Breve sintesi :
1. L’istruzione nel trattato di Lisbona , Europe Direct a Lecce a supporto della scuola,
elenco siti utili
2. LLP: Comenius e Visite di studio per studenti, insegnanti, istituti
3. Comenius mobilità individuale: brochure, manuale per lo studente e per l’istituto
ospitante
4. Comenius partenariati scolastici
5. “Ripensare l’istruzione”, la nuova strategia della Commissione Europea
SCUOLA (Introduzione, base legale nel trattato di Lisbona, a chi rivolgersi, dove trovare le news a livello
europeo e italiano)
L’Europa per la scuola, la scuola salentina in Europa
Istruzione e Formazione hanno un ruolo fondamentale nel raggiungimento degli obiettivi di Europa 2020
riguardanti una crescita intelligente, sostenibile ed inclusiva . Maggiore e migliore occupabilità non può
prescindere da:
1) Apprendimento Permanente e Mobilità,
2) Maggiore qualità ed efficacia dell’istruzione
3) Creatività, innovazione ed imprenditorialità
4) Coesione sociale e cittadinanza europea attiva.
Il programma d’azione comunitaria nel campo dell’apprendimento permanente o Lifelong Learning
Programme (LLP) riunisce tutte le iniziative di cooperazione europea nell’ambito dell’istruzione e
formazione dal 2007 al 2013. Il Programma di apprendimento permanente rafforza e integra le azioni
condotte dagli Stati membri, pur mantenendo inalterata la responsabilità affidata ad ognuno di essi
riguardo al contenuto dei sistemi di istruzione e formazione e rispettando la loro diversità culturale e
linguistica. I fondamenti giuridici si ritrovano negli art. 149 e 150 del Trattato dell'Unione dove si afferma
che "La Comunità contribuisce allo sviluppo di un'istruzione di qualità incentivando la cooperazione tra
Stati membri e, se necessario, sostenendo ed integrando la loro azione..." (art. 149) e che "La Comunità attua
una politica di formazione professionale che rafforza ed integra le azioni degli Stati membri..." (art. 150).
Il Programma LLP è gestito dalla Commissione europea, DG Istruzione e Cultura,
(http://ec.europa.eu/dgs/education_culture/index_en.htm), in cooperazione con gli Stati Membri, con
l'assistenza
dell'Agenzia
esecutiva
per
l'istruzione,
gli
audiovisivi
e
la
cultura
(http://eacea.ec.europa.eu/index_en.php) e delle Agenzie nazionali dei diversi paesi partecipanti. In Italia
l’Agenzia LLP è : http://www.programmallp.it/llp_home.php?id_cnt=1
Attività svolta dal centro Europe Direct
Il Centro Europe Direct della Provincia di Lecce ha svolto, nel 2010, un ciclo di seminari informativiformativi dedicati all’istruzione-formazione-competenze-occupazione, per le differenti categorie di
stakeholder :
1) Studenti ed insegnanti: seminario informativo sulle opportunità dell’LLP;
2) Riconoscimento dei titoli di studio: : seminario informativo sulla rete CIMEA-NARIC 3) Euroguidance : :
seminario informativo;
Nel 2011 il Centro Ed ha individuato, nel suo piano d’azione
popolazione studentesca, suddividendola nelle seguenti categorie:
un’azione chiave per ogni fascia di
scuole elementari : progetto christmas tree 2011;
scuole medie : Festa dell’europa;
scuole istruzione secondaria superiore: Festival del cinema europeo;
1
Il Centro ED ha progettato anche per l’anno scolastico 2011/2012 percorsi di formazione sull’Unione
europea rivolti a studenti di ogni ordine e grado. L’offerta formativa per l’anno scolastico 2011/2012 è
orientata ad una partecipazione attiva degli studenti che verranno coinvolti nella scoperta dei valori
dell’integrazione europea e nelle sue tappe fondamentali con una riflessione sul significato del concetto di
cittadinanza
europea.
Un percorso per parlare di Europa a scuola, illustrando i principali contenuti del processo di unificazione
europea, la storia, le istituzioni, i diritti, le politiche e l’attualità, per stimolare riflessioni, approfondimenti e
domande. I percorsi sono modulati per i diversi cicli scolastici:
•
•
incontri con le classi con l’utilizzo di strumenti di animazione, giochi di ruolo e simulazioni. Gli
strumenti proposti, a seconda delle fasce di età, cercheranno di stimolare i processi di
apprendimento in modo diretto e partecipativo;
servizio visite presso il Centro Europe Direct di Lecce
Il Centro fornisce inoltre :
aiuto e supporto per ricerca partner Comenius
accoglienza – scambi nell’ambito di Comenius e-twinning;
intervento nell’ambito celebrazione PON ( come richiesto dalla strategia di comunicazione
sui fondi del FSE)
ricerca attiva tirocini per azioni PON C1 e C5
Elenco siti per il mondo della scuola suddivisi nelle seguenti categorie:
1. L’Europa e i suoi programmi, db per le scuole
2. per facilitare l’insegnamento
3. Premi e bandi
4. Statistiche
5. Gemellaggi
Breve sintesi sito
Indirizzo web
1) L’Europa e i suoi programmi, db per le scuole
Dg education and culture
(http://ec.europa.eu/dgs/education_culture/index_en.htm
EACEA
(http://eacea.ec.europa.eu/index_en.php
LLP italia
http://www.programmallp.it/llp_home.php?id_cnt=1
EST
http://www.europeansharedtreasure.eu/
Eurydice
http://www.indire.it/eurydice/index.php
EVE
http://ec.europa.eu/dgs/education_culture/eve/
Calendari scolatici dei 27 paesi
UE, Struttura del sistema
educativo nei 27 , costi per
studente nei 27 .
2) Per facilitare l’insegnamento
http://eacea.ec.europa.eu/education/eurydice
L’angolo degli insegnanti
Europa=noi
http://europa.eu/teachers-corner/index_it.htm
http://www.educazionedigitale.it/europanoi
Share my lessons bu teachers for
teachers
http://www.sharemylesson.com/
2
3) Statistiche
http://www.statisticsforall.eu/
4) Gemellaggi
http://www.etwinning.net/it/pub/index.htm
5) Premi e bandi
anuale: premio carlo magno
Vedi tutte scadenze LLP- italia e EACEA (vedi slides)
http://www.charlemagneyouthprize.eu/view/it/
http://consilium.europa.eu/peace4eu?lang=en
annuale: juvenes translatores
http://ec.europa.eu/translatores/index_en.htm
annuale, eurelea
http://eurelea.ice-karlsruhe.de/
Sito con tutte le competions in
corso per categoria di studenti ,
ente –paese banditore etc..
http://studentcompetitions.com
3
Il programma LLP
Comenius: opportunità di formazione e
cooperazione in Europa
Elena Bettini
Struttura del programma LLP
Programma Lifelong Learning
Comenius
Istruzione
scolastica
Erasmus
Istruzione
superiore e alta
formazione
Leonardo
da Vinci
Formazione
iniziale e
continua
Grundtvig
Educazione degli
adulti
Programma Trasversale
4 attività chiave – Sviluppo politico; Apprendimento delle lingue; Nuove
tecnologie (ICT); Diffusione dei risultati
Programma Jean Monnet
3 attività chiave – Azione Jean Monnet; Istituzioni europee; Associazioni
europee
Paesi partecipanti:
27 Stati membri dalla Ue
Il programma è aperto anche a:
• Paesi dello Spazio Economico Europeo
Norvegia, Islanda
Islanda,, Liechtenstein
+ Svizzera ((a.s.
a.s. 2011/12)
Paesi candidati
candidati::
• Turchia
Turchia,, Croazia
in futuro
futuro::
• Paesi dei Balcani occidentali : Albania – Bosnia
Erzegovina – Montenegro - Serbia
4
Obiettivi
• Sviluppare la conoscenza e la comprensione
della diversità culturale e linguistica europea
e del suo valore
• Aiutare i giovani ad acquisire le competenze di
base necessarie ai fini dello sviluppo personale,
della successiva occupazione,
e della cittadinanza europea attiva
5
Chi può
partecipare?
• Allievi dell’istruzione scolastica fino al termine degli
studi secondari superiori
• Istituti scolastici indicati dagli Stati Membri
• Personale docente e altre categorie di personale di tali
istituti scolastici
• Associazioni,organizzazioni senza scopo di lucro, ONG,
rappresentanti dei soggetti coinvolti nell’istruzione
scolastica
6
e anche…
• Persone e organismi responsabili dell’organizzazione
e dell’erogazione dell’istruzione a livello locale,
regionale e nazionale
• Centri e istituti di ricerca che si occupano delle
tematiche dell’apprendimento permanente
• Istituti di istruzione superiore
• Organismi che forniscono servizi di orientamento,
consulenza e informazione
ATTIVITA’ POSSIBILI
1. MOBILITA’ INDIVIDUALE:
Mobilità individuale alunni
Formazione in servizio
Assistentato Comenius
2. PARTENARIATI
Partenariati scolastici
Partenariati Regio
3. PROGETTI MULTILATERALI (progetti gestiti
dall’Agenzia Esecutiva di Bruxelles)
4. RETI (progetti gestiti dall’Agenzia Esecutiva di Bruxelles)
Mobilità individuale alunni
• Permette agli alunni (14+) delle scuole
secondarie di II grado di trascorrere
dai 3 ai 10 mesi presso una scuola
e una famiglia all’estero.
• La mobilità degli alunni è organizzata tra
scuole che sono – o sono state – coinvolte
nello stesso partenariato Comenius
Mobilità individuale alunni
Scadenza 3 Dicembre 2012
Mobilità degli alunni nell’anno scolastico
successivo
NON tutti i paesi aderenti al Programma LLP
partecipano (Call 2013: esclusi REGNO UNITO,
IRLANDA, GERMANIA, CIPRO)
Mobilità individuale alunni: Obiettivi
Offrire agli alunni esperienze di apprendimento in
ambito europeo, sviluppando la loro comprensione della
diversità culturale e linguistica europea e favorendo
l’acquisizione di competenze necessarie al loro sviluppo
personale.
Offrire agli insegnanti coinvolti una preziosa esperienza
pedagogica internazionale
Aiutare a costruire una cooperazione sostenibile tra le
scuole partecipanti.
Incoraggiare le scuole a riconoscere gli studi effettuati
presso la scuola partner all’estero.
Formazione in servizio
Permette a tutto il personale impegnato nell'istruzione
scolastica di partecipare ad attività di formazione in un altro
paese europeo per:
migliorare le proprie competenze d’insegnamento
ampliare le loro conoscenze
aggiungere una più ampia consapevolezza dell’istruzione
scolastica in ambito europeo
12
Formazione in servizio
Categorie del personale della scuola eleggibile:
• Insegnanti
• Dirigenti scolastici e personale amministrativo della
scuola
• Personale che lavora con alunni con bisogni
educativi speciali
• Persone che si occupano di formazione degli
insegnanti
• Altro personale della scuola a discrezione delle
autorità nazionali
Tipologie di formazione prevista:
• Corso strutturato, della durata di almeno 5
giorni lavorativi.
• Job shadowing, in una scuola o in
un'organizzazione che si occupa di istruzione
scolastica (es. ONG, autorità pubblica)
• Conferenza o Seminario di studio organizzato
da una Rete Comenius, Progetti Multilaterali
Comenius, Agenzia Nazionale o associazioni
europee attive nel campo dell’istruzione
scolastica
Sostegno finanziario
La sovvenzione contribuisce a coprire:
Spese di viaggio fino massimo di 450 €
Costo dell‘ attività massimo di 750 €
Spese di soggiorno: vitto, alloggio,
comunicazione, trasporti urbani, assicurazione
del viaggio.
Inoltre e se del caso:
Preparazione linguistica (autoapprendimento,
corsi di lingua, ecc.) 100€
Scadenze 2013
16/01/2013 -> per attività di formazione che
iniziano tra il 1/05/2013 – 31/08/2013
30/04/2013 -> per attività di formazione che
iniziano tra il 1/09/2013 – 31/12/2013
17/09/2013 -> per attività di formazione che
iniziano tra il 1/01/2014 – 30/04/2014
PARTENARIATI COMENIUS
SCADENZA: 21 FEBBRAIO 2013
Partenariati scolastici Comenius
Tra scuole, per sviluppare progetti di
apprendimento comuni per alunni e
insegnanti
Partenariati Comenius-Regio
Tra organizzazioni responsabili di ogni
aspetto dell’istruzione scolastica, al fine di
stimolare la cooperazione interregionale
17
PARTENARIATI SCOLASTICI
Incrementare la dimensione europea
dell’istruzione promuovendo la
cooperazione transnazionale tra
scuole
I Partenariati Multilaterali > 3 scuole di 3 paesi diversi
- incentrati sulla partecipazione attiva degli alunni
possono sviluppare varie aree tematiche: arte, scienze, lingue, ed.
ambientale, eredità culturale, etc…
- orientati sulla gestione scolastica e metodi pedagogici permettono
scambi di esperienze e informazioni per sviluppare nuovi approcci
organizzativi e didattici
I Partenariati Bilaterali > 2 scuole di 2 paesi diversi
- incentrati sull’apprendimento delle lingue mirano alla promozione
della diversità linguistica e devono prevedere uno scambio di classi,
età minima alunni: 12 anni
DURATA 2 ANNI
Comenius Regio
Cooperazione transnazionale fra
istituti che operano sul territorio
e che hanno responsabilità in
materia di istruzione
Tra gli obiettivi primari: scambio di buone
pratiche tra le istituzioni partecipanti al
partenariato e il miglioramento dell’offerta
formativa per alunni e personale della
scuola.
Comenius Regio
PROGETTI BILATERALI: 2 Consorzi di 2 Paesi
diversi
• Ogni Consorzio è formato da:
• Un’autorità locale o regionale con competenze
in materia d’istruzione scolastica
• Almeno una scuola
• Almeno un organismo che opera a livello locale
IDEAZIONE DEL
PROGETTO
VALUTAZIONE E
DISSEMINAZIONE
DEL PROGETTO
CONCLUSIONE
DEL
PROGETTO
(Prodotto)
PIANIFICAZIONE
DEL PROGETTO
Valutazione iniziale
Valutazione finale
Ciclo di vita del progetto
IMPLEMENTAZIONE DEL
PROGETTO
Processo di valutazione
Monitoraggio
Come trovare i partner?
•
•
•
•
•
•
•
Contatti personali
Gemellaggi della propria città
Corsi di formazione Comenius
Visite di studio
Seminari di contatto
Sul sito: Cerca Partner
Piattaforma eTwinning
IDEAZIONE
• Individuare le tematiche del progetto, quali discipline
potrebbero essere interessate
• In che modo le tematiche verranno svolte in ciascun
istituto
• Quale istituto coordinerà il progetto
• Quali compiti si assumeranno gli istituti partecipanti
• Come avverrà la comunicazione? In quale/i lingua/e ?
• Data e luogo degli incontri di progetto
PIANIFICAZIONE
Obiettivi chiari
Piano di lavoro ben definito
Compiti ben distribuiti tra
partner
Attività coprono l’intera
durata del progetto
Definire una strategia di
monitoraggio e valutazione
Partenariato bilaterale
lo scambio
• organizzare e seguire la preparazione linguistica
• stabilire contatti tra gli alunni delle due scuole che
partecipano allo scambio
• preparare il programma dello scambio
• organizzazione dell’ospitalità degli allievi
• incontro con le famiglie ospitanti
• ampio spazio per il lavoro congiunto delle due classi
• lezioni di lingua/e straniera/e
• lezioni di storia, geografia dei due paesi
• visite culturali
PRESENTAZIONE DELLA CANDIDATURA:
21 FEBBRAIO 2013
• L’istituto Coordinatore è responsabile
dell’invio on line del modulo di candidatura
e invia una copia della versione finale del
modulo alle scuole partner.
• Coordinatore e Partner inviano copia
cartacea del modulo di candidatura alla
propria Agenzia Nazionale
•Spesso il coordinatore si occupa del
monitoraggio del progetto ed attua da punto
di contatto tra i partners
• Consultare la sezione MODULI del sito LLP
VALUTAZIONE E SELEZIONE DELLE
CANDIDATURE
• Selezione da parte di AN: schede di valutazione
europee
• Le Agenzie Nazionali di ogni istituto partner
valuta la regolarità formale della candidatura
• Valutazione qualitativa da parte di AN del
Coordinatore
• Consultazione tra Agenzie
• Esiti finali (mese di luglio – inizio attività
agosto/settembre)
Sostegno finanziario
PARTENARIATI MULTILATERALI
• da 4 a 7 mobilità: il contributo è di 6.000 €
• da 8 a 11 mobilità: il contributo è di 10.000 €
• da 12 a 23 mobilità: il contributo è di 14.000 €
• da 24 mobilità in poi: il contributo è di 20.000€
PARTENARIATI BILATERALI
• da 12 a 23 mobilità: il contributo è di 14.000 €
scambio di classi con almeno 10 alunni congiuntamente
• da 24 mobilità e oltre: il contributo è di 20.000 €
scambio di classi con almeno 20 alunni congiuntamente
Quali attività?
ad esempio…
• attività all’interno dell’istituto: attività di studio/ricerca;
attività di laboratorio; lavoro sul campo
• attività con i partner: scambio di materiale; incontri di progetto
• attività a livello di comunità locale: conferenze;
rappresentazioni teatrali e musicali, manifestazioni sportive
•
•
•
•
•
•
Incontri di progetto
Scambi di docenti e allievi
Scambi di esperienze e buone pratiche
Realizzazione oggetti artistici, mostre
Spettacoli teatrali e musicali
Preparazione linguistica di insegnanti e allievi
29
VALUTAZIONE E DISSEMINAZIONE DEL PROGETTO
-Strumenti e approcci metodologici per la valutazione
finale del progetto
- Impatto e ricaduta sull’istituto
- Ricaduta sulla comunità
- Favorirne il trasferimento e l’utilizzo da parte di
un’utenza più vasta: rendere più visibili e facilmente
accessibili i risultati (incorporandoli in sistemi formali ed
informali di formazione), facilitandone allo stesso tempo
la messa a sistema e facendoli diventare parte
dell’esperienza di apprendimento di ogni individuo.
CONCLUSIONE DEL PROGETTO:
I PRODOTTI FINALI NELLA BANCA DATI EST
EST, il tesoro europeo condiviso è nato per valorizzare
e condividere le esperienze realizzate grazie ai
partenariati Comenius, Leonardo da Vinci e Grundtvig e
contribuire alla disseminazione delle buone pratiche
www.europeansharedtreasure.eu
conoscere
documentare
monitorare
valutare
fare memoria
31
Qualche esempio…
dove?
• Sito agenzia LLP, sezione “In azione”
• Pubblicazioni con esempi di buone pratiche
(a cura della AN italiana o della Commissione,
pdf scaricabili dai siti o su ordinazione)
• Banca dati EST
www.europeansharedtreasure.eu/
• Sito dalla Commissione, sezione Buone Pratiche
32
Visite di studio
Visite destinate agli specialisti in materia
d’istruzione e di formazione professionale
Sono parte del Programma trasversale all’interno dell’LLP
Obiettivi:
promuovere la cooperazione europea
lo scambio di informazioni ed esperienze tra
specialisti sia del settore educativo sia del settore
professionale
Visite di studio
Destinatari
- Decisori politici e funzionari
- Dirigenti scolastici, DSGA e formatori di insegnanti
- Direttori e rappresentanti di centri per l’istruzione e la
formazione professionale
- Docenti funzione strumentale per le attività in ambito di IFP
- Ispettori
- Rappresentanti di reti e associazioni in ambito formativo
- Consulenti dell'orientamento e pedagogici
- Direttori delle risorse umane
- Ricercatori
Visite di studio
Durata:
da 3 a 5 giorni lavorativi
Scadenze:
•28 marzo 2012 per visite da settembre 2012 a febbraio
2013
•2 ottobre 2012 per visite da marzo 2013 a giugno 2013
Grazie per la vostra attenzione
e buona Europa a tutti!!
NC-31-10-524-EN-C
In 2007-08, nearly 300 pupils from 10
European countries took part in a pilot
of Comenius Individual Pupil Mobility.
They experienced everyday life in their
host country, learned a new language and
returned home with lots of new impressions,
experiences and skills.
Benjamin (18, Austria):
"I knew the school, but also the host family from a previous
Comenius school partnership. However, this experience was
different, because I was on my own and had to make more
effort in order to integrate in the class. In the end, I liked this
experience so much, that I would have preferred to stay for the
whole school year!"
Lists of links
and further references
© European Union /Foto: Carl Cordonnier
First experiences
Detailed information is available on
the European Commission website:
The Guide for Applicants for the Lifelong Learning Programme (LLP)
provides detailed information on the application and selection
procedure
http://ec.europa.eu/education/llp/doc848_en.htm
The Guide to Comenius Individual Pupil Mobility sets out the roles
and responsibilities of those involved, indicates the deadlines to be
met, gives guidance and provides the requisite templates and forms
for participants.
http://ec.europa.eu/education/comenius/doc990_en.htm
Contact details of the National Agencies
in all participating countries
http://ec.europa.eu/education/lifelong-learning-programme/
doc1208_en.htm
DOI 10.2766/11439
(Benjamin spent 6 months in a school in France)
COMENIUS
INDIVIDUAL PUPIL MOBILITY
A European learning experience
for secondary pupils
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Comenius Individual
Pupil Mobility
• Comenius Individual Pupil Mobility gives secondary pupils
the chance to spend between 3 and 10 months in a host
school and a host family abroad.
• Comenius Individual Pupil Mobility gives pupils a
European learning experience. It broadens their
understanding of the diversity of European cultures
and languages and helps them to acquire the skills
they need for their personal development.
• Comenius Individual Pupil Mobility helps to build up
sustainable cooperation between participating schools
and to enrich the European dimension of school education.
It supports them to recognise studies done at partner
schools abroad.
• Comenius Individual Pupil Mobility offers specific training
for teachers involved in organising the mobility. It provides
them with valuable international contents.
Pupils also receive training to prepare for their stay abroad.
How to get involved
Comenius Individual Pupil Mobility is between secondary schools that
are or have been involved in a Comenius School Partnership. They
can apply for grants to send pupils to one or more of their Comenius
partner schools. Pupils have to be at least 14 years old and enrolled
full-time in their school.
Schools wishing to send one or more pupils have to apply to the
Comenius National Agency in their country. They should contact the
National Agency well in advance for further details on the application
and selection procedure.
The grant contributes to the schools' administrative costs and the cost
of language preparation. It covers one return journey plus a monthly
allowance for the pupil. It is paid via the sending school. Costs related
to training for pupils and teachers are paid directly by the National
Agencies. Pupils are covered by a group health insurance scheme
during their stay abroad.
Frequently asked questions
Will pupils and teachers receive training?
The National Agencies will organise training sessions to help both
teachers and participating pupils to prepare their stays abroad before
leaving and integrate on arrival.
Who will take care of the pupil during the stay
abroad?
In the host country, the pupil will stay with a host family selected
by the host school. To facilitate integration and to ensure well-being,
the host school will appoint a mentor to advise the pupil during
the whole stay.
Will the pupil's studies be recognised?
The sending school, the host school and the pupil will draw up a
learning agreement detailing the studies to be followed. The sending
school should then recognise the pupil's studies when he or she
returns, on the basis of a report from the host school.
Which countries take part?
Please refer to the Call for proposals in order to see which countries
take part in this new Comenius Action. The Call is published every year
(approx. in September) on the Commission website at:
http://ec.europa.eu/education/llp/doc848_en.htm
Both the sending and the receiving schools must be in one of these
countries.
Where can I find more information on
Comenius Individual Pupil Mobility?
All those interested in getting involved in Comenius Individual Pupil
Mobility – schools, pupils, their parents and host families – should
consult the "Guide to Comenius Individual Pupil Mobility", which
aims to help them set up project and ensure the well-being of the
pupils involved. The Guide is available in English on the European
Commission website and in translation on the websites of the relevant
Comenius National Agencies.
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Vademecum per gli alunni Comenius in mobilità
INDICE
Introduzionepag.5
Il ruolo dell’Agenzia nazionale LLP pag.6
Prima di partire pag.7
La famiglia ospitante
Un nuovo paese e un nuovo sistema educativo da conoscere
Impara la lingua
Il contratto formativo
La copertura sanitaria e la polizza assicurativa
L’incontro con l’Agenzia nazionale LLP italiana
I documenti da portare con te
Suggerimenti per il soggiorno pag.11
Coordinamento editoriale: Sara Pagliai, coordinatrice Agenzia nazionale LLP
Pubblicazione a cura di: Valentina Riboldi, Agenzia LLP,Unità Comunicazione
Considera le differenze come opportunità di apprendimento
Testi di: Maria Lacovara e Laura Natali, Agenzia LLP, Unità Comenius Mobilità Alunni
Approfitta dell’esperienza
Grafica e Impaginazione: Miriam Guerrini e Lorenzo Guasti, Indire - Dipartimento di
Usa il più possibile la lingua straniera
Comunicazione
Situazioni di crisi
In caso di difficoltà …
Firenze, settembre 2012
Ci sono sempre delle regole da rispettare
L’incontro con l’Agenzia nazionale LLP del paese ospitante
Questa pubblicazione è stata curata dall’Agenzia nazionale Lifelong Learning Programme
Formalità necessarie
per Comenius, Erasmus, Grundtvig e Visite di Studio che è interamente responsabile dei
Un diario della mobilità
contenuti.
Al rientro pag.15
È stata realizzata con il contributo della Commissione europea, direzione generale Istruzione
e Cultura e del Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca, Direzione generale per gli Affari
Internazionali.
Reintegrarsi nel proprio contesto
Reportistica finale
Il contenuto di questa pubblicazione può essere riprodotto per fini non commerciali, citando
chiaramente la fonte. Contatti: [email protected]
2
Alunni Comenius in azione!
pag.17
3
Vademecum per gli alunni Comenius in mobilità
Introduzione
A conclusione del primo anno scolastico (2010/2011) di Mobilità individuale degli
alunni Comenius, durante il quale si sono spostati in scuole europee circa 160
alunni italiani della scuola secondaria di secondo grado, l’Agenzia Nazionale LLP
Italia ha effettuato uno studio sull’andamento di questa nuova iniziativa europea.
Lo studio è stato realizzato analizzando i risultati dei Questionari di soddisfazione
inviati on-line agli alunni italiani in mobilità all’estero come monitoraggio in itinere
del loro soggiorno. Il Questionario è stato elaborato dalla nostra Agenzia nazionale
in collaborazione con l’ Associazione IDO – Diregiovani di Roma.
Dall’analisi delle risposte ricevute è emerso un quadro molto positivo: le poche
criticità emerse - difficoltà linguistiche e nei rapporti con la famiglia e la scuola
ospitanti – rientrano, secondo la nostra analisi, nelle difficoltà fisiologiche che ogni
individuo può incontrare nell’inserimento iniziale in un nuovo contesto.
L’obiettivo cardine della mobilità è quello di offrire un’esperienza di apprendimento
europea – con tutte le difficoltà di riconoscimento che ne conseguono – che
permetta di sviluppare piena comprensione delle diversità culturali e linguistiche
presenti in Europa e acquisire competenze necessarie allo sviluppo personale e
professionale di alunni e di docenti.
Per aiutare gli alunni Comenius a sfruttare al massimo la loro esperienza di mobilità
abbiamo pensato di scrivere un Vademecum evidenziando quelle che dalla nostra
esperienza sono le azioni da mettere in atto prima, durante e dopo la mobilità
perché questa esperienza sia un successo.
Ricorda!
Sul sito dell’Agenzia nazionale LLP trovi il documento di riferimento per la buona
riuscita della mobilità: il Manuale della Mobilità degli Alunni Comenius:
www.programmallp.it/index.php?id_cnt=961
4
5
Vademecum per gli alunni Comenius in mobilità
Il ruolo dell’Agenzia nazionale LLP italiana
La Mobilità degli alunni delle scuole secondarie di secondo grado fa parte di
Comenius, il programma settoriale dedicato all’istruzione scolastica, dalla scuola
Prima di partire
La famiglia ospitante
dell’infanzia fino al termine degli studi secondari superiori, ed è una delle azioni
più nuove del Lifelong Learning Programme.
