Trimestrale di comunicazione istituzionale e di prodotto Numero 0 novembre 1999 Filiale di TorinoTassa pagata - stampe non periodiche - aut. 262/PRF L’INTERVENTO CONTRIBUENTE E FISCO: UN RAPPORTO DESTINATO A MIGLIORARE di Flavio Dezzani UFFICI UNICI Stanno per aprire i quattro uffici delle entrate di Torino. Oltre al capoluogo, sono interessati anche i comuni di Venaria, Druento, Settimo Torinese e San Mauro. pag.2 e 3 I rapporti tra il Contribuente ed il Fisco sono sempre stati difficili. Il Fisco non si è mai “fidato” del Contribuente ed il Contribuente ha sempre visto nel Fisco il Soggetto che lo derubava della sua ricchezza sotto forma di imposte (impropriamente denominate tasse).Un “Fisco moderno” non può accettare passivamente questa immagine: le imposte sono indispensabili allo Stato per fornire ai cittadini i servizi collettivi destinati allo sviluppo del Paese. Il Contribuente deve avere contezza che le imposte che va a pagare sono “giuste” e che la “Macchina fiscale” è a sua disposizione per informarlo sui suoi doveri tributari. Per garantire e sorvegliare il corretto funzionamento del rapporto tra “Contribuente e Fisco” è stato istituito il Comitato Tributario Regionale per il Piemonte, il quale ha intrapreso le seguenti iniziative: 1) la definizione della “Carta dei diritti del contribuente” in occasione delle verifiche fiscali dell’ufficio imposte o della Guardia di Finanza; 2) il monitoraggio sulla qualità dei rapporti tra il Contribuente ed il Fisco. La verifica fiscale rappresenta sempre un momento traumatico per il Contribuente, sia esso una persona fisica ovvero una grande impresa. Il Contribuente si sente aggredito dagli Uomini del Fisco e le contestazioni sono vissute come sua incapacità ad interpretare ed applicare le leggi tributarie. La “Carta dei diritti del Contribuente” sarà consegnata ai soggetti sottoposti a verifiche fiscali al fine di renderli edotti dei loro diritti e dei mezzi di difesa di cui possono avvalersi, nonché dei loro obblighi e delle limitazioni cui sono sottoposti durante la verifica. Il “Monitoraggio” sulla qualità dei rapporti Contribuente/Fisco sarà realizzato mediante un questionario che dovrà essere compilato da 5.000 contribuenti, i quali dovranno esprimere un giudizio sui loro attuali rapporti con il Fisco, nonché proporre correttivi e suggerimenti sui servizi informativi offerti dall’Amministrazione Finanziaria. L’Ufficio Relazioni con il Pubblico ( U.R.P. ) è la struttura individuata dalla “Macchina fiscale” per essere a disposizione del Contribuente nei “casi di bisogno”, che sicuramente sono destinati a crescere con il formarsi di una coscienza fiscale volta alla “giusta imposta”. BANCHE DATI P.A. Il Piemonte apre la strada all'interscambio dei dati tra pubbliche amministrazioni: siglato a Torino l'accordo tra la Regione e la Direzione Regionale delle Entrate. pag.4 ASSISTENZA AL CITTADINO Il Centro di Servizio di Torino migliora l'assistenza telefonica "Pluritel" per fornire informazioni più complete. Sarà lo stesso ufficio a contattare il richiedente. pag.5 CARTELLE SBAGLIATE Grazie alla nuova procedura di autotutela, a fine ottobre già oltre 2000 correzioni effettuate nella nostra regione direttamente dagli uffici delle imposte e delle entrate. pag.5 MILLENNIUM BUG Il baco dell'informatica incubo di fine millennio della società moderna. Tecnici all'opera per evitare che il computer porti l'orologio indietro di un secolo. pag.6 DATI E PRODOTTI SI ringrazia il Prof. Dezzani, ordinario di Ragioneria presso la facoltà di Economia dell'Università di Torino e componente del Comitato Tributario Regionale, per l'autorevole contributo gentilmente offerto. Accertamenti con adesione in forte crescita negli uffici del registro, che nei primi otto mesi del '99 hanno superato del 50% i risultati dell'anno scorso. pag.7 1 AL VIA GLI UFFICI DELLE ENTRATE DI TORINO L’apertura delle quattro sedi prevista per fine novembre nalizzazione