LICEO ARTISTICO STATALE FABRIZIO DE ANDRE' PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA ANNO SCOLASTICO 2014 - 2015 Deliberato dal Collegio dei Docenti il 15/12/2014 Adottato dal Consiglio d'Istituto il 22/12/2014 1 Indice Informazioni generali pag. 3 Servizi amministrativi pag. 4 Consigli di classe pag. 8 Interventi per alunni diversamente abili pag. 13 Contesto socio economico culturale pag. 16 L’Offerta formativa pag. 20 Quadri orari pag. 21 La programmazione educativo - didattica pag. 22 La valutazione pag. 23 Sanzioni e provvedimenti disciplinari pag. 28 Rapporti scuola famiglia pag. 30 L’ampliamento dell’offerta formativa pag. 31 Allegati: All. 1 Piano didattico personalizzato pag .34 All. 2 Piano annuale per l'integrazione pag. 39 All. 3 Modello del certificato delle competenze di base pag. 45 All. 4 Patto di corresponsabilità pag. 46 All. 5 Calendario scolastico e piano delle attivita’ pag. 48 All. 6 Organi collegiali, comitati, assemblee pag. 52 All. 7 Regolamento di disciplina alunni pag. 54 2 INFORMAZIONI GENERALI Sede Tempio Pausania (OT) Via De Martis Olbia (OT) Via Modena (Poltu Quadu) Dirigente Scolastico Vicario Secondo collaboratore Coordinatore sede carceraria Nuchis Telefono Segreteria Prof. ssa Demuro Maria Chiara Prof. Cappai Mario (Tempio) Prof.ssa Lutzu Emanuela Rachele (Olbia) Prof. Uzzanu Giuseppe Tempio:079-671353 apertura pubblico tutti i giorni: 10.00 -12.00 Olbia: 0789-641120 Tempio:079-634800 Olbia: 0789-641120 Fax E-mail SSSL0300007 @ istruzione.it PEC SITO WEB CODICE MECCANOGRAFICO Numero alunni - Totale: SSSL0300007 @ PEC.istruzione.it www.liceoartisticofabriziodeandre/joomla.it SSSL0300007 444 Tempio: 108 Olbia: 236 Sede carceraria Nuchis: 100 Numero classi N° 8 N° 12 N° 4 Classi 1^ A 2^ A 2^ B 3^ B 4^ A 4^ B 5^ A 5^ B Classi 1^ A TEMPIO OLBIA sede di Tempio sede di Olbia sede di Nuchis Alunni 17 14 14 14 13 13 11 12 Alunni 23 3 1^ B 1^ C 2^ A 2^ B 3^ A 3^ B 3^ C 4^ A 4^ B 5^ A 5^ B - C 22 21 20 16 22 22 15 23 15 15 22 1^A 1^B 1^CAT 3^CAT 26 26 29 19 NUCHIS UFFICIO DI PRESIDENZA Dirigente scolastico Prof.ssa Demuro Maria Chiara UFFICIO DI PRESIDENZA Vicario: Cappai Mario (Tempio) Vicario: Lutzu Manuela Rachele (Olbia) Collabora con il DS per gestione organizzativa e didattica. SERVIZI AMMINISTRATIVI DSGA Muretti Tonina Lucia Sezione personale Personale docente e ATA Assistente amministrativo : Multineddu Anna Rita Alunni Assistente amministrativo: Brandano Maria Archivio e protocollo Assistente amministrativo: Ara Franca Area Contabile Assistente Amministrativo: Ambrosino Marcella Servizi tecnici Assistenza tecnica (area grafica) AR15 Bertolino Maria Vittoria Assistenza tecnica (area informatica) AR02 Corda Michela Sezione Servizi Generali Servizi di sorveglianza e pulizia di Tempio Sini Margherita, Medas Maurizio, Latte Tina Servizi di sorveglianza e pulizia di Olbia Pruneddu Rosa, Rossi Raffaellina, Sanna Anastasia, Casula Gustavo, Saba Maria Grazia. 4 ORGANI COLLEGIALI Collegio dei docenti Tutti i docenti Comitato di valutazione Comerci, Floris, Lutzu, Piras. Supplenti: Scano, Denti. Consiglio di Classe Docenti, studenti e genitori 1. Potere deliberativo in materia di funzionamento didattico. 2. Formula proposte relativamente al punto 5 delle funzioni del Consiglio di Istituto. 3. Delibera l'adozione dei Libri di testo e dei sussidi didattici. 4. Promuove e adotta iniziative di sperimentazione e di aggiornamento. 5. Elabora ed aggiorna il piano dell'Offerta Formativa. 6. Comitato di valutazione. (stralcio dell'art. 7 D.L.vo 297\94 - Regol.to Autonomia art. 3 26.02.99 – CCNL) Valutazione servizio docenti neoassunti Formula al Collegio dei Docenti proposte in ordine all'azione educativa e didattica e a iniziative di sperimentazione. (stralcio dell'art.5 D.L.vo 297\94) Con la sola presenza dei Docenti per la realizzazione del coordinamento didattico, programmazione e valutazione Denominazione Composizione Competente Consiglio di Istituto Dirigente scolastico: Maria Chiara Demuro Esprime i criteri generali per la stesura del POF Adotta il Regolamento interno di Istituto, la Carta dei Servizi e il POF. 2. Delibera l'acquisto e il rinnovo di attrezzature e sussidi. 3. Adotta il Calendario scolastico alle esigenze ambientali. 4. Stabilisce criteri di programmazione \ attuazione delle attività para e extra scolastiche. 5. Stabilisce criteri generali relativi alla formazione delle classi, all'assegnazione dei docenti, all'adattamento dell'orario delle lezioni e delle attività scolastiche, al coordinamento organizzativo dei Consigli di Classe. 6. Stabilisce criteri per l'espletamento dei servizi amministrativi. 7. Esprime parere sull'andamento generale, didattico, amministrativo dell'Istituto (stralcio dell'art. 10 D.L.vo 297\94) Predispone il Programma annuale (D.L.vo 44/2001). Prepara i lavori del Consiglio di Istituto. Cura l'esecuzione delle delibere del consiglio di Istituto. Presidente: Maciocco Rossana Segretario verbalizzante: Cappai Mario Componente docenti: Tamponi Marzio; Cappai Mario Uzzanu Giuseppe; Bianco Anna; Cossu Alessandra; Floris Delia Componente ATA: Margherita Sini Componente genitori: Sechi Carla; Maciocco Rossana; Sambiagio Maria Grazia Componente Studenti: Aiello Matteo, Olla Simona, Bulciolu Claudia Giunta Esecutiva Dirigente Scolastico: Maria Chiara Demuro DSGA: Muretti Tonina Lucia Collaboratore: Sini Margherita Docenti: Cappai Mario; Genitore: Maciocco Rossana Studente: Aiello Matteo Funzioni Strumentali Area 1 Marzio Tamponi Revisione del POF per l’anno scolastico 2014 - 2015 . Collaborazione con le F.S. e la vice Presidenza Area 2 Pozzo Rossella Comerci Nicola Progetti rivolti agli studenti (coordinamento e azione di tutoraggio). Gestione del piano di formazione e aggiornamento dei docenti. Accoglienza e tutoraggio dei docenti neoassunti. Attività di coordinamento DSA e BES Area 3 Puggioni Sara Mereu Lia Gestione dell’orario, recuperi dei docenti, turni di vigilanza,etc. 5 Orientamento in entrata e in uscita. Stesura di progetti per la partecipazione a concorsi ed altre iniziative Coordinamento commissione visite guidate e viaggi d’istruzione. Area 4 Bianco Anna Coordinamento dei rapporti con enti pubblici o Aziende anche per la realizzazione di stage formativi. Coordinamento delle attività in rete. Commissioni Orientamento Tutti i docenti delle discipline di indirizzo coordinati dalla FS3 GLHI D.S. Demuro Maria Chiara Docenti: Prof. Tamponi Marzio (docente sostegno Tempio); Prof. ssa Arini Venera (docente sostegno Olbia); Prof. Comerci Nicola (docente curricolare Tempio); Prof.ssa Mereu Lia (docente curricolare Olbia); Sig.ra Brandano Maria (personale ATA); Sig.ra Maciocco Rosanna (rappresentante dei genitori di Tempio); Sig.ra Mariotti Paola (rappresentante genitori di Tempio); Sig.ra Mornatta Anna (rappresentante dei genitori di Olbia); Sig.ra Delogu Claudia (rappresentante dei genitori di Olbia); Vannini Elena (rappresentante studenti Tempio); Zamiri Miriam (rappresentante studenti Olbia) GLI D.S. Demuro Maria Chiara Docenti: Puggioni Sara (referente BES); Tamponi Marzio (referente GLHI); Venera Arini (referente GLHI); Mereu Lia (funzione str. Docenti); Comerci Nicola (funzione str. Studenti); Pozzo Rossella (funzione str. Studenti) Bianco Anna (funzione str. Enti esterni) Cossu Alessandra (funzione str. Enti esterni) Brandano Maria (personale ATA); Sig.ra Maciocco Rosanna (rappresentante dei genitori di Tempio); Sig.ra Mariotti Paola (rappresentante genitori di Tempio); Sig.ra Mornatta Anna (rappresentante dei genitori di Olbia); Sig.ra Delogu Claudia (rappresentante dei genitori di Olbia); Vannini Elena Formula proposte relative all’orientamento in entrata e in uscita. Organizza il calendario degli incontri con le scuole del territorio per sensibilizzare la conoscenza della scuola. Si coordina con le famiglie e concorda le strategie educative e didattiche degli alunni diversamente abili 6 (rappresentante studenti Tempio); Zamiri Miriam (rappresentante studenti Olbia) POF Tamponi Marzio Collabora con la FS1 per la compilazione del POF Elettorale Molinas Maria Laura (Docente) Cubeddu Ugo (Docente) Brandano Maria (ATA) Elezione organi collegiali Altri organismi e incarichi Organo di garanzia Tutor Cappai Mario (Docente) Ricorsi provvedimenti disciplinari Sini Margherita (ATA) Macioco Rossana (genitore) Aiello Matteo (alunno) Castiglia Daniele tutor di Puggioni Sara; Tutoraggio anno di prova docenti neo assunti Jacono Patrizia tutor di Sechi Maria Elisa; Tutor in sede Ipia Calangianus, per Daniela Campus; Uzzanu Giuseppe tutor di Pala Maria Rosa tutor. Dipartimento Assi culturali Docenti divisi secondo gli assi culturali Supporto tecnico Sicurezza Cappai Mario (Tempio) Dalu Massimo (Olbia) Carboni Maria Rosa (Tempio) Lutzu Manuela Rachele (Olbia) Progettazione didattica e curricolare; analizza proposte di adozione dei libri di testo; formula proposte di area o di materia Primo soccorso Cappai Mario (antincendio Tempio) Dalu Massimo (antincendio Olbia) Sini Margherita (evacuazione Tempio) (evacuazione Olbia) Sini Margherita (Tempio) Pruneddu Rosa (Olbia) Antincendio ed Evacuazione Emergenza assistenza alunni bisognosi coordinatori Responsabile prevenzione e protezione RLS Piras Sergio Piras Sergio Tamponi Marzio Uzzanu Giuseppe Vannini Elena Zemiri Mariam RSU CPS (CONSULTA) Tutela salute e sicurezza lavoratori Rappresentanza sindacale dei lavoratori Organismo istituzionale di rappresentanza studentesca su base provinciale (DPR 567/96). Composta da due studenti per istituto secondario della provincia. I rappresentanti restano in carica per due anni. COORDINATORI CONSIGLI DI CLASSE Olbia Coordinatori Classi Tempio Coordinatori Classi Nuchis Coordinatori Classi LUNESU PIERINA 1^A FLORIS DELIA 1^A UZZANU GIUSEPPE 1^A PIRAS MANUELA 1^ B TAMPONI MARZIO 2^A TOLU PAOLA 1^B IACONO PATRIZIA 1^C PUGGIONI SARA 2^B PALA MARIA ROSA 1^CAT 7 MONTIS SARA 2^A CASTIGLIA DANIELE 3^A SPEZZIGU GIOVANNA 2° B SCANO EVA 4^A COSSU ALESSANDRA 3^A BIANCO ANNA 4^B MEREU LIA 3^B COMERCI NICOLA 5^A BULLA CESIRIA 3^C PIRAS SERGIO 5^B PIRODDA G. MARIA 3^CAT MURA M. ELISABETTA4^A MURRIGHILE KATIA 4^B COSSU VALENTINA 5°A POZZO ROSSELLA 5° B - C CONSIGLI DI CLASSE SEDE DI TEMPIO P. 1^A MASU PUGGIONI SECHI SCANO PIRAS GIAMBELLUCA CARBONI TANDA PIETRAFITTA CAPPAI PIETRAFITTA FLORIS CUBEDDU - FADDA FLORIS Italiano Storia Inglese Matematica Biologia Storia dell’arte Educazione fisica Discipline plastiche Discipline pittoriche Discipline geometriche Laboratorio Religione Sostegno COORDINATORE/ SEGRETARIO Italiano Storia Inglese Matematica Biologia Storia dell’arte Educazione fisica Discipline plastiche Discipline pittoriche Discipline geometriche Laboratorio Religione Sostegno COORDINATORE SEGRETARIO 2^A CASTIGLIA CASTIGLIA SECHI SCANO PIRAS BIANCO TRUDDAIU UZZANU PIETRAFITTA CAPPAI PIETRAFITTA FLORIS TAMPONI - MOLINAS TAMPONI 3^B DESIGN CASTIGLIA COMERCI Italiano Storia 8 2^B PUGGIONI PUGGIONI SECHI VILLA TOLU BIANCO TRUDDAIU UZZANU PIETRAFITTA CAPPAI UZZANU FLORIS PUGGIONI Inglese Matematica Fisica SECHI SCANO VILLA Chimica Filosofia Storia dell’arte Educazione fisica Discipline progettuali Discipline progettuali Laboratorio Religione Sostegno COORDINATORE SEGRETARIO CARTA COMERCI BIANCO CARBONI CAPPAI CAPPAI UZZANU - CANU FLORIS CASTIGLIA Italiano Storia - Filosofia Inglese Matematica Fisica Chimica Scienze Filosofia Storia dell’arte Educazione fisica DISC. DI INDIRIZZO Laboratorio Laboratorio Religione Sostegno COORDINATORE SEGRETARIO 4^A GRAFICA CASTIGLIA COMERCI CAMPUS SCANO SCANO --------TOLU COMERCI BIANCO TRUDDAIU PIRAS UZZANU USAI FLORIS FIORI SCANO 4^B DESIGN. PUGGIONI COMERCI SECHI SCANO VILLA CARTA -------COMERCI BIANCO CARBONI UZZANU CAPPAI CAPPAI FLORIS MOLINAS BIANCO Italiano Storia Inglese Matematica Fisica Filosofia Storia dell’arte Educazione fisica Progettazione Laboratorio Laboratorio A 022 Religione Sostegno COORDINATORE SEGRETARIO 5^A GRAFICA CASTIGLIA COMERCI CAMPUS SCANO SCANO COMERCI BIANCO CARBONI PIRAS USAI USAI FLORIS CUBEDDU COMERCI 5^B GRAFICA PUGGIONI COMERCI SECHI SCANO VILLA COMERCI BIANCO CARBONI PIRAS USAI USAI FLORIS TAMPONI - FIORI PIRAS CONSIGLI DI CLASSE SEDE DI NUCHIS Italiano Storia 1^A PALA PALA 1^B PALA PALA 9 Inglese Matematica Biologia Storia dell’arte Educazione fisica Discipline plastiche Discipline pittoriche Discipline geometriche Laboratorio artistico Religione COORDINATORE/ SEGRETARIO PIRODDA TUVERI TOLU GIAMBELLUCA COCCO UZZANU MONTI MATTEI SATTA COSSU UZZANU Italiano Storia Inglese Matematica Biologia Chimica Costruzioni Fisica Tecniche Informatiche Educazione fisica Religione Laboratorio topografia Laboratorio chimica Laboratorio fisica Laboratorio costruzioni Laboratorio tecnico informatico COORDINATORE/ SEGRETARIO 1^CAT PALA PALA PIRODDA TUVERI TOLU DENURRA FONNESU GALZERANO CHESSA COCCO COSSU GIAMBELLUCA USCIDDA MUDADU RICCIU FURREDDU PALA Italiano Storia Inglese Matematica Biologia Chimica Costruzioni Topografia Geopedologia, Economia ed Estimo Tecniche Informatiche Educazione fisica Laboratorio topografia Laboratorio chimica Laboratorio fisica Laboratorio costruzioni Laboratorio tecnico informatico Religione COORDINATORE/ SEGRETARIO 3^CAT PALA PALA PIRODDA TUVERI TOLU DENURRA FONNESU ASARA SPISSU CHESSA COCCO GIAMBELLUCA USCIDDA MUDADU RICCIU FURREDDU COSSU PIRODDA 10 PIRODDA TUVERI TOLU GIAMBELLUCA COCCO UZZANU MONTI MATTEI SATTA COSSU TOLU CONSIGLI DI CLASSE SEDE DI OLBIA Italiano Storia Inglese Matematica Biologia Storia dell’arte Educazione fisica Discipline plastiche Discipline pittoriche Discipline geometriche Laboratorio Religione Sostegno Coordinatore Segretario Italiano Storia Inglese Matematica Biologia Storia dell’arte Educazione fisica Discipline plastiche Discipline pittoriche Discipline geometriche Laboratorio Religione Sostegno Coordinatore Segretario Italiano Storia Inglese Matematica Fisica Chimica Filosofia Storia dell’arte Educazione fisica DISC. DI INDIRIZZO 1^A MONTIS MONTIS IACONO ABBASCIA’ PIRAS M. MURA COSSU V ROSSI LUNESU ABELTINO NIEDDU BARONE SPAGNULO PISANU 1^B MELI MELI POZZO ABBASCIA’ PIRAS M. SPEZZIGU CORBO ROSSI LUNESU ABELTINO NIEDDU BARONE GIAU PISANU LUNESU PISANU PIRAS MELI 2^A MONTIS MONTIS IACONO ABBASCIA’ PIRAS M. MURA DALU (FONTANA) MUSA LUNESU ABELTINO GANGA BARONE 2^B MELI MELI POZZO ABBASCIA’ PIRAS M. SPEZZIGU DALU (FONTANA) MUSA LUNESU BULLA GANGA BARONE SPAGNULO SPEZZIGU ABBASCIA’ MONTIS ABELTINO 3^A (GRAFICA) LUTZU LASIO IACONO DENTI DENTI PIRAS M LASIO MURA DALU GANGA Laboratorio COSSU Religione Sostegno SAREK LOCCI PISANU 1^C MELI MASSIMETTI IACONO TARANTO PIRAS M. MURA CORBO ROSSI LUNESU ABELTINO NIEDDU BARONE SPAGNULO PEDICINI ARINI IACONO PEDICINI 3^B (ARTI FIG.) MEREU MEREU POZZO ABBASCIA’ ABBASCIA’ CARTA LASIO SPEZZIGU DALU MURRIGHILE MUSA MURRIGHILE MUSA BARONE LOCCI PEDICINI 11 3^C (ARCH) MONTIS LASIO POZZO DENTI DENTI PODDA LASIO SPEZZIGU DALU BULLA MATTEI BARONE GIAU COORDINATORE SEGRETARIO Italiano Storia Inglese Matematica Fisica Chimica Filosofia Storia dell’arte Educazione fisica DISC. DI INDIRIZZO Laboratorio Religione Sostegno COORDINATORE SEGRETARIO ARINI MEREU LASIO COSSU A. LOCCI 4^A (GRAFICA) LUTZU LUTZU IACONO DENTI DENTI PIRAS M. LASIO MURA DALU GANGA 4^B (ARTI FIG.) MEREU EREU POZZO DENTI ABBASCIA’ PODDA LASIO SPEZZIGU DALU MURRIGHILE MUSA MURRIGHILE MUSA SAREK CARRU MURRIGHILE CARRU COSSU SAREK SPAGNULO MURA DALU Italiano Storia Inglese Matematica Fisica Filosofia Storia dell’arte Educazione fisica Disc. indirizzo 5^A LUTZU LUTZU IACONO DENTI DENTI LASIO MURA DALU COSSU Laboratorio NIEDDU Religione Sostegno COORDINATORE SEGRETARIO SAREK CARRU COSSU DENTI BULLA GIAU 5^B MEREU MEREU POZZO TARANTO TARANTO LASIO SPEZZIGU DALU MURRIGHILE ROSSI MURRIGHILE ROSSI SAREK LOCCI - CARRU POZZO TARANTO 5^C ABELTINO BULLA ARINI - GIAU Locali e attrezzature Sede di Olbia • 1 Laboratorio di pittura • 1 Laboratorio di incisione calco – xilografica e serigrafica • 1 Laboratorio di stampa calco-xilografica e serigrafica • 2 Laboratori di progettazione attraverso computer con l’uso di photoshop, illustrator, painter, director, i-movie, page maker, in design, premiere . Laboratori di stampa digitale su plotter con risoluzione fotografica di grande formato • 1 Laboratorio di ceramica per la modellazione e forni per la cottura Sede di Tempio • 2 Laboratori di pittura • 1 Laboratorio di incisione calco – xilografica e serigrafica • 1 Laboratorio di stampa calco-xilografica e serigrafica • 2 Laboratori di progettazione attraverso computer con l’uso di: photoshop, illustrator, painter, director, i-movie page maker, in design, premiere (1 Aula Marte) • 2 Laboratori di ceramica e forno per la cottura 12 • 1 Laboratorio di discipline geometriche • Palestra Sede Nuchis • Palestra • Teatro • 1Laboratorio hobbistico • 1Laboratorio di informatica • 1Laboaratorio di discipline plastiche INTERVENTI PER GLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI Il servizio di sostegno per gli alunni con disabilità in atto nel nostro Istituto fa riferimento alla normativa prevista dalla legge e particolare attenzione ai seguenti aspetti: coinvolgimento di tutti i docenti della classe frequentata dall’alunno disabile per la definizione e realizzazione del Piano Educativo Individualizzato (PEI); predisposizione di un progetto educativo-didattico rispondente ai reali bisogni dell’alunno; verifica periodica dell’attività svolta e valutazione delle strategie impiegate a livello di classe e di scuola ed, eventuale, elaborazione di progetti specifici. L’osservazione e l’attenta valutazione da parte di ciascun insegnante delle conoscenze e delle abilità iniziali dell’alunno disabile ha permesso di definire il PEI per ciascuno di loro. Dati significati sono stati desunti dalla Diagnosi Funzionale, dal colloquio con gli insegnanti delle classi precedenti, i genitori, gli assistenti domiciliari e gli specialisti della ASL e dei servizi di riabilitazione. Gli obiettivi di apprendimento individuati nel PEI sono riconducibili ai bisogni formativi e alle motivazioni intrinseche. I docenti pongono particolare attenzione ai bisogni affettivo-relazionali, alle potenzialità cognitive e alle specificità di ciascuno studente disabile. La gestione del servizio di sostegno dell’Istituto è particolarmente complessa e persegue l’obiettivo dell’inclusione attraverso un’offerta educativa integrata, che armonizza gli interventi dei docenti curricolari, dei docenti di sostegno e degli educatori specializzati, attraverso l’attività specifica dei gruppi di lavoro (GLH d’Istituto e GLH Operativi) e delle due Commissioni Handicap (una per la sede di Tempio ed una per la sede di Olbia). Il GLH di Istituto è stato rinnovato in data 13/10/2014 (prot. n. 4524/C14). Vedi GLHI Tale gruppo di lavoro presiede alla programmazione generale dell’integrazione scolastica nella scuola ed ha il compito di collaborare alle iniziative educative e di integrazione previste dal piano educativo individualizzato dei singoli alunni attraverso l’attuazione di precoci interventi atti a prevenire il disadattamento e l’emarginazione e finalizzati alla piena realizzazione del diritto allo studio degli alunni con disabilità. In riferimento alle attribuzioni specifiche il GLH interviene per: gestire e coordinare l’attività relativa agli alunni disabili al fine di ottimizzare le relative procedure e l’organizzazione scolastica, assicurando anche una linea comune tra le due sedi; analizzare la situazione complessiva nell’ambito dei due plessi Tempio e Olbia (numero di alunni in situazione di handicap, tipologia degli handicap, classi coinvolte); individuare i criteri per l’assegnazione degli alunni alle classi e dei docenti di sostegno alle classi, per la distribuzione delle ore delle relative aree e per l’utilizzo delle compresenze tra i docenti; definire le modalità di accoglienza degli alunni con disabilità in fase di passaggio; seguire l’attività dei Consigli di Classe, verificando che siano attuate le procedure corrette e che sia sempre perseguito il massimo vantaggio per lo sviluppo formativo degli alunni nel rispetto della normativa; proporre l’acquisto di attrezzature, strumenti, sussidi, ausili tecnologici e materiali didattici destinati agli alunni con disabilità o ai docenti che se ne occupano; analizzare casi critici e proposte di intervento per risolvere problematiche emerse nelle attività di integrazione. Il GLH d’Istituto si avvale del supporto delle due Commissioni H e opera all’interno del Gruppo di lavoro per l’Inclusione (GLI), costituito in data 13/10/2014, per ottemperare agli adempimenti previsti nella C.M. n° 8 prot. 561 del 06/03/13 “Strumenti d’intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica – Indicazioni operative”. Il GLI svolge le seguenti funzioni: Rilevazione dei BES (bisogni educativi speciali) presenti nella scuola; raccolta e documentazione degli interventi didattico-educativi posti in essere anche in funzione di azioni di 13 apprendimento organizzativo in rete tra scuole e/o in rapporto con azioni strategiche dell'Amministrazione; Confronto sui casi, consulenza e supporto ai colleghi sulle strategie/metodologie di gestione delle classi; rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di inclusività della scuola; raccolta e coordinamento delle proposte formulate dai singoli consigli GLH Operativi sulla base delle esigenze tradotte in sede di definizione del PEI; elaborazione di una proposta di Piano annuale per l'inclusività riferito a tutti gli alunni BES, da redigere al termine di ogni anno scolastico (entro il mese di giugno). In ciascuna sede opera una Commissione H, composta da tutti i docenti di sostegno in servizio in quella stessa sede; i referenti delle due commissioni, Prof. Tamponi M. per la sede di Tempio e Prof.ssa Arini Venera per quella di Olbia, svolgono la funzione di coordinamento, coadiuvati dal Dirigente Scolastico e dal docente Collaboratore per la sede di Olbia. La commissione H è, comunque, aperta agli educatori che prestano assistenza specialistica nella sede ed, eventualmente, ai genitori degli alunni disabili. La commissione H si occupa degli aspetti che più strettamente riguardano le attività didattiche dei Consigli di Classe in cui sono presenti alunni con disabilità, ed in particolare: - analisi e revisione del materiale strutturato utile ai docenti per migliorare gli aspetti della programmazione; sostegno, informazione e consulenza per i docenti riguardo le problematiche relative all’integrazione scolastica degli alunni con disabilità; individuazione di strategie didattiche