Anno XL - n°3 MAGGIO / GIUGNO 2010 PERIODICO BIMESTRALE DELLA PARROCCHIA DI SAN GIACOMO DI VEGLIA iscrizione al n° 671 del 24-11-1987 del Tribunale di Treviso direttore responsabile: don Giovanni Dan coordinatore di redazione: Angelo Turbian redazione: Annalisa Botteon Stefania Chies Andrea Costantini Bruno Dall’Anese Raffaella Marcon don Giulio Fabris Angelo Turbian progetto grafico: Roberto Da Re Giustiniani impaginazione: Angelo Turbian kellermanneditore.it impaginazione pagina dei giovani: Alberto Zanardo stampa: Tipse Redazione e Amministrazione: Piazza Fiume, 58 San Giacomo di Veglia TV tel. 0438.500295 finito di redigere il 12 - 05 - 2010 LA RIFLESSIONE IL GRUPPO FAMIGLIE A FIRENZE pagina 2 pagina 5 pagina 6 LARGO AI GIOVANI PERCHé LEGGERE LA BIBBIA? pagina 9 COMITATO DI QUARTIERE pagina 12 SCUOLA pagina 14 COMPAESANI CHE SI FANNO ONORE pagina 15 LE STANZE DELL’ANIMA pagina 17 VITA UNIVERSITARIA pagina 18 SERVIZI SOCIALI pagina 20 SPORT pagina 25 DALL’ARCHIVIO PARROCCHIALE pagina 27 foto 1° di copertina: 11 febbraio 1953: Mons. Giuseppe Zaffonato presiede alla posa della prima pietra per la ricostruzione della chiesetta dei Santi Fermo e Rustico, bombardata nel 29 aprile 1945 (Archivio parrocchiale) Hanno collaborato a questo numero Milena BONATO Matteo CAMPODELLORTO Bruno DALL’ANESE Pietro DA DALT Marco DA RE Insegnanti ELEMENTARI Anna FASOLO Edy FELET Daisy dott. GAVA Franco GOBBATO Matteo GOMIERO Patronato INCA Gianpaolo fr. MENGHINI Lorena PIAI Roberto PICCIN Francesca SCARABEL sito internet: www.sangiacomoapostolo.it e-mail: [email protected] LA RIFLESSIONE maggio / giugno 2010 2 UNA CITTÀ DA COSTRUIRE P enso sia bene riflettere in questo tempo su un’attività importante, in un momento in cui questa attività pare sensibilmente “in ribasso”: la politica. Forse mai come ora la politica soffre di cattiva fama; appare una attività spesso “sporca”, per la quale occorre scendere a tanti compromessi. Nella nostra Italia, poi, il “teatrino della politica”, come è stato definito, presenta spettacoli poco edificanti di persone che litigano di continuo, che promettono e non mantengono, distanti dalla vita della gente comune che fatica, non poco, per condurre una vita normale, dignitosa. Un risultato di questa situazione è il disinteresse crescente, una specie di sfiducia che “lascia andare” le cose, come se non ci riguardassero. Eppure la politica, che è fatica per costruire la città, la convivenza comune, deve interessarci. I cattolici hanno una lunga tradizione di impegno politico, di passione per quella che Paolo VI definì: «la forma più alta di carità». Ricordarci e tornare a pensieri alti, può scuoterci dal torpore che oggi colpisce un po’ tutto. Quel torpore che ci prende quando si guarda un programma tv noioso, capace di imbambolare chiunque. Proviamo a cambiare canale! Facciamoci questa singolare domanda: Oggi c’è ancora bisogno di Dio? Una questione che può sembrare peregrina ma oggi abbiamo bisogno di tante cose e soprattutto di uomini onesti, capaci di rendere migliore la nostra convivenza civile. Cosa c’entra Dio? Eppure, il discorso sull’uomo e sul suo vivere concreto non può prescindere dalle domande più profonde, dalla FIOCCO ROSA! Nella redazione di Torre di Veglia è atterrata una cicogna! Il giorno 3 aprile 2010 Annalisa Botteon ha dato alla luce ARIANNA, alle ore 20.05, di Kg. 2,660, per 48 cm. di meraviglia. Una splendida e vivace bambina che non ha impedito alla neomamma di essere già al lavoro per questo numero. Noi tutti della redazione vogliamo complimentarci con la mamma per il lieto arrivo e augurare alla piccola prosperità e gioia! Diventare cristiani è cercare, come un buon marinaio, la direzione del vento: accettare che lo Spirito gonfi le vele e spinga avanti... definizione dell’orizzonte ultimo nel quale ciascuno di noi muove la sua vita. Ecco allora che parlare di Dio anche oggi – come peraltro è avvenuto in tutti i secoli – non è cosa banale o inutile. Cosa si può dire di Dio? Perché farsi tante domande? Fare domande è proprio il mestiere dell’uomo. Oggi abbiamo bisogno di donne che si misurano, con responsabilità, con le grandi domande e con le piccole cose della vita quotidiana. Per comporre una sinfonia o la piccola suonata della nostra esistenza è necessario “intonare” l’orecchio interiore del nostro cuore perché oggi c’è tanto bisogno di ascoltare la “Parola di Dio”. La vita spirituale è l’arte di ascoltare questo “altro”, questa voce che sussurra al nostro cuore. Essere cristiani è credere che questa voce interiore, questa parola venuta dal profondo di noi stessi sia la parola di Dio in noi e per noi. Diventare cristiani è cercare, come un buon marinaio, la direzione del vento: accettare che lo Spirito gonfi le vele e spinga in avanti. Sovente, questa ricerca spirituale ci sembra assai complicata: abbiamo l’impressione che il vento soffi e che nessuna voce ci parli, perché il nostro orizzonte è talvolta così pieno di preoccupazioni materiali o affettive, che ci è difficile sentire qualsiasi cosa. Quando il Signore ci parla, utilizza solitamente delle parole discrete, ordinarie; parla ai nostri desideri. Sì, questa è una buona notizia: Dio non è un essere geloso che contrasta i nostri desideri più profondi. Al contrario, Egli è l’ispiratore, la fonte della nostra felicità, la fonte che dà senso pieno alla nostra vita. Il Parroco Con questo numero si conclude la pubblicazione in copertina delle foto e delle notizie riguardanti “l’Archivio parrocchiale” a cura del nostro compaesano Bruno Dall’Anese che da qualche tempo ha anche la mansione di archivista della parrocchia e che ringraziamo per il lavoro svolto. La Redazione il santo del mese maggio / giugno 2010 3 S. ANNIBALE MARIA DI FRANCIA (1851 – 1927) I l mese di giugno per i padovani è il mese di S. Antonio. Non voglio parlare di questo Santo, a tutti molto noto. Ma di un altro, che a lui fu devotissimo, a lui dedicò i suoi “Orfanotrofi antoniani”, alla sua carità ispirò tutto il suo apostolato. Con la città del Santo stabilì un legame concreto, ed ancora attuale, fin dal 1917, quando, durante la grande guerra, su richiesta del Vescovo di Padova, inviò le sue Suore del “Divino Zelo” all’ospedale militare e nella zona diArcella fondò uno dei suoi Orfanotrofi. È S. Annibale di Francia, il santo di Messina, canonizzato nel 2004 dal Papa Giovanni Paolo II. Oltre che delle “Suore del Divino Zelo” è il fondatore anche dei “Rogazionisti”, congregazioni oggi presenti nei cinque continenti, impegnate, secondo gli ideali del fondatore, primariamente nell’apostolato della preghiera a favore delle vocazioni, ma anche nel gestire opere educativo-assistenziali di bambini e ragazzi bisognosi, di centri sanitari, di case per anziani, per ragazze madri, di scuole e centri di formazione professionale. I marchesi donna Anna Toscaro e il cav. Francesco di Francia, genitori di San Annibale Annibale di Francia apparteneva ad una famiglia di nobili messinesi. Ambedue i genitori erano marchesi. Ma egli non volle restare prigioniero dei palazzi, della ricchezza, dei titoli nobiliari. Fin da giovane fece esperienza della miseria e del degrado del popolo in uno dei quartieri più miserabili, più malfamati di Messina: il quartiere Avignone, e qui volle operare. Rispose alla chiamata di Dio, si fece prete e dedicò la sua vita condividendo con quella gente la precarietà della vita e il bisogno di elevazione sociale e morale. Il suo cuore fu scosso intimamente dal passo del Vangelo di Matteo: “Gesù, vedendo le folle stanche e sfinite, ne sentì compassione e disse: pregate, dunque, il padrone perché mandi operai nella sua messe””. Egli comprese che, senza guide adeguate, santi sacerdoti e religiosi ferventi, la carità non poteva diffondersi e consolidarsi. Ne derivò tutto il fiume di innumerevoli iniziative che Annibale di Francia mise in moto per diffondere la preghiera per le vocazioni sacerdotali e religiose, avvalendosi della sua straordinaria capacità di predicatore, di una serie sorprendente di iniziative giornalistiche e tipografiche. Soprattutto coinvolgendo attorno a sé persone generose che portarono alla fondazione nel 1887 delle “Figlie del Divino Zelo” e, nel 1897 dei “Rogazionisti” (Una di queste case delle Figlie del Divino Zelo si trova anche nella nostra città: l’Istituto Antoniano di via Vittorio Emanuele II). Ma quella passione ed insistenza per la preghiera, non rimasero mai staccate da una altrettanto intensa passione per i poveri, soprattutto per i ragazzi abbandonati e gli orfani. Dopo aver venduto quanto possedeva, dal 1881 iniziò una serie di laboratori vari, per dare occupazione prima alle fanciulle e poi ai ragazzi. Costruì case e mense per gli orfani e i ragazzi senza famiglia di Messina, una tipografia, falegnamerie, calzaturifici e scuole varie. Il terrificante terremoto del 1908 distrusse quasi interamente la città di Messina, fece circa 80 mila morti e distrusse anche tutte le opere che Padre Annibale aveva costruito in quella città. Ma egli non si scoraggiò. Trovò collaborazione in un altro santo, Don Orione, che era giunto lui pure in città per aiutare i terremotati. L’Opera riprese, ed anzi, cominciò ad allargarsi ad altre regioni d’Italia e, successivamente del mondo. Annibale di Francia fu definito un uomo “dalla carità senza calcoli e senza limiti”. Morì a Messina il primo giugno del 1927, all’inizio della tredicina del suo Santo protettore, S. Antonio. Il malfamato quartiere di Avignone dove fece la prima esperienza San Annibale comunità in camminomaggio / giugno 2010 4 PRIMA COMUNIONE D opo aver fatto il percorso con l’aiuto di don Giulio, di don Giorgio Giordani e delle catechiste, i nostri figli sono stati ammessi a partecipare con tutta la comunità alla fonte e culmine della vita cristiana: l’Eucaristia. Soprattutto per noi genitori tante volte estraniati da altri pensieri e dubbi che nel percorso cristiano si possono presentare sul vero significato della Santa Messa, il ripercorrere questo cammino è stato fonte di riflessione e di riscoperta dell’Eucaristia stessa: “Il nostro modo di pensare è conforme all’Eucaristia, e l’Eucaristia, a sua volta, si accorda con il nostro modo di pensare”, così come citato nel Catechismo della Chiesa Cattolica. Rinnovare la fede, aiutando i nostri figli a comprenderne i significati più profondi, è stato decisamente stimolante e credo abbia “cristianamente” inorgoglito tutti noi genitori nel vedere i nostri figli salire con entusiasmo e consapevolezza il nuovo scalino nel cammino della loro fede. La cerimonia è stata, nelle sue gestualità con i canti, nel suo divenire, un sapiente e commovente compendio di tutti gli sforzi fatti in questi mesi di preparazione. La speranza e l’impegno cristiano di tutti noi genitori è che quanto sapientemente “seminato” rimanga nel profondo dell’animo dei nostri figli affinché, anche se apparentemente perso, come può succedere nel tempo, possa essere ripescato