DELIBERAZIONE N. 86 del 8 OTTOBRE 2013 ID. N. 531336 PAG. 1 OGGETTO: MOZIONE PRESENTATA DAI CONSIGLIERI PANTANA E LUCIANI DEL PDL IN MERITO A PROVVEDIMENTI PER CORSO CAIROLI. DISCUSSIONE Pantana – PdL – per l’illustrazione della mozione Il discorso lo abbiamo anticipato prima, quando ho presentato l’interrogazione sulla questione dei dati in riferimento agli extracomunitari. “La riqualificazione urbana assume oggi sempre più importanza per motivi di ordine pubblico, di opportunità economiche e di sicurezza per i residenti, e comunque per tutti quelli che liberamente fruiscono dei servizi che un quartiere garantisce. L’Amministrazione comunale da tempo ha collocato una panchina e un vecchio contenitore per un albero natalizio in Corso Cairoli nello spazio”…scusate, la faccio breve, sono state collocate due panchine di fronte all’Archivio di Stato, alla Banca Popolare di Lanciano e Sulmona e all’assicurazione SAI. Qui non è tanto una questione di panchine, il problema è che, quando furono collocate queste panchine, queste panchine dovevano servire sostanzialmente per farci sedere gli anziani di Corso Cairoli, i quali debbo dire che chi ci fece questa richiesta per mettere questa panchina, purtroppo è un carissimo amico di tanti consiglieri comunali, il caro Giustozzi che purtroppo è morto qualche mese fa, ed era lui quello che aveva chiesto un po’ a tutti questa panchina. È successo però che questi 3 o 4 anziani che fruivano di questa panchina poi sono stati “sfrattati”, e questa panchina è un momento di raccolta di diversi extracomunitari che si fermano lì fino a notte fonda, creando molta confusione. Sostanzialmente hanno un po’ ghettizzato questa parte inferiore di Corso Cairoli, perché dal sottopasso della SAI fino alle scalette che portano in via Marchetti, purtroppo è una zona dove sono state rinvenute diverse bande, e sono stati arrestati diversi spacciatori di droga. È una zona poco illuminata, anche poco pulita, perché se ci passate c’è un odore pazzesco lì, perché purtroppo c’è qualcuno che ci urina ed è una cosa terribile. Con questa mozione sostanzialmente da un lato si vuole porre l’attenzione su questa parte di città, che come dicevamo prima con l’Assessore Ricotta, purtroppo sconta in questo periodo la presenza di numerosi extracomunitari. Si chiede all’Amministrazione comunale, se non altro, di togliere queste due panchine, perché quella rotonda soprattutto sarebbe meglio toglierla o sostituirla, perché il ferro laterale si è rotto e all’interno ci sono stati buttati tanti di quei rifiuti e di sporcizia e nessuno mai va a toglierli, quindi sarebbe da eliminare. Quindi rimuovere queste due panchine per evitare assembramenti impropri, soprattutto nelle ore notturne, pulire il sottopasso perché ha un odore terribile, provvedendo anche a renderlo più luminoso, e poi pulire in maniera più intensa i marciapiedi di Corso Cairoli da entrambi i lati. Corso Cairoli funziona così, c’è un lato dove ci passano tutti e un lato meno frequentato, che sarebbe il lato dove sta la Banca Marche, ma in realtà i lati di Corso Cairoli vengono fruiti entrambi, quindi sarebbero da pulire tutti e due, grazie. DELIBERAZIONE N. 86 del 8 OTTOBRE 2013 ID. N. 531336 PAG. 2 Valentini – Assessore Grazie Presidente. Parto dagli ultimi punti, il primo quello dei marciapiedi. I marciapiedi di Corso Cairoli sono sottoposti a pulizia manuale giornaliera da parte dell’operatore SMEA, designato dal piano operativo della società. Praticamente la città è divisa in diverse zone, e in realtà Corso Cavour e Corso Cairoli sono fra le poche zone che hanno una pulizia giornaliera con operatore a mano. Si può discutere tutto, però non mi sembra un’emergenza igienica quella dei marciapiedi di queste zone, semmai abbiamo altre zone più fuori di Macerata, sulle quali si passa meno volte per contratto, poi dobbiamo sempre tenere presente che aumentare il servizio in una zona significa diminuirlo in un’altra, quindi andarlo ad aumentare in una delle zone che comunque è più curata, e sinceramente problemi di pulizia clamorosi per queste zone non ci sembra di rilevarli. Per quanto riguarda invece il sottopasso dell’edificio SAI, è sottoposto a periodica pulizia da parte della SMEA, ed è illuminato secondo quanto previsto dalla convenzione con il privato dell’epoca. Su questi due punti magari non è indispensabile una mozione, ma possiamo essere d’accordo sul fatto che può esserci più cura da parte della SMEA, anche se poi il problema dei cattivi odori è un po’ difficile da gestire, però su quello ci può stare una maggiore attenzione da parte della SMEA. Anche per l’illuminazione, se serve un’illuminazione in più per quanto riguarda questa parte non è un problema. Per quanto riguarda invece le panchine, credo che vada affrontato il discorso in maniera un po’ più accorta. Le panchine sono state posizionate nel sito attuale da diversi anni dietro richiesta del Consiglio di Circoscrizione dell’epoca, che aveva deciso di accogliere l’istanza degli anziani del luogo. In realtà anche dai monitoraggi che abbiamo fatto, noi abbiamo la sensazione, anzi