rispondenti ai bisogni delle specifiche disabilità; collaborazione con gli specialisti dell’ASL che seguono periodicamente i ragazzi disabili; analisi dell’andamento didattico-disciplinare degli alunni disabili; segnalazione di casi critici e di esigenze di intervento rese necessarie da difficoltà emerse nelle attività di integrazione; sostegno alle famiglie; analisi degli elementi utili alla definizione della proposta per l’organico dei docenti di sostegno. Inoltre, in riferimento ai criteri dettati dal GLHI (quali continuità didattica, situazione di gravità degli alunni, programmazione curriculare o differenziata ecc.) e in relazione alle risorse di personale, la commissione H attribuisce le ore di sostegno alle classi e le ore di assistenza specialistica ai singoli alunni e suggerisce le compresenze in relazione agli ambiti disciplinari. Il GLH Operativo, composto dal Consiglio di Classe (insegnanti curricolari e di sostegno), dal genitore dell’alunno disabile inserito nella classe, dall’educatore e dall’operatore sociale o dalle figure specialistiche, ha il compito di predisporre il PEI di verificarne l'attuazione e l'efficacia nell'intervento scolastico. Gli operatori della ASL (o dell’ente privato referente) che seguono il percorso riabilitativo dell’alunno con disabilità e redigono la Diagnosi Funzionale non hanno partecipato agli incontri nei quali è stato definito ciascun piano di lavoro per l’anno scolastico in corso. Per l’a. s. 2014/2015 l’organico dei docenti di sostegno risulta essere: sede di Tempio n. 1 cattedra n. 1 cattedra + 9 ore n. 2 cattedre sede di Olbia n. 1 cattedra n. 2 cattedra n. 3 cattedre n. 1 cattedra diAD01 - area Scientifica di AD02 - Area Umanistica di AD03 - Area Tecnica di AD01 - Area Scientifica di AD02 - Area Umanistica di AD03 - Area Tecnica di AD04 - Area Psicomotoria Sono stati adottati i seguenti criteri: per la distribuzione delle risorse tra le classi - A partire dalla dotazione di sostegno assegnata alla scuola, le risorse sono state attribuite a ciascuna classe sulla base di un’attenta analisi effettuata secondo un approccio sistemico: si è tenuto conto non solo della disabilità dell’alunno ma anche della sua personalità, della classe di appartenenza, delle complessità disciplinari, delle effettive possibilità di interventi mirati, del ruolo delle famiglie e adottando, laddove possibile, un criterio di continuità con l’insegnante di sostegno. per la distribuzione delle ore di compresenza all’interno delle classi - In ciascuna classe la scelta della distribuzione 14 delle ore di compresenza tra le varie discipline è stata effettuata per venire incontro alle esigenze degli allievi emerse da una serie di osservazioni effettuate durante la prima parte dell'anno scolastico. In quello stesso periodo i docenti di sostegno hanno effettuato la rotazione delle compresenze su tutte le discipline. Per far fronte ad esigenze particolari che potrebbero emergere nel corso dell’anno, viene fatta salva l’opportunità di adottare un criterio di flessibilità dell’orario sia riguardo alla distribuzione delle ore tra le classi, sia riguardo alla distribuzione delle ore di compresenza tra le varie discipline all’interno di ciascuna classe. Rapporti con le famiglie Al fine di ottimizzare il processo di integrazione degli alunni disabili, gli insegnanti di sostegno hanno incontri periodici (all’occorrenza anche con frequenza settimanale) con i genitori degli alunni disabili che si mostrano disponibili a collaborare per la realizzazione di un adeguato intervento sinergico scuola-famiglia, non tralasciando tuttavia di contattare, per una maggiore sensibilizzazione, anche i genitori meno disponibili. Dall’anno scolastico 2010/2011, l’Amministrazione della Provincia Olbia-Tempio garantisce il servizio di assistenza specialistica, mediante il trasferimento delle risorse economiche alla scuola. Anche per il corrente anno scolastico si è proceduto all’affidamento a cooperativa, tramite gara con procedura semplificata. Operano n. 6 educatori specializzati nella sede di Tempio e n. 6 educatori specializzati nella sede di Olbia. Nel nostro Liceo tutti (insegnanti, educatori, personale ATA, Dirigente Scolastico e alunni) collaborano affinché il ragazzo disabile sia integrato/incluso nel contesto scuola e lavori in un clima tranquillo nel quale si senta perfettamente a suo agio e possa sviluppare le sue potenzialità. Fra le attività organizzate dalla scuola, i corsi di recupero rappresentano anche per gli alunni diversamente abili una opportunità per raggiungere gli obiettivi della socializzazione, del recupero o del rinforzo delle competenze proprie delle diverse discipline. Inoltre i progetti all’interno e all’esterno della scuola, le attività ricreative, sportive, le visite guidate, i viaggi di istruzione rappresentano momenti di rilievo a cui gli alunni partecipano attivamente. SEDE DI TEMPIO Insegnanti di sostegno: Cubeddu Ugo, Molinas Maria Laura, Tamponi Marzio, Fiori Alessandra, Luciana. Assistenza specialistica: Ducceschi Sonia, Franco Valentina, Manconi Caterina, Scano Barbara, Spano Daniela, Pasella Silvia. SEDE DI OLBIA Insegnanti di sostegno: Arini Venera, Pedicini Mario, Giau Veronica, Spagnulo Monica, Carru Irene, Locci Agostina, Pisanu Pietro Angelo. Assistenza specialistica: Rossino Domenico, Rossino Maria, Verde Lorna, Cantara Anna Rosa, Puggioni Rossella, Vitiello Santa. INTERVENTI PER ALUNNI CON DSA La Dislessia è un Disturbo Specifico dell'Apprendimento (DSA). Con questo termine ci si riferisce ai soli disturbi delle abilità scolastiche ed in particolare a: DISLESSIA, DISORTOGRAFIA, DISGRAFIA E DISCALCULIA. La principale caratteristica di questa categoria è le sue specificità, ovvero il disturbo interessa uno specifico dominio di abilità (lettura, scrittura, calcolo) lasciando intatto il funzionamento intellettivo generale. Ciò significa che per avere una diagnosi di dislessia, il bambino NON deve presentare: deficit di intelligenza, problemi ambientali o psicologici, deficit sensoriali o neurologici. Tale disturbo è determinato da un'alterazione neurobiologica che caratterizza i DSA (disfunzione nel funzionamento di alcuni gruppi di cellule deputate al riconoscimento delle lettere-parole e il loro significato). La dislessia è una difficoltà che riguarda la capacità di leggere e scrivere in modo corretto e fluente. La dislessia non è causata da un deficit di intelligenza né da problemi ambientali o psicologici o da deficit sensoriali o neurologici. Il ragazzo dislessico può leggere e scrivere, ma riesce a farlo solo impegnando al massimo le sue capacita e le sue energie, poiché non può farlo in maniera automatica e perciò si stanca rapidamente, commette errori, rimane indietro, non impara. La dislessia si presenta in quasi costante associazione ad altri disturbi; questo fatto determina la marcata eterogeneità dei profili e l'espressività con cui i DSA si manifestano, e che comporta significative ricadute sulle indagini diagnostiche. La difficoltà di lettura può essere più o meno grave e spesso si accompagna a problemi nella scrittura: disortografia (cioè una difficoltà di tipo ortografico, nel 60% dei casi) e disgrafia (difficoltà nel movimento fino-motorio della scrittura, cioè una cattiva resa formale, nel 43% dei casi), nel calcolo (44% dei casi) e, talvolta, anche in altre attività mentali. Gli interventi per gli alunni con DSA prevedono l’adozione di misure compensative per l’apprendimento. Misure compensative Misure dispensative tabella delle misure, tabelle delle formule, - calcolatrice, - lettura a voce alta, scrittura veloce sotto dettatura, lettura registratore, - cartine geografiche e storiche, tabelle della di consegne, uso del vocabolario, studio mnemonico delle 15 memoria di ogni tipo - computers con programmi di videoscrittura con correttore ortografico e sintesi vocale, a causa delle difficoltà rappresentate dalla differenza tra scrittura e pronuncia; - commisurati al singolo caso cassette registrate (dagli insegnanti, dagli alunni, e/o allegate ai testi), - dizionari di lingua straniera computerizzati, tabelle, traduttori - richiesta alle case editrici di produrre testi anche ridotti e contenenti cd-rom tabelline; - dispensa dallo studio delle lingue straniere in forma scritta, tempi più lunghi per prove scritte e per lo studio, mediante una adeguata organizzazione degli spazi ed un flessibile raccordo tra gli insegnanti; organizzazione di Interrogazioni programmate; assegnazione di compiti a casa in misura ridotta; possibilità d'uso di testi ridotti non per contenuto, ma per quantità di pagine . La sede di Olbia partecipa insieme ad altre scuole cittadine al Progetto “Scuola Attiva” condotto dalla dott.ssa Cesetti. Il corso prevede la conoscenza clinica e didattica delle D ifficoltà Specifiche dell’Apprendimento. Entro il 30 Novembre il c.d.c. presenta il piano didattico personalizzato. Nota : piano didattico personalizzato (vedi allegato 1) Normativa Nazionale di riferimento. Legge 170/2010 – Presentati il decreto attuativo e le linee guida Nota sullo svolgimento delle prove del SNV 2010-2011 per gli allievi con bisogni educativi speciali Nuove norme per l'esame di Stato per l'anno scolastico 2009/2010 nella scuola secondaria di 2°grado. NOTA MIUR n. 5744 del 28.05.2009 Esami di Stato per gli studenti affetti da disturbi specifici di apprendimento DSA. CONTESTO SOCIO ECONOMICO CULTURALE Le sedi del Liceo Artistico sono ubicate nei centri di Olbia e Tempio, co-capoluoghi della Provincia di Olbia-Tempio. Questa raggruppa complessivamente 26 comuni con una popolazione di 156.604 abitanti (il 9,36% della popolazione sarda) e si estende per 3.397 km² (il 14,1% del territorio sardo). l territorio provinciale comprende la regione storica della Gallura inclusa la costa nord-orientale della Sardegna (tra cui la Costa Smeralda), l'Arcipelago della Maddalena. Sono inoltre comprese nella Provincia la parte settentrionale della regione storica del Monteacuto, una piccola parte delle Baronie e il versante orientale del Lago del Coghinas. Del territorio provinciale fanno parte 9 Sistemi Locali del Lavoro, secondo la classificazione operata dall'ISTATsulla base del Censimento dell'anno 2001: 1. Olbia (63.000 ab., include Olbia, Golfo Aranci, Loiri-Porto San Paolo, Padru, Telti, Monti, Su Canale, Berchidda, Oschiri); 2. Tempio Pausania (21.500 ab., include Tempio Pausania, Aggius e Bortigiadas, nonché - nella Provincia di Sassari - Perfugas, Erula, Martis e Laerru); 3. Calangianus (7.300 ab., include Calangianus e Luras); 4. La Maddalena (14.800 ab., include La Maddalena e Palau); 5. Santa Teresa Gallura (5.400 ab., include Santa Teresa Gallura e Aglientu); 6. Arzachena (16.000 ab., include Arzachena, Luogosanto e Sant'Antonio di Gallura); 7. Valledoria (10.800 ab., include Trinità d'Agultu e Vignola e Badesi, nonché - nella Provincia di Sassari Valledoria,Viddalba e Santa Maria Coghinas); 8. San Teodoro (9.800 ab., include San Teodoro e Budoni, nonché - nella Provincia di Nuoro - Torpè); 9. Buddusò (6.400 ab., include Buddusò e Alà dei Sardi, nonché - nella Provincia di Nuoro - Osidda). 10. Nel territorio della provincia sono state inoltre delimitate una Unione di Comuni e una Comunità Montana: 11. Unione dei Comuni "Alta Gallura" (costituita dai comuni di Tempio Pausania, Aggius, Aglientu, Badesi, Bortigiadas, Calangianus, Luras, Luogosanto, Santa Teresa Gallura e Trinità d'Agultu e Vignola) 12. Comunità Montana del "Monte Acuto" (costituita dai comuni di Alà dei Sardi, Berchidda, Buddusò, Monti, Oschiri e Padru). Parte del territorio del Comune di Monti ricade in Gallura (Su Canale). Particolarità di questa provincia è la diffusione dell’uso del gallurese, dialetto essenzialmente corso che si avvicina al dialetto oltramontano parlato nella parte meridionale della Corsica (Sartene e Alta Rocca). Il gallurese è parlato a Tempio Pausania e in generale in quasi tutta la Gallura da Badesi a San Teodoro, fatta eccezione per Olbia, Luras, parte dell'agro di Golfo Aranci, Budoni, mentre a Su Canale viene parlato sia il Gallurese che il Sardo (quest'ultimo in minima parte). In queste ultime località e nel resto della provincia ovvero Berchidda, Monti, Padru, Alà dei Sardi,Buddusò e Oschiri) si parla la lingua sarda nella sua variante logudorese settentrionale. Da una parte quindi Tempio Pausania, capoluogo geografico e culturale della Gallura, a 560 metri sul livello del mare che sorge a nord-ovest della catena del Limbara, vi risiedono 13.800 abitanti. Il territorio di Tempio Pausania racconta una storia antichissima che trae le sue origini sin dall’età neolitica come 16 testimoniano i circoli megalitici, i dolmen, i nuraghi ancora oggi ben conservati e visitabili in tutta l’area circostante. Grazie ad un territorio ricco di risorse e strategicamente votato al controllo del territorio circostante, Tempio Pausania assume sin dalla sua nascita il ruolo di città-giuda e di punto di riferimento principale per tutti i piccoli centri dell’entroterra gallurese. Nel 1300 la città di Tempio è indicata con il nome di Villa Templi in qualità di centro rurale del Giudicato di Gallura, ricoprendo il ruolo di sede del curatore del distretto territoriale di Gemini. Nel 1506 grazie all’accorpamento delle diocesi di Civita e Ampurias, Tempio diviene sede vescovile, sommando alla sua rilevanza politica anche un ruolo in ambito religioso di primissimo piano. La leadership di Tempio continua nel XVII secolo con l’Istituzione delle Scuole Superiori dei Padri Scolopi. Nel 1837 il re Carlo Alberto di Savoia concede a Tempio, capoluogo di una vastissima provincia e sede di Prefettura, gli onori di Municipio e la dignità amministrativa di città. Agli inizi del Novecento si registra un forte aumento della popolazione dovuto all’abbandono progressivo degli stazzi verso la città con una crescita edilizia senza precedenti. Al giorno d’oggi le principali attività produttive riguardano l’estrazione e la lavorazione del granito, la raccolta e la lavorazione del sughero, la lavorazione del legno e la viticoltura. Le principali entità industriali e commerciali sono insediate nella zona industriale. È’ rinomata l’attività della Cantina Sociale Gallura. Per quanto concerne l’aspetto religioso, continua ad essere sede di Diocesi, ha un Episcopio ed un Seminario. I fedeli si distribuiscono in tre Parrocchie. Diverse sono le chiese in uso, alcune di valore storico; una più recente è annessa all’Istituto di Padre Vico, che ospita religiose, ammalati ed anziani. Porta avanti il suo ruolo di centro culturale attraverso la presenza di: Asili nido pubblico e privati;Scuole dell’infanzia statali e religiose; Scuole Primaria e Secondaria; Licei, Istituti Tecnici ed Industriali. È dotata di una ricca biblioteca, di un cinema e del Teatro del Carmine. Nel palazzo Villamarina è allestito il Centro dei Beni Culturali e Arte Religiosa. Numerose sono le Associazioni ed i cori. Tra gli eventi tradizionali si segnala il carnevale, che richiama ogni anno in città migliaia di spettatori. Fra gli impianti sportivi sono in uso: lo stadio Manconi, il campo B. Demuro, campi da tennis, palazzetto, piscina e palestre private. Sono presenti: Ospedale, Serd, Consultorio, Tribunale, Stazione Sperimentale del Sughero, Carcere, Uffici Laore, Argea, Uffici Regionali di Controllo e del Demanio, Agenzia delle Entrate e Catasto. Comando dei Carabinieri, Questura. Olbia. Territorio abitato presumibilmente a partire dal 4000 - 3500 a.C. (Neolitico Medio), come testimonia una statuetta femminile che rappresenta la Dea della vita, rinvenuta in località S.Mariedda. Nel territorio olbiese si contano circa 50 siti risalenti all’epoca nuragica, ciò è dovuto all'abbondanza di terreni coltivabili e a buoni pascoli, che hanno dato la possibilità all'uomo di insidiarsi in questa zona. Nella seconda meta del IV sec. a.C. fu fondata la vera e propria città di Olbia dai Cartaginesi, che avevano occupato tutta la Sardegna già da tempo. L'intera città ebbe un orientamento secondo i punti cardinali, con un impianto ortogonale, venne anche costruita una possente cinta muraria, dotata di torri, i resti sono tuttora visibili tra via Torino e via Acquedotto. Il Golfo di Olbia, riparato e difendibile, fu quindi il luogo ideale dove edificare una città, visto anche l'entroterra fertile e ricco di corsi d'acqua, adatto alla coltivazione del grano. L'intera economia della città girava intorno al porto che accoglieva merci provenienti da tutto il Mediterraneo, Africa, Grecia e Italia; da qui partivano anche i prodotti agricoli e pastorali dell'entroterra. Gli studiosi ipotizzano che Olbia in questo periodo contasse già tra i 5.000 e i 10.000 abitanti. Importanti sono i ritrovamenti di questa epoca rinvenuti in città e sono ora visibili nel Museo Archeologico Nazionale di Olbia. Anche in epoca romana il porto rivestiva un ruolo importante, grazie alla sua posizione strategica, era infatti il porto più vicino della Sardegna alla capitale, Roma. In epoca medievale la prima notizia della presenza del giudicato di Gallura si trova in una lettera di papa Gregorio VII del 1073, dove è citato un Costantino, Giudice di Gallura, in questo periodo Olbia viene chiamata Civita. In seguito , in un momento di ritrovata floridezza venne eretta la Basilica di San Simplicio, (fine XI - inizio XII). Il giudicato di Gallura e quindi anche Olbia, perde progressivamente autonomia divenendo sempre più incorporato tra i possedimenti di Pisa, la quale aumentò le fortificazioni della città, come il Castello di Pedres, in queste fasi la città cambiò ancora nome passando a Terranova; successivamente passò in mano degli Aragonesi, che lasciarono la città al suo destino che iniziò a declinare, visto l'interesse da parte dei catalani solo alla parte occidentale della Sardegna. Continua il periodo buio della città che deve lottare contro un porto che sta diventando inagibile e contro le continue invasioni piratesche. La malaria e il diffondersi di malattie devastarono ancora di più la popolazione, a questo si aggiunse la carestia che colpì l'intera Sardegna nel Seicento. La sorte della città è sempre ruotata intorno al porto, ed è grazie a questo che la città riparte, il commercio continua, 17 infatti e pur sempre il porto di Terranova la via per commerciare tutti i prodotti della Gallura, e non solo, con l'Italia; nel '700 questo continuo e costante commercio migliora grazie al passaggio della Sardegna ai Savoia, che fanno rientrare Terranova nei traffici tra Genova, Corsica e la Francia del sud. Più tardi con l'unificazione dell'Italia la città continuò il suo sviluppo e vennero costruite alcune importanti infrastrutture. Numerosi sono gli interventi nei primi due decenni del '900 per eliminare le paludi e per costruire dei canali per convogliare il flusso delle acque. Venne costruito un nuovo molo, più accessibile alle navi e il vecchio molo venne sistemato e adeguato alle nuove esigenze. Nel 1939, sotto il fascismo, venne ripristinato l'antico nome di Olbia; superate le due guerre mondiali con difficoltà, la città e stata bombardata più volte. Gli anni '60 sono caratterizzati dall'esplosione demografica dovuta all'aumento del turismo e dell'edilizia, nasce infatti proprio in questi anni La Costa Smeralda. Attualmente la città di Olbia è il polo economico del nord Sardegna e si appresta a diventare una città tutta da vivere, parchi, musei, università, riqualificazione del centro storico e tanti altri progetti; Olbia con il suo porto e aeroporto costituisce il più importante scalo passeggeri della Sardegna, e uno dei più importanti d'Italia. Il repentino aumento della popolazione, registrato negli ultimi dieci anni, dovuto alla massiccia immigrazione sia da altre zone della Sardegna e dell’Italia, che da paesi extra-comunitari, ha configurato una realtà variegata e complessa. Da alcuni anni è in funzione un nuovo ed efficiente Ospedale. Una moderna struttura privata è in via di realizzazione. L’offerta formativa è presente attraverso quattro Autonomie Scolastiche di I grado, Licei, Istituti Tecnici , Professionale e Agrario. Accanto ad ambiti produttivi oramai consolidati, come, ad esempio, quello turistico, si registra la necessità di ampliare e arricchire professionalità relative a nuovi settori . La situazione che emerge dall’analisi dell’attuale mercato del lavoro, evidenzia il bisogno di ricercare ed affermare nuove professionalità, da innestare soprattutto nelle attività caratterizzate da maggiore crescita e innovazione, che serviranno per qualificare e riqualificare molti settori dell’economia regionale e locale nel processo di modernizzazione e sviluppo che la caratterizzerà nei prossimi anni. Le nuove professioni saranno caratterizzate da conoscenze evolute e tecnologicamente orientate, dalla capacità di lavorare in team e per progetti, dalla flessibilità, disponibilità al cambiamento e all’apprendimento continuo. Sarà sempre meno richiesta una professionalità basata sul lavoro fisico e ripetitivo, privilegiando apporti intellettuali, fondati sulla creatività e sulla progettualità, che saranno connessi, soprattutto, alle problematiche riguardanti le tecnologie dell’informazione e della comunicazione. Breve storia del liceo artistico Il Liceo Statale Artistico di Tempio Pausania nasce nell'anno scolastico 1990/91. Ubicato nella zona alta della città in località Rinaggiu, è ospitato nei locali dell'ex Preventorio Antitubercolare, in parte ristrutturati, in parte in via di ristrutturazione. L'edificio è dotato di differenti spazi, alcuni dei quali adibiti ad aule, altri, i più ampi, ai diversi laboratori di pittura, scultura, disegno industriale, grafica, tutti dotati di moderne attrezzature informatiche. La palestra, dotata di buone attrezzature, pur necessitando di ulteriori interventi soprattutto per quel che concerne la pavimentazione, consente un lavoro regolare ed adeguato. Scuola nuova in un territorio ancorato all'identificazione della cultura con quella classica, scuola nuova per un vasto bacino d'utenza che da sempre soffre per l'inadeguatezza dei trasporti e dei collegamenti. Sono state queste le difficoltà che l'hanno spinta ad impegnarsi in maniera qualificata per fornire al territorio un servizio tale da consentire nuove figure professionali capaci non solo di attingere la multiforme ricchezza della tradizione gallurese e della natura incontaminata, ma soprattutto di inserirsi in questo contesto culturale - ambientale in modo operativo, creativo e professionale. A tale scopo la