COMUNE DI CAPOTERRA
Provincia di Cagliari VERBALE DI SEDUTA DI CONSIGLIO COMUNALE DEL 14/05/2015 OGGETTO: Seduta del 14/05/2015 L’anno duemilaquindici, addì quattordici del mese di maggio alle ore 18:00 e seguenti, nella sala delle adunanze, si è riunito il Consiglio Comunale in seduta straordinaria di prima convocazione. All’appello risultano presenti: Consiglieri Presente Consiglieri Presente Dessi Francesco SI Littarru Gianfranco SI Baire Maria Lucia NO Magi Francesco SI Cabiddu Giuseppe SI Marcis Roberta NO Cau Fabrizio SI Marongiu Giorgio NO Congiu Giovanna NO Marrapese Leopoldo SI Corda Silvano SI Pillitu Bruno SI Demuru Efisio SI Pinna Veronica SI Dessì Giuseppe SI Ruiu Christian SI Fiume Giuseppe NO Volpi Salvatore SI Frau Luigi SI Zaccheddu Marco SI Lai Salvatore SI Presenti 16 Assenti 5 Partecipano alla riunione gli assessori comunali: Carla Melis, Armando Farigu, Beniamino Piga, Efisio Arrais, Giacom Mallus e Gianluigi Marras; Partecipa il Segretario Generale Dott.ssa Maria Efisia Contini; Il Presidente, Efisio Demuru, constatato il numero legale degli intervenuti e quindi la piena validità della riunione, dichiara aperta la seduta; La seduta è pubblica. Verbale di seduta del Consiglio Comunale pag. 1 COMUNE DI CAPOTERRA
Il Consiglio Comunale, convocato con le modalità e termini previsti dal regolamento, si è riunito IN SESSIONE STRAORDINARIA alle ore 8.30 nella sala consiliare del Comune di Capoterra, per discutere ed approvare gli argomenti iscritti all'ordine del giorno. Presiede la seduta il Presidente EFISIO DEMURU, il quale alle ore 18.20 invita il Segretario Generale Dott.ssa Maria Efisia Contini, a procedere all'appello nominale e provvede alla designazione, in qualità di scrutatori, dei Consiglieri Zaccheddu, Lai e Magi; In apertura di seduta chiede la parola il Consigliere Magi per domandare se corrisponda al vero che la Regione ha tagliato di circa 100 mila euro i fondi per le scuole di Capoterra. Il Sindaco risponde che i fondi a cui si riferisce Magi risultano ad oggi assegnati ma non ancora trasferiti e che saranno fatte delle verifiche in proposito. IL PRESIDENTE da lettura del primo punto all’ordine del giorno con oggetto “Comunicazioni del Sindaco e del Presidente del Consiglio”. Non risultando comunicazioni del Sindaco e del Presidente del Consiglio, il PRESIDENTE da lettura del secondo punto all’ordine del giorno con oggetto “Interpellanze ed Interrogazioni”. Il Consigliere Magi chiede all’Assessore Arrais e all’Assessore Piga, che risulta assente, di avere risposta cumulativa alle interrogazioni da lui presentate nel corso delle scorse sedute. Il Consigliere Volpi dà lettura ad una interrogazione avente ad oggetto “Emergenza Pulizia e Messa in Sicurezza di Rio Santa Lucia e altri. Premesso che: l’Amministrazione Comunale ha tra gli obbiettivi primari, per la salvaguardia dell’incolumità dei suoi cittadini, quello di ridurre al minimo il rischio idraulico connesso agli eventi atmosferici Verificato che: dopo le pesanti piogge e i forti venti di quest’ultimo periodo hanno messo in evidenza una situazione di gravissima pericolosità i residenti delle zone Coop. Mille, Residenza del Sole, Nucleo Urbano, La Maddalena Spiaggia, Rio San Gerolamo e Frutti d’Oro. Constatato che: Le «vecchie» pratiche dello smaltimento selvaggio di rifiuti di vario genere non sono in realtà passate di moda, soprattutto lungo gli argini di Rio Santa Lucia, perché rifiuti quali: inerti, rami, frigoriferi, porte, bidoni di ogni tipo si possono vedere ogni giorno. Considerato che: la fase emergenziale è apparentemente terminata e bisogna far fronte a tutto quello che può ostruire il deflusso dell’acqua sotto i ponti, cioè: gli alberi caduti lungo il letto dei fiumi, le migliaia canne secche che si sono ammassate e naturalmente i vari tipi di rifiuti sopra citati. Per quanto appena esposto, si rende necessario