“DETERMINAZIONE DELL’EFFETTO RISERVA INDOTTO DALLA GESTIONE DELL’AREA MARINA PROTETTA SULLE POPOLAZIONI ITTICHE IN RELAZIONE ALLE ATTIVITÀ DI PESCA ED ALLE CONDIZIONI SOCIO-ECONOMICHE” RISULTATI MONITORAGGIO 2012 Dott.ssa Francesca Galfo Dott. Francesco Tiralongo PREMESSA Oggetto del presente documento è il resoconto delle attività svolte nel 2012 e la presentazione dei dati ricavati ed elaborati e dei risultati ottenuti nell’ambito del progetto “Determinazione dell’Effetto Riserva indotto dalla gestione dell’Area Marina Protetta sulle popolazioni ittiche in relazione alle attività di pesca ed alle condizioni socio-economiche”. Il progetto è stato prolungato fino a dicembre del 2013 per un periodo corrispondente a 6 mesi durante i quali verranno riprese e continuate le attività di monitoraggio previste dal protocollo originario, riviste ed eventualmente modificate alla luce delle carenze e criticità emerse nella prima fase dello studio. I dati elaborati, i risultati ottenuti e le conseguenti conclusioni verranno presentate a fine progetto in un elaborato finale relativo all’intero periodo dello studio. 2 INTRODUZIONE Le AMP costituiscono strumenti privilegiati ed indispensabili per la conservazione dell’ambiente marino e della sua integrità e per la tutela e la salvaguardia della biodiversità marina. L’istituzione delle aree marine protette ha assunto negli ultimi anni sempre maggiore rilievo: è’ormai riconosciuto che la protezione conseguente alla loro istituzione permette il recupero della biodiversità marina e delle funzioni ecosistemiche assicurando un sistema naturale che “teoricamente” non risente del disturbo antropico. I benefici derivanti dalla istituzione delle AMP sono di tipo ambientali ma anche socio-economici: oltre alla conservazione e protezione dell’ecosistema marino, le aree marine protette svolgono un ruolo di fondamentale importanza nella gestione e valorizzazione della fascia costiera contribuendo al benessere economico e sociale delle realtà locali attraverso la promozione di un uso ecologicamente sostenibile delle risorse. Da un punto di vista ecologico, i benefici derivanti dall’istituzione delle Aree marine protette e dal grado di protezione che consegue alla loro gestione si traducono nel mantenimento e miglioramento dello stato di naturalità dell’ambiente, nella composizione e struttura delle biocenosi floro-faunistiche ed in tutti quei processi, dinamiche trofiche e relazioni ecologiche che definiscono la funzionalità globale dell’ecosistema marino. In particolare, come confermato da diversi studi effettuati in Mediterraneo, le AMP producono effetti positivi sulle comunità ittiche costiere che ne rappresentano una componente molto importante proprio come indicatrice dello stato di salute dell’ambiente marino e costiero incrementandone l’abbondanza, la taglia e la biomassa e riconducendo ad una struttura di comunità “più naturale”. L’aumento dell’abbondanza e/o biomassa di alcuni organismi e della diversità in specie all'interno dell’area protetta rappresenta uno dei benefici principali derivanti dalla istituzione delle AMP; con il termine “effetto riserva” si intende l’insieme dei cambiamenti dell’ambiente marino originati dalla riduzione degli impatti antropici che possono manifestarsi appunto come incremento della densità, della taglia e della biomassa. All’effetto riserva si aggiungono “l’effetto reclutamento” e “l’effetto spillover” che determinano come risultato una esportazione o migrazione di individui verso zone esterne all’AMP permettendo così un aumento di diverse specie anche in zone lontane dal sito protetto. Come conseguenza stessa dei benefici ecologici ed ambientali, le riserve creano importanti benefici anche a livello economico e sociale, noti per esempio nel settore della pesca e del turismo. La conseguenza dell’esportazione di individui nelle zone limitrofe alla riserva, per esempio, si traduce in un beneficio diretto sulle attività di pesca in termini di miglioramento dei rendimenti nelle aree circostanti non protette. 3 La pesca da sempre svolge un ruolo determinante per le popolazioni rivierasche e per lo sviluppo della fascia costiera rappresentando sia una fonte di sostentamento sia un patrimonio di tradizioni storico-culturali e sociali di grande valenza. Attualmente questa attività versa in una condizione critica a causa del depauperamento delle risorse; da diversi decenni gli stock ittici sono sottoposti ad un eccessivo sfruttamento; a ciò si aggiungono altri fattori determinanti come l’inquinamento ed il cambiamento climatico, l’introduzione di specie alloctone; tutti questi fattori si ripercuotono sull’abbondanza e sulla distribuzione degli stock ittici. In realtà, la stessa attività di pesca, se condotta in maniera irrazionale contribuisce al depauperamento delle risorse ed allo stesso tempo all’alterazione dell’ambiente marino agendo in maniera diretta o indiretta. In quest’ottica la necessità di preservare le comunità ittiche e di garantirne lo sfruttamento razionale costituisce uno degli obiettivi dell’istituzione delle AMP nell’ambito della gestione della pesca; quest’ultima deve essere tuttavia affrontata con un approccio interdisciplinare in modo da integrare le esigenze ambientali di conservazione con le esigenze socio economiche locali. Gli obiettivi istitutivi di un’area marina protetta si ottengono tramite strumenti gestionali basati su una opportuna regolamentazione e sulla scelta di misure di tutela e protezione appropriate; tali strumenti gestionali devono essere definiti sulla base di studi conoscitivi finalizzati all’identificazione delle specificità di ogni singola AMP. Inoltre la valutazione dell’efficacia di gestione ed i conseguenti ottenuti dall’instaurazione del regime di tutela devono essere continuamente tenuti sotto controllo tramite periodiche attività di monitoraggio che forniscono informazioni aggiornate sullo stato e sul trend dei siti protetti e sui meccanismi biologici che si sono instaurati all’interno dell’AMP. Il parametro più utilizzato per verificare l’efficacia delle AMP è la valutazione dell’effetto riserva attraverso lo studio dell’abbondanza e della biomassa e delle dinamiche temporali del popolamento ittico in differenti zone sottoposte a differenti livelli di protezione. Il monitoraggio e gli studi mirati alla valutazione dell’effetto riserva risultano pertanto indispensabili per garantire una governance adeguata alla realtà della riserva stessa fornendo elementi conoscitivi di base utili a stabilire l’idoneità delle misure gestionali adottate ed eventualmente a modificarle nel caso in cui queste non risultino adeguate al raggiungimento degli obiettivi istitutivi. 4 IL PROGETTO Nell’ottica dell’importanza e della necessità del monitoraggio nella valutazione dell’efficacia delle AMP come strumento di conservazione e protezione dell’ambiente marino, l’Area Marina Protetta del Plemmirio il cui spirito è quello di valorizzare e tutelare il patrimonio naturale nel pieno rispetto delle esigenze socio-economiche e delle vocazioni delle comunità locali, ha promosso uno studio finalizzato alla determinazione dell’effetto riserva indotto dalla gestione sulle popolazioni ittiche in relazione alle attività di pesca ed alle condizioni socio-economiche. L’obiettivo generale della presente ricerca è quello di valutare gli effetti del regime di protezione dell’Area Marina Protetta del Plemmirio sulla biodiversità e sulle comunità ittiche costiere in relazione all’attività di pesca e le conseguenti ricadute socio-economiche sul territorio. Come è stato sottolineato, lo studio dell’effetto riserva rappresenta una delle ricerche chiave per valutare il funzionamento e l’efficacia di un AMP in termini di protezione e gestione: il monitoraggio ed il confronto tra siti all’interno e siti esterni della riserva, posti a differente vincolistica, rappresenta lo strumento metodologico che consente di stabilire se ci sono differenze significative tra zone soggette a misure di tutela differenti e di valutare se un maggior livello di tutela (corrispondente ad un maggiore livello di restrizioni) favorisce realmente migliori condizioni di naturalità. In questo senso, sono stati compiuti molti studi in diverse AMP del Mediterraneo che vengono utilizzati per valutare la pertinenza di aree marine protette quale strumento per una gestione della pesca e la conservazione degli ecosistemi. Da un punto di vista ecologico la fauna ittica rappresenta un ottimo descrittore della variabilità ambientale e conseguentemente un valido indicatore degli eventuali effetti di protezioni derivanti dalle AMP. I metodi convenzionali più utilizzati in passato per raccogliere informazioni sul popolamento ittico in termini di abbondanza, biomassa e struttura di comunità derivavano dalla raccolta di dati provenienti dalla pesca professionale e ricreativa. Pertanto, lo studio della composizione quali-quantitativa della fauna ittica costiera in un area marina protetta condotto attraverso il monitoraggio della pesca costituisce un elemento conoscitivo indispensabile per la conservazione delle risorse naturali e per la gestione delle attività alieutiche. L’indagine ha riguardato quindi l’attività di pesca regolamentata in AMP, sia di tipo professionale che ricreativo. In quest’ottica, lo studio in atto mira, come già evidenziato, all’acquisizione di dati utili a stabilire gli effetti della istituzione, gestione e regolamentazione della AMP a conferma del ruolo nella tutela e conservazione delle risorse ed al tempo stesso contribuisce alla conoscenza ed alla 5 descrizione delle attività di pesca all’interno della riserva ed alla valutazione dell’impatto socioeconomico legato alle suddette attività. Il progetto, inizialmente di durata annuale, è stato articolato in differenti fasi di diversa durata ciascuna delle quali ha previsto determinate attività; di seguito viene riportato il diagramma di Gantt con la denominazione e la durata delle differenti fasi. MESI I Fase: Pre-survey II Fase: Monitoraggio III Fase: Elaborazione dati IV Fase: Relazione finale 01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 11 12 1° Fase: Fase di Pre-survey La fase di presurvey ha previsto inizialmente una ricerca bibliografica relativamente alle attività di pesca professionale e ricreativa ed alla gestione delle stesse all’interno delle Aree Marine Protette, alle normative di pesca, comunitarie e nazionali, alle attività di pesca in generale e con particolare attenzione, alle metodiche ed attrezzi utilizzate nella Marineria di Siracusa. Successivamente sono stati consultati i Registri della Capitaneria di Porto e gli elenchi in possesso dell’AMP allo scopo di dimensionare, caratterizzare e descrivere la flotta peschereccia operante all’esterno ed all’interno della riserva (tecniche ed attrezzi di pesca, composizione del naviglio, etc); in riferimento alla pesca ricreativa, è stata consultata la documentazione in possesso dell’AMP relativa alle autorizzazioni rilasciate nel corso dell’anno sulla cui base è stato elaborato l’elenco dei pescatori ricreativi. Ciò ha permesso di individuare la consistenza numerica dei pescatori che esercitano in AMP, il numero di licenze di pesca, la tipologia delle imbarcazioni, delle tecniche e degli attrezzi da pesca in relazione sia alla pesca ricreativa che professionale; durante le attività di monitoraggio questi sono stati verificati sul campo. Sono state inoltre programmate le attività di monitoraggio e realizzato un disegno di campionamento relativamente alla pesca ricreativa e professionale; in particolare sono stati scelti i siti di rilievo, è stata stabilita la frequenza dei rilievi e dei campionamenti ed elaborato il calendario delle attività. Sono state elaborate delle lettere informative riguardanti il progetto e le attività previste da quest’ultimo da consegnare ai pescatori professionale e ricreativi al fine di assicurare ed ottimizzare la partecipazione ed il coinvolgimento degli stessi nel progetto. Il progetto inoltre ha previsto una indagine socio-economica delle attività di pesca mirata a delineare un quadro descrittivo di queste attività nel territorio sotto gli aspetti sociali, demografici 6 ed economici, la cui definizione fornisce indubbiamente ulteriori elementi conoscitivi necessari alla pianificazione di eventuali interventi gestionali. Tale componente progettuale è stata concretizzata attraverso la realizzazione di interviste rivolte agli utenti della pesca ed effettuate sia durante le attività di campo sia telefonicamente nelle fasi successive del progetto con il supporto di appositi questionari. Sono state pertanto elaborate 2 tipologie di questionari (uno per la pesca ricreativa ed uno per quella professionale) articolati in più sezioni a seconda delle informazioni richieste: o Sezione anagrafica e sociale: dati anagrafici dell’utente (data e luogo di nascita, grado di istruzione, professione, etc) o Sezione relativa alle attività di pesca: informazioni generali riguardanti i sistemi di pesca utilizzati, imbarcazioni, le aree, la frequenza e gli orari di pesca, la tipologia del pescato etc. o Sezione generale: costi dell’attività, associazionismo, conoscenza legislazione, opinione riguardo l’istituzione dell’AMP, etc. Sono state inoltre programmate le interviste telefoniche a supporto delle interviste effettuate direttamente sul campo. Sono stati elaborati fogli di lavoro in Excel per la gestione ed archiviazione dei dati raccolti e tutto il materiale occorrente per le attività sul campo (schede di campionamento, mappe, etc). 2° Fase di Monitoraggio: attività di monitoraggio sul campo La fase di monitoraggio ha previsto, sia per la pesca professionale che ricreativa, la realizzazione delle attività sul campo come indicato dal protocollo con rilievi eseguiti con cadenza settimanale presso i siti di campionamento individuati nella prima fase; ciascun rilievo ha comportato il censimento visivo del pescato con annotazione su apposite schede da campo della quantità in peso ed in numero di individui totale per ciascuna specie e le interviste rivolte sia ai pescatori professionali che ricreativi e realizzate tramite la somministrazione dei questionari di cui sopra. Nel contempo sono state consegnate ad entrambe le categorie le lettere informative relative al progetto. Le rilevazioni sul campo hanno permesso di valutare e di seguire l’andamento delle catture per specie, zona ed attrezzo relativamente ai due tipi di pesca ed al tempo stesso hanno fornito l’occasione ad entrambe le categorie di pescatori, professionale e ricreativa, di evidenziare criticità e problematiche relative alla loro attività. Contemporaneamente sono state realizzate le interviste telefoniche ed aggiornati in continuum gli elenchi dei pescatori ricreativi e professionali in possesso dell’AMP. Tutti i dati raccolti, relativamente alla pesca professionale e ricreativa e le informazioni 7 relative ai questionari compilati sono stati archiviati in fogli di lavoro Excel precedentemente elaborati. 3° Fase: Elaborazione ed organizzazione dei dati Nella terza fase, i dati raccolti nel corso dello svolgimento delle varie fasi di attività ed in particolare i dati ricavati dal monitoraggio, sono stati elaborati ed integrati in riferimento agli obiettivi perseguiti dal progetto; in particolare l’elaborazione dati ha previsto analisi statistiche, applicazione di indici descrittivi delle comunità rilevate, osservazioni sulle composizione ed andamento delle catture, tecniche ed attrezzi da pesca etc. in funzione della determinazione delle differenze di biomassa e biodiversità nelle aree in cui vengono praticate le attività di pesca e sottoposte a differenti regimi di regolamentazione. Sono stati inoltre analizzati i libretti di cattura della pesca ricreativa con registrazione ed elaborazione dei dati riportati in questi ultimi (giornate di pesca, pescato, etc); inoltre in questa fase di attività i libretti di cattura sono stati rielaborati alla luce delle criticità emerse negli studi precedenti (integrazione delle informazioni richieste, schede dei pesci etc). 4° Fase: Relazione finale – presentazione dati e risultati. In questa fase, come previsto dal protocollo originario, le informazioni ricavate ed i risultati ottenuti nell’elaborazione dei dati dovevano essere riportati in una relazione finale descrittiva del progetto. Tuttavia alla luce della proroga di quest’ultimo, è stato realizzato un report in cui vengono restituiti i dati, i risultati ottenuti dall’elaborazione di questi ultimi e le informazioni ricavate ad oggi. Si rimanda alla stesura della relazione finale, relativa al completamento dello studio, per le eventuali discussioni e conclusioni. Il progetto così come prospettato ha subito in corso d’opera delle variazioni in riferimento alla tempistica, comunicate ed approvate dall’ ente gestore, che hanno comportato la rimodulazione di alcune fasi. 8 PESCA PROFESSIONALE RISULTATI Secondo i dati raccolti presso la capitaneria di Porto, la marineria siracusana risulta composta da 88 unità rappresentate quasi esclusivamente da imbarcazioni di stazza medio – piccola, che praticano essenzialmente quella che viene definita “piccola pesca”. Nella tabella seguente si riportano i valori massimi, minimi e la media dei parametri relativi alla lunghezza fuori tutto, alla tonnellata stazza lorda ed alla potenza dei motori espressa in cavalli delle imbarcazioni che compongono la flotta peschereccia. Per ciascuno dei parametri analizzati si è proceduti alla suddivisione in classi di valori e successivamente al raggruppamento delle imbarcazioni nelle diverse classi. I risultati sono espressi nei grafici sottostanti; come risulta evidente il 60% delle imbarcazioni ha una tonnellata stazza lorda inferiore a 5; la maggior parte presenta una lunghezza fuori tutto compresa tra 6 e 9 metri e la potenza dei motori è principalmente inferiore ai 30 cavalli. Caratteristiche delle flotta T.S.L. L. F. T. H. P. Min. 0,78 4,27 4 Max. 84,83 26,11 753 Media 9,95 10,14 108,01 Dev. Stand. 