scuola, che inizialmente ha attivato i corsi di Architettura e Accademia, li ha integrati con i corsi di Disegno Industriale, Grafica, Liceo Musicale. Dall’anno 2000-2001 è stata aperta la sezione staccata di Olbia a Poltu Quadu, nella quale è stato attivato il corso di grafica. Si tratta di una scuola in forte espansione che richiama l’interesse di allievi provenienti da gran parte della Gallura ed anche da territori circonvicini (Budoni, San Teodoro, La Maddalena ecc..) Il nuovo istituto nasce per colmare un vuoto nell’ambito dell’offerta formativa di questa particolare zona della Gallura. Il territorio di Olbia, infatti, si mostra, più di ogni altro in Sardegna, in rapida espansione, tanto da richiedere un costante adeguamento del panorama formativo ad esigenze professionali, economiche e sociali in continua evoluzione. La vocazione turistica e commerciale del territorio richiede lo sviluppo di nuove professionalità, legate all’ambito della pubblicità e della grafica, esigenza che, negli anni passati, non veniva soddisfatta dalla seppure ampia offerta formativa degli Istituti già presenti nel Comune di Olbia. La tipologia dei corsi attivati e la loro peculiare specificità rende l’Istituto l’unica risorsa formativa, nel Comune di Olbia, in grado di fornire specifiche competenze nell’ambito della grafica pubblicitaria. L’offerta si è ulteriormente allargata con la Riforma Gelmini, solo per le classi prime, grazie a tre indirizzi formativi (Arti figurative, Architettura e ambiente e Grafica) che amplieranno in modo significativo l’offerta già esistente. A seguito della riforma, nel corrente a.s. è attivo il biennio comune ed il triennio sperimentale di arti grafiche. Dall’anno scolastico 2009/2010 l’Istituto (sede Tempio e Olbia) è intitolato al grande cantautore genovese Fabrizio De 18 Andrè, che ha dedicato alla Gallura una parte fondamentale della sua produzione poetica. L’avvenimento è stato coronato dalla presenza di Dori Ghezzi, moglie di De Andrè ,che ha accolto con emozione la nostra richiesta. Le due sedi hanno partecipato all’avvenimento con attività grafiche e pittoriche di significativa importanza. Perché iscriversi al Liceo Artistico? La cultura visiva e l’educazione all’arte, sia come processo di conoscenza, che come esperienza creativa, accompagnano da sempre la storia della società italiana. Costituisco certamente il nostro passato, perché il patrimonio artistico del nostro paese contribuisce a delineare i tratti di una identità culturale ricca e poliforma. Ma rappresentano anche il nostro presente e il nostro futuro, perché è diritto e dovere di ogni cittadino imparare a capire il linguaggio dell’arte come fonte di conoscenza della propria storia ed esperienza imprescindibile per la formazione del singolo individuo. Se guardiamo alla scuola come istituzione volta alla formazione non solo di professionisti ma anche e soprattutto di individui maturi ed autonomi, ci rendiamo conto che l’educazione al linguaggio visivo ha in questo un ruolo fondamentale. La nostra società è contrassegnata da un iconismo diffuso, dal ricorso sempre più frequente all’immagine come veicolo rapido e sintetico di conoscenza, adatto a generazioni sempre più orientate verso forme di intelligenza simultanea, come capacità di trattare simultaneamente una grande massa di informazioni, senza tuttavia essere in grado di decodificarne pienamente i codici, procedendo in un lavoro di analisi. Impostato sull’esperienza stessa del fare arte ma anche sulla formazione delle categorie storiche e concettuali per comprendere i codici della comunicazione visiva, il liceo artistico si impegna quindi nel fornire strumenti adeguati per utilizzare consapevolmente e criticamente l’immagine, passo necessario per vivere e comprendere la realtà contemporanea. Il rapporto con il mondo del lavoro Anche dal punto di vista dello sbocco professionale, occorre ricordare che l’economia del nostro paese richiede con sempre maggior frequenza lavoratori competenti per la tutela, la fruizione e la valorizzazione del patrimonio artistico italiano. Una professionalità che si nutre di tecniche e di conoscenze, e che va costruita nel tempo attraverso la maturazione di una sensibilità estetica e artistica. La dimensione dell’arte costituisce un esperienza formativa proprie per le sue specifiche caratteristiche: lo stretto rapporto tra teoria e prassi manuale, tra ideazione ed espressione contribuisce alla creazione di personalità critiche e creative. Facendo leva sui meccanismi dell’immaginazione e della percezione visiva, favorisce la maturazione di processi cognitivi che si accompagnano a processi della sfera emotivo- affettiva, così che risulta particolarmente evidente come l’educazione estetica rappresenti un’occasione di sviluppo simultaneo dell’apprendimento e dell’affettività. Inoltre la capacità di coinvolgimento emotivo delle immagini e la loro forza simbolica costituiscono uno dei veicoli più efficaci per sviluppare la coscienza storica e civica, per prendere coscienza della realtà sociale, storica, culturale che ci circonda, per acquisire consapevolezza della propria identità culturale e per abituarsi al contempo al riconoscimento della diversità. La scelta dei valori come fondamento della prassi didattica ed educativa. I valori portanti dell’azione educativa del nostro istituto sono lo sviluppo della creatività e della facoltà immaginativa, del senso critico e dell’abitudine alla riflessione e alla problematizzazione. Autonomia della produzione, grado della rielaborazione personale, originalità: questi sono gli obiettivi sui quali si concentra l’azione educativa e didattica del liceo artistico. L’orientamento è quello di formare personalità creative e flessibili, capaci di utilizzare i propri strumenti pratici e concettuali per affrontare una realtà (sociale e professionale) che richiede sempre più capacità di adattamento e di intelligenze pronte nel comprendere realtà in continuo cambiamento. Il metodo di insegnamento fa leva sulla capacità dell’educazione artistica di imprimere concretezza al proprio fare: da qui l’importanza dell’esperienza diretta, da qui la scelta di un metodo interattivo e cooperativo nell’insegnamento e nell’apprendimento, perché lo studente non riceva semplicemente dall’esterno (dai docenti, dalla scuola), delle informazioni, ma ne faccia una società educante di cui studenti e insegnanti sono parte:solo in tale contesto l’apprendimento si configura come un trasformarsi in un contesto (ora la scuola, poi sarà la società) dove si impara a coesistere, ad accettarsi reciprocamente , a cercare il confronto con l’altro. 19 OFFERTA FORMATIVA Il Decreto 22 Agosto 2007 , n. 139, Regolamento recante norme in materia di adempimento dell'obbligo di istruzione, ai sensi dell'articolo 1, comma 622, della legge 27 dicembre 2006, n. 296 e articolo 2 comma 4 del Regolamento dei licei: “Il primo biennio è finalizzato all'iniziale approfondimento e sviluppo delle conoscenze e delle abilità e a una prima maturazione delle competenze caratterizzanti le singole articolazioni del sistema liceale di cui all'articolo 3 nonché all'assolvimento dell'obbligo di istruzione, di cui al regolamento adottato con decreto del Ministro della pubblica istruzione 22 agosto 2007, n. 139. Le finalità del primo biennio, volte a garantire il raggiungimento di una soglia equivalente di conoscenze, abilità e competenze al termine dell'obbligo di istruzione nell'intero sistema formativo, nella salvaguardia dell'identità di ogni specifico percorso, sono perseguite anche attraverso la verifica e l'eventuale integrazione delle conoscenze, abilità e competenze raggiunte al termine del primo ciclo di istruzione, utilizzando le modalità di cui all'articolo 10, comma 4, del presente regolamento”. Gli indirizzi del nuovo Liceo Artistico L’articolo quattro della bozza di D.P.R. del 1.06.09 definisce gli indirizzi previsti nel nuovo liceo artistico. Il percorso del liceo artistico approfondisce le conoscenze le abilità e le competenze necessarie per maturare una cultura estetica,per conoscere il patrimonio artistico e il suo contesto storico e culturale e per esprimere la propria creatività e progettualità. Assicura la conoscenza dei codici della ricerca e della produzione artistica e la padronanza dei linguaggi, delle metodologie e delle tecniche relative. Il percorso del liceo artistico si articola nei seguenti indirizzi: a) Arti figurative; b) Architettura e ambiente; c) Grafica d) Design Si specifica che nelle due sedi sono attivi gli indirizzi sopra riportati e precisamente: nella sede di Tempio P. - n°1 classe 3^ del corso Design. nella sede di Tempio P. - n°1 classe 4^ del corso Design; n°1 classe 4^ di Grafica nella sede di Tempio P. - n°2 classi 5^ del corso Grafica nella sede di Olbia - n°1 classe 3^ del corso Grafica; n°1 classe 3^ del corso Arti figurative; n°1 classe 3^ del corso di Architettura e Ambiente. nella sede di Olbia - n°1 classe 4^ del corso Grafica; n° 1 classe 4^ del corso Arti figurative. nella sede di Olbia - n°1 classe 5^ del corso Grafica; n° 1 classe articolata di Arti figurative e di Architettura e Ambiente. L’orario annuale delle attività e degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti è di 1100 ore nel primo biennio, corrispondenti a 34 ore medie settimanali. E’ di 1120 ore nel secondo triennio corrispondente a 35 ore settimanali. Il percorso del liceo artistico è indirizzato allo studio dei fenomeni estetici e alla pratica artistica. Favorisce l’acquisizione dei metodi specifici della ricerca e della produzione artistica e la padronanza dei linguaggi e delle tecniche relative. Fornisce allo studente gli strumenti necessari per conoscere il patrimonio artistico nel suo contesto storico e culturale e per coglierne appieno la presenza e il valore nella società odierna. Guida lo studente ad approfondire e a sviluppare le conoscenze e le abilità e a maturare le competenze necessarie per dare espressione alla propria creatività e capacità progettuale nell’ambito delle arti”. Dopo il biennio comune, sono attivi i seguenti indirizzi: Tempio: GRAFICA – DESIGN Olbia: GRAFICA - ARTI FIGURATIVE - ARCHITETTURA E AMBIENTE 20 Competenze in uscita degli indirizzi : ARTI FIGURATIVE Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, dovranno: 1. aver approfondito la conoscenza degli elementi costitutivi della forma grafica, pittorica e/o scultorea nei suoi aspetti espressivi e comunicativi e acquisito la consapevolezza dei relativi fondamenti storici e concettuali; conoscere e saper applicare i principi della percezione visiva; 2. saper individuare le interazioni delle forme pittoriche e/o scultoree con il contesto architettonico, urbano e paesaggistico; 3. conoscere e applicare i processi progettuali e operativi e utilizzare in modo appropriato le diverse tecniche della figurazione bidimensionale e/o tridimensionale, anche in funzione della necessaria contaminazione tra le tradizionali specificazioni disciplinari (comprese le nuove tecnologie); 4. conoscere le principali linee di sviluppo tecniche e concettuali dell’arte moderna e contemporanea e le intersezioni con le altre forme di espressione e comunicazione artistica; GRAFICA Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, dovranno: conoscere gli elementi costitutivi dei codici dei linguaggi progettuali e grafici; avere consapevolezza delle radici storiche e delle linee di sviluppo nei vari ambiti della produzione grafica e pubblicitaria; conoscere e applicare le tecniche grafico-pittoriche e informatiche adeguate nei processi operativi; saper individuare le corrette procedure di approccio nel rapporto progettoprodotto- contesto, nelle diverse funzioni relative alla comunicazione visiva e editoriale; saper identificare e usare tecniche e tecnologie adeguate alla progettazione e produzione grafica; DESIGN Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, dovranno: 1. conoscere gli elementi costitutivi dei codici dei linguaggi grafici, progettuali e della forma; 2. avere consapevolezza delle radici storiche, delle linee di sviluppo e delle diverse strategie espressive proprie dei vari ambiti del design e delle arti applicate tradizionali; 3. saper individuare le corrette procedure di approccio nel rapporto progetto-funzionalitàcontesto, nelle diverse finalità relative a beni, servizi e produzione; 4. saper identificare e usare tecniche e tecnologie adeguate alla definizione del progetto grafico, del prototipo e del modello tridimensionale; 5. conoscere il patrimonio culturale e tecnico delle arti applicate; 6. conoscere e saper applicare i principi della percezione visiva e della composizione della forma. conoscere e saper applicare i principi della percezione visiva e della composizione della forma grafico-visiva. ARCHITETTURA E AMBIENTE Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, dovranno: 1. conoscere gli elementi costitutivi dell’architettura a partire dagli aspetti funzionali, estetici e dalle logiche costruttive fondamentali; 2. avere acquisito una chiara metodologia progettuale applicata alle diverse fasi da sviluppare (dalle ipotesi iniziali al disegno esecutivo) e una appropriata conoscenza dei codici geometrici come metodo di rappresentazione; 21 conoscere la storia dell’architettura, con particolare riferimento all’architettura moderna e alle problematiche urbanistiche connesse, come fondamento della progettazione; 4. avere acquisito la consapevolezza della relazione esistente tra il progetto e il contesto storico, sociale, ambientale e la specificità del territorio nel quale si colloca; 5. acquisire la conoscenza e l’esperienza del rilievo e della restituzione grafica e tridimensionale degli elementi dell’architettura; 6. saper usare le tecnologie informatiche in funzione della visualizzazione e della definizione grafico-tridimensionale del progetto; conoscere e saper applicare i principi della percezione visiva e della composizione della forma architettonica. 3. LA PROGRAMMAZIONE - DIDATTICO - EDUCATIVA Il Consiglio di classe ha una posizione centrale nella programmazione didattica ed educativa del Liceo e ne è il nucleo di base. Ciascun docente, all’inizio dell’anno scolastico, sulla base dell’analisi dei livelli di partenza degli studenti, elabora la propria Programmazione disciplinare. Tale documento è discusso in classe e sottoscritto dai rappresentanti degli studenti. Il documento deve prevedere: 1. Analisi della situazione di partenza 2. Obiettivi didattici 3. Contenuti disciplinari sintetici e scansione temporale prevista 4. Materiali e strumenti 5. Modalità di lavoro 6. Verifiche: tipologie e scansione temporale 7. Criteri di valutazione: di cosa si tiene conto e modalità di comunicazione del processo valutativo 8. Attività di sostegno e recupero il Documento programmatico del Consiglio di classe è predisposto dal coordinatore della classe sulla base delle programmazioni delle singole discipline e deve contenere: Obiettivi trasversali: didattici e formativi Norme comportamentali: nelle relazioni personali e di gruppo, nei luoghi di lavoro Progetti didattici: disciplinari, pluridisciplinari, d’Istituto Attività integrative e complementari Programmazione del sostegno e del recupero Programmazione delle verifiche: tipologie, modalità, tempi Criteri di valutazione Ogni consiglio deciderà nell'ambito della propria autonomia didattica, e tenendo conto delle coordinate fondamentali deliberate dal Collegio dei Docenti per creare uniformità nell’istituto, attraverso quali strategie, con quali tempi e a quali livelli tali obiettivi potranno essere raggiunti dalla classe. Biennio comune finalità educative-formative: 1. Sviluppo di comportamenti adeguati alla vita di relazione in ambito scolastico e nel rispetto delle norme che la disciplinano. 2. Consapevolezza delle proprie attitudini e accrescimento della responsabilità personale rispetto alle scadenze e agli adempimenti. obiettivi cognitivi 1. Sviluppo delle competenze, intese come l’insieme delle conoscenze e delle capacità di utilizzarle efficacemente. 2. Sviluppo delle capacità espositive orali, grafiche, scritto-grafiche. obiettivi delle discipline artistiche: 1. Educare e formare rispetto alla necessità irrinunciabile di osservare, approfondire e svelare il modello o la realtà visibile. 2. Far acquisire le competenze rispetto alla conoscenza e all’applicazione corretta dei codici e gli strumenti del disegno grafico, geometrico e della modellazione. Triennio Obiettivi educativo-formativi: Obiettivi cognitivi: 1. Conoscenza dei caratteri fondamentali della realtà storico-sociale in cui lo studente vive. 2. Consapevolezza delle proprie attitudini ed aspirazioni per l’orientamento alla scelta della formazione superiore ed universitaria. 1. Accrescimento delle abilità acquisite nel primo biennio e sviluppo delle capacità di collegare e rielaborare le varie conoscenze costruendo percorsi autonomi. 2. Acquisizione di linguaggi specifici finalizzati ad una corretta ed efficace comunicazione in diversi ambiti. 22 3. Sviluppo delle capacità di analisi e di sintesi per una rielaborazione multidisciplinare. Rafforzamento e sviluppo delle competenze acquisite nel primo biennio 1. Esercizio alla conoscenza di altri strumenti di rappresentazione 2. Elaborazione guidata di modalità progettuali ed interpretative atte alla realizzazione autonoma e personale di lavori significativi rispetto ai valori strutturali/formali e a quelli estetico/espressivi. Finalità delle discipline artistiche: La programmazione di Classe inoltre dovrà tener conto delle 8 competenze chiave di cittadinanza 1. Imparare ad imparare 2. Progettare 3. Comunicare 4. Collaborare e partecipare 5. Agire in modo autonomo e responsabile 6. Risolvere problemi 7. Individuare collegamenti e relazioni 8. Acquisire ed interpretare l’informazione ogni giovane deve acquisire un proprio metodo di studio e di lavoro. ogni giovane deve essere capace di utilizzare le conoscenze apprese per darsi obiettivi significativi e realistici. Questo richiede la capacità di individuare priorità, valutare i vincoli e le possibilità esistenti, definire strategie di azione, fare progetti e verificarne i risultati. ogni giovane deve poter comprendere messaggi di genere e complessità diversi nella varie forme comunicative e deve poter comunicare in modo efficace utilizzando i diversi linguaggi. ogni giovane deve saper interagire con gli altri comprendendone i diversi punti di vista. ogni giovane deve saper riconoscere il valore delle regole e della responsabilità personale. ogni giovane deve saper affrontare situazioni problematiche e saper contribuire a risolverle. ogni giovane deve possedere strumenti che gli permettano di affrontare la complessità del vivere nella società globale del nostro tempo. ogni giovane deve poter acquisire ed interpretare criticamente l'informazione ricevuta valutandone l’attendibilità e l’utilità, distinguendo fatti e opinioni. I Dipartimenti dovranno lavorare per Assi e predisporre opportune UDA. Asse dei linguaggi Asse matematico Asse scientifico-tecnologico Asse storico-sociale prevede come primo obiettivo la padronanza della lingua italiana, come capacità di gestire la comunicazione orale, di leggere, comprendere e interpretare testi di vario tipo e di produrre lavori scritti con molteplici finalità. Riguarda inoltre la conoscenza di almeno una lingua straniera; la capacità di fruire del patrimonio artistico e letterario; l’utilizzo delle tecnologie della comunicazione e dell’informazione. Competenze di base a conclusione dell’obbligo di istruzione Padronanza della lingua italiana: Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti; Leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo; Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi Utilizzare una lingua straniera per i principali scopi comunicativi ed operativi Utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico riguarda la capacità di utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico, di confrontare e analizzare figure geometriche, di individuare e risolvere problemi e di analizzare dati e interpretarli, sviluppando deduzioni e ragionamenti. Competenze di base a conclusione dell’obbligo dell’istruzione Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico, rappresentandole anche sotto forma grafica Confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioni. Individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo informatico riguarda metodi, concetti e atteggiamenti indispensabili per porsi domande, osservare e comprendere il mondo naturale e quello delle attività umane e contribuire al loro sviluppo nel rispetto dell’ambiente e della persona. In questo campo assumono particolare rilievo l’apprendimento incentrato sull’esperienza e l’attività di laboratorio. Competenze di base a conclusione dell’ obbligo di istruzione Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e riconoscere nelle sue varie forme i concetti di sistema e di complessità Analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di energia a partire dall’esperienza Essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui vengono applicate riguarda la capacità di percepire gli eventi storici a livello locale, nazionale, europeo e mondiale, cogliendone le connessioni con i fenomeni sociali ed economici; l’esercizio della partecipazione responsabile alla vita sociale nel rispetto dei valori dell’inclusione e dell’integrazione. Competenze di base a conclusione dell’obbligo di istruzione Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culturali. Collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona, della collettività e dell’ambiente Riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio economico per orientarsi nel tessuto produttivo del proprio territorio. e letterario Utilizzare e produrre testi multimediali LA VALUTAZIONE Il metodo d insegnamento proprio del Liceo Artistico si fonda sulla necessità di tradurre il pensiero in un motivato fare: da qui l’ importanza dell’ esperienza diretta, la scelta di un metodo interattivo e cooperativo nell’insegnamento e nell’ apprendimento. Elementi di valutazione - le prove scritte - le prove grafiche e scritto-grafiche - le verifiche orali e i colloqui - le prove pratiche. Sono inoltre elementi di valutazione 23 Impegno negativo accettabile positivo Partecipazione negativa accettabile positiva Metodo di studio non osservabile non possiede un metodo di studio efficace metodo di studio Progressione dell'apprendi mento 1. Non rispetta le