MASCI - Verbale del Consiglio Nazionale
19-21 Settembre 2012
Il Consiglio Nazionale del MASCI si riunisce venerdì 21 Settembre 2012 alle ore 8,30 a Sala (Rieti)
presso il casale S. Anna della base scout per deliberare sul seguente Ordine del Giorno:
1. Economia e Finanza del MASCI - Commissione Mira
a. Aggiornamento Conto Preventivo 2012 (*) - Amministratore
b. Determinazione quote 2013 e quota di comunità per Sala (*) - Amministratore
c. Consulenza fiscale Coop. SA (*) – Direttore Coop. SA
2. Riflessione sui rapporti tra le "strutture di servizio" - tutti i componenti CN e CE
3. Calendario 2013
a. appuntamenti istituzionali CN, CE, AN – PN, SN
b. Convegno Nazionale AAEE congiunto di AGESCI- FSE - MASCI - p. Francesco
c. Botteghe artigiane - Comm. Antonacci, Mario R.
d. Calendario 2013 Isole e Rotte dell’Arcipelago – Aldo Riggio, Comm. Mira
4. Piazze Trivi e Quadrivi
a. Aggiornamento aspetti organizzativi e logistici - Regione Campania, Inc. Organizzazione
b. Svolgimento completo di Piazze, Trivi e Quadrivi: raccomandazioni pratiche- CE, Regione
Campania
c. Le piazze - Presidenti delle Commissioni
d. Trivi - Segretari Regionali e CE
e. Quadrivi e Ambasciate - CE
5. Lavori in corso
a. “Scautismo per Adulti” - Peppe A., G. Morello, Comm. Antonacci
b. “Tracce di spiritualità e Catechesi” - Peppe A., G. Morello, Comm. Ceschi
c. Quaderno sulla Mondialità - Comm. Denti , G. Morello, Lorena, Alberto, Franco V.
d. Quaderno sulla Famiglia - Comm. Mira
e. Strumento multimediale per lo Sviluppo - Comm. Ceschi, Lorena, G. Morello
f. Calendario 2013 allegato a SA – Direttore SA
g. Quaderno Piazze, Trivi e Quadrivi – G. Morello
h. Quaderno “Noi e la società nel XXI secolo” – G. Morello
6. Assemblea Nazionale 2013
a. Situazione organizzativa - Regione Piemonte, Inc. Organizzazione, Amministratore
b. Primi adempimenti (logo, tema, procedure) – PN, Reg. Piemonte, Comm. Denti
7. Varie
a. Criteri stesura Verbale CN – Francesco Marchetti
b. Iniziative terremoto Emilia – Reg. Emilia, CE
c. Attuazione mozione AN all. 22 Procedura decisioni – CE, Lorena, Comm. Denti
d. Adesione Tavola della Pace – Renzo Angeli, Comm. Denti
e. Sperimentazione SA telematico – G. Morello, CE, Comm. Ceschi
f. Criteri Questionario “stato delle regioni 2012” – Comm. Denti, Lorena, Mario R.
g. Proposta Convenzione per Burkina Faso – Segretario Nazionale
h. Lettera delle Comunità di Thiene e Sarcedo - PN
8. Comunicazioni
a. Presidente
i.
Sede Nazionale – PN, Amministratore, Dir. Sede Nazionale
b. Segretario Nazionale
I punti indicati con (*) verranno trattati nell’ambito delle Commissioni di competenza e se , come
stabilito dalle modalità operative definite dal Consiglio Nazionale, la Commissione giungerà ad una
proposta approvata all’unanimità questa sarà sottoposta al voto senza ulteriore discussione.
Sono presenti: il Presidente Riccardo Della Rocca, il SN Alberto Albertini, l’AER del Lazio Fra
Paolo Benanti (su delega dell’AEN); i Consiglieri Nazionali: Claudio Bissi, Francesco Bosticardo,
Nuccio Costantino, Bruno Magatti, Francesco Marchetti, Lilli Mustaro, Pino Romeo, Giovanni Tritto
e Roberto Ursino; il Revisore dei conti: Franco Nerbi; i Segretari Regionali: Ernesto Albanello, Luigi
Amato, Federico Calcagnini, Paolo Carraro, Carmelo Casano, Luigi Cioffi, Marie-Josè
D’Alessandro, Camillo Ludovico (VSR Marche), Mauro Mellano, Maurizio Niero, Lucio Nigro,
Fausto Pizzoni, Chiara Sabadin, Nino Sanna, Vanda Sansovini, Giovanni Santella e Maria Teresa
Bonicore, Laura Terreni, Liliana Toscani e Carmine Zobel; i componenti il Comitato Esecutivo:
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Lorena Accollettati, Renzo Angeli, Tonino Cossu, Renato Di Francesco, Gigi Di Russo, Giovanni
Morello, Aldo Riggio, Mario Rocca e Franco Vecchiocattivi.
Sono inoltre presenti: Peppe Bachetti, Direttore della Coop. Strade Aperte e Virginia Bonasegale,
membro italiano del Comitato mondiale ISGF.
E’ presenti come osservatore Domenico Campanella (VSR Calabria).
Sono assenti: l’AEN p. Francesco Compagnoni; il Consigliere Nazionale Ermanno Tittarelli; i
Revisori dei Conti Lucia Giallorenzo e Vincenzo Vitale; i SR: Alessandro Bavassano, Ugo Mucig e
Tano Buttafarro; il componente il CE Peppe Angelone.
La mattinata e il primo pomeriggio del venerdì sono dedicati ai lavori delle Commissioni e del CE.
Inizio dei lavori in plenaria alle ore 16,00 di venerdì 21 Settembre 2012.
Dopo l’apertura, curata dalla Commissione Antonacci, il Presidente, riallacciandosi alla preghiera
di Marco Campedelli a cinquant’anni dal Concilio Vaticano II, dichiara che avrebbe voluto aprire i
lavori di questo Consiglio Nazionale per ricordare i cinquant’anni dell’apertura del Concilio, uno
degli eventi più straordinari del secolo scorso. Però proprio ieri gli è arrivata da un amico Tommaso
, un racconto fatto da suo padre, l’indimenticabile Paolo Giuntella, ai suoi figli per parlare loro
appunto del Concilio (All. 1).
Questo testo lo ha commosso forse perché gli ha mosso il ricordo di quella sera in Piazza S.
Pietro, dove si trovava con il suo Reparto, quando il grande Pontefice Giovanni XXIII invitò a
guardare la luna e ad accarezzare i bambini. Molte cose che voleva dire si trovano in questo testo.
Dedicherà quindi la sua riflessione d’apertura ad un evento che ha segnato questa fine dell’estate:
l’ILVA di Taranto (All. 2 ).
Da il benvenuto a chi man mano è arrivato e soprattutto ai nuovi entrati: Maurizio Niero, nuovo coSegretario del Veneto, Luigi Amato, nuovo SR della Val d’Aosta e Francesco Bosticardo che
subentra a Bepi Biscontin tra i 10 Consiglieri Nazionali.
Da il benvenuto anche a fra’ Paolo Benanti TOR, il nuovo Assistente Regionale del Lazio. Poiché
p. Francesco era impedito a partecipare gli è stato chiesto di assisterci questi tre giorni di lavoro.
Inoltre fra’ Paolo è anche Assistente Regionale dell’Agesci. Andando avanti ci conosceremo
meglio.
Da la parola all’Amministratore e alla Commissione Mira per il primo punto all’odg:
1. Economia e Finanza del MASCI - a. Aggiornamento Conto Preventivo 2012(*)
L’Amministratore illustra la terza previsione del bilancio 2012 (All. 3).
Nelle Entrate c’è una variazione prettamente contabile: 1.1 Quote soci € 221.595 con una
differenza di € 57.469 in più rispetto alla 2a previsione. In effetti le entrate non sono aumentate.
Questo è il nuovo metodo contabile. Prima si inserivano solo le quote dei censimenti, infatti la
legge Gasparri obbligava a distinguere la quota dei soci dalla quota relativa agli abbonamenti. Gli
abbonamenti erano di competenza della coop. Strade Aperte e il Masci gestiva il residuo. Con
questo nuovo metodo alle quote dei soci bisogna togliere, dalle Uscite al rigo 4.42 Strade Aperte, €
58.604. La differenza tra le entrate quote soci (€ 221.595) e l’uscita della rivista Strade Aperte (€
58.604) è di € 162.991 che corrisponde alla precedente previsione. Se ci riferiamo alla quota della
seconda previsione (€ 164.126) abbiamo una differenza di € 1.135. Quindi le Entrate sono
diminuite di € 1.135. Anche le quote Comunità (1.2) sono diminuite di € 228.
Quest’anno per la prima volta abbiamo attinto dal Fondo eventi futuri 2.500 € (Entrate 2.4) perché
le spese stavano lievitando. Il Fondo di riserva, nello stato patrimoniale, è quindi di circa 13.000 €
a nostra disposizione.
La raccolta fondi per Sala di € 9.042 (Entrate 1.3) è stata trasferita nelle uscite (4.45) come
Contributo Autofinanziamento Sala. Gli eventi Sviluppo (Entrate 1.7) e Comunicazione (Entrate
1.8), confrontando le Uscite (3.58 e 3.59), hanno avuto un piccolo deficit rispettivamente di € 90 e
€ 228.
Il Fondo riserva (Entrate 2.3) di € 4.880. Negli anni passati, essendoci stato un avanzo, una parte
di questo è stato accantonato nel fondo riserva. L’anno scorso non abbiamo accantonato niente
per cui tutto l’avanzo dell’anno scorso è diventata un’entrata, come se fosse un ricavo del 2012.
Nelle uscite, Adesioni ad Enti (Titolo 1) c’è un aumento di € 1.002 dovuto all’aumento delle quote
dell’ISGF (1.2). A tal proposito Virginia, membro del Comitato Mondiale, ricorda le quote ISGF: i
paesi ricchi, tra cui l’Italia, pagano una quota di € 2,04 per ogni censito; i paesi meno ricchi pagano
una quota di € 1,36; i paesi con problemi pagano € 0,68.
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L’altro gruppo di spesa Attività di programma (Titolo 2, 42-47), cioè la spesa del CE, è stata
equilibrata e sobria. Il risparmio è stato di 3.500 €. Questo risparmio lo ritroveremo in qualche altra
voce che invece aumenta.
Anche le spese di funzionamento del CE (Titolo 2, 51-53) si sono ridotte di 500 €.
Per l’evento di Salerno, non avendo ancora le voci definitive abbiamo lasciato la somma figurativa
di 100.000 € in entrata (1.5) e 100.000 € in uscita (3.57). Tra un mese si saprà la cifra esatta.
Un altro elemento di spesa che ha subito una variazione è la voce Spese funzionamento uffici
(5.54). La spesa di € 39.500 è quella che sosteniamo sia per l’ufficio sia per l’impiegata Silvia.
Adesso andrà in maternità per cui si avrà un risparmio di contributi non indifferenti (4.500 €). E’
stata sostituita con una adulta scout volontaria, Marina, che ci costerà molto di meno.
Altre spese stanno lievitando, soprattutto Viaggi e riunioni (Titolo 6, 61-65) da 23.700 a 27.800 €.
Bruno, per la Commissione Mira, comunica che il bilancio di previsione non è stato formalmente
votato anche se è stata condivisa la relazione dell’Amministratore.
Si passa quindi alla discussione. Dopo le osservazioni e le risposte di Renato, il Presidente
mette a votazione la terza previsione 2012: con 1 astenuto il CN approva.
Si passa quindi al secondo punto all’odg:
1. b Determinazione quote 2013 e quota di comunità per Sala (*)
Il PN ricorda che almeno tre mesi prima si devono stabilire le quote dei censimenti dell’anno
successivo e ripassa la parola all’Amministratore.
Renato comunica che la Commissione ha valutato la situazione economica non solo del Masci ma
anche delle famiglie italiane per cui non ci si può permettere di aumentare le quote sociali, anche
per dare un segno di sobrietà al nostro Movimento.
Bruno, per la Commissione Mira, riferisce che si è tentato anche di prevedere una riduzione della
quota ma, visto il numero ridotto dei censiti, si è deciso di mantenere invariata la quota. E’
comunque da sostenere l’idea che all’interno delle Comunità si faccia il possibile, riconoscendo le
fatiche di qualcuno, di dare una mano a coloro che potrebbe essere tentato di non censirsi per
motivi di quota. Crede che si dovrebbe tentare di riflettere sul fatto che non possiamo promuovere
un Masci che va bene a coloro che sono assestati fuori dai problemi.
I costi che per qualcuno sono trascurabili, per qualche altro possono essere cose importanti. Non
può essere questo l’elemento per il quale ci si avvicina o ci si allontana dal MASCI.
La Commissione quindi condivide la proposta dell’Amministratore di mantenere inalterata la quota
del censimento rimarcando il fatto che il Consiglio Nazionale non è lontano, assente e indifferente
dai problemi ed alle situazioni che alcune famiglie stanno vivendo.
Con queste osservazioni il PN mette in votazione la proposta dell’Amministratore,
d’accordo con la Commissione Mira, di non aumentare per il 2013 le quote associative: il
CN approva all’unanimità
Si passa all’ultimo tema del primo punto. Quando si è discusso sulla quota di 25 € a Comunità per
l’autofinanziamento per Sala, si era deciso di rinviare alla valutazione dell’Amministratore
sull’opportunità di differenziare le quote delle Comunità più grandi e di quelle più piccole.
L’Amministratore ha considerato l’onerosità contabile di gestire certe situazioni: per esempio le
comunità piccole potrebbero pagare 20 € e le comunità grandi potrebbero pagare 30 €. Poiché la
differenza sarebbe soltanto di 5 € propone di lasciare tutto invariato.
Bruno, per la Commissione Mira, comunica che non si è ipotizzato soluzioni alternative però si è
posto due domande:
1- calcolando esattamente la somma del costo di stampa e l’aumento del costo di spedizione
di questi calendari vale più o meno di quegli 8-9.000 € che incassiamo vendendo i
calendari?
2- È opportuno stampare un altro calendario, tenendo conto che ce ne sono tanti altri?
A questo punto il Presidente pone in votazione la proposta dell’Amministratore di lasciare
inalterata per tutti la quota del finanziamento di Sala: con 2 contrari e 5 astenuti la proposta
viene approvata.
1. c. Consulenza fiscale Coop. Strade Aperte.
Il Presidente della Cooperativa aveva chiesto di mettere all’odg un’idea di variazione di assistenza
fiscale della cooperativa.
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Peppe Bachetti riferisce sulla decisione del Ministero dell’Economia di sottoporre ogni due anni a
revisione contabile ed amministrativa le cooperative a meno che non facciano parte di
un’associazione di cooperative. Poiché queste associazioni (Confcooperative e Lega delle
Cooperative) hanno tutte un segno politico e non avendonoi aderito né a l’una né all’altra siamo
sottoposti a questa revisione periodica.
Il Ministero esercita questa revisione utilizzando i propri dipendenti ai quali paga un corrispettivo ed
è diventata una vera e propria farsa. Bisogna andare a Roma portando tutti i documenti ma in
pratica viene verificato soltanto il pagamento del compenso della revisione che è di circa 1.100 €
ogni due anni.
Mentre invece la Confcooperative e la Lega delle Cooperative effettuano una vera revisione e sono
sempre disponibili per tutti i consigli di carattere amministrativo e offrono dei servizi a bassissimo
costo per la gestione del personale. Propone quindi di abbandonare il Ministero e di aderire a una
di queste associazioni. Ha visionato nel frattempo i siti web di entrambe e ha inviato una mail per
conoscere le condizioni di iscrizione. Ha risposto soltanto la Lega delle Cooperative descrivendo i
servizi offerti. Sembrerebbe che la Lega sia più attiva.
Il Presidente crede che questa decisione non riguardi il CN bensì la Cooperativa Strade Aperte.
