiene in vita, pagando di tasca propria la tassa di iscrizione alla Giulia Frison FISI, garantendo così, per lo meno, altri quarant’anni di vita all’Associazione. Passano gli anni, passano gli eventi, si rientra nel circuito agonistico, prima con la costruzione del trampolino “Pakstall K95”, uno degli impianti più all’avanguardia d’Europa dell’epoca, poi nello stesso anno, con il Campionato Mondiale Juniores di Fondo, Salto e Combinata Nordica (1986), per proseguire con il Campionato Mondiale Sci Nordico (1987-1995), e una gara di Coppa del Mondo (1988). Nel 1987 la Società viene insignita della Medaglia d’Oro al Merito Sportivo proprio per le attività anzidette. Gallio, 14 aprile 2012, termina la stagione sportiva. In sessantacinque anni cos’è cambiato? Tanto sul piano tecnico, poco su quello affettivo. Cos’ha accomunato i presidenti, i ragazzi, i consiglieri, e tutti i collaboratori in questo lungo periodo? Forza, passione, istinto a reggere le sorti, guidare, promuovere, combattere, se necessario, contro tutto e tutti, e comunque portare a casa la vittoria, non solo sulle piste da sci, ma anche e soprattutto nelle piccole sfide quotidiane. Davvero evidenti i risultati in tutte le discipline! Nel salto, sul gradino più alto del podio di Combinata Nordica nella Cat. Aspiranti e sul secondo di Salto Speciale, troviamo Andrew Lunardi. Nel fondo, al primo posto del Campionato Provinciale, di quello Regionale e dei Giovanissimi, Fase Nazionale, si conferma Filippo Sartori. Nella discesa, dove sono arrivati i maggiori risultati, la Società si piazza sul podio nelle gare del Circuito Provinciale e al VI posto alla fase Regionale. Risultati, che in tanti anni di esistenza della Società, non si erano mai raggiunti. Per la categoria Ragazzi e Allievi troviamo Mattia Frison che gareggia con ragazzi più grandi di lui e che si è aggiudicato il secondo posto a livello Provinciale ed è stato la seconda riserva per il Campionato Italiano. Per la cat. Baby si segnalano i ragazzi nati nel 2003, Giulia Frison, sorella del sopracitato Mattia, classificatasi seconda a livello Provinciale e Regionale, nonché settima su 170 partecipanti al Trofeo Giovanissimi, fase Nazionale, qualificatasi dopo due selezioni precedenti, e infine 21esima nella Fase Nazionale del Trofeo Pinocchio. Marco Munari, secondo alla Fase Regionale Giovanissimi, partecipa alle finali del Trofeo Pinocchio, Daniele Stona che si conferma al terzo posto nel Circuito Provinciale e in quello Regionale e compete al Trofeo Pinocchio. E infine, Andrea Pertile che si colloca secondo alle Provinciali. Che cosa spinge il presidente Paolo Pertile, i collaboratori, i ragazzi e i genitori a tener duro in una società difficile come la nostra e a non mollare di fronte alle interminabili difficoltà che sono chiamati ad affrontare? Semplice. Amore, dedizione, orgoglio e voglia di dimostrare che la coesione tra gli uomini e l’amore per lo sport possono fare la differenza nella nostra società. Sembra la trama di qualche pellicola americana che descrive la vita di un gruppo di amici sportivi, in un qualche paese sperduto, che, dopo aver lottato per difendere i propri diritti, arriva con forza alla vittoria. In realtà, non si tratta di un film, ma pura e concreta quotidianità. Un’Associazione che sta allevando molti ragazzi, circa 60, e che sta affrontando grandi sacrifici e ottenendo risultati lusinghieri. Per arrivare ad obiettivi di rilevante portata si pensa che alle spalle ci sia un team molto numeroso, con diverse strumentazioni e agevolazioni. In realtà il direttivo della Società è composto da 6 persone: il presidente Paolo Pertile, Bruno Finco, Meri Fracaro, Emi- lio Gianesini, Tiziano Sansoni e Arone Schivo. Tra questi un cenno particolare lo merita il segretario Bruno Finco, senza il cui aiuto, passione e dedizione non si sarebbe giunti fin qui. Come insegna lo sport, per arrivare ad un obiettivo sono necessari passione, spirito di sacrificio, spirito di squadra e anche un bel po’ di ostinazione. Lo SCG ha esattamente tutte queste caratteristiche, in modo particolare lo spirito di squadra si lega non solo agli atleti e al team della Società, ma anche ai genitori che durante l’anno fanno tantissimi sacrifici per portare i ragazzi alle gare quando i pulmini non sono sufficienti a contenere tutti gli atleti o per aiutare nell’organizzazione pratica delle gare; l’Amministrazione comunale che sempre fornisce il suo contributo non solo economico ma anche di partecipazione all’intera attività; agli sponsor (SAI, CRA Roana, Bertacco Marmi, Italcover, Ilve, Baap, Punto Sport, MB), che sostengono lo svolgimento dell’attività, come ad esempio l’Immobiliare Neve Gallio che ha permesso per la prima volta ai ragazzi, appartenenti alle diverse di- scipline, di indossare la stessa divisa.Ai gestori degli impianti sportivi, quali Campomulo, Melette e Verena, che antepongono alla loro attività di vendita, un regolare svolgimento dell’attività agonistica (tra allenamenti e gare); agli allenatori che tanto danno ai nostri ragazzi in termini di educazione, abilità, affetto e grinta; agli stessi ragazzi che, cominciando la stagione presciistica a metà agosto, si allenano in ghiacciaio tra ottobre e novembre, e infine, confidando in abbondanti nevicate, terminano la stagione ad aprile. E per il futuro? “Si cercherà di riconfermare il numero degli iscritti tenendo sempre presente che sono i vivai la vera forza di ogni società guardando anche, ma non esclusivamente, al risultato sportivo, pur ammettendo che la classifica rinfranca corpo e spirito, come nella stagione appena conclusa con i risultati ottenuti dai nostri piccoli atleti. L’unione di intenti e la filosofia di questo “gruppo speciale” mi rendono orgoglioso di essere il presidente dello Sci Club Gallio. Grazie a tutti Voi” Francesca Chiesa Bruno Finco Filippo Sartori Spettacolo al Palaodegar con il torneo Toro Alleanza Gli Amatori Hockey Altopiano conquistano il primo “Trofeo Toro Alleanza” disputatosi al Pala-Odegar di Asiago domenica 1 aprile. Il torneo, riservato a squadre amatoriali, era alla prima edizione. Nella finale di domenica gli Amatori altopianesi hanno incontrato i “Red Muss” di Feltre (Belluno). La formazione feltrina, in emergenza ma con una buona prestazione, ha dovuto vedersela con i