!F" Detersivo Coop 5 kg di ricarica Anno 17 - N. 5 Marzo /998 Periodico di Coop Lombardia Mele Golden Coop • Prodotti con Amore EE Sconto ai soci 50 per cento Sconto ai soci 50 per cento ig c Con l'acquista di un sacchetto un sacchetto in omaggio àà Validità dal 16 al 28 marzo 1998 Validità dal 16 al 28 marzo 1998 quali 4. La sostenibile leggerezza della uar "A lezione di consumo" Riparte "La grande •. Ir festa Quando la casa Pagina 13 Licenza di aprire ntervista sulla riforma al presi- Punto per punto il decreto legislativo che liberalizza il settore. le delle Cooperative di Consumatori Gian Luca Cerrina ceroni. J. dente della Associazione naziona- A pagina 6 Pro?' Il miele del . Chiap as Ambrato, aromatico e deciso, riassume i sapori dello stato messicano da cui proviene. Da marzo è in vendita nei negozi Coop garantito dal Consorzio apicoltori. Il marchio TransFair. a tutti gli usi: perfetto sia spalmato sul pane, sia per dolcificare le bevande. A garantirlo è il Conapi, Consorzio nazionale apicoltori, che lo importa e lo affida a Coop per la distribuzione. La scelta di privilegiare lo stato del Chiapas rispetto ad altri del Centro America rappresenta un segnale di vicinanza e di sostegno alle popolazioni di questo territorio. È un'attività che impegna tutta la famiglia. A 1800 metri di altezza, spostandosi sempre a piedi attraverso impervi sentieri, i campesinos (contadini] dedicano grande cura alla produzione del miele, che viene trasportato a mano o sul dorso di animali. Gli appezza menti di terreno sono molto piccoli, su ciascuno ci sono venti o trenta alveari; le distanze, di cqnseguenza, si fanno sentire. Ma nel Chiapas, Messico meridionale - culla della civiltà maya in età precolombiana e oggi stato tra i più poveri e martoriati dell'America latina - il miele è una cosa seria. Seria come il lavoro che richiede la sua produzione. TRANSFAIR CARATTERISTICHE E un tipo di miele arnbrato, -con un sapore aromatico e deciso. Viene prodotto esclusivamente dai fiori della Selva Lacandona sui quali si posano le api. Ha un sapore diverso da quello del miele nostrano, ma rappresenta, soprattutto, un'importante fonte di reddito per la popolazione. La più importante risorsa economica, insieme con il caffè, per la cooperativa TzeltalTzotzil, una delle più attive della regione, che Una rivoluzione in nome della dignità prende il nome da un'antica etnia indigena e che ricava dollari, non semplici pesos, dalla vendita del miele: l'unica entrata diretta, garantita e senza intermediari, di dollari. La sola produzione di mais e fagioli non sarebbe infatti sufficiente a soddisfare le necessità alimentari della comunità. Da marzo troveremo il miele della cooperativa del Chiapas in vendita nei negozi Coop con iI marchio Transfair: accanto al caffè e al te, ci sarà dunque il miele della solidarietà, prodotto dai 197 piccoli apicoltori della cooperativa TzeltalTzotzil. Il loro miele è di ottima qualità. GARANZIE Per le sue caratteristiche organolettiche, il sapore e la consistenza si adatta La cooperativa TzeltalTzotzil, come molte altre del Centro America e del Terzo Mondo, è iscritta a Transfair, associazione internazionale che promuove e certifica il commercio equo e solidale in tutto il mondo. Transfair compie continui monitoraggi fra le piccole cooperative agricole e artigianali per garantire che il sovrapprezzo che il consumatore paga per questi prodotti raggiunga davvero il produttore, e sia poi da questi investito in attività sociali come l'istruzione o l'assistenza. Gli apicoltori del Chiapas intascheranno circa il 40 per cento in più rispetto ai prezzi medi del mercato del miele. La sede della cooperativa TzeltalTzotzil è a San Cristobal de las Casas, Chiapas, Messico. Lo stato messicano del Chiapas si affaccia sull'Oceano Pacifico e confina con il Guatemala. Ha una superficie di 74 mila metri quadrati e una popolazione di oltre tre milioni di abitanti. La capitale è T uxtla Gutiérrez. Nello stato del Chiapas è in corso una violenta ribellione dell'esercito zapatista di liberazione nazionale, ultima risorsa degli indigeni per richiamare l'attenzione del governo messicano sui loro problemi. n • Tecnologia per i piccoli in aiuto ' dei grandi Idi n I problemi di incontinenza colpiscono oggi in Italia il sei per cento della popolazione. Non c'è bisogno di rientrare nella categoria dei grandi anziani per avere questo problema; a volte può essere anche temporaneo a seguito di un fatto traumatico, un incidente, un problema dei tessuti. Oggi molte sono le soluzioni che si prospettano per l'incontinenza, soprattutto se è di lieve entità: dagli interventi chirurgici a ginnastiche mirate che riportano muscoli e tessuti al tono giusto, eccetera. SUPPORTO TECNICO Ci sono, comunque, incontinenze che purtroppo sono irrisolvibili o che sono solo temporanee e che quindi hanno bisogno di essere sopportate con pazienza. Assieme a questa, però, si può contare su un semplice "supporto tecnico'' grazie al quale attenuare il disagio: l'assorbente. Molte aziende hanno pro- nr: 2 sentato al consumatore un prodotto che sfrutta tutte le conoscenze ottenute con il pannolino per i piccoli e l'assorbente femminile. Diverse sono le situazioni di incontinenza e diverse sono le soluzioni. Coop ha predisposto dei pannolini anatomici, sagomati e di piccole dimensioni, che garantiscono un'eccezionale capacità assorbente di un leggero flusso di urine senza dare problemi di vestibilità perché, al pari degli assorbenti femminili, non si vedono e sono sicuri. Sono gli ultimi nati della linea Coop rivolta, in modo specifico e specialistico, alla soluzione dell'incontinenza negli adulti. Quando il problema è più accentuato si possono utilizzare, invece, i pannolini rettangolari. Sono costituiti da un tessuta filtrante - che provvede a distribuire il liquido facilitandone l'assorbimento nello strato di cosiddetto fluff, cioè. cellulosa pura addizionata a un prodotto specifico che ne aumenta il potere assorbente - e, verso l'esterno, da uno strato di materiale plastico a protezione degli indumenti. Infine, quando i problemi sono più gravi, un valido supporto è rappresentato dai pannolini a mutan- dina con elastico, analoghi a quelli più conosciuti per i bambini e previsti in due misure diverse. Sono prodotti molto confortevoli, grazie alla forma anatomica, alla loro morbidezza, alla presenza di elastici, delicati e al punto giusto, oltre a un grande potere assorbente che permette la massima protezione. Sulla parte esterna sono presenti delle strisce gialle che diventano verdi quando gli strati interni sono completamente bagnati e segnalano, in modo molto pratica, quando è ne- cessario cambiare il pannolino. Una mutandina sicura e confortevole. I MATERIALI USATI Non dimentichiamo che spesso chi ha bisogno di utilizzare questo tipo di pannolino è obbligato a letto, situazione che già dì per sé crea non piccoli problemi. Per questo i materiali usati, M gran parte sintetici, sono studiati per essere inerti e quindi non causare irritazioni o allergie. La cellulosa che costituisce lo strato di fluff contiene una polvere, con proprietà superassorbenti, che trasforma i liquidi in gelatina, cioè li cattura e ne impedisce il ritorno in superficie nel momento in cui il pannolino viene schiacciato da un movimento; evita, in sostanza, quell'effettospugna che la cellulosa da sola avrebbe. Sono prodotti "usa e getta", in questo caso un sistema che consente di garantire la massima igiene, oltre alla comodità. bk2 DIRETTO laLTU2 (DEL FORMAGGIO Le informazioni sul biologico LA FONTINA Volevo comprare delle arance biologiche presso il ss,epermereato Coop di Novate Milanese, ma non ho trovato informazioni chiare sui trattamenti o fertilizzanti usali, Credo che sia necessario un maggiore investimento nel .Throdre informazioni al consrimalore a proposito dei prodotti 'Agricoltura Biologica" e a marchio Coop (etichette o informazioni al punto vendita). Coop da due anni attua la vendita di tualnaente richiesti ai fornitori.OI tre a tutto ciò Coop, al fine di tutelare i propri consumatori, ha implementato un proprio ulteriore sistema di controllo che prevede il rispetto di rigorosi capitolati di fornitura e numerosi controlli attraverso verifiche ispettive ed analisi dei residui. Per questa programma Coop si avvale della collaborazione del Consorzio per il Controllo dei Prodotti Biologici, ente terzo accreditato dal MRAF. Per quanto riguarda la Sua richiesta di informazioni sui trattamenti e/o fertilizzanti utilizzati esistono a tal proposito regole stabilite dalla legge, che vietano qualsiasi utilizzo di sostanze chimiche di sintesi (ovvero non naturali). Conveniamo con lei sul fatto che potrebbe essere utile un maggiore investimento nel fornire informazioni al consumatore ma, si immagini le difficoltà di carattere Iogistico (e non solo), se dovessimo allegare accanto a ogni partita di prodotto le informazioni specifiche. prodotti ortofrutticoli biologici in specifiche aree caratterizzate dal marchio "Naturali e Biologici" con l'obiettivo di migliorare continuamente il controllo dei processi, finalizzato all'aumento delle garanzie nei confronti dell'utente finale. Riportiamo alcune informazioni inerenti la gestione dei prodotti biologici. I prodottIi ortofrutticoli biologici sono assoggettati per legge {regolamento 2092/91 e successive modi fica zio ni), al controllo e alla certificazione di enti terzi, indipendenti e riconosciuti dal MRAF. Tali enti effettuano controlli sull'intera filiera produttiva, d aI campo al centro di condizionamento, sia attraverso verifiche ispettive sia attraverso analisi dei residui. I fornitori inoltre, dispongono, di servizi tecnici agronomici, i quali si occupano di impartire alle aziende loro fornitrici le corrette indicazioni produttive e di verificarne la reale applicazione. Effettuano altresì, analisi dei residui, presso laboratori accreditati. I dati di tali controlli dovrebbero essere even- Adriano Benzoni Novate Milanese Maurizio Brasina Qualità Prodotti con Amore Tecnico di controllo Il contributo per la ricerca sul cancro Egregio Presidente Bertolini, sano stato informato del contributo che Coop Lombardia ha voluto destinare all'Airc in occasione della "Giornata Europea per la ricerca sul cancro" che ha avuto luogo sabato 11 ottobre. Desidero sottolineare tutta la nostra riconoscenza per un gesto di cosi profondo significato per la ricerca sul cancro in Italia. L'appoggio che riceviamo da tante parti ci commuove sempre, anche perché implica un consenso al nostro (Tener} che rappresenta per noi il migliore dei compensi ed il più valido degli incentivi. Tutto questo ci consente di proseguire con intensità sempre crescente nel nostro sforzo in favore della ricerca. Le rinnovo il mio personale ringraziamento per l'appoggio che Coop Lombardia ormai da armi non manca di dare all'attività della nostra Associazione. Jacopo Vi ttorell i Presidente Airc Appartamenti in affitto Le origini. La prima guida ai formaggi europei risale al 1477 ed è stata compilata dal medico vercel lese Pantaleone da Confienza, Questi svolgeva la funzione di archiatra presso il duca Ludovico di Savoia, ghiottissimo di formaggi. Il bravo medico allora si mise alla ricerca delle migliori produzioni: visitò e recensì malghe, abbazie, alpeggi e caseifici, o almeno quelli che a quei tempi passavano per tali, e scrisse la celebre Somma /artici nia eri in. Ed a proposito dei formaggi della Valle d'Aosta scriveva: ",...la Val d'Aosta è situata nel Ducato di Savoia. Quivi i formaggi sono buoni e i pascoli eccellenti". E tra quei formaggi sicuramente c'era la fontina. Le testimonianze sono addirittura antecedenti: nel 1267 abbiamo già un documento emanato dal feudo di Chatel-Argent che fa cenno ai formaggi prodotti in valle. Ma è nel 1717 che compare per Ia prima volta il termine Fontina in un documento ritrovato nell'Ospizio del Gran San Bernardo. Incerta è l'etimologia: c'è chi la fa risalire all'alpego Fontin, nel comune di uart, chi dal comune di Fontinaz, chi ancora più semplicemente dal nome di una famiglia di produttori. Le caratteristiche. La Denominazione di Origine risale al 1955 mentre la Denominazione di Origine Protetta è stata ottenuta il 12/6/1996 con regolamento n.1107, Il disciplinare recita: la Fontina è un formaggio a pasta semicotta., dì latte vaccino intero, ad acidità naturale di fermentazione. Ha forma Q cilindrica, con scalzo basso, leggermente concavo, di 7-10 centimetri di altezza e 30-45 di diametro. Il peso della forma varia dagli 8 ai 18 chilogrammi, la crosta é sottile, compatta, la pasta elastica, generalmente molle, con scarsa occhiatura, fbndente in bocca, di colore bianco paglierino o paglierino. Deve avere un minimo di 45 per cento di grasso sul secco. L'area di produzione comprende Lutto il territorio della Regione autonoma Valle d'Aosta. Come si produce. La Fontina si produce con il latte delle