COMUNITÀ PARROCCHIALE S. Andrea Apostolo CASTELNUOVO DON BOSCO Festa Patronale 2009 SOMMARIO 3 4 5 8 12 13 14 15 La parola del Parroco Uno sguardo al prossimo futuro Comunità Franca e Marco Estate Ragazzi Catechesi Gruppo liturgico U.P. 60 La vita di coppia e il perdono 17 Festa Patronale di Madonna del Castello 19 I nostri missionari 20 I nostri lutti 22 Ci ha lasciati... 26 Gruppo Caritas 29 L’Angolo della Natura 30 Notizie dal Comune Siti della Parrocchia: http://www.diocesi.torino.it/parrocchiacastelnuovo http://www.castelnuovodonbosco.it/parrocchia Cambio n. telefonico Parrocchia: 011.5506249 Cell. Don Franco 339.7091021 - Cell. Don Hubert 338.5284380 E-mail Parrocchia: http://www.diocesi.torino.it/parrocchiacastelnuovo [email protected] REDAZIONE: ORARIO SANTE MESSE: Parroco Don Franco Burzio (dir. resp.) Suore Missionarie della Consolata Davide Gionco Lidia Occhiena Carlo Rolandi Luca Barbagallo Domenico I giovani Paola Longo Suor Chiara Piana Prefestive ore 18,00 SS. Castelnovesi Anno II - N. 1 - Pasqua 2009 Festive ore 7,30 ore 9,00 ore 10,00 ore 11,00 ore 18,00 SS. Castelnovesi Sant’Andrea Casa di Riposo S. Giuseppe SS. Castelnovesi SS. Castelnovesi Feriali ore 7,00 Sant’Andrea ore 18,00 Presso la Cappella Suore Missionarie della Consolata Si conclude la pubblicazione delle “STORIE ‘D ME NONA” del Maestro Gianasso, ringraziando il Sig. Severino Candelo per la gentile concessione. La parola del Parroco Eccoci al programma delle feste di Madonna del Castello: l’Assunta, vera patrona di Castelnuovo don Bosco dal 1629. Dalla torre medioevale chiama i castelnovesi a salire ogni giorno della novena alle 7 e alle 21 per onorare il patto tra la municipalità di Castelnuovo e la Madonna che protegge il suo popolo dalla peste, dalla fame e dalla guerra. Il programma dei festeggiamenti che coinvolgono il turismo è quest’anno nutritissimo. Bravi quelli della Pro Loco. Ma lo scampanio festoso del mattino e della sera invitano i castelnovesi a ritrovare la gioia di un momento di devozione, a sintonizzare il passo con chi sale a piedi fino in cima per portare là alla Madonna la sua determinazione a vivere alla maniera del Vangelo. Nuvoloni di paure, venti di crisi, adolescenziali fragilità sferzano le nostre famiglie e oscurano l’orizzonte. Preso come tutti dall’incertezza per i problemi di un futuro sempre più incerto, stimolato dal dover trovare nuovi catechisti per le medie, nuovi educatori per l’oratorio, nuovi cantori per le varie messe, nuovi argomenti per convincere chi chiede un cristianesimo senza impegni e senza fatica, mi metto in cammino verso il santuario di Madonna del Castello, e resto alcuni minuti in preghiera davanti alla Madonna Patrona di Castelnuovo Don Bosco. La Madonna mi lascia con i miei mille affanni e sorridendo mi indi- ca come ci sono anche tante cose che vanno bene: il catechismo è in buone mani. Gli animatori hanno fatto bene l’Estate Ragazzi e per l’oratorio le attività ci sono già, legate al catechismo e alle famiglie. È la Madonna del Castello la nostra Torre di avvistamento e di difesa per ritrovare tutti insieme la strada di una vita forse più austera, ma sicuramente più bella e più ricca dei valori semplici che danno tranquillità al cuore. La Madonna ci parlerà della visita del papa nella primavera del 2010 a Torino per la Sindone e... speriamo a Castelnuovo per il 150° della morte di S. Giuseppe Cafasso. Appuntamento a Madonna del Castello il 15 Agosto ore 11,00. Non mancate! DON FRANCO 3 Uno sguardo al prossimo futuro 4 Il Gossip castelnovese si appropria di una nuova notizia straordinaria: Il parroco vuol cambiare nome a Castelnuovo: non più Castelnuovo don Bosco, ma “Castelnuovo San Giuseppe Cafasso”. Motivo? Il parroco spiega che siamo entrati in un triennio particolarmente significativo per il nostro paese: il santo più grande e più sconosciuto di Castelnuovo compie duecento anni. Il 23 Giugno 2010 commemora il 150° della morte avvenuta il 23 Giugno 1860, e il 15 Gennaio 2011 celebrerà il 200° della sua nascita. Visto che san Giuseppe Cafasso è così poco conosciuto, il parroco lancia un progetto: Ogni castelnovese per avere diritto a portare questo nome dovrà: – o scrivere un libro su S. Giuseppe Cafasso – o almeno leggerne uno. Premio di 500 Euro a chi scrive meglio! “Son convinto che il Papa verrà a Castelnuovo – afferma il parroco con toni sempre più profetici – ho già mosso le mie raccomandazioni in paradiso! Deve venire perché: 1. La Provvidenza vuole che il 150° coincida con l’Anno Sacerdotale proclamato da Sua Santità papa Benedetto XVI. Il Sacerdote del terzo millennio è proprio il sacerdote formato dal Cafasso nel suo Convitto. Le biografie di don Bosco sono state la sua divulgazione. 2. La Provvidenza vuole che si commemori il 150° della nascita della Croce Rossa Interna- zionale: 24 giugno 1859, con la battaglia di Solferino. Giuseppe Cafasso è il santo che ha formato l’anima di un VOLONTARIATO CRISTIANO che si guarda attorno e costruisce una società animata dal vangelo a 360 gradi. 3. La Provvidenza vuole che il 150° coincida con l’Ostensione della Sindone a Torino. Nella santità del Cafasso il volto di Gesù sofferente e misericordioso è il volto del sacerdozio che segue Gesù nell’offerta di se stesso e cammina bene accanto all’apertura al sociale. 4. La Provvidenza vuole che il Piemonte e Torino festeggi i 150 anni dell’Unità d’Italia. È una coincidenza sociale che accosta S. Giuseppe Cafasso con la storia di Torino e d’Italia. Lo celebra patrono delle Guardie Carcerarie e patrono delle carceri e accosta la santità ai temi della riforma della giustizia. E... non è tutto! Unico problema che blocca il paradiso potrebbe essere... l’indifferenza dei castelnovesi. Ma a questo c’è rimedio: lasciamo fare alla Madonna del Castello patrona di Castelnuovo e... con l’aiuto della Pro Loco smuoveremo il mondo! Buona festa. Una mano tesa... NELLA SPERANZA CHE IL SOGNO DIVENTI REALTÀ Come molti di voi sanno, l’associazione “Comunità Franca e Marco” da oltre un ventennio (e qui a Castelnuovo Don Bosco dal gennaio 2001) si occupa del disagio femminile grave: – accoglienza di madri con bambini con seri problemi familiari, difficoltà economiche, abitative, di lavoro; – donne sole con lievi problemi psichici; – donne che hanno subito violenze; – extracomunitarie sole o con bambini, alcune in gravidanza, sfuggite a gravissime situazioni di abbandono e sfruttamento; – minori affidati dal Tribunale tramite il Servizio Sociale; – ragazze “segnalate” dalla Questura. Il progetto per tutte le ospiti è stato sempre quello educativo-assistenziale. Si è cercato e si cerca di dare a tutte almeno una cultura di base e, per quante lo desiderano, corsi di specializzazione per cogliere opportunità lavorative. Ogni persona viene accolta nella nostra struttura senza alcuna distinzione di provenienza, religione, indirizzo politico o altro, semplicemente sulla base della disponibilità dei posti, purtroppo sempre insufficienti rispetto alla domanda, ed alla nostra specifica tipologia. In quest’ultimo biennio, inoltre, abbiamo accolto anche donne di età compresa tra i 40 e 60 anni, sen- 5 za casa, costrette a dormire nelle stazioni oppure su macchine di fortuna. Da qui è nata l’esigenza di acquistare la casa “VINDROLA”, adiacente alla sede attualmente operativa, in Castelnuovo Don Bosco. Tale immobile è attualmente inagibile e richiede una ristrutturazione che risponda alle leggi vigenti. 