14,75 5,01 129,69 T .S .L . 70% 60% % 50% 40% 30% 20% 10% 0% < 5 5,1‐10 10,1‐20 20,1‐30 > 30 12,1‐15 > 15,1 C la ssi T .S .L . L .F .T . 35% 30% % 25% 20% 15% 10% 5% 0% <6 6,1‐9 9,1‐ 12 C la ssi L .F .T . 9 HP 50% % 40% 30% 20% 10% 0% < 30 31‐60 61‐90 91‐120 > 120 C la ssi hp I siti di ormeggio delle imbarcazioni si estendono da Siracusa, ed in particolare a nord, dal “Porto Piccolo”, al porticciolo di “Ognina di Siracusa”, a sud. Tra gli estremi sono compresi il “Porto Grande”, collegato al “Porto Piccolo” dal “Canale”, altro sito di ormeggio, fino ad arrivare ad “Ognina”. Il grosso della flotta risiede tra il “Porto Grande”, il “Canale” e il borgo marinaro di “Ognina”. Per quanto riguarda i sistemi di pesca, la quasi totalità dei pescatori ha licenze abilitanti all’utilizzo di più di un attrezzo (posta, palangari, lenze e arpioni), che adattano in funzione della stagione e della disponibilità della risorsa. Tuttavia i principali attrezzi utilizzati dalla pesca artigianale sono indubbiamente il tramaglio e il palangaro ed in particolare il primo è certamente di più largo impiego rispetto al secondo. P erc entuale lic enz e s is temi di pes c a Marineria S R S tras c ic o 4% Palangaro 35% Pos ta 33% Nas s e 0% C irc uiz ione 11% A rpione 3% L enz e 10% Ferrettara 4% Infatti, nonostante dal grafico, basato su dati estrapolati dalle licenze di pesca in base alle varie autorizzazioni, il palangaro risulti l’attrezzo più utilizzato, le indagini condotte sul campo e le 10 interviste rivolte ai pescatori hanno rilevato che il tramaglio rappresenta l’attrezzo in assoluto di più largo impiego tra i pescatori. Tale attrezzo ha infatti una buona facilità d’impiego e consente di ottenere rendimenti misti con specie ad elevato valore commerciale. Alcuni pescatori che praticano la pesca con tale attrezzo, durante alcuni periodi dell’anno o dopo particolari condizioni meteo marine, utilizzano un altro tipo di rete da posta fissa, definita “imbrocco”. Per quanto riguarda la distanza di pesca dalla costa, all’interno della marineria siracusana, si riscontra che la maggior parte delle imbarcazioni, in base alle autorizzazioni rilasciate, pratica una pesca ti tipo “locale”, contro una percentuale nettamente inferiore che invece pratica la pesca “ravvicinata”. Per pesca locale, si intende l’insieme delle imbarcazioni che praticano l’attività della pesca ad una distanza massima dalla costa che può essere di 3 o di 6 miglia nautiche, in base a quanto specificato nell’autorizzazione; mentre per pesca ravvicinata si intendono tutte le imbarcazioni che sono autorizzate a pescare fino alla distanza massima di 40 miglia nautiche dalla costa. In tutti i casi, c’è da sottolineare che la maggior parte delle imbarcazioni, soprattutto le piccole imbarcazioni che operano con tramaglio, operano effettivamente entro le 3 miglia nautiche dalla costa. T ipolog ia di pes c a ‐ Marineria S irac us a P e sc a loc a le P e sc a ra vvic ina ta Pes c a ravvic inata 20% Pes c a loc ale 80% Sul totale delle imbarcazioni iscritte alla marineria di Siracusa, nell’anno 2012, solo 28 sono fornite di autorizzazioni di pesca in AMP (Zona B e C). Nella tabella seguente si riportano i valori massimi, minimi e la media dei parametri relativi alla lunghezza fuori tutto, alla tonnellata stazza lorda ed alla potenza dei motori espressa in cavalli delle imbarcazioni che compongono la flotta peschereccia che opera in AMP e la suddivisione in classi di valori delle imbarcazioni. Anche in 11 questo caso la maggior parte delle imbarcazioni ha una tonnellata stazza lorda inferiore a 5, una lunghezza fuori tutto compresa tra 6 e 9 metri ed una potenza dei motori inferiore ai 30 cavalli. Caratteristiche della flotta - AMP T.S.L. L. F. T. H. P. Min. 1,07 5,25 5,40 Max. 9,95 12,87 480,00 Media 3,44 7,89 57,81 Dev. Stand. 2,39 2,17 92,53 % T .S .L . ‐ A MP 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% < 5 5,1‐10 C la ssi T .S .L . L .F .T . ‐ AMP 70% 60% % 50% 40% 30% 20% 10% 0% <6 6,1‐9 C la ssi L .F .T . 9,1‐ 12 12,1‐15 HP ‐ AMP 70% 60% % 50% 40% 30% 20% 10% 0% < 30 31‐60 61‐90 91‐120 > 120 C la ssi hp Tutte le 28 imbarcazioni, ad eccezione di una, praticano la tipologia di pesca che rientra nella categoria della pesca locale, quindi con limiti massimi di distanza di pesca dalla costa di 3 o 6 12 miglia nautiche. Per quanto riguarda la tipologia delle imbarcazioni, queste si suddividono in cabinato, semicabinato ed open. Il cabinato (64%), rappresenta indubbiamente il modello preferito ed utilizzato all’interno della riserva. T ipolog ia di pes c a ‐ AMP P esca loc a le T ipolog ia delle imbarc az ioni c on permes s o pes c a in AMP P esca ra vvicina ta C a bina to Pes ca ravvic inata 20% S e m ic a bina to Ope n O pen 14% S emic abinato 22% C abinato 64% Pes ca loc ale 80% In riferimento ai sistemi di pesca autorizzati all’interno dell’AMP (reti da posta e palangari la cui lunghezza o numero di ami è opportunamente regolamentata dal consorzio stesso) sempre sulla base delle informazioni riportate nelle autorizzazioni, la rete da posta fissa risulta l’attrezzo principale. Percentuale licenze sistemi di pesca AMP Lenze 17% Nasse 3% Posta 42% Palangari 38% Le attività sul campo hanno dimostrato e confermato che il tramaglio risulta l’attrezzo di gran lunga preferito dai pescatori dotati di autorizzazione di pesca in AMP, seguito dal palangaro di fondo. Molte imbarcazioni appartengono e sono gestite da un singolo pescatore, che ne è solitamente anche il proprietario; altri fanno parte di cooperative di pesca. 13 C ooperativ e di P es c a ‐ AMP Pes c atori as s oc iati in c ooperative 46% Pes c atori non as s oc iati 54% Per quanto riguarda il sito di ormeggio, come si evince dal grafico, la maggior parte dei pescatori tiene la barca tra Siracusa, al porto piccolo, ed Ognina. All’interno dell’AMP, zona Terrauzza, trova ormeggio un’imbarcazione, autorizzata alla pesca interna all’area, che pratica un particolare tipo di pesca artigianale con rete da posta circuitante (rete “sgammerrara”). Sito di Ormeggio Ognina SR - Porto Grande 4% Terrauzza 4% SR - Porto Piccolo SR - Porto Grande Terrauzza Ognina 36% SR - Porto Piccolo 56% Le attività di monitoraggio sul campo, come da protocollo, sono state realizzate nel periodo compreso tra il mese di giugno 2012 e gennaio 2013; in particolare sono state effettuate 49 giornate di rilevamento in cui sono stati realizzati 126 rilievi sul campo che hanno comportato il censimento visivo del pescato. Nelle tabelle successive vengono indicati il totale dei rilievi effettuati, di barche censite, di attrezzi di pesca, l’abbondanza ed il peso totale degli individui ed il numero di specie; gli stessi parametri sono stati suddivisi per le 3 diverse zone di pesca, B, C (all’interno della riserva) ed OUT (esterno della riserva) e per attrezzo. 14 Zona Totale B C 126 N° Rilievi 4 OUT 6 116 16 N° Barche censite 17 2 2 N° sistemi di pesca 4 1 1 4 7016 135 580 6301 Abbondanza individui 52 17 18 51 1056,65 19,43 56,08 981,14 Numero specie Peso (Kg) Percentuale di Rilievi per zona Numero Rilievi per zona 140 5% 3% 116 120 Numero rilievi 100 B C OUT B 80 C 60 OUT 40 20 4 6 0 B 92% C OUT Zone Numero Barche censite per zona Percentuale di Barche censite per zona 18 10% 16 16 10% B C OUT Numero barche 14 12 B 10 C 8 OUT 6 4 2 2 2 0 B 80% C OUT Zone Percentuale di attrezzi di pesca per zona Numero di attrezzi di pesca per zona 4,5 17% 4 4 B 17% C OUT Numeroattrezzi 3,5 3 B 2,5 C 2 1,5 OUT 1 1 1 0,5 0 66% B C OUT Zone Come si evince dalla tabella precedente, solo 4 delle imbarcazioni censite durante il periodo di osservazione hanno operato in AMP. 15 Attrezzo Tramaglio Nasse 5 1 2 13 3 1 1 6755 212 25 24 50 5 1 1 988,65 51 8 9 N° Barche censite Numero specie Peso (Kg) Circuizione 118 N° Rilievi Abbondanza individui Palangaro Numero di rilievi per attrezzo Percentuale di rilievi per attrezzo 140 1% 118 2% 120 Tramaglio Palangaro Circuizione Numero rilievi 4% 100 Tramaglio 80 Palangaro 60 Circuizione Nasse 40 Nasse 20 5 1 2 Circuizione Nasse 0 93% Tramaglio Palangaro Zone Numero di barche censite per attrezzo Percentuale di barche censite per attrezzo 14 13 6% 12 Tramaglio 17% Palangaro Circuizione Numero rilievi 6% 10 Tramaglio 8 Palangaro Circuizione 6 Nasse 3 4 Nasse 1 1 Circuizione Nasse 2 71% 0 Tramaglio Palangaro Zone In riferimento agli attrezzi, il tramaglio risulta l’attrezzo più utilizzato seguito dal palangaro di fondo. La maggior parte dei pescatori utilizza una rete con una lunghezza di circa 1000-1500 (lunghezza massima 4500 metri, minima 500) e principalmente le maglie 9 ed 11, variando anche con maglia 10 e 12 in funzione della stagionalità e delle specie bersaglio. La rete viene tenuta a mare da 2 a 24 ore con una media di 10 variando anche in questo caso l’ora di salpa e cala. Il palangaro di fondo utilizzato dai pescatori censiti presenta una lunghezza media di 5000 metri ed un numero di ami compreso tra 600 e 1000; dai rilievi effettuati, il palangaro tuttavia non è stato utilizzato all’interno dell’AMP. Nella tabella successiva viene invece riportato il numero delle pescate rilevate suddivise per zona ed attrezzo. 16 Numero di pescate per attrezzo e per zona 140 Numero di rilievi per attrezzo e per zona 120 Numero pescate B 100 C OUT Nasse Tramaglio 4 6 108 80 Circuizione Palangaro 0 0 5 60 Palangaro Circuizione 0 0 1 Nasse 0 0 2 Tramaglio 40 20 0 B C OUT Zone Dai rilievi effettuati sono state ricavate anche le aree di pesca più battute; all’interno dell’AMP, la zona C è più frequentata (Punta della Mola) rispetto alla zona B. Per quanto riguarda l’esterno della riserva, i siti di pesca più battuti, suddivisi per zone e per attrezzo sono indicati in ordine nelle tabelle successive. Siti di pesca per zona B Terrauzza C Punta della Mola OUT Capo Murro di Porco Augusta Arenella Capo Murro di Porco Fontane Bianche Ognina Portopalo di CapoPassero Punta della Mola Punta Castelluccio Siracusa (nord-sud del porto) Santa Panagia Sito di pesca Distanza dalla costa (m) Profondità (m) Arenella 200 - 2000 30 Augusta 3000-6000 200 Capo Murro di Porco 2000 - 9000 100 Fontane Bianche 800 - 2000 30-40 Ognina 500-10000 25-300 Punta Castelluccio 1000 - 1800 30 Punta della Mola 100-1000 35-50 Santa Panagia 200-6000 200 Siracusa(nord-sud del porto) 300 - 8000 30 - 300 Terrauzza 300 - 6000 30-90 17 Siti di pesca per attrezzo Tramaglio Palangaro Circuizione Nasse Arenella Siracusa Siracusa Siracusa Augusta Portopalo di CapoPassero Capo Murro di Porco Fontane Bianche Ognina Punta Castelluccio Punta della Mola Santa Panagia Siracusa Terrauzza Non è stato possibile quantificare il numero di giornate effettive di pesca; i pescatori censiti hanno infatti dichiarato di uscire tutti i giorni, tuttavia le condizioni meteo avverse, soprattutto nei mesi 18 autunnali e invernali, riduce notevolmente ed in maniera imprevedibile le uscite a mare; loro stessi non sono riusciti a fornire una informazione precisa a riguardo. Ciò viene confermato dalle informazioni raccolte nei questionari. Negli 8 mesi di campionamento sono state censite un totale di 52 specie di cui 44 osteitti distribuiti in 22 famiglie, 2 condroitti, 2 molluschi cefalopodi e 2 crostacei. Come si evince dalla tabella e dal grafico, la famiglia di osteitti più rappresentata è quella degli sparidi con una percentuale del 27%. Famiglie Pecentuale di Famiglie di osteitti censite Trichiuridae 2% Triglidae 5% Uranoscopidae 2% Zeidae 2% Carangidae 5% Trachinidae 2% Centracanthidae 5% Clupeidae 2% Coryphaenidae 2% Gadidae 2% Labridae 11% Synodontidae 2% Lophiidae 2% Sphyraenidae 2% Merlucciidae 2% Sparidae 27% Mullidae 2% Serranidae 5% Scorpaenidae 5% Scombridae 7% Sciaenidae 2% Scaridae 2% N° specie Carangidae 2 Centracanthidae 2 Clupeidae 1 Coryphaenidae 1 Gadidae 1 Labridae 5 Lophiidae 1 Merlucciidae 1 Mullidae 1 Scaridae 1 Sciaenidae 1 Scombridae 3 Scorpaenidae 2 Serranidae 2 Sparidae 12 Sphyraenidae 1 Synodontidae 1 Trachinidae 1 Trichiuridae 1 Triglidae 2 Uranoscopidae 1 Zeidae 1 22 44 Nella tabella successiva viene riportata la lista faunistica censita in tutti i rilievi effettuati e le liste relative alle tre diverse zone B, C ed OUT. Sono state evidenziate in grigio le specie censite in tutte e tre le zone. 19 Lista specie totale Boops boops Lista specie - Zona B Boops boops Lista specie - Zona C Boops boops Lista specie - OUT Boops boops Chelidonichthys lastoviza Dentex dentex Diplodus annularis Chelidonichthys lastoviza Coris julis Mullus surmultetus Diplodus vulgaris Coris julis Coryphaena hippurus Pagellus acarne Merluccius merluccius Coryphaena hippurus Dentex dentex Palinurus elephas Mullus surmultetus Dentex dentex Diplodus annularis Raya clavata Octopus vulgaris Diplodus annularis Diplodus puntazzo Sciaena umbra Palinurus elephas Diplodus puntazzo Diplodus sargus Scomber scombrus Phycis phycis Diplodus sargus Diplodus vulgaris Scorpaena porcus Sarpa salpa Diplodus vulgaris Euthynnus alletteratus Scorpaena scrofa Scorpaena scrofa Euthynnus alletteratus Labrus viridis Sepia officinalis Sepia officinalis Labrus viridis Lepidopus caudatus Serranus cabrilla Serranus cabrilla Lepidopus caudatus Lithognathus mormyrus Spicara smaris Serranus scriba Lithognathus mormyrus Loligo vulgaris Trachinus draco Sparisoma cretense Loligo vulgaris Lophius piscatoris Trachurus trachurus Sphyraena viridensis Lophius piscatoris Maya squinado Trigla lucerna Spicara smaris Maya squinado Merluccius merluccius Zeus faber Symphodus tinca Merluccius merluccius Mullus surmuletus Trigla lucerna Mullus surmuletus Mustelus mustelus Mustelus mustelus Octopus vulgaris Octopus vulgaris Pagellus acarne Pagellus acarne Pagellus erythrinus Pagellus erythrinus Pagrus pagrus Pagrus pagrus Palinurus elephas Palinurus elephas Phycis phycis Phycis phycis Raya clavata Raya clavata Sarda sarda Sarda sarda Sardina pilchardus Sardina pilchardus Sarpa salpa Sarpa salpa Sciaena umbra Sciaena umbra Scomber scombrus Scomber scombrus Scorpaena porcus Scorpaena porcus Scorpaena scrofa Scorpaena scrofa Sepia officinalis Sepia officinalis Seriola dumerili Seriola dumerili Serranus cabrilla Serranus cabrilla Serranus scriba Serranus scriba Sparisoma cretense Sparisoma cretense Sphyraena viridensis Sphyraena viridensis Spicara maena Spicara maena Spicara smaris Spondyliosoma cantharus Spondyliosoma cantharus Symphodus tinca Symphodus tinca Synodus saurus Synodus saurus Thalassoma pavo Thalassoma pavo Todarodes sagittatus Todarodes sagittatus Trachinus draco Trachinus draco Trachurus trachurus Trachurus trachurus Trigla lucerna Trigla lucerna Uranoscopus scaber Uranoscopus scaber Xyrichthys novacula Xyrichthys novacula Zeus faber Zeus faber 20 Il numero totale degli individui catturati (Abbondanza) è 7016 corrispondenti a 1056,65 Kg. Nella tabella successiva viene riportata la composizione delle catture rilevata in tutto il periodo di campionamento indicando il numero di individui ed i chilogrammi totali, il numero di individui, i kg e la frequenza percentuale di ciascuna specie. Nome comune COMPOSIZIONE DELLE CATTURE Nome scientifico Numero individui Triglia Mullus surmuletus 1725 Pappagallo Kg 169,77 Frequenza % 24,59 Sparisoma cretense 1367 145,5 19,48 Nasello Merluccius merluccius 1223 337,05 17,43 Perchia Serranus cabrilla 240 15,53 3,42 Trachurus trachurus 382 29,98 5,44 Sauro Pagello bastardo Musdea Scorfano rosso Boga Serrania Pagellus acarne 335 30,54 4,77 Phycis phycis 274 49,65 3,91 Scorpaena scrofa 233 54,2 3,32 Boops boops 220 15,62 3,14 Serranus scriba 129 8,5 1,84 Sarago sparaglione Diplodus annularis 127 5,23 1,81 Pagello fragolino 1,07 Pagellus erythrinus 75 7,8 Seppia Sepia officinalis 55 12,15 0,78 Pagro Pagrus pagrus 52 6,82 0,74 Salpa Pesce prete Sarpa salpa 52 7,5 0,74 Uranoscopus scaber 45 7,86 0,64 Sarago fasciato Diplodus vulgaris 41 5,78 0,58 Polpo Octopus vulgaris 36 20,5 0,51 Calamaro Loligo vulgaris 35 7,5 0,50 Pesce lucertola Synodus saurus 29 2,75 0,41 Palinurus elephas 28 15,95 0,40 Chelidonichthys lastoviza 25 5 0,36 Aragosta Capone ubriaco Lampuga Spatola Tanuta Coryphaena hippurus 25 8 0,36 Lepidopus caudatus 20 5 0,29 Spondyliosoma cantharus 20 1 0,29 Pesce pettine Xyrichthys novacula 17 1,4 0,24 Scorfano nero Scorpaena porcus 17 1,3 0,24 Sgombro Scomber scombrus 17 8,4 0,24 Gallinella Trigla lucerna 16 5,6 0,23 Symphodus tinca 16 1,53 0,23 Todarodes sagittatus 15 4 0,21 Tordo pavone Totano Ricciola Seriola dumerili 