Sound and Music - Novità discografiche Marzo 2013 SIGCD327 Alice nel paese delle Meraviglie Il balletto del Royal Opera House in streaming il 28 marzo 2013 nei migliori cinema d’Italia e su CD Signum Columnsweb - Marzo 2013 Indice Hyperion ……………………………… SDG …………………………………… CPO …………………………………… Alpha…………………………………… Ricercar ………………………………… Fuga Libera …………………………… Aeon …………………………………… PHI …………………………………… Lauda ………………………………… Coro …………………………………… LSO …………………………………… Chandos ……………………………… MDG …………………………………… Supraphon ……………………………… Signum ………………………………… Leonardo ……………………………… Urania ………………………………… Tactus ………………………………… Hi-Q Records …………………………… Impex ………………………………… Reference Recording …………………… Speakers Corner ………………………… 2 6 7 10 11 11 12 13 13 14 14 15 19 21 24 25 26 27 29 30 31 31 Primo piano …………………………… 6 JOHANN SEBASTIAN BACH INTEGRALE DELLE CANTATE SACRE - VOL. 28 THE ROMANTIC VIOLIN CONCERTO - VOL. 14 ALEXANDER GLAZUNOV - OTHMAR SCHOECK Chloë Hanslip, violino Orchestra della Svizzera Italiana, Alexander Vedernikov CDA67940 (CD alto prezzo) Barcode: 0034571179407 A. Glazunov: Concerto per violino e orchestra op. 82; Méditation per violino e orchestra op. 32; Mazurka-oberek per violino e orchestra O. Schoeck: Concerto quasi una fantasia op. 21 In questo nuovo volume della collana The Romantic Violin Concerto la giovane e brillantissima Chloë Hanslip esegue con il suo impeccabile virtuosismo e la sua meravigliosa musicalità il Concerto per violino e orchestra di Alexander Glazunov, uno dei più grandi capolavori della letteratura violinistica del XX secolo dedicato a Leopold Auer, che comprende una impressionante cadenza scritta dallo stesso autore. Come scrisse argutamente Hans Keller, «Glazunov ha composto un concerto quasi perfetto - sotto l’aspetto strumentale, il concerto per violino e orchestra di gran lunga migliore tra quelli scritti da un pianista». Con ogni probabilità, il compositore svizzero Othmar Schoeck deve gran parte della sua fama postuma alla sua produzione liederistica. In questo disco possiamo scoprire il suo Concerto quasi una fantasia in si bemolle maggiore per violino e orchestra op. 21, la sua opera orchestrale più ambiziosa e ricca di contenuti. Va notato che il suo appassionato lirismo e la sua gradevole vena melodica gli garantirono un posto di primo piano tra i concerti per violino e orchestra scritti negli anni immediatamente precedenti lo scoppio della prima guerra mondiale. Una nuova straordinaria scoperta di cui si deve ringraziare la Hyperion. Chloë Hanslip su HYPERION: SDG185 THE ROMANTIC VIOLIN CONCERTO - VOL. 12 2 HENRY VIEUXTEMPS Chloë Hanslip, violino Royal Flemish Philharmonic Orchestra Martyn Brabbins CDA67878 (CD alto prezzo) Columnsweb - Marzo 2013 FELIX MENDELSSOHN INTEGRALE DELLE OPERE PER PIANOFORTE - VOL. 1 Howard Shelley su HYPERION: Howard Shelley, piano CDA67935 (CD alto prezzo) Barcode: 0034571179353 L. SPOHR - G. ONSLOW SONATE PER PIANOFORTE Howard Shelley, piano CDA67947 (CD alto prezzo) MUZIO CLEMENTI CAPRICCI E VARIAZIONI Howard Shelley, piano CDA67850 (CD alto prezzo) PETER PHILIPS F. Mendelssohn: Capriccio op. 5; Sonata op. 6; Charakterstücke op. 7; Lieder ohne Worte I Op 19b Howard Shelley è considerato da molti addetti ai lavori uno dei migliori interpreti del repertorio classico e preromantico in circolazione. A questo straordinario pianista va attribuito il merito di aver riesumato un incredibile numero di opere che sono state pressoché ignorate per tutto il corso del XX secolo e ogni sua registrazione viene accolta con un senso di impaziente meraviglia per scoprirne i tesori. Questo mese Shelley presenta il primo dei sei volumi dell’integrale delle opere per pianoforte di Felix Mendelssohn, con ogni probabilità l’ambito meno conosciuto della produzione del grande compositore berlinese. Tra opere portate a termine e pagine rimaste incompiute, Mendelssohn dedicò al pianoforte circa 200 lavori. Di questa messe più che rispettabile per un compositore scomparso a soli 38 anni, Mendelssohn vide però stampata solo una settantina di brani, riuniti in 17 numeri d’opera dal Capriccio op. 5 pubblicato nel 1825 al sesto e ultimo volume dei Lieder ohne Worte op. 67 uscito nel 1845, ai quali si aggiunsero altri 25 lavori che videro la luce dopo la morte dell’autore in 11 numeri d’opus. Gli altri circa cento brani completati o rimasti allo stato di abbozzo ci sono stati in parte tramandati dai manoscritti di Mendelssohn e in parte sono andati perduti. Il programma del primo volume di questa integrale che promette meraviglie comprende il Capriccio op. 5, la Sonata op. 6 e i Pezzi caratteristici op. 7, le prime tre composizioni pianistiche date alle stampe da Mendelssohn tra il 1825 e il 1827, e la prima raccolta dei Lieder ohne Worte op. 19b, pubblicata nel 1832. CANTIONES SACRAE OCTONIS VOCIBUS Royal Holloway Choir The English Cornett and Sackbut Ensemble, Rupert Gough CDA67945 (CD alto prezzo) Barcode: 0034571179452 P. Philips: Benedictus Deus noster; O quam suavis est II; Jubilate Deo omnis terra; Benedictus Dominus; Veni Sancte Spiritus; Beati estis; Ecce panis angelo rum; Salve regina, vita, dulcedo; Regina caeli laetare; Panis sancte, panis vive; Caecilia virgo; Veni Sancte Spiritus per organo; Gaudens gaudebo; Beata Dei genitrix; Alma redemptoris mater; Hodie nobis de caelo Il compositore inglese Peter Philips trascorse la maggior parte della sua vita all’estero, dove scrisse una serie di opere di straordinaria bellezza, che seppero suscitare l’ammirazione degli appassionati di musica di tutta l’Europa. Nonostante questa meritatissima fama, la produzione di Philips è caduta nell’oblio più totale subito dopo la sua morte, avvenuta nel 1628, al punto che oggi - dopo oltre un trentennio di continue riscoperte filologiche - del suo vastissimo corpus si conoscono solo alcuni mottetti a cinque voci tratti dalle Cantiones sacrae (1612). 3 Columnsweb - Marzo 2013 Presentando metà dei brani contenuti nella raccolta dei mottetti a otto voci, questo nuovo disco di sorprendente bellezza della Hyperion si propone di porre rimedio a questa deprecabile carenza dell’industria discografica. Queste brillanti opere sacre concepite in stile italiano vengono eseguite con evidente partecipazione emotiva e uno splendido panneggio sonoro dal Choir of Royal Holloway diretto da Rupert Gough e dall’English Cornett and Sackbutt Ensemble, che nel corso degli ultimi anni hanno realizzato un gran numero di dischi dedicato soprattutto a Giovanni Gabrieli e a Claudio Monteverdi. Il Royal Holloway Choir e Rupert Gough su HYPERION: dicato ai due compositori più carismatici che la Polonia abbia avuto nel corso del XX secolo. Witold Lutoslawski - compositore di cui nel 2013 si celebra il primo centenario della nascita - scrisse nel 1964 il suo unico quartetto per archi, un’opera che da allora ha sempre mantenuto un posto di spicco nella letteratura cameristica del XX secolo. All’inizio degli anni Sessanta il compositore polacco più apprezzato era Krzysztof Penderecki, che a ottant’anni continua a essere uno dei protagonisti più carismatici del panorama della musica contemporanea. I suoi tre pregevoli quartetti per archi - scritti rispettivamente nel 1960, nel 1968 e nel 2008 - sono considerati tra le opere più significative della cameristica polacca. Il Royal String Quartet su HYPERION: BO HANSSON ENDLESS BORDER E ALTRE OPERE CORALI Royal Holloway Choir, R. Gough CDA67881 (CD alto prezzo) HENRYK GORECKI I TRE QUARTETTI PER ARCHI CDA67812 (CD alto prezzo) VYTAUTAS MIŠKINIS OPERE CORALI Royal Holloway Choir, R Gough CDA67818 (CD alto prezzo) EDITOR’S CHOICE (Gramophone) KRZYSZTOF PENDERECKI - WITOLD LUTOSLAWSKI KAROL SZYMANOWSKI LUDOMIR ROZYCKI QUARTETTI PER ARCHI CDA67684 (CD alto prezzo) QUARTETTI PER ARCHI Royal String Quartet CDA67943 (CD alto prezzo) Barcode: 0034571179438 K. Penderecki: Quartetto per archi n. 1; Quartetto per archi n. 2; Quartetto per archi n. 3 Pagine di un diario mai scritto W. Lutoslawski: Quartetto per archi Questo sensazionale quartetto polacco prosegue il suo sorprendente viaggio alla scoperta della letteratura cameristica del paese natale dei suoi componenti con un nuovo disco de4 SIR CHARLES VILLIERS STANFORD OPERE PER VIOLINO E PIANOFORTE Paul Barritt, violino - Catherine Edwards, piano CDH55362 (CD basso prezzo) Barcode: 0034571153629 C. Villiers Stanford: Sonata n. 1 per violino e pianoforte op. 11; Caoine A Lament per violino e pianoforte op. 54 n. 1; Cinque Pezzi caratteristici op. 93; Sonata n. 2 per violino e pianoforte op. 70 Columnsweb - Marzo 2013 Crescendo a Dublino negli anni Cinquanta e Sessanta del XIX secolo, Sir Charles Villiers Stanford ebbe la possibilità di ascoltare opere cameristiche di altissimo livello, anche se i migliori ensemble cameristici dell’epoca si recavano nella capitale irlandese solo sporadicamente. Da adolescente Stanford partecipò con febbrile eccitazione ai recital di pianisti come Anton Rubinstein, Sigismond Thalberg e Charles Hallé e di violinisti del calibro di Camillo Sivori, Ludwig Straus, Henri Vieuxtemps, Alfredo Piatti e Joseph Joachim, quest’ultimo intimo amico di suo padre. Le esibizioni in forma semiprivata nel corso delle quali Joachim eseguiva la sonata A Kreutzer di Beethoven e le opere per violino solo di Bach fecero una profonda impressione sul giovane Stanford, così come i concerti che Joachim diede come primo violino del quartetto per archi di Levey, maestro di violino di Stanford. Grazie a queste esperienze formative, Stanford divenne un grande appassionato del repertorio cameristico. Questo disco presenta una bella silloge di opere per violino e pianoforte scritte da Stanford tra il 1877 e il 1905, che consentono di farsi un’idea della raffinata concezione cameristica del compositore irlandese. Tra queste opere si segnala soprattutto la Sonata n. 2 in la maggiore op. 70, rimasta fino a questo momento inedita. GEOFFREY BURGON OPERE CORALI Wells Cathedral Choir, Matthew Owens CDH55421 (CD basso prezzo) Barcode: 0034571154213 JOHANN SEBASTIAN BACH PASSIONE SECONDO GIOVANNI BWV 245 I. Bostridge, N. Davies, C. Sampson L. Davies, N. Mulroy, R. Williams Polyphony, Orchestra of the Age of Enlightenment Stephen Layton CDA67901/2 (2 CD alto prezzo) Barcode: 0034571179018 PRIMA SCELTA i migliori a prezzo speciale € 24.90 prezzo consigliato fino al 31.05.2013 La Hyperion è orgogliosa di presentare nel proprio catalogo la Passione secondo Giovanni di Johann Sebastian Bach, uno dei più grandi capolavori della storia della musica, nella magnifica interpretazione dell’ensemble Polyphony e del suo direttore Stephen Layton, per l’occasione affiancati da uno stellare cast di cantanti e della celebre Orchestra of the Age of Enlightenment. Nella sua lettura, Layton riesce a far coesistere l’incalzante ritmo narrativo che rievoca i drammatici eventi della Passione di Cristo con le toccanti riflessioni sul mistero della salvezza espresse nelle arie e nei cori. Ian Bostridge dimostra di essere l’Evangelista più carismatico degli ultimi vent’anni, un artista dotato di una incomparabile comunicativa, di una tecnica vocale assolutamente irreprensibile e di una grandissima conoscenza della produzione di Bach. G. Burgon: At the round earth’s imagined corners; The Assumption; Short Mass; Of flowers and emeralds sheen; Magnificat; Nunc dimittis (1979); The First World; The Corpus Christi Carol; The song of the creatures; Death be not proud; Come let us pity not the dead; Te Deum; Nunc dimittis (1997) Le tredici opere presentate in questo nuovo disco della Helios spaziano dall’atmosfera contemplative del Nunc dimittis alla pompa cerimoniale di un anthem come At the round earth’s imagined corners, nel quale i celebri versi di John Donne vengono intonati in un modo straordinariamente fantasioso. 