Istituto Italiano del Marchio di Qualità In cucina si cambia aria I consigli dell’Istituto Italiano del Marchio di Qualità per la scelta, l’installazione e l’utilizzo della cappa da cucina La cappa è un elettrodomestico indispensabile in cucina perché favorisce il riciclo dell’aria eliminando gli odori e i fumi prodotti dalla cottura dei cibi che possono creare umidità danneggiando così anche i mobili e le pareti della stanza. Oggi sul mercato sono disponibili tanti modelli di cappa di tutte le forme e dimensioni; è possibile quindi sceglierne una che si integri perfettamente nel design della nostra cucina. L’importante è che rispetti i requisiti previsti dalla legge, che quindi sia stata realizzata a norma, che prima dell’acquisto siano stati eseguiti da parte di un tecnico qualificato tutti i sopralluoghi necessari per l’installazione e che il modello scelto vada perfettamente d’accordo con le dimensioni dello spazio che gli verrà destinato. Proprio perché la cappa è un elettrodomestico importante per la qualità dell’aria di chi vive in casa, è necessario anche che sia periodicamente sottoposta agli adeguati controlli di manutenzione. Un po’ di storia La storia della cappa inizia negli anni Sessanta, quando il professore di chimica Abramo Galassi introdusse i primi modelli a tiraggio naturale realizzati in materiale plastico. Negli anni Settanta, la cappa si diffonde progressivamente nelle cucine degli italiani fino al punto di diventare un elettrodomestico indispensabile e parte integrante dell’arredo; migliorano anche la tecnologia e il design del prodotto rendendolo così un elemento di forte connotazione estetica. Dato che oggi la cucina è spesso la stanza più vissuta della casa, il design della cappa acquista sempre più importanza: dai materiali plastici all’eleganza dei modelli realizzati in acciaio e vetro. Al design ricercato si accompagna anche il progresso della tecnologia che con il tempo arricchisce questi elettrodomestici di nuovi accessori e funzioni e ne migliora l'efficacia, la silenziosità e la praticità d'uso. A ogni cucina la sua cappa Le cappe possono essere aspiranti oppure filtranti. Nelle cappe aspiranti l’aria viene aspirata da un ventilatore elettrico che si trova sopra il piano di cottura, passa attraverso un sistema di filtri che la purifica e, infine, viene convogliata verso il tubo che la porta all’esterno. Per quanto concerne l’installazione, è importante rivolgersi solo a personale qualificato e GRUPPO Istituto Italiano del Marchio di Qualità sapere che l’aria aspirata va convogliata in canne fumarie ad uso esclusivo non asservite ad altri apparecchi a gas (ad es. stufe, caldaie e scaldabagni) e che, se oltre al piano di cottura nel locale vi sono altri apparecchi a gas (caldaie e scaldabagni) l’installazione di una cappa aspirante o di un aspiratore è invece sconsigliata, poiché potrebbe disturbarne il corretto funzionamento e addirittura potrebbe richiamare in ambiente i prodotti della combustione con possibili rischi per l’utente. Le cappe filtranti, o a riciclo d’aria, invece, si installano dove non è presente la canna fumaria e funzionano depurando l’aria dai fumi di cottura tramite un sistema di filtri speciali e rimmettendo nell’ambiente la stessa aria. Anche se le cappe filtranti non hanno bisogno di un condotto d’evacuazione dell’aria, è necessario però che ci sia un aspiratore a finestra o a muro da azionare insieme alla cappa perché questa possa agire in modo efficace. Anche in questo caso occorre ricordare che se oltre al piano di cottura nel locale vi sono altri apparecchi a gas (caldaie e scaldabagni) l’installazione di un aspiratore è invece sconsigliata, poiché potrebbe disturbarne il corretto funzionamento e addirittura potrebbe richiamare in ambiente i prodotti della combustione con possibili rischi per l’utente. I sistemi di filtraggio delle cappe filtranti si classificano in: • • I filtri antigrasso, presenti di norma anche nelle cappe aspiranti, sono realizzati in metallo o materiale sintetico e trattengono i grassi e i vapori di cottura per impedire che entrando nella cappa danneggino il motore e il tubo di scarico. I filtri realizzati in metallo possiedono una struttura a nido d’ape che trattiene le particelle più grossolane e sono di facile manutenzione: basta lavarli, a mano o in lavatrice, ogni due mesi. I filtri sintetici, invece, non possono essere lavati e, vanno quindi sostituiti ogni due mesi circa. Di norma, sono preferibili i filtri in metallo anche perché limitano i pericoli di incendio. I filtri antiodore realizzati in carboni attivi, invece, sono presenti solo nelle cappe filtranti. Sono costituiti da cartucce contenenti carboni attivi e servono per il filtraggio dell’aria dalle molecole degli odori. Non possono essere lavati e devono essere sostituiti almeno ogni quattro mesi altrimenti la