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Novembre 2011 - n. 11
Conosci te stesso
per abbracciare
lʼumanità
Kalyan Banerjee
Presidente R.I. 2011-12
R TARY2050
ALLEGATO A ROTARY N. 11 / 2011 - REGISTRAZIONE TRIBUNALE DI MILANO N. 89 DELL’8/3/1986 - DIRETTORE RESPONSABILE: ROBERTO SCAMBELLURI
DIRETTORE EDITORIALE: ANDREA PERNICE - COORDINAMENTO EDITORIALE: MARINO CASELLA - E-MAIL [email protected]
UNA PUBBLICAZIONE PER I ROTARIANI DEL DISTRETTO 2050 - PERNICE EDITORI VIA VERDI 1 - 24121 BERGAMO - STAMPA: TCP - VIA VIGENTINA, 29/B - 27100 PAVIA
In questo numero
• Due ragazze entusiaste
raccontano il loro Ryla
• Il 19 novembre a Pavia
si terrà il Seminario
sulla Rotary Foundation
• Cremona come polo
imprenditoriale strategico
AZIONE PROFESSIONALE
SIGNIFICA PROMUOVERE
ANCHE TRA I GIOVANI
ETICA E INTEGRITÀ
Pag. 2 - Le esperienze
Pag. 3 - I cremaschi
della Commissione Groc che hanno fatto l’Italia
LA
Pag. 7 - Ruote&Golf
per aiutare l’équipe oncologica
LETTERA MENSILE DEL
G O V E R N AT O R E
Ivo De Lotto
PIACENZA – Si è appena concluso il mese dedicato all’Azione Professionale e vale la pena di riassumere le
newsletter finora ricevute dal Rotary International con
le informazioni utili per le attività dei Club.
1 - Il Presidente Banierjee ha sottolineato l’importanza
dell’Azione professionale con i seguenti messaggi
chiave: • rafforzare l'enfasi sulle professioni e sulla
classificazione in merito al reclutamento e affiliazione; •
identificare i mezzi disponibili per porre l'enfasi sulle
professioni nell'ambito delle attività di club; • sottolineare con maggior vigore il networking tra le varie
aziende alla luce dell'integrità a livello di club e distretto; • maggiore focus sul networking tra le aziende con
integrità intesa come mezzo per attrarre e fare da mentori alle nuove generazioni; • evidenziare la connessione tra la Prova delle quattro domande e la Dichiarazione degli operatori economici e dei professionisti rotariani e la loro importanza a fronte dei valori fondamentali del Rotary; • collaborare con le nuove generazioni
per promuovere l'etica e l'integrità.
Ha poi consigliato le seguenti aree attività: • considerare la progettazione di attività speciali ad ottobre per festeggiare il Mese dell'Azione Professionale; • svolgere
un programma per riconoscere gli alti standard etici e i
valori pubblici della comunità; • organizzare almeno un
evento di networking in cui i soci possano incontrarsi
con altri professionisti del posto e introdurli al Rotary;
• sponsorizzare una giornata delle carriere professionali durante la quale portare i propri figli presso il proprio
posto di lavoro e parlare delle opportunità lavorative; •
promuovere la Prova delle quattro domande alle nuove
generazioni presso almeno tre istituti scolastici; • collaborare con i dirigenti distrettuali Rotaract per sviluppare rapporti di mentoring tra rotariani e rotaractiani e incoraggiare i club ad invitare i rotaractiani a fare un discorso sulla "classificazione" in occasione di una riunione di Rotary club in base alla loro professione.
2 - Attraverso l'Azione professionale, i Rotariani possono sostenere direttamente i seguenti obiettivi del Piano
strategico: • sviluppare dirigenti; • incrementare il servizio sostenibile incentrato sui programmi delle nuove
generazioni; • incrementare la collaborazione e i contatti con altre organizzazioni; • creare progetti significativi; • pubblicizzare il servizio orientato all'azione; • incoraggiare i club a promuovere attività di rilievo; • enfatizzare l'Azione Professionale.
3 - Di seguito un elenco degli strumenti a disposizione
dei responsabili dell’Azione professionale: • Manuale
della commissione di club per i progetti (226D-IT); •
Introduzione all'Azione professionale (255-IT) contiene
informazioni, risorse e idee per progetti di azione professionale; • Comunità all'opera. Come realizzare progetti efficaci (605A-IT) offre istruzioni su come sviluppare, attuare e valutare un progetto d'azione; • Strumenti di valutazione comunitaria (605C-IT) descrive
otto strumenti per identificare progetti d'azione efficaci.
4 - È stata recentemente pubblicata la “Guida alle Aree
d'intervento del Rotary”, un libretto a colori contenente
la presentazione delle sei aree d'intervento del Rotary,
con esempi di progetti d'azione per ogni area, ovvero:
• Pace e prevenzione/risoluzione dei conflitti • Prevenzione e cura delle malattie; • Acqua e strutture igienicosanitarie; • Salute materna e infantile; • Alfabetizzazione
ed educazione di base; • Sviluppo economico e comunitario.
Giovanni Maino
Commissione distrettuale Azione professionale
(segue a pagina 2)
FONDAZIONE ROTARY, STRUMENTO CHE AMPLIA L’EFFICACIA DEI SERVICES
C
are Rotariane e cari Rotariani,
il mese di novembre è dedicato alla Rotary
Foundation. La Fondazione Rotary è un’associazione senza fini di lucro la cui missione consiste nel sostenere, con programmi
educativi, umanitari e culturali a livello locale e internazionale, il perseguimento dell’ideale rotariano di tolleranza e pace tra i
popoli. Un principio base del Rotary è che
insieme possiamo fare molto di più di quello che potremmo fare da soli. La Fondazione ci consente di unire le nostre forze per
raggiungere livelli di servizio altrimenti impossibili: essa è lo strumento che i rotariani
hanno per realizzare iniziative umanitarie e
sociali di elevato spessore e di ampia diffusione. La Fondazione Rotary è un’entità
giuridica distinta dal Rotary International,
ma è ad esso funzionale; senza la Fondazione il Rotary sarebbe una struttura molto diversa e molto meno potente ed efficace.
La forza e l’elemento distintivo del Rotary
stanno nell’elevata qualificazione dei suoi
soci, che mettono a disposizione le proprie
competenze per iniziative umanitarie; spetta
quindi ai Club, dove queste competenze sono collocate e si esprimono, formulare proposte progettuali che le valorizzino e, nello
stesso tempo, perseguano gli obiettivi del
Rotary; l’intera struttura del Rotary è al servizio delle iniziative promosse dai Club e
non viceversa. In quest’ottica va vista la
Rotary Foundation che stimola a fare proposte in collaborazione con altri Club,
orientate ad azioni umanitarie di ampio respiro, le guida a una loro formulazione progettualmente valida e sostenibile e può
contribuire a sostenerne i costi.
E’ tuttavia importante focalizzare le azioni
promosse nelle sei aree d’interesse: salute
materna e infantile, alfabetizzazione ed educazione di base, pace, prevenzione e risoluzione dei conflitti, acqua e strutture igienico-sanitarie, prevenzione e cura delle malattie, sviluppo economico e comunitario.
COME COLLABORARE
CON TABLOID 2050
PIACENZA – Nel corso di ogni anno rotariano possono registrarsi cambiamenti
di ruolo all’interno dei Club.
E, come accade spesso, cambiano anche gli addetti stampa. Per questa ragione, è opportuno ricordare le modalità di collaborazione con “Tabloid
2050”, la “voce” interna del Distretto,
che fa circolare le informazioni tra gli
oltre sessanta Club. Gli articoli relativi a
iniziative e service vanno inviati in formato Word (eventuali foto in JPG) ai
rotariani referenti di zona oppure direttamente a Marino Casella all’indirizzo:
[email protected]
Questo indirizzo web è preferibile a
quello distrettuale semplicemente perché risulta... più comodo.
A livello distrettuale la Commissione Fondazione Rotary, presieduta da Fabio Pedretti, si cura dello Scambio gruppi di studio,
del progetto End Polio Now, della promozione delle donazioni annuali, della gestione
delle borse di studio e degli ex-borsisti,
della promozione delle donazioni rilevanti e
dei versamenti al fondo permanente, della
sovvenzione da parte della Rotary Foundation ai progetti avviati dai Club. Essa è a disposizione dei Club per ogni indicazione e
aiuto alla formulazione di iniziative.
Il 19 novembre prossimo il nostro Distretto
assieme al Distretto 2040 organizza presso
l’Antico Borgo della Certosa di Pavia il seminario interdistrettuale sulla Fondazione
Rotary: il seminario intende informare i soci vecchi e nuovi sulle novità dei programmi della Fondazione e sui risultati che essi
hanno ottenuto nel mondo e, in particolare,
nel nostro Distretto. Si vuole così diffonderne la conoscenza come prerequisito per
una partecipazione attiva dei soci, capace di
stimolarne un sostegno fattivo, in opere e
mezzi. Tutti i soci sono caldamente invitati
a parteciparvi.
Cari amici, le mie visite ai Club continuano
con interessanti risultati. Ringrazio ancora i
presidenti, gli assistenti, i consiglieri, le rotariane e i rotariani per l’accoglienza che riservano a Gabriella e a me nel corso delle
visite ed esprimo un vivo apprezzamento
per le molte e notevoli iniziative avviate dai
Club che ho avuto occasione di valutare.
Un caro saluto a voi tutti
DG Ivo De Lotto
GRANDE SUCCESSO DELL’INCONTRO INTERPAESE
AGRIGENTO - Grande successo dell’incontro del Comitato interpaese (Cip) dei rotariani di Italia, San Marino,
Malta, Svizzera e Liechtenstein tenutosi in Sicilia, ad
Agrigento, tra il 22 e il 25
settembre scorsi. Nutrita
anche la presnza dei rotariani del Distretto 2050 con
il prefetto distrettuale Carlo
Silva (Rc dellaLomellina).
