CONDIZIONI GENERALI DI CONTRATTO Milano, Febbraio 2006 1 CONDIZIONI GENERALI DI CONTRATTO 1. OGGETTO Le presenti condizioni generali disciplinano i contratti aventi ad oggetto l’esecuzione, da parte dello stampatore, delle prestazioni di pre-stampa e/o stampa e/o legatoria e finissaggio, così come risultano essere espressamente indicate nel preventivo e/o offerta d’ordine presentato dallo stampatore ed accettato dal committente o nell’ ordine da quest’ultimo emesso ed accettato per iscritto dallo stampatore. 2. DEFINIZIONE DELLE PRESTAZIONI DELLO STAMPATORE Le prestazioni che lo stampatore si impegna ad eseguire a favore del committente possono consistere, alternativamente e/o congiuntamente tra loro, nelle seguenti tipologie: - prestazioni di pre-stampa, prestazioni di stampa, prestazioni di legatoria e finissaggio. Per prestazioni di pre-stampa si intendono, ai fini delle presenti condizioni contrattuali, solo ed esclusivamente: - - realizzazione, sulla base dei files digitali e/o dei supporti informatici forniti dal committente, secondo le specifiche tecnico – informatiche concordate, dell’impianto necessario per la stampa, con prove colore allegate, fotocomposizione e fotoriproduzione, impaginazione grafica a video. Per prestazioni di stampa si intendono, ai fini delle presenti condizioni contrattuali, solo ed esclusivamente : - la riproduzione, a mezzo stampa, utilizzando tecniche di stampa roto-offset e/o offset a foglio, del prodotto fornito dal committente, già composto e pronto per la stampa. Per prestazioni di legatoria e finissaggio si intendono, ai fini delle presenti condizioni contrattuali, solo ed esclusivamente: 2 - finitura a mezzo punti metallici, brossura filo refe o fresata, cartonato o spiralatura, confezionamento, allestimento dei bancali per la spedizione o cellofanatura con indirizzo per la distribuzione a mezzo posta. Ogni preventivo, ordine e/o conferma d’ordine dovrà riportare specificamente ed espressamente le prestazioni che lo stampatore si impegna ad eseguire. Lo stampatore sarà tenuto ad eseguire solo ed esclusivamente le tipologie di prestazioni contrattuali riportate nell’ordine e descritte nelle presenti condizioni generali. L’ordine emesso dal cliente, per essere valido ed impegnare lo stampatore, dovrà sempre essere sottoscritto per conferma ed accettazione dallo stampatore stesso. Eventuali prestazioni diverse da quelle indicate nelle presenti condizioni generali dovranno essere specificamente ed espressamente pattuite con lo stampatore e dovranno prevedere un distinto e specifico corrispettivo. 3. MATERIALI Lo stampatore impiegherà per l'esecuzione dei lavori materie prime (carta, inchiostri, etc.) da lui scelte in base alla propria esperienza, in quanto ritenute idonee a soddisfare le esigenze di qualità del committente, così come da quest’ultimo manifestate nell’ ordine e/o secondo gli standard medi del settore, o sulla base di espresso accordo intervenuto al riguardo con il committente. Qualora nell’ ordine il committente ne richieda espressamente l’utilizzo, lo stampatore si impegna ad utilizzare i materiali specifici indicati dal committente. Se tali materiali non fossero disponibili, lo stampatore, previa autorizzazione del committente, potrà utilizzare materiali simili alternativi, senza che possa essergli attribuita alcuna responsabilità per eventuali ritardi o mancato rispetto dei tempi di consegna. Qualora le materie prime, ed in particolare la carta, dovessero essere fornite dal committente, esse dovranno avere i requisiti necessari alle esigenze tecniche dei sistemi di stampa impiegati dallo stampatore e dovranno essere in quantità adeguate alle esigenze di tiratura previste nell’ordine. Lo stampatore non garantirà il risultato della stampa, qualora questo dovesse in qualche modo dipendere dalla qualità delle materie prime fornite dal committente. In ogni caso allo stampatore non potrà essere attribuita alcuna responsabilità per difetti, ritardi, mancato rispetto dei tempi di consegna od inconvenienti di qualsivoglia natura che dovessero verificarsi per difetti di qualità e/o di quantità delle materie prime fornite dal committente. 3 4. AUTORIZZAZIONE ALLA STAMPA Se diversamente non previsto dall’ordine, la copia cianografica viene sottoposta al committente, per l’autorizzazione alla stampa, mediante invio, anche attraverso web, in bianco e nero, con l’indicazione dei colori che saranno impiegati in fase di stampa. Eventuali modifiche richieste dal committente su tale copia cianografica non sono comprese nel corrispettivo pattuito e dovranno essere compensate. La copia cianografica deve essere rinviata dal committente, anche attraverso web, confermata e sottoscritta per approvazione, nel più breve tempo possibile ed in ogni caso almeno due giorni prima della data prevista dalle parti per l’inizio della stampa. L’approvazione potrà risultare o da firma apposta sulla copia con la dicitura “visto si stampi” o da dichiarazione inviata anche tramite fax o web. Qualora la copia cianografica non venga restituita, con l’approvazione, nel termine sopraindicato, lo stampatore non sarà più tenuto ad osservare i termini di consegna stabiliti con il committente e dovrà essere concordato, tra le parti, un nuovo calendario dei tempi di stampa. Lo stampatore è esonerato da ogni responsabilità per eventuali vizi, errori od imperfezioni presenti sulla copia cianografica, non segnalati dal committente al momento dell’approvazione. Qualora il committente non restituisca la copia cianografica entro quindici giorni dalla data in cui gli è stata consegnata, lo stampatore potrà ritenere risolto il contratto, previa diffida da inviare via fax al committente almeno sette giorni prima. In tal caso lo stampatore avrà diritto al rimborso delle spese sostenute, al corrispettivo per le prestazioni eseguite ed al mancato guadagno. 