Comunità Montana Valtellina di Tirano newsletter N.10 novembre 2007 Il Nobel di Al Gore è "nostro". Il comitato per i Nobel ha assegnato il premio per la Pace 2007 al Comitato Onu per i Cambiamenti Climatici e ad Al Gore "per i loro sforzi per costruire e diffondere una conoscenza maggiore sui cambiamenti climatici provocati dall'uomo e porre le basi per le misure necessarie a contrastare tali cambiamenti". Il suo libro 'Una Verità Scomoda” è un bestseller mondiale. Perché il Nobel per la Pace? Perché il cambiamento climatico è guerra. Il documentario dallo stesso titolo vince in febbraio l'Oscar. Lo riconobbe per la prima volta proprio uno studio del Pentagono. E chi si batte per fermarlo, si batte per fermare - anche - un disastro umanitario. Nel discorso di ringraziamento Gore afferma che il problema del clima "Non è una questione politica ma ormai una questione morale". Sommario RISERVA NATURALE Pian di Gembro 2 Il nuovo Piano di Gestione Inaugurata la sala didattica presso il Centro Visite 5 SITI Natura 2000: nuove regole 6 AzionEnergiA21 Approvato il protocollo d’intesa Pubblicazione: Energetic@mente 6 PISL MASTER 8 7 Il primo report analisi progettuale Portale CM I dati delle stazioni meteo Ondine il nuovo portale geografico 10 Finanziaria In arrivo nuovi eco incentivi 12 Guardie Ecologiche Volontarie: Al via il corso 13 Sentiero Valtellina. Continua il suo cammino 14 Dall’Assemblea della CM 15 11 I nuovi consiglieri Servizi Associati - Ufficio di Piano News Magazine Gli Italiani sopra la media (per l’energia pulita) Calcola quanto inquina la tua auto 16 Perché ad Al Gore? E' stato riconosciuto ad Al Gore, sì - ma non solo a lui: anche all'IPCC, organismo Onu di 500 scienziati. In secondo luogo, Al Gore è stato bravo a farsi alfiere di un più vasto movimento d'opinione. E' un premio alla sua opera, al suo tempismo, ma soprattutto alla più vasta campagna mondiale contro il riscaldamento globale. Di cui è uomo simbolo. E' un momento storico? Sì. Chi altri ha vinto, nella storia culturale moderna, nello stesso anno un premio artistico - il premio Oscar - e un premio politico, il premio Nobel? Perché il suo premio è "nostro"? In quest'ottica, è un grande riconoscimento a chi si batte per la presa di consapevolezza su un problema solo pochi anni fa negato. A chi si impegna a livello governativo per cambiare le politiche energetiche. Ma è soprattutto un premio a chi si assume nuove responsabilità, a chi partecipa alla campagna spendendo una parola, con un'azione di management responsabile, con gesti concreti. Questo premio Nobel è anche di chi ha un'auto ibrida, di chi abbassa di due gradi il riscaldamento di casa. E di chi spegne la luce. P agi na 2 n e ws let ter N .1 0 RISERVA DI PIAN DI GEMBRO. Approv ata dall’Assem blea la v ariante generale al Piano di Gestione. La Comunità Montana, Ente gestore della Riserva Naturale “Pian di Gembro” (a cui corrisponde anche il Sito d i Importanza Comunitaria IT2040025), istitui ta con deliberazione del Consiglio Regionale del 28 lugl io 1988, n.IV/1180 (integrata con delibe razione del 22 settembre 1993, n. V/0891), ha proceduto ad adottare una Variante al Piano di Gestione vigente approvato dalla Giunta Regionale con deliberazione n. 6/444 del 25.7.1995. Con l’adozione unanime dell’Assemblea in data 16 ottobre si è avviato l’ite r autori zzativi che prevede la pubblicazione all’albo per 30 giorni, 6 0 giorni per la p resentazione delle osservazioni da parte delle associazioni ambientaliste e dai cittadini interessati, la discussione delle osservazioni pervenute e la successiva approvazione in Assemblea e in Regione. • • • Un nuovo sentiero botanico Un nuovo sentiero nel tracciato della fognatura Possibilità di realizzare parcheggi interrati nelle aree adiacenti agli edifici esistenti • Concessione di contributi per il mantenimento dei prati da sfalcio, anche all’esterno della Riserva naturale • Asfaltatura della strada perimetrale lungo il lato nord della torbiera • • Aumento di volumetria degli edifici esistenti Completamento dell’edificio interrato adiacente alla casa della Riserva; Le principali nov ità proposte • • • Captazione acquedotto; Un nuovo tracciato per la pista di fondo; Ristrutturazione,dell’edificio in legno della Comunità Montana destinato a centro didatticooperativo; P agi na 3 n e ws let ter N .1 0 Ristrutturazione dell’edificio in legno della Comunità Montana destinato a centro didattico-operativo L’ubicazione dell’edific io, situato nei p ressi della stazione meteorologica e di alcuni manufatti residuo dell’attivi tà estrattiva che si svolgeva in passato nell’area (binari, carrelli per il trasporto della torba), appare favorevole a un suo utilizzo a scopi didattici. L’operazione si configura come intervento su un edificio esistente, senza sostanziali alterazioni del contesto estetico-paesaggistico in cui è collocato; da sottolineare, peraltro, la valenza positiva della ristruttu razione, funzionale agli scopi di valorizzazione didattica e scientifica della riserva. Diamo i numeri U n ed if i c io su (attualmente uno), d ue p ia n i Superficie (suolo occupato) di 108 m2 (attualmente 60 