Trimestrale di comunicazione istituzionale e di prodotto
Numero 0
novembre 1999
Filiale di TorinoTassa pagata - stampe non periodiche - aut. 262/PRF
L’INTERVENTO
CONTRIBUENTE E FISCO:
UN RAPPORTO DESTINATO A MIGLIORARE
di Flavio Dezzani
UFFICI UNICI
Stanno per aprire i quattro uffici delle entrate
di Torino. Oltre al capoluogo, sono interessati
anche i comuni di Venaria, Druento, Settimo
Torinese e San Mauro.
pag.2 e 3
I rapporti tra il Contribuente ed il Fisco sono sempre stati difficili. Il
Fisco non si è mai “fidato” del Contribuente ed il Contribuente ha sempre visto nel Fisco il Soggetto che lo derubava della sua ricchezza
sotto forma di imposte (impropriamente denominate tasse).Un “Fisco
moderno” non può accettare passivamente questa immagine: le
imposte sono indispensabili allo Stato per fornire ai cittadini i servizi
collettivi destinati allo sviluppo del Paese. Il Contribuente deve avere
contezza che le imposte che va a pagare sono “giuste” e che la
“Macchina fiscale” è a sua disposizione per informarlo sui suoi doveri tributari.
Per garantire e sorvegliare il corretto funzionamento del rapporto tra
“Contribuente e Fisco” è stato istituito il Comitato Tributario Regionale
per il Piemonte, il quale ha intrapreso le seguenti iniziative:
1) la definizione della “Carta dei diritti del contribuente” in occasione delle verifiche fiscali dell’ufficio imposte o della Guardia di
Finanza;
2) il monitoraggio sulla qualità dei rapporti tra il Contribuente ed il
Fisco.
La verifica fiscale rappresenta sempre un momento traumatico per
il Contribuente, sia esso una persona fisica ovvero una grande
impresa. Il Contribuente si sente aggredito dagli Uomini del Fisco e
le contestazioni sono vissute come sua incapacità ad interpretare
ed applicare le leggi tributarie.
La “Carta dei diritti del Contribuente” sarà consegnata ai soggetti
sottoposti a verifiche fiscali al fine di renderli edotti dei loro diritti e
dei mezzi di difesa di cui possono avvalersi, nonché dei loro obblighi e delle limitazioni cui sono sottoposti durante la verifica.
Il “Monitoraggio” sulla qualità dei rapporti Contribuente/Fisco sarà
realizzato mediante un questionario che dovrà essere compilato da
5.000 contribuenti, i quali dovranno esprimere un giudizio sui loro
attuali rapporti con il Fisco, nonché proporre correttivi e suggerimenti sui servizi informativi offerti dall’Amministrazione Finanziaria.
L’Ufficio Relazioni con il Pubblico ( U.R.P. ) è la struttura individuata
dalla “Macchina fiscale” per essere a disposizione del Contribuente
nei “casi di bisogno”, che sicuramente sono destinati a crescere
con il formarsi di una coscienza fiscale volta alla “giusta imposta”.
BANCHE DATI P.A.
Il Piemonte apre la strada all'interscambio dei
dati tra pubbliche amministrazioni: siglato a
Torino l'accordo tra la Regione e la Direzione
Regionale delle Entrate.
pag.4
ASSISTENZA AL CITTADINO
Il Centro di Servizio di Torino migliora l'assistenza telefonica "Pluritel" per fornire informazioni più complete. Sarà lo stesso ufficio a
contattare il richiedente.
pag.5
CARTELLE SBAGLIATE
Grazie alla nuova procedura di autotutela, a fine
ottobre già oltre 2000 correzioni effettuate
nella nostra regione direttamente dagli uffici
delle imposte e delle entrate.
pag.5
MILLENNIUM BUG
Il baco dell'informatica incubo di fine millennio
della società moderna. Tecnici all'opera per
evitare che il computer porti l'orologio indietro
di un secolo.
pag.6
DATI E PRODOTTI
SI ringrazia il Prof. Dezzani, ordinario di Ragioneria presso la
facoltà di Economia dell'Università di Torino e componente del
Comitato Tributario Regionale, per l'autorevole contributo gentilmente offerto.
