DELIBERAZIONE N.
86 del 8 OTTOBRE 2013
ID. N. 531336
PAG. 1
OGGETTO: MOZIONE PRESENTATA DAI CONSIGLIERI PANTANA E LUCIANI DEL PDL IN MERITO A
PROVVEDIMENTI PER CORSO CAIROLI.
DISCUSSIONE
Pantana – PdL – per l’illustrazione della mozione
Il discorso lo abbiamo anticipato prima, quando ho presentato l’interrogazione sulla questione dei dati
in riferimento agli extracomunitari. “La riqualificazione urbana assume oggi sempre più importanza
per motivi di ordine pubblico, di opportunità economiche e di sicurezza per i residenti, e comunque
per tutti quelli che liberamente fruiscono dei servizi che un quartiere garantisce. L’Amministrazione
comunale da tempo ha collocato una panchina e un vecchio contenitore per un albero natalizio in
Corso Cairoli nello spazio”…scusate, la faccio breve, sono state collocate due panchine di fronte
all’Archivio di Stato, alla Banca Popolare di Lanciano e Sulmona e all’assicurazione SAI.
Qui non è tanto una questione di panchine, il problema è che, quando furono collocate queste panchine,
queste panchine dovevano servire sostanzialmente per farci sedere gli anziani di Corso Cairoli, i quali
debbo dire che chi ci fece questa richiesta per mettere questa panchina, purtroppo è un carissimo amico
di tanti consiglieri comunali, il caro Giustozzi che purtroppo è morto qualche mese fa, ed era lui quello
che aveva chiesto un po’ a tutti questa panchina. È successo però che questi 3 o 4 anziani che fruivano
di questa panchina poi sono stati “sfrattati”, e questa panchina è un momento di raccolta di diversi
extracomunitari che si fermano lì fino a notte fonda, creando molta confusione. Sostanzialmente hanno
un po’ ghettizzato questa parte inferiore di Corso Cairoli, perché dal sottopasso della SAI fino alle
scalette che portano in via Marchetti, purtroppo è una zona dove sono state rinvenute diverse bande, e
sono stati arrestati diversi spacciatori di droga. È una zona poco illuminata, anche poco pulita, perché
se ci passate c’è un odore pazzesco lì, perché purtroppo c’è qualcuno che ci urina ed è una cosa
terribile.
Con questa mozione sostanzialmente da un lato si vuole porre l’attenzione su questa parte di città, che
come dicevamo prima con l’Assessore Ricotta, purtroppo sconta in questo periodo la presenza di
numerosi extracomunitari. Si chiede all’Amministrazione comunale, se non altro, di togliere queste
due panchine, perché quella rotonda soprattutto sarebbe meglio toglierla o sostituirla, perché il ferro
laterale si è rotto e all’interno ci sono stati buttati tanti di quei rifiuti e di sporcizia e nessuno mai va a
toglierli, quindi sarebbe da eliminare. Quindi rimuovere queste due panchine per evitare
assembramenti impropri, soprattutto nelle ore notturne, pulire il sottopasso perché ha un odore
terribile, provvedendo anche a renderlo più luminoso, e poi pulire in maniera più intensa i marciapiedi
di Corso Cairoli da entrambi i lati. Corso Cairoli funziona così, c’è un lato dove ci passano tutti e un
lato meno frequentato, che sarebbe il lato dove sta la Banca Marche, ma in realtà i lati di Corso Cairoli
vengono fruiti entrambi, quindi sarebbero da pulire tutti e due, grazie.
DELIBERAZIONE N.
86 del 8 OTTOBRE 2013
ID. N. 531336
PAG. 2
Valentini – Assessore
Grazie Presidente. Parto dagli ultimi punti, il primo quello dei marciapiedi. I marciapiedi di Corso
Cairoli sono sottoposti a pulizia manuale giornaliera da parte dell’operatore SMEA, designato dal
piano operativo della società. Praticamente la città è divisa in diverse zone, e in realtà Corso Cavour e
Corso Cairoli sono fra le poche zone che hanno una pulizia giornaliera con operatore a mano. Si può
discutere tutto, però non mi sembra un’emergenza igienica quella dei marciapiedi di queste zone,
semmai abbiamo altre zone più fuori di Macerata, sulle quali si passa meno volte per contratto, poi
dobbiamo sempre tenere presente che aumentare il servizio in una zona significa diminuirlo in un’altra,
quindi andarlo ad aumentare in una delle zone che comunque è più curata, e sinceramente problemi di
pulizia clamorosi per queste zone non ci sembra di rilevarli.
Per quanto riguarda invece il sottopasso dell’edificio SAI, è sottoposto a periodica pulizia da parte
della SMEA, ed è illuminato secondo quanto previsto dalla convenzione con il privato dell’epoca. Su
questi due punti magari non è indispensabile una mozione, ma possiamo essere d’accordo sul fatto che
può esserci più cura da parte della SMEA, anche se poi il problema dei cattivi odori è un po’ difficile
da gestire, però su quello ci può stare una maggiore attenzione da parte della SMEA. Anche per
l’illuminazione, se serve un’illuminazione in più per quanto riguarda questa parte non è un problema.