e rivissuto con la stessa intensità della prima volta. Un genitore Ci scrive Padre Renato Martini Carissimo don Giulio e ragazzi della Prima Comunione di San Giacomo, ho ricevuto la vostra offerta di 376,00 Euro; vi ringrazio per la vostra generosità, questi soldi li manderò a Padre Canzian nel Kenia, perché possa aiutare i bambini della sua missione. Spero anche che dopo aver ricevuto Gesù sarete non solo più buoni ma anche più generosi impegnandovi a fare quello che Gesù vi chiederà e di pregare anche per me e per tutti i missionari. Grazie di cuore. Padre Renato Martini IL GIORNO DELLA RICONCILIAZIONE La Prima Confessione vista dai genitori Domenica 9 maggio si è svolta la prima confessione per i nostri bambini di terza elementare, che sono giunti al Sacramento della Riconciliazione con Gesù dopo un cammino durato 3 anni. I giorni precedenti la cerimonia sono stati vissuti dai bambini con un po’ di apprensione: erano dubbiosi su quali “peccati” confessare al sacerdote e soprattutto si domandavano cosa sarebbe successo dopo, se ci sarebbe stato anche per loro il perdono, come nella Bortolussi Giulia Casagrande Giorgia Casagrnde Matteo Covre David Da Dalt Erika Da Dalt Matteo Dal Bo Gregorio Da Ronch Pietro Dei Tos Stefano Frare Elisa Gallo Christian Gasparini Federico Gobbato Matteo Gori Alberto Marchioni Elisa Tino Asia Tomasel Asia Zanette Jessica comunità in camminomaggio / giugno 2010 parabola del “Figliol prodigo”. La tensione si è però sciolta velocemente ed è stato emozionante vedere i nostri bambini avvicinarsi sorridenti - qualcuno anche di corsa - ai tre sacerdoti presenti. Dopo il tanto atteso “Perdono”, c’è stata l’altrettanta attesa Festa al Sangio. Anche noi genitori siamo stati coinvolti fin da subito nella preparazione a questo Sacramento, in quanto il nostro gruppo già dalla classe prima ha sperimentato la catechesi in quattro tempi che prevedono la partecipazione al catechismo anche da parte dei genitori. Abbiamo aderito in modo attivo sia agli incontri con il sacerdote sia a quelli con un biblista, anche se non sempre è stato facile conciliare questo nuovo “metodo catechistico” con i diversi impegni famigliari e lavorativi. Due genitori La Prima Confessione vista dai bambini Domenica è stata una bella giornata. Don Giulio, Don Federico e Don Primo sono stati buoni ed anche simpatici. Gli abbiamo raccontato solo alcuni dei nostri “peccati” anche perché altrimenti la cerimonia sarebbe durata tante ore, come ci hanno detto in modo scherzoso Don Giulio e i nostri genitori. Dopo il Perdono, ci siamo finalmente sfogati giocando tutti insieme al Sangio e ci siamo ristorati con un gustoso rinfresco organizzato dai genitori. Un bambino PER CHI SI SENTE INTERESSATO! La parrocchia organizza un incontro per tutti coloro che desiderano approfondire e conoscere meglio LA SINDONE! Venerdì 4 giugno in Oratorio alle ore 20.30 Sarà con noi il professor FRANCO BORDIN un esperto della Sindone che, attraverso diapositive, ci illustrerà e commenterà la ricchezza di fede. Tutti coloro che lo desiderano, anche se non abitano a San Giacomo di Veglia, hanno la possibilità di partecipare e sono i benvenuti! 5 IL GRUPPO FAMIGLIE A FIRENZE S abato 17 aprile, ore 6 del mattino, forse ancora un po’ assonnati, ma entusiasti di questa nuova occasione per stare insieme, partiamo per Firenze. Il viaggio in pullman sembra brevissimo in questa atmosfera di cordiale vicinanza che ci lega. Arrivati a destinazione, con largo anticipo e dopo esserci abbondantemente rifocillati, siamo pronti per iniziare la visita della città: Ponte vecchio, il Duomo, il Battistero, Piazza della Signoria, Santa Croce. Ci si arricchisce lo spirito anche scoprendo e ammirando l’arte in tutte le sfaccettature di cui siamo così ricchi nel nostro paese. Abbiamo preso alloggio presso un convitto ricavato in un vecchio convento in cui tutta la struttura, le mura stesse suggerivano echi di storia di un passato antico. Verso sera don Giulio ha celebrato la Santa Messa nell’oratorio del convitto e ci siamo sentiti ancora più vicini e uniti da una preziosa amicizia. E’ una ricchezza che ci fa dono nello stare così insieme per condividere cammini, esperienze e sentimenti. Il Mattino successivo ci aspetta la visita alla Galleria degli Uffizi: non ti stancheresti mai di soffermarti davanti a quelle opere che così tanti artisti ci hanno lasciato! Tutto il loro sentire più intimo, più delicato, più forte, più sofferto, ci viene trasmesso in quei capolavori. Il tempo passa in un baleno! E’ già ora di ritrovarsi per il pranzo e poi si parte per il rientro. Non resta che ringraziare chi (Aldo e Lorenza), con dedizione e disponibilità, organizzando tutto anche nei minimi dettagli, ha reso possibile questa esperienza dando a tutti i partecipanti la possibilità di goderne e trasformarla in dono prezioso. Anna e Mariska Il gruppo dei partecipanti alla gita comunità in cammino marzo / aprile 2010 INFOWWWGGIOSANGIOIT www.ggiosangio.it! cercate la sezione “largo ai giovani” potrete trovare tutti gli articoli, foto e news del Gruppo Giovani. ... a breve saranno disponibili tutte le informazioni riguardanti il GREST2010! DAL GRUPPO DI PRIMA SUPERIORE Era venerdì...poco prima delle ore 21... per la prima volta noi, ragazzi del 1995, partecipavamo ad un incontro del Gruppo Giovani. Ne avevamo già sentito parlare dai ragazzi più grandi ma non pensavamo fosse un' esperienza unica come si è rivelata in seguito. In questi 8 mesi abbiamo imparato ad ascoltarci l'un l'altro, conoscendo meglio noi stessi e i nostri coetanei. E' stato davvero bello trovarci tutti insieme e trascorrere del tempo guardando un film, giocando ad "ami il tuo vicino?" o semplicemente parlando di noi stessi,dei nostri gusti e delle nostre opinioni. Tutto questo ci ha aiutato ad unirci e creare un gruppo più compatto. Non avremmo mai pensato che dei semplici incontri settimanali potessero creare dei rapporti con persone con cui spesso non avevamo mai parlato o rafforzare i legami già esistenti. Adesso ci aspetta un'altra esperienza da vivere insieme, il ritiro del 29 e 30 Maggio: sarà un momento fantastico e in cui sicuramente ci divertiremo moltissimo, ma sarà soprattutto la conclusione perfetta per il nostro cammino di quest' anno. Non ci resta altro che sapere che il prossimo anno sia fantastico e ricco di esperienze ed emozioni come questo. L‘ANGOLO DEL LIBRO 6 Largo ai HAPPY SANGIO! Calendario manifestazioni… 12 giugno: TraFiaba e Magia 16 giugno: Inizio Cinesangio stagione 2010 $*/&.""-4"/(*0 2010 )NUNgESTATECALDACOMEQUELLACHECIASPETTANONPUÛMANCAREIL#INESANGIOLgEVENTO ESTIVOCHEILMERCOLEDÖSERADAQUALCHEANNOAQUESTAPARTEALIETAEDIVERTEFAMIGLIEE SINGLE GIOVANI E ADULTI BAMBINI ED ANZIANI 0ER CHI NON LO CONOSCESSE IL #INESANGIO CONSISTENELLAPROIEZIONEDIUNFILMASETTIMANADURANTETUTTOILPERIODOESTIVO)FILM SCELTI SONO STATI PROPOSTI GUARDATI E DISCUSSI DA ALCUNIANIMATORI SULLA BASE DI ALCUNI CRITERIQUALILAPOSSIBILITÌDIVISIONEDAPARTEDITUTTALAFAMIGLIALgINTERESSELgARGOMENTO ESOPRATTUTTOILSIGNIFICATO,ASCALETTADEIFILMDIQUESTANNOÒMOLTOVARIAEDASSORTITA PERSODDISFAREIGUSTIDITUTTIABBIAMOSCELTODIALTERNAREFILMDIVERTENTIELEGGERIAFILM PIáPROFONDIERIFLESSIVI4UTTIIMERCOLEDÖSERADAGENNAIONOIANIMATORICISIAMOTROVATI PER ORGANIZZARE QUESTA MANIFESTAZIONE $URANTE IL PRIMO PERIODO ABBIAMO CERCATO E PROPOSTO FILM CHE CI SEMBRAVANO ADATTI A QUESTA NOSTRA MANIFESTAZIONE UNA VOLTA OTTENUTA UNA BELLA LISTA ABBIAMO INIZIATO A GUARDARLI UNO AD UNO COMMENTANDOLI E ESPRIMENDOINOSTRIPARERIFINOADOTTENEREQUESTASCALETTA 16-giugno La musica nel cuore 23-giugno UP 30-giugno Rosso come il cielo 07-luglio 14-luglio L'onda 21-luglio Il cacciatore di aquiloni Generazione mille euro 28-luglio Il concerto 04-agosto EX 6IATTENDIAMONUMEROSIAL3ANGIODAMERCOLEDÖGIUGNOAMERCOLEDÖAGOSTO.ON MANCATE ,AMOGLIEDELLgUOMOCHEVIAGGIAVANELTEMPO !UDREY.IFFENEGGER ,A PRIMA VOLTA CHE LgHO VISTO IN LIBRERIA MI SONO SOFFERMATA PERCHÏ MI HA COLPITA LA COPERTINADELLESCARPEDAUOMODIFIANCOADUNABAMBINATUTTACOMPOSTA,ASETTIMA NADOPOLgHOCOMPRATONOTANDOLODINUOVOFRAGLIALTRILIBRIDELLOSCAFFALE,gHOLETTOIN POCHISSIMI GIORNI LgAUTRICE RIESCE A CATTURARE SUBITO LA TUA ATTENZIONE SCRIVENDO IN MODOUNPOgSTRANOSEMPREAVANTIINDIETRONELTEMPO /RA VISTO CHE LO HANNO RISTAMPATO E LA GRAFICA Ò CAMBIATA VE LO CONSIGLIO PERCHÏ ANCHESEADESSOÒTUTTgUNGRIGIOINCOPERTINAENONLONOTERESTEÒPROPRIOUNBELLIBRO ,ASTORIADI#LAREE(ENRYCHESISONOCONOSCIUTIQUANDOLEIAVEVASEIANNIELUI TRENTASEIECHESISONOSPOSATIQUANDOLEINEAVEVAVENTIDUEELUITRENTA un consiglio di Elena Bassetto comunità in cammino marzo / aprile 2010 Giovani INFOWWWGGIOSANGIOIT 18-19 giugno torneo di calcetto umano per sfide all’ultimo goal!!! 24 luglio festa paesana Sabato sera a fine torneo serata musicale in collaborazione con the band con i gruppi “il bastian contraire” e “Acapulco quebrada” 25 luglio Festa del Patrono 17 luglio serata teatrale con la compagnia “il teatro dei pazzi” di san donà di piave 31 luglio serata teatrale con la compagnia “L’Allegra Compagnia” Sotto il cielo dei Ravanei 7 Rubrica meteo a cura di Andrea Costantini $ALLMARZOSENESONOVISTEDIVICISSITUDINIATMOSFERICHE$ELRESTOLAPRIMAVERAÒPERECCELLENZA LASTAGIONEDEIDRASTICIRIBALTONIDELLEVARIAZIONIRAPIDEDEICAMBIAMENTIREPENTINI 0ERINIZIAREILMARZOCÒSTATAUNANEVICATAPRECEDUTADAGIORNATEGELIDECONMINIMESOTTOLO ZEROEARIASIBERIANAPOIPIANPIANOSIÒTORNATIALLANORMALITÌEAPRILEHAFATTOLASUAPARTEIN TERMINIDIVARIABILITÌANCHESECOMEPRECIPITAZIONINONSIÒARRIVATIAILIVELLIMEDIATTESI #IHAPERÛPENSATOMAGGIOCHENELLASUAPRIMAMETÌHASCARICATOABBONDANTIECONTINUEPIOGGE INUNCONTESTOMOLTODINAMICOEABBASTANZAFRESCO#ISIPUÛLAMENTAREFORSE.OLAPRIMAVERAÒ FATTAANCHEDIQUESTOxCÒTEMPOPERILSOLLEONEQUELLONONDELUDEMAILEASPETTATIVE)LRISVEGLIO VEGETATIVO Ò STATO LEGGERMENTE RITARDATO DALLE INTENSE GELATE DI MARZO MA BEN PRESTO LAUMENTATADURATADELGIORNOELETEMPERATUREPIáCONSONEHANNOFATTOPARTIRELEFIORITUREEMI SONO DILETTATO A OSSERVARE I CONTRASTI CROMATICI TRA IL CILIEGIO IN FIORE E LE NUBI DA TEMPORALE PARADIGMADIUNTIPICOPOMERIGGIODAPRILE )NQUESTAPRIMAVERAABBIAMOANCHEAVUTOACHEFARECONLERUZIONEDIUNODEITANTISSIMIVULCANI D)SLANDADALTIPICONOMEIMPRONUNCIABILECHEFINISCEPERhJOKULLvCHEHAPORTATOLASUACENERESUI CIELIEUROPEIFERMANDOTALVOLTACOMPLETAMENTEIVOLIDIMOLTISSIMIAEROPORTIPERALCUNIGIORNI3I SONOSENTITESTORIEDIPERSONECHEHANNOPRESOILTAXIDA2OMAA/SLOSBORSANDOCIFREATANTIZERI )OHOPENSATOCHEDAVVEROVIVIAMOINUNMONDODOVESIDANNOPERSCONTATETROPPECOSEEANCHE UNAPICCOLAEMODESTAERUZIONESECONFRONTATACONALTRECHEHANNOFATTOLASTORIADEIVULCANI HASTRAVOLTOLENOSTREABITUDINIELENOSTRECOMODITÌ5NACOSASULLAQUALERIFLETTERE FATTI dal web hSIPREGADIABOLIREIFATTIPERNONDISTURBARELEOPINIONIv LIBERTA’ dI STAMPA: RAPPORTO FREEDOM HOUSE 2010 )NANTICIPORISPETTOAGLIALTRIANNIGIUNGEILRAPPORTOANNUALESULLOSTATODISALUTEDELLA STAMPA MONDIALE EDITO DA &REEDOM (OUSE ,O STUDIO METTE IN LUCE UNA SENSIBILE DIMINUZIONEDELLALIBERTÌDISTAMPAMONDIALEPERLgOTTAVOANNOCONSECUTIVOPRODU CENDOUNQUADROGLOBALEINCUISOLOUNAPERSONASUSEIVIVEINPAESICONUNASTAMPA