Manuale Operativo Software di configurazione per il dispositivo VIVP-VMD (Digital Video Motion Detector) Manuale Operativo Versione 0.3.4/A Giugno, 2009 Giugno 2009 1 VIVP-VMD MANUALE OPERATIVO INDICE INDICE.................................................................................................................................2 INTRODUZIONE..................................................................................................................3 CARATTERISTICHE ...........................................................................................................4 IL PROCESSORE VIDEO .................................................................................................. 4 DISPOSITIVO VIVP-VMD E PC PRINCIPALE ..................................................................... 4 DESCRIZIONE DEL FUNZIONAMENTO DEL DISPOSITIVO VIVP-VMD .................. 5 SOFTWARE DI GESTIONE ................................................................................................6 CONFIGURA .................................................................................................................. 7 MODULO VIVP-VDM..................................................................................................... 8 Stato ..................................................................................................................... 8 Archivio ................................................................................................................. 9 Configurazione OSD (Titolatrice) ........................................................................ 10 Maschera ............................................................................................................ 12 Allarme................................................................................................................ 14 Oggetto ............................................................................................................... 15 Dimensione Oggetto ........................................................................................... 17 TIPO CAMERA ............................................................................................................. 18 PARAMETRI MODULO ................................................................................................... 19 MODIFICA DESCRIZIONE ............................................................................................... 19 DETTAGLI SI/NO......................................................................................................... 19 IMPOSTA OROLOGIO .................................................................................................... 19 CONFIGURA ................................................................................................................ 19 IMPOSTAZIONI PROGRAMMAZIONE ORARIA .................................................................... 20 FIG. 13 – ORARIO ....................................................................................................... 20 IMPOSTAZIONI PRESET................................................................................................. 21 Sequenza............................................................................................................ 22 Impostazioni........................................................................................................ 23 CONSIGLI ED AIUTI PER UNA CORRETTA INSTALLAZIONE......................................24 ISTRUZIONI PER IL SETUP ............................................................................................. 24 Fase 1: Regolazione del parametro Pd............................................................... 24 Fase 2: Riduzione della frequenza dei falsi allarmi (NAR) .................................. 25 TIPOLOGIE DI FALSI ALLARMI ........................................................................................ 29 SETUP COMUNICAZIONE (RS232/RS485) .................................................................... 30 HARDWARE .....................................................................................................................31 VIVP-VMD ................................................................................................................ 31 PIEDINATURA ..................................................................................................................31 PIN 1..................................................................................................................................31 + 12VDC ............................................................................................................................31 UNITÀ BASE ................................................................................................................ 36 VIVP-VMD8 / VIVP-VMD4......................................................................................... 36 SPEED-DOME ............................................................................................................. 40 Pelco Spectra III Speed-Dome:........................................................................... 40 Samsung Speed-Dome: Interfaccia di connessione PCB ................................... 42 Impostazione della Speed-Dome Samsung........................................................ 43 Philips Auto Dome G3: Interfaccia utente PCB................................................... 44 2 Giugno 2009 VIVP-VMD MANUALE OPERATIVO INTRODUZIONE Il dispositivo (VIVP-VMD) Digital Video Motion Detection della GPS Standard rappresenta una nuova generazione di elaboratori intelligenti di immagini. Al suo interno, questo dispositivo incorpora una tecnologia d’elaborazione adattativa del segnale che permette di raggiungere livelli di rilevamento estremamente sensibili in una vasta gamma di ambienti operativi, con un numero di falsi allarmi estremamente basso. Questa tecnologia si rivela particolarmente valida se abbinata a sorgenti video rumorose, come per esempio le telecamere a infrarossi non raffreddate (IR) e quelle ad amplificazione di luminosità (intensificate). Questo dispositivo si adatta molto bene ai cambiamenti atmosferici tipici d’installazioni all’esterno. Poiché il dispositivo VIVP-VMD opera con diversi tipi di telecamere, esso è in grado di migliorare sostanzialmente l’efficacia dei sistemi di videosorveglianza utilizzati in una vasta gamma di applicazioni sia in ambienti interni che esterni. Questo manuale illustra le procedure d’installazione, impostazione e configurazione del software del VIVP-VMD. Come requisito minimo, il computer di configurazione (HOST) deve essere configurato nel seguente modo: Possedere almeno un dispositivo VIVP-VMD collegato tramite il cavetto RJ alla porta seriale. Possedere il software “Manager_IT.exe”, ovvero un programma che permette al PC di comunicare con il VIVP-VMD per poter effettuare regolazioni e impostazioni. Tutti i commenti e le domande relative al software di gestione devono essere inviate al seguente indirizzo: GPS Standard S.p.A. Fraz. Arnad Le Vieux, 47 11020 ARNAD (AO) TEL: 0125-968611 r.a. FAX: 0125-966043 E-mail: [email protected] Giugno 2009 3 VIVP-VMD MANUALE OPERATIVO Caratteristiche Il Processore Video Il cuore dei dispositivi DVDM, sia monocanale sia multicanale, è rappresentato dal Processore Video. Al suo interno, è incorporato un elaboratore digitale di segnali (DSP) che esegue l’algoritmo proprietario DVDM. Il software del VIVP-VMD, le impostazioni operatore e le aree mascherate vengono memorizzate all’interno di una memoria flash. Il modulo richiede un’alimentazione di +5Vdc e di un’ingresso video composito. Il Processore Video è in grado di generare, attraverso la sua uscita video, tutte le informazioni relative alle zone d’allarme, direzioni di movimento, stato di ogni singola cella di analisi, data ora e identificativo, il tutto sovraimpresso (OSD) sull’immagine video in uscita. Attraverso la connessione seriale, l’operatore ha la possibilità di parametrizzare il Processore Video in funzione degli ambienti operativi. La connessione seriale avviene tramite il PC con il software di gestione (Manager.exe) in esecuzione. Il software di gestione visualizza una finestra di dialogo principale tramite una interfaccia grafica per operatore (GUI), attraverso la quale l’operatore stesso ha la possibilità di interagire con i parametri del VIVP-VMD modificando una serie di impostazioni. Il Processore Video riceve il segnale video da telecamere PAL o NTSC e fornisce l’output video attraverso una memoria tampone (previa elaborazione interna, clamping, regolazione automatica del guadagno (AGC), e sovraimpressione delle informazioni). Fig. 1 – Processore Video Dispositivo VIVP-VMD e PC principale La Figura 2 illustra lo schema a blocchi del collegamento tra VIVP-VMD e il PC principale. L’operatore è in grado di regolare le impostazioni in funzione del luogo di installazione, mascherare i settori, impostare l’ora e la data ecc. attraverso la porta seriale RS232 e il software di gestione (Manager_IT.exe) . Fig. 2 – Dispositivo VIVP-VMD collegato al computer 4 Giugno 2009 VIVP-VMD MANUALE OPERATIVO DESCRIZIONE DEL FUNZIONAMENTO DEL DISPOSITIVO VIVP-VMD I parametri che determinano il modo di funzionamento del VIVP-VMD sono descritti nei capitoli successivi di questo manuale. Per modificare efficacemente questi parametri ed adattare il funzionamento del dispositivo ad ambienti operativi specifici, l’operatore deve comprendere a fondo in quale modo il VIVP-VMD elabora le