Compiti estivi 2 L.Cl A Svolgere i quattro saggi brevi riportati nella cartella. Leggere integralmente i seguenti testi : I Promessi sposi di A . Manzoni I Malavolgia di G. Verga Il fu Mattia Pascal di L. Pirandello La Coscienza di Zeno di I Svevo Argomento: Conoscenza, lavoro e commercio nell'era di INTERNET Documenti: "Cento anni fa, il 12 dicembre 1901, i tre punti del codice Morse che stanno per la lettera "s" passarono per la prima volta da una sponda all'altra dell'Atlantico, attraversarono l'etere. Non lngo un cavo sottomarino ma nell'aria, da una stazione trasmittente in Cornovaglia ad una piccola costruzione distante tremila chilometri con sopra, appeso a un aquilone, un filo oscillante nel vento rabbioso del Canada. Nacseva la radiotelegrafia a grande distanza. Il suo inventore, Guglielmo Marconi, diventa di colpo famoso nel mondo. Da allora quel nome significa progresso, cosmopolitismo, modernità". G. M. Pace, "La Repubblica", 12 dicembre 2001 "Con lo sviluppo delle tecnologie per il trattamento delle informazioni e della telematica, la questione (quella del rapporto tra istanze economiche e istanze dello Stato) rischia di divenire ancora più spinosa. Ammettiamo per esempio che un'impresa come la IBM (International Business Machines) sia autorizzata ad occupare un corridoio orbitale attorno alla terra per piazzarvi dei satelliti di comunicazione e/o delle banche di dati. Chi vi avrà accesso? Chi deciderà quali siano i canali e i dati riservati? Lo Stato? Oppure esso sarà un utente come tutti gli altri? Nascono in tal modo nuovi problemi giuridici e attraverso di essi si pone la domanda: chi saprà? La trasformazione della natura del sapere può dunque generare un effetto di retroazione nei confronti dei poteri pubblici stabiliti tale da costringerli a riconsiderare i loro rapporti di diritto e di fatto con le grandi imprese e più in generale con la società civile". J. F. Lyotard, "La condizione postmoderna", Milano 1989 "Dal lavoro interinale a quello su Internet. Non più solo annunci sui quotidiani o sulle bacheche delle agenzie. Per chi è alla ricerca di un impiego o desidera cambiare lavoro le proposte non mancano. Grazie anche alle immancabili "partnership", parola che indica le collaborazioni tra le agenzie di reclutamento web con siti e portali, sia italiani sia esteri. (...) Pensati per ci cerca un impiego o vuole cambiarlo, gli indirizzi di ricerca del personale sono uno strumento rapido per fare incontrare la domanda con l'offerta. Nati cinque anni fa negli Stati uniti e soltanto da tre, con base in Scandinavia, sviluppatisi in Europa i primi siti di ricerca del personale via Internet sono arrivati in Italia. Dove, a tutt'oggi, ne esistono una ventina". Supplemento a "Panorama", 15 novembre 2001 segue... (tra poco gli altri ambiti...) "Il commercio elettronico consiste nello svolgimento di attività di business in via elettronica. Esso è basato sulla elaborazione e trasmissione di dati, inclusi testi, suoni e immagini. Ricomprende una molteplicità di attività, inclusive di attività commerciali di beni e servizi, consegne online di contenuti digitali, trasferimenti elettronici di fondi, scambi commerciali elettronici, fatturazione elettronica, aste di vendita, progettazione e sviluppo collaborativo tra partner, approvvigionamenti, marketing diretto rivolto al consumatore e servizi postvendita. Esso comprende sia prodotti (ad esempio, beni di consumo o attrezzature specializzate), sia servizi (ad esempio servizi informativi, finanziari e legali); attività tradizionali (ad esempio, cure mediche, formazione) e nuove (ad esempio centri commerciali virtuali) (European Commision 1997)" A. GRANDO - Commercio elettronico e progettazione logistica. Una relazione sottovalutata, Milano, 2001 "Allo stesso modo io penso che siano stati rivoluzionari miglioramenti tecnici, nei trasporti e nelle comunicazioni, realizzati dalla fine della seconda guerra mondiale, ad aver consentito all'economia di raggiungere gli attuali livelli di globalizzazione. (...) Sappiamo che questi processi informatici trasformano il mercato finanziario internazionale creando un totale squilibrio tra l'economia reale del mondo, la produzione di beni e servizi reali, e il fiume di derivati, diritti, scommesse, insomma di tutte le transazioni finanziarie che scorrono sui computer degli operatori. L'ammontare di questo flusso finanziario è molte volte più grande del prodotto totale reale del globo. Questo è dovuto alla tecnologia dell'informazione che rende tutto ciò straordinariamente facile. E rende addirittura possibile per gente comune (...) di entrare nel mercato realizzando profitti, comprando