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Detersivo Coop
5 kg di ricarica
Anno 17 - N. 5 Marzo /998
Periodico di Coop Lombardia
Mele Golden Coop
•
Prodotti con Amore
EE
Sconto ai soci
50 per cento
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Con l'acquista di un sacchetto
un sacchetto in omaggio
àà
Validità dal 16 al 28 marzo 1998
Validità dal 16 al 28 marzo 1998
quali
4.
La sostenibile
leggerezza della
uar
"A lezione di
consumo"
Riparte "La grande
•. Ir
festa
Quando
la casa
Pagina 13
Licenza di aprire
ntervista sulla riforma al presi- Punto per punto il decreto legislativo che liberalizza il settore.
le delle Cooperative di Consumatori Gian Luca Cerrina ceroni.
J. dente della Associazione naziona-
A pagina 6
Pro?'
Il miele del . Chiap as
Ambrato, aromatico e deciso, riassume i sapori dello stato messicano da cui proviene. Da
marzo è in vendita nei negozi Coop garantito dal Consorzio apicoltori. Il marchio TransFair.
a tutti gli usi: perfetto
sia spalmato sul pane,
sia per dolcificare le bevande.
A garantirlo è il Conapi,
Consorzio nazionale apicoltori, che lo importa e
lo affida a Coop per la distribuzione. La scelta di
privilegiare lo stato del
Chiapas rispetto ad altri
del Centro America rappresenta un segnale di
vicinanza e di sostegno
alle popolazioni di questo
territorio.
È un'attività che impegna tutta la famiglia. A
1800 metri di altezza,
spostandosi sempre a piedi attraverso impervi sentieri, i campesinos (contadini] dedicano grande
cura alla produzione del
miele, che viene trasportato a mano o sul dorso
di animali.
Gli appezza menti di terreno sono molto piccoli,
su ciascuno ci sono venti
o trenta alveari; le distanze, di cqnseguenza, si
fanno sentire.
Ma nel Chiapas, Messico
meridionale - culla della
civiltà maya in età
precolombiana e oggi stato tra i più poveri e martoriati dell'America latina - il miele è una cosa
seria. Seria come il lavoro che richiede la sua produzione.
TRANSFAIR
CARATTERISTICHE
E un tipo di miele arnbrato, -con un sapore aromatico e deciso. Viene
prodotto esclusivamente
dai fiori della Selva
Lacandona sui quali si
posano le api.
Ha un sapore diverso da
quello del miele nostrano,
ma rappresenta, soprattutto, un'importante fonte di reddito per la popolazione. La più importante risorsa economica, insieme con il caffè, per la
cooperativa TzeltalTzotzil, una delle più attive della regione, che
Una rivoluzione
in nome della dignità
prende il nome da un'antica etnia indigena e che
ricava dollari, non semplici pesos, dalla vendita
del miele: l'unica entrata diretta, garantita e
senza intermediari, di
dollari.
La sola produzione di
mais e fagioli non sarebbe infatti sufficiente a
soddisfare le necessità
alimentari della comunità. Da marzo troveremo
il miele della cooperativa
del Chiapas in vendita
nei negozi Coop con iI
marchio Transfair: accanto al caffè e al te, ci
sarà dunque il miele della solidarietà, prodotto
dai 197 piccoli apicoltori
della cooperativa TzeltalTzotzil. Il loro miele è di
ottima qualità.
GARANZIE
Per le sue caratteristiche
organolettiche, il sapore
e la consistenza si adatta
La cooperativa TzeltalTzotzil, come molte altre
del Centro America e del
Terzo Mondo, è iscritta a
Transfair, associazione
internazionale che promuove e certifica il commercio equo e solidale in
tutto il mondo.
Transfair compie continui monitoraggi fra le piccole cooperative agricole
e artigianali per garantire che il sovrapprezzo che
il consumatore paga per
questi prodotti raggiunga
davvero il produttore, e sia poi da questi investito in attività sociali come
l'istruzione o l'assistenza.
Gli apicoltori del Chiapas
intascheranno circa il 40
per cento in più rispetto
ai prezzi medi del mercato del miele. La sede della cooperativa TzeltalTzotzil è a San Cristobal
de las Casas, Chiapas,
Messico.
Lo stato messicano del Chiapas si affaccia sull'Oceano Pacifico e confina con il Guatemala.
Ha una superficie di 74 mila metri quadrati e
una popolazione di oltre tre milioni di abitanti.
La capitale è T uxtla Gutiérrez.
Nello stato del Chiapas è in corso una violenta
ribellione dell'esercito zapatista di liberazione
nazionale, ultima risorsa degli indigeni per richiamare l'attenzione del governo messicano
sui loro problemi.
n
•
Tecnologia per i piccoli in aiuto
'
dei grandi
Idi
n
I problemi di incontinenza colpiscono oggi in Italia il sei per cento della
popolazione. Non c'è bisogno di rientrare nella categoria dei grandi anziani per avere questo problema; a volte può essere
anche temporaneo a seguito di un fatto traumatico, un incidente, un problema dei tessuti.
Oggi molte sono le soluzioni che si prospettano
per l'incontinenza, soprattutto se è di lieve entità: dagli interventi chirurgici a ginnastiche mirate che riportano muscoli e tessuti al tono giusto,
eccetera.
SUPPORTO
TECNICO
Ci sono, comunque, incontinenze che purtroppo
sono irrisolvibili o che
sono solo temporanee e
che quindi hanno bisogno
di essere sopportate con
pazienza.
Assieme a questa, però,
si può contare su un semplice "supporto tecnico''
grazie al quale attenuare il disagio: l'assorbente.
Molte aziende hanno pro-
nr: 2
sentato al consumatore
un prodotto che sfrutta
tutte le conoscenze ottenute con il pannolino per
i piccoli e l'assorbente
femminile. Diverse sono
le situazioni di incontinenza e diverse sono le
soluzioni.
Coop ha predisposto dei
pannolini anatomici,
sagomati e di piccole dimensioni, che garantiscono un'eccezionale capacità assorbente di un leggero flusso di urine senza dare problemi di
vestibilità perché, al pari
degli assorbenti femminili, non si vedono e sono
sicuri.
Sono gli ultimi nati della
linea Coop rivolta, in
modo specifico e specialistico, alla soluzione dell'incontinenza negli adulti.
Quando il problema è più
accentuato si possono utilizzare, invece, i pannolini rettangolari.
Sono costituiti da un tessuta filtrante - che provvede a distribuire il liquido facilitandone l'assorbimento nello strato di cosiddetto fluff, cioè. cellulosa pura addizionata a
un prodotto specifico che
ne aumenta il potere assorbente - e, verso l'esterno, da uno strato di materiale plastico a protezione degli indumenti.
Infine, quando i problemi
sono più gravi, un valido
supporto è rappresentato
dai pannolini a mutan-
dina con elastico, analoghi a quelli più conosciuti per i bambini e previsti in due misure diverse. Sono prodotti molto
confortevoli, grazie alla
forma anatomica, alla
loro morbidezza, alla presenza di elastici, delicati
e al punto giusto, oltre a
un grande potere assorbente che permette la
massima protezione. Sulla parte esterna sono presenti delle strisce gialle
che diventano verdi quando gli strati interni sono
completamente bagnati e
segnalano, in modo molto pratica, quando è ne-
cessario cambiare il pannolino. Una mutandina
sicura e confortevole.
I MATERIALI
USATI
Non dimentichiamo che
spesso chi ha bisogno di
utilizzare questo tipo di
pannolino è obbligato a
letto, situazione che già
dì per sé crea non piccoli
problemi.
Per questo i materiali
usati, M gran parte sintetici, sono studiati per
essere inerti e quindi non
causare irritazioni o allergie. La cellulosa che
costituisce lo strato di
fluff contiene una polvere, con proprietà superassorbenti, che trasforma
i liquidi in gelatina, cioè
li cattura e ne impedisce
il ritorno in superficie nel
momento in cui il pannolino viene schiacciato da
un movimento; evita, in
sostanza, quell'effettospugna che la cellulosa da
sola avrebbe.
Sono prodotti "usa e getta", in questo caso un sistema che consente di
garantire la massima
igiene, oltre alla comodità.
bk2 DIRETTO
laLTU2
(DEL FORMAGGIO
Le
informazioni
sul biologico
LA FONTINA
Volevo comprare delle arance biologiche presso il ss,epermereato Coop di
Novate Milanese, ma non ho trovato
informazioni chiare sui trattamenti o
fertilizzanti usali, Credo che sia necessario un maggiore investimento nel
.Throdre informazioni al consrimalore a
proposito dei prodotti 'Agricoltura Biologica" e a marchio Coop (etichette o
informazioni al punto vendita).
Coop da due anni attua la vendita di
tualnaente richiesti ai fornitori.OI tre a
tutto ciò Coop, al fine di tutelare i propri consumatori, ha implementato un
proprio ulteriore sistema di controllo
che prevede il rispetto di rigorosi capitolati di fornitura e numerosi controlli
attraverso verifiche ispettive ed analisi
dei residui. Per questa programma Coop
si avvale della collaborazione del Consorzio per il Controllo dei Prodotti Biologici, ente terzo accreditato dal MRAF.
Per quanto riguarda la Sua richiesta
di informazioni sui trattamenti e/o fertilizzanti utilizzati esistono a tal proposito regole stabilite dalla legge, che vietano qualsiasi utilizzo di sostanze chimiche di sintesi (ovvero non naturali).
Conveniamo con lei sul fatto che potrebbe essere utile un maggiore investimento nel fornire informazioni al consumatore ma, si immagini le difficoltà di carattere Iogistico (e non solo), se dovessimo allegare accanto a ogni partita di
prodotto le informazioni specifiche.
prodotti ortofrutticoli biologici in specifiche aree caratterizzate dal marchio
"Naturali e Biologici" con l'obiettivo di
migliorare continuamente il controllo
dei processi, finalizzato all'aumento
delle garanzie nei confronti dell'utente
finale. Riportiamo alcune informazioni
inerenti la gestione dei prodotti biologici.
I prodottIi ortofrutticoli biologici sono
assoggettati per legge {regolamento
2092/91 e successive modi fica zio ni), al
controllo e alla certificazione di enti
terzi, indipendenti e riconosciuti dal
MRAF. Tali enti effettuano controlli
sull'intera filiera produttiva, d aI campo al centro di condizionamento, sia attraverso verifiche ispettive sia attraverso analisi dei residui.
I fornitori inoltre, dispongono, di servizi tecnici agronomici, i quali si occupano di impartire alle aziende loro
fornitrici le corrette indicazioni produttive e di verificarne la reale applicazione. Effettuano altresì, analisi dei residui, presso laboratori accreditati. I dati
di tali controlli dovrebbero essere even-
Adriano Benzoni
Novate Milanese
Maurizio Brasina
Qualità Prodotti con Amore
Tecnico di controllo
Il contributo per la ricerca sul cancro
Egregio Presidente Bertolini,
sano stato informato del contributo che Coop Lombardia
ha voluto destinare all'Airc in occasione della "Giornata
Europea per la ricerca sul cancro" che ha avuto luogo
sabato 11 ottobre. Desidero sottolineare tutta la nostra
riconoscenza per un gesto di cosi profondo significato
per la ricerca sul cancro in Italia. L'appoggio che riceviamo da tante parti ci commuove sempre, anche perché
implica un consenso al nostro (Tener} che rappresenta
per noi il migliore dei compensi ed il più valido degli
incentivi. Tutto questo ci consente di proseguire con intensità sempre crescente nel nostro sforzo in favore della ricerca. Le rinnovo il mio personale ringraziamento
per l'appoggio che Coop Lombardia ormai da armi non
manca di dare all'attività della nostra Associazione.
Jacopo Vi ttorell i
Presidente Airc
Appartamenti in affitto
Le origini. La prima
guida ai formaggi europei
risale al 1477 ed è stata
compilata dal medico
vercel lese Pantaleone da
Confienza,
Questi svolgeva la funzione di archiatra presso il
duca Ludovico di Savoia,
ghiottissimo di formaggi.
Il bravo medico allora si
mise alla ricerca delle
migliori produzioni: visitò e recensì malghe, abbazie, alpeggi e caseifici,
o almeno quelli che a quei
tempi passavano per tali,
e scrisse la celebre
Somma /artici nia eri in.
Ed a proposito dei formaggi della Valle d'Aosta
scriveva: ",...la Val
d'Aosta è situata nel
Ducato di Savoia. Quivi i
formaggi sono buoni e i
pascoli eccellenti". E tra
quei formaggi sicuramente c'era la fontina. Le testimonianze sono addirittura antecedenti: nel
1267 abbiamo già un documento emanato dal
feudo di Chatel-Argent
che fa cenno ai formaggi
prodotti in valle. Ma è nel
1717 che compare per Ia
prima volta il termine
Fontina in un documento ritrovato nell'Ospizio
del Gran San Bernardo.
Incerta è l'etimologia: c'è
chi la fa risalire all'alpego Fontin, nel comune di
uart, chi dal comune di
Fontinaz, chi ancora più
semplicemente dal nome
di una famiglia di produttori.
Le caratteristiche. La
Denominazione di Origine risale al 1955 mentre
la Denominazione di Origine Protetta è stata ottenuta il 12/6/1996 con
regolamento n.1107,
Il disciplinare recita: la
Fontina è un formaggio
a pasta semicotta., dì latte vaccino intero, ad acidità naturale di fermentazione. Ha forma
Q
cilindrica, con scalzo basso, leggermente concavo,
di 7-10 centimetri di altezza e 30-45 di diametro.
Il peso della forma varia
dagli 8 ai 18 chilogrammi, la crosta é sottile,
compatta, la pasta elastica, generalmente molle,
con scarsa occhiatura,
fbndente in bocca, di colore bianco paglierino o
paglierino. Deve avere un
minimo di 45 per cento di
grasso sul secco.
L'area di produzione comprende Lutto il territorio
della Regione autonoma
Valle d'Aosta.
