Università degli Studi del Molise
Commissione istruttoria per la predisposizione di un Codice etico
Seduta dell’11 maggio 2011
Verbale n. 3/11
COMMISSIONE ISTRUTTORIA
PER LA PREDISPOSIZIONE DI UN CODICE ETICO
VERBALE n. 3/2011
L’anno 2011, il giorno 11 del mese di maggio, alle ore 15,30 presso la Sala Consiglio della Facoltà
di Giurisprudenza sita in viale Manzoni s.n.c., Campobasso, si è riunita la Commissione istruttoria
per la predisposizione del Codice etico convocata con nota prot. n. 10744-I/2 del 29.4.2011.
Sono presenti:
- prof. Valentino PETRUCCI
- prof. Andrea RALLO
- prof. Lorenzo SCILLITANI
- prof.ssa Antonella ANGIOLILLO
- dott.ssa Elda DELLA FAZIA
- sig.a Maria Rosa TUCCI
- dott. Fabrizio D’IPPOLITO
Presidente
Professore ordinario della Facoltà di Giurisprudenza
Professore associato della Facoltà di Scienze Umane e Sociali
Professore aggregato della Facoltà di SS.MM.FF.NN.
Garante di Ateneo
Rappresentante del personale tecnico-amministrativo
Rappresentante degli studenti
Svolge le funzioni di verbalizzazione la sig.a Monica PIZZELLA.
Il Presidente, constatata la presenza di tutti i componenti, pone in discussione il seguente ordine del
giorno:
1) Comunicazioni del Presidente;
2) Approvazione verbale seduta precedente;
3) Attività istruttoria per la predisposizione del Codice etico di Ateneo.
F.TO IL PRESIDENTE
(prof. Valentino PETRUCCI)
1
Università degli Studi del Molise
Commissione istruttoria per la predisposizione di un Codice etico
Seduta dell’11 maggio 2011
Verbale n. 3/11
1) Comunicazioni del Presidente
Il Presidente rinnova alla prof.ssa Angiolillo, a nome dei componenti il Comitato, le condoglianze
per il recente lutto paterno e desidera ringraziarla per la partecipazione alla riunione odierna,
nonostante il particolare momento.
La prof.a Angiolillo ricordando l’amato padre e i suoi valori, in particolare la coscienza ed il forte
senso civico, ringrazia sentitamente il Comitato.
******
2) Approvazione verbale seduta precedente
Ai fini della necessaria approvazione, il Presidente sottopone all’attenzione del Comitato il verbale
n. 2 relativo alla seduta del 16 marzo 2011, trasmesso via e-mail ai componenti il 29 aprile u.s..
LA COMMISSIONE
UDITO
VISTO
INDIVIDUATO
il Presidente;
il verbale n. 2 relativo alla seduta del 16 marzo 2011;
il Responsabile del procedimento nella persona della sig.a Monica
Pizzella;
APPROVA
•
il verbale n. 2/2011 relativo alla seduta del 16 marzo 2011.
******
3) Attività istruttoria per la predisposizione del Codice etico di Ateneo
Il Presidente dà inizio ai lavori della Commissione suggerendo di analizzare le proposte di
articolazione redatte singolarmente dai componenti, ed anticipate via e-mail nei giorni precedenti la
riunione, ai fini della redazione di una prima bozza del Codice etico da discutere nella prossima
seduta.
La Commissione approva la proposta.
Il Presidente, ringraziando tutti i componenti per il puntuale e proficuo lavoro istruttorio svolto, dà
inizio all’esame delle proposte pervenute.
Si dà lettura delle due bozze di art. 1 “Valori fondamentali dell’Ateneo” pervenute.
Proposta del prof. Petrucci:
“Consapevole della importante funzionale sociale e formativa delle istituzioni universitarie,
l’Università del Molise adotta il presente Codice etico nell’intento di salvaguardare e promuovere i
F.TO IL PRESIDENTE
(prof. Valentino PETRUCCI)
2
Università degli Studi del Molise
Commissione istruttoria per la predisposizione di un Codice etico
Seduta dell’11 maggio 2011
Verbale n. 3/11
principi cardine che devono informare il lavoro della comunità accademica nelle sue componenti
(personale docente e non docente, studenti), nelle dinamiche relazionali all’interno di esse,
nell’immagine della stessa Università del Molise sul piano nazionale ed internazionale.
In particolare, l’Università del Molise intende tutelare e promuovere, nel rispetto delle leggi vigenti,
i valori fondanti del vivere civile, tra i quali:
a) riconoscimento dei diritti fondamentali e della dignità umana;
b) rifiuto di ogni tipo di discriminazione (politica, religiosa, di genere);
c) valorizzazione dei criteri del merito, della trasparenza, dell’equità e della imparzialità in tutti i
settori ed in tutte le fasi della vita accademica, nelle relazioni interpersonali come negli organi
collegiali.
A tal fine, l’Università del Molise si riconosce nei valori custoditi nella nostra Costituzione, in
particolare, per ciò che concerne lo sviluppo della cultura e della ricerca scientifica (art.9), il
diritto per i capaci e meritevoli di raggiungere i gradi più alti degli studi (art. 34), la libertà di
insegnamento (art. 33).
Il presente Codice fa propri, integrandoli, la Raccomandazione della Commissione Europea dell’11
marzo 2005, contenente la “Carta Europea dei ricercatori e il codice di condotta per l’assunzione
dei ricercatori” (in G.U. Unione Europea del 22.3.2005 L. n. 75/67), nonché lo “Statuto dei diritti e
dei doveri degli studenti universitari”, adottato dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della
Ricerca in attuazione dell’art. 34 della Costituzione.”
Proposta del prof. Scillitani:
“L’Università è una istituzione pubblica di alta cultura, ricerca e formazione che si fonda sulla
collaborazione tra le componenti della comunità universitaria: il personale docente e ricercatore, il
personale tecnico-amministrativo, gli studenti. L’esistenza di una comunità accademica implica il
riconoscimento di diritti individuali e l’assunzione di responsabilità nei confronti dell’istituzione.
La comunità accademica individua nella prima parte della Costituzione repubblicana i suoi principi
di riferimento, in particolare quelli espressi negli artt. 9 (sviluppo della cultura e della ricerca
scientifica e tecnica), 33 (libertà d’insegnamento) e 34 (diritto per i capaci e i meritevoli di
raggiungere i gradi più alti degli studi).
L’Ateneo, nello svolgimento delle sue attività, si impegna a:
- tutelare la libertà della ricerca e della didattica;
- promuovere la conoscenza;
- favorire il libero confronto critico;
- garantire l’eguaglianza delle opportunità;
- garantire la partecipazione;
- valorizzare il merito.
