LICEO ARTISTICO STATALE
FABRIZIO DE ANDRE'
PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA
ANNO SCOLASTICO
2014 - 2015
Deliberato dal Collegio dei Docenti il 15/12/2014
Adottato dal Consiglio d'Istituto il 22/12/2014
1
Indice
Informazioni generali
pag. 3
Servizi amministrativi
pag. 4
Consigli di classe
pag. 8
Interventi per alunni diversamente abili
pag. 13
Contesto socio economico culturale
pag. 16
L’Offerta formativa
pag. 20
Quadri orari
pag. 21
La programmazione educativo - didattica
pag. 22
La valutazione
pag. 23
Sanzioni e provvedimenti disciplinari
pag. 28
Rapporti scuola famiglia
pag. 30
L’ampliamento dell’offerta formativa
pag. 31
Allegati:
All. 1 Piano didattico personalizzato
pag .34
All. 2 Piano annuale per l'integrazione
pag. 39
All. 3 Modello del certificato delle competenze di base
pag. 45
All. 4 Patto di corresponsabilità
pag. 46
All. 5 Calendario scolastico e piano delle attivita’
pag. 48
All. 6 Organi collegiali, comitati, assemblee
pag. 52
All. 7 Regolamento di disciplina alunni
pag. 54
2
INFORMAZIONI GENERALI
Sede
Tempio Pausania (OT) Via De Martis
Olbia (OT) Via Modena (Poltu Quadu)
Dirigente Scolastico
Vicario
Secondo collaboratore
Coordinatore sede carceraria Nuchis
Telefono Segreteria
Prof. ssa Demuro Maria Chiara
Prof. Cappai Mario (Tempio)
Prof.ssa Lutzu Emanuela Rachele (Olbia)
Prof. Uzzanu Giuseppe
Tempio:079-671353
apertura pubblico tutti i giorni: 10.00 -12.00
Olbia: 0789-641120
Tempio:079-634800
Olbia: 0789-641120
Fax
E-mail
SSSL0300007 @ istruzione.it
PEC
SITO WEB
CODICE MECCANOGRAFICO
Numero alunni - Totale:
SSSL0300007 @ PEC.istruzione.it
www.liceoartisticofabriziodeandre/joomla.it
SSSL0300007
444
Tempio:
108
Olbia:
236
Sede carceraria Nuchis:
100
Numero classi
N° 8
N° 12
N° 4
Classi
1^ A
2^ A
2^ B
3^ B
4^ A
4^ B
5^ A
5^ B
Classi
1^ A
TEMPIO
OLBIA
sede di Tempio
sede di Olbia
sede di Nuchis
Alunni
17
14
14
14
13
13
11
12
Alunni
23
3
1^ B
1^ C
2^ A
2^ B
3^ A
3^ B
3^ C
4^ A
4^ B
5^ A
5^ B - C
22
21
20
16
22
22
15
23
15
15
22
1^A
1^B
1^CAT
3^CAT
26
26
29
19
NUCHIS
UFFICIO DI PRESIDENZA
Dirigente scolastico Prof.ssa Demuro Maria Chiara
UFFICIO DI PRESIDENZA
Vicario: Cappai Mario (Tempio)
Vicario: Lutzu Manuela Rachele (Olbia)
Collabora con il DS per gestione
organizzativa e didattica.
SERVIZI AMMINISTRATIVI
DSGA
Muretti Tonina Lucia
Sezione personale
Personale docente e ATA
Assistente amministrativo : Multineddu Anna Rita
Alunni
Assistente amministrativo: Brandano Maria
Archivio e protocollo
Assistente amministrativo: Ara Franca
Area Contabile
Assistente Amministrativo: Ambrosino Marcella
Servizi tecnici
Assistenza tecnica (area grafica) AR15
Bertolino Maria Vittoria
Assistenza tecnica (area informatica) AR02
Corda Michela
Sezione Servizi Generali
Servizi di sorveglianza e pulizia di Tempio
Sini Margherita, Medas Maurizio, Latte Tina
Servizi di sorveglianza e pulizia di Olbia
Pruneddu Rosa, Rossi Raffaellina, Sanna Anastasia, Casula Gustavo, Saba
Maria Grazia.
4
ORGANI COLLEGIALI
Collegio
dei docenti
Tutti i docenti
Comitato
di valutazione
Comerci, Floris,
Lutzu, Piras.
Supplenti:
Scano, Denti.
Consiglio
di Classe
Docenti,
studenti e genitori
1. Potere deliberativo in materia di funzionamento didattico.
2. Formula proposte relativamente al punto 5 delle funzioni del Consiglio di
Istituto.
3. Delibera l'adozione dei Libri di testo e dei sussidi didattici.
4. Promuove e adotta iniziative di sperimentazione e di aggiornamento.
5. Elabora ed aggiorna il piano dell'Offerta Formativa.
6. Comitato di valutazione.
(stralcio dell'art. 7 D.L.vo 297\94 - Regol.to Autonomia art. 3 26.02.99 – CCNL)
Valutazione servizio docenti neoassunti
Formula al Collegio dei Docenti proposte in ordine all'azione
educativa e didattica e a iniziative di sperimentazione.
(stralcio dell'art.5 D.L.vo 297\94)
Con la sola presenza dei Docenti per la realizzazione del
coordinamento didattico, programmazione e valutazione
Denominazione
Composizione
Competente
Consiglio di
Istituto
Dirigente scolastico: Maria Chiara Demuro
Esprime i criteri generali per la stesura del POF
Adotta il Regolamento interno di Istituto, la Carta
dei Servizi e il POF.
2. Delibera l'acquisto e il rinnovo di attrezzature e
sussidi.
3. Adotta il Calendario scolastico alle esigenze
ambientali.
4. Stabilisce criteri di programmazione \ attuazione
delle attività para e extra scolastiche.
5. Stabilisce criteri generali relativi alla formazione
delle classi, all'assegnazione dei docenti,
all'adattamento dell'orario delle lezioni e delle
attività scolastiche, al coordinamento organizzativo
dei Consigli di Classe.
6. Stabilisce criteri per l'espletamento dei servizi
amministrativi.
7. Esprime parere sull'andamento generale,
didattico,
amministrativo dell'Istituto (stralcio dell'art. 10
D.L.vo 297\94)
Predispone il Programma annuale (D.L.vo
44/2001).
Prepara i lavori del Consiglio di Istituto.
Cura l'esecuzione delle delibere
del consiglio di Istituto.
Presidente: Maciocco Rossana
Segretario verbalizzante: Cappai Mario
Componente docenti:
Tamponi Marzio; Cappai Mario
Uzzanu Giuseppe; Bianco Anna;
Cossu Alessandra; Floris Delia
Componente ATA: Margherita Sini
Componente genitori:
Sechi Carla; Maciocco Rossana;
Sambiagio Maria Grazia
Componente Studenti:
Aiello Matteo, Olla Simona, Bulciolu Claudia
Giunta
Esecutiva
Dirigente Scolastico: Maria Chiara Demuro
DSGA: Muretti Tonina Lucia
Collaboratore: Sini Margherita
Docenti: Cappai Mario;
Genitore: Maciocco Rossana
Studente: Aiello Matteo
Funzioni Strumentali
Area 1
Marzio Tamponi
Revisione del POF per l’anno scolastico 2014 - 2015 .
Collaborazione con le F.S. e la vice Presidenza
Area 2
Pozzo Rossella
Comerci Nicola
Progetti rivolti agli studenti (coordinamento e azione di tutoraggio).
Gestione del piano di formazione e aggiornamento dei docenti.
Accoglienza e tutoraggio dei docenti neoassunti.
Attività di coordinamento DSA e BES
Area 3
Puggioni Sara
Mereu Lia
Gestione dell’orario, recuperi dei docenti, turni di vigilanza,etc.
5
Orientamento in entrata e in uscita.
Stesura di progetti per la partecipazione a concorsi ed altre iniziative
Coordinamento commissione visite guidate e viaggi
d’istruzione.
Area 4
Bianco Anna
Coordinamento dei rapporti con enti pubblici o Aziende anche per la realizzazione di stage
formativi. Coordinamento delle attività in rete.
Commissioni
Orientamento
Tutti i docenti delle discipline
di indirizzo coordinati dalla FS3
GLHI
D.S. Demuro Maria Chiara
Docenti:
Prof. Tamponi Marzio
(docente sostegno Tempio);
Prof. ssa Arini Venera
(docente sostegno Olbia);
Prof. Comerci Nicola
(docente curricolare Tempio);
Prof.ssa Mereu Lia
(docente curricolare Olbia);
Sig.ra Brandano Maria
(personale ATA);
Sig.ra Maciocco Rosanna
(rappresentante dei genitori di Tempio);
Sig.ra Mariotti Paola
(rappresentante genitori di Tempio);
Sig.ra Mornatta Anna
(rappresentante dei genitori di Olbia);
Sig.ra Delogu Claudia
(rappresentante dei genitori di Olbia);
Vannini Elena
(rappresentante studenti Tempio);
Zamiri Miriam
(rappresentante studenti Olbia)
GLI
D.S. Demuro Maria Chiara
Docenti:
Puggioni Sara
(referente BES);
Tamponi Marzio
(referente GLHI);
Venera Arini
(referente GLHI);
Mereu Lia
(funzione str. Docenti);
Comerci Nicola
(funzione str. Studenti);
Pozzo Rossella
(funzione str. Studenti)
Bianco Anna
(funzione str. Enti esterni)
Cossu Alessandra
(funzione str. Enti esterni)
Brandano Maria
(personale ATA);
Sig.ra Maciocco Rosanna
(rappresentante dei genitori di Tempio);
Sig.ra Mariotti Paola
(rappresentante genitori di Tempio);
Sig.ra Mornatta Anna
(rappresentante dei genitori di Olbia);
Sig.ra Delogu Claudia
(rappresentante dei genitori di Olbia);
Vannini Elena
Formula proposte relative all’orientamento in entrata e in uscita.
Organizza il calendario degli incontri con le scuole del territorio per
sensibilizzare la conoscenza della scuola.
Si coordina con le famiglie e concorda le strategie educative e
didattiche degli alunni diversamente abili
6
(rappresentante studenti Tempio);
Zamiri Miriam
(rappresentante studenti Olbia)
POF
Tamponi Marzio
Collabora con la FS1 per la compilazione del POF
Elettorale
Molinas Maria Laura (Docente)
Cubeddu Ugo (Docente)
Brandano Maria (ATA)
Elezione organi collegiali
Altri organismi e incarichi
Organo di garanzia
Tutor
Cappai Mario (Docente)
Ricorsi provvedimenti disciplinari
Sini Margherita (ATA)
Macioco Rossana (genitore)
Aiello Matteo (alunno)
Castiglia Daniele tutor di Puggioni Sara;
Tutoraggio anno di prova docenti neo assunti
Jacono Patrizia tutor di Sechi Maria Elisa;
Tutor in sede Ipia Calangianus, per
Daniela Campus;
Uzzanu Giuseppe tutor di Pala Maria Rosa tutor.
Dipartimento
Assi culturali
Docenti divisi secondo
gli assi culturali
Supporto tecnico
Sicurezza
Cappai Mario (Tempio)
Dalu Massimo (Olbia)
Carboni Maria Rosa (Tempio)
Lutzu Manuela Rachele (Olbia)
Progettazione didattica
e curricolare; analizza proposte di
adozione dei libri di testo;
formula proposte di area o di materia
Primo soccorso
Cappai Mario (antincendio Tempio)
Dalu Massimo (antincendio Olbia)
Sini Margherita (evacuazione Tempio)
(evacuazione Olbia)
Sini Margherita (Tempio)
Pruneddu Rosa (Olbia)
Antincendio ed Evacuazione
Emergenza assistenza alunni bisognosi coordinatori
Responsabile prevenzione e
protezione
RLS
Piras Sergio
Piras Sergio
Tamponi Marzio
Uzzanu Giuseppe
Vannini Elena
Zemiri Mariam
RSU
CPS (CONSULTA)
Tutela salute e sicurezza lavoratori
Rappresentanza sindacale dei lavoratori
Organismo istituzionale di rappresentanza
studentesca su base provinciale (DPR 567/96).
Composta da due studenti per istituto secondario
della provincia. I rappresentanti restano in carica per
due anni.
COORDINATORI CONSIGLI DI CLASSE
Olbia
Coordinatori
Classi
Tempio
Coordinatori Classi
Nuchis
Coordinatori Classi
LUNESU PIERINA
1^A
FLORIS DELIA
1^A
UZZANU GIUSEPPE 1^A
PIRAS MANUELA
1^ B
TAMPONI MARZIO
2^A
TOLU PAOLA
1^B
IACONO PATRIZIA
1^C
PUGGIONI SARA
2^B
PALA MARIA ROSA
1^CAT
7
MONTIS SARA
2^A
CASTIGLIA DANIELE 3^A
SPEZZIGU GIOVANNA 2° B
SCANO EVA
4^A
COSSU ALESSANDRA 3^A
BIANCO ANNA
4^B
MEREU LIA
3^B
COMERCI NICOLA
5^A
BULLA CESIRIA
3^C
PIRAS SERGIO
5^B
PIRODDA G. MARIA 3^CAT
MURA M. ELISABETTA4^A
MURRIGHILE KATIA
4^B
COSSU VALENTINA
5°A
POZZO ROSSELLA
5° B - C
CONSIGLI DI CLASSE SEDE DI TEMPIO P.
1^A
MASU
PUGGIONI
SECHI
SCANO
PIRAS
GIAMBELLUCA
CARBONI
TANDA
PIETRAFITTA
CAPPAI
PIETRAFITTA
FLORIS
CUBEDDU - FADDA
FLORIS
Italiano
Storia
Inglese
Matematica
Biologia
Storia dell’arte
Educazione fisica
Discipline plastiche
Discipline pittoriche
Discipline geometriche
Laboratorio
Religione
Sostegno
COORDINATORE/ SEGRETARIO
Italiano
Storia
Inglese
Matematica
Biologia
Storia dell’arte
Educazione fisica
Discipline plastiche
Discipline pittoriche
Discipline geometriche
Laboratorio
Religione
Sostegno
COORDINATORE SEGRETARIO
2^A
CASTIGLIA
CASTIGLIA
SECHI
SCANO
PIRAS
BIANCO
TRUDDAIU
UZZANU
PIETRAFITTA
CAPPAI
PIETRAFITTA
FLORIS
TAMPONI - MOLINAS
TAMPONI
3^B DESIGN
CASTIGLIA
COMERCI
Italiano
Storia
8
2^B
PUGGIONI
PUGGIONI
SECHI
VILLA
TOLU
BIANCO
TRUDDAIU
UZZANU
PIETRAFITTA
CAPPAI
UZZANU
FLORIS
PUGGIONI
Inglese
Matematica
Fisica
SECHI
SCANO
VILLA
Chimica
Filosofia
Storia dell’arte
Educazione fisica
Discipline progettuali
Discipline progettuali
Laboratorio
Religione
Sostegno
COORDINATORE SEGRETARIO
CARTA
COMERCI
BIANCO
CARBONI
CAPPAI
CAPPAI
UZZANU - CANU
FLORIS
CASTIGLIA
Italiano
Storia - Filosofia
Inglese
Matematica
Fisica
Chimica
Scienze
Filosofia
Storia dell’arte
Educazione fisica
DISC. DI INDIRIZZO
Laboratorio
Laboratorio
Religione
Sostegno
COORDINATORE SEGRETARIO
4^A GRAFICA
CASTIGLIA
COMERCI
CAMPUS
SCANO
SCANO
--------TOLU
COMERCI
BIANCO
TRUDDAIU
PIRAS
UZZANU
USAI
FLORIS
FIORI
SCANO
4^B DESIGN.
PUGGIONI
COMERCI
SECHI
SCANO
VILLA
CARTA
-------COMERCI
BIANCO
CARBONI
UZZANU
CAPPAI
CAPPAI
FLORIS
MOLINAS
BIANCO
Italiano
Storia
Inglese
Matematica
Fisica
Filosofia
Storia dell’arte
Educazione fisica
Progettazione
Laboratorio
Laboratorio A 022
Religione
Sostegno
COORDINATORE SEGRETARIO
5^A GRAFICA
CASTIGLIA
COMERCI
CAMPUS
SCANO
SCANO
COMERCI
BIANCO
CARBONI
PIRAS
USAI
USAI
FLORIS
CUBEDDU
COMERCI
5^B GRAFICA
PUGGIONI
COMERCI
SECHI
SCANO
VILLA
COMERCI
BIANCO
CARBONI
PIRAS
USAI
USAI
FLORIS
TAMPONI - FIORI
PIRAS
CONSIGLI DI CLASSE SEDE DI NUCHIS
Italiano
Storia
1^A
PALA
PALA
1^B
PALA
PALA
9
Inglese
Matematica
Biologia
Storia dell’arte
Educazione fisica
Discipline plastiche
Discipline pittoriche
Discipline geometriche
Laboratorio artistico
Religione
COORDINATORE/ SEGRETARIO
PIRODDA
TUVERI
TOLU
GIAMBELLUCA
COCCO
UZZANU
MONTI
MATTEI
SATTA
COSSU
UZZANU
Italiano
Storia
Inglese
Matematica
Biologia
Chimica
Costruzioni
Fisica
Tecniche Informatiche
Educazione fisica
Religione
Laboratorio topografia
Laboratorio chimica
Laboratorio fisica
Laboratorio costruzioni
Laboratorio tecnico informatico
COORDINATORE/ SEGRETARIO
1^CAT
PALA
PALA
PIRODDA
TUVERI
TOLU
DENURRA
FONNESU
GALZERANO
CHESSA
COCCO
COSSU
GIAMBELLUCA
USCIDDA
MUDADU
RICCIU
FURREDDU
PALA
Italiano
Storia
Inglese
Matematica
Biologia
Chimica
Costruzioni
Topografia
Geopedologia, Economia ed Estimo
Tecniche Informatiche
Educazione fisica
Laboratorio topografia
Laboratorio chimica
Laboratorio fisica
Laboratorio costruzioni
Laboratorio tecnico informatico
Religione
COORDINATORE/ SEGRETARIO
3^CAT
PALA
PALA
PIRODDA
TUVERI
TOLU
DENURRA
FONNESU
ASARA
SPISSU
CHESSA
COCCO
GIAMBELLUCA
USCIDDA
MUDADU
RICCIU
FURREDDU
COSSU
PIRODDA
10
PIRODDA
TUVERI
TOLU
GIAMBELLUCA
COCCO
UZZANU
MONTI
MATTEI
SATTA
COSSU
TOLU
CONSIGLI DI CLASSE SEDE DI OLBIA
Italiano
Storia
Inglese
Matematica
Biologia
Storia dell’arte
Educazione fisica
Discipline plastiche
Discipline pittoriche
Discipline geometriche
Laboratorio
Religione
Sostegno
Coordinatore
Segretario
Italiano
Storia
Inglese
Matematica
Biologia
Storia dell’arte
Educazione fisica
Discipline plastiche
Discipline pittoriche
Discipline geometriche
Laboratorio
Religione
Sostegno
Coordinatore
Segretario
Italiano
Storia
Inglese
Matematica
Fisica
Chimica
Filosofia
Storia dell’arte
Educazione fisica
DISC. DI INDIRIZZO
1^A
MONTIS
MONTIS
IACONO
ABBASCIA’
PIRAS M.
MURA
COSSU V
ROSSI
LUNESU
ABELTINO
NIEDDU
BARONE
SPAGNULO
PISANU
1^B
MELI
MELI
POZZO
ABBASCIA’
PIRAS M.
SPEZZIGU
CORBO
ROSSI
LUNESU
ABELTINO
NIEDDU
BARONE
GIAU
PISANU
LUNESU
PISANU
PIRAS
MELI
2^A
MONTIS
MONTIS
IACONO
ABBASCIA’
PIRAS M.
MURA
DALU (FONTANA)
MUSA
LUNESU
ABELTINO
GANGA
BARONE
2^B
MELI
MELI
POZZO
ABBASCIA’
PIRAS M.
SPEZZIGU
DALU (FONTANA)
MUSA
LUNESU
BULLA
GANGA
BARONE
SPAGNULO
SPEZZIGU
ABBASCIA’
MONTIS
ABELTINO
3^A (GRAFICA)
LUTZU
LASIO
IACONO
DENTI
DENTI
PIRAS M
LASIO
MURA
DALU
GANGA
Laboratorio
COSSU
Religione
Sostegno
SAREK
LOCCI
PISANU
1^C
MELI
MASSIMETTI
IACONO
TARANTO
PIRAS M.
MURA
CORBO
ROSSI
LUNESU
ABELTINO
NIEDDU
BARONE
SPAGNULO
PEDICINI
ARINI
IACONO
PEDICINI
3^B (ARTI FIG.)
MEREU
MEREU
POZZO
ABBASCIA’
ABBASCIA’
CARTA
LASIO
SPEZZIGU
DALU
MURRIGHILE
MUSA
MURRIGHILE
MUSA
BARONE
LOCCI
PEDICINI
11
3^C (ARCH)
MONTIS
LASIO
POZZO
DENTI
DENTI
PODDA
LASIO
SPEZZIGU
DALU
BULLA
MATTEI
BARONE
GIAU
COORDINATORE
SEGRETARIO
Italiano
Storia
Inglese
Matematica
Fisica
Chimica
Filosofia
Storia dell’arte
Educazione fisica
DISC. DI INDIRIZZO
Laboratorio
Religione
Sostegno
COORDINATORE
SEGRETARIO
ARINI
MEREU
LASIO
COSSU A.
LOCCI
4^A (GRAFICA)
LUTZU
LUTZU
IACONO
DENTI
DENTI
PIRAS M.
LASIO
MURA
DALU
GANGA
4^B (ARTI FIG.)
MEREU
EREU
POZZO
DENTI
ABBASCIA’
PODDA
LASIO
SPEZZIGU
DALU
MURRIGHILE
MUSA
MURRIGHILE
MUSA
SAREK
CARRU
MURRIGHILE
CARRU
COSSU
SAREK
SPAGNULO
MURA
DALU
Italiano
Storia
Inglese
Matematica
Fisica
Filosofia
Storia dell’arte
Educazione fisica
Disc. indirizzo
5^A
LUTZU
LUTZU
IACONO
DENTI
DENTI
LASIO
MURA
DALU
COSSU
Laboratorio
NIEDDU
Religione
Sostegno
COORDINATORE
SEGRETARIO
SAREK
CARRU
COSSU
DENTI
BULLA
GIAU
5^B
MEREU
MEREU
POZZO
TARANTO
TARANTO
LASIO
SPEZZIGU
DALU
MURRIGHILE
ROSSI
MURRIGHILE
ROSSI
SAREK
LOCCI - CARRU
POZZO
TARANTO
5^C
ABELTINO
BULLA
ARINI - GIAU
Locali e attrezzature
Sede di Olbia
•
1 Laboratorio di pittura
•
1 Laboratorio di incisione calco – xilografica e serigrafica
•
1 Laboratorio di stampa calco-xilografica e serigrafica
•
2 Laboratori di progettazione attraverso computer con l’uso di photoshop, illustrator, painter, director,
i-movie, page maker, in design, premiere . Laboratori di stampa digitale su plotter con risoluzione fotografica
di grande formato
•
1 Laboratorio di ceramica per la modellazione e forni per la cottura
Sede di Tempio
•
2 Laboratori di pittura
•
1 Laboratorio di incisione calco – xilografica e serigrafica
•
1 Laboratorio di stampa calco-xilografica e serigrafica
•
2 Laboratori di progettazione attraverso computer con l’uso di: photoshop, illustrator, painter, director, i-movie
page maker, in design, premiere (1 Aula Marte)
•
2 Laboratori di ceramica e forno per la cottura
12
•
1 Laboratorio di discipline geometriche
•
Palestra
Sede Nuchis
•
Palestra
•
Teatro
•
1Laboratorio hobbistico
•
1Laboratorio di informatica
•
1Laboaratorio di discipline plastiche
INTERVENTI PER GLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI
Il servizio di sostegno per gli alunni con disabilità in atto nel nostro Istituto fa riferimento alla normativa prevista dalla
legge e particolare attenzione ai seguenti aspetti:
 coinvolgimento di tutti i docenti della classe frequentata dall’alunno disabile per la definizione e realizzazione del
Piano Educativo Individualizzato (PEI);
 predisposizione di un progetto educativo-didattico rispondente ai reali bisogni dell’alunno;

verifica periodica dell’attività svolta e valutazione delle strategie impiegate a livello di classe e di scuola ed,
eventuale, elaborazione di progetti specifici.
L’osservazione e l’attenta valutazione da parte di ciascun insegnante delle conoscenze e delle abilità iniziali dell’alunno
disabile ha permesso di definire il PEI per ciascuno di loro. Dati significati sono stati desunti dalla Diagnosi Funzionale,
dal colloquio con gli insegnanti delle classi precedenti, i genitori, gli assistenti domiciliari e gli specialisti della ASL e
dei servizi di riabilitazione. Gli obiettivi di apprendimento individuati nel PEI sono riconducibili ai bisogni formativi e
alle motivazioni intrinseche. I docenti pongono particolare attenzione ai bisogni affettivo-relazionali, alle potenzialità
cognitive e alle specificità di ciascuno studente disabile.
La gestione del servizio di sostegno dell’Istituto è particolarmente complessa e persegue l’obiettivo dell’inclusione
attraverso un’offerta educativa integrata, che armonizza gli interventi dei docenti curricolari, dei docenti di sostegno e
degli educatori specializzati, attraverso l’attività specifica dei gruppi di lavoro (GLH d’Istituto e GLH Operativi) e delle
due Commissioni Handicap (una per la sede di Tempio ed una per la sede di Olbia).
Il GLH di Istituto è stato rinnovato in data 13/10/2014 (prot. n. 4524/C14). Vedi GLHI
Tale gruppo di lavoro presiede alla programmazione generale dell’integrazione scolastica nella scuola ed ha il compito
di collaborare alle iniziative educative e di integrazione previste dal piano educativo individualizzato dei singoli alunni
attraverso l’attuazione di precoci interventi atti a prevenire il disadattamento e l’emarginazione e finalizzati alla piena
realizzazione del diritto allo studio degli alunni con disabilità.
In riferimento alle attribuzioni specifiche il GLH interviene per:







gestire e coordinare l’attività relativa agli alunni disabili al fine di ottimizzare le relative procedure e
l’organizzazione scolastica, assicurando anche una linea comune tra le due sedi;
analizzare la situazione complessiva nell’ambito dei due plessi Tempio e Olbia (numero di alunni in situazione
di handicap, tipologia degli handicap, classi coinvolte);
individuare i criteri per l’assegnazione degli alunni alle classi e dei docenti di sostegno alle classi, per la
distribuzione delle ore delle relative aree e per l’utilizzo delle compresenze tra i docenti;
definire le modalità di accoglienza degli alunni con disabilità in fase di passaggio;
seguire l’attività dei Consigli di Classe, verificando che siano attuate le procedure corrette e che sia sempre
perseguito il massimo vantaggio per lo sviluppo formativo degli alunni nel rispetto della normativa;
proporre l’acquisto di attrezzature, strumenti, sussidi, ausili tecnologici e materiali didattici destinati agli
alunni con disabilità o ai docenti che se ne occupano;
analizzare casi critici e proposte di intervento per risolvere problematiche emerse nelle attività di integrazione.
Il GLH d’Istituto si avvale del supporto delle due Commissioni H e opera all’interno del Gruppo di lavoro per
l’Inclusione (GLI), costituito in data 13/10/2014, per ottemperare agli adempimenti previsti nella C.M. n° 8 prot. 561
del 06/03/13 “Strumenti d’intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per
l’inclusione scolastica – Indicazioni operative”.
Il GLI svolge le seguenti funzioni:

