Poste Italiane s.p.a. - Sped. in Abb. Post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) Art. 1, comma 1, NE/PD - Periodico Mensile - Tassa Pagata/Taxe Perçue/Economy/Compatto la C Madonna d astelmonte ANNIVERSARI Santa Chiara: lo sguardo e il cuore fissi su Cristo i Anno 98 - n. 8 Agosto-Settembre 2012 VITA DEL SANTUARIO DI MONS. ANDREA B. MAZZOCATO Grande festa a Castelmonte l’8 settembre La santa Vergine ci accompagni sempre! C arissimi sacerdoti e fedeli, anche quest’anno saliremo al santuario di Castelmonte nella festa della Natività della Beata Vergine Maria, sabato 8 settembre. Ricordo con profonda gioia spirituale la celebrazione della santa messa dello scorso anno per la numerosa partecipazione e per l’intensità della preghiera. Concelebrava assieme a me e a mons. Pietro Brollo, il compianto mons. Alfredo Battisti che, poco tempo dopo, il Signore ha chiamato a sé. È stato lui a volere questo pellegrinaggio diocesano e sarà vicino a noi anche quest’anno accanto alla Vergine Maria, con la quale condivide la gioia eterna della visione di Dio. Alla Madonna di Castelmonte affideremo, in particolare, la Chiesa di Udine all’avvio del nuovo anno pastorale. Ci accompagni, mentre iniziamo con tutti i cristiani del mondo l’Anno della fede voluto dal santo padre. Ci accompagni, mentre continuiamo l’impegno sul tema dell’educazione per riuscire a trasmettere ai nostri figli la tradizione cristiana che abbiamo ricevuto e per formare le loro coscienze secondo il vangelo. Protegga i sacerdoti e i diaconi, sia di esempio ai consacrati, sostenga l’unione delle famiglie e consoli i tanti sofferenti e anziani della nostra Chiesa. In attesa di incontrarci numerosi al santuario per la santa messa, invoco su tutti la benedizione di Dio per intercessione della Vergine. ✢ Andrea Bruno Mazzocato arcivescovo di Udine Udine, 29 giugno 2012 Solennità degli Apostoli Pietro e Paolo Dall'Inno alla Madonna di Castelmonte 2 MdC 8/AGOSTO-SETTEMBRE 2012 Rit. La corona brilla in fronte, rifulgente di splendor, a Maria di Castelmonte, alla Madre del Signor. Tu ci guida, ci consola, della vita sul sentier. Dalle insidie tu ci invola del demonio e del piacer. Pellegrini, in liete squadre, al tuo asilo di pietà siam venuti, o dolce Madre, a implorar la tua bontà. Dal tuo Figlio tanto amato, che beata stringi al sen, d’ogni fal, d’ogni peccato il perdono, deh, ci ottien. Siam venuti a Castelmonte, a te, Madre dell’amor. D’ogni grazia tu sei fonte, tu lenisci ogni dolor. Madre, all’ombra del tuo manto a noi serba il cor fedel, e ad alzarti eterno il canto tu ci guida un giorno in ciel. AGENDA DEL SANTUARIO Apertura santuario Orario legale 7.30-12.00 • 14.30-19.00 Orario solare 7.30-12.00 • 14.30-18.00 Orario delle sante messe ORA LEGALE Feriale 9.00 - 10.00 - 11.00 - 17.00 PROGRAMMA E ORARI DELL'8 SETTEMBRE Festivo S.s. messe in santuario: ore 8.00 - 9.00 - 10.00 - 11.00 - 15.30 Ore 14.30: raduno dei pellegrini a Carraria di Cividale del Friuli Ore 15.00: inizio del pellegrinaggio e salita a piedi verso il santuario Ore 17.00: arrivo al piazzale del santuario e concelebrazione eucaristica, presieduta da mons. Andrea Bruno Mazzocato, arcivescovo di Udine, alla quale partecipano tutti i sacerdoti convenuti Alla fine: Atto di affidamento a Maria, canto del Magnificat e solenne benedizione conclusiva INFORMAZIONI GENERALI Confessori: per tutta la giornata vi sarà ampia disponibilità di confessori in santuario. I sacerdoti che desiderano concelebrare sono pregati di portare con sé camice e stola bianca. I parroci e gli organizzatori dei pellegrinaggi prenotino per tempo i mezzi di trasporto per i loro pellegrini. Per le persone isolate (senza mezzi propri) saranno a disposizione alcuni mezzi pubblici per il rientro a Cividale e a Udine alla fine della concelebrazione pomeridiana. 