Arsmultimediartgallery LTD
Companies House Londra – Company Number 9579409
Sede legale:
20 – 22 Wenlock Road London
England N1 7 GU
Supervisore Prof. Paolo Bonaccorso
Edizione elettronica /ricerche Antonio Ferrante
Arti Visive Italiane del 900
Alberto Abate
Alberto Abate, “Dittico” (2010), 33 x 66 cm, olio su tela
Alberto Abate è stato pittore e saggista tra i principali esponenti della Pittura
Colta, nato a Roma il 16 marzo del 1946 e morto a Roma il 9 marzo del 1912.
Il padre Carmelo, catanese, scultore attivo nella Fabbrica dell‟EUR, allora E. U.,
e lo zio Alessandro, pittore, acquerellista e affreschista. Frequenta il liceo
artistico di Catania, e tra i suoi docenti ci sono Domenico Tudisco e Giuseppe
Giuffrida, iscritto all‟Accademia di Belle Arti, a soli 19 anni riceve il primo
incarico come docente di disegno dal vero, all‟Istituto d‟Arte di Catania. Lascia la
città, ma continua ad insegnare all‟Istituto d‟Arte di Padova, seguendo sempre la
passione per la politica e lo studio dei linguaggi e delle tecniche artistiche e
pittoriche. A Roma, nel 1980, partecipa al progetto di rinnovamento culturale ed
artistico promosso dalla galleria “La Tartaruga” di Plinio de Martis, e con la
storica collettiva “Una mostra di sei pittori”, da il via alla nascita
dell‟Anacronismo, movimento che rivendica una visione dell‟arte figurativa non
influenzata dal tempo, in quanto vi è un ritorno alla pittura, attraverso il recupero
del suo linguaggio tradizionale e della sua memoria estetica, storica e tecnica.
Con l‟esposizione de “La Pittura Colta”, del 1982 presso la galleria romana Pio
Monti, con Roberto Barni, Ubaldo Bertolini e Carlo Maria Mariani, sono
confermati originalità e valore del movimento artistico. Collabora, negli anni
successivi con la pagina culturale del Corriere del Veneto del Corriere della
Sera, e insegna Storia dell‟Arte Contemporanea e Semiologia delle arti visive
alla Facoltà di Architettura dell‟Università di Catania.
Di fama internazionale, Abate, viene segnalato da Edward Lucie-Smith come
uno dei venti artisti italiani più rappresentativi della seconda metà del „900,
inserendolo tra i principali artisti del movimento neoclassico internazionale; nel
2003, Linda Kaiser, ne “L‟Anacronismo e il Ritorno alla Pittura: l‟Origine e la
Meta, lo colloca tra i maggiori esponenti del movimento e Sylvano Bussotti gli
dedica un capitolo del suo “Disordine alfabetico”.
Con i due disegni che raffigurano il dio Hermes, presentati all‟Arte Fiera di
Bologna, avviene la svolta decisiva nella sua produzione, da qui la sua prima
mostra personale, il 4 novembre del 1978, a Roma “Hermetica Amor-Carnalis”,
presso la galleria La Salita. Due anni dopo, a Roma, inaugura l‟estetica
dell‟Anacronismo, in seguito alla partecipazione alla collettiva Una mostra di sei
pittori alla galleria la Tartaruga. Il movimento Anacronista si conferma attivo, con
la mostra La Pittura Colta, organizzata da Italo Mussa presso la galleria Pio
Monti, insieme a Carlo Maria Mariani, Ubaldo Bertolini, Roberto Barni e lo
stesso Abate. Nel 1984 Abate viene invitato alla XLI Biennale di Venezia, nella
sezione Aperto e all‟Edward Totah Gallery di Londra, per la quale Italo Mussa
cura la sezione dedicata alla Pittura Colta. Partecipa alla mostra Quattro artisti,
a New York, presso la galleria Fachetti-Burk, e a Parigi all‟expo L‟arte povera et
les Anachronistes, post-modern européens, Pittura Colta. Nel 1985, inaugura
due personali, a Milano, alla galleria La Bertesca di Francesco Masnata e alla
galleria Artra di Marcela Stefanoni e Clara Tovaglieri; e a Bologna partecipa alla
rassegna internazionale Anni Ottanta. Nel 1986 una sua antologica inaugura
l‟attività espositiva del nuovo museo d‟arte contemporanea della Valle d'Aosta
“Tour Fromage”, partecipa alla XI Quadriennale al Palazzo dei Congressi di
Roma, ed espone presso la Jack Shainman Gallery di New York. La
Rosenwood Corporation acquista, nel 1988, una sua opera monumentale,
3x4m, installata a Dallas nell‟edificio The Crescent, progettato da Philip
Johnson. Nel 1989 i suoi quadri sono esposti al Museu Nacional de Belas Artes
di Rio de Janeiro e al Museu de Arte de São Paulo in occasione
dell‟esposizione Pintura Italiana e partecipa a Diptych. Aspects of Abstract and
figurative Art in Italy: The Eighties, curata da Mussa ed Arnaldo Romani Brizzi
tra Helsinki, Istanbul, Ankara e Tel Aviv. La galleria “Chisel” allestisce una