Come si produce. La
Fontina si produce con il
latte delle vacche di razza pezzata rossa o nera
raccolto prevalentemente
sugli alpeggi. E sicuramente un latte di altissima qualità e proprio per
questo la caseificazione
presenta notevoli difficoltà. Ancor oggi i casari si
informano su quali prati
ha pascolato la mandria
il giorno prima per
calibrare caglio e tempi
sulle caratteristiche specifiche del latte di giornata che va lavorato sempre cruda. n latte viene
riscaldato a una temperatura massima di 36°
quindi coagulato; la massa opportunamente rotta, va poi nelle fascere per
essere salata a secco. La
salatura procede in fasi
successive giornaliere
sino a che il formaggio
non ha assorbito almeno
il 2 per cento di sale. Inizia a questo punto la
maturazione, in ambienti con una temperatura
che oscilla dai 6 ai 10 gradi e un'umidità prossima
alla saturazione. Qui le
forme sostano su assi di
abete, dove vengono rivoltate ogni giorno e spazzolate con acqua salata,
sino a che la crosta non
assume la particolare co-
lorazione marrone. La
Cooperativa produttori
latte e fontina utilizza per
la maturazione tutta una
serie di grotte e cunicoli
di origine militare e anche una vecchia miniera
di rame abbandonata,
quella di 011omont.
In cucina. La Fontina è
uno straordinario formaggio di montagna, dalle caratteristiche organolettiche molto marcate e
dalla grande duttilità gastronomica. E proprio
tale duttilità in fondo lo
ha penalizzato: la Fonfina ha finito per perdere
le connotazioni di grande
formaggio da tavola per
assumere il ruolo di ingrediente, sia pure nobilissimo, di cucina. Per la
fonduta, ad esempio, o la
polenta concia o le paste
al forno o gli
toast si usa Fontina. Ma
la vera Fontina è un'eccellente formaggio da tavola: ricordatevi di
estrarla dal frigorifero
due ore prima di servirla.
L'abbinamento. Accompagnatela, per restare sul territorio, con
magnifico Syrah Coteau
La Tour della cantina
Les Crétes, uno dei più interessanti rossi valdostani; oppure con un Carema non troppo vecchio,
con un Nebbiolo o un
Roero o un Chianti Classico. Insomma con un
rosso di buon corpo, generoso e potente, come
lo è il formaggio.
Slow Foca Arcigola
I OGGI/DOMANI
Pur essendo socio da molti anni , sol o
la settimana scorsa ho saputo che la
Coop i Propietaria di appartamenti in
viale Lombardia a Bollate e che, in più
di una occasione sono stati affittati a
chi non è nemmeno socio della Coop.
Penso che la casa sia molto più importante dei soggiorni o delle offerte riservate solo ai soci (bicicletta ecc.) e che
quindi andrebbe gestita in modo meno
"disinvolto", più trasparente e "sociale".
Mi permetto di proporre almeno delle
regole elementari che sono comune a
tutte le cooperative: segnalazione ai
soci degli appartamenti liberi; affittarli dando la precedenza ai soci deposita rti.
In risposta alla socia che critica la scarsa trasparenza delle modalità di affitto
degli appartamenti di proprietà di Coop
Lombardia, fornisco alcune notizie.
Presumo che la signora si riferisca, ad
un immobile che abbiamo in via San
Pietro a Bollate e non in viale Lombardia dove non esiste alcuna nostra proprietà,
In questo immobile abbiamo quattro appartamenti che sono gli unici in tutto
il Comune di Bollate, dove ci sono 5850
soci iscritti alla Coop.
In generale il numero degli appartamenti di nostra proprietà è tale da ren-
dere palesemente sproporzionata l'offerta rispetto al numero dei soci ( a Milano non abbiamo alcun appartamento a
fronte di decine di migliaia di soci).
Gli appartementi, dove esistono, vengono affittati tenendo conto delle richieste scritte inviate al nostro ufficio, considerando le condizioni economiche e
quando possibile sociali del potenziale
inquilino.
In taluni casi vengono affissi dei cartelli "affittasi" nello stabile interessato,
firma
non leggibile
Franco Guastella
Capo Ufficio Patrimonio
ERRATA CORRIGE
Sul numero di gennaio '98 di "Quale Consumo" a pagina 3 nella lettera "Un aiuto
per la ricerca sulla glicogen osi" è stato riportato un nuemro di conto corrente
bancario sbagliato. Il numero esatto per i versamenti a favore dell'Associazione
Italiana Gliocogenosiè il seguente:
n°2797/1(CAB. 32460 A131.6070) Agenzia n° 51 Cariplo - Assago - Milano,
oppure sui conto corrente postale n" 38188207 intestato alla Associazione Italiana Glicogenosi.
di Giorgio Vozza
Sconfitti
Stanno in disparte, con le etichette
sciupate e i vetri opachi. Sono i liquori di una volta, quelli che hanno
perso la guerra della mondializzazione. Ci sono ancora in tanti
bar, ma la loro presenza racconta
consumi e costumi in via di estinzione. Chi ordinerà più un Doppio
Kummel, un Aurum, un Amaro
Gambarotta, oppure un Bianco Sarti? Qualche aficionado ci sarà pure
se le bottiglie sono ancora in circolazione. Basta guardare ai margini
dell'esposizione centrale, alle spalle
dei baristi indaffarati coi caffè, per
ritrovare il vecchio Amaro Cora,
l'anice, il liquore di cedro, qualche
vermouth con l'etichetta zeppa di
medaglie sabaude, e perfino il Sis
Cavallino Rosso, raro reperto per collezionisti.
Resistono le grappe, in tante gradazioni di prezzi e formati. Sopravvive
la sambuca, e il limoncello sorrentino ritrova un'inaspettata primavera. Ma il grosso dell'offerta porta nomi stranieri, Fra le venti marche di liquori più venduti al mondo,
dieci sono whisky, sette scozzesi e
tre americani. Questi ultimi si distinguono per l'aggiunta di una "e"
prima della "y", e anche per il gusto, naturalmente.11 numero uno
mondiale è iI Bacardi, rum di origine cubana che nel 1996 ha venduto
oltre 19 milioni di casse da 12 bottiglie l'una da tre quarti di litro.
Al secondo posto una vodka, russa
di nome ma di proprietà anglo-americana, la Sm i rn off. Molto distanziato arriva terzo Ricard, la bevanda
all'anice adorata dai francesi, Interviene poi lo squadrone degli whisky
capitanato da Johnnie Walker e seguito a ruota da J&B. Nessuna traccia di italiani. Un nome spagnolo fra
i brandy, qualche liquore olandese,
un paio di gin e una tequila
messicana. "Siamo come canne che
si piegano davanti agli elefanti", dichiarava rassegnato a un quotidiano francese il direttore di Coi ntreau,
uno squisito liquore dolce profumato d'arancia. Scompaiono interi settori produttivi, cambiano gusti ed
abitudini.
Stranieri in patria si parla straniero e ci si abitua _a convivere con prodotti stranieri. Cosa resterà delle
culture nazionali?
Ma è poi vero che il consumatore è il
"re". del mercato?
ege3
AL IMENTAZI.UTE
La sostenibile leggere
Un'occasione dietetica che è ritorno alla tradizione: cereali, ortas
di Carla Barzanò
Cereali, ortaggi, pesce, oli vegetali. La tradizionale dieta "di magro" pre-pasquale
non è più un dovere religioso da molti
anni tuttavia la stagione è propizia per
concedersi un periodo all'insegna della
leggerezza. In attesa della Pasqua seguire per qualche settimana un menù prevalentemente vegetariano può darvi una
mano a riequilibrare gli effetti negativi
di eventuali stravizi invernali, e eventualmente a perdere qualche chilo di troppo.
Ma soprattutto aiuta a interrompere la
solita routine culinaria con nuove ricette
a base di verdure e cereali, favorendo una
migliore integrazione di questi ingredienti protettivi nella dieta di tutti i giorni.
E' ormai ampiamente dimostrato dalle numerose
ricerche epidemiologiche
condotte dagli scienziati
di tutto il mondo, che un'
alimentazione ricca di
cereali, verdura e frutta,
con un contenuto modesto di cibi di origine animale, aiuta a prevenire le
malattie degenerative,
tumori compresi.
Il suo effetto protettivo
sembra dovuto in particolare al connubio di principi attivi presenti nei
vegetali, e nel contempo
al fatto che questi ultimi
sono piu' poveri di grassi, soprattutto quelli saturi, rispetto agli ingredienti di origine animale.
In altre parole chi abbonda con pastasciutta e verdure, e sta un po' indietro con carne e derivati
(in particolare salumi,
insaccati, carni rosse)
raggiunge facilmente 1' equilibrio nutrivito
ottimale per evitare il
sovrappeso e aiutare l' organismo a sviluppare le
sue difese nei confronti
dei fattori esterni che possono aggredirlo (inquinamento ambientale, stress
e batteri).
Lo hanno confermato gli
scienziati riuniti a Londra nell' ottobre scorso
con l' intento di mettere
a punto una sorta di
decalogo alimentare, che
aiuti le popolazioni a adottare le strategie migliori
per la prevenzione dei
tumori (di cui abbiamo
parlato nel numero di febbraio 1998 1.
Attenzione però: la dieta
vegetariana non è automaticamente sinonimo di
equilibrio alimentare.
Per rendersene conto basta leggere alcuni libri di
cucina specializzati sul
tema, che spesso abbondano di sformati vari affogati in un mare di formaggi, panna e altri
grassi saturi.
PSEUDO
SALUTISTI
Lo stesso vale per certi
menù
nù pseudo-salutisti
proposti nei ristoranti vegetariani, che una volta
fatti i conti di grassi e
calorie superano di gran
lunga quelli della cucina
tradizionale a base di carne e pesce.
Il loro maggior pregio
dietetico è quello di proporre un' ampia gamma
di verdure, magari poco
conosciute, aiutandoci a
apprezzarle. Ma è un
obiettivo che sì può raggiungere anche senza rinunciare drasticamente
agli alimenti carnei.
Per rendere equilibrata
una dieta vegetariana
non sono sempre di aiuto
neppure i vari prodotti
dietetici "speciali", venduti, spesso a caro prezzo, nei negozi specializzati nella cosidetta "alimentazione naturale".
Prendiamo, per esempio,
latte, formaggi, salumi e
altri prodotti completamente vegetali ricavati
dalla soia, propagandati
come alternativa ecologica e salutare ai corrispettivi di origine animale. In effetti sia la soia allo
li ettaccine con -la Immagine
Ingredienti per 6 persone:
200 g di foglie di borragine (odi malva,
o di spinaci), 400 g di farina bianca,
100 g di farina integrale di produzione
biologica, 2 uova, 4 cucchiai di olio extra vergine d' oliva, 2 cucchiai di pinoli sgusciati, due manciatine di grana
grattugiato, 4 foglioline di salvia, sale
q.b.
Mondate, lavate la borragine e lessatela in poca acqua leggermente salata,
Scolatela benissimo e passatela al
tritatutto.Impastate la farina con le
uova, la borragine e il sale. Lavorate
bene l' impasto e fatelo riposare per 1
ora in un panno. Stendetelo quindi con
un mattarello fo con 1' apposita
m attina per la pasta). Ricavate delle
sfoglie, ripiegatele più volte su se stesse e tagliate delle fettuccine larghe 1
centimetro. Disponetele su un vassoio
infarinato, ben distese. Lasciatele seccare un pò. Cuocetele, al dente, in abbondante acqua salata. Passate al
tritatutto i pinoli e la salvia. Mescolateli all' olio, al grana e diluite il tutto
con un po' di acqua di cottura della
pasta, in modo da ottenere una
salsetta. Scolate la pasta e versatela
in una zuppiera preriscaldata, con un
paio dì cucchiai della sua acqua di cot-
4
Risotto alla siciliana
con piselli e carciofi
.
Ingredienti per 4 persone:
280 g di riso carnaroli, 112 cipolla, 4
manciate di piselli freschi sgranati, 3
carciofi, una manciatina di caciocavallo
grattugiato, 2-3 cucchiai di olio extra
vergine d' oliva, qualche fogliolina di
maggiorana, 1 litro circa di brodo vegetale, I limone, sale e pepe q.b.
Mondate i carciofi, lavateli, tagliateli
a spicchi e immergeteli in acqua
acidulata con succo di limone.
Fate rosolare nell' olio, la cipolla tritata finemente, unite i piselli, i carciofi,
lasciate insaporire alcuni minuti quindi
aggiungete qualche mestolo di brodo.
A metà cottura unite il riso, la maggiorana e proseguite la cottura aggiungendo brodo poco a poco, come per un
normale risotto. Spegnete al dente, fa-
EFFETTI
COLLATERALI
Ma questo effetto pare
riscontrabile solo in seguito all' assunzione regolare di abbondanti
quantità, che non è priva di effetti collaterali
indesiderabili, per esempio nel caso di allergie.
Secondo problema: molti
prodotti a base di soia oggi
sulla cresta dell'onda ri-
E SE I GIOVANI VOGLIONO PERS
Soprattute nella delicata
fase dell' adolescenza capita che i giovanissimi
rifiutino carne e derivati
e preferiscano adottare
un regime vegetariano.
Può essere un modo per
differenziarsi dal resto
della famiglia e affermare la propria individualità.
Meglio quindi non contrapporsi e cercare piuttosto di assecondarli, proponendo menù adeguati
alle loro nuove esigenze.
Se gli ingredienti sono
ben equilibrati non ci
sono problemi per assicurare un adeguato rifornimento di proteine, nutrienti indispensabili per
garantire gli intensi processi di costruzione e di
rinnovamento dell'organismo legati ali' accrescimento. Uova, latte e lat.-
ticini, alternati (se i giovani commensali lo accettano) a qualche porzione
di pesce, rappresentano
un' ottima fonte di queste sostanze. Abbondano
inoltre di proteine i legumi, che fra 1' altro hanno
il vantaggio di essere praticamente privi di grassi
e di fornire abbondanti
quantità di fibra.
