MODELLO “A” (Azioni C1.1.2 1 -
C3.2.1 - E1.7.1A)
SCHEDA DESCRITTIVA ITER FORMATIVO
ATENEO
___TORINO_________________ Cod. Anagr. Operatore
FACOLTA’
_____SCIENZE M.F.N.____ _____ Cod. Anagr. Unità Locale
SEDE
OPERATIVA
˚
______________________________ Cod. Anagr. Sede Operativa Î ˚Î ˚Î ˚Î
Î ˚Î ˚Î ˚Î ˚
Î ˚Î ˚
DENOMINAZIONE DEL PROGETTO________________________
_______LAUREA IN SCIENZE BIOLOGICHE________________
______________________________________________________
Progressivo del Progetto generale:
Î˚Î˚Î˚
Asse,Misura, Linea di intervento, Azione
Î˚ Î˚
(codice provvisorio LIBRA)
Î˚
Î˚
sub_azione Î ˚
DURATA DI REALIZZAZIONE DEL PROGETTO
Annuale
o
Biennale
o
Triennale
X
CERTIFICAZIONE
siglaÎ0˚ Î1˚
Frequenza
SCOLARITÀ
sigla
Diplomati
DESTINATARI
sigla Î2˚ Î4˚ Studenti inseriti in percorsi di laurea di I° livello)
1
Î4˚
Per l’azione C1.1.2, compilare il frontespizio e dalla parte 3 in avanti
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MODELLI
Pagina 1
PARTE 1 - DESCRIZIONE REQUISITI D'AMMISSIONE
1.1. Titolo di studio: ________SCUOLA MEDIA SUPERIORE_______________
1.2. Diplomi specifici richiesti: ________NESSUNO____________________________
1.3. Prova selettiva o di orientamento prevista per testare le seguenti abilità e competenze:
Corso di Laurea a numero programmato con prova selettiva di verifica delle competenze in
matematica/fisica, chimica, biologia e logica. Prova di orientamento aggiuntiva per testare le abilità e le
motivazioni rispetto all’iter formativo.
1.4. Altro:______________________________________________________________
PARTE 2 - DESCRIZIONE DELL’ITER FORMATIVO dell’intero
corso di laurea
Obiettivi generali
2.1. Descrizione generale del corso di laurea” (2)
Il Corso di Laurea triennale in Scienze Biologiche, all’interno del quale si inserisce questo Progetto, è
costituito da un biennio formativo, seguito da un terzo anno ad orientamento maggiormente
professionalizzante. Il biennio comune ha come obiettivo un’ ampia preparazione di base in Biologia, ovvero
su come gli organismi viventi, dai microrganismi all’uomo, sono organizzati e come funzionano, quali sono i
loro componenti, come si riproducono e sviluppano e come interagiscono fra loro e con l’ambiente, con
particolare riguardo all’organizzazione ed ai meccanismi di funzionamento delle cellule, all’organizzazione
molecolare ed alla trasmissione ed utilizzo dell’informazione genetica. Al terzo anno del percorso formativo lo
studente ha la possibilita' di approfondire le sue conoscenze e di acquisire professionalità in aree specifiche
delle applicazioni della Biologia scegliendo un proprio curriculum, di norma fra quelli proposti nell'ambito del
corso di laurea.
Tra le attività formative nei diversi settori disciplinari, vi sono almeno 20 crediti di attività di laboratorio. In
relazione ad obiettivi specifici, i curricula includono 5 crediti di attività di stage presso aziende, strutture della
pubblica amministrazione e laboratori di università italiane ed estere, anche nel quadro di accordi
internazionali.
Uno dei principali obiettivi formativi del corso di laurea in Scienze Biologiche è quello di dare gli strumenti
teorici ed introduttivi alla pratica, necessari per operare nei diversi settori applicativi. Questi strumenti si
dividono in propri ed accessori. Gli strumenti propri previsti dal corso di laurea sono:
1) approfondite conoscenze di chimica e biochimica che forniscano tutte le informazioni necessarie per una
corretta comprensione dei fenomeni che sono alla base delle tecnologie bioanalitiche; 2) buone conoscenze
di genetica e genomica, tali da consentire la corretta applcazione di tecniche di analisi genetico-molecolari,
anche attraverso gli strumenti bioinformatici; 3) approfondite conoscenze di biologia molecolare,
microbiologia ed igiene, che forniscano un’adeguata preparazione culturale per l’isolamento, l’identificazione
e la valutazione epidemiologica delle contaminazione da microrganismi; 4) approfondite conoscenze
sull’organizzazione cellulare e tissutale degli organismi, che permettano sia l’interpretazione di dati
morfologici, sia l’utilizzo di tecniche di manipolazione e mantenimento in coltura.
Per la corretta comprensione ed applicazione degli strumenti propri, è inoltre prevista l’acquisizione di alcuni
strumenti accessori, quali: 1) una aggiornata formazione di base in matematica, informatica, statistica e
fisica, necessarie e sufficienti per una corretta elaborazione e interpretazione dei dati analitici, attraverso
l’uso di appropriati sistemi informatici; 2) una buona conoscenza della lingua inglese in forma scritta e orale,
nell'ambito specifico di competenza e per lo scambio di informazioni generali; 3) una buona confidenza nella
preparazione, anche gestionale, delle principali tecniche di laboratorio e strumentali; 7) l’acquisizione di una
discreta conoscenza delle normative di legge italiane e comunitarie che regolamentano le indagini biologiche
e chimiche nell'ambito della sicurezza in campo ambientale, alimentare, bio-sanitario.
(2)
Descrizione delle conoscenze teoriche e delle abilità pratiche, specificando il grado di autonomia e il gradi di
approfondimento (ad es. per l'informatica ci sono vari gradi di conoscenza di un sistema operativo che vanno dal
conoscerne l'esistenza al sapervi programmare: renderne il grado di conoscenza utilizzando aggettivi (es. approfondita) o
sostantivi (es. cenni, introduzione). Non fare ricorso per questa voce ad elenco di titoli di lezioni.
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2.2.
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Pagina 2
Descrizione del profilo professionale del corso di laurea.(3)
Il laureato in Scienze Biologiche è un professionista che conosce gli organismi viventi e le metodologie
utilizzabili per analizzare e studiare il materiale vivente ed i suoi componenti, dal livello morfologico fino a
quello molecolare, in condizioni normali o patologiche, nonchè per l’impiego dello stesso in attività produttive.
Il laureato in Scienze Biologiche svolge con autonomia tecnico- professionale attivita' che implicano l'uso di
metodologie standardizzate, nei diversi settori di applicazione della biologia. Sono sue competenze
specifiche lo svolgimento di a) procedure tecnico-analitiche di tipo morfologico, chimico-fisico, biochimico,
genetico-molecolare e microbiologico, c) procedure analitico-strumentali connesse alle indagini biologiche; c)
procedure analitiche e preparative in ambito biotecnologico, biomolecolare e bioinformatico; d) indagine e
controllo in campo ambientale e di igiene delle acque, dell'aria, del suolo e degli alimenti; e) indagini
farmacologiche, tossicologiche, chimico-cliniche; f) procedure di controllo di qualità in tutti i settori della
biologia. Il percorso formativo che privilegia l’apprendimento del metodo scientifico e una ampia formazione
di base nei diversi settori biologici, permette l’inserimento del neo- laureato in varie realtà lavorative,
comprese piccole aziende dove può svolgere un ruolo polivalente ed innovativo.
Previo superamento del corrispondente esame di stato, il Laureato in Scienze Biologiche può essere iscritto
alla sezione B dell’Albo professionale dei Biologi. Egli può dunque rivestire qualifiche di tipo tecnico,
operativo e/o gestionale in qualità di dipendente di un ente pubblico o privato, ma può anche sviluppare una
propria attività come libero professionista nei seguenti ambiti di impiego: a) laboratori di igiene e profilassi,
laboratori di analisi biochimico-cliniche e microbiologiche, laboratori merceologici, centri di ricerca e sviluppo;
b) assessorati regionali, provinciali e comunali all'igiene e al commercio (analisi chimiche, biologiche e
microbiologiche della catena alimentare dalla produzione al consumo ai sensi della normativa europea
HACCP), alla sanità (analisi del rischio biologico e chimico ai sensi della legge 626/96), all'ambiente (analisi
chimiche e microbiologiche ai sensi della legge 152/99; monitoraggio dell'inquinamento atmosferico dei centri
abitati, etc.). Il laureato in Scienze Biologiche può inoltre svolgere impiego o attività di consulenza sulla
valutazione del rischio chimico e biologico degli ambienti lavorativi, laboratori di analisi istituti, per
l'accreditamento e certificazione secondo le normative ISO di industrie chimico-farmaceutiche ed
agroalimentari.
All’interno di queste diverse realtà produttive o di servizio il laureato triennale in Scienze Biologiche dovrà
svolgere attività che implicano l’utilizzo di metodologie, anche avanzate, ma standardizzate. La formazione
triennale non qualifica ad occupare posizioni decisionali e direttive. In compenso, la preparazione scientifica
mantenuta all’interno del presente Progetto è compatibile (riconoscimento di tutti crediti) con il
proseguimento, anche dopo una prima esperienza professionale, verso le lauree specialistiche in Scienze
Biomolecolari (classe 6/S, Torino), Biologia dell’Ambiente e del Lavoro (classe 6/S, Torino) e Scienze e
Tecnologie Agroalimentare (classe 78/S, Torino). Queste ultime permettono in particolare l’accesso alla
sezione A dell’albo dell’Ordine dei Biologi, dopo superamento delle dovute prove dell’esame di stato e alla
carriera dirigenziale.
(3)
Questa voce riprende la precedente sotto il punto di vista della tipologia del lavoro che una persona potrà andare a
svolgere, non come inquadramento, ma come tipologia di professionalità, delineandone, se del caso, gli eventuali sviluppi
(non di carriera, ma come evoluzione e trasformazione della professionalità medesima).
Ad es. il Tecnico dei Sistemi a microprocessori ha una professionalità legata al collaudo e controllo di...... che si può
evolvere in programmazione di....., può essere impiegato in aziende (piccole, medie, grandi, ...), nei settori...., con
mansioni di......
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PARTE 3 - DESCRIZIONE DELLA PARTE
PROFESSIONALIZZANTE DEL PROGETTO
Obiettivi specifici articolati in:
3.1.
Descrizione del “sapere” e del “saper fare” ed eventuale “saper essere“.
Le attività del presente progetto formativo si sviluppano sulla base dello schema del percorso formativo
istituzionale del curriculum “bioindustriale” del corso di Laurea in Scienze Biologiche. Il progetto incrementa le
attività professionalizanti e dà un largo spazio alle attività di laboratorio, prepara lo studente alle prove
dell’esame di stato e lo introduce alla cultura d’impresa. La componente di “SAPERE”, SAPER FARE” e
SAPER ESSERE” delle diverse discipline formative dell’intero percorso è riportata in tabella.
Il sapere caratterizzante viene in questo progetto incrementato notevolmente nelle discipline più moderne ed
applicative, con particolare riguardo 1) alle materie proprie della biologia – ma fortemente innovative – quali
le tecnologie del DNA ricombinante, la bioinformatica, le scienze microbiologiche applicate, farmacologiche e
tossicologiche e l’igiene ambientale ed alimentare; 2) alle materie integrative, ovvero che forniscono gli
strumenti del sapere necessari all’inserimento immediato nel mondo produttivo, nel settore degli strumenti di
elaborazione dei dati e della comunicazione scientifica, della legislazione e del controllo di qualità.
Il saper fare viene anch’esso fortemente incrementato, grazie all’inclusione di notevoli spazi formativi,
direttamente applicativi, sia in laboratori interni all’Ateneo, con l’esecuzione di esperienze tecnico-analitiche
di base fondamentali di biologia cellulare, molecolare, microbiologia ed altri settori specifici; sia mediante il
costante e specifico utilizzo dei sistemi informatici; sia ancora attraverso i periodi di stage professionale in
laboratori esterni. Attraverso questa attività formativa, lo studente dovrà avere acquisito un “saper fare”
sufficiente in laboratorio nelle principali metodiche di base, con capacità di organizzazione del lavoro per
l’esecuzione di protocolli standardizzati, una sufficiente capacità di interazione con la principale
strumentazione e nell’organizzazione, elaborazione e presentazione dei dati sperimentali.
3.2.
Descrizione del profilo professionale indicante l’utilizzo del “sapere” e del “saper
fare” e degli eventuali sviluppi.
In accordo con il profilo professionale illustrato al Punto 2.2 che prevede l’inserimento del laureato in laboratori
di analisi biochimico-cliniche e microbiologiche, di sanità pubblica, in centri di ricerca e sviluppo dell’industria
farmaceutica ed alimentare, o un suo coinvolgimento nel campo della gestione dei sistemi qualità, il progetto
potenzia il SAPERE nel campo della microbiologia Generale (moduli 4 ,9, 13), della biologia molecolare e della
bioinformatica (moduli 9 e 12), della farmacologia e tossicologia (moduli 10-11), dell’igiene e della chimica degli
alimenti e del controllo qualità (moduli 5, 11, 13).
