Autonome Provinz
Bozen-Südtirol
Provincia Autonoma di
Bolzano-Alto Adige
GIOVANI ED IMPRESA A B OLZANO
RICOGNIZIONE ED OTTIMIZZAZIONE DI FONTI E DATI SULLA
STRUTTURA OCCUPAZIONALE NELLA PROVINCIA AUTONOMA
DI B OLZANO
R APPORTO DI FASE 1
Roma, dicembre 2002
CENSIS
ARKOS S.R.L.
USEB
INDICE
Premessa
1. Il mercato del lavoro a Bolzano
1.1. Popolazione e lavoro: un'analisi a livello di Sistemi
Locali del Lavoro (SLL)
1.2. La Struttura del mercato del lavoro altoatesino. È
l'agricoltura
il
principale
bacino
dell'imprenditorialità?
1.3. La qualità nella piena occupazione
1.4. Gli aspetti dinamici del mercato del lavoro:
crescono gli indipendenti diminuisce l'occupazione
giovanile
1.5. Appendice statistica
2. Il quadro di coerenza fra il territorio e le politiche di
sviluppo delle risorse umane provinciali
2.1. Punti di forza e punti di debolezza del mercato del
lavoro altoatesino
2.2. Il Programma Operativo della Provincia (obiettivo
3 del FSE)
2.3. Il Piano Pluriennale 2000-2006 e gli altri strumenti
di politica del lavoro
2.4. L’imprenditorialità giovanile: una rassegna degli
interventi previsti a livello nazionale
Pag.
1
“
3
“
4
“
“
20
36
“
“
42
54
“
59
“
59
“
61
“
65
“
69
12129_2002
Rapporto di fase 1
P REMESSA
Il presente rapporto costituisce il primo prodotto del progetto di ricerca
“Giovani e impresa a Bolzano” e l’esito della prima fase di attività dell’ATI
Censis-Arkos-USEB prevista dalla programmazione dei lavori concordata
con la Provincia Autonoma di Bolzano e con il Servizio FSE.
In sintesi gli obiettivi del progetto pongono in primo piano la necessità di
verificare l’attitudine dell’offerta di lavoro altoatesina
intraprendere
iniziative di lavoro autonomo e a individuare le motivazioni e le
caratteristiche di tale percorso all’interno di un territorio che presenta aspetti
e qualità specifiche.
Nella prima parte del rapporto viene infatti avviata una ricognizione dei
principali
elementi
strutturali
che
determinano
l’andamento
dell’occupazione provinciale e che verranno in seguito approfondite e
meglio dettagliate nelle fasi di analisi di campo e attraverso alcuni focus
group e un delphi.
In questa ricognizione si è scelto di operare su dati relativi ai sistemi locali
del lavoro e anche a livello comunale al fine di permettere poi, nelle fasi
successive, una maggiore aderenza alla reale situazione economica e
produttiva delle diverse aree territoriali che compongono la provincia.
In ogni caso sono stati da subito presi in considerazione tre aspetti che già
possono essere identificati come elementi distintivi del mercato del lavoro
altoatesino, e cioè:
-
presenza del lavoro agricolo svolto in forma autonoma, inteso come
espressione di una forte tradizione culturale e sociale della provincia;
-
relazione fra piena occupazione e stabilità dell’occupazione, attraverso
un’analisi aggiornata del lavoro atipico e stagionale;
-
linee di tendenza delle componenti dell’offerta di lavoro, calate in un
contesto in cui emergono sullo sfondo i fenomeni dell’invecchiamento
della popolazione, l’ingresso di lavoratori esterni al territorio provinciale,
un tendenziale peggioramento della situazione economica nazionale e il
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1
12129_2002
Rapporto di fase 1
potenziale di competizione che potrà provenire da altre aree dell’Europa
in forza dell’allargamento ai paesi dell’Est.
Nella seconda parte del rapporto viene invece riportata una rassegna dei
principali strumenti normativi e di intervento che prevedono la facilitazione
e l’incentivazione alla scelta del lavoro autonomo e imprenditoriale, con
particolare attenzio ne alla componente giovanile dell’offerta di lavoro.
In questa sezione si è cercato di collegare gli obiettivi di sviluppo delle
risorse umane provinciali, descritti nel P.O. e nel Piano Pluriennale della
Provincia (e che fra l’altro prevedono misure specifiche al supporto
dell’attività imprenditoriale e dei giovani che vogliono avviare un’attività
produttiva autonoma) con gli strumenti presenti a livello nazionale, che
hanno in qualche modo già sperimentato le opportunità e i rischi che si
celano dietro le diverse tipologie di intervento in questo campo.
Anche in questa parte si è scelto di adottare un approccio ancora descrittivo
e non valutativo, in quanto proprio le valutazioni della coerenza fra
caratteristiche dell’offerta di lavoro altoatesina e gli interventi già scelti e
programmati per il sostegno dell’attività imprenditoriale dei giovani
costituiranno l’esito finale e principale delle fasi di approfondimento del
progetto.
Tutti questi elementi che qui sono appena accennati costituiranno il
materiale di base per le fasi successive, dove questi temi saranno oggetti di
analisi e di confronto con esperti locali e alcuni gruppi rappresentativi delle
varie componenti dell’occupazione e delle persone ancora coinvolte nei
processi formativi, sia a livello superiore che a livello universitario.
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1.
Rapporto di fase 1
IL MERCATO DEL LAVORO A B OLZANO
La presente sezione è stata concepita per raccogliere e sistematizzare dati ed
informazioni relativi al mercato del lavoro della Provincia Autonoma di
Bolzano, al fine di analizzare struttura dinamiche e qualità dell'occupazione.
Questa attività di ricognizione, su fonti e dati, come l'intero rapporto di cui
fa parte, deve essere intesa come propedeutica e di indirizzo per le
successive fasi progettuali centrate principalmente su indagini di campo.
La sezione si suddivide in quattro parti principali:
- Popolazione e lavoro: un'analisi a livello di Sistemi Locali del Lavoro
(SLL): sono stati elaborati indicatori sul mercato del lavoro e sul tessuto
produttivo per ciascun SLL presente nella provincia altoatesina, al fine di
tracciare una mappatura subprovinciale dei principali indicatori del
mercato del lavoro;
- La struttura del mercato del lavoro altoatesino. È l’agricoltura il
principale bacino del’imprenditorialità?: si è proceduto ad analizzare la
distribuzione degli occupati per settore di attività economica e per
posizione nella professione rispetto al complesso degli occupati e degli
occupati indipendenti e dipendenti per settore di attività economica;
- La qualità nella piena occupazione: questo aspetto è stato esaminato
prendendo in considerazione, rispetto al totale degli occupati, l’universo
dei cosiddetti atipici, ovvero tutti i lavoratori che non sono né dipendenti
a tempo pieno e indeterminato né autonomi, (lavoratori flessibili
tradizionali a tempo parziale e a tempo determinato, giovani con
contratto di formazione lavoro e di apprendistato, lavoratori interinali e
parasubordinati o collaboratori coordinati e continuativi).
- Gli aspetti dinamici del mercato del lavoro crescono gli indipendenti
diminuisce l’occupazione giovanile: in questa parte, infine sono stati
compiuti dei confronti temporali sull'andamento dell’occupazione tra il
2000 ed il 2001, nonché analizzati tassi di attività della popolazione e di
disoccupazione .
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Rapporto di fase 1
1.1. Popolazione e lavoro: un'analisi a livello di Sistemi
Locali del Lavoro (SLL)
I SLL in dottrina sono definiti come "...un insieme di località interagenti
attraverso una consistente quantità di spostamenti giornalieri per motivi di
lavoro che formano un'entità territoriale relativamente autocontenuta"1 .
Questa scala di rappresentazione ha il vantaggio di suddividere il territorio
provinciale altoatesino in entità subprovinciali più omogenee al loro interno
sotto il profilo economico e di attribuire va lenza di sintesi territoriale agli
indicatori socioeconomici di volta in volta utilizzati per leggere ed
interpretare il contesto di riferimento.
Nella tabella 1 sono stati raggruppati indicatori sul mercato del lavoro (che
saranno analizzati più in dettaglio nelle sezioni successive), rielaborando su
base SLL dati Istat relativi all'anno 2000. Comparando i tassi medi di
attività (58,1%) e di disoccupazione (2,1%) provinciali con i valori medi
nazionali, risulta immediatamente evidente il differenziale rispettivamente
di oltre 10 ed 8 punti percentuali a vantaggio della provincia di Bolzano.
La lettura trasversale di tali tassi fa trasparire pertanto una diffusa situazione
di piena occupazione in cui è evidente l'effetto di traino provocato dalla
bassa disoccupazione, il quale spinge a porsi sul mercato del lavoro anche
quei sottogruppi di popolazione inizialmente non forze lavoro,
incrementando sensibilmente lo stesso tasso di attività della popolazione
(graf. 1).
I tassi di disoccupazione dei singoli SLL oscillano tra il valore minimo di
2,4% del SLL di Bolzano ed il valore massimo di 2,9% registrato nei SLL di
Campo Tures, Merano, Naturno e San Martino in Passiria. Da parte sua il
tasso di attività è massimo nel SLL di San Martino in Passiria (59,6%) e
minimo nel SLL di Merano (55,0%).
Il tessuto produttivo locale si caratterizza per essere per un'elevata densità di
unità locali ogni mille abitanti pari a 106,4‰ (tab. 2), tenuto conto che in
1
Cfr. Hagerstrand T. What about People in Regional science?, Paper of Regional Science
Association, XXIV, 7 - 21, 1969)
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Rapporto di fase 1
Italia tale valore è pari al 73,5‰ e che nella ripartizione geografica del
Nord-Est, a cui la provincia appartiene, è pari a 87,8‰.
Assumendo come valore soglia 100 unità locali per 1000 abitanti, su 16 SLL
solo 6 stanno al di sotto di tale rapporto, mentre tutti gli altri si collocano al
di sopra:
- Silandro 85,3‰
- Campo Tures 89,7‰
- San Martino in Passiria 92,8‰
- Bressanone 94,0‰
- Brunico 97,1‰
- Naturno 99,3‰
Il settore di attività in cui si concentra il maggior numero di unità locali è
univocamente quello dei servizi (graf. 2)
Anche il numero di addetti per 1000 abitanti segnala in proposito a livello
provinciale un elevato tasso di densità (428,8‰), superiore a quello della
ripartizione geografica del Nord-Est (418,4‰) (tab.3). Il differenziale tra il
valore medio nazionale (333,4‰) e quello della provincia, per contro, resta
parimenti elevato.
Assumendo questa volta come valore soglia 400 unità per 1000 abitanti, su
16 SLL 9 restano al di sotto di tale percentuale, mentre gli altri si collocano
al di sopra:
- Campo Tures 328,9‰
- Nova Ponente 336,1‰
- Vipiteno 355,4‰
- Castelrotto 358,2‰
- Malles Venosta 374,6‰
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Rapporto di fase 1
- Naturno 379,1‰
- Egna 383,7‰
- San Martino in Passiria 384,4‰
- Bressanone 394,8‰
Rispetto ai quattro settori di attività economica considerati (industria,
commercio, servizi, istituzioni) quelli a maggiore densità di addetti sono in
ordine:
- i servizi in 9 SLL (Badia, Bolzano, Castelrotto, Malles Venosta, Merano,
Nova Ponente, Ortisei, San Candido, Silandro);
- l'industria in 6 SLL (Bressanone, Brunico, Campo Tures, Egna, Naturno,
San Martino in Passiria);
- le istituzioni in un solo SLL (Silandro) (graf. 3).
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6
Tab. 1 - Popolazione di 15 anni e oltre per condizione lavorativa e tassi di occupazione, disoccupazione e di attività per Sistema
Locale del Lavoro (v.a.), anno 2000*
Provincia di
appartenenza
Bolzano
Trento
Denominazione SLL
Badia
Bolzano
Bressanone
Brunico
Campo Tures
Castelrotto
Egna
Malles Venosta
Merano
Naturno
Nova Ponente
Ortisei
San Candido
San Martino in Passiria
Silandro
Vipiteno
Totale provincia
Bleggio Inferiore
Borgo Valsugana
Canazei
Cavalese
Cles
Fiera di Primiero
Fondo
Levico Terme
Male'
Mezzolombardo
Moena
Peio
Pinzolo
Predazzo
Riva del Garda
Rovereto
Storo
Tione di Trento
Trento
Totale provincia
Trentino Alto Adige
Nord-Est
Italia
Forze di lavoro
Persone in
Occupati
cerca di
occupazione
4.405
73.287
20.392
15.169
5.665
4.740
9.688
6.756
31.498
4.152
2.348
4.914
6.583
3.799
6.745
7.630
214.966
3.238
11.042
2.724
5.914
9.696
4.228
4.211
5.945
3.894
11.375
1.483
2.749
3.272
2.536
20.976
36.908
4.938
5.742
72.518
204.001
418.966
4.613.162
21.079.775
Totale
124
4.529
1.822
75.109
517
20.909
412
15.581
168
5.833
135
4.875
246
9.934
198
6.954
946
32.444
122
4.274
66
2.414
138
5.052
189
6.772
115
3.914
188
6.933
220
7.850
4.577
219.543
89
3.327
305
11.347
75
2.799
162
6.076
268
9.964
117
4.345
116
4.327
160
6.105
111
4.005
315
11.690
41
1.524
82
2.831
90
3.362
70
2.606
634
21.610
1.042
37.950
161
5.099
159
5.901
2.157
74.675
7.093
211.094
11.670
430.637
183.995
4.797.158
2.494.929 23.574.704
Non Forze di
lavoro
Popolazione
con più di 15
anni
Tasso
di
attività
3.404
59.939
14.712
10.942
4.082
3.478
7.514
5.189
26.521
3.145
1.820
3.791
5.116
2.656
4.969
5.617
158.462
2.895
9.701
1.982
5.023
8.481
3.774
3.980
4.935
3.348
9.546
1.186
2.275
2.677
2.110
17.703
32.426
4.427
5.076
61.953
185.794
344.255
4.379.001
25.342.722
7.933
135.048
35.621
26.523
9.915
8.353
17.448
12.143
58.965
7.419
4.234
8.843
11.888
6.570
11.902
13.467
378.005
6.222
21.048
4.781
11.099
18.445
8.119
8.307
11.040