E. loro valore proteico e'
però adeguato solo se
questi ultimi ingredienti
sono accompagnati dai
cereali. Via libera dunque
ai piatti unici a base di
pasta 115,0 e legumi, sempre che i vostri figli li consumino volenteri. E' piu'
facile se proverete a elaborare le ricette con la
loro collaborazione, senza
imposizioni.
Sformati, frittate e altri
piatti a base di uova e for-
AIRI11~1~1111~
tura. Conditela con la salsa ai pinoli.
Servite immediatamente, perché le
fettuccine tendono a scuocere e a incollarsi.
Anche in questo caso è un ottimo piatto unico. Potete preparare una doppia
razione di fettuccine e tenerne una in
serbo nel surgelatore. In periodo non
'di magro' la salsa ai pinoli si può sostituire con burro e salvia.
Calorie 480 Proteine g 17.44 Grassi g
15.51 Carboidrati g 61.07
stato naturale, cioè sotto
forma di seme, che alcuni dei suoi derivati possiedono proprietà extranutrizionali che parrebbero efficaci per la prevenzione delle malattie
degenerative, fra cui anche alcuni tipi di tumore.
maggi contribuiranno ad
arricchire la dieta dì ferro e vitamina 13/2, micronuntrienti che in effetti
possono scarseggiare se le
diete vegetariane sono
troppo povere di ingredienti di origine animale.
La loro carenza, oltre a
causare altri squilibri, è
uno dei fattori di rischio
chi o
per 1' anemia che si puo'
verificare sopratutto
ragazze.
E' inoltre importante cercare di raggiungere un
apporto calorico equilibrato attraverso un' abbondante assunzione di
carboidrati facilmente
raggiungibile consumando quotidianamente generose porzioni di cereali.
Questa strategia assicura la migliore utiliz ,.7ione delle proteine e previe-
111111•111~
tendo in modo che il riso non resti troppo asciutto.
Aggiustate di sale, pepate e mantecate
con il caciocavallo.
E' un primo particolarmente equilibrato.
Abbondando con il riso e iI formaggio
fa da piatto unico.
Calorie 404 Proteine g 11.21 Grassi g
10.41 Carboidrati g 81.38
Ingredienti per 4 persone:
1 sedano rapa da circa 500 g, 4 carote,
I cipolla, l foglia d' alloro, 2 cucchiai di
olio extra vergine d' oliva, una
manciatina di grana grattugiato, sale
q.b., 4 fette di pane casereccio, 1 litro
circa di brodo vegetale
Fate cuocere il sedano e le carote, mondati e tagliati a dadini nel brodo vegetale, con la Foglia d' alloro, la cipolla
tritata e saleq.b..
Eliminate!' alloro e frullate. Aggiustate di sale, distribuite la minestra nei
piatti, condita con I' olio e il grana. Servite con il pane tostato e ridotto a dadini.
E' una minestra adatta alla cena. Se
preparate la crema molto densa puo'
servire anche come contorno.
Calorie 237 Proteine g 8.85 Grassi g
10.74 Carboidrati g 23.55
Zuppa di ceci,
porri e merluzzo
.
Ingredienti per 4 persone
200 g di ceci, 300g di filetti di merlu2zo, 1 gambo di sedano, 1 carota, 1 porro, 2 cucchiai di salsa di pomodoro, 700
cc di brodo vegetale, 1 rametto di rosmarino, 2 cucchiai di olio extra vergine d'oliva, sale e pepe q.b., i spicchio
d'aglio
Lasciate i ceri a bagno per 24 ore, sciacquateli e fateli bollire in abbondante
acqua aromatizzata con aglio e rosmarino. Salate a fine cottura.
Affettate finemente il porro e fatelo stufare, in una casseruola, con poco olio
insieme alla carota e al sedano tritati
grossolanamente.
Dopo cinque minuti unite i ceci e il pomodoro. Fate insaporire altri 2-3 minuti quindi aggiungete il pesce ridotto
a q uadretti. Coprite con il brodo vegetale e proseguite la cottura per 12-15
minuti. Servite con fette di pane abbrustolito.
Si può diminuire decisamente la quantità di brodo e servire i ceci asciutti,
accompagnati con una polentina o un
piatto di tagliatelle.
Al posto del merluzzo è ottimo il baccalà.
Calorie 406 Proteine g 36.11 Grassi g
12.20 Carboidrati g 30.97
•
zza della Quaresima
gi, pesce, oli vegetali. Con la dieta "di magro" si possono prevenire le malattie degenerative.
chiedono per la loro preparazione tecnologie e
additivi ben lontani dall'immagine di 'naturalezza" che vorrebbero dare.
Basterebbe poi calcolare
i costi energetici per la
produzione e l'imballaggio di certe "specialita"
alla soia in fase di lancio
sul mercato (come salumi e hamburger) per rendersi conto che i nostri
classici legumi, squisiti
previo ammollo e adegata
preparazione, sono malto
più ecologici.
Insomma, chi davvero
vuol seguire una dieta
vegetariana godendone
gli effetti salutari senza
dare fondo inutilmente al
portafoglio, dovrebbe cer-
care di tenere a debita
distanza certe forme di
"bigottismo" (talvolta persino intollerante verso i
trasgressori) e ispirarsi
piuttosto ai molti piatti
della nostra tradizione,
che abbondano di cereali
e ortaggi cucinati in modo
vario e appetitoso.
Per raggiungere l' equilibrio desiderato basta
sfrondare i menu dalle
sovrapposizioni di ingredienti (per esempio doppie porzioni di formaggio), scarseggiare con i
secondi e i condimenti,
abbondare con i primi e
gustarsi, senza bilancia
alla mano, megaporzioni
di verdure. Le ricette che
seguono, liberamente
tratte dalla nostra cucina regionale, sono uno
spunto appettitoso per
stimolare la vostra fantasia.
Non rispettano rigorosamente ie prescrizioni della dieta magro', che
prevederebbero l'esclusio-
ne non solo della carne
ma anche di uova e latticini.
Questi ultimi ingredienti sono infatti presenti, se
pure un quantità modeste, per andare incontro
ai gusti di chi non ama il
pesce.
3NALIZZARE IL CIBO
ne un eccessivo consu F110
di grassi, che puo' verificarsi quando invece le
-necessità energetiche
sono soddisfatte prevalentemente con formaggi e
consimili.
Fare almeno 4 pasti al
giorno, compreso une
spuntino e una prima colazione ricca, aiuta a
combinare gli ingredienti nel modo migliore, assicurando un connubio
adeguato di tutti i principi nutritivi,
Attenzione quindi se gli
adolescenti si mettono a
dieta (spesso senza che sia
necessario) o tendono a
saltare i pasti, con 1' intento di perdere qualche
chilo o a causa dei ritmi
di vita troppo impegnativi. Vigilate affettuosamente, cercando di assicurare una dispensa ri-
fornita dei cibi giusti e,
quando possibile, assicurate la vostra presenza al
momento dei pasti principali.
Lasciare da parte apprensioni (e pressioni), e prestare una consulenza serena e competente, e' il
modo migliore per aiutare i giovanissimi a trovare uno stile alimentare
personalizzato. Stimolateli a cucinare. La dieta
vegetariana si può seguire anche a scuola.
Basta segnalare 1' esigenza ai responsabili del servizio di ristorazione. Tenete comunque sotto controllo i' andamento dell'
accrescimento sfruttando
1' aiuto del servizio sanitario scolastico. Se tutto
procede secondo la nonna
non c'e' motivo di preoccuparsi,
Nello faro in orto o sinistre, Vincenzo Campi (l 536-1591
Frutirvendoia, (pari.). Pia ncoteco di Brero, Milano. Qui sopra particolare di un negozio Coop.
SPECIALE LIBRI
PERI
VEGETARIANI
Gli scaffali delle librerie
straripano
di libri di
cucina: le
ricette
sono un
tema
super inflazionato.
Se ne parla ovunque e ahimè spesso
se ne realizzano
sempre
meno, lasciando spazio
a una deprimente monotonia culinaria. Nonostarite la maggioranza dei testi riprenda
cose già viste e sentite,
per gli appassionati sul
tema ci sono sempre
alcuni libri che vale la
pena di comprare per la
ricchezza di combinazioni e ingredienti inconsueti.
Da segnalare:
Cucina vegetariana e
naturismo crudo, manuale di gastrosofia
naturista, con raccolta
di 1030 formule scelte
d' ogni paese, ed.
Sellerio, Palermo 1988.
L' autore e' I' aristocratico Enrico Alliata
Duca di Salaparuta
(1879-1946) vegetarle-
no convinto, che
si propone di suggerire
percorsi
culinari
personalmente
sperimentati e di
rendere i
lettori
piu'sensibili ai vaIeri legati
alla natura e alla
vita degli animali. Le
ricette raccolte non
sono sempre raccomandabili dal punto di
vista dietetico ma forniscono spunti curiosi.
Altro testo utile da consultare e' :
Il cucchiaio verde, 700
ricette di cucina vegetariana' di Autori Vari.
ed. La casa verde Somma Campagna 1988
particolarmente ricco
suggerimenti per cucinare i cereali.
Da non dimenticare infine la: Cucina Regionale Italiana di
Fernanda Gosetti della
Salda, che nel vasto repertorio di ricette ne
Fornisce moltissime vegetariane,
.
Ingredienti per 4-6 persone:
7-8 uova, due manciate di grana grat.
tugiato, una manciata abbondante di
prezzemolo tritato, una di cerfoglio e
una di mentuccia, 1 mazzetto di erba
cipollina, 2 cucchiai di olio extra ver' e d' oliva, sale e pepe q.b. Mondate,
lavate, asciugate e tritata piuttosoto finemente le erbe aromatiche. Sbattete
le uova e aggiungeteci le erbe, il grana, sale e pepe q.b. Scaldate 1' olio in
una padella antiaderente e versateci il
composto. Fatelo rapprendere, a fiamma bassa, in-modo che Ia frittata raggiunga un leggero colore dorato. Rigirate e dorate da ll' altra parte. Lasciate riposare una decina di minuti prima di servire. E' ottima anche fredda.
Le erbe aromatiche possono essere variate a piacere a seconda della disponibilità. In alternativa: ortiche o altre
erbe selvatiche di stagione.
Calorie 208 Proteine g 13.07 Grassi g
15.7 Carboidrati g 2.04
Ingredienti per 4 persone:
8 carciofi sardi, medi, una manciata
abbondante di mollica di pane ammol-
lata nell' acqua e strizzata bene, 1 cipolla, 1 spicchio d' aglio, 2 manciatine
di prezzemolo, 2 cucchiai di capperi
nani sotto sale accuratamente dissalati
sotto l' acqua corrente, 112 bicchiere di
vino bianco secco, sale e pepe q.b., 2
limoni, 4 cucchiai di olio extra vergine
d' oliva
Mondate i carciofi eliminando tutte le
foglie più dure. Recidete i i alla base
con un taglio ben diritto (i carciofi devono cuocere In piedi").
Lavateli, apriteli leggermente, e con
un coltellino svuotateli della peluria interna.
Metteteli a bagno in acqua e limone.
Eliminate la parte fibrosa dei gambi e
mettete anch' essi a bagno.
Tritate il prezzemolo insieme ali' aglio
e alla meta' dei gambi di carciofo. Raccogliete il trito in una ciotola con ia
mollica di pane smirm9, ata, Unite un
paio di cucchiai di olio, salate generosamente e pepate. II composto deve risultare ben saporito.
Tagliate a rondelle il resto dei gambi
di carciofo, affettate la cipolla finemente e fate rosolare entrambi, in una casseruola, con due cucchiai di olio, a fiamma bassa. Intanto riempite ogni carciofo con un pochino del composto a
base di mollica di pane.
Disponeteli quindi ben ritti nella casseruola, spruzzate con il vino bianco e
lasciate evaporare. Unite infine i capperi, un bicchiere scarso di acqua, coprite e fate cuocere, a fiamma bassa,
per circa 30 minuti, finche' i carciofi
sono teneri.
Deve restare un sughetto morbido.
Servite i carciofi tiepidi o caldi, accompagnati con il loro sugo e olio oliva
da aggingere a piacere.
Puo' fungere da secondo , oppure da
contorno per formaggio o pesce lesso.
In questo caso dimezzate le dosi.
Calorie 206 Proteine g 3.17 Grassi g
13.87 Carboidrati g 15.49
Ingredienti per 6 persone:
1 pezzetto di stecca di cannella, 65 g di
amido, 100 g di zucchero
Va preparata con anticipo
Fate cuocere, per 10 minuti, la cannella in 800 ce di acqua. Lasciate riposare per una notte.
Mettete lo zucchero e I' amido in un'
altra casseruola e stemperateli con il
liquido ottenuto badando di non formare grumi.
Mettete sul fuoco e fate cuocere, a fiamma bassa, fino a ebollizione. Dopo 3-4
minuti togliete dal fuoco e lasciate
intiepidire. Versate quindi in coppette
M!'
da dessert e fate riposare in frigorifero
per alcune ore.
La stessa ricetta si può preparare anche con latte di mandorle o succo di
anguria. Volendo potete aggiungere cioccolata a scad iette,
Calorie 105 Proteine g 0.04 Grassi g
0.01 Carboidrati g 25.90
Inredlenti per 4 persone:
4 pere mature e sode, 4 cucchiai di zucchero, 1 pezzettino di cannella, 4 chiodi di garofano, la scorza grattugiata e
il succo di I arancia non trattata, il
succo di un limone, carta da forno q.b.
Spelate le pere conservando intatto il
picciolo. Mettete ognuna al centro di
un foglio di carta da forno.
Cospargetele con Io zucchero, la scorza d arancia, un pochi ho di stecca di
cannella sminuzzata, il succo di limone e d' arancia.
Mettete in ogni pera un chiodo di garofano. Sigillate con cura i cartocci e
infornate, a 180 gradi, per 30 minuti.
Servitele tiepide.
Si puo' aggiungere zenzero fresco grattugiato.
