Sound and Music - Novità discografiche Marzo 2013
SIGCD327
Alice nel paese
delle Meraviglie
Il balletto del Royal Opera House
in streaming il 28 marzo 2013
nei migliori cinema d’Italia e su CD Signum
Columnsweb - Marzo 2013
Indice
Hyperion ………………………………
SDG ……………………………………
CPO ……………………………………
Alpha……………………………………
Ricercar …………………………………
Fuga Libera ……………………………
Aeon ……………………………………
PHI ……………………………………
Lauda …………………………………
Coro ……………………………………
LSO ……………………………………
Chandos ………………………………
MDG ……………………………………
Supraphon ………………………………
Signum …………………………………
Leonardo ………………………………
Urania …………………………………
Tactus …………………………………
Hi-Q Records ……………………………
Impex …………………………………
Reference Recording ……………………
Speakers Corner …………………………
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Primo piano …………………………… 6
JOHANN SEBASTIAN BACH
INTEGRALE DELLE CANTATE SACRE - VOL. 28
THE ROMANTIC VIOLIN CONCERTO - VOL. 14
ALEXANDER GLAZUNOV - OTHMAR SCHOECK
Chloë Hanslip, violino
Orchestra della Svizzera Italiana, Alexander Vedernikov
CDA67940 (CD alto prezzo) Barcode: 0034571179407
A. Glazunov: Concerto per violino e orchestra op. 82; Méditation per violino e orchestra op. 32; Mazurka-oberek per violino
e orchestra O. Schoeck: Concerto quasi una fantasia op. 21
In questo nuovo volume della collana The Romantic Violin Concerto la giovane e brillantissima Chloë Hanslip esegue con il
suo impeccabile virtuosismo e la sua meravigliosa musicalità il
Concerto per violino e orchestra di Alexander Glazunov, uno dei
più grandi capolavori della letteratura violinistica del XX secolo
dedicato a Leopold Auer, che comprende una impressionante
cadenza scritta dallo stesso autore. Come scrisse argutamente
Hans Keller, «Glazunov ha composto un concerto quasi perfetto
- sotto l’aspetto strumentale, il concerto per violino e orchestra
di gran lunga migliore tra quelli scritti da un pianista». Con ogni
probabilità, il compositore svizzero Othmar Schoeck deve gran
parte della sua fama postuma alla sua produzione liederistica.
In questo disco possiamo scoprire il suo Concerto quasi una
fantasia in si bemolle maggiore per violino e orchestra op. 21,
la sua opera orchestrale più ambiziosa e ricca di contenuti. Va
notato che il suo appassionato lirismo e la sua gradevole vena
melodica gli garantirono un posto di primo piano tra i concerti per
violino e orchestra scritti negli anni immediatamente precedenti
lo scoppio della prima guerra mondiale. Una nuova straordinaria
scoperta di cui si deve ringraziare la Hyperion.
Chloë Hanslip su HYPERION:
SDG185
THE ROMANTIC VIOLIN CONCERTO - VOL. 12
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HENRY VIEUXTEMPS
Chloë Hanslip, violino
Royal Flemish Philharmonic Orchestra
Martyn Brabbins
CDA67878 (CD alto prezzo)
Columnsweb - Marzo 2013
FELIX MENDELSSOHN
INTEGRALE DELLE OPERE PER PIANOFORTE - VOL. 1
Howard Shelley su HYPERION:
Howard Shelley, piano
CDA67935 (CD alto prezzo) Barcode: 0034571179353
L. SPOHR - G. ONSLOW
SONATE PER PIANOFORTE
Howard Shelley, piano
CDA67947 (CD alto prezzo)
MUZIO CLEMENTI
CAPRICCI E VARIAZIONI
Howard Shelley, piano
CDA67850 (CD alto prezzo)
PETER PHILIPS
F. Mendelssohn: Capriccio op. 5; Sonata op. 6; Charakterstücke op. 7; Lieder ohne Worte I Op 19b
Howard Shelley è considerato da molti addetti ai lavori uno
dei migliori interpreti del repertorio classico e preromantico in
circolazione. A questo straordinario pianista va attribuito il merito di aver riesumato un incredibile numero di opere che sono
state pressoché ignorate per tutto il corso del XX secolo e ogni
sua registrazione viene accolta con un senso di impaziente
meraviglia per scoprirne i tesori. Questo mese Shelley presenta il primo dei sei volumi dell’integrale delle opere per pianoforte di Felix Mendelssohn, con ogni probabilità l’ambito meno
conosciuto della produzione del grande compositore berlinese.
Tra opere portate a termine e pagine rimaste incompiute, Mendelssohn dedicò al pianoforte circa 200 lavori. Di questa messe più che rispettabile per un compositore scomparso a soli 38
anni, Mendelssohn vide però stampata solo una settantina di
brani, riuniti in 17 numeri d’opera dal Capriccio op. 5 pubblicato
nel 1825 al sesto e ultimo volume dei Lieder ohne Worte op. 67
uscito nel 1845, ai quali si aggiunsero altri 25 lavori che videro
la luce dopo la morte dell’autore in 11 numeri d’opus. Gli altri
circa cento brani completati o rimasti allo stato di abbozzo ci
sono stati in parte tramandati dai manoscritti di Mendelssohn e
in parte sono andati perduti. Il programma del primo volume di
questa integrale che promette meraviglie comprende il Capriccio op. 5, la Sonata op. 6 e i Pezzi caratteristici op. 7, le prime
tre composizioni pianistiche date alle stampe da Mendelssohn
tra il 1825 e il 1827, e la prima raccolta dei Lieder ohne Worte
op. 19b, pubblicata nel 1832.
CANTIONES SACRAE OCTONIS VOCIBUS
Royal Holloway Choir
The English Cornett and Sackbut Ensemble, Rupert Gough
CDA67945 (CD alto prezzo) Barcode: 0034571179452
P. Philips: Benedictus Deus noster; O quam suavis est II;
Jubilate Deo omnis terra; Benedictus Dominus; Veni Sancte
Spiritus; Beati estis; Ecce panis angelo rum; Salve regina, vita,
dulcedo; Regina caeli laetare; Panis sancte, panis vive; Caecilia virgo; Veni Sancte Spiritus per organo; Gaudens gaudebo;
Beata Dei genitrix; Alma redemptoris mater; Hodie nobis de
caelo
Il compositore inglese Peter Philips trascorse la maggior parte
della sua vita all’estero, dove scrisse una serie di opere di straordinaria bellezza, che seppero suscitare l’ammirazione degli
appassionati di musica di tutta l’Europa. Nonostante questa
meritatissima fama, la produzione di Philips è caduta nell’oblio più totale subito dopo la sua morte, avvenuta nel 1628, al
punto che oggi - dopo oltre un trentennio di continue riscoperte
filologiche - del suo vastissimo corpus si conoscono solo alcuni mottetti a cinque voci tratti dalle Cantiones sacrae (1612).
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Columnsweb - Marzo 2013
Presentando metà dei brani contenuti nella raccolta dei mottetti a otto voci, questo nuovo disco di sorprendente bellezza
della Hyperion si propone di porre rimedio a questa deprecabile carenza dell’industria discografica. Queste brillanti opere
sacre concepite in stile italiano vengono eseguite con evidente
partecipazione emotiva e uno splendido panneggio sonoro dal
Choir of Royal Holloway diretto da Rupert Gough e dall’English
Cornett and Sackbutt Ensemble, che nel corso degli ultimi anni
hanno realizzato un gran numero di dischi dedicato soprattutto
a Giovanni Gabrieli e a Claudio Monteverdi.
Il Royal Holloway Choir e Rupert Gough su HYPERION:
dicato ai due compositori più carismatici che la Polonia abbia
avuto nel corso del XX secolo. Witold Lutoslawski - compositore di cui nel 2013 si celebra il primo centenario della nascita
- scrisse nel 1964 il suo unico quartetto per archi, un’opera
che da allora ha sempre mantenuto un posto di spicco nella letteratura cameristica del XX secolo. All’inizio degli anni
Sessanta il compositore polacco più apprezzato era Krzysztof
Penderecki, che a ottant’anni continua a essere uno dei protagonisti più carismatici del panorama della musica contemporanea. I suoi tre pregevoli quartetti per archi - scritti rispettivamente nel 1960, nel 1968 e nel 2008 - sono considerati tra
le opere più significative della cameristica polacca.
Il Royal String Quartet su HYPERION:
BO HANSSON
ENDLESS BORDER E ALTRE OPERE CORALI
Royal Holloway Choir, R. Gough
CDA67881 (CD alto prezzo)
HENRYK GORECKI
I TRE QUARTETTI PER ARCHI
CDA67812 (CD alto prezzo)
VYTAUTAS MIŠKINIS
OPERE CORALI
Royal Holloway Choir, R Gough
CDA67818 (CD alto prezzo)
EDITOR’S CHOICE (Gramophone)
KRZYSZTOF PENDERECKI - WITOLD LUTOSLAWSKI
KAROL SZYMANOWSKI
LUDOMIR ROZYCKI
QUARTETTI PER ARCHI
CDA67684 (CD alto prezzo)
QUARTETTI PER ARCHI
Royal String Quartet
CDA67943 (CD alto prezzo) Barcode: 0034571179438
K. Penderecki: Quartetto per archi n. 1; Quartetto per archi
n. 2; Quartetto per archi n. 3 Pagine di un diario mai scritto W.
Lutoslawski: Quartetto per archi
Questo sensazionale quartetto polacco prosegue il suo sorprendente viaggio alla scoperta della letteratura cameristica
del paese natale dei suoi componenti con un nuovo disco de4
SIR CHARLES VILLIERS STANFORD
OPERE PER VIOLINO E PIANOFORTE
Paul Barritt, violino - Catherine Edwards, piano
CDH55362 (CD basso prezzo) Barcode: 0034571153629
C. Villiers Stanford: Sonata n. 1 per violino e pianoforte op.
11; Caoine A Lament per violino e pianoforte op. 54 n. 1; Cinque Pezzi caratteristici op. 93; Sonata n. 2 per violino e pianoforte op. 70
Columnsweb - Marzo 2013
Crescendo a Dublino negli anni Cinquanta e Sessanta del XIX
secolo, Sir Charles Villiers Stanford ebbe la possibilità di ascoltare opere cameristiche di altissimo livello, anche se i migliori
ensemble cameristici dell’epoca si recavano nella capitale irlandese solo sporadicamente. Da adolescente Stanford partecipò
con febbrile eccitazione ai recital di pianisti come Anton Rubinstein, Sigismond Thalberg e Charles Hallé e di violinisti del calibro di Camillo Sivori, Ludwig Straus, Henri Vieuxtemps, Alfredo
Piatti e Joseph Joachim, quest’ultimo intimo amico di suo padre.
Le esibizioni in forma semiprivata nel corso delle quali Joachim
eseguiva la sonata A Kreutzer di Beethoven e le opere per violino solo di Bach fecero una profonda impressione sul giovane
Stanford, così come i concerti che Joachim diede come primo
violino del quartetto per archi di Levey, maestro di violino di
Stanford. Grazie a queste esperienze formative, Stanford divenne un grande appassionato del repertorio cameristico. Questo
disco presenta una bella silloge di opere per violino e pianoforte
scritte da Stanford tra il 1877 e il 1905, che consentono di farsi
un’idea della raffinata concezione cameristica del compositore
irlandese. Tra queste opere si segnala soprattutto la Sonata n.
2 in la maggiore op. 70, rimasta fino a questo momento inedita.
GEOFFREY BURGON
OPERE CORALI
Wells Cathedral Choir, Matthew Owens
CDH55421 (CD basso prezzo) Barcode: 0034571154213
JOHANN SEBASTIAN BACH
PASSIONE SECONDO GIOVANNI BWV 245
I. Bostridge, N. Davies, C. Sampson
L. Davies, N. Mulroy, R. Williams
Polyphony, Orchestra of the Age of Enlightenment
Stephen Layton
CDA67901/2 (2 CD alto prezzo) Barcode: 0034571179018
PRIMA SCELTA
i migliori a prezzo speciale
€
24.90
prezzo consigliato
fino al 31.05.2013
La Hyperion è orgogliosa di presentare nel proprio
catalogo la Passione secondo Giovanni di Johann
Sebastian Bach, uno dei più grandi capolavori della storia della musica, nella magnifica interpretazione dell’ensemble Polyphony e del suo direttore
Stephen Layton, per l’occasione affiancati da uno
stellare cast di cantanti e della celebre Orchestra
of the Age of Enlightenment. Nella sua lettura, Layton riesce a far coesistere l’incalzante ritmo narrativo che rievoca i drammatici eventi della Passione
di Cristo con le toccanti riflessioni sul mistero della
salvezza espresse nelle arie e nei cori. Ian Bostridge dimostra di essere l’Evangelista più carismatico degli ultimi vent’anni, un artista dotato di una
incomparabile comunicativa, di una tecnica vocale
assolutamente irreprensibile e di una grandissima
conoscenza della produzione di Bach.
