“Zona Nove” è su www.niguarda.eu MAGGIO 2009 Anno 16 - n. 165 AGENZIA IMMOBILIARE Via Terruggia 2 (ang. via Ornato) ONA NOVE 32.000 copie distribuite Si effettuano valutazioni gratuite senza impegno e-mail: [email protected] GIORNALE DI NIGUARDA - CA’ GRANDA - BICOCCA Redazione: via Val Maira 4 (Mi), tel. 02/39662281 - Autorizzazione del Tribunale di Milano N. 648 del febbraio 1997 - Editore: Associazione Amici di “Zona Nove”, via Val Maira 4, Milano - Stampa: Nuova Cesat, via Bruno Buozzi 21/23, Firenze - Tel. 055300150 02.66100353 Via Arbe, 31 - Milano Tel. 0289690489 - Fax 0289692126 e-mail: [email protected] Direttore: Luigi Allori. Redazione: Giovanni Beduschi (vignettista), Franco Bertoli, Andrea Bina, Roberto Braghiroli, Ortensia Bugliaro, Valeria Casarotti, Diego Attilio Cherri, Teresa Garofalo, Sergio Ghittoni, Antonella Loconsolo, Angelo Longhi, Lorenzo Meyer, Grazia Morelli, Diana Roca, Sandra Saita, Gero Urso, Maria Volpari. Collaboratori: Laura Albani, Stefano Bartolotta, Silvia Benna Rolandi, Don Giuseppe Buraglio, Arturo Calaminici, Primo Carpi, Roberta Coccoli, Augusto Cominazzini, Silvia Cravero, Ivan Crippa, Celestino De Brasi, Simona Fais, Davide Ghezzi, Luigi Ghezzi, Lorenzo Gomiero, Anna Maria Indino, Monica Landro, Luigi Luce, Sergio Maestri, Valeria Malvicini, Franco Massaro, Giorgio Meliesi, Loretta Menegatti, Pamela Napoletano, Sabrina Orrico, Antonio Pizzinato, Laura Quattrini, Mira Redaelli, Mauro Raimondi, Margherita Rampoldi Meyer, Cristina Rozzi, Vittorio Sardo, Alessio Seminario, Caterina Sinisi, Renato Vercesi, Norman Zoia. Amministrazione: Lino Di Franco. Pubblicità: Franco Tironi (tel. 02/6423561). Impaginazione: Roberto Sala (tel. 3341791866). Il fioretto di orro Il Consiglio di Stato boccia la Gronda per grave impatto ambientale Bilancio allegro a situazione del Comune è disaL strosa: a 4 mesi dalla sua approvazione il bilancio 2009 già mo- Il fallimento della Zincar pag. 5 COOPERAZIONE L’Edificatrice è un modello pag. 6 DEPURATORE pag. 7 Fine delle esalazioni? OSPEDALE (disegno di Gero Urso) stra un disavanzo di 50 milioni di euro. Così, non si faranno più interventi necessari (e promessi) come:la realizzazione di sovrappassi ferroviari e di svincoli sulle tangenziali; il rifacimento degli impianti elettrici e di ventilazione dei metrò; la verifica degli impianti semaforici; la costruzione dello scolmatore di nord est per evitare l’allagamento di interi quartieri da parte dei fiumi del nord milanese (e meno male che lo scolmatore di nord ovest, che riguarda il Seveso, è nelle mani operose della Provincia altrimenti dovremmo di nuovo temerne le esondazioni!). Inoltre, sono stati tagliati i fondi, già esegui, destinati ai CdZ. Commenta il consigliere Enrico Borg a pag. 5:“Da anni chiediamo l’attuazione di un vero decentramento ma le circoscrizioni sono rimaste dei vasti territori privi di strumenti d’intervento efficaci”. Ma perché tale generalizzato fallimento della Giunta Moratti? Sempre secondo Borg, “i cittadini dovrebbero riflettere sulle responsabilità della Giunta comunale nella faccenda dei derivati (uno scandalo finanziario che ha coinvolto banche e amministratori, ndr), la vicenda della Zincar (vedi pag. 5, ndr), le consulenze d’oro e sulle responsabilità dello Stato che non ha ancora fatto fronte alle richieste dei comuni privati dagli introiti dell’Ici.” BICOCCA NUOVA Procedono i lavori pag. 8 Il termometro della criminalità a cura di Grazia Morelli in collaborazione con i Carabinieri di Greco viale F. Testi 119 - tel. 02/66104191 (Non sono compresi i reati denunciati alla Ps) RAPINE APRILE ‘09 APRILE ‘08 2 1 FURTI APRILE ‘09 Accolto il ricorso dei comitati di cittadini che da anni combattono una strenua battaglia contro un progetto di violento impatto ambientale. (pag. 3) Il Comune taglia i fondi ai Consigli di Zona(pag. 5) WELLNESS MEDICAL CENTRE UNITA’ MEDICA SILOE PROMOZIONI PER L’ESTATE APRILE ‘08 103 SCIPPI APRILE ‘09 APRILE ‘08 2 1 SA.NI. Domenica gustosa e appetitosa al Novotel, fra dolce e salato… a) 2 mesi PALESTRA 120 euro (acquistabile dal 1 maggio al 31 maggio) b) 1 mese PISCINA + PALESTRA 90 euro (acquistabile dal 1 giugno al 30 giugno) vi invita a gustare il nuovo brunch preparato per offrirvi un vero momento di piacevole evasione, a solo € 22. Speciale bambini € 15. scadenza promozione 31 maggio 09 Informazioni e prenotazioni Novotel Milano Nord Ca’ Granda tel. 02 64 11 51 Via Cesari 19, Tel 02 6422188 Direttore Sanitario: Dott. Sergio Ghidinelli 85 Novotel Milano Nord Ca’ Granda Sanitaria Niguarda I NOSTRI PRODOTTI Plantari su misura - Calzature portaplantare Calzature per diabetici - Busti - Corsetti Reggiseni (anche su misura) Modifiche - Riparazioni - Prodotti ortopedici Ausili per disabili - Vendita e noleggio Orari: dalle 12.00 alle 14.30* I NOSTRI SERVIZI *il servizio sarà sospeso in alcuni periodi Esame computerizzato del piede Pedicure curativo completo anche a domicilio Scaffale delle occasioni se trovi il tuo numero Prezzi incredibili! Sconto del 10% per pensionati Via Val di Ledro 11 - 20162 Milano Tel. 02 6423040 - Fax 02 6435463 Lunedì 18 maggio ore 18 - Teatro della Cooperativa - Via Hermada Incontro con Piero Fassino e i candidati della zona 9 alle elezioni provinciali Giovanni Beduschi Ma tu, Giovannaccio dei miei stivali, per metterla giù così dura devi avere avuto una nonna “tranway”, che ti ha geneticamente trasferito la sindrome da Atm Milanese. E poi in- CRONACA di Giorgio NERA Meliesi G Bresso: accoltella figlio e si getta nel vuoto Bresso, in via Allende, alle 3.15 del mattino, un padre esaA sperato (Enzo Strada, 68 anni) ha accoltellato il figlio disabile mentale dalla nascita Mauro, di 41, e la moglie Anna Maria, di 71, e poi si è gettato dal quinto piano. Raccontano i vicini che spesso lo sentivano urlare nel cuore della notte o battere i pugni contro il muro, ma non ha mai dato l’impressione di essere pericoloso. (8 aprile) G Breda: aggredito e ferito con il machete stramazzato a terra con una profonda ferita alla testa al termine È di una rissa per ragioni di donne.Abedelhadi Ouandy, 39 anni, marocchino irregolare, è stato colpito probabilmente da un machete. I carabinieri hanno trovato sul posto due coltelli sporchi di sangue a indicare che durante la rissa anche altri sono stati feriti. (10 aprile) G Zara: colpo da 3000 euro alle poste apina verso le 13 all’ufficio postale di viale Zara. Un uomo sui 35 R anni, armato di pistola, ha minacciato i dipendenti e si è fatto consegnare il contante nelle casse fuggendo poi con 3000 euro. (14 aprile) G Sarca: rapina al negozio dei fiori R apina, poco dopo le 19 di ieri, a un fioraio di viale Sarca. I due malviventi, armati di coltelli, hanno minacciato il titolare e si sono fatti consegnare un pc portatile e 400 euro.(14 aprile) G Sarca: donna trovata morta seminuda in auto na donna 68enne - Maria Teresa Procacci - è stata trovata morU ta e seminuda, con il solo reggiseno addosso, il corpo riverso su uno dei sedili anteriori, piegato di lato, in viale Sarca all’altezza del civico 179, in un’auto Hyundai azzurra parcheggiata regolarmente sul lato destro della strada in direzione Sesto San Giovanni. Gli indumenti trovati in auto erano sporchi di sangue. Appare un caso di morte violenta: la polizia sta valutando se si tratti di un’aggressione anche a sfondo sessuale o di un suicidio. Le indagini continuano. (28 aprile) somma, a parte il fatto che guadagni un millesimo di quanto i contribuenti pagano al presidente dell’azienda, che problemi hai? Al massimo aspetti sotto la pensilina al caldo e In ricordo di Loretta a prematura scomparsa di Loretta ha commosso tutta la L redazione. Loretta per molti anni ha collaborato con il nostro giornale con grande dedizione. Ha contribuito con il suo modo sempre gentile alle iniziative delle donne, ai concorsi per i bambini delle scuole, alle attività culturali e sociali per promuovere una sensibilità verso i più deboli, verso i diritti negati alle donne, verso il mondo del volontariato. Non si possono dimenticare i tantissimi anni trascorsi presso la sede della redazione in attesa che i cittadini venissero a esporci i loro problemi. L’accoglienza, in quei giovedì pomeriggio in cui la redazione rimaneva aperta al pubblico, avvenive sempre all’insegna del buonumore, si discuteva di tante cose, anche della sua malattia di cui parlava non con rassegnazione ma con speranza e forza d’animo, e allora si parlava di figli di nipotini, di politica. Ora in questo triste giovedì del 30 aprile c’è stato l’ultimo saluto. Ciao Loretta! La redazione si unisce al dolore della famiglia ed esprime affettuosamente le più sentite condoglianze. (Ortensia Bugliaro) al freddo e arrivi al lavoro con qualche decina di minuti di ritardo! E poi sei italiano e la Lega ti dà il posto a sedere! (Zorro Nove) ONA NOVE ha cambiato sede e la redazione si è trasferita in via Val Maira 4 Tel. 02.39662281 OOM IN 0NA di Ortensia Bugliaro - foto Giansanti Giù la torretta pendente! La fontanella di Belloveso Ortensia Bugliaro rriva l’estate e il caldo e purtroppo, per motivi diversi, A nascono i problemi. I nostri giardini sono sempre molto popolati e soprattutto da chi è costretto a fare le vacanze in città. È quindi importante per anziani e bambini avere nel proprio giardino una bella fontanella senza doversii spostare. Mamme e papà che frequentano il giardino di Piazza Belloveso lamentano la mancanza di una fontanella, o meglio, c’è, ma oltre la strada: è inopportuno che un anziano per refrigerarsi debba attraversare la strada molto trafficata dalle auto ed è molto pericoloso per i bambini che sono imprevedibili e istintivi. Gli abitanti si sono rivolti ai vigili in più occasioni e poi direttamente al Comune in modo da ottenere una gentile concessione: il trasferimento della stessa fontanella all’interno del giardino, cosa più utile e razionale. Sperano di essere ascoltati, così i loro giorni afosi saranno meno stressanti per tutti. G Laurana: coppia morta per intossicazione ono una coppia di sudamericani le due persone morte questa notte S in un appartamento in via Laurana 5, una traversa di viale Zara a causa di monossido di carbonio fuoriuscito dallo scaldabagno. Si tratta La redazione esprime le proprie felicitazioni a Stefania e Giuseppe nonché al nonno Roberto Sala per la nascita di di un uomo di 49 anni e di una donna di 29. (3 maggio) Mirko a tempo la colonnina per la chiamata dei taxi in via Bauer, D ormai fuori uso da anni, era in bilico. Se fosse caduta, avrebbe potuto essere pericolosa, essendo istallata su un marciapiede molto trafficato. Ora è successo! Si spera che non abbia recato danni a persone o a cose e ci si augura che non rimanga per lungo tempo un inutile intralcio per i pedoni. Ora più che mai rimane la sua potenziale pericolosità in quanto ne fuoriescono fili vari di cui non si conosce la natura. La Bicocca di corsa ell’ambito della festa della Parrocchia San Giovanni Battista alla N Bicocca domenica 7 giugno alle ore 17 si disputerà la gara non competitiva “Bicocca di corsa” aperta a grandi e piccoli. Il percorso di 4 km avrà come partenza e arrivo l’oratorio (via Nota) e si snoderà tra Bicocca nuova e vecchia attraverso viale Sarca. Iscrizioni dalla metà di maggio presso i banchetti sul sagrato della chiesa durante le messe. ATTENZIONE La sede della redazione si è trasferita in via Val Maira 4 (Pratocentenaro) rimanendo aperta ogni mercoledì pomeriggio dalle 15.30 alle 18 per ricevere coloro che desiderano segnalare problemi, annunciare o proporre iniziative, articoli o servizi per il giornale. Si può anche telefonare allo 02.39662281. C’è qualcosa di nuovo, anzi… di usato Arcobaleno compra - vendita usato SANITARI - ARREDO BAGNO - CONDIZIONAMENTO RISCALDAMENTO - REVISIONE SCALDABAGNI Via Val di Ledro 23 - 20162 Milano Tel. 02.64749294 r.a. - Fax 02.6433231 Milano - Via Reguzzoni 4 Tel. 02 6428414 orario: 9,30-12,30 – 15,00-19,00 da martedì a sabato compreso Esposizione gratuita dei vostri oggetti ONA NOVE 2 Anziani, attenti ai truffatori! Non fate entrare sconosciuti in casa vostra. VIABILITÀ Intervista a Felice Besostri, legale del Comitato anti-Gronda Il Consiglio di Stato boccia la Gronda Ma si profila un’altra minaccia: la strada Zara-Expo Accolto il ricorso dei comitati di cittadini che da anni combattono una strenua battaglia contro un progetto di violento impatto ambientale. a Strada Interquartiere Nord o GronL da Nord, come preferiamo chiamarla, è illegale e quindi il Comune non può realizzarla. A sentenziarlo è il Consiglio di Stato, con sentenza inappellabile, che ha accolto il ricorso dei comitati di cittadini che da anni combattono una strenua battaglia contro le varie Amministrazioni di centrodestra che si sono succedute alla guida del Comune di Milano. E adesso cosa succederà nella nostra zona visto che il tratto Fermi/Imperatore è già stato realizzato e aperto alla circolazione? Quali ricadute ci saranno per i cittadini di Niguarda? La parola a Felice Besostri, legale dei cittadini che si sono opposti a questo deleterio progetto, che con maestria e sangue freddo ha portato i ricorrenti a questa storica vittoria. Avvocato Felice Besostri, come legale del Comitato contro la Gronda Nord, lei ha seguito tutto l’iter giudiziario, durato 7 anni, che ha portato all’odierna storica sentenza del Consiglio di Stato che sancisce come la Gronda sia “illegale”. Vogliamo richiamare brevemente i passi salienti di questa lunga e snervante battaglia legale? Il primo ricorso è del 2002 contro il Tratto Fermi-Graziano Imperatore. Il ricorso è stato accolto dal Tar della Lombardia con sentenza del 2003. Il Tar della Lombardia aveva concesso la sospensione, però annullata dal Consiglio di Stato e, pertanto, i lavori erano proseguiti. Il Consiglio di Stato annullava poi la sentenza del Tar. La sentenza del Tar 2003 andrebbe letta perché sostanzialmente afferma gli stessi principi della sentenza di accoglimento del Consiglio di Stato del 2009. Nell’impugnazione del Tratto Eritrea-Bovisasca è successo, invece, che il Tar della Lom- Alessio Seminario bardia si adeguasse alla precedente decisione del Consiglio di Stato respingendo il ricorso. Questa volta sono stati i cittadini appartenenti ai Comitati AntiGronda, ad impugnare innanzi al Consiglio di Stato, che però con una sentenza interlocutoria respingeva molti dei motivi di impugnazione, ma sulla questione principale, cioè la mancanza di una preventiva Valutazione di Impatto Ambientale (Via), ha sottoposto una questione pregiudiziale alla Corte Europea di Giustizia: in sostanza come dovevano essere interpretate le norme europee. La Corte di Giustizia con un’ordinanza precisa che tra i criteri da valutare vi fossero “il notevole impatto urbanistico” e “il cumulo con altri progetti”. Tali criteri sono, invece, assenti nella normativa italiana. Il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso ed annullato i progetti, compresa la dichiarazione di pubblica utilità, indifferibilità ed urgenza, perché in caso di contrasto tra normativa europea e nazionale prevale quella europea. La sentenza ha annullato il progetto del tratto di strada EritreaBovisasca in fase di realizzazione. Ma i niguardesi che convivono con il già aperto “mozzicone” FermiImperatore? Quali le possibili ricadute dalla sentenza di bocciatura dell’intera opera? Sul tratto Fermi-Graziano Imperatore si è formato il giudicato amministrativo e da quel punto di vista non c’è nulla da fare. Tuttavia sono, a mio avviso, aperte le cause per risarcimento danni perché la mancanza di Via potrebbe avere provocato danni alla salute dei cittadini. Resta aperto anche per quel tratto il procedimento di infrazione avviato dalla Commissione Europea contro lo Stato Italia- no. L’azione di risarcimento per fatto illecito si prescrive in cinque anni dalla produzione del danno, cioè dall’inizio della costruzione secondo una tesi ovvero dalla fine secondo un’altra. Proviamo a capire cosa potrà succedere nei prossimi anni. L’obbligo di Via causerà solo ritardi o la cancellazione di questo devastante progetto? Il progetto Gronda è stato abbattuto o solo ferito? Il Comune ha deciso per la viabilità Expo di approvare una nuova strada Viale ZaraZona Espositiva, che nelle intenzioni dovrebbe inglobare i due tratti della Sin parzialmente realizzati. Questo nuovo progetto sarà assoggettato a Via. Finché non si vedrà questa Via non è possibile fare previsioni. La Sin mi pare totalmente da ripensare alla luce della sentenza. Per il tratto da Cascina Gobba a Zara vedo un tramonto. Quindi si dovrà ripartire da capo e con una Via anche per tratti parziali. Chi pagherà le spese legali e le possibili penali che il Comune di Milano ha sborsato e sborserà per questa “allegra” gestione delle normative. Le esangui casse comunali, ovvero tutti noi, o gli Amministratori, l’ex Sindaco Gabriele Albertini in primis, che hanno dato il via a progetti dimostratisi illegali? Se non interverrà la magistratura contabile (Corte dei Conti) o quella penale, ove ravvisasse nel comportamento degli amministratori un’ipotesi di reato, dall’omissione di atti d’ufficio all’abuso d’ufficio, le spese saranno a carico delle casse comunali e perciò di tutti i cittadini, compresi quelli che hanno fatto il ricorso e lo hanno vinto. In assenza di esposti ritengo difficile che la Corte dei Conti e i Pm si muovano di loro spontanea iniziativa. Come dice il detto: “Aiutati che il ciel ti aiuta”! 20162 Milano Via Paolo Rotta, 4 (ang. Via Ornato) Zona Niguarda Tel./Fax 02.66.10.48.18 www.argopetshop.it E.mail: [email protected] VENDITA/PENSIONE: – – – – Roditori Pesci Uccelli Conigli nani TOELETTATURA ATTREZZATURE PER ANIMALI AMBIENTE CLIMATIZZATO Orario continuato: 9/19.30 Chiuso il lunedì - La talpa del metrò a piazzale Istria Festa in piazza Istria. È arrivata, circa un mese fa, la talpa meccanica del metrò. 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Si parla di un buco di decine di milioni, di riduzione delle spese per numerosi servizi. Non si faranno più interventi necessari e promessi come il sottopasso alla ferrovia in via Palizzi, il completamento dello svincolo autostradale di Cascina Merlata, il rifacimento degli impianti elettrici e di ventilazione del metrò 1 e 2, la revisione dei semafori. Infine già si fanno sentire tagli consistenti alle già esigue disponibilità dei CdZ. Abbiamo sentito nel merito Enrico Borg, presidente della commissione “Per la città della conoscenza” del CdZ 9 e ora anche candidato consigliere nella lista del Partito Democratico nelle elezioni per il rinnovo dell’Amministrazione provinciale. Perché questa situazione fallimentare del bilancio comunale e quali saranno le ricadute sulle attività politiche e amministrative in periferia? Scoprire che, dopo neanche 4 mesi dall’approvazione, il bilancio comunale si ritrova con un disavanzo di 50 milioni e non riesce a far fronte agli impegni presi dovrebbe far riflettere i cittadini sulle capacità non solo della Giunta comunale, con le sue responsabilità nella faccenda dei derivati, la vicenda Zincar (vedi sotto, ndr) e le consulenze d’oro, ma anche dello Stato che non ha ancora fatto fronte alle richieste dei comuni privati degli introiti dell’Ici. Oggi scopriamo che quanto molti consiglieri comunali di centrosinistra denunciavano da mesi purtroppo corrisponde al vero e il Comune ci chiede ancora di sacrificare le già misere risorse assegnate alle zone. Da anni chiediamo l’attuazione di un vero decentramento ma le circoscrizioni sono rimaste dei vasti territori, che comprendono ambiti semicentrali ed estreme periferie, privi di strumenti d’intervento efficaci per la vita degli abitanti. Milano in questo rappresenta il classico modello di città monocentrica, basata su una gestione unidirezionale centro-periferia e secondo tale modello le circoscrizioni dovrebbero svolgere unicamente funzioni di antenna che trasmette al centro le esigenze della periferia. È evidente come invece il rapporto dovrebbe essere bi-direzionale. In tale contesto le zone restano abbandonate a se stesse, con pochissime risorse e affidate alla buona volontà di chi le amministra e soprattutto dei cittadini e delle associazioni che si sforza- Alessio Seminario no di sopperire alle carenze dell’amministrazione comunale. Facciamo allora un bilancio di questi quasi tre anni di gestione della sua commissione “Per la città della conoscenza”. Sono stati tre anni impegnativi ma anche ricchi di soddisfazione. Siamo partiti cercando una netta inversione di rotta rispetto al passato nella convinzione che il ruolo del Consiglio di Zona non si esaurisse nel fare la cernita fra le varie richieste di finanziamento avanzate dalle associazioni ma consistesse in buona misura nel proporre indirizzi e linee guida per tutte le realtà operanti in zona. Talvolta questo ha richiesto del tempo perché la macchina si mettesse in moto ma poi sono arrivati i risultati e oggi possiamo ascrivere a nostro merito una fattiva collaborazione con i tanti soggetti che lavorano sul territorio. Qualche esempio: la creazione di un sistema culturale che attraverso la Card 9 ha messo al centro i teatri di zona favorendo non solo una maggiore fruizione ma anche iniziative comuni quali la recente “Teatri nei cortili”, partita proprio a Niguarda; i buoni rapporti instaurati con studiosi, scuole e Università con il sostegno dato a pubblicazioni storiche d’interesse locale, mostre come “Bovisa Hub della conoscenza” realizzata alla Triennale da parte del Politecnico, l’attenzione verso i beni artistici da tutelare (il rinvenimento di un sarcofago romano a Bruzzano messo in risalto dalla stampa nazionale). Senza nulla togliere alle altre attività, ci pare che l’Ecomuseo Urbano meriti una citazione particolare così come ha fatto anche il “Sole 24 ore”. Certamente. È ìl progetto su cui la commissione ha puntato maggiormente dal 2007. A partire dall’esempio di Torino ci siamo convinti che anche Milano possa dotarsi di questo strumento di valorizzazione e tutela partecipata e di elaborazione di strategie progettuali del territorio. L’Ecomuseo Urbano fondato a Niguarda, grazie anche al consistente appoggio fornito dalla Società Edificatrice nella persona del Presidente Giovanni Poletti, già oggi ha suscitato grande interesse e è in procinto di allargarsi ad altri quartieri e zone. Pec- cato che il Comune di Milano non abbia saputo cogliere l’opportunità offerta da questo esempio di buona pratica partecipativa e si sia limitato alla formale adesione. Non così ha fatto il Parco Nord che invece ha dimostrato un reale interesse e la volontà di replicare questa esperienza sul territorio di competenza del Consorzio. Ricordo inoltre il grande successo della 10 giorni di ottobre con la mostra a Villa Clerici, le visite guidate per Niguarda, le cene narranti e altro ancora. Termino rammentando che siamo in attesa del riconoscimento formale dell’Ecomuseo da parte della Regione Lombardia. Veniamo al suo immediato futuro: lei è candidato alle prossime elezioni provinciali nelle file del Pd. Perché ha accettato la candidatura e quali obiettivi si propone? Quali progetti specifici per la nostra zona ha realizzato la Giunta Penati che meritano di essere sviluppati? Ho accettato volentieri la proposta del mio circolo di Niguarda che ha voluto un candidatura che fosse espressione del territorio, per dare continuità all’ottimo contributo fornito dal consigliere uscente Pierluigi Angiuoni. L’affermazione nelle consultazioni cittadine del 15 marzo, ottenuta grazie al grande lavoro di squadra dei circoli Rigoldi e Mandelli, ha spianato la strada alla mia candidatura in uno dei collegi più ambiti per il forte radicamento del Pd. L’esperienza che ho maturato alla guida di una commissione culturale farà sì che mi occupi innanzitutto di questi temi in caso di elezione. Ma certo non sarà solo questo che mi verrà richiesto. La nostra zona ha visto una ricaduta consistente di molti progetti realizzati o in fase di realizzazione dalla Giunta Penati. Per citarne solo alcuni: il raddoppio dello scolmatore del Seveso per limitare le esondazioni, la riqualificazione della Rho Monza, la passerella ciclopedonale che scavalca la A4 e collega il Parco Nord con il Grugnotorto, sempre il Parco Nord diventerà il punto d’incontro fra le piste ciclabili di Milano e hinterland (progetto Mibici) e rientra nel progetto Metrobosco per realizzare attorno a Milano una grande cintura verde. Infine l’impegno della Provincia per l’Expo 2015 sarà certamente un banco di prova importante per maggioranza e opposizione in Consiglio Provinciale. Zincar di via Venosta, ovvero una bella bufala d’oro Franco Bertoli resenti come siamo sul territorio, P avevamo già nel mese di febbraio (vedi foto 4/5 dell’articolo a pag.13 “L’altra faccia della Bicocca Nuova”) portato all’attenzione dei lettori lo stato di completo abbandono dell’area Zincar di via Venosta sottolineando con la frase “la realtà e la promessa, ovvero il futuro rimasto sul cartellone”. Pur essendo già a conoscenza di una situazione confusa dei bilanci di questa società, non sapevamo comunque, andando in stampa col numero di febbraio, che di lì a poco sarebbero venute al pettine tutte le magagne della Zincar (acronimo per Zero Impatto Non CARbonio), società controllata per il 51% dal Comune di Milano, dalla municipalizzata A2A con il 27%, dall’Unione del Commercio, dalla Provincia di Milano per il 12% e da una certa Comelmar Italia con il restante 10%. Magagne che indicherebbero - i dati sono usciti qual- che giorno fa - una perdita intorno ai 18 milioni di euro che, visto le quote di controllo, noi cittadini tutti - in quanto contribuenti di questo Comune e quindi “azionisti” dello stesso - dovremo pagare “virtualmente” secondo criteri che spettano al liquidatore. Ricordiamo che questa ennesima “bufala d’oro” nasce sotto il regno del sindaco Albertini e nel corso degli anni, alimentata da soldi pubblici locali ed europei, diventa un tipico carrozzone più interessato allo sperpero dei contribuenti che alla consegna delle commesse ricevute. Fatto è che oggi risultano ben 17 le commesse iniziate e/o progettate ed immediatamente bloccate o semplicemente abbozzate nonostante i contributi. Credo che siano numerosi i cittadini che hanno ancora presente (anche per l’usuale tam-tam mediatico che circonda il nostro Presidente di Regione), nonostante siano passati quasi 5 anni (21-09- 2004), la famosa inaugurazione in via Venosta, alla presenza dell’allora sindaco Albertini e del sempre in carica Presidente della Regione Formigoni, di quella stazione di rifornimento di idrogeno gassoso, che, diceva Formigoni, “verrà utilizzata dalle prime vetture ad idrogeno che circoleranno a Milano sin dai prossimi mesi (sic)”. Così altrettanti saranno coloro che ricordano, a pochi giorni di distanza (30-092004) che il Gabibbo aveva testimoniato la stazione essere stata chiusa e quel poco non ancora smantellato trovarsi coperto da teloni. Nonostante ciò, ed indipendentemente dalle continue richieste di chiarimenti sulle attività della Zincar fatte in consiglio comunale dalla sinistra e dai verdi in tutti questi anni, il Comune, sotto il nuovo Sindaco Moratti, ha indicato questo progetto nella competizione con Smirne per la corsa all’ Expo 2015. OTTICA LUCA Tram 4-5 Il sole è fonte di vita, ma, preso a grandi dosi, può essere nocivo non solo sulla pelle ma anche sugli occhi. 