Calorie 121 Proteine g 0.83 Grassi g
0.44 Carboidrati g 27,39
CPal .2, 4211e- 5
COMMERCIO_
LICENZA DI... APRIRE
Come è cambiata la legge sul commercio. li punto di vista della Coop Consumatori in una
intervista con il suo presidente Gian Luca Cerrina Feroni. Una normativa più moderna.
Lo ha subito visto con
occhio moderatamente
positivo il presidente della Coop nazionale, Gian
Luca Cerrina Fermai. Il
decreto legislativo varato
dal governo per disciplinare con spirito e prassi
più moderni gli esercizi
commerciali che dovrebbe entrare in vigore alla
fine del mese di marzo, ha
scatenato subito i lamenti
e le levate di scudi di una
parte della categoria. E'
stato invece salutato
come un primo segnale
positivo dai mondo della
Coop.
"Ci si legge uno sforzo evidente per semplificare e
sburocratiz care, dà certezza dei tempi richiesti
e introduce la novità importante del silenzio/assenso. Riesce a tenere insieme le esigenze della
pianificazione commerciale e quelle urbanistiche e territoriali. Ma
avrebbe potuto fare di più
e, soprattutto, ora non
deve essere stravolto",
commenta il presidente
Cerrina Feroni.
Quali sono i timori
Coop?
"Noi chiediamo che non
si perdano per strada
quegli elementi di soddisfazione e tutela del consumatore, che, seppure
in maniera indiretta, il
decreto contiene. Per
esempio per quanto riguarda gli orari dei negozi, vogliamo che l'apertura possa essere prolungata, piuttosto che ridotta
come hanno chiesto alcuni. Ma soprattutto vogliamo che le vendite promozionali e straordinarie
non vengano inutilmente limitate".
E' questo un argomento delicato...
'E' vero che ci possono
essere operazioni commerciali scorrette dietro
alcune vendite promozionali, ma questo non è
motivo per limitarle, Le
vendite straordinarie
sono uno strumento per
il contenimento dei prez- zi a tutela e vantaggio del
consumatore e noi intendiamo sostenere lino in
fondo.
Insomma: moralizzazione sì, limitazione no".
Archivio fotografico Coop : l'inaugurazione
del supermercato
di Opera (a nni'70).
E i punti deboli?
"Il decreto è abbastanza
ambiguo per quanto riguarda la grande distribuzione, i grandi esercizi
commerciali. O meglio,
ci si sente uno spirito di
liberalizzazione verso le
piccole e medie imprese
che poi si smarrisce riferito alle grandi. Siamo
anche preoccupati per
quanto riguarda la mo-
ratoria, cioè il periodo
transitorio di un anno
previsto per l'entrata a
regime delle nuove norme. Ci sembra davvero
troppo lungo, tanto più
che alcuni accorgimenti
del testo consentono a
questa fase di interregno
di dilatarsi fino a 24
mesi. Noi pensiamo che
l'Italia abbia bisogno di
una vera trasformazione
nel campo della legíslazione commerciale. Una trasformazione che snellisca
le procedure, migliori l'efficienza della distribuzione e tuteli il consumatore. E ne abbiamo bisogno
presto. I principi generali della legge sono ancora
sbilanciati sulla distribuzione tradizionale; noi vogliamo, invece, che nello
spirito oltre che nella lettera, la normativa che
riguarda il commercio si
esprima in maniera più
moderna. Si tratta della
legge in inquadramento
nazionale, che orienterà
enti regionali e locali. E'
importante che non faccia passi indietro, sotto la
spinta di una parte del
commercio tradizionale.
Insomma, è una riforma che rischia di essere troppo timida.
'E' un primo passo verso
l'Europa, anche se questa
rimane lontana".
LA GRANDE SVOLTA
Licenze addio. Ecco,in tutte le sue principali articolazioni, il nuovo decreto legislativo che
liberalizza il settore a partire dal prossimo anno e che disciplina gli esercizi commerciali.
LICENZA FACILE
Per aprire un'attività
commerciale in un locale con un'area inferiore
a trecento metri quadrati (categoria,. negozi
di vieinalol, non servirà più la licenza comunale. Basterà darne comunicazione al sindaco,
rispondere a requisiti
professionali e morali,
testimoniare l'idoneità
dei locali e aspettare
trenta giorni per i controlli.
Il Comune a sua discrezione, potrà chiedere
maggiore documentazione a chi vuole aprire
negozi nel settore dell'abbigliamento e alimentare.
Per i negozi da 301 a 2
mila metri quadrati (categoria: negozi medi)
sarà necessaria l'autorizzazione comunale,
per quelli oltre i duemila
(categoria: negozi grandi) occorre invece In licenza comunale e il parere vincolante della Regione (conferenza dei
servizi in seduta pubblica).
Viene anche abolito il
Registro degli esercenti.
6
LIBERTÀ DI MERCE
In pratica spariranno le
quattordici tabelle merceologiche che saranno
accorpate in due settori:
alimentari e non alimentari ( il commerciante potrà vendere, se lo riterrà
opportuno, giocattoli insieme a vestiti o articoli
sportivi insieme a casalinghi, ecc.)
ORARI
Dalle ore 7 alle ore 22 il
negoziante potrà scegliere a suo piacere l'orario
di apertura al pubblico
(nelle città turistiche o
d'arte ci sarà maggiore
libertà).
Oltre il periodo natalizio.
Inoltre i negozi potranno
rimanere aperti per altre
otto domeniche all'anno.
SALDI
Attualmente possono
scattare solo in due periodi dell'anno ( dal 7 genriai• al 7 marzo e dal 7
luglio al 7 settembre); con
questa riforma, invece, il
periodo dei saldi potrà vaare a seconda delle abitudini dei consumatori e
delle varie città.
CENTRI STORICI
Nelle zone ad interesse
storico e artistico, le Regioni potranno attribuire
ai Comuni maggiori poteri di tutela per evitare
aperture selvagge. Nelle
zone con popolazione inferiore ai tremila abitanti sarà favorita la creazione di empori polifunzional i ai quali attribuire anche servi zi pubblici
(per esempio le Poste).
ADDIO TELEASTE
Ci sarà un giro di vite
nelle televendi te che saranno regolamentate in
maniera più severa, mentre le teleaste verranno
abolite. A fronte, ci sarà
un'apertura al commercio telematico via Internet.
I venditori "porta a porta" dovranno avere una
precisa "identità".
SUPERMERCATI
BLOCCATI
L'apertura di nuove grandi strutture di vendita è
sospesa fino all'approvazione delle leggi regionali (il periodo potrebbe essere ampliato ai diciotto
mesi). Chi ha già inoltra-
to domanda, comunque,
avrà diritto ad una risposta entro i prossimi mesi.
Nel frattempo i Comuni
dovranno predisporre tutti gli strumenti urbanistici e amministrativi
per l'organizzazione del/a "grande vendita".
GLI ESCLUSI
Sono esclusi dalle nuove
norme i pubblici esercizi
come bar e ristoranti, farmacie, tabaccai, benzinai, artigiani (come i parrucchieri) e le edicole.
GLI INDENNIZZI
La riforma entrerà in vigore tra un anno e il governo destinerà risorse
finanziarie per indennizzare i commercianti che,
dopo almeno cinque anni
di servizio, decidano di
cedere l'attività. Solo ai
piccoli operatori sarà consentito da subito di ampliare il negozio fino a
300 metri quadrati o di
convertire l'offerta di
merci grazie ad una semplice comunicazione al
sindaco.
Sarà facilitato anche
l'accorpamento ci più
punti vendita.
Interno dei supermercato dí Muggiti
riAVQRATO R I
Progetto "pari opportunità"
In Coop Lombardia al via una iniziativa rivolta ai lavoratori, ma soprattutto alle lavoratrici,
che consente di valorizzare le proprie potenzialità. L'importanza di una banca dati interna
per reperire risorse adeguate e promuovere carriere professionali. Prove individuali.
sone avrebbe contribuito
di Atma Di Silvestro*
a migliorare l'informazione sul progetto, a chimi-
Dopo un periodo di organizzazione piuttosto lungo abbiamo avviato,con
l'approvazione del Ministero del lavoro, un importante progetto volto a
valorizzare le professio=
nalità femminili e maschili presenti all'interno
di Coop Lombardia attraverso l'anali si del potenziale.
Molte aziende realizzano
corsi di aggiornamento e
odi riqualificazione rivolti alle donne intendendoli come "azione positiva"
(utilizziamo la terminologia tecnica in uso). La nostra scelta è stata
invece di pensare ad un
progetto di più ampio respiro che per la sua articolazione pensiamo possa
dare un piccolo-grande
contributo al tema dello
sviluppo professionale delle nostre lavoratrici e dei
nostri lavoratori. Con
quali modalità?
re i naturali dubbi, le perplessità, che un tema
come questo può fare sorgere.
naturale che chi non è
"addetto ai lavori" possa
avere il timore che con il
processo di analisi del potenziale si voglia valutare la persona in quanto
tale, che sia intimorito o
diffidente rispetto a prove individuali, di gruppo,
colloqui motivazionali.
Ecco allora, attraverso
l'incontro diretto, la possibilità di chiarire che la
valutazione verte su alcune caratteristiche professionali individuate dall'azienda, valide per ricoprire specificheposizioni professionali
Non vi è mi giudizio (positivo o negativo) sulla
IL NOSTRO
PROGETTO
In primo
luogo attraverr
so l autocandidatura per
l'analisi del potenziale
così come è stata descritta nel bando affisso all'interno di tutte le nostre
Unità organizzative.
Lo bontà del progetto è
stata sottolineata anche
dalle rappresentanze sindacali sia esterne che interne all'azienda nonché
dalle componenti della
commissione pari opportunità che nella discussione e diffusione dello
stesso hanno avuto un
ruolo molto attivo.
Coop Lombardia potrà rispondere alle esigenze future di personale specialistico e di coordinamento in modo più tempestivo, mentre i lavoratori
avranno una priorità nello sviluppo professionale
purchè abbiano le potenzialità e l'interesse a
sperimentarsi in una
mansione diversa da
quella attuale o per dirla con altre parole, abbia-
no voglia di imparare
qualcosa di diverso o in
più rispetto a ciò che conoscono oggi.
Una sorta quindi di "met.cato" del lavoro interno
all'azienda non contrapposto ma prioritario rispetto a quello esterno che
ogni anno bussa alla nostra porta con l'invio di
40.000 curri cul a di lavoro. Il progetto ha avuto il
SUO avv io
operativo con
l'affissione del bando all'inizio di gennaio, bando
che si è chiuso il 7 di febbraio.
Ricordiamo che concluderemo tutti gli step previsti entro aprile del
1999in questo spazio ci
ripromettiamo di dar conto preciso e puntuale sulle tappe e lo sviluppo dello stesso.
A CHE PUNTO
SIAMO
Tutto il mese di gennaio
è stato impegnato per la
presentazione dell'iniziativa al personale dei punti di vendita, alle addette
soci dei nostri ipermercati, al personale dei magazzini, delle piattaforme
e della sede centrale.
Abbiamo pensato che il
contatto diretto con le per-
persona nella sua globalità ma solo una conoscenza sulla presenza di
queste caratteristiche, In
tutte le riunioni sono state impegnate una o più
,componenti della commissione pari opportunità che, con i capi zona, i
capi negozio, i responsabili dei magazzini, hanno informato, sottolineato i vantaggi di questa
iniziativa e coinvolto il
personale fin dall'avvio
della procedura, dando
anche informazioni sul
tipo di prove individuate
e, speriamo, anche chiarendo tutti i dubbi. Sempre nel mese di gennaio,
sono stati realizzati incontri con tutti i valutatori.
Gli obiettivi sono stati gli
stessi evidenziati in precedenza per le riunioni
con il personale ed inoltre l'intento è stato quello di sottolineare il loro
ruolo in questo delicato
proceSso,
GLI OBIETTIVI
DELLA
FORMAZIONE
Mentre scriviamo stanno
arrivando le adesioni e il
mese di febbraio è stato
impegnato per l'organizzazione delle prove individuali preselettive che
inizieranno nel mese di
marzo.
Sempre nel mese di feb-
braio si sono tenuti i seminari peri quattro
gruppi di valutatori coinvolti, puntando a: 1) realizzare quella omogeneità e sistematicità tanto
importante nella valutazione 2) sviluppare capacità valutative e di comunicazione con particolare
riferimento alla valutazione del potenziale 3)
sviluppare atteggiamenti valutativi orientati alle
pari opportunità.
Per l'immediato futuro,
una volta esaurita questa
prima fase, saremo in
grado di fornire il numero delle adesioni e proveremo a fare qualche considerazione sulla prima
fase di questo progetto
che ha come obiettivo primario quello di costruire
una importante parte del
futuro dell'azienda e delle persone che vi lavorano.
Crediamo che esso rappresenti davvero una prima e preziosa occasione
per ciascun lavoratore
che oggi occupa una posizione operativa, di fermarsi a pensare e a riflettere sul proprio sviluppo profsionale all'interno di una cooperativa
che intende reperire al
proprio interno le risorse
per continuare a crescere e migliorare.
*Responsabile Sviluppo
Risorse Umane
og i i
Quindirin ade di Coop Lombardia/1.16~mo
RE" A CURA DI UGO
naz
naib.
i:cieCcooplombardia.it
pesce in
"bagna caccia"
Comitato di
redazione
Nico Orengo,
H salto dell'acciuga,
Einaudi, 65 pagine, 15
mila lire
Sono più storie che si accavallano, seguendo pensieri e ricordi.
L'acciuga è il filo conduttore.
Ma se si parla di acciuga
si parla di sale, dei percorsi ufficiali e di quelli
dei contrabbandieri, perché SUI Sale c'erano i monopoli (quello di Stato
sino a pochi anni fa), E
Comitato Regionale
Lombardo
su quelle strade sono saliti i saraceni, da quelle
strade sono scesi gli
acciugai, che forse vengano tutti da una piccola
frazione dove ora non ci
sta più nessuno.
