Sicurezza ascensori Consigli utili per la scelta della ditta per la manutenzione • Scegliere contratti di manutenzione di breve durata; • verificare che il contratto abbia una definizione chiara dell’oggetto: manutenzione completa, oppure soltanto manutenzione ordinaria; • accertarsi che sia previsto il pronto intervento di tecnici per liberare le persone eventualmente bloccate in ascensore; • preferire i contratti che prevedono tempi rapidi di intervento (almeno nell’arco delle 24 ore) per riattivare l’ascensore in avaria; • assicurarsi che il magazzino della ditta prescelta sia ben fornito di pezzi di ricambio e che sia accessibile anche di notte e nelle giornate festive; • preferire imprese che dispongono di adeguata copertura assicurativa; • controllare che il contratto sia esente da clausole vessatorie. OkkiO a… Innanzitutto non bisogna farsi prendere dal panico. Se la cabina è ferma al piano, è sufficiente azionare l’apertura manuale delle porte. Se ciò non è possibile, si può provare a ripartire premendo ripetutamente il pulsante di arresto (“ALT” o “STOP”) – che essendo poco usato può ossidarsi e causare falsi contatti – e premere quindi il pulsante di un piano (ma non del più vicino, perché la fermata prossima superiore o inferiore può essere stata esclusa dai sistemi di sicurezza). Se neanche queste operazioni hanno successo, non resta che premere il pulsante di allarme e attendere che qualcuno intervenga in aiuto. www.adiconsum.it Un click e sei in Adiconsum! • Per iscriverti e abbonarti • Per conoscere i recapiti delle sedi • Per l’informazione, i servizi, l’attività dell’associazione Iscriversi all’Adiconsum conviene: • Per l’aggiornamento sui tuoi diritti • Per l’assistenza nei 300 sportelli territoriali • Per la consulenza online ([email protected]) 5 x mille? All’Adiconsum. Codice fiscale: 96107650580 Test noi consumatori • Periodico settimanale di informazione e studi su consumi, servizi, ambiente • Anno XXII • n. 72 • 20 dicembre 2010 Sped. in abb. post. D.L. 353/2003 (conv. in L.46/2004) art.1, comma 2 - DCV Roma Cosa fare se si resta bloccati nell’ascensore? …La manutenzione degli ascensori Un’operazione obbligatoria per legge ed essenziale per la sicurezza Adiconsum, dalla parte del consumatore. I sistemi di sicurezza degli ascensori Gli ascensori sono muniti di sistemi di sicurezza sempre più sofisticati. Riportiamo i più importanti: • se l’ascensore non è presente la porta al piano non si apre (verificare in ogni caso la presenza della cabina prima di varcare la soglia per entrare); • in caso di guasto la porta al piano non si apre neanche in presenza della cabina; • se la porta di piano o quella della cabina sono aperte l’ascensore non si mette in moto; • in assenza di energia elettrica, un meccanismo manuale permette di riportare l’ascensore al piano e di attivare l’apertura delle porte; • se si spezza un cavo i freni agiscono sulle rotaie di guida e impediscono alla cabina di schiantarsi in basso; • se qualcosa non funziona il sistema di fermo e di blocco entra in azione; • negli impianti più moderni un dispositivo di tele-allarme trasmette la segnalazione dell’utente direttamente ad una centrale operativa o al gestore dell’assistenza (esistono anche dispositivi di comunicazione bidirezionale per il collegamento vocale con centri di pronto intervento attivi 24 ore al giorno); • se si supera il carico massimo ammesso un dispositivo impedisce il funzionamento dell’ascensore. Gli obblighi del proprietario e dell’amministratore Il proprietario dello stabile, o l’amministratore condominiale, devono affidare la manutenzione dell’impianto ad una persona o ditta munita di certificato di abilitazione (patentino), rilasciato dal Prefetto. Gli interventi di manutenzione ordinaria devono essere effettuati almeno ogni sei mesi. Il proprietario o l’amministratore devono anche sottoporre l’ascensore a verifica completa periodica ogni due anni. Le verifiche periodiche possono essere affidate ad organismi pubblici (Asl, Arpa, ecc.) o ad organismi di certificazione privati, purché autorizzati dal Ministero dello Sviluppo Economico. Tutti gli interventi di manutenzione e i verbali delle verifiche periodiche devono essere annotati nel libretto di manutenzione, depositato presso la sala macchine. Qualora l’esito della verifica periodica sia negativo, il Comune dispone il fermo dell’impianto fino alla risoluzione dei problemi e all’esito favorevole di una successiva verifica straordinaria. Le informazioni obbligatorie La messa in esercizio dell’ascensore – successiva alla dichiarazione di conformità da redigersi a cura dell’installatore – è soggetta ad una comunicazione al Comune, che assegna all’impianto un numero di matricola, riportato in una targhetta posta all’interno della cabina. Anche la marcatura CE, che garantisce i requisiti essenziali di sicurezza dell’ascensore e dei meccanismi che lo compongono, deve essere collocata in una targhetta ben visibile. All’interno della cabina deve infine essere collocata una targa con le seguenti indicazioni: • l’organismo incaricato di effettuare le verifiche periodiche; • la ditta incaricata delle operazioni di manutenzione e il suo recapito; • la ditta installatrice dell’ascensore ed il numero di fabbricazione; • la portata complessiva in chilogrammi; • il numero massimo di persone che possono salire contemporaneamente. I minori di 12 anni non possono usare l’ascensore se non accompagnati da una persona di età più elevata. La periodicità della manutenzione Le imprese di manutenzione di solito offrono due tipologie di servizi: • manutenzione semplice o ordinaria, che prevede visite periodiche (obbligatoriamente semestrali) per il controllo delle apparecchiature di sicurezza, la verifica del quadro e delle serrature, nonché di tutte quelle attività rientranti nella manutenzione in senso stretto; • manutenzione completa, che prevede, oltre ai servizi di manutenzione semplice, la riparazione e la sostituzione dei pezzi usurati o danneggiati. Contratti di manutenzione e clausole vessatorie Molti contratti di manutenzione contengono clausole vessatorie che vincolano i condomini a mantenere il rapporto con la stessa società per lunghissimi periodi di tempo (fino a dieci/quindici anni). Molte società, inoltre, aggiungono altre clausole vessatorie, come ad esempio: • l’obbligo di disdettare il contratto almeno sei mesi o un anno prima della scadenza; • la deroga alla competenza territoriale del Giudice in caso di controversie; • la variazione automatica del canone di manutenzione senza possibilità di contestazione; • l’esonero di responsabilità in caso di sinistri causati dal malfunzionamento dell’ascensore. Il condominio consumatore Le sentenze di alcuni Tribunali e ad una sentenza della Corte di Cassazione hanno stabilito il principio che il condominio è qualificabile giuridicamente come consumatore. Ciò significa che i condomini potranno invocare la normativa a favore dei consumatori prevista dal Codice Civile; grazie ad essa, i condomini potranno anche contestare l’eventuale contenuto vessatorio delle clausole contrattuali, e segnatamente quelle dei contratti pluriennali, potendo recedere senza timore di pagare pesanti penali. Per effetto del riconoscimento giuridico del condominio consumatore si applicano anche le disposizioni del Codice del Consumo in materia di conformità dei beni e garanzia, nonché di sicurezza dei prodotti e relativa responsabilità.