Ufficio stampa Rassegna stampa venerdì 28 giugno 2013 Pagina 1 di 47 INDICE Il Resto del Carlino Ravenna Prima pagina 28/06/13 4 Prima pagina SPORT E ‘500’ ANIMANO IL CENTRO DI MASSA LOMBARDA 28/06/13 Massa Lombarda «Il Comune unico è un obiettivo del Pdl» 28/06/13 6 Lugo «Dialogo sulla sicurezza Marestiamo uniti» 28/06/13 7 Cronaca, Lugo Il centro Inail di Lugo a rischio taglio 28/06/13 8 Cronaca, Lugo Bagnacavallo, partono i lavori in via Toscanini 28/06/13 9 Bagnacavallo ARENE FILM SOTTO LE STELLE 28/06/13 10 Bagnacavallo Bagnara si ‘tuffa’ nel Mediterraneo 28/06/13 11 Bagnara di Romagna San Pietro in Sylvis, a Bagnacavallo il coro musicale San Francesco 28/06/13 5 Bagnacavallo 12 Corriere Romagna Ravenna Prima pagina 28/06/13 13 Prima pagina Bagnacavallo, film alle Cappuccine 28/06/13 14 Bagnacavallo Sport e raduno di 500 alla Festa Mercato 28/06/13 15 Massa Lombarda Malerbi Partono i corsi estivi 28/06/13 16 Lugo La Voce di Romagna Ravenna Prima pagina 28/06/13 17 Prima pagina Le barricate dei Verdi per ‘salvare’ l’ospedale lughese dai tagli Ausl 28/06/13 Lugo Il consigliere Baldrati e la svista della ‘Civica per Lugo’ 28/06/13 Lugo “No alla chiusura dell’ufficio lughese” 28/06/13 21 Lugo ALFONSINE: 10 GIORNI DI FESTA DELL’UNITÀ 28/06/13 Alfonsine Massa Festa Mercato in centro 28/06/13 24 Bagnacavallo Cotignola Pecci e il “suo” Torino 28/06/13 25 Cotignola La cucina di Lugo di Romagna si promuove sui lidi ravennati 28/06/13 Lugo La storia d’amore di Mascagni e Anna Lolli 28/06/13 26 27 Bagnara di Romagna Fa capolino il ‘Partito dei poveri’ 28/06/13 22 23 Massa Lombarda Bagnacavallo Film sotto le stelle 28/06/13 19 20 Lugo Lugo Il Comune fa il punto sulla Meridiana 28/06/13 18 28 Lugo Pagina 2 di 47 Il Sole 24 Ore Debiti Pa, il decreto occupazione sfila 1,5 miliardi alle imprese 28/06/13 Pubblica Amministrazione Debiti Pa, se il problema è (anche) la burocrazia 28/06/13 30 Pubblica Amministrazione Dalla Pa arriva l’avviso ai creditori 28/06/13 29 31 Pubblica Amministrazione Italia Oggi Riscossione locale con regole ad hoc 28/06/13 32 Pubblica Amministrazione L’Imu scombussola i bilanci 28/06/13 33 Pubblica Amministrazione Debiti, scatta l’ora della verità 28/06/13 34 Pubblica Amministrazione Nei contratti locali risorse decentrate e progressioni 28/06/13 Pubblica Amministrazione Servizi ict, la consulenza è out 28/06/13 38 Pubblica Amministrazione Enti locali, fondi per la sicurezza 28/06/13 40 Pubblica Amministrazione Il welfare non si sposta 28/06/13 42 Pubblica Amministrazione Gas, sulle gare d’ambito riforma centralistica 28/06/13 44 Pubblica Amministrazione Riforme, se non ora quando 28/06/13 36 46 Pubblica Amministrazione Pagina 3 di 47 28/06/2013 il Resto del Carlino press unE RAVENNA Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d. Diffusione: n.d. Direttore Responsabile: Giovanni Morandi , 4N%-r- N Nkn R1 We \ l\;1".* OcAS ,\‘,t hhL ‘‘,‘ Outiet grandi firme VENDAA, i'RCROSIZI ESTAZE ,;:.. \ ',.,: \ ',..,, ., •;;;.'.: ".' , ...\ \ ''•:,.,: 1 ‘ www.itrestodetcartino.it/ravenna Redazione: via Salare 40, 48121 Ravenna - 'rei. 0544 249611 Fax 0544 39019 r . ARRESTATO Staiker irriducibile el, Ravenna - via Faentina 172 -Tel. 0544. 502480 Milano Marittima-via Matteotti 21- Tel 0544.995158 n Pubblicità: S.P.E. - Ravenna Adberti, 60 -- Tel. 0544 278065/ Fax 0544 270457 Idem, la casa-palestra Statking «««:« \k e - rnalt: cr onaca ravennaCg)itcadino.net [email protected] Venerdì 28 giugno 2013 , Dopo la condanna Josefa, Ravenna En ate f'arà accertamenti ricomincia a tormentare la ex sui pagamenti clell'Ici SOTTO LA LENTE La palestra di Santerno A pagina 5 «A pagina 12 • Davanti ai monumenti Cultura sottopagata Oggi la protesta ISASTRATE u che crepe e lavori la sltuazione ‘\N • \ I PRESÌDI A Ravenna, Faenza e Russi elle arterie limitrofe porto (Foto (oielli) 'x. ,ilY '''• Sst A pagina 3 Aust, spending review «I tagli? Sono imposti dalla legge» «A pagina 4 t e P 44 . ì 4 Pagina 4 di 47 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 ::.'..: :.'..:. :.'..:. . ..; ..; pressunE il Resto del Carlino RAVENNA Direttore Responsabile: Giovanni Morandi SPORT oL 28/06/2013 Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d. Diffusione: n.d. o DI MASSA LARA DOMANI Sport e 500 saranno protagonisti della Festa Mercato di Massa Lombarda domani sera. Accanto ai mercatini, gare per grandi e piccoli animeranno le strade e le piazze, Le &leve della Ginnastica artistica di Lugo si esibiranno nello Gym show, in piazza ci sarà ft raduno delle 500. Pagina 21 41 ;:jelUe-1.2CC è un obiztti io del PCI» Pagina 5 di 47 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 press unE il 28/06/2013 Resto del Carlino RAVENNA Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d. Direttore Responsabile: Giovanni Morandi Diffusione: n.d. LNTRWNTOIL CAPOGRUPPO CESARE BEDESCH I «Il Comune unico è un obiettivo del Pdl» L'Ootesi sta raccogliendo consensi crescenti di LORENZA MONTANARI menti locali, come l'Associazione civica 'Per la buona politica', che nella sua prima uscita pubblica ha posto il Comune unico fra i suoi obiettivi. L'obiettivo sarà senz'altro sostenuto, dal Pdl: «Alle elezioni ci presenteremo con una nostra lista — assicura Bedeschi , anche se il nome dipenderà dagli scenari nazionali, ma che in ogni caso aperta al confronto con la società civile». IN VISTA delle elezioni amministrative del 2014, che vedranno il rinnovamento di quasi lutti i sindaci dell'area lughese, il panorama politico locale non è ancora del tutto definito, ma una cosa è certa: sono sempre di più i politici e i cittadini che si dichiarano a favore della trasformazione dell'Unione dei Comuni della Bassa Romagna in un Comune unico. L'IPOTESI ha anche il sostegno di Cesare Bedeschi (nella foto), capogruppo del Pdl di Lugo, che afferma: «Ho partecipato all'incontro organizzato dall'associazione EvViva Lugo sul tema del Comune unico e mi sono espresso con molto favore su questa possibile evoluzione — afferma —. L'intervento del vicepresidente della Regione Simonetta Saliera sulle esperienze simili già in atto ha un po' smorzato l'entusiasmo dei presenti, ma personalmente resto convinto che il Comune unico possa portare al superamento del deficit di rappresentatività democratica dei consiglieri dei singoli Comuni, che attualmente si vedono privati di ogni possibilità di espressione, visto che tutto è già deciso da quella sorta di 'direttivo' dei nove sindaci che è la giunta dell'Unione». LE AOTIV,:SION1 «I consiglieri sono indeboliti daL ddirettivo° dei nove sindaci che è la giunta dell'Unione» BEDESCIII trova «ammirevole da parte dell'associazione di liberi cittadini EvViva Lugo insistere su questo tema», e per contro «disdicevole la completa assenza all'incontro dei consiglieri del Pd, pur essendo stati invitati esplicitamente tutti i rappresentanti dei consigli comunali». Bedeschi rileva che per il Pd è intervenuto solo Fabrizio Casamento che ha letto un documento del partito che metteva in luce che «non c'era tempo per affrontare il tema visto il periodo elettorale». Il tenia interessa anche altri movi- IL CAPOGRUPPO Pdl vede con favore la nascita di varie liste civiche a Lugo, «in un momento in cui la politica lughese è un po' stantia e ha bisogno di nuovi fermenti». Ma Bedeschi suggerisce anche un rischio: «Si tratta di esperienze positive dice a condizione che non siano occasioni per la 'riesumazione' di personaggi della politica vecchia o recente che non si siano sentiti sufficientemente gratificati nelle proprie ambizioni. Insomma il risultato deve essere l'apporto di idee nuove, non una finta opposizione». E Bedeschi si ricandiderà? «Non so — dice —. Certo è chem dopo 15 anni di intensa attività politica, ho bisogno di una boccata di aria fresca. Intendo concludere il mio mandato — conclude — ma sono davvero stanco di quel clima litigioso che spesso ho riscontrato. Ho voglia di tornare alla mia vita privata» Pagina 6 di 47 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 press unE il Resto del Carlino RAVENNA Direttore Responsabile: Giovanni Morandi 28/06/2013 Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d. Diffusione: n.d. INCONTRO Un'assemblea sul bilancio, in maggio, col sindaco Cortesi. E' stata la prima volta che il problema è stato sollevato .w., ,-eunTeL.,4 'SALVIAMO BIZZUNO' «Dialogo sulla sicurezza Ma restiamo uniti» «SIAMO in sintonia con le preoccupazioni sollevate dal gruppo che si firma 'Bizzunesi premurosi dell'incolumità di tutti'».A dirlo sono i componenti del Comitato Salviamo Bizzuno, in merito all'articolo apparso nei giorni scorsi in cui un gruppo di cittadini della frazione che chiedeva di sistemare non solo l'incrocio fra via Quarantola e via Bizzuno, teatro di troppi incidenti, ciò che, secondo le loro valutazioni, è oggi possibile per mettere in sicurezza via Quarantola, a cominciare dall'incrocio con via Bizzurio». E' solo l'inizio di un percorso: «Se non sono stati incontri esaurienti sugli altri due incroci — continua il comitato — è giusto che noi bizzunesi li sollecitiamo a riflettere ulteriormente sul progetto, a migliorarlo perché ciò che venga realizzato neutralizzi tutti i rischi». L'% Bi ETTin «Va Limitata la velocità Meglio multe in più che altri Lutti sulla strada» «PERÒ — precisa il Comitato `Salviamo Bizzuno' — non abbiamo la pretese di essere esperti di traffico e sicurezza stradale. Come è giusto che sia, affidiamo questi compiti ai tecnici e alle autorità competenti, che ovviamente devono assumersi le loro responsabilità nell'interesse di tutti. Abbiamo una sola preoccupazione: noi cittadini cerchiamo di essere tutti collaborativi assieme alle istituzioni perché veramente qualcosa cambi in meglio sulla sicurezza che sia limitata la velocità di chi non rispetta i limiti, la vera e preponderante causa dei troppi incidenti mortali. Ricordiamo a chi non avesse provato la tragica esperienza, che è molto meglio qualche limitazione in più, anche una multa, che avere un morto tra amici o parenti». Luigi Scardovi ma anche gli incroci con le vie Sentiero e Sant'Antonio'. «Sia nei manifesti che abbiamo affisso in città sia nelle osservazioni presentate al progetto di Comune e Provincia ---- dicono dal comitato — abbiamo sempre affermato che ci battiamo e vogliamo la sicurezza su tutta la via Quarantola e in particolare negli incroci con via Bizzuno e Sant'Antonio e di conseguenza con via Sentiero. In quella serata l'assessore provinciale Secondo Valgimigli, i] sindaco di Digo Cortesi e il suo assessore Baldini presentarono e spiegarono 1 C(.,,une è un obiztti 70 del Ril» Pagina 7 di 47 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 press unE 28/06/2013 il Resto del Carlino RAVENNA Direttore Responsabile: Giovanni Morandi Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d. Diffusione: n.d. • Il centro Inail di Lugo a rischio taglio suAaaa DECISIONE PRESA A LIVELLO NAZIONALE, i DIPENDENTI SCRIVONO AL SINDACO La lettera: «Gravi disagi sia per i cittadini che per i dipendenti» dì MON1A SAVIOLI INAIL a rischio chiusura, allarme a Lugo. Una vera doccia fredda per i dipendenti del Centro operativo territoriale di piazzale Ferrari. L'ufficio lughese sarebbe l'unico in regione, infatti, a subire la scure decisa dall'amministrazione nazionale dell'istituto che ha inserito la scelta nel piano organizzativo integrato del prossimo triennio. E mercoledì pomerggio lo ha comunicato: «Finora — spiega una dipendente dell'ufficio — la sede di Lugo non era mai stata presa in considerazione per un'eventuale chiusura. Il rischio era più concreto per quella di Faenza, che lavora con un numero inferiore di infortuni, 2.400 contro i nostri 3.112 e gestisce soltanto 5 casi di grandi invalidi contro i 20 che se- guiamo e opera all'interno di una sede che presenta problemi strutturali di vario tipo». OGNI giorno alla sede Inail lughese che ha competenze su tutta LA DECISIONE Lavoratori destinati a Ravenna Utenti da suddividere fra Faenza e it capotuogo l'area della Bassa Romagna, accede in media anche una trentina di persone per sottoporsi alle visite mediche: «Ciò dimostra quanto la presenza sul territorio lughese dell'ufficio Inail sia fondamentale ed essenziale per supportare in maniera adeguata le esigenze di un'utenza sparsa su un territorio ampio e che si trova spesso in situazioni di grave infermità fisica — si legge in una lettera inviata al sindaco Raffaele Cortesi —. Se la sede dovesse chiudere, la nostra utenza sarebbe distribuita fra le sedi Inail di Faenza e Ravenna, città verso le quali esistono collegamenti scarsi. La sede di Faenza ad esempio dista sei chilometri stazione ed è un problema raggiungerla per chi non è autonomo. A questo si aggiunge la presenza di numerosi casi di grandi invalidi che hanno una frequentazione oramai consolidata con il nostro ufficio, con il quale si è creato un rapporto umano di fiducia e collaborazione e per i quali uno spostamento di sede rappresenterebbe un enorme disagio». I DIPENDENTI del centro operativo di Lugo, sette in tutto di cui cinque donne alcune delle quali in situazioni di particolare disagio familiare, single con figli o vedove con figli, e una non vedente che si occupa del centralino, sarebbero assorbiti dalla sede di Ravenna, il, centro lughese gestisce al 12 infortuni ctr anno contro 2.400 di operativo d Faenza «ANCHE PER NOI l'eventuale trasferimento sarebbe vissuto come un enorme disagio tenendo conto delle nostre rispettive situazioni — continua la dipendente — Per scongiurare la chiusura abbiamo scritto al sindaco che a breve ci incontrerà e ai nostri sindacati. L'edificio nel quale il Cot di Lugo si trova è di proprietà Inail ed ospita, da alcuni anni, gli uffici dell' Inps, per i quali l'Inail riscuote regolare affitto annuo. Non si può dire quindi che rappresentiamo un costo così importante da motivare la possibile chiusura dell'ufficio» e Quello di Lugo è runico centro detta regione di cui è previsto il. taglio nel piano organizzativo per t prossimo triennio Pagina 8 di 47 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 craro kini. a I .IAPO I i 110110 press unE 28/06/2013 il Resto del Carlino RAVENNA Direttore Responsabile: Giovanni Morandi rs, s's,• 1:agnacavallo, tono lavori m ribs -,° E : I ...n, l. PREND •:•:.::,..::: :••.....E .. NNO •i:::.,„.,..u 01:,:::• ,.. RA :•,,,, ,:,.:::i•:.:.. ,. ii1=:: ....: i •,,::::::•:.