Organo ufficiale d’informazione della Federazione dei Verdi Anno IV - n.62 giovedì 13 marzo 2008 Sped. in Abb. Post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1 DCB - Roma • Direttore resp.: Enrico Fontana • Comitato edit.: Roberto Poletti, Giuseppe Trepiccione, Gianpaolo Silvestri (inserto Mappe) • Caporedattore: Valerio Ceva Grimaldi • Editore: undicidue srl, via R. Fiore, 8 Roma Stampa: Rotopress, via E. Ortolani, 33 - Roma • Reg. Trib. di Roma n. 34 del 7/2/2005 • Redazione: via A. Salandra, 6 - 00187 Roma - tel. 0642030616 - fax 0642004600 - [email protected] • Stampato su carta ecologica • La testata fruisce dei contributi di cui alla legge 7 agosto 1990 n. 250 Calano pressione fiscale e debito Il governo riduce le stime di crescita per l’economia. Confindustria: “L’Italia è un Paese fermo” Carola Martullo [email protected] Padoa Schioppa: “Il risanamento dei conti pubblici realizzato da Prodi è solido, destinato a durare e il pareggio del bilancio per il 2011 resta un traguardo a portata di mano. La lotta all’evasione, se continuata, può offrire ampie risorse per ridurre le tasse” a pagina 2 I delfini, gli eroi delle acque Straordinario salvataggio di due capodogli da parte di un tursiope sulle coste neozelandesi Giancarlo Longo S Ma qual è la normalità? Scuote il caso della bimba down, alla quale la madre vuol cambiare il volto con la chirurgia 2 [email protected] i chiama Moko la femmina di delfino che la cronaca ha portato alla ribalta per il salvataggio miracoloso di due capodogli in difficoltà. I due cetacei, una femmina con il suo piccolo, si erano avventurati troppo vicino alle coste neozelandesi, rischiando più volte di arenarsi nella sabbia. L’intervento tempestivo di un numeroso gruppo di persone, tra cui esperti del settore, che hanno cercato di far allontanare gli animali in pericolo è risultato inutile, in quanto dopo un’ora e mezza di sforzi le balenottere erano ancora esauste e disorientate. Nel momento in cui la rassegnazione sembrava prendere il sopravvento, l’intervento del delfino Moko, della specie tursiope, ha ribaltato la situazione. Moko ha cominciato ad emettere suoni per cercare una comunicazione con i cetacei, i quali pare abbiano capito e hanno seguito l’eroe di giornata, che li ha scortati verso acque a maggior pro- no), e ciò non fa che aumentare il valore dell’impresa. La straordinarietà dell’evento non consiste solo nel salva- L’intervento dell’animale si è rivelato decisivo quando anche l’uomo aveva ormai fallito: ha cominciato ad emettere suoni per cercare una comunicazione con i cetacei, i quali pare abbiano capito e hanno seguito l’eroe di giornata, che li ha scortati verso acque a maggior profondità, attraverso un canale lungo 200 metri fondità attraverso un canale lungo 200 metri. I capodogli successivamente non si sono più avvicinati alla spiaggia. In questa zona si arenano frequentemente questo tipo di cetacei che spesso perdono la vita (circa una trentina l’an- taggio, ma anche nella modalità. L’anomalia sta nel fatto che, benché i delfini siano una specie conosciuta per le sue attività altruistiche, non si era mai verificato che funzionasse per specie differenti. Moko è la mascotte la “tormenta energetica” della Spagna 3 Nella penisola iberica una bufera genera un record nella produzione eolica dei mulini Ritorna la Casa di Augusto della spiaggia di Mahia, una delle maggiori isole in Nuova Zelanda, sulla costa orientale del North Island. Gioca spesso con i bagnanti ed è diventato parte caratterizzante del luogo. Il funzionario del Conservation Department ed esperto in materia, Malcolm Smith, ha detto che non aveva mai assistito a una cosa simile, rimanendo del tutto stupefatto. La mitologia e la letteratura greche riportano vari racconti in cui i delfini salvano esseri umani e si distinguono per imprese straordinarie, ma questa volta l’evento si è verificato realmente aumentando la curiosità e la simpatia verso questa specie. E’ difficile sapere se la prossima volta che dei cetacei si areneranno lungo queste spiagge si potrà contare ancora su Moko, ma, come sostiene l’esperto Smith, con la sua azione ha salvato la vita alle balene e la giornata degli addetti al salvataggio. 