ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE DI CODOGNE’ Comuni di Codognè e Fontanelle REGOLAMENTO DISCIPLINARE Scuola Secondaria di primo grado 1 INDICE DEL DOCUMENTO 1) 2) 3) 4) 5) 6) 7) Premessa …………………………………………………………………… Principi generali …………………………………………………………. Tipologia delle mancanze disciplinari ……………………………. Tipologia delle sanzioni e soggetti competenti a erogarle… Procedure…………………………………………………………………… Ricorsi e Impugnazioni…………………………………………………. Organo di Garanzia…………………………………………… ………… Allegati 2 pag.3 pag.4 pag.5 pag.7 pag.11 pag.16 pag.17 Il “Regolamento disciplinare” dell’Istituto Comprensivo di Codognè si ispira alle indicazioni contenuto nello “Statuto delle studentesse e degli studenti” della scuola secondaria emanato con D.P.R. n. 249 del 24 giugno 1998, al “Regolamento di disciplina degli alunni” (D.P.R. n. 235 del 21 novembre 2007 e Com. MIUR prot. N. 3602/PO del 31 luglio 2008) oltre che al “Piano dell’offerta formativa”. 1) PREMESSA Le sanzioni rientrano tra le azioni formative della scuola: hanno fondamento nella cultura dei diritti e doveri e nei principi di rispetto della persona, sono adottate in coerenza con il compito della scuola di formare cittadini che abbiano senso di identità, appartenenza e responsabilità. Le sanzioni vengono disposte sulla base della rilevazione dei fatti, della valutazione della loro gravità, secondo criteri di gradualità e di proporzionalità. Il presente regolamento è adottato dal Consiglio di Istituto e fa parte dei documenti pubblici della scuola, è consultabile presso gli uffici amministrativi e sul sito. Viene illustrato agli alunni a inizio anno scolastico. Il Regolamento, unitamente al Patto di corresponsabilità, è sottoscritto dai genitori al momento delle iscrizioni. 3 2) PRINCIPI GENERALI Art. 1 La Scuola è luogo di formazione e di educazione mediante lo studio e si propone di contribuire alla crescita culturale e civile delle allieve e degli allievi favorendo il loro inserimento nella società civile. Art. 2 La Scuola è una comunità di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale, informata ai valori democratici e volta alla crescita della persona in tutte le sue dimensioni. In essa ciascuno, con pari dignità e nella diversità dei ruoli, opera per garantire la formazione alla cittadinanza, la realizzazione del diritto allo studio, lo sviluppo delle potenzialità di ciascuno. Art. 3 La vita della comunità scolastica si basa sulla libertà di espressione,pensiero, coscienza e religione, sul rispetto reciproco di tutte le persone che la compongono, indipendentemente dalla loro età e condizione, nel rifiuto di ogni barriera ideologica, sociale e culturale. Art. 4 I provvedimenti disciplinari hanno finalità educative e tendono al rafforzamento del senso di responsabilità e al ripristino di rapporti corretti all’interno della comunità scolastica e mirano al recupero dello studente attraverso attività di natura sociale, culturale e, in generale, a vantaggio della comunità scolastica (art. 1 comma 2 DPR 235/2007) 3) TIPOLOGIA DELLE MANCANZE DISCIPLINARI I comportamenti sanzionabili che si configurano come mancanze disciplinari sono quelli che: 3.1) Arrecano danno e offesa alla persona e all’istituzione scolastica a. derisioni, scherzi, dispetti che diffamano i compagni e che li umiliano di fronte agli altri; b. atteggiamenti provocatori, reazioni incontrollate, turpiloqui, minacce o ricatti; c. litigi o risse con i compagni con aggressioni verbali e/o fisiche, percosse, danneggiamento di indumenti o oggetti personali; d. linguaggio, abbigliamento, comportamenti non consoni all’ambiente e che quindi rechino offesa alla sua dignità; 3.2) Fanno uso improprio e/o danneggiano strutture, attrezzature, materiale della comunità scolastica ed altrui a. danneggiamenti alle cose, intenzionali o conseguenti a comportamenti scorretti; b. danneggiamento di locali ed arredi; 4 3.3) Danneggiano la crescita intellettiva e formativa dell’alunno che, volutamente, assolve in maniera inadeguata ai propri doveri scolastici a. scarsa puntualità, frequenza volutamente irregolare, assenze ripetutamente non giustificate o addirittura arbitrarie; b. comportamenti di disturbo del clima di lavoro della classe e che ne compromettano