Tale impegno viene assunto dai singoli appartenenti alla comunità accademica nell’am-bito dei
fondamentali doveri di:
- rispetto della dignità umana;
F.TO IL PRESIDENTE
(prof. Valentino PETRUCCI)
3
Università degli Studi del Molise
Commissione istruttoria per la predisposizione di un Codice etico
Seduta dell’11 maggio 2011
Verbale n. 3/11
- rifiuto di ogni forma di discriminazione;
- assunzione di responsabilità e spirito di servizio nei confronti della comunità accademica e della
società civile,
- incentivazione degli studi e della ricerca, dell’apprendimento e della formazione (ivi compresa
l’autoformazione);
- giusto riconoscimento dell’impegno e del merito;
- onestà, correttezza e trasparenza.
L’Ateneo riconosce tra le sue principali finalità quella di promuovere la ricerca e la formazione di
livello superiore, in un’ottica di eccellenza, di senso critico, di corrette relazioni interpersonali, di
libera condivisione dei risultati e di scambi con la comunità scientifica nazionale e internazionale.
Gli appartenenti alla comunità accademica, ognuno nell’ambito del suo ruolo e della sua attività di
lavoro e di studio, si impegnano a conoscere, diffondere e attuare il presente Codice etico. Il
presente Codice non intende sostituirsi o sovrapporsi in alcun modo alle leggi e ai regolamenti
vigenti, bensì proporsi quale testo ispirato a un patrimonio condiviso di valori e di regole di
condotta adottate nello spirito della Costituzione della Repubblica Italiana.
L’Università promuove la riflessione, la formazione e la discussione pubblica per fa-vorire lo
sviluppo della sensibilità etica.”
Il prof. Scillitani sottolinea come sia opportuno salvaguardare comunque, indipendentemente da
come sarà elaborata la versione definitiva dell’articolo, il concetto di “autoformazione” previsto dal
co. 4 della sua proposta.
Il Presidente suggerisce di eliminare l’ultimo comma della sua proposta “Il presente Codice fa
propri, integrandoli…”, laddove sarebbe invece preferibile un riferimento più generale alla
normativa vigente, evitando in tal modo future modifiche al Codice dovute all’obsolescenza delle
leggi citate.
Il Comitato concorda su entrambe le osservazioni avanzate.
Il Presidente dà lettura delle due bozze di art. 2 “Divieto di ogni discriminazione” pervenute.
Proposta della dott.ssa Della Fazia:
“L'Ateneo garantisce le medesime condizioni di rispetto e di pari dignità a tutte le sue componenti.
Respinge qualunque forma di discriminazione riferita a religione, cittadinanza, lingua, etnia, status
personale e sociale, identità e orientamento sessuale, aspetto fisico, età, salute, disabilità,
gravidanza, condizione economica, convinzioni personali.
L'Ateneo rifiuta (e quindi adotta opportune strategie disincentivanti) ogni forma di comportamento
vessatorio abituale e protratto nel tempo, posto in essere nei confronti di un membro in occasione di
lavoro da parte di soggetti in posizione sovraordinata o da altri colleghi, intendendo per vessatorio
ogni forma di persecuzione psicologica tale da degradare le condizioni di lavoro, o tale da
compromettere la salute, professionalità, esistenza o dignità.”
Proposta del prof. Rallo:
F.TO IL PRESIDENTE
(prof. Valentino PETRUCCI)
4
Università degli Studi del Molise
Commissione istruttoria per la predisposizione di un Codice etico
Seduta dell’11 maggio 2011
Verbale n. 3/11
“Tutte le persone componenti della comunità universitaria, qualunque posizione o ruolo ricoprano,
hanno diritto ad essere trattate con rispetto, cortesia ed equità.
Eguali diritti hanno anche coloro che, pur non appartenendo alla comunità universitaria, vengano
per qualunque ragione a contatto con essa.
L’Università, sia come istituzione nell’adozione dei propri atti e nei comportamenti anche derivanti
da prassi amministrative, sia come comunità di persone, ripudia ogni discriminazione originata da
differenze di orientamenti religiosi, politici, culturali o sessuali; nonché da diversità di età, lingua,
colore della pelle, origini etniche, condizioni fisiche e di salute, per stati di gravidanza e scelte
familiari.
Costituisce specifica violazione del divieto di discriminazione ogni atto o comportamento da
chiunque posto in essere che abbia effetti vessatori, di persecuzione psicologica o morale verso
qualsiasi membro dell’Ateneo e tale da comprometterne la salute, la professionalità e la dignità
personale o familiare.
L’Università e tutti i suoi membri si adoperano per segnalare e rimuovere ogni ostacolo che
impedisca l’applicazione del principio di non discriminazione. Sono ammesse a questo scopo misure
specifiche dirette ad evitare o compensare eventuali svantaggi che possano dar luogo, ove non
corretti adeguatamente, ad una sostanziale discriminazione tra persone.”
Il prof. Rallo suggerisce di eliminare, dal co. 3 della sua proposta, le parole “stati di” riferite a
“gravidanza”.
La dott.ssa Della Fazia propone di integrare l’elenco di cui al co. 3 nella proposta del prof. Rallo con
le voci mancanti previste dal co. 2 della sua proposta: “religione, cittadinanza, lingua, etnia, status
personale e sociale, identità e orientamento sessuale, aspetto fisico, età, salute, disabilità,
gravidanza, condizione economica, convinzioni personali”.
Il Comitato concorda su entrambe le osservazioni avanzate.
Il Presidente dà lettura della bozza di art. 3 “Abuso di posizione e divieto di favoritismi o
nepotismi ” predisposto dal prof. Rallo:
“Ciascun membro della comunità universitaria ha il dovere di non abusare della propria posizione
di ruolo, di autorevolezza accademica o di incarico ricoperto allo scopo di trame vantaggi
personali o di forzare alcuno a venir meno ai propri doveri di ufficio, di imparzialità e trasparenza
ovvero ad eseguire attività o prestazioni che non rientrino nell’ordinario svolgimento delle attività
che a questi competono in ragione del proprio ruolo.
Ciascun membro della comunità accademica è tenuto, ove lo richieda il proprio ufficio o incarico
anche temporaneo, ad operare valutazioni del merito con professionalità, integrità, onestà
intellettuale, imparzialità e trasparenza. E’ fatto espresso divieto di utilizzare la propria posizione
di valutatore, anche in sede collegiale, per favorire arbitrariamente un soggetto nell’acquisizione di
F.TO IL PRESIDENTE
(prof. Valentino PETRUCCI)
5
Università degli Studi del Molise
Commissione istruttoria per la predisposizione di un Codice etico
Seduta dell’11 maggio 2011
Verbale n. 3/11
una posizione di vantaggio a danno di altri concorrenti più meritevoli ovvero a danno dell’interesse
dall’università alla valutazione fondata sul merito e sull’adeguata professionalità dei selezionati.