7.353
21.236
2.710
5.106
6.039
4.716
39.313
70.376
9.526
10.977
136.628
396.887
774.892
9.176.159
48.917.427
57,1
55,6
58,7
58,7
58,8
58,4
56,9
57,3
55,0
57,6
57,0
57,1
57,0
59,6
58,3
58,3
58,1
53,5
53,9
58,5
54,7
54,0
53,5
52,1
55,3
54,5
55,0
56,2
55,4
55,7
55,3
55,0
53,9
53,5
53,8
54,7
53,2
55,6
52,3
48,2
Tasso di
Tasso di
occupazione disoccupazione
55,5
54,3
57,2
57,2
57,1
56,7
55,5
55,6
53,4
56,0
55,5
55,6
55,4
57,8
56,7
56,7
56,9
52,0
52,5
57,0
53,3
52,6
52,1
50,7
53,8
53,0
53,6
54,7
53,8
54,2
53,8
53,4
52,4
51,8
52,3
53,1
51,4
54,1
50,3
43,1
2,7
2,4
2,5
2,6
2,9
2,8
2,5
2,8
2,9
2,9
2,7
2,7
2,8
2,9
2,7
2,8
2,1
2,7
2,7
2,7
2,7
2,7
2,7
2,7
2,6
2,8
2,7
2,7
2,9
2,7
2,7
2,9
2,7
3,2
2,7
2,9
3,4
2,7
3,8
10,6
La somma dei dati per Sll può divergere dal corrispondente valore provinciale e/o regionale in quanto la definizione di Sll non
necessariamente rispecchia i confini geografici amministrativi
NOTA: I Comuni di Senale San Felice, Lauregno e Proves sono in provincia di Bolzano ma appartengono a sistemi locali di Trento
Fonte: elaborazione Censis su dati Istat
Graf. 1 - Tasso di occupazione, disoccupazione e di attività per Sistemi Locali del Lavoro della provincia di Bolzano (val.%) ,
anno 2000
70
60
58,7
57,1
55,5
58,8
58,7
58,4
56,9
57,3
55,6
54,3
57,6
59,6
57,0
57,1
55,0
57,2
57,2
57,1
56,7
55,5
56,0
55,6
53,4
50
57,8
55,6
55,5
57,0
55,4
58,3
58,3
56,7
56,7
40
30
20
10
Tasso di disoccupazione
Fonte: elaborazione Censis su dati Istat
2,9
2,7
2,8
Vipiteno
2,8
Silandro
2,7
San Candido
2,7
Ortisei
Egna
Castelrotto
Campo Tures
2,9
San Martino in
Passiria
Tasso di occupazione
Brunico
Bressanone
Bolzano
Badia
Tasso di attività
2,9
2,8
2,5
Nova Ponente
2,8
Naturno
2,9
2,6
2,5
Merano
2,4
Malles Venosta
2,7
0
Tab. 2 Censimento Industria e Servizi - I Sll della provincia di Bolzano – Unità Locali per settori di attività economica (v.a e valore pro capite), anno 2001* (1)
Denominazione SLL
Comune
Industria
Badia
Bolzano
Bressanone
Badia - Abtei
Corvara in Badia - Corvara
Marebbe - Enneberg
San Martino in Badia - St. Martin in Thurn
La Valle - Wengen
Totale Sll
Andriano - Andrian
Appiano sulla strada del vino - Eppan an der Weinstrasse
Bolzano - Bozen
Bronzolo - Branzoll
Caldaro sulla strada del vino - Kaltern an der Weinstrasse
Cornedo all'Isarco - Karneid
Laives - Leifers
Meltina - Moelten
Nalles - Nals
Renon - Ritten
San Genesio Atesino - Jenesien
Sarentino - Sarntal
Terlano - Terlan
Tires - Tiers
Vadena - Pfatten
Totale Sll
Bressanone - Brixen
Chiusa - Klausen
Fortezza - Franzensfeste
Funes - Villnoess
Luson - Luesen
Naz-Sciaves - Natz-Schabs
Rio di Pusteria - Muehlbach
Rodengo - Rodeneck
Vandoies - Vintl
Varna - Vahrn
Villandro - Villanders
Velturno - Feldthurns
Totale Sll
101
11
79
93
38
322
18
232
1697
57
131
49
285
49
27
172
76
214
52
28
15
3.102
276
92
13
51
35
64
51
15
88
54
73
82
894
Unità locali
Commercio Servizi
91
68
36
21
14
230
13
299
3020
46
172
28
382
16
33
78
31
59
103
13
11
4.304
470
112
15
21
5
29
33
8
28
54
19
25
819
380
325
241
62
69
1.077
47
471
4603
49
343
152
355
51
65
259
60
199
156
57
22
6.889
733
163
44
135
50
77
192
53
62
129
58
60
1.756
Istituzioni
62
16
55
38
23
194
23
166
1200
38
105
66
119
30
18
103
59
83
75
31
12
2.128
240
87
28
57
20
51
66
18
44
60
28
31
730
Totale
634
420
411
214
144
1.823
101
1168
10520
190
751
295
1141
146
143
612
226
555
386
129
60
16.423
1719
454
100
264
110
221
342
94
222
297
178
198
4.199
Unità locali per 1000 abitanti
Industria Commercio Servizi
Istituzioni
33,5
8,7
29,4
55,0
30,8
32,6
22,8
18,4
18,2
24,8
19,1
15,8
18,7
33,8
16,9
24,6
28,1
32,3
14,5
31,8
17,8
19,5
15,3
19,9
14,6
21,4
24,0
26,3
19,3
13,0
28,4
15,1
39,8
32,3
20,0
30,2
53,7
13,4
12,4
11,4
23,3
16,5
23,6
32,4
20,1
25,1
9,0
25,1
11,0
20,6
11,1
11,5
8,9
28,8
14,8
13,0
27,1
26,1
24,2
16,8
8,8
3,4
11,9
12,5
6,9
9,0
15,1
10,4
9,8
18,3
126,0
256,7
89,8
36,7
56,0
108,9
59,5
37,3
49,5
21,4
50,0
48,9
23,3
35,2
40,6
37,0
22,2
30,1
43,6
64,8
26,1
43,4
40,7
35,3
49,3
56,7
34,3
31,7
72,6
45,8
20,0
36,0
31,6
23,6
39,3
20,6
12,6
20,5
22,5
18,7
19,6
29,1
13,1
12,9
16,6
15,3
21,2
7,8
20,7
11,3
14,7
21,9
12,5
20,9
35,2
14,2
13,4
13,3
18,8
31,4
24,0
13,7
21,0
25,0
15,6
14,2
16,7
15,3
12,2
16,3
Totale
210,1
331,8
153,1
126,6
116,8
184,3
127,8
92,4
113,0
82,8
109,5
94,8
74,9
100,7
89,4
87,4
83,7
83,8
107,8
146,6
71,2
103,5
95,3
98,2
112,1
111,0
75,5
90,9
129,3
81,2
71,5
82,8
97,1
77,9
94,0
(segue)
(segue tab. 2)
Denominazione SLL
Comune
Industria
Brunico
Campo Tures
Castelrotto
Egna
Malles Venosta
Brunico - Bruneck
Chienes - Kiens
Falzes - Pfalzen
Gais - Gais
Perca - Percha
Rasun Anterselva - Rasen-Antholz
San Lorenzo di Sebato - St. Lorenzen
Terento - Terenten
Valdaora - Olang
Totale Sll
Campo Tures - Sand in Taufers
Predoi - Prettau
Selva dei Molini - Muehlwald
Valle Aurina - Ahrntal
Totale Sll
Barbiano - Barbian
Castelrotto - Kastelruth
Fiè allo Sciliar - Voels am Schlern
Totale Sll
Aldino - Aldein
Anterivo - Altrei
Cortaccia sulla strada del vino - Kurtatsch an der Weinstrasse
Cortina sulla strada del vino - Kurtinig an der Weinstrasse
Egna - Neumarkt
Magrè sulla strada del vino - Margreid an der Weinstrasse
Montagna - Montan
Ora - Auer
Salorno - Salurn
Termeno sulla strada del vino - Tramin an der Weinstrasse
Trodena - Truden
Totale Sll
Curon Venosta - Graun im Vinschgau
Glorenza - Glurns
Malles Venosta - Mals
Prato allo Stelvio - Prad am Stilfser Joch
Sluderno - Schluderns
Stelvio - Stilfs
Tubre - Taufers im Muenstertal
Totale Sll
210
52
11
27
21
71
48
30
42
512
101
4
16
107
228
43
179
65
287
44
4
43
15
106
27
40
61
78
65
19
502
36
27
66
78
27
23
14
271
Unità locali
Commercio Servizi
425
33
25
26
16
24
53
8
44
654
83
3
11
53
150
15
125
34
174
12
4
19
7
137
22
21
89
72
55
12
450
26
16
54
60
24
28
9
217
700
71
102
103
40
148
151
65
172
1.552
251
28
39
231
549
49
495
133
677
59
17
50
10
191
37
58
135
77
146
31
811
180
38
187
118
55
134
30
742
Istituzioni
235
33
23
35
18
55
40
20
34
493
54
19
24
98
195
25
82
44
151
24
20
47
18
96
30
26
83
50
44
23
461
72
15
93
49
22
38
17
306
Totale
1570
189
161
191
95
298
292
123
292
3.211
489
54
90
489
1.122
132
881
276
1.289
139
45
159
50
530
116
145
368
277
310
85
2.224
314
96
400
305
128
223
70
1.536
Unità locali per 1000 abitanti
Industria Commercio Servizi
Istituzioni
15,6
19,7
4,9
9,4
16,0
26,2
13,9
19,1
15,0
15,5
20,7
6,3
11,0
19,3
18,2
28,2
29,9
21,6
27,3
26,6
10,3
20,6
25,2
24,4
22,9
27,0
20,2
26,5
20,4
19,8
23,0
15,1
30,5
13,6
24,8
14,6
17,6
14,7
17,6
31,5
12,5
11,1
9,1
12,2
8,9
15,4
5,1
15,7
19,8
17,0
4,7
7,5
9,6
12,0
9,8
20,9
11,3
16,5
7,2
10,3
9,1
11,8
31,6
18,6
14,2
29,4
24,5
17,2
12,5
20,6
10,9
18,1
11,2
19,1
13,0
21,4
9,5
14,1
51,9
26,9
45,2
36,0
30,5
54,7
43,9
41,3
61,5
46,9
51,4
44,2
26,8
41,8
43,9
32,2
82,7
44,1
64,3
35,6
43,9
24,0
16,8
44,0
31,3
39,1
44,6
26,2
45,7
32,3
37,1
75,5
43,0
38,6
37,6
29,7
102,5
31,6
48,3
17,4
12,5
10,2
12,2
13,7
20,3
11,6
12,7
12,2
14,9
11,1
30,0
16,5
17,7
15,6
16,4
13,7
14,6
14,3
14,5
51,7
22,6
30,3
22,1
25,4
17,5
27,4
17,0
13,8
24,0
21,1
30,2
17,0
19,2
15,6
11,9
29,1
17,9
19,9
Totale
116,5
71,5
71,3
66,7
72,4
110,2
84,9
78,2
104,4
97,1
100,1
85,2
61,8
88,4
89,7
86,6
147,1
91,5
122,4
83,9
116,3
76,3
84,0
122,2
98,2
97,8
121,7
94,2
97,1
88,5
101,8
131,8
108,6
82,7
97,1
69,1
170,6
73,7
100,0
(segue)
(segue tab. 2)
Denominazione SLL
Comune
Industria
Merano
Naturno
Nova Ponente
Ortisei
San Candido
Avelengo - Hafling
Caines - Kuens
Cermes - Tscherms
Gargazzone - Gargazon
Lagundo - Algund
Lana - Lana
Marlengo - Marling
Merano - Meran
Parcines - Partschins
Postal - Burgstall
Rifiano - Riffian
San Pancrazio - St. Pankraz
Scena - Schenna
Tesimo - Tisens
Tirolo - Tirol
Ultimo - Ulten
Verano - Voeran
Totale Sll
Castelbello-Ciardes - Kastelbell-Tschars
Naturno - Naturns
Plaus - Plaus
Senales - Schnals
Totale Sll
Nova Levante - Welschnofen
Nova Ponente - Deutschnofen
Totale Sll
Laion - Lajen
Ortisei - St. Ulrich
Ponte Gardena - Waidbruck
Santa Cristina Valgardena - St. Christina in Groeden
Selva di Val Gardena - Wolkenstein in Groeden
Totale Sll
Braies - Prags
Dobbiaco - Toblach
Monguelfo - Welsberg
San Candido - Innichen
Sesto - Sexten
Valle di Casies - Gsies
Villabassa - Niederdorf
Totale Sll
31
4
18
23
62
193
36
557
63
40
22
45
33
34
37
62
33
1.293
51
111
15
27
204
51
77
128
108
317
9
107
62
603
12
44
46
55
60
35
33
285
Unità locali
Commercio Servizi
7
4
25
39
72
238
37
996
39
38
11
10
28
29
34
29
7
1.643
22
85
4
10
121
31
49
80
27
147
12
35
90
311
5
55
33
76
30
4
25
228
38
12
58
37
261
475
98
1539
180
64
60
56
235
80
247
111
34
3.585
63
225
26
104
418
149
211
360
100
334
8
175
420
1.037
45
196
104
199
186
110
55
895
Istituzioni
21
5
19
23
44
96
29
554
48
20
30
35
21
41
32
91
20
1.129
64
62
14
45
185
30
67
97
31
65
8
24
46
174
15
53
41
68
25
47
27
276
Totale
97
25
120
122
439
1002
200
3646
330
162
123
146
317
184
350
293
94
7.650
200
483
59
186
928
261
404
665
266
863
37
341
618
2.125
77
348
224
398
301
196
140
1.684
Industria
43,7
12,5
14,6
16,8
14,9
19,8
16,4
16,7
19,7
27,9
18,6
28,0
12,3
18,9
15,8
20,6
37,3
18,1
21,9
21,9
27,4
19,4
21,8
27,9
21,6
23,7
47,7
70,5
49,7
61,5
24,6
53,8
18,9
13,6
18,2
17,7
31,2
16,7
25,2
19,2
Unità locali per 1000 abitanti
Commercio Servizi
Istituzioni
9,9
12,5
20,3
28,6
17,3
24,4
16,9
29,8
12,2
26,5
9,3
6,2
10,5
16,1
14,5
9,7
7,9
23,1
9,4
16,8
7,3
7,2
12,9
17,0
13,7
14,8
11,9
32,7
66,3
20,1
35,7
27,8
7,9
16,9
13,0
24,5
15,6
1,9
19,1
15,4
53,6
37,6
47,2
27,1
62,7
48,7
44,7
46,1
56,4
44,6
50,8
34,8
87,9
44,4
105,2
37,0
38,5
50,3
27,1
44,3
47,4
74,6
44,7
81,6
59,2
66,8
44,2
74,2
44,2
100,5
166,4
92,5
70,9
60,4
41,1
64,2
96,6
52,4
42,0
60,3
29,6
15,7
15,5
16,8
10,6
9,8
13,2
16,6
15,0
13,9
25,4
21,8
7,9
22,7
13,6
30,3
22,6
15,8
27,5
12,2
25,5
32,3
19,8
16,4
18,8
18,0
13,7
14,4
44,2
13,8
18,2
15,5
23,6
16,3
16,2
21,9
13,0
22,4
20,6
18,6
Totale
136,8
78,4
97,6
89,4
105,4
102,7
91,3
109,1
103,4
112,8
104,1
90,7
118,6
102,1
149,1
97,5
106,3
107,3
85,9
95,2
107,7
133,3
99,3
143,0
113,3
123,4
117,6
191,8
204,4
195,9
244,8
189,6
121,3
107,2
88,6
128,4
156,4
93,3
107,0
113,4
(segue)
(segue tab. 2)
Denominazione SLL
Comune
Industria
San
Martino
Passiria
in Moso in Passiria - Moos in Passeier
Silandro
Vipiteno
San Leonardo in Passiria - St. Leonhard in Passeier
San Martino in Passiria - St. Martin in Passeier
Totale Sll
Laces - Latsch
Lasa - Laas
Martello - Martell
Silandro - Schlanders
Totale Sll
Brennero - Brenner
Campo di Trens - Freienfeld
Racines - Ratschings
Val di Vizze - Pfitsch
Vipiteno - Sterzing
Totale Sll
Totale provincia
Trentino
Alto
Adige
Nord-Est
Italia
Unità locali
Commercio Servizi
Istituzioni
Totale
Industria
Unità locali per 1000 abitanti
Commercio Servizi
Istituzioni
Totale
62
13
64
120
259
28,6
6,0
29,5
55,3
119,3
50
63
175
76
63
24
117
280
19
44
59
36
77
235
9.368
20.155
41
40
94
79
35
4
108
226
56
35
22
44
203
360
10.070
20.511
137
110
311
193
99
40
181
513
83
68
163
88
599
1.001
22.209
38.182
39
43
202
69
91
23
97
280
47
82
80
24
89
322
7.368
13.799
267
256
782
417
288
91
503
1.299
205
229
324
192
968
1.918
49.015
92.647
14,6
22,3
20,8
15,5
17,0
26,7
20,4
18,4
9,2
17,9
14,7
13,8
13,3
13,9
20,3
21,5
12,0
14,1
11,2
16,2
9,5
4,4
18,8
14,8
27,0
14,2
5,5
16,8
35,0
21,2
21,9
21,9
40,0
38,9
36,9
39,5
26,7
44,5
31,6
33,7
40,1
27,6
40,6
33,7
103,3
59,0
48,2
40,7
11,4
15,2
24,0
14,1
24,6
25,6
16,9
18,4
22,7
33,3
19,9
9,2
15,3
19,0
16,0
14,7
78,0
90,5
92,8
85,3
77,8
101,2
87,7
85,3
98,9
93,1
80,8
73,5
166,9
113,1
106,4
98,9
248407
988.293
262.390
1.334.791
344.587
1.527.400
72.303
287.735
927.687
4.138.219
23,5
17,6
24,8
23,7
32,6
27,1
6,8
5,1
87,8
73,5
* Dati provvisori
(1): La somma dei dati per Sll può divergere dal corrispondente valore provinciale e/o regionale in quanto la definizione di Sll non necessariamente rispecchia i confini geografici amministrativi
Fonte: elaborazione Censis su dati Istat
NOTA: I Comuni di Senale San Felice, Lauregno e Proves sono in provincia di Bolzano ma appartengono ai SLL di Trento
Graf. 2 - I Sll della provincia di Bolzano - Unità locali per settore di attività economica (valore pro capite) , anno
2001
Vipiteno
Silandro
San Martino in Passiria
San Candido
Ortisei
Nova Ponente
Naturno
Merano
Malles Venosta
Egna
Castelrotto
Campo Tures
Brunico
Bressanone
Istituzioni
Servizi
Commercio
Industria
Bolzano
Badia
0
Fonte: elaborazione Censis su dati Istat
20
40
60
80
100
120
Tab. 3 - Censimento Industria e Servizi - I Sll della provincia di Bolzano - Addetti alle Unità Locali per settori di attività economica (v.a e valore pro capite), anno 2001* (1)
Denominazione SLL Comune
Badia
Bolzano
Bressanone
Brunico
Badia - Abtei
Corvara in Badia - Corvara
Marebbe - Enneberg
San Martino in Badia - St. Martin in Thurn
La Valle - Wengen
Totale Sll
Andriano - Andrian
Appiano sulla strada del vino - Eppan an der Weinstrasse
Bolzano - Bozen
Bronzolo - Branzoll
Caldaro sulla strada del vino - Kaltern an der Weinstrasse
Cornedo all'Isarco - Karneid
Laives - Leifers
Meltina - Moelten
Nalles - Nals
Renon - Ritten
San Genesio Atesino - Jenesien
Sarentino - Sarntal
Terlano - Terlan
Tires - Tiers
Vadena - Pfatten