5 Columnsweb - Marzo 2013 Le opere di Burgon si pongono perfettamente in linea con l’esigenza di essere facilmente comprensibili emersa nel corso degli ultimi anni e presentano una eccezionale qualità artistica, due caratteristiche che hanno spinto molti a esclamare: «Non riesco a credere che queste opere non siano state scritte da John Rutter». Eppure i credits televisivi attribuiscono a Geoffrey Burgon senza possibilità di equivoci sia la colonna sonora del film Ritorno a Brideshead sia il Nunc dimittis [presentato in questo nuovo disco della Helios, ndr] che nel 1979 venne scelto come sigla iniziale per l’adattamento del romanzo di John Le Carré La talpa. In ogni caso, il grande successo commerciale ottenuto da queste bellissime opere non deve impedire di notare - e di apprezzare - la loro seducente vena melodica e la loro elaborata costruzione formale, che affondano le loro radici nel grande repertorio classico e in particolare nella gloriosa tradizione della musica anglicana. JOHANN SEBASTIAN BACH INTEGRALE DELLE CANTATE SACRE - VOL. 28 L. Ruiten, M. Bragle, A. Tortise, D. Henschel Monteverdi Choir, English Baroque Soloists, J. E. Gardiner SDG185 (CD alto prezzo) Barcode: 0843183018529 J.S. Bach: Gott fähret auf mit Jauchzen BWV 43; Wer da gläubet und getauft wird BWV 37; Auf Christi Himmelfahrt allein BWV 128; Lobet Gott in seinen Reichen BWV 11 Registrato a Londra nel 2012, questo disco presenta le cantate mancanti del Bach Cantata Pilgrimage del 2000, i lavori composti dal sommo Cantor lipsiense per la festa dell’Ascensione che all’epoca non erano stati pubblicati a causa di una qualità di registrazione giudicata non all’altezza. Queste quattro cantate sono state registrate dal vivo a St Giles Cripplegate nel corso di due concerti interamente finanziati da centinaia di appassionati residenti in ogni parte del mondo, che hanno accolto l’accorato appello rivolto dal celebre attore di teatro inglese Alexander Armstrong. L’oratorio dell’Ascensione Lobet Gott in seinen Reichen BWV 11 è dotato di una luminosità espressiva che riesce a portare all’esaltazione anche i cuori più refrattari alla gioia. Aprendosi e chiudendosi in perfetta simmetria con due grandiosi cori, quest’opera è pervasa da una incontenibile vitalità ritmica, una brillantezza molto coinvolgente e una scintillante lucentezza sottolineata dalle trombe naturali e dalle spericolate acrobazie del coro. Gott fähret auf mit Jauchzen BWV 43 si apre con una splendida introduzione solennizzata dalle trombe e dai timpani e prosegue con una serie di arie e di recitativi per certi versi simile allo stile delle opere serie coeve. La cantata Wer da glaubit und getauft wird BWV 37 è basata sulle parole pronunciate da Gesù ai suoi discepoli e inizia con un delizioso coro nel quale le voci sono accompagnate dall’oboe d’amore e dagli archi, mentre la cantata Auf Christi Himmelfahrt allein BWV 128 celebra nei suoi movimenti iniziale e finale la gloria di Dio. Come tutti gli altri volumi di questa straordinaria integrale, questo disco viene presentato con un’elegante veste grafica e un booklet di 32 pagine con le note firmate da John Eliot Gardiner e i testi delle cantate in tedesco e in inglese. 6 Columnsweb - Marzo 2013 RICHARD STRAUSS DIE SCHWEIGSAME FRAU (LA DONNA SILENZIOSA) Solisti, Chor der Oper Chemnitz Robert-Schumann-Philharmonie Frank Beermann CPO777757 (3 CD al prezzo di 2) Barcode: 0761203775729 Rappresentata per la prima volta nel 1935, Die schweigsame Frau (La donna silenziosa) è considerata da molti l’opera più virtuosistica e tecnicamente complessa di Richard Strauss, un giudizio che spiegherebbe il motivo della sua scarsa presenza nei cartelloni dei teatri lirici di tutto il mondo. La protagonista - che, a dispetto del titolo dell’opera, è tutt’altro che silenziosa! - e Sir Henry Morosus, un anziano lupo di mare con la fobia dei rumori, richiedono due interpreti dotati di un grande talento vocale e di una spiccata personalità. Negli ultimi mesi del 2012 il direttore artistico della CPO Burkhard Schmilgun vide la possibilità di incidere quest’opera al Teatro di Chemnitz, che ne aveva programmato un allestimento con Julia Bauer e Franz Hawlata nei panni di questa coppia mal assortita. Questa produzione fu salutata con unanime entusiasmo dai critici tedeschi e oggi la CPO può aggiungere una nuova perla di inestimabile valore alla sua serie di registrazioni realizzate al Teatro di Chemnitz. Per Die schweigsame Frau Strauss scrisse alcuni temi di meravigliosa bellezza e si mantenne su toni leggeri, alternando sapientemente spunti da commedia ad arie molto elaborate in linea con la gloriosa tradizione del melodramma. Inoltre, il compositore di Monaco si divertì a citare più volte se stesso e a tirare in ballo una decina di altri compositori, spingendosi al punto di copiare qualche elemento di Rossini e addirittura di Monteverdi, una serie di trovate che contribuisce a rendere molto gradevole quest’opera che vede la Bauer e Hawlata accompagnati da una Robert-Schumann Philharmonie in forma smagliante diretta da un ispirato Frank Beermann. KURT WEILL ZAUBERNACHT Arte Ensemble CPO777767 (CD medio prezzo) Barcode: 0761203776726 Quando il 18 novembre del 1922 il sipario del Berliner Theater am Kurfürstendamm si alzò sulle morbide sonorità degli archi, solo pochi spettatori potevano vantarsi di aver sentito nominare il compositore citato sul libretto di sala. Quella sera nel teatro berlinese venne presentata una nuova pantomima per bambini intitolata Zaubernacht (Notte magica), che accostava a una musica di grande bellezza costumi molto evocativi e una scenografia estremamente suggestiva. Questa pantomima narra la storia di una fatina che nell’atmosfera notturna intona un canto malioso che porta magicamente in vita alcuni balocchi nella cameretta di due fratellini. La musica era stata scritta da un giovanotto di 22 anni che stava studiando composizione con Ferruccio Busoni di nome Kurt Weill. A causa di un budget molto risicato, il giovane compositore fu costretto a limitarsi a utilizzare un ensemble composto da appena nove strumenti, cinque archi, un flauto, un fagotto, un pianoforte e percussioni, un vincolo decisamente stretto che però non gli impedì di realizzare un’opera dai tratti estremamente personali. Questa partitura fu considerata perduta per oltre ottant’anni fino al 2006, quando venne inopinatamente ritrovata in una cassaforte della casa editrice e oggi, grazie alla CPO, gli appassionati di rarità della prima metà del XX secolo possono ascoltare in prima registrazione mondiale gli eleganti valzer, marce e polke dei giocattoli nella loro veste originale. Una nuova scoperta di straordinaria importanza. 7 Columnsweb - Marzo 2013 ANTON BRUCKNER SINFONIE NN. 3 E 6 Berner Symphonieorchester, Mario Venzago CPO777690 (2 CD alto prezzo) Barcode: 0761203769025 Nei primi tre volumi di questa nuova integrale delle sinfonie di Bruckner il direttore svizzero Mario Venzago ha dimostrato che anche le opere più famose del repertorio sinfonico possono essere interpretate in una chiave fresca e innovativa, lontana dal freddo accademismo che caratterizza molte delle registrazioni realizzate nel corso degli anni. Il quarto volume di questa sensazionale integrale vede Venzago dirigere la Terza e la Sesta Sinfonia con la sua orchestra, la Berner Symphonieorchester. Nel luglio del 1873 Richard Wagner accettò l’offerta con cui Bruckner gli voleva dedicare la sua Terza Sinfonia. Quest’opera presentava un gran numero di citazioni, un fatto che suscitò parecchie critiche che spinsero Bruckner a sottoporla a due profonde revisioni, prima nel 1875 e una seconda volta nel 1888, quando stava lavorando alla Nona Sinfonia. Al contrario, la Sesta Sinfonia scritta nel 1879 rappresenta un caso più unico che raro nel corpus del grande compositore di Linz, in quanto fu scritta organicamente dall’inizio alla fine e ci è pervenuta in una sola versione. 8 ADALBERT GYROWETZ QUARTETTI PER ARCHI OP. 13 N. 1, OP. 29 N. 1 E OP. 29 N. 2 Pleyel Quartett Köln CPO777770 (CD medio prezzo) Barcode: 0761203777020 Adalbert Gyrowetz fa parte di quella nutrita schiera di compositori a proposito dei quali il celebre musicologo Ludwig Fischer ha scritto nel suo libre Haydn und seine Zeit «costoro sarebbero stati sicuramente considerati i compositori più grandi della loro epoca se non avessero avuto la sfortuna di essere vissuti negli stessi anni di Haydn e di Mozart». Nella prima fase della sua carriera Gyrowetz utilizzò uno stile molto vicino a quello di Ignaz Pleyel e a quello del periodo centrale di Haydn, ma al volgere del secolo iniziò a maturare una spiccata predilezione per il nuovo idioma romantico, un fatto che appare del tutto evidente nei tre quartetti per archi proposti in questo disco. Ascoltando queste opere, si prova la sensazione che nell’aria aleggi lo spirito di Schubert, con qualche spunto tratto dagli ultimi grandi capolavori di Haydn e di Mozart. In particolare, Gyrowetz decise di accantonare la scrittura rigorosamente simmetrica del Classicismo viennese in favore di una concezione dai tratti assai più drammatici che gli garantiva una maggiore libertà espressiva. Il Pleyel Quartett Köln si è messo in grande evidenza per aver riproposto al grande pubblico una serie di opere trascurate o addirittura cadute nell’oblio, restituendo loro la fama di cui godevano all’epoca in cui vennero composte, e oggi riporta alla vita un compositore degno della massima considerazione. Columnsweb - Marzo 2013 GEORG PHILIPP TELEMANN CARL HEINRICH GRAUN LUKASPASSION ORATORIO DI PASQUA Solisti, Kölner Akademie, Michael Alexander Willens CPO777754 (2 CD alto prezzo) Barcode: 0761203775422 Solisti, Kölner Akademie, Michael Alexander Willens CPO777794 (CD alto prezzo) Barcode: 0761203779420 Nel corso della sua lunghissima carriera Georg Philipp Telemann mise in musica la Passione secondo Luca ben undici volte, circostanza che si spiega con il fatto che - in quanto Cantor del Johanneum di Amburgo - era tenuto a scrivere cantate sacre per le cinque chiese principali della potente città anseatica e ogni quattro anni la Passione secondo Luca in alternanza a quelle basate sui racconti evangelici di Matteo, Marco e Giovanni. Nonostante la presenza degli stessi testi, Telemann si sforzò ogni volta di non ripetersi, al punto che le 46 passioni giunte fino ai giorni nostri consentono di farsi un’idea molto chiara dell’evoluzione stilistica del compositore di Magdeburgo, che lo condusse dalla sontuosa scrittura barocca a un elegante idioma preclassico. Nel 2012 in occasione della 15ª edizione dei Magdeburger Telemann-Festtage nella città natale del compositore la Kölner Akademie ha riproposto in una splendida esecuzione con tutti i crismi della filologia la Passione secondo Luca del 1728. Questo lavoro costituisce una tangibile dimostrazione dell’attenzione e della profonda comprensione dei temi teologici che Telemann utilizzò ogni volta che dovette confrontarsi con questo testo evangelico, con l’obiettivo di esprimere il racconto della Passione di Cristo con una veste musicale di adeguata raffinatezza, una profonda partecipazione emotiva e un intento edificante. Questo cofanetto costituisce l’ennesima perla che va ad aggiungersi alla vastissima discografia di opere di Telemann disponibile nel catalogo della CPO. La cantata-passione Der Tod Jesu di Carl Heinrich Graun venne accolta dal pubblico settecentesco con un favore così grande che finì per oscurare il resto della pur vasta produzione vocale e strumentale del compositore tedesco. Questo fu purtroppo il destino che toccò al suo Oratorio di Pasqua, che oggi la CPO presenta in prima registrazione mondiale nella magnifica interpretazione dell’ensemble di strumenti originali Kölner Akademie diretto con piglio e molto buon gusto da un ispirato Michael Alexander Willens. Sotto il profilo stilistico, quest’opera è caratterizzata da una scrittura gioiosa e ricca di spunti fantasiosi e presenta numerose affinità con le cantate sacre di Johann Sebastian Bach. Le quattro cantate che compongono questo vasto oratorio si aprono tutte con un grandioso coro iniziale, il cui splendore viene esaltato al massimo grado dalle sonorità di tre trombe naturali. Dopo il coro, le cantate sono strutturate in una sequenza di arie e di recitativi per soprano, tenore e basso e si chiudono con un corale. La struttura molto elaborata e la meravigliosa linea melodica di questo oratorio si pongono in netto contrasto con la commovente semplicità delle ultime opere di Graun. Grazie a queste caratteristiche e a un organico strumentale particolarmente ricco, questo oratorio rivela molte analogie con l’Oratorio di Natale e la grande passione Kommt her und schaut. Nel complesso, questo disco ci mette di fronte a una scoperta musicale della massima importanza. 