scadenze 2. Non svolge le esercitazioni assegnate 3. Non studia o studia in modo discontinuo 1. Rispetta le scadenze anche se in modo non sempre puntuale 2. Svolge abbastanza regolarmente le esercitazioni assegnate 3. Studia con una certa continuità 1. Rispetta sempre le scadenze 2. Cerca costantemente di migliorare il proprio profitto 3. Aggiorna costantemente il proprio materiale di lavoro 4. Svolge regolarmente le esercitazioni assegnate 1. Interviene a sproposito 2. Disturba durante le lezioni 3. Si distrae con facilità 1. E' mediamente attento, pur non interagendo coi compagni né con il docente 2. Collabora con i compagni e il docente 3. Interviene in modo opportuno 1. Compie interventi che aiutano ad approfondire o ampliare le tematiche proposte 2. Collabora e costituisce una presenza di stimolo per i compagni In quanto studia così poco che non è possibile parlare di "metodo di studio" 1. Consultare ed annotare 1. Non sa prendere appunti 2. Non sa Individuare la struttura di un testo: argomento, tesi di fondo, idee principali e secondarie 1. Sa adeguatamente evidenziare e sottolineare 2. Sa far confronti sul piano tematico, linguistico e procedurale 3. Costruire tabelle e grafici 4. Collegare nuovi strumenti a conoscenze pregresse negativo 1. Costantemente su livelli insufficienti 2. C'è stato un regresso accettabile 1. Si mantiene su livelli sufficienti 2. C'è stato un progresso, anche se minimo positivo 1. Costantemente su livelli discreti o buoni 2. C'è stato un notevole progresso Giudizio di promozione Il giudizio di promozione verrà adottato nei confronti di alunni che abbiano raggiunto anche a seguito di eventuali iniziative di recupero e sostegno attivate nel corso dell’anno scolastico - in tutte le discipline e nella valutazione di comportamento (art. 4.5 dello Schema di Regolamento della valutazione del 13\03\2009, approvato dal consiglio dei Ministri in data 28 maggio 2009 e con DPR 122 del 19 agosto 2009) una votazione non inferiore a sei decimi. La valutazione finale degli apprendimenti e del comportamento dell’alunno è riferita a ciascun anno scolastico. Anche per l’ ammissione all’Esame di Stato, ogni allievo dovrà presentare la sufficienza in tutte le discipline e nella valutazione del comportamento. La sospensione del giudizio verrà assunta per gli studenti che in sede di scrutinio finale, presentino in una o più discipline valutazioni insufficienti. Il Consiglio di Classe, sulla base di criteri preventivamente stabiliti e sopra indicati, procede in tale circostanza ad un valutazione della possibilità dell'alunno di raggiungere gli obiettivi formativi e di contenuto propri delle discipline interessate entro il termine dell’ anno scolastico, mediante lo studio personale svolto autonomamente o attraverso la frequenza di appositi interventi di recupero. In tale caso il Consiglio di Classe rinvia la formulazione del giudizio finale e provvede, sulla base degli specifici bisogni formativi, a predisporre le attività di recupero, che, ottemperando a quanto disposto dall’art. 8 dell'O.M. 92\07, si concluderanno con le verifiche finali e le valutazioni integrative entro la fine dell’anno scolastico di riferimento, in ogni caso, improrogabilmente, entro la data di inizio delle lezioni dell’anno scolastico successivo. Il Consiglio di Classe, alla luce delle verifiche effettuate, delibera l’integrazione dello scrutinio finale, espressa sulla base di una valutazione complessiva dello studente, che, in caso di esito positivo, risolve la sospensione del giudizio e comporta l’ammissione 24 dello stesso alla frequenza della classe successiva. in caso di esito negativo, prevede la formulazione del giudizio di non ammissione alla classe successiva. ESITO FINALE Non validazione dell'anno scolastico Ai fini della validità dell'anno scolastico e dell'ammissione allo scrutinio finale, si raccomanda che l'alunno deve frequentare obbligatoriamente per un certo numero di ore che saranno periodicamente computate ed eventualmente comunicate alla famiglia dal coordinatore di classe. Il Collegio Docenti in data 11/09/2013 ha approvato il regolamento delle assenze, stabilendo i numeri consentiti relativi al minimo di presenze o massimo ore di assenze consentite per non pregiudicare la validità del corrente anno scolastico. Consente altresì ai ragazzi che sforeranno il tetto massimo di assenze di recuperarle con la frequenza dei corsi di recupero e/o sportello didattico. Tutto considerato (feste, vacanze, etc.) avremo i massimali come da tabella seguente: Classi Ore totali Lezione Min. h Presenza o Max h assenza Biennio (34 h sett ) 1.100 h minimo 825 h di presenza o max. 275 h assenza Cl 3^ - 4^ - 5^ (35 h sett ) 1.120 h minimo 840 h di presenza o max. 280 h assenza Deroghe alle assenze: la norma prevede di poter derogare in caso di gravi motivi di salute adeguatamente documentati: Il Collegio dei Docenti approva che si possa giustificare l'assenza anche per un solo giorno di malattia a condizione che il certificato medico sia obbligatoriamente consegnato, all'insegnante e successivamente all'ufficio alunni, il giorno stesso del rientro a scuola. Il giudizio di non promozione verrà adottato nei confronti di alunni che presentino insufficienze derivanti • dalla non estinzione entro la fine dell’ anno scolastico in corso di DF contratti e che risultino pregiudizievoli per il processo di apprendimento relativo all'anno successivo; • Il giudizio di non promozione potrà altresì essere assunto in presenza di valutazione del comportamento degli studenti inferiore ai sei decimi. La condotta Voto Obiettivo Acquisizione di coscienza civica Indicatori Comportamento Rispetto delle regole Frequenza 10 / 9 Partecipazione alle attività didattiche Partecipazione al dialogo educativo e didattico Rispetto delle consegne Acquisizione di coscienza civica 8 Partecipazione alle attività didattiche Comportamento Acquisizione di coscienza civica Partecipazione alle attività didattiche Frequenta con assiduità le lezioni e rispetta gli orari. Puntuale nelle giustificazioni in caso di assenza Segue con interesse continuo le proposte didattiche e collabora attivamente alla vita scolastica Assolve alle consegne in maniera rigorosa e puntuale. Sempre munito del materiale necessario Sostanzialmente corretto nei confronti dei docenti, dei compagni e del personale della scuola. Rispetta gli altri e i loro diritti Rispetto delle regole Rispetta le regole, ma talvolta riceve richiami verbali Frequenza Frequenta con regolarità le lezioni, ma talvolta non rispetta gli orari Partecipazione al dialogo educativo e didattico Segue con sufficiente partecipazione le proposte didattiche e generalmente collabora all’attività scolastica Rispetto delle consegne Nella maggioranza dei casi rispetta le consegne ed è solitamente munito del materiale necessario Non sempre corretto nei confronti dei docenti, dei compagni e del personale della scuola. Talvolta mantiene atteggiamenti poco rispettosi degli altri e dei loro diritti Talvolta non rispetta le regole, riceve richiami verbali e fa registrare a suo carico richiami scritti Comportamento 7 Descrittori Sempre corretto con i docenti, con i compagni, con il personale della scuola. Rispetta gli altri e i loro diritti, nel riconoscimento delle differenze individuali Rispetta le regole. Nessun provvedimento e nessun richiamo a suo carico Rispetto delle regole Frequenza Si rende responsabile di assenze e ritardi, e non giustifica sempre con puntualità Partecipazione al dialogo educativo e didattico Segue in modo passivo l’attività didattica. Collabora raramente alla vita della classe e dell’Istituto 25 6 Acquisizione di coscienza civica Partecipazione alle attività didattiche Acquisizione di coscienza civica Rispetto delle consegne Molte volte non rispetta le consegne e non è munito del materiale necessario Comportamento Rispetto delle regole Poco corretto nei confronti dei docenti, dei compagni e del personale della scuola. Spesso mantiene atteggiamenti poco rispettosi degli altri e dei loro diritti Viola frequentemente le regole. Riceve ammonizioni verbali e scritte e/o viene sanzionato con l’allontanamento dalla comunità scolastica per un periodo non superiore ai sei giorni Frequenza Partecipazione al dialogo educativo e didattico Si rende responsabile di assenze e ritardi strategici e a volte non giustifica regolarmente Partecipa con scarso interesse al dialogo educativo ed è spesso fonte di disturbo durante le lezioni Rispetto delle consegne Rispetto delle regole Partecipazione al dialogo educativo e didattico Rispetta le consegne solo saltuariamente. Spesso non è munito del materiale scolastico Viola di continuo le regole. Riceve ammonizioni verbali e scritte e/o viene sanzionato con l’allontanamento dalla comunità scolastica per violazioni anche gravi Si rende responsabile di ripetute assenze e/o ritardi il più delle volte non giustificati con puntualità Non dimostra alcun interesse al dialogo educativo ed è sistematicamente fonte di disturbo durante le lezioni Rispetto delle consegne Non rispetta le consegne ed è sistematicamente privo del materiale scolastico Frequenza 5 Partecipazione alle attività didattiche Voti decimali e giudizi tassonomici 6 SUFFICIENTE Lo studente dimostra di aver raggiunto gli obiettivi minimi della disciplina, disponendo di competenze, abilità e conoscenze essenziali. L’impegno e partecipazione costanti e conoscenze essenziali, non approfondite. Capacità parziale di applicazione di quanto appreso e sintesi imprecise. Capacità di analisi parziali con spunti di autonomia. Linguaggio corretto, ma non sempre adeguato alla situazione comunicativa. Uso corretto degli strumenti didattici. 7 DISCRETO Lo studente dimostra di aver conseguito sicure competenze e abilità e di saper comunicare in modo appropriato le proprie conoscenze. Impegno costante e partecipazione attiva. Conoscenze puntuali ed adeguate all'esecuzione dei compiti assegnati Capacità di applicazione di quanto appreso e di sintesi essenziali. Capacità di analisi con contributi autonomi Linguaggio appropriato e adeguato alla situazione comunicativa. Autonomia nell'uso degli strumenti didattici. 8 BUONO Lo studente dimostra di aver acquisito competenze, abilità e conoscenze disciplinari approfondite e autonoma Capacità di rielaborazione dei contenuti appresi. Impegno e partecipazione costanti e costruttivi Conoscenze ampie ed articolate. Capacità di operare collegamenti interdisciplinari e sintesi corrette Capacità di analisi ampie ed autonome. Linguaggio ricco, appropriato e adeguato alla situazione comunicativa Sicura autonomia nell'uso degli strumenti didattici 9 OTTIMO Lo studente dimostra di possedere conoscenze ricche e articolate,competenze e abilità rigorose, originale capacità di rielaborazione personale. 10 ECCELLENTE Lo studente dimostra di aver conseguito eccellenti abilità, capacità di collegamenti pluridisciplinari, conoscenze approfondite, rielaborate in modo critico e personale. Impegno e partecipazione costruttivi, con iniziative personali di supporto e stimolo alla classe Conoscenze complete ed approfondite a livello personale. Capacità di operare collegamenti interdisciplinari e sintesi efficaci Capacità di analisi esaustive, organiche ed autonome Linguaggio ricco, appropriato e adeguato alla situazione comunicativa gestione autonoma e personale degli strumenti didattici N.B. la presenza della totalità dei parametri valutativi indicati in questo riquadro corrisponde alla misurazione in voto decimale di 10. 1 2 3 4 5 NULLO Totale rifiuto della materia e dei suoi contenuti. Totale rifiuto della materia e dei suoi contenuti. Gli elementi acquisiti accertano la totale assenza di competenze specifiche disciplinari . Ha prodotto lavori e svolto verifiche che non forniscono alcun elemento per riconoscere l acquisizione di specifiche abilità COMPLETAMENTE NEGATIVO Impreparato o mancata puntualità nelle consegne .Sistematica mancanza di rispetto delle scadenze e partecipazione Inesistente . Totale mancanza di conoscenze. Grave e continuata disorganizzazione nel metodo di lavoro. Assoluta mancanza di autonomia. Discorso sempre sconnesso o non finalizzato. Persistente incapacità di utilizzo degli strumenti didattici. NETTAMENTE INSUFFICIENTE Lo studente dimostra di non aver conseguito gran parte delle conoscenze, competenze e abilità previste. Mancano le condizioni per la prosecuzione del curriculum disciplinare. Mancanza di puntualità nel rispetto delle scadenze. Gravissime lacune nelle conoscenze. Mancanza di organizzazione nel metodo di lavoro. Rifiuto di collaborazione. Strumenti comunicativi incerti e poveri Grave difficoltà nell'uso degli strumenti didattici. INSUFFICIENTE Lo studente dimostra di possedere conoscenze molto limitate; le abilità e le competenze previste risultano alquanto frammentarie e superficiali. Solo attraverso un obbligatorio intervento di sostegno si può garantire la prosecuzione del curriculum disciplinare. Impegno e partecipazione saltuari e inadeguati alle richieste. Gravi lacune nelle conoscenze. Notevoli difficoltà nell'organizzazione logica dei contenuti. Mancanza di autonomia. Gravi errori nella comunicazione difficoltà nell'uso degli strumenti didattici. MEDIOCRE Lo studente dimostra di aver conseguito solo parzialmente le abilità, le conoscenze previste e le necessarie competenze tecniche. Solo un impegno costante e graduale può consentire la prosecuzione del curriculum disciplinare. Impegno e partecipazione modesti e discontinui lacune e conoscenze frammentarie .Difficoltà nell'organizzazione logica dei contenuti Rilevazione solo parziale dei diversi aspetti di un problema. Linguaggio non sempre adeguato alla situazione comunicativa incertezze nell'uso degli strumenti didattici. 26 ATTRIBUZIONE CREDITO FORMATIVO PER L’ESAME DI STATO. Potrà essere attribuito, secondo le disposizioni della Delibera n. 4 del C.D. del 5 settembre 2000, riveduta e corretta dal Collegio Docenti con la Delibera n. 5 del 10 settembre 2009, per: 1. attività di volontariato per un totale minimo di venti ore debitamente certificate e valutate; 2. attività di stages, concordate con la scuola, svoltesi durante l anno scolastico o nei mesi estivi presso aziende o liberamente effettuate dagli alunni ma in ogni caso debitamente certificate e valutate; 3. meriti che hanno prodotto borse di studio o premi debitamente certificati; 4. partecipazione continuata a corsi ed attività collegate a discipline sportive riconosciute dal C.O.N.I. debitamente certificate e valutate; 5. partecipazione a corsi e/o ad attività organizzate da enti esterni o ad un attività opzionale integrativa realizzata nell’ambito dell’ ampliamento dell’offerta formativa, debitamente certificata e valutata. La documentazione in merito dovrà essere presentata in Segreteria entro il 15 maggio di ogni anno, corredata da una breve relazione su carta intestata e datata, che indichi la durata, il tipo di attività svolta e un breve e motivato giudizio dell’ente certificatore o di suo responsabile. I certificati valgono un anno dall’emissione. Tali documenti prodotti saranno visionati da una Commissione Esaminatrice che ne verificherà e certificherà l ammissibilità. Il ritardo nella consegna della documentazione esonererà la Commissione dal valutarla. Ogni Consiglio di classe, dopo aver individuato attraverso la stretta media aritmetica dei voti la banda di Oscillazione, si avvale dei seguenti criteri per l’ attribuzione del Credito Scolastico: Il punteggio minimo previsto dalla banda può essere incrementato, nei limiti previsti dalla banda di oscillazione di appartenenza - in considerazione di: la media dei voti superiore a 0,50; l 'assiduità della frequenza (assenze non superiori a 15 giorni, ad eccezione di assenze prolungate per ricoveri in ospedale debitamente certificati e documentati o malattie di particolare gravità); l' interesse e la partecipazione al dialogo educativo; la partecipazione, con esito positivo, ad attività complementari ed integrative promosse dalla scuola; la presenza, debitamente certificata, di crediti formativi, come previsto all’art. 11, comma 21, del DPR n. 323/1998 -, purché si verifichino almeno due delle predette condizioni. CREDITO SCOLASTICO Il credito scolastico tiene conto del profitto strettamente scolastico dello studente. E' un punteggio che si ottiene durante il triennio della scuola secondaria di II grado e che dovra’ essere sommato al punteggio ottenuto alle prove scritte e alle prove orali per determinare il voto finale dell’esame di maturita’. Nell’attribuzione del credito scolastico si tiene conto delle disposizioni vigenti per gli alunni regolarmente frequentanti il 5° anno; nei casi di abbreviazione del corso di studi per merito, il credito e’ attribuito, per l’anno non frequentato, nella misura massima prevista per lo stesso dalla tabella A, in relazione alla media dei voti conseguita nel penultimo anno. Ai fini dell’attribuzione concorrono: la media dei voti di ciascun anno scolastico, il voto in condotta, l’assenza o presenza di debiti formativi. Il punteggio massimo cosi’ determinato e’ di 25 crediti. Per i candidati interni l’attribuzione si basa sulla seguente tabella: I candidati esterni sostengono l’esame preliminare in presenza del Consiglio di classe, il quale stabilisce preventivamente i criteri di attribuzione del credito scolastico e formativo. Il 17 dicembre 2009 la Conferenza unificata Stato Regioni ha dato parere favorevole allo schema di Decreto Ministeriale sul modello di certificazione dei saperi e delle competenze relative all’assolvimento dell’obbligo di istruzione. Il modello prevede che siano certificate le competenze dei quattro assi culturali definiti nel nuovo obbligo del 2007 varato dal ministro Fioroni (asse dei 27 linguaggi, asse matematico, asse scientifico-tecnologico, asse storico-sociale) “con riferimento alle otto competenze chiave di cittadinanza” (1. imparare ad imparare; 2. progettare; 3. comunicare; 4. collaborare e partecipare; 5. agire in modo autonomo e responsabile; 6. risolvere problemi; 7. individuare collegamenti e relazioni; 8. acquisire e interpretare l’informazione).La certificazione è prevista sui seguenti Livelli di padronanza: Livello base non raggiunto: è l’espressione usata nel caso in cui non sia stato raggiunto il livello base, con l’indicazione della relativa motivazione Livello base: Lo studente compie azioni in situazioni note, mostrando di possedere e di conoscenze e abilità essenziali e di saper applicare regole e procedure fondamentali Livello intermedio: lo studente svolge compiti e risolve problemi complessi in situazioni note, compie scelte consapevoli, mostrando di saper utilizzare le conoscenze e assumere autonomamente decisioni consapevole abilità acquisite Livello avanzato: lo studente svolge compiti e problemi complessi in situazioni anche note mostrando padronanza nell’uso delle conoscenze e abilità sa proporre e sostenere le proprie opinioni. SANZIONI E PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI Sanzioni per comportamenti non gravi. Comportamenti occasionali e non gravi relativi a scarsa diligenza e puntualità, disturbo occasionale durante le lezioni, atteggiamenti poco corretti nei confronti dei compagni, abbigliamento non consono all'istituzione scolastica: gli studenti potranno essere soggetti a richiamo verbale. Il richiamo verbale potrà costituire un precedente per la comminazione di una sanzione in forma di ammonizione scritta qualora vi sia scarsa attenzione nei confronti del richiamo e reiterazione del comportamento. Comportamento Sanzione Organo competente Ritardi (orario di ingresso h.8.20 -vedi art4tabella orario) sono consentiti 5 minuti di ritardo. Obbligo di giustificazione scritta Docente prima ora Disturbo occasionale durante le lezioni Richiamo verbale Docente Disturbo occasionale reiterato durante le lezioni Segnalazione sul registro di classe Docente Disturbo persistente anche dopo la segnalazione sul registro di classe Richiamo scritto. Segnalazione al DS. Docente Docente Fumare all’interno dell’istituto. Richiamo scritto. Segnalazione al DS. Multa eventuale sospensione Docente Docente Dirigente Consiglio di Classe Utilizzo del cellulare o di altri dispositivi elettronici o multimediali (per fini diversi da quelli strettamente didattici) Sequestro del dispositivo e consegna ad un genitore. Docente. Lancio dalle finestre del locali scolastici di qualsiasi tipo di oggetto. Richiamo scritto. Segnalazione al DS. Docente Docente Sanzioni per comportamenti gravi 28 Comportamento Sanzione Organo competente Assenza ingiustificata occasionale (dopo i 5 minuti consentiti) Richiamo scritto dopo tre mancate giustificazioni Docente Assenza ingiustificata reiterata (dopo i cinque minuti consentiti) Segnalazione al Coordinatore di classe e/o al C.d.C. e convocazione della famiglia . Abbandono delle lezioni senza permesso Richiamo scritto . Docente. Segnalazione al D.S. e/o al Coordinatore di classe Docente, Coordinatore di classe e/o C.d.C. e/o al C.d.C. e comunicazione alla famiglia . C.d.C. Eventuale sospensione dalle lezioni Docente, Coordinatore di classe e C.d.C Offesa alla persona del docente e agli ausiliari Richiamo scritto. Segnalazione al DS. Eventuale sospensione , Docente Docente Consiglio di classe. Offesa ai compagni e alle loro famiglie Richiamo scritto. Segnalazione al DS. Eventuale sospensione . Docente Docente Consiglio di classe. Non osservare le norme di sicurezza e creare situazioni pericolose per sé e per gli altri: rendere pericoloso l’uso delle scale e dell’ ascensore, rimuovere la segnaletica sulla sicurezza, attivare senza motivo allarmi Richiamo scritto. Docente Segnalazione al DS. Docente Riparazione del danno e eventuale sospensione . Consiglio di classe. Danni a persone Richiamo scritto. Segnalazione al DS. Eventuale sospensione . Danni a cose ed ambienti. Richiamo scritto. Docente Segnalazione al DS. Docente Riparazione del danno ed eventuale sospensione . Consiglio di classe. Introdurre estranei nella scuola. Richiamo scritto. Segnalazione al DS. Eventuale sospensione . Docente Docente Consiglio di classe. Usare sostanze alcooliche Richiamo scritto. Segnalazione al DS. Eventuale sospensione. Docente Docente Consiglio di classe. Usare droghe Richiamo scritto. Segnalazione al DS. Eventuale sospensione . Segnalazione Forze di sicurezza Docente Docente Consiglio di classe. D.S. Docente Docente Consiglio di classe. Offese alla religione, all’ideologia politica, alla Richiamo scritto. disabilità, alla parentela e alla malattia. Segnalazione al DS. Eventuale sospensione . Docente Docente Consiglio di classe. Minacce e violenza verso le persone o le cose Richiamo scritto. che non comportino reato Segnalazione al DS. Eventuale sospensione . Docente Docente Consiglio di classe. Violenza fisica (verso persone e cose) Docente Docente Consiglio di classe. Richiamo scritto. Segnalazione al DS. Eventuale sospensione . 