Rilevazione dei BES (bisogni educativi speciali) presenti nella scuola;

raccolta e documentazione degli interventi didattico-educativi posti in essere anche in funzione di azioni di
13
apprendimento organizzativo in rete tra scuole e/o in rapporto con azioni strategiche dell'Amministrazione;

Confronto sui casi, consulenza e supporto ai colleghi sulle strategie/metodologie di gestione delle classi;

rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di inclusività della scuola;

raccolta e coordinamento delle proposte formulate dai singoli consigli GLH Operativi sulla base delle esigenze
tradotte in sede di definizione del PEI;

elaborazione di una proposta di Piano annuale per l'inclusività riferito a tutti gli alunni BES, da redigere al
termine di ogni anno scolastico (entro il mese di giugno).
In ciascuna sede opera una Commissione H, composta da tutti i docenti di sostegno in servizio in quella stessa sede; i
referenti delle due commissioni, Prof. Tamponi M. per la sede di Tempio e Prof.ssa Arini Venera per quella di Olbia,
svolgono la funzione di coordinamento, coadiuvati dal Dirigente Scolastico e dal docente Collaboratore per la sede di
Olbia. La commissione H è, comunque, aperta agli educatori che prestano assistenza specialistica nella sede ed,
eventualmente, ai genitori degli alunni disabili.
La commissione H si occupa degli aspetti che più strettamente riguardano le attività didattiche dei Consigli di Classe in
cui sono presenti alunni con disabilità, ed in particolare:
-
analisi e revisione del materiale strutturato utile ai docenti per migliorare gli aspetti della programmazione;
sostegno, informazione e consulenza per i docenti riguardo le problematiche relative all’integrazione
scolastica degli alunni con disabilità;
individuazione di strategie didattiche rispondenti ai bisogni delle specifiche disabilità;
collaborazione con gli specialisti dell’ASL che seguono periodicamente i ragazzi disabili;
analisi dell’andamento didattico-disciplinare degli alunni disabili;
segnalazione di casi critici e di esigenze di intervento rese necessarie da difficoltà emerse nelle attività di
integrazione;
sostegno alle famiglie;
analisi degli elementi utili alla definizione della proposta per l’organico dei docenti di sostegno.
Inoltre, in riferimento ai criteri dettati dal GLHI (quali continuità didattica, situazione di gravità degli alunni,
programmazione curriculare o differenziata ecc.) e in relazione alle risorse di personale, la commissione H attribuisce le
ore di sostegno alle classi e le ore di assistenza specialistica ai singoli alunni e suggerisce le compresenze in relazione
agli ambiti disciplinari.
Il GLH Operativo, composto dal Consiglio di Classe (insegnanti curricolari e di sostegno), dal genitore dell’alunno
disabile inserito nella classe, dall’educatore e dall’operatore sociale o dalle figure specialistiche, ha il compito di
predisporre il PEI di verificarne l'attuazione e l'efficacia nell'intervento scolastico.
Gli operatori della ASL (o dell’ente privato referente) che seguono il percorso riabilitativo dell’alunno con disabilità e
redigono la Diagnosi Funzionale non hanno partecipato agli incontri nei quali è stato definito ciascun piano di lavoro
per l’anno scolastico in corso.
Per l’a. s. 2014/2015 l’organico dei docenti di sostegno risulta essere:
sede di Tempio
n. 1 cattedra
n. 1 cattedra + 9 ore
n. 2 cattedre
sede di Olbia
n. 1 cattedra
n. 2 cattedra
n. 3 cattedre
n. 1 cattedra
diAD01 - area Scientifica
di AD02 - Area Umanistica
di AD03 - Area Tecnica
di AD01 - Area Scientifica
di AD02 - Area Umanistica
di AD03 - Area Tecnica
di AD04 - Area Psicomotoria
Sono stati adottati i seguenti criteri:
 per la distribuzione delle risorse tra le classi - A partire dalla dotazione di sostegno assegnata alla scuola, le risorse
sono state attribuite a ciascuna classe sulla base di un’attenta analisi effettuata secondo un approccio sistemico: si è
tenuto conto non solo della disabilità dell’alunno ma anche della sua personalità, della classe di appartenenza, delle
complessità disciplinari, delle effettive possibilità di interventi mirati, del ruolo delle famiglie e adottando, laddove
possibile, un criterio di continuità con l’insegnante di sostegno.
 per la distribuzione delle ore di compresenza all’interno delle classi - In ciascuna classe la scelta della distribuzione
14
delle ore di compresenza tra le varie discipline è stata effettuata per venire incontro alle esigenze degli allievi emerse
da una serie di osservazioni effettuate durante la prima parte dell'anno scolastico. In quello stesso periodo i docenti di
sostegno hanno effettuato la rotazione delle compresenze su tutte le discipline.
Per far fronte ad esigenze particolari che potrebbero emergere nel corso dell’anno, viene fatta salva l’opportunità di
adottare un criterio di flessibilità dell’orario sia riguardo alla distribuzione delle ore tra le classi, sia riguardo alla
distribuzione delle ore di compresenza tra le varie discipline all’interno di ciascuna classe.
Rapporti con le famiglie
Al fine di ottimizzare il processo di integrazione degli alunni disabili, gli insegnanti di sostegno hanno incontri periodici
(all’occorrenza anche con frequenza settimanale) con i genitori degli alunni disabili che si mostrano disponibili a
collaborare per la realizzazione di un adeguato intervento sinergico scuola-famiglia, non tralasciando tuttavia di
contattare, per una maggiore sensibilizzazione, anche i genitori meno disponibili.
Dall’anno scolastico 2010/2011, l’Amministrazione della Provincia Olbia-Tempio garantisce il servizio di assistenza
specialistica, mediante il trasferimento delle risorse economiche alla scuola. Anche per il corrente anno scolastico si è
proceduto all’affidamento a cooperativa, tramite gara con procedura semplificata. Operano n. 6 educatori specializzati
nella sede di Tempio e n. 6 educatori specializzati nella sede di Olbia.
Nel nostro Liceo tutti (insegnanti, educatori, personale ATA, Dirigente Scolastico e alunni) collaborano affinché il
ragazzo disabile sia integrato/incluso nel contesto scuola e lavori in un clima tranquillo nel quale si senta perfettamente
a suo agio e possa sviluppare le sue potenzialità.
Fra le attività organizzate dalla scuola, i corsi di recupero rappresentano anche per gli alunni diversamente abili una
opportunità per raggiungere gli obiettivi della socializzazione, del recupero o del rinforzo delle competenze proprie
delle diverse discipline. Inoltre i progetti all’interno e all’esterno della scuola, le attività ricreative, sportive, le visite
guidate, i viaggi di istruzione rappresentano momenti di rilievo a cui gli alunni partecipano attivamente.
SEDE DI TEMPIO
Insegnanti di sostegno: Cubeddu Ugo, Molinas Maria Laura, Tamponi Marzio, Fiori Alessandra, Luciana.
Assistenza specialistica: Ducceschi Sonia, Franco Valentina, Manconi Caterina, Scano Barbara, Spano Daniela,
Pasella Silvia.
SEDE DI OLBIA
Insegnanti di sostegno: Arini Venera, Pedicini Mario, Giau Veronica, Spagnulo Monica, Carru Irene, Locci Agostina,
Pisanu Pietro Angelo.
Assistenza specialistica: Rossino Domenico, Rossino Maria, Verde Lorna, Cantara Anna Rosa, Puggioni Rossella,
Vitiello Santa.
INTERVENTI PER ALUNNI CON DSA
La Dislessia è un Disturbo Specifico dell'Apprendimento (DSA). Con questo termine ci si riferisce ai soli disturbi delle
abilità scolastiche ed in particolare a: DISLESSIA, DISORTOGRAFIA, DISGRAFIA E DISCALCULIA.
La principale caratteristica di questa categoria è le sue specificità, ovvero il disturbo interessa uno specifico dominio di
abilità (lettura, scrittura, calcolo) lasciando intatto il funzionamento intellettivo generale. Ciò significa che per avere una
diagnosi di dislessia, il bambino NON deve presentare: deficit di intelligenza, problemi ambientali o psicologici, deficit
sensoriali o neurologici. Tale disturbo è determinato da un'alterazione neurobiologica che caratterizza i DSA
(disfunzione nel funzionamento di alcuni gruppi di cellule deputate al riconoscimento delle lettere-parole e il loro
significato). La dislessia è una difficoltà che riguarda la capacità di leggere e scrivere in modo corretto e fluente.
La dislessia non è causata da un deficit di intelligenza né da problemi ambientali o psicologici o da deficit sensoriali o
neurologici. Il ragazzo dislessico può leggere e scrivere, ma riesce a farlo solo impegnando al massimo le sue capacita
e le sue energie, poiché non può farlo in maniera automatica e perciò si stanca rapidamente, commette errori, rimane
indietro, non impara. La dislessia si presenta in quasi costante associazione ad altri disturbi; questo fatto determina la
marcata eterogeneità dei profili e l'espressività con cui i DSA si manifestano, e che comporta significative ricadute sulle
indagini diagnostiche. La difficoltà di lettura può essere più o meno grave e spesso si accompagna a problemi nella
scrittura: disortografia (cioè una difficoltà di tipo ortografico, nel 60% dei casi) e disgrafia (difficoltà nel movimento
fino-motorio della scrittura, cioè una cattiva resa formale, nel 43% dei casi), nel calcolo (44% dei casi) e, talvolta, anche
in altre attività mentali.
Gli interventi per gli alunni con DSA prevedono l’adozione di misure compensative per l’apprendimento.
Misure compensative
Misure dispensative
tabella delle misure, tabelle delle formule, - calcolatrice, - lettura a voce alta, scrittura veloce sotto dettatura, lettura
registratore, - cartine geografiche e storiche, tabelle della
di consegne, uso del vocabolario, studio mnemonico delle
15
memoria di ogni tipo - computers con programmi di
videoscrittura con correttore ortografico e sintesi vocale,
a causa delle difficoltà rappresentate dalla differenza tra
scrittura e pronuncia; - commisurati al singolo caso cassette registrate (dagli insegnanti, dagli alunni, e/o
allegate ai testi), - dizionari di lingua straniera
computerizzati, tabelle, traduttori - richiesta alle case
editrici di produrre testi anche ridotti e contenenti cd-rom
tabelline; - dispensa dallo studio delle lingue straniere in
forma scritta, tempi più lunghi per prove scritte e per lo
studio, mediante una adeguata organizzazione degli spazi
ed un flessibile raccordo tra gli insegnanti; organizzazione di Interrogazioni programmate; assegnazione di compiti a casa in misura ridotta; possibilità d'uso di testi ridotti non per contenuto, ma per
quantità di pagine .
La sede di Olbia partecipa insieme ad altre scuole cittadine al Progetto “Scuola Attiva” condotto dalla
dott.ssa Cesetti. Il corso prevede la conoscenza clinica e didattica delle D ifficoltà Specifiche
dell’Apprendimento.
Entro il 30 Novembre il c.d.c. presenta il piano didattico personalizzato.
Nota : piano didattico personalizzato (vedi allegato 1)
Normativa Nazionale di riferimento.
Legge 170/2010 – Presentati il decreto attuativo e le linee guida
Nota sullo svolgimento delle prove del SNV 2010-2011 per gli allievi con bisogni educativi speciali
Nuove norme per l'esame di Stato per l'anno scolastico 2009/2010 nella scuola secondaria di 2°grado.
NOTA MIUR n. 5744 del 28.05.2009 Esami di Stato per gli studenti affetti da disturbi specifici di apprendimento DSA.
CONTESTO SOCIO ECONOMICO CULTURALE
Le sedi del Liceo Artistico sono ubicate nei centri di Olbia e Tempio, co-capoluoghi della Provincia di Olbia-Tempio.
Questa raggruppa complessivamente 26 comuni con una popolazione di 156.604 abitanti (il 9,36% della popolazione
sarda) e si estende per 3.397 km² (il 14,1% del territorio sardo).
l territorio provinciale comprende la regione storica della Gallura inclusa la costa nord-orientale della Sardegna (tra cui
la Costa Smeralda), l'Arcipelago della Maddalena. Sono inoltre comprese nella Provincia la parte settentrionale della
regione storica del Monteacuto, una piccola parte delle Baronie e il versante orientale del Lago del Coghinas. Del
territorio provinciale fanno parte 9 Sistemi Locali del Lavoro, secondo la classificazione operata dall'ISTATsulla base
del Censimento dell'anno 2001:
1.
Olbia (63.000 ab., include Olbia, Golfo Aranci, Loiri-Porto San Paolo, Padru, Telti, Monti, Su Canale,
Berchidda, Oschiri);
2.
Tempio Pausania (21.500 ab., include Tempio Pausania, Aggius e Bortigiadas, nonché - nella Provincia di
Sassari - Perfugas, Erula, Martis e Laerru);
3.
Calangianus (7.300 ab., include Calangianus e Luras);
4.
La Maddalena (14.800 ab., include La Maddalena e Palau);
5.
Santa Teresa Gallura (5.400 ab., include Santa Teresa Gallura e Aglientu);
6.
Arzachena (16.000 ab., include Arzachena, Luogosanto e Sant'Antonio di Gallura);
7.
Valledoria (10.800 ab., include Trinità d'Agultu e Vignola e Badesi, nonché - nella Provincia di Sassari Valledoria,Viddalba e Santa Maria Coghinas);
8.
San Teodoro (9.800 ab., include San Teodoro e Budoni, nonché - nella Provincia di Nuoro - Torpè);
9.
Buddusò (6.400 ab., include Buddusò e Alà dei Sardi, nonché - nella Provincia di Nuoro - Osidda).
10.
Nel territorio della provincia sono state inoltre delimitate una Unione di Comuni e una Comunità Montana:
11.
Unione dei Comuni "Alta Gallura" (costituita dai comuni di Tempio Pausania, Aggius, Aglientu, Badesi,
Bortigiadas, Calangianus, Luras, Luogosanto, Santa Teresa Gallura e Trinità d'Agultu e Vignola)
12.
Comunità Montana del "Monte Acuto" (costituita dai comuni di Alà dei Sardi, Berchidda, Buddusò, Monti,
Oschiri e Padru). Parte del territorio del Comune di Monti ricade in Gallura (Su Canale).
Particolarità di questa provincia è la diffusione dell’uso del gallurese, dialetto essenzialmente corso che si avvicina al
dialetto oltramontano parlato nella parte meridionale della Corsica (Sartene e Alta Rocca).
Il gallurese è parlato a Tempio Pausania e in generale in quasi tutta la Gallura da Badesi a San Teodoro, fatta eccezione
per Olbia, Luras, parte dell'agro di Golfo Aranci, Budoni, mentre a Su Canale viene parlato sia il Gallurese che il Sardo
(quest'ultimo in minima parte). In queste ultime località e nel resto della provincia ovvero Berchidda, Monti, Padru,
Alà dei Sardi,Buddusò e Oschiri) si parla la lingua sarda nella sua variante logudorese settentrionale.
Da una parte quindi Tempio Pausania, capoluogo geografico e culturale della Gallura, a 560 metri sul livello del mare
che sorge a nord-ovest della catena del Limbara, vi risiedono 13.800 abitanti.
Il territorio di Tempio Pausania racconta una storia antichissima che trae le sue origini sin dall’età neolitica come
16
testimoniano i circoli megalitici, i dolmen, i nuraghi ancora oggi ben conservati e visitabili in tutta l’area circostante.
Grazie ad un territorio ricco di risorse e strategicamente votato al controllo del territorio circostante, Tempio Pausania
assume sin dalla sua nascita il ruolo di città-giuda e di punto di riferimento principale per tutti i piccoli centri
dell’entroterra gallurese.
Nel 1300 la città di Tempio è indicata con il nome di Villa Templi in qualità di centro rurale del Giudicato di Gallura,
ricoprendo il ruolo di sede del curatore del distretto territoriale di Gemini.
Nel 1506 grazie all’accorpamento delle diocesi di Civita e Ampurias, Tempio diviene sede vescovile, sommando alla
sua rilevanza politica anche un ruolo in ambito religioso di primissimo piano. La leadership di Tempio continua nel
XVII secolo con l’Istituzione delle Scuole Superiori dei Padri Scolopi. Nel 1837 il re Carlo Alberto di Savoia concede a
Tempio, capoluogo di una vastissima provincia e sede di Prefettura, gli onori di Municipio e la dignità amministrativa di
città.
Agli inizi del Novecento si registra un forte aumento della popolazione dovuto all’abbandono progressivo degli stazzi
verso la città con una crescita edilizia senza precedenti.
Al giorno d’oggi le principali attività produttive riguardano l’estrazione e la lavorazione del granito, la raccolta e la
lavorazione del sughero, la lavorazione del legno e la viticoltura.
Le principali entità industriali e commerciali sono insediate nella zona industriale. È’ rinomata l’attività della Cantina
Sociale Gallura.
Per quanto concerne l’aspetto religioso, continua ad essere sede di Diocesi, ha un Episcopio ed un Seminario. I fedeli si
distribuiscono in tre Parrocchie. Diverse sono le chiese in uso, alcune di valore storico; una più recente è annessa
all’Istituto di Padre Vico, che ospita religiose, ammalati ed anziani.
Porta avanti il suo ruolo di centro culturale attraverso la presenza di: Asili nido pubblico e privati;Scuole dell’infanzia
statali e religiose; Scuole Primaria e Secondaria; Licei, Istituti Tecnici ed Industriali. È dotata di una ricca biblioteca, di
un cinema e del Teatro del Carmine. Nel palazzo Villamarina è allestito il Centro dei Beni Culturali e Arte Religiosa.
Numerose sono le Associazioni ed i cori.
Tra gli eventi tradizionali si segnala il carnevale, che richiama ogni anno in città migliaia di spettatori.
Fra gli impianti sportivi sono in uso: lo stadio Manconi, il campo B. Demuro, campi da tennis, palazzetto, piscina e
palestre private.
Sono presenti: Ospedale, Serd, Consultorio, Tribunale, Stazione Sperimentale del Sughero, Carcere, Uffici Laore,
Argea, Uffici Regionali di Controllo e del Demanio, Agenzia delle Entrate e Catasto. Comando dei Carabinieri,
Questura.
Olbia. Territorio abitato presumibilmente a partire dal 4000 - 3500 a.C. (Neolitico Medio), come testimonia una
statuetta femminile che rappresenta la Dea della vita, rinvenuta in località S.Mariedda.
Nel territorio olbiese si contano circa 50 siti risalenti all’epoca nuragica, ciò è dovuto all'abbondanza di terreni
coltivabili e a buoni pascoli, che hanno dato la possibilità all'uomo di insidiarsi in questa zona.
Nella seconda meta del IV sec. a.C. fu fondata la vera e propria città di Olbia dai Cartaginesi, che avevano occupato
tutta la Sardegna già da tempo. L'intera città ebbe un orientamento secondo i punti cardinali, con un impianto
ortogonale, venne anche costruita una possente cinta muraria, dotata di torri, i resti sono tuttora visibili tra via Torino e
via Acquedotto.
Il Golfo di Olbia, riparato e difendibile, fu quindi il luogo ideale dove edificare una città, visto anche l'entroterra fertile
e ricco di corsi d'acqua, adatto alla coltivazione del grano.
L'intera economia della città girava intorno al porto che accoglieva merci provenienti da tutto il Mediterraneo, Africa,
Grecia e Italia; da qui partivano anche i prodotti agricoli e pastorali dell'entroterra.
Gli studiosi ipotizzano che Olbia in questo periodo contasse già tra i 5.000 e i 10.000 abitanti.
Importanti sono i ritrovamenti di questa epoca rinvenuti in città e sono ora visibili nel Museo Archeologico Nazionale
di Olbia.
Anche in epoca romana il porto rivestiva un ruolo importante, grazie alla sua posizione strategica, era infatti il porto
più vicino della Sardegna alla capitale, Roma.
In epoca medievale la prima notizia della presenza del giudicato di Gallura si trova in una lettera di papa Gregorio VII
del 1073, dove è citato un Costantino, Giudice di Gallura, in questo periodo Olbia viene chiamata Civita. In seguito ,
in un momento di ritrovata floridezza venne eretta la Basilica di San Simplicio, (fine XI - inizio XII). Il giudicato di
Gallura e quindi anche Olbia, perde progressivamente autonomia divenendo sempre più incorporato tra i possedimenti
di Pisa, la quale aumentò le fortificazioni della città, come il Castello di Pedres, in queste fasi la città cambiò ancora
nome passando a Terranova; successivamente passò in mano degli Aragonesi, che lasciarono la città al suo destino
che iniziò a declinare, visto l'interesse da parte dei catalani solo alla parte occidentale della Sardegna.
Continua il periodo buio della città che deve lottare contro un porto che sta diventando inagibile e contro le continue
invasioni piratesche. La malaria e il diffondersi di malattie devastarono ancora di più la popolazione, a questo si
aggiunse la carestia che colpì l'intera Sardegna nel Seicento.
La sorte della città è sempre ruotata intorno al porto, ed è grazie a questo che la città riparte, il commercio continua,
17
infatti e pur sempre il porto di Terranova la via per commerciare tutti i prodotti della Gallura, e non solo, con l'Italia;
nel '700 questo continuo e costante commercio migliora grazie al passaggio della Sardegna ai Savoia, che fanno
rientrare Terranova nei traffici tra Genova, Corsica e la Francia del sud. Più tardi con l'unificazione dell'Italia la città
continuò il suo sviluppo e vennero costruite alcune importanti infrastrutture.
Numerosi sono gli interventi nei primi due decenni del '900 per eliminare le paludi e per costruire dei canali per
convogliare il flusso delle acque. Venne costruito un nuovo molo, più accessibile alle navi e il vecchio molo venne
sistemato e adeguato alle nuove esigenze.
Nel 1939, sotto il fascismo, venne ripristinato l'antico nome di Olbia; superate le due guerre mondiali con difficoltà, la
città e stata bombardata più volte. Gli anni '60 sono caratterizzati dall'esplosione demografica dovuta all'aumento del
turismo e dell'edilizia, nasce infatti proprio in questi anni La Costa Smeralda.
Attualmente la città di Olbia è il polo economico del nord Sardegna e si appresta a diventare una città tutta da vivere,
parchi, musei, università, riqualificazione del centro storico e tanti altri progetti;
Olbia con il suo porto e aeroporto costituisce il più importante scalo passeggeri della Sardegna, e uno dei più
importanti d'Italia. Il repentino aumento della popolazione, registrato negli ultimi dieci anni, dovuto alla massiccia
immigrazione sia da altre zone della Sardegna e dell’Italia, che da paesi extra-comunitari, ha configurato una realtà
variegata e complessa.
Da alcuni anni è in funzione un nuovo ed efficiente Ospedale. Una moderna struttura privata è in via di realizzazione.
L’offerta formativa è presente attraverso quattro Autonomie Scolastiche di I grado, Licei, Istituti Tecnici , Professionale
e Agrario.
Accanto ad ambiti produttivi oramai consolidati, come, ad esempio, quello turistico, si registra la necessità di
ampliare e arricchire professionalità relative a nuovi settori .
La situazione che emerge dall’analisi dell’attuale mercato del lavoro, evidenzia il bisogno di ricercare ed affermare
nuove professionalità, da innestare soprattutto nelle attività caratterizzate da maggiore crescita e innovazione, che
serviranno per qualificare e riqualificare molti settori dell’economia regionale e locale nel processo di modernizzazione
e sviluppo che la caratterizzerà nei prossimi anni. Le nuove professioni saranno caratterizzate da conoscenze evolute e
tecnologicamente orientate, dalla capacità di lavorare in team e per progetti, dalla flessibilità, disponibilità al
cambiamento e all’apprendimento continuo. Sarà sempre meno richiesta una professionalità basata sul lavoro fisico e
ripetitivo, privilegiando apporti intellettuali, fondati sulla creatività e sulla progettualità, che saranno connessi,
soprattutto, alle problematiche riguardanti le tecnologie dell’informazione e della comunicazione.
Breve storia del liceo artistico
Il Liceo Statale Artistico di Tempio Pausania nasce nell'anno scolastico 1990/91. Ubicato nella zona alta della città in
località Rinaggiu, è ospitato nei locali dell'ex Preventorio Antitubercolare, in parte ristrutturati, in parte in via di
ristrutturazione. L'edificio è dotato di differenti spazi, alcuni dei quali adibiti ad aule, altri, i più ampi, ai diversi
laboratori di pittura, scultura, disegno industriale, grafica, tutti dotati di moderne attrezzature informatiche.
La palestra, dotata di buone attrezzature, pur necessitando di ulteriori interventi soprattutto per quel che concerne la
pavimentazione, consente un lavoro regolare ed adeguato.
Scuola nuova in un territorio ancorato all'identificazione della cultura con quella classica, scuola nuova per un vasto
bacino d'utenza che da sempre soffre per l'inadeguatezza dei trasporti e dei collegamenti. Sono state queste le difficoltà
che l'hanno spinta ad impegnarsi in maniera qualificata per fornire al territorio un servizio tale da consentire nuove
figure professionali capaci non solo di attingere la multiforme ricchezza della tradizione gallurese e della natura
incontaminata, ma soprattutto di inserirsi in questo contesto culturale - ambientale in modo operativo, creativo e
professionale. A tale scopo la scuola, che inizialmente ha attivato i corsi di Architettura e Accademia, li ha integrati con
i corsi di Disegno Industriale, Grafica, Liceo Musicale.
Dall’anno 2000-2001 è stata aperta la sezione staccata di Olbia a Poltu Quadu, nella quale è stato attivato il corso di
grafica. Si tratta di una scuola in forte espansione che richiama l’interesse di allievi provenienti da gran parte della
Gallura ed anche da territori circonvicini (Budoni, San Teodoro, La Maddalena ecc..)
Il nuovo istituto nasce per colmare un vuoto nell’ambito dell’offerta formativa di questa particolare zona della Gallura.
Il territorio di Olbia, infatti, si mostra, più di ogni altro in Sardegna, in rapida espansione, tanto da richiedere un
costante adeguamento del panorama formativo ad esigenze professionali, economiche e sociali in continua evoluzione.
La vocazione turistica e commerciale del territorio richiede lo sviluppo di nuove professionalità, legate all’ambito della
pubblicità e della grafica, esigenza che, negli anni passati, non veniva soddisfatta dalla seppure ampia offerta formativa
degli Istituti già presenti nel Comune di Olbia.
La tipologia dei corsi attivati e la loro peculiare specificità rende l’Istituto l’unica risorsa formativa, nel Comune di
Olbia, in grado di fornire specifiche competenze nell’ambito della grafica pubblicitaria. L’offerta si è ulteriormente
allargata con la Riforma Gelmini, solo per le classi prime, grazie a tre indirizzi formativi (Arti figurative, Architettura e
ambiente e Grafica) che amplieranno in modo significativo l’offerta già esistente.
A seguito della riforma, nel corrente a.s. è attivo il biennio comune ed il triennio sperimentale di arti grafiche.
Dall’anno scolastico 2009/2010 l’Istituto (sede Tempio e Olbia) è intitolato al grande cantautore genovese Fabrizio De
18
Andrè, che ha dedicato alla Gallura una parte fondamentale della sua produzione poetica. L’avvenimento è stato
coronato dalla presenza di Dori Ghezzi, moglie di De Andrè ,che ha accolto con emozione la nostra richiesta. Le due
sedi hanno partecipato all’avvenimento con attività grafiche e pittoriche di significativa importanza.
Perché iscriversi al Liceo Artistico?
La cultura visiva e l’educazione all’arte, sia come processo di conoscenza, che come esperienza creativa,
accompagnano da sempre la storia della società italiana. Costituisco certamente il nostro passato, perché il patrimonio
artistico del nostro paese contribuisce a delineare i tratti di una identità culturale ricca e poliforma. Ma rappresentano
anche il nostro presente e il nostro futuro, perché è diritto e dovere di ogni cittadino imparare a capire il linguaggio
dell’arte come fonte di conoscenza della propria storia ed esperienza imprescindibile per la formazione del singolo
individuo. Se guardiamo alla scuola come istituzione volta alla formazione non solo di professionisti ma anche e
soprattutto di individui maturi ed autonomi, ci rendiamo conto che l’educazione al linguaggio visivo ha in questo un
ruolo fondamentale. La nostra società è contrassegnata da un iconismo diffuso, dal ricorso sempre più frequente
all’immagine come veicolo rapido e sintetico di conoscenza, adatto a generazioni sempre più orientate verso forme di
intelligenza simultanea, come capacità di trattare simultaneamente una grande massa di informazioni, senza tuttavia
essere in grado di decodificarne pienamente i codici, procedendo in un lavoro di analisi. Impostato sull’esperienza
stessa del fare arte ma anche sulla formazione delle categorie storiche e concettuali per comprendere i codici della
comunicazione visiva, il liceo artistico si impegna quindi nel fornire strumenti adeguati per utilizzare consapevolmente
e criticamente l’immagine, passo necessario per vivere e comprendere la realtà contemporanea.
Il rapporto con il mondo del lavoro
Anche dal punto di vista dello sbocco professionale, occorre ricordare che l’economia del nostro paese richiede con
sempre maggior frequenza lavoratori competenti per la tutela, la fruizione e la valorizzazione del patrimonio artistico
italiano. Una professionalità che si nutre di tecniche e di conoscenze, e che va costruita nel tempo attraverso la
maturazione di una sensibilità estetica e artistica. La dimensione dell’arte costituisce un esperienza formativa proprie per
le sue specifiche caratteristiche: lo stretto rapporto tra teoria e prassi manuale, tra ideazione ed espressione contribuisce
alla creazione di personalità critiche e creative. Facendo leva sui meccanismi dell’immaginazione e della percezione
visiva, favorisce la maturazione di processi cognitivi che si accompagnano a processi della sfera emotivo- affettiva, così
che risulta particolarmente evidente come l’educazione estetica rappresenti un’occasione di sviluppo simultaneo
dell’apprendimento e dell’affettività. Inoltre la capacità di coinvolgimento emotivo delle immagini e la loro forza
simbolica costituiscono uno dei veicoli più efficaci per sviluppare la coscienza storica e civica, per prendere coscienza
della realtà sociale, storica, culturale che ci circonda, per acquisire consapevolezza della propria identità culturale e per
abituarsi al contempo al riconoscimento della diversità.
La scelta dei valori come fondamento della prassi didattica ed educativa.
I valori portanti dell’azione educativa del nostro istituto sono lo sviluppo della creatività e della facoltà immaginativa,
del senso critico e dell’abitudine alla riflessione e alla problematizzazione. Autonomia della produzione, grado della
rielaborazione personale, originalità: questi sono gli obiettivi sui quali si concentra l’azione educativa e didattica del
liceo artistico. L’orientamento è quello di formare personalità creative e flessibili, capaci di utilizzare i propri strumenti
pratici e concettuali per affrontare una realtà (sociale e professionale) che richiede sempre più capacità di adattamento e
di intelligenze pronte nel comprendere realtà in continuo cambiamento. Il metodo di insegnamento fa leva sulla capacità
dell’educazione artistica di imprimere concretezza al proprio fare: da qui l’importanza dell’esperienza diretta, da qui la
scelta di un metodo interattivo e cooperativo nell’insegnamento e nell’apprendimento, perché lo studente non riceva
semplicemente dall’esterno (dai docenti, dalla scuola), delle informazioni, ma ne faccia una società educante di cui
studenti e insegnanti sono parte:solo in tale contesto l’apprendimento si configura come un trasformarsi in un contesto
(ora la scuola, poi sarà la società) dove si impara a coesistere, ad accettarsi reciprocamente , a cercare il confronto con
l’altro.
19
OFFERTA FORMATIVA
Il Decreto 22 Agosto 2007 , n. 139, Regolamento recante norme in materia di adempimento dell'obbligo di istruzione, ai sensi
dell'articolo 1, comma 622, della legge 27 dicembre 2006, n. 296 e articolo 2 comma 4 del Regolamento dei licei: “Il primo
biennio è finalizzato all'iniziale approfondimento e sviluppo delle conoscenze e delle abilità e a una prima maturazione delle
competenze caratterizzanti le singole articolazioni del sistema liceale di cui all'articolo 3 nonché all'assolvimento dell'obbligo
di istruzione, di cui al regolamento adottato con decreto del Ministro della pubblica istruzione 22 agosto 2007, n. 139. Le
finalità del primo biennio, volte a garantire il raggiungimento di una soglia equivalente di conoscenze, abilità e competenze al
termine dell'obbligo di istruzione nell'intero sistema formativo, nella salvaguardia dell'identità di ogni specifico percorso, sono
perseguite anche attraverso la verifica e l'eventuale integrazione delle conoscenze, abilità e competenze raggiunte al termine
del primo ciclo di istruzione, utilizzando le modalità di cui all'articolo 10, comma 4, del presente regolamento”.
Gli indirizzi del nuovo Liceo Artistico
L’articolo quattro della bozza di D.P.R. del 1.06.09 definisce gli indirizzi previsti nel nuovo liceo artistico.
Il percorso del liceo artistico approfondisce le conoscenze le abilità e le competenze necessarie per maturare una cultura
estetica,per conoscere il patrimonio artistico e il suo contesto storico e culturale e per esprimere la propria creatività e
progettualità. Assicura la conoscenza dei codici della ricerca e della produzione artistica e la padronanza dei linguaggi, delle
metodologie e delle tecniche relative.
Il percorso del liceo artistico si articola nei seguenti indirizzi:
a) Arti figurative;
b) Architettura e ambiente;
c) Grafica
d) Design
Si specifica che nelle due sedi sono attivi gli indirizzi sopra riportati e precisamente:



