Arcola il volontariato e... Numero 1 Testata registrata presso il Tribunale della Spezia con n° 6/94 Aprile - Giugno 2012 Agi-amighi da Pùbrica 'Sistenýa d' Àrcoa S'a ve sento fis-ciae su pei ranpan e a ve scòrêo pasae soto 'r muagion a so che gh'è 'nche ar mondo tanto bon e gente, senza 'n cito, a dae na man. E artorno a vive quei prenzipi san ch'arcròcoa sto a vècia tradizion quando la 'n pòveo cristo come 'n can. L òmo d'ancó i n'arzerca che i quatrin, i spranga l uso con doi o trei vercion; pu i n'antenda u lamento d'en meschin. Gh'è armasa a vòstra raza: 'n sorlion d'amoe, che da fin a l ùrtimo zeúin cor coe d'en fante e forse 'ngoa 'r magon Livio Gianolla traduzione a pag. 2 IN QUESTO NUMERO: Come l’éa ‘na vota... Foto fornita da Alberto Muzio L’angolo del Presidente pag. 2 Una domenica come tante pag. 3 Via io, via voi, via tutti... pag. 3 Libera coversazione con i ragazzi... pag. 4 Il sangue è vita pag. 5 Adolescenti ad Arcola pag. 7 Aido, il valore della donazione pag. 8 Festival Internazionale di Teatro Lab pag. 9 Terremoto in Emilia pag. 10 Inaugurazione Jeep pag. 11 Rubrica: “Chi te sien?” ... “A son...” pag. 12 n° 1 Aprile - Giugno 2012 L’ANGOLO DEL PRESIDENTE I nostri 80.878 Km... Apprendo con soddisfazione che il nuovo giornale “Arcola il volontariato e…” è stato recapitato in molte case del territorio arcolano e che gli articoli sono stati apprezzati da molti soprattutto, mi riferiscono, è piaciuto l’articolo dei ragazzi che discutono sulla nostra Associazione. Il tempo è volato, siamo già pronti con il n. 1 , questa nuova avventura continua e si evolve in continuazione come potete notare sono aumentate le pagine. Nel mese di aprile si è tenuta l’assemblea dei soci della Croce Verde e nell’occasione è stato dibattuto tanto il bilancio relativo all’anno 2011 che si è concluso con un utile di circa € 31.350,41. l’ottimo risultato è stato ottenuto grazie alle generose offerte, all’incasso delle quote associative, al risultato della sagra del raviolo e dai servizi svolti ( nel 2011 la nostra Associazione ha effettuato ben 2.789 servizi comprendo un totale di 80.878 chilometri) . Questi numeri ,decisamente importanti, e mi riempiono di orgoglio perché ricordo a tutti che la nostra Associazione è rimasta una delle poche ad affidare la maggior parte del “lavoro” al solo volontariato. La nostra ’Associazione, lo ricordo, ha un solo dipendente che affianca i nostri militi, una figura resasi necessaria data la gran mole di servizi che dobbiamo affrontare quotidianamente, dato che non ci occupiamo solo di urgenze ma anche di servizi di dialisi e, chemioterapie, di visite specialistiche e terapie necessarie a pazienti non auto sufficienti. Non voglio annoiarvi oltre e vi lascio al proseguo della lettura ricordandovi l' invitito alla nostra Sagra del raviolo che si terrà dal 12 al 15 Luglio come sempre presso i giardini al Ponte di Arcola ...in attesa di potervi ospitare tutti nella nostra nuova sede. Vi ricordo inoltre che la nostra redazione attende anche i vostri articoli che saremo ben lieti di inserire nel giornalino. Bellazzini Franco LA POESIA Agi-amighi da Pùbrica ‘Sistenýa d’Àrcoa A pochi giorni dell'uscita del giornalino n.”zero” ci è stata recapitata una lettera da parte del Sig. Giovanni Bonanno che ringraziamo molto e come da sua richiesta abbiamo il piacere di pubblicare la poesia di Livio Gianolla dedicata alla Pubblica Assistenza di Arcola. Traduzione della poesia di Livio Gianolla: Agli amici della pubblica assistenza di Arcola / se vi sento fischiare su per