e valorizzazione delle risorse. Nel prossimo mese di novembre verranno attivati in Il nuovo Ufficio è progettato per svolgere una più efficaTorino quattro Uffici delle Entrate. ce azione amministrativa, fornire servizi di migliore qualiLe nuove strutture, che costituiscono uno dei punti qualità al Cittadino assicurandogli adeguata assistenza affinficanti del progetto di riforma dell’Amministrazione ché possa ottemperare ai propri doveri fiscali con magFinanziaria in corso di attuazione, assorbono le compegiore semplicità e con procedure più celeri. tenze attualmente esercitate dagli Uffici del Registro, Il Contribuente, infatti, avrà un unico interlocutore in dalle Imposte Dirette, dagli Uffici I.V.A. e dalle Sezioni materia di imposte dirette, Staccate della Direzione registro ed I.V.A.,determinaRegionale delle Entrate. to in base alla circoscrizione Pertanto, alla data di attivaove si trova il proprio domicizione dei nuovi uffici, prevista lio fiscale. per il prossimo 26 novembre, Ogni Ufficio sarà diviso in tre verranno soppressi il 1° e il aree: 2° Ufficio delle Imposte - la prima, di facile accesso, è Dirette di Torino e tutti gli destinata al ricevimento del Uffici del Registro aventi sede pubblico ed all’erogazione dei nel capoluogo (Ufficio del servizi richiesti. E’ costituita Registro Atti Pubblici, U.R. da ampi e confortevoli uffici, Atti Privati, U.R. Successioni, nel cui ambito verranno forniU.R. Atti Giudiziari, U.R.A.R. e ti i servizi di front-office e U.R. Bollo e Demanio). back office (codici fiscali, parL’Ufficio I.V.A. e la Sezione tite I.V.A., registrazioni atti, Staccata della Direzione presentazione ricorsi, gestioRegionale delle Entrate proL’ufficio delle Entrate di Torino 2, in via Vaninetti 50 ne rimborsi, etc.). Detta seguiranno la loro attività limistruttura, denominata “Area tatamente alla trattazione di servizio al Contribuente”, è concepita in modo da assidelle pratiche dei comuni della provincia rientranti nella curare al pubblico, con professionalità e confort, i servizi competenza degli Uffici delle Entrate ancora da attivare richiesti . (Chieri, Chivasso, Ciriè, Ivrea, Pinerolo, Rivoli e Susa). - la seconda, dove vengono svolte tutte le fasi del conLa realizzazione dei nuovi Uffici delle Entrate, oltre che trollo, la definizione delle maggiori imposte accertate e la essere un momento importante per la Città di Torino, gestione della riscossione e dell’eventuale contenzioso, è costituisce una tappa fondamentale del processo di situata in una posizione più riservata ove non sarà concambiamento in atto dell’Amministrazione Finanziaria finasentito l’accesso del pubblico. lizzato alla modifica dell’attuale modo di operare degli - la terza, destinata allo staff di direzione, svolge le attiviuffici periferici per conseguire, in termini di efficienza e di tà riguardanti la programmazione, il controllo di gestione efficacia, concreti benefici nell’espletamento dei servizi. e la gestione del personale. La realizzazione del progetto è legata ad una nuova cultura di gestione dell’Amministrazione Finanziaria fondata su moderni principi di organizzazione del lavoro, di razio- Sedi e competenze degli uffici di Torino UFFICIO DELLE ENTRATE SEDE COMPETENZA TERRITORIALE Corso Bolzano 30 Via Corte d’Appello 10 Via Cernaia 30 Circoscrizioni 1 – 3 a a TORINO 2 Via Vaninetti 50 Circoscrizioni 4 – 5 Comuni di Venaria, Druento, Settimo Torinese TORINO 3 Via Sidoli 35 Circoscrizioni 2 – 8 – 9 – 10 TORINO 4 Corso Regio Parco 43 Circoscrizioni 6 – 7 Comune di San Mauro TORINO 1 Sportello Atti giudiziari Sportello U.R.A.R. – TV 2 Trimestrale di comunicazione istituzionale e di prodotto UFFICI DI TORINO, UN LAVORO DI SQUADRA DURATO UN ANNO Intervista ad Antonio Viola, coordinatore dei lavori Progettare e realizzare in poco più di un anno gli uffici unici delle entrate di Torino era una vera e propria scommessa contro il tempo. Ma il team costituito dalla Dre, questa