immagini video. La seguente descrizione illustra il flusso dei dati per l’elaborazione delle immagini. Il VIVP-VMD digitalizza le immagini con una risoluzione di 720 x 565 pixel. Le procedure di basso-livello per l’elaborazione delle immagini scompongono il campo visivo in seimila celle. Ogni cella ha una dimensione di otto pixel di larghezza, per otto pixel di altezza. Per ogni fotogramma, il VIVP-VMD decide se all’interno di ogni cella si sono verificati cambiamenti statisticamente significativi oppure no. Le celle che mostrano cambiamenti significativi vengono raggruppate insieme in oggetti, chiamati componenti. Per ogni componente, il VIVP-VMD stabilisce se il sistema ha già rilevato prima un componente analogo. Se il componente è già stato rilevato in passato, ne esisterà traccia nell’archivio, e l’archivio verrà conseguentemente aggiornato. Se il componente non è mai stato rilevato prima, gli verrà assegnato un posto all’interno dell’archivio. Per ogni fotogramma, il VIVP-VMD verifica tutte le informazioni in archivio e decide se alcuni di questi soddisfano le condizioni che generano un allarme; in caso positivo, l’allarme viene attivato e l’oggetto localizzato. I parametri che possono generare un allarme possono includere un’area nel campo visivo, il tempo minimo di presenza sulla scena, la dimensione, la velocità massima e minima, ecc.. dell’oggetto. Questi sono attributi che l’operatore può modificare in fase di setup attraverso il software di gestione. Quando troppe celle analizzano del movimento simultaneamente (variazioni di modo comune) il VIVP-VMD non cerca di aggiornare le registrazioni o di generare degli allarmi. Questa caratteristica, chiamata Pan Mode, riduce il numero di falsi allarmi provenienti da telecamere esterne in condizioni ambientali critiche. Anche altre condizioni, come per esempio repentini cambiamenti di luminosità, possono far entrare il VIVP-VMD nel Pan Mode. Dopo che l’immagine si è stabilizzata il VIVP-VMD esce dal Pan Mode per entrare in Learn Mode. Il VIVP-VMD impiega circa 1 secondo per apprendere una nuova immagine, regolare i cambiamenti ed iniziare a monitorare il campo visivo. L’adattabilità delle routine di processing eseguita dal DSP (300 Mips) a bordo permette al VIVP-VMD di apprendere rapidamente tutto ciò che in una scena è “normale” e quindi rilevare ogni cambiamento significativo, come ad esempio un’intrusione. Tale adattabilità permette al DVDM di funzionare senza che siano necessarie specifiche impostazioni o configurazioni delle telecamere. Pertanto il VIVP-VMD è particolarmente adatto per analizzare immagini provenienti sia da telecamere fisse sia da telecamere mobili, con posizioni di “preset” precedentemente impostate. In generale, le procedure di elaborazione del segnale eseguite dal DSP permettono al VIVP-VMD di apprendere rapidamente quali sono i componenti che caratterizzano una “scena normale”, con elevata Probabilità di Rilevamento (Pd), frequenza ridotta di falsi allarmi (NAR), richiedendo interventi minimi di configurazione. Giugno 2009 5 VIVP-VMD MANUALE OPERATIVO Software di gestione Il Personal Computer deve essere connesso con il VIVP-VMD tramite un cavo seriale e lo stesso VIVP-VMD deve essere alimentato prima di lanciare il software di Gestione. Il floppy disk da 3.5 pollici contiene il software di Gestione (Manager_IT.exe) che fornisce all’operatore una interfaccia con il VIVP-VMD. Accendere il PC e inserire il floppy disk nel drive A. Potete lanciare il programma Manager_IT.exe dal drive del floppy o salvare tutta la cartella sull’hard disk e lanciare il programma da quella posizione. Evidenziare il file Manager_IT.exe sul drive del floppy o sull’hard disk e fare un doppio clic su Manager_IT.exe. A questo punto dovrebbe comparire la schermata del menu principale del software di Gestione, come illustrato nella Figura 3. Fig. 3 – Menu principale del Software di Gestione L’elenco degli indirizzi VIVP-VMD disponibili possono essere espansi o ridotti tramite il tasto “Dettagli”. Gli elenchi possono essere selezionati in ordine ascendente o discendente cliccando sull’intestazione della colonna (Identificativo o Descrizione). Il metodo di default per la selezione delle colonne è impostato nel menu “Configura”. Il tipo di telecamera (Fissa, AutoDome, Pelco o Samsung) può essere selezionata dal menu principale cliccando con il tasto destro del mouse. Le impostazioni delle telecamere motorizzate sono illustrate nella sezione Speed-Dome riportata di seguito. IMPORTANTE! Cliccando su un qualsiasi componente nell’elenco, il Software di gestione tenterà di stabilire una comunicazione con il relativo VIVP-VMD. Se la porta seriale è stata configurata nel modo corretto, il cavo seriale è stato collegato correttamente e il VIVPVMD è acceso, la connessione potrà essere stabilita. Nel caso in cui ciò non avvenga, assicuratevi che ci siano tutti i requisiti descritti sopra, chiudete il software di Gestione e riavviate il sistema. Le funzioni del software di Gestione relative alle funzioni Configura e Invio Data/Ora sono illustrate qui di seguito. 6 Giugno 2009 VIVP-VMD MANUALE OPERATIVO Configura Cliccando sul tasto Configura si visualizza la finestra di dialogo seguente (vedi fig 4). Questa finestra di dialogo permette all’operatore di selezionare la porta seriale di comunicazione, il tipo di VIVP-VMD e il meccanismo di selezione delle telecamere elencate all’interno della finestra principale. Fig. 4 – Menu di Configurazione Porta: Il menu a tendina denominato “Porta” permette di selezionare la porta seriale RS232 del computer. Cliccando sulla freccia verso il basso del campo “Porta” si apre un menu a tendina che identifica le porte di comunicazione disponibili (COM1, COM2, COM3, COM4 …..). Prodotto: La finestra a tendina denominata “Prodotto:” permette di selezionare il tipo di prodotto collegato al computer principale. Cliccando sulla freccia verso il basso del campo “Prodotto” si apre un menu a tendina che identifica i due tipi di prodotti disponibili: Monocanale o Multicanale. Ordina per: La finestra a tendina denominata “Ordina per” permette di scegliere il metodo di selezione dei VIVP-VMD che compaiono sul menu principale. Cliccando sulla freccia verso il basso del campo “Ordina per” si apre un menu a tendina che permette di selezionare in modo ascendente o discendente i VIVP-VMD per Descrizione o Identificativo. Intervallo Aggiornamento Data/Ora: La finestra denominata “Intervallo Aggiornamento Data/Ora” permette di impostare la frequenza di lettura della Data e dell’Ora da parte del PC connesso e il conseguente invio ai moduli. Dettagli: La finestra denominata “Dettagli” permette la visualizzazione di tutti i canali VIVP-VMD disponibili per il tipo di VIVP-VMD selezionato. Con il modello Monocanale questo tasto permette semplicemente di visualizzare gli elenchi di tutti gli indirizzi del dispositivo, da FF0 a FFF. Invio Data/Ora: Cliccando sul tasto “Invio Data/Ora” è possibile visualizzare l’ora e la data attuale del computer principale e trasmetterla a tutti i VIVP-VMD connessi al PC. Giugno 2009 7 VIVP-VMD MANUALE OPERATIVO Modulo VIVP-VDM Cliccare, con un singolo click e selezionare il dispositivo VIVP-VMD (vedi fig 3 a pag 6). Se esiste un VIVP-VMD con un indirizzo corrispondente, il software di Gestione interrogherà ciclicamente il VIVP-VMD per ottenere le impostazioni attuali e visualizzerà l’interfaccia utente multicartella relativa al Tipo di Camera impostato (vedi capitolo “Tipo Camera” pag.18), nel caso in cui si è selezionata una Camera Fissa il menù è quello raffigurato qui di seguito (fig. 5) Fig. 5 – Cartella di stato configurazione Stato Il Menu di Stato (vedi fig. 5) permette di visualizzare lo stato attuale del canale selezionato. Le informazioni contenute sono le seguenti: Indirizzo: Il campo Indirizzo permette di visualizzare l’indirizzo esadecimale relativo al modulo DVDM. L’indirizzo relativo al Monocanale è compreso tra FF0 e FFF. Esiste una differenza di "1" unità tra l’indirizzo esadecimale e il numero del canale. L’indirizzo FF0 del Monocanale sottointende solitamente “Telecamera 1”. Versione Software: Il campo Versione Software visualizza la versione firmware del VIVP-VMD in esecuzione nel Processore Video. Versione Aggiornamento: Il campo Versione Aggiornamento visualizza la versione del firmware relativo al programma di controllo seriale in esecuzione nel Processore Video. Stato: Il campo Stato visualizza lo stato attuale del Processore Video. Possono essere elaborate sia immagini in formato NTSC o PAL, in base all’impostazione NTSC/PAL attribuita. Il Processore Video potrebbe essere in modalità Alarm, No-Alarm o NO_VIDEO ALARM. 