Totale Sll
Bressanone - Brixen
Chiusa - Klausen
Fortezza - Franzensfeste
Funes - Villnoess
Luson - Luesen
Naz-Sciaves - Natz-Schabs
Rio di Pusteria - Muehlbach
Rodengo - Rodeneck
Vandoies - Vintl
Varna - Vahrn
Villandro - Villanders
Velturno - Feldthurns
Totale Sll
Brunico - Bruneck
Chienes - Kiens
Falzes - Pfalzen
Gais - Gais
Perca - Percha
Rasun Anterselva - Rasen-Antholz
San Lorenzo di Sebato - St. Lorenzen
Terento - Terenten
Valdaora - Olang
Totale Sll
Industria
Commercio
203
43
248
432
167
1.093
63
1140
10235
367
505
270
2653
124
135
1410
284
607
410
78
36
18.317
2452
640
145
176
111
469
264
134
519
641
242
256
6.049
3207
729
70
342
129
364
423
316
227
5.807
167
116
80
22
32
417
44
1110
12029
128
540
71
1364
17
93
178
29
154
614
13
29
16.413
1788
232
23
43
6
84
47
8
67
244
34
45
2.621
1812
56
64
76
37
97
345
13
121
2.621
Addetti
Servizi
749
616
400
121
132
2.018
88
1231
17288
118
986
427
986
100
142
822
123
480
394
151
116
23.452
2740
436
173
259
104
210
570
73
179
468
149
173
5.534
2431
239
208
220
98
289
455
141
465
4.546
Istituzioni
142
29
126
189
34
520
23
659
14820
81
321
155
720
112
39
322
120
327
217
43
237
18.196
2267
297
76
99
37
83
149
27
149
125
47
77
3.433
3131
88
45
62
29
74
73
40
126
3.668
Totale
1261
804
854
764
365
4.048
218
4140
54372
694
2352
923
5723
353
409
2732
556
1568
1635
285
418
76.378
9247
1605
417
577
258
846
1030
242
914
1478
472
551
17.637
10581
1112
387
700
293
824
1296
510
939
16.642
Industria
67,3
34,0
92,4
255,6
135,4
110,5
79,7
90,2
110,0
160,0
73,6
86,8
174,1
85,5
84,4
201,3
105,2
91,7
114,5
88,6
42,7
115,4
136,0
138,5
162,6
74,0
76,2
193,0
99,8
115,8
167,2
178,7
132,0
100,7
135,4
237,9
275,7
31,0
119,4
98,2
134,6
122,9
201,0
81,1
175,6
Addetti per 1000 abitanti
Commercio Servizi Istituzioni
55,4
91,6
29,8
13,0
26,0
42,2
55,7
87,8
129,2
55,8
78,7
22,8
89,5
11,7
58,1
25,4
10,7
23,3
171,4
14,8
34,4
103,4
99,2
50,2
25,8
18,1
4,1
34,6
17,8
6,9
21,6
68,0
18,5
17,7
58,7
134,4
21,2
28,3
26,5
28,2
35,9
100,3
8,3
43,2
79,2
248,3
486,6
149,0
71,6
107,1
204,0
111,4
97,4
185,7
51,4
143,8
137,3
64,7
69,0
88,8
117,4
45,6
72,5
110,0
171,6
137,6
147,8
152,0
94,3
193,9
108,9
71,4
86,4
215,6
63,1
57,7
130,5
81,3
68,1
123,9
180,3
90,4
92,1
76,8
74,6
106,8
132,2
89,7
166,2
137,4
47,1
22,9
46,9
111,8
27,6
52,6
29,1
52,1
159,2
35,3
46,8
49,8
47,3
77,2
24,4
46,0
44,4
49,4
60,6
48,9
281,1
114,7
125,7
64,3
85,2
41,6
25,4
34,2
56,4
23,3
48,0
34,8
25,6
30,3
76,8
232,3
33,3
19,9
21,6
22,1
27,4
21,2
25,4
45,0
110,9
Totale
418,0
635,1
318,2
452,1
296,0
409,3
275,9
327,5
584,1
302,5
342,9
296,7
375,6
243,4
255,6
390,1
205,9
236,9
456,4
323,9
495,8
481,3
512,9
347,3
467,5
242,5
177,1
348,1
389,6
209,2
294,5
412,0
257,5
216,8
394,8
784,9
420,6
171,4
244,3
223,2
304,6
376,6
324,4
335,6
503,1
(segue)
(segue tab. 3)
Denominazione SLL Comune
Campo Tures
Castelrotto
Egna
Malles Venosta
Merano
Campo Tures - Sand in Taufers
Predoi - Prettau
Selva dei Molini - Muehlwald
Valle Aurina - Ahrntal
Totale Sll
Barbiano - Barbian
Castelrotto - Kastelruth
Fiè allo Sciliar - Voels am Schlern
Totale Sll
Aldino - Aldein
Anterivo - Altrei
Cortaccia sulla strada del vino - Kurtatsch an der Weinstrasse
Cortina sulla strada del vino - Kurtinig an der Weinstrasse
Egna - Neumarkt
Magrè sulla strada del vino - Margreid an der Weinstrasse
Montagna - Montan
Ora - Auer
Salorno - Salurn
Termeno sulla strada del vino - Tramin an der Weinstrasse
Trodena - Truden
Totale Sll
Curon Venosta - Graun im Vinschgau
Glorenza - Glurns
Malles Venosta - Mals
Prato allo Stelvio - Prad am Stilfser Joch
Sluderno - Schluderns
Stelvio - Stilfs
Tubre - Taufers im Muenstertal
Totale Sll
Avelengo - Hafling
Caines - Kuens
Cermes - Tscherms
Gargazzone - Gargazon
Lagundo - Algund
Lana - Lana
Marlengo - Marling
Merano - Meran
Parcines - Partschins
Postal - Burgstall
Rifiano - Riffian
San Pancrazio - St. Pankraz
Scena - Schenna
Tesimo - Tisens
Tirolo - Tirol
Ultimo - Ulten
Verano - Voeran
Totale Sll
Industria
Commercio
1190
10
62
454
1.716
328
638
201
1.167
130
11
220
56
827
80
180
451
336
331
97
2.719
111
151
285
592
490
74
30
1.733
43
4
58
83
439
1202
129
2971
202
372
91
127
93
98
116
188
119
6.335
235
3
19
122
379
18
362
108
488
12
4
46
6
989
66
35
347
194
151
19
1.869
49
29
160
177
44
44
14
517
11
9
70
151
230
827
162
3316
84
109
18
10
59
36
63
51
12
5.218
Addetti
Servizi
697
42
66
610
1.415
131
1165
387
1.683
132
29
142
26
655
55
124
646
207
386
68
2.470
402
180
529
334
161
290
70
1.966
145
27
121
103
664
1430
371
4595
411
183
150
95
962
201
905
256
72
10.691
Istituzioni
303
20
38
242
603
52
284
97
433
30
15
131
20
444
36
52
277
140
147
30
1.322
432
57
479
373
131
50
15
1.537
25
5
28
37
137
632
4
4790
117
36
43
53
48
75
106
189
27
6.352
Totale
2425
75
185
1428
4.113
529
2449
793
3.771
304
59
539
108
2915
237
391
1721
877
1015
214
8.380
994
417
1453
1476
826
458
129
5.753
224
45
277
374
1470
4091
666
15672
814
700
302
285
1162
410
1190
684
230
28.596
Industria
243,6
15,8
42,6
82,1
137,2
215,2
106,5
66,7
110,9
78,5
28,4
105,6
94,1
190,7
67,7
121,5
149,1
114,3
103,6
101,0
124,5
46,6
170,8
58,9
188,4
264,4
56,6
31,6
112,8
60,6
12,5
47,2
60,8
105,4
123,3
58,9
88,9
63,3
259,1
77,0
78,9
34,8
54,4
49,4
62,6
134,6
88,9
Addetti per 1000 abitanti
Commercio Servizi Istituzioni
48,1
4,7
13,0
22,1
30,3
11,8
60,5
35,8
46,4
7,2
10,3
22,1
10,1
228,0
55,9
23,6
114,7
66,0
47,3
19,8
85,6
20,6
32,8
33,1
56,3
23,7
33,7
14,7
33,7
15,5
28,2
57,0
110,6
55,2
84,8
73,9
99,3
26,3
75,9
15,2
6,2
22,1
20,0
26,8
17,0
13,6
73,2
142,7
66,2
45,3
110,3
113,1
86,0
194,6
128,4
159,9
79,7
74,9
68,1
43,7
151,0
46,6
83,7
213,6
70,4
120,9
70,8
113,1
168,7
203,6
109,3
106,3
86,9
221,9
73,7
128,0
204,5
84,6
98,5
75,5
159,4
146,6
169,3
137,6
128,7
127,4
126,9
59,0
359,9
111,5
385,4
85,2
81,4
150,0
62,0
31,5
26,1
43,8
48,2
34,1
47,4
32,2
41,1
18,1
38,8
62,9
33,6
102,4
30,5
35,1
91,6
47,6
46,0
31,3
60,5
181,3
64,5
99,0
118,7
70,7
38,3
15,8
100,1
35,3
15,7
22,8
27,1
32,9
64,8
1,8
143,4
36,6
25,1
36,4
32,9
18,0
41,6
45,1
62,9
30,5
89,1
Totale
496,4
118,3
127,0
258,2
328,9
347,1
409,0
263,0
358,2
183,5
152,5
258,6
181,5
672,1
200,7
263,8
568,9
298,4
317,8
222,9
383,7
417,1
471,7
300,3
469,8
445,8
350,4
135,8
374,6
315,9
141,1
225,4
274,0
352,9
419,5
304,0
469,2
254,9
487,5
255,5
177,1
434,7
227,4
506,8
227,7
260,2
401,3
(segue)
(segue tab. 3)
Denominazione SLL Comune
Industria
Naturno
Nova Ponente
Ortisei
San Candido
San Martino
Passiria
Castelbello-Ciardes - Kastelbell-Tschars
Naturno - Naturns
Plaus - Plaus
Senales - Schnals
Totale Sll
Nova Levante - Welschnofen
Nova Ponente - Deutschnofen
Totale Sll
Laion - Lajen
Ortisei - St. Ulrich
Ponte Gardena - Waidbruck
Santa Cristina Valgardena - St. Christina in Groeden
Selva di Val Gardena - Wolkenstein in Groeden
Totale Sll
Braies - Prags
Dobbiaco - Toblach
Monguelfo - Welsberg
San Candido - Innichen
Sesto - Sexten
Valle di Casies - Gsies
Villabassa - Niederdorf
Totale Sll
in Moso in Passiria - Moos in Passeier
Silandro
Vipiteno
Totale provincia
Trentino - Alto
Adige
Nord-Est
Italia
San Leonardo in Passiria - St. Leonhard in Passeier
San Martino in Passiria - St. Martin in Passeier
Totale Sll
Laces - Latsch
Lasa - Laas
Martello - Martell
Silandro - Schlanders
Totale Sll
Brennero - Brenner
Campo di Trens - Freienfeld
Racines - Ratschings
Val di Vizze - Pfitsch
Vipiteno - Sterzing
Totale Sll
Commercio
Addetti
Servizi
Istituzioni
Totale
Industria
Addetti per 1000 abitanti
Commercio
Servizi
Istituzioni
Totale
251
1171
72
57
1.551
162
337
499
616
582
44
268
295
1.805
28
300
409
575
207
141
249
1.909
151
72
206
4
15
297
43
97
140
59
322
17
49
163
610
5
165
116
224
67
5
57
639
19
150
686
63
356
1.255
340
553
893
210
740
28
258
760
1.996
90
498
240
670
625
176
119
2.418
128
56
242
98
44
440
91
189
280
68
321
15
83
135
622
24
195
119
481
50
66
68
1.003
70
529
2305
237
472
3.543
636
1176
1.812
953
1965
104
658
1353
5.033
147
1158
884
1950
949
388
493
5.969
368
107,8
230,8
131,4
40,9
166,0
88,8
94,5
92,6
272,3
129,4
243,1
153,9
116,9
161,1
44,1
92,4
161,7
185,5
107,5
67,1
190,2
128,6
69,6
30,9
40,6
7,3
10,8
31,8
23,6
27,2
26,0
26,1
71,6
93,9
28,1
64,6
54,4
7,9
50,8
45,9
72,3
34,8
2,4
43,5
43,0
8,8
64,4
135,2
115,0
255,2
134,3
186,3
155,1
165,6
92,8
164,5
154,7
148,2
301,1
178,1
141,7
153,4
94,9
216,2
324,7
83,8
90,9
162,9
59,0
24,0
47,7
178,8
31,5
47,1
49,9
53,0
51,9
30,1
71,3
82,9
47,7
53,5
55,5
37,8
60,1
47,1
155,2
26,0
31,4
51,9
67,6
32,2
227,1
454,3
432,5
338,4
379,1
348,5
329,8
336,1
421,3
436,8
574,6
377,9
536,1
449,1
231,5
356,6
349,5
629,2
493,0
184,7
376,6
402,1
169,5
193
809
1.153
578
679
61
755
2.073
61
310
378
150
925
1.824
55.920
117.706
206
105
330
275
122
4
303
704
134
102
47
175
646
1.104
34.384
65.925
443
319
890
585
240
40
494
1.359
306
347
486
217
874
2.230
64.875
126.714
665
131
866
222
168
13
1725
2.128
79
59
133
32
565
868
42.342
90.128
1507
1364
3.239
1660
1209
118
3277
6.264
580
818
1044
574
3010
6.026
197.521
400.473
56,4
285,9
136,8
118,2
183,4
67,9
131,7
136,2
29,4
126,0
94,2
57,4
159,5
107,6
121,4
125,6
60,1
37,1
39,2
56,2
32,9
4,4
52,9
46,2
64,7
41,5
11,7
66,9
111,4
65,1
74,6
70,3
129,3
112,7
105,6
119,6
64,8
44,5
86,2
89,3
147,7
141,1
121,1
83,0
150,7
131,5
140,8
135,2
194,2
46,3
102,8
45,4
45,4
14,5
300,9
139,8
38,1
24,0
33,2
12,2
97,4
51,2
91,9
96,2
440,0
482,0
384,4
339,5
326,5
131,3
571,6
411,4
279,9
332,5
260,2
219,6
519,1
355,4
428,8
427,4
1.704.049
6.197.002
755.795
3.334.026
1.267.079
5.535.367
700.449
3.707.429
4.427.372
18.773.824
161,2
110,1
71,5
59,2
119,9
98,3
66,3
65,8
418,9
333,4
* Dati provvisori
(1): La somma dei dati per Sll può divergere dal corrispondente valore provinciale e regionale in quanto la definizione di Sll non necessariamente rispecchia i confini geografici amministrativi
NOTA: I Comuni di Senale San Felice, Lauregno e Proves sono in provincia di Bolzano ma appartengono ai SLL di Trento
Fonte: elaborazione Censis su dati Istat
Graf. 3 - I Sll della provincia di Bolzano - Addetti alle Unità locali per settore di attività economica
(valore pro capite) , anno 2001
Vipiteno
Silandro
San Martino in Passiria
San Candido
Ortisei
Nova Ponente
Naturno
Merano
Malles Venosta
Egna
Castelrotto
Campo Tures
Brunico
Bressanone
Istituzioni
Bolzano
Servizi
Commercio
Badia
Industria
0
Fonte: elaborazione Censis su dati Istat
50
100
150
200
250
Tab. 4 - Popolazione di 15 anni e oltre per condizione lavorativa - Totale (v.a.), anno 2001
FORZE DI LAVORO
Bolzano
Trento
Trentino-Alto Adige
Nord-Ovest
Nord-Est
Centro
Sud e Isole
Italia
NON FORZE DI LAVORO
In età non
In età lavorativa
lavorativa (65
anni e oltre)
Occupati
Persone in
cerca
219.619
201.647
421.266
4.365
6.985
11.350
223.984
208.632
432.616
93.116
111.147
204.262
64.496
78.866
143.363
6.410.369
4.679.759
4.344.905
6.079.385
21.514.420
289.105
173.798
348.100
1.455.921
2.266.921
6.699.473
4.853.557
4.693.006
7.535.305
23.781.341
3.656.923
2.396.957
2.841.808
6.440.402
15.336.091
2.752.881
1.973.397
2.095.235
3.144.918
9.966.431
Totale
Totale
Totale
popolazione
157.612
190.013
347.625
381.596
398.645
780.241
6.409.805
4.370.355
4.937.043
9.585.319
25.302.521
13.109.277
9.223.912
9.630.050
17.120.624
49.083.863
Fonte: elaborazione Censis su dati Istat
Tab. 5 - Popolazione di 15 anni e oltre per condizione lavorativa – Femmine (v.a.), anno 2002
Occupati
Bolzano
Trento
Trentino-Alto Adige
Nord-Ovest
Nord-Est
Centro
Sud e Isole
Italia
FORZE DI LAVORO
Persone
in Totale
cerca
NON FORZE DI LA VORO
In età lavorativa In età non Totale
lavorativa
(65 anni e
oltre)
Totale
popolazione
91.117
79.354
170.471
2.742
4.378
7.121
93.859
83.733
177.592
61.810
73.078
134.888
39.774
48.388
88.162
101.583
121.466
223.050
195.442
205.199
400.641
2.586.838
1.910.309
1.714.156
1.848.311
8.059.613
173.011
108.325
197.243
722.542
1.201.121
2.759.848
2.018.634
1.911.399
2.570.855
9.260.734
2.360.765
1.551.972
1.864.892
4.445.452
10.223.081
1.677.932
1.198.724
1.246.173
1.847.513
5.970.342
4.038.699
2.750.696
3.111.064
6.292.965
16.193.423
6.798.547
4.769.327
5.022.463
8.863.821
25.454.158
Fonte: elaborazione Censis su dati Istat
Tab. 6 - Popolazione di 15 anni e oltre per condizione lavorativa - Maschi (v.a.), anno 2001
FORZE DI LAVORO
Occupati
Bolzano
Trento
Trentino-Alto Adige
Nord-Ovest
Nord-Est
Centro
Sud e Isole
Italia
Persone in cerca di
occupazione
NON FORZE DI LAVORO
Totale
In età lavorativa
In età non
lavorativa
Totale
popolazione
Totale
128.503
122.293
250.795
1.622
2.606
4.229
130.125
124.899
255.024
31.306
38.069
69.375
24.723
30.478
55.201
56.029
68.547
124.575
186.154
193.446
379.599
3.823.531
2.769.452
2.630.751
4.231.074
116.094
65.474
150.857
733.378
3.939.624
2.834.925
2.781.607
4.964.451
1.296.158
844.986
976.917
1.994.950
1.074.949
774.674
849.062
1.297.405
2.371.105
1.619.659
1.825.979
3.292.353
6.310.730
4.454.584
4.607.586
8.256.805
13.454.806
1.065.800
14.520.607
5.113.010
3.996.088
9.109.098
23.629.705
Fonte: elaborazione Censis su dati Istat
12129_2002
Rapporto di fase 1
1.2. La Struttura del mercato del lavoro altoatesino. È
l'agricoltura il principale bacino dell'imprenditorialità?