14 9,5 0,20 Zerro Spicara smaris 12 0,78 0,17 Thalassoma pavo 10 0,5 0,14 Spicara maena 10 0,5 0,14 Mormora Lithognathus mormyrus 10 2 0,14 Donzella Coris julis 9 0,45 0,13 Donzella pavonina Menola Tracina Trachinus draco 8 3,42 0,11 Sarago maggiore Diplodus sargus 7 1,3 0,10 Corvina Sciaena umbra 5 3,35 0,07 21 Sarago pizzuto Diplodus puntazzo 5 0,8 0,07 Maya squinado 4 0,7 0,06 Palamita Sarda sarda 4 3,9 0,06 Palombo Mustelus mustelus 4 13,6 0,06 Zeus faber 4 2,9 0,06 Raya clavata 4 3,25 0,06 Sphyraena viridensis 3 1,4 0,04 Granceola Pesce San Pietro Razza Barracuda Dentex dentex 3 3,3 0,04 Rana Pescatrice Dentice Lophius piscatoris 3 5 0,04 Tordo marvizzo Labrus viridis 3 0,9 0,04 Euthynnus alletteratus 2 1,6 0,03 1 0,09 0,01 7016 1056,65 100 Tonnetto Sarda Sardina pilchardus TOTALE Numero individui Composizione delle catture 2000 1800 1600 1400 1200 1000 800 600 400 200 0 Specie Composizione delle catture 400,0 350,0 300,0 Kg 250,0 200,0 150,0 100,0 50,0 0,0 Specie 22 Le specie più abbondantemente catturate sono rappresentate dalla triglia (Mullus surmuletus), dal pappagallo (Sparisoma cretense) e dal nasello (Merluccius merluccius). Nel grafico successivo vengono riportate le frequenza percentuali delle specie più abbondanti; il resto del pescato è stato raggruppato nella categoria “altro”. Frequenza percentuale delle specie censite Serranus scriba 2% Diplodus annularis 2% Pagellus erythrinus 1% Boops boops 3% Altro 10% M ullus surmuletus 26% Scorpaena scrofa 3% Phycis phycis 4% Pagellus acarne 5% Sparisoma cretense 19% Trachurus trachurus 5% Serranus cabrilla 3% M erluccius merluccius 17% Per le specie di interesse commerciale è stato considerato l’andamento della biomassa nei vari mesi di rilevazione. Variazione mensili delle catture in Kg delle principali specie di interesse commerciale Giugno Mullus surmuletus Triglia 10,87 Phycis phycis Musdea 8,46 Mese Merluccius merluccius Nasello 61,6 Scorpaena scrofa Scorfano rosso 9,15 18,8 Luglio 29,6 21,5 42 Agosto 35 4 49 12 Settembre 25,5 2 40,3 5,8 Ottobre 27,5 9,5 11 2,55 Novembre 23,5 0 12 2,9 Dicembre 17,8 4,4 97,15 1 TOTALE 169,77 49,86 313,05 52,2 V a ria z ione m e nsile de lle c a tture de lle spe c ie di inte re sse c om m e rc ia le (kg ) 120 Triglia 80 Mus dea 60 Nas ello 40 S c orfano ros s o 20 D ic embre Novembre O ttobre S ettembre Agos to L uglio 0 G iugno Kg 100 Me s e 23 Nelle tabelle successive si riporta il pescato espresso come numero di individui e kg totale e per specie relativamente a ciascun sistema di pesca, tramaglio, palangaro, nasse e circuizione. COMPOSIZIONE DELLE CATTURE - TRAMAGLIO Nome comune Nome scientifico Numero individui Kg Frequenza % Triglia Mullus surmuletus 1725 169,77 25,54 Pappagallo Sparisoma cretense 1367 145,5 20,24 Merluccius merluccius 1138 317,05 16,85 Nasello Trachurus trachurus 382 29,98 5,66 Pagello bastardo Sauro Pagellus acarne 335 30,54 4,96 Perchia Serranus cabrilla 240 15,53 3,55 Boga Boops boops 220 15,62 3,26 Scorpaena scrofa 203 49,2 3,01 Musdea Phycis phycis 202 29,65 2,99 Serrania Serranus scriba 129 8,5 1,91 Sarago sparaglione Diplodus annularis 127 5,23 1,88 Pagello fragolino Pagellus erythrinus 75 7,8 1,11 Sepia officinalis 55 12,15 0,81 Scorfano rosso Seppia Pagro Pagrus pagrus 52 6,82 0,77 Salpa Sarpa salpa 52 7,5 0,77 Uranoscopus scaber 45 7,86 0,67 Pesce prete Sarago fasciato Diplodus vulgaris 36 4,78 0,53 Calamaro Loligo vulgaris 35 7,5 0,52 Pesce lucertola Synodus saurus 29 2,75 0,43 Palinurus elephas 28 15,95 0,41 Capone ubriaco Aragosta Chelidonichthys lastoviza 25 5 0,37 Tanuta Spondyliosoma cantharus 20 1 0,30 Scorfano nero Xyrichthys novacula 17 1,3 0,25 Pesce pettine Scorpaena porcus 17 1,4 0,25 Sgombro Scomber scombrus 17 8,4 0,25 Symphodus tinca 16 1,53 0,24 Tordo pavone Gallinella Trigla lucerna 16 5,6 0,24 Totano Todarodes sagittatus 15 4 0,22 Ricciola Seriola dumerili 14 9,5 0,21 Zerro Spicara smaris 12 0,78 0,18 Polpo Octopus vulgaris 12 11,5 0,18 Donzella pavonina Thalassoma pavo 10 0,5 0,15 Spicara maena 10 0,5 0,15 Mormora Menola Lithognathus mormyrus 10 2 0,15 Donzella Coris julis 9 0,45 0,13 Tracina Trachinus draco 8 3,42 0,12 Sarago maggiore Diplodus sargus 7 1,3 0,10 Diplodus puntazzo 5 0,8 0,07 Sarago pizzuto Corvina Sciaena umbra 5 3,35 0,07 Granceola Maya squinado 4 0,7 0,06 24 Pesce San Pietro Zeus faber 4 2,9 0,06 Razza Raya clavata 4 3,25 0,06 Palamita Sarda sarda 4 3,9 0,06 Palombo Mustelus mustelus 4 13,6 0,06 Labrus viridis 3 0,9 0,04 Sphyraena viridensis 3 1,4 0,04 Dentex dentex 3 3,3 0,04 Lophius piscatoris 3 5 0,04 Euthynnus alletteratus 2 1,6 0,03 Sardina pilchardus 1 0,09 0,01 6755 988,65 100 Tordo marvizzo Barracuda Dentice Rana Pescatrice Tonnetto Sarda TOTALE L’abbondanza di individui catturati con il tramaglio è di 6755, i kg, 988,65 mentre il numero delle specie censite è 50 così rappresentate: 2 condroitti, 4 molluschi cefalopodi, 2 crostacei e 42 osteitti. Le specie più abbondantemente catturate con il tramaglio sono rappresentate, in accordo con il pescato totale, dalla triglia (Mullus surmuletus), dal pappagallo (Sparisoma cretense) e dal nasello (Merluccius merluccius). Numero individui Composizione delle catture - Tramaglio 2000 1800 1600 1400 1200 1000 800 600 400 200 0 Specie 25 Composizione delle catture - Tramaglio 350 300 Kg 250 200 150 100 50 0 Specie Per il tramaglio è stato considerato anche l’andamento delle catture in Kg nei mesi di rilevazione espresso nel grafico sottostante. Andamento delle catture in Kg - Tramaglio 200,00 180,00 160,00 140,00 Kg 120,00 100,00 80,00 60,00 40,00 20,00 0,00 Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre Gennaio Mese Il grafico successivo riporta invece le variazioni mensili delle catture in kg delle specie più abbondanti; il resto del pescato è stato raggruppato nella categoria “altro”. 26 V a ria z ione m e nsile de lle c a tture (kg ) ‐ T ra m a g lio Boops boops 120,00 Serranus cabrilla 100,00 Pagellus acarne 80,00 Sparisoma cret ense Kg Scorpaena scrof a 60,00 Trachurus t rachurus 40,00 M erluccius merluccius Phycis phycis 20,00 M ullus surmulet us Oct opus vulgaris G ennaio D ic embre Novembre O ttobre S ettembre Agos to L uglio G iugno 0,00 Sepia off icinalis Palinurus elephas Alt ro Me s e Con il palangaro sono stati catturati 212 individui rappresentati da 5 osteitti; le specie più abbondantemente catturate sono rappresentate dal nasello (Merluccius merluccius) e dalla musdea (Phycis phycis). COMPOSIZIONE DELLE CATTURE - PALANGARO Nome comune Nome scientifico Numero individui Kg Frequenza % Nasello Merluccius merluccius 85 20 40,09 Musdea Phycis phycis 72 20 33,96 Scorpaena scrofa 30 5 14,15 Lepidopus caudatus 20 5 9,43 Diplodus vulgaris 5 1 2,36 212 51 100 Scorfano rosso Spatola Sarago fasciato TOTALE Composizione delle catture - Palangaro 90 80 Numero individui 70 60 50 40 30 20 10 0 Merluccius merluccius Phycis phycis Scorpaena scrofa Lepidopus caudatus Diplodus vulgaris Specie 27 Composizione delle catture - Palangaro 25 20 Kg 15 10 5 0 Merluccius merluccius Phycis phycis Scorpaena scrofa Lepidopus caudatus Diplodus vulgaris Specie Solo 24 individui di 1 sola specie, un mollusco cefalopode, e 25 individui di una sola specie di osteitti sono stati catturati rispettivamente con le nasse e con la circuizione. COMPOSIZIONE DELLE CATTURE NASSE Nome comune Polpo Nome scientifico Octopus vulgaris TOTALE Numero individui Kg 24 9 24 9 25 8 25 8 CIRCUIZIONE Lampuga Coryphaena hippurus TOTALE Nei grafici sottostanti viene riportata l’abbondanza degli individui, il peso in kg, la percentuale di catture ed il numero di specie per attrezzo di pesca. 28 Catture in Numero di individui per attrezzo di pesca 8000 7000 Numero individui 6000 5000 6755 4000 3000 2000 212 1000 24 25 Nasse Circuizione 0 Rete da posta fissa Palangaro Attrezzo di pesca Catture in chilogrammi per attrezzo di pesca 1200 1000 Kg 800 988,65 600 400 200 51 9 8 Nasse Circuizione 0 Rete da posta fissa Palangaro Attrezzo di pesca Percentuale di catture per attrezzo di pesca Palangaro 3% Nasse 0,4% Rete da posta fissa Circuizione 0,4% Palangaro Nasse Circuizione Rete da posta fissa 96,2% 29 Numero di Specie censite per attrezzo 60 50 Numero specie 50 40 Tramaglio Palangaro 30 Circuizione Nasse 20 10 5 1 1 Circuizione Nasse 0 Tramaglio Palangaro Zone Per il tramaglio, è stato calcolato come sforzo di pesca esercitato dalle imbarcazioni operanti con il suddetto attrezzo da cui sono state ricavate le cattura per unità di sforzo, c.p.u.e. per 500 metri di rete.In particolare nella tabella successiva sono riportati i valori per mese di c.p.u.e. provenienti dai dati raccolti allo sbarco, rappresentati successivamente nel grafico. c.p.u.e. totali per mese della reti da posta fissa Mese Kg//500 m Giugno 0,26 Luglio 0,2 Agosto 0,29 Settembre 0,32 Ottobre 0,21 Novembre 0,61 Dicembre 0,58 TOTALE 0,16 Valori c .p.u.e. ‐ R ete da pos ta 0,29 0,58 D ic embre 0,26 c .p.u.e. 0,61 Novembre 0,5 0,4 0,3 0,2 0,32 0,2 0,21 O ttobre S ettembre Agos to L uglio 0,1 0 G iugno K g /500m 0,7 0,6 Me se 30 Le variazioni mensili della c.p.u.e. sono state calcolate inoltre per le specie di interesse commerciale; le restanti specie sono state cumulate ed indicate con la voce altro. Variazione c.p.u.e. (Kg/500m) principali specie di interesse commerciale Mese Mullus surmuletus Triglia Scorpaena scrofa Scorfano rosso Merluccius merluccius Nasello Phycis phycis Musdea Altro Giugno 0,020 0,016 0,111 0,015 0,089 Luglio 0,033 0,021 0,047 0,024 0,072 Agosto 0,048 0,016 0,068 0,005 0,121 Settembre 0,053 0,012 0,083 0,004 0,156 Ottobre 0,072 0,006 0,029 0,025 0,08 Novembre 0,166 0,020 0,085 0,000 0,299 Dicembre 0,058 0,003 0,316 0,014 0,174 V a lori c .p.u.e . de lle princ ipa li spe c ie di inte re sse c om m e rc ia le 0,350 K g /500m 0,300 0,250 0,200 Triglia 0,150 S c orfano ros s o 0,100 Nas ello 0,050 Mus dea A ltro D ic embre Novembre O ttobre S ettembre Agos to L uglio G iugno 0,000 Me s e V a lori c .p.u.e . T rig lia 0,200 0,166 0,120 0,072 0,080 0,040 0,020 0,033 0,058 0,053 0,048 D ic embre Novembre O ttobre S ettembre Agos to L uglio 0,000 G iugno K g /500m 0,160 Me s e 31 V a lori c .p.u.e . S c orfa no rosso 0,025 K g /500m 0,020 0,021 0,016 0,020 0,016 0,015 0,012 0,010 0,006 0,003 0,005 D ic embre Novembre O ttobre S ettembre Agos to L uglio G iugno 0,000 Me s e 0,316 0,111 0,085 0,083 0,068 D ic embre N ov embre O ttobre S ettembre 0,029 Agos to 0,047 L ug lio 0,400 0,360 0,320 0,280 0,240 0,200 0,160 0,120 0,080 0,040 0,000 G iugno K g /500m Va lori c .p.u.e . Na se llo Me s e V a lori c .p.u.e . Musde a 0,030 0,015 0,014 0,015 0,010 0,005 0,004 0,005 0,000 D ic embre Novembre O ttobre S ettembre Agos to L uglio 0,000 G iugno K g /500m 0,020 0,025 0,024 0,025 Me s e 32 Va lori c .p.u.e . ‐ Altro P e sc a to 0,35 0,299 0,3 K g /500m 0,25 0,2 0,121 0,15 0,1 0,174 0,156 0,089 0,08 0,072 0,05 D ic embre Novembre O ttobre S ettembre Agos to L uglio G iugno 0 Me s e E’ stata inoltre calcolata la c.p.u.e per i palangari distinguendo il palangaro tipo camaci, armato per la cattura dei saraghi, (Diplodus sargus e Diplodus vulgaris) ed il palangaro di fondo opportunamente armato, calato a maggiori profondità, che ha come specie target il nasello (Merluccius merluccius); entrambe le tipologie di palangaro rappresentano “mestieri” molto redditizi aventi come target, specie di elevato valore commerciale quali sparidi (Diplodus sargus, Diplodus vulgaris, Pagrus pagrus) e naselli. Il palangaro di fondo ha diverse specie accessorie con altrettanto valore commerciale tra cui ricordiamo la musdea (Phycis blennioides). . Variazione c.p.u.e. Palangari (Kg/500 ami) Tipo di palangaro Diplodus vulgaris Sarago fasciato Lepidopus caudatus Spatola Palangaro tipo "camaci" 0,83 0 0 0 0 Palangaro di fondo 0 0,13 0,13 0,54 0,54 Scorpaena scrofa Scorfano rosso Merluccius merluccius Nasello Phycis phycis Musdea Va lori c .p.u.e . ‐ P a la ng a ro 0,9 0,83 0,8 S arago fas c iato 0,7 0,54 0,54 c .p.u.e. 0,6 0,5 S c orfano ros s o S patola 0,4 Nas ello 0,3 0,2 0,1 0,13 0,13 0 0 0 0 Mus dea 0 0 Palangaro tipo "c amac i" Palangaro di fondo P a la ng a ri 33 Il pescato è stato inoltre suddiviso nelle diverse aree di pesca: B, C ed OUT. COMPOSIZIONE DELLE CATTURE - ZONA B Nome comune Nome scientifico Pagello bastardo Numero individui Kg Frequenza % Pagellus acarne 36 3 26,67 Triglia Mullus surmuletus 25 2 18,52 Sauro Trachurus trachurus 15 1 11,11 Scorfano rosso Scorpaena scrofa 14 1,35 10,37 Boga Boops boops 12 1 8,89 Zerro Spicara smaris 10 0,7 7,41 Aragosta Palinurus elephas 6 3,05 4,44 Perchia Serranus cabrilla 4 0,23 2,96 Scorfano nero Scorpaena porcus 2 0,1 1,48 Corvina Sciaena umbra 2 1,5 1,48 Razza Raya clavata 2 1,5 1,48 Dentice Dentex dentex 2 2,3 1,48 Gallinella Trigla lucerna 1 0,3 0,74 Seppia Sepia officinalis 1 0,3 0,74 Tracina Trachinus draco 1 0,3 0,74 Scomber scombrus 1 0,4 0,74 1 0,5 0,74 135 19,43 100 Sgombro Pesce San Pietro Zeus faber TOTALE Composizione delle catture - Zona B 40 30 25 20 15 10 5 Zeus faber Scomber scombrus Trachinus draco Sepia officinalis Trigla lucerna Dentex dentex Raya clavata Sciaena umbra Scorpaena porcus Serranus cabrilla Palinurus elephas Spicara smaris Boops boops Scorpaena scrofa Trachurus trachurus Mullus surmuletus 0 Pagellus acarne Numero individui 35 Specie 34 Composizione delle catture - Zona B 3,5 3 2 1,5 1 0,5 Zeus faber Scomber scombrus Trachinus draco Sepia officinalis Trigla lucerna Dentex dentex Raya clavata Sciaena umbra Scorpaena porcus Serranus cabrilla Palinurus elephas Spicara smaris Boops boops Scorpaena scrofa Trachurus trachurus Mullus surmuletus 0 Pagellus acarne Kg 2,5 Specie COMPOSIZIONE DELLE CATTURE - ZONA C Nome comune Nome scientifico Numero individui Kg Frequenza % Triglia Mullus surmuletus 255 23 43,97 Pappagallo Sparsoma cretense 168 14,8 28,97 Perchia Serranus cabrilla 41 2,5 7,07 Serranus Serranus scriba 31 1,55 5,34 Boops boops 30 2,4 5,17 Scorfano rosso Boga Scorpaena scrofa 18 3,2 3,10 Seppia Sepia officinalis 10 2 1,72 Musdea Phycis phycis 8 1,2 1,38 Nasello Merluccius merluccius 4 1 0,69 Polpo Octopus vulgaris 3 2 0,52 Zerro Spicara smaris 2 0,08 0,34 Sarago fasciato Diplodus vulgaris 2 0,12 0,34 Tordo pavone Symphodus tinca 2 0,2 0,34 Sarpa salpa 2 0,5 0,34 Salpa Sarago sparaglione Diplodus annularis 1 0,03 0,17 Gallinella Trigla lucerna 1 0,3 0,17 Aragosta Palinurus elephas 1 0,5 0,17 Barracuda Sphyraena viridensis 1 0,7 0,17 580 56,08 100 TOTALE 35 Nome comune Triglia Nasello Pagello bastardo Musdea Sarago sparaglione Boga Nome scientifico Mullus surmuletus 20 15 10 5 0 Symphodus tinca Diplodus vulgaris Spicara smaris Octopus vulgaris Merluccius merluccius Phycis phycis Sepia officinalis Scorpaena scrofa Boops boops Serranus scriba Serranus cabrilla Sparsoma cretense Mullus surmuletus Palinurus elephas Sphyraena viridensis Sphyraena viridensis Trigla lucerna Palinurus elephas Trigla lucerna Diplodus annularis 25 Diplodus annularis Composizione delle catture - Zona C Sarpa salpa Specie Sarpa salpa Symphodus tinca Diplodus vulgaris Spicara smaris Octopus vulgaris Merluccius merluccius Phycis phycis Sepia officinalis Scorpaena scrofa Boops boops Serranus scriba Serranus cabrilla Sparsoma cretense Mullus surmuletus Kg Numero individui Composizione delle catture - Zona C 300 250 200 150 100 50 0 Specie COMPOSIZIONE DELLE CATTURE - OUT Numero individui Kg Frequenza % 1445 144,77 22,93 Merluccius merluccius 1219 336,05 19,35 Pappagallo Sparisoma cretense 1199 130,70 19,03 Sauro Trachurus trachurus 367 28,98 5,82 Pagellus acarne 299 27,54 4,75 Phycis phycis 266 48,45 4,22 Scorfano rosso Scorpaena scrofa 201 49,65 3,19 Perchia Serranus cabrilla 195 12,80 3,09 Boops boops 178 12,22 2,82 Diplodus annularis 126 5,20 2,00 36 Serranus Serranus scriba 98 6,95 1,56 Pagellus erythrinus 75 7,80 1,19 Pagro Pagrus pagrus 52 6,82 0,83 Salpa Sarpa salpa 50 7,00 0,79 Uranoscopus scaber 45 7,86 0,71 Sepia officinalis 44 9,85 0,70 Diplodus vulgaris 39 5,66 0,62 Loligo vulgaris 35 7,50 0,56 Octopus vulgaris 33 18,50 0,52 Synodus saurus 29 2,75 0,46 Pagello fragolino Pesce prete Seppia Sarago fasciato Calamaro Polpo Pesce lucertola Lampuga Capone ubriaco Aragosta Coryphaena hippurus 25 8,00 0,40 Chelidonichthys lastoviza 25 5,00 0,40 Palinurus elephas 21 12,40 0,33 Tanuta Spondyliosoma cantharus 20 1,00 0,32 Spatola Lepidopus caudatus 20 5,00 0,32 Pesce pettine Xyrichthys novacula 17 1,40 0,27 Scomber scombrus 16 8,00 0,25 Todarodes sagittatus 15 4,00 0,24 Scorpaena porcus 15 1,20 0,24 Sgombro Totano Scorfano nero Ricciola Seriola dumerili 14 9,50 0,22 Tordo pavone Symphodus tinca 14 1,33 0,22 Gallinella Trigla lucerna 14 5,00 0,22 Mormora Lithognathus mormyrus 10 2,00 0,16 Thalassoma pavo 10 0,50 0,16 Menola Spicara maena 10 0,50 0,16 Donzella Coris julis 9 0,45 0,14 Donzella pavonina Sarago maggiore Diplodus sargus 7 1,30 0,11 Tracina Trachinus draco 7 3,12 0,11 Sarago pizzuto Diplodus puntazzo 5 0,80 0,08 Palombo Mustelus mustelus 4 13,60 0,06 Granceola Maya squinado 4 0,70 0,06 Sarda sarda 4 3,90 0,06 Rana Pescatrice Lophius piscatoris 3 5,00 0,05 Tordo marvizzo Labrus viridis 3 0,90 0,05 Corvina Sciaena umbra 3 1,85 0,05 Zeus faber 3 2,40 0,05 Sphyraena viridensis 2 0,70 0,03 Raya clavata 2 1,75 0,03 Palamita