i tornanti / e vi scorgo passare sotto al muraglione / so che c’e ancora al mondo tanta bonta’ / e persone ,senza un centesimo, a dare una mano / e ritorno a vivere quei sani principi / che ardono lentamente sotto la vecchia tradizione / l’uomo di oggi non ricerca altro che il denaro, / sbarra la porta con due o tre mandate di serratura / non ode piu’ il lamento di un disperato. / e’ rimasta la vostra razza. un solleone / d’amore, che dà fin all’ultimo cecio / col cuore di un bimbo e forse un groppo in gola 2 n° 1 Aprile - Giugno 2012 UNA DOMENICA COME TANTE... Bravi ragazzi!!! Sembrava una domenica come tante per Alessio Sagramoni, Luca Coppola , Elisa Lombardo e Roberto Chiantaretto che stavano svolgendo il loro turno notturno, non per caso ma per scelta, invece, improvvisamente, squilla il telefono ed è un codice rosso. Una persona è in pericolo di vita ed è richiesto l’aiuto dei militi della Croce Verde. Dopo pochi minuti i volontari giungono dalla paziente che è in arresto cardiocircolatorio. Senza alcun indugio e timore iniziano le manovre di rianimazione con il defibrillatore, una, due, tre scosse e il cuore ritorna a battere. Quando giunge sul posto il medico del 118 con un gran sorriso afferma: “bravi ragazzi l’avete salvata”. Anche da parte nostra un bravo ed un ringraziamento. Bravi veramente!!. Di giovani come voi ne servirebbero di più! Enzo Battinini VIA IO, VIA VOI, VIA TUTTI... ... allontanarsi dal paziente... Quando, noi volontari, partecipiamo ai corsi regionali del 118 per ottenere l’abilitazione all’utilizzo del defibrillatore semiautomatico, la “tiritera” <quando il defibrillatore è in utilizzo nessuno deve avvicinarsi al paziente!> è ripetuta in continuazione, quasi a noia! Stiamo parlando del defibrillatore semiautomatico, di cui si è fatto un gran parlare in questi ultimi tempi, anche a causa delle tragedie occorse in ambito sportivo, proviamo a scoprire cos’ è e a cosa serve. Il defibrillatore automatico esterno (spesso abbreviato in D.A.E) è un dispositivo in grado di effettuare la defibrillazione delle pareti muscolari del cuore in maniera sicura, poiché è dotato di sensori per riconoscere l'arresto cardiaco dovuto ad aritmie, fibrillazione ventricolare e tachicardia ventricolare. Il funzionamento avviene per mezzo dell'applicazione di piastre adesive sul petto del paziente. Quando tali elettrodi sono applicati il dispositivo controlla il ritmo cardiaco e - se necessario - si carica e si predispone per una scarica. Quando il defibrillatore è carico, per mezzo di un altoparlante, fornisce le istruzioni al volontario, ricordando che nessuno deve toccare il paziente, con la famosa “tiritera” < via io, via voi, via tutti>, e che è necessario premere un pulsante per erogare la scarica. Dopo ogni scarica, il defibrillatore ripete il controllo del ritmo cardiaco e, se necessario, si predispone all'effettuazione di una nuova scarica. Questo “marchingegno” ha aiutato molte volte noi volontari fornendoci la possibilità di salvare delle vite “appese ad un filo”. Ogni anno in Europa circa 700mila persone sono colpite da arresto cardiaco improvviso, in Italia i casi sono circa 60mila all’anno, si può pertanto comprendere come la presenza del DAE, in luoghi pubblici o molto frequentati, possa contribuire a salvare delle vite grazie ad un tempestivo utilizzo. Elena Bellazzini fonti: Corso regionale 118 Spezia Soccorso; www.defibrillatori-dae.it 3 n° 1 Aprile - Giugno 2012 LIBERA CONVERSAZIONE CON I RAGAZZI Scuola Secondaria di I° - classe III B - Arcola (in corsivo gli