7 ° GIOVEDÌ 26 NOVEMBRE 2015 ore 20.30 VENERDÌ 27 NOVEMBRE 2015 ore 20.3 0 JURAJ VALČUHA | Direttore VILDE FRANG | Violino Britten Mendelssohn 7 ° GIOVEDÌ 26 NOVEMBRE 2015 ore 20.3 0 VENERDÌ 27 NOVEMBRE 2015 ore 20.3 0 JURAJ VALČUHA | Direttore VILDE FRANG | Violino Benjamin Britten (1913-1976) Concerto in re minore op. 15 per violino e orchestra (1938/58) Moderato con moto Vivace Passacaglia. Andante lento Durata: 33’ ca. Ultima esecuzione Rai a Torino: 10 dicembre 2004, Kazushi Ono, Frank Peter Zimmermann. Felix Mendelssohn-Bartholdy (1809-1847) Sinfonia n. 3 in la minore op. 56 Scozzese (1829/42) Introduzione e Allegro agitato [attacca] Scherzo assai vivace [attacca] Adagio cantabile [attacca] Allegro guerriero e Finale maestoso Durata: 40’ ca. Ultima esecuzione Rai a Torino: 4 dicembre 2009, James Conlon. Il concerto di giovedì 26 novembre è trasmesso in collegamento diretto su Radio 3 per il programma “Radio 3 Suite”. BENJAMIN BRITTEN Concerto in re minore op. 15, per violino e orchestra Nel 1939 anche in Gran Bretagna i venti di guerra e le minacce delle dittature si fecero sentire in modo evidentemente preoccupante per tutti coloro che facevano del pacifismo e della libertà personale un ordine esistenziale primario; tra questi si possono annoverare Benjamin Britten e quello che doveva diventare il compagno artistico e sentimentale della sua vita, il tenore Peter Pears. I due, seguendo l’esempio dell’amico poeta Wystan Hugh Auden, grazie al quale Britten aveva preso coscienza delle sue inclinazioni politiche, nonché di quelle sessuali, si trasferirono in America, dove il compositore poté intensificare la sua attività e definire il suo stile, tanto eclettico quanto radicato nella tradizione, poiché capace di utilizzare tutte le evoluzioni che il linguaggio musicale ha sviluppato nella sua storia per ottenere una comunicatività immediata ed efficace. Fra le opere del periodo americano figura il Concerto per violino e orchestra op. 15, eseguito per la prima volta alla Carnegie Hall di New York il 28 marzo del 1940 dal violinista Antonio Brosa e dalla New York Philharmonic Orchestra diretta da John Barbirolli. Il lavoro, impostato su uno stretto rapporto tra solo e orchestra, si presenta in tre movimenti, il primo, Moderato con moto, si apre con una cellula musicale puramente ritmica proposta dai timpani e costruita su un intervallo di quinta; su di essa il violino distende il primo soggetto, una melodia di lirica dolcezza che va a sovrapporsi al motteggiare dell’idea precedente, passata al fagotto e poi a varie altre parti dell’orchestra. Anche il secondo soggetto, di natura più dinamica, è introdotto da un elemento ritmico, che il violino presenta in forma di accordi staccati; tutto lo sviluppo centrale è costruito sul secondo soggetto, che non comparirà più nella ripresa, annunciata dal ritorno del tema cantabile negli archi, su cui il solista inserisce entrambe le cellule ritmiche introduttive ai temi. Una breve cadenza del violino conclude il movimento, mentre i timpani prima e gli archi in pizzicato poi riespongono rispettivamente i due ormai familiari motti ritmici. Lo spirito da Scherzo del secondo movimento, Vivace, è definito sin dall’introduzione al tema «saltellante» che domina la prima sezione, proposto dal violino sul borbottio di sostegno del fagotto. La zona di cantabilità centrale è costruita sul melodizzare un po’ improvvisante del solo che, una volta portatosi nel registro acuto, frantuma la linea in schegge sonore raccolte e disperse dai due ottavini. Torna il tema iniziale ma per poco: l’orchestra si fissa ostinatamente sulla linea melodizzante della parte centrale e proprio partendo da questa il violino costruisce la sua ampia cadenza solistica, nella quale trova spazio anche il richiamo ai temi del primo tempo. L’ingresso dei tromboni segna il passaggio al finale, una Passacaglia composta su un tema giocato sull’alternanza di toni e