nella sede di Tempio P. - n°1 classe 3^ del corso Design.
nella sede di Tempio P. - n°1 classe 4^ del corso Design; n°1 classe 4^ di Grafica
nella sede di Tempio P. - n°2 classi 5^ del corso Grafica

nella sede di Olbia - n°1 classe 3^ del corso Grafica; n°1 classe 3^ del corso Arti figurative; n°1 classe 3^ del corso
di Architettura e Ambiente.

nella sede di Olbia - n°1 classe 4^ del corso Grafica; n° 1 classe 4^ del corso Arti figurative.

nella sede di Olbia - n°1 classe 5^ del corso Grafica; n° 1 classe articolata di Arti figurative e di Architettura e
Ambiente.
L’orario annuale delle attività e degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti è di 1100 ore nel primo biennio,
corrispondenti a 34 ore medie settimanali. E’ di 1120 ore nel secondo triennio corrispondente a 35 ore settimanali.
Il percorso del liceo artistico è indirizzato allo studio dei fenomeni estetici e alla pratica artistica. Favorisce l’acquisizione dei
metodi specifici della ricerca e della produzione artistica e la padronanza dei linguaggi e delle tecniche relative. Fornisce allo
studente gli strumenti necessari per conoscere il patrimonio artistico nel suo contesto storico e culturale e per coglierne
appieno la presenza e il valore nella società odierna. Guida lo studente ad approfondire e a sviluppare le conoscenze e le
abilità e a maturare le competenze necessarie per dare espressione alla propria creatività e capacità progettuale nell’ambito
delle arti”.
Dopo il biennio comune, sono attivi i seguenti indirizzi:
Tempio: GRAFICA – DESIGN
Olbia: GRAFICA - ARTI FIGURATIVE - ARCHITETTURA E AMBIENTE
20
Competenze in uscita degli indirizzi :
ARTI FIGURATIVE
Gli studenti, a conclusione del percorso di studio,
dovranno:
1. aver approfondito la conoscenza degli
elementi costitutivi della forma grafica, pittorica
e/o scultorea nei suoi aspetti espressivi e
comunicativi e acquisito la consapevolezza dei
relativi fondamenti storici e concettuali;
conoscere e saper applicare i principi della
percezione visiva;
2. saper individuare le interazioni delle forme
pittoriche e/o scultoree con il contesto
architettonico, urbano e paesaggistico;
3. conoscere e applicare i processi progettuali
e operativi e utilizzare in modo appropriato le
diverse tecniche della figurazione bidimensionale
e/o tridimensionale, anche in funzione della
necessaria contaminazione tra le tradizionali
specificazioni disciplinari (comprese le nuove
tecnologie);
4. conoscere le principali linee di sviluppo
tecniche e concettuali dell’arte moderna e
contemporanea e le intersezioni con le altre
forme di espressione e comunicazione artistica;
GRAFICA
Gli studenti, a conclusione del percorso di
studio, dovranno:

conoscere gli elementi
costitutivi dei codici dei linguaggi progettuali e
grafici;

avere consapevolezza delle radici
storiche e delle linee di sviluppo nei vari ambiti
della produzione grafica e pubblicitaria;

conoscere e applicare le tecniche
grafico-pittoriche e informatiche adeguate nei
processi operativi;
 saper individuare le corrette
procedure di approccio nel rapporto progettoprodotto- contesto, nelle diverse funzioni
relative alla comunicazione visiva e editoriale;

saper identificare e usare tecniche e
tecnologie adeguate alla progettazione e
produzione grafica;
DESIGN
Gli studenti, a conclusione del percorso di studio,
dovranno:
1. conoscere gli elementi costitutivi dei codici dei
linguaggi grafici, progettuali e della forma;
2. avere consapevolezza delle radici storiche, delle
linee di sviluppo e delle diverse strategie espressive
proprie dei vari ambiti del design e delle arti
applicate tradizionali;
3. saper individuare le corrette procedure di
approccio nel rapporto progetto-funzionalitàcontesto, nelle diverse finalità relative a beni, servizi
e produzione;
4. saper identificare e usare tecniche e tecnologie
adeguate alla definizione del progetto grafico, del
prototipo e del modello tridimensionale;
5. conoscere il patrimonio culturale e tecnico delle
arti applicate;
6. conoscere e saper applicare i principi della
percezione visiva e della composizione della forma.

conoscere e saper applicare i principi
della percezione visiva e della composizione
della forma grafico-visiva.
ARCHITETTURA E AMBIENTE Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, dovranno:
1. conoscere gli elementi costitutivi dell’architettura a partire dagli aspetti funzionali, estetici e dalle logiche costruttive fondamentali;
2. avere acquisito una chiara metodologia progettuale applicata alle diverse fasi da sviluppare (dalle ipotesi iniziali al disegno esecutivo) e una appropriata
conoscenza dei codici geometrici come metodo di rappresentazione;
21
conoscere la storia dell’architettura, con particolare riferimento all’architettura moderna e alle problematiche urbanistiche connesse, come fondamento
della progettazione;
4. avere acquisito la consapevolezza della relazione esistente tra il progetto e il contesto storico, sociale, ambientale e la specificità del territorio nel quale
si colloca;
5. acquisire la conoscenza e l’esperienza del rilievo e della restituzione grafica e tridimensionale degli elementi dell’architettura;
6. saper usare le tecnologie informatiche in funzione della visualizzazione e della definizione grafico-tridimensionale del progetto;
conoscere e saper applicare i principi della percezione visiva e della composizione della forma architettonica.
3.
LA PROGRAMMAZIONE - DIDATTICO - EDUCATIVA
Il Consiglio di classe ha una posizione centrale nella programmazione didattica ed educativa del Liceo e ne è il nucleo di base.
Ciascun docente, all’inizio dell’anno scolastico, sulla base dell’analisi dei livelli di partenza degli studenti, elabora la propria
Programmazione disciplinare. Tale documento è discusso in classe e sottoscritto dai rappresentanti degli studenti. Il
documento deve prevedere:
1.
Analisi della situazione di partenza
2.
Obiettivi didattici
3.
Contenuti disciplinari sintetici e scansione temporale prevista
4.
Materiali e strumenti
5.
Modalità di lavoro
6.
Verifiche: tipologie e scansione temporale
7.
Criteri di valutazione: di cosa si tiene conto e modalità di comunicazione del processo valutativo
8.
Attività di sostegno e recupero
il Documento programmatico del Consiglio di classe è predisposto dal coordinatore della classe sulla base delle
programmazioni delle singole discipline e deve contenere:
 Obiettivi trasversali: didattici e formativi
 Norme comportamentali: nelle relazioni personali e di gruppo, nei luoghi di lavoro
 Progetti didattici: disciplinari, pluridisciplinari, d’Istituto
 Attività integrative e complementari
 Programmazione del sostegno e del recupero
 Programmazione delle verifiche: tipologie, modalità, tempi
 Criteri di valutazione
 Ogni consiglio deciderà nell'ambito della propria autonomia didattica, e tenendo conto delle coordinate fondamentali
deliberate dal Collegio dei Docenti per creare uniformità nell’istituto, attraverso quali strategie, con quali tempi e a
quali livelli tali obiettivi potranno essere raggiunti dalla classe.
Biennio comune
finalità educative-formative:
1. Sviluppo di comportamenti adeguati alla vita di relazione in ambito scolastico e nel
rispetto delle norme che la disciplinano.
2. Consapevolezza delle proprie attitudini e accrescimento della responsabilità personale
rispetto alle scadenze e agli adempimenti.
obiettivi cognitivi
1. Sviluppo delle competenze, intese come l’insieme delle conoscenze e delle capacità di
utilizzarle efficacemente.
2. Sviluppo delle capacità espositive orali, grafiche, scritto-grafiche.
obiettivi delle discipline artistiche:
1. Educare e formare rispetto alla necessità irrinunciabile di osservare, approfondire e
svelare il modello o la realtà visibile.
2. Far acquisire le competenze rispetto alla conoscenza e all’applicazione corretta dei
codici e gli strumenti del disegno grafico, geometrico e della modellazione.
Triennio
Obiettivi educativo-formativi:
Obiettivi cognitivi:
1. Conoscenza dei caratteri fondamentali della realtà storico-sociale in cui lo studente vive.
2. Consapevolezza delle proprie attitudini ed aspirazioni per l’orientamento alla scelta della
formazione superiore ed universitaria.
1. Accrescimento delle abilità acquisite nel primo biennio e sviluppo delle capacità di collegare e
rielaborare le varie conoscenze costruendo percorsi autonomi.
2. Acquisizione di linguaggi specifici finalizzati ad una corretta ed efficace comunicazione in
diversi ambiti.
22
3. Sviluppo delle capacità di analisi e di sintesi per una rielaborazione multidisciplinare.
Rafforzamento e sviluppo delle competenze acquisite nel primo biennio
1. Esercizio alla conoscenza di altri strumenti di rappresentazione
2. Elaborazione guidata di modalità progettuali ed interpretative atte alla realizzazione autonoma
e personale di lavori significativi rispetto ai valori strutturali/formali e a quelli estetico/espressivi.
Finalità delle discipline
artistiche:
La programmazione di Classe inoltre dovrà tener conto delle 8 competenze chiave di cittadinanza
1. Imparare ad imparare
2. Progettare
3. Comunicare
4. Collaborare e partecipare
5. Agire in modo autonomo e responsabile
6. Risolvere problemi
7. Individuare collegamenti e relazioni
8. Acquisire ed interpretare l’informazione
ogni giovane deve acquisire un proprio metodo di studio e di lavoro.
ogni giovane deve essere capace di utilizzare le conoscenze apprese per darsi obiettivi
significativi e realistici. Questo richiede la capacità di individuare priorità, valutare i vincoli e le
possibilità esistenti, definire strategie di azione, fare progetti e verificarne i risultati.
ogni giovane deve poter comprendere messaggi di genere e complessità diversi nella varie forme
comunicative e deve poter comunicare in modo efficace utilizzando i diversi linguaggi.
ogni giovane deve saper interagire con gli altri comprendendone i diversi punti di vista.
ogni giovane deve saper riconoscere il valore delle regole e della responsabilità personale.
ogni giovane deve saper affrontare situazioni problematiche e saper contribuire a risolverle.
ogni giovane deve possedere strumenti che gli permettano di affrontare la complessità del vivere
nella società globale del nostro tempo.
ogni giovane deve poter acquisire ed interpretare criticamente l'informazione ricevuta
valutandone l’attendibilità e l’utilità, distinguendo fatti e opinioni.
I Dipartimenti dovranno lavorare per Assi e predisporre opportune UDA.
Asse dei linguaggi
Asse matematico
Asse scientifico-tecnologico
Asse storico-sociale
prevede come primo obiettivo la
padronanza della lingua italiana, come
capacità di gestire la comunicazione
orale, di leggere, comprendere e
interpretare testi di vario tipo e di
produrre lavori scritti con molteplici
finalità. Riguarda inoltre la conoscenza di
almeno una lingua straniera; la capacità
di fruire del patrimonio artistico e
letterario; l’utilizzo delle tecnologie della
comunicazione e dell’informazione.