personale al Forum di Amburgo (Germania). Nel 1991 la personale Hermesphrodite lunaire è organizzata alla galleria “Il Polittico” di Roma e sue opere
sono esposte alle mostre Avanguardie a Roma. Dagli anni ‟60 agli anni ‟90 al
Palazzo dei Congressi di Roma e Un‟alternativa europea alla “Galleria Civica
d‟Arte Moderna”, Palazzo dei Diamanti a Ferrara; l‟anno dopo, espone presso
De Pictura, una mostra organizzata presso il Musée Château d‟Annecy, in
Francia. Nel 1994 pubblica il libretto di scritti teorici sull‟arte La dottrina
dell‟Amore, in occasione della seconda personale al Polittico di Roma. Nel ‟96 è
ospite di Arte Contemporanea, a Catania, con la mostra Tessera Hospitalis, nel
‟97, espone al Musée Nicolas Sursock di Beirut, alla mostra The Project of the
Essence, e a Damasco alla Bibliothèque Nationale Al Assad. Nel 1998 è invitato
a esporre per Europa era dea presso il Palais des Arts di Marsiglia. L‟anno
seguente partecipa all‟importante rassegna La pittura ritrovata al Complesso del
Vittoriano a Roma. Nel 2001 è invitato per Origini, mostra curata da Francesco
Gallo a Scicli. Partecipa alla mostra The Artists of the Ideal – Nuovo
classicismo, presso la Galleria d'arte moderna Palazzo Forti di Verona, nel
febbraio del 2003 a Die Wiedergefundene Malerei al “Kunstraum Palais Porcia”
di Vienna e a Fantastico Novecento – da Picasso a Kandinsky al Museo d‟Arte
Contemporanea di Arona. L‟esposizione Opera, curata da Francesco Gallo per
la “Galleria d‟Arte Contemporanea” di Palazzolo Acreide ospita suoi lavori. Il
dipinto Ipnosi, nel 2004 viene acquisito dal Senato della Repubblica Italiana,
mentre nel 2005 la Bulgari S.p.A., colloca alcune sue opere negli atelier di
Londra, New York e Osaka. La terza personale, nel 2006, La macchina del
silenzio, al Polittico di Roma, è presentata da uno scritto di Arturo Schwarz;
quest‟ultimo lo invita alla mostra Dada, Surrealism and modern Art – The Arturo
Schwarz Collection of Works on Paper presso la Ben Gurion University. L‟anno
seguente partecipa alla collettiva Arte e Omosessualità, da Von Gloeden a
Pierre et Gilles, esposta prima a Milan, al Palazzo della Regione, e poi a
Firenze, alla Palazzina Reale. Nel 2009 espone per Poesia degli occhi,
rassegna organizzata presso la Real Academia de España a Roma e per
Transavanguardia e citazionismo, Fondazione Città di Cremona.
Nel 2010 espone al “MEGA” di Gallarate, Flash, anni ‟80, e a Palazzo
Bonaccorsi di Macerata nella collettiva IN Opera – Sulle orme di Matteo Ricci,
curata da Antonio Paolucci, Paola Ballesi e Elisa Mori. Viene invitato da Mariano
Apa alla XIV Biennale del Sacro, Le beatitudini, presso il Museo Stauros d‟Arte
Sacra Contemporanea, a San Gabriele, Teramo. Lo stesso anno, la galleria
Side A di Catania lo ospita, insieme a Salvo Russo, per la mostra Coltissimi
curata da Francesco Gallo. Nello stesso anno, il polittico Ternario è esposto alla
LIV Biennale di Venezia, Padiglione Italia, a Palazzo Venezia Roma. A giugno
2012 si è conclusa a Catania la sua personale Dialogo con la testa ospitata a
Palazzo Platamone, nella quale è esibita la produzione dell'ultimo decennio.
Dialogo con la testa, nella sua versione mantovana a cura di Carlo Micheli e
Livio Radin, Il Planetario, è stata presentata a Palazzo Te, dal 7 dicembre al 20
gennaio 2013.
È scomparso dopo breve malattia nel 2012 all'età di 65 anni.
Bibliografia
Elogio delle Arti, a cura di Arnaldo Romani Brizzi e Emma Abate, Edizioni
Sabinae, Roma 2014
Sylvano Bussotti, Disordine alfabetico, Spirali Edizioni, Milano, 2002.
Domenico Guzzi, Sul filo della memoria, Laterza, Roma-Bari, 2010.
Linda Kaiser, L'anacronismo e il Ritorno alla Pittura: l'Origine e la Meta, Silvana
Editoriale, Milano, 2003.
Edward Lucie-Smith, ArToday, Phaidon Press, Londra, 1995.
Edward Lucie-Smith, ArTomorrow, Terrail, Parigi, 2002.
Italo Mussa, La Pittura Colta, De Luca Editore, Roma, 1983.
Matteo Gardonio, Alberto Abate con occhi diversi, in Alberto Abate. Dialogo con
la testa, 2012.
AAVV, Enciclopedia dell'Arte, Garzanti (Le Garzantine), Milano, 2002.
Renato Barilli, Prima e dopo il 2000. La ricerca artistica 1970-2005, Feltrinelli,
Milano, 2006.
Giuseppe Gatt, La Nuova Maniera Italiana, Giancarlo Politi Editore, Milano,
1986.
John Albert Walker, Glossary of art, architecture and design since 1945,
G.K.Hall, Boston, 1992.
Creative Commos Attribuzione Italia 3.0
Scarica

Alberto Abate