Accertamenti con adesione in forte crescita
negli uffici del registro, che nei primi otto mesi
del '99 hanno superato del 50% i risultati dell'anno scorso.
pag.7
1
AL VIA GLI UFFICI DELLE ENTRATE DI TORINO
L’apertura delle quattro sedi prevista per fine novembre
nalizzazione e valorizzazione delle risorse.
Nel prossimo mese di novembre verranno attivati in
Il nuovo Ufficio è progettato per svolgere una più efficaTorino quattro Uffici delle Entrate.
ce azione amministrativa, fornire servizi di migliore qualiLe nuove strutture, che costituiscono uno dei punti qualità al Cittadino assicurandogli adeguata assistenza affinficanti del progetto di riforma dell’Amministrazione
ché possa ottemperare ai propri doveri fiscali con magFinanziaria in corso di attuazione, assorbono le compegiore semplicità e con procedure più celeri.
tenze attualmente esercitate dagli Uffici del Registro,
Il Contribuente, infatti, avrà un unico interlocutore in
dalle Imposte Dirette, dagli Uffici I.V.A. e dalle Sezioni
materia di imposte dirette,
Staccate della Direzione
registro ed I.V.A.,determinaRegionale delle Entrate.
to in base alla circoscrizione
Pertanto, alla data di attivaove si trova il proprio domicizione dei nuovi uffici, prevista
lio fiscale.
per il prossimo 26 novembre,
Ogni Ufficio sarà diviso in tre
verranno soppressi il 1° e il
aree:
2° Ufficio delle Imposte
- la prima, di facile accesso, è
Dirette di Torino e tutti gli
destinata al ricevimento del
Uffici del Registro aventi sede
pubblico ed all’erogazione dei
nel capoluogo (Ufficio del
servizi richiesti. E’ costituita
Registro Atti Pubblici, U.R.
da ampi e confortevoli uffici,
Atti Privati, U.R. Successioni,
nel cui ambito verranno forniU.R. Atti Giudiziari, U.R.A.R. e
ti i servizi di front-office e
U.R. Bollo e Demanio).
back office (codici fiscali, parL’Ufficio I.V.A. e la Sezione
tite I.V.A., registrazioni atti,
Staccata
della Direzione
presentazione ricorsi, gestioRegionale delle Entrate proL’ufficio delle Entrate di Torino 2, in via Vaninetti 50
ne rimborsi, etc.). Detta
seguiranno la loro attività limistruttura, denominata “Area
tatamente alla trattazione
di servizio al Contribuente”, è concepita in modo da assidelle pratiche dei comuni della provincia rientranti nella
curare al pubblico, con professionalità e confort, i servizi
competenza degli Uffici delle Entrate ancora da attivare
richiesti .
(Chieri, Chivasso, Ciriè, Ivrea, Pinerolo, Rivoli e Susa).
- la seconda, dove vengono svolte tutte le fasi del conLa realizzazione dei nuovi Uffici delle Entrate, oltre che
trollo, la definizione delle maggiori imposte accertate e la
essere un momento importante per la Città di Torino,
gestione della riscossione e dell’eventuale contenzioso, è
costituisce una tappa fondamentale del processo di
situata in una posizione più riservata ove non sarà concambiamento in atto dell’Amministrazione Finanziaria finasentito l’accesso del pubblico.
lizzato alla modifica dell’attuale modo di operare degli
- la terza, destinata allo staff di direzione, svolge le attiviuffici periferici per conseguire, in termini di efficienza e di
tà riguardanti la programmazione, il controllo di gestione
efficacia, concreti benefici nell’espletamento dei servizi.
e la gestione del personale.