L’apertura dei lavori, tenutisi a Casa Sanfilippo, sede
dell’ente Parco valle dei Templi, ha visto una
conferenza con numerose relazioni delle più
alte cariche del R.I. senza tralasciare gli aspetti
storico-culturali legati alla sede ospitante.
Un’accattivante relazione su “Agrigento, i Greci e Pirandello” è stata tenuta da Sebastiano
Tusa, mentre un altro rotariano, Michele Ma-
Un gruppo
di rotariani partecipanti
al Comitato interpaese
Italia-Svizzera-Malta-San
Marino-Liechtenstein
e lʼingresso della sede
congressuale
sellis, ha allargato il discorso a una esigenza
mondiale sempre crescente e ha sviluppato la
sua analisi su “Il Rotary e la medicina umanitaria”. Sono stati quattro giorni intensi durante
i quali non sono mancate le occasioni per ammirare e apprezzare la cultura, la storia e la natura di questa zona della Sicilia.
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avia – Il RC Pavia ha dedicato una serata conviviale di fine settembre alla
Commissione Groc e alle onlus pavesi. Hanno partecipato la presidente della
Consulta del volontariato di Pavia, Anna Castoldi, e il presidente della Commissione distrettuale Groc, Paolo Sarchi, unitamente al
rotariano Angelo Rognoni, membro della
Commissione e ai rappresentanti di undici
organizzazioni di volontariato che agiscono
nel territorio.
Dopo il suono della campana da parte del
presidente Andrea Paganelli, Sarchi ha introdotto la filosofia del Groc, acronimo di
Gruppi rotariani comunitari. Si tratta di un
programma istituito sperimentalmente nel
1985 e adottato ufficialmente nel 1988 dal
Consiglio centrale del Rotary International. I
rotariani mettono a disposizione di gruppi di
volontari legalmente costituiti quanto di più
nobile hanno, cioè le loro capacita professionali e organizzative. E aiutano organizzazioni che fanno del "service" nei vari campi la
loro stessa essenza di vita. Il Rc Pavia ha
dunque invitato un certo numero di gruppi
del territorio pavese, «ma questo - è stato
ribadito - non vuol limitare l’impegno solo
nei confronti di pochi, speriamo di poterlo
allargare anche ad altri gruppi di volontariato che la consulta ci indicherà».
«La commissione "Groc" non dispone di risorse finanziarie ma crede, se ci sono dei
sogni nel cassetto, di potersi mettere a disposizione per aiutare a realizzarli». E per
meglio farsi capire Paolo Sarchi ha ricordato
un'esperianza di service rotariano fatto nel
1978 a favore della "Casa del giovane" allora
condotta da don Enzo Boschetti. Quando i
rotariani dell’allora nuovo club Pavia Minerva si sono presentati a don Enzo per fare il
loro primo service si sono sentiti chiedere
non soldi, come loro pensavano, ma piuttosto la collaborazione attiva di un medico, in
quanto quei ragazzi che il sacerdote raccoglieva sulla strada avevano, oltre al problema della droga, anche problemi di salute per
la vita disordinata che conducevano. Al Rotary don Enzo chiese anche l'assistenza di
un avvocato per agevolmente rispondere all'autorita costituita che continuamente bus-
P
AZIONE
PROFESSIONALE
(segue dalla 1a pagina)
5- Il RI sta accettando le domande da parte dei
Rotariani interessati ad avere uno spazio espositivo per un progetto presso il Congresso RI 2012 a
Bangkok, Thailandia (6-9 maggio 2012).
È possibile accedere alla domanda visitando la
pagina web www.rotary.org/it/convention.
La data di scadenza per inoltrare le domande è il
28 novembre 2011.
Vi ricordo infine alcune possibili aree di intervento
locale delle Commissioni di club per l’Azione professionale indirizzate alle nuove generazioni: • assistenza ai giovani impegnati nella ricerca della
prima occupazione o nell’avvio di un’attività imprenditoriale; • sviluppo della conoscenza delle facoltà universitarie e dei relativi sbocchi professionali, con interventi presso gli studenti degli ultimi
anni dei licei; • assistenza agli studenti delle scuole a indirizzo professionale nella stesura dei curricula e nella preparazione ad affrontare i colloqui
di lavoro.
A tale scopo, il Governatore ha messo a vostra disposizione la sottocommissione “Azione Professionale a favore delle Nuove Generazioni”, guidata da Mario Rossino ([email protected]).
Giovanni Maino
Commissione distrettuale Azione professionale
QUANDO DON ENZO ARRICCHIVA
LE ESPERIENZE DEI ROTARIANI PAVESI
DELLA COMMISSIONE GROC
Alcune immagini della serata
con il presidente Andrea
Paganelli, Paolo Sarchi
e i rappresentanti del
volontariato pavese
sava alla porta per il pregresso di qualche
ragazzo. Chiese anche del lavoro per occupare la giornata dei giovani, insegnando al-
tresì un lavoro per il prosieguo della loro vita guadagnando nel contempo qualche soldino. Naturalmente, il bravo don Boschetti
nulla conosceva circa le obbligazioni fiscali
che erano necessarie. E anche per questo
aspetto il Rotary ha potuto risolvere il problema chiedendo collaborazione a un dottore commercialista.
Sarchi ha poi voluto precisare che nessun
rotariano ha negato la sua collaborazione.
Anzi, tutti si sono dichiarati disponibili a
mettersi a disposizione per aiutare don Enzo. E’ stata una importante esperienza della
commissione "Groc" ante litteram chiesta da
un sacerdote illuminato, che conosceva bene il Rotary. Successivamente, gli undici
gruppi di volontariato si sono presentati ai
rotariani convenuti alla conviviale con l'impegno di Sarchi e Rognoni di partecipare alla loro prossima assemblea onde stimolare
e valutare le loro richieste di aiuto.
Evidentemente bisogna conoscere a fondo il
territorio e i rotariani affinché la commissione possa portare avanti la sua azione. I presidenti dei Club sono pertanto sollecitati a
dedicare una serata a fovore di queste benemerite associazioni di volontariato.
Sarchi ha anche ricordato che i service si
possono fare con diverse formalita:
1- raccogliendo fondi per fare service nel
mondo come per esempio stiamo facendo
per l'eradicazione della polio;
2- donando utilità come ci ha insegnato il
fondatore Paul Harris donando alla città di
Chicago le latrine nel lontano 1905;
3- insegnando qualsiasi lavoro. E' sempre
meglio insegnare a pescare piuttosto che regalare il pesce;
4- mettendo a disposizione le capacità professionali e organizzative dei rotariani ad altri volontari affinché possano operare più efficacemente nell'evolversi dei loro service.
La commissione "Groc" percorre quest'ultima via. Il fondatore Paul Harris ha stimolato
ad organizzare service nel proprio territorio
al di sopra di ogni interesse personale, pedrtanto pensiamo che l'impegno della commissione vada in questa direzione. Oggi esistono più di 6mila "Groc" con 2.600 Rotary
Club sponsor in 76 paesi nel mondo, come
vedete questa commissione si può considerare una poderosa organizzazione a disposizione dei gruppi di volontariato.
P. S.
UNA SERATA DEDICATA SOLO ALLA MUSICA
Nel secondo brano, il "programCASALMAGGIORE – Serata dedicata
ma" alla musica è stato "appiccicaalla musica al RC Casalmaggiore
to": Beethoven ha solo subìto l'iViadana Sabbioneta. Il presidendea del suo editore di intitolare,
te Mauro Acquaroni ha presentaper motivi puramente promozioto il relatore Milo Martani, giovanali, Sonata al chiaro di luna. Le
ne promessa del pianoforte casuggestioni che questo incantevosalasco che, diplomato in piale brano del compositore tedesco
noforte con il massimo dei voti
innesca, possono comunque esal Conservatorio di Parma, ha
sere influenzate dal titolo: la musifrequentato con risultati eccelca, come la poesia, suscita emolenti molti corsi di perfezionazioni diverse in ciascuno di noi...
mento ottenendo importanti riLa relazione-esecuzione è terminaconoscimenti anche a livello inta con un diverso esempio di muternazionale. Insegna all'istituto
Il maestro Milo Martani e il presidente Mauro Acquaroni
sica a programma, la Rapsodia in
musicale "Peri" di Reggio Emilia,
Blu di George Gershwin. Il procollabora con il Cubec di Mirella
Freni, con il Regio di Parma e la Fondazione Toscanini della città emilia- gramma, qui, è la musica, e sta tutto nel titolo: il tentativo di creare una
na. Ha lasciato l'insegnamento di letturatura per seguire la sua aspirazio- sintesi fra elementi della musica colta occidentale ed elementi jazzistici,
ne, fare musica, in linea con l'aforisma di Chuck Palahniuk "Sii ciò che un autentico e originale prodotto musicale americano, la cui base di parvuoi essere” e tra i tanti interessi, anche quello per la didattica della mu- tenza era per Gershwin nel jazz. «Le scale del blues e del jazz - ha spiegato Martani - si uniscono al tradizionale alfabeto musicale», dando vita
sica ai bambini, con metodi innovativi e accattivanti.
Il maestro Martani ha introdotto alcuni brani che poi ha eseguito con ad un brano che, scritto nel giro qualche giorno per un'imminente esibigrande maestria al pianoforte, raccontandone la filosofia creatrice degli zione nel 1974, ha marcato la storia della musica contemporanea. La
autori. Ha raccontato del Mephisto Valzer di Liszt che ha messo in musi- scelta dei brani e la maestria nella loro esecuzione da parte di Martani
ca un episodio del Faust di Lenau, in cui Mefistofele, strappato il violino hanno connotato la serata veramente all'insegna del motto di Acquaroni:
di mano a un musicista di strada, si mette a suonarlo in modo travolgen- «Stasera - ha concluso il presidente - ci siamo calati nell'arte e nel saper
te, spingendo Faust a conquistare e ad accompagnare nel bosco una vivere: ci siamo staccati dal contingente e dall'attualità per assaporare il
giovane fanciulla. Ritmi e toni si alternano, cambiano e seguono/scrivo- piacere della musica ed i valori che quest'arte sa trasmettere».