vacche di razza pezzata rossa o nera raccolto prevalentemente sugli alpeggi. E sicuramente un latte di altissima qualità e proprio per questo la caseificazione presenta notevoli difficoltà. Ancor oggi i casari si informano su quali prati ha pascolato la mandria il giorno prima per calibrare caglio e tempi sulle caratteristiche specifiche del latte di giornata che va lavorato sempre cruda. n latte viene riscaldato a una temperatura massima di 36° quindi coagulato; la massa opportunamente rotta, va poi nelle fascere per essere salata a secco. La salatura procede in fasi successive giornaliere sino a che il formaggio non ha assorbito almeno il 2 per cento di sale. Inizia a questo punto la maturazione, in ambienti con una temperatura che oscilla dai 6 ai 10 gradi e un'umidità prossima alla saturazione. Qui le forme sostano su assi di abete, dove vengono rivoltate ogni giorno e spazzolate con acqua salata, sino a che la crosta non assume la particolare co- lorazione marrone. La Cooperativa produttori latte e fontina utilizza per la maturazione tutta una serie di grotte e cunicoli di origine militare e anche una vecchia miniera di rame abbandonata, quella di 011omont. In cucina. La Fontina è uno straordinario formaggio di montagna, dalle caratteristiche organolettiche molto marcate e dalla grande duttilità gastronomica. E proprio tale duttilità in fondo lo ha penalizzato: la Fonfina ha finito per perdere le connotazioni di grande formaggio da tavola per assumere il ruolo di ingrediente, sia pure nobilissimo, di cucina. Per la fonduta, ad esempio, o la polenta concia o le paste al forno o gli toast si usa Fontina. Ma la vera Fontina è un'eccellente formaggio da tavola: ricordatevi di estrarla dal frigorifero due ore prima di servirla. L'abbinamento. Accompagnatela, per restare sul territorio, con magnifico Syrah Coteau La Tour della cantina Les Crétes, uno dei più interessanti rossi valdostani; oppure con un Carema non troppo vecchio, con un Nebbiolo o un Roero o un Chianti Classico. Insomma con un rosso di buon corpo, generoso e potente, come lo è il formaggio. Slow Foca Arcigola I OGGI/DOMANI Pur essendo socio da molti anni , sol o la settimana scorsa ho saputo che la Coop i Propietaria di appartamenti in viale Lombardia a Bollate e che, in più di una occasione sono stati affittati a chi non è nemmeno socio della Coop. Penso che la casa sia molto più importante dei soggiorni o delle offerte riservate solo ai soci (bicicletta ecc.) e che quindi andrebbe gestita in modo meno "disinvolto", più trasparente e "sociale". Mi permetto di proporre almeno delle regole elementari che sono comune a tutte le cooperative: segnalazione ai soci degli appartamenti liberi; affittarli dando la precedenza ai soci deposita rti. In risposta alla socia che critica la scarsa trasparenza delle modalità di affitto degli appartamenti di proprietà di Coop Lombardia, fornisco alcune notizie. Presumo che la signora si riferisca, ad un immobile che abbiamo in via San Pietro a Bollate e non in viale Lombardia dove non esiste alcuna nostra proprietà, In questo immobile abbiamo quattro appartamenti che sono gli unici in tutto il Comune di Bollate, dove ci sono 5850 soci iscritti alla Coop. In generale il numero degli appartamenti di nostra proprietà è tale da ren- dere palesemente sproporzionata l'offerta rispetto al numero dei soci ( a Milano non abbiamo alcun appartamento a fronte di decine di migliaia di soci). Gli appartementi, dove esistono, vengono affittati tenendo conto delle richieste scritte inviate al nostro ufficio, considerando le condizioni economiche e quando possibile sociali del potenziale inquilino. In taluni casi vengono affissi dei cartelli "affittasi" nello stabile interessato, firma non leggibile Franco Guastella Capo Ufficio Patrimonio ERRATA CORRIGE Sul numero di gennaio '98 di "Quale Consumo" a pagina 3 nella lettera "Un aiuto per la ricerca sulla glicogen osi" è stato riportato un nuemro di conto corrente bancario sbagliato. Il numero esatto per i versamenti a favore dell'Associazione Italiana Gliocogenosiè il seguente: n°2797/1(CAB. 32460 A131.6070) Agenzia n° 51 Cariplo - Assago - Milano, oppure sui conto corrente postale n" 38188207 intestato alla Associazione Italiana Glicogenosi. di Giorgio Vozza Sconfitti Stanno in disparte, con le etichette sciupate e i vetri opachi. Sono i liquori di una volta, quelli che hanno perso la guerra della mondializzazione. Ci sono ancora in tanti bar, ma la loro presenza racconta consumi e costumi in via di estinzione. Chi ordinerà più un Doppio Kummel, un Aurum, un Amaro Gambarotta, oppure un Bianco Sarti? Qualche aficionado ci sarà pure se le bottiglie sono ancora in circolazione. Basta guardare ai margini dell'esposizione centrale, alle spalle dei baristi indaffarati coi caffè, per ritrovare il vecchio Amaro Cora, l'anice, il liquore di cedro, qualche vermouth con l'etichetta zeppa di medaglie sabaude, e perfino il Sis Cavallino Rosso, raro reperto per collezionisti. Resistono le grappe, in tante gradazioni di prezzi e formati. Sopravvive la sambuca, e il limoncello sorrentino ritrova un'inaspettata primavera. Ma il grosso dell'offerta porta nomi stranieri, Fra le venti marche di liquori più venduti al mondo, dieci sono whisky, sette scozzesi e tre americani. Questi ultimi si distinguono per l'aggiunta di una "e" prima della "y", e anche per il gusto, naturalmente.11 numero uno mondiale è iI Bacardi, rum di origine cubana che nel 1996 ha venduto oltre 19 milioni di casse da 12 bottiglie l'una da tre quarti di litro. Al secondo posto una vodka, russa di nome ma di proprietà anglo-americana, la Sm i rn off. Molto distanziato arriva terzo Ricard, la bevanda all'anice adorata dai francesi, Interviene poi lo squadrone degli whisky capitanato da Johnnie Walker e seguito a ruota da J&B. Nessuna traccia di italiani. Un nome spagnolo fra i brandy, qualche liquore olandese, un paio di gin e una tequila messicana. "Siamo come canne che si piegano davanti agli elefanti", dichiarava rassegnato a un quotidiano francese il direttore di Coi ntreau, uno squisito liquore dolce profumato d'arancia. Scompaiono interi settori produttivi, cambiano gusti ed abitudini. Stranieri in patria si parla straniero e ci si abitua _a convivere con prodotti stranieri. Cosa resterà delle culture nazionali? Ma è poi vero che il consumatore è il "re". del mercato? ege3 AL IMENTAZI.UTE La sostenibile leggere Un'occasione dietetica che è ritorno alla tradizione: cereali, ortas di Carla Barzanò Cereali, ortaggi, pesce, oli vegetali. La tradizionale dieta "di magro" pre-pasquale non è più un dovere religioso da molti anni tuttavia la stagione è propizia per concedersi un periodo all'insegna della leggerezza. In attesa della Pasqua seguire per qualche settimana un menù prevalentemente vegetariano può darvi una mano a riequilibrare gli effetti negativi di eventuali stravizi invernali, e eventualmente a perdere qualche chilo di troppo. Ma soprattutto aiuta a interrompere la solita routine culinaria con nuove ricette a base di verdure e cereali, favorendo una migliore integrazione di questi ingredienti protettivi nella dieta di tutti i giorni. E' ormai ampiamente dimostrato dalle numerose ricerche epidemiologiche condotte dagli scienziati di tutto il mondo, che un' alimentazione ricca di cereali, verdura e frutta, con un contenuto modesto di cibi di origine animale, aiuta a prevenire le malattie degenerative, tumori compresi. Il suo effetto protettivo sembra dovuto in particolare al connubio di principi attivi presenti nei vegetali, e nel contempo al fatto che questi ultimi sono piu' poveri di grassi, soprattutto quelli saturi, rispetto agli ingredienti di origine animale. In altre parole chi abbonda con pastasciutta e verdure, e sta un po' indietro con carne e derivati (in particolare salumi, insaccati, carni rosse) raggiunge facilmente 1' equilibrio nutrivito ottimale per evitare il sovrappeso e aiutare l' organismo a sviluppare le sue difese nei confronti dei fattori esterni che possono aggredirlo (inquinamento ambientale, stress e batteri). Lo hanno confermato gli scienziati riuniti a Londra nell' ottobre scorso con l' intento di mettere a punto una sorta di decalogo alimentare, che aiuti le popolazioni a adottare le strategie migliori per la prevenzione dei tumori (di cui abbiamo parlato nel numero di febbraio 1998 1. Attenzione però: la dieta vegetariana non è automaticamente sinonimo di equilibrio alimentare. Per rendersene conto basta leggere alcuni libri di cucina specializzati sul tema, che spesso abbondano di sformati vari affogati in un mare di formaggi, panna e altri grassi saturi. PSEUDO SALUTISTI Lo stesso vale per certi menù nù pseudo-salutisti proposti nei ristoranti vegetariani, che una volta fatti i conti di grassi e calorie superano di gran lunga quelli della cucina tradizionale a base di carne e pesce. Il loro maggior pregio dietetico è quello di proporre un' ampia gamma di verdure, magari poco conosciute, aiutandoci a apprezzarle. Ma è un obiettivo che sì può raggiungere anche senza rinunciare drasticamente agli alimenti carnei. Per rendere equilibrata una dieta vegetariana non sono sempre di aiuto neppure i vari prodotti dietetici "speciali", venduti, spesso a caro prezzo, nei negozi specializzati nella cosidetta "alimentazione naturale". Prendiamo, per esempio, latte, formaggi, salumi e altri prodotti completamente vegetali ricavati dalla soia, propagandati come alternativa ecologica e salutare ai corrispettivi di origine animale. In effetti sia la soia allo li ettaccine con -la Immagine Ingredienti per 6 persone: 200 g di foglie di borragine (odi malva, o di spinaci), 400 g di farina bianca, 100 g di farina integrale di produzione biologica, 2 uova, 4 cucchiai di olio extra vergine d' oliva, 2 cucchiai di pinoli sgusciati, due manciatine di grana grattugiato, 4 foglioline di salvia, sale q.b. Mondate, lavate la borragine e lessatela in poca acqua leggermente salata, Scolatela benissimo e passatela al tritatutto.Impastate la farina con le uova, la borragine e il sale. Lavorate bene l' impasto e fatelo riposare per 1 ora in un panno. Stendetelo quindi con un mattarello fo con 1' apposita m attina per la pasta). Ricavate delle sfoglie, ripiegatele più volte su se stesse e tagliate delle fettuccine larghe 1 centimetro. Disponetele su un vassoio infarinato, ben distese. Lasciatele seccare un pò. Cuocetele, al dente, in abbondante acqua salata. Passate al tritatutto i pinoli e la salvia. Mescolateli all' olio, al grana e diluite il tutto con un po' di acqua di cottura della pasta, in modo da ottenere una salsetta. Scolate la pasta e versatela in una zuppiera preriscaldata, con un paio dì cucchiai della sua acqua di cot- 4 Risotto alla siciliana con piselli e carciofi . Ingredienti per 4 persone: 280 g di riso carnaroli, 112 cipolla, 4 manciate di piselli freschi sgranati, 3 carciofi, una manciatina di caciocavallo grattugiato, 2-3 cucchiai di olio extra vergine d' oliva, qualche fogliolina di maggiorana, 1 litro circa di brodo vegetale, I limone, sale e pepe q.b. Mondate i carciofi, lavateli, tagliateli a spicchi e immergeteli in acqua acidulata con succo di limone. Fate rosolare nell' olio, la cipolla tritata finemente, unite i piselli, i carciofi, lasciate insaporire alcuni minuti quindi aggiungete qualche mestolo di brodo. A metà cottura unite il riso, la maggiorana e proseguite la cottura aggiungendo brodo poco a poco, come per un normale risotto. Spegnete al dente, fa- EFFETTI COLLATERALI Ma questo effetto pare riscontrabile solo in seguito all' assunzione regolare di abbondanti quantità, che non è priva di effetti collaterali indesiderabili, per esempio nel caso di allergie. Secondo problema: molti prodotti a base di soia oggi sulla cresta dell'onda ri- E SE I GIOVANI VOGLIONO PERS Soprattute nella delicata fase dell' adolescenza capita che i giovanissimi rifiutino carne e derivati e preferiscano adottare un regime vegetariano. Può essere un modo per differenziarsi dal resto della famiglia e affermare la propria individualità. Meglio quindi non contrapporsi e cercare piuttosto di assecondarli, proponendo menù adeguati alle loro nuove esigenze. Se gli ingredienti sono ben equilibrati non ci sono problemi per assicurare un adeguato rifornimento di proteine, nutrienti indispensabili per garantire gli intensi processi di costruzione e di rinnovamento dell'organismo legati ali' accrescimento. Uova, latte e lat.