LIBERA 3EVISTARETECHIEDENDOhCOMECISIAMOCLASSIFICATIvSAPPIATECHESIAMOSETTANTAQUAT TRESIMINELMONDO,UNICO0AESETRALEGRANDIDEMOCRAZIEOCCIDENTALIADESSERECONSI DERATO h0ARTLY &REEv PARZIALMENTE LIBERO Ò IL NOSTRO ,UNICO PAESE DELL%UROPA CHE hCONTAvADAVERELALIBERTÌDISTAMPAMINACCIATADALLATTACCODELLEISTITUZIONIÒILNOSTRO 3IAMO IN COMPAGNIA DI "ENIN (ONG +ONG E )NDIA 3E VOLESSIMO TROVARE UN hCUGINO EUROPEOvCHESTIAPEGGIODINOIDOVREMMOGUARDAREAIPAESIDELL%STOADDIRITTURAALLA 2USSIA MAPPADALLULTIMORAPPORTO&REEDOM(OUSE 0ER&REEDOM(OUSELACONCENTRAZIONEDEIMEDIANELLEMANIDIUNSOLOSOGGETTOELA SULLALIBERTADISTAMPA PESANTEINTERFERENZADELGOVERNOSULLOPERATODELLEMITTENTEPUBBLICACONFERMANOLO LIBERAINFORMAZIONE STATODELL)TALIACOMEPAESEPARZIALMENTELIBERO SEMILIBERAINFORMAZIONE h,g)TALIARIMASESTABILENELLACATEGORIAPARZIALMENTELIBERAnSCRIVE+ARIN+ARLEKARCHEHA NONLIBERAINFORMAZIONE CURATOILRAPPORTOPERLgORGANIZZAZIONEREGISTRANDOUNLIEVECALODIPUNTEGGIOACAUSA DEI TENTATIVI PALESI DELLE AUTORITÌ DI INTERFERIRE SULLA POLITICA EDITORIALE DELLE VARIE WWWFREEDOMHOUSEORG TESTATEv FONTENONLEGGERLOBLOGSPOTCOM (ANNOCOLLABORATO-ATTEO'OMIERO#OSTANZA0OSER%LENA"ASSETTO)MPAGINAZIONEEGRAFICAACURADI!LBERTO:ANARDO comunità in camminomaggio / giugno 2010 8 CAMPOSCUOLA 2010 a Forni di Sotto S iamo ormai ad un mese dall’inizio del Campo scuola che si terrà a Forni di Sotto, in località Avinal. I ragazzi attualmente iscritti al secondo turno, cioè i più grandi, dalla seconda media alla prima superiore, sono una trentina. Sono invece un po’ scarse le adesione al primo turno, quello riservato ai più piccoli, e precisamente dalla quarta elementare alla prima media. Sono ancora disponibili posti per altri quindici ragazzi. Naturalmente c’è ancora la possibilità di iscriversi e partecipare. Il desiderio della Parrocchia è di proporre ai ragazzi una decina di giorni di “vita insieme”, giocando, facendo passeggiate, riflettendo su qualche tematica che aiuta a crescere e a far maturare. L’obbiettivo che ci proponiamo, anche se a volte comporta delle fatiche e dei disagi, è vivere in comunità condividendo. Pensiamo che questo sia poi di aiuto a tutti i giovani partecipanti per vivere meglio i rapporti a casa, a scuola, nel gioco e nella società. Invitiamo perciò i genitori a proporre, suggerire, stimolare i propri figli alla presenza anche se questo comporta un contributo per le spese. Sarà certamente un’occasione di crescita nella maturità per tutti. Partecipiamo. Ricordiamolo DON GIOVANNI PANCOT S i è spento lo scorso mese in Brasile, il missionario salesiano Padre Giovanni Pancot. Era nato il 15 dicembre 1919 a Formeniga in una grande famiglia patriarcale, figlio di Sante ed Elena Marcon. Fin da giovanissimo si trasferì in Brasile nello stato del Mato Grosso. Ordinato sacerdote nel 1949, compì sempre la missione di sostegno ed aiuto alle poverissime popolazioni di Cuiabà e Campo Grande, prodigandosi con opere di assistenza sanitaria e scolastica. Aveva sempre un ricordo ed un affetto per la sua famiglia di San Giacomo e per la contrada di Sant’Antonio, dove visse la sua fanciullezza e dove ancora abita la sorella Maria Luigia, ed in particolare per le nipoti Suor Elena Michelin e Suor Gabriella Rui. E continui erano anche i contatti con la nostra comunità che spesso lo aiutava con opere di sostegno alla sua missione verso i più poveri. Una vita dedicata agli altri ed il cui motto era: Vinco il male con il Bene. SCANE E C N A R F I N IO S S I M E L L CORRISPONDENZA DA ma di € 500,00 Rev.mo D. Giulio, evuto attraverso C.C.P. la som ric r ave di ico un com Le e stre Missioni con animo riconoscent ha devoluto a favore delle no e ial cch rro pa o ari on ssi Mi po (cinquecento,00) che il Grup solidarietà. Francescane. questo caro e gentile gesto di per e ni din titu gra la a, mi rte pa iera e l’augurio fraterno di og gh È grande, da pre la nel o ord ric il ro icu missionari ass A nome mio e dei confratelli bene nel Signore. . f. Gianpaolo Menghini o.f.m Cordiali saluti. comunità in camminomaggio / giugno 2010 9 PERCHE’ LEGGERE LA BIBBIA? (2) UN POPOLO RILEGGE LA PROPRIA VITA La Bibbia, soprattutto l’Antico Testamento, è un libro sconvolgente. Sappiamo che è il libro sacro dei giudei e dei cristiani, e ci si attende di trovarvi la “Parola di Dio”: una sorta di catechismo o di manuale di morale. Ma quando la si apre si trovano le storie molto antiche di un popolo, storie spesso senza interesse, racconti poco edificanti e che a volte fanno persino arrossire: guerre, omicidi, poemi con i quali è ben difficile pregare anche se si chiamano “salmi”, consigli di una morale sorpassata. Un libro sconvolgente, ma è proprio un libro? Più che una biblioteca preordinata, la Bibbia è un universo nel quale bisogna entrare, un’avventura cui siamo invitati: quella di un popolo in preda alla passione di Dio. Ma ricorriamo a una parabola; per essere più chiari faccio riferimento ad un fatto che mi è accaduto. LA SERA DELLE NOZZE D’ORO Quando arrivai a casa di Antonio ed Elda era la sera delle loro Nozze d’Oro; i figli erano già ritornati alle loro case. Con Antonio ed Elda ho passato una serata meravigliosa. Io credevo di conoscere bene questi vecchi amici: gente semplice che aveva vissuto mezzo secolo insieme, tra gioie e sofferenze. Ma quella sera li ho scoperti con occhi nuovi perché essi mi hanno aperto il loro “tesoro”: una semplice scatola di cartone dove c’era di tutto. Delle foto, dalla fotografia del giorno delle nozze fino alle istantanee dei nipotini e dei paesaggi delle vacanze. Delle cartoline illustrate, alcune sciupate perché erano state tenute nella divisa durante la guerra. Via via che me le spiegavano questi poveri clichés diventavano i testimoni dolorosi e gioiosi di un momento della loro vita. Dalle carte di famiglia scaturiva ancora un altro aspetto della loro vita: la genealogia familiare e monotona di nomi diventava ora fierezza di appartenere a una discendenza, di essere radicati in una terra; un semplice contratto d’affitto, ma nel contesto quella sera significava il sogno di una vita di lavoro e di risparmi finalmente realizzato: avere la “propria” casa. Alcune lettere scambiate durante il fidanzamento («Oh, non fargli leggere questo», protestava il vecchio nel timore che io scoprissi la tenerezza del loro amore) e, vicino, ecco delle preghiere composte per i grandi momenti della loro vita, alcuni appunti della predica del matrimonio. La serata passò come un sogno. Credevo di conoscere i vecchi amici, ma improvvisamente, con loro e assieme a loro, scoprivo il senso della loro vita. Tutte queste carte, queste foto, erano banali, senza valore. E tuttavia diventavano per me parlanti, non erano più oggetti ma un’intera vita ricomposta, interpretata. Ciascuno di questi umili oggetti prendeva posto in una storia. UNA VITA DIVENTA «TESTO» Questi sposi mi mostravano delle foto, degli scritti; questi oggetti non li interessavano per se stessi, ma in quanto erano come il condensato della loro vita. Attraverso essi, potevo entrare un po’ nell’universo di questi amici, partecipare alla loro avventura d’amore. Allo stesso modo, i diversi libri della Bibbia possono apparirci spesso banali e senza interesse. Ma, attraverso essi, scopriremo l’avventura di un popolo di credenti, potremo entrare nel loro universo. È DOPO CHE SI COMPRENDE «Questa è la nostra prima lettera d’amore», mi disse Antonio sorridendo maliziosamente. Leggo: era un problema d’algebra! Lui e Segue a pag. 10 comunità in camminomaggio / giugno 2010 10 Segue da pag. 9 la sua (futura) moglie erano allora liceali; poiché lei era ammalata e lui era stato incaricato di scriverle il compito di matematica. Una lettera banale, ma questa lettera aveva significato qualcosa e altre ne seguirono. Presa in se stessa, non aveva alcun interesse. Conservata per caso e riletta dopo il matrimonio, era veramente diventata la loro prima lettera d’amore! Ci sono dunque avvenimenti che non hanno senso per se stessi: prendono senso entrando nella nostra storia. Come fotografie dell’avvenimento stesso, non hanno alcun interesse; riviste poi, diventano importanti. Raccontare un avvenimento non è fare un reportage esatto, fotografare ciò che è avvenuto, ma è un po’ come ricreare questo avvenimento, facendo risaltare il senso che ora esso ha per noi. Raccontandolo più tardi, si scopriranno altre cose. Capita, per esempio, che un amico ci dica qualche cosa; non gli prestiamo grande attenzione; ma poi spesso dopo lungo tempo, esclamiamo: «Ah, ecco cosa voleva dirmi!». Anno Sacerdotale CURATO D’ARS A bbiamo appena celebrato (23 maggio) la solennità di Pentecoste: Gesù manda sugli Apostoli il dono dello Spirito Santo. Abbiamo appena eletto il nuovo Consiglio Pastorale Parrocchiale segno e organismo di comunione, di condivisione e corresponsabilità nella comunità. Tra poco (il 13 giugno) 21 giovani della nostra parrocchia, dopo una seria preparazione, riceveranno con il Sacramento della Cresima, il dono dello Spirito Santo. Da poco, e precisamente il 19 giugno, si è concluso l’anno sacerdotale che aveva come figura di riferimento il Curato d’Ars. Seguendo l’insegnamento propostoci dal Santo Curato d’Ars riflettiamo insieme sul dono dello Spirito che ci invita, anzi, ci spinge, alla condivisione comunitaria. tanti analfabeti che la sanno più lunga di tanti eruditi” (Curato d’Ars). LA CONDIVISIONE COMUNITARIA “Lo Spirito Santo è la nostra guida. L’uomo non è nulla per se stesso, ma è moltissimo con lo Spirito Santo. La persona umana è completamente terrestre e animale. Non c’è che lo Spirito Santo che possa elevare la sua anima e portarla in alto. Quelli che sono guidati dallo Spirito Santo hanno delle idee giuste. Ecco perché ci sono Come i primi cristiani Giovanni Maria Vianney non ha esitato a condividere con il suo prossimo ciò che viveva con il Signore e ciò che riusciva a discernere dell’azione di Dio intorno a lui. “C’è solo lo Spirito Santo che può elevare la nostra anima, portandola in alto”. Lo Spirito ci apre a Dio, “amplia il nostro sguardo come quegli occhiali che ingrandiscono gli oggetti”, spiega il Curato d’Ars. Nelle nostre conversazioni condividiamo molto facilmente con gli altri ciò che viviamo, le impressioni su questo o su quell’avvenimento. In un certo modo, ci raccontiamo. La condivisione nello Spirito Santo, o condivisione comunitaria, consiste nel dire a coloro che incontriamo non solamente ciò che viviamo, ma anno sacerdotalemaggio / giugno 2010 soprattutto in che modo vediamo Dio presente attraverso un certo avvenimento della nostra vita o di un’altra persona. È ciò che viveva il Curato d’Ars ogni volta che parlava dei suoi incontri con i parrocchiani, con i pellegrini. Un modo di condividere che troviamo già negli Atti degli Apostoli. (Vedi At. 14,27) È lo Spirito che ci permette di discernere e di testimoniare tutto ciò che Dio fa per noi. Ciò che hanno vissuto le prime comunità cristiane non appartiene unicamente al