5. CALENDARIO DI LAVORAZIONE E TERMINI DI CONSEGNA Il calendario di lavorazione deve essere previsto nell’ordine. Ogni modifica di tale calendario deve essere concordata tra le parti per iscritto, anche tramite fax. Il tempo di preparazione della copia cianografica decorre dal primo giorno lavorativo successivo a quello in cui lo stampatore ha ricevuto dal committente i files completi e tutta la documentazione necessaria alla realizzazione della copia cianografica. Il tempo di stampa decorre per lo stampatore dal primo giorno lavorativo successivo a quello in cui il committente gli ha restituito, debitamente corretta e sottoscritta per approvazione, la copia cianografica. 4 Il committente deve trasmettere allo stampatore i files e tutta la documentazione necessaria alla realizzazione della copia cianografica, nei termini stabiliti nel calendario di lavorazione concordato in sede di ordine con lo stampatore. Eventuali ritardi nella trasmissione da parte del committente, così come la trasmissione di files non completi od errati, comporterà uno slittamento dei tempi di stampa, per il quale nessuna responsabilità potrà essere attribuita allo stampatore. In tali casi lo stampatore avrà diritto, oltre al rimborso delle spese sostenute ed al corrispettivo per le prestazioni già eseguite, ad un ulteriore compenso per l’eventuale fermo e mancato impiego delle macchine stampatrici. Salvo quanto diversamente previsto nell’ordine, la consegna si intende effettuata franco stabilimento dello stampatore nel giorno indicato nell’ordine o in quello che lo stampatore avrà comunicato in via breve al committente. Il committente dovrà, quindi, provvedere, a sua cura e spese, al ritiro della merce nel giorno stesso o, al più tardi, nel primo giorno lavorativo successivo. Qualora il committente non provveda al ritiro della merce entro tali date, i rischi e gli oneri connessi alla conservazione della merce presso lo stampatore sono a suo esclusivo carico. Il termine di consegna decorre, salva diversa indicazione riportata nell’ordine, dal momento della restituzione da parte del committente della copia cianografica approvata e sottoscritta per accettazione. Dal computo del termine di consegna sono esclusi i giorni non lavorativi, sabato compreso, i ritardi causati od imputabili al committente, i ritardi dovuti a cause di forza maggiore, quali a titolo esemplificativo, ma non esaustivo: incendio, scioperi nazionali, locali od aziendali, calamità atmosferiche o naturali, incidenti rilevanti alle macchine dello stampatore, impossibilità o notevole difficoltà di approvvigionamento delle materie prime. In tali casi di ritardo, i termini di consegna si devono intendere prorogati per un periodo pari almeno a quello di durata della causa del ritardo. 6. CARATTERISTICHE DI QUALITA’ DELLA STAMPA Lo stampatore si impegna ad eseguire le prestazioni di stampa a regola d’arte secondo gli standard medi di qualità e le tolleranze definiti come accettabili dalle “Linee guida TAGA per il settore offset” pubblicate dalla Associazione Tecnici Arti Grafiche Italia e ad effettuare il controllo sulla stampa di tali standard di qualità. Come principali parametri di qualità della stampa e della confezione, secondo le citate linee guida, si indicano i seguenti: 5 Per la stampa: - qualità di stampa con evidenti scostamenti rispetto agli “standard produttivi” riportati nelle Linee TAGA (www.taga.it) (densità, ingrossamento del punto, contrasto, bilanciamento cromatico), - fuori registro, - controstampe evidenti, - macchie di asciutto e/o bagnato, - fuori piega +/- mm. 1 in caso di stampa in rotooffset. Per la confezione: - refilo non corretto, - errata sequenza delle segnature, - mancanza di inserti, - grinze vistose, - pagine danneggiate o sporche, - brossura, applicazione copertina fuori squadra, - fuoriuscita delle pagine per scollatura. Su eventuale richiesta del committente, potrà essere effettuato un ulteriore controllo degli standard di qualità in contraddittorio tra le parti, mediante esame congiunto delle prove colore della copia cianografica. Standard qualitativi diversi voluti dal committente dovranno essere espressamente pattuiti tra le parti e riportati specificatamente nell’ordine accettato dallo stampatore. 7. TOLLERANZE E’ ammessa e riconosciuta una tolleranza sulla quantità, in ragione di uno scarto variabile, a seconda della natura del lavoro e della tiratura, tra il 2% ed il 5% in meno od in più sul prodotto consegnato rispetto al quantitativo ordinato. Sovra tiratura e sotto tiratura, nei limiti della tolleranza di scarto sulla quantità di cui sopra, sono accettate dal committente, il quale, in caso di sovra tiratura, sarà tenuto al pagamento della quantità di prodotto effettivamente consegnata. Le tolleranze sulla qualità del prodotto sono ammesse e riconosciute nei limiti e nelle misure previste dalle “Linee guida TAGA per il settore offset” pubblicate dalla Associazione Tecnici Arti Grafiche Italia. 6 In ogni caso di tolleranza, sia quantitativa che qualitativa, il committente sarà tenuto al pagamento dell’intero corrispettivo contrattuale. 