direi la certezza, che queste panchine continuano ad essere utilizzate, soprattutto nelle fasce giornaliere da tanti anziani, sono andato a parlare con loro dopo la presentazione della mozione proprio per pianificare. Occorre fare attenzione quindi, per dare ragione a qualcuno poi si rischia di entrare a gamba tesa su un luogo di socializzazione che per gli anziani del luogo è comunque importante. Corso Cairoli è una delle zone in cui ancora c’è una socialità attiva, le persone escono, stanno per strada, socializzano e si incontrano. Bisogna stare attenti, perché se poi passa il principio che ogni luogo di socializzazione può in qualche modo creare fastidio a qualcun altro e lo si va a chiudere, è una piccola cosa, ma dietro credo che ci sia un’idea di città diversa. Lei prima diceva che c’è il problema che in quella zona ci sono molti extra comunitari, per me il fatto che ci siano molti extracomunitari non è un problema, non lo vedo come tale, anzi. Questo non significa che quello che viene esposto nella mozione sia completamente privo di senso, il Vice Sindaco quando ha partecipato al Comitato Provinciale per l’ordine e la sicurezza ha fatto presente di fare dei controlli in quelle zone, quindi una forma di attenzione ci può essere, però non pensiamo che la risposta da parte dell’Amministrazione possa essere togliere le panchine, andando ad incidere in maniera abbastanza negativa su un fenomeno, che è soprattutto quello dell’aggregazione degli anziani del luogo, su cui è meglio essere più cauti. Scritta così, rispetto alla mozione c’è una contrarietà da parte dell’Amministrazione, fermo restando che si possano cogliere positivamente le sollecitazioni rispetto alla pulizia del sottopasso e anche all’illuminazione, grazie. DELIBERAZIONE N. 86 del 8 OTTOBRE 2013 ID. N. 531336 PAG. 3 Tacconi – UdC Grazie Presidente, colleghi, solo per una collaborazione. Conosciamo tutti la città, questi problemi effettivamente esistono in via Cairoli, esistono in via Verdi, commemoriamo, parliamo di integrazione, poi dove li mandiamo? Diamoci una regolata. È la città, è l’organizzazione degli uffici, nuove esigenze di bilancio per sistemare queste cose, passiamo dai marciapiedi di Collevario a via Cairoli, a via Pianesi. A me non piace togliere le panchine, a me piace metterle. Qualcosa si è fatto con la Chiesa di San Filippo, quelle belle panchine, bellissime a piazza Vittorio Veneto, però gli uffici, i contratti con la SMEA, l’ho detto altre volte di stare attenti alle postille di questi contratti con la SMEA, non devono passare solo con le macchine, occorre ripristinare la scopa, i taglierini per levare l’erba dai cordoli dei marciapiedi. Se queste cose vengono fatte attraverso i contratti, un Consiglio comunale di un Capoluogo non è più costretto a parlare di queste cose così leggere per le decisioni che devono essere prese in Consiglio comunale. Chiedo ai firmatari Pantana e Luciani chiarimenti su questo passaggio della mozione: visto il degrado in cui il borgo antico Le Casette sta cominciando ad avere la presenza di personaggi sicuramente ben conosciuti dalle Autorità preposta alla vigilanza, che con la loro attività ne hanno fatto ricettacolo di un diffuso malaffare. Io non ho capito, perché è una cosa seria, cioè gli Organi di Polizia…si certo, sono anche a Collevario i tossicodipendenti, però i nostri servizi sociali sono passati nella cronaca nazionale per la loro professionalità, e certo non è merito della politica, ma è merito di quegli uffici che sanno lavorare, che operano, che sanno chiedere i fondi. Il nostro Comando dei Vigili Urbani è impegnatissimo nei loro incarichi, e in via Cairoli sono presenti. Chiedo una delicatezza all’Assessore competente, per esempio queste Forze dell’Ordine municipali, aumentare un turno domenicale se è possibile, nuove assunzioni, toglierli dai servizi che non sono di competenza dei Vigili, il Comandante più idoneo ad individuare l’entroterra del malaffare. C’è tanta professionalità nei Vigili Urbani, però vengono messi dentro gli uffici. Magari di domenica pomeriggio nella piazzetta di San Giorgio durante la Messa ci sono dei cittadini che portano il proprio anziano alla Messa, lo portano in Chiesa e poi lo aspettano fuori con la macchina. In queste occasioni si va giù con le contravvenzioni, ma questa è vigliaccheria, non è professionalità di un Comando, di domenica pomeriggio davanti a una Chiesa dove ha portato la nonna io gli faccio contravvenzione? No, non è bello, così si mettono in difficoltà le persone. Quindi ben vengano queste mozioni, però richiamo l’attenzione degli uffici e dell’Amministrazione sui contratti con la SMEA, le panchine vanno cambiate, non tolte, se dentro c’è la sporcizia si deve pulire, si devono mettere delle postille apposite sul contratto con la SMEA. Io ho le mozioni votate all’unanimità dieci anni fa, sono state applicate dopo dieci anni perché magari uno della maggioranza le ha rifatte dopo dieci anni. Se questo è l’andamento del Consiglio comunale, che città siamo? Che cosa vogliamo? Quale è il futuro di questa città? Quale