Anno VIII n. 338 Settimanale d’informazione del Salento • sabato 12 dicembre 2009 Primo piano Primo piano Lecce Nardò Sport “FlySalento”, le nuove sfide del turismo locale Cuoreamico, obiettivo raggiunto per tutti i 33 casi L’ex Carlo Pranzo funziona, ma gli studenti protestano Caso Tributi Italia, tutto risolto. O quasi Il Lecce di Di Canio intriga e vince ■ Laura Castelluzzo a pag. 8 ■ a cura della redazione a pag. 8 ■ Giorgio De Matteis a pag. 10 ■ Alessio Palumbo a pag. 20 ■ Pasquale Marzotta a pag. 28 “Il tuo volto, Signore, io cerco” Il maestro Giuseppe Afrune torna a Poggiardo con una retrospettiva molto suggestiva. Il “pittore della fede”, attraverso i ritratti di Gesù, Padre Pio e Giovanni Paolo II, darà testimonianza del messaggio di amore e speranza che il figlio di Dio ha voluto donarci con il suo sacrificio LETTERE E OPINIONI 12/12/2009 “Gioisci, figlia di Sion, esulta Israele, rallegrati con tutto il cuore, figlia di Gerusalemme. Non temere, Sion, non lasciarti cadere le braccia!”. La terza domenica d’Avvento è chiamata Domenica gaudete, a motivo dell’annuncio di gioia che viene proclamato dalla parola dei profeti e dall’apostolo Paolo. Il motivo della gioia non è tanto il Natale ormai vicino, ma il Signore che non dimentica il suo popolo nell’esilio e nell’afflizione, ma lo soccorre e lo solleva. Certo, considerando la realtà del Medio Oriente e la situazione disastrosa di alcuni paesi nel Mondo, questo annuncio ci sembra cada nel vuoto. Si chiedono rinforzi per la missione di pace in Afganistan, ma sappiamo che si tratta di guerra con rischi e pericoli e già abbiamo contato diversi soldati tornati a casa in bare di morte! Quando duemila anni fa Cristo è venuto sulla Terra la situazione non era diversa dalla cronaca dei nostri giorni, tanto che il canto di gioia fu intonato dagli angeli sulla grotta di Betlemme nella desolazione più assoluta, fatta eccezione per dei pastori che vegliavano di notte il loro gregge. Evidentemente, la gioia cristiana non è sinonimo di baldoria, chiasso e allegria a buon mercato. Paolo VI, a torto considerato triste e pessimista sulle sorti della Chiesa del dopo Concilio Vaticano II (anni ‘60), ci ha lasciato una lettera sulla gioia cristiana, ove sottolinea la fonte e il frutto di questa gioia che sgorga dal cuore abitato da Dio. Il Vangelo fa dire al nostro Maestro: “Il vostro cuore è triste, ma si cambierà in gioia, che il mondo non sa e non può dare”. Vi auguro, amici di Belpaese, mentre allestite il presepio nella vostra casa, di poter assaporare questa gioia che ci regala la nostalgia della nostra infanzia, quando eravamo contenti di poco, perché il cuore era colmo di affetto sincero. 3 LETTERE Le lettere anonime o firmate con pseudonimi non saranno pubblicate Egregio direttore, le scrivo da Lecce, lavoro come impiegato in un’azienda e sono padre di due ragazzi di 12 e 14 anni. Quest’anno, se tutto va bene, tra stipendio e tredicesima raggiungerò i 1700 euro (scarsi). In teoria una bella boccata d’aria per il mio bilancio familiare. Solo in teoria, però. In pratica anche questa presunta boccata d’aria si ridurrà ad un piccolo sbuffo. Le spiego subito perché. Carlo, il ragazzo di 12 anni, vuole la Playstation3, che credo costi sui 250/300 euro. Naturalmente ci sarebbe da aggiungere qualche gioco e quindi il prezzo è destinato a lievitare. Andrea invece è uno sportivo e uno juventino sfegatato (in questo ha preso dal padre!) e desidera tanto una divisa ufficiale della Juve. Solo la maglia costa sui 70 euro! Poi, posso trascurare mia moglie? Lavora tutto il giorno in casa, accudisce con amore la famiglia, non ha chiesto nulla di esplicito, ma un regalo lo merita anche lei. Se poi aggiungiamo le solite spese di casa, i regali agli altri parenti, i costi per pranzi natalizi e affini, capirà bene che l’entusiasmo per stipendio e tredicesima si riduce ad una pura illusione. Mi rendo conto che c’è chi sta molto peggio di me ma, caro direttore, in linea generale di soldi ce ne sono pochi e la “coperta” è sempre più corta. Non volendo far mancare un bel Natale alla mia famiglia, credo che sarò io a rimanere “scoperto” e senza regali. Poco male, spero ugualmente sia un Natale sereno per tutti e se mia moglie e i miei figli saranno felici e apprezzeranno i sacrifici fatti per loro, lo sarò anch’io, anche senza regalo. Distinti saluti. M. C. - Lecce PENSIERI E PAROLE L’ultima crociata di Alessio Palumbo Piazzatisi stabilmente al governo, dove oramai fanno il bello ed il cattivo tempo, i rappresentanti della Lega Nord hanno giudicato conveniente accantonare, almeno per il momento, i consueti attacchi verso i meridionali e “Roma ladrona”, trovando un nuovo cavallo di battaglia nella guerra contro l’Islam. Una nuova crociata condivisa anche da alcuni movimenti di estrema destra e motivata in vario modo, dalla difesa delle radici celtiche alla tutela delle tradizioni cristiane, dalla politica di sicurezza ad una banale antipatia nei confronti di chi ha un colore di pelle un po’ meno chiaro. Non di rado, tuttavia, sembra che le vere ragioni di questa guerra santa siano due: l’intolleranza e l’ignoranza. Partiamo dalla prima. Le città del nord Italia sono passate, nell’ultimo cinquantennio, dai cartelli del tipo “non si affitta ai meridionali” agli slogan contro i musulmani e gli extracomunitari. L’intolleranza, la paura, l’ostilità verso chi viene dal di fuori sono dunque sentimenti diffusi da tempo. Ultimamente, tuttavia, il Carroccio ne ha fatto il leit motiv per manifestazioni politiche e campagne parlamentari, garantendo a tali atteggiamenti un’estensione ancora più ampia. Pur senza cadere in facili generalizzazioni, si può rivendicare, con un certo orgoglio, la maggiore apertura del sud Italia nei confronti degli extracomunitari, dei migranti e delle altre culture in genere. Non a caso, lo stesso Salento fu additato da molti, al tempo degli sbarchi delle popolazioni balcaniche, come un eccellente esempio di accoglienza e solidarietà. In secondo luogo l’ignoranza. Accusare Maometto di essere un “pedofilo” (secondo le parole di Daniela Santanchè) o definire Tettamanzi, l’arcivescovo di Milano, “un Imam” solo perché aperto al dialogo con le altre religioni, denotano una scarsa conoscenza ed una crescente banalizzazione delle questioni. Nello specifico, l’errata associazione tra terrorismo ed Islam, continua a chiudere sempre più le menti al dialogo ed inculca infondate paure. In sintesi, ciò che il razzismo leghista ed estremista non riesce a capire è che un clima del genere, in un contesto multiculturale e globalizzato come quello odierno, non assicurerà mai la sicurezza e la tranquillità tanto sbandierata, ma favorirà soltanto la crescita dell’odio e della diffidenza reciproca. Secoli di storia insegnano che l’intolleranza e l’ostilità nei confronti di chi è portavoce di culture o religioni diverse hanno solo creato scontri, paure e guerre. A quanto pare, tuttavia, la storia continua ad essere una maestra poco ascoltata. IN COPERTINA 12/12/2009 4 “Il tuo volto, Signore, io cerco” Il maestro Giuseppe Afrune torna a Poggiardo con una retrospettiva molto suggestiva. Il “pittore della fede”, attraverso i ritratti di Gesù, Padre Pio e Giovanni Paolo II, darà testimonianza del messaggio di amore e speranza che il figlio di Dio ha voluto donarci con il suo sacrificio a cura della redazione A partire dal 13 dicembre prossimo il Palazzo della Cultura di Poggiardo sarà lo scenario di un evento culturale e artistico di straordinaria importanza per l’intero Salento. Il maestro Giuseppe Afrune, dopo alcuni anni dalla sua ultima mostra personale, torna ad esporre e lo fa nella sua città natale con 36 ritratti molto suggestivi, dalla grande espressività e delicatezza. Giovani Paolo II, Padre Pio, il volto di Gesù, Madre Teresa di Calcutta sono i soggetti religiosi prediletti dall’artista salentino e che sarà possibile ammirare nella cittadina messapica. Una mostra assolutamente unica nella sua composizione, realizzata con una maestria che toglierà il fiato ai visitatori in un percorso intensamente spirituale ed emozionante in cui il pennello ispirato dalla fede di Afrune ci restituisce i lineamenti scolpiti nel tempo della carità e della pace. Un messaggio evidente del resto, prima ancora che nella scelta delle opere, già nel titolo della mostra: “Il tuo volto Signore io cerco” tratto dal Salmo 26. La retrospettiva è un gesto di riguardo e affetto dell’artista nei confronti di Poggiardo e di tutto il Salento, il desiderio da tempo coltivato di condividere con la sua gente, con i giovani soprattutto, il proprio percorso interiore di uomo e di artista sviluppato negli anni attraverso le opere che testimoniano la fede, la spiritualità che si incontra con l’arte. Ciò che caratterizza la pittura di Afrune è senz’altro la tecnica usata, unica al mondo: una pittura “a fresco” su multistrato marino composto con polvere di carparo (una tipica pietra leccese che si trova soltanto nel Basso Salento), resine naturali molto rare, pigmenti puri che fanno emergere dall’impasto una particolare brillantezza dei colori tradotti superbamente sui dipinti. Altra peculiarità è data dalla luce che si sprigiona dall’immagine vivificandone, in mille sfaccettature, ora la bontà, ora la fermezza, ora la melanconica sofferenza dell’uomo. Ciò che però rende assolutamente unica e speciale la pittura di Afrune è il sentimento che vi è dietro, sono le profonde emozioni che la animano e la guidano e che i visitatori riusciranno a cogliere in tutta la loro intensità. Si tratta di un’occasione unica: il Duomo di San Rufino ad Assisi, che ospita una mostra permanente su Giovanni Paolo II costituita da 19 opere e visitata ogni anno da 6 milioni di visitatori; la Casa di sollievo della Sofferenza nel Museo permanente a San Giovanni Rotondo in cui sono esposte 25 raffigurazioni di Padre Pio; la Prefettura Pontificia nel Palazzo Pontificio con un ritratto di Benedetto XVI; la Sala Gentiluomini dedicata a Giovanni Paolo II per i 25 anni di pontificato e unica nella storia dei vari pontificati che ospita appunto un ritratto del papa polacco o il Palazzo del Vicariato di Roma in cui sono tre i volti impressi su tela dall’artista salentino, esposti tra le opere di Michelangelo e Raffaello: oltre ai due ultimi pontefici, anche il cardinale Camillo Ruini. Nella cripta della “Madonna delle Grazie” di San Giovanni Rotondo che custodisce le spoglie di Padre Pio, è possibile ammirare ben sette opere. La mostra sarà visitabile dal 13 dicembre 2009 al 7 gennaio 2010, tutti i giorni dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 20. Per informazioni: 0836.909812. La biografia del maestro Giuseppe Afrune è nato a Poggiardo l’11 agosto 1954. Vive ed opera a Specchia. È docente di ruolo in disegno dal vero ed educazione visiva per gli Istituti d’Arte Statali, è inoltre idoneo con nomina per l’insegnamento di Pittura nelle Accademie di Belle Arti. Ha eseguito numerosissime opere per chiese ed enti religiosi: i suoi ritratti di personaggi del clero, della cultura, della politica, fanno parte di collezioni pubbliche e private. Attivo partecipante della vita artistica nazionale ed internazionale, ha esposto in mostre collettive e personali sia in Italia che all’estero. Dal 1982 al settembre del 2005 il maestro ha esposto a Roma, Istanbul, Parigi, Seul, Figuras, Tokyo, Washington, Philadelphia, Torino, Lamezia Terme, Varese, MIlano, Castro Reale, Modena, Viareggio, Firenze, Atene, Specchia, S. Maria di Leuca, Bastia, Amsterdam, Otterloo (Olanda), Auverse sur Oise (Francia), Lario Cadorago, Putignano, Genova, Gallipoli, Poggiardo, Siviglia, Squinzano, “La mia volontà è quella di dare testimonianza alla Verità” Il maestro Giuseppe Afrune racconta, in questa intervista, il suo percorso spirituale. Di come, oltre dieci anni fa, la sua vita è cambiata diventando, attraverso la pittura, una continua ricerca dell’amore di Cristo Novara, Bangkok, Hong Kong, Singapore, Cortina d’Ampezzo, Saint Vincent, Carovigno, Bormio, La Spezia, Tricase, Vibo Valentia, Grosseto, Bari. Presente anche in trasmissioni televisive di TeleNorba, Italia 1, Rai 1, Rai 3. Giuseppe Afrune è il pittore della fede. Da Giovanni Paolo II a Benedetto XVI, l’artista poggiardese è entrato da tempo nel cuore dei vicari di Cristo. Ma non sempre è stato così. “Pittore dei bistrot”, così veniva chiamato il maestro prima del 1998. Scettico e distante dalla parola di Cristo, ha avuto anche lui un forte periodo di crisi culminato con 12/12/2009 IN COPERTINA 5 Una città in festa per Afrune Il maestro Giuseppe Afrune racconta, in questa intervista, il suo percorso spirituale. Di come, oltre dieci anni fa, la sua vita è cambiata diventando, attraverso la pittura, una continua ricerca dell’amore di Cristo una sofferta e travagliata conversione. Un lungo e meditato percorso spirituale che Afrune vuole trasmettere anche agli altri, a chi ancora non ha la fortuna di conoscere la grande gioia che può donare il Signore Gesù. “Ho avuto la fortuna di conoscere Natuzza Evolo, la mistica calabrese morta il 1° novembre scorso. Una persona di grande sensibilità che ha contribuito in maniera decisiva a cambiare la mia vita”. Giuseppe Afrune racconta con precisione gli stati d’animo della sua esistenza, di cosa è cambiato da un certo momento in poi: “Attraverso la pittura cerco di esprimere i sentimenti che provo ogni giorno della mia vita, di regalare una forte speranza a chi è nella disperazione”. È questo il tratto distintivo di “Il tuo volto Signore io cerco” la grande mostra che nei prossimi giorni aprirà le porte a Poggiardo. Una iniziativa a cui Afrune tiene molto e, ci tiene a specificarlo, non per motivi di affermazione personale. “Il percorso dell’esposizione presso il Palazzo della Cultura è stato lungo e meditato: ci sono voluti oltre 5 anni per approntare il filo conduttore e scegliere i 36 quadri che saranno visibili e che non saranno in vendita”. Tre le figure che Afrune ha voluto riprendere nei suoi dipinti e raccogliere in questa personale: Padre Pio, Giovanni Paolo II e il Volto di Cristo. “Il Santo di Pietrelcina è stato fondamentale nel tragitto verso la piena consapevolezza della mia fede. Le opere sono una diretta espressione del rapporto con lui, un tentativo di restituire in maniera infinitesimale quanto ho ricevuto da Padre Pio, della grande trasformazione che ho avvertito nella mia vita. Ero una persona disillusa, dallo scarso interesse per gli altri e per il mondo. L’incontro con Padre Pio, di cui ho potuto sentire la viva e costante presenza, mi ha cambiato profondamente. Visitare la sua opera più grande, la Casa Sollievo della Sofferenza ha fatto di me un uomo diverso, capace di guardare oltre la materia, oltre lo scorrere dei giorni senza scopo per riflettere sulla forza dell’amore che diventa una ragione per l’esistenza. I 25 dipinti che sono esposti nell’Ospedale di San Giovanni Rotondo, sono stati più un dono per me e spero che siano di conforto a chi purtroppo ha la necessità di essere ospite della struttura”. Altra figura essenziale per Afrune è stata Karol Wojtyla, il papa che ha