la regolare attività; c. rifiuto non motivato di seguire le richieste e indicazioni di docenti o altro personale della scuola connesse allo svolgimento delle attività didattiche e formative; d. uso dei telefoni cellulari o di altra strumentazione elettronica di uso non didattico durante l’orario scolastico se non espressamente consentito; e. introduzione e uso nella scuola di materiale improprio; f. comportamenti che ostacolino la comunicazione Scuola/Famiglia, quali, ad esempio, falsificazione della firma dei genitori, ripetuta non puntualità nella riconsegna di documenti; 3.4) Compromettono le condizioni di sicurezza e salute a. fatti e azioni che possono provocare danno all’incolumità altrui (atti violenti, lanci di oggetti, aggressioni fisiche, spintoni o sgambetti, ecc.); b. fumo; 3.5) Si configurano come atti perseguibili penalmente a. furti b. utilizzo improprio di strumentazioni audiovisive (registrazioni audio e video) c. danneggiamenti gravi di locali ed arredi d. lesioni volontarie alle persone. 4) TIPOLOGIA DELLE SANZIONI E SOGGETTI COMPETENTI A EROGARLE Tenuto conto delle disposizioni vigenti, del fatto che i provvedimenti disciplinari devono: avere un’importante finalità educativa tendere al rafforzamento del senso di responsabilità ed al ripristino di rapporti corretti all’interno della Comunità Scolastica (art. 4 “Statuto delle studentesse e degli studenti”) devono essere: tempestivi e temporanei graduati e proporzionati alle infrazioni contestuali e riferiti alle caratteristiche personali e socio-culturali dell’alunno non mortificanti né, di norma, consistere nella privazione del servizio scolastico ispirati al principio della responsabilità personale e della riparazione del danno, in una prospettiva sempre rigorosamente formativa 5 considerato che: nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari senza essere stato prima invitato ad esporre le proprie ragioni in nessun caso può essere sanzionata, né direttamente né indirettamente, la libera espressione di opinione correttamente manifestata e non lesiva dell’altrui personalità si fissano di seguito i criteri per individuare gli interventi educativi e/o i provvedimenti disciplinari atti a correggere le mancanze. Ai sensi del regolamento sulla valutazione (DPR 122/09 art. 7) tutte le mancanze disciplinari incidono sulla valutazione del comportamento e potrebbero incidere sulla valutazione relativa al profitto. Allo studente può essere offerta l’opportunità di convertire il provvedimento disciplinare in attività a favore della comunità scolastica. Ciascun Coordinatore di Classe avrà cura di tenere aggiornata la situazione disciplinare della classe, attraverso la ricognizione periodica di tutte le tipologie di provvedimenti adottati. Di tale situazione darà conto al Consiglio di classe nelle riunioni previste e curerà la conseguente annotazione sul verbale. 6 TABELLA RELATIVA AI PROVVEDIMENTI ED ALLE SANZIONI DISCIPLINARI (Le tipologie sono in ordine crescente di gravità e coinvolgono i vari paragrafi, di cui al punto 3) T TIPOLOGIA A PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI Richiamo verbale, colloquio individuale, allontanamento dall’attività Docente della classe Registrazione della mancanza nel libretto personale RESPONSABILE RAPPORTI CON LA FAMIGLIA MANCANZE DISCIPLINARI A1 Disturbo e interruzione dell’attività didattica A2 Mancata esecuzione delle consegne INTERVENTI EDUCATIVI Consegne aggiuntive, attività individuali Aiuto a compagni in difficoltà Controllo sistematico delle consegne, consegne aggiuntive A3 Incuria e dimenticanza del materiale Riflessioni ed attività di lettura per scolastico incentivare i senso di responsabilità personale A4 Incuria e dimenticanza del Libretto Riflessioni ed attività di lettura per Personale incentivare i senso di responsabilità personale A5 Reazione verbale con uso di Incentivazione al dialogo finalizzata al espressioni scorrette nei confronti recupero del rapporto con il compagno e dei compagni alla consapevolezza del danno arrecato. Eventuale riflessione scritta sull’azione compiuta. Aiuto a compagni in difficoltà A6 Scarsa puntualità, frequenza Esortazione a comportarsi secondo un irregolare ordine condiviso nell’ambiente scolastico attraverso