8 Giugno 2009 VIVP-VMD MANUALE OPERATIVO Data/Ora: Il campo Data/Ora visualizza l’ora e la data del Processore Video nel momento in cui viene interrogato. Archivio La cartella Archivio (Vedi Figura 6) fornisce una collocazione centrale per tutti i file I/O. Le impostazioni possono essere salvate su disco, caricate da disco o copiate da un altro canale. Inoltre consente anche di creare, salvare, caricare e copiare la mascheratura relativa all’immagine. Fig. 6 – Cartella Archivio Impostazioni di Fabbrica Ogni VIVP-VMD è dotato di una memoria EEPROM. Le impostazioni di fabbrica, inserite dalla fabbrica, sono contenute in un’area riservata della memoria EEPROM. Cliccando sul tasto Impostazioni di Fabbrica (vedi fig. 6) questa area della memoria viene caricata nel DSP, diventando la configurazione corrente. Questa funzione rappresenta un utile punto di partenza per impostare parametri poco conosciuti o per tornare alla configurazione di fabbrica. N.B.: Dopo aver impostato i parametri di fabbrica rimpostare il modulo in PAL. Funzioni Salva Parametri e Salva Maschera Motion Queste funzioni vengono utilizzate per caricare, salvare e archiviare separatamente le impostazioni e le informazioni di mascheratura per ogni DVDM. Le funzioni Carica, Salva, e Copia sono simili sia per le impostazioni che per le mascherature. Pertanto di seguito sono descritte le operazioni relative alla mascheratura. Funzioni Carica, Salva e Copia Carica Cliccare sul tasto Carica per caricare le impostazioni archiviate precedentemente (maschera) dal disco e inviare le informazioni al VIVP-VMD. Quando questa funzione Giugno 2009 9 VIVP-VMD MANUALE OPERATIVO viene eseguita, un file specifico viene letto dal disco relativo all’indirizzo VIVP-VMD. L’operatore non deve specificare il nome del file. Salva Cliccando sul tasto Salva è possibile salvare le impostazioni attuali (maschera) sul disco. Il nome del file viene generato dal programma ed è specifico per ogni VIVP-VMD. Copia Cliccando sulla freccia verso il basso a destra del tasto Copia è possibile selezionare i canali VIVP-VMD esistenti. Dopo aver selezionato il canale desiderato, cliccare sul tasto Copia per caricare dal disco le impostazioni selezionate precedentemente e inviare le impostazioni (maschera) al VIVP-VMD. Configurazione OSD (Titolatrice) La cartella Configurazione OSD (Titolatrice) (vedi fig. 7) permette di selezionare quali informazioni, relative alle segnalazioni del DVDM, devono essere visualizzate sul monitor. Queste informazioni compaiono sul monitor TVCC collegato all’uscita del VIVP-VMD. Le opzioni sono le seguenti: Fig. 7 – Cartella Configurazione OSD (Titolatrice) Identificativo: La finestra Identificativo permette di attribuire un identificativo alla telecamera. Questa funzione è particolarmente utile quando si utilizzano più telecamere. Visualizza Motion: Se selezionato permette di visualizzare in tempo reale tutti i settori (celle) in cui il VIVP-VMD ha rilevato dei movimenti. Questa opzione viene solitamente utilizzata solo per regolare la sensibilità del VIVP-VMD durante la fase di setup. In condizioni normali di funzionamento, questa opzione viene disattivata in modo da poter visualizzare più chiaramente gli oggetti sul monitor. 10 Giugno 2009 VIVP-VMD MANUALE OPERATIVO Visualizza Ora: Se selezionato permette di visualizzare sul monitor l’orologio in tempo reale. Visualizza Decimi di Secondo: Se selezionato permette di visualizzare sul monitor l’orologio in Decimi di secondo. Visualizza Data: Se selezionato permette di visualizzare la data attuale sul monitor. Visualizza Identificativo: l’identificativo attribuito. Se selezionato permette di visualizzare sul monitor Visualizza Indirizzo: Se selezionato permette visualizzare sul monitor l’indirizzo esadecimale del VIVP-VDM. Visualizza Traccia: Se selezionato permette visualizzare sul monitor le traiettorie degli oggetti rilevati. Posizione OSD: La funzione Posizione OSD definisce la posizione in cui la data e l’ora compariranno sul monitor. Questo parametro definisce la posizione a partire dalla parte alta dello schermo. Aumentando il valore del parametro si abbassa la posizione di sovrimpressione. Al contrario, diminuendo il valore del parametro, la posizione viene spostata verso l’alto. Formato Data: Questo campo permette di visualizzare la data attuale in formato internazionale (gg/mm/aa) o americano (mm/gg/aa). Selezionare il campo desiderato ciccando all’interno dello stesso. Colore Testo OSD: Il parametro Colore Testo OSD indica un numero compreso tra 1 e 3 che corrisponde alle tonalità di grigio. Se il parametro è impostato su 1, la data, l’ora e le informazioni di allarme verranno visualizzate in nero. Se il parametro è impostato su 3, le informazioni appariranno in bianco. Tra i valori 1 e 3, maggiore è il numero, più chiaro apparirà il corpo del testo. Questa caratteristica permette all’operatore di selezionare il contrasto di caratteri generati in sovrimpressione dal DVDM in funzione dello sfondo dell’immagine. Intervallo Delta Traccia: Selezionando la funzione "Intervallo Delta Traccia", sullo schermo compariranno le direzioni di movimento che rappresentano le traiettorie degli oggetti. Queste linee sono composte da 16 segmenti. Il numero dei segmenti è fissato nel firmware del DVDM. La lunghezza di ogni segmento è regolabile modificando il valore "Intervallo Delta Traccia". Impostazioni con valori maggiori daranno origine a linee più lunghe. Tutte le linee permangono fino a quando permane la rilevazione dell’oggetto. Giugno 2009 11 VIVP-VMD MANUALE OPERATIVO Maschera IMPORTANTE! Mentre si è in configurazione Maschera, il dispositivo VIVP-VMD non è abilitato a rilevare alcun oggetto. Fig. 8 – Maschera Motion Cancella Tutto: Cliccando sul tasto Cancella Tutto il contenuto della maschera viene cancellato. Quando il contenuto delle celle viene cancellato, il sistema ripristina l’immagine rilevata in origine (tutte le celle sensibili). Imposta Tutto: Cliccando sul tasto Imposta Tutto l’intero campo visivo viene mascherato (tutte le celle non sensibili) Annulla: Ciccando sul tasto Annulla si cancellano le ultime maschere create. Acquisizione: Cliccando sul tasto Acquisizione, il sistema acquisisce un’immagine nel computer principale e la visualizza nel riquadro relativo alla Maschera Motion (vedi fig. 8). L’immagine a video, ovviamente non in tempo reale e a bassa risoluzione, viene utilizzata solamente per impostare le aree di mascheratura. La maschera può anche essere visualizzata in tempo reale sul monitor TVCC. Usa Maschera Motion: Se selezionato impone al DVDM l’utilizzo della Maschera Motion Funzione Seleziona: Cliccando sul tasto Seleziona l’operatore è in grado di “desensibilizzare” le celle selezionate. La maschera può essere creata una cella alla volta, cliccando su ogni singola cella, oppure aree più grandi possono essere impostate con celle di dimensioni maggiori. Premendo il tasto sinistro del mouse, e tenendolo premuto durante il movimento del cursore, è possibile creare gruppi di celle più grandi. 12 Giugno 2009 VIVP-VMD MANUALE OPERATIVO Deseleziona: Cliccando sul tasto Deseleziona l’operatore è in grado di “sensibilizzare” le celle selezionate. La maschera può essere creata una cella alla volta, cliccando su ogni cella, oppure aree più grandi possono essere impostate con celle di dimensioni maggiori. Premendo il tasto sinistro del mouse, e tenendolo premuto durante il movimento del cursore, è possibile creare gruppi di celle più grandi. Dimensione: Selezionando una delle opzioni “1X1, 3X3 o 9X9” l’operatore è in grado di impostare la dimensione delle celle da Selezionare o Deselezionare Applica: Il tasto Applica permette di inviare la maschera attuale al VIVP-VMD Annulla: Cliccando sul tasto Annulla il sistema ripristina le impostazioni originali della maschera. Tutte le modifiche apportate andranno perse. OK: Cliccando sul tasto OK è possibile salvare la maschera attuale al VIVP-VMD, uscire dal menu Maschera e far ritornare l’operatore al menu Stato. Giugno 2009 13 VIVP-VMD MANUALE OPERATIVO Allarme La cartella Allarme (vedi fig. 9) permette all’operatore di regolare la sensibilità del VIVPVMD e di impostare i numerosi attributi di selezione degli oggetti. Inoltre, l’operatore ha la possibilità di selezionare livelli adeguati di rilevamento automatico Pan durante l’utilizzo del VIVP-VMD con telecamere motorizzate o con telecamere esposte a condizioni atmosferiche di forte vento. Fig. 9 – Cartella Allarme Locale: Il parametro Locale viene applicato a tutte le celle come soglia dinamica. Aumentando questo valore si ottiene l’aumento della soglia dinamica, quindi la diminuzione la sensibilità del VIVP-VMD e della Probabilità di Rilevamento (Pd). In generale il VIVP-VMD diventa meno sensibile. Con sorgenti video rumorose, come per esempio le telecamere ad amplificazione di luminosità e quelle sensibili all’infrarosso il parametro Locale deve essere impostato al massimo valore se si vuole rilevare oggetti con poco contrasto. Allarme: La finestra Allarme permette all’operatore di regolare le impostazioni relative alla rilevazione dell’oggetto. Di seguito sono riportate le descrizioni di questi parametri. Durata Allarme: Il parametro Durata Allarme permette di impostare il numero di secondi durante i quali un allarme rimane attivo dopo che l’oggetto rilevato ha generato la condizione di allarme. Questo parametro può essere impostato ad un valore compreso tra 0 e 600 secondi. Se l’impostazione del parametro è 0, l’allarme sarà di brevissima durata, se l’impostazione è 600, il VIVP-VMD manterrà attivo il messaggio di allarme in sovraimpressione e il Relè d’ Allarme per 5 minuti circa. N° Frame per Generare Allarme: Questo parametro indica il numero di fotogrammi che il DVDM analizza prima di generare l’allarme. Questo valore può variare da 0 a 300. Maggiore è il valore impostato, maggiore dovrà essere il tempo di persistenza sulla scena dell’oggetto prima che il sistema generi l’allarme. Più a lungo l’oggetto viene monitorato, 14 Giugno 2009 VIVP-VMD MANUALE OPERATIVO maggiore sarà il grado di sicurezza del sistema sulla validità dell’allarme. Tuttavia, questo processo comporta un ritardo nei tempi di reazione del sistema. L’operatore deve decidere le impostazioni più adatte in funzione delle applicazioni. L’impostazione di default prevede l’analisi di 30 fotogrammi con telecamere NTSC e di 25 fotogrammi con telecamere PAL. In generale questo valore indica il numero di volte che