è l’obiettivo della maggioranza? Quale è l’obiettivo dell’opposizione, costretta a corrervi dietro per presentare questo tipo di mozioni? No, la città non lo merita, diamoci una regolata. Per non parlare della sanità, del Consiglio comunale aperto nell’Ospedale, si doveva partire con l’ampliamento del Pronto Soccorso, io ci ho preso pure dei pugni, per quale motivo? Quale è l’obiettivo? Chi è che sta dietro queste pratiche? Chi è che sta dietro queste conclusioni di mozioni, di DELIBERAZIONE N. 86 del 8 OTTOBRE 2013 ID. N. 531336 PAG. 4 ordini del giorno e dei Consigli comunali aperti? Si chiude? Non riduciamoci in questa maniera, diamo un ruolo più autoritario, nel senso positivo, costruttivo a questo Consiglio comunale. Del Gobbo – PD Grazie Presidente, colleghi consiglieri. Io intervengo anticipando anche il nostro voto contrario alla mozione, facendo delle puntualizzazioni. Io, pur rispettando la collega Pantana per questa mozione che in effetti, pur avendo il difetto di essere posta in maniera troppo drastica e radicale, enfatizzando direi un po’ troppo il problema della presenza degli extracomunitari e della loro gestione a Macerata, quindi puntando un po’ troppo il dito verso corso Cairoli come crogiuolo di incontri di extra comunitari, ha il pregio però di fornirci degli elementi di spunto per una discussione corretta ed aperta. Io ritengo che il togliere la panchina, che ormai questa panchina sta diventando un po’ un simbolo dell’integrazione, o comunque un punto di incontro che può avvenire fra gli anziani del quartiere e qualche extracomunitario, non sia il gesto, o comunque l’atto importante per risolvere i problemi di corso Cairoli. Ritengo anzi che sia un gesto anche abbastanza sconveniente, anche per la nostra cittadinanza e per il quartiere, che in effetti ormai è abituato a vivere anche a contatto con le comunità degli extracomunitari. Io ritengo che togliere la panchina non sia una cosa da farsi, però voglio anche dire che da parte dell’Amministrazione c’è la massima attenzione a risolvere il problema della sicurezza, della vigilanza su corso Cairoli. Sappiamo benissimo che ormai questa via sta diventando un punto nevralgico per la città, sia per il commercio che per gli incontri fra le persone, per gli anziani che lì hanno una grande presenza, e che secondo me possono convivere anche con gli extracomunitari, quindi io penso che questo non sia da enfatizzare negativamente. Questo però va fatto con l’attenzione di risolvere il problema della sicurezza; sappiamo che ci sono stati degli avvenimenti anche legati a degli scippi e via dicendo, questo penso che andrà affrontato ma senza gesti drastici quali togliere una panchina. Qui si parlava anche di un vecchio contenitore di un albero natalizio, tutti secondo me simboli di un atteggiamento un po’ troppo forte, un po’ troppo drastico, ma che comunque ci offre lo spunto per far sì che ci sia un’attenzione massima da parte dell’Amministrazione. Questo mio intervento vuole costituire anche un’esortazione affinchè la vita in questo quartiere sia migliore, più di quello che penso possa essere, che penso che sia attualmente. Anche io che vi abito vicino non ho riscontrato queste criticità, né durante le ore diurne, che tantomeno durante le ore notturne, quindi penso che non bisogna arrivare a degli atteggiamenti estremi di valutazione del problema. Grazie. D’Alessandro – Macerata è nel cuore Grazie Presidente, consiglieri. Volevo intervenire in merito a questa mozione per fare alcune sottolineature. Intanto ho preso lo spunto dall’intervento del consigliere Del Gobbo, perché dalle sue DELIBERAZIONE N. 86 del 8 OTTOBRE 2013 ID. N. 531336 PAG. 5 parole mi è sembrato di evincere che questa questione degli extracomunitari sta un po’ diventando una sorta di tabù. È vero che noi siamo la città dell’accoglienza e sicuramente dell’integrazione, ma è altrettanto vero che, con libertà e assoluta franchezza, si può, e anzi si deve dire che, qualora ci siano degli atteggiamenti poco corretti anche da parte di cittadini extracomunitari, è il caso di sottolinearli, perché no, senza essere tacciati di essere contro nessuno. Ci sono però dei problemi, Sindaco voglio dire la mia se è possibile, siamo in democrazia quindi vorrei parlare. Stavo dicendo che ho avuto l’impressione che dalle parole di un membro della maggioranza si evince quasi una sorta di tabù, perché il consigliere diceva che non voleva che si calcasse la mano si questo discorso degli extracomunitari. Ci sono dei problemi legati all’integrazione degli extracomunitari, ci sono delle zone di Macerata che non sono più frequentabili, e sono un problema. Extracomunitari, italiani? Da vedere, però questo è un problema, e non lo dico io consigliere di minoranza di una Lista Civica, lo dicono i cittadini, basta andare a piazza Mazzini, parli con i residenti e poi vediamo cosa dicono. Per non parlare di altre zone della città, via Severini, piuttosto che piazza Annessione, ci sono dei problemi, allora io dico che questa mozione nello specifico non è una questione di interpretare anche il pensiero