“DETERMINAZIONE
DELL’EFFETTO
RISERVA
INDOTTO
DALLA
GESTIONE
DELL’AREA MARINA PROTETTA SULLE POPOLAZIONI ITTICHE IN RELAZIONE ALLE
ATTIVITÀ DI PESCA ED ALLE CONDIZIONI SOCIO-ECONOMICHE”
RISULTATI MONITORAGGIO 2012
Dott.ssa Francesca Galfo
Dott. Francesco Tiralongo
PREMESSA
Oggetto del presente documento è il resoconto delle attività svolte nel 2012 e la presentazione dei
dati ricavati ed elaborati e dei risultati ottenuti nell’ambito del progetto “Determinazione
dell’Effetto Riserva indotto dalla gestione dell’Area Marina Protetta sulle popolazioni ittiche in
relazione alle attività di pesca ed alle condizioni socio-economiche”.
Il progetto è stato prolungato fino a dicembre del 2013 per un periodo corrispondente a 6 mesi
durante i quali verranno riprese e continuate le attività di monitoraggio previste dal protocollo
originario, riviste ed eventualmente modificate alla luce delle carenze e criticità emerse nella prima
fase dello studio. I dati elaborati, i risultati ottenuti e le conseguenti conclusioni verranno presentate
a fine progetto in un elaborato finale relativo all’intero periodo dello studio.
2
INTRODUZIONE
Le AMP costituiscono strumenti privilegiati ed indispensabili per la conservazione dell’ambiente
marino e della sua integrità e per la tutela e la salvaguardia della biodiversità marina.
L’istituzione delle aree marine protette ha assunto negli ultimi anni sempre maggiore rilievo:
è’ormai riconosciuto che la protezione conseguente alla loro istituzione permette il recupero della
biodiversità marina e delle funzioni ecosistemiche assicurando un sistema naturale che
“teoricamente” non risente del disturbo antropico.
I benefici derivanti dalla istituzione delle AMP sono di tipo ambientali ma anche socio-economici:
oltre alla conservazione e protezione dell’ecosistema marino, le aree marine protette svolgono un
ruolo di fondamentale importanza nella gestione e valorizzazione della fascia costiera contribuendo
al benessere economico e sociale delle realtà locali attraverso la promozione di un uso
ecologicamente sostenibile delle risorse. Da un punto di vista ecologico, i benefici derivanti
dall’istituzione delle Aree marine protette e dal grado di protezione che consegue alla loro gestione
si traducono nel mantenimento e miglioramento dello stato di naturalità dell’ambiente, nella
composizione e struttura delle biocenosi floro-faunistiche ed in tutti quei processi, dinamiche
trofiche e relazioni ecologiche che definiscono la funzionalità globale dell’ecosistema marino. In
particolare, come confermato da diversi studi effettuati in Mediterraneo, le AMP producono effetti
positivi sulle comunità ittiche costiere che ne rappresentano una componente molto importante
proprio come indicatrice dello stato di salute dell’ambiente marino e costiero incrementandone
l’abbondanza, la taglia e la biomassa e riconducendo ad una struttura di comunità “più naturale”.
L’aumento dell’abbondanza e/o biomassa di alcuni organismi e della diversità in specie all'interno
dell’area protetta rappresenta uno dei benefici principali derivanti dalla istituzione delle AMP; con
il termine “effetto riserva” si intende l’insieme dei cambiamenti dell’ambiente marino originati
dalla riduzione degli impatti antropici che possono manifestarsi appunto come incremento della
densità, della taglia e della biomassa. All’effetto riserva si aggiungono “l’effetto reclutamento” e
“l’effetto spillover” che determinano come risultato una esportazione o migrazione di individui
verso zone esterne all’AMP permettendo così un aumento di diverse specie anche in zone lontane
dal sito protetto.
Come conseguenza stessa dei benefici ecologici ed ambientali, le riserve creano importanti benefici
anche a livello economico e sociale, noti per esempio nel settore della pesca e del turismo.
La conseguenza dell’esportazione di individui nelle zone limitrofe alla riserva, per esempio, si
traduce in un beneficio diretto sulle attività di pesca in termini di miglioramento dei rendimenti
nelle aree circostanti non protette.
3
La pesca da sempre svolge un ruolo determinante per le popolazioni rivierasche e per lo sviluppo
della fascia costiera rappresentando sia una fonte di sostentamento sia un patrimonio di tradizioni
storico-culturali e sociali di grande valenza. Attualmente questa attività versa in una condizione
critica a causa del depauperamento delle risorse; da diversi decenni gli stock ittici sono sottoposti ad
un eccessivo sfruttamento; a ciò si aggiungono altri fattori determinanti come l’inquinamento ed il
cambiamento climatico, l’introduzione di specie alloctone; tutti questi fattori si ripercuotono
sull’abbondanza e sulla distribuzione degli stock ittici. In realtà, la stessa attività di pesca, se
condotta in maniera irrazionale contribuisce al depauperamento delle risorse ed allo stesso tempo
all’alterazione dell’ambiente marino agendo in maniera diretta o indiretta.
In quest’ottica la necessità di preservare le comunità ittiche e di garantirne lo sfruttamento razionale
costituisce uno degli obiettivi dell’istituzione delle AMP nell’ambito della gestione della pesca;
quest’ultima deve essere tuttavia affrontata con un approccio interdisciplinare in modo da integrare
le esigenze ambientali di conservazione con le esigenze socio economiche locali.
Gli obiettivi istitutivi di un’area marina protetta si ottengono tramite strumenti gestionali basati su
una opportuna regolamentazione e sulla scelta di misure di tutela e protezione appropriate; tali
strumenti gestionali devono essere definiti sulla base di studi conoscitivi finalizzati
all’identificazione delle specificità di ogni singola AMP.
Inoltre la valutazione dell’efficacia di gestione ed i conseguenti ottenuti dall’instaurazione del
regime di tutela devono essere continuamente tenuti sotto controllo tramite periodiche attività di
monitoraggio che forniscono informazioni aggiornate sullo stato e sul trend dei siti protetti e sui
meccanismi biologici che si sono instaurati all’interno dell’AMP.
Il parametro più utilizzato per verificare l’efficacia delle AMP è la valutazione dell’effetto riserva
attraverso lo studio dell’abbondanza e della biomassa e delle dinamiche temporali del popolamento
ittico in differenti zone sottoposte a differenti livelli di protezione.
Il monitoraggio e gli studi mirati alla valutazione dell’effetto riserva risultano pertanto
indispensabili per garantire una governance adeguata alla realtà della riserva stessa fornendo
elementi conoscitivi di base utili a stabilire l’idoneità delle misure gestionali adottate
ed
eventualmente a modificarle nel caso in cui queste non risultino adeguate al raggiungimento degli
obiettivi istitutivi.
4
IL PROGETTO
Nell’ottica dell’importanza e della necessità del monitoraggio nella valutazione dell’efficacia delle
AMP come strumento di conservazione e protezione dell’ambiente marino, l’Area Marina Protetta
del Plemmirio il cui spirito è quello di valorizzare e tutelare il patrimonio naturale nel pieno rispetto
delle esigenze socio-economiche e delle vocazioni delle comunità locali, ha promosso uno studio
finalizzato alla determinazione dell’effetto riserva indotto dalla gestione sulle popolazioni ittiche in
relazione alle attività di pesca ed alle condizioni socio-economiche.
L’obiettivo generale della presente ricerca è quello di valutare gli effetti del regime di protezione
dell’Area Marina Protetta del Plemmirio sulla biodiversità e sulle comunità ittiche costiere in
relazione all’attività di pesca e le conseguenti ricadute socio-economiche sul territorio.
Come è stato sottolineato, lo studio dell’effetto riserva rappresenta una delle ricerche chiave per
valutare il funzionamento e l’efficacia di un AMP in termini di protezione e gestione: il
monitoraggio ed il confronto tra siti all’interno e siti esterni della riserva, posti a differente
vincolistica, rappresenta lo strumento metodologico che consente di stabilire se ci sono differenze
significative tra zone soggette a misure di tutela differenti e di valutare se un maggior livello di
tutela (corrispondente ad un maggiore livello di restrizioni) favorisce realmente migliori condizioni
di naturalità.
In questo senso, sono stati compiuti molti studi in diverse AMP del Mediterraneo che vengono
utilizzati per valutare la pertinenza di aree marine protette quale strumento per una gestione della
pesca e la conservazione degli ecosistemi.
Da un punto di vista ecologico la fauna ittica rappresenta un ottimo descrittore della variabilità
ambientale e conseguentemente un valido indicatore degli eventuali effetti di protezioni derivanti
dalle AMP. I metodi convenzionali più utilizzati in passato per raccogliere informazioni sul
popolamento ittico in termini di abbondanza, biomassa e struttura di comunità derivavano dalla
raccolta di dati provenienti dalla pesca professionale e ricreativa.
Pertanto, lo studio della composizione quali-quantitativa della fauna ittica costiera in un area marina
protetta condotto attraverso il monitoraggio della pesca costituisce un elemento conoscitivo
indispensabile per la conservazione delle risorse naturali e per la gestione delle attività alieutiche.
L’indagine ha riguardato quindi l’attività di pesca regolamentata in AMP, sia di tipo professionale
che ricreativo.
In quest’ottica, lo studio in atto mira, come già evidenziato, all’acquisizione di dati utili a stabilire
gli effetti della istituzione, gestione e regolamentazione della AMP a conferma del ruolo nella
tutela e conservazione delle risorse ed al tempo stesso contribuisce alla conoscenza ed alla
5
descrizione delle attività di pesca all’interno della riserva ed alla valutazione dell’impatto socioeconomico legato alle suddette attività.
Il progetto, inizialmente di durata annuale, è stato articolato in differenti fasi di diversa durata
ciascuna delle quali ha previsto determinate attività; di seguito viene riportato il diagramma di Gantt
con la denominazione e la durata delle differenti fasi.
MESI
I Fase: Pre-survey
II Fase: Monitoraggio
III Fase: Elaborazione dati
IV Fase: Relazione finale
01
02
03
04
05
06
07
08
09
10
11
12
1° Fase: Fase di Pre-survey
La fase di presurvey ha previsto inizialmente una ricerca bibliografica relativamente alle attività di
pesca professionale e ricreativa ed alla gestione delle stesse all’interno delle Aree Marine Protette,
alle normative di pesca, comunitarie e nazionali, alle attività di pesca in generale e con particolare
attenzione, alle metodiche ed attrezzi utilizzate nella Marineria di Siracusa. Successivamente sono
stati consultati i Registri della Capitaneria di Porto e gli elenchi in possesso dell’AMP allo scopo di
dimensionare, caratterizzare e descrivere la flotta peschereccia operante all’esterno ed all’interno
della riserva (tecniche ed attrezzi di pesca, composizione del naviglio, etc); in riferimento alla pesca
ricreativa, è stata consultata la documentazione in possesso dell’AMP relativa alle autorizzazioni
rilasciate nel corso dell’anno sulla cui base è stato elaborato l’elenco dei pescatori ricreativi. Ciò ha
permesso di individuare la consistenza numerica dei pescatori che esercitano in AMP, il numero di
licenze di pesca, la tipologia delle imbarcazioni, delle tecniche e degli attrezzi da pesca in relazione
sia alla pesca ricreativa che professionale; durante le attività di monitoraggio questi sono stati
verificati sul campo.
Sono state inoltre programmate le attività di monitoraggio e realizzato un disegno di
campionamento relativamente alla pesca ricreativa e professionale; in particolare sono stati scelti i
siti di rilievo, è stata stabilita la frequenza dei rilievi e dei campionamenti ed elaborato il calendario
delle attività.
Sono state elaborate delle lettere informative riguardanti il progetto e le attività previste da
quest’ultimo da consegnare ai pescatori professionale e ricreativi al fine di assicurare ed ottimizzare
la partecipazione ed il coinvolgimento degli stessi nel progetto.
Il progetto inoltre ha previsto una indagine socio-economica delle attività di pesca mirata a
delineare un quadro descrittivo di queste attività nel territorio sotto gli aspetti sociali, demografici
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ed economici, la cui definizione fornisce indubbiamente ulteriori elementi conoscitivi necessari alla
pianificazione di eventuali interventi gestionali.
Tale componente progettuale è stata concretizzata attraverso la realizzazione di interviste rivolte
agli utenti della pesca ed effettuate sia durante le attività di campo sia telefonicamente nelle fasi
successive del progetto con il supporto di appositi questionari.
Sono state pertanto elaborate 2 tipologie di questionari (uno per la pesca ricreativa ed uno per
quella professionale) articolati in più sezioni a seconda delle informazioni richieste:
o Sezione anagrafica e sociale: dati anagrafici dell’utente (data e luogo di nascita, grado di
istruzione, professione, etc)
o Sezione relativa alle attività di pesca: informazioni generali riguardanti i sistemi di pesca
utilizzati, imbarcazioni, le aree, la frequenza e gli orari di pesca, la tipologia del pescato etc.
o Sezione generale: costi dell’attività, associazionismo, conoscenza legislazione, opinione
riguardo l’istituzione dell’AMP, etc.
Sono state inoltre programmate le interviste telefoniche a supporto delle interviste effettuate
direttamente sul campo.
Sono stati elaborati fogli di lavoro in Excel per la gestione ed archiviazione dei dati raccolti e tutto
il materiale occorrente per le attività sul campo (schede di campionamento, mappe, etc).
2° Fase di Monitoraggio: attività di monitoraggio sul campo
La fase di monitoraggio ha previsto, sia per la pesca professionale che ricreativa, la realizzazione
delle attività sul campo come indicato dal protocollo con rilievi eseguiti con cadenza settimanale
presso i siti di campionamento individuati nella prima fase; ciascun rilievo ha comportato il
censimento visivo del pescato con annotazione su apposite schede da campo della quantità in peso
ed in numero di individui totale per ciascuna specie e le interviste rivolte sia ai pescatori
professionali che ricreativi e realizzate tramite la somministrazione dei questionari di cui sopra. Nel
contempo sono state consegnate ad entrambe le categorie le lettere informative relative al progetto.
Le rilevazioni sul campo hanno permesso di valutare e di seguire l’andamento delle catture per
specie, zona ed attrezzo relativamente ai due tipi di pesca ed al tempo stesso hanno fornito
l’occasione ad entrambe le categorie di pescatori, professionale e ricreativa, di evidenziare criticità
e problematiche relative alla loro attività. Contemporaneamente sono state realizzate le interviste
telefoniche ed aggiornati in continuum gli elenchi dei pescatori ricreativi e professionali in possesso
dell’AMP. Tutti i dati raccolti, relativamente alla pesca professionale e ricreativa e le informazioni
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relative ai questionari compilati sono stati archiviati in fogli di lavoro Excel precedentemente
elaborati. 3° Fase: Elaborazione ed organizzazione dei dati
Nella terza fase, i dati raccolti nel corso dello svolgimento delle varie fasi di attività ed in
particolare i dati ricavati dal monitoraggio, sono stati elaborati ed integrati in riferimento agli
obiettivi perseguiti dal progetto; in particolare l’elaborazione dati ha previsto analisi statistiche,
applicazione di indici descrittivi delle comunità rilevate, osservazioni sulle composizione ed
andamento delle catture, tecniche ed attrezzi da pesca etc. in funzione della determinazione delle
differenze di biomassa e biodiversità nelle aree in cui vengono praticate le attività di pesca e
sottoposte a differenti regimi di regolamentazione.
Sono stati inoltre analizzati i libretti di cattura della pesca ricreativa con registrazione ed
elaborazione dei dati riportati in questi ultimi (giornate di pesca, pescato, etc); inoltre in questa fase
di attività i libretti di cattura sono stati rielaborati alla luce delle criticità emerse negli studi
precedenti (integrazione delle informazioni richieste, schede dei pesci etc).
4° Fase: Relazione finale – presentazione dati e risultati.
In questa fase, come previsto dal protocollo originario, le informazioni ricavate ed i risultati
ottenuti nell’elaborazione dei dati dovevano essere riportati in una relazione finale descrittiva del
progetto. Tuttavia alla luce della proroga di quest’ultimo, è stato realizzato un report in cui vengono
restituiti i dati, i risultati ottenuti dall’elaborazione di questi ultimi e le informazioni ricavate ad
oggi. Si rimanda alla stesura della relazione finale, relativa al completamento dello studio, per le
eventuali discussioni e conclusioni.
Il progetto così come prospettato ha subito in corso d’opera delle variazioni in riferimento alla
tempistica, comunicate ed approvate dall’ ente gestore, che hanno comportato la rimodulazione di
alcune fasi.
8
PESCA PROFESSIONALE
RISULTATI
Secondo i dati raccolti presso la capitaneria di Porto, la marineria siracusana risulta composta da 88
unità rappresentate quasi esclusivamente da imbarcazioni di stazza medio – piccola, che praticano
essenzialmente quella che viene definita “piccola pesca”. Nella tabella seguente si riportano i valori
massimi, minimi e la media dei parametri relativi alla lunghezza fuori tutto, alla tonnellata stazza
lorda ed alla potenza dei motori espressa in cavalli delle imbarcazioni che compongono la flotta
peschereccia. Per ciascuno dei parametri analizzati si è proceduti alla suddivisione in classi di valori
e successivamente al raggruppamento delle imbarcazioni nelle diverse classi. I risultati sono
espressi nei grafici sottostanti; come risulta evidente il 60% delle imbarcazioni ha una tonnellata
stazza lorda inferiore a 5; la maggior parte presenta una lunghezza fuori tutto compresa tra 6 e 9
metri e la potenza dei motori è principalmente inferiore ai 30 cavalli.
Caratteristiche delle flotta
T.S.L.
L. F. T.
H. P.
Min.
0,78
4,27
4
Max.
84,83
26,11
753
Media
9,95
10,14
108,01
Dev. Stand.
14,75
5,01
129,69
T .S .L .
70%
60%
%
50%
40%
30%
20%
10%
0%
< 5
5,1‐10
10,1‐20
20,1‐30
> 30
12,1‐15
> 15,1
C la ssi T .S .L .
L .F .T .
35%
30%
%
25%
20%
15%
10%
5%
0%
<6
6,1‐9
9,1‐ 12
C la ssi L .F .T .
9
HP
50%
%
40%
30%
20%
10%
0%
< 30
31‐60
61‐90
91‐120
> 120
C la ssi hp
I siti di ormeggio delle imbarcazioni si estendono da Siracusa, ed in particolare a nord, dal “Porto
Piccolo”, al porticciolo di “Ognina di Siracusa”, a sud. Tra gli estremi sono compresi il “Porto
Grande”, collegato al “Porto Piccolo” dal “Canale”, altro sito di ormeggio, fino ad arrivare ad
“Ognina”. Il grosso della flotta risiede tra il “Porto Grande”, il “Canale” e il borgo marinaro di
“Ognina”.
Per quanto riguarda i sistemi di pesca, la quasi totalità dei pescatori ha licenze abilitanti all’utilizzo
di più di un attrezzo (posta, palangari, lenze e arpioni), che adattano in funzione della stagione e
della disponibilità della risorsa. Tuttavia i principali attrezzi utilizzati dalla pesca artigianale sono
indubbiamente il tramaglio e il palangaro ed in particolare il primo è certamente di più largo
impiego rispetto al secondo.
P erc entuale lic enz e s is temi di pes c a
Marineria S R
S tras c ic o 4%
Palangaro 35%
Pos ta 33%
Nas s e 0%
C irc uiz ione 11%
A rpione 3%
L enz e 10%
Ferrettara 4%
Infatti, nonostante dal grafico, basato su dati estrapolati dalle licenze di pesca in base alle varie
autorizzazioni, il palangaro risulti l’attrezzo più utilizzato, le indagini condotte sul campo e le
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interviste rivolte ai pescatori hanno rilevato che il tramaglio rappresenta l’attrezzo in assoluto di più
largo impiego tra i pescatori. Tale attrezzo ha infatti una buona facilità d’impiego e consente di
ottenere rendimenti misti con specie ad elevato valore commerciale.
Alcuni pescatori che praticano la pesca con tale attrezzo, durante alcuni periodi dell’anno o dopo
particolari condizioni meteo marine, utilizzano un altro tipo di rete da posta fissa, definita
“imbrocco”.
Per quanto riguarda la distanza di pesca dalla costa, all’interno della marineria siracusana, si
riscontra che la maggior parte delle imbarcazioni, in base alle autorizzazioni rilasciate, pratica una
pesca ti tipo “locale”, contro una percentuale nettamente inferiore che invece pratica la pesca
“ravvicinata”.
Per pesca locale, si intende l’insieme delle imbarcazioni che praticano l’attività della pesca ad una
distanza massima dalla costa che può essere di 3 o di 6 miglia nautiche, in base a quanto specificato
nell’autorizzazione; mentre per pesca ravvicinata si intendono tutte le imbarcazioni che sono
autorizzate a pescare fino alla distanza massima di 40 miglia nautiche dalla costa. In tutti i casi, c’è
da sottolineare che la maggior parte delle imbarcazioni, soprattutto le piccole imbarcazioni che
operano con tramaglio, operano effettivamente entro le 3 miglia nautiche dalla costa.