All’interno di queste diverse realtà produttive o di servizio, il laureato triennale in Scienze Biologiche deve
svolgere attività tecnico-analitiche di media-alta qualificazione. Il “SAPER FARE”, gli deriva dalle numerose
attività di laboratorio fondamentali per il successo del progetto. Oltre alle attività di laboratorio associate ai
moduli precedentemente citati di Microbiologia, Farmacologia e Tossicologia e Chimica degli Alimenti (moduli 4,
10, 13) si aggiunge quello di Tecnologie Ricombinanti (tenuto in lingua inglese) e il Laboratorio Integrato di
Biologia Applicata che comprendono numerosi metodi analitici di studio delle proteine, tecniche di
preparazione e manipolazione degli acidi nucleici, e tecniche di mantenimento delle colture cellulari (modulo
6). Il laboratorio integrato di Biologia Computazionale fornisce gli elementi essenziali di bioinformatica per
l’utilizzo dei dati di genomica e post-genomica (modulo 12). Infine, i moduli di Controllo Qualità e Chimica degli
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Alimenti forniscono due esempi pratici di applicazione delle norme in materia di controllo qualità (moduli 11 e
13).
Il percorso formativo del progetto prevede una formazione tecnico-professionale aggiornata con l’utilizzo di
mezzi di comunicazione attuali nella maggiore parte delle attività professionalizzanti, che permetteranno al
neolaureato di acquisire familiarità con l’inglese e con i mezzi informatici (moduli 2-3) di gestione e acquisizione
dati (trattamento testo, software statistici, consultazione di banche dati) attrverso corsi dedicati.
Una parte della attività è anche rivolta al ”SAPER ESSERE”. La conoscenza della lingua inglese e dei mezzi di
comunicazione informatici permette di avere una maggiore sicurezza personale e di essere più aperto ad altre
culture. Sono previste sessioni di esercizi, presentazioni e ripassi a gruppi e le attività di laboratorio sono fatte
a coppie (la composizione dei gruppi e delle coppie non viene mantenuta di volta in volta) in modo tale da
preparare il futuro laureato al lavoro di gruppo. Il modulo di Bioetica (modulo 7) obbliga lo studente ad una
riflessione personale su temi di grande attualità sul quale sarà probabilmente chiamato a pronunciarsi come
citadino e stimola la capacità di argomentazione. Il modulo di Legislazione e deontologia professionale
prepara lo studente ad entrare nel mondo del lavoro con una maggiore consapevolezza del quadro giuridico
di riferimento e dei suoi diritti e doveri professionali.
L’attività stagistica (modulo 14) che fa parte integrante del progetto permette di utilizzare il “SAPERE”, “SAPER
FARE” e “SAPER ESSERE” sopra descritto.
La formazione di base del Laureato in Scienze Biologiche rappresenta un elemento fondamentale nella
prospettiva di evoluzione o riconversione professionale anche dopo decenni di attività professionale. La
formazione bivalente in campo sia biomolecolare che ecologico-ambientale lo rende particolarmente adatto
alle future prospettive di sviluppo della biologia.
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Tabella
MODELLI
Pagina 5
(in grassetto i moduli oggetto di questo progetto)
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
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X
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X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
Bioetica, Legislazione Professionale
X
X
X
X
X
Controllo di qualità
Chimica analitica, Chimica alimenti
Farmacologia, Tossicologia
Biologia Cellulare Molecolare, Immunologia
Fisiol Generale, Fisiologia degli Apparati
Microbiologia Gen, Microbiologia Applicata
Biologia Molecolare, Tecnologie Ricombinanti
X
Igiene e sicurezza del laboratorio, Igiene
ambientale e alimentare
X
X
X
Genetica
X
Laboratorio di Biologia AApplicata
Biochimica,Biochimica Metabolica, Metodologie
Biochimiche, Biochimica Applicata
Zoologia, Ecologia
Botanica, Fisiologia Vegetale
Citologia, Istologia, Anatomia
Inglese Generale e Scientifico
Informatica Appl., Biologia Computazionale
Matematica, Fisica, Chimica Generale, Chimica
Organica
SAPERE in ambito
Biochimico
Biomolecolare
Biomatematico e
statistico
Morfologico Funzionale
Ambientale
Microbiologico
Farmacologico
Tossicologico
Merceologico
Legislazione e
deontologia
professionale
SAPER FARE
procedure strumentali
in ambito
biotecnologico,
biomolecolare
controllo ambientale,
igiene acque, aria,
suolo e alimenti
in ambito chimico-fisico,
biochimico,
microbiologico,
tossicologico,
farmacologico e di
genetica;
procedure di controllo
di qualita’
SAPERE ESSERE
in grado di comunicare
(orale, scritto, inglese,
ICT,)
capaci di lavorare in
gruppo
in grado di trasmettere
informazioni su temi
biologici d’attualità e
d’interesse generale
X
X
X
X
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PARTE 4 - STRUTTURA DIDATTICA - VALUTAZIONE EX ANTE
(PARTE DEDICATA AGLI ELEMENTI DEL PROGETTO)
4.1 Obiettivi formativi
Attribuire un peso (da 0 a 3) a tutte le caselle relative a competenze e prestazioni.
0 = non prevista
1 = di base
2 = media
3 = approfondita/elevata
Competenze
Tecnico - specifiche
3
Diagnostiche
(1)
2
Relazionali
Decisionali
(1)
2
(1)
2
Per quanto riguarda le componenti trasversali della competenza, queste essenzialmente si intendono
legate (Descrivere brevemente):
(1)
diagnostiche
relazionali
decisionali
La formazione universitaria triennale oggetto di questo progetto affianca all’approfondita
competenza tecnico-scientifica negli ambiti di competenza una buona preparazione di tipo
teorico diagnostico con la capacità di analisi dei processi e dei dati prodotti e di rivelazione
di non conformità rispetto ai risultati attesi. La capacità diagnostica del laureato triennale
deve essere superiore a quella di operatori che non hanno una formazione a livello
universitario ma resta limitata al ristretto ambito di competenza e non all’intero processo.
La collocazione professionale medio-alta del laureato triennale lo colloca a metà strada
nella scala gerarchica come dipendente aziendale oppure a diretto contatto con il
commitente nel caso di rapporto di consulenza. In entrambi i casi sono necessarie abilità
relazionali e capacità di lavoro in gruppo.
La capacità decisionale del laureato triennale potrà crescere con l’esperienza
professionale ma almeno inizialmente sarà essenzialmente ristretta procedure e
strumentazioni di competenza.
Prestazioni attese in termini di
Pianificazione del lavoro
2
(2)
Esecuzione
3
(2)
Controllo
(2)
Correzione/Regolazione
3
Per quanto riguarda le prestazioni attese, queste essenzialmente si intendono riferite
pianificazione del lavoro
esecuzione
controllo
correzione/regolazione
(2)
3
(Descrivere brevemente):
Il laureato triennale dovrà essere in grado di pianificare il proprio lavoro
ma non dovrebbe essere incaricato della pianificazione di un intero
settore.
essere in grado di eseguire le procedure di competenza in conformità con
gli standard richiesti e in autonomia.
avere la capacità di diagnosticare le non conformità rispetto ai risultati
attesi
Avere la capacità di correggere eventuali irregolarità, sempre nell’ambito
di competenza.
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4.2 Contenuti del Progetto
4.2.1. Descrizione dei moduli con relative ore (*)
n° Modulo
(Codice provv.
Denominazione (**)
LIBRA)
n° 1
n° 2
n° 3
n° 4
n° 5
n° 6
n°7
n° 8
n° 9
n°10
n°11
n°12
n°13
n°14
Riallineamento di chimica (esterno)
Inglese scientifico (esterno)
Informatica Applicata e laboratorio
Microbiologia Generale (esterno)
Igiene (e sicurezza del laboratorio)
Laboratorio integrato di Biologia Applicata
Bioetica (esterno)
Deontologia e Legislazione professionale (esterno)
Tecnologie Ricombinanti e laboratorio
Farmacologia e Tossicologia
Controllo di qualità (esterno)
Laboratorio integrato di Biologia Computazionale
Chimica degli Alimenti (esterno)
Stage in azienda o altre strutture extra-universitarie (esterno)
n° …
(*) Elencare i soli moduli professionalizzanti per i quali si richiede il finanziamento
(**) Obbligatorio inserire almeno 1 modulo di stage
Anno
accademico
svolgimento
del modulo
2003/04
2003/04
2003/04
2004/05
2004/05
2004/05
2004/05
2004/05
2005/06
2005/06
2005/06
2005/06
2005/06
2005/06
_ _ _ _ /_
_
_ _ _ _ /_
_
_ _ _ _ /_
_
_ _ _ _ /_
_
_ _ _ _ /_
_
_ _ _ _ /_
_
_ _ _ _ /_
_
_ _ _ _ /_
_
Totale
Ore
Ore
Modulo docenza
Valore in
crediti
40
40
40
40
40
60
16
16
40
40
16
40
40
250
40
40
40
40
40
60
16
16
40
40
16
40
40
250
4
4
3
5
5
4
2
2
4
4
2
4
4
5
718
718
52
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4.2.2 Competenze tecnico – specifiche
Modulo N.1: RIALLINEAMENTAMENTO DI CHIMICA (docenza esterna)
Supporti alla didattica in uso alla docenza
lavagna luminosa e videoproiettore
N° ore 40
Obiettivo del modulo:
I corsi di chimica e chimica organica sono propedeutici ai corsi di chimica biologica, chimica biologica
metabolica, biologia molecolare, tecnologie ricombinanti, chimica analitica, chimica biologica applicata e
chimica degli alimenti. Carenze o assenza di formazione pre-universitaria in chimica hanno conseguenze
molto negative sull’andamento generale del percorso formativo e aumentano la probabilità di abbandono. Il
modulo di riorientamento di chimica dovrebbe permettere a studenti che non hanno ricevuto un’adeguata
formazione pre-universitaria in chimica di poter colmare efficacemente le loro lacune e di non accumulare
ulteriore ritardo.
Competenze attese:
Raggiungimento dei requisiti minimi propedeutici ai corsi di chimica generale e organica
Programma/contenuti
La struttura dell’atomo: particelle elementari, simboli e formule; numero atomico; numero di massa; isotopi;
Il legame chimico: legame ionico; legame covalente; polarità dei legami; elettronegatività; legame idrogeno;
forze di Van der Waals.
La nomenclatura dei composti inorganici: ossidi; idrossidi; acidi; sali; anidridi
Le reazioni chimiche e la stechiometria: peso atomico e molecolare, numero di Avogadro, concetto di mole,
conversione da grammi a moli e viceversa, calcoli stechiometrici elementari, bilanciamento di semplice
reazioni.
Le soluzioni: proprietà solventi dell’acqua: modi di esprimere la concentrazione delle soluzioni; la solubilità.
Concetti di acido e base, acidità, neutralità, basicità delle soluzioni acquose, il pH.
Fondamenti di chimica organica: legami tra atomi di carbonio, gruppi funzionali: alcoli, eteri, ammine,
aldeidi, chetoni, acidi carbossilici, esteri, ammidi.
Strumenti didattici (Attrezzature e materiali utilizzati dagli allievi nei laboratori. Indicare anche il rapporto allievi/strumenti):
Eventuale bibliografia
Controllo dell’apprendimento
Esercizi in aula
Verifica
Modalità
Descrizione
(Abilità e
competenze da
verificare,
articolazione e
durata delle prove
di valutazione)
scritte
x
orali
x
pratiche
o
casi studio
o
con uso strumenti
o
Verifica scritta con esercizi da risolvere e colloquio orale
Durata complessiva: 90 min
N.B.- Compilare tante schede 4.2.2 quanti sono i moduli professionalizzanti (duplicare le schede necessarie)
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4.2.2 Competenze tecnico – specifiche
Modulo N.2: INGLESE GENERALE E SCIENTIFICO (docenza esterna)
N° ore 40
Supporti alla didattica in uso alla docenza
lavagna luminosa, videoproiettore, laboratorio linguistico, laboratorio informatico.
Obiettivo del modulo:
Familiarità con la lingua inglese. Superamento della barriera psicologica nell’utilizzo sia orale che scritto della
lingua inglese. Conoscenze grammaticale e lessicale generali. Buone conoscenze del vocabolario tecnico
scientifico del settore biologico, biomedico ed ambientale.
Competenze attese:
Certificazione linguistica: PET
Conoscenza a livello intermedio della lingua inglese scritta e parlata. Orale: Conoscenze culturali,
comprensione ed espressione in lingua inglese (o USA) necessarie e sufficienti per affrontare telefonate o
viaggi di lavoro presso strutture estere. Scritto: Capacità di compreensione e traduzione di testi scientifici,
protocolli sperimentali o manuali d’uso di strumentazione scientifica. Capacità di compilazione di elaborati e di
comunicazioni scritte semplici (ad esempio richieste di informazioni tecnico scientifiche via posta elettronica).