6 Il nostro progetto (pazzo se volete) prevede la costruzione di sette monolocali completamente arredati, la cui spesa complessiva prevista ammonta a circa € 480.000,00 (salvo imprevisti in corso d’opera). Perché questo si possa realizzare, abbiamo necessità di risorse economiche di cui la nostra realtà, essendo un’associazione di volontariato senza scopo di lucro, non dispone. Per questo lanciamo un appello a tutte le persone di “buona volontà”, sensibili ai problemi sociali. Tale realizzazione permetterebbe a quelle ospiti che necessitano ancora in parte dell’accompagnamento, di sperimentare la vita autonoma in un monolocale, da sentire proprio, ed affrontare le spese accessorie come luce, gas e riscaldamento. È noto a tutti che a causa della situazione sociale sempre più pesante dal punto di vista economico, è impensabile che una donna sola con uno o più figli a carico e con una retribuzione minima, possa affrontare subito una vita indipendente facendo fronte alle spese di affitto (sempre più elevate) e a tutte le spese relative al menage quotidiano. È pure da considerare che, in quest’ultimo periodo, è sempre più difficile trovare lavoro a causa della grave crisi economica che ha coinvolto aziende e famiglie e quindi anche le collaborazioni come colf e badanti si sono drasticamente ridotte, rendendo ancora più difficile l’inserimento lavorativo delle ospiti, allontanando per loro il tempo dell’autonomia e dell’indipendenza. In questi ultimi anni la Comunità si è pure fatta carico di attività di pre-scuola e doposcuola (mensa compresa), a titolo gratuito, per bimbi dal primo anno della scuola materna alla terza media, per le mamme che, dopo aver fatto un percorso comunitario, ed avendo raggiunto l’autonomia abitativa, essendo soggette ad un lavoro su due turni, necessitano di tale servizio. Se volete conoscerci di persona, vi invitiamo alla nostra festa del “GRAZIE” che quest’anno avrà luogo il 20 settembre presso i locali della Comunità in Via Mercandillo 32. Più saremo, più festa si farà! Grazie! A nome dell’Associazione. FERDI Quadrangolare Fior di Loto L’Associazione “FRANCA E MARCO” ringrazia tutti coloro che hanno partecipato alla realizzazione del “2 QUADRANGOLARE CALCISTICO FIOR DI LOTO”, svoltosi domenica 14 giugno 2009 presso il campo sportivo di Via Don Molas, a Castelnuovo Don Bosco, per la raccolta di fondi da destinare alle attività della Comunità. Gian Vittorio Principato per aver procurato le coppe; la ditta Sfoglia Torino per aver offerto il rinfresco, le squadre SHAKER BAR, ANDEZENO e CGS CASTELNUOVO (dai “pulcini” agli adulti) per aver giocato con il “cuore” a favore della nostra Associazione, e tutti coloro che, anche se non nominati, con il loro aiuto, hanno reso possibile questo evento. In particolare si ringraziano: il Parroco per la sua costante disponibilità e per la celebrazione della Santa Messa nella quale ha saputo coinvolgere molto bene i piccoli calciatori; il signor Maurizio Boscarato per il suo entusiasmo contagioso nell’organizzazione; il signor Ancora un grazie agli intervenuti (giocatori, spettatori e tifosi) ed un arrivederci al prossimo anno. A nome dell’Associazione “Franca e Marco” Il Presidente: LUIGI CAVAGLIÀ 7 Estate ragazzi 2009 - la novità 8 Siamo ormai abituati a dire che l’estate ragazzi è andata bene, è stato un successo... ecc. Ringraziamone il Signore. Ma non ci basta che sia andata bene! Non ci basta che... i nostri bambini e ragazzi si siano divertiti. Non è il successo quello che ci fa felici. Quest’anno in modo particolare abbiamo potuto gustare un ambiente EDUCATIVO! Mi pare di poter dire che l’oratorio coinvolgeva i ragazzi nel bene. Non che gli anni scorsi non ci fosse l’educazione. Ma mi è parsa particolarmente riuscita la convergenza di tutti gli animatori su un profilo alto di esemplarità. Un profilo costruito anche con la preghiera oltre che con l’organizzazione precisa e puntuale e condivisa da tutti. “Questo io chiamo ambiente educativo”. Ed è proprio questo il tema che vorrei proporre anche per lo stile delle attività oratoriane del prossimo futuro: la chiara impostazione cristiana che da una parte accoglie i ragazzi così come sono, dall’altra li mette con l’esempio e la presenza di animatori ed educatori in una situazione di amicizia con Dio, di condivisione della responsabilità, di gioia dell’essere a servizio gli uni degli altri senza forzature: con la sola forza del buon esempio e della buona volontà. Chi sbaglia, o dice la parolaccia... o fa il bullo, non ha neanche bisogno di essere ripreso: si sente a disagio, vede che è “fuori posto”. Semplicemente il male non trova solidarietà. Grazie animatori. Grazie don Hubert. Ragazzi che estate ! il mare... o almeno la piscina i monti... in tanti modi i grandi giochi le gite 9 la merenda i compiti 10 gli amici la domenica a messa Ringraziamenti! la preghiera – Ringraziamo Dio che ci ha dato un mese di serenità educativa. – Grazie a don Hobert, a Francesca Barbagallo, ormai esperta coordinatrice, e agli animatori sia “seniores” (oltre i 18 anni), sia “juniores” (adolescenti) al servizio dei più piccoli. – Grazie alle nonne, ai genitori che hanno pensato all’accoglienza, alle merende, alle “sbucciature”, alla pulizia. – Grazie anche al Comune di Castelnuovo Don Bosco che ha stanziato ben 850,00 €. – E grazie a tutti i volti sorridenti e simpatici che avete in foto. Tutto questo è possibile grazie ad un concetto “vecchio” di volontariato: quello gratuito. Quanto durerà ancora nel futuro? Quali alternative e a che prezzo? Ai posteri... la risposta. 