La famiglia che ti ospiterà riceve il tuo
L’Agenzia nazionale LLP- Indire è incaricata della gestione coordinata del Lifelong
modulo di candidatura (Modulo di
Learning Programme a livello nazionale per Comenius, Erasmus, Grundtvig e
candidatura dell’alunno) ma
Visite di Studio e offre ai candidati informazione, consulenza e valutazione, mentre
ti
per i beneficiari dei fondi si occupa di assistenza, monitoraggio, valorizzazione e
personalmente il prima possibile
disseminazione.
per telefono o attraverso e-mail
I rapporti diretti fra Agenzia nazionale e alunni sono rari perché la gestione
per
dell’azione spetta interamente alla scuola che presenta la candidatura. Tuttavia
e
le Agenzie nazionali, effettuando il monitoraggio sull’andamento della mobilità,
semplice inserirti nel nuovo
seguono indirettamente i successi e le eventuali difficoltà incontrate dagli alunni
contesto.
durante il loro soggiorno.
Se
suggeriamo
farti
tuo
contattarla
conoscere
conoscere
il
di
loro:
meglio
sarà
soggiorno
più
avrà
successo, lo dovrai molto anche
alla loro disponibilità e al loro supporto!
Un nuovo paese e un nuovo sistema educativo da conoscere
Cerca di reperire molte informazioni sulla città dove vivrai e sulla cultura del nuovo
paese.
Puoi chiedere al tuo docente di contatto, alla famiglia che ti ospiterà, fare ricerche
sul web e magari contattare un alunno della tua scuola che si è già recato in
mobilità presso lo stesso istituto gli anni scorsi per avere consigli e suggerimenti.
[email protected]
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Vademecum per gli alunni Comenius in mobilità
previsto dalla scuola di origine per consentire il totale riconoscimento del
Come sarà la scuola dove andrai?
soggiorno. Le due scuole devono collaborare alla stesura del Contratto formativo
Prima di partire, documentati sul
sistema educativo del paese ospitante e
sull’organizzazione della scuola nella quale
studierai.
Puoi fare riferimento a Eurydice, la rete
d’informazione sull’istruzione in Europa.
affinché tutti i docenti si sentano coinvolti nella redazione prevenendo così
Consulta EURYPEDIA, la porta di accesso ai
sistemi educativi europei
www.indire.it/eurydice/eurypedia
oppure scarica il “Bollettino di informazione
internazionale 2012”
in modo da presentare una bozza al Consiglio di classe prima della tua partenza,
problemi di riconoscimento al rientro.
Non limitarti a firmare il documento!
Collabora anche tu in modo diretto alla stesura del Contratto formativo!
La copertura sanitaria e la polizza assicurativa
La copertura del Sistema Sanitario Nazionale dà diritto a ricevere TEAM, la Tessera
Europea di Assicurazione Malattia che dovrai richiedere prima della partenza
rivolgendoti alla ASL.
Sarà tua cura e dei tuoi genitori/tutori compilare la documentazione relativa al
sistema sanitario nazionale o altro sistema per ricevere la TEAM.
Trovi sul sito del Ministero della Salute tutte le indicazioni su come richiederla e
Impara la lingua
come utilizzarla
www.salute.gov.it/assistenzaSanitaria/paginaInternaMenuAssistenzaSanitaria.jsp?id=
624&menu=strumentieservizi
La tua scuola ha la possibilità di richiedere all’Agenzia nazionale dei fondi per la
Gli alunni partecipanti alla Mobilità Individuale Comenius inoltre sono coperti da un
tua preparazione linguistica in modo che tu possa iniziare a studiare la lingua del
Piano assicurativo (Gruppo AXA) appositamente studiato a tutela dei partecipanti
paese che ti ospiterà e/o la lingua di comunicazione con un certo anticipo.
durante il periodo di mobilità. Prima della partenza informati sulla copertura
Ti sarà sicuramente utile conoscere almeno alcune frasi della lingua locale per
prevista dall’assicurazione.
non sentirti spaesato e per allacciare subito amicizie e vivere al meglio l’esperienza
di mobilità!
Il contratto formativo
L’incontro con l’Agenzia nazionale LLP
Prima di partire sarai invitato insieme al tuo docente di contatto a partecipare a un
incontro formativo organizzato dall’Agenzia nazionale LLP, tenuto dallo staff che
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Il contratto formativo è il documento chiave per la realizzazione della mobilità: è da
si occupa della Mobilità Comenius, da rappresentanti del Ministero dell’istruzione,
questo documento e dalla relazione che presenterà la scuola ospitante che avverrà
Università e Ricerca e da un gruppo di psicoterapeuti.
il riconoscimento del tuo periodo di studio in Europa. Si tratta dell’accordo fra la
L’incontro si svolgerà con delle sessioni plenarie e dei lavori di gruppo rivolti agli
tua scuola di provenienza e la scuola che ti ospiterà e definisce il tuo programma di
alunni e ai docenti.
studio, le modalità di valutazione, le eventuali prove scritte o orali di accertamento
Potrai confrontarti con altri alunni italiani che si stanno preparando a partire per
sul programma svolto dalla scuola italiana in tua assenza, a cui sarai sottoposto
la mobilità nel tuo stesso periodo, ascoltare la testimonianza di chi ha già vissuto
al tuo rientro.
questa esperienza negli anni passati e porre domande per fugare ogni dubbio.
L’obiettivo della mobilità è quello di coprire una parte importante del curriculum
La partecipazione è obbligatoria.
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Vademecum per gli alunni Comenius in mobilità
I documenti da portare con te
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Suggerimenti per il
soggiorno
Titolo di viaggio
Carta d’Identità/Passaporto
TEAM (Tessera Europea Assicurazione Malattia)
Modello sanitario (parte 2)
Guida all’assicurazione per l’alunno Comenius
Carta personalizzata di assistenza Comenius AXA
Manuale per la Mobilità individuale degli alunni Comenius
Piano di Azione per le Situazioni di Emergenza
Norme di comportamento
Considera le differenze come opportunità di apprendimento
Fai conoscere il tuo Paese,
la tua città, la tua scuola
ai tuoi nuovi compagni di
classe
e
alla
famiglia
ospitante!
Tieni presente che l’organizzazione dell’istituto ospitante e i principi pedagogici
che segue potrebbero essere molto diversi da quelli della tua scuola. Anche il ruolo
degli insegnanti nel mantenere la disciplina varia da un sistema educativo all’altro.
Evita giudizi di valore e cerca di inserirti in questo nuovo contesto.
Probabilmente all’inizio ti sentirai un po’ disorientato dal punto di vista culturale e
non saprai quale comportamento tenere. L’importante è mostrarsi aperti e trattare
Porta
con
te
brochure,
cartoline,
foto,
musica
ecc. che potrai mostrare e
condividere
le differenze culturali come opportunità di apprendimento, anziché come minacce.
Vivere per un lungo periodo in un paese diverso, non da turisti ma con i ritmi e le
abitudini del paese ospitante, può portare a incorrere in uno shock culturale.
Lo psicologo americano Dennis White definisce il Culture shock come un
disorientamento temporaneo dovuto al contatto con una lingua diversa, abitudini,
modi di agire e di pensare differenti…
Si tratta di una reazione profonda della nostra personalità alle differenze
dell’ambiente circostante rispetto a quello a cui siamo abituati: il modo in cui le
persone vedono il mondo, il modo in cui valutano gli eventi della vita.
È probabile quindi che all’iniziale entusiasmo per la partenza segua una fase di
irritabilità di fronte ad aspetti che non condividi o non ti piacciono della nuova
cultura. Le sensazioni che l’individuo prova, sebbene spiacevoli, sono una normale
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Vademecum per gli alunni Comenius in mobilità
reazione e non precludono una conclusione positiva dell’esperienza. In un periodo
scritte aiutano a gestire in modo razionale anche un evento imprevisto che in un
così lungo, avrai modo di adattarti e di acquisire certi aspetti nuovi come parte di
primo momento può destabilizzare.
te.
È quindi fondamentale che tu collabori alla stesura del Piano di azione per le
situazioni di emergenza dove vengono esplicitate le procedure.
Approfitta dell’esperienza!
In caso di difficoltà …
Tu sei l’attore principale della tua formazione: fai il possibile per investire il
In caso di difficoltà o disagio di qualsiasi tipo (non solo scolastico) ti suggeriamo
tuo tempo in attività che possano contribuire alla tua crescita personale e al tuo
di rivolgerti direttamente al tuo mentore o a un membro della famiglia ospitante.
successo scolastico.
Parlare delle proprie difficoltà non è un segno di debolezza bensì indica
Cerca di notare e apprendere i modi di vita locali.
determinazione nel volerle risolvere per sfruttare al massimo l’esperienza di
Rispetta le abitudini del paese che ti ospita e cerca di adeguarti.Durante le ore a
mobilità.
scuola fai il possibile per integrarti nel nuovo contesto e per farti nuovi amici.
Ci sono sempre delle regole da rispettare
Non provare vergogna a richiedere ciò
che non hai compreso sia agli adulti che
Ti ricordiamo di seguito le regole della Mobilità individuale degli alunni Comenius
ai tuoi coetanei.
a cui tutti, minorenni e maggiorenni, devono attenersi:
Se ti è offerta l’opportunità, cerca di
La frequenza a scuola è obbligatoria
integrarti anche nella comunità locale
magari con l’aiuto della famiglia ospitante:
circoli
sportivi,
associazioni
è necessario tu partecipi a tutte le attività scolastiche
culturali,
e completi tutti i compiti e i lavori in classe
teatri, biblioteche, associazioni giovanili.
Usa al meglio la mensilità che ti viene erogata pianificando le spese che puoi
affrontare con tale importo durante la tua permanenza all’estero.
l’abuso di alcol e l’utilizzo di droghe è severamente vietato
non è consentita la guida dei veicoli a motore
Usa il più possibile la lingua del posto
è necessario un comportamento responsabile
Anche se non parli correntemente la lingua del paese ospitante, sforzati di praticarla
il più possibile. Cerca sempre di iniziare le conversazioni nella lingua del posto
senza lasciarti scoraggiare dalle difficoltà iniziali di comprensione o da modi diversi
di parlare la lingua rispetto a quella che hai studiato a scuola.
Situazioni di crisi
La volontà di tutti è che questa esperienza proceda nel migliore dei modi senza
nessun intoppo.
Per
affrontare al meglio anche eventuali momenti di difficoltà o situazioni di
emergenza, sono state elaborate delle procedure e dei documenti: procedure
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L’incontro di formazione organizzato dall’Agenzia nazionale
del paese ospitante
Entro un mese dal tuo arrivo nel nuovo paese, sarai invitato insieme al tuo
insegnante di riferimento nella scuola ospitante a partecipare ad un altro incontro:
stavolta si tratta dell’incontro formativo organizzato dall’Agenzia nazionale LLP del
paese ospitante. Sarà un’occasione importante per confrontarsi con altri alunni
provenienti da molti paesi europei che stanno vivendo la tua stessa esperienza di
mobilità.
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Vademecum per gli alunni Comenius in mobilità
Durante questo incontro dovrebbero emergere eventuali dubbi e difficoltà che gli
alunni e i docenti stanno incontrando nel periodo iniziale della mobilità.
L’esperienza acquisita dalle Agenzie nazionali sarà fondamentale per rispondere
alle richieste.
Al
rientro
mobilità
dalla
Tutte le agenzie nazionali organizzano un incontro per gli studenti Comenius in
mobilità in arrivo e uno per gli studenti in partenza: la partecipazione agli incontri
è obbligatoria sia per gli alunni che per i loro mentori.
Reintegrarsi
contesto
nel
proprio
Formalità necessarie
Con la conclusione della mobilità si apre una
nuova fase: il rientro a casa e l’adattamento
Una volta arrivato a destinazione, dovrai sbrigare una serie di formalità burocratiche
al tuo contesto di partenza. Devi essere
legate alla tua permanenza.
cosciente, ancor prima di partire che
In alcuni paesi è necessario presentarsi in Questura, in altri è sufficiente comunicare
questa esperienza ti cambierà, ti farà
la propria presenza presso il Municipio locale. Cerca di avere queste informazioni
maturare e vedrai il mondo che hai
prima della tua partenza e sapere per tempo se devi portare dei documenti
lasciato mesi prima con occhi diversi.
dall’Italia.
Può accadere che ti senta spaesato proprio a casa tua.
Lo stesso dicasi per ottenere la copertura sanitaria: anche se in possesso della
Cerca di rimanere in contatto con le persone che hai conosciuto nel paese ospitante:
TEAM in alcuni casi le spese devono comunque essere anticipate e verranno
il tuo rientro sarà meno traumatico.
rimborsate solo al rientro in Italia, in altri casi è necessario presentarsi ad un
Un altro suggerimento: parla ai tuoi compagni di classe della tua esperienza
ufficio sanitario locale.
facendo una presentazione del tuo soggiorno. Potrà sicuramente essere utile per
altri alunni che vorranno partire per la mobilità nel prossimo futuro.
Un diario della mobilità
Reportistica finale
Stai vivendo un’esperienza unica!
Perché non tenere un diario della mobilità Comenius?
Prima del tuo rientro in Italia il mentore, col supporto degli altri docenti della scuola
Tieni nota di quello che succede a scuola, in famiglia, nel tuo tempo libero; annotati
ospitante, dovrà redigere la Relazione sul Contratto formativo. Questo documento
riflessioni e impressioni, scatta foto e magari gira brevi video sugli aspetti più
sarà fondamentale per la tua scuola di provenienza per riconoscere e valutare la
significativi di questa mobilità europea.
tua esperienza di mobilità.
Ti aiuterà a riflettere sull’esperienza che stai vivendo e ad apprendere e potrà
Nel modulo dovrà essere esplicitato se gli obiettivi specifici, che erano stati elencati
esserti utile se al tuo rientro in Italia dovrai fare una relazione sui mesi trascorsi
nel Contratto formativo, sono stati raggiunti. Dovranno essere elencate le materie
fuori dall’Italia.
seguite e la relativa valutazione. Dovranno essere specificate le eventuali attività
Inoltre sarà un bel ricordo negli anni a venire.
speciali a cui hai preso parte ed infine dovrà essere espressa una valutazione
generale del tuo soggiorno nella scuola ospitante.
La relazione dovrà essere firmata dal tuo mentore e da te.
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Vademecum per gli alunni Comenius in mobilità
A te sarà richiesto di compilare una sezione del Rapporto finale relativamente ai
Alunni Comenius in azione
seguenti aspetti:
1. Valutazione generale della mobilità e della sua gestione
da parte delle scuole e delle Agenzie nazionali.
Aspetti positivi e negativi dell’esperienza.
2. Ampliamento delle competenze sulla scuola e sul paese ospitanti, competenze linguistiche
3. Suggerimenti per la scuola ospitante per organizzare la futura ospitalità di un alunno Comenius
4. Conferma della ricezione dell’importo mensile
…perché non scrivi un articolo sulla tua esperienza europea?
Sarà pubblicato sul sito LLP e magari segnalato alla Commissione europea!
www.programmallp.it/comenius
“A diciotto anni non è facile lasciare le proprie abitudini, le proprie amicizie e - soprattutto la propria famiglia per andare a conoscere un
posto nuovo, per studiare e apprendere una
nuova lingua, per assumere un nuovo stile di
vita. Non é facile andare via (…)
Ma nel momento in cui realizzi di essere su un
aereo, su quell’aereo che ti porterà a vivere
un’esperienza unica e irripetibile, allora ti
rendi conto che il Comenius è uno di quei treni
che passano una sola volta nella vita. L’esperienza della Mobilità Individuale offre molti vantaggi in
campo personale…”
Giulia Ingrosso, Istituto d’Istruzione Superiore Statale Don Tonino Bello, Copertino (LE)
3 mesi in Francia
Indimenticabile! Ecco come posso definire
questa fantastica esperienza. Un’opportunità
a cui non potevo rinunciare sapendo che sono
molto poche le persone che hanno usufruito di
questa possibilità alla mia età.
Certo le fatiche al rientro sono state tante.
Mi è stato chiesto molte volte se – avendo la
possibilità di tirarmi indietro – avrei voluto
rinunciare. In tutti i casi la mia risposta è stata
NO!
È ovvio, ci sono state difficoltà anche durante il soggiorno, ma ce lo aspettavamo.
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17
Vademecum per gli alunni Comenius in mobilità
Abbiamo osservato in prima persona, vivendo in una famiglia finlandese, un’altra realtà, differente
dalla nostra e così abbiamo accresciuto le nostre conoscenze linguistiche (Inglese e Finlandese)
ma non solo: abbiamo conosciuto una diversa mentalità e concezione di vita e soprattutto abbiamo
conosciuto moltissime persone e fatto miriadi di amicizie.
Francesco Ostili, ITIS A. Volta di Perugia, sezione informatica
3 mesi a Laurin Koulu, Salo – Finlandia
Questi tre mesi sono stati fantastici. E’ vero che le prime
due settimane sono state dure, perchè dovevo prendere i
miei riferimenti, dovevo integrarmi nella nuova famiglia,
nella nuova scuola, nella nuova città e nel nuovo paese. La
famiglia è stata formidabile con me, e non la dimenticherò
mai. A scuola, all’inizio è stata dura per integrarsi, perché
sono un po’ timida e non padroneggiavo molto bene la
lingua, ma adesso, mi sono molto integrata e mi dispiace
ritornare a Lione, perchè ci sono molte persone in Italia
che non voglio lasciare. Per le lezioni, non è stato sempre
facile, perchè all’inizio, facevo fatica a capire la lingua poi
dovevo anche capire gli argomenti
discussi in classe. Oggi per me, non sono i voti che contano, ma la progressione della lingua, la
conoscenza di una nuova cultura, di nuovi amici e di una nuova famiglia.
All’inizio non è stato facile, ero l’unico italiano e a parte Erik e la sua ragazza non conoscevo
nessuno, non parlavo una parola di svedese e ho anche particolarmente sentito il passaggio da
una città piccola come Biella ad una città grande come Goteborg. Ma i ragazzi che ho conosciuto
si sono dimostrati persone simpaticissime sempre pronte ad aiutarmi, mi hanno insegnato le basi
della lingua e grazie a loro e alle lezioni di svedese che ho fatto a scuola posso dire “Jag kan prata
lite svenska” (Io so parlare un po’ di svedese) senza mentire. […]
Nella nuova scuola mi sono trovato a meraviglia anche grazie all’accoglienza calorosa dei ragazzi
che mi hanno accolto subito come membro del gruppo e al mio tutor che in pochissimo tempo mi ha
creato un orario ideale grazie a cui potevo seguire i corsi che mi servivano e anche agli insegnanti
che mi hanno aiutato tenendo lezioni in inglese solo per me e facendomi fare delle verifiche da
portare ai miei professori in modo da dimostrare che avevo anche lavorato oltre a divertirmi e fare
sport in Svezia.
È stata davvero un’esperienza bellissima per me che consiglierei a tutti, spero di tornare lì molto
presto, magari anche farci l’Università.
Alessandro Meloni,
Studente del 4° anno al Liceo Scientifico A. Avogadro di Biella
Cloé, studentessa di Lione, per 3 mesi all’ISIS Gramsci-Keynes, Prato - Italia
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Note
Note
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Coordinamento editoriale: Sara Pagliai, coordinatrice Agenzia nazionale Lifelong Learning Programme
Testi di: Maria Lacovara e Laura Natali, Agenzia nazionale LLP,Unità Comenius Mobilità Alunni
Pubblicazione a cura di: Valentina Riboldi, Agenzia nazionale LLP, Unità Comunicazione
Firenze, settembre 2012
Questa pubblicazione è stata curata dall’Agenzia nazionale Lifelong Learning Programme per Comenius,
Erasmus, Grundtvig e Visite di Studio che è interamente responsabile dei contenuti.
È stata realizzata con il contributo della Commissione europea, Direzione generale Istruzione e Cultura e del
Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca, Direzione generale per gli Affari Internazionali.
Il contenuto può essere riprodotto per fini non commerciali, citando chiaramente la fonte.
Contatti: [email protected]
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Indice
Introduzione
3
LA FASE PREPARATORIA DEL PROGETTO DI MOBILITÀ
Incoraggiare e ottenere il consenso nella scuola
Pianificare il processo di apprendimento dell’alunno
Individuare e preparare una famiglia ospitante idonea
Una buona accoglienza dell’alunno a scuola
Gettare le basi per prevenire eventuali sensazioni di disagio, fraintendimenti
e un mancato successo nell’inserimento
Calendarizzazione: chi fa cosa e quando!
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13
LA MOBILITÀ INIZIA: AZIONE!
Richiesta di pagamento – utilizzo delle risorse finanziarie
Monitorare il processo di apprendimento dell’alunno
Un contratto formativo corrispondente ai bisogni dell’alunno
Tempo in famiglia e tempo libero
Strumenti di monitoraggio e opportunità
In caso di emergenza… l’esperienza insegna
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L’ESPERIENZA GIUNGE A TERMINE – ORA COSA SUCCEDE?
Valutazione finale dell’alunno e del progetto
L’impatto del progetto sulla scuola ospitante e la scuola di provenienza
Comenius in azione
Conclusioni
21
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23
2
Introduzione
Prepararsi ad un’esperienza del tutto nuova può provocare infiniti dubbi ed insicurezze, proprio per questo
motivo può essere di grande aiuto avere a disposizione indicazioni chiare per affrontarla nel miglior modo
possibile.
La Mobilità individuale degli alunni Comenius, essendo una nuova Azione e relativamente complessa, ha
infatti come documento di riferimento il Manuale per la Mobilità degli alunni Comenius, di facile
consultazione per i candidati e beneficiari. Tale documento raccoglie una serie di informazioni che offrono
chiare e precise indicazioni sul tipo e il livello di impegno che dovrà essere assicurato da tutti gli attori
principali del progetto. Il Manuale affronta la complessità del progetto su vari piani, in primo luogo indica gli
aspetti fondamentali che devono essere conosciuti da tutti i protagonisti, mira ad ottenere una gestione
efficiente e determina i ruoli e le responsabilità della scuola di provenienza, della scuola ospitante,
dell’alunno, della famiglia d’origine e della famiglia ospitante. Semplici indicazioni relative a chi fa cosa,
quando e perché risultano utili per tutti, affinché ogni individuo possa capire cosa ci si aspetta da lui nel
contesto più ampio della struttura del progetto. Il Manuale serve non solo nella fase preparatoria del
progetto ma anche nel momento in cui il progetto viene selezionato per il finanziamento europeo: gli attori
principali già indicati dovranno fare riferimento al documento per adempire il loro dovere e sfruttare al
massimo l’occasione unica davanti alla quale si trovano.
Per quale motivo è stato considerato necessario produrre una guida specifica per le scuole ospitanti?
L’esperienza ci insegna che forme supplementari di documentazione possono coesistere parallelamente a
istruzioni formali presenti in una guida ufficiale. Molto spesso è più facile immaginarsi le situazioni quando ci
si trova davanti a suggerimenti, idee e consigli che derivano da esperienze realmente vissute e da indicazioni
date in merito a ciò che ha funzionato o meno. Questo ci aiuta a prevedere e prevenire quello che ci attende.
Questa guida quindi si basa su soluzioni adottate dai vari protagonisti del progetto per affrontare il primo
anno di esperienza legato alla Mobilità individuale degli alunni. Il fatto che il progetto si focalizzi su giovani
individui che intendono trascorrere un minimo di tre mesi lontani dal loro contesto abituale(casa, famiglia,
amici, contesto scolastico e sociale) vuol dire che occorrono misure speciali ed una particolare attenzione a
tutti i dettagli. Tra i tanti aspetti da prendere in considerazione abbiamo scelto di soffermarci sul
riconoscimento del percorso didattico sostenuto dall’alunno all’estero, su come affrontare situazioni
problematiche e su possibili approcci da adottare per integrare l’individuo in un nuovo contesto linguistico e
culturale.
Ci fa piacere dire che, grazie ad una forte collaborazione tra alunni, docenti, personale delle Agenzie
Nazionali, Ministero dell’Istruzione e rappresentanti della Commissione Europea, i tanti quesiti posti –
particolarmente durante gli incontri di formazione per gli alunni in partenza o in arrivo insieme ai rispettivi
docenti di contatto e mentori - hanno spesso trovato soluzioni interessanti e pratiche, a volte esemplari per
tutti. Molto spesso non esiste una risposta giusta o sbagliata ma semplicemente si riesce ad individuare
una buona risposta che offre una soluzione alla situazione davanti alla quale ci si trova. Soddisfare gli
obiettivi proposti in questo tipo di progetto di mobilità richiede uno sforzo costante nell’esercitare le proprie
capacità di essere flessibili e creativi!
Inizialmente il contatto tra le Agenzie Nazionali e le scuole ospitanti è quasi nullo, non essendo legati da un
contratto finanziario e si rafforza in genere solo dopo che l’autorizzazione alle attività viene comunicata alle
scuole. Tale notizia arriva nella scuola ospitante quando il personale della scuola ha già preso decisioni
importanti legate alla mobilità. Molto spesso le scuole ospitanti continuano a gestire le fasi principali del
progetto indipendentemente, attenendosi alle indicazioni che ricevono dalle scuole di provenienza. Le
3
Agenzie Nazionali stanno facendo vari tentativi per intensificare il supporto alle scuole ospitanti nella fase
d’inizio della gestione del progetto, per migliorare sia il tipo che la qualità del sostegno fornito.
Ecco quindi l’importanza della creazione di una Guida specifica per le scuole ospitanti da poter consultare
ancora prima di prendere parte alla Mobilità individuale degli alunni Comenius.
Sappiamo che le esperienze del primo anno di attività nella Mobilità individuale degli alunni hanno prodotto
tanto know-how di qualità, conoscenze che possono essere condivise con coloro che si cimentano con
questa azione per la prima volta. Gli incontri di formazione hanno dato l’occasione agli insegnanti e ai
dirigenti scolastici di fare un punto sulle criticità incontrate e le soluzioni offerte. Con l’aiuto e la guida di
rappresentanti dell’Agenzia Nazionale e del Ministero dell’Istruzione ostacoli indesiderati si sono spesso
trasformati in sfide interessanti con chiare ed invitanti vie di uscita.
Possiamo riflettere sulle sfide guardando attentamente i punti focali nelle tre principali fasi del progetto: la
fase preparatoria, la fase di svolgimento e la fase successiva la conclusione della mobilità.
4
LA FASE PREPARATORIA DEL PROGETTO DI MOBILITÀ
Gettare le basi per permettere un buon inizio, sia all’interno che al di fuori della scuola ospitante, richiede
l’impegno del mentore nel creare il giusto clima nel proprio istituto di appartenenza (soprattutto in
collaborazione con il Dirigente scolastico, il docente di contatto nella propria scuola qualora fosse stato
previsto, l’alunno mentore) e deve fornire tutte le informazioni necessarie agli individui che saranno in
contatto con l’alunno Comenius durante la sua permanenza (famiglia ospitante, altro personale docente e
non, alunni della scuola, conoscenti ecc).
Alcune procedure fondamentali vanno portate a termine prima dell’arrivo dell’alunno:
•
•
•
selezionare la famiglia ospitante in modo coscienzioso e adeguato al profilo dell’alunno che ospiterà,
fornendo informazioni chiare e complete
collaborare sui dettagli della gestione della mobilità con la scuola di provenienza e sulla stesura del
Contratto Formativo
creare e condividere documenti chiari che sottolineano il modo in cui gli attori principali del progetto
dovranno agire o reagire in specifiche situazioni rispettando a pieno le regole indicate nel Manuale
per la Mobilità degli alunni Comenius (Norme di comportamento, Procedure per le situazioni di
emergenza).
Sebbene una persona soltanto venga nominata ufficialmente mentore dell’alunno nella scuola ospitante e se
ne assuma tutta la responsabilità, il carico di lavoro non deve e non può riversarsi sul solo mentore, che oltre
a portare avanti le quotidiane attività didattiche e non che si svolgono all’interno dell’istituto, deve gestire
da solo, suo malgrado, l’azione comunitaria.
Qui di seguito evidenziamo alcuni aspetti nodali da tenere presenti nella fase preparatoria del progetto: dalla
preparazione della candidatura fino all’approvazione formale della proposta di progetto.
Incoraggiare e ottenere il consenso nella scuola
Prima di muovere i primi passi ed avviare le procedure formali indicate nel Manuale per la Mobilità degli
alunni Comenius, è necessario riscuotere un buon livello di consenso nella scuola e nel contesto locale.
Alcune delle prime difficoltà affrontate dal mentore potrebbero essere una o più delle seguenti:
Ottenere consenso formale da parte degli organi ufficiali della scuola.
Ottenere un consenso solo parziale che limita le potenzialità del progetto.
