Poste Italiane s.p.a. - Sped. in Abb. Post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) Art. 1, comma 1, NE/PD - Periodico Mensile - Tassa Pagata/Taxe Perçue/Economy/Compatto
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Madonna d
astelmonte
ANNIVERSARI
Santa Chiara: lo sguardo
e il cuore fissi su Cristo
i
Anno 98 - n. 8
Agosto-Settembre 2012
VITA DEL SANTUARIO
DI MONS. ANDREA B. MAZZOCATO
Grande festa a Castelmonte l’8 settembre
La santa Vergine
ci accompagni sempre!
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arissimi sacerdoti e fedeli, anche quest’anno
saliremo al santuario di
Castelmonte nella festa della Natività della Beata Vergine
Maria, sabato 8 settembre.
Ricordo con profonda gioia
spirituale la celebrazione della
santa messa dello scorso anno
per la numerosa partecipazione
e per l’intensità della preghiera.
Concelebrava assieme a me e a
mons. Pietro Brollo, il compianto mons. Alfredo Battisti che,
poco tempo dopo, il Signore ha
chiamato a sé. È stato lui a volere questo pellegrinaggio diocesano e sarà vicino a noi anche
quest’anno accanto alla Vergine
Maria, con la quale condivide la
gioia eterna della visione di Dio.
Alla Madonna di Castelmonte affideremo, in particolare, la
Chiesa di Udine all’avvio del
nuovo anno pastorale. Ci accompagni, mentre iniziamo
con tutti i cristiani del mondo l’Anno della fede voluto dal
santo padre. Ci accompagni,
mentre continuiamo l’impegno
sul tema dell’educazione per
riuscire a trasmettere ai nostri
figli la tradizione cristiana che
abbiamo ricevuto e per formare le loro coscienze secondo il
vangelo.
Protegga i sacerdoti e i diaconi, sia di esempio ai consacrati,
sostenga l’unione delle famiglie
e consoli i tanti sofferenti e anziani della nostra Chiesa.
In attesa di incontrarci numerosi al santuario per la santa
messa, invoco su tutti la benedizione di Dio per intercessione
della Vergine.
✢ Andrea Bruno Mazzocato
arcivescovo di Udine
Udine, 29 giugno 2012
Solennità degli Apostoli Pietro e Paolo
Dall'Inno alla Madonna di Castelmonte
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MdC
8/AGOSTO-SETTEMBRE 2012
Rit. La corona brilla in fronte,
rifulgente di splendor,
a Maria di Castelmonte,
alla Madre del Signor.
Tu ci guida, ci consola,
della vita sul sentier.
Dalle insidie tu ci invola
del demonio e del piacer.
Pellegrini, in liete squadre,
al tuo asilo di pietà
siam venuti, o dolce Madre,
a implorar la tua bontà.
Dal tuo Figlio tanto amato,
che beata stringi al sen,
d’ogni fal, d’ogni peccato
il perdono, deh, ci ottien.
Siam venuti a Castelmonte,
a te, Madre dell’amor.
D’ogni grazia tu sei fonte,
tu lenisci ogni dolor.
Madre, all’ombra del tuo manto
a noi serba il cor fedel,
e ad alzarti eterno il canto
tu ci guida un giorno in ciel.
AGENDA DEL SANTUARIO
Apertura santuario
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Orario legale
7.30-12.00 • 14.30-19.00
‹
Orario solare
7.30-12.00 • 14.30-18.00
Orario delle sante messe
‹
ORA LEGALE
Feriale
9.00 - 10.00 - 11.00 - 17.00
PROGRAMMA E ORARI DELL'8 SETTEMBRE
Festivo
S.s. messe in santuario:
ore 8.00 - 9.00 - 10.00 - 11.00 - 15.30
Ore 14.30: raduno dei pellegrini a Carraria
di Cividale del Friuli
Ore 15.00: inizio del pellegrinaggio
e salita a piedi verso il santuario
Ore 17.00: arrivo al piazzale del santuario e concelebrazione
eucaristica, presieduta da mons. Andrea Bruno
Mazzocato, arcivescovo di Udine, alla quale
partecipano tutti i sacerdoti convenuti
Alla fine: Atto di affidamento a Maria, canto del Magnificat
e solenne benedizione conclusiva
INFORMAZIONI GENERALI
Confessori: per tutta la giornata vi sarà ampia disponibilità
di confessori in santuario.