8.00 - 9.00 - 10.00 - 11.30 16.00 - 17.00 - 18.00 ORA SOLARE Feriale 9.00 - 10.00 - 11.00 - 16.00 Festivo 8.00 - 9.00 - 10.00 - 11.30 15.30 - 17.00 Apertura ufficio «Bollettino» mattino: 8.30-12.00 pomeriggio: 14.30-18.00 Orario Autoservizi SAF per raggiungere il santuario Udine (autostazione) Cividale (autostazione) Castelmonte 9.00 9.30 9.50 Castelmonte Cividale (autostazione) Udine (autostazione) 12.10 12.30 13.00 Il servizio non si effettua: a Natale, 1° gennaio, Pasqua, 1° maggio e in caso di neve o ghiaccio. Estate: preghiera e silenzio I sabati di agosto, 4 - 11 - 18 - 25 alle ore 21.00: preghiera e adorazione in santuario. 8/AGOSTO-SETTEMBRE 2012 MdC 3 sommario Anno 98, n. 8, Agosto-Settembre 2012 Rivista della «Confraternita Universale Madonna di Castelmonte» 2 Periodico mariano illustrato a cura della Provincia Veneta dei Frati Minori Cappuccini, spedito a tutti gli associati alla «Confraternita Universale Madonna di Castelmonte» Direttore responsabile: Aurelio Blasotti Direzione e Redazione: Antonio Fregona In Redazione: Roberto Rizzato, Alessandro Falcomer Progetto grafico: Barbara Callegarin, A. Fregona Realizzazione grafica su Macintosh: B. Callegarin Hanno collaborato a questo numero: Angelo Berg, Franco Carollo, Daniela Del Gaudio, Alberto Friso, Gabriele Castelli, Alessandro Carollo, Alessia e Giovanni Stampa: Litografia Casagrande via dell’Artigianato, 10 Colognola ai Colli (VR) Autorizzazione del Tribunale di Udine n. 20 del 29.2.1948 Numero del Repertorio del ROC: 1393 Associato all’Unione Stampa Periodica Italiana Indirizzo: Padre Rettore Santuario B. Vergine 33040 CASTELMONTE (UD) Sito Internet: www.santuariocastelmonte.it Posta elettronica: [email protected] Numeri telefonici Santuario: Tel. 0432 731094 / 0432 701267 Fax 0432 730150 «Casa del Pellegrino», Albergo, Bar e Ristorante: Tel. e Fax 0432 700636; «Al Piazzale», Bar e Ristorante: Tel. e Fax 0432 731161 In copertina: santa Chiara del pittore Tiberio di Assisi (Santa Maria degli Angeli, PG). Foto: A. Fregona 2, 3, 10, 11, 12, 13, 14, 39; Internet 19, 20, 21, 23, 29; Altri 1, 5, 9, 16, 17, 18, 22, 24, 25, 27, 30, 31, 32. VITA DEL SANTUARIO Invito al pellegrinaggio di mons. Andrea B. Mazzocato 5 La terra è per tutti MdC 6 LETTERE IN REDAZIONE Caro padre, a cura di Antonio Fregona 8 ATTUALITÀ/FATTI E COMMENTI Spulciando la stampa di Angelo Berg 10 SPECIALE/LITURGIA La Preghiera del Signore di Franco Carollo e A. Fregona SCUOLA DI MARIA 15 ALLA Un messaggio di preghiera e di amore fraterno di Daniela Del Gaudio VITA DELLA CHIESA 19 Famiglia futuro MdC 8/AGOSTO-SETTEMBRE 2012 VITA DELLA CHIESA/ANNIVERSARI Lo sguardo e il cuore fissi su Cristo a cura di Gabriele Castelli EDITORIALE 26 Chi è santa Chiara? a cura di G.C. SCRITTURA 29 SACRA Verso la Pasqua di Alessandro Carollo DI CASTELMONTE 33 REGINA Affidati a Maria a cura di Alessandro Falcomer COMUNIONE DEI SANTI 36 INELLA nostri defunti a cura di A. Falcomer DEL SANTUARIO 37 VITA Maggio 2012 a cura di A. Falcomer 39 TESTIMONIANZA Fidanzati in cammino con Cristo di Alessia e Giovanni del mondo di Alberto Friso Per rinnovo associazione e offerte varie Quota associativa 2012 • Coordinate Bancarie: ∫ ITALIA IBAN: IT87 V053 3663 7400 00035221940 BIC: BPPNIT2P607 Correntista: Chiesa del Santuario della Beata Vergine di Castelmonte Banca d’appoggio: FRIULADRIA - CREDIT