8. ANNULLAMENTO, SOSPENSIONE AFFIDATI ALLO STAMPATORE E MODIFICA DEI LAVORI L’ annullamento dell’ordine da parte del committente comporta, in ogni caso, il diritto dello stampatore al rimborso delle spese sostenute, ivi comprese quelle per l’approvvigionamento della materie prime, al corrispettivo per le prestazioni eseguite fino al momento dell’annullamento ed al mancato guadagno. Qualora l’annullamento avvenga dopo l’approvazione della copia cianografica e/o l’inizio dei lavori di stampa, il committente sarà tenuto a versare allo stampatore, oltre al rimborso delle spese sostenute ed al corrispettivo per le prestazioni già eseguite, un ulteriore compenso per l’eventuale fermo e mancato impiego delle macchine stampatrici. Le modifiche rispetto all’ordine richieste dal committente dovranno essere espressamente accettate dallo stampatore. Tutti i costi e le spese sostenuti dallo stampatore, per qualunque modifica richiesta dal committente, saranno ad esclusivo carico di quest’ultimo. In caso di modifica da lui richiesta, il committente assume su di sé, esonerando lo stampatore da ogni responsabilità al riguardo, il rischio derivante dall’esecuzione delle prestazioni contrattuali. Le sospensioni dei lavori di stampa, richieste dal committente o, comunque, avvenute per cause a lui attribuibili, comporteranno il diritto dello stampatore ad ottenere dal committente, in aggiunta al corrispettivo contrattuale, il rimborso delle maggiori spese sostenute ed un ulteriore compenso per l’eventuale fermo o mancato impiego delle macchine stampatrici. 9. CORRISPETTIVO Il corrispettivo indicato nel preventivo o nell’ordine è da intendersi comprensivo solo ed esclusivamente, al netto dell’IVA, delle prestazioni contrattuali riportate nel preventivo o nell’ordine stessi. Ogni richiesta di prestazione aggiuntiva e/o di modifica avanzata dal committente dovrà essere compensata distintamente ed in aggiunta rispetto al corrispettivo contrattuale. Nel caso in cui il committente fornisca e/o richieda carta di qualità diversa da quella concordata, lo stampatore avrà diritto ad un adeguamento del corrispettivo, che tenga conto delle eventuali maggiori spese sostenute per la stampa del prodotto. 7 Il corrispettivo sarà soggetto a revisione automatica in percentuale, sia in caso di aumento del prezzo della carta, sia in caso di aumento del costo della manodopera. Per quanto riguarda il prezzo della carta, si farà riferimento alle variazioni dei prezzi rilevate dalla CCIAA di Milano e riportate nel listino prezzi dalla stessa pubblicato, assumendo, come listino iniziale di riferimento, il listino relativo al mese precedente quello di stipulazione del contratto. Ai fini della revisione, in ogni singolo ordine verrà inserito il “codice carta”, tra quelli indicati nel listino prezzi della CCIAA di Milano, identificativo del tipo di carta concordata tra le parti o scelta dallo stampatore. Qualora la carta prescelta non avesse un proprio “codice carta”, verrà inserito il “codice carta” del tipo di carta maggiormente simile a quella prescelta. Per quanto riguarda il costo della manodopera, si farà riferimento alle variazioni degli indici ISTAT delle retribuzioni del settore dell’industria grafica. La revisione del corrispettivo verrà applicata, dietro semplice richiesta scritta dello stampatore, a partire dal mese successivo a quello in cui sia intervenuta la variazione del prezzo della carta o del costo della manodopera. 10. FATTURAZIONE E CONDIZIONI DI PAGAMENTO Il pagamento del corrispettivo, a mezzo assegno, bonifico bancario o ricevuta bancaria, deve essere effettuato entro 30 giorni dal ricevimento, da parte del committente, della fattura che verrà emessa dallo stampatore al momento della consegna della merce, così come definito al precedente punto 5). In caso di ritardo nei pagamenti oltre il termine sopra indicato, lo stampatore avrà diritto agli interessi di mora per ritardato pagamento, interessi che saranno determinati applicando quanto previsto al riguardo dal D.Lgs. 231/02. 11. RECLAMI Eventuali reclami devono essere tempestivamente contestati dal committente per iscritto mediante lettera raccomandata da inviarsi entro e non oltre otto giorni dalla consegna della merce. In caso di vizi occulti, il termine di otto giorni decorre dal momento della scoperta dei vizi. Non saranno accolti reclami avanzati dopo il trascorrere dei termini di cui sopra. Gli stampati ritenuti difettosi devono essere tenuti dal committente a disposizione dello stampatore, per eventuali verifiche da parte di quest’ultimo, per un periodo di tempo da 1 ad 8 giorni lavorativi dalla data del reclamo, tenuto 8 conto della tipologia del prodotto stampato e delle esigenze della sua distribuzione. Gli eventuali reclami non potranno comportare in ogni caso la sospensione od il differimento dei pagamenti. 12. RESPONSABILITA’ DELLO STAMPATORE In caso di errori o difetti di stampa, non accettati dal committente e rilevanti rispetto agli standard di qualità di cui al precedente punto 6) o a quelli diversi concordati tra le parti, errori e difetti attribuibili allo stampatore, quest’ultimo è tenuto al rifacimento del lavoro, nei modi e nelle quantità necessari per rispettare quanto previsto nel preventivo o nell’ordine. In caso di rifacimento del lavoro, gli stampati difettosi devono essere restituiti allo stampatore. Rifatto il lavoro, lo stampatore è, peraltro, esonerato da ogni e qualsiasi altra responsabilità di natura risarcitoria nei confronti del committente. In caso di ritardi esclusivamente imputabili allo stampatore e/o in caso di sottotirature inferiori ai limiti di tolleranza, la responsabilità dello stampatore è espressamente limitata, nel massimo, al corrispettivo pattuito con il committente, con esclusione di tutti gli eventuali ulteriori danni diretti od indiretti patiti da quest’ultimo. Lo stampatore non risponde, in alcun modo, nei confronti del committente e/o di terzi, del contenuto del prodotto stampato. 13. CLAUSOLA DI RISERVATEZZA Committente e stampatore si impegnano reciprocamente a non divulgare a terzi informazioni e dati, di natura sia tecnica, sia commerciale, sia amministrativofinanziaria, di cui siano venuti a conoscenza in ragione del rapporto contrattuale instaurato. Lo stampatore si impegna a non utilizzare direttamente per sé e/o per altri, né divulgare a terzi, notizie, dati ed elementi riportati nei files o nell’altra documentazione di supporto informatico, magnetico o cartaceo, fornitagli dal committente. 