l’oggetto deve essere rilevato all’interno dell’immagine prima di generare un allarme . Movimento Minimo: Questo parametro indica il numero di celle che l’oggetto deve attraversare prima che il sistema generi l’allarme. I valori possono variare da 0 a 8. Impostando questo parametro ad un valore superiore a zero è possibile evitare la generazione di falsi allarmi in presenza di oggetti stazionari che subiscono dei cambiamenti, come per es. le insegne luminose lampeggianti. Impostando questo parametro a zero è possibile migliorare la capacità del sistema di rilevare oggetti che compiono movimenti molto lenti o a scatti. Oggetto La cartella denominata Oggetto (vedi fig. 10) permette all’operatore di regolare i parametri del VIVP-VMD che stabiliscono in quali circostanze l’oggetto rilevato deve generare un allarme. Fig. 10 – Oggetto Elimina Oggetto IMPORTANTE! Particolare attenzione deve essere rivolta alle impostazioni che comportano il mancato rilevamento degli oggetti. All’alba e al tramonto, oggetti che sarebbero normalmente rilevati dal sistema potrebbero creare delle ombre lunghe e di conseguenza essere ignorati. Pertanto è estremamente importante notare che, in casi simili il VIVP-VDM potrebbe non riconoscere l’oggetto rilevato se il parametro “Rapporto” non è stato Giugno 2009 15 VIVP-VMD MANUALE OPERATIVO impostato correttamente in funzione delle caratteristiche del luogo di applicazione e delle diverse ore del giorno. Velocità Massima: Il parametro Velocità Massima definisce il limite superiore di velocità da considerarsi valida per un oggetto. Questo parametro viene utilizzato per ridurre i falsi allarmi generati dal passaggio in velocità davanti alla telecamera di insetti volanti o stormi di uccelli. Questo valore deve essere compreso tra 0 e 40. Velocità Minima: Il parametro Velocità Minima definisce il limite inferiore di velocità da considerarsi valida per un oggetto. Questo parametro viene utilizzato per ridurre i falsi allarmi generati da oggetti caratterizzati da movimenti a bassa velocità, come le insegne lampeggianti al neon. Questo valore deve essere compreso tra 0 e 40. Limite Luma: Il VIVP-VMD è in grado di distinguere gli oggetti in base ai valori di luminanza (Luma) compresi tra 0 e 255. Utilizzando una finestra di comparazione, questo parametro può essere utilizzato in presenza di telecamere termiche o a infrarossi, allo scopo di isolare gli oggetti che sono caratterizzati da temperature superiori o inferiori a determinati limiti o che rientrano entro una gamma specifica di temperature. Attenzione!! Oggetti di piccole dimensioni potrebbero essere composti da celle contenenti sia la temperatura dell’oggetto che quella dello sfondo. Particolare attenzione deve essere rivolta nel definire queste regolazioni. Luma Minimo: Il parametro Luma Minimo può essere utilizzato per distinguere oggetti rilevati da telecamere termiche che utilizzano un’impostazione di “hot black”, evidenziando le zone più calde con il colore nero. Luma Massimo: Il parametro Luma Massimo può essere utilizzato per distinguere oggetti rilevati da telecamere termiche che utilizzano un’impostazione di “hot white”, evidenziando le zone più calde con il colore bianco. Elimina Direzione Alto, Basso ,Destra ,Sinistra: Ciccando su questi parametri si elimina dall’allarme la direzione selezionata. Questo controllo risulta utile quando si vogliono eliminare determinate direzioni di movimento. 16 Giugno 2009 VIVP-VMD MANUALE OPERATIVO Dimensione Oggetto La finestra denominata Dimensione Oggetto (vedi fig. 11) permette all’operatore di stabilire i limiti di larghezza e di altezza dell’oggetto nei rispettivi campi di ripresa (vicino e lontano). Le dimensioni minime e massime dell’oggetto sono definite in termini di numeri di celle orizzontali (X) e verticali (Y). Modificando questi parametri, gli oggetti le cui dimensioni sono inferiori a quella minima impostata o maggiori di quella massima, vengono ignorati dal sistema. Fig. 11 – Dimensione Oggetto Limite Larghezza-Altezza Oggetto Lontano: Queste impostazioni sono importanti per definire i valori minimi e massimi in funzione della profondità e della dimensione dell’oggetto da rilevare. Posizionare una persona con un cellulare nel campo visivo più lontano. 1. Chiedere alla persona di offrire alla telecamera il suo profilo minore possibile, al fine di permettere l’impostazione dei limiti dimensionali minimi, “Limite Minimo Oggetto Lontano”. Fissare il parametro dimensionale “Limite Minimo Oggetto Lontano” ad un valore leggermente maggiore rispetto al valore minimo del profilo rilevato dell’oggetto. Le impostazioni delle dimensioni minime dell’oggetto permettono di eliminare i falsi allarmi generati da animali e uccelli. 2. Chiedere alla persona di offrire alla telecamera il suo profilo maggiore possibile, al fine di permettere l’impostazione dei limiti dimensionali massimi, "Limite Massimo Oggetto Lontano". I parametri impostati devono essere leggermente maggiori rispetto ai valori rilevati sull’oggetto. Le impostazioni delle dimensioni massime dell’oggetto permettono di eliminare i falsi allarmi generati dalle ombre delle nuvole di passaggio nelle giornate di sole e ventilate. Limite Larghezza-Altezza Oggetto Vicino: La procedura per effettuare l’impostazione del parametro Limite Larghezza-Altezza Oggetto Vicino è la stessa descritta sopra, ad eccezione del fatto che alla persona viene chiesto di posizionarsi nel campo visivo più vicino. Le dimensioni massime e minime orizzontali e verticali dell’oggetto sono interpolate Giugno 2009 17 VIVP-VMD MANUALE OPERATIVO in modo lineare per il rilevamento degli oggetti nelle posizioni intermedie del campo visivo. Questi valori presuppongono il fatto che la telecamera sia montata su un palo o sulla facciata di un edificio, ad una altezza e con angolo di inclinazione verso il basso tale da poter visualizzare gli oggetti relativi al “Limite Larghezza-Altezza Oggetto Vicino” nella parte inferiore del monitor, mentre gli oggetti relativi al “Limite Larghezza-Altezza Oggetto Lontano” nella parte superiore del monitor. La dimensione dell’oggetto si calcola in celle di dimensioni 8 X 8. Tipo Camera Il sistema VIVP-VMD può gestire telecamere fisse o motorizzate (vedi fig. 12_2). Selezionare attraverso il Menu “Tipo Camera” il tipo di telecamera per ogni canale. Dal menu principale (vedi fig. 3 pag 6) cliccando con il tasto destro del mouse sull’indirizzo desiderato comparirà il menu raffigurato (vedi fig 12) dalla quale si può accedere ai Sottomenù. Le telecamere motorizzate possono avere posizioni preselezionate comprese tra 1 e 8. A causa del ritardo dovuto allo spostamento da una posizione a quella successiva, le aree sottoposte a monitoraggio possono essere escluse dall’analisi del VIVP-VDM per un periodo di tempo significativo. Questo inconveniente pone ovvi problemi di sicurezza, che devono essere tenuti in considerazione prima di prendere una decisione su quali impostazioni utilizzare. Si consiglia di utilizzare due o tre preimpostazioni al massimo al fine di ridurre il tempo durante il quale la telecamera non inquadra la scena. Fig. 12 – Assegna Tipo Camera Tipo Camera Fig. 12_2 – Assegna Tipo Camera 18 Giugno 2009 VIVP-VMD MANUALE OPERATIVO Tipo Camera: Utilizzando il menu a tendina selezionare il tipo di telecamera che si utilizza. In questo menù oltre a selezionare il Tipo di Camera (Fissa o Dome) si accede al menù “Orario” Tipo Video: Utilizzando il menu a tendina selezionare il tipo di formato Video che si utilizza (NTSC o PAL). Indirizzo PTZ: Digitare nell’apposito spazio l’indirizzo di PTZ che si utilizza. Velocità PTZ: Utilizzando il menu a tendina selezionare la velocità di comunicazione desiderata Parametri Modulo Vedi capitolo “Modulo VIVP-VDM “ da pag. 8 a pag. 17. Modifica descrizione Utilizzare il campo disponibile per inserire una descrizione al fine di permettere dal Menù Principale di visualizzare i commenti di configurazione presenti nel database. Dettagli SI/NO Il comando denominato “Dettagli SI/NO” permette la visualizzazione di tutti i canali VIVPVMD disponibili per il tipo di VIVP-VMD selezionato. Con il modello Monocanale questo tasto permette semplicemente di visualizzare gli elenchi di tutti gli indirizzi del dispositivo, da FF0 a FFF. Imposta Orologio Il comando “Imposta Orologio” invia l’ora e la data attuale del computer principale a tutti i VIVP-VMD connessi al PC. Configura Vedi capitolo “Configura” a pag. 7 Giugno 2009 19 VIVP-VMD MANUALE OPERATIVO Impostazioni Programmazione Oraria Nel caso in cui nel menù “Tipo Camera” è stato selezionato il tipo “Orario” si può accede al menu di Programmazione Oraria (fig. 13). Fig. 13 – Orario La Programmazione Oraria permette di selezionare il giorno e l’ora di partenza nel quale applicare la maschera da Set 1 a Set 8. Esempio: Lunedì dalle ore 00.00 alle ore 01.00 Set 1 Martedì dalle ore 02.00 alle ore 07.00 Set 2 Per aggiungere una nuova Programmazione Oraria premere NUOVO; apparirà la nuova maschera da impostare. Per cancellare una programmazione è sufficiente selezionarla e premere CANCELLA. 