m2) Volumetria complessiva di circa 750 m3. Materiali impiegati saranno pietra e legno, come peraltro previsto dall’art. 8 delle Norme di Attuazione del Piano di Gestione. Due l e ipotesi di pr ogetto In fase preliminare sono state elaborate, da parte dell’Ente Gestore, due ipotesi d i ristru tturazione. In entrambi i casi il piano terra è destinato, per circa 2/3, a “sala proiezioni/conferenze” (settore sud, capienza circa 50 posti), la parte restante ospita invece un ripostiglio, i servizi igieni ci e la centrale termica. Per quanto riguarda il primo piano, la metà sud è occupata da un osservatorio, mentre per quella nord sono previste le seguenti alternative: nel primo caso è contemplato un terrazzo scoperto; nel secondo lo spazio è d e d i ca t o al c u s to d e dell’edificio. P agi na 4 n e ws let ter N .1 0 Realizzazione di un sentier o b otanico Trae spunto dall’intento di valorizzare le potenzialità della riserva in termini di frui zione a scopi didattico-educativi, la cui importanza viene sottolineata nel Piano di Gest ione della riserva stessa. Per conciliare, peraltro, l’opera in oggetto con le esigenze di tutela dell’area protetta si sottolinea l’esigenza di contenere al massimo la realizzazione di nuove struttu re. Questo può es sere ottenuto att raverso un’impostazione del percorso secondo una chiave di lettura tematica che privilegi i motivi di interesse offerti “spontaneamente” dall’ambiente. Pur demandando alla progettazione che ne seguirà i dettagli realizzativi, è stata formulata un’ipotesi prelimina re di tracciato. Il perco rso si sviluppa nel setto re occidentale della riserva, dove maggiori sono i motivi di interesse botanico, mantenendosi però alla periferia dell’area e lungo percorsi già esistenti; pertanto, non si determinano impatti potenziali apprezzabili. Il sentiero comprende 7 stazioni di osservazioni stazione 1 – consente una panoramica di sintesi dei principali ambienti presenti, Caratteristiche del percorso Sviluppo lineare complessivo di 3.000 m, di cui 2.500 m su percorsi già esistenti Larghezza di 2 m circa Fondo naturale in terra battuta Segnaletica di supporto, riferibile principalmente a cartelli segnaletici/diorami in corrispondenza di ogni singola stazione di os servazione. stazione 2 - abbastanza lontano dalla torbiera s.s., si situa in un contesto caratterizzato da prati da fieno (maggenghi) ed edifici rurali tipici. Qui, sop rattutto nella tarda primavera, è possibile osservare ricche fioriture. stazione 3 - è dedicata soprattutto all’osservazione di differenti stadi di ricolonizzazione delle vasche di escavazione della torbiera. stazione 4 – si inserisce in un contesto a grado di antropizzazione relativamente elevato, contraddistinto dalla vicinanza di alcuni insediamenti residenziali e da ampie superfici a prato. In particolare, riesce agevole la lettura di differenti tipologie di prato, consentendo di affinare le capacità di leggere in chiave ecologica il paesaggio. stazione 5 – è in corrispondenza del nuovo centro didattico-operativo . Qui sono ancora presenti, seppure in condizioni di evidente degrado, alcuni manufatti risalenti all’attività di sfruttamento della torbiera (binari, carrel li per il traspo rto del materiale scavato). stazione 6 – in questo punto, una breve digressione dal sentiero che corre lungo il margine della torbiera consente di vedere i caratteristici dossi di sfagni, uno dei motivi di maggiore interesse dell’area. stazione 7 – punto privilegiato per l’osservazione di quanto resta degli specchi d’acqua derivanti dall’escavazione della torbiera. P agi na 5 n e ws let ter N .1 0 RISERVA DI PIAN DI GEMBRO. Inaugurata il 9 agosto la sala didattica presso il Centro Visite. L’aula didattica è stata allestita nell’edificio di proprietà dalla Comunità Montana dal Dott. Bernardo Pedroni, Responsabile della gestione didattica della Riserva Naturale parziale e botanica di Pian di Gembro. Al suo inte rno sono stati col locati dei terrari (bacheche in vetro) che accolgono la fauna e la flora tipiche della Riserva. Gli ambienti riprodotti sono vari: i più caratteristici sono quello della torbiera, con piante carn ivore, canne palust ri e dossi di sfagni, l’ambiente alpino, l’ambiente ripariale dei corsi d’acqua, con tanto di girini e rane. L’aula è stata visitabile gratuitamente dal pubblico. Nel periodo invernale e autunnale sarà possibile accedervi previa prenotazione presso l’ufficio turistico di Aprica al nr. tel.0342/746113 I visitatori della stagione estiva 2007. Ben 2500 i visitatori registrati nel period o da agosto ad oggi! P agi na 6 n e ws let ter N .1 0 SITI Natura 2000. I nuov i criteri per l’applicazione della procedura di v alutazione di incidenza. Con deliberazione n° 274 del 3 ottobre 2007 la giunta provinciale ha approvato i c riteri per l’appli cazione della procedura semplificata di valutazione di incidenza o esclusione dalla stessa degli interventi di limitata entità interessanti i siti di rete natura 2000 (SIC e ZPS) in gestione alla provincia di Sondrio Sono escluse dalla procedura , ai sensi dell’art. 3 comma 1, a determinate condizioni, gli interventi di: ☺ Opere interne ☺ Manutenzione ordinaria, straordinaria, restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia che non comportino aumenti di volumetria, superficie o modifiche di sagoma Per il territorio della CM sono interessati il SIC “Da Monte Belvedere a Vallorta” il SIC “Rifugio Falk” Possono essere sottoposti a procedura semplificata gli interventi previsti all’art. 5 (Edilizi, su lla rete viaria e sentieristica, agronomico forestali e minori) Il documento integrale comprensivo della modulistica è scaricabile dal sito della Comunità Montana tra i documenti pubblicati nella sezione Uffici /A rea Tecnica/Settore Territorio e Sviluppo Sostenibile . Progetto AzionEnergiA21. Un Protocollo per la sua prom ozione ed attuazione. Indiv iduazione m icro- progetti. Durante il mese di ottobre, a cura del Gruppo di Coordinamento, è stato elaborato uno specifico Protocollo di Intesa per la promozione e l’attuazione del Progetto AzionEnergiA21. Il Progetto, scatu rito dalle p roposte operative del percorso partecipato dell’ Agenda 21 Locale promosso dalla Comunità Montana in questi anni, inserito nel PISL MASTER come parte integrante del rinnovato parco progettuale a giugno 2006, è stato dall’Ente implementato con l’obiettivo generale di un complessivo miglioramento della governance ambientale a livello locale sulla tematica energetica. Il progetto AzionEnergiA21, presentato dalla Comunità Montana (ente capofila) al Bando di cui al Decreto n. 6580 del 12 giugno 2006 a valere sulla Misu ra 3.5 A) , è stato dai competenti uffici di Regione Lombardia valutato meritevole (con un punteggio eccellente, è arrivato 4 in graduatoria) ottenendo il massimo finanziamento concedibile con Decreto n° 15075 del 20 dicembre 2006 (pubblicato sul B.U.R.L. nr. 2 S.O. 8 gennaio 2007). Applicando la metodologia di lavoro partecipata, nel corso dei I Partner Comuni ricadenti in area Obiettivo 2 del mandamento (Aprica, Grosio, Grosotto, Lovero, Mazzo di Valtellina, Tovo S. Agata, Vervio) primi mesi del 2007, all’interno del generale Progetto AzionEnergiA21, che durerà sino a fine settembre 2008, sono stati individuati, approfonditi e condivisi alcuni specifici Progetti operativi - Azioni, coerenti tra loro e con Attori isti tuzionali di livello nazionale (UNCEM - Unione Nazionale Comuni ed Enti Montani) il Progetto generale, legati all’utilizzo delle risorse rinnovabili, Attori pubbli ci e privati riduzione delle emissioni clima alteranti. Adiconsum - Associazione Italiana difesa consumatori e ambiente della provincia di Sondrio Ritenendo gli stessi Partner del Progetto AzioneEnergiA21 la sezione della Media Valtellina di Legambiente indispensabile che le attività siano svolte nell’ambito di una l’AEM - Azienda Energetica Multiservizi S.p.A convenzione, sono state così definite attraverso il Proto- il Circolo Didattico di Tirano collo di Intesa le modalità di attuazione degli interventi l’Istituto “Visconti Venosta” di Grosio individuati come parte integrante del generale Progetto il centro svizzero di formazione continua Polo Poschiavo (con il suo Centro Studi Energia). AzionEnegiA21 e gestiti direttamente dai Partner in col- il risparmio energetico, la razionalizzazione dei consumi e la laborazione con l’Ente capofila. P agi na 7 n e ws let ter N .1 0 Oltre alle attività già svolte e gestite direttamente dalla Comunità Montana, rivolte peraltro a tutto il territorio del mandamento di riferimento (serate ecologiche, seminari di informazione e formazione sulla tematica energetica, convegni, redazione materiale e documentazione tecnica, attività triennale con le scuole di Grosio) ed alle altre che si svilupperanno ancora sino al 30 settembre 2008, la tabella seguente riassume i micro-progetti che i Partner gestiranno in autonomia, sotto la supervisione della Comunità Montana: Progetto AzionEnergiA21 – progetti specifici coordinati dalla CM Partner Titolo Azione “Piano Energetico Integrato Territoriale” UNCEM LEGAMBIENTE “EnergiA genda”. Energia a scuola” CIRCOLO DIDATTICO DI TIRANO “A ria – A cqua – Terra – So le. Progetto di formazione alla sostenibilità ambientale ed energetica” POLO DI POSCHIAVO “Convegno internazionale sul r isparmio energetico nell’edilizia” Sportello informativo AEM SpA DI TIRANO Progetto AzionEnergiA21. Energetic@mente. Com e applicare criteri di Sostenibilità negli imm obili. Sempre all’interno delle iniziative di AzionEnergi A21, a breve, sarà pubb licato dalla Comunità Montana, un libretto intitolato ENERGETIC@mente come applicare criteri di Sostenibilità negli immobili Questa dispensa vuole fornire alcuni spunti per realizzare interventi di Edilizia Sostenibile, evidenziandone i principali vantaggi ed alcuni aspetti tecnici; di sicu ro interesse è la parte che ill ustra alcune buone pratiche; malgrado la disponibilità di tecniche e tecnologie, di efficacia ormai sperimentata, infatti, la maggior parte degli edifici non è ancora cost ruita o ristruttu rata secondo il criterio della sostenibilità. Ritenuto erroneamente più oneroso rispetto ai metodi di costruzione tradizionali, se ne sottovalutano altresì i benefici a lungo termine. Il mutamento delle modalità di