I sacerdoti che desiderano concelebrare sono pregati
di portare con sé camice e stola bianca.
I parroci e gli organizzatori dei pellegrinaggi prenotino
per tempo i mezzi di trasporto per i loro pellegrini.
Per le persone isolate (senza mezzi propri) saranno a
disposizione alcuni mezzi pubblici per il rientro
a Cividale e a Udine alla fine della concelebrazione
pomeridiana.
8.00 - 9.00 - 10.00 - 11.30
16.00 - 17.00 - 18.00
‹
ORA SOLARE
Feriale
9.00 - 10.00 - 11.00 - 16.00
Festivo
8.00 - 9.00 - 10.00 - 11.30
15.30 - 17.00
Apertura ufficio «Bollettino»
mattino: 8.30-12.00
‹ pomeriggio: 14.30-18.00
‹
Orario Autoservizi SAF
per raggiungere il santuario
Udine (autostazione)
Cividale (autostazione)
Castelmonte
9.00
9.30
9.50
Castelmonte
Cividale (autostazione)
Udine (autostazione)
12.10
12.30
13.00
Il servizio non si effettua: a Natale, 1° gennaio,
Pasqua, 1° maggio e in caso di neve o ghiaccio.
Estate: preghiera e silenzio
I sabati di agosto, 4 - 11 - 18 - 25
alle ore 21.00:
preghiera e adorazione in santuario.
8/AGOSTO-SETTEMBRE 2012
MdC
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sommario
Anno 98, n. 8,
Agosto-Settembre 2012
Rivista della «Confraternita Universale Madonna di Castelmonte»
2
Periodico mariano illustrato
a cura della Provincia Veneta
dei Frati Minori Cappuccini,
spedito a tutti gli associati alla
«Confraternita Universale Madonna
di Castelmonte»
Direttore responsabile:
Aurelio Blasotti
Direzione e Redazione:
Antonio Fregona
In Redazione:
Roberto Rizzato,
Alessandro Falcomer
Progetto grafico:
Barbara Callegarin, A. Fregona
Realizzazione grafica su Macintosh:
B. Callegarin
Hanno collaborato a questo numero:
Angelo Berg, Franco Carollo,
Daniela Del Gaudio, Alberto Friso,
Gabriele Castelli, Alessandro Carollo,
Alessia e Giovanni
Stampa: Litografia Casagrande
via dell’Artigianato, 10
Colognola ai Colli (VR)
Autorizzazione del Tribunale di Udine
n. 20 del 29.2.1948
Numero del Repertorio del ROC: 1393
Associato all’Unione Stampa
Periodica Italiana
Indirizzo:
Padre Rettore
Santuario B. Vergine
33040 CASTELMONTE (UD)
Sito Internet:
www.santuariocastelmonte.it
Posta elettronica:
[email protected]
Numeri telefonici
Santuario:
Tel. 0432 731094 / 0432 701267
Fax 0432 730150
«Casa del Pellegrino», Albergo, Bar
e Ristorante: Tel. e Fax 0432 700636;
«Al Piazzale», Bar e Ristorante:
Tel. e Fax 0432 731161
In copertina: santa Chiara del pittore Tiberio di
Assisi (Santa Maria degli Angeli, PG).
Foto: A. Fregona 2, 3, 10, 11, 12, 13, 14, 39;
Internet 19, 20, 21, 23, 29; Altri 1, 5, 9, 16, 17, 18,
22, 24, 25, 27, 30, 31, 32.
VITA DEL SANTUARIO
Invito al pellegrinaggio
di mons. Andrea B. Mazzocato
5
La terra è per tutti
MdC
6
LETTERE IN REDAZIONE
Caro padre,
a cura di Antonio Fregona
8
ATTUALITÀ/FATTI E COMMENTI
Spulciando la stampa
di Angelo Berg
10 SPECIALE/LITURGIA
La Preghiera
del Signore
di Franco Carollo e A. Fregona
SCUOLA DI MARIA
15 ALLA
Un messaggio
di preghiera e di amore
fraterno
di Daniela Del Gaudio
VITA DELLA CHIESA
19 Famiglia
futuro
MdC
8/AGOSTO-SETTEMBRE 2012
VITA DELLA CHIESA/ANNIVERSARI
Lo sguardo e il cuore
fissi su Cristo
a cura di Gabriele Castelli
EDITORIALE
26
Chi è santa Chiara?
a cura di G.C.