•:... ,t i 7:,,0•.:„.:;,:....;., . l'ar ,•? 0 ,1:,5; ::t' 1:':i3 •::::::R :.:: .1::!'; :: :::,• 1 .,:.:.,-;.I:,i:i '.:;:i).P .i :.:tzzt:,...,, :...t ,:;.ù ...., •::t,i:,::,uH ,”..::::.. 93.:H P....st..::::...ii,90 ,,.-..?...i.. :,:..: :.: : ,91.:P9.Toii,....`1.Ae ...•‹:?''. i4. :4 "," ,., .i,, '1.„::' : ...." i T : :i . ....:::,.. .j . , 'rg.fi ,, , . :,,.,s„, r., l.ii:.i. 4,.Ai ,ZI_)i.: . ..::»gt.6,,,,:,:, •• . : ...'.... itii.;.;j. . : : . , i ie ' ,,,. ,, . f , . i : , , ' :•..4i.:,-., l r . .'.:tiii , i3.: ,. . ': , :. ,.',,ni.. ..<:0:. ii ::t::.iii rié-,..., ,t,. ;:•. :::.,::Ti .,,,....:::s., da . J.:é : g..id..à. .,. :, . :. .:, : :ti. : .:. ;:,1. ,„,::.:., :74: i,. . . . a i: ,.•:,.it.i,::. ig, ,1t...,...,; ...,:,:•iti.,..1,, .:é•,,•.,4: •i ,:::::,? ,:a.ti.:::::: ,.,Jià.,::,..e.., Y.Où.'i-:..iP`,.: i ..,,,A,::_. si .i..iid:::1.,:,:•:J:... :-:.Tti.. :.:. ii.:. . :h4f ,d .01.....7 :.' . iLé.9. i...,éà 'È:j:49::','. ..'' .:.:. [ rr WJ: f. :iid. . '''' ::0::::,.1'S13:::a ;-1': 97.4..'ti:11:.:. h ., :.:1e: per '1'1r4::i41 .i.,;V 0 :,: :. . . ,It. , e :tà:.,g ::1';...&.ii.,''. :..i.:'rg: . . . . . . .b....::::....-03r:.5...-.:: ....gH.: 1 .1.,.., .:, :i.,: :„.::.TiiT.. 9ti....,! • 0 -t30.,.3:tii:::,..,1:•:::::::H....•••••.::.eti; • ••':g..•.•: : :Oc: . i.P:.... v,à,i..::tiiiTp,.Itiii ,:::: “'-'n''lai..::::.:...:::. .: ,::,;.1-..g:&:_:•H:•.él 7:::::::.::. , ii:.:::: ,..i..7.3:.,::12i..,ffi.,.,':-: t to,: ,I..4 ,::.,94.i,,:. ,.,'::•••..:::04::f,:::•:•‘.»99.0,:::::::::•HOri, ......,....Oti.,, .; 3.1:i H,,.".. ....tte..i,..t.::.:.l...'.'9,7,:.'..l'07. :.,..,: : ., .::: ti:'• 'itt4.;:gTgi..n.,, •‘'''sbi:6.8•:l": „„„Ur,i'P.: i-•.,:•0t.i °":.•4$:.:: •:::::::•:::.::1 .(dti.....; g.,:,,ii,i...cii •••••••:•••:,r ,•:•,r. ZIONE d propo di rifacimenti, di iji a Ttistiallini è alata al centro di un pereoo di informazione condivisione con i cittadini < ri4griat:avauresi, per rut:ogiten, OSServaZionl, Proposte 4. suggerimenn utili, Per -onsentire la realizzazione dell ciebbili, la strada saràri iràt ta i e snaenierii senso cot ingressii via F.11i Bedesehi in irezione delle vie della , oslituzione e delle Regioni, Brio all'altezza del parcheggio ntistaine il camne Le Spiai e, I. .awor i eompreneeranno anche la ristrulturszione di fognature, &ed:pedona e gas, Infine, sarà rinnovata l'illtiminazione pubblica. Pagina 9 di 47 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d. Diffusione: n.d. press unE ii Resto del Carlino RAVENNA Direttore Responsabile: Giovanni Morandi 28/06/2013 Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d. Diffusione: n.d. ,‘`,RENE FILM SOTTO LE STELLE TANTE proiezioni sotto le stelle stasera nelle arene di tutta la provincia. Al cineparco delle Cappuccine di Bagnacavallo 'Django Unchained', l'ultimo film di Quentin Tarantino alle 21.30. Alla Rocca Brancaleone di Ravenna alle 2130 verrà proiettato il divertente 'Benvenuto presidente!' di Riccardo Milani. All'arena Borghesi di Faenza invece film proiettato questa sera in centro sarà 'Come pietra paziente' di Alig Rahimi (la proiezione inizia alle 21.30). eaqte centl, o'zantwo a Son Viu, le Pagina 10 di 47 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 press unE 28/06/2013 il Resto del Carlino RAVENNA Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d. Diffusione: n.d. Direttore Responsabile: Giovanni Morandi Banara si tuffa nel Mediterraneo Per tre giorni il 'Popoli pop cult estimi'. Al via da oggi IL 'POPOLI pop cult festival' torna ad animare Bagnara. Un intero paese si è ormai messo in moto per ospitare migliaia di persone, delegazioni e ospiti di tutto il mondo, da oggi a domenica quando il borgo medievale fortificato e suggestivo della Bassa Romagna, accoglierà spettacoli, ristorazione, arte, cultura, stand d'artigianato, iniziative e progetti di solidarietà internazionale, in un clima di dialogo in terculturale di grande efficacia e di prospettiva lungimirante. QUEST'ANNO il festival ha dedicato particolare attenzione alla cultura mediterranea. Altra novità sarà lo stand peruviano con gastronomia, artigianato e danze andine. Completano l'offerta gastronomica le cucine del Brasile, francese e tedesca, portoghese al ristorante La Locanda, maghrebina (in collaborazione con l'associazione Mondo Donna di Bologna), africana del Camerun (associazione Terzo Mondo di Ravenna), spagnola e, non ultima..., la domenicano presso la Porta del Paese con il Ristorante Da Guido, con stival. popoli a Bagnara a fine giugno, il Mediterraneo è il focus del. 2013, cui saranno dedicate suggestive mostre e approfondimenti, realizzate in collaborazione con la cooperativa il Mosaico, fra i quali spicca l'intenso percorso artistico segnato dalle opere di Eros Mariadi e Piero Strada. nella sala consiliare della Rocca Sforzesca, dal titolo 'Peripli. Mediterraneo: il viaggio, l'immaginario, la conoscenza'. Completano l'ampia offerta culturale il percorso figurativo LE MOSTRE in programma esposizioni dedicate al mare nostrum e atte popolazioni curato da Giordano Sassatell.i, attraverso il mare nostrum, realizzato unendo gli spiriti diversi di pittori locali dalla fama nazionale; una toccante testimonianza di vita in 'Attraverso il Mediterraneo per ricominciare', curata da Manuel Montanari e la mostra fotografica Premio Europa Rurale: usi e costumi della comunità fossaltese, nei giardini pubblici e la mostra del pittore guineiano Amissao Lima, in piazza della Repubblica. AL MEDITERRANEO saranno inoltre dedicati spettacoli e concerti in piazza, nella Rocca e al Torrio:n.cel.lo, con le atmosfere e il percorso sensoriale di ‘Kalisperd e con musiche ebraiche Klezmer, iberica, della pizzica e della Taranta. Per la prima volta inoltre, sarà possibile partecipare ad un concorso fotografico dedicato alle tre giornate del festival. grandi animazioni e movida. Infine, oltre agli spettacoli, suonerà tutte le sere il gruppo Placo e sua amigos', musica e balli del Sud America per la gioia di tutti gli appassionati del genere. Il 'mondo' torna per la quinta volta con il fe- • SCULTURE in mostra,. tra le altre, le opere di Eros Mariani Pani:n ,1 'tuffa ' nel Medirlenle0 Pagina 11 di 47 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 press unE il Resto del Carlino RAVENNA Direttore Responsabile: Giovanni Morandi 28/06/2013 Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d. Diffusione: n.d. San Pietro in Sytviso a Bagnacavatto IL coro musicale San Francesco NEVI in musica. A Bagnacavallo nella pieve di San Pietro in Sylvis si celebra in gran finale della rassegna che porta le note in luoghi suggestivi. Atte 21 it coro cappella musicale San Francesco Ravenna diretto dal Giutiano Amadei proporrà musica sacra. ■ RaZitrraSi Yaffa' 1 1,1M e7 12,1in0 Pagina 12 di 47 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 20_1 1_1tA.(:)J\L\ 411 28/06/2013 orriere di Ravenna Faenza-Lupo e Imola Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d. Direttore responsabile: Pietro Caricato Diffusione: n.d. press unE avis avis ornere Ravennra Via T. 100 avis provinciale ravenna wwwavis.1 ~sana Ravenna Via T. 100 ..Fí anta provinciale ravenna wvma■da.1 di Ravenna Faenza-Lugo e Imola niiI1131i euro 1,20 Anno XX / N. 176 REDAZIONE E PUBBLICITA:VIADEGASPER1.5-RAVENNA-TEL .0514-218262 FAX: .0514-33793. SPEDIZIONE IN A.P.-D.L. 351'03 (COM ,. IN L.27,'.0241 ART.1 COMMA1 -DCB FORLI'ALTRE SEDI: RIMINI (.0511-354111), FORLÌ (0543-15520), CESENA (0547-111900), IMOLA (0542-28780). 055 (0549-955147) - E-MAIL: RAVENNACORRIEREROMAGNAJT - IN ABBINAMENTO CON LA STAMPA 43 Folla hno per 1'C)perl Paddock 22 Un coro h sono la volta di San Vitale ente, ingaggiati l'opposto jk e il lil)ert) Gni 26 a VENERDÌ 28 GIUGNO 2013 Tutti gli appuntanien del eehend nei locali 4 A L'allarme Cgil: le imprese sono in forte difficoltà economica e non hanno più soldi per pagare imposte e Inps Equitalia presenta, il conto Trenta milioni tra tasse e contributi da riscuotere in provincia Equitalia va all'incasso Rarzazcz IMOLA. La storica azienda in crisi RAV ENNA. Diciannove ni di contributi non versati Salta che fornisce l'importo dove il totale delle tasse non milioni di euro di imposte a Inps e Inail. I dati sono delle cartelle esattoriali in- pagate nel 2012 sfiora i 280 non pagate in provincia di quelli del rapporto compi- viate in provincia. Raven- milioni. Ravenna, oltre a 12,1 milio- lato direttamente da Equi- na nella media regionale, •SERVIZIO a pagina 3 awrzr arrzarrerm~ Caso Idem, nuovi accertamenti sulla palestra fantasma Coop Ceramica appello in Regione Protestano i lavoratori Chiude un'altra azienda, è la Cab plus fornitrice della Cnh che sposta la produzione a Jesi e annuncia il licenziamento dei 35 lavoratori dello stabilimento di via Selice. • SERVIZIO a pagina 13 sufiNERENCIMINERI FAENZA Auto da spostare per le strisce blu Multe a chi non lo fa Approda a Palazzo Merlato il caso legato alle dimissioni da ministro dell'ex assessore (SERVIZIO a pagina 5) IMOLA. Imola, nuove regole di ingaggio per le partecipate IMOLA. Il Comune approva un regolamento mai avuto prima con cui determina le norme per nominare i propri rappresentanti in enti e aziende partecipate. • SERVIZIO a pagina 15 Molesta l'ex amante secondo arresto nel giro di un mese RAVENNA. Ha continuato a molestare l'ex amante ed è stato arrestato per la seconda volta in un mese. • SERVIZIO a pagina 6 I MOLA. L'assessore al Lavoro Mirco Cantelli: « Sono state fatte scelte che da manager non condivido». Ma l'impegno del Comune è quello di chiedere ora un tavolo tecnico in Regione. • GIORGI a pagina 12 Imola, la Cab plus chiude e vuole licenziare 35 persone RAVENNA Porto, pressing del sindaco sui privati Matteucci: devono investire. Entro 112018 Candiano più profondo sindaco di Ravenna interviene all'assemblea della Sapir e annuncia i tempi per l'approfondimento del Candiano, che sarà ultimato nel 2018. Da Matteucci anche un appello per investimenti di privati per rilanciare l'economia. • SERVIZIO a pagina 7 Ravenna Calcio Simbolo all'asta per mille euro a pagina Pagina 13 di 47 LUGO Aziende ortofrutticole truffate, condannato il falso grossista RAVENNA. II • SERVIZIO FAENZA. Da lunedì parte la tracciatura delle righe blu per il Piano sosta. Auto da spostare, pena la multa. • SERVIZIO a pagina 9 4 LUGO. Ordinò partite di frutta a due aziende lughesi sparendo nel nulla. Accusato di truffa, il falso grossista è stato condannato. • SERVIZIO a pagina 11 pressunE \ \ • 28/06/2013 orriere di Ravenna Faenza-Lupo e Imola Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d. Direttore responsabile: Pietro Caricato Diffusione: n.d. Bagnacavallo, film alle Cappuccine LUGO. Il grande cinema internazionale sarà protagonista del fine settimana al cineparco delle Cappuccine di Bagnacavallo nell'ambito della ventinovesima edizione della rassegna estiva "Bagnacavallo al cinema". Si inizierà stasera e domani (alle 21.30) con "Django Unchained", l'ultimo film di Quentin Tarantino e si proseguirà domenica e lunedì con il cinema francese di Francois Ozon e del suo "Nella casa". Nel bar dell'arena sono in vendita i prodotti del commercio equo e solidale di Altromercato in collaborazione con La bottega del mondo di Ravenna; inoltre all'ingresso del cinema saranno distribuiti dei cuscini. Per informazioni, 329 2054014 o www.arenabagnacavallo.it. Pagina 11 Pagina 14 di 47 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 pressunE \ \• 28/06/2013 orriere di Ravenna Faenza-Lupo e Imola Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d. Direttore responsabile: Pietro Caricato Diffusione: n.d. Sport e raduno di 500 alla Festa. Mercato Numerosi gli eventi per la terza serata della rassegna estiva di Massa Lombarda Le vecchie Fiat 500 protagonista a Massa Lombarda MASSA LOMBARDA. Terza serata della Festa Mercato, cinque venerdì tra shopping, arte, sport, musica, mercatini, mostre. Un'iniziativa organizzata da Comune, Avis e Comitato Festa Mercato in collaborazione con Ascom, Cna, Confesercenti e Cia, istituita agli inizi degli anni Novanta con l'obiettivo di qualificare l'immagine del commercio massese offrendo al paese una serie di occasioni di festa e d'incontro nelle serate estive. Un evento con una tale partecipazione da trasformarsi negli anni in un appuntamento consolidato fra vetrine a cielo aperto e spettacoli. Questa sera protagonisti sono Sport e 500, con tre ingredienti per un sicuro divertimento: tornei e gare per grandi e piccoli animeranno le strade e le piazze con