- ticini, alternati (se i giovani commensali lo accettano) a qualche porzione di pesce, rappresentano un' ottima fonte di queste sostanze. Abbondano inoltre di proteine i legumi, che fra 1' altro hanno il vantaggio di essere praticamente privi di grassi e di fornire abbondanti quantità di fibra. E. loro valore proteico e' però adeguato solo se questi ultimi ingredienti sono accompagnati dai cereali. Via libera dunque ai piatti unici a base di pasta 115,0 e legumi, sempre che i vostri figli li consumino volenteri. E' piu' facile se proverete a elaborare le ricette con la loro collaborazione, senza imposizioni. Sformati, frittate e altri piatti a base di uova e for- AIRI11~1~1111~ tura. Conditela con la salsa ai pinoli. Servite immediatamente, perché le fettuccine tendono a scuocere e a incollarsi. Anche in questo caso è un ottimo piatto unico. Potete preparare una doppia razione di fettuccine e tenerne una in serbo nel surgelatore. In periodo non 'di magro' la salsa ai pinoli si può sostituire con burro e salvia. Calorie 480 Proteine g 17.44 Grassi g 15.51 Carboidrati g 61.07 stato naturale, cioè sotto forma di seme, che alcuni dei suoi derivati possiedono proprietà extranutrizionali che parrebbero efficaci per la prevenzione delle malattie degenerative, fra cui anche alcuni tipi di tumore. maggi contribuiranno ad arricchire la dieta dì ferro e vitamina 13/2, micronuntrienti che in effetti possono scarseggiare se le diete vegetariane sono troppo povere di ingredienti di origine animale. La loro carenza, oltre a causare altri squilibri, è uno dei fattori di rischio chi o per 1' anemia che si puo' verificare sopratutto ragazze. E' inoltre importante cercare di raggiungere un apporto calorico equilibrato attraverso un' abbondante assunzione di carboidrati facilmente raggiungibile consumando quotidianamente generose porzioni di cereali. Questa strategia assicura la migliore utiliz ,.7ione delle proteine e previe- 111111•111~ tendo in modo che il riso non resti troppo asciutto. Aggiustate di sale, pepate e mantecate con il caciocavallo. E' un primo particolarmente equilibrato. Abbondando con il riso e iI formaggio fa da piatto unico. Calorie 404 Proteine g 11.21 Grassi g 10.41 Carboidrati g 81.38 Ingredienti per 4 persone: 1 sedano rapa da circa 500 g, 4 carote, I cipolla, l foglia d' alloro, 2 cucchiai di olio extra vergine d' oliva, una manciatina di grana grattugiato, sale q.b., 4 fette di pane casereccio, 1 litro circa di brodo vegetale Fate cuocere il sedano e le carote, mondati e tagliati a dadini nel brodo vegetale, con la Foglia d' alloro, la cipolla tritata e saleq.b.. Eliminate!' alloro e frullate. Aggiustate di sale, distribuite la minestra nei piatti, condita con I' olio e il grana. Servite con il pane tostato e ridotto a dadini. E' una minestra adatta alla cena. Se preparate la crema molto densa puo' servire anche come contorno. Calorie 237 Proteine g 8.85 Grassi g 10.74 Carboidrati g 23.55 Zuppa di ceci, porri e merluzzo . Ingredienti per 4 persone 200 g di ceci, 300g di filetti di merlu2zo, 1 gambo di sedano, 1 carota, 1 porro, 2 cucchiai di salsa di pomodoro, 700 cc di brodo vegetale, 1 rametto di rosmarino, 2 cucchiai di olio extra vergine d'oliva, sale e pepe q.b., i spicchio d'aglio Lasciate i ceri a bagno per 24 ore, sciacquateli e fateli bollire in abbondante acqua aromatizzata con aglio e rosmarino. Salate a fine cottura. Affettate finemente il porro e fatelo stufare, in una casseruola, con poco olio insieme alla carota e al sedano tritati grossolanamente. Dopo cinque minuti unite i ceci e il pomodoro. Fate insaporire altri 2-3 minuti quindi aggiungete il pesce ridotto a q uadretti. Coprite con il brodo vegetale e proseguite la cottura per 12-15 minuti. Servite con fette di pane abbrustolito. Si può diminuire decisamente la quantità di brodo e servire i ceci asciutti, accompagnati con una polentina o un piatto di tagliatelle. Al posto del merluzzo è ottimo il baccalà. Calorie 406 Proteine g 36.11 Grassi g 12.20 Carboidrati g 30.97 • zza della Quaresima gi, pesce, oli vegetali. Con la dieta "di magro" si possono prevenire le malattie degenerative. chiedono per la loro preparazione tecnologie e additivi ben lontani dall'immagine di 'naturalezza" che vorrebbero dare. Basterebbe poi calcolare i costi energetici per la produzione e l'imballaggio di certe "specialita" alla soia in fase di lancio sul mercato (come salumi e hamburger) per rendersi conto che i nostri classici legumi, squisiti previo ammollo e adegata preparazione, sono malto più ecologici. Insomma, chi davvero vuol seguire una dieta vegetariana godendone gli effetti salutari senza dare fondo inutilmente al portafoglio, dovrebbe cer- care di tenere a debita distanza certe forme di "bigottismo" (talvolta persino intollerante verso i trasgressori) e ispirarsi piuttosto ai molti piatti della nostra tradizione, che abbondano di cereali e ortaggi cucinati in modo vario e appetitoso. Per raggiungere l' equilibrio desiderato basta sfrondare i menu dalle sovrapposizioni di ingredienti (per esempio doppie porzioni di formaggio), scarseggiare con i secondi e i condimenti, abbondare con i primi e gustarsi, senza bilancia alla mano, megaporzioni di verdure. Le ricette che seguono, liberamente tratte dalla nostra cucina regionale, sono uno spunto appettitoso per stimolare la vostra fantasia. Non rispettano rigorosamente ie prescrizioni della dieta magro', che prevederebbero l'esclusio- ne non solo della carne ma anche di uova e latticini. Questi ultimi ingredienti sono infatti presenti, se pure un quantità modeste, per andare incontro ai gusti di chi non ama il pesce. 3NALIZZARE IL CIBO ne un eccessivo consu F110 di grassi, che puo' verificarsi quando invece le -necessità energetiche sono soddisfatte prevalentemente con formaggi e consimili. Fare almeno 4 pasti al giorno, compreso une spuntino e una prima colazione ricca, aiuta a combinare gli ingredienti nel modo migliore, assicurando un connubio adeguato di tutti i principi nutritivi, Attenzione quindi se gli adolescenti si mettono a dieta (spesso senza che sia necessario) o tendono a saltare i pasti, con 1' intento di perdere qualche chilo o a causa dei ritmi di vita troppo impegnativi. Vigilate affettuosamente, cercando di assicurare una dispensa ri- fornita dei cibi giusti e, quando possibile, assicurate la vostra presenza al momento dei pasti principali. Lasciare da parte apprensioni (e pressioni), e prestare una consulenza serena e competente, e' il modo migliore per aiutare i giovanissimi a trovare uno stile alimentare personalizzato. Stimolateli a cucinare. La dieta vegetariana si può seguire anche a scuola. Basta segnalare 1' esigenza ai responsabili del servizio di ristorazione. Tenete comunque sotto controllo i' andamento dell' accrescimento sfruttando 1' aiuto del servizio sanitario scolastico. Se tutto procede secondo la nonna non c'e' motivo di preoccuparsi, Nello faro in orto o sinistre, Vincenzo Campi (l 536-1591 Frutirvendoia, (pari.). Pia ncoteco di Brero, Milano. Qui sopra particolare di un negozio Coop. SPECIALE LIBRI PERI VEGETARIANI Gli scaffali delle librerie straripano di libri di cucina: le ricette sono un tema super inflazionato. Se ne parla ovunque e ahimè spesso se ne realizzano sempre meno, lasciando spazio a una deprimente monotonia culinaria. Nonostarite la maggioranza dei testi riprenda cose già viste e sentite, per gli appassionati sul tema ci sono sempre alcuni libri che vale la pena di comprare per la ricchezza di combinazioni e ingredienti inconsueti. Da segnalare: Cucina vegetariana e naturismo crudo, manuale di gastrosofia naturista, con raccolta di 1030 formule scelte d' ogni paese, ed. Sellerio, Palermo 1988. L' autore e' I' aristocratico Enrico Alliata Duca di Salaparuta (1879-1946) vegetarle- no convinto, che si propone di suggerire percorsi culinari personalmente sperimentati e di rendere i lettori piu'sensibili ai vaIeri legati alla natura e alla vita degli animali. Le ricette raccolte non sono sempre raccomandabili dal punto di vista dietetico ma forniscono spunti curiosi. Altro testo utile da consultare e' : Il cucchiaio verde, 700 ricette di cucina vegetariana' di Autori Vari. ed. La casa verde Somma Campagna 1988 particolarmente ricco suggerimenti per cucinare i cereali. Da non dimenticare infine la: Cucina Regionale Italiana di Fernanda Gosetti della Salda, che nel vasto repertorio di ricette ne Fornisce moltissime vegetariane, . Ingredienti per 4-6 persone: 7-8 uova, due manciate di grana grat. tugiato, una manciata abbondante di prezzemolo tritato, una di cerfoglio e una di mentuccia, 1 mazzetto di erba cipollina, 2 cucchiai di olio extra ver' e d' oliva, sale e pepe q.b. Mondate, lavate, asciugate e tritata piuttosoto finemente le erbe aromatiche. Sbattete le uova e aggiungeteci le erbe, il grana, sale e pepe q.b. Scaldate 1' olio in una padella antiaderente e versateci il composto. Fatelo rapprendere, a fiamma bassa, in-modo che Ia frittata raggiunga un leggero colore dorato. Rigirate e dorate da ll' altra parte. Lasciate riposare una decina di minuti prima di servire. E' ottima anche fredda. Le erbe aromatiche possono essere variate a piacere a seconda della disponibilità. In alternativa: ortiche o altre erbe selvatiche di stagione. Calorie 208 Proteine g 13.07 Grassi g 15.7 Carboidrati g 2.04 Ingredienti per 4 persone: 8 carciofi sardi, medi, una manciata abbondante di mollica di pane ammol- lata nell' acqua e strizzata bene, 1 cipolla, 1 spicchio d' aglio, 2 manciatine di prezzemolo, 2 cucchiai di capperi nani sotto sale accuratamente dissalati sotto l' acqua corrente, 112 bicchiere di vino bianco secco, sale e pepe q.b., 2 limoni, 4 cucchiai di olio extra vergine d' oliva Mondate i carciofi eliminando tutte le foglie più dure. Recidete i i alla base con un taglio ben diritto (i carciofi devono cuocere In piedi"). Lavateli, apriteli leggermente, e con un coltellino svuotateli della peluria interna. Metteteli a bagno in acqua e limone. Eliminate la parte fibrosa dei gambi e mettete anch' essi a bagno. Tritate il prezzemolo insieme ali' aglio e alla meta' dei gambi di carciofo. Raccogliete il trito in una ciotola con ia mollica di pane smirm9, ata, Unite un paio di cucchiai di olio, salate generosamente e pepate. II composto deve risultare ben saporito. Tagliate a rondelle il resto dei gambi di carciofo, affettate la cipolla finemente e fate rosolare entrambi, in una casseruola, con due cucchiai di olio, a fiamma bassa. Intanto riempite ogni carciofo con un pochino del composto a base di mollica di pane. Disponeteli quindi ben ritti nella casseruola, spruzzate con il vino bianco e lasciate evaporare. Unite infine i capperi, un bicchiere scarso di acqua, coprite e fate cuocere, a fiamma bassa, per circa 30 minuti, finche' i carciofi sono teneri. Deve restare un sughetto morbido. Servite i carciofi tiepidi o caldi, accompagnati con il loro sugo e olio oliva da aggingere a piacere. Puo' fungere da secondo , oppure da contorno per formaggio o pesce lesso. In questo caso dimezzate le dosi. Calorie 206 Proteine g 3.17 Grassi g 13.87 Carboidrati g 15.49 Ingredienti per 6 persone: 1 pezzetto di stecca di cannella, 65 g di amido, 100 g di zucchero Va preparata con anticipo Fate cuocere, per 10 minuti, la cannella in 800 ce di acqua. Lasciate riposare per una notte. Mettete lo zucchero e I' amido in un' altra casseruola e stemperateli con il liquido ottenuto badando di non formare grumi. Mettete sul fuoco e fate cuocere, a fiamma bassa, fino a ebollizione. Dopo 3-4 minuti togliete dal fuoco e lasciate intiepidire. Versate quindi in coppette M!' da dessert e fate riposare in frigorifero per alcune ore. La stessa ricetta si può preparare anche con latte di mandorle o succo di anguria. Volendo potete aggiungere cioccolata a scad iette, Calorie 105 Proteine g 0.04 Grassi g 0.01 Carboidrati g 25.90 Inredlenti per 4 persone: 4 pere mature e sode, 4 cucchiai di zucchero, 1 pezzettino di cannella, 4 chiodi di garofano, la scorza grattugiata e il succo di I arancia non trattata, il succo di un limone, carta da forno q.b. Spelate le pere conservando intatto il picciolo. Mettete ognuna al centro di un foglio di carta da forno. Cospargetele con Io zucchero, la scorza d arancia, un pochi ho di stecca di cannella sminuzzata, il succo di limone e d' arancia. Mettete in ogni pera un chiodo di garofano. Sigillate con cura i cartocci e infornate, a 180 gradi, per 30 minuti. Servitele tiepide. Si puo' aggiungere zenzero fresco grattugiato. Calorie 121 Proteine g 0.83 Grassi g 0.44 Carboidrati g 27,39 CPal .2, 4211e- 5 COMMERCIO_ LICENZA DI... APRIRE Come è cambiata la legge sul commercio. li punto di vista della Coop Consumatori in una intervista con il suo presidente Gian Luca Cerrina Feroni. Una normativa più moderna. Lo ha subito visto con occhio moderatamente positivo il presidente della Coop nazionale, Gian Luca Cerrina Fermai. Il decreto legislativo varato dal governo per disciplinare con spirito e prassi più moderni gli esercizi commerciali che dovrebbe entrare in vigore alla fine del mese di marzo, ha scatenato subito i lamenti e le levate di scudi di una parte della categoria. E' stato invece salutato come un primo segnale positivo dai mondo della Coop. "Ci si legge uno sforzo evidente per semplificare e sburocratiz care, dà certezza dei tempi richiesti e introduce la novità importante del silenzio/assenso. Riesce a tenere insieme le esigenze della pianificazione commerciale e quelle urbanistiche e territoriali. Ma avrebbe potuto fare di più e, soprattutto, ora non deve essere stravolto", commenta il presidente Cerrina Feroni. Quali sono i timori Coop? "Noi chiediamo che non si perdano per strada quegli elementi di soddisfazione e tutela del consumatore, che, seppure in maniera indiretta, il decreto contiene. Per esempio per quanto riguarda gli orari dei negozi, vogliamo che l'apertura possa essere prolungata, piuttosto che ridotta come hanno chiesto alcuni. Ma soprattutto vogliamo che le vendite promozionali e straordinarie non vengano inutilmente limitate". E' questo un argomento delicato... 