scommessa l’ha vinta. Per saperne di più, siamo andati a trovare Antonio Viola, direttore dell’Ufficio Iva di Torino (ma in partenza per Genova, dove assumerà le funzioni di direttore regionale delle entrate per la Liguria), che ha coordinato le operazioni quale referente della DRE. D. Anzitutto, direttore, auguri per il nuovo incarico. Per gli uffici di Torino missione compiuta, dunque. Ma da dove avete cominciato? R. Da un esame dello sviluppo territoriale della città, per capire quali avrebbero dovuto essere i punti principali serviti dagli Uffici delle Entrate. Abbiamo individuato tre punti distinti: Nord, Sud e Centro, dopo di che abbiamo incominciato a cercare i locali. D. Perché quattro uffici? R. Dobbiamo fare un piccolo passo indietro. Posto che i locali dovevano avere un’ampiezza maggiore di 3000 metri quadrati, è stata organizzata una gara d’appalto per l’affitto dei locali degli Uffici di Torino Nord e Torino Sud. Per l’Ufficio del centro, invece, è stato deciso lo stabile di Corso Bolzano 30 già sede dell’Ufficio I.V.A. e del Primo Ufficio II.DD.. Quest’ultima scelta è stata dettata sia da ragioni economiche (lo stabile è demaniale) che pratiche, data la posizione centralissima. L’ipotesi di un quarto Ufficio, fortemente voluta dalla DRE, era comunque legata alla possibilità di reperire un locale del Demanio. Questo è stato possibile quando il Compartimento del Territorio ci ha proposto un immobile in Via Bologna, che potrebbe diventare di proprietà demaniale a seguito di una permuta attualmente in trattazione con il Comune di Torino. La DRE, allora, ha deciso di utilizzare provvisoriamente il vicino edificio attualmente già occupato dal II Ufficio II.DD., sito in Via Padova. D. I quattro uffici sono facilmente raggiungibili? R. Sicuramente. Oltre ai mezzi pubblici, esistono ampi parcheggi. Addirittura nei due Uffici nord e sud vi sono parcheggi sia interni per il personale che esterni per i contribuenti. D. Quali altre difficoltà avete incontrato? R. E’ stato difficile sistemare il primo ufficio: quello di Corso Bolzano. Per diversi tipi di problemi. Il primo è stato lo scarso tempo a disposizione per effettuare i lavori. Se non avessimo ottenuto una procedura d’urgenza, non avremmo potuto finire i lavori per novembre, mese fissato per l’apertura. Per l’edificio di corso Bolzano, abbiamo dovuto ristrutturare l’immobile mentre l’attività degli uffici che vi sono ospitati continuava: l’ufficio I.V.A. e l’Ufficio Imposte, infatti, hanno dovuto continuare ad operare sia pur con un minor spazio a disposizione. Sono stati necessari traslochi, riorganizzazioni dei reparti: tutto in considerazione del fatto che era comunque necessario lo spazio per permettere il corretto svolgimento dei servizi al pubblico. D. Lei ha ricevuto l’incarico alla fine del 1998: qual è la prima cosa che ha fatto? R. Ho pensato a come raggiungere l’obiettivo di aprire quattro uffici in così poco tempo, elaborando subito un piano da sottoporre al Direttore Regionale Dott. Orsi. Ci tengo, inoltre, a dire che tutto questo non sarebbe stato possibile senza la collaborazione del personale della Direzione Regionale e del team coordinato dal dott. Accardi. D. Si dice che uno dei problemi principali della costituzione degli uffici unici sia quello della sistemazione degli archivi. R. E’ vero. Non era affatto semplice trovare una soluzione per sistemare 30 anni di atti pubblici e privati e successioni. Grazie ad un accordo con l’Archivio di Stato, siamo riusciti a liberare i locali ma soprattutto a conservare gli atti in modo dignitoso. Accettando di ritirare gli atti, il responsabile dell’Archivio di Stato, Dott.sa Ricci, ha permesso di salvare documenti di importanza storica, che altrimenti sarebbero quasi certamente andati perduti. D. Adesso che è tutto pronto, lei passa la mano. Ha qualche suggerimento per i futuri direttori degli uffici unici? R. E’ necessario che diano notevole importanza ai servizi