passato. In questa condivisione sperimentata, vi è un appello lanciato alla Chiesa di tutti i secoli. In effetti, ciò che fa aumentare la fede non è solamente la conoscenza delle Scritture e l’esperienza personale di Dio, ma è anche la condivisione vicendevole con gli altri di ciò che viviamo con il Signore e di come lo vediamo all’opera. Questo tipo di condivisione ci permette di scoprire che Dio agisce non solo attraverso una certa persona, ma anche attraverso ciascuno di noi, alle volte in maniera molto diversa, ma mai in modo del tutto divergente. Dio presente al centro della nostra vita. “Quelli che vengono guidati dallo Spirito Santo hanno delle idee giuste”, diceva il Curato d’Ars. Colui che ci permette di “vedere “ Dio presente in mezzo a noi è proprio lo Spirito Santo. Bisognerebbe almeno desiderare di essere abitati dallo Spirito Santo! A volte abbiamo su Dio e sul suo modo di agire delle idee tanto precostituite che abbiamo serie difficoltà nel vederlo all’opera oggi in noi, al nostro fianco e attraverso l’agire degli altri. E’ ciò che sostiene Giovanni Maria Vianney quando parla di ignoranti e sapienti ed è anche ciò che dice Gesù dopo aver sentito il racconto, pieno di gioia, dei settantadue discepoli su ciò che avevano compiuto nel suo nome. Dirci gli uni gli altri in che modo vediamo oggi il Signore 11 all’opera in noi, attraverso di noi e intorno a noi, significa dare respiro alla nostra fede. Condividere in questo modo ci permette anche di non “chiudere” Dio unicamente nella nostra ottica personale, riducendolo a ciò che siamo. Dio è più grande di noi e noi ne facciamo esperienza ogni volta che condividiamo tra fratelli quegli avvenimenti in cui vediamo all’opera il Signore. Ciò diviene, allora, per tutti una sorgente di lode e di gioia. Condivisione e preghiera Per rendersi conto della presenza di Dio che agisce in lui, per mezzo di lui e intorno a lui, il Curato d’Ars non possiede una tecnica particolare. Semplicemente, egli prega ed invita La Basilica del Santo anche noi a pregare: “Bisognerebbe dire ogni mattina: mio Dio, mandatemi il vostro Spirito, affinché mi faccia conoscere ciò che sono e chi siete voi”. Quando si hanno gli occhi e il cuore rivolti verso il Signore, poco a poco si riescono a vedere nel nostro mondo e nella nostra vita i segni della sua presenza. La vera preghiera, infatti, non è una fuga dal mondo, ma ci conduce a vedere Dio nel mondo. Il mondo, non è da rifiutare ma da amare, poiché Dio lo ama per primo e vuole condurlo alla piena maturità. Nella misura in cui noi preghiamo realmente il Signore, più impariamo a vederlo presente nel nostro quotidiano e più scopriamo allo stesso tempo quanto siamo a volte lontani dal vivere secondo la sua volontà. La condivisione comunitaria ci fa crescere nella fede e ci insegna a parlare di Dio agli uomini e alle donne che abbiamo a fianco. Prendere la parola in questo modo è allettante, perché si tratta di “dire Dio” agli altri. Chiediamo al Signore di mostrarci i segni della sua presenza e di insegnarci a vivere delle vere condivisioni comunitarie, non nel tentativo di sbalordire qualcuno, ma semplicemente di testimoniare e così crescere aiutandoci reciprocamente e vicendevolmente nella fede nel Dio vivo e operante. associazioni maggio / giugno 2010 brevi dal comitato di quartiere N 12 DAL COMITATO DI QUARTIERE ella riunione del Comitato di Quartiere di San Giacomo tenutasi lunedì 3 maggio 2010, come anche anticipato nello scorso numero di “Torre di Veglia”, si è voluto fare il punto degli edifici in evidente stato di abbandono o pericolanti presenti sul territorio parrocchiale. Tali edifici possono creare un degrado del quartiere se non addirittura essere pericolosi per la sicurezza dei cittadini. Sono emersi circa venti edifici che manifestano un evidente stato di degrado. Chiusi da tempo e in stato di abbandono, sono in alcuni casi pericolosi per la sicurezza di chi si avvicina o transita a lato. Per tale motivo il Comitato di Quartiere ha deciso che tali strutture dovessero essere rese pubbliche anche per sensibilizzare i legittimi proprietari almeno a intervenire in modo immediato per la loro messa in sicurezza, ad esempio con opportune recinzioni. Si riportano le fotografie inerenti 4 siti. I ruderi segnalati sono: rudere in via Mezzavilla privo di tetto e in vendita; mulino del Cen Barbù (epoca 1200); Filanda Banfi; Istituto Bacologico e annessi (buco sul tetto lato posteriore); Casa in via del Cimitero; Area Casagrande sul Menarè (“Pit”); Via Sabotino (casa in muratura sormontata da edera); capannone “Pit” in zona Cave; Cortile Salvador (lato Monastero); via Cal De Livera (fabbricato Coan già venduto a ditta Tonon); via Cal De Livera (fabbricato rurale già venduto a ditta Cervellin): via Campardo (fabbricato Lesana); ex Nazario Sauro. Le foto sono disponibili presso il Comitato di Quartiere. Roberto Piccin [email protected] Serie di abitazioni in via Montepiana Baracca in legno in via Sabotino Case nere nell’area pubblica “Parco Dan” Presso semaforo in via Caldelivera associazioni RIFLESSIONE SULLA DISCUSSIONE maggio / giugno 2010 13 DAL CLUB 438 DEGLI ALCOLISTI in trattamento basata sul tema dell’alcolismo (3ªL) I l 9 febbraio si è tenuta presso l’Aula Magna del Liceo Scientifico Marconi, una discussione riguardante l’alcolismo e la sua diffusione tra i giovani e il territorio. Ne è risultato che la grande maggioranza dei consumatori sono giovani di età compresa tra i tredici e i trent’anni , che spesso ne abusano, già all’inizio dell’adolescenza, incoscienti dei grandi rischi cui vanno incontro. Gli ospedali della zona per esempio, accolgono spesso ragazzi in stato di ebrezza e in casi più gravi persino in coma etilico; questo dato ci è stato fornito da un dottore operante all’ospedale di Vittorio Veneto e lui stesso ha spiegato le varie fasi che, colui il quale assume eccessive quantità d’alcool, percorre. La fase iniziale, nella quale il soggetto si sente particolarmente euforico e più disinvolto nel rapportarsi con gli altri; succede poi la fase di ebrezza nella quale i sensi vengono disturbati e si perde la cognizione temporale e spaziale seguita successivamente da una fase di depressione, autocommiserazione e pianto: da qui si apre la strada verso il coma etilico. Il cervello dà l’impulso affinché sopraggiunga il sonno, unico modo che ha il corpo per difendersi e evitare l’assunzione di ulteriore alcool. Se durante questa sonnolenza vengono somministrate ancora bevande alcoliche, si va incontro all’ultima fase: il coma etilico, con il quale si rischia anche la vita. Oltre al coma etilico però si possono riscontrare altri danni al cervello e al fegato, soprattutto se questi episodi si verificano ripetutamente. Siamo venuti inoltre a sapere che, a differenza di quanto molti pensano, l’alcolista non è colui che si ubriaca saltuariamente, ma colui che consuma alcool frequentemente e che di esso ne ha fatto una dipendenza. Tale informazione ci è stata fornita da una signora che lavora come volontaria dell’Associazione ACAT, la quale ci ha fatto capire che queste “assuefazioni” possono essere curate in luoghi specifici e con personale capace di affrontare tale problema. Durante questo incontro ci è stato proposto inoltre un gioco nel quale abbiamo potuto rendere note le nostre realtà in quanto giovani; ne è emerso che il motivo che spinge la nostra generazione all’assunzione di bevande alcoliche e che la conduce al mondo dell’alcolismo è il bisogno di relazionarsi con gli altri, spesso ostacolato dalla timidezza e dal timore di apparire estranei o diversi dagli altri giovani. La classe è rimasta molto colpita e soddisfatta anche perché sono stati chiariti alcuni dubbi e incertezze che aveva al riguardo. L’iniziativa dovrebbe essere riproposta anche negli anni a venire, affinché tutti i giovani siano informati e consapevoli di questa realtà che li circonda e che li renderebbe più responsabili delle proprie azioni. Martina, Laura ed Elena classe 3ª Liceo Marconi - Conegliano scuola maggio / giugno 2010 14 “SORSI D’ACQUA” L a scuola “Nazario Sauro” ha aderito al progetto “Sorsi d’acqua” promosso dall’Associazione ARMADILLO di Conegliano. ARMADILLO da anni è impegnata a favorire maggiore dignità e rispetto per i lavoratori del Sud del mondo, attraverso il Commercio Equo e Solidale, e a sviluppare una cultura di giustizia sociale, economica ed ambientale grazie a progetti formativi e culturali. “Sorsi d’acqua” ha portato dapprima la Scuola a partecipare a un concorso di poesia sul tema dell’acqua, al quale gli alunni delle classi III A e III B sono stati premiati. La cerimonia di premiazione (svoltasi lo scorso 20 marzo a Conegliano) è stata molto bella ed emozionante e gli alunni di queste classi si sono esibiti sul palcoscenico con due canzoni a tema (“Goccia dopo goccia” e “H2O”). A questo momento artistico ha fatto seguito la realizzazione di percorsi laboratoriali sull’acqua che hanno visto protagoniste tutte le classi. Le educatrici di Armadillo hanno proposto alcuni approfondimenti che hanno avuto come presupposto il riconoscimento che l’acqua è un bene di cui tutti gli esseri viventi hanno bisogno. Senz’acqua chiunque morirebbe. Ecco perché l’accesso all’acqua potabile diventa un diritto per tutti. La possibilità di godere tutti del diritto all’acqua dipende anche da come decidiamo di utilizzare questa Gli alunni di 3aA e 3aB si esibiscono sul palcoscenico con due belle canzoni a tema risorsa preziosa. Ecco dunque che gli approfondimenti in classe, attraverso sperimentazioni e giochi, hanno preso in considerazione alcuni dei comportamenti che contribuiscono alla tutela del bene acqua: • Utilizzare l’acqua in modo razionale, quindi evitare gli sprechi (non lasciare correre l’acqua se non serve, utilizzare rompi getto, preferire la doccia al bagno). • Ridurre al minimo l’inquinamento legato all’utilizzo eccessivo di detergenti per l’igiene personale e detersivi per la casa e la biancheria (di cui si può ridurre la quantità utilizzata e/o provvedere alla sostituzione con prodotti biologici). • Preferire l’acqua di rubinetto a quella in bottiglia. Abbiamo infatti scoperto che l’acqua di rubinetto è molto più controllata, meno soggetta a contaminazioni dovute alla cattiva conservazione (ad esempio causata da una esposizione delle bottiglie di acqua al sole), più rispettosa dell’ambiente poiché non ha bisogno né di plastica, né di viaggiare su grandi mezzi che producono molta CO2. Inoltre l’acqua di rubinetto è molto più economica! • Essere consapevoli che consumiamo l’acqua anche in modo virtuale: ogni cosa che mangiamo, ogni oggetto che utilizziamo ha bisogno di molte risorse per essere prodotto, compresa una enorme quantità di acqua, ad es. una maglietta di cotone ha bisogno di 2900 litri di acqua per essere prodotta!!! (fonte: waterfootprint. org). Uno stile di vita più sobrio consente anche di ridurre la quantità di acqua utilizzata