20 Giugno 2009 VIVP-VMD MANUALE OPERATIVO Impostazioni Preset Dal menu principale (vedi fig. 3 pag. 6) cliccando con il mouse sull’indirizzo relativo alla telecamera motorizzata comparirà il menu raffigurato (vedi fig. 14). Il parametro Impostazioni Preset permette all’operatore di definire delle posizioni preimpostate che saranno utilizzate durante il ciclo. Ad ogni “Preset” il VIVP-VMD sposta la telecamera motorizzata da una posizione preimpostata a quella successiva, secondo la sequenza prestabilita. Fig. 14 – Menu di Impostazioni Preset Impostazioni Preset Ogni preimpostazione (dalla 1 alla 8) si riferisce a una posizione specifica. L’operatore deve innanzitutto selezionare il Preset desiderato ciccando sullo stesso e successivamente mettere a punto la posizione della telecamera motorizzata in funzione delle coordinate desiderate utilizzando i tasti Alto, Basso, Destra, Sinistra, ecc. Quando la telecamera motorizzata ha raggiunto la posizione desiderata, premere il tasto Imposta Preset per memorizzare l’attuale posizione. Il tasto Opzioni viene utilizzato per la programmazione delle telecamere Speed-Dome Samsung (VSCC-641P) tramite OSD. Il tasto Vai al Preset permette di richiamare manualmente il preset attualmente selezionato nell’elenco. Questa funzione risulta utile per verificare le inquadrature relative ai preset. Joystick Questa versione software supporta i comandi joystick Microsoft USB. Se il joystick è collegato, il PC permetterà di comandare la telecamera PTZ sia attraverso i tasti che attraverso il joystick. Giugno 2009 21 VIVP-VMD MANUALE OPERATIVO Sequenza La Sequenza appartiene al programma firmware all’interno del VIVP-VMD (vedi fig. 15). La Sequenza comanda i movimenti delle telecamere motorizzate nelle varie posizioni preimpostate secondo una sequenza preordinata. Gli attributi di ogni posizione preimpostata possono essere definiti attraverso le regolazioni apportate dall’operatore sul menu illustrato nella figura sottostante. Questo menu è inserito automaticamente dal menu principale quando l’operatore seleziona il VIVP-VMD configurato con una telecamera motorizzata. Fig. 15 – Menu Sequenza Programmazione Quando questo menu viene visualizzato per la prima volta, la scansione automatica entra in modalità Pausa in modo che la telecamera motorizzata interrompa la posizione in corso. L’operatore ha facoltà di selezionare qualsiasi preimpostazione attivando il rispettivo tasto Preset. Cliccando sul tasto Prossimo, l’operatore seleziona l’impostazione successiva. Imposta Sequenza Ogni preimpostazione (dalla 1 alla 8) può essere inclusa nel ciclo, inserendo valori diversi da zero nelle rispettive colonne “Tempo Sec” e “Ritardo Sec”. Il parametro “Tempo” si riferisce al numero di secondi durante i quali la telecamera motorizzata rimane nel ciclo di scansione (da 1 a 8), compreso il Ritardo. Il “Ritardo” deve includere il tempo necessario per completare il movimento, il tempo di apprendimento di circa 1 secondo relativo al VIVP-VMD e il tempo relativo al N° Frame per Generare Allarme in secondi. Tipicamente questa valore viene impostato a 3 sec. Salva,Carica, Impostazioni di Fabbrica Queste funzioni permettono di salvare le impostazioni del Selettore automatico del VIVPVMD, di caricare quelle memorizzate, oppure di caricare quelle di Fabbrica. 22 Giugno 2009 VIVP-VMD MANUALE OPERATIVO Impostazioni La finestra Impostazioni (vedi fig. 16) permette di assegnare ad ogni posizione preimpostata (da 1 a 8) impostazioni di rilevazione e maschere specifiche. Le impostazioni di rilevazione e la maschera vengono inviate automaticamente al VIVP-VMD durante la fase di ritorno al menu principale o cliccando sul tasto Imposta. L’invio delle impostazioni e della maschera al VIVP-VMD genera un breve pausa per permettere il download. Fig. 16 – Impostazioni Seleziona Ogni impostazione preimpostata (dalla 1 alla 8) è caratterizzata da impostazioni di rilevazione e maschere specifiche. Per programmare le impostazioni del VIVP-VMD e la relativa maschera, selezionare innanzitutto il valore di Preset interessato. La telecamera si sposterà sulla posizione di Preset selezionata. (Per modificare le posizioni di Preset, vedi il paragrafo Impostazioni Preset). Impostazioni Motion Il tasto “Imposta” permette di regolare le impostazioni di rilevazione del dispositivo, nonché. La maschera di ogni posizione preimpostata può anch’essa essere impostata a piacere. Le impostazioni di rilevazione e la maschera vengono inviate automaticamente al VIVP-VMD non appena il sistema ritornerà al menu corrente. L’invio delle impostazioni e della maschera al VIVP-VMD genera un breve pausa per permettere il download Copia da: Cliccando sulla freccia verso il basso a destra del tasto Copia da: è possibile selezionare le impostazioni VIVP-VMD esistenti. Dopo aver selezionato il canale desiderato, cliccare sul tasto Copia per caricare dal disco le impostazioni selezionate precedentemente e inviare le impostazioni al VIVP-VMD. Applica a Tutti i Preset A conclusione delle procedure di impostazione del primo valore di Preset, le impostazioni possono essere copiate in posizioni di Preset specifiche, con requisiti similari, oppure in tutte le posizioni di Preset. Giugno 2009 23 VIVP-VMD MANUALE OPERATIVO Consigli ed aiuti per una corretta installazione Istruzioni per il Setup Questo documento descrive la procedura di setup del sistema VIVP-VMD per applicazioni specifiche. Innanzitutto è necessario impostare il parametro denominato Probabilità di Rilevamento (Pd) e successivamente ridurre il parametro Frequenza Falsi Allarmi (NAR). Prima di passare alla sezione NAR, (fase 2 delle operazioni di setup) l’operatore deve regolare la sensibilità di base e il N° Frame per Generare Allarme (tempo minimo di presenza sulla scena). Nelle pagine seguenti è disponibile un elenco di condizioni che provocano falsi allarmi, associato ai rispettivi comandi VIVP-VMD che permettono di ridurre l’insorgenza di questi ultimi. Fase 1: Regolazione del parametro Pd In questa fase le impostazioni NAR sono lasciate "completamente aperte" per far generare l’allarme in presenza di qualsiasi movimento. Impostazione dei parametri di base 1. Selezionare Visualizza Motion, per permettere all’operatore di vedere tutti gli oggetti in movimento. Questo parametro si trova sotto la cartella Configurazione OSD (Titolatrice). 2. Impostare a 1,1 il limite minino relativo ai parametri Limite Larghezza/Altezza Oggetto Lontano e Limite Larghezza/Altezza Oggetto Vicino in maniera da ottenere la generazione dell’allarme su tutti gli oggetti di piccole dimensioni. 3. Impostare a 72,72 il limite massimo Limite Larghezza/Altezza Oggetto Lontano e Limite Larghezza/Altezza Oggetto Vicino in maniera da ottenere la generazione dell’allarme su tutti gli oggetti di grandi dimensioni. I parametri descritti ai punti 2 e 3 si trovano sotto la cartella Dimensione Oggetto. 4. Impostare a 1 il parametro Velocità Minima , in seguito, l’operatore potrebbe dover selezionare zero. Questo parametro si trova sotto la cartella Oggetto. 5. Impostare a 1 il parametro Movimento Minimo, in seguito, l’operatore potrebbe dover selezionare zero. Questo parametro si trova sotto la cartella Allarme. 6. Impostare a 30 il parametro Velocità Massima. Questo valore permette la generazione l’allarme qualora vengano rilevati oggetti con velocità di movimento elevate. Questo parametro si trova sotto la cartella Sensibilità. 7. Impostare a 4 i parametri Contrasto Locale, l’operatore potrebbe dover ridurre questo valore successivamente. Questi parametri si trovano sotto la cartella Allarme. 8. Impostare a 25 il parametro N° Frame per Generare Allarme. Questo parametro si trova sotto la cartella Allarme. 24 Giugno 2009 VIVP-VMD MANUALE OPERATIVO Sezione interattiva per l’impostazione dei parametri di base Posizionare l’oggetto più piccolo che si desidera rilevare nel campo visivo più lontano. Impostare i valori di contrasto e la velocità di movimento più bassi possibile al fine di creare le condizioni peggiori possibili in cui l’oggetto si possa trovare. Regolare la sensibilità del sistema fino a quando il VIVP-VMD genera l’allarme con regolarità e coerenza sull’oggetto, con un effetto granulare (celle di rilevazione attive) casuale minimo nell’immagine. Se il VIVP-VMD non rileva l’oggetto, diminuire l’impostazione Contrasto Locale. Se il VIVP-VMD causa un effetto granulare (celle di rilevazione attive) eccessivo dell’immagine, aumentare l’impostazione Contrasto Locale fino a quando l’effetto granulare raggiunge un valore inferiore a 1% . Note Se anche a seguito di queste regolazioni l’oggetto non viene rilevato o il rilevamento è intermittente, dimezzare il valore del parametro N° Frame per Generare Allarme (tempo minimo di presenza sulla scena). Se questo ultimo valore scende ad un valore inferiore a 10, allora occorre fermarsi. Valori inferiori a 10 devono essere evitati al fine di poter ridurre la frequenza dei falsi allarmi. Per gli usi normali, si consiglia di impostare questo valore a 25. Tuttavia, anche 15 potrebbe essere un valore accettabile. Fase 2: Riduzione della frequenza dei falsi allarmi (NAR) In questa fase, gli utenti devono “congelare” i valori inseriti nella Fase 1 ottenuti sopra e modificare le impostazioni restanti per ridurre la frequenza dei falsi allarmi (NAR). In questa fase disattivare la funzione Visualizza Motion. Sequenza delle regolazioni La sequenza delle impostazioni è indicata secondo un ordine specifico. Le prime regolazioni in elenco permettono di ridurre la frequenza dei falsi allarmi, imponendo il numero minore possibile di variazioni sugli attributi specifici degli oggetti. 1. 2. 3. 