voluto conoscere personalmente quel pittore capace di rappresentare vividamente, con le sue pennellate, l’animo umano. “Giovanni Paolo II è stato l’ispiratore della mia recente conversione, colui che ne ha segnato i passi, accarezzandomi con la delicatezza di un padre amorevole. Ho avuto la fortuna di conoscerlo in più occasioni, ritornando a casa ogni volta sempre più affascinato dalla grande serenità di un uomo tanto buono. La Madonna di Częstochowa, il dipinto che portai in Vaticano lo colpì molto e fu per me un grande e significativo momento di crescita spirituale. Un rapporto intenso che spero si riesca a percepire proprio nei dipinti selezionati per la mostra”. L’ultima sezione è quella che riguarda il volto di Cristo, in tante espressioni significative: “Gesù è la Via che ogni giorno indica la salvezza. Una fonte di speranza forte per un mondo che ha bisogno di segni importanti e sicuri. Nelle mie opere Cristo è il Salvatore, colui che ridona la vita nei momenti più cupi e difficili, quando lo sconforto sembra prevalere e vincere su tutto. Gesù aiuta sempre ed è fonte di speranza inesauribile”. È sereno Giuseppe Afrune, consapevole di aver trovato una ragione per la propria opera: “La mia volontà è quella di dare testimonianza della Verità. Io lo faccio attraverso i dipinti: vorrei trasmettessero un messaggio d’amore e di fiducia in tutti coloro i quali verranno al Palazzo della Cultura e che, una volta usciti, fossero a loro volta portatori della parola di Cristo a tutto il mondo. Una parola che salva e senza la quale non c’è nessuna possibilità di vivere con serenità e soddisfazione una vita all’apparenza senza alcun senso”. “È con gioia immensa e profondo orgoglio che la città di Poggiardo accoglie questo evento straordinario”. È emozionato il sindaco di Poggiardo Silvio Astore, nel dare la notizia del grande evento che si svolgerà da metà dicembre nella cittadina messapica. “C’è un intero paese in trepidante attesa di ammirare le opere del maestro Afrune, sono ormai settimane che non si parla d’altro. Sarà del resto una mostra dal grandissimo significato culturale che, ne sono certo, catturerà i visitatori per la sua profonda intensità, la forte spiritualità e il grande valore artistico. Un magnifico regalo che il maestro Afrune ha voluto donare alla sua città natia in cui non esponeva da molti anni. Avere la possibilità di condividere con i cittadini di Poggiardo e Vaste la sua trasformazione artistica e umana ammirando quella che è la sua arte oggi rappresenta un momento di crescita per l’intera comunità anche, ci tengo a sottolinearlo, sotto il profilo spirituale. Credo non si potesse avere evento migliore per chiudere l’anno in corso e aprire il nuovo per il nuovo Palazzo della Cultura, che con grandi sforzi e forte determinazione sta ormai diventando il cuore culturale pulsante di un intero territorio”. Per il Consigliere Regionale Aurelio Gianfreda “la mostra di Giuseppe Afrune rappresenta un evento culturale di alto profilo per l’intera regione Puglia, sia per l’aspetto artistico sia per le implicazioni di carattere evolutivo di un percorso umano che il maestro Afrune ha intrapreso ma non ancora concluso, passando dalla esaltazione dei cafè chantant alla riflessione intima sulla caducità del ‘terreno’ e alla trascendenza del ‘divino’. Le opere del Maestro presenti in Vaticano, a Castel Gandolfo, a San Giovanni Rotondo e nella Basilica di Assisi sono riconoscimenti ad un artista poggiardese di cui l’intera comunità è fiera. Sono profondamente convinto che questa Mostra nel Palazzo della Cultura, realizzata per la prima volta a Poggiardo e a distanza di quattro anni dall’ultima nel Castello Carlo V a Lecce, rappresenti un tributo dovuto dall’Amministrazione comunale ad un artista che continua a dare lustro a Poggiardo e alla cultura salentina che, nel panorama internazionale, rappresenta un’enclave straordinaria in differenti campi dell’espressione artistica. Un territorio, caratterizzato da esperienze che dai Messapi ai Romani ai Bizantini è stato l’habitat naturale di straordinarie testimonianze passate, non poteva essere sordo a straordinarie esperienze artistiche attuali”. Per l’assessore alla Cultura del Comune di Poggiardo, Lina Tarantino, “questa iniziativa è la conferma di quanto questa Amministrazione comunale abbia deciso di investire nella cultura e lo faccia con passione e determinazione. Non si spiegherebbe altrimenti come un piccolo Comune come il nostro riesca ad organizzare eventi come il Congresso Internazionale sul Turismo Religioso, il Festival Internazionale dell’Archeologia per ragazzi, il Festival del Teatro Antico solo per citarne alcuni. Lo spessore artistico del maestro Afrune è tale da trasformare questa mostra in un evento straordinario non solo per Poggiardo e Vaste. Ho visto alcuni dei quadri del maestro Afrune e ne sono rimasta impressionata per l’intensità delle espressioni e per la profonda spiritualità che da essi promana. Sono pertanto certa che questa mostra rappresenterà un’esperienza indimenticabile per chi verrà a visitarla”. 12/12/2009 IN COPERTINA Le immagini della fede Alcune opere di Giuseppe Afrune protagonista della mostra a Poggiardo 6 12/12/2009 PRIMO PIANO 8 “FlySalento”, le nuove sfide del turismo locale Sarà presentato il prossimo 16 dicembre il progetto di Confesercenti e Assoturismo Puglia per promuovere l’offerta turistica del nostro territorio I l territorio pugliese (ed in particolare modo quello salentino) costituisce oggi una delle destinazioni turistiche di maggior successo nel panorama nazionale ed internazionale. Tutto ciò è certamente dovuto alle bellezze naturali, artistiche e culturali insite nel territorio, ma il merito è senz’altro da attribuire anche all’impegno degli operatori turistici che quotidianamente cercano di realizzare quel valore aggiunto per rendere il Salento sempre più appetibile. E proprio la voglia di promuovere il brand ‘Salento’ sarà oggetto del meeting “FlySalento. Un progetto per far decollare il turismo” che si terrà il prossimo 16 dicembre presso l’Hotel President di Lecce. L’iniziativa nasce in seguito ad una ricerca congiunta di Confesercenti e Assoturismo Puglia, con la collaborazione delle sedi provinciali di Lecce, Brindisi e Taranto e con l’Università del Salento, nello specifico il Dipartimento di Studi Storici all’interno del progetto Fixo. Il convegno avrà inizio alle 9.30 con l’apertura dei lavori da parte del Presidente Confesercenti Puglia, Ottavio Severo. Il progetto “FlySalento” sarà presentato dal presidente di Assoturismo Puglia, Massimo Rota (nella foto), il quale spiegherà come l’obiettivo da raggiungere sia quello di effettuare un’operazione di Anche quest’anno il Salento grida a gran voce grazie perché anche quest’anno insieme ce l’abbiamo fatta a vincere. Ha vinto la speranza ma anche quella forza che rende diverso questo territorio. Un territorio unico che dallo scorso anno abbraccia idealmente le province di Lecce e Brindisi, integrate per un unico obiettivo. Quello che ancora una volta è stato centrato. Tutti i 31 casi di questa nona edizione sono stati risolti, tutti i 33 bambini hanno potuto insieme alle loro famiglie e grazie alla lunga maratona radiotelevisiva assistere in tempo reale alla realizzazione del proprio sogno. 345mila euro era l’obiettivo finale e a 3 ore dalla fine della diretta per la prima volta nella storia di Cuoreamico il contatore superava già la cifra di 342mila euro. Un susseguirsi di emozioni e poi la certezza di poter guardare al proprio futuro con maggiore fiducia. Una mobilitazione generale che ha coinvolto tutti: istituzioni a cominciare dalle province di Lecce e di Brindisi. Associazioni, comitati, rappresentanti del mondo sportivo, imprenditoriale, scuole, privati esponenti del governo nazionale. Molti di loro hanno anche smesso i panni istituzionali per indossare calzoncini, maglietta e scarpette chiodate e partecipare al triangolare al Via del Mare che ha visto sfidarsi nazionale vip Comune e Provincia di Lecce. Un sostegno economico significativo è arrivato da tutte le aziende che hanno aderito alla cam- consolidamento dei mercati già esistenti e successiva apertura ai mercati emergenti. A presenziare l’incontro, tra gli altri, vi saranno il presidente della Provincia di Lecce, Antonio Gabellone, l’assessore al Turismo della Regione Puglia, Magda Terrevoli, ed il presidente nazionale di Assoturismo, Claudio Albonetti. “Il progetto è il risultato di una ricerca nella quale sono stati evidenziati i dati riguardanti la consistenza dell’offerta turistica del territorio Grande Salento”, come spiega il presidente Massimo Rota, il quale aggiunge che “sono stati analizzati i dati dell’offerta turistica nelle diverse tipologie di strutture per l’accoglienza e la consistenza per quanto riguarda il numero di posti letto ad esse associato. Il tutto è stato abbinato con i dati riguardanti i flussi turistici, ossia arrivi e presenze sul territorio. Da questo confronto è emerso che purtroppo il nostro è un turismo ancora molto legato al territorio italiano e ancor più alla nostra regione, basti pensare che il 30% delle presenze vengono dalla regione Puglia. Quindi il turismo pugliese è fatto di un turismo di pugliesi e solo il 12% proviene da paesi al di fuori dell’Italia”. Analizzando il tasso di occupazione lorda delle aziende, considerato il termometro della salute delle imprese turistiche, è emerso che questo non arriva al 17%, inserendo il Salento in una posizione di inferiorità rispetto alla media del territorio nazionale (24%). “Questo è un segnale della debolezza delle nostre aziende commenta Rota- e dell’eccessiva stagionalizzazione della nostra offerta turistica”. Tutto ciò è stato poi confrontato con i dati riguardanti una regione affine alla Puglia, la Sicilia, che, nonostante offra meno posti letto, ha un tasso di occupazione lorda pari a quello del territorio nazionale e registra il 40% di presenze straniere. Questo è dovuto alla capacità della regione di saper sfruttare al meglio le proprie potenzialità, considerando che la Sicilia è molto meglio collegata al resto d’Italia e d’Europa rispetto al Salento. Negli aeroporti siciliani sono stati registrati circa 11 milioni di passeggeri, mentre in quelli pugliesi solo 3 milioni e mezzo (dati relativi al 2007). Questo studio ha portato a maturare la Cuoreamico, obiettivo raggiunto Al termine della maratona radiotelevisiva sono stati raccolti 364.481,25 euro. Trentatré bambini avranno l’aiuto richiesto pagna di sensibilizzazione di Telerama, Salento doc. In piazza Sant’Oronzo, dove sono stati allestiti gli stand con i loro prodotti per far convergere solidarietà e crescita del territorio. Fondamentale, come ogni anno, il ruolo della Banca Popolare Pugliese. Sportelli aperti per tutto il week end per permettere ai cittadini di poter effettuare i versamenti nelle filiali delle province di Lecce e Brindisi. Banca Popolare Pugliese, Gruppo Aligros e Mixer Media, veri pilastri del- convinzione che il problema da risolvere con maggiore urgenza, tra gli altri, è quello legato ai collegamenti. Sarà quindi in occasione del convegno che si proporrà “una replica seppure semplificata di un sistema che è già stato attuato in Emilia Romagna” spiega ancora il presidente Rota. La sfida che verrà lanciata sarà la costituzione di un consorzio degli operatori turistici all’interno delle tre province del Grande Salento che gravitino intorno all’Aeroporto di Brindisi (nella foto grande) e che siano disposte ad investire capitali per la realizzazione di nuovi collegamenti di voli charter dedicati esclusivamente al turismo con destinazioni da definire in itinere. Sarà chiesto un intervento anche alle istituzioni per una migliore commercializzazione del nostro prodotto turistico, per riuscire a “pacchettizzare” l’offerta turistica e posizionare il prodotto sul mercato in maniera più efficace. Laura Castelluzzo l’iniziativa, hanno potuto contare sull’entusiasmo di chi non può rimanere indifferente di fronte a questo toccante intreccio di sofferenze, reciprocità, condivisione e soprattutto amore. Tutti hanno fatto a gara per dimostrare il proprio attaccamento ad un progetto ormai radicato nella coscienza collettiva. Innumerevoli gli ospiti che si sono alternati negli studi di Lecce e Brindisi dove la raccolta è continuata grazie ai contributi personali agli oggetti messi all’asta, al denaro frutto delle tantissime iniziative che si sono susseguite nell’anno e poi i collegamenti continui con le sedi delle Banca Popolare Pugliese dislocate nel territorio, con i maggiori comuni del Grande Salento. Un unico filo con un unico sottofondo…quel tintinnio delle monetine alla rottura dei tantissimi salvadanai. Alla fine della maratona televisiva a rete unificate che ha visto coinvolte le emittenti del Gruppo Mixer Media, Tele Rama e Tele Rama 1, il contatore ha segnalato la straordinaria cifra di 364.481,25 euro, regalando così un sorriso ai 33 bambini che hanno richiesto l’intervento di Cuoreamico. I salvadanai, numerati e timbrati dall’associazione, resteranno disponibili, per tutti coloro che vogliano ancora contribuire, fino al 7 gennaio nelle filiali della Banca Popolare Pugliese, in tutti i punti vendita del Gruppo Aligros, in 160 uffici postali sparsi su tutto il territorio salentino, nelle edicole, in altri esercizi autorizzati che hanno aderito al Progetto, e che recano quale segno distintivo l’adesivo di Cuoreamico. Ma la solidarietà non va in vacanza. Infatti, continuano le iniziative a favore dei bambini di Cuoreamico. Si procederà all’apertura dei salvadanai dal 7 al 23 gennaio, per poter aiutare ancora, tanti altri bambini. LECCE 12/12/2009 10 Torna in funzione l’ex Carlo Pranzo Il parcheggio adesso è pronto ma crescono le polemiche da parte degli studenti universitari per l’esiguità dei posti auto messi a loro disposizione dalla Sgm I l parcheggio d’interscambio situato nell’area dell’ex Carlo Pranzo è tornato a funzionare a pieno regime. Pochi giorni fa, infatti, sono stati realizzati alcuni interventi di manutenzione ed è stata ripristinata l’apposita segnaletica che indica le zone di sosta. L’area parking, così, potrà tornare a essere utilizzata secondo la tariffazione prevista: 52 centesimi per 50 minuti di sosta, oppure la tariffa di 1,50 euro per tutto il giorno. Nel parcheggio, inoltre, sono state installate le colonnine del bike sharing, per agevolare chi preferisce lasciare l’auto e girare il centro in sella ad una bicicletta. Rientra in vigore anche la convenzione tra Università del Salento ed Sgm, che prevede la disponibilità di 50 posti auto gratuiti agli studenti che espongono dietro al parabrezza il loro libretto universitario, originale o in copia. Adesso, dunque, dopo che per qualche tempo il parcheggio è stato considerato area di sosta libera, non saranno più accettate irregolarità nel pagamento della sosta e gli automobilisti rischiano le dovute sanzioni. Per evitare ulteriori equivoci, ad attendere gli automobilisti all’ingresso del parcheggio ci saranno per i primi giorni gli ausiliari del traffico, incaricati di segnalare