Sulla dichiarazione di Peppe non si esprimerà un voto vincolante, al massimo un parere, ma poi la
decisione autonoma spetterà all’assemblea o al CdA della cooperativa.
Peppe chiede quindi al CN di esprimere parere sull’abbandono del Ministero e
sull’iscrizione a una di queste due associazioni.
Il Presidente mette quindi a votazione la proposta di Peppe che poi verrà sottoposta al
Consiglio di amministrazione della Cooperativa: all’unanimità il CN da parere favorevole.
Si passa al successivo punto all’Odg:
3. Calendario 2013
Riccardo ricorda che le Regioni avevano sollecitato la divulgazione del calendario nazionale entro
il mese di settembre in modo da adeguare quelli regionali e, a cascata, delle Comunità.
Oggi si cercherà di stabilire tutte le date prevedibili del 2013.
3. b Convegno Nazionale AA.EE. congiunto AGESCI-FSE-MASCI
Riccardo ricorda che Padre Francesco ha inviato una proposta congiunta dei tre AA.EE. di fare un
convegno nazionale degli AAEE. E’ stata predisposta una bozza di programma che prevede la
sede ad Assisi dal 4 al 6 Febbraio 2013 dal tema generico ancora da confermare: “La
testimonianza degli adulti nel mondo dei giovani”. Dovrebbe essere articolato sulle relazioni di
Mons. Crociata, che ha già dato la sua disponibilità, di p. Alessandro Salucci, Assistente Generale
dell’Agesci, di Mons. Cyril Vasil S.J. in rappresentanza dell’FSE e del Presidente del Masci come
unico laico. Sarà organizzato in una decina di gruppi di studio tematici sui vari argomenti della vita
di fede nei vari ambiti della vita adulta e, al momento, dovrebbe essere aperto ad una
rappresentanza di cinque responsabili laici delle tre associazioni. Ovviamente sarà coinvolta la
Commissione Ceschi.
Non essendoci osservazioni si passa direttamente all’approvazione di questa proposta: il
CN approva all’unanimità.
3. a Appuntamenti istituzionali CN, CE, AN.
Riccardo ricorda gli appuntamenti già stabiliti a Dicembre 2010 in cui si è fissato un CN dal 25 al
27 Gennaio 2013, un CN dal 24 al 26 Maggio 2013, il solito minicampo CN-CE dal 20 al 22
Settembre 2013. Nel calendario è anche fissata la data, ovviamente non impegnativa, dal 30
Novembre al 1° Dicembre 2013, di un CN successivo all’AN poiché l’art. 13 c. 6 del Regolamento
prevede che entro 30 giorni dalla conclusione dell’Assemblea Nazionale il PN convochi la prima
riunione del CN.
Il CE ha comunicato le date delle riunioni: 15-17 Febbraio 2013; 18-20 Luglio 2013; 20-22
Settembre 2013 ovviamente col minicampo congiunto col CN.
Comunica inoltre che è stata fissata la data esatta della Conferenza Europea dell’ISGF: dal 4 all’8
Settembre 2013 in Svezia-Finlandia.
3.c Botteghe artigiane Sviluppo
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Il CE propone de date dei Workshop sullo Sviluppo per macro-aree dal 9 al 10 Marzo 2013: il
CN approva all’unanimità.
3.e Incontro sulla Comunicazione
Il CE propone la data dell’Incontro sulla Comunicazione dal 20 al 21 Aprile 2013: il CN
approva all’unanimità.
3.d Isole e Rotte dell’Arcipelago
Il PN comunica che il CE ha proposto un calendario degli eventi di formazione 2013.
E’ suo dovere far osservare un orientamento assunto dal primo CN dopo l’AN di Brucoli che
chiedeva, salvo che non ci fossero vincoli particolari, nel periodo dalla formulazione delle
candidature nell’anno assembleare non ci fossero eventi nazionali.
Su questo il CE ha riflettuto: ha delle perplessità su questo orientamento e chiede quindi il parere
del CN prima di formulare il calendario definitivo.
Aldo Riggio, Incaricato alla Formazione, illustra comunque la proposta del calendario che prevede
tre periodi per le diverse Isole: 26-28 Aprile, 28-30 Giugno e 6-8 Settembre. Coglie l’occasione per
confermare, su richiesta di Giovanni Tritto, l’Isola della Responsabilità in Puglia per novembre
2012 per la quale sarà necessario darsi da fare per raccogliere i partecipanti.
L’ultima data in particolare, che l’anno scorso è stata invece a fine agosto e ha funzionato, è rivolta
principalmente agli insegnanti che in quel periodo sono liberi da impegni scolastici.
Quella cautela suggerita a Brucoli non ha più senso poiché la maggior parte degli eventi formativi,
Isole della Scoperta e Isole della Competenza, sono vissuti e organizzati dalle Regioni. Le
Pattuglie dell’Isola della Responsabilità sono formate da un Capo campo dei formatori nazionali e
dalle pattuglie fortemente regionalizzate. Il CE non vede problemi e conferma la proposta del 6-8
Settembre 2013 chiedendo un passo indietro rispetto agli orientamenti di 12 anni fa.
Dopo alcune osservazioni il PN propone di votare la proposta di Aldo con il vincolo di non
inserire nelle staff, per quel periodo, i candidati: con 3 astenuti il CN approva.
Aldo prova ad esprimere un dubbio sull’andamento dell’anno formativo non certo soddisfacente.
Rispetto a due anni fa gli eventi programmati sono stati gli stessi. Una parte degli eventi sono
saltati, alcuni per scelta del CE, altri per favorire gli incontri dello Sviluppo e altri perché ci sono
stati meno iscritti del limite minimo fissato di 10 partecipanti.
C’è comunque l’indicazione di organizzare una serie di eventi.
Le Isole della Scoperta dovrebbero essere ormai praticamente su iniziativa delle Regioni. C’è un
meccanismo che non funziona molto perché delle 2 Isole fatte su iniziativa delle Regioni, di una è
stato comunicato che si sarebbe realizzata, della seconda nemmeno questo. Non sappiamo quindi
quanta gente c’è andata e in più le iscrizioni non sono passate per il sito nazionale. Questi
malfunzionamenti dovrebbero essere corretti con l’aiuto anche dei SR.
Le Isole della Responsabilità realizzate sono state due su tre mentre per le Isole della Competenza
ne è stata realizzata una soltanto.
Sulla Scoperta c’era stata l’indicazione di realizzare nell’arco dell’anno almeno un’isola nazionale e
quindi se ne può inserire nel calendario almeno una. Le Isole della Competenza derivano dalle
mozioni approvate nell’ultima AN che chiedono eventi di formazione sulla famiglia, sul creato, sulla
comunicazione ecc. L’elenco è lunghissimo e per dovere istituzionale le ha inserite tutte e lo ha
sottoposto non senza perplessità perplessità alla Commissione Mira.
Bruno sostiene che dalla lettura dei dati degli eventi di formazione emerge un problema: l’idea
dell’Arcipelago delle Opportunità rimane condivisa e da portare avanti. Certamente si registra il
fatto che le due ultime Isole della Scoperta sono risultate malfunzionanti. Si era immaginato di
promuovere questa presenza a domicilio dell’esperienza della Scoperta, coordinata all’interno delle
singole regioni. Alla luce dei risultati crede che bisogna assolutamente andare in questa direzione,
cioè che le nuove Comunità siano in qualche modo avvicinate, lì dove sono, a cura della Regione.
Fra l’altro, come osservato, c’è un piccolo incremento nel numero delle Comunità mentre, sull’altro
fronte, c’è una diminuzione del numero dei censiti. Quindi è evidente che ci sono Comunità nuove
e su questo percorso è meglio andare.
Il senso delle Isole della Responsabilità non è messo in discussione però si osservava che negli
ultimi due anni sono state realizzate Isole che hanno coinvolto 90 adulti scout. Avendo circa 300
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Comunità vuol dire che sono stati formati 90 potenziali nuovi magister che sono quasi il 30% delle
Comunità esistenti.
E’ vero che possono arrivare nuovi magister però è anche vero che probabilmente la domanda è
molto al di sotto dell’offerta.
Sul tema dell’Isola delle Competenza si è osservato che le risposte sono coì fragili e così modeste
dal punto di vista numerico che forse un compito da svolgere è quello di essere da interfaccia tra
gli adulti scout e altre proposte di competenza che altre realtà propongono nel territorio. Quindi non
semplicemente il Masci che si autopropone proponendo momenti propri ma che indirizzi e si metta
in relazione con chi, nel territorio, propone momenti formativi.
E’ stato sottolineato invece in maniera molto importante che si vanno consolidando le Rotte
dell’Arcipelago e che sono evidentemente dei momenti che si rivolgono a persone che si
fidelizzano rispetto a una particolare offerta condivisa. In queste Rotte forse varrebbe la pena,
come diceva anche Aldo, di inserire alcune proposte che pure cominciano ad avere questa
caratteristica. Per esempio il tema della fede, realizzato ad Assisi, come Isola della Competenza,
potrebbe rientrare in una Rotta. Ci sono altre cose tipo l’esperienza che fa il Piemonte da alcuni
anni di route di alcuni giorni su temi che hanno a che fare con la strada ma anche con la politica,
con la città. E poi quelle cose che fa il Lazio da alcuni anni dirette allo scautismo senza frontiere. Si
caratterizzano qua e là delle esperienze che si consolidano, e che quindi vanno proposte, per
quello che sono, come momenti che si ripetono, che hanno un’utenza anche abbastanza stabile.
Ovviamente nulla pregiudica che si aprano all’esterno.
Certamente il tema della formazione, all’interno della commissione, così come lo ha ereditato, va
un po’ ripensato. Va alleggerita questa idea molto forte di dare una struttura formativa molto
autonoma, molto risoluta, molto energica, chiaramente non corrispondente alla risposta.
Alberto voleva aggiungere altro proprio per l’esperienza fatta sul Campo della Scoperta individuale
indirizzato alle Comunità. Questo ha avuto successo; ha visto la partecipazione di 25-30 persone,
proprio perché è stato fatto in casa, cioè dove loro avevano desiderio di farlo. La caduta dei numeri
è sicuramente dovuta a questa crisi economica che limita gli spostamenti.
E’ stato un miracolo Piazze, Trivi e Quadrivi. Chi avrebbe pensato ad una crisi così profonda? Un
anno fa non era ipotizzabile.
Il problema grosso è stato vedere che anche lì bisogna andargli incontro, snellendo, come ribadito
da Bruno, un po’ il messaggio, magari dividendolo in due fine settimana, da sabato pomeriggio a
domenica mattina. Gli argomenti interessano molto ma il CE dovrà offrire alle Regioni un pacchetto
competo.
Riccardo, a titolo assolutamente personale, approva il Campo della Scoperta a domicilio dove però
suggerisce di puntare su quella Comunità o su quelle due Comunità. Se invece diventa la
ripetizione del Campo nazionale fatto a livello regionale siamo al punto di partenza, non serve
assolutamente a niente.
L’idea che ritiene più utile è quella che ha lanciato nel 2° workshop sullo sviluppo, quella dei
missionari e dei tutor, cercando dove e come fare sviluppo e assistendo le possibili nascenti
Comunità nella fase di avviamento.
Questo determina una preoccupazione formativa. Secondo lui, se le Regioni sono convinte, c’è un
bisogno di formazione, non della Comunità che sta nascendo, ma prima ancora dei missionari e
dei tutor che devono essere formati. Questa è una riflessione ma si dovrà ricercare una soluzione.
Sul Campo della Responsabilità eliminerebbe le quote individuali. Dovrebbero essere quote di
Comunità, di Zona o di Regione. Il Campo della Responsabilità dovrebbe essere rivolto a persone
che effettivamente si assumono, che pensano di assumersi o che stanno per assumersi,
responsabilità di una struttura di servizio. Forse porrà qualche problema nelle Comunità però dà un
senso di assunzione di responsabilità diversa nei confronti della persona designata.
Invita a ragionare quindi su una cosa di questo genere.
Sul Campo delle Competenze ha da sempre delle perplessità, non sui temi né sull’importanza.
Prende ad esempio il Campo sulla famiglia, che è previsto in calendario, ci dovrebbe andare una
persona o una coppia che si impegna a fare animazione della vita familiare nella Comunità, nella
Zona, nella Regione, non una persona genericamente interessata al tema della famiglia. Una cosa
è partecipare perché mi piace l’argomento; altro è dire vado al campo e mi assumo la
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responsabilità
nell’ambito della Comunità, della Zona o della Regione, di impegnarmi
concretamente a fare animazione su questo argomento.
Finché non si farà questo salto il rischio che partecipi chiunque, senza assumersi responsabilità, è
molto alto. È poco chiara ancora la missione di questi campi della competenza.
Sulle Rotte, che hanno successo e vanno benissimo, che sono anche dei momenti in cui si
inseriscono anche dei momenti di formazione, bisogna stare attenti alla tentazione che ogni
incontro, ogni esperienza diventi formazione altrimenti ci troveremo davanti a un equivoco
spaventoso.
Dopo ampia e dibattuta discussione il PN, ricordando le date del calendario formativo 2013
sulle Isole della Scoperta, Competenza e Responsabilità previste per il 26-28 Aprile, 28-30
Giugno e 6-8 Settembre, pone a votazione la proposta del calendario formativo 2013: con 2
astenuti il CN approva.
Si chiede quindi alla Commissione Mira e all’Incaricato alla Formazione di fare un incontro
in cui ricalibrare tutto il progetto dell’Arcipelago delle Opportunità, con particolare
riferimento alle Isole della Competenza, da fare prima del CN di Gennaio in modo che possa
deliberare al riguardo: con 2 astenuti il CN approva.
Il calendario 2013 da pubblicare al più presto sul Portale e su Strade Aperte è il seguente
25‐27 gennaio Consiglio Nazionale Roma 4‐6 febbraio Convegno Nazionale AAEE AGESCI‐MASCI‐FSE Assisi 15‐17 febbraio Comitato Esecutivo Roma 9‐10 marzo Botteghe Artigiane dello Sviluppo (macroaree) 20‐21 aprile Incontro Incaricati alla Comunicazione Roma 26‐28 aprile Isole della Scoperta/Responsabilità/Competenza (da definire) 24‐26 maggio Consiglio Nazionale Roma 28‐30 giugno Isole della Scoperta/Responsabilità/Competenza (da definire) 18‐20 luglio Comitato Esecutivo Venezia lug.‐ago. Rotta Treno di Lourdes agosto Rotta Via Francigena 4‐8 settembre Conferenza Europea ISGF Svezia‐Finlandia 6‐8 settembre Isole della Scoperta/Responsabilità/Competenza (da definire) 20‐22 settembre Minicampo CN‐CE Sala 18‐20 ottobre Assemblea Nazionale Bardonecchia 30 nov.‐1 dic. Consiglio Nazionale (da confermare) Roma Si passa quindi al successivo punto all’Odg:
6. Assemblea Nazionale 2013 – b. Primi adempimenti (logo, tema, procedure)
Per quanto riguarda il logo, Il Comitato Organizzatore ha indetto un concorso di idee che è scaduto
il 9 settembre 2012. Il SR Piemonte ha chiesto al PN e al CE di poter posticipare la scadenza
perché stanno arrivando altre proposte.
Il PN, facendo un’osservazione sulla necessità di realizzare il logo prima dell’approvazione del
tema dell’Assemblea, crede che la richiesta di Mauro vada accolta senza bisogno di votare perché
sta nell’autonomia del CO e del CE. Il suggerimento è che il logo sia pronto prima di PTQ.
Per quanto riguarda il tema, non essendoci altre proposte, il PN espone la sua idea scaturita da
una rilettura della storia del popolo ebreo, in particolare di quando giunge sul Monte Nebo, da cui
si gode il panorama della Valle del Giordano e della Terra Promessa (Deuteronomio 34,1-3).
