Marca da
Bollo €
16,00
L.24/06/13 n.71
Al Consiglio Provinciale del Collegio
dei Periti Industriali e dei Periti Industriali Laureati
della Provincia di Vicenza
Via L. L. Zamenhof, 803 - 36100 VICENZA
OGGETTO: Domanda di iscrizione nel Registro dei Praticanti.
Il sottoscritto.............................………………………….............................................…….....................
CHIEDE
di essere iscritto nel Registro dei Praticanti tenuto da codesto Collegio Provinciale e ciò a tutti gli effetti di
Legge.
All'uopo, consapevole delle responsabilità penali previste dall'art. 489 del codice penale e dagli altri
articoli del codice penale che contemplano la "falsità in atti", nonché di quanto previsto dagli artt. 46 e76 del
DPR 445 del 28/12/2000 e
DICHIARA
1) Di essere disponibile ad effettuare a pieno la pratica professionale

quale praticante presso lo Studio ………………………………………..…………………………...…
…………………………………………………………………………………………………………………………
escludendo ogni rapporto di lavoro subordinato con il Professionista in conformità all'art. 3, comma 2 della
direttiva sullo svolgimento del praticantato previsto dalla legge 02/02/1990 N. 17;

quale dipendente presso la ditta .........................................................……...................................
……………………………………………………………… a partire dalla data del ………………..……………;

di essere in possesso dei requisiti di cui all’art. 19 della direttiva per la disciplina delle modalità di
iscrizione della Legge 17/90, nonché dell’art. 8 punto 3 del D.P.R n. 328 05/06/2001 (Diploma
Universitario o Laurea Triennale).
2) Di aver preso debita conoscenza del Regolamento sul tirocinio pubblicato sul BUMG, ai sensi dell'art.6,
comma 10, DPR 7/8/12 n.137.
a)
b)
c)
d)
e)
f)
g)
h)
i)
Il sottoscritto, dichiara altresì, a norma delle Leggi vigenti:
Di essere nato a: ...........................................……………...........…………….…………........….............…....
In data : ...................................................................…………………………..................….......…….…........
Di essere residente a : .....................................…………………………..........…..……... Cap. ............…....
in Via ............................................……………….…………………………….………...……….….. n. .…........
Tel. .....…............….... Cel. …………….………Fax: ……………………….e-mail …………………………….
Di essere cittadino Italiano.
Di possedere il seguente codice fiscale: ..........................……………........……....
Di possedere il requisito della condotta specchiatissima
Di essere in possesso del diploma di Perito Industriale nella specializzazione............................ …………
conseguito presso l'I.T.I.S. di .……………………………………………………………….. nell'anno ………...
Di essere in possesso del Diploma Universitario/Laurea triennale nella specializzazione ……………….…
………………………………… conseguito presso l’Università di .………………………………………………
nell'anno ………..
Di essere in possesso del diploma di Istituto Tecnico settore Tecnologico indirizzo
………………………………………………………………………………………. conseguito presso l’I.T.S. di
………………………………….. nell’anno ……………
A corredo della presente domanda, il sottoscritto allega:
○ due foto tessere firmate sul retro;
○ fotocopia fronte e retro del documento di identità;
○ fotocopia o autocertificazione diploma I.T.I.S./Laurea ;
○ dichiarazione dello studio o ditta (per diplomati ITIS);
○ fotocopia libretto lavoro o busta paga per dipendenti (per diplomati ITIS);
○ Informativa per dati sensibili e consenso dell’interessato ;
○ Nota informativa iscrizione con riserva.
Versa alla Segreteria del Collegio, la somma di Euro 362,00 quale quota di iscrizione.