'E' vero che ci possono essere operazioni commerciali scorrette dietro alcune vendite promozionali, ma questo non è motivo per limitarle, Le vendite straordinarie sono uno strumento per il contenimento dei prez- zi a tutela e vantaggio del consumatore e noi intendiamo sostenere lino in fondo. Insomma: moralizzazione sì, limitazione no". Archivio fotografico Coop : l'inaugurazione del supermercato di Opera (a nni'70). E i punti deboli? "Il decreto è abbastanza ambiguo per quanto riguarda la grande distribuzione, i grandi esercizi commerciali. O meglio, ci si sente uno spirito di liberalizzazione verso le piccole e medie imprese che poi si smarrisce riferito alle grandi. Siamo anche preoccupati per quanto riguarda la mo- ratoria, cioè il periodo transitorio di un anno previsto per l'entrata a regime delle nuove norme. Ci sembra davvero troppo lungo, tanto più che alcuni accorgimenti del testo consentono a questa fase di interregno di dilatarsi fino a 24 mesi. Noi pensiamo che l'Italia abbia bisogno di una vera trasformazione nel campo della legíslazione commerciale. Una trasformazione che snellisca le procedure, migliori l'efficienza della distribuzione e tuteli il consumatore. E ne abbiamo bisogno presto. I principi generali della legge sono ancora sbilanciati sulla distribuzione tradizionale; noi vogliamo, invece, che nello spirito oltre che nella lettera, la normativa che riguarda il commercio si esprima in maniera più moderna. Si tratta della legge in inquadramento nazionale, che orienterà enti regionali e locali. E' importante che non faccia passi indietro, sotto la spinta di una parte del commercio tradizionale. Insomma, è una riforma che rischia di essere troppo timida. 'E' un primo passo verso l'Europa, anche se questa rimane lontana". LA GRANDE SVOLTA Licenze addio. Ecco,in tutte le sue principali articolazioni, il nuovo decreto legislativo che liberalizza il settore a partire dal prossimo anno e che disciplina gli esercizi commerciali. LICENZA FACILE Per aprire un'attività commerciale in un locale con un'area inferiore a trecento metri quadrati (categoria,. negozi di vieinalol, non servirà più la licenza comunale. Basterà darne comunicazione al sindaco, rispondere a requisiti professionali e morali, testimoniare l'idoneità dei locali e aspettare trenta giorni per i controlli. Il Comune a sua discrezione, potrà chiedere maggiore documentazione a chi vuole aprire negozi nel settore dell'abbigliamento e alimentare. Per i negozi da 301 a 2 mila metri quadrati (categoria: negozi medi) sarà necessaria l'autorizzazione comunale, per quelli oltre i duemila (categoria: negozi grandi) occorre invece In licenza comunale e il parere vincolante della Regione (conferenza dei servizi in seduta pubblica). Viene anche abolito il Registro degli esercenti. 6 LIBERTÀ DI MERCE In pratica spariranno le quattordici tabelle merceologiche che saranno accorpate in due settori: alimentari e non alimentari ( il commerciante potrà vendere, se lo riterrà opportuno, giocattoli insieme a vestiti o articoli sportivi insieme a casalinghi, ecc.) ORARI Dalle ore 7 alle ore 22 il negoziante potrà scegliere a suo piacere l'orario di apertura al pubblico (nelle città turistiche o d'arte ci sarà maggiore libertà). Oltre il periodo natalizio. Inoltre i negozi potranno rimanere aperti per altre otto domeniche all'anno. SALDI Attualmente possono scattare solo in due periodi dell'anno ( dal 7 genriai• al 7 marzo e dal 7 luglio al 7 settembre); con questa riforma, invece, il periodo dei saldi potrà vaare a seconda delle abitudini dei consumatori e delle varie città. CENTRI STORICI Nelle zone ad interesse storico e artistico, le Regioni potranno attribuire ai Comuni maggiori poteri di tutela per evitare aperture selvagge. Nelle zone con popolazione inferiore ai tremila abitanti sarà favorita la creazione di empori polifunzional i ai quali attribuire anche servi zi pubblici (per esempio le Poste). ADDIO TELEASTE Ci sarà un giro di vite nelle televendi te che saranno regolamentate in maniera più severa, mentre le teleaste verranno abolite. A fronte, ci sarà un'apertura al commercio telematico via Internet. I venditori "porta a porta" dovranno avere una precisa "identità". SUPERMERCATI BLOCCATI L'apertura di nuove grandi strutture di vendita è sospesa fino all'approvazione delle leggi regionali (il periodo potrebbe essere ampliato ai diciotto mesi). Chi ha già inoltra- to domanda, comunque, avrà diritto ad una risposta entro i prossimi mesi. Nel frattempo i Comuni dovranno predisporre tutti gli strumenti urbanistici e amministrativi per l'organizzazione del/a "grande vendita". GLI ESCLUSI Sono esclusi dalle nuove norme i pubblici esercizi come bar e ristoranti, farmacie, tabaccai, benzinai, artigiani (come i parrucchieri) e le edicole. GLI INDENNIZZI La riforma entrerà in vigore tra un anno e il governo destinerà risorse finanziarie per indennizzare i commercianti che, dopo almeno cinque anni di servizio, decidano di cedere l'attività. Solo ai piccoli operatori sarà consentito da subito di ampliare il negozio fino a 300 metri quadrati o di convertire l'offerta di merci grazie ad una semplice comunicazione al sindaco. Sarà facilitato anche l'accorpamento ci più punti vendita. Interno dei supermercato dí Muggiti riAVQRATO R I Progetto "pari opportunità" In Coop Lombardia al via una iniziativa rivolta ai lavoratori, ma soprattutto alle lavoratrici, che consente di valorizzare le proprie potenzialità. L'importanza di una banca dati interna per reperire risorse adeguate e promuovere carriere professionali. Prove individuali. sone avrebbe contribuito di Atma Di Silvestro* a migliorare l'informazione sul progetto, a chimi- Dopo un periodo di organizzazione piuttosto lungo abbiamo avviato,con l'approvazione del Ministero del lavoro, un importante progetto volto a valorizzare le professio= nalità femminili e maschili presenti all'interno di Coop Lombardia attraverso l'anali si del potenziale. Molte aziende realizzano corsi di aggiornamento e odi riqualificazione rivolti alle donne intendendoli come "azione positiva" (utilizziamo la terminologia tecnica in uso). La nostra scelta è stata invece di pensare ad un progetto di più ampio respiro che per la sua articolazione pensiamo possa dare un piccolo-grande contributo al tema dello sviluppo professionale delle nostre lavoratrici e dei nostri lavoratori. Con quali modalità? re i naturali dubbi, le perplessità, che un tema come questo può fare sorgere. naturale che chi non è "addetto ai lavori" possa avere il timore che con il processo di analisi del potenziale si voglia valutare la persona in quanto tale, che sia intimorito o diffidente rispetto a prove individuali, di gruppo, colloqui motivazionali. Ecco allora, attraverso l'incontro diretto, la possibilità di chiarire che la valutazione verte su alcune caratteristiche professionali individuate dall'azienda, valide per ricoprire specificheposizioni professionali Non vi è mi giudizio (positivo o negativo) sulla IL NOSTRO PROGETTO In primo luogo attraverr so l autocandidatura per l'analisi del potenziale così come è stata descritta nel bando affisso all'interno di tutte le nostre Unità organizzative. Lo bontà del progetto è stata sottolineata anche dalle rappresentanze sindacali sia esterne che interne all'azienda nonché dalle componenti della commissione pari opportunità che nella discussione e diffusione dello stesso hanno avuto un ruolo molto attivo. Coop Lombardia potrà rispondere alle esigenze future di personale specialistico e di coordinamento in modo più tempestivo, mentre i lavoratori avranno una priorità nello sviluppo professionale purchè abbiano le potenzialità e l'interesse a sperimentarsi in una mansione diversa da quella attuale o per dirla con altre parole, abbia- no voglia di imparare qualcosa di diverso o in più rispetto a ciò che conoscono oggi. Una sorta quindi di "met.cato" del lavoro interno all'azienda non contrapposto ma prioritario rispetto a quello esterno che ogni anno bussa alla nostra porta con l'invio di 40.000 curri cul a di lavoro. Il progetto ha avuto il SUO avv io operativo con l'affissione del bando all'inizio di gennaio, bando che si è chiuso il 7 di febbraio. Ricordiamo che concluderemo tutti gli step previsti entro aprile del 1999in questo spazio ci ripromettiamo di dar conto preciso e puntuale sulle tappe e lo sviluppo dello stesso. A CHE PUNTO SIAMO Tutto il mese di gennaio è stato impegnato per la presentazione dell'iniziativa al personale dei punti di vendita, alle addette soci dei nostri ipermercati, al personale dei magazzini, delle piattaforme e della sede centrale. Abbiamo pensato che il contatto diretto con le per- persona nella sua globalità ma solo una conoscenza sulla presenza di queste caratteristiche, In tutte le riunioni sono state impegnate una o più ,componenti della commissione pari opportunità che, con i capi zona, i capi negozio, i responsabili dei magazzini, hanno informato, sottolineato i vantaggi di questa iniziativa e coinvolto il personale fin dall'avvio della procedura, dando anche informazioni sul tipo di prove individuate e, speriamo, anche chiarendo tutti i dubbi. Sempre nel mese di gennaio, sono stati realizzati incontri con tutti i valutatori. Gli obiettivi sono stati gli stessi evidenziati in precedenza per le riunioni con il personale ed inoltre l'intento è stato quello di sottolineare il loro ruolo in questo delicato proceSso, GLI OBIETTIVI DELLA FORMAZIONE Mentre scriviamo stanno arrivando le adesioni e il mese di febbraio è stato impegnato per l'organizzazione delle prove individuali preselettive che inizieranno nel mese di marzo. Sempre nel mese di feb- braio si sono tenuti i seminari peri quattro gruppi di valutatori coinvolti, puntando a: 1) realizzare quella omogeneità e sistematicità tanto importante nella valutazione 2) sviluppare capacità valutative e di comunicazione con particolare riferimento alla valutazione del potenziale 3) sviluppare atteggiamenti valutativi orientati alle pari opportunità. Per l'immediato futuro, una volta esaurita questa prima fase, saremo in grado di fornire il numero delle adesioni e proveremo a fare qualche considerazione sulla prima fase di questo progetto che ha come obiettivo primario quello di costruire una importante parte del futuro dell'azienda e delle persone che vi lavorano. Crediamo che esso rappresenti davvero una prima e preziosa occasione per ciascun lavoratore che oggi occupa una posizione operativa, di fermarsi a pensare e a riflettere sul proprio sviluppo profsionale all'interno di una cooperativa che intende reperire al proprio interno le risorse per continuare a crescere e migliorare. *Responsabile Sviluppo Risorse Umane og i i Quindirin ade di Coop Lombardia/1.16~mo RE" A CURA DI UGO naz naib. i:cieCcooplombardia.it pesce in "bagna caccia" Comitato di redazione Nico Orengo, H salto dell'acciuga, Einaudi, 65 pagine, 15 mila lire Sono più storie che si accavallano, seguendo pensieri e ricordi. L'acciuga è il filo conduttore. Ma se si parla di acciuga si parla di sale, dei percorsi ufficiali e di quelli dei contrabbandieri, perché SUI Sale c'erano i monopoli (quello di Stato sino a pochi anni fa), E Comitato Regionale Lombardo su quelle strade sono saliti i saraceni, da quelle strade sono scesi gli acciugai, che forse vengano tutti da una piccola frazione dove ora non ci sta più nessuno. E anche l'acciuga non è poi così presente come un tempo sulle nostre tavole. Ma c'era nei piatti improvvisati dai tre amici dell'autore, ultimi pescatori liguri con un piccolo gozzo, là dove oggi c'è il confine tra la Francia e l'Italia, ma dove un tempo non solo non c'era confine, ma anzi un gran andare e venire da tutte le coste dei Mediterraneo. E allora l'autore si chiede se la bagna cauda, la salsa di acciughe, aglio e olio, non sia nata proprio in Liguria e sia poi risalita in Piemonte, trasportata da contrabbandieri e acciugai. Insomma un inseguire i pensieri che può divertire chi ha frequentato quei posti, forse un po' meno chi fatica a riconoscere luoghi, sapori, profumi. Chi è del posto avrà da ridire, soprattutto sulla ricetta della bagna cauda cosi come è proposta nel libro. PireCare responsabile Fuhin Reno, Antonio Bertolini, Sergio Ferrario..Maroo Maggi, Enrico bligliavacca, Daniele hfoitrosio, Ugo Enrico Roso, Adolfo Giorgio Vozza Adolfo Scalpelli Uge. .,, ,, ria ,e Andrea Pert,g,ato Edi biro Caop Lombartidi4 Viola r 20142 Milano impianti e stampa 2o' orgeT ta iMlt ad o:Tel. 02 1972.111 Abbonamenti Per i non soci L 20.0110 Per i soci gratuito r2. 