3 Da pochi giorni ha riaperto a Roma, dopo una sapiente opera di restauro, un meraviglioso patrimonio storico La munnezza al cinema Biutiful cauntri, il film che ha lasciato a bocca aperta pubblico e critica 3 Grazie Andrea Valentina Faraone [email protected] Quattordici anni appena compiuti, un ruolo da superteste e una vita ormai sotto scorta. Questo è ciò che spetta ad un testimone oculare dell’omicidio al Magic World di Licola dove ha trovato la morte nell’agosto di un anno fa Nunzio Cangiano. Il giovane Andrea, questo un nome di fantasia, ha avuto la fermezza di dire ciò che aveva visto fin dal principio. Senza incertezza ha dichiarato subito che il killer (che resta presunto fino a prova contraria per la legge italiana) dagli occhi azzurri ha puntato una pistola dalla lunga canna verso la vittima, sparando a bruciapelo in mezzo alla folla in fila per entrare nel parco acquatico. Sicurezza propria di chi ha visto la morte in faccia e non se la potrà certamente più dimenticare. Da quando ha dichiarato alla polizia ciò che aveva visto, per ovvi motivi di sicurezza, è stato subito scortato e soprattutto, insieme alla famiglia, allontanato da Napoli. Ora vive lontano dagli amici, dai parenti, dalla scuola e dalle stradine della sua città dove scendeva a giocare a calcio tra le macchine parcheggiate. Un ragazzino che per sempre si sentirà privato di ciò che più amava e che forse potrà rivedere tra molto tempo. Probabilmente lui ancora non si rende conto di quello che ha fatto, di quello che è: un eroe. Sì, un eroe. Il cortile era pieno di folla in fila per entrare, e statisticamente è improbabile che solo lui abbia visto in faccia chi ha ucciso Nunzio Cangiano. Visto però che è stato l’unico a parlare, diventa un eroe, non solo un teste. L’immediatezza con cui è riuscito a dichiarare tutto ciò che sapeva è sicuramente il frutto di un’educazione improntata sulla legalità e sul rispetto della vita, rifuggendo i principi cardine dell’omertà propri della criminalità organizzata. Andrea, con i suoi tredici anni ci ha dato una lezione di vita come poche ce ne sono. A noi che se vediamo un tamponamento facciamo finta di nulla altrimenti ci fanno perdere tempo, a noi che se uno zingarello infila le mani nella borsetta della signora accanto stiamo zitti perché la cosa non ci riguarda. A noi che ci giriamo dall’altra parte, Andrea ha gridato di aprire gli occhi e guardare come si fa i cittadini. Come si è cittadini. E farlo a Milano o Venezia è una cosa. Ma farlo a Napoli è da eroi, se si ha un omicidio negli occhi e solo tredici anni all’anagrafe. Questo ragazzo ci ha dato la risposta a tutte le politiche fallite per il Sud, è lui e in quelli come lui che dobbiamo cercare la soluzione per risollevare questa parte d’Italia malata, alla quale per troppo tempo abbiamo solo passato le medicine senza fare una diagnosi attenta e senza imporci sulla cura. Andrea è la nostra cura, e come lui ce ne sono a migliaia, ragazzi che vogliono guarire il Mezzogiorno: non voltiamoci dall’altra parte anche questa volta. Grazie Andrea. 