G. Burgon: At the round earth’s imagined corners; The Assumption; Short Mass; Of flowers and emeralds sheen; Magnificat; Nunc dimittis (1979); The First World; The Corpus Christi
Carol; The song of the creatures; Death be not proud; Come let
us pity not the dead; Te Deum; Nunc dimittis (1997)
Le tredici opere presentate in questo nuovo disco della Helios
spaziano dall’atmosfera contemplative del Nunc dimittis alla
pompa cerimoniale di un anthem come At the round earth’s
imagined corners, nel quale i celebri versi di John Donne
vengono intonati in un modo straordinariamente fantasioso.
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Columnsweb - Marzo 2013
Le opere di Burgon si pongono perfettamente in linea con l’esigenza di essere facilmente comprensibili emersa nel corso
degli ultimi anni e presentano una eccezionale qualità artistica,
due caratteristiche che hanno spinto molti a esclamare: «Non
riesco a credere che queste opere non siano state scritte da
John Rutter». Eppure i credits televisivi attribuiscono a Geoffrey Burgon senza possibilità di equivoci sia la colonna sonora
del film Ritorno a Brideshead sia il Nunc dimittis [presentato in
questo nuovo disco della Helios, ndr] che nel 1979 venne scelto come sigla iniziale per l’adattamento del romanzo di John Le
Carré La talpa. In ogni caso, il grande successo commerciale
ottenuto da queste bellissime opere non deve impedire di notare - e di apprezzare - la loro seducente vena melodica e la loro
elaborata costruzione formale, che affondano le loro radici nel
grande repertorio classico e in particolare nella gloriosa tradizione della musica anglicana.
JOHANN SEBASTIAN BACH
INTEGRALE DELLE CANTATE SACRE - VOL. 28
L. Ruiten, M. Bragle, A. Tortise, D. Henschel
Monteverdi Choir, English Baroque Soloists, J. E. Gardiner
SDG185 (CD alto prezzo) Barcode: 0843183018529
J.S. Bach: Gott fähret auf mit Jauchzen BWV 43; Wer da gläubet und getauft wird BWV 37; Auf Christi Himmelfahrt allein
BWV 128; Lobet Gott in seinen Reichen BWV 11
Registrato a Londra nel 2012, questo disco presenta le cantate
mancanti del Bach Cantata Pilgrimage del 2000, i lavori composti dal sommo Cantor lipsiense per la festa dell’Ascensione
che all’epoca non erano stati pubblicati a causa di una qualità
di registrazione giudicata non all’altezza. Queste quattro cantate
sono state registrate dal vivo a St Giles Cripplegate nel corso di
due concerti interamente finanziati da centinaia di appassionati
residenti in ogni parte del mondo, che hanno accolto l’accorato appello rivolto dal celebre attore di teatro inglese Alexander
Armstrong. L’oratorio dell’Ascensione Lobet Gott in seinen Reichen BWV 11 è dotato di una luminosità espressiva che riesce
a portare all’esaltazione anche i cuori più refrattari alla gioia.
Aprendosi e chiudendosi in perfetta simmetria con due grandiosi
cori, quest’opera è pervasa da una incontenibile vitalità ritmica,
una brillantezza molto coinvolgente e una scintillante lucentezza
sottolineata dalle trombe naturali e dalle spericolate acrobazie
del coro. Gott fähret auf mit Jauchzen BWV 43 si apre con una
splendida introduzione solennizzata dalle trombe e dai timpani e
prosegue con una serie di arie e di recitativi per certi versi simile
allo stile delle opere serie coeve. La cantata Wer da glaubit und
getauft wird BWV 37 è basata sulle parole pronunciate da Gesù
ai suoi discepoli e inizia con un delizioso coro nel quale le voci
sono accompagnate dall’oboe d’amore e dagli archi, mentre
la cantata Auf Christi Himmelfahrt allein BWV 128 celebra nei
suoi movimenti iniziale e finale la gloria di Dio. Come tutti gli altri
volumi di questa straordinaria integrale, questo disco viene presentato con un’elegante veste grafica e un booklet di 32 pagine
con le note firmate da John Eliot Gardiner e i testi delle cantate
in tedesco e in inglese.
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Columnsweb - Marzo 2013
RICHARD STRAUSS
DIE SCHWEIGSAME FRAU (LA DONNA SILENZIOSA)
Solisti, Chor der Oper Chemnitz
Robert-Schumann-Philharmonie Frank Beermann
CPO777757 (3 CD al prezzo di 2) Barcode: 0761203775729
Rappresentata per la prima volta nel 1935, Die schweigsame
Frau (La donna silenziosa) è considerata da molti l’opera più
virtuosistica e tecnicamente complessa di Richard Strauss, un
giudizio che spiegherebbe il motivo della sua scarsa presenza
nei cartelloni dei teatri lirici di tutto il mondo. La protagonista
- che, a dispetto del titolo dell’opera, è tutt’altro che silenziosa! - e Sir Henry Morosus, un anziano lupo di mare con la
fobia dei rumori, richiedono due interpreti dotati di un grande
talento vocale e di una spiccata personalità. Negli ultimi mesi
del 2012 il direttore artistico della CPO Burkhard Schmilgun
vide la possibilità di incidere quest’opera al Teatro di Chemnitz,
che ne aveva programmato un allestimento con Julia Bauer e
Franz Hawlata nei panni di questa coppia mal assortita. Questa produzione fu salutata con unanime entusiasmo dai critici
tedeschi e oggi la CPO può aggiungere una nuova perla di
inestimabile valore alla sua serie di registrazioni realizzate al
Teatro di Chemnitz. Per Die schweigsame Frau Strauss scrisse alcuni temi di meravigliosa bellezza e si mantenne su toni
leggeri, alternando sapientemente spunti da commedia ad arie
molto elaborate in linea con la gloriosa tradizione del melodramma. Inoltre, il compositore di Monaco si divertì a citare più
volte se stesso e a tirare in ballo una decina di altri compositori,
spingendosi al punto di copiare qualche elemento di Rossini e
addirittura di Monteverdi, una serie di trovate che contribuisce
a rendere molto gradevole quest’opera che vede la Bauer e
Hawlata accompagnati da una Robert-Schumann Philharmonie in forma smagliante diretta da un ispirato Frank Beermann.
KURT WEILL
ZAUBERNACHT
Arte Ensemble
CPO777767 (CD medio prezzo) Barcode: 0761203776726
Quando il 18 novembre del 1922 il sipario del Berliner Theater
am Kurfürstendamm si alzò sulle morbide sonorità degli archi,
solo pochi spettatori potevano vantarsi di aver sentito nominare il compositore citato sul libretto di sala. Quella sera nel
teatro berlinese venne presentata una nuova pantomima per
bambini intitolata Zaubernacht (Notte magica), che accostava
a una musica di grande bellezza costumi molto evocativi e una
scenografia estremamente suggestiva. Questa pantomima
narra la storia di una fatina che nell’atmosfera notturna intona
un canto malioso che porta magicamente in vita alcuni balocchi nella cameretta di due fratellini. La musica era stata scritta
da un giovanotto di 22 anni che stava studiando composizione
con Ferruccio Busoni di nome Kurt Weill. A causa di un budget
molto risicato, il giovane compositore fu costretto a limitarsi a
utilizzare un ensemble composto da appena nove strumenti,
cinque archi, un flauto, un fagotto, un pianoforte e percussioni,
un vincolo decisamente stretto che però non gli impedì di realizzare un’opera dai tratti estremamente personali. Questa partitura fu considerata perduta per oltre ottant’anni fino al 2006,
quando venne inopinatamente ritrovata in una cassaforte della
casa editrice e oggi, grazie alla CPO, gli appassionati di rarità
della prima metà del XX secolo possono ascoltare in prima
registrazione mondiale gli eleganti valzer, marce e polke dei
giocattoli nella loro veste originale. Una nuova scoperta di straordinaria importanza.
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Columnsweb - Marzo 2013
ANTON BRUCKNER
SINFONIE NN. 3 E 6
Berner Symphonieorchester, Mario Venzago
CPO777690 (2 CD alto prezzo) Barcode: 0761203769025
Nei primi tre volumi di questa nuova integrale delle sinfonie di
Bruckner il direttore svizzero Mario Venzago ha dimostrato che
anche le opere più famose del repertorio sinfonico possono essere interpretate in una chiave fresca e innovativa, lontana dal
freddo accademismo che caratterizza molte delle registrazioni
realizzate nel corso degli anni. Il quarto volume di questa sensazionale integrale vede Venzago dirigere la Terza e la Sesta
Sinfonia con la sua orchestra, la Berner Symphonieorchester.
Nel luglio del 1873 Richard Wagner accettò l’offerta con cui
Bruckner gli voleva dedicare la sua Terza Sinfonia. Quest’opera presentava un gran numero di citazioni, un fatto che suscitò
parecchie critiche che spinsero Bruckner a sottoporla a due
profonde revisioni, prima nel 1875 e una seconda volta nel
1888, quando stava lavorando alla Nona Sinfonia. Al contrario, la Sesta Sinfonia scritta nel 1879 rappresenta un caso più
unico che raro nel corpus del grande compositore di Linz, in
quanto fu scritta organicamente dall’inizio alla fine e ci è pervenuta in una sola versione.
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ADALBERT GYROWETZ
QUARTETTI PER ARCHI OP. 13 N. 1, OP. 29 N. 1 E OP. 29 N. 2
Pleyel Quartett Köln
CPO777770 (CD medio prezzo) Barcode: 0761203777020
Adalbert Gyrowetz fa parte di quella nutrita schiera di compositori a proposito dei quali il celebre musicologo Ludwig
Fischer ha scritto nel suo libre Haydn und seine Zeit «costoro sarebbero stati sicuramente considerati i compositori più
grandi della loro epoca se non avessero avuto la sfortuna di
essere vissuti negli stessi anni di Haydn e di Mozart». Nella
prima fase della sua carriera Gyrowetz utilizzò uno stile molto
vicino a quello di Ignaz Pleyel e a quello del periodo centrale
di Haydn, ma al volgere del secolo iniziò a maturare una spiccata predilezione per il nuovo idioma romantico, un fatto che
appare del tutto evidente nei tre quartetti per archi proposti in
questo disco. Ascoltando queste opere, si prova la sensazione
che nell’aria aleggi lo spirito di Schubert, con qualche spunto
tratto dagli ultimi grandi capolavori di Haydn e di Mozart. In
particolare, Gyrowetz decise di accantonare la scrittura rigorosamente simmetrica del Classicismo viennese in favore di una
concezione dai tratti assai più drammatici che gli garantiva una
maggiore libertà espressiva. Il Pleyel Quartett Köln si è messo
in grande evidenza per aver riproposto al grande pubblico una
serie di opere trascurate o addirittura cadute nell’oblio, restituendo loro la fama di cui godevano all’epoca in cui vennero
composte, e oggi riporta alla vita un compositore degno della
massima considerazione.
Columnsweb - Marzo 2013
GEORG PHILIPP TELEMANN
CARL HEINRICH GRAUN
LUKASPASSION
ORATORIO DI PASQUA
Solisti, Kölner Akademie, Michael Alexander Willens
CPO777754 (2 CD alto prezzo) Barcode: 0761203775422
Solisti, Kölner Akademie, Michael Alexander Willens
CPO777794 (CD alto prezzo) Barcode: 0761203779420
Nel corso della sua lunghissima carriera Georg Philipp Telemann mise in musica la Passione secondo Luca ben undici
volte, circostanza che si spiega con il fatto che - in quanto
Cantor del Johanneum di Amburgo - era tenuto a scrivere
cantate sacre per le cinque chiese principali della potente città anseatica e ogni quattro anni la Passione secondo Luca in
alternanza a quelle basate sui racconti evangelici di Matteo,
Marco e Giovanni. Nonostante la presenza degli stessi testi,
Telemann si sforzò ogni volta di non ripetersi, al punto che le
46 passioni giunte fino ai giorni nostri consentono di farsi un’idea molto chiara dell’evoluzione stilistica del compositore di
Magdeburgo, che lo condusse dalla sontuosa scrittura barocca a un elegante idioma preclassico. Nel 2012 in occasione
della 15ª edizione dei Magdeburger Telemann-Festtage nella
città natale del compositore la Kölner Akademie ha riproposto
in una splendida esecuzione con tutti i crismi della filologia la
Passione secondo Luca del 1728. Questo lavoro costituisce
una tangibile dimostrazione dell’attenzione e della profonda
comprensione dei temi teologici che Telemann utilizzò ogni
volta che dovette confrontarsi con questo testo evangelico,
con l’obiettivo di esprimere il racconto della Passione di Cristo
con una veste musicale di adeguata raffinatezza, una profonda
partecipazione emotiva e un intento edificante. Questo cofanetto costituisce l’ennesima perla che va ad aggiungersi alla
vastissima discografia di opere di Telemann disponibile nel
catalogo della CPO.