29 Di norma gli allontanamenti dalle attività didattiche sono definite in sede collegiale nella riunione del Consiglio di Classe per gli allontanamenti dalla scuola fino a 15 giorni. Per le sanzioni che comportano l’allontanamento superiore ai 15 giorni è vincolante il parere del Consiglio di Istituto. Le sanzioni per gravi motivi comportano l’abbassamento del voto di condotta a 5 e la non promozione. Nei casi più gravi di quelli indicati il C.d. Istituto può disporre l’esclusione dello studente dallo scrutinio finale e la non ammissione all’Esame di Stato conclusivo del corso di studi. Per le sanzioni che prevedono l’allontanamento superiore a 15 giorni si dovrà evitare che l’applicazione di tale provvedimento disciplinare determini, quale effetto implicito, il superamento dell’orario minimo di frequenza richiesto per la validità dell’anno scolastico. La sanzione disciplinare deve specificare in maniera chiara le motivazioni che hanno reso necessaria l’irrogazione della stessa. Più la sanzione è grave e più sarà necessario il rigore motivazionale, anche al fine di dar conto del rispetto del principio di proporzionalità e di gradualità della sanzione medesima. Di norma le sanzioni disciplinari, al pari delle altre informazioni relative alla carriera dello studente, vanno inserite nel suo fascicolo personale e soggette ad una doverosa riservatezza. Va sottolineato che il cambiamento di scuola non pone fine ad un procedimento disciplinare iniziato, ma esso segue il suo iter fino alla conclusione. I comportamenti che sono perseguibili penalmente non rientrano nelle norme del presente regolamento. Tali comportamenti saranno segnalati alle autorità competenti attraverso il D.S. o per diretto interessamento dei singoli. ALTRI PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI Il Consiglio di classe può offrire allo studente la possibilità di sostituire le sanzioni con altri provvedimenti e incombenze che si esplicano nella collaborazione ai servizi interni della scuola o altre attività con finalità sociali che possano utilmente costituire una riparazione ed un ammonimento. Il Consiglio di classe darà indicazioni di studio allo studente per evitare che l’allontanamento dalle lezioni danneggi l’allievo. Nei periodi di allontanamento superiori a 15 giorni, la scuola promuove, in coordinamento con la Famiglia e, ove necessario, con i servizi sociali e l’autorità giudiziaria, un percorso di recupero educativo mirato all’inclusione, alla responsabilizzazione e al reintegro, ove possibile, nella comunità scolastica. ORGANI COMPETENTI, LUOGO E TEMPI PER LA ATTUAZIONE DELLA SANZIONE Tutte le infrazioni previste sono sanzionabili quando vengano commesse all’interno dell'edificio scolastico, durante le attività curricolari, durante le attività extracurricolari, integrative, connesse con le attività didattiche e organizzate dalla scuola anche nelle uscite didattiche e nei viaggi di istruzione. Gli organi competenti a disporre le sanzioni sono: i Docenti, il Coordinatore di Classe, il Dirigente Scolastico, il Consiglio di classe e il Consiglio di Istituto che decidono dopo aver sentito le ragioni dello studente che può portare prove e testimonianze a sua discolpa. La sanzione deve essere attuata entro 15 giorni dall’episodio. Trascorso tale limite temporale la sospensione dalle lezioni non può essere più praticata mentre restano valide tutte le altre forme: richiamo verbale, richiamo scritto, sostituzione della sanzione con altra attività utile. Le riunioni dei Consigli di classe, nella composizione allargata di cui all'art.5, comma secondo, lett. c) dei D.Lgs. 297/94, e della Giunta Esecutiva sono pubbliche e ad esse sono ammessi, senza diritto di parola, i rappresentanti dei genitori e degli studenti. Se la discussione è su argomenti personali e coinvolgenti il diritto alla privacy delle persone, le riunioni avvengono con la sola presenza degli aventi diritto. Le sanzioni per mancanze disciplinari commesse durante le sessioni d'esame sono inflitte dalle commissioni d'esame e sono applicabili anche ai candidati esterni. RAPPORTI SCUOLA FAMIGLIA Trasparenza scuola famiglia La scuola elabora ogni anno il Piano dell'Offerta Formativa (POF) in cui dichiara il suo programma di lavoro, i progetti e quali servizi è in grado di offrire. Il POF viene affisso all’albo e pubblicato sul sito web. Accesso agli atti e tutela dei dati personali Ai sensi della Legge 241/90,e successive integrazioni, l’accesso ai documenti amministrativi è consentito a chiunque abbia un interesse personale e concreto per la tutela di proprie situazioni "giuridicamente rilevanti". Occorre ricordare allo stesso tempo che la Legge 196/03 tutela la riservatezza dei dati personali e prescrive che vengano adottate precauzioni nella gestione di dati che la legge stessa giudica "sensibili" (condizioni di salute, convinzioni religiose) Tutte le componenti scolastiche possono richiedere di accedere ai documenti amministrativi, compilando in ogni sua parte in segreteria un apposito modulo. Ogni richiesta deve essere debitamente motivata. Il Dirigente Scolastico si riserva di valutare la richiesta entro 30 giorni. Sulla base della normativa ricordata, può decidere: – di differire l’accesso ai documenti richiesti; – di concedere un accesso parziale – di negare l’accesso. Nei tre casi sopra elencati, il Dirigente Scolastico motiva per iscritto la sua decisione. Il rilascio delle copie richieste è subordinato alla presentazione in segreteria di una marca da bollo ogni due facciate degli atti fotocopiati. E' in vigore il patto di corresponsabilità, approvato dal Consiglio d'Istituto che impegna la Scuola e le famiglie dei ragazzi a a sottoscrivere un impegno di cooperazione e reciprocità. Riguarda i diritti e i doveri nell'interesse precipuo della crescita scolasticoeducativa dell'allievo. Vedi Allegato 4 Patto di Corresponsabilità Scuola - Famiglia. 30 Il libretto scolastico Il libretto è il documento ufficiale destinato alla comunicazione scuola-famiglia. Consegnato alle famiglie, esso reca in calce sulla prima pagina la firma dei genitori (anche degli studenti maggiorenni). Lo studente è tenuto a portarlo sempre con sé e in caso di assenza non potrà essere riammesso a scuola senza lo stesso. La scuola comunica con la famiglia, qualora ne ravvisi la necessità, anche mediante lettere informative, notificazioni sul libretto scolastico o chiamate telefoniche. I colloqui di norma si svolgono nei mesi di: Novembre/Febbraio/Maggio Attività volte a favorire il successo formativo TTIVITPER IL SUCCESSO FORMATIVO Le attività volte a favorire il successo formativo previste all’interno del consiglio di classe sono: 1. l’attivazione di tecniche di gruppo,quali i giochi di ruolo, e didattica laboratoriale; 2. sollecitazioni per un coinvolgimento responsabile delle famiglie 3. utilizzo delle attività di sostegno socio-sanitario, attività connesse alla riduzione del disagio giovanile e alla educazione alla salute 4. attività di collaborazione con realtà del mondo esterno Gli interventi si effettuano attraverso una serie di strategie : Servizio di sportello psicologico: nel caso che uno studente voglia parlare dei propri problemi con qualcuno che non sia un insegnante o un genitore, presso le sedi del Liceo di Tempio e di Olbia è presente uno sportello psicologico a cui potrà rivolgersi da solo o con altri compagni; lo psicologo è pronto ad ascoltarlo salvaguardandone la privacy Servizio di sportello didattico e di recupero: è volto a garantire il successo formativo ed è la prima opportunità per mettere a fuoco eventuali problemi di apprendimento individuati dai docenti, dagli studenti e dalle famiglie. In ogni classe i docenti mettono la loro professionalità e esperienza a disposizione degli studenti che ne sentano la necessità, per esaminare insieme le difficoltà incontrate nello studio o nell’organizzazione e pianificazione del lavoro mattutino e pomeridiano. Lo studente prenota l’attività dello sportello didattico attraverso un registro sul quale annota la scelta del docente e il programma da svolgere. E’ riservato invece ai Consigli di classe la decisione di individuare la natura delle carenze, gli obiettivi dell’azione di recupero, le discipline e/o le aree disciplinari sulle quali far convergere le attività di recupero, l’organizzazione delle medesime e l’eventuale disponibilità dei docenti del Consiglio a gestirle, le forme della loro verifica (scritto/grafico e/o orale). A tal fine verranno svolte le seguenti attività: AMPLIAMENTO DELL’ OFFERTA FORMATIVA Progetti e iniziative culturali - didattiche Orientamento in entrata - Far conoscere all’Utenza le offerte formative, servizi e i progetti dell’Istituto al fine di sostenere scelte sempre più motivate; - porre attenzione, nel prevenire la dispersione scolastica, anche al consolidarsi della consapevolezza di "appartenenza" all’indirizzo di studi prescelto ed al piacere di frequentarlo; - Iniziative per studenti S.M. Inferiori o provenienti da altri Istituti di istruzione con l’obiettivo di facilitare il rapporto tra allievi ed insegnanti dei diversi ordini scolastici attraverso visite presso le scuole. - Giornate aperte e feste d’Istituto in Sede e Succursali secondo il calendario annuale; - Colloqui con studenti e loro famiglie provenienti da altri Istituti nell’eventualità di una ridefinizione del piano di studi (passerelle, esami di idoneità, esami integrativi); - Apertura dell’Istituto a visite guidate durante l’attività didattica per dare modo agli studenti di acquisire una reale conoscenza del Liceo Artistico; - Accoglienza e inserimento classi prime per facilitare l’inserimento dei nuovi . - Incontri annuali per illustrare l'offerta Formativa in collaborazione con gli assessorati dei Comuni vicini. - Incontro a Tempio con le scuole superiori cittadine. Orientamento in uscita Orientamento post-diploma Gli studenti dell’ultimo anno devono essere adeguatamente informati sulla scelta dei corsi universitari, e sollecitati a partecipare a incontri/giornate aperte presso gli atenei, le accademie e le scuole di formazione. L’orientamento in uscita prevede l’incontro con i responsabili dell’Accademia Belle Arti di Sassari; la visita alla facoltà di Architettura di Alghero e l’orientamento alle facoltà universitarie organizzato dall’Università di Sassari. Si prevede la partecipazione al Forum annuale presso la Fiera di Cagliari con la presentazione dell’offerta formativa a cura delle Università della Sardegna e di prestigiose Università del continente. Inoltre i funzionari dell'Ente Foreste di Tempio P. faranno incontri gratuiti di orientamento, sulle materie di loro pertinenza, per i nostri ragazzi dellle classi terminali. 31 Sportello di educazione all'ascolto e alla salute Lo sportello è un prezioso strumento che la scuola utilizza grazie alla collaborazione degli esperti della ASL 2. Gli studenti, attraverso una prenotazione, potranno avere un colloquio privato e discreto. Sono coinvolti nel progetto insegnanti di tutte le discipline che possono all'interno della loro programmazione didattica inserire percorsi di educazione alla salute. Referente: Mereu Lia – Comerci Nicola Sportello didattico e di recupero Lo scopo è garantire il successo formativo ed è la prima opportunità per mettere a fuoco eventuali problemi di apprendimento individuati dai docenti, dagli studenti e dalle famiglie. Affrontare insieme le difficoltà incontrate nello studio o nell’organizzazione lavoro. Arte di carta Finanziato dalla camera di commercio di Sassari, per sedi di Olbia e Tempio. Manufatti (Pannelli od opere da tavolo) da realizzare in laboratorio con prevalenza di carta da riciclare. I lavori migliori verranno esposti nelle sedi camerali. Interessate le classi 2^- 3^- 4^. Referenti: Usai Claudia e Lunesu Pierina. Progetto L'autoritratto" Il progetto consiste nella realizzazione di pannelli raffiguranti il volto di ciascun alunno , negli aspetti plastici, pittorici e grafici, attraverso un percorso che supera i confini disciplinari con l'integrazione di diverse materie di indirizzo fra cui Discipline plastiche, Pittoriche, e laboratorio artistico che si caratterizzano in un'ampia gamma di stili e ritmi cognitivi. Rivolto alle classi Prime di Nuchis. Referente: Uzzanu Giuseppe Motori del sociale Laboratorio teatrale Giornata dell’arte Progetto raccolta differenziata Il filo del percorso Sistemazione aiuole Proposta da associazione P &G Motori Fans Club. In occasione dell'Expò si intende allestire una mostra che metta in relazione: motore, macchina e uomo. Allestimento da maggio a ottobre 2015 nell'ufficio turistico di Tempio, dove verranno predisposti i pezzi meccanici con un'interpretazione grafica, video o fotografica. Lavori da realizzare durante l'attività curriculare. Il laboratorio proposto ha come obiettivo di permettere agli studenti di esprimersi con creatività , sperimentando, a partire dal lavoro sul corpo e sulle emozioni, diverse espressioni artistiche. E' prevista la partecipazione di esperto esterno, in orario extra scolastico, per una durata di 40 h prevede: movimento, espressione orale etc. Referenti Castiglia Daniele e Puggioni Sara. Manifestazione prevista per fine anno. Evento per esporre i lavori e le performance degli studenti degli istituti cittadini, col patrocinio del Comune e dell’assessorato competente. Sedi di Olbia e Tempio. Concorso patrocinato dalla ditta Gesenu dal titolo: Fate i Secchioni. Si prevede la realizzazione, da parte degli alunni, di disegni su contenitori per il riciclo del cartone e della plastica. Il Comune di riferimento è Tempio. Referente: Tamponi Marzio. Sistemazione di opere realizzate dagli alunni nel parco di San Lorenzo. In collaborazione con l'Ente Foreste della Sardegna Sede di Tempio P. Spese e materiali a carico dell'Ente Foreste. Il progetto è al secondo anno di attuazione. Referente: Bianco Anna Sistemazione spazi e aiuole intorno alla scuola, piantumate con essenze autoctone. In collaborazione con l'Ente Foreste della Sardegna Sede di Tempio P. Spese e materiali a carico dell'Ente Foreste. Il progetto è al secondo anno di attuazione. Referente: Bianco Anna. Progetto Sagome Patrocinio del Comune di Tempio. Richiesta di consulenza per la sistemazione di uno stand comunale in via Palau. E' richiesta al nostro liceo di fornire le indicazioni , progetti e realizzazione di alcune sagome da inserire in un ambiente piantumato dall'Ente Foreste. Progetto Scarpata Il Comune sta predisponendo la messa in sicurezza della scarpata nei pressi della scuola; richiedono al nostro Liceo la progettazione dell'intervento. Monumento Il Comune di Tempio P. ha commissionato al nostro Liceo l'ideazione , la progettazione e la 32 al Parco Grandi realizzazione di un monumento commemorativo da sistemare al parco Grandi rappresentante un garibaldino. Progetto in collaborazione con AVO e Sardegna Solidale Collaborazione con AVO e Associazione Sardegna Solidale per realizzare a cura degli alunni, durante orario curriculare, dei pannelli da installare presso la Casa Famiglia di via Canova - Olbia. Docenti referenti: Pozzo Rossella. Progetto scuola volontariato "Give me five" Proposta a cura di Sardegna Solidale, finalizzato alla conoscenza del volontariato e alla promozione della cultura della solidarietà attraverso il protagonismo attivo degli studenti. Il concorso prevede dei premi da assegnare agli elaborati selezionati da apposita commissione di valutazione. La scuola è accreditata per i progetti del "Servizio Civile". Progetto Servizio Civile Progetto sulle Foibe e Olocausto Proposizione dello spettacolo teatrale “Magazzino 18”, di Simone Cristicchi. Stabilire un momento di memoria per le vicende dell’Olocausto e delle Foibe. Referenti: Bianco Anna e Puggioni Sara. Remata della gioventù Partecipazione in collaborazione con la rete degli istituti superiori della bassa Gallura (capofila Liceo Mossa) e con lega navale di Olbia. Referente Mereu Lia Visite e viaggi di istruzione Previsto viaggio d'istruzione ad Amsterdam e Rotterdam per classi 4^e 5^ di Tempio e Olbia. Periodo Marzo – Aprile 2015. Uscite e visite presso musei e mostre “In direzione uguale e contraria” Prevista gita di alcuni giorni, in Sardegna,in alternativa al viaggio all'estero. FAI La Rotonda Progetto proposto dalla direzione del carcere. Carcere e scuola esperienze a confronto per sensibilizzare i discenti ed offrire riflessioni per evitare le devianze. Richiesta la partecipazione delle classi 5^ di Tempio e Olbia in interazione con le 4 classi di Nuchis. Sono previste delle tematiche da sviluppare tra gli alunni. Si prevede un incontro nella casa circondariale di Nuchis tra le varie classi sui temi concordati. A conclusione dei lavori sarà allestita una mostra che sarà sintetizzata in una pubblicazione di respiro nazionale per certificare l'azione di interazione e integrazione. Il lavoro sarà parte integrante dell'esame di maturità. Progetto FAI “La Rotonda” in occasione delle giornate di primavera si svolgerà la visita, guidata dai nostri studenti, del carcere cittadino dismesso. Referenti Puggioni, Castiglia. “Vademecum per l'Europa” Progetto in collaborazione col Liceo Classico di Tempio. Patrocinato dal movimento cattolico. Consiste in un''iniziativa di accoglienza ed indirizzo per migranti minori non accompagnanti. L'obiettivo è quello di dare l'idea reale della società italiana, sottolineando l'importanza della legalità e dei valori fondanti del nostro sistema sociale. Il nostro Liceo avrà il compito di realizzare la veste grafica al progetto. Referente: Piras Sergio. Suonando nell’arte Logo “Io compro qui” Il nostro Liceo è candidato ufficialmente, nel piano regionale dell'istruzione,ad ospitare l'indirizzo musicale accogliendo varie sollecitazioni dal mondo sociale ed istituzionale. Inoltre sta per sottoscrivere la convenzione col Conservatorio di Sassari. Inoltre si stanno attivando collaborazioni con docenti di musica della scuola media di Tempio e con altri docenti interni. I finanziamenti verranno da fondi residuali del FIS. Realizzazione da parte degli studenti del logo commissionato dal Comune di Tempio e dalla Camera di Commercio per incentivare gli acquisti commerciali. Progetto aree a rischio Interessa sia attività di recupero didattico che di educazione e studio della musica. Destinato prioritariamente ad alunni del primo biennio e della classe terza. Si prevedono docenti interni (almeno 33 Etichetta moscato di Tempio. il 25% docenti in servizio) e docenti esterni secondo i limiti previsti dal piano finanziario. Progetti da completare entro 10 giugno 2015. Collaborazione con la Confraternita del Moscato di Tempio per la realizzazione dell'etichetta del prestigioso vino. Rientrano inoltre nelle attività di ampliamento dell’offerta formativa tutte le attività di partecipazione a concorsi, bandi, collaborazione con Enti, iniziative che si presenteranno nel corso dell’anno scolastico. SEGUE ALLEGATI Allegato 1 PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO Anno Scolastico ……………… Scuola secondaria……………………………………………………………. Indirizzo di studio…………………………………………………………….. Classe……….. Sezione…………. Referente DSA o coordinatore di classe……………………………………… DATI RELATIVI ALL’ALUNNO Cognome e nome Data e luogo di nascita Redatta da …………… presso …...................................... in data ……………………. Diagnosi specialistica 1 Specialista/i di riferimento……………………. Eventuali raccordi fra specialisti ed insegnanti ………………………………………………………………………. Informazioni dalla famiglia Caratteristiche percorso didattico pregresso 2 Altre osservazioni 3 Note 1. Informazioni ricavabili da diagnosi e/o colloqui con lo specialista 2. Documentazione del percorso scolastico pregresso mediante relazioni relative ai cicli precedenti. 3. Rilevazione delle specifiche difficoltà che l’alunno presenta; segnalazione dei suoi punti di fragilità o di forza: interessi, predisposizioni e abilità particolari in determinate aree disciplinari. DESCRIZIONI DEL FUNZIONAMENTO DELLE ABILITÀ STRUMENTALI diagnosi osservazione diagnosi osservazione LETTURA (velocità, correttezza, comprensione ) 34 SCRITTURA (tipologia di errori, grafia, produzione testi:ideazione ,stesura,revisi one) diagnosi osservazione diagnosi osservazione CALCOLO (accuratezza e velocità nel calcolo a mente e scritto) ALTRI DISTURBI ASSOCIATI Note Informazioni da diagnosi specialistica Osservazione libera e sistematica (tempo impiegato in relazione alla media della classe nella esecuzione dei compiti,...). Livelli di competenza nella lettura e scrittura Comprensione di tipologie di testi (comprensione letterale, inferenziale, costruttiva, interpretativa, analitica, valutativa) Competenza linguistica (sintattica, grammaticale, lessicale, ortografica) Capacità di comprensione e produzione dei numeri, capacità di incolonnarli correttamente, abilità di ragionamento aritmetico, assimilazione e automatizzazione dei fatti numerici 1. CARATTERISTICHE COMPORTAMENTALI Collaborazione e partecipazione1 Relazionalità con compagni/adulti 2 Frequenza scolastica Accettazione e rispetto delle regole Motivazione al lavoro scolastico Capacità organizzative 3 Rispetto degli impegni e delle responsabilità Consapevolezza delle proprie difficoltà 4 Senso di autoefficacia 5 Autovalutazione delle proprie abilità e potenzialità nelle diverse discipline Note Partecipa agli scambi comunicativi e alle conversazioni collettive; collabora nel gruppo di lavoro scolastico,…. Sa relazionarsi, interagire,…. Sa gestire il materiale scolastico, sa organizzare un piano di lavoro,…. Parla delle sue difficoltà, le accetta, elude il problema … Percezione soggettiva di riuscire ad affrontare gli impegni scolastici con successo e fiducia nelle proprie possibilità di imparare CARATTERISTICHE DEL PROCESSO DI APPRENDIMENTO Capacità di memorizzare procedure operative nelle discipline tecnicopratiche (formule, strutture grammaticali, regole che governano la lingua…) Capacità di immagazzinare e recuperare le informazioni (date, definizioni, termini specifici delle discipline,….) Capacità di organizzare le informazioni (integrazione di più informazioni ed elaborazione di concetti) Note Informazioni ricavabili da: 35 diagnosi/incontri con specialisti rilevazioni effettuate dagli insegnanti 2. STRATEGIE UTILIZZATE DALL’ALUNNO NELLO STUDIO Strategie utilizzate (sottolinea, identifica parole–chiave, costruisce schemi, tabelle o diagrammi.) Modalità di affrontare il testo scritto (computer, schemi, correttore ortografico,…) Modalità di svolgimento del compito assegnato (è autonomo, necessita di azioni di supporto,…) Riscrittura di testi con modalità grafica diversa Usa strategie per ricordare (uso immagini, colori, riquadrature,…) Nota Informazioni ricavabili da osservazioni effettuate dagli insegnanti 3. STRUMENTI UTILIZZATI DALL’ALUNNO NELLO STUDIO Strumenti informatici (libro digitale,programmi per realizzare grafici,…) Fotocopie adattate Utilizzo del PC per scrivere Registrazioni Testi con immagini Altro Nota Informazioni ricavabili da osservazioni effettuate dagli insegnanti INDIVIDUAZIONE DI EVENTUALI MODIFICHE DEGLI OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO PREVISTI DAI PIANI DI STUDIO (disciplina o ambito disciplinare):…………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………….................................. ……………………………………………………………………………………………………….. ……………………………………………………………………………………………………….. (disciplina o ambito disciplinare):…………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………….................................. ……………………………………………………………………………………………………….. ……………………………………………………………………………………………………….. (disciplina o ambito disciplinare):……………………………………………………………..