le allieve della scuola di ginnastica artistica di Lugo, mentre in piazza per gli appassionati di cimeli storici motorizzati si terrà il raduno di Fiat 500. Pagina 11 Pagina 15 di 47 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 press LinE .5i\L\ • 28/06/2013 orriere di Ravenna Faenza-Lupo e Imola Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d. Direttore responsabile: Pietro Caricato Diffusione: n.d. Scuola di musica Malerbi Partono i corsi estivi LUGO. Presentata la serie di corsi e performances programmate dalla direzione dell'istituto Malerbi per l'estate. Si parte con Kelly Mcclendon e il canto lirico (16, 18, 23, 25, 29 e 31 luglio) con il pianista accompagnatore Dario Zanconi. Segue un master class (dal 22 al 27 luglio) per pianoforte condotto da Mauro Minguzzi. Si terranno poi vari corsi di strumento condotti da Matteo Salerno (flauto, accompagnatore il pianista Rohn Taylor Anais), Mauro Minguzzi, Carlo Argelli, Denis Zardi (pianoforte), Davide Bertozzi (oboe), Fabio Gaddoni (violoncello), Franco Ranieri (chitarra elettrica) e Simone Cavina (batteria). In calendario inoltre un Cre musicale, della durata di dieci giorni, rivolto ai bambini delle elementari, dall'8 al 19 luglio 2013 ( 9.30 alle 12.30). A Giorgio Minardi è affidato il laboratorio di costruzione strumenti musicali, a Luciano Titi quello di musica di insieme e a Sabrina Ruffini quello di espressività vocale. Pagina 16 di 47 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 Pagina 11 FOCE press unE RAVENNA FAENZA LUGO 8• IMOLA Direttore Responsabile: Stefano Andrini Coca: arrestato bagnacavallese Stalking Beccato con quasi un chilo e mezzo di droga peruviana Ci ricasca Arrestato A pagina 15 A pagina 16 VENERDÌ 28. GIUGNO 2013 CE L 28/06/2013 DI ROMAGNA Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d. Diffusione: n.d. DI ROMAGNA RAVENNA FAENZA LOGO & IMOLA 1111 li i i i i ''N7xv Nuovi controlli Ici sulla palestra dell'ex Ministro Idem da parte di Ravenna Entrate La Jajo viene eliminata dalla guida L'EDITORIALE • Tutti uguali? Patacate presidenziali Il presidente degli Stati Uditi Barack Obama applaude alla decisione della Corte suprema degli Stati Uniti che sancisce per le coppie gay sposate gli stessi diritti delle coppie sposate formate da un uomo e una donna. nostro" dichiara il presidente "è un popolo che ha dichiarato che siamo stati creati tutti uguali e anche l'amore con cui ci impegnamo reciprocamente deve essere uguale. Quando tutti gli americani sono trattati come uguali, indipendentemente da chiamano, siamo tutti più liberi". Mavala. Mi viene il dubbio che anche il potentissimo padrone del mondo ogni tanto dica le sue patacate. (Sono ragionevolmente certo che non farà sollevare i jet contro di me perché è in Senegal dove, al momento, LaVoce non arriva). Patacate presidenziali, dunque. Diceva Dorma Summer: "It seas Aduni and Eve, not Adam and Steve". C'erano Adamo ed Eva, non Adamo e Stefano. Se non ci fosse differenza tra uomo e donna e se questa differenza non facesse la differenza nel matrimonio credo che in Italia ci sarebbe un dramma politico. Bersani che va a chiedere a Berlusconi di sposarlo. Tanto siamo uguali.At salut, Patack Obama. Stefano Andrini Indagine Picasso esposto al Mar fermato a New York L'hanno fermato a New York, dove stava per essere venduto con una base di 11,5 milioni di dollari. Un Picasso esposto al Mar e di proprietà di un privato arrestato per bancarotta. A pagina 17 IMOLA DONNA SOFFOCATA IN CASA Forze dell'ordine in un appartamento di via Cavour„ ieri sera, dove è stato rinvenuto il cadavere di una 40enne. L'ipotesi di decesso è soffocamento. A pagina 25 a oggi la palestra Tajo Gym non sarà più indicala nella guida comunale delle strutture sportive. Lo ha disposto ieri il sindaco Fabrizio Mal risp ondendo in consiglio alle interrogazioni dei consiglieri di opposizione sulla vicenda della casa-palestra accatastata come residenza dell'ormai ex ministro allo Sport losefa Idem. La struttura, affiliala per 600 euro al mese dalla soc ietà sportiva dilettantistica del marito dell'olimpionica, Guglielmo Guerrini, all'Asti Sicu I Motori e Sports, risulta attualmente chiusa in attesa delle verifiche dell'ufficio CommerMale della polizia municipale. Prima che scoppiasse il caso era però censita nella sezione "Sport per lui li", sul sito del Comune. Un "censimento informale" che annovera /30 impiamli sportivi, ha spiegato il sindaco Fabrizio Matteucci. A pagina 11 IMOLA Superbike show all'autodromo All'Autodromo "Enzo e Dino Ferrari" si accendono i motori per il weekend della Superbike. L'appuntamento imolese è la settima lappa del mondiale 2013 e per I'l lesina volta si corre sulle rive del Santemo. A contendersi la vittoria, solo per citare alcuni dei motociclisti più al usi in riva al Santone, saranno Marco Melandri, Carlos Cieca, Toni Sk3ms e Sylvain Guintoli, leader della classifica mondiale. Nello Sport I promossi senza debiti non arrivano al 50% Strage di bocciati all'istituto Ginanni ll'islituto 1TC Ginmini si registra miaulernica'inalhurza" di studenti bocciati o rimandati. Tra tantissimi ragazzi con voti davvero eccellenti (diversi hanno medie impres'orlanti comprese Ira il 9,50 e 11 9,80) sono, infallì, numerosi (711101,7 Che:, p, scarso impegno o lirni[ara anitudine, si sono fermati al di sotto della SIIITiCil,1551. In particolare nelle dossi prime, dove il 50% degli allievi è stato promosso con "formula piena". Addirittura, in una classe dell'istituto, il ntunero degli alunni bocciati o rimandati ha superato il numero dei promossi. A pagina 14 FAENZA ~ti, Rissa Botte al torneo multietnico Botte in tribuna a una partita dell'ottavo Torneo di calcio multietnico organizzato dalla Consulta dei Cittadini stranieri. L'episodio risale alla giornata iniziale della competizione, conclusasi domenica, alla quale partecipavano atleti della zona divisi in sette rappresentative. APERTO LA DOMENICA POMERIGGIO rnab Dal 1948 la nostra esperienza al vostro servizio Forlì, Vie L. Salinatone, 53 le nostre realizzazioni su www.rossiarreda.it A pagina 20 Pagina 17 di 47 press LinE FOC E 28/06/2013 DI ROMAGNA RAVENNA FAENZA LUGO & IMOLA Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d. Direttore Responsabile: Stefano Andrini Diffusione: n.d. SANITÀ La consigliera regionale Gabriella Meo interroga la giunta Errani `Stop alle dolorose razionalizzazioni, no allo smantellamento dell'Umberto I' Le barricate dei Verdi per 'salvare' l'ospedale lughese dai tagli Ausl a Ausl di Ravenna ha già effettuato negli ultimi armi numerose e dolorose razionalizzazioni come la chiusura di piccoli ospedali, nonché l'accentramento di funzioni specialistiche presso l'ospedale del capoluogo. Proseguire in questa logica accentratrice significherebbe sguarnire ulteriormente l'ospedale di Lugo andando a chiudere i reparti di cardiologia e pediatria, ridimensionando ortopedia e creando, inoltre, i presupposti per lo smantellamento di questo fondamentale presidio della Bassa Romagna". Per questo motivo la consigliera regionale dei Verdi Gabriella Meo ha presentato un'interrogazione alla Giunta per sapere se la progettata costituzione dell'Azienda unica della Romagna possa causare un ridimensionamento dell'offerta sanitaria decentrata, con particolare riferimento ai servizi prestati dall'ospedale di Lugo. "Il progetto di legge - spiega Meo - dell'assessorato regionale Politiche per la Salute per creare un'Ausl unica per le tre province i ,5 IL .1 in . " «ft IZM .LI, "Occore rivedere il progetto di costituzione dell'Azienda unica della Romagna" romagnole (Ravenna, Forlì-Cesena, Rimini con 4 Ausl per un totale di oltre 1 milione e 100 mila abitanti) dovrebbe essere discusso in Assemblea legislativa entro la fine di quest'anno. Sappiamo - continua l'esponente ecologista - che da tempo è in atto, da parte di ciascuna Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria dell'area della Romagna, una riflessione riguardante il nuovo assetto istituzionale e gestionale dei servizi sanitari ed un confronto sullo sviluppo progettuale delle forme di cooperazione tra le 4 attuali aziende sanitarie. Tuttavia tale riflessione si inserisce in un contesto normativo ed organizzativo che, sia a livello nazionale che in ambito regionale, ha posto al centro delle politiche pubbliche processi e misure di razionalizzazione amministrativa e unificazione di enti e servizi pubblici, in particolare di piccole dimensioni, con la finalità di garantire il contenimento della spesa pubblica. E' necessario evitare - conclude Meo - che la costituzione dell'Azienda unica della Romagna e la previsione di una Conferenza territoriale Sociale e Sanitaria unica che ne detenga le funzioni di indirizzo, programmazione e vigilanza metta in secondo piano le scelte delle comunità locali e si concretizzi unicamente in un taglio dei servizi di cura". Pagina 21 LUGO Condannato per la trotti delle pesche sott000sto Pagina 18 di 47 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 press LinE FOCE DI ROMAGNA RAVENNA FAENZA LUGO & IMOLA Direttore Responsabile: Stefano Andrini 28/06/2013 Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d. Diffusione: n.d. Il consigliere Baldrati e la svista della 'Civica per Lugo' Riceviamo e pubblichiamo integralmente. "Leggo su laVoce di Romagna' di giovedì 27 giugno il commento del portavoce dell'Associazione Civica per Lugo, Bruno Pelloni, che mi riguarda. Non conosco personalmente il signor Pelloni, né tanto meno il suo percorso politico, ma desidero replicare al suo giudizio politico sulla Lista civica da me promossa, lugo per noi, ritenendolo superficiale e tipico di chi esterna giudizi privi di fondamento, ma sulla scia dell'entusiasmo di avere già la vittoria in tasca. Se avesse riflettuto, il signor Pelloni, non avrebbe detto che lugo per noi' è un travestimento di Futuro e Libertà per l'Italia (la forza politica nata nel corso della precedente legislatura dalla scissione all'interno del Popolo della libertà, quando il suo leader Gianfranco Fini volle dividersi dai berlusconiani: ndr), perché io ho abbandonato in modo netto quel progetto già da tempo e con esternazioni pubbliche che tutti conoscono. Il mio caro amico senatore Benedetto Della Vedova già capogruppo alla Camera di Futuro e Libertà, oggi è portavoce di Scelta Civica (di Mario Monti) e quindi sicuramente più vicino all'Associazione Civica per Lugo di quanto non lo sia più con me". Guido Baldrati, consigliere comunale Gruppo Misto Pagina 21 LUGO Condannato per la trotti delle pesche sott000sto Pagina 19 di 47 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 press LinE FOC E 28/06/2013 ROMAGNA RAVENNA FAENZA LUGO & IMOLA Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d. Direttore Responsabile: Stefano Andrini Diffusione: n.d. I DIPENDENTI INAIL SCRIVONO AL SINDACO CORTESI "No alla chiusura dell'ufficio lughese" L'ipotesi di chiusura della sede Inail di Lugo sembra ormai una certezza. Preoccupati, i dipendenti in servizio al Cot di piazzale di Enzo Ferrari - hanno scritto al sindaco di Lugo Raffaele Cortesi, al fine di sensibilizzare anche l'opinione pubblica riguardo alla loro situazione. "Sappiamo che già nei mesi scorsi Lei era stato tenuto informato dai sindacati provinciali sui possibili scenari previsti in seguito alla riorganizzazione dell'Istituto - scrivono i di- pendenti - sembrava in un primo momento che l'ipotesi della chiusura fosse stata scartata ed invece mercoledì abbiamo ricevuto la pessima notizia, il nostro ufficio non è più considerato essenziale per la nostra Direzione Nazionale e quindi verrà chiuso. Ovviamente, oltre ai disagi che ciascuno di noi come dipendenti dovrà sostenere in termini di spostamenti sul territorio, non trascurando il fatto che su 7 dipendenti, 5 siamo donne, alcune con figli piccoli ed in situazioni di particolare disagio familiare (single con figli o vedove con fi- gli) ed una con grave handicap fisico (non vedente), a noi preme evidenziarLe come la presenza sul territorio lughese dell'ufficio Inail sia fondamentale ed essenziale per supportare in maniera adeguata le esigenze di un'utenza sparsa su un territorio ampio e che si trova spesso in situazioni di grave infermità fisica. Ci auguriamo concludono i dipendenti che l'amministrazione comunale possa affiancarsi a noi tutti nel supportare innanzi alla Direzione Nazionale Inail le richieste di mantenere aperto l'ufficio di Lugo". Pagina 21 LUGO Condannato per la trotti delle pesche sott000sto Pagina 20 di 47 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 press LinE FOC E DI ROMAGNA RAVENNA FAENZA LUGO & IMOLA Direttore Responsabile: Stefano Andrini 28/06/2013 Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d. Diffusione: n.d. Lugo Il Comune fa il punto sulla Meridiana Oggi alle 11.30 al Salone Estense della Rocca di Lugo la giunta Cortesi farà il punto sulla 'questione' del monumento "La meridiana dei popoli", la struttura che dovrebbe svettare a breve in piazza Primo Maggio, tra la sede dei Carabinieri e Piazza Garibaldi. All'incontro saranno presenti l'artista di Bizzuno Mario Nanni "progettista e poeta della luce" incaricato di realizzare il monumento, il sindaco Raffaele Cortesi e il responsabile del patrimonio del comune di Lugo, Giovani Liverani. Un'occasione ufficiale, dunque, per fare il punto sul calendario dei lavori dell'opera che dovrà incarnare "i valori fondanti della repubblica