il Campanile
Periodico d’informazione della Vallata del Tronto
Novembre 2012
Periodico di informazione locale - Sede redazione: Via Roma, 45 - 63030 Castel di Lama (AP) - Aut. Trib. Ascoli Piceno n. 360 del 25/06/1999 - ROC n° 21084 dell’11/05/2011
Tel. e Fax 0736.814041 - [email protected] - www.ilcampanile.info - Anno XIII, numero 8 - distribuzione gratuita
In questo numero:
Editoriale
di Andrea Calvaresi
Il Parlamento Italiano?
Come il villaggio dei Puffi
C
ome noto, la popolazione del Parlamento Italiano
(tra camera e senato) è composta da circa un migliaio di “abitanti” ma per una qualche strana ragione solo un
centinaio di loro salgono agli onori della cronaca, ne’ più
ne’ meno come nel villaggio dei Puffi. Così come i simpatici omini blu, sono una razza sedentaria: continuano a
vivere da secoli nel medesimo posto moltiplicando ogni
hanno le loro riserve naturali tanto da garantirsi una vita
parlamentare pressoché eterna (vedi D’Alema, Fini,
Casini e Company).
Così come nel villaggio blu, ogni “puffopolitico”
nasce con una specifica abilità che gli consente di trovare un posto all’interno della società e al contempo di non
trovare nessuno che gli faccia concorrenza nell’arco della
propria esistenza (appalti alle coop, soldi alle banche,
ricostruzioni incompiute...). Oltre al lavoro pare che lo
Stato fornisca loro anche il divertimento che viene equamente distribuito: immersioni con scorta, feste in
maschera da antichi romani, cozze pelose... Il potere è
integralmente accentrato nella figura del “Grande Puffo
Napolitano” il quale pare rappresentare il potere legislativo, esecutivo e giudiziario, coadiuvato dal “puffo quattr’occhi Monti”. Al di sotto di questa figura vi sono tutti
gli altri puffi tutti alla stessa stregua esclusi i puffolini in
quanto non hanno ancora conseguito la maggiore età
(vedi Renzi).
In teoria la formazione culturale del grande puffo è di
tipo staliniano considerato anche il colore del cappello è
rosso. Pare non esista una reale opposizione a parte una
fazione anarchica rappresentata da “puffoselvaggio” il
quale però è rilegato a vivere lontano dal regime assolutista rifugiandosi nella foresta europea. Nonostante non
esista un opposizione sta di fatto che per una qualche
strana ragione quattr’occhi gli fa da portaborse...
Uno dei grandi misteri della razza presa in esame è la
capacità riproduttiva: infatti esiste un unico esemplare
femminile in età fertile “puffetta Minetti”. La stessa
nascita dell’elemento Puffopolitico è dovuta a cause di
natura artificiale il che ci fa supporre che originariamente la razza fosse priva di donne (....la Bindi?? Non scherziamo!). Unica deduzione: i puffipolitici sono una razza
di origine aliena.
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Editoriale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 2
Come eravamo: il tombolo di Offida. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3
Spesa al risparmio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4
Tradizioni ad Ascoli Piceno e dintorni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 5
PMI Marche:grandi opportunità per il Piceno dalla Russia . . . . 5
Halloween - Allora viene. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6
Attori animali per un successo assicurato . . . . . . . . . . . . . . . . . 7
Sisto V “er Papa tosto” . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8
Tè ed infusi per beneficiare degli effetti positivi delle piante . . 11
Dopo la 130 Berlina ecco la versione Station Wagon . . . . . . . 11
Olio di qualità, raccogliendo al momento giusto . . . . . . . . . . . 12
La ricetta del mese . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 12
Estetica: Si dimagrisce con il bagno turco? . . . . . . . . . . . . . . . 13
I giochi del mese . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 13
È autunno cadono le foglie. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 14
Sport: Uno per tutti... tutti per nessuno . . . . . . . . . . . . . . . . . . 14
Oroscopo del mese . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 15
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periodico d’informazione della Vallata del Tronto
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COME ERAVAMO
Il Tombolo di Offida
di Enzo Agostini
I
l Ricamo al Tombolo ha la sua capitale ad Offida ma negli anni ’50 si diffonde nei paesi limitrofi e castel
di Lama diventa un laboratorio di questa attività.
Camminando per le vie del paese era consuetudine sentire un tintinnio, suono prodotto dal ritmare dei
fuselli che si intrecciano velocemente nel tessere il ricamo. Passati gli anni del dopoguerra il Paese cercava
di ricostruirsi in tutti i sensi e il tombolo rappresentava per l’economia un sollievo non indifferente.
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Ragazze al tombolo - da sinistra: Luciana Vannicola, Norma Agostini, Agnese Scuteri e Giovanna Marchetti.
Sotto - il pizzo a tombolo
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SPESA
AL RISPARMIO
C
di Cecilia Bellisi
ome sappiamo la crisi sta
mettendo in ginocchio i piccoli negozi al dettaglio che cedono sotto la pressione di discount e
supermercati che offrono una
maggiore varietà di prodotti e
prezzi più vantaggiosi.
Gli italiani, piegati sotto una
pressione fiscale che non lascia
respiro e da una serie impressionante di aumenti (gas, elettricità,
acqua), hanno sempre meno
soldi per fare la spesa: infatti in 5
anni le famiglie hanno tagliato il
budget per la spesa di 11 miliardi di euro. In conseguenza di ciò, sono cambiate anche le
abitudini: la nostra “dieta mediterranea”, apprezzata e
famosa in tutto il mondo, sta subendo variazioni ingenti; la
riduzione ha interessato tutte le categorie merceologiche a
cominciare dal binomio pane-pasta, carne e formaggi scesi
rispettivamente del 10%, dell’8% e del 9,9%. Solo su queste
tre voci i tagli valgono oltre 6,6 miliardi di euro. Anche i prodotti “salutistici”, come frutta e vegetali, sono stati colpiti
pesantemente dalla crisi. Nel primo caso la riduzione è di
759 milioni di euro, nel secondo di 835 milioni di euro.