AGRICOLE, Filiale di Cividale del Friuli, Piazza Picco, 3 33043 Cividale del Friuli (UD) Italia • Conto Corrente postale Ordinario (isolato) Sostenitore In gruppo con zelatrice € 15,00 € 30,00 € 13,00 ∫ ESTERO Ordinario Sostenitore € 20,00 € 35,00 n. 217331 Pubblicazione foto intestato a: Santuario Castelmonte 33040 Castelmonte (Udine) Per la pubblicazione di foto (Affidati, Defunti, Vita del santuario) e relativa offerta rivolgersi agli uffici del «Bollettino»: tel. 0432 731094 o scrivere una e-mail: [email protected] • On-line (pagamento elettronico) cliccando sulla voce "Offerte" all'interno del sito: www.santuariocastelmonte.it 4 22 EDITORIALE MD C La terra è per tutti «Lodato sii, mio Signore, per nostra sorella madre terra, la quale ci nutre, ci alimenta e produce diversi frutti con variopinti fiori ed erbe!». (San Francesco) ari amici, pace e bene! Il primo settembre si celebra la 7a Giornata nazionale per la salvaguardia del creato, promossa dai vescovi italiani. L’iniziativa è necessaria, i settimanali diocesani ne parlano, la gente… pensa ad altre cose: le vacanze stanno finendo, con qualche giorno al mare o in montagna il portafoglio si è prosciugato e bisogna pensare alla salvaguardia di… se stessi e della propria famiglia! Per fortuna, ci sono associazioni e movimenti che tengono desta l’attenzione e la sensibilità della gente e qualche risultato si vede. Almeno ogni tanto, bisogna pensare in scala mondiale, perché, in una realtà collegata e interdipendente come quella in cui ci troviamo a vivere (globalizzazione), non è permesso disinteressarsi di come vanno le cose nell’«orto» degli altri, magari con l’illusione di vivere in un’isola felice! Ma anche alle «isole felici» arriva, come minimo, l’acqua inquinata dagli scarichi delle petroliere e l’aria inquinata delle grandi concentrazioni industriali arriva anche sull’Everest, pur distante migliaia di chilometri. Non c’è, dunque, molto da stare allegri. In giugno (20-22) si è svolta a Rio de Janeiro la Conferenza dell’Onu sullo sviluppo sostenibile. Un fallimento epocale l’ha definita il direttore di Greenpeace Kumi Naidoo (ved. a p. 9). In effetti, gli Stati (ne erano rappresentati ben 193) mostrano una miopia e un egoismo ignorante da raccapriccio! Alla fine dell’articolo riportato a p. 9 si esprimono alcune domande, ma ce ne sarebbero molte altre. Ad esempio: perché non si diffondono su larga scala quei processi agricoli e alimentari e quegli alimenti che hanno mostrato di poter combattere la malattia più antica del mondo, cioè la fame e la sete? Le grandi industrie cosa producono: beni o merci? E per che cosa? Per il bisogno o per il superfluo? Si produce come: usando tanta natura e riversandovi tanti scarti, oppure prelevando poco e restituendo quasi uguale? Come mai se anche l’Onu dice che il modello alimentare ad alto contenuto animale è insostenibile, poi non si fa nulla per riconvertirlo? Perché non si copiano le saggezze sparse nel mondo e si copiano e globalizzano invece le stoltezze? Perché non si abolisce la pubblicità che fa desiderare e comprare l’insostenibile? Perché non si introduce come materia scolastica obbligatoria l’«educazione ecologica dei cinque sensi»? Perché non si fanno teleconferenze così da ridurre il numero di voli aerei?... L’ecologia umana è una necessità imperativa - ha detto il papa un anno fa -. Adottare in ogni circostanza un modo di vivere rispettoso dell’ambiente e sostenere la ricerca e lo sfruttamento di energie adeguate che salvaguardino il patrimonio del creato e non comportino pericolo per l’uomo devono essere priorità