anche in posti molto lontani dall’Italia!!! A conclusione dei laboratori gli alunni hanno recepito che anche se non possiamo certamente intervenire direttamente sulla distribuzione disomogenea dell’acqua sul nostro pianeta, non possiamo rimanere indifferenti di fronte ad alcuni dati: si stima che nel mondo 1.5 mld di persone non hanno accesso all’acqua potabile (in tutto siamo 6,8 mld) e che per il mancato accesso all’acqua ogni giorno muoiono 30.000 esseri umani. E questo ci riporta inevitabilmente al punto di partenza: l’acqua è un diritto per ognuno, poiché ognuno ha diritto all’esistenza (art. 3 Dichiarazione universale sui diritti umani). Le insegnanti rubriche maggio / giugno 2010 15 Compaesani che si fanno onore DA DALT PIETRO artista del coro al Teatro Verdi di Trieste Molti di noi ti ricordano giovane talento che cantavi in chiesa ed hai allietato tanti matrimoni negli anni ‘70. Cosa ricordi di quel periodo? La mia giovinezza... già. Le speranze, le aspettative, la vita lì davanti... Mi rimane impressa la gioia del nuovo, del cantare, del mettersi alla prova. Ho bei ricordi di quegli anni. La tua è una famiglia semplice, attaccata alla terra, di solidi valori cristiani, di tanto calore ed accoglienza, dove il canto è stato il melodico filo conduttore. Quanto questo filo ha influito in Piero bambino? La mia famiglia ha influito in tutto, sono certo. Ha permesso e coltivato lo sviluppo dei miei talenti, mi ha sostenuto nelle difficoltà e incertezze. Sono riconoscente alla mia famiglia per tutto ciò. Come è evoluta la tua crescita artistica? Ho studiato in conservatorio a Venezia per poi raffinarmi con maestri illustri come Jessica Lash, Clode Tyolas, Nicol Rogers, Alan Curtis. Nel frattempo mi sono laureato sempre a Venezia, alla facoltà di Architettura . Quindi ho lavorato a Treviso per nove stagioni liriche in qualità di artista del coro. Ho viaggiato molto in quel periodo per alcune produzioni a Montecarlo, alla Fenice di Venezia e in altre città... Nell’88 un evento eccellente, ho vinto il concorso stabile come artista del coro di Trieste. Così potevo continuare la mia attività solista. Tuttora vivo e lavoro a Trieste. Quali sono gli impegni attuali e futuri? Il mio attuale lavoro è essere artista del coro al “Teatro Verdi” di Trieste. Ho voce da tenore. Affianco a questo mio impegno la professione di architetto che esercito dalla laurea. Negli ultimi anni mi dedico assiduamente alla fotografia allestendo mostre mie personali e di altri fotografi. Sono spesso impegnato come curatore di mostre d’arte. Quali emozioni si provano quando si è elemento di un grande coro e si canta in teatri importanti? Felicità direi, nel sentire stupore e freschezza nell’agire di un trentennio di carriera... A San Giacomo c’è sempre la tua famiglia. Cosa provi quando ritorni? Qualcosa è cambiato? Bella domanda... Sento sempre di tornare a casa mia, eppure vivo bene a Trieste. Sono contento nel ritornare anche se sono cambiate molte cose. I miei genitori, per esempio, sono anziani e sento apprensione per la loro salute. (Questa intervista è stata fatta prima della morte del padre. n.d.r.). Sei papà di un bimbo ancora piccolo, come vedi per lui il futuro? Magari nel mondo del canto? Veramente io non ci penso, mi godo il momento. Spero solo che Lorenzo abbia la fortuna di conoscere e coltivare i sui talenti per poterli esprimere. Oggi la musica moderna, nelle sue varie espressioni attira molti giovani. Alcuni s’improvvisano, altri studiano, altri sono attratti da un ambiente di successo, di guadagno e di immagine. Quali consigli ti senti di dare loro? L’unico consiglio che sento di dare è di assecondare i propri talenti studiando, coltivando, costruendo con rigore la professione. Solo dopo si può lasciare libero spazio alla creatività. rubriche maggio / giugno 2010 16 PADRE MARIANO Apostolo della televisione C hi non è più giovanissimo non può non avere in mente il volto sorridente, la barba lunga e folta, la voce delicata, il linguaggio elegante e semplice di Padre Mariano, il predicatore che ai tempi della tv in bianco e nero intratteneva i telespettatori parlando di Vangelo, di Gesù, di Fede, con fermezza di concetti e con alti valori dottrinali. Ma di quest’uomo che per 17 anni ogni martedì entrava nelle case degli italiani cosa sappiamo? Il suo nome è Paolo Roasenda e nacque a Torino il 22 maggio del 1906 in una famiglia borghese che sognava di vederlo politico. Fece studi liceali e poi l’università, iscritto alla facoltà di Lettere, e si laureò ai 21 anni divenendo il più giovane insegnante di latino e greco d’Italia. Della sua gioventù sono da ricordare la sua passione per lo sport e per il teatro – scrisse e rappresentò a 18 anni una commedia – e il suo amore per lo studio. Per vari anni si dedicò all’insegnamento in vari licei fino ad arrivare a Roma al Mamiani, era fidanzato, attivo nell’Azione Cattolica e il suo brillante destino Mamma con bambino sembrava ben tracciato fino al giorno in cui chiara si fa in lui la decisione di donarsi a Dio ed entrare nell’ordine dei Cappuccini. Prese con i voti il nome di Mariano “per onorare Colei cui tanto devo. Penso con gioia che ogni volta che fanno il mio povero nome, risuona qualcosa di Lei”. Inizia così la sua nuova vita e fin da subito emerse la sua dote di eccellente predicatore e al contempo divenne cappellano nel carcere di Regina Coeli e nell’Ospedale di Santo Spirito. Nel 1953 venne chiamato dalla Radio Vaticana e nel 1955 fu scelto tra trenta candidati per condurre la rubrica religiosa “Sguardi sul mondo” cui seguì nel 1959 la rubrica “La posta di padre Mariano” programma che andò in onda fino a pochi mesi prima della morte del frate nel 1972. Tenne anche varie rubriche e collaborò anche con alcuni settimanali convinto che scopo del predicatore fosse “farsi sentire dall’orecchio, dalla mente, dal cuore”. Fare in modo che “le parole si possano udire distintamente (l’orecchio); poi farsi capire: la prima carità da usarsi è mettersi nei panni degli ascoltatori e rendere facile ciò che per sua natura è difficile comprendersi (la mente), quindi sentire col cuore, che significa che colui che parla deve praticare prima personalmente quello che dice o raccomanda agli altri”. E, come consiglio, aggiungeva: “siate brevi”. Queste, infatti, sono state le quattro cose che hanno reso popolare, gradito e convincente Padre Mariano, dovunque e con chiunque parlasse, anche dalla tv. Padre Mariano vide nel mezzo televisivo una possibilità di fare arrivare il suo messaggio a un numero sempre più vasto di persone. Il successo fu immediato. Il suo incipit è rimasto nell’immaginario collettivo di coloro che hanno superato gli anta: “Pace e bene a tutti”. Gli anni del Concilio ecumenico Vaticano videro Padre Mariano vigile ed attento propagatore attraverso lo schermo televisivo, fu un pioniere nell’uso dei mezzi di comunicazione sociale e visse in prima persona le problematiche più significative della ricostruzione, del benessere economico, della contestazione studentesca, della legislazione sociale, senza mai diventare un “divo”, ma con umiltà e semplicità. Gli giunsero lettere da ogni parte d’Italia. La gente che gli scriveva apparteneva a tutti i ceti sociali, a tutte le età. Dai giovanissimi, agli anziani, dagli operai ai professionisti, ognuno aveva una spiegazione da chiedere, un dubbio da dissipare, una pena da confidare e ogni giorno gli arrivavano centinaia di lettere. Lui, con il suo linguaggio semplice, schietto e diretto era capito e apprezzato perché cercava di trasmettere alla famiglia media immaginaria ciò che aveva appreso dalla vita. Nel 1991si è concluso il processo diocesano di beatificazione e nel 2006 papa Benedetto XVI ha firmato il decreto che riconosce le virtù eroiche di Padre Mariano. rubriche maggio / giugno 2010 MI PIACEREBBE CAPIRE DI PIÙ! Q 17 Per una cultura degli affetti uante volte ho sentito dire: “ Mi piacerebbe capire di più…capire di più i miei figli, i miei genitori, la persona che è al mio fianco” Forse non è tanto il “capire” che ci manca, ma “l’ascoltare”, non dobbiamo imparare a capire ma imparare ad ascoltare. Sono riflessioni che mi capita sovente di condividere: nella relazione con l’altro ciò che conta non è fare, ma è saper stare. il bisogno di aprire parte del proprio sé all’altro, è un momento carico di emozioni, denso di significati, è un dono e come tale va rispettato. “Se tu non parli riempirò il mio cuore del tuo silenzio e lo sopporterò. Resterò qui fermo ad aspettare Come la notte Nella sua veglia stellata Con il capo chino a terra Paziente. Ma arriverà il mattino Le ombre della notte svaniranno E la tua voce In rivoli dorati indorerà il cielo. Allora le tue parole Nel canto Prenderanno ali Da tutti i miei nidi di uccelli E le tue melodie Spunteranno come fiori Su tutti gli alberi della mia foresta.” Rabindranath Tagore “Le persone vivono sotto le ali le une delle altre.” Proverbio Irlandese Nell’accogliere l’altro non devo aspettarmi nulla, perché solo attraverso la sospensione del giudizio permetto al mio ascolto di essere profondamente vero. La psicologia è una disciplina che ruota attorno all’ascolto ed all’osservazione, così come le relazioni che noi stessi intessiamo. Vi sono molti fattori che influenzano l’ascolto, primi fra tutti i pregiudizi ed i sentimenti, seguiti dai nostri interessi, i valori, le esperienze passate e le aspettative future, sovente create su basi errate o superficiali. Quando chiediamo ascolto non chiediamo né critiche né giudizi, non abbisogniamo né di prediche né di soluzioni, non desideriamo essere ridicolizzati né tanto meno derisi. Per “capire di più” è necessario ascoltare di più, ascoltare senza interpretare, ascoltare senza fornire necessariamente soluzioni, ma semplicemente ascoltare in silenzio, senza interrompere, solo così le parole dell’altro giungono libere a noi. Con emozione potremmo anche scoprire che colui che pensavamo di conoscere tanto bene è ancora in grado di stupirci. Spesso l’umana presunzione di conoscere l’altro e di saper prevedere le sue mosse e le sue parole è il grande limite all’ascolto e ci inganna, dandoci l’illusione di possedere la mappa di chi ci è vicino, ma non bisogna scordare che neppure la più dettagliata delle mappe può eguagliare il territorio. “Spesso non conosciamo noi stessi né ciò che è nostro, con piedi rigidi percorriamo la vita.” C.H. Von Hoffmannswaldau Impariamo ad ascoltare e ad ascoltarci! Dott.ssa Daisy Gava Psicologa-Psicoterapeuta Cell. 347 489 7800 “Saggezza significa conservare il senso della fallibilità di tutti i nostri modi di vedere e di tutte le nostre opinioni, e dell’instabilità delle cose su cui maggiormente contiamo.” Gerald Brenan Cosa mette K.O. l’ascolto? Vi sono atteggiamenti e sguardi che ci infastidiscono particolarmente quando chiediamo di essere ascoltati davvero. La richiesta di ascolto è un desiderio di condivisione, Dipinto di Telemaco