Competenze di base a
conclusione dell’obbligo di istruzione
Padronanza della lingua italiana:

Padroneggiare gli strumenti
espressivi ed argomentativi indispensabili
per gestire l’interazione comunicativa
verbale in vari contesti;

Leggere, comprendere ed
interpretare testi scritti di vario tipo;

Produrre testi di vario tipo in
relazione ai differenti scopi comunicativi

Utilizzare una lingua
straniera per i principali scopi
comunicativi ed operativi

Utilizzare gli strumenti
fondamentali per una fruizione
consapevole del patrimonio artistico
riguarda la capacità di utilizzare le
tecniche e le procedure del calcolo
aritmetico ed algebrico, di confrontare e
analizzare figure geometriche, di
individuare e risolvere problemi e di
analizzare dati e interpretarli,
sviluppando deduzioni e ragionamenti.
Competenze di base a conclusione
dell’obbligo dell’istruzione
 Utilizzare le tecniche e le
procedure del calcolo aritmetico ed
algebrico, rappresentandole anche sotto
forma grafica
 Confrontare ed analizzare figure
geometriche, individuando invarianti e
relazioni.
 Individuare le strategie
appropriate per la soluzione di problemi
 Analizzare dati e interpretarli
sviluppando deduzioni e ragionamenti
sugli stessi anche con l’ausilio di
rappresentazioni grafiche, usando
consapevolmente gli strumenti di
calcolo e le potenzialità offerte da
applicazioni specifiche di tipo
informatico
riguarda metodi, concetti e
atteggiamenti indispensabili per porsi
domande, osservare e comprendere il
mondo naturale e quello delle attività
umane e contribuire al loro sviluppo
nel rispetto dell’ambiente e della
persona. In questo campo assumono
particolare rilievo l’apprendimento
incentrato sull’esperienza e l’attività di
laboratorio. Competenze di base a
conclusione dell’ obbligo di istruzione
 Osservare, descrivere ed
analizzare fenomeni appartenenti alla
realtà naturale e artificiale e
riconoscere nelle sue varie forme i
concetti di sistema e di complessità
 Analizzare qualitativamente e
quantitativamente fenomeni legati alle
trasformazioni di energia a partire
dall’esperienza
 Essere consapevole delle
potenzialità e dei limiti delle
tecnologie nel contesto culturale e
sociale in cui vengono applicate
riguarda la capacità di percepire gli eventi
storici a livello locale, nazionale, europeo e
mondiale, cogliendone le connessioni con i
fenomeni sociali ed economici; l’esercizio
della partecipazione responsabile alla vita
sociale nel rispetto dei valori dell’inclusione
e dell’integrazione. Competenze di base a
conclusione dell’obbligo di istruzione
 Comprendere il cambiamento e la
diversità dei tempi storici in una dimensione
diacronica attraverso il confronto fra epoche
e in una dimensione sincronica attraverso il
confronto fra aree geografiche e culturali.
 Collocare l’esperienza personale in un
sistema di regole fondato sul reciproco
riconoscimento dei diritti garantiti dalla
Costituzione, a tutela della persona, della
collettività e dell’ambiente
 Riconoscere le caratteristiche
essenziali del sistema socio economico per
orientarsi nel tessuto produttivo del proprio
territorio.
e letterario

Utilizzare e produrre testi
multimediali
LA VALUTAZIONE
Il metodo d insegnamento proprio del Liceo Artistico si fonda sulla necessità di tradurre il pensiero in un motivato fare:
da qui l’ importanza dell’ esperienza diretta, la scelta di un metodo interattivo e cooperativo nell’insegnamento e nell’
apprendimento.
Elementi di valutazione
- le prove scritte
- le prove grafiche e scritto-grafiche
- le verifiche orali e i colloqui
- le prove pratiche.
Sono inoltre elementi di valutazione
23
Impegno
negativo
accettabile
positivo
Partecipazione
negativa
accettabile
positiva
Metodo di studio
non osservabile
non possiede un
metodo di studio
efficace metodo di
studio
Progressione dell'apprendi
mento
1. Non rispetta le scadenze
2. Non svolge le esercitazioni assegnate
3. Non studia o studia in modo discontinuo
1. Rispetta le scadenze anche se in modo non sempre puntuale
2. Svolge abbastanza regolarmente le esercitazioni assegnate
3. Studia con una certa continuità
1. Rispetta sempre le scadenze
2. Cerca costantemente di migliorare il proprio profitto
3. Aggiorna costantemente il proprio materiale di lavoro
4. Svolge regolarmente le esercitazioni assegnate
1. Interviene a sproposito
2. Disturba durante le lezioni
3. Si distrae con facilità
1. E' mediamente attento, pur non interagendo coi compagni né con il docente
2. Collabora con i compagni e il docente
3. Interviene in modo opportuno
1. Compie interventi che aiutano ad approfondire o ampliare le tematiche proposte
2. Collabora e costituisce una presenza di stimolo per i compagni
In quanto studia così poco che non è possibile parlare di "metodo di studio"
1. Consultare ed annotare
1. Non sa prendere appunti
2. Non sa Individuare la struttura di un testo: argomento, tesi di fondo, idee principali e
secondarie
1. Sa adeguatamente evidenziare e sottolineare
2. Sa far confronti sul piano tematico, linguistico e procedurale
3. Costruire tabelle e grafici
4. Collegare nuovi strumenti a conoscenze pregresse
negativo
1. Costantemente su livelli insufficienti
2. C'è stato un regresso
accettabile
1. Si mantiene su livelli sufficienti
2. C'è stato un progresso, anche se minimo
positivo
1. Costantemente su livelli discreti o buoni
2. C'è stato un notevole progresso
Giudizio di promozione
Il giudizio di promozione verrà adottato nei confronti di alunni che abbiano raggiunto anche a seguito di eventuali iniziative di
recupero e sostegno attivate nel corso dell’anno scolastico - in tutte le discipline e nella valutazione di comportamento (art. 4.5
dello Schema di Regolamento della valutazione del 13\03\2009, approvato dal consiglio dei Ministri in data 28 maggio 2009 e con
DPR 122 del 19 agosto 2009) una votazione non inferiore a sei decimi.
La valutazione finale degli apprendimenti e del comportamento dell’alunno è riferita a ciascun anno scolastico.
Anche per l’ ammissione all’Esame di Stato, ogni allievo dovrà presentare la sufficienza in tutte le discipline e nella valutazione del
comportamento.
La sospensione del giudizio
verrà assunta per gli studenti che in sede di scrutinio finale, presentino in una o più discipline valutazioni insufficienti.
Il Consiglio di Classe, sulla base di criteri preventivamente stabiliti e sopra indicati, procede in tale circostanza ad un valutazione
della possibilità dell'alunno di raggiungere gli obiettivi formativi e di contenuto propri delle discipline interessate entro il termine
dell’ anno scolastico, mediante lo studio personale svolto autonomamente o attraverso la frequenza di appositi interventi di recupero.
In tale caso il Consiglio di Classe rinvia la formulazione del giudizio finale e provvede, sulla base degli specifici bisogni formativi, a
predisporre le attività di recupero, che, ottemperando a quanto disposto dall’art. 8 dell'O.M. 92\07, si concluderanno con le verifiche
finali e le valutazioni integrative entro la fine dell’anno scolastico di riferimento, in ogni caso, improrogabilmente, entro la data di
inizio delle lezioni dell’anno scolastico successivo.
Il Consiglio di Classe, alla luce delle verifiche effettuate, delibera l’integrazione dello scrutinio finale, espressa sulla base di una
valutazione complessiva dello studente, che, in caso di esito positivo, risolve la sospensione del giudizio e comporta l’ammissione
24
dello stesso alla frequenza della classe successiva. in caso di esito negativo, prevede la formulazione del giudizio di non ammissione
alla classe successiva.
ESITO FINALE
Non validazione dell'anno scolastico
Ai fini della validità dell'anno scolastico e dell'ammissione allo scrutinio finale, si raccomanda che l'alunno deve frequentare
obbligatoriamente per un certo numero di ore che saranno periodicamente computate ed eventualmente comunicate alla famiglia dal
coordinatore di classe. Il Collegio Docenti in data 11/09/2013 ha approvato il regolamento delle assenze, stabilendo i numeri
consentiti relativi al minimo di presenze o massimo ore di assenze consentite per non pregiudicare la validità del corrente anno
scolastico. Consente altresì ai ragazzi che sforeranno il tetto massimo di assenze di recuperarle con la frequenza dei corsi di recupero
e/o sportello didattico. Tutto considerato (feste, vacanze, etc.) avremo i massimali come da tabella seguente:
Classi
Ore totali Lezione
Min. h Presenza o Max h assenza
Biennio (34 h sett )
1.100 h
minimo 825 h di presenza o max. 275 h assenza
Cl 3^ - 4^ - 5^ (35 h sett )
1.120 h
minimo 840 h di presenza o max. 280 h assenza
Deroghe alle assenze: la norma prevede di poter derogare in caso di gravi motivi di salute adeguatamente documentati: Il Collegio
dei Docenti approva che si possa giustificare l'assenza anche per un solo giorno di malattia a condizione che il certificato medico sia
obbligatoriamente consegnato, all'insegnante e successivamente all'ufficio alunni, il giorno stesso del rientro a scuola.
Il giudizio di non promozione
verrà adottato nei confronti di alunni che presentino insufficienze derivanti
•
dalla non estinzione entro la fine dell’ anno scolastico in corso di DF contratti e che risultino pregiudizievoli per il processo
di apprendimento relativo all'anno successivo;
•
Il giudizio di non promozione potrà altresì essere assunto in presenza di valutazione del comportamento degli studenti
inferiore ai sei decimi.
La condotta
Voto
Obiettivo
Acquisizione di
coscienza civica
Indicatori
Comportamento
Rispetto delle regole
Frequenza
10 / 9
Partecipazione
alle attività
didattiche
Partecipazione al dialogo
educativo e didattico
Rispetto delle consegne
Acquisizione di
coscienza civica
8
Partecipazione
alle attività
didattiche
Comportamento
Acquisizione di
coscienza civica
Partecipazione
alle attività
didattiche
Frequenta con assiduità le lezioni e rispetta gli orari. Puntuale nelle giustificazioni in
caso di assenza
Segue con interesse continuo le proposte didattiche e collabora attivamente alla vita
scolastica
Assolve alle consegne in maniera rigorosa e puntuale. Sempre munito del materiale
necessario
Sostanzialmente corretto nei confronti dei docenti, dei compagni e del personale della
scuola. Rispetta gli altri e i loro diritti
Rispetto delle regole
Rispetta le regole, ma talvolta riceve richiami verbali
Frequenza
Frequenta con regolarità le lezioni, ma talvolta non rispetta gli orari
Partecipazione al dialogo
educativo e didattico
Segue con sufficiente partecipazione le proposte didattiche e generalmente collabora
all’attività scolastica
Rispetto delle consegne
Nella maggioranza dei casi rispetta le consegne ed è solitamente munito del materiale
necessario
Non sempre corretto nei confronti dei docenti, dei compagni e del personale della scuola.
Talvolta mantiene atteggiamenti poco rispettosi degli altri e dei loro diritti
Talvolta non rispetta le regole, riceve richiami verbali e fa registrare a suo carico
richiami scritti
Comportamento
7
Descrittori
Sempre corretto con i docenti, con i compagni, con il personale della scuola. Rispetta gli
altri e i loro diritti, nel riconoscimento delle differenze individuali
Rispetta le regole. Nessun provvedimento e nessun richiamo a suo carico
Rispetto delle regole
Frequenza
Si rende responsabile di assenze e ritardi, e non giustifica sempre con puntualità
Partecipazione al dialogo
educativo e didattico
Segue in modo passivo l’attività didattica. Collabora raramente alla vita della classe e
dell’Istituto
25
6
Acquisizione di
coscienza civica
Partecipazione
alle attività
didattiche
Acquisizione di
coscienza civica
Rispetto delle consegne
Molte volte non rispetta le consegne e non è munito del materiale necessario
Comportamento
Rispetto delle regole
Poco corretto nei confronti dei docenti, dei compagni e del personale della scuola.
Spesso mantiene atteggiamenti poco rispettosi degli altri e dei loro diritti
Viola frequentemente le regole. Riceve ammonizioni verbali e scritte e/o viene
sanzionato con l’allontanamento dalla comunità scolastica per un periodo non superiore
ai sei giorni
Frequenza
Partecipazione al dialogo
educativo e didattico
Si rende responsabile di assenze e ritardi strategici e a volte non giustifica regolarmente
Partecipa con scarso interesse al dialogo educativo ed è spesso fonte di disturbo durante
le lezioni
Rispetto delle consegne
Rispetto delle regole
Partecipazione al dialogo
educativo e didattico
Rispetta le consegne solo saltuariamente. Spesso non è munito del materiale scolastico
Viola di continuo le regole. Riceve ammonizioni verbali e scritte e/o viene sanzionato
con l’allontanamento dalla comunità scolastica per violazioni anche gravi
Si rende responsabile di ripetute assenze e/o ritardi il più delle volte non giustificati con
puntualità
Non dimostra alcun interesse al dialogo educativo ed è sistematicamente fonte di
disturbo durante le lezioni
Rispetto delle consegne
Non rispetta le consegne ed è sistematicamente privo del materiale scolastico
Frequenza
5
Partecipazione
alle attività
didattiche
Voti decimali e giudizi tassonomici
6
SUFFICIENTE
Lo studente dimostra di aver
raggiunto gli obiettivi minimi
della disciplina, disponendo di
competenze, abilità e
conoscenze
essenziali. L’impegno e
partecipazione costanti e
conoscenze essenziali, non
approfondite. Capacità
parziale di applicazione di
quanto appreso e sintesi
imprecise. Capacità di analisi
parziali con spunti di
autonomia. Linguaggio
corretto, ma non sempre
adeguato alla situazione
comunicativa. Uso corretto
degli strumenti didattici.
7
DISCRETO
Lo studente dimostra di aver
conseguito sicure competenze e
abilità e di saper comunicare in
modo appropriato le proprie
conoscenze. Impegno costante
e partecipazione attiva.
Conoscenze puntuali ed
adeguate all'esecuzione dei
compiti assegnati
Capacità di applicazione di
quanto appreso e di sintesi
essenziali. Capacità di analisi
con contributi autonomi
Linguaggio appropriato e
adeguato alla situazione
comunicativa. Autonomia
nell'uso degli strumenti
didattici.
8
BUONO
Lo studente dimostra di
aver acquisito
competenze, abilità e
conoscenze disciplinari
approfondite e autonoma
Capacità di rielaborazione
dei contenuti appresi.
Impegno e partecipazione
costanti e costruttivi
Conoscenze ampie ed
articolate. Capacità di
operare collegamenti
interdisciplinari e sintesi
corrette
Capacità di analisi ampie
ed autonome. Linguaggio
ricco, appropriato e
adeguato alla situazione
comunicativa
Sicura autonomia nell'uso
degli strumenti didattici
9
OTTIMO
Lo studente dimostra di
possedere conoscenze ricche e
articolate,competenze e abilità
rigorose, originale capacità di
rielaborazione personale.
10
ECCELLENTE
Lo studente dimostra di aver
conseguito eccellenti abilità,
capacità di collegamenti
pluridisciplinari, conoscenze
approfondite, rielaborate in modo
critico e personale.
Impegno e partecipazione
costruttivi, con iniziative personali
di supporto e stimolo alla classe
Conoscenze complete ed
approfondite a livello personale.
Capacità di operare collegamenti
interdisciplinari e sintesi efficaci
Capacità di analisi esaustive,
organiche ed autonome
Linguaggio ricco, appropriato e
adeguato alla situazione
comunicativa
gestione autonoma e personale
degli strumenti didattici
N.B. la presenza della totalità dei
parametri valutativi indicati in
questo riquadro corrisponde alla
misurazione in voto decimale di
10.
1
2
3
4
5
NULLO
Totale rifiuto della
materia e dei suoi
contenuti. Totale rifiuto
della materia e dei suoi
contenuti. Gli elementi
acquisiti accertano la
totale assenza di
competenze specifiche
disciplinari .
Ha prodotto lavori e
svolto verifiche che non
forniscono alcun
elemento per
riconoscere l
acquisizione di
specifiche abilità
COMPLETAMENTE
NEGATIVO
Impreparato o mancata
puntualità nelle consegne
.Sistematica mancanza di
rispetto delle scadenze e
partecipazione
Inesistente . Totale
mancanza di conoscenze.
Grave e continuata
disorganizzazione nel
metodo di lavoro.
Assoluta mancanza di
autonomia. Discorso
sempre sconnesso o non
finalizzato. Persistente
incapacità di utilizzo degli
strumenti didattici.
NETTAMENTE
INSUFFICIENTE
Lo studente dimostra di non
aver conseguito gran parte
delle conoscenze,
competenze e abilità previste.
Mancano le condizioni
per la prosecuzione del
curriculum disciplinare.
Mancanza di puntualità nel
rispetto delle scadenze.
Gravissime lacune nelle
conoscenze. Mancanza di
organizzazione nel metodo di
lavoro. Rifiuto di
collaborazione. Strumenti
comunicativi incerti e poveri
Grave difficoltà nell'uso degli
strumenti didattici.
INSUFFICIENTE
Lo studente dimostra di
possedere conoscenze molto
limitate; le abilità e le
competenze previste risultano
alquanto
frammentarie e superficiali.
Solo attraverso un
obbligatorio intervento di
sostegno si può garantire la
prosecuzione del
curriculum disciplinare.
Impegno e partecipazione
saltuari e inadeguati alle
richieste. Gravi lacune nelle
conoscenze.
Notevoli difficoltà
nell'organizzazione logica dei
contenuti. Mancanza di
autonomia. Gravi errori nella
comunicazione
difficoltà nell'uso degli
strumenti didattici.
MEDIOCRE
Lo studente dimostra di aver conseguito
solo parzialmente le abilità, le
conoscenze previste e le necessarie
competenze
tecniche. Solo un impegno costante e
graduale può consentire la prosecuzione
del curriculum disciplinare.
Impegno e partecipazione modesti e
discontinui lacune e conoscenze
frammentarie .Difficoltà
nell'organizzazione logica dei contenuti
Rilevazione solo parziale dei diversi
aspetti di un problema. Linguaggio non
sempre adeguato alla situazione
comunicativa
incertezze nell'uso degli strumenti
didattici.
26
ATTRIBUZIONE CREDITO FORMATIVO PER L’ESAME DI STATO.
Potrà essere attribuito, secondo le disposizioni della Delibera n. 4 del C.D. del 5 settembre 2000, riveduta e corretta dal Collegio
Docenti con la Delibera n. 5 del 10 settembre 2009, per:
1.
attività di volontariato per un totale minimo di venti ore debitamente certificate e valutate;
2.
attività di stages, concordate con la scuola, svoltesi durante l anno scolastico o nei mesi estivi presso aziende o liberamente
effettuate dagli alunni ma in ogni caso debitamente certificate e valutate;
3.
meriti che hanno prodotto borse di studio o premi debitamente certificati;
4.
partecipazione continuata a corsi ed attività collegate a discipline sportive riconosciute dal C.O.N.I. debitamente certificate
e valutate;
5.
partecipazione a corsi e/o ad attività organizzate da enti esterni o ad un attività opzionale integrativa realizzata nell’ambito
dell’ ampliamento dell’offerta formativa, debitamente certificata e valutata.
La documentazione in merito dovrà essere presentata in Segreteria entro il 15 maggio di ogni anno, corredata da una breve
relazione su carta intestata e datata, che indichi la durata, il tipo di attività svolta e un breve e motivato giudizio dell’ente certificatore
o di suo responsabile. I certificati valgono un anno dall’emissione.
Tali documenti prodotti saranno visionati da una Commissione Esaminatrice che ne verificherà e certificherà l ammissibilità.
Il ritardo nella consegna della documentazione esonererà la Commissione dal valutarla.
Ogni Consiglio di classe, dopo aver individuato attraverso la stretta media aritmetica dei voti la banda di Oscillazione, si avvale dei
seguenti criteri per l’ attribuzione del Credito Scolastico:

Il punteggio minimo previsto dalla banda può essere incrementato, nei limiti previsti dalla banda di oscillazione di
appartenenza - in considerazione di:

la media dei voti superiore a 0,50;

l 'assiduità della frequenza (assenze non superiori a 15 giorni, ad eccezione di assenze prolungate per ricoveri in ospedale
debitamente certificati e documentati o malattie di particolare gravità);

l' interesse e la partecipazione al dialogo educativo;

la partecipazione, con esito positivo, ad attività complementari ed integrative promosse dalla scuola;

la presenza, debitamente certificata, di crediti formativi, come previsto all’art. 11, comma 21, del DPR n. 323/1998 -,
purché si verifichino almeno due delle predette condizioni.
CREDITO SCOLASTICO
Il credito scolastico tiene conto del profitto strettamente scolastico dello studente.
E' un punteggio che si ottiene durante il triennio della scuola secondaria di II grado e che dovra’ essere sommato al punteggio
ottenuto alle prove scritte e alle prove orali per determinare il voto finale dell’esame di maturita’.
Nell’attribuzione del credito scolastico si tiene conto delle disposizioni vigenti per gli alunni regolarmente frequentanti il 5° anno; nei
casi di abbreviazione del corso di studi per merito, il credito e’ attribuito, per l’anno non frequentato, nella misura massima prevista
per lo stesso dalla tabella A, in relazione alla media dei voti conseguita nel penultimo anno. Ai fini dell’attribuzione concorrono: la
media dei voti di ciascun anno scolastico, il voto in condotta, l’assenza o presenza di debiti formativi. Il punteggio massimo cosi’
determinato e’ di 25 crediti. Per i candidati interni l’attribuzione si basa sulla seguente tabella:
I candidati esterni sostengono l’esame preliminare in presenza del Consiglio di classe, il quale stabilisce preventivamente i criteri di
attribuzione del credito scolastico e formativo.
Il 17 dicembre 2009 la Conferenza unificata Stato Regioni ha dato parere favorevole allo schema di Decreto Ministeriale sul modello
di certificazione dei saperi e delle competenze relative all’assolvimento dell’obbligo di istruzione. Il modello prevede che siano
certificate le competenze dei quattro assi culturali definiti nel nuovo obbligo del 2007 varato dal ministro Fioroni (asse dei
27
linguaggi, asse matematico, asse scientifico-tecnologico, asse storico-sociale) “con riferimento alle otto competenze chiave di
cittadinanza”
(1. imparare ad imparare; 2. progettare; 3. comunicare; 4. collaborare e partecipare; 5. agire in modo autonomo e responsabile; 6.
risolvere problemi; 7. individuare collegamenti e relazioni; 8. acquisire e interpretare l’informazione).La certificazione è prevista sui
seguenti Livelli di padronanza:

Livello base non raggiunto: è l’espressione usata nel caso in cui non sia stato raggiunto il livello base, con l’indicazione
della relativa motivazione

Livello base: Lo studente compie azioni in situazioni note, mostrando di possedere e di conoscenze e abilità essenziali e di
saper applicare regole e procedure fondamentali

Livello intermedio: lo studente svolge compiti e risolve problemi complessi in situazioni note, compie scelte consapevoli,
mostrando di saper utilizzare le conoscenze e assumere autonomamente decisioni consapevole abilità acquisite

