Rif.:\\srw2k\xxxxx il progettista: Arch. Guido Geuna Provincia di Torino Regione Piemonte Comune di Buriasco collaboratore: arch. Cristina Rostagnotto PIANO REGOLATORE GENERALE COMUNALE PROGETTO DI PIANO REGOLATORE GENERALE COMUNALE DEFINITIVO dott. geol. Francesco PERES Delibera di C.C. n°___________del___________ LIBRETTO DELLE CONTRODEDUZIONI ALLE OSSERVAZIONI ai sensi dell'art.12 del D.Lgs 152/08 e s.m.i CNT-DED RA IL SINDACO: Armando ROMANO IL SEGRETARIO: dott. Giuseppe BURRELLO N°commessa/ lavoro Livello di progettazione U008_01 DEF Tipo N°Elab Indice di modifica Oggetto modifica PRGC Data 15/11/2012 Studio: Via Chisone, 13 - 10060 Osasco (To) Tel 0121 341118 - E-mail [email protected] P.IVA 07394900018 Disegnatore C.R. PROGETTO DEFINITIVO DI NUOVO P.R.G.C. Legge Regionale n. 56//1977 e s.m.i. Comune di Buriasco Cotrodeduzioni Sommario CONTRIBUTO “SERVIZIO VALUTAZIONE AMBIENTALE” - PROT. N. 0251669/2012/LB6-TITR 10.04.02 DEL 26.03.2012 ............................................................................................................................................................ 2 ARPA - AGENZIA REGIONALE PER LA PROTEZIONE AMBIENTALE PROT. COM.LE 1824 DEL 27 MAGGIO 2012 “TRASMISSIONE DEL PRONUNCIAMENTO D’INCOMPATIBILITA’ DELLA PROVINCIA ALL’ADOZIONE DEL PROGETTO PRELIMINARE NUOVO PIANO REGOLATORE GENERALE COMUNALE (D.C.C. N.33 DEL 13.10.2011)”PROT. N. 50082 DEL 17.05.2012 - VALUTAZIONI DEI CONTENUTI DEL RAPPORTO AMBIENTALE E DELLA SINTESI NON TECNICA, AI SENSI DELL’ART. 12 DEL D.LGS 152/08 E S.M.I. .....................................................................................................10 -1- PROGETTO DEFINITIVO DI NUOVO P.R.G.C. Legge Regionale n. 56//1977 e s.m.i. Comune di Buriasco Cotrodeduzioni PROVINCIA DI TORINO Prot. com.le 1417 del 20 aprile 2012 TRASMISSIONE DEL PRONUNCIAMENTO D’INCOMPATIBILITA’ DELLA PROVINCIA ALL’ADOZIONE DEL PROGETTO PRELIMINARE NUOVO PIANO REGOLATORE GENERALE COMUNALE (D.C.C. n.33 DEL 13.10.2011 Prot. n. 295849 del 10.04.2012 CONTRIBUTO “Servizio Valutazione Ambientale” - Prot. n. 0251669/2012/LB6-Titr 10.04.02 del 26.03.2012 Tavole: GENERALE Articolo NTA n° GENERALE Cap. Relazione localizzazione proposta: GENERALE Territorio comunale: GENERALE Estratto osservazione Sulla base della documentazione esaminata, con riferimento alle proprie competenze in materia di sostenibilità ambientale, come previsto dalla procedura di VAS (D. Lgs. 152/2006 e s.m.i.), in qualità di soggetto con competenze ambientali” ha ritenuto di evidenziare le seguenti osservazioni: a) CONSUMO DI SUOLO in riferimento all’obbiettivo strategico di PTC2 di contenimento dell’uso del suolo, come disposto dagli artt. 15,16,17 chiede di predisporre, con il supporto tecnico della Provincia, una cartografia adeguata in cui perimetrare gli insediamenti urbani esistenti ed in cui siano distinti graficamente gli ambiti ai sensi dell’art. 16, comma 7 delle NdA di PTC2. Tale tavola costituisce un contributo conoscitivo relativo agli aspetti fisico-morfologici, insediativi e strutturali del territorio, privo di efficacia vincolante. Tale cartografia aiuta a valutare la crescita urbana al fine di evitare la crescita residenziale/produttiva in porzioni di territorio esterne al tessuto urbano consolidato o ai nuclei edificati; b) SISTEMA INSEDIATIVO Invita l’amministrazione di Buriasco a definire una crescita urbanistica di effettivo completamento dell’edificio esistente, evitando la formazione di aree intercluse tra lotti di intervento e la creazione di nuova viabilità che rappresenta un ulteriore impatto su aree agricole. Le NdA del PRGC dovranno, per le nuove aree residenziali, fare riferimento ai seguenti indirizzi del PTC2 artt. 21-22-23 NdA: La localizzazioni delle nuove espansioni dovrà seguire criteri di complementarietà e integrazione-fisici morfologici e funzionali- con la città esistente. Le aree nuove, che risultino alle estreme propaggini della città, dovranno concorrere alla risoluzione delle situazioni di “frangia” e di rapporto con il “territorio aperto”. In particolare, per quanto riguarda l’area di trasformazione, denominata C1 evidenziano le seguenti osservazioni: 1). Interessa suoli caratterizzati dalla prevalente funzione agricola esterni al tessuto edificato esistenti; 2). L’ampliamento può prevedere una nuova viabilità di collegamento esterna all’abitato che implica un aggravio urbanistico-ambientale; 3). Interessa terreni agricolo di II classe di capacità d’uso dei suoli (IPLA) e ai margini dell’area urbanizzata, suoli ad eccellente e buona produttività, intesi come risorsa primaria, rara e irriproducibile; alla luce delle suddette criticità ambientali si chiede di approfondire/valutare la fattibilità dell’intervento C1; • • • individuare le tipologie edilizie con particolare riguardo alle caratteristiche tecnologiche innovative compatibili con le nuove esigenze di risparmio energetico. In riferimento al risparmio energetico, si evidenzia che la Provincia di Torino con DGP n. 1322-42394/2010 ha approvato le linee guida provinciali per la redazione dei Piani d’Azione per l’energia Sostenibile; indicare nelle NdA le azioni per limitare l’impermeabilizzazione delle superfici, garantendo; quindi una maggiore permeabilità dell’area, volte non solo al contenimento di sfruttamento della risorsa suolo, ma anche di riutilizzo della stessa attraverso l’utilizzo di asfalti drenanti, -2- PROGETTO DEFINITIVO DI NUOVO P.R.G.C. Legge Regionale n. 56//1977 e s.m.i. Comune di Buriasco • • Cotrodeduzioni vasche di raccolta delle acque meteoriche e previsione di sistemi idraulici