02 / 895.931 Autorizzazione del Trib. di Milano o°. 144 del 14 aprile 1982 Tiratura 2113.110/ copie Assodala alla Unione Stampa Period ira Italiana qitianu a CotelliSoCtoririrm pr2oVt/tr.L IPcaa%aart riTgjcina. 94 ,41.7 GIOVANI_CONSUMATORI NEL SUPERMERCAI ty A LEZIONE D Parte un'iniziativa Coop dedicata alla scuola di ogni ordine: "Settimana di educazione ai consti' verso la consapevolezza di essere consumatore. Finora sono stati interessati un milione e trecl di Laris Ferini Prenderà il via dal 2 marzo la nuova campagna educativa progettata dal sistema Coop. L'iniziativa coinvolgerà, per due settimane, oltre alle scuole, i punti vendita Coop in un progetto di orientamento e educazione ai consumi. Le nostre proposte educative assegnano al punto di vendita, al supermercato ed all'iper, il ruolo di vero e proprio la-, bora torio didattico nel quale i ragazzi, assistiti da animatori, formati da Coop,. incontrano l'universo delle merci, carico di tutti i fattori materiali e dei valori simbolici che le distinguono. In particolare, durante il periodo della "Settimana di educazione ai consumi', i punti vendita Coop saranno frequentati da ragazzini, più o meno grandicelli, coinvolti attraverso simulazioni di ruolo, le ormai famose "animazioni", relative a quattro aree tematiche: • consumi e comunicazione; • consumi e alimentazione; • consumi e ambiente; .cooperazione, intercultura e solidarietà. L'attività educativa della Coop risale ormai ad un ventennio e ha interessato oltre un milione e trecentomila giovani Consumatori. Ci si può chiedere come mai la Coop si impegni sul terreno dell'educazione, così delicato ed importante, ma apparentemente lontano dalla sua attività prevalente: la distribuzione di merci. E' nella storia e nello statuto delle cooperative che troviamo il senso e le ragioni dell'impegno educativo della Coop. Ora vogliamo, Sulla base dell'esperienza fatta, far conoscere sempre di più la qualità e la dimensione della nostra proposta di educazione ai consumi. Per fare ciò abbiamo concentrato, nella Settimana dell'educazione ai consumi, te animazioni con le scolaresche, nel maggior numero di punti vendita della nostra rete commerciale. L'iniziativa mira a valorizzare l'impegno socioeducativo di Coop e la sua specificità di essere al contempo organizzazione sociale e impresa commerciale e che, come tale, vuole apportare, nei circuito formativo policentrico che caratterizza 13 nostra società, il suo contributo di esperienze e di il e risorse per orientare i più giovani verso un consumo più responsabile. L'attività educativa prevede percorsi differenziati per i diversi ordini e gradi di istruzione giovanile con produzione di materiali di lavoro per insegnanti e studenti e la predisposizione di materiali informativi su vari temi. Al secondo ciclo elementare e alla scuola media inferiore è rivolta la proposta "Lo scaffale del sapere" che consente di valorizzare le oltre 100 animazioni che già le Coop stanno proponendo alle scuole sul territorio, integrate in una più organica visione. Rispetto agli anni passati, in cui Coop ha svolto iniziative prevalentemente rivolte agli studenti della fascia dell'obbligo, il progetto di quest'anno si caratterizza anche per un maggiore coinvolgimento delle scuole materne e degli istituti superiori. "A casa della Pimpa" è una proposta rivolta ai bambini delle scuole materne e del primo ciclo delle elementari, che si avvale della presenza, sotto forma di pupazzo, del famoso personaggio ideato da Francesco Tullio Altan. Perché la Pimpa? La Pimpa è un po la "garante" dell'essenza dell'infanzia; la Pimpa conosce quella formula segreta che i bambini sanno: la capacità di essere in questo mondo reale e nel mondo magico dove tutto è meravigliosamente, implacabilmente vivo e animato, oggetti compresi. La Pimpa, come i più piccoli, ha il passaporto valido per andare e venire dall'uno all'altro, con serietà e levità. Per il biennio delle superiori, "per il pianeta giovani", il progetto "Totem & tribù" offre contenuti comunicativi nei quali i temi di discussione sono un pretesto per ascoltare, far discutere ed esprimere i ragazzi. Protagonisti ed attori del "laboratorio" che si costruisce assieme agli animatori, essi propongono e si propongono come consumatori pensanti, responsabili della propria costruzione d'identità. Vengono privilegiate le modalità espressive tipiche della "tribù", utilizzando i linguaggi consueti, ma anche le forme comunicative praticate dai giovani. Essi potranno realizzare, al temine dell'animazione, un video, una canzone, un murale, un diario... La "Settimana dell'educazione ai consumi" culminerà, il 12 marzo, in un convegno nazionale a Roma sul tema "Giovani e consumi" che vedrà la partecipazione di rappresentanti delle istituzioni e del mondo scolastico, studiosi, pedagogisti e educatori. Ad arricchire la discussione contribui- ranno anche i risultati di uno studio commissionato da Coop all'istituto di ricerca Astra/Dernoslropea per indagare comportamenti, stili e aspettative dei consumatori del nuovo millennio. I partecipanti all'incontro, avranno inoltre la possibilità di i nteragi re e discutere con alcuni "testimoni privilegiati" del nostro tempo che affron- teranno il tema del rapporto tra giovani e consumi, analizzandone le implicazioni dal punto di vista etico, sociale, ecologico e salutistico. L'incontro vuole essere anche un'occasione per individuare possibili modalità educative e linee guida progettual i per promuovere un consumo più consapevole e nel pieno rispetto dei diritti e delle esigenze di tutela dei giovani consumatori. Un obiettivo questo che per Coop è da sempre un vero e proprio impegno quotidiano, nella convinzione di dover contribuire non soltanto alla crescita culturale dei consumatori, ma anche di tradurre in azioni e benefici concreti per la comunità i valori e i principi su cui è stata fondata. O LABORATORIO I CONSUMO" i". Da ormai un ventennio l'organizzazione cooperativa si rivolge alle scuole per orientare itomila giovani. Il 12 marzo a Roma convegno nazionale sul tema "Giovani e consumi". Sette giorni con la Pimpa di Maria Rosaria Lacelli In Lombardia la settima na nazionale dell'educazione ai consumi si caratterizza con la nuova animazione Coop: "A casa della Pimpa". Pimpa è, quella cagnolini a pois rossi, protagonista della serie di cartoni animati ideati da Altari, impegnata, con i bambini della scuola materna e del primo ciclo delle elementari, a rappresentare quel collegamento ideale tra il mondo delle favole e il mondo di tutti i giorni. Un animatore, con il personaggio di Altan, sotto forma di un burattino, si reca a scuola e invita i bambini nella sua casa, allestita nel supermercato Coop di Sesto San Giovanni. Qui le classi sono andate dal 3 al 13 marzo (ad eccezione dei giorni 5,6 e 7), per imparare a diventare giovani consumatori. In realtà anche se così piccini, consumatori si nasce. Il problema è semmai riflettere su ciò che tutti i giorni sí consuma. Coop vuole fare proprio questo: iniziare attraverso Pimpa una riflessione sul rapporto con gli og- getti di consumo, anche tra i più piccoli. Gli animatori recapitano, a scuola, alle classi interessate, un messaggio della Pimpa. Portano giornalini, e videocassette che la vedono protagonista di cartoni animati, per leggerli e vederli insieme ai bambini. Nel messaggio Pimpa dice di aver bisogno dell'aiuto dei bambini e li inviata a trovarla nella sua casa. Per entrare nel mondo della Pimpa i bambini devono compilare una doppia carta di identità: da una parte con i dati reali, dall'altra con un nome di avventura. La carta d'identità dà il permesso di entrare da soli- nel supermerca- to, prima reale (quello dove con mamma e papà si va a fare la spesa), poi fantastico, nella casetta dì Pimpa, appositamente allestita con dei panelli in cartone modulare. LE VISITE Fissato l'appuntamento, i bambini di ogni classe vanno a trovare Pimpa, nel supermercato Coop di Sesto San Giovanni. Per entrare presentano il loro documento di iden- tità prima al capo negozio, poi dalla parte fantastica agli animatori per entrare nel mondo della Pimpa. La Pimpa però non é in casa, ha un problema, attende degli ospiti: un babbo e una mamma, una bambina I o più piccola e una l o più grande di loro, e una I o della stessa loro età. E' uscita per andare a prenderli, ma poi dovrà fare la spesa e chiede per questo un aiuto ad ogni bambino: di cosa avevano bisogno da piccoli?, di cosa hanno bisogno ora?, di cosa avranno bisogno da grandi? I bambini sono quindi invitati a cercare nel supermercato, il mondo di tutti i giorni, un oggetto desiderato e I o posseduto nel passato, nel presente e nel futuro, un oggetto che caratte- rizza ogni fase della loro vita. Il tutto dovrà essere portato a Pirnpa, nella sua casetta, per parlarne con lei e pensare un pò al significato che un biberon, una bavetta o un libro, oppure una bicicletta ha potuto avere o avrà nella loro esperienza di vita. L'animatore cercherà, attraverso l'uso del burattino di Pimpa, anche lui di avventurarsi per guidare lo sguardo dei bambini, la loro schiettezza nella vita quotidiana, sugli oggetti troppo spesso mitizzati ("quella è una cosa da grandi!'), sulle abitudini e i comportamenti, sulla storia di ciascuno ("questo lo faccio ione sulla storia dà tutti ("anche tu!, oh anch'io!"). Pimpa, in questo contesto, un pò fantastico, un pò realtà a tutti nota, il supermercato, cerca di essere il garante dell'infanzia, di quel misto di curiosità e di immaginazione che una forzosa omologazione tra grandi e piccoli cerca con la routine quotidiana di far sua nire.Un percorso nuovo, un ambito conosciuto, il supermercato, una avventura nella casetta della cagnolini a pois rossi, che vale la pena comunque di fare;... il risultato, beh venite a fare un salto anche Voi Vi aspettiamo A casa della Pimpa". ;011t110 9 ELMMERCIO SOLIDALE Anche il pallone diventa etico Un altro passone nel cammino della solidarietà tra Nord e Sud del mondo. Si affrontano i prodotti non alimentari cominciando dalla fabbricazione dei palloni. L'80 per cento della produzione concentrata a Sialkkot, in Pakistan, con uno sfruttamento esteso di manodopera infantile. La funzione di Transfair e Coop. Eliminate le intermediazioni non necessarie. Già da alcuni anni Coop è impegnata nella commercializzazione di prodotti equo e solidali. Con la vendita di questi prodotti viene garantita ai piccoli produttori del Sud del mondo un reddito molto superiore a quello determinato dalle condizioni mercantilistiche di oligopolio e tale da garantire anche investimenti per il miglioramento del ciclo produttivo e delle condizioni socioeconomiche delle Comunità locali. I prodotti di commercio equo e solidale a oggi venduti nella intera rete Coop sono il caffè ed il the, a cui si aggiungeranno nel corso del 1998 il miele ed il cacao e suoi derivati. Accanto a questa attività incentrata sui prodotti alimentari, Coop sta sviluppando da alcuni mesi un approccio alle problematiche delle cosiddette "produzioni etiche". È consuetudine definire un prodotto "etico" quando si verificano conidizioni del ciclo produttivo tali da garantire condizioni di non sfruttamento dei lavoratori e rispetto dei fondamentali diritti umani e civili. Definire cosa vuol dire "etico" per Coop passa attraverso un impegno su più fronti: inserire condizioni e regole di comportamento dei forniton nei confronti di Coop che si ispirino ai suoi valori ed alla sua missione sociale, aumentare la soglia di attenzione da parte delle Istituzioni e dei consuma- tore con campagne di sensibilizzazione e educazione ai consumi, attuare sperimentazioni su alcuni prodotti vincolando il produttore ai principi sanciti dalla Organizzazione Internazionale del lavoro, come base per un rapporto di commercializzazione e vendita di questi prodotti nei punti vendita Coop, La cronaca di questi giorni evidenzia la complessità e portata di questi temi e le grandi difficoltà nel poter costruire processi di garanzia e menitoraggio sui prodotti non alimentari importati da molti paesi del Sud del mondo, e la giustificabile diffidenza verso iniziative di puro marketing sociale: molta immagine ma poca sostanza. Coop non è disponibile a semplici operazioni di fac- data ma vuole intervenire su queste problema. tiche, cosciente delle sue responsabilità come distributore finale ma anche delle enormi difficoltà e ostacoli frapposti dalla attuale organizzazione internazionale del lavoro e dalla globalizzazione dei