La cantata-passione Der Tod Jesu di Carl Heinrich Graun
venne accolta dal pubblico settecentesco con un favore così
grande che finì per oscurare il resto della pur vasta produzione
vocale e strumentale del compositore tedesco. Questo fu purtroppo il destino che toccò al suo Oratorio di Pasqua, che oggi
la CPO presenta in prima registrazione mondiale nella magnifica interpretazione dell’ensemble di strumenti originali Kölner
Akademie diretto con piglio e molto buon gusto da un ispirato
Michael Alexander Willens. Sotto il profilo stilistico, quest’opera è caratterizzata da una scrittura gioiosa e ricca di spunti
fantasiosi e presenta numerose affinità con le cantate sacre di
Johann Sebastian Bach. Le quattro cantate che compongono
questo vasto oratorio si aprono tutte con un grandioso coro
iniziale, il cui splendore viene esaltato al massimo grado dalle
sonorità di tre trombe naturali. Dopo il coro, le cantate sono
strutturate in una sequenza di arie e di recitativi per soprano,
tenore e basso e si chiudono con un corale. La struttura molto
elaborata e la meravigliosa linea melodica di questo oratorio
si pongono in netto contrasto con la commovente semplicità
delle ultime opere di Graun. Grazie a queste caratteristiche e
a un organico strumentale particolarmente ricco, questo oratorio rivela molte analogie con l’Oratorio di Natale e la grande
passione Kommt her und schaut. Nel complesso, questo disco
ci mette di fronte a una scoperta musicale della massima importanza.
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Columnsweb - Marzo 2013
LOUIS SPOHR
INTEGRALE DEI CONCERTI PER VIOLINO E ORCHESTRA
AA.VV.
JE VOY LE BON TENS VENIR
Ulf Hoelscher, violino; Gunhild Hoelscher, violino
Rundfunk-Sinfonieorchester Berlin, Christian Fröhlich
CPO777818 (8 CD prezzo speciale) Barcode: 0761203781829
POLIFONIE E DANZE INTORNO AL 1400
Questa eccezionale integrale dei concerti per violino e orchestra dimostra che Spohr non era uno degli innumerevoli virtuosi
ottocenteschi che scrivevano in serie opere ricche di difficoltà
tecniche fini a se stesse per il loro strumento, ma un compositore dotato di una spiccata personalità, che seppe conferire a
ogni concerto un carattere ben preciso e spesso molto originale. Di fronte a questo cofanetto di otto CD offerto a un prezzo
estremamente conveniente è davvero difficile trovare aggettivi
adeguati per esaltare a sufficienza lo straordinario lavoro portato a termine qualche anno fa da Ulf Hoelscher. Questo cofanetto raccoglie i sei dischi dell’integrale dei concerti per violino
numerati e gli altri due contenenti le sinfonie concertanti per
due violini e orchestra e i concerti per violino senza numero di
opus, uno scrigno di meraviglie destinato a costituire negli anni
a venire un punto di riferimento imprescindibile per gli appassionati della letteratura violinistica del XIX secolo.
Il tema di Robin e Marion immortalato da Adam de la Halle alla
fine del tredicesimo secolo ha permesso a Francois Lazarevitch di mettere insieme un gruppo di specialisti nella musica
di corte e nel repertorio di danze del tardo periodo medievale.
Contadini, cavalieri, feste di villaggio… Les Musiciens de SaintJulien esplorano un mondo poetico, colorato, ricco di contrasti,
dove delicate canzoni d’amore dialogano con vivaci arie da
danza. Lazarevitch continua la sua esplorazione, ora ampiamente apprezzata sia dal mondo classico che da quello della
musica tradizionale, infatti il suo ultimo lavoro, ‘Et la Fleur Vole’
ha guadagnato l’ambito riconoscimento del Diapason d’Or.
Les Musiciens de Saint-Julien, Francois Lazarevitch
ALP189 (CD alto prezzo) Barcode: 3760014191893
Già disponibile:
AA.VV
ET LA FLEUR VOLE
AIRS À DANSER & AIRS DE COUR AUTOUR DE 1600
Les Musiciens de Saint-Julien
François Lazarevitch
ALP167
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Columnsweb - Marzo 2013
PURCELL - MORLEY - TOLLET
ENGLISH ROYAL FUNERAL MARCH
Vox Luminis - Les Trompettes des Plaisirs
Lingua Franca
RIC332 (CD alto prezzo) Barcode: 5400439003323
Ora siamo sicuri che le tre Funeral Sentences di Purcell, non
furono scritte per il funerale della Regina Mary nel 1695, infatti, seguendo la tradizione della Corte inglese furono dei pezzi
composti da Thomas Morley, originariamente composti per
il funerale della Regina Elisabetta I, che vennero eseguiti in
quell’occasione. Il solo contributo di Purcell a quella cerimonia
fu la composizione di due pezzi per tromba (March e Canzona)
e un inno Thou knowest, Lord. Durante il funerale e la processione verso Westminster una banda di oboi suonò due marce
scritte da John Paisible e Thomas Tollet. Questa splendida registrazione raccoglie tutta la musica composta per il funerale
della Regina Mary e che venne eseguita durante il funerale
della Regina Elisabetta I. Il programma è completato dai sublimi inni a cappella di Purcell e dai commoventi inni di Weelkes
per la morte di Thomas Morley. Dopo il grande successo del
loro precedente disco ‘Schutz’s Musicalische Exequiem’, votato ‘Record of the Year’ dalla rivista inglese Gramophone, siamo
sicuri che questo diverrà uno dei maggiori eventi discografici
del 2013.
BACH/KURTÁG - BARTÓK
MONUMENT - MUSICA PER DUE PIANOFORTI
Yin-Yang piano duo (Inge Spinette & Jan Michiels)
FUG710 (CD alto prezzo) Barcode: 5400439007109
Dopo il precedente lavoro ‘La valse à mille temps’ (FUG577)
Jan Michiels e Inge Spinette ci propongono un nuovo programma per due pianoforti. Questa registrazione è un tributo
a Bach, Bartòk e Kurtág, ma anche a due celeberrimi piano
duo, Dittá e Béla Bartòk e Marta e Gyorgy Kurtág. Un disco
che esalta la forza dell’unione di due menti, che - come Dittá
e Béla Bartòk e Marta e Gyorgy Kurtág e… concedeteci Inge
Spinette & Jan Michiels - può padroneggiare la musica con un
raro livello di intensità e acume.
Già disponibile:
SCHUTZ
MUSICALISCHE EXEQUIEM
RIC311
11
Columnsweb - Marzo 2013
BEETHOVEN
QUARTETTI PER ARCHI OP.135 & OP.132
Brentano String Quartet
AECD1223 (CD alto prezzo) Barcode: 3760058360231
Il Brentano String Quartet, fondato a New York nel 1992, è particolarmente apprezzato per le sue interpretazioni che combinano la perfezione tecnica con una musicalità senza pari: un
ensemble di prima grandezza. Il precedente volume dedicato
ai quartetti di Beethoven è stato utilizzato come colonna sonora per il film di Yaron Zilberman A Late Quartet che vede una
galassia di grandi attori quali Philip Seymor Hoffman, Catherine Keener e Christopher Walken. Beneficiando di quel primo
grande successo (che ha ricevuto un ‘Editor’s Choice’ dalla rivista Gramophone) i nostri musicisti continuano la loro impresa
con l’opera135 e la 132.
Già disponibili del Brentano Quartet:
BEETHOVEN
QUARTETTI PER ARCHI OP.127 & OP.131
AECD1110
MOZART
QUARTETTI PER ARCHI K. 464 & K.543
AECD0747
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OSCAR STRASNOY
OPERA ORCHESTRALI
Latica Honda-Rosenberg, violino
L’Orchestre Philharmonique de Radio France
Susanna Mälkki e Dima Slobodeniouk, direzione
AECD1331 (CD alto prezzo) Barcode: 3760058360316
Questo disco, che contiene tutte le opere orchestrali del compositore argentino Oscar Strasnoy è una prima mondiale.
Figura centrale al festival ‘Presences’ di Radio France, Oscar
Strasnoy, 40 anni, si erge per il suo senso di pastiche e per la
sua vena compositiva, che si pone beffarda al confine tra la
musica popolare e quella ‘colta’. Egli ha saputo ritagliarsi un
suo proprio spazio ed imporsi come uno dei più originali compositori della sua generazione, a volte serio a volte divertente.
Columnsweb - Marzo 2013
ANTONÍN DVOŘÁK
TOMAS LUIS DE VICTORIA
STABAT MATER
LA FIESTA DE PASCUA EN PIAZZA NAVONA
Collegium Vocale Gent - Royal Flemish Philharmonic
P. Herreweghe
Ilse Eerens, soprano; Michaela Selinger, alto
Maximilian Schmitt, tenore; Florian Boesch, basso
L009 (CD alto prezzo) Barcode: 5400439000094
La Grande Chapelle, Albert Recasens
LAU012 (2 CD a prezzo speciale) Barcode: 5412690053672
La figlia di Antonín Dvorak Josefa morì il 21 Settembre 1875.
Come reazione a questo lutto Dvorak compose la versione iniziale del suo Stabat Mater - per quattro solisti, coro e piano - tra
il 19 Febbraio e il 7 Maggio 1876. Poi accantonò il lavoro senza
orchestrarlo. Poco dopo perse anche altri due figli nello spazio
di poche settimane, la figlia Ružena il 13 Agosto e suo figlio
Otokar l’8 Settembre 1877; a questo punto tornò al manoscritto
abbandonato l’anno precedente. Il grande successo del suo
Stabat Mater per solisti, grande coro e orchestra lo proiettò
al rango di uno dei più grandi compositori di musica sacra e
la sua reputazione crebbe specialmente in Inghilterra. Questo raro capolavoro ha ispirato anche Philippe Herreweghe
ed il suo Collegium Vocale Gent, insieme alla Royal Flemish
Philharmonic, che hanno purificato l’opera di tutti gli eccessi romantici; il risultato è un viaggio spirituale che inizia con le cupe
battute iniziali per arrivare all’Amen finale, sottolineando l’universale grandezza di questo capolavoro della musica sacra.
La Confraternita della Resurrezione di S. Giacomo degli Spagnoli - la chiesa Castigliana di Roma - era responsabile, dal
1579 in avanti, di organizzare le celebrazioni della Pasqua in
Piazza Navona, una delle più spettacolari festività pubbliche
durante l’epoca della supremazia spagnola in Italia. Per la
solenne processione, che avveniva prima dell’alba, la piazza
veniva addobbata con costruzioni mobili e scene allegoriche, e
accompagnata da lanterne, fuochi artificiali e musica, eseguita
dai migliori cantanti della città che venivano situati su piattaforme o accompagnavano la processione stessa. In verità tutto
questo era organizzato come simbolo dell’egemonia della nazione spagnola e funzionava come strumento di propaganda.
Come membro di questa confraternita, Tomas Luis de Victoria
partecipò piu volte alla processione prima del suo ritorno in
Spagna nel 1585. Questo doppio CD evoca la musica che si
poteva essere ascoltare nella chiesa e nella piazza durante
questa importante celebrazione. Raccoglie una enormemente varia selezione di brani vocali e strumentali di compositori
che insieme a De Victoria erano coinvolti nell’organizzazione
delle festività, o la cui musica era conservata negli archivi di S.
Giacomo degli Spagnoli (Jacobus de Kerle, Giovanni P. da Palestrina, Giovanni Animuccia, Rocco Rodio, e Francisco Guerrero). Questa superba ricostruzione ci offre anche una nuova
lettura delle opere di De Victoria, e ci sommerge, in maniera
del tutto nuova, nelle sonorità che gli furono familiari nell’ultima
parte del suo periodo romano: dalle sontuose opere policorali
con influenze veneziane, alla semplice laude spirituali associate con l’Oratorio di San Filippo neri.