volti al contenimento del consumo idrico; verificare la capacità in essere delle strutture tecnologiche, in particolare di collettori fognari, della rete dell’acquedotto e della rete viabilistica locale: qualora siano previste nuove tratte infrastrutturali al servizio dei nuovi insediamenti, la normativa del PRGC dovrà assicurare la contestualità o la precedenza temporale degli interventi infrastrutturali; e’ necessario che gli interventi previsti dalla variante siano valutati in base alla compatibilità acustica a livello comunale, come già richiesto nella procedura di scooping. Pertanto occorre fornire informazioni riguardo la congruità delle scelte urbanistiche con i criteri informatori contenuti nel piano della zonizzazione acustica; c) SETTORE PRODUTTIVO Le NdA della variante, in merito alle nuove aree produttive, dovranno essere coerenti con gli indirizzi elencati negli artt. 24-25 “sistema economico-produttivo” delle NdA del PTC2. Gli ampliamenti di aree produttive esistenti, devono essere realizzati in aree contigue a quelle produttive esistenti, escludendo la realizzazione di ampliamenti sfrangiati e privi di compattezza e continuità edilizia ed infrastrutturale con le aree produttive esistenti. In merito a teli aspetti risulta critica la scelta dell’area produttiva Dc4 che interessa suoli agricoli di II classe di capacità d’uso dei suoli (IPLA) esterni all’insediamento produttivo principale ed adiacenti a zone non edificate e attualmente dedicate all’agricoltura. Si chiede di valutare, rispetto alla realtà economica produttiva di Buriasco già esistente ed in previsione a livello comunale e sovra comunale la scelta della nuova area produttiva in zona Dc4 da un punto di vista localizzativo ambientale. d) SISTEMA DEI COLLEGAMENTI Realizzazione di una nuova bretella tra la SP 128 e la SP 160. In coerenza a quanto già espresso da questo servizio nella fase di scooping, si ritiene che il nuovo asse viabile sia carente dei seguenti studi, già richiesti nella precedente fase di scooping: 1. una valutazione di fattibilità ambientale tenendo conto delle necessità di minimizzare gli impatti con particolare riferimento a: • consumo di suolo agricolo in classe II e interferenza con la maglia fondiaria; • interferenza con aree e zone ad elevata naturalità, in particolare attraversamenti di corsi d’acqua, siepi e corridoi ecologici; • rumore; • presenza della “Zona di ripopolamento e Cattura ATCTO3-Buriasco” del piano faunistico venatorio provinciale Si rammenta che, sebbene tale piano non individui alcun vincolo prescrittivo in merito alla destinazione delle aree ricadenti nello stesso, comunque la valenza naturalistica di tali aree a margine dell’abitato debba essere adeguatamente tutelata; • aspetti paesaggistci. Si richiede pertanto di approfondire la scelta di tale tracciato, in sede di perfezionamento della variante, con i servizi competenti di questa provincia in coerenza con gli indirizzi di PTC2; e) SISTEMA DEL VERDE: Il PTC2 nella “Tavola 3.1 – Il sistema del verde e delle aree libere” indica gli ecosistemi fluviali che si configurano come elementi essenziali della rete ecologica. Perché i corsi d’acqua possano esprimere a pieno la loro funzione di connessione è fondamentale, oltre alla tutela qualitativa e quantitativa delle acque, la salvaguardia anche delle fasce di pertinenza fluviale nelle quali incentivare in modo prioritario interventi di riqualificazione ambientale e rinaturalizzazione. Nella tavola 3.1 – Il sistema del verde e delle aree libere – del PTC2 si evidenzia la presenza del corridoio ecologico lungo il Torrente Lemina. Il PRGC è tenuto a recepire gli elementi della Rete ecologica provinciale e definire in coerenza con i principi provinciali le modalità specifiche di intervento in tali aree f) BONIFICA Gli interventi previsti dalla variante di riqualificazione/variazione di destinazione urbanistica da industriale a attività produttive, artigianali, commerciali e terziarie (Dc1, Dc2 e Dr1) dovranno fare riferimento alla procedura di bonifica dei siti. Si evidenzia in generale che l’attuazione degli interventi di trasformazione di impianti industriali è subordinata al rispetto di livello di risanamento idonei alle nuove destinazioni insediabili secondo quanto previsto dalla normativa vigente in materia ed in particolare dal Dlgs 152/2006 e s.m.i.: tale situazione condiziona la compatibilità ambientale degli interventi in progetto in quanto eventuali decisioni assunte in assenza dei risultati delle suddette indagini potrebbero essere soggette in futuro modifiche nel momento in cui non raggiungessero i valori progettuali prefissati. -3- PROGETTO DEFINITIVO DI NUOVO P.R.G.C. Legge Regionale n. 56//1977 e s.m.i. Comune di Buriasco Cotrodeduzioni g) MITIGAZIONI COMPENSAZIONI La perdita di suolo agricolo per i nuovi interventi dovrà essere giustificato nelle NTA con specifiche richieste di interventi di mitigazione e compensazione ecologicamente significative. Le compensazioni dovranno da un punto di vista quantitativo bilanciare la perdita di un’area di valore agricolo-ambientale. Nel documento tali analisi non sono approfondite, mentre si ritiene essenziale che siano esplicitate nelle NdA, per garantire la sostenibilità ambientale della variante. Tali opere ed interventi dovranno essere commisurati alle ricadute ambientali indotte al fine di giungere ad un bilancio ambientale positivo ai sensi dell’art. 13 delle NdA del PTC2. h) NORME DI ATTUAZIONE Si ritiene fondamentale, infine, ribadire che le NdA debbano riportare i criteri progettuali, mitigativi, compensativi e di