11 lo spettacolo qualche problemino da risolvere 12 Sogno di una catechesi di mezza estate Estate, caldo, voglia di leggerezza, di svago, di riposo. Anche Gesù ha invitato i suoi apostoli ad una pausa per ritemprare corpo, mente e cuore. Si legge infatti nel Vangelo di Marco (6,31-32): “Venite in disparte, in un luogo solitario, e riposatevi un poco”. Un po’ di riposo ed un pò di riflessione per non farci trovare impreparati e senza progetti alla ripresa delle attività di educazione alla fede. Incontri, scambi di opinioni e studio sono utilissimi elementi per migliorare l’operato del catechista, ma, fondamentale, è l’osservazione di chi ci sta intorno: bambini, ragazzi, giovani. Le vacanze possono essere occasione favorevole per rilevare comportamenti e linguaggi, scoprendo desideri ed aspirazioni. Tutto ciò è chiave di lettura per stabilire rapporti, definire percorsi operativi partendo dagli interessi dei nostri interlocutori salvaguardando l’integrità del messaggio proposto. Mi è capitato di essere colpita dall’allegria mescolata al sudore ed ai sorrisi dei ragazzi che hanno frequentato le settimane estive in oratorio. Ragazzi fortunati! Ma gli altri come avranno trascorso il loro tempo?..., da soli?..., col computer?..., inseguendo idoli e modelli superacclamati? Anche la fede ha bisogno di creatività e di approcci “leggeri e divertenti”. La fede è cosa buona se è gioia, non noia; e allora, confidando nell’aiuto del Signore, spronati dalla volontà di essere agenti positivi, testardi come San Paolo e rassicuranti come la Vergine Maria, si partirà, alla fine dell’estate, per altre sfide ed altri traguardi. Buon tempo di ristoro fisico e spirituale. PAOLA Gruppo Liturgico Canto - Lettori - Fiori - Mastro Lindo La parrocchia è un “laboratorio” in continuo sviluppo: in essa vive la Parola, lo Spirito Santo fortifica e rinnova, il Corpo di Cristo spezzato la domenica crea unità e comunione anche se... il diavolo semina divisioni, drammi, peccati, debolezze. Questa è la vita dello Spirito nel concreto della nostra realtà. In questo laboratorio è importante il continuo lavoro di chi costruisce l’ambiente, il decoro, la liturgia, la proclamazione della Parola, il canto, ecc. Pare che ci troviamo in un momento ricco di proposte e di buona volontà. Tanto che pensiamo anche di fare dei progetti molto concreti ed umili per il nuovo anno pastorale. Possiamo tentare di mettere il fiocco dorato alla porta di S. Andrea perché è nato un gruppetto che non osiamo ancora chiamare coro, però già anima le liturgie con convinzione e disponibilità. La partenza è umile, ma tiene, e fa leva sul lavoro dell’ing. Ostino che rende possibile l’accompagnamento moltiplicando elettronicamente l’organista là dove si stenta a trovarne uno. Nel Coro delle 11 i giovani ci hanno felicemente stupiti con la loro simpatica e gioiosa presenza anche con strumenti nuovi. Che bello vedere ogni domenica finalmente arrivare in gruppetti i chitarristi, le voci, e i loro animatori e preparare l’incontro festoso domenicale con il Signore. Il servizio dei Lettori (al servizio della proclamazione della Parola di Dio) è un grande sforzo di volontariato cristiano. Grazie per la disponibilità di tutti, dei “vecchi” lettori e dei nuovi che si sono aggiunti e di quelli che verranno (sono invitati anche gli animatori e animatrici dell’oratorio) Per migliorarci sempre di più e imparare a fare sempre meglio partendo dalle cose più elementari. Si pensa di organizzare alcuni incontri con esperti sul canto liturgico o sulla proclamazione della Parola di Dio... Tutte queste realtà stimolano già la nostra fantasia per il programma pastorale che ci attende: l’anno del Santo Volto di Cristo: la Sindone. Al Consiglio pastorale parrocchiale affidiamo i dettagli di questa impostazione pastorale. Per ora un grazie a tutti i meravigliosi volontari della vita parrocchiale e una speciale benedizione a quanti si impegnano. Stiamo pensando di sviluppare a cominciare dal 1° Venerdì del mese di Settembre alle ore 21, proprio con i “volontari” della liturgia, del canto e del decoro delle chiese i 9 Venerdì dedicati alla devozione del Sacro Cuore, arricchendolo dei contenuti che la diocesi ci offre nel programma pastorale e completandolo con il nostro pellegrinaggio alla Sindone dopo Pasqua. Si pensa pure di dare risalto alla Festa dei Cori nel giorno di Santa Cecilia a Novembre. E... prepariamoci per Maggio: ospiteremo i cori di tutto il mondo (preparate una stanza almeno e... tramite i santi del cielo arriverà il papa Benedetto XVI). 13 Unità Pastorale 60 Parrocchie e tanti, ma tanti campanili 14 La nuova edizione aggiornata degli Orientamenti e norme per le Unità Pastorali ha visto grandi novità nella nostra unità pastorale. Il nostro territorio diventa veramente molto esteso. Il compito che ci viene affidato non è quello di accorpare e dimenticare le nostre parrocchiette. Al contrario ci viene detto di conservare l’identità di ognuna delle parrocchie, ma di integrare questa identità con un appoggio che si può chiamare arricchimento, scambio, organizzazione in modo che a nessuno manchi l’esperienza di una Chiesa ricca dei doni della Salvezza e poliedrica nelle espressioni della santità personale e comunitaria. Tutto questo mi entusiasma! C’è chi vede in questa chiamata tante difficoltà. Come faremo a formare un’équipe... come la vuole il libretto degli orientamenti e norme? Come faremo nelle parrocchie dove non c’è più il sacerdote residente a mantenere “la domenica cristiana?”. Come pensiamo una collaborazione in un territorio così vasto in cui ogni riunione è già una difficoltà? Ci ridurremo tutti ad elemosinare qualche ritaglio di tempo del prete del paese più grosso? Dovremo rinunciare alla benedizione delle case e a tante realtà che per la tradizione dei nostri paesi erano così essenziali? Mi fa paura chi risponde con “mah”, “eh beh” , “cosa volete farci, è così”. Certo a queste domande ci possono essere tante risposte. Siamo chiamati a metterci a ragionare insieme per concordare proprio queste risposte. Credo che ci sarà un miracolo molto grande e molto bello: se troveremo il modo di incontrarci e di mettere insieme la fede, la buona volontà e... un po’ di pa- zienza a tutte queste domande non daremo una risposta, ma... almeno cinque risposte possibili, e tra queste potremo scegliere la migliore. Bisogna solo che mettiamo in campo una buona dose di fiducia. Certamente tutto non potrà andare avanti esattamente come una volta... ma chi può dire che non possa addirittura andare meglio? Io sono convinto che i tempi sono maturi e che anche in ogni parrocchia ci sono cristiani maturi per questa bella responsabilità creativa che il Signore affida proprio alla nostra generazione. C’è un solo problema grave che vedo: il Pessimismo di chi vede tutto... andare sempre più giù: questo sì che è l’erba del demonio che ha paura che la fede cristiana riprenda nei nostri