la riflessione individuale A7 Abbigliamento e comportamenti non Esortazione a comportarsi secondo un consoni all’ambiente ordine condiviso nell’ambiente scolastico attraverso la riflessione individuale Il richiamo verbale può costituire un precedente per la somministrazione di una sanzione in forma di annotazione scritta sul registro di classe 7 TIPOLOGIA B PROVVEDIMENTO DISCIPLINARE RESPONSABILE RAPPORTI CON LA FAMIGLIA Annotazione scritta sul Registro di classe Docente della classe Registrazione della mancanza e dell’annotazione sul Registro nel Libretto Personale INTERVENTI EDUCATIVI Attività di Cittadinanza e Costituzione Consegne aggiuntive, attività individuali MANCANZE DISCIPLINARI B1 Comportamenti reiterati, di tipo A che impediscano la piena funzionalità del servizio e ostacolino il perseguimento delle finalità della scuola B2 Scorrettezze e offese verso i componenti della comunità scolastica B3 Uso di linguaggio scorretto Attività di Cittadinanza e Costituzione Consegne aggiuntive, attività individuali Attività di Cittadinanza e Costituzione Consegne aggiuntive, attività individuali Consegne aggiuntive, attività individuali Consegne aggiuntive, attività individuali Riflessione tesa alla consapevolezza della ricaduta negativa sull’attività scolastica Attività di pulizia B4 Disturbo continuo durante le lezioni B5 Uso del cellulare B6 Ripetersi di assenze e/o ritardi non giustificati B7 Sporcare i locali scolastici non rispettandone la pulizia B8 Lievi violazioni delle norme di Attività di Educazione alla Sicurezza sicurezza B9 Possesso di oggetti che possano Attività di Educazione alla Sicurezza danneggiare la salubrità e la sicurezza dell’ambiente e delle persone L’annotazione scritta sul registro di classe può costituire un precedente per la convocazione della famiglia e del Consiglio di classe straordinario 8 TIPOLOGIA C PROVVEDIMENTO DISCIPLINARE RESPONSABILE RAPPORTI CON LA FAMIGLIA MANCANZE DISCIPLINARI C1 Recidiva dei comportamenti sanzionati con ammonizione scritta (tipo B) C2 Non rispetto delle norme di sicurezza stabilite dall’apposito Piano di Sicurezza C3 Danneggiamento di oggetti di proprietà della scuola o di altri, intenzionale e non (valutazione da compiersi anche in relazione al coinvolgimento di studenti con conclamati disturbi del comportamento) Annotazione scritta sul Registro di classe e convocazione del Consiglio di Classe Eventuale esclusione dalle uscite didattiche Docente della classe e Coordinatore di Classe Convocazione della famiglia ed eventuale comunicazione da parte del DS INTERVENTI EDUCATIVI Attività di Cittadinanza e Costituzione Consegne aggiuntive, attività individuali Riflessione scritta tesa alla consapevolezza della ricaduta negativa sull’attività scolastica Attività di Educazione alla Sicurezza Riflessione scritta sull’accaduto Attività di Cittadinanza e Costituzione Consegne aggiuntive, attività individuali C4 Alterazione dei risultati scolastici Attività di Cittadinanza e Costituzione Consegne aggiuntive, attività individuali Riflessione scritta tesa alla consapevolezza della ricaduta negativa sull’attività scolastica Attività di Cittadinanza e Costituzione Consegne aggiuntive, attività individuali C5 Disturbo grave e continuato durante le lezioni C6 Falsificazione di firme L’annotazione scritta sul registro di classe può costituire un precedente per il temporaneo allontanamento dalla comunità scolastica 9 TIPOLOGIA D PROVVEDIMENTO DISCIPLINARE RESPONSABILE RAPPORTI CON LA FAMIGLIA MANCANZE DISCIPLINARI D1 Recidiva dei comportamenti tipo C D2 Uso del cellulare per riprese di immagini e/o suoni non autorizzati D3 Violenza intenzionale con offese gravi alla dignità delle persone D4 Reati e fatti avvenuti all’interno della scuola che possono rappresentare pericolo per l’incolumità delle persone e per il sereno funzionamento della scuola Annotazione scritta sul Registro di classe e convocazione del Consiglio di Classe ed allontanamento dalla comunità scolastica Coordinatore di Classe e Dirigente scolastico Convocazione della famiglia INTERVENTI EDUCATIVI Attività di Cittadinanza e Costituzione Consegne aggiuntive, attività individuali Riflessione scritta tesa alla consapevolezza della ricaduta negativa sull’attività