di chi l’ha proposta, non è tanto la questione della panchina, perché se veramente un Comune si riduce a stare pro o contro una panchina, penso che sarebbe meglio se rimanessimo tutti a casa, la questione è ben più seria. C’è un problema, c’è un disagio, c’è una problematica legata alla sicurezza. Parlando di urine mi viene in mente un’altra cosa, io passo quasi quotidianamente sotto il sottopassaggio di fronte all’ascensore di via Garibaldi, ed è diventato un bagno pubblico, adiacente ad un supermercato, in pieno Centro storico di una città Capoluogo di Provincia, una cosa da vomito, è un pantano di escrementi, Sindaco. Se Lei ci è andato, Sindaco, e ancora non ha fatto niente per risolverlo è ancora più grave, mi sta provocando. Io pensavo di sollevare una questione e di non entrare in polemica, ma è un problema Sindaco, l’odore di urina non è un problema di Destra o di Sinistra, è un problema di civiltà. Detto questo, mi dispiace notare dal suo atteggiamento una polemica, secondo me assolutamente fuori luogo. Sono fiera di rappresentare una Lista Civica, perché proprio con questo spirito siamo nati, riteniamo che sia una questione di civiltà, di rispetto delle regole, di accoglienza senz’altro per tutti e di rispetto delle regole per tutti. Il problema della sicurezza a Macerata sta diventando un problema serio, quindi ci auguriamo che questa mozione possa essere lo spunto per rivedere un piano che monitorizzi tutte le zone critiche della città, e che attraverso questo si possa porre rimedio, soprattutto a beneficio dei tanti cittadini che lo richiedono, grazie. Pantana – PdL Grazie Presidente, io ringrazio chi è intervenuto, non è una questione panchina sì o panchina no…(interruzione) DELIBERAZIONE N. 86 del 8 OTTOBRE 2013 ID. N. 531336 PAG. 6 Mari – Presidente Mi scusi, aveva chiesto la parola il Sindaco, mi scusi. Carancini – Sindaco Mi pare che sulla mozione abbia già puntualmente risposto l’Assessore, mi pare, in maniera molto approfondita, ragionevole e perfettamente aderente ai principi cui l’Amministrazione intende aderire. Mi sembra che su questo abbia ben argomentato il Capogruppo Del Gobbo, che evidentemente ha fatto un quadro ben più chiaro della questione inerente la situazione in corso Cairoli. Debbo dire che resto abbastanza sorpreso dall’intervento della consigliera D’Alessandro, intanto cercando di dare una risposta in termini oggettivi, io la invito a verificare i dati dei reati in questa città, di cui Lei certamente non ha conoscenza altrimenti non avrebbe detto questo, e il dato oggettivo è che ci sono meno reati da ormai 3 anni, questo è il primo degli elementi che serve in una qualche maniera a ripuntualizzare una situazione sulla sicurezza. E’ sufficiente avere i dati dell’osservatorio, e da questo punto di vista potrà constatare ciò. Seconda questione, il mondo cattolico purtroppo molto spesso è ipocrita, quando i cattolici da un lato si riempiono la bocca dei valori cristiani di accoglienza e di accettazione, e poi nello stesso tempo, in maniera abbastanza incomprensibile, quando si parla di stranieri o di immigrati ci si comporta in tutt’altro modo. È uno dei limiti, dei grandi limiti che io trovo molto spesso nelle sue parole, questa fortissima ipocrisia, e questo è il secondo elemento. Il terzo elemento, perché la cristianità va praticata…(interruzione)…no, io non insegno niente, io faccio un’analisi, come l’ha fatta Lei la faccio pure io. Il terzo elemento riguarda la non vivibilità di alcune zone, certo che ci sono alcune zone particolari della città in cui vi è una densità di immigrati abbastanza rilevante. Io credo che non sia semplice dire se la presenza degli immigrati coincide con una situazione di illegalità, o una situazione di incertezza, o di non percezione di sicurezza, perché credo che questo sia un aspetto ugualmente rilevante. I dati oggettivi ci dicono che i reati sono inferiori, è certo che probabilmente una percezione di insicurezza può esistere, ma nello stesso tempo dico che senza “lavarsi le mani”, l’ordine pubblico non è materia del Consiglio comunale, o meglio, del Sindaco o dell’Amministrazione, l’ordine pubblico va da questo punto di vista ricondotto a funzioni chiare di quello che è il Ministero dell’Interno, quindi della Questura, quindi della Prefettura e di tutti gli Organi tesi al rispetto dell’ordine pubblico. Quanto alla situazione cui Lei fa riferimento, cioè quella del sottopasso, io la invito ad andare insieme in quel luogo cui aveva fatto riferimento Lei a verificare se come, in maniera drammatica Lei ha qui spiegato, disinformando, facendo del male, raccontando una bugia, perché dove passa Lei passo anche io…(interruzione) Quindi da questo punto di vista voglio dire che certamente alcuni problemi esistono, nessuno li nasconde, però tra l’affermare che esistono dei problemi e delle situazioni da migliorare e dipingere un quadro di una città degradata e di infimo livello ovviamente ce ne passa, io ovviamente non lo condivido e l’intento del mio intervento è proprio teso a confutare le ragioni che Lei rappresentava. DELIBERAZIONE