La realizzazione del progetto è legata ad una nuova cultura di gestione dell’Amministrazione Finanziaria fondata
su moderni principi di organizzazione del lavoro, di razio-
Sedi e competenze degli uffici di Torino
UFFICIO DELLE ENTRATE
SEDE
COMPETENZA TERRITORIALE
Corso Bolzano 30
Via Corte d’Appello 10
Via Cernaia 30
Circoscrizioni 1 – 3
a
a
TORINO 2
Via Vaninetti 50
Circoscrizioni 4 – 5
Comuni di Venaria, Druento,
Settimo Torinese
TORINO 3
Via Sidoli 35
Circoscrizioni 2 – 8 – 9 – 10
TORINO 4
Corso Regio Parco 43
Circoscrizioni 6 – 7
Comune di San Mauro
TORINO 1
Sportello Atti giudiziari
Sportello U.R.A.R. – TV
2
Trimestrale di comunicazione istituzionale e di prodotto
UFFICI DI TORINO, UN LAVORO DI SQUADRA DURATO UN ANNO
Intervista ad Antonio Viola, coordinatore dei lavori
Progettare e realizzare in poco più di un anno gli uffici unici
delle entrate di Torino era una vera e propria scommessa
contro il tempo. Ma il team costituito dalla Dre, questa scommessa l’ha vinta. Per saperne di più, siamo andati a trovare
Antonio Viola, direttore dell’Ufficio Iva di Torino (ma in partenza per Genova, dove assumerà le funzioni di direttore
regionale delle entrate per la Liguria), che ha coordinato le
operazioni quale referente della DRE.
D. Anzitutto, direttore, auguri per il nuovo incarico. Per
gli uffici di Torino missione compiuta, dunque. Ma da
dove avete cominciato?
R. Da un esame dello sviluppo territoriale della città, per capire quali avrebbero dovuto essere i punti principali serviti dagli
Uffici delle Entrate. Abbiamo individuato tre punti distinti:
Nord, Sud e Centro, dopo di che abbiamo incominciato a cercare i locali.
D. Perché quattro uffici?
R. Dobbiamo fare un piccolo passo indietro. Posto che i locali dovevano avere un’ampiezza maggiore di 3000 metri quadrati, è stata organizzata una gara d’appalto per l’affitto dei
locali degli Uffici di Torino Nord e Torino Sud.
Per l’Ufficio del centro, invece, è stato deciso lo stabile di
Corso Bolzano 30 già sede dell’Ufficio I.V.A. e del Primo
Ufficio II.DD..
Quest’ultima scelta è stata dettata sia da ragioni economiche
(lo stabile è demaniale) che pratiche, data la posizione centralissima.
L’ipotesi di un quarto Ufficio, fortemente voluta dalla DRE,
era comunque legata alla possibilità di reperire un locale del
Demanio.
Questo è stato possibile quando il Compartimento del
Territorio ci ha proposto un immobile in Via Bologna, che
potrebbe diventare di proprietà demaniale a seguito di una
permuta attualmente in trattazione con il Comune di Torino.
La DRE, allora, ha deciso di utilizzare provvisoriamente il vicino edificio attualmente già occupato dal II Ufficio II.DD., sito
in Via Padova.
D. I quattro uffici sono facilmente raggiungibili?
R. Sicuramente. Oltre ai mezzi pubblici, esistono ampi parcheggi. Addirittura nei due Uffici nord e sud vi sono parcheggi sia interni per il personale che esterni per i contribuenti.
D. Quali altre difficoltà avete incontrato?
R. E’ stato difficile sistemare il primo ufficio: quello di Corso
Bolzano. Per diversi tipi di problemi. Il primo è stato lo scarso tempo a disposizione per effettuare i lavori. Se non avessimo ottenuto una procedura d’urgenza, non avremmo potuto finire i lavori per novembre, mese fissato per l’apertura.