semitoni, nel pieno rispetto dello spirito moderato della danza di origine spagnola, ambiguamente conclusa da un trillo del solo che non consente di definire il modo maggiore o minore della tonalità predominante di re. Paolo Cairoli (dal programma di sala del 9 dicembre 2004) FELIX MENDELSSOHN-BARTHOLDY Sinfonia n. 3 in la minore op. 56 Scozzese In giro per la Scozia Nel 1829 Mendelssohn girava per la Scozia: uno dei tanti viaggi alla ricerca di quella formazione culturale che ogni intellettuale del suo ceto sociale doveva avere. Fu una tappa importante, densa di suggestioni letterarie; la scoperta di Walter Scott, il fascino ineffabile dei Canti di Ossian; tutti stimoli interessanti per un ragazzo nato in giacca e cravatta, che poteva permettersi di vivere alla ventura solo attraverso le pagine di un libro. Mendelssohn da un bel po’ di tempo si sentiva un adulto: il suo talento da enfant prodige lo aveva costretto a crescere rapidamente; ma quella terra di saghe e leggende non poteva risultare indifferente alla sensibilità di un ragazzo che doveva ancora compiere vent’anni. Una delle emozioni più intense venne da Edimburgo; Mendelssohn andò a visitare Holyrood House, l’antica residenza della famiglia regnante; e tra quelle mura non poté fare a meno di respirare un’atmosfera carica di storia secolare: La cappella ha perso il tetto, è tutta ricoperta di erba. Fu su quell’altare che Maria Stuarda venne incoronata regina di Scozia. Ogni cosa è rovinata, in decadenza e a cielo aperto. Credo di aver trovato in quel luogo l’idea con cui iniziare la mia sinfonia scozzese. Quello spaccato di decadenza scosse con violenza l’immaginazione di Mendelssohn. Ed effettivamente i primi abbozzi della sinfonia presero forma ancora in terra scozzese. Ma ci vollero più di dieci anni perché il lavoro fosse completato nel gennaio del 1842 ed eseguito per la prima volta in pubblico il 3 marzo dello stesso anno a Lipsia sotto la direzione dell’autore. La dedica alla regina Vittoria ha il sapore dell’omaggio doveroso a una terra che si era sempre dimostrata ospitale nei confronti di Mendelssohn. Ma viene da pensare che dietro quella figura coeva si nascondesse la vera ispiratrice della sinfonia, quella Maria Stuarda paladina del cattolicesimo che forse non sarebbe stato opportuno citare nella terra dei protestanti. La composizione è un inno alla patria delle grandi leggende nordiche. Tutto profuma di antico, fin dalla pagina introduttiva, con il suo tono da ballata arcaica: un tema che sembra accompagnare una passeggiata tra le rovine di un’epoca gloriosa ormai estinta, e anche l’Allegro agitato emerge dalle nebbie di un ‘pianissimo’ che sembra alludere a una memoria remota. Pare che molte delle melodie principali siano ispirate al canto tradizionale scozzese. Ma ciò che Mendelssohn cerca è soprattutto il ritratto di una cultura con la luce alle spalle, costretta a voltarsi indietro per sentirsi fiera della sua storia. La forma è uno degli aspetti più ambiziosi della sinfonia: quattro movimenti collegati senza soluzione di continuità (le indicazioni riportate in locandina sono estrapolate dall’intestazione della partitura Breitkopf probabilmente furono suggerite da Mendelssohn per il programma di sala dell’epoca - ma non corrispondono a quelle inserite in testa ai singoli movimenti e nelle parti staccate). La coda del primo movimento, nella quale sembrano accendersi i fendenti dei venti nordici, va ad adagiarsi su una calma reminiscenza dell’introduzione; ma è da quella discesa verso il basso che prende forma il moto vorticoso dello Scherzo, con le sue piroette da festa popolare all’aria aperta. E qualcosa di simile accade anche con il movimento successivo, l’Adagio cantabile, il quale nasce proprio dove muore lo Scherzo; spento il sogno di festa, la landa scozzese si riempie di nuove malinconie: i corni tornano a cantare il mito di un passato irrecuperabile; mentre i violoncelli cullano una