Letizia Frigerio
no la trama: la musica narra di una seduzione diabolica...
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rema – Nella splendida cornice di
Villa del socio Mario Marazzi si è
svolta la conviviale in interclub tra i
Rotary Club Crema e Cremasco San Marco,
presieduti rispettivamente da Ferdinando
Bettinelli e Luca Bandirali, alla quale è intervenuto anche il Governatore distrettuale Ivo
De Lotto con la Signora Gabriella.
La relazione, in tema con il 150° anniversario dell’Italia, aveva come titolo "I cremaschi
che hanno fatto l’Italia” ed è stata tenuta dal
professor Andrea Saccomani e dal dottor
Pietro Martini. Quest’ultimo ha parlato dei
personaggi cremaschi che hanno dato il loro contributo alle Cinque Giornate di Milano
e alla prima guerra d’indipendenza.
Il relatore si è soffermato in particolare su
Vincenzo Toffetti (uno dei cospiratori del
1821, attivo a Milano nella preparazione dell’insurrezione del 1848, esule in Piemonte,
in relazione con Cavour per la guerra in Crimea, ritiratosi a San Michele, presso San
Remo, è deceduto nel 1866) e su Enrico
Martini, inviato del Governo Provvisorio
presso Carlo Alberto, probabilmente il maggior propugnatore della fusione tra Piemonte, Lombardia e Veneto. Ammesso da Carlo
Alberto alla cittadinanza piemontese, diviene
C
NEL 150° DELL’UNITÀ I ROTARIANI
HANNO RICORDATO I CREMASCHI
CHE HANNO FATTO L’ITALIA
Il presidente Bandirali con (alla sua sinistra) Andrea Saccomanni e Pietro Martini
GLI ADOLESCENTI TRA INTERNET E PROBLEMI EDUCATIVI
NE HA DISCUSSO IL RC VALLE SABBIA PRESENTANDO UNA RICERCA
VOBARNO – Una interessante tavola rotonda, coordinata dal presidente del
Rotary valsabbino Davide Donati, ha illustrato i contenuti di una recente
ricerca sviluppata da Valentina Sberna nel Comune di Vobarno per conto
della cooperativa sociale Area sul tema della devianza in un campione di
adolescenti.
Partner del progetto il Comune di Vobarno e la Direzione didattica della
Valle Sabbia con il sostegno della Cassa Rurale Giudicarie Valsabbia Paganella.
All’incontro rotariano sono intervenuti il sindaco di Vobarno Carlo Panzera, l’Assessore alla Pubblica Istruzione Valeriano Buffoli e l’Assessore ai
Servizi Sociali Paolo Barbiani, gli educatori Nicola Macciani e Luca Bonini, il Dirigente scolastico Antonio Butturini e il corrispondente del Giornale di Brescia Giancarlo Marchesi. Inquietanti i dati forniti; su 324 giovani
adolescenti, di età cioè compresa fra 12 e 16 anni: il 57% ha dichiarato di
aver già consumato alcolici, mentre il 40% dichiara di conoscere coetanei
che fanno uso di sostanze stupefacenti. Il 96% utilizza il computer e
l'81% lo usa per navigare in internet, fra questi il 47% lo utilizza da 1 a 3
ore al giorno mentre un 22% più di 3 ore al giorno.
Chi naviga sul web per il 77% lo utilizza per chattare (ed il 17% dichiara di
aver poi incontrato amici conosciuti in chat), il 47% lo utilizza per scaricare musica. Di questi l'80% dichiara di non avere alcun controllo da parte
dei genitori per l'utilizzo del pc a navigare.
Su questi dati come è ovvio immaginare vi è stato un acceso dibattito con
interventi spesso anche molto sbilanciati ad individuare le responsabilità a
carico delle diverse agenzie educative.
Al termine, condivisa del presidente Donati, è stata rimarcata la necessità
sempre più impellente di passare da una cultura dell'avere a una cultura
dell'essere e in primis in famiglia.
PIACENZA, PREMIO A ELIO BORGONOVI
CON RELAZIONE SULLA FINANZA ETICA
PIACENZA - Il RC Piacenza Farnese
(presidente Giorgio Croci)ha assegnato il “Premio Professionalità 2011” a Elio Borgonovi, illustre accademico dell’Università
Bocconi, pioniere degli studi sulle Pubbliche amministrazioni all’ateneo milanese e fondatore di
importanti istituzioni di ricerca
come il Cergas. Piacentino di nascita, è tra i concittadini che
hanno raggiunto posizioni di assoluto prestigio nel panorama Elio Borgonovi
mentre riceve il Premio Professionalità 2011
nazionale ed europeo.
La relazione tenuta per l’occasione dal professor Elio Borgonovi era incentrata sulla finanza etica è stata di grande interesse e
attualità. Per Borgonovi, la finanza è uno strumento influenzato dai comportamenti umani, che
possono avere un fondamento etico o essere orientati al solo profitto individuale. L’utilizzo
massivo di derivati, hedge funds e altri strumenti finanziari ha generato gravi disequilibri nell’assetto finanziario internazionale per la distorsione della loro funzione originaria. In questo
contesto le grandi imprese hanno riorientato risorse e investimenti dalla gestione caratteristica
a quella finanziaria mentre gli Stati hanno accresciuto notevolmente lo stock dei propri debiti
sovrani, generando una massa di debito molto più elevata rispetto al Prodotto reale complessivo mondiale. A tutto ciò si è aggiunta la debolezza politica e la scarsa integrazione dell’Ue,
che ha avvantaggiato i competitors più abili e rapidi nelle decisioni, come la Cina. A questa
“ubriacatura” del sistema dovrà seguire una “disintossicazione”, con un ritorno del mondo
produttivo all’economia reale, a una finanza che sostenga progetti imprenditoriali solidi e a un
ripensamento degli stili di vita delle società occidentali.
ambasciatore, viaggia in Francia e Inghilterra, stabilisce relazioni con vari protagonisti
della vita politica e culturale europea, intimo
di Cavour, viene eletto quattro volte al parlamento, è prematuramente scomparso nel
1869.
Si è poi ricordato Lodovico Oldi, definito dal
relatore personaggio enigmatico, uno dei
cinque reggitori della municipalità di Crema
dopo la cacciata degli austriaci nel 1859, è
al centro di una rete di relazioni politiche e
culturali di difficile decifrazione, ma di sicura rilevanza istituzionale. Giovanni Gervasoni (1816-1849), ex sacerdote fu invece anche tra i legionari in Nord Africa.
Il professor Saccomani, invece, ha centrato
il suo intervento sulla figura del conte Fortunato Marazzi che fu generale, politico e
scrittore e ne ha tratteggiato la vita avventurosa ricca di successi pur con qualche delusione. Marazzi fu eletto nel 1890 al parlamento italiano nel collegio elettorale di Crema e fu sottosegretario al ministero della
Guerra nel primo governo Sonnino.
Nel 1915, allo scoppio della prima guerra
mondiale, fu un acceso interventista e durante il conflitto combatté sul Carso ed entrò fra i primi nella città liberata di Gorizia.
Rispondendo a una domanda, il dottor Martini ha ricordato l’azione dei patrioti guidati
da Enrico Zurla, che il 19 marzo 1848 tentarono, purtroppo senza successo, di far insorgere la popolazione contro la guarnigione austriaca e il gesto eroico del cremasco
Franco Fadini durante la battaglia di Montebello; gesto che salvò la vita al colonnello
De Sonnaz.
Il Governatore Ivo De Lotto e il Pdg Tommaso Caizzi hanno quindi concluso la serata
complimentandosi con i relatori.
Aldo Ronchetti
“CAROSELLO E L’ARTIGIANATO DIGITALE”
UN COPYWRITER ALL’ADDA LODIGIANO
LODI –“Protetto in lattina il caffè non si rovina”. Il
mitico Paulista del Carosello ha fatto sorridere i
soci del RC Adda Lodigiano che, al ristorante
Isola Caprera, hanno inaugurato il nuovo ciclo di
conferenze con il neopresidente Marco Baratto.
L’ospite della serata, Aldo Tanchis. Già copywriter in prestigiose agenzie pubblicitarie e ora docente di comunicazione alla Bocconi, Tanchis ha
condotto i rotariani “Da Carosello all’artigianato
digitale”, percorrendo un tratto di storia italiana
attraverso la storia della pubblicità. «Più simile al
teatro che alla televisione, con riprese statiche
poiché interessava più la parola delle immagini,
con la proibizione di nominare il prodotto nei primi due minuti, Carosello non era una vera e propria pubblicità quanto piuttosto qualcosa di incongruo con i linguaggi di oggi, eppure era divertente allora e continua ad esserlo», ha illustrato Tanchis, specificando quante professionalità fossero ancora più importanti di chi scriveva
il testo e pensava alle immagini: musicisti, scenografi, grandi artigiani che nell’essenzialità erano riusciti a creare qualcosa di indimenticabile.
«L’incantesimo si spezza con la nascita delle tv
private, nel 1977, meno vincoli e più prodotti che
chiedono uno spazio: gli spot diventano più brevi, gli industriali avrebbero dovuto finanziare uno
spettacolino di qualche minuto per avere spazio
per il prodotto solo alla fine». Un po’ in ritardo
Aldo Tanchis e Marco Baratto
rispetto ai Paesi anglosassoni, in Italia il nuovo
stile viene assunto presto dalle agenzie di pubblicità di Emanuele Pirella e Gavino Sanna, mentre
Armando Testa continua lo stile del Carosello e
della commedia italiana: suo lo spot del caffè
che in paradiso si presenta solo in ultimo. Con
gli anni 2000 finisce l’epoca d’oro della pubblicità e inizia il digitale». «Meno costi e meno persone che lavorano, ma non ci si illuda che basti
utilizzare internet - ha specificato Tanchis - La
pubblicità che comunica “con” internet non può
essere la stessa che va in tv o al cinema. Ma attenzione - ha avvertito Tanchis - una campagna
pubblicitaria che non rispetta l’identità di cosa o
chi sponsorizza, può anche costare caro. La
campagna elettorale per Letizia Moratti, per
esempio, l’ha presentata quasi snaturandone la
sua natura di donna manager. Il ritorno alla creatività, in buona sostanza, è una nuova artigianalità digitale che va a scoprire l’anima e l’identità».