Questa tendenza disastrosa non ha portato, però, diminuzioni sul costo degli alimenti che anzi sembrano aumentare ogni
giorno di più. Altroconsumo, l’associazione in difesa dei
consumatori, ha condotto un’indagine in 61 città italiane
4
dove ha monitorato 950 punti vendita tra ipermercati, supermercati e hard
discount. Nel valutare i diversi
scenari possibili di acquisto e di
possibilità di risparmio sono stati
creati dei carrelli-tipo, sia considerando 531 prodotti di marca,
di ben 104 tipologie diverse
(come biscotti, frutta, detersivi,
bibite), sia scegliendone la versione a scaffale più economica in
assoluto.
La concorrenza tra diversi
punti vendita in città giocano a
favore delle possibilità di risparmio per il consumatore ed è
quello che succede a Pisa, dove la spesa media è la più
bassa di tutte le 61 città analizzate, seguita da Firenze e
Verona. Pecore nere le città delle Regioni del Trentino, Val
d’Aosta, il centro-sud e le isole maggiori.
Ciò che è emerso da questa analisi è che, con un’attenzione particolare all’acquisto, si può risparmiare fino a
1.500 euro all’anno, che salgono a 3.500 se si rinuncia ai
prodotti di marca. Nell’ultimo anno è raddoppiato il numero
delle famiglie che fanno la spesa negli hard
discount e non sono più solo famiglie con un
reddito basso ma anche benestanti, sempre
più attente al risparmio.
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TRADIZIONI AD ASCOLI PICENO E DINTORNI
Barbanera
I
l lunario preferito dai contadini del territorio ascolano era, ed
è ancora oggi, il “Barbanera” edito a Foligno nel 1700.
All’inizio era una sorta di libretto verde che cercava di mantenere l’antica grafica ispirata ai sacri canoni dell’astrologia;
successivamente nel 1761 diventò un datario a foglio unico, comodo da attaccare
sulla parete; fino ad arrivare ai giorni
nostri sotto forma di classico calendario.
Annunciatore di piogge, neve, bel tempo e
congiunzioni astrali, il “Barbanera” è
anche una piccola guida ai lavori dei
campi e ricorda puntualmente feste e ricorrenze nazionali e non.
Un suo vezzo era quello di annunciare
grandiosi eventi come terremoti, guerre,
morte di importanti personaggi; e siccome
secondo lo stile un po’ ambiguo di tutte le
predizioni, non annunciava mai dove, in
un certo senso ci azzeccava sempre. Mese
più o mese meno, purtroppo nel mondo c’è
sempre qualcosa di questo genere, ed il contadino sempre alla
ricerca di un valore magico del lunario, proclamava che
“Barbanera lo aveva detto!” Un tempo poi, era ancora più misterioso perchè lo vendevano zingari, spazzacamini o girovaghi ed
anche quelli che non sapevano leggere (ed erano la maggioran-
di Marina Premici
za), lo compravano per poi magari farselo leggere dal parroco del paese.
Insomma era una specie di libro dei sogni, una somma aulica di paura e speranza, soprattutto quella di diventare ricchi e
felici giocando un terno al lotto, ricavato
dalla disposizione delle stelle.
Personalmente mio nonno consultando
l’almanacco, mi diceva che per esempio il
maiale andava ucciso con la luna calante,
altrimenti salsicce e salami sarebbero
andati in malora, o che le potature andavano fatte con la luna tramontante, oppure
avrebbero attratto gli insetti. Gli agricoltori avevano più fiducia nella luna “nuova”
che in quella “piena”, perchè la seconda
era destinata a morire, mentre la prima sorgeva e rinnovava il ciclo, quindi era più
propizia. “Barbanera” lo diceva e lo dice
chiaramente quando su di esso si legge:
“Luna, sole e ogni altra sfera ora scruta
Barbanera per poter altrui predire tutto quel che ha da venire!”
Se ci pensiamo bene, facciamo i moderni, ma al lotto abbiamo
sostituito il gratta e vinci ed agli antichi “strologhi” gli attualissimi e tanto di moda oroscopi. Non sono forse la stessa cosa?
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ASCOLI / PMIMARCHE:
“GRANDI OPPORTUNITÀ PER IL PICENO DALLA RUSSIA”
di Francesco Petrelli
ASCOLI – “Contemporaneamente alle tante notizie di crisi
economica o territoriale, una molto importante sul piano delle
relazioni internazionali, e sicuramente con ricadute positive
per il Fermano è che Mosca ha completato formalmente l’adesione alla Omc, dopo un lungo percorso durato 20 anni”. A
renderlo noto è il vicepresidente di PmiMarche, Davide
Longo.
“Ci saranno molti cambiamenti per Mosca – prosegue
Longo -, anzitutto la riduzione dei dazi doganali sui beni
importati. Farà, così, da volano per l’aumento della competitività del paese. Una famiglia russa comune potrà comprare prodotti di qualità migliore a prezzi più bassi.
In più l’Omc regolarizzerà le imprese russe verso il contesto internazionale e congelerà, si spera, la diffidenza delle
imprese russe verso i colleghi europei. L’adesione alla Omc
non avrà effetti positivi solo per la Russia, gioverà anche ai
suoi principali membri della Omc”.
“L’interscambio commerciale tra Italia e Russia – conclude
il numero due di PmiMarche - viaggia oltre 27mld di euro
(poca cosa) per cui per le imprese italiane si apriranno evidenti opportunità da sfruttare, saranno rese ancor più interessanti
visto i buoni rapporti diplomatici tra i due paesi”.