Programma/contenuti
Per il raggiungimento di competenze iniziali si consiglia ai principianti la frequenza dei corsi di lettorato prima
dell’inizio del corso .
Il corso ha la finalità di fornire le competenze e gli strumenti necessari alla lettura e comprensione del
linguaggio scientifico inglese, ed è tenuto prevalentemente in lingua inglese. Procedendo dalla lettura e
dall’analisi di varie tipologie testuali si intende giungere allo sviluppo delle tecniche di lettura, all’arricchimento
lessicale e all’abilità di traduzione in lingua italiana. Nel corso delle lezioni si affronteranno i seguenti
argomenti: l’inglese come lingua internazionale (la diffusione della lingua inglese; le varietà geografiche e
stilistiche; i linguaggi settoriali e le comunità linguistiche); il discorso scientifico in lingua inglese (linguaggio e
struttura dell’informazione; varie tipologie testuali quali le trattazioni semi-scientifiche e scientifiche, i periodici,
la manualistica, ecc.); risorse per lo studio e l’uso della lingua inglese (grammatiche, dizionari generali e
specialistici, risorse informatiche).
Strumenti didattici (Attrezzature e materiali utilizzati dagli allievi nei laboratori. Indicare anche il rapporto allievi/strumenti):
Laboratorio linguistico con software di apprendimento della BBC (5 livelli di apprendimento da beginner a
advanced), 8 postazioni individuali, aperto a tempo pieno sia per esercitazioni che per lo studio libero.
Eventuale bibliografia
1) Briano, Paola, Chemistry, Microbiology and Biotechnology, Edisco, 2001.
2) Di Giuliomaria, Sirio, Angelaccio, Mario, Learning to Translate, Burlington Books, Le Monnier, 2001.
3) Dispense del docente
Controllo dell’apprendimento
Orale: Verifica della capacità di interloquire in lingua inglese su argomenti di carattere generali, con
simulazione di situazioni correlate alle attività di lavoro come ad esempio la capacità di rispondere ad una
telefonata di lavoro. Scritto: Verifica della comprensione di un testo scientifico in lingua inglese proveniente
da articoli divulgativi. Traduzioni. Relazione: elaborato scritto riferito a nozioni tecniche specifiche
Verifica
Modalità
Descrizione
(Abilità e
competenze da
verificare,
articolazione e
durata delle prove
di valutazione)
scritte
x
orali
x
pratiche
o
casi studio
o
con uso strumenti
x
test di valutazione (Quick Placement Test) e di verifica in aula informatica
N.B.- Compilare tante schede 4.2.2 quanti sono i moduli professionalizzanti (duplicare le schede necessarie)
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4.2.2 Competenze tecnico – specifiche
Modulo N.3: INFORMATICA APPLICATA E LABORATORIO
N° ore 40
Supporti alla didattica in uso alla docenza
lavagna luminosa, videoproiettore. Laboratorio informatico.
Obiettivo del modulo:
Fornire agli studenti nozioni sul funzionamento hardware e software di un personal computer. Utilizzo di
software generici e di statistica.
Competenze attese:
Raggiungere il livello di preparazione richiesto per il superamento dell’ECDL full e capacità di archiviazione e
gestione dati con particolare attenzione all’utilizzo di software statistici
Programma/contenuti
Le varie funzionalità del calcolatore sono descritte senza entrare in dettagli tecnici; non viene perciò
richiesta alcuna conoscenza di base di tipo informatico. Vengono introdotti molti dei termini usati
comunemente in campo informatico, in modo da rendere lo studente in grado di comprendere il significato
dei dati della scheda di presentazione di un calcolatore.
Sono illustrati i principi fondamentali del software, dall'organizzazione delle informazioni, ai sistemi operativi
e all'uso del software applicativo. Attenzione viene inoltre dedicata alle reti di calcolatori e alle funzionalità
che esse forniscono.
Rappresentazione delle Informazioni: Caratteri, numeri naturali, negativi e razionali, strutturazione logica
dei dati.
Architettura hardware del computer: La memoria principale, il processore, la memoria di massa, i dispositivi
di input/output. Il software: Macchine virtuali, software di base, linguaggi ad alto livello Il Sistema
Operativo: File system, gestione del processore e dei processi, gestione della memoria centrale, gestione
delle periferiche, linguaggio dei comandi. Reti di calcolatori: Reti locali, servizi di Internet.
Software applicativo: Elaborazione di testi, fogli elettronici con particolare attenzione all’utilizzo delle
funzioni satatistiche, Statistica, sistemi per la gestione di basi di dati
Strumenti didattici (Attrezzature e materiali utilizzati dagli allievi nei laboratori. Indicare anche il rapporto allievi/strumenti):
Insegnamento frontale in aula e laboratorio informatico per l'uso dei programmi applicativi (2/1).
Cd ECDL On-Line, Università degli Studi di Torino
Eventuale bibliografia
L. Console, M. Ribaudo, Introduzione all'Informatica, UTET Università, 1997.
A. R. Meo, M. Mezzalama, F. Peiretti, PC e Internet, Guida facile al personal computer e alla rete, UTET
Libreria, Collana di Informatica, 2000
Controllo dell’apprendimento
Test nel corso dell’insegnamento
Verifica
Modalità
Descrizione
(Abilità e
competenze da
verificare,
articolazione e
durata delle prove
di valutazione)
scritte
x
orali
x
pratiche
x
casi studio
o
con uso strumenti
x
Capacità di usare il PC per scrivere dei testi, eleborare e presentare dei dati. Un progetto
scritto da consegnare al momento dell’ iscrizione all’esame, un esercizio da realizzare in
fase di esame e una domanda orale.
Tempo massimo complessivo della prova: 90 min
N.B.- Compilare tante schede 4.2.2 quanti sono i moduli professionalizzanti (duplicare le schede necessarie)
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4.2.2 Competenze tecnico – specifiche
Modulo N.4: MICROBIOLOGIA GENERALE (docenza esterna)
Supporti alla didattica in uso alla docenza
N° ore: 40
Aule per la didattica. Attrezzature per la videoproiezione. Strumenti informatici (PC, software, consultazione online). Laboratorio per analisi
microbiologiche. Materiale di consumo per l’esecuzione delle analisi microbiologiche.
Obiettivo del modulo:
Il modulo di Microbiologia Generale si propone di fornire un’adeguata conoscenza delle basi teoriche della
struttura e della fisiologia dei microrganismi necessarie per l’apprendimento di competenze operative nelle
metodologie di analisi microbiologica in campo alimentare, biosanitario ed industriale.
Competenze attese:
Lo studente che supererà il modulo di Microbiologia Generale dovrà avere acquisito un sufficiente livello di
preparazione teorica sulla struttura e fisiologia dei microrganismi e competenze teorico-pratiche sui principali
metodi d’indagine microbiologica utilizzati in campo alimentare, biosanitario ed industriale.
Programma/contenuti
La cellula procariota. Ultrastruttura e funzione di: parete cellulare batterica, membrana citoplasmatica e
sistemi di trasporto, corpo nucleoide e ribosomi, flagelli e motilità, capsula, endospora ed il processo di
sporulazione. Metabolismo microbico. Metabolismo energetico: fermentazione, respirazione aerobia,
respirazione anaerobia, fotosintesi batterica.I metodi della microbiologia. Terreni di coltura: selettivi,
differenziali, di arricchimento. Identificazione biochimica. Coltivazione dei batteri. Determinazione quantitativa
della carica microbica. Le colorazioni microbiche. Analisi microscopica. Procedure di campionamento.
Preparazione dei campioni. La crescita microbica. Il ciclo cellulare nei procarioti. Modalità di realizzazione di
una curva di crescita microbica. Fattori che influenzano la crescita dei microrganismi. Effetti di fattori
ambientali sulla crescita microbica. Controllo della crescita microbica: sterilizzazione e disinfezione. Gli agenti
antimicrobici: caratteristiche generali e meccanismo d’azione. Elementi di sistematica dei procarioti. La
biodiversità nel mondo microbico. Criteri di nomenclatura e tassonomia. La classificazione dei procarioti. La
sistematica molecolare. Scopi e procedure delle metodologie di identificazione molecolare. Caratteristiche
generali dei principali gruppi di Batteri. I virus. Struttura e caratteristiche generali dei virus animali a DNA e
RNA. Elementi di tecniche virologiche: coltivazione e titolazione dei virus. Il ciclo replicativo dei virus animali a
DNA e RNA. Attività pratica di laboratorio. Allestimento di colture di microrganismi da matrici ambientali ed
alimentari, colorazioni differenziali ed osservazione microscopica, tecniche identificative.
Strumenti didattici (Attrezzature e materiali utilizzati dagli allievi nei laboratori. Indicare anche il rapporto allievi/strumenti):
Le attrezzature necessarie sono quelle correnti di un laboratorio per analisi microbiologiche e consistono in:
banconi di lavoro corredati di punti acqua, energia e gas; cappe a flusso laminare; incubatori termostatatici;
autoclave; microscopi ottici; frigoriferi e congelatori; spettrofotometro; termociclatori (PCR); sistemi
elettroforetici per l’analisi di acidi nucleici. Materiale di consumo: terreni di coltura, coloranti, sistemi
identificativi, enzimi e reagenti chimici. Il laboratorio didattico che sarà utilizzato ha una capienza di 20 allievi
con un rapporto allievi/ strumenti di 6/1 per banconi e cappe a flusso laminare e di 3/1 per microscopi, celle
elettroforetiche, micropipette.
Eventuale bibliografia
Microbiologia (Brock et al., Citta Studi ed) – Elementi di Tecniche Microbiologiche -EMSI
Controllo dell’apprendimento
Prove in itinere scritte relative alle conoscenze teoriche. Esecuzione diretta di procedure analitiche
(coltivazione, identificazione ed osservazione microscopica) nel corso delle attività pratiche.
Verifica
scritte
orali
pratiche
casi studio
x
o
con uso strumenti
Modalità
x
Descrizione
(Abilità e
competenze da
verificare,
articolazione e
durata delle prove
di valutazione)
x
o
La prova di valutazione finale sarà teorica-pratica al fine di accertare l’acquisizione sia di
sufficienti conoscenze nella microbiologia di base (struttura e funzione dei microrganismi) sia
di competenze operative nell’esecuzione di analisi microbiologiche (allestimento colture,
coltivazione, identificazione e osservazione microscopica).
Durata 60 min
N.B.- Compilare tante schede 4.2.2 quanti sono i moduli professionalizzanti (duplicare le schede necessarie)
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4.2.2 Competenze tecnico – specifiche
Modulo N.5: IGIENE E SICUREZZA DI LABORATORIO
N° ore 40
Supporti alla didattica in uso alla docenza
lavagna luminosa
Obiettivo del modulo:
Obiettivo primario è l’acquisizione dell’impostazione metodologica e tecnica, con particolare dettaglio sugli
indicatori principali, della valutazione igienistico-ambientale, legata sia alle situazioni più genrali che ad
applicazioni mirate come gli ambienti di lavoro o situazioni legate a particolari fattori di rischio, quali il
laboratorio chimico-biologico.
Competenze attese:
Lo studente dovrà conoscere i principi dell’analisi epidemiologica generale, le tecniche in uso per la
identificazione e la misurazione dei rischi ambientali e le procedure di controllo della qualità dell’aria e delle
acque potabili.
Programma/contenuti
DEMOGRAFIA, STATISTICA ED EPIDEMIOLOGIA GENERALE. Struttura delle popolazioni, limiti dello
sviluppo e invecchiamento delle popolazioni, trasformazioni delle patologie e delle cause di morte, indicatori
di mortalità e di morbosità. Gli indicatori indiretti. La frequenza degli eventi sanitari: prevalenza, incidenza,
tassi grezzi e specifici. Il rischio attribuibile e relativo. Epidemiologia descrittiva e analitica. Malattie mono e
multifattoriali – agenti causali e fattori di rischio.
EPIDEMIOLOGIA DELLE MALATTIE CRONICHE E CRONICO DEGENERATIVE. Fattori di rischio, vie
espositive e di penetrazione, gli indicatori ambientali e biologici. Gli studi epidemiologici applicati alle
patologie acute e cronico-degenerative in ambito ambientale e occupazionale.
LA MISURAZIONE E LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO IN LABORATORIO. Generalità e definizioni, metodi
per la misura del rischio e l’estrapolazione all’uomo – identificazione e percezione del rischio – nozioni di
rischio in laboratorio biologico e annessi legislativi (D.L. 626/94) - modelli di curve dose-effetto e doserisposta.
ACQUA. GIUDIZIO DI POTABILITÀ E FABBISOGNO IDRICO. Aspetti batteriologici e chimici legati a problemi
distributivi in una rete idrica – infezioni più facilmente diffusibili per via idrica.