interventi esterni) G.: Ma è vero che la Croce Verde si sposta al parco? J.: È deprimente... E perché? K.: È triste vedere le ambulanze che partono per andare a fare dei soccorsi mentre noi siamo a giocare e a divertirci... Sapete come funziona il volontariato alla Croce Verde? K.: No, il volontariato da che età si può fare? J.: Da 16 anni, perché lo fa anche D. L.: No, il volontariato si può fare anche a 14 anni... K.: Mi piacerebbe aiutare le persone che sono in difficoltà E l’Avis? Sapete cos’è? C.: È quello che dona il sangue, cioè l’associazione dove le persone si iscrivono per donare il sangue J.: AVIS: Associazione Volontari Italiani Sangue A.: Ti levano il sangue e lo donano a chi ne ha bisogno J.: Si, ma alle persone che sono compatibili... ad esempio, ci sono diversi gruppi sanguigni: A, B, AB, 0 GM.: E poi si suddividono in positivo e negativo J.: ... e poi c’è l’RH Che cosa è l’RH? P.: “Macacus Rhesius”... è una scimmia, gli scienziati hanno scoperto questo fattore RH in questa scimmia J.: A è compatibile con A, AB e 0; B è compatibile con B, AB e 0, 0 è compatibile solo con 0... Stai parlando di riceventi o di donatori? A.: Agli 0 possono donare solo quelli di gruppo 0 C.: Io per A. (compagna di classe) donerei tutto il mio sangue... P.: Anch’io!!! R.: A me piacerebbe, ma ho paura del dolore... ma fa male? Il prelievo? K.: Prelevano il sangue con una siringa e poi lo mettono in una boccetta C.: No, nei sacchetti! K.: ...e poi lo danno alle persone che ne hanno bisogno J.: Ti bloccano il sangue con un elastichetto K.: ...laccio emostatico R.: ...poi prendono il sangue... J.: Ti prelevano il sangue e poi lo mettono nelle boccette. Poi fanno le analisi in queste boccette e lo mettono nei sacchetti a cura di Milena Mencarelli 4 n° 1 Aprile - Giugno 2012 IL SANGUE È VITA La promozione al dono del sangue... L’Avis è un’organizzazione non lucrativa di utilità sociale ( o.n.l.u.s.) costituita tra coloro che donano volontariamente, gratuitamente, periodicamente e anonimamente il proprio sangue. l’Associazione, come precisa il proprio statuto è apartitica, aconfessionale, senza discriminazioni di sesso,razza, lingua, nazionalità e religione. L’Avis di Arcola conta oggi circa 200 donatori attivi il che ha permesso non solo di contribuire alle necessità dei nostri ospedali, ma anche a contribuire al fabbisogno della nostra regione. La carenza delle scorte di sangue e dei suoi derivati sono un grave problema che abbiamo dovuto affrontare per parecchie stagioni a causa della ridotta attività donazionale e dell’aumento del fabbisogno. Lo scorso anno poi, in particolare, la gran parte d’Italia, si è trovata in forte difficoltà per la scarsità delle scorte di sangue. Per questo riteniamo utile invitare tutti gli abitanti del nostro comune con età compresa tra i 18 e i 65 anni che godono buona salute a presentarsi all’Avis per diventare Donatori di sangue. PERCHÉ ASSOCIARSI Oggi è necessario che un donatore sia periodico: ciò facendo egli è sotto controllo e il suo sangue, quindi, risulta più sicuro. I donatori inoltre, se associati, possono incidere maggiormente sulla Società, attraverso un’azione di stimolo, di controllo e di collaborazione può maggiore e costante sostegno all’operato del servizio sanitario per poter raggiungere l’autosufficienza nazionale. All’Avis possono aderire anche coloro che pur non potendo per motivi d’idoneità fare la donazione, collaborano però gratuitamente a tutte le attività di promozione e organizzazione. La prima sede dell’Avis acquistata nel 1968 La