Un calo per l’interesse al progetto proprio quando la scuola partner riceve formale autorizzazione
per il finanziamento europeo.
Il progetto di mobilità non è ancora inserito nel curricolo scolastico.
Isolamento del mentore che viene considerato unico responsabile del progetto e del lavoro ad esso
correlato.
I colleghi evidenziano solamente le difficoltà e le conseguenze negative relative alla gestione del
progetto.
5
Alcune semplici strategie possono essere adottate in modo da riscuotere un consenso reale nella scuola e
nella comunità locale:
Presentare il progetto di mobilità ai vari organi scolastici
Per poter affrontare la fase informativa del progetto bisognerà armarsi di tempo e di pazienza. Non è
sufficiente pensare che un paio di incontri generali basteranno per chiarire eventuali dubbi o eliminare una
scarsa convinzione riguardo al progetto. Un consenso assoluto da parte di tutto il personale docente della
scuola potrebbe rivelarsi una missione impossibile; è importante però che i colleghi che non dimostrano
particolare entusiasmo nei confronti del progetto, non assumano un atteggiamento che possa danneggiare e
ostacolare il processo di apprendimento dell’alunno ospite. Il Contratto formativo è senza dubbio la parte
più delicata ed essenziale del progetto e deve essere rispettata ed osservata durante il soggiorno-studio
dell’alunno.
È molto probabile che gli incontri indirizzati al personale della scuola, direttamente coinvolto nel progetto
richiedano in seguito degli incontri più specifici, focalizzando l’attenzione su argomenti che prevedono anche
uno scambio di idee fra i singoli attori/docenti. Particolare attenzione dovrà essere posta nel momento in cui
ci si relaziona con gli insegnanti delle singole discipline che avranno un contatto frequente e diretto con
l’alunno Comenius.
Sapere che il progetto è sostenuto dal Consiglio di classe, può essere un sollievo enorme per il mentore.
Questo avviene nel momento in cui la Mobilità Individuale degli Alunni (MIA) viene inserita nel POF della
scuola. Oltre a supportare il progetto di mobilità all’interno del Consiglio di classe, il Dirigente scolastico ha la
piena autorità di rilasciare comunicazioni ufficiali a chiunque per ottenere un consenso più diffuso.
Identificare una rete di sostegno all’interno della scuola
Una volta accettato il progetto e compresane l’essenza, la scuola dovrà considerare seriamente come
muoversi al meglio per integrare il nuovo arrivato nel contesto scolastico. Per un sostegno più efficiente la
scuola dovrebbe nominare un sostituto del mentore che assumerà questo ruolo nel caso in cui il mentore
dovesse assentarsi oppure fosse in difficoltà nel compiere i propri doveri e i propri compiti in un dato
momento. Ricoprire il compito del mentore dell’alunno in mobilità dovrebbe, fino a un certo punto, essere
interpretato come un lavoro di squadra in cui più persone possono essere nominate a diverso titolo per
seguire l’alunno da vicino durante il suo soggiorno nella scuola. Prima di identificare queste persone con le
quali sarà realmente possibile collaborare fianco a fianco, sarà necessario, specialmente se è passato del
tempo dal loro coinvolgimento in un partenariato Comenius, o da un’esperienza di mobilità, che il mentore
illustri e condivida con i futuri collaboratori quali progetti sono già stati realizzati in passato con l’istituto
partner e come il progetto MIA si inserisce in tale contesto.
Incontri pre-stabiliti e programmazione
Il Dirigente scolastico sarà chiamato in causa a supervisionare ciò che accade all’interno del proprio istituto
relativamente alla presenza dell’alunno Comenius. Avrà la responsabilità di ridistribuire compiti e
responsabilità se lo ritiene opportuno. Un buon modo per avviare le attività legate alla mobilità è pianificare
più incontri preparatori all’arrivo dell’alunno, sollecitando la partecipazione da parte di tutto il personale
della scuola e i rappresentati dei genitori. Così facendo, tutti saranno a conoscenza del progetto e degli
obiettivi prefissati nelle sue fasi iniziali. In una fase successiva tali incontri avranno un significato diverso, e
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almeno in parte verranno utilizzati come sessioni di monitoraggio e valutazione per individuare eventuali
nuovi e più realistici obiettivi da raggiungere in base ai progressi dell’alunno e ai suoi effettivi bisogni.
Una programmazione specifica o una tabella di marcia accessibile a tutto il personale della scuola, è utile per
dare prospettiva alle attività che si svolgeranno nel corso dei mesi. Questo risulta particolarmente
importante in un progetto dove numerose attività verranno svolte ancor prima delle scadenze e delle
approvazioni ufficiali connesse alla presentazione della candidatura e all’Accordo finanziario. Identificare con
una data precisa le fasi e gli appuntamenti essenziali con l’aiuto di un calendario crea una mappa mentale
di ciò che deve essere fatto e da chi. Nel caso in cui non venisse rispettata una scadenza, se ne deciderà
immediatamente una nuova in modo che non ci siano ripercussioni sulle scadenze successive.
Il calendario degli eventi può essere messo in mostra in un’area comune (ad es. aula docenti) in modo che
tutti coloro che impattano sulla mobilità siano a conoscenza con largo anticipo delle tappe fondamentali del
progetto.
Il coinvolgimento dei genitori
Sicuramente i punti di forza sono la costanza, il tempismo e l’abilità investiti nell’informare tutti su ciò che
accade e ciò che ci si auspica possa accadere durante i giorni, le settimane e i mesi a venire. Il consenso nella
scuola può essere consolidato attraverso un feedback positivo e un incoraggiamento ottenuti al di fuori della
scuola dalle famiglie degli alunni. Le informazioni principali riguardo al progetto possono essere trasmesse
attraverso delle giornate informative (open days) presso le scuole ospitanti o le sedi delle autorità locali, ecc.
Se i docenti sanno di avere un forte sostegno da parte dei genitori, sono più incentivati a collaborare ad un
progetto del tutto nuovo e pieno di sfide.
Pianificare il processo di apprendimento dell’alunno
Prima dell’arrivo dell’alunno straniero c’è molto da preparare per il percorso di apprendimento durante il
suo periodo di studio presso la scuola ospitante. Per semplificare, segue un elenco di suggerimenti per
l’elaborazione del Contratto formativo, il documento fondamentale che stabilisce il programma didattico
seguito dall’alunno ospite:
Analizzare e confrontare i due sistemi scolastici evidenziando differenze e similitudini
Decidere che cosa l’alunno/la scuola vogliono apprendere da un diverso programma di
apprendimento e un diverso approccio didattico
Stabilire un contatto iniziale tra mentore e docente di contatto e abbozzare i primi obiettivi da
raggiungere
Le scuole partner possono impegnarsi in uno scambio più dettagliato sulle similitudini e le differenze
tra i curricula permettendo un contatto diretto tra i docenti delle singole discipline nelle scuole. Così
facendo gli insegnanti coinvolti sono in grado di lavorare sugli aspetti compatibili dei due curricula, e
sarà quindi possibile individuare i saperi minimi per ogni disciplina studiata all’estero.
Considerare in modo accurato quando e come il progresso dell’alunno verrà valutato sia nella
scuola ospitante che nella scuola di provenienza. Tali valutazioni dovrebbero corrispondere alla
modalità di riconoscimento che normalmente viene adottata nei due paesi di riferimento.
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Esprimere gli obiettivi di apprendimento con termini specifici e non complessi perché siano chiari a
tutti i risultati che si auspica ottenere; ad es. obiettivi legati all’apprendimento linguistico possono
essere stabiliti in relazione al Quadro di riferimento europeo per le lingue.
Specificare come gli obiettivi verranno raggiunti progressivamente lungo tutto il periodo di mobilità
Discutere sui progetti che la scuola ha in atto e che potrebbero interessare l’alunno e a cui potrebbe
decidere di partecipare. Scambiare informazioni riguardo alle attività extracurriculari alle quali
l’alunno già partecipa nel proprio paese può essere utile nell’organizzare una parte del tempo libero
dell’alunno.
Fare le ricerche necessarie legate all’apprendimento linguistico; controllare quali opportunità sono
presenti nella scuola oppure nella comunità locale. L’alunno potrebbe necessitare di tutto il
supporto possibile in quest’ambito – a prezzi economici!
Chiarire con l’alunno e possibilmente mettere in forma scritta le conseguenze che potrebbero
scaturire da un mancato rispetto del Contratto formativo.
L’esperienza ci insegna che più gli alunni sono a conoscenza di ciò che li aspetta al loro arrivo, più si
riduce la possibilità di delusione. Elaborare un Contratto formativo molto dettagliato specificando
ad esempio eventuali test o valutazioni intermedi, individuare i saperi minimi di ogni singola
disciplina, organizzare la mobilità in modo tale che i metodi di valutazione normalmente adottati
nella scuola di provenienza non vengano completamente compromessi, sono tutti elementi
fondamentali per il riconoscimento del periodo di studio.
Infine ricordarsi che tutto può sembrare semplice nella teoria ma non sempre si traduce
automaticamente in risultati pratici! Le discrepanze possono emergere con facilità ma questo non
deve scoraggiare. In realtà può significare che il Contratto formativo deve essere modificato e
migliorato in itinere, questo a condizione che i tre firmatari del documento (alunno, docente di
contatto e mentore) condividano i motivi delle modifiche.
Possibili svantaggi/ostacoli
Nonostante ci si attenga al Contratto formativo, prima della mobilità si possono comunque incontrare
ostacoli e difficoltà. Possibili strategie possono essere pensate e sviluppate in anticipo.
Alcuni degli ostacoli più frequenti in cui si sono imbattuti gli alunni:
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−
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−
−
−
apprendimento linguistico molto lento
sensazione di noia in classe e difficoltà ad interagire con altri alunni negli esercizi di apprendimento
difficoltà nell’adattarsi a metodologie di apprendimento del tutto nuove
scoprire che gli obiettivi del contratto formativo sono troppo ambiziosi
l’alunno si trova a dover studiare il fine settimana / la sera per rispettare un piano di apprendimento
ambizioso e rigido, perdendo così altre opportunità
il progresso fatto dall’alunno è lento e lontano dalla tabella di marcia stabilita per il raggiungimento degli
obiettivi.
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Individuare e preparare una famiglia ospitante idonea
La scuola ospitante è responsabile, prima dell’inizio della mobilità, di un compito molto delicato: la selezione
della famiglia ospitante. Sarà il mentore a creare un elenco di famiglie interessate, raccogliendo più
informazioni possibili sui singoli componenti, e verificherà di persona quanto dichiarato su carta
relativamente alla comprensione dell’azione e del ruolo che svolgeranno al suo interno e quanto siano
disponibili ad impegnarsi per la sua buona riuscita. La scuola ospitante e il mentore sceglieranno insieme la
famiglia più adatta e sarà il mentore a recarsi presso la casa della stessa prima di giungere a una decisione
finale rispetto all’abbinamento famiglia - alunno. Verranno portate all’attenzione della famiglia le regole alle
quali attenersi e la documentazione che dovrà essere prodotta e firmata prima dell’arrivo dell’alunno. I
membri della famiglia devono essere pienamente consci del proprio ruolo prima di accettare definitivamente
di partecipare attivamente al progetto.
Nel momento in cui si conosce l’identità dell’alunno selezionato e la scuola ha ricevuto il modulo di
candidatura dello stesso, si può procedere all’abbinamento tra alunno e famiglia. L’abbinamento si baserà
sulle informazioni contenute nell’Allegato al Modulo di candidatura dell’alunno e il Modulo di informazioni
sulla famiglia ospitante. Oltre a questi documenti scritti, all’impressione personale avuta facendo il
sopralluogo presso le famiglie idonee, possono essere individuati altri criteri per l’abbinamento: presenza di
fratelli o sorelle ospitanti coetanei dell’alunno straniero, condivisione di hobby, interessi e valori personali,
presenza in casa di animali domestici ecc.
Se l’alunno deve a condividere una stanza con il figlio o la figlia della famiglia ospitante dovrebbe essere
dello stesso sesso e circa della medesima età. Preferibilmente, un’alunna femmina non dovrebbe essere
abbinata a una famiglia con soli figli maschi e viceversa un alunno maschio non dovrebbe trovarsi in una
famiglia con sole figlie femmine.
Al di là del compito iniziale di individuazione della famiglia e abbinamento alunno – famiglia, il mentore
dovrà anche mantenere un contatto continuo con la famiglia ospitante durante tutta la mobilità e risolvere
qualsiasi problema che potrebbe verificarsi tra famiglia e alunno. Questo aspetto verrà affrontato in modo
più dettagliato nel capitolo “Durante la mobilità”.
Se la mobilità è reciproca
È necessario riflettere attentamente quando si decide di effettuare una mobilità reciproca: inviare un certo
numero di alunni in mobilità presso la scuola partner e ricevere da questa lo stesso numero di alunni.
Di solito avviene che le famiglie che ospitano siano le stesse che inviano i propri figli in mobilità.
Quest’approccio è incoraggiato a patto che le condizioni siano accettabili da entrambe le parti.
È possibile effettuare la mobilità in anni separati ovvero un anno ospitare e l’anno successivo inviare gli
alunni del proprio istituto in mobilità. Questa opzione può essere di supporto nel caso in cui uno dei due
Istituti, disposti a effettuare una Mobilità individuale degli alunni Comenius che preveda lo scambio
reciproco degli alunni nelle rispettive famiglie, si senta più sicuro ad ospitare e solo successivamente ad
inviare gli alunni in mobilità. La reciprocità presenta tuttavia delle complicazioni specialmente se accade che
un alunno non vada d’accordo con la famiglia ospitante, e decida di tornare a casa prematuramente. Un
gesto del genere può condizionare automaticamente l’altro alunno impegnato nell’esperienza.
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Una buona accoglienza dell’alunno a scuola
Questa sezione evidenzia alcuni degli aspetti principali da tenere presenti per una buona accoglienza
dell’alunno nella scuola: scambio di documenti, accordi pratici, creazione di regole interne, lavoro di squadra
efficiente fra il personale della scuola, il Dirigente Scolastico e l’alunno mentore.
Essendo l’interfaccia principale tra l’alunno, la famiglia ospitante e la scuola ospitante, il mentore dovrà
portare a termine compiti e responsabilità, coordinando il lavoro di tutti affinché ognuno abbia un’idea
chiara sul ruolo che avrà all’interno del progetto. Sarà essenziale quindi che il mentore capisca il vero spirito
del progetto, che sia un comunicatore abile con tutte le parti coinvolte in modo che possano essere impartiti
input precisi, efficaci e motivanti nel momento giusto e alle persone giuste.
Idee e suggerimenti per il mentore
Annunciare ufficialmente il progetto di mobilità Comenius.
Prima dell’arrivo dell’alunno si può comunicare in modo ufficiale il nuovo arrivo tenendo un incontro
per genitori e docenti con lo scopo di illustrare le attività pianificate. Si può sfruttare quest’occasione
anche per dare indicazioni sulle abitudini e le aspettative dell’alunno.
Un Kit di benvenuto
Per rendere più facile l’inserimento dell’alunno nel nuovo contesto (scuola e paese), la scuola
ospitante deve rassicurarlo e confermare le aspettative positive connesse al soggiorno - studio.
Può essere utile preparare un kit di benvenuto con consigli e suggerimenti utili, da far pervenire
all’alunno possibilmente prima della sua partenza dal paese di origine.
Informazioni più specifiche (brochure, informazioni sui libri di testo che verranno utilizzati, ecc)
possono essere invece fornite al momento dell’arrivo per evitare di sovraccaricare l’alunno con
troppe informazioni.
Accordi per il viaggio dall’aeroporto alla famiglia ospitante
Il mentore organizza il viaggio dell’alunno dall’aeroporto del paese ospitante alla famiglia ospitante
con largo anticipo e garantisce che l’alunno venga accompagnato fino a destinazione (normalmente
dalla famiglia ospitante stessa). Una cena di benvenuto può essere un’ottima occasione per
presentare l’alunno a quelle persone che saranno per lui un punto di riferimento durante tutto il
soggiorno.
Facilitare l’inserimento
La prima impressione all’arrivo è fondamentale e influenza spesso tutto il soggiorno.
L’alunno dovrebbe avere la sensazione che la scuola ospitante lo sta sostenendo in modo adeguato.
Questo aspetto non è da sottovalutare dato che lo stato emotivo dell’alunno potrebbe essere tale da
manifestare un bisogno di maggiore sicurezza rispetto al solito. Probabilmente l’alunno sentirà la
necessità di una struttura organizzata che lo faccia sentire protetto e sarà attento all’interesse
mostrato da parte delle persone chiave incaricate di occuparsi del suo benessere generale, dello
sviluppo personale e del progresso didattico.
L’intera scuola dovrà essere informata del nuovo arrivo e il mentore ha il compito importante di
accogliere l’alunno il primo giorno di scuola, aiutandolo ad inserirsi nel contesto scolastico. Può
essere sufficiente una breve sessione introduttiva e un giro conoscitivo della scuola, facendo le
necessarie presentazioni a docenti ed alunni.
Se possibile, pensare anche ad un approccio più informale: una festa di benvenuto sarebbe un
ottimo modo per rompere il ghiaccio!
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Scuola e non solo
Uno dei primi passi da fare a scuola è far conoscere i nuovi spazi mostrando le classi, i laboratori,
l’area dedicata a lavori progettuali, la biblioteca della scuola, la mensa, le aree di svago… Sarebbe
opportuno suddividere questo compito fra docente mentore e, qualora ci fosse, l’alunno mentore,
che contribuirà a far sentire il nuovo arrivato a proprio agio nei luoghi più frequentati dai coetanei.
Oltre al tour iniziale all’interno dell’istituto, in collaborazione con l’alunno mentore o un gruppo di
alunni scelti appositamente, può essere utile organizzare un tour della città per permettere di
familiarizzare in un contesto più ampio.
Tutte le informazioni pratiche
Ottimizzate il tempo a disposizione nei primi giorni della mobilità per fornire all’alunno informazioni
pratiche legate ad abitudini ed aspetti che possono risultargli utili e importanti da conoscere
nell’immediato – informazioni di tipo generale sulla cultura italiana, sull’organizzazione sociale del
Paese, sulla realtà specifica in cui opera la scuola ospitante -. Tali informazioni aiuteranno l’alunno
ad affrontare in modo positivo lo shock culturale che prima o poi riscontrerà durante il soggiorno e
lo renderanno sereno in un contesto poco conosciuto.
Rivedere i documenti essenziali
Nella fase iniziale è importante che il mentore riveda insieme all’alunno i documenti essenziali legati
all’osservazione delle regole nella scuola ospitante. Un buon punto di partenza sarebbe quello di
rileggere i documenti obbligatori per la partecipazione al progetto di Mobilità Comenius: Modulo
per il consenso dei genitori e le Norme di comportamento. Inoltre sarà opportuno rivedere con
l’alunno il Contratto formativo, per assicurarsi che abbia un’idea chiara degli obiettivi principali e
specifici del progetto e che sia cosciente di come verrà valutato il suo apprendimento durante la
mobilità sia nella scuola di provenienza sia nella scuola ospitante .
Gettare le basi per prevenire eventuali sensazioni di disagio,
fraintendimenti e un mancato successo nell’inserimento
Un intero capitolo nel Manuale per la Mobilità degli alunni Comenius è stato dedicato alla gestione delle
situazioni di emergenza (Gestione delle situazioni di crisi, Assicurazione per gli alunni, Country guide).
Vorremmo evidenziare alcuni piccoli accorgimenti che possano contribuire a prevenire sensazioni di disagio
e di isolamento in cui può incorrere l’alunno.
Prevenire e gestire una situazione di crisi sta essenzialmente al mentore e alla famiglia ospitante; una
collaborazione efficiente e una giusta comunicazione tra i due sono fondamentali. In primo luogo il mentore
deve costruire un rapporto di fiducia con l’alunno e questo si può ottenere soltanto attraverso un contatto
regolare, frequente e faccia a faccia. Il mentore dovrebbe essere pronto a discutere argomenti che l’alunno,
oppure la famiglia ospitante, vogliono fare emergere e deve essere facilmente raggiungibile in situazioni di
emergenza. In ogni caso la scuola deve garantire la possibilità di mettersi in contatto con qualcuno, 24 ore su
24, in caso di estrema necessità. Per questo motivo l’alunno deve disporre di una copia del “Piano di Azione
per le situazioni di emergenza” con i numeri di telefono delle persone da poter contattare in caso di
necessità.
Già dalla fase preparatoria della mobilità il mentore deve verificare e dare il giusto input per creare un
ambiente adeguato e sensibile ai bisogni dell’alunno. Le difficoltà possono essere tante e potrebbero
emergere a poca distanza dall’arrivo dell’alunno nel paese ospitante.
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Per fare qualche esempio:
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Informazioni o feedback insufficienti fra la famiglia ospitante e il mentore e viceversa
Nessun contatto diretto tra mentore e famiglia ospitante
Le due famiglie (d’origine e ospitante) non hanno una conoscenza reciproca
Le due famiglie non condividono alcun mezzo di comunicazione
L’alunno dà pochi segnali di sintonia con la classe
L’alunno non riesce ad allacciare amicizie
Come prima cosa, il mentore trarrà beneficio da una descrizione dettagliata sia dell’alunno che della famiglia
ospitante. Tali dettagli possono essere raccolti dai moduli di candidatura di entrambi. L’esperienza ci insegna
che è naturale che il mentore esamini i due profili nel dettaglio, richiedendo ulteriori informazioni
sull’alunno al docente di contatto della scuola di provenienza del tipo: descrizione approfondita della
personalità dell’alunno, le sue future aspettative, il background della famiglia e le aspettative legate alla
famiglia ospitante.
Combattere l’isolamento
Ognuna delle summenzionate situazioni può essere adeguatamente risolta e superata.
Un modo per evitare il senso di solitudine può essere quello di ospitare nella scuola più di un alunno
affinché si sentano meno isolati e possano condividere le proprie emozioni con qualcuno che sta vivendo
un’esperienza simile. Nel passato molte scuole hanno ospitato contemporaneamente almeno due alunni
provenienti dalla stessa scuola. D’altro canto, ospitare un numero eccessivo di alunni stranieri nella stessa
classe può essere controproducente per una buona integrazione.
Un contatto eccessivo con la famiglia d’origine?
I contatti dell’alunno con la famiglia di origine, con gli amici o con la scuola di provenienza, dovrebbero in
qualche modo essere limitati. Risulta difficile indicare un limite, dato che la frequenza dovrebbe dipendere
dalla velocità con la quale l’alunno riesce ad ambientarsi nel nuovo contesto. Non c’è motivo per ostacolare
l’alunno che vuole contattare amici e parenti per condividere le nuove esperienze, le scoperte e l’entusiasmo
con i propri cari. La cosa però potrebbe complicarsi se l’alunno volesse utilizzare questo mezzo di
comunicazione per esprimere dubbi e paure senza condividerle con persone che gli sono più vicine nel
paese ospitante, come ad esempio il mentore e la famiglia ospitante. Il mentore quindi dovrebbe sostenere
l’alunno che vuole mantenere i contatti con le persone più care a casa (via e-mail, facebook,
videoconferenze programmate ecc), ma dovrebbe anche incoraggiarlo ad essere aperto e franco nei
confronto di coloro che gli sono vicini nel Paese ospitante.
Condividere informazioni con gli attori chiave del progetto
La condivisione di informazioni ufficiali attraverso il mentore può essere importante per entrambe le
famiglie: la famiglia d’origine si sentirà rassicurata del fatto che il proprio figlio è in buone mani e in generale
sarà importante per entrambe le parti conoscere meglio le persone con le quali i propri figli staranno a
stretto contatto. Il mentore quindi potrà incoraggiare una comunicazione fra i vari attori. La famiglia
d’origine apprezzerà notizie su come il figlio si stia inserendo e adattando a una nuova e diversa vita di
famiglia.
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Costruire amicizie
Aiutare l’alunno a costruire amicizie e integrarsi nella scuola e nella comunità locale può essere il compito
dell’alunno mentore. Così facendo il mentore è sollevato da una pressione costante e può permettere
all’alunno di sperimentare un’integrazione più naturale attraverso una persona della stessa età.
Calendarizzazione: chi fa cosa e quando!
Sin dall’inizio del progetto deve essere ben chiaro per i protagonisti chi fa cosa, quando, quali documenti
preparare, per quali scadenze e conoscere esattamente il loro utilizzo, in modo da garantire la sicurezza e la
continuità del progetto. Tutte queste informazioni sono disponibili nel Manuale per la Mobilità degli Alunni
Comenius e le Agenzie Nazionali possono fornire alle scuole informazioni supplementari apprese durante il
primo anno di attività. Le scuole ospitanti e di provenienza devono consultarsi regolarmente per assicurarsi
che da entrambe le parti si stiano seguendo le stesse procedure definite dalla Commissione Europea e in
caso di necessità può essere contattata l’Agenzia Nazionale di riferimento.
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LA MOBILITA’ INIZIA – AZIONE!
Richiesta di pagamento – utilizzo delle risorse finanziarie
Non appena l’alunno è arrivato nella scuola ospitante deve essere inviata alla scuola di provenienza
la Richiesta di pagamento. Il mentore dovrà ricordarsi di farlo il prima possibile: i fondi europei che spettano
alla scuola ospitante (500 euro ad alunno) contribuiranno senza dubbio alla buona riuscita del progetto. Sta
al mentore, insieme agli altri membri della scuola direttamente coinvolti nella gestione del progetto,
decidere in che modo verranno spesi i soldi a loro disposizione per raggiungere con successo gli obiettivi
della mobilità dell’alunno.
Monitorare il processo di apprendimento dell’alunno
Il processo di apprendimento dell’alunno si può monitorare continuamente facendo riferimento al Contratto
formativo, il documento che definisce gli obiettivi e i risultati principali del periodo di studio all’estero
dell’alunno. Questo documento deve riflettere i bisogni dell’alunno e i progressi nell’apprendimento
durante la sua permanenza nell’Istituto ospitante. Per tutto il periodo di studio questo documento sarà alla
base delle consultazioni frequenti tra scuola ospitante, scuola di provenienza e alunno.
Il processo di apprendimento è senz’altro uno dei punti più delicati, la principale sfida della mobilità.
Dall’esperienza acquisita e dalle riflessioni fatte dai docenti e dalle Agenzie Nazionali, possiamo affermare
che per far funzionare bene le cose la soluzione migliore dipenderà da una buona combinazione fra la
didattica messa in atto nelle due scuole coinvolte e le direttive dettate dai curricula nazionali.
L’utilizzo di test d’entrata può essere un mezzo molto efficace per verificare il livello di conoscenza
dell’alunno nelle varie materie che dovrà studiare. Questo aiuterà il mentore, insieme ai docenti delle
singole discipline ad indirizzare l’alunno in classi appropriate che rispecchiano il livello di conoscenza già
acquisita e al contempo quella ancora da acquisire. Un monitoraggio continuo può far emergere la necessità
di effettuare dei cambiamenti in base alla velocità con la quale l’alunno apprende e mette in pratica la lingua
del paese ospitante.
Le differenze dei due sistemi educativi, in particolare la didattica e i contenuti curriculari, possono avere un
impatto molto forte sull’alunno, sia in termini psicologici che in termini produttivi. Non bisogna scoraggiarsi
di fronte all’iniziale effetto negativo del metodo d’insegnamento sull’alunno. Ciò che l’alunno può essersi
immaginato rispetto al curricolo nazionale e alla didattica del Paese ospitante può contrastare in modo
significativo con la realtà! Laddove l’alunno riscontra un approccio disciplinare completamente diverso
rispetto a quanto è abituato, l’apprezzamento dell’alunno arriva con lentezza e può addirittura sfociare in
una valutazione positiva del periodo trascorso.
Essere flessibili in tali situazioni è di grande importanza. L’atteggiamento “Il nostro modo di fare le cose è
migliore del vostro” si rivelerà inutile e non permetterà una visione aperta e democratica. L’alunno deve
sentirsi in una posizione in cui può trarre vantaggio dalla sua esperienza di apprendimento e sostenuto da un
attento e costante monitoraggio. Eventuali modifiche possono e devono essere fatte in ogni momento a
patto che tutte le parti che inizialmente hanno firmato il Contratto formativo siano pienamente d’accordo.