melodia che possiede già i lineamenti delle nostalgie tardoromantiche. Ci vuole un gesto violento degli archi per tornare con i piedi per terra; è l’attacco dell’ultimo movimento, Allegro guerriero, con i suoi fremiti nervosi che non lasciano un attimo di respiro alle melodie cantabili dei legni; la leggenda eroica sembra essersi trasformata nelle grottesca immagine di una danza di streghe alle prese con le loro fatture. Ma è solo un episodio; poco dopo torna a farsi sentire il clima da ‘c’era una volta’ su cui si era aperto il primo movimento; ed è un ultimo sincero sguardo al passato prima che la coda esploda in una solennità che fatica a essere credibile. Una svista d’autore In occasione della prima esecuzione pubblica della Sinfonia “Scozzese”, Mendelssohn decise di presentare il lavoro sprovvisto del sottotitolo programmatico. Il carattere popolare presente nella partitura non sfuggì ad alcun commentatore; ma nessuna recensione riuscì a contestualizzare l’origine dell’ispirazione mendelssohniana. Robert Schumann, addirittura, fece confusione con la Sinfonia “Italiana”, eseguita per la prima volta nel 1833, e parlò di «antiche melodie cantate nell’amabile Italia». D’altra parte il viaggio di Mendelssohn in Scozia risaliva a tredici anni prima; nessuno poteva più collegare i due eventi. Furono solo alcune somiglianze con l’ouverture intitolata La grotta di Fingal, anch’essa figlia di una suggestione scozzese, a spingere alcuni critici a collegare la nuova sinfonia al clima nordico dei canti di Ossian. Andrea Malvano (dal programma di sala del 3 dicembre 2009 ) JURAJ VALČUHA Juraj Valčuha è Direttore principale dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai dal 2009. Nato nel 1976 a Bratislava vi studia composizione e direzione e prosegue gli studi a San Pietroburgo con Ilya Musin e a Parigi. Nel 2006 debutta con l´Orchestre National de France e al Comunale di Bologna con La bohème. Viene regolarmente invitato dalle maggiori compagini internazionali quali i Münchner Philharmoniker, la Philharmonia di Londra, la Filarmonica di Oslo, la DSO di Berlino, la Gewandhaus di Lipsia, l’Orchestra della Radio Svedese, la Staatskapelle di Dresda, la Pittsburgh Symphony, la Los Angeles Philharmonic, la San Francisco Symphony, la National Symphony di Washington, la New York Philharmonic, la Filarmonica di Berlino, l´Orchestra del Concertgebouw di Amsterdam, l’Orchestra del Maggio Musicale e dell’Accademia di Santa Cecilia. Con l´OSN Rai ha effettuato tournée al Musikverein di Vienna, alla Philharmonie di Berlino, nella stagione di Abu Dhabi Classics, al Festival Enescu di Bucarest, a Verona e a Rimini Nella stagione 2013/2014 ha diretto l’Orchestra dell´Accademia di Santa Cecilia al Festival di Bratislava e a Roma. Sono seguiti concerti con la Filarmonica della Scala, i Münchner Philharmoniker, la Philharmonia di Londra, la Pittsburgh Symphony, le Orchestre delle Radio NDR di Amburgo, WDR di Colonia, della Radio Svedese di Stoccolma e della NHK a Tokyo. Ha diretto inoltre una produzione de L’amore delle tre melarance di Prokof’ev nell’edizione 2014 del Maggio Musicale Fiorentino. La stagione 2014/2015 lo ho impegnato in una tournée con l´OSN Rai che ha toccato Monaco, Colonia, Zurigo, Basilea e Düsseldorf con Arcadi Volodos. Ha diretto Turandot al San Carlo di Napoli e Jenůfa al Comunale di Bologna oltre ai concerti con le orchestre sinfoniche di San Francisco, Pittsburgh, Washington e Los Angeles, con l’Accademia di Santa Cecilia, la Konzerthaus di Berlino e i Wiener Symphoniker. Nella stagione 2015/2016 ritroverà la New York Philharmonic, la Pittsburgh e la San Francisco Symphony, l´Orchestre de Paris, l´Orchestre National de France, la Philharmonia a Londra e in tournée, l´Orchestra dell´Accademia di Santa Cecilia, l´Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, le orchestre della Radio di Francoforte e di Amburgo e i Münchner Philharmoniker. VILDE FRANG