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Columnsweb - Marzo 2013
BENJAMIN BRITTEN
HECTOR BERLIOZ
THE BRITTEN COLLECTION
GRANDE MESSE DES MORTS
Ian Partridge, tenore; Sioned Williams, arpa
Choristers of St Paul’s Cathedral, John Scott
The Sixteen, Harry Christophers
COR16107 (3 CD al prezzo di 2) Barcode: 0828021610721
Barry Banks, London Symphony Chorus
London Philharmonic Choir, London Symphony Orchestra
Sir Colin Davis
LSO0729 (2 SACD prezzo speciale) Barcode: 0822231172925
B. Britten: A Hymn to the Virgin; Rejoice in the Lamb; Hymn to
Saint Cecilia; A Boy was Born; A Ceremony of Carols; Danze
corali da Gloriana; Five Flower Songs; Sacred and Profane
In occasione del primo centenario della nascita di Benjamin
Britten la Coro raccoglie in un imperdibile cofanetto i tre dischi
dedicati alla produzione del compositore inglese dai Sixteen e
da Harry Christophers. Considerato da molti il compositore inglese di maggior talento del XX secolo, Benjamin Britten seppe
elaborare uno stile estremamente arguto e originale, che continua a conquistare il pubblico dei giorni nostri. Il programma
di questo cofanetto riunisce alcune delle opere corali più significative che Britten scrisse negli oltre quarant’anni della sua
carriera, tra cui l’Hymn to the Virgin, una bella pagina composta quando era ancora studente, A boy was born, il lavoro che
gli consentì di farsi notare dal grande pubblico, l’amatissima
A Ceremony of Carols, un vero capolavoro che Britten portò
a termine nel 1942 su una nave che lo riportava in Inghilterra
dagli Stati Uniti, e le Danze corali da Gloriana, che vedono
grande protagonista il tenore Ian Partridge. Va sottolineato
che quando fu pubblicata per la prima volta, questa versione
di A Ceremony of Carols venne premiata con un prestigioso
Deutsche Schallplattenkritik.
Sir Colin Davis è considerato uno dei più grandi interpreti delle opere di Berlioz, un giudizio che trova conferma nel fatto
che le sue registrazioni dedicate alla produzione del grande
compositore francese continuano a essere tra i titoli più venduti del catalogo della LSO Live e nella straordinaria messe
di riconoscimenti con cui sono state premiate nel corso degli
anni, tra i quali spiccano i due Grammy Award assegnati ai Troyens. Questa versione della monumentale Grande Messe des
morts segna la degna conclusione di un’integrale destinata a
entrare negli annali della discografia e conferma l’eccezionale
congenialità di Sir Colin Davis con le opere di Berlioz. Registrato nella St Paul’s Cathedral di Londra - uno spazio acustico
particolarmente indicato per un’opera di queste dimensioni questo disco della LSO Live vede Davis alla testa di una London Symphony Orchestra in forma smagliante, affiancata per
l’occasione dal tenore Barry Banks e da due dei migliori cori
della capitale inglese, il London Symphony Chorus e il London
Philharmonic Choir.
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Columnsweb - Marzo 2013
KURT ATTERBERG
OPERE ORCHESTRALI
Sara Trobäck Hesselink, violino; Per Högberg, viola
Gothenburg Symphony Orchestra, Neeme Järvi
CHANSA5116 (SACD alto prezzo) Barcode: 0095115511626
anni l’unica opera di Atterberg che ebbe l’onore di essere eseguita anche al di fuori della Svezia fu la Sesta Sinfonia, che nel
1928 venne premiata dalla Columbia Gramophone Company,
che aveva chiesto ai maggiori compositori dell’epoca di scrivere un’opera secondo lo stile Schubert. La En värmlandsrapsodi venne scritta nel 1933 per celebrare il settantacinquesimo
compleanno della scrittrice Selma Lagerlöf, che nel 1909 si era
aggiudicata il Premio Nobel per la Letteratura, e fu eseguita
per la prima volta nel corso di un concerto trasmesso in diretta
dalla Radio Svedese.
SIR EUGENE GOOSSENS
OPERE ORCHESTRALI
Melbourne Symphony Orchestra, Sir Andrew Davis
CHAN5119 (SACD alto prezzo) Barcode: 0095115511923
K. Atterberg: En värmlandsrapsodi; Sinfonia n. 6 Dollar Symphony; Sinfonia n. 4 ‘Sinfonia piccola; Suite n. 3
Nel 2010 Neeme Järvi pose mano con la Bergen Philharmonic
Orchestra a un ambizioso progetto incentrato sul repertorio
scandinavo, che prevedeva la registrazione delle opere di Johan Halvorsen e Johan Svendsen. Collocandosi sulla scia di
questa iniziativa editoriale, questo disco ci conduce dalla Norvegia alla vicina Svezia, con Järvi alla testa della Gothenburg
Symphony Orchestra in una fascinosa antologia di opere orchestrali di Kurt Atterberg. Dopo aver studiato da autodidatta,
Atterberg sviluppò uno stile molto personale che in un primo
tempo prese come modello le opere di Brahms e di Alfvén, ma
fin dall’inizio preferì tratteggiare immagini evocative per mezzo
di impasti sonori brillanti e trasognati piuttosto che cercare di
aderire alle strutture imposte dalla tradizione. Pubblicata nel
1918, la Quarta Sinfonia fu composta da Atterberg nell’ambito
di una amichevole competizione con Natanael Berg. Per questa sfida, i due compositori si accordarono di scrivere un’opera
di durata non superiore ai 20 minuti, che prevedesse un assolo «in splendido isolamento» del basso tuba. L’opera scritta
da Atterberg è intrisa di un’arguta vena umoristica e presenta
un linguaggio semplice e molto coinvolgente. Lo stesso anno
Atterberg ricevette una commissione per scrivere musiche di
scena per il lavoro teatrale Soeur Béatrice di Maurice Maeterlinck, tenendo presente che in occasione della prima rappresentazione avrebbe potuto contare solo su un violinista,
un violista e un suonatore di harmonium. Qualche anno più
tardi, Atterberg decise di rielaborare per orchestra d’archi la
parte dell’harmonium di alcuni brani di queste musiche di scena, mantenendo inalterata le linee del violino e della viola. In
questo modo nacque la Suite n. 3, un’opera pervasa da una
meravigliosa bellezza e da una spiccata passionalità. Per molti
Sir E. Goossens: Quattro Conceits op. 20; Kaleidoscope op.
18; Tam O’Shanter op. 17 ; Variazioni su Cadet Rousselle; Due
Nature Poems op. 25; Tre Danze greche op. 44; Intermezzo da
Don Juan de Mañara op. 54; Concert Piece op. 65
Questo disco della Chandos segna l’inizio della collaborazione
tra la Melbourne Symphony Orchestra e il suo nuovo direttore
principale Sir Andrew Davis. I brani in programma tratteggiano
l’immagine di un Goossens poco più che ventenne, uscito dalla
prima guerra mondiale con la fama di essere un compositore vicino all’estetica modernista grazie a una tecnica derivata dagli stili
di Debussy, Ravel e Stravinsky. Dopo aver ottenuto gli incarichi
di direttore del New South Wales Conservatorium di Sydney e di
direttore principale della Sydney Symphony Orchestra, Goossens
passò da un successo all’altro, riuscendo a mettersi in grande
evidenza anche all’estero. I quattro Conceits, Kaleidoscope e i
due Nature Poems videro la luce come brani pianistici subito dopo
la fine della prima guerra mondiale. In seguito, queste opere furono tutte trascritte per orchestra con un’apprezzabile concisione,
soprattutto Kaleidoscope e i quattro Conceits. Il poema sinfonico
Tam O’Shanter e l’opera in quattro atti Don Juan de Mañara sono
ispirati a opere letterarie. La prima interpreta in chiave musicale
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Columnsweb - Marzo 2013
la poesia omonima di Robert Burns, che narra il ritorno da Ayr
dell’ubriaco Tam sul suo cavallo. Il libretto per l’opera venne scritto
da Arnold Bennett, sulla base di un lavoro teatrale di Alexandre
Dumas padre. Legate a filo doppio con il mondo delle arti, le tre
Danze greche furono scritte per Margaret Morris, la danzatrice
che elaborò un etereo stile di danza che viene identificato ancora
oggi con i favolosi anni Venti. Quest’opera venne eseguita nella
sua versione definitiva nel gennaio del 1931 nella Facoltà delle
Arti di Piccadilly a Londra dalla stessa Morris e dalla sua compagnia di ballo. Su richiesta del celebre critico Edwin Evans, quattro
compositori - John Ireland, Frank Bridge, Arnold Bax e Eugene
Goossens - scrissero insieme una serie di variazioni sul canto
popolare francese Cadet Rousselle per soprano e pianoforte. In
seguito Goossens arrangiò questo lavoro per sola orchestra nella
versione che viene presentata in questo disco.
Sir Andrew Davis su CHANDOS:
SIR EDWARD ELGAR
THE STARLIGHT EXPRESS
E. Manahan Thomas, R. Williams, S. Callow
Scottish Chamber Orchestra, Sir A. Davis
CHANSA5111(2) (2 SACD alto prezzo)
SIR EDWARD ELGAR (1857-1934)
THE CROWN OF INDIA
Solisti, Sheffield Philharmonic Chorus
BBC Philharmonic Orchestra, Sir A. Davis
CHAN10570(2) (2 CD alto prezzo)
FREDERICK DELIUS
OPERE ORCHESTRALI
T. Little, violino; P. Watkins, violoncello
BBC Symphony Orchestra, Sir A. Davis
CHANSA5094 (SACD alto prezzo)
FREDERICK DELIUS
APPALACHIA. THE SONG OF THE HIGH HILLS
Solisti, BBC Symphony Chorus
BBC Symphony Orchestra, Sir A. Davis
CHANSA5088 (SACD alto prezzo)
FREDERICK DELIUS
OPERE ORCHESTRALI
Howard Shelley, piano
Royal Scottish National Orchestra
Sir A. Davis
CHAN10742 (CD alto prezzo)
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JOHANNES BRAHMS
INTEGRALE DELLE OPERE PER PIANOFORTE - VOL. 2
Barry Douglas, piano
CHAN10757 (CD alto prezzo) Barcode: 0095115175729
J. Brahms: Rapsodia op. 119 n. 4; Intermezzo op. 117 n. 2;
Intermezzo op. 116 n. 2; Intermezzo op. 116 n. 6; Ballata op.
118 n. 3; Ballata op. 10 n. 2; Ballata op. 10 n. 3; Intermezzo;
Sonata n. 3 op. 5
Questo disco rappresenta il secondo volume dell’integrale
delle opere per pianoforte di Johannes Brahms affidata dalla
Chandos al pianista irlandese Barry Douglas. Brahms compose le Ballate op. 10 (la seconda e la terza delle quali sono
presentate in questo disco) all’età di 21 anni, in un periodo
di grave turbamento interiore. Robert Schumann, il suo amico
più caro e uno dei primi musicisti a intuire in lui le stimmate
del genio, aveva tentato di suicidarsi ed era stato ricoverato
in un manicomio nei pressi di Bonn, una situazione che aveva
portato Brahms ad assumere i ruoli di protettore e di supporto
morale di Clara e quindi a dover fare i conti con i sentimenti
che provava per la moglie del suo amico. Con i loro toni a metà
strada tra il drammatico e il lirico, queste ballate esprimono in
maniera molto eloquente il profondo pathos emotivo vissuto da
Brahms in quel periodo. Pochi mesi prima di scrivere le Ballate,
Brahms pose fine a una nuova sonata per pianoforte, che aveva portato avanti con alterne fortune tra la primavera e l’estate
di quell’anno. Pubblicata come Sonata n. 3, quest’opera è il
lavoro di più ampie dimensioni che il compositore di Amburgo
dedicò al pianoforte. Sotto il profilo squisitamente stilistico, in
quest’opera coesistono gli elementi più caratteristici dei due
lavori precedenti, in particolare la solida struttura classica della
Sonata n. 1 e l’incedere tipico della fantasia della Sonata n. 2,
che vengono però entrambe superate sia in termini di virtuosismo sia sotto il profilo della coerenza formale. La raccolta
di miniature pubblicata come op. 116 è una delle ultimissime
composizioni pianistiche di Brahms e - sebbene alcune di esse
rivelino ancora l’energia e la brillantezza del suo stile giovanile
Columnsweb - Marzo 2013
- la maggior parte è pervasa da un carattere riflessivo e quanto
mai introspettivo. Brahms scrisse questi lavori per se stesso e
per una ristrettissima cerchia dei suoi amici più intimi e Clara
Schumann fu la prima a vederne la partitura manoscritta.
Già disponibile:
JOHANNES BRAHMS
INTEGRALE DELLE OPERE PER PIANOFORTE - VOL. 1
Barry Douglas, piano
CHAN10716 (CD alto prezzo)
WITOLD LUTOSLAWSKI
INTEGRALE DELLE OPERE ORCHESTRALI - VOL. 4
Michael Collins, clarinetto; Tasmin Little, violino
BBC Symphony Orchestra, Edward Gardner
CHANSA5108 (SACD alto prezzo) Barcode: 0095115510827
del 1948. Sebbene fosse un accanito collezionista di temi tratti
dalla tradizione popolare del suo paese, nella prima metà degli anni Cinquanta Lutoslawski dichiarò che i Preludi di danza
costituivano il suo «addio al folklore», anche se continuò a studiare la musica popolare polacca per diversi anni. In questo
brano la BBC Symphony Orchestra ed Edward Gardner vengono affiancati dal clarinettista Michael Collins. Quando la sua
carriera imboccò la strada che si era aperta dopo il tramonto
del realismo socialista, Lutoslawski iniziò a suscitare un’attenzione sempre maggiore nel pubblico e nella critica dei paesi
occidentali e con la Partita per violino e orchestra il compositore polacco si presentò al pubblico con uno stile più rilassato
e melodioso. Quest’opera viene eseguita in questo disco da
Tasmin Little. Composta tra il 1984 e il 1985, Chain 2 fu tenuta
a battesimo il 31 gennaio del 1986 da Anne-Sophie Mutter e
dal Collegium Musicum diretto da Paul Sacher, al quale è stata
dedicata. In questo disco Tasmin Little guida l’orchestra in una
serie di idee con un’autorevolezza che ricorda molto quella che
aveva dimostrato di possedere Paul Watkins nel movimento
Episodes del Concerto per violoncello e orchestra registrato
nel terzo volume.