nuova sede inaugurata nel Giugno 2008 QUALE ETICA PER LA DONAZIONE DI SANGUE? Anonimato: L’identità del donatore e del ricevente sono gestite secondo le disposizioni in materia di privacy dagli ospedali del Sistema Trasfusionale Ligure. Volontariato: Il dono del sangue è un atto liberamente scelto, senza alcuna costrizione. Non-profit: Il sangue e gli emocomponenti non possono essere fonte di profitto; il costo di una unità di sangue/emocomponente è fissato in base agli oneri sostenuti segue a pag. 6 5 n° 1 Aprile - Giugno 2012 per la raccolta, la preparazione, la qualificazione e la distribuzione dei prodotti sanguigni. Igiene: Per ogni donatore, il materiale utilizzato per il prelievo è sterile e monouso. Gratuità: il dono del sangue è gratuito e non può essere remunerato sotto nessuna forma; l’assenza della contropartita economica è componente essenziale della sicurezza trasfusionale. L’uso di sangue a pagamento, oltre che per problemi etici, deve essere rifiutato perché aumenta il rischio trasfusionale; in Italia è perseguibile per legge in base all’Art. 22 della Legge 219/2005. Sicurezza: La gratuità, la visita predo nazione ed i test diagnostici effettuati assicurano la sicurezza dei prodotti trasfusi ai malati e la tutela dello stato di salute dei donatori. Qualità: Il rispetto delle buone pratiche e i numerosi controlli sui materiali utilizzati garantiscono la miglior qualità dei prodotti trasfusionali. Periodicità: Il sangue donato periodicamente rappresenta una garanzia di affidabilità e sicurezza per il ricevente nonché certezza di approvvigionamenti. Il donatore periodico è controllato dal punto di vista medico, in quanto sottoposto ad accurate visite e attenti controlli sul suo sangue. Inoltre la sua scelta di donare non è condizionata da altri fattori come quelli emozionali. COMUNALE ARCOLA UNA DONAZIONE DI SANGUE 23 settembre 2012 festeggiamenti per i 50 anni di attività’ PRIMA DELLE VACANZE: Domenica 23 Settembre si festeggeranno i 50 anni di È QUESTO L'INVITO CHE attività della nostra Associazione un anno speciale, a AVIS RIVOLGE AI DONATORI cominciare con l’autorizzazione a funzionare come unità di raccolta, il nuovo sito “avisarcola.org,” il giornalino “ARCOLA il volontariato e….” , e per finire la pubblicazione del libretto dei 50 anni della nostra storia. La festa del donatore è un evento che dedichiamo alla cittadinanza, in particolar modo ai soci donatori, è un modo per ringraziarli. Iniziative che conseguono sempre grande successo, evidentemente funzionano in una cittadina come Arcola, probabilmente l’Avis è percepita come un’Associazione legata al mondo della sanità e non alla promozione del dono tramite eventi ludici. I giovani abitanti, sembrano sordi a qualsiasi invito, sia esso per una donazione o per una festa. Si spera che prima o poi capiscano e si diano una mossa …. se non altro per andare a donare il sangue. I nostri volontari non intendono mollare la presa e per il 2012 hanno già organizzato delle iniziative: La prima è già online! Grazie al sondaggio consultabile sulla pagina facebook avisarcola tutti potranno esprimere la propria opinione per aiutare l’Avis a trovare la strada giusta nella sua attività di promozione nella nostra realtà. Alberto Lupi UNITA’ DÌ RACCOLTA AVIS COMUNALE ARCOLA CENTRO RACCOLTA SANGUE Via Valentini, 222 Arcola Tel. e fax 0187 954035 E-mail: [email protected] Orario apertura sede dal lunedì al venerdì feriali dalle ore 9.00alle 12.00 e dalle 16.00 alle 20.00 Accettazione donatori tutte le terze domeniche del mese