e della costituzione". Questa struttura cambierà il centro di Lugo con i suoi 21 metri di altezza (per quattro di larghezza e oltre due di profondità) e sarà concretamente un portale in ferro che dentro di sé vedrà luce e parole incise nel consueto "gioco di luci" di Nanni. Il progetto, approvato nel 2011, è andato sinora a rilento e, anche l'ultima data di inaugurazione, quella del 2 giugno, è stata posticipata (sulla sede, a oggi, non ci sono che le fondamenta del monumento). Tempi dilatati che hanno fatto sorgere qualche perplessità, con tanto di diffida inviata dal Comune all'artista, invitato a consegnare il lavoro nei tempi previsti. Dopo tante parole e ipotesi oggi, dunque, la "meridiana" sarà presentata ufficialmente e sarà così possibile capire quando finalmente potrà essere ammirata e quale sarà la "figura istituzionale" che la inaugurerà. Alessandro Passanti Pagina 21 LUGO Condannato per la trotti delle pesche sott000sto Pagina 21 di 47 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 press LinE FOC E 28/06/2013 ROMAGNA RAVENNA FAENZA LUGO & IMOLA Direttore Responsabile: Stefano Andrini Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d. Diffusione: n.d. ALFONSINE: 10 GIORNI DI FESTA DELL'UNITÀ Appuntamento con la Festa dell'Unità da domani all'8 luglio, ad Alfonsine, nello spazio del campo sportivo 'Brigata Cremona'. Tutte le sere, nel grande stand gastronomico, da non perdere le specialità romagnole. Denso anche il programma degli spettacoli con tanta musica da ballare. Si parte, appunto, domani con l'Orchestra Nuova Romagna Folk; domenica 30 sarà la volta dell'orchestra Edmondo Comandini. In luglio: lunedì 1, Gruppo danze e spettacolo 'Milleluci' di Alfonsine; martedì 2, Orchestra Patrizia Ceccarelli; mercoledì 3 Orchestra Luca Bergamini. Pagina 22 LUGO Fa capolino il 'Partito dei poveri' = Pagina 22 di 47 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 press LinE FOCE 28/06/2013 ROMAGNA RAVENNA FAENZA LUGO 8• IMOLA Direttore Responsabile: Stefano Andrini Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d. Diffusione: n.d. Massa Festa Mercato in centro Sport e 500 saranno i protagonisti questa sera del terzo appuntamento della Festa Mercato. A garanzia del divertimento tornei e gare per grandi e piccoli animeranno le strade e le piazze, le allieve della scuola di Ginnastica artistica di Lugo si esibiranno nel Gym show, spettacolo acrobatico e coreografico, infine in piazza ci sarà il raduno di Fiat 500. Nata con l'obiettivo di qualificare l'immagine del commercio massese. la Festa Mercato propone iniziative nel segno della gastronomia, della musica e dell'arte, fra vetrine e spettacoli. Pagina 22 LUGO Fa capolino il Tarpo dei poveri' Pagina 23 di 47 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 press LinE FOC E 28/06/2013 ROMAGNA RAVENNA FAENZA LUGO & IMOLA Direttore Responsabile: Stefano Andrini Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d. Diffusione: n.d. Bagnacavallo Film sotto le stelle Il grande cinema internazionale sarà protagonista del fine settimana al Cineparco delle Cappuccine di Bagnacavallo per la rassegna estiva "Bagnacavallo al cinema". Si inizia oggi e domani con "Django Unchained", l'ultimo film di Quentin Tarantino. Domenica in replica, poi lunedì 1 luglio, sarà invece la volta del cinema francese di Francois Ozon e del suo "Nella casa", commedia drammatica, spiritosa e intelligente, che si sviluppa come un thriller con risvolti dark più che inquietanti. Pagina 22 LUGO Fa capolino il Tarpo dei poveri' Pagina 24 di 47 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 press LinE FOC E 28/06/2013 ROMAGNA RAVENNA FAENZA LUGO & IMOLA Direttore Responsabile: Stefano Andrini Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d. Diffusione: n.d. Cotignola Pecci e il "suo" Torino Ultimo appuntamento per la rassegna cotignolese "La letteratura, lo sport e altro...". Martedì prossimo alle 21 è in programma un incontro con Eraldo Pecci, che presenterà la sua prima fatica letteraria: "Il Toro non può perdere", edito recentemente da Rizzoli, sulle vicende del grande Torino, vincitore del campionato di calcio di serie A nel 1976 e di cui Pecci fu uno dei protagonisti. E' un libro dedicato a coloro che, almeno una volta nella vita, hanno pianto di gioia o di dolore per un pallone finito in fondo alla rete. Pagina 22 LUGO Fa capolino il Tarpo dei poveri' Pagina 25 di 47 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 pressunE FOC E DI ROMAGNA RAVENNA FAENZA LUGO & IMOLA Direttore Responsabile: Stefano Andrini 28/06/2013 Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d. Diffusione: n.d. La cucina di Lugo di Romagna si promuove sui lidi ravennati LA NOVITÀ A Marina di Ravenna un "temporary restaurant" dedicat oalle eccellenze enogastronomiche lughesi Nasce "Lugo di Romagna", il "temporary restaurant" a Marina di Ravenna, un modo innovativo per fare promozione di Lugo, delle Terre di Romagna e delle città gemellate, ma anche occasione per trovare risorse per finanziare i progetti di associazioni no-profit. Un punto di riferimento a disposizione di chi vuole fare conoscere i luoghi, i prodotti, le eccellenze e le iniziative della Bassa. Lo spazio gastronomico propone piatti tipici romagnoli e internazionali, puntando su qualità e prezzi accessibili. Oltre alla scelta di vini locali, un ruolo importante ha la birra di qualità di Kulmbach, la città tedesca gemellata con Lugo, che verrà proposta con la tecnica "a caduta" in modo da mantenere intatta la sua naturalezza e bontà. Il locale sarà aperto dal giovedì alla domenica alla sera e sabato e domenica anche a pranzo. Negli altri giorni sarà possibile concordare aperture straordinarie a invito in occasione di eventi e serate a tema. Le associazioni "Progetti Ludico-Sportivi", "I musici", "P.G.S. Comitato Provinciale di Ravenna", "Lugo Rugby" e Associazione Gemellaggi "Adriano Guerrini" di Lugo danno appuntamento alle 19 di stasera per la serata di apertura. Prenotazioni al 393-2450031. Pagina 22 LUGO Fa capolino il Tarpo dei poveri' Pagina 26 di 47 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 press LinE FOC E 28/06/2013 ROMAGNA RAVENNA FAENZA LUGO & IMOLA Direttore Responsabile: Stefano Andrini Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d. Diffusione: n.d. La storia d'amore di Mascagni e Anna Lolli LIONS CLUB L'ultimo meeting ha visto Laura Baldinini raccontare i 35 anni di passione clandestina vissuti dal compositore con la giovane corista originaria di Bagnara, dove morì nel 1975 lasciando tutto alla parrocchia "Una storia di cavalleria romagnola. Anna Lolli: il grande amore del compositore Piero Mascagni" era titolo dell'ultimo meeting del Lions Club di Lugo, presieduto da Andrea Preti con relatrice la professoressa socia Laura Baldinini, alla pesenza Maria Francesca Mondini, pronipote di Anna Lolli. La relatrice ha illustrato l'aspetto culturale oltre a quello romantico della "Storia", testimoniato dalle quasi 5.000 lettere che il compositore livomese scrisse alla bella ragazza romagnola in 35 anni. Fu il lavoro a farli incontrare: lui grande compositore, lei corista. Durante le prove di "Iris" al Costanzi di Roma, Mascagni notò tra le coriste la bellissima giovane dai capelli scuri e dagli occhi verdi. Dopo un lungo corteggiamento, nonostante la differenza di età e di estrazione sociale, esplose la passione. Lei sapeva che era sposato, con tre figli, più vecchio e che sarebbe andata incontro a tutte le sofferenze dell'amore clandestino, ma lo visse comunque con riservatezza e dignità. Ma_ Laura Baldinini al meeting dei Lions scagni le acquistò un appartamento non molto lontano dalla propria abitazione, a Roma, e le apri un libretto bancario. Non convissero mai, tranne che per un breve periodo nel 1912 a Bellevue, vicino a Parigi, in una casa di campagna, dove Mascagni collaborava con D'Annunzio per la "Parisina" rappresentata l'anno dopo alla Scala. Quando la moglie di Mascagni scoprì la relazione, egli dovette affannarsi, scombinando le sue giornate e gli orari delle prove per poter correre da Anna. Lei fu costretta a indirizzare le sue lettere ad un amico di lui, Alessandro Tanzini, e Mascagni, dopo averle lette, le rispediva ad Anna perché non fossero intercettate dalla moglie. Ogni tanto Anna tornava nella sua città natale, Bagnara, dove era accolta con falsa benevolenza, essendo nella condizione scomoda di "mantenuta". Si narra che un giorno il parroco la fermasse per strada e la insultasse: "Tu sei una pubblica peccatrice" ma Anna proseguì noncurante e commentò con la nipote che l'affiancava: "Lascia pur che dica, ma io ho dato la carne al diavolo e darò le ossa al signore e tutta la roba avuta dal Maestro la lascerò alla parrocchia". Dopo la morte di Mascagni, nel 1945, Anna tornò definitivamente a Bagnara ove visse di ricordi; morì a 85 anni nel 1973. Il testamento recitava: "Lascio tutto alla parrocchia, col vincolo di costituire un museo dedicato a Mascagni: il pianoforte del Maestro, i ritratti, le lettere d'amore...". Oggi, con gli sms, un tale patrimonio di amore e passione si sarebbe perduto... Emanuela Pinchiorri Pagina 22 LUGO Fa capolino il 'Parino dei poveri' Pagina 27 di 47 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 press LinE FOC E 28/06/2013 ROMAGNA RAVENNA FAENZA LUGO 8• IMOLA Direttore Responsabile: Stefano Andrini Fa capolino LUGO •6 i l Partlt Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d. Diffusione: n.d. o dei poveri' Il movimento lombardo organizza raccolta di merce usata suscitando dubbi tra i residenti ià siamo in un periodo nel quale i partiti stanno vivendo un momento di popolarità che rasenta il minimo storico, poi ecco che ti vedi spuntare in città appiccicato ai cancelli delle abitazioni un volantino a nome "Partito dei poveri" che pubblicizza una raccolta di materiale usato. Un volantino che, vista la strana intestazione, ha ovviamente suscitato più di una perplessità tra i lughesi. Nel messaggio recapitato porta a porta viene pubblicizzata una raccolta di scarpe, borse, cinture, indumenti, biancheria, ma anche piccoli elettrodomestici e pentole in programma dalle 8.30 odierne. Residenti interdetti - si diceva - perché di solito, di queste raccolte dell'usato, si occupano Caritas o Croce Rossa. E perché tra i mille e più soggetti politici presenti in Italia, di questo Partito dei Poveri si sa poco o nulla. Il P.D.P è però presente sul web con il proprio sito internet dal quale si apprende essere stato fondato nel 2009 dal 63enne Giuseppe Trevisol, veneto trapiantato in Lombardia. Il fondatore, via internet, spiega che questa crisi dovrà ancora arrivare al suo massimo lasciando dietro di sè molte macerie, o meglio numerosi poveri. Essendo lui una persona non ricca a causa - racconta - del gioco d'azzardo e del mondo del lavoro, ha fondato questo partito che profetizza un'Italia che tra poco tempo sarà "divisa tra ricchi e poveri" spiegando poi quale sarebbe il suo sistema per risollevare la situazione. Sul sito campeggia una lunga invettiva del Trevisol con- G i411111114 N 11 ,mal.. , r - rw-P~ ti-1 111E1 *M La raccolta di beni usati promossa dal Partito dei Poveri tro gli italiani che sorreggono ancora questi politici e quindi contro caste e lobby. Segue poi il programma del partito. Quindici punti tra i quali: mense a carico dello Stato, pensione minima a mille e duecento euro, stipendio e pensione per casalinghe, fsostegno ai disoccupati, nazionalizzazione delle banche e tetto massimo di duemila cinquecento euro degli stipendi dei dirigenti pubblici. Tutto plausibile, magari un po' naif, ma la cosa che colpisce maggiormente sono queste raccolte porta a porta organizzate in tutta Italia da un partito con sede nella provincia comasca. Navigando su internet si può apprendere che a Pasturo, in provincia di Lecco, diversi cittadini si sono posti le stesse domande di noi lughesi, o che a Borgomanero in provincia di Novara, a precisa domanda alla Polizia Locale la risposta è stata lapidaria: raccolta non autorizzata, diffidate. Una mano ce la danno i cittadini di Selargius in provincia di Cagliari. Sul gruppo Facebook del paese sardo, un ex coordinatore del partito scriveva: "Non sono più coor- dinatore del P.D.P., poiché ho scoperto, purtroppo tardi, che è un partito costituito da persone scorrette, che illudono i cittadini onesti per arricchirsi alle loro spalle". Sarà vero? Tutte invenzioni? Il numero di cellulare presente in fondo al volantino fa capo al Centro di Raccolta sempre in quel di Como che garantisce, ovviamente, la buona fede dell'iniziativa bollando quanto scritto su internet come "maldicenze". Intanto, per oggi, la raccolta è confermata. Alessandro Passanti Pagina 22 capolino il 'Partito dei poveri' . . G. Pagina 28 di 47 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 28/06/2013 pressunE Periodicità: Quotidiano Tiratura: 331.753 Direttore Responsabile: Roberto Napoletano , 0`.