e vendendo nell'arco della giornata con promesse di pagamento senza trasferimenti reali di denaro." E.J. HOBSBAWM, Intervista sul nuovo secolo, Bari, 2000 Bullismo traccia per un Saggio breve o articolo di giornale CONSEGNE Sviluppa l'argomento scelto o in forma di “saggio breve” o di “articolo di giornale”, utilizzando i documenti e i dati che lo corredano e facendo riferimento alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Da' un titolo alla tua trattazione. Se scegli la forma del “saggio breve”, indica la destinazione editoriale (rivista specialistica, relazione scolastica, rassegna di argomento culturale, altro). Se scegli la forma dell' "articolo di giornale", indica il tipo di giornale sul quale ipotizzi la pubblicazione (quotidiano, rivista divulgativa, giornale scolastico, altro). Per attualizzare l'argomento, puoi riferirti a circostanze immaginarie o reali (mostre, anniversari, convegni o eventi di rilievo). Non superare le quattro o cinque colonne di metà di foglio protocollo. argomento: il bullismo documenti: 1) Il bullismo vagamente delinquenziale che imperversa oggi nelle nostre aule scolastiche, e nei loro immediati paraggi, con grande e untuosa costernazione di armate di esperti del ramo Ragazzi & Società, sarà anche un effetto, come è stato compuntamente osservato, del crollo del principio di autorità nella scuola e del congiunto trionfo di una didattica fondata su quel pernicioso prodotto del buonismo pedagogico che è il culto dei diritti dell’alunno spinto fino all’abrogazione di ogni suo elementare dovere. Ma da dove proviene questo pernicioso miraggio? Proviene dallo spirito del Sessantotto. Che tentò di convertire un’intera generazione (per fortuna riuscendo a corromperne solo una piccola parte) alla pratica della contestazione globale, ossia della sola attività che non richieda, per poter essere esercitata, alcuna conoscenza relativa ai mezzi idonei a conseguire i suoi obiettivi, che in questo caso doveva essere la costruzione di un mondo perfetto. Dal che sembra ragionevole arguire che la vastità di quell’ambizione poté sgorgare soltanto dal potente desiderio di non apprendere alcun mestiere. Salvo quello, naturalmente, conforme alle attitudini di chi, non sapendo fare niente, vorrebbe distruggere tutto. «Proibito proibire», «l’immaginazione al potere», «siate realisti: chiedete l’impossibile», «vogliamo tutto»: questi gli slogan di quella stagione propizia al trionfo della più vanesia tracotanza. Quanto ai suoi principi morali, essi si riducevano all’idea secondo la quale nessuno ha mai colpa di niente, giacché la colpa è sempre di qualcosa che «sta a monte»: della famiglia, della società, del sistema. Bene, gli anni di piombo hanno rivelato l’essenza insieme sanguinaria e derisoria di quei miraggi. Ma le due grandi vittime di quella stagione – il principio di autorità e il comune sentimento del dovere – non si sono più riprese dalla botta che le colpì allora. Di queste vecchie storie i poveri teppisti del bullismo scolastico di oggi naturalmente non sanno niente. Ma a dimostrare che il clima in cui possono esprimere liberamente la loro idiozia è figlio delle conquiste dei loro padri basta questa paginetta di un famoso apologeta delle imprese sovversive di quegli anni: «...a scuola era successo che dopo che l’avevamo cacciato il preside Mastino se n’era andato e i professori si erano dovuti adattare, il loro potere era crollato, avevamo ottenuto le assemblee, avevamo ottenuto tutto, niente più interrogazioni, niente più registri sospensioni giustificazioni eccetera, la scuola era scoppiata in breve tempo, era diventata una scuola aperta, ci veniva gente di tutti i tipi, amici e studenti di altre scuole, operai che non andavano al lavoro, e così la scuola era diventata una fiera, un bazar, ci si giocava a scacchi a carte ci si portava da bere gli spinelli e i professori assistevano impotenti senza osare alzare un dito a tutto quello sfacelo...». Il passo è estratto da un romanzetto di circa trent’anni fa (Gli invisibili, di Nanni Balestrini). Lo sfacelo che vi è evocato è dunque quello nel quale il partito armato poté pescare i suoi eroi. Ma è suppergiù lo stesso in cui il bullismo impunito di oggi può pescarvi i suoi. [di Ruggero Guarini, [email protected], La crisi d’autorità in classe è figlia del ’68, Corriere della sera, 3-1206] 2) Ha suscitato una grande impressione l’aggressione di branco al ragazzo diversamente abile in una scuola di Torino. È duro doverlo ammettere, ma si tratta solo di uno dei tanti episodi di quotidiana violenza che si consumano nelle scuole, ai danni delle persone ma anche delle strutture. …il 78% dei