Per l’edificio di corso Bolzano, abbiamo dovuto ristrutturare
l’immobile mentre l’attività degli uffici che vi sono ospitati
continuava: l’ufficio I.V.A. e l’Ufficio Imposte, infatti, hanno
dovuto continuare ad operare sia pur con un minor spazio a
disposizione. Sono stati necessari traslochi, riorganizzazioni
dei reparti: tutto in considerazione del fatto che era comunque necessario lo spazio per permettere il corretto svolgimento dei servizi al pubblico.
D. Lei ha ricevuto l’incarico alla fine del 1998: qual è la
prima cosa che ha fatto?
R. Ho pensato a come raggiungere l’obiettivo di aprire quattro uffici in così poco tempo, elaborando subito un piano da
sottoporre al Direttore Regionale Dott. Orsi. Ci tengo, inoltre,
a dire che tutto questo non sarebbe stato possibile senza la
collaborazione del personale della Direzione Regionale e del
team coordinato dal dott. Accardi.
D. Si dice che uno dei problemi principali della costituzione degli uffici unici sia quello della sistemazione degli
archivi.
R. E’ vero. Non era affatto semplice trovare una soluzione
per sistemare 30 anni di atti pubblici e privati e successioni.
Grazie ad un accordo con l’Archivio di Stato, siamo riusciti a
liberare i locali ma soprattutto a conservare gli atti in modo
dignitoso. Accettando di ritirare gli atti, il responsabile
dell’Archivio di Stato, Dott.sa Ricci, ha permesso di salvare
documenti di importanza storica, che altrimenti sarebbero
quasi certamente andati perduti.
D. Adesso che è tutto pronto, lei passa la mano. Ha qualche suggerimento per i futuri direttori degli uffici unici?
R. E’ necessario che diano notevole importanza ai servizi ai
contribuenti. Mettendo insieme i vari adempimenti e le professionalità degli uffici cessanti, l’obiettivo principale deve
essere quello di semplificare i rapporti con i contribuenti evitando che per imposte diverse ci si debba rivolgere a sportelli diversi.I nuovi direttori dovranno, quindi, impegnarsi a
creare lo “sportello unico”.
POSTA ONLINE PER LA FISCALITÀ LOCALE
Presso il servizio della fiscalità locale della Direzione Regionale delle Entrate è stata attivata una casella di posta elettronica.
Questo l’indirizzo:
[email protected]
3
FISCO-REGIONE, AL VIA L'INTEGRAZIONE DELLE BANCHE DATI
Siglato a Torino il primo accordo in Italia sull'interscambio informatico
Un protocollo d’intesa per lo scambio di informazioni fra
Ministero delle Finanze e Regione è stato siglato il 4 agosto
presso la sede della Direzione Regionale delle Entrate per il
Piemonte, a conclusione di un’accurata attività preparatoria.
Con l’accordo, che costituisce il primo del genere in Italia, la
Direzione Regionale Entrate e la Regione Piemonte hanno
posto le premesse per una reciproca collaborazione che si
propone, attraverso l’integrazione dei rispettivi sistemi informativi, il miglioramento dei controlli tributari, la semplificazione degli adempimenti dei cittadini, l’interscambio anagrafico con i Comuni del territorio regionale e una maggiore diffusione dei servizi già erogati dalle Amministrazioni finanziaria e regionale.
La possibilità di interscambi di notizie consentirà, tra l’altro,
di migliorare la gestione delle imposte regionali, quali l’IRAP
e le Tasse Automobilistiche, e di fornire ai Comuni il servizio
di inserimento del codice individuale fiscale nelle anagrafi dei
residenti. Inoltre informazioni anagrafiche aggiornate, come
quelle relative alla residenza, eviteranno all’Amministrazione
finanziaria disguidi nelle notifiche delle cartelle di pagamento
e nell’effettuazione dei rimborsi di imposta.