I membri dell’università si astengono dal valutare direttamente o dall’utilizzare la propria posizione
di ruolo, di autorevolezza o capacità di persuasione per influenzare la valutazione di altri laddove
la selezione riguardi figli, familiari o conviventi, compresi gli affini.
L’accertamento dei casi di violazione del divieto di favoritismo di un professore nei riguardi di
propri allievi ovvero nelle selezioni che vedano come concorrente un familiare di un membro della
comunità universitaria, fermo restando il divieto di cui al precedente comma, richiede un approccio
del contesto e delle circostanze al fine di evitare arbitrarie discriminazioni di soggetti
obiettivamente meritevoli.”
Sul presente articolo, non si rilevano particolari osservazioni.
Il Presidente dà lettura della bozza di art. 4 “Conflitto di interessi ” proposta dal prof. Rallo:
“Il conflitto di interessi tra un membro della comunità e l’Ateneo molisano si determina ogni qual
volta l’interesse privato di un membro dell’Università, ad esclusione degli studenti in quanto
discenti, contrasta concretamente o potenzialmente con l’interesse, anche di natura non economica,
dell’Università. Tale conflitto riguarda anche i rapporti esterni di lavoro con enti di formazione o
università potenzialmente concorrenti e che non siano preventivamente autorizzati.
L’interesse privato di un membro dell’Università concretamente o potenzialmente configgente con
quello dell’Università può riguardare, oltre al proprio interesse, anche quello di un suo familiare,
di altre persone fisiche o giuridiche con cui il membro dell’Università intrattenga un rapporto di
impiego o commerciale, ovvero ne detenga una rilevante partecipazione finanziaria; o comunque
l’interesse di terzi, qualora ne possano consapevolmente conseguire vantaggi al membro
dell’Università.
Il membro dell’Università che in una determinata operazione o circostanza ha interessi in conflitto
con quelli del proprio Ateneo, deve darne immediata notizia scritta al Rettore e deve in ogni caso
astenersi da eventuali deliberazioni o decisioni in merito.
Le deliberazioni degli Organi Accademici che accertano o escludono il conflitto di interessi devono
essere adottate previo parere obbligatorio del Consiglio di Amministrazione.
E’ fatto divieto a qualsiasi membro della comunità accademica di richiedere o accettare benefici e
doni, anche simbolici, che possano influenzare o lasciar presumere che possano aver influenzato lo
svolgimento dei compiti spettanti in ragione del proprio ufficio.”
Il Comitato concorda di eliminare “anche simbolici”, giudicato ridondante, dall’ultimo comma del
presente articolo.
F.TO IL PRESIDENTE
(prof. Valentino PETRUCCI)
6
Università degli Studi del Molise
Commissione istruttoria per la predisposizione di un Codice etico
Seduta dell’11 maggio 2011
Verbale n. 3/11
Il Presidente procede, quindi, nella lettura dell’art. 5 “Condanna di abusi, fastidi e molestie
sessuali ” proposto dalla dott.ssa Della Fazia:
“L'Ateneo garantisce piena e sollecita protezione alle eventuali vittime di abusi, fastidi e molestie
sessuali.
Sono da considerarsi molestie o abusi sessuali: richieste di favori sessuali e/o proposte indesiderate
di prestazioni a contenuto sessuale, atteggiamenti o espressioni verbali degradanti nei confronti
della sessualità di una persona (intesa sia come sesso sia come orientamento sessuale).
Sono da considerarsi molestie anche forme di ritorsione contro chiunque denunci tali abusi o contro
chiunque ne sia stato involontario testimone.
Costituiscono elemento aggravante dell'abuso o della molestia l'esistenza di una posizione
asimmetrica fra chi molesta e chi subisce la molestia, facendo assumere particolare gravità agli
abusi e/o molestie perpetrate da docenti nei confronti di studenti considerando il ruolo educativo
dell'Università.”
Il prof. Rallo propone di eliminare le parole “condanna di” e “fastidi” dal titolo, in un’ottica di
semplificazione ed in quanto già presenti nel 1° comma del presente articolo.
Il Comitato approva la proposta di modifica al titolo dell’art. 5, che diventa: “Abusi e molestie
sessuali”.
La sig.a Tucci propone di sostituire nel co. 3 la parola “molestie” con “abusi di posizione”, da
preferire in quanto ha un significato più ampio.
Il Comitato concorda.
Il prof. Rallo invita, altresì, il Comitato a valutare una eventuale ipotesi sanzionatoria nel caso di
“infondate denunce per molestie, ecc.”.
La dott.ssa Della Fazia, al riguardo, ritiene opportuno inserire nel Codice una clausola finale a
salvaguardia dell’intero regolamento e della sua applicabilità.
Il Comitato concorda.
Il Presidente sottopone all’attenzione del Comitato le due proposte pervenute relative all’art. 6
“Rifiuto di favoritismi o discriminazioni verso gli studenti”.
Proposta del dott. D’Ippolito:
“Ciascun docente, nelle proprie attività didattiche, rifiuta qualunque forma di favoritismo.
Gli studenti hanno diritto a una valutazione imparziale tramite prove d’esame trasparenti e coerenti
con il programma, gli obiettivi formativi e le modalità di svolgimento dei corsi.
Programma, obiettivi formativi e modalità di svolgimento del corso devono essere resi pubblici
prima dell’inizio del periodo di lezione.
F.TO IL PRESIDENTE
(prof. Valentino PETRUCCI)
7
Università degli Studi del Molise
Commissione istruttoria per la predisposizione di un Codice etico
Seduta dell’11 maggio 2011
Verbale n. 3/11
Gli studenti hanno altresì diritto, nel rispetto del calendario d’esame, ad essere esaminati dal
docente titolare del corso.
Gli studenti hanno diritto a sostenere prove di esame secondo forme e modalità che non
discriminino o ledano la dignità della persona.
Gli studenti hanno il diritto a una valutazione del loro profitto di studio, esclusivamente sulla base
del programma reso pubblico dal Docente o successivamente indicato ai frequentanti ai sensi
dell’articolo 15 dello Statuto degli Studenti recepito dall’Università con deliberazione Senato
Accademico di 19 febbraio 2008, n. 81.
Lo studente non può essere costretto dal docente a far visionare il proprio libretto universitario o a
comunicare in qualunque forma i risultati di esami già sostenuti, prima che sia stata espressa la
valutazione finale fatto salvo il rispetto del criterio della propedeuticità.