scolastica Attività di Cittadinanza e Costituzione Consegne aggiuntive, attività individuali Riflessione scritta sull’accaduto Attività di Cittadinanza e Costituzione Consegne aggiuntive, attività individuali Attività di Educazione alla Sicurezza Riflessione scritta sull’accaduto D5 Alterazione grave e continuata dei risultati scolastici e/o delle firme Attività di Cittadinanza e Costituzione Consegne aggiuntive, attività individuali D6 Gravi offese e/o molestie verso i componenti della comunità scolastica Attività di Cittadinanza e Costituzione Consegne aggiuntive, attività individuali Riflessione scritta sull’accaduto N.b. Le Attività di Cittadinanza e Costituzione e di Educazione alla Sicurezza sono individuate dal Coordinatore di Classe, sentito il docente che ha segnalato l’infrazione e gli altri docenti del Consiglio di Classe, in relazione all’attività individuata. A titolo esemplificativo ma non esaustivo, sono considerabili attività, rientranti nelle tipologie sopraindicate, ricerche su articoli della Costituzione, analisi di norme, studio di casi accaduti attraverso ricerche su articoli di giornale. All’inizio di ciascun anno scolastico i Dipartimenti per materie, durante il primo incontro per disciplina, individueranno un elenco di possibili argomenti trattabili, fatta salva l’autonomia de singoli Consigli di classe, anche in relazione al fatto da sanzionare. 10 5) PROCEDURE Le sanzioni e i provvedimenti disciplinari di tipo C e D devono prevedere: l’annotazione sul registro di classe una relazione scritta con descrizione delle mancanze redatta dal docente o altro personale della scuola testimone dei fatti; il verbale del procedimento adottato (motivazioni, tempi, comunicazione all’alunno, informazione e coinvolgimento della famiglia, aspettative di tipo educativo) da inserire nel registro del Consiglio nei casi in cui non vi sia stato diretto coinvolgimento del Consiglio di classe stesso; il verbale del procedimento adottato - redatto con le stesse indicazioni del punto precedente - da inserire nel registro del Consiglio di classe ogni qualvolta è adottato un procedimento disciplinare; nel caso di previsione di allontanamento dalla comunità scolastica, un colloquio di chiarimento preventivo con l’alunno/gli alunni responsabili della mancanza disciplinare In ogni sanzione disposta deve risultare chiara la motivazione che l’ha resa necessaria;i dati riportati devono essere quelli strettamente necessari alla descrizione dei fatti e alla motivazione della sanzione. Prima di dare avvio al procedimento il Dirigente scolastico o in alternativa il Coordinatore di Classe/Docente sentono gli alunni coinvolti e, nel caso, raccolgono le loro dichiarazioni scritte. Nel colloquio con gli alunni saranno rilevati: gli eventuali elementi di difesa, il riconoscimento della colpa e del danno, la disponibilità a porre rimedio. Gli elementi rilevati saranno indicati nella relazione descrittiva preparatoria dei procedimenti. Sono individuate le seguenti tipologie di procedimenti disciplinari e corrispettivi interventi educativi (): Ammonizioni (Tip. A) a. ammonizione verbale, con annotazione sul registro dell’insegnante, qualora il docente lo ritenga necessario, per qualsiasi mancanza ritenuta senza conseguenze e danni per gli altri e l’ambiente e non persistente; competenza del singolo docente Provvedimenti che non prevedono l’allontanamento dalla comunità scolastica (Tip. A B C) b. rapporto scritto sul registro di classe per qualsiasi mancanza ritenuta di rilevante condizionamento delle attività, di danno persistente a persone o alle cose, con eventuale rientro a scuola accompagnato dal genitore competenza del docente Coordinatore di Classe c. allontanamento temporaneo (non oltre l’ora di lezione) dalla classe per le mancanze disciplinari che compromettono la tranquillità della classe e lo svolgimento dell’attività. 