Raffaella Bianchi
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iadena – Metti una sera a cena con
due giovani rotariane, studentesse di
Piadena. Organizzazione a cura del
RC Piadena Oglio Chiese, regia del presidente Emanuele Orsi. Tra gli ‘attori’ principali:
Eugenio Bettinelli, in veste di presidente della Commissione distrettuale nuove generazioni, efficacemente spalleggiato dall’inossidabile Amedeo Viciguerra. Metti nel “cocktail” cultural-motivazionale fatto assaporare
da Marta Orsi e da Cecilia Nolli, splendide e
brillanti “relatrici-attrici” con tutta la loro appassionata esperienza didattico-formativa,
avvenuta a Sirmione a marzo grazie al Ryla, e
il successo è assicurato.
Successo, attenzione, non prettamente in
termini di immagine, ma innanzitutto in termini di crescita personale, esperienziale e valoriale. Infatti il “copione formativo” presentato da Marta e Cecilia descriveva in modo
capillare l’importante momento didatticoesperenziale vissuto insieme a tante altre
coetanee e coetanei sul Lago di Garda. Senza
tralasciare il loro docente, una sorta di facilitatore-traghettatore-valorizzatore. E’ un’esperienza sicuramente da esportare a tanti altri
giovani, come ha poi ricordato nel suo inter-
P
RAGAZZE ENTUSIASTE
NARRANO L’ESPERIENZA
DEL “LORO” RYLA
Marta Orsi e Cecilia Nolli raccontano
la loro esperienza al Ryla
vento Eugenio Bettinelli. Le tematiche affrontate? Innanzitutto il lavoro e la sua attuale
complessità. Poi quelle sul senso di responsabilità civica. E ancora quelle inerenti la propria crescita personale/professionale. La ciliegina sulla torta, diciamo così, ha riguarda-
to due importanti concetti: la “leadership” ed
essere/diventare un “leader”. Un copione per
niente facile in un mondo attuale dove tanti
(forse troppi!) si credono tali. Un copione
pertanto non solo per i giovani. Anzi, essere
“leader” significa abilità nel saper condurre
se stessi verso la progressiva realizzazione di
un valido ideale. E’ l’ulteriore conferma che
non è una questione di età, ma di ben altre
capacità, conoscenze, riconoscenze, rispetto
al mercato inflazionato da presunti e fantomatici “leader”. Si avvertiva però nell’aria, tra
tutti i presenti, che ci voleva qualcosa di “forte” che avvalorasse ancor più tutto il tesoro
didattico-esperienziale acquisito dalle due ragazze. Insomma mancava la testimonianza
tangibile di un vero “leader” mondiale. E allora, come nelle migliori sceneggiature, ecco il
il coplo di scena: tra la sorpresa di tutti, il
presidente Orsi, ha annunciato che l’atteso
ospite d’onore americano, invitato per raccontare la sua esclusiva esperienza di “leader
planetario” dell’informatica e dintorni, non ce
l’aveva fatta ad arrivare… Scriverne ora fa
venire i brividi, perché la notizia della sua
scomparsa è proprio di questi giorni (5 ottobre 2011): stiamo parlando di Steve Jobs, l’ideatore e proprietario della Apple (e non solo). Ma perché proprio il grande Steve? Semplicemente perché è stato preso come modello di riferimento di vita personale e professionale da uomo di successo, rimasto uomo semplice, divenendo così un modello per
generazioni di giovani e meno giovani. «Siate
affamati. Siate folli»: nella vita per cominciare una qualsiasi avventura, bisogna credere e
insistere nelle proprie capacità, non disperare mai, essere continuamente affamati di
“sana follia creativa”, di forti passioni, di forti emozioni, senza mai abbattersi nel quotidiano labirinto della vita. Va infine ricordato
quanto affermato da Bettinelli a proposito dei
giovani, che vanno presi tutti in considerazione e valorizzati nella loro specifica realizzazione-costruzione di sé. Il RI si rivolge a
tutti i giovani, senza distinzione.
Jim Graziano Maglia
LA STORIA DEL CINESE CHE A CREMONA DIVENTA IMPRENDITORE
CREMONA – La conviviale del RC Cremona Po, come da programma del presidente Maurizio D’Apolito, è stata dedicata al
tema della globalizzazione e alla conoscenza delle culture diverse dalla nostra, ospitando come relatore l’imprenditore nel
campo alimentare Zhang Ge, di origine cinese, che ha gentilmente offerto a tutti i presenti una prelibata cena a base di gastronomia cinese. I soci e gli ospiti hanno avuto modo di introdursi al tema della serata, assaggiando cibi insoliti e particolari, frutto dell’adattamento dei sapori cinesi ai gusti occidentali, come poi sottolineato dallo stesso Zhang Ge. L’ospite,
accompagnato dalla moglie, ha preso la parola raccontando la
sua esperienza come uomo, padre e imprenditore, da quando,
quasi vent’anni fa, emigrò dalla Cina per cercare fortuna in Europa. Prima di arrivare in Italia, ha vissuto in Olanda, Belgio e
Francia. Poi l’approdo in Italia, le incertezze tra Cremona e Milano, provincia o grande città, decisione caduta sulla città del
Torrazzo per la sua vivibilità. Zhang Ge su questo ha evidenziato l’aspetto inerente il multiculturalismo con il quale ci dovremo confrontare nei prossimi anni. Zhang è padre di tre figlie, integrate nella società cremonese, “immigrate” di secon-
Maurizio DʼApolito
e lʼimprenditore
Zhang Ge
da generazione: ancorate alle tradizioni familiari ma ormai italiane a tutti gli effetti, per lingua, mentalità e cittadinanza.
Sono poi emersi aspetti strettamente legati alla sua attività di
imprenditore, partita vent’anni fa con un ristorante cinese in
Cremona, in piazza San Paolo, e proseguita poi con un’impresa che oggi rifornisce prodotti alimentari etnici a importanti
strutture della grande distribuzione.
Tante anche le considerazioni sul mercato cinese e sulle op-
portunità per le aziende italiane. Incalzato dalle domande dei
soci, Zhang ha parlato di come oggi entrare nel mercato cinese non sia più facile come poteva essere fino a quindici anni
fa. Il mercato sempre più aperto e la crescente concorrenza fa
si che sia sempre più difficile riuscire a sfondare senza l’ausilio di una persona cinese qualificata che conosca la realtà interna e che faccia da tramite.
La Cina è un paese in frenetica evoluzione, fatto di molte contraddizioni, di realtà assai differenti tra loro, dove anche tanti
aspetti giuridici sono ancora fragili per un imprenditore che
vuole entrare sul mercato. Il relatore ha poi parlato dei cinesi
in Italia, di come si organizzano le comunità, della solitudine
che talvolta accompagna tante situazioni, di come gli anziani
siano ancora fortemente legati al paese d’origine tanto da voler tornare in patria negli ultimi anni di vita, alimentando così il
mito che i cinesi non fanno i funerali in Italia. Gli argomenti
trattati sono stati dunque tanti e interessanti, a dimostrazione
che il tema dello scambio culturale e della globalizzazione sono di grande interesse ed attualità per tutti.
Roberto Dall’Olmo
LE ARMI ANTICHE RIVIVONO CON PEDERSOLI
SORESINA – E’ leader nella produzione di repliche di armi antiche (fucili e pistole) ante
1890. Ne realizza dodicimila all’anno e il 90
per cento della produzione è per il mercato
estero, Stati Uniti soprattutto. Pierangelo
Pedersoli, bresciano di Gardone Val Trompia, titolare della ditta fondata dal padre Davide, è anche il presidente del consorzio “Armaioli bresciani”; è legato a Bordolano, sede
del RC Soresina presieduto da Ivan Bruneri,
perché qui nel 1978 con il socio Nicola Bandera ha fondato la ditta Usa, che produce
accessori per le armi antiche. Nella conviviale ha raccontato la storia delle armi da fuoco, dalle catapulte e baliste (antenate della
balestra) create nell’Impero Romano, all’ideazione nel 1250 della polvere nera; dalle
armi portatili che si accendevano con la miccia, all’invenzione dell’acciarino a ruota nel
Cinquecento, quando il connubio ruota-canne Valtrumpline comincia a farsi conoscere
a livello mondiale. Nel 1855 si producono le
prime cartucce commerciali in calibro 577,
create dall’inglese Eduard Boxer, poi tra il
1860-1865 nacquero le vere cartucce, sempre caricate con polvere nera, ma con per-
dinamite. «Oggi le armi ad avancarica – ha
proseguito Pedersoli –
hanno ancora un loro
impiego. L’avancarica
riprese vita grazie nel
100° anniversario della guerra di secessione americana. Nacquero così le armi
americane “made in
Italy”, più precisamente in Gardone Val
Trompia, patria mondiale della produzione
armiera sportiva». L’azienda fondata dal padre ne è un esempio. Il mercato riguarda
caccia, tiro e rievocazioni storiche.
Le armi prodotte dalla ditta di Pedersoli hanno vinto oltre 250 medaglie in campionati
del mondo, europei e nazionali. Inoltre sono
state usate in cinematografia, nei film: The
Patriot, La battaglia di Alamo (The Alamo),
l’Ultimo dei Mohicani, i Pirati dei Caraibi, per
citarne alcuni.