14. SPEDIZIONE E TRASPORTO Salvo che non sia diversamente pattuito nell’ordine, la spedizione ed il trasporto della merce sono ad esclusivo carico del committente, che ne sosterrà le spese e ne assumerà i relativi rischi. 9 Qualora la spedizione ed il trasporto, su espressa richiesta del committente, siano effettuati ad iniziativa dello stampatore, quest’ultimo avrà diritto, oltre al rimborso delle spese vive sostenute, anche ad un ulteriore compenso, distinto e specifico rispetto al corrispettivo del contratto. Anche in tale caso il rischio del trasporto è assunto interamente ed esclusivamente dal committente e nessuna responsabilità potrà essere attribuita allo stampatore per ritardi e/o disservizi dovuti allo spedizioniere e/o al vettore. 15. SUBFORNITURA E SUBAPPALTO E’ facoltà dello stampatore, per meglio eseguire le prestazioni oggetto del contratto, affidare, in subfornitura e/o subappalto ad altre imprese appaltatrici, sotto la propria responsabilità e la propria costante ed assidua vigilanza, l’esecuzione in tutto od in parte delle prestazioni medesime. In tal caso lo stampatore risponde integralmente e senza riserva alcuna nei confronti del committente, per l’operato dei subfornitori e dei subappaltatori di cui si sia avvalso. 16. MATERIALI DI PROPRIETA’ DEL COMMITTENTE Le opere, gli impianti ed i materiali consegnati dal committente allo stampatore per l’esecuzione delle prestazioni contrattuali, rimangono di proprietà del committente e sono custoditi presso lo stampatore a cura di quest’ ultimo, per il tempo necessario al completamento delle prestazioni contrattuali, salvo diverso accordo tra le parti. E’ facoltà dello stampatore addebitare al committente il costo del deposito di opere, impianti e materiali di proprietà del committente, non ritirati da quest’ultimo oltre il tempo di cui al precedente comma. Costi ed oneri del loro trasferimento dal committente allo stampatore e viceversa sono ad esclusivo carico del committente, il quale dovrà provvedere anche ad assicurare, a propria cura e spese, i beni consegnati allo stampatore contro il rischio di incendio, furto, danneggiamento, etc., di tali opere, impianti e materiali. Lo stampatore è esonerato da ogni e qualsiasi responsabilità per l’eventuale mancanza o danneggiamento dei beni del committente a lui affidati, salvo il caso di dolo o colpa grave. Scarti, sfridi e residui di lavorazione, salvo diverso accordo tra le parti, rimangono di proprietà dello stampatore. 17. CESSIONE DEL CREDITO E’ ammessa, senza condizione o riserva, la facoltà per lo stampatore di cedere a terzi diritti e crediti derivanti dal contratto. 10 18. LEGGE APPLICABILE Le presenti condizioni generali regolano in maniera compiuta ed esaustiva, unitamente al preventivo e/o all’ ordine accettato, i rapporti tra le parti. Le clausole in esse contenute devono essere considerate unitariamente ed inscindibilmente tra loro e possono essere modificate, solo ed esclusivamente, previo espresso consenso scritto di entrambe le parti. La legge applicabile alle presenti condizioni generali ed al contratto tra le parti è la legge italiana. Per tutto quanto non espressamente previsto nel contratto e nelle condizioni generali, saranno applicabili, ed ad essi si farà necessario riferimento anche per l’interpretazione delle clausole contrattuali, gli usi e le consuetudini in tema di attività e produzione dell’industria grafica nel testo raccolto e pubblicato dalla CCIAA di Milano. 19. RISOLUZIONE DELLE CONTROVERSIE Per la risoluzione di qualsiasi controversia, di valore pari od inferiore ad euro 500.000,00, che dovesse insorgere riguardo l’applicazione, l’interpretazione e l’esecuzione del contratto, le parti si impegnano, prima di eventuali azioni in sede giudiziale, ad esperire il tentativo di conciliazione della controversia attraverso il Servizio di Conciliazione istituito presso la Camera Arbitrale costituita presso la CCIAA del luogo ove ha la propria sede legale lo stampatore oppure, in mancanza, attraverso il Servizio di Conciliazione istituito presso la Camera Arbitrale Nazionale ed Internazionale di Milano della CCIAA di Milano. 20. FORO COMPETENTE Indipendentemente dall’ esperimento del tentativo di conciliazione, per qualsiasi controversia dovesse insorgere tra le parti riguardo l’applicazione, l’interpretazione e l’esecuzione del contratto, sarà competente, in via esclusiva, il Foro del Comune ove ha la propria sede legale lo stampatore. Ai sensi e per gli effetti degli artt. 1341 e 1342 cod.civ., si approvano espressamente, dopo loro attenta rilettura, le seguenti clausole: 3. Materiali; 4. Autorizzazione alla stampa; 5. Calendario di lavorazione e termini di consegna; 6. Caratteristiche di qualità della stampa; 7. Tolleranze; 8. Annullamento, sospensioni e modifiche, 9. Corrispettivo; 10. Pagamenti; 11. Reclami; 12. Responsabilità dello stampatore; 14. Spedizione e trasporto; 16. 11 Materiali di proprietà del committente; 19. Risoluzione delle controversie; 20. Foro competente Si ringrazia il Gruppo di Lavoro che ha consentito la redazione di questo documento: Argenti Fabio Baima Renato Boccia Vincenzo Boroli Giovanni Campagnaro Adolfo De Matthaeis Alberto Guerini Pierluigi Lorato Andrea Pizzi Massimo Mediagraf S.t.i.g.e. Arti Grafiche Boccia Officine Grafiche Novara 1901 Mediagraf Mondadori Printing Grafiche Mazzucchelli Gruppo Pozzoni A.G. Amilcare Pizzi Covini Claudio Rigo Alessandro Viscardi Valter Assografici – Direzione Generale Assografici – Area Economia e Centro Studi Assografici – Area Economia e Centro Studi Sironi Alberto Taga Italia Consulenza Legale: Avv. Moizo Fulvio Studio Legale Moizo Salerno 12 Rev. 2 Data: 04/05/02 TAGA DOCUMENTI CONTROLLO DI QUALITA’ DELLE LAVORAZIONI GRAFICHE TAGA. DOC.01 pag. 1 di 28 Estratto del quinto ed ultimo capitolo e dell’allegato A del documento TAGA DOC.01: CONTROLLO DI QUALITA’ DELLE LAVORAZIONI GRAFICHE 5.