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Ma abbbiamo ancora molto da fare guardando al futuro. Soprattutto, mediante l’unificazione con l’Unione Operaia di Affori e l’Edificatrice di Dergano, continueremo a costruire abitazioni per i nostri soci. E con la ristrutturazione della villa Trotti creeremo un nuovo e più vivibile centro per Niguarda”. Andrea Bina a Cooperativa Edificatrice di NiguarL da è stata invitata a un convegno internazionale della cooperazione tenu- euro all’anno sostenuti con una parte degli avanzi di bilancio. Quando una mano anonima ha fatto circolare un volantino contro le attività non solo sociali della Cooperativa ho provato una profonda tristezza. Contro gli anonimi è difficile combattere. Meglio far parlare i fatti. La gente, i Soci comprendono beSarà lusingato e orgoglioso di que- nissimo e valutano le cose per quello sto riconoscimento dell’importanza che sono. Forse alla base c’è una certa e del valore del lavoro sociale svolto strumentalizzazione a causa delle prossime elezioni per il rinnovo del Consiin questi anni. Non voglio enfatizzare i risultati e non glio di Amministrazione. nego la mia soddisfazione. Dietro a questi obiettivi raggiunti c’è il lavoro di tanta Facciamo il punto del vostro patrigente, dal Consiglio di Amministrazione monio immobiliare: ristrutturazioni, al Direttore Lucio Ioli, ai collaboratori valorizzazione dei quartieri e protutti, ai Consigli di Quartiere, a quanti getti futuri. Sono ancora molti i voquotidianamente operano con passione. stri soci in attesa di un alloggio a cui Un dato è evidente: la grande credibilità dovete dare una risposta certa. della Società Edificatrice di Niguarda. Le Siamo una Cooperativa Edificatrice che Cooperative, le Associazioni di diverso o- deve fare case da assegnare in godimento rientamento, i professionisti hanno ritro- a tempo indeterminato ai Soci. Proprio vato nell’Edificatrice un partner credibi- per questo abbiamo molto migliorato la le, serio e motivato. Ci siamo impegnati qualità del patrimonio abitativo. Le noad organizzare servizi per gli anziani, le stre case devono durare molti anni perpersone in difficoltà ed altre numerose at- tanto hanno bisogno di molta manutentività connotandole per qualità e conti- zione, di essere aggiornate negli impianti nuità. In occasione del convegno di Vene- adottando nuove tecnologie per il risparzia abbiamo presentato un dvd esplica- mio energetico. Abbiamo fatto investitivo della nostra realtà, disponibile gra- menti importanti, di lungo periodo, che ci tuitamente per chi ne fa richiesta ed i stanno dando ragione. I nostri quartieri partecipanti hanno molto apprezzato la sono belli, ben tenuti e la gran parte dei rete dei servizi alla persona ed il meto- Soci è soddisfatta, anche se ci sono ancora cose da migliorare, come sempre. Abbiado organizzativo. mo acceso mutui ad ottime condizioni e Quali sono i principali fiori all’oc- fortunatamente oggi abbiamo anche tassi chiello del vostro essere cooperativa molto vantaggiosi. Il Bilancio 2008 si è chiuso con 450.000 euro di avanzo ammidi abitanti? Insieme a Coop Lombardia, al Consorzio nistrativo, prima delle tasse e degli accanFarsi Prossimo della Caritas Ambrosiana tonamenti, mentre tutte le poste creditoe alla Unione Samaritana abbiamo rea- rie e debitorie sono in equilibrio. Con la rilizzato il servizio di assistenza domicilia- valutazione del patrimonio (legge n. re per anziani e per le persone in difficol- 185/2009) il valore minimo attuale delle nostre case è di euro 228.000.000 mentre tà. A Niguarda gli assistiti sono oltre 160. il Patrimonio Netto è di euro 176.000.000. Grazie al Consorzio Ca’ Granda, che ne Questi dati fanno della Società Edificaha assunto i costi, è stato possibile esten- trice un punto di riferimento importante dere il servizio ad Affori, Dergano, Isola e per la realizzazione di case da assegnare Pratocentenaro; complessivamente gli a tutti quei cittadini che non possono comassistiti a domicilio sono oltre 450 ai quali devono aggiungersi i trasportati da e per gli ospedali. Il nostro Centro di Socializzazione per disabili in via Ornato 7, gestito dalla Cooperativa Diapason in accordo con il Comune, assiste 30 utenti. Abbiamo una convenzione con l’Uisp che, attraverso la Polisportiva Garegnano, Sala di lettura con consente di tenere corsi di ginnastica di mantenimento per anziani presso la sala 4500 volumi e internet point polifunzionale. Nel settore Cultura, con il Teatro della Cooperativa, abbiamo avuto abato 9 maggio in via Hermada 14 11.000 presenze nella stagione. Ci sono si è svolta la cerimonia inaugurale corsi di lingue straniere, di chitarra, arpa, del Centro Culturale Società Cooperapittura. Abbiamo uno sportello con la pretiva Edificatrice di Niguarda con sala senza di uno psicologo, un ufficio per pralettura ed internet point. La Cooperatiche amministrative e fiscali e tante altiva, proseguendo nell’attività di svitre attività e presenze che formano una luppo culturale per i soci e per il quarrete servizi molto particolare e oso dire tiere, apre questo nuovo punto di agche non ha riscontri conosciuti. Sosteniagregazione con particolare attenzione mo lo sport attraverso la Niguarda Calcio alla lettura e all’informazione. La doe gli Azzurri Basket. Organizziamo nutazione iniziale di 4500 volumi, messi merosi eventi per il tempo libero. a disposizione da Beatrice De Crescenzo in memoria del fratello VinCi sono state alcune critiche sui cocenzo, sarà ulteriormente arricchita sti di questi servizi sociali. dal contributo dei soci e dei cittadini Un cenno ai costi, proprio per dissipare che vorranno donare i propri libri. eventuali dubbi: noi spendiamo 60.000 tosi a Venezia affinché illustrasse il modello di servizi sociali che mette a disposizione dei Soci e in generale dei cittadini ritenuto unanimente di grande avanguardia. Ne parliamo con il presidente Giovanni Poletti. Inaugurato Centro culturale in via Hermada S prare un’abitazione. In sostanza la nostra Cooperativa continuerà a svolgere quel ruolo importante nel settore casa che iniziò nel lontano 1894. Abbiamo circa 1.100 soci in lista di attesa per un alloggio e quindi serve un grande impegno per rispondere a queste richieste. Il Consiglio di Amministrazione ha aperto la strada per la costituzione della più grande Cooperativa a Milano, attraverso l’unificazione con la Cooperativa Unione Operaia di Affori e la Cooperativa Edificatrice di Dergano. Abbiamo pensato al futuro: questo obiettivo, se raggiunto, consentirà di avere più possibilità per costruire nuove case, per partecipare in prima persona alle trattative con le Amministrazioni pubbliche e sul mercato delle aree. I diritti acquisiti dai Soci non saranno toccati proprio perché la nuova grande Cooperativa ha nel suo Statuto l’obiettivo primario di costruire alloggi per l’affitto, così come è attualmente per tutte e tre le Cooperative a proprietà indivisa. Abbiamo davanti un grande obiettivo che l’unificazione potrebbe facilitare, ovvero la costruzione di 60 appartamenti e box, al posto della Cascina di Via Passerini e la ristrutturazione della Villa Trotti. Questo intervento consentirebbe di rilanciare il centro storico di Niguarda, di ridare un punto di riferimento sociale al quartiere in un luogo dove è presente l’unica Parrocchia di Niguarda, la biblioteca, i Vigili Urbani, alcuni Uffici comunali, la Scuola elementare, con un’ampia area a verde oggi del tutto inutilizzata. L’unificazione avrà effetti anche economici vantaggiosi per tutte e tre le Cooperative, quali la razionalizzazione della gestione, degli appalti e dei servizi, oggi frammentati domani centralizzati. Il rapporto con i Soci sarà un impegno primario e la presenza sul territorio sarà mantenuta lasciando gli uffici attuali. Nei prossimi mesi ci confronteremo con i Soci e sono certo che non mancherà la loro risposta positiva. E per quanto riguarda il rinnovo del Consiglio di Amministrazione? Mi auguro che i 6.000 soci dell’Edificatrice di Niguarda partecipino numerosi sia alle primarie sia alle assemblee e che gli eletti continuino a dare un prezioso contributo per lo sviluppo della Cooperazione. Purtroppo, a fronte di questa situazione con prospettive di sviluppo, costruite nel tempo da tanti dirigenti e da intere generazioni di Soci, sento dichiarazioni e vedo scritti che vanno nella direzione opposta. Certi “soci” hanno espresso nelle loro proposte elettorali la volontà di alienare il patrimonio. In sostanza vogliono accaparrarsi gli appartamenti pensando di pagarli con quattro soldi. A parte il fatto che l’operazione sarebbe piuttosto difficile, se realizzata rappresenterebbe la fine della Cooperativa di Niguarda e di un corpo sociale unito che ha saputo superare tanti momenti difficili grazie alla propria unità fondata sugli ideali di solidarietà tipici della Cooperazione. Ricandidandomi ho voluto rinnovare il mio impegno per sviluppare la Cooperativa, renderla ancora più vicina ai propri Soci, pensando al futuro, ma anche per battere questo tentativo ignobile. CUCINA SPECIALITÀ CAMPANE Chiuso domenica a pranzo Dal lunedì al venerdì menù di mezzogiorno 11,50 a€ compresi 1/2 minerale e caffè Si accettano ticket sul menù di mezzogiorno Pizza in forno a legna Si organizzano pranzi e cene di lavoro Viale Sarca 73 - Milano - Tel. 02.6473102 di Angela Grande ABBIGLIAMENTO Uomo - Donna 20125 MILANO - Via Pianell 47 Telefono 02.64.25.857 Tel. 039.882409 TURCHETTI s.r.l. 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Alessio Seminario lavori di adeguamento tecnologico e copertura dell’impianto di depurazione di via Del Regno Idovrebbe Italico sono finalmente conclusi e quindi la puzza che ci ha ammorbato durante questi decenni andare in “soffitta”. La notizia è stata data ufficialmente, durante la seduta di giovedì 23 aprile u.s. della Commissione “Per la città Sostenibile” del CdZ9, dal neo Presidente Anna Meloni la quale ha comunicato che i funzionari della Società che gestisce l’impianto, nell’esprimere con viva soddisfazione la conclusione di un lungo e travagliato percorso, hanno in programma un open day dell’impianto (presumibilmente si è già tenuto il 9 maggio) per fare toccare con mano alla cittadinanza la completa ristrutturazione del plesso di depurazione. Ci torneremo sul prossimo numero. In ogni caso ci auguriamo di dover risolvere un nuovo problema: dove metteremo la puzzola, simbolo del comitato che si è battuto per ottenere la copertura del depuratore? Anche il Cam dà una mano a Daniela sofferente della sindrome da atassia CRISI ECONOMICA Bresso: azienda farmaceutica chiude Ma i ricercatori vogliono continuare Giorgio Meliesi resso, ex area Zambon. Cell Therapeutic, B una struttura multinazionale americana dotata di attrezzature all’avanguardia per la ricerca farmacologica sul cancro. 56 ricercatori tutti italiani che hanno ottenuto successi importanti per aver scoperto efficaci molecole antitumorali. Tutto bene, ma il 28 febbraio la multinazionale ha comunicato la cessazione dell’attività e il licenziamento dei dipendenti. Ma i ricercatori non ci stanno a buttar via tutto, i risultati sul piano terapeutico, la loro professionalità, il loro sapere. E stanno studiando assieme alla Cgil di creare una nuova società formata dai lavoratori e dai manager interni italiani, sostenuta da capitali privati e pubblici, e dalle liquidazioni dei ricercatori. Per questo chiedono all’azienda di alzare la cifra delle liquidazioni da 1,6 milioni a 3 milioni e di lasciare “in dote” ai ricercatori macchinari e progetti del laboratorio, anche perché i costi dello smantellamento sarebbero molto alti. Come contropartita la multinazionale avrebbe royalties sulle scoperte future già nel cassetto. La Provincia di Milano si è intanto detta disponibile a investire 250 mila euro, il comune di Bresso altri 100 mila euro. Infine sono stati chiesti fra i 3 e i 4 milioni alla regione Lombardia Ortensia Bugliaro na soluzione per i problemi aggregativi per U Daniela, la disabile costretta in carrozzella dalla sindrome da atassia di Friedreich di cui abbiamo più volte parlato, e per suoi amici è arrivata grazie ai locali del Cam di Via Cirié, 9. Qui avranno la possibilità di incontrarsi quando vorranno, come tutti i cittadini della zona. Potranno stare solo fra loro ed anche conoscere gli altri ragazzi, per poter così allargare i propri orizzonti e socializzare. Ma che cos’è il Cam? La Giunta Comunale ha deliberato che i Centri Territoriali Sociali (Cts) e i Centri Azione Milano Donna, prendano il nome di Cen-tri Aggregativi Multinazionali (Cam). Questo nuovo polo, istituito per ciascuna zona di Milano, ha il compito di programmare e realizzare corsi e attività culturali e ricreative di aggregazione sociale, dirette di volta in volta alle fasce di popolazione. Nello specifico, il Cam di Zona 9 ha due diramazioni: il centro Cirié (sito in Via Cirié 9) e il centro Cassina Anna (sito in Via Sant’Arnaldo 17). Di fronte ad una domanda sempre più crescente da parte di una popolazione che negli anni è profondamente cambiata nella sua stessa composizione e nelle sue aspettative, si vuole migliorare l’efficienza delle politiche sociali di animazione del territorio e di prevenzione del degrado mediante un efficace lavoro di rete. I Cam offrono a bambini, adolescenti, adulti e anziani attività per il tempo libero, creando occasioni di incontro e aggregazione tra le diverse fasce d’utenza. Le attività, proposte e realizzate dagli animatori socio-culturali, hanno finalità di socia- lizzazione e di potenziamento delle capacità espressive e creative dei fruitori del servizio. Il percorso riabilitativo di Daniela che lotta e combatte con tutte le forze, procede lentamente, ma ottiene giorno per giorno piccoli passi di miglioramento, segno che la sperimentazione dà buoni risultati, nonostante gli intoppi burocratici, come la sospensione dei farmaci, ma anche la degenza di oltre un mese, presso l’Istituto Galeazzi di Milano, ha contribuito a rafforzare l’articolazione che diventa sempre più controllata. Qualche giorno fa, Daniela si è sollevata dalla carrozzina ed è rimasta in piedi per alcuni secondi: un traguardo che non potrà mai dimenticare! Negli ultimi convegni scientifici si è molto parlato dei risultati ottenuti che rafforzano la fiducia e la speranza in tanti giovani e adulti affetti dalla stessa rara malattia. Con Daniela e il nostro giornale, altre persone della nostra zona, che soffrono la sindrome da atassia di Friedreich, hanno voluto conoscere questo processo sperimentale, se non altro per alimentare le loro speranze future. Ancora un mese e la sperimentazione chiude un ciclo in modo che ricercatori e medici possano tirare le somme su ciò che si è fatto fino ad ora, e solo allora potremo sapere con più precisione i benefici ottenuti; ma Daniela non si fermerà, continuerà a lavorare con determinazione, come ha sempre fatto. L’Associazione Italiana per la lotta alle Sindromi Atassiche, confida di ottenere sempre più contributi per la ricerca e per venire incontro alle famiglie dei malati. Senso unico in via De Gasperis Chiesto l’intervento del Dipartimento di Zona 9 Monica Landro n data 4 marzo 2009 alcuni cittadini resiIall’altezza denti nelle traverse di Viale Ca’ Granda di via De Gasperis hanno inviato una raccomandata al Dipartimento di Zona 9 di via Guerzoni, ripartizione Mobilità, Viabilità, Trasporti e per conoscenza alla medesima Ripartizione di via Beccaria avente per oggetto la richiesta di apertura strada De Angelis/De Gasperis direzione via Val Furva. Di seguito il contenuto della raccomandata: “Si fa seguito alla ns. del 14/05/08 e successiva in risposta alla vs. del 29/05/08 per ricordarvi che la nostra richiesta non ha avuto nessun ragguaglio di quanto in oggetto (la richiesta di apertura strada De Angelis/De Gasperis direzione via Val Furva). Come appare dalla nostra lettera, la chiusura della strada è avvenuta dall’oggi al domani. Dalla vs. del 29/05/08 appare che la problematica della suddetta strada era in fase di istruttoria che presumiamo tuttora in corso dopo 10 mesi circa. (La raccomandata è di marzo, Zona Nove la sta pubblicando a maggio, quindi a distanza di un anno dalla comunicazione della fase istruttoria). Vi assicuriamo che siamo al limite della sopportazione di una situazione già precaria ma che lo diventa maggiormente quando uno dei pulman che deve entrare dal portone di accesso agli alberghi sbaglia strada e imbocca via Val Cismon, già congestionata, bloccandola fino a quando, a marcia indietro, con gravi pericoli riesce ad uscirne. Si richiede pertanto di voler ripristinare la strada De Gasperis direzione Val Furva come lo era prima per garantire una circolazione più agevole non solo ai residenti ma a tutta la circolazione occasionale.” La lettera è stata firmata da 35 residenti. come “Zona Nove” auspichiamo che la fase istruttoria si concluda al più presto risolvendo lo stato di insofferenza in cui si trovano i residenti della zona. Destinazione del cinque per mille Irpef all’A.I.S.A. Sezione Lombarda Onlus (Associazione Italiana per la lotta alle Sindromi Atassiche Onlus) Codice Fiscale 94510030151 Apporre la propria firma nel riquadro corrispondente ad una soltanto delle quattro finalità destinatarie della quota del cinque per mille dell’Irpef e precisamente:“sostegno del Volontariato, delle Organizzazioni non lucrative di utilità Sociale, delle Associazioni di Promozione Sociale, delle Associazioni e Fondazioni”. ACQUISTO Quadri - Francobolli Macchine - Trenini Monete - Bronzi Orologi - Cartoline Dischi - Fumetti Vecchi giocattoli Libri - Album figurine Oggetti dimenticati in soffitta Gerardo 347.4973296 Cercasi collaboratori per attività autonoma Part-Full-Time - anche primo impiego telefonare per colloquio 3920650243 Antonella 3471449657 Michela (EX KAMMI) V.le Ca’ Granda 2 - Angolo Suzzani) Tel. 02.6435527 - 02.89075437 CALZATURE UOMO DONNA BAMBINO DAL 1972 Presentando questo coupon 10% di sconto sulle calzature (non cumulabile con altre offerte) COOP LOMBARDIA - COOP LOMBARDIA - COOP LOMBARDIA ONA NOVE 7 SANITÀ Procedono i lavori di costruzione del nuovo Niguarda Il Blocco Sud verrà inaugurato quando si celebrerà il 70esimo anniversario dell’apertura dell’Ospedale avvenuta il 10 ottobre del 1939. Cardiopediatria Raggiunto l’accordo ma la battaglia non è finita Alessio Seminario ono mesi che anche il nostro giornale tiene coS stantemente informati i cittadini/utenti in merito alla strenua battaglia, combattuta da lavoratori,sindacati e genitori dei pazienti ed ex pazienti, per difendere la Cardiopediatria, uno dei reparti a più alta specialità presenti nell’Ospedale di Niguarda.Dopo una lunga serie di estenuanti confronti con la Direzione, una raccolta di firme che ha raggiunto oltre 8mila adesioni, sit in di protesta, conferenze stampa partecipate, coinvolgimento della cittadinanza tramite internet, i sindacati hanno raggiunto un importante accordo che, almeno per il momento, dovrebbe aver salvato questo straordinario presidio, rinomato a livello nazionale e non solo per l’altissima eccellenza del servizio erogato, dal paventato trasferimento (ma sarebbe meglio chiamarlo accorpamento/chiusura) presso l’area pediatrica. Nel documento dell’accordo, pur ribadendo la posizione favorevole al trasferimento della Cardiologia pediatrica presso il padiglione Rossini nel- Andrea Bina l nuovo Niguarda avanza secondo programIinaugurata ma. Una prima parte (il Blocco Sud) verrà nell’anno del 70esimo anniversario dell’apertura del nosocomio, avvenuta il 10 ottobre 1939 (la prima paziente fu la signora Luigia di Milano ricoverata per colicistite). Si tratta del più grande appalto in project financing (finanziamento pubblico/privato e gestione di alcune servizi da parte del privato) mai assegnato in Italia nel settore ospedaliero. La realizzazione delle opere, affidata alla Cmb di Reggio Emilia, si svolgerà in due fasi: la prima, in avanzata fase di realizzazione, prevede la costruzione di una piastra ospedaliera, dei poli per i servizi logistici e tecnologici, di un parcheggio e la ristrutturazione di un padiglione già esistente, il Ponti, mentre la seconda comprenderà la costruzione di una seconda piastra e la ristrutturazione di un altro padiglione già esistente, il Pizzamiglio. Il contratto prevede, quale “compensazione” del capitale investito dal privato, che la Cmb gestisca per 30 anni i seguenti servizi non legati all’attività sanitaria: pulizie, ristorazione, aree commerciali, reception e manutenzione. È inoltre quasi completata la costruzione di un impianto di cogenerazione da 20 megawatt che alimenterà la cittadella ospedaliera nel pieno rispetto dell’ambiente. È anche prevista l’installazione di un sistema automatizzato di trasporto leggero capace di collegare, attraverso un sistema di binari, i vari reparti dell’ospedale per la movimentazione di farmaci, materiale sterile e cartelle cliniche. Ma torniamo ai lavori. Il Blocco Sud, l’edificio che ospiterà l’alta specialità e che verrà completato entro il 2009, comincia ad assumere l’aspetto definitivo. I rivestimenti esterni e i serramenti sono stati installati, mentre sono in fase di posa le strutture metalliche di sostengo che andranno a creare la strada che collegherà il Ponti alla nuova piastra. All’interno oltre 400 persone stanno completando a ritmo incessante gli impianti termici, elettrici, idraulici e di condizionamento. Inoltre sia nella nuova piastra sia nel vecchio padiglione Ponti, completamente ristrutturato, è stata realizzata una stanza campione per toccare con mano come si presenterà a breve il nuovo ambiente di degenza. I lavori in fase di esecuzione, quindi non solo quelli relativi alla piastra sud e al padiglione Ponti ma anche quelli del polo logistico e tecnologico, sono realizzati al 60% e, se non subentreranno intoppi, verranno completati entro il 31 dicembre. È inoltre stato installato il primo dei due enormi cogeneratori che permetteranno di produrre energia elettrica per tutto l’ospedale e nel polo logistico, che si sviluppa per buona parte sottoterra, è stato posizionato un altissimo camino, ben visibile da viale Fermi e da via Moreschi. Ma come saranno le camere di degenza e le corsie dei reparti? Ogni reparto disporrà di 44 posti letto, di locali dedicati all’assistenza, di sale visita e di tutte le strutture per garantire il miglior confort possibile. Non è stato lasciato al caso neanche il colore della nuova struttura sanitaria visto che il progetto è stato seguito da Jorrit Tornquist, architetto della “Teoria del Colore” e professore di design Industriale al Politecnico di Milano. I piani saranno riconoscibili visivamente grazie ai diversi colori loro assegnati, le camere di degenza saranno tinteggiate di verde e arancio perché rilassano e rendono estroversi, le camere operatorie saranno verde turchese per cancellare l’immagine del rosso sangue che richiamano questi luoghi, mentre gli spogliatoi dei pazienti saranno arancio chiaro perché questo colore allontana il senso di disagio e di estraneità. l’area pediatrica, la Direzione dell’ospedale si è impegnata a produrre un documento di approfondimento sui dati storici dell’ultimo triennio relativamente alla casistica della Cardiopediatria per meglio argomentare tale scelta. In attesa di tale documentazione, anche per raffreddare il clima all’interno dell’ospedale, il trasferimento del reparto verrà sospeso e rimandato, presumibilmente, a questa estate ferma restando l’assoluta contrarietà a questa scelta di tutte le organizzazioni e rappresentanze sindacali. L’accordo sottoscritto, oltre a garantire la sicurezza dei pazienti e il mantenimento della struttura di Cardiopediatria, punta anche alla conservazione dei posti letto e della dotazione organica. Nonostante i buoni risultati conseguiti le Rsu, come ci ha spiegato il coordinatore Celestino De Brasi, vigileranno attentamente affinché vengano rispettati gli impegni sottoscritti e siano rispettate sia la salute delle generazioni future sia i posti di lavoro di personale di alta specializzazione. Cardiologia Cercasi 500 donne per uno studio preventivo dell’infarto Giorgio Meliesi n’anomala genetica aumenterebbe del 40 per U cento la possibilità d’infarto nelle giovani donne anche quando hanno uno stile di vita impeccabile. Si tratta di una scoperta del reparto di cardiologia del Niguarda, guidato dal professor Francesco Mauri. Per arrivare a scovare il gene killer il Niguarda, con l’università di Parma, è all’opera dal 2004. Sono state studiate 2500 persone, ma ora, grazie a un finanziamento del ministero della Salute di 2 milioni di euro, Niguarda, Parma e l’Humanitas di Rozzano riprendono lo studio anche delle ricadute psicologiche della malattia in campo femminile e soprattiutto per definire un test genetico che possa far scoprire precocemente la predisposizione all’infarto. Per questo cercano 500 donne infartuate per continuare le ricerche. Alessando, l’addestratore di cani, e il terapeuta a 4 zampe Sostiene Alessandro Ponti: “Si tratta di un mestiere, ma anche di una grande passione. Noi con la Pet Therapy non solo educhiamo i cani, ma li rendiamo anche socialmente utili”. Monica Landro n questo articolo vogliamo mettere in eviItraverso denza la figura dell’addestratore cinofilo atle parole di Alessandro Ponti, addestratore regolarmente iscritto all’albo ufficiale “addestratori per cani da Utilità, Sport e Compagnia” e residente da sempre nel cuore della vecchia Niguarda. Alessandro Ponti da anni svolge l’attività di addestratore e vanta la partecipazione a diversi campionati italiani come addestratore di cani propri e altrui. Per lui essere addestratore non è solo un lavoro ma un impegno, una passione e un interesse di vita. Essere addestratore - dice Alessandro - significa entrare totalmente in empatia con il cane, assomigliare a lui, ragionare come lui, usare i cinque sensi in maniera animale, privilegiando l’olfatto, per esempio. Immedesimarsi nelle esigenze del cane, insomma. Sul suo sito di presentazione (www.canieducati.com) Alessandro Ponti espone chiaramente chi è attraverso un nutrito curriculum, l’indirizzo e le finalità dei suoi corsi, le preparazioni sportive, le sue certificazioni. Tra queste, l’attestato come operatore di pet therapy. Con il termine pet therapy (in italiano, zooterapia) s’intende, generalmente, una terapia dolce, basata sull'interazione uomo-animale. Oggi la pet therapy, che solo recentemente ha ottenuto il giusto riconoscimento, trova ampia applicazione in svariati settori socio-assistenziali, tra i quali case di riposo, ospedali, comunità di recupero. Da qui nasce l’idea di Alessandro Ponti di dare alla sua passione di addestratore un risvolto sociale: addestrare i cani non solo per scopo ludico ed educativo, ma anche per affidarli a persone anziane o a persone diversamente abili. Naturalmente, spiega Alessandro, il progetto di pet therapista prevede un lavoro in team all’interno di strutture mediche idonee perché è necessario un lavoro di squadra tra i medici e l’addestratore dell’animale. Alessandro Ponti racconta ancora che un cane che fa assistenza è capace di porgere un telefono che squilla, di porgere soldi per pagare, di raccogliere oggetti caduti di mano al proprio padrone; insomma un vero e proprio aiuto in grado di favorire e sostenere l’amico umano nella vita di tutti i giorni, ma anche di calmargli l’ansia, superare lo stress e trasmettere quel calore affettivo che i cani sanno donare totalmente al proprio padrone. Alessandro Ponti ha le idee chiare su come vorrebbe sviluppare questo progetto di pet therapy, al quale lavora da anni e che vorrebbe trattare all’interno di una struttura idonea al fianco di un team medico. “Zona Nove”, nel complimentarsi, gli fa i migliori auguri per il proseguo di questa interessante e stimolante attività. La Giornata della Biodiversità: “Mangiasano” al quartiere Bicocca n Via Pirelli alla Bicocca, accanto al Giardino delle Fontane, doIMondiale menica 24 maggio dalle 9 alle 19, in occasione della Giornata della Biodiversità indetta dalle Nazioni Unite, si propone l’iniziativa di “Mangiasano, il biomercatino”, la manifestazione organizzata dall’associazione “Verdi Ambiente e Società Onlus”, per promuovere e sostenere i produttori del biologico e dell’artigianato sostenibile. Un nuovo appuntamento programmato nell’intento di far incontrare i residenti della zona diretta- ONA NOVE 8 mente con i produttori e i trasformatori del biologico. Tutte le proposte alimentari saranno certificate e si potranno trovare: i formaggi del luinese, il latte fresco, gli yogurt del parmense, il miele del Parco del Ticino, l’olio e le conserve della Liguria, le “Ofelle di Parona” realizzate con farine biologiche e il pane dolce del Piemonte. Al mercatino biologico della “Vas”, i cittadini milanesi potranno trovare cosmetici certificati, abbigliamento non trattato, piante aromatiche e una rassegna di libri dedicati al- l’alimentazione biologica, vegetariana e degli stili di vita sostenibili. La manifestazione è realizzata con il patrocinio della Presidenza della Repubblica, della Regione Lombardia e con la collaborazione dell’Università Bicocca, di Cia (Confederazione Italiana Agricoltori), di Anabio, di Federconsumatori e dell'Associazione ViviBicocca. Info: Sede Vas: Via Passerini 18 - 20162 Milano tel. 02.66104888 fax 02.89076020. Anziani, attenti ai truffatori! Non fate entrare sconosciuti in casa vostra. 