sviluppo sostenibile (contenimento impermeabilizzazione del suolo, idoneo inserimento rispetto al contesto interessato, tecniche di costruzione ecocompatibili e di valorizzazione ambientale, ecc..) che si ritengono fondamentali al fine di perseguire un buon livello di compatibilità territoriale ed ambientale delle scelte strutturali operate e degli interventi previsti ed il raggiungimento degli obbiettivi di qualità ambientale prefissati. N.B. Le osservazioni contenute nel parere della PROVINCIA sono molto articolate e spaziano dai contenuti urbanistici a quelli edilizi a quelli ambientali, pertanto le stesse saranno considerate anche in merito alla revisione del rapporto ambientale e per la relativa sintesi non tecnica. a) ACCOGLIBILE NON ACCOGLIBILE PARZIALMENTE ACCOGLIBILE L’Amministrazione Comunale ha provveduto a predisporre adeguata cartografia in cui è stato riportato il perimetro delle aree libere, dense e di transizione come definite dagli articoli 15, 16 e 17 delle NdA del PTC2. Con nota 2433 del 11.07.2012 il comune di Buriasco ha convocato una conferenza di servizi presso gli uffici della Provincia di Torino per definire le suddette aree ai sensi dell’ Allegato 5 - Linee Guida per la perimetrazione delle aree dense, di transizione e libere di cui all´art. 16 delle Norme di Attuazione del PTC2 della Provincia di Torino. Sono stati convocati i settori pianificazione urbanistica della Regione Piemonte e della Provincia di Torino. Il 18.07.2012 ha avuto luogo negli uffici di Corso Lanza la “Conferenza di Servizi per la definizione delle Aree Dense di Transizione e Libere”. La proposta presentata è stata opportunamente aggiornata e modificata come da osservazioni dei responsabili di Settore ed è stata inviata agli uffici della Regione Piemonte e della Provincia unitamente al verbale di conferenza. In fase di progetto definitivo si propone di integrare la relazione Tecnica con riferimento all’elaborato “Perimetrazione delle aree dense, di transizione e libere ai sensi degli art. 15, 16 e 17 delle NdA del Piano Territoriale di Coordinamento 2 approvato con DGR n. 121-29759 del 21.07.2011. Modifiche E’ stato aggiornata la Relazione di P.R.G.C con riferimento al documento “Perimetrazione delle aree dense, di transizione e libere ai sensi degli art. 15, 16 e 17 delle NdA del Piano Territoriale di Coordinamento 2 approvato con DGR n. 121-29759 del 21.07.2011”. b) ACCOGLIBILE NON ACCOGLIBILE PARZIALMENTE ACCOGLIBILE Le scelte di Piano sono state operate nell’impossibilità di reperire idonee e nuove aree per espansione residenziale e produttiva su suoli di classe inferiore, sono state, comunque, seguite scrupolosamente le indicazioni del PTCP 2 vigente e si propone riguardo la loro localizzazione di agire con opere di compensazione e di mitigazione per scongiurare “operazioni aggiuntive di carichi urbanistici ed infrastrutturali; di scongiurare situazioni di incompatibilità paesistico-ambientale; di non alterare la mobilità esistente; di non creare dannosi “indotti” di funzioni estranee o ulteriormente polarizzanti; e, più in generale, per non creare nuovi squilibri interni o esterni al sistema territoriale esistente..” Che tutto il territorio di Buriasco, con la sola esclusione delle aree poste in zona a vincolo PAI ha suoli Classificati di I e II classe; -4- PROGETTO DEFINITIVO DI NUOVO P.R.G.C. Legge Regionale n. 56//1977 e s.m.i. Comune di Buriasco - Cotrodeduzioni che occorre prevedere aree di completamento e espansione per rispondere alle esigenze di crescita e sviluppo di un paese; che sono state individuate aree di espansione, di completamento e piani di recupero che perseguono “criteri di complementarità e integrazione – fisici morfologici e funzionali – con la città esistente” e concorrono“alla risoluzione delle situazioni di frangia e di rapporto col territorio aperto”. come da direttiva provinciale (art. 9.2.5); Stralcio tavola 3.1 “Sistema del verde e delle aree libere”del nuovo PTCP2 adottato dal Consiglio Provinciale di Torino con deliberazione n. 26817 del 20/7/10 nella • Per le nuove costruzioni nelle aree di espansione lo SUE dovrà prevedere, dimensionare e definire le tecnologie volte al risparmio energetico dimostrando di soddisfare almeno il 30 % del fabbisogno energetico attraverso l’utilizzo di fonti rinnovabili in aggiunta a quanto già previsto dalle normative vigenti. Per le nuove costruzioni, Piani di Recupero, per le ristrutturazioni e mutamento di destinazione almeno il 20% del fabbisogno energetico deve essere soddisfatto attraverso l’uso di fonti rinnovabili oltre a quanto già previsto dalla normativa vigente. Nei Piani di recupero e nelle aree di Espansione deve inoltre essere garantita l’integrazione delle tecnologie volte al risparmio con le tipologie di edificato indicate negli allegati alle norme di attuazione. Gli impianti dovranno essere collocati ed accorpati in modo da non arrecare disturbo estetico. • Si propone di individuare azioni correttive volte a mitigarne gli effetti degli interventi di trasformazione d’uso del territorio che provocano impermeabilizzazione dei suoli ed aumento della velocità di scorrimento delle acque meteoriche. Per le aree di nuova urbanizzazione o di trasformazione si applica normativamente il principio dell’invarianza idraulica per non aggravare la portata di piena del corpo idrico ricevente i deflussi superficiali originati dall’area stessa. In casi specifici, per situazioni particolarmente critiche, è fondamentale la riduzione della portata di piena del corpo idrico ricevente. Per le nuove aree di espansione e per i PdR la