cappa rilascerebbe nell’ambiente tutti gli odori della cucina. In genere le cappe sono dotate di una spia che avvisa quando il filtro è saturo e va ripulito seguendo le istruzioni fornite con l’elettrodomestico. GRUPPO Istituto Italiano del Marchio di Qualità Le tipologie Diverse sono le tipologie di cappe disponibili sul mercato: • la cappa a incasso, di forma piatta e lineare e perfettamente integrata nell’arredo della cucina. In questo caso, il tubo d’aspirazione viene coperto in parte o per intero dal mobile dentro il quale la cappa è incassata. L’incasso può essere totale, se la cappa scompare completamente all’interno del mobile quando non è in funzione, oppure parziale quando la cappa è installata sotto il mobile (in questo caso si parla di cappa a semincasso); • a braccio, quando la cappa viene fissata a un braccio mobile ancorato al piano cottura. Si tratta della scelta ideale qualora sopra al piano di cottura non vi siano gli spazi necessari per incassare l’elettrodomestico. • la cappa con tubo di aspirazione dei fumi ben in vista, che solitamente è la modalità più scelta. A seconda della posizione che la cappa occupa si distinguono diverse tipologie: modelli a parete (si tratta di cappe fissate su una parete, solitamente realizzate in acciaio inox, legno o bronzo, che riprendono la forma tradizionale del camino), modelli ad angolo (particolarmente adatti alle cucine di piccole dimensioni) e modelli a isola (si tratta di cappe fissate al soffitto, sopra il piano di cottura). Come scegliere la cappa: dimensioni, portata, rumorosità, velocità, optional Le prime cose da considerare, quando si decide di acquistare o cambiare la cappa, sono lo spazio a disposizione e le dimensioni dell’elettrodomestico. La cappa deve necessariamente avere la stessa larghezza del piano cottura che può variare tra i 60 e i 120 cm. Inoltre, la cappa va posizionata sopra al piano di cottura, ad una distanza minima di 65 cm (se il piano è a gas) o di 75 cm (se il piano è elettrico); in entrambi i casi, la distanza non deve superare i 90 cm. Un occhio di riguardo al momento dell’acquisto va dato alla potenza dell’elettrodomestico, che deve essere adeguata al volume dello spazio della cucina, e alla portata, ossia la capacità di aspirazione. La portata rappresenta il volume d’aria che una cappa aspira in un’ora e viene espresso in metri cubi (m³/h). Per garantire un’areazione ottimale, deve essere adeguato al volume della cucina, moltiplicato per almeno 5 ricambi orari necessari e, nel caso delle cappe aspiranti, alla conformazione della tubazione di scarico. In linea di massima, quanto più il tubo di scarico è lungo, sottile e tortuoso, tanto maggiore deve essere la capacità di aspirazione della cappa. Inoltre, se si cucina molto e la famiglia è numerosa, anche se il locale non è grande, la cappa deve essere molto potente, con una portata di almeno 500 metri cubi all’ora. Infine, come regola generale, è sempre meglio scegliere una cappa un po’ più potente di GRUPPO Istituto Italiano del Marchio di Qualità quanto serva in quanto può essere usata alle velocità più basse: produce meno rumore e dura di più. Oltre alla portata in sé, possiamo distinguere tra la portata nominale (che viene misurata direttamente all’uscita della cappa e, di conseguenza, non tiene conto delle perdite di carico) e la portata ottimale (ossia la portata che la cappa deve avere per garantire il numero ottimale di ricambi d’aria/ora. Quando coincide con la portata reale, la cappa è adeguata alla cucina in cui viene installata). Occhio anche alla rumorosità della cappa, che dipende dal passaggio dell’aria attraverso i tubi d’aspirazione e che aumenta con l’aumentare della velocità d’aspirazione. A regime massimo, spesso il rumore prodotto è piuttosto forte. In genere, una buona cappa dovrebbe avere un livello di silenziosità compreso tra 50 e 70 decibel. I modelli presenti oggi sul mercato sono molto più silenziosi anche quando l’elettrodomestico funziona alla massima velocità, grazie all’impiego di materiali fonoassorbenti. Esistono, inoltre, modelli realizzati con il motore esterno alla cappa, che quindi può essere installato anche in un ambiente diverso dalla cucina risultando ancora meno rumoroso. Per quanto riguarda le velocità, in media ogni cappa ne possiede 3-4 livelli, ognuno corrispondente a una diversa potenza dei motori, regolabili dai comandi posti sul frontalino dell’elettrodomestico. Alcuni modelli di cappa prevedono anche il livello di velocità Booster che elimina velocemente fumi e odori molto intensi e che si disattiva dopo qualche minuto per ritornare al livello di velocità precedente. Se in cucina si possiede un modello di cappa filtrante, è consigliabile non attivare le velocità troppo elevate per non correre il rischio che l’aria passi attraverso ai filtri troppo velocemente e non si