Anche per noi si sta concludendo una fase della nostra storia e se ne sta per aprire una totalmente
nuova.
Gli sembra che anche noi stiamo lasciando alle spalle il deserto dove si mangiava la manna e si
beveva l’acqua che sgorgava dalla roccia di Merìba per entrare in una terra dove scorre latte e
miele, con una piccola differenza: nel deserto c’eravamo soltanto noi, unici abitanti che vivevano
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MASCI - Verbale del Consiglio Nazionale
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sotto le tende, e ci accingiamo ad entrare in una terra dove c’è tanta altra gente (amorrei, cananei,
ecc.).
Ci lasciamo alle spalle un’esperienza nella quale noi eravamo soli con il Dio dell’Oreb ed entriamo
in una terra piena di idoli. Eppure noi stiamo decidendo di andare al di là.
Per questo gli piacerebbe dare a questa nostra assemblea il tema: “Oltre il ponte”.
Oltre il ponte perché abbiamo scelto con Salerno di abitare la città e abiteremo la città dell’uomo
portando con noi le nostre quattro tracce. Tracce che sono non il risultato del lavoro di questo
triennio bensì la sintesi di tutta la nostra storia. E sono tracce non solo per noi ma da offrire a tutti
quelli che incontriamo. Così facendo rispondiamo a quel mandato dell’AN che ci chiedeva di
renderci risorsa disponibile. E in particolare vogliamo offrire, condividere ma anche accogliere il
tema dell’educazione per tutta la vita.
Condivideremo questa proposta con tutte le donne e gli uomini del nostro tempo offrendo e
condividendo la ricchezza dello scautismo. Andare “oltre il ponte” significa che per questo
obiettivo siamo disposti a modificare le nostre abitudini le nostre regole stesse, le nostre
responsabilità. Ad un'unica condizione: nessuno ci può chiedere di rinunciare al nostro tesoro più
grande che è quello scautismo fondato sulla Legge e sulla Promessa e questa è l’unica cosa, la
piccola bisaccia, che vogliamo portare in dono alla Città, pronti ad accogliere e a vivere nuove
sfide.
Ma, lo diceva nella riflessione iniziale, “Oltre il ponte” è anche la prospettiva del nostro tempo. Il
secolo passato è veramente alle nostre spalle. Occorre veramente costruire con tutti gli uomini di
buona volontà un mondo nuovo di cui ancora non conosciamo il disegno. Crede che dobbiamo
essere tutti disponibili e dobbiamo prepararci a vivere in un mondo con meno risorse, con meno
energia, con meno abbondanza ma, forse, con più felicità.
E crede che “Oltre il ponte” sia anche la prospettiva della nostra Chiesa. Anche qui crede che noi
vediamo molto confusamente il futuro ma crede che avvertiamo con chiarezza che si avvicina un
tempo nuovo per continuare ad annunciare la Buona Novella di Gesù di Nazareth. Un tempo
nuovo, liberato dai compromessi col potere e col denaro. Ritiene che si stia concludendo quel
modello di Chiesa che conosciamo da circa cinquecento anni. E forse si sta per aprire una nuova
stagione in cui si ergerà finalmente, e senza ambiguità, quella Chiesa annunciata dal Concilio
cinquant’anni fa. Una Chiesa che, come diceva Giovanni XXIII, è la Chiesa di tutti ma è soprattutto
la Chiesa dei poveri e per i poveri.
Crede che sia per noi il tempo di andare oltre e per questo gli sembra che il tema “Oltre il ponte”
sia un buon tema.
Una curiosità: tutto il popolo ebreo dalla cima del monte Nebo vide il Giordano e vide la Terra
Promessa ma gli anziani, quelli nati in Egitto, non attraversarono il fiume. Nella nuova terra
entrarono solo i nati nel deserto.
Vengono avanzate una proposta di sottotitolo ed altri temi
Dopo ampia discussione il PN propone di votare prima l’emendamento per l’aggiunta del
sottotitolo “In cammino nella storia” proposto da Francesco e da Aldo: con 16 voti
favorevoli, 6 voti contrari e 4 astenuti viene approvato il sottotitolo in aggiunta al titolo
ancora da scegliere.
Si passa quindi alla scelta del titolo tra i tre proposti: “Oltre il ponte”, “Dal monte alla pianura” e
“Passaggio del testimone”.
Con 19 preferenze viene scelto il titolo “Oltre il ponte”. “Dal monte alla pianura” ha realizzato 2
preferenze e “Passaggio del testimone” 1 preferenza.
Pertanto il tema della XXVI Assemblea nazionale di Bardonecchia sarà: “Oltre il ponte” e il
sottotitolo: “In cammino nella storia”.
Dopo il logo e il tema si passa ad esaminare il terzo argomento:gli adempimenti procedurali.
Ci sono due aspetti: 1. Occorre produrre il Regolamento dell’Assemblea Nazionale. 2. Ci sono
alcuni articoli del Regolamento Nazionale che prevedono alcune procedure per l’Assemblea
Nazionale, occorre valutare se si debbano proporre delle modifiche.
Il PN propone di rileggere il Regolamento mentre Lorena pubblicherà sul sito il Regolamento
dell’Assemblea di Principina. Da una sua attenta disamina da parte di tutti potranno scaturire
proposte che dovranno essere inviate alla Commissione Denti entro il 15 Dicembre.
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La Commissione Denti, al prossimo Consiglio Nazionale di Gennaio, presenterà una proposta che
tenga conto di tutte le proposte pervenute.
Pertanto entro il 15 Dicembre ogni Consigliere Regionale può proporre modifiche al Regolamento
dell’Assemblea, sulla base di quello di Principina e modifiche al Regolamento per quanto riguarda
lo svolgimento dell’Assemblea Nazionale.
Essendo adempimenti procedurali non occorre votare.
Il PN ha preparato un elenco di alcune scadenze previste dallo Statuto e dal Regolamento (All. 4).
- Entro il 17 ottobre 2012 occorre comunicare ufficialmente data e luogo dell’A.N.
- Entro il 17 Aprile 2013 (6 mesi prima dell’AN) il CN e il CE e i Consigli Regionali possono
proporre modifiche allo Statuto e al Patto Comunitario.
- Il 30 Aprile 2013 è la data di riferimento dei censimenti e del calcolo dei delegati.
- Entro il 17 di Maggio 2013 (5 mesi prima dell’AN) va stabilito l’ordine dei lavori dell’AN.
- Entro il 30 Maggio 2013 va comunicato a tutte le Comunità il numero dei censiti al 30 Aprile e il
numero dei delegati spettanti ad ogni Comunità.
- Entro il 17 giugno 2013 il PN deve effettuare la convocazione ufficiale dell’AN con l’ordine del
giorno.
- Entro il 17 Giugno 2013 vanno comunicate le candidature al CE da parte delle Regioni e del CN.
- Entro il 17 Luglio 2013 (3 mesi prima dell’AN) tutti coloro che sono stati candidati devono inviare
una dichiarazione di accettazione e, in caso di candidature a diversi incarichi, dichiarare
l’opzione scelta.
- Entro il 17 settembre il SR comunica l’elenco delle candidature
- Entro il 17 Settembre 2013 (1 mese prima dell’AN) i SR comunicano a tutte le Regioni l’elenco
dei delegati e l’elenco dei candidati della propria regione.
- Entro il 17 Settembre 2013 (1 mese prima dell’AN) la relazione del Presidente va pubblicata sul
portale, fermo restando che comunque deve essere pubblicata anche su Strade Aperte anche se
all’ultimo momento.
Riguardo le modifiche allo Statuto e al Patto Comunitario, il PN ricorda a tutti, per esserne
consapevoli, che lo Statuto riporta in più parti che le modifiche allo Statuto e al Patto Comunitario
di norma vengono fatte in una Assemblea Nazionale Straordinaria. Il che vuol dire che noi abbiamo
una responsabilità molto grossa. Al CN di Maggio 2013 si dovrà valutare se le proposte di modifica
allo Statuto sono tante e/o innovative rispetto allo Statuto vigente in questo caso si rinvierà ad
un’Assemblea Straordinaria l’approvazione di queste modifiche.
Se invece, come è avvenuto l’altra volta, si tratta di poche modifiche allo Statuto e molto semplici si
ritaglierà uno spazio nell’assemblea e si risolverà subito senza aspettare un’altra assemblea.
Per opportuna conoscenza ricorda che dall’Assemblea Nazionale di Reggio Calabria (1986) a
quella di Rimini (2003) per circa 20 anni in tutte le AN le proposte allo Statuto non passavano mai.
Finché non si è indetta un’ Assemblea Nazionale Straordinaria dove, con una procedura lunga e
coinvolgente, si è riusciti ad approvare le modifiche.
Ricorda inoltre che il nostro Statuto è di tipo conservativo, perché le proposte di modifica allo
Statuto richiedono l’approvazione dei 2/3 dei votanti.
Chiede inoltre al CE di controllare bene le scadenze e di inviare l’elenco definitivo come allegato al
presente verbale.
Alle ore 18,30 si interrompe la seduta per una pausa e si riprendono i lavori alle ore 19,00.
6.c Assemblea Nazionale 2013 - Situazione organizzativa
Mauro, SR Piemonte, illustra la struttura del villaggio olimpico di Bardonecchia dove si svolgerà
l’assemblea. Ha una capienza di 810 posti ma molte camere sono con quattro letti quindi
bisognerà scegliere questa disposizione per contenere più gente possibile. Eventualmente si
possono sfruttare altri alberghi di Bardonecchia.
Illustra quindi i vari ambienti con l’ausilio di foto scattate due settimane prima in occasione di un
sopralluogo effettuato con Gigi, Incaricato all’Organizzazione. Il Palazzo delle feste ha un salone
da 450 posti ed è collegata in videoconferenza fissa con un’altra sala di 200 posti.
Gigi premette che era stata presa in considerazione un’altra struttura più vicina ma i problemi
incontrati erano pressoché gli stessi anzi il più grosso era la capienza del salone, problema
comune con quasi tutte le strutture visitate. I vantaggi del villaggio olimpico sono due: tutto
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l’alloggio si svolge in un’unica struttura ed è abbastanza economico. Il prezzo richiesto potrà forse
consentire di stabilire una quota di partecipazione inferiore agli ultimi eventi e di studiare una cassa
di compensazione trasporti con cifre un po’ più alte rispetto agli altri eventi. Il riscaldamento dei
locali in quel periodo è già previsto mentre un problema potrebbe essere il pagamento ai Vigili del
Fuoco di Susa che dovranno rimanere nel salone per tutto il periodo della manifestazione. Si
spera che la Regione risolva il problema. E’ prevista l’assistenza sanitaria con un’ambulanza.
Sarà poi compito dei SR organizzare per tempo i trasporti cercando di economizzare al massimo.
Siamo molto vicini all’aeroporto di Milano e di Torino ed è stato aperto l’aeroporto “Levalgidi” di
Cuneo che sta cominciando a lavorare con le compagnie a basso costo e che avrà collegamenti
soprattutto con il sud. Bardonecchia si trova sulla linea ferroviaria Milano-Torino-Lyone-Parigi.
Dal punto di vista medico a Bardonecchia, 1.300 metri s.l.m., non dovrebbero esserci problemi
d’altitudine perché si trova in una vallata anzi è l’ideale dal punto di vista della salute.
Il PN crede che non si debba votare niente poiché si tratta di una comunicazione e di lavori in
progress. Al CN di Gennaio avremo delle cose più chiare e il bilancio sul quale fissare le quote, per
cui tutte le decisioni di questo tipo saranno prese al prossimo CN.
L’unica cosa che dobbiamo deliberare è la scelta del luogo e della data e quindi darne
comunicazione a tutti.
Rispetto a quanto riportato nel calendario triennale 2011-2013 (25-27 Ottobre 2013) c’è da
anticipare la data dell’AN di una settimana (18-20 Ottobre 2013) in quanto l’ultima domenica di
Ottobre subisce il passaggio dall’ora legale all’ora solare e questo ha creato in passato problemi di
trasporti, come d'altronde già stabilito in seno al CE.
Questo porrà un piccolo problema, che si potrà comunque risolvere, sulle scadenze statutarie in
quanto la relazione del PN deve essere pubblicata un mese prima (18 Settembre 2013) mentre il
Minicampo CN-CE si terrà il 20-22 Settembre 2013. Si potrà modificare la scadenza, oppure
invece di fare quel lungo giro di riflessione sotto la quercia per il parere del CN, il PN invierà con un
po’ di anticipo la sua relazione in modo a ricevere per tempo le osservazioni e apportare le
correzioni del caso e, col principio del silenzio-assenso, entro la data stabilita la invierà a Lorena
per la pubblicazione sul sito.
Propone quindi di votare che l’AN si farà a Bardonecchia dal 18 al 20 Ottobre 2013:
all’unanimità il CN approva. Questa informazione sarà comunicata a tutte le Comunità.
Si riprende dopo la cena con la presenza del nuovo Presidente dell’Agesci Matteo Spanò e si
rinvia la riflessione sulle strutture di servizio all’indomani pomeriggio, riducendo il tempo del gioco
e della passeggiata nella base.
Riccardo è molto contento di presentare Matteo che si è sobbarcato un viaggio da Firenze a Sala e
questo in qualche modo testimonia l’attenzione che il Presidente dell’Agesci ha nei nostri confronti.
Prima di dargli la parola gli fa gli auguri di buon onomastico e, come dono, gli consegna i due nuovi
libri che rappresentano il lavoro di tutti quanti i componenti il CN e il CE degli ultimi due anni, ma
nella sostanza lì dentro c’è raccolto, elaborato e sintetizzato tutto il patrimonio di idee del
Movimento sul tema dello scautismo degli adulti e sulla spiritualità e catechesi degli adulti. Sono
stati pubblicati con la collaborazione della Fiordaliso e con questi inauguriamo una nuova collana
che si spera venga ampliata. Matteo è il primo in assoluto che ne riceve copia.
Segue una discussione e un dibattito sul cammino comune delle due associazioni e su persone
che hanno condiviso strade comuni (All. 5).
Con la preghiera di fra’ Paolo si conclude la serata.
Si riprende sabato mattina con le Lodi animate dalla Commissione Ceschi e, prima di entrare
nell’ordine del giorno, Peppe Bachetti mostra i due libri “Un avventura che continua. Lo scautismo
degli adulti” e “Con noi sulla strada. Tracce di spiritualità e catechesi per adulti”, che rappresentano
in frutto del lavoro di tutti i componenti il CN e i CE, in particolare della Commissione Antonacci e
della Commissione Ceschi.
Questi rappresentano i primi due libri che il Masci pubblica dopo diversi anni e si ritiene che
debbano essere diffusi al massimo.
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Il primo libro è un libro di 320 pagine ed ha il prezzo di copertina di 18,00 €. Il secondo ha 270
pagine e il prezzo di copertina è di 16,00 €. Entrambi sono editi dalla Fiordaliso e saranno inviati
gratuitamente ai collaboratori esterni al Masci con una lettera di ringraziamento del Presidente.
Inoltre sarà consegnata gratuitamente una copia per Comunità a tutte quelle presenti a Salerno
mentre le Comunità assenti potranno acquistarne una copia al prezzo di costo, cioè alla metà del
prezzo di copertina. Per i collaboratori che hanno contribuito alla stesura e ai componenti il CN e il
CE saranno venduti al prezzo di costo.
A tutti gli atri che lo acquisteranno tramite la Cooperativa Strade Aperte verrà applicato uno sconto
del 20% sul prezzo di copertina.
Questi libri saranno in vendita presso tutte le rivendite scout e presso tutte le librerie cattoliche a
prezzo di copertina.