All’interno di questa parte si è proceduto ad analizzare la distribuzione degli
occupati nel locale mercato del lavoro secondo un approccio verticale,
partendo cioè dalla distribuzione degli occupati per settore di attività
economica e per posizione nella professione rispetto al totale degli occupati
e, in secondo luogo, degli occupati indipendenti e dipendenti per settore di
attività economica.
In via preliminare si può affermare che i dati strutturali sull'occupazione
altoatesina sembrano confermare il settore dei servizi e quello del primario
come gli assi portanti della piena occupazione locale. Come osservato
altrove 2 alberghiero, amministrazione pubblica e agricoltura sono i comparti
che assorbono la gran parte dell'offerta di lavoro presente sul territorio.
La concentrazione di occupati indipendenti in agricoltura e la minore
incidenza degli occupati dipendenti dell'industria rispetto a valori medi
esterni di riferimento (Nord-Est e Italia) devono indurre due ordini di
considerazioni. L’imprenditorialità locale è prevalentemente concentrata nel
settore primario, dimensionalmente medio piccola e nel tempo suscettibile
di divenire strutturalmente più debole che altrove.
La ridotta dimensione delle aziende altoatesine può inoltre indurre a pensare
che in molti casi il reddito agricolo sia complementare a quello familiare,
proveniente principalmente da altri settori economici e che il peso attribuito
al settore agricolo possa essere talvolta sovrastimato.
Secondo il primo livello di analisi, ovvero la distribuzione degli occupati
per settore di attività economica e per posizione nella professione rispetto al
complesso degli occupati, il settore dei servizi raccoglie la quota più elevata
di occupati complessivi (62,5%), seguito dall'industria (25,2%). Quello
primario, sebbene percentualmente in posizione di retroguardia, tuttavia
mantiene ancora un peso significativo sotto il profilo occupazionale
2
Cfr. Rapporto sul mercato del lavoro in provincia di Bolzano 2002 – Provincia Autonoma
di Bolzano – Ripartizione Lavoro
A.T.I .: FONDAZIONE CENSIS, ARKOS S.R.L., USEB
20
12129_2002
Rapporto di fase 1
(12,2%). Ciò è particolarmente evidente se si proietta il dato al di fuori del
contesto provinciale.
La quota di occupati in agricoltura è superiore del triplo a quella della
provincia di Trento (3,9%) e del doppio di quella nazionale (5,2%),
scostandosi sensibilmente dai valori riportati in ciascuna delle ripartizioni
geografiche italiane (Nord-Ovest, Nord-Est, Centro e Sud e Isole) (tab. 7) .
I dati generali sulla posizione nella professione, vale a dire la distinzione tra
occupati indipendenti ed occupati dipendenti indica una distribuzione
sostanzialmente congruente con quella nazionale rispetto alla quale il 27,9%
degli occupati è indipendente ed il restante 72,1% dipendente. Anzi la quota
di indipendenti nella provincia altoatesina risulta essere seppure di misura
superiore (30,0%) non solo al valore medio nazionale, ma anche a quello
regionale e delle singole ripartizioni.
Analizzando il dato a livello di settori economici si nota una concentrazione
degli occupati indipendenti in agricoltura (78,8%) e dei dipendenti
nell'industria (77,2%) e nei servizi (76,7%). Se le quote di occupati
dipendenti in industria e servizi sono in linea con i valori medi nazionali
(77,6% e 71,9%, rispettivamente) la percentuale di indipendenti in
agricoltura è nettamente superiore a quella nazio nale (58,8%) oltre che a
quella regionale (75,4%) e delle singole ripartizioni (tab.8 e graff. 4 e 5).
La distribuzione dei dati resta analoga anche se disaggregati per sesso. È
infatti in agricoltura che si concentrano prevalentemente gli occupati
indipendenti: 79,0% nel caso delle femmine e 78,7% nel caso dei maschi
(tabb. 9 e 10 e graff. 6, 7, 8, e 9).
Scendendo ad esaminare la distribuzione degli occupati indipendenti e
dipendenti all'interno dei rispettivi settori di attività economica, si riscontra
che i dati sulla posizione nella professione denunciano una quota minoritaria
di dipendenti in agricoltura (3,7%) in linea con la media nazionale (3,0%)
ma, comunque, superiore ai valori regionale (2,8%) e ripartizionali.
Nell'industria invece la quota di dipendenti è superiore solo a quella
riscontrabile nel Sud (25,4%) e sensibilmente inferiore al dato medio
nazionale (34,2%).
I servizi sotto questo profilo (68,5%) risultano essere in linea con le quote di
occupati dipendenti registrati nella provincia di Trento (68,4%) e superiori
A.T.I .: FONDAZIONE CENSIS, ARKOS S.R.L., USEB
21
12129_2002
Rapporto di fase 1
sia alla quota nazionale (62,8%) sia ai valori delle ripartizioni geografiche
nazionali ad eccezione del Centro (68,6%) (tab.11).
Passando ad esaminare i dati sugli indipendenti si osserva che la
distribuzione tra i settori di attività economica evidenzia una significativa
aggregazione di occupati in agricoltura (32,2%) di gran lunga superiore ai
valori medi regionale (22,0%), nazionale (11,0%) e delle singole
ripartizioni, differenziandosi così dalle quote ascrivibili all'industria e ai
servizi (19,2% e 48,6%), entrambe inferiori ai corrispondenti valori medi di
confronto.
Disaggregando i dati per sesso, si osserva che in complesso le femmine sono
occupate per l'80,0% nei servizi e per il 10,0% in industria ed agricoltura
dove, in quest'ultimo caso, la relativa quota è di gran lunga superiore al dato
medio nazionale e pressoché equivalente a quello rilevabile nel Sud e nelle
isole, dove tradizionalmente si ha un maggiore impiego di manodopera
femminile in agricoltura (tab. 12).
Incrociando l'occupazione femminile con la posizione nella professione
(tabb. 12 e 13), i servizi costituiscono il principale bacino di impiego delle
occupate siano esse dipendenti (86,3%) o indipendenti (59,7%). Tuttavia,
l'agricoltura registra una concentrazione significativa di occupate
indipendenti (33,0%) che si discosta sia dalla quota di donne altoatesine alle
dipendenze (2,8%) sia dalla corrispondente quota nazionale (12,0%).
Anche per gli occupati di sesso maschile si osserva un'analoga distribuzione
sia rispetto ai settori economici (servizi 50,2%, industria 36,0% e agricoltura
13,8%) (tab. 14) sia rispetto alla posizione nella professione. A tal riguardo
(tabb. 14 e 15), vale la pena sottolineare che gli occupati indipendenti in
agricoltura sono di tre volte superiori (31,8%) alla media nazionale (10,7%),
mentre per gli altri settori (industria 25,0%) (servizi 43,2%) emergono
sensibili scarti differenziali rispetto ai valori medi regionale (industria
28,5%, servizi 49,3%) e nazionale (industria 30,1%, servizi 59,3%).
A.T.I .: FONDAZIONE CENSIS, ARKOS S.R.L., USEB
22
Tab. 7 - Occupati in complesso per settore di attività economica (val. %), anno 2001
Agricoltura
Bolzano
Trento
Trentino-Alto Adige
Occupati in complesso
Industria
Servizi
Totale
12,2
3,9
8,3
25,2
28,4
26,7
62,5
67,7
65,0
100,0
100,0
100,0
Nord-Ovest
Nord-Est
Centro
Sud e Isole
2,6
5,0
3,8
9,2
37,7
36,7
28,4
24,2
59,8
58,3
67,7
66,6
100,0
100,0
100,0
100,0
Italia
5,2
31,8
63,0
100,0
Fonte: elaborazione Censis su dati Istat
Tab. 8 - Occupati alle dipendenze e non sul totale degli occupati per settore di attività economica (val.%), anno 2001
Occupati indipendenti
Agricoltura
Industria
Servizi Totale
Occupati dipendenti
Agricoltura Industria Servizi
Totale
Occupati in complesso
Agricoltura Industria Servizi
Totale
Bolzano
Trento
Trentino-Alto
Adige
Nord-Ovest
Nord-Est
Centro
Sud e Isole
78,8
63,9
75,4
22,8
23,2
23,0
23,3
25,9
24,6
30,0
26,6
28,4
21,2
36,1
24,6
77,2
76,8
77,0
76,7
74,1
75,4
70,0
73,4
71,6
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
75,8
72,1
68,8
45,3
19,6
22,0
25,3
24,9
28,4
29,7
27,4
27,2
26,3
29,0
28,4
28,3
24,2
27,9
31,2
54,7
80,4
78,0
74,7
75,1
71,6
70,3
72,6
72,8
73,7
71,0
71,6
71,7
Italia
58,8
22,4
28,1
27,9
41,2
77,6
71,9
72,1
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
Fonte: elaborazione Censis su dati Istat
Graf. 4 - Occupati indipendenti per settore di attività economica (val. %), anno 2001
Italia
Sud e Isole
Centro
Nord-Est
Nord-Ovest
Trentino-Alto Adige
Trento
Bolzano
Servizi
Industria
0
10
Agricoltura
Fonte: elaborazione Censis su dati Istat
20
30
40
50
60
70
80
90
Graf. 5 - Occupati dipendenti per settore di attività economica (val. %) , anno 2001
Italia
Sud e Isole
Centro
Nord-Est
Nord-Ovest
Trentino-Alto Adige
Trento
Bolzano
Servizi
Industria
0
10
Agricoltura
Fonte: elaborazione Censis su dati Istat
20
30
40
50
60
70
80
90
Tab. 9 - Occupati alle dipendenze e non per settore di attività economica - Femmine (val.%), anno 2001
Agricoltura
Occupati indipendenti
Industria Servizi
Totale
Occupati dipendenti
Agricoltura Industria Servizi
Totale
Bolzano
Trento
Trentino-Alto Adige
79,0
60,3
76,5
17,5
9,2
13,2
17,8
20,3
19,0
23,9
19,6
21,9
21,0
39,7
23,5
82,5
90,8
86,8
82,2
79,7
81,0
76,1
80,4
78,1
Nord-Ovest
Nord-Est
Centro
Sud e Isole
81,5
68,8
69,7
42,5
12,6
13,0
19,1
22,5
20,8
21,3
21,9
21,0
19,9
21,0
23,0
23,3
18,5
31,2
30,3
57,5
87,4
87,0
80,9
77,5
79,2
78,7
78,1
79,0
Italia
57,4
15,1
21,2
21,6
42,6
84,9
78,8
Agricoltura
Occupati in complesso
Industria
Servizi
Totale
80,1
79,0
77,0
76,7
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
78,4
100,0
100,0
100,0
100,0
Fonte: elaborazione Censis su dati Istat
Tab. 10 - Occupati alle dipendenze e nonper settore di attività economica – Maschi (val. %), anno 2001
Agricoltura
Occupati indipendenti
Industria Servizi
Totale
Occupati dipendenti
Agricoltura Industria
Servizi
Totale
Bolzano
Trento
Trentino-Alto Adige
78,7
64,7
74,9
23,9
26,1
25,0
29,5
31,4
30,5
34,3
31,1
32,7
21,3
35,3
25,1
76,1
73,9
75,0
70,5
68,6
69,5
65,7
68,9
67,3
Nord-Ovest
Nord-Est
Centro
Sud e Isole
73,3
73,5
68,3
46,7
22,2
25,5
27,4
25,3
35,7
38,1
32,1
30,8
30,6
34,5
31,9
30,5
26,7
26,5
31,7
53,3
77,8
74,5
72,6
74,7
64,3
61,9
67,9
69,2
Italia
59,5
24,6
33,7
31,6
40,5
75,4
66,3
Fonte: elaborazione Censis su dati Istat
Occupati in complesso
Agricoltura Industria
Servizi
Totale
69,4
65,5
68,1
69,5
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
68,4
100,0
100,0
100,0
100,0
Graf. 6 - Occupati indipendenti femmine per settore di attività economica (val. %), anno 2001
Italia
Sud e Isole
Centro
Nord-Est
Nord-Ovest
Trentino-Alto Adige
Trento
Servizi
Bolzano
Industria
Agricoltura
0
10
Fonte: elaborazione Censis su dati Istat
20
30
40
50
60
70
80
90
Graf. 7 - Occupati dipendenti femmine per settore di attività economica (val. %), anno 2001
Italia
Sud e Isole
Centro
Nord-Est
Nord-Ovest
Trentino-Alto Adige
Trento
Servizi
Bolzano
Industria
Agricoltura
0
10
Fonte: elaborazione Censis su dati Istat
20
30
40
50
60
70
80
90
100
Graf. 8 - Occupati indipendenti maschi per settore di attività economica
(val.%) , anno 2001
Italia
Sud e Isole
Centro
Nord-Est
Nord-Ovest
Trentino-Alto Adige
Trento
Servizi
Bolzano
Industria
Agricoltura
0
Fonte: elaborazione Censis su dati Istat
10
20
30
40
50
60
70
80
90
Graf. 9 - Occupati dipendenti maschi per settore di attività economica
(val. %) , anno 2001
Italia
Sud e Isole
Centro
Nord-Est
Nord-Ovest
Trentino-Alto Adige
Trento
Servizi
Bolzano
Industria
Agricoltura
0
10
Fonte: elaborazione Censis su dati Istat
20
30
40
50
60
70
80
90
Tab. 11 - Occupati alle dipendenze e non per settore di attività economica (v.a.e val.%), anno 2001
Agricoltura
Bolzano
Trento
Trentino-Alto
Adige
3,7
1,9
2,8
Occupati alle dipendenze
Industria
Servizi
27,8
29,7
28,7
Totale
68,5
68,4
68,4
100,0
100,0
100,0
7,4
12,5
9,3
14,7
11,0
Nord-Ovest
Nord-Est
Centro
Sud e Isole
0,8
2,0
1,7
7,0
41,1
40,4
29,7
25,4
58,1
57,7
68,6
67,6
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
Italia
3,0
34,2
62,8
100,0
Fonte: elaborazione Censis su dati Istat
Agricoltura
32,2
9,5
22,0
Occupati indipendenti
Industria
Servizi
Totale
48,6
65,8
56,3
100,0
100,0
100,0
28,1
27,8
25,3
21,3
64,5
59,7
65,4
64,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
25,5
63,5
100,0
19,2
24,7
21,7
Tab.12 - Occupati per posizione nella professione e settore di attività economica - Femmine (val.%), anno 2001
Agricoltura
Bolzano
Trento
Trentino-Alto Adige
Occupati in complesso
Industria
Servizi
Totale
Occupati alle dipendenze
Agricoltura Industria
Servizi
Totale
10,0
1,7
6,1
10,1
12,4
11,1
80,0
85,9
82,7
100,0
100,0
100,0
2,8
0,9
1,8
10,9
14,0
12,4
86,3
85,2
85,8
100,0
100,0
100,0
Nord-Ovest
Nord-Est
Centro
Sud e Isole
1,9
3,8
3,4
9,9
25,2
25,2
18,2
10,8
72,9
71,0
78,4
79,3
100,0
100,0
100,0
100,0
0,4
1,5
1,3
7,4
27,5
27,8
19,2
10,9
72,1
70,7
79,5
81,6
100,0
100,0
100,0
100,0
Italia
4,5
20,4
75,1
100,0
2,4
22,1
75,5
100,0
Fonte: elaborazione Censis su dati Istat
Tab. 13 - Occupati indipendenti per settore di attività economica - Femmine (v.a.e val.%), anno 2001
v.a.
