Settimana Strategica di Sassari WORKSHOP: Sassari competitiva Padiglione Tavolara, 28 settembre 2006 Report Introduzione Il laboratorio progettuale del 28 settembre 2006 si colloca all’interno del processo di progettazione partecipata del Piano Strategico Comunale che l’Amministrazione di Sassari si appresta a redigere. L’incontro odierno è il secondo scenario workshop della Settimana Strategica avente ad oggetto “Sassari sostenibile”, destinata a imprenditori, associazioni, amministratori, cittadini ed esperti. Segue cronologicamente il primo workshop dedicato a “Sassari competitiva” e l’OST dedicato a “Sassari solidale”. Il Metodo EASW (European Awareness Scenario Workshop) Il metodo utilizzato è quello dell’ EASW (European Awareness Scenario Workshop). Si tratta di una metodologia promossa nel 1995 dalla Commissione Europea DG Enterprise, con l’obiettivo di promuovere il dibattito e stimolare la partecipazione democratica nelle scelte legate alle politiche ed al governo del territorio, attraverso la stimolazione della capacità di identificare e pianificare soluzioni concrete ai problemi. È una metodologia particolarmente efficace in contesti locali per l’individuazione di strategie in campo ambientale ed urbano, in relazione al concetto di sviluppo locale sostenibile. E’ un utile strumento per promuovere il passaggio a modelli di sviluppo condivisi e basati su un uso più attento delle risorse e del patrimonio esistente. Normalmente ad un EASW partecipano 25 -35 persone selezionate tra gli attori locali che vengono riconosciuti come “esperti” del territorio e delle sue problematiche. Generalmente vengono scelti tra quattro diversi categorie: 1. cittadini 2. esperti 3. amministratori pubblici 4. rappresentanti del settore privato 1 Rev.1 12.10.2006 Il Laboratorio è costruito su due attività principali: 1) Lo sviluppo di visioni 2) La proposta di idee. Nello sviluppo di visioni i partecipanti lavorano dividendosi in gruppi di ruolo, in base all’appartenenza ad una stessa categoria sociale (cittadini, amministratori, ecc.). Durante il lavoro di gruppo, i partecipanti sono invitati a proiettarsi nel futuro per immaginare, in relazione ai temi della discussione, quale sarà il modello di sviluppo locale futuro per il loro territorio, partendo dalla situazione attuale (scenario zero). Le visioni elaborate da ciascun gruppo vengono poi presentate in una successiva sessione plenaria, al termine della quale sarà scelta la visione condivisa da tutti i partecipanti. Nella proposta di idee i partecipanti lavorano suddivisi in gruppi tematici (in base all’argomento che personalmente e/o professionalmente interessa di più). Partendo dalla visione comune ciascun gruppo dovrà occuparsi di proporre idee e indicare come e chi dovrà realizzarle. Programma del workshop Ore 12.30: Pietro Esposito, direttore Demos S.C.p.A. Introduzione alla Metodologia EASW Ore 13.00: Lavoro di gruppo – Prima Sessione Ore 14.30: Pausa pranzo Ore 15.30: Sessione plenaria, presentazione della visione comune ed introduzione ai gruppi tematici Ore 16.30: Lavoro di gruppo – Seconda Sessione Lavoro in gruppi tematici: idee e progetti che possano contribuire alla realizzazione degli scenari condivisi Ore 18.00: Sessione plenaria, presentazione delle proposte di ciascun gruppo tematico Ore 19.00: Chiusura del laboratorio di idee 2 Rev.1 12.10.2006 Lo Staff Tecnico Il Comune di Sassari ha gestito il Laboratorio con la consulenza tecnico scientifica della Agenzia di sviluppo locale Demos S.C.p.A. Questi i professionisti che hanno aiutato ad animare il workshop: Coordinatore del Laboratorio: dott. Pietro Esposito – direttore Demos S.C.p.A. Facilitatori: - Dott.ssa Irene Melis - Demos Dott.ssa Gilda Ponti - Demos Dott. Gianmario Serra - Consulente Demos Dott. Danilo Spano - Consulente Demos Assistenti al Lavoro di Gruppo: - Dott. Alessandro Nigra Geom. Lello Panu Supervisione metodologica in collaborazione con la società Policy Il laboratorio di progettazione La sessione di progettazione inizia con l’intervento del direttore della Demos, dott. Pietro Esposito, che illustra ai presenti il metodo di lavoro EASW e invita i partecipanti a dividersi in quattro gruppi di lavoro formati rispettivamente da funzionari e amministratori, cittadini e associazioni, esperti e tecnici, imprenditori. Il tavolo della Presidenza 3 Rev.1 12.10.2006 Ognuno dei quattro gruppi è chiamato ad elaborare rispettivamente una visione negativa della Sassari del 2020 e una visione positiva. Le visioni andranno riferite alle quattro tematiche che il Piano Strategico ha individuato come prioritarie per la città sostenibile: sistema ambientale (parchi urbani, verde, paesaggio…), nuovi scenari energetici e gestione dei rifiuti, patrimonio abitativo pubblico e privato, mobilità urbana ed extraurbana. Una volta elaborate, le due differenti visioni di ogni gruppo e di ogni tematica verranno sintetizzate ed esposte nella riunione plenaria. Nella Seconda Sessione, invece, i gruppi saranno trasversali, cioè si organizzeranno per argomento e non per ruolo o interesse: ogni partecipante sarà libero di seguire la tematica preferita. Si lavorerà sui quattro temi sopra indicati. Ogni partecipante avrà la possibilità di elaborare una o due idee-progetto per l’area prescelta e di discuterne le priorità e le eventuali interrelazioni con gli altri membri del gruppo. Alla fine della seduta, le idee saranno presentate in riunione plenaria da un rappresentante autocandidato o designato dal gruppo. Il pubblico della giornata 4 Rev.1 12.10.2006 Prima Sessione Funzionari e amministratori Facilitatore: dott.ssa Irene Melis VISIONE NEGATIVA Il facilitatore, riprendendo le indicazioni date dal coordinatore del Laboratorio, chiede ai partecipanti di immaginare Sassari tra quindici anni in uno scenario negativo. Si chiede di ipotizzare una città in cui tutto è andato male e, più precisamente, pensare di rincontrarsi far 15 anni e riscontrare che le ipotesi di sviluppo fatte nel 2006 non si sono realizzate relativamente al tema della sostenibilità con particolare riferimento ai temi del sistema ambientale, dei nuovi scenari energetici e gestione dei rifiuti, del patrimonio abitativo pubblico e privato, della mobilità urbana ed extraurbana. Il gruppo di lavoro dei funzionari e degli amministratori 5 Rev.1 12.10.2006 Sistema ambientale (parchi urbani, verde, paesaggio…): C’è poco verde, molti parcheggi e cemento Mancato utilizzo (o ripristino parziale) del “sistema delle valli” Il sistema dei parchi non è integrato Il parco urbano di Eba Giara non è stato realizzato quale fulcro del sistema complessivo dei parchi • La collettività non condivide il sistema dei parchi e non ne fruisce • Non c’è un piano del verde regionale • • • • Nuovi scenari energetici e gestione dei rifiuti: • • • La raccolta differenziata è fallita ed è fine a se stessa La discarica comunale non è adeguata alle esigenze della città Il termovalorizzatore di Ottana non è stato realizzato Patrimonio abitativo pubblico e privato: • • • • • • • Gli uffici comunali preposti non riescono a dare risposte celeri ed adeguate ai cittadini Non c’è chiarezza nel rapporto cittadini-P.A. Il patrimonio comunale è poco conosciuto Le modalità di assegnazione delle case sono poco trasparenti Il reddito si è abbassato, la P.A. non riesce a far fronte alla richiesta di case La P.A. ha venduto il proprio patrimonio Ci sono palazzi e quartieri “brutti” che deturpano la città Mobilità urbana ed extraurbana: • • • • • • • • • • • Il rapporto auto/cittadino è maggiore di 1,8 Ci sono molte auto private e pochi mezzi pubblici Non ci sono piste ciclabili e green way Manca la cultura del trasporto pubblico a causa del mancato investimento della P.A. I mezzi pubblici trasportano meno di 15 milioni di passeggeri l’anno Le aziende di trasporto non dialogano reciprocamente Manca un ente unico di trasporti e una gestione unica tariffaria Il centro storico non è pedonalizzato Le infrastrutture sono slegate dalla pianificazione complessiva La metropolitana di superficie che collega Sassari con porto ed aeroporto non è stata realizzata Gli autobus sono “vecchi”, la loro vita media è di 40 anni e risultano inquinanti 6 Rev.1 12.10.2006 • • Ci sono pochi parcheggi rispetto all’ingresso in città dei mezzi privati dei residenti e non Non si riesce ad individuare un bacino di utenza di riferimento per il trasporto extraurbano VISIONE POSITIVA Il facilitatore chiede ai partecipanti di pensare ad una Sassari nel 2020 in uno scenario positivo in cui tutti i progetti inseriti nel piano strategico del 2006 si sono realizzati. Sistema