Il protocollo, infine, impegna le parti ad individuare nuove
aree di intervento fra le quali alcune nell’esclusivo interesse
dei cittadini, quali l’istituzione di sportelli unificati per la prestazione dei servizi e la sperimentazione di una carta elettronica dei veicoli, sostitutiva del libretto di circolazione, in
collaborazione con gli altri organismi competenti.
FINANZIAMENTO ENTI LOCALI,COSÌ L’IRPEF PER LE PROVINCE
NOTE SULL’ADDIZIONALE PROVINCIALE ALL’IRPEF
ISTITUZIONE
Legge 13.5.1999 n. 133 art. 12 che ha modificato il D.Lgs 28.9.1998 n. 360.
DECORRENZA
Dal 1° gennaio 1999.
PROVVEDIMENTI
Con uno o più decreti del Ministero delle Finanze da emanare entro il 15 dicembre dell’anno che precede quello dell’applicazione è stabilita l’aliquota di compartecipazione ed è conseguentemente
determinata l’equivalente riduzione dell’aliquota dell’IRPEF ordinaria.
BASE DI CALCOLO L’addizionale è determinata applicando al reddito complessivo determinato ai fini dell’imposta sul reddito delle persone fisiche (al netto degli oneri deducibili riconosciuti ai fini di tale imposta) l’aliquota
stabilita.
PRELIEVO
Redditi di lavoro dipendente
Il prelievo è operato dal sostituto d’imposta all’atto di effettuazione delle operazioni di conguaglio
relative a vecchi redditi. L’imposta è trattenuta in tre rate uguali a partire dal periodo di paga successivo a quello in cui le stesse sono state effettuate o, in caso di cessazione del rapporto, in unica
soluzione nel periodo di paga in cui sono svolte dette operazioni.
Il 22/10/1999 è stato depositato in Commissione Bilancio del Senato un emendamento in materia
fiscale che prevede, tra l’altro, l’estensione del meccanismo di rateizzazione (da 3 a 11 rate) già previsto per l’addizionale regionale.
L’importo da trattenere o trattenuto deve essere indicato nel CUD.
Altri redditi
Si procede con autotassazione.
4
A CHI E’ DOVUTA
Alla Provincia nella quale il contribuente ha il domicilio fiscale alla data del 31 dicembre dell’anno cui
si riferisce l’addizionale ovvero, per i lavoratori dipendenti, alla Provincia in cui il sostituito ha il domicilio fiscale alla data delle operazioni di conguaglio ed è versata unitamente all’IRPEF.
RIPARTIZIONE
La ripartizione tra le Province è effettuata dal Ministero dell’Interno a titolo di acconto sull’intero
importo delle somme versate entro lo stesso anno in cui è effettuato il versamento, sulla base dei
dati forniti dal Ministero delle Finanze concernente le risultanze delle dichiarazioni dei redditi e dei
sostituti d’imposta, presentate per l’anno precedente a quello cui si riferisce l’addizionale.
Trimestrale di comunicazione istituzionale e di prodotto
PIÙ SEMPLICE L'AUTOTUTELA SULLE CARTELLE DI PAGAMENTO DEL CDS
Ecco i primi dati sulle correzioni effettuate direttamente dagli uffici periferici
A fine ottobre, sono 2037 le correzioni o gli annullamenti di cartelle esattoriali emesse dal centro di servizio di
Torino che sono stati effettuati direttamente dagli Uffici delle
entrate e delle II.DD. della regione. La rilevante novità, finalizzata a risolvere i problemi di comunicazione con i Centri di
Servizio, è stata attuata con le seguenti direttive:
- CM n. 128 del 9 giugno 1999 della Direzione Centrale per
l’Accertamento;
- Comunicazione di servizio n.165 del Centro Informativo
dell’Anagrafe Tributaria.
Sentiti i principali Uffici della Regione la Direzione Regionale, con
direttiva della Divisione V del Servizio per l’Accertamento, in
data 25 giugno 1999 ha fornito pratiche istruzioni agli Uffici
delle Entrate e a quelli delle IIDD per la ricezione, la lavorazione delle istanze di sgravio e la successiva trasmissione dei
fascicoli al Centro di Servizio.