2 giovedì 13 marzo 2008 Luci e ombre dell’economia italiana Il ministro dell’Economia Tommaso Padoa Schioppa: “Le nuove stime sono prudenti e possono migliorare” dalla prima “D opo il buon andamento del biennio 20062007, l’economia italiana risentirà quest’anno del significativo peggioramento del quadro macroeconomico internazionale e dell’elevata certezza che caratterizza lo scenario globale”. E’ quanto si legge nella sintesi della Relazione Unificata sull’economia e la finanza pubblica del ministero dell’Economia. La stima dell’aumento del Pil per il 2008 è stata ridotta, quindi, allo 0,6%, in significativo calo rispetto alle previsioni precedenti (+ 1,5%), benché a partire dal 2009 si preveda un miglioramento congiunturale che porterà a una crescita annua media dell’1,5%, nel triennio 20092011. Cala intanto il debito pubblico. Le nuove stime lo fissano al 103% del Pil nel 2008 e proseguirà la flessione fino a raggiungere il 97% nel 2011. Prosegue, quindi, “il percorso di riduzione del debito pubblico - si legge nella sintesi - che era invece tornato a crescere sia nel 2005 che nel 2006”. Nel 2007, secondo il dato diffuso martedì dalla Banca d’Italia, il rapporto debito –Pil è calato al 104% dal 106,5% dell’anno precedente”. Per quanto riguarda la pressione fiscale del 2008 calerà leggermente, passando dal 43,3% del 2007 al 43,1% di quest’anno. Si prospetta poi una nuova fiammata sui prezzi. Nel 2008 l’inflazione salirà al 2,6-2,7%. Per il 2008, inoltre, “l’obiettivo di indebitamento netto viene rivisto leggermente e temporaneamente al rialzo al 2,4% del Pil rispetto al 2,2 % stimato a settembre 2007”. Nel documento, si sottolinea che “nel 2005, in presenza di un Pil in aumento dello 0,6% come quest’anno, il deficit aveva raggiunto il 4,2%. Analizzando il dato, si evince inoltre che il nuovo disavanzo tendenziale sconta un aumento di 0,3 punti di Pil dovuto al peggioramento dello scenario macroeconomico e un aumento di 0,2 punti per lo slittamento, dal 2007 al 2008, di alcune minori entrate e maggiori spese”. Al netto di questi due fattori, destinati a non ripetersi in futuro - spiega la Banca d’Italia - il rapporto deficit- IN BREVE Lavoro. Bonelli; “Subito il decreto sui lavori usuranti, norma di civiltà” “Il blocco del decreto sui lavori usuranti è un fatto gravissimo che deve essere immediatamente superato: le contraddizioni interne del Pd non devono in alcun modo bloccare l’entrata in vigore di una norma di civiltà, per la quale ci siamo fortemente battuti”. Lo dice in una nota il capogruppo dei Verdi-Sinistra Arcobaleno alla Camera Angelo Bonelli. “La sicurezza sul lavoro è una priorità del programma della Sinistra Arcobaleno - ha aggiunto -, da sempre impegnata ad affrontare i problemi veri dei cittadini e non certo a lanciare solo slogan. La tutela e la sicurezza dei lavoratori - ha concluso Bonelli - sono principi fondamentali irrinunciabili per un Paese civile”. Aborto/Bologna. Carlo Bottos; “Farmacista obiettore? Un eversivo” Un farmacista che nega la pillola del giorno dopo compie “un vero e proprio atto eversivo contro il diritto alla contraccezione e all’aborto dallo Stato italiano”. E forse, anziché una farmacia, sarebbe il caso che aprisse un supermercato. Lo afferma il leader dei Verdi di Bologna, Carlo Bottos, che esprime solidarietà ai 17 attivisti del Tpo che in seguito al blitz di venerdì pomeriggio davanti alla farmacia Sant’Antonio di via Massarenti a Bologna sono stati denunciati dalla Digos per interruzione di servizio di pubblica utilità e imbrattamento. L’accusa di danneggiamento, in un primo tempo comunicata dalla Questura, non è stata ipotizzata. Per Bottos, “un farmacista ha certo il diritto di fare ciò che preferisce come uomo, ma come titolare di un pubblico servizio sottosta alla legislazione italiana” e per questo “non può agire con libero arbitrio, compiendo un atto di violenza contro le