E anche l'acciuga non è
poi così presente come un
tempo sulle nostre tavole.
Ma c'era nei piatti improvvisati dai tre amici
dell'autore, ultimi pescatori liguri con un piccolo
gozzo, là dove oggi c'è il
confine tra la Francia e
l'Italia, ma dove un tempo non solo non c'era confine, ma anzi un gran
andare e venire da tutte
le coste dei Mediterraneo.
E allora l'autore si chiede se la bagna cauda, la
salsa di acciughe, aglio e
olio, non sia nata proprio
in Liguria e sia poi risalita in Piemonte, trasportata da contrabbandieri e
acciugai.
Insomma un inseguire i
pensieri che può divertire chi ha frequentato
quei posti, forse un po'
meno chi fatica a riconoscere luoghi, sapori, profumi.
Chi è del posto avrà da
ridire, soprattutto sulla
ricetta della bagna cauda
cosi come è proposta nel
libro.
PireCare
responsabile
Fuhin Reno, Antonio Bertolini,
Sergio Ferrario..Maroo Maggi,
Enrico bligliavacca,
Daniele hfoitrosio, Ugo
Enrico Roso, Adolfo
Giorgio Vozza
Adolfo Scalpelli
Uge.
.,, ,, ria
,e
Andrea Pert,g,ato
Edi biro Caop
Lombartidi4
Viola r
20142 Milano
impianti
e stampa
2o'
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ad o:Tel. 02 1972.111
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Per i soci gratuito
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o°. 144 del 14 aprile 1982
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pr2oVt/tr.L IPcaa%aart riTgjcina.
94 ,41.7
GIOVANI_CONSUMATORI
NEL SUPERMERCAI
ty A LEZIONE D
Parte un'iniziativa Coop dedicata alla scuola di ogni ordine: "Settimana di educazione ai consti'
verso la consapevolezza di essere consumatore. Finora sono stati interessati un milione e trecl
di Laris Ferini
Prenderà il via dal 2 marzo la nuova campagna
educativa progettata dal
sistema Coop. L'iniziativa coinvolgerà, per due
settimane, oltre alle scuole, i punti vendita Coop
in un progetto di orientamento e educazione ai
consumi.
Le nostre proposte
educative assegnano al
punto di vendita, al supermercato ed all'iper, il
ruolo di vero e proprio la-,
bora torio didattico nel
quale i ragazzi, assistiti
da animatori, formati da
Coop,. incontrano l'universo delle merci, carico
di tutti i fattori materiali e dei valori simbolici
che le distinguono.
In particolare, durante il
periodo della "Settimana
di educazione ai consumi', i punti vendita Coop
saranno frequentati da
ragazzini, più o meno
grandicelli, coinvolti attraverso simulazioni di
ruolo, le ormai famose
"animazioni", relative a
quattro aree tematiche:
• consumi e comunicazione; • consumi e alimentazione; • consumi e ambiente; .cooperazione,
intercultura e solidarietà. L'attività educativa
della Coop risale ormai ad
un ventennio e ha interessato oltre un milione
e trecentomila giovani
Consumatori. Ci si può
chiedere come mai la
Coop si impegni sul terreno dell'educazione, così
delicato ed importante,
ma apparentemente lontano dalla sua attività
prevalente: la distribuzione di merci. E' nella storia e nello statuto delle
cooperative che troviamo
il senso e le ragioni dell'impegno educativo della Coop. Ora vogliamo,
Sulla base dell'esperienza
fatta, far conoscere sempre di più la qualità e la
dimensione della nostra
proposta di educazione ai
consumi. Per fare ciò abbiamo concentrato, nella
Settimana dell'educazione ai consumi, te animazioni con le scolaresche,
nel maggior numero di
punti vendita della nostra
rete commerciale. L'iniziativa mira a valorizzare l'impegno socioeducativo di Coop e la
sua specificità di essere al
contempo organizzazione
sociale e impresa commerciale e che, come tale,
vuole apportare, nei circuito formativo policentrico che caratterizza 13
nostra società, il suo contributo di esperienze e di
il e
risorse per orientare i più
giovani verso un consumo
più responsabile. L'attività educativa prevede percorsi differenziati per i diversi ordini e gradi di
istruzione giovanile con
produzione di materiali di
lavoro per insegnanti e
studenti e la
predisposizione di materiali informativi su vari
temi. Al secondo ciclo elementare e alla scuola
media inferiore è rivolta
la proposta "Lo scaffale
del sapere" che consente di valorizzare le oltre
100 animazioni che già le
Coop stanno proponendo
alle scuole sul territorio,
integrate in una più organica visione. Rispetto
agli anni passati, in cui
Coop ha svolto iniziative
prevalentemente rivolte
agli studenti della fascia
dell'obbligo, il progetto di
quest'anno si caratterizza anche per un maggiore coinvolgimento delle
scuole materne e degli
istituti superiori.
"A casa della Pimpa"
è una proposta rivolta ai
bambini delle scuole materne e del primo ciclo
delle elementari, che si
avvale della presenza, sotto forma di pupazzo, del
famoso personaggio ideato da Francesco Tullio
Altan. Perché la Pimpa?
La Pimpa è un po la
"garante" dell'essenza dell'infanzia; la Pimpa conosce quella formula segreta che i bambini sanno:
la capacità di essere in
questo mondo reale e nel
mondo magico dove tutto
è meravigliosamente,
implacabilmente vivo e
animato, oggetti compresi. La Pimpa, come i più
piccoli, ha il passaporto
valido per andare e venire dall'uno all'altro, con
serietà e levità.
Per il biennio delle superiori, "per il pianeta giovani", il progetto "Totem
& tribù" offre contenuti
comunicativi nei quali i
temi di discussione sono
un pretesto per ascoltare,
far discutere ed esprimere i ragazzi.
Protagonisti ed attori del
"laboratorio" che si costruisce assieme agli animatori, essi propongono e
si propongono come consumatori pensanti, responsabili della propria
costruzione d'identità.
Vengono privilegiate le
modalità espressive tipiche della "tribù", utilizzando i linguaggi consueti, ma anche le forme comunicative praticate dai
giovani. Essi potranno
realizzare, al temine dell'animazione, un video,
una canzone, un murale, un diario... La "Settimana dell'educazione ai
consumi" culminerà, il
12 marzo, in un convegno nazionale a Roma sul
tema "Giovani e consumi" che vedrà la partecipazione di rappresentanti delle istituzioni e
del mondo scolastico, studiosi, pedagogisti e
educatori. Ad arricchire
la discussione contribui-
ranno anche i risultati di
uno studio commissionato da Coop all'istituto di
ricerca Astra/Dernoslropea per indagare comportamenti, stili e aspettative dei consumatori del
nuovo millennio.
I partecipanti all'incontro, avranno inoltre la
possibilità di i nteragi re e
discutere con alcuni "testimoni privilegiati" del
nostro tempo che affron-
teranno il tema del rapporto tra giovani e consumi, analizzandone le implicazioni dal punto di
vista etico, sociale, ecologico e salutistico. L'incontro vuole essere anche
un'occasione per individuare possibili modalità
educative e linee guida
progettual i per promuovere un consumo più consapevole e nel pieno rispetto dei diritti e delle
esigenze di tutela dei giovani consumatori.
Un obiettivo questo che
per Coop è da sempre un
vero e proprio impegno
quotidiano, nella convinzione di dover contribuire non soltanto alla crescita culturale dei consumatori, ma anche di tradurre in azioni e benefici
concreti per la comunità
i valori e i principi su cui
è stata fondata.
O LABORATORIO
I CONSUMO"
i". Da ormai un ventennio l'organizzazione cooperativa si rivolge alle scuole per orientare
itomila giovani. Il 12 marzo a Roma convegno nazionale sul tema "Giovani e consumi".
Sette giorni
con la Pimpa
di Maria Rosaria Lacelli
In Lombardia la settima na nazionale dell'educazione ai consumi si caratterizza con la nuova
animazione Coop: "A
casa della Pimpa". Pimpa
è, quella cagnolini a pois
rossi, protagonista della
serie di cartoni animati
ideati da Altari, impegnata, con i bambini della scuola materna e del
primo ciclo delle elementari, a rappresentare
quel collegamento ideale
tra il mondo delle favole
e il mondo di tutti i giorni.
Un animatore, con il personaggio di Altan, sotto
forma di un burattino, si
reca a scuola e invita i
bambini nella sua casa,
allestita nel supermercato Coop di Sesto San
Giovanni. Qui le classi
sono andate dal 3 al 13
marzo (ad eccezione dei
giorni 5,6 e 7), per imparare a diventare giovani
consumatori.
In realtà anche se così
piccini, consumatori si
nasce. Il problema è semmai riflettere su ciò che
tutti i giorni sí consuma.
Coop vuole fare proprio
questo: iniziare attraverso Pimpa una riflessione
sul rapporto con gli og-
getti di consumo, anche
tra i più piccoli. Gli animatori recapitano, a
scuola, alle classi interessate, un messaggio
della Pimpa. Portano
giornalini, e videocassette che la vedono protagonista di cartoni animati,
per leggerli e vederli insieme ai bambini.
Nel messaggio Pimpa
dice di aver bisogno dell'aiuto dei bambini e li
inviata a trovarla nella
sua casa. Per entrare nel
mondo della Pimpa i
bambini devono compilare una doppia carta di
identità: da una parte
con i dati reali, dall'altra
con un nome di avventura. La carta d'identità dà
il permesso di entrare da soli- nel supermerca-
to, prima reale (quello
dove con mamma e papà
si va a fare la spesa), poi
fantastico, nella casetta
dì Pimpa, appositamente allestita con dei
panelli in cartone modulare.
LE VISITE
Fissato l'appuntamento,
i bambini di ogni classe
vanno a trovare Pimpa,
nel supermercato Coop di
Sesto San Giovanni. Per
entrare presentano il
loro documento di iden-
tità prima al capo negozio, poi dalla parte fantastica agli animatori
per entrare nel mondo
della Pimpa.
La Pimpa però non é in
casa, ha un problema,
attende degli ospiti: un
babbo e una mamma,
una bambina I o più piccola e una l o più grande
di loro, e una I o della
stessa loro età. E' uscita
per andare a prenderli,
ma poi dovrà fare la spesa e chiede per questo un
aiuto ad ogni bambino:
di cosa avevano bisogno
da piccoli?, di cosa hanno bisogno ora?, di cosa
avranno bisogno da
grandi? I bambini sono
quindi invitati a cercare
nel supermercato, il
mondo di tutti i giorni,
un oggetto desiderato e I
o posseduto nel passato,
nel presente e nel futuro,
un oggetto che caratte-
rizza ogni fase della loro
vita. Il tutto dovrà essere portato a Pirnpa, nella sua casetta, per parlarne con lei e pensare un
pò al significato che un
biberon, una bavetta o
un libro, oppure una bicicletta ha potuto avere
o avrà nella loro esperienza di vita. L'animatore cercherà, attraverso
l'uso del burattino di
Pimpa, anche lui di avventurarsi per guidare lo
sguardo dei bambini, la
loro schiettezza nella
vita quotidiana, sugli
oggetti troppo spesso
mitizzati ("quella è una
cosa da grandi!'), sulle
abitudini e i comportamenti, sulla storia di ciascuno ("questo lo faccio
ione sulla storia dà tutti ("anche tu!, oh anch'io!").
Pimpa, in questo contesto, un pò fantastico, un
pò realtà a tutti nota, il
supermercato, cerca di
essere il garante dell'infanzia, di quel misto di
curiosità e di immaginazione che una forzosa
omologazione tra grandi e piccoli cerca con la
routine quotidiana di far
sua nire.Un percorso
nuovo, un ambito conosciuto, il supermercato,
una avventura nella casetta della cagnolini a
pois rossi, che vale la
pena comunque di fare;...
il risultato, beh venite a
fare un salto anche
Voi Vi aspettiamo A
casa della Pimpa".
;011t110 9
ELMMERCIO SOLIDALE
Anche il pallone diventa etico
Un altro passone nel cammino della solidarietà tra Nord e Sud del mondo. Si affrontano i
prodotti non alimentari cominciando dalla fabbricazione dei palloni. L'80 per cento della
produzione concentrata a Sialkkot, in Pakistan, con uno sfruttamento esteso di manodopera
infantile. La funzione di Transfair e Coop. Eliminate le intermediazioni non necessarie.
Già da alcuni anni Coop
è impegnata nella commercializzazione di prodotti equo e solidali.
Con la vendita di questi
prodotti viene garantita
ai piccoli produttori del
Sud del mondo un reddito molto superiore a quello determinato dalle condizioni mercantilistiche
di oligopolio e tale da garantire anche investimenti per il miglioramento del ciclo produttivo e delle condizioni socioeconomiche delle Comunità locali.
I prodotti di commercio
equo e solidale a oggi venduti nella intera rete
Coop sono il caffè ed il the,
a cui si aggiungeranno
nel corso del 1998 il miele ed il cacao e suoi derivati.
Accanto a questa attività incentrata sui prodotti alimentari, Coop sta
sviluppando da alcuni
mesi un approccio alle
problematiche delle cosiddette "produzioni etiche".
È consuetudine definire
un prodotto "etico" quando si verificano conidizioni del ciclo produttivo tali
da garantire condizioni di
non sfruttamento dei lavoratori e rispetto dei fondamentali diritti umani
e civili.
Definire cosa vuol dire
"etico" per Coop passa attraverso un impegno su
più fronti: inserire condizioni e regole di comportamento dei forniton nei
confronti di Coop che si
ispirino ai suoi valori ed
alla sua missione sociale, aumentare la soglia di
attenzione da parte delle
Istituzioni e dei consuma-
tore con campagne di
sensibilizzazione e educazione ai consumi, attuare sperimentazioni su alcuni prodotti vincolando
il produttore ai principi
sanciti dalla Organizzazione Internazionale del
lavoro, come base per un
rapporto di commercializzazione e vendita di
questi prodotti nei punti
vendita Coop,
La cronaca di questi giorni evidenzia la complessità e portata di questi
temi e le grandi difficoltà
nel poter costruire processi di garanzia e menitoraggio sui prodotti non
alimentari importati da
molti paesi del Sud del
mondo, e la giustificabile
diffidenza verso iniziative di puro marketing sociale: molta immagine
ma poca sostanza.