Organizzati dalla DRE, di concerto con il Centro di Servizio, si
sono tenuti, nei mesi di giugno e settembre, due seminari dedicati agli operatori degli Uffici, illustrativi dell’utilizzo delle procedure. Per lo svolgimento di questo importante servizio sono
stati assegnati in Regione 100 posti di lavorazione, di cui 10 al
Primo Ufficio delle II.DD. di Torino.
Lavorazione sgravi agli uffici, situazione al 26/10/99
CENTRI DI SERVIZIO
RECORDS
TOTALI
(solo 740)
ACQUISITI
(uffici)
IN ELENCO
(uffici)
BOLOGNA
33777
303
210
GENOVA
30752
571
391
BARI
47145
1502
696
SALERNO
46609
10301
4970
TORINO
29246
4248
2037
PALERMO
18051
14449
6475
TRENTO
5158
434
353
MILANO
26001
663
587
PESCARA
36111
332
210
ROMA
17659
3430
1485
VENEZIA
38999
609
347
totale
329508
36842
17761
CENTRI DI SERVIZIO, A TORINO PIÙ AMPIA L’ASSISTENZA “PLURITEL”
Come è ormai noto, il contribuente può ottenere informazioni di carattere fiscale direttamente dalla propria abitazione componendo i numeri telefonici 164.74 e 164.75.
Nel primo caso viene avviata una procedura di risposta in automatico che si presenta come la più idonea per una serie di informazioni come le scadenze fiscali del mese o i calcoli relativi alle dichiarazioni dei redditi o ICI; nel secondo caso si entra in comunicazione con un operatore a cui viene proposta la richiesta di informazione.
Per le regioni Piemonte e Valle d’Aosta tale servizio telefonico detto “PLURITEL” è prestato dal Centro di Servizio di Torino attraverso un pool di operatori specializzati, coordinato da un responsabile. Recentemente il servizio è stato riorganizzato in modo da
fornire una migliore assistenza al contribuente.
Mentre prima venivano soddisfatte le chiamate a cui l’operatore poteva dare solo risposte a carattere generale sugli esiti di un
ricorso o una istanza, in quanto la motivazione di determinati provvedimenti dell’Ufficio era solo a conoscenza del Reparto
Operativo, con una recente disposizione è stata stabilita una stretta collaborazione tra PLURITEL e settori operativi.
Le richieste che necessitano di un approfondimento vengono trasmesse a fine giornata ai Reparti operativi,i quali relazionano poi
agli addetti al PLURITEL.
Il PLURITEL, ricevute queste notizie, provvede a richiamare telefonicamente il contribuente per fornire un’informazione completa
di quanto richiesto.
5
31/12/1999: SI VOLTA MILLENNIO CON L’ANSIA DEL BACO VIRTUALE
In tutto il mondo si lavora per evitare un disastroso tilt dei sistemi informatici
L’uomo, da sempre, associa a numeri e date particolari un
valore quasi soprannaturale, come se eventi catastrofici
ed eccezionali si potessero verificare solamente in un
momento ben preciso, già fissato all’inizio del Tempo.
Così, se si è guardato con sospetto ogni cambio di secolo, il passaggio da un millennio a quello successivo
(essendo un evento ben più raro) ha sempre catalizzato
l’attenzione dei “catastrofisti”. Negli ultimi mille anni il
mondo intero è stato completamente trasformato: il
misticismo medioevale è stato scalzato dall’avvento della
tecnologia e dalla più completa fede nella razionalità e
nelle capacità umane. Ma sarà proprio l’impiego massiccio della tecnologia – di cui non possiamo più fare a meno
– a procurare guai, questa volta?