Nata in Norvegia nel 1986, è stata scelta da Mariss Jansons all’età di 12 anni per il debutto con l'Orchestra Filarmonica di Oslo. Ha studiato con Kolja Blacher alla Musikhochschule di Amburgo e con Ana Chumachenco alla Kronberg Academy. Ha lavorato con Mitsuko Uchida nell’ambito del premio Borletti-Buitoni nel 2007 e dal 2003 al 2009 è stata studentessa borsista della Fondazione Anne-Sophie Mutter. Nel 2012 le è stato assegnato il Credit Suisse Young Artists Award ed è stata invitata per il debutto al Festival di Lucerna con i Wiener Philharmoniker diretti da Bernard Haitink. Tra le maggiori orchestre internazionali con cui collabora spiccano: Mahler Chamber Orchestra, London Philharmonic, Philharmonia, Gewandhaus Orchester di Lipsia, Filarmonica di San Pietroburgo, Symphonieorchester des Bayerischen Rundfunks, Orchestre de Paris, Filarmonica di Oslo, NHK Symphony Tokyo; tra i direttori Vladimir Ashkenazy, Mariss Jansons, Ivan Fischer, Vladimir Jurowski, Vasily Petrenko, Paavo Järvi, Esa-Pekka Salonen e Yuri Temirkanov. Nella stagione 2015-16 debutterà con l’Orchestre Philharmonique de Radio France, Orchestre National de Belgique, Orchestra della Radio di Stoccarda, Deutsches Symphonie Orchester Berlin e NDR Sinfonieorchester Hamburg. Debutterà inoltre con i Berliner Philharmoniker e Simon Rattle nell’ambito del concerto annuale europeo. È invitata come solista e in ensemble da camera ai Festival di Salisburgo, Verbier, Lucerna, Proms di Londra, Schleswig-Holstein, George Enescu, Lockenhaus e Primavera di Praga. Sarà artista residente nell’edizione 2016 del Mecklenburg-Vorpommern Festival. Collabora abitualmente con Gidon Kremer, Yuri Bashmet, Martha Argerich, Leif Ove Andsnes, Steven Isserlis, Nicolas Altstaedt e il Quartetto Ebène. Partner abituale è il pianista Michail Lifits, con cui ha suonato in sale quali Concertgebouw di Amsterdam, Musikverein di Vienna, Philharmonie di Berlino, Wigmore Hall, Royal Albert Hall, Tonhalle di Zurigo, Bozar di Bruxelles. Nel 2016 il duo debutterà alla Carnegie Hall. Vilde Frang ha già suonato con l’OSN Rai per il Prix Italia del 2012, interpretando il Concerto di Čajkovskij. Registra in esclusiva per Warner Classics. Il suo debutto discografico è stato premiato dall’Edison Klassik Award e dal Classic BRIT; altre registrazioni hanno ricevuto molti premi tra cui Editor's Choice di Gramophone, Diapason d'Or, Deutsche Schallplattenpreis e Echo Klassik Award. Suona un Jean-Baptiste Vuillaume del 1864. PARTECIPANO AL CONCERTO VIOLINI PRIMI *Roberto Ranfaldi (di spalla), °Marco Lamberti, Antonio Bassi, Constantin Beschieru, Lorenzo Brufatto, Irene Cardo, Aldo Cicchini, Patricia Greer, Martina Mazzon, Enxhi Nini, Sara Pastine, Francesco Punturo, Matteo Ruffo, Elisa Schack. VIOLINI SECONDI *Roberto Righetti, Valentina Busso, Pietro Bernardin, Roberto D’Auria, Carmine Evangelista, Jeffrey Fabisiak, Paolo Lambardi, Alessandro Mancuso, Marcello Miramonti, Francesco Sanna, Isabella Tarchetti, Carola Zosi. VIOLE *Luca Ranieri, Geri Brown, Matilde Scarponi, Giorgia Cervini, Riccardo Freguglia, Alberto Giolo, Agostino Mattioni, Davide Ortalli, Margherita Sarchini, Clara Trullén Sáez. VIOLONCELLI *Pierpaolo Toso, Ermanno Franco, Giacomo Berutti, Stefano Blanc, Michelangiolo Mafucci, Carlo Pezzati, Stefano Pezzi, Fabio Storino. CONTRABBASSI *Gabrieli Carpani, Antonello Labanca, Alessandro Belli, Luigi Defonte, Pamela Massa, Vincenzo Venneri. FLAUTI *Marco Jorino, Fiorella Andriani, Paolo Fratini. OTTAVINI Fiorella Andriani, Paolo Fratini. OBOI *Francesco Pomarico, Franco Tangari. CLARINETTI *Luca Milani, Graziano Mancini. FAGOTTI *Elvio Di Martino, Mauro Monguzzi. CORNI *Corrado Saglietti, Marco Panella, Emilio Mencoboni, Bruno Tornato. TROMBE *Marco Braito, Ercole Ceretta, Roberto Rivellini. TROMBONI *Diego Di Mario, Antonello Mazzucco. TROMBONE BASSO Gianfranco Marchesi. TUBA Daryl Smith TIMPANI *Claudio Romano PERCUSSIONI Alberto Occhiena, Emiliano