T ipolog ia di pes c a ‐ Marineria S irac us a
P e sc a loc a le
P e sc a ra vvic ina ta
Pes c a ravvic inata 20%
Pes c a loc ale 80%
Sul totale delle imbarcazioni iscritte alla marineria di Siracusa, nell’anno 2012, solo 28 sono fornite
di autorizzazioni di pesca in AMP (Zona B e C). Nella tabella seguente si riportano i valori
massimi, minimi e la media dei parametri relativi alla lunghezza fuori tutto, alla tonnellata stazza
lorda ed alla potenza dei motori espressa in cavalli delle imbarcazioni che compongono la flotta
peschereccia che opera in AMP e la suddivisione in classi di valori delle imbarcazioni. Anche in
11
questo caso la maggior parte delle imbarcazioni ha una tonnellata stazza lorda inferiore a 5, una
lunghezza fuori tutto compresa tra 6 e 9 metri ed una potenza dei motori inferiore ai 30 cavalli.
Caratteristiche della flotta - AMP
T.S.L.
L. F. T.
H. P.
Min.
1,07
5,25
5,40
Max.
9,95
12,87
480,00
Media
3,44
7,89
57,81
Dev. Stand.
2,39
2,17
92,53
%
T .S .L . ‐ A MP
90%
80%
70%
60%
50%
40%
30%
20%
10%
0%
< 5
5,1‐10
C la ssi T .S .L .
L .F .T . ‐ AMP
70%
60%
%
50%
40%
30%
20%
10%
0%
<6
6,1‐9
C la ssi L .F .T .
9,1‐ 12
12,1‐15
HP ‐ AMP
70%
60%
%
50%
40%
30%
20%
10%
0%
< 30
31‐60
61‐90
91‐120
> 120
C la ssi hp
Tutte le 28 imbarcazioni, ad eccezione di una, praticano la tipologia di pesca che rientra nella
categoria della pesca locale, quindi con limiti massimi di distanza di pesca dalla costa di 3 o 6
12
miglia nautiche. Per quanto riguarda la tipologia delle imbarcazioni, queste si suddividono in
cabinato, semicabinato ed open. Il cabinato (64%), rappresenta indubbiamente il modello preferito
ed utilizzato all’interno della riserva.
T ipolog ia di pes c a ‐ AMP
P esca loc a le
T ipolog ia delle imbarc az ioni c on permes s o pes c a in AMP
P esca ra vvicina ta
C a bina to
Pes ca ravvic inata 20%
S e m ic a bina to
Ope n
O pen 14%
S emic abinato 22%
C abinato 64%
Pes ca loc ale 80%
In riferimento ai sistemi di pesca autorizzati all’interno dell’AMP (reti da posta e palangari la cui
lunghezza o numero di ami è opportunamente regolamentata dal consorzio stesso) sempre sulla base
delle informazioni riportate nelle autorizzazioni, la rete da posta fissa risulta l’attrezzo principale.
Percentuale licenze sistemi di pesca
AMP
Lenze
17%
Nasse
3%
Posta
42%
Palangari
38%
Le attività sul campo hanno dimostrato e confermato che il tramaglio risulta l’attrezzo di gran lunga
preferito dai pescatori dotati di autorizzazione di pesca in AMP, seguito dal palangaro di fondo.
Molte imbarcazioni appartengono e sono gestite da un singolo pescatore, che ne è solitamente anche
il proprietario; altri fanno parte di cooperative di pesca.
13
C ooperativ e di P es c a ‐ AMP
Pes c atori as s oc iati in c ooperative 46%
Pes c atori non as s oc iati 54%
Per quanto riguarda il sito di ormeggio, come si evince dal grafico, la maggior parte dei pescatori
tiene la barca tra Siracusa, al porto piccolo, ed Ognina. All’interno dell’AMP, zona Terrauzza, trova
ormeggio un’imbarcazione, autorizzata alla pesca interna all’area, che pratica un particolare tipo di
pesca artigianale con rete da posta circuitante (rete “sgammerrara”).
Sito di Ormeggio
Ognina
SR - Porto
Grande
4%
Terrauzza
4%
SR - Porto Piccolo
SR - Porto Grande
Terrauzza
Ognina
36%
SR - Porto
Piccolo
56%
Le attività di monitoraggio sul campo, come da protocollo, sono state realizzate nel periodo
compreso tra il mese di giugno 2012 e gennaio 2013; in particolare sono state effettuate 49 giornate
di rilevamento in cui sono stati realizzati 126 rilievi sul campo che hanno comportato il censimento
visivo del pescato. Nelle tabelle successive vengono indicati il totale dei rilievi effettuati, di barche
censite, di attrezzi di pesca, l’abbondanza ed il peso totale degli individui ed il numero di specie; gli
stessi parametri sono stati suddivisi per le 3 diverse zone di pesca, B, C (all’interno della riserva) ed
OUT (esterno della riserva) e per attrezzo.
14
Zona
Totale
B
C
126
N° Rilievi
4
OUT
6
116
16
N° Barche censite
17
2
2
N° sistemi di pesca
4
1
1
4
7016
135
580
6301
Abbondanza individui
52
17
18
51
1056,65
19,43
56,08
981,14
Numero specie
Peso (Kg)
Percentuale di Rilievi per zona
Numero Rilievi per zona
140
5%
3%
116
120
Numero rilievi
100
B
C
OUT
B
80
C
60
OUT
40
20
4
6
0
B
92%
C
OUT
Zone
Numero Barche censite per zona
Percentuale di Barche censite per zona
18
10%
16
16
10%
B
C
OUT
Numero barche
14
12
B
10
C
8
OUT
6
4
2
2
2
0
B
80%
C
OUT
Zone
Percentuale di attrezzi di pesca per zona
Numero di attrezzi di pesca per zona
4,5
17%
4
4
B
17%
C
OUT
Numeroattrezzi
3,5
3
B
2,5
C
2
1,5
OUT
1
1
1
0,5
0
66%
B
C
OUT
Zone
Come si evince dalla tabella precedente, solo 4 delle imbarcazioni censite durante il periodo di
osservazione hanno operato in AMP.
15
Attrezzo
Tramaglio
Nasse
5
1
2
13
3
1
1
6755
212
25
24
50
5
1
1
988,65
51
8
9
N° Barche censite
Numero specie
Peso (Kg)
Circuizione
118
N° Rilievi
Abbondanza individui
Palangaro
Numero di rilievi per attrezzo
Percentuale di rilievi per attrezzo
140
1%
118
2%
120
Tramaglio
Palangaro
Circuizione
Numero rilievi
4%
100
Tramaglio
80
Palangaro
60
Circuizione
Nasse
40
Nasse
20
5
1
2
Circuizione
Nasse
0
93%
Tramaglio
Palangaro
Zone
Numero di barche censite per attrezzo
Percentuale di barche censite per attrezzo
14
13
6%
12
Tramaglio
17%
Palangaro
Circuizione
Numero rilievi
6%
10
Tramaglio
8
Palangaro
Circuizione
6
Nasse
3
4
Nasse
1
1
Circuizione
Nasse
2
71%
0
Tramaglio
Palangaro
Zone
In riferimento agli attrezzi, il tramaglio risulta l’attrezzo più utilizzato seguito dal palangaro di
fondo. La maggior parte dei pescatori utilizza una rete con una lunghezza di circa 1000-1500
(lunghezza massima 4500 metri, minima 500) e principalmente le maglie 9 ed 11, variando anche
con maglia 10 e 12 in funzione della stagionalità e delle specie bersaglio. La rete viene tenuta a
mare da 2 a 24 ore con una media di 10 variando anche in questo caso l’ora di salpa e cala. Il
palangaro di fondo utilizzato dai pescatori censiti presenta una lunghezza media di 5000 metri ed un
numero di ami compreso tra 600 e 1000; dai rilievi effettuati, il palangaro tuttavia non è stato
utilizzato all’interno dell’AMP.
Nella tabella successiva viene invece riportato il numero delle pescate rilevate suddivise per zona ed
attrezzo.
16
Numero di pescate per attrezzo e per zona
140
Numero di rilievi per attrezzo e per zona
120
Numero pescate
B
100
C
OUT
Nasse
Tramaglio
4
6
108
80
Circuizione
Palangaro
0
0
5
60
Palangaro
Circuizione
0
0
1
Nasse
0
0
2
Tramaglio
40
20
0
B
C
OUT
Zone
Dai rilievi effettuati sono state ricavate anche le aree di pesca più battute; all’interno dell’AMP, la
zona C è più frequentata (Punta della Mola) rispetto alla zona B.
Per quanto riguarda l’esterno della riserva, i siti di pesca più battuti, suddivisi per zone e per
attrezzo sono indicati in ordine nelle tabelle successive.
Siti di pesca per zona
B
Terrauzza
C
Punta della Mola
OUT
Capo Murro di Porco
Augusta
Arenella
Capo Murro di Porco
Fontane Bianche
Ognina
Portopalo di CapoPassero
Punta della Mola
Punta Castelluccio
Siracusa (nord-sud del porto)
Santa Panagia
Sito di pesca
Distanza dalla costa (m)
Profondità (m)
Arenella
200 - 2000
30
Augusta
3000-6000
200
Capo Murro di Porco
2000 - 9000
100
Fontane Bianche
800 - 2000
30-40
Ognina
500-10000
25-300
Punta Castelluccio
1000 - 1800
30
Punta della Mola
100-1000
35-50
Santa Panagia
200-6000
200
Siracusa(nord-sud del porto)
300 - 8000
30 - 300
Terrauzza
300 - 6000
30-90
17
Siti di pesca per attrezzo
Tramaglio
Palangaro
Circuizione
Nasse
Arenella
Siracusa
Siracusa
Siracusa
Augusta
Portopalo di CapoPassero
Capo Murro di Porco
Fontane Bianche
Ognina
Punta Castelluccio
Punta della Mola
Santa Panagia
Siracusa
Terrauzza
Non è stato possibile quantificare il numero di giornate effettive di pesca; i pescatori censiti hanno
infatti dichiarato di uscire tutti i giorni, tuttavia le condizioni meteo avverse, soprattutto nei mesi
18
autunnali e invernali, riduce notevolmente ed in maniera imprevedibile le uscite a mare; loro stessi
non sono riusciti a fornire una informazione precisa a riguardo. Ciò viene confermato dalle
informazioni raccolte nei questionari.
Negli 8 mesi di campionamento sono state censite un totale di 52 specie di cui 44 osteitti distribuiti
in 22 famiglie, 2 condroitti, 2 molluschi cefalopodi e 2 crostacei. Come si evince dalla tabella e dal
grafico, la famiglia di osteitti più rappresentata è quella degli sparidi con una percentuale del 27%.
Famiglie
Pecentuale di Famiglie di osteitti censite
Trichiuridae
2%
Triglidae
5%
Uranoscopidae
2%
Zeidae
2%
Carangidae
5%
Trachinidae
2%
Centracanthidae
5%
Clupeidae
2%
Coryphaenidae
2%
Gadidae
2%
Labridae
11%
Synodontidae
2%
Lophiidae
2%
Sphyraenidae
2%
Merlucciidae
2%
Sparidae
27%
Mullidae
2%
Serranidae
5%
Scorpaenidae
5%
Scombridae
7%
Sciaenidae
2%
Scaridae
2%
N° specie
Carangidae
2
Centracanthidae
2
Clupeidae
1
Coryphaenidae
1
Gadidae
1
Labridae
5
Lophiidae
1
Merlucciidae
1
Mullidae
1
Scaridae
1
Sciaenidae
1
Scombridae
3
Scorpaenidae
2
Serranidae
2
Sparidae
12
Sphyraenidae
1
Synodontidae
1
Trachinidae
1
Trichiuridae
1
Triglidae
2
Uranoscopidae
1
Zeidae
1
22
44
Nella tabella successiva viene riportata la lista faunistica censita in tutti i rilievi effettuati e le liste
relative alle tre diverse zone B, C ed OUT. Sono state evidenziate in grigio le specie censite in tutte
e tre le zone.
19
Lista specie totale
Boops boops
Lista specie - Zona B
Boops boops
Lista specie - Zona C
Boops boops
Lista specie - OUT
Boops boops
Chelidonichthys lastoviza
Dentex dentex
Diplodus annularis
Chelidonichthys lastoviza
Coris julis
Mullus surmultetus
Diplodus vulgaris
Coris julis
Coryphaena hippurus
Pagellus acarne
Merluccius merluccius
Coryphaena hippurus
Dentex dentex
Palinurus elephas
Mullus surmultetus
Dentex dentex
Diplodus annularis
Raya clavata
Octopus vulgaris
Diplodus annularis
Diplodus puntazzo
Sciaena umbra
Palinurus elephas
Diplodus puntazzo
Diplodus sargus
Scomber scombrus
Phycis phycis
Diplodus sargus
Diplodus vulgaris
Scorpaena porcus
Sarpa salpa
Diplodus vulgaris
Euthynnus alletteratus
Scorpaena scrofa
Scorpaena scrofa
Euthynnus alletteratus
Labrus viridis
Sepia officinalis
Sepia officinalis
Labrus viridis
Lepidopus caudatus
Serranus cabrilla
Serranus cabrilla
Lepidopus caudatus
Lithognathus mormyrus
Spicara smaris
Serranus scriba
Lithognathus mormyrus
Loligo vulgaris
Trachinus draco
Sparisoma cretense
Loligo vulgaris
Lophius piscatoris
Trachurus trachurus
Sphyraena viridensis
Lophius piscatoris
Maya squinado
Trigla lucerna
Spicara smaris
Maya squinado
Merluccius merluccius
Zeus faber
Symphodus tinca
Merluccius merluccius
Mullus surmuletus
Trigla lucerna
Mullus surmuletus
Mustelus mustelus
Mustelus mustelus
Octopus vulgaris
Octopus vulgaris
Pagellus acarne
Pagellus acarne
Pagellus erythrinus
Pagellus erythrinus
Pagrus pagrus
Pagrus pagrus
Palinurus elephas
Palinurus elephas
Phycis phycis
Phycis phycis
Raya clavata
Raya clavata
Sarda sarda
Sarda sarda
Sardina pilchardus
Sardina pilchardus
Sarpa salpa
Sarpa salpa
Sciaena umbra
Sciaena umbra
Scomber scombrus
Scomber scombrus
Scorpaena porcus
Scorpaena porcus
Scorpaena scrofa
Scorpaena scrofa
Sepia officinalis
Sepia officinalis
Seriola dumerili
Seriola dumerili
Serranus cabrilla
Serranus cabrilla
Serranus scriba
Serranus scriba
Sparisoma cretense
Sparisoma cretense
Sphyraena viridensis
Sphyraena viridensis
Spicara maena
Spicara maena
Spicara smaris
Spondyliosoma cantharus
Spondyliosoma cantharus
Symphodus tinca
Symphodus tinca
Synodus saurus
Synodus saurus
Thalassoma pavo
Thalassoma pavo
Todarodes sagittatus
Todarodes sagittatus
Trachinus draco
Trachinus draco
Trachurus trachurus
Trachurus trachurus
Trigla lucerna
Trigla lucerna
Uranoscopus scaber
Uranoscopus scaber
Xyrichthys novacula
Xyrichthys novacula
Zeus faber
Zeus faber
20
Il numero totale degli individui catturati (Abbondanza) è 7016 corrispondenti a 1056,65 Kg. Nella
tabella successiva viene riportata la composizione delle catture rilevata in tutto il periodo di
campionamento indicando il numero di individui ed i chilogrammi totali, il numero di individui, i
kg e la frequenza percentuale di ciascuna specie.
Nome comune
COMPOSIZIONE DELLE CATTURE
Nome scientifico
Numero individui
Triglia
Mullus surmuletus
1725
Pappagallo
Kg
169,77
Frequenza %
24,59
Sparisoma cretense
1367
145,5
19,48
Nasello
Merluccius merluccius
1223
337,05
17,43
Perchia
Serranus cabrilla
240
15,53
3,42
Trachurus trachurus
382
29,98
5,44
Sauro
Pagello bastardo
Musdea
Scorfano rosso
Boga
Serrania
Pagellus acarne
335
30,54
4,77
Phycis phycis
274
49,65
3,91
Scorpaena scrofa
233
54,2
3,32
Boops boops
220
15,62
3,14
Serranus scriba
129
8,5
1,84
Sarago sparaglione
Diplodus annularis
127
5,23
1,81
Pagello fragolino
1,07
Pagellus erythrinus
75
7,8
Seppia
Sepia officinalis
55
12,15
0,78
Pagro
Pagrus pagrus
52
6,82
0,74
Salpa
Pesce prete
Sarpa salpa
52
7,5
0,74
Uranoscopus scaber
45
7,86
0,64
Sarago fasciato
Diplodus vulgaris
41
5,78
0,58
Polpo
Octopus vulgaris
36
20,5
0,51
Calamaro
Loligo vulgaris
35
7,5
0,50
Pesce lucertola
Synodus saurus
29
2,75
0,41
Palinurus elephas
28
15,95
0,40
Chelidonichthys lastoviza
25
5
0,36
Aragosta
Capone ubriaco
Lampuga
Spatola
Tanuta
Coryphaena hippurus
25
8
0,36
Lepidopus caudatus
20
5
0,29
Spondyliosoma cantharus
20
1
0,29
Pesce pettine
Xyrichthys novacula
17
1,4
0,24
Scorfano nero
Scorpaena porcus
17
1,3
0,24
Sgombro
Scomber scombrus
17
8,4
0,24
Gallinella
Trigla lucerna
16
5,6
0,23
Symphodus tinca
16
1,53
0,23
Todarodes sagittatus
15
4
0,21
Tordo pavone
Totano
Ricciola
Seriola dumerili
14
9,5
0,20
Zerro
Spicara smaris
12
0,78
0,17
Thalassoma pavo
10
0,5
0,14
Spicara maena
10
0,5
0,14
Mormora
Lithognathus mormyrus
10
2
0,14
Donzella
Coris julis
9
0,45
0,13
Donzella pavonina
Menola
Tracina
Trachinus draco
8
3,42
0,11
Sarago maggiore
Diplodus sargus
7
1,3
0,10
Corvina
Sciaena umbra
5
3,35
0,07
21
Sarago pizzuto
Diplodus puntazzo
5
0,8
0,07
Maya squinado
4
0,7
0,06
Palamita
Sarda sarda
4
3,9
0,06
Palombo
Mustelus mustelus
4
13,6
0,06
Zeus faber
4
2,9
0,06
Raya clavata
4
3,25
0,06
Sphyraena viridensis
3
1,4
0,04
Granceola
Pesce San Pietro
Razza
Barracuda
Dentex dentex
3
3,3
0,04
Rana Pescatrice
Dentice
Lophius piscatoris
3
5
0,04
Tordo marvizzo
Labrus viridis
3
0,9
0,04
Euthynnus alletteratus
2
1,6
0,03
1
0,09
0,01
7016
1056,65
100
Tonnetto
Sarda
Sardina pilchardus
TOTALE
Numero individui
Composizione delle catture
2000
1800
1600
1400
1200
1000
800
600
400
200
0
Specie
Composizione delle catture
400,0
350,0
300,0
Kg
250,0
200,0
150,0
100,0
50,0
0,0
Specie
22
Le specie più abbondantemente catturate sono rappresentate dalla triglia (Mullus surmuletus), dal
pappagallo (Sparisoma cretense) e dal nasello (Merluccius merluccius). Nel grafico successivo
vengono riportate le frequenza percentuali delle specie più abbondanti; il resto del pescato è stato
raggruppato nella categoria “altro”.
Frequenza percentuale delle specie censite
Serranus scriba
2%
Diplodus annularis
2%
Pagellus erythrinus
1%
Boops boops
3%
Altro
10%
M ullus surmuletus
26%
Scorpaena scrofa
3%
Phycis phycis
4%
Pagellus acarne
5%
Sparisoma cretense
19%
Trachurus trachurus
5%
Serranus cabrilla
3%
M erluccius merluccius
17%
Per le specie di interesse commerciale è stato considerato l’andamento della biomassa nei vari mesi
di rilevazione.
Variazione mensili delle catture in Kg delle principali specie di interesse commerciale
Giugno
Mullus surmuletus
Triglia
10,87
Phycis phycis
Musdea
8,46
Mese Merluccius merluccius
Nasello
61,6
Scorpaena scrofa
Scorfano rosso
9,15
18,8
Luglio
29,6
21,5
42
Agosto
35
4
49
12
Settembre
25,5
2
40,3
5,8
Ottobre
27,5
9,5
11
2,55
Novembre
23,5
0
12
2,9
Dicembre
17,8
4,4
97,15
1
TOTALE
169,77
49,86
313,05
52,2
V a ria z ione m e nsile de lle c a tture de lle spe c ie di inte re sse c om m e rc ia le (kg )
120
Triglia
80
Mus dea
60
Nas ello
40
S c orfano ros s o
20
D ic embre
Novembre
O ttobre
S ettembre
Agos to
L uglio
0
G iugno
Kg
100
Me s e
23
Nelle tabelle successive si riporta il pescato espresso come numero di individui e kg totale e per
specie relativamente a ciascun sistema di pesca, tramaglio, palangaro, nasse e circuizione.