Signorini “Sulle colline a Settignano” - 1885 rubriche FRANCESCA SCARABEL: corso di laurea in matematica H o iniziato la mia esperienza universitaria nel settembre 2008, iscrivendomi al corso di laurea in Matematica all’Università degli Studi di Udine. Ho scelto la laurea in matematica dopo un lungo periodo di riflessione: ero consapevole della difficoltà di studiare per 5 anni una disciplina così astratta e in apparenza così fredda, rinunciando all’approfondimento di altre materie umanistiche e letterarie, o più legate alla vita quotidiana. Diversi sono i fattori che, ormai quasi due anni fa, mi hanno convinto nella scelta: la mia facilità nella materia, la mia tendenza a scegliere sempre la strada che sembra più difficile e, soprattutto, il fascino che la matematica esercitava su di me. Tra tutte le altre era la materia che mi incuriosiva e mi coinvolgeva di più, non tanto nei suoi aspetti astratti e meccanici, quanto nella bellezza di scoprire nella natura e nei fenomeni che ci circondano i numeri e le figure più famose della matematica . Della matematica amo molto il metodo e il ragionamento. L’assoluto rigore che la caratterizza ne fa una materia intramontabile: i risultati che un matematico riesce a raggiungere con il proprio lavoro non potranno mai essere falsificati. In ambiti come la biologia, la medicina o la fisica, la ricerca si basa soprattutto sulla sperimentazione e sull’osservazione di ciò che accade nella realtà, e cerca poi di sintetizzare i risultati ottenuti in una teoria che si avvicini il più possibile ai comportamenti osservati. Negli ambiti umanistici la ricerca è maggiormente basata sull’interpretazione e sulle opinioni dei vari critici. Il rigore è invece la fondamentale peculiarità del ragionamento matematico. Gli sbocchi lavorativi di un laureato in matematica sono diversi: oltre a quelli più classici come l’insegnamento e la ricerca, i matematici hanno un ruolo importante nell’economia e nella finanza, e sono molto richiesti soprattutto per sviluppare modelli matematici, per esempio in ambito medico o statistico. A Udine ho trovato una città molto adatta alle mie esigenze ed aspettative: molto pulita, attrezzata, non caotica. Per una persona come me che non cerca grandi divertimenti, ma solo qualche occasione per chiacchierare o vedere un film, Udine rappresenta la giusta via di mezzo: offre i servizi e gli svaghi di una grande città, senza essere però una metropoli caotica. Ha contribuito molto nella scelta della sede universitaria anche la comoda posizione: Udine si può raggiungere facilmente in un’ora circa di treno o auto. Personalmente ho avuto molta difficoltà ad affrontare il primo anno. Ho sentito molto la lontananza da casa e, anche se ho trovato da subito molte persone disponibili, è stato difficile ambientarmi e sentirmi inserita nella nuova vita. maggio / giugno 2010 18 VITA UNIVERSITARIA C’è voluto parecchio tempo anche per prendere confidenza con i nuovi ritmi, decisamente diversi da quelli del Liceo. Quest’anno mi sento molto più a mio agio, sto cominciando a fare chiarezza sulle cose che voglio e su quelle a cui tengo, e ho stretto buoni rapporti con alcuni compagni di corso. Devo ringraziare sinceramente le persone che mi sono state vicine durante tutto l’anno scorso, che hanno compreso la mia difficoltà e hanno cercato di starmi vicino e aiutarmi moralmente. Trovare una propria realtà da vivere e costruire autonomamente, staccando da tutti i legami precedenti, è un’esperienza molto bella e utile, e aiuta davvero a crescere come persone, ma senza avere alle spalle una vita solida nel proprio luogo d’origine, senza avere amici e familiari pronti a sostenerti, sarebbe tutto molto più difficile e incerto! Scarabel Francesca rubriche maggio / giugno 2010 19 MIXED MUSIC WEEKEND E LUGLIO SANGIACOMESE AL PARCO ALBERTO DAN dalla Tracontrade associazione per San Giacomo M Dolci sapori usica, festa e giochi al parco Alberto Dan di via Schiapparelli a San Giacomo di Veglia, nei primi due weekend di luglio. Ecco il calendario! Giovedì 1° luglio: ore 20.30 Giochi per i ragazzi Venerdì 2: ore 20.30 giochi per i ragazzi esibizione di 2 gruppi hard rock: i Disagreement e i Mescaline Babies. Sabato 3 : ore 20.30 giochi per i ragazzi esibizione musicale Domenica 4 serata finale con musica. Mixed music weekend si parte il giorno 09 luglio con un serata musicale organizzata in collaborazione con “The Band” (gruppo di ragazzi che fanno parte dello Spazio Musica, attività del Centro Servizi Intercomunale) con lo scopo di promuovere gruppi emergenti locali. Si continua sabato 10 e domenica 11 con altre due serate di musica. L’ingresso è libero e per tutta la manifestazione sarà aperto un fornito chiosco. Domenica 25 luglio si festeggia il patrono San Giacomo al Sangio con la celebrazione liturgica seguita dal consueto rinfresco e concerto musicale con il gruppo musicale “Tachipirinha” composto da ragazzi sangiacomesi. Tutti i mercoledì di luglio sempre al Sangio saranno proiettati i film per il consueto Cinesangio. Vi aspettiamo numerosi! La Tracontrade Maggio ci porta i primi tepori e ci fa venir voglia di trascorrere l’intera mattinata respirando l’aria pura a pieni polmoni, poi, a mezzogiorno, la meta diventa comune per tutti: ci si inoltra in un viottolo sassoso, si affronta un sentiero scosceso, si attraversa con i piedi in bilico su un provvisorio ponticello di pietra un torrente gonfio d’acqua limpida ed ecco apparire davanti ai nostri occhi la caratteristica trattoria a cui tante volte abbiamo pensato durante le grigie, nebbiose giornate invernali. Il nostro odorato completa la situazione, poiché nell’aria, ci sono profumi vari (che fanno venire l’acquolina in bocca) fra i quali i buoni dolci. DOLCE SEMIFREDDO DI MARIANGELA Ingredienti: 8 uova (4 interi, 4 tuorli) - 300 grammi di zucchero - 250 grammi di cioccolato fondente - 10 grammi di biscotti secchi 5 grammi di amaretti - 1/2 litro di panna liquida. Esecuzione: Unire le uova con lo zucchero e mescolare fino ad ottenere una crema. Tritare il cioccolato con i biscotti e gli amaretti (tenere una quantità per coprire il dolce). Montare la panna molto dura. Unire la panna alle uova mescolate con lo zucchero, facendo attenzione a non smontare la panna. Dividere il tutto in due parti. La prima parte mescolarla con i biscotti e il cioccolato frullati in precedenza, questa andrà sul fondo della pentola unta prima con del burro. Il resto della panna, sarà la parte superiore del dolce. Cospargere il dolce con uno strato leggero di biscotti, e guarnire a piacimento. Mettere il tutto in un congelatore e lasciare almeno per 24 ore. Questo dolce è giusto per la stagione calda che andremo ad incontrare poiché assomiglia molto ad un delizioso gelato. Buon lavoro! Milena Bonato servizi sociali maggio / giugno 2010 20 Nuove procedure dal 1° Gennaio 2010 PER PRESENTARE DOMANDA DI INVALIDITA’ CIVILE, DI ACCOMPAGNAMENTO E RICONOSCIMENTO HANDICAP L. 194/92 A partire dal 1° Gennaio 2010 le domande dovranno essere presentate esclusivamente all’INPS per via telematica con le seguenti modalità: • il soggetto interessato, per presentare domanda di invalidità civile, deve obbligatoriamente procurarsi il certificato medico in formato elettronico rilasciato da un medico abilitato dall’INPS. • Il medico abilitato digitalizzerà il certificato avvalendosi della procedura informatica predisposta dall'INPS, lo inoltrerà, lo stamperà e ne consegnerà copia all'interessato allegando la ricevuta riportante il codice univoco essenziale per agganciare il certificato medico alla domanda. DOCUMENTAZIONE NECESSARIA PER LA PRESENTAZIONE DELLA DOMANADA • carta d'identità • tessera sanitaria • certificato elettronico e relativa ricevuta rilasciate dal medico abilitato NB: Per ogni domanda va presentata una certificazione medica (se ad esempio, si chiede sia l’accertamento di invalidità civile sia quello di grave handicap, andranno inviati dal medico certificatore due certificati distinti). Il verbale di visita medica verrà inviato esclusivamente all’interessato, mentre al Patronato perverrà solo l’esito della visita. Nel caso in cui il medico certificatore non sia ancora accreditato presso l’Istituto , e quindi produca un certificato medico cartaceo, il Patronato INCA, in accordo con l’INPS, provvederà all’invio telematico della domanda previo ottenimento del codice univoco. Si ricorda infatti che dal 1° marzo 2010 è cessata l’iniziale fase transitoria e l’INPS non riceverà più alcuna domanda cartacea da parte del diretto interessato. Patronato INCA servizi sociali maggio / giugno 2010 21 IL NIDO IN FAMIGLIA I l nido famiglia è un nido domiciliare che può ospitare fino ad un massimo di 6 bambini dai 3 mesi ai 3 anni. Questo tipo di attività è diffusa soprattutto nel Nord Europa dove sono meglio conosciuti come “Tagesmutter” (mamme di giorno), e si stanno rapidamente diffondendo a sostegno delle mamme lavoratrici, offrendo un servizio innovativo e alternativo agli asili nido pubblici o privati. Per avviare un nido in famiglia non occorrono particolari requisiti, sono necessarie delle competenze basilari per accudire un bambino e la passione di voler impegnare il proprio tempo con il loro. La Regione Veneto promuove corsi di formazione per dare informazioni e competenze basilari ad avviare questa attività. Molteplici i vantaggi sia per chi intraprende l’attività, sia per i genitori che affidano i propri figli al nido. Chi gestisce il nido ha la comodità di lavorare a casa propria, accudire in prima persona il proprio figlio, avviare un’attività stimolante e potersi realizzare professionalmente, oltre ad offrire un utile servizio alla comunità. Chi lascia il proprio figlio ad un nido famiglia ha la certezza che il bimbo sarà accudito da una persona di fiducia (nella maggior parte dei casi si accudiscono figli di amici o conoscenti), il numero ridotto di bimbi da accudire fa si che l’ educatrice possa dare maggiori attenzioni a tutti i soggetti sia nell’educazione che nell’alimentazione, l’ambiente familiare specie per i più piccoli eviterà il trauma da distacco dalla mamma, inoltre molto spesso i programmi educativi sono concordati tra le famiglie. L’investimento richiesto per avviare un nido di famiglia è quasi nullo poiché l’attività è svolta a casa propria, quindi, è sufficiente adottare qualche piccola “modifica” per rendere la casa più colorata e accogliente per i bimbi, qualche gioco, fogli e colori e il gioco è fatto! Per informazioni consultare il sito www.venetoperlafamiglia.it FARMACIE DI TURNO IN CITTÀ GIUGNO 05 - 06: PANCOTTO 12 - 13: COMUNALE 3 19 - 20: ZAMPERLINI 26 - 27: MARSON LUGLIO 03 - 04: COMUNALE 1 10 - 11: PALATINI 17 - 18: COMUNALE 2/ ZOIA 24 - 25: PANCOTTO 30 - 31: COMUNALE 3 Farmacia comunale 1 (Centro – Via Brandolini, 111 – Tel. 0438/541198) Farmacia comunale 2 (San Giacomo – Piazza Fiume, 29 – Tel. 0438/500351) Farmacia comunale 2/Zoia (Via Fadalto Alto, 86 (Fadalto) Tel. 0438/918947) Farmacia comunale 3 (Costa – Via Forlanini, 2 – Tel. 0438/556628) Farmacia Marson – (Via Garibaldi, 114 – Tel. 0438/53378) Farmacia Palatini – (Via Cavour, 114 – Tel. 0438/53274) Farmacia Zamperlini – (Via Da Ponte, 3 – Tel. 0438/53116) Il turno ha inizio il Venerdì sera alle ore 19.00 La Guardia Medica risponde al N° 0438/553708 cronaca locale maggio / giugno 2010 22 DAL PAESE & dintorni Questa rubrica vuole informare degli eventi e dei piccoli fatti di cronaca che riguardano il Comune e San Giacomo. Nessun commento da parte dei redattori, nessuna presa di posizione né in positivo né in negativo ma solo l’intenzione di portare a conoscenza fatti e curiosità che possono riguardarci. Le fonti saranno quelle della stampa: “Il Gazzettino”, “la Tribuna di Treviso”, “Il Quindicinale”. ENTRO LUGLIO UNA NUOVA RISONANZA MAGNETICA ALL’OSPEDALE DI COSTA Sono in atto lavori per 3 milioni di Euro per ammodernare il nosocomio di Costa. Sono quattro cantieri aperti per dare una nuova veste ma soprattutto maggiore efficacia assistenziale al presidio ospedaliero di Vittorio Veneto. Sono quelli avviati dall’Ussl 7 e che interessano non solo le strutture ma anche le dotazioni del nosocomio: risonanza magnetica, piastra ambulatoriale, torre ascensori e polo tecnologico. A cominciare dalla prossima installazione di una risonanza magnetica, apparecchiatura di cui l’ospedale è oggi sprovvisto e che dovrebbe essere operativa entro luglio: “Questa nuova dotazione di potenza medioalta – spiega Angelo Lino Del Favero, direttore generale dell’Ussl 7 -, ci consentirà di aumentare l’offerta, a fronte di una domanda crescente. Evitando anche gli spostamenti dei pazienti ricoverati a Vittorio Veneto, che attualmente vengono trasferiti, per l’effettuazione dell’esame, a Conegliano”. DA LUNEDI’ 12 APRILE RIAPERTA LA BIBLIOTECA DI SAN GIACOMO Riaperta dopo un anno la biblioteca di San Giacomo di Veglia. Dopo gli adeguati lavori di ristrutturazione, che hanno messo a norma l’edificio, da lunedì 12 aprile è possibile per chi lo vorrà prendere in prestito libri, consultare riviste e usufruire della nuova postazione internet gratuita. La biblioteca è aperta il lunedì, martedì, giovedì e venerdì dalle 15,00 alle 17,30 con personale qualificato a disposizione dell’utenza. La riconsegna ufficiale è avvenuta domenica 11 aprile alle ore 11.30 alla presenza del sindaco Da Re e dall’assessore alla Cultura Michele De Bertolis. Dagli alpini della Sezione ANA di Vittorio Veneto UNA CASA PER PAGANICA Venerdì 16 aprile sono state circa 200 le penne nere che con tre autobus sono partite da Vittorio Veneto e dintorni alla volta dell’Abruzzo, nello specifico la loro destinazione sarà il paesino di Paganica. Qui, nel corso di questi mesi, all’indomani del terremoto del 6 aprile 2009, gli alpini della sezione vittoriese si sono alternati per realizzare una struttura in legno antisismica che è stata donata alla comunità di Paganica. Dopo 8 mesi e le 4.000 ore di lavoro di un centinaio di alpini, domenica 18 aprile si è svolta la cerimonia di inaugurazione e una grande festa. L’edificio di 400 m2 sarà la nuova sede degli alpini di Paganica, oltre a ospitare una sala per le donazioni e prelievi e un presidio medico. La realizzazione è stata possibile grazie al contributo e sostegno dato dalla comunità alla sezione ANA vittoriese presieduta da Angelo Biz. cronaca locale In arrivo all’ospedale di Vittorio Veneto una CARROZZELLA SPECIALE PER PAZIENTI COLPITI DA ICTUS E PARALISI Una carrozzina per facilitare gli spostamenti di pazienti colpiti da ictus o paralisi sarà acquistata dal reparto di Medicina dell’ospedale cittadino. Questo grazie alla donazione del signor Roberto Bruseghin, che permetterà all’unità operativa di dotarsi di una carrozzina basculante così da garantire ai pazienti, quando vengono spostati, di mantenere una posizione corretta del corpo. In questo modo verrà facilitato il recupero della posizione spaziale che il paziente ha del proprio corpo: le persone colpite da ictus tendono, infatti, a perdere la cognizione della presenza della metà del corpo paralizzata. ADDIO ARRIGO E’ morto all’età di 81 anni Arrigo Armellini. Era nato a Vittorio Veneto il 18 agosto del 1929 dove i genitori gestivano una società di autotrasporti. Negli anni ‘50 Armellini si trasferì a Verona dove fondò la società “Pollo Arena”. Negli anni ‘60 il Pollo Arena è già un marchio conosciuto, cresce il fatturato e il gruppo inizia una strategia delle alleanze. Negli anni ‘70 entra nel settore dei surgelati. Nell’88 il giro d’affari della società era di 860 miliardi. Negli anni ‘90 Pollo Arena è la prima azienda nel comparto delle carni. L’affetto per la città di Vittorio Veneto ha spinto Armellini nel 2008 ad entrare nella proprietà della società “Editoriale il Quindicinale srl” della quale, con la famiglia De Bastiani, deteneva la maggior parte delle quote. Anche questo giornale online è nato grazie all’appoggio incondizionato di Arrigo Armellini. Arrigo era solito tornare spesso a Vittorio Veneto dove aveva molti amici con i quali aveva diviso la giovinezza. Lascia la moglie, Giovanna Rovida, anch’essa molto conosciuta a San Giacomo in quanto il padre dirigeva il locale stabilimento delle Filande. Armellini, oltre la moglie, lascia i figli Marco, Gianluigi, Emanuele, Cesare e Daniele e il fratello Paolo. Da sinistra: Francesco De Bastiani, Arrigo Armellini e Carlo De Bastiani maggio / giugno 2009 23 150 ANNI DI SCUOLA AL COLLEGIO SAN GIUSEPPE Grande festa al Collegio San Giuseppe e alla Scuola Santa Giovanna d’Arco per i 150 anni di attività. Risale infatti al novembre del 1860 la fondazione dell’istituto di via del Fante. Inizialmente, oltre a collegio, era anche una scuola popolare gratuita e l’unica scuola femminile di Ceneda. Seguì poi, dopo la Prima Guerra Mondiale, l’istituzione della Scuola Santa Giovanna d’Arco, inizialmente presso Villa Licia, in centro città, e poi trasferita in via del Fante nel 1927, anno che segnò anche la fusione tra collegio e scuola. All’istituto magistrale si aggiunsero, a partire dal 1964, tutta una serie di sperimentazioni scolastiche. I festeggiamenti sono proseguiti domenica 9 maggio, presso l’auditorium della scuola con il musical dedicato a don Luigi Caburlotto, fondatore delle Figlie di San Giuseppe, “Hanno ali per volare”, messo in scena dagli allievi della scuola con la collaborazione di musicisti professionisti. Sabato 15 maggio, raduno di tutti gli ex allievi dell’Istituto magistrale, del quinquennio socio-psicopedagogico, del liceo linguistico, del liceo della comunicazione, della scuola media e delle elementari. I CINQUANTA ANNI DEL PICCOLO RIFUGIO “Una storia d’amore - 50 anni di Piccolo Rifugio a Vittorio Veneto”: questo il titolo del libretto che la comunità alloggio per disabili ha voluto realizzare per ripercorrere i 50 anni di presenza in città. Era il 1957 quando si dava avvio nella sede di viale della Vittoria al servizio voluto dalla fondatrice Lucia Schiavinato grazie all’aiuto delle Volontarie della Carità, dei dipendenti, degli amici e dei volontari. Una storia che nel libretto è ripercorsa anche con le testimonianze e le immagini dei tanti ospiti che al Piccolo Rifugio hanno trovato una seconda famiglia. Sabato 15 maggio si è svolta, alla presenza delle autorità, la cerimonia ufficiale per la conclusione dei lavori di ristrutturazione e ampliamento della sede vittoriese. In questa occasione sarà possibile ritirare una copia del libretto realizzato, il grazie del Piccolo Rifugio a chi, nel corso di questi anni, gli è stato vicino. servizi sociali maggio / giugno 2010 24 Centro Attrezzato per la Raccolta Differenziata C.A.R.D. Cal Larga - Zona Industriale Orario di apertura: • lunedì dalle 13.00 alle 17.00 • martedì dalle 8.00 alle 12.00 • mercoledì chiuso • giovedì dalle 8.00 alle 11.00 e dalle 13.00 alle 17.00 • venerdì dalle 13.00 alle 17.00 • sabato dalle 8.00 alle 12.00 QUALI RIFIUTI SI POSSONO PORTARE AL CARD? Vetro: Contenitori per liquidi, vasi, lastre, damigiane. Imballaggi in plastica: Contenitori per liquidi, cassette per prodotti ortofrutticoli e alimentari, flaconi e dispensatori di sciroppi, vaschette e barattoli di gelati, film e pellicole, vaschette porta uova, flaconi per detersivi, gusci barre, chips da imballaggio in polistirolo espanso, vasi per vivaisti, reggette per legatura pacchi, blister, contenitori rigidi e formati a sagoma, barattoli per confezionamento di prodotti di cancelleria, cosmetici, rullini fotografici, sacchi sacchetti buste. Plastica: Cassette in plastica, polistirolo di grandi dimensioni. Metallo: Biciclette, rubinetti, ringhiere, reti per letti, tubi in rame, cavi elettrici, barattoli non contenenti sostanza pericolose, parti in zinco derivanti dalle operazioni di separazione dei rifiuti di esumazioni ed estumulazioni (es. zinco delle casse da morto). Sfalci e Ramaglie: Ramaglie, potature di alberi, foglie, sfalci d’erba e siepe, piante senza pane di terra, residui vegetali da pulizia dell’orto. Inerti: Rifiuti misti dell’attività di demolizione (es. mattoni, mattonelle, sanitari senza rubinetteria), vasi in terracotta, materiali ceramici. Carta e Cartone: Giornali e riviste, libri, quaderni fotocopie e fogli vari (togliendo parti adesive, in plastica o metallo), cartoni piegati, imballaggi di cartone, scatole per alimenti. Legno: Legno e segatura non trattata, cassette e bancali, mobili vecchi. Beni durevoli: Frigoriferi, lavastoviglie e lavatrici televisori, computer, videoregistratori, forni elettrici, Hi-Fi , stampanti. Pneumatici. Batterie ed accumulatori. Oli minerali esausti: Olio motore. Oli e grassi commestibili: Olio da frittura. Pannolini, pannoloni Lampade a scarica: Neon. Prodotti etichettati T/F: Contenitori vuoti (imballaggi) di colle, cera per legno, acetone per unghie, antitarli, tintura per scarpe, smacchiatori, isolanti, solventi, acetone, acidi, adesivi, mastici, diluenti, antiruggine allo zinco, petrolio bianco, acquaragia, antiparassitari, topicidi, battericidi, diserbanti, insetticidi, bombolette spray (con gas infiammabile, con CFC), bianchetti e trieline. Pile: Pile a stilo (per torce, radio, ecc.), pile a bottone (per calcolatrici, orologi, ecc.). Rifiuti Ingombranti: Poltrone e divani, materassi, giocattoli di grandi dimensioni in plastica. ELEZIONI REGIONALI 28/29 MARZO 2010 CANDIDATI PRESIDENTE SEZIONI DI SAN GIACOMO Candidato Lista o liste 22-S.Antonio-Villaggio 23-Caldelivera-Menarè Ovest 24-Mezzavilla-Piazza-Isonzo 25-Campardo-Menarè Est Totale % BORTOLUSSI Giuseppe CENTROSINISTRA 138 150 137 124 549 28,8 ZAIA Luca CENTRODESTRA 312 343 291 237 1183 62,1 DE POLI Antonio UNIONE di CENTRO 29 27 41 11 108 5,7 (Borelli,Panto,Polo, Caratossidis) DIVERSI 11 25 12 16 64 3,4 490 545 481 388 1904 100,0 Consiglieri più votati a San Giacomo Lista Pref. POSSAMAI Gianpietro (eletto) Lega Nord 163 SERNAGIOTTO Remo (eletto) Popolo della Libertà 68 