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Di seguito elenchiamo alcuni elementi che potrebbero ostacolare il processo di apprendimento dell’alunno:
−
−
−
Barriere linguistiche
Scarsa partecipazione alle lezioni e ottenimento di scarsi risultati
Corrispondenza poco realistica tra gli obiettivi indicati nel Contratto formativo e gli obiettivi
raggiunti, definizione troppo generica degli obiettivi da raggiungere.
Indichiamo alcune semplici strategie che potrebbero sostenere l’alunno lungo il suo processo di
apprendimento:
Come affrontare le barriere linguistiche
Nel caso in cui l’alunno riscontrasse grosse difficoltà nell’apprendere una nuova lingua e dimostrasse di fare
scarsi progressi la scuola può scegliere di introdurre nell’orario scolastico sessioni mirate allo sviluppo di un
progetto in atto, meglio se connesso al tema del partenariato Comenius. In questo caso l’alunno dovrebbe
svolgere un compito specifico es. una ricerca basata su un tema legato al paese ospitante.
Se il problema della barriera linguistica fosse particolarmente evidente in alcune lezioni piuttosto che in altre
può essere utile impegnare l’alunno in attività alternative proprio per le materie in cui l’alunno mostra
maggiore difficoltà. Tuttavia va individuato un limite per non abusare dell’idea del progetto individuale: deve
essere evitato un eccessivo isolamento dell’alunno e un mancato coinvolgimento nelle materie di studio
inizialmente individuate.
Con il passare del tempo e con il progredire delle proprie capacità, l’alunno potrà seguire le lezioni previste
dal Contratto formativo. Va considerato anche il livello di partenza delle competenze linguistiche dell’alunno.
In alcuni casi può accadere che si tratti di un primo approccio!
Alcuni suggerimenti per comunicare al meglio con l’alunno:
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Ripetere il concetto anche se si tratta di informazioni banali (es appuntamenti futuri, istruzioni
semplici )
Incoraggiare la partecipazione a corsi di lingua tenuti nella scuola o nel territorio, possibilmente
gratuiti o a basso costo es. corsi normalmente organizzati per alunni di altre nazionalità che
frequentano la scuola
Limitare il più possibile l’uso del dialetto, parlare lentamente e ricordarlo anche agli alunni
Incoraggiare la frequenza delle classi in cui è attivo l’approccio CLIL
Incoraggiare attività linguistiche tandem con giovani interessati a scambi linguistici.
L’urgenza di capire una lingua completamente nuova si rallenterà col passare delle settimane e dipenderà
dalla frequenza con cui la lingua viene impiegata nella famiglia ospitante e quanto spesso l’alunno
interagisce con persone del posto nel suo tempo libero.
Tenere sotto controllo la frequenza e il rendimento in classe
Il mentore è responsabile della frequenza dell’alunno in classe, del suo rispetto delle Norme di
comportamento stabilite tra la scuola ospitante e la scuola di provenienza, e decide le conseguenze qualora
le regole vengano infrante, in accordo con i colleghi nella scuola ospitante e il docente di contatto della
scuola di provenienza. Nel momento in cui il mentore non può controllare direttamente l’alunno alcuni
semplici strumenti possono essere utili per seguire le azioni e gli spostamenti dell’alunno durante la sua
giornata scolastica:
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∗
Registro di frequenza
tenuto per documentare la frequenza scolastica dell’alunno Comenius può essere un buon metodo
per tenere sotto controllo la partecipazione dell’alunno alle singole lezioni. Se il mentore dovesse
notare assenze ingiustificate, questo documento ufficiale permetterà di ricercare le motivazioni di
tale comportamento dell’alunno ad es. difficoltà nella comprensione delle lezioni. Una copia del
registro potrà essere disponibile in tutte le classi frequentate e possono essere riportati tutti i
commenti ritenuti necessari dal mentore. Ad esempio si può includere: presenza/assenza, argomenti
trattati durante la lezione, valutazioni dell’alunno, osservazioni (comportamento in classe,
partecipazione attiva nel lavoro di gruppo, livello di comprensione, difficoltà).
∗
Incontri settimanali
saranno tenuti tra mentore e alunno e serviranno a confermare l’orario dell’alunno oppure ad
adattarlo in base al livello di progresso ottenuto. Tali incontri serviranno anche per discutere di
modifiche da apportare al Contratto Formativo o per segnalare al mentore la necessità di parlare con
uno o più docenti che normalmente hanno un contatto con l’alunno. Se col tempo gli obiettivi
prefissati si rivelano troppo pretenziosi, il contenuto del Contratto formativo può essere rivisto e
modificato tenendo presente il punto di vista del mentore, del docente di contatto e dell’alunno.
Un contratto formativo corrispondente ai bisogni dell’alunno
Elaborare un Contratto formativo di buon livello non è molto semplice, ma essere attenti e puntigliosi nella
sua stesura può prevenire spiacevoli inconvenienti. Sia l’alunno che i docenti coinvolti dovranno seguire
chiare indicazioni in modo da evitare che l’alunno debba recuperare il programma di studi una volta tornato
nel paese di origine oppure seguire un corso di studi doppio durante la mobilità.
Il programma didattico indicato nel Contratto formativo deve essere pianificato con attenzione prima
dell’inizio del periodo di mobilità e i docenti delle singole discipline coinvolte nel processo di
apprendimento dell’alunno devono essere consapevoli dei principali obiettivi stabiliti.
Come già menzionato in precedenza, è possibile modificare il Contratto formativo in itinere per inserire
nuove o migliori occasioni di apprendimento o modificare obiettivi che si siano verificati troppo difficili da
raggiungere. Come già accennato, tutte le parti devono essere concordi sulle modifiche da attuare che
dovranno essere registrate per iscritto nel documento.
Il successo del Contratto formativo può essere misurato in base al modo in cui si è riusciti a soddisfare la
richiesta di riconoscimento degli studi da parte della scuola di provenienza.
È importante sottolineare che questo documento non può coprire tutti gli aspetti che possiamo classificare
come “apprendimento”.
L’interazione dell’alunno Comenius con altri alunni e nelle attività di classe
Alcuni aspetti del processo di apprendimento non possono essere misurati, come ad esempio
l’apprendimento informale che si acquisisce nel contesto della famiglia ospitante o con la partecipazione ad
attività legate al tempo libero. Questi aspetti della mobilità non devono essere considerati meno importanti
e va quindi lasciato del tempo libero all’alunno da dedicare anche a questo tipo di attività.
Questo permetterà agli insegnanti e ai suoi pari di fare piccoli ma efficaci cambiamenti che offrono un reale
supporto all’alunno per farlo sentire davvero parte del gruppo e capace di poter contribuire alla lezione
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esattamente come gli altri. Il docente potrebbe individuare esercizi più semplici (dal punto di vista
linguistico) e l’alunno mentore potrebbe giocare un ruolo attivo nell’assicurarsi che il suo compagno
comprenda le istruzioni date e il compito da svolgere.
Tempo in famiglia e tempo libero
Come l’alunno sceglie di passare il suo tempo libero non deve essere sottovalutato, dato che questa parte
dell’esperienza è importante quanto il percorso didattico fatto all’interno della scuola.
È ovvio che il mentore non può pensare di avere un controllo totale su tutto ciò che fa l’alunno insieme alla
famiglia ospitante, ma periodicamente può verificare se le cose si stanno svolgendo in modo accettabile e se
entrambi si sentono soddisfatti in compagnia l’un dell’altro.
La famiglia ospitante dovrebbe impegnarsi nel capire se l’alunno è a suo agio. Oltre a trascorrere del tempo
insieme in momenti ovvi come ai pasti, del tempo dovrebbe essere investito dai membri della famiglia per
fare attività comuni sia dentro che fuori dalla casa. Una parte del successo di come viene impiegato il
tempo libero con i membri della famiglia ospitante dipenderà dalla capacità con la quale il mentore è
riuscito ad abbinare alunno – famiglia.
Altro elemento utile può essere una mobilità basata sulla reciprocità non solo tra le due scuole ma anche
tra le famiglie degli alunni coinvolti. Organizzarsi in questi termini vorrà dire che la sorella o il fratello
ospitante saranno fondamentali nell’integrazione e nel coinvolgimento dell’individuo nelle attività sociali.
Sarà abbastanza naturale per questo membro della famiglia accompagnare il suo ospite (da e a scuola, nella
città stessa per conoscere meglio il contesto locale in cui si trova ecc), invitarlo ad eventi dove è possibile
socializzare o coinvolgerlo in attività sportive o attività organizzate a livello locale.
Potrebbe però accadere che anche il mentore sia coinvolto nell’organizzazione e nella gestione di una parte
del tempo libero dell’alunno, specialmente se ha identificato attività che interessano l’alunno connesse ad
attività scolastiche. Questo permette di creare un legame più forte tra alunno e mentore, passando dal
contesto formale della scuola ad un rapporto più informale.
Il mentore deve assicurarsi che l’alunno non stia investendo la maggioranza del suo tempo libero nello studio
per recuperare il programma che stanno svolgendo nella sua scuola di provenienza oppure al contrario stia
solo ed esclusivamente insieme ai compagni di classe. L’alunno dovrebbe tentare di allargare il più possibile i
suoi contatti e dedicare parte del suo tempo per fare nuove conoscenze.
Tenere tutti informati…e contenti
Il mentore deve fare del suo meglio per tenere tutti gli attori informati sull’andamento del progetto.
Questo va fatto nella giusta misura senza esagerare e una parte delle informazioni dovrebbero quindi essere
condivise in modo naturale tra i docenti di contatto e le famiglie di provenienza. Questa parte del
coordinamento della mobilità si collega al feedback su come l’alunno si stia inserendo (nelle attività
scolastiche e non) in termini più generali.
Non perdere il filo
Avendo un ruolo così centrale, a volte può risultare difficile per il mentore giudicare tempo e energia da
dedicare a ogni singolo aspetto del progetto. Il mentore potrebbe anche chiedersi quanta attenzione deve
17
essere indirizzata ad un dato problema connesso all’alunno e alla sua mobilità, ad es.
Quanto dell’esperienza devo documentare?
Cosa devo fare e a chi devo rivolgermi in casi complessi?
Fino a che punto devo intervenire nella vita dell’alunno fuori dal contesto scolastico?
Quanto devo controllare ciò che l’alunno fa dentro e fuori dalla scuola ?
Per rispondere a questi quesiti è sufficiente usare un po’ di senso pratico e di conoscenza del proprio alunno
o alunni. Questo aiuterà a valutare l’opportunità di dedicare più o meno tempo o attenzione ad un dato
aspetto. Inizialmente questo si presenterà come un punto difficile sia perché occorrerà tempo per conoscere
meglio l’alunno, sia perché c’è una prima volta per tutto. Fare il mentore per la prima volta potrebbe
risultare un compito arduo, specialmente se le indicazioni riportate in questa guida non sono state prese
abbastanza sul serio e quindi non messe in atto.
Strumenti di monitoraggio e opportunità
Il mentore dovrà fare il possibile per tenere tutti informati sull’andamento del progetto. Ma prima che tale
impegno diventi un lavoro a tempo pieno è necessario porre un limite. In ogni caso è importante selezionare
quali informazioni gestire e fare arrivare ad altri, tenendo presente che una parte delle notizie vengono
trasmesse ai vari soggetti attraverso il docente di contatto o la famiglia naturale. Questa parte della mobilità
riguarda un feedback in termini generali su come l’alunno si sta adattando (sia nel contesto scolastico sia nel
contesto più ampio).Segnaliamo di seguito alcune opportunità per monitorare l’attività di mobilità durante
lo svolgimento.
Un’esperienza di Job shadowing presso la scuola partner
Un ottimo modo per permettere lo scambio di informazioni tra mentore e docente di contatto si ottiene
attraverso l’attività di Job shadowing nell’ambito di Comenius. Con le borse per la Formazione in servizio
Comenius (www.programmallp/comenius) è possibile effettuare questa attività presso una scuola estera
per osservare il lavoro dei colleghi, scambiare esperienze, acquisire nuove strategie di insegnamento o di
valutazione e così via. Quale opportunità migliore quindi per monitorare l’andamento di una o più mobilità
presso l’istituto partner?
Il job shadowing infatti permette al mentore e al docente di contatto di elaborare insieme un programma
lavorativo per effettuare una serie di verifiche nella fase preparatoria oppure nella fase di svolgimento vera e
propria della mobilità. In quest’ultimo caso le attività potrebbero focalizzarsi sui seguenti aspetti:
- compatibilità del Contratto formativo con l’effettivo processo di apprendimento dell’alunno
- metodi di insegnamento che incoraggino una partecipazione attiva in classe dell’alunno
- sviluppo di strumenti appropriati per la valutazione dei progressi
- creazione di progetti individuali che l’alunno dovrà svolgere in relazione al Partenariato Comenius in corso
a cui partecipano le due scuole partner.
Nel caso in cui sia previsto uno scambio reciproco di alunni, le due scuole partner potrebbero presentare
entrambe una candidatura per ottenere il finanziamento di un job shadowing reciproco. Così facendo
entrambi gli insegnanti di riferimento avrebbero l’opportunità di osservare come lavora il collega,
suggerendo miglioramenti e/o modifiche per un miglior svolgimento della mobilità .
18
Twinspace per condividere informazioni e monitorare l’andamento della mobilità
La Piattaforma eTwinning può rappresentare un valido strumento per effettuare monitoraggio e scambio di
informazioni con la scuola partner. La piattaforma incoraggia vari tipi di scambi - blog, chat, forum, upload di
materiali e prodotti – in un ambiente sicuro e facile da utilizzare: inizialmente possono essere proposte
attività di collaborazione tra la classe/scuola di provenienza dell’alunno e quella ospitante attraverso il
Twinspace, lo spazio di lavoro online utilizzato da centinaia di scuole in tutta Europa.
Nella fase della mobilità invece il Twinspace potrà servire agli scambi tra l’alunno e il suo docente di
contatto o i compagni di classe: lo spazio permette la condivisione delle nuove competenze acquisite, delle
scoperte e delle esperienze di vita nella scuola e nel paese ospitante.
A fine mobilità le scuole possono aprire le proprie esperienze ad altri istituti nel campo dell’istruzione,
proponendo nuovi ed innovativi materiali didattici già sperimentati nell’arco di un lungo periodo di mobilità
sempre grazie agli strumenti offerti dalla piattaforma eTwinning.
Per ulteriori informazioni sulla piattaforma - per quesiti di tipo tecnico e metodologico, per raccogliere dati e
spunti inerenti al campo dell’istruzione nella propria regione/nel proprio paese - è possibile rivolgersi
all’Unità nazionale eTwinning che ha sede presso l’Agenzia nazionale LLP:
www.programmallp.it/etwinning
email : [email protected]
In caso d’emergenza…l’esperienza insegna
•
•
•
•
Non lasciarsi prendere dal panico di fronte a un’emergenza: analizzare la situazione, cercando di
trovare compromessi e soluzioni adatti a risolvere il problema
Prestare sempre attenzione alle richieste dell’alunno e valutare l’opportunità di assecondarle o
meno
Non sottovalutare mai un piccolo problema che con il passare del tempo può sfociare in una
situazione di emergenza
Tenere informati tutti gli attori del problema senza nasconderlo causandone un aggravamento: il
docente di contatto e la famiglia di origine conoscono molto meglio l’alunno e possono più
facilmente arrivare ad una soluzione.
Assicurarsi che i documenti necessari per la sicurezza dell’alunno e per la sua salute e/o le
eventuali copie dei relativi documenti (Modello sanitario 1 e 2, Piano di Azione per le situazioni di
emergenza, tessera TEAM e il Piano Assicurativo Comenius) siano conservati in un luogo accessibile.
I facsimili dei primi tre moduli sopracitati sono contenuti nella sezione 10 del Manuale per la
Mobilità individuale degli Alunni Comenius e devono essere compilati in base alle indicazioni
fornite.
La tessera TEAM viene rilasciata in tutti gli Stati membri ed è possibile che l’alunno ne sia già in
possesso specialmente se ha già effettuato viaggi fuori dalla propria nazione. Tale tessera permette
all’alunno di beneficiare dell’assistenza sanitaria nel paese in cui si reca. In alcuni casi la TEAM non
fornisce una copertura completa, in tal caso è necessario una copertura sanitaria supplementare.
Per questo motivo e per dare un’adeguata copertura assicurativa agli effetti personali dell’alunno e
ad eventuali incidenti (tra cui i danni contro i terzi) sia all’interno che all’esterno dei locali della
scuola, la Commissione Europea ha creato un Piano Assicurativo Comenius fornito da AXA. In alcuni
19
Paesi l’iscrizione viene effettuata dall’Agenzia Nazionale mentre in altri spetta direttamente alla
scuola di provenienza iscrivere il proprio alunno al Piano assicurativo Comenius. Importante è che
l’iscrizione venga effettuata almeno un mese prima della data di partenza dell’alunno. Sarà compito
del mentore verificare al suo arrivo che abbia portato con sé tutta la documentazione (certificato
assicurativo, tessera identificativa) che viene recapitata al domicilio dell’alunno prima della sua
partenza.
Come già sottolineato nella Parte 1 “Gestione della fase preparatoria del progetto di mobilità” di
questo manuale l’idea di prevenire una crisi non deve essere sottovalutata, deve assumere la
stessa importanza di come si pianifica e come si agisce nel caso di una crisi vera e propria.
Oltre ai documenti medici e assicurativi il mentore dovrà riflettere sulla ripartizione delle
responsabilità esplicitate nel Piano di Azione per le situazioni di crisi (modello disponibile nella
Sezione 10 del Manuale per la Mobilità individuale degli alunni Comenius). I dettagli di questo
documento ci garantiscono che il mentore sia facilmente raggiungibile in caso di emergenza e
contiene tutti i contatti necessari nel caso accadesse un evento spiacevole e inaspettato.
In base al tipo di emergenza che si è verificata, può essere utile richiedere al mentore una relazione
dettagliata sulle circostanze e le conseguenze dell’evento. Tale relazione può servire a fini
assicurativi, azioni legali o per portare a buon fine eventuali procedure amministrative. Talvolta si
tratta di una richiesta fatta esplicitamente dall’Agenzia nazionale del paese ospitante, specialmente
se il periodo di mobilità viene interrotto prematuramente.
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L’ESPERIENZA DI MOBILITA’ GIUNGE A TERMINE – ORA COSA SUCCEDE?
Valutazione finale dell’alunno e del progetto
Il mentore coordina la valutazione finale dell’alunno nella scuola ospitante: a tal scopo prima che l’alunno
ritorni nel paese di origine, dovrà tenere un incontro di valutazione con l’alunno stesso.
Una valutazione continua renderà meno pesante il compito di portare a conclusione la valutazione finale.
Mettere insieme tutta la documentazione elaborata durante i mesi di mobilità significherà non omettere le
parti cruciali dell’esperienza di mobilità nel momento in cui si giunge a tirare le somme a fine progetto.
Il mentore fornisce alla scuola di provenienza il Rapporto sul Contratto formativo sulla base delle decisioni
prese in fase di preparazione del Contratto formativo. Si può allegare del materiale aggiuntivo a questo
documento ufficiale creato appositamente per una relazione finale sull’esperienza. Fornire più informazioni
consentirà alla scuola di provenienza di farsi un quadro più preciso dei risultati raggiunti dall’alunno durante
il soggiorno - studio. La scuola di provenienza avrà così un documento dettagliato da cui partire per valutare
e riconoscere gli studi dell’alunno all’estero. Anche se questo rapporto sarà gestito dal mentore o dal
docente di contatto presso la scuola ospitante (nel caso in cui ne fosse stato nominato uno) tutti i docenti
delle discipline studiate dall’alunno, dovrebbero offrire un contributo sulla valutazione delle competenze e
abilità acquisite dall’alunno.
Quando si parla di materiali di accompagnamento si intende ad esempio un orario, un portfolio di lavori (i.e.
composizione scritta, lavoro artistico, test) – tutti questi documenti aiuteranno i docenti a farsi un’idea
complessiva e realistica di ciò che l’alunno ha appreso.
Questi rapporti sono di grande valore per le Agenzia Nazionali e per la Commissione Europea, che tramite
questo tipo di feedback, possono fare tentativi mirati per migliorare la gestione dell’azione!
La certificazione Europass
Oltre ai documenti ufficiali creati appositamente per quest’Azione da parte della Commissione Europea
esiste un’altra forma di valutazione, ugualmente semplice nella compilazione: Europass.
Questo strumento di valutazione può essere visionato prima della partenza dell’alunno e non richiede alcuno
sforzo in più da parte del mentore, dato che deve comunque produrre una valutazione ufficiale del progetto.
L’impatto del progetto su scuola ospitante e scuola di provenienza
Se l’esperienza è stata vissuta come importante e significativa, i risultati saranno soddisfacenti per molti
permettendo così di proiettare l’esperienza nel futuro e aprirà la strada a nuove occasioni di mobilità dello
stesso tipo oppure ad altre forme di cooperazione. In termini di impatto forse uno degli aspetti più
interessanti è quello legato all’area delle nuove competenze e conoscenze acquisite dall’alunno ma
possiamo elencare anche: l’introduzione di nuove pratiche didattiche, nuovi modelli di cooperazione tra i
due partner, la sperimentazione di nuove attività curriculari e lingue meno conosciute e insegnate ecc.
Le scuole potranno scegliere liberamente quale settore del loro nuovo tesoro europeo vorranno continuare
a sviluppare insieme.
21
Comenius in azione!
La Mobilità individuale degli alunni Comenius è una delle azioni più innovative del Lifelong Learning
Programme e l’Agenzia nazionale LLP italiana si è da sempre impegnata per promuoverla tra le
scuole italiane. Una sezione del sito LLP è dedicata alla presentazione delle esperienze di successo,
tra le quali, particolare risalto è dato proprio alle esperienze della Mobilità individuale degli alunni,
con racconti di alcuni studenti italiani che hanno vissuto questa esperienza e di scuole che hanno
ospitato alunni europei e a loro volta inviato alunni in mobilità.
Perché non scrivere un racconto della mobilità, magari con testimonianze a più voci, dalla scuola e
dai protagonisti di questa esperienza europea?
Sarà pubblicato su Comenius in azione e segnalato alla Commissione europea tra le storie di
successo.
Contatti: [email protected]
www. programmallp.it/comenius
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Conclusioni
Siamo ben coscienti di quanto il progetto di Mobilità individuale degli alunni richieda impegno e attenzione!
Ma a volte anche questo non è sufficiente; nonostante il tempo e lo sforzo dedicato a questo progetto da
parte delle scuole e di tutti gli attori chiave che lo gestiscono, l’alunno potrebbe comunque decidere di
terminare anticipatamente la propria mobilità. Fortunatamente questo accade raramente e ad oggi,
possiamo dire che le basi gettate per fare funzionare questo progetto sono state solide ed affidabili.
Quindi vi auguriamo buona mobilità e vi invitiamo a sfruttate al meglio questa meravigliosa occasione!
Lo staff della Mobilità individuale degli Alunni Comenius
Agenzia nazionale Lifelong Learning Programme -Indire
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PARTENARIATI SCOLASTICI COMENIUS
Manuale per gli istituti scolastici
PARTENARIATI SCOLASTICI COMENIUS
MANUALE PER GLI ISTITUTI SCOLASTICI
COMMISSIONE EUROPEA
Instruzione e cultura
Europe Direct è un servizio a vostra disposizione per aiutarvi
a trovare le risposte ai vostri interrogativi sull’Unione europea
Numero verde unico (1):
00 800 6 7 8 9 10 11
(1) Alcuni gestori di telefonia mobile non consentono l’accesso ai numeri 00 800
o non ne accettano la gratuità.
Numerose altre informazioni sull’Unione europea sono disponibili su Internet consultando
il portale Europa (http://europa.eu).
Una scheda bibliografica figura alla fine del volume.
Lussemburgo: Ufficio delle pubblicazioni ufficiali delle Comunità europee, 2008
ISBN 978-92-79-09256-5
DOI 10.2766/56654
© Comunità europee, 2008
Riproduzione autorizzata con citazione della fonte.
Printed in Belgium
Stampato su carta sbiancata senza cloro
INTRODUZIONE.................................................................................................. 5
GLOSSARIO....................................................................................................... 7
1. COS’è COMENIUS?............................................................................................ 11
1.1. PERCHé PARTECIPARE AI partenariati scolastici Comenius?............................................. 11
1.2. PARTENARIATI SCOLASTICI COMENIUS: COSA SONO?.............................................................. 12
1.3. CONTENUTI E ORIENTAMENTO................................................................................................ 13
1.3.1. Partenariati scolastici multilaterali.................................................................................. 13
1.3.2. Partenariati scolastici bilaterali........................................................................................ 17
1.4. MOBILITà ALL’INTERNO DEI PROGETTI....................................................................................19
2. COME IMPOSTARE UN PARTENARIATO SCOLASTICO COMENIUS............................ 21
2.1. LA DECISIONE INIZIALE..........................................................................................................21
2.2. COME TROVARE I PARTNER.................................................................................................... 22
2.3. LE VISITE PREPARATORIE...................................................................................................... 22
2.3.1. Cosa sono?............................................................................................................................... 22
2.3.2. Elementi da considerare nel primo incontro con i partner ............................................... 23
2.4. PREPARAZIONE DELLA CANDIDATURA.................................................................................... 24
2.4.1. Come procedere?.....................................................................................................................24
2.4.2. Le caratteristiche di una buona candidatura...................................................................... 25
2.5. SELEZIONE E STIPULA DEL CONTRATTO.................................................................................. 26
2.5.1. Il processo di selezione.........................................................................................................26
2.5.2. Cosa succede quando la candidatura viene accettata?......................................................26
2.5.3. Il sostegno finanziario e regole correlate......................................................................... 27
2.5.4. Rendicontazione...................................................................................................................... 27
3. LA REALIZZAZIONE DEI PARTENARIATI SCOLASTICI COMENIUS............................ 29
3.1. ORGANIZZAZIONE DEL PARTENARIATO................................................................................... 29
3.2. STESURA DEL PIANO DI LAVORO............................................................................................ 29
3.3. COME CREARE UNO SPIRITO DI SQUADRA A SCUOLA – PROGETTI CHE COINVOLGONO
L’INTERO ISTITUTO............................................................................................................... 29
3.4. COINVOLGIMENTO DELLA COMUNITÀ LOCALE E DI EVENTUALI ALTRI SOGGETTI......................... 30
3.5. LE COMUNICAZIONI CON I PARTNER........................................................................................31
3.5.1. In che lingua?........................................................................................................................... 31
3.5.2. Con che mezzi?......................................................................................................................... 31
3.6. LE TECNOLOGIE DELL’INFORMAZIONE E DELLA COMUNICAZIONE IN UN PROGETTO.................... 32
3.7. VERIFICA DEI PROGRESSI – L’AUTOVALUTAZIONE.................................................................... 32
3.8. DIFFUSIONE DEI RISULTATI.................................................................................................... 33
3.9. SCAMBI DI CLASSI NEI PARTENARIATI SCOLASTICI BILATERALI................................................ 34
3.10. MOBILITà SICURA E SENZA INTOPPI........................................................................................35
3.11. SOSTENIBILITà..................................................................................................................... 36
3.12. OSPITARE UN ASSISTENTE COMENIUS................................................................................... 36
4. COME EVITARE POTENZIALI PROBLEMI.............................................................. 39
5. CONCLUSIONI..................................................................................................41
APPENDICE...................................................................................................... 43
PARTENARIATI SCOLASTICI COMENIUS
Manuale per gli istituti scolastici
Il presente manuale, realizzato congiuntamente dalla Commissione europea e da alcune agenzie nazionali, costituisce una versione aggiornata dell’originale pubblicato nel 2001 e comprende tutte le informazioni pertinenti relative
alle condizioni di finanziamento per i partenariati scolastici Comenius nell’ambito del nuovo programma di apprendimento permanente (2007-2013). Altre guide e i risultati di numerosi studi e progetti sono stati preziosi per la
stesura e l’aggiornamento di questo manuale: un elenco dei materiali di riferimento è fornito in appendice.
INTRODUZIONE
Perché un manuale sui partenariati scolastici Comenius?
Questo manuale ha un duplice obiettivo: da un lato intende fornire le informazioni necessarie per decidere se
partecipare o meno a un partenariato scolastico Comenius, dall’altro si propone di offrire consulenza in merito
alle modalità di presentazione di una domanda di finanziamento al fine di decretare il successo di un partenariato
scolastico Comenius. La partecipazione a un partenariato scolastico Comenius comporta numerosi vantaggi, ma
richiede anche un notevole dispendio di energie e di tempo nonché un’attenta riflessione. Questo manuale nasce
con l’intento di prevenire eventuali frustrazioni e problemi e contribuire al buon funzionamento della cooperazione
europea. Le informazioni e i consigli qui presentati serviranno ad aiutare le scuole a partecipare ad un partenariato scolastico Comenius e a godere dei benefici di una cooperazione rafforzata e di orizzonti più ampi tanto per gli
allievi quanto per gli insegnanti.