SCRITTURA
29 SACRA
Verso la Pasqua
di Alessandro Carollo
DI CASTELMONTE
33 REGINA
Affidati a Maria
a cura di Alessandro Falcomer
COMUNIONE DEI SANTI
36 INELLA
nostri defunti
a cura di A. Falcomer
DEL SANTUARIO
37 VITA
Maggio 2012
a cura di A. Falcomer
39 TESTIMONIANZA
Fidanzati in cammino
con Cristo
di Alessia e Giovanni
del mondo
di Alberto Friso
Per rinnovo associazione
e offerte varie
Quota associativa 2012
• Coordinate Bancarie:
∫ ITALIA
IBAN: IT87 V053 3663 7400 00035221940
BIC: BPPNIT2P607
Correntista:
Chiesa del Santuario
della Beata Vergine di Castelmonte
Banca d’appoggio:
FRIULADRIA - CREDIT AGRICOLE,
Filiale di Cividale del Friuli, Piazza Picco, 3
33043 Cividale del Friuli (UD) Italia
• Conto Corrente postale
Ordinario (isolato)
Sostenitore
In gruppo con
zelatrice
€ 15,00
€ 30,00
€ 13,00
∫ ESTERO
Ordinario
Sostenitore
€ 20,00
€ 35,00
n. 217331
Pubblicazione foto
intestato a:
Santuario Castelmonte
33040 Castelmonte (Udine)
Per la pubblicazione di foto
(Affidati, Defunti,
Vita del santuario) e relativa
offerta rivolgersi agli uffici
del «Bollettino»:
tel. 0432 731094
o scrivere una e-mail:
[email protected]
• On-line (pagamento elettronico)
cliccando sulla voce "Offerte"
all'interno del sito: www.santuariocastelmonte.it
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EDITORIALE
MD C
La terra è per tutti
«Lodato sii,
mio Signore,
per nostra sorella
madre terra,
la quale ci nutre,
ci alimenta
e produce diversi
frutti con variopinti
fiori ed erbe!».
(San Francesco)
ari amici, pace e bene! Il primo settembre si celebra la 7a Giornata
nazionale per la salvaguardia del creato, promossa dai vescovi italiani. L’iniziativa è necessaria, i settimanali diocesani ne parlano, la
gente… pensa ad altre cose: le vacanze stanno finendo, con qualche giorno al mare o in montagna il portafoglio si è prosciugato e bisogna pensare
alla salvaguardia di… se stessi e della propria famiglia! Per fortuna, ci sono associazioni e movimenti che tengono desta l’attenzione e la sensibilità
della gente e qualche risultato si vede. Almeno ogni tanto, bisogna pensare
in scala mondiale, perché, in una realtà collegata e interdipendente come
quella in cui ci troviamo a vivere (globalizzazione), non è permesso disinteressarsi di come vanno le cose nell’«orto» degli altri, magari con l’illusione
di vivere in un’isola felice! Ma anche alle «isole felici» arriva, come minimo,
l’acqua inquinata dagli scarichi delle petroliere e l’aria inquinata delle grandi concentrazioni industriali arriva anche sull’Everest, pur distante migliaia
di chilometri. Non c’è, dunque, molto da stare allegri.
In giugno (20-22) si è svolta a Rio de Janeiro la Conferenza dell’Onu sullo
sviluppo sostenibile. Un fallimento epocale l’ha definita il direttore di Greenpeace Kumi Naidoo (ved. a p. 9). In effetti, gli Stati (ne erano rappresentati ben 193) mostrano una miopia e un egoismo ignorante da raccapriccio!
Alla fine dell’articolo riportato a p. 9 si esprimono alcune domande, ma ce
ne sarebbero molte altre. Ad esempio: perché non si diffondono su larga
scala quei processi agricoli e alimentari e quegli alimenti che hanno mostrato di poter combattere la malattia più antica del mondo, cioè la fame e
la sete? Le grandi industrie cosa producono: beni o merci? E per che cosa?