Il sottoscritto si dichiara edotto di quanto prescrive l'art. 13 della direttiva per la disciplina delle modalità di
iscrizione e di svolgimento del praticantato ( art. 2-5 Legge 2 febbraio 1990. n. 17), che assegna al Consiglio
Provinciale il dovere di vigilanza sul regolare svolgimento della pratica professionale e autorizza, fin d'ora,
controlli sul posto di lavoro da parte di commissario delegato dal Consiglio stesso.
In fede.
Vicenza, ………………………………
Firma (vedi nota a fondo pagina)
…………………………………………………………………
Nota:
La firma va apposta in presenza di un dipendente addetto se la domanda è presentata personalmente; se trasmessa o presentata da
terzi, è necessario allegare fotocopia fronte e retro di un documento di identità valido.
Al Consiglio Provinciale dei Periti Industriali di VICENZA
Il sottoscritto ………………………………………………………………………………………..
nato a ……………………. il ……………………… e residente in ……………………………..
Via …………………………………… n. …… CAP ……………….Tel. ….……………………
Codice Fiscale ………………………………………..Partita IVA ………………………………
Iscritto al Collegio (o Ordine) di………………………………………………….. al n…………
Dal ……………………… nella specializzazione ………………………………………………..
DICHIARA
Di aver ammesso in data ……………….. il Per. Ind. ……………………………………………
nato a ………………………il ……………………… e residente in ……………………………..
Via ………………………………………………….n. ……………CAP …………………………
Codice Fiscale ……………………………………….. all’esercizio della pratica nel proprio
studio e di assumersi la responsabilità professionale di seguire il praticante impartendogli
una adeguata istruzione sia sotto il profilo tecnico che deontologica;
DICHIARA inoltre
Avendo preso conoscenza del “Regolamento sul tirocinio” pubblicato dal Consiglio
Nazionale dei Periti Industriali e dei Periti Industriali Laureati sul BUMG il 30/09/2014, di
non avere presso il proprio studio altri praticanti o al massimo due;
DI IMPEGNARSI
Ad inviare – senza alcuna richiesta – a codesto Consiglio Provinciale le relazioni ed
attestazioni semestralmente previste dall’ art. 10, comma 1 del richiamato Regolamento.
Curriculum (sulle attività che andrà a svolgere presso lo Studio).
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
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In fede
Timbro e firma
…………………………………….
……………………………, li …………………………..
Al Consiglio Provinciale dei Periti Industriali di VICENZA
Il sottoscritto ………………………………………………………………………………………..
in qualità di legale rappresentante della Ditta ……………………………………………………
con sede in ……………………Via …………………………… n. ……… CAP ………………..
iscritta alla C.C.I.A.A. di ………………………. Dal ………………al nr. ……………………….
ATTESTA
Che il Per. Ind. ……………………………………nato a ……………………. il…………………
e residente in …………………… Via ……………………………… nr. ……CAP ……………
Codice Fiscale ……………………………………è stato assunto alle dipendenze della Ditta
in data ……………. in qualità di ……………………………………con mansioni ……………..
DICHIARA inoltre
Avendo preso conoscenza del “Regolamento sul tirocinio” pubblicato dal Consiglio
Nazionale dei Periti Industriali e dei Periti Industriali Laureati sul BUMG il 30/09/2014, di
non avere presso il proprio studio altri praticanti o al massimo due;
DI IMPEGNARSI
Ad inviare – senza alcuna richiesta – a codesto Consiglio Provinciale le relazioni ed
attestazioni semestralmente previste dall’ art. 10, comma 1 del richiamato Regolamento.
Curriculum (dettagliata descrizione dell’attività svolta atta a comprovare le funzioni
tecniche rientranti nelle mansioni proprie della specializzazione relativa al diploma).
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………
In fede
Timbro e firma
………………………………………
……………………………, li …………………………..
Informativa ex art. 13 D.lgs. 196/2003
Pregiatissimo Perito Industriale,
Desideriamo informarLa che il D.lgs. n. 196 del 30 giugno 2003 (“Codice in materia di protezione dei dati personali”) prevede la tutela
delle persone e di altri soggetti rispetto al trattamento dei dati personali.