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L’angolo di Pio
HALLOWEEN - ALLORA VIENE
on è la vera traduzione ma Halloween, per assonanza, si potrebbe tradurre in “allora viene” e che
cosa viene di questo periodo? La paura, si la paura
dell’anno di grazia 2012 e senza gli scherzetti dei
ragazzini ma qualcosa di vero che è avvenuto 12 giorni anzi notti fa.
La persona che materialmente ha
assistito al singolare fenomeno non
vuole assolutamente comparire e
mi ha fatto giurare in proposito.
Dunque la persona, di buona età,
si era trovata per motivi professionali e a tardissima ora (erano circa
le ore 2 della notte) nei pressi della
vecchia Fonte di Scopalupo e doveva raggiungere un’abitazione sopra il
Colle. Aveva appena parcheggiato la
macchina nel piccolo spiazzo della Fonte e
ha notato un chiarore proveniente dall’interno del
Fontanile da anni in disuso e subito dopo ha sentito
un vociare di donne... si è avvicinato eee… ha visto…
c’erano delle donne vestite anni ’50 che lavavano
delle lenzuola già bianchissime. Poteva essere uno
scherzo? Macché… il nostro
amico ormai bianco come le
lenzuola ha cominciato a
ritrarsi ma una delle
donne ha lasciato il lavabo e lo ha chiamato per
nome… Non andare
lassù – gli ha gridato –
c’è il lupo; subito il nostro
amico ha riconosciuto la
voce di una sua zia defunta
30 anni fa, una zia che era solita
N
6
andare, all’epoca, a lavare i panni alla Fonte di
Scodalupo.
A quel punto il nostro compaesano ha gridato a più
non posso e ha pregato come si può pregare in preda
al terrore… la visione, se è stata una visione,
è svanita nel nulla mentre si è sentito
davvero ululare un lupo e l’ha visto per
un attimo… non aveva la coda.
Scusate cari lettori ma a questo
punto dobbiamo tutti tentare
un’analisi su quanto mi è stato raccontato, un’analisi razionale ed
anche spietata. Può essere davvero avvenuto?
La Fonte di Scodalupo, ormai
completamente abbandonata, ha davvero una ubicazione horror, in aperta
campagna, sotto una specie di dirupo e con
il Cimitero a portata di mano ma può bastare una
simile ubicazione e la notte fonda a favorire la gotica
visione che abbiamo raccontato? Il nostro amico ha
avuto allora una allucinazione? Non dico può darsi
perché la persona potrebbe offendersi, tra l’altro so
quale sia stato il suo travaglio prima di raccontare una
cosa del genere… ha anche avvicinato un Sacerdote.
Certo che l’ultima parte della visione, quel lupo senza
coda, potrebbe far pensare all’origine del nome del
Fontanile… SCODALUPO.
Infine una riflessione perché, se vera la visione,
quelle donne ostentavano quei lenzuoli così bianchi?
Un invito a fare pulizia? Un grido ad evitare i nostri
Lupi famelici? O almeno a tagliare loro la Coda?
Chissà… ma no questo è il mio solito pallino di buttarla in politica… come non detto. Buon Halloween.
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ATTORI ANIMALI PER UN
SUCCESSO ASSICURATO
di Denise De Santis
l mondo della televisione e del cinema da sempre annoveIumani,
ra tra i suoi protagonisti più o meno famosi non solo attori
bensì anche tanti animali.
Spesso sono stati proprio loro a decretare il successo di
un film o di una serie tv.
Pensiamo alla bellissima e intelligente Lassie (che ha persino una stella sulla Walk of Fame a Hollywood), Rin tin tin,
il commissario Rex, Tequila di “Tequila e Bonetti”… E che
dire di Furia cavallo del west? Ci si perde nei ricordi dell’infanzia.
Negli ultimi anni sono stati prodotti con successo così
tanti film con protagonisti animali parlanti da poterlo considerare un genere a sé stante; dai successi “Babe maialino
coraggioso” e “Stuart Little” fino ai pazienti del “Dr. Dolittle”
e “Beverly Hills chihuahua ”.
È curioso come gli attori animali vengano solitamente
considerati attori a tutti gli effetti: soggetti a veri
e propri casting sia per film che per pubblicità e persino
pagati (per un certo periodo Rin tin tin è stato l’attore più
pagato di Hollywood).
A proposito della pubblicità, viene subito in mente il cucciolo di labrador della famosa carta igienica, incarnazione
di coccole e morbidezza. Ma ce ne sono stati molti, sin dai
tempi del carosello quando per lo più erano animali d’animazione come Pippo l’ippopotamo blu, o il pulcino
Calimero che probabilmente ha fatto la fortuna della famosa marca di detersivi. Per non parlare di mucche e marmotte che confezionano cioccolata, cammelli che hanno dato il
nome a sigarette, leoni mangiatori di gelati…
Di recente oltre agli animali in carne ed ossa vengono utilizzate dai pubblicitari diverse creazioni digitali, anche notevolmente realistiche. Attraverso le più recenti e sofisticate tecniche di animazione 3D è possibile rendere umani gli animali, permettendo loro di telefonare o prendere aperitivi.
Si creano così situazioni paradossali ed umoristiche, che
ci pongono in maniera positiva nei confronti del prodotto
reclamizzato. La nostra attenzione durante questi spot ricade
prima sull’animale e solo dopo sul prodotto, e i sentimenti
che gli animali suscitano ci rendono meglio disposti verso
quel marchio.
Obiettivo di ogni tipo di comunicazione pubblicitaria è
quello di trasmettere un’emozione, associando al prodotto
una particolare atmosfera oppure un particolare valore.
Questo può essere fatto con più facilità abbinando il prodotto ad un animale, che a seconda della specie utilizzata
e della situazione pubblicitaria, riesce a trasmettere efficacemente i più svariati messaggi…di simpatia, originalità,
potenza o tenerezza.
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Lotto - Art. da regalo
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il Campanile
di Diamanti N. & Mercuri G.
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Sisto V “er P
Storia e leggende di
F
elice Peretti nasce a Grottammare provincia di Ascoli
Piceno il 13 dicembre del 1520, o 1521 come riportano
altre fonti.