rete di drenaggio dovrà essere dotata di vasche di laminazione o di drenaggio dimensionate in modo da garantire l’invarianza o la riduzione idraulica. Per tutte le aree di trasformazione saranno inseriti in norma indici di permeabilità minimi, per consentire all’interno dell’area il naturale deflusso delle acque meteoriche. Particolare attenzione sarà rivolta alla raccolta e al riutilizzo dell’acqua piovana mediante vasche di raccolta e sistemi di irrigazione. Si propone inoltre di inserire nella scheda d’area delle aree urbanistiche C1, C2 e C3 le seguenti prescrizioni: - Le aree per parcheggio pubblico e privato, la viabilità pedonale e ciclabile dovranno essere realizzate con pavimentazioni drenanti che garantiscano una buona permeabilità del suolo; • Si propone, per le aree di completamento e di espansione di inserire specifica norme di tutela che obblighi prioritariamente alla verificata della consistenza e l’efficacia delle reti infrastrutturali dell’area di intervento con particolare riferimento alla rete fognaria e alla compatibilità delle stesse -5- PROGETTO DEFINITIVO DI NUOVO P.R.G.C. Legge Regionale n. 56//1977 e s.m.i. Comune di Buriasco Cotrodeduzioni con i nuovi carichi antropici. Si fa presente che presso gli uffici comunali è depositato lo studio generale della rete fognaria con proposte di intervento a firma dell’ingegnere Renato Barra. • Gli interventi sono stati valutati nella relazione preliminare di verifica delle congruità delle nuove proposte urbanistiche al piano di classificazione acustica prima dell’adozione del Progetto Preliminare di variante al PRGC. La relazione non evidenziava particolari criticità che potessero determinare doppi salti di classe nella zonizzazione acustica nelle zone del concentrico, di Borgata San Bernardo, Borgata Allasini, Borgata Rivasecca e di Frazione Appendini. Si sono riscontrati dei problemi riguardo alle aree Dc.6, Dc.7, Dc.4, Dc.5. Per risolvere tali problemi si propone di apportare alcune modifiche ( controdeduzione al punto 2 PRONUNCIAMENTO D’INCOMPATIBILITA’ DELLA PROVINCIA ALL’ADOZIONE DEL PROGETTO PRELIMINARE NUOVO PIANO REGOLATORE GENERALE COMUNALE -Prot. n. 295849 del 10.04.2012) c) ACCOGLIBILE NON ACCOGLIBILE PARZIALMENTE ACCOGLIBILE Si precisa che la Variante al Piano Regolatore non individua “nuove aree produttive” ma si limita a riconoscere lo stato di fatto. Sono stati previsti esclusivamente gli ampliamenti strettamente necessari sulla base delle effettive necessità delle aziende insediate (Dc4). Si è comunque provveduto ad una ulteriore ridefinizione in riduzione dei confini delle aree produttive seguendo scrupolosamente l’effettiva compromissione esistente del suolo per evitare ogni consumo di Suolo Libero. Si propone di rivedere : i perimetri delle aree Dc1, Dc7 e di eliminare la zona Dc6 andando ad individuare puntualmente e a normare i singoli edifici produttivi in area impropria. Riperimetrare la zona Dc4 per compattare l’area industriale esistente (art.24, punto 10 delle Norme di PTC2) e mantenere invariata la distanza attuale fra l’area in oggetto produttiva e gli edifici residenziali a posti ad est. permettere ed incentivare la rilocalizzazione delle attività ubicate in aree improprie o in zone in cui non possono ampliarsi in area urbanistica Dc.1 per facilitare la “realizzazione di un insediamento attraverso il riuso dello stock edilizio inutilizzato e sottoutilizzato”(art.25, punto 3 delle NTA del PTC2). d) ACCOGLIBILE NON ACCOGLIBILE PARZIALMENTE ACCOGLIBILE Si propone, a tutela e valorizzazione dell’ambito rurale adiacente al castello, nel quale si stabiliscono relazioni di carattere percettivo, morfologico e strutturale, il riconoscimento dell’area come ambito di tutela e valorizzazione (ARA – area di rispetto ambientale). In tale area non si potranno realizzare nuove costruzioni destinate all’agricoltura e non potrà essere modificata la tessitura dei lotti. Il PRGC promuove il recupero dell’area già edificata adiacente il castello (cascina), per favorirne la riqualificazione in chiave turistica al fine di migliore la relazione tra l’elemento storico e la campagna circostante. La strada inizialmente prevista in progetto è stata riproposta in modo da non attraversare e compromettere una grande quantità di lotti agricoli. Tuttavia, valutate le osservazioni e obbiezione mosse dal Servizio Provinciale Competente e a seguito di attente valutazioni dell’Amministrazione comunale se ne propone lo stralcio per salvaguardare l’area “stepping stones” della rete ecologica, che permette lo scambio di individui di una determinata specie tra aree critiche (area riportata in dettaglio nel rapporto ambientale a pagina 62) e la parte sud ovest dell’area “Zona di ripopolamento e Cattura ATCTO3-Buriasco” del piano faunistico venatorio provinciale (riportata di seguito). -6- PROGETTO DEFINITIVO DI NUOVO P.R.G.C. Legge Regionale n. 56//1977 e s.m.i. Comune di Buriasco Cotrodeduzioni e) ACCOGLIBILE NON ACCOGLIBILE PARZIALMENTE ACCOGLIBILE Si propone al fine di riqualificare e rinaturalizzare la fascia di pertinenza fluviale del Torrente Lemina la promozione di interventi di compensazione (vedi punto g.) anche per bilanciare la perdita dell’area di valore agricolo-ambientale individuata cartograficamente con la sigla C1 (vedi anche punto g.). La valorizzazione naturalistica dell’ambiente torrentizio può essere attuata fissandone gli obiettivi e le relative azioni di intervento quali: - la conservazione e il miglioramento della morfologia d’alveo attraverso un attenuazione dell’impatto degli elementi antropici introdotti dalla