ambientale (parchi urbani verde paesaggio…): • C’è un piano del rumore, esiste la “zonizzazione acustica” • L’integrazione tra parchi, valli e parchi cittadini è realizzata anche a livello • • • • • • • • gestionale L’acqua dai rubinetti è buona da bere e non si acquista più al supermercato C’è la gestione delle aree S.I.C. La biodiversità animale/ambientale è migliorata Ci sono spazi per il tempo libero in ogni quartiere Nelle scuole si insegna educazione civica ed ambientale C’è una coscienza diffusa di tutela del verde Non c’è più randagismo Esistono biotopi umani Nuovi scenari energetici e gestione dei rifiuti: • • • • • • • Il “ciclo dei rifiuti” funziona grazie alla realizzazione del termovalorizzatore di Ottana L’emissione di CO2 per abitante è stata ridotta C’è un utilizzo significativo delle energie rinnovabili (minimo 30 MW) È utilizzata la bioedilizia Il 10% dei veicoli in circolazione è elettrico (v. Los Angeles) Ci sono politiche di risparmio energetico e la qualità della vita è migliorata grazie all’utilizzo delle energie rinnovabili È stata realizzata energia nucleare “pulita”, i costi energetici si sono ridotti Patrimonio abitativo pubblico e privato: • • • Il cittadino fruisce senza ansie ed in modo agevole del servizio di front office sul patrimonio della P.A. Le barriere architettoniche sono state eliminate Non c’è più pressione sociale per l’ottenimento della casa, c’è stato un azzeramento delle richieste di alloggi popolari: la casa è un diritto 7 Rev.1 12.10.2006 • • • • • • Non ci sono “quartieri ghetto” La pressione edilizia speculativa è diminuita Il patrimonio abitativo non utilizzato è stato alienato Il centro storico è valorizzato, c’è polifunzionalità L’edilizia privata offre qualità e sicurezza Gli edifici fatiscenti di proprietà del comune sono stati recuperati dal punto di vista funzionale ed estetico Mobilità urbana ed extraurbana: • • • • • • • • • • Le auto in città si sono ridotte di numero da 70.000 a 60.000 Ci sono zone pedonali L’uso dei mezzi privati è stato disincentivato da politiche adeguate Sono stati realizzati gli interventi pianificati e c’è integrazione delle iniziative Sono stati realizzati collegamenti tra Sassari, Alghero e Porto Torres Ci sono strade urbane “a tempo 30” (velocità massima 30km/orari) Ci sono piste ciclabili C’è integrazione modale/gestionale/tariffaria del biglietto del trasporto pubblico locale Esiste un Piano Urbano dei Trasporti che è integrato con il Piano Provinciale e Regionale e con il Piano Urbano dei Parcheggi Ci sono zone a traffico limitato al 60% nel centro storico e aree pedonali al 20% nel resto della città Il facilitatore riassume la visione positiva e chiede ai partecipanti di pensare ai fattori di successo che permettono di conseguire lo scenario positivo immaginato per Sassari nel 2020. FATTORI DI SUCCESSO - Education intesa come: esperienza all’estero; introduzione dei professionisti - stranieri; miglioramento e trasparenza dei “media” Programmazione razionale degli interventi Classi dirigenti preparate ed illuminate La codifica e lo snellimento delle procedure La concertazione pubblico/privato e la condivisione amministratori/amministrati Fortune ed eventi favorevoli esterni Scelte politiche condivise da maggioranza e opposizione La formazione scolastica orientata al territorio Senso della mission e della vision Capacità di ascolto 8 Rev.1 12.10.2006 In chiusura della prima sessione il facilitatore chiede la candidatura di un membro per l’esposizione in plenaria della visione positiva. Viene proposto il consigliere comunale Roberto Schirru come portavoce del gruppo in plenaria. Il portavoce espone la visione comune in plenaria Considerazioni generali Il lavoro di gruppo è stato alquanto vivace e dibattuto. L’accurata competenza nel settore da parte della maggior parte dei componenti ha fatto sì che le proposte fossero numerose e piuttosto articolate dal punto di vista specialistico. Questa “qualità di dettaglio” nell’esposizione degli scenari ha in parte frenato l’esposizione di una piccola porzione dei partecipanti al gruppo. 9 Rev.1 12.10.2006 Cittadini e associazioni Facilitatore: dott.ssa Gilda Ponti VISIONE NEGATIVA Il facilitatore riassume brevemente le indicazioni metodologiche date dal coordinatore generale del laboratorio di idee e chiede ai partecipanti di immaginare in negativo la Sassari del 2020. Cosa è successo con particolare riferimento ai temi del sistema ambientale, dei nuovi scenari energetici e della gestione dei rifiuti, del patrimonio abitativo pubblico e privato, della mobilità urbana ed extraurbana? Il gruppo di cittadini e associazioni Sistema ambientale (parchi urbani, verde, paesaggio…): • • • • • • • • Marciapiedi alti, mancata manutenzione delle strade, non c’è più verde Tutte le piazze di Sassari sono come piazza Fiume Non si vedono bambini per strada Non c’è più il lago di Baratz, non ci sono sistemi dunali, ci sono più pinete e eucalipti, (spariscono le piante endemiche) Non c’è più vegetazione(deserto), cambiamento di clima Non ci sono più prodotti alimentari locali Più malattie legate allo smog, al clima e agli alimenti tossici Invasione di animali (cani, gatti e topi) 10 Rev.1 12.10.2006 Mobilità urbana e extraurbana • • • • • Trasporti inaccessibili Immobilità della mobilità per l’eccessivo inquinamento La SS 131 è peggiorata rispetto al 2006 Le frazioni non sono collegate al centro con mezzi pubblici e tutti usano la macchina La città è divisa in settori non comunicanti (“ghetti” e zone “bene”) Patrimonio abitativo pubblico e privato • • • • Edifici pubblici e privati inaccessibili A causa dei centri commerciali non esistono più i negozi di quartiere Il centro storico è stravolto Una buona percentuale di cittadini dorme per strada Nuovi scenari energetici e gestione rifiuti • • • • Ci sono cumuli di rifiuti in tutta la città L’acqua di rete e le falde acquifere sono inquinate e bisognerà andare a prenderla con i bidoni Non ci saranno più automobili per l’eccessivo prezzo del petrolio Le discariche hanno invaso il territorio: sono grandi quanto la città VISIONE POSITIVA Sistema ambientale • • • • • • • • • • Sassari è una città turistica Sassari si è riappropriata dei suoi orti, la scuola ha preparato i giovani a diventare gli operatori della realtà locale Il territorio pubblico è utilizzato come bene comune Le acque reflue sono trattate e purificate Il lavoro è mirato all’economia Il sistema delle aree protette funziona: tutela l’ambiente e crea lavoro Il lavoro segue le reali vocazioni del territorio C’è un grande polmone verde, tante zone verdi e piste ciclabili che collegano le zone verdi tra loro e con gli uffici Platamona è diventata spiaggia della città in coordinamento con gli altri comuni e con servizi efficienti: città costiera I parchi urbani sono stati recuperati e messi in rete 11 Rev.1 12.10.2006 Mobilità urbana e extraurbana • • • • • • • • • • Il centro storico è chiuso al traffico Il sistema di trasporto pubblico è efficiente, economico, accessibile a tutti ed è ad energia pulita Si va al mare con l’autobus La metropolitana di superficie collega Sassari con i comuni limitrofi ed ha eliminato la ferrovia classica Esiste un servizio di trasporto a chiamata La metropolitana diventa sotterranea con eliminazione delle rotaie di superficie Il sistema di accesso della camionale è sicuro e a norma Piste ciclabili anche extraurbane Navette che collegano il centro con i parcheggi periferici immersi nel verde Le borgate sono collegate al centro con mezzi pubblici Patrimonio abitativo pubblico e privato • • • • • • • • Tutte le case e le scuole hanno il giardino Il centro urbano è rinato e “pullula” di bambini e di anziani Sono stati recuperati i vecchi edifici e i nuovi sono costruiti con criteri di bioedilizia su un unico piano o comunque con l’eliminazione delle barriere architettoniche Ci sono più zone pedonali e il parcheggio di piazza Fiume è diventato un museo Nell’agro non si può più costruire e la parte costruita è integrata con la città Ci sono centri sportivi frequentati da giovani Tutti i quartieri sono dotati di centri di aggregazione: palestre, laboratori d’arte, musica, danza, ecc. Gli uffici pubblici sono concentrati in singoli edifici dislocati in varie zone della città Nuovi scenari energetici e gestione rifiuti • • • • • Si utilizzano auto ad idrogeno Il sistema di raccolta differenziata dei rifiuti funziona e gli stessi vengono riutilizzati La città è energeticamente autonoma ed è energia pulita Risparmio di carta negli uffici pubblici (documenti fronte/retro) Non esiste più l’”usa e getta” Conclusa la fase di esposizione delle idee da parte dei cittadini e dei rappresentanti delle associazioni, il facilitatore chiede di individuare quali fattori di successo possono aver determinato la trasformazione in positivo della Sassari sostenibile del 2020. 