Coop non è disponibile a
semplici operazioni di fac-
data ma vuole intervenire su queste problema.
tiche, cosciente delle sue
responsabilità come distributore finale ma anche delle enormi difficoltà e ostacoli frapposti dalla attuale organizzazione
internazionale del lavoro
e dalla globalizzazione dei
mercati.
A partire da questo anno
sperimenteremo la possibilità, primi in Europa, di
fare certificare un intero
processo produttivo etico
relativo a prodotti non
alimentari da inserire
stabilmente nei propri
assortimenti.
Inizieremo proprio con un
pallone, produzione dai
più incriminata per l'uso
che viene fatto di mano
d'opera minorile, prodotto nel distretto industriale di Sialkkot, dove è attualmente concentrata
l'80 per cento della pro-
duzione mondiale.
Il processo produttivo
"etico" di questo pallone
sarà garantito, per Coop,
non da una semplice
autocertificazione dell'azienda produttrice,
bensì da un complesso
sistema di controlli coordinati e certificati da una
associazione non profit,
riconosciuta e abilitata a
livello internazionale:
TransFair.
Le garanzie richieste fanno riferimento ai principi dell'ILO: salario sindacale e rispetto delle condizioni di lavoro stabilite
dalla legge di quel Paese,
nessuna discriminazione
sessuale, religiosa, politica e sindacale, non impiego di mano al di sotto dei
14 anni •
A queste garanzie di base
si accompagna l'eliminazione di intermediazioni
non necessarie, il miglio-
ramento dei
livelli salariali attuati attraverso il riconoscimento
da parte di
Coop di un
prezzo di acquisto maggiorato, la creazione di ambienti 'di lava-ro salubri nei
villaggi dove
lavorano gli
steachers, cioè
i cucitori di
palloni, un fondo pensionistico autogestito dai lavoratori e la creazione di un
fondo di rotazione per
microcredito
alle famiglie
dei villakwi della zona di produzione.
Il complesso di queste
azioni sociali, sommate ai
costi di certificazione, incideranno sul prezzo di
base del pallone per circa
il 50 per cento in più, costo superiore che non verrà scaricato sulle spalle
dei consumatori ma detratto dall'utile della vendita.
Questo prodotto verrà
posto in vendita in tutta
le rete Coop, supermercati e ipermercati, a partire da Aprile '98, in concomitanza con i campionati del mondo di Francia. Sulla base di questa
prima esperienza Coop,
insieme a TransFair, è
impegnata nella ricerca
di altri fornitori, soprattutto nel settore tessile,
111~11•111111111~11~~- 711~1
che siano disponibili a
concorrere, per la loro
parte, all'affermazione di
condizioni di lavoro giuste, rendendosi disponibili innanzitutto all'accesso compie-M ai controlli ed
al monitoraggio dei certificati internazionali.
Venerdi 13 febbraio a
Milano, organizzata da
Coop Italia, dall'Associazione nazionale Cooperative di Consumatori e
TransFair, il complesso
dell'iniziativa a favore del
"pallone etico" è stata presentata ai giornali al ai' colo della stampa.
Erano anche presenti, oltre a numerosi esponenti
del mondo sportivo, i rappresentanti dell'azienda
produttrice palci stana.
_
.
• • • •
• il
Le missioni in Pakistan per costruire
il progetto
Non usare mai, e certificarlo, lavoro ~orde. Ambienti di lavoro igienici e salubri. Coop
acquisterà due tipi di palloni: 25 mila di qualità media e 6000 di qualità superiore.
In mancanza di qualsiasi esperienza internazionale sono stati necessari
una serie di lunghi contatti con Fair Trade, la
centrale internazionale di
certificazione del marchio
equo e Transfair.
I contatti, iniziati nei primi mesi del '97 hanno
portato alla individuazione del prodotto, l'iter
certificativo e il Premium
fair trade da considerare
nel costo del pallone.
Mistre Martiri Kuns, delegato di Fair Trade, ha
svolto due missioni nei
mesi estivi per predisporre i contatti con le aziende della zona di Sialkkot,
in Pakistan, disponibili
ad accertare i vincoli di
Coop e Fair Trade. Nel
mese di ottobre, una vol-
9it
1O
Qualche problema esiste
ta individuata l'azienda
nei comparii di lavorazioda parte di Fair Trade,
Coop Italia Extraline per quanto riguarda la
salubrità. Le condizioni
mentari ha inviato due
suoi dipendenti per con- _ di legge e normative di
quel Paese sono rispettatrollare la qualità dei prodotti e il costo dei pallote. Non viene usato lavoro minorile, neanche nelni, escluso il premium
la lavorazione a domiciFair Trade.
lio, cioè la cucitura di palNel mese di novembre si
loni. La cucitura dei palè effettuata la missione
conclusiva per la stesura loni attualmente avviene
definitiva del contratto.
in cosidetti centri di villaggio, piccole stanze con
Alla missione partecipava un delegato di Coop poca luce e aria, molte
Italia, un delegato Ancc,
volte sovraffollate.
Sulla base della situazioil rappresentante di fair
ne esistente il contratto,
trade Internazionale e un
rappresentante di firmato da Coop Italia e
Talon, prevede in sintesi
TransFair Italia. L'impresa individuata. Talon,
le seguenti condizioni: da
parte di Talon, si garanha una struttura produttisce divieto di uso di
tiva a norma per quanto
riguarda le condizioni di
mano d'opera minorile;
sicurezza e agibilità.
rispetto principi della Or-
ganizzazione Internazionale del Lavoro; interventi per la salubrità degli
ambienti di lavoro; libertà assoluta di accessso
alla Associazione di
certificazione. Da parte di
Coop: contratto di acquisto di due qualità di palloni alle migliori condizioni per il fornitore; Impegno per una fornitura
continuativa negli anni;
riconoscimenti di un fair
Premium a pallone di
1,80 dollari per i palloni
di qualità media e di 3,50
dollari per quelli di qualità superiore.
Da parte di Fair Trade:
controlli continuativi sui
processi di lavorazione e
impiego del Fair Trade
Premium; certificazione
del prodotto etico; co-ge-
stione, insieme a Talon
del Fair Trade Premium
per mezzo di una associazione non governativa locale "Gheo-file" presente
e attiva sul territorio in
azioni di sviluppo sociale
per la comunità.
Il Fair Trade Premium
sarà utilizzato nelle seguenti direzioni: incremento della paga salariale dei lavoratori addetti a
tutto il ciclo produttivo;
costruzione di quattro
nuovi centri di villaggio
per la cucitura dei palloni; costruzione di un fondo pensionistiCo per i lavoratori (o eventuale ulteriore aumento del salario) da definire da parte
dei lavoratori stessi; costruzione di un fondo per
il microcredito alle fami-
glie dei villaggi gestito
dalla ONG "Gheofile" con
i criteri della banca etica; pagamento dei costi di
controllo e certificazione
a cura di Trans-Fair Italia.
Infine il primo ordinativo di palloni, disponibile
dal 12 aprile 1998 sarà di
circa 25 mila palloni per
la qualità media, 6 mila
palloni per la qualità superiore. A questo primo
ordinativo ne seguiranno
altri già nel presente
anno.
Il prodotto avrà posizionamento continuativo in
tutti gli iper e supermercati. Sul pallone sarà
stampigliato il marchio
"Fair Trade" "Community Benefits" e "No
Childs Labour".
INSIEME
La grande festa del socio Coop
"La Coop sei tu" è uno slogan che afferma un diritto: ci rivolgiamo a tutti, nessuno è escluso dalle nostre opportunità di qualità e servizi, cerchiamo di rispondere ai
problemi ed ai bisogni che, via via, si presentano nella vita sociale. Questo significa, per esempio, garanti re la convenienza, qualità e salubrità dei prodotti, anche
attraverso il nostro marchio, a tutti i consumatori: un impegno quotidiano sul quale investiamo in risorse ed in credibilità. Ma significa anche affrontare gli aspetti
congiunturali con azioni concrete, diffuse, ripetibili a misura della loro necessità, Dal 23 marzo all' 11 aprile vogliamo fare ancora di più. Ai Soci, e a coloro che lo
diventano, riserviamo una campagna speciale, innovativa nella meccanica e nelle opportunità offerte, In queste pagine trovate quanto mettiamo a vostra disposizione
per salire di un gradino nella "scala" dei servizi al Socio Coop. Nessuno è escluso, tutti hanno diritto ad un vantaggio. Chi è cliente e diventa Socio; chi è gia Socio e
apre un libretto di deposito; chi è già depositante e diventa titolare della carta Unicard; chi, infine, Socio 'fedelissimo'', ha già salito tutti questi gradini e riceve, per
questo, ulteriori opportunità. Vogliamo quindi premiare la fedeltà del Socio alla Cooperativa, la fedeltà già dimostrata e quella che verrà in futuro. Per questo, se
riceveremo il vostro gradimento su questa impostazione, intendiamo ripetere periodicamente questo tipo di campagna: un gradino salito oggi apre la possibilità di
salirne un altro domani, sempre a condizioni di forte convenienza.
All' ufficio soci dal 23 marzo alli 11 aprile
Un'occasione unica per scoprire che diventare socio, socio prestatore, titolare Un icard, conviene davvero.
C'è una festa
alla Coop
dedicata ai soci
(e a coloro che
vogliono
diventarlo)
NUOVO
SOCIO COOP :
IL TUO PRIMO VANTAGGIO È UN BUONO
ACQUISTO DEL VALORE DI LIRE
HAI APERTO UN
LIBRETTO DI DEPOSITO
A RISPARMIO ?
COMPLIMENTI.
BUONO ACQUISTO
SE ACQUISTI
LA CARTA DI CREDITO
UNICARD,
BUONO ACQUISTO
Sarai accolto
da personale
qualificato
che risponderà
a tutte
le tue domande
sui vantaggi
che Coop ti offre
Par-14e insierne
synesti giorni
kr-4 ona occas ione
da non perdere
SE SEI SOCIO,
SOCIO PRESTATORE E
TITOLARE DI UNICARD
BUONO ACQUISTO PER UN VIAGGIO
DEL CATALOGO ATL
Ck.2/2..3; 1I
PRODOTTI DI LABORATORIO
Modificazioni al DNA di piante e animali. Per averli più forti e coltivarli più facilmente. E le
specie storiche che fine faranno. Il nodo cruciale dell'informazione al consumatore. Seminario a Milano con il Nobel Dulbecco e il filosofo Giorello. L'interrogativo sugli aspetti etici.
di Ugo Pinferi
Si è svolto a Milano il primo di un'annunciata serie di seminari denominati "Novartis Forum".
Si tratta di un piano di
comunicazione senza precedenti messo in atto dal
colosso della chimica nato
dalla fusione di Ciba e
Sandoz in collaborazione
con il Corriere della Sera.
La multinazionale svizzera da anni ha investito
in quelle che pudidamente vengono chiamate
"biotecnologie" e che invece dobbiamo abituarci a
ritrovare indicate con la
sigla OGM, organismi
geneticamente modificati.
Le applicazioni riguardano tutti i settori. In
farmacologia e medicina
con la produzione di farmaci e vaccini e con la realizzazione di strumenti
diagnostici; in agricoltura, veterinaria e zootecnia con la produzione
di animali e vegetali
transgenici più produttivi e resistenti; nella
bioindustria con la produzione industriale di vitamine aminoacidi, enzimi, prodotti alimentari,
bevande; per l'ambiente
con sistemi per lo smaltimento dei rifiuti,
depurazione delle acque,
risanamento di ambienti. Come è noto, rispetto
alle tecniche antiche di
selezione di animali e
piante, la differenza consiste nel fatto che oggi si
interviene sulla struttura del DNA, ricombinando i geni di un organismo.
Le promesse sono quelle
di avere a disposizione
animali e piante più forti, più facili da crescere,
con quindi minor dispendio in trattamenti chimici, e quindi un vantaggio
anche per l'ambiente.
In cambio di che cosa?
Della brevettabilità di
questi nuovi organismi.
Lo dice anche il Nobel
Renato Dulbecco, primo
tra i relatori: se non c'è
la garanzia del ritorno
dell'investimento, non si
trovano i soldi per la ricerca, e senza soldi non
c'è ricerca. Questa è la
sua esperienza di ricercatore in USA.
Oggi fa ricerca in Italia,
dove invece ci sono soldi
anche per la ricerca pubblica, ma in quantità infinitamente minori.
Bisogna interrogarsi su
questo nuovo mondo che
ci viene presentato. Tra i
relatori c'era anche
Giulio Giorello, filosofo
della scienza.
Si tratta di manipolazioni della vita compiute con
tecniche verso le quali
l'etica, religiosa o laica,
non è attrezzata.
E non esistono leggi specifiche.11 filosofo si interroga se i vantaggi promessi autorizzano a pagare "prezzi" ragionevoli
in materia di elasticità
etica. E c'è anche l'inter-
rogativo su che quale futuro c'è per le specie "storiche, animali e vegetali.
Si può tranquillamente
andare verso una vita organica prodotta nei laboratori, lasciando che si
estinguano animali e
piante frutto dell'evoluzione di migliaia di anni?
Bisogna anche interrogarsi su questo dispendio
di comunicazione. Meglio
che le multinazionali parlino di quello che stanno
facendo, invertendo una
tradizione di segreti durata decenni.
In questo caso Novartis,
invece di affidarsi ad una
società di pubbliche relazioni, ha preferito far
scendere in campo direttamente un giornale, il
Corriere della Sera.
Il maggior quotidiano
nazionale è certamente
interessato alla divulgazione, compito di un mezzo di informazione moderno. Eppure la cosa ci ha
infastidito. Accoppiare la
testata giornalistica ad
una delle maggiori multinazionali del settore lascia imbarazzo di fronte
all'obiettività dell'informazione.