Di umili origini, infatti, il padre originario di Montalto
Marche era un giardiniere, la madre Mariana originaria di
Pieve Bovigliana vicino a Camerino era serva presso il possidente Ludovico De Vecchis.
La sua formazione culturale avvenne grazie all’interessamento di suo zio Salvatore frate francescano, che lo fece
entrare a dodici anni nel convento dei frati conventuali di
Montalto. Proseguì i suoi studi a Bologna, Ferrara e Siena;
qui nel 1547 fu ordinato sacerdote.
Nel 1552 si trovò a Roma, dove si guadagnò la protezione del grande inquisitore Antonio Michele Ghisleri, passato
alla storia come papa Pio V, e la stima di due futuri grandi
personaggi: Sant’Ignazio e San Filippo Neri; più le simpatie di tanti prelati molto influenti tra cui il cardinale
Giovanni Pietro Carafa al secolo papa Paolo IV.
Da quel momento la sua carriera ecclesiastica ebbe una
svolta decisiva, infatti, partecipò come teologo alle discussioni della congregazione per il Concilio di Trento, nel ’57
fu nominato Inquisitore Apostolico a Venezia, nel ’60
divenne consultore del Sant’Uffizio a Roma, mentre nel
1565 lo troviamo in Spagna come teologo dell’Inquisizione
in un processo contro l’arcivescovo di Toledo.
PAPA SISTO
PAPA SISTO
Fra tutti quelli c’hanno avuto er posto
De vicarj de Dio, nun z’è mai visto
Un papa rugantino, un papa tosto,
un papa matto, uguale a Ppapa Sisto.
Fra tutti coloro che hanno occupato il posto
di vicario di Dio, non s’è mai visto
un papa litigioso, un papa duro,
un papa matto, come Papa Sisto.
E nun zolo è da dì che dassi er pisto
A chiunqu’omo che j’annava accosto,
Ma nun laperdonò neppur’a Cristo,
E nemmanco lo roppo d’anniscosto.
E non c’è solo da dire che riduceva a malpartito
Chiunque gli capitasse vicino,
Ma non la perdonò nemmeno a Cristo,
e non lo ruppe neppure di nascosto.
Aringrazziam’Iddio c’adesso er guasto
Nun po’ ssuccede ppiù che vienghi un fusto
D’arimette la chiesa in quel’incrasto.
Ringraziamo Iddio che adesso non può più capitare
La sventura che venga un uomo
E riporti la Chiesa in una tale situazione.
Perché nun ce po’ esse tanto presto
Un altro papa che je piji er gusto
De mettese pe nnome Sisto Sesto
Perché non può esservi tanto presto
un altro papa a cui venga il gusto
di darsi per nome Sisto Sesto.
Giuseppe Gioacchino Belli
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9 Aprile 1834
il Campanile
Papa tosto”
di Nazzareno Agostini
di cardinal Montalto
Nel 1566 il suo primo protettore lo creò vescovo,
e già nel maggio del 1570 era stato nominato cardinale, meglio conosciuto come cardinal Montalto.
Dopo la morte di papa Gregorio XIII, il conclave
era diviso in molte fazioni, così il cardinal Peretti il 24
aprile 1585 ascese al soglio pontificio, scelse di chiamarsi Sisto V in omaggio al francescano Sisto IV.
Il suo pontificato durò poco più di cinque anni,
poiché fu colpito dalla malaria e morì il 27 agosto del
1590. La notizia della sua morte i romani l’accolsero
come una liberazione.
Durante il suo pontificato modificò l’assetto della
città eterna secondo i canoni rinascimentali, restaurò
ponti, costruì acquedotti e nuove fontane, promulgò
diverse leggi dando nuovo impulso al commercio, ma
Sisto V viene oggi ricordato per la sua leggendaria
severità nell’amministrare la giustizia che gli valse il
soprannome di “er papa tosto”.
Una tale reputazione condizionò i cittadini romani
a creare racconti misti di verità e leggenda, uno tra i
più celebri riguarda il suo scetticismo per i miracoli,
che ispirò il poeta Gioacchino Belli in un famoso
sonetto dal titolo “Papa Sisto” (vedi pag. precedente).
Si sparse la voce che fuori Roma un’immagine
lignea di Cristo trasudasse sangue e quando la notizia
arrivò alle orecchie del papa egli, si recò sul posto per
verificare l’accaduto. Volle subito vedere la prodigiosa immagine, si fece portare una scure e dopo aver pronunciato la frase
“come cristo ti adoro; come legno ti spacco” colpì la statua spaccandola e così facendo dimostrò a tutti che all’interno c’era
una spugna imbevuta di sangue animale, giustiziando il proprietario; da qui il famoso detto: “Papa Sisto non la perdonò
neppure a Cristo!”.
Un’altra curiosità su Sisto V nata dall’ironia romanesca: con la riforma delle gabelle, non fidandosi dei funzionari romani, creò un esercito di esattori tutti marchigiani suoi fidati compaesani, per tal motivo nacque il famoso detto: “mejo ‘n
morto dentro casa cchè marchisciano fori daa porta”.
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il Campanile
Tè ed infusi
per beneficiare degli effetti positivi delle piante
li infusi di fiori, frutti ed erbe sono un modo naturale e
G
gradevole per prendersi cura del proprio corpo e restituire equilibrio ed armonia all’organismo.
Per molti sono una sana abitudine alimentare, per altri un
momento di piacere e relax
da concedersi magari a fine
giornata. Oltre alle proprietà
specifiche di ogni pianta, la
buona abitudine dell’infuso
permette di reidratare l’organismo e depurarlo.
Sono tante le occasioni
per gustare un tè o un infuso
caldo.