Francesca Morandi
Da sinistra:
Nicola Bandera,
Pierangelo
Pedersoli
e Ivan Bruneri
cussione centrale, che trovarono applicazione soprattutto dopo la fine della guerra civile
americana. La cartuccia a percussione centrale porterà all’idea di nuove armi a più colpi. La polvere nera, oltre ad essere pericolosa, sporca molto, così la ricerca si rivolge in
particolare alle polveri infumi. Fu Schoubein,
nel 1860, a scoprire il fulmicotone. Due anni
dopo, Sobrero scoprì la nitroglicerina. Nel
1867 Nobel trovò il modo di stabilizzare la
nitroglicerina con sostanze inerti, creando la
IL RC MEMMINGEN
OSPITE A BRESCIA
BRESCIA – Al Ristorante “Cappuccini”, un
ambiente raffinato ed esclusivo, si è svolta
la cena di gala per la visita degli amici di
Memmingen, gemellati da lunga data con il
RC Brescia Sud Est Montichiari (presidente
Sostene Migliorati). In quest’antico convento accoglie un’atmosfera che fa rivivere magicamente il passato. E Franco Visconti, il
prefetto, ancora una volta ha fatto centro!
Dopo un weekend trascorso in Germania in
occasione della Festa del “Re Pescatore”, gli
amici tedeschi hanno ricambiato la visita.
Tra i presidenti Peter Rassmusen e Sostene
Migliorati, ci sono stati scambi di benvenuto, di notizie e, naturalmente, non potevano
mancare gli omaggi, un vero tripudio di
specialità locali, ricambiate con altrettanti
prodotti tutti italiani.
Durante la serata una graditissima sorpresa,
è stata riservata a Giancarlo Valentini, al
quale il presidente Migliorati e il past president Albini Albini hanno assegnato una Paul
Harris per il suo impegno, in un anno finanziariamente difficile, che ha reso possibile la
pubblicazione del volume sulla storia dei 30
anni del Club.
a 1 TAB NOV 2011.qxt OK.qxt_ a TABLOID MAR 2009 28/10/11 10.25 Pagina 5
5
vignone - I rapporti di gemellaggio
tra il Rotary Club Clermont Ferrand
Chaine des Puys (Distretto 1740) e il
Rotary Club della Lomellina sono ormai arrivati al primo decennio e mostrano di essere
ottimi, in quanto animati da cordialità, cortesia, convivialità e autentico spirito di servizio
rotariano.
Dopo il pregevole viaggio ad Annecy, avvenuto sotto la presidenza di Maurizio Nizzero, e
quello assai interessante a Torino-Venaria,
avvenuto invece sotto la presidenza di Massimo Silletti, è venuta la stagione del ritorno
dei lomellini in terra di Francia (24 e 25 settembre) per incontrare il Club gemello nella
città dei Papi, ovvero Avignone (Regione della Provenza).
Organizzato dal presidente Michele Cantella,
con l’ausilio di Luigi Masini e Fabrizio Cappai, l’incontro è stato ottimamente gestito da
Franck Mathot, nella qualità di presidente del
Club gemello francese.
Accoglienza cordiale e cortese e un meteo ottimale, unito alla notevole attrattività culturale
e storico-architettonica della città di Avignone, hanno creato le condizioni affinché l’interclub risultasse assai gradevole.
A
INCONTRO NELLA CITTÀ DEI PAPI
DEL CLUB DELLA LOMELLINA
CON QUELLO DI CLERMONT FERRAND
Il gruppo
dei rotariani gemellati
con lo sfondo
di Avignone
e, sotto,
i due presidenti
Michele Cantella
e Franck Mathot
Il gruppo italiano era composto da dodici
persone, mentre quello dei colleghi francesi
era composto da undici persone, tra cui l’affabile Francois Houin del Rotary Club Blaise
Pascal, intervenuto nella qualità di assistente
del Governatore del Distretto 1740.
I colleghi francesi, che avevano organizzato
ogni dettaglio tra cui la costante assistenza di
una guida turistica bilingue, hanno offerto la
possibilità di comprendere i caratteri generali
di Avignone, di visitare il Museo Angladon
(ove è situata un’importante collezione di dipinti di grandi maestri quali Picasso, Cezanne, Van Gogh, Modigliani ed altri), di visitare
altresì il Palas de Papes e l’assai famoso
Ponte Saint Bènezet.
Si è dunque trattato di un significativa occasione di approfondimento culturale, in chiave
di autentica colloquialità rotariana.
Ottimo è stato il pernottamento, avvenuto
presso il Residhotel Grand Avignon, situato a
città circa 8 chilometri da Avignone; ed altrettanto la cena offerta dai colleghi francesi, in
un ristorante assai caratteristico, posto nel
centro storico di Avignone.
Gian Luca Chiarucci
I CENTO ANNI DELL’OSPEDALE LODI E L’ISRAELE MENO NOTO
VIGEVANO – La torta con le candeline l’ha
preparata il RC Vigevano Mortara (presidente Carlomaurizio Montecucco) organizzando una serata con Giovanna Beatrice,
direttrice amministrativa dei complessi
ospedalieri della provincia di Pavia. D’altronde l’Azienda ospedaliera aveva deciso
di non celebrare ufficialmente i 100 anni
dell’ospedale di Vigevano ed è stato, quindi, il solo Rotary a darne l’adeguata rilevanza. La relatrice ha pecorso, in rapida successione, la storia della sanità pubblica a
Vigevano, a partire dal 1409 quando il Consiglio Generale della città nominava il primo
medico pubblico, tal Giovanni de Cocchi.
Ha poi illustrato le tappe più significative
dell’evoluzione nei secoli del servizio sanitario cittadino: ospedali, ospizi, farmacie
per i poveri, medici per il servizio pubblico,
fino all’unificazione delle strutture nell’at-
tuale edificio
inaugurato il 9
ottobre 1911 alla
presenza di un
membro della
casa reale.
Giovanna Beatrice ha poi illustrato i capolavori artistici della quadreria, sempre dell’ospedale: una serie impressionante di sculture e quadri di
rara fattura e ha fornito alcune cifre sulla
struttura (10 reparti di degenza, 242 posti
letto, 683 dipendenti con 137 medici) e
sulle attività svolte (circa 10mila ricoveri all’anno).
Nel complesso è stata una serata di indubbio interesse arricchita da una presentazione ricca di immagini per celebrare una ricorrenza sicuramente importante e rinverdire il fascino del passato locale.
Montecucco
e Giovanna Beatrice
L’OSPEDALE DI IKELU È NATO A LOVERE
LOVERE – La consueta serata del martedì al RC
Lovere Iseo Breno (presidente Terry Bormetti) è stata totalmente dedicata al service in
Tanzania, iniziato sotto la presidenza di Poli e
curato in modo particolare dal past president
Lo Russo, cogliendo l’occasione dell’imminente partenza per l’Africa del presidente Bormetti, che assieme allo stesso Lo Russo e
agli amici dell’Associazione Pamoja (rappresentata alla riunione dal presidente Bianchi e
dal vice presidente Riva), ha inaugurato l’ospedale di Ikelu. Assieme a loro ha viaggiato
anche il giornalista di Mediaset Francesco
Fossa, presente alla conviviale, che testimonierà assieme all’operatore Davide Zanni l’importante risultato raggiunto in questi anni di
grande impegno.
L’ospite principale della serata è stata però
Chiara Gagliardo che, grazie alla notevole
esperienza già maturata nonostante la giovane età riguardo i progetti di cooperazione in
Africa, ha dato un contributo determinante in
questi ultimi mesi, ottenendo il riconoscimento dell’ospedale quale struttura convenzionata da parte del Governo della Tanzania.
Alcuni flash
sulla serata
Questo riconoscimento sarà determinante
perché la struttura possa mantenersi e funzionare in futuro.
Chiara, infatti, oltre ad aver preso i contatti
con le Autorità del posto e avere con loro studiato il processo di riconoscimento dell’ospedale, ha anche collaborato in prima persona a
tutti gli adeguamenti richiesti, che sono poi
stati valutati positivamente in occasione dell’ultimo sopralluogo lo scorso 23 agosto.
Il presidente Marco Baratto
tra Paola Emaldi
e Maria Grazia Falcone
LODI – Una serata dedicata a Israele, quella del RC Adda lodigiano. Dopo Aldo Tanchis e i mestieri della pubblicità, il Club ha ospitato giovedì sera Paola Emaldi e Maria Grazia Falcone, che
in modi differenti hanno parlato di arte, storia e cultura in Israele. Con la presentazione del suo
“Il Mantello del Sommo Sacerdote”, Paola Emaldi ha approfondito il significato del sacrificio
espiatorio presso il popolo ebraico, in particolare in quel primo secolo dopo Cristo che vide
grandi cambiamenti come il diffondersi del cristianesimo e la distruzione del Tempio di Gerusalemme. Al tessitore Beniamino, che si innamora del mantello del sommo sacerdote, sono affidati i pensieri e le curiosità dell’autrice, che tramite le ricerche per questo libro dichiara di essere arrivata oltre i concetti che talvolta le religioni hanno le une sulle altre.
Nata a Crema, Paola Emaldi ha studiato a Lodi, dove pur occupandosi di chimica farmaceutica
continua a interessarsi di musica e letteratura. In collaborazione con don Roberto Vignolo e il
compianto Giuseppe De Carli, la Emaldi ha pubblicato il romanzo “Il Mantello del Sommo Sacerdote” con l’editrice Ancora e del suo lavoro dice: «E’ come se tramite questo mantello con i
suoi campanellini e i colori venisse elargita una protezione divina sull’umanità». E il fascino
della fede vissuta in modi differenti è la motivazione principale per ben il 70 per cento dei turisti italiani che si recano in Israele. Ad offrire un’approfondita conoscenza del Paese, Maria Grazia Falcone, direttore dell’Ufficio stampa dell’Ente israeliano del turismo. Mentre a Milano si
sono appena conclusi dieci giorni dedicati a quell’Israele inaspettato non necessariamente legato alle grandi religioni, al Rotary Maria Grazia Falcone ha ben saputo comunicare il suo stesso amore per quel paese: uno Stato grande come la Lombardia con undici siti protetti dall’Unesco, cinquanta parchi di cui quarantotto archeologici, città come Tel Aviv esportatrice delle più
moderne nanotecnologie. «Il Talmud scrive che quando Dio fece la bellezza, diede dieci misure
a Gerusalemme, e il resto a tutto il mondo. Ecco dunque che Gerusalemme è detta “la bella”»,
dichiara la Falcone. E i rotariani hanno così potuto ammirare le immagini di Mamshit sulla via
delle spezie, del deserto del Negev, del Mar Morto a meno 416 metri sul livello della superficie
terrestre, candidato a diventare una delle sette nuove meraviglie. Una terra che continua a sorprendere, Israele: su alcuni aerei ora è possibile trasportare gratuitamente le biciclette, e scoprire il Vangelo in Galilea in combinata bici-barca sul lago di Tiberiade.