paesi più viva che mai, anzi capace di vestirsi di forme nuove, luminose e coerenti per le generazioni future. Questi colli saranno ancora per secoli e millenni splendore di civiltà cristiana, e all’ombra dei tanti campanili non mancheranno nuove generazioni e nuovi modi di vivere la stessa fede dei nostri padri. DON FRANCO DOMENICA 11 Ottobre ore 15 in S. Andrea solenne celebrazione della S. Cresima. Tutto è pronto ormai anche per accogliere il nuovo gruppo di 1ª e 2ª superiore nelle attività del nuovo anno Pastorale 2009-2010. Salutiamo il Maresciallo Salvatore Lombardo che si trasferisce nella sua bella Sicilia. Lascia a noi un ricordo di cordiale simpatia. Auguriamo a lui e alla famiglia tanta gioia e serenità illuminata dal sorriso di Alex. La vita di coppia e il perdono Relazione relativa all’incontro del 17/05/2009 tenutosi a Bra Siamo stati piacevolmente impressionati nella mattina dal discorso dei due docenti che hanno affrontato il tema del perdono. Sono stati amichevoli e molto simpatici nel loro modo di presentare il perdono. Dopo una prima fase di analisi sulle varie tipologie di perdono tra le quale ci siamo ritrovati abbastanza spesso, ci sono state alcune persone che hanno fatto delle domande che sembravano essere fatte per un motivo personale. Abbiamo visto che i docenti hanno capito subito le loro motivazioni e abbiamo ricevuto delle risposte interessanti che pensiamo che saranno utili anche per noi due. Ci siamo ritrovati tante volte in situazioni simili a quelle raccontate dai due relatori ed è stato anche un po’ divertente perche, ritrovandoci in quegli aneddoti abbiamo capi- to che alcune volte ragioniamo male ed anche un po’ da bambini. Abbiamo capito che dobbiamo rivedere alcuni nostri modi di fare e, da questo punto di vista, pensiamo che è stata una esperienza utile per noi due. Si sono fatti molti paralleli con autori. Sono stati citati i “Promessi sposi” di Manzoni in più occasioni. Sono inoltre stati citati dei personaggi ed eventi storici: ad esempio si è parlato del reato fatto sugli ebrei dai nazisti e come poter chiedere (o tentare di farlo) il perdono postumo, anche se non è facile alcune volte a capirne le motivazioni. Infine si sono citati dei filosofi/psicologi (con delle frasi lette dal libro scritto dai due docenti). In questa prima parte i due docenti, moglie e marito, hanno anche citato degli aneddoti personali della loro vita quotidiana riguardanti come le persone vedono il perdono. Traspirava nelle loro discussioni un amore che essi avevano l’uno per l’altro. 15 Nel pomeriggio, divisi in gruppi (fidanzati, giovani coppie, coppie più consolidate e separati), si è discusso degli argomenti introdotti nella mattinata dai due professori. Noi eravamo ovviamente nel gruppo giovani coppie. Abbiamo ragionato assieme ad alta voce relativamente all’importanza del perdono. Alcune coppie hanno tirato fuori alcuni ragionamenti interessanti. Ad esempio hanno parlato di atteggiamenti che, involontariamente, nelle coppie possono anche fare del male all’altro o ferirlo. Abbiamo scoperto che tanti dei nostri problemi sono stati vissuti da tutte le coppie che c’erano lì. Alcuni pensavano che attraversando problemi grandi come un granellino di sabbia, la cicatrice diventa come una perla in un’ostrica. Alcune idee sono state proprio molto profonde e molto belle. Si è discusso del tenere duro (nel senso di cercare di capire il perché l’altro si è comportato in un certo modo) e di come ci si senta meglio dopo che non si è lasciato tramontare il sole senza aver chiesto perdono. 16 Innanzi tutto ci è sembrato di capire che nel bene o nel male, tut- te le coppie hanno vissuto o vivono in modo analogo a noi. Tutti hanno ragionato e ragionano in modo molto simile al nostro. Anche ad altri si verificano delle cose, a volte anche dei problemi, simili ai nostri e abbiamo visto come fanno anche gli altri a superare questi problemi. Alcune volte forse un po’ più maturo e profondo. Siamo stati anche impressionati dal fatto che abbiamo scoperto che delle giovani coppie desideravano provare, assieme con la famiglia, a vivere per un periodo abbastanza lungo a Loppiano in Toscana dove andremo noi tra qualche settimana e questo ci sembra una decisione molto importante. Infine abbiamo partecipato alla Santa Messa all’aperto. Il prete ha fatto l’omelia fuori e riteniamo sia stata una bella idea. La giornata è stata piacevole. È stata anche una opportunità per conoscere delle persone della nostra età e di farci dei nuovi amici, tutto grazie anche a Daniela e Renzo che sono stati più che amichevoli nei nostri confronti. È stata sicuramente una esperienza di vita positiva. GABRIELA e PIERO Feste Patronali della Madonna del Castello 2009 Giovedì 6 ore 21 Festa della TRASFIGURAZIONE DEL SIGNORE Inizio della Novena Processione da S. Andrea a Madonna del Castello Venerdì 7 Primo venerdì del mese: ore 7 e 21 NOVENA a MADONNA DEL CASTELLO officia Don Luigi Basset Nei giorni seguenti, parallelamente al nutrito programma di festa, la funzione religiosa alle ore 7 e 21. Sabato 15 ore 11 ore 21 ASSUNZIONE DELLA B.V. MARIA SOLENNE S. MESSA CON LE AUTORITÀ PROCESSIONE da Madonna del Castello a S. Andrea Saluto dei Gruppi provenienti dalle varie parti del mondo Domenica 16 S. ROCCO - GIORNO NATALE DI DON BOSCO ore 17,45 S. MESSA DI S. ROCCO IN PIAZZA DON BOSCO Lunedì 17 ore 7,30 ore 9 PARTENZA DA PIAZZA DON BOSCO CAMMINATA AL COLLE S. MESSA al Colle 17 ATTO DI CONSACRAZIONE A MARIA Ricevi o Maria, piena di grazia, la mia vita in dono. Tu conosci con cuore di madre la mia storia e il mio cuore. Invoca con la Chiesa tutta, ancora una volta lo" Spirito Consolatore" che ha riempito la tua vita e il mondo intero con la Presenza Rinnovatrice del Risorto perché doni Speranza agli umili e protezione ai malati. Solleva con quella tua cintura che è regola di vita sacrificata, le piaghe dell'indifferenza e del consumismo e rinnova i prodigi della Tua Santità nelle nostre famiglie che soffrono per la confusione dei cuori divisi e orgogliosi. Fa’ di me uno strumento docile di carità, perdono e preghiera, o Vergine gloriosa e benedetta! Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo, com'era nel principio, ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen. 18 Guida e proteggi la popolazione di Castelnuovo o Vergine gloriosa e benedetta! PREGHIERA PER LE FAMIGLIE O Dio, che nella Sacra famiglia ci lasciasti un modello perfetto di vita famigliare. Aiutaci ad essere esempio di fede e amore ai tuoi comandamenti. Soccorrici nella nostra missione di trasmettere la fede ai nostri figli. Apri il loro cuore perché cresca in essi il seme della fede che hanno ricevuto nel battesimo. Fortifica la fede dei nostri giovani, perché crescano nella conoscenza di Gesù. Aumenta l'amore e la fedeltà in tutti i matrimoni, specialmente quelli che attraversano momenti di sofferenza e difficoltà. Uniti a Giuseppe e Maria te lo chiediamo per Gesù Cristo tuo Figlio e nostro Signore. Amen. I nostri missionari Cari mamma e papà, anche se lontano fisicamente, voglio esservi accanto in questo grande giorno in cui celebrate 50 anni di amore e di fedeltà al progetto di Dio su di voi. Chissà quanti ricordi avete di quell’11 aprile 1959..., quando avete detto quel “sì” che ha orientato 50 anni della vostra vita! Io posso dire qualcosa solo degli ultimi 46 anni e neanche tanto poi, perché dei primi anni di vita non mi ricordo molto, se non il clima di amore e di accoglienza che ho vissuto in famiglia. Da 19 anni in poi non ho più vissuto a casa (forse dovrei dire da 11 anni!), ma inserito nel cammino formativo della Congregazione e da 24 anni ormai mi trovo in Est Africa... Ebbene, oggi voglio dare testimonianza del vostro amore, attraverso il quale Mario ed io siamo venuti al mondo e ci siamo aperti al dono della vita. E ciò che voglio dire di fronte a tutti è solo “GRAZIE”! Grazie della testimonianza di fedeltà, pazienza, costanza ed amore: 50 anni non sono uno scherzo, in questa società dove si ha paura di impegnarsi per sempre..., dove l’effimero sembra regnare incontrastato... Vi auguro salute e pace. Vi auguro che il Signore si faccia sempre sentire al vostro fianco, lui che cammina con voi sino alla fine dei vostri giorni, tanti o pochi che siano. La vera gioia infatti non si trova in una vita lunga, ma in una vita vissuta con Gesù! Vi auguro di continuare a crescere nella fede fino all’ultimo re- spiro e di essere sempre di esempio silenzioso e nascosto a tanti, specialmente a noi figli, alla nipotina, ai parenti ed a chi vi sta accanto. Il Dio della Vita, il Signore Risorto ha preso dimora in voi e vi accompagna ad ogni passo: aiutateci sempre a scoprire il suo amore misericordioso ed efficace. Un abbraccio forte! GIANNI Cari mamma e papà, mi sono affrettato a venire a Castelnuovo don Bosco perché siamo di fronte ad un anniversario storico di famiglia: cinquant’anni di matrimonio di voi, papà e mamma. Domenica 26 Luglio 1959-2009. Non sono così abituato ad affidare i sentimenti e le cose di famiglia e di vita alle parole, ma mi pare che sia importante anche dire con voi GRAZIE al Padre eterno per tutto quello che ho ricevuto nella mia famiglia. Non aggiungo altre parole perché la PAROLA GRAZIE dice già tutto e ogni particolare di questo mio grazie rimane come una foto che torna ogni tanto in memoria e costituisce la ricchezza della mia VITA. Grazie a voi e il mio regalo sarà di vivere con intensità ogni istante di questa MIA VITA CHE DEVO A VOI. Prego e chiedo a Dio per voi tutto il bene del mondo, il vero Bene, la pienezza del bene... e anche un po’ di salute e di avervi con noi ancora per altri cinquant’anni se così Dio dispone. GIORGIO 19 I nostri lutti 20 Mario Savio Luigi Piovano Carlo Gasperi Paolo Barbaso Emma Seglie ved. Musso Pierino Tiglio Mario Bechis Maria Montaldo ved. Musso Giuseppina Gaiottino Angela Bechis Antonia Marin Rosina Zucca Mariuccia Savio Li ricordiamo insieme a: Lucia Colombi, Clotilde Musso, Carla Fasciola, Dario Lichinchi. 21 Ci ha lasciati... prime classi elementari nell’Istituto Paterno, conclude la 5ª nelle Scuole Elementari di Castelnuovo Don Bosco. Nel collegio salesiano di Mirabello Monferrato frequenta il ginnasio; ammesso al noviziato il 20 luglio del ’42, lo inizia a Castelnuovo Don Bosco (’42/’43) e lo termina a Villa Moglia (nei pressi di Chieri), ove fa la sua prima professione religiosa il 12 settembre 1943, a motivo della sua giovane età. Il suo cammino formativo prosegue a Foglizzo Can.se, ove consegue l’abilitazione magistrale. Al Colle Don Bosco, ove fa l’ultimo anno di tirocinio (48/49), si dona per sempre al Signore con la professione perpetua il 6 agosto 1949. Trascorre i primi due anni di tirocinio a Novi Ligure e a Torino Crocetta. Don Augusto Musso (1927-2009) All’alba del giorno di Pentecoste, domenica 31 maggio ’09, don Augusto Musso ha concluso il suo cammino terreno e si è incontrato con il Dio che è Amore ed è Vita per sempre. La croce della sofferenza, accolta con fede ed amore, lo ha condotto ad essere avvolto dalla luce della risurrezione di Cristo e dalla consolazione dello Spirito Santo. 22 Concittadino di don Bosco, don Augusto era nato il 24 agosto 1927, da papà Mario e da Eugenia Musso, in una famiglia di tre fratelli e tre sorelle; una famiglia che tra i parenti vantava numerosi religiosi e sacerdoti. Castelnuovo Don Bosco accolse vari momenti della sua formazione. Dopo le Lo studio della teologia, fatta a Bollengo (vicino ad Ivrea), dal 49 al 53, lo porta a coronare il suo sogno di essere sacerdote di Cristo per i giovani. Don Augusto viene ordinato sacerdote a Bollengo il 1° luglio del 1953. Svolge l’attività di sacerdote ed educatore in diverse case salesiane: dapprima a Montalenghe (To) come insegnante ed assistente ed in seguito anche come incaricato della disciplina; dal ’55 al ’58 è a Torino Agnelli, sempre come insegnante; nell’anno scolastico ’58/’59 è in Toscana a Pietrasanta, ove si prepara a conseguire l’abilitazione in Disegno e Storia dell’arte (’60). (Dieci anni prima aveva conseguito anche l’abilitazione in educazione fisica). Dal ’59 al ’74 è di nuovo a Torino Agnelli e svolge la sua missione di educatore e insegnante. Nel ’72 consegue il diploma di Psicologo orientatore. Questa professione sviluppa la sua sensibilità educativo pastorale e lo porta a costituire nel ’74 a Valdocco un centro di consulenza per l’orientamento. È questa l’attività che, svolta fino alla conclusione dei suoi giorni, ha permesso a don Augusto di avvicinare ragazzi e giovani, genitori e docenti. Attraverso colloqui ed incontri ha saputo donare fiducia, suscitare motivazioni per l’impegno nello studio e per la crescita nella vita, promuovere dialogo e comprensione nelle famiglie. L’animo sacerdotale di don Augusto Musso si è espresso anche con zelo pastorale per ben 48 anni tra i fedeli ed amici di Tetti Valfrè; per loro è stato sacerdote, guida, amico e punto di riferimento. Curando la messa domenicale, le varie celebrazioni durante l’anno, i pellegrinaggi, con il sacramento della riconciliazione, ha “curato” nel cammino cristiano verso la casa del cielo la sua “gente”. Ora continua a stare vicino ed attende tutti. La terra di Valdocco, terra dei sogni del nostro padre don Bosco, ha contagiato anche don