ragazzi che frequentano le scuole elementari e medie, solo nell’ultimo anno, ha fatto i conti con episodi di prevaricazione esercitata da ragazzi nei confronti dei loro coetanei: è il cosiddetto «bullismo». …il 17% ammette di aver minacciato verbalmente almeno una volta, mentre il 14,5% confessa di essere venuto alle mani. …le «bulle» prosperano. Se si sommano i «gregari» agli «spettatori», la percentuale delle bambine è quasi simile a quella dei maschietti: 13,8% contro 14,6%. …tra i ragazzi, i comportamenti violenti o prevaricanti, sono sempre più accettati, tant’è che per il 56% del campione intervistato «nella vita è molto meglio essere furbi e svegli, piuttosto che disciplinati e diligenti»… Quanto agli atti di vandalismo contro le strutture scolastiche, le cose stanno ancora peggio: nell’ultimo anno… 500 scuole (180 al Nord, 95 al centro e 225 al Sud e Isole) sono state allagate, incendiate, infestate da insetti o topi, bombardate o derubate e – secondo il 22% dei ragazzi intervistati – al loro interno si spaccia regolarmente droga: «fumo» nel 75% dei casi, ma anche cocaina (10%). [Raffaello Masci, Nonnismo a scuola per 8 studenti su 10 – La Stampa 17-11-06] 3) Della storia del ragazzo Down maltrattato in aula dai compagni e ripreso in un video rimasto su Google per giorni …colpisce prima di tutto la spavalda certezza di impunità di quei quattro… Impressiona come …non abbiano avuto alcun timore nel mettere in rete a loro prodezza, pur immaginando che le loro facce potrebbero essere facilmente riconosciute. …Nessun padre o maestro, di cui temere il giudizio. Semplicemente, nessuno, e in questo vuoto solo la vanità di vedere il proprio video in un grosso motore di ricerca… Un piccolo filmato ignobile per dire di esistere… L’altro elemento che impressiona e addolora è che …a ridere, e a lasciar fare, erano forse in venti. Quattro mascalzoni, e venti vigliacchi. Una gregarietà che fa forse anche più paura degli spintoni e delle beffe degli altri. Quella massa passiva di ragazzi e ragazze che sta a guardare e non muove un dito, non ha nemmeno l’abietto coraggio di fare del male. …crede di non avere fatto niente non prova dolore, e non può cambiare. …di ogni spiegazione di ciò che è accaduto in quell’aula, forse la peggiore… è che quei ragazzi… dicano che era tutto uno scherzo, che era «per gioco». Per scherzo… Per gioco, ma il gioco dei forti e degli idioti: incapaci di rispettare un uomo… [Marina Corradi, Quella meschina prodezza esibita su Internet – Avvenire 14-11-06] 4) …C’è una logica ferrea che domina la nostra epoca… un’epoca autoritaria, poiché obbliga tutti a pensare più o meno le stesse cose. E cioè che la vita è una specie di sventura casuale in cui l’importante è cavarsela nel miglior modo possibile. E che l’altro può essere uno strumento per il mio gioco. …nel giorno in cui un ministro sancisce che è lecito drogarsi, dobbiamo meravigliarci se lo sballo è un normale obiettivo a cui tendere nelle serate o mattinate senza interesse, vissute a ormone pieno, a mente vuota? …Ci sono aziende da tutti onorate che hanno fatto miliardi inoculando ai ragazzini falsi bisogni di comunicazione informatica; altre che hanno fatto miliardi con musica ossessiva e banalizzante. Sono aziende di adulti, non società per azioni di ragazzini. …Le figure ideali presentate ai ragazzi come campioni non sono forse spesso campioni di capriccio? …Siamo in un’epoca autoritaria, ed ecco davanti ai nostri occhi dei divertimenti da schiavi, dei passatempi da incarcerati, degli sfoghi da condannati. Non si risolve nulla con la sociologia. Né bastano le riforme della scuola. Occorre voler bene. Cioè occorre, per sé e per i propri figli, desiderare la libertà. Quella vera, che fa amare con ardore e tenerezza la vita. … [Davide Rondoni, Scuola, ipocrita chi si scandalizza – Il Tempo 15-11-06] 5) Negli ultimi tempi abbiamo visto gruppi di giovani violentare ragazze, picchiare i loro compagni e poi mettere i film delle loro prodezze su Internet. Episodi di bullismo, si dice. Ma cos’è il bullismo? I maschi hanno sempre cercato di affermarsi sui compagni attraverso la violenza e l’intimidazione. Sono meccanismi primordiali come l’ordine di beccata fra gli uccelli: becca per primo il più forte, poi, via via, fino al più debole, al più spaventato. E fra i ragazzi si sono sempre formati gruppi che mirano al potere, a imporsi sulla massa degli altri. Di solito si raccolgono attorno a un capo particolarmente intraprendente o arrogante o violento. È questo il bullo. Il bullo è il capo di un gruppetto di ragazzi che si sentono come dei guerrieri in una società di imbelli... Arroganti, sprezzanti, schiavizzano