COMPOSIZIONE DELLE CATTURE - TRAMAGLIO
Nome comune
Nome scientifico
Numero individui
Kg
Frequenza %
Triglia
Mullus surmuletus
1725
169,77
25,54
Pappagallo
Sparisoma cretense
1367
145,5
20,24
Merluccius merluccius
1138
317,05
16,85
Nasello
Trachurus trachurus
382
29,98
5,66
Pagello bastardo
Sauro
Pagellus acarne
335
30,54
4,96
Perchia
Serranus cabrilla
240
15,53
3,55
Boga
Boops boops
220
15,62
3,26
Scorpaena scrofa
203
49,2
3,01
Musdea
Phycis phycis
202
29,65
2,99
Serrania
Serranus scriba
129
8,5
1,91
Sarago sparaglione
Diplodus annularis
127
5,23
1,88
Pagello fragolino
Pagellus erythrinus
75
7,8
1,11
Sepia officinalis
55
12,15
0,81
Scorfano rosso
Seppia
Pagro
Pagrus pagrus
52
6,82
0,77
Salpa
Sarpa salpa
52
7,5
0,77
Uranoscopus scaber
45
7,86
0,67
Pesce prete
Sarago fasciato
Diplodus vulgaris
36
4,78
0,53
Calamaro
Loligo vulgaris
35
7,5
0,52
Pesce lucertola
Synodus saurus
29
2,75
0,43
Palinurus elephas
28
15,95
0,41
Capone ubriaco
Aragosta
Chelidonichthys lastoviza
25
5
0,37
Tanuta
Spondyliosoma cantharus
20
1
0,30
Scorfano nero
Xyrichthys novacula
17
1,3
0,25
Pesce pettine
Scorpaena porcus
17
1,4
0,25
Sgombro
Scomber scombrus
17
8,4
0,25
Symphodus tinca
16
1,53
0,24
Tordo pavone
Gallinella
Trigla lucerna
16
5,6
0,24
Totano
Todarodes sagittatus
15
4
0,22
Ricciola
Seriola dumerili
14
9,5
0,21
Zerro
Spicara smaris
12
0,78
0,18
Polpo
Octopus vulgaris
12
11,5
0,18
Donzella pavonina
Thalassoma pavo
10
0,5
0,15
Spicara maena
10
0,5
0,15
Mormora
Menola
Lithognathus mormyrus
10
2
0,15
Donzella
Coris julis
9
0,45
0,13
Tracina
Trachinus draco
8
3,42
0,12
Sarago maggiore
Diplodus sargus
7
1,3
0,10
Diplodus puntazzo
5
0,8
0,07
Sarago pizzuto
Corvina
Sciaena umbra
5
3,35
0,07
Granceola
Maya squinado
4
0,7
0,06
24
Pesce San Pietro
Zeus faber
4
2,9
0,06
Razza
Raya clavata
4
3,25
0,06
Palamita
Sarda sarda
4
3,9
0,06
Palombo
Mustelus mustelus
4
13,6
0,06
Labrus viridis
3
0,9
0,04
Sphyraena viridensis
3
1,4
0,04
Dentex dentex
3
3,3
0,04
Lophius piscatoris
3
5
0,04
Euthynnus alletteratus
2
1,6
0,03
Sardina pilchardus
1
0,09
0,01
6755
988,65
100
Tordo marvizzo
Barracuda
Dentice
Rana Pescatrice
Tonnetto
Sarda
TOTALE
L’abbondanza di individui catturati con il tramaglio è di 6755, i kg, 988,65 mentre il numero delle
specie censite è 50 così rappresentate: 2 condroitti, 4 molluschi cefalopodi, 2 crostacei e 42 osteitti.
Le specie più abbondantemente catturate con il tramaglio sono rappresentate, in accordo con il
pescato totale, dalla triglia (Mullus surmuletus), dal pappagallo (Sparisoma cretense) e dal nasello
(Merluccius merluccius).
Numero individui
Composizione delle catture - Tramaglio
2000
1800
1600
1400
1200
1000
800
600
400
200
0
Specie
25
Composizione delle catture - Tramaglio
350
300
Kg
250
200
150
100
50
0
Specie
Per il tramaglio è stato considerato anche l’andamento delle catture in Kg nei mesi di rilevazione
espresso nel grafico sottostante.
Andamento delle catture in Kg - Tramaglio
200,00
180,00
160,00
140,00
Kg
120,00
100,00
80,00
60,00
40,00
20,00
0,00
Giugno
Luglio
Agosto
Settembre
Ottobre
Novembre
Dicembre
Gennaio
Mese
Il grafico successivo riporta invece le variazioni mensili delle catture in kg delle specie più
abbondanti; il resto del pescato è stato raggruppato nella categoria “altro”.
26
V a ria z ione m e nsile de lle c a tture (kg ) ‐ T ra m a g lio
Boops boops
120,00
Serranus cabrilla
100,00
Pagellus acarne
80,00
Sparisoma cret ense
Kg
Scorpaena scrof a
60,00
Trachurus t rachurus
40,00
M erluccius merluccius
Phycis phycis
20,00
M ullus surmulet us
Oct opus vulgaris
G ennaio
D ic embre
Novembre
O ttobre
S ettembre
Agos to
L uglio
G iugno
0,00
Sepia off icinalis
Palinurus elephas
Alt ro
Me s e
Con il palangaro sono stati catturati 212 individui rappresentati da 5 osteitti; le specie più
abbondantemente catturate sono rappresentate dal nasello (Merluccius merluccius) e dalla musdea
(Phycis phycis).
COMPOSIZIONE DELLE CATTURE - PALANGARO
Nome comune
Nome scientifico
Numero individui
Kg
Frequenza %
Nasello
Merluccius merluccius
85
20
40,09
Musdea
Phycis phycis
72
20
33,96
Scorpaena scrofa
30
5
14,15
Lepidopus caudatus
20
5
9,43
Diplodus vulgaris
5
1
2,36
212
51
100
Scorfano rosso
Spatola
Sarago fasciato
TOTALE
Composizione delle catture - Palangaro
90
80
Numero individui
70
60
50
40
30
20
10
0
Merluccius
merluccius
Phycis phycis
Scorpaena scrofa
Lepidopus caudatus
Diplodus vulgaris
Specie
27
Composizione delle catture - Palangaro
25
20
Kg
15
10
5
0
Merluccius
merluccius
Phycis phycis
Scorpaena scrofa
Lepidopus caudatus
Diplodus vulgaris
Specie
Solo 24 individui di 1 sola specie, un mollusco cefalopode, e 25 individui di una sola specie di
osteitti sono stati catturati rispettivamente con le nasse e con la circuizione.
COMPOSIZIONE DELLE CATTURE
NASSE
Nome comune
Polpo
Nome scientifico
Octopus vulgaris
TOTALE
Numero individui
Kg
24
9
24
9
25
8
25
8
CIRCUIZIONE
Lampuga
Coryphaena hippurus
TOTALE
Nei grafici sottostanti viene riportata l’abbondanza degli individui, il peso in kg, la percentuale di
catture ed il numero di specie per attrezzo di pesca.
28
Catture in Numero di individui per attrezzo di pesca
8000
7000
Numero individui
6000
5000
6755
4000
3000
2000
212
1000
24
25
Nasse
Circuizione
0
Rete da posta fissa
Palangaro
Attrezzo di pesca
Catture in chilogrammi per attrezzo di pesca
1200
1000
Kg
800
988,65
600
400
200
51
9
8
Nasse
Circuizione
0
Rete da posta fissa
Palangaro
Attrezzo di pesca
Percentuale di catture per attrezzo di pesca
Palangaro
3%
Nasse
0,4%
Rete da posta fissa
Circuizione
0,4%
Palangaro
Nasse
Circuizione
Rete da posta
fissa
96,2%
29
Numero di Specie censite per attrezzo
60
50
Numero specie
50
40
Tramaglio
Palangaro
30
Circuizione
Nasse
20
10
5
1
1
Circuizione
Nasse
0
Tramaglio
Palangaro
Zone
Per il tramaglio, è stato calcolato come sforzo di pesca esercitato dalle imbarcazioni operanti con il
suddetto attrezzo da cui sono state ricavate le cattura per unità di sforzo, c.p.u.e. per 500 metri di
rete.In particolare nella tabella successiva sono riportati i valori per mese di c.p.u.e. provenienti dai
dati raccolti allo sbarco, rappresentati successivamente nel grafico.
c.p.u.e. totali per mese della reti da posta fissa
Mese
Kg//500 m
Giugno
0,26
Luglio
0,2
Agosto
0,29
Settembre
0,32
Ottobre
0,21
Novembre
0,61
Dicembre
0,58
TOTALE
0,16
Valori c .p.u.e. ‐ R ete da pos ta 0,29
0,58
D ic embre
0,26
c .p.u.e.
0,61
Novembre
0,5
0,4
0,3
0,2
0,32
0,2
0,21
O ttobre
S ettembre
Agos to
L uglio
0,1
0
G iugno
K g /500m
0,7
0,6
Me se
30
Le variazioni mensili della c.p.u.e. sono state calcolate inoltre per le specie di interesse
commerciale; le restanti specie sono state cumulate ed indicate con la voce altro.
Variazione c.p.u.e. (Kg/500m) principali specie di interesse commerciale
Mese Mullus surmuletus
Triglia
Scorpaena scrofa
Scorfano rosso
Merluccius merluccius
Nasello
Phycis phycis
Musdea
Altro
Giugno
0,020
0,016
0,111
0,015
0,089
Luglio
0,033
0,021
0,047
0,024
0,072
Agosto
0,048
0,016
0,068
0,005
0,121
Settembre
0,053
0,012
0,083
0,004
0,156
Ottobre
0,072
0,006
0,029
0,025
0,08
Novembre
0,166
0,020
0,085
0,000
0,299
Dicembre
0,058
0,003
0,316
0,014
0,174
V a lori c .p.u.e . de lle princ ipa li spe c ie di inte re sse c om m e rc ia le
0,350
K g /500m
0,300
0,250
0,200
Triglia
0,150
S c orfano ros s o
0,100
Nas ello
0,050
Mus dea
A ltro
D ic embre
Novembre
O ttobre
S ettembre
Agos to
L uglio
G iugno
0,000
Me s e
V a lori c .p.u.e . T rig lia
0,200
0,166
0,120
0,072
0,080
0,040
0,020
0,033
0,058
0,053
0,048
D ic embre
Novembre
O ttobre
S ettembre
Agos to
L uglio
0,000
G iugno
K g /500m
0,160
Me s e
31
V a lori c .p.u.e . S c orfa no rosso
0,025
K g /500m
0,020
0,021
0,016
0,020
0,016
0,015
0,012
0,010
0,006
0,003
0,005
D ic embre
Novembre
O ttobre
S ettembre
Agos to
L uglio
G iugno
0,000
Me s e
0,316
0,111
0,085
0,083
0,068
D ic embre
N ov embre
O ttobre
S ettembre
0,029
Agos to
0,047
L ug lio
0,400
0,360
0,320
0,280
0,240
0,200
0,160
0,120
0,080
0,040
0,000
G iugno
K g /500m
Va lori c .p.u.e . Na se llo
Me s e
V a lori c .p.u.e . Musde a
0,030
0,015
0,014
0,015
0,010
0,005
0,004
0,005
0,000
D ic embre
Novembre
O ttobre
S ettembre
Agos to
L uglio
0,000
G iugno
K g /500m
0,020
0,025
0,024
0,025
Me s e
32
Va lori c .p.u.e . ‐ Altro P e sc a to
0,35
0,299
0,3
K g /500m
0,25
0,2
0,121
0,15
0,1
0,174
0,156
0,089
0,08
0,072
0,05
D ic embre
Novembre
O ttobre
S ettembre
Agos to
L uglio
G iugno
0
Me s e
E’ stata inoltre calcolata la c.p.u.e per i palangari distinguendo il palangaro tipo camaci, armato per
la cattura dei saraghi, (Diplodus sargus e Diplodus vulgaris) ed il palangaro di fondo
opportunamente armato, calato a maggiori profondità, che ha come specie target il nasello
(Merluccius merluccius); entrambe le tipologie di palangaro rappresentano “mestieri” molto
redditizi aventi come target, specie di elevato valore commerciale quali sparidi (Diplodus sargus,
Diplodus vulgaris, Pagrus pagrus) e naselli. Il palangaro di fondo ha diverse specie accessorie con
altrettanto valore commerciale tra cui ricordiamo la musdea (Phycis blennioides).
.
Variazione c.p.u.e. Palangari (Kg/500 ami)
Tipo di palangaro
Diplodus vulgaris
Sarago fasciato
Lepidopus caudatus
Spatola
Palangaro tipo "camaci"
0,83
0
0
0
0
Palangaro di fondo
0
0,13
0,13
0,54
0,54
Scorpaena scrofa
Scorfano rosso
Merluccius merluccius
Nasello
Phycis phycis
Musdea
Va lori c .p.u.e . ‐ P a la ng a ro
0,9
0,83
0,8
S arago fas c iato
0,7
0,54 0,54
c .p.u.e.
0,6
0,5
S c orfano ros s o
S patola
0,4
Nas ello
0,3
0,2
0,1
0,13 0,13
0
0
0
0
Mus dea
0
0
Palangaro tipo "c amac i"
Palangaro di fondo
P a la ng a ri
33
Il pescato è stato inoltre suddiviso nelle diverse aree di pesca: B, C ed OUT.
COMPOSIZIONE DELLE CATTURE - ZONA B
Nome comune
Nome scientifico
Pagello bastardo
Numero individui
Kg
Frequenza %
Pagellus acarne
36
3
26,67
Triglia
Mullus surmuletus
25
2
18,52
Sauro
Trachurus trachurus
15
1
11,11
Scorfano rosso
Scorpaena scrofa
14
1,35
10,37
Boga
Boops boops
12
1
8,89
Zerro
Spicara smaris
10
0,7
7,41
Aragosta
Palinurus elephas
6
3,05
4,44
Perchia
Serranus cabrilla
4
0,23
2,96
Scorfano nero
Scorpaena porcus
2
0,1
1,48
Corvina
Sciaena umbra
2
1,5
1,48
Razza
Raya clavata
2
1,5
1,48
Dentice
Dentex dentex
2
2,3
1,48
Gallinella
Trigla lucerna
1
0,3
0,74
Seppia
Sepia officinalis
1
0,3
0,74
Tracina
Trachinus draco
1
0,3
0,74
Scomber scombrus
1
0,4
0,74
1
0,5
0,74
135
19,43
100
Sgombro
Pesce San Pietro
Zeus faber
TOTALE
Composizione delle catture - Zona B
40
30
25
20
15
10
5
Zeus faber
Scomber scombrus
Trachinus draco
Sepia officinalis
Trigla lucerna
Dentex dentex
Raya clavata
Sciaena umbra
Scorpaena porcus
Serranus cabrilla
Palinurus elephas
Spicara smaris
Boops boops
Scorpaena scrofa
Trachurus trachurus
Mullus surmuletus
0
Pagellus acarne
Numero individui
35
Specie
34
Composizione delle catture - Zona B
3,5
3
2
1,5
1
0,5
Zeus faber
Scomber scombrus
Trachinus draco
Sepia officinalis
Trigla lucerna
Dentex dentex
Raya clavata
Sciaena umbra
Scorpaena porcus
Serranus cabrilla
Palinurus elephas
Spicara smaris
Boops boops
Scorpaena scrofa
Trachurus trachurus
Mullus surmuletus
0
Pagellus acarne
Kg
2,5
Specie
COMPOSIZIONE DELLE CATTURE - ZONA C
Nome comune
Nome scientifico
Numero individui
Kg
Frequenza %
Triglia
Mullus surmuletus
255
23
43,97
Pappagallo
Sparsoma cretense
168
14,8
28,97
Perchia
Serranus cabrilla
41
2,5
7,07
Serranus
Serranus scriba
31
1,55
5,34
Boops boops
30
2,4
5,17
Scorfano rosso
Boga
Scorpaena scrofa
18
3,2
3,10
Seppia
Sepia officinalis
10
2
1,72
Musdea
Phycis phycis
8
1,2
1,38
Nasello
Merluccius merluccius
4
1
0,69
Polpo
Octopus vulgaris
3
2
0,52
Zerro
Spicara smaris
2
0,08
0,34
Sarago fasciato
Diplodus vulgaris
2
0,12
0,34
Tordo pavone
Symphodus tinca
2
0,2
0,34
Sarpa salpa
2
0,5
0,34
Salpa
Sarago sparaglione
Diplodus annularis
1
0,03
0,17
Gallinella
Trigla lucerna
1
0,3
0,17
Aragosta
Palinurus elephas
1
0,5
0,17
Barracuda
Sphyraena viridensis
1
0,7
0,17
580
56,08
100
TOTALE
35
Nome comune
Triglia
Nasello
Pagello bastardo
Musdea
Sarago sparaglione
Boga
Nome scientifico
Mullus surmuletus
20
15
10
5
0
Symphodus tinca
Diplodus vulgaris
Spicara smaris
Octopus vulgaris
Merluccius merluccius
Phycis phycis
Sepia officinalis
Scorpaena scrofa
Boops boops
Serranus scriba
Serranus cabrilla
Sparsoma cretense
Mullus surmuletus
Palinurus elephas
Sphyraena viridensis
Sphyraena viridensis
Trigla lucerna
Palinurus elephas
Trigla lucerna
Diplodus annularis
25
Diplodus annularis
Composizione delle catture - Zona C
Sarpa salpa
Specie
Sarpa salpa
Symphodus tinca
Diplodus vulgaris
Spicara smaris
Octopus vulgaris
Merluccius merluccius
Phycis phycis
Sepia officinalis
Scorpaena scrofa
Boops boops
Serranus scriba
Serranus cabrilla
Sparsoma cretense
Mullus surmuletus
Kg
Numero individui
Composizione delle catture - Zona C
300
250
200
150
100
50
0
Specie
COMPOSIZIONE DELLE CATTURE - OUT
Numero individui
Kg
Frequenza %
1445
144,77
22,93
Merluccius merluccius
1219
336,05
19,35
Pappagallo
Sparisoma cretense
1199
130,70
19,03
Sauro
Trachurus trachurus
367
28,98
5,82
Pagellus acarne
299
27,54
4,75
Phycis phycis
266
48,45
4,22
Scorfano rosso
Scorpaena scrofa
201
49,65
3,19
Perchia
Serranus cabrilla
195
12,80
3,09
Boops boops
178
12,22
2,82
Diplodus annularis
126
5,20
2,00
36
Serranus
Serranus scriba
98
6,95
1,56
Pagellus erythrinus
75
7,80
1,19
Pagro
Pagrus pagrus
52
6,82
0,83
Salpa
Sarpa salpa
50
7,00
0,79
Uranoscopus scaber
45
7,86
0,71
Sepia officinalis
44
9,85
0,70
Diplodus vulgaris
39
5,66
0,62
Loligo vulgaris
35
7,50
0,56
Octopus vulgaris
33
18,50
0,52
Synodus saurus
29
2,75
0,46
Pagello fragolino
Pesce prete
Seppia
Sarago fasciato
Calamaro
Polpo
Pesce lucertola
Lampuga
Capone ubriaco
Aragosta
Coryphaena hippurus
25
8,00
0,40
Chelidonichthys lastoviza
25
5,00
0,40
Palinurus elephas
21
12,40
0,33
Tanuta
Spondyliosoma cantharus
20
1,00
0,32
Spatola
Lepidopus caudatus
20
5,00
0,32
Pesce pettine
Xyrichthys novacula
17
1,40
0,27
Scomber scombrus
16
8,00
0,25
Todarodes sagittatus
15
4,00
0,24
Scorpaena porcus
15
1,20
0,24
Sgombro
Totano
Scorfano nero
Ricciola
Seriola dumerili
14
9,50
0,22
Tordo pavone
Symphodus tinca
14
1,33
0,22
Gallinella
Trigla lucerna
14
5,00
0,22
Mormora
Lithognathus mormyrus
10
2,00
0,16
Thalassoma pavo
10
0,50
0,16
Menola
Spicara maena
10
0,50
0,16
Donzella
Coris julis
9
0,45
0,14
Donzella pavonina
Sarago maggiore
Diplodus sargus
7
1,30
0,11
Tracina
Trachinus draco
7
3,12
0,11
Sarago pizzuto
Diplodus puntazzo
5
0,80
0,08
Palombo
Mustelus mustelus
4
13,60
0,06
Granceola
Maya squinado
4
0,70
0,06
Sarda sarda
4
3,90
0,06
Rana Pescatrice
Lophius piscatoris
3
5,00
0,05
Tordo marvizzo
Labrus viridis
3
0,90
0,05
Corvina
Sciaena umbra
3
1,85
0,05
Zeus faber
3
2,40
0,05
Sphyraena viridensis
2
0,70
0,03
Raya clavata
2
1,75
0,03
Palamita
Pesce San Pietro
Barracuda
Razza
Tonnetto
Sarda
Dentice
TOTALE
Euthynnus alletteratus
2
1,60
0,03
Sardina pilchardus
1
0,09
0,02
Dentex dentex
1
1,00
0,02
6301
981,14
100
37
Composizione delle catture - OUT
1600
Numero individui
1400
1200
1000
800
600
400
200
0
Specie
Composizione delle catture - OUT
400
350
300
Kg
250
200
150
100
50
0
Specie
Nei grafici sottostanti viene riportata l’abbondanza degli individui, il peso in kg, la percentuale di
catture ed il numero di specie suddivisi per zona.