N. 86 del 8 OTTOBRE 2013 ID. N. 531336 PAG. 7 D’Alessandro – Macerata è nel cuore – per fatto personale Fatto personale Signor Presidente, confuto assolutamente le affermazioni che ha fatto il Sindaco nei miei confronti, tacciandomi di ipocrisia. Ha dichiarato testualmente che sono una cristiana ipocrita, che faccio disinformazione e che sono una bugiarda, allora ho il diritto di difendermi da queste accuse assolutamente infondate, Lei Sindaco deve fare il Sindaco e non il Prete, di confessionali ce ne sono tanti, la mia fede è testata da chi deve essere testata, in primis da Nostro Signore, quindi Lei non ha nessun diritto di dire se io ho fede o non ho fede, se ho atteggiamenti discriminatori o ipocriti nei confronti degli extracomunitari. Per me un extracomunitario onesto è assolutamente sullo stesso livello di un italiano, un cinese, un giapponese, un africano, chiunque sia, quindi su questo non ci piove, ma è anche vero il contrario. Io ho semplicemente sottolineato il fatto che il consigliere Del Gobbo si è allertato in maniera assolutamente inopportuna secondo me, anzi facendolo passare come un tabù, perché purtroppo questa questione degli extracomunitari si sta strumentalizzando, caro Sindaco, come Lei ha fatto adesso nei miei confronti. Altra questione, la disinformazione, io sono assolutamente sicura e certa, e la invito anche usciti da qui ad andare a verificare. Lei non può dire che io sono una bugiarda, perché io le rimando la stessa accusa, usciamo di qui e andiamo a verificare insieme. Invito il Sindaco ad essere più ponderato nelle sue affermazioni, meno offensivo, meno propagandistico e anche qualunquista. Grazie. Conti – Lista Conti Macerata Vince Grazie Presidente, colleghi consiglieri, io intervengo perché non capisco questo nervosismo nelle parole del Sindaco, nella risposta che ha dato sia alla consigliera Pantana che D’Alessandro. Io credo che quando un consigliere muove delle accuse di natura politica, o sul modo in cui viene amministrata la città, bisogna ascoltare i consiglieri in quanto ritengo che si cerchi sempre in mozioni o ordini del giorno di questo genere di migliorare la situazione, e non di peggiorarla. A parte questo, non riesco a capire la connessione che il Sindaco ha fatto tra la diminuzione degli eventi criminali al fatto che la città in certi punti è peggiorata, o ha fatto un passo indietro dal punto di vista della sicurezza in zone come quelle citate poc’anzi, piazza Mazzini, piazza Annessione o altri punti che sono stati menzionati in precedenza da Deborah Pantana, perché io ritengo che in realtà sia così. Io abito ad esempio nei pressi di piazza Annessione, effettivamente la zona dei cancelli non è più come era qualche anno fa, e capisco che per esempio per una donna o per una ragazza passarci magari nelle ore notturne non è più come poteva essere qualche anno fa. Noi abbiamo fatto tanti interventi di questo genere, chiedendo più illuminazione, più pattugliamenti serali anche dei Vigili Urbani, ma questo non mi sembra che sia avvenuto, per cui ho voluto dare questo contributo al dibattito, e appoggio comunque la mozione della consigliera Pantana, grazie. DELIBERAZIONE N. 86 del 8 OTTOBRE 2013 ID. N. 531336 PAG. 8 Garufi – Gruppo Autonomo Questo è un dibattito piuttosto sensibile, perché tocca un tema piuttosto sensibile, soprattutto in questi giorni. Ha fatto bene il Sindaco a segnalare comunque un dato macroscopico, e comunque oggettivo, mi pare di aver compreso che da 2 o 3 anni da un punto di vista statistico la microcriminalità sia diminuita, questo in parte è confortante. Io però voglio aggiungere un’altra valutazione, quindi esorbito da questa tematica specifica, quella della panchina sì o no, pipì sì o no, anche perché avendo purtroppo non 18 anni, almeno da 20 o 30, quando non c’erano ancora gli extracomunitari, vedo pipì dappertutto. Detto questo, è difficile, a meno che non intervenga il laboratorio SALUS dell’amico Latini, a fare un’analisi del DNA per vedere se l’escremento sia interno o esterno. Detto questo, invece sarei portato con il cuore a votare a favore, però mi asterrò per questa motivazione di ordine politico: hanno ragione sia i colleghi dell’opposizione che lanciano comunque uno stimolo, un grido di allarme…(interruzione)….io sono più pratico della politica internazionale, quindi anche degli immigrati, degli stranieri che giungono un po’ morti e un po’ vivi e accettano giustamente l’asilo politico in Italia. La questione è molto semplice, altro che la panchina, di chi è l’urina, la questione è europea, qui abbiamo tutti i Sindaci italiani di Destra, di Centro, di Sinistra, ridotti a gabellieri tra IMU, e si perdono voti, sia che avesse governato la Destra, che la Sinistra. Detto questo, tuttavia come fa il Governo italiano da molti anni, sia prima che adesso, a non fare un sonoro attacco al Parlamento europeo? Non ultimo, quello che è successo dei 300 morti, anche il Parlamento italiano è le tre scimmiette, sono degli ignari, sia a Roma sia in Europa, vittime e sudditi delle Banche, vittime e sudditi degli equilibri di