Livello avanzato: lo studente svolge compiti e problemi complessi in situazioni anche note mostrando padronanza nell’uso
delle conoscenze e abilità sa proporre e sostenere le proprie opinioni.
SANZIONI E PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI
Sanzioni per comportamenti non gravi.
Comportamenti occasionali e non gravi relativi a scarsa diligenza e puntualità, disturbo occasionale durante le lezioni, atteggiamenti
poco corretti nei confronti dei compagni, abbigliamento non consono all'istituzione scolastica: gli studenti potranno essere soggetti a
richiamo verbale. Il richiamo verbale potrà costituire un precedente per la comminazione di una sanzione in forma di ammonizione
scritta qualora vi sia scarsa attenzione nei confronti del richiamo e reiterazione del comportamento.
Comportamento
Sanzione
Organo competente
Ritardi (orario di ingresso h.8.20 -vedi art4tabella orario) sono consentiti 5 minuti di
ritardo.
Obbligo di giustificazione scritta
Docente prima ora
Disturbo occasionale durante le lezioni
Richiamo verbale
Docente
Disturbo occasionale reiterato durante le
lezioni
Segnalazione sul registro di classe
Docente
Disturbo persistente anche dopo la
segnalazione sul registro di classe
Richiamo scritto.
Segnalazione al DS.
Docente
Docente
Fumare all’interno dell’istituto.
Richiamo scritto.
Segnalazione al DS.
Multa
eventuale sospensione
Docente
Docente
Dirigente
Consiglio di Classe
Utilizzo del cellulare o di altri dispositivi
elettronici o multimediali (per fini diversi da
quelli strettamente didattici)
Sequestro del dispositivo e consegna ad un genitore.
Docente.
Lancio dalle finestre del locali scolastici di
qualsiasi tipo di oggetto.
Richiamo scritto.
Segnalazione al DS.
Docente
Docente
Sanzioni per comportamenti gravi
28
Comportamento
Sanzione
Organo competente
Assenza ingiustificata occasionale
(dopo i 5 minuti consentiti)
Richiamo scritto dopo tre mancate giustificazioni Docente
Assenza ingiustificata reiterata
(dopo i cinque minuti consentiti)
Segnalazione al Coordinatore di classe e/o al
C.d.C. e convocazione della famiglia .
Abbandono delle lezioni senza permesso
Richiamo scritto .
Docente.
Segnalazione al D.S. e/o al Coordinatore di classe Docente, Coordinatore di classe e/o C.d.C.
e/o al C.d.C. e comunicazione alla famiglia .
C.d.C.
Eventuale sospensione dalle lezioni
Docente, Coordinatore di classe e C.d.C
Offesa alla persona del docente e agli ausiliari Richiamo scritto.
Segnalazione al DS.
Eventuale sospensione ,
Docente
Docente
Consiglio di classe.
Offesa ai compagni e alle loro famiglie
Richiamo scritto.
Segnalazione al DS.
Eventuale sospensione .
Docente
Docente
Consiglio di classe.
Non osservare le norme di sicurezza e creare
situazioni pericolose per sé e per gli altri:
rendere pericoloso l’uso delle scale e dell’
ascensore, rimuovere la segnaletica sulla
sicurezza, attivare senza motivo allarmi
Richiamo scritto.
Docente
Segnalazione al DS.
Docente
Riparazione del danno e eventuale sospensione . Consiglio di classe.
Danni a persone
Richiamo scritto.
Segnalazione al DS.
Eventuale sospensione .
Danni a cose ed ambienti.
Richiamo scritto.
Docente
Segnalazione al DS.
Docente
Riparazione del danno ed eventuale sospensione . Consiglio di classe.
Introdurre estranei nella scuola.
Richiamo scritto.
Segnalazione al DS.
Eventuale sospensione .
Docente
Docente
Consiglio di classe.
Usare sostanze alcooliche
Richiamo scritto.
Segnalazione al DS.
Eventuale sospensione.
Docente
Docente
Consiglio di classe.
Usare droghe
Richiamo scritto.
Segnalazione al DS.
Eventuale sospensione .
Segnalazione Forze di sicurezza
Docente
Docente
Consiglio di classe.
D.S.
Docente
Docente
Consiglio di classe.
Offese alla religione, all’ideologia politica, alla Richiamo scritto.
disabilità, alla parentela e alla malattia.
Segnalazione al DS.
Eventuale sospensione .
Docente
Docente
Consiglio di classe.
Minacce e violenza verso le persone o le cose Richiamo scritto.
che non comportino reato
Segnalazione al DS.
Eventuale sospensione .
Docente
Docente
Consiglio di classe.
Violenza fisica (verso persone e cose)
Docente
Docente
Consiglio di classe.
Richiamo scritto.
Segnalazione al DS.
Eventuale sospensione .
29
Di norma gli allontanamenti dalle attività didattiche sono definite in sede collegiale nella riunione del Consiglio di Classe
per gli allontanamenti dalla scuola fino a 15 giorni. Per le sanzioni che comportano l’allontanamento superiore ai 15 giorni
è vincolante il parere del Consiglio di Istituto. Le sanzioni per gravi motivi comportano l’abbassamento del voto di condotta
a 5 e la non promozione. Nei casi più gravi di quelli indicati il C.d. Istituto può disporre l’esclusione dello studente dallo scrutinio
finale e la non ammissione all’Esame di Stato conclusivo del corso di studi. Per le sanzioni che prevedono l’allontanamento
superiore a 15 giorni si dovrà evitare che l’applicazione di tale provvedimento disciplinare determini, quale effetto implicito, il
superamento dell’orario minimo di frequenza richiesto per la validità dell’anno scolastico. La sanzione disciplinare deve specificare
in maniera chiara le motivazioni che hanno reso necessaria l’irrogazione della stessa. Più la sanzione è grave e più sarà necessario il
rigore motivazionale, anche al fine di dar conto del rispetto del principio di proporzionalità e di gradualità della sanzione
medesima. Di norma le sanzioni disciplinari, al pari delle altre informazioni relative alla carriera dello studente, vanno inserite nel
suo fascicolo personale e soggette ad una doverosa riservatezza. Va sottolineato che il cambiamento di scuola non pone fine ad un
procedimento disciplinare iniziato, ma esso segue il suo iter fino alla conclusione. I comportamenti che sono perseguibili
penalmente non rientrano nelle norme del presente regolamento. Tali comportamenti saranno segnalati alle autorità competenti
attraverso il D.S. o per diretto interessamento dei singoli.
ALTRI PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI
Il Consiglio di classe può offrire allo studente la possibilità di sostituire le sanzioni con altri provvedimenti e incombenze che si
esplicano nella collaborazione ai servizi interni della scuola o altre attività con finalità sociali che possano utilmente costituire una
riparazione ed un ammonimento. Il Consiglio di classe darà indicazioni di studio allo studente per evitare che l’allontanamento dalle
lezioni danneggi l’allievo. Nei periodi di allontanamento superiori a 15 giorni, la scuola promuove, in coordinamento con la Famiglia
e, ove necessario, con i servizi sociali e l’autorità giudiziaria, un percorso di recupero educativo mirato all’inclusione, alla
responsabilizzazione e al reintegro, ove possibile, nella comunità scolastica.
ORGANI COMPETENTI, LUOGO E TEMPI PER LA ATTUAZIONE DELLA SANZIONE
Tutte le infrazioni previste sono sanzionabili quando vengano commesse all’interno dell'edificio scolastico, durante le attività
curricolari, durante le attività extracurricolari, integrative, connesse con le attività didattiche e organizzate dalla scuola anche nelle
uscite didattiche e nei viaggi di istruzione. Gli organi competenti a disporre le sanzioni sono: i Docenti, il Coordinatore di Classe, il
Dirigente Scolastico, il Consiglio di classe e il Consiglio di Istituto che decidono dopo aver sentito le ragioni dello studente che può
portare prove e testimonianze a sua discolpa. La sanzione deve essere attuata entro 15 giorni dall’episodio. Trascorso tale limite
temporale la sospensione dalle lezioni non può essere più praticata mentre restano valide tutte le altre forme: richiamo verbale,
richiamo scritto, sostituzione della sanzione con altra attività utile. Le riunioni dei Consigli di classe, nella composizione allargata di
cui all'art.5, comma secondo, lett. c) dei D.Lgs. 297/94, e della Giunta Esecutiva sono pubbliche e ad esse sono ammessi, senza
diritto di parola, i rappresentanti dei genitori e degli studenti. Se la discussione è su argomenti personali e coinvolgenti il diritto alla
privacy delle persone, le riunioni avvengono con la sola presenza degli aventi diritto. Le sanzioni per mancanze disciplinari
commesse durante le sessioni d'esame sono inflitte dalle commissioni d'esame e sono applicabili anche ai candidati esterni.
RAPPORTI SCUOLA FAMIGLIA
Trasparenza scuola famiglia
La scuola elabora ogni anno il Piano dell'Offerta Formativa (POF) in cui dichiara il suo programma di lavoro, i progetti e quali
servizi è in grado di offrire. Il POF viene affisso all’albo e pubblicato sul sito web.
Accesso agli atti e tutela dei dati personali
Ai sensi della Legge 241/90,e successive integrazioni, l’accesso ai documenti amministrativi è consentito a chiunque abbia un
interesse personale e concreto per la tutela di proprie situazioni "giuridicamente rilevanti". Occorre ricordare allo stesso tempo che la
Legge 196/03 tutela la riservatezza dei dati personali e prescrive che vengano adottate precauzioni nella gestione di dati che la legge
stessa giudica "sensibili" (condizioni di salute, convinzioni religiose)
Tutte le componenti scolastiche possono richiedere di accedere ai documenti amministrativi, compilando in ogni sua parte in
segreteria un apposito modulo.
Ogni richiesta deve essere debitamente motivata. Il Dirigente Scolastico si riserva di valutare la richiesta entro 30 giorni.
Sulla base della normativa ricordata, può decidere:
–
di differire l’accesso ai documenti richiesti;
–
di concedere un accesso parziale
–
di negare l’accesso.
Nei tre casi sopra elencati, il Dirigente Scolastico motiva per iscritto la sua decisione.
Il rilascio delle copie richieste è subordinato alla presentazione in segreteria di una marca da bollo ogni due facciate degli atti
fotocopiati.
E' in vigore il patto di corresponsabilità, approvato dal Consiglio d'Istituto che impegna la Scuola e le famiglie dei ragazzi a a
sottoscrivere un impegno di cooperazione e reciprocità. Riguarda i diritti e i doveri nell'interesse precipuo della crescita scolasticoeducativa dell'allievo.
Vedi Allegato 4 Patto di Corresponsabilità Scuola - Famiglia.
30
Il libretto scolastico
Il libretto è il documento ufficiale destinato alla comunicazione scuola-famiglia. Consegnato alle famiglie, esso reca in calce sulla
prima pagina la firma dei genitori (anche degli studenti maggiorenni). Lo studente è tenuto a portarlo sempre con sé e in caso di
assenza non potrà essere riammesso a scuola senza lo stesso.
La scuola comunica con la famiglia, qualora ne ravvisi la necessità, anche mediante lettere
informative, notificazioni sul libretto scolastico o chiamate telefoniche.
I colloqui di norma si svolgono nei mesi di: Novembre/Febbraio/Maggio
Attività volte a favorire il successo formativo
TTIVITPER IL SUCCESSO FORMATIVO
Le attività volte a favorire il successo formativo previste all’interno del consiglio di classe sono:
1.
l’attivazione di tecniche di gruppo,quali i giochi di ruolo, e didattica laboratoriale;
2.
sollecitazioni per un coinvolgimento responsabile delle famiglie
3.
utilizzo delle attività di sostegno socio-sanitario, attività connesse alla riduzione del disagio giovanile e alla educazione alla
salute
4.
attività di collaborazione con realtà del mondo esterno
Gli interventi si effettuano attraverso una serie di strategie :
Servizio di sportello psicologico: nel caso che uno studente voglia parlare dei propri problemi con qualcuno che non sia un
insegnante o un genitore, presso le sedi del Liceo di Tempio e di Olbia è presente uno sportello psicologico a cui potrà rivolgersi da
solo o con altri compagni; lo psicologo è pronto ad ascoltarlo salvaguardandone la privacy
Servizio di sportello didattico e di recupero: è volto a garantire il successo formativo ed è la prima opportunità per mettere a fuoco
eventuali problemi di apprendimento individuati dai docenti, dagli studenti e dalle famiglie. In ogni classe i docenti mettono la loro
professionalità e esperienza a disposizione degli studenti che ne sentano la necessità, per esaminare insieme le difficoltà incontrate
nello studio o nell’organizzazione e pianificazione del lavoro mattutino e pomeridiano. Lo studente prenota l’attività dello sportello
didattico attraverso un registro sul quale annota la scelta del docente e il programma da svolgere. E’ riservato invece ai Consigli di
classe la decisione di individuare la natura delle carenze, gli obiettivi dell’azione di recupero, le discipline e/o le aree disciplinari
sulle quali far convergere le attività di recupero, l’organizzazione delle medesime e l’eventuale disponibilità dei docenti del Consiglio
a gestirle, le forme della loro verifica (scritto/grafico e/o orale).
A tal fine verranno svolte le seguenti attività:
AMPLIAMENTO DELL’ OFFERTA FORMATIVA
Progetti e iniziative culturali - didattiche
Orientamento
in entrata
- Far conoscere all’Utenza le offerte formative, servizi e i progetti dell’Istituto al fine di sostenere
scelte sempre più motivate;
- porre attenzione, nel prevenire la dispersione scolastica, anche al consolidarsi della consapevolezza
di "appartenenza" all’indirizzo di studi prescelto ed al piacere di frequentarlo;
- Iniziative per studenti S.M. Inferiori o provenienti da altri Istituti di istruzione con l’obiettivo di
facilitare il rapporto tra allievi ed insegnanti dei diversi ordini scolastici attraverso visite presso le
scuole.
- Giornate aperte e feste d’Istituto in Sede e Succursali secondo il calendario annuale;
- Colloqui con studenti e loro famiglie provenienti da altri Istituti nell’eventualità di una ridefinizione
del piano di studi (passerelle, esami di idoneità, esami integrativi);
- Apertura dell’Istituto a visite guidate durante l’attività didattica per dare modo agli studenti di
acquisire una reale conoscenza del Liceo Artistico;
- Accoglienza e inserimento classi prime per facilitare l’inserimento dei nuovi .
- Incontri annuali per illustrare l'offerta Formativa in collaborazione con gli assessorati dei
Comuni vicini.
- Incontro a Tempio con le scuole superiori cittadine.
Orientamento
in uscita
Orientamento post-diploma
Gli studenti dell’ultimo anno devono essere adeguatamente informati sulla scelta dei corsi universitari,
e sollecitati a partecipare a incontri/giornate aperte presso gli atenei, le accademie e le scuole di
formazione.
L’orientamento in uscita prevede l’incontro con i responsabili dell’Accademia Belle Arti di Sassari; la
visita alla facoltà di Architettura di Alghero e l’orientamento alle facoltà universitarie organizzato
dall’Università di Sassari.
Si prevede la partecipazione al Forum annuale presso la Fiera di Cagliari con la presentazione
dell’offerta formativa a cura delle Università della Sardegna e di prestigiose Università del continente.
Inoltre i funzionari dell'Ente Foreste di Tempio P. faranno incontri gratuiti di orientamento, sulle
materie di loro pertinenza, per i nostri ragazzi dellle classi terminali.
31
Sportello di
educazione
all'ascolto e
alla salute
Lo sportello è un prezioso strumento che la scuola utilizza grazie alla collaborazione degli esperti della
ASL 2. Gli studenti, attraverso una prenotazione, potranno avere un colloquio privato e discreto.
Sono coinvolti nel progetto insegnanti di tutte le discipline che possono all'interno della loro
programmazione didattica inserire percorsi di educazione alla salute.
Referente: Mereu Lia – Comerci Nicola
Sportello
didattico e di
recupero
Lo scopo è garantire il successo formativo ed è la prima opportunità per mettere a fuoco eventuali
problemi di apprendimento individuati dai docenti, dagli studenti e dalle famiglie.
Affrontare insieme le difficoltà incontrate nello studio o nell’organizzazione lavoro.
Arte di carta
Finanziato dalla camera di commercio di Sassari, per sedi di Olbia e Tempio.
Manufatti (Pannelli od opere da tavolo) da realizzare in laboratorio con prevalenza di carta da riciclare.
I lavori migliori verranno esposti nelle sedi camerali.
Interessate le classi 2^- 3^- 4^. Referenti: Usai Claudia e Lunesu Pierina.
Progetto
L'autoritratto"
Il progetto consiste nella realizzazione di pannelli raffiguranti il volto di ciascun alunno , negli aspetti
plastici, pittorici e grafici, attraverso un percorso che supera i confini disciplinari con l'integrazione di
diverse materie di indirizzo fra cui Discipline plastiche, Pittoriche, e laboratorio artistico che si
caratterizzano in un'ampia gamma di stili e ritmi cognitivi.
Rivolto alle classi Prime di Nuchis. Referente: Uzzanu Giuseppe
Motori del
sociale
Laboratorio
teatrale
Giornata
dell’arte
Progetto
raccolta
differenziata
Il filo del
percorso
Sistemazione
aiuole
Proposta da associazione P &G Motori Fans Club. In occasione dell'Expò si intende allestire una
mostra che metta in relazione: motore, macchina e uomo.
Allestimento da maggio a ottobre 2015 nell'ufficio turistico di Tempio, dove verranno predisposti i
pezzi meccanici con un'interpretazione grafica, video o fotografica.
Lavori da realizzare durante l'attività curriculare.
Il laboratorio proposto ha come obiettivo di permettere agli studenti di esprimersi con creatività ,
sperimentando, a partire dal lavoro sul corpo e sulle emozioni, diverse espressioni artistiche.
E' prevista la partecipazione di esperto esterno, in orario extra scolastico, per una durata di 40 h
prevede: movimento, espressione orale etc. Referenti Castiglia Daniele e Puggioni Sara.
Manifestazione prevista per fine anno. Evento per esporre i lavori e le performance degli studenti degli
istituti cittadini, col patrocinio del Comune e dell’assessorato competente.
Sedi di Olbia e Tempio.
Concorso patrocinato dalla ditta Gesenu dal titolo: Fate i Secchioni.
Si prevede la realizzazione, da parte degli alunni, di disegni su contenitori per il riciclo del cartone e
della plastica. Il Comune di riferimento è Tempio. Referente: Tamponi Marzio.
Sistemazione di opere realizzate dagli alunni nel parco di San Lorenzo.
In collaborazione con l'Ente Foreste della Sardegna
Sede di Tempio P. Spese e materiali a carico dell'Ente Foreste.
Il progetto è al secondo anno di attuazione. Referente: Bianco Anna
Sistemazione spazi e aiuole intorno alla scuola, piantumate con essenze autoctone.
In collaborazione con l'Ente Foreste della Sardegna
Sede di Tempio P. Spese e materiali a carico dell'Ente Foreste.
Il progetto è al secondo anno di attuazione. Referente: Bianco Anna.
Progetto
Sagome
Patrocinio del Comune di Tempio. Richiesta di consulenza per la sistemazione di uno stand comunale
in via Palau. E' richiesta al nostro liceo di fornire le indicazioni , progetti e realizzazione di alcune
sagome da inserire in un ambiente piantumato dall'Ente Foreste.
Progetto
Scarpata
Il Comune sta predisponendo la messa in sicurezza della scarpata nei pressi della scuola; richiedono al
nostro Liceo la progettazione dell'intervento.
Monumento
Il Comune di Tempio P. ha commissionato al nostro Liceo l'ideazione , la progettazione e la
32
al
Parco Grandi
realizzazione di un monumento commemorativo da sistemare al parco Grandi rappresentante un
garibaldino.
Progetto in
collaborazione
con AVO e
Sardegna
Solidale
Collaborazione con AVO e Associazione Sardegna Solidale per realizzare a cura degli alunni, durante
orario curriculare, dei pannelli da installare presso la Casa Famiglia di via Canova - Olbia.
Docenti referenti: Pozzo Rossella.
Progetto scuola
volontariato
"Give me five"
Proposta a cura di Sardegna Solidale, finalizzato alla conoscenza del volontariato e alla promozione
della cultura della solidarietà attraverso il protagonismo attivo degli studenti.
Il concorso prevede dei premi da assegnare agli elaborati selezionati da apposita commissione di
valutazione.
La scuola è accreditata per i progetti del "Servizio Civile".
Progetto
Servizio
Civile
Progetto
sulle Foibe
e Olocausto
Proposizione dello spettacolo teatrale “Magazzino 18”, di Simone Cristicchi.
Stabilire un momento di memoria per le vicende dell’Olocausto e delle Foibe.
Referenti: Bianco Anna e Puggioni Sara.
Remata della
gioventù
Partecipazione in collaborazione con la rete degli istituti superiori della bassa Gallura (capofila Liceo
Mossa) e con lega navale di Olbia. Referente Mereu Lia
Visite e viaggi
di istruzione
Previsto viaggio d'istruzione ad Amsterdam e Rotterdam per classi 4^e 5^ di Tempio e Olbia. Periodo
Marzo – Aprile 2015.
Uscite e visite
presso musei e
mostre
“In direzione
uguale e
contraria”
Prevista gita di alcuni giorni, in Sardegna,in alternativa al viaggio all'estero.
FAI
La Rotonda
Progetto proposto dalla direzione del carcere. Carcere e scuola esperienze a confronto per
sensibilizzare i discenti ed offrire riflessioni per evitare le devianze. Richiesta la partecipazione delle
classi 5^ di Tempio e Olbia in interazione con le 4 classi di Nuchis.
Sono previste delle tematiche da sviluppare tra gli alunni. Si prevede un incontro nella casa
circondariale di Nuchis tra le varie classi sui temi concordati.
A conclusione dei lavori sarà allestita una mostra che sarà sintetizzata in una pubblicazione di respiro
nazionale per certificare l'azione di interazione e integrazione. Il lavoro sarà parte integrante dell'esame
di maturità.
Progetto FAI “La Rotonda” in occasione delle giornate di primavera si svolgerà la visita, guidata dai
nostri studenti, del carcere cittadino dismesso.
Referenti Puggioni, Castiglia.
“Vademecum
per l'Europa”
Progetto in collaborazione col Liceo Classico di Tempio. Patrocinato dal movimento cattolico.
Consiste in un''iniziativa di accoglienza ed indirizzo per migranti minori non accompagnanti.
L'obiettivo è quello di dare l'idea reale della società italiana, sottolineando l'importanza della legalità e
dei valori fondanti del nostro sistema sociale.
Il nostro Liceo avrà il compito di realizzare la veste grafica al progetto.
Referente: Piras Sergio.
Suonando
nell’arte
Logo “Io
compro qui”
Il nostro Liceo è candidato ufficialmente, nel piano regionale dell'istruzione,ad ospitare l'indirizzo
musicale accogliendo varie sollecitazioni dal mondo sociale ed istituzionale. Inoltre sta per
sottoscrivere la convenzione col Conservatorio di Sassari.
Inoltre si stanno attivando collaborazioni con docenti di musica della scuola media di Tempio e con
altri docenti interni. I finanziamenti verranno da fondi residuali del FIS.
Realizzazione da parte degli studenti del logo commissionato dal Comune di Tempio e dalla Camera di
Commercio per incentivare gli acquisti commerciali.
Progetto aree a
rischio
Interessa sia attività di recupero didattico che di educazione e studio della musica. Destinato
prioritariamente ad alunni del primo biennio e della classe terza. Si prevedono docenti interni (almeno
33
Etichetta
moscato di
Tempio.
il 25% docenti in servizio) e docenti esterni secondo i limiti previsti dal piano finanziario. Progetti da
completare entro 10 giugno 2015.
Collaborazione con la Confraternita del Moscato di Tempio per la realizzazione dell'etichetta del
prestigioso vino.
Rientrano inoltre nelle attività di ampliamento dell’offerta formativa tutte le attività di partecipazione a concorsi, bandi,
collaborazione con Enti, iniziative che si presenteranno nel corso dell’anno scolastico.
SEGUE ALLEGATI
Allegato 1
PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO
Anno Scolastico ………………
Scuola secondaria…………………………………………………………….
Indirizzo di studio……………………………………………………………..
Classe………..
Sezione………….
Referente DSA o coordinatore di classe………………………………………
 DATI RELATIVI ALL’ALUNNO
Cognome e nome
Data e luogo di nascita
Redatta da …………… presso …......................................
in data …………………….
Diagnosi specialistica 1
Specialista/i di riferimento…………………….
Eventuali raccordi fra specialisti ed insegnanti
……………………………………………………………………….
Informazioni dalla famiglia
Caratteristiche percorso didattico pregresso 2
Altre osservazioni 3
Note
1. Informazioni ricavabili da diagnosi e/o colloqui con lo specialista
2. Documentazione del percorso scolastico pregresso mediante relazioni relative ai cicli precedenti.
3. Rilevazione delle specifiche difficoltà che l’alunno presenta; segnalazione dei suoi punti di fragilità o di forza: interessi, predisposizioni e abilità
particolari in determinate aree disciplinari.
DESCRIZIONI DEL FUNZIONAMENTO DELLE ABILITÀ STRUMENTALI
diagnosi
osservazione
diagnosi
osservazione
LETTURA
(velocità,
correttezza,
comprensione
)
34
SCRITTURA
(tipologia di
errori, grafia,
produzione
testi:ideazione
,stesura,revisi
one)
diagnosi
osservazione
diagnosi
osservazione
CALCOLO
(accuratezza e
velocità nel
calcolo a
mente e
scritto)
ALTRI
DISTURBI
ASSOCIATI
Note
Informazioni da diagnosi specialistica
Osservazione libera e sistematica (tempo impiegato in relazione alla media della classe nella esecuzione dei compiti,...).
Livelli di competenza nella lettura e scrittura
Comprensione di tipologie di testi (comprensione letterale, inferenziale, costruttiva, interpretativa, analitica, valutativa)
Competenza linguistica (sintattica, grammaticale, lessicale, ortografica)
Capacità di comprensione e produzione dei numeri, capacità di incolonnarli correttamente, abilità di ragionamento aritmetico, assimilazione e
automatizzazione dei fatti numerici
1. CARATTERISTICHE COMPORTAMENTALI