Il problema legato all’anno 2000 - noto nei paesi anglofoni come Y2K (dove Y sta per year e K per 1000) – tecnicamente è molto semplice: consiste nella possibilità che
chip e computer non gestiscano correttamente il passaggio fra il 31 dicembre 1999 e il 1° gennaio 2000.
Fino a qualche anno fa era consuetudine trattare gli anni
prendendo in considerazione solamente le ultime due
cifre: questa scelta è stata dettata – nell’informatica - non
tanto da una stranezza degli tecnici, ma da fattori puramente economici.
Infatti, il costo proibitivo degli
hard disk e delle memorie
aveva portato a “risparmiare”
sulla quantità dei dati da gestire e memorizzare: ad esempio,
indicare le sole ultime due cifre
dell’anno, senza preoccuparsi
del “19”!
Con queste premesse è chiaro
che non è questione di virus o
di “baco” (anche se è definito
così), ma di adozione di una
convenzione poco lungimirante: per questo l’errore non è
facilmente individuabile e quantificabile, proprio perché si
annida nelle pieghe del massiccio processo di automazione ed informatizzazione degli ultimi venti anni, sia nell’hardware che nel software.
Nessuno è in grado di prevedere quale sarà la vera portata di questo fenomeno senza precedenti: sia perché
coinvolgerà il mondo intero nel giro di 24 ore (grazie ai
fusi orari) sia perché non è possibile fare delle “prove
generali globali”!
I computer meno recenti potrebbero leggere l’anno 2000
come 00 e quindi interpretarlo come 1900: le reazioni ad
un simile abbaglio potrebbero spaziare dal blocco totale
al malfunzionamento, magari non prontamente evidenziato. Inoltre anche i programmi che visualizzano le date
mediante quattro cifre potrebbero essere coinvolti: una
presentazione corretta dell’anno su carta o a video
6
potrebbe essere frutto di una preposizione automatica
delle cifre “19” a date memorizzate e gestite internamente a due cifre.
Come se non bastasse, il problema coinvolge non solo i
computer, ma anche tutti quei dispositivi che contengono
al loro interno un qualche riferimento al tempo, come
apparecchiature per il supporto e il monitoraggio in ambito sanitario, per l’attivazione/disattivazione di impianti e
collegamenti, per la gestione della manutenzione degli
apparecchi stessi: si calcola che la quantità di questi
“aggeggi” si aggiri intorno ai 25-30 miliardi, ma per fortuna è stimato che solo il 2-3% possa risentire del cambio
del millennio (500-750 milioni di esemplari “appena” !).
Questi chip embedded (incorporati) possono nascondersi
ovunque: basta dare un’occhiata alle cose di tutti i giorni
per renderci conto di quanto il problema sia radicato.
Elettrodomestici, telefoni, fax, sistemi di allarme e/o di
accesso, ascensori sono potenzialmente a rischio: ma il
problema si fa più serio quando si pensa ai grandi sistemi
interagenti fra loro, come quelli industriali, sanitari, dei trasporti e delle telecomunicazioni dove il blocco di una singola area può creare problemi ad un intero settore.
E’ quindi estremamente importante procedere al più presto alla rilevazione delle apparecchiature e dei programmi a
rischio, prevedendo nel contempo sia un piano di adeguamento che eventuali sostituzioni, per le realtà più obsolete.
La portata del problema ha
comportato la mobilitazione
del Governo, che ha istituito il
“Comitato di studio ed indirizzo per l’adeguamento dei
sistemi informatici e computerizzati all’anno 2000”, con il compito di seguire tutte le
problematiche connesse all’evento.
Per quanto riguarda il Ministero delle Finanze, all’inizio dell’anno in corso il Dipartimento delle entrate ha richiamato
l’attenzione di tutti gli uffici, inviando una nota in cui si
chiedeva di effettuare una puntuale ricognizione di tutti i
sistemi aventi una funzionalità legata alla data,per meglio
quantificare l’entità degli interventi necessari. Si sottolineava, inoltre, l’esigenza di richiedere una apposita certificazione ai fornitori di beni e servizi potenzialmente a
rischio.