Secondo la normativa indicata, tale trattamento sarà improntato ai principi di correttezza, liceità e trasparenza e di tutela della Sua
riservatezza e dei Suoi diritti.
Ai sensi dell'articolo 13 del D.lgs. n.196/2003, pertanto, Le forniamo le seguenti informazioni:
1. Finalità del trattamento
Il trattamento dei dati verrà effettuato per permettere di fornire servizi.
2. Modalità del trattamento
I dati verranno trattati principalmente con strumenti elettronici ed informatici e memorizzati sia su supporti informatici che su supporti
cartacei che su ogni altro tipo di supporto idoneo, nel rispetto delle misure minime di sicurezza ai sensi del Disciplinare Tecnico in
materia di misure minime di sicurezza, Allegato B del Codice della Privacy.
3. Natura obbligatoria e conseguenze del rifiuto
Il conferimento dei dati è obbligatorio e l'eventuale rifiuto di fornire tali dati comporta la mancata prosecuzione del rapporto.
4. Soggetti a cui i dati potranno essere comunicati
I dati potranno essere comunicati a Enti Pubblici, Istituti di Credito, Comuni, Provincie, Regioni, Collegi o Ordini professionali d’Italia,
Ministeri, Tribunale, CNPI, EPPI, Comando Vigili del fuoco o diffusi presso tutte le aziende che lo richiedono in quanto i dati sono
contenuti nell’Albo degli iscritti pubblicamente accessibile.
Il trattamento riguarderà anche dati personali rientranti nel novero dei dati "sensibili", vale a dire dati idonei a rivelare: l'origine razziale
ed etnica, le convinzioni religiose, filosofiche o di altro genere, le opinioni politiche, l'adesione a partiti, sindacati, associazioni od
organizzazioni a carattere religioso, filosofico, politico o sindacale, nonché i dati personali idonei a rivelare lo stato di salute e la vita
sessuale.
Il trattamento che sarà effettuato su tali dati sensibili, nei limiti indicati dall'Autorizzazione generale del
Garante n. 3/2002, per le finalità previste dallo Statuto, sarà effettuato con le modalità precedentemente
descritte al punto 2.
I dati in questione non saranno comunicati ad altri soggetti né saranno oggetto di diffusione
5. Il titolare del trattamento
Il titolare del trattamento è il Collegio dei Periti Industriali e dei Periti Industriali Laureati della Provincia di Vicenza, con sede in Via L. L.
Zamenhof, 803 - 36100 VICENZA Tel. 0444/327322, Fax 0444/324270.
6. Il responsabile del trattamento
Il responsabile del trattamento è il Presidente pro-tempore del Collegio.
7. In ogni momento potrà esercitare i Suoi diritti nei confronti del titolare del trattamento, ai sensi dell'art.7 del D.lgs.196/2003, che
riproduciamo integralmente:
Decreto Legislativo n.196/2003, Art. 7 - Diritto di accesso ai dati personali ed altri diritti
1. L'interessato ha diritto di ottenere la conferma dell'esistenza o meno di dati personali che lo riguardano, anche se non ancora
registrati, e la loro comunicazione in forma intelligibile.
2. L'interessato ha diritto di ottenere l'indicazione:
a) dell'origine dei dati personali;
b) delle finalità e modalità del trattamento;
c) della logica applicata in caso di trattamento effettuato con l'ausilio di strumenti elettronici;
d) degli estremi identificativi del titolare, dei responsabili e del rappresentante designato ai sensi dell'articolo 5, comma 2;
e) dei soggetti o delle categorie di soggetti ai quali i dati personali possono essere comunicati o che possono venirne a conoscenza in
qualità di rappresentante designato nel territorio dello Stato, di responsabili o incaricati.