padroni di casa, nettamente superiori per capacità, gioco e velo- Martina Caneva miglior giocatore del torneo cità. All’inizio del primo tempo gli altopianesi costringono subito sulla difensiva i bellunesi che si chiudono bene, ma dopo il quinto minuto gli Amatori si sbloccano e mettono a tappeto il Feltre con una pioggia di goal. Nonostante la superiorità cimbra, i feltrini non hanno mai mollato, combattendo come veri leoni. Il risultato finale è di 18 a 3 per gli Amatori Hockey Asiago che hanno quindi conquistato il “Trofeo Toro Alleanza”, con gli amici di Feltre al secondo posto. Come miglior giocatore del torneo stato premiato il portiere anzi la portiera asiaghese Martina Caneva. Le reti per l’Asiago sono state segnate da Luca Oddone 5, Paolo “Ciacio” Frigo 3, Marlon Gonzato 3, Carlo Paccanaro 3, Meinhart “J.D.” Urbani 1, Davide Colombo 1, Marco Rigoni 1, Paolo Scalabrin 1. Per i Red Muss – Feltre hanno firmato le reti Rene Losso 1, Matteo Florida 1, Daniele Pante 1. 8 Sabato 28 aprile 2012 l’Altopiano Dopo un’annata negativa, il Canove ritorna in seconda La sconfitta per 4 – 1 contro il Rino Toniolo nel recupero della 20° giornata ha definitivamente chiuso la porta della prima categoria alla formazione gialloblu Niente da fare. Oramai anche la matematica condanna il Canove Calcio alla retrocessione. La sconfitta per 4 – 1 contro il Rino Toniolo nel recupero della 20° giornata ha definitivamente chiuso la porta della prima categoria alla formazione gialloblu. Una “discesa agli inferi” decretata soprattutto nel girone di ritorno nel quale i ragazzi del presidente Fabio Rebeschini non sono riusciti a raccogliere alcun punto nonostante qualche buona prestazione. Ma già nel girone di andata emergevano tutte le fragilità della squadra che, con il senno di poi, avrebbe forse fatto meglio a rimanere in seconda categoria dove i ragazzi si sarebbero certamente divertiti di più. Di contro i gialloblu si sono fatti le ossa raccogliendo esperienza che servirà per il prossimo campionato, in seconda categoria. “Un’annata no, dove tutto quello che poteva andare storto è andato storto,” commentava solo qualche giorno fa il presidente Rebeschini. “Credo sia pesata molto una carenza di persone che si impegnassero all’interno della società, anzitutto. Tutta l’organizzazione non può pesare solo su due figure – Notizie dal Motor Club 7 C 17° Torneo di freccette Enrico De Guio di Mezzaselva si è aggiudicato per la seconda volta il torneo di freccette dell’Altopiano dei 7 Comuni. La competizione, che si è disputata il 30 marzo scorso presso il Gulliver Pub di Gallio, ha visto la presenza di una ventina di giocatori che partecipano in questo periodo anche al campionato provinciale e prossimamente parteciperanno al campionato italiano. Al secondo posto si è piazzato l’asiaghese Paolo D’Urso, al terzo Leandro Scaggiari (vincitore della scorsa edizione) e al quarto il galliese Luca Valente. Classiche pronostici Formula 1 (4 gare su 20) 1° Rinaldo Cera p. 74; 2° Anna Kirillova 68; 3° Ivano Rigoni 67; 4° Costantino Marin 66; 5° Stefano Zotti 63; 6° Edoardo Rigoni; 7° Nadia Tagliaro; 8° Daniela Casagranda; 9° Edoardo Pangrazio; 10° Carlo Mosele. Moto Gp (1 gara su 18) 1° Fabio Martello p. 25; 2° Elio Marin 22; 3° Gigliola Basso 22; 4° Mauro Mosele 19; 5° Giovanni Scaggiari 19; 6° Devis Frigo; 7° Fabrizio Carli; 8° Sergio Panozzo; 9° Cristiano Mosele; 10° Costantino Marin Prossimi appuntamenti 13° Torneo di bowling Venerdì 4 maggio presso il Centro Rendola di Asiago il Motor Club organizza il 13° Torneo di Bowling dell’Altopiano. Questa manifestazione è aperta a tutti, avrà inizio alle ore 20.30 e si concluderà con le premiazioni verso le ore 23.30. L’iscrizione è di 15,00 euro per i soci e 20,00 euro per i simpatizzanti,comprende il costo completo delle partite ed inoltre un buffet di pizza da consumarsi durante la gara. Per informazioni ed iscrizioni telefonare al n. 0424/692157. 38° G.P. Go-Kart Tutti gli appassionati della velocità sono invitati al kartodromo di Ala (Tn) sabato 9 giugno dove, con inizio alle ore 17.00 si disputerà il tradizionale Gran Premio giunto alla 38^ edizione. Paolo D’Urso, Enrico De Guio, Leandro Scaggiari e Luca Valente sottolinea Rebeschini – peccato poi, per quanto riguarda la squadra, che i gran parte dei nostri giovani non abbiano saputo cogliere appieno l’opportunità che la società ha dato loro di maturare esperienza e abbiano preferito tornare a giocare con gli Juniores”. “Voglio comunque ringraziare mister Baù per il lavoro svolto e anche mister Vescovi che ha accettato la difficile responsabilità di portare avanti il campionato. Grazie anche ai ragazzi per l’impegno profuso, non tutte le sconfitte sono state infatti meritate”. Per il prossimo anno, se la società riuscirà ad evitare l’emorragia di giocatori, sarà utile l’esperienza fatta e con qualche inserimento (in pratica uno per ogni settore), il Canove potrà togliersi qualche bella soddisfazione e puntare ad una nuova promozione. Ma intanto ci sono tre partite ancora da giocare, partite dove poter già gettare le basi per il futuro. Un futuro più roseo. Gerardo Rigoni 23 Il trionfo del Lusiana Calcio A5 La squadra di calcetto del Lusiana militante in serie B nel girone B del campionato CSI di Vicenza riesce a confermarsi dopo il giro di boa dell’andata in testa anche alla fine del campionato. Il Lusiana precede il Torrebelvicino ed il Tezze sul Brenta,intervistato entusiasta il Presidente Matteo Ronzani: “Sono veramente felice per me che ero alla prima esperienza quest’anno ma soprattutto per i ragazzi che si sono guadagnati questo successo. Ringrazio la nostra preparatrice atletica Vincenzina Schirato che ci ha dato una grossa mano! E il prossimo anno una nuova avventura in serie A. E sono sicuro che ci toglieremo qualche soddisfazione anche li! E.Z. Coppa Veneto di Calcio 5 E’tempo di finale per l’Imm.Stella Asiago Finale di stagione molto intenso e ricco di importantissimi appuntamenti per la squadra asiaghese di calcio a 5. Dopo la partita di qualificazione vinta ad Asiago contro la formazione rodigina del Rosolina, che ha permesso di accedere alla finale di Coppa Veneto, sono seguite le ultime gare di campionato, nelle quali l’Asiago ha vinto l’incontro casalingo contro il Cogollo, bissando poi il successo