mercati. A partire da questo anno sperimenteremo la possibilità, primi in Europa, di fare certificare un intero processo produttivo etico relativo a prodotti non alimentari da inserire stabilmente nei propri assortimenti. Inizieremo proprio con un pallone, produzione dai più incriminata per l'uso che viene fatto di mano d'opera minorile, prodotto nel distretto industriale di Sialkkot, dove è attualmente concentrata l'80 per cento della pro- duzione mondiale. Il processo produttivo "etico" di questo pallone sarà garantito, per Coop, non da una semplice autocertificazione dell'azienda produttrice, bensì da un complesso sistema di controlli coordinati e certificati da una associazione non profit, riconosciuta e abilitata a livello internazionale: TransFair. Le garanzie richieste fanno riferimento ai principi dell'ILO: salario sindacale e rispetto delle condizioni di lavoro stabilite dalla legge di quel Paese, nessuna discriminazione sessuale, religiosa, politica e sindacale, non impiego di mano al di sotto dei 14 anni • A queste garanzie di base si accompagna l'eliminazione di intermediazioni non necessarie, il miglio- ramento dei livelli salariali attuati attraverso il riconoscimento da parte di Coop di un prezzo di acquisto maggiorato, la creazione di ambienti 'di lava-ro salubri nei villaggi dove lavorano gli steachers, cioè i cucitori di palloni, un fondo pensionistico autogestito dai lavoratori e la creazione di un fondo di rotazione per microcredito alle famiglie dei villakwi della zona di produzione. Il complesso di queste azioni sociali, sommate ai costi di certificazione, incideranno sul prezzo di base del pallone per circa il 50 per cento in più, costo superiore che non verrà scaricato sulle spalle dei consumatori ma detratto dall'utile della vendita. Questo prodotto verrà posto in vendita in tutta le rete Coop, supermercati e ipermercati, a partire da Aprile '98, in concomitanza con i campionati del mondo di Francia. Sulla base di questa prima esperienza Coop, insieme a TransFair, è impegnata nella ricerca di altri fornitori, soprattutto nel settore tessile, 111~11•111111111~11~~- 711~1 che siano disponibili a concorrere, per la loro parte, all'affermazione di condizioni di lavoro giuste, rendendosi disponibili innanzitutto all'accesso compie-M ai controlli ed al monitoraggio dei certificati internazionali. Venerdi 13 febbraio a Milano, organizzata da Coop Italia, dall'Associazione nazionale Cooperative di Consumatori e TransFair, il complesso dell'iniziativa a favore del "pallone etico" è stata presentata ai giornali al ai' colo della stampa. Erano anche presenti, oltre a numerosi esponenti del mondo sportivo, i rappresentanti dell'azienda produttrice palci stana. _ . • • • • • il Le missioni in Pakistan per costruire il progetto Non usare mai, e certificarlo, lavoro ~orde. Ambienti di lavoro igienici e salubri. Coop acquisterà due tipi di palloni: 25 mila di qualità media e 6000 di qualità superiore. In mancanza di qualsiasi esperienza internazionale sono stati necessari una serie di lunghi contatti con Fair Trade, la centrale internazionale di certificazione del marchio equo e Transfair. I contatti, iniziati nei primi mesi del '97 hanno portato alla individuazione del prodotto, l'iter certificativo e il Premium fair trade da considerare nel costo del pallone. Mistre Martiri Kuns, delegato di Fair Trade, ha svolto due missioni nei mesi estivi per predisporre i contatti con le aziende della zona di Sialkkot, in Pakistan, disponibili ad accertare i vincoli di Coop e Fair Trade. Nel mese di ottobre, una vol- 9it 1O Qualche problema esiste ta individuata l'azienda nei comparii di lavorazioda parte di Fair Trade, Coop Italia Extraline per quanto riguarda la salubrità. Le condizioni mentari ha inviato due suoi dipendenti per con- _ di legge e normative di quel Paese sono rispettatrollare la qualità dei prodotti e il costo dei pallote. Non viene usato lavoro minorile, neanche nelni, escluso il premium la lavorazione a domiciFair Trade. lio, cioè la cucitura di palNel mese di novembre si loni. La cucitura dei palè effettuata la missione conclusiva per la stesura loni attualmente avviene definitiva del contratto. in cosidetti centri di villaggio, piccole stanze con Alla missione partecipava un delegato di Coop poca luce e aria, molte Italia, un delegato Ancc, volte sovraffollate. Sulla base della situazioil rappresentante di fair ne esistente il contratto, trade Internazionale e un rappresentante di firmato da Coop Italia e Talon, prevede in sintesi TransFair Italia. L'impresa individuata. Talon, le seguenti condizioni: da parte di Talon, si garanha una struttura produttisce divieto di uso di tiva a norma per quanto riguarda le condizioni di mano d'opera minorile; sicurezza e agibilità. rispetto principi della Or- ganizzazione Internazionale del Lavoro; interventi per la salubrità degli ambienti di lavoro; libertà assoluta di accessso alla Associazione di certificazione. Da parte di Coop: contratto di acquisto di due qualità di palloni alle migliori condizioni per il fornitore; Impegno per una fornitura continuativa negli anni; riconoscimenti di un fair Premium a pallone di 1,80 dollari per i palloni di qualità media e di 3,50 dollari per quelli di qualità superiore. Da parte di Fair Trade: controlli continuativi sui processi di lavorazione e impiego del Fair Trade Premium; certificazione del prodotto etico; co-ge- stione, insieme a Talon del Fair Trade Premium per mezzo di una associazione non governativa locale "Gheo-file" presente e attiva sul territorio in azioni di sviluppo sociale per la comunità. Il Fair Trade Premium sarà utilizzato nelle seguenti direzioni: incremento della paga salariale dei lavoratori addetti a tutto il ciclo produttivo; costruzione di quattro nuovi centri di villaggio per la cucitura dei palloni; costruzione di un fondo pensionistiCo per i lavoratori (o eventuale ulteriore aumento del salario) da definire da parte dei lavoratori stessi; costruzione di un fondo per il microcredito alle fami- glie dei villaggi gestito dalla ONG "Gheofile" con i criteri della banca etica; pagamento dei costi di controllo e certificazione a cura di Trans-Fair Italia. Infine il primo ordinativo di palloni, disponibile dal 12 aprile 1998 sarà di circa 25 mila palloni per la qualità media, 6 mila palloni per la qualità superiore. A questo primo ordinativo ne seguiranno altri già nel presente anno. Il prodotto avrà posizionamento continuativo in tutti gli iper e supermercati. Sul pallone sarà stampigliato il marchio "Fair Trade" "Community Benefits" e "No Childs Labour". INSIEME La grande festa del socio Coop "La Coop sei tu" è uno slogan che afferma un diritto: ci rivolgiamo a tutti, nessuno è escluso dalle nostre opportunità di qualità e servizi, cerchiamo di rispondere ai problemi ed ai bisogni che, via via, si presentano nella vita sociale. Questo significa, per esempio, garanti re la convenienza, qualità e salubrità dei prodotti, anche attraverso il nostro marchio, a tutti i consumatori: un impegno quotidiano sul quale investiamo in risorse ed in credibilità. Ma significa anche affrontare gli aspetti congiunturali con azioni concrete, diffuse, ripetibili a misura della loro necessità, Dal 23 marzo all' 11 aprile vogliamo fare ancora di più. Ai Soci, e a coloro che lo diventano, riserviamo una campagna speciale, innovativa nella meccanica e nelle opportunità offerte, In queste pagine trovate quanto mettiamo a vostra disposizione per salire di un gradino nella "scala" dei servizi al Socio Coop. Nessuno è escluso, tutti hanno diritto ad un vantaggio. Chi è cliente e diventa Socio; chi è gia Socio e apre un libretto di deposito; chi è già depositante e diventa titolare della carta Unicard; chi, infine, Socio 'fedelissimo'', ha già salito tutti questi gradini e riceve, per questo, ulteriori opportunità. Vogliamo quindi premiare la fedeltà del Socio alla Cooperativa, la fedeltà già dimostrata e quella che verrà in futuro. Per questo, se riceveremo il vostro gradimento su questa impostazione, intendiamo ripetere periodicamente questo tipo di campagna: un gradino salito oggi apre la possibilità di salirne un altro domani, sempre a condizioni di forte convenienza. All' ufficio soci dal 23 marzo alli 11 aprile Un'occasione unica per scoprire che diventare socio, socio prestatore, titolare Un icard, conviene davvero. C'è una festa alla Coop dedicata ai soci (e a coloro che vogliono diventarlo) NUOVO SOCIO COOP : IL TUO PRIMO VANTAGGIO È UN BUONO ACQUISTO DEL VALORE DI LIRE HAI APERTO UN LIBRETTO DI DEPOSITO A RISPARMIO ? COMPLIMENTI. BUONO ACQUISTO SE ACQUISTI LA CARTA DI CREDITO UNICARD, BUONO ACQUISTO Sarai accolto da personale qualificato che risponderà a tutte le tue domande sui vantaggi che Coop ti offre Par-14e insierne synesti giorni kr-4 ona occas ione da non perdere SE SEI SOCIO, SOCIO PRESTATORE E TITOLARE DI UNICARD BUONO ACQUISTO PER UN VIAGGIO DEL CATALOGO ATL Ck.2/2..3; 1I PRODOTTI DI LABORATORIO Modificazioni al DNA di piante e animali. Per averli più forti e coltivarli più facilmente. E le specie storiche che fine faranno. Il nodo cruciale dell'informazione al consumatore. Seminario a Milano con il Nobel Dulbecco e il filosofo Giorello. L'interrogativo sugli aspetti etici. di Ugo Pinferi Si è svolto a Milano il primo di un'annunciata serie di seminari denominati "Novartis Forum". Si tratta di un piano di comunicazione senza precedenti messo in atto dal colosso della chimica nato dalla fusione di Ciba e Sandoz in collaborazione con il Corriere della Sera. La multinazionale svizzera da anni ha investito in quelle che pudidamente vengono chiamate "biotecnologie" e che invece dobbiamo abituarci a ritrovare indicate con la sigla OGM, organismi geneticamente modificati. Le applicazioni riguardano tutti i settori. In farmacologia e medicina con la produzione di farmaci e vaccini e con la realizzazione di strumenti diagnostici; in agricoltura, veterinaria e zootecnia con la produzione di animali e vegetali transgenici più produttivi e resistenti; nella bioindustria con la produzione industriale di vitamine aminoacidi, enzimi, prodotti alimentari, bevande; per l'ambiente con sistemi per lo smaltimento dei rifiuti, depurazione delle acque, risanamento di ambienti. Come è noto, rispetto alle tecniche antiche di selezione di animali e piante, la differenza consiste nel fatto che oggi si interviene sulla struttura del DNA, ricombinando i geni di un organismo. Le promesse sono quelle di avere a disposizione animali e piante più forti, più facili da crescere, con quindi minor dispendio in trattamenti chimici, e quindi un vantaggio anche per l'ambiente. In cambio di che cosa? Della brevettabilità di questi nuovi organismi. Lo dice anche il Nobel Renato Dulbecco, primo tra i relatori: se non c'è la garanzia del ritorno dell'investimento, non si trovano i soldi per la ricerca, e senza soldi non c'è ricerca. Questa è la sua esperienza di ricercatore in USA. Oggi fa ricerca in Italia, dove invece ci sono soldi anche per la ricerca pubblica, ma in quantità infinitamente minori. Bisogna interrogarsi su questo nuovo mondo che ci viene presentato. Tra i relatori c'era anche Giulio Giorello, filosofo della scienza. Si tratta di manipolazioni della vita compiute con tecniche verso le quali l'etica, religiosa o laica, non è attrezzata. E non esistono leggi specifiche.11 filosofo si interroga se i vantaggi promessi autorizzano a pagare "prezzi" ragionevoli in materia di elasticità etica. E c'è anche l'inter- rogativo su che quale futuro c'è per le specie "storiche, animali e vegetali. Si può tranquillamente andare verso una vita organica prodotta nei laboratori, lasciando che si estinguano animali e piante frutto dell'evoluzione di migliaia di anni? Bisogna anche interrogarsi su questo dispendio di comunicazione. Meglio che le multinazionali parlino di quello che stanno facendo, invertendo una tradizione di segreti durata decenni. In questo caso Novartis, invece di affidarsi ad una società di pubbliche relazioni, ha preferito far scendere in campo direttamente un giornale, il Corriere della Sera. Il maggior quotidiano nazionale è certamente interessato alla divulgazione, compito di un mezzo di informazione moderno. Eppure la cosa ci ha infastidito. Accoppiare la testata giornalistica ad una delle maggiori multinazionali del settore lascia imbarazzo di fronte all'obiettività dell'informazione. Almeno secondo il nostro modo di sentire. Su questo tema, quello delle biotecnologie, Eurocoop sta lavorando per approntare una linea di condotta che tuteli i consumatori. Prima di tutto chi compra deve sapere chiaramente se nel prodotto sono contenuti OGM. Inoltre si tratta di individuare limiti che devono essere di legge, e eventuali limiti che riguardino ad esempio il Prodotto Coop. Insomma avremo modo di ritornare spesso sull'argomento. Pomodori e mais sono già nati softoposh o manipolazioni genetiche I pareri espressi alla Camera dei deputati Camera dei deputati. Le Biotecnologie. 