i più deboli e se li trascinano dietro, mentre tutti gli altri chinano la testa come pecore. Il bullismo è la forma primordiale di potere. E va combattuto tenendo presente questa sua natura. È inutile l’ammonizione, la sanzione. Il bullo se ne fa vanto. Invece sono efficaci le misure che gli tolgono il pubblico, prima di tutto l’espulsione. Chi è espulso non conta più nulla, non ha più nessuno su cui esercitare il suo fascino. Ma, dal punto di vista sociale, espellere dei ragazzi per poi lasciarli in strada è estremamente dannoso. Sono perciò stati molto bravi i magistrati che hanno mandato i bulli a lavorare in un centro di assistenza ai disabili, insegnando così loro che la società civile non consente al prepotente di opprimere il debole, ma deve aiutarlo. Un altro metodo efficace è quello di porre sotto sequestro i beni della famiglia, perché il bullo quasi sempre gode della complicità dei suoi. Ma la via maestra per evitare il bullismo è un’altra: favorire la competizione di squadra. Per troppo tempo nelle nostre scuole ha prevalso una mentalità - di origine marxista e cattolica - che considera la competizione un male. Si è pensato che la violenza scompaia livellando tutti. Ma non è così. La violenza va sublimata creando squadre in competizione. I nostri ragazzi dovrebbero andare a scuola tutto il giorno e, oltre a star seduti sui banchi, fare lavori, sport, arte, musica, teatro. Ma all’interno di gruppi che si affrontano, che competono. Così in ciascuna squadra i leader emergono in base al loro valore, e tutti sono orgogliosi di partecipare perché si sentono parte di un noi , in cui trovano una identità, ed esprimono se stessi. [di Francesco Alberoni, www.corriere.it/alberoni , Il bullismo si elimina con una scuola competitiva, Corriere della sera, 3-1206] Saggio breve Catastrofi naturali: la scienza dellíuomo di fronte allíimponderabile della Natura! COMPITO IN CLASSE DI ITALIANO/SAGGIO BREVE Sviluppa l'argomento scelto in forma di "saggio breve" o di "articolo di giornale" utilizzando i documenti e i dati che lo corredano. Se scegli la forma del saggio breve, interpreta e confronta i documenti e i dati forniti e su questa base svolgi, argomentandola, la tua trattazione anche se con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Dà al saggio un titolo coerente con la tua trattazione e ipotizzane una destinazione editoriale (rivista specialistica, fascicolo scolastico di ricerca e documentazione, rassegna di argomento culturale, altro). Organizza la trattazione suddividendola in paragrafi, cui dare uno specifico titolo. Se scegli la forme dell'articolo di giornale, individua nei documenti e nei dati forniti uno o più elementi che ti sembrano rilevanti e costruisci su di essi il tuo "pezzo". Dà all'articolo un titolo appropriato e indica il tipo di giornale sul quale ne ipotizzi la pubblicazione (quotidiano, rivista divulgativa, giornale scolastico, altro). Per attualizzare l'argomento puoi riferirti a circostanze immaginarie o reali (mostre, anniversari, convegni o eventi di rilevo). Per entrambe le forme di scrittura non superare le 4-5 colonne di metà foglio protocollo. 4. AMBITO TECNICO-SCIENTIFICO ARGOMENTO: Catastrofi naturali: la scienza dellíuomo di fronte allíimponderabile della Natura! Esame di Stato 2005 DOCUMENTI Natura! Ne siamo circondati e avvolti - incapaci di uscirne, incapaci di penetrare più addentro in lei. Non richiesta, e senza preavviso, essa ci afferra nel vortice della sua danza e ci trascina seco, finché, stanchi, non ci sciogliamo dalle sue braccia. Crea forme eternamente nuove; ciò che esiste non è mai stato; ciò che fu non ritorna - tutto è nuovo, eppur sempre antico. Viviamo in mezzo a lei, e le siamo stranieri. Essa parla continuamente con noi, e non ci tradisce il suo segreto. Agiamo continuamente su di lei, e non abbiamo su di lei nessun potere. Sembra aver puntato tutto sull’ individualità, ma non sa che farsene degli individui. Costruisce sempre e sempre distrugge: la sua fucina è inaccessibile. Il dramma che essa recita è sempre nuovo, perché crea spettatori sempre nuovi. La vita è la sua più bella scoperta, la morte, il suo stratagemma per ottenere molta vita... Alle sue leggi si ubbidisce anche quando ci si oppone; si collabora con lei anche quando si pretende di lavorarle contro... Non conosce passato né avvenire; la sua eternità è il presente... Non le si strappa alcuna spiegazione, non le si carpisce nessun beneficio, ch'essa non dia spontaneamente... È un tutto; ma non è mai compiuta. Come fa oggi, potrà fare sempre. J. W. GOETHE, Frammento sulla natura, 1792 o 1793 Molte sono e in molti modi sono avvenute