Il capitolo 1 espone brevemente i principi e le teorie su cui si basano i partenariati scolastici Comenius, accenna ad
alcuni dei numerosi vantaggi che la partecipazione a essi comporta e descrive le possibili attività di partenariato
nonché le opportunità di mobilità transnazionale offerte. Il capitolo 2 illustra le varie fasi della creazione di un partenariato scolastico Comenius, mentre il capitolo 3 spiega come realizzarlo. Nel capitolo 4, l’ultimo, ci si concentra sui
problemi che potrebbero sorgere e sulle modalità per evitarli. In appendice è inoltre disponibile un elenco di riferimenti e collegamenti.
5
6
GLOSSARIO
Parte del linguaggio utilizzato in questo manuale o nell’ambito della cooperazione europea in generale potrebbe non
risultare familiare. Per agevolare la comprensione, presentiamo qui a seguito un glossario di espressioni specifiche
utilizzate nel programma Comenius e nel programma di apprendimento permanente.
Agenzia nazionale: ciascun paese partecipante al programma di
Dimensione europea: passaggio da un contesto nazionale a un
apprendimento permanente ha designato una struttura respon-
contesto europeo più ampio tramite lo scambio, la cooperazio-
sabile della promozione e della gestione delle varie attività
ne e la mobilità tra gli istituti di istruzione e formazione, il loro
educative finanziate dal programma. A questa struttura viene
personale e gli allievi.
dato il nome di “agenzia nazionale”. L’agenzia nazionale di riferimento del proprio paese è il punto di contatto per i partenariati
Insegnanti/Personale docente: persone che, per le loro funzio-
scolastici Comenius.
ni, partecipano direttamente al processo di istruzione, in linea
con l’organizzazione dei rispettivi sistemi educativi.
Allievo: persona iscritta quale discente in un istituto scolastico
(secondo la definizione del glossario).
Invito a presentare proposte: un invito a presentare proposte
è un testo giuridico che invita le parti interessate a sottoporre
Apprendimento integrato di lingua e contenuto (CLIL): il
proposte per progetti o partenariati. Il testo definisce le speci-
metodo CLIL fa riferimento a un contesto didattico nel quale una
fiche per l’elaborazione e la presentazione di una proposta:
lingua straniera (ovvero una lingua generalmente diversa dalla
priorità tematiche, tipi di finanziamento, aspetti tecnici della
lingua madre) degli allievi viene utilizzata come mezzo per l’inse-
presentazione, scadenze ecc. Gli inviti vengono pubblicati nella
gnamento e l’apprendimento di contenuti non linguistici.
Gazzetta ufficiale dell’UE in tutte le lingue della Comunità. Il
testo dell’Invito generale a presentare proposte del programma
Commissione europea: la Commissione è l’organo amministra-
di apprendimento permanente è pubblicato anche sul sito Web
tivo ed esecutivo che consiglia l’Unione europea, ne attua le
della Commissione europea: http://ec.europa.eu/llp.
decisioni e contribuisce al raggiungimento dei suoi obiettivi. Altri
compiti essenziali sono la tutela degli interessi dei cittadini euro-
Istituto scolastico/Scuola: tutti gli istituti che impartiscono
pei e la vigilanza sulla corretta applicazione della legislazione
un’istruzione generale (prescolastica, primaria o secondaria),
comunitaria. La Commissione ha potere di iniziativa legislativa;
professionale e tecnica al di sotto del livello dell’istruzione supe-
tuttavia le principali decisioni sulle politiche e sulle priorità
riore (livelli ISCED da 0 a 3), comprese le scuole speciali e gli isti-
comunitarie sono responsabilità del Consiglio dell’Unione euro-
tuti non definiti di norma “scuole” che tuttavia forniscono servizi
pea, i cui membri sono i ministri dei governi degli Stati membri,
educativi del tipo descritto. Ogni paese partecipante a Comenius
e del Parlamento europeo.
pubblica un elenco di tutte le tipologie di scuole che possono
7
partecipare. In caso di dubbi, rivolgersi all’agenzia nazionale di
Mobilità: nel contesto del programma di apprendimento perma-
riferimento per verificare se il proprio istituto sia considerato una
nente, si definisce “mobilità” un periodo di tempo trascorso in
scuola e possa partecipare ai partenariati scolastici Comenius.
un altro Paese partecipante per svolgere studi, intraprendere
un’esperienza lavorativa, condurre un’altra attività di appren-
Istruzione degli allievi con particolari esigenze educative:
dimento o didattica o un’altra attività amministrativa correlata.
tipologia di istruzione che si concentra sull’insegnamento ad
Nell’ambito dei partenariati scolastici Comenius, si definisce
alunni con necessità educative, comportamentali, sanitarie
“mobilità” un viaggio all’estero intrapreso nell’ambito al parte-
e fisiche che non possono essere soddisfatte con le tecniche
nariato, si tratti di una visita presso un istituto partner
educative tradizionali.
(ad esempio un incontro di progetto o una visita di studio) o della
partecipazione ad un evento organizzato da una rete o da un
Istruzione prescolastica: attività di istruzione organizzata che
progetto sostenuto dal programma di apprendimento permanen-
precede l’inizio del ciclo dell’obbligo scolastico.
te o dai suoi predecessori.
Lingue meno diffuse e meno insegnate (LWULT): sono le lingue
Mobilità transnazionale: l’espressione si riferisce agli scambi
che non sono comunemente insegnate, sia che si tratti di lingue
e alle visite internazionali che hanno luogo tra i partner di un
ufficiali dei paesi che partecipano al programma di apprendimen-
partenariato scolastico Comenius. Le convenzioni di sovvenzione
to permanente, o di lingue di minoranze regionali o di lingue dei
per i partenariati scolastici Comenius prevedono lo svolgimento
migranti. I partenariati scolastici Comenius possono contribuire
di un numero minimo di attività di mobilità, compresi incontri di
a incentivare l’insegnamento di queste lingue, a incrementare
progetto, scambi di classi, scambi di insegnanti e visite di studio.
l’accesso alle opportunità di apprendimento in materia e a incoraggiare lo scambio di materiali didattici, di informazioni e delle
Monitoraggio: per monitoraggio si intende la regolare osser-
pratiche migliori.
vazione e registrazione delle attività svolte nell’ambito a un
programma o progetto, ovvero un processo di raccolta sistemati-
Lingue ufficiali dell’UE: Bălgarski (BG – Bulgaro), Čeština
ca di tutte le informazioni a esso relative. Al livello di un partena-
(CS – Ceco), Dansk (DA – Danese), Deutsch (DE – Tedesco),
riato scolastico Comenius, il monitoraggio è inteso a consentire
Eesti (ET – Estone), Elinika (EL – Greco), English (EN – Inglese),
ai partner di identificare qualunque deviazione dagli obiettivi
Español (ES – Spagnolo), Français (FR – Francese), Gaeilge
operativi iniziali e di correggerla per migliorare il rendimento.
(GA – Irlandese), Italiano (IT), Latviesu valoda (LV – Lettone),
Le agenzie nazionali sostengono il monitoraggio dei partenariati
Lietuviu kalba (LT – Lituano), Magyar (HU – Ungherese), Malti
scolastici organizzando incontri e fornendo assistenza in tale
(MT – Maltese), Nederlands (NL – Olandese), Polski (PL – Polac-
processo.
co), Português (PT – Portoghese), Româna (RO – Rumeno),
Slovenčina (SK – Slovacco), Slovenščina (SL – Sloveno), Suomi
Organizzazioni non governative (ONG): con ONG, nel senso
(FI – Finlandese), Svenska (SV – Svedese).
più ampio del termine, si definisce un’organizzazione che non fa
direttamente parte della struttura di un governo. Molte ONG sono
anche organizzazioni senza scopo di lucro, finanziate da dona-
8
zioni private, organizzazioni internazionali, dal governo stesso
punto di riferimento di qualità a livello mondiale. Il programma
o da una combinazione di questi enti.
di apprendimento permanente rappresenta il quadro giuridico in
cui è iscritto il programma Comenius.
Partenariato: nel contesto del programma di apprendimento
permanente, il termine “partenariato” fa riferimento a un tipo
Responsabili delle decisioni: questo termine designa ogni
specifico di progetti di cooperazione europea su scala ridotta
categoria del personale con responsabilità di dirigenza, valu-
finanziati nell’ambito a Comenius, Grundtvig e Leonardo da
tazione, formazione, orientamento e ispezione nel settore
Vinci. I partenariati scolastici Comenius possono essere bilaterali
dell’istruzione, nonché le autorità responsabili a livello locale,
(tra due istituti di due paesi partecipanti) o multilaterali (tra tre o
regionale e nazionale e presso i ministeri.
più istituti di tre o più paesi).
Transnazionale: si riferisce a quanto travalica i confini nazioPreparazione linguistica: la preparazione linguistica dovrebbe
nali. Quasi tutti i programmi dell’UE prevedono un elemento
aver luogo prima o durante la permanenza all’estero e dovrebbe
transnazionale di qualche tipo per favorire la cooperazione tra
consistere di lezioni supplementari nella lingua in questione
gli Stati membri.
e/o nell’acquisto di materiale per l’apprendimento autonomo
(CD-Rom, libri ecc.).
Unione europea: l’Unione europea è il risultato di un processo
di cooperazione e integrazione avviato nel 1951. Nel 1957, sei paesi
Progetto: un progetto è un’attività temporanea e autocon-
(Belgio, Germania, Francia, Italia, Lussemburgo e Paesi Bassi)
clusiva al fine di creare un prodotto o servizio che comporti un
firmarono il trattato di Roma, che avrebbe dato vita alla Comunità
beneficio o un valore aggiunto. I progetti finanziati nell’ambito al
europea. Nel 1993, con la firma del trattato di Maastricht, l’Unio-
programma di apprendimento permanente sono generalmente
ne europea subentrò alla Comunità europea. Dopo oltre mezzo
attività di cooperazione tra istituti od organizzazioni in diversi
secolo, l’UE conta oggi 27 Stati membri: Austria, Belgio, Bulgaria,
paesi partecipanti.
Cipro, Danimarca, Estonia, Francia, Finlandia, Germania, Grecia,
Programma di apprendimento permanente (LLP): il programma
Polonia, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca, Romania,
di apprendimento permanente è stato istituito con la decisio-
Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia e Ungheria.
Irlanda, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi,
ne 1720/2006/CE del Parlamento europeo e del Consiglio il
15 novembre del 2006 (Gazzetta ufficiale L327 del 24/11/06).
Valore aggiunto europeo: i benefici e le sinergie specifici deri-
L’obiettivo generale del programma è contribuire, attraverso
vanti dalla cooperazione europea che costituiscono una dimen-
l’apprendimento permanente, allo sviluppo dell’Unione euro-
sione europea distinta, che si somma alle azioni e alle politiche
pea quale società avanzata basata sulla conoscenza, con uno
nazionali.
sviluppo economico sostenibile, nuovi e migliori posti di lavoro
e una maggiore coesione sociale. In particolare, il programma
Visita di studio: una visita di breve durata per studiare un
mira a promuovere gli scambi, la cooperazione e la mobilità tra i
aspetto specifico dell’apprendimento permanente in un altro
sistemi di istruzione e formazione in modo che essi diventino un
Stato membro.
9
COS’è COMENIUS?
Comenius sostiene diverse tipologie di attività:
• I partenariati scolastici Comenius, oggetto del presente manuale, promuovono la cooperazione tra istituti che
impartiscono un’istruzione generale, professionale o tecnica
(dall’istruzione prescolastica alla secondaria superiore),
comprese le scuole speciali e gli istituti non definiti di norma
“scuole”, che tuttavia forniscono servizi educativi del tipo
descritto.
• I partenariati eTwinning perseguono gli stessi obiettivi e le
stesse finalità dei partenariati scolastici Comenius, ma si
concentrano sull’utilizzo delle tecnologie dell’informazione
e della comunicazione (TIC) per potenziare la cooperazione.
Anziché finanziare singoli progetti, eTwinning offre consulenza, idee, strumenti, formazione e visibilità al fine di
agevolare la collaborazione tra istituti scolastici. eTwinning
è complementare all’approccio dei partenariati scolastici
Comenius ed è frequentemente utilizzato per continuare un
partenariato già completato, per approfondire la cooperazione nell’ambito di un partenariato ancora in corso oppure
per gettare le basi della partecipazione a un partenariato. Il
presente manuale non si occupa di eTwinning: per ulteriori
informazioni, si rimanda al sito Web www.etwinning.net.
• La formazione in servizio Comenius consente al personale
docente di partecipare ad attività di formazione, ad esempio
corsi o esperienze di job shadowing, in altri paesi europei.
• Gli assistentati Comenius nascono per offrire ai futuri
insegnanti la possibilità di svolgere compiti di assistenza
all’insegnamento in una scuola di un altro paese europeo.
• I progetti multilaterali Comenius mirano a sviluppare,
promuovere e diffondere le migliori prassi nel settore
dell’istruzione, compresi nuovi metodi o materiali didattici,
ad acquisire o scambiare esperienze su sistemi di informazione per discenti, docenti o altro personale e a elaborare,
promuovere e diffondere nuovi corsi o nuovi contenuti didattici per la formazione degli insegnanti.
• Le reti Comenius mirano a creare un networking tra i progetti
e gli istituti che prendono o hanno preso parte a un’azione
Comenius, oltre a offrire sostegno tematico e contenutistico
ai progetti multilaterali e ai partenariati scolastici.
10
1. COS’è COMENIUS?
Comenius fa parte del programma di apprendimento permanente, varato nel 2007. Come i suoi predecessori Socrates,
Leonardo da Vinci e eLearning, si propone, il programma di apprendimento permanente tra l’altro, di promuovere la
cooperazione e la mobilità e di rafforzare la dimensione europea dell’istruzione.
Comenius, che si concentra sull’istruzione scolastica, si ispira a due obiettivi di fondo: sviluppare, tra i giovani e il personale docente, la conoscenza e la comprensione della diversità culturale e linguistica europea e del suo valore e aiutare
i giovani ad acquisire le competenze di base necessarie per la vita e le abilità necessarie ai fini dello sviluppo personale,
della successiva occupazione e della cittadinanza europea attiva.
Ulteriori informazioni sul programma di apprendimento permanente e su Comenius sono reperibili sul sito:
http://ec.europa.eu/llp
1.1. PERCHé PARTECIPARE AI partenariati
scolastici Comenius?
Perché aggiungere un’altra voce a un’agenda già fitta di impegni?
Lo studio evidenzia come oltre l’80% degli insegnanti abbia
Inutile negarlo, la partecipazione alla cooperazione europea,
riscontrato un maggiore interesse degli allievi nei confronti di
come qualunque altra forma di collaborazione, comporta un cari-
altri paesi e culture2. È aumentata considerevolmente la loro
co di lavoro. Tuttavia, i partenariati scolastici Comenius portano
conoscenza della vita quotidiana e scolastica nei paesi partner,
benefici per tutti i partecipanti, come attestano i circa 25.000
al pari della loro tolleranza nei confronti di altre culture e di
istituti scolastici che vi hanno preso parte, il loro personale
persone di paesi diversi. Il 90% degli insegnanti ha a sua volta
docente e non e milioni di allievi di tutta Europa.
accresciuto la propria conoscenza e comprensione dei sistemi
scolastici dei paesi partner, e l’82% ha stabilito contatti persona-
Uno studio del 2007 sugli effetti dei partenariati scolastici
li durevoli con insegnanti degli istituti partner.
Comenius sulle scuole partecipanti1 ha dimostrato che essi non
si limitano a incrementare le competenze interculturali di allievi
Oltre il 75% degli allievi è diventato più motivato ad apprendere
e insegnanti, ma esercitano anche un’influenza positiva sulla
le lingue straniere, il 62% ha migliorato significativamente la
quotidianità degli istituti. Quasi 8.000 insegnanti di istituti di
propria padronanza dell’inglese e il 23% di un’altra lingua. Inol-
tutta Europa hanno risposto a un questionario valutando l’impat-
tre, i due terzi degli insegnanti hanno consolidato la propria cono-
to dei partenariati sul loro istituto.
scenza dell’inglese, e un terzo anche di un’altra lingua straniera.
1
Lo studio è stato condotto nel 2007 dal Gesellschaft für Empirische Studien di Kassel
(Germania). La relazione finale è pubblicata sul sito: http://ec.europa.eu/education/doc/
reports/index_en.html
2
Le percentuali si riferiscono agli insegnanti che hanno valutato l’impatto sulle varie competenze come “molto significativo” o “significativo”.
11
Gli insegnanti riferiscono che oltre il 70% degli allievi ha miglio-
nazionali, di fatto, finanziano soltanto uno o al massimo due isti-
rato le proprie abilità sociali e la capacità di lavorare in squadra.
tuti per progetto nel loro paese (contattare l’agenzia nazionale di
Secondo le valutazioni dei rispettivi insegnanti, i due terzi hanno
riferimento per ulteriori informazioni). Un istituto partner fungerà
maturato conoscenze specializzate e competenze nelle TIC, oltre
da coordinatore e avrà responsabilità amministrative e direttive.
ad accrescere la propria fiducia in sé stessi e la motivazione ad
apprendere. Oltre il 75% degli insegnanti ha migliorato la capa-
Cosa significa “coordinatore”?
cità di lavorare in squadre interdisciplinari, oltre a scoprire nuovi
argomenti di studio e nuovi metodi didattici.
L’indagine ha evidenziato che i partenariati scolastici Comenius
hanno consentito un miglioramento del clima scolastico (nel
60% dei casi) e hanno incentivato approcci interdisciplinari alla
didattica e all’apprendimento. Una cospicua maggioranza degli
insegnanti (il 79%) ritiene che i partenariati abbiano rafforzato la
dimensione europea dei loro istituti.
1.2. PARTENARIATI SCOLASTICI COMENIUS:
COSA SONO?
I partenariati scolastici Comenius promuovono la cooperazione
europea tra gruppi di allievi e insegnanti di diversi paesi europei.
Essi coinvolgono gli istituti dei paesi che partecipano al programma di apprendimento permanente, ovvero i 27 Stati membri
dell’Unione europea, l’Islanda, la Norvegia, il Liechtenstein e la
Turchia. è prevista l’adesione al programma di Svizzera, Croazia
ed Ex Repubblica Iugoslava di Macedonia negli anni a venire.
In fase di progettazione di un partenariato scolastico Comenius è
necessario stabilire con i partner chi fungerà da coordinatore. Cosa
significa?
L’istituto coordinante è responsabile del completamento e della presentazione della domanda di finanziamento all’agenzia nazionale. Gli altri
istituti, chiamati “istituti partner”, presentano una copia firmata della
domanda alle rispettive agenzie nazionali (vedere Capitolo 2.4).
Il ruolo e i compiti del coordinatore non sono predefiniti: tutti i partner
dovranno discutere e definirne le mansioni. Il coordinatore può anche
avere un ruolo meramente formale, ma non è infrequente che esso
sorvegli l’andamento generale del partenariato, ne monitori i progressi
e funga da punto di contatto. Sebbene non essenziale, può essere utile
un’esperienza pregressa nell’attuazione di partenariati scolastici europei o internazionali. A ogni modo, il coordinatore dovrà essere uno dei
partner e dovrà svolgere attività del progetto nel proprio istituto.
Ogni istituto partecipante a un partenariato scolastico Comenius è
responsabile delle attività svolte al suo interno. Ogni istituto dovrà
inoltre riferire alla rispettiva agenzia nazionale e dimostrare di aver
condotto le attività pianificate. Non è previsto alcun finanziamento
supplementare per l’istituto coordinante.
La maggioranza dei partenariati scolastici Comenius si basa sulla
partecipazione di almeno tre istituti di tre paesi diversi ed
è finanziata per un periodo di due anni. L’intenzione dei parte-
Oltre che per i cosiddetti partenariati multilaterali, è possibile
nariati è essere geograficamente equilibrati: i partner devono
candidarsi anche per i partenariati bilaterali, che sono formati da
provenire di preferenza da regioni diverse dell’Europa e si devo-
due scuole di due diversi paesi. I partenariati bilaterali concentra-
no evitare situazioni di squilibrio (ad esempio con più partner
no le proprie attività sull’apprendimento linguistico e comprendo-
dello stesso paese). Uno degli istituti partner deve risiedere in
no scambi di classi. Il capitolo che segue illustra le caratteristiche
uno degli Stati membri dell’Unione europea. Alcune agenzie
di entrambe le tipologie di partenariati scolastici Comenius.
12
1.3. CONTENUTI E ORIENTAMENTO
1.3.1. Partenariati scolastici multilaterali
La cooperazione tra istituti partner offre ai partecipanti a un partenariato scolastico Comenius l’opportunità di approfondire la conoscenza di paesi, culture, mentalità e stili di vita diversi, nonché di
comprenderli e apprezzarli meglio. La cooperazione può incentrarsi su tematiche legate ai programmi didattici e agli interessi degli
allievi o su questioni legate all’amministrazione scolastica, alle
metodologie didattiche e alle tecniche di insegnamento.
Obiettivi, strutture e attività
La struttura e le attività di un partenariato scolastico possono
variare in funzione degli obiettivi dei partecipanti. In particolare,
se si progetta un partenariato scolastico incentrato sugli interessi degli allievi e sulla promozione della cooperazione, è bene
cercare di coinvolgere attivamente gli allievi in ogni aspetto, dalla
pianificazione all’esecuzione fino alla valutazione delle attività.
Il coinvolgimento degli allievi
Secondo lo studio menzionato sopra, i partenariati scolastici Comenius che coinvolgono gli allievi nella pianificazione, nell’attuazione e
nella valutazione dei risultati si rivelano più efficaci nell’accrescerne
le competenze. Gli allievi rafforzano la propria capacità di lavorare
autonomamente e in contesti da loro stessi organizzati e mostrano
maggiore fiducia in sé e più motivazione ad apprendere. Il lavoro di
squadra tra insegnanti e studenti di paesi diversi nell’ambito di un
partenariato offre anche un’opportunità unica di toccare con mano la
dimensione europea.
“Ritengo che l’effetto e il beneficio principale del programma
Comenius sia stato il contatto con i sistemi educativi di altri paesi,
la possibilità di scoprire come operano altri istituti, di conoscere
persone nuove con una mentalità e un modo di pensare e di vivere
diversi”
(Insegnante di una scuola greca che ha partecipato a un partenariato scolastico Comenius)
L’esperienza insegna che la partecipazione attiva degli allievi alla
cooperazione è uno dei fattori essenziali al successo dei parte-
I partenariati dovrebbero fornire un valore aggiunto rispetto
nariati. Ma anche nei partenariati che si concentrano soprattutto
all’apprendimento e all’insegnamento tradizionali introducendo
sull’amministrazione scolastica o sullo scambio di metodi didatti-
approcci nuovi e creativi. I progetti più riusciti sono quelli di
ci, il coinvolgimento degli allievi può rivelarsi prezioso.
tipo interdisciplinare, inseriti nel normale curricolo degli allievi
partecipanti. L’integrazione di un progetto europeo nel programma scolastico potrebbe rivelarsi inizialmente ardua: potrebbe
essere necessario riorganizzare le lezioni con i colleghi e potrebbero sorgere problemi di carattere amministrativo. La soluzione
più semplice è fare in modo che sia il progetto ad adeguarsi al
programma, anziché sommarsi al carico di lavoro già esistente.
è anche possibile che il tema del progetto sia già presente nel
curricolo. Nell’affrontare tali difficoltà, è bene tener presente
che l’integrazione nel programma e l’interdisciplinarietà sono
spesso caratteristiche essenziali al successo dei progetti.
13
I partenariati scolastici Comenius incentrati sull’amministrazione
I partenariati scolastici possono altresì concentrarsi sulla
scolastica e sulla didattica possono rappresentare un’opportu-
cooperazione con strutture di sostegno esterne alla scuola, sui
nità per collaudare e mettere in pratica gli approcci organizzativi
collegamenti tra scuola e mondo del lavoro, sulla gestione della
ed educativi più efficaci nelle scuole partecipanti.
qualità nelle scuole o su temi quali la migrazione, le pari opportunità o l’istruzione inclusiva. Ciò che conta è che l’argomento
Argomenti e tematiche
scelto sia motivo di ispirazione per tutti i partecipanti, perché
Dal momento che i partenariati scolastici Comenius si concentra-
ciò agevolerà lo sviluppo di approcci, materiali e strumenti che
no su interessi, bisogni e problemi comuni agli istituti partner,
si riveleranno davvero utili e che potranno essere impiegati non
non esiste un elenco esaustivo di potenziali argomenti. La scelta
soltanto nell’ambito di un determinato partenariato, ma anche in
deve scaturire dalla discussione con i partner, al fine di concor-
altri istituti con interessi simili.
dare insieme le aree di cooperazione che renderanno il partenariato utile e interessante per tutti i partecipanti.
Prodotti e risultati
I prodotti finali dei partenariati scolastici Comenius sono estre-
Ingrediente essenziale al successo di un partenariato è il fatto
mamente eterogenei e spaziano dalla realizzazione di strumenti
che la tematica scelta sia in grado di motivare sia gli allievi sia
concreti e tangibili (come un libretto, una brochure o un DVD/
gli insegnanti all’analisi, allo scambio di informazioni e al mutuo
CD-Rom) all’organizzazione di una mostra sui mestieri e sull’arti-
apprendimento. Dal momento che l’interesse per l’argomento
gianato locali, all’allestimento di uno spettacolo o alla produzione
è la forza trainante di qualunque progetto, vale la pena ritagliarsi
di un video. Dal momento che tali partenariati si concentrano sul
tutto il tempo necessario per riflettere attentamente prima di
processo della cooperazione, l’intera esperienza della partecipa-
operare una scelta e assicurarsi che tutti gli istituti siano ugual-
zione è a sua volta un “prodotto finale”. A prescindere dalla forma
mente motivati.
assunta dal prodotto finale, è opportuno rammentare che rappresenta un potente incentivo a lavorare al progetto.
Gli argomenti interdisciplinari, che prevedono la confluenza
di più materie curricolari nel progetto, presentano numerosi
vantaggi. In questo modo, infatti, gli insegnanti di diverse
discipline e gli allievi di classi differenti partecipano insieme a
un progetto che coinvolge l’intera scuola. Questi partenariati si
rivelano spesso più sostenibili rispetto a quelli che interessano
un solo insegnante o un’unica disciplina, oltre a consentire di
associare le materie in maniera creativa (ad esempio storia,
educazione artistica e matematica in un progetto sulle tecniche
di costruzione nei paesi partner).
14
Piccole scuole – Grandi opportunità
Premio europeo dei giovani lettori
TIPO DI ISTITUTO SCOLASTICO:
TIPO DI ISTITUTO SCOLASTICO:
Scuole primarie con classi di allievi di età diversa
Scuole secondarie
CONTENUTI E ATTIVITÀ DEL PROGETTO:
ETà DEGLI ALLIEVI:
Il progetto ha visto la
partecipazione di cinque
istituti di cinque diversi
paesi (Norvegia, Francia,
Spagna, Regno Unito e
Slovenia). Dal momento
che si tratta di scuole site
in aree rurali, di piccole
dimensioni e con classi di
allievi di età diversa, le loro esigenze e le sfide che devono affrontare sono diverse da quelle di altri istituti. Il loro obiettivo principale
era sviluppare materiale didattico adeguato, spesso difficilmente
reperibile,che si potesse adattare alle specifiche necessità delle classi
di età mista. Per tutta la sua durata, il progetto si è concentrato sull’insegnamento della lettura, delle scienze e delle attività all’aria aperta
(outdoor education).
14–19 anni
RUOLO DEGLI ALLIEVI:
Gli studenti hanno analizzato i libri letti nel corso delle lezioni. Anche
i concorsi di scrittura per eleggere le recensioni migliori sono stati
integrati nel curricolo.
Gli allievi hanno partecipato alle attività del progetto, che hanno
compreso una “Settimana del libro” e una “Settimana della scienza”.
Alcuni allievi hanno preso parte agli incontri di progetto nei paesi
partner.