Bolzano
Trento
Trentino-Alto Adige
Nord-Ovest
Nord-Est
Centro
Sud e Isole
Italia
%
Agricoltura
Industria
Servizi
Totale
Agricoltura
Industria
Servizi
7.184
826
8.011
1.605
902
2.507
13.004
13.863
26.867
21.793
15.591
37.384
33,0
5,3
21,4
7,4
5,8
6,7
59,7
88,9
71,9
100,0
100,0
100,0
40.561
49.761
40.435
77.528
208.288
81.863
62.459
59.864
45.095
249.281
391.480
288.313
294.550
308.301
1.282.647
513.904
400.532
394.850
430.927
1.740.214
7,9
12,4
10,2
18,0
12,0
15,9
15,6
15,2
10,5
14,3
76,2
72,0
74,6
71,5
73,7
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
Fonte: elaborazione Censis su dati Istat
Tab. 14 - Occupati per posizione nella professione e settore di attività economica - Maschi (val.%), anno 2001
Agricoltura
Bolzano
Trento
Trentino-Alto Adige
Nord-Ovest
Nord-Est
Centro
Sud e Isole
Italia
Occupati in complesso
Industria
Servizi
Totale
Agricoltura
Occupati alle dipendenze
Industria
Servizi
Totale
13,8
5,4
9,7
36,0
38,8
37,3
50,2
55,9
53,0
100,0
100,0
100,0
4,5
2,8
3,6
41,7
41,6
41,6
53,9
55,6
54,7
100,0
100,0
100,0
3,0
5,9
4,1
8,9
5,7
46,1
44,7
35,1
30,1
38,6
50,9
49,5
60,8
61,0
55,7
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
1,2
2,4
1,9
6,8
3,4
51,7
50,8
37,4
32,3
42,6
47,1
46,8
60,6
60,8
54,1
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
Fonte: elaborazione Censis su dati Istat
Totale
Tab. 15 - Occupati indipendenti per posizione nella professione e settore di attività economica - Maschi (v.a.e val.%), anno 2001
v.a.
Agricoltura
Bolzano
Trento
Trentino-Alto Adige
Nord -Ovest
Nord -Est
Centro
Sud e Isole
Italia
Industria
%
Servizi
Totale
Agricoltura
Industria
Servizi
Totale
13.984
4.264
18.248
11.032
12.362
23.393
19.024
21.444
40.467
44.040
38.070
82.108
31,8
11,2
22,2
25,0
32,5
28,5
43,2
56,3
49,3
100,0
100,0
100,0
84.235
119.702
74.399
175.939
390.962
315.313
252.489
321.162
694.646
521.777
512.642
794.182
1.169.845
956.792
839.531
1.291.280
7,2
12,5
8,9
13,6
33,4
33,0
30,1
24,9
59,4
54,5
61,1
61,5
100,0
100,0
100,0
100,0
454.273
1.279.925
2.523.247
4.257.444
10,7
30,1
59,3
100,0
Fonte: elaborazione Censis su dati Istat
12129_2002
Rapporto di fase 1
1.3. La qualità nella piena occupazione
Il contesto altoatesino oltre a distinguersi per un diffuso regime di piena
occupazione, si caratterizza anche per un'occupazione di qualità. Nel locale
mercato del lavoro si rilevano, infatti, alti standard di sicurezza e tutela e
solo parzialmente fenomeni di maggiore flessibilità dei rapporti di lavoro.
Rispetto al totale degli occupati del 2001, secondo i dati statistici
provenienti da fonti diverse e ordinati nel grafico 10, l’86,1% risulta essere
occupato a tempo pieno ed il 62,9% a tempo indeterminato.
L’universo dei cosiddetti atipici, ovvero tutti i lavoratori che non sono né
dipendenti a tempo pieno e indeterminato né autonomi, comprende
estensivamente le forme di lavoro flessibili tradizionali come il part time ed
il tempo determinato, i contratti di formazione lavoro e di apprendistato, il
lavoro interinale e i parasubordinati o collaboratori coordinati e continuativi.
Nello specifico è possibile osservare che rispetto all’orario di lavoro il
13,9% degli occupati risulta essere a tempo parziale. Ciò grazie anche alle
riforme legislative degli ultimi anni che hanno incentivato il part time come
strumento utile per soddisfare le maggiori esigenze di flessibilità sia dal lato
dell'offerta sia dal lato della domanda.
Con riferimento, invece, alla durata del rapporto di lavoro il 7,5% dichiara
di essere lavoratore a tempo determinato. Spostandosi dagli atipici
tradizionali ai lavoratori più segnatamente flessibili, si osserva che il lavoro
interinale ha un'incidenza quantitativa marginale (0,1%) a differenza dei
parasubordinati che hanno un’incidenza percentuale "lorda"3 a due cifre
(12,4%).
Riguardo ai contratti di formazione lavoro e di apprendistato, contratti a
tempo determinato con finalità formativa o mista, orientati a facilitare
3
Il dato sull'incidenza dei parasubordinati, facendo riferimento al numero degli iscritti alla
gestione separata Inps 10-13% e non a quello degli effettivi contribuenti e
comprendendo anche contribuenti la cui principale attività può essere classificata come
autonoma o dipendente mentre quella "atipica" accessoria è da considerarsi
sovrastimanto (cfr. Afi- Ipl, Il lavaro atipico in Alto Adige, 2001)
A.T.I .: FONDAZIONE CENSIS, ARKOS S.R.L., USEB
36
12129_2002
Rapporto di fase 1
l'inserimento dei giovani nel mondo del lavoro, questi in termini percentuali
sono pari allo 0,8% e all’1,5% degli occupati.
Analizzando in profondità la categoria dei parasubordinati, che in termini
percentuali pare essere la più significativa è dato di osservare che i
lavoratori ascrivibili a tale sottogruppo sono prevalentemente maschi
(61,5% a fronte del 38,5% di sesso femminile) e che il valore della
componente maschile sebbene minore di quello della provincia di Trento
(63,1%) supera, comunque, i corrispondenti valori medi nazionale (54,1%) e
della ripartizione Nord-Est (59,7) (tab.16).
Le classi di età in cui si collocano maggiormente tali lavoratori sono quelle
centrali rispetto alla vita lavorativa di un individuo 27,7% (30-39 anni),
24,2% (40-49 anni) superando complessivamente il 50,0% delle unità. Una
discreta presenza di parasubordinati è, infine, riscontrabile tra gli ultra
sessantenni 13,8% (tab.17 e graf. 11) .
A.T.I .: FONDAZIONE CENSIS, ARKOS S.R.L., USEB
37
Graf. 10 - Indicatori sulla qualità dell'occupazione nella provincia di Bolzano
12,4
Lavoratori parasubordinati
0,1
Lavoratori interinali
Contratti apprendistato
1,5
Contratti CFL
0,8
7,5
Occupati tempo determinato
62,9
Occupati tempo indeterminato
13,9
Occupati tempo parziale
86,1
Occupati a tempo pieno
Serie1
0
Fonte: elaborazione Censis su dati Istata
10
20
30
40
50
60
70
80
90
Tab.16- Lavoratori parasubordinati per sesso (v.a. e val.%), anno 2001
maschi
v.a.
femmine
Bolzano
Trento
16.532
14.302
10.337
8.347
26.869
22.649
61,5
63,1
38,5
36,9
100,0
100,0
Trentino - Alto adige
30.834
18.684
49.518
62,3
37,7
100,0
297.040
200.208
497.248
59,7
40,3
100,0
1.142.938
970.542
2.113.480
54,1
45,9
100,0
Nord-Est
Totale Italia
Fonte: elaborazione Censis su dati Istat
totale
maschi
%
femmine
totale
Tab. 17- Lavoratori parasubordinati per sesso e classe di età (val. %), anno 2001
<20
20-24
25-29
30-39
40-49
50-59
oltre 60
totale
Bolzano
Trento
0,6
0,3
4,5
4,5
9,5
12,4
27,7
28,3
24,2
23,9
19,7
19,1
13,8
11,6
100,0
100,0
Trentino - Alto adige
0,5
4,5
10,8
27,9
24,1
19,4
12,8
100,0
Nord-Est
0,3
4,9
12,9
29,9
22,8
18,1
11,1
100,0
Totale Italia
0,3
6,2
15,2
31,7
21,0
15,7
9,8
100,0
Fonte: elaborazione Censis su dati Inps
Graf. 11 - Lavoratori parasubordinati per classe di età (val.%) , anno 2001
Totale Italia
Nord-Est
Trentino - Alto adige
oltre 60 anni
Trento
50-59 anni
40-49 anni
30-39 anni
25-29 anni
Bolzano
20-24 anni
< 20 anni
0
Fonte: elaborazione Censis su dati Inps
5
10
15
20
25
30
35
12129_2002
Rapporto di fase 1
1.4. Gli aspetti dinamici del mercato del lavoro: crescono gli
indipendenti diminuisce l'occupazione giovanile
Gli elevati tassi di attività della popolazione altoatesina come noto sono
tipici di una situazione di piena occupazione, in cui il locale mercato del
lavoro è caratterizzato da bassi tassi di disoccupazione. Tra il 2000 ed il
2001 l'occupazione nella provincia ha continuato a crescere in linea con le
tendenze nazionali. Dal punto di vista della natura dell'occupazione,
l'incremento registrato ha interessato gli occupati indipendenti
trasversalmente ai settori di appartenenza, diversamente dal punto di vista
anagrafico i giovani rappresentano la fascia di popolazione più a rischio di
disoccupazione. Quest’ultima si concentra maggiormente nelle classi di età
più basse, mentre nel 2001 l'occupazione giovanile, rispetto al 2000, ha
assunto un andamento negativo.
Di seguito verranno esaminati nell'ordine: andamento dell'occupazione,
tasso di attività della popolazione e tasso di disoccupazione.
La variazione del tasso di occupazione tra il 2000 ed il 2001 è stata di segno
positivo ed equivalente alla variazione media nazionale (0,7%),
diversamente da quanto avvenuto nella provincia di Trento in cui si è
registrata una tendenza di segno opposto (–0,8%).
Disaggregando i dati per settore di attività economica, è nell’industria che si
è avuta la più alta variazione percentuale (3,6%) rispetto a servizi (1,9%) e
agricoltura (0,5%), mentre rispetto alla posizione nella professione si
constata una riduzione marcata di dipendenti in agricoltura (-6,6%) ed un
trasversale incremento di occupati indipendenti nei servizi (3,0%),
nell’industria (2,2%) ed anche nel primario (2,6%), che differenzia il
contesto altoatesino dallo scenario nazionale sia per l’intensità sia per il
segno dei valori (agricoltura –0,9%, industria 1,4%, servizi 0,9%) (tab. 18).
L’andamento dell’occupazione nei due sessi si caratterizza per un
incremento del tasso di occupazione femminile (1,4%) ed un decremento di
quella maschile (-0,2%) (tabb.19 e 20).
A.T.I .: FONDAZIONE CENSIS, ARKOS S.R.L., USEB
42
12129_2002
Rapporto di fase 1
Dall’esame più approfondito del primo si osserva che l’occupazione
femminile complessivamente decresce, in controtendenza con il dato della
provincia di Trento (11,9%) e con il dato nazionale (0,8%), nell’industria
(-0,3%) e cresce prevalentemente in agricoltura (12,6%); l’incremento della
base occupazionale femminile è soprattutto di tipo dipendente (4,1%), meno
di tipo indipendente (3,2%). In quest’ultimo caso si registra, infatti, una
considerevole contrazione di occupate indipendenti nel settore dell’industria
(-25,9%).
L’esame del tasso di occupazione maschile indica che il decremento
avvenuto tra il 2000 ed il 2001 si è concentrato in agricoltura (-4,8%), in
armonia con l’andamento nazionale (-0,7%), interessando sia gli occupati
dipendenti (-13,5%) sia quelli indipendenti (-2,1%).
Se si sposta, infine, l’attenzione sul tasso di occupazione giovanile, dato dal
rapporto tra le persone occupate in età compresa tra i 15 ed i 24 anni e le
forze di lavoro comprese nella stessa classe di età si riscontra un generale
andamento negativo (-1,8%) superiore di intensità a quello medio nazionale
(-0,1%) (tab. 18) e afferente più alla popolazione maschile che a quella
femminile (-2,7% e –0,8%, rispettivamente) (tabb. 20 e 19)
Volendo aprire una finestra sull'andamento dell'occupazione flessibile, i dati
disponibili sui parasubordinati che sono solo una delle categorie ascrivibili
all'universo dei lavoratori atipici, si può osservare che, secondo i dati
dell'Inps, tra il 2000 ed il 2001 nella provincia di Bolzano questa tipologia
di lavoratori è cresciuta meno (8,4%) che nel resto della regione (10,8%
provincia di Trento) e di Italia (11,9%), maggiormente tra le donne (10,2%)
che non tra gli uomini (7,3%).
Il tasso di attività ottenuto dal rapporto tra gli occupati e la popolazione di
15 anni ed oltre indica la generale predisposizione della popolazione
presente in un determinato contesto a porsi sul mercato del lavoro.
Tale tasso, a livello provinciale, ha un valore medio sensibilmente superiore
(58,7%) a quelli regionale (55,4%), nazionale (48,4%) e di ciascuna delle
ripartizioni geografiche e supera il 70,0% delle unità, se calcolato sulla
classe di età comprendente tutta la popolazione in età lavorativa (15-64 anni
70,1%), mentre è pari al 54,2% nella classe di età che raggruppa la
popolazione giovanile (15-24 anni), assumendo un valore di gran lunga
superiore al valore medio nazionale (36,1%) (tab. 21).