12 Rev.1 12.10.2006 FATTORI DI SUCCESSO - La persona è al centro dell’azione e della progettazione Vi è co-progettazione, co-valutazione e co-gestione tra amministrazione, cittadini e associazioni Gestione sovracomunale del territorio dal punto di vista ambientale, dei servizi e della gestione Sensibilità degli operatori, solidarietà con le nuove generazioni, conoscenza delle problematiche, sostenibilità Informazione della cittadinanza sulle caratteristiche ambientali del territorio Risparmio economico ed efficienza energetica Eliminazione delle “mafie” ambientali Coraggio dell’amministrazione nel fare scelte inizialmente impopolari Prevalenza dell’interesse collettivo su quello privato Agire localmente pensando globalmente Alta professionalità in ciascun settore e maggior spazio per la cultura e la ricerca Educazione ed istruzione dei cittadini a tutti i livelli Conoscenza e approccio scientifico ai problemi Educazione civica diffusa Volontà responsabile di perseguire gli obbiettivi del piano strategico Sistemi e reti di comunicazione efficienti Su richiesta del facilitatore di individuare un portavoce del gruppo, viene designato quale rappresentante per l’esposizione del lavoro in riunione plenaria Marcello Bussu, dell’Associazione Sarda Paraplegici. Il rappresentante del gruppo espone la visione positiva in riunione plenaria 13 Rev.1 12.10.2006 Considerazioni generali I numerosi partecipanti al gruppo di lavoro (circa 30) hanno dimostrato subito una grande voglia di esprimere le proprie idee sugli argomenti in discussione. Questo ha richiesto uno sforzo particolare nell’applicazione del metodo EASW, che prevede gruppi di lavoro composti di circa 10-12 persone. Il facilitatore ha dovuto contenere gli interventi per consentire a tutti di illustrare il proprio pensiero sia nella visione negativa che in quella positiva. 14 Rev.1 12.10.2006 Gruppo imprese Facilitatore: dott. Gianmario Serra Il gruppo di lavoro “Imprese” VISIONE NEGATIVA Il facilitatore, dopo aver brevemente riassunto le regole metodologiche dell’EASW, invita i partecipanti ad immaginare Sassari tra quindici anni in uno scenario negativo. Il risultato della discussione è il seguente: Sistema ambientale (parchi urbani, verde, paesaggio): • Inquinamento luminoso • Il DPR 412 (risparmio energetico, sicurezza impianti, inquinamento) non è stato applicato Nuovi scenari energetici e gestione dei rifiuti: • • • • • • Si continua a pagare l’energia troppo cara L’energia è ancora inquinante La metanizzazione non è arrivata Il Decreto Legge 192/05 non è stato applicato Il DPR 412 (risparmio energetico, sicurezza impianti, inquinamento) non è stato applicato Mancanza di investimenti su energie rinnovabili 15 Rev.1 12.10.2006 • • Non utilizzo di impianti energetici per la produzione “familiare” e delle piccole imprese Sprechi energetici Patrimonio abitativo Pubblico/Privato: • • • “Bocce ferme”: situazione attuale Il DPR 412 (risparmio energetico, sicurezza impianti, inquinamento) non è stato applicato Sassari non si è liberata di strutture che frenano e bloccano lo sviluppo Mobilità urbana ed extraurbana: • “Bocce ferme”: situazione attuale VISIONE POSITIVA Il facilitatore chiede ai partecipanti di immaginare Sassari nel 2020 in uno scenario positivo in cui tutti gli eventi si sono concretizzati. Sistema ambientale (parchi urbani, verde, paesaggio) • Rispetto della L.192/05 • Crescita culturale delle diverse categorie professionali • Recupero delle aree verdi, “sistema delle valli” (viale Umberto, Ponte Rosello e Luna e Sole) • Blocco dell’antropizzazione del territorio comunale • Recupero con dismissione di aree fortemente inquinate • Non esiste inquinamento luminoso Nuovi scenari energetici e gestione dei rifiuti • • • • • • • • Metanizzazione ed energie rinnovabili diffuse Impianto di termovalorizzazione Riduzione del costo energia Scenari competitivi Riduzione degli sprechi Creazione di “abitazioni passive” Attuazione della Legge 192/05 Applicazione delle normative vigenti nella costruzione di edifici (con nuovi materiali, nuove tecniche e tecnologie) 16 Rev.1 12.10.2006 Patrimonio abitativo pubblico e privato • • • • • • • • Fruibilità del patrimonio abitativo di Sassari (caserme aree militari) La cittadella comunale si trasferisce in Piazza Castello Recupero, riutilizzo e riconversione di aree militari Recupero della città storica Sassari bella, buona, forte, coraggiosa e unita Botteghe artigiane con arti e antichi mestieri insediate nel centro storico recuperato “Ricucire” Predda Niedda con il contesto cittadino creazione di un “Parco d’eccellenza” con artigiani, imprese, terziario avanzato con servizi agli artigiani Mobilità urbana ed extraurbana • • • • • • • • Riduzione del traffico privato Aumento della mobilità pubblica Creazione di una rete di trasporti (sovracomunale) d’area d’eccellenza Creazione di una struttura di mobilità organizzata: aree di sosta, pedonale e ciclabile Integrazione e non competizione Sistemi di trasporto pubblico all’avanguardia Potenziamento e aumento dell’offerta dei trasporti pubblici Ottimizzazione della mobilità pubblica e privata, pedonale e ciclabile Il facilitatore legge la visione positiva e chiede ai partecipanti di individuare i fattori di successo che consentono di raggiungere l’optimum immaginato nello scenario positivo. FATTORI DI SUCCESSO - Programmazione condivisa Democrazia partecipata Informazione, conoscenza, controllo Verifica e aggiornamento delle varie fasi In chiusura della prima sessione si chiede la candidatura di un volontario per l’esposizione in plenaria della visione positiva. Viene accolta all’unanimità l’autocandidatura del signor Giovanni Pala. 17 Rev.1 12.10.2006 Il portavoce espone le visioni scaturite dal lavoro di gruppo 18 Rev.1 12.10.2006 Gruppo esperti e tecnici Facilitatore: dott. Danilo Spano VISIONE NEGATIVA Il facilitatore, dopo aver brevemente riepilogato le regole che ordinano lo Scenario workshop, invita i partecipanti ad immaginare Sassari tra quindici anni in uno scenario negativo. Il gruppo “esperti e tecnici” Sistema ambientale (parchi urbani, verde, paesaggio): • Il paesaggio è desertico. Non ci sono alberi ed il clima è peggiorato • L’urbanizzazione - non programmata con cura e disordinata - ha causato la • • • • distruzione dell’ambiente Sono spariti dal territorio gli oliveti: la loro economia non funzionava più Vi è stato l’inquinamento delle falde acquifere a causa della mancanza di infrastrutture (rete fognaria etc.) Non esiste più un sistema di relazioni rurali, con conseguente impoverimento per la socialità e la solidarietà Si continua a produrre energia con i sistemi tradizionali. L’inquinamento è aumentato ed in conseguenza di esso è cresciuto il tasso di popolazione che presenta malattie polmonari 19 Rev.1 12.10.2006 Nuovi scenari energetici e gestione dei rifiuti: • • • • • • • • Vi sono cumuli di rifiuti ovunque Non si sono rispettate le direttive della U.E. in tema di energia, con conseguente incremento dell’inquinamento Manca l’impulso locale (agenzia provinciale e comunale) sul tema dei nuovi scenari energetici Sassari si è auto-esclusa dalla ricerca e dall’innovazione sui campi dell’energia e dello smaltimento dei rifiuti in maniera razionale La raccolta differenziata, seppure predisposta, non ha mai funzionato in maniera efficace perché non vi è stata un’opportuna sensibilizzazione ed informazione della popolazione I grandi centri di distribuzione non collaborano per la raccolta differenziata I costi per gli approvvigionamenti di energia sono enormi e schiacciano l’economia Le attività commerciali non sono bene integrate con l’attività di raccolta dei rifiuti, l’imballaggio degli alimenti e fatto con materiali voluminosi e non riciclabili (es. la carne nei supermercati è confezionata con polistirolo, pellicole etc.) Patrimonio abitativo pubblico e privato: • • • • • La città è degradata, non vi è stata la promulgazione di regolamenti destinati all’edilizia sostenibile Lo sviluppo urbanistico selvaggio della città verso l’hinterland ha causato l’estinzione delle attività agricole produttive e tipiche Il centro storico è degradato e non ospita attività commerciali, si abbattono le vecchie case per costruire dei palazzi Il tessuto abitativo è diffuso, ma non è servito dai mezzi pubblici. Ciò comporta l’isolamento di alcune fasce della popolazione (anziani e persone svantaggiate) ed un generale peggioramento della “socialità” Sassari non ha un proprio modello di sviluppo urbanistico-archittetonico: la mancanza di un proprio stile dà alla città un diffuso aspetto da “periferia metropolitana” Mobilità urbana ed extrurbana: • • • • • Sassari è collegata con la sua periferia ed il suo agro in maniera pessima I tempi di percorrenza per raggiungere alcune aree della città sono lunghissimi, ciò comporta un peggioramento della qualità della vita La metropolitana di superficie inizia a funzionare congestionando il centro della città. Essa viene fatta oggetto di atti vandalici da parte dei Sassaresi e dà una immagine negativa della città e dell’Amministrazione Si continuano a fare parcheggi trascurando gli interventi su piazze ed aree del centro storico Alcuni abitanti di Sassari, anche per le difficoltà di mobilità, iniziano a lasciare la città in favore di Alghero e di Olbia 20 Rev.1 12.10.2006 • La situazione dei trasporti collettivi è negativa. La gente si sposta con mezzi propri e la mole di tali mezzi in movimento, concentrati in alcune fasce orarie, determina il congestionamento del traffico. Si impiegano delle ore per andare a lavorare e le relazioni sociali risentono negativamente di tale circostanza VISIONE POSITIVA Il facilitatore chiede ai partecipanti di immaginare Sassari nel 2020 in uno scenario positivo in cui tutti gli eventi sono andati a buon fine. Sistema ambientale (parchi urbani, verde, paesaggio): • Si realizza il parco del Rio Mannu (conseguenza della bonifica dell’area • • • • • • • industriale) Gli insediamenti urbani sono ben programmati e inseriti nel tessuto ambientale extra urbano Si realizza la rete ecologica di Natura 2000 (si osservano gli standard europei) In città si eliminano le piante che causano dissesto L’educazione e la comunicazione scientifica trovano luogo nelle scuole di tutti gli ordini Nel regolamento edilizio si inseriscono indicazioni e norme in merito al razionale utilizzo dell’energia e ad altre tematiche collegate con la salvaguardia dell’ambiente Vi è un razionale utilizzo dell’acqua, nel senso che si ricicla l’acqua per scopi secondari (giardini, pulizia strade ed altro) Le falde acquifere di Sassari vengono utilizzate per la raccolta idrica e ciò ha anche l’effetto di far diminuire l’umidità negli edifici del centro storico Nuovi scenari energetici e gestione dei rifiuti: • • • • • • La raccolta rifiuti funziona e gli animali non possono frugare nella spazzatura La città è autosufficiente a livello energetico. Ciò è dovuto all’utilizzo di nuove tecnologie come, ad esempio, i pannelli solari, le biomasse, l’eolico etc. Si utilizzano fonti energetiche a basso impatto ambientale: l’inquinamento è diminuito ed in conseguenza di ciò è calato il numero delle persone affette da malattie polmonari La razionalizzazione nell’utilizzo dell’energia si ottiene anche con capitolati rigorosi che obbligano i progettisti, opportunamente formati, ad adottare le necessarie misure L’utenza, in relazione ai temi dell’energia, è formata e conosce i mezzi e le tecnologie utilizzabili I cittadini sono sensibilizzati e responsabilizzati sul tema della raccolta dei rifiuti 21 Rev.1 12.10.2006 • • • • • Sassari informa la cittadinanza sulla sostenibilità con varie iniziative L’uso dei pannelli fotovoltaici è incentivato con opportune misure Le attività produttive agricole sono ben integrate nella produzione dell’energia Nel centro storico gli impianti di riscaldamento rispettano il decoro architettonico anche perché sono “centralizzati” (un solo impianto per più unità immobiliari) Si incrementa l’uso del teleriscaldamento Patrimonio abitativo pubblico e privato: • • • • • • • • Parte del centro di Sassari è stato adibito ad area pedonale. L’area è stata valorizzata e lì è piacevole passeggiare. È materialmente facile camminare (vi sono stati interventi di restauro della superficie stradale), anche per le persone disagiate Il centro città ospita manifestazioni culturali (es. giornata della lettura) Le strade ridiventano “bene comune della città”, sono il naturale punto di aggregazione La città ascolta e valorizza le competenze della città per la progettazione della stessa I servizi sono capillarmente diffusi su tutto il territorio comunale In alcune zone sono stati realizzati parcheggi interrati per i residenti (non per le soste), in conseguenza di ciò si allargano i marciapiedi e si realizzano piste ciclabili Si assiste alla rinascita del senso civico I cittadini ripopolano il centro storico in seguito agli incentivi dati dall’Amministrazione per la ristrutturazione dei locali ivi ubicati Mobilità urbana ed extraurbana: • • • • • • La viabilità è ottima. Il movimento del traffico è fluido anche perché le periferie sono ben collegate con la città Piazzale Segni è un parcheggio collegato tramite un frequente servizio navetta al centro città, in cui sono state realizzate isole pedonali Le isole pedonali non esistono in città ma il traffico scorre in maniera razionale (zone a traffico limitato etc.) Tramite le piste ciclabili è possibile raggiungere le varie parti della città Alcune fasce della popolazione (studenti) vengono incentivate all’uso della bicicletta Con opportune campagne di sensibilizzazione è stato incentivato il modello di trasporti che prevede un importante presenza dei mezzi pubblici ed è stato disincentivato l’utilizzo dei mezzi privati. Gli amministratori hanno dimostrato un grande coraggio nella promozione di tale cambiamento Il facilitatore legge la visione positiva e chiede ai partecipanti di individuare sulla base della stessa i fattori di successo, che vengono di seguito elencati. 22 Rev.1 12.10.2006 FATTORI DI SUCCESSO - Buona programmazione degli interventi di urbanizzazione e infrastrutturazione Attenzione alle nuove tecnologie in riferimento ad energia e smaltimento dei rifiuti Sensibilizzazione della popolazione sul tema del riciclaggio dei rifiuti Potenziamento e razionalizzazione dei trasporti pubblici In chiusura della 1^ sessione il gruppo individua il proprio portavoce che espone in riunione plenaria le risultanze dell’attività svolta Il portavoce illustra in riunione plenaria la visione positiva 23 Rev.1 12.10.2006 LA VISIONE COMUNE Il coordinatore del laboratorio, dott. Pietro Esposito, elabora la visione comune dei quattro gruppi di lavoro sulla base delle relazioni esposte dai rispettivi rappresentanti e la sintetizza in slide che vengono proiettate e lette a tutta l’assemblea. Il dott. Esposito legge all’assemblea le slide riassuntive della visione comune • VISIONE COMUNE DEL GRUPPO “CITTADINI E ASSOCIAZIONI” La città è vivibile per le persone che vi risiedono. E’ una città che purifica le sue acque e ha recuperato i suoi orti per il fabbisogno locale. Le auto sono alimentate a idrogeno; dai rifiuti si riesce a recuperare l’energia che serve per la vita di ogni giorno. Il centro storico è chiuso al traffico, la città è percorribile dai diversamente abili perché ci si è impegnati a ridurre le tante barriere. Vi è una metropolitana sotterranea e numerose piste ciclabili. Ci sono polmoni verdi frequentati dai bambini. I quartieri periferici sono ben collegati con il centro dai mezzi pubblici. Gli edifici vengono costruiti con bioedilizia. • VISIONE COMUNE DEL GRUPPO “ESPERTI” La città si inserisce in maniera armoniosa nel territorio. Gli insediamenti urbani ed extraurbani sono ben progettati. Risalta il decoro architettonico e il razionale utilizzo energetico. Si è diffusa la cultura del decoro abitativo (status di beni comuni) ed è prevalente l’uso del mezzo collettivo. Il centro storico è rivitalizzato e la città ha diminuito i propri rifiuti con i quali si produce l’energia necessaria. Le acque reflue vengono utilizzate per i giardini pubblici e privati. Gli amministratori sono coraggiosi e i cittadini hanno finalmente una cultura civica. 