Augusto. Spinto da un’esperienza missionaria in Africa anni or sono, si è fatto animatore di un grande movimento di solidarietà verso i fratelli africani. Con la sua intelligente intraprendenza ed una fede alimentata dalla speranza, ha saputo coinvolgere molte persone dal cuore buono e sensibile, che dal 1997 si sono costituite in una organizzazione stabile, la Onlus Oasi J.B. (Giovanni Bosco). Dal Burkina Faso, al Sudan, al Ghana... sono stati paesi ove sono sorti centri di assistenza medica, centri di promozione sociale e culturale... promossi dalla tenacia di don Augusto e dal cuore generoso e solidale di tanti benefattori. Ebbe a scrivere don Augusto Musso nel giornalino di collegamento delle iniziative, nel dicembre ’07: “La solidarietà è il respiro del cristiano. Come non si può vivere senza respiro, così non ci si può considerare cristiani, senza essere solidali con i poveri; non a parole soltanto”. Inoltre: “Per dirla alla don Milani (e con il Vangelo), tutto quello che porteremo con noi, al termine dei nostri giorni, sarà quello che avremo donato” (settembre ’07). La sera del sacramento degli infermi, il primo giorno del triduo alla festa dell’Ausiliatrice, don Augusto ci ha detto: “Vi chiedo di aiutarmi con la vostra fede e la vostra speranza. L’incontro con il Signore sarà sicuramente gioioso, ma il cammino è lungo”. Ora il suo cammino è terminato e è salito, per la via del calvario, al monte del Signore e vive nel suo abbraccio, per sempre. Ed è lui che può aiutare tutti noi. “Per il salesiano la morte è illuminata dalla speranza di entrare nella gioia del suo Signore” (C 54) Don Augusto Musso * Castelnuovo Don Bosco (AT), 24 agosto 1927 † Torino, 31 maggio 2009 Concittadino di don Bosco, ha donato le sue energie di maestro e di pastore a quanti ha incontrato nella sua vita salesiana sacerdotale; zelante nell’attività di orientamento e di accompagnamento specie nei percorsi scolastici; infaticabile animatore di solidarietà per i fratelli africani. Lo ricorderemo con la Santa Messa tradizionale nella sua Chiesetta: Santa Maria in Cornareto, il giorno 6 settembre alle ore 16,00. 23 Prime Comunioni in Sant’Andrea Il Signore che è stato accolto gioiosamente in questi cuori costruisca i cristiani della Castelnuovo del futuro. Battesimi 24 Felicitazioni! Cosa si può chiedere ad una coppia di sposi che chiedono il Battesimo del figlio: di vivere da cristiani...? Ostensione 2010: cammino diocesano “Passio Christi Passio Hominis” è il tema che prepara l’Ostensione. Da settembre un sussidio curato dalla diocesi sulle celebrazioni “Passio Christi, passio hominis”: nella passione di Cristo, ogni uomo può scorgere il volto e le storie delle tante passioni degli uomini e delle donne del nostro tempo. “Passio Christi, passio hominis”: nella passione di Cristo, ogni cristiano può scorgere il senso e la possibilità di redenzione da ogni male che affligge la vita dell’umanità. “Passio Christi, passio hominis” è il tema che accompagnerà il cammino pastorale della diocesi di Torino per vivere la straordinaria ostensione della Sindone che si svolgerà a Torino dal 10 aprile al 23 maggio 2010. La contemplazione del volto del Figlio dell’uomo e dei mille volti segnati dal dolore, dalla ingiustizia e dalle tante povertà che caratterizzano la nostra società, costituiranno il percorso proposto dalla diocesi a tutte le parrocchie e a tutte le comunità cristiane della diocesi. Il primo venerdì di ogni mese, a partire da ottobre fino a marzo, tutte le comunità parrocchiali, le comunità di vita religiosa, i movimenti e i gruppi ecclesiali saranno invitati a confluire in una celebrazione parrocchiale, che seguirà lo schema del sussidio opportunamente predisposto dagli uffici della Curia diocesana. Il sussidio propone, per ogni celebrazione, una breve presentazione del tema, la proposta di una liturgia della Parola strutturata in sei momenti e – in appendice – la proposta di canti e preghiere. In particolare, segnaliamo la pubblicazione di un nuovo inno appositamente composto per l’ostensione della Sindone, dal titolo Nobile Icona (testo di suor Anna Maria Galliano, musica del maestro Massimo Nosetti) che accompagnerà il cammino dell’anno pastorale. Quanto alla celebrazione, essa prevede un primo momento di raduno attorno all’icona del volto di Gesù, accompagnato dai riti di introduzione. Un secondo momento in cui la comunità è invitata a presentare al Signore luoghi e manifestazioni particolari della “passio hominis”. Segue il momento per l’ascolto attento della Parola di Dio, che rinvia sempre alla “Passio Christi”. Seguono ancora: una preghiera di contemplazione e di lode al Signore, la proposta di un impegno o una concreta testimonianza e, infine, il congedo e il mandato finale. Ed ecco i giorni e i temi specifici delle preghiere: venerdì 2 ottobre “la mancanza di speranza tra i giovani e in famiglia”; venerdì 6 nobembre “il lutto e la morte”; venerdì 4 dicembre “la solitudine e l’emarginazione”; venerdì 8 gennaio “l’ingiustizia sociale”; venerdì 5 febbraio “la malattia psichica e fisica”; venerdì 5 marzo “la tentazione e il peccato”. Il sussidio, frutto del lavoro congiunto tra i diversi uffici diocesani, il consiglio pastorale diocesano e la Commissione diocesana per l’ostensione della Sindone, sarà a disposizione delle varie parrocchie all’inizio di settembre (da: “La Voce del Popolo”). 25 Gruppo Caritas Lo spirito della carità e le attività di raccolta 26 Il nostro Giuseppe Allamano, fondatore dell'Istituto Missioni Consolata, è conosciuto per la molta saggezza. Parlando di carità ebbe a dire: “Il bene fa poco rumore: il molto rumore fa poco bene. Il bene va fatto bene e senza rumore”. E ancora: “Non dobbiamo semplicemente fare il bene: dobbiamo farlo con diligenza e nel miglior modo possibile. La pazienza va seminata dappertutto”. La Caritas castelnovese è partita con questi principi, in particolare il primo, ma ultimamente sta cercando di mettere in atto anche il secondo. Le gravi esigenze del momento, il diffondersi di sempre più vaste problematiche sociali in Italia, in Piemonte e nel castelnovese in particolare sono legate a diversi fattori: crisi economica, immigrazione non assistita, crisi delle famiglie. Sono questi parte dei cinque punti negativi evocati dal Cardinale Poletto alla celebrazione della Consolata (e richiamati nella celebrazione di chiusura in Castelnuovo Don Bosco proprio davanti alla nostra piccola chiesa dedicata alla Madonna Consolata). Questi ci devono fare meditare con attenzione sul momento storico-sociale che stiamo vivendo. Le parole pronunciate a Torino (città post industriale con interi quartieri