e avverranno le perdite degli uomini, le più grandi per mezzo del fuoco e dell’acqua... Quella storia, che un giorno Fetonte, figlio del Sole, dopo aver aggiogato il carro del padre, poiché non era capace di guidarlo lungo la strada del padre, incendiò tutto quello che c'era sulla terra ed anch’egli morì fulminato, ha l’apparenza di una favola, però si tratta in realtà della deviazione dei corpi celesti che girano intorno alla terra e che determina in lunghi intervalli di tempo la distruzione, mediante una grande quantità di fuoco, di tutto ciò che c'è sulla terra... Quando invece gli dei, purificando la terra con l’acqua, la inondano... coloro che abitano nelle vostre città vengono trasportati dai fiumi nel mare... Nel tempo successivo, accaduti grandi terremoti e inondazioni, nello spazio di un giorno e di una notte tremenda... scomparve l'isola di Atlantide assorbita dal mare; perciò ancora quel mare è impraticabile e inesplorabile, essendo d’impedimento i grandi bassifondi di fango che formò l’isola nell’inabissarsi. PLATONE, Timeo, 22c-25d passim La violenza assassina del sisma ci pone davanti alla nostra nuda condizione umana e alle nostre responsabilità. Inadeguatezza delle nostre conoscenze, l’insufficienza delle nostre tecnologie Un punto tuttavia - tutto laico - è ineludibile: dobbiamo investire nuove energie sul nesso tra natura e comunità umana. Energie di conoscenza, di tecnologie ma anche di solidarismo non genericamente umanitario, ma politicamente qualificato. G. E. RUSCONI, L’Apocalisse e noi, LA Stamoa, 30/12/2004 Mi fa una certa tenerezza sentire che l’asse terrestre si è spostato. Mi fa tenerezza perché fa della Terra un oggetto più tangibile e familiare. Ce la fa sentire più "casa", piccolo pianeta dal cuore di panna, incandescente, che mentre va a spasso negli spazi infiniti insieme al Sole, gli gira intorno, ruota su se stesso e piroetta intorno al proprio asse - un ferro da calza infilato nel gomitolo del globo - che con la sua inclinazione di una ventina di gradi ci dà il giorno e la notte e l’alternarsi delle stagioni. Non è male ricordarsi ogni tanto che la Terra è grande, ma non infinita; che non vive di vita propria in mezzo al nulla, ma ha bisogno di trovarsi sempre in buona compagnia; che non è un congegno automatico ad orologeria, ma che tutto procede (quasi) regolarmente soltanto per una serie di combinazioni fortunate. La Terra è la nostra dimora, infinitamente meno fragile di noi, ma pur sempre fragile e difesa soltanto dalle leggi della fisica e dalla improbabilità di grandi catastrofi astronomiche Quella dello spostamento dell'asse terrestre è solo una delle tante notizie-previsioni di matrice scientifica... C’è chi dice che a questo evento sismico ne seguiranno presto altri "a grappoli"... Altri infine fanno previsioni catastrofiche sul tempo che sarà necessario per ripristinare certi ecosistemi... Ciò avviene... perché moltissime cose le ignoriamo, soprattutto in alcune branche delle scienze della Terra... La verità è che, eccetto casi particolarmente fortunati, non siamo ancora in condizione di prevedere i terremoti e i maremoti. E. BONCINELLI, Dall’asse distorto ai grappoli sismici. Quando la scienza vuol parlare troppo, Corriere della Sera, 2/1/2005 Il paradosso è questo: i fattori che causano un maremoto... sono gli stessi che, ragionando in tempi lunghi, hanno reso il nostro Pianeta un luogo privilegiato del sistema solare, dove la vita ha potuto svilupparsi ed evolvere. Partiamo da considerazioni banali: gli ingredienti di uno tsunami o maremoto sono due: grandi masse díacqua liquida, cioè líoceano; e, sotto allíoceano, uno strato solido e rigido, la litosfera terrestre, che però si muove. La litosfera che giace sotto gli oceani varia di spessore tra i 10 e gli 80 chilometri; in alcune zone particolari è squassata periodicamente da improvvisi sussulti con spostamenti di masse che possono trasmettere grande energia alle acque sovrastanti e causare il maremoto. Ma perché questi sussulti, perché questa litosfera solida ma viva, vibrante, sempre in movimento...? E poi, perché questi grandi volumi di acqua liquida che coprono i due terzi della nostra Terra? E. BONATTI, Ma è líoceano che ci dà vita, Il Sole 24 Ore, 2/1/2005 Il XX secolo ci ha insegnato che líuniverso è un posto più bizzarro di quanto si immagini... Né líinstabilità dellíatomo, né la costanza della velocità della luce si accordano allo schema classico della fisica newtoniana. Si è aperta una frattura fra ciò che è stato osservato e quanto gli scienziati possono invece spiegare. A livello microscopico i cambiamenti sono improvvisi e discontinui: gli elettroni