ai contribuenti. Mettendo insieme i vari adempimenti e le professionalità degli uffici cessanti, l’obiettivo principale deve essere quello di semplificare i rapporti con i contribuenti evitando che per imposte diverse ci si debba rivolgere a sportelli diversi.I nuovi direttori dovranno, quindi, impegnarsi a creare lo “sportello unico”. POSTA ONLINE PER LA FISCALITÀ LOCALE Presso il servizio della fiscalità locale della Direzione Regionale delle Entrate è stata attivata una casella di posta elettronica. Questo l’indirizzo: [email protected] 3 FISCO-REGIONE, AL VIA L'INTEGRAZIONE DELLE BANCHE DATI Siglato a Torino il primo accordo in Italia sull'interscambio informatico Un protocollo d’intesa per lo scambio di informazioni fra Ministero delle Finanze e Regione è stato siglato il 4 agosto presso la sede della Direzione Regionale delle Entrate per il Piemonte, a conclusione di un’accurata attività preparatoria. Con l’accordo, che costituisce il primo del genere in Italia, la Direzione Regionale Entrate e la Regione Piemonte hanno posto le premesse per una reciproca collaborazione che si propone, attraverso l’integrazione dei rispettivi sistemi informativi, il miglioramento dei controlli tributari, la semplificazione degli adempimenti dei cittadini, l’interscambio anagrafico con i Comuni del territorio regionale e una maggiore diffusione dei servizi già erogati dalle Amministrazioni finanziaria e regionale. La possibilità di interscambi di notizie consentirà, tra l’altro, di migliorare la gestione delle imposte regionali, quali l’IRAP e le Tasse Automobilistiche, e di fornire ai Comuni il servizio di inserimento del codice individuale fiscale nelle anagrafi dei residenti. Inoltre informazioni anagrafiche aggiornate, come quelle relative alla residenza, eviteranno all’Amministrazione finanziaria disguidi nelle notifiche delle cartelle di pagamento e nell’effettuazione dei rimborsi di imposta. Il protocollo, infine, impegna le parti ad individuare nuove aree di intervento fra le quali alcune nell’esclusivo interesse dei cittadini, quali l’istituzione di sportelli unificati per la prestazione dei servizi e la sperimentazione di una carta elettronica dei veicoli, sostitutiva del libretto di circolazione, in collaborazione con gli altri organismi competenti. FINANZIAMENTO ENTI LOCALI,COSÌ L’IRPEF PER LE PROVINCE NOTE SULL’ADDIZIONALE PROVINCIALE ALL’IRPEF ISTITUZIONE Legge 13.5.1999 n. 133 art. 12 che ha modificato il D.Lgs 28.9.1998 n. 360. DECORRENZA Dal 1° gennaio 1999. PROVVEDIMENTI Con uno o più decreti del Ministero delle Finanze da emanare entro il 15 dicembre dell’anno che precede quello dell’applicazione è stabilita l’aliquota di compartecipazione ed è conseguentemente determinata l’equivalente riduzione dell’aliquota dell’IRPEF ordinaria. BASE DI CALCOLO L’addizionale è determinata applicando al reddito complessivo determinato ai fini dell’imposta sul reddito delle persone fisiche (al netto degli oneri deducibili riconosciuti ai fini di tale imposta) l’aliquota stabilita. PRELIEVO Redditi di lavoro dipendente Il prelievo è operato dal sostituto d’imposta all’atto di effettuazione delle operazioni di conguaglio relative a vecchi redditi. L’imposta è trattenuta in tre rate uguali a partire dal periodo di paga successivo a quello in cui le stesse sono state effettuate o, in caso di cessazione del rapporto, in unica soluzione nel periodo di paga in cui sono svolte dette operazioni. Il 22/10/1999 è stato depositato in Commissione Bilancio del Senato un emendamento in materia fiscale che prevede, tra l’altro, l’estensione del meccanismo di rateizzazione (da 3 a 11 rate) già previsto per l’addizionale regionale. L’importo da trattenere o trattenuto deve essere indicato nel CUD. Altri redditi Si procede con autotassazione. 