Per quanto riguarda invece le panchine, credo che vada affrontato il discorso in maniera un po’ più
accorta. Le panchine sono state posizionate nel sito attuale da diversi anni dietro richiesta del Consiglio
di Circoscrizione dell’epoca, che aveva deciso di accogliere l’istanza degli anziani del luogo. In realtà
anche dai monitoraggi che abbiamo fatto, noi abbiamo la sensazione, anzi direi la certezza, che queste
panchine continuano ad essere utilizzate, soprattutto nelle fasce giornaliere da tanti anziani, sono
andato a parlare con loro dopo la presentazione della mozione proprio per pianificare. Occorre fare
attenzione quindi, per dare ragione a qualcuno poi si rischia di entrare a gamba tesa su un luogo di
socializzazione che per gli anziani del luogo è comunque importante. Corso Cairoli è una delle zone in
cui ancora c’è una socialità attiva, le persone escono, stanno per strada, socializzano e si incontrano.
Bisogna stare attenti, perché se poi passa il principio che ogni luogo di socializzazione può in qualche
modo creare fastidio a qualcun altro e lo si va a chiudere, è una piccola cosa, ma dietro credo che ci sia
un’idea di città diversa. Lei prima diceva che c’è il problema che in quella zona ci sono molti extra
comunitari, per me il fatto che ci siano molti extracomunitari non è un problema, non lo vedo come
tale, anzi. Questo non significa che quello che viene esposto nella mozione sia completamente privo di
senso, il Vice Sindaco quando ha partecipato al Comitato Provinciale per l’ordine e la sicurezza ha
fatto presente di fare dei controlli in quelle zone, quindi una forma di attenzione ci può essere, però
non pensiamo che la risposta da parte dell’Amministrazione possa essere togliere le panchine, andando
ad incidere in maniera abbastanza negativa su un fenomeno, che è soprattutto quello dell’aggregazione
degli anziani del luogo, su cui è meglio essere più cauti.
Scritta così, rispetto alla mozione c’è una contrarietà da parte dell’Amministrazione, fermo restando
che si possano cogliere positivamente le sollecitazioni rispetto alla pulizia del sottopasso e anche
all’illuminazione, grazie.
DELIBERAZIONE N.
86 del 8 OTTOBRE 2013
ID. N. 531336
PAG. 3
Tacconi – UdC
Grazie Presidente, colleghi, solo per una collaborazione. Conosciamo tutti la città, questi problemi
effettivamente esistono in via Cairoli, esistono in via Verdi, commemoriamo, parliamo di integrazione,
poi dove li mandiamo? Diamoci una regolata. È la città, è l’organizzazione degli uffici, nuove esigenze
di bilancio per sistemare queste cose, passiamo dai marciapiedi di Collevario a via Cairoli, a via
Pianesi. A me non piace togliere le panchine, a me piace metterle. Qualcosa si è fatto con la Chiesa di
San Filippo, quelle belle panchine, bellissime a piazza Vittorio Veneto, però gli uffici, i contratti con la
SMEA, l’ho detto altre volte di stare attenti alle postille di questi contratti con la SMEA, non devono
passare solo con le macchine, occorre ripristinare la scopa, i taglierini per levare l’erba dai cordoli dei
marciapiedi.
Se queste cose vengono fatte attraverso i contratti, un Consiglio comunale di un Capoluogo non è più
costretto a parlare di queste cose così leggere per le decisioni che devono essere prese in Consiglio
comunale. Chiedo ai firmatari Pantana e Luciani chiarimenti su questo passaggio della mozione: visto
il degrado in cui il borgo antico Le Casette sta cominciando ad avere la presenza di personaggi
sicuramente ben conosciuti dalle Autorità preposta alla vigilanza, che con la loro attività ne hanno fatto
ricettacolo di un diffuso malaffare. Io non ho capito, perché è una cosa seria, cioè gli Organi di
Polizia…si certo, sono anche a Collevario i tossicodipendenti, però i nostri servizi sociali sono passati
nella cronaca nazionale per la loro professionalità, e certo non è merito della politica, ma è merito di
quegli uffici che sanno lavorare, che operano, che sanno chiedere i fondi.
Il nostro Comando dei Vigili Urbani è impegnatissimo nei loro incarichi, e in via Cairoli sono presenti.
Chiedo una delicatezza all’Assessore competente, per esempio queste Forze dell’Ordine municipali,
aumentare un turno domenicale se è possibile, nuove assunzioni, toglierli dai servizi che non sono di
competenza dei Vigili, il Comandante più idoneo ad individuare l’entroterra del malaffare. C’è tanta
professionalità nei Vigili Urbani, però vengono messi dentro gli uffici. Magari di domenica pomeriggio
nella piazzetta di San Giorgio durante la Messa ci sono dei cittadini che portano il proprio anziano alla
Messa, lo portano in Chiesa e poi lo aspettano fuori con la macchina. In queste occasioni si va giù con
le contravvenzioni, ma questa è vigliaccheria, non è professionalità di un Comando, di domenica
pomeriggio davanti a una Chiesa dove ha portato la nonna io gli faccio contravvenzione? No, non è
bello, così si mettono in difficoltà le persone.
Quindi ben vengano queste mozioni, però richiamo l’attenzione degli uffici e dell’Amministrazione sui
contratti con la SMEA, le panchine vanno cambiate, non tolte, se dentro c’è la sporcizia si deve pulire,
si devono mettere delle postille apposite sul contratto con la SMEA. Io ho le mozioni votate
all’unanimità dieci anni fa, sono state applicate dopo dieci anni perché magari uno della maggioranza
le ha rifatte dopo dieci anni. Se questo è l’andamento del Consiglio comunale, che città siamo? Che
cosa vogliamo? Quale è il futuro di questa città? Quale è l’obiettivo della maggioranza? Quale è
l’obiettivo dell’opposizione, costretta a corrervi dietro per presentare questo tipo di mozioni? No, la
città non lo merita, diamoci una regolata.