politiche ed economiche… Privilegiare la solidarietà: il papa se lo augura, gli Stati se la cavano con qualche affermazione generica e si accaniscono a fare gli affari loro, ma, purtroppo, tutto si pagherà… C 8/AGOSTO-SETTEMBRE 2012 MdC 5 VITA DELLA CHIESA DI ALBERTO FRISO A margine dell’Incontro di Milano 30.5-3.6 Famiglia futuro del mondo Col milione di pellegrini e con le idee lanciate nel nome della fede, l’Incontro mondiale delle famiglie a Milano è stato «un’eloquente “epifania” della famiglia», ha detto Benedetto XVI. Il papa ha fissato l’appuntamento del prossimo incontro fra tre anni (2015) negli Usa, a Filadelfia. Si è visto cosa sia la famiglia Q uando si ha a che fare con i grandi eventi ecclesiali è sempre difficile tirare una linea e proporre sintesi condivise e condivisibili. Figuriamoci per un appuntamento davvero imponente com’è stato l’Incontro mondiale delle famiglie, che si è tenuto a Milano a fine maggio-inizio giugno, coinvolgendo, si è calcolato, fino a un milione di partecipanti per la santa messa di domenica 3 giugno all’aeroporto di Bresso, celebrata da Benedetto XVI. La sintesi, si diceva, non è semplice, ma l’aiuto viene dallo stesso santo padre, che ha dedicato l’udienza del mercoledì successivo ai viaggi apostolici, per proporre una sua persona- le rivisitazione di quanto vissuto. «Porto ancora negli occhi e nel cuore - ha esordito il papa - le immagini e le emozioni di questo indimenticabile e meraviglioso evento, che ha trasformato Milano in una città delle famiglie: nuclei familiari provenienti da tutto il mondo, uniti dalla gioia di credere in Gesù Cristo». E ancora: l’Incontro è risultato «un’eloquente “epifania” della famiglia, che si è mostrata nella varietà delle sue espressioni, ma anche nell’unicità della sua identità sostanziale, quella di una comunione d’amore, fondata sul matrimonio e chiamata a essere santuario della vita, piccola Chiesa, cellula della società. Da Milano è stato lanciato a tutto il mondo un messaggio di speranza, sostanziato di esperienze vissute. È possibile e gioioso, anche se impegnativo, vivere l’amore fedele, “per sempre”, aperto alla vita; è possibile partecipare come famiglie alla missione della Chiesa e alla costruzione della società». Chi è stato presente - ho avuto la grazia di essere a Milano per alcuni dei giorni dell’Incontro - lo testimonia: i colori delle famiglie sudamericane, le danze di quelle africane, le parlate di ogni angolo della terra non trasmettevano l’idea di una babele, ma di una gioia bella, quella di fare parte, tutti insieme con le personali culture e diversità, di un’unica grande Chiesa universale. A nessuna latitudine è facile, o banale, vivere da cristiani. A nessuna latitudine è facile decidere di essere famiglia. Ma è una scelta di vita, e di vi8/AGOSTO-SETTEMBRE 2012 MdC 19 VITA DELLA CHIESA ta piena: una scelta benedetta. Il papa l’ha detto senza mezze misure: «Non c’è futuro dell’umanità senza la famiglia». Sotto lo sguardo della Madunina Nell’udienza di mercoledì 6 giugno, poi, Benedetto XVI ha ripercorso il suo viaggio tappa per tappa, a cominciare dall’accoglienza ricevuta in piazza Duomo dalle autorità e da tanti milanesi, cui si è rivolto con queste parole: «Voi ben sapete quanto sia urgente immettere nell’attuale contesto culturale il lievito evangelico. La fede in Gesù Cristo, morto e risorto per noi, vivente in mezzo a noi, deve animare tutto il tessuto della vita, personale e comunitaria, pubblica e privata, così da consentire uno stabile e autentico “ben essere” a partire dalla famiglia, che va riscoperta quale