in trasferta contro il Thiene, con una meritata vittoria per 6 a 2. Alla luce di questi risultati, quando manca ormai un solo turno di gare per concludere il campionato, l’Asiago si posiziona al secondo posto della classifica generale comandata dal Malo che oramai ha pressoché staccato, meritatamente, il biglietto per la promozione in serie C2, in virtù di una stagione nella quale non è mai uscito sconfitto dal rettangolo di gioco. L’Asiago sicuramente non è stato da meno, disputando finora una stagione ad altissimo livello, ed in campionato resta sicuramente il rammarico per la sconfitta subita nella prima partita contro la capolista che, paradossalmente, ha poi fatto la differenza nella classifica finale. Il mese di maggio sarà comunque decisivo per i ragazzi del bravissimo coach Rudy Baù, che già mercoledì prossimo 2 Maggio, in occasione della finale regionale della Coppa Veneto, con in palio la promozione alla serie C2, saranno in scena a Vicenza, presso il Centro Sport Palladio, con ingresso libero ed inizio alle ore 21.15, per affrontare la fortissima compagine dell’Areasport Verona, fresca vincitrice del giro- ne veronese del Campionato Regionale della serie D. Il capitano dell’Asiago Arjan Pupa sintetizza in poche parole la stagione della squadra asiaghese e l’imminente incontro di finale: “Una stagione molto intensa e difficile, dove soprattutto nella fase finale abbiamo dovuto far fronte a molti infortuni e squalifiche, ma siamo comunque sempre riusciti a ricompattarci; adesso che abbiamo raggiunto la finale ci serve un’impresa contro i fortissimi veronesi, e sicuramente noi ce la metteremo tutta.” Dopo la finale del 2 maggio, l’Immobiliare stella Asiago ritornerà eventualmente in campo, in base al risultato della finale stessa, mercoledì 9 maggio per disputare i play off finali del Campionato Regionale. Appuntamento dunque per tutti i numerosi sostenitori della squadra asiaghese mercoledì 2 maggio ore 21.15 a Vicenza per sostenere i nostri ragazzi in occasione dell’incontro più difficile della stagione. Alessandro Cunico 8 Sabato 28 aprile 2012 l’Altopiano 24 VOLLEY CESUNA La Bussola chiude il capitolo salvezza - Caseificio Pennar a caccia di punti Torna il sereno nel Volley Cesuna dopo che qualche nube aveva oscurato la vista nella fase finale del campionato di Seconda Divisione femminile. La stagione agonistica de La Bussola si è conclusa sabato scorso 21 aprile con la trasferta di Cassola, ma già dalla penultima giornata la squadra femminile aveva potuto festeggiare la permanenza nella serie cadetta provinciale. La vittoria casalinga ottenuta al Palazzetto di Roana il 14 di aprile contro l’USD Altair di Vicenza è stata infatti un vero e proprio toccasana per le ragazze allenate da Corrado Pesavento, che sono riuscite a vincere la sfida contro una diretta avversaria. Una sconfitta in quel contesto avrebbe complicato non poco il percorso delle “Tigers”, che probabilmente si sarebbero trovate a giocarsi la salvezza sul filo dei set contro la formazione della Pallavolo Cassola. Dopo 22 partite la classifica del girone A premia il Volley Castellana quale assoluto dominatore con ben 21 successi all’attivo; la P.G.S Pallavolo Cesuna si colloca all’ottavo posto con 22 punti frutto di 7 vittorie, ma con la recriminazione di aver lasciato per strada troppi punti, specialmente nei sette tiebreak disputati. Bisogna però tener conto che quello appena terminato era l’anno dell’integrazione in squadra di un nutrito gruppo di atlete provenienti dall’U18, con la conseguente necessità di dedicare loro tempo per acquisire esperienza, per cui, a conti fatti, si può senz’altro valutare positivamente l’esito della stagione. Non è ancora conclusa invece la stagione agonistica del maschile di Seconda Divisione: nella struttura del loro campionato era infatti prevista una fase aggiuntiva per determinare la griglia delle promozioni in Prima Divisione. Una fase dove ogni confronto risulta essere molto equilibrato tanto che alla quarta giornata (su sette totali) nessuna squadra è an- cora sicura di poter passare il turno. Il Caseificio Pennar, dal canto suo, se non è riuscito a sfruttare le opportunità che sulla carta sembravano essere quelle più facili per guadagnare posizioni in classifica, ha domato l’U.S. Castello infliggendo alla formazione di Arzignano una sconfitta imprevista grazie all’importante apporto del pubbli- co di casa. Gli ospiti della terza giornata di playoff potevano infatti vantare il primato ottenuto nel girone A durante la prima fase del campionato. Come in tante altre occasioni il dover affrontare una squadra di livello superiore stimola il gruppo altopianese a dare il meglio di sé limitando al minimo gli errori. La partita casalinga del 14 aprile, prologo della vittoria ottenuta dalla squadra femminile sopra accennata, si è conclusa al tie-break dopo due ore di gioco con il punteggio di 3 a 2, parziali di 23-25, 1725, 25-19, 25-22 e 15-7, portando a tre i punti nella classifica del Cesuna. E purtroppo tali sono rimasti anche dopo l’esito della trasferta di Zanè che ha visto i padroni di casa imporsi con un secco 3 a 0, parziali di 25-12, 25-17 e 26-24. Pedemontani che si confermano per l’ennesima volta bestia nera degli altopianesi dato che il Cesuna non è mai riuscito ad entrare in partita nelle ultime tre sfide stagionali disputate. Le opportunità di migliorarsi però non sono finite e già venerdì 27 aprile alle 21,00, nell’ultima partita casalinga contro il Volley Basso Vicentino, potranno esserci ulteriori sorprese. A partire dal capitano, tutti gli atleti del Cesuna cercheranno di impreziosire il bouquet che il coach Fabio Munari affiderà a Laura convolando a nozze nel weekend. Uno sguardo alla classifica che, dopo quattro giornate, vede in testa la formazione di Sarego con 9 punti seguita da Zanè con 7, Campiglia con 6, Piovene 5, Arzignano 4, Cesuna 3 punti ed infine il Rosà a quota 2. VOLLEY ASIAGO ALTOPIANO L’Under 18 stecca la prima, la Terza DIV ritrova il sorriso Malgrado una prestazione non poi così al di sotto delle aspettative, la formazione Under 18 del Volley Asiago Altopiano concede alle pari età del Nove (3 a 1 con parziali di 20-25; 25-22; 25-19; 25-22) gara 1 Play Off di Semifinale AICS, complicandosi il percorso per l’accesso alla finale