bilancio, firmati sia da Berlusconi, sia da D’Alema, sia da Prodi, sia da Draghi, sempre, sono dieci anni che questa sporcizia va avanti, perché nessun Partito si oppone con forza. Rimane solo un Onorevole trentenne coraggioso del M5S, cui io non appartengo, ha fatto un discorso sulla sudditanza bancaria e sul signoraggio bancario, altro che le panchine di via Cairoli…(interruzione)…non ce ne saranno più di soldi. Il Presidente se voleva fare la riforma la faceva subito, il Direttore Generale della Polizia in Francia prende 83.000 euro, il nostro ne prende 600.000 euro, perché non taglia lì? Perché non tagliano dove debbono tagliare? Se è vero che siamo in Europa, basta che pareggiamo, ma non vi siete accorti che siamo tutti presi in giro, che ci fanno fare la farsa che voi state di là e noi stiamo di qua? Qui occorre una ideologia forte, una passione civile che esorbiti dalla posizione geografica in cui noi oggi stiamo, qui occorre produrre un attacco concreto, forte, direi cattolico e metafisico nei confronti dei padroni dell’Europa, che non sono i poveri tedeschi, non sono i poveri francesi, non sono i poveri americani, ma sono le stesse multinazionali, che in parte hanno subordinato e subornato quei popoli. Detto questo, io mi rifiuto di votare una mozione su una panchina, spero che vi sia un ordine del giorno condiviso contro questa impotenza dell’Italia nei confronti delle lobby, non europee, ma internazionali, di cui tutti sanno, da Mario Monti a Letta, da Prodi agli altri, o ci si rende conto che questa è la verità, o non voto più. DELIBERAZIONE N. 86 del 8 OTTOBRE 2013 ID. N. 531336 PAG. 9 Pantana – PdL Grazie Presidente. sono sconvolta dalla discussione, nel senso che la discussione è semplice, c’è una situazione allarmante a corso Cairoli. Abbiamo iniziato il Consiglio comunale con una interrogazione in cui io ho chiesto all’Assessore Ricotta dei dati statistici sulla situazione della presenza degli extracomunitari a Macerata. La sua risposta è stata molto chiara, ha detto che ci sono quasi 4.000 extracomunitari residenti a Macerata, quindi registrati, non sappiamo quanti ne sono quelli non registrati ovviamente, forse le Forze dell’Ordine lo sapranno, con i quali c’è da farci i conti. C’è una situazione difficile di alcuni quartieri dove queste persone risiedono, la metà di questi extracomunitari vivono tra corso Cairoli, via Verdi, la Stazione, la Pace e il Centro storico, solo 800 extracomunitari sono a S. Croce e Collevario, quindi la zona predominante è nel cuore di questa città. C’è una situazione difficile, ieri sera la sottoscritta con il marito ha diviso due extracomunitari che picchiavano una donna in corso Cairoli alle 19.30. Il marito picchiava la moglie, vi devo dire che non è stata una bella cosa, perché per paura non c’è stato nessuno che andava lì a dividerli. Il problema è che nessuno vuole oggi fare la caccia a chi viene qui e si comporta in maniera onesta, come tentiamo di fare noi, il problema è nei confronti di chi pensa di venire qua e avere dei diritti, che forse neanche noi riusciamo ad avere. La mattina del venerdì ai servizi sociali ci sono tanti extracomunitari a fare la fila perché non possono pagare le bollette magari, e ci sono anche italiani. Ci è stata segnalata una mamma che porta i bambini alla scuola di via Panfilo che non ha da mangiare, l’altra sera ai figli ha preparato le bacche, a me mi viene da piangere. Non è una questione di quanti fondi si danno a loro e quanti agli italiani, qui il problema è che cosa vogliamo fare. Il problema è: perché noi dobbiamo assumerci delle situazioni difficili che non riusciamo a gestire? Una situazione difficile è quella dei ragazzi che vengono abbandonati sul nostro territorio, che dobbiamo per forza curare, portare nelle case di accoglienza, e siamo noi a contribuire alle rette, ma abbiamo anche i nostri figli che vivono questa situazione. La panchina di corso Cairoli abbiamo chiesto noi di metterla, perché ce lo avevano chiesto gli anziani, oggi però purtroppo in quello spazio si stanno creando delle situazioni non gestibili neanche dalle Forze dell’Ordine, perché le Forze dell’Ordine ieri sera gli hanno detto di non picchiare più la moglie, ma questo gli aveva già menato la settimana scorsa, che cosa dobbiamo aspettare che la ammazza? Siccome non riusciamo a vedere strumenti che ci permettono di controllare questa situazione, avevo chiesto semplicemente di fare un esperimento: togliere la panchina per due mesi, si riaggiusta, si ripulisce, togliamo la sporcizia, e dopo due mesi la rimettiamo e vediamo che cosa succede. Non mi sembra che abbiamo chiesto la luna, e mi sono ridotta a portare questa mozione in Consiglio comunale perché, nonostante le promesse è passato un anno e non è stato fatto niente. La questione di cui parlava prima la consigliera D’Alessandro è giustissima, ci sono dei sottopassi in cui c’è una puzza terribile, e se l’ha fatta l’extracomunitario o l’italiano il problema è che lì non è igienico passarci. Non è che parliamo male della città, noi chiediamo almeno di curare l’essenziale, una pulizia