A.T.I .: FONDAZIONE CENSIS, ARKOS S.R.L., USEB
43
12129_2002
Rapporto di fase 1
Il tasso di attività rispetto al sesso riproduce la tradizionale discrepanza tra
femmine (48,0%) e maschi (69,8%) a vantaggio di quest'ultimi, sebbene la
propensione al lavoro femminile altoatesina superi quella media nazionale
(36,4%) e sia prossima al 60,0% per la popolazione in età lavorativa (15-64
anni) (tabb. 22 e 23).
La disoccupazione media è pari all’1,9%, ovvero di tipo fisiologico, (tab.
24) mentre in provincia di Trento è pari al 3,3% e nel resto del paese
raggiunge il 9,5%. Sale di un punto percentuale nel caso delle donne (2,9%)
e scende all'1,2% nel caso degli uomini (tab.25 e 26).
Nelle diverse classi di età il fenomeno della disoccupazione tende a
concentrarsi prevalentemente in quelle più giovani, allineandosi così con il
generale andamento riscontrabile a livello nazionale dove le classi di età 1524 e 15-29 raccolgono il 28,2% ed il 21,2% di disoccupati (4,6% e 3,3%,
rispettivamente) (tab. 24).
La maggiore presenza femminile rispetto agli altri aggregati territorialiè
altresì desumibile dalla differenza tra il tasso di attività maschile e il tasso di
attività femminile (con quasi 22 punti percentuali)e dalla differenza tra il
tasso di disoccupazione maschile ed il tasso di disoccupazione femminile, (1,7%), che possono essere adottati come indicatori di sintesi per misurare la
partecipazione al lavoro e le garanzie di opportunità fra le due componenti
delle offerte di lavoro. (tab. 27).
A.T.I .: FONDAZIONE CENSIS, ARKOS S.R.L., USEB
44
Tab. 18 - Andamento dell' occupazione (val. %), 2000-2001
Variazione
Variazione % degli occupati per settore di attività economica
Variazione
tasso di
Occupati
in
comp
lesso
Occupati dipendenti
Occupati indipendenti
tasso di
occupazione
occupazione
giovanile totale Agricoltura Industria Servizi
Totale
Agricoltura Industria Servizi
Totale
Agricoltura Industria
Servizi
Totale
totale
(15-24)
Bolzano
Trento
Trentino-Alto Adige
0,7
-0,8
-0,1
-1,8
-2,0
-1,9
0,5
-21,8
-5,6
3,6
6,1
4,8
1,9
-2,4
-0,3
2,2
-1,2
0,5
-6,6
-5,2
-6,1
4,0
7,1
5,6
1,6
-2,9
-0,7
1,9
-0,2
0,9
2,6
-28,8
-5,5
2,2
2,6
2,4
3,0
-0,9
0,9
2,7
-3,7
-0,3
Nord-Ovest
Nord-Est
Centro
Sud e Isole
0,8
0,4
0,7
0,9
-0,1
-1,1
-0,7
0,7
-3,6
-3,2
8,6
1,3
0,2
-0,2
2,1
3,4
3,2
3,0
1,8
2,7
1,9
1,4
2,1
2,7
-4,0
3,3
5,6
3,1
-0,2
-0,1
1,7
3,9
4,4
4,0
2,0
3,1
2,4
2,3
2,0
3,3
-3,4
-5,5
10,0
-0,9
1,8
-0,9
3,1
2,0
0,2
0,5
1,3
1,6
0,4
-0,7
2,5
1,3
Italia
0,7
-0,1
0,6
1,1
2,7
2,1
2,7
1,0
-0,9
1,4
0,9
0,8
Fonte: elaborazione Censis su dati Istat
3,4
2,5
Tab. 19 - Andamento dell' occupazione - Femmine (val. %), 2000-2001
Variazione % degli occupati per settore di attività economica
Variazione Variazione tasso di
tasso di
occupazione
Occupati in complesso
Occupati dipendenti
Occupati indipendenti
occupazione giovanile (15-24) Agricoltura Industria Servizi Totale Agricoltura Industria Servizi Totale Agricoltura Industria Servizi Totale
Bolzano
Trento
Trentino-Alto Adige
1,4
-1,5
-0,1
-0,8
-5,4
-2,7
12,6
-39,4
1,2
-0,3
11,9
5,6
3,4
-3,9
-0,3
3,9
-3,2
0,4
10,8
-33,0
-3,2
7,7
16,3
12,2
3,4
-4,9
-0,7
4,1
-2,8
0,7
13,1
-43,0
2,7
-25,9
-18,9
-23,5
3,3
0,2
1,6
3,2
-5,0
-0,3
Nord-Ovest
Nord-Est
Centro
Sud e Isole
1,1
0,8
1,1
1,1
-0,1
-2,1
0,7
0,6
-4,8
-4,3
18,5
4,7
1,1
-1,7
2,2
3,9
4,5
4,3
3,9
6,1
3,4
2,4
4,0
5,7
5,5
-6,7
19,8
4,6
1,0
-0,6
1,5
2,4
5,8
5,1
4,9
6,1
4,5
3,2
4,4
5,6
-6,8
-3,2
18,0
4,9
1,6
-8,2
5,2
9,2
-0,3
1,6
0,6
5,9
-0,5
-0,7
2,8
6,1
Italia
1,1
0,0
3,3
0,8
4,7
3,8
4,3
0,7
5,5
4,4
2,5
1,0
1,8
1,7
Fonte: elaborazione Censis su dati Istat
Tab. 20 – Andamento dell’occupazione – Maschi (val. %), 2000 - 2001
Variazione tasso di
occupazione
Bolzano
Trento
Trentino-Alto Adige
Variazione % degli occupati per settore di attività economica
Variazione tasso di
occupazione
Occupati in complesso
Occupati dipendenti
Occupati indipendenti
giovanile (15-24) Agricoltura Industria
Servizi Totale Agricoltura Industria Servizi Totale Agricoltura Industria Servizi Totale
-0,2
-0,1
-0,1
-2,7
0,8
-1,1
-4,8
-16,7
-8,3
4,4
4,9
4,7
0,3
-0,9
-0,3
1,0
0,2
0,6
-13,5
5,0
-7,2
3,2
5,0
4,1
-0,6
-0,5
-0,6
0,3
1,9
1,0
-2,1
-25,2
-8,7
8,2
4,7
6,3
2,8
-1,6
0,4
2,5
-3,2
-0,2
Nord-Ovest
Nord-Est
Centro
Sud e Isole
0,3
0,1
0,3
0,6
-0,3
-0,1
-2,1
0,9
-3,0
-2,7
4,0
-0,3
-0,2
0,3
2,0
3,4
2,0
1,7
0,1
0,8
0,8
0,8
0,9
1,5
-6,5
9,5
-0,4
2,4
-0,7
0,2
1,8
4,1
2,8
2,8
-0,6
1,2
0,8
1,6
0,3
2,2
-1,7
-6,4
6,2
-3,2
1,9
0,7
2,6
1,1
0,5
-0,1
1,7
0,0
0,8
-0,7
2,3
-0,2
Italia
0,3
-0,1
-0,7
1,2
1,1
1,0
2,0
1,1
-2,4
1,5
0,4
0,5
Fonte: elaborazione Censis su dati Istat
1,5
1,3
Tab. 21 - Tassi di attività per classe di età (val. %), anno 2001
15-24
30-64
15-64
Totale
Bolzano
Trento
Trentino-Alto Adige
54,2
42,5
48,5
71,7
67,1
69,3
70,1
64,9
67,5
58,7
52,3
55,4
Nord-Ovest
Nord-Est
Centro
Sud e Isole
42,0
45,0
32,9
31,0
-
64,4
66,6
61,9
53,6
51,1
52,6
48,7
44,0
Italia
36,1
64,4
60,4
48,4
Fonte: elaborazione Censis su dati Istat
Tab. 22 - Tassi di attività totale per classe di età - Femmine (val. %), anno 2001
15-24
30-64
15-64
Totale
Bolzano
Trento
Trentino-Alto Adige
51,0
36,3
44,3
58,5
53,1
55,7
59,9
53,2
56,5
48,0
40,8
44,3
Nord-Ovest
Nord-Est
Centro
Sud e Isole
39,5
41,9
31,6
26,2
-
53,7
56,3
50,3
36,4
40,6
42,3
38,1
29,0
Italia
32,6
48,2
47,3
36,4
Fonte: elaborazione Censis su dati Istat
Tab. 23 - Tassi di attività totale per classe di età - Maschi (val. %), anno 2001
15-24
30-64
15-64
Totale
Bolzano
Trento
Trentino-Alto Adige
57,5
48,1
52,8
84,3
80,9
82,5
80,1
76,3
78,2
69,8
64,6
67,2
Nord-Ovest
Nord-Est
Centro
Sud e Isole
44,6
48,0
34,3
35,6
-
74,9
76,7
73,6
71,0
62,4
63,6
60,4
60,1
Italia
39,3
80,8
73,6
61,4
Fonte: elaborazione Censis su dati Istat
Tab. 24 - Tassi di occupazione e disoccupazione per classi di età (val. %), anno 2001
15-24
Tasso di occupazione
25-29
30-64
15-64
Totale
15-24
Bolzano
Trento
Trentino-Alto Adige
51,7
38,2
83,0
78,1
70,6
65,6
68,7
62,7
57,6
50,6
4,6
10,1
3,3
6,9
1,5
2,3
2,0
3,4
1,9
3,3
45,2
80,6
68,0
65,7
54,0
6,9
4,9
1,9
2,7
2,6
Nord-Ovest
Nord-Est
Centro
Sud e Isole
36,8
40,8
25,0
-
-
61,6
64,1
57,3
48,9
50,7
45,1
12,6
9,3
24,2
-
-
4,4
3,6
7,5
4,3
3,6
7,4
15,2
-
-
43,1
35,5
50,8
-
-
19,5
19,3
Italia
25,9
60,3
60,5
54,6
43,8
28,2
21,2
9,6
9,5
Fonte: elaborazione Censis su dati Istat
Tasso di disoccupazione
15-29
30-64
15-64
6,1
Totale
Tab. 25 - Tassi di occupazione e disoccupazione femminile per classi di età (val. %), anno 2001
15-24
Tasso di occupazione
25-29
30-64
15-64
Totale
15-24
Tasso di disoccupazione
15-29
30-64
15-64
Totale
Bolzano
Trento
Trentino-Alto Adige
48,1
30,1
39,9
79,6
72,5
76,1
57,1
51,1
54,0
58,1
50,4
54,2
46,6
38,7
42,5
5,7
17,1
9,9
4,2
9,4
6,4
2,4
3,8
3,1
3,0
5,2
4,0
2,9
5,2
4,0
Nord-Ovest
Nord-Est
Centro
Sud e Isole
33,8
36,9
22,9
10,5
-
-
50,3
53,2
45,1
26,1
38,0
40,1
34,1
20,9
14,3
11,9
27,6
60,0
-
-
6,3
5,4
10,3
28,3
6,3
5,4
10,3
28,1
Italia
22,1
50,6
44,0
41,1
31,7
32,2
25,0
8,8
13,1
13,0
Fonte: elaborazione Censis su dati Istat
Tab. 26 - Tassi di occupazione e disoccupazione maschile per classi di età (val. %), anno 2001
15-24
Tasso di occupazione
25-29
30-64
15-64
Bolzano
Trento
Trentino-Alto Adige
55,4
45,5
50,5
86,2
83,9
85,1
83,5
79,8
81,6
79,1
74,7
76,9
69,0
63,2
66,1
3,6
5,4
4,4
2,4
4,9
3,6
0,9
1,3
1,1
1,3
2,1
1,7
1,2
2,1
1,7
Nord-Ovest
Nord-Est
Centro
Sud e Isole
39,6
44,6
27,0
19,9
-
-
72,7
74,9
69,6
60,4
60,6
62,2
57,1
51,2
11,1
7,2
21,3
44,2
-
-
3,0
2,4
5,5
15,0
2,9
2,3
5,4
14,8
Italia
29,5
69,8
77,2
68,1
56,9
25,0
18,2
4,5
7,5
7,3
Fonte: elaborazione Censis su dati Istat
Totale
15-24
Tasso di disoccupazione
15-29
30-64
15-64
Totale
Tab. 27 - Differenze tra i tassi di occupazione, disoccupazione e attività fra la
componente maschile e femminile dell’offerta di lavoro a Bolzano (val %),
anno 2001
Differenza fra tasso Differenza fra tasso di
Differenza fra
di occupazione
disoccupazione
tasso di attività
maschile e tasso di
maschile e tasso di maschile e tasso di
occupazione
disoccupazione
attività femminile
femminile
femminile
Bolzano
Trento
Trentino-Alto Adige
22,4
24,5
23,6
-1,7
-3,1
-2,3
21,8
23,7
23,0
Nord-Ovest
Nord-Est
Centro
Sud e Isole
22,6
22,1
23,0
30,3
-3,4
-3,1
-4,9
-13,3
21,8
21,3
22,3
31,1
Italia
25,2
-5,7
24,9
Fonte: elaborazione Censis su dati Istat
12129_2002
Rapporto di fase 1
1.5. Appendice statistica
- Unità locali della Provincia di Bolzano per settori di attività economica
su base comunale (tab. A1)
- Addetti alle unità locali della Provincia di Bolzano per settori di attività
economica su base comunale (tab. A2)
A.T.I .: FONDAZIONE CENSIS, ARKOS S.R.L., USEB
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12129_2002
Rapporto di fase 1
Allegato rapporto di fase 1.xls
A.T.I .: FONDAZIONE CENSIS, ARKOS S.R.L., USEB
55
12129_2002
Rapporto di fase 1
Allegato rapporto di fase 1.xls
A.T.I .: FONDAZIONE CENSIS, ARKOS S.R.L., USEB
56
12129_2002
Rapporto di fase 1
Allegato rapporto di fase 1.xls
A.T.I .: FONDAZIONE CENSIS, ARKOS S.R.L., USEB
57
12129_2002
Rapporto di fase 1
Allegato rapporto di fase 1.xls
A.T.I .: FONDAZIONE CENSIS, ARKOS S.R.L., USEB
58
12129_2002
2.
Rapporto di fase 1
IL QUADRO DI COERENZA FRA IL TERRITORIO E
LE POLITICHE DI SVILUPPO
UMANE PROVINCIALI
DELLE
RISORSE
2.1. Punti di forza e punti di debolezza del mercato del
lavoro altoatesino
L'analisi dei tre principali indicatori del mercato del lavoro, ossia il tasso di
attività, il tasso di occupazione e il tasso di disoccupazione, compiuta nella
sezione precedente evidenzia un assetto più che positivo del mercato del
lavoro nella provincia di Bolzano tale da poter essere definito di “piena
occupazione”.
Accanto a ciò è riscontrabile un soddisfacente livello di istruzione delle
risorse umane impegnate nei processi produttivi: circa il 40,0 % degli
occupati infatti ha conseguito un diploma di scuola superiore. La
formazione scolastica appare, dunque, strettamente collegata al mercato del
lavoro e ciò costituisce un elemento di fondamentale importanza, ai fini
dell’intero sviluppo economico, la corrispondenza tra istruzione e
qualificazione dell’occupazione.
La frequenza dei giovani alle scuole superiori è, inoltre, aumentata pur non
raggiungendo i livelli della media nazionale. Il 57% degli studenti tra i 14 e
i 18 anni frequenta infatti le scuole superiori di cui il 41% frequenta scuole
ad indirizzo economico. Nelle scuole superiori, soprattutto in quelle ad
indirizzo generale e pedagogico, prevale la componente femminile mentre
nelle scuole ad indirizzo economico non vi è differenza rilevante fra maschi
e femmine.
Molto più diffusa è la frequenza di scuole professionali, che prevedono un
sistema duale di formazione basato sulla possibilità di sostenere un percorso
formativo e di effettuare parallelamente un’esperienza lavorativa. Il numero
degli studenti che invece vanno oltre la formazione secondaria ed
intraprendono un corso universitario sta aumentando pur rimanendo ad un
livello inferiore alla media nazionale.