9 Columnsweb - Marzo 2013 LOUIS SPOHR INTEGRALE DEI CONCERTI PER VIOLINO E ORCHESTRA AA.VV. JE VOY LE BON TENS VENIR Ulf Hoelscher, violino; Gunhild Hoelscher, violino Rundfunk-Sinfonieorchester Berlin, Christian Fröhlich CPO777818 (8 CD prezzo speciale) Barcode: 0761203781829 POLIFONIE E DANZE INTORNO AL 1400 Questa eccezionale integrale dei concerti per violino e orchestra dimostra che Spohr non era uno degli innumerevoli virtuosi ottocenteschi che scrivevano in serie opere ricche di difficoltà tecniche fini a se stesse per il loro strumento, ma un compositore dotato di una spiccata personalità, che seppe conferire a ogni concerto un carattere ben preciso e spesso molto originale. Di fronte a questo cofanetto di otto CD offerto a un prezzo estremamente conveniente è davvero difficile trovare aggettivi adeguati per esaltare a sufficienza lo straordinario lavoro portato a termine qualche anno fa da Ulf Hoelscher. Questo cofanetto raccoglie i sei dischi dell’integrale dei concerti per violino numerati e gli altri due contenenti le sinfonie concertanti per due violini e orchestra e i concerti per violino senza numero di opus, uno scrigno di meraviglie destinato a costituire negli anni a venire un punto di riferimento imprescindibile per gli appassionati della letteratura violinistica del XIX secolo. Il tema di Robin e Marion immortalato da Adam de la Halle alla fine del tredicesimo secolo ha permesso a Francois Lazarevitch di mettere insieme un gruppo di specialisti nella musica di corte e nel repertorio di danze del tardo periodo medievale. Contadini, cavalieri, feste di villaggio… Les Musiciens de SaintJulien esplorano un mondo poetico, colorato, ricco di contrasti, dove delicate canzoni d’amore dialogano con vivaci arie da danza. Lazarevitch continua la sua esplorazione, ora ampiamente apprezzata sia dal mondo classico che da quello della musica tradizionale, infatti il suo ultimo lavoro, ‘Et la Fleur Vole’ ha guadagnato l’ambito riconoscimento del Diapason d’Or. Les Musiciens de Saint-Julien, Francois Lazarevitch ALP189 (CD alto prezzo) Barcode: 3760014191893 Già disponibile: AA.VV ET LA FLEUR VOLE AIRS À DANSER & AIRS DE COUR AUTOUR DE 1600 Les Musiciens de Saint-Julien François Lazarevitch ALP167 10 Columnsweb - Marzo 2013 PURCELL - MORLEY - TOLLET ENGLISH ROYAL FUNERAL MARCH Vox Luminis - Les Trompettes des Plaisirs Lingua Franca RIC332 (CD alto prezzo) Barcode: 5400439003323 Ora siamo sicuri che le tre Funeral Sentences di Purcell, non furono scritte per il funerale della Regina Mary nel 1695, infatti, seguendo la tradizione della Corte inglese furono dei pezzi composti da Thomas Morley, originariamente composti per il funerale della Regina Elisabetta I, che vennero eseguiti in quell’occasione. Il solo contributo di Purcell a quella cerimonia fu la composizione di due pezzi per tromba (March e Canzona) e un inno Thou knowest, Lord. Durante il funerale e la processione verso Westminster una banda di oboi suonò due marce scritte da John Paisible e Thomas Tollet. Questa splendida registrazione raccoglie tutta la musica composta per il funerale della Regina Mary e che venne eseguita durante il funerale della Regina Elisabetta I. Il programma è completato dai sublimi inni a cappella di Purcell e dai commoventi inni di Weelkes per la morte di Thomas Morley. Dopo il grande successo del loro precedente disco ‘Schutz’s Musicalische Exequiem’, votato ‘Record of the Year’ dalla rivista inglese Gramophone, siamo sicuri che questo diverrà uno dei maggiori eventi discografici del 2013. BACH/KURTÁG - BARTÓK MONUMENT - MUSICA PER DUE PIANOFORTI Yin-Yang piano duo (Inge Spinette & Jan Michiels) FUG710 (CD alto prezzo) Barcode: 5400439007109 Dopo il precedente lavoro ‘La valse à mille temps’ (FUG577) Jan Michiels e Inge Spinette ci propongono un nuovo programma per due pianoforti. Questa registrazione è un tributo a Bach, Bartòk e Kurtág, ma anche a due celeberrimi piano duo, Dittá e Béla Bartòk e Marta e Gyorgy Kurtág. Un disco che esalta la forza dell’unione di due menti, che - come Dittá e Béla Bartòk e Marta e Gyorgy Kurtág e… concedeteci Inge Spinette & Jan Michiels - può padroneggiare la musica con un raro livello di intensità e acume. Già disponibile: SCHUTZ MUSICALISCHE EXEQUIEM RIC311 11 Columnsweb - Marzo 2013 BEETHOVEN QUARTETTI PER ARCHI OP.135 & OP.132 Brentano String Quartet AECD1223 (CD alto prezzo) Barcode: 3760058360231 Il Brentano String Quartet, fondato a New York nel 1992, è particolarmente apprezzato per le sue interpretazioni che combinano la perfezione tecnica con una musicalità senza pari: un ensemble di prima grandezza. Il precedente volume dedicato ai quartetti di Beethoven è stato utilizzato come colonna sonora per il film di Yaron Zilberman A Late Quartet che vede una galassia di grandi attori quali Philip Seymor Hoffman, Catherine Keener e Christopher Walken. Beneficiando di quel primo grande successo (che ha ricevuto un ‘Editor’s Choice’ dalla rivista Gramophone) i nostri musicisti continuano la loro impresa con l’opera135 e la 132. Già disponibili del Brentano Quartet: BEETHOVEN QUARTETTI PER ARCHI OP.127 & OP.131 AECD1110 MOZART QUARTETTI PER ARCHI K. 464 & K.543 AECD0747 12 OSCAR STRASNOY OPERA ORCHESTRALI Latica Honda-Rosenberg, violino L’Orchestre Philharmonique de Radio France Susanna Mälkki e Dima Slobodeniouk, direzione AECD1331 (CD alto prezzo) Barcode: 3760058360316 Questo disco, che contiene tutte le opere orchestrali del compositore argentino Oscar Strasnoy è una prima mondiale. Figura centrale al festival ‘Presences’ di Radio France, Oscar Strasnoy, 40 anni, si erge per il suo senso di pastiche e per la sua vena compositiva, che si pone beffarda al confine tra la musica popolare e quella ‘colta’. Egli ha saputo ritagliarsi un suo proprio spazio ed imporsi come uno dei più originali compositori della sua generazione, a volte serio a volte divertente. Columnsweb - Marzo 2013 ANTONÍN DVOŘÁK TOMAS LUIS DE VICTORIA STABAT MATER LA FIESTA DE PASCUA EN PIAZZA NAVONA Collegium Vocale Gent - Royal Flemish Philharmonic P. Herreweghe Ilse Eerens, soprano; Michaela Selinger, alto Maximilian Schmitt, tenore; Florian Boesch, basso L009 (CD alto prezzo) Barcode: 5400439000094 La Grande Chapelle, Albert Recasens LAU012 (2 CD a prezzo speciale) Barcode: 5412690053672 La figlia di Antonín Dvorak Josefa morì il 21 Settembre 1875. Come reazione a questo lutto Dvorak compose la versione iniziale del suo Stabat Mater - per quattro solisti, coro e piano - tra il 19 Febbraio e il 7 Maggio 1876. Poi accantonò il lavoro senza orchestrarlo. Poco dopo perse anche altri due figli nello spazio di poche settimane, la figlia Ružena il 13 Agosto e suo figlio Otokar l’8 Settembre 1877; a questo punto tornò al manoscritto abbandonato l’anno precedente. Il grande successo del suo Stabat Mater per solisti, grande coro e orchestra lo proiettò al rango di uno dei più grandi compositori di musica sacra e la sua reputazione crebbe specialmente in Inghilterra. Questo raro capolavoro ha ispirato anche Philippe Herreweghe ed il suo Collegium Vocale Gent, insieme alla Royal Flemish Philharmonic, che hanno purificato l’opera di tutti gli eccessi romantici; il risultato è un viaggio spirituale che inizia con le cupe battute iniziali per arrivare all’Amen finale, sottolineando l’universale grandezza di questo capolavoro della musica sacra. La Confraternita della Resurrezione di S. Giacomo degli Spagnoli - la chiesa Castigliana di Roma - era responsabile, dal 1579 in avanti, di organizzare le celebrazioni della Pasqua in Piazza Navona, una delle più spettacolari festività pubbliche durante l’epoca della supremazia spagnola in Italia. Per la solenne processione, che avveniva prima dell’alba, la piazza veniva addobbata con costruzioni mobili e scene allegoriche, e accompagnata da lanterne, fuochi artificiali e musica, eseguita dai migliori cantanti della città che venivano situati su piattaforme o accompagnavano la processione stessa. In verità tutto questo era organizzato come simbolo dell’egemonia della nazione spagnola e funzionava come strumento di propaganda. Come membro di questa confraternita, Tomas Luis de Victoria partecipò piu volte alla processione prima del suo ritorno in Spagna nel 1585. Questo doppio CD evoca la musica che si poteva essere ascoltare nella chiesa e nella piazza durante questa importante celebrazione. Raccoglie una enormemente varia selezione di brani vocali e strumentali di compositori che insieme a De Victoria erano coinvolti nell’organizzazione delle festività, o la cui musica era conservata negli archivi di S. Giacomo degli Spagnoli (Jacobus de Kerle, Giovanni P. da Palestrina, Giovanni Animuccia, Rocco Rodio, e Francisco Guerrero). Questa superba ricostruzione ci offre anche una nuova lettura delle opere di De Victoria, e ci sommerge, in maniera del tutto nuova, nelle sonorità che gli furono familiari nell’ultima parte del suo periodo romano: dalle sontuose opere policorali con influenze veneziane, alla semplice laude spirituali associate con l’Oratorio di San Filippo neri. 13 Columnsweb - Marzo 2013 BENJAMIN BRITTEN HECTOR BERLIOZ THE BRITTEN COLLECTION GRANDE MESSE DES MORTS Ian Partridge, tenore; Sioned Williams, arpa Choristers of St Paul’s Cathedral, John Scott The Sixteen, Harry Christophers COR16107 (3 CD al prezzo di 2) Barcode: 0828021610721 Barry Banks, London Symphony Chorus London Philharmonic Choir, London Symphony Orchestra Sir Colin Davis LSO0729 (2 SACD prezzo speciale) Barcode: 0822231172925 B. Britten: A Hymn to the Virgin; Rejoice in the Lamb; Hymn to Saint Cecilia; A Boy was Born; A Ceremony of Carols; Danze corali da Gloriana; Five Flower Songs; Sacred and Profane In occasione del primo centenario della nascita di Benjamin Britten la Coro raccoglie in un imperdibile cofanetto i tre dischi dedicati alla produzione del compositore inglese dai Sixteen