24 Rev.1 12.10.2006 • VISIONE COMUNE DEL GRUPPO “IMPRENDITORI” La città è bella. Vi sono piccole centrali di produzione energetica e la città è impegnata a risparmiare. La bioedilizia è diffusa, le vallate sono recuperate e vengono fruite dalle famiglie. Il traffico pubblico e privato viene programmato per facilitare la mobilità e ridurre l’uso del mezzo privato. Vi è un percorso pedonale ampio. Le caserme “La Marmora” e “Gonzaga” sono state inserite nel patrimonio civico e vengono utilizzate per servizi pubblici. Nella città vecchia ci sono artigiani ed è stata resa vivibile ed attrattiva • VISIONE COMUNE DEL GRUPPO “FUNZIONARI E AMMINISTRATORI” Le valli sono state recuperate e sono integrate con il sistema di verde pubblico. Tutti i quartieri hanno spazi naturalistici e fruibili dai cittadini. La città ha alcuni canili che hanno risolto i problemi di randagismo. Dai rubinetti scorre acqua buona. La produzione dei rifiuti si è ridotta, i cittadini sono impegnati a differenziare: ciò ha ridotto l’inquinamento ambientale e permesso di produrre energia dalla mondezza. La quota di rifiuti indifferenziata viene conferita al termovalorizzatore di Ottana, che svolge funzioni sovraterritoriali. Si è diffusa una cultura del risparmio energetico ed è frequente l’utilizzo della bioedilizia. Le auto si sono ridotte, mentre sono cresciute le zone pedonali e le piste ciclabili. La città è ben collegata con Alghero, Porto Torres e con i comuni dell’hinterland attraverso mezzi pubblici adeguati. I parcheggi hanno una funzione sostitutiva di interscambi con i mezzi pubblici. Il patrimonio edilizio pubblico è diffuso nella città e non concentrato in alcuni quartieri. La bioedilizia e il risparmio energetico sono divenuti la normalità. 25 Rev.1 12.10.2006 Si presenta di seguito una elaborazione sintetica della visione scaturita dal lavoro di ciascun gruppo, ottenendo la cosiddetta visione comune della Sassari sostenibile del 2020. Sassari, 28 settembre 2020 La città è vivibile per le persone che vi risiedono. Gli insediamenti urbani ed extraurbani sono ben progettati. Si è diffusa la cultura del decoro abitativo ed è prevalente l’uso del mezzo collettivo. Il centro storico è chiuso al traffico, la città è percorribile dai diversamente abili perché ci si è impegnati a ridurre le tante barriere. Vi è una metropolitana sotterranea e numerose piste ciclabili. I quartieri periferici sono ben collegati con il centro dai mezzi pubblici. Il patrimonio edilizio pubblico è diffuso nella città e non concentrato in alcuni quartieri. Le caserme “La Marmora” e “Gonzaga” sono state inserite nel patrimonio civico e vengono utilizzate per servizi pubblici. Le valli sono state recuperate e sono integrate con il sistema di verde pubblico. Tutti i quartieri hanno spazi naturalistici e fruibili dai cittadini, in particolare dai bambini. La città ha alcuni canili che hanno risolto i problemi di randagismo. La città ha diminuito i propri rifiuti con i quali si produce l’energia necessaria. E’ una città che purifica le sue acque che vengono utilizzate per i giardini pubblici e privati. Dai rifiuti si riesce a recuperare l’energia che serve per la vita di ogni giorno. Si è diffusa una cultura del risparmio energetico ed è frequente l’utilizzo della bioedilizia. Il traffico pubblico e privato viene programmato per facilitare la mobilità e ridurre l’uso del mezzo privato. Vi è un percorso pedonale ampio. La città è ben collegata con Alghero, Porto Torres e con i comuni dell’hinterland attraverso mezzi pubblici adeguati. Le auto sono alimentate a idrogeno. I parcheggi hanno una funzione sostitutiva di interscambi con i mezzi pubblici. Gli amministratori sono coraggiosi e i cittadini hanno finalmente una cultura civica. Conclusione prima sessione Al termine della lettura della visione comune scaturita dalla prima sessione di lavoro, il coordinatore del workshop, dott. Pietro Esposito, invita i partecipanti a suddividersi nei gruppi tematici prescelti e a prendere posto nelle zone dedicate alla discussione. Il dott. Luciano Deriu del Centro di Educazione Ambientale di Baratz, chiede la parola per suggerire una maggiore definizione del tema delle aree verdi con l’inserimento del tema più generale e pregnante per la Regione Sardegna: i Parchi. Il coordinatore, in linea con la flessibilità del metodo EASW, accoglie la proposta e integra il tema dedicato al sistema ambientale con quello delle aree protette. 26 Rev.1 12.10.2006 Seconda sessione Gruppo tematico: Sistema ambientale (parchi urbani, aree protette, verde, paesaggio…) Facilitatore: dott.ssa Irene Melis Il facilitatore consegna ai partecipanti 6 post-it di diverso colore, invitandoli a scrivere massimo due idee ciascuno nell’ambito del tema di discussione. Le proposte segnalate dai partecipanti sono le seguenti: IDEA COME CHI Creazione di aree pedonali e “percorsi vita” all’interno della città Attraverso una concertazione delle ipotesi da sottoporre al parere rappresentanti di diverse categorie, fasce di età, sesso Finanziamenti P.A.I. (Regione), strumenti sovracomunali, sistema integrato delle valli (Ossi, Muros, Tissi…) Gruppo di esperti misto agronomi, educatori fisici Sistema delle valli di Sassari: salvaguardia dal punto di vista idrogeologico, conseguente produzione di energia alternativa (idroelettrico) e di acqua Sistema delle valli di Sassari: creazione di un corridoio polifunzionale, contenitore di attività ed eventi ma anche di mobilità sostenibile (trenino verde) Valli cittadine: Parchi urbani tematici Ripristino di geo-sistemi naturali Valli cittadine: Spazi per eventi pubblici Costituzione del parco (area protetta) da Capo Caccia al Parco dell’Asinara con percorsi di osservazione ambientale, paesistica e geologica (sarebbe la seconda in Sardegna tra le prime in Europa) Amministrazione Università, imprese tra comunale, Finanziamenti sport statali Consorzio delle attività sportive e culturali Piano dei trasporti comunali + hinterland Amministrazione comunale Società sportive e culturali Enti regionali (ERSU) Aziende di trasporto Amministrazione comunale (con il coinvolgimento di): Aziende floro-vivaistiche grazie a concessioni Cooperative di educazione ambientale Concessione ad agenzie che si occupano della gestione Percorsi con sentieri pedonali, di ippovie e piste ciclabili con forme di sosta e pernottamento presso le aziende e i residenti - Esperti di ecosistemi ambientali - Educatori ambientali - Circoscrizioni locali - Agenzie di gestione Consorzio tra associazioni ambientaliste, enti pubblici, di ricerca, Università principalmente i residenti in loco che saranno inseriti nel progetto come fornitori di servizi 27 Rev.1 12.10.2006 Miglioramento delle opportunità dei produttori agricoli e della trasformazione con la creazione di un marchio dei prodotti e predisposizione di certificazione di qualità per rifornire il turismo indirizzato ai parchi. Coinvolgimento area ampia per garantire la conservazione del paesaggio agrario Creazione di un polmone verde ben custodito e controllato dove i/le bambini/ne che vivono in città possano giocare all’aria aperta in tranquillità e sicurezza e dove il cittadino si sente tutelato Percorsi pedonali e percorsi ciclabili di collegamento tra città e sistema dei parchi Recupero di edifici rurali per la creazione di fattorie didattiche per la diffusione di conoscenze sulla flora, le produzioni tipiche, la trasformazione di prodotti con tecniche “pulite e naturali” Invertire il modello di sviluppo puntando sulla qualità ambientale Attivare i Parchi come laboratori dello sviluppo sostenibile Porto Ferro: - Protezione dei sistemi dunali e della biodiversità. - Chiudere e vigilare affinché nessuno commetta azioni vietate (es. motocross etc.); - Estirpare il carpobrotus (detto “fico degli ottentotti”) - Dare ad una cooperativa la gestione della pulizia fatta a mano della spiaggia e dell’affitto di ombrelloni da situare solo nella “zona afitoica” Grande lavoro di sensibilizzazione, di organizzazione, di strutturazione di punti di concertazione nelle aree parco nelle zone di sostegno in rete Consorzio pubblico-privato Attraverso lo studio e la ricerca di spazzi idonei nella giusta ubicazione Amministrazione comunale che sceglie un gruppo di persone idonee che appartengono a delle associazioni ambientaliste Convenzioni e raccordi cooperazione tra le parti Enti locali per la realizzazione Associazioni e consorzi per la gestione Enti pubblici per la realizzazione Associazioni e volontari per la gestione di Convenzioni e accordi tra le parti (istituzionali e sociali) Per percorrere uno sviluppo sostenibile la “grande opera” è la riqualificazione del territorio (verde, energia, trasporti, rifiuti etc.) Occorre che ogni parco definisca una sua identità e specializzazione trovando un equilibrio tra fruizione e conservazione Collaborazione tra pubblico e privato in un organismo misto Un nuovo modello di sviluppo ha bisogno di tutti )(Istituzioni, imprese, scuole, consumatori). Pre-condizione: cultura diffusa della sostenibilità Attualmente i parchi soffrono di isolamento. Per attivarli occorre una forte partecipazione di istituzioni, imprese e soggetti territoriali - Il Comune per i permessi e la gestione della “vigilanza” e controllo - Una cooperativa per la pulizia - L’Università per la parte