interrogare il Sindaco e l’Assessore di competenza, per sapere: Perché pur essendo già a conoscenza delle problematiche esistenti non sono ancora stati messi in atto, gli opportuni interventi, per sanare questa grave situazione; Perché non esiste un monitoraggio ambientale assiduo e costante con tutte le misure di prevenzione e tutela previste dal caso. Il Sindaco risponde che il Comune interviene con costanza nelle aree di sua competenza mentre per le altre ha provveduto a sollecitare gli opportuni interventi per iscritto. Il Presidente interviene a precisare che la Provincia non sta svolgendo gli adempimenti di sua competenza perché ha una situazione finanziaria disastrosa visti i fondi bloccati e vista l’impossibilità di utilizzare i lavoratori della società in house. Propone di presentare un ordine del giorno di sollecito per sbloccare la situazione. Il Consigliere Volpi si ritiene soddisfatto delle risposte ottenute. Verbale di seduta del Consiglio Comunale pag. 2 COMUNE DI CAPOTERRA
Il Presidente, concluso il tempo a disposizione per le interrogazioni, introduce il terzo punto all’ordine del giorno: “Modifica Statuto della Consulta Locale per la valorizzazione della cultura e della lingua sarda”. Ricorda che nella scorsa seduta il punto era stato rinviato per poter meglio valutare le modifiche proposte, cede la parola ai Presidenti della prima e della quarta commissione. Il Consigliere Cau, Presidente della prima Commissione, illustra le modifiche da apportare all’articolo 8: “La Consulta, avvalendosi dell’Ufficio della Lingua Sarda del Comune provvederà alla traduzione in lingua sarda del presente Statuto, come da delibera n.28 del 20‐6‐2013”. Per gli altri emendamenti proposti riferisce il parere favorevole della Commissione da lui presieduta. Il Consigliere Ruiu, Presidente della quarta Commissione, riferisce la proposta di integrare lo Statuto nel seguente modo: art.1 comma due: “La Consulta ha sede presso i locali comunali” art.6 comma 1: “La consulta si riunisce in via ordinaria possibilmente ogni tre mesi” art. 8: “La Consulta, avvalendosi dell’Ufficio della Lingua Sarda del Comune, provvederà alla traduzione in lingua sarda del presente statuto” Il Presidente evidenzia che, a parte le altre modifiche proposte sulle quali vi è concordanza, la quarta Commissione propone un testo diverso da quello proposto dalla prima Commissione. Entrano la Consigliera Baire e il Consigliere Fiume: presenti 18. La Consigliera Pinna, componente della prima Commissione, precisa di aver richiesto di inserire nell’art. 8 la specificazione di lingua sarda “campidanese” per riconoscere una identità linguistica. Il Consigliere Zaccheddu dichiara che la giunta scorsa lavorò molto per l’elaborazione dello statuto di lingua sarda. Molti si adoperarono per definire certe decisioni. Si era partiti dalla storia di Capoterra in cui i cantadores usavano la lingua campidanese. A Capoterra quindi ritiene che la norma linguistica debba essere quella campidanese. Erano stati sentiti anche comitati scientifici a supporto di tale decisione. Per questi motivi, per la tradizione di Capoterra, la prima Commissione ha deciso che fosse giusto utilizzare il campidanese anche nella traduzione dello statuto. Dichiara di essersi consultato col comune di Quartu che utilizza normalmente, senza escludere le altre lingue, il campidanese. Ciò non significa andare contro il logudorese o altre lingue ma si chiede esplicitamente, per caratterizzare la nostra cultura sarda, di inserire la dicitura campidanese. Il Presidente propone di organizzare i lavori prevedendo un voto unico per gli emendamenti condivisi dalle due Commissioni e un voto separato per l’emendamento all’art.8 nelle due versioni discordanti, dopo aver trovato una sintesi. Il Consigliere Dessì Giuseppe dichiara che parlare di lingua sarda debba essere sufficiente. Il Consigliere Volpi aggiunge che il Presidente della quarta Commissione non voleva certamente parlare di traduzione in lingua diversa da quella campidanese. Non costa nulla aggiungere a lingua sarda il termine campidanese. Il Consigliere Cabiddu dichiara che ognuno deve parlare la sua lingua. Si sta dicendo solo che si debba parlare in sardo e tutelare il capoterrese. Verbale di seduta del Consiglio Comunale pag. 3 COMUNE DI CAPOTERRA