Collaborazione e partecipazione1
Relazionalità con compagni/adulti 2
Frequenza scolastica
Accettazione e rispetto delle regole
Motivazione al lavoro scolastico
Capacità organizzative 3
Rispetto degli impegni e delle responsabilità
Consapevolezza delle proprie difficoltà 4
Senso di autoefficacia 5
Autovalutazione delle proprie abilità e potenzialità nelle diverse discipline
Note
Partecipa agli scambi comunicativi e alle conversazioni collettive; collabora nel gruppo di lavoro scolastico,….
Sa relazionarsi, interagire,….
Sa gestire il materiale scolastico, sa organizzare un piano di lavoro,….
Parla delle sue difficoltà, le accetta, elude il problema …
Percezione soggettiva di riuscire ad affrontare gli impegni scolastici con successo e fiducia nelle proprie possibilità di imparare
CARATTERISTICHE DEL PROCESSO DI APPRENDIMENTO
Capacità di memorizzare procedure operative nelle discipline tecnicopratiche (formule, strutture grammaticali, regole che governano la
lingua…)
Capacità di immagazzinare e recuperare le informazioni (date,
definizioni, termini specifici delle discipline,….)
Capacità di organizzare le informazioni (integrazione di più
informazioni ed elaborazione di concetti)
Note
Informazioni ricavabili da:
35
diagnosi/incontri con specialisti
rilevazioni effettuate dagli insegnanti
2. STRATEGIE UTILIZZATE DALL’ALUNNO NELLO STUDIO





Strategie utilizzate (sottolinea, identifica parole–chiave, costruisce schemi, tabelle o diagrammi.)
Modalità di affrontare il testo scritto (computer, schemi, correttore ortografico,…)
Modalità di svolgimento del compito assegnato (è autonomo, necessita di azioni di supporto,…)
Riscrittura di testi con modalità grafica diversa
Usa strategie per ricordare (uso immagini, colori, riquadrature,…)
Nota Informazioni ricavabili da osservazioni effettuate dagli insegnanti
3. STRUMENTI UTILIZZATI DALL’ALUNNO NELLO STUDIO






Strumenti informatici (libro digitale,programmi per realizzare grafici,…)
Fotocopie adattate
Utilizzo del PC per scrivere
Registrazioni
Testi con immagini
Altro
Nota Informazioni ricavabili da osservazioni effettuate dagli insegnanti
INDIVIDUAZIONE DI EVENTUALI MODIFICHE DEGLI OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO PREVISTI DAI PIANI DI
STUDIO
(disciplina o ambito disciplinare):……………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………..................................
………………………………………………………………………………………………………..
………………………………………………………………………………………………………..
(disciplina o ambito disciplinare):……………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………..................................
………………………………………………………………………………………………………..
………………………………………………………………………………………………………..
(disciplina o ambito disciplinare):……………………………………………………………..……
…………………………………………………………………………………................................
…………………………………………………………………………………………………….....
……………………………………………………………………………………………………….
(disciplina o ambito disciplinare):…………………………………………………………….…….
…………………………………………………………………………………................................
……………………………………………………………………………………………………....
……………………………………………………………………………………………………….
(disciplina o ambito disciplinare) :…………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………................................
………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………….
(disciplina o ambito disciplinare):……………………………………………………………….
…………………………………………………………………………………...........................
…………………………………………………………………………………………………...
…………………………………………………………………………………………………...
(disciplina o ambito disciplinare):……………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………..................................
………………………………………………………………………………………………………..
………………………………………………………………………………………………………..
(disciplina o ambito disciplinare):………………………………………………………………..…
…………………………………………………………………………………................................
……………………………………………………………………………………………………....
……………………………………………………………………………………………………....
Note
Dopo aver analizzato gli obiettivi disciplinari previsti per ogni ambito dalle Indicazioni Nazionali 2007 ; dalle Indicazioni Nazionali per le scuole
secondarie di secondo grado e il Curricolo di scuola elaborato all’interno del P.O.F, previsto dal DPR 275/99 Regolamento autonomia art.8, ogni
36
Istituzione Scolastica è chiamata a realizzare percorsi formativi sempre più rispondenti alle inclinazioni personali dello studente e a individuare le
conoscenze non essenziali per il raggiungimento delle competenze imprescindibili
4. STRATEGIE METODOLOGICHE E DIDATTICHE



Incoraggiare l’apprendimento collaborativo favorendo le attività in piccoli gruppi.
Predisporre azioni di tutoraggio.
Sostenere e promuovere un approccio strategico nello studio utilizzando mediatori didattici facilitanti l’apprendimento (immagini,
mappe …).





Insegnare l’uso di dispositivi extratestuali per lo studio (titolo, paragrafi, immagini,…)
Sollecitare collegamenti fra le nuove informazioni e quelle già acquisite ogni volta che si inizia un nuovo argomento di studio.
Promuovere inferenze, integrazioni e collegamenti tra le conoscenze e le discipline.
Dividere gli obiettivi di un compito in “sotto obiettivi”
Offrire anticipatamente schemi grafici relativi all’argomento di studio, per orientare l’alunno nella discriminazione delle informazioni
essenziali.

Privilegiare l’apprendimento esperienziale e laboratoriale “per favorire l’operatività e allo stesso tempo il dialogo, la riflessione su quello


Sviluppare processi di autovalutazione e autocontrollo delle strategie di apprendimento negli alunni.
che si fa”;
Altro……………………………………………………………………………………………
5. ATTIVITA’ PROGRAMMATE






Attività di recupero
Attività di consolidamento e/o di potenziamento
Attività di laboratorio
Attività di classi aperte (per piccoli gruppi)
Attività all’esterno dell’ambiente scolastico
Attività di carattere culturale, formativo, socializzante
10.MISURE DISPENSATIVE
Nell’ambito delle varie discipline l’alunno viene dispensato:
- dalla lettura ad alta voce;
- dal prendere appunti;
- dai tempi standard (dalla consegna delle prove scritte in tempi maggiori di quelli previsti per gli alunni senza DSA);
- dal copiare dalla lavagna;
- dalla dettatura di testi/o appunti;
- da un eccesivo carico di compiti a casa
- dalla effettuazione di più prove valutative in tempi ravvicinati;
- dallo studio mnemonico di formule, tabelle; definizioni
- altro ( es.: sostituzione della scrittura con linguaggio verbale e/o iconico)
11. STRUMENTI COMPENSATIVI
L’alunno usufruirà dei seguenti strumenti compensativi:
- libri digitali
- tabelle, formulari, procedure specifiche , sintesi, schemi e mappe
- calcolatrice o computer con foglio di calcolo e stampante
- computer con videoscrittura, correttore ortografico, stampante e scanner
- risorse audio (registrazioni, sintesi vocale, audiolibri, libri parlati, …)
- software didattici free
- computer con sintetizzatore vocale
- vocabolario multimediale
N.B. - Si ricorda che le strutture grafiche (tipo diagrammi e/o mappe) possono servire ai ragazzi con DSA per trasporre e organizzare le loro
conoscenze.
12.CRITERI E MODALITÀ DI VERIFICA E VALUTAZIONE
(N.B. validi anche in sede di esame)
Si concordano:
verifiche orali programmate
- compensazione con prove orali di compiti scritti
- uso di mediatori didattici durante le prove scritte e orali (mappe mentali, mappe cognitive..)
- valutazioni più attente alle conoscenze a alle competenze di analisi, sintesi e collegamento con eventuali elaborazioni personali, piuttosto che alla
correttezza formale
- prove informatizzate
- valutazione dei progressi in itinere
37
13. PATTO CON LA FAMIGLIA E CON L’ALUNNO
Si concordano:
- riduzione del carico di studio individuale a casa,
- l’organizzazione di un piano di studio settimanale con distribuzione giornaliera del carico di lavoro.
- le modalità di aiuto: chi, come, per quanto tempo, per quali attività/discipline chi segue l’alunno nello studio
- gli strumenti compensativi utilizzati a casa (audio: registrazioni, audiolibri,…) strumenti informatici (videoscrittura con correttore ortografico,
sintesi vocale, calcolatrice o computer con fogli di calcolo,…. )
- le verifiche sia orali che scritte. Le verifiche orali dovranno essere privilegiate.
N.B.
Il patto con la famiglia e con l’alunno deve essere costantemente arricchito dalla ricerca della condivisione delle strategie e dalla fiducia nella
possibilità di perseguire il successo formativo (a tal fine sono molto utili i rilevamenti oggettivi dei progressi in itinere).
SUGGERIMENTI OPERATIVI PER L’ULTIMO ANNO DI CORSO
In attesa delle disposizioni in merito allo svolgimento degli esami conclusivi del primo e secondo ciclo di istruzione da parte degli alunni con disturbi
specifici di apprendimento (DSA) si deve tener conto della normativa relativa a “ Istruzioni e modalità organizzative e operative per lo
svolgimento degli esami di stato”:
ART.6 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE DEL 15 MAGGIO
c.1. I consigli di classe dell'ultimo anno di corso elaborano, entro il 15 maggio, per la commissione d'esame, un apposito documento relativo
all'azione educativa e didattica realizzata nell'ultimo anno di corso.
c.2. Tale documento indica i contenuti, i metodi, i mezzi, gli spazi e i tempi del percorso formativo, i criteri, gli strumenti di valutazione adottati, gli
obiettivi raggiunti, nonché ogni altro elemento che i consigli di classe ritengano significativo ai fini dello svolgimento degli esami.
Art.12.7 La Commissione terrà in debita considerazione le specifiche situazioni soggettive,
relative ai candidati affetti da dislessia, sia in sede di predisposizione della terza prova
scritta, che in sede di valutazione delle altre due prove scritte, prevedendo anche la
possibilità di riservare alle stesse tempi più lunghi di quelli ordinari. Al candidato sarà
consentita la utilizzazione di apparecchiature e strumenti informatici nel caso in cui siano
stati impiegati per le verifiche in corso d’anno.
Regolamento Valutazione CdM del 13 marzo 2009 - Schema di regolamento concernente “Coordinamento delle norme vigenti per la valutazione
degli alunni e ulteriori modalità applicative in materia, ai sensi degli articoli 2 e 3 del D.L. n°137 del 1/09/2008, convertito con modificazioni dalla L.
n° 169 del 30/10/2008” art. 10
Art. 10 Valutazione degli alunni con difficoltà specifica di apprendimento (DSA)
1. Per gli alunni con difficoltà specifiche di apprendimento (DSA) adeguatamente certificate, la valutazione e la verifica degli apprendimenti,
comprese quelle effettuate in sede di esame conclusivo dei cicli, devono tenere conto delle specifiche situazioni soggettive di tali alunni; a tali fini,
nello svolgimento dell’attività didattica e delle prove d’esame, sono adottati gli strumenti compensativi e dispensativi ritenuti più idonei.
2. Nel diploma finale rilasciato al termine degli esami non viene fatta menzione delle modalità di svolgimento e della differenziazione delle prove.
Docenti del Consiglio di Classe
Dirigente Scolastico
____________________________________---------------------------------____________________________________
____________________________________
____________________________________
____________________________________
____________________________________
____________________________________
____________________________________
____________________________________
Genitori
Studente
_____________________________
________________________
_____________________________
Tecnico competente (se ha partecipato)
38
Allegato 2
Liceo Artistico Statale “De Andrè”
Piano Annuale per l’Inclusività - a.s. 2013/2014
modello per la sperimentazione - CTS di Sassari
(Nota Ministeriale prot. 1551 del 27/06/13)
I – ANALISI DELL’ISTITUTO
PER L’INDIVIDUAZIONE DEI PUNTI DI FORZA E DI CRITICITÀ
A. Rilevazione dei BES presenti
1. Alunni con BES
n.
a) Disabilità (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3 e DPCM 185/2006)
24
b) Disturbi evolutivi specifici
1. DSA (certificati secondo la L.170/10)
2. DSA (in corso di certificazione secondo la L.170/10)
3. ADHD/DOP (non certificati secondo il DPCM 185/2006)
4. Funzionamento Intell. Limite (non certificato secondo il DPCM 185/2006)
5. Altro [specificare] _____________
c) Svantaggio [indicare il disagio prevalente]
6. Socio-economico
7. Linguistico-culturale
8. Disagio comportamentale/relazionale
9. Altro [specificare] Complessa situazione familiare comunque da
verificare in termini oggettivi
n. alunni della scuola
n. 7
n.
n.
n. 3
n.
10
n.
n.
n. 3
7
n. 4
Totale alunni BES
343
41
% su popolazione scolastica
12%
2. Piani educativi/didattici
n.
PEI/PEP redatti per gli alunni disabili
24
PDP redatti per gli alunni con certificazione
4
PDP redatti per gli alunni senza certificazione
1
3. Strumenti utilizzati per la rilevazione dei BES
Scheda di osservazione basata sul modello ICF
Altre schede di osservazione (specificare) _____________
Altro (specificare) Colloqui con le famiglie
SI



NO



B. Risorse professionali specifiche
legenda: 0 = per niente; 1 = poco; 2 = abbastanza; 3 = molto;
39
0
utilizzati in ...
1. Docenti di sostegno
3. Assistenti alla Comunicazione
4. Referenti di Istituto
5. Altre figure
6. Formazione docenti
n. tot. docenti della scuola
2
1
x
x
Attività individualizzate di piccolo gruppo
Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.)
altro (specificare) Attività in aula
2
3
x
SI

presenti ...
per l’inclusione (referente del GLI)
la disabilità (referente del GLHI)
i DSA
Funzioni strumentali (Sostegno al lavoro docenti, Interventi e
servizi per studenti, Rapporti con enti esterni, Gestione POF)
Referenti commissioni (POF-Viaggi-Handicap-Orientamento)
Psicopedagogisti e affini esterni/interni
Docenti tutor/mentor
altro (specificare) _____________
NO













Strategie e metodologie educativo-didattiche/gestione della classe
Didattica speciale e progetti educativo-didattici a prevalente
tematica inclusiva
Psicologia e psicopatologia dell’età evolutiva (compresi DSA,
ADHD, ecc.)
Didattica interculturale / italiano L2
Su specifiche disabilità (autismo, ADHD, Disabilità
Intellettive, sensoriali…)
altro (specificare) _____________
62
3
x
0
utilizzati in ...
2. Assistenti Educativi Culturali
1
x
x
Attività individualizzate di piccolo gruppo
Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.)
altro (specificare) Attività in aula
















docenti curricolari (compresi gli I.T.P.)
50
docenti di sostegno specializzati
12
C. Coinvolgimento personale A.T.A.
SI
1. Collaboratori scolastici
2. Personale di segreteria
NO


assistenza di base alunni disabili
coinvolti in progetti di inclusione
altro (specificare) _____________
coinvolto nella gestione di dati sensibili
formalmente incaricato








D. Risorse strumentali
legenda: 0 = per niente; 1 = poco; 2 = abbastanza; 3 = molto;
1. Spazi
2. Strumenti
Aule polifunzionali (attività per classi aperte, laboratori protetti, ecc.)
Laboratori con postazioni PC dedicate
altro (specificare) _____________
Hardware tecnologici dedicati
Software dedicati
40
0
1
2
x
x
x
x
3
altro (specificare) _____________
E. Coinvolgimento famiglie
SI
Informazione /formazione su genitorialità e psicopedagogia dell’età evolutiva
Coinvolgimento in progetti di inclusione
Coinvolgimento in attività di promozione della comunità educante
altro (specificare) _____________




NO




F. Rapporti con servizi sociosanitari territoriali e istituzioni preposte
Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati sulla disabilità
Procedure condivise di intervento sulla disabilità
Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati su disagio e simili
Procedure condivise di intervento su disagio e simili
Progetti territoriali integrati
Progetti integrati a livello di singola scuola
Rapporti con CTS / CTI
altro (specificare) _____________
SI

NO















G. Rapporti con privato sociale e volontariato
SI

Progetti territoriali integrati
Progetti integrati a livello di singola scuola
Progetti a livello di reti di scuole
altro (specificare) _____________



NO




II – VALUTAZIONE DELL’INCLUSIVITÀ
A. Strumenti utilizzati
1. Index per l’inclusione
• a regime: ciclo completo di autovalutazione e automiglioramento (utilizzato da almeno 2 anni)
• in fase di completamento dell’intero ciclo (2° anno di utilizzo)
• in fase di approccio (1° anno di utilizzo)
• in rete con altre scuole
SI





2. Quadis
• utilizzato da almeno un anno
• in fase di approccio
• in rete con altre scuole




3. Altro
• valutazione interna (specificare) _____________
• valutazione esterna (specificare) _____________
• in rete con altre scuole




41
NO













B. Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati
(Adattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di inclusività dei sistemi scolastici)
legenda: 0 = per niente; 1 = poco; 2 = abbastanza; 3 = molto;
1. Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo
0
1
2
x
2. Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola
x
3. Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi
servizi esistenti
x
4. Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi
x
5. Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive
x
6. Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che
riguardano l’organizzazione delle attività educative
x
7. Valorizzazione delle risorse esistenti
x
8. Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti
x
9. Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la
continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo
X
10. Altro:
III – OBIETTIVI DI INCREMENTO DELL’INCLUSIVITÀ
Situazione di partenza
Obiettivi per l'anno scolastico 2013/2014
1. Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo
(chi fa cosa, livelli di responsabilità nelle pratiche di intervento, ecc.)
7. Rinnovo del GLH d’Istituto.
8. Costituzione del GLI e individuazione del referente del GLI,
del referente del GLHI e del referente per i DSA.
9. Presenza nel POF di una sezione dedicata alla disabilità e ai
DSA e, in allegato, di un modello PEP e PDP.
10. Somministrazione dei test standardizzati per la rilevazione di
alunni con DSA principalmente nelle prime classi.
11. Attivazione in deroga del servizio di assistenza educativa dai
primi giorni di scuola per garantire una migliore qualità di
accoglienza per gli alunni con disabilità.
12. Individuazione da parte dei C.d.C. di alunni “fragili” da
riconsiderare tuttavia sulla base di strumenti oggettivi e
standardizzati acquisiti durante il corso dell’anno.
2. Organizzazione dei diversi tipi di sostegno
13. Definizione del regolamento del GLHI e del GLI.
14. Produzione di schede di osservazione sulla base del
modello ICF per la rilevazione di alunni con BES.
15. Disposizione di un’accurata procedura di formazione delle
classi in relazione all’eterogeneità e ai bisogni speciali.
16. Definizione di un piano delle attività annuali che preveda
una convocazione dei C.d.C. in cui sono presenti alunni con
BES prima dell’inizio delle attività didattiche per un’analisi
iniziale.
17. Definizione di una procedura che consenta ai docenti
nominati dopo l’inizio delle att. didattiche di conoscere la
composizione delle classi loro assegnate prima dell’ingresso
in aula.
18. Definizione di nuove modalità di accoglienza in relazione
al progetto di inclusività.
presenti all’interno della scuola
(fig coinvolte e azioni)
 Collaborazione
tra insegnanti curricolari ed insegnanti di
sostegno nelle fasi di progettazione e attuazione del piano
educativo personalizzato degli alunni con disabilità.
 Inserimento degli ass. educativi nelle attività scolastiche per la
realizzazione del progetto educativo degli alunni disabili.
 Partecipazione attiva e consapevole del personale ATA
all’accoglienza, all’inserimento negli spazi comuni e alla
valorizzazione delle relazioni interpersonali degli alunni.
 Attivazione dello “Sportello d’ascolto” con lo psicologo del
SERD.
42
 Promozione
di un modello di flessibilità che permetta di
promuovere attività individualizzate e/o attività con gruppi
eterogenei nelle quali possa anche essere sfruttata la
competenza specifica dell’insegnante di sostegno.
 Definizione da parte del GLHI di precisi criteri di
distribuzione delle ore di sostegno e di assegnazione degli
insegnanti alle classi che permettano di operare senza alcuna
incertezza fin dal primo giorno di lezione.
3
3. Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi
servizi esistenti
(servizi coinvolti e azioni)
 Collaborazione attraverso incontri almeno annuali con gli
esperti delle ASL che redigono la Diagnosi Funzionale, i
terapisti del servizio di riabilitazione dell’ASL e gli psicologi e
i terapisti dell’AIAS e del FKT.
 Sinergia d’intervento tra insegnanti di sostegno ed educatori
che operano l’assistenza educativa domiciliare attraverso
progetti con gli enti locali.

Partecipazione agli incontri di informazione e formazione
promossi dal CTS di Sassari.
 Consulenza con il CTS di Sassari per richieste specifiche.
 Collaborazione con le altre scuole del territorio per la
condivisione delle buone pratiche inclusive.
4. Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi
(strategie e modalità di azione)
Individuazione nei PEP e/o nei PDP di obiettivi specifici di
apprendimento,
strategie,
attività
educativo-didattiche,
iniziative formative integrate tra istituzioni scolastiche e realtà
socio-assistenziale o educative territoriali, modalità di verifica e
valutazione.
6. Attuazione di un percorso che risponda ai bisogni
individuali, promuova una reale crescita della persona e un
successo delle azioni.
7. Attivazione del servizio di sportello didattico e di recupero.
5.
Attivazione di strategie che muovono dall’osservazione dei
diversi stili cognitivi e dalle potenzialità motorie ed
espressive oltre che cognitive manifestate dagli alunni. Nello
specifico, per promuovere una didattica di tipo inclusivo può
risultare significato creare un clima di collaborazione e di
fiducia attraverso il lavoro di gruppo; promuovere attività
cooperative per lo sviluppo di abilità sociale e cognitive;
privilegiare la lezione a scoperta e le discussioni guidate;
privilegiare l’apprendimento esperienziale-laboratoriale;
favorire il lavoro individuale come fase di riflessione
personale; esplicitare gli obiettivi sottesi all’attività didattica
svolta; verificare il processo di apprendimento e attuare
eventuali forme di recupero in itinere; utilizzare strumenti di
sintesi; utilizzare lo strumento informatico; trasmettere le
informazioni integrate da differenti modalità comunicative;
verificare l’opportunità di una lettura ad alta voce e di un
confronto diretto con i compagni; non enfatizzare gli errori
ripetuti anche se segnalati.
 Confronto tra i coordinatori dei C.d.C. con alunni BES e
personale docente impegnato nello sportello didattico e/o nel
recupero per cogliere l’opportunità di sanare eventuali lacune.
8.
5. Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive
(strategie da perseguire)
 Adozione dei criteri di valutazione stabiliti nei PEP e/o PDP.
 Adozione nelle programmazioni di classe di strategie di
valutazione che prevedano la formulazione di indicatori
specifici, l’utilizzo di mediatori didattici (mappe concettuali
e/o mappe didattiche) e dello strumento informatico, verifiche
programmate con suddivisione del tempo in tempi; prove di
verifica strutturate con step di difficoltà progressive.
 Valutazione degli alunni disabili in base al loro reale
progresso di maturazione e di apprendimento rispetto alla
situazione di partenza con riferimento anche al grado di
autonomia raggiunto nello svolgimento e nell’organizzazione
del lavoro scolastico.
 Valutazione degli alunni DSA che privilegino le
conoscenze e le competenze di analisi, sintesi e collegamento
piuttosto che la correttezza formale attraverso verifiche orali e
compensazione di quelle scritte (soprattutto per la Lingua
Straniera).
6. Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che
riguardano l’organizzazione delle attività educative
(ambito, modalità e livello di coinvolgimento)
13.
Primo incontro con le famiglie per illustrare la
situazione di partenza in termini di risorse umane e materiali.
14.
Condivisione con le famiglie del percorso scolastico
personalizzato proposto dai C.d.C. per i loro figli.
15.
Incontri periodici per verificare lo stato dell’intervento
didattico-educativo e discutere su eventuali criticità.
43
16.
Coinvolgimento delle famiglie nei passaggi essenziali
del percorso scolastico dei loro figli anche come assunzione
diretta di responsabilità.
17.
Partecipazione attiva nella stesura del PEP e/o PDP
(anche attraverso la convocazione dei GLHO) per condividere
modalità e strategie specifiche adeguate alle capacità degli
alunni e favorire lo sviluppo delle loro potenzialità nel
rispetto degli obiettivi formativi previsti.
18.
Organizzazione di incontri calendarizzati per
monitorare i processi ed individuare eventuali azioni di
miglioramento.
7. Valorizzazione delle risorse esistenti
(professionali e strutturali: ambito e modalità)
Intervento del referente per i DSA nei C.d.C. in cui
sono presenti alunni con DSA.

Utilizzo di LIM, laboratori di indirizzo (Disc.
Geometriche, Disc. Plastiche e Disc. Grafico-Pittoriche), aula
di Progettazione Grafica, laboratori di informatica.