- PARAMETRI DI CONTROLLO PER LE PROVE E PER LA STAMPA OFFSET DA FOGLIO E DA BOBINA ALLEGATO A: DEFINIZIONE DELLE CARATTERISTICHE E DEI PARAMETRI USATI: ♦ DENSITA’ OTTICA ♦ VALORE TONALE – VALORE DI RETINO ♦ DOT GAIN ♦ TRAPPING (RIFIUTO COLORE) ♦ PRINT CONTRAST (Contrasto di stampa) ♦ HUE ERROR (Errore di tinta) ♦ GRAYNESS (Grigiore) ♦ SCARTO TIPO s File TAGA. DOC. 01 - Rev. 2 Rev. 2 Data: 04/05/02 TAGA DOCUMENTI CONTROLLO DI QUALITA’ DELLE LAVORAZIONI GRAFICHE TAGA. DOC.01 pag. 2 di 28 5.- PARAMETRI DI CONTROLLO PER LE PROVE E PER LA STAMPA OFFSET DA FOGLIO E DA BOBINA DESCRIZIONE: questo capitolo si interessa dei parametri di controllo che definiscono le caratteristiche delle Prove e dei fogli di Stampa (e di qualsiasi sistema di output correlato alla stampa offset) e fornisce i valori raccomandati, le rispettive tolleranze e le condizioni di rilevazione. I dati sono quelli citati con maggior frequenza dalle varie Norme e Raccomandazioni reperibili sul mercato e sono convalidati dalle esperienze pratiche effettuate direttamente dai Tecnici di Produzione. In questa edizione si è tenuto conto della Norma ISO 12647-1-2 alla quale si prega di fare riferimento per ulteriori approfondimenti. Le differenze tra le macchine da stampa, le materie prime e le tecniche di lavorazione consigliano comunque di utilizzare questi dati come riferimento generale riservando ad analisi specifiche la definizione degli standard da applicare alle differenti situazioni operative. PREREQUISITI: i parametri indicati sono utilizzabili e significativi solo quando le lavorazioni, convenzionali o digitali, sono condizionate da una procedura di controllo che garantisce: . ripetibilità nel tempo dei risultati di prova e di stampa (rilevate strumentalmente e secondo procedure definite e rispettate) . verificabilità delle condizioni di lavorazione (definizione delle metodologie, calibrazione degli strumenti, identificazione degli standard e delle tolleranze, specifiche per materiali e prodotti, ecc.) . uniformità e costanza dei risultati sull’intera superficie stampata, alle diverse velocità e per l’intera tiratura nei limiti definiti dalle Norme o concordati tra le parti (significatività dei dati) 5.1.- PARAMETRI CONTROLLATI (vedi ALLEGATO A) 5.1.1.- DENSITÀ MASSIMA: esprime il valore di densità ottica dello strato di inchiostro (oppure toner o altro prodotto) stampato sul supporto e misurato sui pieni di colore puro con densitometro munito di filtri a banda stretta e polarizzatore (Status E) secondo la Norma DIN 16536. Tutti i valori di densità e dei parametri ad essa correlati di queste raccomandazioni sono riferiti a queste condizioni. 5.1.2.- DOT GAIN (GUADAGNO DI PUNTO): indica la differenza tra il valore di punto stampato e quello della pellicola originale o il valore digitale. Se ad esempio un retinato del 50% sulla pellicola diventa 65% in stampa si dice che il Dot Gain è pari al 15%. Ciò è indipendente dall’eventuale variazione di punto rilevabile nei passaggi intermedi come copiature o lastrazione. L’aumento del punto (dot spread) nel caso in esame è 65% rispetto al 50% originale. Se si ha una riduzione del punto in lastra si usa anche il termine DOT LOSS. Per un punto di pellicola del 50% che si riduce in lastra al 47% si dice che il dot loss è pari al 3%. 5.1.3 – PRINT CONTRAST: indica l’aumento di punto nei tre quarti dell’immagine (75%-80%). In stampa viene anche identificato come “livello di impastamento”, apertura o chiusura delle ombre. 5.1.4.- INK TRAPPING: da non confondere con il trapping di immagine, esprime il rifiuto o l’accettazione dell’inchiostro da parte del supporto o dell’inchiostro stampato sull’elemento di macchina precedente. I valori forniti sono un riferimento raggiungibile in condizioni ottimali di lavorazione. 5.1.5.- REGISTRO DI IMMAGINE: La Norma ISO 12647-2:1996(E) prescrive quanto segue: “4.2.3. Tolerance for image positioning: il massimo scostamento (deviazione) tra i centri dell’immagine di due colori stampati non deve essere superiore alla metà del diametro del puntino più piccolo delle quattro pellicole di selezione”. File TAGA. DOC. 01 - Rev. 2 Rev. 2 Data: 04/05/02 TAGA DOCUMENTI CONTROLLO DI QUALITA’ DELLE LAVORAZIONI GRAFICHE TAGA. DOC.01 pag. 3 di 28 Considerando che il punto minimo può ragionevolmente essere di circa 1,2% si tratta di contenere le possibili variazioni di posizione tra i monocromi stampati successivamente sul foglio di macchina entro valori inferiori a 0,010 - 0,015 mm (10 – 15 micron, un micron (µ) = mm 0,001). Si osserva tuttavia che gli stessi sistemi di stampa e la varietà di supporti usati possono essere causa di scostamenti più o meno sensibili e non sempre recuperabili. Pertanto pur ammettendo la necessità di tendere sempre a ottenere il massimo, si ritiene ragionevole proporre una scala di riferimento che deriva da esperienze pratiche come indicato al punto 5.3.2. Essa non ha valore contrattuale in quanto non è collegata ad alcun Ente riconosciuto, tuttavia può essere vincolante nel caso venga espressamente richiamata dalle parti. Per rendere comprensibili questi valori in termini pratici si può utilizzare un microscopio con scala graduata oppure fare riferimento alla sezione delle microlinee della scala UGRA Control Wedge. Il libretto di istruzioni “Directions for use” a pag.6, indica le grandezze in micron dei vari elementi grafici usati per il controllo. Questi valori possono essere comparati con gli scostamenti osservati tra i crocini di registro permettendo una valutazione numerica in micron. - 108 micron è la distanza tra le microlinee da 12µ - 72 micron è la distanza tra le microlinee da 8µ - 40 micron è lo spessore delle