25 APRILE a cura di Angelo Longhi Le lapidi della Liberazione: la memoria della nostra storia Portano i nomi dei martiri partigiani morti per la libertà Da questo numero iniziamo un piccolo “viaggio” per far conoscere a tutti chi fossero le persone e i fatti che sono ricordati sulle lapidi presenti nei nostri quartieri e che ci rimandano alle giornate della Liberazione dai nazifascisti. Pochi li ricordano, oltre la ristretta cerchia degli affetti e dei familiari. Di loro coetanei ne sono rimasti ormai pochi, ancora vivi, e quindi per un ragazzo di oggi che ai tempi della loro morte non era ancora nato, sono nomi che non suscitano emozioni. Coetanei vissuti qualche decennio prima e rimasti pietrificati da giovani, all’età della morte. Ma per chi conosce la storia e immagina le loro vite e ne intuisce il sacrificio e la grandezza, sono nomi cari come membri della nostra stessa famiglia. Perché loro, semplici operai, sono i padri della Patria. Telegramma di Giorgio Napolitano al Teatro della Cooperativa Signor Renato Sarti, Teatro della Cooperativa, Via Hermada 8 occasione della messa in scena di “Nome di battaglia Lia”, Itonche ricorda la tragica vicenda di Gina Galeotti Bianchi e l’alcontributo da lei offerto alla causa della libertà e della democrazia, il Presidente della Repubblica esprime apprezzamento per l’iniziativa, che affida alla narrazione teatrale il compito di coinvolgere gli spettatori nella rievocazione delle pagine di storia da cui è nata la nostra Repubblica. La testimonianza delle donne che caddero in quella drammatica stagione si salda oggi, attraverso il tramite della cultura, con il monito a non dimenticare vicende che hanno offeso e calpestato i diritti e la dignità della persona. Il Capo dello Stato è lieto di formulare alla compagnia teatrale e a tutti gli intervenuti un cordiale saluto e un augurio, cui unisco i miei personali. Donato Marra (Segretario Generale Presidenza Repubblica) Mittente: Segretario Generale Presidenza Repubblica, Palazzo del Quirinale, Piazza del Quirinale, 00187 Roma • Mario Mariotti 1918-945. Lapide posta sulla sua abitazione in via Graziano Imperatore 48. Nato a Soresina (Cremona) il 21 agosto 1914, operaio, abita a Niguarda in via Graziano Imperatore 48. Partecipa alla resistenza in prima linea entrando nella 110° brigata Gap. Muore il 25 aprile 1945 durante l’insurrezione di Niguarda, per lo scoppio di una bomba a mano che sta per lanciare contro i tedeschi. ominciamo il nostro itinerario nelle strade dove sono collocate le lapidi commemorative del sacrificio dei partigiani da C Niguarda. Le notizie sono tratte dalla pubblicazione di Gianmario Molteni a cura dell’Anpi niguardese “Memoria della resistenza” (se ne può richiedere una copia gratuita presso la Cooperativa Edificatrice). Ringraziamo la Fotocolor Niguarda per molte delle foto. • Vitale Vertemati 1918-1944. Lapide posta sulla sua abitazione di via Filicaia 3. Nato il 26 marzo 1918 a Niguarda, fa l’operaio alla Falk. Dopo l’8 settembre entra a far parte della 1° brigata Gap “Gramsci” diventando caposquadra e compiendo numerose azioni. La più pericolosa è dell’inverno 1943, quando viene ucciso Resega, federale fascista di Milano. Il 1° maggio 1944, per la spiata del traditore Franco Alussi, viene catturato dai nazifascisti. Condotto a San Vittore, viene seviziato. L’8 agosto in viale Abruzzi c’è un attentato a un autocarro della Wermacht. Kesserling ordina di fucilare dieci ostaggi per ogni tedesco ucciso: ma i sei morti e i dieci feriti nell’attentato, mai rivendicato da nessuna organizzazione della Resistenza, sono tutti italiani. Il 10 agosto, per ordine del capitano tedesco Saevecke è prelevato dal carcere con altri quattordici partigiani, presi come lui a caso dalle celle. A tutti vengono date delle tute per far credere loro che andranno a lavorare per la Todt, organizzazione tedesca che impone il lavoro coatto nei territori occupati dai nazisti. È’ una macabra messa in scena: i quindici sono portati in piazzale Loreto e fucilati da un plotone della “Muti”. I nazisti ordinano di lasciare esposti i cadaveri. I primi testimoni dell’eccidio sono i pendolari che arrivano dalla Brianza; poi per tutto il giorno numerosi milanesi accorrono in piazzale Loreto. I corpi sono rimossi solo nel tardo pomeriggio, grazie all’intervento del cardinale Schuster. • Vittorio Salvoni 1918-1944. Lapide posta sulla sua abitazione all’incrocio tra via Cicerone e via Lanfranco della Pila. Nato il 1 maggio 1918 a Urago d’Oglio (Bs), abita a Niguarda in via Lanfranco della Pila 1. Fa parte della 3° formazione del Gap “Rubini” distaccamento “Walter”. Si distingue in azioni temerarie, come quella nell’estate del 1944 al campo volo di Bresso, quando insieme a due compagni mette alcune bombe su quattro aeroplani trimotori facendoli esplodere, e quella nelle scuole di via Montello, dove tedeschi e fascisti hanno i loro comandi. Per delazione di una spia, il 21 settembre 1944 a Dergano cade in una trappola che gli è fatale. Nello scontro a fuoco contro miliziani fascisti della brigata “Resega” è mortalmente colpito alla testa da un proiettile, mentre i suoi compagni riescono a mettersi in salvo. • Gina Galeotti Bianchi 1913-1945. Lapide posta sul luogo della sua uccisione in via Graziano Imperatore 34 il 24 aprile. Nata a Suzzara (Mn) comincia a sedici anni la sua attività antifascista e la prosegue durante le guerre di Abissinia e di Spagna. Nel 1943 viene arrestata e deferita al Tribunale speciale per essere stata tra gli organizzatori a Milano degli scioperi del marzo contro la guerra. Incarcerata per quattro mesi a San Vittore, è sottoposta a trentatré interrogatori - uno dura quarantasette ore consecutive - e altrettante torture per farle rivelare i nomi dei compagni di lotta. Quando il 25 luglio 1943 cade il fascismo non viene liberata perché, militando nel Partito comunista clandestino, anche il governo Badoglio la ritiene pericolosa. Solo dopo l’armistizio dell’8 settembre esce dal carcere di Parma. “Lia” - questo il nome di battaglia - torna a Milano per riprendere appieno l’attività antifascista. Chiamata a far parte del Comitato provinciale dei Gruppi di Difesa della Donna, si dedica all’assistenza delle famiglie delle vittime della lotta di Liberazione. Per il Natale del 1944 è a capo di un comitato che dona ai bambini delle vittime politiche il conforto di un giocattolo e di un indumento. S’impegna anche nel servizio informazioni come staffetta. Il 24 aprile 1945 mentre si reca, benché incinta di cinque mesi, all’ospedale di Niguarda per incontrare alcuni partigiani feriti ricoverati sotto false generalità, viene falciata da una raffica di mitra sparata da un camion tedesco, incappato in un posto di blocco partigiano in via Graziano Imperatore a Niguarda. Dal comando delle brigate Garibaldi le viene assegnata la Medaglia d’Oro alla memoria. • Mario Brambilla 1914-1939 Lapide posta sulla sua abitazione in via Hermada 8. Nato a Niguarda il 7 luglio 1914, Di professione fattorino, anima la produzione e diffusione della stampa clandestina e l’organizzazione del movimento antifascista a Niguarda e in altre zone di Milano, in diretto collegamento con esponenti del Pci. Per questi motivi il 28 agosto 1936 viene arrestato e incarcerato a San Vittore. Benché il processo non riesca a provare la sua attività contro il regime, è inviato al confino, prima alle isole Tremiti e poi a Ventotene. Ripetutamente condannato per infrazione agli obblighi del confino e, in particolare, per essersi rifiutato di fare il “saluto romano” imposto ai confinati da un commissario provocatore su ordine di Mussolini, dalle Tremiti viene inviato nel carcere di San Severo di Puglia, dove la sua salute già compromessa si aggrava. Grazie alle ripetute richieste dei compagni di prigionia, dopo alcuni mesi è di nuovo trasferito a Ventotene, e da qui all’ospedale. Operato per sospetta appendicite ma poi trascurato come tutti i detenuti politici, non riesce a superare l’intervento chirurgico e l’8 luglio 1939 muore nell’infermeria per i carcerati nell’ospedale Pace di Poggioreale a Napoli. Folla al tradizionale Corteo del 24 aprile a Niguarda utto secondo la migliore tradizione al corteo promosso T dalla sezione dell’Anpi Martiri Niguardesi, che si è snodato tra le vie di Niguarda il 24 aprile sera a ricordare come l’insurrezione milanese del 25 cominciò… il 24, proprio da noi a Niguarda. Stavolta c’era molta più gente degli ultimi anni. Gli ottimisti parlavano di un migliaio di persone, e sicuramente erano diverse centinaia. Il corteo è sfilato fermandosi alle lapidi che ricordano il sacrificio dei giovani partigiani durante la lotta antifascista (vedi articolo), in via Hermada, via Passerini, Piazzale Belloveso, via Santagostino, via Cattaro, via Palanzone, via Ornato, via Terruggia. Quest’anno c’è stato anche un partecipante illustre, il deputato Emanuele Fiano del Partito Democratico (vedi “Quando gli italiani erano razzisti”) che ha tenuto un brevissimo discorso durante la sosta al monumento dei caduti di Piazza Gran Paradiso. Presenti al gran completo le forze politiche di centrosinistra della zona, con la presenza anche del consigliere di zona Roberto Clerici dell’ex Forza Italia (oggi Partito della Libertà). La banda di Abbiategrasso, fondata nel 1888, come ogni anno ha suonato inni partigiani rallegrando una serata di memoria e di festa. Inoltre al Teatro della Cooperativa di via Hermada è andato in scena lo spettacolo “Nome di battaglia Lia” che racconta la storia di Gina Galeotti Bianchi uccisa nel pomeriggio del 24 aprile in via Graziano Imperatore dai nazisti in fuga. Allo spettacolo erano presenti Nori Brambilla Pesce e Stellina Vecchio, staffette partigiane e protagoniste di quei giorni di insurrezione popolare. Stellina era a fianco di “Lia” quando questa fu colpita. Al Teatro è arrivato anche un messaggio del Presidente della Repubblica (vedi il testo del telegramma a fianco). “Quando gli italiani erano razzisti” hi scrive ha avuto modo di assistere a centinaia di diC battiti, assemblee, convegni, workshop, e non solo in ambito politico. Ma in tutta la vita non gli era mai capitato prima di partecipare a un evento simile a quello di sabato 18 aprile alla Casa di Alex. Il titolo dell’incontro era: “Ricordi di storia. 1922 - 1945 Quando gli italiani erano razzisti”. Chiamato a testimoniare dal Centro di Documentazione Antifascista del Circolo Francesco Rigoldi del Partito Democratico di Niguarda, con l’adesione dei circoli Anpi e dell’Associazione Amici di “Zona Nove”, racconta la sua esperienza di vita Nedo Fiano, italiano di religione ebraica, deportato a 16 anni con tutta la sua famiglia e unico sopravvissuto al campo di sterminio di Auschwitz. La sala gremita ha seguito il racconto per più di due ore in un silenzio assoluto, attonito, rotto solo dal respiro e dalla commozione quasi a non voler credere alle parole del testimone dello sterminio. Alla fine un lungo applauso liberatorio ha spezzato la tensione e ha idealmente abbracciato quasi a volerlo rincuorare, il nostro testimone. Il racconto è stato ripreso da ben due telecamere grazie al lavoro volontario di F. Rodina, ed è prevista una prossima pubblicazione del dvd che riporterà il racconto di Fiano (per info: [email protected]). Quello che si è svolto è il primo di una serie di appuntamenti di “Ricordi di Storia”, che il Centro di Documentazione Antifascista di Niguarda promette per i prossimi mesi. “Zona Nove” ci sarà. Bicocca e Prato: corteo di auto abato 25 aprile dalle 9.30 del mattino un lungo corteo S di automobili è stato scortato nel traffico dalla Polizia Locale e dai Carabinieri. Il serpentone di auto ha girato per i quartieri di Prato e Bicocca allo scopo di onorare con le corone di alloro le lapidi dei caduti della Resistenza. Una manifestazione organizzata come ogni anno dalla sezione dell’Anpi Prato-Bicocca, sezione che qualche mese or sono ha pubblicato un interessante documento con l’elenco e la storia dei martiri a cui le lapidi sono dedicate che potete richiedere alla sede Anpi in via Moncalieri 5. Particolarmente significativa la “fermata” del corteo automobilistico alla Pirelli di Viale Sarca (che come ogni 25 aprile tiene aperte le porte del suo stabilimento appositamente per permettere la deposizione delle corone alla base della grande lapide che ricorda i caduti e i numerosi deportati nei campi di sterminio, colpevoli agli occhi dei nazifascisti di scioperare per il pane e per la fine della guerra). E poco più avanti siamo stati accolti anche dal personale dell’Atm (il deposito di Viale Sarca), un’altra azienda i cui lavoratori pagarono un prezzo molto alto. Diamo appuntamento a tutti per il prossimo anno, il 25 aprile, alle ore 9.30, in fondo a viale Suzzani. COOP LOMBARDIA - COOP LOMBARDIA - COOP LOMBARDIA ONA NOVE 9 G CORSIVI IN PUNTA DI BIC… ATTIVITÀ DI ALEX SCHIAVI Papino dei puffi o della Thyssen-Krupp? Niguardarte recital di arte e musica he bello avere ai vertici un settantenne che si fa chiamare C papino da una diciottenne. I casi sono due, o è sua figlia, e allora son problemi solo di sua moglie e a noi non ci riguardano, oppure no. In questo secondo caso lui dovrebbe essere preoccupato, e molto, per la febbre suina. L’unico “papino” che io ricordi era Gargamella, nella celebre serie dei Puffi. Era chiamato così da Bontina, la puffettina piccina che pensava che tutti, persino il cattivissimo mago, avessero un fondo di bontà... e finiva sempre in una gabbietta ad aspettare di essere ridotta in purè. E il mago Gargamella effettivamente con lei sapeva fingersi buono: indossava il cappello da pompiere, baciava bambini, regalava dentiere alle vecchiette terremotate. Poi, tac, mostrava il suo vero volto, affidando a Lenticchia Sacconi il compito di salvare i manager della Thyssen-Krupp con molta maggior solerzia di quella dedicata a migliorare le condizioni di sicurezza nelle fabbriche. Bontina alla fine veniva sempre salvata dai suoi amici... così sia. G Giorgio Meliesi Prestiti personali iguardarte: arte e musica in zona a cura di Alex Schiavi. I N recital avvengono: il 12/5 alla Fabbrica dell’Esperienza (p.za S. Giuseppe 12), musicoterapia e campane tibetane; il Per appuntamento telefonare 02.66102920 - 02.6436518 Fax 02.66102921 Viale Rodi 91 - 20126 Milano Aperte le iscrizioni per i corsi del Piccolo Conservatorio Nani, ballerine e… principetti gni volta che si vota è la stessa roba: guardo l'elenco dei canO didati e comincia a montarmi il sangue alla testa. Passi per le veline, chè gli gnocchi vanno bene al giovedì, ma le gnocche son buone tutti i dì. Passi per i vari giullari di corte, ma il principe no, quello proprio no. Appartenente all’illustre casata che vanta un firmatario delle leggi razziali giù giù fino ad un individuo il cui linguaggio e stile abbiamo avuto modo di conoscere ed apprezzare dalle intercettazioni telefoniche, vero modello di noblesse, Fili ci ha deliziati ballando e facendo l’imbecille in una trasmissione televisiva. Sosteneva di aver dovuto partecipare perché “tiene famiglia”, sputando elegantemente in faccia a precari e cassintegrati, che veramente la famiglia non sanno più come camparla.Ora potrà stare tranquillo, in questo paese ci sarà di sicuro chi lo manderà a Bruxelles a spese nostre, con contorno di pensione a vita. Grazie a Fabio Fazio, che lo fece diventare un personaggio pubblico e che gli spianò la strada per il rientro in Italia, cosa che richiese,pensate un po’,una modifica della Costituzione! Forse Fazio invece di chiedere scusa per le parole di Travaglio su Alfano, farebbe meglio a chiedere scusa all’Italia per aver favorito il rientro di questo ennesimo ballerino. Speriamo solo che il bacio di un precario incazzato lo trasformi in un ranocchio. Giorgio Meliesi l Piccolo Conservatorio di Milano, in zona 9 per la precisione, Idalla è la realtà musicale promossa da Alex Schiavi, coaudiuvato professoressa Federica Maglioni e dal giovanissimo chitarrista Mattia Delle Foglie. Il Piccolo Conservatorio (P.za S. Giuseppe e Casa di Alex) è già al suo terzo anno di attività. Gli strumenti insegnati sono la chitarra, acustica ed elettrica, il pianoforte, il basso elettrico e la teoria musicale. Sino al 30 giugno sono aperte le preiscrizioni ai corsi che partiranno a settembre. I corsi sono aperti a tutti: esiste una sezione per bambini (dai cinque anni), per i giovani e naturalmente anche per gli adulti e per i pensionati. Le lezioni, per i pensionati, possono essere tenute anche in orari mattinieri, dalle 9 alle 12. È notevole lo sforzo didattico del maestro Alex Schiavi, ma i risultati sono più che soddisfacenti, e la partecipazione è in continua crescita. Per ulteriori informazioni ed iscrizioni, gli interessati possono chiamare il maestro Alex Schiavi, tel. cellulare 33941.58.942, tel. fisso (Fabbrica dell’Esperienza) 02642.55.99 ,e-mail: [email protected], sito della scuola: www.scuoladimusicamilano.eu. Restaurant cafè pizzeria GAZZINI TRASPORTI di Gazzini Marco Trasporti, traslochi smontaggio e rimontaggio mobili Imballi professionali e massima serietà Via Hermada 14 - 20162 Milano Tel. Fax: 02.6431601 - Mob. 347.0867727-328.9514001 [email protected] Si organizzano cene aziendali da Euro 25 tutto compreso A pranzo e a cena accettiamo tutti i tipi di ticket Via Di Calboli 4 - Tel. 02.66100328 PNEUMATICI E MECCANICA OFFERTA PNEUMATICI NUOVI GARANTITI 135/80 R 13 71T TL . . . . . . . . € 30,00 155/70 R 13 75T TL . . . . . . . € 38,00 € 40,00 165/70 R 13 79T TL . . . . . . . .€ 165/70 R 14 81T TL . . . . . . . € 46,00 € 42,00 155/65 R 13 73T TL . . . . . . . .€ € 49,00 175/65 R 14 82T TL . . . . . . . .€ € 55,00 185/65 R 15 88T TL . . . . . . . .€ € 65,00 185/65 R 15 88H TL . . . . . . . .€ € 68,00 195/65 R 15 91H TL . . . . . . . .€ Mutui 19/5 (stessa sede) musica etnica; il 26/5 (stessa sede) performance con gongs cinesi; il 13/5 recital pianistico con musiche composte dall’Autore (Casa di Alex, v. Moncalieri 5); il 20/5 Recital Noise dedicato alle vittime della Thyssen Krupp; il 27/5 Suite per chitarra elettrica e distorsione. Inoltre tutti i giovedì il maestro Alex Schiavi disseminerà carrelli da supermercato per le vie ed i principali incroci del quartiere ZaraSuzzani-Niguarda, a significare le incombenti povertà. Per contatti diretti: alex schiavi 339-41.58.942 wwwlaexschiavi.com www.scuoladimusicamilano.eu. 185/60 R 14 82H TL 195/60 R 15 88H TL 195/60 R 15 88V TL 205/60 R 15 91H TL 185/55 R 14 80H TL 195/55 R 15 85V TL 205/55 R 16 91V TL 195/50 R 15 82V TL 205/50 R 16 87V TL € . . . . . . .€ € . . . . . . .€ € . . . . . . .€ € . . . . . . .€ € . . . . . . .€ € . . . . . . .€ € . . . . . . .€ € . . . . . . .€ € . . . . . . .€ 55,00 66,00 76,00 72,00 65,00 79,00 89,00 65,00 89,00 Per la vostra pubblicità su questo giornale telefonate a Franco Tironi tel. 02/39662281 Cell. 347/9507398 Dott. 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ONA NOVE VITA E CULTURA Le vignette di www.pamelanapoletano.com Buona festa a tutte le mamme (a destra) e festa ottima per i figli precari (a sinistra) GLI APPUNTAMENTI DEL MESE FILMS IN ONA a cura di Grazia Morelli a cura di Silvia Cravero Chi intenda far pubblicare proprie iniziative in questa rubrica dovrà farne pervenire notizia entro il 20 del mese precedente l’uscita del giornale. Una nostra scelta dalla programmazione di Skyline e Multisala Bicocca G GIOVEDÌ 14 MAGGIO Casa di Alex Via Moncalieri 5 Hangar Bicocca Via Chiese Teatro degli Arcimboldi Via dell’Innovazione 1 La Scighera Via Candiani 131 Sassetti Cultura Via Volturno 35 Tel. 0269002988 Teatro Verdi Via Pastrengo 16 Tel. 0227002476 Ipercoop Centro Sarca Sesto S. Giovanni Alle 21, Serata danzante. Tutti i giovedì. Breath - The Vertical Words, mostra di A. McCall. Orari: lunedì chiuso, giovedì 14.30 22, gli altri giorni 11 - 19. Fino al 19/6. Alle 21, Il principe della gioventù, musical R. Ortolani. Alle 21.30, Incontro su La mascolinità contemporanea, con il prof. S. Bellassai. Mostra collettiva La poesia della forma e del colore. Orari: 15.30-18.30, tutti i giorni festivi compresi. Fino al 17/5. Alle 21, Farneto Teatro e Teatro del Buratto in Elektra. Per Eleonora Duse, di H. von Hofmannsthal, regia di M. Schmidt. Fino al 28/5. Laboratorio per la produzione di carta riciclata Un mondo di carta, a cura della cooperativa Pandora, Coop Italia e Comieco. Fino al 16/5. G VENERDÌ 15 MAGGIO La Scighera Via Candiani 131 Casa di Alex Via Moncalieri 5 Alle 22, per la rassegna “La luna storta”, concerto di F. Varchetta: Siamo gli operai. Alle 22, Concerto Rock con Il Conte Arancio. G SABATO 16 MAGGIO Teatro degli Arcimboldi Via dell’Innovazione 1 La Scighera Via Candiani 131 Casa di Alex Via Moncalieri 5 Alle 21, Simply Red:The Greatest Hits Anche il 17/5. Alle 22, Isabella Maria Zoppi in arte Isa presenta il suo libro e il cd L’arte dell’insonnia. Alle 22, Concerto Blues con Cava Blues Band. G DOMENICA 17 MAGGIO La Scighera Via Candiani 131 Cascina centro Parco Nord Cortile Ornato 7 Alle 19, la Casa per la Pace di Milano organizza Il teatro dell’Oppresso; alle 22, I Tetes de bois presentano il concerto I riciclisti. Per la rassegna “Naturamente Arte”,alle 15.30 presentaz. del libro di M. Jakob Il giardino allo specchio; alle 17 spettacolo Orti insorti. Alle 15.30, Festa in cortile: animazione a cura delle cooperative Diapason e Pandora. Alle 18, inaug. della Personale di Benedetta LiArt Action orsi“In punta di piedi tra fiaba a realtà”.Orari: Via Dante 15/A 18-20, chiuso domenica e festivi. Fino al 4/6. Bresso Teatro San Giuseppe Alle 21, il Gruppo Albatro in Un colpo di calore, da “Heatstroke” di E. Chappell, regia di P.za S. Giuseppe 2 A. M. Cacciatore Orfanelli. Tel. 026435672 G DOMENICA 24 MAGGIO La Scighera Via Candiani 131 Cascina centro Parco Nord Alle 22, proiezione La guerra delle onde Storia di una radio che non c’era, di C. Cipriani, introduce l’autrice. Per “Naturamente Arte”, alle 15.30 presentazione del libro I Il giardino come spazio interiore; alle 17 Caccia al tesoro. G LUNEDÌ 25 MAGGIO Cascina centro Parco Nord Teatro degli Arcimboldi Via dell’Innovazione 1 Per “Naturamente Arte”, alle 18 incontro con G.Clément,brani dal Manifesto del terzo paesaggio, letti da L. Zambon, musica di C.Actis. Alle 21, Mario Biondi sings Carlo Alberto Rossi. Anche il 26/5. G MERCOLEDÌ 27 MAGGIO La Scighera Via Candiani 131 Alle 21.30, presentazioine di Latino America di Pacha, con G. Gherzi e G. Giacopuzzi, P. Floridia e A. Borkowska. G GIOVEDÌ 28 MAGGIO Teatro degli Alle 21, Avion Travel: Nino Rota, l’amico maArcimboldi gico. Via dell’Innovazione 1 Alle 22, presentazione di Ricette scorrette, di e La Scighera con A. Perin. Via Candiani 131 Teatro Verdi Via Pastrengo 16 Tel. 0227002476 Alle 21, Teatro del Buratto in Il violino, il soldato e il diavolo, regia di S. Monti. Fino al 7/6. G VENERDÌ 29 MAGGIO Teatro degli Alle 21, Kodò, il battito del cuore. I tamburi Arcimboldi giapponesi dell’isola di Sado. Anche il 30/5. Via dell’Innovazione 1 La Scighera Via Candiani 131 Alle 22, Concerto dei Forasteri. G VENERDÌ 29 MAGGIO Alle 22, Concerto Blues con Cava Max Prandi. G LUNEDÌ 18 MAGGIO Casa di Alex Via Moncalieri 5 Casa di Alex Via Moncalieri 5 Biblioteca di Affori Viale Affori 21 Alle 21, Danze popolari. Tutti i lunedì. G SABATO 30 MAGGIO Alle 21, per “Milano in giallo”, serata del Circolo Calvino con M. Rainer, S. Sajetti, A. Ferrari, M. di Pumpo, coordina F. Gallone. La Scighera Via Candiani 131 Alle 21.30, Lezione-concerto sulla prima guerra mondiale Ragazzine vi prego ascoltare, con il coro “La bell’età”. Alle 22, Concerto Rock con i FeM. G MARTEDÌ 19 MAGGIO Casa di Alex Via Moncalieri 5 Alle 21, Bollywood - The Show, tutta la maTeatro degli gia dell’India. Fino al 24/5. Arcimboldi Via dell’Innovazione 1 G MERCOLEDÌ 3 GIUGNO G MERCOLEDÌ 20 MAGGIO Teatro degli Teatro degli Arcimboldi Arcimboldi Via dell’Innovazione 1 Via dell’Innovazione 1 Casa di Alex Via Moncalieri 5 Teatro Sala Fontana Vio Boltraffio 21 Tel 0269015733 Alle 18, TaoYoga. Tutti i mercoledì. Alle 21, Riccardo III, da W. Shakespear, regia e interpretazione di O. De Summa. Fino al 24/5. G GIOVEDÌ 21 MAGGIO Sassetti Cultura Via Volturno 35 Tel. 0269002988 Alle 18, inaugurazione collettiva Figurazione, cromatismi e forme. Orari: 15.30-18.30, tutti i giorni festivi compresi. Fino al 31/5. G VENERDÌ 22 MAGGIO La Scighera Via Candiani 131 Argomm Teatro Via G. Imperatore 40 Tel. 026437001 Ipercoop Centro Sarca Sesto S. Giovanni Alle 22, per “Scighera Jazz”, C. Capurro, M. Currò, M. Dechaud presentano Drumless trio. Alle 21, Aspettando Godot, di S. Beckett, con G. Baldessari, C. Godi, G. Gradino, regia di F. Mazza. Fino al 24/5. Mostra Essere donna in Burkina Faso, in collaborazione con Coop Lombardia e cooperativa Pandora. Fino al 7/6. G SABATO 23 MAGGIO La Scighera Via Candiani 131 Alle 22, Concerto Hang the electric guitar! Annie Hall. Al bar con Pupi Avati • Gli amici del bar Margherita ( ). Regia: Pupi Avati. Origine: Italia. Genere: Commedia. Cast: Diego Abatantuono, Pierpaolo Zizzi, Laura Chiatti, Fabio De Luigi, Luigi Lo Cascio, Neri Marcorè, Luisa Ranieri, Claudio Botosso, Gianni Ippoliti, Gianni Cavina, Katia Ricciarelli. Bologna, 1954. Taddeo (Pierpaolo Zizzi), un ragazzo di 18 anni, sogna di diventare un frequentatore del mitico Bar Margherita che si trova proprio sotto i portici davanti a casa sua. Con uno stratagemma il giovane diventa l’autista personale di Al (Diego Abatantuono), l’uomo più carismatico e più misterioso del quartiere. Attraverso la sua protezione, Taddeo riuscirà ad essere testimone delle avventure di Bep (Neri Marcorè), innamorato della entreneuse Marcella (Laura Chiatti); delle peripezie di Gian (Fabio De Luigi); delle follie di Manuelo (Luigi Lo Cascio)… • Che l’Argentino ( ) Regia: Steven Soderbergh. Origine: Usa. Genere: storico biografico. Cast: Benicio Del Toro, Demian Bichir, Santiago Cabrera, Elvira Mínguez, Jorge Perugorría, Edgar Ramirez, Victor Rasuk,Armando Riesco,Catalina Sandino.“L’Argentino”è il primo episodio della pellicola realizzata dal regista americano Steven Soderberg sulla storia del “Che” ai tempi della rivoluzione cubana. Il 26 novembre del 1956 Fidel Castro salpa per Cuba con 80 ribelli, uno dei quali è Ernesto Guevara, che condivide il sogno di Fidel, rovesciare la dittatura corrotta di Fulgencio Batista. Il Che si rivela indispensabile come combattente e impara presto l’arte della guerra di guerriglia, diventando il beniamino dei suoi compagni e del popolo cubano. • Disastro a Hollywood ( ) Regia: Barry Levinson . Origine: Usa. Attori: Robert De Niro, Stanley Tucci, John Turturro, Kristen Stewart, Catherine Keener, Robin Wright Penn, Marin Hinkle, Peter Jacobson. Genere: commedia-drammatico. Due settimane d’inferno nella vita di Ben, un isterico produttore cinematografico alle prese con le dure regole di Hollywood gestita dal marketing e dalla finanza, dove l'arte del cinema è ormai diventata una cifra da box office. Ben, la cui vita privata è ridotta in mille pezzi, deve cercare disperatamente i fondi che potrebbero risollevare la sua carriera disastrata. Cast eccellente… il sogno hollywoodiano si trasforma in un incubo. • Houdini-L’ultimo mago ( ) Regia: Gillian Armstrong. Origine: Usa. Genere: drammatico. Attori: Catherine Zeta-Jones, Guy Pearce, Timothy Spall, Saoirse Ronan. 1926: il celebre mago Harry Houdini arriva a Edimburgo e offre 10mila dollari a chiunque possa riuscire a metterlo in contatto con la madre morta 13 anni prima. La ricompensa attira l’attenzione di una truffatrice locale, Mary McGavie, che con la figlia Benji si esibisce in performance da “sensitiva”. Più Houdini passa il tempo con questa donna misteriosa, più ne rimane attratto dal mistero e dalla bellezza. • Questione di cuore ( ) Regia: Francesca Archibugi. Origine: Italia. Genere: Drammatico. Cast: Antonio Albanese, Kim Rossi Stuart, Micaela Ramazzotti. In una calda notte romana, Angelo, un giovane carrozziere di borgata e Alberto, uno sceneggiatore di successo hanno un infarto. Colpiti al cuore ed alla vita, vengono ricoverati nella stessa notte e nella stessa clinica. Vicini di letto e lontani di mondi, Angelo e Alberto scoprono una zona franca, dove scambiarsi emozioni, ricaricare il cuore e risollevare lo spirito. • Mostri contro alieni (in 3D) ( ) Regia: Rob Letterman, Conrad Vernon. Origine: Usa. Genere: Animazione. Quando un meteorite proveniente dallo spazio colpisce Susan Murphy a pochi metri dall’altare, la ragazza si trasforma in un mostro gigante e viene portata in un’area segreta. Qui conosce ex-umani tramutati in mostri. • Le avventure del topino Despereux ( ) Regia: Sam Fell, Robert Stevenhagen. Origine: Usa. Genere:Animazione.Tre improbabili eroi: un topo disadattato che si innamora perdutamente di una principessa, un ratto infelice che complotta per lasciare le segrete e una piccola domestica con le orecchie a forma di cavolfiore. mediocre discreto bello imperdibile G VENERDÌ 5 MAGGIO Argomm Teatro Via G. Imperatore 40 Alle 21, Berenice, di R. Brasillach , con F. Mazza e M. Rovito, regia di N. Pace. Fino 7/6. Il Gis ONA NOVE informa Renato Vercesi G DOMENICA 7 GIUGNO Teatro San Giuseppe Alle 16.30, Un’ora assieme in allegria. Festa P.za S. Giuseppe 2 della terza età. Ipercoop Centro Sarca Sesto S. Giovanni Nell’ambito del festival della Biodiversità, Laboratorio per bambini Alla scoperta di frutti e semi. Anche il 13/6. G MERCOLEDÌ 10 GIUGNO Teatro Sala Fontana Alle 21, Elsinore presenta Rosenkrantz e Guildenstern sono morti, di T. Stoppard, regia Vio Boltraffio 21 di L. Quintavalle e B. Stori. Fino al 18/6. Casa di Alex Via Moncalieri 5 Alle 18, presentazione del libro Ombre d’oriente di Luigi Allori, con Mostra di Ombre cinesi, indonesiane, thailandesi, turche e greche della collezione Allori. a distribuzione dei biglietti è terminata, l’attività del Gis L riprenderà, come di consueto, all’inizio della prossima stagione del Teatro alla Scala. il prossimo appuntamento del nostro programma è l’opera “Assassinio nella cattedrale” di Ildebrando Pizzetti, il 22 maggio. Il libretto di Pizzetti si ispira al dramma di Thomas S. Eliot. Pizzetti è stato tra gli innovatori dell’opera teatrale italiana del primo Novecento. L’opera ha come protagonista l’Arcivescovo Tommaso Becket. L’azione si svolge a Canterbury nel dicembre dell’anno 1170. Becket ritorna dall’esilio in Francia, mentre il coro esprime il disagio del popolo di fronte allo scisma tra monarchia e chiesa, che vede gli uni contro gli altri i Cavalieri del re Enrico II e il clero. I Cavalieri cacciano i Sacerdoti, raggiungono Becket sui gradini dell’Altare Maggiore e lo uccidono. Tutto il popolo invoca Dio e prega per l’anima del Beato Tommaso Becket. Per contattarci: Cellulare: 3283535160- E-Mail: [email protected] - Sito internet: www.niguarda.eu. COOP LOMBARDIA - COOP LOMBARDIA - COOP LOMBARDIA ONA NOVE 11 Arredamento completo a € 175,89 al mese Via Palanzone, 32 Milano Tel. 02.6439749 Via dei Conti Biglia, 4 Milano Tel. 02.66105652 Per tutto il mese di maggio offerte e sconti sui mobili in esposizione www.villaarredamenti.com IN PIÙ NUOVE PROPOSTE DI DIVANI LETTO ONA NOVE 12 Anziani, attenti ai truffatori! Non fate entrare sconosciuti in casa vostra. BELLEZZA IN ONA C’ERA UNA VOLTA IN ONA a cura di Franco Massaro a cura di Angelo Longhi Parco Nord: il verde tranquillo Le bocciofile di Niguarda iamo arrivati nel cuore della primavera ed il nostro Parco Nord è completamente verde. S È comodo ed è piacevole, per noi della Zona 9, percorrerlo in lungo ed in largo, osservare le fioriture che si alternano velocemente. Ora, dopo il biancospino, sono di turno il maggiociondolo, il frassino, il viburno ed il sambuco. Quest’ultimo è molto diffuso, essendo, in Lombardia, la pianta che serviva, in passato, a creare le siepi di confine dei poderi, ed alcuni esemplari sono di notevoli dimensioni ed età. Sì, belli e profumati i fiori, ma bella anche la tranquillità che vi regna e permette di godere, con un libro in mano, ed il cane accanto, l’ultimo sole della giornata! a chiacchierata con Bernasconi su come fosse il L nostro quartiere neanche troppo tempo or sono questo mese tocca un aspetto interessante perché ormai scomparso. A Niguarda fino agli inizi degli anni 60 si trovavano una quindicina di campi di bocce. In pratica ogni bar o circolo si dotava di due o tre campi. Gli unici che non avevano il gioco delle bocce erano il Bar alla Pesa (che stava in via Ornato, di fronte alla via di Calboli dove ora ha sede l’Unicredit), e il vecchio bar Roma (di fronte alla Coop). Le case erano molto piccole (la cucina-salotto e la camera con i letti di tutti i componenti la famiglia, mentre il bagno era fuori e in comune) e non c’era la tv. Quindi la sera le donne parlavano tra loro appoggiate ai ballatoi delle case di ringhiera e gli uomini andavano al circolo a giocare alle bocce. Nel dopoguerra, ormai chiusa la palestra di boxe Mameli in via Passerini, i bar organizzavano incontri di pugilato (con tanto di scommesse): il ring veniva montato nello spazio delle bocce. Quello riprodotto è un quadro di Bernasconi, oggi di proprietà dell’orefice Locatelli. La casa inquadrata (i “Tri basei”) è di fronte all’attuale Coop. I campi di bocce correvano paralleli all’attuale via Paolo Rotta e perpendicolari alla via Ornato. I giocatori hanno una posizione curiosa: giocano trasversalmente al campo. Passiamo in rassegna i principali ritrovi: 1) Alla Cà di Sass (via Graziano Imperatore) c’era la trattoria Speranza con il circolo bocciofilo “Rigoldi” intitolato alla memoria del partigiano niguardese. 2) Il Circolo “Sassett” in G. Imperatore. 3) Il Bar “Impero”. 4) La “Genzianella” in via Hermada di fronte all’8 dove appena finita la guerra oltre al gioco delle bocce si svolgevano le feste e si nominava Miss Niguarda. 5) Il “Risorgi-mento” in via Hermada, dove ora sta il Teatro della Cooperativa, che aveva le bocce al coperto. 6) Il “Cantinun” in via Passerini. 7) La casa parrocchiale nel cui cortile stava il gioco delle bocce, tra la casa parrocchiale e l’oratorio. 8) Il “Bar Sport” del Rovelli di fronte a via Ornato 7:i campi erano nel retro a ridosso del Seveso. 9) Il circolo “Fratellanza” che prendeva il nome dalla omonima cooperativa edificatrice che ha venduto le case. I campi ci sono ancora, inglobati in un giardino. 