e da Harry Christophers. Considerato da molti il compositore inglese di maggior talento del XX secolo, Benjamin Britten seppe elaborare uno stile estremamente arguto e originale, che continua a conquistare il pubblico dei giorni nostri. Il programma di questo cofanetto riunisce alcune delle opere corali più significative che Britten scrisse negli oltre quarant’anni della sua carriera, tra cui l’Hymn to the Virgin, una bella pagina composta quando era ancora studente, A boy was born, il lavoro che gli consentì di farsi notare dal grande pubblico, l’amatissima A Ceremony of Carols, un vero capolavoro che Britten portò a termine nel 1942 su una nave che lo riportava in Inghilterra dagli Stati Uniti, e le Danze corali da Gloriana, che vedono grande protagonista il tenore Ian Partridge. Va sottolineato che quando fu pubblicata per la prima volta, questa versione di A Ceremony of Carols venne premiata con un prestigioso Deutsche Schallplattenkritik. Sir Colin Davis è considerato uno dei più grandi interpreti delle opere di Berlioz, un giudizio che trova conferma nel fatto che le sue registrazioni dedicate alla produzione del grande compositore francese continuano a essere tra i titoli più venduti del catalogo della LSO Live e nella straordinaria messe di riconoscimenti con cui sono state premiate nel corso degli anni, tra i quali spiccano i due Grammy Award assegnati ai Troyens. Questa versione della monumentale Grande Messe des morts segna la degna conclusione di un’integrale destinata a entrare negli annali della discografia e conferma l’eccezionale congenialità di Sir Colin Davis con le opere di Berlioz. Registrato nella St Paul’s Cathedral di Londra - uno spazio acustico particolarmente indicato per un’opera di queste dimensioni questo disco della LSO Live vede Davis alla testa di una London Symphony Orchestra in forma smagliante, affiancata per l’occasione dal tenore Barry Banks e da due dei migliori cori della capitale inglese, il London Symphony Chorus e il London Philharmonic Choir. 14 Columnsweb - Marzo 2013 KURT ATTERBERG OPERE ORCHESTRALI Sara Trobäck Hesselink, violino; Per Högberg, viola Gothenburg Symphony Orchestra, Neeme Järvi CHANSA5116 (SACD alto prezzo) Barcode: 0095115511626 anni l’unica opera di Atterberg che ebbe l’onore di essere eseguita anche al di fuori della Svezia fu la Sesta Sinfonia, che nel 1928 venne premiata dalla Columbia Gramophone Company, che aveva chiesto ai maggiori compositori dell’epoca di scrivere un’opera secondo lo stile Schubert. La En värmlandsrapsodi venne scritta nel 1933 per celebrare il settantacinquesimo compleanno della scrittrice Selma Lagerlöf, che nel 1909 si era aggiudicata il Premio Nobel per la Letteratura, e fu eseguita per la prima volta nel corso di un concerto trasmesso in diretta dalla Radio Svedese. SIR EUGENE GOOSSENS OPERE ORCHESTRALI Melbourne Symphony Orchestra, Sir Andrew Davis CHAN5119 (SACD alto prezzo) Barcode: 0095115511923 K. Atterberg: En värmlandsrapsodi; Sinfonia n. 6 Dollar Symphony; Sinfonia n. 4 ‘Sinfonia piccola; Suite n. 3 Nel 2010 Neeme Järvi pose mano con la Bergen Philharmonic Orchestra a un ambizioso progetto incentrato sul repertorio scandinavo, che prevedeva la registrazione delle opere di Johan Halvorsen e Johan Svendsen. Collocandosi sulla scia di questa iniziativa editoriale, questo disco ci conduce dalla Norvegia alla vicina Svezia, con Järvi alla testa della Gothenburg Symphony Orchestra in una fascinosa antologia di opere orchestrali di Kurt Atterberg. Dopo aver studiato da autodidatta, Atterberg sviluppò uno stile molto personale che in un primo tempo prese come modello le opere di Brahms e di Alfvén, ma fin dall’inizio preferì tratteggiare immagini evocative per mezzo di impasti sonori brillanti e trasognati piuttosto che cercare di aderire alle strutture imposte dalla tradizione. Pubblicata nel 1918, la Quarta Sinfonia fu composta da Atterberg nell’ambito di una amichevole competizione con Natanael Berg. Per questa sfida, i due compositori si accordarono di scrivere un’opera di durata non superiore ai 20 minuti, che prevedesse un assolo «in splendido isolamento» del basso tuba. L’opera scritta da Atterberg è intrisa di un’arguta vena umoristica e presenta un linguaggio semplice e molto coinvolgente. Lo stesso anno Atterberg ricevette una commissione per scrivere musiche di scena per il lavoro teatrale Soeur Béatrice di Maurice Maeterlinck, tenendo presente che in occasione della prima rappresentazione avrebbe potuto contare solo su un violinista, un violista e un suonatore di harmonium. Qualche anno più tardi, Atterberg decise di rielaborare per orchestra d’archi la parte dell’harmonium di alcuni brani di queste musiche di scena, mantenendo inalterata le linee del violino e della viola. In questo modo nacque la Suite n. 3, un’opera pervasa da una meravigliosa bellezza e da una spiccata passionalità. Per molti Sir E. Goossens: Quattro Conceits op. 20; Kaleidoscope op. 18; Tam O’Shanter op. 17 ; Variazioni su Cadet Rousselle; Due Nature Poems op. 25; Tre Danze greche op. 44; Intermezzo da Don Juan de Mañara op. 54; Concert Piece op. 65 Questo disco della Chandos segna l’inizio della collaborazione tra la Melbourne Symphony Orchestra e il suo nuovo direttore principale Sir Andrew Davis. I brani in programma tratteggiano l’immagine di un Goossens poco più che ventenne, uscito dalla prima guerra mondiale con la fama di essere un compositore vicino all’estetica modernista grazie a una tecnica derivata dagli stili di Debussy, Ravel e Stravinsky. Dopo aver ottenuto gli incarichi di direttore del New South Wales Conservatorium di Sydney e di direttore principale della Sydney Symphony Orchestra, Goossens passò da un successo all’altro, riuscendo a mettersi in grande evidenza anche all’estero. I quattro Conceits, Kaleidoscope e i due Nature Poems videro la luce come brani pianistici subito dopo la fine della prima guerra mondiale. In seguito, queste opere furono tutte trascritte per orchestra con un’apprezzabile concisione, soprattutto Kaleidoscope e i quattro Conceits. Il poema sinfonico Tam O’Shanter e l’opera in quattro atti Don Juan de Mañara sono ispirati a opere letterarie. La prima interpreta in chiave musicale 15 Columnsweb - Marzo 2013 la poesia omonima di Robert Burns, che narra il ritorno da Ayr dell’ubriaco Tam sul suo cavallo. Il libretto per l’opera venne scritto da Arnold Bennett, sulla base di un lavoro teatrale di Alexandre Dumas padre. Legate a filo doppio con il mondo delle arti, le tre Danze greche furono scritte per Margaret Morris, la danzatrice che elaborò un etereo stile di danza che viene identificato ancora oggi con i favolosi anni Venti. Quest’opera venne eseguita nella sua versione definitiva nel gennaio del 1931 nella Facoltà delle Arti di Piccadilly a Londra dalla stessa Morris e dalla sua compagnia di ballo. Su richiesta del celebre critico Edwin Evans, quattro compositori - John Ireland, Frank Bridge, Arnold Bax e Eugene Goossens - scrissero insieme una serie di variazioni sul canto popolare francese Cadet Rousselle per soprano e pianoforte. In seguito Goossens arrangiò questo lavoro per sola orchestra nella versione che viene presentata in questo disco. Sir Andrew Davis su CHANDOS: SIR EDWARD ELGAR THE STARLIGHT EXPRESS E. Manahan Thomas, R. Williams, S. Callow Scottish Chamber Orchestra, Sir A. Davis CHANSA5111(2) (2 SACD alto prezzo) SIR EDWARD ELGAR (1857-1934) THE CROWN OF INDIA Solisti, Sheffield Philharmonic Chorus BBC Philharmonic Orchestra, Sir A. Davis CHAN10570(2) (2 CD alto prezzo) FREDERICK DELIUS OPERE ORCHESTRALI T. Little, violino; P. Watkins, violoncello BBC Symphony Orchestra, Sir A. Davis CHANSA5094 (SACD alto prezzo) FREDERICK DELIUS APPALACHIA. THE SONG OF THE HIGH HILLS Solisti, BBC Symphony Chorus BBC Symphony Orchestra, Sir A. Davis CHANSA5088 (SACD alto prezzo) FREDERICK DELIUS OPERE ORCHESTRALI Howard Shelley, piano Royal Scottish National Orchestra Sir A. Davis CHAN10742 (CD alto prezzo) 16 JOHANNES BRAHMS INTEGRALE DELLE OPERE PER PIANOFORTE - VOL. 2 Barry Douglas, piano CHAN10757 (CD alto prezzo) Barcode: 0095115175729 J. Brahms: Rapsodia op. 119 n. 4; Intermezzo op. 117 n. 2; Intermezzo op. 116 n. 2; Intermezzo op. 116 n. 6; Ballata op. 118 n. 3; Ballata op. 10 n. 2; Ballata op. 10 n. 3; Intermezzo; Sonata n. 3 op. 5 Questo disco rappresenta il secondo volume dell’integrale delle opere per pianoforte di Johannes Brahms affidata dalla Chandos al pianista irlandese Barry Douglas. Brahms compose le Ballate op. 10 (la seconda e la terza delle quali sono presentate in questo disco) all’età di 21 anni, in un periodo di grave turbamento interiore. Robert Schumann, il suo amico più caro e uno dei primi musicisti a intuire in lui le stimmate del genio, aveva tentato di suicidarsi ed era stato ricoverato in un manicomio nei pressi di Bonn, una situazione che aveva portato Brahms ad assumere i ruoli di protettore e di supporto morale di Clara e quindi a dover fare i conti con i sentimenti che provava per la moglie del suo amico. Con i loro toni a metà strada tra il drammatico e il lirico, queste ballate esprimono in maniera molto eloquente il profondo pathos emotivo vissuto da Brahms in quel periodo. Pochi mesi prima di scrivere le Ballate, Brahms pose fine a una nuova sonata per pianoforte, che aveva portato avanti con alterne fortune tra la primavera e l’estate di quell’anno. Pubblicata come Sonata n. 3, quest’opera è il lavoro di più ampie dimensioni che il compositore di Amburgo dedicò al pianoforte. Sotto il profilo squisitamente stilistico, in quest’opera coesistono gli elementi più caratteristici dei due lavori precedenti, in particolare la solida struttura classica della Sonata n. 1 e l’incedere tipico della fantasia della Sonata n. 2, che vengono però entrambe superate sia in termini di virtuosismo sia sotto il profilo della coerenza formale. La raccolta di miniature pubblicata come op. 116 è una delle ultimissime composizioni pianistiche di Brahms e - sebbene alcune di esse rivelino ancora l’energia e la brillantezza del suo stile giovanile Columnsweb - Marzo 2013 - la maggior parte è pervasa da un carattere riflessivo e quanto mai introspettivo. Brahms scrisse questi lavori per se stesso e per una ristrettissima cerchia dei suoi amici più intimi e Clara Schumann fu la prima a vederne la partitura manoscritta. Già disponibile: JOHANNES BRAHMS INTEGRALE DELLE OPERE PER PIANOFORTE - VOL. 1 Barry Douglas, piano CHAN10716 (CD alto prezzo) WITOLD LUTOSLAWSKI INTEGRALE DELLE OPERE ORCHESTRALI - VOL. 4 Michael Collins, clarinetto; Tasmin Little, violino BBC Symphony Orchestra, Edward Gardner CHANSA5108 (SACD alto prezzo) Barcode: 0095115510827 del 1948. Sebbene fosse un accanito collezionista di temi tratti dalla tradizione popolare del suo paese, nella prima metà degli anni Cinquanta Lutoslawski dichiarò che i Preludi di danza costituivano il suo «addio al folklore», anche se continuò a studiare la musica popolare polacca per diversi anni. In questo brano la BBC Symphony Orchestra ed Edward Gardner vengono affiancati dal clarinettista Michael Collins. Quando la sua carriera imboccò la strada che si era aperta dopo il tramonto del realismo socialista, Lutoslawski iniziò a suscitare un’attenzione sempre maggiore nel pubblico e nella critica dei paesi occidentali e con la Partita per violino e orchestra il compositore polacco si presentò al pubblico con uno stile più rilassato e melodioso. Quest’opera viene eseguita in questo disco