scientifica 28 Rev.1 12.10.2006 - Azioni di sensibilizzazione al bello e alla consapevolezza. - Laboratori di quartiere di creatività e di esame delle azioni quotidiane (es. educazione al consumo, utilizzo di oggetti e materiali destinati a diventare rifiuto con attività creative, educazione al gusto) Un sistema dei parchi (Monserrato, agraria, quelli che si potranno realizzare nelle valli) grazie al quale si possa praticare, sperimentare un trasporto con mazzi a idrogeno, da estendere poi al sistema viario e dei trasporti urbani Recupero dell’area urbana degradata di via Bellini e pineta e giardini dell’agraria ai fini di una utilizzazione per attività di educazione ambientale, attività culturali e ludico ricreative a basso impatto ambientale Sistema dei parchi intercomunale “integrato” con un parco letterario attivo con attività di educazione ambientale collegata alla educazione alla lettura su argomenti di cultura naturalistica Fattoria didattica urbana nell’area di pertinenza dell’ospedale San Pietro: - Coltivazioni biologiche e biodinamiche - Impiego e promozione della biodiversità regionale - qualità degli alimenti per migliorare le abitudini alimentari - apertura di un punto vendita in azienda Volontariato e fondi UE Operatori INFEA Si può prendere come esempio e riferimento quanto fatto in altre città italiane ed europee a partire da contesti spaziali limitati Coinvolgimento di vari soggetti: aziende di trasporti, Enti locali (Comune e Provincia), Regione, Unione Europea, istituti di credito, imprese private Attraverso il coinvolgimento in parte del volontariato e in parte delle istituzioni il progetto può essere finanziato da fondi pubblici e autofinanziamento attraverso le attività svolte Associazioni ambientaliste (WWF) in concerto con le Istituzioni, la popolazione residente secondo i principi dell’urbanistica partecipata (nodo INFEA) Creazione e gestione comune (centralizzata) del sistema dei parchi nel territorio del comune di Sassari e dei comuni vicini attraverso una serie di percorsi ambientali che collegano le varie “zone parco” e che sono intervallate da percorsi letterari (es. scrittori che parlano della nauta, saggi sull’ambiente…) Autogestione Autofinanziamento Finanziamenti regionali del POR Convenzioni specifiche tra enti privati - EE.LL. (Comune e Provincia) - Università (facoltà scientifiche e letterarie) - A.I.B. Associazione Biblioteche - Associazione Editori sardi - Associazione Librai indipendenti Cooperativa sociale di produttori costituita da cittadini, associazioni istituite ad hoc. Vendita di prodotti biologici a strutture quali asili, orfanotrofi, ospizi, cittadini etc. Alla fine della 2^ sessione il facilitatore chiede di individuare fra i partecipanti un esponente che presenti agli altri gruppi di lavoro un sunto delle idee emerse. Si propone il signor Antonio Cossu, divulgatore agricolo dell’ERSAT e membro del WWF, al quale, dato 29 Rev.1 12.10.2006 l’elevato numero di idee, il coordinatore suggerisce la stesura di un promemoria utile alla presentazione in plenaria. Di concerto con il facilitatore e gli altri componenti del gruppo di lavoro viene stilata la seguente sintesi articolata per punti: - Premessa sullo sviluppo sostenibile - Il piano strategico come occasione - I parchi come laboratorio - Progetti per le aree urbane - Progetti per le aree extraurbane e per i parchi - La valorizzazione di siti ai fini produttivi - La valorizzazione dei siti ai fini della conservazione della biodiversità (Porto Ferro, S.I.C. etc.) - Aspetti culturali: educazione al bello, parchi letterari - Rete di aree protette e loro collegamento non solo per tematismo legati alla conservazione ma anche alla mobilità (piste ciclabili). Il signor Antonio Cossu illustra in plenaria le idee del gruppo 30 Rev.1 12.10.2006 Gruppo tematico: Patrimonio abitativo pubblico e privato Facilitatore: dott.ssa Gilda Ponti Il gruppo “Patrimonio abitativo pubblico e privato” Il facilitatore consegna ai partecipanti 6 post-it di diverso colore, invitandoli a scrivere l’idea, la relativa modalità di realizzazione e i soggetti attuatori rispettivamente sui post-it gialli, celesti e fucsia. Successivamente alla esposizione delle idee di ciascun partecipante il facilitatore suggerisce di raggruppare le idee omogenee in modo da poterle esporre in maniera più organica durante la presentazione del lavoro nella sessione plenaria. Il quadro che ne scaturisce è il seguente: IDEA COME CHI Riqualificazione del Patrimonio abitativo pubblico e privato per il miglioramento della qualità abitativa - Con le regole (R.E., manuale del recupero del centro storico, libretto del fabbricato). - Intervenendo con le realizzazioni guidate, con l’impiego di maestranze qualificate. - Mantenendo in modo corretto l’edificio, ottenendo agevolazioni economiche - Manuale del fabbricato rilasciato dall’impresa con la descrizione dei materiali. - Sostituendo intonaci e marciapiedi utilizzando i nuovi prodotti. - Ente Locale - Imprenditori del settore - Privati Decreto Legge 192/05 “risparmio energetico”. Utilizzo materiali fotocatalitici per ridurre l’inquinamento. Amministrazioni 31 Rev.1 12.10.2006 - Valorizzazione del centro storico attraverso pochi interventi gestibili finanziariamente e in termini di consenso per attivare una riqualificazione centrifuga socioinfrastrutturale. - Residenza diffusa degli studenti in accordo con il concetto di Campus Universitario. - Iniezioni di capitale fisso in termini di servizi e decoro urbano. - Tentativi da muovere a partire da pochi spot, intesi come modi di una rete di intervento - Case per handicap e famiglie con reddito medio basso nel centro storico e nella fascia urbana circostante Riqualificazione degli immobili di pregio - Progettazione strategica. - Portafoglio Europeo. - Enti sindacali - Fondi realizzati con le alienazioni di fabbricati e terreni - Comune Modifica della destinazione d’uso con possibilità di utilizzo concreto per attività - Enti territoriali - Società miste - Privati Recupero all’utilizzo civico delle caserme La Marmora e Gonzaga - Recupero patrimonio abitativo - Introduzione di nuovi materiali biocompatibili - “Retrofitting” patrimonio edilizio pubblico (case popolari, edifici comunali) - Trattativa (es. cessione) - Stato (es. Ministero della Difesa) - Mediante agevolazioni in materia impositiva - Forme agevolate di credito - Su alcuni casi esemplari concorsi di progettazione - Reperimento risorse attraverso fondi europei finalizzati al risparmio energetico (esistono vanno trovati) e a programmi di recupero urbano (Eurocity….esempi Tampere, Vichy, Barcellona) - Misurazioni del micro clima - Indagini sui modi di vita degli abitanti - Progetto e monitoraggio Comune Realizzazione di progetti edilizi pilota e loro monitoraggio (con lo scopo di individuare il mix di tecnologie migliori per introdurre misure di risparmio energetico) Un grande spazio di uffici “frontoffice” per i cittadini Finanziamento europeo regionale o - Comune Università Terzo Settore Enti Sindacali Enti territoriali Privati come fruitori Comune Istituzioni sovracomunali Partenariato pubblico/privato - Amministrazioni pubbliche - Professionisti - Università Imprese private con contratti a tempi definiti 32 Rev.1 12.10.2006 In chiusura della presentazione delle idee all’interno del gruppo di lavoro, il facilitatore invita il gruppo a designare un portavoce che illustri il lavoro realizzato in sede plenaria. Viene prescelto l’arch. Francesco Spanedda L’arch. Spanedda illustra il lavoro di gruppo 33 Rev.1 12.10.2006 Gruppo tematico: Mobilità urbana ed extraurbana Facilitatore: dott. Gianmario Serra Il gruppo “Mobilità urbana ed extraurbana” Il facilitatore consegna ai partecipanti 6 post-it di diverso colore, invitandoli a scrivere due idee nell’ambito del tema di discussione e per ciascuna di esse le modalità di realizzazione e i soggetti deputati a realizzarle. Le proposte formulate dai partecipanti sono le seguenti: IDEA COME CHI Progettazione e pianificazione di nodi d’interscambio di traffico all’interno del territorio. Aree nelle quali convergono il traffico su gomma, ferro, navale, aereo Creazione di un’unica autorità di gestione del trasporto pubblico nell’ambito del bacino di riferimento Concorsi pubblici, finanziamenti ricavati dalla creazione di un fondo: Provincia, Comune, Stato, Regione Creazione di un consorzio di comuni con l’ausilio di: Provincia, Comune, Stato, Regione Utilizzando il patrimonio di competenze e professionalità che fanno capo agli enti programmatori e ai soggetti gestori Agenzia della mobilità Enti pubblici (regione, provincia, comuni