Per il bisogno o per il superfluo? Si produce come: usando tanta natura e
riversandovi tanti scarti, oppure prelevando poco e restituendo quasi uguale? Come mai se anche l’Onu dice che il modello alimentare ad alto contenuto animale è insostenibile, poi non si fa nulla per riconvertirlo? Perché
non si copiano le saggezze sparse nel mondo e si copiano e globalizzano
invece le stoltezze? Perché non si abolisce la pubblicità che fa desiderare e
comprare l’insostenibile? Perché non si introduce come materia scolastica
obbligatoria l’«educazione ecologica dei cinque sensi»? Perché non si fanno teleconferenze così da ridurre il numero di voli aerei?...
L’ecologia umana è una necessità imperativa - ha detto il papa un anno fa -.
Adottare in ogni circostanza un modo di vivere rispettoso dell’ambiente e
sostenere la ricerca e lo sfruttamento di energie adeguate che salvaguardino il patrimonio del creato e non comportino pericolo per l’uomo devono
essere priorità politiche ed economiche… Privilegiare la solidarietà: il papa
se lo augura, gli Stati se la cavano con qualche affermazione generica e si
accaniscono a fare gli affari loro, ma, purtroppo, tutto si pagherà…
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C
8/AGOSTO-SETTEMBRE 2012
MdC
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VITA DELLA CHIESA
DI ALBERTO FRISO
A margine dell’Incontro di Milano 30.5-3.6
Famiglia futuro del mondo
Col milione di pellegrini
e con le idee lanciate nel
nome della fede, l’Incontro
mondiale delle famiglie a
Milano è stato «un’eloquente
“epifania” della famiglia»,
ha detto Benedetto XVI.
Il papa ha fissato
l’appuntamento del prossimo
incontro fra tre anni (2015)
negli Usa, a Filadelfia.
Si è visto
cosa sia la famiglia
Q
uando si ha a che fare
con i grandi eventi ecclesiali è sempre difficile
tirare una linea e proporre sintesi condivise e condivisibili. Figuriamoci per un appuntamento davvero imponente com’è
stato l’Incontro mondiale delle
famiglie, che si è tenuto a Milano a fine maggio-inizio giugno,
coinvolgendo, si è calcolato, fino a un milione di partecipanti per la santa messa di domenica 3 giugno all’aeroporto di
Bresso, celebrata da Benedetto
XVI. La sintesi, si diceva, non è
semplice, ma l’aiuto viene dallo
stesso santo padre, che ha dedicato l’udienza del mercoledì
successivo ai viaggi apostolici,
per proporre una sua persona-
le rivisitazione di quanto vissuto. «Porto ancora negli occhi e
nel cuore - ha esordito il papa
- le immagini e le emozioni di
questo indimenticabile e meraviglioso evento, che ha trasformato Milano in una città delle
famiglie: nuclei familiari provenienti da tutto il mondo, uniti
dalla gioia di credere in Gesù
Cristo». E ancora: l’Incontro è risultato «un’eloquente “epifania”
della famiglia, che si è mostrata
nella varietà delle sue espressioni, ma anche nell’unicità
della sua identità sostanziale,
quella di una comunione d’amore, fondata sul matrimonio
e chiamata a essere santuario
della vita, piccola Chiesa, cellula della società. Da Milano è
stato lanciato a tutto il mondo
un messaggio di speranza, sostanziato di esperienze vissute.
È possibile e gioioso, anche se
impegnativo, vivere l’amore fedele, “per sempre”, aperto alla
vita; è possibile partecipare come famiglie alla missione della
Chiesa e alla costruzione della
società».
Chi è stato presente - ho avuto la grazia di essere a Milano
per alcuni dei giorni dell’Incontro - lo testimonia: i colori delle
famiglie sudamericane, le danze di quelle africane, le parlate
di ogni angolo della terra non
trasmettevano l’idea di una babele, ma di una gioia bella, quella di fare parte, tutti insieme
con le personali culture e diversità, di un’unica grande Chiesa
universale. A nessuna latitudine
è facile, o banale, vivere da cristiani. A nessuna latitudine è facile decidere di essere famiglia.
Ma è una scelta di vita, e di vi8/AGOSTO-SETTEMBRE 2012
MdC
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VITA DELLA CHIESA
ta piena: una scelta benedetta.
Il papa l’ha detto senza mezze
misure: «Non c’è futuro dell’umanità senza la famiglia».