Con l’augurio che si realizzi ovunque, anche il saluto ebraico: “Shalom”.
Raffaella Bianchi
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roni - Nello spirito collaborativo che
da sempre li accomuna, i due sodalizi RC Oltrepò e Inner Wheel Oltrepò hanno congiuntamente organizzato
una serata dedicata al tema della giustizia.
Ilaria Cavo, giornalista Mediaset e inviata del
programma televisivo Matrix, ha partecipato
come ospite relatore offrendo la presentazione del suo ultimo libro.
La giustizia in Italia viene vista attraverso gli
occhi e le inchieste di un'inviata speciale che
si è occupata di celebri casi di cronaca nera,
direttamente sui luoghi delle indagini. «Ma
non solo i casi famosi – ha rimarcato la Cavo – devono essere seguiti per comprendere
alcuni aspetti della giustizia italiana». Alcune
di queste storie, che non hanno “bucato”
sono state allora raccolte e raccontate dalla
Cavo nel libro “Il cortocircuito. Storie di ordinaria ingiustizia”.
Presentato durante la serata, il volume tratta
proprio di alcuni casi al limite del grottesco
che ben rappresentano lo stato di inferiorità
del cittadino comune qualora si venga a trovare invischiato in casi di giustizia.
Intanto, ha fatto osservare il cronista, si tende sempre tutti (giornalisti, opinionisti e
pubblico) a condividere maggiormente le tesi del pm, giustificati dalla potenza di fuoco
che la magistratura può mettere in campo
contro tutti i potenziali imputati di un delitto.
E' per questo motivo che nelle prime fasi di
un'indagine, la tesi accusatoria nei confronti
di un qualsiasi indagato è sempre meglio
considerata rispetto ad altre ipotesi magari
più favorevoli ai potenziali accusati.
Le vicende contenute nel volume riguardano
per lo più casi che non hanno attirato su di
loro l’attenzione dei media.
Emblematico il caso di Marcello M.
Tutto succede perché i carabinieri di un cittadina della Sicilia, durante un’indagine su
un traffico di droga in città, s’imbattono in
una telefonata che un presunto spacciatore,
G.M., ha fatto a M.M. Viene chiesto a M.M.
un numero di telefono, quello di una terza
persona, considerato dalle forze dell’ordine
B
INTERCLUB OLTREPÒ-INNER WHEEL
PER L’INCONTRO CON ILARIA CAVO
E IL SUO LIBRO “IL CORTOCIRCUITO”
I saluti e i ringraziamenti dopo la relazione e, sotto, la giornalista-scrittrice Ilaria Cavo
uno dei personaggi di spicco dell’organizzazione criminale su cui stanno indagando.
Perché G.M. chiama Marcello? Perché Marcello lavora nelle discoteche, fa il “disk
jokey” e si occupa di pubbliche relazioni per
il locale, incontra tantissima gente, organizza serate, trasferte in pullman e liste per entrare nei locali. Ha la sola responsabilità di
conoscere due sospetti. Si limita a fornire
un numero di cellulare, scandito cifra dopo
cifra, come emerge dall’intercettazione.
Da quel momento, però, le sue parole al telefono sono ascoltate con attenzione e alcune conversazioni vengono considerate equivoche. Così Marcello viene arrestato e sconta due anni di custodia cautelare in attesa
PAVIA, SEMINARIO
SULLA ROTARY
FOUNDATION
del processo, che lo
assolve da ogni accusa. Ma il suo calvario giudiziario non
è terminato. A causa del periodo di restrizione coatta, oltre a perdere due
anni di vita, Marcello ha ritardato la maturità. Per guai come
questi e per 24 mesi di ingiusta detenzione,
ha chiesto un risarcimento allo Stato. Prima
nel 2005, ma la Corte di appello di Caltanissetta ha rifiutato. Motivo? Se l’hanno tenuto
due anni in gabbia per niente è colpa sua.
Colpa delle telefonate “ambigue”, considera-
te un “comportamento gravemente colposo”. Marcello M. è in contenzioso con la giustizia Italiana da circa nove anni.
Ilaria Cavo ha illustrato altri casi simili e, se
ce ne fosse ulteriore bisogno, ha dato altri
elementi, visti attraverso l’esperienza di un
cronista, per i quali sembrerebbe sempre
più inderogabile un’attenta rilettura della situazione dell’Amministrazione giudiziaria in
Italia. Almeno prima di una sempre attesa
riforma della stessa. Ammesso poi che ci sia
qualcuno veramente in grado di affrontare
questa impresa in modo sereno, con la necessaria competenza e soprattutto estraneo
alla polemica politica.
La domanda che a tutti è venuta in mente alla fine è la seguente: che tipo di garanzie
realmente il nostro Stato (che si definisce
garantista e che per alcuni soggetti certamente lo è) può offrire al cittadino comune?
Sicuramente in questo campo si può facilmente intuire che, in fondo, è meglio non
avere a che fare con la giustizia, a meno che
non si sia in grado di permettersi un certo
tipo di assistenza legale, molto ma molto
costosa. In fondo è come per la salute, pur
essendoci meravigliosi centri di eccellenza
medica, è molto meglio non ammalarsi.
R. M.
PAVIA – Il Seminario sulla Rotary Foundation, che annualmente il Distretto 2050 organizza a novembre, come altre volte in passato si terrà congiuntamente al Distretto 2040: la finalità è quella
di diffondere la conoscenza, considerata prerequisito per una partecipazione attiva, capace a
sua volta di stimolare un sostegno fattivo, in opere e mezzi.
Il seminario si terrà il prossimo 19 novembre 2011 (ore 9-13) presso “L’antico borgo della Certosa”, viale Certosa 42, a Certosa di Pavia.
INTERNATIONAL LIVE SWING SUMMIT, SPLENDIDA OCCASIONE PER ASCOLTARE BUONA MUSICA
MA SOPRATTUTTO PER DESTINARE FONDI ALL’ACQUISTO DI ATTREZZATURE SANITARIE
MILANO – RotaryNet è arrivato al suo ottavo anno
di attività, avendo raccolto e distribuito oltre un
milione e mezzo di attrezzature sanitarie ricondizionate a favore degli enti beneficiari assistiti da
vari Club.
RotaryNet nasce nel 2004-05 presso il RC Milano
Nord e si connota subito con un compito specifico: aiutare i meno fortunati. E’ un progetto di solidarietà “incondizionata”, a favore degli ultimi, ma
è anche uno strumento organizzativo trasversale
ai singoli Club rotariani strutturato per favorire la
loro aggregazione e cooperazione in grandi progetti di service, senza limitazioni di autonomia.
Opera utilizzando le capacità di mettere in rete (net) le relazioni tra i singoli Club valorizzando le loro competenze specifiche e le esperienze professionali dei singoli rotariani.
Come per il 2010 anche quest’anno i Distretti 2050 e 2040
hanno promosso il galà annuale che si terrà il 28 febbraio
2012, con titolo “International Live Swing Summit”. Insommma, Milano sarà la capitale dello Swing. Del resto, l’International Live Swing Summit nasce dal duplice obiettivo di
portare a Milano il meglio della musica swing internazionale e
di proseguire l'impegno di solidarietà a favore dei più disagiati, già iniziato con i galà: “Tribute to Benny Goodman” 2009,
“A Jazz Story” del 2010 e “Jazz Broadway” 2011.
L’International Live Swing Summit ha poi il compito di leggere in modo originale il song book americano degli anni ’30 e
’40 attraverso un percorso che intreccia la storia della “Epopea dello Swing”, del costume, dei balli dell’epoca e di straordinari compositori che nel loro tempo furono grandi innova-
più bisognosi, senza protagonismi e desiderio di
autocelebrazione.
Clarinettista e direttore d’orchestra sarà Paolo
Tomelleri é considerato l’erede musicale di
Benny Goodman in Italia. La sua Big Band, costituita dai fiati (sax, trombe, tromboni) più le ritmiche, si è arricchita di una sezione di 12 archi,
due pianoforti contrapposti, due batterie ed altri
Suggestiva
strumenti.
immagine
Una Big Band straordinaria che si trasforma per
della serata
dimensioni e sonorità di una grande orchestra.
International
Live Swing Summit
Le adesioni alla iniziativa RotaryNet per l’anno
rotariano 2011-12 sono tutt’ora in corso. Ad oggi hanno aderito oltre trenta Club per gran parte del Distretto
tori. Milano vivrà pertanto lo spirito cosmopolita che caratte2040, mentre del Distretto 2050 al momento si segnalano i
rizza la musica jazz con l'energia e l'entusiasmo dei talenti
Rotary Club Assago, Buccinasco, Crema, Corsico Naviglio
dello swing internazionale: dagli Usa all’Australia, al Canada,
Grande e Rozzano Parco sud.
la Germania, l’Inghilterra, la Francia oltre ovviamente all’Italia.