Il Consigliere Marrapese precisa che si fa riferimento ad una deliberazione di consiglio comunale e che sarebbe il caso di leggerne il contenuto. Chiede quante lingue sarde esistano o se ne esista una sola. E’ un aspetto che è stato approfondito anni fa e una delle conclusioni era che a Capoterra la lingua sarda parlata era in versione campidanese. Ritiene un controsenso parlare di consulta di lingua sarda e avere poi la necessità di specificare che è lingua sarda campidanese. Il Consigliere Frau riporta che recentemente lo Stato ha dichiarato che non esiste la lingua sarda, c’è stata la derubricazione da lingua a dialetto. Il Presidente precisa quanto dichiarato da Frau nel senso che la lingua sarda è stata più volte riconosciuta dal Governo e dal Parlamento attraverso la legge 15 dicembre 1999 n. 482 “Norme in materia di tutela delle minoranze linguistiche e storiche” più precisamente, all’art.2, e che il problema era solo che la lingua sarda non poteva essere utilizzata durante i processi. Il Consigliere Lai dichiara quanto segue: In questi mesi ho avuto modo di riflettere su quanto successo all’ultimo convegno organizzato per parlare di lingua sarda e alle continue esternazioni e dichiarazioni rilasciate dal consigliere Ruiu anche a mezzo stampa; una delle ultime è del 12 aprile 2015, nella quale il consigliere Ruiu chiedeva la revoca della delega alla lingua sarda ai Rossomori e di conseguenza all’assessore Piano. L’ultima esternazione riguarda i lavori della 4^ commissione sulle modifiche proposte da Ruiu al disciplinare della consulta della lingua sarda rilasciate al giornale on line hinterland cagliari.it che titolava “Lingua sarda scintille in commissione” nel quale si accusa il consigliere Zaccheddu di minacce e di aver tentato di lanciare il telefonino verso Ruiu. Per quanto riguarda la delega alla lingua sarda ai Rossomori, consiglio a Ruiu di smetterla di chiederne la revoca in ogni occasione, in quanto le deleghe assessoriali non sono nella sua disponibilità, se ne faccia una ragione su quanto successo in commissione e invito Ruiu ad essere più corretto nei confronti dei colleghi. Per quanto riguarda il convegno sulla lingua sarda che tante polemiche ha scatenato voglio precisare che da parte del sottoscritto non c’è stata nessuna interruzione dei lavori, ma ho ascoltato con attenzione tutti gli interventi ed ho chiesto poi di intervenire ed è solo grazie alla presenza ed alla richiesta del Sindaco che mi è stata data la parola, con un intervento che ritengo pacato senza offendere nessuno ho spiegato la mia posizione. Pur avendo subito uno sgarbo istituzionale senza precedenti, in quanto titolare della delega alla lingua sarda, non solo non sono stato coinvolto nell’organizzazione dell’evento ma non sono neanche stato invitato a prendere parte al dibattito, per far conoscere le azioni che su questo argomento l’amministrazione di Capoterra ha messo in atto. Vero è che in quel convegno si è offeso pesantemente il prof. Oreste Pili che è uno dei massimi esponenti e studiosi locali delle tradizioni, cultura e lingua sarda, nonché presidente de “Sacademia de su Sardu” che in veste di consigliere comunale e di assessore molto ha fatto per la valorizzazione della lingua sarda a Capoterra. In quell’occasione ho sentito il dovere di difendere Oreste Pili attaccato ingiustamente da Corongiu, Ruiu, con offese anche personali. Ma io non voglio alimentare polemiche, e come dicevo prima ho avuto modo di