4.Piazze Trivi e Quadrivi - a. Aggiornamento aspetti organizzativi e logistici
Pino Romeo, per la Regione Campania, rispetto all’’incontro precedente quando erano stati
individuati i siti per le Piazze, i Trivi e i Quadrivi, comunica che, per motivi di ordine pubblico e di
sicurezza, alcuni di questi non sono più disponibili e ne sono stati presi in considerazioni altri.
Dispiace molto non aver più a disposizione Piazza Sedile del Portanova (Trivio Lombardia n.d.r.),
fulcro centrale del centro storico. Nello stesso tempo l’Amministrazione comunale ha dato la
possibilità di utilizzare Piazza Umberto, adiacente la Villa comunale, e la Piazza adiacente la
Camera di Commercio e lì ci andranno altre quatto Regioni.
Piazza Cavour, anziché ospitare soltanto due Regioni (Sardegna e Toscana, n.d.r.) ne potrà
contenere sei, essendo abbastanza vasta.
Piazzetta S. Lucia, Piazza Abate Conforti sono rimaste invariate così come il Chiostro della
Cattedrale.
Per quanto riguarda le nostre quattro “Piazze” c’è un particolare che ci penalizza: nel fine
settimana di PTQ ci saranno altri quattro eventi nazionali di altri organismi. Quindi gli accordi
iniziali sono saltati. Abbiamo perso il Salone dei Marmi e il Teatro. In cambio abbiamo ottenuto
l’uso di tutto il complesso S. Sofia. Dove prima c’era solo la Piazza della Mondialità, a piano terra
nell’ex chiesa “L’Addolorata”, ci saranno gli atri due piani dove tenere le altre Piazze.
Gigi Di Russo, Incaricato all’Organizzazione, descrive la situazione aggiornata delle iscrizioni: gli
iscritti effettivi sono 700 più 25 in lista d’attesa. Visto che le iscrizioni sono state chiuse, visto il
numero delle iscrizioni in lista d’attesa e fuori della lista che è esiguo, è dell’opinione di inserirli
tutti. Non sarebbe una cosa positiva respingere 20-30 richieste. Potremmo arrivare al massimo a
740 iscritti.
La sala contiene ufficialmente 600 posti ma sapendo come funzionano le cose, vista l’esperienza
delle precedenti assemblee, sicuramente basteranno. Chiede quindi al CN di autorizzare almeno
questi già iscritti oltre la quota e a Lorena di togliere la scheda di iscrizione dal sito.
Dal punto di vista logistico dovremmo essere tutti alloggiati al Grand Hotel. Se servirà qualche altra
camera avremo a disposizione l’Ostello della gioventù “Ave Gratia Plena”.
Le regioni che arriveranno a Salerno in pullman devono compilare e spedire la scheda per gli
autisti, che pagheranno una quota al costo non rientrando nel numero dei partecipanti, e far sapere
se metteranno a disposizione il pullman per gli spostamenti interni. Sa già che ci sono pullman dal
Veneto, dal Trentino, dal Piemonte, dall’Emilia, dalla Sicilia e dalla Liguria. In sede di budget si
potrà valutare la possibilità di dare un contributo per il servizio svolto.
Gli autisti pagheranno una quota di 160,00 € in doppia e 180 € in singola.
Su richiesta di Claudio ricorda che, anche se il B.E.P. (break event point) era stato fissato per 450
partecipanti, il costo delle spese è aumentato essendo tutto proporzionato. Se ci sarà un margine
positivo si potrà vedere solo a chiusura dell’evento e non prima.
Visto che si è trattato dell’aspetto finanziario Riccardo chiede al Comitato Organizzatore sulla
situazione del bilancio, del preventivo e della valutazione dei costi. Sia Gigi che Renato, avendo
sentito Enzo Vitale del Collegio dei Revisori, tranquillizzano tutti sul controllo finanziario.
4. b. Svolgimento completo di Piazze, Trivi e Quadrivi: raccomandazioni pratiche.
Alberto, premettendo che nel pomeriggio si parlerà con i SR delle cose tecniche, riferisce sul
problema della ridefinizione di alcune Piazze. C’è tutto il complesso di S. Sofia utilizzabile. Oltre al
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piano terra ci sono altri due piani, l’ultimo con terrazza sul mare. Manca un sito per la quarta
Piazza ma si sta vagliando una situazione. Ha già tenuto via skype due riunioni con i Presidenti
delle Commissioni per definire gli aspetti logistici.
Per quanto riguarda i Trivi darà nel pomeriggio la dislocazione delle varie regioni.
Il Comune di Salerno ha messo a disposizione finora 15 gazebi e chiede ai SR che ne hanno
possibilità di portare il proprio sul pullman.
Ricorda brevemente il programma del sabato: la mattina ci saranno le “Piazze”, il pomeriggio dalle
15,15 alle 17,00 ci saranno i “Trivi” e la sera dalle 17,30 alle 19,30 ci saranno i “ Quadrivi”. Per
evitare tutti questi spostamenti dall’albergo ai vari siti si è pensato a due ipotesi: di sostituire il
pranzo con la colazione a sacco poiché molte regioni saranno impegnate con la predisposizione
dei Trivi e di chiedere eventualmente ai SR di comunicare l’elenco di chi pranzerà in albergo e di
chi mangerà al sacco perché impegnato nell’allestimento del Trivio. L’altra ipotesi è quella dei
buoni-pasto da utilizzare nei locali del centro storico ma occorre concordarlo con l’albergo.
Finiti i Trivi ci sarà mezz’ora di tempo prima che inizino i Quadrivi. Il CE con l’aiuto di alcuni AS
delle varie Regioni presentano la proposta educativa del Masci. Sono a disposizione 17 gazebi.
Quindi si va a cena e poi ci sarà la veglia. Subito prima della veglia saranno presentate le
Ambasciate che si terranno l’indomani mattina dalle 9,00 alle 10,30 e quindi si è pensato di
promuovere i gazebi delle associazioni amiche.
Il problema della Domenica mattina è che la S. Messa, prevista alle ore 11,00, è stata spostata alle
12,00. Quindi tra le 11,00 e le 12,00 si svolgeranno tutti i lavori quindi la S. Messa in Cattedrale e
la chiusura.
Il messaggio che dovrà passare sia nelle Piazze, che nei Trivi e nei Quadrivi è quella di avere delle
prospettive per il futuro.
Al termine della discussione Riccardo ritiene opportuno che i Presidenti delle Commissioni, i
testimoni e i moderatori presentino testi scritti degli interventi. Così pure i moderatori dei Trivi, dei
Quadrivi e delle Ambasciate illustrino uno schema con i contenuti di quello che presentano, le
motivazioni, le proposte e le prospettive.
Questo è fondamentale perché nel giro di due mesi si dovrà realizzare il Quaderno.
Alberto ricorda che anche per il libretto dell’Assemblea occorrono le presentazioni delle Piazze da
parte dei Presidenti delle Commissioni, la presentazione della Regione Campania e il saluto del
SR della Campania, e, d’accordo con p. Francesco, saranno inserite Lodi e Compieta.
4. c. Le piazze
I Presidenti delle Commissioni presentano brevemente le Piazze.
Inizia Roberto Ursino, per la Commissione Antonacci (Scautismo degli adulti, Piazza “Giuliana di
Carpegna” a S. Sofia).
Coordinatore della tavola sarà Francesco Malabotto, giornalista dell’ANSA. I tre testimoni saranno:
Marilina La Forgia, Presidente dell’Agesci; Michele Pandolfelli, Incaricato Nazionale
Documentazione Agesci; Carla Collicelli, Vice Direttore del Censis (Centro Studi Investimenti
Sociali) e AS del Masci Lazio.
Francesco Marchetti, per la Commissione Ceschi (Spiritualità e catechesi per adulti, Piazza “don
Peppe Diana”, sede al Vescovado) comunica che i testimoni saranno Mons. Luigi Moretti,
Arcivescovo di Salerno; Suor Rita Giarretta, animatrice di una comunità di accoglienza; la sorella di
don Peppino Diana. L’animatore della tavola rotonda sarà Pio Cerocchi, giornalista e direttore di
parecchi testate e direttore responsabile di Strade Aperte che all’epoca dell’uccisione di don
Peppino si era interessato scrivendo degli articoli.
E’ stato invitato anche l’editor della Fiordaliso per lanciare il libro. Suggerisce quindi che in tutte le
Piazze siano presenti dei banchetti per la vendita dei libri.
Lilli Mustaro, per la Commissione Denti (Piazza Mondialità “Aldo Capitini”, S. Sofia).
Nella Piazza ci sarà un legame continuo con Aldo Capitini che ha lanciato la Marcia per la pace e
un continuo riferimento al Quaderno n. 9. I testimoni saranno: il Card. Renato Raffaele Martino,
Presidente Emerito del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace; Cecilia Dell’Oglio,
Coordinatrice Attività Italia della FOCSIV (Federazione Organismi Cristiani Servizio Internazionale
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Volontario) e Flavio Lotti, Coordinatore Nazionale della Tavola della Pace. Moderatore del dibattito
sarà Piero Badaloni, giornalista, scrittore e politico.
Come Commissione vorrebbe lanciare una buona azione che il CN dovrebbe condividere. Virginia
ha ricordato che ci sono vari paesi del sud del mondo che non possono pagare i censimenti
dell’ISGF. Il censimento di un paese africano consiste in 60-80 € all’anno. Si potrebbe realizzare
un autofinanziamento a Salerno per raccogliere la somma per pagare queste quote dei censimenti,
approfittando anche del fatto che il 24 Ottobre ricorre la Giornata della Fraternità Internazionale.
Bruno Magatti, per la Commissione Mira (Entra nella storia, Piazza “Angelo Vassallo”, Piazza
antistante S. Sofia) parte dal Quaderno n. 6 “Entra nella storia”. I testimoni saranno: Vincenzo De
Luca, Sindaco di Salerno; Giovanni Bachelet, parlamentare con un lungo e significativo percorso
scout, figlio del prof.Bachelet asassinato dalle Brigate Rosse, Grazia Villa, Presidente della Rosa
Bianca. A queste tre persone è stato assegnato il compito di aiutare i presenti a riflettere sulle
problematiche che la politica oggi pone e visto il bisogno dei cittadini di affermare il diritto ad
essere ascoltati, a partecipare, a controllare, ai diversi livelli.
De Luca, in quanto sindaco, rappresenta la prossimità di una politica che amministra le cose
proprie; gli era venuto in mente Giovanni Bachelet come persona capace di declinare il tema a
livello di nazione e di interazione fra le nazioni. Grazia invece, con la sua associazione, organizza
scuole di politica ed è anche adulta scout.
Moderatore sarà Antonio Mira, trasformando il nome di questa Commissione nel volto del figlio di
Giuseppe che è stato Presidente del MASCI..
Riccardo, al termine delle presentazioni delle Piazze, illustra la sua idea del messaggio finale che
riguarda anche i Trivi e i Quadrivi. Il processo dovrebbe essere “a imbuto” e dal filtro di questo
imbuto dovrebbe essere tirato fuori un messaggio di una pagina che esprima quello che, in termini
di speranze, di aspirazioni e di impegno, emerge dai lavori di questo nostro incontro.
In ogni Piazza il Presidente di Commissione alla fine produrrà una paginetta di sintesi con
individuate attese, speranze e impegno relativi al tema della Piazza. Analogamente faranno i SR, o
chi per loro, al termine dei propri Trivi e i membri del CE, o chi per loro, al termine dei Quadrivi.
Per quanto riguarda le Ambasciate non si può far nulla perché Domenica non c’è tempo per
recuperare qualcosa.
I 4 foglietti delle Piazze, i 18 foglietti dei Trivi e i 17 foglietti dei Quadrivi, per un totale di 39 foglietti,
saranno nottetempo elaborati dai Presidenti delle Commissioni che tireranno fuori la famosa
paginetta che sarà il messaggio degli adulti scout alla società italiana, al mondo e alla chiesa.
Questo messaggio sarà letto domenica mattina prima della S. Messa dai Presidenti delle
Commissioni e verrà inviato, in un modo fantasioso e magico che il CE sta inventando, al mondo,
alla società e alla chiesa.
Virginia aggiunge che poi questa paginetta, con l’aiuto di Franco, verrà tradotta e inviata al
Comitato per la pubblicazione sul sito dell’ISGF.
4. d. Trivi - Segretari Regionali e CE
Riccardo esorta i SR a esporre eventuali problemi per i Trivi che possono essere risolti
collegialmente.
Alberto ricorda che per le questioni tecniche delle regioni nel pomeriggio, con l’aiuto di tutti i
membri del CE, si cercherà di dare le risposte a tutti.
Dopo una pausa caffè si riprende con il PN che ricorda l’andamento dei lavori della seconda parte
della mattinata. Ci sarà l’avanzamento dei lavori in corso. I primi tre argomenti non sono più lavori
in corso perché sono stati ultimati. Sono i due libri e il Quaderno sulla Mondialità.
Sui due libri dovrà essere effettuata la massima diffusione all’interno del Movimento, cominciando
a Salerno. Ma questi due libri sono strumenti attraverso i quali il Masci si presenta all’esterno.
Da questo momento ogni Regione dovrebbe realizzare un calendario di almeno due presentazioni
pubbliche di questi libri, come fa qualunque casa editrice quando pubblica un nuovo libro,
organizzando una serie di presentazioni.
Alla presentazione ci sarà qualcuno che presenta il libro e poi si chiamano due-tre persone esterne
che su questi danno una testimonianza di commenti e di interesse. Crede che vadano realizzati
anche in luoghi esterni. Quello sulla spiritualità si immagina che vada fatto in sede diocesana. Il
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Vescovo potrebbe presentarlo mentre come relatori si invitano il Presidente diocesano dell’Azione
Cattolica e l’Assistente dell’Agesci e si invita tanta gente. Oltre a presentare ovviamente si
metteranno in vendita i libri.
Il libro sullo scautismo per adulti potrebbe essere presentato nella sala del Comune o in una sede
di un’associazione scout.
Su questo chiede una delibera del CN. Questo impegno del calendario di presentazioni sarà un
impegno di tutte le Regioni che comunicheranno al PN e al SN le date di queste presentazioni. Il
PN, il SN, l’AEN, i membri del CE, i Presidenti e i membri delle Commissioni che hanno lavorato,
saranno disponibili a presentarli. La Cooperativa Strade Aperte invierà, alle regioni che lo
richiederanno per tempo, un congruo numero di copie che saranno messe in vendita.
Queste presentazioni vanno fatti in tempi brevi perché il 90% dei libri si vende entro sei mesi dalla
pubblicazione.
Chiede quindi di votare l’impegno di tutte le Regioni a realizzare due presentazioni
pubbliche, una per ogni libro, prima dell’estate, e, con la disponibilità di tutti coloro che
hanno collaborato alla realizzazione di questi libri, ad aiutare le Regioni per le
presentazioni: con un astenuto il CN approva.
5. Lavori in corso - a. “Scautismo per Adulti”
Roberto Ursino, per la Commissione Antonacci, si sofferma sull’importanza della delibera appena
approvata e sul perché valga la pena leggerlo e divulgarlo.
Intanto il concetto dell’indice, che non è in ordine alfabetico o in ordine cronologico, bensì
“ragionato” dove, oltre ai titoli dei capitoli, sono importanti anche i sottotitoli. Rappresenta la chiave
principale del libro. Si può cominciare andare a leggere il capitolo che interessa di più piuttosto che
iniziare dall’inizio.
Ha tante funzioni e, a suo parere, bisognerebbe creare un percorso di presentazione perché non è
un libro né un romanzo; non si può leggere dall’inizio alla fine. Ogni capitolo, ogni argomento ha il
suo fine, la sua logica, un suo contenuto, un suo percorso culturale. Non pensiamolo come un
manuale per il Movimento perché si sminuirebbe il valore stesso del filo logico.
Giovanni Morello aggiunge che il libro è una storia di vita vissuta. Dalla lettura non esce subito la
fotografia del Masci ma tutta una serie di tasselli che, inseriti nel modo giusto, formano un mosaico
molto interessante.