Almeno secondo il nostro
modo di sentire.
Su questo tema, quello
delle biotecnologie, Eurocoop sta lavorando per
approntare una linea di
condotta che tuteli i consumatori. Prima di tutto
chi compra deve sapere
chiaramente se nel prodotto sono contenuti
OGM. Inoltre si tratta di
individuare limiti che devono essere di legge, e
eventuali limiti che riguardino ad esempio il
Prodotto Coop.
Insomma avremo modo
di ritornare spesso sull'argomento.
Pomodori e mais sono già nati softoposh o manipolazioni
genetiche
I pareri espressi alla
Camera dei deputati
Camera dei deputati. Le Biotecnologie. 368 pagine,
23.000 lire.
Questo libro, che raccoglie gli Atti dei lavori sulle
biotecnologie della Commissione XIII (agricoltura)
della Camera, rischia di diventare im best-seller.
Merito del tema, che giustamente appassiona i cittadini, ma muove anche numerosi e concreti interessi.
Merito anche della Commissione presieduta da
Pecoraro Scarno e coordinata da Carmine Nardone
che ha ascoltato mumerosi esperti e ha raccolto i pareri di numerose associazioni e istituzioni.
E' contenuta anche la posizione di Eurocoop, illustrata da Loris Ferini, responsabile del Settore Soci e Consumatori dell'Associazione Nazionale Cooperative di
Consumatori.
v .vs. . -4.r
AUTOBUS A OLIO DI COLZA
ll nuovo ritrovato ha un nome: Diester. E' in uso nei trasporti urbani di molte città francesi.
Diester", per accelerare l'introduzione del biocarburante.
Un'associazione, "Club de
Il problema energetico
continua ad essere di
stretta attualità, anche
sei prezzi del petrolio si
sono tenuti bassi negli
ultimi anni e solo l'aumento del dollaro potrà
provocare qualche tensione. E' proprio il momento buono per interessarsi
inrs 12
a misure di risparmio,
non pressati da urgenze
contingenti. Se poi il risparmio si accoppia ad
un beneficio per l'ambiente (riduzione degli
scarichi tossici, riduzione
dell'effetto serra) prima si
fa meglio è. In Francia è
in atto dal gennaio 1994
un'operazione che consiste nell' utilizzo di una
percentuale elevata di
olio di colza, i130 per cento, nei serbatoi degli autobus urbani ed extraurbani di 37 località francesi.
Ci sono città medio-grandi come Bordeaux, Angouleme, Dijon, Grenoble, Mulhouse, Rouen,
Strasbourg e altre più
piccole. Il salto di qualità
è dato dalla presenza di
questo cornbustbile anche
nei trasporti di Parigi.
L'olio di colza viene fatto
reagire con metanolo in
presenza di un catalizzatore sodico a temperatura moderata: I tonnellata di olio + 100 kg di
metanolo danno dopo la
reazione 1 tonnellata di
Diester (questo è il nome
dato al nuovo carburante) + 100 kg di glicerina.
La glicerina viene sottratta per de-cantazione.
Insomma l'olio dì calza
così com'è non è utilizzabile come carburante, ma
dopo un processo di
esterificazione viene tra-
sformato in Diester.
Si tratta quindi di un
composto ossigenato (11
per cento) e senza zolfo,
dunque con meno emissioni dai motori. Nell' operazione sono stati coinvolti i produttori agricoli di
colza, vincolandoli a una
limitazione nell'uso di
concimi e pesticidi e ciò migliora anche le
condizioni ambientali in agricoltura. Essendo
di origine vegetale, si tratta di
energia rinnovabile, che si sottrae all'uso di
combustibili fossili, non rinnovabili.
Nell'impiego di
una miscela del
30 per cento di
questa sostanza
61 70 per cento è
gasolio per autotrazione), ci sono
meno fumi neri e
meno particelle,
meno composti
aromatici come
il benzene, meno CO2,
con benefici per l'effetto
serra, meno emissioni
acide per l'assenza di zolfo, diminuzione sensibile
di emissione di sostanze
considerate cancerogene.
Ci sono poi incrementi
nella coppia motrice (0,8
%)e nella potenza massi-
ma (3,4 %) quando si usa
una miscela al 30 percento.
Per rendere conveniente
l'avvio di questa attività
innovativa, sono state introdotte misure legislative e fiscali:
esonero della tassa interna sui prodotti petroliferi per il Diester, una legge (30 dicembre 1966) che
prevede in tempi stretti.
l'incorporazione del
Diester nei trasporti pubblici dei grandi centri, e
entro il 2000 la distribuzione della miscela in tutte le stazioni di servizio.
E altre ancora.
Per accelerare l'introduzione di queste norme è
stata costituita un'associazione, il "Club de Villes
- Diester”. Aderiscono le
città (più di trenta) e sono
associate anche le società petrolifere (Elfe Totali,
i coltivatori di colza, le
aziende di trasformazione.
E tuttavia manca ancora uno statuto fiscale comunitario sui biocarburanti.
QUANDO LA CASA È MALATA
Avete disturbi quali emicrania, nausea, irritazioni agli occhi o alle vie aeree? Affaticamento,
reazioni cutanee o irritabilità? Probabilmente siete affetti da "Sick building sindrome" la sindrome dell'edificio malato". Cosa fare per difendersi e rimuovere le fonti di inquinamento.
di Raffaella Galli
La nostra casa ha una
dimensione fisica e
psichica. E' un ambiente
protetto dove creare e difendere la nostra vita privata. E dove rifugiarci
quando ci sentiamo più
vulnerabili.
Nei paesi occidentali la
gente spende 1'80-90 per
cento del proprio tempo in
ambienti chiusi, come
casa e scuola, ufficio e
bar.
Eppure, un ambiente
confinata può essere molto pericoloso per la salute di chi lo abita.
Basti pensare che nell'aria interna di una
casa, o di un ufficio, è
possibile reperire fino a
un centinaio di contaminanti che normalmente
non si trovano, o sono
presenti in concentrazioni estremamente inferiori, nell'aria esterna. Infatti, l'inquinamento dell'ambiente esterno, a differenza di quello degli
ambienti confinati (inquinamento indoor), viene
"diluito" nell'aria grazie
al vento e ad altri agenti
atmosferici.
Nell'aria degli ambienti
chiusi, invece, possono
essere prodotti, o introdotti, inquinanti di diversa
natura che sí concentrano costituendo un grosso
rischio per l'uomo che ne
viene esposto.
si, si intuisce che anche
l'esposizione a bassi livelli
può provocare conseguenze per la salute. Spesso si
tratta soltanto di forme
leggere di irritazione delle mucose nasali, altre
volte si conseguono effetti tossici irreversibili.
Da oltre dieci anni, negli
Stati Uniti, in Germania
e in altri paesi del centro
e nord Europa, si sta indagando con particolare
attenzione sull'individuazione e sulla localizzazione delle possibili fonti di
inquinamento indoor.
I fattori di rischio possono essere suddivisi, in
base alla loro natura, in
biologici, chimici e fisici.
Il primo tipo riguarda il
rischio di contrarre infezioni da microrganismi
patogeni, quali batteri,
virus e funghi.
Il batterio dei "legionari"
Negli umidificatori degli
impianti di condiziona-
Nel 1976 a Filadelfia, negli Stati Uniti, durante
un congresso dell'Arnerican Legion, si registrarono ventinove decessi in
conseguenza di una grave infezione ai polmoni.
Si trattò del primo caso
di epidemia da'morbo del
legionario" causata dal
batterio Legionella pne-
umophila.
Questo germe è reperibile nel suolo e nell`ricqua
ma si annida, e può sopravvivere a lungo, anche negli umidificatori
degli impianti di condizionamento.
EPIDEMIE
NEGLI OSPEDALI
Le più frequenti epidemie
di polmoniti attribuibili
alla Legionella si sono riscontrate negli ospedali.
Più difficili da identificare e quantificare sono gli
inquinanti di natura chimica che comprendono
annoverano i pericolosi
solventi contenuti nelle
colle, lacche e vernici con
cui sono trattati i mobili
in legno. Nel tempo questi solventi evaporano e,
una volta Malati, provoceno gravi danni all'apparato respiratorio, nervoso e digerente.
Tra questo tipo di sostanze va annoverata la
formaldeide, ampiamente utilizzata nell'industria del legno, ma anche
in quella tessile e cosmetica.
Una componente non trascurabile di contaminanti chimici presenti nell'aria domestica è rappresentata dai numerosi
composti gassosi che si
originano da difetti nella
combustione di stufe a
gas o legna, impianti di
riscaldamento, sigarette,
ecc.
I più pericolosi, perché
estremamente tossici,
menti radioattivi presenti nei materiali da costruzione.
Un pericoloso gas radioattivo, proveniente dal
sottosuolo, è il radon, un
inquinante naturale che
si origina dal decadimento dell'uranio.
Pur essendo diffuso un
po' dappertutto sulla superficie terrestre, in alcuni luoghi la sua concentrazione è più elevata
(nella zona di Angera, sul
lago Maggiore, sono stati
registrati valori particolarmente elevati). Attraverso le fratture rocciose,
il radon tende a salire e a
disperdersi nell'atmosfera, senza alcun pericolo
per l'uomo.
Quando, invece, raggiunge l'interno delle nostre
abitazioni si accumula
con estrema facilità.
Gli elementi radioattivi
generati dal suo decadimento, se inalati possono
UNA CASA SANA
LA SINDROME
DELL'EDIFICIO
MALATO
Radon, amianto, fumo di
sigaretta, sostanze chimiche per l'igiene degli
ambienti, solventi e colle
per l'arredo e la tappezzeria, funghi e batteri che
proliferano negli umidificatori e nei filtri dei condizionatori: sono solo alcuni dei contaminanti
presenti negli ambienti
chiusi e che, in determinate condizioni, causano
i disturbi riconducibili
alla cosiddetta 'sindrome
dell'edificio malato".
Riconosciuta nel 1983
dall'Organizzazione Mondiale della Sanità, questa
patologia si sta ampiamente diffondendo in tutti i paesi industrializzati, dove colpisce oltre il 2025 per cento delle persone.
Secondo l'Oms, l'inquinamento indoor è causa di
cinque diverse sindromi
allergiche: rinite, asma
bronchiale, febbre da
umidificatore (di impianto di clima-condizionamento), alveolite allergica (grave forma di polmonite) e dermatite allergica atopica.
Le numerose sostanze inquinanti riscontrabili
nelle abitazioni spesso
sono presenti solo in tracce, ma se si considera il
tempo che la maggior
parte delle persone trascorre in ambienti chiu-
messi sotto stretta osservazione anche i campi
elettromagnetici a bassa
frequenza (Elfi, come
quelli generati dalle normali linee elettriche
(elettrodotti).
Sebbene i pareri degli
scienziati siano ancora
discordi, è fondato il sospetto che queste fonti di
radiazioni possano avere
effetti biologici per l'uomo, che vanno dall'alterazione delle funzioni del
sistema nervoso centrale all'induzione di tumori (ad esempio, la leucemia linfoide).
Allo stato attuale delle
conoscenze non è possibile stabilire con sicurezza quali siano i valori limite di esposizione e, soprattutto, non si conosce
il rischio determinato da
esposizioni croniche. Per
fare questo dovremo
aspettare i risultati delle indagini che verranno
effettuate nei prossimi
anni (almeno dieci).
mento e nei sistemi di
ventilazione, ad esempio,
crescono facilmente numerosi miceti responsabili di infiammazioni polmonari e allergie respiratorie.
Negli ambienti chiusi e
affollati è più frequente il
rischio di contrarre malattie virali infettive (ad
esempio, l'influenza).
Tappeti, materassi e
moquette sono, invece, i
substrati ideali dove vivono numerose specie di
acari, fra cui quelle responsabili di asma
bronchiale e rinite allergica.
Anche il clima all'interno dei locali è importante ai fini della valutazione del rischio. La presenza di muffa e valori elevati di umidità, favorisce
la colonizzazione e lo sviluppo degli acari, e può
aumentare del 20-25 per
cento il rischio di contrarre malattie respiratorie.
tutte le sostanze utilizzate giornalmente nelle attività domestiche. Solventi, detergenti, disinfettanti, antiparassitari, vernici, ecc. il cui contatto o
inalazione può determinare intossicazioni, mentre l'esposizione prolungata porta spesso allo sviluppo di malattie croniche e degenerative.
Numerosi prodotti per la
pulizia della casa, ad
esempio, contengono ammoniaca che provoca irritazione agli occhi e difficoltà respiratorie.
L'impiego in modo sistematico e scriteriato di disinfettanti per il bagno,
oltre a decimare la flora
batterica naturale, assolutamente innocua, favorisce il proliferare di batteri resistenti e più pericolosi.
Fra gli inquinanti di tipo
organico che vengono
principalmente introdotti nelle nostre case, si
sono ii monossido di
carbonio (CO), il biossido
di azoto (NO,) e il biossido
di zolfo (SO,Y. I primi sintomi di intossicazione da
ossidi sono: mal di testa,
debolezza fisica, irritazione agli occhi e difficoltà
nella respirazione.
CAMPI ELETTROMAGNETICI
L'elenco delle sostanze
chimiche diffuse negli
ambienti chiusi non è stato esaurito, ma vale la
pena fare un accenno anche ai contaminanti di
natura fisica.
Un problema da non sottovalutare è quello della
radioattività nei materiali edili. Esiste tutta una
serie di tipi di cemento e
laterizi che possono contenere quantità variabili
di uranio (ad esempio,
alcuni graniti e gessi). Di
conseguenza, nei locali si
accumulano i gas radioattivi esalati dagli ele-
dare origine a serie
patologie dell'apparato
respiratorio.
Dagli studi epidemiologici condotti negli
ultimi dieci anni per determinare gli effetti dell'esposizione al radon, risulta che questo gas potrebbe essere la più importante causa di cancro
polmonare, dopo il fumo
di sigaretta.