4. N° Frame per Generare Allarme Movimento Minimo Contrasto Locale Limite Larghezza/Altezza Oggetto Lontano e Limite Larghezza/Altezza Oggetto Vicino 5. Velocità Minima e Massima 6. Durata Allarme N° Frame per Generare Allarme: Questo parametro (tempo minimo di presenza sulla scena) definisce il numero di frame dove il relativo oggetto deve essere presente prima che il sistema generi l’allarme. Questo valore può essere compreso tra 0 e 300. Maggiore è il valore impostato, più a lungo l’oggetto sarà monitorato prima che il sistema lo classifichi come allarme. Maggiore è il tempo di monitoraggio dell’oggetto, maggiore sarà il grado di sicurezza del sistema nel generare l’allarme. Tuttavia, questo comporta un ritardo nei tempi di reazione del sistema. L’operatore deve decidere quale è la soluzione migliore in funzione delle applicazioni. L’impostazione di default è 30 e comporta il monitoraggio continuo degli oggetti per un secondo utilizzando telecamere con standard NTSC. L’impostazione a 25 comporta il monitoraggio continuo degli oggetti per un secondo utilizzando telecamere con standard PAL. Impostazioni con valori inferiori a 10 (1/3 di secondo) permettono il rilevamento di oggetti con movimenti intermittenti in lontananza, ma hanno un impatto negativo sul NAR. Giugno 2009 25 VIVP-VMD MANUALE OPERATIVO Movimento Minimo: Questo parametro indica il numero di celle attraverso le quali l’oggetto deve spostarsi, prima che il sistema rilevi un allarme. Questo valore può essere compreso tra 0 e 30. Impostare il parametro ad un valore superiore a zero, al fine di eliminare gli allarmi causati da oggetti stazionari, come per esempio insegne lampeggianti al neon. Impostare questo parametro a zero, per aumentare la capacità del sistema a rilevare oggetti con movimenti lenti o intermittenti. Impostando il valore a 1 si ottengono risultati molto efficaci nel ridurre i falsi allarmi generati dal rumore del segnale video, ma il rilevamento di oggetti con movimenti lenti o a basso contrasto diventa più difficile. Impostazioni con valori maggiori permettono di ridurre i falsi allarmi causati dal rumore, da oggetti con contrasto elevato, sacchetti di plastica appesi ad una cancellata, detriti trasportati dal vento, e l’effetto del vento sugli alberi. Impostando il valore a 1 è possibile ridurre la maggior parte dei falsi allarmi, ma attenzione a non perdere di vista gli oggetti con movimenti lenti in lontananza. Dimensione Oggetto: Queste impostazioni sono importanti per le definire i valori minimi e massimi in funzione della profondità e della dimensione dell’oggetto da rilevare. Posizionare una persona con un cellulare nel campo visivo più lontano. 1. Chiedere alla persona di offrire alla telecamera il suo profilo minore possibile, al fine di permettere l’impostazione dei limiti dimensionali minimi, “Limite Minimo Oggetto Lontano”. Fissare il parametro dimensionale “ Limite Minimo Oggetto Lontano ” ad un valore leggermente maggiore rispetto al valore minimo del profilo rilevato dell’oggetto. Le impostazioni delle dimensioni minime dell’oggetto permettono di eliminare i falsi allarmi generati da animali e uccelli. 2. Chiedere alla persona di offrire alla telecamera il suo profilo maggiore possibile, al fine di permettere l’impostazione dei limiti dimensionali massimi, "Limite Massimo Oggetto Lontano". I parametri impostati devono essere leggermente maggiori rispetto ai valori rilevati sull’oggetto. Le impostazioni delle dimensioni massime dell’oggetto permettono di eliminare i falsi allarmi generati dalle ombre delle nuvole di passaggio nelle giornate di sole e ventilate. La procedura per effettuare l’impostazione del parametro “Limite Larghezza-Altezza Oggetto Vicino” è la stessa descritta sopra, ad eccezione del fatto che alla persona viene chiesto di posizionarsi nel campo visivo più vicino. Le dimensioni massime e minime orizzontali e verticali dell’oggetto sono interpolate in modo lineare per il rilevamento degli oggetti nelle posizioni intermedie del campo visivo. Questi valori presuppongono il fatto che la telecamera sia montata su un palo o sulla facciata di un edificio, ad una altezza e con angolo di inclinazione verso il basso tale da poter visualizzare gli oggetti relativi al “Limite Larghezza-Altezza Oggetto Vicino” nella parte inferiore del monitor, mentre gli oggetti relativi al “Limite Larghezza-Altezza Oggetto Lontano” nella parte superiore del monitor. La dimensione dell’oggetto si calcola in celle di dimensioni 8 X 8. Velocità Minima: Le impostazioni diverse da zero possono essere utilizzate per ridurre i falsi allarmi generati da oggetti stazionari come per es. insegne lampeggianti al neon, od ombre di nuvole in lento movimento. Cercare di mantenere questa impostazione almeno a “1”, al fine di poter ridurre il NAR. Valori maggiori possono essere inseriti per rilevare veicoli che transitano ad alta velocità, a condizione che il parametro Velocità Massima sia impostato sul suo valore più alto. 26 Giugno 2009 VIVP-VMD MANUALE OPERATIVO Velocità Massima: Posizionare una persona nel campo visivo più vicino e chiedetele di correre in direzione orizzontale. Inserite un valore sufficientemente elevato al fine di poter sempre rilevare tutti coloro che transitano correndo a distanza ravvicinata. Questo parametro non deve essere impostato ad un valore superiore alle necessità, perché altrimenti il sistema rimuove tutti gli oggetti che si muovono ad alta velocità. Importante! Particolare attenzione deve essere rivolta alle impostazioni che comportano il mancato rilevamento degli oggetti. All’alba e al tramonto, oggetti che sarebbero normalmente rilevati dal sistema potrebbero creare delle ombre lunghe e di conseguenza ignorati. Pertanto è estremamente importante notare che, in casi simili il DVDM potrebbe non riconoscere l’oggetto rilevato se il parametro “Rapporto” non è stato impostato correttamente in funzione delle caratteristiche del luogo di applicazione e delle diverse ore del giorno. Pan Detect: Il parametro Pan Detect specifica il numero dei singoli oggetti che il sistema VIVP-VMD accetta, prima di decidere che il numero di oggetti rilevati è anomalo. Quando il numero degli oggetti supera le impostazioni di Pan Detect, il sistema VIVP-VMD entra in Pan Mode. Forti raffiche di vento abbinate a telecamere installate su pali all’esterno o telecamere motorizzate in movimento possono causare un numero eccessivo di oggetti in movimento. Riducendo il valore di Pan Detect è possibile ridurre il numero dei falsi allarmi che possono verificarsi in presenza di forti raffiche di vento. La modalità PAN permette di eliminare gli allarmi e monitorizza la scena. Al termine di queste condizioni anomale caratterizzate da un elevato numero di movimenti, il sistema VIVP-VMD entra in Learn Mode. Occorre solamente un secondo al sistema per apprendere una nuova scena ed entrare nella modalità` di rilevazione. Importante! Quando si impostano valori inferiori a 90 il sistema VIVP-VMD non genera alcun allarme quando si trova nelle modalità PAN o LRN. Durata Allarme: Questo parametro definisce il numero di secondi durante i quali l’allarme rimane attivo, dopo che un oggetto ha generato l’allarme. Questo parametro può variare da 0 a 300 secondi. Impostandolo a 0 secondi l’allarme sarà molto breve; impostandolo a 300 secondi il sistema VIVP-VMD manterrà attivi il messaggio di allarme e l’uscita Relè per circa 5 minuti. Effetto Granulare dell’Immagine Un effetto granulare random (celle di rilevazione attive) superiore al 2% significa che l’immagine contiene una variazione elevata dei valori di luminanza (Luma). Questa condizione si verifica in ambienti esterni in presenza di pioggia, neve o polvere, con telecamere a infrarossi o con telecamere ad amplificazione di luminosità. In questi casi illuminare o ridurre il campo di rilevazione. Miglioramento della Capacità di Rilevamento dell’oggetto Nel caso in cui non sia possibile rilevare l’oggetto con continuità procedere come segue: Ingrandire l’oggetto da rilevare sul campo visivo. Aggiungere telecamere per migliorare la copertura. Sostituire le telecamere utilizzando telecamere a infrarossi, ad amplificazione di luminosità, o telecamere di qualità superiore. Giugno 2009 27 VIVP-VMD MANUALE OPERATIVO Luminosità Se gli oggetti con basso contrasto e scarsa luminosità non vengono rilevati, aumentare la luminosità perpendicolarmente al campo di ripresa della telecamera. Evitare (a tutti i costi) di porre fonti luminose in prossimità della telecamera perché gli insetti potrebbero esserne attratti e volandogli attorno verrebbero percepiti dal sistema come oggetti più grandi. Questa condizione causerebbe migliaia di potenziali falsi allarmi l’ora. Evitare (a tutti i costi) di illuminare lateralmente il campo di ripresa della telecamera, questo perché provoca la proiezione di ombre molto lunghe anche se gli oggetti in movimento sono molto piccoli. Falsi Allarmi e Frequenza dei Falsi Allarmi La pagina a seguire elenca un discreto numero di tipologie di falsi allarmi. Vengono indicati i parametri che possono essere inseriti per ridurre il NAR per ogni tipo di falso allarme. 