Nessun componente della Commissione d’esame può chiedere di visionare o siglare il materiale
didattico utilizzato dallo studente.
Il docente deve garantire allo studente la possibilità di essere ricevuto in sedi e orari appropriati in
ordine alle questioni relative all’interazione didattica.
Il docente è tenuto a rispettare il numero di crediti (cfu) definiti per il suo corso nell’assegnazione
della mole del programma di studio.
Ogni docente si preoccuperà di stimolare l’interesse degli studenti, in modo da incentivarne la
frequenza e favorirne la partecipazione attiva, anche ai fini di un apprendimento critico della
disciplina.
Negli esami di profitto – che devono essere svolti pubblicamente – l’esaminatore avrà cura che lo
studente sia posto nelle migliori condizioni psicologiche e che ne sia rispettata la personalità.”
Proposta del prof. Rallo:
“Ciascun docente, nelle proprie attività didattiche, eviterà qualunque forma di favoritismo.
Gli studenti hanno diritto a una valutazione imparziale tramite prove d’esame trasparenti e coerenti
con il programma, gli obiettivi formativi e le modalità di svolgimento dei corsi. Programma,
obiettivi formativi e modalità di svolgimento del corso devono essere resi pubblici prima dell’inizio
delle lezioni. Ferme restando le disposizioni dei regolamenti didattici, gli studenti hanno diritto, ove
lo richiedano e nel rispetto del calendario d’esame, a essere esaminati dal docente titolare del
corso.
Gli studenti hanno diritto a sostenere prove di esame secondo forme e modalità che non
discriminino o ledano la dignità della persona. Il docente dovrebbe astenersi dal visionare il
libretto universitario dello studente prima che sia stata espressa la valutazione finale, fatto salvo
l’accertamento del criterio della propedeuticità. Il docente deve garantire allo studente la
F.TO IL PRESIDENTE
(prof. Valentino PETRUCCI)
8
Università degli Studi del Molise
Commissione istruttoria per la predisposizione di un Codice etico
Seduta dell’11 maggio 2011
Verbale n. 3/11
possibilità di essere ricevuto in sedi e orari appropriati in ordine alle questioni relative
all’interazione didattica.
Il personale docente è tenuto a non subordinare il sostenimento e lo svolgimento degli esami di
profitto alla prova dell’avvenuto acquisto di uno o più testi da parte degli studenti.”
Al riguardo, il Comitato, dopo ampia e approfondita discussione, concorda nel ritenere la proposta
avanzata dal dott. D’Ippolito come ampia e puntuale, riservandosi la possibilità di un ulteriore
approfondimento circa l’opportunità di eliminare i commi 4, 5, 10 e 11, ritenendo che le modalità in
essi descritte non debbano essere disciplinate dal Codice etico, bensì da appositi regolamenti (es.
didattico di Ateneo, di Facoltà, dei Corsi di studio o altro).
Il Presidente procede, quindi, nella lettura delle due proposte pervenute in merito all’art. 7 “Libertà
accademica”.
Proposta della dott.a Angiolillo:
“In considerazione della rilevanza sociale della ricerca scientifica, è compito dell’Ateneo
contribuire, nel modo più efficace possibile, allo sviluppo e al benessere dell’intera comunità,
attraverso le proprie attività di ricerca.
La scelta delle linee di ricerca, libera da costrizioni economiche e politiche, non deve prescindere
da considerazioni di carattere etico, valutando rischi e benefici derivanti dalle ricerche applicate.
I ricercatori devono osservare la buona pratica di laboratorio e mettere in atto tutte le norme di
sicurezza previste dalle leggi in vigore.
La sperimentazione sugli animali deve essere improntata esclusivamente a finalità scientifiche, non
conseguibili con altri mezzi e deve, comunque, essere condotta con mezzi idonei ad evitare ogni
sofferenza inutile.
Le risorse materiali ed economiche devono essere utilizzate efficacemente, amministrandole con
correttezza e responsabilità, in modo da consentire il raggiungimento degli obiettivi prefissati,
mantenendo integra la fiducia da parte della società.
È necessario garantire la massima condivisione dei risultati della ricerca svolta in ambito
universitario e non servirsene a scopo personale. La comunicazione delle ricerche deve essere
sempre oggettiva, veritiera e trasparente; è condannabile l’appropriazione, parziale o totale, di idee
o risultati.
È compito di ciascun docente infondere nei giovani amore e passione, insieme ad abilità pratiche e
metodologiche, per lo sviluppo della ricerca scientifica.”
Proposta del prof. Rallo:
“L’Università del Molise si impegna per la creazione di un ambiente che favorisca la libera ricerca
individuale della conoscenza sia per il persegui mento del progresso umano e scientifico, nonché
quale indispensabile presupposto per l’insegnamento.
F.TO IL PRESIDENTE
(prof. Valentino PETRUCCI)
9
Università degli Studi del Molise
Commissione istruttoria per la predisposizione di un Codice etico
Seduta dell’11 maggio 2011
Verbale n. 3/11
Nell’esercizio della libertà accademica i membri dell’Università sono tenuti a mantenere una
condotta onesta sul piano intellettuale ed eticamente responsabile, che rispetti i valori della
Costituzione e delle Carte europee sulla tutela della persona umana, della salute e dell’ambiente.”
Il Comitato, dopo ampia discussione, concorda nel ritenere la proposta avanzata dalla dott.ssa
Angiolillo come ampia ed accurata, e stabilisce, altresì, di eliminare il co. 4 “La sperimentazione
sugli animali …” ritenendo che la valutazione di tale materia non rientri tra le competenze del
Codice etico.
Il Presidente dà lettura della due proposte pervenute in merito all’art. 8 “Proprietà intellettuale e
divieto di plagio”.
Proposta del prof. Rallo:
“I membri della comunità universitaria sono tenuti al più stretto rispetto delle norme in materia di
proprietà intellettuale e plagio.
L’autore di un’opera dell’ingegno appartenente all’Università è tenuto a non servirsene per fini
privati e a mantenere la riservatezza sui metodi e sui risultati raggiunti sino al momento della
divulgazione ufficiale.
L’Università del Molise condanna ogni forma di plagio, con l’esplicito divieto di parziale o totale
attribuzione a sé stessi di parole, idee, ricerche o scoperte altrui, a prescindere dalla lingua in cui
queste sono ufficialmente presentate o divulgate.
Costituisce plagio anche l’omissione della citazione delle fonti.
Il plagio oltre che volontario, può costituire l’effetto di una condotta gravemente non diligente.