10) “La primavera” in Via Ornato: dopo il civico 58 e prima del distributore della Esso c’era il circolo con dietro la bocciofila. Ci andava il campione italiano Mafissoni, (“el Brescia”) capo reparto alla Isac di via Farini, una fabbrica che produceva posate e pentole. 11) l’Osteria “Ambrosiana” in via di Calboli con i campi sul retro verso il Seveso.12) il circolo “Barlam” in via della Pila dove si incrocia con la via Cecchi. 13) il circolo “Familiare” in via dei Conti Biglia, oggi trasferito in Via Terruggia. 14) il bar “Ginetta” in via Ornato vicino al vecchio ponte sul Seveso. 15) la Curt dei Paulott in via Grivola all’interno delle case della Cooperativa Case Popolari di Niguarda. 16) il circolo “Verdi” in via Palanzone, dove si trovavano i socialisti. 17) Il “Muciaccia”, dove c’è la pizzeria il Quadrifoglio (i campi stavano dietro). 18) Il “Sacchi” in via Ornato di fronte al civico 58 nella casa di inizio secolo. 19) La Trattoria “California” verso Bresso in via Ornato dopo il civico 110. Gentile Signora, abbiamo il piacere di invitarLa a scoprire l’efficacia dei nuovi trattamenti firmati DIBI. Per l’occasione una DIBI SPECIALIST sarà a Sua disposizione per illustrare le nuove proposte DIBI e consigliarLe il programma personalizzato più adatto alle Sue esigenze. Venga da noi a scoprirlo. L’aspettiamo il giorno 28/05/09 Si prega di telefonare per confermare l’appuntamento Centro Estetico Venera Tel. 02.66103059 - via Suzzani 12 COOP LOMBARDIA - COOP LOMBARDIA - COOP LOMBARDIA ONA NOVE 13 ONA NOVE 14 Anziani, attenti ai truffatori! Non fate entrare sconosciuti in casa vostra. I NOSTRI ARTISTI a cura di Valeria Casarotti e Teresa Garofalo Gabriele Girardi, ovvero un filosofo con animo d’artista Dotato di humour e di spirito di intraprendenza, si misura in esperienze artistiche diversificate: è imitatore, attore, scrittore, poeta, pianista e pittore. e soprattutto ritrattista di Luigi Einaudi, John e Bob Kennedy, Zapatero, Einstein, Veronesi, Stanlio e Ollio, Totò, Marlene Dietrich, Jerry Lewis e Dean Martin, Greggio e Iacchetti. erio e compassato, S eloquio forbito, voce pacata, distratto e distaccato dal mondo reale e sempre immerso in profonde elucubrazioni: così ricordiamo e immaginiamo il professore di filosofia, un intellettuale “monocorde” che vive col pensiero rivolto al metafisico, tra il Mito della caverna e il Demiurgo di Platone, la città terrena e la Città celeste di S. Agostino, il Cogito ergo sum di Cartesio, la realtà del Noumeno di Kant e il Soggettivismo etico di Bertrand Russell. È quindi una sorpresa quella che ci offre Gabriele Giraldi, per l’appunto un docente di storia e filosofia che vive nel nostro quartiere e che, eccezione alla regola, si rivela invece personalità versatile e fantasiosa. Ci era stato presentato come abile ritrattista e solo nell’intervistarlo abbiamo scoperto gli altri suoi innumerevoli talenti. Dotato di humour e di spirito di intraprendenza, si misura infatti in esperienze artistiche diversificate: è imitatore, attore, scrittore, poeta, pianista e pittore. La sala in cui ci accoglie ha le pareti ornate di tele a olio, un ampio ventaglio cromatico vivace e luminoso, colori caldi e mediterranei per rappresentare paesaggi sereni, campagne o marine, fiori delicati, nature morte dal sapore antico; una pittura spontanea e genuina quella di Gabriele Giraldi, tra naif ed espressionismo. E poi ci sono i ritratti, solo una piccola parte della sua ampia produzione, personaggi di rilievo dagli anni ’40 ad oggi, una carrellata di figure del mondo della politica, della scienza, del cinema e della televisione che hanno fatto la nostra storia. Ed ecco Luigi Einaudi, primo presidente della repubblica italiana, austero e dignitoso, i sorrisi aperti di John e Bob Kennedy, il fascino degli occhi azzurri di Zapatero, la capigliatura sale e pepe elettrizzata e il volto rugoso e simpatico di Einstein, Umberto Veronesi elegante e professionale nel suo camice bianco da grande medico. E ancora il viso affilato e ingenuo di Stanlio e quello paffuto e bonaccione di Ollio, l’indimenticabile Totò nei panni dell' imperatore di Capri, una delle sue più famose interpretazioni, Marlene Dietrich con l’immancabile turbante impreziosito da una spilla, la sigaretta e lo sguardo ammaliatore e misterioso, gli inseparabili Jerry Lewis e Dean Martin e la coppia più nota al grande pubblico televisivo, i comici Greggio e Iacchetti. Sono ritratti davvero ben realizzati, perfettamente somiglianti. “Ho un’attitudine innata per il disegno - dichiara il prof. Giraldi -. Da piccolissimo schizzavo a matita volti, cavalli, paesaggi perciò copiare mi riesce facile anche se, per ottenere una perfetta somiglianza con il personaggio, a me occorrono molte ore di lavoro, talvolta anche sei o sette. Sono gli occhi lo specchio dell’anima, solo la loro luce e lo sguardo possono rivelare il mondo interiore, i sentimenti, la personalità di un individuo ma saper cogliere nell'espressione tale interiorità è molto difficile e agli occhi dedico molta attenzione. Riprendo da giornali e riviste personaggi famosi o soggetti che mi incuriosiscono e mi comunicano emozioni, li ricopio su semplici fogli da disegno con la matita in bianco e nero o con pastelli e matite colorate; in quest’ultimo caso a volte rimango fedele ai colori dell'immagine copiata, spesso invece seguo il mio gusto. I disegni realizzati a colori richiedono naturalmente maggior impegno perché bisogna sfumare, ombreggiare, mescolare colori e tonalità per ottenere risultati di un certo rilievo. Mi cimento anche nella copia di opere di grandi pittori del passato, da Leonardo ad Antonello da Messina a Raffaello.” Ha frequentato corsi di arte pittorica o, in modo particolare, è stato seguito da un ritrattista per arrivare alla precisione che vediamo nei suoi ritratti? “Assolutamente no, sono un autodidatta. Da sempre ho avuto una gran passione per il disegno e la pittura, solo da pochi anni, però, da quando sono in pensione, ho ripreso matite e pennelli. Per 42 anni, infatti, prima come studente poi come insegnante di storia e filosofia, ho trascorso la vita tra libri, interrogazioni e registri nel liceo Beccarla, l’istituto che fino agli anni cinquanta si trovava in piazza Missouri ed era tanto cadente da meritare il soprannome di Rudere, come la testata del suo giornalino scolastico. Si è trasferito poi in via Linneo e poiché abitavo in zona Sempione è lì che mi sono iscritto nel ‘57 al quarto anno di ginnasio. Ricordo che ero bravissimo nell’imitare voci di personaggi famosi come Stanlio e Ollio, Totò, Mike Bongiorno, ma anche quelle degli insegnanti e facevo schiattare dal ridere i miei compagni di scuola, gli amici e, più tardi da militare, i commilitoni. Ho dei nastri registrati con le mie imitazioni; le facevo ascoltare spesso ai miei figli quando erano piccoli e loro ridevano di gusto alle mie buffe voci. In colonia, d'estate, mi divertiva molto organizzare con i miei compagni spettacolini teatrali, ero io a scrivere gli sketches e anche ad interpretarli. La passione per il teatro e anche per la letteratura mi accompagna tuttora e negli anni ho prodotto romanzi, drammi, commedie, farse e opere comiche in versi, poesie, soprattutto sonetti, che ancora oggi mi diverto a comporre (ne pubblichiamo due nella ‘colonna poetica’ che si trova a pag, 24, ndr).” Una produzione davvero vasta come possiamo verificare dalla mole delle opere raccolte sul tavolo. Le sorprese però non finiscono qui. Gabriele Giraldi siede al pianoforte e suona per noi un’aria romantica. Sì perché, pur non avendo mai affrontato studi musicali, riesce anche a suonare benissimo a orecchio, creando personali arrangiamenti di pezzi famosi. Lasciamo il nostro ospite ancor più consapevoli del fatto che cultura, passione, creatività e fantasia unite al desiderio di osare e di mettersi in gioco costituiscono un amalgama straordinariamente efficace, una mistura esplosiva che, come fuoco d’artificio, divampa in mille colori illuminando il buio circostante. Sì, sono io, Valeria Malvicini, sono sicura che mi conosci. Mi hai senz’altro incontrato alla Coop a fare la spesa o a promuovere il commercio equo o a raccogliere firme in difesa della cooperazione o per tante altre iniziative del comitato soci. Oppure ci siamo incontrati davanti alla scuola di via Passerini, che hanno frequentato i miei tre figli, Silvia, Dario e Alice. Oppure nel Consiglio d’Istituto e magari abbiamo anche discusso animatamente in difesa della qualità della scuola pubblica. O forse sono stata l’insegnante dei tuoi figli (e spero di aver lasciato un buon ricordo) alla media Cassinis o alla Verga, dove ho insegnato per tanti anni. Oppure ancora mi hai conosciuto alle riunioni delle associazioni della zona per organizzare iniziative come “Niguarda, io abito qui…” per valorizzare il sentirsi comunità viva, mostre sul quartiere o presentazioni libri su un passato che dovrebbe insegnare a vivere il presente. Può essere invece che i tuoi bambini, a scuola, abbiamo fatto qualche attività con le animatrici della cooperativa Pandora, della quale sono presidente, ad esempio “Giocooperiamo” un bel progetto che fa sperimentare concretamente la cooperazione nelle classi. Sì, la cooperazione è proprio un mio pallino (oltre che, oggi, anche il mio “mestiere”): è una realtà bella, importante, più antica dei partiti e dei sindacati, che mette al centro dell’attività le persone ed i loro bisogni. Una realtà importante a Niguarda, da salvaguardare e valorizzare. Il mondo non va esattamente come me lo figuravo a vent’anni, e non mi piace la politica sguaiata, ma credo che dai problemi non si possa uscire da soli ed oggi da affrontare ne abbiamo tanti: ecco perché ho deciso di smettere di arrabbiarmi e di provare a mettermi in gioco, candidandomi alle prossime elezioni provinciali nella Lista Penati, la lista che sostiene il presidente uscente. Le province, così come sono strutturate, non sono in grado di risolvere i problemi di una città metropolitana, così come non lo sono i comuni da soli nelle grandi conurbazioni. L’impegno della Lista Penati è per il superamento della provincia e del comune, per andare verso una città metropolitana dove vengano maggiormente valorizzate le periferie e le comunità locali e il governo del territorio con alcune problematiche inevitabilmente sovracomunali (ad esempio i trasporti e la mobilità) possa avere un’incidenza significativa. Quindi, se credi, il 6 - 7 giugno vota per me e per la Lista Penati. Se mi conosci, sai che non andrò a scaldare una poltrona. avviso a pagamento, committente responsabile Franco Cazzaniga. COOP LOMBARDIA - COOP LOMBARDIA - COOP LOMBARDIA ONA NOVE 15 1 1 N BI U C CR PR R T O EP R E N O ANZ A P LLA M I AG O O CCOO G CENLA IO A A CREPERIA Cucina & Pub Alt!!! Cercasi golose/golosi di tutte le età che vogliono mangiare bene con pochi euro Via Fulvio Testi 177 angolo della Porta Lunedì dalle 7 alle 23 - Martedì dalle 7 alle 24 Mercoledì, giovedì, venerdì e sabato dalle 7 alle 2 E alla Bovisa come creperia in via Candiani 125 3935561915 ONA NOVE 16 Anziani, attenti ai truffatori! Non fate entrare sconosciuti in casa vostra. I NOSTRI MONUMENTI a cura di Valeria Casarotti e Teresa Garofalo Al Parco Nord un magico accesso all’universo: la Porta Celeste Daniela Benelli, assessore alla cultura della Provincia di Milano, spiega cone l’opera rientri nel progetto di riqualificazione delle periferie urbane che l’amministrazione provinciale sta portando avanti. Al progetto, ideato e realizzato da Marco Pellizzola e Fabio Zanzotto, docenti dell'Accademia di Brera e dai loro allievi, hanno collaborato alunni delle scuole di zona, genitori e bambini frequentatori del parco. ino a poche settimane fa a sorreggere l’arcata della passerella F pedonale soprelevata che da viale Fulvio Testi, all’altezza di Villa Torretta, si inoltra nel cuore del Parco Nord, era un brutto pilone grigio in cemento. Al suo posto ora c’è un bellissimo pilastro di un blu splendente, decorato alla base da piastrelle con fantasiosi simboli stellari. In rapporto con il pilone sono posti al suolo un triangolo,proiezione colorata dell’ombra del pilone,e un grande cerchio.Tutti e tre gli elementi geometrici sono realizzati in mosaico ceramico, frammenti di piastrelle in gres azzurre, gialle, verdi, rosse, tonalità cromatiche artisticamente accostate. È la Porta Celeste, inaugurata domenica 5 aprile alla presenza di Daniela Benelli, assessore alla cultura della Provincia di Milano, Ignazio Ravasi e Riccardo Gini, rispettivamente presidente e direttore del Parco Nord, e di un pubblico folto e piacevolmente sorpreso. L’Assessore Daniela Benelli spiega come è nata l'idea di questa bellissima creazione: “Il progetto Porta Celeste si inserisce nel percorso di riqualificazione delle periferie urbane che l’amministrazione provinciale sta portando avanti. È un’idea di Arte nel Parco, una disciplina molto interessante già sperimentata in altre realtà all’estero e da poco anche in Italia. Ricordiamo tutti il parco Guell di Barcellona ideato da Antoni Gaudì già nel 1922 e realizzato in mosaico utilizzando per la prima volta non tasselli in smalto o pasta vitrea, ma piccoli frammenti di ceramica variopinti. Il ramarro che viene sempre rappresentato per ricordare il parco Guell è diventato il suo segno distintivo e il nostro intento è che anche questo bellissimo parco, patrimonio della collettività, abbia un suo segno, un angolo che lo caratterizzi e lo connoti. Al progetto, ideato e realizzato da Marco Pellizzola e Fabio Zanzotto, docenti dell'Accademia di Brera e dai loro allievi, hanno collaborato alunni delle scuole di zona, genitori e bambini frequentatori del parco; un lavoro corale che ha dato un bellissimo risultato. I momenti laboratoriali a mio parere sono stati importanti per educare all’arte e soprattutto per lanciare questo messaggio: ‘Attenzione, questo è un luogo che appartiene a tutti, è di ognuno di voi, quindi rispettatelo.’ I tasselli del mosaico, poi, sono piastrelline di materiale riciclato, ancora una volta un segno di rispetto per la natura. Noi speriamo di poter continuare questo lavoro, abbiamo già individuato altri punti da riqualificare e lo faremo realizzando ulteriori opere d'arte ambientale che valorizzeranno e renderanno unico il nostro parco.” Marco Pellizzola, insegnante di decorazione all'Accademia di Brera, aggiunge: “Nell’ambito di riqualificazione dei parchi urbani periferici alla città il nostro progetto artistico è piaciuto e lo abbiamo realizzato. Porta Celeste è per noi porta di ingresso al Parco Nord, che in realtà non ha alcun cancello che lo delimiti, ma è anche passaggio, scambio, apertura verso gli altri, il futuro e il mondo. L’idea di rappresentare cielo e costellazioni ci è stata ispirata dal fatto che que- sto in cui festeggiamo i 40 anni dall'allunaggio e i 400 dall'osservazione della luna da parte di Galileo, è stato dichiarato dall'Unesco Anno mondiale dell'astronomia. E poi c’è questo rapporto tra il pilone, simbolo della porta terrena, che si ribalta nel grande cerchio, uno stargate, una porta celeste che affaccia in un altro mondo. GruppoA, A come Arte e Accademia, è il nome che abbiamo dato al nostro gruppo di lavoro, un team aperto e dinamico formato da persone con competenze diverse, quasi 200 studenti coordinati da me per la componente reale e da Fabio Zanzotto per quella virtuale del progetto. Il cantiere reale, iniziato il 15 luglio del 2008 è quasi terminato, quello virtuale inizia ora il lavoro più intenso.” Cantiere virtuale? Cos'è? A spiegarcelo è il prof. Fabio Zanzotto, docente di storia e teoria dei nuovi media. “Questa che abbiamo ideato è un’opera in cui si trovano unite due realtà, quella fisica, la porta in mosaico, e quella virtuale che vive e ha il suo spazio nella rete allo scopo di raccontare attraverso webcam, telecamere puntate sul cerchio, ciò che avviene al di là della porta. Il blog e la galleria fotografica realizzati dai miei studenti permetteranno di vedere tutto quello che finora si è fatto ma anche quello che si farà e ognuno potrà essere protagonista di quest’opera che vive con noi, e che non è conclusa ma in divenire, qualcosa che si evolve continuamente. Chi lo desidera può quindi entrare nel cerchio e contribuire attraverso azioni ed eventi perché l'operazione Porta Celeste si mantenga viva e vitale. Quello che ognuno di voi vorrà regalarci, un ricordo, una ricetta, una poesia, un racconto della nonna, una canzone, attraverso le webcam si diffonderà in tempo reale nel mondo, così le idee potranno circolare e raggiungere un numero di persone sempre più vasto. Questo tentativo di mettere insieme la realtà con la virtualità in un intervento di arte ambientale e di arte sociale è un'esperienza unica, mai realizzata prima, che ci dà modo ogni volta di lanciare impulsi e stimoli nuovi.Le idee così fioriscono e formano la base, il terreno ideale per proposte e progetti sempre più innovativi e originali.” A questo punto sentiamo anche le voci di Andrea e Stefano, due studenti dell'Accademia che hanno partecipato al progetto. “È stata una bella esperienza, una possibilità di svolgere stage formativi all'aperto, di imparare non più nel chiuso delle aule di Brera ma fare esperienza diretta sul campo, lavorando in équipe, confrontandoci con gli altri, con una progettualità, con il tempo e lo spazio. Un momento di formazione interessantissimo sia per chi ha realizzato il mosaico lavorando nel cantiere sia per chi ha invece collaborato alla creazione del sito web. Tutti noi infatti abbiamo avuto la possibilità, ancora oggi cosa rara a scuola, di non limitarci a una preparazione puramente teorica ma di operare concretamente per un progetto che ci ha coinvolto e appassionato e che di certo ci ha fatto crescere professionalmente.” “È stata in realtà un’occasione unica per i nostri studenti” - concordano i professori Pellizzola e Zanzotto.“Il lavoro è stato faticoso ma erano tutti motivati ed entusiasti per cui hanno affrontato con audacia le difficoltà, anche quelle metereologiche, i 40 gradi dell’estate e i rigori dell’inverno. Solo la neve caduta abbondante in questi mesi ci ha impedito di terminare nei tempi previsti il mosaico. Il lavoro nel cantiere reale si può dire tuttavia concluso mentre l’operazione Porta Celeste, attraverso il cantiere virtuale, inizia ora a pieno ritmo la sua attività volta, come già detto, a mantenere viva l’opera documentando e diffondendo tutto ciò che coloro che attraverseranno la porta vorranno far conoscere agli altri.” Porta Celeste, una meravigliosa scultura blu nel verde della natura, identifica un luogo suggestivo e magico del nostro Parco Nord dove sarà bello fermarsi, darsi appuntamento e, per i piccoli, giocare quasi immersi nell’azzurrità dell’universo punteggiato da miriadi di stelle, segni zodiacali e costellazioni. Sarà anche piacevole sostare sulle panchine rallegrate da piastrelle blu in mosaico realizzate dai bambini. Ma quest”opera artistica alla funzione estetica unisce un’utilità socio-culturale di grande spessore e per questo rivolgiamo un invito ai lettori del nostro giornale. Non limitatevi a fruire dell'opera ma siate voi stessi protagonisti. Entrate nel cerchio,regalateci fotografie,filmati,storie,pensieri,progetti,esperienze e ricordi e le vostre performance, riprese dalle webcam, andranno nel mondo. È anche possibile inviare ciò che desiderate condividere all'indirizzo web di Porta Celeste, www.gruppoa.org. Potremo poi confrontarci su tematiche diverse via via lanciate dal web e in questo modo lo spazio concettuale dell’opera si amplierà sempre più fino a raggiungere i confini più estremi della terra. E allora l’obiettivo della Porta Celeste sarà raggiunto. PACCHIONI CALZATURE Ex Euromarket della Calzatura Pelletteria e Bigiotteria Orario apertura negozio: Martedì h. 16-19 - Mercoledì h. 9.30-12.30/16-19 - Giovedì h. 9.30-12.30/16-19 - Venerdì h. 16-19 - Sabato h. 9.30-13 Via Graziano Imperatore 31 interno Tel. e Fax 0239662248 - [email protected] COOP LOMBARDIA - COOP LOMBARDIA - COOP LOMBARDIA ONA NOVE 17 Nuova apertura punto vendita Cesano Maderno Martin Arreda Outlet [email protected] GRANDI SCONTI FINO AL 50% PER RINNOVO LOCALI ONA NOVE 18 Anziani, attenti ai truffatori! Non fate entrare sconosciuti in casa vostra. I NOSTRI ARTISTI FIATO ALLE TROMBE a cura di Valeria Casarotti-Teresa Garofalo a cura di Sergio Maestri - testo di Stefano Bartolotta Rock, jazz, blues e musica fusion Arriva la banda degli U2 Master in musica negli Stati Uniti e docente in batteria in Italia, ha realizzato un album con pezzi famosi dei Pink Floyd o dei Queen arrangiati in chiave jazz progressive e due cd con brani originali, tutti suoi. E ha un progetto: “Realizzare un album con pezzi composti, arrangiati e suonati da me utilizzando il sintetizzatore”. in programma per gli U2. La band irlandese è da anni tra le più importanti al mondo per quanto riguarda il seguito di cui godono, ed è quindi normale che ormai suonino solamente in gradi arene. Così, infatti, avverrà anche per questo tour, che partirà da Barcellona a fine giugno e che toccherà la nostra città subito dopo il capoluogo catalano. “360° Tour”, questo è il nome che gli U2 hanno deciso di dare a questo spettacolo. Il motivo è molto semplice: il palco sarà di forma circolare e verrà posizionato in mezzo allo stadio, in modo che il pubblico circondi letteralmente la band. I vantaggi di questa scelta sono evidenti sia per gli spettatori, perché nessuno in questo modo rischi di trovarsi troppo lontano dal palco, che per il gruppo, perché percepirà senz’altro meglio il calore dei fans ed avrà quindi più soddisfazione nel suonare. La scelta non è innovativa in termini assoluti, ma lo è per spettacoli di queste dimensioni, e sarà quindi molto interessante riscontrare nella pratica se effettivamente quella che appare un’ottima idea darà i risultati sperati. Il tour arriva dopo la recente pubblicazione dell’ultimo album degli U2, intitolato No Lines On The Horizon, che è stato accolto abbastanza bene dalla maggior parte della critica e dei fans perché è stato subito visto come un miglioramento rispetto alle produzioni più recenti. È importante tenere conto del fatto che, dopo 30 anni di attività, è difficile aspettarsi dagli U2 un disco che ne segni la carriera in modo importante: quando tra molti decenni si studierà la storia di questa band, probabilmente si parlerà in modo approfondito dei loro dischi fino ad Achtung Baby, dalla pubblicazione del quale sono ormai passati 18 anni. Con queste premesse, appare sensato allinearsi all’opinione dominante accennata sopra, perché il disco, pur senza impressionare, contiene una manciata di buone canzoni ed in generale non sembrano esserci riempitivi. Piace soprattutto l’impressione che gli U2 non si siano buttati alla ricerca della melodia facile e del suono immediato ad ogni costo, ma che abbiano pensato a realizzare canzoni senza spaventarsi di un’eventuale difficoltà per l’ascoltatore di apprezzarle appieno al primo ascolto. Infatti, in tutti questi nuovi brani, sia la struttura che il suono non sono certamente sperimentali, ma nemmeno così convenzionali come ci si potrebbe aspettare da un gruppo che, per forza di cose, deve comunque tenere in considerazione le potenzialità di vendita dei suoi dischi. Soprattutto la qualità delle canzoni è sempre almeno più che accettabile, con l’attuale singolo Magnificent che spicca in modo particolare. L’esperienza personale, comunque, porta ad affermare che, quando suonano gruppi con una carriera così lunga alle spalle, i momenti di maggior coinvolgimento non arrivano mai in coincidenza dei brani nuovi, bensì dei grandi classici, di cui il repertorio degli U2 è naturalmente pienissimo. Aspettiamoci, dunque, un grande spettacolo dal punto di vista scenico, ma ancor di più una grande serata di emozioni musicali. L’appuntamento, lo ripetiamo, è per il 7 e l’8 di luglio: al momento non ci sono già più biglietti per la prima data, mentre è ancora possibile acquistarne per la seconda. Certamente i prezzi non sono a buon mercato, ma ne varrà sicuramente la pena. • Aspetto notizie musicali da tutti voi, cari lettori… scrivetemi. [email protected]. Buona musica a tutti da Sergio! gni estate porta tradizionalmente con sé concerti importanti a San Siro, e tra gli appuntamenti più attesi non solo dai milanesi, ma da Questo il biglietto da visita di Francesco Di Lenge O tutti gli appassionati italiani, c’è senz’altro la doppia data del 7 e 8 luglio er lavorare come freelance in Italia bisogna avere una buona doP se di coraggio e tanta fortuna; se poi il freelance è un artista della batteria e si dedica al jazz, quello sperimentale e d’avanguardia, la scommessa è ancora più azzardata. Ce lo conferma Francesco Di Lenge, un artista della nostra zona, un virtuoso della batteria che della musica ha fatto la sua professione. “In Italia musica seria è considerata esclusivamente quella sinfonica e operistica mentre gli altri generi, dal jazz al blues alla musica leggera, sono un po’ le cenerentole. Beatles, Rolling Stones e Pink Floyd, e non solo, sono però ormai dei classici, capisaldi basilari nella storia musicale del ‘900 e sarebbe ora di riconoscerlo. Per quanto riguarda poi il jazz, il discorso è ancora più problematico. L’Italia paradossalmente è il paese che vanta il maggior numero di festival jazz al mondo, da noi vengono a suonare artisti famosi, ma questa musica rimane comunque un genere di nicchia. Come è nata la tua passione per la musica e, in particolare, per la batteria? “Mio padre da giovane suonava il pianoforte, la fisarmonica e il vibrafono.Poi ha smesso per impegnarsi nel lavoro ma ha continuato a suonare per diletto ed è stato lui ad insegnarmi i primi rudimenti.Ricordo che da bambino alle feste di paese seguivo sempre il batterista, ero affascinato da questo strumento e a quindici anni ho deciso che desideravo imparare a suonarlo seriamente. A darmi le basi è stato il maestro Bruno Fraimini. Ricordo che mi esercitavo 4 o 5 ore ogni giorno e, visto che abitavo in un condominio, dovevo farlo rifugiandomi nella mia cantina opportunamente insonorizzata.A 19 anni ero già un session man e suonavo con diverse formazioni in vari locali di Milano.” Sappiamo che hai studiato anche in America. È stata un’esperienza positiva? “Molto, sia dal punto di vista professionale che da quello umano. In America la musica è un fatto culturale che appartiene a tutti, un linguaggio che ha lo stesso valore degli altri linguaggi. Pensate che già nelle scuole materne con i bambini si fa musica d'insieme. Lì non esiste il playback e ogni evento, manifestazione o trasmissione musicale ha orchestre o gruppi che si esibiscono rigorosamente dal vivo. Questo è emblematico. Per me è stata davvero una fortuna vincere una borsa di studio per il B. College of music di Boston, la più nota università americana per la musica. Per essere ammessi in questo College bisogna possedere buone basi musicali e almeno due anni di esperienza di esibizioni in pubblico. È una scuola severa che dà una prepara- zione a largo raggio che va dallo studio della lettura della musica a quello di più strumenti fino alla composizione. Il Master dura quattro anni ma ho potuto frequentarne solo i primi due perché, terminata la borsa di studio che mi avevano assegnato, non potevo permettermi la retta, decisamente molto elevata. Sono rimasto comunque in America per altri due anni e così ho avuto modo di girare e conoscere l’East Coast, dal Maine alla Florida. Per mantenermi svolgevo dei lavoretti, sono stato ad esempio valet parking, posteggiatore nei grandi alberghi, e anche cameriere. Nello stesso tempo però facevo serate suonando nei locali con vari gruppi e ho anche inciso due dischi. Una volta tornato in Italia l’aver frequentato questo College prestigioso e l’aver fatto esperienza sul campo in America mi è servito molto.” A Milano sei quindi riuscito facilmente a inserirti nel circuito lavorativo? “Sono stato subito assunto in una scuola privata di musica moderna come docente di batteria e questo mi ha dato una certa stabilità economica. Ancora oggi continuo a insegnare e a dare lezioni private ma mi sento prima di tutto un musicista e quindi compongo, incido dischi e naturalmente suono con più formazioni. Quest’ultima è un’attività altalenante;periodi di impegno e lavoro si alternano ad altri in cui non c’è nessun ingaggio, ma è la mia grande passione.” Quale è il genere musicale al quale ti dedichi? “Non ho un genere preferito, spazio dallo ska al reggae ma prevalentemente suono jazz e dintorni, fusion. Ho inciso recentemente con un quartetto un cd sullo stile jazz rock e con il Cod Trio, sassofono, chitarra elettrica e batteria, col quale suono più spesso, ho realizzato un album con pezzi famosi dei Pink Floyd o dei Queen arrangiati da noi in chiave jazz progressive o avant garde, una modernissima sperimentazione. Con l’aggiunta di un bassista il Cod Trio talvolta diventa un quartetto e con questa formazione suono un jazz più classico. Mi piace molto comporre: ho già pubblicato due cd con brani originali, tutti miei, e sto lavorando per inciderne altri. Tra i miei progetti ce n’è uno molto particolare, realizzare un album con brani composti, arrangiati e anche suonati da me utilizzando il sintetizzatore. Le idee sono davvero tante. Il discorso discografico è interessante ma trovo che esibirsi dal vivo davanti a un pubblico sia di grande soddisfazione per un artista. E la cosa non è semplice perché qui da noi, quando ti proponi per suonare dal vivo, la prima cosa che ti chiedono è: Quanta gente puoi portare nel locale?” COOP LOMBARDIA - COOP LOMBARDIA - COOP LOMBARDIA ONA NOVE 19 PARCO NORD Primavera nel verde con Naturalmente Arte e il Festival della Biodiversità Con tanti ringraziamenti del Consorzio Parco Nord alla Cariplo, alla casa editrice Bollati Boringhieri,alla regione Lombardia, ai comuni di Milano, Sesto San Giovanni, Cinisello Balsamo, Cormano, Cusano Milanino, Bresso e soprattutto alla Provincia di Milano, governata da Filippo Penati, che si è dimostrata molto sensibile ai temi ambientali. i siamo, l’attività al Parco Nord sta per riprendere e le iniziative in cantiere sono di alC tissimo livello, in primis la rassegna “Natural- me le edizioni passate e abbiamo messo in cantiere oltre cento eventi. Oltre a Naturalmente Arte, che rientra nel Festival, segnalo la riproposta del labirinto del mais che ha sempre avuto un buon seguito e ha entusiasmato in particolare i bambini. Ma anche il Giardino