di categoria. Sconfitta maturata in trasferta Domenica scorsa contro un avversario competitivo ma non imbattibile, che forse ha messo in campo una maggiore voglia di vincere, una sete di vittoria superiore a quella delle ragazze di coach Luca Cafaro che a fine gara ci ha rilasciato una sua breve impressione: “Partita molto intensa e combattuta! Le ragazze hanno affrontato la gara con la giusta concentrazione contro una compagine molto competitiva. Nonostante la sconfitta la squadra è consapevole della propria forza e ha tanta voglia di riscatto.” Dunque missione non impossibile per il Mister, importante sarà il contributo dei sostenitori e di quanti vorranno assistere a una pallavolo di eccellente livello come quella che già si vede in Under 18. L’appuntamento é previsto per Giovedì 3 Maggio alle ore 20:30 all’IPSIA. L’eventuale gare 3 invece verrebbe effettuata Nove il 6 Maggio. Ritrova invece il sorriso la Terza DIV FIPAV che raccoglie due belle vittorie da tre punti in altrettante partite. Le ultime due uscite casalinghe con lo Schio e con il S.Croce hanno visto la formazione asiaghese mostrare di nuovo quell’atteggiamento aggressivo e volitivo che da un bel po’ mancava nei volti delle ragazze del Volley Asiago. Atteggiamento fortemente voluto dalla società che in settimana ha incontrato le ragazze per fare chiarezza su al- cune prestazioni sottotono e sul fatto che, malgrado l’obiettivo promozione sia fallito, la società pretende che si porti a termine la stagione con l’onore che i colori bianco azzurri del Volley Asiago richiedono. Risposta quindi che non si è fatta attendere e che ha lanciato una fiammata di ottimismo che si legge anche nelle parole di coach Cafaro: “Gara entusiasmante quella con il S.Croce per la determinazione messa in campo dalle nostre atlete: finalmente hanno dimostrato di essere una squadra! L’esperienza maturata in questo campionato sarà fondamentale per il prossimo anno!”. Ricordiamo che coach Cafaro è subentrato alla guida della 3a DIV in sostituzione di Munari nel finale di stagione per impegni professionali proprio dello storico Mister Ulisse, al quale va un enorme ringraziamento per il lavoro svolto in questi anni a favore di questo gruppo e del Volley Asiago in generale. E non finisce di stupire invece l’Under 13 di coach Loris Lovato. L’allegra brigata delle giovani atlete altopianesi mette a tappeto anche le prime della classe del Perlena con una bella vittoria per 3 a 1 maturata in casa Domenica scorsa. Risultato che premia la tenacia di un gruppo che sa riprendersi anche dopo una clamorosa defiance subita sette giorni prima quando a Lugo ha lasciato due punti preziosi a un non certo imbattibile Astico. Sconfitta per 3 a 2 che ha destato qualche perplessità riguardo un possibile calo di forma della giovane squadriglia del Volley Asiago ormai vicina alla linea del traguardo di una lunghissima regular season. Fantasmi tuttavia che hanno subito abbandonato il campo esaltando nuovamente le grandi capacità dell’Under 13 mostrate contro il Perlena: concentrazione e competitività a livello tecnico anche contro la squadra che naviga 3 punti sopra la seconda in classifica dell’Argine e ben 6 sopra l’Asiago. Capacità che fanno ben sperare per un play off da protagonisti! E un finale da protagonisti sarà con tutta probabilità anche quello del Mini Volley che a Santorso, Domenica 15 Aprile, ha centrato il quarto successo consecutivo su quattro raduni sino ad ora disputati. Due le squadre del Volley Asiago in questi concentramenti: i Delfini e gli Scoiattoli e, per una specie di tacita par-condicio, due vittorie sono andate ai Delfini e due agli Scoiattoli. Il gran finale è previsto per Domenica 6 Maggio a Lugo dove, come consuetudine AICS, le attività ludiche si svolgeranno nell’arco dell’intera giornata; giochi di squadra al mattino, Santa Messa in palestra celebrata dal Parroco di Lugo, pranzo presso un ristorante fuori del Palazzetto di Lugo e volley a go go nel pomeriggio fino alle sei di sera. Inutile dire che l’Asiago si presenterà con le sue due squadre di Mini Volley nel tentativo di aggiudicarsi anche la quinta competizione, ma, naturalmente, lasciamo che sia il campo ad emettere la propria sentenza. All’appello non mancheranno di certo le giovanissime Marmotte. La squadra composta dagli Under 8 che parteciperà, sempre nella stessa giornata, al torneo di Baby Volley. Anche se di fatto la manifestazione del 6 Maggio chiude la stagione sportiva 2011-2012 del Mini Volley, in realtà ci sarà un altro raduno il 20 Maggio a Valdagno in occasione dei cinquant’anni dell’AICS Vicenza, con torneo di Mini Volley e Baby Volley che verranno disputati nei campi esterni del centro sportivo di Valdagno. Di sicuro l’Asiago ci sarà! 8 l’Altopiano Sabato 28 aprile 2012 25 SCACCHI Giochi Studenteschi di Scacchi Finale Regionale a Torri di Quartesolo Giovedì 19 aprile si è svolta presso il “Palaceroni” di Torri di Quartesolo (VI) la Finale Regionale dei Giochi Studenteschi di Scacchi. Anche quest’anno l’edizione veneta dei giochi ha fatto registrare il record nazionale di squadre partecipanti: 107 le squadre che hanno partecipato provenienti da tutta la Regione. Come da Regolamento, le squadre rappresentative delle varie scuole, sono state suddivise in 8 categorie (4 maschili e 4 femminili). Quaranta le squadre femminili e sessantasette quelle maschili provenienti da tutte le più blasonate scuole della regione. I ragazzi complessivamente coinvolti nei vari turni di gara sono stati circa 600 compresi tra gli otto ed i diciotto anni di età. I vari tornei sono stati arbitrati da 4 arbitri nazionali magistralmente coordinati dall’arbitro internazionale Renzo Renier. Lo scenario che si è presentato I ragazzi del “Pozza” di Lusiana prima di un incontro alla vista dello spettatore all’inizio del primo turno di gara è stato unico: contemporaneamente 428 ragazzi, dopo la celeberrima stretta di mano ed in rigoroso silenzio, premiazioni delle squadre che hanno guadagnato l’accesso hanno cercato di raggiungere tutti lo stesso obiettivo: dare alle Finali Nazionali che si terranno ad Acqui Terme in Piescacco matto all’avversario. I turni si sono susseguiti per monte dal 10 al 13 maggio. L’Altopiano, così come l’anno tutta la giornata con cadenza leggermente diversa tra le