agli studenti le piazzole auto a loro disposizione e verificare il possesso del libretto universitario. Per un certo periodo il parcheggio è risultato abbandonato a se stesso. In seguito ad una serie di eventi cittadini che si erano svolti sul piazzale, erano state rimosse le barre di cemento divisorie dei percorsi e la segnaletica stradale. Inoltre, la mancanza di manutenzione aveva fatto che si che gli avvallamenti creati dalle precipitazioni e dal passaggio dei veicoli fossero diventati pressoché impraticabili nei giorni di pioggia. Sulla questione era anche intervenuta l’Aduc, l’Associazione per i Diritti dei Consumatori, che aveva sollecitato gli utenti a non pagare la tariffazione giornaliera per l’uso del parcheggio fino a quando l’amministrazione comunale non fosse intervenuta a ripristinare l’area. Adesso che sono stati effettuati tutti gli interventi manutentori, l’ex Carlo Pranzo è tornato a funzionare alla normalità. Ma ugualmente non mancano le polemiche. Questa volta sono gli studenti dell’Università del Salento a lamentarsi dell’area parking, criticando l’esiguità di posti a propria disposizione. V. B., studente tarantino al secondo anno di Scienze della Comunicazione, ammette il disagio: “Sarò costretto ad alzarmi prestissimo la mattina, perché se non trovo il posto gratuito, a me che vengo da Taranto e seguo le lezioni tutti i giorni, pagare la tariffa giornaliera vorrà dire spendere almeno 40 euro in più al mese. Impensabile”. Anche B. F., studentessa di Lingue e letterature straniere presso lo sperimentale Tabacchi, polemizza sull’argomento: “Ci costringeranno a fare una gara ogni mattina. I primi che arrivano vincono un posto gratuito. Senza possibilità, poi, di spostarsi durante le ore di buco e ritornare, perché altrimenti si rischia di perdere la «poltrona»”. La parola adesso passa al Comune, che dovrà farsi carico di una mediazione tra Sgm e Università per venire incontro alle esigenze degli studenti. Giorgio De Matteis Cresce la protesta dei restauratori leccesi Numerosi operatori del comparto Restauro vittime di un inattendibile regolamento che disciplina l’accesso al nuovo bando per l’acquisizione del titolo S e si volesse esprimere in un’immagine la risma dell’attuale Governo nazionale, si potrebbe coraggiosamente prendere a prestito da quell’Italia futurista la figura di una macchina. Una politica dal taglio indifferenziato, un’imprudenza travestita da ragion di Stato, che ha come unico fine quello di razionalizzare, velocizzare il funzionamento della macchina-azienda Italia, il cui passato è una zavorra. Questa politica, rivoluzionaria nella misura in cui si giustifica a monte nella sua accezione originaria di “arte” del governo, sta investendo tutti i settori della res-pubblica ed è ben rappresentata da volti artistici ed eclatanti come quello di Brunetta, o meglio ancora come quello angelico e da “Giovanna D’Arco” della Gelmini.. Un volto ancora più memorabile è quello del ministro dei Beni Culturali Sandro Bondi. Al centro della contesa vi è un decreto ministeriale del 29 settembre, un regolamento per “accedere a una prova di idoneità utile all’acquisizione delle qualifiche di Restauratore dei Beni Culturali e di Collaboratore dei Beni Culturali”. Lo scopo del bando, la cui scadenza è il 31 dicembre 2009, è di regolamentare le situazioni eterogenee che caratterizzano le attività del restauro in Italia, situazioni caratterizzate da professionalità maturate principalmente nei cantieri. La prova di idoneità è una sorta di transizione per una riabilitazione degli operatori del settore. In base al regolamento che disciplina l’accesso al bando, migliaia di restauratori rischiano di vedersi rinnegare i curricula. Uno degli elementi ostativi più eclatanti per l’accesso al bando, infatti, è che gli operatori dovranno dimostrare l’esperienza pregressa nel settore attraverso la presentazione di un certificato di “Regolare esecuzione dell’intervento di Restauro”, che dovrebbe dimostrare la responsabilità diretta nella gestione dell’intervento. Questa richiesta non tiene conto del fatto che la documentazione di cui viene fatta richiesta è stata introdotta dall’allegato D del DPR n. 34/2000, una tipologia di attestazioni del tutto sconosciuta all’ordinamento precedente al 2000, e che le autorità preposte alla tutela del bene non avevano alcun obbligo di rilasciare all’atto di ultimazione dei lavori; senza contare le lentezze e le lacune burocratiche degli enti preposti al rilascio della documentazione, a fronte della eccessiva prossimità tra la pubblicazione del bando e la scadenza dello stesso. I sindacati dei costruttori sono sul piede di guerra contro la maschera di cera del Ministro Bondi, che ostenta silenzio e disinteresse verso le richieste di rivedere il regolamento del bando, o quanto di rinviarne la scadenza. I restauratori leccesi, in attesa della manifestazione organizzata per il 12 a Roma, sono scesi in strada nei pressi della Chiesa di Sant’Irene lo scorso 7 dicembre: “Se il Ministero dei Beni culturali continuerà a non dare risposte alle nostre istanze -ha dichiarato Simona Cancelli, coordinatrice provinciale di Fillea Restauro- il 12 dicembre scenderemo in piazza a Roma per manifestare il nostro dissenso”. Alessandro Tomaselli Una Lotteria per Giorgia Quest’anno la lotteria dei Santi patroni Oronzo, Giusto e Fortunato sarà dedicata interamente alla piccola Giorgia di Lecce e sarà intitolata a suo nome. La comunicazione è arrivata lunedì scorso, per voce del consigliere Antonio Torricelli e del sindaco Paolo Perrone. Maggioranza e opposizione di Palazzo Carafa per una volta unite per un gesto solidale che va oltre le divisioni politiche. Non ha soste, dunque, la gara di solidarietà per la piccola Giorgia, la bambina di 15 mesi affetta da una grave malattia all’intestino. La sua unica speranza è quella di un difficile trapianto che potrà essere effettuato solo in una clinica specializzata in Francia. Per dare un sostegno economico alla famiglia della bimba, da giorni tutto il Salento si è mobilitato con iniziative benefiche in suo favore. Dai Sud Sound System agli Ultras del Lecce calcio ai locali della movida cittadina, tutti hanno voluto dare il loro contributo solidale. Adesso è il turno dell’Amministrazione comunale, che dopo l’atto di donare il gettone di presenza dell’ultimo Consiglio comunale, ha deciso di devolvere l’intero incasso della consueta lotteria dei Santi patroni (organizzata dall’omonima associazione) a Giorgia. Saranno stampati 5.130 biglietti del costo di 10 euro l’uno, reperibili anche presso l’Urp di Palazzo Carafa. Il fortunato vincitore potrà portare a casa un’auto Citroën, mentre il ricavato totale, che se fossero venduti tutti i biglietti ammonterebbe a 51.300 euro, andrà (tolte le spese per organizzare la lotteria e per il primo premio) alla famiglia di Giorgia. L’estrazione è prevista per il 2 gennaio 2010 allo student center delle ex Officine Cantelmo. Anche il premio, qualora non fosse riscosso entro 30 giorni dall’estrazione, sarà devoluto insieme al ricavato. (G. D. M.) LECCE 12/12/2009 Un laboratorio per la creatività L’8 dicembre è stato inaugurato a Lecce il laboratorio artigianale “Div.ergo”, un’opportunità per il futuro dei giovani con disabilità mentale I l progetto “Div.ergo” era stato preventivamente presentato presso la sede del Csv Salento e promosso dall’associazione C.A.Sa (Comunità Animatori Salesiani) di Lecce, che opera sul territorio salentino da ormai vent’anni. Nello specifico, attraverso questo nuovo laboratorio sarà offerta un’opportunità di lavoro ad un gruppo di nove persone con disabilità mentale. “Div.ergo” rappresenta lo sviluppo e l’evoluzione di un progetto preesistente denominato “Part-time”, nato nel 2002 con l’obiettivo di offrire a cinque giovani con diversa abilità mentale la possibilità di misurarsi e vivere un’esperienza lavorativa, affiancati da un gruppo di otto volontari. Dal 2007 il progetto ha messo radici a Santeramo in Colle (Ba), mentre il 2008 è stato l’anno in cui è sbarcato sul web con uno spazio dedicato al commercio on-line. Il Presidente di C.A.Sa, Maria Teresa Pati, ha illustrato chiaramente il perché di questo impegno. Inizialmente, lo scopo del progetto era quello di individuare cinque giovani appartenenti ad un gruppo di adolescenti con cui si era già condiviso il tempo libero del sabato, i quali, terminate le scuole dell’obbligo, non avevano una direzione precisa per il proprio futuro, ma svolgevano solo attività sporadiche e potevano contare sulla compagnia dei familiari sempre al loro fianco. Da qui la voglia di aiutarli, permettendo loro di ricevere un piccolo compenso dalla produzione e dalla vendita di piccoli oggetti di artigianato di semplice manifattura. Ai ragazzi, sin dall’inizio, è stato richiesto un impegno quotidiano di due ore nel pomeriggio dal martedì al venerdì. Con il passare degli anni, il progetto “Part-time” è cresciuto, è mutato il clima di lavoro, favorendo lo sviluppo di una collaborazione solida tra tutti i partecipanti, ai quali è stata data l’opportunità di ideare e costruire nuovi spazi relazionali per poter fare emergere e valorizzare le capacità ed i limiti di ciascuno per donare tutto ciò 11 Lavorare a maglia per i diritti dell’uomo Cosa collega il lavoro a maglia con le grandi battaglie in favore dei diritti dell’uomo? Sicuramente la voglia di sentirsi utili e di imparare un lavoro e al tempo stesso il desiderio di dare un contributo per una causa giusta. Questo è almeno quello che hanno pensato i volontari della sezione di Lecce di Amnesty International, l’organizzazione non governativa che dal 1961 lavora per difendere in tutto il mondo i diritti universali dell’uomo. Così, dalle 17 alle 19, nella sede della Società Operaia di Corso Vittorio Emanuele, i volontari di Amnesty International hanno organizzato un laboratorio di lavoro a maglia dal suggestivo e quanto mai azzeccato titolo “Diritti & rovesci”. L’intento è quello di fornire un servizio utile alla cittadinanza e al tempo stesso reperire fondi per le attività dell’organizzazione, ovvero per sostenere le campagne in difesa dei diritti umani (delle donne, dei bambini, degli immigrati, dei condannati, degli emarginati) in tutto il mondo. Il laboratorio si rivolge a tutti coloro che vogliano accostarsi all’apprendimento del lavoro a maglia (con 2-5 ferri) o affinare le proprie competenze in alcuni ambiti specializzati (maglia traforata, jacquard, irlandese, punti d’amore, lavori artistici). Il costo del corso è di 25 euro mensili ed il ricavato è destinato interamente al gruppo Amnesty International 213 di Lecce. Chi è interessato potrà ricevere ulteriori informazioni telefonando al numero 0832.345311. (G. D. M.) Puccetto in mostra al castello Carlo V agli altri. “Part-time” è, quindi, cresciuto nella quantità, nella qualità e nella tipologia dei manufatti realizzati, potendo così ampliare il gruppo fino a nove componenti. Le persone coinvolte nell’iniziativa lavoreranno nel laboratorio per produrre manufatti in ceramica che saranno messi in vendita, in maniera tale da potere percepire uno stipendio frutto di un impegno concreto. La costante crescita del progetto ha permesso di allargare i confini di questa esperienza fino alla decisione di inserirsi nel contesto cittadino. Nel momento della presentazione del progetto alle autorità del Comune di Lecce, queste hanno riconosciuto immediatamente la grande valenza sociale al punto tale da decidere di mettere a disposizione del laboratorio un locale del centro storico. L’assessore alle politiche sociali al Comune di Lecce, Fulvio Lecciso, ha commentato come la scelta sia dovuta alla voglia di favorire l’integrazione con la città, lo scambio, la conoscenza e l’apertura a tutto il territorio. Il laboratorio “Div.ergo” è aperto dal lunedì al sabato dalle 9 alle 13 e dal martedì al venerdì dalle 17.30 alle 19.30. (L. C.) “Un imbrattatore di pezze”. È così che ama definirsi Puccetto, all’anagrafe Antonio Rocco D’Aversa, l’artista di Tricase che dal casello di Tutino, dove lavora per le Ferrovie Sud-Est, ha raggiunto livelli di fama internazionale. Tutto grazie alle sue opere, pezze imbrattate di colori capaci di riscuotere successo anche tra i vip d’oltreoceano, come è stato per Al Pacino, che possiede alcune sue realizzazioni. A Puccetto è dedicata una mostra nelle sale del castello Carlo V, aperta fino al 6 gennaio 2010 e inaugurata sabato 5 dicembre alla presenza dell’artista, del sindaco Paolo Perrone e dell’assessore provinciale alla Cultura Simona Manca. Puccetto è nato a Tricase il 20 ottobre 1957. Non ha mai studiato arte e non sa nulla delle correnti pittoriche contemporanee, eppure è stato paragonato a Jackson Pollock. Ha iniziato a dipingere buttando colore con le mani su pezzi di lenzuola strappate, come in preda ad un istinto primordiale. Ed è proprio l’istinto che guida Puccetto nel suo stile pittorico. Una dimostrazione vivente che l’espressione artistica è parte integrante e indissolubile della natura umana. Quello con la pittura è un rapporto privilegiato, ma non è l’unico. Puccetto è un artista a tutto tondo e anche se non ha neppure la licenza elementare, è autore di numerose poesie e monologhi, che ha portato in scena lui stesso in tanti teatri della provincia. Adesso, dopo aver esposto in tutta Italia, da Bari, a Fiuggi, a Bologna, finalmente arriva a Lecce. La mostra sarà aperta ogni giorno dalle 9 alle 13 e dalle 16.30 alle 20.30. (G. D. M.) MAGLIE 12/12/2009 12 RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO Il Pdl “de noantri” S i dirà che un partito politico non può nascere da un annuncio fatto, quasi per caso, da sopra un predellino; forse però non sarebbe nato se, invece della pubblica spontanea invenzione, ci fosse stata una disinteressata riflessione. Comunque sia, il fatto è che il Pdl è nato tra impegni, rogiti e congressi che sono serviti solo a convincere gli elettori che, finalmente, tutti i problemi di governabilità erano risolti. Per un po’ è stato così, poi si è capito che le rinunce finalizzate all’affermazione del progetto, sono fatte dalla parte più debole, cioè, solo An che è obbligata a condividere quanto i forzisti decidono sempre per il “bene comune”. È stato un patto leonino; era certo che Forza Italia non avrebbe rinunciato a niente, forte della sistemazione onorevole riservata alla classe dirigente di An. Gli elettori di destra hanno creduto al grande partito, rinunciando, anche se con dolore, alla propria identità. Oggi, un po’ dappertutto, ci si accorge che non è stato un matrimonio felice, le precisazioni di Fini, anche se con ritardo, dimostrano che c’è qualcosa che non funziona; rimane però il fatto che, a livello nazionale, alternative al Pdl, secondo me, non ce ne sono. In certe situazioni, poi, non si salvano neanche le “apparenze”. Così, a Maglie, il Pdl non è mai nato. Da questa situazione ne consegue che non ha voce chi non è nato forzista, ed è inutile reclamare alternanze, altrove pretese e ottenute. È vero che la politica è servizio, da non intendere, però, servizio ai più forti ma, ai cittadini che assistono, a