Pesce San Pietro Barracuda Razza Tonnetto Sarda Dentice TOTALE Euthynnus alletteratus 2 1,60 0,03 Sardina pilchardus 1 0,09 0,02 Dentex dentex 1 1,00 0,02 6301 981,14 100 37 Composizione delle catture - OUT 1600 Numero individui 1400 1200 1000 800 600 400 200 0 Specie Composizione delle catture - OUT 400 350 300 Kg 250 200 150 100 50 0 Specie Nei grafici sottostanti viene riportata l’abbondanza degli individui, il peso in kg, la percentuale di catture ed il numero di specie suddivisi per zona. 38 Catture in Numero di individui per zona di pesca 7000 6000 Numero individui 6301 5000 4000 3000 2000 580 1000 135 0 B C OUT Zona di pesca Catture in chilogrammi per zona di pesca 1200 1000 981,14 Kg 800 600 400 200 56,08 19,43 0 B C OUT Zona di pesca Percentuale di catture per zona di pesca B 2% B C 8% C OUT OUT 90% 39 Numero Specie censite per zona 60 51 Numero specie 50 40 B C 30 20 17 18 B C OUT 10 0 OUT Zone Le specie più abbondantemente catturate sono state nella zona B il pagello bastardo (Pagellus acarne) e la triglia, nella zona C la triglia ed il pappagallo e in OUT la triglia, il pappagallo ed il nasello. Nel grafico sottostante sono state invece considerate le specie catturate in tutte le tre zone e di esse viene espressa la frequenza percentuale sul pescato totale per zona. Frequenza percentuale delle specie censite nelle tre zone 50,00 45,00 40,00 % 35,00 30,00 B 25,00 C 20,00 OUT 15,00 10,00 5,00 0,00 Palinurus elephas Boops boops Trigla lucerna Serranus cabrilla Scorpaena scrofa Sepia officinalis Mullus surmuletus Specie Sul pescato censito nei 126 rilievi, nei rilievi effettuati in zona B, C ed OUT sono stati calcolati, con il supporto del programma statistico PRIMER6&PERMANOVA+, gli indici ecologici i cui valori sono indicati nelle tabelle successive: N - Abbondanza degli individui S - Ricchezza specifica 40 H' - Indice di Diveristà specifica (Shannon-Weaver o Shannon-Wiener 1949) J' - Indice di Equiripartizione o "evennes" (Pielou 1966) d - Indice di ricchezza in specie (Margalef 1958), c - Indice di dominanza Simpson (1949). Indici ecologici N S H J d 7016 52 2,4828 0,6284 5,7588 0,1400 Zona B 135 17 2,2258 0,7856 3,2618 0,1459 Zona C 580 18 1,6377 0,5666 3,2618 0,2893 OUT 6301 51 2,4894 0,6331 5,7153 0,1377 Ricchezza specifica (S) Abbondanza (N) degli individui catturati 8000 60 7016 52 7000 6301 51 50 6000 Numero specie Numero individui c Pescato Totale 5000 4000 3000 40 30 20 17 18 Zona B Zona C 2000 10 580 1000 135 0 0 Pescato Totale Zona B Zona C OUT Pescato Totale OUT Indice di Equiripartizione o "evennes" Pielou (J') Indice di Diveristà specifica Shannon & Weaver (H') 0,9000 0,7856 0,8000 3,0000 2,4828 2,4894 2,5000 2,2258 2,0000 0,7000 0,6331 0,6284 0,5666 0,6000 0,5000 1,6377 0,4000 1,5000 0,3000 1,0000 0,2000 0,5000 0,1000 0,0000 0,0000 Pescato Totale Zona B Zona C OUT Pescato Totale Zona C OUT Indice di dominanza Simpson (c) Indice di ricchezza in specie Margalef (d) 0,3500 7,0000 6,0000 Zona B 5,7588 5,7153 5,0000 0,2893 0,3000 0,2500 4,0000 3,2618 0,2000 3,2618 3,0000 0,1500 2,0000 0,1000 1,0000 0,0500 0,0000 0,1400 0,1459 Pescato Totale Zona B 0,1377 0,0000 Pescato Totale Zona B Zona C OUT Zona C OUT 41 Non è stato possibile effettuare un confronto tra le comunità rilevate e tra gli indici ricavati per la notevole differenza tra il numero di rilievi effettuati nelle tre diverse aree. Tuttavia, per poter effettuare un confronto tra le diverse zone sottoposte ad un regime di protezione differente e valutare un eventuale effetto riserva, e considerato che il numero di pescate effettuate in AMP tra quelle rilevate in tutto il periodo di osservazione, appare in numero ridotto rispetto alle pescate effettuate all’esterno della riserva, è stato preso in considerazione lo stesso numero di pescate (4) effettuate con il tramaglio e dalle stesse imbarcazioni nelle tre diverse zone B, C ed OUT. Vengono riportati nelle tabelle successive e rappresentati graficamente i dati relativi all’abbondanza, alla biomassa ed ai rendimenti di pesca in Kg (c.p.u.e.) e numero di individui per 500 metri di rete per le diverse zone relativamente a queste pescate. COMPOSIZIONE CATTURE - ABBONDANZA e BIOMASSA Nome comune Boga Sciarrano Perchia Sarago sparaglione Sarago maggiore B Nome scientifico Boops boops Serranus scriba C OUT N° individui 12 Kg 1 N° individui 30 Kg 2,4 N° individui 0 Kg 0 0 0 31 1,55 10 0,4 0,4 Serranus cabrilla 4 0,23 39 2,36 10 Diplodus annularis 0 0 1 0,03 0 0 Diplodus sargus 0 0 0 0 3 0,5 Sarago fasciato Diplodus vulgaris 0 0 2 0,12 0 0 Pagello bastardo Pagellus acarne 36 3 0 0 5 0,2 Pagello fragolino Pagellus erythrinus 0 0 0 0 10 0,8 Pappagallo Sparisoma cretense 0 0 166 14,6 30 0 Spicara smaris 10 0,7 2 0,08 0 1 Scorpaena scrofa 14 1,35 6 1,2 4 0 Zerro Scorfano rosso Scorfano nero Scorpaena porcus 2 0,1 0 0 0 0 Dentex dentex 2 2,3 0 0 0 0 Trachurus trachurus 15 1 0 0 15 1 Sgombro Scomber scombrus 1 0,4 0 0 0 0 Barracuda Sphyraena viridensis 0 0 1 0,7 1 0,4 Sarpa salpa 0 0 2 0,5 0 0 Labrus viridis 0 0 0 0 1 0,2 0,15 Dentice Sauro Salpa Tordo marvizzo Tordo pavone Symphodus tinca 0 0 2 0,2 0 Musdea Phycis phycis 0 0 4 0,24 0 0 Gallinella Trigla lucerna 1 0,3 1 0,3 0 0 Triglia Mullus surmuletus 25 2 195 16 69 7 Tracina Trachinus draco 1 0,3 0 0 0 0 Xyrichthys novacula 0 0 0 0 2 0,4 Polpo Octopus vulgaris 0 0 3 2 0 0 Aragosta Palinurus elephas 6 3,05 0 0 0 0 Seppia Sepia officinalis 1 0,3 10 2 6 1,2 Razza Raya clavata 2 1,5 0 0 0 0 Sciaena umbra 2 1,5 0 0 1 0,7 Zeus faber 1 0,5 0 0 0 0 135 19,43 495 44,28 167 14,35 Pesce prete Corvina San Pietro TOTALE 42 Composizione delle catture 250 Numero individui 200 B 150 C 100 OUT 50 0 Specie Composizione delle catture 18 16 14 Kg 12 10 8 6 4 2 0 Specie C.P.U.E. (Kg/500m) - N° ind/500m Nome comune Boga Sciarrano Perchia Sarago sparaglione Sarago maggiore B Nome scientifico Boops boops Kg/500m 0,08 C N° ind/500m 1,00 Kg/500m 0,10 OUT N° ind/500m 1,25 Kg/500m 0,00 N° ind/500m 0,00 Serranus scriba 0,00 0,00 0,06 1,29 0,00 0,00 Serranus cabrilla 0,02 0,33 0,10 1,63 0,04 0,96 Diplodus annularis 0,00 0,00 0,00 0,04 0,00 0,00 0,29 Diplodus sargus 0,00 0,00 0,00 0,00 0,05 Sarago fasciato Diplodus vulgaris 0,00 0,00 0,01 0,08 0,00 0,00 Pagello bastardo Pagellus acarne 0,25 3,00 0,00 0,00 0,02 0,48 Pagello fragolino Pagellus erythrinus 0,00 0,00 0,00 0,00 0,08 0,96 Pappagallo Sparisoma cretense 0,00 0,00 0,61 6,92 0,00 2,88 Spicara smaris 0,06 0,83 0,00 0,08 0,10 0,00 Scorpaena scrofa 0,11 1,17 0,05 0,25 0,00 0,38 Zerro Scorfano rosso 43 Scorfano nero Dentice Scorpaena porcus 0,01 0,17 0,00 0,00 0,00 0,00 Dentex dentex 0,19 0,17 0,00 0,00 0,00 0,00 Trachurus trachurus 0,08 1,25 0,00 0,00 0,10 1,44 Sgombro Scomber scombrus 0,03 0,08 0,00 0,00 0,00 0,00 Barracuda Sphyraena viridensis 0,00 0,00 0,03 0,04 0,04 0,10 Sarpa salpa 0,00 0,00 0,02 0,08 0,00 0,00 Labrus viridis 0,00 0,00 0,00 0,00 0,02 0,10 0,00 Sauro Salpa Tordo marvizzo Tordo pavone Symphodus tinca 0,00 0,00 0,01 0,08 0,01 Musdea Phycis phycis 0,00 0,00 0,01 0,17 0,00 0,00 Gallinella Trigla lucerna 0,03 0,08 0,01 0,04 0,00 0,00 Triglia Mullus surmuletus 0,17 2,08 0,67 8,13 0,67 6,63 Tracina Trachinus draco 0,03 0,08 0,00 0,00 0,00 0,00 Xyrichthys novacula 0,00 0,00 0,00 0,00 0,04 0,19 Polpo Octopus vulgaris 0,00 0,00 0,08 0,13 0,00 0,00 Aragosta Palinurus elephas 0,25 0,50 0,00 0,00 0,00 0,00 Seppia Sepia officinalis 0,03 0,08 0,08 0,42 0,12 0,58 Razza Raya clavata 0,13 0,17 0,00 0,00 0,00 0,00 Sciaena umbra 0,13 0,17 0,00 0,00 0,07 0,10 Zeus faber 0,04 0,08 0,00 0,00 0,00 0,00 1,63 11,25 1,85 20,63 1,34 15,09 Pesce prete Corvina San Pietro TOTALE C .p.u.e . 0,80 0,70 K g /500m 0,60 0,50 B 0,40 C 0,30 OUT 0,20 0,10 0,00 Num e ro individui pe r 500 m e tri di re te 9,00 8,00 n°/500m 7,00 6,00 B 5,00 C 4,00 3,00 OUT 2,00 1,00 0,00 44 L‟analisi multivariata effettuata tramite PERMANOVA sulle abbondanze e sulle biomasse del popolamento ittico, sulle c.p.u.e. e sul numero di individui/500m non ha mostrato differenze significative per nessuno dei parametri indagati. Risultati del test PERMANOVA utilizzato per confrontare le abbondanze degli individui catturati nelle pescate effettuate nella zona B, C, OUT (* = p<0.05; ** = p<0.01; *** = p<0.001; ns = differenza non significativa). Source Zona Res Total df 2 9 11 SS 8898 20572 29470 MS 4449 2285,8 Pseudo-F 1,9464 P(MC) 0,0638 ns Risultati del test PERMANOVA utilizzato per confrontare le biomasse degli individui catturati nelle pescate effettuate nella zona B, C, OUT (* = p<0.05; ** = p<0.01; *** = p<0.001; ns = differenza non significativa). Source Zona Res Total df 2 9 11 SS 9107,3 21690 30797 MS 4553,7 2410 Pseudo-F 1,8895 P(MC) 0,0692 ns Risultati del test PERMANOVA utilizzato per confrontare i rendimenti totali in peso (c.p.u.e. kg/500m ) ed in numero ( n° ind./500m) delle pescate effettuate nella zona B, C, OUT . (* = p<0.05; ** = p<0.01; *** = p<0.001; ns = differenza non significativa). Source Zona Res Total df 2 9 11 SS 9207,8 21475 30682 MS 4603,9 2386,1 Pseudo-F 1,9295 P(MC) 0,0622 ns Source Zona Res Total df 2 9 11 SS 7918,6 20552 28471 MS 3959,3 2283,6 Pseudo-F 1,7338 P(MC) 0,0991 ns 45 Si riportano le elaborazioni grafiche (Multi Dimensional Scaling). 46 Sono stati calcolati gli indici ecologici per le comunità censite nelle tre diverse aree in riferimento ai rilievi considerati, e su questi è stata effettuata un’analisi statistica con PERMANOVA in modo univariato. Indici ecologici N Zona B Zona C OUT S H J d Media Dev. St. Media Dev. St. Media Dev. St. Media Dev. St. 33,75 123,75 39,50 10,08 67,83 21,79 5,75 7,00 5,25 2,99 3,83 0,96 1,21 1,36 1,24 0,61 0,48 0,24 0,69 0,74 0,75 0,20 0,16 0,13 c Media Dev. St. Media Dev. St. 0,76 0,94 0,39 0,26 0,13 0,09 1,35 1,31 1,27 0,41 0,32 0,35 Risultati della PERMANOVA condotta per N ( * = p<0.05; ** = p<0.01; *** = p<0.001; ns = differenza non significativa). Source Zona Res Total df 2 9 11 SS 20308 15535 35843 MS 10154 1726,1 Pseudo-F 5,8828 P(MC) 0,0208 * Come si evince dalla tabella, sono state riscontrate differenze statisticamente significative nell’abbondanza degli individui. Il test pair-wise (confronti a coppie) effettuato successivamente all’analisi di cui sopra, ha evidenziato che tali differenze si riscontrano tra la zona B e la zona C della riserva. Risultati derivati dal Pair-wise post-hoc delle tre aree per N (* = p<0.05; ** = p<0.01; *** = p<0.001; ns = differenza non significativa) Groups B, C B, OUT C, OUT t 2,6247 0,47892 2,3649 P(MC) 0,0406 0,6577 0,0581 * ns ns 47 Le stesse analisi, effettuate per gli altri indici, non hanno rilevato in nessun caso differenze statisticamente significative come si evince dalle tabelle successive. Risultati della PERMANOVA condotta per S ( * = p<0.05; ** = p<0.01; *** = p<0.001; ns = differenza non significativa). Source Zona Res Total df 2 9 11 SS 6,5 73,5 80 MS 3,25 8,1667 Pseudo-F 0,39796 P(MC) 0,6868 ns Risultati della PERMANOVA condotta per H’ (valori medi di Shannon-Wiener) ( * = p<0.05; ** = p<0.01; *** = p<0.001; ns = differenza non significativa). Source Zona Res Total df 2 9 11 SS 5,32E-02 1,9768 2,03 MS 2,66E-02 0,21964 Pseudo-F 0,12111 P(MC) 0,8886 ns Risultati della PERMANOVA condotta per J (valori medi di evenness) ( * = p<0.05; ** = p<0.01; *** = p<0.001; ns = differenza non significativa). Source Zona Res Total df 2 9 11 SS 8,11E-03 2,56E-01 0,26428 MS 4,05E-03 2,85E-02 Pseudo-F 0,14245 P(MC) 0,8704 ns Risultati della PERMANOVA condotta per d (Indice di ricchezza in specie Margalef), ( * = p<0.05; ** = p<0.01; *** = p<0.001; ns = differenza non significativa). Source Zona Res Total df 2 9 11 SS 1,30E-02 4,8463 4,8594 MS 6,52E-03 0,53848 Pseudo-F 1,21E-02 P(MC) 0,9887 ns 48 Risultati della PERMANOVA condotta per c (Indice di dominanza Simpson). differenza non significativa). Source Zona Res Total df 2 9 11 SS 1,74E-02 2,73E-01 0,29044 MS 8,72E-03 3,03E-02 ( * = p<0.05; ** = p<0.01; *** = p<0.001; ns = Pseudo-F 0,28757 P(MC) 0,7535 ns In riferimento alle autorizzazioni di pesca in AMP, è stato effettuato un confronto sul numero di licenze rilasciate negli anni compresi tra il 2007 ed il 2012; i dati sono stati ricavati dalla documentazione in possesso presso l’AMP e riportati nella tabella successiva. Anno N° Licenze rilasciate 2007 19 2008 32 2009 41 2010 32 2011 30 2012 28 Come risulta evidente, nei primi anni dopo l’istituzione dell’AMP, si è registrato un aumento dei pescatori in possesso di autorizzazione di pesca all’interno della riserva anche se nessun dato conferma l’effettiva frequenza di pesca all’interno dell’ AMP; dal 2010 ad oggi invece il numero di autorizzazioni è diminuito fino ad arrivare al valore più basso registrato nel 2012; molto probabilmente le possibili cause sono in parte imputabili all’opinione dei pescatori sull’istituzione dell’AMP e sui relativi benefici apportati dalla gestione di quest’ultima ed ai rapporti degli stessi con l’AMP e le autorità locali. In occasione delle interviste, sono infatti emerse una serie di criticità vissute dai pescatori che ritengono l’AMP indifferente alle esigenze degli stessi e responsabile direttamente o indirettamente di alcune problematiche come per esempio le limitazioni nelle aree di pesca che tendono ad aumentare la competizione fra i pescatori, l’eccessiva sorveglianza da un lato e dall’altro una carenza in termini di controllo della pesca abusiva ed illegale, fattori che nel complesso tendono a scoraggiare gli utenti che preferiscono pertanto sfruttare aree di pesca all’ esterno della riserva. In riferimento e contrariamente agli eventuali ed ipotetici benefici derivati dall’istituzione della AMP, molti pescatori lamentano invece negli ultimi anni una evidente riduzione degli stock ittici secondo alcuni dovuta appunto alla gestione dell’AMP, alla pesca abusiva oltre che a cause naturali come per esempio, fattori ambientali, la presenza di delfini o la stanzialità del pesce stesso. Probabilmente queste stesse cause fanno si che di tutti i pescatori provvisti di autorizzazione pochissimi pescano effettivamente all’interno della riserva e questi stessi con una frequenza bassissima, dato emerso dall’attività di monitoraggio e dai questionari effettuati. 49 QUESTIONARI ED INTERVISTE Come da protocollo, durante le attività di monitoraggio, sono state realizzate delle interviste con il supporto di appositi questionari al fine di fornire un quadro generale della attività della piccola pesca svolta in AMP e nella provincia di Siracusa, soprattutto da un punto di vista socio-economico, delle problematiche esistenti e delle criticità vissute dai pescatori e di individuare il profilo dei pescatori professionali. Nel corso del progetto sono state effettuate un totale di 33 interviste ai pescatori professionali di cui 24 forniti di autorizzazione di pesca in AMP ed iscritti alla Marineria di Siracusa e 9 iscritti alla stessa ma sprovvisti di licenza. Si riportano i dati relativi e le informazioni ricavate dalle interviste e questionari dei pescatori con licenza di pesca in AMP; in particolare sono state effettuate 8 interviste dirette ossia sul campo e 16 interviste telefoniche per un totale di 24 pescatori intervistati sui 28 forniti di licenza di pesca in AMP relativamente all’anno 2012. Questi restituiscono circa l’86 % dei pescatori che operano in AMP e il 27% degli iscritti alla Marineria di Siracusa costituendo quindi un campione rappresentativo della realtà locale della piccola pesca a Siracusa. AMP Marineria Siracusa N° Pescatori Totali N° Pescatori intervistati N° Pescatori Totali N° Pescatori intervistati 88 24 28 24 Percentuale di pescatori intervistati - AMP Percentuale di pescatori intervistati Marineria Siracusa Pescatori intervistati 14% Pescatori non intervistati 27% 73% 86% Pescatori intervistati Pescatori non intervistati Degli utenti intervistati, tutti di sesso maschile, l’88% svolge l’attività di pescatore come unica professione, il 2% ha una altra attività ed il 4% è rappresentato da pensionati. Professione 4% 8% Professione N° Pescatori Pensionato Pensionato 2 Pescatore Pescatore 21 Altra professione 1 Altra professione 88% 50 Il primo dato che si è ritenuto opportuno rilevare è stata la distribuzione dei pescatori per fascia di età; in particolare sono state individuate 5 fasce di età. I risultati relativi espressi come distribuzione percentuale dei pescatori per fascia d’età, sono rappresentati nel grafico sottostante. Classi di età Classi di età 0% N° pescatori <18 0 18-30 2 31-50 8 31-50 51-60 7 51-60 >60 7 8% 29% <18 18-30 34% >60 29% Per quanto riguarda il grado di istruzione, il 54 % degli utenti ha il diploma di scuola media, il 29% la scuola elementare, il 13% il diploma di scuola media superiore, il 4 % la laurea. Grado di scolarizzazione Scolarizzazione N° pescatori Elementare 7 Media 13 Diploma 3 Laurea 1 4% 13% 29% Elementare Media Diploma 54% Laurea In riferimento al sito di ormeggio delle imbarcazioni, il 46% dei pescatori tiene la barca a Siracusa, al porto piccolo, il 33% ad Ognina, il 4% al porto grande di Siracusa ed il restante 17% in località differenti (Marzamemi, Porto Palo di CapoPassero, Terrauzza); inoltre alcuni pescatori che normalmente ormeggiano ad Ognina, durante l’anno trasferiscono per periodi di durata variabile la barca a Siracusa e viceversa. Sito di ormeggio Sito di ormeggio N° pescatori Ognina 8 Siracusa Porto Piccolo 11 Siracusa Porto Grande 1 Altro 4 Ognina Siracusa Porto Grande 17% 46% Siracusa Porto Piccolo 33% Altro 4% 51 Per quanto riguarda l’effettiva operatività della flotta all’interno della riserva, il 79% ha confermato di pescare all’interno dell’AMP. Pesca in AMP Si No Pesca in AMP N° pescatori Si 19 No 5 21% 79% Alla domanda riguardo la frequenza di pesca all’interno della riserva, tenuto conto del 21 % che non vi pesca mai, il 46% ha dichiarato di pescare all’interno della AMP in maniera moderata, il 25 % vi pesca solo raramente, ed il restante 8% pesca spesso nella riserva; nessuno ha risposto di pescare sempre ed esclusivamente all’interno di quest’ultima. In particolare, il 37 % di coloro che operano nella riserva, pesca in zona C mentre il 63% in Zona B. Frequenza di pesca in AMP No Raramente 0% Frequenza di Pesca in AMP N° pescatori No 5 Raramente 6 Media 11 Spesso 2 Sempre 0 21% 8% Media Spesso Sempre 46% 25% Sito di pesca in AMP Zona B Zona C 37% Siti di Pesca in AMP N° pescatori Zona B 12 Zona C 7 63% Dai questionari risulta che i siti di pesca più frequentati risultano essere nella zona B Capo Meli e Terrauzza, nella zona C Punta della Mola. I siti di pesca più frequentati all’esterno della riserva risultano quelli indicati in tabella nelle percentuali che appaiono nel grafico. 