5. b. “Tracce di spiritualità e Catechesi”
Francesco Marchetti, per la Commissione Ceschi, conferma che anche questo, più che un libro, è
uno strumento. Le valenze, le sfaccettature e i modi di leggerlo sono talmente tanti che non
basteranno due ore a presentarlo.
La prima cosa che vorrebbe sottolineare è che questo libro rappresenta un classico esempio di un
Movimento in cammino nella storia. Nel 1960 c’era solo Strade Aperte. Poi si sono aggiunti i
Quaderni. Parallelamente abbiamo i siti web, oggi c’è una collana editoriale. E’ una storia che
continua, che si accresce e che diventa sempre più ricca. Crede che questi due libri sono quelle
pietre su cui costruire una cosa importante.
E, contrariamente a quanto detto da Bruno, anche questo libro, oltre ai Quaderni, è in progress.
Rappresenta il punto rosso sulla mappa del nostro cammino. Siamo qui ma da qui vogliamo
andare avanti.
Il terzo elemento che vorrebbe sottolineare di questo libro è il messaggio preciso e netto che gli
adulti scout inviano, come laici, alla Chiesa che oltre ad interessarsi alla catechesi dei giovani, è
stata poco attenta a quella degli adulti.
Lo ritiene uno strumento di sviluppo vero, culturale.
Riccardo ricorda che le presentazioni dei due libri sono state scritte da p. Federico Lombardi, che è
stato nostro Assistente Nazionale ma che è anche una personalità nella chiesa universale, e dal
Cardinale Paolo Romeo, anch’egli proveniente dallo scautismo ma persona autorevole nella
chiesa italiana.
Dalla Lettura di queste due bellissime presentazioni scaturisce un primo apprezzamento, esterno
al Movimento, del valore e dei contenuti di questi due libri.
5. c. Quaderno sulla Mondialità
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Lilli Mustaro, che ha curato la presentazione del Quaderno, elogia il lavoro della Commissione
anche se ci sono state grosse difficoltà di comunicazione di cui si parlerà nella riflessione delle
strutture di servizio.
La realizzazione è stata faticosa per la scadenza fissata a ridosso delle vacanze ma i contributi
sono stati preziosi. E’ fondamentale rimarcare il presupposto dell’”intelligenza emotiva”: partire
dalle sensazioni e dalle emozioni immediate per costruire sentimenti e idee che possano essere
condivise. Perché sulla mondialità è stato scritto molto e in maniera ineccepibile. Era necessario
innanzitutto che il mandato di Principina fosse rispettato, cioè di suggerire tracce alle Comunità
dimostrando che certi presupposti sono percorribili e che i progetti si possono realizzare.
Il sottotitolo “Di che colore è la pelle di Dio” vuol significare porci di fronte agli altri, di fronte al
diverso, e vedere come trattare questa posizione sottolineando una nuova prospettiva: non siamo
noi ad accogliere gli altri che provengono dal sud del mondo ma permettiamo agli altri di
accoglierci. Una prospettiva che vuol essere forse quella della parabola del buon Samaritano.
Ci sono racconti di esperienze delle varie Comunità e di varie persone raccolte attraverso l’Italia.
Hanno risposto immediatamente persone normali piuttosto che personaggi impegnati in tante parti
del mondo.
E’ contenta che ci siano 14 firme di donne che raccontano le loro esperienze così sensibili e
particolari.
Il file rouge che unisce le diverse esperienze è stato infatti suggerito da una viaggiatrice che ha
presupposto quattro stazioni che rappresentano le stazioni del nostro viaggio nel mondo degli
“altri” con dei comportamenti ben definiti con i quali supponiamo di confrontarci.
Sottolinea la felice intuizione di iniziare il Quaderno dalla World Conference, quindi dalla fine
piuttosto che dalle radici della mondialità. Felice intuizione rafforzata dalle parole di Virginia
quando ha detto che lo scautismo adulto italiano può essere fiero delle proprie idee e dei propri
contenuti.
Ribadisce che la ricchezza di esperienze reali, vissute, efficaci e produttive dimostra che è
possibile fare e che le nostre Comunità hanno dei modelli di riferimento per sempre nuovi progetti
da realizzare.
Giovanni suggerisce di far tradurre e inviare all’ISGF le presentazioni dei due libri e del Quaderno.
Anche i Quaderni, ribadisce Riccardo, che hanno una diffusione interna, sono uno strumento di
incontro e di conoscenza con gli altri.
Dopo aver passato in rassegna le cose già fatte si passa a quelle ancora da fare.
5. d. Quaderno n. 10 sulla Famiglia
Bruno, per la Commissione Mira, riconosce il ritardo dei lavori sulla tabella di marcia tanto da
chiedere una proroga. E’ inquietante trattare un tema come quello della famiglia. Qualunque cosa
si scriverà sarà oggetto di critica mediatica, come è già successo. Bastano quattro parole, estratte
dal contesto e proiettate in internet, per diventare un’immagine del tutto diversa.
E’ stato realizzato un indice, già approvato molto generosamente nel passato CN, che rappresenta
una traccia, un percorso. Ci sono alcuni buchi dal punto di vista di produzione della riflessione e,
sulle cose che sono state già prodotte, ci sono parole e concetti ancora da rivedere all’interno della
commissione.
Il materiale a disposizione sul tema della famiglia rimanda a ciò che si conosce, a ciò che si vive e
si sperimenta. Ci sono domande che attengono a scelte “politiche” che in questo periodo sono
oggetto di confronto. Non siamo di fronte a un campo “neutrale” ma a un campo assolutamente
schierato.
Finché si parla di dati statistici diciamo cose che nessuno discute; quando poi si vuole esprimere
un indirizzo, una direzione, una traccia, allora evidentemente diciamo qualcosa di diverso e allora
la responsabilità di dire cose equilibrate non è sufficiente perché il significato della parola “famiglia”
ancora ci interpella. Noi non possiamo dare “delle risposte” ma possiamo certamente fotografare
una problematica. E possiamo dire che, se da una parte coltiviamo un’immagine o un’idea,
dall’altra parte “vogliamo bene” a tutte le altre situazioni. Secondo lui questo discorso del “voler
bene” è molto difficile da proiettare. La nostra funzione non è quella di moralizzare o di dettare
regole certe e definitive ma di testimoniare, se ne siamo capaci, quello che noi abbiamo ricevuto
capendone la ricchezza e sapendo che questo non è stato per tutti allo stesso modo. Questo
discorso di “grazia” ci dovrebbe far diventare piccoli non diventare grandi. Più grazia hai ricevuto
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più piccolo devi diventare. Questa cosa dentro questo tema è complicatissimo. Lui stesso ne vive
fortemente il turbamento e quindi la Commissione dovrà ritrovarsi ancora per dedicarlo a risolvere
questi dubbi. Esorta quindi chiunque abbia voglia di buttarci un pensiero di farlo. Questa richiesta
di proroga non è solo legata a ritardi nella consegna ma è legata a un grande disagio.
Anche Marie-José invita a inviare i contributi che possono essere anche di tipo esperienzale.
Dopo il dibattito che ne scaturisce Riccardo vuole comunicare due cose di diversa natura.
Comprende le difficoltà su alcuni temi di cui ha parlato Bruno. Il problema non è per noi, in un libro
di questo genere, di convincere chi la pensa in un modo piuttosto che nell’altro, e non è neanche di
abbracciare una tesi piuttosto che un’altra, ma di sottolineare, se possibile, il modo con cui noi
affrontiamo questo tipo di problematica. Quello che la società mediatica ci propone sono o
atteggiamenti di natura integralista o atteggiamenti di natura ideologica. Crede che noi, per quello
che abbiamo maturato nella nostra storia, nella nostra formazione scout, abbiamo, e possiamo
dirlo con grande chiarezza, un modo comunque di affrontare i problemi, un atteggiamento ed uno
stile che è quello comunque della comprensione. Mentre la società mediatica tende a dividere e ad
escludere, il nostro stile è quello della inclusione e del dialogo.
Questo potrebbe essere un taglio con il quale affrontare questo tema.
Bruno ribadisce il rischio del significato della parola “comprensione” che potrebbe essere percepito
come una posizione di superiorità di chi si inchina per guardare e per comprendere.
Si è chiesto se ha senso che sette-otto persone condividano questo carico di responsabilità.
Ritiene invece che prima della pubblicazione varrebbe davvero la pena che tutti leggessero questa
roba e la commentassero perché questo tema è davvero scottante. Oltretutto è dentro la pelle di
molti di noi. Lì ci sono vicende personali che vivono situazioni delicate e complesse.
Forse un giovane di quindici anni accosta il mondo con sguardo diverso da noi, che siamo stati
educati, anche dallo scautismo, a un certo rigore e quindi dobbiamo riscoprire certe parole.
Ci sono tutte le fragilità che vanno guardate non con affetto compassionevole e l’aiuto che si può
dare alle persone, qualora ne fossimo capaci, è quella di aiutarle a riguardare le cose preziose e
ad aiutare a coltivare le cose preziose per loro stessi.
Poi c’è il problema politico che non si può eludere. Noi siamo una realtà pubblica e quindi alla fine
questo discorso deve tradursi in una scelta del movimento, il che gli sembra impossibile e non sa
neanche con quale strada affrontarlo.
Riccardo ritorna alla seconda cosa che gli piacerebbe trovare nel quaderno senza toccare l’indice:
le difficoltà e le sofferenze, quelle normali, quelle quotidiane, che ci sono all’interno della famiglia.
Immagina una statistica del Masci dove, per esempio, l’80% sono famiglie così dette tradizionali;
poi ci sono una serie, in aumento, di separati/separate, di divorziati/divorziate; ci sono delle
situazioni, poche crede ma crescenti, di convivenza; crede anche che esistano delle situazioni,
forse eccessivamente nascoste, di persone che vivono la dimensione omosessuale.
E’ dentro al 20% che ci sono le difficoltà più esposte alla diffusione mediatica.
Il problema è che il libro dovrebbe riuscire a cogliere anche le sofferenze reali che ci sono nell’80%
delle famiglie. Crede che valga la pena di fare qualche riflessione su questo aspetto.
Dà quindi la parola a fra’ Paolo.
Nonostante sia prete, nonostante faccia il teologo moralista e insegni morale sessuale, non vuole
parlare dei contenuti perché proviene da un’esperienza di associazionismo e vede, anche forse
anche un po’ per mestiere, quali sono i rischi di questa società, che è una società dei media.
Se noi prendiamo alcune delle narrazioni che oggi si tengono sulla famiglia il problema è che sono
narrazioni. Noi veniamo spinti a entrare in empatia con quella sofferenza, con quella storia. Questo
avviene anche per altri problemi; pensate ad Eluana: quanto soffre Eluana, quanto non soffre
Eluana. In una società che è velocissima quello che succede è che rimane quell’emozione positiva
e negativa di una storia saputa raccontare, per ottenere un effetto, con un ritmo che non lascia
spazio per pensare.
Ma qual è il pregio di essere associazione? Avere uno spazio per pensare! Uno spazio che è
fatica, uno spazio che è condivisione, uno spazio che è cammino per trovare soluzioni e
mediazioni.
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Quindi qual è il vantaggio di vivere questa fatica? E’ proprio strapparsi da un modello che è solo
emotivo e di messaggi uno appresso all’altro, per dire che accettiamo di passare da un sentimento
più o meno trasmesso a un bene capito e voluto, con tutte le difficoltà che avete evidenziato.
Secondo lui la fatica vale la pena, come associazionismo. Qualsiasi sia il risultato, anche una riga,
perché di più non riusciamo a dire, è una cosa che fa storia perché riusciamo a stare nella storia.
Dopo un dibattito molto costruttivo il PN sottopone all’attenzione del CN la richiesta di Bruno di
chiedere una proroga per consegnare i testi oltre il 25 ottobre. Ne ha parlato anche con Renato dal
punto di vista economico e non c’è nessun problema che il quaderno, invece di uscire entro
dicembre, esca nei primi due-tre mesi dell’anno prossimo. Anche dal punto di vista contabile non è
un problema perché il costo del quaderno sarà di competenza 2012 e finanziariamente e di cassa
2013. Questo ci permette comunque di mantenere il nostro programma di realizzare sei quaderni
nell’arco del triennio.
Di questo spostamento di data chiede una presa d’atto del CN perché in qualche modo
modifica i nostri programmi: all’unanimità il CN approva.
5. f. Calendario 2013 allegato a Strade Aperte
Giovanni Morello, Direttore di Strade Aperte, ricorda che il calendario, dall’anno scorso, ha assunto
una funzione di sostegno alla base di Sala. Il problema del calendario, che prima faceva parte
della rivista, in genere nel numero di dicembre, è stato diviso e dovrebbe arrivare col numero di
ottobre.
Teoricamente il calendario è pronto. E’ in tipografia anche se in standby per alcune cose da
modificare.
Il tema è l’anno della fede e potrebbe interessante stabilire il tema dell’anno prossimo.
Il problema centrale del calendario sono le foto: non esiste un archivio fotografico. E’ convinto che
esistano foto meravigliose negli archivi personali malgrado sia ormai facilissimo mettere in
comune documenti.
Spera che arrivino altre foto, come d’accordo in questi giorni, nella prossima settimana.
Quest’anno ha preso la decisione di inserire il testo del Patto Comunitario e delle cose più pratiche
come la cooperativa, i siti regionali ecc.
Facendoci un pensiero si potrebbero utilizzare meglio queste pagine a disposizione.
A differenza dell’anno scorso ci saranno i Santi, le date degli appuntamenti istituzionali e, se
arriverà in tempo utile, il calendario rivisto delle scadenze per l’AN.
5. g. Quaderno n. 11 “Piazze, Trivi e Quadrivi”
Giovanni illustra brevemente il Quaderno n. 11 che sarà gli atti di PTQ. Sarà difficilissimo avere
tutto il materiale. Per fortuna tra gli iscritti a Salerno ci saranno quattro membri della redazione.
Poi, d’accordo con i presidenti delle Commissioni, si studierà una strategia per acchiappare tutti
quanti.
Sarebbe interessante inserire, oltre agli atti ufficiali, anche la vita che si è svolta, una specie di
backstage, dietro le quinte, per farne un libro vivo.
5. h. Quaderno n. 12 “Noi e la società nel XXI secolo”
Sempre Giovanni illustra il Quaderno n. 12, tratto da un libro che scrisse Giuseppe Mira, quand’era
Commissario dell’ASCI della Branca Rover, dal titolo “Noi e la società”, un commento agli articoli
della Legge Scout per i rover. Si pensava di riproporlo ma poi, guardando avanti, è venuto in
mente di fare un libro, non un quaderno, perché il tema ha un “mercato”, un interesse anche al di
fuori del Masci. Pensa anche alle altre associazioni scout. Può interessare anche a chi si interessa
di educazione, soprattutto alla società. I valori della Legge Scout sono delle cose che ci
interpellano quotidianamente, anche in senso negativo. Quando si parla della Legge Scout il taglio
che vorremmo dare è quello dell’impegno pubblico, cioè cosa fanno soprattutto quelli che hanno
vissuto l’esperienza scout rispetto a quello che professano. Ovviamente con i pro e i contro
soprattutto di questo periodo. L’affare Lusi è stato una sorta di macigno che è arrivato così
all’improvviso.
L’idea era, e ne riparleremo a Salerno con gli amici giornalisti, di coinvolgerli a provare a realizzare
questo libro. Si potrebbe ipotizzare, ma lo decideremo insieme, di fare un convegno chiamando
tutti quelli che sono impegnati nell’attività soprattutto amministrativa piuttosto che in quella politica.
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Potrebbe essere una cosa interessante, nuova ma bisogna vedere se questa idea può essere
realizzata e se si possono dettare delle linee direttive.