Al mattino per cominciare
con energia la giornata possiamo preparare una tazza
di tè verde, dalle note proprietà antiossidanti, magari
miscelato con del ginseng,
dopo i pasti una tisana a base di piante digestive come menta piperita, anice, finocchio, tarassaco potrà
aiutarci per eliminare gonfiore e pesantezza, la sera per conciliare il sonno possiamo, invece, ricorrere ad infusi a base di
tiglio, passiflora, melissa, fiori di lavanda. In qualsiasi
momento della giornata possiamo deliziare il palato e placare la fame con qualche infuso di frutta optando per quelli
dolci, con karkadè, mela, chicchi d’uva e ananas, o quelli
dal sapore più esotico con mango e papaya. Soprattutto
nella stagione fredda sono da preferire quelli con le bacche
di rosa canina, ricchissima di vitamina c e per questo ideale
nel prevenire e combattere i malanni di stagione.
Gli infusi hanno, solitamente, un sapore gradevole e per
questo non necessitano di essere dolcificati, ma se desiderate dolcificarli è sempre preferibile usare il miele.
Anche se siamo sempre di corsa concedersi
qualche minuto per una tisana può diventare
un’ottima abitudine per prendersi cura del
nostro corpo.
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Dopo la 130 Berlina ecco la versione Station Wagon
SPAZIO INTELLIGENTE
ASCOLI PICENO – La Hyundai amplia la gamma I30 proponendo, a breve distanza dall’uscita della nuova generazione
della berlina, la nuova versione Station Wagon.
La station coreana è disponibile con 2 motori a benzina
(1400 da 100 cv, 1600 da 120 o 135 cv) oppure con 2 motori
Turbodiesel Common Rail CRDI (1400 da 90 cv, 1600 da 110
o 128 cv), negli allestimenti Classic, Comfort,
Style.
Esternamente la
I30 SW è una
famigliare dalle
linee eleganti, dal
corpo
vettura
seducente come
quello della berlina, dal disegno
sempre più europeo e sempre
meno orientale. Se il
frontale è in tutto e per tutto identico a quello della Berlina,
posteriormente vi sono le maggiori differenziazioni: la I30 SW
è più lunga di 19 cm rispetto alla berlina (tutto ciò dipende
dalle forme allungate del posteriore), ha una coda slanciata e
dinamica, i gruppi ottici dalla forma affusolata come sulla berlina sono di disegno diverso. Salendo a bordo ci si trova dinanzi ad un abitacolo molto curato, spazioso e con un bagagliaio
davvero molto capiente. Analizzando come di consueto la consolle centrale la troviamo racchiusa in un elegante scudo con
rifiniture color argento alluminio, al cui interno troviamo
disposti in maniera organizzata i comandi del clima e della
radio cd. Eleganza e finiture alluminio le ritroviamo anche nel
quadro strumenti e nelle bordature dei quadranti. Ed ora il
momento del test drive: la Hyundai I30 SW provata è stata la
1600 CRDI 110 cv Comfort da 22308 Euro.
di Luciana Foscolo
di Bruno Allevi
La I30 per famiglie è una vettura ideale per
chi cerca il giusto compresso fra comfort, spazio e facilità di guida.
Infatti, la station coreana su strada è molto comoda e confortevole, maneggevole e facile da parcheggiare, ha un ottimo
sterzo e un cambio morbido e dagli innesti rapidi. Spaziosa e
modulabile internamente grazie ai numerosi portaoggetti disseminati per l’abitacolo e grazie soprattutto all’enorme bagagliaio, dove si può caricare facilmente qualunque tipologia di
oggetto.
Infine spazio al propulsore che equipaggia la coreana guidata: il 1600 CRDI Turbodiesel da 110 cv. Questo motore, il
mediano della gamma diesel e il livello di attacco del 1600 con
la potenza più bassa, è elastico e silenzioso, per
nulla sottopotenziato
rispetto al peso del
veicolo coreano e
garantisce prestazioni di tutto
rispetto garantendo al contempo
bassi
costi di gestione. Infine il
listino prezzi: si
va da 17150 Euro
della 1400 Classic
fino ad arrivare a 23050
Euro della 1600 135 cv Style con Cambio
Automatico (Benzina), si va da 19050 Euro
della 1400 CRDI Classic fino ad arrivare a
24550 Euro della 1600 CRDI 128 cv Style con
Cambio Automatico (Diesel).
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il Campanile
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OLIO DI QUALITÀ,
Raccogliendo al momento giusto
U
di Marino Felicioni
n tempo, i lavori in campagna erano scanditi da una
sequenza ben definita, dopo la vendemmia, aveva la priorità la semina del grano e successivamente alla ricorrenza dei
morti, la raccolta delle olive.
Quest’ultima a volte veniva anticipata per evitare piogge e
freddi tipici del periodo, spostata al fine settimana per fruire
della collaborazione di amici e parenti, ritardata per avere la
sicurezza di poter molire in tempi ragionevoli le olive nei
pochi frantoi affollati del paese.
Con il passar del tempo, l’olio ha assunto un ruolo sempre
più importante nell’alimentazione e salute dell’uomo ed è evidente che una simile preziosità è stata oggetto di studi per
migliorarne la qualità.
Poiché un buon olio non nasce dal caso, una serie di ricerche sui caratteri degli oli extravergini, hanno fatto comprendere che la qualità della materia prima svolge un ruolo decisivo,
in particolare essa è legata prioritariamente a due fattori: grado
di maturazione e sanità delle olive. La maturazione è variabile in rapporto alla varietà, andamento stagionale, tipo di terreno, pratiche agronomiche, ecc.