va- scorso nell’edizione svoltasi a Gallio, era rappresentato dalla rie categorie. Alla fine dei vari tornei hanno avuto luogo le scuola Media di Lusiana. La squadra lusianese, composta da Sebastien Callegari, Lorenzo Scarsella, Federico Marolla ed Alessandro Tescari, ha confermato la posizione dell’anno scorso classificandosi, pur con qualche rammarico, all’ottavo posto assoluto su 18 squadre partecipanti nella propria categoria. I ragazzi lusianesi hanno perso un incontro, hanno concluso tre incontri in parità ed hanno vinto due incontri. In particolare le tre patte ottenute fanno torto ai nostri che, per sviste arbitrali e senza qualche mossa irregolare di troppo, avrebbero potuto ottenere tre vittorie. In sostanza avrebbero potuto chiudere il Torneo con 10 punti in classifica al 3^ posto assoluto. Un plauso è d’obbligo per Lorenzo che ha vinto 6 incontri su 6 risultando la miglior seconda scacchiera della propria categoria. Tornando alla squadra ci conforta il fatto che, essendo costituita da tre ragazzi di 1^ media ed un ragazzo di 2^ media, ha ampi margini di miglioramento. In ottica futura servirebbe allargare la rosa degli atleti e poter presentare quindi una squadra più competitiva: speriamo che l’appello sia raccolto. Auspichiamo, infine, che in futuro, l’Altopiano possa essere rappresentato anche da altre scuole a livello regionale visto che la pratica del gioco si sta oramai diffondendo bene sul territorio ed a livello provinciale almeno, abbiamo bravi giovani scacchisti . Campionati Nazionali Assoluti Rapid, Semilampo e Lampo Torneo “Meno alcool più scacchi” Marco Baschirotto tiene alto il nome del CSA7C nelle Marche Ancora a podio i giovani scacchisti altopianesi Dal 13 al 15 aprile si sono svolti a Fano i Campionati nazionali assoluti di scacchi nelle specialità Rapid (30 minuti di riflessione a testa per partita), Semilampo (15 minuti di riflessione a testa per partita) e Lampo (5 minuti a testa per partita). Il nostro Prima Nazionale Marco Baschirotto che vanta però un punteggio ELO/Rapid più basso di quello ELO ha rappresentato il CSA7C pensando bene di cimentarsi in questa avventura. Tre tornei in tre giorni con giocatori forti, con esperienza internazionale e provenienti da tutto il territorio nazionale. Al torneo Rapid (circa 140 scacchisti) il “Baschy” ha totalizzato 3 punti su 7 turni chiudendo in 89^ posizione ma con una performance superiore (1716 punti) rispetto all’attuale suo punteggio ELO/RAPID di 1631 punti. Nel Torneo Semilampo (circa 200 scacchisti) il nostro alfiere si è superato totalizzando 5 punti su 9 turni e chiudendo il Torneo al 90^ posto in classifica con una performance da 2000 (!) Punti ELO/RAPID. Anche nel Torneo Lampo, dove ha chiuso in 162^ posizione (su circa 230 partecipanti), il “Baschy” ha tenuto botta con 4,5 punti su 11 e con una performance di 1650 punti ELO/RAPID quindi in linea con il suo attuale punteggio. I vari punteggi totalizzati gli varranno sicuramente un incremento di punti ELO/RAPID ed il CSA7C si complimenta con il suo socio per i risultati conseguiti. 17^ tappa del Gran Prix del Veneto tre podi per i fratelli Scarsella Si è svolta domenica 15 aprile presso la ridente frazione di Canevoi a Ponte delle Alpi la diciassettesima tappa del XIV Gran Prix del Veneto 2011-2012. Ottantatre gli scacchisti che hanno preso parte al Torneo B, al Torneo A ed al Torneo Open in programma come da calendario. Il CSA7C, reduce dai buoni risultati ottenuti a Sant’Ambrogio di Valpolicella lunedì 9 aprile, si è presentato all’appuntamento bellunese con una piccola ma agguerrita pattuglia di alfieri Under 16 pronti a dar battaglia su tutti e tre i fronti. Tra i 12 giovani scacchisti con età compresa tra i 6 ed i 12 anni partecipanti al Torneo B anche il piccolo Leonardo Scarsella che senza battere ciglio ha portato a casa 3 punti su 6 classificandosi al 5^ posto assoluto ed andando a premio come 2^ nella categoria delle “Rondini”. Grazie ai punti promozione, il piccolo lusianese è diventato “Gabbiano” e va ad ingrossare la già nutrita pattuglia che il CSA7C annovera. Al Torneo A hanno partecipato 37 scacchisti provenienti da quasi tutta la Regione alcuni dei quali già qualificati per le finali nazionali di Ragusa. Il livello di gioco visto sulle scacchiere, infatti, è stato veramente notevole. Qui eravamo rappresentati da Lorenzo Scarsella che ha confermato il buon livello di gioco raggiunto oltre che uno stato ottimale di forma. Ha concluso il Torneo imbattuto con 4,5 punti su 5 pattando l’ultimo incontro con Mario Rigo di Vicenza. Solo il diverso Bucholtz ha fatto la differenza tra i due: Lorenzo 2^ assoluto e l’amico/rivale vicentino 1^ assoluto. Solo terzo il migliore del Circolo Vergani di Montebelluna: Mattia Piazzetta che ha chiuso il torneo anche lui con 4,5 punti ma con un bucholtz nettamente inferiore ai primi due. Quindi un altro bel podio per il giovane lusianese che consolida la sua posizione nella classifica finale del Gran Prix (secondo con 210 punti a soli 10 punti dalla prima posizione) e grazie ai punti promozione, viene promosso alla categoria “Falco” raggiungendo il fratello Federico. 34 gli scacchisti in gara al torno Open: 1 Fide Maestro, 1 Maestro, 7 Candidati Maestri, 8 Prime Nazionali, 5 Seconde Nazionali, 4 Terze Nazionali ed 8 Non Classificati; difficilmente è capitato in passato un Torneo Open del circuito Gran Prix così ricco di campioni. Il CSA7C era presente con due dei suoi migliori attuali Under 16: Thomas Porro e Federico Scarsella. Hanno lottato come leoni contro il parterre di fortissimi avversari ed entrambi hanno concluso con 2 punti su 5 il torneo, sebbene, tutti e due abbiano “alla lettera” regalato una partita agli avversari. Senza questo errore sarebbero entrati fra i primi 10-15 del Torneo e, viste le forze in campo, sarebbe stato un successone. Resta per entrambi la soddisfazione di aver battuto dei classificati Nazionali e, almeno per Federico, la consolazione di essere andato a premio come 2^ degli NC. Per dovere di cronaca: al 3^ posto assoluto si è classificato il 1N Denis Barp con 4 punti su 5; al 2^ posto assoluto il CM Pierluigi Basso con 4 punti su 5 (Bucholtz migliore) ed al 1^ posto assoluto il Maestro Xia Jie con 4,5 punti su 5. Sabato 14 aprile 2012 si è tenuta l’ultima tappa del