Al termine Riccardo ricorda che, se si decide di trasformare il Quaderno n. 12 in un libro, rimane un
impegno di pubblicare sei Quaderni nel triennio.
Inoltre gli è venuto in mente che, per Regolamento, c’è l’impegno di tutta una serie di documenti
preparatori per l’assemblea nazionale che, anche se inviati in tempi anticipati alle Comunità via email, comunque devono essere realizzati in formato cartaceo. C’è dentro la relazione del
Presidente, la relazione dell’Assistente, alcune scadenze e documenti vari.
Potremmo pensare a un Quaderno n°12 diviso in due parti in cui una parte è dedicata ai
documenti ufficiali preparatori per l’Assemblea, rispettando così il mandato del Regolamento, e
una seconda parte di allegati interessanti. Potremmo recuperare, un po’ più ampiamente di quanto
fatto ultimamente, la storia del Masci e dedicare dieci pagine del Quaderno a una storia del Masci
in cui si raccontano tutti i passaggi, gli eventi fondamentali, le assemblee, recuperandole dal lavoro
svolto da Francesco, dal vecchio libro di Carlo Guarnieri. Si potrebbero inserire una lettura delle
statistiche del Masci degli ultimi dodici anni chiedendo a Carla Collicelli di fare su questo una
lettura sociologica. Si potrebbe metterci dentro la storia ragionata della nostra evoluzione
economica,bilanci e conti economici, almeno da quando c’è l’euro ad oggi.
Invece di pubblicare la relazione del Presidente sul numero di Strade Aperte facciamo quindi un
Quaderno con queste caratteristiche.
Sul libro vorrebbe fare due osservazioni: il libro di Giuseppe Mira, quand’era nella Branca Rover,
era solo sulla Legge. Pensa comunque che valga la pena organizzarlo in formato PDF e
pubblicarlo sul portale forse qualcuno potrebbe avere la curiosità e andare a leggerlo.
La seconda osservazione: farebbe questo libro non solo con la Legge ma anche con la Promessa;
perché nella Promessa, a suo parere, ci sono delle parole-chiave che sono di un’estrema
importanza.
Bruno suggerisce di non declinare il tema in maniera moralistica, vista l’esperienza sulla sua
entrata in politica. Immediatamente gli amici preti si sono allontanati, cosa che non è successo
dentro il Masci; e questa è una cosa positiva; la considera straordinaria. Vuol dire che nel Masci
c’è una maturità superiore rispetto a questo problema.
Prima di passare all’ultimo argomento della mattinata, il PN ricorda che su questo punto bisogna
prendere alcune decisioni formali:
1 – Il Quaderno n. 10 sulla Famiglia sarà pubblicato nei primi mesi del 2013, competenza 2012 e
cassa 2013.
2 – La pubblicazione “Noi e la società nel XXI secolo” si trasforma in libro.
3 – Si promuove un incontro, affidandolo alla Commissione Mira con la collaborazione del CE, con
adulti scout Sulla data di questo incontro, facendo anche riferimento alla lettera delle Comunità di
Thiene e di Sarcedo, farebbe un attimo di sospensione perché questa potrebbe essere una cosa
che potremmo fare insieme all’Agesci.
4 – Il Quaderno n. 12 diventa un quaderno, sia formale che per contributi di carattere generale, in
previsione dell’Assemblea nazionale.
Chiede quindi il parere per i 5 punti:
1) per lo spostamento ai primi mesi del 2013 del Quaderno n.10: all’unanimità il CN approva.
2) per la trasformazione da quaderno in libro del documento “Noi e la società” da
pubblicare entro l’AN con la caratteristica di prevedere sia la Legge che la Promessa:
all’unanimità il CN approva.
3) per l’organizzazione di un incontro breve, per la costruzione di questo libro, invitando gli
AS impegnati, a partire dal 1992, in mandati amministrativi o politici, senza fissarne la data
perché si verificherà prima se l’Agesci fosse interessata a farlo insieme: all’unanimità il CN
approva.
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4) per la trasformazione del Quaderno n. 12 “Noi e la società” in un quaderno sui documenti
preparatori, ufficiali e non ufficiali, in preparazione dell’AN: all’unanimità il CN approva.
Peppe Bachetti suggerisce di regalare una copia del libro “Noi e la società” a tutte le Comunità
presenti a Bardonecchia per una larga diffusione del libro stesso.
Poiché questa operazione ha un costo, intorno ai 4.000 € basandosi sull’ultima esperienza di
Salerno che è costata per i due libri intorno a 8.000 €, va messa nel bilancio del Masci. Data la
ristrettezza dei nostri conti, se si fa un’operazione seria di promozione dei due libri probabilmente
si recupera una parte degli 8.000 € che potrebbero servire a creare un volano che finanzi gli
ulteriori libri per la collana.
Fra’ Paolo lancia un flash: a metà novembre l’Agesci fa le assemblee in tutte le regioni per
approvare i programmi: metterebbe un banchetto con i due libri.
Il PN propone infine di modificare la proposta di Peppe distribuendo gratuitamente il libro a tutti i
delegati, poiché sono i rappresentanti delle Comunità, del CN e del CE, e non agli accompagnatori
ospiti. Il costo sarà a carico del bilancio nazionale.
Con tutte le precisazioni che sono state fatte, il PN pone in votazione la proposta di dare
gratuitamente il libro a tutti i delegati all’AN: all’unanimità il CN approva.
Giovanni Morello solleva la questione del curatore del libro “Noi e la società” e propone di affidarlo
a Riccardo. Riccardo accetta l’incarico solo se verrà curato anche da Giovanni e con l’aiuto dei
quattro giornalisti di Salerno.
Bruno, come Vice Presidente, propone di votare la proposta che questo testo sia curato da
Riccardo con l’aiuto di Giovanni: all’unanimità il CN approva.
5. e. Strumento multimediale per lo Sviluppo
Francesco, per la Commissione Ceschi, sottolinea l’importanza di questo strumento tanto che, in
sede di incontro della Comunicazione, si è stabilito di affidare ad un’apposita pattuglia, presieduta
da Lorena, il compito di reperire materiale delle regioni sullo sviluppo. Per questo passa la parola a
Lorena.
Lorena comunica la composizione di questa pattuglia: Guido Vinciguerra, webmaster della Liguria;
Fabio d’Achille, webmaster del Lazio; Salvo Scuderi, webmaster della Sicilia e Brigida,
responsabile della Comunicazione della Puglia.
Piero Badaloni aveva suggerito di dare un filo conduttore al dvd e poi, piano piano, da questo filo
conduttore, costruire il dvd. Si era preso l’impegno di recuperare, ognuno per la macro area di
competenza, questo materiale. Poco tempo fa ha mandato una mail a tutti i componenti e ha
risposto soltanto Fabio dicendo che aveva difficoltà a recuperare materiale video per lo sviluppo.
Suggeriva di sensibilizzare i SR per cercare di far arrivare materiale dalle Comunità.
Un’altra idea, comunicata già alla pattuglia, era di usare PTQ per recuperare un po’ di materiale,
lanciando l’iniziativa sul portale con la richiesta di venire a Salerno con un dvd di materiale, video e
foto, e portarlo nello stand della Comunicazione che ci sarà a Salerno. Esorta perciò i SR a
comunicarlo ai consigli regionali.
Occorrerà prevedere una somma per questo dvd da mettere in bilancio per il prossimo anno.
Segue una discussione al termine della quale il PN crede che nella biblioteca di cose con le quali
andare a costruire le singole presentazioni vanno messe le cose più attuali ma se su alcuni settori
c’è qualche documento storico va bene lo stesso.
Una cosa sono i vari settori della biblioteca, nella quale può esserci materiale disomogeneo, ma
una cosa è lo scheletro che dev’essere una cosa pensata, progettata e realizzata ex novo con un
linguaggio che tenga conto dei libri, dei quaderni.
Ha la preoccupazione non tanto della biblioteca, perché la biblioteca è una cosa che oggi va
costruita in maniera incrementale, quanto per questo famoso scheletro. Vorrebbe vedere al più
presto questo scheletro in cui, punto per punto, poi ci si può collegare a tutta la “biblioteca” con un
link. E crede che sia il lavoro più delicato che deve fare questa pattuglietta. Poiché i tempi
stringono, questa cosa deve essere pronta per il 20 Ottobre dell’anno prossimo, crede che al CN di
Gennaio occorre vedere
• un prototipo,
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• lo scheletro
• il catalogo della biblioteca.
Non si può dire genericamente che serviranno dei soldi ma occorre sapere quanti soldi servono.
Se servono 500 € il Tesoriere li troverà ma se ne servono 3.000 diventa un problema.
Quindi sottopone all’approvazione del CN la seguente delibera: Si chiede alla Commissione
Ceschi e ai due incaricati alla Comunicazione, Lorena e Giovanni, che potranno avvalersi
della pattuglia, di presentare al CN di Gennaio: 1) il prototipo dello scheletro della
presentazione; 2) il catalogo della biblioteca; 3) il preventivo affidabile dei costi da
affrontare per la realizzazione di questo strumento multimediale: all’unanimità il CN
approva.
Si riprende dopo la pausa pranzo.
Mentre il PN si incontra con i Consiglieri Nazionali eletti, il SN si riunisce, insieme agli altri
componenti il CE, con i SR per discutere sui problemi logistici legati ai Trivi.
Si riprende in plenaria alle ore 16,45.
Il PN, senza entrare nei dettagli e per chiarezza, comunica che nella riunione con i Consiglieri
Nazionali eletti ci si è assunta, o si pensa di assumersi, la responsabilità di aiutare in tutti i modi,
sia di impostazione, di facilitazione, di lavoro e di servizio, il Consiglio Nazionale per facilitare la
preparazione e lo svolgimento dell’Assemblea Nazionale. Questa assemblea in particolare, per il
momento delicato, per fatti contingenti interni, per la scadenza del PN e del SN dopo sei anni, sarà
quindi molto delicata. I dieci Consiglieri Nazionali eletti più il Presidente e il Segretario, lui non c’era
ma lo coinvolgeremo, si impegnano a fare un lavoro di facilitazione verso il Consiglio Nazionale per
la preparazione e per lo svolgimento dell’Assemblea Nazionale. Ieri si è detto che ci potranno
essere delle proposte di modifica al Regolamento Nazionale, relativamente allo svolgimento
dell’Assemblea e per la formulazione del Regolamento dell’Assemblea. Si impegnano a preparare
delle proposte che ovviamente il CN, nella sua collegialità, discuterà, approverà o rifiuterà, per
facilitare questo percorso. Lo stesso ragionamento si è fatto in relazione alla preparazione alla
formulazione delle Linee Programmatiche e delle mozioni. Si è fatto qualche ragionamento anche
sulle candidature. Ovviamente è stato un primo incontro preliminare di cui costantemente tutte le
decisioni saranno portate al CN. Poi è evidentemente il CN che decide e delibera. Questo per il
dovere di avere sempre un rapporto di trasparenza.
Bruno ha fatto una riflessione proprio per cercare di fare in modo che la vita democratica del Masci
sia diversa e non sia inquinata da metodologia che sono estranee al nostro mondo, al nostro stile e
alle nostre abitudini.
Inizia la riflessione sulle strutture di servizio (All. 6).
Al termine il PN prova a dire il suo punto di vista, dopo di che crede che nel prosieguo, in vista
dell’AN, si debba fare in modo di tradurre le cose emerse dalle riflessioni.
Fa prima alcune osservazioni. Crede che le due ipotesi di Roberto e delle Regioni associate siano
da valutare perché in particolare una delle due decisioni presa in considerazione ha dei riflessi di
tipo normativo almeno sul regolamento dell’AN che si dovranno tradurre in procedure.
Come pure sull’altra ipotesi dell’incontro del SN con i SR sugli aspetti più operativi della vita del
movimento crede che anche questa sia un’intuizione che secondo lui, prima di diventare norma,
vada un po’ sperimentata, come abbiamo fatto in questo CN.
Crede che non è stata mai fatta una verifica complessiva delle Linee Programmatiche ma, quando
si è fatta la verifica di Aldo sulla Formazione o di Giovanni sulla Comunicazione, avevamo in testa
le Linee Programmatiche.
Crede che il problema del collegamento del CE col CN sia un problema reale e crede che sia
semplicistica la soluzione di mettere il CE dentro il CN.
Crede invece che ci siano due temi sui quali fare molta attenzione: uno è quello dei comportamenti
e l’altro è quello di non avvertire la fiducia. Questo è un elemento delicato.
Vorrebbe fare, come suo contributo, una riflessione sul nostro modello di democrazia associativa.
Perché questo forse sarà una deformazione professionale, lui prima di mettere mano ai vari pezzi
della macchina fa sempre riferimento al modello intorno al quale la macchina è costruita perché
altrimenti, a suo avviso, si possono commettere dei gravi errori. Invita quindi a riflettere sul nostro
modello di democrazia associativa.
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Si limita al funzionamento del livello nazionale.
Il nostro è un modello di democrazia collegiale, oppure, per usare un termine delle
istituzioni politiche,
un modello di democrazia parlamentare; in termini più ecclesiali e religiosi un modello di
democrazia sinodale.
In base a questo modello tutta la sovranità (nel triennio tra due Assemblee) è nel Consiglio
Nazionale. In nessun altro. E proprio perché è nel CN, il CN ha questa composizione: una
parte di coloro che sono eletti nelle assemblee regionali e una parte che sono eletti
direttamente dall’AN.
Da questo punto di vista l’AN e lo Statuto non affidano al PN nessun potere. Il PN, in base
allo Statuto, non ha nessun potere ma ha solo tre compiti:
1 – Rappresentare il Movimento, all’interno e all’esterno, ed è una responsabilità che
condivide con i SR a livello territoriale.
2 – Presiedere ed organizzare i lavori del CN. In questi cinque anni è il compito che lo ha
impegnato maggiormente.
3 – Verificare la corretta e piena attuazione delle decisioni del CN. Ecco perché c’è
quell’articolo che dice che il PN partecipa, senza diritto di voto, ai lavori del CE.
Contestualmente, lo Statuto affida al SN, che è membro del CN, un unico compito: dare
attuazione, fedele e completa, alle decisioni del CN.
E per dare questa attuazione piena e completa delle decisioni del CN il SN si avvale del CE.
Il CE è composto da sei persone, di sua fiducia, nominate direttamente dal SN e da quattro
Incaricati Nazionali , nominati dal CN, che qualsiasi manuale di organizzazione definirebbe
come “posizioni a matrice”, vale a dire sono posizioni che hanno una doppia dipendenza
perché hanno una dipendenza funzionale, diretta dal CN e una dipendenza organizzativa dal
SN.
Questo, ridotto in sintesi, ma nella sua completezza, è il modello di democrazia associativa
che noi abbiamo scelto.
Anche i modelli organizzativi si possono cambiare. Un’AN ha il potere di dire: questo modello non
funziona; cambiamolo. E’ assolutamente legittimo ed è nel potere dell’AN. Con l’unica avvertenza:
che dobbiamo essere consapevoli che il problema di cambiare il modello di democrazia
associativa di un movimento, anche piccolo come il nostro, è un’operazione assolutamente
delicata.
Altra cosa, e questo non sta nei compiti dello Statuto ma nei compiti del Regolamento, è di oliare i
meccanismi di questo modello istituzionale.
Se noi dovessimo decidere che il CE partecipa ai lavori del CN questa è una decisione a livello di
Regolamento, non a livello di Statuto.
Pensiamoci bene; ma è nelle competenze e nella sovranità del CN.
Questa distinzione è fondamentale: una cosa è cambiare il modello di democrazia associativa,
altro è sistemare alcuni meccanismi che pensiamo possano essere migliorati. Il CN ha la sovranità
per poterli cambiare.