Per l’acquisto dei biglietti e la assegnazione dei posti numeraProtagonisti delle due serate: musica jazz e swing, swing
ti (obbligatoria per motivi organizzativi) Gizela Rasku respondance, sfide di abilità musicale tra solisti della scena internasabile della biglietteria dell’evento sarà a disposizione dei rozionale, ma anche le atmosfere e il sound dei temi musicali
tariani tutti i pomeriggi dalle 14.20 alle 18.30 (email:
dei grandi film di Hollywood. Così questo evento, possibile
[email protected] oppure cell. 393-04.300.40).
solo grazie alla fattiva collaborazione dei Rotary Club promoL’assegnazione avverrà secondo il criterio della priorità temtori e protagonisti di RotaryNet, diviene occasione di empatia
porale. Molti RC hanno considerato il 28 febbraio 2012 come
sociale tra i Rotary Club lombardi e Milano.
data di conviviale in modo che il costo di partecipazione dei
Un’occasione che sa far parlare dei rotariani attraverso quella
soci sia a carico dei singoli Club.
eleganza e sobrietà che ispirano simpatia e autorevolezza, anPer ulteriori informazioni si possono contattare Gianadrea
che, ma non solo, attraverso un dimensione culturale ed
Toffoloni del RC Corsico Naviglio Grande (gtoffoloni@studioestetica, quella della musica e del ballo.
toffoloni.com) e Massimo Gasparini del RC Rozzano Parco
Una occasione che esprime la testimonianza di un servire
Sud ([email protected])
sincero e concreto, che mette al centro delle nostre azioni i
a 1 TAB NOV 2011.qxt OK.qxt_ a TABLOID MAR 2009 28/10/11 10.25 Pagina 7
7
remona – L’importante e partecipata
serata in interclub dei Rotary Club
Soncino, Franciacorta Oglio e Cremona Po è stata l’occasione per la presentazione dell’imminente e tradizionale manifestazione di Ruote&Golf, ormai all’8a edizione, e del service in Matching Grant fra i tre
Club lombardi e il RC di Aix en Provence.
L’obiettivo è quello di ulteriormente contribuire allo sviluppo dell’unità di patologia
mammaria dell’Ospedale di Cremona.
Dopo i saluti del presidente del RC Soncino
Silvano Boggian, del past-president del RC
Cremona Po, Emanuela Lanfranchi, e le rituali comunicazioni rotariane, il presidente
Guido Facchetti ha passato la parola al nostro Pdg Enzo Cossu, in particolare forma
nonostante un recente acciacco. Prendendo
spunto dal motto del presidente internazionale che invita ad abbracciare il mondo,
Cossu ha sottolineato come l’iniziativa sia in
linea con i valori del Rotary. Ha quindi, da
par suo, trattato il tema della solidarietà,
della tolleranza, della condivisione e dell’apprezzamento per il volontariato, concludendo con un severo richiamo alla responsabilità delle istituzioni.
Vincenzo Tenchini, patron di Ruote&Golf,
dopo avere ringraziato le autorità, gli spon-
C
I CLUB CREMONESI PRESENTANO
RUOTE&GOLF E FANNO IL BILANCIO
D’ATTIVITÀ DEL TEAM ONCOLOGICO
Il tavolo dei relatori
sor della manifestazione e la commissione
che ha organizzato l’evento, ha illustrato le
novità del percorso, che come sempre unisce la Franciacorta con la Bassa bresciana,
con un incremento delle prove cronometrate
dalle tradizionali da 9 a 25.
Camillo Rossi, direttore sanitario dell’ospe-
dale di Cremona, ha invece espresso apprezzamento per l’iniziativa a favore dell’ospedale e ha sottolineato come senza l’impulso del Rotary l’unità oncologica mammaria, ora ai vertici nazionali per operatività e
per risultati, non sarebbe mai partita. Grazie
alla lungimiranza e alle capacità del dottor
INDIA, TERRA DI FORTI EMOZIONI VISSUTE
E RIFERITE DA ANTONIO AURICCHIO
BRESCIA - “L’India: un’emozione forte”. La serata al RC Brescia Vittoria Alata ha vissuto emozioni e drammi attraverso
le immagini di Antonio Auricchio – sì, quello del famoso formaggio – nella veste inedita di narratore dei suoi viaggi (oltre cento tra Africa e Asia) con le sue fotografie a testimoniare mondi lontani, non tanto geograficamente ché, in
qualche ora di viaggio, sono presto raggiunti, quanto lontani
dal sentire nostro e dall’opulenza (checché ci si lamenti) del
nostro mondo, per quanto piuttosto cariato.
Auricchio si è soffermato soprattutto sull’India, sui suoi rapporti speciali con la realtà delle Suore della Carità, di Madre
Teresa di Calcutta, con la quale aveva appuntamento, mancato per un soffio. Esaltata la spritualità indiana, totalmente
inimmaginata dalla mente occidentale. Un episodio, a spiegarla mirabilmente: Auricchio, a
Calcutta, si trova di fronte un
uomo, macilento, vestito di
sacchi di iuta attorcigliati al
corpo e fermati da un acrobatico groppo finale. Istintivamente
mette mano alla tasca e gli offre qualche rupia. L’uomo, con
occhi dolci, respinge l’elemosina: “Signore, lei non ha capito
nulla”, intanto infila una mano tra le pieghe del vestito-iuta e
estrae una rupia: “La dia a uno che ha più bisogno di me”.
Questa è l’India, terra di straordinarie intelligenze, di spirito
Bottini, è nata una équipe che si è specializzata anche attraverso impegni formativi
esteri (Inghilterra, Usa, Australia) che hanno
contribuito a non far uscire “cervelli” dall’Italia. Il prossimo obiettivo è quello di introdurre l’utilizzo di una robotica mininvasiva.
Infine, Daniele Generali, ribadito l’impegno
alla solidarietà verso il prossimo, ha sottolineato come l’unità in cui opera costituirà un
nuovo laboratorio di riferimento nazionale,
con chirurgia robotica mininvasiva e innovazione terapeutica.
In conclusione della serata, il presidente ha
informato che, grazie anche all’intervento
dell’assistente del governatore Luigi Moretti
è stata accolta la domanda presentata nell’anno di presidenza di Franco Manenti di
una borsa di studio all’estero, per 25.000
dollari, della dott.ssa Alice Vezzosi da Passirano.
Franco Manenti
Una scolaresca
immortalata
da Auricchio
in prevalenza sulla materia, di bellezze inconfondibili, paesaggistiche o
dei sontuosi palazzi costruiti dalla dinastia Mogul, della morte accettata come conclusione
d’un cammino che libera
per l’altrove, dei bambini di strada raccolti, magari, da missionari, del reparto della morte dell’hospice di Madre Teresa, dove Auricchio è entrato più volte come volontario...
Emozioni forti, sospinte anche dalle immagini proiettate.
Egidio Bonomi
IL VALLE SABBIA VISITA IL MEGA IMPIANTO FOTOVOLTAICO
GAVARDO – Erano tutti schierati all’ingresso del parco i vertici
della Comunità Montana di Valle Sabbia con il presidente Ermano Pasini, il presidente della società di servizi Dante Freddi e il
direttore Ezio Almici ad accogliere i rotariani del club Valle Sabbia, guidati dal presidente Davide Donati, che per primi sono
giunti sulle colline di Gavardo per visitare il nuovo parco fotovoltaico della Valle Sabbia. Il presidente Pasini si è dichiarato
particolarmente soddisfatto ma non sorpreso del fatto che il
Rotary della Valle Sabbia sia stato il primo gruppo in visita all'impianto riconoscendo ai soci rotariani un’attenzione al territorio del tutto speciale.
Si tratta del più grande impianto fotovoltaico pubblico in Europa, una potenza installata di 6 MW, realizzato su un'area di 35
ettari a bosco, di cui 12 ettari precedentemente occupati da un
grande allevamento di tacchini sono stati bonificati asportando
oltre 350.000 kg di eternit per collocare infine 4 ettari di pannelli
fotovoltaici.
L'idea si è concretizzata nell'estate 2010 e subito sono stati iniziati i lavori di bonifica, a ottobre si è iniziata l'installazione dei
pannelli e il 30 dicembre dello stesso anno è partita la produzione. Un cronogramma strettissimo che impressiona ancora di
più sapendolo realizzato da una pubblica amministrazione. Tutto
ciò ha consentito di poter aderire al primo conto energia, quello
più premiante che sarebbe poi stato ridotto dal 1° gennaio
2011.
Ad oggi l'impianto sta producendo un 10% in più rispetto a
quanto prudenzialmente stimato. La produzione di energia elettrica interamente venduta al gse consente di compensare il
50% del consumo di energia elettrica per le utenze pubbliche di
tutti i Comuni della Valle Sabbia che hanno aderito al progetto,
Due immagini del mega impianto fotovoltaico
di pagare il mutuo per la realizzazione dell'impianto (non è stato
chiesto nulla ai Comuni aderenti) e anche di incassare circa
1.600.000 euro all'anno da ridistribuire ai Comuni aderenti. I
progetti futuri prevedono la sistemazione della restante area disponibile per la realizzazione di un vero parco didattico sulle
energie alternative che possa accogliere gruppi e scolaresche.
In effetti questa realizzazione ha ottenuto importanti riconoscimenti anche dai mass media con numerosi servizi televisivi dal
Tg1 al Tg3, dalla prima pagina del Corriere della Sera fino a una
specifica domanda del quiz di Gerry Scotti che chiedeva: «In
quale provincia italiana si trova il più grande impianto fotovoltaico pubblico d'Europa?». Per la cronaca, la concorrente incerta
ha vinto rispondendo però con l'aiuto del pubblico.
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remona – Il relatore e socio del RC
remona, Mario Caldonazzo, amministratore delegato di Finarvedi spa
e presidente dell’Associazione degli Industriali della Provincia di Cremona, dopo la
presentazione del presidente Giuseppe Bufano ai soci e amici che gremivano il salone,
ha incentrato la propria relazione sul progetto di un insediamento industriale sostenibile
nell’area di Tencara, nel territorio cremonese, fra i comuni di Crotta d’Adda e Pizzighettone, in prossimità del canale navigabile.
Preliminarmente Caldonazzo ha approfondito la propria visione di modello per lo sviluppo del territorio cremonese, individuandolo nell’impresa quale valore in sé, idonea
a ricoprire nella società funzioni essenziali:
fra esse, la creazione di reddito, consentendo la crescita economica e quindi l’uscita
dalla crisi. L’impresa, secondo Caldonazzo,
è una comunità di persone ove le risorse
che vi lavorano fanno dell’azienda un luogo
di “valore”; un laboratorio scientifico in cui
si fa ricerca, si studia l’evoluzione e il miglioramento dei processi e dei prodotti.