III Trofeo “Magnascacchi” organizzato, e ben condotto dal CVP di Vicenza, con l’idea di diffondere la pratica degli scacchi nelle scuole primarie della provincia.Al torneo, suddiviso per categorie, hanno partecipato complessivamente 72 scacchisti, 12 i rappresentanti del CSA7C.Al Torneo B (classi 2003, 2004 e 2005) con 23 bambini partecipanti, c’erano 3 giovanissimi rappresentanti lusianesi: Leonardo Scarsella, Serena Villanova e Nicola Villanova che hanno ottenuto tutti brillanti risultati evidenziando anche i benefici della scuola scacchi che quest’anno frequentano. Al 5^ posto assoluto Nicola Villanova con 4 punti su 6, al 4^ posto assoluto, e 1^ femminile, Serena Villanova sempre con 4 punti su 6 (ma migliore Bucholtz) ed al 3^ posto assoluto Leonardo Scarsella con 4 punti su 6 (ma migliore Bucholtz). Da notare che per Serena e Nicola era la prima esperienza in assoluto al di fuori del Circolo per cui sono stati semplicemente bravissimi. Tutto il CSA7C si complimenta con queste due giovani promesse per la bravura dimostrata. Al torneo A maschile hanno preso parte 19 scacchisti e qui eravamo presenti con i 2 forti alfieri galliesi Mohammed Rabih e Patrik Sartori. Entrambi, purtroppo, hanno giocato al di sotto delle loro possibilità: Patrik ha chiuso il torneo con 2 punti su 6 nelle posizioni arretrate in classifica mentre Mohammed ha chiuso con 3 punti su 6 (dopo un buon inizio) classificandosi al 9^ posto assoluto. Sedici, infine, gli scacchisti che hanno partecipato al Torneo Open e qui avevamo la rappresentativa più nutrita e variegata con 3 seniores (Ettore Maino, Christian Porro e Luciano Villanova) e 4 Under 16 (Andrea Basso, Thomas Porro, Sana Rabih ed Alessandro Tescari). Diversi gli obiettivi: togliere la “ruggine” ai seniores e far fare esperienza agli Under 16. Altalenanti i risultati ottenuti: Alessandro, Andrea e Christian, tutti in evidente giornata negativa, hanno chiuso il Torneo indietro in classifica. Discreto il risultato della Sana che con 2 punti su 5 si è ben difesa. Al 9^ posto assoluto in classifica con 2,5 punti su 5 registriamo il rientro alle competizioni di Luciano Villanova.All’8^ posto assoluto in classifica troviamoThomas Porro sempre con 2,5 punti su 5 (Bucholtz migliore). Netta è la sensazione che il giovane lusianesi abbia, purtroppo, buttato alle ortiche, l’ultima partita del Torneo. Un sorprendente Ettore Maino (al rientro dopo mesi di inattività) si è, invece, classificato al 4^ posto assoluto con 3 punti su 5 tenendo così alto il nome del CSA7C. Per dovere di cronaca ha vinto il Torneo con 4,5 punti su 5 il Prima Nazionale arzignanese Giorgio Pieropan davanti ai fratelli Jacopo ed Andrea Gennari di Vicenza. 8 Sabato 28 aprile 2012 l’Altopiano 26 Hockey Inline a cura di Giovanni Dalle Fusine Da sabato 28 aprile a venerdì 11 maggio Il 28 aprile è il 119° giorno del calendario Gregoriano, mancano 247 giorni alla fine del 2012 Sabato 28 aprile - S. Valeria Domenica 29 S. Caterina da S. Lunedì 30 S. Pio V Martedì 1 maggio - Festa del lavoro Mercoledì 2 S. Atanasio Giovedì 3 SS. Filippo e Giacomo Venerdì 4 S. Ciriaco Sabato 5 S. Irene Domenica 6 S. Domenico S. Lunedì 7 S. Flavia Martedì 8 S. Vittore Mercoledì 9 S. Pacomio Giovedì 10 S. Alfio Venerdì 11 S. Ignazio Sabato 28 aprile a Roma il sole sorge alle 05:09 e tramonta alle 19:05 (ora solare). A Milano il sole sorge alle 05:14 e tramonta alle 19:26 (ora solare). Luna: 0.21 (tramonto), 10.32 (leva) Proverbi del mese: Se piove per l’Ascensione, ogni cosa va in perdizione. - Fango di maggio, spighe d’agosto. - Maggio fresco e bagnato giova alla vigna e al prato. - Maggio fresco e ventoso rende l’anno ubertoso. - Maggio asciutto e soleggiato, molto grano a buon mercato. - Nel mese di maggio compra legna e formaggio”. Frasi che lasciano il segno: “Si può scoprire di più su una persona in un’ora di gioco, che in un anno di conversazione.” (Platone) Un santo per volta. Santi Filippo e Giacomo: La Chiesa celebra nello stesso giorno la festa di questi due apostoli, che non sono stati protagonisti di fatti straordinari, ma uomini generosi i quali hanno risposto immediatamente alla divina chiamata. Filippo di Betsaida é pescatore. Quando Gesù lo chiama, lo segue con prontezza. Incontrando Bartolomeo, suo conterraneo, gli comunica con entusiasmo di aver trovato il Messia promesso dai profeti. Muore martire e le sue reliquie riposano nella Basilica dei Dodici Apostoli a Roma. Giacomo il Minore é chiamato così, perché più piccolo di statura rispetto all’altro apostolo, fratello di san Giovanni, che porta lo stesso nome. L’unica notizia certa é che fu apostolo del Signore. Secondo la tradizione, egli sarebbe stato cugino di Gesù, figlio di Alfeo. Per questa parentela é stato molto stimato e rispettato dai primi cristiani e dagli stessi apostoli. Vengono ricordati lo stesso giorno poiché le loro reliquie furono deposte insieme nella chiesa dei Dodici Apostoli a Roma. L’emblema di S. Filippo sono: Croce, Pane e Pesci. Giacomo fu ucciso dagli scribi e farisei perché non volevano che egli parlasse di Gesù come il Messia. I fedeli lo seppellirono in luogo vicino al tempio, dove ancora ora c’è una lapide che lo ricorda. Accadde tanti anni fa: 1932 Il boss mafioso Al Capone, considerato il “Nemico Pubblico numero uno” viene incarcerato nel penitenziario di Atlanta per evasione fiscale. Figlio di emigranti: il padre, barbiere, Gabriele Caponi (il cognome fu modificato forse per errore dall’anagrafe statunitense, il suono “i” si scrive con la lettera “e” in inglese) e Teresina Raiola, originari di Castellammare di Stabia ed Angri rispettivamente, crebbe in un ambiente degradato, entrando presto in contatto con piccole gang di microcriminalità minorile, fu espulso dalla scuola dopo aver aggredito e percosso un docente, ed entrò a far parte della banda dei Five Pointers di Frankie Yale. Iniziò così la sua carriera di mafioso. Dopo anni di omicidi, rapine ed estorsioni compiuti dalla sua gang, venne arrestato con l’accusa di evasione fiscale e contabilità illecite. Venne incarcerato per scontare una pena di 11 anni. Fu ad Alcatraz che gli furono diagnosticati i primi segni di una forma di demenza causata dalla sifilide, precedentemente contratta, e fu internato in una struttura ospedaliera carceraria. Liberato