donne, negando loro il diritto di scelta”. Secondo il presidente dei Verdi il comportamento del farmacista “è un vero e proprio atto eversivo contro il diritto alla contraccezione e all’aborto dallo Stato italiano”, diritto conquistato con “battaglie civili di altissimo valore morale”. Nell’esprimere dunque la “massima vicinanza” ai ragazzi denunciati, Bottos conclude così: “Forse è il caso che chi si dichiara obiettore in tal senso non possa aprire una farmacia, ma un supermercato”. Pil 2008 risulta quindi pari all’1,9%, in linea con quello del 2007. E’ segno - si legge strutturale e non transitoria, come dimostra il fatto che, a partire dal 2009, l’anda- Prosegue il percorso di riduzione del debito pubblico - si legge nella sintesi della Relazione Unificata che era invece tornato a crescere sia nel 2005 che nel 2006. Nel 2007, secondo il dato diffuso martedì dalla Banca d’Italia, il rapporto debito - Pil è calato al 104% dal 106,5% dell’anno precedente ancora nel documento - che l’azione di risanamento dei conti pubblici portata avanti dal governo Prodi ha natura mento del disavanzo tendenziale presenta un profilo in costante miglioramento, attestandosi al 2,1 % del Pil nel 2009, all’1,7% nel 2010 e all’1,4% nel 2011”. Pessimista la reazione di Confindustria, che nell’analisi mensile Congiuntura-flash, ha rilevato come nel 2008 in Italia ci siano forti rischi di crescita zero. A livelli attuali, il caro petrolio sottrae 0,6 punti alla dinamica del Pil, la rivalutazione del cambio ne toglie 0,2 (e altri 0,4 nel 2009). La frenata - si osserva - colpisce tutti i Paesi industriali, ma è più grave per un Paese a bassa crescita come l’ Italia. “Le nuove stime sono prudenti e possono, quindi migliorare. Non solo: il nuovo quadro macroeconomico permetterà all’Italia di uscire dalla procedura di deficit eccessivo avviata dall’Unione Europea”: il ministro dell’Economia Tommaso Padoa Schioppa com- menta così i dati aggiornati contenuti nella Relazione Unificata. “Nel 2006 e nel 2007 - ricorda il ministro - i conti pubblici si sono chiusi in maniera più favorevole del previsto. Questo significa che il risanamento dei conti pubblici realizzato dal governo Prodi è solido, destinato a durare e che il pareggio del bilancio per il 2011 resta un traguardo a portata di mano. Le stime sono improntate a notevole prudenza”, osserva ancora il ministro, che aggiunge: “Questo fa ritenere che le sorprese in corso d’anno possano essere prevalentemente positive e i risultati migliori del previsto. La lotta all’evasione, se continuata - conclude - può offrire ampie risorse per ridurre la pressione fiscale”. Ma qual è la normalità? Scuote il caso della bimba down alla quale la madre vuol cambiare il volto con la chirurgia Valentina Pennacchio [email protected] I l sorriso di un bambino felice: sicuramente un’immagine bellissima, grazie alla sua purezza, la sua serenità, la sua spontaneità. Un qualcosa di magico per tutto ciò che racchiude, che mai nessuno potrebbe pensare di rendere “artificiale” o modificare a tavolino. Ma, si sa, la nostra quotidianità è ricca di eccezioni. Come il caso inglese dei coniugi Kirwan. Cosa possono volere di più due medici ricchi (importante lui, “rifatta” lei), abitanti di una delle zone più facoltose di Londra e genitori di tre bambine? L’Associazione per la sindrome di Down: nessuno dovrebbe sottoporsi a un’operazione estetica per divenire più accettabile per la società. Il dolore e il disagio patiti da una bambina di due anni, che non ha ancora coscienza della propria condizione, può addirittura configurarsi come una violenza e un abuso su minore Semplice, una figlia “normale”. La più piccola, infatti, Ophelia di soli due anni, è affetta dalla sindrome