Contemporaneamente a questa attività demandata agli
uffici periferici, il Centro informativo ha predisposto la verifica di tutte le apparecchiature fornite dalla Sogei, la quale
ha disposto la manutenzione preventiva su tutti i server, i
PC e le stampanti attualmente in uso provvedendo a certificare tutti i macchinari.
Trimestrale di comunicazione istituzionale e di prodotto
CONCORDATO E CONCILIAZIONE BENE ANCHE NEL 1999
Entrate in crescita e liti in calo grazie al patteggiamento fiscale
Accertamenti con adesione in crescita. Se il positivo trend che emerge dai dati sulle definizioni aggiornati ad agosto troverà conferma nell’ultima parte dell’anno, si registrerà un forte incremento rispetto al 1998. Gli uffici del registro, in soli otto mesi hanno
incassato addirittura quasi il 50% in più dell’intero anno precedente, mentre gli uffici Iva hanno praticamente già raggiunto le
quote del ’98 e si apprestano a superarle abbondantemente. Tendenza favorevole, infine, anche per gli uffici delle imposte dirette e delle entrate, per i quali non sarà difficile, nell’ultimo quadrimestre, migliorare la performance del 1998.
Accertamenti con adesione (Gennaio-Agosto 1999)
IMPORTI
IMPORTI
IMPORTI
RISCOSSI PER RISCOSSI PER RISCOSSI PER
IMPOSTA
SANZIONI
INTERESSI
UFFICI
ANNUALITA’
DEFINITE
II.DD. E UFFICI
ENTRATE
9.349
L.26.289.484.000
L. 6.107.802.745
L. 4.292.646.400
IVA
387
L. 2.316.581.000
L. 775.019.000
L. 441.374.000
REGISTRO
1.795
L. 10.636.639.000 L. 1.182..447.120
L. 902.947.536
TOTALE
11.531
L. 39.242.704.000 L. 8.065.268.865
L. 5.636.967.936
Anche per la conciliazione giudiziale, se si considera la sospensione estiva dell’attività processuale, si profila un consuntivo ’99 in crescita rispetto all’anno scorso. In particolare, i dati dei primi otto mesi lasciano prevedere ottimi risultati, sia in termini numerici che monetari, per gli uffici delle imposte dirette e delle entrate.
Conciliazioni giudiziali (Gennaio-Agosto 1999)
IMPORTI
IMPORTI
IMPORTI
RISCOSSI PER RISCOSSI PER RISCOSSI PER
INTERESSI
IMPOSTA
SANZIONI
UFFICI
ANNUALITA’
DEFINITE
II.DD. E UFFICI
ENTRATE
740
L.3.301.613.200
L. 1.415.008.000
L. 1.136.729.000
IVA
70
L. 200.161.000
L. 110.336.000
L. 79.023.000
REGISTRO
65
L. 689.761.000
L. 76.365.700
L. 156.021.700
TOTALE
875
L. 4.191.535.200
L. 1.601.709.700
L. 1.371.773.700
IL PUNTO SUGLI ABILITATI ALLA TELEMATICA IN REGIONE
CATEGORIE
NUMERO
Professionisti
3.763
Periti ed esperti
74
Associazioni di categoria
125
CAF
4
Banche e poste
25
Società
382
TOTALE
4.373
In aumento il numero di utenti che hanno chiesto ed ottenuto l’abilitazione alla trasmissione telematica delle dichiarazioni. Gli uffici finanziari piemontesi hanno abilitato oltre 4000 soggetti, la stragrande maggioranza dei quali è costituita da
profesionisti. L’esiguo numero di CAF si spiega in considerazione del fatto che l’abilitazione è stata concessa direttamente dal Ministero, poichè la maggior parte
dei Centri di Assistenza Fiscale ha sede in Roma.
Dati aggiornati al 12/8/99
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Anno 1 numero 0, Novembre 1999 - pdf