52 Siti di pesca esterni all’AMP Siti di pesca esterni alla riserva Ognina Siracusa Avola Santa Panagia 4% 18% 9% 4% Fontane Bianche M arzamemi - Portopalo Arenella Penisola M anchisi 6% Cassibbile Altro 9% 15% 17% 9% Ognina Siracusa Avola Santa Panagia Fontane Bianche Marzamemi - Portopalo Arenella Penisola Manchisi 9% Cassibbile Altro In riferimento alla stagionalità, tutti i pescatori hanno dichiarato di uscire in maniera continua tutto l’anno con una frequenza di 7 giorni a settimana (ad eccezione di un pescatore che ha dichiarato di uscire solo 2-3 volte a settimana). La frequenza delle uscite, a detta di tutti, è condizionata principalmente dalle condizioni meteo pertanto è difficoltoso definire il numero effettivo di giornate di pesca; un'altra causa che condiziona e limita le uscite viene identificata nella manutenzione della barca e degli attrezzi. Le autorizzazioni di pesca prevedono inoltre l’utilizzo di determinati sistemi di pesca e le percentuali delle autorizzazioni relative a questi ultimi sono state analizzate nei paragrafi precedenti; per quanto riguarda l’effettivo utilizzo degli attrezzi, dalle interviste è emerso che il 42% dei pescatori utilizza il tramaglio, il 29% utilizza sia il palangaro che il tramaglio principalmente in funzione della stagione e delle specie bersaglio; il 17% utilizza solo il palangaro, l’8% le nasse ed il restante 2% la lenza. Attrezzi utilizzati Palangaro Tramaglio Palangaro e Tramaglio Nasse 8% 4% 17% Lenze 29% Attrezzi utilizzati N° pescatori Solo Palangaro 4 Solo Tramaglio 10 Palangaro e Tramaglio 7 Nasse 2 Lenze 1 42% 53 Come risulta evidente sia dal grafico che dalla tabella, i sistemi di pesca più utilizzati risultano quindi il palangaro (11 pescatori) ed il tramaglio (17 pescatori) ed in particolare quest’ultimo sembra essere quello più utilizzato dalla flotta che opera in AMP a conferma di quanto emerso dai rilievi eseguiti sul campo. I pescatori che utilizzano il tramaglio escono in maniera continua durante l’anno con una frequenza giornaliera; per coloro che lo utilizzano insieme al palangaro, le stagioni preferite risultano essere la primavera e l’estate utilizzandolo in alternativa al palangaro circa 2-3 volte a settimana. Il tempo di posa e l’ora di cala e salpa variano notevolmente: alcuni pescatori calano la notte o all’alba per salpare la mattina dopo 4-6 ore di posa; altri calano il pomeriggio o la sera per salpare all’alba o il mattino dopo (12 ore di posa); altri ancora calano la mattina all’alba per salpare il giorno dopo (24 ore di posa). Il 71% di coloro che utilizzano il tramaglio pesca in AMP principalmente in zona B a Terrauzza e Capo Meli; in zona C, l’area di pesca più frequentata risulta Punta della Mola; la distanza dalla costa e la profondità variano in funzione del sito di pesca. Pesca in AMP: Tramaglio Si Tramaglio No 29% 71% Pesca in AMP N° pescatori Si 12 No 5 La frequenza di pesca con il tramaglio in AMP è indicata nei grafici e nelle tabelle sottostanti. Frequenza di pesca in AMP: tramaglio Tramaglio 6% 28% No Raramente 18% Media Spesso Sempre 24% 24% Frequenza di Pesca in AMP N° pescatori No 5 Raramente 4 Media 4 Spesso 3 Sempre 1 54 I siti di pesca all’esterno della riserva sono gli stessi elencati precedentemente ad una distanza dalla costa e ad una profondità variabile. La lunghezza dell’attrezzo varia da 500 a 2000 metri, l’altezza da 2 a 4 metri; la maglia più utilizzata risulta la maglia 9; molti pescatori hanno dichiarato tuttavia di utilizzare differenti maglie (10-11-12) in funzione della stagione e delle specie bersaglio che conseguentemente variano durante il corso dell’anno. Le specie più pescate, a sentire i pescatori, risultano essere naselli, triglie, seppie, scorfani, pappagalli, aragoste etc. Per quanto riguarda l’utilizzo del palangaro, il 55% di coloro che lo utilizzano ha dichiarato di pescare spesso in AMP, in zona B, a Capo Meli e Terrauzza ed in zona C, a Punta della Mola ma principalmente di pescare all’esterno della riserva (i siti corrispondono a quelli citati sopra) ad una distanza dalla costa ed ad una profondità che varia a seconda del sito di pesca. Pesca in AMP: Palangaro Palangaro 55% Si Pesca in AMP N° pescatori No Si 6 No 5 45% L’utilizzo del palangaro risulta continuo per coloro che lo utilizzano come unico attrezzo di pesca durante tutto l’anno con una frequenza di tutti i giorni, varia per coloro che lo utilizzano contemporaneamente ed in alternativa al tramaglio. In questo caso, le stagioni preferite sembrano essere autunno ed estate ed in ogni caso in base alla specie bersaglio. Il numero di ami vari da 200 a 2000, la lunghezza da 2000 a 10000 metri e la lunghezza dei braccioli è in media di 1,5 metri; l’esca più utilizzata risulta il gambero e/o i calamari. Il palangaro di fondo appare quello più utilizzato rispetto a quello di superficie ed intermedio; in relazione alla tipologia del palangaro variano le specie catturate rappresentate principalmente da naselli, saraghi, pagri, dentici, pagelli, palamiti come specie target. Il tempo di posa varia notevolmente: alcuni pescatori calano il palangaro la sera per ritirarlo il mattino dopo all’alba mantenendo quindi l’attrezzo in acqua per circa 12 ore; la maggior parte tuttavia effettua la cala e la salpa contemporaneamente con un tempo di posa di circa 4 ore. 55 Solo due pescatori utilizzano come sistema di pesca le nasse; in particolare il numero di trappole varia da 150 a 200 e queste ultime sono di plastica e/o metallo. La frequenza di pesca è varia durante l’arco dell’anno anche se principalmente la primavera e l’autunno rappresentano le stagioni in cui questo attrezzo viene utilizzato e continua durante la settimana. Entrambi i pescatori hanno dichiarato di pescare spesso all’interno della riserva sia in zona B che in zona C ad una profondità di circa 150 metri con un tempo di posa di circa 24 ore; gli stessi calano le nasse anche all’esterno della riserva ed in particolare i siti più frequentati sono Ognina, Siracusa e Santa Panagia. La specie bersaglio è rappresentata dal polpo. La lenza viene utilizzata raramente solo da un pescatore in maniera varia durante l’anno; quest’ultimo, che ha comunque dichiarato di non pescare mai all’interno dell’AMP, utilizza una lenza da fondo con un solo amo e le specie bersaglio sono rappresentate da pagelli. Di tutti gli intervistati, solo 3 pescatori (12%) effettuano la pesca a circuizione della lampuga solo all’esterno della riserva (Ognina) nei periodi consentiti dalle normative con una frequenza di 7 giorni a settimana, condizioni meteo permettendo. Alla domanda riferita all’utilizzo del pesce catturato, il 79 % ha risposto di vendere il pesce al mercato, il 13% alle pescherie; il restante 8% ha dichiarato di vendere direttamente il pesce nei siti di sbarco. Utilizzo pesce catturato Mercato Pescheria Vendita diretta 8% 13% Utilizzo pesce catturato N° pescatori Mercato 19 Pescheria 3 Vendita diretta 2 79% In riferimento al pescato, sono state poste ai pescatori una serie di domande riguardanti l’eventuale riduzione di quest’ultimo e la presenza di specie alloctonee; l’83% dei pescatori ha dichiarato di non aver mai visto specie alloctone mentre il restante 17% ha dichiarato di aver pescato qualche specie “strana” non riuscendo ad identificarla; il 71 % dei pescatori lamenta una notevole riduzione del pescato negli ultimi anni attribuendo le cause all’inquinamento, al riscaldamento delle acque ed altri fattori ambientali, alla pesca eccessiva ed alla gestione spesso non opportuna della stessa AMP. 56 Riduzione del pescato Specie alloctone Si Si No No 17% 29% 71% 83% Presenza di specie alloctone N° pescatori Riduzione Pescato N° pescatori Si 4 Si 17 No 20 No 7 L’intrusione di tursiopi per esempio viene considerata una causa determinante che sia direttamente, cibandosi del pesce ed impoverendo di conseguenza le risorse, che indirettamente, causando danni notevoli alle reti, influenza la quantità di pescato; a tal proposito il 79% dei pescatori conferma di subire intrusioni da tursiopi con una frequenza media con conseguenti danni alle reti. Intrusione tursiopi Intrusione tursiopi Si No N° pescatori Si 19 No 5 21% 79% Per quanto riguarda il costo dell’attività in 1 anno, il 41 % degli intervistati ha risposto di spendere da 5000 a 10000 euro, il29% da 10000 a 15000, un 13% ne spende da 1000 a 5000 ed un altro 13% da 15000 a 20000, solo il 4% spende meno di 1000 euro. Le spese fanno riferimento al mantenimento della barca e degli attrezzi, al pagamento di multe e contributi, al carburante etc. In tabella sono elencate le diverse spese in ordine di importanza. 57 Costo dell'attività in euro Costi dell’attività <1000 13% 4% N° pescatori 1000-5000 <1000 1 5000-10000 1000-5000 3 5000-10000 10 10000-15000 7 10000-15000 13% 15000-20000 15000-20000 29% 3 Spese Mantenimento barca ed attrezzi 41% Tasse e contributi Carburante Alrto L’83 % degli utenti, alla domanda se vivevano conflitti con i pescatori ricreativi ha dichiarato di non avere conflitti con questi ultimi mentre il restante 17% ha risposto affermativamente attribuendo i conflitti al fatto che spesso questi ultimi pescano nelle stesse aree, con sistemi di pesca non autorizzati e rivendono al mercato il pesce catturato e lamentano in questo senso, la mancanza di sorveglianza e controlli della pesca ricreativa. Conflitti con i pescatori ricreativi Si No 17% Conflitti con i pescatori ricreativi N° pescatori Si 4 No 20 83% Ai pescatori è stato chiesto inoltre di definire i loro rapporti con le autorità locali di controllo (Capitaneria di Porto); un 13% ha confermato di interagire negativamente con questi ultimi, un altro 13% di interagire sia positivamente che negativamente mentre il restante 74% ha confermato di avere buoni rapporti con le autorità locali. Tutti gli utenti hanno manifestato tuttavia delle lamentele che fanno riferimento da un lato alla eccessiva rigidità dei controlli spesso condotti in maniera non giustificata e dall’altro lato alla mancanza di controlli nei confronti di pescatori senza licenza ed auspicano in questo senso una maggiore sorveglianza nei confronti soprattutto della pesca abusiva. Alcuni utenti hanno lamentato inoltre un eccessivo controllo e severità da parte dell’AMP stessa. 58 Conflitti con Autorità Locali Si No Media misura 13% Conflitti con le autorità locali N° pescatori 13% Si 3 No 18 Media misura 3 74% In riferimento alla domanda riguardo l’iscrizione o l’appartenenza a cooperative o associazioni, il 50 % fa parte di una o più cooperative di pesca, il restante 50% no. Iscrizione a o appartenenza a cooperative o associazioni Iscrizione a o appartenenza a cooperative o associazioni Si No N° pescatori Si 12 No 12 50% 50% Il 79% degli intervistati ha dichiarato di conoscere la legislazione di riferimento della pesca professionale lamentando la presenza di leggi e normative troppo restrittive che non aderiscono spesse volte alla realtà locale. Conoscenza della Legislazione della pesca professionale Conoscenza legislazione pesca professionale Si N° pescatori Si 19 No 3 Media misura 2 No Media misura 8% 13% 79% Alla domanda riguardo la conoscenza della regolamentazione della pesca professionale in AMP, il 96% ha affermato di conoscerlo. 59 Conoscenza della del regolamento della pesca professionale in AMP Si No 4% Conoscenza regolamento pesca professionale in AMP N° pescatori Si 23 No 1 96% Ai pescatori professionali è stato chiesto inoltre la loro opinione riguardo l’istituzione dell’AMP e degli eventuali benefici apportati da quest’ultima. Il 17% è apparso entusiasta nei confronti dell’AMP confermando gli effetti positivi conseguenti all’istituzione della riserva; alcuni hanno dichiarato come esemplari delle stesse specie ittiche pescate in zona B presentano taglie maggiori rispetto a quelle pescate in zona C ed in generale, in riferimento ai pesci “di seconda”, all’esterno della riserva questi ultimi sono solitamente di più piccola taglia rispetto all'interno della riserva. L’83% ha risposto dichiarando che l’AMP non ha portato nessun beneficio in riferimento al pescato che, secondo alcuni, si è mantenuto pressoché uguale nel corso degli anni secondo altri, in realtà c’è stato un aumento evidente subito dopo l’istituzione dell’AMP ma poi il pescato si è notevolmente ridotto e altri ancora hanno lamentato addirittura una riduzione del pescato negli ultimi anni ed in particolare in concomitanza all’istituzione di quest’ultima. La maggior parte dei pescatori inoltre ha dichiarato di non aver osservato differenze tra le zone interne ed esterne della riserva, mentre altri hanno confermato che effettivamente nella zona A c’è più pesce ma quest’ultimo non si sposta nelle zone limitrofe o esterne alla riserva. Alcuni hanno sottolineato come l’AMP, o meglio la gestione della pesca in AMP, limita moltissimo questa attività con orari troppo restrittivi e limitazione degli attrezzi e delle aree di pesca; quest’ultimo fattore in particolare tende ad aumentare la competizione tra i pescatori stessi che si ritrovano spesso a condividere le stesse aree con la conseguenza che tutti pescano di meno e sfruttando le stesse zone di pesca contribuiscono alla riduzione delle risorse ittiche. Come risulta evidente, non tutti hanno una opinione favorevole sull’AMP; sarebbe opportuno in questo senso migliorare i rapporti con i pescatori coinvolgendoli maggiormente nelle attività di gestione della pesca, e non solo, all’interno della riserva. Nel corso delle interviste, alcuni pescatori hanno colto l’occasione per offrire qualche suggerimento come per esempio una serie di soluzioni per ovviare alcune criticità, come variazione delle zone di pesca o un tempo di riposo del mare, etc.. 60 Benefici istituzione AMP Si No 17% Benefici istituzione AMP N° pescatori Si 4 No 20 83% Dai questionari sono emerse inoltre alcune informazioni importanti, in particolare delle criticità vissute dai pescatori professionali che lamentano in primo luogo la pesca abusiva o illegale ossia di pescatori senza licenza, sia all'interno che all'esterno della riserva, la pesca di esemplari sottomisura, la pesca eccessiva effettuata con attrezzi non in regola, le attività di pesca subacquee, la presenza di reti senza segnali, ed al tempo stesso la mancanza di controlli. Alla luce di queste problematiche auspicano, una maggiore sorveglianza e maggiori controlli orientati nella giusta direzione ed al tempo stesso una maggiore flessibilità e disponibilità sia dell’AMP che delle autorità locali nei confronti di coloro che svolgono quest’attività in maniera dignitosa nonostante le difficoltà oggettive anche per garantire che la piccola pesca, che rappresenta un piccolo tesoro di tradizione e di cultura ed al tempo stesso una fonte di sostentamento di una parte importante della realtà locale, non venga perso e dimenticata nel tempo. 