progettazione, costruzione, ristrut turazione e demolizione dell’ambiente edilizio può consentire un notevole miglioramento sia delle pres tazioni ambientali che, in definitiva, della qualità della vita dei cittadini. Gli Argomenti La questione energetica - Scenari La responsabilità delle Amminist razioni - Strategie Come possiamo intervenire? Curiosità! ENERGETIC@mente BLU: come il cielo ARANCIO NE: come il sole VERDE: come la terra Verso Regolamenti Edilizi comunali energeticamente efficienti Esempi e Buone Pratiche La certificazione energetica - Procedura I costi della certificazione energetica Legislazione nel settore edilizio - Appendice normativa Chi fosse interessato, potrà chiederne copia agli uffici della CM o scaricarlo direttamente dal sito istituzionale, al link Agenda21Locale. P agi na 8 n e ws let ter N .1 0 PISL MASTER. Ricerca- Sperimentazione IReR “La sostenibilità econom ico- finanziaria dei progetti di sv iluppo locale”. Predisposto il prim o Report di Analisi del Portafoglio Progettuale . Il Report di Analisi del Portafoglio Progettuale è il documento relativo all’analisi del portafoglio progetti del PISL MASTER, oggetto di approfondimento nell’incontro di lavoro con i referenti decisionali e tecnici degli enti L’analisi del prog ramma di investimenti del PISL MASTER viene condotta esaminando il portafoglio dei progetti proposto dagli Enti partecipanti alla sperimentazione (Comunità Montana Valtellina di Tirano, Comune di Lovero, Comune di Mazzo di Valtellina, Comune di Sondalo, Comune di Teglio, Comune di Tirano, Comune di Tovo Sant’Agata e Comune di Vervio). Il portafoglio progettuale analizzato è stato poi depurato da quegli interventi che risultano in fase di realizzazione o che sono stati già finanziati e realizzati. Complessivamente, stante tali ipotesi di lavoro, il portafoglio dei progetti del PISL Master è dunque costituito da 55 interventi per un investimento complessivo di circa 25 milioni di euro. del PISL aderenti alla sperimentazione a fine giugno. ll portafoglio progettuale del PISL Master risulta composto da interventi appartenenti a molteplici settori. Premesso ciò, si possono ident ificare 3 settori che si distinguono rispetto agli altri in termini di investimenti: ⇒ il settore infrastrutture a destinazione turistico/culturale che vale circa il 20% degli investimenti complessivi; ⇒ il settore delle energie rinnovabili con circa il 15%; ⇒ il settore degli interventi sul patrimonio storico- archeologico e naturalistico con circa il 14%. A questi seguono una serie di settori che comprendono progetti che possono essere considerati complementari a quelli inseriti nei settori preponderanti, come il settore delle piste ciclopedonali, arredo urbano, acquedotto e prevenzione e rischio ambientale. n e ws let ter N .1 0 P agi na 9 PROGETTI STRA TEGICI. L’analisi del portafoglio progettuale del PISL Master è proseguita con l’individuazione di quei progetti proposti dagli Enti locali, che fanno parte del PISL e che, oltre a presentare una dimensione di investimento rilevante, abbiano un’alta priorità e valenza sovracomunale. Si è deciso di focalizza re l’attenzione s u quei p rogetti da reali zzare e che appartenessero ai settori identificati come chiave per l’attuazione dell’idea- forza del PISL. Nel caso in questione sono stati selezionati gli interventi che mostrano un più diretto collegamento con i setto ri dell’ambiente, del turismo e del la competitività. Su 55 progetti considerati, t ramite un processo oggettivo di affinamento che ha permesso di creare una gerarchia nell’ambito del programma di investimenti in base alla variabili costituite dalla valenza territoriale, dallo sviluppo progettuale, dalla priorità e dalla tariffabilità, 18 risultano quelli su cui sarebbe auspicabile concentrare l'azione futura. Tra questi: 7 non tariffabili (Mazzo: Scheda 165; Lovero: scheda 164; CM: Scheda 9; Teglio: Scheda 166; Tovo: scheda 102; CM - Riserva PG: Schede 16 e 20) 11 tariffabili (Mazzo: Scheda 73, 70, 68 e 71; Sondalo: Scheda 79; Vervio: Scheda 106 e 109; CM - Riserva PG: Scheda 17 e 19; Tirano: Scheda 101; CM: Scheda 5). 4 progetti emergono quali prioritari (cd. "progetti ancora"), in quanto ricorrono anche nella selezione degli investimenti valutati strategici: CM - Riserva: Scheda 19; Tovo: Scheda 102; CM: Scheda 9 e 5. La Ricerca ha evidenziato come la concentrazione dei progetti in questi settori, rispecchia coerentemente la strategia del PISL di incentivare un miglioramento dell'ambiente dal punto di vista naturalistico e paesaggistico ed una promozione dello sviluppo turistico attraverso tecniche di gestione adeguate. La sperimentazione si accinge nei prossimi mesi ad entrare nel cuore dell'analisi di sostenibilità economico-finanziaria, con l'applicazione degli altri Moduli Operativi. IReR, con la collaborazione della Comunità Montana e degli Enti aderenti alla sperimentazione, sta lavorando al Report sull'Analisi di Bilancio, con particolare attenzione alle tre logiche di finanziamento (autofinanziamento, indebitamento e trasformazione patrimoniale) e riportante le prime conclusioni, e a quello con la simulazione impatti economico-finanziari