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Rapporto di fase 1
In sintesi i punti di forza possono essere così individuati:
- un elevato tasso di attività, che consentirebbe una situazione di stabilità
dell’offerta del lavoro e quindi della capacità produttiva dell’Alto Adige,
a cui si associa un elevato tasso di occupazione che garantisce una
situazione di equilibrio della domanda e dell’offerta di lavoro,
confermata da un tasso di disoccupazione ai livelli minimi;
- una struttura produttiva caratterizzata anche dalla presenza di imprese di
media dimensione, e dalla localizzazione di imprese estere soprattutto
tedesche che confermano la convenienza di queste aree per le
infrastrutture e per le competenze disponibili. L’alta qualità dei prodotti
agricoli e alimentari associati a servizi per il tempo libero costituiscono
inoltre fattori di forza competitiva per il mercato locale in concorrenza
con altre aree del paese e europee;
- la presenza di una struttura pubblica locale efficiente che assicura la
produzione di beni e servizi alla collettività secondo standard qualitativi
superiori alla media nazionale, anche se l’attuale dimensione del settore
potrebbe risultare un elemento di distorsione rispetto ad un’allocazione
ottimale delle risorse umane fra settore pubblico e privato.
A fronte di questi elementi positivi si collocano però alcuni segnali
contraddittori: uno studio dell’Istituto della Camera di Commercio di
Bolzano ha reso noto, infatti, che tra il 2010 e il 2025 il numero degli scolari
delle scuole elementari si ridurrà notevolmente, mentre fra il 2020 e il 2032
dovrebbe calare di molto il numero degli iscritti alle scuole superiori e ciò
potrebbe rappresentare un fattore condizionante per le linee di sviluppo
socioeconomico della provincia. Nei prossimi anni, di conseguenza il
ricambio generazionale risulterà negativo, il numero delle persone che
lasceranno il mercato del lavoro per motivi di età sarà superiore a quello dei
nuovi entranti.
Inoltre, anche se già noti, possono essere ribaditi i seguenti punti di relativa
debolezza del sistema economico e sociale provinciale:
- in primo luogo, si ravvisa una certa dipendenza dell’occupazione dal
settore turistico e dal grado di stagionalità che interessa lo stesso settore e
le attività economiche collegate;
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Rapporto di fase 1
- in secondo luogo, il settore produttivo tradizionale dell’Alto Adige,
ovvero il settore primario, appare esposto ad un quadro di incertezza che
potrà conseguire dall’allargamento dell’Unione Europea ai Paesi dell’Est
e che potrà provocare un ulteriore periodo di ristrutturazione del
comparto agricolo;
- in terzo luogo, in un periodo di sviluppo di nuove tecnologie che hanno
che richiedono nuove competenze, un sistema economico di tipo
tradizionale quale quello altoatesino, fortemente ancorato ai mestieri
tradizionali, e oltretutto a livelli di piena occupazione, non è stimolato a
introdurre nel proprio processo produttivo innovazione e a investire in
ricerca;
- un ulteriore fattore di debolezza è rappresentato dalla cosiddetta “fuga di
cervelli” che si registra nella Provincia. I giovani con un livello superiore
di istruzione tendono infatti ad abbandonare la provincia che non offre
loro adeguate opportunità di impiego. Allo stesso modo, coloro che
intraprendono un percorso universitario, prevalentemente in altre regioni
italiane o in Paesi di lingua tedesca, difficilmente rientrano nel luogo di
origine dove non potrebbero impiegare l’istruzione conseguita per la
tipologia di lavoro esistente nella Provincia;
2.2. Il Programma Operativo della Provincia (obiettivo 3 del
FSE)
Se la struttura del mercato del lavoro nella Provincia di Bolzano presenta
caratteri più positivi che negativi, ciò no n significa che occorre disporre
comunque di strumenti di interventi in grado di affrontare nel medio- lungo
periodo i fattori che possono condizionare il futuro dello sviluppo
provinciale. Il Programma Operativo dell’obiettivo 3 2000-2006 – che
costituisce uno dei principali strumenti di programmazione orientato allo
sviluppo del capitale umano della provincia - intende infatti concentrarsi su
azioni che nel periodo di riferimento mirano a conseguire il consolidamento
dell’attuale situazione di vantaggio e il suo miglioramento mediante
l’impiego di una serie di misure preventive volte:
- all’accrescimento dell’occupabilità della popolazione in età attiva,
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Rapporto di fase 1
- alla qualificazione delle risorse umane anche attraverso
l’imprenditorialità, l’adattabilità delle imprese e dei lavoratori e
all’attuazione delle pari opportunità tra uomini e donne,
- nonché all’introduzione di processi di ammodernamento e innovazione
dei sistemi d’istruzione, formazione e lavoro (Obiettivo 3 del QCS per il
periodo 2000-2006).
Le principali strategie della programmazione sono indirizzate dunque:
- al rafforzamento dell’incontro tra domanda ed offerta di lavoro mediante
l’ammodernamento dei servizi per l’impiego al fine di facilitare
l’inserimento lavorativo e di garantire alle imprese un personale
competente e qualificato;
- all’adozione di politiche favorevoli all’accrescimento dell’occupazione
femminile che è ancora al di sotto della media dell’Unione Europea;
- all’accrescimento dell’efficacia dell’offerta di strumenti necessari ai
soggetti più deboli della popolazione;
- al miglioramento del sistema formativo capace di rispondere alle
trasformazioni del mercato;
- a strumenti di formazione permanente ;
- al sostegno di nuove iniziative imprenditoriali e alla promozione di una
cultura dell’imprenditorialità giovanile;
- alla promozione di creazione d’impresa per consentire la preservazione e
il consolidamento dell’agricoltura di montagna a tutela ambientale;
- a favorire misure formative orientate ad elevare la qualità dell’offerta
turistica;
- allo sviluppo della ricerca innovativa e tecnologica.
In riferimento all’ASSE “A” (Sviluppo e promozione di politiche attive del
mercato del lavoro per combattere e prevenire la disoccupazione, evitare a
donne e uomini la disoccupazione di lunga durata, agevolare il
reinserimento dei disoccupati di lunga durata sul mercato del lavoro e
sostenere l’inserimento nella vita professionale dei giovani e di coloro,
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Rapporto di fase 1
uomini e donne, che si reinseriscono nel mercato del lavoro) il P.O. prevede
innanzitutto come prima misura di intervento il conseguimento del
“potenziamento e dell’adattamento” dei servizi per l’impiego offerti a quelle
che sono le esigenze del territorio, mediante il rafforzamento del sistema di
informazione statistica sulle caratteristiche dell’offerta di lavoro e di quella
formativa e scolastica, lo sviluppo di una rete di connessione tra i servizi
dell’impiego e la realizzazione di interventi mirati di promozione e
pubblicità dei servizi offerti. Tale misura pur non avendo un particolare
impatto diretto sul miglioramento dei punti di debolezza del contesto locale
garantisce comunque un sostanziale miglioramento del sistema formativo
della provincia che a sua volta può garantire una maggiore corrispondenza
tra domanda ed offerta di lavoro.
Una seconda misura di intervento prevista dal P.O. all’interno del medesimo
ASSE consiste in una serie di interventi rivolti all’inserimento e al
reinserimento nel mercato del lavoro di giovani e adulti nella logica
dell’approccio preventivo. Tali interventi consistono principalmente nel
rafforzamento di strumenti che facilitino il passaggio dalla scuola al lavoro,
mediante il consolidamento ad esempio dell’istituto dell’apprendistato che
si è visto costituisce un tipo di formazione tra i più frequentati nella
provincia. A ciò si aggiungano gli interventi rivolti all’inserimento nel
mercato delle donne e della forza-lavoro proveniente da altri Paesi e regioni.
Tale misura interviene direttamente ad ovviare ad un punto di sostanziale
debolezza del mercato della provincia caratterizzato da un livello di
istruzione e formazione ancora ad un livello inferiore alla media nazionale.
A ciò si aggiungano le forme di intervento della terza misura che si occupa
più specificamente della disoccupazione di lunga durata che si è visto è
presente nella provincia con una percentuale del 17%, mediante percorsi
individualizzati di inserimento al lavoro con particolare riguardo alla
componente femminile.
Per quanto riguarda l’ASSE “B” (Promozione di pari opportunità per tutti
all’accesso al mercato del lavoro, con particolare attenzione per le persone
che rischiano l’esclusione sociale.) il P.O. prevede una serie di misure
rivolte all’inserimento e al reinserimento lavorativo dei gruppi svantaggiati,
in particolar modo mediante la formazione delle fasce più deboli, gli aiuti
all’occupazione per al creazione di imprese per soggetti svantaggiati e il
sostegno ai servizi sociali che rispondono alle esigenze di strutture sociali
evidenziate dall’analisi precedente.
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Rapporto di fase 1
Per l’ASSE “C” (Promozione e miglioramento della formazione
professionale, dell’istruzione e dell’orientamento, nell’ambito di una
politica di apprendimento nell’intero arco della vita, al fine di agevolare e
migliorare l’accesso e l’integrazione nel mercato del lavoro, migliorare e
sostenere l’occupabilità e promuovere la mobilità professionale) il P.O.
prevede una prima misura diretta all’adeguamento del sistema della
formazione professionale al fine di garantire un’offerta formativa di qualità
tale da collegarsi al meglio con le esigenze delle imprese e con l’offerta
scolastica e universitaria.
Tali interventi consisterebbero anche nell’introduzione di nuove tecnologie
digitali nel sistema scolastico e formativo tali da ovviare all’altro grave
punto di debolezza che è la mancanza di innovazione nel lavoro come nella
scuola. Tale misura, così come la misura C.2, rivolta più particolarmente
alla lotta alla dispersione scolastica, rispondono direttamente ad uno dei
maggiori punti di debolezza del contesto altoatesino caratterizzato da un
basso livello di istruzione della forza lavoro locale. Più specificatamente la
misura C.3 risponde direttamente al problema dello scostamento tra scarso
livello di istruzione della popolazione altoatesina e una domanda di forza
lavoro sempre più qualificata. Essa si occupa infatti della formazione
superiore e si sostanzia nella realizzazione di percorsi formativi postdiploma e post- laurea da realizzarsi mediante il diretto coinvolgimento
dell’Università e più in generale con un’efficiente attività di orientamento.
Inoltre l’altro grave problema del rischio di esclusione dal mercato del
lavoro indotto dalle innovazioni tecnologiche e dalle trasformazioni
economiche, appare oggi una priorità per il particolare contesto della
provincia di Bolzano, caratterizzata da un progressivo invecchiamento della
popolazione e dalla sempre maggiore richiesta di personale qualificato. A tal
fine la misura C.4 prevede una serie di azioni rivolte al rafforzamento delle
competenze per tutto l’arco della vita favorendo la collaborazione tra istituti
scolastici, enti di formazione professionale e mondo del lavoro.
L’ASSE “D” (Promozione di una forza lavoro competente, qualificata ed
adattabile, dell’innovazione e dell’adattabilità nell’organizzazione del
lavoro, dello sviluppo dello spirito imprenditoriale, di condizioni che
agevolino la creazione di posti di lavoro nonché della qualificazione e del
rafforzamento del potenziale umano nella ricerca, nella scienza e nella
tecnologia) prevede una prima misura volta ad ovviare alla scarsa
propensione alla formazione e all’innovazione tecnologica che sembra
caratterizzare il contesto locale, mediante una serie di interventi che
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Rapporto di fase 1
favoriscano lo sviluppo della formazione continua e la flessibilità del
mercato del lavoro, al fine soprattutto di favorire una maggiore
partecipazione delle donne nel mondo del lavoro, la competitività delle
imprese e un progressivo e maggiore impegno di risorse nel campo della
ricerca scientifica e dell’innovazione tecnologica.
La misura D.2 in particola re è rivolta all’introduzione di azioni rivolte
all’innalzamento dell’efficienza della Pubblica Amministrazione attraverso
la formazione del personale e per permettere in tal modo una maggiore
diffusione delle nuove tecnologie. La misura D.3 tenta invece di ovviare
all’altro punto di debolezza della provincia che consiste nella fuga di
cervelli e nelle migrazioni, mediante forme di intervento al sostegno della
creazione di imprese nei nuovi bacini di impiego, allo sviluppo di attività di
lavoro autonomo integrativo nelle imprese di montagna e a promuovere
nuove iniziative imprenditoriali e di lavoro autonomo. Strettamente
collegata a quest’ultima, la misura D.4 si occupa più dettagliatamente del
miglioramento delle risorse umane nel settore della ricerca e dello sviluppo
potenziando il legame tra università e imprese, diffondendo la cultura
dell’innovazione e sviluppando la formazione continua aziendale.
Infine in riferimento all’ASSE “E” (Misure specifiche intese a migliorare
l’accesso e la partecipazione delle donne al mercato del lavoro, compreso lo
sviluppo delle carriere e l’accesso a nuove opportunità di lavoro e all’attività
imprenditoriale, e a ridurre la segregazione verticale e orizzontale fondata
sul sesso nel mercato del lavoro) il P.O. ha programmato una serie di misure
rivolte alla promozione della partecipazione femminile nel mondo del
lavoro che, come si è visto, è in continuo aumento ma presenta ancora a
livelli piuttosto contenuti se messa in confronto con altre realtà europee e
necessita dunque dell’attuazione di politiche di incentivazione affinché si
favoriscano la riduzione della disoccupazione femminile, la possibilità di
carriera per le donne, la promozione dell’imprenditorialità femminile e la
partecipazione ai percorsi formativi ad indirizzo scientifico e tecnico.
2.3. Il Piano Pluriennale 2000-2006 e gli altri strumenti di
politica del lavoro
Il Piano Pluriennale degli interventi di politica del lavoro 2000-2006
rappresenta l’attività di pianificazione della Giunta provinciale nei confronti
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Rapporto di fase 1
del lavoro e prevede al suo interno una serie di misure realizzabili
dall’amministrazione locale e dalle locali parti sociali in coincidenza con la
programmazione comunitaria.
La buona situazione del mercato del lavoro nella Provincia di Bolzano ha
consentito in sede di elaborazione del Piano di concentrare l’attenzione su
misure preventive e strutturali che interessano essenzialmente il settore della
formazione professionale, l’inserimento nel mondo del lavoro di persone
svantaggiate e l’introduzione di innovazioni tecnologiche nel processo
produttivo. Anche questo Piano ha una durata di sei anni e coincide dunque
con il periodo di programmazione dell’Unione Europea: esso si focalizza
specificamente sulla politica attiva del lavoro e si distacca tuttavia solo
lievemente dalle prescrizioni europee e dal Piano Nazionale d’azione per
l’Occupazione per quanto attiene alla ripartizione dei campi di azione pur
riconducendosi appieno ai criteri europei.
Una breve analisi delle misure previste dal Piano chiarirà le azioni
intraprese e programmate dalla Provincia per favorire un miglioramento e
un consolidamento della situazione di vantaggio del mercato del lavoro
altoatesino.
Il primo Campo di azione contiene delle misure particolarmente tecniche e
funziona li volte a favorire l’incontro dell’offerta e della domanda sul
mercato del lavoro. Un primo intervento consiste nell’implementazione e
nel potenziamento di una banca dati che sia accessibile via internet e che
contenga una serie di informazioni utili sulle perone in cerca di occupazione
iscritte presso gli Uffici del lavoro, affinché i datori di lavoro possano in
poco tempo disporre delle informazioni necessarie ad un contatto diretto con
la persona che si ritiene idonea all’occupazione di un determinato posto di
lavoro. Una seconda misura prevede la creazione di un Centro di
assessment, ovvero di un centro che esamini e valuti nonché crei la
documentazione delle competenze professionali di una persona in cerca di
occupazione. Tale centro inoltre svolgerebbe un ruolo di consulenza mirata
alla costruzione di un percorso individualizzato di aggiornamento e crescita
professionale.
Il secondo Campo di azione contiene misure rivolte a persone con
particolari problemi sul mercato del lavoro. Esse consistono in attività di
qualificazione e formazione che si esplicano nell’attuazione di un
collocamento differenziato e nell’istituzione di servizi di informazione,
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Rapporto di fase 1
orientamento, formazione e consulenza soprattutto a favore dei lavoratori
immigrati che costituiscono ormai una percentuale elevata di manodopera
sempre più qualificata e sempre meno stagionale. A ciò si aggiungano le
attività di aggiornamento professionale delle categorie svantaggiate e in
particolare delle persone collocate in lista di mobilità o in cassa
integrazione, con priorità agli immigrati.
Quest’area di intervento è anche rivolta a uomini e donne al fine di aiutare
la conciliazione fra la vita familiare e quella lavorativa e in particolare a
favorire l’accesso delle donne al mondo del lavoro mediante attività di
informazione e consulenza.