ARIA. Fonti di inquinamento dell’aria e principali inquinanti – dinamiche, destino ed effetti degli inquinanti
atmosferici – effetti sulla salute: gli studi epidemiologici - la legislazione vigente: l’origine e gli effetti prodotti
sull’ambiente e sull’uomo.
Interventi seminariali di professionisti del settore
Strumenti didattici (Attrezzature e materiali utilizzati dagli allievi nei laboratori. Indicare anche il rapporto allievi/strumenti):
Eventuale bibliografia
COMPENDIO DI IGIENE (D. Parvis, Monduzzi editore)
Controllo dell’apprendimento
Scritto, orale, relazioni tecniche relative e casi di studio.
Verifica
Modalità
Descrizione
(Abilità e
competenze da
verificare,
articolazione e
durata delle prove
di valutazione)
scritte
x
orali
x
pratiche
o
casi studio
†x
con uso strumenti
o
La verifica sarà condotta tramite prove scritte e orali e tramite test a verificare le capacità
comunicative dei singoli studenti.
Durata della prova: 30 min
N.B.- Compilare tante schede 4.2.2 quanti sono i moduli professionalizzanti (duplicare le schede necessarie)
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4.2.2 Competenze tecnico – specifiche
Modulo N.6: LABORATORIO INTEGRATO DI BIOLOGIA APPLICATA
N° ore 60
Supporti alla didattica in uso alla docenza
lavagna luminosa, videoproiettore, laboratorio biochimico, cellulare e molecolare.
Obiettivo del modulo:
Modulo annuale pratico che affianca in particolare la parte teorica dei corsi di Chimica Biologica, Genetica,
Fisiologia e Biologia Cellulare e Molecolare. Permette agli studenti di prendere confidenza con le principali
metodologie utilizzate in campo biologico-analitico e di imparare a presentare ed analizzare in modo critico i
propri dati.
Competenze attese:
Corretta manualità di esecuzione delle metodiche di base di laboratorio. Corretto approccio all’utilizzo delle
attrezzature di laboratorio. Capacità di allestimento e di rendicontazione degli esperimenti, autonomia di
esecuzione.
Programma/contenuti
Tamponi e pH: scelta e preparazione dei tamponi per uso biochimico. Estrazioni e dosaggi di proteine,
misurazione di attività e cinetica enzimatica, elettroforesi e cromatografie. Modelli molecolari di gruppi
funzionali, della glicolisi e degli acidi tricarbossilici. Analisi di restrizione, mantenimento di cellule eucariotiche
in colture, conte cellulari, preparazione e ricostruzione di cariotipi.
Strumenti didattici (Attrezzature e materiali utilizzati dagli allievi nei laboratori. Indicare anche il rapporto allievi/strumenti):
Due laboratori sperimentali didattici sono a disposizione del corso di laurea con capienza rispettiva di 20 e
30 posti: banconi di lavoro corredati di punti acqua e elettricità; cappa chimica e cappe a flusso laminare;
incubatori termostatati; autoclave; deionizzatori, microscopi ottici diretti e rovesciati; frigoriferi e congelatori;
spettrofotometro; termociclatori (PCR); sistemi elettroforetici per l’analisi di acidi nucleici e proteine. Sistemi
di acquisizione di immagini. Pipettatori e micropipette. Materiale di consumo: piastre, provette, pipette,
puntali sterili e monouso, guanti, terreni di coltura, coloranti, sistemi identificativi, enzimi e reagenti chimici. Il
rapporto allievi/strumenti e l’organizzazione didattica permette il lavoro a coppie (2/1) per ciascuna tipologia
di manipolazione.
Eventuale bibliografia
Reed R et al. Metodologie di base per le scienze biomolecolari, Zanichelli, 2002
K.Wilson e J. Walker - Metodologia Biochimica - Cortina Editore, 2001
Dany Spencer Adams. Lab Math: A Hanbook of Measurements, Calculations, and Other Quantitative Skills
for Use at the Bench, Cold Spring Harbor laboratory press, 2003
Controllo dell’apprendimento
In itinere con consegna alla fine di ogni attività di laboratorio dei dati sperimentali ottenuti ed eventualmente
elaborati
Verifica
Modalità
Descrizione
(Abilità e
competenze da
verificare,
articolazione e
durata delle prove
di valutazione)
scritte
x
orali
o
pratiche
x
casi studio
o
con uso strumenti
x
Valutazione dei risultati ottenuti in itinere.
Verifica individuale pratica: capacità di svolgimento di un protocollo con verifica del corretto
utilizo della strumentazione, (calcoli di molarità, diluizioni, requisiti strumentali e temporali,
analisi ed interpretazione dei dati).
Durata della prova: 2 ore
N.B.- Compilare tante schede 4.2.2 quanti sono i moduli professionalizzanti (duplicare le schede necessarie)
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4.2.2 Competenze tecnico – specifiche
Modulo N.7: BIOETICA (docenza esterna)
Supporti alla didattica in uso alla docenza
lavagna luminosa
N° ore 16
Obiettivo del modulo:
Dare allo studente una panoramica delle principali questioni di bioetica, con particolare riguardo per quelle
attinenti alle scienze biologiche, che permetta di orientarsi nella disciplina, e fornire gli strumenti teorici di
base che gli consentano di difendere e sviluppare in modo autonomo la prospettiva accolta da una data
posizione
Competenze attese:
Capacità di riflessione sui risvolti socioculturali dell’ambito di formazione tecnico professionale. Sviluppo della
capacità critica ed argomentativa.
Programma/contenuti
Definizione di etica e principali coordinate metodologiche e teoriche al riguardo. Giustificazione razionale dei
giudizi morali. L’etica della sacralità della vita e l’etica della qualità della vita. Rassegna delle diverse
concessioni della bioetica e problemi affrontati nella disciplina. Questioni concernenti i Comitati etici ed in
genere il cambiamento in corso in ambito biomedico.
Presa in esame di alcuni problemi più specificamente connessi alla biologia: prospettive aperte dalle cellule
staminali, la clonazione (riproduttiva e terapeutica), la creazione di piante e animali transgenici. La
sperimentazione animale e la legge sull’obiezione di coscienza.
Strumenti didattici (Attrezzature e materiali utilizzati dagli allievi nei laboratori. Indicare anche il rapporto allievi/strumenti):
Eventuale bibliografia
M. Mori, Bioetica: 10 temi per capire e discutere, Bruno Mondadori, 2002
d. Neri, La bioetica in laboratorio, Laterza, 2001
Controllo dell’apprendimento
Controllo in itinere dell’apprendimento con dibattiti (giochi di ruolo) sui temi affrontati
Verifica
Modalità
Descrizione
(Abilità e
competenze da
verificare,
articolazione e
durata delle prove
di valutazione)
scritte
o
orali
x
pratiche
o
casi studio
o
con uso strumenti
o
Prova orale di verifica dei concetti e delle conoscenze. Uso appropriato della terminologia.Valutazione
della capacità argomentativa
Durata della prova: 20 min
N.B.- Compilare tante schede 4.2.2 quanti sono i moduli professionalizzanti (duplicare le schede necessarie)
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4.2.2 Competenze tecnico – specifiche
Modulo N. 8: LEGISLAZIONE E DEONTOLOGIA PROFESSIONALE (docenza esterna)
Supporti alla didattica in uso alla docenza
lavagna luminosa
N° ore 16
Obiettivo del modulo:
Ottemperare al DPR 328/2001 che ha riformato gli esami di abilitazione professionale e introdotto la
deontologia e legislazione professionale nelle materie oggetto delle prove. Data la vastità degli argomenti, il
corso di legislazione Legislazione e Deontologia professionale non può essere esaustivo, ma dovrebbe
costituire un buon avviamento ed orientamento per l’attività professionale.
Competenze attese:
conoscenza del DPR 328/2001 in particolare in merito alla professione di biologo.
Programma/contenuti
Generalità sull’ordinamento giuridico italiano. Leggi, decreti, ordinanze e circolari ministeriali. Leggi e decreti
regionali.
Regolamento e direttive comunitarie.
Definizione di alcuni termini: giurisprudenza, legislazione, norma, normativa, atto amministrativo, decreto,
illecito, illegittimo, colpa, dolo ecc.
Cenni sulla nascita della professione di Biologo in Italia, negli altri paesi europei ed in Nord-America.
Norme del Codice Civile e del Codice Penale inerenti l’esercizio professionale. Lo status di libero
professionista, e quello di professionista dipendente. La responsabilità penale e civile professionale. Le
assicurazioni R.C. verso terzi.
Le società professionali.
La legge istitutiva di Biologo. Il biologi junior. Leggi e regolamenti inerenti la professione. La tariffa delle
prestazioni professionali.
I nuovi esami di abilitazione professionale.
Le varie competenze professionali del Biologo e del Biologo junior: legislazione e giurisprudenza.
Il management: direzione e gestione di laboratori e di impianti
Le norme di buona pratica di laboratorio.
Le norme di sicurezza in laboratorio.
Il laboratorio ed il rispetto dell’ambiente. I rifiuti.
Il controllo di qualità, l’Accreditamento e la Certificazione nel settore pubblico ed in quello privato.
Le competenze professionali delle professioni affini (Medici, Veterinari, Farmacisti e Chimici).
Le perizie giudiziarie e le perizie di parte: diritti e doveri del perito.
L’Ordine dei Biologi e le associazioni professionali italiane ed europee.
La previdenza e l’assistenza ai Biologi.
La deontologia delle professioni intellettuali. Il codice deontologico dei Biologi: norme programmatiche e
norme precettive; i rapporti con i clienti e con i colleghi.
Strumenti didattici (Attrezzature e materiali utilizzati dagli allievi nei laboratori. Indicare anche il rapporto allievi/strumenti):
Eventuale bibliografia
Controllo dell’apprendimento
Verifica
Modalità
Descrizione
(Abilità e
competenze da
verificare,
articolazione e
durata delle prove
di valutazione)
scritte
o
orali
x
pratiche
o
casi studio
o
con uso strumenti
o
Colloquio orale sulle diverse definizioni dell’odinamento giuridico, sulle norme del codice
civile e del codice penale inerenti l’esercizio professionale, sulle leggi e regolamenti inerenti
alla professione, sulle competenze professionali del biologo “junior” rispetto al biologo
Durata: 30 min
N.B.- Compilare tante schede 4.2.2 quanti sono i moduli professionalizzanti (duplicare le schede necessarie)
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4.2.2 Competenze tecnico – specifiche
Modulo N.9
TECNOLOGIE RICOMBINANTI - LABORATORIO
N° ore 40
Supporti alla didattica in uso alla docenza:
Proiettore da computer, PC in linea, aula multimediale (10 posti) , softwares di elaborazione sequenze
nucleotidiche, laboratorio biochimico attrezzato per analisi biomolecolari (30 posti di lavoro)
Obiettivo del modulo:
Fornire allo studente i mezzi conoscitivi essenziali per capire, interpretare, progettare, eseguire e analizzare i
risultati di esperienze ed analisi biologiche realizzate utilizzando le tecniche del clonaggio molecolare,
dell’ingegneria genetica e della metodologia derivata dalla conoscenza delle sequenze nucleotidiche e
proteiche dei genomi. Sufficienti elementi di manualità ed organizzazione del lavoro in un laboratorio di
Biologia Molecolare.
Competenze attese:
Lo studente dovrà conoscere gli elementi fondamentali del clonaggio molecolare e delle analisi biomolecolari
ad esso connesse. Dovrà inoltre essere in grado di organizzare semplici analisi di tipo biomolecolare, quali il
clonaggio del DNA in plasmidi, l’analisi della sequenza nucleotidica, l’espressione di proteine ricombinanti,
l’analisi genetica mediante ibridazione o PCR. Dovrà dimostrare conoscenze teoriche sui principali approcci
analitici che utilizzano il DNA ricombinante ed una capacità preliminare di analisi bioinformatica e di uso di
banche dati.
Programma/contenuti
Il clonaggio del DNA. Enzimi di restrizione, ligasi. Il sistema vettore/ospite. Clonaggio in E.coli con plasmidi e
vettori fagici. Utilizzo dei lieviti per il clonaggio molecolare. Sequenziamento genico e genomico.
Trasferimento di geni in cellule animali. Vettori virali e retrovirali. Organismi transgenici. Produzione di proteine
ricombinanti. Applicazioni analitiche del DNA ricombinante in medicina, genetica, igiene, ambiente.
Il corso verra tenuto in lingua inglese.
Strumenti didattici (Attrezzature e materiali utilizzati dagli allievi nei laboratori. Indicare anche il rapporto allievi/strumenti):
Gli studenti eseguiranno analisi di restrizione del DNA, clonaggio in plasmidi di E. coli, amplificazione di
sequenze nucleotidiche con PCR ed RT-PCR. L’attrezzatura di laboratorio è adeguata ad una classe di
trenta studenti e vi sono posti di lavoro individuali completamente attrezzati per 20 studenti, considerando
sia l’attrezzatura di base che la strumentazione di uso comune. Il laboratorio bioinformatico contiene 10
postazioni di lavoro indipendenti in linea.