Tanti fattori possono giocare un ruolo negativo sulla qualità: gli attacchi parassitari (mosca soprattutto), la raccolta tramite abbacchiatura, il lungo stoccaggio dei frutti nel periodo
che va dalla raccolta alla lavorazione delle olive, il pessimo
andamento stagionale, la conservazione dei
frutti accatastati in ambienti poco arieggiati,
ecc. La drupa o oliva, man mano che procede la maturazione,
subisce modificazioni macroscopiche e visibili unitamente a
cambiamenti che riguardano i costituenti interni, in particolare:
l variazione del colore dell’epidermide e della polpa (dal
verde al nero);
l calo del contenuti di zuccheri;
l diminuzione della consistenza della polpa,
l riduzione del contenuto in acqua;
l aumento della componente grassa (forte dopo la 13^ settimana dall’allegagione);
l decremento dei fenoli e dell’oleuropeina (principio amaro
dell’oliva).
Al cospetto di tutto questo scenario caratterizzato da grandi cambiamenti, l’agricoltore deve cogliere il momento ottimale e procedere alla raccolta delle olive. Infatti, la raccolta ritardata ci da un olio decisamente acido e magari rancido per fenomeni ossidativi avviati mentre quella troppo anticipata riserva
basse rese ed olio eccessivamente fruttato e povero di caratteristica carica aromatica e gustativa.
La raccolta va fatta quando l’oliva è ben sviluppata ed ha raggiunto un buon grado di “inolizione”, per individuare il momento più opportuno, esistono fondamentalmente due metodi:
l uno analitico che determina l’evoluzione dei parametri
(contenuto di olio, zuccheri, oleuropeina, ecc. per ovvi
motivi poco praticabile nelle piccole aziende);
l uno molto pratico che tiene conto delle variazioni cromatiche dell’epitelio e della polpa delle drupe. Esso ci suggerisce che, per avere una buona resa quantitativa ed ottenere un
olio di ottima qualità, la raccolta va effettuata quando almeno il 75-80% delle olive presenti sull’albero, hanno raggiunto il colore che va dal roso violaceo al nero. È questo
il momento in cui mediamente, si individua il giusto grado
di maturazione che coincide con il valore minimo e costante degli zuccheri e massimo di olio.
La convinzione che ritardare la raccolta significhi maggiore resa è errata, in quanto tutto è dovuto ad un minor contenuto di acqua nei frutti mentre il procedere anticipando i tempi
per ottenere oli verdi con caratteri olfattivi e gustativi intensi
(spesso ispirati da concorsi oleari che premiano oli a maggiore fruttato), comporta uno snaturare la tipicità ed ottenere
caratteri, carica aromatica e gustativa tutt’altro longevi.
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La ricetta del mese
Tortino al cioccolato
con cuore morbido
di Stefania Cicconi
Ingredienti (per 8/9 porzioni circa)
175 g di cioccolato fondente, 125 g di burro; 110 g di zucchero; 30 g di farina; 3 uova;
Procedimento
Sciogliere a bagnomaria il cioccolato con il burro, montare le uova, lo zucchero e la farina, quindi amalgamare i due composti. Imburrare ed infarinare due stampini di stagnola e riempirli per
3
circa /4. Preriscaldare il forno a 180° ed infornare per 10-12 minuti. Sformare il tortino in un piatto e spolverare o in alternativa accompagnarlo con panna, gelato o frutta fresca.
Se non si vuole consumarlo subito, coprirli con carta stagnola e riporli in congelatore. Verranno
successivamente cotti, appena tolti dal congelatore, in forno preriscaldato.
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il Campanile
e
t
i c
a
minuti, dopodichè si sottoporrà ad una bella doccia fredda e
potrà rientrare nella stanza per una
seconda seduta.
All'interno del bagno turco è sempre
sistemata una piacevole fontanella di
acqua fresca che aiuta a rendere la permanenza, all'interno di esso, più piacevole.
Al termine si procederà ad integrare i
liquidi persi con una buona tisana o con
succo di frutta e poi....
ci si sdraia sul lettino per “subire” un
confortevole e benefico massaggio.
Purtroppo il bagno turco è sconsigliato
a cardiopatici e sofferenti di affezioni polmonari.
Alla prossima amici, il nostro viaggio
nella beauty farm continua e vi racconterò tante belle cose sulla vasca idromassaggio. Buona vita a tutti .
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t
ari amici, oggi come promesso, vi ragguaglierò sulle
proprietà del Bagno Turco, conosciuto anche con il
nome di Hammam.
Il bagno turco ha origini decisamente lontane, lo praticavano gli antichi romani, i greci, gli egizi i quali, già allora,
capivano che questa terapia era purificante e rigenerante
per il corpo e lo spirito.
Quando entriamo in un hammam, siamo in un ambiente
caldo ma con un elevata umidità e i benefici iniziano proprio dalla migliore circolazione che ne consegue dal contatto col vapore.
Inoltre si eliminano le impurità della pelle e stimolando la
sudorazione c'è la conseguente espulsione di tossine
(responsabili, fra l'altro dell'odiata cellulite).
Altri benefici sono la riduzione dei reumatismi, dei grassi
in eccesso, il miglioramento del sistema respiratorio e la riduzione di stress.
Spesso ad una seduta di bagno turco si associa un bel
massaggio con olio caldo in modo da favorire un piacevole e duraturo senso di benessere.
La seduta nella stanza di vapore può essere suddivisa in
due parti, nella prima il soggetto resterà dentro per 15/20
s
C
di Loredana Valery
E
Si dimagrisce con il bagno turco?