38
Catture in Numero di individui per zona di pesca
7000
6000
Numero individui
6301
5000
4000
3000
2000
580
1000
135
0
B
C
OUT
Zona di pesca
Catture in chilogrammi per zona di pesca
1200
1000
981,14
Kg
800
600
400
200
56,08
19,43
0
B
C
OUT
Zona di pesca
Percentuale di catture per zona di pesca
B
2%
B
C
8%
C
OUT
OUT
90%
39
Numero Specie censite per zona
60
51
Numero specie
50
40
B
C
30
20
17
18
B
C
OUT
10
0
OUT
Zone
Le specie più abbondantemente catturate sono state nella zona B il pagello bastardo (Pagellus
acarne) e la triglia, nella zona C la triglia ed il pappagallo e in OUT la triglia, il pappagallo ed il
nasello.
Nel grafico sottostante sono state invece considerate le specie catturate in tutte le tre zone e di esse
viene espressa la frequenza percentuale sul pescato totale per zona.
Frequenza percentuale delle specie censite nelle tre zone
50,00
45,00
40,00
%
35,00
30,00
B
25,00
C
20,00
OUT
15,00
10,00
5,00
0,00
Palinurus
elephas
Boops
boops
Trigla
lucerna
Serranus
cabrilla
Scorpaena
scrofa
Sepia
officinalis
Mullus
surmuletus
Specie
Sul pescato censito nei 126 rilievi, nei rilievi effettuati in zona B, C ed OUT sono stati calcolati, con
il supporto del programma statistico PRIMER6&PERMANOVA+, gli indici ecologici i cui valori
sono indicati nelle tabelle successive:

N - Abbondanza degli individui

S - Ricchezza specifica
40

H' - Indice di Diveristà specifica (Shannon-Weaver o Shannon-Wiener 1949)

J' - Indice di Equiripartizione o "evennes" (Pielou 1966)

d - Indice di ricchezza in specie (Margalef 1958),

c - Indice di dominanza Simpson (1949).
Indici ecologici
N
S
H
J
d
7016
52
2,4828
0,6284
5,7588
0,1400
Zona B
135
17
2,2258
0,7856
3,2618
0,1459
Zona C
580
18
1,6377
0,5666
3,2618
0,2893
OUT
6301
51
2,4894
0,6331
5,7153
0,1377
Ricchezza specifica (S)
Abbondanza (N) degli individui catturati
8000
60
7016
52
7000
6301
51
50
6000
Numero specie
Numero individui
c
Pescato Totale
5000
4000
3000
40
30
20
17
18
Zona B
Zona C
2000
10
580
1000
135
0
0
Pescato Totale
Zona B
Zona C
OUT
Pescato Totale
OUT
Indice di Equiripartizione o "evennes"
Pielou (J')
Indice di Diveristà specifica
Shannon & Weaver (H')
0,9000
0,7856
0,8000
3,0000
2,4828
2,4894
2,5000
2,2258
2,0000
0,7000
0,6331
0,6284
0,5666
0,6000
0,5000
1,6377
0,4000
1,5000
0,3000
1,0000
0,2000
0,5000
0,1000
0,0000
0,0000
Pescato Totale
Zona B
Zona C
OUT
Pescato Totale
Zona C
OUT
Indice di dominanza Simpson (c)
Indice di ricchezza in specie
Margalef (d)
0,3500
7,0000
6,0000
Zona B
5,7588
5,7153
5,0000
0,2893
0,3000
0,2500
4,0000
3,2618
0,2000
3,2618
3,0000
0,1500
2,0000
0,1000
1,0000
0,0500
0,0000
0,1400
0,1459
Pescato Totale
Zona B
0,1377
0,0000
Pescato Totale
Zona B
Zona C
OUT
Zona C
OUT
41
Non è stato possibile effettuare un confronto tra le comunità rilevate e tra gli indici ricavati per la
notevole differenza tra il numero di rilievi effettuati nelle tre diverse aree.
Tuttavia, per poter effettuare un confronto tra le diverse zone sottoposte ad un regime di protezione
differente e valutare un eventuale effetto riserva, e considerato che il numero di pescate effettuate in
AMP tra quelle rilevate in tutto il periodo di osservazione, appare in numero ridotto rispetto alle
pescate effettuate all’esterno della riserva, è stato preso in considerazione lo stesso numero di
pescate (4) effettuate con il tramaglio e dalle stesse imbarcazioni nelle tre diverse zone B, C ed
OUT. Vengono riportati nelle tabelle successive e rappresentati graficamente i dati relativi
all’abbondanza, alla biomassa ed ai rendimenti di pesca in Kg (c.p.u.e.) e numero di individui per
500 metri di rete per le diverse zone relativamente a queste pescate.
COMPOSIZIONE CATTURE - ABBONDANZA e BIOMASSA
Nome comune
Boga
Sciarrano
Perchia
Sarago sparaglione
Sarago maggiore
B
Nome scientifico
Boops boops
Serranus scriba
C
OUT
N° individui
12
Kg
1
N° individui
30
Kg
2,4
N° individui
0
Kg
0
0
0
31
1,55
10
0,4
0,4
Serranus cabrilla
4
0,23
39
2,36
10
Diplodus annularis
0
0
1
0,03
0
0
Diplodus sargus
0
0
0
0
3
0,5
Sarago fasciato
Diplodus vulgaris
0
0
2
0,12
0
0
Pagello bastardo
Pagellus acarne
36
3
0
0
5
0,2
Pagello fragolino
Pagellus erythrinus
0
0
0
0
10
0,8
Pappagallo
Sparisoma cretense
0
0
166
14,6
30
0
Spicara smaris
10
0,7
2
0,08
0
1
Scorpaena scrofa
14
1,35
6
1,2
4
0
Zerro
Scorfano rosso
Scorfano nero
Scorpaena porcus
2
0,1
0
0
0
0
Dentex dentex
2
2,3
0
0
0
0
Trachurus trachurus
15
1
0
0
15
1
Sgombro
Scomber scombrus
1
0,4
0
0
0
0
Barracuda
Sphyraena viridensis
0
0
1
0,7
1
0,4
Sarpa salpa
0
0
2
0,5
0
0
Labrus viridis
0
0
0
0
1
0,2
0,15
Dentice
Sauro
Salpa
Tordo marvizzo
Tordo pavone
Symphodus tinca
0
0
2
0,2
0
Musdea
Phycis phycis
0
0
4
0,24
0
0
Gallinella
Trigla lucerna
1
0,3
1
0,3
0
0
Triglia
Mullus surmuletus
25
2
195
16
69
7
Tracina
Trachinus draco
1
0,3
0
0
0
0
Xyrichthys novacula
0
0
0
0
2
0,4
Polpo
Octopus vulgaris
0
0
3
2
0
0
Aragosta
Palinurus elephas
6
3,05
0
0
0
0
Seppia
Sepia officinalis
1
0,3
10
2
6
1,2
Razza
Raya clavata
2
1,5
0
0
0
0
Sciaena umbra
2
1,5
0
0
1
0,7
Zeus faber
1
0,5
0
0
0
0
135
19,43
495
44,28
167
14,35
Pesce prete
Corvina
San Pietro
TOTALE
42
Composizione delle catture
250
Numero individui
200
B
150
C
100
OUT
50
0
Specie
Composizione delle catture
18
16
14
Kg
12
10
8
6
4
2
0
Specie
C.P.U.E. (Kg/500m) - N° ind/500m
Nome comune
Boga
Sciarrano
Perchia
Sarago sparaglione
Sarago maggiore
B
Nome scientifico
Boops boops
Kg/500m
0,08
C
N° ind/500m
1,00
Kg/500m
0,10
OUT
N° ind/500m
1,25
Kg/500m
0,00
N° ind/500m
0,00
Serranus scriba
0,00
0,00
0,06
1,29
0,00
0,00
Serranus cabrilla
0,02
0,33
0,10
1,63
0,04
0,96
Diplodus annularis
0,00
0,00
0,00
0,04
0,00
0,00
0,29
Diplodus sargus
0,00
0,00
0,00
0,00
0,05
Sarago fasciato
Diplodus vulgaris
0,00
0,00
0,01
0,08
0,00
0,00
Pagello bastardo
Pagellus acarne
0,25
3,00
0,00
0,00
0,02
0,48
Pagello fragolino
Pagellus erythrinus
0,00
0,00
0,00
0,00
0,08
0,96
Pappagallo
Sparisoma cretense
0,00
0,00
0,61
6,92
0,00
2,88
Spicara smaris
0,06
0,83
0,00
0,08
0,10
0,00
Scorpaena scrofa
0,11
1,17
0,05
0,25
0,00
0,38
Zerro
Scorfano rosso
43
Scorfano nero
Dentice
Scorpaena porcus
0,01
0,17
0,00
0,00
0,00
0,00
Dentex dentex
0,19
0,17
0,00
0,00
0,00
0,00
Trachurus trachurus
0,08
1,25
0,00
0,00
0,10
1,44
Sgombro
Scomber scombrus
0,03
0,08
0,00
0,00
0,00
0,00
Barracuda
Sphyraena viridensis
0,00
0,00
0,03
0,04
0,04
0,10
Sarpa salpa
0,00
0,00
0,02
0,08
0,00
0,00
Labrus viridis
0,00
0,00
0,00
0,00
0,02
0,10
0,00
Sauro
Salpa
Tordo marvizzo
Tordo pavone
Symphodus tinca
0,00
0,00
0,01
0,08
0,01
Musdea
Phycis phycis
0,00
0,00
0,01
0,17
0,00
0,00
Gallinella
Trigla lucerna
0,03
0,08
0,01
0,04
0,00
0,00
Triglia
Mullus surmuletus
0,17
2,08
0,67
8,13
0,67
6,63
Tracina
Trachinus draco
0,03
0,08
0,00
0,00
0,00
0,00
Xyrichthys novacula
0,00
0,00
0,00
0,00
0,04
0,19
Polpo
Octopus vulgaris
0,00
0,00
0,08
0,13
0,00
0,00
Aragosta
Palinurus elephas
0,25
0,50
0,00
0,00
0,00
0,00
Seppia
Sepia officinalis
0,03
0,08
0,08
0,42
0,12
0,58
Razza
Raya clavata
0,13
0,17
0,00
0,00
0,00
0,00
Sciaena umbra
0,13
0,17
0,00
0,00
0,07
0,10
Zeus faber
0,04
0,08
0,00
0,00
0,00
0,00
1,63
11,25
1,85
20,63
1,34
15,09
Pesce prete
Corvina
San Pietro
TOTALE
C .p.u.e . 0,80
0,70
K g /500m
0,60
0,50
B
0,40
C
0,30
OUT
0,20
0,10
0,00
Num e ro individui pe r 500 m e tri di re te
9,00
8,00
n°/500m
7,00
6,00
B
5,00
C
4,00
3,00
OUT
2,00
1,00
0,00
44
L‟analisi multivariata effettuata tramite PERMANOVA sulle abbondanze e sulle biomasse del
popolamento ittico, sulle c.p.u.e. e sul numero di individui/500m non ha mostrato differenze
significative per nessuno dei parametri indagati.
Risultati del test PERMANOVA utilizzato per confrontare le abbondanze degli individui catturati nelle pescate effettuate nella zona B, C,
OUT (* = p<0.05; ** = p<0.01; *** = p<0.001; ns = differenza non significativa).
Source
Zona
Res
Total
df
2
9
11
SS
8898
20572
29470
MS
4449
2285,8
Pseudo-F
1,9464
P(MC)
0,0638
ns
Risultati del test PERMANOVA utilizzato per confrontare le biomasse degli individui catturati nelle pescate effettuate nella zona B, C,
OUT (* = p<0.05; ** = p<0.01; *** = p<0.001; ns = differenza non significativa).
Source
Zona
Res
Total
df
2
9
11
SS
9107,3
21690
30797
MS
4553,7
2410
Pseudo-F
1,8895
P(MC)
0,0692
ns
Risultati del test PERMANOVA utilizzato per confrontare i rendimenti totali in peso (c.p.u.e. kg/500m ) ed in numero ( n° ind./500m) delle
pescate effettuate nella zona B, C, OUT . (* = p<0.05; ** = p<0.01; *** = p<0.001; ns = differenza non significativa).
Source
Zona
Res
Total
df
2
9
11
SS
9207,8
21475
30682
MS
4603,9
2386,1
Pseudo-F
1,9295
P(MC)
0,0622
ns
Source
Zona
Res
Total
df
2
9
11
SS
7918,6
20552
28471
MS
3959,3
2283,6
Pseudo-F
1,7338
P(MC)
0,0991
ns
45
Si riportano le elaborazioni grafiche (Multi Dimensional Scaling).
46
Sono stati calcolati gli indici ecologici per le comunità censite nelle tre diverse aree in riferimento ai
rilievi considerati, e su questi è stata effettuata un’analisi statistica con PERMANOVA in modo
univariato.
Indici ecologici
N
Zona B
Zona C
OUT
S
H
J
d
Media
Dev. St.
Media
Dev. St.
Media
Dev. St.
Media
Dev. St.
33,75
123,75
39,50
10,08
67,83
21,79
5,75
7,00
5,25
2,99
3,83
0,96
1,21
1,36
1,24
0,61
0,48
0,24
0,69
0,74
0,75
0,20
0,16
0,13
c
Media Dev. St. Media
Dev. St.
0,76
0,94
0,39
0,26
0,13
0,09
1,35
1,31
1,27
0,41
0,32
0,35
Risultati della PERMANOVA condotta per N ( * = p<0.05; ** = p<0.01; *** = p<0.001; ns = differenza non significativa).
Source
Zona
Res
Total
df
2
9
11
SS
20308
15535
35843
MS
10154
1726,1
Pseudo-F
5,8828
P(MC)
0,0208
*
Come si evince dalla tabella, sono state riscontrate differenze statisticamente significative
nell’abbondanza degli individui. Il test pair-wise (confronti a coppie) effettuato successivamente
all’analisi di cui sopra, ha evidenziato che tali differenze si riscontrano tra la zona B e la zona C
della riserva.
Risultati derivati dal Pair-wise post-hoc delle tre aree per N (* = p<0.05; ** = p<0.01; *** = p<0.001; ns = differenza non
significativa)
Groups
B, C
B, OUT
C, OUT
t
2,6247
0,47892
2,3649
P(MC)
0,0406
0,6577
0,0581
*
ns
ns
47
Le stesse analisi, effettuate per gli altri indici, non hanno rilevato in nessun caso differenze
statisticamente significative come si evince dalle tabelle successive.
Risultati della PERMANOVA condotta per S ( * = p<0.05; ** = p<0.01; *** = p<0.001; ns = differenza non significativa).
Source
Zona
Res
Total
df
2
9
11
SS
6,5
73,5
80
MS
3,25
8,1667
Pseudo-F
0,39796
P(MC)
0,6868
ns
Risultati della PERMANOVA condotta per H’ (valori medi di Shannon-Wiener) ( * = p<0.05; ** = p<0.01; *** = p<0.001; ns
= differenza non significativa).
Source
Zona
Res
Total
df
2
9
11
SS
5,32E-02
1,9768
2,03
MS
2,66E-02
0,21964
Pseudo-F
0,12111
P(MC)
0,8886
ns
Risultati della PERMANOVA condotta per J (valori medi di evenness) ( * = p<0.05; ** = p<0.01; *** = p<0.001; ns =
differenza non significativa).
Source
Zona
Res
Total
df
2
9
11
SS
8,11E-03
2,56E-01
0,26428
MS
4,05E-03
2,85E-02
Pseudo-F
0,14245
P(MC)
0,8704
ns
Risultati della PERMANOVA condotta per d (Indice di ricchezza in specie Margalef), ( * = p<0.05; ** = p<0.01; *** =
p<0.001; ns = differenza non significativa).
Source
Zona
Res
Total
df
2
9
11
SS
1,30E-02
4,8463
4,8594
MS
6,52E-03
0,53848
Pseudo-F
1,21E-02
P(MC)
0,9887
ns
48
Risultati della PERMANOVA condotta per c (Indice di dominanza Simpson).
differenza non significativa).
Source
Zona
Res
Total
df
2
9
11
SS
1,74E-02
2,73E-01
0,29044
MS
8,72E-03
3,03E-02
( * = p<0.05; ** = p<0.01; *** = p<0.001; ns =
Pseudo-F
0,28757
P(MC)
0,7535
ns
In riferimento alle autorizzazioni di pesca in AMP, è stato effettuato un confronto sul numero di
licenze rilasciate negli anni compresi tra il 2007 ed il 2012; i dati sono stati ricavati dalla
documentazione in possesso presso l’AMP e riportati nella tabella successiva.
Anno
N° Licenze rilasciate
2007
19
2008
32
2009
41
2010
32
2011
30
2012
28
Come risulta evidente, nei primi anni dopo l’istituzione dell’AMP, si è registrato un aumento dei
pescatori in possesso di autorizzazione di pesca all’interno della riserva anche se nessun dato
conferma l’effettiva frequenza di pesca all’interno dell’ AMP; dal 2010 ad oggi invece il numero di
autorizzazioni è diminuito fino ad arrivare al valore più basso registrato nel 2012; molto
probabilmente le possibili cause sono in parte imputabili all’opinione dei pescatori sull’istituzione
dell’AMP e sui relativi benefici apportati dalla gestione di quest’ultima ed ai rapporti degli stessi
con l’AMP e le autorità locali. In occasione delle interviste, sono infatti emerse una serie di criticità
vissute dai pescatori che ritengono l’AMP indifferente alle esigenze degli stessi e responsabile
direttamente o indirettamente di alcune problematiche come per esempio le limitazioni nelle aree di
pesca che tendono ad aumentare la competizione fra i pescatori, l’eccessiva sorveglianza da un lato
e dall’altro una carenza in termini di controllo della pesca abusiva ed illegale, fattori che nel
complesso tendono a scoraggiare gli utenti che preferiscono pertanto sfruttare aree di pesca all’
esterno della riserva. In riferimento e contrariamente agli eventuali ed ipotetici benefici derivati
dall’istituzione della AMP, molti pescatori lamentano invece negli ultimi anni una evidente
riduzione degli stock ittici secondo alcuni dovuta appunto alla gestione dell’AMP, alla pesca
abusiva oltre che a cause naturali come per esempio, fattori ambientali, la presenza di delfini o la
stanzialità del pesce stesso. Probabilmente queste stesse cause fanno si che di tutti i pescatori
provvisti di autorizzazione pochissimi pescano effettivamente all’interno della riserva e questi stessi
con una frequenza bassissima, dato emerso dall’attività di monitoraggio e dai questionari effettuati.
49
QUESTIONARI ED INTERVISTE
Come da protocollo, durante le attività di monitoraggio, sono state realizzate delle interviste con il
supporto di appositi questionari al fine di fornire un quadro generale della attività della piccola
pesca svolta in AMP e nella provincia di Siracusa, soprattutto da un punto di vista socio-economico,
delle problematiche esistenti e delle criticità vissute dai pescatori e di individuare il profilo dei
pescatori professionali.
Nel corso del progetto sono state effettuate un totale di 33 interviste ai pescatori professionali di cui
24 forniti di autorizzazione di pesca in AMP ed iscritti alla Marineria di Siracusa e 9 iscritti alla
stessa ma sprovvisti di licenza. Si riportano i dati relativi e le informazioni ricavate dalle interviste
e questionari dei pescatori con licenza di pesca in AMP; in particolare sono state effettuate 8
interviste dirette ossia sul campo e 16 interviste telefoniche per un totale di 24 pescatori intervistati
sui 28 forniti di licenza di pesca in AMP relativamente all’anno 2012. Questi restituiscono circa
l’86 % dei pescatori che operano in AMP e il 27% degli iscritti alla Marineria di Siracusa
costituendo quindi un campione rappresentativo della realtà locale della piccola pesca a Siracusa.
AMP
Marineria Siracusa
N° Pescatori Totali
N° Pescatori intervistati
N° Pescatori Totali
N° Pescatori intervistati
88
24
28
24
Percentuale di pescatori intervistati - AMP
Percentuale di pescatori intervistati Marineria Siracusa
Pescatori intervistati
14%
Pescatori non intervistati
27%
73%
86%
Pescatori intervistati
Pescatori non intervistati
Degli utenti intervistati, tutti di sesso maschile, l’88% svolge l’attività di pescatore come unica
professione, il 2% ha una altra attività ed il 4% è rappresentato da pensionati.