PRODOTTI/RISULTATI FINALI:
Sito Web: http://www2.arnes.si/~ossgpo2s/Comenius; materiale didattico, compreso un libretto di esperimenti scientifici per gruppi di età
mista intitolato “4 Elements: Water, Air, Fire, Earth”.
CONTENUTI E ATTIVITÀ DEL PROGETTO:
Il “Premio europeo dei giovani lettori”, che è servito da base per
questo progetto, è stato creato al fine di offrire ai giovani l’opportunità di scoprire la letteratura contemporanea europea e gli altri paesi
del vecchio continente. Il premio intendeva promuovere l’apertura a
esperienze nuove e meno familiari, incentivando alla lettura di una
selezione di libri europei contemporanei e alla scelta del migliore,
cui attribuire il premio. Le scuole non si sono limitate a incoraggiare
i ragazzi a leggere i libri e a visitare gli altri paesi partecipanti, ma
hanno anche organizzato mostre, incontri con gli autori candidati e
concorsi per designare le migliori recensioni. Il progetto ha visto la
partecipazione di cinque istituti di Polonia, Francia, Bulgaria, Lussemburgo e Romania.
INTEGRAZIONE NEL PROGRAMMA:
IMPATTO INTERDISCIPLINARE:
Allievi di classi diverse e insegnanti di diverse materie hanno partecipato al progetto, che non ha solo incrementato la conoscenza degli
allievi in merito alla letteratura europea di oggi, ma ne ha altresì
rafforzato il pensiero critico e le abilità negoziali.
PRODOTTI FINALI:
Sono stati realizzati una brochure e un CD contenente la presentazione
del progetto; sito Web: http://www.comeniustrzemeszno.republika.pl.
15
La scuola inclusiva
Stimolazione multisensoriale per discenti
con particolari esigenze educative
TIPO DI ISTITUTO SCOLASTICO:
TIPO DI ISTITUTO SCOLASTICO:
Scuole secondarie
Scuole per ragazzi con particolari esigenze educative
CONTENUTI E ATTIVITÀ DEL PROGETTO:
CONTENUTI E ATTIVITÀ DEL PROGETTO:
Le scuole partecipanti si sono concentrate
sul concetto di “scuola inclusiva”, sulla sua
definizione e sulle sue strategie. Il partenariato mirava a sviluppare metodi e strumenti per
consentire agli allievi con particolari esigenze
educative l’integrazione nel normale contesto
della vita scolastica, descrivere i bisogni specifici di ogni allievo e
migliorare il coordinamento tra psicologi dell’educazione, insegnanti
e altri elementi. Il progetto è stato condotto da istituti di Danimarca,
Spagna, Irlanda, Repubblica Ceca, Norvegia e Regno Unito.
Questo partenariato scolastico ha incentivato
la cooperazione e lo scambio di esperienze
riguardanti la stimolazione multisensoriale
per ragazzi con particolari esigenze educative. Gli istituti partecipanti, di Spagna, Regno
Unito, Estonia, Portogallo e Svezia, hanno
scambiato metodi, materiali e pratiche di insegnamento e hanno
incrementato le competenze e la formazione degli insegnanti in
questo campo. In generale, il progetto mirava a elaborare e a promuovere tecniche di insegnamento in grado di combattere l’esclusione
sociale e di favorire l’integrazione dei discenti con bisogni speciali.
PARTECIPAZIONE DI ALTRI ATTORI:
Psicologi dell’educazione, assistenti sociali, genitori.
IMPATTO INTERDISCIPLINARE:
RUOLO DEGLI ALLIEVI:
Acquisizione di nuovi metodi di insegnamento, miglioramento dell’attenzione negli allievi con esigenze particolari. Hanno partecipato al
progetto insegnanti di diverse discipline.
I metodi didattici diretti agli allievi con particolari esigenze educative
sono stati testati nel corso del regolare svolgimento delle lezioni nelle
scuole partecipanti.
PRODOTTI/RISULTATI FINALI:
Sono stati sviluppati nuovi metodi di insegnamento per gli allievi con
particolari esigenze educative. Sito Web: www.inclusiveschool.com.
16
PRODOTTI FINALI:
Manifesti, un CD-Rom contenente i materiali del progetto, una guida
pratica e un manuale teorico incentrato sulla stimolazione multisensoriale per discenti con particolari esigenze educative; l’istituto spagnolo ha inoltre creato due cosiddette “stanze della stimolazione”.
1.3.2. Partenariati scolastici bilaterali
conoscenza limitata o nulla della lingua del partner, ne acquisi-
I partenariati scolastici bilaterali si basano sulla collaborazione
ranno almeno qualche nozione. Ove necessario, si può ricorrere
tra allievi e insegnanti su un argomento predefinito. Lo scopo di
a una terza lingua per comunicare.
un partenariato bilaterale è di migliorare la motivazione degli
allievi e potenziarne la capacità di comunicare nelle lingue stra-
Quando si pianifica un partenariato scolastico bilaterale
niere, attraverso una cooperazione solida tra due istituti.
Comenius, è opportuno tener presente che i partenariati che
Le attività non sono limitate all’ambito degli scambi di classi,
implicano l’impiego di una terza lingua per comunicare non sono
ma sono inserite nel normale programma scolastico degli allievi,
meno preziosi, dal momento che miglioreranno la capacità di
che devono essere coinvolti in modo attivo anche nelle fasi di
espressione degli allievi in quella lingua e consentiranno loro un
programmazione, verifica e valutazione. I progetti comprendono
contatto con altri idiomi, spesso tra i meno diffusi e insegnati.
scambi di allievi di almeno 12 anni di età, che si recano in visita
è possibile anche ricorrere a tecniche di intercomprensione, nei
nell’istituto partner per un minimo di 10 giorni. Un elemento inte-
casi in cui la lingua del partner appartenga a un gruppo linguisti-
grante dei partenariati bilaterali è la realizzazione di un prodotto
co familiare agli allievi.
finale, idealmente frutto della collaborazione tra gruppo in visita
e gruppo ospitante e multilingue.
Entrambi gli istituti partner devono poter trarre beneficio dal
partenariato scolastico bilaterale. Avviare un partenariato con un
Oltre a motivare gli allievi, il prodotto finale consente a tutti di
istituto che utilizza come veicolo espressivo una lingua inserita
vedere e apprezzare quanto essi abbiano appreso e realizzato,
nel proprio programma scolastico potrebbe offrire opportunità
ad esempio come abbiano migliorato le competenze nella lingua
preziose ai propri allievi, ma non necessariamente rispondere
straniera. Per scegliere il prodotto finale tra le numerose possibi-
alle esigenze o agli interessi del potenziale partner.
lità esistenti è necessaria una buona dose di creatività. Gli allievi
potrebbero ad esempio realizzare un’antologia di poesie su un
Se la lingua del partner non figura nel curricolo degli allievi,
argomento predefinito, un glossario bilingue di termini tecnici,
prima dello scambio si raccomanda l’organizzazione di un corso
un video, uno spettacolo da loro scritto e allestito, oppure un
introduttivo della durata minima di 20 ore. Integrare un’attività
concerto.
di partenariato nel programma regolare degli allievi partecipanti potrebbe risultare ostico, per tutte le ragioni menzionate
I partenariati scolastici bilaterali Comenius non intendono impar-
in precedenza. Pertanto, se il proprio istituto riserva di norma
tire un insegnamento formale delle lingue straniere, ma creano
alcuni giorni, settimane, mesi, periodi o stagioni ad attività
le condizioni per consentire agli allievi di comunicare in una
speciali, può essere opportuno pensare di impiegarli per lavora-
lingua straniera in situazioni reali, migliorandone le competenze
re congiuntamente al progetto. Gli esempi presentati di seguito
linguistiche e la motivazione a imparare. L’effettivo uso della
illustrano differenti tipologie di partenariati scolastici bilaterali
lingua del partner dipende dalla padronanza acquisita dagli allie-
e, in particolare, le modalità per integrare progetti interdiscipli-
vi. Qualora gli studenti di un istituto o di entrambi abbiano una
nari nel regolare svolgimento dell’attività scolastica.
17
Mangiar sano
Il linguaggio della matematica unisce le
persone
TIPO DI ISTITUTO SCOLASTICO:
TIPO DI ISTITUTO SCOLASTICO:
Scuole a indirizzo tecnico-professionale
Scuole secondarie e professionali
ETà DEGLI ALLIEVI:
15-17 anni
CONTENUTI E ATTIVITÀ DEL PROGETTO:
L’idea alla base del progetto sviluppato da
due istituti in Italia e in Romania era sensibilizzare gli allievi riguardo all’importanza di
un’alimentazione sana tramite l’insegnamento
e l’applicazione dei principi del mangiar sano.
Gli allievi hanno imparato a valutare la qualità
del cibo e a preparare pasti equilibrati al fine di
combattere l’obesità. Si sono inoltre concentrati sul legame tra la produzione alimentare e
la tutela dell’ambiente, sul ragionamento alla
base della scelta di alimenti biologici e sulle
abitudini e tradizioni gastronomiche dei paesi partecipanti.
INTEGRAZIONE NEL PROGRAMMA:
Le attività del progetto sono state integrate nei programmi di studio
delle due scuole tramite la creazione di lezioni speciali di catering e di
lezioni mirate di lingua straniera. Gli studenti hanno inoltre sviluppato
le proprie abilità nelle TIC creando un sito Web.
IMPATTO INTERDISCIPLINARE:
Il progetto ha analizzato le tematiche della salute, dell’ambiente e del
mondo del lavoro in maniera innovativa, mediante la cooperazione con
medici, rappresentanti dei servizi di tutela del consumatore, esperti di
coltivazione biologica e responsabili di agriturismi.
PRODOTTI FINALI:
Gli allievi partecipanti hanno realizzato congiuntamente un libro di
cucina bilingue con ricette tradizionali rumene e italiane e un glossario
bilingue della terminologia culinaria specifica che hanno poi presentato in un sito Web.
18
ETà DEGLI ALLIEVI:
15-17 anni
CONTENUTI E ATTIVITÀ DEL PROGETTO:
Nell’ambito di questo progetto linguistico, studenti di Irlanda e Repubblica Ceca hanno cercato di comunicare tra loro concentrandosi sulle
informazioni matematiche e statistiche. L’intendimento era dimostrare
che la matematica non è una disciplina noiosa e astratta, ma può
rivelarsi un importante veicolo per la comunicazione, lo sviluppo della
creatività e l’intrattenimento. Il progetto si proponeva di esaminare
come la matematica sia una parte significativa delle nostre vite e
possa essere applicata al quotidiano.
INTEGRAZIONE NEL PROGRAMMA:
Le tematiche del progetto erano allineate al piano di studi degli allievi
partecipanti e le attività sono state svolte nel corso delle lezioni
regolari.
IMPATTO INTERDISCIPLINARE:
Il progetto si è articolato in quattro filoni (storia della matematica, le
aziende e le banche, quiz di matematica e scambi di classi) e ha riunito
insegnanti di diverse materie. Studenti, personale, dirigenti e partner
associati hanno scambiato idee e risorse sulla situazione dell’industria e delle attività commerciali nelle rispettive regioni.
PRODOTTI FINALI:
Una brochure dedicata ai risultati del progetto, un dizionario
irlandese-inglese-ceco dei termini più frequenti, un DVD contenente
fotografie e un video relativo allo scambio di classi, pagine Web di
compiti e quiz di matematica.
Il manuale dei teenager
1.4. MOBILITà ALL’INTERNO DEI PROGETTI
La mobilità svolge un ruolo fondamentale nei partenariati scola-
Teenagers’ Handbook
of Survival
Written By Pupils Of
Menstad Ungdomsskole
In Skien
& Gimnazjum In Mikoszewo
AT HOME
OUTSIDE
W DOMU
NA ZEWNĄTRZ
HJEMME
UTE
stici Comenius: per ricevere l’intero ammontare della sovvenzio-
Teenagers'
Handbook
of Survival
ne stabilita è infatti necessario prevedere un numero minimo di
attività di mobilità. Oltre a offrire opportunità di sviluppo perso-
Młodzieżowy podręcznik przetrwania
Autorstwa Uczniów z
Menstad Ungdomsskole
w Skien
i Gimnazjum w Mikoszewie
nale e professionale, la mobilità è intesa a rafforzare il partena-
Młodzieżowy
podręcznik przetrwania
Overlevelseshåndbok for tenåringer
Skrevet av Elever på
Menstad Ungdomsskole
i Skien
og Gimnazjum i Mikoszewo
scolastico Comenius, è necessario discutere con i partner del ruolo
TIPO DI ISTITUTO SCOLASTICO:
ordbok.indd 1
riato e la sua natura collaborativa. Nel definire un partenariato
Overlevelseshåndbok
for tenåringer
ordbok.indd 11
2006-04-06 10:02:33
2006-04-06
ordbok.indd
10:02:3725
ordbok.indd 49
2006-04-06 10:02:47
2006-04-06 10:02:40
Scuole secondarie
che la mobilità di insegnanti e allievi avrà nello sviluppo dello
stesso e stabilire quante attività di mobilità si intende svolgere.
ETà DEGLI ALLIEVI:
14-16 anni
Oltre agli incontri di progetto e agli scambi di classi, è possi-
CONTENUTI E ATTIVITÀ DEL PROGETTO:
bile prevedere visite di studio per i capi d’istituto o scambi di
Questo partenariato scolastico partiva dalla premessa che gli studenti potessero aver bisogno di un “kit di sopravvivenza” per muoversi
in un contesto nuovo, e in particolare in un paese straniero. Il progetto mirava ad ampliare l’offerta linguistica nei due istituti partecipanti
in Norvegia e in Polonia e a consentire agli studenti di esprimersi in
lingue non insegnate nelle rispettive scuole. Il progetto comprendeva
altresì scambi di classi e offriva la possibilità di conoscere a fondo la
vita quotidiana dei partner.
insegnanti. È altresì possibile partecipare a eventi organizzati
dai progetti e dalle reti multilaterali finanziati nell’ambito del
programma di apprendimento permanente o dai suoi predecessori (ad esempio la conferenza di una rete Comenius).
INTEGRAZIONE NEL PROGRAMMA:
Le attività di progetto, comprese le lezioni di norvegese e di polacco,
erano allineate con il programma degli allievi. La sorpresa, e talora
lo sbalordimento, per le condizioni di vita nel paese partner hanno
insegnato agli studenti un’importante lezione di tolleranza e di
comunicazione interculturale.
IMPATTO INTERDISCIPLINARE:
Hanno lavorato insieme al progetto gruppi di allievi e insegnanti.
PRODOTTI FINALI:
Il prodotto finale “Teenagers Handbook – A Survival Tool for Teenagers”, un manuale di sopravvivenza per adolescenti realizzato in
polacco, norvegese e inglese, potrebbe rivelarsi la chiave di accesso
a due culture che non hanno una tradizione di contatto reciproco.
19
Lista di controllo : LA DECISIONE INIZIALE
Più in particolare, è opportuno porsi alcune domande quali:
• Quali materie, temi, argomenti potrebbero essere trattati?
• Cosa serve in termini di programmazione e organizzazione?
• Chi è interessato a partecipare tra il personale non docente,
gli insegnanti, gli allievi, le classi ecc.?
• Che tipo di sostegno può essere richiesto alle autorità locali
e nazionali, alle associazioni di genitori, alle autorità competenti per l’istruzione, alla comunità locale o ai media locali?
• Quali metodi di insegnamento e di apprendimento e quali
altri approcci pedagogici dovrebbero essere sviluppati e
come potrebbero essere collegati alla gestione della scuola?
• Quali sono le risorse/competenze disponibili e quali altre
potrebbero essere acquisite? Quali altri paesi potrebbero
essere coinvolti?
Va ricordato che un partenariato scolastico Comenius
dovrebbe:
• affrontare un argomento interessante per tutti i partner;
• avere il pieno appoggio della direzione scolastica;
• coinvolgere ove possibile i genitori suscitandone l’entusiasmo e l’impegno.
20
2. COME IMPOSTARE UN PARTENARIATO SCOLASTICO COMENIUS
2.1. LA DECISIONE INIZIALE
L’impulso iniziale a partecipare a un partenariato scolastico Comenius proviene di solito da un singolo membro del
personale oppure da un piccolo gruppo di colleghi accomunati dalle stesse idee. Per il successo del progetto è tuttavia
essenziale che questo entusiasmo iniziale sia poi esteso all’intero istituto (compresi la direzione, gli amministratori e il
personale di sostegno), nonché ai genitori e alla comunità di appartenenza. In questa primissima fase è pertanto utile
organizzare riunioni all’interno dell’istituto per chiarire la finalità del partenariato scolastico Comenius che si desidera
realizzare e discuterne tutti i possibili risvolti.
L’esperienza di un gran numero di istituti scolastici partecipanti ha dimostrato che nel pianificare un partenariato
scolastico Comenius è importante evitare preconcetti e restare aperti alla discussione. Occorre inoltre cercare di tenere
presente che il partenariato scolastico non è “proprietà” di nessuno in particolare, bensì è il risultato creativo di una
collaborazione alla pari tra tutti gli istituti partecipanti. Pertanto, a tutti i partner va concessa pari voce in capitolo nella
programmazione del partenariato e nello svolgimento delle attività previste.
21
Lista di controllo : COME TROVARE I PARTNER
• I contatti personali, di natura privata e professionale, costituiscono un buon punto di partenza. Gli insegnanti di paesi
stranieri potenzialmente interessati ad avviare un partenariato scolastico si possono individuare tramite conoscenze
personali, familiari, di amici, colleghi o del proprio capo
istituto.
• Anche gli enti locali o regionali, che magari hanno costituito
gemellaggi o stabilito contatti stretti di altro tipo con controparti di altri paesi europei, possono contribuire a individuare istituti interessati nella loro zona.
• Anche i corsi di formazione in servizio Comenius e le visite di
studio possono essere un veicolo per individuare potenziali
partner.
• TwinFinder e analoghi strumenti per la ricerca di partner
destinati alle scuole registrate sul sito Web di eTwinning
sono stati progettati per gli istituti che desiderano avviare
un progetto di gemellaggio elettronico eTwinning, ma possono anche essere impiegati per contattare partner potenziali
per un partenariato scolastico Comenius.
• è inoltre possibile reperire partner tramite i cosiddetti
“seminari di contatto”. Le agenzie nazionali dei paesi partecipanti a Comenius organizzano seminari di contatto su
determinati argomenti, nel corso dei quali si possono incontrare colleghi di altri istituti interessati ad avviare un partenariato scolastico Comenius. La partecipazione ai seminari
può essere finanziata con le stesse modalità previste per
le visite preparatorie (per maggiori dettagli si rimanda alla
sezione che segue). Per ulteriori informazioni in materia si
consiglia di rivolgersi alla propria agenzia nazionale.
e sono una buona occasione per iniziare a compilare la richiesta
di finanziamento, oltre che per conoscere gli istituti partner
(sedi, livello di informatizzazione ecc.), il loro sistema educativo
e la loro cultura. è possibile discutere aspetti quali il piano di
lavoro, il ruolo e i compiti dell’istituto coordinante e dei partner,
i mezzi di comunicazione, le lingue da utilizzare e le attività
di mobilità da realizzare nel corso del progetto. Per sfruttare
al massimo la visita, si consiglia di scambiare con i potenziali
partner il maggior numero di informazioni possibile sui rispettivi
2.2. COME TROVARE I PARTNER
istituti e sistemi educativi. La presenza di tutti i partner non può
che incrementare l’efficacia della visita.
Individuare i partner può inizialmente sembrare arduo. In realtà, le
strade percorribili sono molteplici e spaziano dai contatti personali
La partecipazione ai seminari di contatto può essere finanziata
alla partecipazione a eventi e iniziative appositamente organizzati.
con le stesse modalità previste per le visite preparatorie. Di
norma, chi riceve un contributo per partecipare a un seminario
È raccomandabile dedicare tempo alla ricerca dell’istituto partner
non può riceverne altri per le visite preparatorie. Si possono
più adeguato, ed è importante conoscerlo a fondo prima di
richiedere e ottenere contributi finanziari ai fini di una visita
avviare un progetto di cooperazione destinato a durare due anni
preparatoria per coprire le spese di viaggio effettivamente soste-
e inteso a produrre risultati concreti.
nute, il costo dell’assicurazione sul viaggio e parte delle spese di
2.3. LE VISITE PREPARATORIE
soggiorno.
2.3.1. Cosa sono?
È importante ricordare che i costi connessi alla supplenza degli
Gli istituti scolastici possono richiedere alla rispettiva agenzia
insegnanti non sono invece coperti.
nazionale un sostegno finanziario per effettuare una visita
preparatoria. Le visite preparatorie, che hanno una durata
Il contributo per una visita preparatoria va richiesto alla propria
massima di cinque giorni, permettono di incontrare potenziali
agenzia nazionale compilando un apposito modulo disponibile
partner e di discutere e sviluppare insieme la propria idea per
presso quest’ultima. Poiché le scadenze per la presentazione
un partenariato scolastico Comenius. Le visite preparatorie
delle richieste sono fissate dalle singole agenzie, è necessario
consentono inoltre di instaurare quei rapporti interpersonali da
contattare la propria per sapere come e quando farlo.
cui dipende la riuscita di un partenariato scolastico Comenius
22
Lista di controllo : Elementi da
considerare nel primo incontro con i
partner
• Perché si desidera partecipare a un partenariato scolastico
Comenius e cosa ci si aspetta dall’incontro?
• Quali membri del personale, quanti allievi e quali fasce di
età parteciperanno per ciascun istituto?
• Come avverrà la comunicazione? In quali lingue, con quali
mezzi e con quale frequenza?
• Quale budget richiederà ogni istituto? Quante attività di
mobilità dovrà realizzare ogni partner?
• Quali sono i possibili temi del progetto e quali discipline
potrebbero essere direttamente o indirettamente interessate?
• Come sarà sviluppato il tema in ogni istituto?
• Che tipo di prodotto finale sarà sviluppato e come potrebbe essere utilizzato in seguito? Il prodotto finale può
interessare ad altri potenziali utenti?
• Quale istituto coordinerà il partenariato scolastico e quali
compiti si assumeranno gli istituti partecipanti?
I costi sostenuti dall’istituto che ospita una visita preparatoria
non sono ammissibili al finanziamento e devono quindi essere
coperti autonomamente dai partecipanti. I partner “in trasferta”
devono presentare la richiesta di sostegno finanziario per la visita
preparatoria alla propria agenzia nazionale, la quale contribuirà
a coprire i costi di un massimo di due persone per istituto visitante. Qualora una visita preparatoria organizzata in buona fede si
riveli infruttuosa, la scuola non sarà tenuta a restituire la sovvenzione. La persona inviata dall’istituto visitante dovrà tuttavia
fornire alla rispettiva agenzia nazionale un rendiconto completo
delle spese e una relazione illustrativa della visita.
Dal momento che le visite preparatorie servono a preparare il
terreno per un partenariato scolastico Comenius, esse devono
aver luogo prima della presentazione della candidatura.
• Quali attrezzature, risorse, competenze e contatti ogni
istituto metterà a disposizione del progetto?
• Come si procederà alla raccolta dei dati, al monitoraggio
dei progressi compiuti e alla diffusione delle informazioni
sul partenariato?
• Quando e in quale paese si terranno gli incontri? (È consigliabile stabilirlo fin dall’inizio)
• Cosa accade in caso vengano sostituite le persone che
occupano posizioni chiave?
• Cosa accadrebbe al partenariato se uno degli istituti decidesse di ritirarsi o fosse bocciato in fase di selezione?
• Esistono possibilità di continuare la cooperazione dopo
i due anni di finanziamento di un partenariato scolastico
Comenius? Si è interessati a sviluppare una collaborazione
durevole?
• Cosa accadrebbe nel caso la prosta non venga accolta?
2.3.2. Elementi da considerare nel primo incontro con i
partner
Il primo incontro con i partner è fondamentale, poiché le decisioni adottate in questa occasione influiranno sullo svolgimento
dell’intero partenariato scolastico Comenius. Occorre essere
pronti a negoziare strenuamente, nonché a fare pieno uso delle
proprie doti comunicative e diplomatiche. Altre utili qualità sono
la tolleranza, la pazienza, la flessibilità e il senso dell’umorismo.
Oltre a decidere la sede dell’incontro, si consiglia vivamente di
concordare in anticipo un ordine del giorno ben definito, nonché
di designare la persona che fungerà da moderatore. A prescindere
dai progressi compiuti in sede preliminare, andranno affrontati
gli aspetti elencati qui di seguito, tenendo sempre ben presente il
modulo di candidatura.
è importante ricordare che ogni visita preparatoria in cui si ritrovino tutti i partner costituisce un’eccellente occasione per iniziare
a compilare il modulo di candidatura.
23
Lista di controllo : Cosa portare con sé?
Nel decidere cosa portare con sé può essere utile riferirsi al
promemoria seguente:
• Il presente manuale, gli estratti pertinenti della Guida del
candidato, l’Invito a presentare proposte e qualunque altro
materiale di riferimento si possieda.
• I moduli di candidatura: nel corso dell’incontro emergerà
spesso la necessità di verificare qualche aspetto tecnico sul
quale i partner potrebbero non essere in grado di fornire
risposte immediate.
• Una lettera di saluto e di sostegno al progetto, firmata dal
capo del proprio istituto e (ove possibile) dal capo del consiglio di istituto, oltre a messaggi degli allievi che eventualmente prenderanno parte al progetto.
• Informazioni sul proprio istituto: un opuscolo della scuola, documenti su programmi e curricoli, un calendario con
l’indicazione dei periodi di chiusura della scuola e informazioni sul sistema educativo del proprio paese o della propria
regione.
• Un elenco dei nominativi, dei numeri di telefono e fax e degli
indirizzi e-mail dei referenti, in più copie, da distribuire.
• Fotografie e una registrazione audio e/o video che diano
un’idea del proprio istituto e del territorio cui fa capo
(controllare la compatibilità delle rispettive apparecchiature),
una macchina fotografica o videocamera.
• Informazioni turistiche e manifesti della zona in cui è ubicato
il proprio istituto.
• Qualche omaggio, in particolare oggetti che abbiano una
certa attinenza con il proprio istituto e con il territorio di
appartenenza (meglio abbondare: si potrebbero incontrare
più persone e ricevere più ospitalità e regali del previsto).
2.4. PREPARAZIONE DELLA CANDIDATURA
2.4.1. Come procedere?
La data ultima per presentare la domanda per i partenariati
scolastici Comenius è indicata nell’Invito a presentare proposte del programma di apprendimento permanente, disponibile
sui siti Web della Commissione europea e delle agenzie nazionali. Il modulo di candidatura verte sull’intero progetto
e richiede informazioni relative a ciascuna scuola partecipante:
pertanto, dovrà essere compilato congiuntamente da tutti gli
istituti partner.
Durante la visita preparatoria, è importante tenere presenti i
seguenti elementi:
L’istituto coordinante dovrà quindi inviare la versione finale del
• eventuali differenze culturali tra i paesi che partecipano al
partenariato scolastico;
e fornirne una copia a ciascun istituto partner (in formato elet-
modulo di candidatura all’agenzia nazionale di riferimento
tronico e/o cartaceo). Tutti i partner dovranno infine inviare una
• divergenze in termini di priorità e orientamento del partenariato;
copia cartacea del modulo, firmato dal rispettivo rappresentan-
• diversità nei livelli di competenze linguistiche.
to garantisce che ogni agenzia nazionale pertinente riceva il
te legale, all’agenzia nazionale di riferimento. Tale procedimenmodulo di candidatura e si trovi nella posizione di organizzare
le fasi di valutazione e selezione. I candidati dovranno verificare
l’esistenza di eventuali richieste di informazioni supplementari
non inserite nel modulo di candidatura da parte dell’agenzia
nazionale di riferimento (tali informazioni vengono solitamente
menzionate negli inviti nazionali a presentare proposte
e pubblicate sul sito Web dell’agenzia di riferimento).
24
Esempi di domande presenti nel modulo di
candidatura
Quali sono gli obiettivi concreti del partenariato?
2.4.2. Le caratteristiche di una buona candidatura
L’Invito a presentare proposte definisce un insieme di criteri che
guideranno il processo di selezione. Innanzitutto, sarà necessario verificare che la propria scuola sia idonea alla richiesta di
finanziamento. Quindi, tutti i partenariati candidati, che devono
Qual è l’impatto previsto dalle attività del partenariato sui partecipanti e su altre parti interessate (allievi, insegnanti, istituti, comunità
locale, comunità educativa più ampia)?
coinvolgere almeno tre scuole eleggibili, saranno valutati da
In che modo intendete valutare i progressi del partenariato e il suo
impatto?
tà all’insieme di criteri definiti.