volte sconfortati, all’inadeguatezza di questa amministrazione che sta diven- tando, sempre più, una questione privata. C’è tuttavia chi non è d’accordo ad accettare situazioni nelle quali, anche le proposte efficaci per la soluzione di problemi, sono respinte perché nulla portano, in termini clientelari, alle varie “stelle” dell’amministrazione. Ho sostenuto con lealtà, in questi 5 anni, la maggioranza, non senza cogliere, però, i taciuti obiettivi delle tante azioni decise privatamente, ribadendo il concetto che c’è chi decide e chi condivide. Sono convinto che non è così dappertutto, a Maglie però… Dopo aver tante volte abbozzato, siamo giunti alla fine di questa legislatura, perciò il mio impegno a sostenere l’Amministrazione, cessa. In ogni caso vanno salvaguardati i rapporti personali con tutti di là dalla condivisione politica, come primo segno di civiltà. Sento in giro una voglia di risveglio da un torpore che sta durando da tempo e c’è anche voglia di non identificarsi nei vecchi partiti per non essere usati, facendo leva su un idealismo strumentale. L’ideologia non serve, quando si parla delle sorti di una piccola città come Maglie, serve solo il buon senso e la volontà di fare, operando per la collettività. Diamo una svolta perché Maglie ne ha bisogno, cercando di risolvere problemi, tra cui quello occupazionale, finendola di strumentalizzare proprio le categorie più deboli. Io cercherò di contribuire affinché, questo cambiamento avvenga, con l’aiuto dei cittadini liberi, che pure ci sono; se non avverrà, vorrà dire che è giusto che sia com’è, ma almeno ci possiamo ancora sentire… persone vive”. Antonio Giannuzzi Pizza & Salento su Canale 5 Il Salento sbarca alla nuova trasmissione di Canale 5, “Italia’s Got Talent”, un format proposto da Gerry Scotti e Maria De Filippi, con la partecipazione di Rudy Zerbi, che inizierà proprio sabato 12 dicembre sull’ammiraglia Mediaset. Tra gli altri protagonisti ci sarà il magliese Edoardo Fiore (nella foto) titolare del locale “Pizza Flash” in via Clementina Palma, appartenente alla Squadra Nazionale Acrobati Pizzaioli e composta da Danilo Pagano, Christian De Rosa, Piero Lovecchio, Alessandro Genco, Luca Lanza. L’esibizione sarà all’insegna delle evoluzioni con il cibo più apprezzato e conosciuto al mondo: la pizza, preparata in forma acrobatica dagli impavidi pizzaioli equilibristi. Il programma, che riprende il format americano “America’s Got Talent”, esordisce per la prima volta anche in Italia, dopo gli ottimi ascolti avuti in America, e successivamente anche in Inghilterra, con l’edizione “British Got Talent”. Lo show permette la partecipazione a chiunque, a patto che si abbia talento da vendere: dal ballo, a tutto quello che susciti stupore agli occhi di chi guarda. Appuntamento quindi per sabato prossimo alle 21 su Canale 5. 12/12/2009 POGGIARDO DISO 14 La donna protagonista dello sviluppo del terzo millennio Il ruolo della donna al centro della conferenza “Essere madre nel terzo millennio ovvero l’arte del prendersi cura” POGGIARDO Sarà la donna il protagonista della conferenza organizzata per il prossimo 12 dicembre dal Consorzio per i Servizi Sociali dell’Ambito di Poggiardo, “Essere madre nel terzo millennio ovvero l’arte del prendersi cura”. Figura illustre dell’evento, suor Enrica Rosanna (nella foto in alto), sottosegretario della Città del Vaticano alla Congregazione per la Vita Consociata e la Società di Vita Apostolica. L’evento vivrà inoltre dell’inaugurazione della mostra video-fotografica Donne di Elio Scarciglia. Nel pensiero di Suor Enrica Rosanna, all’inizio di ogni uomo e di ogni cosa esiste una donna, una madre che “con le sue ricchezze e i suoi limiti -spiega Suor Rosanna- con il suo genio femminile e materno, può offrire un contributo fondamentale per generare e crescere la società e la cultura del terzo millennio”. Donne di Scarciglia, poi, si integra perfettamente nel tema della conferenza, tant’è che è proprio volontà di suor Enrica Rosanna documentare anche fotograficamente la figura della donna nel nostro tempo; una donna che deve sempre essere all’altezza della situazione, senza trascurare l’aspetto fisico, come vogliono i media, ma intrecciando, così facendo, essere e apparire, causando disorientamento e confusione. Superare queste divergenze e recuperare il senso della maternità spirituale, affettiva e culturale della donna significa sviluppo e umanizzazione di ognuno di noi. Donne vuole invece illustrare, con oltre 20 pannelli fotografici, alcuni aspetti della vita e della personalità di donne del nostro tempo, con l’ausilio di tre video (Shakti, Matrika, Shekara), i quali, attraverso lo strumento della danza di Luisa Spagna e la musica di Paolo Pacciolla, incarnano tre aspetti delle antiche dee-madri, incarnazioni delle forze riproduttrici della natura. “L’iniziativa -spiega il presidente del Consorzio Giuseppe Colafati (nella foto in basso)- vuole riscoprire l’essenza della maternità nella sua accezione più ampia, sottraendo al relativismo etico il ruolo prezioso e insostituibile della donna nello sviluppo della famiglia umana. L’ennesimo evento culturale organizzato con la condivisione dei quindici comuni membri del Consorzio”. Alessandro Chizzini Un presepe artistico di antichi mestieri Presso l’ex manifattura tabacchi di via Bottazzi è allestito un capolavoro d’arte tutto da ammirare DISO Una significativa cerimonia si terrà sabato 19 dicembre con la benedizione del presepe artistico permanente organizzato dall’Associazione “Diso & Futuro”. Con l’occasione si svolgerà un gemellaggio culturale con gli artisti del presepio poliscenico della città di Anzi (Potenza). Alla manifestazione presenzierà la nota attrice italiana Claudia Koll (nella foto), presidente della Fondazione “Le opere del padre”, un’associazione Onlus. Il programma prevede alle 17,30 la celebrazione della messa da parte del parroco don Adelino Martella e al termine l’esibizione di un concerto, con canti e suoni del gruppo folk Anzese “La tarantella”. A seguire la testimonianza di Claudia Koll. Infine la benedizione del presepe artistico permanente, allestito da anni nei locali dell’ex manifattura tabacchi di via Bottazzi alla presenza del sindaco di Diso, Antonio Fernando Minonne, e del primo cittadino del Comune di Anzi. “Intendiamo dare alla nostra opera artistica -spiega il presidente dell’associazione Diso & Futuro, Guido Monosi- anche una valenza culturale per mantenere vive le tradizioni e gli antichi mestieri”. L’evento è organizzato con perizia da Giuseppe Semeraro de “La Perla del Salento”. Il pregevole presepe di Diso, di circa cento pupi in terracotta dipinta rivestiti con costumi d’epoca, da circa otto anni desta notevole interesse per la progettazione ed esecuzione scenografica e per la partecipazione di pubblico. La struttura è ambientata sotto antiche volte a stella ed occupa una superficie di 160 metri quadrati, con un prospetto di circa 20 metri. C’è di tutto: grotte, angoli di borghi, tratturi, scorci del paesaggio salentino, giochi d’acqua, scale e muri a secco sapientemente realizzato in pietra locale, cartapesta, gesso, legno ed altri materiali. Da ammirare poi gli eccezionali effetti di luce con un cielo stellato dalle tonalità cangianti, che riecheggiano l’aurora, giorno, crepuscolo e notte. Nei vari ambienti troviamo poi delle statuine lavorate a mano raffiguranti pescatori, pifferai, contadini, macellai e massaie. Infine, fa bella mostra la Sacra Famiglia, che insieme ai re Magi dà veramente un tocco di classe. (G. N.) TRICASE 05/12/2009 15 Due attestati di benemerenza dai Carabinieri L’Associazione dei Carabinieri consegnerà i riconoscimenti a due personalità che si sono distinte per le azioni a favore dell’Arma C erimonia di consegna degli attestati di benemerenza ai soci della locale sezione dei carabinieri “Antonio Cezza”. Il riconoscimento va al socio effettivo dell’Arma, appuntato Cosimo Coluccia, e alla socia simpatizzante professoressa Maria Luisa Palumbo. L’incontro si svolgerà alle 19,30 di sabato 12 dicembre presso i locali della biblioteca comunale. All’intervento del presidente della sezione, maresciallo Antonio Leone, seguirà quello del socio effettivo Giacomo De Donno, presidente regionale Acli e del tenente Cosimo Salvi, coordinatore provinciale dell’Associazione dei carabinieri. Poi toccherà al capitano della Compagnia carabinieri di Tricase, Andrea Bettini e al sindaco di Tricase, Antonio Musarò porgere il saluto ai premiati, ai convenuti e alle varie associazioni. La cerimonia si concluderà con un dibattito e con la recitazione di alcune produzioni poetiche sui carabinieri a cura della poetessa Maria Luisa Palumbo. Una manifestazione sociale che evidenzia la Benemerita al servizio della collettività e del vasto territorio salentino. Una riconoscenza ricca di sentimenti di umanità e di professionalità verso tutti coloro che indistintamente sono profusi nella difficile missione. Significative le parole della poetessa Maria Luisa Palumbo che apprezza l’opera dei militari nell’attuale contesto storico, civile e sociale, nonché sotto l’aspetto emotivo e ideale, a testimonianza del forte legame che i carabinieri hanno con la società. CARABINIERI I Carabinieri sanno cos’è la PATRIA e per lei vivono, lavorano e si sacrificano. I Carabinieri sanno cos’è la PACE e per lei combattono, soffrono e muoiono. I Carabinieri non temono il pericolo e volano, intrepidi e generosi ancora una volta verso i cieli non liberi di altre Nassirya. I Carabinieri planano pacifici sui deserti provocati dalle guerre, sulle steppe inaridite dalle discordie umane e con le loro mani e il loro esempio seminano opere nuove di civiltà, di libertà, di umanità. I Carabinieri avvertono dov’è il giusto, il vero e l’onesto e sanno come si muore a Nassirya, perché sanno come si vive in quella divisa che contagia tutti per la bellezza e la portata dei VALORI altissimi che rappresenta. Giovanni Nuzzo Pronto il nuovo Oratorio parrocchiale di Depressa Grande entusiasmo per l’inaugurazione del salone parrocchiale nella frazione tricasina Tutta la comunità della frazione di Depressa di Tricase abbraccia la nuova struttura dell’Oratorio completata da pochi giorni. L’inaugurazione si è svolta nei giorni scorsi in un clima di festa soprattutto da parte dei giovani che sprizzavano gioia nel vedere realizzata in tempo di record un’opera di socializzazione. Protagonista del nuovo immobile il parroco don Flavio Ferraro, che, sin dal suo insediamento nella parrocchia Sant’Antonio, ha sempre spinto e stimolato perché il nuovo oratorio divenisse realtà. Già nel mese di marzo dello scorso anno fu promosso in paese un referendum consultivo per delle proposte circa il nome da dare alla nuova struttura parrocchiale. I cittadini all’unanimità indicarono il nome del papa, Giovanni Paolo II, che in più occasioni sosteneva che “l’oratorio è l’istituzione complementare alla famiglia e alla scuola. Un luogo ricco di affetto e di pedagogico interessamento”. La cerimonia del taglio del nastro si è svolta in zona “Scorcia Santi”, dove sorge appunto la neo struttura architettonica, la cui prima pietra fu posata il 29 giugno del 2008 in oc- casione della ricorrenza dei SS. Pietro e Paolo. L’opera moderna si compone di otto aule per la catechesi, di un’aula magna per attività teatrali, convegni, tavole rotonde e servizi vari. Progettisti, gli architetti Fernando Accogli e Antonio Longo. L’immobile è costato circa mezzo milione di euro ed è stato finanziato per il 75% dalla Conferenza Episcopale Italiana e la restante somma è stata erogata dai cittadini, che si sono attivati a raccogliere fondi con le sagre paesane. All’inaugurazione ha partecipato il Vescovo della Diocesi di Ugento - Santa Maria di Leuca, monsignor Vito De Grisantis, e il direttore amministrativo don Giuseppe Martella. Tra le autorità civili presenti la vice presidente della Provincia, Simona Manca, il sindaco di Tricase Antonio Musarò, la presidente del Consiglio comunale Tina Ciardo e vari amministratori. Ora tutti sono protesi alla ricerca di ulteriori fondi per realizzare il campo di calcetto attiguo al salone parrocchiale. Un’opera tanto attesa che dà lustro a tutto il territorio per le finalità sociali. (G. N.) 12/12/2009 CASARANO Avviato il bando dei “cantieri di lavoro” L’Amministrazione ha comunicato date e modalità per l’adesione dei cittadini residenti a Casarano all’innovativo provvedimento emanato a favore dei disoccupati CASARANO C’è tempo sino al 23 dicembre per i cittadini senza occupazione per presentare domanda di inserimento nell’elenco dei “cantieri di lavoro”, l’innovativo provvedimento dell’Amministrazione comunale a favore dei disoccupati approvata con delibera di giunta nel mese scorso. I “cantieri di lavoro” sono un’attività ausiliaria del servizio pubblico, alla quale il Comune può ricorrere per realizzare interventi che possono spaziare in ambiti diversissimi. In tal modo, l’esecuzione di opere e servizi di pubblica utilità contribuirà non solo a rendere migliore e più vivibile la città, ma anche a garantire un’entrata a quanti sono privi di lavoro. L’elenco è aperto a disoccupati, inoccupati e persone in mobilità e possono inoltrare richiesta tutti i cittadini italiani o appartenenti ad uno Stato dell’Unione Europea o extracomunitari regolarmente soggiornanti in Italia e maggiorenni, purché residenti nel Comune di Casarano alla data del 12 novembre 2009 e che versino in particolari condizioni di svantaggio socio-economico. Requisito d’accesso sarà un Isee del nucleo familiare che, per il 2008, non deve superare la soglia dei 7.500 euro. La domanda di partecipazione può essere ritirata, da lunedì 7 dicembre, presso l’Ufficio del protocollo del Comune di Casarano o può essere scaricata dal sito www.comunedi- casarano.com, e dovrà pervenire al protocollo generale del comune di Casarano entro le ore 12 del 23 dicembre. “Mi piace sottolineare -precisa il sindaco Ivan De Masi- come in pochi giorni siamo riusciti a concretizzare una proposta avanzata dall’assessore al lavori pubblici Marcello Torsello e sposata con convinzione dall’intera Giunta. Il coinvolgimento interassessorile, in modo particolare degli assessorati ai lavori pubblici ed ai servizi sociali, ci ha permesso di realizzare un provvedimento che renderà meno incerta la situazione di molti nostri concittadini. Purtroppo l’Amministrazione non ha il potere di porre rimedio ad una situazione di crisi dovuta a motivi che affondano le loro radici lontano nel tempo e nello spazio”. Per informazioni: all’Ufficio Personale, piazza San Domenico n. 1 - tel. 0833.514224, mail [email protected]. (D. G.) SUPERSANO 17 Casarano “clicca Copenaghen” per la tutela dei principi della sostenibilità CASARANO “L’Italia prenda una posizione netta per la sottoscrizione di un accordo vincolante suo cambiamenti climatici, in vista della conferenza mondiale sul clima che si svolgerà a Copenaghen il 17 ed il 18 dicembre prossimo”. Lanciando questo appello, l’Amministrazione comunale di Casarano aderisce all’iniziativa promossa dal coordinamento nazionale di Agenda 