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I vetri colorati
Sono le differenze che ci arricchiscono
e ci aiutano a comprendere il motivo per cui
siamo stati creati.
Uscirono dalla vetreria lo stesso giorno. Gli operai le trattarono
con attenzione e cautela. Erano dieci lastre di vetro colorato.
Lastre blu, azzurro, verde, arancione, giallo rosso, viola.
«Avete visto come ci trattano?», esclamò fieramente una lastra
azzurra. «Siamo di sicuro tra le cose più preziose dell’universo»,
le fece eco una lastra gialla.
Furono portate via, in un grande stanzone. Un uomo impugnò
uno strumento affilato e cominciò a tagliare una lastra rossa
in frammenti di varie dimensioni. «No! Non rompermi!», gridava
disperata la lastra. Le altre cominciarono a piangere: «Qui
ci fanno a pezzi!». Ma le loro proteste non servirono a niente.
Una dopo l’altra furono ridotte in frammenti. Solo la lastra
viola, facendo finta di niente, riuscì a nascondersi dietro a un
armadio.
L’uomo raccolse i pezzi di vetro e li dispose con pazienza su
un grande tavolo. Un pezzo arancione e uno giallo si trovarono
a contatto e cominciarono a litigare. «Non voglio stare vicino
a questo qui!», protestavano entrambi. Ma l’uomo tra
frammento e frammento fece scorrere una lama ardente
di piombo fuso che saldò in modo indissolubile un pezzo
di vetro all’altro. Questa volta i pezzi non ebbero neanche
la forza di protestare. E, alla fine, furono portati in una specie
di cantina buia, sotto una grande volta. «Qui siamo tutti uguali,
grigi e squallidi. Così va la vita», filosofeggiò un pezzo verde.
Quasi subito si addormentarono.
Poi arrivò la luce e furono svegliati da una sfilza di «Ooooh!».
Videro davanti a loro una folla che si accalcava con il naso
all’insù. E nei loro occhi si rispecchiarono, e poterono vedersi
per la prima volta. Ammutolirono per la sorpresa:
erano diventati una sbalorditiva vetrata multicolore che
rappresentava un Gesù sorridente in mezzo ai bambini.
La luce del sole, che li aveva inondati, faceva risaltare ogni
colore in tutta la sua intensità. Finalmente i pezzi di vetro
nel loro piccolo cuore colorato erano felici. Insieme avevano
capito il motivo per cui erano stati creati.
E la lastra viola? La trovarono alcuni mesi dopo, dietro
l’armadio. Era coperta di polvere e non sapendo che farsene,
la gettarono nella discarica.
da BRUNO FERRERO, L’Allodola e la Tartaruga, Elledici 2011
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Per approfondire
1. Che cosa fecero le lastre di vetro appena uscite dalla vetreria?
2. Dove si ritrovarono al termine del viaggio? Perché erano così disperate?
3. Come si comportarono i frammenti di vetro quando si ritrovarono a contatto gli uni con gli altri?
4. Quando, finalmente, i pezzi di vetro si sentirono in cuor loro felici e appagati?
5. Che cosa accadde alla lastra che si era “salvata”?
Attività
1. In piccoli gruppi cercate informazioni sulla tecnica della vetrata. Realizzatene una usando materiali a vostra scelta (veline colorate, tasselli di plexiglas, vetro...).
2. Rappresentate a fumetti il viaggio compiuto dalle lastre di vetro.
Realizzate un libretto da regalare agli alunni di una scuola primaria o dell’infanzia.
3. Nel Vangelo Gesù insegna: «Chi pensa solo a salvare la sua vita
la perderà e chi invece...» (Mc 8,35). Secondo voi, quale rapporto c’è tra la lastra di vetro viola e l’affermazione di Gesù?
Spiegatela, anche con degli esempi tratti dalla vostra esperienza quotidiana.
a cura di FRANCESCA SGARRELLA
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