riflettere. Mi sono detto “perché mi devo arrabbiare se tutte le azioni fatte da questa amministrazione vanno nella giusta direzione. Da 10 anni l’amministrazione comunale di Capoterra lavora a favore della lingua sarda, da quando il 28 febbraio del 2003 il Consiglio Comunale, in applicazione della legge 482/99 dello stato dichiarò il territorio di Capoterra territorio bilingue, cioè sardo e italiano. Successivamente creò la Consulta della lingua sarda, decise che il toponimo di Capoterra in sardo si scrive Cabuderra, organizzò almeno 2 corsi di formazione per i dipendenti comunali, ha posto i primi cartelli indicatori stradali in sardo e in italiano lungo la S.S. 195, ha dato alle stampe il dizionario DFC (dizionario fondamentale del campi danese) e fueddariu cabuderresu. Da non scordare i corsi di musica etnica presso la nostra scuola civica di musica. Recentemente l’amministrazione ha istituito il premio letterario città di Capoterra, intitolato ai due poeti improvvisatori di Capoterra tziu Boicu Pianu e tziu Firei Lai, ha pubblicato dottrina de Cabuderra, due CD corredati da un libretto con le preghiere della tradizione capoterrese in lingua sarda campi danese, ha dato il suo contributo con una delibera in cui si chiedeva alla regione di attivarsi per l’introduzione del sardo nelle scuole. Ma il segnale più forte è arrivato dalla delibera del consiglio comunale n° 28 del 20 giugno 2013, che ha deciso di adottare la norma campi danese contenuta nel volume intitolato “Arregulas po’ ortografia, fonetica, morfologia e fueddariu de sa norma campidanesa de sa lingua sarda”. Con questa delibera si è deciso che ogni qualvolta Verbale di seduta del Consiglio Comunale pag. 4 COMUNE DI CAPOTERRA
l’Amministrazione Comunale debba servirsi della lingua sarda nella redazione di atti, documenti, corrispondenza in/e da Capoterra debba adottare tali norme. Anche l’ordine del giorno presentato il 30 giugno 2014 da alcuni consiglieri comunali, primo firmatario Ruiu, va nella direzione auspicata, vi ricordo che il documento modificato in aula, è stato votato all’unanimità. Cosa chiedeva quell’ordine del giorno? “Un immediato intervento del governo della Regione per salvaguardare le sorti della nostra lingua identitaria, anche mediante il potenziamento del servizio regionale lingua e cultura sarda e per il pieno riconoscimento del bilinguismo da parte dello Stato italiano. Come vedete nessun superamento della delibera che ha adottato “is arregulas”, come invece dichiarato dal consigliere Ruiu che mente sapendo di mentire, ma non è che se una bugia la si ripete 100 volte diventa verità, resta sempre una bugia e prima o poi si rivelerà come tale. Non sentirete mai da parte mia, bugie nei confronti di altri consiglieri comunali per metterli in discredito, l’educazione ricevuta, la morale fortemente idealista mi impongono l’etica della verità, in questi mesi ho ricevuto molti attestati di stima e solidarietà, con l’invito ad andare avanti nella difesa del campi danese. Vedete il consigliere Ruiu, dal suo punto di vista, ha perfettamente ragione e se devo essere sincero non mi appare così aggressivo come vorrebbe, anzi la sua protervia mi sta aiutando, infatti in questa battaglia lo ritengo più un alleato che un avversario, e lo ringrazio, anche lui si batte per l’affermazione e la difesa della lingua e delle tradizioni sarde che però sono tipiche di altre zone della Sardegna, io le rispetto profondamente, ma non sono le nostre. Io continuo a ritenere che la LSC non sia praticabile e che il suo esperimento, pur con tutti i migliori propositi, si sia rivelato un insuccesso. D’altronde i fatti hanno dimostrato che il tentativo di ricavarne un unico codice linguistico valido per tutti, si è rivelato un grave errore, che, come si temeva, ha diviso anziché unire, una lingua sarda unificata dovrà un giorno nascere dal basso, dal popolo se il