Professione
4%
8%
Professione
N° Pescatori
Pensionato
Pensionato
2
Pescatore
Pescatore
21
Altra professione
1
Altra professione
88%
50
Il primo dato che si è ritenuto opportuno rilevare è stata la distribuzione dei pescatori per fascia di
età; in particolare sono state individuate 5 fasce di età. I risultati relativi espressi come distribuzione
percentuale dei pescatori per fascia d’età, sono rappresentati nel grafico sottostante.
Classi di età
Classi di età
0%
N° pescatori
<18
0
18-30
2
31-50
8
31-50
51-60
7
51-60
>60
7
8%
29%
<18
18-30
34%
>60
29%
Per quanto riguarda il grado di istruzione, il 54 % degli utenti ha il diploma di scuola media, il 29%
la scuola elementare, il 13% il diploma di scuola media superiore, il 4 % la laurea.
Grado di scolarizzazione
Scolarizzazione
N° pescatori
Elementare
7
Media
13
Diploma
3
Laurea
1
4%
13%
29%
Elementare
Media
Diploma
54%
Laurea
In riferimento al sito di ormeggio delle imbarcazioni, il 46% dei pescatori tiene la barca a Siracusa,
al porto piccolo, il 33% ad Ognina, il 4% al porto grande di Siracusa ed il restante 17% in località
differenti (Marzamemi, Porto Palo di CapoPassero, Terrauzza); inoltre alcuni pescatori che
normalmente ormeggiano ad Ognina, durante l’anno trasferiscono per periodi di durata variabile la
barca a Siracusa e viceversa.
Sito di ormeggio
Sito di ormeggio
N° pescatori
Ognina
8
Siracusa Porto Piccolo
11
Siracusa Porto Grande
1
Altro
4
Ognina
Siracusa Porto Grande
17%
46%
Siracusa Porto Piccolo
33%
Altro
4%
51
Per quanto riguarda l’effettiva operatività della flotta all’interno della riserva, il 79% ha confermato
di pescare all’interno dell’AMP.
Pesca in AMP
Si
No
Pesca in AMP
N° pescatori
Si
19
No
5
21%
79%
Alla domanda riguardo la frequenza di pesca all’interno della riserva, tenuto conto del 21 % che
non vi pesca mai, il 46% ha dichiarato di pescare all’interno della AMP in maniera moderata, il 25
% vi pesca solo raramente, ed il restante 8% pesca spesso nella riserva; nessuno ha risposto di
pescare sempre ed esclusivamente all’interno di quest’ultima. In particolare, il 37 % di coloro che
operano nella riserva, pesca in zona C mentre il 63% in Zona B.
Frequenza di pesca in AMP
No
Raramente
0%
Frequenza di Pesca in AMP
N° pescatori
No
5
Raramente
6
Media
11
Spesso
2
Sempre
0
21%
8%
Media
Spesso
Sempre
46%
25%
Sito di pesca in AMP
Zona B
Zona C
37%
Siti di Pesca in AMP
N° pescatori
Zona B
12
Zona C
7
63%
Dai questionari risulta che i siti di pesca più frequentati risultano essere nella zona B Capo Meli e
Terrauzza, nella zona C Punta della Mola. I siti di pesca più frequentati all’esterno della riserva
risultano quelli indicati in tabella nelle percentuali che appaiono nel grafico.
52
Siti di pesca esterni all’AMP
Siti di pesca esterni alla riserva
Ognina
Siracusa
Avola
Santa Panagia
4%
18%
9%
4%
Fontane Bianche
M arzamemi - Portopalo
Arenella
Penisola M anchisi
6%
Cassibbile
Altro
9%
15%
17%
9%
Ognina
Siracusa
Avola
Santa Panagia
Fontane Bianche
Marzamemi - Portopalo
Arenella
Penisola Manchisi
9%
Cassibbile
Altro
In riferimento alla stagionalità, tutti i pescatori hanno dichiarato di uscire in maniera continua tutto
l’anno con una frequenza di 7 giorni a settimana (ad eccezione di un pescatore che ha dichiarato di
uscire solo 2-3 volte a settimana). La frequenza delle uscite, a detta di tutti, è condizionata
principalmente dalle condizioni meteo pertanto è difficoltoso definire il numero effettivo di giornate
di pesca; un'altra causa che condiziona e limita le uscite viene identificata nella manutenzione della
barca e degli attrezzi.
Le autorizzazioni di pesca prevedono inoltre l’utilizzo di determinati sistemi di pesca e le
percentuali delle autorizzazioni relative a questi ultimi sono state analizzate nei paragrafi
precedenti; per quanto riguarda l’effettivo utilizzo degli attrezzi, dalle interviste è emerso che il
42% dei pescatori utilizza il tramaglio, il 29% utilizza sia il palangaro che il tramaglio
principalmente in funzione della stagione e delle specie bersaglio; il 17% utilizza solo il palangaro,
l’8% le nasse ed il restante 2% la lenza.
Attrezzi utilizzati
Palangaro
Tramaglio
Palangaro e Tramaglio
Nasse
8%
4%
17%
Lenze
29%
Attrezzi utilizzati
N° pescatori
Solo Palangaro
4
Solo Tramaglio
10
Palangaro e Tramaglio
7
Nasse
2
Lenze
1
42%
53
Come risulta evidente sia dal grafico che dalla tabella, i sistemi di pesca più utilizzati risultano
quindi il palangaro (11 pescatori) ed il tramaglio (17 pescatori) ed in particolare quest’ultimo
sembra essere quello più utilizzato dalla flotta che opera in AMP a conferma di quanto emerso dai
rilievi eseguiti sul campo.
I pescatori che utilizzano il tramaglio escono in maniera continua durante l’anno con una frequenza
giornaliera; per coloro che lo utilizzano insieme al palangaro, le stagioni preferite risultano essere la
primavera e l’estate utilizzandolo in alternativa al palangaro circa 2-3 volte a settimana. Il tempo di
posa e l’ora di cala e salpa variano notevolmente: alcuni pescatori calano la notte o all’alba per
salpare la mattina dopo 4-6 ore di posa; altri calano il pomeriggio o la sera per salpare all’alba o il
mattino dopo (12 ore di posa); altri ancora calano la mattina all’alba per salpare il giorno dopo (24
ore di posa).
Il 71% di coloro che utilizzano il tramaglio pesca in AMP principalmente in zona B a Terrauzza e
Capo Meli; in zona C, l’area di pesca più frequentata risulta Punta della Mola; la distanza dalla
costa e la profondità variano in funzione del sito di pesca.
Pesca in AMP: Tramaglio
Si
Tramaglio
No
29%
71%
Pesca in AMP
N° pescatori
Si
12
No
5
La frequenza di pesca con il tramaglio in AMP è indicata nei grafici e nelle tabelle sottostanti.
Frequenza di pesca in AMP: tramaglio
Tramaglio
6%
28%
No
Raramente
18%
Media
Spesso
Sempre
24%
24%
Frequenza di Pesca in AMP
N° pescatori
No
5
Raramente
4
Media
4
Spesso
3
Sempre
1
54
I siti di pesca all’esterno della riserva sono gli stessi elencati precedentemente ad una distanza dalla
costa e ad una profondità variabile.
La lunghezza dell’attrezzo varia da 500 a 2000 metri, l’altezza da 2 a 4 metri; la maglia più
utilizzata risulta la maglia 9; molti pescatori hanno dichiarato tuttavia di utilizzare differenti maglie
(10-11-12) in funzione della stagione e delle specie bersaglio che conseguentemente variano
durante il corso dell’anno. Le specie più pescate, a sentire i pescatori, risultano essere naselli,
triglie, seppie, scorfani, pappagalli, aragoste etc.
Per quanto riguarda l’utilizzo del palangaro, il 55% di coloro che lo utilizzano ha dichiarato di
pescare spesso in AMP, in zona B, a Capo Meli e Terrauzza ed in zona C, a Punta della Mola ma
principalmente di pescare all’esterno della riserva (i siti corrispondono a quelli citati sopra) ad una
distanza dalla costa ed ad una profondità che varia a seconda del sito di pesca.
Pesca in AMP: Palangaro
Palangaro
55%
Si
Pesca in AMP
N° pescatori
No
Si
6
No
5
45%
L’utilizzo del palangaro risulta continuo per coloro che lo utilizzano come unico attrezzo di pesca
durante tutto l’anno con una frequenza di tutti i giorni, varia per coloro che lo utilizzano
contemporaneamente ed in alternativa al tramaglio. In questo caso, le stagioni preferite sembrano
essere autunno ed estate ed in ogni caso in base alla specie bersaglio. Il numero di ami vari da 200 a
2000, la lunghezza da 2000 a 10000 metri e la lunghezza dei braccioli è in media di 1,5 metri; l’esca
più utilizzata risulta il gambero e/o i calamari. Il palangaro di fondo appare quello più utilizzato
rispetto a quello di superficie ed intermedio; in relazione alla tipologia del palangaro variano le
specie catturate rappresentate principalmente da naselli, saraghi, pagri, dentici, pagelli, palamiti
come specie target. Il tempo di posa varia notevolmente: alcuni pescatori calano il palangaro la sera
per ritirarlo il mattino dopo all’alba mantenendo quindi l’attrezzo in acqua per circa 12 ore; la
maggior parte tuttavia effettua la cala e la salpa contemporaneamente con un tempo di posa di circa
4 ore.
55
Solo due pescatori utilizzano come sistema di pesca le nasse; in particolare il numero di trappole
varia da 150 a 200 e queste ultime sono di plastica e/o metallo. La frequenza di pesca è varia
durante l’arco dell’anno anche se principalmente la primavera e l’autunno rappresentano le stagioni
in cui questo attrezzo viene utilizzato e continua durante la settimana. Entrambi i pescatori hanno
dichiarato di pescare spesso all’interno della riserva sia in zona B che in zona C ad una profondità
di circa 150 metri con un tempo di posa di circa 24 ore; gli stessi calano le nasse anche all’esterno
della riserva ed in particolare i siti più frequentati sono Ognina, Siracusa e Santa Panagia. La specie
bersaglio è rappresentata dal polpo.
La lenza viene utilizzata raramente solo da un pescatore in maniera varia durante l’anno;
quest’ultimo, che ha comunque dichiarato di non pescare mai all’interno dell’AMP, utilizza una
lenza da fondo con un solo amo e le specie bersaglio sono rappresentate da pagelli.
Di tutti gli intervistati, solo 3 pescatori (12%) effettuano la pesca a circuizione della lampuga solo
all’esterno della riserva (Ognina) nei periodi consentiti dalle normative con una frequenza di 7
giorni a settimana, condizioni meteo permettendo.
Alla domanda riferita all’utilizzo del pesce catturato, il 79 % ha risposto di vendere il pesce al
mercato, il 13% alle pescherie; il restante 8% ha dichiarato di vendere direttamente il pesce nei siti
di sbarco.
Utilizzo pesce catturato
Mercato
Pescheria
Vendita diretta
8%
13%
Utilizzo pesce catturato
N° pescatori
Mercato
19
Pescheria
3
Vendita diretta
2
79%
In riferimento al pescato, sono state poste ai pescatori una serie di domande riguardanti l’eventuale
riduzione di quest’ultimo e la presenza di specie alloctonee; l’83% dei pescatori ha dichiarato di
non aver mai visto specie alloctone mentre il restante 17% ha dichiarato di aver pescato qualche
specie “strana” non riuscendo ad identificarla; il 71 % dei pescatori lamenta una notevole riduzione
del pescato negli ultimi anni attribuendo le cause all’inquinamento, al riscaldamento delle acque ed
altri fattori ambientali, alla pesca eccessiva ed alla gestione spesso non opportuna della stessa AMP.
56
Riduzione del pescato
Specie alloctone
Si
Si
No
No
17%
29%
71%
83%
Presenza di specie
alloctone
N° pescatori
Riduzione Pescato
N° pescatori
Si
4
Si
17
No
20
No
7
L’intrusione di tursiopi per esempio viene considerata una causa determinante che sia direttamente,
cibandosi del pesce ed impoverendo di conseguenza le risorse, che indirettamente, causando danni
notevoli alle reti, influenza la quantità di pescato; a tal proposito il 79% dei pescatori conferma di
subire intrusioni da tursiopi con una frequenza media con conseguenti danni alle reti.
Intrusione tursiopi
Intrusione tursiopi
Si
No
N° pescatori
Si
19
No
5
21%
79%
Per quanto riguarda il costo dell’attività in 1 anno, il 41 % degli intervistati ha risposto di spendere
da 5000 a 10000 euro, il29% da 10000 a 15000, un 13% ne spende da 1000 a 5000 ed un altro 13%
da 15000 a 20000, solo il 4% spende meno di 1000 euro. Le spese fanno riferimento al
mantenimento della barca e degli attrezzi, al pagamento di multe e contributi, al carburante etc. In
tabella sono elencate le diverse spese in ordine di importanza.
57
Costo dell'attività in euro
Costi dell’attività
<1000
13%
4%
N° pescatori
1000-5000
<1000
1
5000-10000
1000-5000
3
5000-10000
10
10000-15000
7
10000-15000
13%
15000-20000
15000-20000
29%
3
Spese
Mantenimento barca ed attrezzi
41%
Tasse e contributi
Carburante
Alrto
L’83 % degli utenti, alla domanda se vivevano conflitti con i pescatori ricreativi ha dichiarato di
non avere conflitti con questi ultimi mentre il restante 17% ha risposto affermativamente
attribuendo i conflitti al fatto che spesso questi ultimi pescano nelle stesse aree, con sistemi di pesca
non autorizzati e rivendono al mercato il pesce catturato e lamentano in questo senso, la mancanza
di sorveglianza e controlli della pesca ricreativa.
Conflitti con i pescatori ricreativi
Si
No
17%
Conflitti con i pescatori ricreativi
N° pescatori
Si
4
No
20
83%
Ai pescatori è stato chiesto inoltre di definire i loro rapporti con le autorità locali di controllo
(Capitaneria di Porto); un 13% ha confermato di interagire negativamente con questi ultimi, un altro
13% di interagire sia positivamente che negativamente mentre il restante 74% ha confermato di
avere buoni rapporti con le autorità locali. Tutti gli utenti hanno manifestato tuttavia delle lamentele
che fanno riferimento da un lato alla eccessiva rigidità dei controlli spesso condotti in maniera non
giustificata e dall’altro lato alla mancanza di controlli nei confronti di pescatori senza licenza ed
auspicano in questo senso una maggiore sorveglianza nei confronti soprattutto della pesca abusiva.
Alcuni utenti hanno lamentato inoltre un eccessivo controllo e severità da parte dell’AMP stessa.
58
Conflitti con Autorità Locali
Si
No
Media misura
13%
Conflitti con le autorità locali
N° pescatori
13%
Si
3
No
18
Media misura
3
74%
In riferimento alla domanda riguardo l’iscrizione o l’appartenenza a cooperative o associazioni, il
50 % fa parte di una o più cooperative di pesca, il restante 50% no.
Iscrizione a o appartenenza a cooperative o
associazioni
Iscrizione a o appartenenza a
cooperative o associazioni
Si
No
N° pescatori
Si
12
No
12
50%
50%
Il 79% degli intervistati ha dichiarato di conoscere la legislazione di riferimento della pesca
professionale lamentando la presenza di leggi e normative troppo restrittive che non aderiscono
spesse volte alla realtà locale.
Conoscenza della Legislazione della pesca
professionale
Conoscenza legislazione pesca
professionale
Si
N° pescatori
Si
19
No
3
Media misura
2
No
Media misura
8%
13%
79%
Alla domanda riguardo la conoscenza della regolamentazione della pesca professionale in AMP, il
96% ha affermato di conoscerlo.
59
Conoscenza della del regolamento della
pesca professionale in AMP
Si
No
4%
Conoscenza regolamento pesca
professionale in AMP
N° pescatori
Si
23
No
1
96%
Ai pescatori professionali è stato chiesto inoltre la loro opinione riguardo l’istituzione dell’AMP e
degli eventuali benefici apportati da quest’ultima. Il 17% è apparso entusiasta nei confronti
dell’AMP confermando gli effetti positivi conseguenti all’istituzione della riserva; alcuni hanno
dichiarato come esemplari delle stesse specie ittiche pescate in zona B presentano taglie maggiori
rispetto a quelle pescate in zona C ed in generale, in riferimento ai pesci “di seconda”, all’esterno
della riserva questi ultimi sono solitamente di più piccola taglia rispetto all'interno della riserva.
L’83% ha risposto dichiarando che l’AMP non ha portato nessun beneficio in riferimento al pescato
che, secondo alcuni, si è mantenuto pressoché uguale nel corso degli anni secondo altri, in realtà c’è
stato un aumento evidente subito dopo l’istituzione dell’AMP ma poi il pescato si è notevolmente
ridotto e altri ancora hanno lamentato addirittura una riduzione del pescato negli ultimi anni ed in
particolare in concomitanza all’istituzione di quest’ultima. La maggior parte dei pescatori inoltre ha
dichiarato di non aver osservato differenze tra le zone interne ed esterne della riserva, mentre altri
hanno confermato che effettivamente nella zona A c’è più pesce ma quest’ultimo non si sposta nelle
zone limitrofe o esterne alla riserva.
Alcuni hanno sottolineato come l’AMP, o meglio la gestione della pesca in AMP, limita moltissimo
questa attività con orari troppo restrittivi e limitazione degli attrezzi e delle aree di pesca;
quest’ultimo fattore in particolare tende ad aumentare la competizione tra i pescatori stessi che si
ritrovano spesso a condividere le stesse aree con la conseguenza che tutti pescano di meno e
sfruttando le stesse zone di pesca contribuiscono alla riduzione delle risorse ittiche. Come risulta
evidente, non tutti hanno una opinione favorevole sull’AMP; sarebbe opportuno in questo senso
migliorare i rapporti con i pescatori coinvolgendoli maggiormente nelle attività di gestione della
pesca, e non solo, all’interno della riserva. Nel corso delle interviste, alcuni pescatori hanno colto
l’occasione per offrire qualche suggerimento come per esempio una serie di soluzioni per ovviare
alcune criticità, come variazione delle zone di pesca o un tempo di riposo del mare, etc..
60
Benefici istituzione AMP
Si
No
17%
Benefici istituzione AMP
N° pescatori
Si
4
No
20
83%
Dai questionari sono emerse inoltre alcune informazioni importanti, in particolare delle criticità
vissute dai pescatori professionali che lamentano in primo luogo la pesca abusiva o illegale ossia di
pescatori senza licenza, sia all'interno che all'esterno della riserva, la pesca di esemplari
sottomisura, la pesca eccessiva effettuata con attrezzi non in regola, le attività di pesca subacquee,
la presenza di reti senza segnali, ed al tempo stesso la mancanza di controlli. Alla luce di queste
problematiche auspicano, una maggiore sorveglianza e maggiori controlli orientati nella giusta
direzione ed al tempo stesso una maggiore flessibilità e disponibilità sia dell’AMP che delle autorità
locali nei confronti di coloro che svolgono quest’attività in maniera dignitosa nonostante le
difficoltà oggettive anche per garantire che la piccola pesca, che rappresenta un piccolo tesoro di
tradizione e di cultura ed al tempo stesso una fonte di sostentamento di una parte importante della
realtà locale, non venga perso e dimenticata nel tempo.
61
PESCA RICREATIVA
RISULTATI
Nel corso del 2012 sono state rilasciate 636 autorizzazioni della pesca ricreativa fra annuali, mensili
e settimanali per un numero di pescatori pari a 521. Nelle tabelle che seguono viene indicato il
numero e la tipologia di autorizzazioni rilasciate, annuale, mensile e settimanale, da barca e/o terra,
il numero di pescatori ricreativi con autorizzazioni annuali mensili e settimanali da barca e/o terra, il
numero di residenti e non residenti. In riferimento a questi ultimi, si ricorda che solo i residenti nel
comune di Siracusa possono pescare in zona B; i non residenti, come previsto dal regolamento,
hanno permesso di pesca solo in zona C; tuttavia nel 2012, una quota di autorizzazioni rilasciate ai
non residenti hanno previsto il permesso di pesca anche in zona B.
Anno
N°Autorizzazioni rilasciate
Autorizzazioni
annuali
Autorizzazioni
mensili
Autorizzazioni
settimanali
2012
636
324
249
63
Autorizzazioni
Annuali
Mensili
10%
Settimanali
39%
51%
Anno
N°Pescatori
N°Pescatori annuali
N°Pescatori
mensili
N°Pescatori
settimanali
N°Pescatori
settimanali-mensili
2012
521
324
143
32
22
62
Pescatori
Annuali
Mensili
Settimanali
6%
4%
Mensili-settimanali
27%
63%
Anno
N°Autorizzazioni
Barca
Terra
Barca e terra
Non specificato
2012
636
134
477
20
5
Autorizzazioni
Barca
3%
Terra
1%
Barca e terra
21%
Non specificato
75%
Anno
N°Pescatori
Barca
Terra
Barca e terra
Non specificato
2012
521
124
376
16
5
Pescatori
Barca
3%
Terra
1%
24%
Barca e terra
Non specificato
72%
63
Anno
N°Residenti
N° Non Residenti
N° Non Residenti con permesso di pesca in Zona B
2012
418
16
87
Non Residenti con permesso di
pesca in Zona B
Non Residenti
Residenti e non Residenti
Residenti
17%
3%
80%
Come si evince dalle tabelle e dai grafici si ha una netta prevalenza di autorizzazioni da terra e
quindi di pescatori che operano da terra, rispetto a quelle da barca e di quelle annuali rispetto a
quelle settimanali e mensili.