11 l’immediato allontanamento dalla classe è competenza del docente presente al fatto che affidato lo studente al collaboratore scolastico di turno e ne dà informazione alla famiglia, per iscritto o in colloquio; in casi di persistente disturbo delle attività, l’allontanamento dalla classe da uno fino a un massimo di tre giorni è competenza del Consiglio di classe che dispone le modalità di assistenza dell’alunno, i compiti che devono essere assegnati e le condizioni di rientro in classe;il Dirigente scolastico informa la famiglia del comportamento scorretto del figlio e la convoca dopo la determinazione del procedimento del Consiglio per condividere gli scopi educativi e descrivere le modalità di gestione dell’alunno nei giorni di allontanamento; d. esclusione dalle visite d’istruzione qualora le mancanze disciplinari e i fatti accaduti ritenuti sanzionabili, siano documentati sul registro di classe e sul libretto delle comunicazioni scuola-famiglia, e vi siano le condizioni per temere il loro ripetersi con condizionamento delle attività previste nelle visite guidate e della sicurezza dei compagni (Tip. C e D) competenza del Consiglio di classe il quale convoca la famiglia dei singoli alunni e condivide con essa il provvedimento medesimo e. frequenza o esecuzione di un’attività didattica utile a correggere mancanze relative ad atteggiamenti e comportamenti non consoni od offensivi competenza del Coordinatore di Classe, con comunicazione al Dirigente Scolastico e sua autorizzazione; il Consiglio di classe viene informato del procedimento, il Coordinatore di Classe (o il Dirigente scolastico) avvisa la famiglia motivando l’intervento educativo e condividendo l’intervento qualora comporti compiti aggiuntivi a casa f. attività in favore della Scuola per mancanze che rivelano scarso senso di responsabilità e di rispetto dell’ambiente e dei materiali competenza del Coordinatore di Classe, con comunicazione al Dirigente Scolastico e sua autorizzazione; Il Coordinatore di Classe (o il Dirigente scolastico) avvisa la famiglia motivando l’intervento e condividendone le ragioni qualora comporti impegni oltre l’orario scolastico o compiti aggiuntivi a casa. Sono previste e possibili le seguenti tipologie di attività: Appoggio ai collaboratori scolastici in compiti di riordino e pulizia Mansioni assegnate dai professori di carattere organizzativo tipo riordino dell’aula, della palestra o altro Attività di riordino di Laboratori, Biblioteca o altro Attività di segreteria, riordino di cataloghi o archivi Volontariato presso singoli o enti - da documentare 12 g. svolgimento dell’intervento in ambiente separato rispetto alle altre classi, qualora la mancanza riguardi litigi o comportamenti scorretti e coinvolga più alunne o alunni; competenza del docente presente al fatto per il primo giorno e del Coordinatore di Classe di classe nel caso sia opportuno mantenere la separazione per più giorni; la famiglia è informata con nota sul libretto di classe e, nei casi più rilevanti, con colloquio anche telefonico del Coordinatore di classe o del Dirigente scolastico. h. sequestro del materiale improprio, e , per casi di particolare gravità, provvedimenti di cui alle lettere precedenti; competenza del docente presente al fatto che informa il Dirigente scolastico il quale dispone la custodia del materiale sequestrato, l’informazione alla famiglia e decide in merito alla restituzione; eventuali altre sanzioni sono disposte con decisione del Consiglio di classe i. incremento dei controlli sugli apprendimenti (con immediata comunicazione alla famiglia), maggiorazione dei compiti di recupero del tempo scolastico perso (mediante modalità di volta in volta stabilite) per mancanze relative alla irregolarità di frequenza; competenza del Consiglio di classe. Il Dirigente scolastico informa la famiglia e la coinvolge nella gestione degli interventi j. obbligo di ammissione di colpa e restituzione del bene sottratto (sottrazione di beni altrui) e determinazione di altri provvedimenti in base alle circostanze e alla gravità competenza del docente presente al fatto che informa il Coordinatore di Classe e il Dirigente scolastico; in caso di rilevanza del fatto, è convocato il Consiglio di classe per decidere adeguati provvedimenti k. attività riparatoria o risarcimento diretto del danno causati alle strutture e alle attrezzature della scuola. (Tip. C e D) Chi venga riconosciuto responsabile di atti di vandalismo nei confronti di arredi o di danni a strutture della scuola, di furti o di danneggiamento, è tenuto a risarcire il danno. In assenza di dichiarazione di responsabilità