28 Giugno 2009 VIVP-VMD MANUALE OPERATIVO Tipologie di Falsi Allarmi La pagina a seguire illustra le tipologie di falsi allarmi possibili e le relative impostazioni di sistema (se possibili) che possono essere utilizzate per ridurre il NAR in ognuna delle situazioni descritte. TIPOLOGIE DI FALSI ALLARMI Passaggio di nuvole all’interno della zona di rilevamento. Movimento della telecamera causato dal movimento della telecamera stessa e/o del suo palo di supporto a causa del vento. Ombre all’alba causate dal sorgere del sole all’orizzonte che crea ombre improvvise di cancellate ed edifici o riflessi su oggetti lucidi presenti nella zona di rilevamento. Ombre al tramonto, causate dal tramonto del sole, che crea ombre di cancellate ed edifici all’interno della zona di rilevamento. Ombre degli aerei causate dal passaggio di aerei o elicotteri tra il sole e la zona di rilevamento, creando ombre in movimento che compaiono brevemente nella zona di rilevamento. Passaggio di uccelli all’interno della zona di rilevamento. Presenza di insetti in prossimità della telecamera, che vengono rilevati come oggetti di grandi dimensioni. Bagliore dei fulmini o segnale video rumoroso causato dal fulmine. Pioggia davanti alla telecamera, pozzanghere o acqua corrente nella zona di rilevamento. Nevicata davanti alla telecamera o raffiche di neve nella zona di rilevamento. Nebbia, a banchi o fissa, nella zona di rilevamento. Piccoli animali in movimento sul terreno all’interno della zona di rilevamento, come per es. conigli, scoiattoli o uccelli. Oggetti trasportati dal vento che attraversano la zona di rilevamento. Oggetti al suolo fatti rotolare dal vento e che attraversano la zona di rilevamento. Fari dei veicoli che attraversano la zona di rilevamento quando il veicolo avanza in posizione adiacente alla zona di rilevamento. Segnale della telecamera che potrebbe generare un rumore capace di generare l’allarme. Interferenza causata da una immagine a basso contrasto, solitamente al tramonto, dopo una nevicata, in presenza di nebbia o a seguito del passaggio di una grossa nuvola sopra la zona di rilevamento. Giugno 2009 IMPOSTAZIONI DA RIVEDERE SUL VIVP-VMD Automatico Dimensioni Massime Oggetto Automatico In casi gravi: Pan Detect Dimensioni Massime Oggetto Dimensioni Massime Oggetto Dimensioni Massime Oggetto Velocità Massima N° Frame per Generare Allarme Velocità Massima N° Frame per Generare Allarme Velocità Massima N° Frame per Generare Allarme Limite Massimo Oggetto Vicino N° Frame per Generare Allarme Limite Massimo Oggetto Lontano N° Frame per Generare Allarme Automatico Contrasto Locale Contrasto Locale Dimensioni Minime Oggetto N° Frame per Generare Allarme Velocità Massima Automatico Movimento Minimo Velocità Massima Dimensioni Minime Oggetto Dimensioni Massime Oggetto N° Frame per Generare Allarme Movimento Minimo N° Frame per Generare Allarme Dimensioni Minime Oggetto N° Frame per Generare Allarme Automatico Automatico Contrasto Locale Dimensioni Massime Oggetto 29 VIVP-VMD MANUALE OPERATIVO Setup Comunicazione (RS232/RS485) La comunicazione seriale verso il PC viene eseguita attraverso la porta seriale RS232 e può essere ottenuta SOLO collegandosi al connettore JP22. La Porta di comunicazione deve essere impostata come segue: 19200 Bit per Secondo, 8 Bit di Dati, Nessuna Parità, 2 Bit di Stop (vedi fig. 17) Fig. 17– Descrizione Proprietà Porta Seriale 30 Giugno 2009 VIVP-VMD MANUALE OPERATIVO Hardware VIVP-VMD Il Motion Detector VIVP-VMD ha dimensioni: 72x119x45 mm (vedi figura). L’unità deve essere collegata alla telecamera attraverso il connettore BNC marcato VIN; fornisce un’uscita video (dopo l’elaborazione effettuata dal processore interno all’unità che provvede a controlli automatici dell’immagine) sul connettore BNC marcato VOUT. La morsettiera fornisce ingresso per l’alimentazione dell’unità, l’ingresso opto-isolato TC, e l’uscita (relè) di allarme. L’ingresso TC è attivo quando si trova ad una tensione di 12Volt. La piedinatura del connettore è indicata nella tabella sottostante. L’attivazione del TC blocca il contatto d’allarme. Piedinatura Nome del segnale Pin 1 Pin 2 Pin 3 Pin 4 Pin 5 Pin 6 Pin 7 + 12VDC - 12VDC + TC -TC NA C NC Funzione +12VDC GND Ingresso opto-isolato (polo positivo) +12VDC Ingresso opto-isolato (polo negativo) GND Relè di allarme contatto NA Relè di allarme contatto Comune Relè di allarme contatto NC Tab 1 – Descrizione morsettiera Uso dell’uscita d’allarme La segnalazione d’allarme è disponibile ai morsetti NC, C e NA. NC è normalmente chiuso in assenza d’allarme, NA è normalmente aperto in assenza d’allarme, C è comune. Giugno 2009 31 VIVP-VMD MANUALE OPERATIVO Connettore Host Il connettore si trova sul pannello posteriore dell’unità. Il collegamento seriale con l’Host Computer è di tipo RS232 (vedere pag. 29 fig. 17 per impostazione porte). La tabella seguente descrive i segnali di collegamento. Piedinatura RJ12 Pin 1 Pin 2 Pin 3 Pin 4 Pin 5 Pin 6 FUNZIONE RS232 Data Trasmessi al PC (DB9 pin 2 del PC) GND (DB9 pin 5 del PC) RS485 Data RS485 Data + GND RS232 Dati Recevuti dal PC (DB9 pin 3 del PC) Tab 2A – Piedinatura connettore HOST Per collegare l’unità al computer è necessario un adattatore fornito a corredo. FUNZIONE Piedinatura DB 9 Pin 2 Pin 3 Pin 5 RS232 Dati Trasmessi al PC RS232 Dati Ricevuti dal PC GND Tab. 2B – Adattatore DB9 Femmina Connettore CHAIN Il connettore si trova sul pannello posteriore dell’unità. Il collegamento seriale con CHAIN è di tipo RS485. La tabella seguente descrive i segnali di collegamento. Piedinatura RJ12 Pin 1 Pin 2 Pin 3 Pin 4 Pin 5 Pin 6 FUNZIONE NC GND RS485 Data RS485 Data + GND NC Tab 3A – Piedinatura connettore CHAIN Connettore PTZ La porta di collegamento PTZ è realizzata con un connettore RJ12 a 6-vie. Utilizzare cavi appropriati in base alla lunghezza del collegamento. La tabella seguente descrive i segnali di collegamento. Piedinatura RJ12 Pin 1 Pin 2 Pin 3 Pin 4 Pin 5 Pin 6 FUNZIONE SPEED-DOME RXGND SPEED-DOME TXSPEED-DOME TX+ GND SPEED-DOME RX+ Tab 4A – Piedinatura connettore PTZ 32 Giugno 2009 VIVP-VMD MANUALE OPERATIVO TERM DIP Switch per la terminazione della linea RS485; nel caso di più unità collegate in daisy chain, portare su ON il due interruttori sulle unità terminali, su OFF quelli delle unità intermedie. PTZ ON 123456123456123456 1 2 ON DVMD1 HOST ADDR 1 2 3 4 PTZ HOST ADDR 1 2 3 4 ON 123456123456123456 DVMD1 TERM CHAIN 1 2 ON ON CHAIN PTZ 123456123456123456 DVMD1 TERM CHAIN 1 2 ON HOST ADDR 1 2 3 4 TERM ADDR Ogni unità deve avere assegnato il proprio indirizzo; questo serve per individuare l’unità su cui si vuole operare in caso di più unità collegate in daisy chain. L’indirizzo viene assegnato con codifica binaria sugli switch di ADDR come indicato nelle tabelle seguente. INDIRIZZO 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 Giugno 2009 ADDR 1 2 OFF OFF ON OFF OFF ON ON ON OFF OFF ON OFF OFF ON ON ON OFF OFF ON OFF OFF ON ON ON OFF OFF ON OFF OFF ON ON ON 3 OFF OFF OFF OFF ON ON ON ON OFF OFF OFF OFF ON ON ON ON 4 OFF OFF OFF OFF OFF OFF OFF OFF ON ON ON ON ON ON ON ON 33 VIVP-VMD MANUALE OPERATIVO Collegamenti Per collegare un VIVP-VMD al sistema di videocontrollo seguire la procedura seguente: 1. Alimentare il VIVP-VMD collegando il morsetto 12VDC+ ad un alimentatore (polo positivo) e 12VDC- al polo negativo. 2. Collegare tramite cavo coassiale (75 Ohm) l’uscita video VOUT all’ingresso video del Monitor 3. Collegare tramite cavo coassiale (75 Ohm) l’ingresso video VIN all’uscita video della telecamera TC VOUT Pwr VIN AL + 12VDC - + TC NA C NC DVMD1 4. Collegare il VIVP-VMD al computer usando il connettore RJ11 marcato HOST il cavo e l’adattatore che trovate a corredo. ADDR HOST CHAIN PTZ 1 2 3 4 ON 123456123456123456 ON 34 1 2 DVMD1 TERM Giugno 2009 VIVP-VMD MANUALE OPERATIVO 5. Assegnare all’unità il proprio indirizzo “0” nel caso sia collegata una sola unità. Tutte le unità VIVP-VMD hanno indirizzi assegnati nel range 0÷15. L’indirizzo si assegna con il Dip-Switch ADDR indicato nella figura precedente. Nel caso di più unità collegate ad un unico bus RS485, ogni unità deve avere un indirizzo proprio (diverso dalle altre collegate sul bus). 6. Il bus RS485 deve essere terminato sulle due unità che si trovano agli estremi opposti della linea. Tutte le unità intermedie NON devono essere terminate. Per il collegamento di più unità in rete RS485 procedere nel seguente modo: collegare la prima unità al computer di controllo usando il connettore marcato HOST. Collegare con un cavo telefonico attestato con due connettori RJ11 il connettore marcato CHAIN della prima unità al connettore marcato HOST della seconda. E così via per le unità successive. Il cavo di collegamento tra due unità può avere lunghezza fino a 100m, la lunghezza complessiva del cavo non deve superare 1000 m. Il cavo di collegamento tra due unità (dalla porta CHAIN della prima unità alla porta HOST della seconda) deve essere 1:1 (i segnali sono disposti nello stesso ordine). 7. Alimentare la telecamera, il monitor ed il VIVP-VMD. Si dovrebbe vedere l’immagine video con i marker eventualmente inseriti dal VIVP-VMD in caso di riconoscimento di un oggetto in movimento. In caso negativo verificare i collegamenti descritti ai punti precedenti. Se si vede l’immagine sul monitor procedete con la programmazione dell’unità come descritto nel presente manuale (descrizione del software). Se l’alimentazione del VIVP-VMD manca il segnale proveniente dalla telecamera viene mandato direttamente al monitor attraverso un relè interno di bypass. Giugno 2009 35 VIVP-VMD MANUALE OPERATIVO Unità base VIVP-VMD8 / VIVP-VMD4 La Figura 18 illustra il pannello posteriore del Motion Detector a 8 canali VIVP-VMD8 con i connettori per i collegamenti. 