di Down, motivo che ha spinto i suoi genitori a pensare ad una “soluzione finale” del “problema”: una bella operazione chirurgica per cancellare quelle peculiarità fisiche imprescindibili e tipiche di questa malattia. La madre ha così commentato tale presa di posizione: “Non è giusto che Ophelia, e altri nella sua stessa condizione, vengano giudicati dalle loro apparenze, e magari scartati per un lavoro che invece possono benissimo svolgere. È una questione di autostima: se c’è qualcosa del tuo corpo di cui non sei felice, perché non correggerlo? Tutto quello che voglio è che Ophelia sia felice”. Autostima? E’ assurdo pensare che una bambina di appena due anni abbia nel suo “vocabolario” un simile termine, inoltre chi sta giudicando pare sia proprio lei. Felicità? La felicità di chi? Di una bambina che viene privata della sua dignità e della sua identità così piccola o dei suoi “padroni” che credono che basti un bisturi a cambiare il prezioso patrimonio che si cela dietro ogni essere umano? Non c’è niente di più mostruoso, ignobile e innaturale! Gli strumenti medici oggi permettono di verificare durante la gravidanza la condizione del bambino costantemente, anche sotto questo punto di vista; se i coniugi Kirwan erano così ossessionati dal vociferare altrui e infastiditi da un tratto somatico così particolare, perché non avere il coraggio di affrontare realmente la situazione decidendo di interrompere la gravidanza? Sarebbe ipocrita ignorare la molteplicità di problemi che i bambini affetti da tale sindrome hanno e avranno nel corso di un’intera vita, problemi che tenderanno a moltiplicarsi se i primi a non accettare una tale situazione fossero proprio i genitori che, trincerandosi dietro falsi miti, giustificherebbero il loro agire. I segni di un handicap non possono sparire “tabula rasa” tramite la chirurgia, è ridicolo crederlo! Ophelia in questo modo sarebbe una bambina doppiamente emarginata, doppiamente “diversa”. Una società che detta leggi e costruisce miti non può portarci a negare un figlio solo perché “diverso” dagli altri, non può farci vergognare solo perché non risponde a degli stereotipi e a dei canoni superficiali ed effimeri, è questa la cosa vergognosa, non il resto. Sottoporre una bambina a un intervento così impegnativo, aprirle la faccia (perché questa sarebbe la traduzione!) per ren- derla accettabile è assolutamente terribile, impensabile, soprattutto amorale. Che esempio si dà agli altri? Accondiscendenza totale e gratuita rispetto al must della società “apparire e non essere”? Rifiuto a priori del concetto di diversità? Il padre spiega l’iter dell’operazione: “Correggerebbe gli occhi leggermente troppo distanti fra di loro, le labbra sottili, il naso piatto, la lingua che fuoriesce dalla bocca, il collo grosso”. In pratica: “ricostruire” al computer la bambina. Ovviamente molto forti sono state le reazioni in Inghilterra, ma non solo. La “legittima” decisione dei Kirwan viene pesantemente contestata dall’Associazione per la sindrome di Down: “Nessuno dovrebbe sottoporsi a un’operazione estetica per divenire più accettabile per la società. Il dolore e il disagio patiti da una bambina di due anni, che non ha ancora coscienza della propria condizione, può addirittura configurarsi come una violenza e un abuso su minore”. Il dibattito ruota soprattutto intorno al termine di “normalità”. Ma cosa significa davvero normalità? Non c’è concetto più discutibile, forse. Verrebbe da pensare che gli unici in questa storia a non essere normali sono proprio i genitori della piccola Ophelia. Mariano Bormioli, presidente della Sicpre-Società italiana di chirurgia plastica ricostruttiva ed estetica, interviene sul caso inglese: “Quando la nascita di un