Le attività accademiche di rilievo scientifico svolte collettivamente, se richiesto, devono indicare
specificamente a quale collaboratore sono riferibili le singole parti.”
Proposta del prof. Scillitani:
“Salvo quanto altrimenti disposto, i componenti della comunità universitaria sono tenuti al rispetto
delle norme in materia di proprietà intellettuale e plagio.
L’autore di un’opera dell’ingegno appartenente all’Università è tenuto a non servirsene per fini
privati, e a mantenere la riservatezza sui risultati raggiunti dalla stessa sino al momento della
divulgazione ufficiale.
L’Ateneo, in considerazione della rilevanza sociale della ricerca scientifica, ritiene che i suoi
risultati debbano essere liberamente diffusi per contribuire allo sviluppo e al benessere della
comunità.
Nel presupposto che il plagio configura la colpa più grave nei confronti della comunità degli
studiosi, e con la conseguenza che il suo autore si colloca al di fuori di questa comunità, l’Ateneo
condanna tale condotta, configurata come parziale o totale attribuzione di parole, idee, ricerche o
scoperte altrui a se stessi o ad un altro autore, a prescindere dalla lingua in cui queste sono
F.TO IL PRESIDENTE
(prof. Valentino PETRUCCI)
10
Università degli Studi del Molise
Commissione istruttoria per la predisposizione di un Codice etico
Seduta dell’11 maggio 2011
Verbale n. 3/11
ufficialmente presentate o divulgate, o nell’omissione della citazione delle fonti. Il plagio può essere
intenzionale o l’effetto di una condotta non diligente.
Le attività accademiche di rilievo scientifico svolte collettivamente devono indicare specificamente,
a quale collaboratore sono riferibili le singole parti. Nell’ambito di ciascuna attività è compito del
coordinatore:
a) promuovere le condizioni che consentono a ciascun partecipante di operare secondo integrità,
onestà, professionalità, libertà;
b) valorizzare i meriti individuali ed individuare le responsabilità di ciascun partecipante;
c) sollecitare il dialogo, la cooperazione, la critica, l’argomentazione, lo sviluppo delle idee e delle
abilità personali, specie nello svolgimento di attività scientifiche di confine o che richiedono un
approccio metodologico complesso e/o multidisciplinare.”
Al riguardo, il Comitato, dopo ampia e approfondita discussione, concorda nel ritenere la proposta
avanzata dal prof. Scillitani come ampia e puntuale, stabilendo, altresì, di trasformare il comma 4
“Nel presupposto che il plagio …” nel comma 1 (a titolo di preambolo) del presente articolo.
Il prof. Rallo, inoltre, propone di sostituire le parole “colpa più grave” con “colpa di estrema
gravità”, preferibile in un’ottica di chiarezza.
Il Comitato concorda sulla modifica.
Il Presidente procede nella lettura dell’art. 9 “Uso delle risorse e del nome dell’Università del
Molise” proposto dal prof. Rallo:
“I membri dell’Università sono tenuti ad utilizzare le risorse ed i beni dell’Ateneo in maniera
responsabile e diligente in modo da non danneggiarle né deturparle o diminuirne l’utilizzo o il
decoro estetico.
Laddove i membri utilizzino risorse economiche o strumenti di proprietà dell’Università, essi
devono poter giustificare le spese e produrre idonea documentazione o rendiconto su richiesta
dell’Università.
A nessun membro è consentito utilizzare o concedere a persone od enti esterni attrezzature di
ricerca, spazi o risorse umane, materiali o finanziarie dell’Università per fini di natura personale
e/o per scopi diversi da quelli dell’istituzione universitaria, o in ogni caso non espressamente
approvati da quest’ultima.
Tutti i membri dell’Università sono tenuti a rispettare il buon nome e a non recare danno alla
reputazione dell’istituzione.
Salvo espressa autorizzazione, a nessun membro dell’Università è consentito utilizzare in modo
improprio il logo e il nome dell’Università.
F.TO IL PRESIDENTE
(prof. Valentino PETRUCCI)
11
Università degli Studi del Molise
Commissione istruttoria per la predisposizione di un Codice etico
Seduta dell’11 maggio 2011
Verbale n. 3/11
E’ consentito l’utilizzo anche per scopi personali dell’account di posta elettronica e della memoria
dei computer assegnati ai membri dell’Università, purché questi utilizzi siano leciti, non contrastino
con l’interesse dell’Università e non comportino spese ulteriori per l’Università.”
Riguardo all’ultimo comma della presente proposta, la sig.a Tucci fa presente che occorre valutarne
correttamente la possibilità di inserimento, in considerazione del vigente “Regolamento di Ateneo
per l’utilizzo delle risorse informatiche”, (emanato con D.R. n. 1970/2008) onde evitare eventuali
contrasti con le norme in esso contenute.
Oltretutto, riguardo all’“utilizzo anche per scopi personali”, il prof. Rallo ritiene necessario
verificare più approfonditamente quanto disposto dalla giurisprudenza italiana e dalle più recenti
sentenze in materia.
Conseguentemente, il Comitato, riservandosi di valutare esclusivamente l’opportunità di eliminare
l’ultimo comma (nel rispetto del vigente “Regolamento di Ateneo per l’utilizzo delle risorse
informatiche”, nonché della giurisprudenza italiana e dei suoi più recenti sviluppi), non ha ulteriori
osservazioni in merito al presente articolo.
Il Presidente sottopone all’attenzione del Comitato l’art. 10 “Doveri di riservatezza” elaborato dal
prof. Rallo:
“Tutti i membri dell’Università sono tenuti a rispettare la riservatezza di persone od enti di cui
l’Università detiene informazioni protette ed a non rivelare dati o informazioni riservate riferibili
alla partecipazione di organi accademici.”
Sul presente articolo, Il Comitato non ha particolari osservazioni.
Il Presidente, quindi, dà lettura dell’art. 11 “Regole di condotta” proposto dal prof. Rallo:
“L’Università si impegna, nella propria azione amministrativa, ad attenersi alle disposizioni
costituzionali ed alle norme legislative vigenti in tema di procedimento amministrativo, con
particolare riferimento agli obblighi di legalità, imparzialità, trasparenza, pubblicità, efficienza ed
economicità.
In attuazione del principio comunitario di buona amministrazione, l’Università, nel rispetto dei
limiti fissati della normativa vigente, è impegnata a garantire la motivazione dei propri atti, a
consentire il contraddittorio prima dell’adozione di atti incidenti negativamente sui singoli membri
ed a consentire il diritto di accesso alla documentazione.”