I giochi del mese
Orizzontali
Verticali
1 È un riferimento per i naviganti – 4 Piena di grasso – 11 Tipi di molluschi
dotati di conchiglia – 18 Detto di affare pubblico – 21 La prima desinenza
dei verbi – 22 Il Fondo per l’Ambiente Italiano -24 L’io di Leonardo – 25
Popolazione di stirpe mongolica – 26 Il veleno contenuto nelle sigarette –
29 Località sciistica del Colorado – 31 Alleviare, placare – 32 Ciocca di
capelli colorata -33 Il nome della Ninchi – 34 E’ per la creazione di uno
Stato ebraico – 36 Isola greca – 39 Un articolo... romanesco. – 40 Tutela
gli... occupati. – 45 Romanzo di Goethe. – 46 Sono rilasciati alla cassa. – 48
Faticosa salita – 49 Né tua né sua -51 Lago canadese – 52 Arbusti dai fiori
rosa – 56 Le consonanti di nuovo – 57 Un’azienda petrolifera – 58 La bella
Moric – 59 Prefisso per... dente – 60 La mafia calabrese – 62 Il Sebastian
dell’atletica – 64 Se accentato nega - 65 Vivono all’ombra... della
Ghirlandina - 67 Strumenti del volo - 68 Precede Alamein - 69 C’è
quello canadese e quello giapponese - 70 E’ un sostituto.... ecclesiastico 71 Strumento di misura del fresatore - 72 La nota sovrana
2 Si occupa di strade (sigla) - 3 Prime nell’oasi -4 Li nascondono le
esche - 5 La prima preposizione - 6 Si dice di guerra interna - 7Soldati
di guardia - 8 Custodi, uscieri - 9 Diva di Hollywood - 10 Fermare... il
colpevole - 11 Il centro di Mestre - 12 Livide, pallide - 13Allevamento
di uccelli - 14 Comandante francese nella 1° Guerra Mondiale - 15 Il
nome del chitarrista Meteney - 16 Cittadina della provincia di Brindisi 17 La capitale del Colorado - 19 Ci si spinge con un piede - 20
Preposizione articolata - 22 Di cosa irreale, inconsistente - 23La i greca
- 27 Il nome senza consonanti - 28 Battaglia per mare e per cielo - 30
Poeta russo - 31 L’ex gruppo di Pelù - 32 Regione geografica del Regno
Unito - 35 Unità strutturale del rene -37 Ha... la mia stessa età - 38 Ne
sa... di legge (abbr.) - 41 Laboratorio di moda - 42 Sigla di Latina - 43
Les Bains... in Francia - 44 Sigla del software preinstallato nei computer
- 47 Cotone per imbottiture - 50 Una squadra... milanese - 52
Raggruppamento, frotta - 53 Il suono... del campanello - 54 Fu costretto a sposare la cognata - 55 Fiume e Stato degli USA nord-orientali - 59
Bussa...alla porta - 61 Articolo plurale - 63 Escursionisti Esteri - 65 A
me - 66 Né si né no
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di Giuseppe Traini
È AUTUNNO
CADONO LE FOGLIE
A
ll’improvviso dopo tanto caldo e la
sospirata pioggia è arrivato l’autunno. Giornate terse, con un’aria pungente, qualche volta proprio fredda; ma
la natura fa il suo corso e quando sembra che tutto cambia, tutto procede
secondo un disegno ben preciso.
L’autunno è una delle stagioni più
affascinanti, i boschi si tingono di mille
colori, con il rosso degli Aceri, l’arancio dei Faggi, il bruno delle Querce,
cominciano a cadere le foglie ma non è
la stagione della morte anzi, è forse la stagione della vita per
eccellenza!
Infatti, in autunno si fanno le semine più importanti. I
cereali, grano e orzo si seminano in questo periodo.
In giro si vedono campi arati che sembrano brulli e nudi
ma ben presto anche sotto la neve, si copriranno di verde.
Nel giardino è il periodo migliore per la messa a dimora
di piante, arbusti, bulbi e anche per la semina dei prati.
Oggi c’è la tendenza
di realizzare prati pronto effetto con il
prato in zolle, ma se riusciamo a preparare bene il terreno, un prato seminato
in autunno ci dà ottimi risultati.
In autunno non abbiamo solo piante
nude e spoglie ma anche tanti fiori che
possono rallegrare i nostri giardini.
Ciclamini, viole, svariate perenni
che fioriscono in questi periodi ma
senza dimenticare i crisantemi che non
sono da identificare come “fiori dei
morti” ma credo che vista la moltitudine di forme e colori,
possiamo tranquillamente piantumarli nei nostri giardini per
rallegrare angoli ombrosi e roccaglie.
A proposito di piantare ricordatevi del Vostro orto!
E a tutti gli amici ricordo che la mia partecipazione ai
FATTI VOSTRI quest’anno andrà in onda tutti i giovedì
sempre alle 12:20 circa. Buon verde a tutti!
[email protected]
Uno per tutti,
tutti per... nessuno
di Athos Capriotti
S
ono trascorsi diversi anni dalla prima metà dell’800 in cui uno dei
maestri del romanzo storico, lo scrittore francese Alexandre
Dumas, in uno dei suoi capolavori, “I tre moschettieri”, raccontava le audaci imprese
dei quattro moschettieri che al levar del loro grido di battaglia Tutti per uno, uno per
tutti affrontavano temibili avversari mossi dallo spirito di unità che sarebbe stato il
segreto della loro forza.
Unità per l’appunto, la parola chiave che dovrebbe diventare il punto di riferimento per le società sportive lamensi, questo perché negli ultimi anni sono nate diverse
società calcistiche a poche centinaia di metri di distanza le une dalle altre. Tante squadre dilettantistiche poco attrezzate che portano ad una disgregazione all’interno del
paese con l’aumento di sfide stracittadine ad alimentare un certo astio tra le compagini della stessa città, inevitabile conseguenza di agguerriti derby.
La soluzione, a mio parere utopistica, potrebbe essere quella di instaurare di comune accordo una collaborazione tra le varie
società, per fondare un vivaio di giovani che faccia da serbatoio ad un’unica squadra in grado di disputare campionati di alto
livello. Continuando con questo sistema si rischia di far aumentare una concorrenza che porterà ad una guerra tra le varie squadre del paese anche solo per assicurarsi le prestazione di alcuni giocatori, oltre al problema principale, ossia quello della scarsa
disponibilità di campi per allenarsi, di certo non un beneficio per i ragazzi dei settori giovanili, vogliosi di crescere e migliorare, ma bloccati dal problema del numero limitato di infrastrutture disponibili.