61 PESCA RICREATIVA RISULTATI Nel corso del 2012 sono state rilasciate 636 autorizzazioni della pesca ricreativa fra annuali, mensili e settimanali per un numero di pescatori pari a 521. Nelle tabelle che seguono viene indicato il numero e la tipologia di autorizzazioni rilasciate, annuale, mensile e settimanale, da barca e/o terra, il numero di pescatori ricreativi con autorizzazioni annuali mensili e settimanali da barca e/o terra, il numero di residenti e non residenti. In riferimento a questi ultimi, si ricorda che solo i residenti nel comune di Siracusa possono pescare in zona B; i non residenti, come previsto dal regolamento, hanno permesso di pesca solo in zona C; tuttavia nel 2012, una quota di autorizzazioni rilasciate ai non residenti hanno previsto il permesso di pesca anche in zona B. Anno N°Autorizzazioni rilasciate Autorizzazioni annuali Autorizzazioni mensili Autorizzazioni settimanali 2012 636 324 249 63 Autorizzazioni Annuali Mensili 10% Settimanali 39% 51% Anno N°Pescatori N°Pescatori annuali N°Pescatori mensili N°Pescatori settimanali N°Pescatori settimanali-mensili 2012 521 324 143 32 22 62 Pescatori Annuali Mensili Settimanali 6% 4% Mensili-settimanali 27% 63% Anno N°Autorizzazioni Barca Terra Barca e terra Non specificato 2012 636 134 477 20 5 Autorizzazioni Barca 3% Terra 1% Barca e terra 21% Non specificato 75% Anno N°Pescatori Barca Terra Barca e terra Non specificato 2012 521 124 376 16 5 Pescatori Barca 3% Terra 1% 24% Barca e terra Non specificato 72% 63 Anno N°Residenti N° Non Residenti N° Non Residenti con permesso di pesca in Zona B 2012 418 16 87 Non Residenti con permesso di pesca in Zona B Non Residenti Residenti e non Residenti Residenti 17% 3% 80% Come si evince dalle tabelle e dai grafici si ha una netta prevalenza di autorizzazioni da terra e quindi di pescatori che operano da terra, rispetto a quelle da barca e di quelle annuali rispetto a quelle settimanali e mensili. Contemporaneamente al rilascio delle autorizzazioni annuali (324) sono stati consegnati i libretti di cattura (Log-book). Nella tabella seguente viene indicato il numero dei pescatori cui è stato rilasciato il libretto, corrispondente quindi al numero delle autorizzazioni annuali, suddiviso per tipologia (barca, terra, barca e/o terra). Anno N°Pescatori N°Pescatori annuali N°Autorizzazioni annuali Terra Barca Barca e terra Non specificato 2012 521 324 324 201 106 14 3 Autorizzazioni annuali Terra 4% Barca 1% Barca e terra Non specificato 33% 62% 64 Solo 107 libretti dei 324 rilasciati ai pescatori annuali, sono stati restituiti alla AMP alla data di scadenza e di questi, solo una parte sono stati compilati; l’analisi dei dati è stata effettuata solo su questi ultimi; in tabella si riporta il numero totale dei libretti rilasciati, quelli restituiti, compilati ed analizzati suddivisi nelle categorie da barca, terra e barca e terra. Anno N°Pescatori N°Autorizzazioni/pescatori Annuali – N°Libretti rilasciati N° Libretti restituiti N° Libretti analizzati N° Libretti Terra N° Libretti Barca N° Libretti Barca e terra 2012 521 324 107 90 69 20 1 Libretti di cattura analizzati Libretti di cattura Non restituiti Restituiti 100 Compilati 84% Non compilati 80 69 60 67% 33% 40 20 16% 20 1 0 Terra Barca Barca e terra Come risulta evidente dai grafici e dalla tabella, il numero di libretti analizzati, nonostante costituisca un campione rappresentativo degli utenti (33%), è basso rispetto al numero di libretti rilasciati nel corso dell’anno; inoltre, osservando il numero di autorizzazioni rilasciate in totale, si vede che una metà consistente di queste ultime fa riferimento ad autorizzazioni mensili e/o settimanali di cui non si ha alcun dato non prevedendo il rilascio dei log-book. Alla luce di ciò, l’analisi dei dati contenuti nei libretti fornisce sicuramente un quadro descrittivo e significativo dell’attività di pesca ricreativa in termini di tipologia e rendimento del pescato, numero effettivo di utenti, quantificazione delle giornate dedicate alla attività etc. ma al tempo stesso, i risultati ottenuti dalla suddetta analisi sono inevitabilmente sottostimati rispetto ai dati reali. Per ovviare a quanto espresso precedentemente e fornire una stima descrittiva quanto più prossima ai dati reali, i risultati ottenuti dai 90 libretti analizzati sono stati rapportati al numero totale dei pescatori annuali a cui sono stati consegnati i libretti di cattura (324). Questo metodo è stato applicato sia per quanto riguarda il numero delle uscite che la composizione ed il rendimento del pescato. Dai dati analizzati si evince che l’attività di pesca ricreativa viene praticata in maniera continua in tutto l’anno, a conferma di quanto già emerso negli anni precedenti, ad eccezione del periodo di 65 fermo compreso dal 1 aprile al 15 maggio di ogni anno, imposto ed individuato dall’ente gestore (art. 20, comma 10 del regolamento di esecuzione). Il totale delle uscite registrate, la media di uscite al mese (per 11 mesi), la media di uscite per pescatore al mese, la media dei pescatori al mese ed i mesi con più uscite, sono riportati nelle tabella sottostante. Anno 2012 Totale Media Media Dev. Media Dev. uscite uscite/mese uscite/pesc/mese Stand. pescatori/mese Stand. 1358 123,5 2,7 0,36 46,8 7,93 Mesi con più uscite Giugno-Agosto-Settembre I dati relativi alle uscite ed alla media di pescatori al mese rapportati a 324 pescatori vengono indicati nella tabella successiva. Anno Totale uscite Media pescatori/mese Media uscite/mese 2012 4888 168 444 In particolare, analizzando i dati, si evince come in ogni mese si registra un numero consistente di pescatori che operano da terra rispetto ai pescatori che operano da barca; ciò vale anche per le uscite il cui numero maggiore è rappresentato dalle uscite da terra rispetto a quelle da barca. In riferimento ai pescatori con autorizzazione di pesca da barca, è stata effettuata un’analisi delle imbarcazioni sulla base delle informazioni contenute nei libretti e nei moduli da compilare al momento del rilascio delle autorizzazioni; in particolare, il numero di pescatori da barca e conseguentemente il numero di natanti che operano all’interno della riserva è risultato di 140 (124 autorizzazioni solo da barca e 16 autorizzazioni barca-terra); dai dati esaminati, la tipologia di imbarcazione più utilizzata appartiene alla categoria “Open”; nel grafico sottostante sono indicate tutte le categorie di barche con le rispettive percentuali di presenza. Rio 1% Ars 24 1% Saver 1% Vela 2% Tipologia Barche Warauna 1% Motoscafo 1% Gozzo Open Stam 1% Arcos 1% Semicabinato Lancia Canotto Gozzo 11% Cabinato Gommone 5% 7% Pilotina Walkaround Gommone Cabinato Arcos Walkaround 5% Ars 24 Open 41% Pilotina 10% Motoscafo Rio Saver Vela Canotto 1% Lancia 3% Semicabinato 10% Warauna Stam 66 Nella tabella successiva vengono riportati i valori medi, massimi e minimi delle principali caratteristiche delle imbarcazioni come lunghezza fuori tutto e potenza motori espressa in cavalli. Caratteristiche imbarcazioni L. F. T. H. P. Min. 3 4 Max. 11,3 306 Media 5,8 78,7 Dev. Stand. 1,26 80,09 Per quanto riguarda le tecniche di pesca, vengono utilizzati gli attrezzi previsti dal regolamento; tra questi i più utilizzati risultano la canna da lancio sia da superficie che da fondo per i pescatori che esercitano l’attività da terra ed il bolentino e la traina da barca (dato emerso dai questionari effettuati). Le informazioni riportate nei libretti relativamente al pescato sono state elaborate e da queste sono stati ricavati una serie di dati riguardo la composizione delle catture in termini di specie, numero di specie, abbondanza di individui, etc. Il numero totale di individui catturati (Abbondanza, N) è di 8966. Il numero di specie (Ricchezza specifica, S) è 31; queste ultime sono rappresentate da 1 mollusco cefalopode e 30 osteitti ripartiti in 17 famiglie; dalla tabella e dal grafico si evince una netta prevalenza di Sparidi con una percentuale del 27%. Famiglie Belonidae Carangidae Centracanthidae Coryphaenidae Labridae Moronidae Mugilidae Mullidae Muraneidae Pomacentridae Scaridae Scombridae Scorpaenidae Serranidae Sparidae Sphyraenidae Trachinidae 17 N° specie 1 3 1 1 2 1 1 1 1 1 1 3 1 2 8 1 1 30 P erc entuale di F amig lie c ens ite nel 2012 S phyraenidae 3% Trac hinidae 3% Belonidae 3% C arangidae 10% C entrac anthidae 3% C oryphaenidae 3% S paridae 27% L abridae 7% Moronidae 3% Mugilidae 3% S erranidae 7% S c orpaenidae 3% Mullidae 3% S c ombridae 10% S c aridae 3% Pomac entridae 3% Muraneidae 3% Il numero medio di specie (Sm) e di individui catturati al mese è risultato rispettivamente di 21,8 e 815,1 mentre il numero di individui catturati da un pescatore è di 99,6. I mesi con più pescato sono risultati i mesi di giugno, luglio e agosto. 67 Andamento del pescato Numero individui 2500 2000 1500 1000 500 Dicembre Novembre Ottobre Settembre Agosto Luglio Giugno Maggio Gennaio Febbraio Marzo 0 Mesi Rapportando i risultati a 324 pescatori, otteniamo un numero totale di individui catturati pari a 32278. Nelle tabelle seguenti vengono riportati i dati relativi alla composizione totale delle catture ed alla composizione delle catture suddivisa tra terra, barca e barca/terra considerando 90 e 324 pescatori. Inoltre è stata calcolata la percentuale sul totale del pescato del contributo della pesca esercitata da barca, da terra e barca e/o terra. COMPOSIZIONE DELLE CATTURE (90 Pescatori) 2012 Terra Barca Barca e terra Totale 4508 4419 39 8966 TOTALE COMPOSIZIONE DELLE CATTURE (324 pescatori) 2012 TOTALE Terra Barca Barca e terra Totale 16229 15908 140 32278 COMPOSIZIONE DELLE CATTURE % 2012 TOTALE Terra Barca Barca e terra 50,3 49,3 0,4 Composizione delle catture Composizione delle catture 0,4% 5000 4500 4000 3500 4419 4508 49,3% 3000 2500 2000 1500 50,3% 1000 500 39 0 Terra Barca Barca e terra Terra Barca Barca e terra 68 Come risulta evidente dalla tabella, il numero di individui pescati da barca e da terra è praticamente uguale. Alla luce di ciò e considerato quanto affermato precedentemente riguardo il numero delle uscite da terra, che ricordiamo è significativamente più elevato rispetto a quelle da barca, possiamo affermare che il maggiore contributo al pescato deriva dalla pesca da barca. Nella tabella seguente si riporta la lista delle specie catturate ed il rispettivo numero di individui indicando le specie con il nome comune ed il nome scientifico, il totale del pescato suddiviso nelle categorie da imbarcazione, da terra e da imbarcazione e terra sia per 90 pescatori che per 324. COMPOSIZIONE DELLE CATTURE Nome comune 2012 Nome scientifico Terra Barca Barca e terra Totale N° individui/Pescatore Donzella Thalassoma pavo e/o Coris julis 807 987 20 1814 20,2 Boga Boops boops 1702 157 6 1865 20,7 Serrania Serranus cabrilla 188 1011 4 1203 13,4 Perchia Serranus scriba 273 248 9 530 5,9 Sparaglione Diplodus annularis 200 235 0 435 4,8 Pagello Pagellus erythrinus 13 321 0 334 3,7 Occhiata Oblada melanura 167 110 0 277 3,1 Pappagallo Sparisoma cretense 60 6 0 66 0,7 Castagnola Chromis chromis 2 75 0 77 0,9 Menola Spicara maena 18 97 0 115 1,3 Scorfano Scorpaena sp. 128 64 0 192 2,1 Pagro Pagrus pagrus 49 68 0 117 1,3 Occhialone Pagellus bogaraveo 50 824 0 874 9,7 Dentice Dentex dentex 13 39 0 52 0,6 Sauro Trachurus spp. 38 88 0 126 1,4 Ricciola Seriola dumerili 30 4 0 34 0,4 Tonnetto Euthynnus alletteratus 69 1 0 70 0,8 Tonno rosso Thunnus thinnus 10 0 0 10 0,1 Palamita Sarda sarda 66 3 0 69 0,8 Lampuga Coryphaena hippurus 21 8 0 29 0,3 Pesce pilota Naucrates ductor 14 0 0 14 0,2 Aguglia Belone belone 358 69 0 427 4,7 Sarago Diplodus spp. 47 0 0 47 0,5 Barracuda Sphyraena sphyraena 28 0 0 28 0,3 Polpo Octopus vulgaris 2 4 0 6 0,1 Spigola Dicentrarchus labrax 99 0 0 99 1,1 0,2 Cefalo Mugli cephalus 21 0 0 21 Murena Muraena helena 8 0 0 8 0,1 Tordo Labrus spp. 23 0 0 23 0,3 Tracina Trachinus draco 3 0 0 3 0,0 Triglia Mullus spp. 1 0 0 1 0,0 Altro - - - - - - 4508 4419 39 8966 99,6 TOTALE 69 Composizione ed andamento delle catture 1800 1600 Terra Numero individui 1400 1200 Barca 1000 800 Barca e terra 600 400 200 0 No m e s p e c ie COMPOSIZIONE DELLE CATTURE (324 pescatori) Nome comune 2012 Nome scientifico Terra Barca Barca e terra Totale N° individui/Pescatore Donzella Thalassoma pavo e/o Coris julis 2905 3553 72 6530 20,2 Boga Boops boops 6127 565 22 6714 20,7 Serrania Serranus cabrilla 677 3640 14 4331 13,4 Perchia Serranus scriba 983 893 32 1908 5,9 Sparaglione Diplodus annularis 720 846 0 1566 4,8 3,7 Pagello Pagellus erythrinus 47 1156 0 1202 Occhiata Oblada melanura 601 396 0 997 3,1 Pappagallo Sparisoma cretense 216 22 0 238 0,7 Castagnola Chromis chromis 7 270 0 277 0,9 Menola Spicara maena 65 349 0 414 1,3 Scorfano Scorpaena sp. 461 230 0 691 2,1 Pagro Pagrus pagrus 176 245 0 421 1,3 Occhialone Pagellus bogaraveo 180 2966 0 3146 9,7 Dentice Dentex dentex 47 140 0 187 0,6 Sauro Trachurus spp. 137 317 0 454 1,4 Ricciola Seriola dumerili 108 14 0 122 0,4 Tonnetto Euthynnus alletteratus 248 4 0 252 0,8 Tonno rosso Thunnus thinnus 36 0 0 36 0,1 Palamita Sarda sarda 238 11 0 248 0,8 Lampuga Coryphaena hippurus 76 29 0 104 0,3 Pesce pilota Naucrates ductor 50 0 0 50 0,2 Aguglia Belone belone 1289 248 0 1537 4,7 Sarago Diplodus spp. 169 0 0 169 0,5 Barracuda Sphyraena sphyraena 101 0 0 101 0,3 Polpo Octopus vulgaris 7 14 0 22 0,1 Spigola Dicentrarchus labrax 356 0 0 356 1,1 Cefalo Mugli cephalus 76 0 0 76 0,2 Murena Muraena helena 29 0 0 29 0,1 Tordo Labrus spp. 83 0 0 83 0,3 Tracina Trachinus draco 11 0 0 11 0,0 Triglia Mullus spp. 4 0 0 4 0,0 Altro - - - - 16229 15908 140 32278 99,6 TOTALE 70 Al fine di fornire una stima della biomassa e del rendimento del pescato in peso, il numero di individui catturati di ciascuna specie è stato moltiplicato per il corrispondente peso medio (per la definizione di quest’ultimo è stata presa in considerazione la taglia media o comune ottenuta sulla base di ricerche bibliografiche, consultazione sito fishbase.it, interviste con i pescatori sia professionali che ricreativi, misurazioni dirette ed applicata la relazione lunghezza-peso) e da qui è stato calcolato il rendimento totale in kg espresso nelle tabelle successive sia per 90 pescatori che per 324. In particolare il rendimento in kg per 90 pescatori risulta uguale a circa 930 kg nell’anno di campionamento con una media di pescato per pescatore pari a 10 kg in un anno. RENDMENTO DELLE CATTURE (90 pescatori) 2012 Nome comune Nome scientifico Kg Kg/Pescatore Donzella Thalassoma pavo e/o Coris julis 45,35 0,50 Boga Boops boops 16,79 0,19 Serrania Serranus cabrilla 60,15 0,67 Perchia Serranus scriba 26,50 0,29 Sparaglione Diplodus annularis 5,66 0,06 Pagello Pagellus erythrinus 26,72 0,30 Occhiata Oblada melanura 5,26 0,06 Pappagallo Sparisoma cretense 4,22 0,05 Castagnola Chromis chromis 0,15 0,00 Menola Spicara maena 1,73 0,02 Scorfano Scorpaena sp. 28,80 0,32 Pagro Pagrus pagrus 16,38 0,18 Occhialone Pagellus bogaraveo 105,75 1,18 Dentice Dentex dentex 52,00 0,58 Sauro Trachurus spp. 8,32 0,09 Ricciola Seriola dumerili 25,50 0,28 Tonnetto Euthynnus alletteratus 84,40 0,94 Tonno rosso Thunnus thinnus 166,35 1,85 Palamita Sarda sarda 38,50 0,43 Lampuga Coryphaena hippurus 55,19 0,61 Pesce pilota Naucrates ductor 3,65 0,04 Aguglia Belone belone 11,96 0,13 Sarago Diplodus spp. 4,70 0,05 Barracuda Sphyraena sphyraena 15,51 0,17 Polpo Octopus vulgaris 6,00 0,07 Spigola Dicentrarchus labrax 101,87 1,13 Cefalo Mugli cephalus 4,98 0,06 Murena Muraena helena 8,00 0,09 Tordo Labrus spp. 0,97 0,01 Tracina Trachinus draco 0,31 0,0 Triglia Mullus spp. 0,04 0,0 Altro TOTALE - - 931,7 10,3 71 RENDMENTO DELLE CATTURE (324 pescatori) Nome comune Donzella 2012 Nome scientifico Thalassoma pavo e/o Coris julis Kg Kg/Pescatore 163,26 0,50 Boga Boops boops 60,43 0,19 Serrania Serranus cabrilla 216,54 0,67 Perchia Serranus scriba 95,40 0,29 Sparaglione Diplodus annularis 20,36 0,06 Pagello Pagellus erythrinus 96,19 0,30 Occhiata Oblada melanura 18,95 0,06 Pappagallo Sparisoma cretense 15,21 0,05 Castagnola Chromis chromis 0,55 0,00 Menola Spicara maena 6,21 0,02 Scorfano Scorpaena sp. 103,68 0,32 Pagro Pagrus pagrus 58,97 0,18 Occhialone Pagellus bogaraveo 380,71 1,18 Dentice Dentex dentex 187,20 0,58 Sauro Trachurus spp. 29,94 0,09 Ricciola Seriola dumerili 91,80 0,28 Tonnetto Euthynnus alletteratus 303,84 0,94 Tonno rosso Thunnus thinnus 598,86 1,85 Palamita Sarda sarda 138,61 0,43 Lampuga Coryphaena hippurus 198,67 0,61 Pesce pilota Naucrates ductor 13,15 0,04 Aguglia Belone belone 43,04 0,13 Sarago Diplodus spp. 16,92 0,05 Barracuda Sphyraena sphyraena 55,84 0,17 Polpo Octopus vulgaris 21,60 0,07 Spigola Dicentrarchus labrax 366,74 1,13 Cefalo Mugli cephalus 17,92 0,06 Murena Muraena helena 28,80 0,09 Tordo Labrus spp. 3,48 0,01 Tracina Trachinus draco 1,11 0,0 Triglia Mullus spp. 0,15 0,0 Altro - - - 3354,1 10,3 TOTALE Confrontando inoltre il numero di individui ed il peso delle specie più frequenti, si evidenzia come in termini di individui le specie che contribuiscono maggiormente all’abbondanza totale sono le donzelle (Thalassoma pavo e/o Coris julis;), i serrani (Serranus scrba), gli occhialoni (Pagellus bogaraveo) e le perchie (Serranus cabrilla); in termini di peso risultano invece le spigole (Dicentrarchurs spp.) e gli occhialoni. 