Già disponibili:
WITOLD LUTOSLAWSKI
INTEGRALE DELLE OPERE ORCHESTRALI - VOL. 1
BBC Symphony Orchestra, E. Gardner
CHANSA5082 (SACD alto prezzo)
EDITOR’S CHOICE (Gramophone)
W. Lutoslawski: Preludi di danza; Sinfonia n. 1; Partita; Chain 2
Questo disco costituisce il quinto e per ora ultimo volume della
serie della Chandos dedicata alle opere orchestrali del grande
compositore polacco Witold Lutoslawski. Lutoslawski scrisse
la Prima Sinfonia tra il 1941 e il 1947, in uno dei periodi più
tragici della storia della Polonia, un fatto di cui curiosamente
non traspare la minima traccia, come se l’immane sciagura
che aveva investito il suo popolo non fosse mai avvenuta. Al
contrario, Lutoslawski descrisse questa sinfonia come un’opera brillante ed estroversa, «perché queste erano le caratteristiche di quest’opera, che venne concepita nel periodo di
indipendenza precedente allo scoppio della seconda guerra
mondiale, ma fu scritta durante i terribili anni del conflitto e nel
periodo tutt’altro che idilliaco del dopoguerra». In quel periodo
un compositore polacco giunse al punto di definire questa sinfonia fauvista, tanto era apparsa selvaggia e istintiva al pubblico che assistette alla sua prima esecuzione tenutasi nell’aprile
WITOLD LUTOSLAWSKI
INTEGRALE DELLE OPERE ORCHESTRALI - VOL. 2
BBC Symphony Orchestra, E. Gardner
CHANSA5098 (SACD alto prezzo)
ORCHESTRAL CHOICE (Gramophone)
WITOLD LUTOSLAWSKI
INTEGRALE DELLE OPERE ORCHESTRALI - VOL. 3
BBC Symphony Orchestra, E. Gardner
CHANSA5106 (SACD alto prezzo)
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Columnsweb - Marzo 2013
AA.VV.
SONATE PER CLARINETTO E PIANOFORTE DI AUTORI INGLESI - VOL. 2
Michael Collins, clarinetto; Michael McHale, piano
CHAN10758 (CD alto prezzo) Barcode: 0095115175828
Pryor nella Wigmore Hall di Londra. Il programma di questo
disco è completato dalla Sonatina per clarinetto e pianoforte
scritta da Sir Malcolm Arnold tra il 1948 e il 1951 per il celebre
clarinettista inglese Frederick Thurston e la Sonata composta
da Arnold Cooke nel 1959. Cooke studiò composizione a Berlino con Paul Hindemith, un fatto che appare evidente nella
originale scrittura tonale e nella chiara e trasparente struttura
contrappuntistica di quest’opera.
Michael Collins su CHANDOS:
AA.VV.
SONATE PER CLARINETTO E PIANOFORTE
DI AUTORI INGLESI - VOL. 1
J. Horovitz: Sonatina per clarinetto e pianoforte E. Gregson:
Tributes per clarinetto e pianoforte A. Benjamin: Le Tombeau
de Ravel per clarinetto e pianoforte Sir M. Arnold: Sonatina
per clarinetto e pianoforte op. 29 A. Cooke: Sonata per clarinetto e pianoforte
Questo disco rappresenta il secondo volume della collana dedicata dalla Chandos alle sonate per clarinetto e pianoforte di
compositori inglesi e affidata a Michael Collins e al pianista
Michael McHale. In questo nuovo disco i due musicisti inglesi
propongono un programma molto intrigante, comprendente
opere per clarinetto e orchestra di Arthur Benjamin, Edward
Gregson, Joseph Horovitz, Sir Malcolm Arnold e Arnold Cook.
Arthur Benjamin nacque in Australia ma trascorse la maggior
parte della sua vita in Inghilterra. Nelle sue melodie, nelle sue
costruzioni armoniche e nei suoi ritmi Le Tombeau de Ravel di
Benjamin rivela una profonda ammirazione per la produzione
orchestrale del compositore francese, come si può notare già
dal titolo, che richiama quello della Tombeau de Couperin. Ma
se l’opera di Ravel è costituita da un preludio seguito da una
serie di danze, il lavoro di Benjamin è strutturato in una sequenza di valse-caprice, che presenta maggiori analogie con
un’altra celebre opera di Ravel, i Valses nobles et sentimentales. Edward Gregson portò a termine i suoi cinque Tributes
nel 2010, circa 20 anni dopo aver posto mano al primo. Ogni
Tribute è stato scritto per rendere omaggio a uno dei compositori del XX secolo che hanno dedicato al clarinetto alcune delle
loro opere più significative. Joseph Horovitz nacque a Vienna,
ma si trasferì a Londra da ragazzo, dove vive da oltre 70 anni.
La sua produzione comprende opere, balletti, lavori corali,
brani cameristici, pezzi per banda di ottoni e la Sonatina per
clarinetto e pianoforte, scritta nel 1981 ed eseguita per la prima
volta quello stesso anno da Gervase de Peyer e Gwenneth
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Michael Collins, clarinetto
Michael McHale, piano
CHAN10704 (CD alto prezzo)
CARL MARIA VON WEBER
CONCERTI PER CLARINETTO E ORCHESTRA
Michael Collins, clarinetto
Stephen Stirling, corno
City of London Sinfonia, Michael Collins
CHAN10702 (alto prezzo)
AA.VV.
CONCERTI PER CLARINETTO E ORCHESTRA
DI AUTORI INGLESI - VOL. 2
BBC Symphony Orchestra
Michael Collins, clarinetto e direzione
CHAN10739 (CD alto prezzo)
AA.VV.
OPERE PER CLARINETTO E ORCHESTRA
Swedish Chamber Orchestra,
Michael Collins, clarinetto, corno
di bassetto e direzione
CHAN10756 (CD alto prezzo)
AA.VV.
THE LYRICAL CLARINET
Michael Collins, clarinetto
Michael McHale, piano
CHAN10637 (CD alto prezzo)
AA.VV.
THE VIRTUOSO CLARINET
Michael Collins, clarinetto
Piers Lane, piano
CHAN10615 (CD alto prezzo)
Columnsweb - Marzo 2013
FELIX MENDELSSOHN
OPERE PER ORGANO
Adam Lenart, organo Paschen della Martin-Luther-Kirche di Detmold
MDGSA1799 (SACD alto prezzo) Barcode: 0760623179964
F. Mendelssohn: Sei Preludi e Fughe op. 35 (arrangiamento
per organo di Adam Lenart); Tre Preludi e Fughe op. 37
Felix Mendelssohn compose sei coppie di preludi e fughe per
pianoforte, che la trascrizione per organo realizzata da Adam
Lenart ha contribuito a esaltare ai massimi livelli, come dimostra questo nuovo SACD della MDG realizzato sull’organo
Paschen della Martin-Luther-Kirche di Detmold. Il programma
comprende anche i Preludi e Fughe op. 37, brani che permettono al giovane organista tedesco di mettere in evidenza le
numerose analogie che legano queste due opere. Nella trascrizione organistica il Preludio e Fuga in mi minore op. 35
acquista un fascino straordinario, in quanto la poderosa intensificazione con cui la fuga si sviluppa in un corale sostenuto
da monumentali ottave gravi acquista una incredibile suggestione, al punto da far nascere il sospetto che Mendelssohn
potesse averla concepita per organo. Il Preludio in re maggiore
fu composto nello stile di una triosonata barocca, un fatto che
lo rende particolarmente adatto a essere eseguito sull’organo.
Mendelssohn trasse spesso ispirazione dalle opere di Bach,
ma senza rinnegare mai il suo raffinato romanticismo, dando
origine a uno stile del tutto nuovo a cui in seguito avrebbero
attinto molti compositori, primo tra tutti Johannes Brahms. Registrate con l’innovativa tecnologia 2+2+2 della MDG, le opere
proposte in questo SACD consentono di vivere un’esperienza
d’ascolto di incredibile realismo. In questo spazio virtualmente
perfetto il re degli strumenti viene reso in tutto il suo splendore
e con tutte le sfumature tonali degli organi romantici tedeschi.
Da parte sua, Lenart aggiunge un’interpretazione pervasa da
uno slancio e da un vigore incontenibili, due qualità che contribuiscono a rendere questo nuovo disco della MDG una vera
delizia per gli audiofili e una chicca assolutamente imperdibile
per gli amanti della grande musica.
HEINRICH SCHUTZ
MUSIKALISCHE EXEQUIEN. MOTTETTI
Stuttgarter Hymnus-Chorknaben
Rainer Johannes Homburg, direttore del coro
Musica Fiata, Roland Wilson
MDGSA1784 (SACD alto prezzo) Barcode: 0760623178462
Per oltre due secoli i principi europei che desideravano emulare lo splendore della corte dei dogi di Venezia inviavano i
loro musicisti a perfezionarsi nella Serenissima, un destino
che toccò anche a Heinrich Schütz che venne mandato nella città lagunare per studiare con Giovanni Gabrieli. Questo
SACD realizzato dallo Stuttgarter Hymnus-Chorknaben diretto
da Rainer Johannes Homburg dimostra come Schütz abbia
ampiamente utilizzato lo stile italiano durante gli anni che trascorse alla corte di Dresda in qualità di maestro di cappella e
sfrutta tutte le risorse della tecnologia 2+2+2 della MDG per
trasportare le straordinarie sonorità della musica veneziana
nel salotto delle nostre case. Quattro cori composti da cinque
voci collocati in luoghi diversi del palcoscenico sonoro esaltano al massimo grado l’opera di maggiore interesse presentata
in questo disco, il Canto dei tre giovani nella fornace accesa.
Questo lavoro è caratterizzato da una continua alternanza tra
i solisti e il coro e tra gli strumenti e i cantanti sostenuti da un
basso ostinato, una struttura che scioglie una esaltante lode
a Dio con mille sfumature e uno straordinario splendore. Le
Musikalische Exequien furono composte per il funerale di Enrico II di Reuss signore di Gera. In quest’opera Schütz sfoggiò
tutto il suo altissimo magistero compositivo, spaziando dagli
stili tradizionali alle ultime tendenze della musica dei suoi tempi. In questo modo, passando con incredibile nonchalance dal
mottetto della tradizione rinascimentale tedesca, alla forma
del concerto con basso continuo e alle innovative arie dell’opera seria, Schütz si dimostrò in grado di padroneggiare alla
perfezione tutti i generi vocali della sua epoca. Le meravigliose opere di Schütz hanno trovato i loro interpreti ideali nello
Stuttgarter Hymnus-Chorknaben diretto da Rainer Johannes
19
Columnsweb - Marzo 2013
Homburg, che in questo disco viene affiancato dall’ensemble
Musica Fiata di Roland Wilson, la cui precisa articolazione consente all’ascoltatore di percepire con chiarezza ogni parola del
testo, addirittura quando questo testo viene espresso in termini
puramente strumentali come nel mottetto Das ist je gewisslich
war. Il programma di questo magnifico disco viene reso ancora
più sontuoso da una serie di brevi lavori di Johann Hermann
Schein e di Hans Hake eseguiti dai timbri pastosi dei cornetti
e dei tromboni.
nelle quali il meraviglioso timbro del controtenore Kai Wessel
brilla radioso come una stella di prima grandezza.
Il Calefax Reed Quintet su MDG:
CONLON NANCARROW
STUDI
Ivo Janssen, piano
Calefax Reed Quintet
MDG1548 (CD alto prezzo)
ARVO PART - WILLIAM BYRD
TRASCRIZIONI PER FIATI
Kai Wessel, controtenore; Calefax Reed Quintet
MDG0745 (CD alto prezzo) Barcode: 0760623074528
DMITRI SHOSTAKOVICH
PRELUDI E FUGHE OP. 87
Calefax Reed Quintet
MDG1185 (CD alto prezzo)
AA.VV.