microlinee da 40µ - 20 micron è lo spessore delle microlinee da 20µ Vale sempre il discorso della differenziazione dell’effetto degli scostamenti a seconda della tipologia di immagine esaminata. NOTA: quando si effettua un test di controllo su una macchina da stampa, sia essa nuova o vecchia, ci si pone l’obiettivo fondamentale di stabilirne il grado di precisione per fini produttivi. Si opera pertanto in condizioni controllate (tipo e condizioni della carta, precisione dei montaggi, lastre e relativa punzonatura, ambiente, abbigliaggio macchina, regolazioni, prodotti, ecc.) per cui ci si attende un grado di registro molto elevato, cioè con scostamenti contenuti inferiori ai 20 micron, o minori per i piccoli formati, e che corrisponde al registro meccanico dell’attrezzatura stessa. I dati proposti al punto 5.3.2 si riferiscono invece alla produzione corrente nella sua interezza e complessità. 5.1.6.- SLUR/DOPPIEGGIO . doppieggio, punto secondario che si forma sull’elemento di stampa successivo a quello su cui appare e viene trasferito sul foglio accanto a quello principale (solo su macchine a più colori) . slur (sbaveggio) spostamento laterale o longitudinale, come deformazione, ovalizzazione del punto causato generalmente da fattori meccanici oppure collegabili ai caucciù. Questi difetti devono tendere a zero per tutta la superficie del foglio, ma soprattutto in pinza, ed a qualsiasi velocità di macchina. 5.1.7.- VALORI COLORIMETRICI: rappresentano i valori cromatici dei colori stampati, misurati con spettrofotometro ed espressi come coordinate L*a*b* nel sistema CIELAB in accordo con quanto specificato da ISO 12647-1:1996 (misurazione su fondo nero, illuminante D50, osservatore a 2°, geometria 0/45 o 45/0). File TAGA. DOC. 01 - Rev. 2 Rev. 2 Data: 04/05/02 TAGA DOCUMENTI CONTROLLO DI QUALITA’ DELLE LAVORAZIONI GRAFICHE TAGA. DOC.01 pag. 4 di 28 5.2.- CONDIZIONI DI APPLICAZIONE DEI VALORI INDICATI 5.2.1.- RETINATURA: di tipo convenzionale a circa 60 linee/cm (150 linee/pollice). Per retinature di altro tipo bisogna eseguire una prova di comparazione e rilevare i dati di conversione. 5.2.2.- CARTA: è uno degli elementi fondamentali per la normalizzazione del processo. Secondo le Raccomandazioni e Norme reperite, le carte (i supporti in generale) usati per le prove e per la stampa dovrebbero essere identiche. Data la obiettiva difficoltà a rispettare questa prescrizione si propongono tre raggruppamenti (cinque secondo ISO 12647-2:1996, vedi Tavola1) entro i quali si tende a identificare il tipo di supporto con cui si deve operare. CLASSE A (1): tutte le carte senza pasta legno patinate lucide e patinate semimatt con peso superiore a 80-90 gr/mq CLASSE B (2): tutte le patinate sotto i 70-80 gr/mq, le patinate opache commerciali e le patinate leggere per Rotoffset CLASSE C (4): le carte non patinate, le carte naturali comprese carte pigmentate File TAGA. DOC. 01 - Rev. 2 Rev. 2 Data: 04/05/02 TAGA DOCUMENTI CONTROLLO DI QUALITA’ DELLE LAVORAZIONI GRAFICHE TAGA. DOC.01 pag. 5 di 28 5.3.- VALORI RACCOMANDATI Questi valori sono desunti dalle Norme citate. Alcuni aggiustamenti sono stati effettuati in base all’esperienza ed alle esigenze di applicazione pratica e sono validi sia per le prove sia per la stampa. (K=nero, C=cyan, M=magenta, Y=giallo; sequenza di stampa K, C, M, Y) 5.3.1.- PARAMETRI DENSITOMETRICI (Status E) Densità massima CARTE CMY K CLASSE A (1) 1,45 CLASSE B (2) CLASSE C (4) Dot Gain Print Contrast CMY K CMY K 14% 35-45% >45% 22% 16% 30-35% >35% 25% 18% 25-30% >30% 40-50% 75-80% 40-50% 75-80% 1,85 16% 12% 19% 1,35 1,65 18% 14% 1,15 1,25 21% 16% Colori speciali, Pantone: i valori di dot gain vengono maggiorati fino al 5-7% a parte colori speciali formulati appositamente per la stampa di retinati e specifiche contrattuali diverse. Tolleranze: Densità massima: Dot Gain: 3Colori:± 0,10 3Colori:40-50%: ± 3%, 75-80%: ± 2% Nero: ± 0,15 Nero: 40-50%: ± 3%, 75-80%: ± 2% Per garantire il BILANCIAMENTO DEI GRIGI nelle PROVE, il valore di dot gain tra i tre colori C,M e Y non deve presentare deviazioni superiori al 4%. Se, ad esempio, il Y per una carta di classe A presenta un valore di dot gain del 13%, gli altri colori, C e M, non devono superare il 17%. In STAMPA le Norme consentono una deviazione massima del 5%. VARIAZIONI DI DENSITA’ per PROVE di una stessa commessa: entro 8% tra fogli diversi e all’interno di un foglio di prove o comunque tra illustrazioni che appartengono ad un medesimo foglio di macchina. Se ad esempio si misurano su un foglio di prove valori del M tra 1,46 e 1,31 si calcola la differenza 0,15 che risulta equivalente all’11% di 1,31 per cui il foglio di prove deve essere considerato fuori tolleranza (FOGRA). Ink Trapping C+M C+Y M +Y OFFSET DA FOGLIO OFFSET DA BOBINA 75 – 85% 60 – 65% 85 – 95% 70 – 85% 70 – 85% 65 – 75% 5.3.2.- REGISTRO NON ACCETTABILE ACCETTABILE: BUONO: OTTIMO: per scostamenti fino a 100 micron o superiori. E’ visibile a 30 cm di distanza. per scostamenti fino a 80 micron. A occhio nudo può essere rilevato solo a distanza ravvicinata. Con RISERVA a seconda del tipo di immagine. tra 40 e 60 micron: risulta visibile in modo evidente solo con un lentino da 5 – 6x inferiore a 40 micron. Visibile con lentino da 10x e a fatica con lentino da 5 – 6x. Queste indicazioni sono valide per retinature a 60 linee/cm o inferiori. Stampati a 70 – 80 linee/cm si considerano accettabili con scostamenti di 60 micron e ottimali con scostamenti di 30 micron. Stampati a 100 – 120 linee/cm o corrispondenti, cioè sia con retini convenzionali che stocastici, si considerano conformi solo con scostamenti inferiori a 20 micron. File TAGA. DOC. 01 - Rev. 2 Rev. 2 Data: 04/05/02 TAGA DOCUMENTI CONTROLLO DI QUALITA’ DELLE LAVORAZIONI GRAFICHE TAGA. DOC.01 pag. 6 di 28 5.3.3.