dalle ore 8,30 alle 11,00 e i primi giovedì dei mesi di marzo, giugno, settembre e dicembre dalle ore 7,30 alle 10,30 Per informazioni www: avisarcola.org 6 n° 1 Aprile - Giugno 2012 ADOLESCENTI AD ARCOLA Cosa fanno gli adolescenti ad Arcola? Anno 2012: cosa fanno gli adolescenti ad Arcola? I giovani nella fascia adolescenziale, cioè quella che va dai 12 a i 20 anni, sono circa 1000, eppure, anche se ti impegni, ti sembra di non vederli in giro per il paese, sembra quasi che non ce ne sia. Ma dove passano il loro tempo? Perché non li troviamo in gruppo sulle panchine o nelle nostre piazze, come accadeva a noi genitori o ai nostri nonni? Vanno a scuola, alcuni usano il cellulare per oltre quattro ore al giorno, si innamorano su internet, spesso non amano leggere ed hanno inventato un nuovo modo di interpretare la lingua italiana. Li incontro in un pomeriggio di maggio al Campo Sportivo delle Pianazze, sono tutti a vedere una finale di calcio: i ragazzi in campo e le ragazze in tribuna. Sorridenti, allegri e colorati. Si fanno fotografare volentieri, mi chiedono se “li posto su facebook”. E’ il loro modo di comunicare al mondo che esistono, una bacheca virtuale nella rete, un album della loro vita che scorre e che condividono con gli amici. Cosa fate nel vostro tempo libero? – Rispondono accavallandosi e parlandosi addosso: fino alle Medie stai al “Campetto” (ufficialmente si chiama Area Polivalente), però al Campetto ci hanno sempre mandato via dalla pista di pattinaggio, perché davamo fastidio. Allora andavamo al River a giocare a Calcetto, lì sono sempre stati disponibilissimi. Quando cresci e sei alle Superiori ad Arcola non ci stai più. Ci piace camminare avanti e indietro, guardare negozi, entrare in un pub a mangiare una crepe o vedere la finale di Champions. Qui ad Arcola non c’è niente. Abbiamo l’abbonamento dell’autobus e andiamo a Sarzana o in Via Prione a Spezia. Poi per noi non organizzano mai niente: nelle centinaia di manifestazioni ed eventi che le amministrazioni locali, pro loco e associazioni culturali preparano, è molto difficile trovare qualcosa che vada d'accordo con noi. Sembra che gli adulti pensino soltanto a far divertire i più anziani nelle balere di liscio o i bambini piccoli con burattinai e clown che riempiono le piazze, per il resto, serate culturali per adulti con mostre e conferenze”. Pongo loro una domanda provocatoria: perché non provate a fare voi delle proposte? Ridono e mi rispondono: “Sai gli adulti spesso pensano che siamo superficiali, abbiamo paura che tanto non ci ascolterebbe nessuno.” Mi fanno riflettere, forse è vero. A scuola, in famiglia, noi adulti parliamo e parliamo per educarli, per insegnare loro la grande storia del passato, ma siamo disposti a fermarci un attimo per ascoltare la loro storia che viene dal futuro? Daniela Tresconi 7 n° 1 Aprile - Giugno 2012 AIDO Il valore della donazione... Anche per l’Anno Scolastico 2011/2012 l’AIDO Provinciale ha indetto un concorso riservato agli studenti delle Scuole Secondarie di I° grado e Superiori della Provincia sul tema della donazione organi, tessuti e cellule. a Gli studenti che hanno partecipato al concorso sono stati per la classe III D di Romito Magra: Michela Di Gioia con la collaborazione dell’insegnante Claudia a Segalini e per la II A di Arcola: Frida Albani, Alice Ferdeghini, Micol Renella, Edoardo Prandi con la collaborazione dell’insegnante Patrizia Fidolfi. Gli elaborati dei ragazzi, pur non classificandosi ai primi posti, hanno ottenuto la menzione alla cerimonia che si è