popolo sardo lo vorrà e se ne sentirà l’esigenza e non importa dall’alto come si voleva fare con la LSC che è una lingua artificiale e pasticciata creata a tavolino da una commissione regionale, non parlata da nessuno nell’isola, una lingua povera, disarmonica, senza radici, senza storia, senza una sua letteratura una sorta di esperanto destinata a restare una lingua morta come ha scritto la fondazione “S’iscola Sarda”, “S’accademia de su sardu” e molti studiosi del calibro di Blasco Ferrer. Io, da assessore prima da consigliere Comunale oggi o da semplice cittadino domani continuerò a difendere lingua e tradizioni campi danesi, le cose che ho sentito dai miei nonni, dai miei genitori che ho insegnato a mia moglie e trasmesso alle mie figlie. Il Consigliere Magi interviene a dire che il tema i discussione affascina ma scatena animosità e si chiede se, con tutti i problemi attuali del mondo, questi dibattiti non siano per caso superflui e miopi. Oggi l’orizzonte è il mondo e il nuraghe deve avere l’adsl. Crede che sarebbe più proficuo occuparsi di promozione del turismo e di comunicazione in generale. Il Presidente sottopone al voto i singoli emendamenti: 1) Emendamento art.1 comma 2: “La Consulta ha sedo presso i locali comunali” Consiglieri presenti e votanti 18 Consiglieri favorevoli: 18 Consiglieri contrari: 0 Consiglieri astenuti: 0 L’emendamento è approvato 2) Emendamento art.4 comma 2: “La Consulta è presieduta dal Sindaco, in caso di sua assenza dall’Assessore alla Lingua Sarda, in caso di assenza di entrambi dal Vice Presidente. Il Vice Presidente della Consulta è un Consigliere Comunale, componente della stessa, eletto nella prima seduta utile.” Consiglieri presenti e votanti 18 Consiglieri favorevoli: 18 Consiglieri contrari: 0 Consiglieri astenuti: 0 L’emendamento è approvato Verbale di seduta del Consiglio Comunale pag. 5 COMUNE DI CAPOTERRA
3) Emendamento art. 4, inserimento comma 3: “In ogni seduta il Presidente nomina un segretario verbalizzante, scelto tra i componenti presenti.” Consiglieri presenti e votanti 18 Consiglieri favorevoli: 18 Consiglieri contrari: 0 Consiglieri astenuti: 0 L’emendamento è approvato 4) Emendamento art.6 comma 1: “La Consulta si riunisce in via ordinaria possibilmente ogni tre mesi.” Consiglieri presenti e votanti 18 Consiglieri favorevoli: 18 Consiglieri contrari: 0 Consiglieri astenuti: 0 L’emendamento è approvato 5) Emendamento art.6, inserimento comma 5: “I componenti che si assentano per tre volte consecutive non giustificate decadono dall’incarico.” Consiglieri presenti e votanti 18 Consiglieri favorevoli: 18 Consiglieri contrari: 0 Consiglieri astenuti: 0 L’emendamento è approvato 6) Emendamento art.6, inserimento comma 6: “Di ogni riunione della Consulta viene redatto un apposito verbale dal Segretario della stessa, da riconsegnare all’Ufficio Segreteria Generale e all’Ufficio della Lingua Sarda che provvederà alla traduzione come deliberato con atto n.28 del 20‐6‐2013 .” (Entra in aula la Consigliera Marcis Roberta – Presenti n°19) Il Presidente sospende la seduta per trovare intesa sul testo. Si riprendono i lavori e si svolge nuovo appello da cui risultano presenti 19 consiglieri e assenti i Consiglieri Congiu e Marongiu. Il Presidente informa che durante la sospensione non si è giunti ad un accordo sul testo dell’emendamento. Guardando le finalità dello Statuto della Consulta si rileva che esse sono molto chiare. Questi emendamenti non modificano le finalità e ciò lo dimostra la lettura degli arti. 2 e 3 dello Statuto. Con questi emendamenti, dunque, non si sta modificando l’obiettivo primario della Consulta così come ben spiegato con la lettura. Aggiungere alcune dizioni serve solo a certificare delle differenze ma questo non è il nostro compito. Compito è solo quello di salvaguardare la lingua sarda nella variante parlata a Capoterra, di valorizzare lo