del territorio interessati) cui competono le funzioni di programmazione e indirizzo Fruibilità pedonale della città, potenziamento trasporto collettivo – tram su percorsi riservati riqualificazione urbana, liberare le strade dalle auto in sosta Amministrazione comunale 34 Rev.1 12.10.2006 Tram estesi a tutti i quartieri, all’hinterland e ai comuni limitrofi. La linea di superficie non fa perdere il contatto con la città Servizio di trasporto pubblico in concomitanza con l’orario di inizio/fine lavoro zona centro storico Rivoluzione l’ATP: mezzi piccoli, veloci, frequenti. Mezzi pubblici accessibili a tutti, frequenti e che colleghino la città alle periferie Mezzi di trasporto abilitati per anziani, persone disabili e mamme con passeggini Creazione di un sistema integrato del trasporto che coinvolga non solo Sassari ma anche i comuni circostanti, che tenga conto delle varie esigenze (produttive, economiche, amministrative) e che consenta lo scambio tra i vari tipi di trasporto (gomma, ferro, individuale, etc) Sottrarre le strade del centro cittadino ai veicoli e restituirle ai pedoni. (con particolare riguardo ai portatori di Handicap) Piano parcheggi esterni urbana e in altri comuni cinta Utilizzando le attuali tratte ferroviarie, declassandole a tranvie e integrandole nel tessuto viario eliminando nel contempo la barriera urbanistica che costituiscono le ferrovie come tali Creazione sistema parcheggi filtro, linee di trasporto dedicate, parcheggio gratuito come incentivo Con l’adozione di mezzi piccoli, veloci e frequenti. Si incentiva l’utilizzo di mezzi pubblici e si riduce l’impatto della circolazione automobilistica privata. Maggiori costi compensati da maggiori benefici sul territorio. Comprando solo mezzi accessibili o attraverso convenzioni con associazioni di volontariato per disabili e anziani Comprando mezzi che abbiano determinate caratteristiche, convenzionati dalla regione o altri enti. Studio approfondito dei flussi di traffico, realizzando nodi intermodali efficienti, garantendo certi tempi di percorrenza e facilità di utilizzo dei diversi mezzi. (corsie preferenziali, percorsi ciclabili e assi di percorrenza privilegiati per auto e pedoni) Enti pubblici in sinergia con i privati. (Regione per competenza sulle ferrovie secondarie. Comuni come fruitori) Realizzando platee rialzate in corrispondenza dei passaggi pedonali, veri e propri rallentatori del traffico veicolare affinché gli automobilisti siano scoraggiati all’uso del mezzo privato a vantaggio del mezzo pubblico Individuando siti di interscambio in ingresso, bloccando il traffico in origine Amministrazione comunale Comune, ATP, Gestore parcheggi L’amministrazione comunale Comune, ATP, ferrovie, cittadini e associazioni Ente trasporti, Regione, Comune, Aziende private Il Comune di Sassari come promotore e una sorta di conferenza permanente con gli altri comuni Accordo fra comuni, provincia e privati 35 Rev.1 12.10.2006 Il centro ai pedoni. Poche macchine, parcheggi periferici esterni alla città compatta ove lasciare le auto di chi arriva dall’esterno e portare le auto anche dall’interno. Non separare la questione tranviaria da quella della mobilità e dei parcheggi. Vasta autorità d’area per al verifica della programmazione della rete dei servizi. Razionalizzazione dei parcheggi e dei percorsi Piano orari dei servizi e del commercio, individuazione di corsie preferenziali e per diversamente abili. Arrivare in bicicletta a Platamona Metropolitana leggera (SassariAeroporto di Alghero). Ridurre la congestione attraverso la realizzazione di una rete stradale, “gerarchizzare”. Fronte agro per le attività culturali, ricreative, outdoor. Educazione stradale reale nelle scuole Opportuna e quanto più possibile dislocazione in tutti i quartieri delle funzioni e dei servizi che la città deve offrire. Rete di piste ciclabili, non solo all’intero della città ma anche lungo le strade extraurbane, specie in collegamento con le borgate e i luoghi turistici. Integrazione tariffaria, che consenta un utilizzo di più vettori con un unico titolo di viaggio e favorisca l’uso del mezzo pubblico. Vaste superfici di aree recintate e custodite, con mezzi veloci che trasportano le persone al centro cittadino. Amministrazione comunale attraverso la sua società (ATP) Piano Urbano del traffico Amministrazione comunale. Costituzione di un’ Agenzia Provincia Ridisegnando e quindi razionalizzando gli stalli a costi zero, risistemazione percorsi e scivoli, attraverso il parere dei soggetti i interessati. Accordi Comune, ATP, imprese, commercianti ecc.. Amministrazione comunale Comune ATP. Pista ciclo-pedonale Standard Europei Comune e Provincia RAS, UE, Provincia Creando nuove infrastrutture per gli spostamenti da e verso la città. Abbattere hotel “Turritana” da sostituire con un centro polifunzionale. Corsi integrati nella programmazione scolastica Incentivi a decentrare i servizi. Nuova mentalità Amministrazione Comunale Amministrazione Regione, Provincia. comunale, Scuole guida organizzate Istituzioni, cittadini, imprese. Creazione di parcheggi sotterranei al fine di sostituire quelli esistenti, liberando lo spazio così per le piste. Tutte le istituzioni coinvolte nella progettazione della viabilità, anche in collaborazione con sponsor privati. Attraverso una razionalizzazione del sistema di trasporto pubblico locale, garantendo l’effettiva intermodalità e l’informazione con le tecnologie attualmente a disposizione. Ente di riferimento: Aziende di trasporto, provincia, regioni. 36 Rev.1 12.10.2006 Alla fine della 2^ sessione il facilitatore chiede di individuare fra i partecipanti un portavoce che esponga agli altri gruppi di lavoro un sunto delle idee emerse. Esposizione in plenaria della visione del gruppo “Mobilità urbana ed extraurbana” 37 Rev.1 12.10.2006 Gruppo tematico: Nuove tecnologie ed imprese innovative Facilitatore: dott. Danilo Spano Il gruppo “Nuove tecnologie ed imprese innovative” Il facilitatore consegna ai partecipanti i post-it sui quali scrivere le due idee, le modalità di realizzazione delle stesse e i soggetti attuatori. Le proposte emerse dalle attività di gruppo sono le seguenti: IDEA COME CHI Investire per fare di Sassari un punto strategico nazionale ed internazionale per la produzione di energia tramite impianti fotovoltaici Potenziare le energie rinnovabili: - Eolico: arrivare a 700 MW nel 2020 - Fotovoltaico su ogni tetto utile (esposto a sud) - Solare termico per acqua calda su ogni tetto Potenziare il risparmio energetico: - nelle abitazioni - negli edifici pubblici - nelle scuole Creando impianti per trasformare le sabbie silicee di Florinas e di Codrongianos in silicio per produrre pannelli fotovoltaici e componenti per computer Con interventi che favoriscano i privati nell’installare gli impianti. Joint venture Regione-privati-CNR Privati, Comuni, imprese, scuole condomini Permettendo la compartecipazione dei privati agli impianti di energie rinnovabili Tramite mutui/finanziamenti agevolati per interventi di coibentazione dei locali e rinnovo apparecchiature tecnologiche Privati, Comuni, banche, fabbriche, imprese, scuole etc. 38 Rev.1 12.10.2006 Creare una centrale eolica ed un gassificatore in mezzo al mare (10/20 miglia dalla costa), nel Golfo dell’Asinara Piccole centrali eoliche o fotovoltaiche che servano gruppi di famiglie Far pagare le esternalità ambientali alle centrali elettriche che immettano nell’ambiente sostanze inquinanti (circa 0,4 € cent./Kwh) per poi reinvestirle nel territorio Incentivazione delle tecniche di sfruttamento della geotermia per riscaldamento degli edifici Risparmio energetico e verifica periodica delle centrali termiche e degli impianti elettrici Nuova tecnologia per il trattamento dei rifiuti solidi urbani effettuato attraverso la separazione mediante la pressoestrusione, la digestione anaerobica della frazione umida, con produzione di energia elettrica, termica e elementi organici. Questi ultimi, previa convenzione con gli agricoltori, per ottenere biomasse e oli vegetali da integrare nel processo. I fondi di risulta dei processi di depurazione dell’H2O e del trattamento della parte organica della raccolta dei rifiuti, vengono riciclati in agricoltura Risparmio attraverso costruzioni in bioedilizia, accorgimenti anti dispersione energetica (doppi vetri), riscaldamento con pannelli fotovoltaici Installando la centrale che diventa un polo turistico-scientifico nella rotta Asinara - Porto Torres Investimenti pubblici e privati Installando piccoli impianti in grado di far risparmiare il gruppo di famiglie proprietario (eventuale