svolta il 9 maggio u.s. presso il Centro “Salvator Allende” della Spezia. Elaborato scritto da MICHELA DI GIOIA Scuola Secondaria I° grado - Classe IIIa D (ROMITO MAGRA) Ognuno di noi può scegliere di essere un donatore di organi dopo la morte, esprimendo la propria volontà all’AIDO o presso tutte le Aziende sanitarie, o scrivendola su un qualsiasi foglio da tenere preferibilmente con sé, insieme ai propri dati anagrafici. In questi giorni ho ascoltato al telegiornale la proposta del Governo di voler creare una carta d’identità elettronica in cui poter manifestare la propria volontà. E’ importante che Associazioni quali AIDO e AVIS diffondano sempre di più nella popolazione la cultura della donazione e del trapianto di organi perché la solidarietà esige conoscenza, sensibilità, presa di coscienza. Le liste d’attesa sono ancora lunghe ed è necessario un impegno più concreto per sostenere la ricerca scientifica. Oggi, in una societa’ sempre più frenetica, in cui è difficile trovare il tempo per ciò che conta, con i valori in “caduta verticale”, è facile assistere al commercio clandestino degli organi. Ci sono uomini che vendono i propri organi per sopravvivere, bambini orfani sudamericani rapiti, venduti per fornire organi da trapiantare. In Italia non esiste la possibilità che gli organi siano venduti poiché è vietato (Legge n.91 del 1.04.1999). La qualità della vita dei trapiantati è, nella maggioranza dei casi ottimale: ad esempio giovani costretti alla dialisi tre volte alla settimana, possono tornare a condurre una vita normale, le donne dopo un trapianto possono tornare a condurre una vita normale, le donne dopo un trapianto possono portare a termine una gravidanza. Dati recenti rivelano che i trapianti effettuati in Italia ogni anno sono 3000 e le persone in attesa 10.000, di esse però soltanto un terzo si salva la vita, il resto dei malati può restare in lista per anni. Le persone vengono salvate con il trapianto grazie alla solidarietà di quanti hanno scelto di compiere questo atto d’amore. Noi giovani dobbiamo essere protagonisti e anche se non possiamo dare il consenso o meno alla donazione perché abbiamo un’età inferiore ai 18 anni, possiamo dare il nostro contributo parlandone con gli altri perché confrontarsi aiuta a chiarire le idee. In classe abbiamo studiato che le principali religioni cristiana, ebraica, islamica sono favorevoli alla donazione in quanto atto di amore verso il prossimo senza distinzione di sesso, razza e nazionalità. Nella società vediamo persone che pensano soltanto a sé stesse, non tutti dimostrano altruismo e generosità, invece è un dovere di ogni cittadino aiutare chi ha bisogno. La nostra speranza è che ognuno, metta da parte gli interessi personali e riscopra il senso della solidarietà, cioè quel sentimento di fratellanza che unisce gli individui affinchè da una vita spezzata un’altra possa rinascere. segue a pag. 9 8 n° 1 Aprile - Giugno 2012 Domanda posta ai ragazzi dell’ Istituto Comprensivo di Arcola-Ameglia Scuola Secondaria di I° grado IL VALORE DELLA DONAZIONE...PERCHE’ DOVRESTI DONARE? La risposta dei ragazzi è stata: “Donare parte di sé, ad esempio il proprio sangue per salvare la vita ad altri, rappresenta un gesto nobile improntato a grande generosità ed altruismo, visto che sono molte le persone anemiche e con altre patologie che hanno bisogno di trasfusioni. In caso di trapianto di organi a volte evitiamo di porci l’interrogativo, ritenendo che sia estraneo alla nostra vita anche se in realtà ognuno di noi potrebbe trovarsi nel