■ " Diffusione: 262.360 dità. Stornata una quota degli 1,45 miliardi ottenuti dalla Regione Debiti Pa, il decreto occupazione sfila 1,5 miliardi alle imprese Eugenio Bruno ROMA Se non è uno scippo poco ci manca. La nuova bozza e del decreto occupazione, varato l'altroieri dal Governo, contiene anche un'amara sorpresa per le imprese. Una quota non specificata degli 1,45 miliardi di anticipazione di liquidità ottenuta dalla Regione Campania per rimborsare i debiti (non sanitari) verso le aziende dovrà infatti essere stornata dalla assegnazione originaria e destinata al piano di rientro per il trasporto ferroviario locale previsto dal decreto sviluppo di un anno fa. Le risorse vengono di fatto sottratte ai 4o miliardi di plafond destinato a smaltire i pagamenti arretrati delle pubbliche amministrazioni e convogliate invece verso altri rivoli. A paga- re il conto di questa partita di giro saranno anche i cittadini e le società campane che si vedranno aumentare dello 0,15% l'addizionale Irap e dello 0,30% quella Irpef. In realtà, il premier Enrico Letta aveva fatto cenno, nella conferenza stampa a conclusione della seduta del consiglio dei ministri di mercoledì, che tra le misure varate aveva trovato spazio anche un pacchetto di interventi per le emergenze. Subito il pensiero era andato al sisma in 1(.AM3'ANIA . Somme girate al piano di rientro per il trasporto ferroviario locale Pagano anche cittadini e Pmi con l'aumento di Irap e Irpef Emilia di un anno fa e alla tromba d'aria del mese scorso, salvo poi scoprire che la logica degli interventi emergenziali contemplerebbe anche lo stato di salute delle ferrovie campane. C'è poi da ricordare che questo del pacchetto lavoro, non è il primo attacco alla dote dei 40 miliardi per cancellare almeno una parte dei debiti delle Pa nei confronti delle imprese. Nell'iter di conversione del dl sblocca-pagamenti, infatti, il Parlamento ha già ridotto di 400 milioni la dotazione per gli anticipi di liquidità da parte dei Comuni. In quel caso, però, le risorse non erano state ancora assegnate; oggi, invece, con la norma contenuta nel dl lavoro, si storna una quota già attribuita a una amministrazione. RIPRODUZIONE RISERVATA Pagina 3 «Un plano struttude Pagina 29 di 47 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 - pressunE s'erld 28/06/2013 CAS Periodicità: Quotidiano Tiratura: 331.753 Direttore Responsabile: Roberto Napoletano Debiti Pa, se il problema è (anche) la burocrazia di Luigi Fiorentino Questo articolo è l'editoriale del Giornale del diritto amministrativo n. 6/2013, appena pubblicato n- a vicenda dei pagamenti dei debiti delle pubbliche amministrazioni nei confronti delle imprese ha una rilevanza non solo economica, ma anche istituzionale: individua alcune delle principali disfunzioni del nostro sistema amministrativo e sollecita una più ampia riflessione sull'efficacia dell'azione dello Stato centrale. Ma partiamo dai fatti. Il primo provvedimento per sbloccare i pagamenti delle Pa risale al decreto legge n.185/2008. Da allora ci sono stati numerosi altri interventi normativi. Solo nel 2012, a distanza quindi di 4 anni dalla prima iniziativa, si contano tre nuove disposizioni in tre diversi decreti legge (n.16,52 e 95),ben quattro decreti del Ministro dell'economia e delle finanze e due circolari della Ragioneria generale dello Stato. Ciò nonostante il Governo 1'8 aprile scorso haritenuto di dover varare un nuovo decreto legge, ma ancora non sono stati forniti con precisione i dati sull'entità dei debiti. Di fronte alle critiche la Ragioneriaha spiegato che la sua attività «si avvicina più ad un concetto di certificazione che a un giudizio di valutazione», ad un ruolo, in definitiva, «quasi di tipo notarile» e «che sia i pareri formulati che le relazioni tecniche vengono inoltrati_agli uffici di diretta collaborazione con il Ministro...». Questi fatti mostrano dunque che strutture amministrative "chiave" nella definizione e gestione dei processi decisionali sono in grado di condizionare l'efficacia dell'azione di governo. La prima struttura è la Presidenza del Consiglio dei ministri, da cui i decreti legge formalmente provengono. Essa dovrebbe assicurare il coordinamento dell'attività normativa e amministrativa, garantendo, in particolare, la «qualità dei testi normativi sotto un profilo formale e sostanziale» e il coordinamento tra amministrazioni per «la verifica di fattibilità delle iniziative legi- Diffusione: 262.360 slative». Ma nel tempo la Presidenza, nonostante le dimensioni sovrabbondanti, si è progressivamente allontanata dalle funzioni essenziali Essa andrebbe quindi profondamente rinnovata e rifocalizzata sulle funzioni a supporto del Presidente del Consiglio e del Governo. La seconda struttura è il Ministero dell'economia, in particolare la Ragioneria generale dello Stato. Questa dovrebbe assicurare il «controllo e monitoraggio dei conti pubblici», anche con funzioni di «analisi e valutazione della spesa», e verificare la «copertura finanziaria delle leggi» prima della loro adozione (1. n.196/2009). Tuttavia, la prima attività sembra ancora non completamente espressa, mentre la seconda è spesso svolta oltre misura, fino ad incidere su scelte di indirizzo e gestionali, di fatto sostituendosi al decisore politico e alla dirigenza chiamata ad attuare le decisioni sulle spese. La Ragioneria generale, apparato tuttora di eccellenza, dovrebbe aggiornare la propria missione e superare la logica di micro-controllo burocratico. La terza struttura chiave è rappresentata dagli uffici di diretta collaborazione dei ministeri. Essi costituiscono lo snodo che tiene unito vertice politico e amministrazione. Finora la guida di questi uffici è stata appannaggio pressoché esclusivo di personale proveniente dalle magistrature amministrative. E in questo quadro, la politica priva dell'ambizione di costruire un'amministrazione moderna-ha continuato ad attribuire a tali ufficiuna valenza di tipo "con sulenziale" Il ripensamento delle strutture di Gabinetto quindi deve passare attraverso l'immissione in esse anche di statistici, economisti, ingegneri gestionali, così da poter meglio progettare le politiche e orientare l'amministrazione al risultato. Infine, un'ulteriore considerazione che la vicenda dei debiti delle Pa suggerisce riguarda la qualità delle norme. Le leggi spesso sono irragionevolmente dettagliate o sono irragionevolmente lacunose, rimettendo la definizione di aspetti rilevanti ad atti successivi, che, pur essendo adottati con atto del Ministro, sono di fatto predisposti dallaburocrazia. Ma il rinvio ad atti successivi sposta in modo non trasparente dalla politica alla burocrazia delle amministrazioni centrali dello Stato il potere sostanziale di decisione. Uno spostamento in grado di determinare un mutamento genetico dellaburocrazia, la quale si trova ad incidere sull'efficacia delle decisioni politiche e, quindi, sulla qualità dell'azione dei governi. È tempo di ricondurre le strutture organizzative a supporto dell'Esecutivo alla loro vocazione originaria. Pagina 30 di 47 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 RIPRODUZIONE RISERVATA Pagina 14 28/06/2013 pressunE ll'erld CAS Periodicità: Quotidiano Tiratura: 331.753 Direttore Responsabile: Roberto Napoletano Diffusione: 262.360 Imprese Entro lunedì importi e date Dalla Pa arriva l'avviso ai creditori Patrizia Ruffini Una fitta concentrazione di rigide scadenze accompagnate da sanzioni occupa il calendario delle pubbliche amministrazioni in queste settimane. Al centro della scena sono gli effetti del decreto legge 35/2013 sui debiti della Pa (parte dedicata ai debiti maturati a fine 2012), che nella versione post-conversione ha dettato tempi attuativi molto stretti. Entro lunedì (ilio giugno è domenica) i responsabili finanziari devono informare i creditori sull'importo e sulla data entro la quale provvederanno al pagamento (articolo 6, comma 9). Per la comunicazione - da far partire solo per i debiti ancora da estinguere - la legge suggerisce di utilizzare la Pec, i cui indirizzi sono pubblicati sul sito del ministero dello Sviluppo Economico (http://www.inipec.gov.it/cerca-pec), contenente l'Indice nazionale degli indirizzi di posta elettronica certificata di 74qmila professionisti e di quasi 3 milioni fra società e imprese individuali. Entro il 5 luglio scatta il termine per pubblicare sul sito internet (sezione «Amministrazione trasparente») l'elenco completo, per ordine cronologico di emissione della fattura o della richiesta equivalente di pagamento, dei debiti per i quali è stata effettuata comunicazione (indicando importo e la data di pagamento). Come sanzione per la mancata pubblicazione è previsto il pagamento di 100 euro per ogni giorno di ritardo nella certificazione del credito. 115 luglio scade anche il termine entro il quale gli enti locali possono accedere alla seconda tranche dei bonus sul Patto di stabilità. Per questo occorre compilare il nuovo modello che è disponibile sul sito del Patto di stabilità; oltre ai Comuni rimasti fuori nella prima fase (875 enti), possono procedere anche gli enti locali che vogliono effettuare riduzioni o incre- menti delle richieste eseguite entro il 30 aprile. Entro il 15 luglio il ministero dell'Economia deciderà l'assegnazione. Nella prima fase la distribuzione degli spazi finanziari ha soddisfatto tutte le richieste relative a debiti non estinti entro 1'8 aprile, mentre gli altri sono stati coperti al 65%. Gli spazi finanziari dovranno essere utilizzati entro il 2013 almeno per il 90% per evitare la sanzione; si deve procedere dando priorità ai crediti non oggetto di cessione pro soluto e, poi, seguendo l'ordine cronologico. Sul versante del Patto di stabilità 2013, dal i° luglio i Comuni e le Province conosceranno LAURA DATA Entro il 5 luglio gli elenchi vanno pubblicati online Per chi ritarda taglio da 100 euro al giorno sugli stipendi dei dirigenti gli eventuali spazi finanziari sul Patto regionale verticale con incentivo statale su cui la Regione deciderà entro il termine del 3o giugno. Intanto è partito il primo adempimento 2013 per gli enti soggetti al Patto: l'obiettivo del Patto da comunicare entro il 2 agosto utilizzando esclusivamente il sistema web previsto per il patto http://pattostabilitainterno.tesoro.it. I Comuni che sono assoggettati ai vincoli di finanza pubblica dal 2013 devono ricordare che se non provvederanno ad inviare il prospetto degli obiettivi entro il termine saranno considerati inadempienti. La scadenza successiva da segnare sul calendario è il 15 settembre, per la comunicazione dei debiti relativi a somministrazioni, forniture, appalti e prestazioni professionali maturati a fine 2012 e ancora non estinti. Pagina 31 di 47 O RIPRODUZIONE RISERVATA Pagina 21 pressunE 28/06/2013 t QINUTIOUNO ECIINUSLIED.1:111.11MICII 11: POUTICO 9 Direttore Responsabile: Pierluigi Magnaschi r Periodicità: Quotidiano Tiratura: 127.349 Diffusione: 78.822 LA DELEGA FISCALE SI RIMETTE IN MOTO Riscossione locale con regole ad hoc Riscossione delle entrate locali con nuove regole e procedure esecutive diverse rispetto al ruolo. Dovrà essere emanato, infatti, un testo unico per la riscossione delle entrate locali che recepirà, con i dovuti adattamenti, le procedure e gli istituti previsti per il ruolo e modificherà le norme che disciplinano l'ingiunzione di pagamento. In attesa di questa riforma sono stati prorogati i contratti in corso tra comuni, concessionari e agenti della riscossione fino al 31 dicembre 2013. Per garantire l'effettivo incasso delle somme riscosse è previsto che i soggetti affidatari, oltre a possedere determinati requisiti, dovranno rispettare le norme contenute in un codice deontologico e saranno sottoposti a ispezioni. Sono questi i principi e i criteri direttivi contenute nell'articolo 3, comma 12, della delega fiscale che dovrà riformare il sistema di riscossione delle entrate locali. Dunque, dal prossimo anno la riscossione avrà una disciplina diversa rispetto risp ii a quella attuale contenuta nel regio decreto 639/1910. L'ingiunzione è l'unico mezzo alternativo al ruolo del quale possono avvalersi gli enti locali. In effetti, la normativa vigente oltre a essere carente è piuttosto incerta, soprattutto per quanto concerne l'utilizzo delle procedure esecutive (fermi amministrativi, iscrizioni ipotecarie, pignoramenti). Non a caso la proposta di legge impone la revisione delle norme sull'ingiunzione di pagamento e il recepimento delle procedure e degli istituti previsti per la gestione dei ruoli, «adattandoli alle peculiarità della riscossione locale». Per l'ingiunzione vanno introdotte disposizioni ad hoc, eliminando il ricorso alle norme contenute nel dpr 602/1973 oggi applicabili in via analogica o in quanto compatibili. Questo ha determinato una totale confusione sulle procedure da seguire e sugli aggi da applicare. Com'è noto comuni e province, in base all'articolo 52 del decreto legislativo 446/1997, hanno ampia autonomia nella gestione delle loro entrate. Con regolamento possono disciplinare la modalità di gestione che ritengono più idonea, avendo la facoltà di sce- gliere tra la gestione diretta, quella in forma associata, nonché l'affidamento all'esterno. Per queste attività possono avvalersi di soggetti diversi: società interamente pubbliche, società miste, agenti della riscossione e soggetti iscritti all'albo istituito presso il ministero dell'economia e delle finanze. Il recupero coatto può avvenire mediante ruolo, se la procedura viene attivata da Equitalia. Altrimenti, mediante ingiunzione fiscale se svolta in proprio dall'ente locale o dai soggetti abilitati iscritti all'albo ministeriale. La riforma è però attesa in tempi brevi, tenuto conto che Equitalia dopo varie proroghe potrà effettuare l'attività di riscossione a mezzo ruolo solo fino al 31 dicembre 2013. Alla società pubblica, che ex lege avrebbe dovuto