accurata dei sottopassi, che non ci sia più l’odore di pipì, ma cosa chiediamo la luna? E poi pensiamo di fare le piscine? Se non riusciamo neanche a fare le minime cose in città. Su questo chiamo il Presidente del Consiglio, non è possibile, io sono cattolica e non voglio più essere insultata in questo Consiglio perché sono cattolica, perché quando vi fa comodo vanno bene, ma DELIBERAZIONE N. 86 del 8 OTTOBRE 2013 ID. N. 531336 PAG. 10 quando non vi fanno comodo i cattolici sono quelli che si chinano e che sono ipocriti, questo non è possibile e non è corretto. Io voto la mozione, se non la votate non me ne importa niente, perché ci faccio un manifesto di quanto siete sporchi. Savi – Gruppo Autonomo – per dichiarazione di voto Siamo partiti da una panchina e siamo arrivati a una discussione inerente i massimi sistemi. Io rivolgo un invito ai colleghi a chiamare le persone straniere che vivono in Italia come immigrati, perché extracomunitari è una parola davvero bruttissima, cioè connotare una persona per un qualcosa che non è, è come se…(interruzione)…è un immigrato, quindi chiamiamolo immigrato o straniero, connotarlo per qualcosa che non è dal mio punto di vista è odioso. Io non intendo intervenire e approfondire questa discussione sui massimi sistemi, anche perché ho una mia teoria rispetto a questo. Credo che quello che abbiamo sempre chiamato Terzo Mondo abbia iniziato finalmente a presentare il conto al ricco Occidente, ma non voglio assolutamente addentrarmi in discussioni di questo genere, perché stiamo parlando di una panchina, quindi vorrei attenermi alla panchina di corso Cairoli. Mi chiedo: rimuovere questa panchina potrebbe risolvere il problema? Questa è la domanda che dobbiamo porci, perché se togliamo la panchina da lì, ne priviamo magari gli anziani durante il giorno che l’avevano richiesta e probabilmente l’assembramento di persone che non si comportano correttamente si sposterebbe dalla panchina al bar lì vicino. Io non credo che sia questo il problema, secondo me il problema non è centrato, è questo il limite di questa mozione, ed è per questo che non la voterò. Semmai è più utile concentrare la discussione su quelli che possono essere i tentativi per aumentare la sicurezza in quella zona, che anche io riconosco che effettivamente manca. C’è una parte della mozione in cui si chiede di illuminarla di più, c’è il sottopasso della SAI che porta in via Marchetti, cerchiamo di adottare quelle tre o quattro cose rivolte ad aumentare la visibilità, più una zona è visibile, meno è scura, più è sicura. C’è quel passaggio a piedi in cui ci sono le panchine rotte, quindi andiamo a ripristinare quelle panchine, mettiamo 3 o 4 fari anche lì, penso che questa sia la cosa più ragionevole da fare, perché togliere quella panchina secondo me non risolve il problema, perché quelle persone da lì secondo me si spostano al bar dei cinesi che sta 20 mt. più a sinistra. Questa è la proposta che faccio, se le proponenti sono d’accordo, potremmo modificare la mozione in tal senso e accoglierla tutti insieme. Renis – PD – per fatto personale Prima della dichiarazione di voto, chiedo la parola per fatto personale per una parola, che secondo il mio punto di vista io rimando alla consigliera Pantana. La questione di ricevere la parola “siete sporchi” è gravissima, io non penso che Lei Presidente possa consentire che il linguaggio politico per assumere posizioni trascenda nella pronuncia di certe parole, pur consapevole che l’enfasi e la voglia di DELIBERAZIONE N. 86 del 8 OTTOBRE 2013 ID. N. 531336 PAG. 11 sostenere le proprie posizioni potrebbe essere forte, ma io penso che in questa aula se si oltrepassa il limite sono saltati alcuni equilibri. Chiedo assolutamente alla consigliera Pantana le sue scuse, perché non mi sento né sporco, né altro, e credo che la consigliera riesca a comprendere che la parola è stata inopportuna e abbastanza forte. Vorrei cogliere l’occasione per dire due parole inserendole all’interno della dichiarazione di voto. Il mio Capogruppo oggi ha espresso in modo chiaro la posizione del PD, io però vorrei aggiungere un semplice concetto, con la speranza di fare chiarezza su un argomento delicatissimo. Intanto noi abbiamo dimostrato ancora una volta che il problema della sicurezza o si affronta in un modo morbido, o si affronta in un modo strumentale, ma non si affronta mai in un modo serio, perché quando si decide di affrontare un argomento del genere si rischia sempre o di banalizzarlo, o di enfatizzarlo eccessivamente. Io più volte mi sono espresso, mettendo in evidenza che questo è un argomento delicato, non è di Destra né di Sinistra, è un argomento di tutta la città, ma non si può cogliere l’occasione per una panchina in più o in meno per affrontare l’argomento degli extracomunitari e metterci dentro di tutto e di più. Io penso che questo sia un argomento…(interruzione)…quando voi decidete di affrontarlo e lo affrontate attraverso la sporcizia di una panchina, io penso che non è la strada giusta. Io penso che questo è un argomento che vale la pena approfondire, ma che non bisogna