Eolico, i cortometraggi sull’ambiente, la festa degli orti, le gite e visite guidate in Lombardia, e poi i laboratori del gusto di Slow Food, un mercatino del prodotto biologico che abbiamo chiamato La Fiera delle Varietà, i laboratori per bambini. Molti degli eventi di cui parliamo vedono la Provincia di Milano al vostro fianco così come nella realizzazione delle più importanti opere costruite negli ultimi anni, ad esempio la passerella sulla autostrada A4. È vero che la Giunta Penati ha dimostrato grande sensibilità nei vostri confronti? Sicuramente la collaborazione con la Provincia in questi anni è stata più che proficua. La Provincia in questi anni si è mostrata attenta al Parco Nord Milano e al tema più generale delle aree verdi. Oltre alla passerella ciclopedonale sulla A4, per la quale la Provincia ha stanziato circa 1 milione e mezzo di euro, voglio ricordare il progetto Porta Celeste (vedi a pag. 16, ndr), un’opera artistica dentro il parco finanziata dalla Provincia e realizzata dall’Accademia di Belle Arti di Brera. Ma anche i contributi provinciali a sostegno della riforestazione, delle piste ciclopedonali e dei progetti di sicurezza hanno lasciato un segno indelebile nel Parco Nord Milano. Accanto a queste decisioni della Provincia mi preme anche sottolineare gli sforzi del Comune di Milano e della Regione Lombardia oltre a quelli dei comuni di Sesto San Giovanni, Cinisello Balsamo, Cormano, Cusano Milanino e Bresso. Completiamo il quadro con le altre iniziative che metterete in campo nella stagione estiva e con le principali opere che state realizzando o progettando per migliorare il Parco Nord. Dopo il Festival ci sarà la tradizionale Festa del Parco, un fine settimana con iniziative per tutti. Tra le opere in corso di realizzazione voglio citare la riqualificazione degli ingressi parco di via Faiti e via Leone da Perego che porteranno rinverdimento, nuovi nuclei di orti, panchine e arredo urbano. E poi un fiore all’occhiello: due specchi d’acqua che nasceranno a Bruzzano e nei pressi di via Ornato, cambiando completamento il paesaggio urbano di quelle aree. Nel mezzo del laghetto di Bruzzano sorgerà anche un’isola per permettere la nidificazione e il transito di fauna acquatica. Andrea Bina mente Arte” e il “Festival della Biodiversità”. Ne abbiamo parlato con il Presidente del Consorzio Parco Nord, Ignazio Ravasi. La bella stagione è alle porte e il Parco Nord si risveglia. Cominciamo dalle iniziative dell’evento “Naturalmente Arte 2009”. “Naturalmente Arte”, che quest’anno giunge alla terza edizione, è una delle nostre rassegne più importanti. Si tratta di un ciclo di rappresentazioni teatrali che si svolge all’aperto, nel cuore del parco, in momenti particolari della giornata come l’alba e il tramonto. Quest’anno però c’è una novità. Al Teatro Natura abbiamo affiancato la rassegna dell’Accademia del Bagolaro tutta dedicata alla collana “Oltre i giardini” della casa editrice torinese Bollati Boringhieri, che ci ha aiutato a portare nomi prestigiosi come il filosofo e antropologo di fama mondiale Marc Augé e il paesaggista Gilles Clement. Ciascuno di questi incontri con gli autori, le domeniche dal 26 aprile al 7 giugno, sarà accompagnato da uno spettacolo o da un evento. Molti di questi incontri saranno poi riproposti il giorno dopo al Politecnico di Milano o all’Università di Milano Bicocca. Un ringraziamento ancora una volta va alla Fondazione Cariplo senza il cui prezioso contributo non avremmo potuto realizzare Naturalmente Arte 2009. E veniamo al piatto forte che ci condurrà alla programmazione estiva: il 3° Festival della Biodiversità, in programma dal 23 maggio al 7 giugno. Il Festival è nato dall’idea di coinvolgere le persone in una riflessione sull’importanza della diversità biologica degli ambienti in cui viviamo. Gli eventi nelle due passate edizioni sono stati oltre duecento e tutti con la loro importanza e rilevanza. Abbiamo portato personalità come Jeremy Rifkin, Mario Tozzi, Maurizio Pallante, Luca Mercalli. Ma abbiamo anche riproposto a Milano il festival del documentario naturalista di Sondrio, il labirinto del mais, il convegno internazionale di Fedenatur (l’associazione europea dei parchi di cintura urbana) a cui hanno partecipato i parchi d’Europa. Ma abbiamo anche organizzato visite guidate, mostre, convegni con docenti universitari. Un’esperienza più che positiva perché ha saputo creare un’offerta culturale per tutti i palati, per gli adulti e i più piccoli, per gli addetti ai lavori e per i meno esperti. È un caso che il Festival della Biodiversità si svolga durante la Giornata Europea dei Parchi (24 maggio) e la Giornata Mondiale dell’Ambiente (5 giugno)? Possiamo avere qualche anticipazione sul programma? L’edizione 2009 del Festival della Biodiversità è di qualità alta, co- COOP DI VIA ORNATO Percorsi ciclabili Il sole con i raggi verdi Silvia Benna Rolandi bbiamo già realizzato 60 km. di piste ciclopedo“A nali”, precisa Riccardo Gini, direttore del Parco Nord. “Potrebbe bastare. Ma siamo stati chiamati dai comuni di Milano, Cinisello Balsamo,Cormano Cusano Milanino per il collegamento alla rete ciclabile. “Un piano di massima dell’architetto Borella prevede quindi altri dieci chilometri circa. Il progetto, finanziato dalla Cariplo, si chiama quattro parchi su due ruote e coinvolge, oltre il Parco Nord, il Parco Media Valle del Lambro, Grugnotordo e il Parco della Balossa di recente istituzione. “Dovrebbe andare da Novate Milanese fino a Brugherio. Ma la rete è frammentata, perché non ci sono soldi per completarla, dovremmo trovare altre forme di finanziamento. “I quattro comuni patner del progetto mettono a disposizione i tecnici della mobilità ciclabile, con lo scopo di realizzarla appieno in vista dell’Expo. I turisti che affluiranno a Milano per l’occasione dovrebbero già trovare su internet la cartellonistica del percorso ciclopedonale. Quindi il Parco Nord è lo snodo fondamentale per creare una rete che vada oltre e sostituisca, in modo ecologico e piacevole, il traffico automobilistico. Da Nord a Sud provvedono i ‘raggi verdi’, da Est a Ovest il collegamento è più difficile: stiamo studiando delle passerelle per scavalcare le arterie che attraversano la zona interessata. “Per fine aprile è prevista una riunione per decidere i collegamenti necessari. Per adesso, in vista delle elezioni comunali, siamo senza interlocutori”. Speriamo che al più presto il progetto che il dottor Gini ci ha illustrato trovi la meritata attenzione; per chi abita il nostro quartiere l’idea di pedalare in tutta tranquillità da Cusano a Niguarda è decisamente simpatica. ONA FRANCA a cura di Valeria Malvicini a cura di Sandra Saita Al via il progetto “Buon Fine” Quando la poesia è universale Da spreco a risorsa: il recupero a fini sociali degli alimenti invenduti. uon Fine” è il progetto di Coop, avvia“B to a livello nazionale, per il recupero a fini sociali di prodotti invenduti. La cooperativa opera secondo criteri che mirano a ottimizzare la gestione, migliorando l’efficienza dei processi e riducendone i costi, al fine di contenere i prezzi alla vendita e tutelare il potere d’acquisto di soci e consumatori. Ciononostante si generano volumi ingenti di merce invenduta, spesso anche come risultato degli alti standard di servizio stabiliti nei confronti dei soci e dei consumatori. L’utilizzo dell’invenduto a fini sociali non è una novità, specialmente per il mondo della cooperazione di consumo, ma è forse la prima volta che si formalizzano processi organizzativi appositamente dedicati. Grazie alla legge del “buon samaritano” che disciplina la cessione gratuita dei prodotti alimentari in scadenza a organizzazioni non profit attive nel sociale, il progetto “Buon Fine” trasforma lo spreco in cibo. L’idea è semplice: recuperare merci ancora idonee al consumo, ma non vendibili per varie cause (residui di attività promozionali, campionature, errori di programmazione negli ordini, prodotti danneggiati solo nella confezione esterna, o vicini alla scadenza ecc…) e quindi destinate ad aumentare il quantitativo di rifiuti avviati a smaltimento. I prodotti trattati sono principalmente quelli industriali sia freschi che secchi e i prodotti ortofrutticoli. La merce viene ceduta gratuitamente ad associazioni non profit che la trasformano in pasti quotidiani per i loro assistiti. I benefici del progetto sono molteplici: sociali: fornire un concreto sostegno agli operatori del sociale; ambientali: ridurre i rifiuti avviati a smaltimento (e ridurre i costi) e conseguentemente non produrre inquinamento in termini di distruzione, trasporto e smaltimento; culturali: promuovere stili di vita sostenibili orientati alla riduzione degli sprechi Il progetto “Buon fine” in Lombardia vede coinvolti, a fine 2008, 10 ipermercati più il supermercato di Cremona, Via Del Sale. E ONA NOVE 20 ora verrà attivato anche presso la Coop di via Ornato, nel nostro quartiere. L’attivazione del progetto in via Ornato nasce da una richiesta specifica del territorio e dalla collaborazione sempre proficua tra il Comitato Soci di Coop Lombardia e la Società Edificatrice di Niguarda. Presso la Società Edificatrice è attivo da tempo un centro di socializzazione adulti, rivolto in particolare a persone che presentano disabilità e gestito dalla Cooperativa Diapason. Dalla richiesta di questa cooperativa, nata dall’esigenza di sostenere i costi dei pasti quotidiani degli ospiti, è nata l’idea di dare inizio alla sperimentazione di un “Buon fine” anche nel nostro quartiere. Così, a partire da gennaio 2008 si sono attivati tutti i processi organizzativi necessari per la realizzazione del progetto. In primo luogo si è avviato un periodo di monitoraggio in cui è stata “censita” tutta la merce giornalmente ritirata dalla vendita, non vendibile per tutta una serie di ragioni (confezione danneggiata, data di scadenza ravvicinata, ecc…), ma ancora perfettamente commestibile. La legge che consente il recupero degli alimenti e ne fissa le regole stabilisce che la scelta deve riguardare associazioni non profit, operanti sul territorio che avessero una serie di requisiti (strutture con residenzialità) e che fossero dotate di cucina interna per garantire la trasformazione di tutta la merce consegnata in pasti, non cedendola ad altri. Al momento è stato perfezionato l’accordo con Diapason e con questa cooperativa si sta attivando una prima sperimentazione. La merce verrà ritirata due volte a settimana ma, data la vicinanza delle strutture destinatarie, non sono esclusi ulteriori ritiri su merci che risultassero d’utilità immediata ma non più disponibili alla commercializzazione. Sulla base dei risultati di questa prima sperimentazione, verrà gradualmente esteso il servizio agli altri richiedenti. Il Comitato Soci Coop si farà parte attiva nel verificare il corretto svolgimento dell’intero progetto. rima di raccontarvi del perP sonaggio di questo mese, Zona Franca, sempre solidale con qualsiasi persona sia in difficoltà, invia un saluto alle popolazioni dell’Abruzzo colpite dal terremoto. Ma veniamo al nostro argomento. Quando la poesia è universale? Quando la senti tua. Senza dubbio fu complice quella gita domenicale organizzata dalla Società Cooperativa Edificatrice di Niguarda al paese di Venafro nel Molise a farmi conoscere quella straordinara donna che è Gilda Antonelli. Oggi, seppur sofferente a seguito di un incidente, leggo sempre le sue poesie grazie all’amico Antonio Masi, scrittore della nostra zona e nativo di Venafro, che me le fa pervenire spesso. Gilda Antonelli è nata a Venafro nel 1931. Collabora a diverse riviste letterarie e pubblica poesie su giornali e riviste specializzate. Tantissimi i premi ricevuti, nelle sue liriche è predominante il tema dell’emigrazione. Infatti nel 2000 ha vinto il Premio Speciale Unico per la poesia sull’emigrazione. Gilda non dimenticherà mai il pianto di sua madre quando il padre Pasquale partì emigrante con altri venafrani per l’America. Aveva sette anni e ogni volta che la mamma piange- va, Gilda Antonelli restava ore a guardare la ferrovia dalla sua finestra, quella che “aveva rubato suo papà”. La sua è una poesia pura e la lettera seguente da lei indirizzata ai lettori ne è una conferma. Anche Gilda Antonella è stata costretta a emigrare e nella poesia “Brandelli” (vedi sotto) c’è tutta la sofferenza che ha provato. Quando la poesia è universale, dunque? Quando la senti tua, nel dolore, nella pace, nella libertà, nell’amore di Dio. Brandelli Anni umilianti e miseri Non hanno fatto storia. Mi hanno fatto vivere tormenti Appicicati sulla pelle. Sono rimasti con me. Oggi vorrei poterli scrollare Ma non si può. Imbrigliata e confusa In questa assurda situazione. Così mi ha lasciato La sua ultima avventura. Brandelli di questa mia pelle Sparsi qua e là per i continenti Ora li raccoglie intenerita Solo la poesia. Dolore al giornale ara Loretta, è una telefonata che mi avvisa della tua morte. Una tristezza proC fonda entra nel mio cuore. È sera, piove a dirotto ma ho sentito il bisogno di uscire a far visita a Rosalina e a Maria Volpari, le più anziane del gruppo Amici di “Zona Nove”, perché la nostra è una grande famiglia e quando c’è tanto dolore dobbiamo stare uniti e vicino ai “vecchi”. Da quanti anni ci conosciamo? Forse da sempre, per il tuo amore per la famiglia, per il la- voro, per il tuo impegno sociale alla redazione del nostro giornale. Sempre cordiale, sincera, umana. Mi parlavi della malattia che era tornata a invadere il tuo corpo. Dicevi: “Ora non voglio più pensare alla salute. Adesso sono felice. Sai, sono ancora nonna.” E i tuoi occhi splendevano per tutta la felicità che le tue nipotine Alessia e Gaia ti danno. Grazie Loretta. Ovunque andremo o qualsiasi cosa faremo ci sarai sempre a fianco perché persone e come te non lasciano mai il vuoto. Anziani, attenti ai truffatori! Non fate entrare sconosciuti in casa vostra. SCUOLIN ONA a cura di Antonella Loconsolo Passerini: crolla un soffitto Il Comune dov’è? i siamo recati alle scuole elementari di Via Passerini dopo che C si era diffusa la notizia di un distacco dal soffitto dell’ala nuova della scuola di un pezzo di intonaco, avvenuto nel pomeriggio del 22 aprile intorno alle ore 16, fortunatamente in un momento in cui il corridoio era deserto. Abbiamo parlato con la professoressa Emilia Consoli da un anno nuova direttrice didattica, che ci ha rassicurato sulle misure prese. Ci ha raccontato che l’ala della scuola interessata dal distacco è quella posteriore, più recente, edificata negli anni 60. Si è distaccato un pezzo di intonaco, e in seguito a questo fatto la dottoressa Consoli ha richiesto al Comune di far effettuare un sopralluogo su tutti i locali della scuola da parte dei tecnici del Comune di Milano, responsabile della manutenzione straordinaria della scuola. Purtroppo il sopralluogo ha portato alla chiusura non solo del corridoio ma anche della palestra, in via cautelare, perché il soffitto della stessa presenta la medesima problematica di possibile distacco dell’intonaco. La dott.ssa Consoli ci ha detto che non c’erano state avvisaglie di sorta (e in effetti il soffitto del corridoio non presenta crepe o segnali di umidità). (Angelo Longhi) uestione di minuti. Solo per una manciata di secondi nel crolQ lo dell’intonaco della scuola di via Passerini non sono rimasti coinvolti bambini e maestre. Si trovavano in palestra, i piccoli delle prime, e sarebbero saliti a prendere le loro cose nel giro di cinque minuti. Poi si sarebbero messi in fila per andare a casa, con la maestra in testa, proprio sotto l’intonaco che ha ceduto. Una fortuna, dichiarano con sollievo le maestre, perchè sono caduti pezzi di 20 centimetri di lato, dello spessore di oltre due centimetri, con strati di mattone attaccati. Un serio pericolo per dei piccoli di sei anni. Poco dopo il crollo arriva l’assessore Bruno Simini: guarda un attimo e, parlando al cellulare si avvia verso l’uscita. Le maestre, vicaria in testa, gli si parano davanti. “Questa è la cosiddetta ala nuova, costruita negli anni Sessanta. Ma la scuola ha anche un’ala dei primi anni del ‘900, dove si verificano infiltrazioni d’acqua. Vogliamo un controllo di tutta la scuola.” Questo in sintesi ciò che le maestre, e anche qualche genitore abbastanza alterato, hanno fatto presente a Simini, il quale si è detto molto colpito dalle condizioni della Passerini, a suo dire una delle scuole più bisognose di interventi urgenti di tutta la città. A questo punto è scattato il controllo generale dell’edificio. I risultati sono abbastanza sconfortanti: se è vero infatti che l’ala “nuova” non presenta danni strutturali né infiltrazioni d’acqua, la verifica ha però evidenziato che in vaste aree l’intonaco è a rischio crollo. È stata quindi dichiarata inagibile la palestra (“Speriamo non piova molto - è l’auspicio delle insegnanti - se no dove porteremo i ragazzi a fare un po’ di attività fisica?”) e per accedere alla mensa si è dovuto creare un corridoio di sicurezza. Il materiale nelle classi prime, spostate logicamente in aule di fortuna, è stato recuperato dalle maestre accompagnate dai pompieri. Ma anche l’ala storica grida vendetta: il tetto, rotto in più punti, fa filtrare l’acqua. Nel sottotetto sono presenti piccioni morti, al punto che una verifica più approfondita dovrà necessariamente essere preceduta da un’accurata disinfestazione. L’acqua penetra in più punti: in direzione, nelle aule dopo la direzione. Le aule conservano un aspetto gradevole solo grazie al grande lavoro volontario dei genitori e degli insegnanti, che tutti gli anni dedicano un week-end di lavoro a dipingere e aggiustare, ma che logicamente non possono affrontare e risolvere i problemi strutturali e di sicurezza dell’edificio. Le mie conclusioni? A questo punto, a mio parere, si deve uscire dalla logica dello “Io speriamo che me la cavo”, cercando di ottenere un rappezzo qui, un’aggiustatina lì, per la singola scuola e chiedere invece un piano serio e di ampio respiro per agire in ordine di priorità mettendo in sicurezza gli edifici. E bisogna agire senza aspettarci aiuti dall’alto: leggete la lettera che Bertolaso, capo del dipartimento della Protezione civile, ha inviato in risposta ai genitori della scuola di via Bussero che denunciavano la mancanza di sicurezza della scuola: II Dipartimento della Protezione Civile riceve sempre più frequentemente segnalazioni sullo stato di degrado e mancanza di sicurezza negli edifici scolastici. Il disagio che l’Associazione manifesta aggiunge utili e importanti informazioni e dimostra, con maggiore forza, come il problema sia molto sentito dai cittadini. La situazione rappresentata, indipendentemente dalla maggiore o minore gravità del caso segnalato, comporta comunque il coinvolgimentc preliminare delle Autorità che hanno competenza sulla questione “scuola”: dal Preside dell’Istituto al Sovrintendente Didattico della regione, dal Sindaco - anche nella sua veste di primo responsabile locale della Protezione Civile - alla Provincia e alla Regione. Questo Dipartimento, pur non avendo competenze dirette in materia e senza essere stato investito di tali responsabilità, ha percorso tutte le strade possibili per informare Governo e Parlamento sulla gravità della situazione e potere, quindi, intervenire con specifici finanziamenti statali. Resto comunque in attesa di ricevere notizie riguardanti l’evoluzione della questione. Il Capo del Dipartimento Guido Bertolaso Una visione pilatesca del proprio ruolo, che reca la data dell’11 febbraio 2009. Se al posto dell’Associazione genitori della Pirelli avessero scritto i ragazzi della Casa dello studente dell’Aquila forse Bertolaso gli avrebbe risposto allo stesso modo. Non posso fare a meno di pensare che in quel caso l’evoluzione della questione gli sarebbe stata comunicata direttamente dal telegiornale. Caro giornale, ti scrivo per la manutenzione della scuola… e n’è per tutti i gusti. Ecco un collage di lettere (tutte firC mate) di richiesta di aiuto e di segnalazione di problemi di sicurezza e manutenzione degli edifici scolastici della nostra zona arrivate alla nostra redazione. • Dalla Guicciardi della Bovisa/1 I genitori della Guicciardi (zona 9 - Bovisa) l’anno scorso hanno imbiancato le aule, erano tanti e bravi, lavorare in una scuola pulita e luminosa è tutta un'altra cosa! L’effetto domino sul Comune c’è stato, per quanto parzialmente: dopo aver dichiarato che si trattava solo di interventi estetici (sic) hanno imbiancato alcuni corridoi (quelli dei seggi elettorali, tanto per gradire). Però riparare un tetto, ristrutturare, mettere in sicurezza, non sono lavori che possono essere affidati alla buona volontà delle famiglie! Il comune ha altre priorità, tanto chi andrà all’Expo mica vedrà le scuole. Un insegnante della scuola Guicciardi • Dalla Guicciardi della Bovisa/2 All’elementare Guicciardi ci sono infiltrazioni d’acqua quando piove... Anche in questa occasione da parte del Comune ho sentito molti verbi al futuro, ma non si sono ancora visti operai venuti a riparare il tetto (il Comune parla di un mutuo da accendere per far fronte alle spese...). Un genitore della scuola Guicciardi • Dalla Guicciardi della Bovisa/3 Dopo aver tentato inutilmente per anni di sensibilizzare il Comune e le istituzioni sul grave problema della sicurezza e della vivibilità nella nostra scuola, abbiamo deciso di “passare ai fatti”. Supportati dall’Associazione Genitori Abg e dalla nostra Dirigente didattica, Laura Barbirato, abbiamo dato il via ad un progetto ambizioso: “Adotta la tua classe” dove era prevista l’imbiancatura della propria aula da parte dei genitori. Abbiamo organizzato i “volontari” e nel week end del 6/7 ottobre 2007 abbiamo ristrutturato le aule destinate alla didattica. L’Abg ha pubblicizzato l’evento presso giornali tant’è che immediatamente dopo l’articolo su Repubblica, su vari giornali gratuiti e un intervento a Caterpillar su Radio2 si sono “materializzati” presso la nostra scuola assessore e codazzo di ingegneri... Le promesse sono state molte... alcune sono state anche realizzate... ma tanto, tantissimo c'è ancora da fare... Il tetto ha miriadi di infiltrazioni e non credo siano state messe le scale anti incendio… Un genitore della scuola di via Guicciardi • Dalla Cassinis/1 Sostengo un’”internazionale del bricolage” nel senso che mi piacerebbe condividere con le altre associazioni genitori delle scuole della zona materiali e volontari. Credo inoltre che al momento siamo “poveri pellegrini isolati” ma non sarebbe male radunarci in un’Onlus per poter raccogliere fondi per interventi più impegnativi di una semplice imbiancatura o di donazioni spot di una tastiera all’aula di musica o un Pc per l’aula di informatica. Roberto Bazzaro (Presidente Comitato Genitori Cassinis) • Dalla Cassinis/2 La scuola media Cassinis ha assunto ormai un aspetto di una vecchia nave in disarmo. Ogni tanto viene messa qualche pezza, ma la situazione di degrado è palpabile. I genitori fanno tutto ciò che possono, imbiancano, riparano, rappezzano, ma ormai la scuola ha superato di oltre vent’anni la “data di scadenza”. Già, perché questi prefabbricati degli anni ‘60 erano stati installati in pieno boom demografico con la garanzia che sarebbero durati vent’anni, e ormai stanno per compiere il cinquantesimo compleanno! Vanno letteralmente a pezzi: nelle aule si gela o si bolle, hanno la consistenza e l'aspetto di scatole di carne conservata, ma la carne che contengono è quella dei nostri figli. Un giorno crolla un pezzo di cancellata, un altro piove dentro, un giorno non si può andare in palestra perchè la temperatura è sotto i limiti di guardia, a rischio strappi muscolari, questa la realtà della scuola media di Niguarda. C’è un Santo protettore del quartiere? Vi prego, faccia il miracolo! • Dal nido di viale Suzzani Mio figlio frequenta il nido di viale Suzzani. Da anni piove dentro, soprattutto nella sezione dei piccoli. Due estati fa sono dovuti intervenire persino i pompieri. Il tetto è stato anche rifatto di recente, eppure piove ancora! Già, perché alle volte ci si domanda: chi esegue i lavori? Con quale competenza? Il Comune controlla? Una mamma • Dalla materna di Affori Vorrei avere un consiglio: la nostra P.o. (in pratica la direttrice ndr) ci ha praticamente vietato di imbiancare la scuola il 18 Aprile (cosa che noi genitori eravamo pronti a fare) dicendoci che c’erano buone probabilità che se ne occupasse il Cdz 9. Ha inoltre detto che il centro estivo di Affori sarà accorpato a quello di Gabbro, proprio per permettere l’esecuzione dei lavori nel mese di luglio. Avete modo di verificare quanto sto dicendo? (lo stiamo facendo, ndr). La scuola materna Affori è all’interno dell'edificio storico di Villa Litta: inserita quindi in un contesto bellissimo, ma è completamente abbandonata a se stessa... I bagni, i corridoi sono fatiscenti! Noi genitori nella giornata di sabato 18 Aprile, fra le altre cose, abbiamo intonacato un muro esterno del giardino che si stava progressivamente sgretolando... Il muro adesso è come nuovo! Abbiamo inoltre creato nello stupendo giardino della scuola un orto, abbiamo comprato piante rampicanti per coprire alla vista e all’olfatto i sacchi della spazzatura che vengono lasciati in cortile, a fianco di dove giocano i bambini... Inoltre abbiamo fatto pulizie di fino: abbiamo trovato sotto i mobili pezzi di pane raffermo, millepiedi, ragni, polvere, ecc. abbiamo anche fotografato tutto questo. Il giorno dopo ho parlato con il responsabile dell’impresa di pulizie (già, perchè adesso anche questo servizio è stato dato in appalto, ndr), evidenziando quanto sopra e raccomandandogli di pulire sopra e sotto i tappeti dove, ahimè, dormono i bambini! Ho, in qualità di genitore eletto nel Consiglio di Scuola, anche segnalato lo stato di sporcizia della scuola e l’assoluto bisogno di manutenzione alla P.O. • Dalla Bussero Ciao, sono un genitore della scuola elementare G.B. Pirelli di via Goffredo da Bussero. Desidero ringraziare il giornale Zona Nove per l'attenzione e la visibilità che avete dato alla protesta della nostra scuola, che presenta gravi problemi in materia di sicurezza. Noi genitori, oltre che imbianchini e manifestanti, stiamo diventando anche detective. Infatti non ci sembra possibile che, edificando il nuovo quartiere Bicocca, non sia stata imposta, alla Pirelli Re, la ristrutturazione della sola scuola elementare presente sul territorio di competenza della Bicocca. Possibile che Tecnocity debba avere una scuola elementare che casca a pezzi? Noi non ci arrendiamo, anche se, come quelli che piantano datteri, forse non mangeremo datteri. Però lavoriamo per i bambini che verranno, perché abbiano un edificio scolastico degno di un paese civile. • Dalla Cesari: caccia a Ratatuille Quest’anno i genitori della scuola elementare Cesari hanno dovuto dedicare quasi tutto il loro impegno alla “caccia al topo”. Nel giardino della scuola, in prossimità del refettorio, era infatti presente un tombino intasato e rotto, che convogliava le acque sporche di un locale di rigoverno utilizzato dalla Milano Ristorazione per il lavaggio delle termiche e degli utensili. L’intervento della Asl ha posto fine a questa irregolarità: tale locale rigoverno, infatti, era già stato dichiarato inidoneo dalla Asl già in passato, ed era stato riutilizzato a causa del guasto del montacarichi che permette di accedere al locale di rigoverno a norma, situato nel seminterrato. Nel frattempo i residui di cibo accumulati avevano favorito la presenza di topi e blatte, che sono stati visti anche in refettorio. Michela Fragomeni, presidente Consiglio d’Istituto V. Locchi Mercoledì 6 maggio, alle ore 18, presso il Consiglio di Zona 9, via Guerzoni 38, è stata convocata la Commissione educazione con all’ordine del giorno lo stato degli edifici scolastici di zona 9 alla presenza degli assessori Mariolina Moioli e Bruno Simini. Ne parleremo sul prossimo numero. Asturie e Mann campionesse di danza Comasina: in difesa della scuola Gandhi ue scuole della nostra zona hanno partecipato alle a quasi dieci anni la scuola secondaria di primo grado Gandhi e la D Olimpiadi della Danza assicurandosi il secondo e terzo po- Dscuola primaria di piazza Gasparri condividono gli stessi spazi e sto. La manifestazione, che dal 2001 coinvolge numerose città della nuova scuola media non vi è traccia. I tecnici del Comune sostenitaliane che partecipano con centinaia di alunni, si è svolta sabato 28 e domenica 29 marzo al Palalido di Milano. La prima giornata ha visto esibirsi i gruppi delle scuole superiori di Milano e provincia mentre domenica è stato il turno delle scuole medie. Davanti a una giuria formata da ballerini e coreografi professionisti le scuole hanno presentato il frutto di un lavoro che le ha viste impegnate per mesi sotto la guida di insegnanti esperti. La scuola media Giovanni Verga ha saputo conquistarsi il secondo posto grazie a una coreografia originale e impegnativa e alla serietà e all’impegno dei componenti della squadra (alcuni dei quali hanno partecipato nonostante che non fossero in perfette condizioni fisiche). “È stata un’esperienza assolutamente positiva - commenta l’insegnante responsabile del progetto didattico - che ha coinvolto alunni di seconda e di terza che hanno liberamente aderito all’iniziativa e si sono dimostrati uniti, determinati, seri e capaci, nonostante che quasi nessuno di loro avesse mai praticato questa disciplina. Devo sottolineare che è stata numerosa anche la componente maschile della squadra, segno che la danza può appassionare, divertire e coinvolgere sia ragazzi sia ragazze.” Anche la scuola media Falcone e Borsellino di via Thomas Mann ha ottenuto una buona valutazione posizionandosi al terzo posto. Entrambe le scuole fanno parte dell’istituto comprensivo Sandro Pertini che, non contento di partecipare alla manifestazione con due squadre, ha pensato di partecipare anche con una squadra formata da bambini delle elementari (scuola elementare Thomas Mann) che sono stati accolti, e fortemente applauditi, in quanto ospiti della manifestazione. (Samantha Garibaldi, insegnante della Scuola media Giovanni Verga di via Asturie) gono l'impossibilità di una spesa tale per un bacino di studenti che non sia di almeno 400 unità.Al momento la scuola ne conta poco meno della metà, ma le proiezioni sul quartiere, degli esperti contattati dal Comitato di Quartiere, dimostrano come questo numero aumenterà nei prossimi anni in maniera quasi esponenziale. La convivenza con la scuola elementare è diventata sempre più complicata, nonostante il serio e scrupoloso lavoro di docenti, maestre e genitori, per motivi puramente strutturali. Due realtà così peculiari non possono più convivere in spazi talmente angusti! Perché a noi insegnanti sta così a cuore una scuola in Comasina? Vogliamo condividere con voi lettori qualche riflessione: 1) Non ci sono scuole raggiungibili a piedi dai ragazzi, pertanto la vicinanza è comoda per le famiglie, ma soprattutto favorisce il raggiungimento dell’autonomia da parte dei ragazzi e l’instaurarsi di relazioni amicali. 