L’impresa è uno strumento di pace sociale
che offre posti di lavoro, possibilità di occupazione, di crescita personale. Senza libertà
d’impresa non c’è crescita economica e non
può esservi pace sociale; si tratta di un soggetto educatore che, attraverso l’attività formativa, fornisce ai propri collaboratori un
patrimonio di conoscenza per la rispettiva
crescita personale e professionale. L’impresa è da vedersi quale luogo di coesione sociale e di integrazione, in quanto grazie al lavoro si realizza la prima e fondamentale forma di inserimento nella società nella quale il
cittadino straniero vuole entrare a far parte.
L’impresa è indubbiamente il motore dello
sviluppo, di uno sviluppo sostenibile in
quanto oggi si può fare industria minimizzando l’impatto e massimizzando i benefici
per tutti; ciò attraverso il controllo dell’inquinamento ricorrendo alle Best Available
Technologies e ponendo la sicurezza sul posto di lavoro quale priorità in primis per
l’imprenditore. Il relatore ha poi sottolineato
come l’impresa rappresenti un luogo di dialogo e di confronto, imperniati sulle relazioni sindacali che devono essere improntate
alla massima collaborazione in un’ottica di
reciproco rispetto dei ruoli, con l’obiettivo
C
NELL’ANALISI DEGLI INDUSTRIALI
CREMONA POTREBBE DIVENTARE
POLO IMPRENDITORIALE STRATEGICO
comune della crescita
imprenditoriale del territorio e quindi dell’occupazione, divenendo anche un luogo di creazione di impresa, ove tanti
lavoratori spesso diventano imprenditori dopo
aver appreso in azienda
un mestiere e soprattutto
il coraggio di “fare impresa”. Caldonazzo ha
sottolineato come, nel
cremonese, il motore
della crescita economica
sia costituito dall’impreIl presidente Giuseppe Bufano e Mario Caldonazzo
sa manifatturiera, che
genera guadagni di proli, europee e che cresca secondo i criteri
duttività, crea posti di lavoro qualificati e
delle "Enterprise Zones”, ossia attraverso l’imeglio remunerati, effettua la maggior parte
dea di attirare in un’area determinata il magdella ricerca, fornisce in Italia il 78% delle
gior numero possibile di investimenti da
esportazioni. Nella propria analisi Caldonazparte di imprese che ottengono incentivi a
zo ha chiarito che è necessaria la realizzafronte di ben precisi requisiti. Fra questi,
zione sul territorio cremonese di un polo
che le imprese siano innovative, anche se
imprenditoriale strategico che offra capacità
appartenenti a settori tradizionali; siano sodi attrazione produttiva da tutto il Paese per
stenibili, ovvero rispettose dell’uomo e delle caratteristiche dimensionali e le potenzial’ambiente, quale che sia il comparto merlità di natura logistica, garantendo uno sviceologico ed abbiano strutture efficienti dal
luppo con criteri di sostenibilità ambientale.
punto di vista energetico (zero pollution e
L’area individuata è quella di oltre un milione
energy saving). E siano ad elevata occupabidi metri quadrati presso la conca di Tencara:
lità ed appartenenti a settori della cosiddetta
ciò perché trattasi di una zona baricentrica
“green economy” (es. energie alternative, ririspetto al mercato del Nord Italia, in grado
sparmio energetico, biotecnologie verdi) e,
di sviluppare un’intermodalità acqua-ferroinfine, siano connotate da produzioni oriengomma e di rilanciare la navigazione interna
tate alla sostenibilità. In tal modo, secondo
pensando alla produzione di energia idroeCaldonazzo, si potrebbe creare occupazione
lettrica. Un progetto di sviluppo vuole essea livello locale in zone a forte disoccupaziore per tutta l’Europa un modello di riscatto
ne e nel contempo recuperare quartieri podi un territorio che trae vigore dai valori e
veri di città; si attuerebbe una conversione
dalle qualità delle sue persone. Affinché
di siti industriali obsoleti dismessi in “palequesta importante piattaforma produttiva e
stre” ove sperimentare intraprese tecnologilogista decolli è però basilare che nasca e si
camente dirette ai segmenti ecologici, atsviluppi sotto l’egida non solo delle amminitraendo investimenti dall’estero.
strazioni locali, ma anche regionali, naziona-
IL CLUB MANTOVA SUD SI AFFIDA ALLA “CIOPA” IN PIAZZA
PER POTER DESTINARE FONDI ALL’ASSOCIAZIONE CASA DEL SOLE
MANTOVA - Dal 1966 l’associazione “Casa del Sole” si prende cura
delle persone con disabilità psico-fisica intellettuale e relazionale, offrendo, nei cinque centri in
provincia di Mantova e Verona,
servizi educativi e riabilitativi personalizzati che prevedono, ogni
giorno, il rientro in famiglia di
250 bambini, ragazzi e adulti di
cui altri 50 con gravissime compromissioni.
La “Casa del Sole” si è sempre
contraddistinta per gli elevati
standard qualitativi necessari per
garantire l’applicazione del suo particolare
metodo (trattamento pedagogico globale)
indispensabile per ottenere risultati concreti
con bambini cerebropatici.
Il Distretto 2050 è venuto a conoscenza dell’importanza della “Casa del Sole” in occasione del XXV Congresso presieduto dal Governatore Carlogiorgio Pedercini.
In quel contesto, il gruppo di studio del Distretto 6820 del Mississipi, ha consegnato
nelle mani del Governatore un riconosci-
La Fiera del fungo di Quistello è
la cornice nella quale i rotariani si
sono inseriti sabato e domenica
17 e 18 settembre. Il Club Alpino
Italiano (Cai) è stata l’associazione organizzatrice locale.
Le attrezzature, i forni e la disponibilità dell’Associazione Gruppo
amatori trattori d’epoca (Gate) di
Pegognaga ha poi permesso di
vendere al numeroso pubblico
presente la “ciopa” ancora calda.
E alla fine i risultati. Molta soddisfazione in seno al club Rotary
Mantova Sud che, con i tanti suoi
soci avvicendatesi con entusiasmo negli
stands, ha ottenuto una buona somma di
danaro per un service sostanzioso alla “Casa del Sole”.
«Se – come ha sottolineato la presidente Elvira Sanguanini – l’istituto vive di donazioni,
offerte e provvidenza, nei due giorni di partecipazione ci siamo fatti provvidenza, orgogliosi del nostro piccolo operato».
Corrado Rodi
Luigi Greco
Caldonazzo ha precisato che l’attuazione di
tale progetto dovrà avvenire attraverso la
sottoscrizione di un protocollo d’intesa tra
tutti i soggetti coinvolti, finalizzato ad individuare e definire, anche attraverso la successiva sottoscrizione di accordi di programma
dedicati, azioni concrete tali da generare un
pacchetto localizzativo di servizi e condizioni
incentivanti che favoriscano l’attrattività delle aree individuate. Numerosi i soggetti
coinvolti: in primo luogo l’Ue, il Mise, la Regione Lombardia, la Provincia di Cremona
ed Comuni interessati; la Camera di Commercio di Cremona; l’Associazione Industriali di Cremona, impegnata nella promozione e ricerca di possibili imprenditori interessati ad insediarsi all’interno di tale area
industriale. Oltre a tali soggetti, è indispensabile la collaborazione delle associazioni di
categoria, delle organizzazioni sindacali, disponibili a valutare forme innovative di contrattazione, di Reindustria, del Simest, per
l’eventuale ingresso nel capitale delle società investitrici, di Invitalia, oltre alle università locali per l’insediamento delle “start
up” dei rispettivi “incubatori” e per l'assistenza tecnico scientifica alle nuove aziende,
del Cersi per l'assistenza alle aziende nell’insediamento, nella redazione dei Business
Plan ed infine delle banche locali e degli istituti di credito nazionali.
Secondo il relatore Caldonazzo è indispensabile inoltre individuare, grazie al sostegno
promesso dal commissario e vice presidente Ue Antonio Tajani, quali fondi sono disponibili per finanziare l'infrastrutturazione dell’area destinata allo sviluppo industriale sostenibile e le aziende che vi si stabiliscono.
Per tale progetto servono fondi locali al momento non disponibili: in tale senso Caldonazzo ha precisato che a breve verrà formulata una proposta concreta, contando sul
sostegno di tutta la comunità cremonese affinché tale progetto divenga realtà.
Gianpiero Goffi
IL BUNGA BUNGA
NEI SECOLI
Lo stand con i rotariani in attesa
della prima... sfornata di “ciope”
mento pecuniario a favore della “Casa del
Sole” in quanto impressionati favorevolmente, dopo la visita all’istituto organizzata dai
Club Mantovani.
E il Rotary Mantova Sud, presieduto dal presidente Ezio Altomani, per la “Casa del Sole”, partecipa a un evento popolare e si affida al pane per presentarsi al pubblico che
passa davanti al suo stand e propone la
“ciopa”, una forma di pane profumata dal
sapore antico e romantico.
Paolo De Lama
con il presidente Giorgio Croci
PIACENZA - Un incontro del RC Piacenza
Farnese (presidente Giorgio Croci) è stato
dedicato a un’interessante e vivace conversazione, affidata al socio Paolo De Lama,
dal titolo “Gli uomini di potere tra virtù e libertinaggio” e dal sottotitolo, non dichiarato ma immediatamente intuibile “Il bunga
bunga attraverso i secoli”.
Il relatore, ingegnere, ma grande appassionato di storia, ha perfettamente affrontato
l’argomento fornendo ai divertiti presenti
mille curiosità su costumi e disinvolte abitudini di tanti grandi e potenti del passato:
re, condottieri e… ministri.
Insomma, una simpatica chiacchierata apprezzata e applaudita dai presenti.
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Novembre - Distretto 2050