Eventuale bibliografia
Watson, 1991, Recombinant DNA, Cold Spring Harbor
Il laboratorio di Biologia Molecolare Zanichelli
Carl W. Dieffenbach, PCR Primer. A laboratory Manual, Second Edition, Cold Spring Harbor laboratory press,
2003
Controllo dell’apprendimento
Al termine di ogni parte pratica di laboratorio, allo studente viene richiesta una relazione completa ed
individuale sull’esperienza svolta, con interpretazione del risultato.
Verifica
Modalità
Descrizione
(Abilità e
competenze da
verificare,
articolazione e
durata delle prove
di valutazione)
scritte
orali
pratiche
casi studio
con uso
strumenti
x
x
o
x
o
Al termine del corso, viene effettuato un test scritto con problemi di tipo interpretativo ed a
verifica della capacità analitica, sui metodi studiati.
Viene inoltre verificata la capacità analitica ed interpretativa, sulla base della relazione sulle
parti di laboratorio.
Infine, viene verificata la capacità di comprensione ed impostazione analitica attraverso la
presentazione di un caso di studio.
Durata. 30 min
N.B.- Compilare tante schede 4.2.2 quanti sono i moduli professionalizzanti (duplicare le schede necessarie)
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MODELLI
Pagina 17
4.2.2 Competenze tecnico – specifiche
Modulo N.10
FARMACOLOGIA - TOSSICOLOGIA
N° ore 40
Supporti alla didattica in uso alla docenza
lavagna luminosa, videoproiettore, siti Web, strumenti informatici (PC, software, consultazione online),
laboratorio didattico sperimentale.
Obiettivo del modulo:
Il modulo di farmacologia e tossicologia si propone di fornire le conoscenze di base relative all'interazione tra
gli organismi viventi e gli xenobiotici, siano esse sostanze ad azione farmacologica o sostanze di interesse
tossicologico in campo ambientale, alimentare o industriale.
Competenze attese:
Lo studente dovrà acquisire una buona padronanza delle metodologie utilizzate in ambito tossicologico per
la determinazione qualitativa e quantitativa della tossicità e in ambito farmacologico per la caratterizzazione
del profilo farmacologico di molecole di nuova sintesi
Programma/contenuti
-Principi generali di tossicocinetica e di farmacocinetica: assorbimento, distribuzione, metabolismo ed
eliminazione di uno xenobiotico.
-Farmacologia: Principi generali di farmacodinamica, meccanismi recettoriali e meccanismi aspecifici
nell'azione d'azione dei farmaci. Rapporto struttura attività e concetto di agonismo e antagonismo
farmacologico. Cenni sulle principali classi di farmaci.
Valutazione dell'attività di farmaci in vitro: organi isolati, tecniche di legame farmaco recettore, clonaggio
recettoriale. Nozioni teoriche ed esercitazioni pratiche
Valutazione dell'attività di farmaci in vivo: ECG, pressione sanguigna, analgesia, effetto antiinfiammatorio.
Modelli comportamentali per lo studio di farmaci psicoattivi.
-Tossicologia: meccanismi d'azione delle più conosciute sostanze tossiche: pesticidi, metalli pesanti, solventi,
contaminanti ed additivi alimentari e ambientali- tossine animali e vegetali. Sostanze ad uso dopante.
Test di tossicità acuta, sub acuta,cronica, cancerogenesi, mutagenesi e test di citotossicità.
Nozioni teoriche ed esercitazioni pratiche
Il programma del corso comprende anche interventi seminariali di professionisti del settore.
Strumenti didattici (Attrezzature e materiali utilizzati dagli allievi nei laboratori. Indicare anche il rapporto allievi/strumenti):
Le attrezzature necessarie sono quelle del laboratorio didattico per analisi biochimiche microbiologiche e
cellulari e consistono in: banconi da lavoro corredati di punti acqua, energia elettrica; cappe a flusso
laminare; incubatori termostatati;, autoclave; microscopi ottici; frigoriferi e congelatori; spettrofotometro;
termociclatori (PCR); sistemi elettroforetici per l’analisi di acidi nucleici e proteine. Il laboratorio didattico ha
una capienza di 20 allievi con un rapporto allievi/ strumenti di 6/1 per banconi e cappe a flusso laminare e di
3/1 per microscopi, celle elettroforetiche, micropipette.
Eventuale bibliografi
Paoletti R., Nicosia S., Clementi F., Fumagalli G. – Farmacologia generale e molecolare - Ed. UTET, 1999
Page C. P., Curtis M. J. – Sutter M. C. , Walker M.J.A. – Hoffman B.B – Integrated Pharmacology, Elsevier, 2002.
Casarett & Doull's, Toxicology, Pergamon press ed. 5 ediz.
Galli, Marinovich, Restani, Tossicologia Sperimentale, OEMF ed, 2000
Controllo dell’apprendimento
L'apprendimento della competenza metodologica sarà verificata in sede di esercitazione di laboratorio.
L'apprendimento delle nozioni teoriche sarà verificato mediante esame orale a fine corso
Verifica
Modalità
Descrizione
(Abilità e
competenze da
verificare,
articolazione e
durata delle prove
di valutazione)
Scritte
x
orali
pratiche
x
casi studio
x
con uso strumenti
o
x
L'acquisizione delle competenze metodologiche sarà valutata sia mediante accertamento
teorico (prova orale) sia mediante l'esecuzione di una prova pratica su alcune tecniche
svolte durante le esercitazioni.
Durata: 40 min
N.B.- Compilare tante schede 4.2.2 quanti sono i moduli professionalizzanti (duplicare le schede necessarie)
DIRETTIVA BIENNALE "RAFFORZAMENTO LAUREE PROF. DI I° LIVELLO -
MODELLI
Pagina 18
4.2.2 Competenze tecnico – specifiche
Modulo n.11: CONTROLLO QUALITA’ (docenza esterna)
N° ore 16
Supporti alla didattica in uso alla docenza
lavagna luminosa, PC e videoproiettore
Obiettivo del modulo:
Il modulo ha l'obiettivo di illustrare le finalità ed i principi generali dell'Assicurazione di Qualità e dei Controlli di
Qualità in campo biologico industriale, attraverso lo studio approfondito dell' iter regolatorio di un nuovo
principio attivo e la sua applicazione alla produzione di sostanze ad uso terapeutico umano e veterinario
mediante colture cellulari native e ricombinanti o per sintesi organica e delle problematiche inerenti il
passaggio dalla scala di laboratorio alla scala industriale, dalla ricerca e sviluppo preclinico alle diverse
fasidella ricerca clinica fino all'immissione in mercato.
Competenze attese:
Conoscenza dei principi generali che sono alla base dell'Assicurazione di Qualità e dei Controlli di Qualità
nonchè delle Linee Guida oggetto delle discipline coinvolte. Capacità di identificare i problemi specifici
dell'Assicurazione di Qualità e dei Controlli di Qualità inerenti all'uso di substarti cellulari continui nativi e
ricombinanti per la produzione di sostanze terapeutiche per uso umano e veterinario rispetto a strategie
produttive tradizionali (sintesi organica).
Programma/contenuti
Industria farmaceutica tradizionale e biotecnologica. Come nascono i nuovi farmaci - un processo lungo e
costoso: a) Discovery, Ricerca & Sviluppo preclinico b) Sviluppo Clinico: dalla Fase Clinica I alla Fase Clinica
IV c) Immissione sul mercato. Linee Guida Nazionali, Sovranazionali ed Internazionali, International
Conference on Harmonization (ICH). Assicurazione di Qualità e figure professioanli coinvolte. Controlli di
Qualità e figure professionali coinvolte. Buone Pratiche di Laboratorio (GLP). Buone Pratiche Cliniche (GCP).
Buone pratiche di Produzione (GMP). Definizione di un piano della Qualità (il Laboratorio in GMP/GQCLP).
Procedure Operative Standard. Ispezioni interne e degli Enti Regolatori. Mutuo Riconoscimento. Protocolli,
Rapporti, Emendamenti, Deviazioni. Calibrazione degli Apparecchi. Validazione degli strumenti e dei
Processi. Archiviazione temporanea e permanente. Campi di applicazione delle GLP: Safety Pharmacology e
Linee Guida EMEA ed FDA; Toxicology e Linee Guida e Linee Guida EMEA ed FDA; Cell Bank Validation e
Linee Guida e Linee Guida EMEA ed FDA; Genotypic Characterization e linee Guida; Terapia Genica e
Terapia Genica Somatica e Linee Guida; Validazione Virale di Processo e Linee Guida. Iter regolatorio e
registrativo di un farmaco attraverso l'EMEA. Campi di applicazione delle GCP e Linee Guida. Campi di
apllicazione delle GMP/GQCLP e Linee Guida: General Safety; Unexpected Toxicity; Pirogeni; Elastomeric
Closure; Pharmacopee Europea e Americana. Cell Bank Depository
Strumenti didattici (Attrezzature e materiali utilizzati dagli allievi nei laboratori. Indicare anche il rapporto allievi/strumenti):
Aula per didattica frontale
Eventuale bibliografia
R. Ian Freshney, Freshney's Culture of Animal Cells: A Multimedia Guide, Wiley, 1999
Linee guide oggetto del corso
Controllo dell’apprendimento
Verifica
Modalità
Descrizione
(Abilità e
competenze da
verificare,
articolazione e
durata delle prove
di valutazione)
scritte
o
orali
x
pratiche
o
casi studio
x
con uso strumenti
o
Prova orale e caso studio: Lo studente dovrà essere in grado di illustrare i problemi specifici
introdotti dall’utilizzo di linee cellulari per la produzione di sostanze ad uso umano, di
discutere i principi fontamentali che hanno portato alla stesura delle linee guida e di
rispondere ad eventuali domande sul caso studio presentato
Durata della prova: 30 min.
N.B.- Compilare tante schede 4.2.2 quanti sono i moduli professionalizzanti (duplicare le schede necessarie)
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Pagina 19
4.2.2 Competenze tecnico – specifiche
Modulo N.12: LABORATORIO INTEGRATO DI BIOLOGIA COMPUTAZIONALE
N° ore 40
Supporti alla didattica in uso alla docenza
Aula informatizzata con videoproiettore e collegamento internet. Laboratorio informatico.
Obiettivo del modulo:
Il corso si propone di introdurre lo studente ad un recente settore della biologia noto come Bioinformatica o
Biologia Computazionale, esploso negli ultimi anni in seguito alla enorme quantità di dati accumulati grazie ai
diversi progetti di sequenziamento genomico di organismi animali e vegetali, tra i quali l’Uomo. Questa nuova
disciplina è nata dalla crescente necessità di adeguati strumenti computazionali per la soluzione di problemi
derivanti dall'analisi di sequenze biologiche (DNA, RNA, proteine), necessità che sta invadendo anche il
mondo produttivo. Ne sono esempio le problematiche collegate al controllo di organismi geneticamente
modificati e all’accelerazione nella progettazione e nello screening di nuovi farmaci grazie all’approccio di
farmacogenomica. La biologia computazionale è inoltre adatta a piccole realtà aziendali, perchè il suo
inestimabile valore economico è abbinato ad investimenti di piccola o moderata entità.
Competenze attese:
Conoscenza della struttura delle banche-dati biologiche e dei metodi per il recupero delle informazioni.
Capacità di recupero e di organizzazione pesata delle conoscenze derivate dalla letteratura scientifica.
Capacità di ritrovo ed interpretazione di sequenze di DNA, RNA e proteine. Capacità di archiviazione e
recupero dati. Conoscenza e utilizzo delle attuali risorse di software accessibili online per il confronto di
sequenze: FASTA, BLAST. Capacità nel disegno di oligonucleotidi per PCR. Capacità di utilizzo di
programmi di visualizzazione strutturale delle proteine. Elementare capacità di programmazione di operazioni
ripetitive su serie di dati. Capacità di applicazione di software statistici alla valutazioni di dati seriali.
Programma/contenuti
Progetti genomici e post-genomici. Banche-dati in ambito biologico, loro struttura e metodologie di
interrogazione. Concetti e principi di trascrittomica, proteomica, genomica strutturale e farmacogenomica.
Analisi di sequenze geniche, genomiche e di proteine. Concetti di evoluzione molecolare, omologia ed
identità. Allineamento di sequenze simili, matrici di similarità PAM e BLOSUM e algoritmo di allineamento.
Ricerca in banche dati per similarità FASTA e BLAST. Uso di software di esplorazione alla ricerca di elementi
funzionali. Progettazione di oligonucleotidi per PCR e di sonde per ibridazione. I progetti di genomica
funzionale: annotazione funzionale delle sequenze geniche, banche-dati di strutturistica e metodi di
visualizzazione; banche-dati di interazione proteina-proteina.