3. L'interessato ha diritto di ottenere:
a) l'aggiornamento, la rettificazione ovvero, quando vi ha interesse, l'integrazione dei dati;
b) la cancellazione, la trasformazione in forma anonima o il blocco dei dati trattati in violazione di legge, compresi quelli di cui non è
necessaria la conservazione in relazione agli scopi per i quali i dati sono stati raccolti o successivamente trattati;
c) l'attestazione che le operazioni di cui alle lettere a) e b) sono state portate a conoscenza, anche per quanto riguarda il loro
contenuto, di coloro ai quali i dati sono stati comunicati o diffusi, eccettuato il caso in cui tale adempimento si rivela impossibile o
comporta un impiego di mezzi manifestamente sproporzionato rispetto al diritto tutelato.
4. L'interessato ha diritto di opporsi, in tutto o in parte:
a) per motivi legittimi al trattamento dei dati personali che lo riguardano, ancorché pertinenti allo scopo della raccolta;
b) al trattamento di dati personali che lo riguardano a fini di invio di materiale pubblicitario o di vendita diretta o per il compimento di
ricerche di mercato o di comunicazione commerciale.
Per esercitare i diritti previsti all’art. 7 del Codice della Privacy, sopra elencati, l’interessato dovrà rivolgere
richiesta scritta indirizzata a: COLLEGIO PERITI INDUSTRIALI DELLA PROVINCIA DI VICENZA
Via L. L. Zamenhof, 803
36100 VICENZA
Tel. 0444/327322 - Fax 0444/324270
e-mail [email protected]
alla C.a. del responsabile del trattamento dei dati.
Formula di acquisizione del consenso dell'interessato
Luogo ........................... Data .................................
Nome ....................................... Cognome ...........................................
Il/La sottoscritto/a, acquisite le informazioni fornite dal titolare del trattamento ai sensi dell'articolo 13 del
D.Lgs. 196/2003,
- presta il suo consenso al trattamento dei dati personali per i fini indicati nella suddetta informativa (qualora
il trattamento non rientri in una delle ipotesi di esenzione di cui all'art. 24 del D.lgs. 196/2003)
Do il consenso •
Nego il consenso •
- presta il suo consenso per la comunicazione dei dati personali per le finalità ed ai soggetti indicati
nell'informativa (nel caso in cui sia prevista la comunicazione dei dati e non rientri in una delle ipotesi di
esenzione di cui agli artt. 24 e 61 del D.lgs. 196/2003)
Do il consenso •
Nego il consenso •
- presta il suo consenso per la diffusione dei dati personali per le finalità e nell'ambito indicato
nell'informativa (nel caso in cui sia prevista la diffusione dei dati e non rientri in una delle ipotesi di esenzione
di cui all'artt. 24 e 61 del D.lgs. 196/2003)
Do il consenso •
Nego il consenso •
- presta il suo consenso per il trattamento dei dati sensibili necessari per lo svolgimento delle operazioni
indicate nell'informativa. (nel caso in cui sia previsto anche il trattamento di dati sensibili)
Do il consenso •
Nego il consenso •
Firma leggibile ....................................................................................