chiudere i rapporti con i comuni il 30 giugno, per le attività di accertamento, liquidazione e riscossione delle entrate di questi enti, spontanea e coattiva, è stata concessa un'ulteriore proroga in sede di conversione del decreto-legge 35/2013 (legge 64/2013). Sergio Trovato Pagina 33 Enti locali rrel"'`I elea=c+ 1:111111 scombussola i bihnei Pagina 32 di 47 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 press unE 28/06/2013 t QINUTIOUNO ECIINUSLIED.1:111.11MICII 11: POUTICO 9 Direttore Responsabile: Pierluigi Magnaschi Periodicità: Quotidiano Tiratura: 127.349 Diffusione: 78.822 Il Viminale ha diffuso i dati definitivi. Alle Entrate il compito di recuperare le eccedenze L'Imu scombussola i bilanci A Roma tagli per 25 mln, Milano ne perde 18, Napoli 6 DI MATTEO BARBERO A l comune di Roma l'ultimo giro della giostra dell'Imu 2012 costa più di 25 milioni di euro, a quello di Milano poco meno di 18, mentre per Napoli il conto supera i 6 milioni. E quanto si evince dai dati definitivi sulle spettanze comunali relative allo scorso esercizio, che il ministero dell'Interno ha finalmente pubblicato ieri. Se, per alcuni enti, il ricalcolo si traduce in minori tagli, per altri rende ancora più pesanti le sforbiciate già subite, costringendo in molti casi a restituire risorse allo stato. Si pone per tutti, invece, il problema delle regolazioni contabili, dal momento che i consuntivi sono stati chiusi alla fine di aprile. Le variazioni delle spettanze rispetto ai valori resi noti ad ottobre dello scorso anno dipendono dalla revisione delle stime sul gettito dell'imposta municipale propria, che il Mef ha consolidato solamente lo scorso 31 maggio scorso (si veda ItaliaOggi di ieri), con tre mesi tondi di ritardo rispetto alla scadenza (28 febbraio) prevista dall'accordo sancito in Conferenza stato—città e Autonomie locali il 1° marzo 2012 e poi ripreso dall'art. 9, comma 6-bis, del dl 174/2012 e dal comma 383 della legge 228/2012. I valori dell'Imu stimati dal Mef incidono sulle assegnazioni attraverso un duplice meccanismo: da un lato, essi servono per distribuire il taglio previsto dall'art. 28, commi 7 e 9, del dl 201/2011, che vale circa 1,5 miliardi, da ripartire in proporzione agli incassi (presunti); dall'altro, il maggiore/ minore gettito di quest'ultima rispetto all'Ici 2010 (valore, anche quest'ultimo, in diversi casi modificato rispetto ai dati dei mesi scorsi) si riflettono in decurtazioni/incrementi delle spettanze. La tabella in pagina mostra l'effetto combinato di questi due fattori (il cui peso è indicato nelle ultime due colonne) sulle assegnazioni (seconda colonna) dei capoluoghi di regione. Laddove compare il segno meno, la revisione ha portato a una ulteriore riduzione rispetto ai dati di ottobre, a sua volta dovuta alla revisione al rialzo delle stime Imu (ovvero al ribasso dell'Ici 2010). È questo il caso più frequente nel campione considerato, dato che interessa Torino, Milano, Genova, Bologna, Firenze, Perugia, Roma, Napoli, Bari, Palermo e Cagliari. Negli altri casi, il segno più sta invece a indicare un incremento delle spettanze, che simmetricamente dipende da stime Imu più basse (o da unici 2010 più alta). Nel complesso, il gioco è a somma 0, ma ovviamente i comuni che si erano visti sovrastimare gli incassi Imu tirano finalmente un sospiro di sollievo. Gli altri, invece, dovranno restituire i soldi in più allo Stato, che li recupererà attraverso l'Agenzia delle entrate a valere sui nuovi incassi. Rimane il problema delle regolazioni contabili, dato i conti del 2012 sono ormai chiusi. Come evidenziato dall'Ifel, infatti, soltanto un'espressa norma di legge potrebbe consentire una modifica dei dati dei rendiconti chiusi ad aprile, ma si tratterebbe di una soluzione irragionevole in questa fase dell'anno, anche considerando gli adempimenti relativi al Patto, i cui termini sono ormai trascorsi. O Rtproduzzone rtseruata—. Pagina 33 Entilócali CLIZE=3 imr% scombussola i bilanci Pagina 33 di 47 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 pressunE t ECIINUM11:0.1:111.1111111C11 11: POUTICO 9 - Direttore Responsabile: Pierluigi Magnaschi 28/06/2013 Periodicità: Quotidiano Tiratura: 127.349 Diffusione: 78.822 Resta incerta la platea di soggetti tenuti all'obbligo. Via libera all'uso della Pec Debiti, scatta l'ora della verità Entro il 30/6 va comunicato quanto e quando pagare DI MATTEO BARBERO li enti locali hanno tempo fino a lunedì prossimo per comunicare ai propri creditori l'importo e la data entro la quale provvederanno al pagamento dei loro debiti. La comunicazione può avvenire mediante Pec con firma elettronica o digitale, ovvero con altre modalità che garantiscano la puntuale ricezione da parte del destinatario (ad esempio, raccomandata con ricevuta di ritorno). Lo prevede l'art. 6, comma 9, del dl 35/2013, fissando come dead-line i130 giugno, che però è domenica, per cui si ritiene che ci sia tempo per adempiere anche il giorno successivo. Per la verità, tale disposizione è tutt'altro che chiara nel definire chi e in che termini sia tenuto a provvedere. Si tratta di una lacuna grave, considerato che l'eventuale inadempimento rileva ai fini della responsabilità per danno erariale a carico del responsabile dell'ufficio competente. In mancanza di chiarimenti ufficiali, non rima- G La procedura Entro il 30 giugno, gli enti locali devono comunicare ai propri creditori l'importo e la data entro la quale provvederanno al pagamento dei loro debiti (art. 6, comma 9, del dl 35/2013). Sono tenuti ad adempiere tutti gli enti che hanno beneficiato delle misure di cui all'art. 1 dello stesso dl 35. Vanno comunicati sia i debiti di parte corrente, sia quelli di parte capitale che al 31/12/2012 risultassero certi, liquidi ed esigibili ovvero supportati da fattura o richiesta equivalente di pagamento, nonché i debiti in conto capitale riconosciuti o riconoscibili alla predetta data ai sensi dell'art. 194 del Tuel. Vanno esclusi, invece, i debiti rispetto a cui non si è in grado di prevedere la data esatta del pagamento. ne che affidarsi all'interpretazione del dettato normativo. La prima incertezza riguarda la definizione della platea degli enti soggetti all'obbligo. L'art. 6, comma 9, li individua mediante un rinvio all'art. 1 del dl 35 (oltre che ai successivi artt. 2, 3 e 5, che però riguardano le regioni e le amministrazioni statali), rendendo incerto se debbano procedere alla comunicazione anche quelli che non si siano avvalsi delle misure da esso previste (ossia non abbiano richiesto deroghe al Patto e/o anticipazioni di liquidità alla Cassa depositi e prestiti, ovvero non abbiano superato il limite dei 3/12 nell'anticipazio- ne di tesoreria). Si ritiene che questi ultimi possano anche omettere la comunicazione, anche se nulla vieta di effettuarla comunque. Un secondo dubbio si pone in relazione all'esatta individuazione dei debiti da considerare e quindi dei relativi creditori. Anche in tal caso, infatti, c'è un rinvio all'art. 1 del dl 35, che ne menziona diverse tipologie, accomunate solo dal riferimento alla data del 31/12/2012. In proposito, si ritiene che vadano comunicati non solo i debiti di parte capitale che a tale data risultassero certi, liquidi ed esigibili, ovvero supportati da fattura o richiesta equivalente di pagamento (art. 1, comma 1, lett. a e b del dl 35), ma anche gli analoghi debiti di parte corrente, espressamente richiamati dal comma 13 del medesimo art. 1. Vanno inclusi, inoltre, anche i debiti in conto capitale riconosciuti alla data del 31/12/2012 e quelli che, entro tale data, presentavano i requisiti per il riconoscimento ai sensi dell'art. 194 del Tuel. Per i debiti che si prevede di pagare oltre il 15 Pagina 34 Debiti, serata l'ora della verità Pagina 34 di 47 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 pressunE t ECIINUM11:0.1:111.11MICII E POUTICO 9 az Direttore Responsabile: Pierluigi Magnaschi 28/06/2013 Periodicità: Quotidiano Tiratura: 127.349 Diffusione: 78.822 settembre scatta anche, entro tale data, l'obbligo di certificazione mediante la piattaforma telematica del Mef, ai sensi dell'art. 7 del dl 35, mentre si è del parere che non vadano comunicati ai creditori (ma solo certificati) i debiti rispetto a cui non si è in grado di prevedere la data esatta del pagamento. Per motivi di trasparenza, invece, si suggerisce di indicare anche tutti i pagamenti già effettuati dopo l'entrata in vigore del dl 35. Ricordiamo che, entro il prossimo 5 luglio, ciascun ente dovrà pubblicare sul sito internet l'elenco completo, per ordine cronologico di emissione della fattura o della richiesta equivalente di pagamento, dei debiti per cui è stata effettuata la comunicazione ai creditori, anche in tal caso indicando l'importo e la data prevista di pagamento. Non è chiaro come tale previsione si concili con l'obbligo di pubblicare i piani di pagamento per importi aggregati per classi di debiti, che, però, sembra diretto alle regioni e alle amministrazioni statali e non a quelle locali. Pagina 34 Debiti, scalda l'ora della verità Pagina 35 di 47 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 pressunE t 28/06/2013 ECIINUSLIED.1:111.11MICII 11: POUTICO 9 Periodicità: Quotidiano Tiratura: 127.349 Direttore Responsabile: Pierluigi Magnaschi Diffusione: 78.822 L'ARAN HA INDIVIDUATO I TEMI OGGETTO DI CONTRATTAZIONE E LE PROCEDURE DA SEGUIRE Nei contratti locali risorse decentrate e progressioni I Le materie ammesse alla contrattazione decentrata integrativa sono state ristrette dai vincoli introdotti dal dlgs n. 150/2009, c.d. legge Brunetta. In attesa che le trattative avviate a livello nazionale approdino alla firma di un contratto per tutto il pubblico impiego in cui siano individuati in modo preciso i temi su cui gli enti locali ed i soggetti sindacali possono contrattare a livello locale e quelli su cui sono necessarie altre forme di relazione, l'Aran individua in modo preciso i temi oggetto di contrattazione e le procedure che occorre seguire. Tra le principali materie di cui la contrattazione collettiva decentrata integrativa può occuparsi si segnala in primo luogo la destinazione delle risorse decentrate, tema che si conferma essere quello di maggiore rilievo, unitamente alla disciplina delle indennità rimesse a questo livello dai contratti nazionali, cioè la produttività, le specifiche responsabilità, il maneggio valori, il disagio, la individuazione delle fattispecie che danno luogo alla erogazione del compenso per il rischio. Mentre la contrattazione decentrata non deve occuparsi né del turno né dei compensi per le attività svolte in giornate festive, né della reperibilità. Altro importante tema rimesso ai contratti di secondo livello è costituito dalla disciplina delle progressioni economiche, a partire dalla spesa. Ed inol- tre si devono disciplinare le modalità di ripartizione dei compensi previsti da specifiche disposizioni di legge. Per l'Aran sono poche le materie «trattabili dal contratto nazionale, ma la cui trattabilità dovrebbe essere venuta meno a seguito di norme di legge sopravvenute (dlgs n. 150/2009; dlgs n. 141/2011; dl n. 95/2012). La individuazione di queste ultime è avvenuta su base interpretativa, tenuto conto degli orientamenti emanati dai competenti ministeri (si richiamano, al riguardo, le circolari esplicative n. 7/2010, n. 1/2011 e n. 7/2011 del dipartimento della funzione pubblica, nonché la circolare n. 25/2012 della Ragioneria generale dello stato d'intesa con il Dipartimento funzione pubblica». Non si deve più contrattare in materia di orario di lavoro sui criteri generali delle politiche e sulla articolazione delle tipologie: questo tema viene quindi attratto nella competenza esclusiva dell'ente, salva la eventuale concertazione sull'orario di servizio; e sui programmi per la formazione del personale. La individuazione delle materie escluse dalla contrattazione di se- condo livello dalla legge Brunetta è assai limitata: in altri termini le indicazioni dell'Aran devono essere definite come assai prudenti. Il che è sicuramente largamente influenzato dalla scelta di non esporre le singole amministrazioni locali ad una limitazione unilaterale delle materie oggetto di contrattazione che potrebbe non essere fatta propria dai giudici del lavoro in presenza di eventuali contenziosi. Una terza componente è costituita dalle materie che, in base alla contrattazione nazionale, non sono oggetto di contrattazione integrativa, ancorché ricomprese nel Pagina 35 O,. Servizi iet, la consulenza è out Pagina 36 di 47 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 pressunE t ECIINUSLIED.1:111.11MICII 11: POUTICO 9 az Direttore Responsabile: Pierluigi Magnaschi 28/06/2013 Periodicità: Quotidiano Tiratura: 127.349 Diffusione: 78.822 sistema della partecipazione sindacale. Tra esse si ricordano soprattutto le scelte per le posizioni organizzative: conferimento, valutazione periodica, graduazione delle funzioni e valutazione. L'Aran non dice se la definizione delle risorse che negli enti con i dirigenti devono essere prelevate dal fondo per il finanziamento delle posizioni organizzative è materia o meno di contrattazione decentrata. L'altro grande tema è costituito dalla metodologia di valutazione delle prestazioni dei dipendenti e dei risultati delle posizioni organizzative, cioè dalla scheda. L'Aran ricorda infine che tra le materie che non sono oggetto né di contrattazione integrativa