personale o di individuazione di colui che ha provocato danni o furti, il risarcimento potrà essere richiesto a tutta la classe o a tutti coloro che abbiano utilizzato la struttura danneggiata, allo scopo di restituirne la piena disponibilità a tutta la comunità scolastica. Le somme derivate dal risarcimento saranno acquisite al bilancio della scuola e destinate alle necessarie riparazioni. competenza del Dirigente scolastico che concorda con il docente Coordinatore di classe l’intervento e ne informa la famiglia concordando l’azione educativa decisa; nei casi più rilevanti la competenza è del Consiglio di classe che può decidere l’attività riparatoria anche in aggiunta ad altri provvedimenti. 13 Provvedimenti che comportano l’allontanamento temporaneo dalla comunità scolastica per un periodo inferiore a 15 giorni m. sospensione delle lezioni fino a un massimo di 5 giorni per le mancanze disciplinari che hanno comportato grave condizionamento delle attività, danno a persone o all’ambiente, intenzionalità, recidiva; la competenza è del Consiglio di Classe e del Dirigente scolastico; viene redatta relazione scritta da parte del Coordinatore di Classe in cui sono descritte le mancanze e le circostanze e vengono definite le modalità di mantenimento del rapporto con l’alunno e la sua famiglia nel periodo di allontanamento. n. sospensioni oltre i 5 giorni fino a un massimo di 14 giorni per mancanze e comportamenti di particolare gravità che hanno comportato gravi danni all’ambiente, o a persone, intenzionalità, recidiva; la competenza è esclusivamente del Consiglio di classe;viene redatta relazione scritta da parte del Coordinatore di Classe in cui sono descritte le mancanze e le circostanze al fine di fornire elementi utili per la determinazione della gravità. Il Consiglio, oltre alla determinazione del provvedimento disciplinare, definisce le modalità di mantenimento del rapporto con l’alunno e la sua famiglia nel periodo di allontanamento e le modalità di rientro in classe. Provvedimenti comportano l’allontanamento temporaneo dalla comunità scolastica per un periodo superiore a 15 giorni Sono sanzioni applicate in casi di comportamenti che configurano fattispecie di reati che violano la dignità e il rispetto della persona o che rappresentano pericolo per l’incolumità di persone; saranno affrontati con particolare fermezza e tempestività con convocazione del Consiglio di Istituto e immediata applicazione di quanto disposto dalla normativa (DPR 235/2007 e nota ministeriale Prot. n 3602/PO del 31 luglio 2008) la competenza del provvedimento è esclusivamente del Consiglio di Istituto; il Dirigente scolastico, sulla base dell’accertamento dei fatti, prende le dovute iniziative di segnalazione all’autorità giudiziaria; il Consiglio di Classe, a seguito della determinazione dell’allontanamento, definisce le modalità di mantenimento del rapporto con l’alunno e la sua famiglia e le modalità di rientro in classe; in particolare, valuta il coinvolgimento dei servizi sociali e promuove un percorso di recupero educativo mirato all’inclusione, alla responsabilizzazione e al reintegro nella comunità scolastica. Le sanzioni del presente articolo - escluse le ammonizioni di cui alla lettera a) devono essere esplicitate nel giudizio del comportamento quadrimestrale immediatamente successivo alla data di irrogazione della sanzione; Solo le motivazioni che hanno comportato sanzioni di allontanamento dalla comunità scolastica vengono riportate nel fascicolo dell’alunno e dunque trasmesse ad una altra scuola in caso di trasferimento o passaggio. Il cambiamento di scuola non pone fine a un procedimento disciplinare in atto, ma esso segue il suo iter fino alla conclusione. 14 6) RICORSI E IMPUGNAZIONI Contro le sanzioni disciplinari è ammesso ricorso da parte dei genitori dell'alunno coinvolto, entro 15 giorni dalla notifica del provvedimento disciplinare, all'apposito “Organo di Garanzia”, istituito presso l’Istituto ai sensi dell’art. 5, secondo comma, D.P.R. 249/98, e come disciplinato dal Regolamento di modifica dello statuto (D.P.R. n. 235/2007). Nel caso di “conflitto di interessi” è prevista la sostituzione dei membri dell’Organo di Garanzia con altri della medesima componente presenti nel Consiglio d’Istituto. E’ valida la deliberazione presa in composizione perfetta dell’Organo di Garanzia. Le deliberazioni sono prese a maggioranza e le astensioni non influiscono sul conteggio dei voti. Il medesimo Organo di Garanzia decide anche sui conflitti che sorgono all’interno della scuola in merito all’applicazione del presente Regolamento. 