Il nostro Statuto è uno statuto conservativo. Primo perché per poterlo modificare servono i 2/3
dell’AN. Secondo perché, se parliamo di AN ordinarie, le modifiche eventualmente introdotte da
un’AN non entrano in vigore immediatamente ma il triennio successivo.
Questa è una garanzia per tutti quanti noi nel senso di dire: abbiamo scelto nel 2003 a Rimini di
consolidare un certo modello di democrazia associativa e poi ci siamo detto: attenzione! Le regole
per cambiare l’intero modello sono regole di natura conservativa.
Per cui il problema è riflettere: se riteniamo necessario, avendoci ragionato e riflettuto, di
aggiustare alcuni meccanismi di funzionamento di questo modello, facciamolo tranquillamente a
livello di CN.
Crede che la cosa più importante sia quella di fare attenzione ai nostri comportamenti e alle nostre
sensibilità.
Se c’è un rapporto di cordialità e simpatia certi suggerimenti, anche un po’ pressanti, vengono colti
come un contributo. Se questo rapporto di cordialità e simpatia non c’è, vengono interpretati come
interferenza.
Crede che questa è una cosa alla quale fare molta attenzione.
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Seguono il gioco a cura della Commissione Denti; la grigliata a cura della Regione Lazio, del CE e
della Commissione Mira; la Veglia e la S. Messa al campo a cura dell’AER e della Commissione
Antonacci.
Si riprende Domenica mattina alle ore 9,00 con il punto all’Odg:
7. Varie
Francesco Marchetti ha chiesto di inserire all’Odg il punto:
a. Criteri stesura Verbale CN
Francesco premette che un ringraziamento a Carmelo per il suo compito svolto sia doveroso.
Pensa comunque al senso di quando si è proposta la mozione, poi approvata, che il verbale, dopo
l’approvazione, passasse sul sito in modo che chi non abbia partecipato al CN avesse la possibilità
di capire quale sia stata la dinamica della discussione, la sofferenza, a volte, delle decisioni prese.
Crede che se sul verbale si scrivesse soltanto approvato o non approvato e non si citasse quale
sia stata la dinamica della votazione, quali sono stati i voti a favore e quali i voti contrari, non si
potrà comprendere. Una cosa è approvare all’unanimità, un’altra è approvare a maggioranza.
Vedendo qualche viso perplesso prova a fare qualche esempio personale. Aggiunge anche che il
verbale ha una valenza storica per cui sarebbe giusto che sul verbale apparissero gli interventi.
Oggi viene riportato l’intervento conclusivo del Presidente però il dibattito non emerge. Quindi chi
va sul sito a guardare il verbale non capisce. Crede, in conclusione, che ci sia un deficit di
informazione del verbale. Comprende l’impossibilità tecnica di fare passare la sua richiesta ma ci
tiene a ribadire questo concetto: se il verbale è sul sito perché un qualsiasi adulto scout possa
capire come un punto all’odg sia stato dibattuto, quale sia stato il processo per cui si è arrivati a
una certa decisione, non si capisce dal verbale così com’è fatto. Non si sa chi ha votato chi non ha
votato. Chi ha detto una cosa e chi ne ha detta un’altra.
La sua è una riflessione sul verbale ma, a suo giudizio, si amplia anche su quello che è il processo
di elaborazione delle decisioni.
Ricorda proprio che in questa sede si parlò dell’importanza di questo lavoro che sta nel dire ai
ragazzi di adesso che siamo arrivati qui attraverso un percorso. Si deve riuscire a lasciare traccia,
magari registrando o piuttosto scrivendo il verbale in un altro modo. La sua non vuol essere una
critica al verbale. Vorrebbe piuttosto che si capisse il suo pensiero. E’ importante lasciare traccia
non per restare nell’eternità ma per capire qual è stato il processo, l’elaborazione, la fatica,
comunque il perché di certe scelte. Magari domani potranno sembrare assurde in realtà dietro c’è
tutto un dibattito. Spera di aver fatto passare il suo pensiero.
Dopo il dibattito scaturito Riccardo crede che ci siano vari aspetti da considerare.
Il primo aspetto riguarda un principio di collegialità. In quasi tutte le assemblee del mondo i verbali
danno il numero dei votanti ma non i nominativi perché questo esprime il fatto che la decisione è
una decisione che ricade sulle spalle dell’intero collegio, qualunque sia il quorum con il quale è
stata approvata.
Il secondo aspetto riguarda la possibilità di evidenziare dissensi, posizioni particolari ecc. Invita a
rileggere l’articolo 8 del Regolamento del Consiglio Nazionale che riporta, tra l’altro: “Ogni
consigliere può inviare, entro 5 gg dalla riunione, un breve riassunto di un suo intervento e
chiederne la pubblicazione integrale. I Consiglieri che ritengono che il verbale non abbia riportato
correttamente il senso di un loro intervento possono inviare al Presidente Nazionale una richiesta
di integrazione da allegare allo stesso.”
Queste sono le salvaguardie assunte perché non fosse esclusa dal verbale nessuna posizione
personale.
Il terzo aspetto riguarda l’aspetto documentale, non per la vita democratica del Movimento, ma
solo ad uso degli storici. Carmelo oggi registra quasi tutto quello che viene detto, si potrebbe
realizzare un archivio audio del testo integrale dei lavori del CN dove ognuno può andare a
guardare e a cercare.
La sua personale posizione è:
a) mai, perché lede il principio della collegialità, indicare i nomi di chi ha votato a favore e di chi ha
votato contro;
b) l’articolo 8 del Regolamento del Consiglio Nazionale è una salvaguardia di tutti coloro che
vogliono esprimere una posizione particolare emersa nel corso del CN;
c) si chiede al CE di attrezzarci di un archivio delle registrazioni dell’andamento dell’intero CN.
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MASCI - Verbale del Consiglio Nazionale
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Questa è la sua proposta e spera che risponda all’esigenza.
Dopo un ulteriore approfondimento Riccardo crede di votare la seguente risoluzione articolata in
tre punti:
1 - Conservare nel verbale il numero dei votanti e i voti favorevoli, contrari e astenuti, senza
indicare i nominativi per salvaguardare un principio della collegialità. Le decisioni assunte non
sono le decisioni di chi ha votato a favore ma sono le decisioni dell’intero CN. Questo è un
principio fondamentale della democrazia.
2 – Si chiederà se ci sono emendamenti da fare a questo articolo 8 se non salvaguardi a
sufficienza i diritti individuali dei singoli consiglieri.
3 – Si dà mandato al CE di migliorare il livello di registrazione dell’intero andamento dei lavori del
CN e di attrezzare un archivio delle registrazioni di tutti i consigli nazionali ad uso di ricerche
storiche, documentali e quant’altro.
Se non ha capito male l’andamento della discussione gli sembra che questa sia la sintesi di quanto
emerso. Pone quindi a votazione la risoluzione: con 1 astenuto e 4 contrari il CN approva.
7. c. Attuazione mozione AN all. 22 Procedura decisioni
Riccardo ricorda brevemente il contenuto della mozione che, con una serie di motivazioni articolate
e complesse, chiedeva di escogitare, tramite l’ausilio di nuove tecnologie, un sistema che, di fronte
a eventi pubblici, potesse assumere, su istanza di una singola Comunità, una larghissima
convergenza su particolari iniziative.
Questa mozione si potrebbe liquidare in maniera riduttiva dicendo che il Masci ha aderito alle
campagne sull’acqua pubblica e a “L’Italia sono anch’io” e le ha pubblicizzate sul portale.
Questa sarebbe una risposta corretta rispetto al testo della mozione ma riduttiva. Se non ha capito
male si chiedeva qualcosa che ci fosse più sicurezza della trasmissione e della tempestività di
lanciare iniziative.
Questo comporta l’esame sia di aspetti tecnici che di aspetti giuridici-istituzionali e perciò aveva
chiesto alla Commissione Denti e all’Incaricata Internet e NT di valutare e di approfondire questo
argomento e, se possibile, di presentare una soluzione. Crede che comunque una risposta vada
data.
Lorena, d’accordo con Carmelo, referente della Commissione Denti su questo argomento, si era
messa a rivedere quello che era stato fatto fino ad allora. E’ stata creata una lista “magister”
([email protected]) a cui vengono inviate le notizie del Movimento. Non è certo che tutti i magister
le ricevano perché non tutti hanno la casella di posta elettronica, non tutte le variazioni dei
magister vengono tempestivamente comunicate alla sede e quindi al webmaster e, infine, la lista
non è tempestivamente integrata con le nuove comunità. Con questa lista si copre una buona
parte delle Comunità.
Rileggendo la mozione ha pensato a due possibilità: la Posta Elettronica Certificata (PEC) e una
scheda di registrazione e aggiornamento sul sito.
La PEC è l’unico strumento che da la sicurezza dell’avvenuta ricezione del messaggio. E’ come se
fosse una raccomandata con ricevuta di ritorno. Ha valore legale e può essere utilizzata ai fini
giuridici. Qual è il problema: se chi riceve non ha la PEC non può esserci la ricevuta di ritorno.
Resta la certezza della trasmissione ma non della ricezione.
Per ovviare a questo bisognerebbe creare tante PEC quante sono le Comunità. Così facendo sia il
mittente che destinatario hanno la PEC e c’è quindi la certezza dell’invio e della ricezione.
Il costo di ogni singola casella di PEC costa in media 5,00 € all’anno. Moltiplicato per il numero
delle Comunità si andrebbe ad impegnare una cifra di 2100/2400 € all’anno con la possibilità di un
sconto del 20%.
Quindi, non avendo il bilancio del Masci tale somma a disposizione, si dovrebbe obbligare ogni
Comunità a pagare 4,00 € + IVA all’anno oppure attivare una sola casella di PEC per la sede
centrale ed avere soltanto la certezza della spedizione alle Comunità.
Questa era l’ipotesi che, a rigor di logica, può dare la risposta alla mozione di Principina.
L’alternativa, molto più economica ma non così efficace, è quella di realizzare sul sito una scheda
di richiesta dati per ogni Comunità nuova o che cambia magister. Compilata la scheda la Comunità
riceve dal sistema una mail di conferma, come avviene per le iscrizioni ai campi di formazione.
Questo darebbe la possibilità al webmaster di aggiornare la lista magister.
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MASCI - Verbale del Consiglio Nazionale
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Resta comunque la sensibilità dei SR a comunicare i cambi delle e-mail dei magister e le mail
delle nuove Comunità.
Carmelo, per una maggior chiarezza, rilegge il testo della mozione.
Al termine Riccardo premette che il problema, piuttosto che dal punto di vista tecnologico, va
affrontato sul piano dell’esposizione pubblica del Movimento e quindi si rende necessario l’impiego
di uno sgradito, ma necessario, filtro.
Questa cosa richiede un approfondimento da parte della Commissione Denti degli aspetti giuridici
e istituzionali, come fare una cosa del genere, con quali filtri, e quando questa cosa diventa
posizione ufficiale del Masci.
L’unica sovranità sulla posizione ufficiale del Masci è solo del CN. Per casi di estremissima
urgenza può intervenire il Presidente ma deve avere la ratifica il giorno dopo da parte del CN.
E’ un problema molto complesso, sia per l’aspetto concettuale che per quello tecnico ed
economico, da affrontare sul piano delle procedure e delle regole che ci diamo tra di noi.
Probabilmente oggi non siamo in grado di prendere una decisione però chiederebbe alla
Commissione Denti di approfondire questo argomento con grandissimo senso di responsabilità e
in modo che il CN possa prendere alla fine una decisione estremamente ponderata.
Dopo ampia e dibattuta discussione il PN crede che dentro quella mozione ci siano intenzioni
buone. La sua traduzione è molto più complessa e pone problemi molto forti.
Suggerisce due punti:
1- La nostra conclusione dovrebbe essere fatta di tre parti:
I parte: premessa scritta da Bruno, riprendendo tutti i suoi ragionamenti;
II parte: procedura predisposta dalla Commissione Denti in collaborazione col PN, attraverso la
quale il CN dà risposta a questa mozione;
III parte: descrizione aspetti tecnologici affidata al CE.
2 – Portare la conclusione al prossimo CN di Gennaio o, al massimo, a quello di Maggio.
Pone quindi la sua proposta in votazione: all’unanimità il CN approva.
7.e. Sperimentazione SA telematico
Riccardo illustra la proposta della Cooperativa SA, suggerita dal CE, di inserire nel prossimo
censimento due caselle sulle quali mettere la crocetta.
Una dà la possibilità di ricevere Strade Aperte anche in formato pdf via e-mail.
La seconda dà la possibilità di riceverlo sul telefonino o sul tablet, quando sarà disponibile e se ci
saranno i mezzi finanziari per realizzarlo
Questa è una sperimentazione, fermo restando che Strade Aperte per il 2013 arriverà sicuramente
a tutti in formato cartaceo.
La mail col pdf è immediatamente fattibile. Per la ricezione sul telefonino o sul tablet il CE
verificherà la possibilità di attuarlo tenendo conto dei costi economici. L’Amministratore verificherà
se la relativa spesa potrà entrare nel bilancio 2013.
Dopo accesa discussione il PN mette a votazione la presenza sulla scheda del censimento
della prima casella che da la possibilità di ricevere via e-mail la rivista SA anche in formato
pdf, fermo restando che Strade Aperte per il 2013 arriverà sicuramente a tutti in formato
cartaceo.
Bruno fa la dichiarazione di voto: voterà contro perché è sufficiente mettere sulla rivista una riga
con scritto “la rivista è scaricabile in pdf dal sito”.
Il PN chiede quindi di votare: con solo 7 voti favorevoli la proposta viene respinta.
Il PN mette a votazione la seconda casella che dà la possibilità di ricevere la rivista SA sul
telefonino o sul tablet, a valle delle verifiche tecniche e di carattere finanziario, fermo
restando che Strade Aperte per il 2013 arriverà sicuramente a tutti in formato cartaceo.
Alla domanda di Bruno se la proposta è impegnativa a prescindere dal numero di adesioni,
Roberto suggerisce che la proposta venga formulata sotto forma di sondaggio (saresti
disposto…?) per non essere fortemente impegnativa.
Con questa modifica il PN mette in votazione: con 15 voti favorevoli, 6 contrari e 6 astenuti
la proposta viene accolta.
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MASCI - Verbale del Consiglio Nazionale
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Si fa una pausa caffè mentre i Presidenti delle Commissioni si incontrano col SN per definire le
Piazze di Salerno.
7. d. Adesione Tavola della Pace
Renzo Angeli, Incaricato Imprese e progetti, descrive gli impegni in caso di adesione alla Tavola
della Pace.
I SR dovrebbero promuovere la partecipazione delle Comunità alle iniziative locali promosse dalla
Tavola.
Un rappresentante del Masci dovrà partecipare alle riunioni della Tavola.
L’adesione è gratuita.
A questo punto il PN pone in votazione l’adesione alla Tavola della Pace: all’unanimità il CN
approva.
Il CN decide fin d’adesso che un rappresentante del Masci parteciperà ai lavori della Tavola della
Pace. Per il momento si dà l’incarico a Renzo Angeli.
7. b. Iniziative terremoto Emilia
Il PN ricorda il risultato del voto telematico proposto il 4 Giugno sull’approvazione del progetto
terremoto Emilia: voti favorevoli 22, voti non espressi 11. Sulla base del principio "silenzioassenso" il progetto è stato approvato all'unanimità.
Chiede alla SR dell’Emilia lo stato dell’avanzamento della partecipazione del Masci alle iniziative
sul sostegno ai terremotati dell’Emilia.
Nel frattempo distribuisce l’elenco delle somme raccolte da Eccomi per l’Emilia (All. 7), il bilancio
dei contributi pervenuti per il terremoto dell’Aquila (All. 8) e il bilancio del Progetto l’Aquila nel
Mediterraneo della Comunità di Trapani (All. 9) .