saltano da un livello energetico allíaltro senza passare per stadi intermedi; alle alte velocità non valgono più le leggi di Newton: la relazione fra forza e accelerazione è modificata, e così pure la massa, le dimensioni e perfino il tempo... La speranza che tutti i fenomeni naturali possano essere spiegati in termini di materia, di forze fondamentali e di variazioni continue è più esile di quanto si creda, anche negli ambiti di ricerca più familiari. Ciò vale per buona parte della fisica e per alcuni aspetti della chimica, scienza che solo nel XIX secolo è divenuta rigorosamente quantitativa, mentre è molto meno vero per la chimica organica e per la biochimica. Scienze della Terra, come la geologia o la meteorologia, in cui la complessità non può essere troppo idealizzata, si basano più su descrizioni e giudizi qualitativi specializzati che su una vera teoria. A. VOODCKOC - M. DAVIS, La teoria delle catastrofi, Milano 1982 Comprendere il mondo, agire sul mondo: fuor di dubbio tali sono gli obiettivi della scienza. In prima istanza si potrebbe pensare che questi due obiettivi siano indissolubilmente legati. Infatti, per agire, non bisogna forse avere una buona intelligenza della situazione, e inversamente, líazione stessa non è forse indispensabile per arrivare ad una buona comprensione dei fenomeni?... Ma l'universo, nella sua immensità, e la nostra mente, nella sua debolezza sono lontani dallíoffrirci sempre un accordo così perfetto: non mancano gli esempi di situazioni che comprendiamo perfettamente, ma in cui ci si trova ugualmente in una completa incapacità di agire; si pensi ad un tizio la cui casa è invasa da un'inondazione e che dal tetto sui cui si è rifugiato vede l'onda che sale o lo sommerge. Inversamente ci sono situazioni in cui si può agire efficacemente senza comprenderne i motivi... quando non possiamo agire non ci resta più che fare buon viso a cattivo gioco e accettare stoicamente il verdetto del destino... Il mondo brulica di situazioni sulle quali visibilmente possiamo intervenire, ma senza sapere troppo bene come si manifesterà líeffetto del nostro intervento. R. THOM, Modelli matematici della morfogenesi, Torino 1985 Le unioni civili COMPITO IN CLASSE DI ITALIANO/SAGGIO BREVE Sviluppa l'argomento scelto in forma di "saggio breve" o di "articolo di giornale" utilizzando i documenti e i dati che lo corredano. Se scegli la forma del saggio breve, interpreta e confronta i documenti e i dati forniti e su questa base svolgi, argomentandola, la tua trattazione anche se con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Dà al saggio un titolo coerente con la tua trattazione e ipotizzane una destinazione editoriale (rivista specialistica, fascicolo scolastico di ricerca e documentazione, rassegna di argomento culturale, altro). Organizza la trattazione suddividendola in paragrafi, cui dare uno specifico titolo. Se scegli la forme dell'articolo di giornale, individua nei documenti e nei dati forniti uno o più elementi che ti sembrano rilevanti e costruisci su di essi il tuo "pezzo". Dà all'articolo un titolo appropriato e indica il tipo di giornale sul quale ne ipotizzi la pubblicazione (quotidiano, rivista divulgativa, giornale scolastico, altro). Per attualizzare l'argomento puoi riferirti a circostanze immaginarie o reali (mostre, anniversari, convegni o eventi di rilevo). Per entrambe le forme di scrittura non superare le 4-5 colonne di metà foglio protocollo. 3. Ambito socio-economico Argomento: le unioni civili Si definiscono unioni civili tutte quelle forme di convivenza fra due persone, legate da vincoli affettivi ed economici, che non accedono volontariamente all'istituto giuridico del matrimonio, o che sono impossibilitate a contrarlo, alle quali gli ordinamenti giuridici abbiano dato rilevanza o alle quali abbiano riconosciuto uno status giuridico. La classe delle unioni civili è molto variegata nel mondo e comprende un'estrema varietà di regole e modelli di disciplina: in particolare, le unioni civili possono riguardare sia coppie di diverso sesso sia coppie dello stesso sesso; il diritto non è rimasto indifferente all'evoluzione dei costumi ed esiste oggi un gran numero di provvedimenti legislativi che disciplinano le nuove unioni. (da Wikipedia) I seguenti paesi non prevedono alcuna legislazione specifica per la regolamentazione delle unioni civili: Albania, Bulgaria, Bielorussia, Bosnia Erzegovina, Cipro, Estonia, Grecia, Italia, Lettonia, Lituania, Malta, Moldavia, Monaco, Montenegro, Polonia, Repubblica di Macedonia, Romania, Russia, San Marino, Serbia, Slovacchia, Turchia, Ucraina, Vaticano. (da Wikipedia) L'Italia non ha attualmente