1 2 3 45 6 Ingressi Telecamere 1÷4 T3 T4 1 U2 U3 U4 3 4 M1 JP2 JP22 DIP1 DB25 Uscite Video 1÷4 JP23 12 1 2 34 DIP3 DIP4 15 T413 R4+ 11 T39 R3+ 7 T25 R2+ 3 T11 R1+ U1 2 JP5 M2 2 3 T5 T6 T7 T8 U5 U6 U7 U8 4 DIP2 Uscite Video 5÷8 T8+ 16 R8- 14 T7+ 12 R7- 10 T6+ 8 R6- 6 T5+ 4 R5- 2 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 T4+ 16 R4- 14 T3+ 12 R3- 10 T2+ 8 R2- 6 T1+ 4 R1- 2 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 +12V GND AL1 AL1 AL2 AL2 AL3 AL3 AL4 AL4 1 +12V GND AL5 AL5 AL6 AL6 AL7 AL7 AL8 AL8 T2 15 T813 R8+ 11 T79 R7+ 7 T65 R6+ 3 T51 R5+ T1 Ingressi Telecamere 5÷8 Fig. 18 – Pannello posteriore VIVP-VMD8 (collegamenti) Descrizione connettori T1, T2, …T8 Ingressi video telecamere 1÷8. U1, U2, …U8 Uscite video monitor 1÷8. DIP1 DIP Switch a quattro vie (1÷4) di selezione visualizzazione markers. Portare lo switch su ON per abilitare la visualizzazione dei markers generati dal VIVP-VMD sulla uscita video. La selezione è indipendente per ciascuna telecamera. DIP2 Come DIP1 per le uscite video 5÷8. M1 Morsettiera di ingresso alimentazione e uscite di allarme 1÷4. Pin 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 36 Segnale +12V GND AL1 AL1 AL2 AL2 AL3 AL3 AL4 AL4 M1 Descrizione Positivo di alimentazione (12 V, 2A) Negativo di alimentazione Uscita allarme 1 Uscita allarme 1 Uscita allarme 2 Uscita allarme 2 Uscita allarme 3 Uscita allarme 3 Uscita allarme 4 Uscita allarme 4 Allarme N.A. Allarme N.A. Allarme N.A. Allarme N.A. Allarme N.A. Allarme N.A. Allarme N.A. Allarme N.A. Giugno 2009 VIVP-VMD MANUALE OPERATIVO M2 Morsettiera di ingresso alimentazione e ingressi di allarme 5÷8. Pin 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 Segnale +12V GND AL5 AL5 AL6 AL6 AL7 AL7 AL8 AL8 M2 Descrizione Positivo di alimentazione (12 V, 2A) Negativo di alimentazione Uscita allarme 5 Uscita allarme 5 Uscita allarme 6 Uscita allarme 6 Uscita allarme 7 Uscita allarme 7 Uscita allarme 8 Uscita allarme 8 Allarme N.A. Allarme N.A. Allarme N.A. Allarme N.A. Allarme N.A. Allarme N.A. Allarme N.A. Allarme N.A. JP2 Connettore per collegamento RS422/RS485 verso le Speed-Dome 1÷4 per controlli PTZ. Pin 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 Giugno 2009 Segnale R1+ R1T1T1+ R2+ R2T2T2+ R3+ R3T3T3+ R4+ R4T4T4+ JP2 Descrizione Da collegare al Morsetto TXD+ della Speed Dome 1 Da collegare al Morsetto TXD- della Speed Dome 1 Da collegare al Morsetto RXD- della Speed Dome 1 Da collegare al Morsetto RXD+ della Speed Dome 1 Da collegare al Morsetto TXD+ della Speed Dome 2 Da collegare al Morsetto TXD- della Speed Dome 2 Da collegare al Morsetto RXD- della Speed Dome 2 Da collegare al Morsetto RXD+ della Speed Dome 2 Da collegare al Morsetto TXD+ della Speed Dome 3 Da collegare al Morsetto TXD- della Speed Dome 3 Da collegare al Morsetto RXD- della Speed Dome 3 Da collegare al Morsetto RXD+ della Speed Dome 3 Da collegare al Morsetto TXD+ della Speed Dome 4 Da collegare al Morsetto TXD- della Speed Dome 4 Da collegare al Morsetto RXD- della Speed Dome 4 Da collegare al Morsetto RXD+ della Speed Dome 4 37 VIVP-VMD MANUALE OPERATIVO JP5 Connettore per collegamento RS422/RS485 verso le Speed-Dome 5÷8 per controlli PTZ. Pin 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 Segnale R5+ R5T5T5+ R6+ R6T6T6+ R7+ R7T7T7+ R8+ R8T8T8+ JP5 Descrizione Da collegare al Morsetto TXD+ della Speed Dome 5 Da collegare al Morsetto TXD- della Speed Dome 5 Da collegare al Morsetto RXD- della Speed Dome 5 Da collegare al Morsetto RXD+ della Speed Dome 5 Da collegare al Morsetto TXD+ della Speed Dome 6 Da collegare al Morsetto TXD- della Speed Dome 6 Da collegare al Morsetto RXD- della Speed Dome 6 Da collegare al Morsetto RXD+ della Speed Dome 6 Da collegare al Morsetto TXD+ della Speed Dome 7 Da collegare al Morsetto TXD- della Speed Dome 7 Da collegare al Morsetto RXD- della Speed Dome 7 Da collegare al Morsetto RXD+ della Speed Dome 7 Da collegare al Morsetto TXD+ della Speed Dome 8 Da collegare al Morsetto TXD- della Speed Dome 8 Da collegare al Morsetto RXD- della Speed Dome 8 Da collegare al Morsetto RXD+ della Speed Dome 8 JP22 Connettore per collegamento RS232 con il computer oppure, nel caso di più unità collegate in daisy chain, per il collegamento RS485 alla precedente unità. Pin 1 2 3 4 5 6 Segnale TX GND D– D+ GND RX JP22 Descrizione Dati Trasmessi (RS232) Negativo Dati – (RS485) Dati + (RS485) Negativo Dati Ricevuti (RS232) JP23 Nel caso di più unità collegate in daisy chain, questo connettore consente il collegamento RS485 alla successiva unità. Pin 1 2 3 4 5 6 38 Segnale NU GND D– D+ GND NU JP23 Descrizione Non usato Negativo Dati – (RS485) Dati + (RS485) Negativo Non usato Giugno 2009 VIVP-VMD MANUALE OPERATIVO DIP3 DIP Switch per la terminazione della linea RS485; nel caso di più unità collegate in daisy chain, portare su ON il due interruttori sulle unità terminali, su OFF quelli delle unità intermedie. DIP4 Ogni unità deve avere assegnato il proprio indirizzo; questo serve per individuare l’unità su cui si vuole operare in caso di più unità collegate in daisy chain. L’indirizzo viene assegnato con codifica binaria sugli switch di DIP4 come indicato nelle tabelle seguenti. INDIRIZZO 0 1 2 3 4 5 6 7 DIP4 1 2 OFF OFF ON OFF OFF ON ON ON OFF OFF ON OFF OFF ON ON ON 3 OFF OFF OFF OFF ON ON ON ON 4 OFF OFF OFF OFF OFF OFF OFF OFF INDIRIZZO 8 9 10 11 12 13 14 15 DIP4 1 2 OFF OFF ON OFF OFF ON ON ON OFF OFF ON OFF OFF ON ON ON 3 OFF OFF OFF OFF ON ON ON ON 4 ON ON ON ON ON ON ON ON Cavo di collegamento tra Computer e Motion Computer DB 9 Pin 2 Pin 3 Pin 5 DB25 Giugno 2009 Motion JP22 Pin 1 Pin 6 Pin 2/5 Colore Bianco Blu Nero Funzione RS232 Dati Trasmessi al PC RS232 Dati Ricevuti dal PC Massa Uscite video e allarme verso DVRS. Nel caso in cui il DVRS non sia presente, utilizzare l’apposito connettore di terminazione. 39 VIVP-VMD MANUALE OPERATIVO Speed-Dome Attualmente il VIVP-VMD supporta speed-dome tipo Philips Autodome, G3, Pelco, Spectra III e Samsung. Queste speed-dome possono essere collegate in modalità RS485 o RS422 Le informazioni specifiche per ogni speed-dome sono disponibili all’interno dei rispettivi manuali La connessione dal VIVP-VMD alla speed-dome richiede l’impiego di un cavo twistato con tre conduttori per la comunicazione in RS485 Half Duplex (GND, TX+ e TX–) e di cinque cavi per la comunicazione in RS422 Full Duplex (GND, TX+, TX–, RX+ e RX–). Le connessioni per le speed-dome si effettuano con un connettore 16 vie fissato ad un cavo Flat a 16 fili. Le connessioni devono essere effettuate con cavi twistati + filo di GND collegato da entrambe le parti. Il VIVP-VMD monta una terminazione linea realizzata con una resistenza pull-up da 633 ohm tra TX+, una da 133 ohm tra i terminali TX+ e TX– e una resistenza di pull-down da 633 ohm su TX–. Questa configurazione dovrebbe funzionare per la maggior parte delle applicazioni. Cavi di comunicazione estremamente lunghi (comunque non superiori a 1200mt) devono essere terminati su entrambe le estremità. Pelco Spectra III Speed-Dome: Dopo aver completato il reset, la speed-dome Pelco Spectra III dovrebbe visualizzare le seguenti impostazioni: PELCO SPECTRA III SE VERSIONE 1.13.00.xx INDIRIZZO D: NESSUNO INDIRIZZO P: UNO COMM 9600.N.8.1 ACCENSIONE COMPLETATA SW1: (Set "D" Indirizzo=0)—Assicurarsi che gli interruttori 1-8 siano in posizione UP. SW2: Assicurarsi che l’interruttore di terminazione delle linee sia in posizione UP (Funzionerà in Full Duplex). SW3: 1-6 UP, 7 DOWN, 8 UP Come ultima operazione, effettuare un Factory Reset attraverso la tastiera (ripristinate tutte le impostazioni di default), e impostate secondo i valori sopraccitati. 40 Giugno 2009 VIVP-VMD MANUALE OPERATIVO Pelco Spectra III Dome: Interfaccia PCB Giugno 2009 41 VIVP-VMD MANUALE OPERATIVO Samsung Speed-Dome: Interfaccia di connessione PCB Collegare i terminali RX+,RX–,TX+ e TX– (RS422). Collegare il GND del VIVP-VMD ad un qualsiasi terminale GND della Samsung Dome. Impostazioni dip-switch SW500: Impostare l’ indirizzo della la Speed-Dome a 0 (Zero) SW501 deve essere impostato a valori sotto indicati per poter selezionare 9600 baud, Full Duplex (RS422), terminazione e altre funzioni. Questi dip switch sono accessibile dopo la rimozione dell’interblocco. 42 Giugno 2009 VIVP-VMD MANUALE OPERATIVO Impostazione della Speed-Dome Samsung OPZIONE TASTIERA Utilizzare la tastiera Samsung per selezionare il MENU e CAMERA SETTINGS. Disattivare la funzione "Motion Detection". Premere SAVE, poi EXIT. OPZIONE SOFTWARE Utilizzare il tasto OPZIONI nel menu “Impostazioni Preset” per aprire la connessione seriale direttamente alla Speed-Dome. Questo permette di accedere al menu “Programmazione Speed-Dome Samsung”. Osservate sul monitor il MENU della Speed-Dome. Selezionare CAMERA SETTINGS. Disattivare MOTION DETECTION "OFF" Premere SAVE Premere EXIT Giugno 2009 43 VIVP-VMD MANUALE OPERATIVO Philips Auto Dome G3: Interfaccia utente PCB L’Autodome funziona in RS232. Collegare il Pin (TXD) alla vite terminale RXD su Autodome. Collegare il Pin (RXD) alla vite terminale TXD su Autodome Collegare il pin GND al terminale GND su Autodome. Particolare morsettiera Auto Dome G3 44 Giugno 2009 GPS STANDARD S.P.A. CERTIFICAZIONE UNI EN ISO 9001:2000 SEDE E STABILIMENTO 11020 ARNAD (AO) Fraz. Arnad Le Vieux, 47 Tel. (+39) 0125 968611 r.a. Fax (+39) 0125 966043 E-mail: [email protected] Internet: www.gps-standard.com Partita Iva e Codice Fiscale: 00473450070 FILIALE 20151 MILANO (MI) Via De Lemene, 37 Tel. (+39) 02 38010307 r.a. Fax (+39) 02 38010302 E-mail: [email protected] FILIALE 70125 BARI (BA) Via O. Marzano, 28 Tel. (+39) 080 5021142 Fax. (+39) 080 5648288 E-mail: [email protected] CONSOCIATA GPS Lazio s.r.l. 00040 MORENA (ROMA) Via del Casale Agostinelli, 140 Tel. (+39) 06 79810077 r.a. Fax. (+39) 06 79846980 E-mail: [email protected] Partita Iva e Codice Fiscale: 01052280078 CONSOCIATA GPS Perimeter Systems LTD. 14 Low Farm Place, Moulton Park NORTHAMPTON – NN3 6HY – U.K. Tel. (+44) 1604 648344 Fax (+44) 1604 646097 E-mail: [email protected] www.gpsperimeter.co.uk Partita Iva: 716764612 n.doc: VIVP-VMD4-8/2009-11 FILIALE 90143 PALERMO (PA) Via Croce Rossa, 33 Tel. 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