21, firmando, tra i primissimi comuni in Italia, la petizione rivolta all’esponente di governo perchè “dia concretezza ai principi della sostenibilità” nell’importante scadenza della prossima settimana. L’iniziativa, dal nome Clicca per Copenhagen, lanciata da Agende 21 Locali Italiane, mira al coinvolgimento del maggior numero possibile di amministratori di enti locali in vista della quindicesima Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici. “Le condizioni in cui verte il pianeta sono sotto gli occhi di tutti -spiegano i firmatari dell’appello-. Per questa ragione chiediamo al Ministro di farsi portavoce di quell’Italia che vuole che a Copenhagen venga sottoscritto un accordo vincolante che contempli soluzioni ambiziose e di lungo termine per una reale riduzione dei gas climalteranti”. Prove tecniche di Carnevale SUPERSANO In città si festeggia il Natale, ma già si progetta il carnevale prossimo venturo. L’edizione del 2010 della manifestazione carnascialesca cittadina sarà la numero trenta della serie e sarà organizzata dall’associazione Arkà, sodalizio culturale che ha ottenuto dall’Amministrazione comunale il “nulla osta” per curare l’evento. Il Carnevale di Supersano da qualche anno è stato inserito nell’albo delle migliori manifestazioni del Salento e la circostanza costituisce lo stimolo in più per continuare a migliorare la proposta offerta ai tantissimi visitatori che nei giorni della manifestazione si riversano in paese da tutta la provincia. “Arkà -si legge in un comunicato dell’associazione- intende conferire maggiore valore sociale al carnevale, stimolare e rivalutare opportunamente le capacità creative di giovani e meni giovani; limitare disagi economici di persone svantaggiate; prevenire rischi di disagio e devianza giovanili; creare con la partecipazione e l’impegno di tutti quelle strutture in cui si potranno svolgere tutte le attività relative al Carnevale, e non solo, e concretizzare appieno i contenuti di questo progetto”. GALATINA 12/12/2009 18 Consegnate le “Aquile” a nove piloti a Galatina Grande la soddisfazione del colonnello Bartomeoli, comandante della Scuola di Volo: “L'importante traguardo raggiunto dai neo brevettandi è motivo di orgoglio per il territorio salentino” GALATINA Per nove giovani allievi ufficiali piloti del corso “Drago V” - 3° scaglione, è finalmente giunto il momento solenne della “consegna delle Aquile”, avvenuto presso l’aeroporto militare. Da pochi giorni, dopo aver completato presso il 61° Stormo l’impegnativo addestramento per il conseguimento del brevetto di pilota militare, hanno appuntato sulla divisa l’aquila turrita, simbolo del pilota militare. Per la prima volta, insieme a loro, ci sono stati anche gli allievi che si sono brevettati a Sheppard negli Stati Uniti, 3 ufficiali del corso “Eolo V” - 1° Scaglione. Una cerimonia che si è svolta nell’hangar centrale dell’Aeroporto “F. Cesari”, sede del 61° Stormo, presieduta dal generale Giampiero Gargini, comandante delle Scuole dell’Aeronautica Militare, accompagnato dal colonnello Alessandro Bartomeoli, comandante della base salentina. Presenti anche numerose autorità civili e militari oltre ai familiari dei brevettandi e al personale dell’Aeroporto schierato per l’evento. Per il colonnello Bartomeoli, comandante della Scuola di Volo, “l’importante traguardo raggiunto dai neo brevettandi rappresenta non solo una tappa fondamentale nella formazione professionale di un pilota militare ma anche motivo di orgoglio per il territorio salentino, che da sempre ospita e supporta una Base con capacità uniche nel panorama Europeo e Mediterraneo. Per i nuovi piloti inizierà ora una seconda fase di addestra- Quando la strada ti ruba i sogni mento: coloro i quali saranno destinati all’impiego su velivoli delle linee aerotattiche svolgeranno presso il 61° Stormo, per circa 6 mesi, il corso Preoperativo, propedeutico all’addestramento su aeromobili quali il Tornado, l’Amx, l’Eurofighter e l’F16; gli altri ufficiali verranno invece inviati ai Reparti di assegnazione dove continueranno l’addestramento sui velivoli in dotazione”. Questi i nome dei nuovi piloti dell’Aeronautica Militare Corso Drago V: Roberto Basciu, Nicola Di Guida, Angelo Lapetina, Antonio Maglione, Maximilian Mori, Alfredo Pellegrino, Emanuele Savani, Luca Sordi, Valentino Tasinato. I nomi invece del Corso Eolo V sono: Annamaria Tribuna, Luca Locafaro, Chiara Dell’Era. Paolo Antonio Franza COLLEMETO Tanto si è parlato e tanto se ne parla di “sicurezza stradale” che il pensiero comune elabora questi vocaboli come inflazionati creando una reazione d’indifferenza anziché una sensibilizzazione all’argomento soprattutto da parte dei nostri ragazzi che per antonomasia si dice siano quelli più indisciplinati sulla strada. Per questo motivo l’associazione Addesco ha organizzato a Collemeto giovedì 10 dicembre un dibattito sull’argomento senza il solito snocciolare di dati cifre e statistiche, ma cercando di mantenere viva l’attenzione dei presenti, soprattutto giovani e ragazzi, che sono intervenuti numerosi. Dopo aver affrontato le problematiche a livello pratico che insorgono in caso d’incidente stradale sia esso più o meno grave, con la parola agli esperti dottor Mario Perrone, sostituto commissario di pubblica Sicurezza, e il dottor Luigi Fracella, primario di Pronto Soccorso presso l’ospedale “Vito Fazzi”, si è fatto leva sul fattore psicologico che si scatena dopo un evento traumatico di tale portata, facendo intervenire la psicologa e criminologa dottoressa Diana Papaleo e la testimonianza diretta di due genitori che hanno vissuto il “lutto” per la perdita del proprio figlio in circostanze così drammatiche. Questa la prima di una serie d’iniziative che l’ Addesco intende portare avanti dando il via ad una solida campagna di sensibilizzazione alla sicurezza stradale. Sonia Venuti Informazione pubblicitaria Nuovo showroom per Ceramiche Indino Ceramiche Indino ha inaugurato il 5 dicembre scorso il nuovo showroom a Botrugno, sulla S.S. Maglie-Leuca. Al taglio del nastro erano presenti il sindaco di Botrugno Mauro Leucci, l’assessore Provinciale al Bilancio Silvano Macculi e, per la benedizione, don Giuseppe Mengoli, parroco del comune. L’azienda nasce nel 1964 dalla volontà di Giovanni Indino che, facendo tesoro dell’esperienza accumulata come capo mastro in diverse industrie salentine di produzione di pavimenti in cemento, graniglia e scaglie di marmo, decide di aprire un’azienda tutta sua. Il passaggio alla commercializzazione di pavimenti e rivestimenti in ceramica è breve e diventa in pochissimo tempo una realtà locale. Nel 1982 viene inaugurato uno showroom situato sulla statale Maglie-Leuca, unico in quel periodo nel suo genere per innovazione e razionalità degli spazi espositivi, fino ad oggi all’avanguardia e punto di riferimento per il settore. Ventisette anni dopo, Ceramiche Indino inaugura un nuovo showroom, con una concezione innovativa dello spazio espositivo, che raddoppia con i suoi 2mila mq sviluppati su due piani. Il piano terra è completamente dedicato ai pavimenti ed a tutti i suoi complementi (gradini, scale, battiscopa, decorazioni, etc.). Qui è presente una vasta gamma di pavimenti in grès porcellanato, che rappresenta una delle nuove tendenze grazie alla possibilità di avere ottimi effetti legno e stoffa ed una ampia zona dedicata al parquet, in collaborazione con uno dei marchi italiani più prestigiosi: Berti. Il tour a piano terra si completa con camini, termocamini e stufe a legna o pellet. Il piano superiore è una continua sorpresa di idee per il bagno, dai sanitari ai suoi arredi. Le intuizioni di arredo del padrone di casa, Claudio Indino, rendono piacevolissimo il giro tra le varie proposte: dai lussuosissimi bagni Versace alle idee più in- novative, dal design minimal dei bagni moderni alle linee più sfarzose e classicheggianti, dai colori tenui e naturali ad accostamenti di oro e rosso, bianco e nero, l’offerta è alla portata di tutte le tasche. Proprio in occasione della nuova apertura, infatti, Ceramiche Indino propone prezzi ancora più concorrenziali grazie ad accordi presi con le aziende produttrici. Al primo piano, oltre l’area dedicata specificatamente alle sale da bagno, è presente una zona che parla di benessere: è la zona con le vasche idromassaggio, delle docce a cascata o a pioggia, del wellness in casa. Il cliente è seguito, nel processo di progettazione, dalla misurazione della stanza da arredare fino alla proposta di soluzione visibile in rendering virtuale (un sistema di progettazione grafica in 3D). I prodotti utilizzati sono accuratamente selezionati e tra i migliori sul mercato, basti pensare alle ceramiche Gardenia-Orchidea, FAP, Caesar, ai camini Palazzetti, ai pavimenti in legno Berti, alle vasche Jacuzzi, agli arredi bagno Ardeco, Mobiltesino, Globo, alle rubinetterie Frattini, Palazzani, ai mosaici Bisazza. Oltre la sala espositiva, l’azienda ha un magazzino di circa 10mila mq, la metà dei quali sono coperti e circa mille sono dedicati agli uffici. Ceramiche Indino, grazie alla sua pluriennale esperienza nel campo, garantisce serietà, esperienza e professionalità a tutti i suoi clienti. 05/12/2009 NARDÒ ARADEO 20 Caso Tributi Italia, tutto risolto. O quasi Trovata una soluzione temporanea per la riscossione dei tributi. Ora bisogna pensare al futuro NARDÒ Quando si parla di tasse sono quasi sempre note dolenti. A Nardò, tuttavia, le note oltre ad essere dolenti sono anche confuse. Cerchiamo di mettere un po’ di ordine, riassumendo in breve quanto è successo nelle ultime due settimane. Il 30 novembre, la Commissione Ministeriale delle Finanze ha stabilito la sospensione della Tributi Italia Spa dall’Albo dei riscossori. In base a tale delibera, questa società non potrà più incassare neanche un euro per conto dei Comuni italiani. Si tratta di un evento per molti versi annunciato, ma che ha colto di sorpresa la gran parte delle amministrazioni comunali convenzionate con la Tributi Italia. La vicenda ha riguardato anche Nardò. Già in passato, con l’esternalizzazione del servizio di riscossione delle tasse, erano sorti numerosi equivoci e problemi. La situazione sembrava, almeno in parte, tornata sottocontrollo, con il passaggio del servizio dalla San Giorgio alla Tributi Italia. In realtà, come dimostrano gli accadimenti di queste settimane, si è passati dalla padella alla brace. Diffusasi la notizia della sospensione della società dall’albo, in città è serpeggiato il panico. Gli uffici comunali, i commercialisti, i sindacati sono stati tempestati da richieste di chiarimenti: a chi pagare? In che modo? Nessuno, sul momento, è riuscito a dare risposte certe, contribuendo in tal modo ad incentivare dubbi ed incertezze. Come al solito poi, la politica c’ha messo del suo e sono volate le accuse e le difese da una parte e dall’altra. Evitando la cronistoria di tutte le polemiche, delle prese di posizione e degli sfoghi personali, sin da subito le diverse fazioni hanno concordato la necessità di recuperare tutti i crediti dovuti dalla Tributi Italia, provvedendo al contempo ad istituire un sistema di riscossione provvisorio capace di garantire alle casse comunali la ricezione diretta dei tributi dovuti dai cittadini. Il sindaco Antonio Vaglio ha cercato di prendere tempo, nonostante le sollecitazioni interne ed esterne alla maggioranza, e dopo Pro e contro del Programma Integrato di Rigenerazione Sociale vari tira e molla, proposte e controproposte, ha infine emesso un’ordinanza con la quale ha intimato alla Tributi Italia Spa di riversare con effetto immediato presso la Tesoreria Comunale tutte le somme riscosse e/o dovute a qualsiasi titolo, interdicendola, inoltre, dalla riscossione di qualsiasi altro tributo. Ai neretini, infine, è stato chiesto di procedere al pagamento delle imposte attraverso appositi conti corrente postali. La situazione potrebbe dirsi risolta, almeno in teoria. Sul piano pratico rimane la necessità di informare accuratamente la cittadinanza e di controllare scrupolosamente che questa empasse transitoria non divenga causa di gravi perdite per le casse di Palazzo Personè. Passato il momento di emergenza sarà poi necessario rivedere quanto successo e riconsiderare l’opzione di esternalizzare nuovamente il servizio. I problemi arrecati all’Amministrazione comunale prima dalla San Giorgio e ora dalla Tributi Italia non sono stati di poco conto; e allora, meglio un servizio comunale, un po’ più dispendioso, o un servizio affidato ad una società privata, forse meno gravoso dal punto di vista organizzativo, ma più rischioso? La parola agli amministratori. Alessio Palumbo ARADEO Unire soluzioni urbanistiche ad obiettivi di tipo sociale rappresenta un notevole passo avanti rispetto ai sistemi di intervento sul tessuto cittadino finora adottati. Il Programma Integrato di Rigenerazione Urbana, da poco approvato dal Consiglio comunale, ha dunque l’intenzione di costituire una svolta sostanziale, non solo dal punto di vista edilizio, ma anche ambientale e sociale. Gli interventi programmati spaziano dalla costruzione di piste ciclabili al miglioramento del verde pubblico, dall’istituzione di aree di interesse comune al restauro conservativo del centro storico. La realizzazione del PIRU, in sostanza, favorirebbe un miglioramento della viabilità periferica ed urbana, garantirebbe la creazione di aree di integrazione sociale e inietterebbe nuova linfa al centro storico. Gli unici limiti potrebbero derivare dall’effettiva realizzabilità del progetto (che si aggira sui 5 milioni e 100mila euro) e dallo sviluppo di strutture non realmente fruibili o non del tutto necessarie. La stessa pista ciclabile, ad esempio, se limitata alla sola via Paolo VI rappresenta un intervento inutile. In sintesi, le buone intenzioni ci sono, il tutto sta a saperle realizzare con coscienza. (A. P.) 12/12/2009 GALLIPOLI PARABITA Lavori in corso nella zona Peep 3 Gli interventi di urbanizzazione nella zona periferica gallipolina sono stati illustrati dagli assessori Barba e Pisanello ai responsabili dell’associazione di quartiere “Città Nuova” GALLIPOLI Una delegazione dell’associazione di quartiere “Città Nuova” e gli assessori ai Lavori pubblici Giuseppe Barba ed alle Periferie Giovanni Pisanello si sono incontrati nei giorni scorsi per una riunione operativa incentrata sulle questioni della zona Peep 3, ovvero il nuovo quartiere di insediamento residenziale situato nella periferia di Gallipoli e per il quale urgono lavori di urbanizzazione, ormai indifferibili. “Città Nuova” ed amministratori cittadini hanno discusso delle priorità e delle problematiche del quartiere, e l’incontro è anche servito per tracciare un primo bilancio degli interventi già realizzati e per la programmazione di quelli futuri. Da una parte i rappresentanti dell’associazione hanno richiesto una maggiore pulizia in tutto il territorio che ricade nella zona Peep 3, oltre alla messa in sicurezza di alcune strade, soprattutto tra le via Berlinguer e Pasolini. “Abbiamo spiegato al presidente Nicola Ripa ed agli altri associati -dichiarano gli assessori Giuseppe Barba e