pianificazione territoriale, generalmente finalizzata allo sviluppo e al migliore utilizzo delle risorse agricole; - il mantenimento di un’adeguata vegetazione riparia e quindi la stanzialità della fauna, garantendo un’evoluzione spontanea del corso d’acqua con la formazione di habitat specifici e realizzando interventi che ne favoriscano una variabilità; già normata all’art. ARTICOLO 38 - NORME IN TEMA DI PROMOZIONE DELLA QUALITÀ ARCHITETTONICA E DELLA PROGETTAZIONE SOSTENIBILE DELLA TUTELA DEL PAESAGGIO E DELL’AMBIENTE “, comma 5 “Le alberate esistenti e quelle ripariali costituenti corridoi ecologici anche se non specificatamente indicati nelle tavole di P.R.G.C. non potranno essere modificate se non per le normali operazioni culturali (taglio dei cedui o sostituzione di alberi malati o secchi)”. Si propone di inserire nuovo comma che norma le sponde del torrente Lemina per una profondità misurata dal ciglio superiore degli argini di mt. 15 è tutelata e non possono essere occupate con manufatti di qualsiasi genere escluse le opere idrauliche necessarie per le protezioni spondali e per l’irrigazione. In tali fasce deve essere conservata e ripristinata la vegetazione ripariale. f) ACCOGLIBILE NON ACCOGLIBILE PARZIALMENTE ACCOGLIBILE -7- PROGETTO DEFINITIVO DI NUOVO P.R.G.C. Legge Regionale n. 56//1977 e s.m.i. Comune di Buriasco Cotrodeduzioni Per le aree Dc1, Dc2 e Dr1 si propone di introdurre nelle norme di attuazione che“Gli interventi di trasformazione di impianti industriali sono subordinati alla procedura di bonifica dei siti e al rispetto di livello di risanamento idoneo alla nuova destinazione secondo quanto previsto dalla normativa vigente in materia. g) ACCOGLIBILE NON ACCOGLIBILE PARZIALMENTE ACCOGLIBILE MITIGAZIONI - Le azioni correttive volte a limitare gli effetti degli interventi di trasformazione d’uso del territorio sono: - il principio dell’invarianza idraulica per risolvere il problema dell’impermeabilizzazione dei suoli e dell’aumento della velocità di scorrimento delle acque meteoriche superficiali ed il riordino della rete irrigua al fine di ripristinare/migliorare, dopo l’esecuzione dell’opera, il sistema di irriguo esistente ante operam; - Coerente inserimento nel contesto ambientale dei nuovi edifici come da allegati specifici alle NTA (materiali, tipologie di facciata, esposizioni, volumi, accessi carrai); - Ottimizzazione degli spazi, inserimento di spazi a verde pubblico, parcheggi, collegamenti con il tessuto edilizio storico e di recente impianto attraverso al progettazione unitaria e l’uso di schede sinottiche. - L’area di espansione offre la possibilità di riorganizzare il tessuto di frangia, lato nord del concentrico affrontando problematiche legate alla viabilità, al recupero dell’esistente attuali e al fabbisogno pregresso di spazi pubblici a servizio delle zone residenziali esistenti. COMPENSAZIONI - La realizzazione del nuovo impianto residenziale dell’area C1 comporta impatti e disagi ambientali che devono essere valutati e compensati con interventi destinati a migliorare la qualità ambientale del territorio e la qualità di vita dei cittadini. A compensazione ambientale sono prescritti interventi consistenti nella sistemazione a orti urbani e a giardino dell’area di proprietà comunale sita in prossimità del Torrente Lemina contrassegnata nella tavola 4 di progetto “Gli sviluppi del Piano in relazione ai beni culturali nel capoluogo” come AREA DI COMPENSAZIONE -8- PROGETTO DEFINITIVO DI NUOVO P.R.G.C. Legge Regionale n. 56//1977 e s.m.i. Comune di Buriasco Cotrodeduzioni h) ACCOGLIBILE NON ACCOGLIBILE PARZIALMENTE ACCOGLIBILE Si propone di accogliere l’osservazione e di integrare il testo normativo con i criteri progettuali, mitigativi, compensativi e di sviluppo sostenibile che si ritengono fondamentali al fine di perseguire un buon livello di compatibilità territoriale ed ambientale. -9- PROGETTO DEFINITIVO DI NUOVO P.R.G.C. Legge Regionale n. 56//1977 e s.m.i. Comune di Buriasco Cotrodeduzioni ARPA - Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale Prot. com.le 1824 del 27 maggio 2012 “TRASMISSIONE DEL PRONUNCIAMENTO D’INCOMPATIBILITA’ DELLA PROVINCIA ALL’ADOZIONE DEL PROGETTO PRELIMINARE NUOVO PIANO REGOLATORE GENERALE COMUNALE (D.C.C. n.33 DEL 13.10.2011)”Prot. n. 50082 del 17.05.2012 - Valutazioni dei Contenuti del Rapporto Ambientale e della Sintesi non Tecnica, ai sensi dell’art. 12 del D.Lgs 152/08 e s.m.i. Tavole: GENERALE Articolo NTA n° GENERALE Cap. Relazione RAPPORTO AMBIENTALE localizzazione proposta: GENERALE Territorio comunale: GENERALE Estratto osservazione Alcuni contenuti del Rapporto Ambientale non appaiono ancora sufficientemente approfonditi e chiari e pertanto si rendono necessari alcuni ulteriori approfondimenti che dovranno essere tenuti in considerazione nelle successive fasi di elaborazione del progetto definitivo nonchè delle NdA. L’Arpa Piemonte ritiene che in merito ai contenuti del Rapporto Ambientale possano essere effettuate le seguenti osservazioni: a) Zone di Espansione Residenziale - - - - - Nella identificazione della localizzazione delle nuove aree di espansione residenziale, in linea con gli indirizzi del PTC2 dovrà essere posta attenzione e cura ed evitare la formazione di aree intercluse e dei fenomeni connessi con lo sprowling urbano; Nella stesura del R.A. non sono stati forniti dati relativi allo sviluppo, allo stato, alla consistenza e all’efficacia delle attuali reti infrastrutturali presenti sul territorio comunale con particolare riferimento alla rete fognaria e al trattamento finale di depurazione; si