4 A CHI E’ DOVUTA Alla Provincia nella quale il contribuente ha il domicilio fiscale alla data del 31 dicembre dell’anno cui si riferisce l’addizionale ovvero, per i lavoratori dipendenti, alla Provincia in cui il sostituito ha il domicilio fiscale alla data delle operazioni di conguaglio ed è versata unitamente all’IRPEF. RIPARTIZIONE La ripartizione tra le Province è effettuata dal Ministero dell’Interno a titolo di acconto sull’intero importo delle somme versate entro lo stesso anno in cui è effettuato il versamento, sulla base dei dati forniti dal Ministero delle Finanze concernente le risultanze delle dichiarazioni dei redditi e dei sostituti d’imposta, presentate per l’anno precedente a quello cui si riferisce l’addizionale. Trimestrale di comunicazione istituzionale e di prodotto PIÙ SEMPLICE L'AUTOTUTELA SULLE CARTELLE DI PAGAMENTO DEL CDS Ecco i primi dati sulle correzioni effettuate direttamente dagli uffici periferici A fine ottobre, sono 2037 le correzioni o gli annullamenti di cartelle esattoriali emesse dal centro di servizio di Torino che sono stati effettuati direttamente dagli Uffici delle entrate e delle II.DD. della regione. La rilevante novità, finalizzata a risolvere i problemi di comunicazione con i Centri di Servizio, è stata attuata con le seguenti direttive: - CM n. 128 del 9 giugno 1999 della Direzione Centrale per l’Accertamento; - Comunicazione di servizio n.165 del Centro Informativo dell’Anagrafe Tributaria. Sentiti i principali Uffici della Regione la Direzione Regionale, con direttiva della Divisione V del Servizio per l’Accertamento, in data 25 giugno 1999 ha fornito pratiche istruzioni agli Uffici delle Entrate e a quelli delle IIDD per la ricezione, la lavorazione delle istanze di sgravio e la successiva trasmissione dei fascicoli al Centro di Servizio. Organizzati dalla DRE, di concerto con il Centro di Servizio, si sono tenuti, nei mesi di giugno e settembre, due seminari dedicati agli operatori degli Uffici, illustrativi dell’utilizzo delle procedure. Per lo svolgimento di questo importante servizio sono stati assegnati in Regione 100 posti di lavorazione, di cui 10 al Primo Ufficio delle II.DD. di Torino. Lavorazione sgravi agli uffici, situazione al 26/10/99 CENTRI DI SERVIZIO RECORDS TOTALI (solo 740) ACQUISITI (uffici) IN ELENCO (uffici) BOLOGNA 33777 303 210 GENOVA 30752 571 391 BARI 47145 1502 696 SALERNO 46609 10301 4970 TORINO 29246 4248 2037 PALERMO 18051 14449 6475 TRENTO 5158 434 353 MILANO 26001 663 587 PESCARA 36111 332 210 ROMA 17659 3430 1485 VENEZIA 38999 609 347 totale 329508 36842 17761 CENTRI DI SERVIZIO, A TORINO PIÙ AMPIA L’ASSISTENZA “PLURITEL” Come è ormai noto, il contribuente può ottenere informazioni di carattere fiscale direttamente dalla propria abitazione componendo i numeri telefonici 164.74 e 164.75. Nel primo caso viene avviata una procedura di risposta in automatico che si presenta come la più idonea per una serie di informazioni come le scadenze fiscali del mese o i calcoli relativi alle dichiarazioni dei redditi o ICI; nel secondo caso si entra in comunicazione con un operatore a cui viene proposta la richiesta di informazione. Per le regioni Piemonte e Valle d’Aosta tale servizio telefonico detto “PLURITEL” è prestato dal Centro di Servizio di Torino attraverso un pool di operatori specializzati, coordinato da un responsabile. Recentemente il servizio è stato riorganizzato in modo da fornire una migliore assistenza al contribuente. Mentre prima venivano soddisfatte le chiamate a cui l’operatore poteva dare solo risposte a carattere generale sugli esiti di un ricorso o una istanza, in quanto la motivazione di determinati provvedimenti dell’Ufficio era solo a conoscenza del Reparto Operativo, con una recente disposizione è stata stabilita una stretta collaborazione tra PLURITEL e settori operativi. Le richieste che necessitano di un approfondimento vengono trasmesse a fine giornata ai Reparti operativi,i quali relazionano poi agli addetti al PLURITEL. Il PLURITEL, ricevute queste notizie, provvede a richiamare telefonicamente il contribuente per fornire un’informazione completa di quanto richiesto. 