Decreto Legislativo n.196/2003,
Art. 24 - Casi nei quali può essere effettuato il trattamento senza consenso
1. Il consenso non è richiesto, oltre che nei casi previsti nella Parte II, quando il trattamento:
a) è necessario per adempiere ad un obbligo previsto dalla legge, da un regolamento o dalla normativa comunitaria;
b) è necessario per eseguire obblighi derivanti da un contratto del quale è parte l'interessato o per adempiere, prima della
conclusione del contratto, a specifiche richieste dell'interessato;
c) riguarda dati provenienti da pubblici registri, elenchi, atti o documenti conoscibili da chiunque, fermi restando i limiti e le modalità
che le leggi, i regolamenti o la normativa comunitaria stabiliscono per la conoscibilità e pubblicità dei dati;
d) riguarda dati relativi allo svolgimento di attività economiche, trattati nel rispetto della vigente normativa in materia di segreto
aziendale e industriale;
e) è necessario per la salvaguardia della vita o dell'incolumità fisica di un terzo. Se la
medesima finalità riguarda l'interessato e quest'ultimo non può prestare il proprio consenso per
impossibilità fisica, per incapacità di agire o per incapacità di intendere o di volere, il consenso è
manifestato da chi esercita legalmente la potestà, ovvero da un prossimo congiunto, da un
familiare, da un convivente o, in loro assenza, dal responsabile della struttura presso cui dimora
l'interessato. Si applica la disposizione di cui all'articolo 82, comma 2;
f)
con esclusione della diffusione, è necessario ai fini dello svolgimento delle investigazioni difensive di cui alla legge 7 dicembre
2000, n. 397, o, comunque, per far valere o difendere un diritto in sede giudiziaria, sempre che i dati siano trattati esclusivamente
per tali finalità e per il periodo strettamente necessario al loro perseguimento, nel rispetto della vigente normativa in materia di
segreto aziendale e industriale;
g) con esclusione della diffusione, è necessario, nei casi individuati dal Garante sulla base dei principi sanciti dalla legge, per
perseguire un legittimo interesse del titolare o di un terzo destinatario dei dati, anche in riferimento all'attività di gruppi bancari e
di società controllate o collegate, qualora non prevalgano i diritti e le libertà fondamentali, la dignità o un legittimo interesse
dell'interessato;
h) con esclusione della comunicazione all'esterno e della diffusione, è effettuato da associazioni, enti od organismi senza scopo di
lucro, anche non riconosciuti, in riferimento a soggetti che hanno con essi contatti regolari o ad aderenti, per il perseguimento di
scopi determinati e legittimi individuati dall'atto costitutivo, dallo statuto o dal contratto collettivo, e con modalità di utilizzo
previste espressamente con determinazione resa nota agli interessati all'atto dell'informativa ai sensi dell'articolo 13;
i) è necessario, in conformità ai rispettivi codici di deontologia di cui all'allegato A), per esclusivi scopi scientifici o statistici, ovvero
per esclusivi scopi storici presso archivi privati dichiarati di notevole interesse storico ai sensi dell'articolo 6, comma 2, del decreto
legislativo 29 ottobre 1999, n. 490, di approvazione del testo unico in materia di beni culturali e ambientali o, secondo quanto
previsto dai medesimi codici, presso altri archivi privati.
NOTA INFORMATIVA ISCRIZIONE CON RISERVA
Il candidato Sig. ................................................, c.f. ............................................................, in
occasione della richiesta di iscrizione nel Registro dei Praticanti, è stato informato dei motivi,
per i quali la suddetta domanda di iscrizione è stata ammessa con riserva.
