REGOLAMENTO SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO I.C. POGGIO MIRTETO IL Consiglio dell’istituto comprensivo di Poggio Mirteto, in linea con il D.P.R. n. 249 del 24/06/1998 concernente lo statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria e il D.P.R. n. 235 del 21/11/2007 recante modifiche ed integrazioni al primo, delibera quanto segue: La scuola è luogo di formazione e di educazione mediante lo studio, l’acquisizione delle conoscenze e lo sviluppo della coscienza critica (Art. 1 D.P.R. n. 249) La scuola è una comunità di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale volta alla crescita della persona in tutte le sue dimensioni. In essa ognuno, con pari dignità e nella diversità dei ruoli, opera per garantire la formazione alla cittadinanza, la realizzazione del diritto allo studio, lo sviluppo delle potenzialità di ciascuno e il recupero delle situazioni di svantaggio (Art. 2 D.P.R. n. 249) Il compito della scuola, pertanto, è quello di far acquisire non solo competenze, ma anche valori da trasmettere per formare cittadini che abbiano senso di identità, appartenenza e responsabilità. Per il raggiungimento di tale obiettivo l’istituzione scolastica programma e condivide con gli studenti, con le famiglie, con le altre componenti scolastiche e le istituzione del territorio, il percorso educativo da seguire per la crescita umana e civile dei giovani. Nasce da qui la necessità della realizzazione di un’alleanza educativa tra famiglie, studenti ed operatori scolastici, dove le parti assumano impegni e responsabilità e possano condividere regole e percorsi di crescita degli studenti. Il presente regolamento d’Istituto è stato formulato sulla base di questi fondamentali principi e vuole garantire una reale partecipazione e un’effettiva collaborazione di tutte le componenti della comunità scolastica per il raggiungimento del successo formativo degli alunni. Dal momento che la convivenza scolastica si realizza nel rispetto di norme democraticamente definite ed accettate, questo regolamento indica i doveri e i diritti che legano reciprocamente i componenti della scuola, nel rispetto della dignità di ciascuno. REGOLAMENTAZIONE ENTRATA-USCITA-INTERVALLI-RITARDO 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. Le lezioni iniziano alle ore 8,05. A partire dalle ore 8,00 gli alunni si recano, in maniera ordinata, nelle loro aule. Per motivi di sicurezza i genitori non possono entrare con le automobili nei cortili interni della scuola, tranne casi di alunni diversamente abili o con problemi motori. La puntualità deve essere sentita come rispetto degli altri, in quanto il ritardo porta turbamento al regolare svolgimento della lezione. Gli alunni ritardatari sono ammessi in classe previa giustificazione. Eventuali ritardi non giustificati sono annotati sul registro di classe; il giorno dopo gli alunni dovranno presentare la giustificazione del ritardo sull’apposito libretto, con firma del genitore. Gli intervalli sono fissati dalle ore 9,55 alle ore 10,05 e dalle ore 11,55 alle ore12,05; si svolgono nelle classi e nel relativo corridoio adiacente. Occorre tenere un comportamento corretto, si raccomanda di non danneggiare i servizi e di non lasciare rifiuti in giro. Gli insegnanti e i collaboratori scolastici sono responsabili della vigilanza. Non sono consentite ulteriori uscite al bagno se non per effettiva necessità o per motivi di salute. Durante le ore di lezione e al cambio di insegnante non è permesso stazionare nei corridoi e nell’atrio. Alle ore 13,55, termine delle lezioni antimeridiane, gli alunni escono o si recano alla sala mensa, sotto la sorveglianza del docente dell’ultima ora. I cambiamenti d’orario, dovuti a scioperi o a qualsiasi altra causa, saranno comunicati ai genitori attraverso il diario scolastico, sul quale essi dovranno apporre la propria firma. REGOLAMENTAZIONE USCITE ANTICIPATE Gli alunni possono uscire prima del termine delle lezioni solo se: I genitori vengono personalmente a ritirare il figlio: in tal caso per richiedere l’uscita anticipata firmeranno, presso il Collaboratore Scolastico in portineria, sul registro predisposto a tale scopo. Nel caso che i genitori non possano personalmente venire a ritirare il figlio, dovranno delegare per iscritto un familiare di cui indicheranno le generalità. Il familiare delegato dovrà presentare al Coll. Scol. addetto un documento di riconoscimento e firmare il permesso di uscita anticipata. Si tiene conto di richiesta scritta o telefonica, solo con autorizzazione del Dirigente scolastico. Se, per validi motivi documentati, l’uscita si protrae nel tempo, i genitori presentano una richiesta scritta in presidenza indicando esattamente l’ora d’uscita e il periodo. In tale richiesta dovrà essere chiaramente 1 esplicitato che il genitore esonera la scuola da qualsiasi responsabilità per incidenti che possano succedere in itinere nell’arco di tempo intercorrente tra l’uscita anticipata e il normale orario d’uscita. Il Dirigente Scolastico, esaminata la