da Tasmin Little. Composta tra il 1984 e il 1985, Chain 2 fu tenuta a battesimo il 31 gennaio del 1986 da Anne-Sophie Mutter e dal Collegium Musicum diretto da Paul Sacher, al quale è stata dedicata. In questo disco Tasmin Little guida l’orchestra in una serie di idee con un’autorevolezza che ricorda molto quella che aveva dimostrato di possedere Paul Watkins nel movimento Episodes del Concerto per violoncello e orchestra registrato nel terzo volume. Già disponibili: WITOLD LUTOSLAWSKI INTEGRALE DELLE OPERE ORCHESTRALI - VOL. 1 BBC Symphony Orchestra, E. Gardner CHANSA5082 (SACD alto prezzo) EDITOR’S CHOICE (Gramophone) W. Lutoslawski: Preludi di danza; Sinfonia n. 1; Partita; Chain 2 Questo disco costituisce il quinto e per ora ultimo volume della serie della Chandos dedicata alle opere orchestrali del grande compositore polacco Witold Lutoslawski. Lutoslawski scrisse la Prima Sinfonia tra il 1941 e il 1947, in uno dei periodi più tragici della storia della Polonia, un fatto di cui curiosamente non traspare la minima traccia, come se l’immane sciagura che aveva investito il suo popolo non fosse mai avvenuta. Al contrario, Lutoslawski descrisse questa sinfonia come un’opera brillante ed estroversa, «perché queste erano le caratteristiche di quest’opera, che venne concepita nel periodo di indipendenza precedente allo scoppio della seconda guerra mondiale, ma fu scritta durante i terribili anni del conflitto e nel periodo tutt’altro che idilliaco del dopoguerra». In quel periodo un compositore polacco giunse al punto di definire questa sinfonia fauvista, tanto era apparsa selvaggia e istintiva al pubblico che assistette alla sua prima esecuzione tenutasi nell’aprile WITOLD LUTOSLAWSKI INTEGRALE DELLE OPERE ORCHESTRALI - VOL. 2 BBC Symphony Orchestra, E. Gardner CHANSA5098 (SACD alto prezzo) ORCHESTRAL CHOICE (Gramophone) WITOLD LUTOSLAWSKI INTEGRALE DELLE OPERE ORCHESTRALI - VOL. 3 BBC Symphony Orchestra, E. Gardner CHANSA5106 (SACD alto prezzo) 17 Columnsweb - Marzo 2013 AA.VV. SONATE PER CLARINETTO E PIANOFORTE DI AUTORI INGLESI - VOL. 2 Michael Collins, clarinetto; Michael McHale, piano CHAN10758 (CD alto prezzo) Barcode: 0095115175828 Pryor nella Wigmore Hall di Londra. Il programma di questo disco è completato dalla Sonatina per clarinetto e pianoforte scritta da Sir Malcolm Arnold tra il 1948 e il 1951 per il celebre clarinettista inglese Frederick Thurston e la Sonata composta da Arnold Cooke nel 1959. Cooke studiò composizione a Berlino con Paul Hindemith, un fatto che appare evidente nella originale scrittura tonale e nella chiara e trasparente struttura contrappuntistica di quest’opera. Michael Collins su CHANDOS: AA.VV. SONATE PER CLARINETTO E PIANOFORTE DI AUTORI INGLESI - VOL. 1 J. Horovitz: Sonatina per clarinetto e pianoforte E. Gregson: Tributes per clarinetto e pianoforte A. Benjamin: Le Tombeau de Ravel per clarinetto e pianoforte Sir M. Arnold: Sonatina per clarinetto e pianoforte op. 29 A. Cooke: Sonata per clarinetto e pianoforte Questo disco rappresenta il secondo volume della collana dedicata dalla Chandos alle sonate per clarinetto e pianoforte di compositori inglesi e affidata a Michael Collins e al pianista Michael McHale. In questo nuovo disco i due musicisti inglesi propongono un programma molto intrigante, comprendente opere per clarinetto e orchestra di Arthur Benjamin, Edward Gregson, Joseph Horovitz, Sir Malcolm Arnold e Arnold Cook. Arthur Benjamin nacque in Australia ma trascorse la maggior parte della sua vita in Inghilterra. Nelle sue melodie, nelle sue costruzioni armoniche e nei suoi ritmi Le Tombeau de Ravel di Benjamin rivela una profonda ammirazione per la produzione orchestrale del compositore francese, come si può notare già dal titolo, che richiama quello della Tombeau de Couperin. Ma se l’opera di Ravel è costituita da un preludio seguito da una serie di danze, il lavoro di Benjamin è strutturato in una sequenza di valse-caprice, che presenta maggiori analogie con un’altra celebre opera di Ravel, i Valses nobles et sentimentales. Edward Gregson portò a termine i suoi cinque Tributes nel 2010, circa 20 anni dopo aver posto mano al primo. Ogni Tribute è stato scritto per rendere omaggio a uno dei compositori del XX secolo che hanno dedicato al clarinetto alcune delle loro opere più significative. Joseph Horovitz nacque a Vienna, ma si trasferì a Londra da ragazzo, dove vive da oltre 70 anni. La sua produzione comprende opere, balletti, lavori corali, brani cameristici, pezzi per banda di ottoni e la Sonatina per clarinetto e pianoforte, scritta nel 1981 ed eseguita per la prima volta quello stesso anno da Gervase de Peyer e Gwenneth 18 Michael Collins, clarinetto Michael McHale, piano CHAN10704 (CD alto prezzo) CARL MARIA VON WEBER CONCERTI PER CLARINETTO E ORCHESTRA Michael Collins, clarinetto Stephen Stirling, corno City of London Sinfonia, Michael Collins CHAN10702 (alto prezzo) AA.VV. CONCERTI PER CLARINETTO E ORCHESTRA DI AUTORI INGLESI - VOL. 2 BBC Symphony Orchestra Michael Collins, clarinetto e direzione CHAN10739 (CD alto prezzo) AA.VV. OPERE PER CLARINETTO E ORCHESTRA Swedish Chamber Orchestra, Michael Collins, clarinetto, corno di bassetto e direzione CHAN10756 (CD alto prezzo) AA.VV. THE LYRICAL CLARINET Michael Collins, clarinetto Michael McHale, piano CHAN10637 (CD alto prezzo) AA.VV. THE VIRTUOSO CLARINET Michael Collins, clarinetto Piers Lane, piano CHAN10615 (CD alto prezzo) Columnsweb - Marzo 2013 FELIX MENDELSSOHN OPERE PER ORGANO Adam Lenart, organo Paschen della Martin-Luther-Kirche di Detmold MDGSA1799 (SACD alto prezzo) Barcode: 0760623179964 F. Mendelssohn: Sei Preludi e Fughe op. 35 (arrangiamento per organo di Adam Lenart); Tre Preludi e Fughe op. 37 Felix Mendelssohn compose sei coppie di preludi e fughe per pianoforte, che la trascrizione per organo realizzata da Adam Lenart ha contribuito a esaltare ai massimi livelli, come dimostra questo nuovo SACD della MDG realizzato sull’organo Paschen della Martin-Luther-Kirche di Detmold. Il programma comprende anche i Preludi e Fughe op. 37, brani che permettono al giovane organista tedesco di mettere in evidenza le numerose analogie che legano queste due opere. Nella trascrizione organistica il Preludio e Fuga in mi minore op. 35 acquista un fascino straordinario, in quanto la poderosa intensificazione con cui la fuga si sviluppa in un corale sostenuto da monumentali ottave gravi acquista una incredibile suggestione, al punto da far nascere il sospetto che Mendelssohn potesse averla concepita per organo. Il Preludio in re maggiore fu composto nello stile di una triosonata barocca, un fatto che lo rende particolarmente adatto a essere eseguito sull’organo. Mendelssohn trasse spesso ispirazione dalle opere di Bach, ma senza rinnegare mai il suo raffinato romanticismo, dando origine a uno stile del tutto nuovo a cui in seguito avrebbero attinto molti compositori, primo tra tutti Johannes Brahms. Registrate con l’innovativa tecnologia 2+2+2 della MDG, le opere proposte in questo SACD consentono di vivere un’esperienza d’ascolto di incredibile realismo. In questo spazio virtualmente perfetto il re degli strumenti viene reso in tutto il suo splendore e con tutte le sfumature tonali degli organi romantici tedeschi. Da parte sua, Lenart aggiunge un’interpretazione pervasa da uno slancio e da un vigore incontenibili, due qualità che contribuiscono a rendere questo nuovo disco della MDG una vera delizia per gli audiofili e una chicca assolutamente imperdibile per gli amanti della grande musica. HEINRICH SCHUTZ MUSIKALISCHE EXEQUIEN. MOTTETTI Stuttgarter Hymnus-Chorknaben Rainer Johannes Homburg, direttore del coro Musica Fiata, Roland Wilson MDGSA1784 (SACD alto prezzo) Barcode: 0760623178462 Per oltre due secoli i principi europei che desideravano emulare lo splendore della corte dei dogi di Venezia inviavano i loro musicisti a perfezionarsi nella Serenissima, un destino che toccò anche a Heinrich Schütz che venne mandato nella città lagunare per studiare con Giovanni Gabrieli. Questo SACD realizzato dallo Stuttgarter Hymnus-Chorknaben diretto da Rainer Johannes Homburg dimostra come Schütz abbia ampiamente utilizzato lo stile italiano durante gli anni che trascorse alla corte di Dresda in qualità di maestro di cappella e sfrutta tutte le risorse della tecnologia 2+2+2 della MDG per trasportare le straordinarie sonorità della musica veneziana nel salotto delle nostre case. Quattro cori composti da cinque voci collocati in luoghi diversi del palcoscenico sonoro esaltano al massimo grado l’opera di maggiore interesse presentata in questo disco, il Canto dei tre giovani nella fornace accesa. Questo lavoro è caratterizzato da una continua alternanza tra i solisti e il coro e tra gli strumenti e i cantanti sostenuti da un basso ostinato, una struttura che scioglie una esaltante lode a Dio con mille sfumature e uno straordinario splendore. Le Musikalische Exequien furono composte per il funerale di Enrico II di Reuss signore di Gera. In quest’opera Schütz sfoggiò tutto il suo altissimo magistero compositivo, spaziando dagli stili tradizionali alle ultime tendenze della musica dei suoi tempi. In questo modo, passando con incredibile nonchalance dal mottetto della tradizione rinascimentale tedesca, alla forma del concerto con basso continuo e alle innovative arie dell’opera seria, Schütz si dimostrò in grado di padroneggiare alla perfezione tutti i generi vocali della sua epoca. Le meravigliose opere di Schütz hanno trovato i loro interpreti ideali nello Stuttgarter Hymnus-Chorknaben diretto da Rainer Johannes 19 Columnsweb - Marzo 2013 Homburg, che in questo disco viene affiancato dall’ensemble Musica Fiata di Roland Wilson, la cui precisa articolazione consente all’ascoltatore di percepire con chiarezza ogni parola del testo, addirittura quando questo testo viene espresso in termini puramente strumentali come nel mottetto Das ist je gewisslich war. Il programma di questo magnifico disco viene reso ancora più sontuoso da una serie di brevi lavori di Johann Hermann Schein e di Hans Hake eseguiti dai timbri pastosi dei cornetti e dei tromboni. nelle quali il meraviglioso timbro del controtenore Kai Wessel brilla radioso come una stella di prima grandezza. Il Calefax Reed Quintet su MDG: CONLON NANCARROW STUDI Ivo Janssen, piano Calefax Reed Quintet MDG1548 (CD alto prezzo) ARVO PART - WILLIAM BYRD TRASCRIZIONI PER FIATI Kai Wessel, controtenore; Calefax Reed Quintet MDG0745 (CD alto prezzo) Barcode: 0760623074528 DMITRI SHOSTAKOVICH PRELUDI E FUGHE OP. 87 Calefax Reed Quintet MDG1185 (CD alto prezzo) AA.VV. OPERE PER VIOLINO E ORCHESTRA Gerhard Taschner, violino; Michael Raucheisen, piano; Orchestra Sinfonica di Bamberga Berliner Philharmoniker, Fritz Lehmann, Artur Rother MDG1797 (CD alto prezzo) Barcode: 0760623179728 A. Pärt: Arbos; Summa; Pari Intervallo; Magnificat-Antiphonen W. Byrd: Magnificat; Messa a cinque voci Sebbene siano vissuti a quattro secoli di distanza l’uno dall’altro, William Byrd e Arvo Pärt possiedono molti elementi in comune oltre a una certa assonanza nel cognome. In primo luogo, entrambi forgiarono le loro tecniche compositive su elementi del Medioevo e del Rinascimento e in secondo luogo sono stati accostati in questo nuovo disco della MDG dal Calefax Reed Quintet, un ensemble cameristico olandese specializzato nel repertorio per strumenti a fiato. Le opere di Byrd e di Pärt vengono poi esaltate al massimo livello dalla superlativa interpretazione