9.
Partecipazione al progetto “Scuola attiva” che prevede
attività di formazione, screning e recupero frontale per
predisporre forme di intervento nei confronti di ragazzi con
DSA (Olbia – a.s. 2012/13 formazione, a.s. 2013/14 test nelle
classi I).
10.
Partecipazione ad eventuali corsi di formazione
proposti dal CTS di Sassari.
11.
Partecipazione ad eventuali corsi o progetti proposti
dalla scuola.
Collaborazione tra referente del GLI e il coordinatore
delle classi in cui sono presenti alunni con BES perché in
seno al C.d.C. siano attuate procedure corrette e sia sempre
perseguito il massimo vantaggio formativo degli alunni nel
rispetto della normativa.

Analisi delle risorse materiali dell’Istituto e proposta di
acquisto di strumenti, ausili tecnologici e materiali didattici
destinati agli alunni o ai docenti.

Installazione sui PC delle aule di informatica di
software free specifici disponibili in rete.

Valorizzazione delle risorse esistenti.
8. Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti
(tematiche, tipo di proposta: interna o esterna, modalità di attuazione: singolarmente o in rete, ecc.)
9. Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la
continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo
 Orientamento in ingresso per gli studenti della S.M.
Inferiore per illustrare le offerte formative, i servizi e i progetti.
 Promozione di iniziative per gli studenti delle S.M. Inferiori
o provenienti da altri Istituti di istruzione per facilitare il
rapporto tra allievi ed insegnanti dei diversi ordini scolastici
attraverso la realizzazione di mini-laboratori.
 Adesione a “Scuole Aperte” per studenti e genitori.
 Partecipazione a incontri/giornate aperte pressi gli Atenei, le
Accademie e le Scuole di Formazione (in particolare incontri
con i responsabili di Corsi di Grafica, dell’Accademia delle
Belle Arti di Sassari e di Architettura di Alghero).
 Rafforzare il senso di “appartenenza” all’indirizzo di studi
prescelto ed al piacere di frequentarlo.
 Perfezionare le fase di orientamento in ingresso ed in
uscita.
10. Altro:
Approvato dal Gruppo di Lavoro per l’Inclusione in data 23 ottobre 2013
Deliberato dal Collegio dei Docenti in data 30 ottobre 2013
Allegati:
• Atto costitutivo (o di rinnovo) del GLI
• Atto costitutivo (o di rinnovo) del GLHI
Tempio Pausania, 30 ottobre 2013
Il Dirigente Scolastico
timbro
della scuola
44
Allegato 3
MODELLO DEL CERTIFICATO DELLE COMPETENZE DI BASE
45
Allegato 4
PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ
TRA SCUOLA E FAMIGLIA
A.S. 2014-2015
Coordinamento a cura del Dirigente Scolastico prof.ssa Demuro Maria Chiara
Il genitore/affidatario e il dirigente scolastico
Visto l’art. 3 del DPR 235/2007;
Preso atto che:
La formazione e l’educazione sono processi complessi e continui che richiedono la cooperazione, oltre che
dell’alunno/studente, della scuola, della famiglia e dell’intera comunità scolastica.
La scuola non è soltanto il luogo in cui si realizza l’apprendimento ma una comunità organizzata dotata di
risorse umane, materiali e immateriali, tempi, organismi ecc. che necessitano di interventi complessi di
gestione, ottimizzazione, conservazione, partecipazione e rispetto dei regolamenti;
Il rapporto scuola-alunno-famiglia costituisce il fondamento che sostiene l’impegno formativo ed educativo.
Alla promozione ed allo sviluppo di ciò, i genitori, gli studenti e gli operatori scolastici dedicano impegno
particolare, i cui tratti essenziali sono richiamati nei punti che seguono.
1) RECIPROCITÀ NEI DIRITTI E DOVERI
Le carte fondamentali d’istituto (POF, Regolamento d’istituto, programmazioni di classe e individuali, ecc)
contengono una o più sezioni nelle quali sono esplicitati i diritti e doveri dei genitori/affidatari, diritti e
doveri degli alunni e diritti e doveri degli operatori scolastici. Le carte fondamentali d’istituto sono
adeguatamente pubblicizzate e a disposizione di chiunque ne abbia interesse.
2) IMPEGNI DI CORRESPONSABILITÀ
Il genitore, sottoscrivendo l’istanza d’iscrizione, assume impegno:
a) ad osservare le disposizioni contenute nel presente patto di corresponsabilità e nelle carte qui richiamate;
b) a sollecitarne l’osservanza da parte dell’alunno/studente.
Il dirigente scolastico, in quanto legale rappresentante dell’istituzione scolastica e responsabile gestionale
assume impegno affinché i diritti degli studenti e dei genitori richiamati nel presente patto siano pienamente
garantiti.
3) DISCIPLINA
Il genitore/affidatario, nel sottoscrivere il presente patto è consapevole che:
a) le infrazioni disciplinari da parte dell’alunno possono dar luogo a sanzioni disciplinari;
b) nell’eventualità di danneggiamenti o lesioni a persone, la sanzione è ispirata al principio della riparazione
del danno (art. 4, comma 5 del DPR 249/1998, come modificato dal DPR 235/2007);
c) il regolamento d’istituto disciplina le modalità d’irrogazione delle sanzioni disciplinari e d’impugnazione.
O
F
F
E
R
T
A
F
O
R
M
A
T
La scuola si impegna a….
La famiglia si impegna a….
L’alunno/a si impegna a….
-Rendere un servizio alla
persona attraverso
l’elaborazione e la
realizzazione della propria
offerta formativa;
- presentare e pubblicizzare il
POF. e tutte le attività
progettate;
-proporre un’Offerta
Formativa che favorisca il
“benessere” psico-fisico
necessario all’apprendimento
e allo sviluppo della persona.
-Prendere visione del Patto
Educativo di
Corresponsabilità,
condividerlo e farne
motivo di riflessione con i
propri figli;
-prendere visione del POF ,per
le parte di competenza;
-conoscere il Regolamento di
Istituto.
-Conoscere il POF, per le parti di
competenza;
-conoscere e rispettare il
Regolamento d’Istituto e il Patto
Educativo di Corresponsabilità tra
scuola e famiglia.
46
I
V
A
R
E
L
A
Z
I
O
N
A
L
I
T
À’
I
N
T
E
R
V
E
N
T
I
E
D
U
C
A
T
I
V
I
-Condurre l’alunno ad una
sempre più chiara conoscenza
di sé, guidandolo alla
conquista della propria
identità;
-creare un clima scolastico
positivo fondato sul dialogo e
sul rispetto;
-non compiere atti che
offendano la morale, la civile
convivenza ed il regolare
svolgimento delle lezioni;
-maturare sempre di più
l’abilità
professionale di saper
comunicare con i genitori a
livello individuale e
assembleare.
-Impartire ai figli le regole del
vivere civile;
-ricercare linee educative
condivise con i docenti per
un’efficace azione comune;
-ricercare e costruire con i
docenti una comunicazione
chiara e corretta basata
sull’ascolto reciproco.
-Rispettare i docenti, i compagni e
tutto il personale della scuola
sviluppando rapporti di
integrazione e di solidarietà;
-rispettare le cose proprie ed altrui,
gli arredi, i materiali didattici e
tutto il patrimonio comune della
scuola;
-non compiere atti che offendano
la morale, la civile convivenza ed
il regolare svolgimento delle
lezioni;
-tenere, anche fuori della scuola,
un
comportamento educato e
rispettoso verso tutti;
-non fumare all’interno e
all’esterno dello spazio scolastico.
-Sviluppare/consolidare il
senso di
appartenenza alla comunità
scolastica e locale;
-rafforzare il senso di
collaborazione, cooperazione
e responsabilità;
-far rispettare le norme di
sicurezza da parte degli
operatori e degli studenti;
-far rispettare le norme di
comportamento perché le
regole di convivenza civile si
trasformino in
comportamenti condivisi.
-Firmare sempre tutte le
comunicazioni per presa
visione;
-risolvere eventuali conflitti o
situazioni problematiche
attraverso il dialogo e la
fiducia reciproca;
-rispettare le regole per il buon
funzionamento della scuola;
-evitare di “giustificare” in
ritardo e consegnare
l’eventuale certificato medico
il giorno dopo l’assenza;
-essere disposti a dare credito
agli insegnanti;
- controllare che
l’abbigliamento sia adeguato
al luogo.
-Entrare in orario (h:8.20-Olbia ;
8:30-Tempio) e prendere atto che
dopo le h:8.35-Olbia; 8:40
Tempio) l’accesso alla scuola è
consentito solo se si è
accompagnati dai genitori;
-I maggiorenni si impegnano a
rientrare alle 13.20 dopo la pausa
pranzo;
-utilizzare il diario per annotare
puntualmente i lavori assegnati e
rispettare le consegne;
-far firmare puntualmente le
comunicazioni, far fare con
tempestività le giustificazioni,
consegnare il giorno dopo
l’assenza l’eventuale certificato
medico altrimenti non verrà
considerato valido per il conteggio
delle ore di presenza.
Il Dirigente Scolastico Prof.ssa Demuro Maria Chiara _______________________________________
I sottoscritti _________________genitori/affidatari dell’alunno/a ________________ classe ___________
Dichiarano di aver preso visione di quanto riportato nella presente nota e di condividerla in pieno.
Firma dei genitori/affidatari _____________________________________________________
Firma dell’alunno/a ____________________________________________________________
Il coordinatore di classe _________________________________________________________
47
Data __________( Il presente patto resterà in vigore fino a nuova delibera del Consiglio di Istituto.)
Allegato 5
CALENDARIO SCOLASTICO REGIONALE E IMPEGNI AS. 2014 - 2015
Inizio lezioni il 15 Settembre 2014
Festività nazionali:
- tutte le domeniche
- 1° Novembre 2014 festività di Tutti i Santi
- 8 Dicembre 2014 Immacolata Concezione
- 25 Dicembre Santo Natale
- 26 Dicembre Santo Stefano
- 1° Gennaio 2015 Capodanno
- 6 gennaio 2015 Epifania
- 6 aprile 2015 Lunedì dell'Angelo
- 25 Aprile 2015 Anniversario della Liberazione
- 1° Maggio 2015 Festa del Lavoro
- 2 giugno 2015 Festa Nazionale della Repubblica
- la festa del santo patrono (se ricade in periodo di attività scolastica).
Ulteriori sospensioni delle attività scolastica:
- dal 23 Dicembre 2014 al 6 Gennaio 2015 vacanze natalizie
- 17 Febbraio 2015 martedì grasso
- dal 2 al 7 Aprile 2015 vacanze pasquali
- 28 Aprile 2015 sa die de sa Sardinia
- n. 2 giorni a disposizione del Consiglio d'istituto
Termine delle lezioni
- 10 Giugno 2015 per la scuola primaria e per la secondaria di I e II grado
Sospensione delle lezioni deliberate dal Consiglio d'Istituto
- 16 e 18 Febbraio 2015 (2 giorni a disposizione del Cnsiglio d'Istituto)
- 27, 29, 30 Aprile 2015 (3 giorni recupero anticipo inizio lezioni).
48
CALENDARIO IMPEGNI CONSIGLI DI CLASSE
–
PROGRAMMAZIONI INDIVIDUALI
TEMPIO
GIOVEDI’ 9 OTTOBRE
15.00 – 16.00
1^A
16.00 – 17.00
2^A
17.00 – 18.00
2^B
18.00 – 19.00
3^A
LUNEDì 13 OTTOBRE
15.00 – 16.00
4^A
16.00 – 17.00
5^A
17.00 – 18.00
4^B
18.00 – 19.00
5^B
NUCHIS
19.00-20.00
LUNEDI’ 13 OTTOBRE
1^A-1^B
19.00-20.00
1^A- 3^A CAT
OLBIA
MERCOLEDI’ 15 OTTOBRE
14.00 – 15.00
5^A (graf)
15.00 – 16.00
4^A (graf)
16.00 – 17.00
3^A (graf)
17.00 – 18.00
2^A
18.00 – 19.00
1^A
19.00 – 20.00
1^C
–
GIOVEDI’ 16 OTTOBRE
14.00 – 15.00
5^B/C
15.00 – 16.00
3^ C (arch)
16.00 – 17.00
4^B (a.f.)
17.00 – 18.00
3^B (a.f.)
18.00 – 19.00
2^B
19.00 – 20.00
1^B
ANDAMENTO DIDATTICO – DISCIPLINARE
TEMPIO
MERCOLEDI’ 10 DICEMBRE
15.00 – 16.00
1^A
16.00 – 17.00
2^A
17.00 – 18.00
2^B
18.00 – 19.00
3^A
GIOVEDI’ 11 DICEMBRE
15.00 – 16.00
4^A
16.00 – 17.00
5^A
17.00 – 18.00
4^B
18.00 – 19.00
5^B
NUCHIS
15.30-16.15
16.15-17.00
GIOVEDI’ 27 NOVEMBRE
1^A LICEO ART
17.00-17.45
1^B LICEO ART
17.45-18.30
1^CAT
3^CAT
OLBIA
MERCOLEDI’ 3 DICEMBRE
14.00 – 15.00
5^B/C
15.00 – 16.00
3^C
16.00 – 17.00
4^B
17.00 – 18.00
3^B
18.00 – 19.00
2^B
19.00 – 20.00
1^B
–
GIOVEDI’ 4 DICEMBRE
14.00 – 15.00
5^A
15.00 – 16.00
4^A
16.00 – 17.00
3^A
17.00 – 18.00
2^A
18.00 – 19.00
1^A
19.00 – 20.00
1^C
SCRUTINI PRIMO QUADRIMESTRE
49
TEMPIO
LUNEDI’ 2 FEBBRAIO
15.00 – 16.00
1^A
16.00 – 17.00
2^A
17.00 – 18.00
2^B
18.00 – 19.00
3^A
MERCOLEDI’ 4 FEBBRAIO
15.00 – 16.00
4^A
16.00 – 17.00
5^A
17.00 – 18.00
4^B
18.00 – 19.00
5^B
NUCHIS
15.30-16.15
16.15-17.00
GIOVEDI’12 FEBBRAIO
1^A LICEO ART
17.00-17.45
1^B LICEO ART
17.45-18.30
1^CAT
3^CAT
OLBIA
GIOVEDI’ 5 FEBBRAIO
14.00 – 15.00
5^A (graf)
15.00 – 16.00
4^A (graf)
16.00 – 17.00
3^A (graf)
17.00 – 18.00
2^A
18.00 – 19.00
1^A
19.00 – 20.00
1^C
–
LUNEDI’ 9 FEBBRAIO
14.00 – 15.00
5^B/C
15.00 – 16.00
3^ C (arch)
16.00 – 17.00
4^B (a.f.)
17.00 – 18.00
3^B (a.f.)
18.00 – 19.00
2^B
19.00 – 20.00
1^B
ANDAMENTO DIDATTICO DISCIPLINARE
TEMPIO
LUNEDI’ 23 MARZO
15.00 – 16.00
1^A
16.00 – 17.00
2^A
17.00 – 18.00
2^B
18.00 – 19.00
3^A
MERCOLEDI’ 25 MARZO
15.00 – 16.00
4^A
16.00 – 17.00
5^A
17.00 – 18.00
4^B
18.00 – 19.00
5^B
NUCHIS
15.30-16.15
16.15-17.00
GIOVEDI’ 19 MARZO
1^A LICEO ART
17.00-17.45
1^B LICEO ART
17.45-18.30
1^CAT
3^CAT
OLBIA
GIOVEDI’ 26 MARZO
14.00 – 15.00
5^B/C
15.00 – 16.00
3^C
16.00 – 17.00
4^B
17.00 – 18.00
3^B
18.00 – 19.00
2^B
19.00 – 20.00
1^B
–
LUNEDI’ 30 MARZO
14.00 – 15.00
5^A
15.00 – 16.00
4^A
16.00 – 17.00
3^A
17.00 – 18.00
2^A
18.00 – 19.00
1^A
19.00 – 20.00
1^C
ADOZIONE LIBRI DI TESTO- DOCUMENTO 15 MAGGIO (classi 5^)
50
TEMPIO
–
MERCOLEDI’ 6 MAGGIO
15.00 – 16.00
1^A
16.00 – 17.00
2^A
17.00 – 18.00
2^B
18.00 – 19.00
3^A
LUNEDI’ 11 MAGGIO
15.00 – 16.00
4^A
16.00 – 17.00
5^A
17.00 – 18.00
4^B
18.00 – 19.00
5^B
MERCOLEDI’ 13 MAGGIO
14.00 – 15.00
5^A (graf)
15.00 – 16.00
4^A (graf)
16.00 – 17.00
3^A (graf)
17.00 – 18.00
2^A
18.00 – 19.00
1^A
19.00 – 20.00
1^C
GIOVEDI’ 14 MAGGIO
14.00 – 15.00
5^B/C
15.00 – 16.00
3^ C (arch)
16.00 – 17.00
4^B (a.f.)
17.00 – 18.00
3^B (a.f.)
18.00 – 19.00
2^B
19.00 – 20.00
1^B
SCRUTINI SECONDO QUADRIMESTRE
OLBIA
MERCOLEDì’ 10 GIUGNO
14.00 – 15.00
5^A
15.00 – 16.00
5^B/C
16.00 – 17.00
2^A
17.00 – 18.00
2^B
18.00 – 19.00
1^A
19.00 – 20.00
1^B
GIOVEDI’ 11 GIUGNO
8.30 – 9.30
4^A
9.30 – 10.30
3^A
10.30 – 11.30
1^C
11.30 – 12.30
4^B
12.30 – 13.30
3^B
14.00 – 15.00
3^C
TEMPIO
GIOVEDI’ 11 GIUGNO
15.00 – 16.00
3^A
16.00 - 17.00
4^A
17.00 – 18.00
4^B
18.00 – 19.00
5^A
VENERDI’ 12 GIUGNO
8.30 – 9.30
1^A
9.30 – 10.30
2^A
10.30 – 11.30
2^B
11.30 – 12.30
5^B
NUCHIS
LUNEDI’ 15 GIUGNO
1^A LICEO ART
11.00-12.00
1^B LICEO ART
12.00-13.00
09.00-10.00
10.00-11.00
1^CAT
3^CAT
LUNEDI’ 27 OTTOBRE
8.30 – 13.30 ELEZIONE RAPPRESENTANTI STUDENTI
16.30 ELEZIONE RAPPRESENTANTI DI CLASSE GENITORI
COLLOQUI (16.00 – 18.30)
TEMPIO
OLBIA
GIOVEDI’ 18 DICEMBRE
MARTEDI’ 10 FEBBRAIO
LUNEDI’ 4 MAGGIO
MERCOLEDI’ 17 DICEMBRE
MERCOLEDI’ 11 FEBBRAIO
GIOVEDI’ 7 MAGGIO
COLLEGIO DOCENTI
PRIMO QUADRIMESTRE
1 SETTEMBRE 2014
9 SETTEMBRE 2014 ORE 10.00
SECONDO QUADRIMESTRE
MERCOLEDI’ 11 FEBBRAIO 2015 ore 15.30
LUNEDI’ 13 APRILE 2015 ore 15.30
51
29 OTTOBRE 2014 ore 15.30
15 DICEMBRE 2014 ore 15.30
LUNEDI’ 18 MAGGIO – ADOZIONE LIBRI DI
TESTO ore 15.30
VENERDI’ 12 GIUGNO ORE 16.00
Allegato 6
ORGANI COLLEGIALI, COMITATI, ASSEMBLEE
Organi collegiali,
comitati, assemblee
Collegio docenti
Consiglio di Istituto
Gli organi collegiali sono organismi di governo e di gestione delle attività scolastiche, regolati dal DPR 416/74 e dal DPR
275/99. Gli Organi collegiali dell'Istituto sono:
Consigli di classe
Collegio dei docenti
Consiglio di Istituto
Giunta esecutiva
Il processo educativo nella scuola si costruisce in primo luogo nella comunicazione tra docente e studente e si arricchisce in
virtù dello scambio con l'intera comunità che attorno alla scuola vive e lavora. In questo senso la partecipazione al progetto
scolastico da parte dei genitori è un contributo fondamentale. Gli Organi collegiali della scuola, che - se si esclude il
Collegio dei Docenti - prevedono sempre la rappresentanza dei genitori, sono tra gli strumenti che possono garantire sia il
libero confronto fra tutte le componenti scolastiche sia il raccordo tra scuola e territorio, in un contatto significativo con le
dinamiche sociali. Tutti gli Organi collegiali della scuola si riuniscono in orari non coincidenti con quello delle lezioni.
E' composto dal personale insegnante di ruolo e non di ruolo in servizio nell'Istituto. E' presieduto dal Dirigente Scolastico.
Le funzioni di segretario sono attribuite ad uno dei collaboratori. Dura in carico un anno scolastico. Si riunisce all'inizio di
ciascun anno scolastico ed ogni qualvolta il Preside ne ravvisi la necessità o quando ne faccia richiesta almeno un terzo dei
suoi componenti, comunque almeno una volta a quadrimestre. Per la validità dell'assemblea è richiesta la presenza di
almeno la metà più uno dei suoi componenti. Il Collegio approva il Piano dell'Offerta Formativa.
E’ costituito da 14 componenti, di cui 6 rappresentanti del personale docente, uno del personale amministrativo,
tecnico e ausiliario, 3 dei genitori degli alunni, 3 degli alunni, il dirigente scolastico. Il consiglio d'Istituto è
presieduto da uno dei membri, eletto tra i rappresentanti dei genitori degli alunni. Dura in carica 3 anni, con
l'eccezione della componente alunni che viene rinnovata all'inizio di ogni anno scolastico.
Il consiglio di istituto elabora e adotta gli indirizzi generali e determina le forme di autofinanziamento della
scuola; delibera il bilancio preventivo e il conto consuntivo e stabilisce come impiegare i mezzi finanziari per il
funzionamento amministrativo e didattico. Spetta al consiglio l'adozione del regolamento interno del circolo o
dell'istituto, l'acquisto, il rinnovo e la conservazione di tutti i beni necessari alla vita della scuola, la decisione in
merito alla partecipazione del circolo o dell'istituto ad attività culturali, sportive e ricreative, nonché allo
svolgimento di iniziative assistenziali. Fatte salve le competenze del collegio dei docenti e dei consigli di
classe, ha potere deliberante sull'organizzazione e la programmazione della vita e dell'attività della scuola, nei
limiti delle disponibilità di bilancio, per quanto riguarda i compiti e le funzioni che l'autonomia scolastica
attribuisce alle singole scuole. In particolare adotta il POF elaborato dal collegio dei docenti. Inoltre il consiglio
di istituto indica i criteri generali relativi alla formazione delle classi, all'assegnazione dei singoli docenti, e al
coordinamento organizzativo dei consigli di intersezione, di interclasse o di classe; esprime parere
sull'andamento generale, didattico ed amministrativo, del circolo o dell'istituto, stabilisce i criteri per
l'espletamento dei servizi amministrativi ed esercita le competenze in materia di uso delle attrezzature e degli
edifici scolastici. Di norma si riunisce in via ordinaria, almeno 1 volta al mese in date stabilite dal Presidente. In
via ordinaria si riunisce:
•
•
•
Giunta esecutiva
per richiesta della Giunta Esecutiva o del suo Presidente;
per richiesta di almeno 1/3 dei suoi componenti;
per iniziativa del Presidente, in presenza di questioni urgenti ed eccezionali.
Le adunanze relative ai primi due punti sono convocate non oltre il decimo giorno dalla richiesta.
La Giunta esecutiva è composta da un docente, un impiegato amministrativo o tecnico o ausiliario, da un
genitore e da uno studente, pariteticamente da rappresentanti di entrambe le sedi associate. Di diritto ne fanno
parte il dirigente scolastico, che la presiede, e il direttore dei servizi generali e amministrativi che ha anche
52
funzioni di segretario della giunta stessa.
La Giunta esecutiva prepara i lavori del consiglio di circolo o di istituto, fermo restando il diritto di iniziativa
del consiglio stesso, e cura l'esecuzione delle relative delibere. Come previsto dal Decreto Interministeriale n.
44 dell'1 febbraio 2001, art. 2, comma 3, entro il 31 ottobre ha il compito di proporre al Consiglio di istituto il
programma delle attività finanziarie della istituzione scolastica, accompagnato da un'apposita relazione e dal
parere di regolarità contabile del Collegio dei revisori. Nella relazione, su cui il consiglio dovrà deliberare entro
il 15 dicembre dell'anno precedente quello di riferimento, sono illustrati gli obiettivi da realizzare e l'utilizzo
delle risorse in coerenza con le indicazioni e le previsioni del Piano dell'offerta formativa, nonché i risultati
della gestione in corso e quelli del precedente esercizio finanziario.
Assemblea di classe
Il diritto di assemblea è sancito dall’art. 12 del D. Lgs 297/94. Gli studenti hanno diritto ad un’assemblea mensile di classe
(tranne che nel mese iniziale e finale delle lezioni). Durante l’assemblea di Classe l’insegnante deve essere presente in aula
partecipando, se richiesto, all’assemblea e garantendo il rispetto dei principi democratici di partecipazione di ciascuno alla
discussione. Nel caso che gli studenti richiedano di discutere senza la presenza dell’insegnante, questi effettuerà la
sorveglianza al di fuori dell’aula, riservandosi di intervenire in caso di necessità. L’assemblea deve essere richiesta al
Preside almeno cinque giorni prima con la specifica dell’ordine del giorno e la firma del docente disponibile.La
convocazione avviene a cura della presidenza almeno tre giorni prima della data richiesta per la riunione, con apposita
annotazione sul registro di classe.
Al termine dei lavori, il rappresentante di classe provvederà a redigere, su apposito registro, il verbale della riunione.
Assemblea di istituto
Gli studenti hanno diritto ad un’assemblea mensile di Istituto (tranne che nel mese iniziale e finale delle lezioni) Gli studenti
si possono riunire in maniera autonoma e i docenti hanno l’obbligo di trattenersi a scuola per tutto il loro orario di servizio,
a lavorare sui diversi progetti o sulla programmazione e a vigilare sul corretto svolgimento della riunione. Le assemblee
possono essere organizzate con l’eventuale partecipazione di esperti, previa autorizzazione del Dirigente Scolastico.
Durante le assemblee che si svolgeranno all’interno dell’istituto, saranno discussi diversi argomenti proposti dagli studenti;
nel caso in cui non vi siano proposte, l’assemblea non si effettuerà. Se gli alunni non terranno un comportamento consono
all’ambiente scolastico e abbandoneranno arbitrariamente la sala per circolare liberamente nei corridoi, il Dirigente può
sospendere l’assemblea e riservarsi il diritto di negare autorizzazione alle successive riunioni. L’assemblea dei
rappresentanti degli studenti in seno ai Consigli di classe elegge il Comitato Studentesco, composto da un rappresentante
per il biennio e uno per il triennio. Del Comitato Studentesco fanno parte di diritto i 3 rappresentanti nel Consiglio d’Istituto
e i 2 rappresentanti nella Consulta Provinciale. Il Comitato Studentesco convoca l’assemblea d’istituto, ha funzioni
propositive e organizzative e ha responsabilità del rispetto delle regole durante le assemblee e le iniziative extra - curriculari
degli alunni. E’ interlocutore diretto del Dirigente Scolastico per tutto ciò che riguarda la componente studentesca nel suo
insieme. Le assemblee di classe e d’istituto si svolgeranno secondo le esigenze della comunità interessata, e saranno
richieste con congruo anticipo, per non intralciare l’attività didattica già programmata.
Nel progettare un’assemblea d’istituto, il Comitato studentesco ne fisserà la durata e le modalità di svolgimento.
L’assemblea potrà occupare l’intera giornata, calcolata in sei ore, oppure solo parte di essa; la sua conclusione coinciderà
con il termine dell’orario di lezione
Comitato studentesco E’un organo rappresentativo di tutti gli studenti dell’Istituto con pareri non vincolanti su qualsiasi aspetto della vita
scolastica. E’ un organo elettivo costituito da studenti eletti tra i rappresentanti eletti nei consigli di classe, secondo criteri
concordati
e
stabiliti
all’inizio
di
ciascun
anno
scolastico.
Si riunisce in orario extra-scolastico; dopo la sua costituzione, elegge tra i suoi membri un Presidente ed un Segretario. A
conclusione dei lavori viene redatto apposito verbale. Oltre ai compiti previsti dalla legge (convocazione delle assemblee
studentesche d’istituto, funzione di garanzia per l’esercizio democratico dei diritti dei partecipanti all’assemblea) può
svolgere altri compiti eventualmente affidatigli dall’assemblea studentesca d’istituto o dai rappresentanti degli studenti nei
consigli di classe. Di propria iniziativa può formulare proposte, pareri e indicazioni per migliorare l’attività educativa e il
funzionamento della scuola.
Comitato dei genitori I rappresentanti dei genitori nei consigli di classe possono esprimere un comitato genitori della scuola, del quale fanno parte
anche tutti i genitori degli alunni iscritti.
Alle riunioni può essere invitato a partecipare il Preside o un suo delegato.
La prima riunione annuale deve eleggere le proprie cariche (presidente, vice presidente, segretario, ecc.). Il Comitato
Genitori ha facoltà di riunirsi tutte le volte che ne fa richiesta al Preside, previo accertamento della disponibilità dei locali
della scuola. La richiesta di convocazione è rivolta al Preside con tre giorni di preavviso, specificando l'ordine del giorno
della riunione. Presidente e vice presidente si fanno carico di inviare al Preside il verbale della seduta. Il Preside può
convocare i rappresentanti di classe dei genitori, qualora ne ravvisi la necessità.
Assemblea dei genitori Le Assemblee collegiali dei genitori possono riunirsi ogni volta se ne ravvisi la necessità. Alle adunanze può essere invitato
a partecipare il Preside o un suo delegato. Per avere a disposizione un locale dove riunirsi, i genitori, attraverso il Comitato
Genitori, devono fare richiesta scritta al preside con almeno tre giorni di preavviso, specificando data, ora e ordine del
giorno della riunione. La Presidenza della riunione è assunta dal Presidente del Comitato Genitori che si farà carico di
inviare al Preside il verbale della seduta.
53
Allegato 7
REGOLAMENTO DI DISCIPLINA ALUNNI
DPR 24.6.1998, n.249 - DPR 235/98
Nota del MIUR Prot. 3602/P0 del 31.07.08
La scuola è una comunità di dialogo, di ricerca, di esperienza culturale e sociale, informata ai valori democratici della Costituzione
italiana dal rispetto tra le persone e fonda il suo progetto educativo sulla qualità delle relazioni insegnate-studente, garantisce libertà
di espressione, di pensiero, di coscienza e di religione e ripudia ogni barriera ideologica,sociale e culturale.
Il presente regolamento disegna un modello di disciplina ispirato alle finalità educative proprie della scuola, quindi non solo diretto a
contrastare i comportamenti scorretti, affinché non si ripetano. ma anche attento al recupero , al rafforzamento del senso di
responsabilità personale, alla legalità ed a riaffermare il dovere di vigilanza e di corresponsabilità dei genitori e dei docenti.
Il presente Regolamento assume gli indirizzi promossi dallo Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria (DPR
n.249/98 e modifiche apportate dal DPR n. 235/07) individua i comportamenti che configurano infrazioni disciplinari, stabilisce le
relative sanzioni, individua gli organi competenti per la irrogazione ed il relativo procedimento come previsto dalla Nota del MIUR
Prot. 3602/P0 del 31.07.08 e del D.M. n.5/2009 relativo a Valutazione comportamento nel voto di condotta.
Il Regolamento tiene altresì conto della direttiva n. 16/07 in materia di utilizzo di telefoni cellulari e di altri dispositivi elettronici
durante l'attività didattica, irrogazione di sanzioni disciplinari.
Art.1
I diritti degli studenti e delle studentesse
I diritti sono quelli fondamentali della persona: libertà di opinione di espressione. Di riunione, di
associazione, di accesso all'informazione. Vanno sempre garantiti il diritto alla formazione culturale e
professionale, alla riservatezza, all' informazione sulle norme che regolano la scuola e il diritto ad una
valutazione trasparente e tempestiva.
1) Diritto all'utilizzo dei locali.
In ottemperanza alla normativa dettata dal D.Lgs. n. 81/08, l'utilizzazione dei locali effettuata al di fuori
delle suddette norme, comporta automaticamente la decadenza del diritto, anche per le iniziative future. Gli
studenti ove richiedano, ai sensi dell'at.
10 del DPR n.249/98, l'utilizzazione dei sopradetti locali, sono tenuti a presentare alla presidenza richiesta
scritta, contenente il numero dei partecipanti, eventuali partecipanti esterni, e la data. Le iniziative possono
contemplare anche attività di studio.
Art. 2
Gli studenti hanno il dovere di :
rispettare l’orario scolastico : Ingresso h: 8.20 (o 8,30). Sono consentiti 5 minuti di ritardo. Chiusura portone dopo 10
minuti.
Non è consentito l’ingresso se non accompagnati dai genitori e con certificato medico o per motivi di trasporto comunicati
tempestivamente alla scuola dal genitore.
frequentare regolarmente le lezioni (il superamento del 25 % del monte ore annuo determina non promozione o
ammissione);
assolvere gli impegni di studio;
portare rispetto verso il dirigente scolastico, tutto il personale della scuola ed i compagni e gli eventuali ospiti;
assumere comportamenti che non turbino l’ordine scolastico;
rispettare ed avere cura dell'ambiente scolastico, utilizzare correttamente le attrezzature, gli impianti di laboratorio e i
sussidi in genere in modo da non danneggiare il patrimonio della scuola;
osservare le disposizioni attinenti alla organizzazione e alla sicurezza.
Si rimanda per altri impegni a quanto previsto dal Patto di corresponsabilità docenti studenti genitori e al Regolamento
d’lstituto.
Art. 3
Principi e finalità
1.
La responsabilità disciplinare è personale.
2.
I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del senso di responsabilità e al ripristino di
corretti rapporti all’interno dell'Istituto.
3.
In nessun caso può essere sanzionata, né direttamente né indirettamente, la libera espressione di opinioni correttamente
manifestata e non lesiva dell'altrui personalità.
4.
Tutte le sanzioni disciplinari possono essere irrogate soltanto previa verifica della sussistenza di elementi concreti e precisi
dai quali si desuma che l'infrazione disciplinare sia stata effettivamente commessa da parte dello studente incolpato.
5.
Nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari senza essere stato prima invitato ad esporre le proprie ragioni.
6.
Nessuna infrazione disciplinare connessa al comportamento può influire sulla valutazione del profitto.
7.
Le sanzioni disciplinari sono sempre temporanee e proporzionate all'infrazione;esse tendono a far riconoscere ai
54
responsabili la violazione delle norme causate dai loro gesti, ad impedirne la ripetizione, a favorire la correzione di atteggiamenti
scorretti ed, infine, sono ispirate al principio della riparazione del danno. Inoltre esse tengono conto della situazione personale dello
studente. Ad esso è sempre offerta la possibilità di convertirle in attività a favore dell’Istituto.
Art. 4
Infrazioni disciplinari e sanzioni