5 31/12/1999: SI VOLTA MILLENNIO CON L’ANSIA DEL BACO VIRTUALE In tutto il mondo si lavora per evitare un disastroso tilt dei sistemi informatici L’uomo, da sempre, associa a numeri e date particolari un valore quasi soprannaturale, come se eventi catastrofici ed eccezionali si potessero verificare solamente in un momento ben preciso, già fissato all’inizio del Tempo. Così, se si è guardato con sospetto ogni cambio di secolo, il passaggio da un millennio a quello successivo (essendo un evento ben più raro) ha sempre catalizzato l’attenzione dei “catastrofisti”. Negli ultimi mille anni il mondo intero è stato completamente trasformato: il misticismo medioevale è stato scalzato dall’avvento della tecnologia e dalla più completa fede nella razionalità e nelle capacità umane. Ma sarà proprio l’impiego massiccio della tecnologia – di cui non possiamo più fare a meno – a procurare guai, questa volta? Il problema legato all’anno 2000 - noto nei paesi anglofoni come Y2K (dove Y sta per year e K per 1000) – tecnicamente è molto semplice: consiste nella possibilità che chip e computer non gestiscano correttamente il passaggio fra il 31 dicembre 1999 e il 1° gennaio 2000. Fino a qualche anno fa era consuetudine trattare gli anni prendendo in considerazione solamente le ultime due cifre: questa scelta è stata dettata – nell’informatica - non tanto da una stranezza degli tecnici, ma da fattori puramente economici. Infatti, il costo proibitivo degli hard disk e delle memorie aveva portato a “risparmiare” sulla quantità dei dati da gestire e memorizzare: ad esempio, indicare le sole ultime due cifre dell’anno, senza preoccuparsi del “19”! Con queste premesse è chiaro che non è questione di virus o di “baco” (anche se è definito così), ma di adozione di una convenzione poco lungimirante: per questo l’errore non è facilmente individuabile e quantificabile, proprio perché si annida nelle pieghe del massiccio processo di automazione ed informatizzazione degli ultimi venti anni, sia nell’hardware che nel software. Nessuno è in grado di prevedere quale sarà la vera portata di questo fenomeno senza precedenti: sia perché coinvolgerà il mondo intero nel giro di 24 ore (grazie ai fusi orari) sia perché non è possibile fare delle “prove generali globali”! I computer meno recenti potrebbero leggere l’anno 2000 come 00 e quindi interpretarlo come 1900: le reazioni ad un simile abbaglio potrebbero spaziare dal blocco totale al malfunzionamento, magari non prontamente evidenziato. Inoltre anche i programmi che visualizzano le date mediante quattro cifre potrebbero essere coinvolti: una presentazione corretta dell’anno su carta o a video 6 potrebbe essere frutto di una preposizione automatica delle cifre “19” a date memorizzate e gestite internamente a due cifre. Come se non bastasse, il problema coinvolge non solo i computer, ma anche tutti quei dispositivi che contengono al loro interno un qualche riferimento al tempo, come apparecchiature per il supporto e il monitoraggio in ambito sanitario, per l’attivazione/disattivazione di impianti e collegamenti, per la gestione della manutenzione degli apparecchi stessi: si calcola che la quantità di questi “aggeggi” si aggiri intorno ai 25-30 miliardi, ma per fortuna è stimato che solo il 2-3% possa risentire del cambio del millennio (500-750 milioni di esemplari “appena” !). Questi chip embedded (incorporati) possono nascondersi ovunque: basta dare un’occhiata alle cose di tutti i giorni per renderci conto di quanto il problema sia radicato. Elettrodomestici, telefoni, fax, sistemi di allarme e/o di accesso, ascensori sono potenzialmente a rischio: ma il problema si fa più serio quando si pensa ai grandi sistemi interagenti fra loro, come quelli industriali, sanitari, dei trasporti e delle telecomunicazioni dove il blocco di una singola area può creare problemi ad un intero settore. E’ quindi estremamente importante