Infine è necessario fare
un accenno anche all'inquinamento elettromagnetico, di cui si è cominciato a parlare solo in
tempi recenti.
Questo tipo di inquinamento è dovuto ai campi
elettromagnetici artificiali, generati dagli elettrodomestici, che possono
creare disturbi al nostro
organismo.
Sotto accusa sono anche
i telefonini portatili, i
videoterminali e i forni a
microonde.
Recentemente sono stati
E' evidente che la rimozione delle molecole pericolose dai nostri edifici
è un problema assai complesso a causa delle numerose fonti di inquinamento.
Tuttavia, per migliorare
efficacemente la qualità
dell'aria dei luoghi in cui
viviamo, anche noi possiamo fare molto.
La strategia più semplice per ridurre la concentrazione di contaminanti consiste nell'aumentare la frequenza dei ricambi d'aria.
Per tenere pulita la casa
è consigliabile limitare
l'uso dei prodotti chimici a favore di quelli naturali; ridurre le dosi di
detersivo consigliate e
non fidarsi dei prodotti
che non necessitano di
risciacquo.
Per quanto riguarda gli
impianti domestici (acqua, gas, elettricità, scarichi, sanitari, ecc.) occorre affidarsi a installatori qualificati ed
eseguire periodici controlli.
Non tenete inoltre troppo alto il livello di umidità interna e arredate la
casa con materiali ecocompatibili.
Per quanto riguarda
l'edilizia, devono essere
effettuati accurati controlli al fine di escludere
i materiali contenenti
concentrazioni di gas radioattivi superiori ai limiti accettabili.
L'elenco delle raccomandazioni e delle possibili
soluzioni per vivere in
una casa più sicura, è
molto lungo, ma lasciatevi guidare dal buonsenso e scegliete un uso
più razionale dei prodotti e degli elettrodomestici, riuscirete a vivere in
una casa rispettosa dell'ambiente e della vostra
salute.
I3
MWRONACHE
Lodi: convegno "Il clima, l'uomo, l'ambiente"
Un pubblico numeroso ha affollato, sabato 14 febbraio, la sala S. Paolo di Lodi, per seguire i lavori del
convegno scientifico - divulgativo "n clima, l'uomo,
l'ambiente", organizzato dal locale Comitato soci e dall'Istituto Agrario e per l'Ambiente di Villa Igea. Non
si è discusso, contrariamente a ciò che indurrebbe a
pensare il titolo di nuvole, piogge, venti e gelate in
modo empirico, ma viceversa, con un linguaggio chiaro ed accessibile, di ciò che tutti, ed in particolare gli
imprenditori agricoli, dovrebbero conoscere circa l'influenza degli agenti atmosferici sulle produzioni del.
primario e sulla successiva formazione dei prezzi all'ingrosso e al consumo. Si è così evidenziato come
anche i metodi di coltivazione, odi allevamento delle
derrate alimentari siano di valenza più o meno ecocompatibile in dipendenza delle metodologie produttive che determinano, poi, le qualità intrinseche del
prodotto finale. Per esempio, se una mela viene colta
dopo in adeguato periodo di irradiazione solare, dopo
aver subito adeguate tutele di lotta antiparassitaria
integrata, ha un impatto decisamente migliore sulla
salute del consumatore e rispetto alla riduzione del
danno ambientale causato dall'utilizzo di pesticidi o
anticrittogamici.Lo stesso concetto si può applicare
alle carni provenienti da allevamenti che praticano
alimentazione e cure veterinarie più adeguate ai parametri previsti. Ovvio , dunque, al termine delle relazioni svolte dai docenti, di introdurre l'argomento
dei "Prodotti con Amore", commercializzati da Coop
Lombardia come linea propria di naturalità elevata.
L'auditorio ha dapprima preso conoscenza da G.
Capaldo, del settore commerciale di Coop Lombardia,
dell'esistenza di questa linea di prodotti e delle motivazioni sociali che stanno alla loro origine. A chiusura dei lavori, G. Candini, dello specifico comparto
Coop Italia, ha illustrato le modalità di contrattazione con i produttori di ortofrutta e carni della linea
"Prodotti con Amore", che vengono imposte dalla Coop,
e anche della miriade di controlli effettuati a garanzia dei consumatori. I riferimenti numerici sulle quantità dì ''Prodotti con Amore" vendute nella catena dei
punti vendita Coop ha così indotto a meditare gli imprenditori presenti circa la validità economica di scelte
culturali che tendono alla biologicità, in senso lato.
Tutta la filiera dei "Prodotti con Amore", infatti, garantisce il legittimo plus a ciascuno degli attori in
gioco. Al produttore salvaguarda i terreni ed un reddito equo al distributore un margine accettabile ed
un'immagine "verde"; al consumatore la salvaguardia della propria salute e dell'ambiente a prezzi accettabili. Un'operazione commerciale positiva dunque,
per le varie forze che la attuano, fino ad ora non velo;
rizzata sufficientemente a causa di una inadeguata
comunicazione cui, solo ora, si sta tentando di avviare con una campagna pubblicitaria. Nemmeno i responsabili ai massimi livelli degli assessorati regionali lombardi, della Provincia e dell' Ente regionale
di sviluppo agricolo sapevano qualcosa di quello che
Coop sta realizzando in questo campo. L'obiettivo cui
si potrebbe tendere può essere quello di ricevere una
sorta di "Ecolabel" ambientale e salutista da un terzo
attore verde, esterno alla Coop, sulla linea dei "Prodotti con Amore" che, tra l'altro ci assegnerebbe un'immagine più aderente a ciò che siamo. I presenti si
sono detti disponibili a proseguire la collaborazione
con Coop su questi temi. Tra questi La Malfa, autore
del volume che ha dato il titolo alla giornata di lavoro, e l'editore Donati di Genova che pubblicherà il n°
0 di una nuova rivista di tematiche agro-ecologiche,
muovendo dalla stampa degli atti del convegno dell'Istituto ambientale di Villa Igea - Comitati Soci Coop
- AICS di Lodi. La Coop ed i "Prodotti con Amore",
saranno compartecipi di queste evento editoriale specializzato.
Renato Bandera
CREMONA
Corsi di "economia cooperativa"
CREMA
SpOP
BRESCIA
Alimentazione e cancro
A metà Aprile, in alcune sale pubbliche bresciane,
organizzato dalla équipe scientifica della Casa di Cura
SAnna e dal Centro Sociale Coop Lombardia di Brescia si svolgerà una tre giorni di studio dedicata al
rapporto esistente tra alimentazione e cancro (problemi, prospettive e speranze).
Ai lavori, previsti per il 16-17-e18 del mese,
presenzieranno alcune tra le maggiori personalità
scientifiche nazionali in materia ed educatori e dietisti
che, approfondendo la bibliografia alimentare in circolazione, dibatteranno delle possibili forme di prevenzione alimentare, praticata anche attraverso una
corretta realizzazione degli alimenti.
Il Convegno si articolerà in sedute plenarie, tavole
rotonde e sessioni di approfondimento specifiche. Coop
presenzierà con propri esperti e managers che illustreranno ai qualificati uditori le proprie pubblicazioni stampa, video e i nforinatich e sui temi dell'educazione alimentare, edite per ogni gruppo di consumatori (bambini, donne, anziani, sportivi ecc.).
In un apposito workshop, poi, esperti di Coop Italia
illustreranno i capitolati che le Coop impongono ai
propri fornitori, in difesa della salute e sicurezza dei
consumatori, e solitamente molto più restrittivi dei
parametri prefigurati dalle vigenti disposizioni legislative.
La partnership di Coop Lombardia e del Comitato Soci
a questa iniziativa sientifico culturale è da attribuirsi anche alla citazione fatta da una pubblicazione della Sezione toscana della Lega italiana contro i tumori, che ha recensito molte delle pubblicazioni presenti
sul mercato dell'educazione alimentare a marchio
Coop.
Se tutto procederà secondo le intenzioni degli organizzatori gli Atti del Convegno verranno stampati e
diffusi tra gli addetti ai lavori e non e, in tempi ravvicinati, si procederà alla redazione di un"Manuale di
corretta alimentazione per malati terminali o soggetti a terapia chemioterapica" che, ora, non è assolutamente disponibile per chi, purtroppo è toccato da questo problema.
Nei mesi di gennaio e febbraio si sono svolti in alcuni
istituti superiori di Cremane i corsi di Economia cooperativa_ Le conversazioni hanno sviluppato i seguenti
temi: "Passato e presente del movimento cooperativo", "Le caratteristiche della strategia dell'impresa
cooperativa", "Gli aspetti normativi, giuridici ed amministrativi di una società cooperativa", "La costituzione di una cooperativa: prospettive di occupazione".
Relatori sono stati: Marco Maggi, Fulvio Bella, Elvira
Cossu, Camillo Lonardi di Coop Lombardia e
Gianfranco Piseri - vice presidente Associazione Ser
vizi Legacoop Lombaradia, Gianluigi Gaboardi -presidente Associazione Circoli Legacoop Lombardia,
Camillo Pedrotti - presidente Associazione Cooperative Agricole Lombardia. Le scuole interessate sono
state: l'Istituto Tecnico "Beltrami", l'Istituto Tecnico
Agrario "Stanga" che per la prima volta hanno
intessuto rapporti di collaborazione con Coop Lombardia e l'Istituto tecnica "Einaudi" con cui vantiamo
una collaborazione costante. Ai corsi sono stati interessati 150 studenti e parecchi professori. Due si sono
conclusi con la visita guidata al l' fpe rcoop di Crema.
Il nostro aiuto all'Anffas
Si è conclusa l'iniziativa "Un servoscala per l'Anffas"
Per quattro settimane la nostra associazione, l'Anffas
(associazione nazionale famiglie di fanciulli e adulti
subnormali), sezione di Crema, è stata ospitata nella
galleria centrale del Centro Commerciale Gran Rondò
di Crema. Il direttore del Centro, il dottor Garin, ed il
signor Cariohi del Comitato Soci Coop Lombardia ci
hanno fornito un considerevole numero di panettoni,
che i nostri volontari hanno distribuito a tutti coloro
che lo gradivano. Ci è stato consentito, allo stesso tempo, di promuovere una raccolta di fondi per l'acquisto
di un servoscala, necessario al laboratorio per disabili
che l'Anffas gestisce a Crema. La somma preventivata, diciotto milioni, è stata pienamente raggiunta al
termine dell'iniziativa. ha grande disponibilità e sensibilità dimostrata dai responsabili de! Centro Commerciale ci ha inoltre consentito di promuovere l'attività della nostra associazione attraverso la distribuzione di un volantino ai numerosissimi fruitori del
centro che si sono avvicendati nel periodo natalizio.
Duplice è la nostra soddisfazione: oltre ad aver raccolto la somma necessaria a finanziare il progetto,
siamo venuti a contatto con molte persone alle quali
abbiamo potuto far conoscere cosa è l'Anffas e quali
sono le sue iniziative in risposta ai bisogni delle persone disabili. Non è la prima volta che il gran Rondò
promuove iniziative di aiuto e supporto alle
problematiche sociali del territorio, e tutte hanno raggiunto lo scopo prefissato. Grazie a tutti per la generosità e disponibilità dimostrate nei nostri confronti,
ora siamo sicuri di poter contare su nuovi amici e
sostenitori.
Per l'Anffas, sezione di Crema
la Presidente
Daniela Martinenghi
Cesare Mainard i
Renato Bandera
CREMA - SORESINA
CREMONA
Animazioni nelle scuole
Percorso una moda mondiale
Hanno preso avvio, a Cremona, le animazioni ppropposte da Coop Lombardia nelle scuole elementari do
Colomba" e "Miglioli" ed all'Istituto Tecnico "Patte
Ghisleri".
Con la collaborazione della cooperativa Pandora nelle
scuole elementari si seno svolti, si stanno svolgendo,
si svolgeranno i percorsi didattici su "Tutti i gusti
sono giusti", "L'orto delle delizie", "Prodotti del Sud
Consumi del Nord", "Un corpo che consuma'. Molte
le iniziative proposte si concluderanno con la visita al
supermercato Coop di via del Sale.
Gli alunni e gli studenti interessati sono più di duecento.
Promossa dal Comitato Soci Coop Lombardia di Crema, in collaborazione con l'Istituto `Pacioli", ha preso avvio l'animazione "Percorso una moda mondiale'. Le classi interessate sono: terza D periti, terza A
programmatori, terza B geometri e terza B ragionieri. Gli studenti interessati sono più di cento.
Anche il Comitato soci Coop Lombardia di Soresina
ha promosso. in collaborazione con l'ITC Ponzini l'animazione "Percorso una moda mondiale". L'iniziativa
avrà luogo nel mese di marzo sia in classe sia
all'I percoop e interesserà le classi IV E amministrativo e IV B Igea: più di cinquanta studenti. Si è già
concluso il percorso didattico "Occhio all'imballaggio"
che ha interessato la scuola elementare.
Cesare Main ard i
C.M.
qlsieltIV
14
Corsi di economia cooperativa
Con grande successo si susseguono i corsi di economia cooperativa nelle scuole superiori. Questa volta
si è trattato dell'Istituto Professionale di Stato per
operatori turistici di Abbiategrasso. i temi affrontati
sono stati. l'analisi dell'utenza di un supermercato
Coop: il consumatore come utente di riferimento, esposto da Marco Maggi, direttore del Settore Soci e consumatori, l'analisi del messagio pubblicitario, a cura
di Enrico Rossi, responsabile della pubblicità di Coop
Lombardia.
Maria Rosaria Lacelli
AVVERTENZA
Invitiamo comunque
gentili Soci a voler
verificare l'esattezza
delle quote e delle date
presso l'Ufficio Soci
Consumatori
e
Per maggiori informazioni rivolgetevi al
vostro Supermercato o Ipermercato Coop
Le quote si intendono espresse in migliaia di lire, non includono la quatio di iscrizione, le tosse di irnloorco/sborco ed altre particolarità relative al programma specifico. Toli quote sono sempre relative a sistema.
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N. 5 marzo