Il progetto della costruzione di un Centro sportivo polifunzionale è in standby da più di 3 anni. Sarà forse ora di pensare più
concretamente alla realizzazione di un palazzetto dello sport?
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Dott.ssa Daniela Dialetto
Informatore Scientifico
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il Campanile
[email protected]
Oroscopo Novembre 2012 a cura di Linda Schafe
Ariete - Andare a vivere dall’altra parte del mondo per
passione? È una follia che ti suona familiare. Forse ti è
già capitato negli ultimi 6 mesi... o non vedi l’ora di
farlo succedere. Novembre ti porta rinascita in tutti i settori, Mercurio positivo spinge a realizzare progetti (anche in capo
al mondo!) e a Saturno opposto rispondi con la linguaccia. Ogni
bisogno d’affetto sarà appagato tra le mura domestiche.
Bilancia - Chi ha a che fare con te in questi giorni noterà qualcosa di diverso. Un nuovo taglio di capelli? Un
profumo? No, quella che sprigioni è vera e propria
Armonia. Inondi la stanza, come appena tornata da un
viaggio in Tibet. Il superfluo è passato in secondo piano. Anche se
nel tuo aspetto c’è qualcosa da migliorare e i dubbi sulla nuova o
vecchia fiamma restano. Ma il bivio è Bilancia!
Toro - Non c’è disordine nella vita di un Toro. Anche il
caos metropolitano si trasforma in una tranquilla passeggiata in bicicletta. Se qualcuno ti taglia la strada,
procedi fiducioso, spinto dal vento di Giove che continua a soffiare favorevole e ti fa inciampare sulla fortuna. Sensualità alle stelle, il barometro segna flirt come se fosse
agosto. Guai a non sfruttarla!
Scorpione - Continuano guerre stellari e che la forza sia
con te! Novembre è il tuo mese e i pianeti ti festeggiano
con una nuova positività. Giove opposto tenta di sabotarti la festa con qualche malumore e i soliti pensieri
apocalittici “non troverò mai la persona o il lavoro giusto per
me!”. Marte ti rende istintivo e pronto a litigare con il vicino di
scrivania. Ma arriva Venere a riportare intrighi e savoir faire.
Gemelli - Pioggia, vento, dolori articolari e umore storto... no, la stagione fredda non fa proprio per te. È appena iniziata e già stai cercando un volo per le Maldive. La
quadratura di Marte ci mette lo zampino e ti fa arrivare
la sera a casa stravolto come dopo la maratona di New
York. Che fatica! Non ti basta sapere che il 2012 sarà uno splendido anno per toglierti il broncio.
Sagittario - Il tuo proverbiale sorriso questo mese
potrebbe farsi nervoso. Cosa c’è che ti agita? Le ambiguità di una Vergine? Il noioso tran tran quotidiano?
Forse i troppi impegni non ti fanno apprezzare quello
che hai: Mercurio e Venere ti rendono libera come una farfalla e
la più bella del reame. Mondane, divertenti... e assonnate. Ma
d’altronde la notte è giovane!
Cancro - Casa dolce casa. C’è una frase più adatta per un
cancro? Malgrado l’aria determinata e stakanovista sul
lavoro, sei l’emblema del focolare domestico. E questo
mese, non vorrai far altro che vivere l’intimità delle cose
semplici. Un divano, un libro, la compagnia giusta. Stai
arrivando al nocciolo della verità e i dubbi si dissolvono. Giove placa
i nervi e Marte accende le voglie. Mica ti starai innamorando?
Capricorno - Chi la dura la vince. La nuvoletta nera che
ti sovrasta da mesi ha un messaggio per te: più lunghe
sono le difficoltà e più ne uscirai rafforzato. A novembre
finalmente lo capirai anche tu e a sorpresa, ritroverai
fiducia nelle tue capacità: è il momento di tuffarsi nel vuoto,
Marte e Giove ti fanno da paracadute. E chi ti vedeva freddo e
determinato conoscerà il tuo lato tenero e appassionato. Wow!
Leone - Piacere a tutti richiede un grande dispendio di
energia. Negli ultimi mesi ti è costato più del solito ma
a novembre qualcosa riparte. Ricominci da te! Non ti
lasci travolgere dai giudizi, procedi sull’obiettivo, concreto e scaltro nello scegliere gli alleati sul lavoro.
L’umore va sulle montagne russe ma hai smesso di lanciare
occhiatacce in giro. Incontri hot con Scorpioni e Cancri.
Acquario - Lavoro, lavoro, soltanto lavoro... ma stavolta, l’hai voluto tu! Caro Acquario, ultimamente gli ostacoli non sono mancati, hai pensato di nuovo di cambiare molte cose di te. Ma a novembre la tenacia porta i
primi risultati. Non devi più fare tutto da sola, arrivano gli alleati. Amici, amanti, fidanzate, genitori. Che tu lo voglia ammettere
o no, le cose in due si fanno meglio! Il gusto della compagnia ti
farà sentire dolce come un babà.
Vergine - La vita da fidanzato devoto e sempre attento
a rendere perfetto qualunque momento può essere sfiancante. Idem per il lavoro o con lo studio: l’impegno è al
massimo ma non sempre lo sforzo viene subito ripagato. Piccole inquietudini nel cielo di novembre, ma Marte
congiunto col tuo segno le spazza via con un soffio. Non avrai
neanche il tempo di arrabbiarti, lo specchio ti sorride: il pilates
finalmente mostra i suoi effetti.
Pesci - Accidenti. È tornato il Leone-uomo sbagliato di
cui ti eri invaghita e hai smesso di ragionare? Cara
pesciolina non è la prima volta. Senza amore niente ha
senso per te. Questo mese però dovrai fare i conti con la
temuta concretezza di Marte in Vergine. I sogni si fanno più reali,
volare si può ma a basse altitudini e... senza farti prendere dalla
malinconia.
il Campanile
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Periodico d`informazione della Vallata del Tronto