Strumenti didattici (Attrezzature e materiali utilizzati dagli allievi nei laboratori. Indicare anche il rapporto allievi/strumenti):
Laboratorio informatico con collegamento via fibra ottica, masterizzatore e cartelle personali per archiviazione
di lavori in corso (2/1)..
Eventuale bibliografia
Tramontano A, Bioinformatica, Zanichelli, 2002
Lesk A, Introduction to Bioinformatics, 2002
Consultazione online di riviste internazionali del settore (abbonamenti dell’università di Torino)
Controllo dell’apprendimento
Realizzazione in itinere di progetti applicativi dei diversi approcci informatici studiati.
Verifica
Modalità
Descrizione
(Abilità e
competenze da
verificare,
articolazione e
durata delle prove
di valutazione)
scritte
x
orali
x
pratiche
o
casi studio
x
con uso strumenti
x
Realizzazione di un progetto scritto di biologia computazionale su un argomento proposto dallo
studente e concordato con il docente referente. Presentazione e difesa orale del progetto.
Capacità di identificare un problema biologico da affrontare con l’approccio della biologia
computazionale. Capacità di ritrovo ed archiviazione dell’informazione estratta dalla consultazione di
banche dati. Utilizzo pertinente degli strumenti informatici appresi. Capacità di sintesi e di
comunicazione sia scritta che orale della domanda oggetto del progetto, del metodo applicato e del
risultato ottenuto.
Durata della prova orale finale: 20 min
N.B.- Compilare tante schede 4.2.2 quanti sono i moduli professionalizzanti (duplicare le schede necessarie)
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4.2.2 Competenze tecnico – specifiche
Modulo N.13:
CHIMICA DEGLI ALIMENTI (docenza esterna)
Supporti alla didattica in uso alla docenza
lavagna luminosa, videoproiettore, laboratorio didattico sperimentale.
N° ore 40
Obiettivo del modulo:
Fornire agli studenti le nozioni di base sulla composizione chimica dei prodotti alimentari, prendendo in
considerazione le grandi classi di componenti degli alimenti e mettendone in evidenza le caratteristiche, le
interazioni e le reazioni di modificazione cui possono sottostare. Sistemi qualità in campo agro-alimentare.
Competenze attese:
Conoscenza delle problematiche legate alla conservazione degli alimenti e alla garanzia della qualità.
Conoscenza delle direttive e regolamenti in campo alimentare.
Programma/contenuti
GLI STRUMENTI DEL CONTROLLO: che cos’è un laboratorio di analisi, L’organizzazione del laboratorio,
tecniche di chimica di base, le principali tecniche strumentali, la gestione del dato in laboratorio, la norma EN
45001, l’accreditamento dei laboratori di prova, i metodi di analisi, le analisi sensoriali.
LE CARATTERISTICHE DELLE PRINCIPALI CATEGORIE DI ALIMENTI:
la conservazione degli alimenti, le carni ed i loro derivati, i prodotti della pesca, il latte ed i suoi derivati, le
uova, i prodotti vegetali, il vino , l’aceto e la birra, i principali processi tecnologici, caratteristiche chimiche e
caratteristiche sensoriali dei prodotti.
LA SCATOLA DEGLI ATTREZZI E LA GARANZIA DELLA QUALITÀ. La normalizzazione, le norme di
prodotto, la certificazione di prodotto, le norme della serie ISO 9000, la certificazione di sistema, i sistemi
alimentari: l’HACCP, la legislazione alimentare, le tecniche di ispezione degli alimenti, l’audit
Strumenti didattici (Attrezzature e materiali utilizzati dagli allievi nei laboratori. Indicare anche il rapporto allievi/strumenti):
Laboratorio didattico sperimentale biochimico: banconi di lavoro corredati di punti acqua, energia elettrica;;
cappa chimica, incubatori termostatati; frigoriferi e congelatori; bilance, spettrofotometro; sistemi elettroforetici
per l’analisi di proteine, micropipette. Materiale di consumo: reagenti, provette, pipette, celle per
spettrofotometria. Capienza di 20 allievi con un rapporto allievi/ strumenti di 3/1.
Laboratorio di ricerca: utilizzo del fermentatore, valutazione dell’attività alcol deidrogenasica e acetaldeide
reduttasica mediante spettrofotometria UV-visibile. Capienza 5 allievi.
Eventuale bibliografia
Controllo dell’apprendimento
Prove orali durante il corso e prova finale
Verifica
Modalità
Descrizione
(Abilità e
competenze da
verificare,
articolazione e
durata delle prove
di valutazione)
scritte
orali
pratiche
casi studio
con uso
strumenti
†o
x
o
o
o
Durante la prova di esame lo studente deve dimostrare di conoscere le principali
caratteristiche di conservazione degli alimenti e delle differenze tra norma, certificazione e
accreditamento della prova, del prodotto e del sistema
Durata: 30 min
N.B.- Compilare tante schede 4.2.2 quanti sono i moduli professionalizzanti (duplicare le schede necessarie)
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4.2.2 Competenze tecnico – specifiche
Modulo N.14: STAGE IN AZIENDA O ALTRO ENTE-EXTRA UNIVERSITARIO
Supporti alla didattica in uso alla docenza
N° ore 250
Obiettivo del modulo:
Lo stage rappresenta un’esperienza lavorativa continuativa di 250 ore con inserimento in un ambiente
professionale dove lo studente dovrà misurarsi con tempi, modi e processi diversi da quelli che ha
frequentato finora. Lo studente potrà avere l’occasione di completare la formazione pratica passando dalla
scala di laboratorio didattico alla scala industriale oppure l’opportunità di affiancare un libero professionista
nelle diverse fasi del lavoro autonomo.
Competenze attese:
Capacità di inserimento in una struttura nuova e di partecipare alle attività professionali in un gruppo di
lavoro. Maturazione professionale e personale.
Programma/contenuti
Sulla base dei contatti già stabiliti tra il corpo docente e il mondo professionale locale, sono già attive
numerose convenzioni che garantiscono la realizzazione del progetto. Gli studenti saranno lo stesso
incoraggiati ad essere propositivi e l’attivazione di nuove convenzioni sarà incentivata.
Tutti gli studenti avranno un tutore interno, di materia affine all’attività stagistica, che concorderà il progetto
formativo con il tutore aziendale.
Gli studenti avranno un ruolo attivo e partecipe in tutte le fasi dell’attività stagistica:
-Fase di attivazione: lo studente dovrà definire il contesto professionale di maggiore interesse, fare un’analisi
della realtà aziendale locale, redigere una lettera personale di richiesta di attività stagistica e un curriculum
vitae. Entrambi i documenti potranno essere discussi con il tutore interno. Lo studente sarà chiamato a
sostenere un colloquio di presentazione con l’ente esterno (struttura aziendale o libero professionista).
-Fase di realizzazione: L’attività stagistica verrà realizzata alla fine del percorso didattico e comunque non
prima di aver superato l’80% dei crediti curriculari. Lo studente riceverà un libretto di frequenza sul quale
riporterà quotidianamente l’orario effettuato e indicativamente l’attività svolta. Il libretto di frequenza verrà
controfirmato dal tutore aziendale. Alla fine dello stage, tutore aziendale, tutore interno e studente
compileranno ciascuno in modo indipendente un modulo di valutazione. Libretto di frequenza e moduli di
valutazione sono consegnati al Manager didattico ai fini dell’attività di autovalutazione del corso di studi.
-Fase di elaborazione: L’attività svolta durante il periodo di stage sarà l’oggetto dell’elaborato della prova
finale. Il contenuto dell’elaborato verrà concordato con il tutore aziendale per evitare problemi di riservatezza
di dati o processi sensibili. La fase di stesura verrà seguita maggiormente dal tutore interno. Il tutore
aziendale sarà invitato alla sessione di laurea e alla discussione della Commissione in merito alla valutazione
del candidato.
Nota: La convenzione della Facoltà di Scienze MFN prevede la possibilità per lo studente di proseguire l’attività stagistica
anche dopo il conseguimento del titolo accademico, fino ad un massimo complessivo di 12 mesi. Aziende e studenti
verranno informati di questa possibilità, che potrebbe favorire ulterioremente l’inserimento del neolaureato nel contesto
aziendale ma questa parte esula dal presente progetto.
Strumenti didattici (Attrezzature e materiali utilizzati dagli allievi nei laboratori. Indicare anche il rapporto allievi/strumenti):
La parte amministrativa delle convenzioni per attività stagistiche è gestita dal Manager didattico del corso di
studi e dal servizio Job placement della Facoltà di Scienze MFN
Eventuale bibliografia
Testo della convenzione tra la Facoltà di Scienze MFN e gli enti esterni
Controllo dell’apprendimento
Il controllo dell’attività stagistica viene assicurato dalla presenza di un tutore interno e un tutore aziendale.
Verifica
Modalità
Descrizione
(Abilità e
competenze da
verificare,
articolazione e
durata delle prove
di valutazione)
scritte
orali
pratiche
casi studio
con uso strumenti
x
x
o
o
x
Rapporto di valutazione del tutore aziendale che comprende un giudizio sullo stagista riferito a: puntualità, capacità relazionale
all’interno della struttura, capacita di esecuzione delle mansioni richieste.
Elaborato finale: Capacità di sintesi, scrittura, elaborazione testo, gestione e analisi dati. L’elaborato finale deve essere
conforme alle istruzioni del corso di studi e non superare le 40 pagine.
Presentazione orale nella seduta di laurea: capacità di esposizione orale e di grafica multimediale. Conoscenze generale della
struttura nella quale è stata svolta l’attività stagisitica e capacità di argomentazione in rispota alle domande della
Commissione.
Durata della prova orale in seduta di laurea: 15 min di presentazione e 5 min di discussione
N.B.- Compilare tante schede 4.2.2 quanti sono i moduli professionalizzanti (duplicare le schede necessarie)
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4.3 Percorso formativo
SI
NO
Orientamento all’ingresso e/o
riorientamento
x
o
Test attitudinale
x
o
Test selettivo
x
o
Percorsi rallentati di riallineamento
x
o
Percorsi di Approfondimento
o
x
Stage
Durata:
N° ore ____250______
SI
NO
Progettato in collaborazione con le aziende
x
o
Monitorato in azienda da parte dei docenti
x
o
Verifica/discussione periodica in aula
o
x
Verifica finale dell’attività svolta
x
o
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PARTE 5 - CARATTERISTICHE SPECIFICHE DEL PROGETTO
5.1) COERENZA CON GLI OBIETTIVI TRASVERSALI DELLA PROGRAMMAZIONE
5.1.1) Pari Opportunità (punto 3.1 dei criteri di valutazione di merito)
Nonostante appartenga ad una Facoltà a carattere tecnico-scientifico, il corso di studi in Scienze Biologiche
è frequentato per il 75% da studenti di sesso femminile. Lo stesso sbilanciamento a favore della
componente femminile si riscontra a livello nazionale e riguarda anche altri corsi di Studi che hanno per
oggetto le scienze della vita. Questo squilibrio testimonia il fatto che la scelta di questo corso di laurea è,
almeno inizialmente, più culturale che professionale. Inoltre, recenti statistiche hanno dimostrato come il
livello occupazionale dei laureati in Scienze biologiche non sia pienamente soddisfacente (a tre anni dalla
laurea il 65% lavora e meno del 12% cerca lavoro secondo l’indagine almalaurea 2001 sulla condizione
occupazionale dei laureati www.almalaurea.it). Non si evidenziano carenze formative forti ma piuttosto delle
difficoltà nel far valere la propria formazione. I Laureati in Scienze Biologiche, che sono per la maggioranza
donne trovano, come in altri settori, una maggiore difficoltà di impiego. Questo non significa che non
abbiano la possibilità di lavorare, perché la domanda per questo tipo di profilo professionale è assai elevata
ma, piuttosto, hanno spesso difficoltà a uscire dalla precarietà, una situazione accettata più facilmente dalle
donne che dagli uomini.
Queste due osservazioni sottolineano la necessità di associare maggiormente il concetto di professionalità
alla formazione in Scienze Biologiche. In questa ottica il potenziamento delle attività professionalizzanti di
laboratorio e l’introduzione di un modulo di legislazione deontologica che permette di conoscere e valorizzare
le possibilità di lavoro autonomo per il laureato in biologia, potrebbero aiutare a correggere parzialmente
questa situazione e dovrebbero costituire una iniezione di “sicurezza e fiducia”, che spesso manca ai nostri
laureati.
Un altro aspetto di questo progetto, che dovrebbe avere effetti sull’equilibrio di rappresentanza dei sessi, è
l’importanza che viene data all’ICT in generale e alla biologia computazionale in particolare. Se la biologia è
“femminile”, l’informatica è sicuramente “maschile” e la bioinformatica potrebbe aiutare a riportarci verso la
parità, almeno all’interno di questo progetto formativo.