15 7) ORGANO DI GARANZIA L’Organo di Garanzia è regolato dalle seguenti disposizioni: 7.1) Funzioni a. L’Organo di Garanzia esamina i ricorsi, presentati da chiunque ne abbia interesse, avverso i provvedimenti disciplinari e ne decide l’accoglimento o meno entro i successivi 10 giorni dalla presentazione del ricorso stesso. b. Qualora l’Organo di Garanzia non decida entro tale data, la sanzione si ritiene confermata. 7.2) Composizione a. L’Organo di Garanzia è presieduto dal Dirigente Scolastico o dal Collaboratore Vicario e si compone di due docenti designati dal Consiglio d’Istituto e due rappresentanti eletti dai genitori. 7.3) Procedure di elezione a. Hanno titolo ad essere eletti i genitori degli studenti frequentanti la Scuola Secondaria di I grado, attraverso votazioni da effettuarsi in concomitanza con le elezioni dei rappresentanti dei Consigli di classe, utilizzando gli stessi seggi elettorali. b. Tutti i candidati, cui è stato attribuito almeno un voto di preferenza sono inseriti in una lista, ordinati in modo decrescente sulla base dalla somma di voti di preferenza riportati; in caso di parità di voti è data precedenza al candidato più anziano. c. Sono eletti i primi due candidati della lista di cui al comma precedente ed è individuato il membro supplente. d. In assenza di qualsiasi preferenza il Consiglio di Istituto procede alla designazione dei due rappresentanti dei genitori, individuandoli al suo interno. e. Il Dirigente Scolastico procede alla proclamazione degli eletti. f. Gli eletti durano in carica per due anni, fatta salva la scadenza anticipata del mandato per cessata frequenza scolastica del proprio figlio. g. In caso di scadenza anticipata del mandato, si procede alla surroga del rappresentante, attingendo dalla lista di cui al comma b, o, in mancanza di quest’ultima, attraverso designazione da parte del Consiglio d’Istituto, che lo individua al suo interno. 7.4) Funzionamento a. Ai fini della validità delle deliberazioni l’Organo di Garanzia, in composizione perfetta, in unica convocazione, dovrà esprimersi, a maggioranza, in merito all'impugnazione, non oltre 10 giorni di calendario dalla data di presentazione del ricorso. b. Qualora non decida entro tale termine, la sanzione si riterrà annullata. c. L’astensione di qualcuno dei membri non influisce sul conteggio dei voti. 7.5) Nomina di membri supplenti In caso di incompatibilità (docente che ha irrogato la sanzione, o genitore dell’alunno sanzionato membri dell’Organo di Garanzia), si procede alla nomina di un membro supplente della stessa componente (genitore o docente), reclutato tra i rappresentanti del Consiglio d’Istituto. 16 ALLEGATI Dallo Statuto degli studenti D.P.R. 235 - 2007: Art. 2. Modifiche all'articolo 5 del decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249 1. L'articolo 5 del decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249, è sostituito dal seguente: "Art. 5 (Impugnazioni). - 1. Contro le sanzioni disciplinari è ammesso ricorso, da parte di chiunque vi abbia interesse, entro quindici giorni dalla comunicazione della loro irrogazione, ad un apposito Organo di Garanzia interno alla scuola, istituito e disciplinato dai regolamenti delle singole istituzioni scolastiche, del quale fa parte almeno un rappresentante eletto dagli studenti nella scuola secondaria superiore e dai genitori nella scuola media, che decide nel termine di dieci giorni. Tale organo, di norma, è composto da un docente designato dal consiglio di istituto e, nella scuola secondaria superiore, da un rappresentante eletto dagli studenti e da un rappresentante eletto dai genitori, ovvero, nella scuola secondaria di primo grado da due rappresentanti eletti dai genitori, ed è presieduto dal Dirigente scolastico.” Approvato dal Consiglio di Istituto con delibera n.122 del 8.02.2013 Modificato dal Consiglio di Istituto con delibera n. 41 del 29.09.2014 17