stranieri, dove accanto alla ricchezza dei ceti abbienti della finanza e dell’industria torinese, dove accanto all’ancora sufficiente agiatezza della borghesia piccola e media si accompagna una situazione di degrado economico e di vera povertà di molte frange di abitanti non italiani e italiani) si rispecchiano nel nostro territorio con la stessa problematicità. I problemi qui sono minori di numero ma non di gravità. Anzi possono assumere una maggiore gravità in ragione dei minori servizi sociali che esistono sul territorio rispetto ad una città. Non in ultimo un aspetto grave ed esplosivo: i problemi che ricadono sulle famiglie ne possono causare – qui come altrove – la disgregazione. Una famiglia non aiutata che si disgrega è una ricchezza per tutti che viene meno. Non possiamo non comprendere che il tessuto sociale è composto di tante cellule e queste sono le famiglie. La disgregazione della famiglia comporta la disgregazione del tessuto sociale. Quindi a tutti noi, caritas, fedeli, donne e uomini di buona volontà, il dovere di non stare a guardare. Dopo queste riflessioni veniamo ai dati positivi delle prime attività di raccolta della nostra Caritas. A) Fondo Caritas - raccolta offerte in occasione di Battesimi, Matrimoni, Prime comunioni, ecc. Elenco offerte al 30 giugno 2009 OCCASIONE – quaresima di fraternità 1.558,00 – matrimoni 243,10 – battesimi 352,90 – donazioni 1.000,00 – aiuti già dati 400,00 Totale 2.754,00 La Caritas e la Parrocchia hanno anche raccolto per l’emergenza Abruzzo. Questi sono i risultati. OCCASIONE – raccolta Comunioni 625,10 – matrimoni 732,10 – battesimi 282,20 – offerte messe 625,80 – mercatino del 25 aprile 631,80 Totale 2.897,00 n. 25 barattoli di pelati, Lt. 10 olio, n. 20 barattoli di piselli/fagioli, n. 3 colombe pasquali, Kg. 10 biscotti in confezione da 1 Kg., n. 10 pacchi biscotti, n. 8 pacchi fette biscottate, n. 29 vasetti marmellata/frutta sciroppata, n. 2 sacchetti detersivo x lavatrice, n. 5 budini. Le parrocchie di Buttigliera d'Asti e Arignano hanno scelto di appoggiarsi alla parrocchia di Castelnuovo Don Bosco, facendoci pervenire le loro raccolte, ossia: Kg. 22,5 pasta, Kg. 9 riso, Kg. 0,5 farina bianca, Kg. 0,5 farina per polenta, Kg. 7 zucchero, Kg. 2,8 caffè, Lt. 2 olio, n. 19 barattoli di pelati, n. 48 scatolette tonno/sardine, Lt. 4,5 latte, n. 1 barattoli fagioli/piselli, n. 7 pacchi biscotti, n. 1 pacco fette biscottate, n. 7 vasetti marmellata, n. 3 budini, n. 5 confezioni caramelle/cioccolato. Tutti questi preziosi contributi sono stati diligentemente raccolti e distribuiti alle persone bisognose, con lo spirito di non lasciare solo nessuno. B) Attività di raccolta e distribuzione prodotti alimentari Le quantità di prodotti raccolti e distribuiti in cifre: Kg. 9 grissini in confezione mono-porzione, Kg. 66 pasta, Kg. 15 riso, Lt. 15 latte, Kg. 40 zucchero, Kg. 1,5 farina bianca, Kg. 5 fagioli secchi, Kg. 0,5 formaggio pecorino sottovuoto, Kg. 5,5 caffè macinato, n. 66 scatolette tonno/simmenthal, n. 21 bottiglie di passata di pomodoro, Conclusioni Cosa dire d’altro? Mentre queste note venivano chiuse veniva pubblicata l’ultima enciclica papale, ossia la “LETTERA ENCICLICA CARITAS IN VE- 27 RITATE DEL SOMMO PONTEFICE BENEDETTO XVI AI VESCOVI AI PRESBITERI E AI DIACONI ALLE PERSONE CONSACRATE AI FEDELI LAICI E A TUTTI GLI UOMINI DI BUONA VOLONTA’ SULLO SVILUPPO UMANO INTEGRALE NELLA CARITÀ E NELLA VERITÀ”. 28 Una società non credente Non ne abbiamo ancora appreso il pieno contenuto, ma crediamo di comprendere un messaggio quando il Sommo Pontefice si rivolge a tutti gli uomini di buona volontà indicando quale obiettivo lo “sviluppo umano integrale nella carità e nella verità” e quando, nel capitolo dedicato alla famiglia, inizia così: “Una delle più profonde povertà che l’uomo può sperimentare è la solitudine”. Nell’800 don Bosco lanciò da Torino un messaggio formidabile diretto alla salvezza dei giovani di tutto il mondo. Oggi i suoi successori sono chiamati a formulare un messaggio nuovo per la salvezza di una società europea materialistica e scristianizzata. La Comunità di Castelnuovo Don Bosco vi è compresa. Pare che Dio si serva dei fatti incresciosi che avvengono con tanto rumore nelle nostre vie e piazze di notte; del linguaggio osceno che si ascolta, per chiamarci a convertirci alla fede in Lui che ha vinto tutto il male del mondo con il sacrificio della croce del suo Figlio Gesù cristo in unione con quello della Vergine Maria. La nostra comunità potrà liberarsi dall’azione micidiale del demonio della cui esistenza non abbiamo più alcun dubbio, solo con l’intervento del cielo, con la rigorosità delle istituzioni, con l’impegno assiduo della Chiesa, con la frequenza ai sacramenti da parte dei credenti e con la protezione della Madonna. CARITAS PARROCCHIALE LIDIA OCCHIENA Alla nuova Giunta con il suo Sindaco auguriamo un’attività intensa e saggia al servizio del nostro Paese. Buon lavoro! L’Angolo della Natura Orchis purpurea Epipactis helleborine Recentemente è stato pubblicato, a cura della Provincia di Asti, un ottimo volumetto dal titolo: “La Flora protetta della Provincia di Asti”. Vengono accuratamente descritti i vari tipi di ambienti, segue poi la parte sistematica con molte notizie interessanti e belle fotografie. Si nota subito che la maggioranza delle specie citate è costituita dalle orchidee, ci sono tutte quelle presenti nell’Astigiano. Principalmente sono conosciute per il Sud della Provincia, solamente una decina di specie vivono nel nostro territorio (in senso molto lato), tutte molto rare. Con i loro fiori bellissimi le orchidee hanno sempre suscitato ammirazione; quelle che vivono da noi hanno fiori piccoli, ma se guardati attentamente sono di stupefacente bellezza. Tra i vegetali, le orchidee sono considerate estremamente evolute; il fiore è molto complesso con delle strutture uni- che: “galea” e “labello”; inoltre posseggono un sistema di riproduzione molto particolare. Il polline che producono le orchidee non è pulverulento, ma riunito in grumi sopra una clava e la fecondazione è affidata agli insetti (nelle regioni tropicali anche ad uccelli e mammiferi). I sistemi per attirare gli insetti sono variabilissimi e sovente così elaborati da risultare incredibili. Un sistema, ad esempio, adottato da molte specie è quello del mimetismo, il labello tende ad assomigliare alle femmine di singole specie di Imenotteri, così il maschio viene attirato sul fiore e, passando poi su altri fiori, trasporta i grumi pollinici effettuando la fecondazione. Si arriva a casi estremi di specie di orchidee legate ad una sola specie di insetto. I semi che