una legislazione effettiva per le unioni civili. Nel febbraio 2007 è stato proposto dal Governo un disegno di legge che riconosce le unioni di fatto, approvato dal Consiglio dei Ministri. I primi disegni di legge in proposito furono presentati nel 1986, grazie all'"Interparlamentare donne Comuniste" e ad Arcigay (associazione per i diritti degli omosessuali), la prima proposta di legge (mai calendarizzata) fu presentata da Alma Agata Cappiello, avvocato e parlamentare socialista, nel 1988. Dagli anni Novanta è aumentato il numero di proposte di legge per disciplinare le unioni civili presentate sia alla Camera che al Senato, così come sono diventati pressanti gli inviti del Parlamento Europeo alla parificazione dei diritti di coppie gay e coppie eterosessuali. Sin dall'inizio, il dibattito politico ha registrato da parte della Chiesa cattolica forti obiezioni ed aspre critiche all'adozione di una legislazione per le unioni civili. È attualmente in discussione alla Camera dei Deputati un disegno di legge di Franco Grillini, che richiama i Pacs francesi, teso a regolamentare le unioni anche tra individui dello stesso sesso. A livello locale, il movimento LGBT, ha chiesto in diverse città italiane di istituire registri delle unioni civili. La registrazione anagrafica della convivenza ha solo un significato simbolico, a meno che il singolo Comune non decida di aggiungere al valore simbolico dell'unione diritti reali (ad esempio, accesso agli alloggi popolari). [Ö] Oltre che eccezioni a livello geografico esistono anche delle eccezioni per alcune categorie di persone. I partner di giornalisti e onorevoli, anche se non sposati, possono usufruire del trattamento sanitario del partner appartenente a queste categorie, inoltre per gli onorevoli è possibile lasciare al proprio partner la pensione di reversibilità, anche se tra di loro non sussiste alcun legame matrimoniale. L'8 febbraio 2007 il governo italiano ha approvato un nuovo disegno di legge che prevede i riconoscimenti delle unioni di fatto, non sotto la denominazione comune di PACS, ma bensì di DICO. Tale disegno deve ancora essere sottoposto al voto parlamentare. Visti i problemi numerici al Senato, ed alcuni problemi di ordine tecnico giuridico, un comitato ristretto, della commissione giustizia che ha come relatore il senatore Cesare Salvi (Sinistra Democratica), ha elaborato una nuova proposta di legge sul CUS (contratto di unione solidale). Questa proposta di legge, aperta a tutte le coppie etero e gay, verrebbe stipulata davanti al giudice di pace o dal notaio. Quest'ultimo comunicherebbe l'atto al giudice di pace, dove verrebbe trascritto in un pubblico registro. Questa nuova soluzione è il risultato di un lavoro su tutte le proposte di legge presentate al Senato in questa legislatura, compreso il ddl del governo sui Dico, ed in particolare sulla proposta di Biondi. Si prevede la votazione in aula al Senato nei primi mesi del 2008. [Ö] In Olanda il matrimonio è aperto alle coppie dello stesso sesso dal 2001. Per quanto riguarda le unioni civili, già dal 1 gennaio 1998 la legge 5 luglio 1997 permetteva alle coppie dello stesso sesso, e di sesso diverso di registrarsi in appositi registri comunali delle unioni civili e ottenere gli stessi diritti delle coppie sposate: - i partner sono obbligati alla fedeltà, aiuto e reciproca assistenza - sono obbligati a condividere la responsabilità per la cura e mantenimento dei minori - vi è obbligo di convivenza - a meno che non dispongano altrimenti si instaura un rigoroso sistema di comunione universale dei beni - sui partner grava reciproco obbligo di mantenimento - ogni partner ha il diritto di amministrare i beni che costituiscono il suo apporto alla comunione - vi è responsabilità solidale per i debiti contratti in comune - vi sono diritti di successione analoghi a quelli del matrimonio - i partner possono usare il nome dell'altro L'unione registrata si scioglie per la morte di uno dei partner, per assenza o scomparsa di uno dei partner o per provvedimento di scioglimento del giudice. In caso di separazione è necessario prevedere l'eventuale corresponsione di alimenti al partner che non avesse risorse sufficienti. Dal 1° luglio 1999, inoltre, è entrata in vigore una legge danese che autorizza il partner di una coppia registrata ad adottare il figlio dell'altro partner. Il dibattito sulle unioni incomincia in Olanda nel 1993 con la presentazione di un disegno di legge che non avrebbe consentito la registrazione alle coppie omosessuali sebbene un rapporto del 1991 prevedesse l'introduzione di un modello aperto a tutte le coppie. Nel 1995 si decise di avvicinare