scambio culturale con altre realtà della Sardegna. Basta a suo parere approvare quanto proposto dalla prima commissione e quarta. La traduzione dei testi avverrà secondo degli indirizzi che dovranno tener conto delle realtà che si incontrano: a Capoterra la variante è quella campidanese ma non si può non tenere conto di altre varianti. Propone di lasciare solo “lingua sarda” senza che nessuno debba sentirsi offeso o diminuito, così come bene esposto nello stesso Statuto della lingua sarda dove non si parla mai di variante campidanese. Dividerci su questo non servirà alla lingua sarda e sarà solo un dibattito sterile. Ripropone dunque l’emendamento sopra riportato al punto 6. Entra il Consigliere Marongiu: presenti 20 consiglieri. Il Sindaco dichiara che bisogna essere aperti a tutte le lingue e a tutte le loro varianti. Ricorda che i primi capoterresi provengono dall’ozierese e parlavano l’ozierese, in 300 anni hanno acquisito varianti e cadenze del campidano. Non Verbale di seduta del Consiglio Comunale pag. 6 COMUNE DI CAPOTERRA
capisce i motivi della contrapposizione in aula. È ovvio che la traduzione avverrà secondo la variante vigente a Capoterra che è quella campidanese. Il Consigliere Zaccheddu insiste che la traduzione deve avere luogo sulla base di direttive certe e non interpretative. La Consigliera Baire, per venire incontro alle diverse richieste, sottolinea che sarebbe opportuno presentare i debiti emendamenti e procedere al voto poiché le prese di posizione non riguardano dati sostanziali. Escono i Consiglieri Marongiu, Pillittu, Magi e Cau: presenti 16 Il Presidente riformula l’emendamento di cui al punto 6 nel seguente modo: Di ogni riunione della Consulta viene redatto un apposito verbale dal Segretario della stessa, da riconsegnare all’Ufficio Segreteria Generale e all’Ufficio della Lingua Sarda del Comune di Capoterra.” Il Consigliere Lai espone la sua dichiarazione di voto: chiede cosa costa, per avere un voto unanime, richiamare una deliberazione approvata da questo Consiglio comunale. Il Consigliere Zaccheddu espone la sua dichiarazione di voto: per le motivazioni prima espresse, ritiene che quando si è parlato di lingua cultura, e tradizioni sarde, quello che si è stabilito come regola fosse la cosa più giusta. Oggi si sta non tenendo conto della storia che ha portato a uno statuto della lingua sarda. Si vuole imporre uno statuto che non è modificato facendo solo giochi politici. Si sta approvando lo stesso statuto della passata legislatura e non capisce le contestazioni. Ci si è battuti per riconoscere il campidanese e ora non capisce perché lo stesso venga disconosciuto e non si voglia riconoscere un riferimento ben preciso. È costretto a votare contrario perché non viene recepito nulla di quanto tutela Capoterra. Risultano presenti in aula 16 Consiglieri (Dessi F., Demuru, Baire, Cabiddu, Corda, Dessì G., Fiume, Frau, Littarru, Marcis, Marrapese, Lai, Pinna, Ruiu, Volpi, Zaccheddu) Consiglieri presenti e votanti 16 Consiglieri favorevoli: 12 Consiglieri contrari: 3 (Zaccheddu, Pinna, Lai) Consiglieri astenuti: 1 (Francesco Dessì) L’emendamento è approvato. 7) Emendamento art.8: “La Consulta, avvalendosi dell’Ufficio della Lingua Sarda del Comune di Capoterra, provvederà alla traduzione in lingua sarda del presente statuto.” Consiglieri presenti e votanti 16 Consiglieri favorevoli: 16 Consiglieri contrari: 0 Consiglieri astenuti: 0 Risultano presenti in aula 13 Consiglieri (Dessi F., Demuru, Baire, Cabiddu, Corda, Dessì G., Fiume, Frau, Littarru, Marcis, Marrapese, Ruiu e Volpi). Il Presidente sottopone ai voti il terzo punto all’ordine del giorno riportando il seguente risultato: Consiglieri presenti e votanti 13 Consiglieri favorevoli: 12 Consiglieri contrari: 0 Consiglieri astenuti: 1 (Dessì F.) IL PRESIDENTE introduce il quarto punto all’ordine del giorno con oggetto “Ordine del Giorno: Pieno coinvolgimento delle Amministrazioni Locali della Sardegna nelle scelte strategiche per la gestione dei rifiuti”. Verbale di seduta del Consiglio Comunale pag. 7 COMUNE DI CAPOTERRA