368 pagine, 23.000 lire. Questo libro, che raccoglie gli Atti dei lavori sulle biotecnologie della Commissione XIII (agricoltura) della Camera, rischia di diventare im best-seller. Merito del tema, che giustamente appassiona i cittadini, ma muove anche numerosi e concreti interessi. Merito anche della Commissione presieduta da Pecoraro Scarno e coordinata da Carmine Nardone che ha ascoltato mumerosi esperti e ha raccolto i pareri di numerose associazioni e istituzioni. E' contenuta anche la posizione di Eurocoop, illustrata da Loris Ferini, responsabile del Settore Soci e Consumatori dell'Associazione Nazionale Cooperative di Consumatori. v .vs. . -4.r AUTOBUS A OLIO DI COLZA ll nuovo ritrovato ha un nome: Diester. E' in uso nei trasporti urbani di molte città francesi. Diester", per accelerare l'introduzione del biocarburante. Un'associazione, "Club de Il problema energetico continua ad essere di stretta attualità, anche sei prezzi del petrolio si sono tenuti bassi negli ultimi anni e solo l'aumento del dollaro potrà provocare qualche tensione. E' proprio il momento buono per interessarsi inrs 12 a misure di risparmio, non pressati da urgenze contingenti. Se poi il risparmio si accoppia ad un beneficio per l'ambiente (riduzione degli scarichi tossici, riduzione dell'effetto serra) prima si fa meglio è. In Francia è in atto dal gennaio 1994 un'operazione che consiste nell' utilizzo di una percentuale elevata di olio di colza, i130 per cento, nei serbatoi degli autobus urbani ed extraurbani di 37 località francesi. Ci sono città medio-grandi come Bordeaux, Angouleme, Dijon, Grenoble, Mulhouse, Rouen, Strasbourg e altre più piccole. Il salto di qualità è dato dalla presenza di questo cornbustbile anche nei trasporti di Parigi. L'olio di colza viene fatto reagire con metanolo in presenza di un catalizzatore sodico a temperatura moderata: I tonnellata di olio + 100 kg di metanolo danno dopo la reazione 1 tonnellata di Diester (questo è il nome dato al nuovo carburante) + 100 kg di glicerina. La glicerina viene sottratta per de-cantazione. Insomma l'olio dì calza così com'è non è utilizzabile come carburante, ma dopo un processo di esterificazione viene tra- sformato in Diester. Si tratta quindi di un composto ossigenato (11 per cento) e senza zolfo, dunque con meno emissioni dai motori. Nell' operazione sono stati coinvolti i produttori agricoli di colza, vincolandoli a una limitazione nell'uso di concimi e pesticidi e ciò migliora anche le condizioni ambientali in agricoltura. Essendo di origine vegetale, si tratta di energia rinnovabile, che si sottrae all'uso di combustibili fossili, non rinnovabili. Nell'impiego di una miscela del 30 per cento di questa sostanza 61 70 per cento è gasolio per autotrazione), ci sono meno fumi neri e meno particelle, meno composti aromatici come il benzene, meno CO2, con benefici per l'effetto serra, meno emissioni acide per l'assenza di zolfo, diminuzione sensibile di emissione di sostanze considerate cancerogene. Ci sono poi incrementi nella coppia motrice (0,8 %)e nella potenza massi- ma (3,4 %) quando si usa una miscela al 30 percento. Per rendere conveniente l'avvio di questa attività innovativa, sono state introdotte misure legislative e fiscali: esonero della tassa interna sui prodotti petroliferi per il Diester, una legge (30 dicembre 1966) che prevede in tempi stretti. l'incorporazione del Diester nei trasporti pubblici dei grandi centri, e entro il 2000 la distribuzione della miscela in tutte le stazioni di servizio. E altre ancora. Per accelerare l'introduzione di queste norme è stata costituita un'associazione, il "Club de Villes - Diester”. Aderiscono le città (più di trenta) e sono associate anche le società petrolifere (Elfe Totali, i coltivatori di colza, le aziende di trasformazione. E tuttavia manca ancora uno statuto fiscale comunitario sui biocarburanti. QUANDO LA CASA È MALATA Avete disturbi quali emicrania, nausea, irritazioni agli occhi o alle vie aeree? Affaticamento, reazioni cutanee o irritabilità? Probabilmente siete affetti da "Sick building sindrome" la sindrome dell'edificio malato". Cosa fare per difendersi e rimuovere le fonti di inquinamento. di Raffaella Galli La nostra casa ha una dimensione fisica e psichica. E' un ambiente protetto dove creare e difendere la nostra vita privata. E dove rifugiarci quando ci sentiamo più vulnerabili. Nei paesi occidentali la gente spende 1'80-90 per cento del proprio tempo in ambienti chiusi, come casa e scuola, ufficio e bar. Eppure, un ambiente confinata può essere molto pericoloso per la salute di chi lo abita. Basti pensare che nell'aria interna di una casa, o di un ufficio, è possibile reperire fino a un centinaio di contaminanti che normalmente non si trovano, o sono presenti in concentrazioni estremamente inferiori, nell'aria esterna. Infatti, l'inquinamento dell'ambiente esterno, a differenza di quello degli ambienti confinati (inquinamento indoor), viene "diluito" nell'aria grazie al vento e ad altri agenti atmosferici. Nell'aria degli ambienti chiusi, invece, possono essere prodotti, o introdotti, inquinanti di diversa natura che sí concentrano costituendo un grosso rischio per l'uomo che ne viene esposto. si, si intuisce che anche l'esposizione a bassi livelli può provocare conseguenze per la salute. Spesso si tratta soltanto di forme leggere di irritazione delle mucose nasali, altre volte si conseguono effetti tossici irreversibili. Da oltre dieci anni, negli Stati Uniti, in Germania e in altri paesi del centro e nord Europa, si sta indagando con particolare attenzione sull'individuazione e sulla localizzazione delle possibili fonti di inquinamento indoor. I fattori di rischio possono essere suddivisi, in base alla loro natura, in biologici, chimici e fisici. Il primo tipo riguarda il rischio di contrarre infezioni da microrganismi patogeni, quali batteri, virus e funghi. Il batterio dei "legionari" Negli umidificatori degli impianti di condiziona- Nel 1976 a Filadelfia, negli Stati Uniti, durante un congresso dell'Arnerican Legion, si registrarono ventinove decessi in conseguenza di una grave infezione ai polmoni. Si trattò del primo caso di epidemia da'morbo del legionario" causata dal batterio Legionella pne- umophila. Questo germe è reperibile nel suolo e nell`ricqua ma si annida, e può sopravvivere a lungo, anche negli umidificatori degli impianti di condizionamento. EPIDEMIE NEGLI OSPEDALI Le più frequenti epidemie di polmoniti attribuibili alla Legionella si sono riscontrate negli ospedali. Più difficili da identificare e quantificare sono gli inquinanti di natura chimica che comprendono annoverano i pericolosi solventi contenuti nelle colle, lacche e vernici con cui sono trattati i mobili in legno. Nel tempo questi solventi evaporano e, una volta Malati, provoceno gravi danni all'apparato respiratorio, nervoso e digerente. Tra questo tipo di sostanze va annoverata la formaldeide, ampiamente utilizzata nell'industria del legno, ma anche in quella tessile e cosmetica. Una componente non trascurabile di contaminanti chimici presenti nell'aria domestica è rappresentata dai numerosi composti gassosi che si originano da difetti nella combustione di stufe a gas o legna, impianti di riscaldamento, sigarette, ecc. I più pericolosi, perché estremamente tossici, menti radioattivi presenti nei materiali da costruzione. Un pericoloso gas radioattivo, proveniente dal sottosuolo, è il radon, un inquinante naturale che si origina dal decadimento dell'uranio. Pur essendo diffuso un po' dappertutto sulla superficie terrestre, in alcuni luoghi la sua concentrazione è più elevata (nella zona di Angera, sul lago Maggiore, sono stati registrati valori particolarmente elevati). Attraverso le fratture rocciose, il radon tende a salire e a disperdersi nell'atmosfera, senza alcun pericolo per l'uomo. Quando, invece, raggiunge l'interno delle nostre abitazioni si accumula con estrema facilità. Gli elementi radioattivi generati dal suo decadimento, se inalati possono UNA CASA SANA LA SINDROME DELL'EDIFICIO MALATO Radon, amianto, fumo di sigaretta, sostanze chimiche per l'igiene degli ambienti, solventi e colle per l'arredo e la tappezzeria, funghi e batteri che proliferano negli umidificatori e nei filtri dei condizionatori: sono solo alcuni dei contaminanti presenti negli ambienti chiusi e che, in determinate condizioni, causano i disturbi riconducibili alla cosiddetta 'sindrome dell'edificio malato". Riconosciuta nel 1983 dall'Organizzazione Mondiale della Sanità, questa patologia si sta ampiamente diffondendo in tutti i paesi industrializzati, dove colpisce oltre il 2025 per cento delle persone. Secondo l'Oms, l'inquinamento indoor è causa di cinque diverse sindromi allergiche: rinite, asma bronchiale, febbre da umidificatore (di impianto di clima-condizionamento), alveolite allergica (grave forma di polmonite) e dermatite allergica atopica. Le numerose sostanze inquinanti riscontrabili nelle abitazioni spesso sono presenti solo in tracce, ma se si considera il tempo che la maggior parte delle persone trascorre in ambienti chiu- messi sotto stretta osservazione anche i campi elettromagnetici a bassa frequenza (Elfi, come quelli generati dalle normali linee elettriche (elettrodotti). Sebbene i pareri degli scienziati siano ancora discordi, è fondato il sospetto che queste fonti di radiazioni possano avere effetti biologici per l'uomo, che vanno dall'alterazione delle funzioni del sistema nervoso centrale all'induzione di tumori (ad esempio, la leucemia linfoide). Allo stato attuale delle conoscenze non è possibile stabilire con sicurezza quali siano i valori limite di esposizione e, soprattutto, non si conosce il rischio determinato da esposizioni croniche. Per fare questo dovremo aspettare i risultati delle indagini che verranno effettuate nei prossimi anni (almeno dieci). mento e nei sistemi di ventilazione, ad esempio, crescono facilmente numerosi miceti responsabili di infiammazioni polmonari e allergie respiratorie. Negli ambienti chiusi e affollati è più frequente il rischio di contrarre malattie virali infettive (ad esempio, l'influenza). Tappeti, materassi e moquette sono, invece, i substrati ideali dove vivono numerose specie di acari, fra cui quelle responsabili di asma bronchiale e rinite allergica. Anche il clima all'interno dei locali è importante ai fini della valutazione del rischio. La presenza di muffa e valori elevati di umidità, favorisce la colonizzazione e lo sviluppo degli acari, e può aumentare del 20-25 per cento il rischio di contrarre malattie respiratorie. tutte le sostanze utilizzate giornalmente nelle attività domestiche. Solventi, detergenti, disinfettanti, antiparassitari, vernici, ecc. il cui contatto o inalazione può determinare intossicazioni, mentre l'esposizione prolungata porta spesso allo sviluppo di malattie croniche e degenerative. Numerosi prodotti per la pulizia della casa, ad esempio, contengono ammoniaca che provoca irritazione agli occhi e difficoltà respiratorie. L'impiego in modo sistematico e scriteriato di disinfettanti per il bagno, oltre a decimare la flora batterica naturale, assolutamente innocua, favorisce il proliferare di batteri resistenti e più pericolosi. Fra gli inquinanti di tipo organico che vengono principalmente introdotti nelle nostre case, si sono ii monossido di carbonio (CO), il biossido di azoto (NO,) e il biossido di zolfo (SO,Y. I primi sintomi di intossicazione da ossidi sono: mal di testa, debolezza fisica, irritazione agli occhi e difficoltà nella respirazione. CAMPI ELETTROMAGNETICI L'elenco delle sostanze chimiche diffuse negli ambienti chiusi non è stato esaurito, ma vale la pena fare un accenno anche ai contaminanti di natura fisica. Un problema da non sottovalutare è quello della radioattività nei materiali edili. Esiste tutta una serie di tipi di cemento e laterizi che possono contenere quantità variabili di uranio (ad esempio, alcuni graniti e gessi). Di conseguenza, nei locali si accumulano i gas radioattivi esalati dagli ele- dare origine a serie patologie dell'apparato respiratorio. Dagli studi epidemiologici condotti negli ultimi dieci anni per determinare gli effetti dell'esposizione al radon, risulta che questo gas potrebbe essere la più importante causa di cancro polmonare, dopo il fumo di sigaretta. Infine è necessario fare un accenno anche all'inquinamento elettromagnetico, di cui si è cominciato a parlare solo in tempi recenti. Questo tipo di inquinamento è dovuto ai campi elettromagnetici artificiali, generati dagli elettrodomestici, che possono creare disturbi al nostro organismo. Sotto accusa sono anche i telefonini portatili, i videoterminali e i forni a microonde. Recentemente sono stati E' evidente che la rimozione delle molecole pericolose dai nostri edifici