del controtenore Kai Wessel. Quando si tratta di eseguire una linea melodica, l’assoluta trasparenza e la flessibilità degli strumenti ad ancia offrono ai membri del Calefax Reed Quintet un grande vantaggio sia sui cori sia sulle orchestre. Persino i più accaniti fautori delle interpretazioni storicamente informate non potranno che rimanere incantati di fronte alla straordinaria bellezza e alla vitalità con cui i cinque componenti di questo ensemble eseguono opere conosciutissime che abbracciano un periodo che va da Bach a Berg Un virtuosismo assolutamente fuori dal comune trasfigura la sublimità sacrale di queste opere di Byrd e di Pärt in vere e proprie orge sonore, 20 F. Mendelssohn: Concerto per violino e orchestra op. 64 P.I. Ciaikovsky: Concerto per violino e orchestra op. 35 P. de Sarasate: Zigeunerweisen op. 20 Gerhard Taschner divenne primo violino dell’orchestra di Brno all’età di appena 17 anni e poco dopo il grande Wilhelm Furtwängler gli offrì lo stesso posto ai mitici Berliner Philharmoniker. Taschner fu uno dei violinisti dal talento più cristallino del XX secolo e la maliosa bellezza delle interpretazioni con cui questo grande virtuoso seppe portare all’entusiasmo il pubblico viene documentato da questo nuovo titolo della collana Archiv della MDG, che comprende i celebri concerti per violino e orchestra di Mendelssohn e di Ciaikovsky e la celeberrima Columnsweb - Marzo 2013 Zigeunerweisen di Sarasate. Un critico dell’epoca paragonò un’esecuzione di Taschner del Concerto per violino e orchestra di Ciaikovsky all’eruzione di un vulcano. Taschner guardò sempre con poca simpatia l’atmosfera ovattata degli studi di registrazione. Per fortuna, alcuni dei suoi memorabili concerti vennero trasmessi alla radio e registrati dal vivo. Il Concerto per violino e orchestra di Mendelssohn presentato in questo disco ci è pervenuto grazie a un unico nastro radiofonico, che i tecnici della MDG hanno rimasterizzato con estrema cura. Preservare l’irripetibile talento di Gerhard Taschner per gli appassionati delle prossime generazioni: quale compito più nobile potrebbe assumersi questa collana dell’etichetta tedesca del riportare alla luce tesori interpretativi accuratamente selezionati da documenti musicali virtualmente sconosciuti? Tra queste testimonianze vi sono alcuni concerti ripresi dal vivo che vedono Taschner accompagnato da direttori leggendari come Wilhelm Furtwängler e Sir Georg Solti e una serie di brani solistici, che consentono di apprezzare gli straordinari fuochi d’artificio che Taschner sapeva trarre dal suo violino. CLAUDE DEBUSSY - MAURICE RAVEL OPERE PER PIANOFORTE Ilja Hurník, piano SU4119 (CD medio prezzo) Barcode: 0099925411923 C. Debussy: Deux Arabesques; Estampes; Images - Libro I; Images - Libro II; Children’s Corner M. Ravel: Valses nobles et sentimentales A dispetto delle sue novanta primavere, il pianista ceco Ilja Hurník - considerato da molti un uomo del Rinascimento per via dei suoi poliedrici interessi culturali - continua a godere di una vitalità e di una brillantezza intellettuale davvero invidiabili. Dopo aver chiuso la sua carriera da pianista, negli ultimi tempi Hurník ha iniziato a interessarsi alla scrittura e alla composizione. Da ragazzo Hurník studio pianoforte con maestri del calibro di V. Kurz, I. Štěpanova-Kurzova e V. Novak e diede un gran numero di concerti sia in patria sia all’estero, esibendosi anche a quattro mani con Pavel Štěpan e rivelandosi tra i migliori interpreti in circolazione della produzione di pianistica di Leos Janácek e di Maurice Ravel. In particolare, Hurník seppe restituire alle opere di Janácek la veracità e la freschezza derivanti dal dialetto della regione di Lachi e liberò quelle di Debussy dalle nebbie impressionistiche con decisi colpi di spazzola, focalizzando l’attenzione del pubblico sulla loro raffinata struttura e sui loro meravigliosi dettagli sonori. Ascoltando le opere contenute in questo splendido disco si fa molta fatica a credere che siano state registrate quasi mezzo secolo fa. Il novantesimo compleanno di Hurník rappresenta l’occasione ideale per ricordarne l’arte raffinata e queste registrazioni rimasterizzate in maniera assolutamente irreprensibile e presentate per la prima volta su CD sapranno stupire anche gli appassionati dai gusti più esigenti e non solo chi nutre nostalgia per i bei tempi andati. 21 Columnsweb - Marzo 2013 GEORG PHILIPP TELEMANN - BENJAMIN BRITTEN OPERE PER OBOE SOLO Vilém Veverka, oboe SU4121 (CD alto prezzo) Barcode: 0099925412128 G.P. Telemann: Dodici Fantasie per oboe solo TWV 40:2-13 (trascrizioni dell’originale per flauto traversiere solo) B. Britten: Sei Metamorfosi da Ovidio per oboe solo op. 49 Quanti timbri, sfumature e caratteri è in grado di esprimere uno strumento musicale? Sebbene il repertorio per oboe solo sia tutt’altro che sterminato, gli oboisti possono vantare una gemma di straordinaria bellezza, le Metamorfosi op. 49 di Benjamin Britten, un ciclo di deliziose miniature per oboe solo basato sui versi del celebre poeta latino Ovidio che, prendendo le mosse da sei figure della mitologia romana - Pan, Fetonte, Niobe, Bacco, Narciso e Aretusa - delinea una riflessione molto acuta sulla contraddittorietà del comportamento umano. Questa grande ricchezza di spunti espressivi è presente anche nelle dodici Fantasie di Georg Philipp Telemann, uno dei compositori più prolifici della storia della musica. Questo ciclo fu concepito in origine per flauto traversiere, ma la decisione di eseguirlo con l’oboe costituisce una scelta del tutto legittima anche per la prassi barocca, offrendo al solista la possibilità di sfoggiare tutte le risorse virtuosistiche, l’eccezionale ricchezza timbrica e la grande espressività del suo strumento. Questo repertorio, che spazia ecletticamente dal Barocco alla musica contemporanea, vede protagonista Vilém Veverka, giovane oboista che negli ultimi anni si è imposto in diversi concorsi internazionali di grande importanza e ha dato inizio a una intensa attività concertistica. I 70 minuti di questo disco passano come un lampo sulle note di un oboe suonato da un solista di questo livello. 22 JEAN FOURNET IN CONCERTO František Maxián, piano; Czech Philharmonic Chorus Czech Philharmonic Orchestra Prague Symphony Orchestra, Jean Fournet SU4122 (3 CD al prezzo di 2) Barcode: 0099925412227 C. Franck: Rédemption; Les Éolides; Le chasseur maudit; Les Djinns; Psyché C. Debussy: Nocturnes; Ibéria; Rondes de printemps; La mer M. de Falla: Tre Danze dal cappello a tre punte Nella seconda metà del XX secolo, Jean Fournet (1913-2008) - il «gentile perfezionista», come venne soprannominato da alcuni critici - fu uno degli interpreti più ispirati e carismatici del repertorio francese. Oltre ad avere impegni stabili con alcune delle orchestre più importanti del mondo - tra cui l’Orchestre de l’Opéra-Comique di Parigi, l’Orchestra Filarmonica della Radio Olandese, l’Orchestra Filarmonica di Rotterdam e l’Orchestra Sinfonica della Città di Tokyo - Fournet trovò il tempo e le energie per lasciare una considerevole testimonianza della sua arte raffinata anche a Praga, dove ebbe modo di collaborare soprattutto con la Czech Philharmonic Orchestra. Fournet si esibì per la prima volta di fronte al pubblico praghese in un concerto del Festival di Primavera del 1954, facendo poi ritorno nel gennaio del 1961 e congedandosi con la capitale ceca nel 2003, all’età di 90 anni suonati. Nei cupi anni della Guerra Fredda Fournet offrì alla Czech Philharmonic Orchestra una imperdibile occasione per addentrarsi nel mondo raffinato della musica francese con una guida che lo conosceva a menadito. Nel corso dei suoi soggiorni praghesi tra il 1963 e il 1967 Fournet e la Czech Philharmonic Orchestra realizzarono una serie di straordinarie registrazioni che la Supraphon propone oggi per la prima volta su CD in una accurata rimasterizzazione, che consente di coglierne ogni sfumatura timbrica. Columnsweb - Marzo 2013 GEORG FRIEDRICH HANDEL (1685-1759) ARIE DA ORATORI Adam Plachetka, baritono; Kateřina Kněžíková, soprano Coro e Orchestra del Czech Ensemble Baroque Roman Válek SU4116 (CD alto prezzo) Barcode: 0099925411626 pretare gli eroi degli oratori di Händel. Il punto di svolta della fulminea carriera di Plachetka si è verificato nel settembre del 2011, quando ha saputo conquistare l’esigente pubblico viennese impersonando il ruolo del protagonista del Don Giovanni di Mozart. In questo disco della Supraphon Plachetka viene accompagnato da una formazione di strumenti originali di altissimo livello, il superlativo Czech Ensemble Baroque diretto da Roman Válek, che dimostra in maniera inconfutabile che le opere e gli oratori di Händel non sono una prerogativa esclusiva degli interpreti inglesi. G.F. Handel: Alexander’s Feast HWV 75 (Ouverture; Revenge, Timotheus cries); Messiah HWV 56 (Thus Saith the Lord of Hosts; But who may abide; Behold, I tell you a mystery; The trumpet shall sound); Acis and Galatea HWV 49 (Ouverture; I rage, I melt, I burn!; O ruddier than the cherry; Whither, Fairest art thou running; Cease to beauty); Judas Maccabaeus HWV 63 (Ouverture; O Father, whose Almighty power; I feel the Deity within; Arm ye brave; We come, in bright array; Be comforted; The Lord worketh wonders; Fallen is the foe; Enough! to Heaven we leave; With pious hearts; Sing unto God; Rejoice, O Judah; Alleluia) Nel loro insieme, gli oratori rappresentano il culmine della carriera compositiva di Händel e costituirono addirittura una provvidenziale soluzione quando il compositore inglese si trovò sull’orlo del fallimento a causa del mutare dei gusti che aveva spinto il raffinato (e volubile) pubblico londinese a disertare in massa i teatri in cui venivano rappresentate le sue opere in italiano. Grazie alla straordinaria bellezza della loro musica e all’intensa carica emotiva che li pervade, questi oratori non sono mai usciti dal repertorio europeo e - se anche non avesse scritto altro - il Messiah sarebbe stato più che sufficiente a garantire a Händel l’immortalità. Il programma di questo disco comprende una serie di arie tratte da alcuni degli oratori più famosi per baritono e basso, il registro vocale che all’epoca del grande compositore sassone incarnava l’eroismo, la fede incrollabile e la risolutezza nell’agire. In possesso di un temperamento decisamente virile, di una solida determinazione, di un timbro dalle sfumature meravigliosamente scure e di una musicalità naturale, il solista della Wiener Staatsoper Adam Plachetka è senza dubbio l’interprete ideale per inter23 Columnsweb - Marzo 2013 JEAN RICHAFORD REQUIEM - TRIBUTO A JOSQUIN DESPREZ The King’s Singers SIGCD326 (CD alto prezzo) Barcode: 0635212032626 JOBY TALBOT ALICE’S ADVENTURES IN WONDERLAND. FOOL’S PARADISE MUSICA DEL BALLETTO’ALICE NEL PAESE DELLE MERAVIGLIE Royal Philharmonic Orchestra, Christopher Austin SIGCD327 (CD alto prezzo) Barcode: 0635212032725 PRIMA SCELTA i migliori a prezzo speciale € 14.90 prezzo consigliato fino al 31.05.2013 Pochissimi compositori di ogni tempo hanno goduto dell’ammirazione e dell’unanime apprezzamento delle successive generazioni come Josquin Desprez; è infatti considerato il più grande compositore ed innovatore del Rinascimento, e per più di mezzo millennio la sua musica ha sopportato il test del tempo. Desprez è ricordato sia per le sue opere, sia per l’influenza che ha esercitato sui suoi contemporanei come è ampiamente dimostrato in molte delle composizioni di questo ricco programma che sono un tributo al Maestro. Il pezzo centrale del programma è la Messa da Requiem di Jean Richafort dove si riscontrano chiaramente i temi di Josquin. Ancora una volta i King’s Singers con questo programma, scelto da David Skinner - uno tra i più importanti studiosi inglesi di musica antica - dimostrano la loro versatilità e la loro precisione. Di recente uscita ‘The Best of The King’s Singers (SIGCD297 2 CD a prezzo speciale). 