5.1.2) Sviluppo Locale (punto 3.2 dei criteri di valutazione di merito)
Il corso di laurea triennale in Scienze Biologiche dell’Università di Torino nasce dall’esperienza decennale
con la laurea quinquennale in Scienze Biologiche e da quella più recente del diploma universitario in
Biologia. Il corpo Docente stabile del corso di laurea ha competenza nelle numerose aree di applicazioni
della biologia come testimoniano i numerosi contratti collaborativi di ricerca e convenzioni con enti pubblici e
privati locali (ARPA Grugliasco-Ivrea-, Istituto Zooprofilatico Sperimentale, Azienda Acquedotto
Municipale, IRCC, laboratori ospedalieri diagnostici e di ricerca, IRCC di Candiolo, ARES-Serono Parco
biotecnologico del Canavese, RBM Ivrea, Ferrero Alba, Enti Parchi, Antonetto Spa, Amplimedical
Buttigliera, Alenia, CRF, Laboratorio chimico della Camera di Commercio, UTET etc) nei quali sia
Laureati che Diplomati in biologia del nostro Ateneo hanno trovato occupazione ed hanno dato contributi
significativi allo sviluppo delle attività.
Nonostante l’elevato numero di laureati in Scienze Biologiche del nostro Ateneo nei 20-30 anni precedenti,
relativamente pochi sono gli operatori con le competenze che abbiamo delineato in questo progetto. Questo
perchè di fatto la velocità di evoluzione scientifico-tecnica del genetico molecolare è stata molto alta in
questi anni e le caratteristiche culturali e professionali precedenti non siano del tutto adeguate alle nuove
esigenze che si sono venuti a creare. Gli avanzamenti conoscitivi tecnologici e legislativi in campo biologico,
biotecnologico e ambientale saranno sicuramente oggetto di nuove attività produttive e di servizio anche
nella nostra Regione e la figura professionale delineata da questo progetto, che è complementare ad altre
iniziative, rappresenta sicuramente una necessità.
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5.1.3) Società dell'Informazione, disponibilità di strumenti e materiale per l’erogazione
didattica in e-learning (punto 3.3 dei criteri di valutazione di merito)
In campo biologico le nuove tecnologie informatiche sono ormai essenziali perché accompagnano gran parte
della strumentazione di laboratorio e perché sono alla base di tutti i processi di acquisizione, elaborazione e
archiviazione di dati e immagini. Ultimamente, grazie agli incentivi locali e Ministeriali e all’impegno delle
scuole superiori di Torino e Provincia, si nota una forte evoluzione nella preparazione iniziale delle matricole.
Contrariamente a quanto succedeva ancora pochi anni fa difficilmente si incontrano studenti che non hanno
avuto l’occasione di utilizzare un personal computer. Gli studenti in maggioranza sono in possesso di un PC,
ma pochi hanno formalizzato le loro conoscenze e sono in possesso dell’ECDL; meno della metà
beneficiano di un accesso facilitato alla rete. Il percorso formativo prevede il rafforzamento delle conoscenze
di base ai fini del superamento dell’ECDL (Punto 5.4), l’acquisizione di competenze professionali
informatiche specifiche di livello medio-alto (Moduli n.3, e n.12), l’accesso facilitato alla consultazione
online e all’uso della posta elettronica .
1) Tutti gli studenti dell’Ateneo di Torino ricevono alla prima iscrizione il cd di autoapprendimento “ECDL online”. Gli studenti coinvolti in questo progetto potranno inoltre beneficiare di uno specifico tutoraggio ai
fini del superamento, nel corso del 1° anno, di almeno 4 livelli e nel corso del secondo anno dei
rimanenti moduli per il raggiungimento della patente “full”.
2) L’intero percorso formativo richiede in modo capillare l’utilizzo dei mezzi informatici sia in laboratorio che
nella fase di studio personale. Gran parte della didattica frontale fa ricorso alla videoproiezione e in
alcuni casi alla dimostrazione online in tempo reale dei concetti illustrati (Moduli n.9 e n.12). Il corso di
Studi in Scienze biologiche usufruisce inoltre dei laboratori linguistici di auto-apprendimento della Facoltà
di Scienze e di 2 aule informatiche da 20 posti, in condivisione con studenti di matematica, per le attività
di esercitazioni e di verifica dell’apprendimento (Modulo n.3, n.9 e n.12). In vista della certificazione
linguistica, il livello di preparazione in lingua inglese viene valutato attraverso il test informatizzato di
verifica scritta e orale (Quick Placement Test) e il superamento del test informatizzato della Facoltà di
Scienze realizzato nel quadro dei progetti di innovazione didattica. Per facilitare lo studio personale, il
materiale didattico preparato dai Docenti viene messo a disposizione su supporto elettronico, in rete e
nell’aula studio. L’aula studio informatizzata è dotata di 9 postazioni con sistema operativo MacOs 10.2
(per non ingessare lo studente all’utilizzo di un unico sistema operativo) collegate alla rete via fibra ottica
e con accesso alle banche dati e ai servizi dell’Ateneo, in particolare ai numerosi abbonamenti
bibliografici online. Gli elaborati scritti e soprattutto l’elaborato finale richiedono ricerche bibliografiche,
trattamento dati e ampio utilizzo di programmi di trattamento di testo e di presentazione.
3) Praticamente tutte le comunicazioni tra gli studenti e il corso di studi avvengono attraverso la rete. Il sito
web del corso di studi (www.biologia.unito.it) garantisce informazioni sullo svolgimento delle attività,
trasparenza nella gestione del corso di studi e pubblicizza iniziative con partner esterni e sostegni. E’
costituito da più di 700 files, viene aggiornato quotidianamente e regolarmente visitato da studenti,
laureati e professionisti, perché oltre alle informazioni strettamente didattiche contiene link utili, avvisi di
attività seminariali e di Job-placement. Il sito è anche consultabile dai punti intranet o “box-service”
presenti in tutte le sedi didattiche dell’Ateneo.
4 ) Infine, il Manager didattico, la commissione didattica e tutti i Docenti hanno un indirizzo e-mail
ampiamente pubblicizzato sul sito e questa forma di comunicazione viene sempre più frequentemente
utilizzata anche dagli studenti per richieste di appuntamenti, informazioni, consigli o per segnalare
malfunzionamenti. Per facilitare questa forma di comunicazione anche in senso inverso, ed evitare
indirizzi privati con nomi fantasiosi poco associabili all’identità dell’utente, tutti gli studenti del progetto
saranno dotati di una casella postale sul server dell’università e riceveranno istruzioni in merito agli
aspetti tecnici dell’uso della posta elettronica e, più importante ancora, in merito alla regole di buon
comportamento, che vanno mantenute anche se la comunicazione elettronica è meno formale di altre
forme di comunicazione. La comunicazione via e-mail verrà utilizzata dal Manager didattico e dal corpo
docente per il seguito di carriera e convocazioni personali o collettive.
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5.2) PRIORITA’ GENERALI
5.2.1)
Rilievo della figura professionale in relazione ai fabbisogni professionali del sistema
socioeconomico sul territorio piemontese, anche con riferimento all’appuntamento
olimpico 2006 (punto 4.1 dei criteri di valutazione di merito)
Aziende locali impegnate in processi produttivi o in attività analitiche controllo in ambito alimentare, igienicosanitario, farmaceutico-biotecnologico e ambientale (depurazione, potabilizzazione, gestione smaltimento
rifiuti) già citate al punto 5.1.2 esprimono tipicamente esigenze ricopribili dalla figura professionale oggetto di
questo progetto. Va inoltre considerata con grande attenzione, sulla base dell’esperienza acquisita negli
ultimi anni, la valorizzazione del laureato in Scienze biologiche in attività di consulenza per la piccola impresa
in ampi settori che spaziano dalla sicurezza sul lavoro alla normativa comunitaria in ambito sicurezza e
controllo qualità, all’igiene industriale, allo smaltimento di rifiuti, alla valutazione di impatto ambientale, ecc.
Parte della costruzione di questo progetto nasce dalla collaborazione con la Soremartec, società del Gruppo
Ferrero con lo scopo di realizzare nuovi prodotti fortemente innovativi, sia per quanto riguarda l’utilizzo delle
materie prime che i processi tecnologici e produttivi, e di migliorare i prodotti esistenti. Il settore dell’industria
alimentare, che nella nostra Regione si presenta con forti tradizioni imprenditoriali ed occupazionali, è inoltre
sicuramente un settore interessato all’appuntamento olimpico 2006. Sempre in riferimento alla richiesta di
laureati in Scienze biologiche collegate ai progetti olimpici possiamo menzionare la creazione del Centro
antidoping di Orbassano, che avrà necessità di figure professionali tecnico scientifiche di medio-alto livello in
ambito medico, chimico e anche biologico; e le attività di controllo ambientale legate anche al potenziamento
della rete idrica in valle di Susa. Infine non si può non accenare alla richiesta di Laureati in Scienze
Biologiche da parte di “unità di crisi” e Centri di riferimento come quelli presenti anche in Regione Piemonte
per la BSE, il Bacillus anthracis e la SARS e di centri diagnostici per le indagini su persone e materiale
sospetto in relazione ad attacchi di bioterrorismo.
5.2.2)
Ricaduta nei processi di crescita tecnologica sul tessuto produttivo piemontese
(punto 4.2 dei criteri di valutazione di merito)
Dopo le grandi tappe della rivoluzione industriale e dell’informatizzazione, nella nostra società si sta
affacciando, a detta di tutti gli osservatori internazionali, l’epoca della moderna biologia, particolarmente
evidenziata, oggi, dal compimento dei progetti di mappatura del genoma. La Camera di Commercio Industria
Artigianato e Agricoltura di Torino ha colto questa premessa di cambiamento ed organizzato lo scorso 28
novembre un seminario tecnico intitolato “Bioinformatica: un’opportunità per le Imprese ICT” La Biologia
Computazionale vede così l’incrociarsi di discipline scientifiche diverse, quali la biologia, la chimica,
l’informatica, l’elettronica, e costituisce di per sé un’opportunità di crescita e diversificazione per le imprese
operanti in questi settori. Questo porterà anche localmente allo sviluppo delle biotecnologie, sicuramente fonti
di grandi speranze, ma anche portatrici di problemi etici ad esse associati. Su un altro fronte, lo sviluppo della
biologia comporterà una sempre maggiore presa di coscienza sulla necessità di monitorare e controllare i
rischi ambientali legati ad ogni forma di sviluppo industriale e non. In questo senso il Parco Biotecnologico del
Canavese e l’Environment Park rappresentano inziative locali di significativa importanza, fonte di futuro
sviluppo e che necessiteranno di varie figure professionali tra le quali sicuramente i laureati in Scienze
Biologiche. L’esigenza di una figura professionale come quella delineata da questo progetto, sia come
dipendente che come consulente, è già avvertita oggi – e lo sarà in misura sempre crescente – da tutti quegli
operatori industriali che in qualsiasi modo interagiscono con il biologico, per aspetti di controllo della
produzione o dell’ambiente di lavoro o ancora dell’impatto ambientale della loro attività, oltrechè,
naturalmente, dagli operatori del settore bioindustriale.
5.2.3)
Coinvolgimento e manifestazione di interesse di componenti rappresentativi del
sistema economico-produttivo e delle rappresentanze sociali in tutte le fasi del
progetto (punto 4.3 dei criteri di valutazione di merito)
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L’Università di Torino ha stabilito una intesa preventiva con le parti sociali, rappresentate nell’ambito della
Commissione di Concertazione, sui percorsi didattici professionalizzanti e sulle modalità di tirocini aziendali
durante un incontro tenutosi il 16.10.2001 nella sede dell’Ateneo.
Per quanto riguarda più specificamente la formazione in Scienze biologiche, le riunioni semestrali con membri
della sezione locale dell’Ordine dei Biologi, nel quadro delle commissioni esaminatrici dell’esame di stato per
la professione di biologo, hanno permesso in modo indiretto ma costante di confrontare la riforma dei percorsi
didattici con le esigenze economico-sociali locali e di promuovere attività seminariali rivolte a studenti e
professionisti. Nel 2002, è stato organizzato il convegno “I sistemi Qualità nel Laboratorio di Microbiologia:
Certificazione ed Accreditamento”, 18 Maggio e nel 2003, 4 incontri dal titolo “NUOVE TEMATICHE previste dal
D.P.R. n. 328 del 5 giugno 2001 per l’ammissione all’esame di Stato”, 20 marzo-10 aprile.
Inoltre, la proposta didattica del corso di laurea professionalizzante in Scienze biologiche nasce
dall’esperienza del diploma universitario in Biologia, che ha già permesso di sperimentare un percorso
triennale con 1) la partecipazione di professionisti dell’ARPA Piemonte, Grugliasco; dell’Istituto di Ricerca
Biomediche A. Maxer Colleretto Giacosa, del Gruppo Ferrero, Alba; del Gruppo Rinascente, Torino e dal
servizio Regionale Piemontese "Igiene e sanità pubblica" come professori a contratto per attività didattiche
professionalizzanti e 2) l’introduzione dello stage nel percorso formativo. Le convenzioni stagistiche ancora in
atto con aziende locali testimoniano dell’interesse per la formazione oggetto di questo progetto.