Contemporaneamente al rilascio delle autorizzazioni annuali (324) sono stati consegnati i libretti di
cattura (Log-book). Nella tabella seguente viene indicato il numero dei pescatori cui è stato
rilasciato il libretto, corrispondente quindi al numero delle autorizzazioni annuali, suddiviso per
tipologia (barca, terra, barca e/o terra).
Anno
N°Pescatori
N°Pescatori
annuali
N°Autorizzazioni
annuali
Terra
Barca
Barca e terra
Non specificato
2012
521
324
324
201
106
14
3
Autorizzazioni annuali
Terra
4%
Barca
1%
Barca e terra
Non specificato
33%
62%
64
Solo 107 libretti dei 324 rilasciati ai pescatori annuali, sono stati restituiti alla AMP alla data di
scadenza e di questi, solo una parte sono stati compilati; l’analisi dei dati è stata effettuata solo su
questi ultimi; in tabella si riporta il numero totale dei libretti rilasciati, quelli restituiti, compilati ed
analizzati suddivisi nelle categorie da barca, terra e barca e terra.
Anno
N°Pescatori
N°Autorizzazioni/pescatori
Annuali – N°Libretti
rilasciati
N° Libretti restituiti
N° Libretti analizzati
N° Libretti
Terra
N° Libretti
Barca
N° Libretti Barca
e terra
2012
521
324
107
90
69
20
1
Libretti di cattura analizzati
Libretti di cattura
Non restituiti
Restituiti
100
Compilati
84%
Non compilati
80
69
60
67%
33%
40
20
16%
20
1
0
Terra
Barca
Barca e terra
Come risulta evidente dai grafici e dalla tabella, il numero di libretti analizzati, nonostante
costituisca un campione rappresentativo degli utenti (33%), è basso rispetto al numero di libretti
rilasciati nel corso dell’anno; inoltre, osservando il numero di autorizzazioni rilasciate in totale, si
vede che una metà consistente di queste ultime fa riferimento ad autorizzazioni mensili e/o
settimanali di cui non si ha alcun dato non prevedendo il rilascio dei log-book.
Alla luce di ciò, l’analisi dei dati contenuti nei libretti fornisce sicuramente un quadro descrittivo e
significativo dell’attività di pesca ricreativa in termini di tipologia e rendimento del pescato, numero
effettivo di utenti, quantificazione delle giornate dedicate alla attività etc. ma al tempo stesso, i
risultati ottenuti dalla suddetta analisi sono inevitabilmente sottostimati rispetto ai dati reali.
Per ovviare a quanto espresso precedentemente e fornire una stima descrittiva quanto più prossima
ai dati reali, i risultati ottenuti dai 90 libretti analizzati sono stati rapportati al numero totale dei
pescatori annuali a cui sono stati consegnati i libretti di cattura (324).
Questo metodo è stato applicato sia per quanto riguarda il numero delle uscite che la composizione
ed il rendimento del pescato.
Dai dati analizzati si evince che l’attività di pesca ricreativa viene praticata in maniera continua in
tutto l’anno, a conferma di quanto già emerso negli anni precedenti, ad eccezione del periodo di
65
fermo compreso dal 1 aprile al 15 maggio di ogni anno, imposto ed individuato dall’ente gestore
(art. 20, comma 10 del regolamento di esecuzione).
Il totale delle uscite registrate, la media di uscite al mese (per 11 mesi), la media di uscite per
pescatore al mese, la media dei pescatori al mese ed i mesi con più uscite, sono riportati nelle
tabella sottostante.
Anno
2012
Totale
Media
Media
Dev.
Media
Dev.
uscite
uscite/mese
uscite/pesc/mese
Stand.
pescatori/mese
Stand.
1358
123,5
2,7
0,36
46,8
7,93
Mesi con più uscite
Giugno-Agosto-Settembre
I dati relativi alle uscite ed alla media di pescatori al mese rapportati a 324 pescatori vengono
indicati nella tabella successiva.
Anno
Totale uscite
Media pescatori/mese
Media uscite/mese
2012
4888
168
444
In particolare, analizzando i dati, si evince come in ogni mese si registra un numero consistente di
pescatori che operano da terra rispetto ai pescatori che operano da barca; ciò vale anche per le
uscite il cui numero maggiore è rappresentato dalle uscite da terra rispetto a quelle da barca.
In riferimento ai pescatori con autorizzazione di pesca da barca, è stata effettuata un’analisi delle
imbarcazioni sulla base delle informazioni contenute nei libretti e nei moduli da compilare al
momento del rilascio delle autorizzazioni; in particolare, il numero di pescatori da barca e
conseguentemente il numero di natanti che operano all’interno della riserva è risultato di 140 (124
autorizzazioni solo da barca e 16 autorizzazioni barca-terra); dai dati esaminati, la tipologia di
imbarcazione più utilizzata appartiene alla categoria “Open”; nel grafico sottostante sono indicate
tutte le categorie di barche con le rispettive percentuali di presenza.
Rio
1%
Ars 24
1%
Saver
1%
Vela
2%
Tipologia Barche
Warauna
1%
Motoscafo
1%
Gozzo
Open
Stam
1%
Arcos
1%
Semicabinato
Lancia
Canotto
Gozzo
11%
Cabinato
Gommone
5%
7%
Pilotina
Walkaround
Gommone
Cabinato
Arcos
Walkaround
5%
Ars 24
Open
41%
Pilotina
10%
Motoscafo
Rio
Saver
Vela
Canotto
1%
Lancia
3%
Semicabinato
10%
Warauna
Stam
66
Nella tabella successiva vengono riportati i valori medi, massimi e minimi delle principali
caratteristiche delle imbarcazioni come lunghezza fuori tutto e potenza motori espressa in cavalli.
Caratteristiche imbarcazioni
L. F. T.
H. P.
Min.
3
4
Max.
11,3
306
Media
5,8
78,7
Dev. Stand.
1,26
80,09
Per quanto riguarda le tecniche di pesca, vengono utilizzati gli attrezzi previsti dal regolamento; tra
questi i più utilizzati risultano la canna da lancio sia da superficie che da fondo per i pescatori che
esercitano l’attività da terra ed il bolentino e la traina da barca (dato emerso dai questionari
effettuati).
Le informazioni riportate nei libretti relativamente al pescato sono state elaborate e da queste sono
stati ricavati una serie di dati riguardo la composizione delle catture in termini di specie, numero di
specie, abbondanza di individui, etc.
Il numero totale di individui catturati (Abbondanza, N) è di 8966. Il numero di specie (Ricchezza
specifica, S) è 31; queste ultime sono rappresentate da 1 mollusco cefalopode e 30 osteitti ripartiti
in 17 famiglie; dalla tabella e dal grafico si evince una netta prevalenza di Sparidi con una
percentuale del 27%.
Famiglie
Belonidae
Carangidae
Centracanthidae
Coryphaenidae
Labridae
Moronidae
Mugilidae
Mullidae
Muraneidae
Pomacentridae
Scaridae
Scombridae
Scorpaenidae
Serranidae
Sparidae
Sphyraenidae
Trachinidae
17
N° specie
1
3
1
1
2
1
1
1
1
1
1
3
1
2
8
1
1
30
P erc entuale di F amig lie c ens ite nel 2012 S phyraenidae
3%
Trac hinidae
3%
Belonidae
3%
C arangidae
10%
C entrac anthidae
3%
C oryphaenidae
3%
S paridae
27%
L abridae
7%
Moronidae
3%
Mugilidae
3%
S erranidae
7%
S c orpaenidae
3%
Mullidae
3%
S c ombridae
10%
S c aridae
3%
Pomac entridae
3%
Muraneidae
3%
Il numero medio di specie (Sm) e di individui catturati al mese è risultato rispettivamente di 21,8 e
815,1 mentre il numero di individui catturati da un pescatore è di 99,6. I mesi con più pescato sono
risultati i mesi di giugno, luglio e agosto.
67
Andamento del pescato
Numero individui
2500
2000
1500
1000
500
Dicembre
Novembre
Ottobre
Settembre
Agosto
Luglio
Giugno
Maggio
Gennaio
Febbraio
Marzo
0
Mesi
Rapportando i risultati a 324 pescatori, otteniamo un numero totale di individui catturati pari a
32278. Nelle tabelle seguenti vengono riportati i dati relativi alla composizione totale delle catture
ed alla composizione delle catture suddivisa tra terra, barca e barca/terra considerando 90 e 324
pescatori. Inoltre è stata calcolata la percentuale sul totale del pescato del contributo della pesca
esercitata da barca, da terra e barca e/o terra.
COMPOSIZIONE DELLE CATTURE (90 Pescatori)
2012
Terra
Barca
Barca e terra
Totale
4508
4419
39
8966
TOTALE
COMPOSIZIONE DELLE CATTURE (324 pescatori)
2012
TOTALE
Terra
Barca
Barca e terra
Totale
16229
15908
140
32278
COMPOSIZIONE DELLE CATTURE %
2012
TOTALE
Terra
Barca
Barca e terra
50,3
49,3
0,4
Composizione delle catture
Composizione delle catture
0,4%
5000
4500
4000
3500
4419
4508
49,3%
3000
2500
2000
1500
50,3%
1000
500
39
0
Terra
Barca
Barca e terra
Terra
Barca
Barca e terra
68
Come risulta evidente dalla tabella, il numero di individui pescati da barca e da terra è praticamente
uguale. Alla luce di ciò e considerato quanto affermato precedentemente riguardo il numero delle
uscite da terra, che ricordiamo è significativamente più elevato rispetto a quelle da barca, possiamo
affermare che il maggiore contributo al pescato deriva dalla pesca da barca.
Nella tabella seguente si riporta la lista delle specie catturate ed il rispettivo numero di individui
indicando le specie con il nome comune ed il nome scientifico, il totale del pescato suddiviso nelle
categorie da imbarcazione, da terra e da imbarcazione e terra sia per 90 pescatori che per 324.
COMPOSIZIONE DELLE CATTURE
Nome comune
2012
Nome scientifico
Terra
Barca
Barca e terra
Totale
N° individui/Pescatore
Donzella
Thalassoma pavo e/o Coris julis
807
987
20
1814
20,2
Boga
Boops boops
1702
157
6
1865
20,7
Serrania
Serranus cabrilla
188
1011
4
1203
13,4
Perchia
Serranus scriba
273
248
9
530
5,9
Sparaglione
Diplodus annularis
200
235
0
435
4,8
Pagello
Pagellus erythrinus
13
321
0
334
3,7
Occhiata
Oblada melanura
167
110
0
277
3,1
Pappagallo
Sparisoma cretense
60
6
0
66
0,7
Castagnola
Chromis chromis
2
75
0
77
0,9
Menola
Spicara maena
18
97
0
115
1,3
Scorfano
Scorpaena sp.
128
64
0
192
2,1
Pagro
Pagrus pagrus
49
68
0
117
1,3
Occhialone
Pagellus bogaraveo
50
824
0
874
9,7
Dentice
Dentex dentex
13
39
0
52
0,6
Sauro
Trachurus spp.
38
88
0
126
1,4
Ricciola
Seriola dumerili
30
4
0
34
0,4
Tonnetto
Euthynnus alletteratus
69
1
0
70
0,8
Tonno rosso
Thunnus thinnus
10
0
0
10
0,1
Palamita
Sarda sarda
66
3
0
69
0,8
Lampuga
Coryphaena hippurus
21
8
0
29
0,3
Pesce pilota
Naucrates ductor
14
0
0
14
0,2
Aguglia
Belone belone
358
69
0
427
4,7
Sarago
Diplodus spp.
47
0
0
47
0,5
Barracuda
Sphyraena sphyraena
28
0
0
28
0,3
Polpo
Octopus vulgaris
2
4
0
6
0,1
Spigola
Dicentrarchus labrax
99
0
0
99
1,1
0,2
Cefalo
Mugli cephalus
21
0
0
21
Murena
Muraena helena
8
0
0
8
0,1
Tordo
Labrus spp.
23
0
0
23
0,3
Tracina
Trachinus draco
3
0
0
3
0,0
Triglia
Mullus spp.
1
0
0
1
0,0
Altro
-
-
-
-
-
-
4508
4419
39
8966
99,6
TOTALE
69
Composizione ed andamento delle catture
1800
1600
Terra
Numero individui
1400
1200
Barca
1000
800
Barca e terra
600
400
200
0
No m e s p e c ie
COMPOSIZIONE DELLE CATTURE (324 pescatori)
Nome comune
2012
Nome scientifico
Terra
Barca
Barca e terra
Totale
N° individui/Pescatore
Donzella
Thalassoma pavo e/o Coris julis
2905
3553
72
6530
20,2
Boga
Boops boops
6127
565
22
6714
20,7
Serrania
Serranus cabrilla
677
3640
14
4331
13,4
Perchia
Serranus scriba
983
893
32
1908
5,9
Sparaglione
Diplodus annularis
720
846
0
1566
4,8
3,7
Pagello
Pagellus erythrinus
47
1156
0
1202
Occhiata
Oblada melanura
601
396
0
997
3,1
Pappagallo
Sparisoma cretense
216
22
0
238
0,7
Castagnola
Chromis chromis
7
270
0
277
0,9
Menola
Spicara maena
65
349
0
414
1,3
Scorfano
Scorpaena sp.
461
230
0
691
2,1
Pagro
Pagrus pagrus
176
245
0
421
1,3
Occhialone
Pagellus bogaraveo
180
2966
0
3146
9,7
Dentice
Dentex dentex
47
140
0
187
0,6
Sauro
Trachurus spp.
137
317
0
454
1,4
Ricciola
Seriola dumerili
108
14
0
122
0,4
Tonnetto
Euthynnus alletteratus
248
4
0
252
0,8
Tonno rosso
Thunnus thinnus
36
0
0
36
0,1
Palamita
Sarda sarda
238
11
0
248
0,8
Lampuga
Coryphaena hippurus
76
29
0
104
0,3
Pesce pilota
Naucrates ductor
50
0
0
50
0,2
Aguglia
Belone belone
1289
248
0
1537
4,7
Sarago
Diplodus spp.
169
0
0
169
0,5
Barracuda
Sphyraena sphyraena
101
0
0
101
0,3
Polpo
Octopus vulgaris
7
14
0
22
0,1
Spigola
Dicentrarchus labrax
356
0
0
356
1,1
Cefalo
Mugli cephalus
76
0
0
76
0,2
Murena
Muraena helena
29
0
0
29
0,1
Tordo
Labrus spp.
83
0
0
83
0,3
Tracina
Trachinus draco
11
0
0
11
0,0
Triglia
Mullus spp.
4
0
0
4
0,0
Altro
-
-
-
-
16229
15908
140
32278
99,6
TOTALE
70
Al fine di fornire una stima della biomassa e del rendimento del pescato in peso, il numero di
individui catturati di ciascuna specie è stato moltiplicato per il corrispondente peso medio (per la
definizione di quest’ultimo è stata presa in considerazione la taglia media o comune ottenuta sulla
base di ricerche bibliografiche, consultazione sito fishbase.it, interviste con i pescatori sia
professionali che ricreativi, misurazioni dirette ed applicata la relazione lunghezza-peso) e da qui è
stato calcolato il rendimento totale in kg espresso nelle tabelle successive sia per 90 pescatori che
per 324. In particolare il rendimento in kg per 90 pescatori risulta uguale a circa 930 kg nell’anno di
campionamento con una media di pescato per pescatore pari a 10 kg in un anno.
RENDMENTO DELLE CATTURE (90 pescatori)
2012
Nome comune
Nome scientifico
Kg
Kg/Pescatore
Donzella
Thalassoma pavo e/o Coris julis
45,35
0,50
Boga
Boops boops
16,79
0,19
Serrania
Serranus cabrilla
60,15
0,67
Perchia
Serranus scriba
26,50
0,29
Sparaglione
Diplodus annularis
5,66
0,06
Pagello
Pagellus erythrinus
26,72
0,30
Occhiata
Oblada melanura
5,26
0,06
Pappagallo
Sparisoma cretense
4,22
0,05
Castagnola
Chromis chromis
0,15
0,00
Menola
Spicara maena
1,73
0,02
Scorfano
Scorpaena sp.
28,80
0,32
Pagro
Pagrus pagrus
16,38
0,18
Occhialone
Pagellus bogaraveo
105,75
1,18
Dentice
Dentex dentex
52,00
0,58
Sauro
Trachurus spp.
8,32
0,09
Ricciola
Seriola dumerili
25,50
0,28
Tonnetto
Euthynnus alletteratus
84,40
0,94
Tonno rosso
Thunnus thinnus
166,35
1,85
Palamita
Sarda sarda
38,50
0,43
Lampuga
Coryphaena hippurus
55,19
0,61
Pesce pilota
Naucrates ductor
3,65
0,04
Aguglia
Belone belone
11,96
0,13
Sarago
Diplodus spp.
4,70
0,05
Barracuda
Sphyraena sphyraena
15,51
0,17
Polpo
Octopus vulgaris
6,00
0,07
Spigola
Dicentrarchus labrax
101,87
1,13
Cefalo
Mugli cephalus
4,98
0,06
Murena
Muraena helena
8,00
0,09
Tordo
Labrus spp.
0,97
0,01
Tracina
Trachinus draco
0,31
0,0
Triglia
Mullus spp.
0,04
0,0
Altro
TOTALE
-
-
931,7
10,3
71
RENDMENTO DELLE CATTURE (324 pescatori)
Nome comune
Donzella
2012
Nome scientifico
Thalassoma pavo e/o Coris julis
Kg
Kg/Pescatore
163,26
0,50
Boga
Boops boops
60,43
0,19
Serrania
Serranus cabrilla
216,54
0,67
Perchia
Serranus scriba
95,40
0,29
Sparaglione
Diplodus annularis
20,36
0,06
Pagello
Pagellus erythrinus
96,19
0,30
Occhiata
Oblada melanura
18,95
0,06
Pappagallo
Sparisoma cretense
15,21
0,05
Castagnola
Chromis chromis
0,55
0,00
Menola
Spicara maena
6,21
0,02
Scorfano
Scorpaena sp.
103,68
0,32
Pagro
Pagrus pagrus
58,97
0,18
Occhialone
Pagellus bogaraveo
380,71
1,18
Dentice
Dentex dentex
187,20
0,58
Sauro
Trachurus spp.
29,94
0,09
Ricciola
Seriola dumerili
91,80
0,28
Tonnetto
Euthynnus alletteratus
303,84
0,94
Tonno rosso
Thunnus thinnus
598,86
1,85
Palamita
Sarda sarda
138,61
0,43
Lampuga
Coryphaena hippurus
198,67
0,61
Pesce pilota
Naucrates ductor
13,15
0,04
Aguglia
Belone belone
43,04
0,13
Sarago
Diplodus spp.
16,92
0,05
Barracuda
Sphyraena sphyraena
55,84
0,17
Polpo
Octopus vulgaris
21,60
0,07
Spigola
Dicentrarchus labrax
366,74
1,13
Cefalo
Mugli cephalus
17,92
0,06
Murena
Muraena helena
28,80
0,09
Tordo
Labrus spp.
3,48
0,01
Tracina
Trachinus draco
1,11
0,0
Triglia
Mullus spp.
0,15
0,0
Altro
-
-
-
3354,1
10,3
TOTALE
Confrontando inoltre il numero di individui ed il peso delle specie più frequenti, si evidenzia come
in termini di individui le specie che contribuiscono maggiormente all’abbondanza totale sono le
donzelle (Thalassoma pavo e/o Coris julis;), i serrani (Serranus scrba), gli occhialoni (Pagellus
bogaraveo) e le perchie (Serranus cabrilla); in termini di peso risultano invece le spigole
(Dicentrarchurs spp.) e gli occhialoni.
72
Dicent rarchurs spp.
Spicara maena
Pagrus spp.
Trachurus spp.
Scorpaena spp.
Oblada melanura
Pagellus spp.
Belone belone
Diplodus annularis
Serranus cabrilla
Pagellus bogaraveo
Serranus scriba
Coris julis - Thalassoma pavo
Boops boops
0
200
400
600
800
1000
1200
1400
1600
1800
2000
Num ero individui
Dicent rarchurs spp.
Spicara maena
Pagrus spp.
Trachurus spp.
Scorpaena spp.
Oblada melanura
Pagellus spp.