24 J. Talbot: Alice’s Adventures in Wonderland; Fool’s Paradise Primo balletto commissionato dal Royal Ballet di Londra negli ultimi vent’anni, Alice’s Adventures in Wonderland di Joby Talbot è un balletto dai toni narrativi di ampio respiro che ha saputo conquistare non solo l’esigente pubblico della capitale inglese, ma anche gli appassionati di danza classica degli Stati Uniti e del Canada, con questi ultimi che nel giugno del 2011 hanno avuto la possibilità di applaudirne la prima esecuzione in America settentrionale nello splendido allestimento del National Ballet of Canada. Questo spettacolo registrò il tutto esaurito molto tempo prima che si chiudesse la prevendita e si rivelò la produzione più ambiziosa messa fino a quel momento in scena dalla compagnia canadese. Il balletto di Talbot è stato accolto con unanime entusiasmo sia dalla stampa specializzata sia dal pubblico, che ne hanno lodato l’energia, l’eleganza, la brillantezza, la straordinaria varietà di sfumature, la scrittura in grado di adattarsi alla coreografia e la ricchezza espressiva. «La splendida partitura di Joby Talbot è con ogni probabilità il balletto più interessante che ho avuto modo di ascoltare nel corso degli ultimi anni» (Gianandrea Poesia, The Spectator). Il balletto del Royal Opera House di Londra verrà trasmesso in diretta streaming il 28 di marzo 2013 in 50 cinema italiani. Columnsweb - Marzo 2013 RIMSKY-KORSAKOV JOSEPH HAYDN ESTRATTI DA THE INVISIBLE CITY OF KITEZH E SHEHERAZADE LE ULTIME SETTE PAROLE DI CRISTO SULLA CROCE St Petersburg Philharmonic Orchestra, Yuri Temirkanov SIGCD320 (CD alto prezzo) Barcode: 0635212032022 Entrambe le opera presentate in questo Cd dimostrano come Rimsky-Korsakov era capace di piegare le influenze musicali che arrivavano dall’esterno in un suo originale stile compositivo: la sua opera ‘La leggenda della città invisibile di Kitez’ del 1907 risente dell’influenza wagneriana, mentre Sheherazade è soffusa di un orientalismo che rimanda alle immagini di Mille e una Notte. Ancora una splendida interpretazione di questa grande orchestra che prosegue con questa incisione la serie di acclamate registrazioni per l’etichetta inglese Signum. Gia disponibili: KHACHATURIAN: SUITE DA SPARTACUS & GAYANE RAVEL: DAPHNIS ET CHLOÉ St Petersberg Philharmonic Orchestra, Y. Temirkanov SIGCD310 VERDI: REQUIEM SIGCD184 TCHAIKOVSKY: SWAN LAKE SIGCD229 PROKOFIEV: CINDERELLA, ROMEO & JULIET SIGCD214 (Versione originale per quartetto) Quartetto Xenakis LDV14012 (CD medio prezzo) Barcode: 8051776570121 Haydn era già un affermato compositore quando ottenne la commissione, alla fine del 1785, da parte del marchese di Valdes-Inigo, canonico della Chiesa del Rosario a Cadice (Spagna), affinché componesse un brano strumentale per illustrare le sette parole di Cristo sulla Croce. Era, infatti, consuetudine che, durante il Venerdì Santo all’interno della cripta Santa Cueva., il vescovo celebrasse un ufficio con un’omelia nella quale si commentavano le sette parole. Fu volontà del committente che l’opera dovesse consistere in un’ introduzione, seguita da sette brani adagio. Titolo di varie composizioni ed in uso già dalla tarda epoca medievale, Le ultime sette parole di Cristo sulla Croce veniva utilizzato per commemorare le ultime parole (il numero sette è simbolico) che, secondo la narrazione dei vangeli, Gesù Cristo avrebbe pronunciato durante l’agonia sulla Croce. Indubbiamente la versione più eseguita è quella di J. Haydn che, con titolo in italiano Musica strumentale sopra le sette ultime parole del nostro Redentore in croce, o sieno sette sonate con un’introduzione ed al fine un terremoto. per orchestra, fu composta nel 1786 e pubblicata da Artaria a Vienna nel 1787. Da studi effettuati da D. Bartha, per il annuario musicologico ungherese del 1966, si deduce che la data di composizione per il lavoro orchestrale si può posizionare nell’autunno o al massimo nell’inverno del 1786 (proprio subito dopo le Sinfonie parigine) e che la prima esecuzione si tenne a Cadice il Venerdì Santo (6 aprile) del 1787. A dire il vero ci furono due esecuzioni private anteriori a Vienna nella residenza del Conte Auersperg (26 marzo) e poi a Bonn presso la casa del Conte Walsegg (30 marzo). Durante la pubblicazione della partitura orchestrale per Ar taria, Haydn nella primavera del 1787 ricavò un’edizione per quartetto d’archi che è la base di questa registrazione effettuata dal Quartetto Xenakis. 25 Columnsweb - Marzo 2013 FRANCO CORELLI UNA CARRIERA DISCOGRAFICA Tosca, Turandot, Cavalleria Rusticana, Fedora, Madama Butterfly Adriana Lecouvreur, La fanciulla del West Andrea Chénier, Lodoletta, Pagliacci, Norma, I Puritani La Favorita, Aida, Les Huguenots, La Gioconda e altre URNWS214 (3 CD prezzo speciale) Barcode: 8051776572149 La figura di Franco Corelli è probabilmente quella del tenore più venerato al mondo, indipendentemente dal paese e dalle culture, e lo è forse di più di quelle di un Del Monaco e di un Pavarotti, che pure hanno infiniti ammiratori e soprattutto hanno lasciato un numero molto più vasto di registrazioni. Corelli, al contrario, ha registrato abbastanza poco: non più Di sette o otto opere complete, più un numero molto limitato di recital. Eppure egli rappresenta al massimo grado la figura del tenore eroico italiano per eccellenza. Certi personaggi del melodramma come Andrea Chénier, Manrico, Radames, Canio, Pollione, Calaf, possono quasi essere identificati con lui. L’immane potenza vocale, l’enorme capacità di coinvolgimento emotivo e le doti stilistiche vocali sono a tutt’oggi talmente indiscutibili che le nuove generazioni di cantanti guardano a Franco Corelli come a un modello irraggiungibile, collocato nel mito. Questa è la prima antologia che ne ripercorre la carriera attraverso il repertorio. Si tratta unicamente di registrazioni effettuate in studio, che vanno dalle grandi opere di repertorio tipiche di Corelli agli excursus dei recital, con i meravigliosi sconfinamenti nella canzone napoletana e nei canti sacri. Sono quattro ore di canto leggendario. Della stessa serie: BASTIANINI (URNWS185) 26 BERGONZI (URNWS184 VERDI & WAGNER OVERTURES & PRELUDI La forza del destino - Nabucco - La traviata - I vespri siciliani Tannhäuser - Parsifal - Lohengrin Tristan und Isolde - Die Meistersinger Orchestre varie, Antal Dorati URNWS258 (2 CD al prezzo di 1) Barcode: 8051776572583 Irreperibili da molti anni, queste registrazioni Mercury del 19571960 - realizzate con una stereofonia d’avanguardia per quegli anni - sono ora disponibili sotto il nostro marchio per tutti i collezionisti del grande direttore ungherese, allievo di Kodaly e Bartok. Per quanto il suo nome sia di rifermento relativamente al repertorio di Haydn, e in genere a quello slavo e tedesco, questa sua incursione nel mondo del melodramma verdiano e rossiniano potrà lasciare stupefatti per il rigore e la forza poetica che contengono queste incisioni. Nulla da aggiungere, se non che si tratta di versioni veramente storiche, per quanto riguarda i capolavori sinfonici wagneriani. Columnsweb - Marzo 2013 AA.VV.: MUSICA DISONESTA - MITI E RACCONTI DALL’UMANESIMO Anonima Frottolisti TC490001 (CD alto prezzo) Barcode: 8007194105216 ANDREA E GIOVANNI GABRIELI [...]: GLI ORGANI DI S. PETRONIO TC460090 STEFANO BERNARDI: MOTTETTI IN CANTILENA, OP. V, 1613 TC570201 A. GABRIELI, C. MONTEVERDI [...]: MADRIGALI ACCOMODATI PER CONCERTI SPIRITUALI TC530002 PROSPERO CAUCIELLO TRII E DUETTI PER FLAUTI E MANDOLINI TC740304 (CD alto prezzo) Barcode: 8007194105520 Il progetto si basa sull’assunto secondo il quale il Quattrocento racconta la contaminazione tra due universi culturali: scritto e orale. Il limite tra i due contesti appare assai sottile, tanto da far convivere le due tradizioni in uno stesso universo comunicativo: modi di dire, figure allegoriche, citazioni, convergono in tal modo in una stessa chiave di lettura culturale. I brani raccontano storie, sentimenti e personaggi apparentemente generici ma che, in verità, risultano uno spaccato del contesto culturale depositario di antiche conoscenze, dove ciò che appare non è semplicemente ciò che viene scritto ma la rappresentazione di un enorme contenitore di significati. “Turlulù e la Rosina”, i nostri personaggi quattrocenteschi, rappresentano vizi, virtù, fortuna, amore, fame, vecchiaia, morte. Nomi apparentemente distanti da una conoscenza più alta ma che, in verità, sono parte di questa, come affermava il Torrefranca, nel “Il segreto del Quattrocento”, “accade raramente nella poesia popolaresca, ma quasi mai nella popolana: sempre realistica e rispettosa della verità storica che, per il popolo, è stimolo mordente”. Prodotti correlati: FRANCESCO LANDINI: BALLATE TC321201 CANTI E DANZE ALLA CORTE ESTENSE NEL XV E XVI SECOLO TC400003 PINXIT: AFFRESCO MUSICALE BOLOGNESE DEL RINASCIMENTO TC450002 «Viaggio» è la parola che meglio rievoca la figura dell’artista del ‘700, con tutto il suo bagaglio, di miseria e di speranza, di successo di fortuna e di oblio. Così è stato per tanti sconosciuti che hanno varcato le frontiere verso un mondo ignoto, così è stato nel poliedrico pianeta dell’arte, della musica e del teatro: carovane di comici, girovaghi, virtuosi, che con i loro viaggi hanno contribuito a superare la felice confusione dei linguaggi, che ancora oggi fa dell’Europa una fonte inesauribile e ricchissima di una cultura trasversale e universale. Prospero Cauciello, Primo Flauto del Re di Polonia, Virtuoso della Cappella Reale di Napoli, violinista all’Orchestra del Teatro San Carlo, pubblica le sue musiche a Lione e a Parigi, e l’op. IV a Londra fra gli anni 1766-1780. Pressoché sconosciuto ai posteri, incarna perfettamente la personalità del virtuoso, dello strumentista versatile, del musicista napoletano che nella seconda metà del ‘700 varcò come tanti suoi conterranei i confini del suo paese, e pur non passando alla storia nel novero dei grandi della sua epoca, riuscì a ritagliarsi uno spazio di tutto rispetto nell’ambito della musica strumentale e della scuola violinistica del suo tempo. TROMBONCINO, DALZA, RUFFO, CARA [...]: PETRARCA NELLA MUSICA DEL PRIMO 500 TC450001 27 Columnsweb - Marzo 2013 LES MCCANN JOAN SUTHERLAND BUT NOT REALLY THE ART OF PRIMA DONNA SC-LS86016 (LP alto prezzo) Barcode: 4260019714336 SC-SXL2256/7 (2 LP alto prezzo) Barcode: 4260019714077 Solo un nome viene a mente quando le parole ‘funk’ e ‘fun’ sono associate ad un musicista jazz: Les McCann. L’uomo del Kentucky, auto-didatta, e vero pezzo da novanta della tastiera, ha passato tutta la sua vita in viaggio a suonare il suo ‘funk’ ed ha sempre riscosso un grande successo, sia quando suonava con il suo tri, o con Eddie Harris, sia come pianista o cantante, nei club o sul palco davanti a mille persone, egli è sempre riuscito ad accattivarsi l’audience. In quest’ album, il primo di sette che ha inciso per l’etichetta Limelight, suona in trio con Victor Gaskin al contrabbasso e Paul Humphrey alla batteria. I tre musicisti sono magistralmente guidati dal loro