OPERE PER VIOLINO E ORCHESTRA
Gerhard Taschner, violino; Michael Raucheisen, piano;
Orchestra Sinfonica di Bamberga
Berliner Philharmoniker, Fritz Lehmann, Artur Rother
MDG1797 (CD alto prezzo) Barcode: 0760623179728
A. Pärt: Arbos; Summa; Pari Intervallo; Magnificat-Antiphonen
W. Byrd: Magnificat; Messa a cinque voci
Sebbene siano vissuti a quattro secoli di distanza l’uno dall’altro, William Byrd e Arvo Pärt possiedono molti elementi in
comune oltre a una certa assonanza nel cognome. In primo
luogo, entrambi forgiarono le loro tecniche compositive su elementi del Medioevo e del Rinascimento e in secondo luogo
sono stati accostati in questo nuovo disco della MDG dal Calefax Reed Quintet, un ensemble cameristico olandese specializzato nel repertorio per strumenti a fiato. Le opere di Byrd e di
Pärt vengono poi esaltate al massimo livello dalla superlativa
interpretazione del controtenore Kai Wessel. Quando si tratta
di eseguire una linea melodica, l’assoluta trasparenza e la flessibilità degli strumenti ad ancia offrono ai membri del Calefax
Reed Quintet un grande vantaggio sia sui cori sia sulle orchestre. Persino i più accaniti fautori delle interpretazioni storicamente informate non potranno che rimanere incantati di fronte
alla straordinaria bellezza e alla vitalità con cui i cinque componenti di questo ensemble eseguono opere conosciutissime che
abbracciano un periodo che va da Bach a Berg Un virtuosismo
assolutamente fuori dal comune trasfigura la sublimità sacrale
di queste opere di Byrd e di Pärt in vere e proprie orge sonore,
20
F. Mendelssohn: Concerto per violino e orchestra op. 64 P.I.
Ciaikovsky: Concerto per violino e orchestra op. 35 P. de Sarasate: Zigeunerweisen op. 20
Gerhard Taschner divenne primo violino dell’orchestra di
Brno all’età di appena 17 anni e poco dopo il grande Wilhelm
Furtwängler gli offrì lo stesso posto ai mitici Berliner Philharmoniker. Taschner fu uno dei violinisti dal talento più cristallino
del XX secolo e la maliosa bellezza delle interpretazioni con
cui questo grande virtuoso seppe portare all’entusiasmo il pubblico viene documentato da questo nuovo titolo della collana
Archiv della MDG, che comprende i celebri concerti per violino
e orchestra di Mendelssohn e di Ciaikovsky e la celeberrima
Columnsweb - Marzo 2013
Zigeunerweisen di Sarasate. Un critico dell’epoca paragonò
un’esecuzione di Taschner del Concerto per violino e orchestra di Ciaikovsky all’eruzione di un vulcano. Taschner guardò
sempre con poca simpatia l’atmosfera ovattata degli studi di
registrazione. Per fortuna, alcuni dei suoi memorabili concerti
vennero trasmessi alla radio e registrati dal vivo. Il Concerto
per violino e orchestra di Mendelssohn presentato in questo
disco ci è pervenuto grazie a un unico nastro radiofonico, che
i tecnici della MDG hanno rimasterizzato con estrema cura.
Preservare l’irripetibile talento di Gerhard Taschner per gli appassionati delle prossime generazioni: quale compito più nobile potrebbe assumersi questa collana dell’etichetta tedesca
del riportare alla luce tesori interpretativi accuratamente selezionati da documenti musicali virtualmente sconosciuti? Tra
queste testimonianze vi sono alcuni concerti ripresi dal vivo
che vedono Taschner accompagnato da direttori leggendari
come Wilhelm Furtwängler e Sir Georg Solti e una serie di brani solistici, che consentono di apprezzare gli straordinari fuochi
d’artificio che Taschner sapeva trarre dal suo violino.
CLAUDE DEBUSSY - MAURICE RAVEL
OPERE PER PIANOFORTE
Ilja Hurník, piano
SU4119 (CD medio prezzo) Barcode: 0099925411923
C. Debussy: Deux Arabesques; Estampes; Images - Libro I;
Images - Libro II; Children’s Corner M. Ravel: Valses nobles
et sentimentales
A dispetto delle sue novanta primavere, il pianista ceco Ilja
Hurník - considerato da molti un uomo del Rinascimento per
via dei suoi poliedrici interessi culturali - continua a godere di
una vitalità e di una brillantezza intellettuale davvero invidiabili.
Dopo aver chiuso la sua carriera da pianista, negli ultimi tempi
Hurník ha iniziato a interessarsi alla scrittura e alla composizione. Da ragazzo Hurník studio pianoforte con maestri del calibro
di V. Kurz, I. Štěpanova-Kurzova e V. Novak e diede un gran
numero di concerti sia in patria sia all’estero, esibendosi anche a quattro mani con Pavel Štěpan e rivelandosi tra i migliori
interpreti in circolazione della produzione di pianistica di Leos
Janácek e di Maurice Ravel. In particolare, Hurník seppe restituire alle opere di Janácek la veracità e la freschezza derivanti
dal dialetto della regione di Lachi e liberò quelle di Debussy
dalle nebbie impressionistiche con decisi colpi di spazzola,
focalizzando l’attenzione del pubblico sulla loro raffinata struttura e sui loro meravigliosi dettagli sonori. Ascoltando le opere
contenute in questo splendido disco si fa molta fatica a credere
che siano state registrate quasi mezzo secolo fa. Il novantesimo compleanno di Hurník rappresenta l’occasione ideale per
ricordarne l’arte raffinata e queste registrazioni rimasterizzate
in maniera assolutamente irreprensibile e presentate per la prima volta su CD sapranno stupire anche gli appassionati dai
gusti più esigenti e non solo chi nutre nostalgia per i bei tempi
andati.
21
Columnsweb - Marzo 2013
GEORG PHILIPP TELEMANN - BENJAMIN BRITTEN
OPERE PER OBOE SOLO
Vilém Veverka, oboe
SU4121 (CD alto prezzo) Barcode: 0099925412128
G.P. Telemann: Dodici Fantasie per oboe solo TWV 40:2-13
(trascrizioni dell’originale per flauto traversiere solo) B. Britten: Sei Metamorfosi da Ovidio per oboe solo op. 49
Quanti timbri, sfumature e caratteri è in grado di esprimere uno
strumento musicale? Sebbene il repertorio per oboe solo sia
tutt’altro che sterminato, gli oboisti possono vantare una gemma di straordinaria bellezza, le Metamorfosi op. 49 di Benjamin
Britten, un ciclo di deliziose miniature per oboe solo basato sui
versi del celebre poeta latino Ovidio che, prendendo le mosse da sei figure della mitologia romana - Pan, Fetonte, Niobe,
Bacco, Narciso e Aretusa - delinea una riflessione molto acuta sulla contraddittorietà del comportamento umano. Questa
grande ricchezza di spunti espressivi è presente anche nelle
dodici Fantasie di Georg Philipp Telemann, uno dei compositori
più prolifici della storia della musica. Questo ciclo fu concepito
in origine per flauto traversiere, ma la decisione di eseguirlo
con l’oboe costituisce una scelta del tutto legittima anche per
la prassi barocca, offrendo al solista la possibilità di sfoggiare
tutte le risorse virtuosistiche, l’eccezionale ricchezza timbrica
e la grande espressività del suo strumento. Questo repertorio,
che spazia ecletticamente dal Barocco alla musica contemporanea, vede protagonista Vilém Veverka, giovane oboista che
negli ultimi anni si è imposto in diversi concorsi internazionali
di grande importanza e ha dato inizio a una intensa attività concertistica. I 70 minuti di questo disco passano come un lampo
sulle note di un oboe suonato da un solista di questo livello.
22
JEAN FOURNET IN CONCERTO
František Maxián, piano; Czech Philharmonic Chorus
Czech Philharmonic Orchestra
Prague Symphony Orchestra, Jean Fournet
SU4122 (3 CD al prezzo di 2) Barcode: 0099925412227
C. Franck: Rédemption; Les Éolides; Le chasseur maudit;
Les Djinns; Psyché C. Debussy: Nocturnes; Ibéria; Rondes
de printemps; La mer M. de Falla: Tre Danze dal cappello a
tre punte
Nella seconda metà del XX secolo, Jean Fournet (1913-2008)
- il «gentile perfezionista», come venne soprannominato da alcuni critici - fu uno degli interpreti più ispirati e carismatici del
repertorio francese. Oltre ad avere impegni stabili con alcune
delle orchestre più importanti del mondo - tra cui l’Orchestre de
l’Opéra-Comique di Parigi, l’Orchestra Filarmonica della Radio
Olandese, l’Orchestra Filarmonica di Rotterdam e l’Orchestra
Sinfonica della Città di Tokyo - Fournet trovò il tempo e le energie per lasciare una considerevole testimonianza della sua arte
raffinata anche a Praga, dove ebbe modo di collaborare soprattutto con la Czech Philharmonic Orchestra. Fournet si esibì
per la prima volta di fronte al pubblico praghese in un concerto
del Festival di Primavera del 1954, facendo poi ritorno nel gennaio del 1961 e congedandosi con la capitale ceca nel 2003,
all’età di 90 anni suonati. Nei cupi anni della Guerra Fredda
Fournet offrì alla Czech Philharmonic Orchestra una imperdibile occasione per addentrarsi nel mondo raffinato della musica francese con una guida che lo conosceva a menadito. Nel
corso dei suoi soggiorni praghesi tra il 1963 e il 1967 Fournet
e la Czech Philharmonic Orchestra realizzarono una serie di
straordinarie registrazioni che la Supraphon propone oggi per
la prima volta su CD in una accurata rimasterizzazione, che
consente di coglierne ogni sfumatura timbrica.
Columnsweb - Marzo 2013
GEORG FRIEDRICH HANDEL (1685-1759)
ARIE DA ORATORI
Adam Plachetka, baritono; Kateřina Kněžíková, soprano
Coro e Orchestra del Czech Ensemble Baroque
Roman Válek
SU4116 (CD alto prezzo) Barcode: 0099925411626
pretare gli eroi degli oratori di Händel. Il punto di svolta della
fulminea carriera di Plachetka si è verificato nel settembre del
2011, quando ha saputo conquistare l’esigente pubblico viennese impersonando il ruolo del protagonista del Don Giovanni
di Mozart. In questo disco della Supraphon Plachetka viene
accompagnato da una formazione di strumenti originali di altissimo livello, il superlativo Czech Ensemble Baroque diretto
da Roman Válek, che dimostra in maniera inconfutabile che le
opere e gli oratori di Händel non sono una prerogativa esclusiva degli interpreti inglesi.
G.F. Handel: Alexander’s Feast HWV 75 (Ouverture; Revenge, Timotheus cries); Messiah HWV 56 (Thus Saith the Lord
of Hosts; But who may abide; Behold, I tell you a mystery; The
trumpet shall sound); Acis and Galatea HWV 49 (Ouverture; I
rage, I melt, I burn!; O ruddier than the cherry; Whither, Fairest
art thou running; Cease to beauty); Judas Maccabaeus HWV
63 (Ouverture; O Father, whose Almighty power; I feel the Deity within; Arm ye brave; We come, in bright array; Be comforted; The Lord worketh wonders; Fallen is the foe; Enough! to
Heaven we leave; With pious hearts; Sing unto God; Rejoice,
O Judah; Alleluia)
Nel loro insieme, gli oratori rappresentano il culmine della
carriera compositiva di Händel e costituirono addirittura una
provvidenziale soluzione quando il compositore inglese si trovò sull’orlo del fallimento a causa del mutare dei gusti che aveva spinto il raffinato (e volubile) pubblico londinese a disertare
in massa i teatri in cui venivano rappresentate le sue opere
in italiano. Grazie alla straordinaria bellezza della loro musica e all’intensa carica emotiva che li pervade, questi oratori
non sono mai usciti dal repertorio europeo e - se anche non
avesse scritto altro - il Messiah sarebbe stato più che sufficiente a garantire a Händel l’immortalità. Il programma di questo
disco comprende una serie di arie tratte da alcuni degli oratori
più famosi per baritono e basso, il registro vocale che all’epoca del grande compositore sassone incarnava l’eroismo, la
fede incrollabile e la risolutezza nell’agire. In possesso di un
temperamento decisamente virile, di una solida determinazione, di un timbro dalle sfumature meravigliosamente scure e
di una musicalità naturale, il solista della Wiener Staatsoper
Adam Plachetka è senza dubbio l’interprete ideale per inter23
Columnsweb - Marzo 2013
JEAN RICHAFORD
REQUIEM - TRIBUTO A JOSQUIN DESPREZ
The King’s Singers
SIGCD326 (CD alto prezzo) Barcode: 0635212032626
JOBY TALBOT
ALICE’S ADVENTURES IN WONDERLAND. FOOL’S PARADISE
MUSICA DEL BALLETTO’ALICE NEL PAESE DELLE MERAVIGLIE
Royal Philharmonic Orchestra, Christopher Austin
SIGCD327 (CD alto prezzo) Barcode: 0635212032725
PRIMA SCELTA
i migliori a prezzo speciale
€
14.90
prezzo consigliato
fino al 31.05.2013
Pochissimi compositori di ogni tempo hanno goduto dell’ammirazione e dell’unanime apprezzamento
delle successive generazioni come Josquin Desprez; è infatti considerato il più grande compositore
ed innovatore del Rinascimento, e per più di mezzo millennio la sua musica ha sopportato il test del
tempo. Desprez è ricordato sia per le sue opere, sia
per l’influenza che ha esercitato sui suoi contemporanei come è ampiamente dimostrato in molte delle
composizioni di questo ricco programma che sono un
tributo al Maestro. Il pezzo centrale del programma
è la Messa da Requiem di Jean Richafort dove si riscontrano chiaramente i temi di Josquin. Ancora una
volta i King’s Singers con questo programma, scelto
da David Skinner - uno tra i più importanti studiosi inglesi di musica antica - dimostrano la loro versatilità e
la loro precisione. Di recente uscita ‘The Best of The
King’s Singers (SIGCD297 2 CD a prezzo speciale).