La sig.a Tucci, come anticipato via e-mail, propone di emendare il co. 1 dell’articolo proposto dal
prof. Rallo con: “inoltre si conforma ai principi di partecipazione alla definizione degli obiettivi,
valorizzazione delle competenze e del merito, ottimale utilizzo delle risorse umane, strumentali e
materiali ed il benessere organizzativo.” oppure con: “Tutte le delibere e i provvedimenti adottati
debbono essere motivati e informati a criteri trasparenza e di pubblicità e, nel rispetto delle
normative vigenti anche in materia di riservatezza, ad uno spirito di condivisione delle scelte, in
F.TO IL PRESIDENTE
(prof. Valentino PETRUCCI)
12
Università degli Studi del Molise
Commissione istruttoria per la predisposizione di un Codice etico
Seduta dell’11 maggio 2011
Verbale n. 3/11
vista di un principio di responsabilità che ponga la comunità accademica nella condizione di
conoscere le motivazioni e valutare il merito degli atti assunti.”
Il Comitato, dopo ampia discussione, ritiene opportuno integrare il presente articolo con la prima
proposta presentata dalla sig.a Tucci, che, conseguentemente, diventa il comma 2.
Pertanto, l’art. 11 viene così riformulato:
“L’Università si impegna, nella propria azione amministrativa, ad attenersi alle disposizioni
costituzionali ed alle norme legislative vigenti in tema di procedimento amministrativo, con
particolare riferimento agli obblighi di legalità, imparzialità, trasparenza, pubblicità, efficienza ed
economicità.
Inoltre si conforma ai principi di partecipazione alla definizione degli obiettivi, valorizzazione delle
competenze e del merito, ottimale utilizzo delle risorse umane, strumentali e materiali ed il
benessere organizzativo.
In attuazione del principio comunitario di buona amministrazione, l’Università, nel rispetto dei
limiti fissati della normativa vigente, è impegnata a garantire la motivazione dei propri atti, a
consentire il contraddittorio prima dell’adozione di atti incidenti negativamente sui singoli membri
ed a consentire il diritto di accesso alla documentazione.”
Il Presidente sottopone all’attenzione del Comitato le bozze di art. 12 “Correttezza e tutela dei
diritti individuali” pervenute.
Proposta del prof. Rallo:
“I membri dell’Università sono tenuti ad improntare i rapporti con gli altri membri della comunità
universitaria e con quanti entrino in contatto con l’Università a principi di lealtà e rispetto
reciproco; astenendosi da ogni comportamento discriminatorio o che possa ledere l’onore e la
reputazione di colleghi, collaboratori, studenti e di chiunque entri in contatto con le strutture
universitarie. E’ da considerarsi gravemente scorretto ogni comportamento che possa configurare,
grazie all’autorità della posizione ricoperta, un’interferenza indebita nell’esercizio di funzioni e
compiti che ricadono nella responsabilità di altri soggetti.”
Proposta della sig.a Tucci:
“L’Ateneo ritiene essenziali ai fini del conseguimento delle proprie finalità l’integrità morale,
l’onestà intellettuale, il rispetto reciproco.
Tutti gli appartenenti alla comunità accademica hanno un dovere di correttezza nei confronti dei
singoli appartenenti e dell’istituzione universitaria e sono tenuti ad uniformarsi a criteri di lealtà e
imparzialità, anteponendo il superiore interesse della comunità stessa a quello individuale e
personale.
Ciascun membro è tenuto a conformare i propri comportamenti a leale cooperazione nei confronti
dei colleghi e del personale in generale, nonché ad operosità, correttezza, efficienza, spirito di
servizio, specie nei rapporti con gli studenti, impegnandosi a restare fedele in ogni circostanza, alla
F.TO IL PRESIDENTE
(prof. Valentino PETRUCCI)
13
Università degli Studi del Molise
Commissione istruttoria per la predisposizione di un Codice etico
Seduta dell’11 maggio 2011
Verbale n. 3/11
comunità universitaria ed ai valori che ne giustificano la istituzione e danno senso al suo quotidiano
operare.
Nelle relazioni con l’esterno il personale si comporti con cortesia, disponibilità e collaborazione e
curi la trattazione delle questioni in maniera efficiente e sollecita.
In particolare:
‐ i docenti devono svolgere in modo scrupoloso compiti didattici e di assistenza agli studenti,
l’attività di ricerca e le funzioni di carattere istituzionale;
‐ il personale tecnico-amministrativo deve svolgere con impegno i propri compiti, favorendo il più
possibile, nell’ambito della normativa vigente, il perseguimento delle finalità dell’ateneo in
ordine all’accesso a documenti e servizi amministrativi;
‐ gli studenti devono conformare il proprio comportamento ai principi di correttezza, per
consentire ai docenti un sereno svolgimento dell’attività didattica e una valutazione obiettiva
delle competenze maturate dagli studenti stessi.
A tale proposito si richiama lo scrupoloso ossequio del Codice di comportamento dei dipendenti
delle Pubbliche Amministrazioni, adottato con decreto del Ministro della Funzione Pubblica del 28
novembre 2000, ove sono enunciati i principi cui i dipendenti delle pubbliche amministrazioni devono conformarsi non solo in occasione dell’adempimento delle prestazioni lavorative, ma anche
con riguardo alla condotta da mantenere nella vita sociale.”
Il Comitato stabilisce di combinare coerentemente le due bozze di articolo pervenute, prescrivendo,
comunque, di eliminare l’ultimo comma dalla proposta della sig.a Tucci e preferendo
eventualmente, al riguardo, un richiamo più generale alla normativa vigente.
Il Presidente passa alla lettura dell’art. 13 “Inderogabilità del Codice etico” proposto dal prof.
Rallo:
“E’ dovere di tutti i membri della comunità accademica di prendere visione del presente Codice e di
rispettare gli standard di comportamento raccomandati dal Codice.”
Il Comitato non ha alcuna osservazione in merito al presente articolo.
Il Presidente dà lettura dell’art. 14 “Sanzioni” proposto dal prof. Rallo:
“Le sanzioni previste per le violazioni del presente Codice sono le seguenti:
‐ richiamo personale;
‐ richiamo riservato;
‐ richiamo pubblico.
Il richiamo personale consiste in una Nota di richiamo per il comportamento tenuto dal membro
della comunità, indirizzata personalmente e riservatamente all’interessato. La Nota, a firma del
Rettore, è comunicata in via riservata anche al dirigente della struttura accademica cui afferisce
l’interessato.
F.TO IL PRESIDENTE
(prof. Valentino PETRUCCI)
14
Università degli Studi del Molise
Commissione istruttoria per la predisposizione di un Codice etico
Seduta dell’11 maggio 2011
Verbale n. 3/11
Il richiamo riservato ed il richiamo pubblico comportano la pubblicazione per sei mesi del richiamo
stesso sul sito Web dell’Università del Molise.