Giovanni Pisanello- che sarà realizzato il rondò che regolerà la viabilità di accesso da via Berlinguer, opera già finanziata e in fase di progetto. Allo steso modo al più presto sarà sistemata, almeno in parte, via Pasolini che necessita di una cura su strada e marciapiede. Infine per quanto riguarda l’incrocio posto all’inizio di via Pasolini si sta pensando di creare una corsia di accelerazione verso Gallipoli per favorire chi esce dal quartiere prima di immettersi sulla Taviano-Gallipoli. A testimonianza dell’interesse che l’Amministrazione comunale ripone per il Peep -spiegano ancora i due assessori- si sistemeranno e pavimenteranno le zone originariamente destinate a verde ricomprese nelle vie Arditi, De Giorgi e Vernole, oggi abbandonate. Inoltre si provvederà alla pulizia del parco Otto Marzo e della zona verde di via De Angelis, dove si sistemerà il presepe artistico luminoso che anche quest’anno sarà realizzato a cura dell’associazione Città Nuova“. Soddisfazione per il clima che ha avuto l’incontro è stata espressa dal presidente di “Città Nuova”, Nicola Ripa. (D. G.) TUGLIE 22 L’Udc scende in campo a difesa del crocifisso PARABITA La sezione cittadina dell’Udc ha presentato nei giorni scorsi al presidente del Consiglio comunale Gigetto Leopizzi, e per conoscenza a tutti componenti dell’assise, una richiesta perchè nel prossimo consesso consiliare venga portata all’ordine del giorno una mozione “per il mantenimento del crocifisso all’interno delle aule scolastiche e degli edifici pubblici e perchè venga dato sostegno al governo italiano nel ricorso presentato su tale argomento alla corte europea”. “Il crocifisso nelle scuole -afferma Alberto Cacciatore, segretario cittadino dell’Udc- è sempre stato considerato non solo come segno distintivo di un determinato credo religioso, ma soprattutto come simbolo di valori che stanno alla base della nostra identità nazionale. Non è togliendo il crocifisso dalle aule che il nostro Paese farà un passo avanti sul tema della laicità delle istituzioni: in questa maniera si afferma solo il laicismo anticlericale che porta alla negazione dell’importanza dei principi cristiani -di cui è peraltro informata la nostra Costituzioneper la crescita umana e spirituale del nostro Paese”. Il disagio giovanile finisce in un questionario TUGLIE L’Amministrazione comunale e il Ser.T. di Gallipoli in collaborazione con Agesci - Gruppo Scout Tuglie 1, hanno avviato un’indagine sulla condizione giovanile in paese. Il questionario è destinato ai giovani di età compresa tra i 14 e i 20 anni, è assolutamente anonimo, ed è finalizzato a rilevare abitudini e atteggiamenti riguardanti lo stile di vita e i loro comportamenti. “Lo scopo dell’indagine -sottolinea il sindaco Daniele Ria- è quello di conoscere meglio la realtà dei giovani, individuare le nuove tendenze e rilevare i loro bisogni, al fine di predisporre interventi mirati per migliorare la qualità della vita”. I dati ottenuti saranno resi noti nel corso di un incontro pubblico e saranno utilizzati per pianificare le politiche giovanili dell’Amministrazione comunale e per qualificare le attività di prevenzione del disagio giovanile all’interno del Piano di Zona. “Invitiamo i giovani che riceveranno il questionario -conclude il sindaco- a compilarlo secondo le modalità indicate lettera. Affinché il termine ‘partecipazione’ non sia solo uno slogan d’effetto, ma si sostanzi in un reale processo di espressione e confronto con l’importante il contributo di tutti”. cultura I messapi e la guerra: la sacra Lega nell’Italia Meridionale L a dodecapoli messapica serbò sempre la sua autonomia con l’orgoglio delle sue tradizioni e l’attaccamento alla sua libertà, fatto valere con la forza del suo agguerritissimo esercito, del quale la punta di diamante era una formidabile cavalleria, mandata in una carica travolgente contro le truppe nemiche, devastandone le falangi grazie all’abilità dei nobili messapi nel maneggio di archi e lance a cavallo e della spada, una volta appiedati. Una concordia, quella delle città messapiche, conseguita dopo anni di rivalità e piccole schermaglie tra le comunità, sorta più che per spirito di fratellanza messapica, per necessità strategiche, data la particolare collocazione della Messapia nell’ambito dei regni dell’Italia meridionale. La stessa Puglia, colonizzata tra tre popoli di provenienza comune, era già divisa tra Messapi, il cui regno si era esteso dalle coste adriatiche del Salento fino all’attuale provincia di Brindisi, Peucezi (o “Pediculi”, ossia “abitanti delle colline”) che dalle spiagge del brindisino e del barese, si stabilirono sulle colline murgesi, da Fasano e Cisternino fino al Tavoliere, e Dauni, che dal Tavoliere arrivarono fino al Gargano e agli Appennini. Daunia, Peucezia e Messapia formavano la Japigia, unità territoriale solo nominale, che sta ad indicare solo la comune provenienza indoeuropea di queste tre popolazioni, le quali, in realtà, erano già differenziate, culturalmente, militarmente e spiritualmente sin dal loro approdo in una Puglia già divisa tra la zona costiera Adriatica colonizzata dai Pelasgi e la zona Settentrionale ed interna, che assieme a Basilicata e Calabria Settentrionale, formava l’antica Enotria. Il confine tra Messapia e Peucezia era in realtà già stato tracciato da Pelasgi ed Enotri, le differenze tra i quali si possono cogliere ancora oggi, tra i luoghi dove la tipica costruzione rurale è il “trullo”, abitati dagli Enotri e quelli nei quali le campagne sono costellate invece dal “furnieddhu”, di derivazione tipicamente pelasgica. I Messapi, forti della loro cavalleria che precedeva i coloni che si stabilivano nelle località rese sicure dai nemici, si spinsero fino al Metapontino ed occuparono la stessa città di Taranto, fondata circa nel 2000 a.C. dal mitico eroe cretese Taras, figlio di Poseidone e della ninfa Satyria. Gli Spartani nel Salento Ben più altra rovina attendeva in realtà il Salento. La popolazione più bellicosa dell’antichità, la cui stessa società espandersi nel territorio vicino, giungendo ad ottenere il predominio di buona parte della costa Ionica, dal fiume Lama, appena prima Metaponto, sino a sud. Il generale spartano Leucippo riuscì infatti a conquistare il principale porto messapico sullo Ionio, Eghenanxa, mutandone il nome in Kalè Polis (Gallipoli). I Messapi, per contrastare l’espansionismo tarantino, furono costretti a spostare la capitale a nord, verso il confine, da Soleto ad Oria. Taranto, con continue incursioni, mirava a distruggere attraverso il saccheggio dei campi le economie dei paesi vicini, strategia molto comune presso i fratelli spartani, costringendo quindi i contadini a spostarsi lontano dai campi contesi. I Messapi reagirono facendo altrettanto, continuando questo tipo di azioni terroristiche fino a quando la situazione non degenerò. era fondata sulla guerra e sulla distruzione dei nemici, aveva esteso le sue brame sulle ricche terre degli Japigi. A Sparta, infatti, infuriava una guerra civile tra Iloti e Parteni da una parte e Spartiati dall’altra. Gli Iloti erano le antiche popolazioni che abitavano la penisola lacedemonica e che erano stati soggiogati e resi schiavi dai dorici Spartani, mentre i Parteni erano un gruppo di giovani impegnati nell’Agoghè, richiamati in patria per accoppiarsi con le vergini spartane ed incrementare la popolazione spartana, decimata dalla guerra contro i Messeni. A capo dei Parteni venne eletto uno di essi, Falanto, il quale cercò di rovesciare lo stato spartano, complottando con gli Iloti. Ma il complotto fu scoperto e gli Iloti trucidati tutti. Il destino dei parteni e di Falanto fu demandato all’oracolo di Delfi che così vaticinò: “Popolate la grassa terra degli Iapigi e siate la loro rovina. Quando vedrai piovere dal cielo sereno conquisterai territorio e città.” Sciagura peggiore non poteva abbattersi sulla terra dei Messapi. Falanto ed i Parteni, avendo sacrificato ad Apollo Achergetes (il Dio tutelare i fondatori di Città) partirono con una flotta spartana alla volta del Salento. Vi giunsero nell’anno 706 a.C., sbarcando a sud di Taranto, venendo accolti con benevolenza dai Messapi, in nome della comune nascita greca. Falanto, ottenuto il segno divino, il pianto della moglie Ethra (il cui nome significa “cielo sereno”), penetrò coi suoi silenziosamente nella fortezza messapica di Taranto e la conquistò. Taranto divenne così la prima colonia spartana nella Magna Grecia. Da Taranto gli spartani, popolo guerriero, cercarono di Una battaglia epica Nel 473 a.C. le truppe della lega sacra messapica si unirono a quelle dei Peucezi e delle altre popolazioni vicine, fino a raggiungere un esercito di 20mila uomini. Immediatamente i Tarantini corsero ai ripari, alleandosi con i greci di Reggio Calabria, il cui re Anaxilao inviò un forte contingente al comando del suo generale Micito. La battaglia fu memorabile e cruentissima. Da un lato la falange spartana dei tarantini, con le fanterie ausiliarie degli alleati, e dall’altra la cavalleria messapica con le fanterie pelasgiche ed alleate. I leoni di Messapia riuscirono in una carica devastante a spezzare in due l’esercito nemico, costretto alla fuga. Sul campo rimasero 3mila Japigi, ma il numero dei morti tarantini non fu nemmeno possibile contarlo, tanto che quella rimase nella storia la più grande strage di greci compiuta a memoria d’uomo. L’esercito sconfitto si divise in due tronconi come anche quello vincitore, che si divise in due per inseguire i nemici in rotta: i tarantini furono raggiunti dalla cavalleria messapica e fatti prigionieri o uccisi, ed i Messapi imposero a Taranto di mutare la forma di governo da aristocratica a democratica, mentre i Reggini vennero inseguiti fino alla loro capitale, che fu addirittura presa dai Messapi. L’esercito più celebrato dell’antichità, la medesima falange spartana che qualche anno prima, nel 480 a.c. aveva dimostrato dinanzi al mondo il suo valore ed il suo eroismo nella leggendaria battaglia delle Termopili, era stato vinto ed umiliato dalla forza militare dei Messapi. Vincenzo Scarpello spettacolo Omaggio leccese a Gino Sandri Fine 2009 nel solco della “tradinnovazione” dei Mascarimirì Il gruppo salentino che ha trasformato la pizzica in punk-dub tarantolato suonerà il 12 dicembre a Muro Leccese, il 18 ad Alezio, il 26 a Sanarica ed il 28 a Zollino U ltimi appuntamenti di un 2009 ricco ed intenso di concerti per i Mascarimirì, a conclusione di un anno trascorso in giro per il mondo a diffondere pizzica e punk-dub tarantolato. Dopo aver fatto ballare l’Australia, prima, e, da ultimo le francesi Marsiglia, Nimes e Aubagne nella settimana a cavallo tra la fine di novembre e l’inizio di questo mese (con annessi laboratori di tamburello e di canto curati dalla band per promuovere lo “strumento” del Salento e per mettere a confronto il canto di tradizione orale della nostra terra con quello occitano), il gruppo di musica popolare e tradizionale salentina guidato da Claudio “Cavallo” Giagnotti completa dunque nella “propria” terra la lunga serie di live sold out costruiti sull’asse portante di Mascarimirì - 10 anni live Tour. È infatti con un cd e con un progetto musicale dallo stesso identico titolo che la band dell’etichetta Dilinò, formata oltre che dal nome del leader da altri musicisti di qualità come Cosimo Giagnotti, Vito Giannone e Salvatore Giannotta, ha continuato a festeggiare e a celebrare le dieci candeline sulla torta di compleanno. Nei quattordici brani che compongono l’ultimo lavoro discografico del gruppo, la pizzica salentina ha incontrato le sonorità del punk e del dub, creando una miscela ritmica che porta inevitabilmente alla danza ed al movimento. La pizzica, dunque, grazie al lavoro dei Mascarimirì ha cambiato radicalmente il suo volto. E “lu tamburreddhu”, strumento principe del suono tradizionale che scandisce i ritmi del sound salentino, le inconfondibili voci della terra di Cosimo Giagnotti e Vito Giannone, hanno sperimentato e giocato sui nuovi lidi creati dalla fantasia fatta note di Emanuele Licci. Il tutto, ovviamente, condito da quel pizzico di “modernità” assicurata dall’innovatore Claudio “Cavallo” Giagnotti, uno degli artefici della riscoperta della musicalità e dei suoni tipicamente salentini. Un lavoro, quello che immortala Una giornata di parole ed immagini dedicata al pittore ligure Gino Sandri (1892-1959). È questa la proposta dell’assessorato al Mediterraneo della Regione Puglia ideata da Simone Franco ed ospitata mercoledì 16 dicembre negli spazi delle Officine Cantelmo. L’iniziativa che rivaluta la figura e l’opera di Sandri prevede la conferenza conferenza-dibattito “Vecchi e nuovi saperi poteri, lo sguardo degli esclusi” (alle 17.30) e lo spettacolo “Musica, parole e immagini per Gino Sandri”, con composizioni acustiche, elettroniche e miste del musicista Gioacchino Palma eseguite dall’ensemble “Nottetempo”. Sul palco Vanessa Sotgiù (pianoforte), Davide Greco (Violino), Federico Sconosciuto (violoncello), Daniele De Pascali (flauto), Tonio Stifanelli (clarinetto), e Simone Franco (voce recitante). Per info: 0832.304896. (D. G.) dieci anni di produzioni firmate Mascarimirì che regala una nuova angolatura ed una nuova ottica musicale ad un territorio che così ha potuto completamente rinnovare il repertorio della sua produzione tradizionale. Il Mascarimirì - 10 anni live Tour giunge dunque alle sue tappe finali. Partendo da Muro Leccese (rassegna musicale “Festa Mediterranea” organizzata dal Calema Caffè sabato 12 dicembre), e proseguendo per Alezio (concerto-evento per tutti i fan al Tequila Bum Bum il 18 dicembre), Sanarica (tradizionale appuntamento di fine anno che Dilinò ha ribattezzato “Ballati te Jernu” e previsto come sempre nel giorno di Santo Stefano) e Zollino (per una delle ricorrenze più attese quale è la Festa te lu Focu che il 28 dicembre anima nel centro a ridosso della Grecia Salentina gli spazi i Largo Lamardu). Evento nell’evento, i Mascarimirì, presenteranno l’anteprima del progetto tradizionale “Polifonia Paccia Salentina”, ovviamente nel solco di quella irrinunciabile “tradinnovazione” che da sempre caratterizza le proposte di una delle band più prolifiche ed interessanti nel panorama della musica popolare della Terra d’Otranto. Per info: www.mascarimiri.com, www.myspace.com/mascarimiri, 0836.341153, 348.0442053 e [email protected], www.dilino.com. (D. G.) appuntamenti_eventi_curiosità Per segnalazioni: REDAZIONE DI BELPAESE via Gallipoli, 98 - 73024 Maglie.Le Tel./Fax: 0836.426350 e-mail: [email protected] Domenica 13 SABATO 12 DOMENICA 13 LUNEDI 14 LE SFIDE CULTURALI DI MANTOVANO LECCE, Hotel President - ore 18 Terza “sfida culturale” della rassegna promossa dal sottosegretario agli interni Alfredo Mantovano. A trattare il tema “Giustizia negata, giustizia invocata” saranno il presidente del gruppo Pdl alla Camera Fabrizio Cicchitto ed il presidente emerito della Camera Luciano violante. Info: 338.6986041. CAPPOTTO D’ARTISTA GALATINA, contrada Santi Dimitri - ore 10/18 Prosegue a Galatina nella sede delle cantine vinicole “Santi Dimitri” di via Guidano, la