Belone belone
Diplodus annularis
Serranus cabrilla
Pagellus bogaraveo
Serranus scriba
Coris julis - Thalassoma pavo
Boops boops
0
20
40
60
80
100
120
Peso individui
E’ stato inoltre calcolato, dalle percentuali ottenute precedentemente del contributo della pesca
esercitata da barca, da terra e barca e/o terra, il corrispondente contributo in kg.
RENDIMENTO DELLE CATTURE in Kg - 90 pescatori
2012
TOTALE
Terra
Barca
Barca e terra
Totale
468,6
459,3
3,7
931,7
73
RENDIMENTO DELLE CATTURE in Kg - 324 pescatori
2012
TOTALE
Terra
Barca
Barca e terra
Totale
1687,1
1653,6
13,4
3354,1
Rendimento delle catture in Kg
800
600
400
468,6
459,3
200
3,7
0
Terra
Barca
Barca e terra
E’ stata altresì studiata la struttura del popolamento in termini di frequenza di specie e tramite la
stima di vari descrittori della ricchezza e della diversità specifica.
Le specie più abbondanti sono rappresentate dalla boga (Boops boops), dalle donzelle (Thalassoma
pavo e/o Coris julis), serrani (Serranus scriba), occhialoni (Pagellus bogaraveo) e perchie
(Serranus cabrilla); in tabella viene riportata la frequenza percentuale mostrata da ciascuna specie
sul totale degli individui censiti.
Nome comune
Boga
Donzella
Serrania
Occhialone
Perchia
Sparaglione
Aguglia
Pagello
Occhiata
Scorfano
Sauro
Pagro
Menola
Spigole
Castagnola
Palamita
Tonnetto
Pappagallo
Dentice
Sarago
Ricciola
Barracuda
Lampuga
Tordo
Cefalo
Pesce pilota
Nome scientifico
Boops boops
Coris julis - Thalassoma pavo
Serranus scriba
Pagellus bogaraveo
Serranus cabrilla
Diplodus annularis
Belone belone
Pagellus spp.
Oblada melanura
Scorpaena spp.
Trachurus spp.
Pagrus spp.
Spicara maena
Dicentrarchurs spp.
Chromis chromis
Sarda sarda
Euthynnus alletteratus
Sparisoma cretense
Dentex dentex
Diplodus spp.
Seriola dumerili
Sphyraena viridensis
Coryphaena hippurus
Labrus spp. - Simphodus spp.
Mugilidi
Naucrates ductor
Frequenza percentuale %
20,80
20,23
13,42
9,75
5,91
4,85
4,76
3,73
3,09
2,14
1,41
1,30
1,28
1,10
0,86
0,78
0,77
0,74
0,58
0,52
0,38
0,32
0,31
0,26
0,23
0,16
74
Tonno rosso
Murena
Polpo
Tracina
Triglia
Thunnus thynnus
Muraena helena
Octopus vulgaris
Trachurus spp.
Mullus spp.
0,11
0,09
0,07
0,03
0,01
In particolare, da barca, le specie più pescate risultano le donzelle, i serrani e gli occhialoni; da
terra, le boghe, le donzelle, i serrani e le perchie.
Con il supporto del programma statistico PRIMER6&PERMANOVA+, sono stati calcolati per la
comunità censita gli indici di biodiversità di seguito elencati i cui valori vengono riportati in tabella.

N - Abbondanza degli individui

S - Ricchezza specifica

H' - Indice di Diveristà specifica (Shannon-Weaver o Shannon-Wiener 1949)

J' - Indice di Equiripartizione o "evennes" (Pielou 1966)

d - Indice di ricchezza in specie (Margalef 1958),

c - Indice di dominanza Simpson (1949).
Abbondanza N
Ricchezza specifica
Ricchezza specifica media (Sm)
J'
H'
8966
31
21,8
0,7190
2,4692
D
c
3,2962 0,1236
Nel corso del progetto sono stati effettuati alcuni rilievi sul campo che hanno fornito informazioni
importanti riguardo l’attività di pesca ricreativa in generale; inoltre, l’analisi del pescato relativo ai
rilievi effettuati ci ha permesso di poter effettuare un confronto tra il pescato nelle diverse zone
della riserva; ricordiamo a tal proposito che nei libretti di cattura non viene indicato il sito di pesca,
pertanto, dall’analisi dei dati riportati in questi ultimi non si può evincere alcun dato sull’effetto
riserva che come sappiamo rappresenta uno degli obbiettivi dello studio in corso.
In particolare sono state effettuate 9 giornate di monitoraggio sul campo nei mesi compresi da
giugno ad ottobre per un totale di 19 rilievi che hanno comportato il censimento visivo del pescato e
le interviste ai pescatori. Dei 19 pescatori intervistati, di cui 14 con autorizzazione da terra, 3 da
barca e 2 senza autorizzazione, 5 hanno dichiarato di non pescare mai all’interno della Riserva,
bensì all’esterno in particolare ad Ognina; 11 invece pescano in zona B (Capo Meli e Costa Bianca)
e solo 3 in zona C; gli attrezzi e le metodiche utilizzate dai pescatori censiti sono risultati la canna
fissa (in particolare da superficie) e da lancio e lo spinning; la maggior parte ha dichiarato di uscire
la media di 1/2 volte a settimana e di trattenersi dalle 2 alle 5 ore e la fascia oraria preferita è l’alba
- mattina.
Solo 14 rilievi dei 19 sono stati effettuati all’interno del perimetro della riserva, ed in particolare in
11 rilievi sono stati censiti pescatori che operavano da terra e in 3 pescatori che operavano da barca;
75
si riporta in tabella il numero totale di individui catturati (Abbondanza, N), il numero e la lista delle
specie catturate in relazione ai suddetti rilievi suddivisi per tipologia (barca e terra) e zona.
Totale uscite AMP
Uscite Barca
Uscite Terra
Numero specie
Abbondanza (N)
14
3
11
15
102
Rilievi
30
20
10
11
3
0
Uscite Terra
Uscite Barca
COMPOSIZIONE DELLE CATTURE
2012
Nome comune
Nome scientifico
Terra
Barca
Totale
N° individui/Pescatore
Donzella
Thalassoma pavo e/o Coris julis
0
14
14
1,0
Boga
Boops boops
35
8
43
3,1
Serrania
Serranus cabrilla
0
2
2
0,1
Perchia
Serranus scriba
0
21
21
1,5
Sparaglione
Diplodus annularis
0
1
1
0,1
Pagello
Pagellus erythrinus
0
7
7
0,5
Menola
Spicara maena
0
4
4
0,3
Pagro
Pagrus pagrus
0
1
1
0,1
Sauro
Trachurus spp.
0
2
2
0,1
Ricciola
Seriola dumerili
0
1
1
0,1
Aguglia
Belone belone
1
0
1
0,1
Barracuda
Sphyraena sphyraena
1
0
1
0,1
Gallinella
Chelidonichthys lucernus
0
1
1
0,1
Triglia
Mullus spp.
0
2
2
0,1
Spondyliosoma cantharus
0
1
1
0,1
-
37
65
102
7,2
Tanuta
TOTALE
76
Composizione ed andamento delle catture
40
Terra
Numero individui
35
30
Barca
25
20
15
10
5
0
Nom e specie
Come si evince dal grafico ed in accordo con quanto precedentemente affermato, il contributo
maggiore al pescato proviene dai pescatori da barca nonostante il numero minore di rilievi
corrispondenti. Le specie più pescate da terra sono le boghe, da barca, donzelle e perchie.
Composizione delle catture
Composizione delle catture
100
80
36,3%
60
65
40
37
20
63,7%
0
Terra
Terra
Barca
Barca
COMPOSIZIONE DELLE CATTURE
2012
Nome comune
Nome scientifico
B
C
OUT
Totale
Donzella
Thalassoma pavo e/o Coris julis
0
0
14
14
Boga
Boops boops
35
0
8
43
Serrania
Serranus cabrilla
0
0
2
2
Perchia
Serranus scriba
0
0
21
21
Sparaglione
Diplodus annularis
0
0
1
1
Pagello
Pagellus erythrinus
0
0
7
7
Menola
Spicara maena
0
0
4
4
Pagro
Pagrus pagrus
0
0
1
1
Sauro
Trachurus spp.
0
0
2
2
Ricciola
Seriola dumerili
0
0
1
1
Aguglia
Belone belone
1
0
0
1
Barracuda
Sphyraena sphyraena
1
0
0
1
Gallinella
Chelidonichthys lucernus
0
0
1
1
Triglia
Mullus spp.
0
0
2
2
Tanuta
Spondyliosoma cantharus
0
0
1
1
TOTALE
-
37
0
65
102
77
Composizione ed andamento delle catture
40
Numero individui
35
30
B
C
OUT
25
20
15
10
5
0
Nom e specie
Composizione delle catture
Composizione delle catture
B
100
C
90
O UT
Numero individui
80
36%
65
70
60
50
40
37
30
20
10
0
64%
0
0%
B
C
OUT
E’ stata effettuata un’analisi statistica con PRIMER6&PERMANOVA+, esaminando i dati relativi
allo stesso numero di rilievi (3) effettuati all’interno della riserva (zona B e C) ed all’esterno (OUT)
ed alle pescate effettuate da barca e da terra; in particolare il test PERMANOVA non ha mostrato
differenze statisticamente significative tra il pescato in zona B, C ed OUT ed il pescato da terra e da
barca. Seguono le tabelle relative ai risultati della PERMANOVA e successiva rappresentazione
grafica (MSD).
Risultati del test PERMANOVA utilizzato per confrontare l’abbondanza degli individui nelle pescate effettuate nella zona B, C, OUT . (* =
p<0.05; ** = p<0.01; *** = p<0.001; ns = differenza non significativa).
Source
Zona
Res
Total
df
2
6
8
SS
12231
25700
37931
MS
6115,6
4283,3
Pseudo-F
1,4278
P(MC)
0,198
ns
78
Risultati del test PERMANOVA utilizzato per confrontare l’abbondanza degli individui nelle pescate effettuate da barca e da terra. (* =
p<0.05; ** = p<0.01; *** = p<0.001; ns = differenza non significativa).
Source
Zona
Res
Total
df
1
4
5
SS
4505,2
19026
23531
MS
4505,2
4756,6
Pseudo-F
0,94716
P(MC)
0,4638
ns
I dati ottenuti nel 2012, numero di pescatori, autorizzazioni rilasciate, libretti analizzati, numero di
uscite, medie di pescatori al mese, medie di uscite al mese, numero di specie, composizione ed
abbondanza del pescato sono stati successivamente confrontati con quelli relativi al 2009, al 2010
ed al 2011 al fine di effettuare un confronto tra i 4 anni di studio. In riferimento alla tipologia del
pescato ed alla definizione della struttura della comunità, sono stati calcolati gli indici di
79
biodiversità per i 4 anni e messe a confronto le differenti tipologie di pescato. Nelle tabelle
successive si riportano i dati dei 4 anni. Come si può notare mancano alcuni dati relativamente al
2009 e 2010.
Anno
N°Pescatori
Annuali
Mensili
Settimanali
Mensili - Settimanali
Non specificato
2009
467
-
-
-
-
-
2010
413
-
-
-
-
-
2011
590
354
2012
521
324
143
32
22
-
Anno
N°Pescatori
Terra
Barca
Barca e
Terra
-
Non specificato
2009
467
-
-
-
-
-
2010
413
-
-
-
-
-
2011
590
-
-
-
-
-
2012
521
376
124
16
-
5
Anno
N°Autorizzazioni
Annuali
Mensili
Settimanali
-
Non specificato
2009
467
-
-
-
-
-
2010
413
-
-
-
-
-
2011
722
354
2012
636
324
249
63
-
-
Anno
N°Autorizzazioni
Barca
Terra
Barca e terra
-
Non specificato
2009
467
-
-
-
-
-
2010
413
-
-
-
-
-
2011
722
-
-
-
-
-
2012
636
134
477
20
-
5
236
-
368
-
Numero Autorizzazioni
Numero pescatori
800
Numero autorizzazioni
Numero pescatori
800
600
590
400
521
467
413
2009
2010
200
0
2011
600
722
636
400
200
467
413
2009
2010
0
2012
2011
2012
Nella tabella sottostante vengono invece indicati il numero di libretti analizzati da cui sono stati
elaborati i dati nei 4 anni di studio.
Anno
N°Autorizzazioni
rilasciate
N° Libretti restituiti
N° Libretti analizzati
N° Libretti
Terra
N° Libretti Barca
N° Libretti
Barca e terra
2009
467
177
153
94
51
8
2010
413
178
162
96
60
6
2011
722
149
138
93
37
8
2012
636
107
90
69
20
1
80
Libretti di cattura analizzati
200
Numero libretti
150
162
100
138
153
90
50
0
2009
2010
2011
2012
Dall’analisi dei dati a disposizione, si evince un aumento significativo del numero di pescatori nel
2011 rispetto agli anni passati ed una diminuzione seppur minima nel 2012; ciò si riflette anche sul
numero di autorizzazioni rilasciate.
Nelle tabelle sottostanti, vengono indicati il numero totale delle uscite, la media di uscite per
pescatore al mese, la media di pescatori e di uscite al mese, i mesi con più uscite e la composizione
delle catture nei 4 anni di studio.
Anno
Totale uscite
Media
uscite/mese
Media
uscite/pesc/mese
Dev.
Stand
Media
pescatori/mese
Dev.
Stand
Mesi con più uscite
2009
1544
154,4
3
0,85
42,6
16,37
Ottobre-Novembre
2010
2570
233,6
3
0,83
73,5
26,57
Febbraio-Ottobre
2011
2250
204,5
3
0,76
70
24,61
Settembre- Ottobre
2012
1358
123,5
2,7
0,36
46,8
7,93
Giugno-Agosto-Settembre
COMPOSIZIONE DELLE CATTURE 2009-2010-2011-2012
2009
TOTALE
Terra
Barca
Barca e terra
Totale
N° individui/Pescatore
5890
6088
130
12108
79,1
Terra
Barca
Barca e terra
Totale
N° individui/Pescatore
8498
4068
48
12614
78,0
2010
TOTALE
2011
TOTALE
Terra
Barca
Barca e terra
Totale
N° individui/Pescatore
9471
3891
177
13539
98,1
Terra
Barca
Barca e terra
Totale
N° individui/Pescatore
4508
4419
39
8966
99,6
2012
TOTALE
81
Composizione delle catture
10000
Numero individui
8000
9471
6000
8498
6088
4000
Terra
B arc a
4068
3891
4419
2000
5890
B arc a e terra
4508
130
48
177
39
0
2009
2010
2011
2012
Relativamente al numero totale delle uscite ed al totale del pescato, per poter confrontare i risultati
considerata la differenza nel numero di libretti analizzati, i dati sono stati equiparati a 90 libretti.
Anno
Totale uscite
Abbondanza (N)
2009
908
7122
2010
1427
7007
2011
1467
8842
2012
1358
8966
Uscite
Abbondanza degli individui catturati
1600
10000
Numero uscite
1467
1358
1427
800
400
Numero individui
8000
1200
8966
8842
6000
4000
7122
7007
908
2000
0
0
2009
2010
2011
2012
2009
2010
2011
2012
Nella tabella sottostante vengono invece riportati i dati relativi all’abbondanza degli individui
catturati, il numero totale di specie, il numero medio di specie al mese e gli altri indici di
biodiversità; ciò al fine di effettuare un confronto tra le comunità censite e la loro struttura nei
diversi anni di studio.
Anno
Abbondanza (N)
Ricchezza specifica (S)
Ricchezza specifica media (Sm)
J'
H'
2009
12108
39
21,1
0,6613
2,454
3,9433 0,1394
D
c
2010
12614
37
22,6
0,6511 2,3511
3,8125 0,1569
2011
13539
31
22,8
0,6677
2,2929
3,1534 0,1601
2012
8966
31
21,8
0,7190
2,4692
3,2962 0,1236
82
R ic c hez z a s pec ific a (S )
Abbondanz a deg li individui (N)
50
14000
12000
40
13539
8000
12108
Numero specie
Numero individui
10000
12614
8966
6000
30
39
37
31
31
2011
2012
20
4000
10
2000
0
2009
2010
2011
0
2012
2009
R ic c hez z a s pec ific a media (S m)
Indice di Diveristà specifica
Shannon & Weaver (H')
4
30
2010
Numero specie
3
20
22,8
21,8
22,6
2
21,1
2,2929
10
2,454
2,3511
2009
2010
2,4692
1
0
2009
1
2010
2011
0
2012
Indice di Equiripartizione o "evennes"
Pielou (J')
2012
Indice di ricchezza in specie
Margalef (D)
5
4
0,8
0,6
3
0,719
0,6677
0,4
2011
0,6613
3,9433
3,8125
3,1534
3,2962
2011
2012
2
0,6511
0,2
1
0
2009
2010
2011
0
2012
2009
2010
Indice di dominanza Simpson (c)
0,4
0,2
0,1394
0,1601
0,1569
0
2009
2010
0,1236
2011
2012
Il numero totale di specie catturate nei 4 anni di studio è di 43 rappresentate da 2 molluschi
cefalopodi e 41 specie di osteitti ripartiti in 22 famiglie; come risulta evidente dal grafico e dalle
83
tabelle, la famiglia degli sparidi risulta prevalere con un numero di 10 specie ed una percentuale
pari al 24%. Il numero di famiglie censite in ciascun anno ed il numero totale di famiglie censite
nei 4 anni di studio viene riportato nella tabella seguente.
Famiglie
N° specie per famiglie
2010
2011
2009
2012
N° specie totale per famiglie
Belonidae
1
1
1
1
1
Carangidae
3
4
3
3
4
Centracanthidae
2
2
1
1
2
Coryphaenidae
1
1
1
1
1
Labridae
3
2
2
2
3
Merlucciidae
-
1
-
-
1
Moronidae
1
1
1
1
1
Mugilidae
1
1
1
1
1
Mullidae
-
1
1
1
1
Muraneidae
1
1
1
1
1
Pomacentridae
1
1
1
1
1
Pomatomidae
1
-
-
-
1
Scaridae
1
1
1
1
1
Scombridae
4
2
3
3
4
Scorpaenidae
1
1
1
1
1
Serranidae
2
2
2
2
2
Sparidae
9
9
9
8
10
Sphyraenidae
1
1
1
1
1
Synodontidae
1
-
-
-
1
Trachinidae
1
1
-
1
1
Trichiuridae
-
1
-
-
1
Triglidae
1
-
-
-
1
TOTALE FAMIGLIE
19
19
16
17
22
Numero famig lie
30
Numero
20
10
19
19
16
17
2009
2010
2011
2012
0
84
P erc entuale di F amig lie c ens ite dal 2009 al 2012
Trac hinidae
2%
S ynodontidae
2%
Tric hiuridae
2%
Triglidae
2%
Belonidae
2%
C arangidae
10%
C entrac anthidae
5%
S phyraenidae
2%
C oryphaenidae
2%
L abridae
7%
S paridae
24%
Merluc c iidae
2%
Moronidae
2%
Mullidae
2%
S erranidae
5%
S c orpaenidae
2%
S c ombridae
10%
S c aridae
2%
Pomatomidae
2%
Mugilidae
2%
Muraneidae
2%
Pomac entridae
2%
Nella tabella riportata nella pagina seguente viene mostrata la composizione del pescato nei 4 anni
di osservazione.
85
86
I mesi con più pescato sono risultati i mesi di giugno, luglio e agosto in tutti gli anni di studio. Le
specie più frequenti e abbondanti sono risultate: boga (Boops boops), serrani (Serranus scriba) e
donzelle (Thalassoma pavo e/o Coris julis;) occhialoni (Pagellus bogaraveo) e perchie (Serranus
cabrilla).
Frequenza percentuale (%) delle specie
2009
2010
2011
2012
Boga
Nome comune
Boops boops
Nome scientifico
24,52
30,80
30,53
20,80
Donzella
Coris julis - Thalassoma pavo
11,71
15,70
17,06
20,23
Serrania
Serranus scriba
20,94
16,07
15,96
13,42
Occhialone
Pagellus bogaraveo
8,47
2,17
3,89
9,75
Perchia
Serranus cabrilla
5,76
6,96
6,48
5,91
Sparaglione
Diplodus annularis
2,23
3,06
4,01
4,85
Aguglia
Belone belone
2,59
1,28
3,72
4,76
Pagello
Pagellus spp.
1,88
2,54
1,43
3,73
Occhiata
Oblada melanura
4,99
4,50
4,39
3,09
Scorfano
Scorpaena spp.
1,45
2,34
2,55
2,14
Sauro
Trachurus spp.
1,85
1,05
0,84
1,41
Pagro
Pagrus spp.
0,34
1,18
0,95
1,30
Menola
Spicara maena
0,91
1,55
0,98
1,28
Spigola
Dicentrarchurs spp.
0,01
0,02
0,01
1,10
Castagnola
Chromis chromis
1,28
2,13
1,61
0,86
Tonnetto
Euthynnus alletteratus
1,24
0,25
0,40
0,78
Palamita
Sarda sarda
0,46
1,55
0,86
0,77
Pappagallo
Sparisoma cretense
2,84
1,39
0,95
0,74
Dentice
Dentex dentex
0,03
1,79
0,22
0,58
Sarago
Diplodus spp.