Il richiamo riservato consiste, oltre che nella trasmissione della Nota personale di richiamo, nella
pubblicazione di una “massima” etica, senza riferimenti nominativi o personali, desunta dal caso
concreto, a valere per la comunità accademica come esempio di violazione comportamentale.
Il richiamo pubblico è pubblicato, non prima di trenta giorni dalla personale comunicazione al
destinatario; la pubblicazione è sospesa su opposizione del destinatario del richiamo pubblico al
Rettore. In tal caso la decisione è rimessa nuovamente al Senato Accademico che può confermare il
richiamo pubblico o comminare il richiamo riservato.
Il richiamo pubblico presuppone un comportamento di particolare gravità o un comportamento
reiterato nonostante l’applicazione delle sanzioni del richiamo personale o del richiamo riservato.
Dalle decisioni pubblicate devono essere eliminati tutti gli elementi idonei ad identificare le altre
persone coinvolte, a meno che queste non chiedano che le decisioni siano rese pubbliche
integralmente.
Su richiesta dell’interessato possono essere pubblicate anche le decisioni di archiviazione.
Delle sanzioni per violazione del Codice gli organi accademici possono tener comunque conto per
un periodo di tre anni in caso di nomine o designazioni del membro della comunità coinvolto;
nonché per l’assegnazione di fondi, benefici o altre utilità.”
Il Comitato non ha alcuna osservazione in merito al presente articolo.
Il Presidente sottopone all’attenzione del Comitato la proposta di art. 15 “Commissione etica” del
prof. Rallo:
“Con Decreto Rettorale è costituita la Commissione etica dell’Università del Molise.
La Commissione etica ha natura di ufficio onorario; nondimeno il Consiglio di Amministrazione
può attribuire ai suoi membri una indennità di funzione a titolo di rimborso spese forfettario.
Alla Commissione è assegnato un funzionario amministrativo, scelto dal Rettore per le sue
caratteristiche di apprezzata probità. Il funzionario addetto è rigorosamente tenuto al segreto su
tutto ciò di cui sia venuto a conoscenza nell’esercizio delle proprie funzioni. Svolge le funzioni di
Segretario della Commissione nelle sedute.
La Commissione, la cui durata è pari a quella del mandato del Rettore, è composta da cinque
membri effettivi e da tre supplenti e vi partecipa di diritto, ove istituito, il Garante di Ateneo con
funzioni di Presidente. In mancanza del Garante, il suo posto è ricoperto da un professore
ordinario.
Essa è composta, oltre che dal Garante di Ateneo, da due professori dell’Università del Molise, da
un dirigente amministrativo e da uno studente iscritto almeno al secondo anno. I membri supplenti
F.TO IL PRESIDENTE
(prof. Valentino PETRUCCI)
15
Università degli Studi del Molise
Commissione istruttoria per la predisposizione di un Codice etico
Seduta dell’11 maggio 2011
Verbale n. 3/11
sono scelti uno tra il personale docente; l’altro tra quello tecnico amministrativo ed il terzo tra gli
studenti iscritti almeno al secondo anno; essi partecipano alle sedute senza diritto di voto tranne nel
caso di assenza del membro effettivo da sostituire.
I professori membri della Commissione non possono essere componenti del Senato Accademico e
decadono d’ufficio da membro della Commissione ove lo diventino nel corso del mandato presso la
Commissione etica.
Tutta l’attività della Commissione è sottoposta alla più stringente riservatezza. I componenti della
Commissione ed il Segretario amministrativo sono tenuti a sottoscrivere un espresso impegno in tal
senso all’atto dell’accettazione della nomina.
La Commissione etica:
a) controlla l’attuazione ed il rispetto del presente Codice e propone al Rettore le eventuali
modifiche;
b) indirizza raccomandazioni ritenute appropriate per migliorare la qualità etica dei
comportamenti, anche in risposta ad eventuali quesiti generali ed astratti che le vengano rivolti
da parte dei componenti della comunità. Le raccomandazioni, prima della loro divulgazione,
devono essere espressamente approvate dal Senato Accademico e non devono essere in
contrasto con lo Statuto ed i Regolamenti dell’Università del Molise;
c) favorisce la composizione amichevole delle eventuali controversie poste alla sua attenzione;
d) svolge l’istruttoria per i casi di denuncia di violazione del presente Codice;
e) esprime pareri non vincolanti in ordine alle proposte di modifica del Codice etico.”
Il Comitato non ha alcuna osservazione in merito al presente articolo.
Il Presidente passa alla lettura dell’art. 16 “Procedimento preliminare di accertamento della
violazione del Codice” predisposto dal prof. Rallo:
“Laddove si possa presumere una violazione delle norme del presente Codice, qualsiasi membro
della comunità accademica può presentare al Rettore una segnalazione circostanziata in fatto.
E’ fatto obbligo a tutto il personale di ruolo dell’Università di inoltrare con rapidità al Rettore le
segnalazioni che dovessero essere erroneamente indirizzate ad altri uffici, curando l’assoluta
riservatezza della trasmissione e del contenuto della denuncia stessa.
Le denunce anonime non possono essere prese un considerazione e vanno immediatamente cestinate
dal Rettore .
Il Rettore, ove ritenga che i fatti dedotti non siano di competenza del Collegio di disciplina,
trasmette la segnalazione al Presidente della Commissione etica, annotandola in un apposito
registro riservato e depositato presso la Segreteria del Rettore.
Il Presidente della Commissione, comunica al destinatario della segnalazione copia della stessa e,
nei successivi 15 giorni, convoca l’autore della segnalazione e gli altri interessati dinanzi alla
F.TO IL PRESIDENTE
(prof. Valentino PETRUCCI)
16
Università degli Studi del Molise
Commissione istruttoria per la predisposizione di un Codice etico
Seduta dell’11 maggio 2011
Verbale n. 3/11
Commissione etica. A sua discrezione, il Presidente della Commissione può decidere di ascoltare gli
interessati separatamente ed in diverse sedute.
Tutte le sedute della Commissione etica sono riservate e si svolgono a porte chiuse: ad esse possono
partecipare esclusivamente i membri effettivi e supplenti della Commissione, il suo Segretario
amministrativo, le parti interessate ed il Rettore.
Gli interessati possono farsi assistere da un collaboratore ed hanno diritto al rispetto del principio
del contraddittorio. Esse tuttavia non possono farsi rappresentare da terzi e le sedute sono valide
anche in loro assenza, salvo giustificato motivo insindacabilmente accertato con decisione del
Presidente della Commissione.