Come si intendono divulgare i risultati, l’esperienza e i prodotti finali?
In generale, una buona candidatura deve dimostrare di avere:
Spiegate il ruolo e i compiti di ciascun istituto coinvolto nel partenariato.
• obiettivi ben definiti e aspettative realistiche;
Come verrà garantita la cooperazione e la comunicazione tra gli
istituti partecipanti?
• una procedura che consenta una costante valutazione del
Spiegate in che modo gli allievi e/o i docenti/dipendenti saranno
coinvolti nella pianificazione, implementazione e valutazione delle
attività.
• piani per la diffusione dei risultati del progetto a livello loca-
Spiegate in che modo le attività del partenariato saranno integrate nel curricolo degli allievi e/o nelle normali attività degli istituti
partecipanti.
I partenariati scolastici Comenius sono di tipo cooperativo e
Se avete pianificato attività specifiche relative agli obiettivi o alle
priorità del programma Comenius, spiegate nel dettaglio quali misure
concrete intendete intraprendere.
state concordate tra i partner e che tutti sono parimenti impe-
Solo per partenariati bilaterali: Descrivete il tipo di preparazione
linguistica che verrà fornita agli allievi partecipanti nella lingua del
partner. Descrivete le modalità con cui gli allievi lavoreranno insieme
durante lo scambio di classe con la scuola partner.
esperti esterni in base a tali criteri di eleggibilità. Al momento di
preparare la candidatura, sarà necessario verificarne la conformi-
• un piano di lavoro chiaro e coerente;
progetto;
le, regionale e, ove possibile, nazionale.
prevedono pari diritti e doveri per tutti i partner. La candidatura
deve pertanto dimostrare che le attività di partenariato sono
gnati nella loro attuazione. È bene ricordare che la candidatura
rappresenta il “lasciapassare” per ottenere i fondi necessari al
partenariato scolastico Comenius. Occorre pertanto assicurarsi
che il modulo sia compilato in modo chiaro e completo, con le
informazioni relative a ciascun istituto coinvolto nel partenariato.
Per evitare fraintendimenti, è importante esprimersi con chiarezza. In questo senso, può essere utile chiedere a una persona
estranea al partenariato di leggere la candidatura con occhio
critico e di esprimere un parere.
25
Come già detto, i partenariati scolastici Comenius devono
nazionale di riferimento, è consigliabile prevedere il coinvolgi-
soddisfare gli obiettivi del programma Comenius presentati
mento di almeno quattro istituti, in modo da ridurre il rischio che
nella Guida del candidato e nell’Invito a presentare proposte. La
un intero partenariato non venga approvato solo perché è stata
Commissione può inoltre pubblicare annualmente ulteriori priori-
respinta la candidatura di un singolo istituto partecipante. D’al-
tà per i partenariati scolastici Comenius: le candidature conformi
tro canto, si sconsigliano i partenariati molto numerosi, poiché
a una o più di queste priorità avranno un vantaggio nel proces-
risultano difficili da gestire: qualora nessun istituto partner
so di selezione; in caso contrario, non ne saranno comunque
abbia precedenti esperienze all’interno di partenariati scolastici
escluse. In alcuni paesi potrebbe essere necessario tener conto
Comenius, si raccomanda di non puntare subito troppo in alto
di ulteriori priorità nazionali: sarà possibile reperire informazio-
per quanto riguarda il numero di partecipanti. Per i partenariati
ni al riguardo presso l’agenzia nazionale di riferimento oppure
bilaterali, è necessaria l’approvazione delle agenzie nazionali di
scaricando l’elenco completo di tutte le priorità nazionali dal sito
entrambi i partner.
Web della Commissione europea.
2.5. SELEZIONE E STIPULA DEL CONTRATTO
L’agenzia nazionale di riferimento renderà noti i risultati della procedura di selezione entro la data prevista per l’inizio delle attività.
2.5.1. Il processo di selezione
e devono essere valutati a livello europeo. Ciascun modulo di
2.5.2. Cosa succede quando la candidatura viene
accettata?
candidatura è valutato da esperti nominati dall’agenzia nazio-
L’agenzia nazionale di riferimento comunica al partner che il
nale del paese dell’istituto coordinatore in base a uno stesso
progetto è stato accettato e gli invia un accordo finanziario nel
insieme di criteri predefiniti. Le candidature che raggiungono un
quale il partner si impegna a svolgere le attività descritte nella
livello minimo di qualità predefinito verranno inserite in un elen-
candidatura e a rispettare le norme contrattuali e di rendicon-
co europeo e finanziate in base alla loro posizione in tale elenco
tazione. L’accordo finanziario è un atto giuridico, che richiede
fino all’esaurimento dei fondi.
pertanto la firma del rappresentante legale dell’istituto. L’agen-
I partenariati scolastici Comenius sono progetti transnazionali
zia nazionale di riferimento invierà due copie dell’accordo da
Il bilancio annuale per i partenariati scolastici Comenius viene
firmare e restituire all’agenzia. La convenzione inizia a decorrere
gestito dalle agenzie nazionali. A ciascun paese partecipante
nel momento in cui l’agenzia nazionale avrà controfirmato le
viene assegnata una dotazione finanziaria calcolata in base a
copie, reinviandone poi una al partner. A quel punto l’agenzia
una serie di elementi, quali l’entità della popolazione scolastica.
nazionale assegnerà la sovvenzione all’istituto. L’erogazione
è possibile che in alcuni paesi le candidature siano così nume-
avviene in due rate:
rose da non poter assegnare un finanziamento a ciascuna di
esse, anche se di qualità adeguata. Può pertanto accadere che
nell’ambito di alcuni partenariati non tutti gli istituti partecipanti
ricevano fondi. Poiché i partenariati multilaterali richiedono la
presenza di almeno tre partner finanziati dalla rispettiva agenzia
1. un acconto dell’80% è di norma versato entro un mese dalla
firma della convenzione da parte dell’agenzia nazionale;
2. il saldo del rimanente 20% viene corrisposto al termine del
partenariato scolastico Comenius, alla ricezione di una relazione finale soddisfacente.
26
I contributi finanziari sono calcolati in euro. Le convenzioni seguo-
Non verrà richiesta la presentazione di una relazione finanziaria
no l’anno scolastico, che ai fini di Comenius va dal 1° agosto al
in cui indicare le spese in dettaglio, ma si dovrà essere in grado
31 luglio dell’anno successivo, e hanno durata biennale.
di dimostrare l’avvenuto svolgimento del numero minimo di
mobilità previste e l’attuazione secondo programma del progetto
2.5.3. Il sostegno finanziario e regole correlate
di partenariato. Per ogni attività di mobilità è pertanto obbli-
Il sostegno finanziario è composto da una somma forfetaria,
gatorio conservare, ad esempio, i biglietti dei viaggi, le carte
specificata in base al numero di mobilità in programma. Si
d’imbargo e gli attestati di presenza.
tratta di una modalità che offre un elevato livello di flessibilità
per quanto concerne l’utilizzo della sovvenzione. Oltre che per
finanziare i costi sostenuti per le attività di mobilità transnazionale, infatti, può essere ad esempio impiegata per finanziare le
attività locali del progetto. Sono previsti differenti tipi di somme
forfetarie in relazione al numero di mobilità pianificate. Per poter
usufruire dell’intero ammontare della sovvenzione nella fase
dedicata alla relazione finale, l’istituto dovrà aver effettuato il
numero minimo di attività di mobilità richieste dal suo partenariato. Si rimanda all’Invito a presentare proposte per informazioni dettagliate sui differenti tipi di somme forfetarie disponibili.
L’ammontare delle sovvenzioni varia da paese a paese. Ciascuna
agenzia nazionale definisce l’ammontare della sovvenzione da
assegnare nel proprio paese sulla base della sua esperienza
relativa alla media dei costi dei partenariati. Le somme forfetarie
definite per ciascun paese si trovano sul modulo di candidatura
o sul sito dell’agenzia nazionale di riferimento.
2.5.4. Rendicontazione
Una delle responsabilità derivanti dalla partecipazione alle
attività di progetto consiste nell’informare l’agenzia nazionale di
riferimento sullo stato di avanzamento del proprio partenariato
scolastico Comenius. Gli appositi moduli per la rendicontazione
verranno inviati dall’agenzia nazionale congiuntamente alla
convenzione di sovvenzione, dove figurano ulteriori informazioni
sulle modalità e sui tempi previsti. I termini entro i quali presentare le relazioni sono specificati nella convenzione.
27
Lista di controllo : ORGANIZZAZIONE DEL PARTENARIATO
Nell’avviare un partenariato di questo tipo, può essere utile
riflettere sui consigli di insegnanti che hanno già esperienza di
progetti transnazionali:
scolastico Comenius offre benefici tangibili e concreti e mette
in contatto con persone reali accomunate dai medesimi interessi in quanto attive nella stessa area professionale.
• Assicurarsi che l’intero istituto e la comunità locale sappiano
che il progetto è stato approvato. La visibilità e il sostegno
attivo di tutta la scuola, dei genitori e della comunità locale
sono indispensabili per il successo del progetto.
• Assicurarsi che tutti gli interessati abbiano un’idea chiara
delle varie fasi del partenariato e prendere nota dei periodi
di vacanza di ognuno, dei fusi orari, dell’orario scolastico e
delle sessioni di esame, senza dimenticare potenziali vincoli
burocratici, relativi ad esempio all’uso del telefono, del fax o
della posta elettronica.
• Restare in contatto con i partner e adottare iniziative concrete per far decollare il partenariato, ad esempio rilasciando
comunicati stampa in contemporanea o scambiandosi lettere
di congratulazioni e di conferma dell’impegno. Si può anche
decidere di instaurare subito contatti fra gli allievi partecipanti.
• Stabilire una comunicazione regolare ed efficace tra i referenti del progetto negli istituti partner e tra il personale di
tutti gli istituti partecipanti. Un flusso regolare di informazioni, domande, suggerimenti e convenevoli costituisce il
miglior presupposto per favorire la crescita indipendente del
partenariato scolastico Comenius sin dagli esordi.
• Concordare i mezzi di comunicazione da utilizzare (posta
elettronica, fax, posta tradizionale, telefono, videoconferenza, chat ecc.).
• Organizzare appena possibile un incontro informativo per i
colleghi del proprio istituto per creare entusiasmo e assicurare l’impegno al progetto.
• Accertarsi di coniugare teoria e pratica e di poter condividere
rapidamente i risultati concreti del partenariato con i colleghi
del proprio istituto e delle scuole partner, in particolare con
quanti non partecipano direttamente all’esecuzione quotidiana dello stesso. Ciò farà capire loro che il partenariato
28
• Tenere immediatamente traccia degli incontri, dei risultati,
dei dati, dei successi e dei motivi di preoccupazione. Poiché
è necessario valutare e riferire dell’evoluzione del progetto,
annotare man mano le informazioni sarà sicuramente più
semplice che cercare di ricostruirle in un secondo tempo in
sede di valutazione e rendicontazione.
• Conservare tutti i documenti importanti, i biglietti e i certificati che costituiscono prova delle avvenute mobilità.
• A uso interno, sarà necessario tenere traccia di tutte le spese
e controllare regolarmente il bilancio. Si raccomanda di
verificare, con la collaborazione della direzione dell’istituto,
l’esistenza di eventuali normative nazionali da rispettare al
momento di utilizzare i fondi ricevuti.
• È essenziale essere coscienti dell’impatto che l’avvicendamento del personale può avere sul partenariato. Poiché
finora questo è stato il principale motivo di insuccesso, è
importante assicurarsi che il progetto possa sopportare e
superare anche eventuali sostituzioni del personale.
• Riesaminare costantemente gli obiettivi e il calendario
previsto.
Lista di controllo : STESURA DEL PIANO
DI LAVORO
Occorre pertanto:
• creare canali di comunicazione efficaci;
• definire una tabella di marcia realistica in rapporto ai
risultati prefissati;
• concordare i compiti assegnati ai singoli partner e i tempi
di svolgimento degli stessi;
• definire le modalità di monitoraggio e valutazione del
progetto.
Sarà necessario stabilire il calendario delle attività
seguenti:
• riunioni a livello locale (con colleghi, genitori, esponenti
della comunità locale) e transnazionale con gli istituti
partner;
• attività di mobilità;
• rendicontazione e valutazione;
• consegna e scambio di prodotti, file ecc.
3. LA REALIZZAZIONE DEI PARTENARIATI SCOLASTICI COMENIUS
I partenariati scolastici Comenius sono progetti di cooperazione. Oltre alla collaborazione sui temi concordati, anche la
gestione del progetto e la comunicazione con i partner, sebbene dispendiosi in termini di tempo, sono fattori importanti
nell’ambito di un progetto di cooperazione europea.
In questo capitolo vengono illustrati alcuni suggerimenti utili che permetteranno di gestire al meglio un partenariato
scolastico Comenius, ma è bene ricordare che oltre a queste tecniche di gestione ne esistono altre. La pianificazione delle
attività e l’identificazione delle migliori modalità per l’organizzazione del partenariato e della sua comunicazione interna
rendono agevole l’attuazione del progetto e consentono di risparmiare tempo nel corso delle attività di partenariato.
3.1. ORGANIZZAZIONE DEL PARTENARIATO
È indispensabile assicurarsi che tutti i partner abbiano compreso
Una volta ricevuta l’accordo finanziario, occorre rendere noto
appieno e approvato il piano di lavoro: il miglior modo per farlo
ai partner che le basi della collaborazione sono state gettate.
consiste nel mettere nero su bianco il piano concordato.
L’esperienza insegna che la frequenza delle comunicazioni, sia
ingredienti essenziali sono chiarezza, impegno e disponibilità al
3.3. COME CREARE UNO SPIRITO DI SQUADRA
A SCUOLA – PROGETTI CHE COINVOLGONO
L’INTERO ISTITUTO
compromesso.
I partenariati scolastici Comenius consentono a insegnanti di
tra gli istituti partner sia all’interno degli stessi, è indispensabile per il successo di un partenariato scolastico Comenius. Altri
3.2. STESURA DEL PIANO DI LAVORO
varie materie di partecipare alla definizione di un approccio
interdisciplinare e transnazionale all’argomento scelto per il
Nel redigere un piano di lavoro occorre innanzitutto tener presen-
partenariato. Pertanto, in ogni istituto, per ciascun partenariato
te che il partenariato deve prefiggersi un obiettivo realizzabile.
di tale tipo dovrebbe attivarsi un gruppo interdisciplinare di
È quindi opportuno moderare eventuali ambizioni eccessive.
insegnanti, anziché solo uno o più docenti di una stessa materia.
Occorre soprattutto concordare le modalità di organizzazione delle
È essenziale che il partenariato sia considerato una creatura di
attività e di attuazione pratica di idee e piani, senza dimenticare
tutta la scuola e non soltanto l’opera di un paio di insegnanti
che i temi dei partenariati scolastici Comenius dovrebbero essere
entusiasti: la direzione, gli insegnanti e il personale non docente
integrati nel regolare svolgimento dell’attività scolastica e contare
dovrebbero collaborare solidalmente per assicurarne il successo.
sulla partecipazione attiva degli allievi. Chiarezza e coerenza sono
essenziali per un buon piano di lavoro. Se esiste un’interpretazio�-
Nei partenariati incentrati su argomenti collegati agli interessi
ne univoca degli obiettivi e dei contenuti del partenariato, è possi-
degli allievi, tutti gli allievi dovrebbero avere la possibilità di
bile elaborare un piano di lavoro che consente di portare avanti le
partecipare in qualche modo alle attività previste. In teoria, essi
attività in modo costante e coerente.
dovrebbero svolgere un ruolo attivo in tutte le fasi del partenaria-
29
Lista di controllo : COINVOLGIMENTO
DELLA COMUNITÀ LOCALE E DI EVENTUALI
ALTRI SOGGETTI
È utile esplorare le possibilità di collaborazione con:
• enti e organizzazioni locali e regionali;
• associazioni attive nel campo dell’istruzione, ivi comprese
le associazioni studentesche;
• le associazioni di allievi e insegnanti e le associazioni dei
genitori;
• parti sociali;
• centri di formazione degli insegnanti, istituti di istruzione
superiore e università, centri di ricerca specializzati nel
campo dell’istruzione, aziende e consorzi, enti professionali, organizzazioni commerciali e camere di commercio e
industria.
to, comprese quelle di programmazione, organizzazione
e valutazione delle attività. Nei partenariati incentrati su questio-
3.4. COINVOLGIMENTO DELLA COMUNITÀ
LOCALE E DI EVENTUALI ALTRI SOGGETTI
ni gestionali o tematiche didattiche occorre adoperarsi per
favorire comunque il coinvolgimento degli studenti ogniqualvolta
La scuola riveste un ruolo importante nella comunità, perché
l’argomento lo consenta.
un’istruzione di buon livello è fondamentale per il suo futuro.
I progetti di cooperazione transnazionale, quali i partenariati
Se il partenariato è sostenuto da una gruppo di lavoro, e se
scolastici Comenius, consentono alle scuole di stabilire nuovi
i membri del gruppo interpretano allo stesso modo le finalità,
contatti con partner appartenenti alla comunità in cui sono
l’utilità e il valore aggiunto del partenariato per l’istituto nel suo
inserite e spianano la strada a ulteriori opportunità di coopera-
complesso, sarà più semplice dargli un taglio educativo preciso
zione in nuovi ambiti della vita locale. A questo scopo, la scuola
e quindi aumentarne la visibilità. Con un partenariato che coin-
può svolgere un ruolo attivo, assumere l’iniziativa e convincere
volge l’intero istituto, sarà più agevole
i partner potenziali dell’utilità della collaborazione. Sarebbe
utile stabilire contatti con gli esponenti della comunità locale
• tradurre in pratica le idee;
(ad esempio le autorità competenti in materia di istruzione, le
• motivare allievi e insegnanti;
associazioni di categoria e di altro tipo) potenzialmente inte-
• richiamare l’attenzione e ottenere il sostegno attivo dei
ressati a partecipare al progetto o a sostenerlo. Anche i mezzi
genitori;
• motivare il personale non docente, inducendolo a fornire un
sostegno tecnico e amministrativo;
di comunicazione locali e gli altri istituti scolastici della zona
potrebbero essere interessati ai risultati del partenariato scolastico Comenius. Inoltre, i risultati daranno modo ai genitori, alle
• far conoscere il progetto;
altre scuole, alla comunità locale in generale e ai responsabili
• richiamare l’attenzione dei responsabili delle decisioni nel
delle decisioni in particolare di apprezzare l’efficacia pratica del
campo dell’istruzione;
partenariato.
• richiamare l’attenzione e ottenere il sostegno del consiglio di
istituto o degli ispettori scolastici.
Molti istituti scolastici hanno collaborato anche con università e
con istituti di formazione degli insegnanti nella sperimentazione di metodi didattici innovativi. Inoltre, ai docenti interessati
Un partenariato in grado di coinvolgere l’intero istituto è più faci-
sono state spesso offerte opportunità di formazione in servi-
le da inserire nella normale programmazione e meno vulnerabile
zio. Le scuole potrebbero poi avvalersi degli agganci di cui già
in caso di problemi come quelli posti dall’avvicendamento del
dispongono con la comunità: ad esempio, una scuola potrebbe
personale.
verificare se tra i genitori degli allievi vi siano persone che lavorano in un’azienda locale di cui intende sollecitare il sostegno,
il che renderebbe molto più semplice la presa di contatto. Lo
stesso vale per la presenza del capo d’istituto a manifestazioni
od occasioni pubbliche che potrebbero offrire l’opportunità di
intensificare i contatti tra la scuola e la comunità locale.
30
Lista di controllo : LE COMUNICAZIONI
CON I PARTNER
Le indicazioni che seguono possono aiutare a superare le
difficoltà iniziali e a comunicare in lingue nelle quali inizialmente non ci si sente del tutto sicuri.
• Informare il partner del livello di competenza che è
possibile assicurare nelle normali comunicazioni nella
sua lingua. Ciò permetterà di trovare un’efficace base di
comunicazione. Tenere presente che la comprensione di
una lingua straniera parlata o scritta è più semplice del
suo uso attivo orale o scritto.
• Nulla vieta di dialogare usando due lingue diverse. Inoltre,
per comunicare efficacemente, è più utile conoscere i vocaboli giusti che sfoggiare una grammatica ineccepibile: chi
si sforza veramente di farsi capire nella lingua del partner
è più apprezzato di chi si limita a pronunciare poche frasi
imparate a memoria.
• Cercare di acquisire una conoscenza funzionale delle
lingue dei partner. Esistono buoni prodotti su audiocassetta o computer che consentono di apprendere rapidamente
i primi rudimenti: la partecipazione a un partenariato
scolastico Comenius offrirà poi abbondanti opportunità
per esercitarsi e i miglioramenti ottenuti saranno un’ulteriore fonte di motivazione.
3.5.2. Con che mezzi?
Il telefono è un mezzo di comunicazione estremamente diretto
• Gli insegnanti partecipanti ai partenariati di questo tipo
possono inoltre richiedere borse per la formazione in
servizio Comenius al fine di seguire un corso di lingue
all’estero e apprendere la lingua di un paese partner.
e personale, ma ha vari difetti. Innanzitutto, l’accesso al telefono
• Si consiglia di coinvolgere nelle attività una persona
che possa dare il proprio contributo nelle prime fasi, ad
esempio, genitori, colleghi o partner locali. Alcuni allievi o
i loro genitori potrebbero avere una formazione bilingue ed
essere disponibili a prestare assistenza nella comunicazione con le scuole partner.
non rimane traccia tangibile di quanto concordato al telefono.
3.5. LE COMUNICAZIONI CON I PARTNER
può essere spesso problematico, e le differenze di fuso orario, di
orario di lavoro e di organizzazione della giornata nei vari istituti
possono complicare le cose. Occorre anche tenere presente che
Inoltre, le conversazioni telefoniche avvengono in tempo
reale e non permettono, ad esempio, di cercare una parola sul
vocabolario o di soffermarsi su un passaggio particolarmente
difficile da capire. D’altro canto, se i contatti e le comunicazioni
saranno frequenti, le competenze linguistiche miglioreranno
rapidamente.
3.5.1. In che lingua?
Almeno all’inizio, potrebbe essere più semplice comunicare per
La promozione dell’apprendimento delle lingue nel contesto
iscritto. Lettere, fax ed e-mail sono infatti strumenti utili in quan-
scolastico è uno degli obiettivi di Comenius. In genere, insegnanti
to immediati e personalizzabili. Inoltre, forniscono ai partecipan-
e allievi che partecipano ai partenariati esercitano volentieri le
ti un supporto tangibile e duraturo, che può essere analizzato
proprie conoscenze linguistiche. Tuttavia, se il livello di competen-
e interpretato con calma per elaborare una risposta adeguata.
za è modesto, può apparire difficile comunicare efficacemente con
Molte scuole dispongono ormai di una connessione a Internet
i partner. Perciò, all’inizio, spesso i partecipanti a un partenariato
o hanno accesso a un dispositivo utilizzabile per inviare e rice-
si sentono sollevati se viene scelta come strumento di lavoro la
vere messaggi. Si possono inoltre utilizzare piattaforme per la
lingua più comune. Più avanti, però, il sollievo può trasformarsi in
comunicazione basate su Internet, videoconferenze o addirittura
frustrazione se manca la possibilità di esercitarsi e di migliorare le
le chat per comunicare e cooperare. Ad esempio, la piattaforma
proprie competenze in altre lingue.
eTwinning potrebbe essere utilizzata come un ulteriore strumento per sostenere la cooperazione.
È quindi opportuno tenere presente che i partenariati scolastici
Comenius danno modo a insegnanti e allievi di utilizzare e miglio-
Nell’affrontare la questione della comunicazione tramite le nuove
rare le proprie conoscenze linguistiche e di apprendere lingue
tecnologie, occorre tenere presente che il grado di confidenza
nuove che altrimenti non avrebbero mai pensato di imparare.
degli istituti partecipanti con le TIC può essere estremamente
eterogeneo. In questo contesto è importante tener conto anche
della formazione degli insegnanti e del problema dell’accesso.
31
Lista di controllo : LE TECNOLOGIE
DELL’INFORMAZIONE E DELLA COMUNICAZIONE
IN UN PROGETTO
La loro particolare utilità nei progetti deriva dal fatto che:
• consentono di collaborare con partner di paesi lontani in
modo semplice, rapido, economico e divertente;
• motivano gli allievi e li incoraggiano a interagire
con i compagni degli istituti partner e a scambiare idee
e conoscenze;
Lista di controllo : VERIFICA DEI
PROGRESSI – L’AUTOVALUTAZIONE
Durante la realizzazione del progetto e dopo la sua conclusione occorre riflettere con i partner sugli interrogativi
riportati qui di seguito:
• I piani di lavoro sono stati seguiti? E in caso negativo:
perché?
• Le finalità sono adeguate?
• Il progetto di partenariato dovrebbe essere modificato?
• incoraggiano gli allievi a lavorare in modo autonomo;
• Quali benefici per gli allievi offre una determinata attività?
• accrescono la sensibilità linguistica e culturale e permettono di utilizzare le lingue straniere in un contesto reale;
• Come sono stati svolti i compiti affidati agli allievi?
• rendono più autentica l’acquisizione di conoscenze;
• Il progetto contribuisce a migliorare il rendimento
scolastico?
• consentono di accedere a fonti di informazione diverse
e aggiornate, che possono essere utilmente raggruppate
e raffrontate;
• offrono nuove opportunità di apprendimento, soprattutto
nel campo dell’apprendimento a distanza;
• agevolano la partecipazione dei disabili;
• accrescono la visibilità della scuola, poiché il sito Web
dell’istituto informa della vita scolastica i genitori e chiunque altro sia interessato.
3.6. LE TECNOLOGIE DELL’INFORMAZIONE E
DELLA COMUNICAZIONE IN UN PROGETTO
Le tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC) occupano uno spazio sempre maggiore nei progetti transnazionali.
Il ruolo delle TIC nei partenariati scolastici Comenius consiste
• Quali competenze vengono/sono state sviluppate?
• I mezzi di comunicazione utilizzati sono adatti
e funzionali?
• Gli insegnanti collaborano tra loro?
• Il progetto ha un impatto sul curricolo?
• Sono stati coinvolti i genitori/i rappresentanti della
comunità locale/altri istituti scolastici/altri soggetti
interessati?
• Allievi e insegnanti hanno migliorato le proprie competenze nelle lingue straniere e sono più motivati ad
apprenderle?
• La percezione della dimensione europea nell’istruzione e
la sensibilità verso altre culture sono migliorate?
• Il prodotto finale previsto è stato realizzato? I risultati
finali previsti sono stati raggiunti?
soprattutto nell’agevolare l’apprendimento e l’insegnamento,
ma esse giovano moltissimo anche all’efficienza e alla rapidità
di comunicazione.
Per fare uso delle TIC nel partenariato scolastico al quale si partecipa, si consiglia di basarsi innanzitutto sulle proprie conoscenze:
è infatti raccomandabile iniziare con le tecniche più familiari,
scambiando le proprie esperienze con i partner. È inoltre opportuno assicurarsi di avere a disposizione l’assistenza tecnica necessaria in caso di malfunzionamento delle apparecchiature.
Il progetto “Comenius and Technology (CAT)”, attuato da molte
agenzie nazionali nel 2004, ha selezionato esempi di buone
pratiche e sviluppato una serie di orientamenti relativi all’impiego
delle TIC nei partenariati scolastici Comenius. I risultati di questo
progetto sono reperibili all’indirizzo http://www.leargas.ie/cat.
Il portale eTwinning offre inoltre un ampio ventaglio di consigli
agli insegnanti che desiderano impiegare strumenti TIC nelle loro
attività. Si rimanda all’indirizzo www.eTwinning.net.
menti necessari per la comunicazione e la condivisione fra scuole,
3.7. VERIFICA DEI PROGRESSI –
L’AUTOVALUTAZIONE
che offre opportunità di avanzamento nell’uso efficace delle TIC
Il monitoraggio e la valutazione sono fondamentali per il succes-
per la collaborazione in ambito didattico. È quindi consigliabile
so di un progetto. È importante monitorare costantemente il
registrare il partenariato al quale si partecipa alla piattaforma
partenariato scolastico per evitare sbandamenti e per migliorar-
eTwinning, al fine di beneficiare di tali strumenti e servizi.
ne i risultati. Questo comportamento permette anche di adegua-
eTwinning è una piattaforma virtuale sicura, dotata di tutti gli stru-
re gli obiettivi e le attività del partenariato a nuove o mutate
esigenze e di garantire che il partenariato apporti il massimo
valore aggiunto possibile agli istituti direttamente interessati
e agli altri beneficiari potenziali.