l'istituto il più possibile al matrimonio. Nel 1996 gruppi di pressione del movimento gay argomentando che l'unione così come concepita non garantiva l'uguaglianza portò una maggioranza esigua alla Seconda Camera a votare una mozione sul tema. Il Consiglio istituì la seconda commissione Kortmann per esaminare le conseguenze sul diritto internazionale privato del matrimonio omosessuale. Nel 1997 la commissione sostenne la necessità di potenziare la disciplina giuridica della relazione tra i partner e i figli dell'altro partner. Dal 1979, infine, erano riconosciuti diritti minimi su tasse, immigrazione, reversibilità delle pensione ecc. alle coppie dello stesso sesso coabitanti. (da Wikipedia) La Chiesa insegna che il rispetto verso le persone omosessuali non può portare in nessun modo all'approvazione del comportamento omosessuale oppure al riconoscimento legale delle unioni omosessuali. Il bene comune esige che le leggi riconoscano, favoriscano e proteggano l'unione matrimoniale come base della famiglia, cellula primaria della società. Riconoscere legalmente le unioni omosessuali oppure equipararle al matrimonio, significherebbe non soltanto approvare un comportamento deviante, con la conseguenza di renderlo un modello nella società attuale, ma anche offuscare valori fondamentali che appartengono al patrimonio comune dell'umanità. La Chiesa non può non difendere tali valori, per il bene degli uomini e di tutta la società. (Joseph Ratzinger, Considerazioni circa i progetti di riconoscimento legale delle unioni tra persone omosessuali) Siamo ancora in attesa di un argomento, di un solo argomento consistente, a favore del riconoscimento legale dei PACS. Un breve ragionamento, assolutamente laico, potrà convincerci di quanto appena detto. Le coppie di fatto si dividono in due categorie: quelle che non vogliono e quelle che non possono sposarsi. Delle prime, ragionando in linea di stretto principio, non solo è opportuno, ma è doveroso che il diritto non si occupi: l'intenzione dei conviventi (apprezzabile o meno che sia sul piano strettamente morale) è proprio quella - pur potendolo fare - di non legarsi giuridicamente e non si vede proprio perché la legge dovrebbe far loro la "violenza" di considerarle comunque legate, sia pure attraverso un labile PACS, contro la loro volontà. Si osserva: ma queste coppie escludono solo il matrimonio "tradizionale", non altre forme di riconoscimento giuridico; se chiedono l'istituzione del PACS è proprio perché vorrebbero usufruire di alcuni diritti (in genere di carattere economico), che non sono attualmente riconosciuti se non alle coppie sposate. Ma la ragione per la quale tali diritti non sono loro riconosciuti è che esse non hanno l'intenzione di assumere quei doveri che sono parte essenziale dell'istituto matrimoniale. Non si può, in buona sostanza, non valutare se non come parassitaria e quindi indebita l'intenzione di coloro che pretendono un riconoscimento pubblico della loro convivenza per ottenere diritti senza doveri. (Francesco D'Agostino, Riconoscere le convivenze?, "líOsservatore Romano", 14 gennaio 2006) Con i progetti di legge in materia presentati da tempo anche al Parlamento italiano non ci si propone comunque di modificare né la concezione positiva del matrimonio nel diritto italiano, né quella so-ciologica della famiglia, che nessuna legge potrà mai di per sé modifi-care, ma solo di regolare il caso delle coppie omosessuali stabilmente conviventi che lo desiderino sulla base della piena parità di trattamen-to con quanto disposto, limitatamente ai rapporti fra i coniugi, nel ma-trimonio, e consentendo agli interessati la medesima libertà di scelta. (Franco Grillini, Omosessuali e diritti) Compiti estivi classe 1 L.Cl A Latino Ripasso di tutte le strutture grammaticali studiate durante l’anno. Tradurre e analizzare le seguenti versioni tratte dal libro degli esercizi: B77 pag 111 B78 pag. 112 B88 pag. 119 B99 pag. 126 B107A pag. 131 B107B pag. 131 B108 pagg. 131-132 B122A pag.143 B122B pag.143 Compiti estivi di Italiano. Classe 1 L Cl A Analisi testuale scritta dei seguenti testi tratti dal manuale di letteratura in uso alla classe: Petrarca: Sonetto LXI pag. 440 + domande relative al laboratorio di scrittura Sonetto CCLXVII pag. 474 + domande relative al laboratorio di scrittura Boccaccio: Tancredi e Ghismunda pag. 611 + domande relative al laboratorio di scrittura Nastagio degli Onesti, pag. 626 + domande relative al laboratorio di scrittura Conclusioni dell’autore , pag. 680 + domande relative al laboratorio di scrittura Lettura integrale dei seguenti testi: La Mandragola di N. Machiavelli Le Cosmicomiche di I. Calvino