procedere al più presto alla rilevazione delle apparecchiature e dei programmi a rischio, prevedendo nel contempo sia un piano di adeguamento che eventuali sostituzioni, per le realtà più obsolete. La portata del problema ha comportato la mobilitazione del Governo, che ha istituito il “Comitato di studio ed indirizzo per l’adeguamento dei sistemi informatici e computerizzati all’anno 2000”, con il compito di seguire tutte le problematiche connesse all’evento. Per quanto riguarda il Ministero delle Finanze, all’inizio dell’anno in corso il Dipartimento delle entrate ha richiamato l’attenzione di tutti gli uffici, inviando una nota in cui si chiedeva di effettuare una puntuale ricognizione di tutti i sistemi aventi una funzionalità legata alla data,per meglio quantificare l’entità degli interventi necessari. Si sottolineava, inoltre, l’esigenza di richiedere una apposita certificazione ai fornitori di beni e servizi potenzialmente a rischio. Contemporaneamente a questa attività demandata agli uffici periferici, il Centro informativo ha predisposto la verifica di tutte le apparecchiature fornite dalla Sogei, la quale ha disposto la manutenzione preventiva su tutti i server, i PC e le stampanti attualmente in uso provvedendo a certificare tutti i macchinari. Trimestrale di comunicazione istituzionale e di prodotto CONCORDATO E CONCILIAZIONE BENE ANCHE NEL 1999 Entrate in crescita e liti in calo grazie al patteggiamento fiscale Accertamenti con adesione in crescita. Se il positivo trend che emerge dai dati sulle definizioni aggiornati ad agosto troverà conferma nell’ultima parte dell’anno, si registrerà un forte incremento rispetto al 1998. Gli uffici del registro, in soli otto mesi hanno incassato addirittura quasi il 50% in più dell’intero anno precedente, mentre gli uffici Iva hanno praticamente già raggiunto le quote del ’98 e si apprestano a superarle abbondantemente. Tendenza favorevole, infine, anche per gli uffici delle imposte dirette e delle entrate, per i quali non sarà difficile, nell’ultimo quadrimestre, migliorare la performance del 1998. Accertamenti con adesione (Gennaio-Agosto 1999) IMPORTI IMPORTI IMPORTI RISCOSSI PER RISCOSSI PER RISCOSSI PER IMPOSTA SANZIONI INTERESSI UFFICI ANNUALITA’ DEFINITE II.DD. E UFFICI ENTRATE 9.349 L.26.289.484.000 L. 6.107.802.745 L. 4.292.646.400 IVA 387 L. 2.316.581.000 L. 775.019.000 L. 441.374.000 REGISTRO 1.795 L. 10.636.639.000 L. 1.182..447.120 L. 902.947.536 TOTALE 11.531 L. 39.242.704.000 L. 8.065.268.865 L. 5.636.967.936 Anche per la conciliazione giudiziale, se si considera la sospensione estiva dell’attività processuale, si profila un consuntivo ’99 in crescita rispetto all’anno scorso. In particolare, i dati dei primi otto mesi lasciano prevedere ottimi risultati, sia in termini numerici che monetari, per gli uffici delle imposte dirette e delle entrate. Conciliazioni giudiziali (Gennaio-Agosto 1999) IMPORTI IMPORTI IMPORTI RISCOSSI PER RISCOSSI PER RISCOSSI PER INTERESSI IMPOSTA SANZIONI UFFICI ANNUALITA’ DEFINITE II.DD. E UFFICI ENTRATE 740 L.3.301.613.200 L. 1.415.008.000 L. 1.136.729.000 IVA 70 L. 200.161.000 L. 110.336.000 L. 79.023.000 REGISTRO 65 L. 689.761.000 L. 76.365.700 L. 156.021.700 TOTALE 875 L. 4.191.535.200 L. 1.601.709.700 L. 1.371.773.700 IL PUNTO SUGLI ABILITATI ALLA TELEMATICA IN REGIONE CATEGORIE NUMERO Professionisti 3.763 Periti ed esperti 74 Associazioni di categoria 125 CAF 4 Banche e poste 25 Società 382 TOTALE 4.373 In aumento il numero di utenti che hanno chiesto ed ottenuto l’abilitazione alla trasmissione telematica delle dichiarazioni. Gli uffici finanziari piemontesi hanno abilitato oltre 4000 soggetti, la stragrande maggioranza dei quali è costituita da profesionisti. L’esiguo numero di CAF si spiega in considerazione del fatto che l’abilitazione è stata concessa direttamente dal Ministero, poichè la maggior parte dei Centri di Assistenza Fiscale ha sede in Roma. Dati aggiornati al 12/8/99 7