…… …………………………………………………………………………………................................ ……………………………………………………………………………………………………..... ………………………………………………………………………………………………………. (disciplina o ambito disciplinare):…………………………………………………………….……. …………………………………………………………………………………................................ …………………………………………………………………………………………………….... ………………………………………………………………………………………………………. (disciplina o ambito disciplinare) :………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………................................ ……………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………. (disciplina o ambito disciplinare):………………………………………………………………. …………………………………………………………………………………........................... …………………………………………………………………………………………………... …………………………………………………………………………………………………... (disciplina o ambito disciplinare):…………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………….................................. ……………………………………………………………………………………………………….. ……………………………………………………………………………………………………….. (disciplina o ambito disciplinare):………………………………………………………………..… …………………………………………………………………………………................................ …………………………………………………………………………………………………….... …………………………………………………………………………………………………….... Note Dopo aver analizzato gli obiettivi disciplinari previsti per ogni ambito dalle Indicazioni Nazionali 2007 ; dalle Indicazioni Nazionali per le scuole secondarie di secondo grado e il Curricolo di scuola elaborato all’interno del P.O.F, previsto dal DPR 275/99 Regolamento autonomia art.8, ogni 36 Istituzione Scolastica è chiamata a realizzare percorsi formativi sempre più rispondenti alle inclinazioni personali dello studente e a individuare le conoscenze non essenziali per il raggiungimento delle competenze imprescindibili 4. STRATEGIE METODOLOGICHE E DIDATTICHE Incoraggiare l’apprendimento collaborativo favorendo le attività in piccoli gruppi. Predisporre azioni di tutoraggio. Sostenere e promuovere un approccio strategico nello studio utilizzando mediatori didattici facilitanti l’apprendimento (immagini, mappe …). Insegnare l’uso di dispositivi extratestuali per lo studio (titolo, paragrafi, immagini,…) Sollecitare collegamenti fra le nuove informazioni e quelle già acquisite ogni volta che si inizia un nuovo argomento di studio. Promuovere inferenze, integrazioni e collegamenti tra le conoscenze e le discipline. Dividere gli obiettivi di un compito in “sotto obiettivi” Offrire anticipatamente schemi grafici relativi all’argomento di studio, per orientare l’alunno nella discriminazione delle informazioni essenziali. Privilegiare l’apprendimento esperienziale e laboratoriale “per favorire l’operatività e allo stesso tempo il dialogo, la riflessione su quello Sviluppare processi di autovalutazione e autocontrollo delle strategie di apprendimento negli alunni. che si fa”; Altro…………………………………………………………………………………………… 5. ATTIVITA’ PROGRAMMATE Attività di recupero Attività di consolidamento e/o di potenziamento Attività di laboratorio Attività di classi aperte (per piccoli gruppi) Attività all’esterno dell’ambiente scolastico Attività di carattere culturale, formativo, socializzante 10.MISURE DISPENSATIVE Nell’ambito delle varie discipline l’alunno viene dispensato: - dalla lettura ad alta voce; - dal prendere appunti; - dai tempi standard (dalla consegna delle prove scritte in tempi maggiori di quelli previsti per gli alunni senza DSA); - dal copiare dalla lavagna; - dalla dettatura di testi/o appunti; - da un eccesivo carico di compiti a casa - dalla effettuazione di più prove valutative in tempi ravvicinati; - dallo studio mnemonico di formule, tabelle; definizioni - altro ( es.: sostituzione della scrittura con linguaggio verbale e/o iconico) 11. STRUMENTI COMPENSATIVI L’alunno usufruirà dei seguenti strumenti compensativi: - libri digitali - tabelle, formulari, procedure specifiche , sintesi, schemi e mappe - calcolatrice o computer con foglio di calcolo e stampante - computer con videoscrittura, correttore ortografico, stampante e scanner - risorse audio (registrazioni, sintesi vocale, audiolibri, libri parlati, …) - software didattici free - computer con sintetizzatore vocale - vocabolario multimediale N.B. - Si ricorda che le strutture grafiche (tipo diagrammi e/o mappe) possono servire ai ragazzi con DSA per trasporre e organizzare le loro conoscenze. 12.CRITERI E MODALITÀ DI VERIFICA E VALUTAZIONE (N.B. validi anche in sede di esame) Si concordano: verifiche orali programmate - compensazione con prove orali di compiti scritti - uso di mediatori didattici durante le prove scritte e orali (mappe mentali, mappe cognitive..) - valutazioni più attente alle conoscenze a alle competenze di analisi, sintesi e collegamento con eventuali elaborazioni personali, piuttosto che alla correttezza formale - prove informatizzate - valutazione dei progressi in itinere 37 13. PATTO CON LA FAMIGLIA E CON L’ALUNNO Si concordano: - riduzione del carico di studio individuale a casa, - l’organizzazione di un piano di studio settimanale con distribuzione giornaliera del carico di lavoro. - le modalità di aiuto: chi, come, per quanto tempo, per quali attività/discipline chi segue l’alunno nello studio - gli strumenti compensativi utilizzati a casa (audio: registrazioni, audiolibri,…) strumenti informatici (videoscrittura con correttore ortografico, sintesi vocale, calcolatrice o computer con fogli di calcolo,…. ) - le verifiche sia orali che scritte. Le verifiche orali dovranno essere privilegiate. N.B. Il patto con la famiglia e con l’alunno deve essere costantemente arricchito dalla ricerca della condivisione delle strategie e dalla fiducia nella possibilità di perseguire il successo formativo (a tal fine sono molto utili i rilevamenti oggettivi dei progressi in itinere). SUGGERIMENTI OPERATIVI PER L’ULTIMO ANNO DI CORSO In attesa delle disposizioni in merito allo svolgimento degli esami conclusivi del primo e secondo ciclo di istruzione da parte degli alunni con disturbi specifici di apprendimento (DSA) si deve tener conto della normativa relativa a “ Istruzioni e modalità organizzative e operative per lo svolgimento degli esami di stato”: ART.6 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE DEL 15 MAGGIO c.1. I consigli di classe dell'ultimo anno di corso elaborano, entro il 15 maggio, per la commissione d'esame, un apposito documento relativo all'azione educativa e didattica realizzata nell'ultimo anno di corso. c.2. Tale documento indica i contenuti, i metodi, i mezzi, gli spazi e i tempi del percorso formativo, i criteri, gli strumenti di valutazione adottati, gli obiettivi raggiunti, nonché ogni altro elemento che i consigli di classe ritengano significativo ai fini dello svolgimento degli esami. Art.12.7 La Commissione terrà in debita considerazione le specifiche situazioni soggettive, relative ai candidati affetti da dislessia, sia in sede di predisposizione della terza prova scritta, che in sede di valutazione delle altre due prove scritte, prevedendo anche la possibilità di riservare alle stesse tempi più lunghi di quelli ordinari. Al candidato sarà consentita la utilizzazione di apparecchiature e strumenti informatici nel caso in cui siano stati impiegati per le verifiche in corso d’anno. Regolamento Valutazione CdM del 13 marzo 2009 - Schema di regolamento concernente “Coordinamento delle norme vigenti per la valutazione degli alunni e ulteriori modalità applicative in materia, ai sensi degli articoli 2 e 3 del D.L. n°137 del 1/09/2008, convertito con modificazioni dalla L. n° 169 del 30/10/2008” art. 10 Art. 10 Valutazione degli alunni con difficoltà specifica di apprendimento (DSA) 1. Per gli alunni con difficoltà specifiche di apprendimento (DSA) adeguatamente certificate, la valutazione e la verifica degli apprendimenti, comprese quelle effettuate in sede di esame conclusivo dei cicli, devono tenere conto delle specifiche situazioni soggettive di tali alunni; a tali fini, nello svolgimento dell’attività didattica e delle prove d’esame, sono adottati gli strumenti compensativi e dispensativi ritenuti più idonei. 2. Nel diploma finale rilasciato al termine degli esami non viene fatta menzione delle modalità di svolgimento e della differenziazione delle prove. Docenti del Consiglio di Classe Dirigente Scolastico ____________________________________---------------------------------____________________________________ ____________________________________ ____________________________________ ____________________________________ ____________________________________ ____________________________________ ____________________________________ ____________________________________ Genitori Studente _____________________________ ________________________ _____________________________ Tecnico competente (se ha partecipato) 38 Allegato 2 Liceo Artistico Statale “De Andrè” Piano Annuale per l’Inclusività - a.s. 2013/2014 modello per la sperimentazione - CTS di Sassari (Nota Ministeriale prot. 1551 del 27/06/13) I – ANALISI DELL’ISTITUTO PER L’INDIVIDUAZIONE DEI PUNTI DI FORZA E DI CRITICITÀ A. Rilevazione dei BES presenti 1. Alunni con BES n. a) Disabilità (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3 e DPCM 185/2006) 24 b) Disturbi evolutivi specifici 1. DSA (certificati secondo la L.170/10) 2. DSA (in corso di certificazione secondo la L.170/10) 3. ADHD/DOP (non certificati secondo il DPCM 185/2006) 4. Funzionamento Intell. Limite (non certificato secondo il DPCM 185/2006) 5. Altro [specificare] _____________ c) Svantaggio [indicare il disagio prevalente] 6. Socio-economico 7. Linguistico-culturale 8. Disagio comportamentale/relazionale 9. Altro [specificare] Complessa situazione familiare comunque da verificare in termini oggettivi n. alunni della scuola n. 7 n. n. n. 3 n. 10 n. n. n. 3 7 n. 4 Totale alunni BES 343 41 % su popolazione scolastica 12% 2. Piani educativi/didattici n. PEI/PEP redatti per gli alunni disabili 24 PDP redatti per gli alunni con certificazione 4 PDP redatti per gli alunni senza certificazione 1 3. Strumenti utilizzati per la rilevazione dei BES Scheda di osservazione basata sul modello ICF Altre schede di osservazione (specificare) _____________ Altro (specificare) Colloqui con le famiglie SI NO B. Risorse professionali specifiche legenda: 0 = per niente; 1 = poco; 2 = abbastanza; 3 = molto; 39 0 utilizzati in ... 1. Docenti di sostegno 3. Assistenti alla Comunicazione 4. Referenti di Istituto 5. Altre figure 6. Formazione docenti n. tot. docenti della scuola 2 1 x x Attività individualizzate di piccolo gruppo Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.) altro (specificare) Attività in aula 2 3 x SI presenti ... per l’inclusione (referente del GLI) la disabilità (referente del GLHI) i DSA Funzioni strumentali (Sostegno al lavoro docenti, Interventi e servizi per studenti, Rapporti con enti esterni, Gestione POF) Referenti commissioni (POF-Viaggi-Handicap-Orientamento) Psicopedagogisti e affini esterni/interni Docenti tutor/mentor altro (specificare) _____________ NO Strategie e metodologie educativo-didattiche/gestione della classe Didattica speciale e progetti educativo-didattici a prevalente tematica inclusiva Psicologia e psicopatologia dell’età evolutiva (compresi DSA, ADHD, ecc.) Didattica interculturale / italiano L2 Su specifiche disabilità (autismo, ADHD, Disabilità Intellettive, sensoriali…) altro (specificare) _____________ 62 3 x 0 utilizzati in ... 2. Assistenti Educativi Culturali 1 x x Attività individualizzate di piccolo gruppo Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.) altro (specificare) Attività in aula docenti curricolari (compresi gli I.T.P.) 50 docenti di sostegno specializzati 12 C. Coinvolgimento personale A.T.A. SI 1. Collaboratori scolastici 2. Personale di segreteria NO assistenza di base alunni disabili coinvolti in progetti di inclusione altro (specificare) _____________ coinvolto nella gestione di dati sensibili formalmente incaricato D. Risorse strumentali legenda: 0 = per niente; 1 = poco; 2 = abbastanza; 3 = molto; 1. Spazi 2. Strumenti Aule polifunzionali (attività per classi aperte, laboratori protetti, ecc.) Laboratori con postazioni PC dedicate altro (specificare) _____________ Hardware tecnologici dedicati Software dedicati 40 0 1 2 x x x x 3 altro (specificare) _____________ E. Coinvolgimento famiglie SI Informazione /formazione su genitorialità e psicopedagogia dell’età evolutiva Coinvolgimento in progetti di inclusione Coinvolgimento in attività di promozione della comunità educante altro (specificare) _____________ NO F. Rapporti con servizi sociosanitari territoriali e istituzioni preposte Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati sulla disabilità Procedure condivise di intervento sulla disabilità Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati su disagio e simili Procedure condivise di intervento su disagio e simili Progetti territoriali integrati Progetti integrati a livello di singola scuola Rapporti con CTS / CTI altro (specificare) _____________ SI NO G. Rapporti con privato sociale e volontariato SI Progetti territoriali integrati Progetti integrati a livello di singola scuola Progetti a livello di reti di scuole altro (specificare) _____________ NO II – VALUTAZIONE DELL’INCLUSIVITÀ A. Strumenti utilizzati 1. Index per l’inclusione • a regime: ciclo completo di autovalutazione e automiglioramento (utilizzato da almeno 2 anni) • in fase di completamento dell’intero ciclo (2° anno di utilizzo) • in fase di approccio (1° anno di utilizzo) • in rete con altre scuole SI 2. Quadis • utilizzato da almeno un anno • in fase di approccio • in rete con altre scuole 3. Altro • valutazione interna (specificare) _____________ • valutazione esterna (specificare) _____________ • in rete con altre scuole 41 NO B. Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati (Adattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di inclusività dei sistemi scolastici) legenda: 0 = per niente; 1 = poco; 2 = abbastanza; 3 = molto; 1. Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo 0 1 2 x 2. Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola x 3. Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti x 4. Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi x 5. Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive x 6. Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative x 7. Valorizzazione delle risorse esistenti x 8. Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti x 9. Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo X 10. Altro: III – OBIETTIVI DI INCREMENTO DELL’INCLUSIVITÀ Situazione di partenza Obiettivi per l'anno scolastico 2013/2014 1. Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo (chi fa cosa, livelli di responsabilità nelle pratiche di intervento, ecc.) 7. Rinnovo del GLH d’Istituto. 8. Costituzione del GLI e individuazione del referente del GLI, del referente del GLHI e del referente per i DSA. 9. Presenza nel POF di una sezione dedicata alla disabilità e ai DSA e, in allegato, di un modello PEP e PDP. 10. Somministrazione dei test standardizzati per la rilevazione di alunni con DSA principalmente nelle prime classi. 11. Attivazione in deroga del servizio di assistenza educativa dai primi giorni di scuola per garantire una migliore qualità di accoglienza per gli alunni con disabilità. 12. Individuazione da parte dei C.d.C. di alunni “fragili” da riconsiderare tuttavia sulla base di strumenti oggettivi e standardizzati acquisiti durante il corso dell’anno. 2. Organizzazione dei diversi tipi di sostegno 13. Definizione del regolamento del GLHI e del GLI. 14. Produzione di schede di osservazione sulla base del modello ICF per la rilevazione di alunni con BES. 15. Disposizione di un’accurata procedura di formazione delle classi in relazione all’eterogeneità e ai bisogni speciali. 16. Definizione di un piano delle attività annuali che preveda una convocazione dei C.d.C. in cui sono presenti alunni con BES prima dell’inizio delle attività didattiche per un’analisi iniziale. 17. Definizione di una procedura che consenta ai docenti nominati dopo l’inizio delle att. didattiche di conoscere la composizione delle classi loro assegnate prima dell’ingresso in aula. 18. Definizione di nuove modalità di accoglienza in relazione al progetto di inclusività. presenti all’interno della scuola (fig coinvolte e azioni) Collaborazione tra insegnanti curricolari ed insegnanti di sostegno nelle fasi di progettazione e attuazione del piano educativo personalizzato degli alunni con disabilità. Inserimento degli ass. educativi nelle attività scolastiche per la realizzazione del progetto educativo degli alunni disabili. Partecipazione attiva e consapevole del personale ATA all’accoglienza, all’inserimento negli spazi comuni e alla valorizzazione delle relazioni interpersonali degli alunni. Attivazione dello “Sportello d’ascolto” con lo psicologo del SERD. 42 Promozione di un modello di flessibilità che permetta di promuovere attività individualizzate e/o attività con gruppi eterogenei nelle quali possa anche essere sfruttata la competenza specifica dell’insegnante di sostegno. Definizione da parte del GLHI di precisi criteri di distribuzione delle ore di sostegno e di assegnazione degli insegnanti alle classi che permettano di operare senza alcuna incertezza fin dal primo giorno di lezione. 3 3. Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti (servizi coinvolti e azioni) Collaborazione attraverso incontri almeno annuali con gli esperti delle ASL che redigono la Diagnosi Funzionale, i terapisti del servizio di riabilitazione dell’ASL e gli psicologi e i terapisti dell’AIAS e del FKT. Sinergia d’intervento tra insegnanti di sostegno ed educatori che operano l’assistenza educativa domiciliare attraverso progetti con gli enti locali. Partecipazione agli incontri di informazione e formazione promossi dal CTS di Sassari. Consulenza con il CTS di Sassari per richieste specifiche. Collaborazione con le altre scuole del territorio per la condivisione delle buone pratiche inclusive. 4. Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi (strategie e modalità di azione) Individuazione nei PEP e/o nei PDP di obiettivi specifici di apprendimento, strategie, attività educativo-didattiche, iniziative formative integrate tra istituzioni scolastiche e realtà socio-assistenziale o educative territoriali, modalità di verifica e valutazione. 6. Attuazione di un percorso che risponda ai bisogni individuali, promuova una reale crescita della persona e un successo delle azioni. 7. Attivazione del servizio di sportello didattico e di recupero. 5. Attivazione di strategie che muovono dall’osservazione dei diversi stili cognitivi e dalle potenzialità motorie ed espressive oltre che cognitive manifestate dagli alunni. Nello specifico, per promuovere una didattica di tipo inclusivo può risultare significato creare un clima di collaborazione e di fiducia attraverso il lavoro di gruppo; promuovere attività cooperative per lo sviluppo di abilità sociale e cognitive; privilegiare la lezione a scoperta e le discussioni guidate; privilegiare l’apprendimento esperienziale-laboratoriale; favorire il lavoro individuale come fase di riflessione personale; esplicitare gli obiettivi sottesi all’attività didattica svolta; verificare il processo di apprendimento e attuare eventuali forme di recupero in itinere; utilizzare strumenti di sintesi; utilizzare lo strumento informatico; trasmettere le informazioni integrate da differenti modalità comunicative; verificare l’opportunità di una lettura ad alta voce e di un confronto diretto con i compagni; non enfatizzare gli errori ripetuti anche se segnalati. Confronto tra i coordinatori dei C.d.C. con alunni BES e personale docente impegnato nello sportello didattico e/o nel recupero per cogliere l’opportunità di sanare eventuali lacune. 8. 5. Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive (strategie da perseguire) Adozione dei criteri di valutazione stabiliti nei PEP e/o PDP. Adozione nelle programmazioni di classe di strategie di valutazione che prevedano la formulazione di indicatori specifici, l’utilizzo di mediatori didattici (mappe concettuali e/o mappe didattiche) e dello strumento informatico, verifiche programmate con suddivisione del tempo in tempi; prove di verifica strutturate con step di difficoltà progressive. Valutazione degli alunni disabili in base al loro reale progresso di maturazione e di apprendimento rispetto alla situazione di partenza con riferimento anche al grado di autonomia raggiunto nello svolgimento e nell’organizzazione del lavoro scolastico. Valutazione degli alunni DSA che privilegino le conoscenze e le competenze di analisi, sintesi e collegamento piuttosto che la correttezza formale attraverso verifiche orali e compensazione di quelle scritte (soprattutto per la Lingua Straniera). 6. Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative (ambito, modalità e livello di coinvolgimento) 13. Primo incontro con le famiglie per illustrare la situazione di partenza in termini di risorse umane e materiali. 