né di partecipazione sindacale vanno compresi in primo luogo i buoni pasto, per cui la scelta in questa materia appartiene alla competenza esclusiva dell'ente. Ed ancora, la disciplina delle ferie, dei permessi retribuiti e di quelli a c.d. recupero, nonché la disciplina delle relazioni sindacali e i termini per il preavviso. Giuseppe Rambaudi Pagina 35 O,. Servizi iet, la consulenza è out Pagina 37 di 47 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 pressunE 28/06/2013 t QINUTIOUNO ECIINUSLIED.1:111.11MICII 11: POUTICO 9 Direttore Responsabile: Pierluigi Magnaschi Periodicità: Quotidiano Tiratura: 127.349 Diffusione: 78.822 La Corte dei conti Lombardia fornisce indicazioni su come esternalizzare i servizi Servizi ict, la consulenza è out La stabile organizzazione richiede la gara d'appalto ` DI LUIGI OLIVERI da qualificare come appalto di servizi e non consulenza l'attività di elaborazione di dati informatici e flussi informativi, finalizzati allo snellimento delle procedure. La Corte dei conti, sezione regionale di controllo per la Lombardia, col parere 7 giugno 2013, n. 236 torna sulla delicata questione della distinzione tra appalto e consulenze, fornendo indicazioni preziose rispetto ai presupposti da rispettare per esternalizzare i servizi. Il parere prende le mosse dal quesito avanzato da un comune, che aveva chiesto se un servizio finalizzato all'elaborazione di dati informatici, bonifica archivi e svolgimento di attività istruttorie finalizzate alla gestione dell'ufficio tributi potesse configurarsi come consulenza e, dunque ricadere nella disciplina dell'articolo 7, comma 6, del dlgs 165/2001, invece che in quella del codice dei contratti. La sezione in primo luogo evidenzia bene che, a prescindere dalla qualificazione (consulenza o appalto) del rapporto che regola l'esterna- E lizzazione, occorre avere cura di dimostrare la sussistenza di ragioni giustificatrici dell'assegnazione delle attività lavorative all'esterno. Vi sono, dunque, valutazioni preliminari da svolgere, da porre come base della motivazione della conseguente scelta gestionale. In primo luogo, occorre evidenziare che l'oggetto della prestazione richiesta a terzi «non rientri nelle funzioni ordinarie e nelle mansioni istituzionali» che devono essere necessariamente svolte dalle strutture amministrative dell'ente, ad opera dei dipendenti preposti. In secondo luogo, occorre obbligatoriamente accertare la carenza di risorse umane, ma anche strumentali, tale da rendere necessario sopperire ai fabbisogni lavorativi, mediante l'esternalizzazione. Secondo il parere, proprio in relazione all'obbligo di motivare la necessità dell'amministrazione di rivolgersi all'esterno per acquisire prestazioni non ascritte alle obbligatorie mansioni istituzionali, un servizio come il riordino degli archivi e lo svolgimento di attività istruttorie dell'ufficio tributi non può drastica- mente essere affidato a terzi. Infatti, si tratta di mansioni istituzionali, spettanti in via ordinaria agli uffici, sicché l'assegnazione di tali attività all'esterno comporterebbe un'ingiustificata duplicazione delle funzioni ordinarie e, dunque, una spesa che potrebbe costituire danno. Invece, l'elaborazione e distribuzione nel sistema informativo di dati informatici può configurarsi come una prestazione non necessariamente configurabile come ordinaria. Per la Corte dei conti, la complessità delle attività svolte ed il risultato da garantire, poiché richiedono un'organizzazione stabile, fanno sì che il contratto non possa configu- rarsi come consulenza, bensì come appalto di servizi. Non convince, tuttavia, il percorso cui la Corte dei conti giunge alla corretta conclusione. Il parere, infatti, si rifà ancora alla distinzione tra la prevalenza dell'elemento personalistico della prestazione, che caratterizzerebbe la consulenza o comunque l'incarico di prestazione d'opera professionale, distinguendole dall'appalto, che richiede, invece, una stabile organizzazione imprenditoriale di mezzi e servizi. Tali distinzioni, ricavate dall'ordinamento civile italiano, risultano ormai superate dalla normativa europea di regolazione dei servizi e dallo stesso codice dei contratti, ai sensi del quale Pagina 35 Servizi iet. la e ■ ht ■ so lenza è out Pagina 38 di 47 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 pressunE t QINUTIOUNO ECIINUSLIED.1:111.11MICII 11: POUTICO 9 az Direttore Responsabile: Pierluigi Magnaschi 28/06/2013 Periodicità: Quotidiano Tiratura: 127.349 Diffusione: 78.822 è operatore economico anche la persona fisica, se svolge le prestazioni di servizi in via continuativa nel mercato. La reale differenza tra consulenze e appalti di servizi non va ricavata dalle caratteristiche soggettive del prestatore, ma dal risultato atteso. Se si tratta di un prodotto finale, che l'ente si limita a utilizzare così com'è, è un appalto. Nel caso di un sistema di data warehousing risultato è appunto l'organizzazione dei dati in un sistema informativo funzionale e solido, assicurata da un appaltatore di servizi. Laddove, invece, il risultato dell'incaricato esterno sia un risultato intermedio, allora si tratta di consulenza o collaborazione. Il caso dei «pareri», prodotto tipico delle consulenze, è emblematico: il parere non chiude l'istruttoria, ma viene utilizzato dagli uffici per produrre essi, col provvedimento finale, il prodotto finale. o Rwroduzione riservata—E Supplemento a cura di FRANCESCO CERISANO [email protected] Pagina 35 Servizi iet. la consulenza è out Pagina 39 di 47 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 press unE 28/06/2013 t QINUTIOUNO ECIINUSLICO.1:111.11MICII C ft/1.FM» 9 Periodicità: Quotidiano Tiratura: 127.349 Direttore Responsabile: Pierluigi Magnaschi Diffusione: 78.822 Il decreto del fare stanzia circa 700 milioni. Interventi ad hoc per i piccoli comuni Enti locali, fondi per la sicurezza Contributi per edifici scolastici, infrastrutture e strade Pagina a cura DI ROBERTO LENZI degli edifici scolastici, delle strutture pubbliche e delle infrastrutture stradali: è questa la parola d'ordine per gli enti locali sulla base delle novità introdotte dal decreto legge 21 giugno 2013, n. 69 «Disposizioni urgenti per il rilancio dell'economia», cosiddetto del fare. Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dello scorso 21 giugno e in vigore già dal giorno successivo, il dl stanzia 300 milioni di euro per mettere in sicurezza gli edifici scolastici e 100 milioni di euro per adeguamento di edifici pubblici e messa in sicurezza del territorio. Oltre a questo, uno specifico articolo del decreto legge, lancia una ricognizione di fondi sul Piano nazionale della sicurezza stradale per recuperare risorse, da destinare, a un nuovo piano sempre per la sicurezza stradale, attualmente sono previsti, circa 300 milioni di euro. Si tratta quindi di un piano complessivo da circa 700 S icurezza milioni di euro per la messa in sicurezza di edifici, territorio e strade. L'Inail gestirà il piano per l'edilizia scolastica da 300 milioni di euro. Lo scopo è innalzare il livello di sicurezza degli edifici scolastici. Il decreto legge chiama in causa l'Inail, che destinerà fino a 100 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2014 al 2016 a un piano di edilizia scolastica. La proposta di piano sarà effettuata dalla presidenza del consiglio dei ministri, d'intesa con i ministeri dell'istruzione, dell'università e della ricerca e delle infrastrutture e dei trasporti. Si tratta di un esperimento già fatto visto che in passato l'Inail aveva già lanciato bandi ad-hoc per incrementare il livello di sicurezza nelle scuole italiane. La precedente sperimentazione, introdotta dalla legge finanziaria per il 2007, aveva riguardato il triennio 2007/2009 e aveva una dotazione finanziaria complessiva iniziale di 100 milioni di euro, quindi pari ad un terzo rispetto al nuovo piano triennale. Il piano 2007/2009 aveva l'obiettivo di mettere gli edifici scolastici a norma ed abbattere le barriere architettoniche. Il Programma «6.000 cam- panili». Il decreto legge prevede, per il 2014, un fondo da 100 milioni di euro finalizzato alla realizzazione del primo programma «6.000 campanili». Il programma è rivolto ai comuni con meno di 5 mila abitanti e finanzierà interventi infrastrutturali di adeguamento, ristrutturazione e nuova costruzione di edifici pubblici. Le risorse saranno destinate anche alla realizzazione e manutenzio- ne di reti viarie nonché alla salvaguardia e messa in sicurezza del territorio. Potranno accedere al finanziamento solo gli interventi muniti di tutti i pareri, autorizzazioni, permessi e nulla osta previsti dalla legge. Il programma sarà attuato mediante un' apposita convenzione tra il ministero delle infrastrutture e dei trasporti - dipartimento per le infrastrutture, gli affari generali e il personale - e l'Anci. La convenzione è prevista, entro la fine del prossimo mese di luglio e disciplinare il funzionamento del fondo. Una volta che la convenzione sarà approvata e pubblicata in Gazzetta Ufficiale, gli enti locali interessati avranno 60 giorni di tempo per presentare domanda di contributo per il tramite dell'Anci. Il contributo richiesto per il ciascun progetto non potrà essere inferiore a 500 mila euro e maggiore di un milione di euro. Il costo totale del singolo intervento, potrà superare il contributo richiesto, soltanto nel caso in cui le risorse finan- Pagina 36 er TOKI Enti Its.al i. fondi per la sicurezza Pagina 40 di 47 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 press unE t QINUTIOUNO ECIINUSLICO.1:111.11MICII C ft/1.FM» 9 az Direttore Responsabile: Pierluigi Magnaschi 28/06/2013 Periodicità: Quotidiano Tiratura: 127.349 Diffusione: 78.822 ziarie aggiuntive, necessarie siano già immediatamente disponibili e spendibili da parte del Comune proponente. Ogni ente locale potrà presentare un solo progetto. Un nuovo piano per la sicurezza stradale. Entro il mese di agosto 2013, il ministero delle infrastrutture e dei trasporti dovrà verificare lo stato di attuazione degli interventi finanziati con il 1° e 2° Programma annuale di attuazione del Piano nazionale della sicurezza stradale. In caso di mancato avvio dei progetti, interverrà la revoca dei contributi, e le risorse così liberate, saranno destinate, alla realizzazione in cofinanziamento di un nuovo programma di interventi di sicurezza stradale. a cura di STUDIO R.M. VIA V. MONTI, 8 20123 MILANO TEL. 02 22228604 FAX 0247921211 VIA C. MASSEI, 78 55100 LUCCA TEL. 058355465 FAX 0583587528 WWW.STUDIORM.EU SKYPE: STUDIORMIELANO Pagina 36 er TOKI Enti Its.al i. fondi per la sicurezza Pagina 41 di 47 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 pressunE t 28/06/2013 ECIINUSLIED.1:111.11MICII 11: POUTICO 9 Direttore Responsabile: Pierluigi Magnaschi Periodicità: Quotidiano Tiratura: 127.349 Diffusione: 78.822 I criteri per determinare la competenza a sostenere gli oneri assistenziali Il welfare non si sposta Conta quando è iniziata la prestazione C hi è tenuto al pagamento del contributo in favore della famiglia affidataria di un minore residente presso altro comune? L'art. 6 della legge 8 novembre 2000, n. 328, nel disciplinare le funzioni dei comuni in materia di sistema integrato di interventi e servizi sociali, ha articolato gli interventi e le competenze comunali nell'ambito della più ampia programmazione della regione, ente cui spetta dirimere gli specifici aspetti di competenza. Nondimeno, la disciplina di riferimento per determinare la residenza di un minore è l'art. 45 del codice civile, per il quale «il minore ha il domicilio nel luogo di residenza della famiglia o del tutore». Per quanto riguarda l'attribuzione degli oneri connessi alla degenza di un soggetto presso strutture residenziali, la legge n. 328/2000 stabilisce, all'art. 6, il principio che essi siano imputabili all'ente presso il quale, prima del ricovero, il soggetto abbia la propria residenza. La citata norma di riferimento (art. 6, comma 4, della legge n. 328/2000) prevede che «per i soggetti per i quali si renda necessario il ricovero stabile presso strutture residenziali, il comune nel quale essi hanno la residenza prima del ricovero, previamente informato, assume gli obblighi connessi all'eventuale integrazione economica». Tale disposizione ha inteso introdurre il criterio della residenza, corrispondendo all'esigenza di tutela dei soggetti più deboli della società, ossia quelle persone bisognose di un'assistenza cui non sono in grado di fare fronte economicamente. Si è cercato di fissare un criterio di imputazione delle spese semplice e univoco, in modo da evitare accertamenti, spesso complessi, in ordine al maturare del biennio già prescritto dall'art. 72 della legge n. 6972/1890 (c.d. legge Crispi) - abrogato dall'art. 30, della citata legge 8 novembre 2000, n. 328 - rendendo, quindi, ininfluenti, ai fini dell'imputazione degli oneri, eventuali trasferimenti di residenza degli interessati e i motivi di tali trasferimenti; inoltre si è inteso sgravare il comune ove ha sede la struttura assisten- ziale in cui viene ricoverato l'utente dall'onere di accollo economico. In tal senso il legislatore ha voluto radicare la competenza sempre nel comune nel quale gli interessati o, nel caso di minori, i genitori esercenti la potestà o il tutore hanno la residenza al momento in cui la prestazione ha inizio. La disposizione in esame tende anche