Sotto lo sguardo
della Madunina
Nell’udienza di mercoledì 6
giugno, poi, Benedetto XVI ha
ripercorso il suo viaggio tappa
per tappa, a cominciare dall’accoglienza ricevuta in piazza
Duomo dalle autorità e da tanti milanesi, cui si è rivolto con
queste parole: «Voi ben sapete
quanto sia urgente immettere
nell’attuale contesto culturale
il lievito evangelico. La fede in
Gesù Cristo, morto e risorto per
noi, vivente in mezzo a noi, deve animare tutto il tessuto della
vita, personale e comunitaria,
pubblica e privata, così da consentire uno stabile e autentico
“ben essere” a partire dalla famiglia, che va riscoperta quale
patrimonio principale dell’umanità, coefficiente e segno
di una vera e stabile cultura in
favore dell’uomo». Ricordando
quel momento, all’udienza, il
santo padre ha come sollevato gli occhi verso la Madunina
dorata, simbolo del capoluogo
lombardo: «Dall’alto del Duomo,
la statua della Madonna con le
braccia spalancate sembrava
accogliere con tenerezza materna tutte le famiglie di Milano
e del mondo intero!».
Il secondo giorno della sua
permanenza a Milano, 2 giugno,
è stata la volta dell’incontro con
i consacrati e le consacrate della diocesi, al mattino, e poi, allo
stadio Meazza, con 80 mila ragazzi e ragazze che, nel corso
di quest’anno, hanno ricevuto
o riceveranno il sacramento
della Cresima. Benedetto XVI li
ha esortati: «Non siate pigri, ma
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8/AGOSTO-SETTEMBRE 2012
Milano, stadio di San Siro, 2.6.2012: il papa con i ragazzi cresimati e cresimandi.
A p. 21, Bresso (Milano), 3.6.2012: il papa si avvia alla solenne concelebrazione eucaristica.
ragazzi e giovani impegnati, in
particolare nello studio, in vista
della vita futura. È il vostro dovere quotidiano e una grande
opportunità che avete per crescere e per preparare il futuro.
Siate disponibili e generosi verso gli altri, vincendo la tentazione di mettere al centro voi stessi,
perché l’egoismo è nemico della
vera gioia. Se gustate adesso la
bellezza di far parte della comunità di Gesù, potrete anche
voi dare il vostro contributo per
farla crescere e saprete invitare
gli altri a farne parte. Permettetemi anche di dirvi che il Signore ogni giorno, anche oggi, qui,
vi chiama a cose grandi. Siate
aperti a quello che vi suggerisce
e se vi chiama a seguirlo sulla
via del sacerdozio o della vita
consacrata, non ditegli di no!
Sarebbe una pigrizia sbagliata!
Gesù vi riempirà il cuore per tutta la vita! Cari ragazzi, care ragazze, vi dico con forza: tendete
ad alti ideali: tutti possono arrivare a una alta misura, non solo
alcuni! Siate santi!».
A Bresso:
le domande e la messa
La serata, come avranno potuto apprezzare i tre milioni di
spettatori della diretta di Raiuno, è stata riservata alla festa delle testimonianze «One
world, family, love», della quale
Benedetto XVI ha detto: «Sono
stato molto colpito dalle testi-
monianze toccanti di coniugi
e figli di diversi continenti, sui
temi scottanti dei nostri tempi:
la crisi economica, la difficoltà
di conciliare i tempi del lavoro con quelli della famiglia, il
diffondersi di separazioni e divorzi, come anche interrogativi
esistenziali che toccano adulti,
giovani e bambini». Poi ha anche risposto a cinque domande
proposte da diverse famiglie,
con una modalità di dialogo
inedita, ma efficace. Una coppia di fidanzati del Madagascar
ha espresso attrazione e, nello
stesso tempo, timore per la parola «per sempre»; una famiglia
greca ha raccontato la difficoltà
di continuare a sperare di fronte
alla progressiva perdita di posti
di lavoro; una famiglia statunitense ha chiesto come vivere
la festa, perché i tempi del lavoro sembrano occupare tutti
gli spazi di tempo; una famiglia
brasiliana ha toccato il tema
delle separazioni e dei divorzi.