Per non parlare della sanità, del Consiglio comunale aperto nell’Ospedale, si doveva partire con
l’ampliamento del Pronto Soccorso, io ci ho preso pure dei pugni, per quale motivo? Quale è
l’obiettivo? Chi è che sta dietro queste pratiche? Chi è che sta dietro queste conclusioni di mozioni, di
DELIBERAZIONE N.
86 del 8 OTTOBRE 2013
ID. N. 531336
PAG. 4
ordini del giorno e dei Consigli comunali aperti? Si chiude? Non riduciamoci in questa maniera, diamo
un ruolo più autoritario, nel senso positivo, costruttivo a questo Consiglio comunale.
Del Gobbo – PD
Grazie Presidente, colleghi consiglieri. Io intervengo anticipando anche il nostro voto contrario alla
mozione, facendo delle puntualizzazioni. Io, pur rispettando la collega Pantana per questa mozione che
in effetti, pur avendo il difetto di essere posta in maniera troppo drastica e radicale, enfatizzando direi
un po’ troppo il problema della presenza degli extracomunitari e della loro gestione a Macerata, quindi
puntando un po’ troppo il dito verso corso Cairoli come crogiuolo di incontri di extra comunitari, ha il
pregio però di fornirci degli elementi di spunto per una discussione corretta ed aperta.
Io ritengo che il togliere la panchina, che ormai questa panchina sta diventando un po’ un simbolo
dell’integrazione, o comunque un punto di incontro che può avvenire fra gli anziani del quartiere e
qualche extracomunitario, non sia il gesto, o comunque l’atto importante per risolvere i problemi di
corso Cairoli. Ritengo anzi che sia un gesto anche abbastanza sconveniente, anche per la nostra
cittadinanza e per il quartiere, che in effetti ormai è abituato a vivere anche a contatto con le comunità
degli extracomunitari.
Io ritengo che togliere la panchina non sia una cosa da farsi, però voglio anche dire che da parte
dell’Amministrazione c’è la massima attenzione a risolvere il problema della sicurezza, della vigilanza
su corso Cairoli. Sappiamo benissimo che ormai questa via sta diventando un punto nevralgico per la
città, sia per il commercio che per gli incontri fra le persone, per gli anziani che lì hanno una grande
presenza, e che secondo me possono convivere anche con gli extracomunitari, quindi io penso che
questo non sia da enfatizzare negativamente. Questo però va fatto con l’attenzione di risolvere il
problema della sicurezza; sappiamo che ci sono stati degli avvenimenti anche legati a degli scippi e via
dicendo, questo penso che andrà affrontato ma senza gesti drastici quali togliere una panchina. Qui si
parlava anche di un vecchio contenitore di un albero natalizio, tutti secondo me simboli di un
atteggiamento un po’ troppo forte, un po’ troppo drastico, ma che comunque ci offre lo spunto per far
sì che ci sia un’attenzione massima da parte dell’Amministrazione.
Questo mio intervento vuole costituire anche un’esortazione affinchè la vita in questo quartiere sia
migliore, più di quello che penso possa essere, che penso che sia attualmente. Anche io che vi abito
vicino non ho riscontrato queste criticità, né durante le ore diurne, che tantomeno durante le ore
notturne, quindi penso che non bisogna arrivare a degli atteggiamenti estremi di valutazione del
problema. Grazie.
D’Alessandro – Macerata è nel cuore
Grazie Presidente, consiglieri. Volevo intervenire in merito a questa mozione per fare alcune
sottolineature. Intanto ho preso lo spunto dall’intervento del consigliere Del Gobbo, perché dalle sue
DELIBERAZIONE N.
86 del 8 OTTOBRE 2013
ID. N. 531336
PAG. 5
parole mi è sembrato di evincere che questa questione degli extracomunitari sta un po’ diventando una
sorta di tabù. È vero che noi siamo la città dell’accoglienza e sicuramente dell’integrazione, ma è
altrettanto vero che, con libertà e assoluta franchezza, si può, e anzi si deve dire che, qualora ci siano
degli atteggiamenti poco corretti anche da parte di cittadini extracomunitari, è il caso di sottolinearli,
perché no, senza essere tacciati di essere contro nessuno.
Ci sono però dei problemi, Sindaco voglio dire la mia se è possibile, siamo in democrazia quindi vorrei
parlare. Stavo dicendo che ho avuto l’impressione che dalle parole di un membro della maggioranza si
evince quasi una sorta di tabù, perché il consigliere diceva che non voleva che si calcasse la mano si
questo discorso degli extracomunitari. Ci sono dei problemi legati all’integrazione degli
extracomunitari, ci sono delle zone di Macerata che non sono più frequentabili, e sono un problema.
Extracomunitari, italiani? Da vedere, però questo è un problema, e non lo dico io consigliere di
minoranza di una Lista Civica, lo dicono i cittadini, basta andare a piazza Mazzini, parli con i residenti
e poi vediamo cosa dicono.