Rossi. ARPA *Margherita Bassani *prime parti ° concertini CLASSICA PER TUTTI Ascoltare, conoscere, incontrare, ricevere inviti per concerti fuori abbonamento, scoprire pezzi d’archivio, seguire le tournée dell’Orchestra, avere sconti e facilitazioni. In una parola, diventare AMICI. Sono molti i vantaggi offerti dall’associazione Amici dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai: scegliete la quota associativa che preferite e iscrivetevi subito! Tutte le informazioni e gli appuntamenti sono disponibili sul sito www.amiciosnrai.it o scrivendo a [email protected]. Torino - Auditorium Rai - Concerti - Stagione 2015.2016 4 concerti per le famiglie con l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai LE DOMENICHE DELL’AUDITORIUM MERCOLEDÌ 23 DICEMBRE 2015 ore 15.30 Concerto di Natale “Fiaba e Musica” 5 concerti dei complessi da camera dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai I concerti saranno preceduti da brevi presentazioni a cura degli esecutori stessi 5 ° In collaborazione con LIONS CLUBS INTERNATIONAL DISTRETTO 108 Ia 1 JURAJ VALČUHA | direttore LORENZO BRANCHETTI (Milo Cotogno) | attore Musiche di Ljadov, Grieg, Prokof’ev, Rimskij-Korsakov, Dukas DOMENICA 29 NOVEMBRE 2015 ore 10.30 CAMERATA STRUMENTALE “EPTAFONÉ” SABATO 9 GENNAIO 2016 ore 16.00 presentazione di Massimo Bernardini CONSTANTIN BESCHIERU | Violino SALVATORE PASSALACQUA | Clarinetto CRISTIAN CREVENA | Fagotto MARCO BRAITO | Tromba DEVID CESTE | Trombone VINCENZO VENNERI | Contrabbasso CARMELO GULLOTTO | Percussioni Igor Stravinskij Histoire du soldat, balletto in due parti su libretto di Charles-Fernand Ramuz (con narrazione degli esecutori stessi) Tutti i concerti saranno registrati e andranno in onda su Radio 3. Poltrona numerata in ogni settore 5,00 euro Poltrona numerata Under 30 in ogni settore 3,00 euro CONVENZIONE OSN RAI - VITTORIO PARK Tutti gli Abbonati, i possessori di Carnet e gli acquirenti dei singoli Concerti per la Stagione Sinfonica OSN Rai 2015/16 che utilizzeranno il VITTORIO PARK DI PIAZZA VITTORIO VENETO nelle serate previste dal cartellone, vidimando il biglietto di sosta nell’apposita macchinetta installata nel foyer dell’Auditorium Toscanini, avranno diritto allo sconto del 25% sulla tariffa oraria ordinaria. PER INFORMAZIONI RIVOLGERSI AL PERSONALE DI SALA O IN BIGLIETTERIA. Le varie convenzioni sono consultabili sul sito www.osn.rai.it alla sezione “riduzioni”. JAMES CONLON | direttore Musiche di Varèse, Beethoven Auditorium Rai "Arturo Toscanini" di Torino Biglietteria via Rossini 15 10124 - Torino Tel: 011/8104653 011/8104961 Fax: 011/8170861 [email protected] www.osn.rai.it Biglietti in vendita dal 1° dicembre 2015 Poltrona numerata in ogni settore: 10,00 euro Poltrona numerata Under 15 in ogni settore: 5,00 euro SABATO 16 GENNAIO 2016 ore 16.00 presentazione di Massimo Bernardini JURAJ VALČUHA | direttore TRULS MØRK | violoncello Musica di Schumann SABATO 5 MARZO 2016 ore 16.00 presentazione di Massimo Bernardini JURAJ VALČUHA | direttore NIKOLAJ DEMIDENKO | pianoforte Musica di Ligeti, Beethoven I CONCERTI 8 ° GIOVEDÌ 3 DICEMBRE 2015 ore 20.3 0 VENERDÌ 4 DICEMBRE 2015 ore 20.3 0 JOSEP PONS | Direttore ANITA RACHVELISHVILI | Mezzosoprano MARIA TOLEDO | Cantaora Alberto Ginastera Estancia, quattro danze dal balletto Manuel de Falla – Luciano Berio Siete canciones populares españolas per mezzosoprano e orchestra (orchestrazione di Luciano Berio) Manuel de Falla El amor brujo (versione 1915) CARNET da un minimo di 6 concerti scelti fra i due turni e in tutti i settori Adulti: 24,00 euro a concerto Under 30: 5,00 euro a concerto SINGOLO CONCERTO Poltrona numerata: da 30,00 a 15,00 euro (ridotto giovani) INGRESSO Posto non assegnato: da 20,00 a 9,00 euro (ridotto giovani) BIGLIETTERIA Tel. 011/8104653 - 8104961 - Fax 011/8170861 [email protected] - www.osn.rai.it www.facebook.com/osnrai instagram.com/orchestrasinfonicarai @OrchestraRai