Il Consigliere Cabiddu, ottenuta la parola, dà lettura all’ordine del giorno. Risultano presenti in aula 13 Consiglieri (Dessì F., Demuru, Cabiddu, Corda, Fiume, Marcis, Marrapese, Ruiu, Baire, Dessì, Frau, Littarru, Volpi) Il Presidente sottopone ai voti il quarto punto all’ordine del giorno riportando il seguente esito di votazione: Consiglieri presenti e votanti 13 Consiglieri favorevoli: 13 Consiglieri contrari: 0 Consiglieri astenuti: 0 IL PRESIDENTE introduce il quinto punto all’ordine del giorno con oggetto “Ordine del Giorno: Divieto nel territorio Comunale di Capoterra degli attendamenti di circhi e spettacoli assimilabili con il seguito di animali.” Il Presidente cede la parola al Consigliere Frau per l’esposizione dell’ordine del giorno da lui presentato. Il Consigliere Frau precisa di essere stato indotto a tale presentazione dopo aver visto le attività di allestimento di un circo in un’area pubblica priva di qualsiasi servizio. Lo scopo che si prefigge è duplice: uno è non dare più nessuna autorizzazione ai circhi con animale e l’altro è che il comune finalmente si doti di un’area attrezzata ove ospitare questi spettacoli itineranti. Quindi non solo circhi ma anche altre manifestazioni, per evitare che le zone scelte di volta in volta facciano assistere a qualcosa di veramente sgradevole. Non più tardi di qualche giorno fa ha chiamato la polizia municipale dietro richiesta di un concittadino, dopo aver visto cose inenarrabili. L’urina degli animali che scorre in riva al mare è improponibile e non tollerabile. Crede che non si debba più assistere a cose simili. I circhi con animali non dovrebbero più transitare a Capoterra. L’altro giorno è scomparso un elefante e questo dà l’idea della pericolosità. Questo ordine del giorno è volto ad evitare in futuro situazioni simili. Si rivolge principalmente al Sindaco che è responsabile dell’igiene pubblica, affinché costruttivamente si individuino delle zone idonee e attrezzate. Il Consigliere Ruiu, ottenuta la parola, dichiara di essere favorevole a quanto detto da Frau. La sua sensibilità lo porta a pensare che gli animali, come tutti gli esseri viventi, abbiano dei diritti che vanno rispettati. Dissente dall’utilizzo a scopo economico degli animali ed è favorevole a vietarne lo sfruttamento nel paese di Capoterra. Un paese moderno e civile deve avere un’area attrezzata per questi servizi. Il Presidente, prima di sottoporre ai voti il punto all’ordine del giorno, invita il Consigliere Frau a voler considerare nella parte finale del suo ordine del giorno l’esistenza di una legge di cui si deve tenere conto: la legge 18 marzo 1968 n. 337, che obbliga il comune a individuare delle aree. L’impegno chiesto con l’ordine del giorno è troppo stringato e sorge il dubbio che sia conforme alle norme vigenti. Propone una integrazione. Il Consigliere Frau ritiene che esistano nuove norme in materia che ancora non hanno trovato applicazione e che il Comune possa adottare un regolamento per la disciplina dei circhi con a seguito degli animali. Altri comuni hanno adottato un’ordinanza sindacale in proposito. Vorrebbe che l’inibizione contenuta nell’ordine del giorno fosse chiara e venisse adottata. Il Sindaco Francesco Dessì, ottenuta la parola, precisa che la legge impone ai comuni di individuare aree per svolgere i circhi. Propone di stabilire che nelle aree vicine agli abitati si impediscano i circhi con animali, limitandone lo svolgimento solo in aree appositamente individuate. Il Consigliere Cabiddu ha firmato l’ordine del giorno perché non vuole che a Capoterra circolino circhi con animali poiché la detenzione di questi animali è deprimenti e mostruosa. Non si può vedere animali chiusi in gabbie. Gli unici circhi che vuole ammettere a Capoterra sono quelli senza animali. La richiesta è che venga inibito il transito e lo stazionamento di circhi con a seguito animali. Il Consigliere Marrapese condivide fino a quando si parla di trovare esatta collocazione a certe attività. Ci sforzeremo di trovare situazioni migliori, è certo però che non impedirebbe lo spettacolo circense. Per gli animali ritiene, senza Verbale di seduta del Consiglio Comunale pag. 8 COMUNE DI CAPOTERRA