è un problema assai complesso a causa delle numerose fonti di inquinamento. Tuttavia, per migliorare efficacemente la qualità dell'aria dei luoghi in cui viviamo, anche noi possiamo fare molto. La strategia più semplice per ridurre la concentrazione di contaminanti consiste nell'aumentare la frequenza dei ricambi d'aria. Per tenere pulita la casa è consigliabile limitare l'uso dei prodotti chimici a favore di quelli naturali; ridurre le dosi di detersivo consigliate e non fidarsi dei prodotti che non necessitano di risciacquo. Per quanto riguarda gli impianti domestici (acqua, gas, elettricità, scarichi, sanitari, ecc.) occorre affidarsi a installatori qualificati ed eseguire periodici controlli. Non tenete inoltre troppo alto il livello di umidità interna e arredate la casa con materiali ecocompatibili. Per quanto riguarda l'edilizia, devono essere effettuati accurati controlli al fine di escludere i materiali contenenti concentrazioni di gas radioattivi superiori ai limiti accettabili. L'elenco delle raccomandazioni e delle possibili soluzioni per vivere in una casa più sicura, è molto lungo, ma lasciatevi guidare dal buonsenso e scegliete un uso più razionale dei prodotti e degli elettrodomestici, riuscirete a vivere in una casa rispettosa dell'ambiente e della vostra salute. I3 MWRONACHE Lodi: convegno "Il clima, l'uomo, l'ambiente" Un pubblico numeroso ha affollato, sabato 14 febbraio, la sala S. Paolo di Lodi, per seguire i lavori del convegno scientifico - divulgativo "n clima, l'uomo, l'ambiente", organizzato dal locale Comitato soci e dall'Istituto Agrario e per l'Ambiente di Villa Igea. Non si è discusso, contrariamente a ciò che indurrebbe a pensare il titolo di nuvole, piogge, venti e gelate in modo empirico, ma viceversa, con un linguaggio chiaro ed accessibile, di ciò che tutti, ed in particolare gli imprenditori agricoli, dovrebbero conoscere circa l'influenza degli agenti atmosferici sulle produzioni del. primario e sulla successiva formazione dei prezzi all'ingrosso e al consumo. Si è così evidenziato come anche i metodi di coltivazione, odi allevamento delle derrate alimentari siano di valenza più o meno ecocompatibile in dipendenza delle metodologie produttive che determinano, poi, le qualità intrinseche del prodotto finale. Per esempio, se una mela viene colta dopo in adeguato periodo di irradiazione solare, dopo aver subito adeguate tutele di lotta antiparassitaria integrata, ha un impatto decisamente migliore sulla salute del consumatore e rispetto alla riduzione del danno ambientale causato dall'utilizzo di pesticidi o anticrittogamici.Lo stesso concetto si può applicare alle carni provenienti da allevamenti che praticano alimentazione e cure veterinarie più adeguate ai parametri previsti. Ovvio , dunque, al termine delle relazioni svolte dai docenti, di introdurre l'argomento dei "Prodotti con Amore", commercializzati da Coop Lombardia come linea propria di naturalità elevata. L'auditorio ha dapprima preso conoscenza da G. Capaldo, del settore commerciale di Coop Lombardia, dell'esistenza di questa linea di prodotti e delle motivazioni sociali che stanno alla loro origine. A chiusura dei lavori, G. Candini, dello specifico comparto Coop Italia, ha illustrato le modalità di contrattazione con i produttori di ortofrutta e carni della linea "Prodotti con Amore", che vengono imposte dalla Coop, e anche della miriade di controlli effettuati a garanzia dei consumatori. I riferimenti numerici sulle quantità dì ''Prodotti con Amore" vendute nella catena dei punti vendita Coop ha così indotto a meditare gli imprenditori presenti circa la validità economica di scelte culturali che tendono alla biologicità, in senso lato. Tutta la filiera dei "Prodotti con Amore", infatti, garantisce il legittimo plus a ciascuno degli attori in gioco. Al produttore salvaguarda i terreni ed un reddito equo al distributore un margine accettabile ed un'immagine "verde"; al consumatore la salvaguardia della propria salute e dell'ambiente a prezzi accettabili. Un'operazione commerciale positiva dunque, per le varie forze che la attuano, fino ad ora non velo; rizzata sufficientemente a causa di una inadeguata comunicazione cui, solo ora, si sta tentando di avviare con una campagna pubblicitaria. Nemmeno i responsabili ai massimi livelli degli assessorati regionali lombardi, della Provincia e dell' Ente regionale di sviluppo agricolo sapevano qualcosa di quello che Coop sta realizzando in questo campo. L'obiettivo cui si potrebbe tendere può essere quello di ricevere una sorta di "Ecolabel" ambientale e salutista da un terzo attore verde, esterno alla Coop, sulla linea dei "Prodotti con Amore" che, tra l'altro ci assegnerebbe un'immagine più aderente a ciò che siamo. I presenti si sono detti disponibili a proseguire la collaborazione con Coop su questi temi. Tra questi La Malfa, autore del volume che ha dato il titolo alla giornata di lavoro, e l'editore Donati di Genova che pubblicherà il n° 0 di una nuova rivista di tematiche agro-ecologiche, muovendo dalla stampa degli atti del convegno dell'Istituto ambientale di Villa Igea - Comitati Soci Coop - AICS di Lodi. La Coop ed i "Prodotti con Amore", saranno compartecipi di queste evento editoriale specializzato. Renato Bandera CREMONA Corsi di "economia cooperativa" CREMA SpOP BRESCIA Alimentazione e cancro A metà Aprile, in alcune sale pubbliche bresciane, organizzato dalla équipe scientifica della Casa di Cura SAnna e dal Centro Sociale Coop Lombardia di Brescia si svolgerà una tre giorni di studio dedicata al rapporto esistente tra alimentazione e cancro (problemi, prospettive e speranze). Ai lavori, previsti per il 16-17-e18 del mese, presenzieranno alcune tra le maggiori personalità scientifiche nazionali in materia ed educatori e dietisti che, approfondendo la bibliografia alimentare in circolazione, dibatteranno delle possibili forme di prevenzione alimentare, praticata anche attraverso una corretta realizzazione degli alimenti. Il Convegno si articolerà in sedute plenarie, tavole rotonde e sessioni di approfondimento specifiche. Coop presenzierà con propri esperti e managers che illustreranno ai qualificati uditori le proprie pubblicazioni stampa, video e i nforinatich e sui temi dell'educazione alimentare, edite per ogni gruppo di consumatori (bambini, donne, anziani, sportivi ecc.). In un apposito workshop, poi, esperti di Coop Italia illustreranno i capitolati che le Coop impongono ai propri fornitori, in difesa della salute e sicurezza dei consumatori, e solitamente molto più restrittivi dei parametri prefigurati dalle vigenti disposizioni legislative. La partnership di Coop Lombardia e del Comitato Soci a questa iniziativa sientifico culturale è da attribuirsi anche alla citazione fatta da una pubblicazione della Sezione toscana della Lega italiana contro i tumori, che ha recensito molte delle pubblicazioni presenti sul mercato dell'educazione alimentare a marchio Coop. Se tutto procederà secondo le intenzioni degli organizzatori gli Atti del Convegno verranno stampati e diffusi tra gli addetti ai lavori e non e, in tempi ravvicinati, si procederà alla redazione di un"Manuale di corretta alimentazione per malati terminali o soggetti a terapia chemioterapica" che, ora, non è assolutamente disponibile per chi, purtroppo è toccato da questo problema. Nei mesi di gennaio e febbraio si sono svolti in alcuni istituti superiori di Cremane i corsi di Economia cooperativa_ Le conversazioni hanno sviluppato i seguenti temi: "Passato e presente del movimento cooperativo", "Le caratteristiche della strategia dell'impresa cooperativa", "Gli aspetti normativi, giuridici ed amministrativi di una società cooperativa", "La costituzione di una cooperativa: prospettive di occupazione". Relatori sono stati: Marco Maggi, Fulvio Bella, Elvira Cossu, Camillo Lonardi di Coop Lombardia e Gianfranco Piseri - vice presidente Associazione Ser vizi Legacoop Lombaradia, Gianluigi Gaboardi -presidente Associazione Circoli Legacoop Lombardia, Camillo Pedrotti - presidente Associazione Cooperative Agricole Lombardia. Le scuole interessate sono state: l'Istituto Tecnico "Beltrami", l'Istituto Tecnico Agrario "Stanga" che per la prima volta hanno intessuto rapporti di collaborazione con Coop Lombardia e l'Istituto tecnica "Einaudi" con cui vantiamo una collaborazione costante. Ai corsi sono stati interessati 150 studenti e parecchi professori. Due si sono conclusi con la visita guidata al l' fpe rcoop di Crema. Il nostro aiuto all'Anffas Si è conclusa l'iniziativa "Un servoscala per l'Anffas" Per quattro settimane la nostra associazione, l'Anffas (associazione nazionale famiglie di fanciulli e adulti subnormali), sezione di Crema, è stata ospitata nella galleria centrale del Centro Commerciale Gran Rondò di Crema. Il direttore del Centro, il dottor Garin, ed il signor Cariohi del Comitato Soci Coop Lombardia ci hanno fornito un considerevole numero di panettoni, che i nostri volontari hanno distribuito a tutti coloro che lo gradivano. Ci è stato consentito, allo stesso tempo, di promuovere una raccolta di fondi per l'acquisto di un servoscala, necessario al laboratorio per disabili che l'Anffas gestisce a Crema. La somma preventivata, diciotto milioni, è stata pienamente raggiunta al termine dell'iniziativa. ha grande disponibilità e sensibilità dimostrata dai responsabili de! Centro Commerciale ci ha inoltre consentito di promuovere l'attività della nostra associazione attraverso la distribuzione di un volantino ai numerosissimi fruitori del centro che si sono avvicendati nel periodo natalizio. Duplice è la nostra soddisfazione: oltre ad aver raccolto la somma necessaria a finanziare il progetto, siamo venuti a contatto con molte persone alle quali abbiamo potuto far conoscere cosa è l'Anffas e quali sono le sue iniziative in risposta ai bisogni delle persone disabili. Non è la prima volta che il gran Rondò promuove iniziative di aiuto e supporto alle problematiche sociali del territorio, e tutte hanno raggiunto lo scopo prefissato. Grazie a tutti per la generosità e disponibilità dimostrate nei nostri confronti, ora siamo sicuri di poter contare su nuovi amici e sostenitori. Per l'Anffas, sezione di Crema la Presidente Daniela Martinenghi Cesare Mainard i Renato Bandera CREMA - SORESINA CREMONA Animazioni nelle scuole Percorso una moda mondiale Hanno preso avvio, a Cremona, le animazioni ppropposte da Coop Lombardia nelle scuole elementari do Colomba" e "Miglioli" ed all'Istituto Tecnico "Patte Ghisleri". Con la collaborazione della cooperativa Pandora nelle scuole elementari si seno svolti, si stanno svolgendo, si svolgeranno i percorsi didattici su "Tutti i gusti sono giusti", "L'orto delle delizie", "Prodotti del Sud Consumi del Nord", "Un corpo che consuma'. Molte le iniziative proposte si concluderanno con la visita al supermercato Coop di via del Sale. Gli alunni e gli studenti interessati sono più di duecento. Promossa dal Comitato Soci Coop Lombardia di Crema, in collaborazione con l'Istituto `Pacioli", ha preso avvio l'animazione "Percorso una moda mondiale'. Le classi interessate sono: terza D periti, terza A programmatori, terza B geometri e terza B ragionieri. Gli studenti interessati sono più di cento. Anche il Comitato soci Coop Lombardia di Soresina ha promosso. in collaborazione con l'ITC Ponzini l'animazione "Percorso una moda mondiale". L'iniziativa avrà luogo nel mese di marzo sia in classe sia all'I percoop e interesserà le classi IV E amministrativo e IV B Igea: più di cinquanta studenti. Si è già concluso il percorso didattico "Occhio all'imballaggio" che ha interessato la scuola elementare. Cesare Main ard i C.M. qlsieltIV 14 Corsi di economia cooperativa Con grande successo si susseguono i corsi di economia cooperativa nelle scuole superiori. Questa volta si è trattato dell'Istituto Professionale di Stato per operatori turistici di Abbiategrasso. i temi affrontati sono stati. l'analisi dell'utenza di un supermercato Coop: il consumatore come utente di riferimento, esposto da Marco Maggi, direttore del Settore Soci e consumatori, l'analisi del messagio pubblicitario, a cura di Enrico Rossi, responsabile della pubblicità di Coop Lombardia. Maria Rosaria Lacelli AVVERTENZA Invitiamo comunque gentili Soci a voler verificare l'esattezza delle quote e delle date presso l'Ufficio Soci Consumatori e Per maggiori informazioni rivolgetevi al vostro Supermercato o Ipermercato Coop Le quote si intendono espresse in migliaia di lire, non includono la quatio di iscrizione, le tosse di irnloorco/sborco ed altre particolarità relative al programma specifico. Toli quote sono sempre relative a sistema. zione in camera a due letti. Condizioni generali come da catalogo a volantino di riferimento. Organizzazione tecnica BSNOLATOURS Agenzia VIAGGI E VACANZE DA MAGGIO IN POI... 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