bambino down non è attesa, può capitare che i genitori pensino anche ad interventi “correttivi”. Ma noi rispondiamo no. A meno che a chiedercelo siano, una volta raggiunta la maggiore età, i ragazzi stessi. Avrà lo stesso diritto di chi chiede un intervento al seno, ad esempio. Altrimenti si interviene solo per correggere i problemi funzionali, come la macroglossia”. “La sindrome di Down – continua - ha un’incidenza bassa. L’interruzione volontaria di gravidanza ha ridotto le nascite, e chi decide di avere un bambino che presenta queste diversità le accetta e se ne assume le responsabilità”. 3 giovedì 13 marzo 2008 La “tormenta energetica” della Spagna Nella penisola Lorenzo Senni I [email protected] l temporale che durante la settimana scorsa ha colpito gran parte della penisola iberica, con raffiche di vento che hanno raggiunto i 100 chilometri orari, ha determinato un record storico per quel che riguarda la produzione di energia rinnovabile, nello specifico di quella eolica: l’elettricità generata dai mulini a vento spagnoli ha prodotto – in alcuni momenti – fino a quasi un terzo (28%, fonte El Mundo) dell’energia totale consumata, infrangendo ogni record precedente di qualsiasi altra fonte di energia. Secondo i dati della Rete Elettrica Spagnola (REE), alle 15.53 di martedì 4 marzo l’energia eolica raggiungeva e superava il massimo iberica una bufera storico di potenza istantanea: 10.032 MW prodotti a fronte di una domanda di 34.185 MW, quasi un terzo, per l’appunto, dell’elettricità che si stava consumando in Spagna. Nello stesso istante, genera un le centrali di ciclo combinato di gas ne generavano il 25%, quelle di nucleare il 20%, record nella s’arrabbia la natura presenta sempre degli aspetti utili. Josè Maria Gonzalez Vélez, Alle 15.53 di martedì 4 marzo l’energia prodotta dal vento raggiungeva e superava il massimo storico di potenza istantanea: 10.032 MW prodotti a fronte di una domanda di 34.185 MW, quasi un terzo, per l’appunto, dell’elettricità che si stava consumando nel Paese quelle termiche di carbone il 14%, l’11% il resto delle rinnovabili. Ennesima prova, dunque, che anche quando presidente dell’Associazione Produttori Energia Rinnovabile (APPA), non nasconde la propria soddisfazione, produzione eolica ma al tempo stesso non fa polemica sulla questione energetica: “Non si tratta di paragonare una forma di energia all’altra, sono tutte necessarie. Però mi preme sottolineare l’importanza di convertire in rinnovabili perché rappresentano una soluzione imprescindibile”. E con ottimismo aggiunge: “Il prossimo autunno, con l’apertura di nuovi parchi eolici, quest’ultimo record sarà certamente superato”. Josè Luis Garcìa, responsabile Energia di Greenpeace Spagna, sostiene che il record di produzione eolica “non è un avvenimento isolato ma, anzi, è la conferma di una tendenza ben precisa che deve finalmente smentire l’idea, ancora troppo diffusa, che le rinnovabili siano una chimera”. Garcìa dei mulini spiega come le rinnovabili siano fondamentali “per la riduzione delle emissioni di gas serra, delle multe dell’Unione Europea per eccesso di CO2 e, più semplicemente, per i costi della stessa produzione energetica. Dobbiamo imparare ad usare e ad investire su di un bene gratuito come il vento”. Nonostante questi dati stupefacenti, però, il presidente dell’APPA Gonzalez Vélez vede ancora molto lontani gli obiettivi previsti per le rinnovabili. La UE pretende entro il 2020 che il 20% dell’energia primaria sia rinnovabile mentre il Governo spagnolo ambisce ad arrivare al 10% entro il 2010. Attualmente l’energia prodotta da fonti rinnovabili si aggira intorno all’8%. E si lamentano pure… Ambiente Diego Carmignani La munnezza al cinema: “Biutiful