72 Dicent rarchurs spp. Spicara maena Pagrus spp. Trachurus spp. Scorpaena spp. Oblada melanura Pagellus spp. Belone belone Diplodus annularis Serranus cabrilla Pagellus bogaraveo Serranus scriba Coris julis - Thalassoma pavo Boops boops 0 200 400 600 800 1000 1200 1400 1600 1800 2000 Num ero individui Dicent rarchurs spp. Spicara maena Pagrus spp. Trachurus spp. Scorpaena spp. Oblada melanura Pagellus spp. Belone belone Diplodus annularis Serranus cabrilla Pagellus bogaraveo Serranus scriba Coris julis - Thalassoma pavo Boops boops 0 20 40 60 80 100 120 Peso individui E’ stato inoltre calcolato, dalle percentuali ottenute precedentemente del contributo della pesca esercitata da barca, da terra e barca e/o terra, il corrispondente contributo in kg. RENDIMENTO DELLE CATTURE in Kg - 90 pescatori 2012 TOTALE Terra Barca Barca e terra Totale 468,6 459,3 3,7 931,7 73 RENDIMENTO DELLE CATTURE in Kg - 324 pescatori 2012 TOTALE Terra Barca Barca e terra Totale 1687,1 1653,6 13,4 3354,1 Rendimento delle catture in Kg 800 600 400 468,6 459,3 200 3,7 0 Terra Barca Barca e terra E’ stata altresì studiata la struttura del popolamento in termini di frequenza di specie e tramite la stima di vari descrittori della ricchezza e della diversità specifica. Le specie più abbondanti sono rappresentate dalla boga (Boops boops), dalle donzelle (Thalassoma pavo e/o Coris julis), serrani (Serranus scriba), occhialoni (Pagellus bogaraveo) e perchie (Serranus cabrilla); in tabella viene riportata la frequenza percentuale mostrata da ciascuna specie sul totale degli individui censiti. Nome comune Boga Donzella Serrania Occhialone Perchia Sparaglione Aguglia Pagello Occhiata Scorfano Sauro Pagro Menola Spigole Castagnola Palamita Tonnetto Pappagallo Dentice Sarago Ricciola Barracuda Lampuga Tordo Cefalo Pesce pilota Nome scientifico Boops boops Coris julis - Thalassoma pavo Serranus scriba Pagellus bogaraveo Serranus cabrilla Diplodus annularis Belone belone Pagellus spp. Oblada melanura Scorpaena spp. Trachurus spp. Pagrus spp. Spicara maena Dicentrarchurs spp. Chromis chromis Sarda sarda Euthynnus alletteratus Sparisoma cretense Dentex dentex Diplodus spp. Seriola dumerili Sphyraena viridensis Coryphaena hippurus Labrus spp. - Simphodus spp. Mugilidi Naucrates ductor Frequenza percentuale % 20,80 20,23 13,42 9,75 5,91 4,85 4,76 3,73 3,09 2,14 1,41 1,30 1,28 1,10 0,86 0,78 0,77 0,74 0,58 0,52 0,38 0,32 0,31 0,26 0,23 0,16 74 Tonno rosso Murena Polpo Tracina Triglia Thunnus thynnus Muraena helena Octopus vulgaris Trachurus spp. Mullus spp. 0,11 0,09 0,07 0,03 0,01 In particolare, da barca, le specie più pescate risultano le donzelle, i serrani e gli occhialoni; da terra, le boghe, le donzelle, i serrani e le perchie. Con il supporto del programma statistico PRIMER6&PERMANOVA+, sono stati calcolati per la comunità censita gli indici di biodiversità di seguito elencati i cui valori vengono riportati in tabella. N - Abbondanza degli individui S - Ricchezza specifica H' - Indice di Diveristà specifica (Shannon-Weaver o Shannon-Wiener 1949) J' - Indice di Equiripartizione o "evennes" (Pielou 1966) d - Indice di ricchezza in specie (Margalef 1958), c - Indice di dominanza Simpson (1949). Abbondanza N Ricchezza specifica Ricchezza specifica media (Sm) J' H' 8966 31 21,8 0,7190 2,4692 D c 3,2962 0,1236 Nel corso del progetto sono stati effettuati alcuni rilievi sul campo che hanno fornito informazioni importanti riguardo l’attività di pesca ricreativa in generale; inoltre, l’analisi del pescato relativo ai rilievi effettuati ci ha permesso di poter effettuare un confronto tra il pescato nelle diverse zone della riserva; ricordiamo a tal proposito che nei libretti di cattura non viene indicato il sito di pesca, pertanto, dall’analisi dei dati riportati in questi ultimi non si può evincere alcun dato sull’effetto riserva che come sappiamo rappresenta uno degli obbiettivi dello studio in corso. In particolare sono state effettuate 9 giornate di monitoraggio sul campo nei mesi compresi da giugno ad ottobre per un totale di 19 rilievi che hanno comportato il censimento visivo del pescato e le interviste ai pescatori. Dei 19 pescatori intervistati, di cui 14 con autorizzazione da terra, 3 da barca e 2 senza autorizzazione, 5 hanno dichiarato di non pescare mai all’interno della Riserva, bensì all’esterno in particolare ad Ognina; 11 invece pescano in zona B (Capo Meli e Costa Bianca) e solo 3 in zona C; gli attrezzi e le metodiche utilizzate dai pescatori censiti sono risultati la canna fissa (in particolare da superficie) e da lancio e lo spinning; la maggior parte ha dichiarato di uscire la media di 1/2 volte a settimana e di trattenersi dalle 2 alle 5 ore e la fascia oraria preferita è l’alba - mattina. Solo 14 rilievi dei 19 sono stati effettuati all’interno del perimetro della riserva, ed in particolare in 11 rilievi sono stati censiti pescatori che operavano da terra e in 3 pescatori che operavano da barca; 75 si riporta in tabella il numero totale di individui catturati (Abbondanza, N), il numero e la lista delle specie catturate in relazione ai suddetti rilievi suddivisi per tipologia (barca e terra) e zona. Totale uscite AMP Uscite Barca Uscite Terra Numero specie Abbondanza (N) 14 3 11 15 102 Rilievi 30 20 10 11 3 0 Uscite Terra Uscite Barca COMPOSIZIONE DELLE CATTURE 2012 Nome comune Nome scientifico Terra Barca Totale N° individui/Pescatore Donzella Thalassoma pavo e/o Coris julis 0 14 14 1,0 Boga Boops boops 35 8 43 3,1 Serrania Serranus cabrilla 0 2 2 0,1 Perchia Serranus scriba 0 21 21 1,5 Sparaglione Diplodus annularis 0 1 1 0,1 Pagello Pagellus erythrinus 0 7 7 0,5 Menola Spicara maena 0 4 4 0,3 Pagro Pagrus pagrus 0 1 1 0,1 Sauro Trachurus spp. 0 2 2 0,1 Ricciola Seriola dumerili 0 1 1 0,1 Aguglia Belone belone 1 0 1 0,1 Barracuda Sphyraena sphyraena 1 0 1 0,1 Gallinella Chelidonichthys lucernus 0 1 1 0,1 Triglia Mullus spp. 0 2 2 0,1 Spondyliosoma cantharus 0 1 1 0,1 - 37 65 102 7,2 Tanuta TOTALE 76 Composizione ed andamento delle catture 40 Terra Numero individui 35 30 Barca 25 20 15 10 5 0 Nom e specie Come si evince dal grafico ed in accordo con quanto precedentemente affermato, il contributo maggiore al pescato proviene dai pescatori da barca nonostante il numero minore di rilievi corrispondenti. Le specie più pescate da terra sono le boghe, da barca, donzelle e perchie. Composizione delle catture Composizione delle catture 100 80 36,3% 60 65 40 37 20 63,7% 0 Terra Terra Barca Barca COMPOSIZIONE DELLE CATTURE 2012 Nome comune Nome scientifico B C OUT Totale Donzella Thalassoma pavo e/o Coris julis 0 0 14 14 Boga Boops boops 35 0 8 43 Serrania Serranus cabrilla 0 0 2 2 Perchia Serranus scriba 0 0 21 21 Sparaglione Diplodus annularis 0 0 1 1 Pagello Pagellus erythrinus 0 0 7 7 Menola Spicara maena 0 0 4 4 Pagro Pagrus pagrus 0 0 1 1 Sauro Trachurus spp. 0 0 2 2 Ricciola Seriola dumerili 0 0 1 1 Aguglia Belone belone 1 0 0 1 Barracuda Sphyraena sphyraena 1 0 0 1 Gallinella Chelidonichthys lucernus 0 0 1 1 Triglia Mullus spp. 0 0 2 2 Tanuta Spondyliosoma cantharus 0 0 1 1 TOTALE - 37 0 65 102 77 Composizione ed andamento delle catture 40 Numero individui 35 30 B C OUT 25 20 15 10 5 0 Nom e specie Composizione delle catture Composizione delle catture B 100 C 90 O UT Numero individui 80 36% 65 70 60 50 40 37 30 20 10 0 64% 0 0% B C OUT E’ stata effettuata un’analisi statistica con PRIMER6&PERMANOVA+, esaminando i dati relativi allo stesso numero di rilievi (3) effettuati all’interno della riserva (zona B e C) ed all’esterno (OUT) ed alle pescate effettuate da barca e da terra; in particolare il test PERMANOVA non ha mostrato differenze statisticamente significative tra il pescato in zona B, C ed OUT ed il pescato da terra e da barca. Seguono le tabelle relative ai risultati della PERMANOVA e successiva rappresentazione grafica (MSD). Risultati del test PERMANOVA utilizzato per confrontare l’abbondanza degli individui nelle pescate effettuate nella zona B, C, OUT . (* = p<0.05; ** = p<0.01; *** = p<0.001; ns = differenza non significativa). Source Zona Res Total df 2 6 8 SS 12231 25700 37931 MS 6115,6 4283,3 Pseudo-F 1,4278 P(MC) 0,198 ns 78 Risultati del test PERMANOVA utilizzato per confrontare l’abbondanza degli individui nelle pescate effettuate da barca e da terra. (* = p<0.05; ** = p<0.01; *** = p<0.001; ns = differenza non significativa). Source Zona Res Total df 1 4 5 SS 4505,2 19026 23531 MS 4505,2 4756,6 Pseudo-F 0,94716 P(MC) 0,4638 ns I dati ottenuti nel 2012, numero di pescatori, autorizzazioni rilasciate, libretti analizzati, numero di uscite, medie di pescatori al mese, medie di uscite al mese, numero di specie, composizione ed abbondanza del pescato sono stati successivamente confrontati con quelli relativi al 2009, al 2010 ed al 2011 al fine di effettuare un confronto tra i 4 anni di studio. In riferimento alla tipologia del pescato ed alla definizione della struttura della comunità, sono stati calcolati gli indici di 79 biodiversità per i 4 anni e messe a confronto le differenti tipologie di pescato. Nelle tabelle successive si riportano i dati dei 4 anni. Come si può notare mancano alcuni dati relativamente al 2009 e 2010. Anno N°Pescatori Annuali Mensili Settimanali Mensili - Settimanali Non specificato 2009 467 - - - - - 2010 413 - - - - - 2011 590 354 2012 521 324 143 32 22 - Anno N°Pescatori Terra Barca Barca e Terra - Non specificato 2009 467 - - - - - 2010 413 - - - - - 2011 590 - - - - - 2012 521 376 124 16 - 5 Anno N°Autorizzazioni Annuali Mensili Settimanali - Non specificato 2009 467 - - - - - 2010 413 - - - - - 2011 722 354 2012 636 324 249 63 - - Anno N°Autorizzazioni Barca Terra Barca e terra - Non specificato 2009 467 - - - - - 2010 413 - - - - - 2011 722 - - - - - 2012 636 134 477 20 - 5 236 - 368 - Numero Autorizzazioni Numero pescatori 800 Numero autorizzazioni Numero pescatori 800 600 590 400 521 467 413 2009 2010 200 0 2011 600 722 636 400 200 467 413 2009 2010 0 2012 2011 2012 Nella tabella sottostante vengono invece indicati il numero di libretti analizzati da cui sono stati elaborati i dati nei 4 anni di studio. Anno N°Autorizzazioni rilasciate N° Libretti restituiti N° Libretti analizzati N° Libretti Terra N° Libretti Barca N° Libretti Barca e terra 2009 467 177 153 94 51 8 2010 413 178 162 96 60 6 2011 722 149 138 93 37 8 2012 636 107 90 69 20 1 80 Libretti di cattura analizzati 200 Numero libretti 150 162 100 138 153 90 50 0 2009 2010 2011 2012 Dall’analisi dei dati a disposizione, si evince un aumento significativo del numero di pescatori nel 2011 rispetto agli anni passati ed una diminuzione seppur minima nel 2012; ciò si riflette anche sul numero di autorizzazioni rilasciate. Nelle tabelle sottostanti, vengono indicati il numero totale delle uscite, la media di uscite per pescatore al mese, la media di pescatori e di uscite al mese, i mesi con più uscite e la composizione delle catture nei 4 anni di studio. Anno Totale uscite Media uscite/mese Media uscite/pesc/mese Dev. Stand Media pescatori/mese Dev. Stand Mesi con più uscite 2009 1544 154,4 3 0,85 42,6 16,37 Ottobre-Novembre 2010 2570 233,6 3 0,83 73,5 26,57 Febbraio-Ottobre 2011 2250 204,5 3 0,76 70 24,61 Settembre- Ottobre 2012 1358 123,5 2,7 0,36 46,8 7,93 Giugno-Agosto-Settembre COMPOSIZIONE DELLE CATTURE 2009-2010-2011-2012 2009 TOTALE Terra Barca Barca e terra Totale N° individui/Pescatore 5890 6088 130 12108 79,1 Terra Barca Barca e terra Totale N° individui/Pescatore 8498 4068 48 12614 78,0 2010 TOTALE 2011 TOTALE Terra Barca Barca e terra Totale N° individui/Pescatore 9471 3891 177 13539 98,1 Terra Barca Barca e terra Totale N° individui/Pescatore 4508 4419 39 8966 99,6 2012 TOTALE 81 Composizione delle catture 10000 Numero individui 8000 9471 6000 8498 6088 4000 Terra B arc a 4068 3891 4419 2000 5890 B arc a e terra 4508 130 48 177 39 0 2009 2010 2011 2012 Relativamente al numero totale delle uscite ed al totale del pescato, per poter confrontare i risultati considerata la differenza nel numero di libretti analizzati, i dati sono stati equiparati a 90 libretti. Anno Totale uscite Abbondanza (N) 2009 908 7122 2010 1427 7007 2011 1467 8842 2012 1358 8966 Uscite Abbondanza degli individui catturati 1600 10000 Numero uscite 1467 1358 1427 800 400 Numero individui 8000 1200 8966 8842 6000 4000 7122 7007 908 2000 0 0 2009 2010 2011 2012 2009 2010 2011 2012 Nella tabella sottostante vengono invece riportati i dati relativi all’abbondanza degli individui catturati, il numero totale di specie, il numero medio di specie al mese e gli altri indici di biodiversità; ciò al fine di effettuare un confronto tra le comunità censite e la loro struttura nei diversi anni di studio. Anno Abbondanza (N) Ricchezza specifica (S) Ricchezza specifica media (Sm) J' H' 2009 12108 39 21,1 0,6613 2,454 3,9433 0,1394 D c 2010 12614 37 22,6 0,6511 2,3511 3,8125 0,1569 2011 13539 31 22,8 0,6677 2,2929 3,1534 0,1601 2012 8966 31 21,8 0,7190 2,4692 3,2962 0,1236 82 R ic c hez z a s pec ific a (S ) Abbondanz a deg li individui (N) 50 14000 12000 40 13539 8000 12108 Numero specie Numero individui 10000 12614 8966 6000 30 39 37 31 31 2011 2012 20 4000 10 2000 0 2009 2010 2011 0 2012 2009 R ic c hez z a s pec ific a media (S m) Indice di Diveristà specifica Shannon & Weaver (H') 4 30 2010 Numero specie 3 20 22,8 21,8 22,6 2 21,1 2,2929 10 2,454 2,3511 2009 2010 2,4692 1 0 2009 1 2010 2011 0 2012 Indice di Equiripartizione o "evennes" Pielou (J') 2012 Indice di ricchezza in specie Margalef (D) 5 4 0,8 0,6 3 0,719 0,6677 0,4 2011 0,6613 3,9433 3,8125 3,1534 3,2962 2011 2012 2 0,6511 0,2 1 0 2009 2010 2011 0 2012 2009 2010 Indice di dominanza Simpson (c) 0,4 0,2 0,1394 0,1601 0,1569 0 2009 2010 0,1236 2011 2012 Il numero totale di specie catturate nei 4 anni di studio è di 43 rappresentate da 2 molluschi cefalopodi e 41 specie di osteitti ripartiti in 22 famiglie; come risulta evidente dal grafico e dalle 83 tabelle, la famiglia degli sparidi risulta prevalere con un numero di 10 specie ed una percentuale pari al 24%. Il numero di famiglie censite in ciascun anno ed il numero totale di famiglie censite nei 4 anni di studio viene riportato nella tabella seguente. Famiglie N° specie per famiglie 2010 2011 2009 2012 N° specie totale per famiglie Belonidae 1 1 1 1 1 Carangidae 3 4 3 3 4 Centracanthidae 2 2 1 1 2 Coryphaenidae 1 1 1 1 1 Labridae 3 2 2 2 3 Merlucciidae - 1 - - 1 Moronidae 1 1 1 1 1 Mugilidae 1 1 1 1 1 Mullidae - 1 1 1 1 Muraneidae 1 1 1 1 1 Pomacentridae 1 1 1 1 1 Pomatomidae 1 - - - 1 Scaridae 1 1 1 1 1 Scombridae 4 2 3 3 4 Scorpaenidae 1 1 1 1 1 Serranidae 2 2 2 2 2 Sparidae 9 9 9 8 10 Sphyraenidae 1 1 1 1 1 Synodontidae 1 - - - 1 Trachinidae 1 1 - 1 1 Trichiuridae - 1 - - 1 Triglidae 1 - - - 1 TOTALE FAMIGLIE 19 19 16 17 22 Numero famig lie 30 Numero 20 10 19 19 16 17 2009 2010 2011 2012 0 84 P erc entuale di F amig lie c ens ite dal 2009 al 2012 Trac hinidae 2% S ynodontidae 2% Tric hiuridae 2% Triglidae 2% Belonidae 2% C arangidae 10% C entrac anthidae 5% S phyraenidae 2% C oryphaenidae 2% L abridae 7% S paridae 24% Merluc c iidae 2% Moronidae 2% Mullidae 2% S erranidae 5% S c orpaenidae 2% S c ombridae 10% S c aridae 2% Pomatomidae 2% Mugilidae 2% Muraneidae 2% Pomac entridae 2% Nella tabella riportata nella pagina seguente viene mostrata la composizione del pescato nei 4 anni di osservazione. 85 86 I mesi con più pescato sono risultati i mesi di giugno, luglio e agosto in tutti gli anni di studio. Le specie più frequenti e abbondanti sono risultate: boga (Boops boops), serrani (Serranus scriba) e donzelle (Thalassoma pavo e/o Coris julis;) occhialoni (Pagellus bogaraveo) e perchie (Serranus cabrilla). Frequenza percentuale (%) delle specie 2009 2010 2011 2012 Boga Nome comune Boops boops Nome scientifico 24,52 30,80 30,53 20,80 Donzella Coris julis - Thalassoma pavo 11,71 15,70 17,06 20,23 Serrania Serranus scriba 20,94 16,07 15,96 13,42 Occhialone Pagellus bogaraveo 8,47 2,17 3,89 9,75 Perchia Serranus cabrilla 5,76 6,96 6,48 5,91 Sparaglione Diplodus annularis 2,23 3,06 4,01 4,85 Aguglia Belone belone 2,59 1,28 3,72 4,76 Pagello Pagellus spp. 1,88 2,54 1,43 3,73 Occhiata Oblada melanura 4,99 4,50 4,39 3,09 Scorfano Scorpaena spp. 1,45 2,34 2,55 2,14 Sauro Trachurus spp. 1,85 1,05 0,84 1,41 Pagro Pagrus spp. 0,34 1,18 0,95 1,30 Menola Spicara maena 0,91 1,55 0,98 1,28 Spigola Dicentrarchurs spp. 0,01 0,02 0,01 1,10 Castagnola Chromis chromis 1,28 2,13 1,61 0,86 Tonnetto Euthynnus alletteratus 1,24 0,25 0,40 0,78 Palamita Sarda sarda 0,46 1,55 0,86 0,77 Pappagallo Sparisoma cretense 2,84 1,39 0,95 0,74 Dentice Dentex dentex 0,03 1,79 0,22 0,58 Sarago Diplodus spp. 0,78 1,51 0,71 0,52 Ricciola Seriola dumerili 0,21 0,20 0,35 0,38 Lampuga Sphyraena viridensis 0,71 0,55 0,42 0,32 Barracuda Coryphaena hippurus 0,78 0,49 0,56 0,31 Tordo Labrus spp. - Simphodus spp. 0,01 0,13 0,37 0,26 Cefalo Mugilidi 0,32 0,29 0,49 0,23 Pesce pilota Naucrates ductor 0,06 0,02 0,13 0,16 Tonno rosso Thunnus thynnus 0,02 0,02 0,02 0,11 Murena Muraena helena 0,01 0,02 0,04 0,09 Polpo Octopus vulgaris 0,01 0,06 0,02 0,07 Tracina Trachurus spp. 0,04 0,03 0,00 0,03 Triglia Mullus spp. 0,00 0,03 0,01 0,01 Spicara Spicara smaris 1,03 0,20 0,00 0,00 Pesce Pettine Xyrichthys novacula 0,07 0,00 0,00 0,00 Sgombro Scomber scombrus 0,05 0,00 0,00 0,00 Gallinella Trigla spp. 0,05 0,00 0,00 0,00 Salpa Sarpa salpa 0,04 0,00 0,00 0,00 Pesce Lucertola Synodus saurus 0,02 0,00 0,00 0,00 Pesce serra Pomatus saltator 0,01 0,00 0,00 0,00 Mormora Lithognathus mormyrus 0,00 0,06 0,01 0,00 Seppia Sepia officinalis 0,00 0,02 0,00 0,00 Leccia Trachinotus 0,00 0,02 0,00 0,00 Spatola Lepidopus caudatus 0,00 0,01 0,00 0,00 Merluzzo Merluccius merluccius 0,00 0,01 0,00 0,00 87 QUESTIONARI ED INTERVISTE Come previsto dal protocollo, durante la fase di monitoraggio, sono state realizzate delle interviste con il supporto di appositi questionari al fine di fornire un quadro generale della pesca ricreativa all’interno dell’AMP e di delineare il profilo degli utenti. Sono stati intervistati 50 pescatori ricreativi che esercitano l’attività di pesca all’interno della