PREMESSO
- che l’art. 3, comma 1, del Regolamento sul Tirocino ai sensi dell’art. 6, comma 10, DPR 7 agosto 2012, n. 137,
pubblicato nel Boll. Uff. Ministero della Giustizia n. 18 del 30 settembre 2014 stabilisce che “Per l’iscrizione nel Registro
dei Praticanti è necessario il possesso di almeno uno dei seguenti titoli:
a) diploma di perito industriale, conseguito in un istituto tecnico industriale, ai sensi dell’articolo 3 della legge 14 luglio
1912 n. 854;
b) diploma di maturità tecnica di perito industriale, ai sensi dell’articolo 1 decreto legge 15 febbraio 1969, n. 9, convertito
in legge 5 aprile 1969 n. 119, o titolo equipollente ovvero del titolo previsto dalla attuazione della legge 10 febbraio 2000,
n. 30, rilasciato da un istituto tecnico statale o parificato, nelle specializzazioni, di cui al decreto del Presidente della
Repubblica 30 settembre 1961, n. 1222 e Allegato B del decreto del Ministro dell’Istruzione 27 dicembre 1991, n. 445 e
succ. mod. ed integr., ovvero qualsiasi altro titolo riconosciuto dalla legge di pari valore ai fini dell’accesso alla
professione; (… omissis…)”;
- che la domanda deve documentare il possesso del titolo di studio al momento dell’iscrizione nel Registro (art. 6, comma
2), a pena di improponibilità della medesima (art. 7, comma 10);
- che, con nota prot. n. 3746/GG/ag del 23 luglio 2015, il Consiglio Nazionale dei Periti Industriali e dei Periti Industriali
Laureati (di seguito, CNPI) ha illustrato ai Collegi territoriali, come il nuovo diploma di istruzione tecnica, di cui all’art. 6,
comma 4, DPR 88/2010, cd. “diploma Gelmini”, non possa essere considerato titolo di studio valido ai fini dell’ammissione
agli esami di Stato per l’esercizio della libera professione e, quindi, per accedere all’albo professionale di perito industriale
e di perito industriale laureato, nonché al relativo Registro dei praticanti, fermo restando la maturazione del tirocinio, di
cui alla Legge 2 febbraio 1990, n. 17;
- che le argomentazioni svolte nella nota citata si aggiungono ed integrano quelle già illustrate al Ministero dell’Istruzione,
dell’Università e della Ricerca (di seguito, MIUR) il 24 maggio 2013, al quale si richiedevano i chiarimenti necessari a
dirimere la questione;
- che, in particolare, il CNPI segnalava la circostanza che, alla luce del quadro di referenziazione sulla formazione
permanente EQF, la competenza alla progettazione, attribuita per legge ai periti industriali ed ai periti industriali laureati,
corrisponde ad un livello di formazione pari al livello EQF 6 e che, consentire l’accesso alla professione regolamentata a
candidati in possesso di un titolo di studio inferiore, corrispondente al livello EQF 4, può significare la creazione nell’albo
professionale di più livelli di qualificazione ovvero sezioni, per le quali la legge non ha previsto differenti competenze
professionali, non essendo stato modificato il regolamento professionale dei periti industriali e dei periti industriali
laureati;
- che, l’accorpamento delle specializzazioni, di cui al DPR 1222/61, in nove “indirizzi”, suddivisi, a loro volta, in
“articolazioni”, statuito dal DPR 88/2010,non tiene conto del carattere tecnico-professionale del titolo di studio, che
caratterizza la competenza specifica del perito industriale, nella quale, con il diploma di maturità tecnica, il candidato si
presentava agli esami di abilitazione per esercitare la professione inerente la specializzazione specifica conseguita con il
diploma;
- che, allo stato, manca una norma di raccordo o di equivalenza/equipollenza, che disciplini l’accesso alla professione
regolamentata di perito industriale e di perito industriale laureato con il nuovo titolo di studio nelle sue innovative
articolazioni;
- che, a titolo esemplificativo, la “Tabella di confluenza dei percorsi degli istituti tecnici previsti dall’ordinamento
previgente”, di cui all’Allegato D) all’art. 8, comma 1, DPR 88/2010, prevede l’istituzione del “Settore Tecnologico”, dove
sei specializzazioni (Meccanica, Fisica Industriale, Industria ottica, Metallurgia, Materie Plastiche, Industria
Navalmenccanica), che corrispondono ad altrettante professioni regolamentate, scompaiono e si confondono nell’indirizzo
“Meccanica, Meccatronica ed Energia”, che non può identificare autonomamente una professione intellettuale, il cui
esercizio è subordinato all’iscrizione all’albo professionale, ai sensi dell’articolo 2229 c.c. e che lascia al candidato agli
esami di Stato la scelta del diploma di abilitazione da conseguire per una professione che non è regolata dall’ordinamento
professionale (“Meccanica, meccatronica ed energia”) e che non gli può essere attribuita discrezionalmente, ma solo con
una norma di legge;
CONSIDERATO
- Che il MIUR – Ufficio di Gabinetto, con nota prot. n. 27133 del 28 settembre 2015, ha diffuso un “appunto” dell’Ufficio
Legislativo, recante “parere sull’accesso agli esami abilitanti alle professioni di perito agrario, perito industriale, geometra
e agrotecnico richiesto dalla DG per gli ordinamenti scolastici e la valutazione del sistema nazionale di istruzione”, datato
16 giugno 2015, con il quale l’Ufficio si dichiara “favorevole all’equipollenza dei nuovi diplomi a quelli del vecchio
ordinamento ai fini dell’accesso all’esame di abilitazione. Ciò argomentando da quanto previsto dal combinato disposto
dell’art. 6, comma 4, dell’art. 8, comma 1, del D.P.R. n. 87/2010, per quanto concerne i diplomi di istruzione
professionale, e dal compianto disposto dell’art. 6, comma 4, e dell’art. 8, comma 1, del D.P.R. n. 88 del 2010, per
quanto riguarda, invece, i diplomi di istruzione tecnica”.
