Drammaturgia musicale 3 (Michele Girardi) OBIETTIVI FORMATIVI Considerando nel loro insieme le quattro componenti principali del teatro musicale – libretto e partitura, regia e scena – e caratterizzandosi con una marcata impronta analitica, sollecita la partecipazione attiva dei frequentanti, mediante seminari di ricerca individuale e di gruppo. PROGRAMMA DEL CORSO «Et vive la musique qui nous tombe du ciel!». Procedimenti drammaturgici fra teatro musicale e altri generi nei secoli XIX e XX. I titoli lirici otto-novecenteschi che contengono effetti spaziali sono un’infinità, andando dall’opéra francese nelle sue molteplici declinazioni formali al melodramma verista, da Verdi a Wagner, da Strauss a Puccini, da Berg a Janáček e molti altri autori. Effetti spaziali sono previsti anche nel repertorio corale e sinfonico, dalla Grande messe de morts di Berlioz alla Messa di requiem di Verdi fino alla Seconda Sinfonia di Mahler ecc., a dimostrazione che i confini fra i generi, specialmente nel fin de siècle, sono davvero esili. BIBLIOGRAFIA Per l’inquadramento generale si tengano presenti i volumi 8 (R. DI BENEDETTO, Romanticismo e scuole nazionali, Torino, EDT, 1991), 9 (F. DELLA SETA, Italia e Francia nell’Ottocento, Torino, EDT, 1993) e 10 (G. SALVETTI, La nascita del Novecento, Torino, EDT, 1991) della Storia della musica, a cura della Società italiana di musicologia, II ediz. (ediz. economica: 2012-2013). Per l’inquadramento di fondo si leggano: C. DAHLHAUS, Drammaturgia dell’opera italiana, in Storia dell’opera italiana, vol. 6, «Teorie e tecniche. Immagini e fantasmi», Torino, EDT/Musica, 1988, pp. 79-162 (anche come volume autonomo: Torino, EDT, 2005); M. VIALE FERRERO, Lo spazio scenico, in ivi, vol. 5, «La spettacolarità», Torino, EDT/Musica, 1988, pp. 1-122; per uno sguardo preliminare d’insieme sul tema specifico si consulti M. e GIRARDI, «Et vive la musique qui nous tombe du ciel!». L’espace sensible sur la scène du XIX siècle, testo della relazione presentata al convegno L’arrivée des médias radiophonique et cinématographique et l’idée d’espace «sensible» dans la dramaturgie musicale (Paris 8-11 aprile 2014; in rete: http://www5.unipv.it/girardi/cnf/20140410_Paris/20140410_MG_espace.htm). DIDATTICA DEL CORSO La didattica prevede lezioni frontali e seminari, e la valutazione mediante un colloquio orale. Poiché il modulo si svolgerà prevalentemente in forma seminariale la frequenza è fortemente consigliata. Il docente terrà un’ampia introduzione metodologica al lavoro di ricerca dei frequentanti, definendo il contesto e i titoli da considerare nei seminari (la scelta per un argomento seminariale su questa tematica è molto ampia), inserirà di volta in volta nella pagina in rete indicazioni bibliografiche durante lo svolgimento del corso (cfr.: http://musicologia.unipv.it/girardi/2016_DM3/DM3_2016.htm), e il programma d’esame al termine delle lezioni. METODO DI VALUTAZIONE Colloquio orale. AVVERTENZE Per esigenze didattiche, il programma potrà subire variazioni se i frequentanti saranno meno di otto.