riserva, forniti pertanto di autorizzazione rilasciata dalla AMP stessa; questi restituiscono circa il 10 % dei pescatori totali rappresentando quindi un campione significativo di tutti gli utenti. Le interviste sono state realizzate o durante l’attività di rilievo sul campo o direttamente presso la sede dell’AMP. Vengono qui riportate le informazioni ricavate dall’analisi dei questionari. Il 98% (49) degli utenti intervistati è rappresentato da uomini, mentre solo il 2% (1) da donne; il 92% dei pescatori è rappresentato da residenti con autorizzazione di pesca in zona B mentre l’8% da non residenti con permesso di pesca anche in zona B. Numero Residenti N° non residenti con permesso di pesca in zona B 46 4 Residenti e non residenti 8% Residente 92% Non residenti con permesso in zona B Degli intervistati, l’82% ha una autorizzazione per pescare da terra, il 16% per pescare da barca ed il restante 2% per pescare sia da terra che da barca; inoltre il 52% ha una autorizzazione di durata annuale ed il restante 48% ha una autorizzazione mensile e/o settimanale. Numero Autorizzazioni Terra Barca e terra Barca 8 41 1 Annuale Mensile e/o settimanale 26 24 88 Autorizzazione di pesca ricreativa Autorizzazione di pesca ricreativa Terra Annuale Barca Mensile e/o Settimanale Barca e terra 2% 16% 48% 52% 82% Il primo dato che si è ritenuto opportuno rilevare è stata la distribuzione dei pescatori per fascia di età; in particolare sono state individuate 5 fasce di età. I risultati relativi espressi come distribuzione percentuale dei pescatori per fascia d’età, sono rappresentati nel grafico sottostante. Classi di età 0% 20% 20% Classi di età <18 N°pescatori 18-30 <18 0 31-50 18-30 10 31-50 22 51-60 16% >60 44% 51-60 8 >60 10 Per quanto riguarda il grado di scolarizzazione, il 46% degli utenti ha il diploma di scuola media superiore, il 28% il diploma di scuola media, il 12% la laurea; il 14% non ha risposto alla domanda. Scolarizzazione Grado di scolarizzazione N° pescatori Elementare 0 Media 14 Diploma 23 14% 0% 28% 12% Laurea 6 Nessuna risposta 7 Elementare Media Diploma 46% Laurea Nessuna risposta Il 18% degli intervistati è rappresentato da pensionati, il 56% da lavoratori, il 6% da studenti, l’8% da disoccupati; il restante 12% non ha fornito alcuna risposta. Per quanto riguarda l’attività di pesca in senso stretto, in riferimento alla domanda sul sito di pesca, i questionari hanno fornito una 89 importante informazione considerato che a parte i rilievi, nei libretti di cattura non viene fornito alcun dato a riguardo; in particolare, il 2% degli intervistati ha risposto Professione Pensionato Disoccupato Lavoratore Studente 12% 18% 6% Nessuna risposta Professione N° pescatori Pensionato 9 Disoccupato 4 Lavoratore 28 Studente 3 Nessuna risposta 6 8% 56% di non pescare mai all’interno della riserva ma solo all’esterno, il 44% pesca solo in zona B, il 6% solo in zona C, il 30% pesca indifferentemente in zona B e zona C mentre il restante 18% non ha fornito alcuna risposta. Da ciò si evince che la maggior parte dei pescatori predilige la zona B e si può pertanto ipotizzare che una parte consistente delle pescate viene effettuata proprio in questa zona. In particolare i siti di pesca più frequentati risultano essere nella zona B Capo Meli e Costa Bianca, e nella zona C, Punta della Mola. Sito di pesca Zona B Sito di pesca N° pescatori Zona C-B Zona B 22 Esterno Zona C 3 Zona C-B 15 Esterno 1 Nessuna risposta 9 Zona C 18% Nessuna risposta 2% 44% 30% 6% Siti di pesca più frequentati Costa Bianca . 90 Alla domanda riferita agli orari delle uscite, il 26% degli intervistati ha risposto che esce preferibilmente all’alba, il 48% la mattina, il 14% il pomeriggio ed il restante 12% non mostra nessuna preferenza esercitando l’attività indifferentemente durante tutto il giorno. Orario di pesca Alba Mattina Pomeriggio 12% Sera 0% 26% Varia Orario delle uscite 14% 48% N° pescatori Alba 13 Mattina 24 Pomeriggio 7 Sera 0 Varia 6 In riferimento alla stagionalità, il 34 % dei pescatori ha dichiarato di pescare indifferentemente in tutte le stagioni, il 34 % esercita l’attività di pesca in estate, il 12% in inverno, il 10% in autunno, il 4% in primavera, il 6% non ha risposto alla domanda. Stagionalità dell'attività di pesca Inverno Primavera Estate Autunno 12% 6% Nessuna preferenza 4% Nessuna risposta 34% 34% Stagionalità delle uscite N°pescatori Inverno 6 Primavera 2 Estate 17 Autunno 5 Nessuna preferenza 17 Nessuna risposta 3 10% Per quanto riguarda le ore dedicate alla attività di pesca, il 36% si trattiene dalle 4 alle 6 ore, il 30% dalle 2 alle 4 ore, l’8% dalla 6 alle 8 ore, il 6% da 1 a 2 ore ed il restante 20% non ha risposto alla domanda. Ore di permanenza (1-2) (2-4) Ore di permanenza (4-6) (1-2) 3 (8-10) (2-4) 15 Nessuna risposta (4-6) 18 (6-8) 6% 20% 0% 30% 8% N° pescatori (6-8) 4 (8-10) 0 Nessuna risposta 10 36% 91 Alla domanda riferita alla frequenza di uscite in una settimana il 78% degli utenti non ha risposto; del restante 22%, il 73% ha dichiarato di uscire 1-2 volte a settimana e il 27% esce in media 3-4 volte a settimana. Frequenza di pesca (numero pescatori) Nessuna risposta Risposta 39 (1-2) volte a settimana (2-4) volte a settimana 11 8 3 Frequenza di pesca Nessuna risposta Risposta 1-2 volte a settimana 3-4 volte a settimana 22% 27% 78% 73% Per quanto riguarda il numero di giorni dedicato alla attività di pesca in un anno, il 74% degli utenti non ha risposto; del restante 26%, il 70% ha risposto di uscire dai 50 ai 100 giorni, il 30% ha affermato di dedicare alla pesca più di 100 giorni l’anno. Giorni dedicati all’attività durante l’anno (numero pescatori) Nessuna risposta Risposta 37 50-100 giorni >100 giorni 13 9 4 Tempo dedicato alla pesca in 1 anno Nessuna risposta Risposta 50-100 giorni >100 giorni 74% 26% 30% 70% 92 Alla domanda riferita all’utilizzo del pesce catturato, il 54 % non ha risposto; del restante 46%, il 96% ha affermato di farne uso proprio; il restante 4% ha dichiarato di rilasciare le catture a mare (Catch-release), una tecnica che molte AMP, soprattutto estere stanno adottando. Utilizzo pesce catturato (numero pescatori) Nessuna risposta 27 Risposta Uso proprio Catch-release 23 22 1 Utilizzo del pesce catturato Nessuna risposta Risposta Uso proprio Catch-release 96% 54% 46% 4% In riferimento all’utilizzo degli attrezzi ed alle tecniche di pesca, il 38% dei pescatori da terra utilizza la canna da lancio, sia da superficie che da fondo, il 24% la canna fissa (fondo), un altro 24% la lenza ed il restante 14% effettua lo spinning. Gli attrezzi utilizzati dai pescatori da barca intervistati sono risultati in egual misura il bolentino e la traina sia a mano che a mulinello. Attrezzi e metodiche di pesca (numero pescatori) Barca Terra Bolentino 4 Canna da lancio 28 Traina 4 Canna fissa 18 Lenza 18 Spinning 10 93 Attrezzi utilizzati per pescare da barca Attrezzi utilizzati per pescare da terra Canna da lancio 14% Canna fissa Bolentino Lenza Traina Spinning 38% 50% 50% 24% 24% L’esca più utilizzata dai pescatori da terra è quella viva (bigattino) seguita da quella artificiale e quella morta (gambero); i pescatori da barca preferiscono l’esca artificiale. Dalle risposte date si evince che le specie più pescate da terra sono i saraghi, le boghe, donzelle, perchie e serrani; da barca, occhiate, saraghi, aguglie, perchie e serrani. Per quanto riguarda il costo dell’attività il 62 % degli intervistati non ha risposto; del restante 38%, il 63% ha dichiarato di spendere meno di 1000 euro l’anno mentre il 37% spende dai 1000 ai 2000 euro; le spese maggiori sono quelle della benzina per raggiungere il sito di pesca per i pescatori da terra e il carburante per la barca per i pescatori che pescano con la barca; a queste si aggiunge l’acquisto ed il mantenimento dell’attrezzatura e della barca. Costo attività (numero pescatori) Nessuna risposta Risposta 31 19 <1000 euro 12 1000-2000 euro 7 Costo dell'attività di pesca Nessuna risposta Risposta 1000 euro 1000 - 2000 euro 62% 63% 37% 38% 94 Il 36% degli utenti, alla domanda se vivevano conflitti con i pescatori professionali, non ha risposto; di coloro che hanno risposto il 94% ha dichiarato di non avere conflitti con i pescatori professionali ed il 6% ha risposto affermativamente attribuendo i conflitti al fatto che spesso questi ultimi pescano sottocosta interferendo con la loro attività di pesca. Conflitto pescatori professionali (numero pescatori) Nessuna risposta Risposta 18 Si No 32 2 30 Conflitto con i pescatori professionali 94% 64% 36% Nessuna risposta Risposta Si 6% No In riferimento alle domande riguardo la conoscenza della legislazione della pesca ricreativa, del regolamento della stessa all’interno dell’AMP e dell’iscrizione al MIPAAF ed a enti cooperative o associazioni, sola una parte degli intervistati ha risposto alle domande; in particolare solo il 36% ha risposto alla prima domanda; di questi il 67% conosce la legislazione. Solo il 64% ha risposto riguardo il MIPAAF con un 63% che ha dichiarato di essere iscritto; il 75% di coloro che hanno risposto riguardo l’appartenenza ad enti, cooperative o associazioni hanno dichiarato di non essere iscritto a nessuna cooperativa o associazione a differenza della restante parte; in particolare di questi alcuni sono iscritti alla Lega Navale o alla Fipsas. Il 95% di quelli che hanno risposto alla domanda se conoscevano il regolamento dell’AMP (42%) hanno affermato di conoscerlo. Conoscenza legislazione pesca ricreativa (numero pescatori) Nessuna risposta Risposta 32 18 Si No 12 6 95 Conoscenza regolamento pesca ricreativa AMP (numero pescatori ) Nessuna risposta 29 Risposta Si No 21 20 1 Iscrizione a enti cooperative o associazioni (numero pescatori ) Nessuna risposta 34 Risposta Si No 16 4 12 Iscrizione al MIPAAF (numero pescatori ) Nessuna risposta 18 Risposta Si No 32 20 12 Conoscenza del regolamento della pesca ricreativa in AMP Conoscenza della Legislazione della pesca ricreativa Nessuna risposta Risposta Si 95% No 64% 36% 58% 33% 42% Nessuna risposta 67% Risposta 5% Iscrizione al MIPAAF Si No Iscrizione ad enti, categorie o associazioni Nessuna risposta Risposta Si 75% No 63% 36% 32% 68% 64% Nessuna risposta 37% 25% Risposta Si No Dai questionari inoltre sono emerse alcune informazioni importanti, in particolare delle criticità vissute dai pescatori ricreativi che lamentano in primo luogo la presenza di subacquei che interferiscono con l’attività di pesca, gli accessi ai punti di pesca spesso difficoltosi e impervi, la sporcizia dei siti, soprattutto quella lasciata dagli stessi pescatori; molti a riguardo hanno proposto di porre cartelli che invitano alla pulizia ed al rispetto dei luoghi. Ancora alcuni lamentano la presenza di pescatori non residenti che pescano in zona B e soprattutto la mancanza di controlli auspicando in questo senso una maggiore sorveglianza. Per quanto riguarda l’istituzione dell’AMP, la maggior parte dei pescatori non si è espressa a riguardo; solo pochi hanno dichiarato che un beneficio appare evidente nell’incremento, seppur minimo, del pescato. 96 CONCLUSIONI In questa prima stesura del lavoro sono stati riportati i dati elaborati ed i risultati ottenuti nel primo anno di monitoraggio. Alla luce del prosieguo del progetto, si riserva di discutere e commentare i risultati nell’elaborato finale in cui, i dati ottenuti ad oggi verranno incrementati con quelli reperiti nelle prossime attività di campionamento. Tuttavia si rende necessario puntualizzare alcune rilevanze emerse durante il periodo di osservazione e di elaborazione dei dati legate principalmente al raggiungimento degli obiettivi del progetto stesso. L'analisi fatta in questa sede ha evidenziato infatti la necessità di implementare i dati e le informazioni relative alle attività di pesca all’interno dell’AMP al fine di ottenere un quadro più completo ed esaustivo delle stesse all’interno della riserva, indispensabile per l’adozione di eventuali misure gestionali scientificamente basate e socialmente orientate e mirate a massimizzare i benefici economici e sociali generati dalle attività di pesca. Confermata l’importanza e la validità dello studio in termini di descrizione, conoscenza e caratterizzazione delle attività di pesca ricreativa e professionale, la mancanza di una attività continua della pesca professionale all’interno dell’AMP e la carenza di informazioni riguardo il sito di pesca per la pesca ricreativa ha condizionato la determinazione dell’effetto riserva indotto dalla attuale gestione dell’AMP. Dai dati relativi alla pesca professionale, infatti non sono emerse attività continue in AMP da parte di pescatori professionali in possesso di licenza per diversi motivi attribuibili secondo il loro punto di vista alle limitazioni spazio-temporali e a quelle legate alle caratteristiche degli attrezzi imposte dal regolamento stesso. In ragione del basso numero di osservazioni condotte nelle zone interne alla riserva, non è stato possibile valutare appieno le differenze esistenti tra le diverse zone di pesca sottoposte ad un diverso regime di regolamentazione e di conseguenza un eventuale effetto riserva; infatti, nonostante il confronto effettuato sui pochi dati a disposizione non ha evidenziato nessuna differenza tra i rendimenti della piccola pesca all’interno e fuori l’area protetta, probabilmente il numero ridotto di pescate su cui quest’ultimo è stato basato potrebbe aver influenzato il risultato delle analisi statistiche. Lo stesso problema si è presentato anche per quanto riguarda la pesca ricreativa; dallo studio di quest’ultima sono emersi risultati relativi al numero di autorizzazioni rilasciate per pescare all’interno dell’AMP, alle specie più frequenti, agli attrezzi più utilizzati etc. Ciò ha permesso di descrivere l’entità del fenomeno, di sottolinearne l’importanza e la diffusione all’interno dell’AMP 97 del Plemmirio e di affermare come quest’attività, a livello locale, sta subendo un notevole incremento conformemente a quanto sta accadendo nel resto del Mediterraneo. Tuttavia la mancanza di alcune informazioni come per esempio il dato relativo al sito di pesca, fondamentale nella valutazione dell’effetto riserva, non ha permesso di fare alcuna considerazione a riguardo in quanto, non avendo la possibilità di distinguere le diverse zone di pesca, nulla si può dire sulle eventuali differenze di biomassa e biodiversità presenti nelle aree in cui la pesca ricreativa è sottoposta ad un diverso regime di regolamentazione. Al fine di studiare gli eventuali benefici dell’AMP sui popolamenti ittici e riportare le evidenze scientifiche di un eventuale effetto riserva, occorre implementare i dati relativi alla pesca in AMP per potere effettuare un confronto significativo tra le risorse ittiche presenti all’interno della riserva ed in particolare nelle zone sottoposte a diverso regime di tutela ed all’esterno della stessa. In questo senso si provvederà ad intensificare i rilievi relativamente alla pesca ricreativa per ottenere un dato più significativo riguardo il sito di pesca ed in riferimento alla pesca professionale si procederà ad un monitoraggio più intenso di uno o due pescatori che pescano più frequentemente all’interno della area in modo da incrementare il numero dei rilievi relativi alle pescate all’interno dell’AMP. In riferimento invece allo studio della componente socio-economica degli utenti, le attività di rilevamento sul campo e l’analisi effettuata tramite la somministrazione dei questionari ci ha permesso di interagire direttamente con i pescatori e di conoscere l’opinione di questi ultimi sull’AMP che per la maggior parte asseriscono che l’istituzione della AMP non ha avuto un effetto significativo sulle attività di pesca. Tuttavia, il dato più significativo ed al tempo stesso preoccupante emerso in questa fase dello studio e così come riportato in altri studi effettuati in altre aree marine protette, fa riferimento alla difficile convivenza tra il mondo della pesca e le finalità istitutive dell’area protetta: i pescatori, pur riconoscendo l’importanza dell’AMP, continuano a manifestare un atteggiamento di diffidenza ed a volte di ostilità; è auspicabile in questo senso e per il superamento di tali criticità uno sforzo cooperativistico, organizzativo e progettuale finalizzato a promuovere la collaborazione e partecipazione dei pescatori alle attività gestionali. Il progetto verrà pertanto continuato ed implementato alla luce delle evidenze e criticità emerse nella prima fase di realizzazione; ciò permetterà di analizzare e quantificare in maniera più approfondita gli impatti delle attività di pesca sui popolamenti ittici all’interno dell’Area Marina Protetta ed, al tempo stesso, di conseguire una analisi più attenta relativamente alla determinazione dell’effetto riserva. La conoscenza e lo studio di tali parametri risultano infatti indispensabili per confermare l’adeguatezza del sistema di regolamentazione adottato, ribadire i benefici conseguenti 98 all’istituzione dell’AMP e fornire criteri essenziali per l’individuazione di modelli e strategie di gestione in grado di rendere le attività di pesca compatibili con la tutela dell’ecosistema marino e lo sfruttamento delle risorse. 99