Nelle risposte, Benedetto XVI
ha, soprattutto, espresso vicinanza alle difficoltà e ha invitato alla fiducia. Il dialogo merita
di essere riletto nella sua forma
completa, sul sito www.vatican.
va, oppure nel libretto La famiglia: il lavoro e la festa, nel quale
sono stati raccolti tutti i discorsi
del santo padre a Milano (Edizioni Centro ambrosiano).
Domenica 3 giugno, come
accennato, la santa messa, seguita anche da casa alla tv da
oltre due milioni di persone.
Nell’udienza generale del 6 giugno, Benedetto XVI ha ricordato: «Davanti a quella miriade
di fedeli, provenienti da diverse
nazioni e profondamente partecipi della liturgia, molto ben
curata, ho lanciato un appello
a edificare comunità ecclesiali
che siano sempre più famiglia,
capaci di riflettere la bellezza della Santissima Trinità e
di evangelizzare non solo con
la parola, ma per irradiazione,
con la forza dell’amore vissuto,
perché l’amore è l’unica forza
che può trasformare il mondo.
Inoltre, ho sottolineato l’importanza della “triade” famiglia-lavoro-festa. Sono tre doni di Dio,
tre dimensioni della nostra esi-
Usa, a Filadelfia, nel 2015. Due
le perplessità sollevate dagli osservatori, che si sarebbero attesi, anche dovendo scegliere un
centro statunitense, una sede
più illustre e popolosa; dall’altra
parte, proprio Filadelfia in questi
ultimi anni è stato uno dei centri
più colpiti dallo scandalo pedofilia. E quindi? A rispondere alle
critiche è l’arcivescovo di Filadelfia, Charles Chaput, alla guida
della diocesi americana dal febbraio 2011. Prima di dar spazio
alle sue parole, merita qualche
accenno la biografia di questo
presule, che è davvero particolare. Monsignor Chaput, infatti,
è un frate cappuccino d’eccezione, visto che è l’unico vescovo
statunitense «nativo», essendo
stenza che devono trovare un
armonico equilibrio per costruire società dal volto umano».
figlio di un’indiana americana
della tribù Potawatomi e di un
discendente di san Luigi IX di
Francia. Ecco cos’ha raccontato
a fine giugno: «Tre mesi fa, circa, ho ricevuto una lettera del
Pontificio Consiglio per la famiglia, che ci chiedeva se Filadelfia
fosse stata interessata a diventare sede del prossimo Incontro
mondiale delle famiglie. Sono
tempi difficili per la nostra dio-
Il prossimo incontro
a Filadelfia nel 2015
Al termine dell’evento, il papa
ha spiazzato un po’ tutti, annunciando che il prossimo Incontro mondiale delle famiglie,
l’ottavo della serie, si terrà negli
cesi, anche dal punto di vista
finanziario. Di conseguenza ero
un po’ preoccupato. Così, nella
risposta, ho detto che saremmo
stati ben contenti di aderire alla
proposta, però ho fatto presente anche i nostri problemi. […]
Sei settimane fa ci hanno scritto nuovamente da Roma […]. La
lettera spiegava che le difficoltà
finanziarie e gestionali erano
perfettamente comprensibili,
ma che, ciononostante, il papa in persona aveva deciso di
puntare su Filadelfia. Considero
questo pronunciamento di Benedetto XVI una decisione dello
Spirito Santo e, perciò, sono ben
contento di preparare un evento
che, pur in tempi difficili, sarà di
pace, gioia e amore».
Per una diocesi che inizia a
impegnarsi nella preparazione,
ce n’è un’altra, quella di Milano,
che tira le fila di un evento il cui
successo è andato oltre le attese. Tocca all’arcivescovo, card.
Angelo Scola, questo compito:
«Le prime parole che mi vengono in mente sono, oltre a gratitudine, impegno e responsabilità. Un evento straordinario
come questo è “conveniente”
quando prende forma dall’ordinario e ridà qualità all’ordinario. La famiglia è la grande
condizione perché il desiderio
di infinito che è insopprimibile
nel cuore dell’uomo trovi una
strada per compiersi. Quando
vado nelle parrocchie, capita
spesso che persone anziane mi
vengano a dire, sorridenti, dei
loro 50 o 60 anni di matrimonio.
In esperienze come queste trovo la conferma che la famiglia
ha incanalato questo desiderio
di infinito, aiutandolo a superare le contraddizioni, le fatiche,
le difficoltà e permettendo alle persone di ritrovarsi davanti
una vita riuscita».
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