2) I contesti familiari sono fragili, in molto casi monogenitoriali, con più figli, e quindi sono problematici sia per i genitori che per i figli. 3) La mancanza di strutture aggregative (a parte l’oratorio, che non può essere l’unico polo educativo di riferimento) che possano offrire contesti protetti e formativi favorisce l’estrema solitudine che caratterizza la stragrande maggioranza di questi ragazzi, che non avendo proposte significative possono facilmente cadere (e molto spesso cadono) in situazioni pericolose. 4) Per i ragazzi i cui genitori non parlano la lingua italiana i docenti della scuola rappresentano un punto di riferimento sociale, educativo e un ponte verso una società che non sempre sentono rassicurante nei loro confronti. 5) Per i ragazzi di recente migrazione, spaesati, spaventati e disorientati, che non conoscono la nostra lingua, spesso intravedono nell’insegnante un mediatore di fiducia nei confronti dei coetanei e degli altri adulti con cui entrano in relazione. 6) Il bisogno di questi ragazzi di stare a scuola: anche nei casi in cui vengono sospesi manifestano comunque un dispiacere perché al di là della scuola c’è un vuoto, e trasmettono un desiderio, non palesato, di voler rimanere in un ambiente accogliente che si occupi di loro e li consideri. (Roberta Vecchio, docente all’IC Sorelle Agazzi) COOP LOMBARDIA - COOP LOMBARDIA - COOP LOMBARDIA ONA NOVE 21 UNIVERSITÀ DELLA BICOCCA a cura di Laura Brevi Studenti: il “sottobosco” delle associazioni Le più importanti sono l’Associazione Studenti Bicocca (Asb), B-Radio, Bicocca per la Pace, Kollettivo Omosessuale Bicocca, Erasmus Student Network, Centro Sportivo Universitario, Liste di Sinistra. Hanno un portale www.studentibicocca.it e organizzano conferenze sul “Sapere libero”, sul nucleare e sulla mafia, concorsi fotografici, cineforum e il green day. sa all’università come ente e fucina di attività interessanti e propositive per il territorio che la contiene, si pensa immediatamente all'istituzione, alle professionalità e conoscenze del corpo insegnanti. Ci si dimentica spesso dell'altra metà: gli studenti. Nella sola Università Bicocca si conta un variegato “assortimento” di associazioni e gruppi studenteschi che, con i mezzi di cui dispongono, operano con entusiasmo sul territorio. Associazione Studenti Bicocca (Asb), B-Radio, Bicocca per la Pace, Kollettivo Omosessuale Bicocca, Erasmus Student Network, Centro Sportivo Universitario, Liste di Sinistra: sono solo alcuni dei molti gruppi segnalati in “EsamiE...”, un librettino a cura di Marco Busseni e Chiara Locurto, i quali spiegano:“Non è stato facile. La maggiore difficoltà è stato coordinare il lavoro di gruppi diversi.E anche rintracciarne i rappresentanti e farli scrivere qualche riga”. Tant’è vero che non tutte le realtà studentesche vi sono state incluse. Dei circa 25 gruppi presenti in Bicocca, solo 14 sono associazioni con un atto di fondazione e uno statuto. La differenza sta nella stabilità: il riconoscimento legale consente alle associazioni di partecipare a bandi (e quindi di attingere a fondi), e di accedere a diritti e possibilità di avanzare richieste all’uni- versità. I gruppi “sciolti” sono invece esclusi. Tutti i gruppi che gravitano intorno all'Università Bicocca,possono,ad esempio,concorrere al solo “Bando Mille Lire”, cui il limite richiedibile è di 6000 euro ciascuna. Ma solo le associazioni hanno un bando strettamente relativo a loro. Tra i suddetti agenti, si connota l'attività di Asb. L'associazione è tra le più presenti e operanti all'interno dell'Università. La sua attività si svolge prevalentemente attraverso il portale www.studentibicocca.it. Racconta Marco che “all’inizio nacque l’idea di condensare in un unico sito web le varie realtà studentesche. Solo dopo è nata anche l’associazione, per essere più stabili e consolidare i rapporti con l'istituzione”. Aperto ormai da 7 anni, con circa 30.000 iscritti e 5.000 accessi giornalieri, il portale è un luogo virtuale e “unofficial” cui gli studenti possono rivolgersi per ricercare informazioni sulla didattica e i corsi di laurea, che magari non si trovano mediante i canali ufficiali. Scambio di materiali didattici e condivisione di esperienze ravvivano le bacheche e specialmente il forum. In quest'ultimo i ragazzi esprimono pensieri e riflessioni e impressioni anche private, dibattono d'attualità, stringono nuove amicizie o rafforzano i legami quotidiani. “Spesso gli amici del forum li vedi a lezione. Ma può capitare anche di darsi appuntamento con le nuove conoscenze” spiega Chiara, moderatrice. “Talvolta le relazioni vengono esportate dal virtuale al reale. Ma per lo più il fatto di essere davanti ad uno schermo ti dà un senso di protezione, di disinibizione quasi, per cui veramente il filtro del faccia a faccia decade”. Difficile dunque ricondurre il forum a una specifica funzione: è davvero un microcosmo in cui si riproduce la vita reale, ma con qualche limite comunicativo in meno. Un oggetto di studio interessante, tanto che il professor Mantegazza di Scienze della Formazione si è proposto come relatore di un’eventuale tesi di specialistica su questa “realtà”. Il portale contiene ovviamente le segnalazioni delle iniziative universitarie: dalle conferenze sul “Sapere libero”, sul nucleare e sulla mafia, ai concorsi fotografici, ai cerca-alloggio per studenti fuori sede; dal cineforum e il “green day” all'aperitivo settimanale. È stato appena avviato il progetto delle “bacheche artistiche”, nelle quali è possibile esporre le proprie opere d'arte, da foto a disegni a poesie. “Che magari un giorno verranno raccolte su un sito apposito” ci confida Chiara, che ne è la responsabile. Nonostante l’entusiasmo e i buoni propositi, la vita delle associazioni di studenti è veramente dura. “Ad esempio, da quando c’è facebook, studentibicocca registra qualche accesso in meno. Se prima qualcuno scriveva anche solo en passant quale canzone stesse ascoltando, ora lo scrive sul social network”, confessa Marco. Ma è anche una questione di impegno e di cicli: “l’operato dipende dal tempo, dalla voglia e dalle possibilità di chi partecipa. È tutto volontariato e no-profit. E se i gruppi non rigenerano il proprio organico, è normale che sfumi tutto una volta esaurito il ciclo di studi.” (Roberto Cirillo) Le Giornate verdi della Bicocca Il Campus aperto al territorio I linguaggi dei Diritti Umani università è il luogo dell'insegnamento e delL’ l’apprendimento. Attori principali ne sono, naturalmente, docenti e studenti. Ma quando si pen- Green Day”, la rassegna dedicata Itrial “Bicocca temi ambientali, è organizzata tra gli aldall’Università Bicocca, dall’Associazione Studenti Bicocca, Vivibicocca, Trasporti Sesto San Giovanni e Guidami, con il contributo della Fondazione Cariplo. Fino al 24 maggio incontri, seminari e banchetti informativi, dedicati ai temi della mobilità sostenibile e dei consumi responsabili. “I Bicocca Green Day - spiega la professoressa Francesca Zajczyk, docente di sociologia urbana e Mobility manager dell’Università - sono, insieme a molte altre iniziative che organizziamo, una delle forme attraverso le quali l’Università può e deve esercitare il proprio importante ruolo di educatore. Riteniamo infatti che il nostro compito non sia solo far crescere i giovani che vengono a studiare presso di noi, ma è anche dare contributi e stimoli capaci di coinvolgere tutta la società, a partire dal contesto di territorio e quartiere più immediato nel quale operiamo”. Lo scorso anno, l’Università ha neutralizzato la quantità di CO2 emessa per l’organizzazione della Giornata Verde, attraverso nuove piantumazioni all’interno del Parco Nord. L’Ateneo, che ha neutralizzato una tonnellata di CO2, in occasione della prima edizione del Bicocca Green Day, ha aderito al Progetto “Parchi per Kyoto”, iniziativa di forestazione e piantumazione. Gli incontri Si è partìti il 22 aprile con la giornata dedicata a quanti ogni giorno raggiungono l’Università inforcando una bicicletta. Poi il 6 maggio, c’è stata la promozione del servizio car sharing; il 13 maggio si è tenuta la presentazione del libro di Stefano Caserini “A qualcuno piace caldo”, sui cambiamenti climatici. Il 20 maggio ci sarà la distribuzione di piante aromatiche, gadget e materiale informativo sulla cura di piante e fiori, e l’incontro “Significato e prospettive della sostenibilità. Il ruolo del mondo accademico, delle istituzioni, della scuola e delle imprese”, organizzato dal Griss (Gruppo di Ricerca sullo Sviluppo Sostenibile) della Bicocca. Domenica 24 maggio, infine, si terrà la “Giornata Mangiasano” (vedi pag. 8), va anche organizzata in collaborazione con il Festival della Biodiversità del Parco Nord. A partire dalle 9 verrà allestito il mercato biologico e verrà istituito un collegamento per il Parco Nord con l’Ecobus Bicocca. aprile ha riaperto, dopo un accurato restauIricoro,l 23edificio, la settecentesca Villa Di Breme Forno. Lo stoche l’intervento dell’architetto Luciano al 4 all’8 maggio si è tenuta una settimaD na di lezioni aperte dedicate al tema dei diritti umani. All’Università Bicocca si con- Crespi, docente del Politecnico di Milano, ha recuperato a nuove funzioni pubbliche, è stato inaugurato dal sindaco di Cinisello Balsamo, Angelo Zaninello e dal rettore dell’Università Bicocca, Marcello Fontanesi. L’edificio ha un’inedita destinazione: è sede del nuovo polo territoriale dell’Università di MilanoBicocca e ospita Universiscuola, Centro di Ateneo di alta formazione. Il progetto di trasformazione della storica Villa in polo universitario si colloca nel quadro delle azioni di Urban Italia, il programma di riqualificazione relativo al quartiere di Balsamo per il quale l’Amministrazione comunale ha ottenuto un finanziamento di oltre 5 milioni di euro dal ministero delle Infrastrutture e che ha visto l’Università Bicocca tra i partner che hanno contribuito allo sviluppo. “Villa Forno - ha dichiarato il sindaco Angelo Zaninello - rappresenta un elemento architettonico carico di significato storico e culturale che si è inteso riportare alla luce riproponendolo come luogo di eccellenza e come nuovo punto di riferimento sovracomunale. Un’opportunità che contribuirà a qualificare la città di Cinisello Balsamo, incidendo sulla crescita del tessuto sociale. Il risultato dei delicati lavori di restauro - ha aggiunto il Sindaco - è eccellente, gli interventi sono stati decisi in accordo con la Sovrintendenza dei beni Architettonici nell’intento di salvaguardare il più possibile l’impianto originario della villa, introducendo spazi ed elementi di novità funzionali alla nuova destinazione dell’edificio”. “L’università e la scuola cambiano sempre più rapidamente - ha detto Marcello Fontanesi, rettore dell’Università Bicocca -. Occorre quindi un punto di incontro e scambio che consenta un rapido aggiornamento e aiuti a superare gli stereotipi che spesso affliggono sia la scuola sia l’università. Con il Centro di Ateneo Universiscuola ci proponiamo di incrementare la conoscenza e la fertilizzazione reciproche. Dalla collaborazione con le scuole dell’area Nord di Milano, ma, più in generale, di tutta la Lombardia, ci aspettiamo di migliorare l’approccio dei giovani all’università: vogliamo migliorare la loro capacità di scelta e fare in modo che commettano meno errori. Avere studenti con le idee chiare - ha continuato il rettore - significa avere studenti che fanno le scelte giuste, che raggiungono più crediti in minor tempo e che abbandonano meno”. frontano esperti internazionali. La questione dei diritti umani ha acquisito un ruolo sempre più centrale nel discorso pubblico contemporaneo. Ciò ha però fatto sì che il linguaggio dei diritti umani venga spesso utilizzato in modo improprio. Diventa sempre più urgente una riflessione su tale tematica, rintracciabile tanto in contesti locali, quanto in situazioni trans-culturali. Oltre ai docenti dell’Università MilanoBicocca, sono intervenuti: • Lidia Yusupova su “Cecenia: una guerra senza fine”. La Yusupova è coordinatore dell’ufficio legale con sede a Mosca dell’organizzazione in difesa dei diritti umani Memorial di cui in precedenza aveva diretto la sede di Grozny office of Memorial. Nel 2000 con lo scoppio del secondo conflitto ceceno decide di dedicare le proprie competenze giuridiche alla difesa dei diritti umani. La sua azione si concentra da un lato nella difesa delle vittime e dall’altro nell’informazione di tali abusi. Sia Yusupova che la sua organizzazione sono state proposte come candidate al Nobel. • Marcello Flores (Università di Siena) su “Come è possibile fare la storia dei diritti umani?” Flores è professore ordinario in Storia contemporanea e Storia comparata presso la Facoltà di Lettere dell’Università di Siena. Si occupa da sempre nei suoi testi di rispetto dei diritti umani. • Adelina von Fürstenberg (Art for the World), curatrice di Stories on Human Rights. È la fondatrice e presidente di Art for The World, d’origine armena, e di nazionalità svizzera. Nel 1994, in occasione del 50° Anniversario dell’Onu, è stata invitata a curare la mostra “Dialogues de Paix”, un’esposizione internazionale che è stata presentata nel giugno del 1995, al Palazzo delle Nazioni Unite di Ginevra. • Ann Morning (New York University) su “La genetica e il ritorno della ‘razza’ negli Stati Uniti”. Morning si occupa principalmente del ruolo che il concetto di razza ha nella scienza e nella società. Lavora come Assistant Professor di Sociologia presso la New York University e Visiting Professor presso la facoltà di Sociologia della Bicocca. La burocrazia e gli esami, tutto in rete iente più code in segreteN ria né tesi in cartaceo da depositare in dipartimento. Grazie a un finaziamento pubblico all’università Bicocca di 300 mila euro, fra circa un anno questo ed altro si potrà fare on line. Per immatricolarsi non sarà più necessario passare dalla segreteria a ritirare documenti e bollettini, basterà connettersi alla piattaforma e poi conse- gnare il Mav in una filiale di banca qualsiasi. Idem per la registrazione degli esami e le relative verbalizzazioni e autenticazioni. Anche le tesi di laurea, la programmazione didattica, l’offerta formativa e i materiali di studio saranno digitalizzati in modo da consentire una consultazione rapida ed efficace. Sarà infine completata la rete wireless. Naturalmente gli uffici non saranno smantellati e chi vorrà potrà ancora servirsi degli sportelli, ma si potrà fare tutto anche comodamente da casa. Scambio di studenti con l’Accademia russa Università Bicocca ha stiL’ pulato un accordo quinquennale di Doppia Laurea con l’Accademia Internazionale Russa del Turismo (Riat) che, frequentata attualmente da 28.000 studenti, forma i professionisti russi del turismo dal 1969 ed è membro di numerose organizzazioni internazionali, prima tra tutte la World Tourism Organization. Gli studenti dell'Università Bicocca, iscritti al secondo anno della Laura Magistrale in Economia del Turismo, avranno l’opportunità di svolgere un periodo di formazione presso l’Accademia moscovita dove, in un contesto internazionale, potranno redarre la tesi con doppio relatore e successivamente accedere ai corsi “post graduate”. Allo stesso tempo saranno ospitati presso il Campus della Bicocca gli studenti della Russian International Academy for Tourism selezionati tra gli iscritti alla Laurea Magistrale in Management. Il Teatro della Cooperativa si sposta in cortile ervono i preparativi al Teatro della CooperaF tiva. È pronta la seconda edizione del Teatro nei Cortili e del Teatro nelle Osterie, iniziative nate nell’estate 2008 grazie al sostegno della Società Edificatrice Niguarda, l’Edificatrice di Dergano, l’Unione Operaia, il CdZ 9 e il Consorzio Cooperativo Ca’ Granda. Da giugno gli anziani, le famiglie, i ragazzi, affacciati alle finestre, nei balconi delle case di ringhiera, seduti in cortile su poltroncine improvvisate o al tavolo di un ristorante potranno seguire riproposizioni di celebri spetta- coli della Cooperativa (“Nome di battaglia Lia”, “La nave fantasma” e “Uora Vo Cunto”) all’aperto o nelle osterie storiche del quartiere di Niguarda e non solo. Per l’edizione 2009 il Teatro del Buratto e l’Elsinor Teatro affiancheranno il Teatro della Cooperativa per offrire spettacoli che sappiano coinvolgere direttamente anche gli spettatori più giovani, tra letture sceniche di classici della letteratura e teatro di figura, abbinando alla messa in scena veri e propri laboratori e incontri per bambini e ragazzi. A Niguarda “Si può fare” il film sulla cooperazione con Claudio Bisio fare”, il film sulla cooperazione di Giulio Manfredonia, con “Siglipuòattori Claudio Bisio, Anita Caprioli, Giuseppe Battiston, che fa riflettere sorridendo e risulta più efficace di molti discorsi, sarà proiettato al Teatro della Cooperativa il 21 maggio alle ore 21 alla presenza di Luca Bernareggi, presidente di Legacoop Lombardia, Giovanni ONA NOVE 22 Poletti, presidente della Società Edificatrice di Niguarda, e Valeria Malvicini, presidente della Cooperativa Pandora. Il film racconta la storia di Nello, un ex sindacalista milanese che ha perso la propria posizione e si trova a dirigere una cooperativa di ex pazienti di ospedali psichiatrici, dopo l’entrata in vigore della legge Basaglia. Credendo fortemente nella dignità del lavoro, Nello spinge ogni socio della cooperativa a imparare un mestiere per sottrarsi alle elemosine dell’assistenza, inventando per ciascuno un ruolo incredibilmente adatto alle sue capacità ma finendo per scontrarsi con inevitabili quanto umanissime e tragicomiche contraddizioni. Anziani, attenti ai truffatori! Non fate entrare sconosciuti in casa vostra. ONA 9 DERBY a cura di Lorenzo Meyer e Mauro Raimondi Gli eroi sono tutti giovani e belli li eroi sono tutti giovani e belli… Già. Ma per un ragazzino, chi G sono gli eroi, oggi? Chi erano, per due come noi (e come molti di voi) cresciuti tra la Bicocca, Prato Centenaro, Segnano e… San Siro? Una domanda dalla facile risposta: quegli undici con la “tua” maglia che ti fanno/facevano gioire o disperare con le loro prodezze e i loro errori, che ti proiettano/proiettavano in quel dramma completo che è una partita di calcio, come scriveva Gianni Brera. Dei veri compagni di vita, che hanno attraversato le nostre domeniche (o mercoledì), i nostri giorni. Conoscerli adesso, “da grandi”, dopo decine di anni, per la presentazione di un libro o un’intervista, è veramente qualcosa di strano, di assolutamente particolare. Dopo avergli stretto la mano, infatti, la memoria ti riporta subito a quell’immagine che ne avevi da piccolo ed è come parlare con la figurina che avevi attaccato sull’album della Panini. E viene spontaneo chiederti se quella persona che ti sta davanti, con cui ora dialoghi da pari a pari, sia davvero quel giocatore che avevi tante volte osservato dagli spalti di San Siro. Sì, è lui. Incredibile, ma è così. E all’inizio sei impacciato, perché non è facile parlare ad un… Eroe. È un po’ come imbatterti in quelli che poi li hanno sostituiti, non so, i Kerouac, i Che Guevara (che paragone!), uomini assai differenti, perché ogni età ha “il campione” che più le si appropria (e ognuno ha l’idolo che si merita…). Ma poi, inevitabilmente, il ghiaccio si scioglie, anche perché ti accorgi della normalità di chi ti è di fronte. Ecco, quello che abbiamo notato in tutti i giocatori degli anni ‘50-’70 che abbiamo conosciuto, è la semplicità. I nostri (ex) Eroi sono persone normali, gente del popolo si potrebbe dire, di quel popolo che è esistito fino a qualche decennio fa e dal quale molti di loro provenivano. Nessuno, e diciamo la verità, ci ha mai deluso. A cominciare da Benito Lorenzi “Veleno”, da poco scomparso, che alla veneranda età di 80anni vede entrare in sala una bella donna e ci dà di gomito dicendo se l’avevamo notata… Grande narratore di aneddoti, di storie (famosa quella del limone sotto la palla che fece sbagliare un rigore decisivo in un derby a Cucchiaroni), teneva banco come un attore. Esattamente come Giovanni Lodetti quando racconta di quella mattina in cui, ormai attaccate le scarpe al chiodo, si presentò al parco di Trenno per giocare. Guardato con una certa superiorità da dei ragazzotti, venne inserito quasi con compatimento in una delle due squadrette salvo poi - ovviamente - stupire i giovinastri con i suoi tocchi, la sua visione di gioco... Stavano tutti a bocca aperta, osservando quel cinquantenne quasi pelato che li umiliava, e solo quando un passante li informò che quel signore - che avevano soprannominato “ceramica” per via della scritta sulla maglietta - aveva vinto Scudetto e Coppa Campioni, capirono il loro errore… Una persona disponibile, Lodetti, come Sandro Mazzola, che ama parlare della “sua” Inter sempre con umorismo che però diventa serietà e competenza se si osa sminuire il calcio degli anni ‘60 di fronte all’attuale.“Adesso corrono i giocatori, noi facevamo correre la palla”, dice Mazzola, convinto che quell’Inter e quel Milan, con la loro tecnica, con la loro sapienza tattica, non perderebbero contro nessuna delle squadre del presente. Un altro “Eroe” che partecipa volentieri a incontri e iniziative sul calcio è Pierino Prati, che pur avendo fatto la Storia del football italiano (imperdibili i suoi aneddoti sul ritorno La foto è per una figurina Panini Sono veleno per i portieri! della finale dell’Intercontinentale 1969 tra Estudiantes e Milan, da cui lui uscì con un trauma cranico…),non lo fa pesare.Così come Mariolino Corso, l’autore di immortali “foglie morte”, tanto riservato da preferire restare tra il pubblico piuttosto di salire su un palco per commentare SPORTIN un libro che lo vedeva in parte protagonista. Una grande modestia, la sua, che è un tratto distintivo di un calcio più umano dell’attuale e che abbiamo ritrovato anche in Renato Cappellini, ala dell’Inter di Herrera in una stagione sfortunata, il 66-67, che vide i neroazzurri perdere in cinque giorni una finale di Coppa Campioni e un campionato già vinto. Ora vive a Soncino, in una bella villetta, e la sua stanza dei ricordi, con i suoi cimeli, fa venire i brividi. Al pari del sancta sanctorum di “Cina” Bonizzoni, allenatore del Milan campione d’Italia nel 1958-59, un vero filosofo del calcio (a cui il poeta e giornalista Alberto Figliolia ha dedicato un’intensa biografia: “Il futuro di ieri”), che volentieri racconta della gentilezza di Liedholm, degli scherzi di Altafini, di Moratti padre che incontratolo su un vagone ristorante, gli offrì la cena cercando inutilmente di convincerlo a passare all’Inter. Piccoli segreti, storie che fanno il Mito. Come quelle di Fabio Cudicini, che con la pacatezza dell’uomo d’affari (ora dirige un’azienda di moquettes) ti narra di quelle bottiglie di birra e di quei bulloni che cadevano dagli spalti dell’Old Trafford (ma gli inglesi non erano sportivi?) durante una semifinale di Coppa Campioni tra Manchester United e Milan. Uno di questi lo colpi, e il “Ragno Nero”, oggi impeccabile in giacca e cravatta, sorride riferendo di come Rocco gli fece dire dal medico sociale che non aveva nulla, che tutto andava bene, quando invece lui era appena rinvenuto da uno svenimento… Proprio Nereo Rocco è uno degli indiscussi protagonisti dei racconti dei giocatori che l’hanno conosciuto. Uno di questi, Angelo Anquilletti, ci ha confermato il carattere burbero dell’allenatore triestino, il quale, dopo averlo ingiustamente rimproverato, una sera lo invitò a uscire con lui. Il difensore del Milan, in silenzio e con le mani in tasca, lo seguì qualche passo indietro fino ad un bar dove, però, non volle entrare.Almeno finché il Paròn non lo invitò: ad attenderlo, sul banco, c’erano due bicchieri di spumante. L’allenatore tracannò il suo e poi se ne andò senza profferir parola, lasciando uno stupito Anquilletti davanti al suo. Al rientro in ritiro, l’Angelo chiese a Bergamasco, il “secondo” di Rocco, il motivo di tale, strano, comportamento, e lui gli spiegò che quella era il modo di farsi perdonare da parte del grande Paròn. Venendo a tempi più vicini, del Milan di Sacchi abbiamo conosciuto, tra gli altri, Pietro Paolo Virdis (che ha un negozio di vini in zona Paolo Sarpi) e Angelo Colombo, pedina fondamentale di quella squadra che vinse tutto. Trasferitosi a giocare per un certo periodo in Australia, molto attento al sociale, il biondo mediano riferisce sempre con grande naturalezza episodi di quel periodo, sia su quell’allenatore che “sentiva” (eccessivamente) il calcio sia su quegli olandesi a cui, secondo lui, vanno i meriti di quei successi, per la loro classe e per quella mentalità che riuscirono a trasmettere al gruppo.“Si andava sempre in campo per vincere”, dice Colombo, e mentre ci parla ci viene in mente un suo gol al Napoli di Maradona, un 4-1 che preannunciava quel sorpasso che regalò ai rossoneri lo scudetto 1988. Pensieri, ricordi, che inevitabilmente ci portano a chiedere chi eravamo, cosa stavamo facendo, in quel momento della nostra esistenza. Perché il calcio, per noi appassionati, non è solo uno sport, ma soprattutto un calendario della nostra vita. ONA a cura di Roberto Braghiroli Niguarda Calcio: due successi. E un piccolo (grande) rammarico Con il direttore sportivo Gaetano Ciliberti tiriamo le somme di una stagione che per il Niguarda Calcio è stata davvero positiva. L’Under 21 e i Giovanissimi ’94 hanno vinto i rispettivi gironi, mentre gli Allievi ’92, a lungo in testa, hanno mancato di un soffio il successo. l triplice fischio finale è arrivato. E Ipionati adesso, per quanto riguarda i camdi calcio, se ne riparlerà a settembre. A Niguarda è tempo di bilanci, che sono senz’altro positivi: due vittorie (Under 21 e Giovanissimi ‘94), un secondo posto che suona come una beffa (Allievi ‘92) e una serie di ottimi piazzamenti. Insomma, c’è di che sorridere. Per fare il punto della situazione e per sapere qualcosa sulla stagione futura, facciamo due chiacchiere con Gaetano Ciliberti, direttore sportivo del Niguarda Calcio. Ciliberti prima di iniziare a parlare si sente in dovere di fare una precisazione: “Sono arrivato a metà stagione e non ho alcun merito nei successi ottenuti”. Non avrà alcun merito, ma sicuramente è uno dei dirigenti più accreditati a parlare di questa stagione e dei trionfi ottenuti. Iniziando dall’ultimo, quello che visto protagonisti i Giovanissimi ‘94, che all’ultima giornata, con un rocambolesco 3 a 2 ottenuto sul campo del Circolo Giovanile Bresso, hanno ottenuto la vittoria nel proprio girone e ora si preparano a disputare la fase finale del campionato provinciale. “È stata una vittoria sofferta - commenta Ciliberti -; la squadra è sempre stata in testa, ha avuto qual- che calo di tensione, ma poi è riuscita a vincere sul filo di lana. Gli applausi vanno a chi l’ha costruita, al mister Walter Cerra e ai ragazzi”. Per una vittoria ottenuta in extremis ce n’è un’altra sfumata proprio all’ultima giornata, qualche settimana prima: gli Allievi ’92, infatti, perdendo in casa con i cugini del Villa l’ultima partita del campionato, si sono fatti superare proprio dalla squadra bianconera al vertice della classifica: “Sì, la vittoria era a portata di mano - sostiene ancora Ciliberti -. Io non parlo mai degli arbitri, ma quel giorno gli errori hanno pesato parecchio. Ci consoliamo con la buona stagione degli Allievi ’93, della Juniores, dei Giovanissimi ’95 che l’anno prossimo disputeranno il campionato regionale e degli Esordienti ‘96, una squadra che l’anno prossimo potrà dire la sua”. A proposito dell’anno prossimo, possiamo già anticipare qualcosa? Il direttore sportivo non si sottrae alla domanda: “Sicuramente dovremo integrare con almeno un paio di uomini d’esperienza la rosa dell’Under 21, che l’anno prossimo disputerà il campionato di Seconda Categoria. E poi cercheremo di dare continuità a questa stagione positiva”. Per adesso, si pensa ai tornei di fine stagione. Calcio: al via i tornei di fine stagione inita la regular season, come si usa dire oggi, si pensa alla post F season. Tradotto in italiano, finiti i campionati di calcio ufficiali, si pensa ai tornei di fine stagione. Per la nostra zona un appuntamento imperdibile. Anzi, due appuntamenti: il torneo Amleto Farina, che si disputa all’omonimo campo di via Cesari, e il torneo Enrico Cucchi, al centro sportivo di Via Arezzo. Il torneo Farina, giunto ormai alla ventinovesima edizione, è partito lunedì 4 maggio e si svolgerà nelle sere di lunedì, martedì, giovedì e venerdì, e le partite saranno dalle ore 19.15 alle ore 21.15. Le categorie coinvolte saranno Esordienti ‘98, Pulcini ‘99, Pulcini 2000, Piccoli amici 2001 e 2002. Più recente, invece, il torneo Cucchi (nona edizione): fischio d’inizio martedì 5 maggio, con incontri previsti tre giorni a settimana, martedì mercoledì, sabato; quattro partite ogni sera, la prima alle 18.30, l’ultima alle 21.30. Le categorie sono Giovanissimi 95, Esordienti 96 e Esordienti 97. Per entrambi i tornei, le finali sono previste per il 30-31 maggio. Basket: torneo Cucchi il 6 e 7 giugno li appassionati di basket della zona devono segnarsi G due date in agenda: sabato 6 e domenica 7 giugno. In quel weekend, sul parquet del liceo scientifico Bertrand Russell, in via Gatti, si svolgerà la diciassettesima edizione del Memorial Emanuela Cucchi, manifestazione cestistica organizzata dall’Azzurri Niguardese Basket per ricordare una giovane atleta scomparsa prematuramente. Il torneo Cucchi di basket è riservato alla Categorie Under 15 Femminile. Nello stesso fine settimana, in concomitanza col torneo e nello stesso impianto sportivo, si svolgeranno le finali del campionato Pgs Under 15 femminile e Under 15 e Propaganda maschili. COOP LOMBARDIA - COOP LOMBARDIA - COOP LOMBARDIA ONA NOVE 