nel 1939, dopo un supplemento di cure presso un ospedale, si ritirò in Florida dove l’incedere del problema mentale gli impedì di seguire le sue originarie attività. Molti pensano invece che la sua precoce fine fu determinata dalla vergogna per la sconfitta subita Dalle ore 8.45 di sabato 28 aprile alle ore 8.45 di sabato 05 maggio ASIAGO: Farmacia Rossi sas del dr. Adelchi Zuccato – Viale Matteotti Dalle ore 8.45 di sabato 05 alle ore 8.45 di sabato 12 maggio CANOVE: Farmacia del dr. Leonardo Bosio – Via Roma, 33/a CONCO: Farmacia della dr.ssa Monica Federici – Piazza S. Marco, 23 che ebbe come conseguenza un blocco mentale che gli impedì di proseguire la sua attività criminale. Nel 1947 ebbe un emorragia cerebrale e dopo una breve agonia morì di arresto cardiaco[senza fonte] a soli 48 anni Maggio in cucina: Risotto con i “sponzoi”. Ingredienti per 4 persone: 500 gr. di spugnole, 320 gr. di riso vialone nano. Scalogno, cipollotto, aglio, sedano, carota, alloro, 1/2 bicchiere di vino bianco, olio d’oliva, burro, parmigiano, sale e pepe. Pulire e mondare bene le spugnole, eliminando accuratamente i residui terrosi con uno spazzolino. Con i gambi preparate un brodo, con le versure, l’alloro, il sale e il vino bianco (un litro d’acqua sarà sufficiente), quindi filtratelo e tenete da parte un po’ delle verdure e i gambi. Tagliate a metà le spugnole più grandi e lasciate intere quelle più piccole, fatele “saltare”, a fuoco vivo, in padella in olio bollente (pochi cucchiai perché le spugnole assorbono molto i condimenti) aromatizzato con l’aglio e una foglia d’alloro, quando cominciano ad espellere l’acqua di vegetazione aggiungere una noce di burro, regolate di sale e pepe nero macinato all’istante. Quando avranno completamente assorbito l’acqua di vegetazione saranno pronte. Nel frattempo avrete tritato e passato nel passaverdure un po’ della verdura e tutti i gambi lessati, fate insaporire in un paio di cucchiai d’olio, quindi tostate il riso, cominciando poi a tirarlo con il brodo, a metà cottura aggiungete metà delle spugnole. Alla fine aggiungete le ultime un po’ di burro e parmigiano grattugiato, mantecare e servire all’onda. Le spugnole sono un tipo di fungo che non deve essere consumato in grandi dosi e a più riprese, nemmeno si deve eccedere con gli alcolici (possono provocare il c.d. “effetto anta bus”, cioè una sorta di reazione allergica che si manifesta con chiazze rosse sul corpo e sul viso. Non preoccupatevi però, per avere quegli effetti bisogna mangiarne in dosi elevate e bere moltissimo). I meteorologi prevedono, fino a lunedì 30 aprile: dopo le ultime giornate a tratti instabili, sull’Italia il tempo volgerà al meglio con annesso repentino aumento delle temperature. Questo grazie all’affondo delle profonde saccature nord-atlantiche dalla Gran Bretagna verso il Portogallo. Questa configurazione favorirà il sollevamento di aria calda e stabile dal Nord Africa, direttamente verso il Mediterraneo e l’Europa centro-orientali e quindi verso l’Italia. Nel periodo considerato il tempo risulterà stabile con ampio soleggiamento salvo locali addensamenti sulle Alpi e le Prealpi, specie occidentali dove non si esclude qualche rovescio o temporale, specie nelle ore centrali. Locali annuvolamenti anche lungo la catena appenninica. Temperature in netto aumento con valori massimi che sfioreranno i 30 °C al Sud e sulle isole maggiori tra il 27 e il 30 aprile. Diffusamente oltre i 25° C anche sul resto dell’Italia. Fino a venerdì 4 maggio: ancora campi di alta pressione al Sud e Sicilia con tempo nel complesso stabile salvo temporanei addensamenti e qualche rovescio. Al Centronord e in Sardegna arriva da Ovest una nuova perturbazione atlantica. Tra il 2 e 3 maggio si attendono piogge sparse proprio dalle regioni occidentali verso quelle orientali, ancora generalmente asciutto e per lo più soleggiato sul medio-basso adriatico e al Sud. Temperature senza grandi variazioni fino al 1°. Poi flessione termica generale con valori comunque molto miti ma intorno alla media del periodo. Fino al 9 maggio: Una residua circolazione depressionaria attiva tra la penisola iberica e la Francia manterrà il tempo a tratti variabile o instabile anche su parte dell’Italia. L’aria più umida in arrivo da Ovest causerà maggiore nuvolosità sul Nordovest, regioni tirreniche e tra le isole maggiori con eventuali piogge o locali temporali. Tempo migliore sui settori orientali in genere. Temperature in lieve ulteriore calo sui settori occidentali, sempre piuttosto mite a Est e al Sud. Eventi nazionali: Domenica 6 maggio 2012 si terrà la XI edizione della “Giornata Nazionale per l’Epilessia” organizzata dalla Lega Italiana contro l’Epilessia (LICE). Il tema che caratterizzerà la Giornata di quest’anno è: “Facciamo luce sull’Epilessia”. La società scientifica LICE - Lega Italiana contro l’Epilessia - organizzerà, con il supporto delle sezioni locali ad essa aderenti, numerose iniziative di sensibilizzazione su tutto il territorio italiano. Domenica 29 aprile SASSO DI ASIAGO: TOTAL - Via Chiesa TRESCHE’ CONCA: ENI – Via Campiello Martedì 1 maggio CANOVE: Q8 – Via Roma Domenica 6 maggio CONCO: SAN MARCO PETROLI – Via Cappellari MEZZASELVA: IP – Via XXI Maggio ARIETE Con Nettuno e Mercurio nel segno, non avete di certo difficoltà a manifestare le vostre idee, anche se sono in contrasto con quelle del partner o di chi vi sta accanto. Non che dobbiate imporre la vostra volontà, ma è certo opportuno cercare un modo per convincere gli altri a negoziare, specie se sono in ballo questioni economiche o di lavoro. TORO Un’attesa prudente è ciò che gli astri consigliano, perché nel prossimo futuro possiate giungere con serenità a una decisione opportuna. Aspettando un segno del destino che non mancherà, farete bene a esaminare con spirito nuovo i recenti avvenimenti, riconoscendo magari un vostro errore. Nell’amore, se avete fatto un torto al partner, non esitate a scusarvi. GEMELLI Di certo sapete che Plutone è nel vostro segno, dove resterà a lungo, rendendo possibile quei cambiamenti profondi che l’attuale situazione consiglia. Per fortuna non c’è fretta, quindi potete prendervi tutto il tempo necessario per riflettere prima di arrivare a una decisione importante. Nell’amore siete finalmente in grado di farvi avanti, sicuri