della realizzazione progetti (con la mappa delle soluzioni di finanziamento). P agi na 1 0 n e ws let ter N .1 0 PORTALE CM. Pubblicati i dati delle stazioni m eteo di Cam piano (Grosotto), Pian di Gem bro (Villa di Tirano e San Giacom o (Teglio). La stazione meteo di Campiano, a servizio del sistema di monitoraggio della frana del Dosso dell’Aralate, acquisisce i dati di temperatura e precipitazioni ogni 5 mimuti. I dati vengono trasmessi via gsm alle 12 e alle 24 e pubblicati sul sito. La stazione di Pian di Gembro a servizio della Riserva acquisisce i dati di temperatura, umidità, precipitazioni, livello della neve, direzione del vento, radiazione solare, livello idrometrico e temperatura dell’acqua in continuo. I dati e l’immagine acquisita dalla webcam vengono trasmessi via linea telefonica ogni cinque minuti e pubblicati sul sito. La stazione di S. Giacomo, installata sulla passerella ciclo pedonale sul Fiume Adda, acquisisce in continuo i dati di temperatura, precipitazioni e del livello idrometrico e di portata del Fiume. I dati e l’immagine acquisita dalla webcam vengono trasmessi sulla rete wireless ogni 5 minuti e pubblicati sul sito. Per ogni stazione e possibile consultare i dati rilevati nella giornata o nell’intervallo di tempo stabilito, graficare tali informazioni e scaricare il dato in formato csv. P agi na 1 1 n e ws let ter UN SIT INTEGRATO per dodici Comuni. Online il nuov o portale geografico della Com unità Montana. La scher mata internet del portale SITI N .1 0 P agi na 1 2 n e ws let ter N .1 0 €uroincentivi. In arrivo il bonus per le lavastoviglie? Dopo frigoriferi e televisori, arrivano nuovi sconti su lavastoviglie, lavatrici, e incentivi anche per il risparmio idrico: sono alcuni degli emendamenti proposti alla Finanziaria. Un bonus per la rottamazione di lavastoviglie e lavatrici, es tensione degli incentivi previsti - ora c onc essi solo per il ris parmio energetico - anche per la promozione del risparmio idrico. Sono questi due degli emendamenti c he verranno propos ti durante l'esame della Finanziaria. Ma proposte di es tensione sono previste anc he per gli incentivi al risparmio energetico (dalle caldaie, agli infissi ecocompatibili, fino ai pannelli solari) c he c onsentono di scontare il 55% del cos to sos tenuto dall'I rpef. Si punta ad agevolare fiscalmente i c ittadini c he istalleranno cisterne per la raccolta di acqua piovana finalizzata, ad esempio, all'irrigazione. Dovrebbero ammontare cos ì a 7 mila euro gli sconti che i cittadini italiani potrebbero vedersi "abbuonati", alla luce degli incentivi s ull'ac quisto di beni durevoli (tra cui televisori, elettrodomestici, auto e c omputer). Se poi si aggiungono le eventuali agevolazioni legate alla casa (anc he alla luce delle conferme previste dalla nuova manovra 2008), l'ipotetico sconto può raggiungere i 100 mila euro, spalmati s u più anni. Approfondimento: La Lavastoviglie Sostenibile Le lavastoviglie che sono state etichettate con la margherita Ecolabel indicano: Le buone r egole da ric ordare Il consumatore può aiu tare l’ambiente att raverso piccole azioni quotidiane: Seguire le istruzioni della lavastoviglie per la sua manutenzione Preferire i programmi più economici, che riducono il consumo dell’acqua e riscaldano l’acqua ad una temperatura adeguata (50°C) Per un lavaggio ecologico è consigliabile usare detersivi Ecolabel. • Un uso ridotto di energia (il consumo energetico è ridotto di 30-40% rispetto alle macchine meno efficienti presenti sul mercato) • Una semplificazione del dosaggio • Che, al termine del loro ciclo di vita, sono ritirati dai produttori/distribu tori • Che possono essere disassemblati facilmente e riciclati • Informazioni al consumatore sul corretto uso della macchina • Informazioni sul consumo energetico, idrico e sulla rumorosi tà della macchina • La garanzia di un alto livello prestazionale (classe A, B o C) nel lavaggio e nel processo di asciugatura Per informazioni e/o commenti i e-mail: [email protected] P agi na 1 3 n e ws let ter N .1 0 GEV Guardie Ecologiche Volontarie. Avv iato il corso per la form azione di nuov e guardie. E’ iniziato a metà Ottobre i l corso per la formazione di aspirant i Guardie Ecologiche Volontarie, p romosso ed organizzato dalla Comunità Montana e rivolto a tutti i cittadini della Provincia di Sondrio. Una trentina i partecipanti e molte GEV già in servizio hanno colto questa occasione per aggiornare la loro preparazione. Il corso ha la du rata di ci rca tre mesi, con frequenza obbligatoria di due giorni alla settimana per un totale di circa 44 ore di lezione. Al termine del corso le aspiranti guardie ecologiche volontarie dovranno sostenere un esame teorico-pratico davanti ad una Commissione nominata dal Presidente della Giunta Regionale della Lombardia. COSA FANNO LE GEV Chi sono le GEV ? EDUCAZIONE AMBIENT ALE Promuovono presso i cittadini l'informazione sugli strumenti legislativi predispos ti a tutela dell'ambiente ∗ Le GEV sono cittadini che volontariamente e gratuitamente hanno scelto di prestare un servizio pubblico per la tutela dell'ambiente. ∗ La GEV presta servizio secondo le modalità