Vanda riferisce delle relazioni che le Comunità della zona sismica le hanno inviato. Quasi tutte le
chiese sono chiuse o inagibili. Non vi sono più luoghi di associazione e neanche luoghi di incontro
“laico” (palestre, piscine e circoli associativi). A Mirandola c’è una Comunità Masci e due Gruppi
Agesci. Il centro storico non è più da giorni zona rossa ma è tutto da ricostruire o da demolire.
Ovviamente tutto è più problematico con l’arrivo dell’inverno. La S. Messa a Mirandola si svolge
all’interno di una tensostruttura.
A San Martini, oltre alla situazione del terremoto, ci sono cinque adulti scout della locale Comunità
che hanno la casa che è stata dichiarata inagibile.
Fa un inciso per dire come sia importante intervenire
e aiutarli.
Ad esempio, a San Martini all’inizio non avevano idea dove poter celebrare la S. Messa perché
tutte le chiese erano inagibili, essendo strutture vecchie. La regione si era interessata per
recuperare una tensostruttura per cui Bruno e Marie-José avevano prontamente risposto. Da
allora, era il primo di giugno, ad oggi non c’è ancora la relazione di fattibilità. Per una serie di
complicazioni burocratiche non si sa se la Protezione Civile riuscirà a montare una tensostruttura
che si trova a Cosenza.
Prima di venire in Consiglio ha chiesto alle due Comunità più colpite quali erano le necessità più
impellenti.
San Martini ha chiesto una casetta in legno 5x5 o 5x6 da gestire come cambusa per il Banco
Alimentare. Mirandola, non essendoci luoghi di aggregazione, ha chiesto una sala 6x10 per gli
scout dove fare un polivalente sia per i ragazzi per le attività che per gli adulti.
Ha ritenuto di richiedere preventivi in zona per anticipare i lavori. I costi sono relativamente bassi:
17.000 € per il polivalente di Mirandola e 5.000 € per San Martini. Il problema è che Eccomi ha
raccolto per l’Emilia solo 8.432 €.
Qualcuno chiedeva perché non era stata fatta pubblicità o perché questa discrepanza tra Abruzzo
ed Emilia Romagna.
La discrepanza pensa che sia dovuta al fatto che i media presto hanno finito di parlarne. Quando
veniva la Rai non c’era gente che piangeva su quello che gli era successo. Erano tutti nelle
fabbriche a cercare di rendere attiva la fabbrica. Molti avevano chiesto di aiutare la Protezione
Civile per essere attiva.
Inoltre, stranamente subito dopo il terremoto è stato approvato il Decreto Monti sulla Protezione
Civile che ha complicato le cose.
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MASCI - Verbale del Consiglio Nazionale
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Un adulto scout emiliano, titolare di una fabbrica di elettromedicali che è stata danneggiata, è
riuscito, lavorando giorno e notte con i suoi operai a rimetterla in piedi, esponendosi però con le
banche.
Questa è l’Emilia Romagna: si lotta con le unghie e con i denti.
Chiede infine al PN se fosse possibile rilanciare una campagna sulle necessità dell’Emilia
Romagna.
Riccardo crede che si possa rilanciare l’impresa di questa raccolta fondi, sia sul portale che sul
giornale, motivandola bene. Dopo di che sia chiaro comunque che Eccomi può spendere solo
quello che ha raccolto. Eccomi è una onlus ed è soggetta al controllo dell’Agenzia delle Entrate.
Non siamo quindi in grado di determinare l’ammontare di questa raccolta.
Comunque occorre essere consapevoli che Eccomi può spendere solo a fronte di un progetto
definito e ben descritto. E questo solo perché siamo di fronte a un’emergenza perché in linea di
massima prima dovrebbe esserci un progetto e poi la raccolta fondi.
Riccardo fa il punto della situazione: rispetto al preventivo di 17.000 € oggi abbiamo a disposizione
solo 8.432 €. e quindi possiamo provare a cercare un partner per questo progetto.
Per quanto riguarda San Martini possiamo chiedere subito a Eccomi, la disponibilità c’è, di
partecipare al progetto di 5.000 €, a fronte di un progetto ben definito e da valutare.
Tutto il resto è legato al risultato della nuova campagna di raccolta fondi.
Dopo la discussione il PN propone la seguente delibera:
1 - La Regione Emilia Romagna deve:
individuare al più presto un progetto sul quale investire queste somme raccolte. Dopo di che, se il
valore dell’investimento supera la nostra disponibilità, quello sarà un progetto che si potrà attuare
solo trovando un partner disposto a collaborare alla realizzazione del progetto.
Oppure individuare un progetto compatibile con la nostra disponibilità e con le esigenze
urbanistiche e ambientali.
Una volta individuato questo progetto si manda a Eccomi per il finanziamento.
2 - procedere sulla questione della tensostruttura della Calabria, per la quale conserverebbe una
riserva di quei soldi disponibili, perché non c’è solo il problema dello smontaggio, del trasporto e
del rimontaggio ma anche quello di arredarlo.
3 - Il Masci dovrà rilanciare la sensibilizzazione sul problema terremoto Emilia, comunicando con
maggiore chiarezza ai soci del Masci quali sono i bisogni reali che oggi emergono in Emilia
Romagna a seguito del terremoto, vista la sottoesposizione mediatica e la convinzione
dell’opinione pubblica che l’Emilia ce la può fare da sola.
4 – Rilanciare la raccolta fondi, sapendo che a un anno di distanza, la risposta non sarà
clamorosa.
L’importante è che noi consegniamo a Eccomi un progetto definitivo in modo che Eccomi possa
assumersi la responsabilità di finanziare questo progetto.
Mette quindi a votazione la delibera sull’Emilia: all’unanimità il CN approva.
7. g. Proposta Convenzione per Burkina Faso
Riccardo ricorda che ha inviato, insieme agli allegati alla convocazione, la proposta del gruppo di
progetto, guidato dal SN, relativamente al Burkina Faso (all. 10) che conta due parti: un progetto
già definito e una convenzione triennale che coinvolgerebbe il Masci, l’Agesci e le due
associazioni, giovanile e adulta, del Burkina Faso.
Premette due cose di natura procedurale:
1 - Sulla parte progetto il CN non deve deliberare nulla perché ha già autorizzato due anni fa una
raccolta fondi per il Burkina Faso tramite Eccomi e ne distribuisce il bilancio (All. 11). E’ stato
individuato un progetto che è stato presentato a Eccomi. Adesso si concorderà conEccomi sulle
modalità di finanziamento e realizzazione.
2 – Sul progetto di convenzione proporrà di non prendere oggi alcuna decisione perché vorrebbe
fare una serie di verifiche. L’ha letto più volte con molta attenzione. E’ una proposta molto seria ma
anche molto impegnativa.
E’ impegnativa per le associazioni, soprattutto per quelle italiane, essendo triennale e con ricadute
di natura economiche.
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Vorrebbe fare una verifica seria con i Presidenti dell’Agesci e capire fino in fondo quanto l’Agesci è
disposta a coinvolgersi seriamente e realmente in questa operazione.
Crede che assumendo pubblicamente un impegno che comporti delle ricadute economiche
bisogna essere in grado di garantirle.
Ha intenzione di chiedere a Eccomi, scrivendo al Presidente, se Eccomi è in grado di assumersi il
sostegno di questi progetti e di questa convenzione anche utilizzando i loro metodi della raccolta
fondi.
Se per caso Eccomi non fosse in grado di assumersi questa responsabilità chiederebbe a tutti i
SR, dopo che Alberto ci avrà spiegato con dovizia di particolari, se le Comunità sono disponibili ad
assumersi seriamente un impegno per il quale noi copriamo le esigenze economiche di questa
impresa che diventa nazionale.
Alberto ricorda che alla Conferenza Mondiale di Como c’è stato l’ingresso ufficiale del Burkina
Faso nell’ISGF. Questa opportunità è nata dal fatto che alcuni di noi qui presenti in CN sono stati
quattro anni fa in Burkina Faso, hanno contattato questi vecchi capi e li hanno invitati a costruire lo
scautismo adulto. Poi è andata l’allora Presidente del Comitato Mondiale, ha parlato con loro ed è
nato ufficialmente lo scautismo adulto in Burkina Faso.
L’anno scorso sono stati nuovamente in Burkina e hanno partecipato alla notte dello scautismo
dove è stato ufficialmente presentato lo scautismo adulto.
Il nostro impegno è stato quello di dirgli che potremmo dare una mano per la formazione capi in
accordo anche col WOSM. Il loro interesse è infatti poter creare nuovi capi poiché, nel 1987
quando è stato assassinato il Capo di stato Thomas Sankarà, lo scautismo è stato chiuso. Adesso
c’è una ripresa. Pensate che il Primo ministro e il Ministro della Gioventù sono stati scout. Loro
hanno su di noi grandi aspettative. Lo scautismo per loro è una forma di aggregazione e di cultura
di base fondamentale.
Noi quest’anno siamo stati lì per quindici giorni, vedere luoghi e posti dove effettivamente si
possono fare questi incontri di formazione, conoscere chi farà questa formazione.
Su questo abbiamo iniziato un discorso molto più ampio che presentiamo al CN del Masci e anche
all’Agesci. Dall’altro lato abbiamo lo scautismo giovanile e quello adulto del Burkina Faso.
Il Masci dovrebbe prendere l’impegno di creare, per il prossimo anno, dei centri dove fare
formazione capi nei fine settimana.
Dall’altro c’è un nostro impegno per sostenerli nel trapasso delle nozioni e hanno bisogno da noi di
indicazioni della rotta.
Dopo le osservazioni il PN ribadisce che il progetto di quattro anni che Alberto ha presentato sulla
formazione dei capi del Burkina Faso ha già la capienza dei fondi raccolti da Eccomi e non si deve
votare.
Invita a leggere con attenzione la proposta di convenzione con le altre tre associazioni scout.
Desidera fare una serie di verifiche cin l’Agesci e con Eccomi e chiede ai SR di fare delle verifiche
nelle loro regioni se esiste l’interesse ad assumere questo come progetto nazionale.
Chiede infine di votare la seguente delibera: rinviare al CN di Gennaio la decisione di
sottoscrivere la convenzione a seguito di una serie di verifiche con l’Agesci, con Eccomi e
con le Regioni: all’unanimità il CN approva.
8. Comunicazioni - a. Presidente - i. Sede Nazionale
Riccardo ricorda che da tempo si sta lavorando per trovare una diversa sistemazione alla sede
nazionale perché ha delle difficoltà di utilizzabilità.
E’ stato chiesto al Comune la concessione di un bene confiscato alla mafia ma fin’ora non c’è
disponibilità per le nostre esigenze.
E’ stato chiesto anche alla Provincia di Roma la quale, di principio, si è dichiarata disponibile a
metterci a disposizione locali di una scuola che oggi è vuota ma a disposizione di diverse realtà
associative.
Sono state fatte alcune esplorazioni per vedere se fosse possibile vendere la nostra sede e
acquistare un appartamento. Questa cosa ha delle difficoltà non tanto economiche quanto
finanziarie. Bisognerebbe vendere la nostra sede e poi comprarne un’altra.
Si sta battendo quindi un’altra strada. Nel centro di Roma ci sono tante chiese abbandonate,
perché la gente si sta spostando in periferia, e che sono chiuse e ognuna di queste ha accanto la
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MASCI - Verbale del Consiglio Nazionale
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delle dipendenze. Prendendone una in comodato si potrebbe spendere qualcosa in manutenzione
per renderla funzionale. Questa sarebbe una possibilità. Ha dei contatti con chi si occupa di queste
cose.
Si è aperta oggi un’altra opportunità molto interessante. Parlandone col suo parroco è venuta in
mente la possibilità di poter utilizzare uno stabile, si chiama Villa La Palma ma in effetti è una
palazzina di tre piani e mezzo che fu data in eredità alla Santa Sede, successivamente trasferita al
Vicariato di Roma, con un vincolo di destinazione per donne in difficoltà. La conosce bene perché
è proprio di fronte casa sua.
Fino a dieci anni fa ospitava ragazze madri. Da otto anni a questa parte è destinata a donne
straniere in situazioni di rifugiate che sono affidate dal Ministero degli Interni alla Caritas di Roma.
In questo momento la gestisce gente della parrocchia perché il referente della Diocesi di Roma è il
suo parroco.
L’idea che è venuta al parroco: il Vicariato di Roma ci potrebbe mettere a disposizione tutto il primo
piano, dove c’è una sala riunioni, tre stanze da ufficio, l’utilizzo di una cucina al piano sottostante e
dei magazzini, con un contratto a titolo gratuito, chiedendo a noi l’impegno di assumere la gestione
della casa di accoglienza per donne rifugiate.
Ci stiamo lavorando seriamente perché è una cosa complessa. Ufficialmente per noi sarebbe
un’operazione a costo zero. E anche una disponibilità finanziaria perché noi non venderemmo la
sede, la affittiamo e, con i soldi dell’affitto, si possono pagare le spese di utenza.
Questo comporta una serie di problemi:
1 – fare un contratto serissimo con il Vicariato di Roma;
2 – verificare esattamente il conto economico della gestione di questa cosa perché non escano
fuori problemi.
Di principio è una bella opportunità perché il posto è bello, è relativamente comodo perché è a due
fermate di autobus dalla stazione di Trastevere, a dieci minuti dal raccordo anulare e a un quarto
d’ora dall’aeroporto di Fiumicino.
Inoltre l’affascina molto l’idea di entrare in collaborazione con queste ragazze, la cui gestione resta
comunque a carico della Caritas. Ci sono infatti quattro volontari della Caritas che vivono lì dentro.
L’unico problema è il parcheggio. Avendo la casa un cancello chiuso sulla strada si potrebbe
chiedere il passo carrabile; con qualche lavoretto si potrebbe ricavare il parcheggio per tre-quattro
macchine.
Questa è la situazione e crede che non ci sia niente da votare. Non potrebbe essere utilizzata per
le riunioni del CN perché il salone può ospitare un numero limitato di persone e poi ci sarebbe il
problema del vitto e alloggio.
Sarebbe invece la sede ideale per le riunioni del CE.
Bruno solleva il problema l’incarico di amministratore della struttura e a chi recapitarlo. Riccardo
crede che vada affidato al direttore della sede, nominato due CN fa e che è Bruno Fratini, e con lui
potrebbe collaborare un gruppo di persone competenti.
8. Comunicazioni
Ci sono due comunicazioni brevissime di Renato, Franco e Peppe.
Renato Di Francesco invita i SR a sollecitare la presentazione dei censimenti delle Comunità il più
presto possibile.
Franco Nerbi fa un appello per un progetto di sostegno scolastico per 245 bambini del Burundi
(All. 12).
Peppe Bachetti comunica che la Cooperativa Strade Aperte ha pubblicato, e lo presenterà a
Salerno, un canzoniere per ragazzi e per adulti che raccoglie tutti i canti scout. Ce ne sono ben
240 con gli accordi ed è a fogli mobili. Si possono quindi inserire gli aggiornamenti. Il costo sarà di
12,00 € con il CD.
Nella concitazione dell’ora non è stato affrontato il punto all’odg “Questionario sullo Stato delle
Regioni” per il prossimo CN. La Commissione Denti in collaborazione con l’Incaricato allo Sviluppo
e all’Incaricata alle Nuove Tecnologie hanno tutta la nostra fiducia per avviare e realizzare
l’Operazione “Questionario sullo Stato delle Regioni” in piena autonomia ed in tempo utile per il CN
di gennaio
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Infine Virginia saluta e ringrazia Laura che a Novembre concluderà il suo mandato di SR quindi
probabilmente è l’ultima volta che sarà con noi a meno che non venga rieletta.
Con l’ammainabandiera si concludono i lavori del CN e del CE.
Il Presidente
Riccardo Della Rocca
Il Segretario verbalizzante
Carmelo Casano
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verbale CN-CE set 2012 definitiva