Per non parlare di altre zone della città, via Severini, piuttosto che piazza Annessione, ci sono dei
problemi, allora io dico che questa mozione nello specifico non è una questione di interpretare anche il
pensiero di chi l’ha proposta, non è tanto la questione della panchina, perché se veramente un Comune
si riduce a stare pro o contro una panchina, penso che sarebbe meglio se rimanessimo tutti a casa, la
questione è ben più seria. C’è un problema, c’è un disagio, c’è una problematica legata alla sicurezza.
Parlando di urine mi viene in mente un’altra cosa, io passo quasi quotidianamente sotto il
sottopassaggio di fronte all’ascensore di via Garibaldi, ed è diventato un bagno pubblico, adiacente ad
un supermercato, in pieno Centro storico di una città Capoluogo di Provincia, una cosa da vomito, è un
pantano di escrementi, Sindaco.
Se Lei ci è andato, Sindaco, e ancora non ha fatto niente per risolverlo è ancora più grave, mi sta
provocando. Io pensavo di sollevare una questione e di non entrare in polemica, ma è un problema
Sindaco, l’odore di urina non è un problema di Destra o di Sinistra, è un problema di civiltà. Detto
questo, mi dispiace notare dal suo atteggiamento una polemica, secondo me assolutamente fuori luogo.
Sono fiera di rappresentare una Lista Civica, perché proprio con questo spirito siamo nati, riteniamo
che sia una questione di civiltà, di rispetto delle regole, di accoglienza senz’altro per tutti e di rispetto
delle regole per tutti.
Il problema della sicurezza a Macerata sta diventando un problema serio, quindi ci auguriamo che
questa mozione possa essere lo spunto per rivedere un piano che monitorizzi tutte le zone critiche della
città, e che attraverso questo si possa porre rimedio, soprattutto a beneficio dei tanti cittadini che lo
richiedono, grazie.
Pantana – PdL
Grazie Presidente, io ringrazio chi è intervenuto, non è una questione panchina sì o panchina
no…(interruzione)
DELIBERAZIONE N.
86 del 8 OTTOBRE 2013
ID. N. 531336
PAG. 6
Mari – Presidente
Mi scusi, aveva chiesto la parola il Sindaco, mi scusi.
Carancini – Sindaco
Mi pare che sulla mozione abbia già puntualmente risposto l’Assessore, mi pare, in maniera molto
approfondita, ragionevole e perfettamente aderente ai principi cui l’Amministrazione intende aderire.
Mi sembra che su questo abbia ben argomentato il Capogruppo Del Gobbo, che evidentemente ha fatto
un quadro ben più chiaro della questione inerente la situazione in corso Cairoli. Debbo dire che resto
abbastanza sorpreso dall’intervento della consigliera D’Alessandro, intanto cercando di dare una
risposta in termini oggettivi, io la invito a verificare i dati dei reati in questa città, di cui Lei certamente
non ha conoscenza altrimenti non avrebbe detto questo, e il dato oggettivo è che ci sono meno reati da
ormai 3 anni, questo è il primo degli elementi che serve in una qualche maniera a ripuntualizzare una
situazione sulla sicurezza. E’ sufficiente avere i dati dell’osservatorio, e da questo punto di vista potrà
constatare ciò.
Seconda questione, il mondo cattolico purtroppo molto spesso è ipocrita, quando i cattolici da un lato
si riempiono la bocca dei valori cristiani di accoglienza e di accettazione, e poi nello stesso tempo, in
maniera abbastanza incomprensibile, quando si parla di stranieri o di immigrati ci si comporta in
tutt’altro modo. È uno dei limiti, dei grandi limiti che io trovo molto spesso nelle sue parole, questa
fortissima ipocrisia, e questo è il secondo elemento.
Il terzo elemento, perché la cristianità va praticata…(interruzione)…no, io non insegno niente, io
faccio un’analisi, come l’ha fatta Lei la faccio pure io. Il terzo elemento riguarda la non vivibilità di
alcune zone, certo che ci sono alcune zone particolari della città in cui vi è una densità di immigrati
abbastanza rilevante. Io credo che non sia semplice dire se la presenza degli immigrati coincide con
una situazione di illegalità, o una situazione di incertezza, o di non percezione di sicurezza, perché
credo che questo sia un aspetto ugualmente rilevante. I dati oggettivi ci dicono che i reati sono
inferiori, è certo che probabilmente una percezione di insicurezza può esistere, ma nello stesso tempo
dico che senza “lavarsi le mani”, l’ordine pubblico non è materia del Consiglio comunale, o meglio,
del Sindaco o dell’Amministrazione, l’ordine pubblico va da questo punto di vista ricondotto a
funzioni chiare di quello che è il Ministero dell’Interno, quindi della Questura, quindi della Prefettura e
di tutti gli Organi tesi al rispetto dell’ordine pubblico.
Quanto alla situazione cui Lei fa riferimento, cioè quella del sottopasso, io la invito ad andare insieme
in quel luogo cui aveva fatto riferimento Lei a verificare se come, in maniera drammatica Lei ha qui
spiegato, disinformando, facendo del male, raccontando una bugia, perché dove passa Lei passo anche
io…(interruzione) Quindi da questo punto di vista voglio dire che certamente alcuni problemi esistono,
nessuno li nasconde, però tra l’affermare che esistono dei problemi e delle situazioni da migliorare e
dipingere un quadro di una città degradata e di infimo livello ovviamente ce ne passa, io ovviamente
non lo condivido e l’intento del mio intervento è proprio teso a confutare le ragioni che Lei
rappresentava.