14. Condivisione con le famiglie del percorso scolastico personalizzato proposto dai C.d.C. per i loro figli. 15. Incontri periodici per verificare lo stato dell’intervento didattico-educativo e discutere su eventuali criticità. 43 16. Coinvolgimento delle famiglie nei passaggi essenziali del percorso scolastico dei loro figli anche come assunzione diretta di responsabilità. 17. Partecipazione attiva nella stesura del PEP e/o PDP (anche attraverso la convocazione dei GLHO) per condividere modalità e strategie specifiche adeguate alle capacità degli alunni e favorire lo sviluppo delle loro potenzialità nel rispetto degli obiettivi formativi previsti. 18. Organizzazione di incontri calendarizzati per monitorare i processi ed individuare eventuali azioni di miglioramento. 7. Valorizzazione delle risorse esistenti (professionali e strutturali: ambito e modalità) Intervento del referente per i DSA nei C.d.C. in cui sono presenti alunni con DSA. Utilizzo di LIM, laboratori di indirizzo (Disc. Geometriche, Disc. Plastiche e Disc. Grafico-Pittoriche), aula di Progettazione Grafica, laboratori di informatica. 9. Partecipazione al progetto “Scuola attiva” che prevede attività di formazione, screning e recupero frontale per predisporre forme di intervento nei confronti di ragazzi con DSA (Olbia – a.s. 2012/13 formazione, a.s. 2013/14 test nelle classi I). 10. Partecipazione ad eventuali corsi di formazione proposti dal CTS di Sassari. 11. Partecipazione ad eventuali corsi o progetti proposti dalla scuola. Collaborazione tra referente del GLI e il coordinatore delle classi in cui sono presenti alunni con BES perché in seno al C.d.C. siano attuate procedure corrette e sia sempre perseguito il massimo vantaggio formativo degli alunni nel rispetto della normativa. Analisi delle risorse materiali dell’Istituto e proposta di acquisto di strumenti, ausili tecnologici e materiali didattici destinati agli alunni o ai docenti. Installazione sui PC delle aule di informatica di software free specifici disponibili in rete. Valorizzazione delle risorse esistenti. 8. Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti (tematiche, tipo di proposta: interna o esterna, modalità di attuazione: singolarmente o in rete, ecc.) 9. Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo Orientamento in ingresso per gli studenti della S.M. Inferiore per illustrare le offerte formative, i servizi e i progetti. Promozione di iniziative per gli studenti delle S.M. Inferiori o provenienti da altri Istituti di istruzione per facilitare il rapporto tra allievi ed insegnanti dei diversi ordini scolastici attraverso la realizzazione di mini-laboratori. Adesione a “Scuole Aperte” per studenti e genitori. Partecipazione a incontri/giornate aperte pressi gli Atenei, le Accademie e le Scuole di Formazione (in particolare incontri con i responsabili di Corsi di Grafica, dell’Accademia delle Belle Arti di Sassari e di Architettura di Alghero). Rafforzare il senso di “appartenenza” all’indirizzo di studi prescelto ed al piacere di frequentarlo. Perfezionare le fase di orientamento in ingresso ed in uscita. 10. Altro: Approvato dal Gruppo di Lavoro per l’Inclusione in data 23 ottobre 2013 Deliberato dal Collegio dei Docenti in data 30 ottobre 2013 Allegati: • Atto costitutivo (o di rinnovo) del GLI • Atto costitutivo (o di rinnovo) del GLHI Tempio Pausania, 30 ottobre 2013 Il Dirigente Scolastico timbro della scuola 44 Allegato 3 MODELLO DEL CERTIFICATO DELLE COMPETENZE DI BASE 45 Allegato 4 PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ TRA SCUOLA E FAMIGLIA A.S. 2014-2015 Coordinamento a cura del Dirigente Scolastico prof.ssa Demuro Maria Chiara Il genitore/affidatario e il dirigente scolastico Visto l’art. 3 del DPR 235/2007; Preso atto che: La formazione e l’educazione sono processi complessi e continui che richiedono la cooperazione, oltre che dell’alunno/studente, della scuola, della famiglia e dell’intera comunità scolastica. La scuola non è soltanto il luogo in cui si realizza l’apprendimento ma una comunità organizzata dotata di risorse umane, materiali e immateriali, tempi, organismi ecc. che necessitano di interventi complessi di gestione, ottimizzazione, conservazione, partecipazione e rispetto dei regolamenti; Il rapporto scuola-alunno-famiglia costituisce il fondamento che sostiene l’impegno formativo ed educativo. Alla promozione ed allo sviluppo di ciò, i genitori, gli studenti e gli operatori scolastici dedicano impegno particolare, i cui tratti essenziali sono richiamati nei punti che seguono. 1) RECIPROCITÀ NEI DIRITTI E DOVERI Le carte fondamentali d’istituto (POF, Regolamento d’istituto, programmazioni di classe e individuali, ecc) contengono una o più sezioni nelle quali sono esplicitati i diritti e doveri dei genitori/affidatari, diritti e doveri degli alunni e diritti e doveri degli operatori scolastici. Le carte fondamentali d’istituto sono adeguatamente pubblicizzate e a disposizione di chiunque ne abbia interesse. 2) IMPEGNI DI CORRESPONSABILITÀ Il genitore, sottoscrivendo l’istanza d’iscrizione, assume impegno: a) ad osservare le disposizioni contenute nel presente patto di corresponsabilità e nelle carte qui richiamate; b) a sollecitarne l’osservanza da parte dell’alunno/studente. Il dirigente scolastico, in quanto legale rappresentante dell’istituzione scolastica e responsabile gestionale assume impegno affinché i diritti degli studenti e dei genitori richiamati nel presente patto siano pienamente garantiti. 3) DISCIPLINA Il genitore/affidatario, nel sottoscrivere il presente patto è consapevole che: a) le infrazioni disciplinari da parte dell’alunno possono dar luogo a sanzioni disciplinari; b) nell’eventualità di danneggiamenti o lesioni a persone, la sanzione è ispirata al principio della riparazione del danno (art. 4, comma 5 del DPR 249/1998, come modificato dal DPR 235/2007); c) il regolamento d’istituto disciplina le modalità d’irrogazione delle sanzioni disciplinari e d’impugnazione. O F F E R T A F O R M A T La scuola si impegna a…. La famiglia si impegna a…. L’alunno/a si impegna a…. -Rendere un servizio alla persona attraverso l’elaborazione e la realizzazione della propria offerta formativa; - presentare e pubblicizzare il POF. e tutte le attività progettate; -proporre un’Offerta Formativa che favorisca il “benessere” psico-fisico necessario all’apprendimento e allo sviluppo della persona. -Prendere visione del Patto Educativo di Corresponsabilità, condividerlo e farne motivo di riflessione con i propri figli; -prendere visione del POF ,per le parte di competenza; -conoscere il Regolamento di Istituto. -Conoscere il POF, per le parti di competenza; -conoscere e rispettare il Regolamento d’Istituto e il Patto Educativo di Corresponsabilità tra scuola e famiglia. 46 I V A R E L A Z I O N A L I T À’ I N T E R V E N T I E D U C A T I V I -Condurre l’alunno ad una sempre più chiara conoscenza di sé, guidandolo alla conquista della propria identità; -creare un clima scolastico positivo fondato sul dialogo e sul rispetto; -non compiere atti che offendano la morale, la civile convivenza ed il regolare svolgimento delle lezioni; -maturare sempre di più l’abilità professionale di saper comunicare con i genitori a livello individuale e assembleare. -Impartire ai figli le regole del vivere civile; -ricercare linee educative condivise con i docenti per un’efficace azione comune; -ricercare e costruire con i docenti una comunicazione chiara e corretta basata sull’ascolto reciproco. -Rispettare i docenti, i compagni e tutto il personale della scuola sviluppando rapporti di integrazione e di solidarietà; -rispettare le cose proprie ed altrui, gli arredi, i materiali didattici e tutto il patrimonio comune della scuola; -non compiere atti che offendano la morale, la civile convivenza ed il regolare svolgimento delle lezioni; -tenere, anche fuori della scuola, un comportamento educato e rispettoso verso tutti; -non fumare all’interno e all’esterno dello spazio scolastico. -Sviluppare/consolidare il senso di appartenenza alla comunità scolastica e locale; -rafforzare il senso di collaborazione, cooperazione e responsabilità; -far rispettare le norme di sicurezza da parte degli operatori e degli studenti; -far rispettare le norme di comportamento perché le regole di convivenza civile si trasformino in comportamenti condivisi. -Firmare sempre tutte le comunicazioni per presa visione; -risolvere eventuali conflitti o situazioni problematiche attraverso il dialogo e la fiducia reciproca; -rispettare le regole per il buon funzionamento della scuola; -evitare di “giustificare” in ritardo e consegnare l’eventuale certificato medico il giorno dopo l’assenza; -essere disposti a dare credito agli insegnanti; - controllare che l’abbigliamento sia adeguato al luogo. -Entrare in orario (h:8.20-Olbia ; 8:30-Tempio) e prendere atto che dopo le h:8.35-Olbia; 8:40 Tempio) l’accesso alla scuola è consentito solo se si è accompagnati dai genitori; -I maggiorenni si impegnano a rientrare alle 13.20 dopo la pausa pranzo; -utilizzare il diario per annotare puntualmente i lavori assegnati e rispettare le consegne; -far firmare puntualmente le comunicazioni, far fare con tempestività le giustificazioni, consegnare il giorno dopo l’assenza l’eventuale certificato medico altrimenti non verrà considerato valido per il conteggio delle ore di presenza. Il Dirigente Scolastico Prof.ssa Demuro Maria Chiara _______________________________________ I sottoscritti _________________genitori/affidatari dell’alunno/a ________________ classe ___________ Dichiarano di aver preso visione di quanto riportato nella presente nota e di condividerla in pieno. Firma dei genitori/affidatari _____________________________________________________ Firma dell’alunno/a ____________________________________________________________ Il coordinatore di classe _________________________________________________________ 47 Data __________( Il presente patto resterà in vigore fino a nuova delibera del Consiglio di Istituto.) Allegato 5 CALENDARIO SCOLASTICO REGIONALE E IMPEGNI AS. 2014 - 2015 Inizio lezioni il 15 Settembre 2014 Festività nazionali: - tutte le domeniche - 1° Novembre 2014 festività di Tutti i Santi - 8 Dicembre 2014 Immacolata Concezione - 25 Dicembre Santo Natale - 26 Dicembre Santo Stefano - 1° Gennaio 2015 Capodanno - 6 gennaio 2015 Epifania - 6 aprile 2015 Lunedì dell'Angelo - 25 Aprile 2015 Anniversario della Liberazione - 1° Maggio 2015 Festa del Lavoro - 2 giugno 2015 Festa Nazionale della Repubblica - la festa del santo patrono (se ricade in periodo di attività scolastica). Ulteriori sospensioni delle attività scolastica: - dal 23 Dicembre 2014 al 6 Gennaio 2015 vacanze natalizie - 17 Febbraio 2015 martedì grasso - dal 2 al 7 Aprile 2015 vacanze pasquali - 28 Aprile 2015 sa die de sa Sardinia - n. 2 giorni a disposizione del Consiglio d'istituto Termine delle lezioni - 10 Giugno 2015 per la scuola primaria e per la secondaria di I e II grado Sospensione delle lezioni deliberate dal Consiglio d'Istituto - 16 e 18 Febbraio 2015 (2 giorni a disposizione del Cnsiglio d'Istituto) - 27, 29, 30 Aprile 2015 (3 giorni recupero anticipo inizio lezioni). 48 CALENDARIO IMPEGNI CONSIGLI DI CLASSE – PROGRAMMAZIONI INDIVIDUALI TEMPIO GIOVEDI’ 9 OTTOBRE 15.00 – 16.00 1^A 16.00 – 17.00 2^A 17.00 – 18.00 2^B 18.00 – 19.00 3^A LUNEDì 13 OTTOBRE 15.00 – 16.00 4^A 16.00 – 17.00 5^A 17.00 – 18.00 4^B 18.00 – 19.00 5^B NUCHIS 19.00-20.00 LUNEDI’ 13 OTTOBRE 1^A-1^B 19.00-20.00 1^A- 3^A CAT OLBIA MERCOLEDI’ 15 OTTOBRE 14.00 – 15.00 5^A (graf) 15.00 – 16.00 4^A (graf) 16.00 – 17.00 3^A (graf) 17.00 – 18.00 2^A 18.00 – 19.00 1^A 19.00 – 20.00 1^C – GIOVEDI’ 16 OTTOBRE 14.00 – 15.00 5^B/C 15.00 – 16.00 3^ C (arch) 16.00 – 17.00 4^B (a.f.) 17.00 – 18.00 3^B (a.f.) 18.00 – 19.00 2^B 19.00 – 20.00 1^B ANDAMENTO DIDATTICO – DISCIPLINARE TEMPIO MERCOLEDI’ 10 DICEMBRE 15.00 – 16.00 1^A 16.00 – 17.00 2^A 17.00 – 18.00 2^B 18.00 – 19.00 3^A GIOVEDI’ 11 DICEMBRE 15.00 – 16.00 4^A 16.00 – 17.00 5^A 17.00 – 18.00 4^B 18.00 – 19.00 5^B NUCHIS 15.30-16.15 16.15-17.00 GIOVEDI’ 27 NOVEMBRE 1^A LICEO ART 17.00-17.45 1^B LICEO ART 17.45-18.30 1^CAT 3^CAT OLBIA MERCOLEDI’ 3 DICEMBRE 14.00 – 15.00 5^B/C 15.00 – 16.00 3^C 16.00 – 17.00 4^B 17.00 – 18.00 3^B 18.00 – 19.00 2^B 19.00 – 20.00 1^B – GIOVEDI’ 4 DICEMBRE 14.00 – 15.00 5^A 15.00 – 16.00 4^A 16.00 – 17.00 3^A 17.00 – 18.00 2^A 18.00 – 19.00 1^A 19.00 – 20.00 1^C SCRUTINI PRIMO QUADRIMESTRE 49 TEMPIO LUNEDI’ 2 FEBBRAIO 15.00 – 16.00 1^A 16.00 – 17.00 2^A 17.00 – 18.00 2^B 18.00 – 19.00 3^A MERCOLEDI’ 4 FEBBRAIO 15.00 – 16.00 4^A 16.00 – 17.00 5^A 17.00 – 18.00 4^B 18.00 – 19.00 5^B NUCHIS 15.30-16.15 16.15-17.00 GIOVEDI’12 FEBBRAIO 1^A LICEO ART 17.00-17.45 1^B LICEO ART 17.45-18.30 1^CAT 3^CAT OLBIA GIOVEDI’ 5 FEBBRAIO 14.00 – 15.00 5^A (graf) 15.00 – 16.00 4^A (graf) 16.00 – 17.00 3^A (graf) 17.00 – 18.00 2^A 18.00 – 19.00 1^A 19.00 – 20.00 1^C – LUNEDI’ 9 FEBBRAIO 14.00 – 15.00 5^B/C 15.00 – 16.00 3^ C (arch) 16.00 – 17.00 4^B (a.f.) 17.00 – 18.00 3^B (a.f.) 18.00 – 19.00 2^B 19.00 – 20.00 1^B ANDAMENTO DIDATTICO DISCIPLINARE TEMPIO LUNEDI’ 23 MARZO 15.00 – 16.00 1^A 16.00 – 17.00 2^A 17.00 – 18.00 2^B 18.00 – 19.00 3^A MERCOLEDI’ 25 MARZO 15.00 – 16.00 4^A 16.00 – 17.00 5^A 17.00 – 18.00 4^B 18.00 – 19.00 5^B NUCHIS 15.30-16.15 16.15-17.00 GIOVEDI’ 19 MARZO 1^A LICEO ART 17.00-17.45 1^B LICEO ART 17.45-18.30 1^CAT 3^CAT OLBIA GIOVEDI’ 26 MARZO 14.00 – 15.00 5^B/C 15.00 – 16.00 3^C 16.00 – 17.00 4^B 17.00 – 18.00 3^B 18.00 – 19.00 2^B 19.00 – 20.00 1^B – LUNEDI’ 30 MARZO 14.00 – 15.00 5^A 15.00 – 16.00 4^A 16.00 – 17.00 3^A 17.00 – 18.00 2^A 18.00 – 19.00 1^A 19.00 – 20.00 1^C ADOZIONE LIBRI DI TESTO- DOCUMENTO 15 MAGGIO (classi 5^) 50 TEMPIO – MERCOLEDI’ 6 MAGGIO 15.00 – 16.00 1^A 16.00 – 17.00 2^A 17.00 – 18.00 2^B 18.00 – 19.00 3^A LUNEDI’ 11 MAGGIO 15.00 – 16.00 4^A 16.00 – 17.00 5^A 17.00 – 18.00 4^B 18.00 – 19.00 5^B MERCOLEDI’ 13 MAGGIO 14.00 – 15.00 5^A (graf) 15.00 – 16.00 4^A (graf) 16.00 – 17.00 3^A (graf) 17.00 – 18.00 2^A 18.00 – 19.00 1^A 19.00 – 20.00 1^C GIOVEDI’ 14 MAGGIO 14.00 – 15.00 5^B/C 15.00 – 16.00 3^ C (arch) 16.00 – 17.00 4^B (a.f.) 17.00 – 18.00 3^B (a.f.) 18.00 – 19.00 2^B 19.00 – 20.00 1^B SCRUTINI SECONDO QUADRIMESTRE OLBIA MERCOLEDì’ 10 GIUGNO 14.00 – 15.00 5^A 15.00 – 16.00 5^B/C 16.00 – 17.00 2^A 17.00 – 18.00 2^B 18.00 – 19.00 1^A 19.00 – 20.00 1^B GIOVEDI’ 11 GIUGNO 8.30 – 9.30 4^A 9.30 – 10.30 3^A 10.30 – 11.30 1^C 11.30 – 12.30 4^B 12.30 – 13.30 3^B 14.00 – 15.00 3^C TEMPIO GIOVEDI’ 11 GIUGNO 15.00 – 16.00 3^A 16.00 - 17.00 4^A 17.00 – 18.00 4^B 18.00 – 19.00 5^A VENERDI’ 12 GIUGNO 8.30 – 9.30 1^A 9.30 – 10.30 2^A 10.30 – 11.30 2^B 11.30 – 12.30 5^B NUCHIS LUNEDI’ 15 GIUGNO 1^A LICEO ART 11.00-12.00 1^B LICEO ART 12.00-13.00 09.00-10.00 10.00-11.00 1^CAT 3^CAT LUNEDI’ 27 OTTOBRE 8.30 – 13.30 ELEZIONE RAPPRESENTANTI STUDENTI 16.30 ELEZIONE RAPPRESENTANTI DI CLASSE GENITORI COLLOQUI (16.00 – 18.30) TEMPIO OLBIA GIOVEDI’ 18 DICEMBRE MARTEDI’ 10 FEBBRAIO LUNEDI’ 4 MAGGIO MERCOLEDI’ 17 DICEMBRE MERCOLEDI’ 11 FEBBRAIO GIOVEDI’ 7 MAGGIO COLLEGIO DOCENTI PRIMO QUADRIMESTRE 1 SETTEMBRE 2014 9 SETTEMBRE 2014 ORE 10.00 SECONDO QUADRIMESTRE MERCOLEDI’ 11 FEBBRAIO 2015 ore 15.30 LUNEDI’ 13 APRILE 2015 ore 15.30 51 29 OTTOBRE 2014 ore 15.30 15 DICEMBRE 2014 ore 15.30 LUNEDI’ 18 MAGGIO – ADOZIONE LIBRI DI TESTO ore 15.30 VENERDI’ 12 GIUGNO ORE 16.00 Allegato 6 ORGANI COLLEGIALI, COMITATI, ASSEMBLEE Organi collegiali, comitati, assemblee Collegio docenti Consiglio di Istituto Gli organi collegiali sono organismi di governo e di gestione delle attività scolastiche, regolati dal DPR 416/74 e dal DPR 275/99. Gli Organi collegiali dell'Istituto sono: Consigli di classe Collegio dei docenti Consiglio di Istituto Giunta esecutiva Il processo educativo nella scuola si costruisce in primo luogo nella comunicazione tra docente e studente e si arricchisce in virtù dello scambio con l'intera comunità che attorno alla scuola vive e lavora. In questo senso la partecipazione al progetto scolastico da parte dei genitori è un contributo fondamentale. Gli Organi collegiali della scuola, che - se si esclude il Collegio dei Docenti - prevedono sempre la rappresentanza dei genitori, sono tra gli strumenti che possono garantire sia il libero confronto fra tutte le componenti scolastiche sia il raccordo tra scuola e territorio, in un contatto significativo con le dinamiche sociali. Tutti gli Organi collegiali della scuola si riuniscono in orari non coincidenti con quello delle lezioni. E' composto dal personale insegnante di ruolo e non di ruolo in servizio nell'Istituto. E' presieduto dal Dirigente Scolastico. Le funzioni di segretario sono attribuite ad uno dei collaboratori. Dura in carico un anno scolastico. Si riunisce all'inizio di ciascun anno scolastico ed ogni qualvolta il Preside ne ravvisi la necessità o quando ne faccia richiesta almeno un terzo dei suoi componenti, comunque almeno una volta a quadrimestre. Per la validità dell'assemblea è richiesta la presenza di almeno la metà più uno dei suoi componenti. Il Collegio approva il Piano dell'Offerta Formativa. E’ costituito da 14 componenti, di cui 6 rappresentanti del personale docente, uno del personale amministrativo, tecnico e ausiliario, 3 dei genitori degli alunni, 3 degli alunni, il dirigente scolastico. Il consiglio d'Istituto è presieduto da uno dei membri, eletto tra i rappresentanti dei genitori degli alunni. Dura in carica 3 anni, con l'eccezione della componente alunni che viene rinnovata all'inizio di ogni anno scolastico. Il consiglio di istituto elabora e adotta gli indirizzi generali e determina le forme di autofinanziamento della scuola; delibera il bilancio preventivo e il conto consuntivo e stabilisce come impiegare i mezzi finanziari per il funzionamento amministrativo e didattico. Spetta al consiglio l'adozione del regolamento interno del circolo o dell'istituto, l'acquisto, il rinnovo e la conservazione di tutti i beni necessari alla vita della scuola, la decisione in merito alla partecipazione del circolo o dell'istituto ad attività culturali, sportive e ricreative, nonché allo svolgimento di iniziative assistenziali. Fatte salve le competenze del collegio dei docenti e dei consigli di classe, ha potere deliberante sull'organizzazione e la programmazione della vita e dell'attività della scuola, nei limiti delle disponibilità di bilancio, per quanto riguarda i compiti e le funzioni che l'autonomia scolastica attribuisce alle singole scuole. In particolare adotta il POF elaborato dal collegio dei docenti. Inoltre il consiglio di istituto indica i criteri generali relativi alla formazione delle classi, all'assegnazione dei singoli docenti, e al coordinamento organizzativo dei consigli di intersezione, di interclasse o di classe; esprime parere sull'andamento generale, didattico ed amministrativo, del circolo o dell'istituto, stabilisce i criteri per l'espletamento dei servizi amministrativi ed esercita le competenze in materia di uso delle attrezzature e degli edifici scolastici. Di norma si riunisce in via ordinaria, almeno 1 volta al mese in date stabilite dal Presidente. In via ordinaria si riunisce: • • • Giunta esecutiva per richiesta della Giunta Esecutiva o del suo Presidente; per richiesta di almeno 1/3 dei suoi componenti; per iniziativa del Presidente, in presenza di questioni urgenti ed eccezionali. Le adunanze relative ai primi due punti sono convocate non oltre il decimo giorno dalla richiesta. La Giunta esecutiva è composta da un docente, un impiegato amministrativo o tecnico o ausiliario, da un genitore e da uno studente, pariteticamente da rappresentanti di entrambe le sedi associate. Di diritto ne fanno parte il dirigente scolastico, che la presiede, e il direttore dei servizi generali e amministrativi che ha anche 52 funzioni di segretario della giunta stessa. La Giunta esecutiva prepara i lavori del consiglio di circolo o di istituto, fermo restando il diritto di iniziativa del consiglio stesso, e cura l'esecuzione delle relative delibere. Come previsto dal Decreto Interministeriale n. 44 dell'1 febbraio 2001, art. 2, comma 3, entro il 31 ottobre ha il compito di proporre al Consiglio di istituto il programma delle attività finanziarie della istituzione scolastica, accompagnato da un'apposita relazione e dal parere di regolarità contabile del Collegio dei revisori. Nella relazione, su cui il consiglio dovrà deliberare entro il 15 dicembre dell'anno precedente quello di riferimento, sono illustrati gli obiettivi da realizzare e l'utilizzo delle risorse in coerenza con le indicazioni e le previsioni del Piano dell'offerta formativa, nonché i risultati della gestione in corso e quelli del precedente esercizio finanziario. Assemblea di classe Il diritto di assemblea è sancito dall’art. 12 del D. Lgs 297/94. Gli studenti hanno diritto ad un’assemblea mensile di classe (tranne che nel mese iniziale e finale delle lezioni). Durante l’assemblea di Classe l’insegnante deve essere presente in aula partecipando, se richiesto, all’assemblea e garantendo il rispetto dei principi democratici di partecipazione di ciascuno alla discussione. Nel caso che gli studenti richiedano di discutere senza la presenza dell’insegnante, questi effettuerà la sorveglianza al di fuori dell’aula, riservandosi di intervenire in caso di necessità. L’assemblea deve essere richiesta al Preside almeno cinque giorni prima con la specifica dell’ordine del giorno e la firma del docente disponibile.La convocazione avviene a cura della presidenza almeno tre giorni prima della data richiesta per la riunione, con apposita annotazione sul registro di classe. Al termine dei lavori, il rappresentante di classe provvederà a redigere, su apposito registro, il verbale della riunione. Assemblea di istituto Gli studenti hanno diritto ad un’assemblea mensile di Istituto (tranne che nel mese iniziale e finale delle lezioni) Gli studenti si possono riunire in maniera autonoma e i docenti hanno l’obbligo di trattenersi a scuola per tutto il loro orario di servizio, a lavorare sui diversi progetti o sulla programmazione e a vigilare sul corretto svolgimento della riunione. Le assemblee possono essere organizzate con l’eventuale partecipazione di esperti, previa autorizzazione del Dirigente Scolastico. Durante le assemblee che si svolgeranno all’interno dell’istituto, saranno discussi diversi argomenti proposti dagli studenti; nel caso in cui