vengono prodotti sono molto piccoli e per la germinazione è sempre necessaria la presenza di un fungo simbionte. Per questo motivo per lungo tempo gli appassionati di orchidee impazzivano nel tentativo di riprodurre le piante dai semi; visti gli scarsi risultati, le orchidee venivano importate dalle regioni tropicali saccheggiando direttamente gli ambienti naturali. Le orchidee presenti da noi sono molto rare e presenti unicamente in ambienti integri, radure di boschi o incolti. Ma gli ambienti naturali con sola vegetazione autoctona sono quasi scomparsi. L’introduzione di piante esotiche, soprattutto la robinia (o gaggia), una specie americana di verga d’oro (Solidago gigantea) ed altre Asteracee, hanno alterato profondamente i connotati della nostra flora. Buona parte della meravigliosa biodiversità è stata spazzata via. È quindi giusto che piante così belle e preziose vengano protette e che ne venga promossa e diffusa la loro conoscenza. DOMENICO 29 Notizie dal Comune Risultati Elezioni Comunali 6-7 Giugno 2009 Per il mandato amministrativo 2009-2014, è stato rieletto Sindaco del Comune di Castelnuovo Don Bosco: Giorgio Musso. È alla sua quarta esperienza di Sindaco. Lo è stato dal 1993 al 1994 e poi per due mandati dal 1994 al 1999 e dal 1999 al 2004. Nella passata amministrazione ricopriva l’incarico di Vice Sindaco con il Sindaco Andriano. Dal 2004 al 2008 è stato Vice Presidente della Provincia di Asti e assessore provinciale al bilancio, alla programmazione economica e all’ambiente. È stato Presidente della Comunità Collinare “Alto Astigiano” dal 2000 al 2004. I voti conseguiti: Votanti: n. 1957 Voti validi: n. 1869 Schede bianche: n. 41 Schede nulle: n. 47 – La lista civica: “Progetto Castelnuovo”: 935 voti – La lista civica: “Castelnuovo Cambia”: 662 voti – La lista civica: “Risveglio Castelnovese”: 272 voti 30 Sono stati eletti Consiglieri Comunali per la lista “Progetto Castelnuovo”: Antonio Rago, Andrea Cafasso, Marco Musso, Luisa Redini, Romano Delmastro, Maria Molino, Lorenzo Gianasso, Bruno Bertagna, Silvio Musso, Luigi Fresia, Claudio Casalegno. Per la lista “Castelnuovo Cambia”: Aldo Giacomo Musso, Luciana Savio, Paolo Bava, Berniero Ciao. Per la lista “Risveglio Castelnovese”: Marco Graglia. Nominata la nuova Giunta Comunale Il Sindaco, sulla base delle preferenze attribuite dagli elettori: ha nominato il 16 Giugno 2009 Vice Sindaco: Antonio Rago con delega al commercio e alle attività produttive, Assessori: Andrea Cafasso con delega all’ambiente e allo sport, Marco Musso con delega alla pianificazione territoriale e ai lavori pubblici, Luisa Redini con delega alle politiche sociali e giovanili. Sono stati delegati a specifici compiti: Romano Delmastro per rapporti con le categorie agricole, Maria Molino per i rapporti con le Scuole e le attività culturali, Claudio Casalegno e Silvio Musso per le grandi opere (centro di accoglienza turistica ricettiva, scuole, fognature). I capi Gruppo Consiliari presso il Consiglio Comunale Lorenzo Gianasso: capo Gruppo lista “Progetto Castelnuovo”, Giacomo Aldo Musso: capo Gruppo “Castelnuovo cambia”, Marco Graglia: capo Gruppo “Risveglio Castelnovese”. Primo Consiglio Comunale La sera del 24 Giugno 2009 alle ore 21,00 – in piazza Don Bosco, sotto al monumento di Don Bosco – si è tenuto il primo Consiglio Comunale del nuovo mandato. Il Sindaco ha illustrato le linee programmatiche del mandato amministrativo 2009-1014, incentrate sulla manutenzione del territorio, sullo sviluppo sostenibile, sulle energie rin- novabili, sulla solidarietà, sulla tutela e valorizzazione del territorio e dell’identità storica locale. I gruppi “Progetto Castelnuovo” e “Castelnuovo Cambia” hanno approvato le linee di mandato. Il Gruppo “Risveglio Castelnovese” si è astenuto. Pulizia del paese e tutela del territorio , La prima cosa da fare è sensibilizzare i cittadini a tener pulito in ordine il paese e le sue frazioni, le vie, le piazze, i cimiteri. Quello che conta è disporre di un paese pulito e ordinato. Tutti possono contribuire a tener pulito il paese. Innanzi tutto si rammenta: a norma dei Regolamenti Comunali: Pulizia pertinenze edifici: “Le pertinenze delle case e dei fabbricati, lungo le pareti perimetrali degli edifici debbono essere tenute pulite dai proprietari delle case e dei fabbricati stessi. Le erbacce o le gramigne debbono essere tagliate ed estirpate a cura dei proprietari degli edifici”. Sistemazioni stradali: Si sta lavorando per porre in essere rappezzi e tappetini stradali lungo le strade comunali in frazione Ranello e in frazione Nevissano. Piccoli lavori alle Scuole: Si stanno eseguendo piccoli lavori di sistemazione delle scuole materne, elementari e medie presso i servizi igienici e le aule scolastiche. Contributo per le scuole: È stato richiesto un contributo alla Regione Piemonte per il risparmio energetico del sistema calore della Scuola dell’infanzia Statale “G.B. Pescarmona”. I risultati saranno resi noti in autunno. Viabilità e ordine pubblico: Il Comune ha ottenuto un contributo di € 30.000,00 a seguito del bando provinciale di sostegno alle attività per la sicurezza integrata del territorio comunale, così da intensificare controlli alla viabilità e per la prevenzione alla sicurezza pubblica. Taglio siepi e alberi: “I proprietari dei fondi sono obbligati a tener regolate le siepi... e a tagliare i rami delle piante che si protendono oltre il ciglio stradale. I proprietari dei terreni coerenti alle strade comunali hanno l’obbligo di tenere pulite le scarpate ascendenti e discendenti gli stessi terreni, oltre ad asportare periodicamente le piccole porzioni di terreno franato sulla cunetta stradale o comunque il materiale franato”. Denominazione di piazze: La Giunta Comunale ha inteso denominare il nuovo parcheggio di viale Europa alla memoria di Giovanni Goria già Presidente del Consiglio dei Ministri e Ministro del Tesoro e dell’Agricoltura negli anni Ottanta. Ha inteso altresì denominare lo slargo di viale Europa di fronte al nuovo parcheggio, alla memoria di Giorgio Ambrosoli, commissario liquidatore della Banca Privata di Milano, esempio di amministratore onesto, corretto al servizio dello Stato, assassinato trent’anni fa da un sicario del banchiere Sindona. Fossati: I proprietari dei terreni soggetti a servitù di scolo sono tenuti a provvedere a che i fossi e i canali vengano tenuti costantemente sgombri al fine che il deflusso delle acque si verifichi senza pregiudizio delle proprietà e delle vie attigue. Il Sindaco, la Giunta e i Consiglieri Comunali salutano la cittadinanza e augurano a tutti una Buona Estate 2009 e Buone Feste di San Rocco. 31