cauntri”, il film che ha lasciato a bocca aperta pubblico e critica Gli scenari apocalittici della Campania sommersa dai rifiuti ingolfano a tal punto i servizi televisivi, che quasi non ci si fa più caso. L’emergenza (che dura a dir la verità da 14 anni) diventa normalità e la notizia non fa più notizia. A commuovere, indignare, colpire, a smuovere le coscienze, ci pensa allora il cinema, con una recente uscita, di cui Notizie Verdi ha dato notizia in anteprima, che ha lasciato a bocca aperta pubblico e, unanimemente una volta tanto, anche la critica. Si tratta di un documentario dal titolo ironico e sconfortante, “Biutiful cauntri”, premiato con la menzione speciale al Torino Film Festival, scritto e diretto a 6 mani da quella che è considerata la migliore montatrice ita- liana, Esmeralda Calabria, dal documentarista Andrea D’Ambrosio e dal giornalista Peppe Ruggiero. Nei 73 minuti di girato il film immortala gli spaccati più devastanti del disastro ambientale, mette in luce le drammatiche conseguenze di cui nessuno parla e raccoglie le testimonianze di chi combatte lo scempio. La sua sorprendente forza documentaristica è potente come quella di un reportage di guerra, pur non essendoci soldati armati, ma pericoli mortali e criminalità quelli sì, eccome. A denunciare ciò che sta accadendo in Campania, regione che conta 1.200 discariche abusive di rifiuti tossici, scorie nucleari incluse e 6 milioni tra ecoballe e spazzatura, ci pensano le storie di nostri poco noti ma eroici connazionali: l’educatore ambientale che ha speso una vita a lottare contro le ecomafie, il contadino costretto a coltivare terreni presso una discarica, l’allevatore che vede morire i capi del proprio gregge a causa della diossina. Le immagini sono difficili da digerire ed accettare, forse troppo dure per trovare un auditorio vasto (“Biutiful cauntri” è uscito in sole 20 sale), ma non abbastanza per impedire una proiezione di questa opera altamente didattica presso le strutture adeguate: scuole, associazioni, sedi istituzionali e politiche. O forse il vero problema della scarsa visibilità di un film del genere sono le accuse che vengono fatte a più riprese contro l’imprenditoria camorrista, Ritorna la Casa di Augusto Da pochi giorni ha riaperto a Roma, dopo una sapiente opera di restauro, un meraviglioso patrimonio storico Floriana Bulfon L [email protected] a Casa si trova nel complesso del Foro al Palatino. Il complesso augusteo, che è composto tra l’altro dal Tempio di Apollo Aziaco, dalla Casa dell’Imperatore, dalle biblioteche, dalla Casa di Livia (moglie di Augusto), venne identificato soltanto negli anni Settanta, durante le campagne di scavo guidate dal professor Gianfilippo Carettoni. Da allora lunghi e difficilissimi restauri hanno nascosto agli occhi del pubblico gli splendori pittorici che fanno della casa del primo imperatore il maggior complesso pittorico di secondo stile che si sia recuperato negli ultimi decenni. La riapertura della casa è frutto infatti di anni di lavoro dell’equipe, guidata da Irene Jacopi, che ha rimesso in luce la raffinata decorazione pittorica e ci rende consapevoli dello straordinario gusto decorativo della fine del I secolo a.C. “Ci sono voluti circa 20 anni di lavoro - ha spiegato il soprintendente ai Beni archeologici di Roma, Angelo Bottini - per riaprire al pubblico quella che rappresenta la prima casa di Augusto, quando cioè non era ancora imperatore. Una casa tardo-repubblicana dalle ricchissime decorazioni. Manca ancora una parte da restaurare, ambienti significativi come la stanza delle prospettive”. Il lavoro è stato davvero imponente. Molti pezzi degli affreschi erano sepolti o semi distrutti. Gran parte delle pareti erano deteriorate