rileva inoltre la mancanza di un’analisi di compatibilità delle stesse con i nuovi carichi antropici conseguenti all’adozione dello strumento urbanistico; Nella stesura del R.A. non sono state tenute in considerazione le richieste formulate nel documento di scooping in merito alla verifica di compatibilità acustica per evitare potenziali nuovi accostamenti critici nel piano di classificazione acustica laddove, si possano configurare possibili problematiche tra le sorgenti puntuali e i ricettori sensibili. A tale proposito si ribadisce che la pianificazione e/o progettazione di nuovi insediamenti residenziali deve garantire il rispetto dei limiti previsti dalla normativa vigente in materia di inquinamento acustico – eventualmente attraverso gli opportuni rilievi strumentali – identificando spazi adeguati e/o interventi di mitigazione fra sorgenti e recettori; Nella stesura del RA non è stata posta sufficiente attenzione al contenimento dell’inquinamento luminoso generato dai nuovi insediamenti, dall’utilizzazione delle aree verdi e dai parcheggi in progetto, ai fini della salvaguardia dei bioritmi naturali di piante e animali e in particolare delle rotte migratorie dell’avifauna. A tale proposito si ricorda che l’area in oggetto è parzialmente inserita all’interno della zona 2 ai sensi della DGR 29-4373 del 20 novembre 2006, All.1. In tali zone, caratterizzate da un’elevata sensibilità all’inquinamento luminoso, dovrebbero essere adottate misure e soluzioni idonee per la riduzione dell’inquinamento luminoso, dovrebbe essere adottate misure e soluzioni idonee per la riduzione dell’inquinamento luminoso, come quelle riportate nell’All.1 della suddetta DGR. Si raccomandano specificazioni ed approfondimenti in merito al contenimento della superficie impermeabilizzata, ricomprendendo in essa anche le aree a parcheggio, per meglio dettagliare le alternative più ecocompatibili da adottarsi b) Zone di completamento per insediamenti produttivi - - In merito all’ampliamento dell’area produttiva denominata Dc4, si osserva la non congruità dell’ampliamento proposto con l’insediamento produttivo principale, si sottolinea che l’ampliamento comporta l’utilizzo di suolo agricolo di qualità e infine si rileva l’assenza dell’aggiornamento dello studio di compatibilità acustica. Per tali ragioni si ritiene debbano essere intrapresi ulteriori approfondimenti in merito alla possibilità di una localizzazione alternativa allo scopo di minimizzare gli impatti ambientali di natura irreversibile; Stante le nuove previsioni di espansione in aree attualmente a destinazione agricola con il conseguente consumo della risorsa suolo, risorsa da ritenersi non rinnovabile, si ritiene che siano giustificate specifiche richieste di interventi di mitigazione e compensazione ecologicamente sostenibili e significativi. Nel - 10 - PROGETTO DEFINITIVO DI NUOVO P.R.G.C. Legge Regionale n. 56//1977 e s.m.i. Comune di Buriasco - Cotrodeduzioni documento inviato tali analisi non appaiono sufficientemente approfondite, mentre si ritiene essenziale che le stesse siano meglio esplicitate per garantire la piena sostenibilità ambientale dell’intervento. Tali opere ed interventi dovranno essere commisurati alle ricadute ambientali indotte dal progetto, al fine di giungere ad un bilancio ambientale positivo. Nella scelta degli interventi dovranno fin da subito essere valutate eventuali proposte ed esigenze dell’amministrazione locale e dovranno essere prese prioritariamente in considerazione opere di riqualificazione, ripristino e valorizzazione ambientale delle aree degradate ovvero di interesse ambientale presenti sul territorio più direttamente interessato dagli impatti previsti nella variante; Poichè sono potenzialmente previste operazioni di demolizione di strutture di edifici esistenti (industriali e/o residenziali) dovranno essere altrettanto quantificati i volumi demoliti e le tipologie di materiale coinvolto al fine di individuare le modalità più corrette di smaltimento. Allo stesso modo deve essere accertata la presenza negli edifici, di eventuali materiali da costruzione non inerti e non più ammessi dalla normativa e deve essere garantita la rimozione di sicurezza ed il corretto smaltimento finale. c) NORME DI ATTUAZIONE Si ribadisce la necessità che le norme di attuazione rispecchino pienamente e nel dettaglio i criteri progettuali, le eventuali compensazioni e le condizioni di sostenibilità delle azioni progettuali contenute nel RA. Le norme di attuazione quindi debbono garantire al meglio la compatibilità territoriale e ambientale delle scelte progettuali e sono indispensabili anche per identificare i criteri di base del monitoraggio che deve permettere di valutare la rispondenza delle azioni agli obbiettivi e tenere sotto controllo gli impatti ambientali derivanti dall’attuazione delle azioni, al fine di poter apportare le necessarie misure correttive nel corso dell’attuazione. N.B. Le osservazioni contenute nel parere ARPA sono molto articolate e spaziano dai contenuti urbanistici a quelli edilizi a quelli ambientali, pertanto le stesse saranno considerate anche in merito alla revisione del rapporto ambientale e per la relativa sintesi non tecnica. a) ACCOGLIBILE NON ACCOGLIBILE PARZIALMENTE ACCOGLIBILE Il fenomeno dello sprowling è la dispersione urbana caratterizzata dall'elevato consumo di terreno: la presenza di aree commerciali, residenziali ed industriali distinte tra loro e separate da strade e zone verdiagricole. Come risultato, i luoghi dove le persone vivono, lavorano, acquistano e si divertono sono spesso distanti tra