previste dalla Legge regionale 28 febbraio 2005 n. 9 che disciplina il Servizio Volontario di Vigilanza Ecologica. ∗ La GEV in servizio ricopre la funzione di Pubblico Ufficiale ed ha poteri di Polizia Amministrativa come previsto dalla legge. VIGILAN ZA Concorrono alla protezione ed alla vigilanza in materia ecologica, nonché all’accertamento ed alla repressione dei comportamenti di coloro che si pongono in contrasto con le leggi di tutela dell'ambiente PROTEZIONE CIVILE Collaborano con le autorità competenti in caso di calamità, disastri ecologici ed incendi sul territorio PROGRAMMA DEL CORSO Contenuto: Figura giuridica, competenze e ruolo delle GEV, rapporti con l’Ente organizzatore del servizio. Cenni di diritto penale, reati e sanzioni penali reati ambientali, funzioni di vigilanza e cont rollo, normativa statale e regionale per la disciplina delle sanzioni amministrative e pecuniarie, poteri di accertamento, verbali di accertamento, segnalazioni e sequestro. Cenni alla salvaguardia del territo rio, il Piano Territoriale di Coordinamento: provinciale, Il Parco delle Orobie Valtel linesi, la Riserva di Pian di Gembro. Cenni alle Riserve Naturali e ai siti di importanza comunitaria (Rete Natura 2000). Difesa dell’ambiente, la disciplina di cave e torbiere, discip lina sulla ricerca e raccolta dei mine rali da collezione, c lassificazione dei funghi, disciplina sulla rac colta, coltivazione e commercializzazione dei funghi e dei tartufi. Descrizione e classificazione delle principali specie arbustive e arbo ree presenti nel terri torio della P rovincia di Sondrio, tu tela della fauna minore e della flora spontanea, disciplina del settore apistico. Zoologia forestale e venatoria, disciplina della caccia e della pesca. Legislazione nazionale e regionale in materia di smaltimento dei rifiuti, tutela dall’inqu inamento dell’acqua e disciplina degli sca richi delle acque reflue domestiche e di reti fognarie: Tutela e valorizzazione delle supe rfici forestal i e del paesaggio. Protezione civile e servizio di antincendio bos chivo, tipologia dei rischi ambientali , tutela dei boschi dagli incendi, compiti delle Gev. Nozioni di base per il primo soccorso. Etica e psicologia P agi na 1 4 n e ws let ter N .1 0 SENTIERO VALTELLINA. Concluso il tratto ciclo- pedonale Tov o - Lov ero e appaltati i lav ori di realizzazione dei lotti Mazzo - Tov o - Perv io. Finiti i lavori di realizzazione de l nuovo tratto di pista ciclo pedonale in fregio alla strada provinciale ne l te rritorio del Comune di Love ro. Iniziati i lavori di realizzazione di ulte riori due tratti di pista ciclope donale ne i te rritori de i Comuni di Mazzo di V al te ll ina e To vo di Sant’Agata a comple tamento de lla pista ciclabile di fondovalle “Sentie ro Valte llina” ultimata lo scorso anno. La conclusione de i lavori è pre vista pe r la prossima primave ra. QUA LCHE DA TO Lunghezza: m 1’280 Costo complessivo: € 278’867,60 Tempi di realizzazione : 416 gg pari a 14 mesi n e ws let ter N .1 0 P agi na 1 5 DALL’ASSEMBLEA della Comunità Montana. Le m aggiori nov ità approv ate nella seduta del 16 Ottobre. Servizio Edilizia e Urbanistica I nuovi Consiglieri Andato felicemente in pensione il collega geom. Angelo Maganetti addetto al servizio Edilizia e Urbanistica nei Comuni di Sernio, Lovero, Tovo di Sant’Agata e Vervio, l’Amminist razione, nell’attesa di p rocedere alla copertura del posto lasciato vacante mediante concorso, ha stipulato apposita convenzione per la costituzione di un ufficio comune tramite l’utilizzo di n.1 unità di personale dipendente del Comune di Grosio (geom. Clemente Franzini Responsabile del servizio urbanistica – edilizia privata) Preso atto che il Comune di Aprica, in seguito al rinnovo del proprio Consiglio Comunale, ha provveduto alla nomina dei nuovi rappresentanti in seno al l’Assemblea di ques ta Comunità Montana sono stati convalidati alla carica di Consiglieri comunitari rappresentanti del Comune di Aprica I Sigg.ri: -Dino Negri in rappresentanza della maggioranza -Bernardo Corvi in rappresentanza della maggioranza -Diego Plona in rappresentanza della minoranza Ufficio di Piano Nuov o Consigliere di Pian Gembr o Il Consigliere Dino Negri è stato pure designato quale rappresentante di maggioranza in seno al Consiglio di Gestione della Riserva Naturale “Pian di Gembro”. Considerata la “Convenzione fra la Comunità Montana Valtellina di Tirano e i Comuni del Distretto di Ti rano per l’esercizio associato di funzioni Comunali per la gestione dell’Ufficio di Piano”, il Piano di Zona degli interventi e dei servizi sociali 2006-2008 e l’Accordo di programma di attuazione del Piano sottoscritto dai Comuni del distretto di Tirano, dalla Comunità Montana Valtellina di Tirano e dall’Azienda Sanitaria Locale datato 31/ 03 /2 00 6 ,a ll a l uc e de l la d ec i s io ne dell’Assemblea dei Sindaci del 20 luglio 2006 di prorogare la Convenzione in oggetto fino al 31 dicembre 2007, data di scadenza del Piano di Zona degli interventi e dei servizi sociali 2006-2008, l’Assemblea ha deliberato di prorogare la Convenzione fino al 31 dicembre 2008. P agi na 1 6 n e ws let ter N .1 0 