patrimonio principale dell’umanità, coefficiente e segno di una vera e stabile cultura in favore dell’uomo». Ricordando quel momento, all’udienza, il santo padre ha come sollevato gli occhi verso la Madunina dorata, simbolo del capoluogo lombardo: «Dall’alto del Duomo, la statua della Madonna con le braccia spalancate sembrava accogliere con tenerezza materna tutte le famiglie di Milano e del mondo intero!». Il secondo giorno della sua permanenza a Milano, 2 giugno, è stata la volta dell’incontro con i consacrati e le consacrate della diocesi, al mattino, e poi, allo stadio Meazza, con 80 mila ragazzi e ragazze che, nel corso di quest’anno, hanno ricevuto o riceveranno il sacramento della Cresima. Benedetto XVI li ha esortati: «Non siate pigri, ma 20 MdC 8/AGOSTO-SETTEMBRE 2012 Milano, stadio di San Siro, 2.6.2012: il papa con i ragazzi cresimati e cresimandi. A p. 21, Bresso (Milano), 3.6.2012: il papa si avvia alla solenne concelebrazione eucaristica. ragazzi e giovani impegnati, in particolare nello studio, in vista della vita futura. È il vostro dovere quotidiano e una grande opportunità che avete per crescere e per preparare il futuro. Siate disponibili e generosi verso gli altri, vincendo la tentazione di mettere al centro voi stessi, perché l’egoismo è nemico della vera gioia. Se gustate adesso la bellezza di far parte della comunità di Gesù, potrete anche voi dare il vostro contributo per farla crescere e saprete invitare gli altri a farne parte. Permettetemi anche di dirvi che il Signore ogni giorno, anche oggi, qui, vi chiama a cose grandi. Siate aperti a quello che vi suggerisce e se vi chiama a seguirlo sulla via del sacerdozio o della vita consacrata, non ditegli di no! Sarebbe una pigrizia sbagliata! Gesù vi riempirà il cuore per tutta la vita! Cari ragazzi, care ragazze, vi dico con forza: tendete ad alti ideali: tutti possono arrivare a una alta misura, non solo alcuni! Siate santi!». A Bresso: le domande e la messa La serata, come avranno potuto apprezzare i tre milioni di spettatori della diretta di Raiuno, è stata riservata alla festa delle testimonianze «One world, family, love», della quale Benedetto XVI ha detto: «Sono stato molto colpito dalle testi- monianze toccanti di coniugi e figli di diversi continenti, sui temi scottanti dei nostri tempi: la crisi economica, la difficoltà di conciliare i tempi del lavoro con quelli della famiglia, il diffondersi di separazioni e divorzi, come anche interrogativi esistenziali che toccano adulti, giovani e bambini». Poi ha anche risposto a cinque domande proposte da diverse famiglie, con una modalità di dialogo inedita, ma efficace. Una coppia di fidanzati del Madagascar ha espresso attrazione e, nello stesso tempo, timore per la parola «per sempre»; una famiglia greca ha raccontato la difficoltà di continuare a sperare di fronte alla progressiva perdita di posti di lavoro; una famiglia statunitense ha chiesto come vivere la festa, perché i tempi del lavoro sembrano occupare tutti gli spazi di tempo; una famiglia brasiliana ha toccato il tema delle separazioni e dei divorzi. Nelle risposte, Benedetto XVI ha, soprattutto, espresso vicinanza alle difficoltà e ha invitato alla fiducia. Il dialogo merita di essere riletto nella sua forma completa, sul sito www.vatican. va, oppure nel libretto La famiglia: il lavoro e la festa, nel quale sono stati raccolti tutti i discorsi del santo padre a Milano (Edizioni Centro ambrosiano). Domenica 3 giugno, come accennato, la santa messa, seguita anche da casa alla tv da oltre due milioni di persone. Nell’udienza generale del 6 