La Commissione, sentite le parti interessate senza particolari formalità, svolge un tentativo di
conciliazione.
Ove la conciliazione riesca o le circostanze dedotte siano palesemente inidonee ad integrare una
violazione del Codice, la Commissione con parere motivato propone al Rettore l’archiviazione della
denuncia.
Il Rettore, ove ritenga di accogliere il parere della Commissione, dispone l’archiviazione della
segnalazione, informandone il Senato Accademico nella prima adunanza successiva.
L’archiviazione è sempre disposta in caso di conciliazione tra le parti. L’avvenuta archiviazione è
annotata nel Registro riservato.
Il Rettore o il Senato Accademico, ove ritengano di non disporre l’archiviazione, rimandano la
segnalazione alla Commissione.”
Il Comitato non ha alcuna osservazione in merito al presente articolo.
Il Presidente procede nella lettura della proposta di art. 17 “Procedimento per l’accertamento di
infrazioni al codice” del prof. Rallo:
“Il procedimento formale di infrazione al Codice etico, che viene annotato nel registro riservato,
viene avviato qualora la Commissione, in prima seduta ovvero in caso di disaccordo del Rettore o
del Senato Accademico sulla proposta di archiviazione, ritenga sussistano elementi di possibile
violazione del Codice.
Laddove sia stato aperto un procedimento formale di infrazione, il Presidente della Commissione,
fissa la data di comparizione delle parti interessate, assegna all’interessato un termine non inferiore
a quindici giorni per presentare le proprie controdeduzioni in forma scritta e ad entrambe le parti
un ulteriore termine non inferiore a dieci giorni per eventuali repliche.
La Commissione, sentite le parti in seduta riservata, ove ritenga non sussistano esigenze istruttorie
o la necessità di ascoltare eventuali testimoni, con parere motivato sottopone al Rettore le proprie
F.TO IL PRESIDENTE
(prof. Valentino PETRUCCI)
17
Università degli Studi del Molise
Commissione istruttoria per la predisposizione di un Codice etico
Seduta dell’11 maggio 2011
Verbale n. 3/11
conclusioni, proponendo l’archiviazione o l’applicazione di una delle sanzioni previste dal presente
Codice.
Laddove la Commissione ritenga opportuno acquisire atti e documenti dell’Ateneo ovvero sentire la
testimonianza di membri dell’Ateneo fissa una seduta riservata per la consegna alle parti della
documentazione e per ascoltare la testimonianza. I membri dell’Ateneo sono tenuti a fornire la
propria testimonianza senza obbligo di giuramento ed hanno il dovere di rispondere con assoluta
sincerità e verità alle domande che potranno avere ad oggetto esclusivamente i fatti in contestazione
di cui siano a conoscenza. Le domande potranno essere loro rivolte esclusivamente dal Presidente
della Commissione ed il Segretario le annoterà in un verbale sintetico. I testimoni saranno
anch’essi tenuti al più assoluto riserbo su quanto testimoniato e sulle circostanze di cui possano
aver avuto notizia durante la testimonianza.
Al termine della seduta, il Presidente assegna alle parti un termine non inferiore a quindici giorni
per le deduzioni e una nuova data per la seduta riservata conclusiva.
Con parere motivato, la Commissione propone al Rettore l’archiviazione o l’applicazione di una
delle sanzioni previste dal presente Codice.
Il Rettore trasmette al Senato Accademico il parere motivato della Commissione unitamente alla
propria proposta di adesione al parere della Commissione o di dissenso. In tal caso il dissenso del
Rettore dovrà essere motivato in relazione alle risultanze dell’istruttoria svolta dalla Commissione.
Il Senato Accademico, a maggioranza dei suoi componenti e previa audizione del Presidente della
Commissione, ove richiesta da almeno due membri del Senato, dispone l’archiviazione o
l’applicazione di una delle sanzioni previste dal Codice.
Le deliberazioni del Senato per le violazioni del Codice etico sono adottate a maggioranza dei
presenti ed a scrutinio segreto.
In caso di parità di voti tra l’applicazione di una sanzione e l’archiviazione, si dispone
l’archiviazione. In caso di parità di voti tra diverse sanzioni, si applica la sanzione più favorevole.”
In merito al presente articolo, il Comitato non rileva alcuna osservazione.
Il Presidente sottopone, quindi, all’attenzione del Comitato l’art. 18 “Procedimenti nei confronti
del Rettore e dei componenti del Senato Accademico” proposto dal prof. Rallo:
“Nel caso in cui la segnalazione riguardi il Rettore, le sue attribuzioni nel procedimento di cui agli
Artt. 16 e 17 del Codice sono svolte dal Decano. Ove il Decano sia membro del Senato Accademico,
esse saranno svolte dal professore ordinario più anziano di ruolo e di età che non sia componente
del Senato Accademico.
Nel caso riguardino un componente del Senato Accademico, questi non potrà partecipare alle
sedute che riguardano il procedimento di infrazione a suo carico, né delegare altri a sostituirlo.”
F.TO IL PRESIDENTE
(prof. Valentino PETRUCCI)
18
Università degli Studi del Molise
Commissione istruttoria per la predisposizione di un Codice etico
Seduta dell’11 maggio 2011
Verbale n. 3/11
Il Comitato non ha alcuna osservazione in merito al presente articolo.
Infine, il Presidente dà lettura dell’art. 19 “Revisione” predisposto dal prof. Rallo:
“Il presente Codice può essere sottoposto a modifiche sulla base di suggerimenti o proposte della
Commissione etica; ovvero su iniziativa del Rettore o del Senato Accademico o del Consiglio di
Amministrazione.
Sulle proposte di modifica del Codice, si deve comunque acquisire il previo parere, non vincolante,
della Commissione etica.
Il Codice ha valore di Regolamento e per le sue modificazioni si applica la disciplina
procedimentale prevista dalla legislazione vigente e dallo Statuto dell’Università del Molise.”
Sul presente articolo, il Comitato non ha alcuna osservazione.
Al termine della lettura, il Presidente dà mandato al prof. Rallo di redigere una 1ª bozza del Codice
etico di Ateneo sulla base delle proposte pervenute e delle osservazioni effettuate nella seduta
odierna.
Tale bozza sarà discussa nella prossima riunione che viene fissata per il giorno 8 giugno 2011 alle
ore 15,30 presso la Sala Consiglio della Facoltà di Giurisprudenza.
Il Comitato approva.
Non essendoci altri argomenti in discussione, il Presidente alle ore 17,05 dichiara chiusa la seduta.
Del che è verbale.
F.TO IL PRESIDENTE
(prof. Valentino PETRUCCI)
19
Scarica

verbale n - Università degli Studi del Molise