Italiani sopra la media! (per l'energia pulita). Uno studio globale - basato su un’indagine condotta su più di 7500 consumatori in 17 Paesi in Nord A merica, Europa e A sia - ha dato un'indicazione sorprendente Lo s tudio Accenture ha evidenziato una s empre maggior cons apevolezza dei problemi legati al cambiamento climatico. La grandissima maggioranza (85%) degli intervistati ha detto di ess ere preoccupata, e l’81% ritiene che tutto ciò avrà degli effetti diretti sulla vita della comunità. Il 91% degli intervistati italiani - dato più alto al mondo - chiede uno s forzo s ostanziale al governo per ridurre i gas serra. La media mondiale è l’82% , negli Usa e nel Regno Unito la percentuale è poco più del 70%. Solo il 59% c rede c he le società fornitrici s iano fonti attendibili di informazione. I n c ontrotendenza rispetto alla media mondiale, c he si attes ta al 72% . I cons umatori italiani sono i più esigenti al mondo 96% - nella richiesta di maggiori informazioni alle aziende fornitrici. La media del res to dei consumatori intervistati è dell’88% . Il 72% è pronto a lasciare la s ua soc ietà fornitrice di elettricità e gas se non s i attiverà per prodotti meno inquinanti. Secondo dato al mondo dopo il Brasile ; la media è il 54%, negli Usa, in O landa e in Cina la percentuale è ben sotto il 50%. I consumatori italiani ins ieme ai brasiliani s ono in assoluto i più pronti - 98% - a passare ad una soc ietà fornitric e competitor maggiormente attiva nella riduzione delle emissioni; la media è l’89%, negli Usa, nel Regno U nito e in O landa la percentuale non raggiunge l’85%. Italiani s opra la media per quanto riguarda la disponibilità a pagare di più per avere prodotti e servizi c he riducano le emissioni. Il 71% si è detto favorevole contro il 69% della media mondiale. 70,9 miliardi di dollari nel 2006 in r innovabili Il panorama è incoraggiante: gli investimenti in questo campo sono in rapido incremento. Nel 2006 hanno raggiunto la soglia dei 70,9 miliardi di dollari, con un in cremento del 43% rispetto all'anno precedente. E la tendenza pare confermata anche per il 2007. Unione Europea e Stati Uniti guidano la classifica degli investimenti (investono insieme il 70% del totale), anche se in ambito statunitense gli investimenti dal settore privato (64% del totale) sono di gran lunga più elevati c he in Europa (55% del totale). Anche nel campo dell’efficienza energetica, gli investimenti nelle nuove tecnologie sono sempre più significat ivi: nel 2006 questi hanno raggiunto gli 1,1 miliardi di dollari, contro i 710 milioni dell'anno precedente. Una notevole espansione viene segnalata anche per gli investimenti in tecnologie per l' efficienza energetica (1,1 miliardi di dollari nel 2006 cont ro i 710 milioni del 2005). La ricerca mos tra inoltre che i cons umatori non s ono inerti ma stanno lavorando in prima pers ona per combattere il cambiamento climatico. La maggior parte degli intervistati dichiara di riciclare con frequenza carta o plas tica (71%), di s pegnere le apparecchiature elettroniche quando non s ono in us o (62%), di utilizzare in modo razionale il ris caldamento o l’aria condizionata a cas a (61%) e le lampadine ad alta efficienza (59%). Uno s u tre, infine, ha dichiarato di acquistare regolarmente prodotti realizzati con materiale riciclato. P agi na 1 7 n e ws let ter N .1 0 “Quattroruote”: più cervello, meno piede destro. Su "Quattroruote" di novembre, un nuovo, ampio approfondimento sulla CO2: che cos’è, chi la emette, come calcolare la CO2 dell'auto. "Basta chiacchere, noi pianteremo alberi"; così si apre il sito di "Quattroruote", il più grande mensile di auto in Italia. Un articolato programma d'adesione a Impatto Zero, il processo LifeGate per calcolare e compensare le emissioni di CO2, prende avvio da oggi. Calcoliamo la CO2 della nostra macchina Un calcolo ancora più preciso si può effettuare conoscendo quanti litri si sono consumati e il tipo di combustibile utilizzato: sono questi gli unici elementi da cui dipende la CO2. Applicando le formule qui di seguito - benzina: 1 litro consumato = 2,38 kg di CO2 emessi www.quattroruote.it Filtri e catalizzatori da applicare all'impianto di scarico delle vetture al fine di eliminare la CO2 non esistono. Si può, però, fare ricorso a un metodo naturale: la funzione clorofilliana delle piante, che utilizza energia solare per assorbire la CO2 dall'atmosfera, accumulandola per sempre all'interno dell'albero sotto forma di legno. CO2: che cos’è, chi la emette. La CO2 è l'anidride carbonica, un gas utilizzato anche per rendere frizzanti le bibite. Da qui si capisce che non è un inquinante. Si tratta, invece, di uno dei gas effetto serra (lo è pure l'innocuo vapore acqueo), il cui eccessivo accumulo nell'atmosfera altera gli equilibri climatici. Sotto (fonte Unione Europea, 2004) i veri responsabili delle emissioni di CO2 emessa dalle attività umane in Europa: l'auto lo è per il 12%. - diesel: 1 litro consumato = 2,65 kg di CO2 emessi è immediato risalire alla quantità prodotta dal motore. Qualche esempio. Consumate 1500 litri di benzina l'anno? 2,38 kg/litro x 1500 litri = 3570 kg: questa è la quantità di CO2 che emettete. Il consumo dell'auto è 8 litri/100 km? 8 x 2,38 kg = 19 kg: questa è la quantità emessa in un percorso di 100 km. Perché un litro di gasolio emette più CO2 di un litro di benzina? Perché un litro di gasolio pesa il 10% in più, quindi emette il 10% del pari volume di benzina "Quattroruote" ha deciso di realizzare e proteggere la foresta perenne degli automobilisti: l'Editoriale Domus aderisce al progetto Impatto Zero®, 3600 le tonnellate di CO2 che saranno assorbite dai 24 ettari di foresta di "Quattroruote" nell’arco della fase di crescita degli alberi, che da noi dura mediamente 30 anni, e che saranno conservate nel legno per l'intera vita del bosco. 