a fornire un criterio per la risoluzione di eventuali contenziosi tra regioni, qualora gli assistiti vengano ospitati in strutture site in regione diversa da quella in cui hanno la residenza, data la non uniforme disciplina che la materia trova nelle varie legislazioni regionali. La valenza precettiva dell'art. 6 della legge n. 328/2000, correlata all'esigenza della tutela dei soggetti deboli ha, peraltro, ricevuto un rafforzamento ed una più ampia legittimazione a seguito delle modifiche apportate dalla legge costituzionale n. 3/2001 al Titolo V della Parte II della Costituzione; l'art. 117, comma 2, lett. m) del testo novellato, infatti, affida alla legislazione esclusiva dello Stato la «determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali», al cui Pagina 37 O , , . II Ve' lire noti si sposta Pagina 42 di 47 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 press LinE t QINUTIOUNO ECIINUSLIED.1:111.11MICII 11: POUTICO 9 az Direttore Responsabile: Pierluigi Magnaschi 28/06/2013 Periodicità: Quotidiano Tiratura: 127.349 Diffusione: 78.822 ambito appare riconducibile la disciplina volta a garantire, comunque, la fruizione delle forme assistenziali a favore dei minori nei casi in cui la loro erogazione possa astrattamente coinvolgere più soggetti istituzionali. Nel caso di specie, pertanto, l'ente competente a sostenere gli oneri derivanti dal ricovero di persone in stato di disagio e dei figli minori, ospitati in struttura residenziale o affidati a famiglie, è quello nel quale gli interessati o, nel caso di minori, i genitori esercenti la patria potestà o il tutore, hanno la residenza al momento in cui la prestazione assistenziale ha avuto inizio, a nulla rilevando i successivi cambiamenti di residenza dei genitori. LE RISPOSTE AI QUESITI SONO A CURA DEL DIPARTIMENTO AFFARI INTERNI E TERRITORIALI DEL MINISTERO DELL'INTERNO Pagina 37 O , , . II Ve' lire noti si sposta Pagina 43 di 47 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 pressunE t 28/06/2013 ECIINUSLIED.1:111.11MICII 11: POUTICO 9 Periodicità: Quotidiano Tiratura: 127.349 Direttore Responsabile: Pierluigi Magnaschi Diffusione: 78.822 I o Gas, sulle gare d'ambito riforma centralistica È IMPROBABILE CHE IL DECRETO DEL FARE POSSA RISULTARE EFFICACE I I l governo si è accorto che qualcosa, nella costruzione del sistema della gare d'ambito per il servizio pubblico della distribuzione del gas, non funziona. Verrebbe da dire: era ora. Sennonché, le misure previste dall'art. 4 del dl 69/13 («decreto del fare») per rimuovere la condizione di «impasse» nella quale ci si trova ormai da molti mesi, appaiono da un lato assai modeste, dall'altro lato di chiaro stampo centralistico. Per non dire del persistente accantonamento di criticità e problematiche più generali. Sicché si può seriamente dubitare che esse possano risultare davvero efficaci per superare lo stallo e per rendere concreto ed attuale il processo di riforma del settore avviato ormai 13 anni or sono con il dlgs 164 del 2000. In positivo va registrato che il «decreto del fare» assume come dato di partenza lo stallo delle gare d'ambito. Ma, se appare giusta l'esigenza di accelerazione delle procedure, deboli appaiono i meccanismi disposti per spingerle in avanti, affidati essenzialmente a regole di tipo sanzionatorio: perentorietà dei termini previsti dallo «scadenzario» fissato dal dm 226/11 (ma già per quelli scaduti o in scadenza si stabilisce una proroga ex post, a sanatoria, con un richiamo preoccupante a quell'istituto della proroga che ha prodotto danni e deresponsabilizzazione); intervento commissariale delle regioni reso più stringente; taglio delle risorse spettanti ai comuni (presunti inadempienti) per il rimborso degli oneri di gara. Quest'ultima misura, francamente, è per un verso illogicamente pu- nitiva, nella misura in cui addebita ai comuni, quasi oggettivamente, colpe quanto meno in parte condivise con un insieme di attori (i gestori non c'entrano proprio nulla?) e di fattori, anche se non si può negare che sovente si riscontrano anche negli enti locali comportamenti sciatti e disattenti; per altro verso essa può rivelarsi particolarmente insidiosa, se è vero come è vero che il venir meno di una possibile (anche se modesta) entrata, potrebbe essere ritenuto — da qualche occhiuto procuratore della Corte dei conti — causa di danno all'amministrazione. In ogni caso è evidente che le nuove regole intervengono più sugli effetti che non sulle cause dello stallo, che risiedono nel complesso sistema della definizione degli ambiti, con le strozzature che ne caratterizzano la genesi ed il funzionamento. Per la verità, a una di queste strozzature si abbozza comunque una risposta: la doppia super qualificata maggioranza (due terzi dei comuni e due terzi dei punti di riconsegna) per la scelta del capofila negli ambiti privi di capoluogo. Ma è possibile che non ci si sia resi conto della debolezza dell'impianto regolamentare sul punto, affidato all'iniziativa di un'istituzione in crisi esistenziale come la provincia? Sia chiaro: sarebbe stata soluzione impeccabile se non ci si trovasse in una situazione di transizione istituzionale che sembra orientata al «superamento» della provincia (anzi, viene da dire che, a legislazione costante e conforme a costituzione, si sarebbe potuto affidare alla provincia e non alla regione anche la potestà di com missariamento, in coerenza con le funzioni amministrative di coordinamento e gestione dei servizi a rete proprie della provincia e non della regione). Questo elemento di debolezza è sintomo ed espressione delle incertezze politico/ istituzionali; nelle quali ha trovato spazio, contro ogni conclamato principio di differenziazione, l'opposto principio delle competenze orizzontali a cascata: ogni livello istituzionale partecipa a tutto, con tanti saluti all'efficacia, all'efficienza, alla semplificazione. Le strozzature del sistema degli ambiti non finiscono qui, e anzi la questione della iniziativa della provincia per la determinazione — nelle condizioni previste — della stazione appaltante e capofila dell'ambito non è neppure la più difficile da superare. Basti pensare ai meccanismi decisionali per la costituzione degli ambiti e delle intese tra i comuni per la costituzione dei comitati di monitoraggio, meccanismi sovente resi ancora più farraginosi dalla prassi, che talora si afferma, di avviare le procedure con una convenzione tra tutti i comuni dell'ambito, per vero tutt'altro che indispensabile, almeno nella prima fase. E che dire delle decisioni sullo sviluppo della rete e sul valore di riscatto da inserire nei documenti di gara, con i connessi problemi di competenza degli organi comunali e di quelli relativi al coordinamento e alla condivisione delle decisioni? Pagina a cura DELLA LEGA DELLE AUTONOMIE LOCALI Pagina 38 Riforme. se non ora quando Pagina 44 di 47 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 pressunE t ECIINUSLIED.1:111.11MICII 11: POUTICO 9 az Direttore Responsabile: Pierluigi Magnaschi 28/06/2013 Periodicità: Quotidiano Tiratura: 127.349 Diffusione: 78.822 La conversione in legge del «decreto del fare», è l'occasione per porre mano ad alcune essenziali norme legislative per rimuovere ostacoli e difficoltà di carattere formale e procedimentale. E non sarebbe certo male se, riconoscendo che il pagamento di un canone è assolutamente fisiologico nelle concessioni con esclusiva, un più serio e significativo canone di concessione, che recuperi quanto meno la determinazione dell'art. 46-bis della legge 222/07 (10% del Vrd), venisse introdotto, anche in funzione di incentivo positivo (dunque il contrario del deterrente punitivo, connaturato alla minaccia sanzionatoria) per ottenere un più intenso e impegnato attivismo dei comuni. Tanto più che restano sullo sfondo i problemi e le riserve sullo stesso sistema dei grandi ambiti, che il blocco delle gare (imposto prima con il decreto ministeriale del gennaio 2011, poi con il decreto legislativo 93/11) non ha certo eliminato. Esso resta ancora sub judice, non ostante il vaglio positivo della Corte costituzionale sul blocco in sé considerato (sentenza 134/13). Da un lato infatti i giudice amministrativo è chiamato a pronunciarsi sulla legittimità e razionalità delle scelte sulla dimensione degli ambiti; dall'altro lato le ripetute pronunce dell'Agcm, che hanno messo in luce gli evidenti limiti del sistema proprio sotto il profilo della reale concorrenza nel settore della distribuzione, possono creare una situazione nella quale le criticità possono sommarsi, e l'intero castello essere rimesso in discussione. Sebastiano Capotorto avvocato amministrativista consulente Legautonomie .A Pagina 38 Riforme. se non ora quando Pagina 45 di 47 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 press unE 28/06/2013 t QINUTIOUNO ECIINUSLIED.1:111.11MICII 11: POUTICO 9 Direttore Responsabile: Pierluigi Magnaschi Periodicità: Quotidiano Tiratura: 127.349 Diffusione: 78.822 Gli enti locali attendono dal governo scelte che siano il segno di un'inversione di tendenza Riforme, se non ora quando Restyling di Imu e Tares e senato delle autonomie DI MARCO FILIPPESCHI * a crisi democratica, intesa come crisi della rappresentanza e della capacità dello stato di dare risposte e di autoriformarsi, e la grave crisi economica che stanno investendo il nostro Paese rischiano oggi un ulteriore avvitamento. L'attuale recessione che da qualche anno ha colpito l'Italia ha caratteristiche di particolare gravità, come ha di recente sottolineato il governatore della Banca d'Italia, che rischia di aggravarsi nei prossimi mesi: uno studio di Mediobanca Securities, la controllata di Londra di Mediobanca specializzata in intermediazione finanziaria, ha tracciato uno scenario a dir poco cupo, palesando un possibile rischio di default, e ha avanzato la necessità di una manovra da L 75 miliardi. Se guardiamo al territorio e in particolare agli enti locali, circa 1'80% dei Comuni italiani non riesce a fare i bilanci di previsione, anche per le continue incertezze su Imu e Tares. Le province, e la loro riforma, sono state lasciate in una «terra di nessuno». Eppure, nel rapporto sulla finanza pubblica della Corte dei conti, dati 2012, si riconosce che le amministrazioni comunali sono state le più virtuose negli ultimi anni, con una riduzione di spesa del 7,2% (18 miliardi circa) contro il 6,6% delle amministrazioni centrali (26 miliardi). Qualche altro dato conferma quanto sopra detto: le spese correnti sono diminuite dell'i% in previsione invece di un 0,4%; la spesa in conto capitale ha registrato un -7,6% a fronte di una previsione del -5,7; le entrate tributarie sono cresciute di 8 miliardi, e l'addizionale Irpef comunale è cresciuta del 21,5%. La Banca d'Italia, nell'audizione fatta in senato, ha consigliato di destinare ai comuni l'intero gettito dell'Imu, proposta che trova Legautonomie assolutamente d'accordo. Negli ultimi anni invece il sistema delle autonomie locali è stato quello più vessato: non solo il patto di stabilità che ha legato le mani ai sindaci e la riduzione dei trasferimenti statali, ma con 2 miliardi e 250 milioni di tagli della spending review più altri 600 milioni di tagli occulti siamo a una manovra da 3 miliardi. Servono allora scelte che siano il simbolo di una netta inversione di tendenza. Occorre una soluzione completa per compensare la percentuale di gettito Imu 2012, avviando immediatamente un tavolo di confronto per condividere le proposte di revisione dell'imposizione fiscale sugli immobili, tenuto conto che i comuni hanno bisogno di certezze contabili, assicurare autonomia e responsabilità impositiva ai comuni per garantire efficienza e trasparenza nella gestione del prelievo fiscale verso i cittadini, applicando i principi di progressività, di equità fiscale. Va affrontata la problematica relativa al regime normativo introdotto con la Tares al fine di renderlo meno iniquo ed evitare un eccesso di imposizione sulle famiglie e su categorie produttive che rischierebbero la sopravvivenza. Anche il prossimo congresso dell'Anci sarà un'importante occasione per ribadire con forza le richieste del sistema delle autonomie locali. C'è una maggioran- Pagina 38 Ir Itil'oriaìe. se 11011 ora quando Pagina 46 di 47 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 pressunE t ECIINUSLIED.1:111.11MICII 11: POUTICO 9 az Direttore Responsabile: Pierluigi Magnaschi 28/06/2013 Periodicità: Quotidiano Tiratura: 127.349 Diffusione: 78.822 za in parlamento per fare le riforme istituzionali. Il presidente Napolitano ha fatto un grande discorso di responsabilità rivolto al Paese, al Parlamento e ai partiti. Il programma di governo da lui tracciato, in riferimento al documento dei saggi, è pienamente condivisibile, perché indica le riforme istituzionali di cui l'Italia ha bisogno. Legautonomie si batte da sempre per una riforma del Parlamento, con il superamento del bicameralismo paritario, l'istituzione del senato delle autonomie e delle regioni costituito dai rappresentanti già eletti dalle regioni e dai comuni, e una nuova Carta delle autonomie che porti a termine la riforma delle province. Sono queste le riforme istituzionali necessarie e non più rinviabili. Serve coraggio, e buon senso. *presidente Legautonomie e sindaco di Pisa Pagina 38 Ir Itil'orinìe. se non ora quando Pagina 47 di 47 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015