32
Lista di controllo : DIFFUSIONE
DEI RISULTATI
Essa deve essere la più ampia possibile al fine di:
• rendere allievi e personale consapevoli della qualità del
lavoro svolto;
• far conoscere a tutti i soggetti interessati e a una cerchia
ancora più ampia di persone il lavoro svolto dalla scuola;
• influire sui responsabili delle decisioni affinché sostengano i progetti di cooperazione europea nelle scuole;
• suscitare interesse nella cooperazione internazionale;
• suscitare interesse nell’apprendimento delle lingue;
• sensibilizzare in merito alle differenze e alle affinità culturali in Europa;
• evidenziare la dimensione europea nell’istruzione.
M-Tool
Come avviene la comunicazione fra partner?
In che modo il progetto di partenariato è incluso nel piano di lavoro
dell’istituto?
Quante persone sono attualmente coinvolte?
3.8. DIFFUSIONE DEI RISULTATI
Per diffusione si intende la comunicazione delle proprie esperienze e dei risultati del progetto realizzato.
Il prodotto finale di un partenariato scolastico può interessare
categorie diverse di destinatari, fra cui enti locali, enti regionali
e imprese (soprattutto se hanno sostenuto il partenariato),
M-Tool è uno strumento per il monitoraggio e l’autovalutazione dei
partenariati scolastici Comenius, utilizzabile durante l’intero ciclo
di vita del proprio progetto, che fornisce un elenco di domande utili
a comprendere se il partenariato stia procedendo secondo il piano
iniziale. M-Tool aiuta inoltre a identificare eventuali deviazioni dal
piano originale che è necessario correggere al fine di conseguire gli
obiettivi fissati e portare a termine i compiti stabiliti. La capacità di
rispondere alle domande poste può essere facilmente verificata a
intervalli regolari, per poterne discutere con i partner nel corso degli
incontri di progetto e provvedere a “correggere il tiro” se necessario.
scuole vicine, genitori, centri di formazione degli insegnanti
Lo strumento riguarda l’intero ciclo di vita di un progetto di partenariato: comunicazione, attività locali, mobilità, coinvolgimento
delle istituzioni, coinvolgimento della comunità, risultati e prodotti,
valutazione, diffusione e valorizzazione dei risultati. Lo strumento, sviluppato da un consorzio formato dalle agenzie nazionali di
Portogallo, Italia, Finlandia, Romania, Polonia e Turchia, è disponibile
all’indirizzo http://www.proalv.pt/mtools/index.htm
scolastico, utilizzare il sito Web della scuola, divulgare informa-
e università. Fin dall’inizio occorre delineare con i partner come,
dove e quando raggiungere le categorie destinatarie del partenariato scolastico. La creatività è un ingrediente essenziale, perché
le opportunità sono molteplici: ad esempio, è possibile organizzare piccole mostre nell’istituto o in altri luoghi pubblici, creare
un giornalino studentesco (o redigere articoli per esso, se esiste
già), scrivere resoconti sul partenariato nelle comunicazioni della
scuola e delle autorità locali, pubblicare articoli nell’annuario
zioni nel corso di serate dei genitori, open day e convegni locali,
regionali e nazionali, scrivere articoli per riviste accademiche
e professionali, informare i media locali, regionali e nazionali
e utilizzare altri incontri, seminari e reti per fornire informazioni
sulle attività organizzate.
33
3.9. SCAMBI DI CLASSI NEI PARTENARIATI
SCOLASTICI BILATERALI
tutti stanno condividendo la stessa esperienza. È molto impor-
Gli scambi di classi rivestono un ruolo essenziale nei partena-
tutti gli aspetti dello scambio e li abbiano concordati in modo
riati scolastici bilaterali Comenius e possono essere organizzati
inequivoco. Seguono alcuni spunti per le varie fasi di realizzazio-
anche nell’ambito di un partenariato scolastico multilaterale.
ne di un partenariato scolastico bilaterale Comenius incentrato
Gli scambi rispondono a svariati scopi, il più ovvio dei quali
sulle lingue.
tante che entrambi gli istituti partecipanti abbiano ben chiari
è accrescere la motivazione degli allievi a comunicare in altre
lingue europee e a migliorarne la padronanza. Oltre ad offrire a
Prima dello scambio
tutti i partecipanti la possibilità di usare la lingua straniera in un
La fase che precede lo scambio è importante per preparare
contesto reale, per gli allievi in visita gli scambi costituiscono
un’esperienza di scambio ben organizzata e senza intoppi. In
anche una significativa esperienza interculturale che nasce dal
una fase relativamente precoce occorre organizzare un incontro
soggiornare in un altro paese, preferibilmente nell’ambito della
di progetto con il partner per predisporre lo scambio, preparare il
cultura domestica di una famiglia. Inoltre, consentono agli allievi
viaggio, organizzare e seguire la preparazione linguistica
di lavorare insieme intensamente al progetto comune durante il
e instaurare contatti tra gli allievi che parteciperanno.
periodo dello scambio.
Bisogna inoltre definire il programma dello scambio, completare
Nei partenariati bilaterali, uno scambio si articola di solito in due
i lavori preparatori per le attività di progetto comuni da realizza-
periodi di almeno 10 giorni ciascuno (viaggio compreso) trascorsi
re, scegliere i docenti accompagnatori e infine abbinare gli allievi
da allievi di età pari o superiore ai 12 anni nella località dell’isti-
partecipanti. L’abbinamento degli allievi, particolarmente impor-
tuto partner. Ove possibile, gli allievi dovrebbero soggiornare
tante se si lavora in coppia, può avvenire sulla base delle loro
presso le famiglie dei rispettivi compagni. Questo presenta
richieste oppure utilizzando appositi moduli di abbinamento.
numerosi vantaggi: gli allievi si trovano infatti nel contesto ideale
per praticare la lingua straniera, vivono in prima persona l’espe-
Questa è anche la fase giusta per raccogliere ulteriori finanzia-
rienza stimolante di un’altra cultura e sono indotti a migliorare
menti a sostegno del progetto, in particolare se esistono aziende
le proprie abilità sociali. Quando risulta impossibile alloggiare
a livello locale/regionale/nazionale che potrebbero essere inte-
i ragazzi in famiglia, può essere necessario ricorrere ad altre
ressate al suo risultato. Ad esempio, un progetto inteso
soluzioni come ostelli della gioventù e alloggi per studenti,
a creare una strategia di commercializzazione per un prodotto
che tuttavia hanno il grande svantaggio di limitare l’esperienza
locale ha buone possibilità di essere sostenuto dall’azienda che
linguistica e culturale dei giovani.
lo produce.
Anche il personale che accompagna il gruppo dovrebbe preferi-
Durante lo scambio
bilmente essere alloggiato presso i colleghi: oltre a essere più
Durante le due visite in cui si articola lo scambio, gli allievi dei
stimolante per i diretti interessati, questo mostrerà agli allievi
due istituti, divisi in coppie o in piccoli gruppi, collaborano ai
che gli insegnanti si trovano nella loro stessa situazione e che
compiti già programmati nel contesto del progetto, in base al
34
Lista di controllo : SCAMBI DI CLASSI NEI
PARTENARIATI SCOLASTICI BILATERALI
Nel programma dello scambio occorre prevedere:
• tempo sufficiente per lavorare assieme al progetto;
• un momento quotidiano di incontro tra allievi in visita e
docenti accompagnatori per discutere degli aspetti sociali
e del progetto;
• eventuali lezioni di lingua supplementari;
• visite culturali in sintonia con gli obiettivi del progetto;
• tempo libero e attività ricreative.
Durante lo scambio è importante coinvolgere:
• personale e allievi dell’istituto ospitante non direttamente
interessati dallo scambio;
• i genitori, che ospitino o meno allievi in scambio;
• esponenti della comunità locale (aziende locali, associazioni culturali ecc.).
Nel periodo successivo allo scambio, è importante:
piano di lavoro stabilito per ciascuno di loro. Nella prima visita si
prosegue il lavoro avviato prima dello scambio e si programma
quello da svolgere nella seconda visita, che è invece destinata al
completamento del prodotto finale o quantomeno del programma d’azione per la sua realizzazione.
I docenti accompagnatori devono monitorare il lavoro
• completare il prodotto finale;
• valutare il progetto (e redigere la relazione finale richiesta
dall’agenzia nazionale);
• diffondere i risultati del progetto.
Il prodotto finale costituisce il risultato visibile del lavoro
svolto dagli allievi negli istituti partner utilizzando le lingue
dei partner il più possibile e nel modo più utile. Esso:
degli studenti e l’uso della lingua straniera, sostenendo e
• rappresenta le lingue utilizzate nel partenariato;
incoraggiando, ove necessario, gli allievi più insicuri. Essi
• costituisce un obiettivo del partenariato;
devono inoltre valutare quotidianamente la situazione con
• consente di dimostrare le competenze degli allievi nella
lingua straniera;
i colleghi dell’istituto ospitante, assicurarsi che tutto proceda
senza intoppi e risolvere eventuali problemi. Insieme ai diari
dello scambio tenuti dagli allievi, i risultati di questi incontri
quotidiani costituiranno un riferimento importante per la stesura
della relazione finale sul progetto.
• permette agli allievi di vedere e apprezzare quanto hanno
realizzato;
• mostra a insegnanti, genitori e agli altri soggetti interessati quanto hanno realizzato gli allievi;
• illustra la collaborazione fra allievi di due paesi diversi.
Queste categorie devono essere informate regolarmente sullo
sviluppo del partenariato scolastico. È importante sottolineare
che il progetto e lo scambio rappresentano un’esperienza culturale preziosa per tutti: si consiglia quindi di incoraggiarle
a contribuire ad alcune attività ricreative.
35
Lista di controllo : MOBILITà SICURA E
SENZA INTOPPI
Nel programmare lo scambio/l’incontro di progetto
all’estero, è utile:
• preparare dei promemoria per tutti gli interessati (gli allievi che si recano all’estero, i loro genitori, il capo istituto, il
responsabile del gruppo e gli altri adulti accompagnatori);
• redigere un codice di comportamento che disciplini i
rapporti tra gli allievi da un lato e la scuola/gli insegnanti
responsabili/gli adulti accompagnatori dall’altro;
• predisporre un modulo per il consenso dei genitori o di chi
ne fa le veci.
E’ inoltre opportuno:
• valutare con realismo le potenziali difficoltà;
• attivare una vigilanza discreta;
• insegnare a bambini e ragazzi strategie e mezzi per
salvaguardare la propria incolumità, preferibilmente di
concerto con la polizia, gli assistenti sociali o altri enti
competenti;
• informarsi sulla normativa sui minori (comprese le leggi
sulla tutela dell’infanzia) vigente nel paese di residenza e
nel paese da visitare;
• procurarsi i documenti necessari per l’espatrio, compresa
l’assicurazione di viaggio, e alcune informazioni generali
sulla zona da visitare;
• fornire informazioni complete ai genitori/tutori, all’amministrazione della scuola e ai colleghi sull’itinerario,
sul programma, sugli indirizzi e sui numeri telefonici da
contattare in caso di emergenza;
• definire le procedure da seguire in caso di emergenza nel
paese da visitare.
3.10. MOBILITà SICURA E SENZA INTOPPI
3.11. SOSTENIBILITà
Partecipare a un partenariato scolastico Comenius significa
anche essere aperti a nuove idee, affrontare nuove esperienze
e incontrare nuovi amici e colleghi di tutta Europa: risorse preziose che si potrebbe non voler perdere, anche una volta terminato il finanziamento per il partenariato. Nel caso si decida di
mantenere la collaborazione e le attività con altri istituti europei,
come è possibile garantire la sostenibilità del partenariato e il
proseguimento delle attività internazionali dell’istituto senza
l’aiuto di nuovi finanziamenti?
La sostenibilità può essere intesa in due modi:
• Consolidamento e sviluppo, ovvero come proseguire e svilup-
La maggior parte dei partenariati scolastici Comenius consente
pare l’opera intrapresa nel proprio istituto e/o nella comunità
agli allievi di partecipare a incontri di progetto o scambi di classi
di appartenenza
all’estero. Nel programmare un’attività di mobilità che coinvolge
gli allievi è opportuno ricordare che qualsiasi viaggio all’estero
• Continuità, ovvero come continuare la collaborazione con gli
istituti partner a livello europeo
può comportare un elemento di rischio (malattia, incidente,
furto o disagi). I numerosi lati positivi sono però di gran lunga
È opportuno pianificare il futuro del partenariato già durante il
superiori ai rischi potenziali. Un’attenta programmazione con
periodo di finanziamento. È infatti necessario definire quali sono
gli insegnanti e gli studenti interessati, i genitori, la direzione
le possibilità per il futuro, alla luce delle risorse e degli interessi
e l’amministrazione dell’istituto e gli altri soggetti interessati
degli istituti partner. Possono essere considerate, ad esempio,
contribuirà a definire con chiarezza le responsabilità di ciascuno
attività in grado di assicurare finanziamenti supplementari
e a ridurre i rischi. Essa consentirà inoltre agli allievi con parti-
e modalità per ridurre i costi. È opportuno vagliare come inte-
colari esigenze educative, potenzialmente più vulnerabili, di
grare le migliori pratiche sviluppate nel corso del partenariato
beneficiare appieno dell’esperienza del viaggio e del soggiorno
scolastico Comenius nell’opera quotidiana dei propri istituti
all’estero. La partecipazione alla fase di programmazione creerà
e come trasmetterle ad altri colleghi. È inoltre raccomandabile
inoltre un senso di appartenenza capace di rendere più accetta-
che si stabiliscano modalità percorribili per rimanere in contatto
bili e comprensibili le norme e i codici di comportamento concor-
con gli istituti partner (riunioni virtuali, gemellaggi elettronici,
dati, nonché il rispetto degli stessi durante il soggiorno.
joint venture, programmi di scambio ecc.).
36
Qualità e sostenibilità
(Quality and Sustainability, QAS)
QAS è un progetto congiunto delle agenzie nazionali di Svezia,
Repubblica Ceca, Francia e Regno Unito che ha sviluppato strumenti
per il monitoraggio dei progetti di partenariato e per assicurarne la
qualità e la sostenibilità. Il sito Web del progetto illustra una serie di
azioni che i partenariati possono intraprendere per prepararsi alla
sostenibilità (elencate in un documento intitolato “Facing Sustainability”). Dedicato ai partenariati che stanno volgendo al temine,
il “Sustainability Kit” (kit per la sostenibilità) presentato sul sito
contiene inoltre un ampio ventaglio di idee per proseguire le attività.
http://qas.programkontoret.se
3.12. OSPITARE UN ASSISTENTE COMENIUS
L’istituto che desidera ospitare un assistente Comenius deve
presentare domanda all’agenzia nazionale di riferimento. La
scadenza per l’invio di candidature è indicata nell’Invito a
presentare proposte. L’agenzia fornirà il modulo da utilizzare
e cercherà di conciliare le esigenze della scuola con quelle dei
futuri insegnanti che hanno richiesto il contributo finanziario,
oltre a fornire ulteriori informazioni in materia e suggerimenti
validi per pianificare questa attività.
L’istituto ospitante designa un docente che svolgerà il ruolo di
guida dell’assistente, lo aiuterà, seguirà l’evolversi della sua
esperienza e ne sarà il punto di riferimento. L’istituto dovrebbe anche cercare di aiutare l’assistente a trovare un alloggio.
Gli assistenti ricevono un contributo inteso a coprire parte
Un istituto può decidere di fare domanda per ospitare assisten-
delle spese di mobilità sostenute. In particolare, sono previ-
ti Comenius, aspiranti insegnanti che ricevono un contributo
sti il rimborso delle spese di viaggio e un contributo mensile
finanziario per trascorrere da tre a dieci mesi presso una scuola
alle spese di soggiorno. La scuola ospitante non riceve alcun
ospitante all’estero, nella quale solitamente prestano assistenza
sostegno finanziario poiché beneficia della presenza e del lavoro
durante le ore di lezione, maturano esperienza di insegnamento
dell’assistente.
e hanno modo di conoscere il sistema scolastico del paese ospitante. Gli assistenti possono essere assegnati a qualsiasi scuola
ammissibile nell’ambito di Comenius (per ulteriori dettagli, si
veda la Guida del candidato).
L’assistente Comenius può agevolare la preparazione e la realizzazione delle attività del partenariato tra l’istituto ospitante e gli
istituti del paese di origine. Si tratta di un’opportunità preziosa:
i progetti già realizzati hanno dimostrato che un assistente può
essere di grande aiuto e fornire un importante contributo alla
formulazione e all’organizzazione di un partenariato. Inoltre,
un assistente può offrire sostegno nella pianificazione e nella
realizzazione del progetto.
37
38
4. COME EVITARE POTENZIALI PROBLEMI
In un partenariato scolastico a cui partecipano più partner di istituti e paesi diversi possono nascere problemi inattesi.
Avendo un’idea della natura dei problemi potenziali, si può concepire e realizzare il progetto in modo più realistico
e concreto.
Rinuncia di un partner o di una persona
Occorre tenere presente che non tutte le scuole hanno le stesse
Anche se per i partenariati scolastici multilaterali è richiesto un
risorse e che l’investimento nel partenariato scolastico Comenius
minimo di tre partner, è consigliabile iniziare con un minimo di
in termini di tempo e di denaro può non essere necessariamente
quattro istituti, in modo che il progetto possa continuare anche
uguale per tutti. Anche la disponibilità di mezzi tecnici può influ-
in caso di rinuncia da parte di uno dei partner. E’ inoltre indi-
ire sulla collaborazione: non tutte le scuole, ad esempio, hanno
spensabile coinvolgere attivamente più persone in ogni istituto
pari accesso alle TIC per le comunicazioni con i partner, e questo
partecipante. Anche in questo caso, se qualcuno dovesse ritirar-
può pesare notevolmente sulla tabella di marcia definita.
si, gli altri potrebbero proseguirne il lavoro, avendo già familiarità con il progetto.
Differenze culturali
Quando si lavora con persone di paesi e culture diversi è oppor-
Scarsa chiarezza nella suddivisione dei compiti
tuno tener conto di queste specificità. L’approccio al lavoro, il
Si consiglia di definire in anticipo e con chiarezza i compiti
contesto scolastico, le regole e le prassi cambiano da un paese
di ogni istituto partecipante, in modo che ognuno conosca il
all’altro, senza contare che anche insegnanti e allievi potrebbe-
proprio ruolo e le mansioni che gli competono in concreto.
ro avere diritti e doveri diversi. Bisogna perciò essere compren-
È consigliabile mettere tutto per iscritto. I partenariati scolastici
sivi e parlare apertamente con i partner delle differenze e dei
Comenius richiedono un notevole impegno aggiuntivo da parte
problemi che possono insorgere, rammentando che la cono-
di tutti i partecipanti: è essenziale che tutti ne siano consapevoli
scenza di altre culture e di altri modi di operare è un elemento
prima di assumersi responsabilità.
fondamentale del partenariato.
Mancanza di tempo e di risorse
Al momento della definizione di un partenariato, si è talvolta
tentati di prefiggersi obiettivi troppo ambiziosi da realizzare in
due anni. È preferibile formulare obiettivi concreti e raggiungibili su cui possano impegnarsi tutti gli istituti partecipanti,
pur lasciando nel piano di lavoro la flessibilità necessaria per
introdurre eventuali modifiche.
39
Problemi linguistici e di comunicazione
Differenze nel calendario scolastico
È importante assicurarsi fin dall’inizio di avere almeno una
Nei vari paesi europei l’anno scolastico inizia e finisce in momen-
lingua di lavoro in comune con i partner. Si sconsiglia il ricorso
ti diversi dell’anno e anche i periodi di vacanza non coincidono:
al servizio di interpretariato in quanto esso rallenta il lavoro, non
nel definire il piano di lavoro per il progetto occorre tener conto
è sempre disponibile e limita il contatto personale. Una delle
di queste differenze e anche del diverso grado di flessibilità dei
componenti essenziali del successo di un progetto è la regolarità
programmi dei vari istituti.
delle comunicazioni tra i partner e all’interno di ciascun istituto
partecipante. L’impiego di mezzi di comunicazione efficienti è
Mancanza di sostegno da parte del proprio istituto
particolarmente importante poiché non è possibile organizzare
I partenariati scolastici Comenius devono coinvolgere l’intero
con frequenza incontri diretti.
istituto, non soltanto la persona di riferimento e i suoi allievi.
Prima di decidere se partecipare a un partenariato, occorre
Può essere utile concordare giorni prestabiliti per le comunica-
assicurarsi il sostegno del capo istituto e degli altri docenti,
zioni. Una regola semplice, ma efficace, è quella di confermare
anche di quelli che non saranno direttamente coinvolti. Inoltre,
sempre l’avvenuta ricezione dei messaggi di posta elettronica
è importante tenere tutti informati dei progressi compiuti e dei
e dei fax, in modo che il mittente sappia che sono arrivati a
risultati ottenuti.
destinazione. A volte le differenze di livello delle apparecchiature
tecniche negli istituti partner possono costituire un problema.
Problemi inattesi
Anche se la posta elettronica è il mezzo di comunicazione più
In caso di difficoltà o di problemi inattesi, si consiglia di consul-
semplice e rapido, occorre trovare soluzioni alternative qualora
tare l’agenzia nazionale di riferimento.
i partner non vi abbiano accesso.
40
5. CONCLUSIONI
Nell’intento di fornire tutte le informazioni necessarie per decidere se partecipare a un partenariato Comenius, il presente manuale ha cercato di delineare un quadro realistico dell’investimento necessario in termini di tempo e di lavoro, delle
potenziali difficoltà e dei vantaggi e delle gratificazioni offerti a tutti i partecipanti.
Il manuale fornisce consigli utili per le varie fasi di avvio e realizzazione di un partenariato scolastico Comenius: come
iniziare, organizzare e strutturare un partenariato; come presentare le candidature e ottenere contributi finanziari; come
organizzare con successo attività di mobilità transnazionale sicure; come coinvolgere l’intero istituto, la comunità locale
e i genitori, assicurandosi il contributo di tutti; come comunicare sfruttando al meglio le moderne tecnologie dell’informazione e della comunicazione. Infine, presenta esempi di progetti per ispirare e stimolare la creatività, oltre
a elenchi di controllo, promemoria e suggerimenti pratici.
La scuola è il vivaio in cui si plasmano il carattere, i valori, le competenze, i talenti e le azioni delle nuove generazioni di
cittadini e, in questo senso, costituisce un universo a sé stante. Comenio, pedagogista ceco del secolo XVII che ha dato il
nome a questa attività dell’UE, riteneva che la scuola dovesse imperativamente aprirsi al mondo esterno. Il nostro auspicio è che i partenariati scolastici Comenius possano rivelarsi di aiuto nel perseguimento di questo obiettivo.
41
42
APPENDICE
Di seguito elenchiamo una serie di collegamenti a documenti e siti Web dove sarà possibile reperire informazioni
supplementari sui partenariati scolastici Comenius.
Programma di apprendimento permanente - Studi
sull’impatto
Progetto CAT
http://ec.europa.eu/education/programmes/llp/impact_en.html
riati scolastici Comenius
Comenius and Technology: Guida all’uso delle TIC nei partenahttp://www.leargas.ie/cat/
Relazioni e studi
Pubblicati dalla Commissione europea, Direzione generale Istru-
Pro-Teachers
zione e cultura
Influenza dei partenariati scolastici Comenius sullo sviluppo
http://ec.europa.eu/education/doc/reports/index_en.html
professionale degli insegnanti
http://www.saaic.sk/proteachers/
European Schoolnet
La porta di accesso all’istruzione in Europa con opportunità di
Naviga tore Grundtvig
cooperazione e comunicazione
Guida per gli istituti di istruzione per gli adulti che avviano
http://www.eun.org/portal/index.htm
o partecipano a un partenariato europeo
http://www.europeesplatform.nl/index.php?var_
M-Tool
content=content&contentid=140
Uno strumento di monitoraggio comune per le agenzie nazionali
nel corso delle visite ai partenariati
Carta europea di qualità per la mobilità
http://www.proalv.pt/mtools/index.htm
Un documento di riferimento per i soggiorni all’estero
http://www.europa.eu/scadplus/leg/en/cha/c11085.htm
Progetto QAS
Qualità e sostenibilità nei partenariati Comenius e Grundtvig
http://www.programkontoret.se/Default____5836.aspx
43
Commissione europea
Partenariati scolastici Comenius – Manuale per gli Istituti scolastici
Lussemburgo: Ufficio delle pubblicazioni ufficiali delle Comunità europee
2008 — 43 pagg. — 21 x 29,7 cm
ISBN 978-92-79-09256-5
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Le pubblicazioni in vendita dell’Ufficio delle pubblicazioni si possono ordinare tramite EU Bookshop
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NC-30-08-487-IT-C
“RIPENSARE L’ISTRUZIONE”, strategia lanciata dalla Commissaria Vassiliou per sollecitare
cambiamento nel mondo della formazione, a sostegno dei targets individuati dalle sette iniziative
faro della strategia Europa 2020 (22 novembre 2012)
Si chiama "Ripensare l'istruzione" la nuova strategia inaugurata oggi dalla Commissione europea
per sollecitare un importante cambiamento del campo della formazione. Non solo più
investimenti ma anche maggiore modernizzazione e flessibilità per rispondere in maniera
adeguata ai bisogni reali della società di oggi.
Tecnologia, internet, lingue, insegnanti preparati e motivati. Sono questi alcuni dei punti chiave
di "Ripensare l'istruzione" per riuscire a risolvere sia il problema della disoccupazione giovanile,
vicina al 23%, sia quello della mancanza di figure professionali specifiche, che lascia scoperti
oltre due milioni di posti di lavoro in Europa.
"Ripensare l'istruzione" prevede:
Maggiore sviluppo delle abilità trasversali e di quelle di base, in particolar modo per le
abilità imprenditoriali e per le tecnologie informatiche;
Un nuovo parametro di riferimento per l'apprendimento delle lingue straniere. L'obiettivo
è quello di aumentare il numero di quindicenni che conoscono una lingua straniera,
passando dal 42% al 50%, e dal 61% al 75% per quanto riguarda lo studio di una seconda
lingua straniera;
Investire in sistemi d'istruzione e formazione professionali di eccellenza mondiale e
innalzare i livelli d'apprendimento sul lavoro;
Migliorare a livello statale il riconoscimento delle qualifiche e delle abilità, comprese quelle
ottenute al di fuori del sistema formale d'istruzione e formazione;
Sfruttare appieno le tecnologie, in particolar modo internet, per ampliare l'accesso
all'istruzione;
Gli insegnanti devono essere adeguatamente formati, motivati e dotati di spirito
imprenditoriale;
Incentivare un dibattito aperto tra gli Stati membri sul tema del finanziamento
dell'istruzione, soprattutto per quanto riguarda quella professionale e superiore;
Favorire un approccio di collaborazione tra settore pubblico e privato in termini di
finanziamento per promuovere l'innovazione e aumentare i collegamenti tra università e
mondo del lavoro.
"L'Europa tornerà a una crescita sostenuta – ha detto Androulla Vassiliou, commissario
responsabile per l'Istruzione, la cultura, il multilinguismo e la gioventù – soltanto se produrrà
persone altamente qualificate e versatili, in grado di contribuire all'innovazione e all'imprenditoria.
A tale fine è essenziale un investimento efficiente e mirato, ma è chiaro che non raggiungeremo i
nostri obiettivi riducendo i bilanci destinati all'istruzione".
Sempre verso questa direzione sono rivolti altri due progetti della Commissione: il programma da
19 miliardi di euro "Erasmus per tutti", per portare a 5 milioni il numero di persone che
usufruiranno di borse di studio per l'estero fino al 2020, e il pacchetto "Occupazione giovanile", che
comprende una proposta di garanzia affinché ai giovani venga assicurata un'offerta di lavoro o di
perfezionamento entro quattro mesi dalla fine della scuola o dall'inizio del periodo di
disoccupazione.
http://ec.europa.eu/education/news/rethinking_en.htm
(raccolta integrale della comunicazione della Commissione COM2012 (669)
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