giugno, Benedetto XVI ha ricordato: «Davanti a quella miriade di fedeli, provenienti da diverse nazioni e profondamente partecipi della liturgia, molto ben curata, ho lanciato un appello a edificare comunità ecclesiali che siano sempre più famiglia, capaci di riflettere la bellezza della Santissima Trinità e di evangelizzare non solo con la parola, ma per irradiazione, con la forza dell’amore vissuto, perché l’amore è l’unica forza che può trasformare il mondo. Inoltre, ho sottolineato l’importanza della “triade” famiglia-lavoro-festa. Sono tre doni di Dio, tre dimensioni della nostra esi- Usa, a Filadelfia, nel 2015. Due le perplessità sollevate dagli osservatori, che si sarebbero attesi, anche dovendo scegliere un centro statunitense, una sede più illustre e popolosa; dall’altra parte, proprio Filadelfia in questi ultimi anni è stato uno dei centri più colpiti dallo scandalo pedofilia. E quindi? A rispondere alle critiche è l’arcivescovo di Filadelfia, Charles Chaput, alla guida della diocesi americana dal febbraio 2011. Prima di dar spazio alle sue parole, merita qualche accenno la biografia di questo presule, che è davvero particolare. Monsignor Chaput, infatti, è un frate cappuccino d’eccezione, visto che è l’unico vescovo statunitense «nativo», essendo stenza che devono trovare un armonico equilibrio per costruire società dal volto umano». figlio di un’indiana americana della tribù Potawatomi e di un discendente di san Luigi IX di Francia. Ecco cos’ha raccontato a fine giugno: «Tre mesi fa, circa, ho ricevuto una lettera del Pontificio Consiglio per la famiglia, che ci chiedeva se Filadelfia fosse stata interessata a diventare sede del prossimo Incontro mondiale delle famiglie. Sono tempi difficili per la nostra dio- Il prossimo incontro a Filadelfia nel 2015 Al termine dell’evento, il papa ha spiazzato un po’ tutti, annunciando che il prossimo Incontro mondiale delle famiglie, l’ottavo della serie, si terrà negli cesi, anche dal punto di vista finanziario. Di conseguenza ero un po’ preoccupato. Così, nella risposta, ho detto che saremmo stati ben contenti di aderire alla proposta, però ho fatto presente anche i nostri problemi. […] Sei settimane fa ci hanno scritto nuovamente da Roma […]. La lettera spiegava che le difficoltà finanziarie e gestionali erano perfettamente comprensibili, ma che, ciononostante, il papa in persona aveva deciso di puntare su Filadelfia. Considero questo pronunciamento di Benedetto XVI una decisione dello Spirito Santo e, perciò, sono ben contento di preparare un evento che, pur in tempi difficili, sarà di pace, gioia e amore». Per una diocesi che inizia a impegnarsi nella preparazione, ce n’è un’altra, quella di Milano, che tira le fila di un evento il cui successo è andato oltre le attese. Tocca all’arcivescovo, card. Angelo Scola, questo compito: «Le prime parole che mi vengono in mente sono, oltre a gratitudine, impegno e responsabilità. Un evento straordinario come questo è “conveniente” quando prende forma dall’ordinario e ridà qualità all’ordinario. La famiglia è la grande condizione perché il desiderio di infinito che è insopprimibile nel cuore dell’uomo trovi una strada per compiersi. Quando vado nelle parrocchie, capita spesso che persone anziane mi vengano a dire, sorridenti, dei loro 50 o 60 anni di matrimonio. In esperienze come queste trovo la conferma che la famiglia ha incanalato questo desiderio di infinito, aiutandolo a superare le contraddizioni, le fatiche, le difficoltà e permettendo alle persone di ritrovarsi davanti una vita riuscita». 8/AGOSTO-SETTEMBRE 2012 MdC 21