guadagno se si crea una rete in grado di commercializzare l’eccedenza di energia prodotta) Scrivendo una legge che computi i costi ambientali nelle utilities e li versi alla comunità Investimenti disciplinati normativa. Sensibilizzando ed incentivando i cittadini all’utilizzo di fonti energetiche pulite In base alle normative attuali (es. legge sul risparmio energetico), attivare delle verifiche periodiche annuali per impianti complessi e biennali per le piccole utenze Con fondi ministeriali Amministrazioni pubbliche associazioni di categoria Educazione capillare del cittadino, dell’imprenditore, del professionista, dalla primissima infanzia, alla cura delle cose, della città e del pianeta pubblici e privati da un’apposita Regione su impulso di Comuni, Province ed associazioni d cittadini ed - amministrazioni - cittadini - sportello pubblico Consorzio tra Comune, società pubbliche e O.P. di agricoltori Acquisizione al neo Consorzio dei certificati verdi vincolati al terreno utilizzato - Singolo cittadino - Enti 39 Rev.1 12.10.2006 Consumi locali. Riutilizzo dei contenitori per liquidi (latte, detersivi). Riparare l’oggetto con pezzi di ricambio, anziché gettare l’oggetto stesso. Riciclare plastica, carta, vetro Sensibilizzare i commercianti ad eliminare le insegne al neon contro l’inquinamento luminoso Scelte politiche armoniose convinte e condivise a livello locale, territoriale, regionale, nazionale, planetario. Rispetto della legislazione in parte già vigente (es. Tokio). Enti pubblici Preferendo le scritte e le insegne dipinte sui muri, oltre tutto si guadagnerebbe in gradevolezza estetica Chiedendo alle stese di rinunciare al presunto plus valore dato dai colori, forme strane e dagli omaggi Istituire un parco con strutture idonee per esposizioni e dimostrazioni didattiche Comune - Consulenti esperti provenienti dai migliori centri di ricerca/università. finanziamenti enti locali più unione europea - banche disponibili a finanziare i progetti - impatto ambientale minimo degli impianti - Amministrazione comunale -Amministrazione provinciale - Regione - Imprese private locali Destinazione dei fondi agricoli per la coltivazione della colza (fonte per carburanti ecocompatibili) Attraverso investimenti comunitari (in parte già esistenti) e privati (grosse compagnie di carburanti) Il settore agricolo associato a produttori di carburanti (creazione della filiera completa) Incentivazione della raccolta differenziata dei rifiuti attraverso l’istituzione di una tariffa proporzionale all’indifferenziato prodotto da ogni nucleo familiare Attraverso un monitoraggio dell’indifferenziato prodotto dai cittadini (sacchetti a pagamento o chip elettronico) Amministrazione comunale Sensibilizzare le industrie per quanto riguarda la realizzazione delle confezioni dei prodotti Centro tecnologico per energia rinnovabile. Sarà dotato di strumenti funzionanti in dimensione reale o in scala ridotta. Servirà a diffondere la conoscenza nelle scuole, nelle imprese e nei cittadini Sfruttare fonti energetiche rinnovabili disponibili nel territorio sassarese: energia solare, eolica, da biomasse prodotte dall’agropastorizia. Per coprire il fabbisogno pubblico di energia – carburante nel terziario pubblico e nel trasporto pubblico Governo centrale Gli enti locali forniscono l’area e le strutture. Gli sponsor forniscono macchinari. Una cooperativa fornisce servizi di gestione e animazione 40 Rev.1 12.10.2006 Stimolare i cittadini ad attivare al meglio la differenziazione domestica e industriale dei rifiuti attraverso l’istituzione di tariffe personalizzate in base alla produzione Recupero vetro, carta, gomme auto Risparmio energetico per pubblico e privato (edifici, illuminazione pubblica) valutabile tra termico ed elettrico in circa il 40% Utilizzo di architettura bioclimatica per le nuove costruzioni e per quanto possibile negli interventi di restauro Teleriscaldamento per tutte le città o i paesi in cui sia realizzabile Dotazione di sistemi elettronici di rilevazione del peso di rifiuti prodotto per tipologia e riconoscimento dell’utente con carta magnetica da introdurre nel cassonetto di raccolta o nello scarrabile Macchine suole scarpe. Fucine per vetro. Centro polifunzionale cultura del riciclo contro gli sprechi Trovando il modo di dare incentivi per chi razionalizza l’uso dell’energia Amministrazione comunale Cooperative per lavoratori svantaggiati o fuori età. Lavori artigianali e artistici. Investimenti misti e comunitari La pubblica amministrazione usando come strumento il regolamento edilizio ormai in dirittura di arrivo Incentivazione per questo tipo di realizzazioni Pubblica amministrazione con regolamento edilizio A mezzo di integrazione della convenzione con l’Endesa I comuni interessati e la Provincia Alla fine della seconda sessione il facilitatore chiede di individuare fra i partecipanti un rappresentante che esponga agli altri gruppi di lavoro un sunto delle idee emerse. Viene nominato il dott. Roberto Schirru. Il dott. Roberto Schirru espone le idee del gruppo “Nuove tecnologie ed imprese innovative” 41 Rev.1 12.10.2006 Conclude i lavori della giornata l’ing. Salvatore Demontis, assessore all’ambiente del comune di Sassari, che, nel ringraziare i presenti per aver partecipato ai lavori della “Settimana strategica”, ed in particolare alla giornata dedicata a ”Sassari sostenibile”, rimarca l’importanza del contributo dato da tutti gli intervenuti sia alla stesura del piano strategico, sia ai fini della condivisione più generale della politica in materia perseguita dalla attuale amministrazione. L’assessore Demontis chiude la sessione dei lavori “Sassari sostenibile” 42 Rev.1 12.10.2006 I Partecipanti NOME E COGNOME SOCIETA’/ENTE DI APPARTENENZA 43 Rev.1 12.10.2006 Allegato Il presente allegato deriva da un lavoro di gruppo elaborato in fase di Open Space nella giornata del 29 settembre, dedicata a “Sassari Universitaria e dell’alta formazione”. Nell’ambito di tale sessione si è costituito un gruppo di lavoro della facoltà di veterinaria che, autogestito secondo i meccanismi propri dell’OST, ha discusso e sviluppato il tema del randagismo, argomento che meglio si inserisce nelle argomenti trattati nella giornata dedicata alla sostenibilità. Con il consenso dei partecipanti si è deciso, perciò, di riportare le risultanze del lavoro di gruppo come integrazione al presente report più consono e pertinente alla materia trattata. Rapporto uomo-animale nella città Problemi relativi alla presenza di cani randagi vaganti: - etici: abbandono; - di sicurezza: morsicature, incidenti stradali; - sanitari: zoonosi ed altre patologie; - economici: predazione degli animali domestici; - igienici: frequentazione delle discariche e cassonetti della spazzatura: - ambientali: fattore di minaccia per la fauna selvatica. Proposte: 1) Il randagismo è massimo nelle zone di degrado culturale ed ambientale. L’applicazione di piani di educazione sanitaria a partire dalle scuole primarie rappresenta un indispensabile strumento per la sensibilizzazione al problema e la sua graduale risoluzione. Si propongono cicli di lezioni, giornate di studio a tema nelle scuole da parte di personale specializzato al fine non solo di promuovere il rispetto nei confronti degli animali in genere ma anche di fornire le nozioni di base di igiene sanitaria. 2) Chiediamo che il Comune faccia rispettare il vigente regolamento in materia di cani vaganti tramite il coinvolgimento delle figure competenti. Gli strumenti legislativi esistono ed appaiono adatti alla gestione del problema, sarebbe sufficiente una loro più rigorosa applicazione. Proponiamo di inserire nel regolamento comunale l’articolo che era stato stralciato dalla bozza originale relativo alla denuncia dell’avvenuto accoppiamento delle cagne di proprietà e della denuncia di nascita al fine di evitare gli abbandoni post-natali. 3) Consigliamo l’eliminazione della figura non del cane ma bensì delle “mute di quartiere” causa di degrado ambientale e di aggressione verso persone ed animali. 4) Consigliamo la predisposizione di un gattile all’interno dei canili per il ricovero e controllo delle colonie feline. 5) La Facoltà di Medicina Veterinaria di Sassari offre la propria disponibilità ad affiancare la ASL negli interventi sanitari (pronto soccorso e specialistici) e nei piani di educazione sanitaria sopra citati. Hanno partecipato al lavoro di gruppo sul rapporto uomo-animale nella città: Gerolamo Masala, Maria Lucia Manunta, Stefano Grassi, Fiammetta Berlinguer, Maria Carboni Murru, Antonio Carboni, Pietrina Chessa, Gianni Chessa 44 Rev.1 12.10.2006