23 ONA NOEUV Cont el coo in di nivôl L’angolo di Don Giuseppe La colonna poetica a cura di Augusto Cominazzini a cura di Don Giuseppe Buraglio a cura dei lettori Sulla cattedra di Pietro Il sonettista I cai sul fir ôn Tanti ann fa la campagna la vegniva lavorada tutt’a man dal contadin, ona dura fadigada che la dava al miser, ingiustamént, pòcca soddisfaziôn: paga de famm, tanto laôrà e sudôr a profusiôn. Da stèlla a stèlla l’éra ‘l normal ôrari de tutt’i di e, dopo tanto sgobbà, a San Martin rivava el benservii, perché d’ inverno lu l’éra d’infèsc, el costava tròpp, mèi liberass, ‘na bònna vòlta,de stò inutil intòpp. L’éra fortunaa se, con la soa famiglia, el podéva restà in casinna per l’intéra invernda,ma sénza paga e sperà in de l’aiut de la provvidenza per podè riavè el so laôrà, altrimenti, per l’egoismo esôs del padron, el dovéva traslocà. Durant la stagiôn, per fa ‘l mestee, di arnes el gh’avéva de doprà: la scòrba per la seménza de spantegà in di solch araa, la ranza, per segà pass per pass e quand batt el sò, el fen, el forcôn per girall in di andann e fall seccà ben ben. La gèrla che, quand l’è stracolma, la ven svoiada sul fenil, el sedazz per spartì la crusca da la farina bianca e sottil, el segurin ch’el s’cèppa in duu el cèpp tròpp gròss, el seghèzz per rasà la biada ò rangià i scés lôngh el fòss. Ma la fadiga véra la faséva con la vanga ò ‘l badii, tant che quand l’éra veramént stacch,quasi sfinii, el se rincôrava con la personal e magra consolaziôn che a laôrà la tèrra a man, vègnen i cai anca in sul firôn Tanta fadiga che incoeu, finalmént, el contadin el fa pu. Quasi tutt l’è meccanizzaa e anca organizzaa, perdepu: basta schiscià on bottôn e la macchina la se mètt a girà e gh’è pu bisògn di bèsti per arà, sarchià, concimà, somenà. Gh’èmm tecnologia, ricerca, evoluziôn rapida del progrèss, chimica e genetica a l’avanguardia ma dopraa fin a l’eccèss, cont el risultaa che insetticida e concim artificial hann offes gravemént la natura, in manéra quasi brutal. L’omm, con la soa fregola smaniôsa d’avè pussee profitt, l’è responsabil de tanti manifestaziôn innatural e del delitt, dovuu a scèrnit sbagliaa, ch’el causa l’estinziôn irregolar de insètt e animal, come l’intensa moria de l’av in di alvear. Gh’èmm de stà attent, perché se l’av la dovèss per sémper sparì, se presum che anca l’omm, in del gir de quattr’ann, el po’ morì. C’ è stato un tempo nella Chiesa in cui le nobili famiglie romane si facevano letteralmente la guerra pur di vedere un proprio figlio diventare papa! Oggi, sedere sulla cattedra di Pietro, è un peso che è follia desiderare. Molti papi, al momento della propria elezione, hanno pianto a dirotto al pensiero di ciò che li aspettava; fu soltanto il desiderio di non sottrarsi alla volontà di Dio che li ha spinti ad accettare il più alto ministero ecclesiale. Del resto, il papa è un uomo, ogni papa è un uomo, scelto dallo Spirito per guidare la Chiesa nel nome del suo Fondatore. E, anche da papa, rimane un uomo, con la sua indole, i suoi pregi e i suoi difetti, caratterizzato fortemente dalla sua personale estrazione culturale, sociale, ecclesiale. E il Signore si serve di questo uomo per rendersi presente come il Buon Pastore che ha cura del suo gregge sparso in tutto il mondo. Dopo aver vissuto per quasi 27 anni guidati da papa Giovanni Paolo II, uomo amante delle folle, personaggio mediatico, dalla grande capacità di farsi amare anche da chi non riconosceva in lui la presenza di Cristo, uomo anche di forte spiritualità e preghiera, siamo ora, da quattro anni, illuminati dal ministero pastorale di Benedetto XVI, un papa che vive la continuità con il suo predecessore ma che non gli assomiglia affatto (non per nulla porta un nome diverso): schivo, fatica a concedersi alle folle, rivela fortemente il suo passato di teologo, dà ad intendere con chiarezza, in ogni gesto, che questa diversità esiste, e che non è comunque strano che un papa non assomigli ad un altro. E c’è comunque una gran differenza tra l’iniziare a fare il papa a 58 anni, ancora nel pieno vigore della forza fisica, piuttosto che a 78, quando si era già pensato e fortemente desiderato di chiudere il proprio servizio di cardinale curiale per ritornare nella propria patria nativa a finire gli ultimi anni fra i tanto amati libri di teologia! Eppure, nonostante tutto questo, Benedetto XVI sta dimostrando di saper lasciare spazio allo Spirito per essere così come il Signore desidera che sia: sta guidando la Chiesa, e lo fa – credo – egregiamente, pur senza essere esente da imprecisioni e incomprensioni, elementi immancabili in un ministero di questo livello. (continua al prossimo numero) odiaco di ona a cura di Anna Maria Indino L’oroscopo di maggio 2009 ARIETE 21.3 – 20.4 Potrebbero verificarsi mutamenti a getto continuo al lavoro, facendovi sentire un po’ sballottati e destabilizzati. Comunque nulla di grave, alla tempesta seguiranno la pace e la calma. In amore un bel tira e molla, entrambi volete avere l’ultima parola. TORO 21.4 – 21.5 Sottili insinuazioni da parte di colleghi insolenti non potranno che mandarvi su tutte le furie e farvi giustamente reagire energicamente. Un erotismo fantasioso renderà giocoso ed emozionante il rapporto che vi farà sentire vivi. GEMELLI 22.5 – 21.6 Le stelle paiono unirsi per guidarvi verso la felicità affettiva, molti faranno nuovi incontri azzeccati, altri consolideranno unioni esistenti. Espansione anche in campo professionale, alcune vostre proposte verranno apprezzate da molti e accettate. CANCRO 22.6 – 22.7 Forse vi verrà una gran voglia di novità, che grazie a eventi fortuiti potrete realizzare facilmente. Vi sentirete impegnati in attività che vi interessano e vi stimolano, le responsabilità non vi faranno paura. Avrete confronti interessanti con persone molto in gamba. LEONE 23.7 – 22.8 I vostri più seri intenti troveranno un buon terreno dove attecchire e crescere in modo prosperoso, sia in amore sia al lavoro vi sentirete più saldi e sicuri. In una faccenda di soldi le vostre previsioni si avvereranno, fatele fruttare profuicamente. VERGINE 23.8 – 22.9 Facile ricadere negli stessi errori in amore o rinfacciarsi fatti del passato, ma quando ci si rende conto di non costruire nulla è meglio darsi una scrollata e cambiare idee e stile di vita. Soddisfazioni da parte di persone care che vi dimostreranno tutta la loro stima. BILANCIA 23.9 – 22.10 Tenderete a farvi incantare dalle moine di una persona fisicamente molto attraente ma anche piuttosto incostante e svolazzante. Se noterete atteggiamenti di orgoglio e prepotenza al lavoro, non pensate di dover sottostare, anzi sarete apprezzati se direte la vostra. SCORPIONE 23.10 – 21.11 La dolcezza con la quale affronterete le faccende d’amore vi aprirà la strada alla serenità e alla reciproca comprensione. In famiglia occorre avere un pugno più forte e ribellarsi a certe pressioni. Nuovi interessi vi occuperanno piacevolmente. SAGITTARIO 22.11 – 21.12 Il pensiero e il rimpianto del passato potrebbero inutilmente torturarvi, in realtà, attualmente intorno a voi, ci sono belle possibilità di esprimervi e di ricevere affetto. Piccole seccature di ordine economico saranno superate al meglio. CAPRICORNO 22.12 – 21.1 Chi studia potrà essere soddisfatto di se stesso, i risultati parleranno da sé. In casa il metodo che va per la maggiore pare essere quello dello struzzo, non vi resta che adeguarvi, per il momento. Una persona, amica di un vostro amico, susciterà il vostro interesse sessuale. ACQUARIO 22.1 – 19.2 Se vi metterete in posizione eccessivamente polemica non otterrete proprio nulla di buono. Nel rapporto a due vi sentirete finalmente compresi e gratificati sotto vari punti di vista. Il velo d’influenza che potrebbe avvertirsi in famiglia crollerà come d’incanto. PESCI 20.2 – 20.3 Una faccenda di gelosia e invidie sarà da prendere con filosofia, senza complicare le circostanze. Piuttosto di impegnarvi in cose più grandi di voi, prendete tempo per pensare e consigliatevi con un esperto in materia, anche il parere del partner sarà importante. ONA NOVE 24 Gabriele Girardi Non senza motivata presunzione mi dichiaro poeta del sonetto: rapida e pura vien l’esecuzione dei versi scritti giù, quasi di getto. Or la cosa di tutte più importante sta nel ben posseder l’idea centrale, così ch’emerga lì, proprio all’istante, quel ch'è zavorra e quel che invece vale. Certo s’intende nota la struttura col giusto ritmo dato dagli accenti e le rime intrecciate con gran cura; ma, al di là dei vari accorgimenti, ciò che rivela intera la bravura è l’inserire i propri sentimenti. Il Belga Gabriele Girardi Un giorno all’ombrellone sulla spiaggia capitò una scenetta singolare; conversava mia moglie, molto saggia, con una italo-belga giunta al mare. Pensando a me che sono suo marito sosteneva che l’uomo assai sovente si distrae, mentre l’altra ch’era un mito il suo sposo preciso e diligente. Anche questi lì all’ombra giunse a un tratto; ma quando la maglietta e il cappellino vi depose, sfilò pure di scatto il costume ed insieme il calzoncino; novello Adamo si trovò di fatto mostrando, suo malgrado, il baldacchino. Accadde a Milano a cura di Lella Ricordi Le date di maggio • 3 maggio 1934: Inaugurata la Cozzi In viale Tunisia 35 viene inaugurata la Cozzi, prima piscina coperta d’Italia. È intitolata a Roberto Cozzi, un martinitt caduto in guerra nel 1918, medaglia d’oro. L’avveniristico progetto è di Luigi Secchi: la piscina “coperta” nel periodo estivo poteva divenire “Scoperta” e rappresentava all’epoca il più grande impianto per il nuoto di tutta l’Europa. Le vasche sono due: la più grande, per nuotatori esperti e per le competizioni, ha una lunghezza di 33,33 metri e una larghezza di 20,50.All’epoca queste costituivano le misure “olimpiche” e consentivano quindi gare di livello internazionale. La vasca più piccola misura 20 metri per 10 ed ha una profondità che varia tra i 50 centimetri e 1 metro e 30 centimetri. • 10 maggio 2006: Giorgio Napolitano presidente della Repubblica Esponente dei Democratici di Sinistra, è eletto con i voti dei partiti del centrosinistra. È il primo presidente ex comunista. • 12 maggio 2004: Monza è provincia Il Parlamento approva l’istituzione della nuova provincia di Monza che comprende 53 comuni a nord di Milano. La provincia inizierà a funzionare dalla fine dell’anno con un Commissario e nel 2009 potrà eleggere i propri rappresentanti. • 13 maggio 1909: Parte da piazzale Loreto il primo Giro d’Italia Il primo Giro d’Italia parte alle 2 e 53 del mattino. Otto le tappe, per un totale di 2448 chilometri. Dei 127 concorrenti, solo 49 giungeranno al traguardo. Le notizie della corsa pervengono a Milano attraverso dispacci telegrafici. Luigi Ganna, primo vincitore del Giro, guadagna 5.325 lire, l’ultimo classificato 300 lire. • 28 maggio 1974: Strage di Piazza della Loggia a Brescia La mattina del 28 maggio 1974 una bomba esplode sotto i portici di piazza della Loggia a Brescia, mentre è in corso una manifestazione antifascista indetta dai sindacati e dal Comitato antifascista. L’attentato rivendicato da Ordine Nero, provoca otto morti e più di novanta feriti. L’ordigno era stato posto in un cestino portarifiuti e fatto esplodere con un congegno elettronico a distanza. Una strage come tante, senza colpevoli. • 27 maggio 1999: restaurato il Cenacolo di Leonardo Dopo un lavoro durato 21 anni, la restauratrice Pinin Brambilla restituisce a Milano il Cenacolo leonardesco. Dipinto di Leonardo da Vinci eseguito per il suo patrono, il duca di Milano Lodovico Sforza, rappresenta la scena dell’ultima cena di Gesù. L’opera si trova nel refettorio del convento di Santa Maria delle Grazie. Leonardo iniziò a lavorarvi nel 1495 e la completò nel 1498, ma la particolare tecnica utilizzata ne determinò il quasi immediato deterioramento. • 30 maggio 1994: Inaugurato lo Ieo Viene inaugurato a Milano l’Istituto Oncologico Europeo, il maggiore istituto italiano per la ricerca e la cura del cancro. Creato con sovvenzioni private, è diretto da Umberto Veronesi. • 30 maggio 2004: Muore a Milano lo scultore Luciano Minguzzi Nato a Bologna il 24 maggio 1911, partecipa giovanissimo alla Quadriennale di Roma, alla Biennale di Venezia e alla Biennale di San Paolo del Brasile ricevendo in tutte e tre le esposizioni il premio per la scultura. È autore della quinta porta del Duomo di Milano e della “Porta del Bene e del Male” della Basilica di S. Pietro a Roma. È stato insegnante di scultura all’Accademia di Brera a Milano e all’Accademia di Salisburgo. Anziani, attenti ai truffatori! Non fate entrare sconosciuti in casa vostra. FILO DIRETTO CON…/1 PIRELLONE MASS MEDIA Casa: la Regione non mantiene gli impegni Notizie (ignorate) su mafia e terremoto Franco Mirabelli (consigliere regionale del Pd) e Regioni hanno la competenza sulla casa, L decidono come regolare l’accesso all’edilizia residenziale pubblica, determinano i canoni, decidono le politiche e, insieme allo Stato, finanziano il settore. In queste settimane il Presidente Roberto Formigoni ha, sull’onda dell’interesse suscitato dal cosiddetto Piano Casa del Governo, esternato più volte sul tema, presentando la Lombardia come una Regione che sta investendo molto sulla casa. La realtà è diversa: nel piano per l’edilizia residenziale pubblica per il 2009, non solo non ci sono più investimenti ma si riducono gli stanziamenti e non si mantengono gli impegni che erano stati assunti. Intanto va ricordato che il piano per l’edilizia pubblica è triennale e che per il triennio 20072009 è prevista una spesa di 644 milioni di euro che sono più di quelli previsti inizialmente, grazie a nuovi stanziamenti statali, ma sono molti meno del miliardo e 300 milioni che, grazie al governo di centrosinistra, era stato stanziato nel triennio precedente. Ma se guardiamo agli aiuti concreti alle famiglie in difficoltà, che con la crisi sono sempre di più, la situazione è ancora più grave. Formigoni si era impegnato a raddoppiare il fondo sostegno affitti per il 2009 prendendo atto che già a gennaio le richieste sono aumentate di oltre 5mila unità e, probabilmente, a giugno aumenteranno ancora. La realtà è diversa: il fondo sostegno affitti è passato dai 67 milioni del 2007, ai 66milioni del 2008 e, fatto gravissimo vista la situazione attuale, a 51 milioni per il 2009, 16 milioni in meno per contribuire ad aiutare un numero di famiglie che è aumentato. Insomma la nostra Regione non solo non è vero che sta investendo per la casa ma, anzi, sta riducendo i contributi per l’affitto. Anche facendo scelte incomprensibili come quella di continuare ad alimentare un fondo per l’acquisto della prima casa che non viene utilizzato e che, visto che non ci sono richieste,potrebbe essere ridimensionato a favore del fondo sostegno affitti. C’è poi il capitolo che riguarda le case popolari. Qui l’unico dato certo è l’aumento dei canoni agli inquilini (mediamente del 40 per cento). Per il resto, ovvero manutenzioni, nuove costruzioni, bonifiche dall’amianto, si parla solo di cifre ipotetiche che dovrebbero arrivare dal governo (i 550 milioni stanziati dal centrosinistra per il piano casa, che da un anno non vengono spesi e, a parole, vengono continuamente citati proponendone gli usi più diversi) o dai proventi delle vendite che non si sa quando arriveranno ed a quanto ammonteranno. Insomma le cifre dicono che la Regione Lombardia non spende per aiutare le famiglie in difficoltà a pagare l’affitto, per migliorare la condizione di chi vive nelle case popolari, per costruire nuove case, ma in compenso aumenta gli affitti e non blocca neppure gli adeguamenti Istat. Così come il governo nazionale toglie l’Ici anche a chi non ne avrebbe bisogno ma poi non ha soldi per aiutare chi è in difficoltà, anche la Regione si muove su una linea per cui chi è in difficoltà lo sarà sempre di più e chi sta meglio lo starà sempre di più, in cui invece di realizzare più opportunità per chi non ne ha si aumentano le disuguaglianze. La rimozione dell’amianto Nei giorni scorsi abbiamo presentato la proposta di legge per la rimozione dell’amianto nei quartieri di proprietà pubblica. La legge prevede la creazione di un fondo per finanziare le opere e obbliga le proprietà a censire le situazioni di presenza dell’eternit e, sotto il controllo di Arpa e Asl, presentare un piano per la messa in sicurezza di quegli edifici. Nella nostra zona il problema interessa il complesso di via Val di Bondo, in Comasina, per cui l’Aler ha già programmato un intervento, e, certamente gli alloggi comunali di via Monte Rotondo, per il resto è possibile la presenza di amianto in altri edifici comunali ma la grave inadempienza del Comune di Milano che non ha mai realizzato un censimento serio della situazione non consente di avere un quadro preciso. Se la legge che abbiamo proposto sarà approvata, nei Comuni inadempienti, di fronte all’obbligo del censimento, verrà nominato un commissario per garantire che le norme siano rispettate e la salute venga tutelata. www.francomirabelli.it Luigi Luce ontinuiamo nella nostra denuncia della manC canza d’informazione o, peggio, della manipolazione delle notizie da parte dei mass media. • Il terremoto non fa più notizia Del terremoto in Abruzzo al’inizio ci hanno detto tutto il possibile. Berlusconi Grande Fratello distribuisce dentiere, abbraccia vecchiette e ragazzine, invita gli sfollati nelle sue ville (quando e come?), offre alberghi al mare ai bambini (paga lo Stato), promesse a tutti di case ricostruite subito… Un mese dopo, i fatti di cui nessuno parla. Ci sono 50 “dispersi” che si aggiungono ai 297 morti: passati sotto silenzio forse perché sono extracomunitari. Si scopre che l’appaltatore dell’ospedale de L’Aquila è la Impregilo, ditta cui è stato affidato (!) anche l’appalto del Ponte di Messina, ma tutti zitti. Dopo un mese arriva il decreto per la ricostruzione. I media lo annunciano ma non ci dicono che cosa contiene. La ricostruzione sarà lenta: ci vorranno 23 anni, ammettono ordinando ai media di non dirlo. E sarà solo in parte finanziata: promessi in tv 8 miliardi, stanziati a Palazzo Chigi 5,8, effettivamente disponibili 1,15. Per fare un paragone: nel caso del terremoto in Umbria nel ‘97, con Prodi al governo, la ricostruzione fu finanziata al 100 %, gli enti locali ne controllarono l’esecuzione, le imprese locali la gestirono. Nel decreto Berlusconi niente di tutto questo. Per le case distrutte sulla carta (e in tv) prevede 150mila euro, ma in realtà solo 50mila come contributo effettivo. Il resto è aleatorio e solo per chi ha risparmi propri: 50mila come futuro credito d’imposta, 50mila attraverso mutuo agevolato. Nessuno ha detto che Bertolaso, dopo la presentazione delle intenzioni del governo, è stato fischiato dai terremotati. Molti giornalisti non vogliono mica fare la fine di Santoro e poi sono impegnati - lo avete visto tutti - a svegliare la gente che dorme in macchina per domandargli come stanno passando la notte. E intanto durante la sua solita gita in Abruzzo, incontrando la signora Lia Beltrami, assessore trentino alle pari opportunità, le ha chiesto tutto un sorriso: “Posso palparla un po?”. Una “carineria” stavolta non raccolta dai media. • L’immondizia e la mafia Ricordate il battage radiotelevisivo sull’immondizia di Napoli pur di dare addosso agli amministratori campani? Uno si aspetterebbe lo stesso indignato trattamento informativo ancora oggi. E invece no. Che cosa sta succedendo infatti sul fronte dei rifiuti nel più totale silenzio dei media? Secondo Legambiente la mafia gestisce in modo incontrollato l’industria dei rifiuti nocivi in tutta Italia. Nel solo 2008 ha controllato una montagna di scorie industriali nocive grande come l’Etna (31mila metri cubi) in Campania, Calabria, Sicilia, Puglia, Lazio, ma anche Lombardia e Piemonte. Un cratere tossico, secondo il procuratore antimafia Pietro Grosso, è stato per esempio scoperto nel milanese: 178mila metri cubi di rifiuti industriali sistemati dalla ‘ndrangheta su 6,5 ettari di terreno. • Il piano casa degli abusivisti Ricordate l’annunciato e mai messo in pratica “piano casa”? Ora invece nessuno parla di quanto segue. La mafia sta gestendo anche l’abusivismo edilizio. Esempi. La procura di Tivoli, alle porte di Roma, denuncia: “Il territorio è gestito in modo criminale”. A Ischia, la perla del Tirreno, gli abusivi hanno trovato un alleato persino nel vescovo che ha invitato la procura e evitare “il legalismo esasperato”. A Crotone le scorie tossiche industriali, tra cui le polveri delle acciaierie di Taranto, sempre secondo la procura sarebbero state usate come fondi stradali e per realizzare l’aereoporto di Reggio Calabria, l’acquedotto locale e i cortili di tre scuole! Queste notizie sono state ottenute grazie alle intercettazioni telefoniche. Forse è per questo che le si vuole eliminare come strumento di indagine. ODONTOIATRIA Per ridurre i costi delle cure dentali Nunzio M. Tagliavia (medico chirurgo dentista) IGIENE Pulci, zecche, zanzare, addio! Valentina Gentile e pulci sono piccoli parassiti in grado di vivere in un ambiente caldo umido ad una L temperatura tra 18 e 30 gradi. Le zecche invece appartengono alla famiglia dell’aracnide a 8 zampe e amano vivere in ambienti molto più caldi come i mesi di luglio e agosto (come del resto anche zanzare e flebotomi chiamati più comunemente pappataci). Ma ora, con le temperature miti degli ultimi anni e con gli ambienti interni riscaldati è probabile trovare questi ospiti indesiderati nell’arco di tutto l’anno. Entrambi si alimentano del sangue del cane, le femmine delle pulci possono produrre fino a 50 uova, mentre la zecca anche di più! Non sempre sono cani e gatti ad esserne portatori, ma potrebbe anche essere che noi li portiamo ai nostri piccoli animali (specialmente se passiamo in ambienti non proprio puliti). È consigliabile quindi non abbassare mai la guardia e mantenere pulite tutte le zone dove potrebbero insidiarsi, come divani, tappeti, tende ecc.. Le tradizionali pulizie di primavera sono fondamentali per arieggiare la casa dalle troppo spesso rintanate invernali. L’aspirapolvere o le apparecchiature a vapore sono elettrodomestici molto più veloci e sicuri, inoltre lavare spesso cuscini, cappottini e i giochi di pezza in lavatrice con il massimo che consente la casa produttrice, mette sulla buona strada per avere sotto controllo il problema. Ogni singolo parassita se non eliminato può diventare un problema soprattutto per le malattie che possono trasmettere. La pulce infatti, oltre a nutrirsi del sangue, è in grado di trasmettere al cane i vermi intestinali, tipo le tenie o i vermi piatti, due patologie che comunque possono essere facilmente eliminate con una cura indicata dal veterinario. Malattie più pericolose per il cane sono quelle trasmesse dalle zecche, dalle zanzare e dai flebotomi. Le zecche, al contrario delle pulci, preferiscono vivere solo in ambienti caldi e prolificano in quelli con elevata umidità. Chi infatti possiede un giardino può prevenirne l’infesta- zione tagliando l’erba regolarmente potando le aiuole e le siepi e eliminando le foglie secche. Alcune malattie trasmissibili dalla zecca sono il morbo di Lyme, l’erlichiosi o la babesiosi. La zanzara invece può trasmettere una malattia chiamata filaria che se non presa in tempo può essere letale. Ogni anno questa patologia si previene facendo una piccola vaccinazione o dando mensilmente una pastiglia per via orale sotto prescrizione di un medico veterinario. Infine,i flebotomi (o pappataci) sono piccoli moscerini che inizialmente si concentravano in alcune regioni come la Sardegna e le coste, ma che era possiamo trovare un po’ dappertutto. Solo le femmine di flebotomo possono indirettamente trasmettere il parassita che provoca una malattia chiamata Leishmaniosi, vale a dire fungono da veicolo di contagio dopo aver punto un animale malato. La cura per combattere questa malattia è davvero complessa e non sempre va a buon fine. Non per questo però dobbiamo abbandonare o rinunciare ad un peloso in casa, di rimedi ce ne sono tanti per debellare questi piccoli e fastidiosi animaletti microscopici ed una buona prevenzione rende le cose molto più facili. Per proteggere i nostri amici a quattro zampe, infatti, ci sono in commercio molti prodotti antiparassitari: dai collari, agli spray alle fialette. Attenzione, però, gli antiparassitari non sono tutti uguali e molte aziende distinguono bene quelli per i gatti, cani e altri animali: la permetrina, sostanza usata in alcuni antiparassitari, infatti è fortemente tossica per i gatti e quindi alcuni prodotti preparati per i cani non devono essere utilizzati assolutamente sui felini, anzi, chi ha cani e gatti a casa è preferibile che per i primi due giorni i due amici non si incontrino! Quindi la compagnia di un amico a quattro zampe può essere protetta tenendo costantemente la casa pulita e usando un buon antiparassitario. Certamente pulci, zecche e le varie malattie non sono una scusa per abbandonarlo. una buona percentuale di casi, le terapie neIdincessarie possono avvalersi di una metodologia trattamento definibile “passo dopo passo”. Questo metodo è applicabile solo dopo un’accurata valutazione dello stato orale, e per venire incontro alle esigenze economiche di quei pazienti con una limitata disponibilità finanziaria. Schematicamente, si possono identificare due metodologie per organizzare un programma di cure dentali con relativi preventivi: il primo metodo prevede il trattamento di tutte le cure necessarie, senza identificare una scala di priorità e di urgenza; questo metodo è tipico dei grandi centri di cura dentale con caratteristiche aziendali, e del turismo odontoiatrico. Questo approccio non è, dal punto di vista medico-odontoiatrico, scorretto ma presenta l’evidente svantaggio di produrre, mediamente, preventivi che superano i 4-5000 € che, con buona approssimazione, la pratica clinica dimostra essere il limite critico di accettazione attuale, da parte dei pazienti odontoiatrici. Per superare questo limite si potrebbe ricorrere al finanziamento, ma un reale low cost etico dentale non dovrebbe considerarla come modalità fondamentale per il pagamento delle prestazioni; per obblighi contrattuali con una finanziaria ai quali il paziente deve sottostare che,in caso di contestazione, lasciano sempre attivo un impegno di rimborso, anche in caso di ragione del paziente. Contestazione che, ovviamente, ci si augura di non avere mai. Il secondo metodo si basa su un principio che imita, in piccola scala, l’organizzazione dei soccorsi nelle grandi calamità, che ten- de a identificare una scala di priorità d’interventi e cioè,immaginando la bocca e i denti alla stregua di uno scenario dove debbano operare le unità di soccorso. Questo metodo permette di determinare diversi piani di cure a urgenza decrescente, con il risultato di ridurre sensibilmente il costo dei singoli preventivi con il vantaggio, per il paziente, di ridurre l’impegno economico per ogni ciclo di trattamento. Una volta conclusa una fase di cura il paziente, chiaramente informato sulla filosofia di questo metodo terapeutico,può decidere di passare al successivo passo di priorità terapeutica. Compito del dentista è spiegare esaudientemente i margini temporali entro i quali debba essere svolta la successiva fase terapeutica, affinché il quadro generale dello stato orale non si comprometta ulteriormente e la progressione per passi sia tendente verso il miglioramento. Per questo motivo questo secondo metodo è definito, passo dopo passo. Per esempio, un preventivo di cure di 5000 €, svolto in tre mesi, presentato con il primo metodo ha un tasso di non accettazione o di interruzione intorno al 60-65%. Mentre lo stesso preventivo, organizzato “passo dopo passo” in un arco di 6-8 mesi, in questo modo: 2000 € + 2000 € + 1000 €, ha una percentuale di accettazione e di conclusione vicina al 90%. L’ulteriore vantaggio economico di questo metodo è quello di poter evitare contratti impegnativi con entità esterne come le finanziarie, modalità utilizzata dai grandi centri di cura, per lo più privati ed esteri, per superare l’ostacolo dell’accettazione del preventivo da parte del paziente. Dott. Nunzio M. Tagliavia, medico chirurgo dentista Via Luigi Mainoni d’Intignano 17/a - 20125 Milano - Telefono 026424705. Multimanutenzioni Turchetti • • • • • • s.r.l. Abbigliamento Attrezzatura da lavoro Antinfortunistica • Elettroutensili Attrezzi per l’edilizia Materiale elettrico/idraulico Tempo libero Via L. Ornato 24 - 20162 Milano - Tel./Fax 02.66114491 - E-mail: [email protected] COOP LOMBARDIA - COOP LOMBARDIA - COOP LOMBARDIA ONA NOVE 25 FILO DIRETTO CON…/2 TASSE & AGEVOLAZIONI PARERI LEGALI Unico ‘09: nuove modalità di consegna Obblighi dei figli verso i genitori Lorenzo Gomiero Dimitri Barbera nche quest’anno i contribuenti fiscali che poA tendo fare il modello 730 sceglieranno il modello Unico dovranno trasmettere la propria dichiarazione dei redditi per via telematica. Le scadenze non cambiano. Dal 2 maggio, e fino al 30 giugno i contribuenti che alla data di consegna della dichiarazione non svolgono una attività di lavoro dipendente o parasubordinato potranno presentare il modello gli uffici postali. Per tutti gli altri contribuenti vi è l’obbligo della trasmissione telematica e la scadenza è fissata per il 30/09. Rimangono invariati i termini per il pagamento al 16/6 unitamente all’acconto Ici e con maggiorazione del 0,40% al 16/7: • per solo reddito di lavoro dipendente o di pensione corrisposto da un unico sostituto d’imposta obbligato ad effettuare le ritenute d’acconto; • solo redditi di lavoro dipendente corrisposti da più soggetti, se avete chiesto all’ultimo datore di lavoro di tenere conto dei redditi erogati durante i rapporti precedenti e quest’ultimo ha effettuato conseguentemente il conguaglio; Contribuenti esonerati dalla presentazione: • reddito complessivo, al netto dell’abitazione principale e relative pertinenze, non superiore a euro 8.000 nel quale concorre un reddito di lavoro dipendente o assimilato per un periodo non inferiore a 365 giorni e non sono state operate ritenute; • reddito complessivo, al netto dell’abitazione principale e relative pertinenze, non superiore a euro 7.500,00 nel quale concorre un reddito di pensione per un periodo non inferiore a 365 giorni e non sono state operate ritenute; • reddito complessivo, al netto dell’abitazione