- SLUR/DOPPIEGGIO I valori sopra indicati si intendono misurati su fogli ESENTI DA FENOMENI DI SLUR/DOPPIEGGIO 5.3.4.- VALORI COLORIMETRICI (ISO 12647-2 Punto 4.2.1.3 Ink set colours – Pag 5,6) Tavola 2 – Coordinate CIELAB per i pieni dei colori di scala nella sequenza cyan, magenta giallo Tipi di carta 1 2 4 L*/a*/b* L*/a*/b* L*/a*/b* Nero 18/ 0/ -1 18/ 1/ 1 35/ 2/ 1 Cyan 54/ -37/ -50 54/ -33/ -49 63/ -23/ -39 Magenta 47/ 75/ -6 47/ 72/ -3 53/ 56/ -2 Giallo 88/ -6/ 95 88/ -5/ 90 86/ -4/ 68 Rosso 48/ 65/ 45 47/ 63/ 42 51/ 53/ 22 Verde 49/ -65/ 30 47/ -60/ 26 52/ -38/ 17 Bluviola 26/ 22/ -45 26/ 24/ -43 38/ 12/ -28 Condizioni e metodologie di misurazione e valori caratteristici delle altre carte come stabilito da ISO 12647. Tavola 3 – Tolleranze espresse come ∆ E*ab per i pieni dei colori della Tavola 2 Deviazione Nero Cyan Magenta Giallo 4 5 8 6 Deviazione: indica la differenza TOLLERATA, espressa come ∆E*ab tra la PROVA ed il FOGLIO DI MACCHINA NOTA: i valori colorimetrici si riferiscono alle densità stampate prescritte dalla Norma ISO 12647-2 pag.11 Tavola B.2 oppure ottenuti secondo la metodologia indicata all’Annex A, pag.10. Dato che i VALORI RACCOMANDATI di cui al punto 5.3.1.- presentano alcuni aggiustamenti dettati da motivi pratici, è possibile si abbiano eventuali scostamenti che dovrebbero interessare principalmente il valore di L*, soprattutto per le carte di classe C(4). 5.5.- VARIABILITA’ IN TIRATURA OSSERVAZIONE: il grado di accettabilità della produzione offset viene definito in modo differente a seconda delle norme e raccomandazioni cui ci si riferisce. Data l’importanza dell’argomento, che implica la vendibilità del prodotto, la liceità delle contestazioni e il grado di affidabilità del sistema stampa, si ritiene opportuno elencare alcune delle norme o raccomandazioni con cui uno Stampatore potrebbe doversi confrontare nel dare risposte chiare e concrete. Si ricorda che i dati di norma valgono sempre salvo eventuali specifici accordi convenuti tra le parti. NOTA: dato che le norme e raccomandazioni citate utilizzano lo scarto tipo s per definire la variabilità dei dati si ricorda quanto segue a) nell'intervallo rappresentato da X ± 1s si trova il 68% dei dati rilevati b) nell'intervallo rappresentato da X ± 2s si trova il 94% dei dati c) nell'intervallo rappresentato da X ± 3s si trova il 99,73% ossia quasi la totalità dei dati in cui X è il valore medio di una serie di dati s è lo scarto tipo (vedi anche ALLEGATO A) File TAGA. DOC. 01 - Rev. 2 Rev. 2 Data: 04/05/02 TAGA DOCUMENTI CONTROLLO DI QUALITA’ DELLE LAVORAZIONI GRAFICHE TAGA. DOC.01 pag. 7 di 28 hISO 12647 – DENSITÀ MASSIME: rispetto ai valori CIELAB dei colori C,M,Y, K le variazioni in tolleranza per la tiratura, espresse come ∆E* risultano essere: Tavola 3 – Tolleranze espresse come ∆ E*ab per i pieni dei colori della Tavola 2 Variazione Nero Cyan Magenta Giallo 2 2,5 4 3 Questi valori devono essere considerati secondo il criterio statistico già ricordato per cui un prodotto si ritiene in tolleranza quando le variazioni di colore misurate come ∆E* rispetto al foglio OK forniscono un valori di scarto tipo s ≤ alla metà del valore di variazione indicato (½ perché i valori in ∆E* sono solo positivi. La distribuzione non si presenta come una gaussiana per cui vale ± 1s ma è una distribuzione asimmetrica). In questo caso il 68% dei fogli risulta in tolleranza e non oltre il 6% delle copie presenta variazioni al di fuori della fascia 2s. hISO 12647 – DOT GAIN: in stampa si ammette una oscillazione del 4% per il 40-50% e 3% per 7580% rispetto al foglio OK. La variabilità delle copie che costituiscono il campione, espressa come scarto tipo s non deve superare la metà del valore indicato. In queste condizioni il 68% delle copie rientra nelle tolleranze di specifica mentre non più del 6% delle copie si trova al di fuori della fascia ± 2 s. File TAGA. DOC. 01 - Rev. 2 Rev. 2 Data: 04/05/02 TAGA DOCUMENTI CONTROLLO DI QUALITA’ DELLE LAVORAZIONI GRAFICHE TAGA. DOC.01 pag. 8 di 28 ALLEGATO A CARATTERISTICHE E PARAMETRI USATI Di seguito vengono riassunte alcune informazioni e formule utilizzate per il calcolo dei parametri utilizzati DENSITA’ OTTICA E’ il Logaritmo in base 10 dell’Opacità misurata secondo la Norma DIN 16536. NOTA. Negli Stati Uniti è diffusa la misurazione con filtri a banda larga (Status T) che fornisce valori densitometrici anche sensibilmente differenti rispetto a quelli ottenuti con filtri a banda stretta (Status E). Nello scambio di informazioni e specifiche di lavorazione definire sempre chiaramente questo elemento utilizzando scale stampate e misurate per la comparazione dei dati. A titolo di esempio si riportano i valori comparati delle densità massime consigliate da FIPP per una carta patinata, misurati in differenti condizioni: TIPI DI FILTRO Banda stretta e polarizzatore Banda stretta no polarizzatore Banda larga e polarizzatore Banda larga no polarizzatore C 1,40 1,20 1,30 1,20 M 1,50 1,30 1,40 1,30 Y 1,40 1,20 1,10 1,00 K 1,80 1,40 1,80 1,40 VALORE TONALE – VALORE DI RETINO Indica il valore del retinato come percentuale rispetto al pieno considerato 100% FORMULA DI MURRAY-DAVIES -DR 1 - 10 %RETINATO = -------------- x 100 -DP 1 - 10 in cui DR = densità del retinato DP = densità del pieno Questa formula definisce la percentuale di punto APPARENTE, come cioè viene percepito dall’occhio. Essa viene usata dalla maggioranza degli Stampatori ed è inserita in tutti i densitometri moderni. Questa formula crea però alcune difficoltà quando la superficie da misurare è ruvida per cui diffonde la luce come nel caso delle lastre offset quando si vuole misurare esattamente la superficie stampante del punto (vedi sistemi CtP). In questo caso è necessario usare la FORMULA DI YULE-NIELSEN -DR/n 1 - 10 %RETINATO = -------------- x 100 -DP/n 