perdere di vista che ci sono argomenti che ci possono dividere, e su questo non ci sono dubbi, perché quando si parla di alcune questioni dipende da un modello di società differente fra noi e voi, però cogliere l’occasione di strumentalizzare sempre e comunque un argomento, addirittura per andare a mettere in evidenza particolarità veramente degradanti, io penso che non aiuti, perché poi la difesa è automatica. Addirittura scaricare sul fatto che noi siamo sporchi perché riteniamo di non dare retta a certe banalità, io penso che sia eccessivo. Intanto rispetto l’indirizzo del mio Capogruppo, quindi io voterò solo per questa ragione, perché ritengo assolutamente inopportuno il modo in cui si affronta un problema delicato come la sicurezza. La panchina, o comunque parte di essa, non sono assolutamente motivi per stigmatizzare atteggiamenti di parte della società maceratese, grazie. D’Alessandro – Macerata è nel cuore – per dichiarazione di voto Grazie Signor Presidente, io sono sinceramente amareggiata da questa discussione, anche dall’ultimo intervento del consigliere Renis, secondo me è assolutamente fuorviante e inopportuno. Io sono stata tacciata dal Primo Cittadino, da un Sindaco, che dovrebbe essere superpartes…(interruzione)…sto motivando la mia dichiarazione di voto, che anticipo essere positiva, non tanto nel merito, lo ribadisco, non è questione di mettere o togliere una panchina, ma per il merito che ha avuto questa mozione di sollevare una problematica importante. Vede consigliere Renis, noi che siamo all’opposizione abbiamo questi strumenti, e questi possiamo e dobbiamo utilizzare nel rispetto di coloro che ci hanno votati. La mia delusione sta nel fatto che il Primo Cittadino, non tanto per una offesa personale, ma mi sento offesa come cittadina di questa città e DELIBERAZIONE N. 86 del 8 OTTOBRE 2013 ID. N. 531336 PAG. 12 come rappresentante di tanti altri cittadini, Sindaco, mi sarei aspettata da parte sua un atteggiamento molto più tranquillo e di assoluta accettazione. Il merito di questa mozione è quella di aver sollevato diversi problemi che questa città ha, nonostante il Sindaco continui a negarlo a dispetto di tutti e di tutto, io la invito a fare una passeggiata in questa città, forse Lei è talmente scollegato dalla realtà, è talmente preso dal fare propaganda su tutti i giornali, che ha perso proprio il contatto con la realtà viva di questo luogo. Se qui c’è stata una strumentalizzazione, questa c’è stata da parte dei rappresentanti del PD, il termine extracomunitari non è un termine offensivo, è un termine neutro…(interruzione)…chiamiamoli in un altro modo, non è un problema, io non ho paura delle parole, a noi quello che sta dietro le parole interessa, ha capito Savi? Comunque voto favorevolmente questa mozione, sono addolorata per l’atteggiamento del Sindaco, comunque ritorneremo su questa questione, perché essere tacciata di essere bugiarda a me pare una cosa veramente male, e a questo punto sono io che chiedo le scuse del Sindaco, perché mi sembra oltre modo oltraggioso, oltre tutto perché è fatto nei confronti di una donna, grazie. Pantana – PdL – per dichiarazione di voto Grazie Presidente, la dichiarazione di voto ovviamente è favorevole. Debbo dire che il messaggio è arrivato sicuramente, vista la reazione del consigliere Renis che chiede le scuse, se lui si è sentito offeso sicuramente è perché quello che ho detto è la verità da un punto di vista di città, e mi dispiace se si è offeso. Bisogna capire che una mamma che va in giro con i figli con la carrozzina non può passeggiare tranquilla, innanzitutto si passa in sottopassi che si rischia sempre la vita, lo abbiamo detto mille volte. Da piazza Garibaldi ai cancelli rischiamo la vita tutti i giorni quando si attraversa, e trovare questi sottopassi con queste puzze terribili ti manca il fiato, e mi dispiace se Renis si è offeso, però devi capire che non è possibile poter andare avanti così, nonostante che fai vedere anche le foto, non si fa niente. Se poi vogliamo fare questa discussione sulla sicurezza, sono tre anni che Renis sulle mozioni dice che l’argomento non va trattato così, e io gli do ragione, perché sicuramente io non ho la competenza che ha lui per parlare di sicurezza, ma parliamone, facciamo una Commissione, parliamone in Consiglio, facciamo qualcosa. Renis ha l’esperienza che ci può essere di aiuto in questo momento, io lo prego di farlo. A corso Cairoli le anziane hanno paura di uscire di casa, i commercianti dicono che verso sera il passaggio diminuisce perché hanno paura. Poi possono essere diminuiti i reati, ma il clima che c’è in quel punto non so come spiegarvelo. Su questo prego Renis di fare questa discussione, gli chiedo di migliorare la sicurezza a Macerata, perché c’è questo problema, tu sei in maggioranza e puoi fare tanto, noi ti veniamo dietro su questo, perché il problema…(intervento interrotto per fine tempo a disposizione) ************* La votazione è riportata in delibera La Meridiana Coop sociale arl – Macerata s:\_segreteria consiglio\segrcons\anno2013\discussioni\ds130086.rtf