richiesta, può concedere l’autorizzazione che verrà trascritta sul registro di classe e conservata nel fascicolo personale dell’alunno. REGOLAMENTAZIONE USCITE NEL TERRITORIO All’inizio dell’anno scolastico o al momento dell’iscrizione il genitore rilascerà un’unica autorizzazione che permetta di effettuare uscite didattiche sul territorio, a piedi o con lo scuolabus, in orario scolastico. ASSENZE E GIUSTIFICAZIONE DELLE ASSENZE L’alunno che si è assentato deve presentare la giustificazione, compilata su apposito libretto, il giorno stesso in cui riprende la frequenza. Dopo cinque giorni di assenza è d’obbligo, oltre alla giustificazione, il certificato medico. Se l’assenza protratta per più di cinque giorni è dovuta a motivi di famiglia, non è prevista la presentazione del certificato medico a condizione che la famiglia preavvisi di persona. La giustificazione delle assenze è controllata e registrata dal docente in servizio nella classe alla prima ora. In caso di dimenticanza della giustifica, l’insegnante annoterà sul registro di classe l’inadempienza e deciderà se e quando avvisare la famiglia. 1. 2. 3. 4. REGOLAMENTAZIONE MENSA SCOLASTICA 1. 2. 3. 4. 5. L’ora di mensa è attività scolastica educativa e formativa, per cui gli alunni sono tenuti ad un comportamento educato, corretto nei confronti dei docenti, dei compagni e del personale addetto al servizio. Viene nominato un alunno responsabile del tavolo che controllerà, insieme al docente, l’ordine e i comportamenti. I ragazzi si alzano da tavola solo al termine del pasto e non prima del suono del campanello. Nell’intermensa ci si deve riposare e divertire, ma sempre nel rispetto delle norme di un comportamento serio e responsabile e nel rispetto degli altri. Gli alunni, sotto la costante vigilanza dei professori, in caso di beltempo, possono accedere agli spazi esterni prestabiliti. Gli alunni che seguono diete particolari per salute e/o per motivi religiosi debbono comunicarlo. NORME DISCIPLINARI 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. Ogni classe è responsabile dell’ordine e della pulizia dei locali. E’ vietato imbrattare, scalfire o danneggiare pareti interne o esterne, suppellettili e oggetti dell’arredamento scolastico, gettare carte e rifiuti di altro genere a terra, scrivere sui banchi. Eventuali danni alle aule, agli arredi e alle attrezzature saranno addebitati ai responsabili. In caso di mancata identificazione risponderanno in solido la classe o le classi coinvolte. L’istituto non risponde di beni e oggetti personali lasciati incustoditi o dimenticati. I testi, con il consenso degli insegnanti, possono essere lasciati nell’apposito armadietto. Gli operatori della scuola considereranno importante il problema dello zaino pesante e concorderanno con alunni e famiglie la soluzione. E’ proibito l’uso del cellulare senza specifica autorizzazione del docente. Soltanto in casi di necessità, e non per dimenticanze e motivi futili, gli alunni possono ricorrere al telefono della scuola per comunicazione con le famiglie. E’ proibito portare a scuola oggetti estranei alle attività didattiche che possano distogliere l’attenzione dalle lezioni. L’insegnante provvederà al ritiro dei suddetti oggetti che verranno consegnati in presidenza ove potranno essere ritirati dai genitori. Ogni alunno deve presentarsi ordinato nella persona e con abbigliamento adeguato, munito di tutto l’occorrente per le lezioni della giornata. Tutti gli alunni sono tenuti a rispettare ed eseguire ogni indicazione o richiamo che venga loro rivolto dal personale di sorveglianza o docente. Nessun alunno può allontanarsi dall’aula durante le attività didattiche senza il permesso dell’insegnante. Durante il cambio dell’ora nessun alunno dovrà uscire dall’aula. In caso di ritardo dell’insegnante la classe sarà vigilata dal collaboratore addetto agli spazi della sezione. In caso di assenza l’insegnante sarà sostituito da un 2 docente supplente. Trovandosi nella condizione di non poter reperire un supplente, gli alunni verranno suddivisi nelle varie classi rispettando l’assegnazione prestabilita. 10. E’ proibito alzare le mani su un compagno e proferire parolacce o bestemmie. 11. Un comportamento corretto, educato e rispettoso dovrà essere tenuto anche in occasione delle uscite all’esterno, visite didattiche, viaggi d’istruzione e manifestazioni varie. MANCANZE DISCIPLINARI I seguenti comportamenti vengono configurati come mancanze disciplinari da correggere con interventi educativi: 1. assentarsi dalle lezioni o presentarsi in ritardo a scuola senza validi motivi 2. spostarsi senza motivo o senza autorizzazione nell’aula e nell’edificio 3. chiacchierare, disturbando, o rendersi protagonisti di interventi inopportuni durante le attività scolastiche 4. non eseguire i compiti assegnati e non portare il materiale didattico 5. falsificare le firme 6. portare a scuola oggetti non pertinenti alle attività e / o pericolosi 7. usare il cellulare senza specifica autorizzazione del docente 8. non osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza contenute nel regolamento d’istituto 9. danneggiare i locali, gli arredi o gli oggetti personali 10. offendere con parole, gesti o azioni il personale scolastico o i compagni 11. ogni altro comportamento che, nella situazione specifica, sia ritenuto scorretto dall’insegnante PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del senso di responsabilità e al ripristino di rapporti corretti all’interno della comunità scolastica. La responsabilità disciplinare è personale. Nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari senza essere stato prima invitato ad esporre le proprie ragioni. Nessuna infrazione disciplinare connessa al comportamento può influire sul profitto, ma tutte le mancanze disciplinari incideranno sul voto di condotta nella scheda ministeriale. Le sanzioni sono sempre temporanee, proporzionate alla infrazione disciplinare, ispirate, per quanto possibile, al principio della riparazione del danno (Art. 4 comma 5) e al recupero dello studente attraverso attività di natura sociale, culturale ed in generale a vantaggio della comunità scolastica (Art. 4 comma 2). La sanzione disciplinare dovrà specificare in maniera chiara le motivazioni che hanno reso necessaria l’irrogazione della stessa (art, 3 L.241/1990). Per gli interventi educativi la famiglia può richiedere un colloquio chiarificatore con il coordinatore di classe. Le sanzioni disciplinari, al pari delle altre informazioni relative alla carriera dello studente, saranno inserite nel suo fascicolo personale che segue lo studente in occasione di trasferimento da una scuola all’altra o di passaggio da un grado all’altro di scuola. Ove il fatto costituente violazione disciplinare sia anche qualificabile come reato in base all’ordinamento penale, il dirigente scolastico sarà tenuto alla presentazione di denuncia all’autorità giudiziaria penale in applicazione dell’art 361 c.p.. 3 TIPO DI MANCANZA INTERVENTI EDUCATIVI E SANZIONI A Scorrettezze dentro e fuori dell’aula Uso di un linguaggio scorretto B Mancanze ripetute ai doveri scolastici Negligenza abituale Assenze ingiustificate Rifiuti dei compiti Uso di un abbigliamento non consono con l’ambiente scolastico Episodi che turbino il regolare svolgimento delle lezioni Ripetersi dei casi A e B Rimprovero personale da parte degli insegnanti e altro personale scolastico Sospensione dell’intervallo con permanenza in classe e comunicazione alla famiglia Ammonizioni personali in classe Comunicazioni alla famiglia Convocazione della famiglia per un colloquio Annotazione sul registro di classe C D Comportamenti lesivi di cose o persone E Reati che violino la dignità e il rispetto per la persona umana ( es. violenza privata, minaccia, percosse, ingiurie) Situazioni di pericolo per l’incolumità delle persone F Atti di particolare gravità tali da determinare seria apprensione a livello sociale Situazioni di recidiva dei casi al punto E Nota disciplinare scritta sul registro di classe (incidenza matematica sul voto di condotta: 0,5 p.) Comunicazione alla famiglia Sospensione da attività specifica o da uno o più viaggi di istruzione Allontanamento temporaneo dello studente dalla comunità scolastica per un periodo non superiore a 15 giorni (art. 4-comma 8). Tale sanzione è adottata dal Consiglio di classe, presieduto dal D.S.. Durante il suddetto periodo di allontanamento lo studente dovrà produrre elaborati che lo inducano ad uno sforzo di riflessione e di rielaborazione critica di episodi verificatisi nella scuola o altrove, oppure dovrà impegnarsi in attività di ricerca. Risarcimento dei danni arrecati attraverso attività di volontariato, in orario extrascolastico, nell’ambito della comunità scolastica, pulizia dei locali della scuola, piccole manutenzioni, riordino di cataloghi e di archivi presenti nella scuola Restituzione e/o risarcimento in caso di furto o di danneggiamento Sanzioni previste al punto C Allontanamento temporaneo dello studente dalla comunità scolastica per un periodo superiore a 15 giorni (art. 4-comma 9). Tale sanzione è adottata dal Consiglio d’istituto. Durante tale periodo la scuola promuove in collaborazione con la famiglia dello studente e, ove necessario, con i servizi sociali e l’autorità giudiziaria, un percorso di recupero educativo mirato alla responsabilizzazione e al reintegro nella comunità scolastica. Allontanamento dello studente dalla comunità scolastica fino al termine dell’anno scolastico (art. 4comma 9bis). L’irrogazione della sanzione è a carico del Consiglio d’istituto. IMPUGNAZIONI Contro le sanzioni disciplinari anzidette di cui alle lettere C,D,E,F, è ammesso ricorso da parte della famiglia, entro 3 giorni dalla comunicazione all’Organo di Garanzia, il quale si esprimerà nei successivi 3 giorni. Qualora l’organo di garanzia non decida entro tale termine, la sanzione sarà ritenuta confermata. La Commissione, presieduta dal Dirigente Scolastico, si compone (art.5-comma 1): docente designato dal Consiglio d’istituto, due rappresentanti eletti dai genitori. 4