24
J. Talbot: Alice’s Adventures in Wonderland; Fool’s Paradise
Primo balletto commissionato dal Royal Ballet di Londra negli ultimi vent’anni, Alice’s Adventures in Wonderland di Joby
Talbot è un balletto dai toni narrativi di ampio respiro che ha
saputo conquistare non solo l’esigente pubblico della capitale
inglese, ma anche gli appassionati di danza classica degli Stati
Uniti e del Canada, con questi ultimi che nel giugno del 2011
hanno avuto la possibilità di applaudirne la prima esecuzione in America settentrionale nello splendido allestimento del
National Ballet of Canada. Questo spettacolo registrò il tutto
esaurito molto tempo prima che si chiudesse la prevendita e si
rivelò la produzione più ambiziosa messa fino a quel momento
in scena dalla compagnia canadese. Il balletto di Talbot è stato
accolto con unanime entusiasmo sia dalla stampa specializzata sia dal pubblico, che ne hanno lodato l’energia, l’eleganza,
la brillantezza, la straordinaria varietà di sfumature, la scrittura
in grado di adattarsi alla coreografia e la ricchezza espressiva.
«La splendida partitura di Joby Talbot è con ogni probabilità il
balletto più interessante che ho avuto modo di ascoltare nel
corso degli ultimi anni» (Gianandrea Poesia, The Spectator).
Il balletto del Royal Opera House di Londra verrà trasmesso in diretta streaming il 28 di marzo 2013 in 50 cinema
italiani.
Columnsweb - Marzo 2013
RIMSKY-KORSAKOV
JOSEPH HAYDN
ESTRATTI DA THE INVISIBLE CITY OF KITEZH E SHEHERAZADE
LE ULTIME SETTE PAROLE DI CRISTO SULLA CROCE
St Petersburg Philharmonic Orchestra, Yuri Temirkanov
SIGCD320 (CD alto prezzo) Barcode: 0635212032022
Entrambe le opera presentate in questo Cd dimostrano come
Rimsky-Korsakov era capace di piegare le influenze musicali
che arrivavano dall’esterno in un suo originale stile compositivo: la sua opera ‘La leggenda della città invisibile di Kitez’ del
1907 risente dell’influenza wagneriana, mentre Sheherazade
è soffusa di un orientalismo che rimanda alle immagini di Mille
e una Notte. Ancora una splendida interpretazione di questa
grande orchestra che prosegue con questa incisione la serie di
acclamate registrazioni per l’etichetta inglese Signum.
Gia disponibili:
KHACHATURIAN: SUITE DA SPARTACUS & GAYANE
RAVEL: DAPHNIS ET CHLOÉ
St Petersberg Philharmonic Orchestra, Y. Temirkanov
SIGCD310
VERDI: REQUIEM
SIGCD184
TCHAIKOVSKY: SWAN LAKE
SIGCD229
PROKOFIEV: CINDERELLA, ROMEO & JULIET
SIGCD214
(Versione originale per quartetto)
Quartetto Xenakis
LDV14012 (CD medio prezzo) Barcode: 8051776570121
Haydn era già un affermato compositore quando ottenne la
commissione, alla fine del 1785, da parte del marchese di Valdes-Inigo, canonico della Chiesa del Rosario a Cadice (Spagna), affinché componesse un brano strumentale per illustrare
le sette parole di Cristo sulla Croce. Era, infatti, consuetudine
che, durante il Venerdì Santo all’interno della cripta Santa Cueva., il vescovo celebrasse un ufficio con un’omelia nella quale
si commentavano le sette parole. Fu volontà del committente
che l’opera dovesse consistere in un’ introduzione, seguita da
sette brani adagio. Titolo di varie composizioni ed in uso già
dalla tarda epoca medievale, Le ultime sette parole di Cristo
sulla Croce veniva utilizzato per commemorare le ultime parole (il numero sette è simbolico) che, secondo la narrazione
dei vangeli, Gesù Cristo avrebbe pronunciato durante l’agonia
sulla Croce. Indubbiamente la versione più eseguita è quella di J. Haydn che, con titolo in italiano Musica strumentale
sopra le sette ultime parole del nostro Redentore in croce, o
sieno sette sonate con un’introduzione ed al fine un terremoto.
per orchestra, fu composta nel 1786 e pubblicata da Artaria a
Vienna nel 1787. Da studi effettuati da D. Bartha, per il annuario musicologico ungherese del 1966, si deduce che la data
di composizione per il lavoro orchestrale si può posizionare
nell’autunno o al massimo nell’inverno del 1786 (proprio subito
dopo le Sinfonie parigine) e che la prima esecuzione si tenne a
Cadice il Venerdì Santo (6 aprile) del 1787. A dire il vero ci furono due esecuzioni private anteriori a Vienna nella residenza
del Conte Auersperg (26 marzo) e poi a Bonn presso la casa
del Conte Walsegg (30 marzo). Durante la pubblicazione della
partitura orchestrale per Ar taria, Haydn nella primavera del
1787 ricavò un’edizione per quartetto d’archi che è la base di
questa registrazione effettuata dal Quartetto Xenakis.
25
Columnsweb - Marzo 2013
FRANCO CORELLI
UNA CARRIERA DISCOGRAFICA
Tosca, Turandot, Cavalleria Rusticana, Fedora, Madama Butterfly
Adriana Lecouvreur, La fanciulla del West
Andrea Chénier, Lodoletta, Pagliacci, Norma, I Puritani
La Favorita, Aida, Les Huguenots, La Gioconda e altre
URNWS214 (3 CD prezzo speciale) Barcode: 8051776572149
La figura di Franco Corelli è probabilmente quella del tenore
più venerato al mondo, indipendentemente dal paese e dalle
culture, e lo è forse di più di quelle di un Del Monaco e di un
Pavarotti, che pure hanno infiniti ammiratori e soprattutto hanno lasciato un numero molto più vasto di registrazioni. Corelli,
al contrario, ha registrato abbastanza poco: non più Di sette
o otto opere complete, più un numero molto limitato di recital.
Eppure egli rappresenta al massimo grado la figura del tenore
eroico italiano per eccellenza. Certi personaggi del melodramma come Andrea Chénier, Manrico, Radames, Canio, Pollione, Calaf, possono quasi essere identificati con lui. L’immane
potenza vocale, l’enorme capacità di coinvolgimento emotivo
e le doti stilistiche vocali sono a tutt’oggi talmente indiscutibili
che le nuove generazioni di cantanti guardano a Franco Corelli
come a un modello irraggiungibile, collocato nel mito. Questa
è la prima antologia che ne ripercorre la carriera attraverso
il repertorio. Si tratta unicamente di registrazioni effettuate in
studio, che vanno dalle grandi opere di repertorio tipiche di Corelli agli excursus dei recital, con i meravigliosi sconfinamenti
nella canzone napoletana e nei canti sacri. Sono quattro ore di
canto leggendario.
Della stessa serie:
BASTIANINI
(URNWS185)
26
BERGONZI
(URNWS184
VERDI & WAGNER
OVERTURES & PRELUDI
La forza del destino - Nabucco - La traviata - I vespri siciliani
Tannhäuser - Parsifal - Lohengrin
Tristan und Isolde - Die Meistersinger
Orchestre varie, Antal Dorati
URNWS258 (2 CD al prezzo di 1) Barcode: 8051776572583
Irreperibili da molti anni, queste registrazioni Mercury del 19571960 - realizzate con una stereofonia d’avanguardia per quegli
anni - sono ora disponibili sotto il nostro marchio per tutti i collezionisti del grande direttore ungherese, allievo di Kodaly e
Bartok. Per quanto il suo nome sia di rifermento relativamente
al repertorio di Haydn, e in genere a quello slavo e tedesco,
questa sua incursione nel mondo del melodramma verdiano
e rossiniano potrà lasciare stupefatti per il rigore e la forza poetica che contengono queste incisioni. Nulla da aggiungere,
se non che si tratta di versioni veramente storiche, per quanto
riguarda i capolavori sinfonici wagneriani.
Columnsweb - Marzo 2013
AA.VV.:
MUSICA DISONESTA - MITI E RACCONTI DALL’UMANESIMO
Anonima Frottolisti
TC490001 (CD alto prezzo) Barcode: 8007194105216
ANDREA E GIOVANNI GABRIELI [...]: GLI ORGANI DI S. PETRONIO
TC460090
STEFANO BERNARDI: MOTTETTI IN CANTILENA, OP. V, 1613
TC570201
A. GABRIELI, C. MONTEVERDI [...]: MADRIGALI ACCOMODATI
PER CONCERTI SPIRITUALI
TC530002
PROSPERO CAUCIELLO
TRII E DUETTI PER FLAUTI E MANDOLINI
TC740304 (CD alto prezzo) Barcode: 8007194105520
Il progetto si basa sull’assunto secondo il quale il Quattrocento
racconta la contaminazione tra due universi culturali: scritto e
orale. Il limite tra i due contesti appare assai sottile, tanto da far
convivere le due tradizioni in uno stesso universo comunicativo: modi di dire, figure allegoriche, citazioni, convergono in tal
modo in una stessa chiave di lettura culturale. I brani raccontano storie, sentimenti e personaggi apparentemente generici
ma che, in verità, risultano uno spaccato del contesto culturale
depositario di antiche conoscenze, dove ciò che appare non è
semplicemente ciò che viene scritto ma la rappresentazione
di un enorme contenitore di significati. “Turlulù e la Rosina”, i
nostri personaggi quattrocenteschi, rappresentano vizi, virtù,
fortuna, amore, fame, vecchiaia, morte. Nomi apparentemente
distanti da una conoscenza più alta ma che, in verità, sono parte di questa, come affermava il Torrefranca, nel “Il segreto del
Quattrocento”, “accade raramente nella poesia popolaresca,
ma quasi mai nella popolana: sempre realistica e rispettosa
della verità storica che, per il popolo, è stimolo mordente”.
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PINXIT: AFFRESCO MUSICALE BOLOGNESE DEL RINASCIMENTO
TC450002
«Viaggio» è la parola che meglio rievoca la figura dell’artista
del ‘700, con tutto il suo bagaglio, di miseria e di speranza, di
successo di fortuna e di oblio. Così è stato per tanti sconosciuti
che hanno varcato le frontiere verso un mondo ignoto, così è
stato nel poliedrico pianeta dell’arte, della musica e del teatro:
carovane di comici, girovaghi, virtuosi, che con i loro viaggi hanno contribuito a superare la felice confusione dei linguaggi, che
ancora oggi fa dell’Europa una fonte inesauribile e ricchissima
di una cultura trasversale e universale. Prospero Cauciello, Primo Flauto del Re di Polonia, Virtuoso della Cappella Reale di
Napoli, violinista all’Orchestra del Teatro San Carlo, pubblica le
sue musiche a Lione e a Parigi, e l’op. IV a Londra fra gli anni
1766-1780. Pressoché sconosciuto ai posteri, incarna perfettamente la personalità del virtuoso, dello strumentista versatile,
del musicista napoletano che nella seconda metà del ‘700 varcò come tanti suoi conterranei i confini del suo paese, e pur
non passando alla storia nel novero dei grandi della sua epoca,
riuscì a ritagliarsi uno spazio di tutto rispetto nell’ambito della
musica strumentale e della scuola violinistica del suo tempo.
TROMBONCINO, DALZA, RUFFO, CARA [...]: PETRARCA
NELLA MUSICA DEL PRIMO 500
TC450001
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Columnsweb - Marzo 2013
LES MCCANN
JOAN SUTHERLAND
BUT NOT REALLY
THE ART OF PRIMA DONNA
SC-LS86016 (LP alto prezzo) Barcode: 4260019714336
SC-SXL2256/7 (2 LP alto prezzo) Barcode: 4260019714077
Solo un nome viene a mente quando le parole ‘funk’ e ‘fun’
sono associate ad un musicista jazz: Les McCann. L’uomo del
Kentucky, auto-didatta, e vero pezzo da novanta della tastiera,
ha passato tutta la sua vita in viaggio a suonare il suo ‘funk’ ed
ha sempre riscosso un grande successo, sia quando suonava
con il suo tri, o con Eddie Harris, sia come pianista o cantante, nei club o sul palco davanti a mille persone, egli è sempre
riuscito ad accattivarsi l’audience. In quest’ album, il primo di
sette che ha inciso per l’etichetta Limelight, suona in trio con
Victor Gaskin al contrabbasso e Paul Humphrey alla batteria.