DELIBERAZIONE N.
86 del 8 OTTOBRE 2013
ID. N. 531336
PAG. 7
D’Alessandro – Macerata è nel cuore – per fatto personale
Fatto personale Signor Presidente, confuto assolutamente le affermazioni che ha fatto il Sindaco nei
miei confronti, tacciandomi di ipocrisia. Ha dichiarato testualmente che sono una cristiana ipocrita, che
faccio disinformazione e che sono una bugiarda, allora ho il diritto di difendermi da queste accuse
assolutamente infondate, Lei Sindaco deve fare il Sindaco e non il Prete, di confessionali ce ne sono
tanti, la mia fede è testata da chi deve essere testata, in primis da Nostro Signore, quindi Lei non ha
nessun diritto di dire se io ho fede o non ho fede, se ho atteggiamenti discriminatori o ipocriti nei
confronti degli extracomunitari. Per me un extracomunitario onesto è assolutamente sullo stesso livello
di un italiano, un cinese, un giapponese, un africano, chiunque sia, quindi su questo non ci piove, ma è
anche vero il contrario.
Io ho semplicemente sottolineato il fatto che il consigliere Del Gobbo si è allertato in maniera
assolutamente inopportuna secondo me, anzi facendolo passare come un tabù, perché purtroppo questa
questione degli extracomunitari si sta strumentalizzando, caro Sindaco, come Lei ha fatto adesso nei
miei confronti. Altra questione, la disinformazione, io sono assolutamente sicura e certa, e la invito
anche usciti da qui ad andare a verificare. Lei non può dire che io sono una bugiarda, perché io le
rimando la stessa accusa, usciamo di qui e andiamo a verificare insieme. Invito il Sindaco ad essere più
ponderato nelle sue affermazioni, meno offensivo, meno propagandistico e anche qualunquista. Grazie.
Conti – Lista Conti Macerata Vince
Grazie Presidente, colleghi consiglieri, io intervengo perché non capisco questo nervosismo nelle
parole del Sindaco, nella risposta che ha dato sia alla consigliera Pantana che D’Alessandro. Io credo
che quando un consigliere muove delle accuse di natura politica, o sul modo in cui viene amministrata
la città, bisogna ascoltare i consiglieri in quanto ritengo che si cerchi sempre in mozioni o ordini del
giorno di questo genere di migliorare la situazione, e non di peggiorarla. A parte questo, non riesco a
capire la connessione che il Sindaco ha fatto tra la diminuzione degli eventi criminali al fatto che la
città in certi punti è peggiorata, o ha fatto un passo indietro dal punto di vista della sicurezza in zone
come quelle citate poc’anzi, piazza Mazzini, piazza Annessione o altri punti che sono stati menzionati
in precedenza da Deborah Pantana, perché io ritengo che in realtà sia così.
Io abito ad esempio nei pressi di piazza Annessione, effettivamente la zona dei cancelli non è più come
era qualche anno fa, e capisco che per esempio per una donna o per una ragazza passarci magari nelle
ore notturne non è più come poteva essere qualche anno fa. Noi abbiamo fatto tanti interventi di questo
genere, chiedendo più illuminazione, più pattugliamenti serali anche dei Vigili Urbani, ma questo non
mi sembra che sia avvenuto, per cui ho voluto dare questo contributo al dibattito, e appoggio
comunque la mozione della consigliera Pantana, grazie.
DELIBERAZIONE N.
86 del 8 OTTOBRE 2013
ID. N. 531336
PAG. 8
Garufi – Gruppo Autonomo
Questo è un dibattito piuttosto sensibile, perché tocca un tema piuttosto sensibile, soprattutto in questi
giorni. Ha fatto bene il Sindaco a segnalare comunque un dato macroscopico, e comunque oggettivo,
mi pare di aver compreso che da 2 o 3 anni da un punto di vista statistico la microcriminalità sia
diminuita, questo in parte è confortante. Io però voglio aggiungere un’altra valutazione, quindi esorbito
da questa tematica specifica, quella della panchina sì o no, pipì sì o no, anche perché avendo purtroppo
non 18 anni, almeno da 20 o 30, quando non c’erano ancora gli extracomunitari, vedo pipì dappertutto.
Detto questo, è difficile, a meno che non intervenga il laboratorio SALUS dell’amico Latini, a fare
un’analisi del DNA per vedere se l’escremento sia interno o esterno.
Detto questo, invece sarei portato con il cuore a votare a favore, però mi asterrò per questa motivazione
di ordine politico: hanno ragione sia i colleghi dell’opposizione che lanciano comunque uno stimolo,
un grido di allarme…(interruzione)….io sono più pratico della politica internazionale, quindi anche
degli immigrati, degli stranieri che giungono un po’ morti e un po’ vivi e accettano giustamente l’asilo
politico in Italia. La questione è molto semplice, altro che la panchina, di chi è l’urina, la questione è
europea, qui abbiamo tutti i Sindaci italiani di Destra, di Centro, di Sinistra, ridotti a gabellieri tra
IMU, e si perdono voti, sia che avesse governato la Destra, che la Sinistra. Detto questo, tuttavia come
fa il Governo italiano da molti anni, sia prima che adesso, a non fare un sonoro attacco al Parlamento
europeo?