1 - 10 in cui DR = densità del retinato DP = densità del pieno n = fattore di Yule-Nielsen per cui per n = 1 non si ha alcun effetto per n > 1 il valore % di punto calcolato sarà minore per n < 1 il valore % di punto calcolato sarà maggiore I densitometri moderni hanno la possibilità di inserire il fattore n, quando viene indicato dal Fornitore, oppure di calcolarlo direttamente leggendo un retinato con valore di retino conosciuto. DOT GAIN Esprime la differenza in percentuale tra il valore della pellicola originale, oppure il valore digitale nominale, ed il valore ottenuto in stampa o su altro sistema di output. Esempio: pellicola, valore retinato = stampa, valore ottenuto = Dot Gain = 40% 55% 15% Se si ha una riduzione del punto (normalmente sulla lastra) si chiama DOT LOSS Il valore % del retinato può essere calcolato con la formula di MURREY-DAVIES oppure con quella di YULE-NIELSEN. TRAPPING (RIFIUTO COLORE) Indica come l’inchiostro viene accettato (o rifiutato) dalla superficie della carta e/o da un altro inchiostro stampato sull’elemento precedente nel corso della stampa a più colori. File TAGA. DOC. 01 - Rev. 2 Rev. 2 Data: 04/05/02 TAGA DOCUMENTI CONTROLLO DI QUALITA’ DELLE LAVORAZIONI GRAFICHE TAGA. DOC.01 pag. 9 di 28 ALLEGATO A Esistono almeno tre sistemi per effettuare il calcolo e nessuno di essi è decisamente sicuro per cui si suggerisce di analizzare sempre il risultato visivamente per controllare la validità della stampa e di accertarsi che gli strumenti con cui si effettuano le rilevazioni usino la stessa formula. Si propone la formula derivante dall’esperienza di Preucil. D1+2 - D1 TRAPPING % = ---------------- x 100 D2 in cui D1+2 = Densità della sovrapposizione dei colori 1 e 2 misurata con il filtro del colore 2 D1 = Densità del primo colore stampato misurata con il filtro del colore 2 D2 = Densità del secondo colore stampato misurata con il suo filtro. Con questa formula la sovrapposizione è tanto migliore quanto più il valore si avvicina a 100%. PRINT CONTRAST (Contrasto di stampa) Indica l’impastamento del retino che si verifica nelle zone dei tre quarti delle illustrazioni. DP - DR PRINT CONTRAST % = ------------- x 100 DP in cui DP = densità del pieno DR = densità del retinato misurato nelle zone al 75-80% Più il valore è elevato maggiore è la separazione dei toni e quindi migliore è il risultato di stampa. Con il Print Contrast si tengono sotto controllo alcuni parametri tipici della stampa offset, come l’emulsionamento degli inchiostri, la regolazione delle interferenze, la concentrazione degli inchiostri, ecc. HUE ERROR (Errore di tinta) Valuta la deviazione del singolo colore stampato rispetto ad una tinta teorica pura quando per una qualsiasi ragione si determina una forma di inquinamento. Si rileva misurando il pieno di un colore della terna e considerando la risposta dei tre filtri (R,G,B) Dm - Dmin HUE ERROR = ------------------- x 100 Dmax - Dmin in cui Dmin = valore minimo di densità Dm = valore medio Dmax = valore massimo Un inchiostro perfetto, teorico, dovrebbe presentare un valore di Hue Error tendente a 0 (zero) GRAYNESS (Grigiore) Indica la quantità di colore non puro che si trova nel colore in esame. Infatti un Cyan dovrebbe presentare una densità molto elevata se misurato con filtro Rosso, mentre dovrebbe presentare densità zero con i filtri Blu e Verde. Ciò non accade in realtà. Le componenti di colore parassite che si trovano nel Cyan tendono ad ingrigirlo e pertanto ne riducono la brillantezza e saturazione. Questo tipo di difetto si osserva anche sul Giallo e sul Magenta e viene controllato mediante la misurazione del grigiore o GRAYNESS. D min GRAYNESS = ---------- x 100 D max in cui D min = valore di densità minimo D max = valore di densità massimo File TAGA. DOC. 01 - Rev. 2 Rev. 2 Data: 04/05/02 TAGA DOCUMENTI CONTROLLO DI QUALITA’ DELLE LAVORAZIONI GRAFICHE TAGA. DOC.01 pag. 10 di 28 ALLEGATO A SCARTO TIPO s Il termine scarto tipo è quello proposto da UNI. In statistica si usa anche il termine scarto quadratico medio mentre nei testi di derivazione anglosassone si ritrova il termine deviazione standard. Lo scarto tipo s esprime l’insieme degli scostamenti dei diversi valori rispetto alla media X secondo una formula che lo rende rappresentativo della loro dispersione e quindi della variabilità del processo. 2 s = √ Σ (x – X) / N in cui: s = scarto tipo della serie di valori in esame x = valore misurato sulle singole prove X = media matematica dei valori rilevati N = numerosità del campione misurato Per il sistema di calcolo usato vale quanto segue: a) nell'intervallo rappresentato da X ± 1s si trova il 68% dei dati rilevati b) nell'intervallo rappresentato da X ± 2s si trova il 94% dei dati c) nell'intervallo rappresentato da X ± 3s si trova il 99,73% ossia quasi la totalità dei dati Per rappresentare graficamente il fenomeno si consideri la seguente Figura 1. che indica le variazioni del Dot Gain osservate in contropinza su un campione di 20 ff prelevati nel corso della tiratura. Rispetto alla MEDIA X si ha una fascia X ± 1s che contiene il 68% dei dati (e quindi si presume dell’intera tiratura), una seconda fascia X ± 2s che contiene il 94% di tutti i dati, per cui solo il rimanente 6% può essere considerato esterno a questa fascia e comunque contenuto nella terza fascia X ± 3s. Questa definisce anche i limiti di variabilità naturale del processo in esame: limite superiore (LSC) e inferiore (LIC) di controllo Figura 1.- VARIAZIONI DEL DOT GAIN DI UN COLORE DURANTE LA TIRATURA 18 17 16 LIMITE SUPERIORE DI CONTROLLO 15 L.S.C. X + 3s VALORI DI DG 14 X + 2s 13 X +1s 12 MEDIA X 11 MEDIA X 10 68% 94% 99,7% X -1s X - 2s 9 8 X - 3s 7 LIMITE INFERIORE DI CONTROLLO L.I.C. 6 5 4 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 File TAGA. DOC. 01 - Rev. 2