5.
6.
7.
8.
9.
10.
11.
12.
13.
14.
Costituiscono mancanze disciplinari le infrazioni dei doveri degli studenti riportati all'art. 2 che si
possono verificare durante il normale orario delle lezioni, nel corso del trasferimento da e verso
l’Istituto con i mezzi di trasporto pubblico e durante qualsiasi altra attività connessa con la vita
scolastica (viaggi di istruzione, attività integrative, visite di istruzione a mostre, musei, ecc.)
Per tali comportamenti sono previsti appositi provvedimenti disciplinari commisurati alla gravità
dell'infrazione, all'entità del danno provocato e ala recidività. La relazione tra mancanze disciplinari
e corrispondenti sanzioni stabilità dalla tabella allegata al presente regolamento di cui è parte
integrante.
Il personale docente, ma anche non docente, in quanto parte della comunità scolastica, è tenuto a
segnalare i comportamenti che si configurano come mancanze disciplinari.
I provvedimenti, che saranno presi con tempestività al fine di non sminuire il valore educativo degli
stessi, sono :
- rimprovero verbale privato o in classe;
- ammonizione scritta sul libretto personale;
- ammonizione scritta sul registro di classe;
- sospensione temporanea dalle lezioni;
- allontanamento dalla comunità scolastica per periodi non superiori a 15 giorni;
- allontanamento dalla comunità scolastica per periodi superiori a 15 giorni;
- allontanamento dalla comunità scolastica fino al termine dell’anno scolastico;
- esclusione dallo scrutinio finale o non ammissione all'esame distato conclusivo del corso di studi.
Il richiamo verbale e l'ammonizione scritta sono inflitti dal docente o dal dirigente scolastico in
caso di violazioni lievi. Chi
ha la potestà di disporre il provvedimento può chiedere la
convocazione dei genitori.
Le sanzioni ed i provvedimenti che comportano la sospensione dalle lezioni o l'allontanamento da
scuola per periodi non superiori a quindici giorni sono adottati dal Consiglio di classe in caso di
mancanze gravi o di reiterazione di comportamenti scorretti di cui al comma precedente. Qualora
nello stesso fatto siano coinvolti allievi appartenenti a più classi, i Consigli delle classi interessati si
riuniranno in seduta comune,
Le sanzioni ed i provvedimenti che comportano I'allontanamento da scuola per periodi superiori a
quindici giorni sono adottati dal Consiglio di Istituto, in caso di mancanze di particolare gravità o di
reiterazione di comportamenti scorretti di
cui al comma precedente. La durata dell'allontanamento è commisurata alla gravità dell'infrazione
ovvero al generarsi e al permanere di una situazione di pericolo.
Le sanzioni che comportano l'allontanamento dall’Istituto fino al termine delle lezioni e quelle che
implicano l'esclusione dallo scrutinio finale o la non ammissione all'Esame di Stato conclusivo del
corso di studi sono adottate dal Consiglio di Istituto quando siano stati commessi reati che violano
la dignità e il rispetto della persona umana o vi sia pericolo per l’incolumità delle persone.
La sanzione dell'allontanamento dal’Istituto fino al termine dell'anno scolastico è disposta nei casi
di recidiva, da atti di violenza grave, o comunque connotati da una gravità tale da ingenerare un
elevato allarme sociale, ove non siano applicabili interventi per un reinserimento responsabile e
tempestivo dello studente nella comunità durante l'anno scolastico. Nei casi in cui l’autorità
giudiziaria, i servizi sociali o la situazione effettiva dello stesso studente sconsiglino il rientro nella
comunità scolastica di appartenenza, allo studente è consentito di iscriversi, anche in corso d'anno,
ad altra scuola.
Le sanzioni per le infrazioni disciplinari commesse durante le sessioni d,esame sono inflitte dalla
Commissione di Esame e sono applicabili anche ai candidati esterni.
Poiché i provvedimenti disciplinari hanno uno scopo educativo e di riparazione del danno
provocato, in tutti i casi in cui sia possibile ed opportuno, Ia sanzione sarà accompagnata ( o
convertita) dall'esecuzione di attività rivolte a ripristinare ciò che è stato alterato, a ristabilire le
condizioni di civica convivenza quali si convengono ad una comunità scolastica. Si provvederà
dunque all'attuazione di attività di natura sociale, culturale ed in generale a vantaggio della
comunità scolastica (ad es. attività di volontariato nell'ambito della comunità scolastica quali attività
di segreteria, di biblioteca, di pulizia dei locali, ecc.) o a favore di istituzioni operanti nel territorio
di riferimento dell'Istituto.
Nei periodi di allontanamento in caso di gravissime mancanze, deve essere previsto, per quanto
possibile, un rapporto con lo studente e con i suoi genitori tale da preparare il rientro nell'Istituto.
Ai sensi e per gli effetti della normativa vigente quando la violazione disciplinare può configurare
un'ipotesi di reato, il Dirigente Scolastico è tenuto alla presentazione di denuncia alle autorità
competenti.
Per comportamenti non previsti all'art.2 o non esplicitamente indicati si procede per analogia.
55
15. Gli effetti dei provvedimenti disciplinari sono limitati all’anno scolastico, In caso di trasferimento
in corso d'anno dello studente ad altra scuola, la sanzione viene comunicata all'Istituto che lo
accoglie.
16. Nel prospetto apposito si riportano i comportamenti che determinano mancanze disciplinari, le
Sanzioni articolate progressivamente in relazione alta gravità e alla reiterazione dei fatti, le figure
competenti e le conseguenza sul voto di comportamento.
Art. 5
Procedimento sanzionatorio
Il provvedimento disciplinare è irrogato in seguito ad una procedura che ha lo scopo di accertare i fatti e
di garantire condizioni di equità.
In caso di infrazioni lievi :
Il docente procede con il richiamo verbale privato o in classe, o l’ammonizione scritta sul libretto personale o sul registro di
1.
classe;
il Dirigente Scolastico, sentito lo studente ed eventualmente il Docente, può ammonire verbalmente o per iscritto lo
studente informando in merito i genitori o convocandoli presso l’Istituto.
In questo caso non viene data comunicazione preventiva di avvio del procedimento e la contestazione è
formulata contestualmente, anche oralmente, ed annotata sul registro di classe insieme alle eventuali
giustificazioni dell’allievo.
In caso di infrazione grave o reiterata che comporta la sospensione dalle lezioni o l'allontanamento da
scuola :
2.








Il procedimento sanzionatorio prende avvio con la segnalazione della mancanza commessa da parte del docente, anche se
non della classe. La segnalazione deve essere fatta con annotazione nel registro di classe e/o con comunicazione al
Dirigente scolastico; deve essere indicato il nominativo dello studente e riportata una descrizione sintetica e puntuale
dell’accaduto.
Il Dirigente scolastico da comunicazione di avvio del procedimento alla famiglia dello studente o allo studente stesso, se
maggiorenne, indicando gli addebiti contestati, la data di audizione dello studente e i termini di conc-lusione del
procedimento.
Il Dirigente scolastico, nel termine di 15 giorni dalla segnalazione, convoca, il Consiglio di Classe, se questo è l’organismo
competente (devono essere presenti anche i rappresentanti di genitori e studenti) o invita il presidente del Consiglio di
Istituto a convocare tale organo. L'adunanza è valida se sono presenti la métà più uno degli aventi diritto al voto.
Lo studente è Invitato alla riunione perché esponga le proprie ragioni. Lo studente ha facoltà di presentare memorie e scritti
difensivi.
Il Consiglio di Classe o il Consiglio di Istituto, udito lo studente ed eventuali testimoni o altre persone interessate e
coinvolte, allontanato l’interessato provvede a discutere l‘accaduto e con scrutinio segreto irroga la sanzione a maggioranza
dei votanti. Le schede bianche e nulle si computano nel numero dei votanti.
Il verbale della riunione viene trasmesso al Dirigente scolastico per la formale emissione del provvedimento disciplinare. In
caso di allontanamento dalla comunità scolastica fino al termine delle lezioni, a verbale devono essere precisate le
motivazioni per cui non si sono ritenuti esperibili altri interventi che rendessero possibile il reinserimento nella comunità
scolastica.
Il provvedimento disciplinare deve riportare gli estremi della deliberazione, la motivazione, la sanzione comminata e gli
eventuali provvedimenti accessori la decorrenza e la durata, i termini entro i quali adire eventuali provvedimenti accessori,
la decorrenza e la durata, i termini entro i quali adire eventuali impugnazioni presso l'organo competente. Il provvedimento
viene comunicato per iscritto all'interessato e alla famiglia se minorenne.
Nel caso di sospensione dalle lezioni per più di un giorno il Dirigente scolastico,su proposta del Consiglio di classe,
contestualmente al provvedimento :
a)
Stabilisce e comunica alla famiglia quali attività intraprendere per mantenere un rapporto costruttivo con lo studente in
previsione del suo rientro nella scuola;
b)
Identifica il docente di contatto didattico.
Art. 6
Impugnazioni
Contro le sanzioni disciplinari è ammesso ricorso, da parte di chiunque vi abbia interesse, entro quindici giorni dalla comunicazione
della loro irrogazione,all'Organo di Garanzia della scuola, disciplinato dal successivo art.7. La richiesta va presentata al Dirigente
Scolastico che provvede alla sua convocazione.
L'Organo di Garanzia decide nel termine di 10 giorni con provvedimento motivato, che è trasmesso al Dirigente Scolastico per la
comunicazione all'interessato.
Il Direttore dell'Ufficio Scolastico Regionale, o un dirigente di questi delegato, decide in via definitiva sui reclami proposti dagli
studenti o da chiunque vi abbia interesse, contro le violazioni del presente regolamento previo parere di un Organo di Garanzia
regionale.
Art. 7
56
Organi di Garanzia d’Istituto
1. L’organo di garanzia interno all'Istituto, ai sensi dell'art. 5, comma 2, del DPR n. 249/98, è
formato da:
a) il Dirigente Scolastico, che lo presiede;
b) n. 1 rappresentante del personale non docente eletto dall'assemblea del
personale all'inizio dell'a.s. ;
c) n. 1 genitore, eletto tra i rappresentanti dei genitori nei Consigli di Classe
nominati in un'apposita assemblea;
d) n. 1 studente, eletto dai rappresentanti degli studenti in Consiglio di Istituto tra
i componenti il Consiglio stesso o tra i rappresentanti di classe;
e) n. 1 docente eletto dal Consiglio di Istituto (tra i docenti coordinatori di classe)
all'inizio dell’a.s.
2. Con le stesse modalità di cui al comma I vengono designati o eletti, uno per ogni componente,
i Membri supplenti che sostituiranno i membri effettivi in caso di incompatibilità (es, qualora
faccia parte dell'Organo di Garanzia lo stesso soggetto che abbia irrogato la sanzione) o di
obbligo di astensione (es. qualora faccia parte dell'Organo di Garanzia lo studente sanzionato
o un suo genitore) o di decadenza per perdita del requisito di eleggibilità.
a) n. 1 Genitore
b) n. 1 Studente
c) n. 1 Docente
d) n. 1 ATA
3. L'Organo di Garanzia rimane in carica per due anni scolastici.
4. L'Organo di Garanzia deve essere "perfetto" (presenza di tutti i membri) in prima
convocazione. In seconda convocazione il numero necessario a rendere legale la seduta è pari
alla metà più uno dei componenti.
5. L'Organo di garanzia, in forza del disposto di cui all'art. 5 dello Statuto delle
Studentesse e degli Studenti, è chiamato ad esprimersi sui ricorsi degli allievi
contro le sanzioni disciplinari.
6. Il ricorso deve essere presentato per iscritto al Dirigente Scolastico che presiede l'Organo di
Garanzia, ed opportunamente motivato, entro 15 giorni dall'irrogazione della sanzione. Il
Presidente dell'Organo di Garanzia, preso atto dell'istanza inoltrata, dovrà convocare mediante
lettera i componenti dell'Organo entro e non oltre 15 giorni dalla presentazione del ricorso
medesimo.
Il Presidente, in preparazione dei lavori della seduta, deve accuratamente acquisire tutti gli
elementi utili allo svolgimento dell'attività dell'Organo finalizzata
alla puntuale considerazione dell’oggetto della convocazione.
7. Il ricorso è accolto dall'Organo di Garanzia quando abbia ottenuto il voto favorevole della
metà più uno dei votanti. I membri che si astengono dal voto si computano nel numero dei
votanti. In caso di parità di voti prevale opzione espressa dal Presidente. Nel verbale viene
indicato esattamente il numero dei voti favorevoli e contrari al ricorso e quello degli astenuti.
8. L'Organo di Garanzia interno all'Istituto si pronuncia anche sui conflitti che
sorgono all'interno dell’Istituto in merito all'applicazione del presente Regolamento.
L'Organo di Garanzia è presieduto dal Dirigente Scolastico che lo convoca ogni qual volta venga
inoltrato un ricorso riguardo un provvedimento disciplinare.
L’avviso di convocazione va fatto ai membri dell’Organo, per iscritto, almeno 5 giorni prima della
seduta.
L’Organo di Garanzia raccoglie le relazioni dei vari organi e soggetti coinvolti nei procedimenti
disciplinari inflitti (Giunta Esecutiva, Consiglio di Classe, studenti, genitori).
Di tutte le riunioni dell’Organo di Garanzia è redatto processo verbale a cura di uno dei
componenti liberamente scelto dal Presidente.
Le decisioni sono prese all’unanimità o a maggioranza e sono comunicate per iscritto, entro 5
giorni dalla data della riunione, a chi ha avanzato ricorso o reclamo.
L’Organo di Garanzia esprime un parere motivato sul procedimento disciplinare adottato, il quale
viene trasmesso all’Ufficio Scolastico Regionale che decide in via definitiva sui reclami
avanzati.
57
Scarica

POF 14 - Liceo Artistico Statale Fabrizio De Andrè