rassegna d’arte “Cappotto d’Artista”, mostra itinerante per una creatività responsabile su progetto di Valentina D'Andrea e dell’associazione “Esaltamente” con la direzione artistica di Carla Pinto. Info: 338.2582527. LE PAROLE DI FERNANDA PIOVANO COPERTINO, castello Angioino - ore 19.30 L’attore Giulio Casale presenta il suo nuovo spettacolo teatrale intitolato “La canzone di Nanda”, collage di emozioni, musiche e parole ispirate dalla figura di Fernanda Piovano. Ad accompagnare i testi della scrittrice ligure recentemente scomparsa, brani di De Andrè, Tenco e Bob Dylan. Info: 349.1246462. STAGIONE DI TEATRO DELLA CITTA’ DEI FIORI TAVIANO, teatro Fasano - ore 20 Gianfelice Imparato e Luisa Ranieri, raccontano ne “L’oro di Napoli” la “pazienza” del popolo napoletano, abile a rialzarsi dopo ogni caduta, sfruttando la qualità del sapersi adattare. I testi sono tratti dall’originale opera di Giuseppe Marotta da Armando Pugliese e dallo stesso Imparato. Info: 0833.916111. LE LETTURA TI FA GRANDE CALIMERA, cinema Elio - ore 19 Si conclude oggi la decima edizione de “La lettura di fa grande”, festival culturale per ragazzi. Il programma di chiusura prevede una tavola rotonda con l’editore Giuseppe Laterza, la vice presidente della Provincia Simona Manca e l’assessore alla Cultura del comune di Calimera Leo Palumbo. Info: 0832.872413. I BANDI DI “A CORTO DI IDEE” SPECCHIA Sono stati pubblicati il bando ed i documenti da compilare per l’iscrizione alla terza rassegna europea del cortometraggio e del documentario “A Corto di Idee”, organizzato a Specchia dall’associazione “La Ribalta” dal 2 a 3 gennaio 2010. Per info: www.acortodiidee.it; [email protected]; 333.8856323 e 329.5647065. IN RICORDO DI PIAZZA FONTANA ALESSANO, palazzo Legari - ore 19.30 Per iniziativa dell’associazione “Alfonsina Bertelli” di Alessano, serata di commemorazione a 40 anni dalla strage di piazza Fontana che il 12 dicembre del 1969 nella Banca dell’Agricoltura di Milano causò la morte di 17 persone. In programma la proiezione di un documentario di Carlo Lucarelli. Info: 339.3461266. CONCERTO DI NATALE MAGLIE, chiesa Madre - ore 19 I cori polifonici “Eratu’s” di Specchia e “Santa Maria degli Angeli” di Poggiardo, intonano questa sera nella chiesa matrice di Maglie i canti per il concerto di Natale “Gloria in cielo e pace in terra”. L’ensemble dei due e cori conta oltre 50 elementi, diretti dal maestro Deborah De Blasi. Info: 0836.483860. CORSO DI SCRITTURA CREATIVA MAGLIE, Libri&Musica, via Indipendenza Libri&Musica presenta “Il caffè dello scrittore”, corso di scrittura creativa a cura di Angela Leucci per introdurre ai diversi aspetti della letteratura contemporanea, appassionando alla ricerca di tecniche narrative nuove ed efficaci prendendo spunto da libri, canzoni e film. Info: 0836.485642. MARTEDI 15 MERCOLEDI 16 GIOVEDI 17 VENERDI 18 RASSEGNA CINEFORUM MELISSANO, cineteatro Aurora - ore 20 Per il nono anno l’Amministrazione comunale di Melissano in collaborazione con la società Libera organizza la rassegna cinematografica “Cineforum 2009/2010”. Oggi in scaletta (ingresso gratuito) il film Nessuna Verità di Ridley Scott, con Leonardo di Caprio, Russell Crowe e Mark Strong. Info: 0833.586212. QUANTE STORIE PER UN CAFFÈ LECCE, Caffè Letterario - ore 21 Serata di musica e parole al Caffè Letterario di Lecce che impagina una nuova data della rassegna culturale “Quante storie per un caffè”. Oggi in pedana la voce narrante di Antonella Iallorenzi (che legge le pagine di Massimo Carlotto) e le note proposte dal violoncello di Giada Giovanile. Info: 0832.242351. STAGIONE DI PROSA DELLA “CITTÀ BELLA” GALLIPOLI, cineteatro Italia - ore 20.30 Si alza il sipario sulla nuova stagione di prosa della “Città Bella” organizzata dal Comune. Oggi il cartellone prevede la serata finale del “Talento Festival”, importante trampolino di lancio e di sviluppo formativo per i giovani. L’evento è curato e diretto da Salvatore Mauro. Ingresso: 9 euro. Info: 0833.266940. CESC GELABERT A STRADE MAESTRE LECCE, cantieri Koreja - ore 20.45 Con “Glimpse” di e con Cesc Gelabert, arriva a Lecce uno spettacolo innovativo ed originale con le videoinstallazioni del newyorkese Charles Atlas e le musiche originali di Carlos Miranda. Lo show propone un video di “immagini interiori” tra i sentimenti, emozioni, materia e pensieri. Info: 0832.242000. READING CON ANNALISA BARI LECCE, biblioteca Bernardini - ore 17.30 La vice presidente della Fidapa di Lecce, Maria Concetta Cataldo Giuri, incontra alla biblioteca provinciale “N. Bernardini” di piazzetta Carducci a Lecce la scrittrice Annalisa Bari, autrice del romanzo “Separè”, edito da Giuseppe Laterza. All’incontro culturale prenderà parte anche l’editrice Renata Laterza. LA CUCINA DEL FUTURISMO SANNICOLA, villa Excelsa - ore 18 A cura del professor Carmelo Calò Carducci, in “La cucina futurista, da Marinetti e Fillia a I lacci di Afrodite”, si ricostruisce il menù in stile futurista alla presenza di Luce Marinetti, terzogenita di Filippo Tommaso Marinetti che diede origine al movimento artistico italiano. Info: 0833.232261. COMMEDIA IN VERNACOLO ALL’ILLIRIA POGGIARDO, teatro Illiria - ore 20 Si ride all’Illiria con la commedia di William Fiorentino in dialetto salentino “Vico storto carità vecchia”, messa in scena dal Piccolo Teatro della Neve. Il cartellone teatrale 2009/2010 di Poggiardo è realizzato dall’agenzia Elettronica Service di Vaste con il contributo del Comune. Info: 348.6503914. RASSEGNA TEATRALE A SAN CASSIANO SAN CASSIANO, circolo “Chiara Ruggeri Catamo” - ore 20.30 Perfettamente in tema con il periodo di festività natalizie la rappresentazione programmata oggi nell’ambito della rassegna teatrale del Comune di San Cassiano. La compagnia de “La Busacca” recita in un classico della commedia napoletana, “Natale in casa Cupiello” di Eduardo de Filippo. Info: 366.6697449. STAGIONE TEATRALE DELLA CITTA’ DEI FIORI TAVIANO, teatro Fasano - ore 21 Spettacolo “cadeau” per gli abbonati della stagione teatrale di Taviano. Gli attori della compagnia salentina de “La Busacca” diretti da Francesco Piccolo interpretano la commedia di Luigi Pirandello “L’uomo, la bestia e la virtù”. Per non abbonati il costo del biglietto è di 5 euro. Info: 0833.916227. CORRIDA SHOW SPECCHIESE SPECCHIA, palazzetto scuola media L’Associazione Culturale e Sportiva ed il Gruppo Giovanile “Eugenia Ravasco” organizzano per il 2 gennaio 2010, con il patrocinio della Provincia e del Comune di Specchia, la seconda edizione della “Corrida Show Specchiese”. Per iscrizioni: 339.1603065, 339.1603065, 328.2815010, 328.2815010 (entro il 21 dicembre). IL GIOVEDÌ LETTERARIO DEL TUSCÈ GALATINA, galleria teatro Tartaro - ore 22 Nuovo appuntamento con la rassegna culturale dei “Giovedì letterari” ideata ed organizzata dal Tuscè di Galatina. Negli spazi della galleria del teatro cittadino, si trascorre una serata all’insegna della video-musica, animata dall’ “Experimental jet set” curato dal vj Davide Faggiano. Info: 329.3026960. NUVOLE DI CARTA COPERTINO, castello Prende avvio oggi, per concludersi domenica prossima 20 dicembre, “Nuvole di Carta”, mostre, giochi e spettacoli sul mondo dei fumetti realizzati dalle associazioni Apice e PortadiMare.it con il contributo di Regione, Provincia e Comune. Tra gli ospiti Dante Spada e Giuseppe De Luca. Info: 0832.933131. Concerto di Ornella Vanoni LECCE, Teatro Politeama - ore 21 Ritorna a Lecce, a distanza di un anno dall’ultimo applauditissimo concerto, Ornella Vanoni, una delle “signore” della musica leggera italiana. In questo tour invernale la cantante, attrice e cantautrice milanese propone, tra gli altri successi del suo vastissimo repertorio (su tutti Senza Fine e Una ragione di più), i brani che costituiscono il “tesoro” dell’ultimo suo lavoro discografico Più di te, collezione di indimenticabili brani della canzone tricolore. Inizio spettacolo: ore 21; costo biglietti: poltronissima 45 euro; poltrona 40 euro; palchi primo ordine 35 euro; palchi secondo ordine 30 euro; loggione 25 euro. Info: 0832.2421468. sport a cura di Pasquale Marzotta Il Lecce è intrigante: bello, determinato e vincente! I giallorossi, solitari al comando della classifica dopo l'affermazione contro l'AlbinoLeffe, ora si preparano alla sfida interna di sabato con l'Ascoli Gallipoli a Crotone: il futuro trova certezze dal campo I l Lecce inizia ad avvertire l’intensa fragranza del profumo della serie A. Al momento è solo un bellissimo odore, che potrà realizzarsi nel sogno della promozione solo nella vera ed attesa volata di primavera. Ma in questo fine anno i giallorossi di Gigi De Canio si stanno distinguendo per le prestazioni ed il filotto di successi. Soprattutto per le affermazioni conseguite al Via del Mare di Lecce ed in molte situazioni di rimonta. E poi la bella affermazione di carattere a Bergamo contro l’AlbinoLeffe ha dato ancora più convinzione e forza sulle qualità tecniche e mentali di questa squadra. E sabato pomeriggio arriva l’Ascoli, che naviga nella bassa classifica ma con il fair play ha conquistato l’attenzione mondiale. “A Bergamo, secondo me, c’è stata una ulteriore prova di forza, di carattere da parte della squadra -afferma il capitano Guillermo Giacomazzi-. Nel primo tempo abbiamo tardato un po’ a prendere le misure all’avversario. Tutti i giocatori bergamaschi giocavano dietro la linea della palla e poi ribaltavano l’azione con dei lanci lunghi. Nella seconda frazione, anche se abbiamo preso gol, abbiamo fatto molto meglio, abbiamo tenuto bene il campo e alla fine è stato un risultato meritato. Siamo stati bravi nelle distanze tra le linee, con il 4-4-2 abbiamo giocato meglio la palla e abbiamo utilizzato meglio gli spazi”. E dalla vetta della classifica si gode il panorama della B. “Essere in testa alla classifica da soli è una soddisfazione perché tutto il lavoro svolto fino a questo momento è stato ripagato. Siamo contenti per come sta andando il campionato, anche se sappiamo benissimo che è lungo e difficile. Dobbiamo continuare ad avere la mentalità di non mollare mai e di avere rabbia. Sabato contro l’Ascoli non sarà facile, loro hanno una classifica delicata e verranno qui per cercare di non farci giocare. Contro avversari sulla carta facili abbiamo incontrato delle difficoltà e per questo dico che dovremo disputare una gara intelligente e cattiva fin dal primo minuto. Mi auguro che il Via del Mare sia il nostro punto di forza. Quando devi raggiungere un obiettivo importante, tutto passa dai punti che riesci a conquistare nelle gare casalinghe”. Ed il difensore Alberto Giuliatto, autore del 2-0 e sigillo molto contestato da Mondonico, sottolinea: “La reazione che ho avuto sul gol del 2-0 è stata una reazione istintiva. Ho messo le mani nei capelli per la traversa colpita. Sinceramente ho avuto dei dubbi se la palla avesse oltrepassato la linea di porta o meno, poi c’è stato il guardalinee, che era posizionato meglio di me, che ha convalidato la rete. Non penso di aver avuto un comportamento antisportivo, in quel momento non ero sicuro di dove avesse sbattuto la palla e anch’io ho preso per buona la decisione del guardalinee. Quel gol è stato importante perché ci ha permesso di andare negli spogliatoi sul 2-0, poi dopo il gol di Perico siamo stati bravi a gestire la partita. Non abbiamo sofferto l’avversario e abbiamo dimostrato che cerchiamo sempre di imporre il nostro gioco. Ovviamente il primo posto in classifica fa piacere, però, secondo me, il difficile viene ora perché vogliamo conservare questa posizione e sarà difficile già dalla prossima gara contro l’Ascoli”. Giuliatto è tra i reduci dell’ultima promozione in A dei giallorossi. “Sono due realtà completamente diverse -evidenzia l’esterno giallorosso-. Quello di due anni fa era un Lecce formato da calciatori esperti e navigati, con un’età media elevata. Questo è un gruppo più giovane che gioca bene. Magari rischiando qualcosa in più. Secondo me siamo una buona squadra, non la più forte della serie B. E’ importante il gruppo, crederci sempre, avere forti motivazioni”. Ed intanto il Lecce è tra i campioni della solidarietà. Una delegazione della prima squadra si è recata in settimana presso il Reparto di Oncoematologia Pediatrica del Polo Oncologico “Giovanni Paolo II” di Lecce. Il Gallipoli cerca di alimentare le speranze e di proseguire nel progetto trovando segnali importanti sul rettangolo verde. Sul campo la squadra di Beppe Giannini (nella foto) piace e diverte, tanto che con il Torino è uscito sconfitto immeritatamente ma con gli applausi. Poi le polemiche e le turbolenze societarie hanno portato alla decisione del silenzio-stampa e gli allenamenti a porte chiuse. Ma già da martedì scorso è ritornato il sereno con la riapertura delle porte dello stadio e le conferenze-stampa. “La squadra ha recepito la volontà della società nella persona del presidente Daniele D’Odorico a portare avanti il proprio progetto con il Gallipoli -ha dichiarao il tecnico Beppe Giannini, 45 anni, nella conferenza stampa di martedì a San Donato-. La squadra sta reagendo a questo momento con rabbia e determinazione. Io il punto di riferimento per questa società? Fanno piacere le parole di D’Odorico. Sono il tecnico e sono chiamato a dare delle idee sul campo”. Ed intanto il ritorno allo Scida per la sfida contro il Crotone riaccende i ricordi della bella cavalcata della scorsa stagione in B. “Il ricordo del successo a Crotone della scorsa primavera è ancora vivo, perchè li abbiamo ipotecato la promozione in B -ricorda l’allenatore di Frattocchie-. Sarà una sfida importante contro una neopromossa come il Gallipoli. Affronteremo un buon avversario diretto da un tecnico come Lerda. E poi non c’è da trascurare anche il fattore-campo”. Mezzogiorno di fuoco per il Salento 12 Trepuzzi Si disputa domenica mattina (a mezzogiorno, stadio comunale “Vittorio” di Trepuzzi) il terz’ultimo incontro del girone di andata nel campionato di serie B di rugby, campionato nel quale da quest’anno milita (unica pugliese) il Salento 12 Trepuzzi. Il “quindici” del presidente Aldo Mea affronterà il Cus Roma, formazione di metà classifica che però sogna ancora di in- serirsi nei quartieri alti della lista per ora capeggiata dai corregionali del Segni. La squadra allenata da Fabio Scippa è ancora alla ricerca del primo successo interno della stagione e cercherà di tenere a debita distanza le due squadre che la seguono in classifica, Milazzo e Dora Napoli, attualmente piazzate sulle posizioni che a fine annata retrocedono in serie C. Motor Show della “sfortuna” per Marco De Marco Il pilota salentino della Casarano Rally Team si è fermato ad un passo dalle semifinali del BombBoogie Historic Rally per un guasto alla sua Lancia Delta L’ 8 dicembre scorso a Bologna, nell’ambito del ricco cartellone di gare organizzate nel programma collaterale del 34esimo Motor Show della città felsinea, sul conto della Scuderia Automobilistica Casarano Rally Team, la sfortuna ci ha smesso lo zampino ed ha impedito al pilota salentino Marco De Marco di ottenere un buon risultato nel “BombBoogie Historic Rally”, ovvero la sfida tra le gloriose