del successo. CANCRO Con l’aiuto di pianeti importanti come Marte e Nettuno, in ottimo aspetto al vostro segno, potete fare grandi progetti. Sia nei rapporti sentimentali, sia in quelli di lavoro, muovendovi tranquillamente e affrontando ciò che non vi convince, specie se si tratta di equivoci da chiarire con gentilezza. Evitate di dare confidenza a persone che non conoscete bene. LEONE Siete nelle migliori condizioni per farvi valere. Giove e Venere all’opposizione del vostro segno cono il toccasana per raddrizzare una situazione che non vi soddisfa, ma che può diventare un punto di partenza per fare grandi passi avanti, sia nell’amore sia nei rapporti di lavoro. Cercate di evitare tutte le discussioni inutili su argomenti secondari. VERGINE Ormai avrete certamente imparato a mettere in pratica le indicazioni di Saturno, che si trova nel vostro segno. Questo significa che impegno e serietà sono al primo posto nella vostra scala di valori e vi consentono di fare centro. Nell’amore non è il caso di impuntarvi su un capriccio: lasciate al partner l’iniziativa, dandogli ragione anche se ha torto. BILANCIA Con il favore di Marte, tuttora nel vostro segno, riuscirete a imboccare la direzione giusta, anche accettando una discussione impegnativa, che sarete in grado di condurre nel modo più signorile. Non trascurate i dettagli di una situazione difficile: applicandovi con serietà al compito che il destino vi propone, sarete in grado di fare centro. SCORPIONE Giove ostacola la realizzazione di un vostro progetto, ma in compenso Saturno favorisce la vostra tenacia: potrete così assolvere a un compito non proprio facilissimo, gettando le basi per nuovi impegni d’amore e di lavoro. Non ascoltate i consigli di chi vorrebbe convincervi a fare cose che non approvate e mantenete invece il vostro stile abituale. SAGITTARIO Non insistete su una posizione che non gode dell’approvazione del partner o di chi vi è vicino sul lavoro. Cambiate atteggiamento e riuscirete a ottenere qualcosa che non vi aspettate: una piacevole sorpresa da cogliere al volto, dimostrando di sapervi adeguare a un destino che ne sa più di voi. Non sprecate un’occasione per mettere in luce le vostre capacità. CAPRICORNO L’attesa fiduciosa è quello che ci vuole in un periodo di cambiamenti epocali, non soltanto per voi, ma per l’intera società. Guardatevi attorno con ottimismo e benevolenza, anche nei confronti di coloro che non avete approvato in passato, ed accettate senza discutere quello che il destino vi offre. L’amore potrebbe prendere una piega diversa da quella che pensate. ACQUARIO Continua la piacevole presenza di Giove e di Venere nel vostro segno, perciò il destino vi sorride, offrendovi qualche graziosa manifestazione di benevolenza. L’amore è il settore favorito: potete avere, se non tutto, molto di quello che desiderate. Vi basterà adeguarvi alle necessità del momento, tenendo sempre conti dei desideri del partner. PESCI Il vostro coraggio e la vostra allegria superano ogni ostacolo, specialmente nella vita di relazione, dove sono possibili incontri, o impreviste rotture, da vivere però come occasione di crescita, in particolar modo se siete molto giovani. Anche per i meno giovani, comunque, il destino ha in serbo qualcosa di nuovo, l’importante è cercare nella direzione più semplice. 8 Sabato 28 aprile 2012 l’Altopiano Parco della Rimenbranza “Mi inchino di fronte a tanta autorevolezza” Nuovi Nati Breve postilla alla non - risposta dei miei interlocutori, ma solo per ringraziarli per avermi invitato a non citare poeti né filosofi greci (ma qual’era?..) e a pensare con la testa mia. Ma come ho fatto a non accorgermene prima !!! Di fronte a tanta autorevolezza : giù il cappello e Aaaaaa-ttenti! con la consueta cordialità Paolo Lorenzi, cittadino e basta Lunedì 9 aprile, Pasquetta 2012, abbiamo rotto l’uovo di Sara e Fabio ha trovato una sorpresa di 2,880 kg per 50 cm di nome EVAN, per la gioia e la felicità di tutta la nostra famiglia! Un grazie particolare al Signore che ci ha donato l’uovo... I neolaureati dell’Altopiano L’11 Aprile 2012 Elisabetta Galvan ha conseguito la Laurea in Economia e Amministrazione delle Imprese presso l’Università degli Studi di Verona. Simone, papà Giuliano con mamma Lucia e il fratello Alberto si congratulano con la neo Dottoressa per aver conquistato un bellissimo traguardo e le augurano brillanti successi nel domani! Il 25 aprile ha compiuto 95 anni il cavaliere ufficiale Alfonso Pilati di Conco. Per la festa in suo onore si sono riuniti i familiari al ristorante “Alle Alpi” di Santa Caterina di Lusiana. Pilati, ex internato in un campo di concentramento in Germania è stato sindaco di Conco dal 1975 al 1980. Attualmente è ospite della casa di riposo Villa Rosa di Asiago. E.Z. 27 Massimo Parini vince il primo torneo di biliardo “all’americana” Vendo VESPA VBL 1 del 1957 perfetta iscritta ASI targa e libretto originali. Solo per veri amatori, prezzo interessante. Vendo Suzuky V Strom 650 anno 2004 Km. 19.200 originali con bauletto givi, perfetta da vedere. Revisionata, batteria nuova. Colore grigio metalizzato. Ore ufficio 8/12 14/18 Simone 0424 /460660 Si è svolto ad Asiago dal 16 al 19 aprile il primo torneo di biliardo all’americana “Trofeo Bar Lux” che ha visto in gara 14 concorrenti arrivati da tutto l’Altopiano. Il primo premio (stecca da biliardo) va a Massimio Parini di Asiago che con un schiaccante 3 a 0 batte in finale Matteo Frigo di Canove (vincitore di una cena per 2). Il terzo posto va a Pietro D’Aubert di Rotzo (a lui una cassa di birra). A fine torneo, la consegna dei premi a tutti i concorrenti ed una spaghettata offerta dai gestori, i quali hanno ringraziato i partecipanti e rinnovato l’invito per una futura edizione. Da sinistra Matteo Frigo (2°) - Pietro D’Aubert (3°) - Massimo Parin (1°) TORNEO DI BOWLING - Si è svolto venerdì 20 aprile scorso, con grosso successo di pubblico, il 5° Trofeo Centro Rendola di bowling individuale. 20 i partecipanti e, alla fine di una entusiasmante serie di eliminazioni, sono risultati vincitori: Renzo Abbalini, primo classificato; al secondo posto Renato Cuffolo; terzo Rinaldo Baù. Appuntamento al prossimo match che sarà venerdì 4 maggio con il 13° Trofeo Altopiano Sette Comuni. 8 Sabato 28 aprile 2012 l’Altopiano 28