produttore, Jack Tracy. Vi raccomandiamo caldamente di ascoltare ‘A Little Three-Four’, così come ‘Yours Is my heart Alone’ che tutti fans delle operette di Lehar vorranno canticchiare, mentre altri apprezzeranno le fantastiche improvvisazioni di in questo pezzo tanto popolare, che Les McCann esegue meno lentamente di Oscar Peterson nella sia versione, ma con molto più humor ed emozione. Quest’album in trio ci offre un jazz che è completamente libero da elucubrazioni intellettuali, è jazz per l’anima. Registrato nel Dicembre del 1964, e quasi completamente scomparso dal mercato in ogni versione, è di nuovo disponibile grazie all’acume dell’etichetta tedesca Speakers Corner. Questo cofanetto di due LP continua a essere una delle stelle più luminose nel firmamento del belcanto e rende un devoto omaggio a una delle dive più grandi dell’opera del XX secolo. Non ci si può dolere del fatto che - come si legge nelle note di copertina - la maggior parte delle cantanti più grandi di tutti i tempi abbia raggiunto l’apice del successo prima dell’avvento del fonografo e che per questo motivo non ci siano pervenute registrazioni in grado di rendere giustizia alla loro arte. In fondo, Joan Sutherland e la sua voce di soprano meravigliosamente morbida e artisticamente molto versatile costituiscono una compensazione più che soddisfacente, consentendoci di farci un’idea molto chiara del modo in cui le arie di Verdi, Puccini e Mozart venivano eseguite nei teatri d’opera del XVIII e XIX secolo. La Sutherland sfoggia un temperamento squisitamente inglese nella brillante interpretazione dei brani che aprono questa vasta antologia, l’aria di coloratura The Soldier Tir’d dall’Artaxerxes di Thomas Augustine Arne e la meravigliosa Let the Bright Seraphim dall’oratorio Samson di Händel. Tuttavia il soprano australiano conquistò l’affettuoso soprannome La Stupenda nel repertorio italiano. Infatti, facendo leva su una straordinaria agilità e su una impareggiabile trasparenza nel registro più acuto, la sua inconfondibile voce seppe esprimere nel modo migliore l’essenza del belcanto con una spontaneità che seppe conquistare il pubblici di tutto il mondo. Questo giudizio trova piena conferma nell’impegnativa aria Casta Diva della Norma di Vincenzo Bellini, che in questo disco la Sutherland esegue nella tonalità originale. Eh sì, siamo davvero fortunati a non dover immaginare che voce aveva questa grandissima cantante e di poter ascoltare le sue stupefacenti interpretazioni con la straordinaria qualità sonora ottenuta grazie alla accurata remasterizzazione della Speakers Corner. 28 Columnsweb - Marzo 2013 BERLIOZ HAROLD EN ITALIE ROSSINI OVERTURE DA GUGLIELMO TELL, LA GAZZA LADRA, SEMIRAMIDE Donald McInnes, viola Orchestre National de France, Leonard Bernstein HIQLP028 (LP alto prezzo) Barcode: 5060218890287 IL SIGNOR BRUSCHINO, L’ITALIANA IN ALGERI Leonard Bernstein fu uno dei direttori/compositori più registrati della discografia e sebbene la maggior parte dei suoi lavori sia stata pubblicata dalla Sony o dalla Deutsche Gramophon, durante gli anni settanta numerose incisioni EMI scaturirono dalla sua collaborazione con l’Orchestre National de France (compresa una splendida ‘Sinfonia Fantastica di Berlioz, anche questa disponibile su questa etichetta, HIQLP014). La EMI aveva registrato l’Orchestre National de France (conosciuta anche come Orchestre National de l’Office de Radiodiffusion Télévision Française (ORTF)) per molti anni sotto la giuda del suo direttore principale Jean Martinon. Ciò nonostante, e questo fu dovuto principalmente al concerto che dette nel 1970, Bernstein instaurò un rapporto con l’orchestra che risultò magico, tanto da guadagnare il plauso unanime della maggior parte dei critici musicali dell’epoca. Un disco e una musica da non perdere da affiancare alla splendida versione della Fantastica già pubblicata. Registrato il 3 Novembre 1976 nella famosa Sala Wagram di Parigie stampato su un ottimo vinile da 180 grammi per la gioia di tutti gli audiofili e gli appassionati di musica che potranno finalmente godere di questa versione di’Harold en Italie di Berlioz che non è disponibile in nessun altro formato. Questa è una delle prime registrazioni del grande direttore inglese prima di firmare il suo contratto con la Philips, effettuata mentre stava affermando il suo nome come direttore musicale alla Sadler’s Well Opera Company di Londra, e quando venne alla ribalta dirigendo una performance di grande successo del Don Giovanni al Royal Festival Hall, rimpiazzando Klemperer caduto malato. Divenne poi direttore principale della BBC Symphony Orchestra nel 1967 e nel 1971 succedette a Sir george Solti come direttore musicale della Royal Opra House, Covent Garden. Questo disco, emozionante e di facile comprensione, venne registrato tra l’Aprile e l’Ottobre del 1961 negli studi di Abbey Road, dove ora è stata tagliata la lacca dal master analogico originale per l’incisione di questo splendido album stampato su vinile pesante dalla HI-Q inglese. Assolutamente da non perdere! Royal Philharmonic Orchestra, Sir Colin Davis HIQLP029 (LP alto prezzo) Barcode: 5060218890294 29 Columnsweb - Marzo 2013 BEETHOVEN SONATE PER VIOLINO E PIANO Jascha Heifetz, violino - Emanuel Bay, piano IMP6013 (LP alto prezzo) BELAFONTE BELAFONTE SINGS THE BLUES IMP6012/45 (Edizione Limitata su 2 LP a 45 giri) A oltre un quarto di secolo dalla sua scomparsa, Jascha Heifetz è considerato uno dei violinisti più grandi e carismatici del XX secolo e il suono morbido e setoso del suo violino ha entusiasmato i pubblici di tutto il mondo. La sua carriera durò la bellezza di 61 anni, dal 1911, quando debuttò ad appena 10 anni con i mitici Berliner Philharmoniker, al 23 ottobre del 1972 con un recital tenuto al Dorothy Chandler Pavilion di Los Angeles, quando soffriva già di una grave forma di artrite. Sempre elegante e del tutto impassibile, Heifetz seppe trarre dal suo violino note di inarrivabile perfezione limitandosi “come hanno riportato numerosi testimoni dell’epoca” a muovere appena le dita e la sempre impeccabile intonazione del suo violino riuscì a stupire anche i più grandi violinisti della sua epoca. In questa nuova eccezionale ristampa su LP da 180 grammi realizzata dalla Impex da un master originale della RCA Victor Red Seal, Heifetz esegue due delle più famose sonate per violino e pianoforte di Ludwig van Beethoven con l’accompagnamento del pianista Emanuel Bay. Un titolo assolutamente imperdibile per gli audiofili appassionati della classica d’autore e dei grandi interpreti del passato. ALBINONI ADAGIO Gary Karr, contrabbasso IMP3001/45 (Edizione Limitata su 2 LP a 45 giri) Sin dalla sua introduzione sul mercato questa versione dell’Adagio di Albinoni è divenuto un audiophile favourite in tutto il mondo. Raramente un contrabbasso (si tratta di un preziosissimo Amati) è stato registrato con una tale verosimiglianza grazie anche all’incisione a 45 giri che amplifica la profondità ed enfatizza ogni più piccola sfumatura del suono. Un disco per tutti gli amanti delle basse frequenze ! 30 Disco raccomandato sulla lista di Harry Pearson di The Absolute Sound, finalmente disponibile in questa versione a 45 giri su doppio LP. Doppia copertina in brossura che contiene i testi, la biografia di Harry Belafonte e l’immancabile qualità delle stampe della IMPEX. I brani di blues sono molto vicini al cuore di Belafonte e si evince chiaramente dalla passione con cui esegue brani come “One for my Baby”, “Cotton Fields” e “God Bless the Child”. Un classico imperdibile per tutti gli ammiratori di Belafonte. Sedetevi chiudete gli occhi e lasciatevi rapire dalla veridicità del suono. Masterrizzato da Kevin Gray al Cohearent Audio e stampato alla RTI di Camarillo, California. Columnsweb - Marzo 2013 ELGAR & VAUGHAN WILLIAMS MUSICA SINFONICA Kansas City Symphony orchestra, Michael Stern RR129CD (CD alto prezzo) Barcode: 0030911112929 Ralph Vaughan Williams: The Wasps - Aristophanic Suite - Sir Edward Elgar: Variations On An Original Theme “Enigma,” Op. 36 Questo colorato programma, tutto dedicato alla musica inglese è stato ‘catturato’ nella magnificenza del suono in HDCD dal pluripremiato vincitore di molti Grammy Awards, Keith O. Johnson. La Kansas City Symphony ha riscosso un incredibile tributo di critica per il loro precedente lavoro con la Reference Recordings dedicato a Sullivan e Sibelius (Shakespeare’s Tempest, RR-115). La loro seconda incisione dedicata alla musica di Britten ha ricevuto l’ambito Grammy Awards come miglior disco multicanale sia per la registrazione che per la produzione (RR120 è ora sfortunatamente fuori catalogo a causa di problemi con le Unions (sindacati) dei musicisti ). La Reference è veramente orgogliosa di poter ancora una volta lavorare con il direttore Michael Stern, figlio del famoso violinista Isaac Stern. Ora dopo otto anni della sua guida la Kansas City Symphony ha avuto uno sviluppo ed una crescita artistica di notevole livello. Stern è anche il fondatore della Iris Chamber Orchestra di Memphis, Tennessee ed oltre alla Reference vanta incisione per altre prestigiose etichette come la Sony, Hyperion, Denon, Arabesque e Naxos. Inoltre il produttore David Frost ha vinto dei Grammy Awards nel 2005,2009 e 2011 come miglior Produttore Classico dell’anno. Ma al di la delle vittorie dei singoli protagonisti di questo nuovo disco dobbiamo ringraziare Keith Johnson per le sue registrazioni allo stato dell’arte. RAVEL BOLERO, LA VALSE Netherlands Philharmonic Orchestra, Carlo Rizzi SC-TAC207 (LP alto prezzo) Barcode: 4009850020714 Esistono centinaia di brani musicali che possono essere eseguiti al contrario - si chiamano palindromi (anche le parole che possono essere lette allo stesso modo si chiamano così), ma nessuno aveva mai visto un ellepi che suona al contrario, almeno sino ad oggi ! Questo LP è l’ultima produzione dell’etichetta tedesca TACET, etichetta che ci riserva sempre delle sorprese per quanto riguarda la tecnica di registrazione. Diversamente da un normale LP lo stilo viene appoggiato sul solco più interno (quello vicino all’etichetta del disco) e si muove verso l’esterno. Dietro questa apparente battuta non c’è altro che il desiderio di ottenere il miglior suono possibile, tenendo conto del fatto che normalmente la musica inizia in modo sommesso e finisce con pieni orchestrali. E’ un vero peccato che questo a fenomeno non sia data l’attenzione che merita quando si utilizzano le normali tecniche di incisione (della lacca madre), poiché man mano che il sistema braccio-testina si muove verso il centro del disco sempre più informazioni devono essere incise nel solco per centimetro mantenendo costante la velocità di rotazione. Il risultato è che con un incremento del livello sonoro le alte frequenze tendono a soffrire di distorsione. Per dimostrare che questo effetto indesiderato può essere compensato, il direttore tecnico della TACET Andreas Spreer ha scelto per questo test il Bolero di Ravel, uno dei più chiari esempi musicali di crescita dinamica. Il risultato sono 16 minuti di suono brillante ed eccitante, che aumenta ogni centimetro che la testina procede nel solco fino al suo climax finale. Curioso, vero ? Provare per credere! Registrazione effettuata ad Amsterdam, Aprile 2012 da Andreas Spreer e Roland Kistner. 31 Columnsweb - Marzo 2013 32 Via Mazzarosa, 105 - 55100 Lucca Tel. 0583 581327 - Fax 0583 419115 [email protected] - www.soundandmusic.com Sound and Music Columnsweb - Marzo 2013