auto che hanno dominato la scena della specialità negli anni ’80 e ’90. De Marco, a causa della rottura del differenziale, si è fermato prima dell’accesso alle semifinali della tradizionale ed attesa manifestazione. La Lancia Delta Hf integrale di De Marco, in livrea ufficiale Martini Racing ex Didier Auriol, ha fatto definitivamente rientro ai box nel corso dei quarti di finale, per un problema all’anteriore autobloccante, un problema che si era già manifestato con ampi segnali sin dalle prove cronometrate di inizio mattino nel corso delle quali De Marco non era riuscito ad andare oltre il quinto tempo assoluto, subendo un distacco di quasi 6 secondi dal vincitore della competizione, il vicentino Simone Romagna, autore del miglior giro veloce. “Purtroppo appena partito mi sono reso conto che c’era qualcosa che non andava -ha affermato il pilota leccese- la vettura smusava molto davanti e faticavo ad inserirla come volevo nel tratto sterrato; terminate le prove abbiamo constatato che l’origine del problema era da ricercare nel gruppo trasmissione, un problema irrisolvibile quindi in breve tempo. Ho onorato la mia partecipazione affrontando ugualmente i quarti di finale nella consapevolezza che non avrei potuto certamente lottare per il passaggio del turno, purtroppo un problema del genere in una vettura a 4 ruote motrici finisce con l’avere delle pesanti ripercussioni in classifica”. (D. G.) I “softgunners” di Poggiardo La simulazione di tattiche militari si sta diffondendo in maniera sempre più consistente anche nel Salento. Alla base del “gioco” c’è il rispetto per le regole e la correttezza nei confronti dell’avversario A nche a Poggiardo arriva il softair, disciplina sportiva diffusasi in Italia alla fine degli anni ‘90 nella quale due o più squadre di giocatori simulano tattiche militari, utilizzando giocattoli che riproducono solo nella forma armi, ma che sparano pallini in plastica ad una potenza inferiore ad 1 Joule. Uno sport per guerrafondai? No, nella maniera più assoluta. La simulazione militare anzi è del tutto innocua, in quanto i pallini sparati non provocano alcun danno e sono obbligatori nel corso delle partite appositi occhiali protettivi; non violenta, in quanto è tassativamente vietato ogni contatto fisico tra i giocatori e soprattutto basata sulla correttezza e sulla sportività, dato che si fonda sull’onestà del giocatore che si dichiara “colpito”. Il Team di Poggiardo, denominato “Soft Air Team Contractor”, nonostante sia l’ultimo nato nel Salento (nel quale sono già attivi oltre sette gruppi tra Lecce, Ruffano, Cannole, Nardò e Gallipoli) conta già 18 iscritti, ed un gruppo su Facebook. Le partite si svolgono regolarmente ogni domenica mattina in aperta campagna, in campi delimitati da cartelli che avvisano gli ignari passanti dello svolgimento di questa particolare disciplina sportiva, che può comunque essere praticata in qualunque scenario (bosco, pianura, collina, ambiente urbano) ed in qualunque periodo dell’anno. Per avere ulteriori informazioni su questo sport o per partecipare ad una partita basta contattare l’indirizzo e-mail [email protected]. (V. S.) La Italgest Casarano approda alle semifinali di Coppa Italia Vincendo contro il Bologna con il punteggio di 28-26 la gara di spareggio dei quarti di finale, la Italgest Casarano ha staccato il biglietto che qualifica alle semifinali della Coppa Italia di serie A d’Elite di pallamano. L’incontro, disputato nel giorno dell’Immacolata, al PalaItalgest di Lecce, è stato vibrante e combattuto, restando in bilico sino alla conclusione. Dopo un primo tempo sostanzialmente equilibrato (chiuso sul parziale di 13 a 13), nella ripresa la squadra campione d’Italia allenata da Francesco Trapani (nonostante qualche decisione discutibile della coppia arbitrale Bassi-Scisci della sezione di Conversano) ha spinto di più sull’acceleratore, meritando il vantaggio finale che regala la possibilità di competere nella Final Eight della manifestazione. Primo avversario sarà l’Indeco Conversano, team che nell’altro quarto aveva già superato Ancona in due gare. Intanto sabato 12 dicembre ritorna il campionato. La Italgest affronterà nuovamente il Bologna, nella gara programmata in trasferta per l’ottava giornata, prima di ritorno, del massimo torneo nazionale. All’andata, all’esordio nella nuova stagione, i rosso-blù furono sconfitti di misura al PalaItalgest dai felsinei col punteggio di 28 a 27. (D. G.) io PROPRIO io di Claudia Mangione - intervista liberamente ispirata al famoso gioco di società di Marcel Proust Anna Cinzia Villani Cantante, musicista e ricercatrice, inizia il suo percorso artistico negli anni ’90 quando, giovanissima, muove i primi passi nel mondo della musica tradizionale salentina distinguendosi da subito per la straordinaria caratteristica della sua voce, da molti definita “antica”, capace dei virtuosismi tipici della vocalità tradizionale. Arrivano quindi le prime collaborazioni e intensi anni di attività concertistica nei festival nazionali e internazionali più importanti, cui affianca un personale percorso di conoscenza dei cantori e delle cantatrici “della porta accanto”, che le permette di affinare le proprie tecniche di esecuzione vocale e strumentale assorbendo il vero spirito che sottende ai suoni e ai canti della tradizione. Nel 2008 l’esordio discografico con “Ninnamorella”, album tra i più significativi della scena popolare salentina degli ultimi anni, che racchiude tutte le sfumature della sua versatile personalità musicale. Voce principale della formazione calabro-salentina Nistanimera, collabora con Malicanti, Suoni Rurali e con l’Ensemble Terra d’Otranto e porta avanti il progetto al femminile “E quista è la strada de le donne belle” sui canti polivocali del Salento. Svolge inoltre un’attività didattica sul canto e sulla pizzica-pizzica. Il tratto principale del tuo carattere. La versatilità. Il tuo principale difetto. L’insicurezza. La qualità che preferisci in una donna? La forza, il coraggio, l’indipendenza. E in un uomo? Le stesse. Cosa ci vuole per esserti amico? Capacità di comprendere, ascolto, simpatia travolgente, improvvisazione. Cos’è la felicità? É fatta di pochi momenti. L’ultima volta che hai pianto? Due ore fa. Di cosa hai paura? Delle mie paure; le paure impediscono di guardare e giudicare le cose con la giusta lucidità. Canzone che canti sotto la doccia? L’ultima che mi è rimasta impressa per un qualsiasi motivo. Musicisti o cantanti preferiti? De Andrè, De Gregori, Capossela, i vecchi bluesman, i Led Zeppelin, Ezma Redzepova, le signore Gina e Rita e tutte le voci e le musiche capaci di smuovermi emozioni. Poeti preferiti? A scuola era Leopardi, ora Bodini; adoro le poesie d’amore di Neruda ma, in genere, le poesie mi piace ascoltarle più che leggerle. Autori preferiti in prosa? Qualsiasi autore che mi fa stare ferma a leggere per più di un’ora. Salvatore Niffoi ci è riuscito. Libri preferiti. Ora sto leggendo Il mio nome è rosso di Orhan Pamuk. Attori e attrici preferiti. Penelope Cruz, Sergio Rubini, Giovanna Mezzogiorno, Antonio Banderas. Chi potrebbe interpretarti sul grande schermo? Penelope Cruz. Film preferiti. No… me li dimentico dopo qualche giorno che li ho visti. I tuoi pittori preferiti. Mi piace l’arte bizantina, le opere di Giotto, i quadri di Caravaggio, ma i quadri che più mi emozionano sono i paesaggi naturali. Il colore che preferisci. Nero, oro, rosso, verde, turchese su di me; da guardare, tutti. Se fossi un animale, saresti? Un serpente, una tigre o una capra. Cosa sognavi di fare da grande? La cantante. L’incontro che ti ha cambiato la vita? Il canto e la danza. La persona a cui chiederesti consiglio in un momento difficile? Poche care amiche. Quel che detesti più di tutto. La presunzione, l’arroganza e la maleducazione. Quanto tempo dedichi alla cura del tuo corpo? Quanto basta per non essere mai contenta. Piatto preferito. Mangio tutto con gusto e piacere ma, nei giorni di festa, i piatti della mamma (parmigiana, pasta al forno, cannelloni..) sono insostituibili. Il profumo preferito. Uso essenze naturali, ma mi piace tanto il Bulgari bianco. Il fiore che ami. Sono rimasta colpita quando ho visto per la prima volta il fiore del cappero e il tulipano selvatico, sono davvero bellissimi! La tua stagione preferita? L’estate. Il paese dove vorresti vivere? Vivrei per qualche tempo in città come Berlino, Utrecht, Strasburgo, Parigi; visiterei volentieri il Marocco e l’Egitto, ma poi tornerei qui. In quale epoca ti sarebbe piaciuto vivere? Tra Ottocento e Novecento oppure negli anni Settanta. Personaggi storici che ammiri di più. Nessuno in particolare, però mi piace la rivoluzione francese. Personaggi storici detestati. Credo Hitler. Cosa faresti per sostenere ciò in cui credi? Tutto. Chi è il tuo eroe vivente? Nessuno. Il tuo sogno ad occhi aperti? Migliorare. Il tuo rimpianto più grande? Non aver dato ascolto al mio istinto qualche volta. Cos’è l’amore? Preferisco l’innamoramento. Stato attuale del tuo animo. Serenità. Il tuo motto. Ccoji l’acqua quannu chiove. Come vorresti morire? Dolcemente e senza grossi rimpianti. Anno VIII - n. 338 Reg. Trib. Lecce 778 del 18.01.2002 Direttore Responsabile Giovanni Nuzzo Collaboratori: Cristina Alemanno, Giuseppe Bellimbeni, Fabio Bolognino, Fabiana Casto, Alessandro Chizzini, Tiziana Colluto, Elisabetta De Giovanni, Giorgio De Matteis, Emiliano De Pascalis, Carla Falcone, Paolo Antonio Franza, Giorgio Gerardi, Monia Grassi, Daniele Greco, Alessandra Lupo, Claudia Mangione, Pasquale Marzotta, Cristina Mello, Serena Orlando, Alessio Palumbo, Cinzia Rubano, Vincenzo Scarpello, Giusy Stefanelli, Laura Stefanelli, Alessandro Tomaselli, Anna Manuela Vincenti Gli articoli non firmati si intendono a cura della redazione Editore: Belpaese srl Via Gallipoli, 98 - Maglie.Le Tel./Fax 0836.426350 e-mail: [email protected] Stampa: Master Printing Srl, Modugno (Bari) Belpaese è un settimanale distribuito gratuitamente in provincia di Lecce. Per la pubblicità su questo periodico: tel. 0836.426350 La direzione non risponde del contenuto degli articoli firmati e declina ogni responsabilità per le opinioni dei singoli articolisti, degli intervistati e per le informazioni trasmesse da terzi. Il giornale si riserva di rifiutare qualsiasi inserzione. Foto e manoscritti, anche se non pubblicati, non si restituiscono. I diritti di proprietà artistica e letteraria sono riservati. Non è consentita la riproduzione, anche se parziale, di testi, documenti e fotografie senza autorizzazione. Belpaese s.r.l si riserva il diritto di non pubblicare le inserzioni e le comunicazioni pubblicitarie degli inserzionisti che: 1. Siano contrarie agli interessi di Belpaese s.r.l. 2. Violino le disposizioni vigenti in materia di diritto d’autore 3. Contengano informazioni fuorvianti e scorrette 5. Non rispondano ai requisiti minimi di impaginazione professionale 6. Non siano pervenute nei termini concordati 7. Siano state fornite in modo incompleto In tutti i casi Belpaese s.r.l non è responsabile per il contenuto di dette inserzioni e comunicazioni. Periodico associato all’Unione Stampa Periodica Italiana Tessera n. 14594 a cura di Giuseppe Bellimbeni Trattoria Il Palazzo: uno stile per tutti i gusti Situata a Giuggianello a pochi passi dal centro storico del paese, la trattoria Il Palazzo è un locale di indiscussa particolarità. Calore, accoglienza ed intimità sono le sue caratteristiche principali. Strutturato su tre salette interne tutte a volta più una copertura esterna in legno situata allʼingresso, il locale dispone di 70 coperti. Le stanze sono ben arredate e sulle pareti fanno bella mostra splendidi quadri di arte contemporanea. Lʼattività di ristorazione, a conduzione familiare, copre ogni fascia di clientela che va dalle comitive giovanili e non sino ai gruppi familiari. Infatti, oltre ad essere conosciuta come ottima trattoria, Il Palazzo che è aperto tutti i giorni tranne il martedì turno di chiusura, è anche lounge bar, caffetteria, sala da tè e pub. Piccoli divanetti e tavolini consentono di effettuare una sosta per un caffè, un aperitivo, un cocktail, una birra, stuzzichini o quantʼaltro da prendere da soli o in compagnia il tutto nella piena libertà di una conversazione o nella massima intimità e discrezione. La Locanda: lʼesperienza culinaria al servizio del palato Percorrendo la provinciale Otranto-Martano in direzione Nord e svoltando al secondo incrocio a destra per Carpignano Salentino troviamo la trattoria La Locanda. La struttura nata nel 1982 comprende un ampio locale con due archi centrali che può ospitare 100 coperti più una saletta attigua più riservata con altri 25 posti a sedere. Nella bella stagione inoltre 140 clienti possono essere ospitati nei tavoli posti allʼesterno dellʼedificio. A dirigere il tutto il signor Enzo che coadiuvato dallʼaiuto della sua famiglia e dai suoi validi collaboratori ha così messo in pratica gli studi effettuati nella scuola alberghiera realizzando il sogno della sua vita. La passione per la buona cucina e la tenacia nel voler a tutti i costi realizzare qualcosa di suo alla fine lo hanno premiato con risultati davvero soddisfacenti. Perfetta è lʼorganizzazione con lo chef Giuseppe ai primi piatti e Mauro ai secondi. Il menù propone oltre gli antipasti ben visibili al centro del locale prelibati primi piatti quali cavatelli ai frutti di mare, pappardelle ai funghi porcini, pennette rosate salmone e gamberetti, trifogli tartufati ai porcini, tortelli gratinati ai formaggi, gnocchi ai crostacei, orecchiette con cime di rapa ed altri mentre per i secondi il filetto ai funghi porcini, la bistecca con funghi e panna, angus alla griglia, tagliata seerland con rucola e grana o fritture miste. Il menù è comunque variabile a seconda delle stagioni. Una selezione di oltre 50 vini accompagneranno il vostro pasto. La Locanda è anche pizzeria con forno a legna. Aperto tutti i giorni escluso il lunedì, è preferibile comunque prenotare. E per la notte di capodanno come da tradizione il signor Enzo vi aspetta per il cenone proposto dalla casa e per festeggiare e brindare lʼarrivo del nuovo anno. Ristorante pizzeria La Locanda Via Filzi - Carpignano Salentino Tel. 0836.586594, 339.5723760 Il menù tradizionale tipico salentino presenta non solo antipasti prelibati, ma anche primi piatti di mare con pesce freschissimo e secondi con succulente grigliate di carne. Ma dalla lunga lista di pietanze che mamma Gina propone ai propri clienti non bisognerebbe perdersi i cuoricini con radicchio, speck e funghi champignon nonché il buonissimo entrecote argentino. In tutto questo non dimentichiamo la generosa selezione di vini, liquori, grappe, rhum e whisky. Grazie invece alla direzione di Andrea, il figlio, si potranno trascorrere splendide serate allʼinsegna dellʼallegria e della buona musica soprattutto il sabato dove è fisso lʼappuntamento con la musica rigorosamente live proposta ogni volta da differenti gruppi musicali. E qui il divertimento è di certo assicurato. Ristorante lounge bar Il Palazzo Via Mazzini n. 14 - Giuggianello Tel. 329.0629988, 339.3053537