Il terzo Campo di Azione contiene misure rivolte all’ulteriore sviluppo delle
capacità e conoscenze delle persone già presenti nel mondo del lavoro e al
potenziamento delle risorse umane individuali. Tale misura è finalizzata a
prevenire i problemi strutturali che potrebbero insorgere in virtù del
progresso tecnico e sociale. In particolar modo si sostanzia nella creazione
del Libretto formativo che dovrebbe contenere la documentazione e la
certificazione
delle qualifiche e delle competenze acquisite e nel
miglioramento delle strategie di aggiornamento professionale esistenti al
fine di adattarle alle esigenze del lavoratore e del datore di lavoro. La
realizzazione di tali misure dovrà realizzarsi in base ad accordi tra le parti
sociali.
Il quarto Campo di Azione contiene una serie di misure sulla coevoluzione
dinamica della prima formazione in sintonia con le esigenze del mercato del
lavoro. Ciò sta a significare la necessità di migliorare la prima formazione
adeguandola alle esigenze del mondo del lavoro mediante il ricorso ad una
serie di interventi che agevolino il passaggio dalla formazione al mercato
del lavoro. Tali misure si sostanzierebbero nel ricorso a tirocini aziendali e
borse di lavoro estivo che permetterebbero un approccio al mercato del
lavoro il più precoce possibile ma anche nella formazione di un maggior
numero di tutors che avranno il compito di fornire assistenza ai tirocinanti
durante le esperienze lavorative di questi in ambito aziendale.
Il quinto Campo di Azione é finalizzato a migliorare le conoscenze del
mercato del lavoro. Essendo questo caratterizzato da una forte dinamicità
richiede un’osservazione costante e un’analisi continua delle evoluzioni in
atto nel mercato mediante le quali sarà possibile predisporre interventi
efficaci di formazione.
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Rapporto di fase 1
Il sesto Campo di Azione contiene misure che comportano la
sperimentazione di nuove forme di lavoro che vengano incontro alle
esigenze dei lavoratori e dei datori di lavoro. Gli interventi previsti si
focalizzerebbero quindi sull’osservazione, l’analisi e l’informazione di
questi nuovi rapporti di lavoro.
Il settimo Campo di Azione contiene tutte le misure atte a garantire una
migliore tutela della salute sui posti di lavoro. Esse si sostanziano in una
maggiore formazione della sicurezza del lavoro e in un maggiore
coordinamento delle strutture ispettive pubbliche.
Oltre a quanto sopra riportato, l’ufficio del lavoro della Provincia ha a
disposizione una serie di strumenti di politica del lavoro che sono
attualmente impiegati soprattutto a favore di disoccupati che hanno
difficoltà ad inserirsi nel mondo del lavoro. Essi si suddividono in :
- Interventi a sostegno dell’occupazione che prevedono l’assunzione di
lavoratori in lista di mobilità. Per tale misura è previsto un finanziamento
dal 25% al 50% del salario minimo ai sensi della Legge Provinciale
n.24/1987.
- Interventi a sostegno dell’aggiornamento professionale che prevedono
l’elargizione di contributi ai lavoratori per la partecipazione a corsi di
aggiornamento o riqualificazione professionale così come previsto dalla
Legge Provinciale n.39/1992.
- Interventi a favore dell’impiego temporaneo di disoccupati
nell’amministrazione provinciale in settori socialmente utili e di pubblico
interesse (Legge Provinciale n.11/1986).
- Interventi a favore del servizio temporaneo di giovani presso
l’amministrazione provinciale limitatamente a lavori unici e straordinari
(Legge Provinciale n.11/1986)
- Concessione di mutui alle imprese per favorire la mobilità ai sensi della
Legge Provinciale n.17/1988.
- Istituzione di un fondo speciale per gli anticipi della cassa integrazione a
favore di imprese associate al CONFIDI (Legge Provinciale n.33/1986).
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Rapporto di fase 1
- Misure di incentivazione della cooperazione così come previste dalla
Legge Provinciale n. 1/1993.
- Stages aziendali con obbligo di partecipazione e retribuzione,
particolarmente indirizzati ai disoccupati di lunga durata, gestiti dalle
Ripartizioni per la formazione professionale e del Lavoro.
Tali interventi della Provincia hanno avuto riscontro positivo nella maggior
parte dei casi ovviando a vari punti di debolezza del mercato del lavoro
locale e insieme alle misure previste dal Piano Pluriennale si aggiungono
alle attività previste dal P.O. e finanziate dal FSE.
2.4. L’imprenditorialità giovanile: una
interventi previsti a livello nazionale
rassegna
degli
Lo Stato italiano prevede una serie di interventi a favore dell’occupazione e
tra questi assumono particolare importanza gli interventi per la promozione
diretta della imprenditorialità. Nello stesso Piano Nazionale per
l’Occupazione 2002, lo Stato ha previsto l’erogazione di incentivi finanziari
a sostegno dell’investimento privato e ha fatto esplicito riferimento ad uno
strumento di agevolazione fiscale istituito nel 1996, il prestito d’onore, con
il preciso intento di garantire la prosecuzione dell’operatività di questo
strumento.
Tuttavia,
all’interno
della
più
ampia
categoria
dell’imprenditorialità, lo Stato ha ritenuto opportuno emanare delle leggi più
specificamente in materia di imprenditorialità giovanile al fine di favorire
l’inserimento nel mondo del lavoro di giovani privi di occupazione
attraverso la creazione di piccole imprese nei settori della produzione di
beni, della fornitura di servizi e del commercio. Ne è conseguita una
evoluzione normativa in materia che é qui di seguito esposta:
- legge n.236/1993 – Interventi urgenti a sostegno dell’occupazione.
Prevede all’art.1-bis la promozione di nuove imprese giovanili nel settore
dei servizi mediante l’erogazione di contributi a fondo perduto e mutui a
tasso agevolato, fino ad un massimo di 500 mila euro, concessi entro i limiti
stabiliti dall’Unione Europea a nuove società o cooperative costituite in
maggioranza da giovani di età tra i 18 e i 29 anni o interamente da giovani
tra i 18 e i 35 anni residenti alla data del 1° gennaio 1994 nei territori di
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Rapporto di fase 1
applicazione della legge. I progetti di impresa possono riguardare la
fornitura di servizi nei settori della fruizione dei beni culturali, del turismo,
della manutenzione di opere civili e industriali, della tutela ambientale e
dell’innovazione tecnologica. Dopo l’approvazione del progetto d’impresa,
le società sono destinatarie di servizi di formazione, di qualificazione
professionale e di assistenza tecnica finalizzati alla crescita imprenditoriale
dei giovani nelle neo- imprese. Le agevolazioni previste da questa legge
sono destinate esclusivamente all’ambito territoriale rappresentato dalle aree
ammissibili ai Fondi Strutturali di cui all’obiettivo 1.
- legge n.95/1995 – Disposizioni urgenti per la ripresa delle attività
imprenditoriali
Prevede l’erogazione di contributi a fondo perduto e mutui a tasso
agevolato, fino ad un massimo di circa 2,5 milioni di euro, concessi entro i
limiti stabiliti dall’Unione Europea a nuove società o cooperative costituite
in maggioranza da giovani di età tra i 18 e i 29 anni o interamente da
giovani tra i 18 e i 35 anni residenti alla data del 1°gennaio 1994 nei territori
di applicazione della legge. I progetti di impresa possono riguardare la
produzione di beni in industria ed artigianato, la produzione, trasformazione
e commercializzazione di prodotti agricoli e la fornitura di servizi alle
imprese. Dopo l’approvazione del progetto d’impresa le società sono
destinatarie di servizi di formazione, di qualificazione professionale e di
assistenza tecnica finalizzati alla crescita imprenditoriale dei giovani nelle
neo- imprese. Tuttavia per i progetti nel settore agricolo non sono previste
agevolazioni per le spese di gestione. Le agevolazioni previste da questa
legge sono destinate esclusivamente all’ambito territoriale rappresentato
dalle aree ammissibili ai Fondi Strutturali. Questa legge prevede anche la
creazione di una società per azioni, la Società per l’imprenditorialità
giovanile (ex Comitato della L. 44 del 1986) con il compito di produrre
servizi a favore di organismi ed enti territoriali, imprese ed altri soggetti
economici, finalizzati alla creazione di nuove imprese e al sostegno delle
piccole e medie imprese nonché allo sviluppo locale.
- ex- legge n.208/1996 – Lavoro autonomo - Prestito d’onore
Strumento finalizzato a sostenere iniziative di lavoro autonomo di ditte
individuali costituite da persone con più di 18 anni di età, inoccupate nei sei
mesi precedenti e residenti nei territori di applicazione della normativa che
prevede l’erogazione di un contributo finanziario di un massimo di 25.823
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euro, a cui si aggiunge un contributo per la gestione dell’attività nel primo
anno di un massimo di 5.615 euro, e l’erogazione di servizi reali formativi e
di tutoraggio. I progetti di impresa possono riguardare qualsiasi settore
(produzione di beni, fornitura di servizi, commercio), ne sono tuttavia
escluse le attività di produzione, trasformazione, commercializzazione di
prodotti agricoli, trasporti, servizi socio-assistenziali e formazione se
perseguono scopi pubblici o vengono erogati in sostituzione dello Stato. Tali
agevolazioni hanno interessato prevalentemente giovani e donne. Tuttavia il
maggio scorso Sviluppo Italia ha sospeso l’erogazione di tali agevolazioni
per l’autoimpiego dopo aver accertato che l’impegno di spesa assunto nel
2001 superava le risorse previste per il triennio2002-2004.
- legge n.135/1997 – Subentro in agricoltura
Prevede l’erogazione di contributi a fondo perduto e mutui a tasso
agevolato, fino ad un massimo di 1 milione di euro, concessi entro i limiti
stabiliti dall’Unione Europea, a giovani agricoltori di età compresa tra i 18 e
i 35 anni che intendono subentrare a un parente entro il secondo grado nella
conduzione dell’azienda agricola e che siano residenti nei territori di
applicazione della normativa. I progetti di impresa possono riguardare la
produzione, la trasformazione e la commercializzazione di prodotti agricoli
e devono perseguire almeno uno dei seguenti obiettivi principali: la
riduzione dei costi di produzione, il miglioramento e la riconversione della
produzione, la tutela e il miglioramento dell’ambiente naturale, le
condizioni di igiene e di benessere degli animali e la promozione della
diversificazione delle attività agricole. Tali agevolazioni sono sottoposte a
dei vincoli quali la comprovata redditività dell’iniziativa, l’adeguata
professionalità del proponente, la presenza di requisiti minimi in materia di
ambiente, igiene e benessere degli animali e l’esistenza di normali sbocchi
di mercato per i prodotti. Dopo l’approvazione del progetto d’impresa i
soggetti sono destinatari di servizi di assistenza tecnica finalizzati alla
crescita imprenditoriale dei giovani nelle neo imprese. Tuttavia le
agevolazioni per il settore agricolo sono state momentaneamente sospese.
- legge n.448/1998 – Disposizioni a sostegno delle cooperative sociali di
tipo B)
Prevede l’erogazione di contributi a fondo perduto e mutui a tasso
agevolato, fino ad un ma ssimo di 500 mila euro per le nuove cooperative e
fino circa 250 mila euro per le cooperative già avviate, concessi entro i
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limiti stabiliti dall’Unione Europea alle cooperative sociali di tipo B), cioè
quelle caratterizzate dalla presenza al loro interno di almeno 30% di soggetti
svantaggiati. I destinatari si distinguono in due categorie: le nuove
cooperative in cui la componente non svantaggiata è composta in
maggioranza da giovani di età tra i 18 e i 29 anni o interamente da giovani
tra i 18 e i 35 anni residenti alla data del 1°gennaio 1999 nei territori di
applicazione della legge e le cooperative già esistenti e operanti i cui soci
devono essere residenti nei territori di applicazione della normativa alla data
del 1à gennaio 1999. I progetti possono riguardare la produzione di beni in
industria
e
artigianato,
la
produzione,
trasformazione
e
commercializzazione di prodotti agricoli e la fornitura di servizi alle
imprese. Dopo l’approvazione del progetto d’impresa i soggetti sono
destinatari di servizi di assistenza tecnica finalizzati alla crescita
imprenditoriale dei giovani nelle neo imprese.
- decreto legislativo n.185/2000 – Incentivi all’autoimprenditorialità e
all’autoimpiego, in attuazione dell’art.45, c.1, della legge n.144/1999.
Prevede l’erogazione di contributi a fondo perduto e mutui a tasso
agevolato, fino ad un massimo di 100 miliardi di lire, concessi alle società,
ivi comprese le cooperative di produzione e lavoro iscritte nel registro
prefettizio e composte esclusivamente da soggetti di età compresa tra i 18 ed
i 35 anni, ovvero composte prevalentemente da soggetti di età compresa tra i
18 e i 29 anni che abbiano la maggioranza assoluta numerica e di quote di
partecipazione. I progetti possono riguardare la produzione di beni nei
settori dell’agricoltura, dell’artigianato o dell’industria ovvero relativi alla
fornitura di servizi a favore delle imprese appartenenti a qualsiasi settore. Le
agevolazioni sono applicabili limitatamente ai territori di cui agli obiettivi 1
e 2 dei programmi comunitari.
Dall’analisi sopra riportata, si ottiene che dal 1993 ad oggi le leggi emanate
hanno via via coperto varie categorie di progetti di impresa, sia nel settore
primario che in quelli secondario e terziario, prevedendo anche la possibilità
di agevolazioni nei confronti di cooperative sociali di inserimento
lavorativo, composte da una quota di soggetti svantaggiati pari al 30%. In
tale elenco si è fatto riferimento anche alla legge sul prestito d’onore,
ancorché non finalizzata specificamente all’imprenditorialità giovanile,
perché ad essa hanno spesso fatto ricorso varie categorie di giovani che
hanno ottenuto le agevolazioni per consentire l’inizio della propria attività.
Inoltre il riferimento al decreto legislativo 185/2000 è stato accennato in
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12129_2002
Rapporto di fase 1
quanto ridefinisce il sistema degli incentivi all’occupazione, ivi compresi
quelli relativi all’autoimprenditorialità e all’autoimpiego, dando quindi un
quadro più completo ed esaustivo della normativa in materia.
Gli strumenti messi a disposizione dalla normativa nazionale in materia di
imprenditorialità giovanile sono stati più o meno utilizzati dalle varie
regioni italiane e soprattutto da quelle del centro-sud mediante la
presentazione di progetti di nuove imprese nei vari settori previsti dalle
leggi (tab. 28 – Legge 608/96 sul Prestito d’onore). Da questi dati si ricava
una debole capacità della provincia altoatesina nell’intercettare le
opportunità provenienti da tali strumenti. Questo elemento verrà quindi
affrontato nelle successive fasi di analisi qualitativa e di campo che la
presente ricerca ha in programma di realizzare nei prossimi mesi.
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Tab. 28 - Leggi 608/96 - Prestito d'Onore per territorio
Regioni
Nord
Emilia Romagna
Friuli Venezia Giulia
Liguria
Lombardia
Piemonte
Trentino Alto Adige
Valle d'Aosta
1
Veneto
Totale Nord
Domande
presentate
Inaccoglibili
Non
ammesse
n.
n.
n.
86
6
85
141
161
2
31
3
23
32
42
2
-
In
Ammessi ai
Rinunce orientamento o
finanziamenti
formazione
n.
n.
n.
11
4
9
23
-
21
17
38
38
-
-
8
3
32
19
41
1
15
9
42
16
-
-
40
522
16
149
2
49
8
123
12
115
2
84
2.396
2.323
310
720
387
6.136
815
460
61
69
67
1.472
474
349
53
75
90
1.041
541
567
72
225
95
1.500
99
521
43
166
40
869
425
405
78
183
90
1.181
Sud
Basilicata
Calabria
Campania
Molise
Puglia
Sardegna
Sicilia
Totale Sud
4.346
22.837
31.040
1.562
24.754
7.107
27.217
118.863
891
3.958
5.931
281
4.532
1.773
4.702
22.068
1.037
3.677
6.018
261
3.941
1.129
5.452
21.515
939
5.168
8.603
367
5.627
1.608
6.979
29.291
419
4.211
3.222
272
4.522
968
4.138
17.752
1.037
5.698
7.115
374
5.973
1.574
5.754
27.525
Totale Italia
125.521
23.689
22.605
30.914
18.736
28.790
Centro
Abruzzo
Lazio
Marche
Toscana
Umbria
Totale Centro
* situazione aggiornata al 20 novembre 2001
Fonte: elaborazione Censis su dati Sviluppo Italia
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GIOVANI ED IMPRESA A BOLZANO RICOGNIZIONE ED