- che “Tali disposizioni – prosegue la nota – salvaguardano il valore del nuovo diploma a tutti gli effetti previsti
dall’ordinamento giuridico e ulteriori rispetto all’iscrizione all’università e alle istituzioni del’AFAM. Inoltre, l’equipollenza è,
altresì, sostenibile alla luce dell’articolo 55 del D.P.R. 5 giugno 2001, n. 328, che riconosce la possibilità di accesso agli
esami abilitanti alle citate professioni ai soggetti in possesso di idoneo diploma di istruzione superiore, nonché, a soggetti
che, privi di detti specifici diplomi di istruzione superiore, abbiano conseguito la specifica laurea (comprensiva di un
tirocinio di sei mesi)”.
- che“Tuttavia – conclude l’Ufficio Legislativo del MIUR – per venire incontro alle esigenze degli Ordini e dei Collegi e per
tutelare il valore e la qualità dell’iscrizione ai relativi Albi, si ritiene opportuno chiedere uno specifico parere al Ministero
della giustizia (sottolineatura aggiunta, ndr), quale organo vigilante sui Collegi professionali, in merito all’opportunità di
prevedere l’obbligo del titolo di studio della laurea (almeno triennale) per l’esercizio delle professioni di geometra, perito
industriale, perito agrotecnico e perito agrario”;
TANTO PREMESSO E CONSIDERATO
Il Consiglio Direttivo del Collegio dei Periti Industriali e dei Periti Industriali Laureati della
provincia di .................................,
VISTI gli atti e i documenti infrascritti,
TENUTO CONTO della particolare delicatezza e rilevanza delle questioni poste, che si riflettono sugli interessi dei
candidati all’esercizio della libera professione di perito idustriale e di perito industriale laureato, nonché per l’imparzialità
ed il buon andamento della Pubblica Amministrazione, che l’attività istituzionale del Collegio professionale deve garantire
a suffragio delle prescrizioni costituzionali,
CONSIDERATO che la ritenuta equipollenza, così come descritta nell’appunto ministeriale emarginato, non si è
materializzata in un atto o provvedimento amministrativo, dotato di efficacia vincolante per i Collegi professionali
territoriali, ma che esprimono l’orientamento del MIUR, riassumendolo nella locuzione “è favorevole”,
IN ATTESA del parere al Ministero della Giustizia, in merito ai titoli di studio validi ai fini dell’accesso alla
professione regolamentata, così come auspicato e ritenuto opportuno dallo stesso Ministero dell’Istruzione, dell’Università
e della Ricerca, che suggerisce la riserva all’iscrizione,
LO HA AMMESSO CON RISERVA.
......................................., ....../....../............
per presa visione
Il candidato
.....................................................
Scarica

Domanda Iscrizione Registro Praticanti