bisogno e averne necessità. Chi potrebbe, infatti, considerare svantaggioso poter salvare una vita umana donando, dopo la morte, parte del proprio corpo di cui non se ne ha più bisogno? Noi preferiamo che i nostri organi siano donati affinchè una parte di noi sia ancora viva e serva ad aiutare una vita umana. Donare i propri organi dopo la morte, significa salvare molte vite umane, restituire la speranza , permettere a persone di riprendere a lavorare, viaggiare, fare sport….. insomma ritornare a vivere”. Franco Argenti FESTIVAL INTERNAZIONALE DI TEATRO LAB Vincono i ragazzi della Scuola Media Bastreri di Arcola “Coinvolgendo i ragazzi alla scoperta dei testi, di musiche e di strumenti appartenenti ad altre culture, il teatro a scuola diventa, senza ombra di dubbio, un modo di educare”. Con questa motivazione, gli studenti del laboratorio di teatro e musica della Scuola Media Bastreri di Arcola, hanno vinto il Festival internazionale di Teatro Lab. La premiazione è avvenuta nella cornice del Teatro Bismantova di Castelnuovo Monti, alla presenza delle oltre trenta scuole partecipanti, dei genitori, della Dirigente Maria Cristina Rosi e degli insegnanti Emiliana Orlandi e Paolo Galazzo. Il gruppo ha partecipato al concorso con la rappresentazione “L’Odissea di Enaiat”, testo liberamente tratto dal romanzo di Fabio Geda “Nel mare ci sono i coccodrilli”. Al centro del racconto il delicato tema dei migranti e delle migrazioni, ha curato l’adattamento teatrale e la regia l’insegnante di lettere Paolo Galazzo, mentre le musiche sono state eseguite dagli allievi del laboratorio musicale del Professor Marco Montanelli, coadiuvato dagli insegnanti di violino Francesca Coppelli, di pianoforte Arturo Lagomarsini, di chitarra Dario Sommi, di flauto Ilaria Barontini. Questi i nomi dei vincitori: Guia Malmeno, Alba Ciccone, Valeria De Filippo, Greta Ioffredo, Joy Scarpa, William Petriccioli, Erika Cammarata, Nicol Cammarata, Agnese Naseddu, Angela Forti, Martina Golino, Dorotea Roffo, Alessandra Vagli, Jessica Gentile, Francesca Marchi, Elisa Montaperto, Nicole Papa, Fabiana Cei, Lisa Bamonete, Eleonora Biassoli, Andrea Vernazza, Lisa Costa, Edoardo Prandi, Christian Burtea, Badiglio Pietro, Eduardo Orovio, Christian Apeddu, Aurora Conti. Daniela Tresconi 9 n° 1 Aprile - Giugno 2012 TERREMOTO IN EMILIA Testimonianza di un volontario Sono Mauro un milite della Pubblica Assistenza di Arcola, è da pochi anni che posso dedicare un po’ del mio tempo a favore di chi si ritrova a vivere momenti di difficoltà; in questi pochi anni, ho già avuto modo di confrontarmi già in due, purtroppo gravi occasioni: L’Aquila nel 2009 e adesso in Emilia. Lunedì scorso, dopo la seconda grossa scossa, l’Anpas ha autorizzato la partenza, con codice rosso, di una colonna mobile regionale alla volta di Novi di Modena. In sostanza, nel giro di poco meno di due ore mi sono trovato al casello autostradale di Santo Stefano Magra, in attesa delle altre associazioni liguri a loro volta attivate. Alle 21.30, uno dopo l’altro i mezzi delle altre Associazioni si sono accodati e, via verso Novi, dove siamo giunti poco dopo la mezzanotte. Subito si nota che vi è tanto, tanto lavoro da fare: le tende da montare, la cucina da finire di istallare, sistemare i bagni ecc. Riusciamo a schiacciare un breve pisolino, solo tre ore, e siamo di nuovo al lavoro, dobbiamo terminare l’istallazione di tutte le tende nel campo sportivo. Alle due del pomeriggio riusciamo a mangiare dopo il pranzo degli “abitanti” della tendopoli ci offrono: un piatto