Non ultimo, quello che è successo dei 300 morti, anche il Parlamento italiano è le tre scimmiette, sono
degli ignari, sia a Roma sia in Europa, vittime e sudditi delle Banche, vittime e sudditi degli equilibri
di bilancio, firmati sia da Berlusconi, sia da D’Alema, sia da Prodi, sia da Draghi, sempre, sono dieci
anni che questa sporcizia va avanti, perché nessun Partito si oppone con forza. Rimane solo un
Onorevole trentenne coraggioso del M5S, cui io non appartengo, ha fatto un discorso sulla sudditanza
bancaria e sul signoraggio bancario, altro che le panchine di via Cairoli…(interruzione)…non ce ne
saranno più di soldi. Il Presidente se voleva fare la riforma la faceva subito, il Direttore Generale della
Polizia in Francia prende 83.000 euro, il nostro ne prende 600.000 euro, perché non taglia lì? Perché
non tagliano dove debbono tagliare? Se è vero che siamo in Europa, basta che pareggiamo, ma non vi
siete accorti che siamo tutti presi in giro, che ci fanno fare la farsa che voi state di là e noi stiamo di
qua?
Qui occorre una ideologia forte, una passione civile che esorbiti dalla posizione geografica in cui noi
oggi stiamo, qui occorre produrre un attacco concreto, forte, direi cattolico e metafisico nei confronti
dei padroni dell’Europa, che non sono i poveri tedeschi, non sono i poveri francesi, non sono i poveri
americani, ma sono le stesse multinazionali, che in parte hanno subordinato e subornato quei popoli.
Detto questo, io mi rifiuto di votare una mozione su una panchina, spero che vi sia un ordine del giorno
condiviso contro questa impotenza dell’Italia nei confronti delle lobby, non europee, ma internazionali,
di cui tutti sanno, da Mario Monti a Letta, da Prodi agli altri, o ci si rende conto che questa è la verità,
o non voto più.
DELIBERAZIONE N.
86 del 8 OTTOBRE 2013
ID. N. 531336
PAG. 9
Pantana – PdL
Grazie Presidente. sono sconvolta dalla discussione, nel senso che la discussione è semplice, c’è una
situazione allarmante a corso Cairoli. Abbiamo iniziato il Consiglio comunale con una interrogazione
in cui io ho chiesto all’Assessore Ricotta dei dati statistici sulla situazione della presenza degli
extracomunitari a Macerata. La sua risposta è stata molto chiara, ha detto che ci sono quasi 4.000
extracomunitari residenti a Macerata, quindi registrati, non sappiamo quanti ne sono quelli non
registrati ovviamente, forse le Forze dell’Ordine lo sapranno, con i quali c’è da farci i conti. C’è una
situazione difficile di alcuni quartieri dove queste persone risiedono, la metà di questi extracomunitari
vivono tra corso Cairoli, via Verdi, la Stazione, la Pace e il Centro storico, solo 800 extracomunitari
sono a S. Croce e Collevario, quindi la zona predominante è nel cuore di questa città.
C’è una situazione difficile, ieri sera la sottoscritta con il marito ha diviso due extracomunitari che
picchiavano una donna in corso Cairoli alle 19.30. Il marito picchiava la moglie, vi devo dire che non è
stata una bella cosa, perché per paura non c’è stato nessuno che andava lì a dividerli. Il problema è che
nessuno vuole oggi fare la caccia a chi viene qui e si comporta in maniera onesta, come tentiamo di
fare noi, il problema è nei confronti di chi pensa di venire qua e avere dei diritti, che forse neanche noi
riusciamo ad avere. La mattina del venerdì ai servizi sociali ci sono tanti extracomunitari a fare la fila
perché non possono pagare le bollette magari, e ci sono anche italiani. Ci è stata segnalata una mamma
che porta i bambini alla scuola di via Panfilo che non ha da mangiare, l’altra sera ai figli ha preparato
le bacche, a me mi viene da piangere.
Non è una questione di quanti fondi si danno a loro e quanti agli italiani, qui il problema è che cosa
vogliamo fare. Il problema è: perché noi dobbiamo assumerci delle situazioni difficili che non
riusciamo a gestire? Una situazione difficile è quella dei ragazzi che vengono abbandonati sul nostro
territorio, che dobbiamo per forza curare, portare nelle case di accoglienza, e siamo noi a contribuire
alle rette, ma abbiamo anche i nostri figli che vivono questa situazione.
La panchina di corso Cairoli abbiamo chiesto noi di metterla, perché ce lo avevano chiesto gli anziani,
oggi però purtroppo in quello spazio si stanno creando delle situazioni non gestibili neanche dalle
Forze dell’Ordine, perché le Forze dell’Ordine ieri sera gli hanno detto di non picchiare più la moglie,
ma questo gli aveva già menato la settimana scorsa, che cosa dobbiamo aspettare che la ammazza?
Siccome non riusciamo a vedere strumenti che ci permettono di controllare questa situazione, avevo
chiesto semplicemente di fare un esperimento: togliere la panchina per due mesi, si riaggiusta, si
ripulisce, togliamo la sporcizia, e dopo due mesi la rimettiamo e vediamo che cosa succede. Non mi
sembra che abbiamo chiesto la luna, e mi sono ridotta a portare questa mozione in Consiglio comunale
perché, nonostante le promesse è passato un anno e non è stato fatto niente.