I tre musicisti sono magistralmente guidati dal loro produttore,
Jack Tracy. Vi raccomandiamo caldamente di ascoltare ‘A Little
Three-Four’, così come ‘Yours Is my heart Alone’ che tutti fans
delle operette di Lehar vorranno canticchiare, mentre altri apprezzeranno le fantastiche improvvisazioni di in questo pezzo
tanto popolare, che Les McCann esegue meno lentamente di
Oscar Peterson nella sia versione, ma con molto più humor ed
emozione. Quest’album in trio ci offre un jazz che è completamente libero da elucubrazioni intellettuali, è jazz per l’anima.
Registrato nel Dicembre del 1964, e quasi completamente
scomparso dal mercato in ogni versione, è di nuovo disponibile
grazie all’acume dell’etichetta tedesca Speakers Corner.
Questo cofanetto di due LP continua a essere una delle stelle
più luminose nel firmamento del belcanto e rende un devoto
omaggio a una delle dive più grandi dell’opera del XX secolo.
Non ci si può dolere del fatto che - come si legge nelle note di
copertina - la maggior parte delle cantanti più grandi di tutti i
tempi abbia raggiunto l’apice del successo prima dell’avvento
del fonografo e che per questo motivo non ci siano pervenute
registrazioni in grado di rendere giustizia alla loro arte. In fondo, Joan Sutherland e la sua voce di soprano meravigliosamente morbida e artisticamente molto versatile costituiscono
una compensazione più che soddisfacente, consentendoci di
farci un’idea molto chiara del modo in cui le arie di Verdi, Puccini e Mozart venivano eseguite nei teatri d’opera del XVIII e XIX
secolo. La Sutherland sfoggia un temperamento squisitamente
inglese nella brillante interpretazione dei brani che aprono questa vasta antologia, l’aria di coloratura The Soldier Tir’d dall’Artaxerxes di Thomas Augustine Arne e la meravigliosa Let the
Bright Seraphim dall’oratorio Samson di Händel. Tuttavia il soprano australiano conquistò l’affettuoso soprannome La Stupenda nel repertorio italiano. Infatti, facendo leva su una straordinaria agilità e su una impareggiabile trasparenza nel registro più acuto, la sua inconfondibile voce seppe esprimere nel
modo migliore l’essenza del belcanto con una spontaneità che
seppe conquistare il pubblici di tutto il mondo. Questo giudizio
trova piena conferma nell’impegnativa aria Casta Diva della
Norma di Vincenzo Bellini, che in questo disco la Sutherland
esegue nella tonalità originale. Eh sì, siamo davvero fortunati
a non dover immaginare che voce aveva questa grandissima
cantante e di poter ascoltare le sue stupefacenti interpretazioni
con la straordinaria qualità sonora ottenuta grazie alla accurata
remasterizzazione della Speakers Corner.
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Columnsweb - Marzo 2013
BERLIOZ
HAROLD EN ITALIE
ROSSINI
OVERTURE DA GUGLIELMO TELL, LA GAZZA LADRA, SEMIRAMIDE
Donald McInnes, viola
Orchestre National de France, Leonard Bernstein
HIQLP028 (LP alto prezzo) Barcode: 5060218890287
IL SIGNOR BRUSCHINO, L’ITALIANA IN ALGERI
Leonard Bernstein fu uno dei direttori/compositori più registrati
della discografia e sebbene la maggior parte dei suoi lavori
sia stata pubblicata dalla Sony o dalla Deutsche Gramophon,
durante gli anni settanta numerose incisioni EMI scaturirono
dalla sua collaborazione con l’Orchestre National de France
(compresa una splendida ‘Sinfonia Fantastica di Berlioz, anche questa disponibile su questa etichetta, HIQLP014). La EMI
aveva registrato l’Orchestre National de France (conosciuta
anche come Orchestre National de l’Office de Radiodiffusion
Télévision Française (ORTF)) per molti anni sotto la giuda
del suo direttore principale Jean Martinon. Ciò nonostante,
e questo fu dovuto principalmente al concerto che dette nel
1970, Bernstein instaurò un rapporto con l’orchestra che risultò
magico, tanto da guadagnare il plauso unanime della maggior
parte dei critici musicali dell’epoca. Un disco e una musica da
non perdere da affiancare alla splendida versione della Fantastica già pubblicata. Registrato il 3 Novembre 1976 nella famosa Sala Wagram di Parigie stampato su un ottimo vinile da
180 grammi per la gioia di tutti gli audiofili e gli appassionati
di musica che potranno finalmente godere di questa versione
di’Harold en Italie di Berlioz che non è disponibile in nessun
altro formato.
Questa è una delle prime registrazioni del grande direttore inglese prima di firmare il suo contratto con la Philips, effettuata
mentre stava affermando il suo nome come direttore musicale
alla Sadler’s Well Opera Company di Londra, e quando venne alla ribalta dirigendo una performance di grande successo
del Don Giovanni al Royal Festival Hall, rimpiazzando Klemperer caduto malato. Divenne poi direttore principale della
BBC Symphony Orchestra nel 1967 e nel 1971 succedette
a Sir george Solti come direttore musicale della Royal Opra
House, Covent Garden. Questo disco, emozionante e di facile
comprensione, venne registrato tra l’Aprile e l’Ottobre del 1961
negli studi di Abbey Road, dove ora è stata tagliata la lacca dal
master analogico originale per l’incisione di questo splendido
album stampato su vinile pesante dalla HI-Q inglese. Assolutamente da non perdere!
Royal Philharmonic Orchestra, Sir Colin Davis
HIQLP029 (LP alto prezzo) Barcode: 5060218890294
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Columnsweb - Marzo 2013
BEETHOVEN
SONATE PER VIOLINO E PIANO
Jascha Heifetz, violino - Emanuel Bay, piano
IMP6013 (LP alto prezzo)
BELAFONTE
BELAFONTE SINGS THE BLUES
IMP6012/45 (Edizione Limitata su 2 LP a 45 giri)
A oltre un quarto di secolo dalla sua scomparsa, Jascha Heifetz è considerato uno dei violinisti più grandi e carismatici del
XX secolo e il suono morbido e setoso del suo violino ha entusiasmato i pubblici di tutto il mondo. La sua carriera durò la
bellezza di 61 anni, dal 1911, quando debuttò ad appena 10
anni con i mitici Berliner Philharmoniker, al 23 ottobre del 1972
con un recital tenuto al Dorothy Chandler Pavilion di Los Angeles, quando soffriva già di una grave forma di artrite. Sempre
elegante e del tutto impassibile, Heifetz seppe trarre dal suo
violino note di inarrivabile perfezione limitandosi “come hanno
riportato numerosi testimoni dell’epoca” a muovere appena le
dita e la sempre impeccabile intonazione del suo violino riuscì
a stupire anche i più grandi violinisti della sua epoca. In questa
nuova eccezionale ristampa su LP da 180 grammi realizzata
dalla Impex da un master originale della RCA Victor Red Seal,
Heifetz esegue due delle più famose sonate per violino e pianoforte di Ludwig van Beethoven con l’accompagnamento del
pianista Emanuel Bay. Un titolo assolutamente imperdibile per
gli audiofili appassionati della classica d’autore e dei grandi
interpreti del passato.
ALBINONI
ADAGIO
Gary Karr, contrabbasso
IMP3001/45 (Edizione Limitata su 2 LP a 45 giri)
Sin dalla sua introduzione sul mercato questa versione dell’Adagio di Albinoni è divenuto un audiophile favourite in tutto il
mondo. Raramente un contrabbasso (si tratta di un preziosissimo Amati) è stato registrato con una tale verosimiglianza grazie anche all’incisione a 45 giri che amplifica la profondità ed
enfatizza ogni più piccola sfumatura del suono. Un disco per
tutti gli amanti delle basse frequenze !
30
Disco raccomandato sulla lista di Harry Pearson di The
Absolute Sound, finalmente disponibile in questa versione a
45 giri su doppio LP. Doppia copertina in brossura che contiene
i testi, la biografia di Harry Belafonte e l’immancabile qualità
delle stampe della IMPEX. I brani di blues sono molto vicini
al cuore di Belafonte e si evince chiaramente dalla passione
con cui esegue brani come “One for my Baby”, “Cotton Fields”
e “God Bless the Child”. Un classico imperdibile per tutti gli
ammiratori di Belafonte. Sedetevi chiudete gli occhi e lasciatevi
rapire dalla veridicità del suono. Masterrizzato da Kevin Gray al
Cohearent Audio e stampato alla RTI di Camarillo, California.
Columnsweb - Marzo 2013
ELGAR & VAUGHAN WILLIAMS
MUSICA SINFONICA
Kansas City Symphony orchestra, Michael Stern
RR129CD (CD alto prezzo) Barcode: 0030911112929
Ralph Vaughan Williams: The Wasps - Aristophanic Suite - Sir
Edward Elgar: Variations On An Original Theme “Enigma,” Op. 36
Questo colorato programma, tutto dedicato alla musica inglese
è stato ‘catturato’ nella magnificenza del suono in HDCD dal
pluripremiato vincitore di molti Grammy Awards, Keith O. Johnson. La Kansas City Symphony ha riscosso un incredibile tributo di critica per il loro precedente lavoro con la Reference Recordings dedicato a Sullivan e Sibelius (Shakespeare’s Tempest, RR-115). La loro seconda incisione dedicata alla musica
di Britten ha ricevuto l’ambito Grammy Awards come miglior
disco multicanale sia per la registrazione che per la produzione
(RR120 è ora sfortunatamente fuori catalogo a causa di problemi con le Unions (sindacati) dei musicisti ). La Reference è
veramente orgogliosa di poter ancora una volta lavorare con il
direttore Michael Stern, figlio del famoso violinista Isaac Stern.
Ora dopo otto anni della sua guida la Kansas City Symphony
ha avuto uno sviluppo ed una crescita artistica di notevole livello. Stern è anche il fondatore della Iris Chamber Orchestra
di Memphis, Tennessee ed oltre alla Reference vanta incisione
per altre prestigiose etichette come la Sony, Hyperion, Denon,
Arabesque e Naxos. Inoltre il produttore David Frost ha vinto
dei Grammy Awards nel 2005,2009 e 2011 come miglior Produttore Classico dell’anno. Ma al di la delle vittorie dei singoli
protagonisti di questo nuovo disco dobbiamo ringraziare Keith
Johnson per le sue registrazioni allo stato dell’arte.
RAVEL
BOLERO, LA VALSE
Netherlands Philharmonic Orchestra, Carlo Rizzi
SC-TAC207 (LP alto prezzo) Barcode: 4009850020714
Esistono centinaia di brani musicali che possono essere eseguiti al contrario - si chiamano palindromi (anche le parole che
possono essere lette allo stesso modo si chiamano così), ma
nessuno aveva mai visto un ellepi che suona al contrario, almeno sino ad oggi ! Questo LP è l’ultima produzione dell’etichetta
tedesca TACET, etichetta che ci riserva sempre delle sorprese
per quanto riguarda la tecnica di registrazione. Diversamente
da un normale LP lo stilo viene appoggiato sul solco più interno
(quello vicino all’etichetta del disco) e si muove verso l’esterno.
Dietro questa apparente battuta non c’è altro che il desiderio
di ottenere il miglior suono possibile, tenendo conto del fatto
che normalmente la musica inizia in modo sommesso e finisce
con pieni orchestrali. E’ un vero peccato che questo a fenomeno non sia data l’attenzione che merita quando si utilizzano le
normali tecniche di incisione (della lacca madre), poiché man
mano che il sistema braccio-testina si muove verso il centro del
disco sempre più informazioni devono essere incise nel solco
per centimetro mantenendo costante la velocità di rotazione.
Il risultato è che con un incremento del livello sonoro le alte
frequenze tendono a soffrire di distorsione. Per dimostrare che
questo effetto indesiderato può essere compensato, il direttore
tecnico della TACET Andreas Spreer ha scelto per questo test
il Bolero di Ravel, uno dei più chiari esempi musicali di crescita
dinamica. Il risultato sono 16 minuti di suono brillante ed eccitante, che aumenta ogni centimetro che la testina procede
nel solco fino al suo climax finale. Curioso, vero ? Provare per
credere! Registrazione effettuata ad Amsterdam, Aprile 2012
da Andreas Spreer e Roland Kistner.
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Via Mazzarosa, 105 - 55100 Lucca
Tel. 0583 581327 - Fax 0583 419115
[email protected] - www.soundandmusic.com
Sound and Music Columnsweb - Marzo 2013
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