PUPPATO Laura (eletta) Partito Democratico 66 NAPOL Giovanni Partito Democratico 57 MANZATO Franco (eletto) Lega Nord 43 MONTUORI Giuseppe Popolo della Libertà 12 sport 25 maggio / giugno 2010 NUOVA ATLETICA SAN GIACOMO “BANCA DELLA MARCA” CONTINUANO LE OTTIME PRESTAZIONI DEI NOSTRI ATLETI A vevamo lasciato i nostri ragazzi della Nuova Atletica San Giacomo con delle grandi soddisfazioni, soprattutto nelle categorie giovanili. Riprendiamo quindi ancora da loro il nostro resoconto di buonissimi risultati: infatti il 23 marzo si è svolto a Montebelluna il Campionato provinciale di lanci invernali per le categorie esordienti, ragazzi e cadetti e, contemporaneamente, la manifestazione provinciale di lanci lunghi per gli allievi. Si sono cimentati nelle diverse gare i nostri giovani lanciatori: l’allievo Marco De Nadai, nel lancio del giavellotto ha ottenuto la sua attuale migliore misura arrivando ad una distanza di 53,20 m e aggiudicandosi la seconda posizione in classifica; anche i due cadetti Manuel Dal Bo e Marco Dal Bo si sono cimentati nel lancio del giavellotto arrivando, rispettivamente, al terzo e al quarto posto in classifica con le misure di 35,26 m e 34, 94 m. Inoltre, Manuel ha meritato un ottimo primo posto nel getto del peso arrivando a scagliare l’attrezzo a 12, 50 m. Tra le atlete ricordiamo Chiara Francescato, che nel lancio del giavellotto, categoria cadette, si è aggiudicata il terzo posto con la misura di 27,35 m, mentre Lucia Dal Ben, nella sua prima gara di Le ragazze della staffetta 7x100 m getto del peso ragazze, ha ottenuto un ragguardevole quarto posto con la misura di 8,47 m. Dal Campionato regionale staffette disputatosi il 24 aprile a Rossano Veneto ci sono giunti due ottimi risultati dalla 3X800 ragazzi e dalla 4X100 assoluti donne: i primi, Gianantonio Covre, Guido Luis Tarzariol e Francesco Titton, hanno sgominato gli avversari e si sono aggiudicati il titolo regionale con il tempo di 7.43.57, mentre le seconde, Lisa Cillotto, Giulia Chinellato, Ilaria Cavallin e Elena Altoè, hanno ottenuto il terzo posto con il tempo di 50.78 che, tra l’altro, risulta essere il nuovo primato della nostra società in questa gara. Inoltre degno di nota e di ammirazione è Claudio Piccin, il quale è riuscito ad ottenere un posto agli italiani junior e promesse che si svolgeranno a Pescara per la gara degli 800 (riuscendo a stabilire un tempo inferiore al minimo stabilito). Ricordiamo infine che i nostri ragazzi sono attualmente impegnati nel Grand Prix Giovani attendendo di poter gareggiare in casa nella prossima Notturna Sangiacomese (gara ormai giunta alla sua 9ª edizione). Naturalmente vi aspettiamo tutti il 26 giugno prossimo tra le vie adiacenti Piazza Fiume per incitare al meglio gli atleti impegnati nella gara. Edy Felet Gli atleti che hanno gareggiato a Montebelluna VOTI DI LISTA Lista o Partito SEZIONI DI SAN GIACOMO collegata al candidato 22 -S.Antonio-Villaggio 23 -Caldelivera-Menarè Ovest 24- Mezzavilla-Piazza-Isonzo 25- Campardo-Menarè Est Totale % 5,2 Italia dei Valori BORTOLUSSI 18 29 21 25 93 Rifondazione comunisti BORTOLUSSI 7 6 7 8 28 1,6 Partito Democratico BORTOLUSSI 87 88 94 132 401 22,3 Idea Veneto BORTOLUSSI 2 0 2 3 7 0,4 Sinistra ecologia Libertà BORTOLUSSI 4 4 2 3 13 0,7 Alleanza di centro ZAIA 7 4 2 7 20 1,1 Lega Nord ZAIA 192 241 203 158 794 44,2 Popolo della Libertà ZAIA 63 57 59 107 286 15,9 Forza Nuova CARATOSSIDIS 0 2 0 0 2 0,1 P. Nasional Veneto PANTO 3 1 0 1 5 0,3 Veneti Independenza POLO 2 2 0 2 6 0,3 Unione di centro DE POLI 15 12 20 30 77 4,3 Unione Nord Est DE POLI 8 10 3 10 31 1,7 BORRELLI 6 34 1,9 Movimento 5 stelle Totale voti validi 11 414 12 467 5 425 491 1.797 100,0 sport maggio / giugno 2010 POSITIVA LA STAGIONE 2009/2010 L 26 CALCIO “A.S. FALMEC VITTSANGIACOMO” a stagione 2009/2010 si chiude in maniera molto positiva. Sia la prima squadra che i ragazzi del settore giovanile hanno raggiunto gli obiettivi prefissati. Nei giorni di fine maggio, presso l’impianto di via Margogne, si terrà un torneo riservato alla categoria esordienti, e contiamo di vedere un pubblico numeroso che tifi per i nostri ragazzi. La prima squadra chiude il campionato con 36 punti, due in meno della scorsa stagione, migliorando di molto però la sua posizione in classifica, un ottavo posto (undicesimo lo scorso anno) che fa ben sperare per il prossimo futuro. A grandi linee il gruppo dovrebbe essere confermato e la dirigenza sta già lavorando per trovare gli innesti utili a colmare il distacco con la zona play-off. In questi giorni la squadra giocherà alcuni tornei amichevoli di chiusura campionato. La stagione può essere considerata molto positiva, in particolare per il lancio in prima squadra di molti ragazzi del settore giovanile, Chiesura, Saccon, D’Abramo, Armellin e altri, tutti ragazzi lanciati in prima squadra che sicuramente non hanno sfigurato. Un bravo a mister De Nardi che ha creduto in loro, ma soprattutto ai responsabili del settore giovanile, Fabio Zanetti e Simone Bet che hanno dato a questi ragazzi la possibilità di farsi trovare pronti alla chiamata. Altro appuntamento dedicato ai più giovani è il “campus” di luglio. Un evento ormai irrinunciabile soprattutto dopo il successo incredibile della scorsa edizione. A partire dal 14 giugno, gli atleti dal 1997 al 2004, saranno seguiti da Fabio Zanetti e il suo staff (staff di assoluto livello) per tre settimane, tutte le mattine. Allenamenti ed esercizi, studiati appositamente per il loro divertimento e miglioramento tecnico, verranno seguiti da tutti i mister, con serietà e professionalità. Ci faremo sentire per maggiori informazioni. Settore giovanile che mai come quest’anno può essere considerato il fiore all’occhiello di una società giovane come la nostra. Come sicuramente avrete letto sulla stampa specializzata, i numeri sono dalla nostra parte, molte società ben più “esperte” di noi non possono contare su un numero di ragazzi uguale al nostro. I bambini della squadra “Piccoli Amici” Chiudo con il solito instancabile invito. Siamo sempre alla ricerca di persone volenterose, magari da inserire come dirigenti, viste le molteplici attività che devono essere seguite affinché tutto funzioni nel migliore dei modi. Sono ovviamente importantissimi anche gli aiuti di tipo economico, ci rendiamo conto che questo momento è difficile per molti, ma speriamo che qualche imprenditore o commerciante si ricordi di noi, in modo da permetterci di attutire il peso della gestione economica della società. Con la speranza di rivedervi numerosi alla ripresa della stagione, vi auguriamo una felice estate. A.S.D. Vittsangiacomo 27 dall’archivio parrocchialemaggio / giugno 2010 BILANCIO ECONOMICO DELLA PARROCCHIA 1° QUADRIMESTRE 2010 ENTRATE GESTIONE ORDINARIA USCITE GESTIONE ORDINARIA Elemosine feriali e festive 6.938,64 Spese di culto (paramenti, libri, vino. particole, fiori) 1.538,10 Offerte candele votive 853,00 Remunerazione sacerdoti 1.822,00 Offerte servizi religiosi (battesimi, matrimoni, funerali) 8.230,00 Spese per utenze (energia elet., gas, asporto rifiuti) 8.152,00 Offerte benedizione famiglie 1.405,00 Spese per ufficio parrocchiale 1.048,56 Offerte ordinarie per la chiesa 245,00 Spese per sussidi pastorali 868,79 Offerte per uso oratorio 1.200,00 Tributo ordinario alla Curia 3% 1.305,41 Offerte varie 1.380,00 Spese per manutenzione ordinar. 160,00 Offerte straordinarie 8.741,00 Offerte per opere di carità dal Gruppo Missionario 4.000,00 Refusione Curia Interessi 1.416,00 Spese straordinarie 6.120,00 Refusione dalla Scuola per l’Infanzia per tel. - fotocopiatrice - ecc. 633,00 Interessi passivi e spese bancarie 986,16 Varie 979,00 TOTALE USCITE ORDINARIE 26.980,93 TOTALE ENTRATE ORDINARIE 31.041,64 ANAGRAFE PARROCCHIALE I neo-battezzati di domenica 14 marzo 2010 Battesimi 1 - COLLODEL EDOARDO di Simone e Staiano Patrizia Via Isonzo, 20 2 - SARTOR FILIPPO di Luca e Zappalà Francesca Via F.lli Bandiera 12/A 3 - FRARE RICCARDO di Roberto e Saccon Liliana Via Castelletto, Cappella Maggiore 4 - ROSOLEN EMMA di Mirko e Baccichetto Silvia Via Caldelivera, 33/A 5 - DE LUCA LAURA di Rudy e Breda Orietta Via Monte Cristallo, 12/7 6 - ZANARDO ALESSANDRO di Omar e Grillo Stefania - Via Levada, 8 Matrimoni 1 - MASO STEFANO di San Giacomo con ZANON IRENE di San Giacomo, sposati il 17.04.2010 dall’archivio parrocchialemaggio / giugno 2010 Defunti 28 LE FAMIGLIE RICORDANO 17 - TREVISAN ALESSIO di anni 84 (il 16.04.2010) Via San Antonio FABBRO EFREM n. 08.03.1921 m. 06.05.2009 11 - ZAMBON GINO di anni 91 (il 03.03.2010) Via Pasubio.14 DAL BO IDA n. 22.09.1922 m. 06.05.2009 18 - DA DALT DAVIDE di anni 86 (il 19.04.2010) Via San Antonio, 11 DE NADAI TERESA n. 04.01.1924 m. 18.05.2000 12 - DE NADAI MARIO di anni 92 (il 15.03.2010) Via Venezia, 2 RUI MARIO n. 14.07.1935 m. 19.05.2004 MENEGHIN GIOVANNI n. 25.11.1919 m. 11.06.2003 19 - ZANETTE RENATO (macia) di anni 79 (il 23.04.2010) Via Calesele, 2 MINEZZI AUSILIA n. 21.08.1927 m. 28.05.1982 Funerale di un ex-parrocchiano ANDREETTA DECIMO n. 02.05.1927 m. 13.05.2008 13 - LAVINA ELISA (Isetta) ved. Pagotto di anni 86 (il 15.03.2010) Via Isonzo, 52 MARCON GIUSEPPE di anni 76 (il 27.04.2010) Funerale celebrato in Canada CADALT VINCENZO n. 01.10.1913 m 08.05.2007 14 - PERIN ABELE di anni 87 (il 17.03.2010) Via Tagliamento, 4 Le vostre offerte BASSETTO ENRICO n. 05.05.1926 m. 04.05.2009 NARDO LINO n. 10.04.1934 m. 12.05.2009 FRANCESCO BOTTEON dal 1 marzo al 10 maggio 15 - ZUAVINI ANTONIETTA ved. Casagrande di anni 88 (il 18.03.2010) Via Menarè 124 16 - ZAVA DOMENICO di anni 78 - Via Margogne, 35 22 N.N. - 16 sottoscrizioni. Per uso sala: 13 compleanni - Ginnastica anziani - Gruppo Andi - Compagnia Vittoriese “Teatro Veneto” L”Allegra Compagnia”. Dai genitori dei battezzati - Comunione ammalati - Benedizione famiglie - 50° di Matrimonio - Maiutto Antonio e Regina Matrimonio Maso e Zanon - Per carte Archivio - Rimborso furto Assicurazione Cattolica - Dall’Apostolato della Preghiera - Lampada Santissimo. In memoria di : Zambon Gino, dalla famiglia - De Nadai Mario, dalla famiglia - Lavina Elisa (Isetta), dalla famiglia e dalle amiche - Perin Abele, dalla famiglia - Zava Domenico, dalla famiglia - don Giovanni Pancot, dalla famiglia - Trevisan Alessio, dalla famiglia - Da Dalt Davide, dalla famiglia - Zanette Renato, dalla famiglia, dalle figlie, dai suoceri - Marcon Giuseppe, dal fratello e cognato - Fabbro Efre, dalla famiglia - Dal Bo Domenico, dalla famiglia - Barel Ernesto, dalla famiglia - Zuavini Antonietta, dalla famiglia. Totale €. 11.880,00 Il fratello Mario ci prega di voler ricordare la figura di Francesco, a tutti coloro che l’hanno conosciuto, esprimendosi così: “Dopo una vita spesa per la famiglia e per la scuola, al termine di una malattia lunga e penosa, si è spento all’età di 83 anni il 6 febbraio 2010, il prof. FRANCESCO BOTTEON. Lo ricordano il fratello, i nipoti e parenti tutti, nel trigesimo della morte”.