loro, e viene a mancare il limite tra città e campagna. La bassa densità abitativa è l'ulteriore elemento caratteristico: gli edifici vengono realizzati con un numero limitato di piani e sono separati tra loro. Molto spazio è riservato ai parcheggi e alle strade poiché questo modello insediativo è funzionale rispetto all'uso dell'automobile che consente di raggiungere in poco tempo distanze considerevoli, che nella città preindustriale non erano praticabili. Per evitare questo tipo di sviluppo urbano in cui viene urbanizzato terreno ad un tasso superiore rispetto all'effettivo incremento della popolazione sono state definite linee guida alla progettazioni (non negoziabili) con l’obbiettivo di: - - - Evitare la frammentazione dei lotti e la creazione di vuoti – le unità immobiliari a progetto devono essere accorpate in edifici a “stecca” o in “linea” garantendo delle dimensioni minime (a parità di indice fondiario un unico edificio lineare “consuma” meno terreno e crea meno vuoti di un edifici uni o bifamigliare isolato). Il numero di piani fuori terra è limitato a due con altezza massima degli edifici di metri 8,5. Tali limiti dimensionali ,spesso, non permettono di utilizzare appieno lo spazio disponibile, tuttavia pare più ragionevole mantenere una continuità tipologica ed estetica con il costruito antico esistente (come da ALLEGATI 1 e 2 alle Norme Tecniche di Attuazione); L’intervento edilizio deve essere occasione per ricucire il tessuto edilizio e completare l’impianto tipologico originario, partendo dall’analisi del rapporto tra edificato, orografia e morfologia del luogo; eliminando strutture non compatibili, corpi estranei e superfetazioni che non permettono la leggibilità dell’insieme; deve anche essere motivo per cercare di mascherare e mitigare episodi edilizi incongrui o fuori scala (vedi controdeduzione alla Provincia di Torino “Servizio Valutazione Ambientale”, lettera e); Gli interventi di dimensioni notevoli che comportano un forte impatto sul contesto paesaggisticoambientale e una conseguente diminuzione della naturalità, devono essere compensati da adeguati interventi di miglioramento ambientale che devono interessare ambiti degradati in aree limitrofe (interventi lungo il Torrente Lemina); - 11 - PROGETTO DEFINITIVO DI NUOVO P.R.G.C. Legge Regionale n. 56//1977 e s.m.i. Comune di Buriasco - - - Cotrodeduzioni l’insediamento non deve essere in contrasto con l’andamento morfologico e orografico dei luoghi e comportare eccessivi movimenti di terra, scavi, riporti e terrapieni (inserito nuovo punto, lettera l) nelle Tabelle d’Area C1, C2, C3 e B8 circa il riporto e i movimenti di terra per la sistemazione del suolo); alberature, filari, macchie dovranno, se di valore storico-testimoniale e/o di qualità o importanza ecologica, diventare parte integrante del progetto di trasformazione. recupero del patrimonio edilizio esistente attraverso la riconversione di aziende agricole che si trovano lungo le frange dell’edificato esistente attraverso interventi di ristrutturazione urbanistica (PdR) opportunamente definiti e normati (come da ALLEGATI 1 e 2 alle Norme Tecniche di Attuazione); limitare l’impermeabilizzazione nelle aree edificate e in quelle da edificare inserendo normativamente un indice di impermeabilizzazione (vedi controdeduzione al Pronunciamento d’Incompatibilità” della Provincia di Torino, lettera b) ; creare continuità degli spazi privati e pubblici a verde; accorpare al centro edificato la nuova area residenziale avendo cura di creare sinergia con il centro; mantenere definito il limite fra capoluogo edificato e area libera; riorganizzare la maglia viabile del capoluogo e della frazione Appendini con la previsione di spazi a parcheggio anche per soddisfare bisogni pregressi (come da ALLEGATI 1 e 2 alle Norme Tecniche di Attuazione); formalizzare normativamente il divieto di realizzare recinzioni verso la campagna circostante sostituendole con siepi vive o altre indicazioni di limite non riconducibili ad un manufatto edilizio(inseriti nuovi commi 16 all’ art. 26 e comma 19 all’art. 2);. contestualmente al progetto degli edifici dovrà essere proposto anche lo studio del verde con particolare attenzione al rapporto con la campagna circostante (aggiunto comma 17 all’ art. 26, comma 20, all’ 27 comma 19 all’ 28); gli edifici avranno caratteristiche tipologiche ben definite, non per rendere la progettazione ripetitiva ma per integrarla con il contesto agricolo (come da ALLEGATI 1 e 2 alle Norme Tecniche di Attuazione); Si sottolinea che il recupero del patrimonio edilizio disponibile nella parte sud del paese, a ridosso del Torrente Lemina è reso difficile dalla impossibilità di generare incrementi di carico antropico e quindi di realizzare nuove unità immobiliari. Questo pesante limite per la crescita e lo sviluppo naturale del paese impedisce il totale recupero del patrimonio edilizio ed il completamento di lotti interclusi o interstiziali - - - Si propone, per le aree di completamento e di espansione di inserire specifica norme di tutela che obblighi prioritariamente alla verificata della consistenza e l’efficacia delle reti infrastrutturali dell’area di intervento con particolare riferimento alla rete fognaria e alla compatibilità delle stesse con i nuovi carichi antropici (vedi controdeduzione alla Provincia di Torino “Servizio Valutazione Ambientale”, lettera c); la pianificazione e/o progettazione di nuovi insediamenti residenziali deve garantire il rispetto dei limiti previsti dalla normativa vigente in materia di inquinamento acustico. E’ stata infatti predisposta