22.000.000 i chilometri percorsi dalle automobili che saranno neutralizzati dal nostro bosco, tenendo conto che un'auto dell’attuale produzione europea emette mediamente 163 grammi di CO2 al chilometro. Più cervello e meno piede destro. Per emettere meno CO2, si può iniziare già da una scelta razionale e ragionata della vettura, che tenga conto delle reali necessità e delle modalità d'utilizzo prevalente. Si può anche pensare a un "downsizing" indolore, scegliendo un modello di classe inferiore, senza per questo rinunciare a comodità, sicurezza e prestazioni. Inoltre, usare di più il cervello e meno il piede destro fa bene all'aria, al portafogli e alla salute. Una guida attenta e intelligente, infatti, riduce molto il consumo di carburante, le spese di manutenzione (e quelle per le multe...), e anche i rischi d'incidente. Il tutto con minime rinunce: su un tragitto di 500 km, se si viaggia a una media di 130 km/h invece che a una di 150 km/h, s'impiegano appena 30 minuti in più, ma si consumano, come minimo, dieci litri di meno. Quindi si emettono oltre 25 kg di anidride carbonica in meno. P agi na 1 8 n e ws let ter N .1 0 Cura con le castagne. La ca stagna con la sua sempli ci tà è capa ce di stimola re l e nostre dif ese contro i mol ti disturbi del v ero primo f reddo di nov embre, di cui è anche il simbol o. Per le elevate proprietà energetiche, la cas tagna è stata, fino alle fine della s econda guerra mondiale, il pane e la polenta delle popolazioni submontane di tutta E uropa. P er tale motivo, più c he un frutto è s tato considerato un vero e proprio cereale. I principali componenti sono: tanino, glucidi, lipidi, protidi, sali minerali, calcio, s odio, potassio, fos foro, rame e ferro. I n particolare il frutto è ricco di amidi (31% allo s tato fresco, 60% allo stato secco), c arboidrati, proteine, vitamine B,C e PP. Le foglie hanno una forte azione sedativa e antispas modica nei confronti di tutti i malanni del raffreddamento tipicamente autunnali. Agiscono anche c ome potente febbrifugo, a tal punto c he in passato erano usate per c urare la febbre malarica. Per il loro potere astringente s ulle mucose di tutto il corpo s ono utilizzati c ontro il c atarro, la diarrea, le emorroidi, le emorragie e come coadiuvanti nella terapia delle sindrome pre-varicose, flebiti e degli s tati di fragilità capillari L'erboristeria popolare utilizzava le foglie di cas tagno per arrestare le emorragie e per mitigare le perdite mestruali molto abbondanti. L'estratto naturale delle foglie di castagno, è us ato anc he dall'industria cos metica come antibatterico per combattere germi e batteri. • Contro la tosse bronchial e: far bollire per pochi minuti due cucchiai di foglie di castagno, in mezzo litro d'acqua. Lasciare in infus ione per quindici minuti, filtrare, aggiungere miele di c astagno (ottimo per l'anemia) e bere a s orsi durante la giornata. • Astringente e disinf etta nte della pell e e dell e mucose: fare sciac qui, lavaggi, applicare c ompresse imbevute di infusi sulle parti interessate. O ttimi anc he gli impacchi di decotto di c orteccia essiccata. • Emolli ente e schia rente: polpa della c astagna, cotta e setacciata, e applicata direttamente s ulla pelle. L 'acqua di cottura delle bucce è si us a come dopo s hampoo per esaltare i riflessi dorati dei c apelli biondi. • Contro i reuma tismi : far bollire in due litri di ac qua alcune manciate di foglie fresche e una ventina di ricci, per 30 minuti. Dopo aver lasciato riposare per almeno dieci minuti, filtrare e versare nell'acqua della vasca, facendo questo bagno almeno due volte la settimana. • Antistress: macerato di gemme di c astagno (da c omprare in erboristeria). Rimedio omeopat ico: le foglie del castagno s ervono per preparare il "Castanea Vesca", ottimo contro la tosse convuls a e per combattere la diarrea accompagnata da forti dolori addominali. n e ws let ter N .1 0 P agi na 1 9 RIFERIMENTI UTILI Per qualsiasi informazioni, suggerimenti o proposte potete contattare: Giovanni Di Trapani E-mail: [email protected] Tel 0342/708511 Tamara Della Vedova E-mail: [email protected] Tel 0342/708526 Luana Parolo E-mail: [email protected] Tel 0342/708521 Comunità Montana Valtellina di Ti rano P .zza M . Q uadrio, 11 —23037 Tirano (So) Tel. 0342 708511 fax 0342 708530 www.c mtirano.s o.it Email protocollo@c mtirano.s o.it La presente newsletter è stata realizzata a cura del settore Ambiente Territorio e Sviluppo Sostenibile