non vi siano proposte, l’assemblea non si effettuerà. Se gli alunni non terranno un comportamento consono all’ambiente scolastico e abbandoneranno arbitrariamente la sala per circolare liberamente nei corridoi, il Dirigente può sospendere l’assemblea e riservarsi il diritto di negare autorizzazione alle successive riunioni. L’assemblea dei rappresentanti degli studenti in seno ai Consigli di classe elegge il Comitato Studentesco, composto da un rappresentante per il biennio e uno per il triennio. Del Comitato Studentesco fanno parte di diritto i 3 rappresentanti nel Consiglio d’Istituto e i 2 rappresentanti nella Consulta Provinciale. Il Comitato Studentesco convoca l’assemblea d’istituto, ha funzioni propositive e organizzative e ha responsabilità del rispetto delle regole durante le assemblee e le iniziative extra - curriculari degli alunni. E’ interlocutore diretto del Dirigente Scolastico per tutto ciò che riguarda la componente studentesca nel suo insieme. Le assemblee di classe e d’istituto si svolgeranno secondo le esigenze della comunità interessata, e saranno richieste con congruo anticipo, per non intralciare l’attività didattica già programmata. Nel progettare un’assemblea d’istituto, il Comitato studentesco ne fisserà la durata e le modalità di svolgimento. L’assemblea potrà occupare l’intera giornata, calcolata in sei ore, oppure solo parte di essa; la sua conclusione coinciderà con il termine dell’orario di lezione Comitato studentesco E’un organo rappresentativo di tutti gli studenti dell’Istituto con pareri non vincolanti su qualsiasi aspetto della vita scolastica. E’ un organo elettivo costituito da studenti eletti tra i rappresentanti eletti nei consigli di classe, secondo criteri concordati e stabiliti all’inizio di ciascun anno scolastico. Si riunisce in orario extra-scolastico; dopo la sua costituzione, elegge tra i suoi membri un Presidente ed un Segretario. A conclusione dei lavori viene redatto apposito verbale. Oltre ai compiti previsti dalla legge (convocazione delle assemblee studentesche d’istituto, funzione di garanzia per l’esercizio democratico dei diritti dei partecipanti all’assemblea) può svolgere altri compiti eventualmente affidatigli dall’assemblea studentesca d’istituto o dai rappresentanti degli studenti nei consigli di classe. Di propria iniziativa può formulare proposte, pareri e indicazioni per migliorare l’attività educativa e il funzionamento della scuola. Comitato dei genitori I rappresentanti dei genitori nei consigli di classe possono esprimere un comitato genitori della scuola, del quale fanno parte anche tutti i genitori degli alunni iscritti. Alle riunioni può essere invitato a partecipare il Preside o un suo delegato. La prima riunione annuale deve eleggere le proprie cariche (presidente, vice presidente, segretario, ecc.). Il Comitato Genitori ha facoltà di riunirsi tutte le volte che ne fa richiesta al Preside, previo accertamento della disponibilità dei locali della scuola. La richiesta di convocazione è rivolta al Preside con tre giorni di preavviso, specificando l'ordine del giorno della riunione. Presidente e vice presidente si fanno carico di inviare al Preside il verbale della seduta. Il Preside può convocare i rappresentanti di classe dei genitori, qualora ne ravvisi la necessità. Assemblea dei genitori Le Assemblee collegiali dei genitori possono riunirsi ogni volta se ne ravvisi la necessità. Alle adunanze può essere invitato a partecipare il Preside o un suo delegato. Per avere a disposizione un locale dove riunirsi, i genitori, attraverso il Comitato Genitori, devono fare richiesta scritta al preside con almeno tre giorni di preavviso, specificando data, ora e ordine del giorno della riunione. La Presidenza della riunione è assunta dal Presidente del Comitato Genitori che si farà carico di inviare al Preside il verbale della seduta. 53 Allegato 7 REGOLAMENTO DI DISCIPLINA ALUNNI DPR 24.6.1998, n.249 - DPR 235/98 Nota del MIUR Prot. 3602/P0 del 31.07.08 La scuola è una comunità di dialogo, di ricerca, di esperienza culturale e sociale, informata ai valori democratici della Costituzione italiana dal rispetto tra le persone e fonda il suo progetto educativo sulla qualità delle relazioni insegnate-studente, garantisce libertà di espressione, di pensiero, di coscienza e di religione e ripudia ogni barriera ideologica,sociale e culturale. Il presente regolamento disegna un modello di disciplina ispirato alle finalità educative proprie della scuola, quindi non solo diretto a contrastare i comportamenti scorretti, affinché non si ripetano. ma anche attento al recupero , al rafforzamento del senso di responsabilità personale, alla legalità ed a riaffermare il dovere di vigilanza e di corresponsabilità dei genitori e dei docenti. Il presente Regolamento assume gli indirizzi promossi dallo Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria (DPR n.249/98 e modifiche apportate dal DPR n. 235/07) individua i comportamenti che configurano infrazioni disciplinari, stabilisce le relative sanzioni, individua gli organi competenti per la irrogazione ed il relativo procedimento come previsto dalla Nota del MIUR Prot. 3602/P0 del 31.07.08 e del D.M. n.5/2009 relativo a Valutazione comportamento nel voto di condotta. Il Regolamento tiene altresì conto della direttiva n. 16/07 in materia di utilizzo di telefoni cellulari e di altri dispositivi elettronici durante l'attività didattica, irrogazione di sanzioni disciplinari. Art.1 I diritti degli studenti e delle studentesse I diritti sono quelli fondamentali della persona: libertà di opinione di espressione. Di riunione, di associazione, di accesso all'informazione. Vanno sempre garantiti il diritto alla formazione culturale e professionale, alla riservatezza, all' informazione sulle norme che regolano la scuola e il diritto ad una valutazione trasparente e tempestiva. 1) Diritto all'utilizzo dei locali. In ottemperanza alla normativa dettata dal D.Lgs. n. 81/08, l'utilizzazione dei locali effettuata al di fuori delle suddette norme, comporta automaticamente la decadenza del diritto, anche per le iniziative future. Gli studenti ove richiedano, ai sensi dell'at. 10 del DPR n.249/98, l'utilizzazione dei sopradetti locali, sono tenuti a presentare alla presidenza richiesta scritta, contenente il numero dei partecipanti, eventuali partecipanti esterni, e la data. Le iniziative possono contemplare anche attività di studio. Art. 2 Gli studenti hanno il dovere di : rispettare l’orario scolastico : Ingresso h: 8.20 (o 8,30). Sono consentiti 5 minuti di ritardo. Chiusura portone dopo 10 minuti. Non è consentito l’ingresso se non accompagnati dai genitori e con certificato medico o per motivi di trasporto comunicati tempestivamente alla scuola dal genitore. frequentare regolarmente le lezioni (il superamento del 25 % del monte ore annuo determina non promozione o ammissione); assolvere gli impegni di studio; portare rispetto verso il dirigente scolastico, tutto il personale della scuola ed i compagni e gli eventuali ospiti; assumere comportamenti che non turbino l’ordine scolastico; rispettare ed avere cura dell'ambiente scolastico, utilizzare correttamente le attrezzature, gli impianti di laboratorio e i sussidi in genere in modo da non danneggiare il patrimonio della scuola; osservare le disposizioni attinenti alla organizzazione e alla sicurezza. Si rimanda per altri impegni a quanto previsto dal Patto di corresponsabilità docenti studenti genitori e al Regolamento d’lstituto. Art. 3 Principi e finalità 1. La responsabilità disciplinare è personale. 2. I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del senso di responsabilità e al ripristino di corretti rapporti all’interno dell'Istituto. 3. In nessun caso può essere sanzionata, né direttamente né indirettamente, la libera espressione di opinioni correttamente manifestata e non lesiva dell'altrui personalità. 4. Tutte le sanzioni disciplinari possono essere irrogate soltanto previa verifica della sussistenza di elementi concreti e precisi dai quali si desuma che l'infrazione disciplinare sia stata effettivamente commessa da parte dello studente incolpato. 5. Nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari senza essere stato prima invitato ad esporre le proprie ragioni. 6. Nessuna infrazione disciplinare connessa al comportamento può influire sulla valutazione del profitto. 7. Le sanzioni disciplinari sono sempre temporanee e proporzionate all'infrazione;esse tendono a far riconoscere ai 54 responsabili la violazione delle norme causate dai loro gesti, ad impedirne la ripetizione, a favorire la correzione di atteggiamenti scorretti ed, infine, sono ispirate al principio della riparazione del danno. Inoltre esse tengono conto della situazione personale dello studente. Ad esso è sempre offerta la possibilità di convertirle in attività a favore dell’Istituto. Art. 4 Infrazioni disciplinari e sanzioni 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. Costituiscono mancanze disciplinari le infrazioni dei doveri degli studenti riportati all'art. 2 che si possono verificare durante il normale orario delle lezioni, nel corso del trasferimento da e verso l’Istituto con i mezzi di trasporto pubblico e durante qualsiasi altra attività connessa con la vita scolastica (viaggi di istruzione, attività integrative, visite di istruzione a mostre, musei, ecc.) Per tali comportamenti sono previsti appositi provvedimenti disciplinari commisurati alla gravità dell'infrazione, all'entità del danno provocato e ala recidività. La relazione tra mancanze disciplinari e corrispondenti sanzioni stabilità dalla tabella allegata al presente regolamento di cui è parte integrante. Il personale docente, ma anche non docente, in quanto parte della comunità scolastica, è tenuto a segnalare i comportamenti che si configurano come mancanze disciplinari. I provvedimenti, che saranno presi con tempestività al fine di non sminuire il valore educativo degli stessi, sono : - rimprovero verbale privato o in classe; - ammonizione scritta sul libretto personale; - ammonizione scritta sul registro di classe; - sospensione temporanea dalle lezioni; - allontanamento dalla comunità scolastica per periodi non superiori a 15 giorni; - allontanamento dalla comunità scolastica per periodi superiori a 15 giorni; - allontanamento dalla comunità scolastica fino al termine dell’anno scolastico; - esclusione dallo scrutinio finale o non ammissione all'esame distato conclusivo del corso di studi. Il richiamo verbale e l'ammonizione scritta sono inflitti dal docente o dal dirigente scolastico in caso di violazioni lievi. Chi ha la potestà di disporre il provvedimento può chiedere la convocazione dei genitori. Le sanzioni ed i provvedimenti che comportano la sospensione dalle lezioni o l'allontanamento da scuola per periodi non superiori a quindici giorni sono adottati dal Consiglio di classe in caso di mancanze gravi o di reiterazione di comportamenti scorretti di cui al comma precedente. Qualora nello stesso fatto siano coinvolti allievi appartenenti a più classi, i Consigli delle classi interessati si riuniranno in seduta comune, Le sanzioni ed i provvedimenti che comportano I'allontanamento da scuola per periodi superiori a quindici giorni sono adottati dal Consiglio di Istituto, in caso di mancanze di particolare gravità o di reiterazione di comportamenti scorretti di cui al comma precedente. La durata dell'allontanamento è commisurata alla gravità dell'infrazione ovvero al generarsi e al permanere di una situazione di pericolo. Le sanzioni che comportano l'allontanamento dall’Istituto fino al termine delle lezioni e quelle che implicano l'esclusione dallo scrutinio finale o la non ammissione all'Esame di Stato conclusivo del corso di studi sono adottate dal Consiglio di Istituto quando siano stati commessi reati che violano la dignità e il rispetto della persona umana o vi sia pericolo per l’incolumità delle persone. La sanzione dell'allontanamento dal’Istituto fino al termine dell'anno scolastico è disposta nei casi di recidiva, da atti di violenza grave, o comunque connotati da una gravità tale da ingenerare un elevato allarme sociale, ove non siano applicabili interventi per un reinserimento responsabile e tempestivo dello studente nella comunità durante l'anno scolastico. Nei casi in cui l’autorità giudiziaria, i servizi sociali o la situazione effettiva dello stesso studente sconsiglino il rientro nella comunità scolastica di appartenenza, allo studente è consentito di iscriversi, anche in corso d'anno, ad altra scuola. Le sanzioni per le infrazioni disciplinari commesse durante le sessioni d,esame sono inflitte dalla Commissione di Esame e sono applicabili anche ai candidati esterni. Poiché i provvedimenti disciplinari hanno uno scopo educativo e di riparazione del danno provocato, in tutti i casi in cui sia possibile ed opportuno, Ia sanzione sarà accompagnata ( o convertita) dall'esecuzione di attività rivolte a ripristinare ciò che è stato alterato, a ristabilire le condizioni di civica convivenza quali si convengono ad una comunità scolastica. Si provvederà dunque all'attuazione di attività di natura sociale, culturale ed in generale a vantaggio della comunità scolastica (ad es. attività di volontariato nell'ambito della comunità scolastica quali attività di segreteria, di biblioteca, di pulizia dei locali, ecc.) o a favore di istituzioni operanti nel territorio di riferimento dell'Istituto. Nei periodi di allontanamento in caso di gravissime mancanze, deve essere previsto, per quanto possibile, un rapporto con lo studente e con i suoi genitori tale da preparare il rientro nell'Istituto. Ai sensi e per gli effetti della normativa vigente quando la violazione disciplinare può configurare un'ipotesi di reato, il Dirigente Scolastico è tenuto alla presentazione di denuncia alle autorità competenti. Per comportamenti non previsti all'art.2 o non esplicitamente indicati si procede per analogia. 55 15. Gli effetti dei provvedimenti disciplinari sono limitati all’anno scolastico, In caso di trasferimento in corso d'anno dello studente ad altra scuola, la sanzione viene comunicata all'Istituto che lo accoglie. 16. Nel prospetto apposito si riportano i comportamenti che determinano mancanze disciplinari, le Sanzioni articolate progressivamente in relazione alta gravità e alla reiterazione dei fatti, le figure competenti e le conseguenza sul voto di comportamento. Art. 5 Procedimento sanzionatorio Il provvedimento disciplinare è irrogato in seguito ad una procedura che ha lo scopo di accertare i fatti e di garantire condizioni di equità. In caso di infrazioni lievi : Il docente procede con il richiamo verbale privato o in classe, o l’ammonizione scritta sul libretto personale o sul registro di 1. classe; il Dirigente Scolastico, sentito lo studente ed eventualmente il Docente, può ammonire verbalmente o per iscritto lo studente informando in merito i genitori o convocandoli presso l’Istituto. In questo caso non viene data comunicazione preventiva di avvio del procedimento e la contestazione è formulata contestualmente, anche oralmente, ed annotata sul registro di classe insieme alle eventuali giustificazioni dell’allievo. In caso di infrazione grave o reiterata che comporta la sospensione dalle lezioni o l'allontanamento da scuola : 2. Il procedimento sanzionatorio prende avvio con la segnalazione della mancanza commessa da parte del docente, anche se non della classe. La segnalazione deve essere fatta con annotazione nel registro di classe e/o con comunicazione al Dirigente scolastico; deve essere indicato il nominativo dello studente e riportata una descrizione sintetica e puntuale dell’accaduto. Il Dirigente scolastico da comunicazione di avvio del procedimento alla famiglia dello studente o allo studente stesso, se maggiorenne, indicando gli addebiti contestati, la data di audizione dello studente e i termini di conc-lusione del procedimento. Il Dirigente scolastico, nel termine di 15 giorni dalla segnalazione, convoca, il Consiglio di Classe, se questo è l’organismo competente (devono essere presenti anche i rappresentanti di genitori e studenti) o invita il presidente del Consiglio di Istituto a convocare tale organo. L'adunanza è valida se sono presenti la métà più uno degli aventi diritto al voto. Lo studente è Invitato alla riunione perché esponga le proprie ragioni. Lo studente ha facoltà di presentare memorie e scritti difensivi. Il Consiglio di Classe o il Consiglio di Istituto, udito lo studente ed eventuali testimoni o altre persone interessate e coinvolte, allontanato l’interessato provvede a discutere l‘accaduto e con scrutinio segreto irroga la sanzione a maggioranza dei votanti. Le schede bianche e nulle si computano nel numero dei votanti. Il verbale della riunione viene trasmesso al Dirigente scolastico per la formale emissione del provvedimento disciplinare. In caso di allontanamento dalla comunità scolastica fino al termine delle lezioni, a verbale devono essere precisate le motivazioni per cui non si sono ritenuti esperibili altri interventi che rendessero possibile il reinserimento nella comunità scolastica. Il provvedimento disciplinare deve riportare gli estremi della deliberazione, la motivazione, la sanzione comminata e gli eventuali provvedimenti accessori la decorrenza e la durata, i termini entro i quali adire eventuali provvedimenti accessori, la decorrenza e la durata, i termini entro i quali adire eventuali impugnazioni presso l'organo competente. Il provvedimento viene comunicato per iscritto all'interessato e alla famiglia se minorenne. Nel caso di sospensione dalle lezioni per più di un giorno il Dirigente scolastico,su proposta del Consiglio di classe, contestualmente al provvedimento : a) Stabilisce e comunica alla famiglia quali attività intraprendere per mantenere un rapporto costruttivo con lo studente in previsione del suo rientro nella scuola; b) Identifica il docente di contatto didattico. Art. 6 Impugnazioni Contro le sanzioni disciplinari è ammesso ricorso, da parte di chiunque vi abbia interesse, entro quindici giorni dalla comunicazione della loro irrogazione,all'Organo di Garanzia della scuola, disciplinato dal successivo art.7. La richiesta va presentata al Dirigente Scolastico che provvede alla sua convocazione. L'Organo di Garanzia decide nel termine di 10 giorni con provvedimento motivato, che è trasmesso al Dirigente Scolastico per la comunicazione all'interessato. Il Direttore dell'Ufficio Scolastico Regionale, o un dirigente di questi delegato, decide in via definitiva sui reclami proposti dagli studenti o da chiunque vi abbia interesse, contro le violazioni del presente regolamento previo parere di un Organo di Garanzia regionale. Art. 7 56 Organi di Garanzia d’Istituto 1. L’organo di garanzia interno all'Istituto, ai sensi dell'art. 5, comma 2, del DPR n. 249/98, è formato da: a) il Dirigente Scolastico, che lo presiede; b) n. 1 rappresentante del personale non docente eletto dall'assemblea del personale all'inizio dell'a.s. ; c) n. 1 genitore, eletto tra i rappresentanti dei genitori nei Consigli di Classe nominati in un'apposita assemblea; d) n. 1 studente, eletto dai rappresentanti degli studenti in Consiglio di Istituto tra i componenti il Consiglio stesso o tra i rappresentanti di classe; e) n. 1 docente eletto dal Consiglio di Istituto (tra i docenti coordinatori di classe) all'inizio dell’a.s. 2. Con le stesse modalità di cui al comma I vengono designati o eletti, uno per ogni componente, i Membri supplenti che sostituiranno i membri effettivi in caso di incompatibilità (es, qualora faccia parte dell'Organo di Garanzia lo stesso soggetto che abbia irrogato la sanzione) o di obbligo di astensione (es. qualora faccia parte dell'Organo di Garanzia lo studente sanzionato o un suo genitore) o di decadenza per perdita del requisito di eleggibilità. a) n. 1 Genitore b) n. 1 Studente c) n. 1 Docente d) n. 1 ATA 3. L'Organo di Garanzia rimane in carica per due anni scolastici. 4. L'Organo di Garanzia deve essere "perfetto" (presenza di tutti i membri) in prima convocazione. In seconda convocazione il numero necessario a rendere legale la seduta è pari alla metà più uno dei componenti. 5. L'Organo di garanzia, in forza del disposto di cui all'art. 5 dello Statuto delle Studentesse e degli Studenti, è chiamato ad esprimersi sui ricorsi degli allievi contro le sanzioni disciplinari. 6. Il ricorso deve essere presentato per iscritto al Dirigente Scolastico che presiede l'Organo di Garanzia, ed opportunamente motivato, entro 15 giorni dall'irrogazione della sanzione. Il Presidente dell'Organo di Garanzia, preso atto dell'istanza inoltrata, dovrà convocare mediante lettera i componenti dell'Organo entro e non oltre 15 giorni dalla presentazione del ricorso medesimo. Il Presidente, in preparazione dei lavori della seduta, deve accuratamente acquisire tutti gli elementi utili allo svolgimento dell'attività dell'Organo finalizzata alla puntuale considerazione dell’oggetto della convocazione. 7. Il ricorso è accolto dall'Organo di Garanzia quando abbia ottenuto il voto favorevole della metà più uno dei votanti. I membri che si astengono dal voto si computano nel numero dei votanti. In caso di parità di voti prevale opzione espressa dal Presidente. Nel verbale viene indicato esattamente il numero dei voti favorevoli e contrari al ricorso e quello degli astenuti. 8. L'Organo di Garanzia interno all'Istituto si pronuncia anche sui conflitti che sorgono all'interno dell’Istituto in merito all'applicazione del presente Regolamento. L'Organo di Garanzia è presieduto dal Dirigente Scolastico che lo convoca ogni qual volta venga inoltrato un ricorso riguardo un provvedimento disciplinare. L’avviso di convocazione va fatto ai membri dell’Organo, per iscritto, almeno 5 giorni prima della seduta. L’Organo di Garanzia raccoglie le relazioni dei vari organi e soggetti coinvolti nei procedimenti disciplinari inflitti (Giunta Esecutiva, Consiglio di Classe, studenti, genitori). Di tutte le riunioni dell’Organo di Garanzia è redatto processo verbale a cura di uno dei componenti liberamente scelto dal Presidente. Le decisioni sono prese all’unanimità o a maggioranza e sono comunicate per iscritto, entro 5 giorni dalla data della riunione, a chi ha avanzato ricorso o reclamo. L’Organo di Garanzia esprime un parere motivato sul procedimento disciplinare adottato, il quale viene trasmesso all’Ufficio Scolastico Regionale che decide in via definitiva sui reclami avanzati. 57