principale e relative pertinenze, non superiore a euro 7.750,00, nel quale concorre un reddito di pensione per un periodo non inferiore a 365 giorni e il soggetto ha un’età pari o superiore a 75 anni e non sono state operate ritenute; • reddito complessivo, al netto dell’abitazione principale e relative pertinenze, non superiore a euro 4.800,00 nel quale concorre uno dei redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente per i quali la detrazione prevista non è rapportata al periodo di lavoro (es. compensi percepiti per l’attività libero professionale intramuraria del personale dipendente dal Servizio sanitario nazionale) e/o redditi derivanti da attività commerciali non esercitate abitualmente, redditi derivanti da attività di lavoro autonomo non esercitate abitualmente; • solo redditi di lavoro dipendente (corrisposti da più soggetti, ma certificati dall’ultimo sostituto d’imposta che ha effettuato il conguaglio) e reddito dei fabbricati, derivante esclusivamente dal possesso dell’abitazione principale e di sue eventuali pertinenze (box, cantina, ecc.); • redditi da pensione per un ammontare complessivo non superiore a euro 7.500,00, goduti per l’intero anno, ed eventualmente anche redditi di terreni per un importo non superiore ad euro 185,92 e dell’unità immobiliare adibita ad abitazione principale e relative pertinenze; • solo reddito dei fabbricati, derivante esclusivamente dal possesso dell’abitazione principale e di sue eventuali pertinenze (come box, cantina, ecc.); • solo redditi esenti (ad esempio rendite erogate dall’Inail esclusivamente per invalidità permanente o per morte, talune borse di studio, pensioni di guerra, pensioni privilegiate ordinarie corrisposte ai militari di leva, pensioni, indennità, comprese le indennità di accompagnamento e assegni erogati dal Ministero dell’Interno ai ciechi civili, ai sordomuti e agli invalidi civili, sussidi a favore degli hanseniani, pensioni sociali, compensi derivanti da attività sportive dilettantistiche per un importo complessivamente non superiore a euro 7.500,00): per ulteriori informazioni vedere in appendice, la voce “Redditi esenti e rendite che non costituiscono reddito”; • solo redditi soggetti a ritenuta alla fonte a titolo di imposta (ad es. redditi derivanti da attività sportive dilettantistiche per un importo fino a euro 28.158,28; interessi sui conti correnti bancari o postali); • solo redditi soggetti ad imposta sostitutiva (ad es. interessi sui Bot o sugli altri titoli del debito pubblico). Se non siete obbligati a tenere scritture contabili, siete in ogni caso esonerati dalla dichiarazione se in relazione al reddito complessivo, al netto della deduzione per abitazione principale e relative pertinenze, avete un’imposta lorda che, diminuita delle detrazioni per carichi di famiglia, delle detrazioni per lavoro dipendente e/o pensione e/o altri redditi e delle ritenute, non supera euro 10,33. Sportello operativo Caf - Tutela fiscale del contribuente Srl, Milano, V.le Rodi 85. Rag. Lorenzo Gomiero Commercialista - È possibile prenotare l’appuntamento per la compilazione di documenti fiscali. Aperto il sabato mattina. Telefono 02 66103405 - fax 02 66116682, [email protected] INVESTIMENTI FINANZIARI Crisi: quanto durerà? Ciro di Giorgio andamento delle borse nei primi mesi del L’ 2009 è caratterizzato da oscillazioni decisamente violente in un breve lasso di tempo: dall’inizio di gennaio ai primi di marzo abbiamo assistito a una caduta delle quotazioni che sembrava irreversibile, poi seguita da un vigoroso rimbalzo che ha riportato i principali indici agli stessi livelli di inizio anno. Tutto bene allora? Probabilmente no, vista l’incertezza su modi e tempi dell’agognata ripresa dell’economia globale. La caduta ed il rimbalzo dei prezzi delle azioni a cui abbiamo assistito meritano comunque qualche domanda e qualche breve riflessione. Perché i mercati azionari sono saliti molto negli ultimi 2 mesi, in un contesto economico tuttora negativo? Secondo molti osservatori l’atteggiamento generale tende un po’ di più all’ottimismo, anche se questo non vuol dire assolutamente che la crisi sia superata. Non dimentichiamo che la precedente caduta vorticosa delle quotazioni rifletteva non soltanto la difficile situazione economica ma anche il crollo della fiducia da parte degli operatori di mercato e, di conseguenza, dei singoli risparmiatori. Come spesso accade, quindi, i prezzi riflettono non solo il valore delle aziende, ma anche le aspettative future; quante volte si sente dire che le borse “anticipano” l’andamento dell’economia reale? È tuttavia assai arduo fare previsioni attendibili sul futuro dell’economia (non c’è identità di vedute fra i maggiori esperti mondiali) perché le variabili sono tante: politiche fiscali dei governi, andamento dell’inflazione, ripresa del Pil. L’incertezza è il peggior nemico dei mercati, e le oscillazioni di breve periodo sono spesso ingannevoli: quante volte è capitato (e capiterà ancora) di vendere ai minimi perché presi dallo sconforto? E quante volte si sale sull’ottovolante della borsa ingolositi dal trend positivo o dall’euforia irrazionale del momento? Il suggerimento da dare ai deboli di cuore e alle formichine che hanno accumulato con fatica un piccolo capitale è non solo di stare alla larga dalle borse, ma anche di diffidare da chi promette rendimenti “sicuri” senza correre rischi (Parmalat docet, in compagnia di Argentina, Cirio, ecc…). Chi invece intende effettuare investimenti di lungo periodo e non patisce la volatilità può sfruttare ottime opportunità sui mercati azionari, mettendo tuttavia in conto altri scossoni al ribasso.Come già ricordato in passato,un ingresso graduale permette di mediare il prezzo d’acquisto. Molti risparmiatori, tuttavia, preferiscono aspettare il “momento giusto”: accade così che quando decidono di acquistare titoli o fondi azionari i prezzi non sono più molto convenienti. Ma, si sa, il mercato vive anche di queste cose… Ciro di Giorgio - Promotore Finanziario (niguardese d’adozione dal 1990, e attivo da oltre 25 anni nel mondo bancario e finanziario) - Via Dante, 4 - 20121 Milano - Tel: 0245471766/7/8 Cell: 3355240062 - Fax 0280509027 - e-mail: [email protected] ONA NOVE 26 art. 29 della Costituzione enuncia: “La L’ Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio. Il matrimonio è ordinato sull’eguaglianza morale e giuridica dei coniugi, con i limiti stabiliti dalla legge a garanzia dell’unità familiare”. Non si può non ricordare il Time che nel 1973 scriveva:“la famiglia è il più grande capolavoro nella storia dell’Italia”. Molto spesso i figli dimenticano i loro doveri morali verso i genitori. Semplificando, i genitori hanno il dovere di mantenere i figli (art. 147 c.c.) e i figli devono rispettare i genitori e devono contribuire in relazione alle proprie sostanze e al proprio reddito, al mantenimento della famiglia finché convivono con essa (art. 315 c.c.). La reciprocità esiste, però, per gli obblighi alimentari; infatti, secondo il disposto di cui all’articolo 433 del codice civile, all’obbligo di prestare gli alimenti sono tenuti, nell’ordine: 1) il coniuge (129 bis, 156 comma 3, c.c.); 2) i figli legittimi o legittimati o naturali o adottivi e, in loro mancanza, i discendenti prossimi, anche naturali; 3) i genitori (art. 279 c.c.) e, in loro mancanza, gli ascendenti prossimi, anche naturali; gli adottanti; 4) i generi e le nuore; 5) il suocero e la suocera; 6) i fratelli e le sorelle germani o unilaterali, con precedenza dei germani sugli unilaterali (art. 439 c.c.). Bisogna precisare che prima di tutti è obbligato il donatario (art. 437 c.c.). Gli alimenti possono essere chiesti solo da chi versa in stato di bisogno non in grado di provvedere al proprio mantenimento, e devono essere assegnati in proporzione del bisogno di chi li domanda e delle condizioni economiche di chi deve somministrarli. Se poi più persone sono obbligate nello stesso grado alla prestazione degli alimenti,tutte devono concorrere alla prestazione stessa, ciascuna in proporzione delle proprie condizioni economiche. C’è da dire comunque che, se le persone chiamate in grado anteriore alla prestazione non sono in condizioni di sopportare l'onere in tutto o in parte, l’obbligazione stessa è posta in tutto o in parte a carico delle persone chiamate in grado posteriore. Se gli obbligati non sono concordi sulla misura, sulla distribuzione e sul modo di somministrazione degli alimenti, provvede l'autorità giudiziaria secondo le circo- stanze. Nel caso in cui, però, l’anziano non è in grado di provvedere ai propri interessi e privo di sufficienti mezzi di sussistenza, lo Stato interviene economicamente con la pensione sociale, al compimento dei sessantacinque anni di età. Ma anche la pensione sociale (di importo assai limitato) non esclude lo stato di bisogno del soggetto. L'anziano (ed ogni soggetto) indigente ha dunque diritto agli alimenti. Il genitore dovrà scrivere una lettera raccomandata al figlio, esponendo lo stato di bisogno, il reddito insufficiente e la necessità di aiuto. Se nulla sarà stato fatto, allora - rivolgendosi ad un legale di fiducia - non rimarrà che ricorrere al Tribunale. Tuttavia, per quanto possibile, meglio tener lontane le questioni di famiglia dalle aule di giustizia. Come risulta evidente, quindi, non sussiste ad oggi una disciplina certa che obblighi giuridicamente i figli ad assistere anche moralmente i propri genitori a prescindere dall’eventuale stato di bisogno - forse perché il legislatore ha pensato bene che i figli non avrebbero avuto bisogno di imposizioni giuridiche per poter amare i propri genitori?! -. A tal proposito l’art. 591 c.p. rubricato “Abbandono di persone minori o incapaci”, punisce chiunque abbandoni un minore di 14 anni ovvero una persona incapace per malattia di mente o di corpo, per vecchiaia, o per altra causa, di provvedere a se stessa e della quale abbia la custodia o debba avere cura…” Nella situazione descritta, il reato di abbandono di persone incapaci previsto dalla stessa norma è uno dei delitti contro la vita e l’incolumità individuale che interessa più diffusamente gli anziani malati cronici non autosufficienti. Ciò in quanto, per la sussistenza di questo delitto, non è necessario che si verifichi l’evento delittuoso, ma basta che, in conseguenza dell’abbandono, si verifichi il solo pericolo per la incolumità personale del soggetto incapace. La Corte di Cassazione ha chiarito che la condotta criminosa di abbandono di incapaci “consiste nel lasciare la persona in balia di se stessa o di soggetti inidonei a provvedere adeguatamente alla sua custodia ed alla cura o, comunque, insufficienti allo scopo, in modo tale che derivi un pericolo per la incolumità personale”. Dimitri Barbera - Avvocato del Foro di Milano - Via G. Arganini, 24 - Studio Legale e Tributario in Milano, Via Soperga n° 4, tel. 0266714559, fax 02700418300, [email protected] <mailto:[email protected]> PROBLEMI DEL LAVORO Gli obblighi del lavoratore ammalato Dott.ssa Anna De Lillo n premessa è bene precisare che la materia è regolamentata da norme di Legge, ma sopratItutto dai Contratti Collettivi di Lavoro che è bene consultare attentamente per conoscere le regole applicabili nella propria realtà lavorativa. Per malattia si intende una alterazione dello stato di salute che causa una incapacità temporanea al lavoro. Il lavoratore assente per malattia ha l’obbligo di comunicare al datore di lavoro lo stato di malattia e di documentarlo con certificazione medica che di norma viene rilasciata dal proprio medico curante su modulistica standard. L’Inps ha precisato che sono regolari anche i certificati rilasciati su ricettari privati o i certificati rilasciati dagli ospedali e dalle strutture di pronto soccorso. Già da tempo era stato previsto che il medico curante trasmettesse per via telematica on line il certificato all’Inps, ma per varie ragioni questa innovazione non funziona. Quindi è bene che il lavoratore si accerti con il proprio medico e che nel dubbio continui in prima persona - entro due giorni dal rilascio del certificato medico - a curarsi di recapitarlo a mano o trasmetterlo a mezzo raccomandata r.r., sia all’Inps sia al datore di lavoro. Esiste l’onere dell’invio della certificazione di malattia anche per le malattie di durata sino a tre giorni che quindi non superano il cosiddetto periodo di carenza Il ritardo nell’invio della certificazione di inizio o di continuazione della malattia al datore di lavoro o all’Inps comporta la perdita dell'indennità per i giorni di ritardo La sanzione non è applicabile qualora il motivo del ritardo nella presentazione della certificazione sanitaria sia determinato da uno stato di infermità che abbia comportato ricovero in luogo di cura, ovvero sia determinato da forza maggiore; l’Inps si è riservato di valutare caso per caso se la causale addotta dal lavoratore costituisca effettivo impedimento alla tempestiva presentazione della certificazione. In caso di impossibilità a provvedere all’invio all’Inps del certificato di malattia attraverso consegna a ma- no o trasmissione per posta, può essere considerato valido l’invio tramite fax ai soli fini del rispetto del termine, mentre nessun valore hanno le eventuali comunicazioni telefoniche o la documentazione recapitata senza alcuna prova scritta della data di inoltro. Ai fini dell’accertamento dell’eventuale ritardo infatti fa fede la data del timbro postale nei casi di trasmissione a mezzo raccomandata e la data di arrivo apposta a mano o con timbro datario nei casi di recapito a mano. L’Inps considera la settimana di sei giorni e quindi nei certificati medici è bene coprire anche il sabato. Il lavoratore deve inoltre specificare al proprio medico se si tratti di inizio di malattia, di una prosecuzione oppure di una ricaduta intervenuta entro 30 giorni dalla guarigione di un precedente evento morboso. Al fine di consentire le visite di controllo del suo stato di malattia il lavoratore ha l’obbligo di comunicare al datore il proprio domicilio e l’eventuale cambiamento di indirizzo durante la malattia per essere sempre reperibile. Il lavoratore assente, senza giustificato motivo, alla visita di controllo effettuata nelle fasce di reperibilità (dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 17.00 alle 19.00) decade, in tutto o in parte, dal diritto al trattamento economico di malattia ed è passibile, ove il contratto collettivo lo preveda, di sanzioni disciplinari. Il lavoratore ha diritto, in caso di malattia, alla conservazione del posto di lavoro per un periodo (c.d. periodo di comporto) che varia a seconda del Contratto Collettivo Nazionale di lavoro. Scaduto tale termine il lavoratore può essere licenziato. Alcuni contratti collettivi prevedono la possibilità per il lavoratore di richiedere un periodo di aspettativa non retribuita per evitare il licenziamento Per quanto riguarda la retribuzione il datore di lavoro erogherà al lavoratore ammalato il trattamento economico previsto dal Contratto Collettivo e recupererà dall’Inps la parte che, per talune categorie di lavoratori, è prevista a carico di tale ente. Dott.ssa Anna De Lillo - Studio di Consulenza del Lavoro Via Santa Marcellina, 8 - 20125 Milano Anziani, attenti ai truffatori! Non fate entrare sconosciuti in casa vostra. Iscriviti all’Associazione Amici di ONA NOVE Socio ordinario Euro10 (Euro 5 per studenti e pensionati), Sostenitore Euro 25. C.C.P. 36297208,Ass. Amici di “Zona Nove” o bonifico Monte Paschi di Siena, ag. 5, viale Testi 90, sul conto corrente: Ass. Amici di “Zona Nove”. Coordinate bancarie IBAN IT07W0103001605000000704764 TA EBAO Per la vostra pubblicità su questo giornale telefonate a Franco Tironi tel. 02/6423561 - fax 02/66107983 Cell. 347/9507398 Pagina riservata ai lettori lettere in redaz ione IL FORNAIO E LA SCUOLA Abito in zona 9, Via Empoli 9, e acquisto il pane presso un panificio vicino a casa mia. Ho scoperto giorni scorsi che il titolare del panificio ha invitato i bambini di una scuola media vicina, per fargli vedere l’arte del fornaio, fargli capire l’importanza di tramandare le tradizioni e sollecitarli ad uno dei più importanti lavori e cibi dell’uomo: il pane, alimento di cultura e di sopravvivenza ad ogni ostilità. Vi chiedo cortesemente di segnalare questa iniziativa perché è importante che i ns. figli imparino ad amare e conoscere le cose più semplici ma importanti della vita. Laura Toscani (maggio) AL CIMITERO SENZA ALLARME Informo che sabato 25 aprile, dopo oltre quattro mesi di manutenzione l’allarme interno del cimitero di Bruzzano è tornato a funzionare. Se un pannello solare di circa 1/6 di mq richiede quattro mesi, immaginate la durata della manutenzione delle centinaia di mq di pannelli solari del Parco Nord. Nel frattempo (cioè da un mese) continuano a crollare i rivestimenti marmorei del pauroso “monumento al fantasma” del cimitero. Giusto Buroni (maggio) BICOCCA NUOVA PROBLEMI VECCHI Al Comune di Milano, alla cortese att.ne Dott. Cadeo. In riferimento alla nostra richiesta di oltre due anni fa siamo nuovamente a chiederLe un incontro per le problematiche del nostro quartiere in particolare sulle aree non ancora ultimate di piazza dei Daini e di via Padre Beccaro, nella nuova Bicocca. Nella nostra precedente abbiamo già fatto presente del grave disagio e rischi che ormai da 8 anni siamo costretti a sopportare documentando il tutto con fotografie e varie comunicazioni fatte agli organi competenti compreso il suo ufficio nonchè alla presidentessa di zona 9 dottoressa Uguccioni che ci ha gentilmente incontrato. In quella occasione la dottoressa Uguccioni ci aveva anticipato che l’area di Via Padre Beccaro sarebbe stata ultimata con giardini, piante e giochi e che i lavori sarebbero iniziati a settembre 2008 e finiti entro dicembre 2008. Purtroppo questo non è accaduto! La Piazza Daini dovrebbe essere il centro della Bicocca. Ogni giorno vi transitano migliaia di residenti, stu- denti universitari, utenti delle grandi aziende della Bicocca clienti dei tanti esercizi commerciali, avventori dei numerosi bar (chiedere ai numerosi vigili urbani che affollano i bar durante le soste). Eppure essa non gode ancora di alcun arredo urbano, di pavimentazione e sembra piuttosto un’area di cantiere nella quale, peraltro, la sosta a pagamento rende dei quattrini al comune. Al calar delle tenebre la piazza rischia di diventare territorio di conquista della microcriminalità contro la quale si ergono patetiche le cancellate dei condomini e le telecamere della sorveglianza. Noi come Associazione Sportiva, e io in particolar modo come consigliere di uno dei più grandi condomini della Bicocca (che da solo ospita 250 famiglie), continuiamo infatti a ricevere lamentele da parte dei residenti per i continui furti negli appartamenti dovuti alla scarsa illuminazione, per la sporcizia, per l’assenza di un parco giochi (credo che siamo l’unico quartiere senza neanche uno scivolo, nonostante l’alta densità di bambini). Ci aspettiamo che, in qualità di milanese e di assessore, non possa evitare di dedicare un’ora del suo tempo ad un problema che affligge da circa 8 anni le migliaia di residenti di un quartiere esibito in tutta Europa come esperimento urbanistico di avanguardia. La situazione di rimpallo che si è creata tra il costruttore Pirelli ed il Comune di Milano è a dir poco grottesca. Dopo due anni di attesa, un’ora del Suo tempo la può sicuramente trovare per poter valutare di persona, quanto poco basterebbe per ultimare le aree in questione e restituire ai molti residenti l’orgoglio di abitare in un quartiere moderno. Ci venga a trovare! Associazione Sportiva Il Vitone Bicocca Il presidente Giorgio Cofano e il Segretario Gianmarco Rocca (maggio) TUTTO SPETTACOLO Silvio Berlusconi - Presidente del consiglio - suonava sulle navi da crociera per intrattenere i viaggiatori. Gianni Letta - Sottosegretario alla presidenza del consiglio - attore nel film di Alberto Sordi “Io so che tu sai che io so”. Roberto Maroni - Ministro dell’Interno - suonava anche lui in una band e lo fa tutt'ora nel tempo libero. Mara Carfagna - Ministro delle pari opportunità - ex show girl. Alessandra Mussolini - presidente della commissione parlamentare per l’infanzia - ex attrice, foto- modella e cantante. Paolo Bonaiuti - portavoce del Presidente del Consiglio - gesticola come le marionette. Tutto quanto fa spettacolo. Ardore (maggio) Voi del giornale che ne pensate? Giusto Buroni (maggio) E GLI IMPEGNI PER LA SCUOLA CASSINIS? All’assessore Simini e al presi- TA EBAO on line a cura di Lorenzo Meyer S ono ormai oltre 200 gli iscritti su facebook al gruppo di “Zona Nove”! Grazie a tutti per la partecipazione e avanti con altre iscrizioni! Per unirsi è sufficiente digitare “Zona Nove” (mi raccomando in lettere) nel motore di ricerca del sito. Ringraziamo gli iscritti per i complimenti al giornale e su questo numero pubblichiamo alcune delle segnalazioni riguardanti la nostra zona. • Balestra Fabio, 11 aprile Complimenti per il giornale... nella nostra Niguarda sono 37 anni che ci vivo e ne sono fiero..,. Ho visto tanti cambiamenti dalla vecchia Niguarda a quella di questi anni, ma Niguarda è sempre Niguarda sempre con il mitico trenino... Abito vicino al parco in via Frugoni 26 e sono portiere dello stabile. • Roberto Scintu, 22 marzo Innanzitutto volevo farvi i complimenti per il servizio che ci date... e per come lo fornite, che non è poco. Sarebbe troppo scontato sfruttare questo strumento come valvola di sfogo per tutte le ingiustizie o schifezze che ogni giorno dobbiamo affrontare (abito di fronte alla collina dei ciliegi e con l’arrivo della primavera... si puo immaginare); ma cercherò di attirare la vs. attenzione per capire se avete qualche informazione in più in merito alla prevista futura vendita degli alloggi dell’Aler. Vivendo nel borgo Pirelli praticamente da quando sono nato, e non avendo mai visto adoperarsi prima lo Iacp e poi l’Aler in opere di manutenzione ordinaria o straordinaria... capirete come il mio interesse, come per molti altri, sia più che motivato. Avete qualche informazione o suggerimento in merito? • Gabriele Vituccio, 21 marzo Che schifo sotto casa mia non si può più parcheggiare... Fate qualcosa... in via Danzi... aiuto!! • Massimo Gironi, 21 marzo Complimenti a tutta la redazione per il servizio che ci date e soprattutto per come incalzate la nostra sindaca. Poi sottoscrivo il commento di Bonaria (vedi sotto, ndr), leggere quelle storie fa sempre un certo effetto. Continuate così. • Mauro Baldassari, 19 marzo Ciao a Tutti. Nonostante le ripetute chiamate ai vigili di zona tutte le settimane alcune roulotte di zingari si fermano dietro al complesso di Via Ornato 110. Restano li qualche giorno per poi ripartire per 'il fine settimana' (andranno al mare?). Possibile che non si possa fare niente? • Tartari Daniele, 18 marzo Sapete dirmi qual’è la situazione del depuratore di via da Velate? È da anni che si legge che deve essere coperto ma la puzza permane... Ultimamente ho letto un articolo sul vostro giornale che parlava addirittura di una festa per la fine lavori ma era a novembre... com’è la situazione adesso? • Bonaria Biancu (Università Bicocca), 15 marzo Grazie per lo spazio che avete riservato al “potenziamento” (peggioramento) delle linee verso Nord. Ho scritto a diversi quotidiani e mi ha fatto piacere veder ripresa dal vostro giornale una mia lettera pubblicata sul dorso di Milano della Repubblica. Peraltro, Zona Nove è davvero un bel giornale: io, che vivo a Milano solo da qualche anno, amo particolarmente leggere di tutte quelle donne e quegli uomini, nati nel nostro quartiere, che hanno partecipato alla Resistenza e combattuto battaglie di civiltà e giustizia sociale. Insomma... grazie di tutto e buon lavoro! SOFFITTI E PANNELLI Il 23 aprile è crollato un controsoffitto in una scuola di via Passerini. Il 16 aprile scorso scrivevo la seguente lettera (cestinata) al “Corriere della Sera”: “In gran parte in Lombardia, ma anche in altre regioni d’Italia, si sono stanziati fondi pubblici per ricoprire i tetti di centinaia di scuole con inutili (perché inutilizzabili) pannelli fotovoltaici (dopo un anno nessuno ha fornito notizie sui risultati!). Con gli stessi fondi si sarebbero potuti mettere in sicurezza i controsoffitti, che cadono sugli studenti ad ogni porta che sbatte, per non parlare della verifica della resistenza delle strutture contro terremoti grandi e piccoli! I vari governi e gli ambientalisti non riescono a capire la differenza?” Loro, al “Corriere”, non ne pensano niente. dente del CdZ 9 Beatrice Uguccioni. Ho letto con interesse l’articolo apparso sul numero di aprile del giornale e relativo alla manifestazione organizzata dai genitori per protestare contro il degrado edilizio della scuola di via Bussero, apprendendo con soddisfazione che le proteste hanno svegliato il Comune di Milano (assessore Simini) dall’ormai cronico torpore in cui è precipitato. A questo proposito, vorrei segnalare che, sempre in zona, anche la scuola media “Cassinis” di via Hermada versa nelle stesse condizioni di degrado, anzi ancora peggiori. Nel piano triennale delle opere pubbliche 2007-2009 del Comune di Milano, che allego e reperibile anche sul sito del Comune (io l’ho scaricato nel 2007), entrambe le scuole risultano inserite nel piano degli interventi per lo stesso periodo, cioè dal 2/2008 al 2/2009: quella di via Bussero per manutenzione straordinaria, quella di via Hermada invece addirittura perché doveva essere abbattuta e ricostruita, trattandosi di una realizzazione in prefabbricato leggero del 1963, nata per durare non oltre i 10 anni.Alla fine dello scorso 2008, un gruppo di genitori ha presentato un esposto alla Asl per chiedere la verifica delle condizioni della scuola, visto che il Comune non fa nulla: i tecnici hanno confermato il pessimo stato della struttura e il rapporto è stato consegnato alla direzione scolastica, da allora non se ne sa di nuovo nulla. Evidentemente questo non è stato sufficiente per far mantenere al Comune i propri impegni. Avremmo dovuto organizzare anche noi una manifestazione come alla Bussero: è evidente la totale improvvisazione e incapacità del Comune ad affrontare la situazione. Che fine hanno fatto i soldi stanziati per i lavori.nel piano triennale (oltre 14 milioni di euro)? All’assessore Simini la risposta … Dino Bertuzzi (maggio) TRAFFICO IN TILT IN SUZZANI non occuparsi del problema? Non ditemi che è solo colpa del Comune perchè un consiglio di zona che si rispetti fa'valere le proprie necessità se lo vuole veramente e se ne ha la forza e la voglia. Giovanni Boffi (maggio) • Aspettiamo la risposta nel merito del Consiglio di Zona 9. Nel frattempo il lettore può andarsi a rileggere le prese di posizione dello stesso CdZ 9 che abbiamo pubblicato nei numeri scorsi. Anche e soprattutto sulla viabilità a Niguarda. LA DA VIA CECCHI ARRIVANO SPARATI Vorremmo segnalare, noi abitanti di via Maestri del Lavoro, che nella nostra via le auto che arrivano da via Cecchi viaggiano sparate creando pericolo a chi attraversa, anche perché non c’è visibiliità con tutte le macchine parcheggiate che ci sono. Cosa si aspetta per intervenire, che ci scappi il morto? Perché non mettere un dosso del tipo che anche gli autubus dall’Atm possono superare senza problemi? Lettera firmata (maggio) VILLA CLERICI È APERTA Il supermercato che c’è in Viale Suzzani col suo traffico in entrata ed in uscita blocca di fatto la libera percorribilità di detto viale in uscita da Milano verso Cinisello e Bresso. Fino a quando il viale Fulvio Testi non sarà nuovamente percorribile sarebbe bene disciplinare meglio la viabilità, anche obbligando le auto a sostare sui marciapiedi, che sono molto larghi, disegnando i relativi spazi e facendo rispettare i divieti di sosta! Franco Cervi (maggio) In riferimento alla lettera “Niguarda alla frutta” apparsa sul nunero di marzo faccio presente che, contrariamente a quanto affermato nella lettera, la Galleria d’arte sacra del contemporaneo sita in Villa Clerici è aperta tutti giorni dal lunedi al venerdi dalla 9.30 alle 12 e dalle 14 alle 16.30, come si può vedere dalle insegne all’8 e al 14 di via Terruggia. Arturo Bodini, direttore della Casa di Redenzione (maggio) VIABILITÀ A VIALBA UNA STRADA DIMENTICATA DA DIO Mi sto chiedendo da un po’ di tempo quale sia la funzione del consiglio di zona qui a Niguarda. Da parecchio tempo e più ancora da fine 2008 il traffico automobilistico nell’area a ovest di via Ornato è considerevolmente aumentato, anche in parte dovuto ai lavori per il metrò in Viale Fulvio Testi,ma anche per le nuove abitazioni sorte in Via Palanzone ove, essendo ancora l’unica via di uscita da questa zona si verifica una serie di code incredibili sia al mattino e che alla sera. Più volte in passato la popolazione residente aveva fatto notare tale anomalia (un’unica via di uscita). Nulla è stato fatto per cambiare i sensi unici nell’area interessata. Mi chiedo ancora, fino a quando tale consiglio di Zona penserà di Ho letto il servizio sul numero di aprile 2009 dal titolo “Eppur qualcosa si muove” a cura di Franco Bertoli. E quindi ho pensato di fornirvi delle foto della zona in cui abito (eccole in fondo a questa pagina, ndr): tra via Maestri del Lavoro e Lanfranco della Pila 57/f. Cosi potete rendervi conto in che situazione viviamo: 1) presenza di numerose buche che si riempiono di acqua durante le piogge e, viste la loro profondità e grandezza, dannose alle persone e alle macchine; 2) inesistenza di marciapiedi, per cui siamo costretti a camminare con i bambini lungo una strada da nessuno gestita stanno attenti che non passino auto che schizzino o ci siano rifiuti di ogni genere (preservativi ecc...). Loredana Guarino (maggio) tel. 02/39662281 - fax 02/66107983 – e-mail: [email protected] COOP LOMBARDIA - COOP LOMBARDIA - COOP LOMBARDIA ONA NOVE 27 - Via Roccole 17 Sono aperte le iscrizioni estive. Non perdete tempo. Chi prima arriva meglio alloggia! HOTEL RESIDENCE CAPRICCIO AZZURRO RESIDENCE PER ANZIANI A soli 90 minuti da Milano, immerso nella stupenda natura della Valle Camonica, a pochi passi dal Centro di cura Termale di Boario, il Residence Capriccio Azzurro si propone di offrire in un ambiente elegante, il soggiorno più piacevole a chi desidera tranquillità e assistenza. 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