5.2.4)
Ruoli e compiti del Comitato di Indirizzamento del corso di laurea (punto 4.4 dei
criteri di valutazione di merito)
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Il Comitato d’Indirizzo del corso di Laurea in Scienze biologiche è stato formalmente costituito con
approvazione dal consiglio di corso di studi nella seduta del 5 maggio 2003.
La composizione del Comitato d’Indirizzo è la seguente:
Rappresentanti delle Parti sociale e del sistema socioeconomico:
Marina Garizio: Biologa con specialità in Patologia Generale e specialità in lgiene - Orientamento
Laboratorio di Sanità Pubblica. Delegato provinciale dell’ Ordine Nazionale dei Biologi, Presidente
dell'Associazione Biologi Piemonte e membro del comitato scientifico dell' A.B.I.A.N. Membro della Societé
Française di Microbiologie e della European Society of Environmental Toxicology and Chemistry. Dal 2000 al
2001, membro designato dalla Provincia di Torino nel Consiglio direttivo dell’Ente Parco del Lago di Candia.
Dal 1991 a tutt’oggi, Responsabile del Laboratorio Biologico della Società Metropolitana Acque Torino
S.p.A..
Carolina Nosenzo: Biologa con Specialità in Scienze e Tecnologia Cosmetiche. Libero professionista,
consulente presso laboratori, aziende ed Enti pubblici in Torino, provincia e fuori Regione, per la
progettazione, documentazione ed attivazione del Sistema di Gestione per la Qualità per le Strutture
Complesse
Angela Maiello: Biologa con Specialità in lgiene - Orientamento Laboratorio di Sanità Pubblica Dal 1997,
Ispettore tecnico SINAL - Sistema Nazionale per l'Accreditamento di Laboratori – Roma e Rappresentante del
SINAL nel Progetto EQUASE promosso dalla Unione Europea sul tema del Controllo di Qualità nel campo
delle analisi microbiologiche delle acque.
Valeria Scimè: Biologa con Specialità in Microbiologia. Dal 1972 al 1979, assistente biologo in ambito
ospedaliero e dal 1979 al 2002 dirigente di 1° livello con fascia B2 per il settore specialistico “Emoglobine”.
Iscritta allo SNABI sindacato Nazionale Biologi Italiani che promuove e tutela la professione dei Biologi della
Sanità pubblica e privata, ha ricoperto cariche nella segreteria regionale ed è stato per molti anni delegato
aziendale per i Biologi del Laboratorio dell’Ospedale Infantile R.Margherita di Torino. Attualmente è vicePresidente dell’Associazione Biologi Piemonte.
Ing. Riccardo Cravero Procuratore Istituto Profilattico e Farmaceutico Candioli SpA, Beinasco. Consigliere
dell’Associazione Industrie Chimiche Torinese presso l’Unione Industriale.
Walter Garrone: Biologo, Direttore dei Piani Tecnici della Soremartec, Società del Gruppo Ferrero incaricata di
realizzare nuovi prodotti fortemente innovativi, sia per quanto riguarda l’utilizzo delle materie prime che per
quanto riguarda i processi tecnologici e produttivi. Brevetti in campo Agro-Alimentare
Rappresentanti dell’Ateneo
Isabelle Perroteau: Prof Straordinario di Biologia Cellulare. Presidente del Corso di Studi in Scienze
Biologiche, membro del Comitato di gestione, della Commissione didattica, e della Commissione Organico
della Facoltà di Scienze MFN.
Silvano Scannerini, Prof. Ordinario di Botanica e biotecnologie vegetali. Esperto per le biotecnologie vegetali
presso il Comitato Nazionale per la Biosicurezza e le Biotecnologie della Presidenza del Consiglio. Membro
dell’comitato scientifico dell’Ires Piemonte, Istituto di ricerca economica, sociale e territoriale a supporto
dell'azione programmatoria dell'ente Regione Piemonte.
Giorgio Gilli Prof Odinario di Igiene. Membro del nucleo di Valutazione dell’Ateneo. Presidente Società
Metropolitana Acque Torino Spa.
Carlo Giunta: Prof Ordinario di Chimica biologica. Direttore della Scuola dottorale in Scienze Biochimiche.
Gianfranco Gilardi: Prof Ordinario di Chimica biologica. Presidente della Commissione Tutorato del corso di
Studi in Scienze Biologiche. Professor in Protein Science and expert in protein ingeneering at Imperial
College, London. Titolare di brevetti in campo farmaceutico.
Enrica Fubini: Prof di Antropometria ed Ergonomia. Membro della Commissione tutorato ed autovalutatore del
Corso di Studi in Scienze Biologiche.
Francesco Maria Baccino: Prof Ordinario di Patologia Generale. Presidente della Commissione bilancio del
Corso di Studi in Scienze Biologiche. Docente della Scuola di specializzazione in Patologia clinica.
Renzo Levi: Prof Associato di Fisiologia Generale. Membro della Commissione esami di Stato per la
professione di Biologo, Torino
Giancarlo Panzica: Prof Straordinario di Anatomia Umana. Membro della Commissione esami di Stato per la
professione di Biologo, Torino. Coordinatore della Laurea Specialistica in Neurobiologia.
Sono previste 2 riunioni annuali del Comitato d’Indirizzo con compiti di consultazione e progettazione. Inoltre
potranno essere convocate riunioni di lavoro tematiche alle quali potranno partecipare su invito altri
rappresentanti delle parti sociali, delle imprese e del mondo accademico.
I risultati attesi sono: 1) monitoraggio sull'evoluzione del rapporto tra il mondo del lavoro e la formazione, 2)
confronto (non per forza divergente) tra proposte accademiche e richieste del mondo imprenditoriale, 3)
rinforzo e difesa della professione di biologo, 4) allargamento delle collaborazioni tra università e imprese;
soprattutto nei confronti delle piccole realtà imprenditoriali della regione, 5) aumento di visibilità del corso di
Studi nel mondo produttivo 6) diffusione dell’informazione sulla riforma universitaria e sull’introduzione
della nuova figura professionale che è il laureato triennale. Infine il comitato d’Indirizzo potrebbe promuovere
iniziative didattiche e seminariali con la partecipazione di professionisti, sul modello di quanto già realizzato
in passato, oppure con lo strumento dei master e dei corsi di aggiornamento da gestire di concerto.
DIRETTIVA BIENNALE "RAFFORZAMENTO LAUREE PROF. DI I° LIVELLO -
5.2.5)
MODELLI
Pagina 28
Finalità e gli obiettivi del progetto interregionale (punto 4.5 dei criteri di valutazione di
merito)
5.3) STRATEGIE E METODOLOGIE INNOVATIVE (In ogni campo compilato specificare secondo la
seguente griglia: a - Obiettivi; b - Strumenti; c - Organizzazione; d - Valutazione)
5.3.1) Innovatività didattica rispetto all'esistente finalizzata a l
miglioramento
dell'apprendimento con particolare attenzione al contenimento degli abbandoni e ai
percorsi di approfondimento (punto 5.1 dei criteri di valutazione di merito)
Il progetto prevede un modulo di riallineamento di chimica perché l’esperienza ha dimostrato che l’assenza o
comunque la carenza di formazione pre-universitaria in chimica ha conseguenze molto negative
sull’andamento generale del percorso formativo e aumenta la probabilità di abbandono. Il modulo di
riorientamento di chimica dovrebbe permettere a studenti che non hanno ricevuto un’adeguata formazione
pre-universitaria in chimica di poter colmare efficacemente le loro lacune e di non accumulare ritardo.
Inoltre il corso di laurea effettua attività di tutoraggio 1) al 1° anno per facilitare l’inserimento dello studente
all’università ed evitare ritardi iniziali che si dimostrano difficilmente recuperabili successivamente e 2) al 3°
anno per la scelta dei corsi di approfondimento e per l’attività stagistica.
5.3.2) Presenza e funzioni del Tutor didattico nella parte professionalizzante. (Punto 5.2 dei
criteri di valutazione di merito)
Il Manager didattico del corso di Studi in Scienze Biologiche svolge un’attività di coordinamento, controllo ed
archiviazione delle attività svolte. Assicura l’organizzazione dei corsi tenuti da docenti esterni (orario,
disponibilità aule e laboratori, registri delle presenze, delle lezioni e degli esami), pubblica o manda gli avvisi,
convoca quando necessario studenti o docenti, partecipa ai lavori delle Commissioni valutazione e tutorato,
monitora le carriere degli studenti, assicura i collegamenti con il servizio Job Placement della Facoltà in merito
all’attivazione delle convenzioni stagistiche. Prepara ed archivia i libretti di frequenza all’attività stagistica.
Raccoglie gli elaborati della prova finale, convoca le commissioni di laurea.
Il Tutor didattico interno al corpo docente della Laurea in Scienze Biologiche 1) aiuta lo studente nella fase
di ricerca ed attivazione dell’attività stagistica (vedi modulo 14), 2) assicura la definizione del progetto
formativo con il Tutor aziendale, 3) monitorizza lo svolgimento dell’attività stagistica e 4) concorda con il Tutor
aziendale e lo studente il piano dell’elaborato finale. Il Tutor didattico fa parte della Commissione d’esame di
Laurea.
5.3.3) Sviluppo di relazioni con percorsi IFTS in una logica di complementarità anche
attraverso il reciproco riconoscimento dei crediti e il recupero degli insuccessi. (Punto
5.3 dei criteri di valutazione di merito)
5.3.4) Meccanismi di monitoraggio, valutazione di processo e di risultato e diffusione dei
risultati. (punto 5.4 dei criteri di valutazione di merito)
A partire dall'A.A. 2000/01 la valutazione della didattica dei singoli corsi avviene mediante questionari
anonimi compilati a fine corso dagli studenti frequentanti; questa attività è svolta dalla commissione
autovalutazione del corso di studi composta da 4 Docenti e dal Manager didattico. I dati vengono elaborati e
i risultati complessivi discussi con la Commissione Didattica, presentati al Consiglio di Corso di Studi,
pubblicati nella bacheca del corso di Studi e sul sito del corso di Studi. Se si riscontrano particolari problemi i
docenti vengono contattati ed invitati a tener conto del giudizio degli studenti. Inoltre, la distribuzione delle
discipline e dei crediti nei tre anni di corso ha subito alcune variazioni proprio in funzione dei risultati delle
indagini di autovalutazione. Dal 2001/02, sono svolte indagini particolari per monitorare il superamento degli
esami e per adottare misure specifiche di tutorato dove si riscontrano particolari difficoltà. Dal 2002/2003 tutti
gli studenti del 1° anno sono affidati a un tutore (tutti Docenti del corso di Studi sono coinvolti) che li convoca
almeno 1 volta per semestre per attività di counseling e orientamento. Infine, da quest’anno, viene redatto il
rapporto annuale di autovalutazione che contempla tutte le attività del Corso di Studi ed è soggetto a
valutazione esterna in loco.
DIRETTIVA BIENNALE "RAFFORZAMENTO LAUREE PROF. DI I° LIVELLO -
5.4)
MODELLI
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“Sostegno individuale” all’interno del Progetto generale 4
5.4.1) Descrizione delle finalità e degli obiettiviIl sostegno individuale agli studenti ha per obbiettivo principale il miglioramento delle condizioni di studio per
il raggiungimento delle competenze. Sono previsti, ad esempio, finanziamenti personali per l’acquisto di libri
di testo, soprattutto in lingua inglese, materiale di laboratorio ad uso personale come micropipette, il rimborso
spese per la certificazione linguistica (PET ed eventualmente FIRST) e informatica (ECDL full). Borse di
studio verranno dedicate al sostegno all’attività stagistica.
Azioni rivolte a studenti disabili: Corsi seguiti da studenti disabili veranno spostati in aule e laboratori senza
barriere architettoniche; e attrezzature particolari potranno essere a loro dedicate. Le competenze in
Biologia Computazionale acquisite attraverso il presente progetto offrono allo studente disabile una reale
possibilità di inserimento nella realtà produttiva. Le frequenza alle attività didattiche verrà incentivata
contribuendo alle spese di viaggio.
5.5)
“Azioni di sistema” all’interno del Progetto generale 5
5.5.1) Descrizione delle finalità e degli obiettivi
Responsabile Compilazione: Isabelle Perroteau _____________ n° telefono 011-670.4648 _
Per eventuali chiarimenti rivolgersi a:
Ufficio S.INF.O.D. (Regione Piemonte) tel. 011/4322618 oppure 011/4322489
4
5
Attenzione il sostegno individuale del progetto non può in alcun modo sovrapporsi all’azione E1.7.1A
Attenzione le azioni di sistema del progetto non può sovrapporsi alle azioni C3.2.4
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Progetto - Università di Torino