La questione di cui parlava prima la consigliera D’Alessandro è giustissima, ci sono dei sottopassi in
cui c’è una puzza terribile, e se l’ha fatta l’extracomunitario o l’italiano il problema è che lì non è
igienico passarci. Non è che parliamo male della città, noi chiediamo almeno di curare l’essenziale,
una pulizia accurata dei sottopassi, che non ci sia più l’odore di pipì, ma cosa chiediamo la luna? E poi
pensiamo di fare le piscine? Se non riusciamo neanche a fare le minime cose in città.
Su questo chiamo il Presidente del Consiglio, non è possibile, io sono cattolica e non voglio più essere
insultata in questo Consiglio perché sono cattolica, perché quando vi fa comodo vanno bene, ma
DELIBERAZIONE N.
86 del 8 OTTOBRE 2013
ID. N. 531336
PAG. 10
quando non vi fanno comodo i cattolici sono quelli che si chinano e che sono ipocriti, questo non è
possibile e non è corretto. Io voto la mozione, se non la votate non me ne importa niente, perché ci
faccio un manifesto di quanto siete sporchi.
Savi – Gruppo Autonomo – per dichiarazione di voto
Siamo partiti da una panchina e siamo arrivati a una discussione inerente i massimi sistemi. Io rivolgo
un invito ai colleghi a chiamare le persone straniere che vivono in Italia come immigrati, perché
extracomunitari è una parola davvero bruttissima, cioè connotare una persona per un qualcosa che non
è, è come se…(interruzione)…è un immigrato, quindi chiamiamolo immigrato o straniero, connotarlo
per qualcosa che non è dal mio punto di vista è odioso.
Io non intendo intervenire e approfondire questa discussione sui massimi sistemi, anche perché ho una
mia teoria rispetto a questo. Credo che quello che abbiamo sempre chiamato Terzo Mondo abbia
iniziato finalmente a presentare il conto al ricco Occidente, ma non voglio assolutamente addentrarmi
in discussioni di questo genere, perché stiamo parlando di una panchina, quindi vorrei attenermi alla
panchina di corso Cairoli. Mi chiedo: rimuovere questa panchina potrebbe risolvere il problema?
Questa è la domanda che dobbiamo porci, perché se togliamo la panchina da lì, ne priviamo magari gli
anziani durante il giorno che l’avevano richiesta e probabilmente l’assembramento di persone che non
si comportano correttamente si sposterebbe dalla panchina al bar lì vicino.
Io non credo che sia questo il problema, secondo me il problema non è centrato, è questo il limite di
questa mozione, ed è per questo che non la voterò. Semmai è più utile concentrare la discussione su
quelli che possono essere i tentativi per aumentare la sicurezza in quella zona, che anche io riconosco
che effettivamente manca. C’è una parte della mozione in cui si chiede di illuminarla di più, c’è il
sottopasso della SAI che porta in via Marchetti, cerchiamo di adottare quelle tre o quattro cose rivolte
ad aumentare la visibilità, più una zona è visibile, meno è scura, più è sicura.
C’è quel passaggio a piedi in cui ci sono le panchine rotte, quindi andiamo a ripristinare quelle
panchine, mettiamo 3 o 4 fari anche lì, penso che questa sia la cosa più ragionevole da fare, perché
togliere quella panchina secondo me non risolve il problema, perché quelle persone da lì secondo me si
spostano al bar dei cinesi che sta 20 mt. più a sinistra. Questa è la proposta che faccio, se le proponenti
sono d’accordo, potremmo modificare la mozione in tal senso e accoglierla tutti insieme.
Renis – PD – per fatto personale
Prima della dichiarazione di voto, chiedo la parola per fatto personale per una parola, che secondo il
mio punto di vista io rimando alla consigliera Pantana. La questione di ricevere la parola “siete
sporchi” è gravissima, io non penso che Lei Presidente possa consentire che il linguaggio politico per
assumere posizioni trascenda nella pronuncia di certe parole, pur consapevole che l’enfasi e la voglia di
DELIBERAZIONE N.
86 del 8 OTTOBRE 2013
ID. N. 531336
PAG. 11
sostenere le proprie posizioni potrebbe essere forte, ma io penso che in questa aula se si oltrepassa il
limite sono saltati alcuni equilibri. Chiedo assolutamente alla consigliera Pantana le sue scuse, perché
non mi sento né sporco, né altro, e credo che la consigliera riesca a comprendere che la parola è stata
inopportuna e abbastanza forte.
Vorrei cogliere l’occasione per dire due parole inserendole all’interno della dichiarazione di voto. Il
mio Capogruppo oggi ha espresso in modo chiaro la posizione del PD, io però vorrei aggiungere un
semplice concetto, con la speranza di fare chiarezza su un argomento delicatissimo. Intanto noi
abbiamo dimostrato ancora una volta che il problema della sicurezza o si affronta in un modo morbido,
o si affronta in un modo strumentale, ma non si affronta mai in un modo serio, perché quando si decide
di affrontare un argomento del genere si rischia sempre o di banalizzarlo, o di enfatizzarlo
eccessivamente. Io più volte mi sono espresso, mettendo in evidenza che questo è un argomento
delicato, non è di Destra né di Sinistra, è un argomento di tutta la città, ma non si può cogliere
l’occasione per una panchina in più o in meno per affrontare l’argomento degli extracomunitari e
metterci dentro di tutto e di più.