e i restauratori avevano a disposizione quasi soltanto frammenti. Gli ambienti comprendono lo studiolo dell’imperatore di gusto egizio-alessandrino, il cubicolo inferiore, il grande oecus (ambiente di soggiorno e ricevimento) e i locali detti della rampa e dell’antirampa. Le splendide decorazioni della Casa, i rossi potenti e le scene mitologiche raccontate fanno del complesso augusteo il maggior complesso pittorico di secondo stile che si sia recuperato negli ultimi decenni. Entusiasta Andrea Carandini, tra i massimi studiosi del Palatino: “Una meraviglia”, ha commentato, magnificando i colori degli affreschi restituiti dal restauro. Un’altra spettacolare scoperta, insomma, nel cuore di un’antica Roma che continua a stupire e a regalare esperienze straordinarie. Ci sono voluti circa 20 anni di lavoro - ha spiegato il soprintendente ai Beni archeologici di Roma, Angelo Bottini - per riaprirla al pubblico. Una casa tardorepubblicana dalle ricchissime decorazioni. Manca ancora una parte da restaurare e ambienti significativi come la stanza delle prospettive Basta solo armarsi di buona pazienza. L’ingresso alla Casa di Augusto non è prenotabile e ne è consentito l’accesso soltanto a piccoli gruppi composti da 5 persone. che ha sulla coscienza, oltre che lo scempio ambientale, una lenta strage, più sanguinosa di qualsiasi fenomeno criminale. Non meno gravi le responsabilità di chi è a conoscenza da anni della connivenza esistente sul territorio, ma non fa nulla, permettendo che le situazione precipiti sempre più, senza possibilità di scampo. Obiettivo di “Biutiful Cauntri” è andare oltre il cumulo di spazzatura che giace ad Acerra o Giugliano, per portare alla luce drastiche verità di ogni giorno e proiettarle su un territorio più ampio di quello campano. Come hanno affermato gli stessi autori, “i rifiuti della Campania altro non sono che la metafora della pattumiera morale e culturale che è diventato il Paese”. Agenda Appuntamenti verdi di domani Ore 16.00 Bassiano (LT) Auditorium comunale Ripubblicizzare l’acqua, ricostruire la democrazia locale Convegno/dibattito organizzato da Forum italiano dei movimenti per l’acqua in collaborazione con il Comune di Bassiano Interverranno: Sindaci laziali, lombardi, toscani, pugliesi e diverse realtà del Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua. Con la partecipazione di Padre Alex Zanotelli. Info: www.acquabenecomune.org Ore 17.30 Milano - Museo di Storia Naturale di Milano - Aula Magna. Corso Venezia, 55 La biologia raccontata al liceo La didattica di una scienza in rapida evoluzione tra attualità e preparazione scientifica. Con l’occasione sarà presentato il nuovo manuale Loescher per i licei: BIOgrafia delle cellule, degli organismi, dell’ ambiente di Anna Piseri, Paola Poltronieri, Paolo Vitale Partecipano Enrico Banfi - Direttore del Museo di Storia Naturale di Milano Marco Ferraguti - Docente di Evoluzione Biologica Università degli Studi di Milano Ilaria Guaraldi Vinassa de Regny - Associazione didattica Museale MSNM Rosanna La Torraca - Presidente ANISN Lombardia Paolo Plevani - Docente di Biologia Molecolare Università degli Studi di Milano con gli Autori del testo Info: [email protected] SI RINGRAZIA LʼEDITORE PER LO SPAZIO CONCESSO POCO DI BUONO. ' UN AVANZO DI GALERA. QUESTʼUOVO E SUA MADRE VIVE ANCORA IN GABBIA. CON ALTRE MIGLIAIA DI GALLINE. DI COSA SIANO COLPEVOLI NON SI SA. QUALCOSA DI ORRIBILE VISTO COME LE TRATTANO. AMMASSATE UNA SULL'ALTRA, NON POSSONO NEMMENO GIRARSI. PER IMPEDIRE CHE SI AGGREDISCANO DEVONO ADDIRITTURA AMPUTARGLI I BECCHI. CREDI CHE POSSA NASCERE QUALCOSA DI BUONO IN QUESTE CONDIZIONI? FAI QUALCOSA DI BUONO TU: NON COMPRARE UOVA DI GALLINE ALLEVATE IN GABBIA. WWW.LAV.IT