essere animalista o non animalista, che non si può vietare un’attività circense: sarebbe come dire che un vegetariano impedisce il consumo di carne. Il Sindaco pensa che tutti abbiano rispetto e sensibilità per gli animali ma, per gli animali in generale, chiede di pensare agli animali che vengono mangiati. Sono allevati in spazi ristretti, per crescere secondo tempi stabiliti. Se Capoterra facesse un’ordinanza per impedire i circhi degli animali, risolverebbe il problema mondiale del rispetto degli animali? Concorda sul fatto che le aree debbano essere adeguate ma crede che si debba rispettare la legge che non consente di inibire le attività circensi. Il Consigliere Littarru ritiene che la proibizione in assoluto è difficile da attuare. Si può fare un regolamento che tenga conto delle normative nazionali e disciplini l’introduzione di animali con circhi in ordine all’igiene e ad altri accorgimenti. Riporta i trattamenti nocivi riservati a questi animali. Propone che le commissioni competenti si riuniscano per studiare un regolamento che disciplini lo svolgimento e la localizzazione in aree idonee. La proibizione potrebbe discendere solo dal fatto che mancano le condizioni minime di igiene pubblica. Dall’applicazione del regolamento discenderebbero le decisioni conseguenti. Il Consigliere Frau, vista la costruttiva discussione in aula, ritiene che la proposta di Littarru possa essere recepita e questo ordine del giorno possa essere trasmesso alle commissioni perché si individui il modo attraverso cui non venga data alcuna autorizzazione fino a quando non esista una area adeguata e si individuino determinate categorie di animali autorizzate in via esclusiva. Il Presidente riassume dunque la discussione. Richiamando la legge statale vigente propone di aggiungere, subito dopo “impegna il Sindaco”, la seguente frase: “a individuare, così come disposto dalla L.337 del 18 marzo 1968, un’area adeguata per ospitare circhi equestri e altre forme di spettacolo viaggiante”. Risultano presenti in aula 12 Consiglieri (Dessì F., Demuru, Cabiddu, Corda, Fiume, Marcis, Ruiu, Baire, Dessì, Frau, Littarru, Volpi) Presidente sottopone ai voti il quinto punto all’ordine del giorno riportando il seguente risultato: Consiglieri presenti e votanti 12 Consiglieri favorevoli: 12 Consiglieri contrari: 0 Consiglieri astenuti: 0 La seduta è chiusa alle ore 20.10. Verbale di seduta del Consiglio Comunale pag. 9 COMUNE DI CAPOTERRA
Letto, approvato e sottoscritto. IL SEGRETARIO GENERALE Dott.ssa Maria Efisia Contini IL PRESIDENTE Efisio Demuru CERTIFICATO DI PUBBLICAZIONE E COMUNICAZIONE AI CAPIGRUPPO Attesto che il presente verbale è stato pubblicato all’Albo pretorio del Comune, con numero di affissione __________, il giorno 29/05/2015 e vi rimarrà pubblicato per quindici giorni consecutivi fino al _________, ai sensi e per gli effetti di cui all’art. 124, comma 1, del D.Lgs 18 agosto 2000 n. 267. Contestualmente all’affissione all’Albo, questo verbale è stato trasmesso ai Capigruppo in conformità all’art. 125, comma 1, del D.Lgs 18 agosto 2000 n. 267. IL SEGRETARIO GENERALE Dott.ssa Maria Efisia Contini CERTIFICATO DI ESECUTIVITA’ Certifico che questo verbale è divenuto esecutivo il ___________. IL SEGRETARIO GENERALE Dott.ssa Maria Efisia Contini Verbale di seduta del Consiglio Comunale pag. 10 
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