di pasta, poca verdura e un po’ di frutta; il caffè è quello solubile ma sempre gradito. Nella nottata seguente arrivano quattro container zeppi di letti. Li montiamo e li assegniamo iniziando dalle persone anziane, quelle portatrici di handicap e così via... Altri volontari si occupano di rendere utilizzabili altri reparti del campo: la cucina, i nuovi gabinetti e le docce ecc… Arriviamo a sera che quasi tutto ormai è definito, manca ancora qualche dettaglio, ma si può dire che il campo ormai è a regime. All’interno dello stesso noto che gli ospiti sono di diverse etnie: Pachistani, Indiani, Magrebini, qualche sud Americano, in una percentuale superiore agli abitanti per così dire indigeni ma tutti sono perfettamente in armonia. Accanto al campo lo sguardo cade sui giardini, delle villette non lesionate dove vi sono delle piccole tendopoli, allestite per ospitare i padroni di casa durante la notte. In uno dei rarissimi periodi di pausa abbiamo avuto l’opportunità di degustare dell’ottimo gelato, offerto da una gelateria artigianale costretta a chiudere l’attività causa inagibilità dei locali. Il clima nel paese, clima che abbiamo condiviso anche noi volontari, era ed è quello di paura e di ansia. La speranza che chiunque legga queste mie scarne righe possa fare tesoro di questa mia/nostra esperienza vissuta da volontari, animati da spirito di solidarietà e consapevoli che le nostre, non sono singole mani e singole braccia, che se unite a mo di catena, acquistano un valore inestimabile di fratellanza e solidarietà. Mauro Spadaccini 10 n° 1 Aprile - Giugno 2012 INAUGURAZIONE JEEP Orgoglio dell’antincendio boschivo! Finalmente, dopo tanti anni dedicati alla protezione civile e all’antincendio boschivo, abbiamo una jeep tutta nostra….!!! Tutto ciò è stato possibile, grazie al poderoso contributo dei militi volontari, che con il loro impegno hanno realizzato questo sogno. Il Comune, causa le nuove leggi che regolano la protezione civile, è stato costretto a costituire un suo gruppo Comunale, e quindi a riprendersi la vecchia jeep che noi avevamo in dotazione. A questo punto, il nostro consiglio direttivo, dopo una ponderata e largamente condivisa riflessione ha deciso di comprare un mezzo, che seppur usato,per continuare l’ attività del nostro gruppo che è costituito da volontari che cercano, tempo permettendo, di dedicarsi, oltre che alla parte sanitaria (perno primario dell’Associazione), a quel ramo associativo teso ad alleviare , dove possibile le sofferenze dei nostri concittadini e non solo. La solidarietà fra uomini, è fondamento di democrazia e uguaglianza fra le persone di ogni età e stato sociale. M. S. 11 n° 1 Aprile - Giugno 2012 RUBRICA “Chi te sien?” ... A son... ARCOLANO 2012 ‘R Begòlo, ‘R Cavana, ‘R Cocon, ‘R Gabièta, ‘R Pèo. ‘Rmagnéo, ‘R Memòa, ‘R Parana, ‘R Pitòcio, ‘R Gòrpin, ‘R Pomino, Batilon, Becco, Farchèto, Gagineta, Gama, L’Aciuga, Mozon, Pèo de gato, ‘R Patina, U Céina, U Sbragia, U Scagion, U Sciùma, U Teton... A Bèa, A Mossa, A Spazadòa, A Zuchéla, A’ Bocazza... Grazie per averci inviato altri soprannomi, continuate e segnalateci, soprattutto soprannomi di donna!!! Direttore Responsabile: Sergio Camicioli Vicedirettore: Daniela Tresconi Segreteria di Redazione: Mauro Spadaccini Redazione Franco Bellazzini, Alberto Lupi, Franco Argenti, Andreani Serena, Bellazzini Elena, Bianchi Mirna, Carrani Alessandro, Dalpadullo Elisa, Manfredi Iolanda, Mencarelli Milena, Muzio Stefano, Venturini Sergio. E-mail: [email protected] Tel. 0187 987468 - Fax: 0187 954035 12