per il Progetto Preliminare apposita “Relazione relativa alla Zonizzazione Acustica del comune di Buriasco per la verifica di congruità delle nuove proposte urbanistiche del progetto preliminare del nuovo PRGC rispetto al piano di classificazione acustica vigente” a firma del dott. Ing. Aldo Bianciotto. A supporto del progetto Definitivo di Piano è stata predisposta nuova Relazione Preliminare relativa la zonizzazione Acustica. La variante al progetto di Piano di Classificazione Acustica verrà preparata a seguito di approvazione del Progetto Definitivo di Variante Generale al PRGC. - 12 - PROGETTO DEFINITIVO DI NUOVO P.R.G.C. Legge Regionale n. 56//1977 e s.m.i. Comune di Buriasco Cotrodeduzioni - Per quanto riguarda la presenza sul territorio regionale di osservatori astronomici, si e fatto riferimento alla norma UNI 10819, “Impianti di illuminazione esterna – Requisiti per la limitazione della dispersione verso l’alto del flusso luminoso” marzo 1999, che “prescrive i requisiti degli impianti di illuminazione esterna, per la limitazione della dispersione verso l’alto di flusso luminoso proveniente da sorgenti di luce artificiale anche al fine di non ostacolare l’osservazione astronomica.” Nella seguente tabella e riportato l’elenco degli osservatori astronomici del Piemonte. Occorre introdurre nelle norme di attuazione il riferimento normativo alla DGR 29-4373 del 20 novembre 2006 . Questa analisi implica una approfondita conoscenza dell’area di progetto e delle zone adiacenti, inclusa la presenza, la posizione e la dimensione degli edifici presenti, di facciate importanti, di spazi urbani frequentati. Il livello di approfondimento delle informazioni richiesto dipende dalle dimensioni dell’installazione e dalla sensibilità all’inquinamento luminoso dell’ambiente in cui si va ad operare. Dovranno essere indicate, nel progetto, tutte le tecnologie impiegate per la riduzione dell’inquinamento luminoso e del consumo energetico; - 13 - PROGETTO DEFINITIVO DI NUOVO P.R.G.C. Legge Regionale n. 56//1977 e s.m.i. Comune di Buriasco Cotrodeduzioni Le aree di espansione e di trasformazione dovranno essere dotati di tecnologia di illuminazione a Led. Occorre inserire nelle tabelle d’area un indice massimo di impermeabilizzazione. Dovrà essere garantita la realizzazione con tecnologie ecocompatibili di almeno il 50 % della superficie dei parcheggi pubblici nelle aree C1, C2, C3 ed in tutte le zone di recupero (PdR). • Modifiche Nelle Tabella d’Area delle zone “C”, “Dc” e “B8” è stato aggiunto nuovo punto alla lettera l) a norma di degli impianti di illuminazione pubblica. b) ACCOGLIBILE NON ACCOGLIBILE PARZIALMENTE ACCOGLIBILE - - - La trasformazione dell’area oggi contrassegnata con la sigla Dc5 da area a destinazione agricola a produttiva modifica anche gli aspetti acustici della zona. Nella relazione preliminare relativa alla zonizzazione acustica per la verifica di congruità delle nuove proposte urbanistiche è stato valutato l’ampliamento, (schede 7, 8) che in effetti presenta delle criticità, la zona Dc5 infatti è una zona produttiva a specifico uso turistico ricettivo nella quale vengono svolti anche eventi che possono essere rumorosi nelle ore serali, si propone che al posto della classe V come indicata nella relazione preliminare di verifica di congruità con le nuove proposte urbanistiche di inserire la classe IV “aree di intense attività umane”. Si propone la correzione della relazione preliminare relativa alla zonizzazione acustica per la verifica di congruità delle nuove proposte urbanistiche e di integrare il Progetto Definitivo di nuovo PRGC con tale elaborato. In merito all’ampliamento dell’area produttiva individuata in cartografia con la sigle Dc.4 si propone di localizzarne l’ampliamento lungo il lato sud al fine di compattare l’area industriale esistente (art.24, punto 10 delle Norme di PTC2) e mantenere invariata la distanza attuale da gli edifici residenziali a posti ad est.. Per quanto riguarda l’utilizzo di “suolo agricolo di buona qualità” si fa notare che tutto il territorio di Buriasco è classificato in classe I e II “Uso dei suoli ai fini Agricoli, Forestali ed estrattivi”. Si propone inoltre di integrare il Progetto Definitivo con idoneo Studio di Compatibilità acustica. E’ stato individuato intervento compensativo, di rinaturalizzazione e bonifica di sito attualmente compromesso (vedi Tabella d’area ) Dc7; Si propone di integrare le norme (art. 28 , punto 2) con il seguente comma “Per le aree produttive dismesse o dove è prevista la demolizione di strutture industriali il riutilizzo o la rioccupazione dei siti è subordinato alle verifiche atte ad accertare sussistenza di rischi o fattori di nocività oppure contaminazioni, nonché alla presentazione ed eventualmente esecuzione di piano di bonifica ai sensi della normativa statale e regionale. Deve essere garantita la corretta rimozione e smaltimento dei materiali di risulta” Modifiche Sono state apportate modifiche alle Tabelle d’Area allegate alla Norme Tecniche di Attuazione e alle tavole di Progetto di P.R.G.C: integrato punto 2 dell’art. 28; integrata Tabella d’area Dc7 (bonifica); Modificata Tav 1_ Destinazioni d’uso del territorio su carta di sintesi - Scala 1:5.000; Modificata Tav 2_ Il Piano Regolatore Generale del territorio Comunale: azzonamento, destinazioni d’uso e vincoli dei comuni limitrofi su base carta tecnica regionale - Scala 1:5.000; Modificata Tav 3_ Il Piano Regolatore Generale del territorio Comunale - Scala 1:2.000: Capoluogo Area industriale di via Pinerolo Frazione Appendini e Cascina Rivalba - 14 -