0,78
1,51
0,71
0,52
Ricciola
Seriola dumerili
0,21
0,20
0,35
0,38
Lampuga
Sphyraena viridensis
0,71
0,55
0,42
0,32
Barracuda
Coryphaena hippurus
0,78
0,49
0,56
0,31
Tordo
Labrus spp. - Simphodus spp.
0,01
0,13
0,37
0,26
Cefalo
Mugilidi
0,32
0,29
0,49
0,23
Pesce pilota
Naucrates ductor
0,06
0,02
0,13
0,16
Tonno rosso
Thunnus thynnus
0,02
0,02
0,02
0,11
Murena
Muraena helena
0,01
0,02
0,04
0,09
Polpo
Octopus vulgaris
0,01
0,06
0,02
0,07
Tracina
Trachurus spp.
0,04
0,03
0,00
0,03
Triglia
Mullus spp.
0,00
0,03
0,01
0,01
Spicara
Spicara smaris
1,03
0,20
0,00
0,00
Pesce Pettine
Xyrichthys novacula
0,07
0,00
0,00
0,00
Sgombro
Scomber scombrus
0,05
0,00
0,00
0,00
Gallinella
Trigla spp.
0,05
0,00
0,00
0,00
Salpa
Sarpa salpa
0,04
0,00
0,00
0,00
Pesce Lucertola
Synodus saurus
0,02
0,00
0,00
0,00
Pesce serra
Pomatus saltator
0,01
0,00
0,00
0,00
Mormora
Lithognathus mormyrus
0,00
0,06
0,01
0,00
Seppia
Sepia officinalis
0,00
0,02
0,00
0,00
Leccia
Trachinotus
0,00
0,02
0,00
0,00
Spatola
Lepidopus caudatus
0,00
0,01
0,00
0,00
Merluzzo
Merluccius merluccius
0,00
0,01
0,00
0,00
87
QUESTIONARI ED INTERVISTE
Come previsto dal protocollo, durante la fase di monitoraggio, sono state realizzate delle interviste
con il supporto di appositi questionari al fine di fornire un quadro generale della pesca ricreativa
all’interno dell’AMP e di delineare il profilo degli utenti.
Sono stati intervistati 50 pescatori ricreativi che esercitano l’attività di pesca all’interno della
riserva, forniti pertanto di autorizzazione rilasciata dalla AMP stessa; questi restituiscono circa il 10
% dei pescatori totali rappresentando quindi un campione significativo di tutti gli utenti.
Le interviste sono state realizzate o durante l’attività di rilievo sul campo o direttamente presso la
sede dell’AMP. Vengono qui riportate le informazioni ricavate dall’analisi dei questionari.
Il 98% (49) degli utenti intervistati è rappresentato da uomini, mentre solo il 2% (1) da donne; il
92% dei pescatori è rappresentato da residenti con autorizzazione di pesca in zona B mentre l’8% da
non residenti con permesso di pesca anche in zona B.
Numero Residenti
N° non residenti con permesso di pesca in zona B
46
4
Residenti e non residenti
8%
Residente
92%
Non residenti con
permesso in zona B
Degli intervistati, l’82% ha una autorizzazione per pescare da terra, il 16% per pescare da barca ed
il restante 2% per pescare sia da terra che da barca; inoltre il 52% ha una autorizzazione di durata
annuale ed il restante 48% ha una autorizzazione mensile e/o settimanale.
Numero Autorizzazioni
Terra
Barca e terra
Barca
8
41
1
Annuale
Mensile e/o settimanale
26
24
88
Autorizzazione di pesca ricreativa
Autorizzazione di pesca ricreativa
Terra
Annuale
Barca
Mensile e/o Settimanale
Barca e terra
2%
16%
48%
52%
82%
Il primo dato che si è ritenuto opportuno rilevare è stata la distribuzione dei pescatori per fascia di
età; in particolare sono state individuate 5 fasce di età. I risultati relativi espressi come distribuzione
percentuale dei pescatori per fascia d’età, sono rappresentati nel grafico sottostante.
Classi di età
0%
20%
20%
Classi di età
<18
N°pescatori
18-30
<18
0
31-50
18-30
10
31-50
22
51-60
16%
>60
44%
51-60
8
>60
10
Per quanto riguarda il grado di scolarizzazione, il 46% degli utenti ha il diploma di scuola media
superiore, il 28% il diploma di scuola media, il 12% la laurea; il 14% non ha risposto alla domanda.
Scolarizzazione
Grado di scolarizzazione
N° pescatori
Elementare
0
Media
14
Diploma
23
14%
0%
28%
12%
Laurea
6
Nessuna risposta
7
Elementare
Media
Diploma
46%
Laurea
Nessuna risposta
Il 18% degli intervistati è rappresentato da pensionati, il 56% da lavoratori, il 6% da studenti, l’8%
da disoccupati; il restante 12% non ha fornito alcuna risposta. Per quanto riguarda l’attività di pesca
in senso stretto, in riferimento alla domanda sul sito di pesca, i questionari hanno fornito una
89
importante informazione considerato che a parte i rilievi, nei libretti di cattura non viene fornito
alcun dato a riguardo; in particolare, il 2% degli intervistati ha risposto
Professione
Pensionato
Disoccupato
Lavoratore
Studente
12%
18%
6%
Nessuna risposta
Professione
N° pescatori
Pensionato
9
Disoccupato
4
Lavoratore
28
Studente
3
Nessuna risposta
6
8%
56%
di non pescare mai all’interno della riserva ma solo all’esterno, il 44% pesca solo in zona B, il 6%
solo in zona C, il 30% pesca indifferentemente in zona B e zona C mentre il restante 18% non ha
fornito alcuna risposta. Da ciò si evince che la maggior parte dei pescatori predilige la zona B e si
può pertanto ipotizzare che una parte consistente delle pescate viene effettuata proprio in questa
zona. In particolare i siti di pesca più frequentati risultano essere nella zona B Capo Meli e Costa
Bianca, e nella zona C, Punta della Mola.
Sito di pesca
Zona B
Sito di pesca
N° pescatori
Zona C-B
Zona B
22
Esterno
Zona C
3
Zona C-B
15
Esterno
1
Nessuna risposta
9
Zona C
18%
Nessuna risposta
2%
44%
30%
6%
Siti di pesca più frequentati
Costa Bianca
.
90
Alla domanda riferita agli orari delle uscite, il 26% degli intervistati ha risposto che esce
preferibilmente all’alba, il 48% la mattina, il 14% il pomeriggio ed il restante 12% non mostra
nessuna preferenza esercitando l’attività indifferentemente durante tutto il giorno.
Orario di pesca
Alba
Mattina
Pomeriggio
12%
Sera
0%
26%
Varia
Orario delle uscite
14%
48%
N° pescatori
Alba
13
Mattina
24
Pomeriggio
7
Sera
0
Varia
6
In riferimento alla stagionalità, il 34 % dei pescatori ha dichiarato di pescare indifferentemente in
tutte le stagioni, il 34 % esercita l’attività di pesca in estate, il 12% in inverno, il 10% in autunno, il
4% in primavera, il 6% non ha risposto alla domanda.
Stagionalità dell'attività di pesca
Inverno
Primavera
Estate
Autunno
12%
6%
Nessuna preferenza
4%
Nessuna risposta
34%
34%
Stagionalità delle uscite
N°pescatori
Inverno
6
Primavera
2
Estate
17
Autunno
5
Nessuna preferenza
17
Nessuna risposta
3
10%
Per quanto riguarda le ore dedicate alla attività di pesca, il 36% si trattiene dalle 4 alle 6 ore, il 30%
dalle 2 alle 4 ore, l’8% dalla 6 alle 8 ore, il 6% da 1 a 2 ore ed il restante 20% non ha risposto alla
domanda.
Ore di permanenza
(1-2)
(2-4)
Ore di permanenza
(4-6)
(1-2)
3
(8-10)
(2-4)
15
Nessuna risposta
(4-6)
18
(6-8)
6%
20%
0%
30%
8%
N° pescatori
(6-8)
4
(8-10)
0
Nessuna risposta
10
36%
91
Alla domanda riferita alla frequenza di uscite in una settimana il 78% degli utenti non ha risposto;
del restante 22%, il 73% ha dichiarato di uscire 1-2 volte a settimana e il 27% esce in media 3-4
volte a settimana.
Frequenza di pesca (numero pescatori)
Nessuna risposta
Risposta
39
(1-2) volte a settimana
(2-4) volte a settimana
11
8
3
Frequenza di pesca
Nessuna risposta
Risposta
1-2 volte a settimana
3-4 volte a settimana
22%
27%
78%
73%
Per quanto riguarda il numero di giorni dedicato alla attività di pesca in un anno, il 74% degli utenti
non ha risposto; del restante 26%, il 70% ha risposto di uscire dai 50 ai 100 giorni, il 30% ha
affermato di dedicare alla pesca più di 100 giorni l’anno.
Giorni dedicati all’attività durante l’anno (numero pescatori)
Nessuna risposta
Risposta
37
50-100 giorni
>100 giorni
13
9
4
Tempo dedicato alla pesca in 1 anno
Nessuna risposta
Risposta
50-100 giorni
>100 giorni
74%
26%
30%
70%
92
Alla domanda riferita all’utilizzo del pesce catturato, il 54 % non ha risposto; del restante 46%, il
96% ha affermato di farne uso proprio; il restante 4% ha dichiarato di rilasciare le catture a mare
(Catch-release), una tecnica che molte AMP, soprattutto estere stanno adottando.
Utilizzo pesce catturato (numero pescatori)
Nessuna risposta
27
Risposta
Uso proprio
Catch-release
23
22
1
Utilizzo del pesce catturato
Nessuna risposta
Risposta
Uso proprio
Catch-release
96%
54%
46%
4%
In riferimento all’utilizzo degli attrezzi ed alle tecniche di pesca, il 38% dei pescatori da terra
utilizza la canna da lancio, sia da superficie che da fondo, il 24% la canna fissa (fondo), un altro
24% la lenza ed il restante 14% effettua lo spinning. Gli attrezzi utilizzati dai pescatori da barca
intervistati sono risultati in egual misura il bolentino e la traina sia a mano che a mulinello.
Attrezzi e metodiche di pesca (numero pescatori)
Barca
Terra
Bolentino
4
Canna da lancio
28
Traina
4
Canna fissa
18
Lenza
18
Spinning
10
93
Attrezzi utilizzati per pescare da barca
Attrezzi utilizzati per pescare da terra
Canna da lancio
14%
Canna fissa
Bolentino
Lenza
Traina
Spinning
38%
50%
50%
24%
24%
L’esca più utilizzata dai pescatori da terra è quella viva (bigattino) seguita da quella artificiale e
quella morta (gambero); i pescatori da barca preferiscono l’esca artificiale. Dalle risposte date si
evince che le specie più pescate da terra sono i saraghi, le boghe, donzelle, perchie e serrani; da
barca, occhiate, saraghi, aguglie, perchie e serrani.
Per quanto riguarda il costo dell’attività il 62 % degli intervistati non ha risposto; del restante 38%,
il 63% ha dichiarato di spendere meno di 1000 euro l’anno mentre il 37% spende dai 1000 ai 2000
euro; le spese maggiori sono quelle della benzina per raggiungere il sito di pesca per i pescatori da
terra e il carburante per la barca per i pescatori che pescano con la barca; a queste si aggiunge
l’acquisto ed il mantenimento dell’attrezzatura e della barca.
Costo attività (numero pescatori)
Nessuna risposta
Risposta
31
19
<1000 euro
12
1000-2000 euro
7
Costo dell'attività di pesca
Nessuna risposta
Risposta
1000 euro
1000 - 2000 euro
62%
63%
37%
38%
94
Il 36% degli utenti, alla domanda se vivevano conflitti con i pescatori professionali, non ha risposto;
di coloro che hanno risposto il 94% ha dichiarato di non avere conflitti con i pescatori professionali
ed il 6% ha risposto affermativamente attribuendo i conflitti al fatto che spesso questi ultimi
pescano sottocosta interferendo con la loro attività di pesca.
Conflitto pescatori professionali (numero pescatori)
Nessuna risposta
Risposta
18
Si
No
32
2
30
Conflitto con i pescatori professionali
94%
64%
36%
Nessuna risposta
Risposta
Si
6%
No
In riferimento alle domande riguardo la conoscenza della legislazione della pesca ricreativa, del
regolamento della stessa all’interno dell’AMP e dell’iscrizione al MIPAAF ed a enti cooperative o
associazioni, sola una parte degli intervistati ha risposto alle domande; in particolare solo il 36% ha
risposto alla prima domanda; di questi il 67% conosce la legislazione. Solo il 64% ha risposto
riguardo il MIPAAF con un 63% che ha dichiarato di essere iscritto; il 75% di coloro che hanno
risposto riguardo l’appartenenza ad enti, cooperative o associazioni hanno dichiarato di non essere
iscritto a nessuna cooperativa o associazione a differenza della restante parte; in particolare di questi
alcuni sono iscritti alla Lega Navale o alla Fipsas. Il 95% di quelli che hanno risposto alla domanda
se conoscevano il regolamento dell’AMP (42%) hanno affermato di conoscerlo.
Conoscenza legislazione pesca ricreativa (numero pescatori)
Nessuna risposta
Risposta
32
18
Si
No
12
6
95
Conoscenza regolamento pesca ricreativa AMP (numero pescatori )
Nessuna risposta
29
Risposta
Si
No
21
20
1
Iscrizione a enti cooperative o associazioni (numero pescatori )
Nessuna risposta
34
Risposta
Si
No
16
4
12
Iscrizione al MIPAAF (numero pescatori )
Nessuna risposta
18
Risposta
Si
No
32
20
12
Conoscenza del regolamento della pesca
ricreativa in AMP
Conoscenza della Legislazione della pesca
ricreativa
Nessuna risposta
Risposta
Si
95%
No
64%
36%
58%
33%
42%
Nessuna risposta
67%
Risposta
5%
Iscrizione al MIPAAF
Si
No
Iscrizione ad enti, categorie o associazioni
Nessuna risposta
Risposta
Si
75%
No
63%
36%
32%
68%
64%
Nessuna risposta
37%
25%
Risposta
Si
No
Dai questionari inoltre sono emerse alcune informazioni importanti, in particolare delle criticità
vissute dai pescatori ricreativi che lamentano in primo luogo la presenza di subacquei che
interferiscono con l’attività di pesca, gli accessi ai punti di pesca spesso difficoltosi e impervi, la
sporcizia dei siti, soprattutto quella lasciata dagli stessi pescatori; molti a riguardo hanno proposto
di porre cartelli che invitano alla pulizia ed al rispetto dei luoghi. Ancora alcuni lamentano la
presenza di pescatori non residenti che pescano in zona B e soprattutto la mancanza di controlli
auspicando in questo senso una maggiore sorveglianza. Per quanto riguarda l’istituzione dell’AMP,
la maggior parte dei pescatori non si è espressa a riguardo; solo pochi hanno dichiarato che un
beneficio
appare
evidente
nell’incremento,
seppur
minimo,
del
pescato.
96
CONCLUSIONI
In questa prima stesura del lavoro sono stati riportati i dati elaborati ed i risultati ottenuti nel primo
anno di monitoraggio. Alla luce del prosieguo del progetto, si riserva di discutere e commentare i
risultati nell’elaborato finale in cui, i dati ottenuti ad oggi verranno incrementati con quelli reperiti
nelle prossime attività di campionamento. Tuttavia si rende necessario puntualizzare alcune
rilevanze emerse durante il periodo di osservazione e di elaborazione dei dati legate principalmente
al raggiungimento degli obiettivi del progetto stesso.
L'analisi fatta in questa sede ha evidenziato infatti la necessità di implementare i dati e le
informazioni relative alle attività di pesca all’interno dell’AMP al fine di ottenere un quadro più
completo ed esaustivo delle stesse all’interno della riserva, indispensabile per l’adozione di
eventuali misure gestionali scientificamente basate e socialmente orientate e mirate a massimizzare
i benefici economici e sociali generati dalle attività di pesca.
Confermata l’importanza e la validità dello studio in termini di descrizione, conoscenza e
caratterizzazione delle attività di pesca ricreativa e professionale, la mancanza di una attività
continua della pesca professionale all’interno dell’AMP e la carenza di informazioni riguardo il sito
di pesca per la pesca ricreativa ha condizionato la determinazione dell’effetto riserva indotto dalla
attuale gestione dell’AMP.
Dai dati relativi alla pesca professionale, infatti non sono emerse attività continue in AMP da parte
di pescatori professionali in possesso di licenza per diversi motivi attribuibili secondo il loro punto
di vista alle limitazioni spazio-temporali e a quelle legate alle caratteristiche degli attrezzi imposte
dal regolamento stesso.
In ragione del basso numero di osservazioni condotte nelle zone interne alla riserva, non è stato
possibile valutare appieno le differenze esistenti tra le diverse zone di pesca sottoposte ad un
diverso regime di regolamentazione e di conseguenza un eventuale effetto riserva; infatti,
nonostante il confronto effettuato sui pochi dati a disposizione non ha evidenziato nessuna
differenza tra i rendimenti della piccola pesca all’interno e fuori l’area protetta, probabilmente il
numero ridotto di pescate su cui quest’ultimo è stato basato potrebbe aver influenzato il risultato
delle analisi statistiche.
Lo stesso problema si è presentato anche per quanto riguarda la pesca ricreativa; dallo studio di
quest’ultima sono emersi risultati relativi al numero di autorizzazioni rilasciate per pescare
all’interno dell’AMP, alle specie più frequenti, agli attrezzi più utilizzati etc. Ciò ha permesso di
descrivere l’entità del fenomeno, di sottolinearne l’importanza e la diffusione all’interno dell’AMP
97
del Plemmirio e di affermare come quest’attività, a livello locale, sta subendo un notevole
incremento conformemente a quanto sta accadendo nel resto del Mediterraneo.
Tuttavia la mancanza di alcune informazioni come per esempio il dato relativo al sito di pesca,
fondamentale nella valutazione dell’effetto riserva, non ha permesso di fare alcuna considerazione a
riguardo in quanto, non avendo la possibilità di distinguere le diverse zone di pesca, nulla si può
dire sulle eventuali differenze di biomassa e biodiversità presenti nelle aree in cui la pesca ricreativa
è sottoposta ad un diverso regime di regolamentazione.
Al fine di studiare gli eventuali benefici dell’AMP sui popolamenti ittici e riportare le evidenze
scientifiche di un eventuale effetto riserva, occorre implementare i dati relativi alla pesca in AMP
per potere effettuare un confronto significativo tra le risorse ittiche presenti all’interno della riserva
ed in particolare nelle zone sottoposte a diverso regime di tutela ed all’esterno della stessa. In
questo senso si provvederà ad intensificare i rilievi relativamente alla pesca ricreativa per ottenere
un dato più significativo riguardo il sito di pesca ed in riferimento alla pesca professionale si
procederà ad un monitoraggio più intenso di uno o due pescatori che pescano più frequentemente
all’interno della area in modo da incrementare il numero dei rilievi relativi alle pescate all’interno
dell’AMP.
In riferimento invece allo studio della componente socio-economica degli utenti, le attività di
rilevamento sul campo e l’analisi effettuata tramite la somministrazione dei questionari ci ha
permesso di interagire direttamente con i pescatori e di conoscere l’opinione di questi ultimi
sull’AMP che per la maggior parte asseriscono che l’istituzione della AMP non ha avuto un effetto
significativo sulle attività di pesca. Tuttavia, il dato più significativo ed al tempo stesso
preoccupante emerso in questa fase dello studio e così come riportato in altri studi effettuati in altre
aree marine protette, fa riferimento alla difficile convivenza tra il mondo della pesca e le finalità
istitutive dell’area protetta: i pescatori, pur riconoscendo l’importanza dell’AMP, continuano a
manifestare un atteggiamento di diffidenza ed a volte di ostilità; è auspicabile in questo senso e per
il superamento di tali criticità uno sforzo cooperativistico, organizzativo e progettuale finalizzato a
promuovere la collaborazione e partecipazione dei pescatori alle attività gestionali.
Il progetto verrà pertanto continuato ed implementato alla luce delle evidenze e criticità emerse
nella prima fase di realizzazione; ciò permetterà di analizzare e quantificare in maniera più
approfondita gli impatti delle attività di pesca sui popolamenti ittici all’interno dell’Area Marina
Protetta ed, al tempo stesso, di conseguire una analisi più attenta relativamente alla determinazione
dell’effetto riserva. La conoscenza e lo studio di tali parametri risultano infatti indispensabili per
confermare l’adeguatezza del sistema di regolamentazione adottato, ribadire i benefici conseguenti
98
all’istituzione dell’AMP e fornire criteri essenziali per l’individuazione di modelli e strategie di
gestione in grado di rendere le attività di pesca compatibili con la tutela dell’ecosistema marino e lo
sfruttamento delle risorse.
99
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GalfoTiralongo - Area Marina Protetta Plemmirio