Io penso che questo sia un argomento…(interruzione)…quando voi decidete di affrontarlo e lo
affrontate attraverso la sporcizia di una panchina, io penso che non è la strada giusta. Io penso che
questo è un argomento che vale la pena approfondire, ma che non bisogna perdere di vista che ci sono
argomenti che ci possono dividere, e su questo non ci sono dubbi, perché quando si parla di alcune
questioni dipende da un modello di società differente fra noi e voi, però cogliere l’occasione di
strumentalizzare sempre e comunque un argomento, addirittura per andare a mettere in evidenza
particolarità veramente degradanti, io penso che non aiuti, perché poi la difesa è automatica.
Addirittura scaricare sul fatto che noi siamo sporchi perché riteniamo di non dare retta a certe banalità,
io penso che sia eccessivo.
Intanto rispetto l’indirizzo del mio Capogruppo, quindi io voterò solo per questa ragione, perché
ritengo assolutamente inopportuno il modo in cui si affronta un problema delicato come la sicurezza.
La panchina, o comunque parte di essa, non sono assolutamente motivi per stigmatizzare atteggiamenti
di parte della società maceratese, grazie.
D’Alessandro – Macerata è nel cuore – per dichiarazione di voto
Grazie Signor Presidente, io sono sinceramente amareggiata da questa discussione, anche dall’ultimo
intervento del consigliere Renis, secondo me è assolutamente fuorviante e inopportuno. Io sono stata
tacciata dal Primo Cittadino, da un Sindaco, che dovrebbe essere superpartes…(interruzione)…sto
motivando la mia dichiarazione di voto, che anticipo essere positiva, non tanto nel merito, lo ribadisco,
non è questione di mettere o togliere una panchina, ma per il merito che ha avuto questa mozione di
sollevare una problematica importante.
Vede consigliere Renis, noi che siamo all’opposizione abbiamo questi strumenti, e questi possiamo e
dobbiamo utilizzare nel rispetto di coloro che ci hanno votati. La mia delusione sta nel fatto che il
Primo Cittadino, non tanto per una offesa personale, ma mi sento offesa come cittadina di questa città e
DELIBERAZIONE N.
86 del 8 OTTOBRE 2013
ID. N. 531336
PAG. 12
come rappresentante di tanti altri cittadini, Sindaco, mi sarei aspettata da parte sua un atteggiamento
molto più tranquillo e di assoluta accettazione. Il merito di questa mozione è quella di aver sollevato
diversi problemi che questa città ha, nonostante il Sindaco continui a negarlo a dispetto di tutti e di
tutto, io la invito a fare una passeggiata in questa città, forse Lei è talmente scollegato dalla realtà, è
talmente preso dal fare propaganda su tutti i giornali, che ha perso proprio il contatto con la realtà viva
di questo luogo.
Se qui c’è stata una strumentalizzazione, questa c’è stata da parte dei rappresentanti del PD, il termine
extracomunitari non è un termine offensivo, è un termine neutro…(interruzione)…chiamiamoli in un
altro modo, non è un problema, io non ho paura delle parole, a noi quello che sta dietro le parole
interessa, ha capito Savi? Comunque voto favorevolmente questa mozione, sono addolorata per
l’atteggiamento del Sindaco, comunque ritorneremo su questa questione, perché essere tacciata di
essere bugiarda a me pare una cosa veramente male, e a questo punto sono io che chiedo le scuse del
Sindaco, perché mi sembra oltre modo oltraggioso, oltre tutto perché è fatto nei confronti di una donna,
grazie.
Pantana – PdL – per dichiarazione di voto
Grazie Presidente, la dichiarazione di voto ovviamente è favorevole. Debbo dire che il messaggio è
arrivato sicuramente, vista la reazione del consigliere Renis che chiede le scuse, se lui si è sentito
offeso sicuramente è perché quello che ho detto è la verità da un punto di vista di città, e mi dispiace se
si è offeso. Bisogna capire che una mamma che va in giro con i figli con la carrozzina non può
passeggiare tranquilla, innanzitutto si passa in sottopassi che si rischia sempre la vita, lo abbiamo detto
mille volte. Da piazza Garibaldi ai cancelli rischiamo la vita tutti i giorni quando si attraversa, e trovare
questi sottopassi con queste puzze terribili ti manca il fiato, e mi dispiace se Renis si è offeso, però
devi capire che non è possibile poter andare avanti così, nonostante che fai vedere anche le foto, non si
fa niente.
Se poi vogliamo fare questa discussione sulla sicurezza, sono tre anni che Renis sulle mozioni dice che
l’argomento non va trattato così, e io gli do ragione, perché sicuramente io non ho la competenza che
ha lui per parlare di sicurezza, ma parliamone, facciamo una Commissione, parliamone in Consiglio,
facciamo qualcosa. Renis ha l’esperienza che ci può essere di aiuto in questo momento, io lo prego di
farlo. A corso Cairoli le anziane hanno paura di uscire di casa, i commercianti dicono che verso sera il
passaggio diminuisce perché hanno paura. Poi possono essere diminuiti i reati, ma il clima che c’è in
quel punto non so come spiegarvelo. Su questo prego Renis di fare questa discussione, gli chiedo di
migliorare la sicurezza a Macerata, perché c’è questo problema, tu sei in maggioranza e puoi fare tanto,
noi ti veniamo dietro su questo, perché il problema…(intervento interrotto per fine tempo a
disposizione)
*************
La votazione è riportata in delibera
La Meridiana Coop sociale arl – Macerata
s:\_segreteria consiglio\segrcons\anno2013\discussioni\ds130086.rtf
Scarica

Testo atto - Comune di Macerata