depuri bene. Dunque, in linea di massima, se i fumi di cottura e gli odori non sono eccessivi è sempre meglio attivare le velocità di livello intermedio sia per eliminare in parte il rumore che per ridurre i consumi energetici. Un elemento del quale sono dotati tutti i modelli di cappa in commercio è il sistema di illuminazione a lampade alogene o al neon, che consente di illuminare il piano cottura anche quando la cappa non è in funzione, riducendo il rischio di distrazioni e incidenti domestici mentre si cucina. Spesso, la cappa è dotata di un sistema d’illuminazione a batteria che entra in funzione automaticamente quando manca la luce. Il sistema di illuminazione della cappa è un dispositivo protetto da uno schermo in vetro, che va pulito di frequente per eliminare i grassi di cottura che, accumulandosi, riducono la capacità di diffusione della luce. Alcuni modelli di cappa sono dotati anche di altri comodi optional: • Il sistema aria pulita: è una funzione che permette di attivare l’aspirazione ogni ora per 10 minuti, così da ottenere un perfetto ricambio d’aria. GRUPPO Istituto Italiano del Marchio di Qualità Il tasto 24, che permette di tenere in funzione la cappa 24 ore su 24, per assicurare un ricambio costante dell’aria, alla velocità minima e senza rumori. • Il timer, che permette di programmare l’accensione e lo spegnimento dell’apparecchio. • I comandi Touch Control, presenti nei modelli moderni più tecnologici. • La normativa di riferimento L’installazione di un aspiratore elettrico per l’evacuazione all’esterno dei prodotti della combustione e dei vapori di cottura generati dagli apparecchi per la preparazione dei cibi (cucine, fornelli) deve essere effettuata nel rispetto di specifiche regole tecniche. L’aspiratore elettrico, infatti, potrebbe disturbare il corretto funzionamento di eventuali altri apparecchi a gas (es. scaldabagno o caldaie) a tiraggio naturale, presenti nel locale o in locali adiacenti, e addirittura potrebbe richiamare in ambiente i prodotti della combustione generati dai suddetti apparecchi con possibili rischi per l’utente. Per impedire che tali situazioni possano accadere è necessario eseguire adeguate verifiche rivolgendosi ad un tecnico qualificato. Secondo la norma UNI CIG se esiste in cucina una canna fumaria è obbligatorio installare una cappa, aspirante o statica. Se invece la canna fumaria non c’è si può installare un aspiratore da muro o a vetro al quale abbinare una cappa filtrante sopra il piano cottura. Per quanto riguarda l’evacuazione dei fumi, le cappe aspiranti devono convogliare i prodotti della combustione in camini/canne fumarie a uso esclusivo e dunque non possono essere collegate alla canna fumaria collettiva asservite ad altri apparecchi a gas (stufe, caldaie e scaldabagni). Il tecnico che installerà la cappa dovrà inoltre fare attenzione che, secondo quando previsto dalle norme UNI 7129 riguardanti i piani di cottura con cappa aspirante elettrica, le canne fumarie siano funzionanti e che sopra il camino sfociante a tetto ci sia innestato un torrino statico antivento sia quadrato (in cemento) o circolare (in metallo) con sezione utile di uscita non minore del doppio della canna fumaria. Occorre poi ricordare che, in generale, nei locali in cui sono installati apparecchi a gas, al fine di assicurare la ventilazione, è necessario praticare un foro nella parete esterna, la cui dimensione viene stabilita di volta in volta dall’installatore. Per stabilirne le dimensioni, bisogna, infatti, sommare la potenza termica degli apparecchi a gas installati (fornelli e caldaia, se presente). Il foro va poi coperto, sia all’interno sia all’esterno, con una griglia. Il foro normalmente ha superficie di almeno 6 cm2 per ogni kW di portata termica installata, con un minimo di 100 cm2 . Per gli apparecchi di cottura privi di dispositivo di rilevazione fiamma (termocoppia) la GRUPPO Istituto Italiano del Marchio di Qualità superficie di ventilazione necessaria risulta essere di 12 cm2 per kW installato con un minimo di 200 cm2 . L’apertura di ventilazione può essere protetta con una griglia. In ogni caso, questa non deve ridurre la superficie che garantisce l’ingresso dell’aria. La garanzia del marchio IMQ La cappa è, a tutti gli effetti, un elettrodomestico. Un elettrodomestico che si sporca facilmente, che funziona molto vicino alle fiamme e che ha a che fare con il gas. Ecco perché deve essere, anzitutto, sicuro. E una cappa certificata IMQ lo è. Se una cappa reca, infatti, il marchio IMQ significa che ha superato tutte le verifiche di rispondenza alle norme tecniche nel corso delle quali, non solo si controlla che tutti i componenti abbiano le caratteristiche prescritte e siano montati a regola d’arte, ma anche che durante il funzionamento normale e in caso di guasti imprevedibili non si creino comunque situazioni di pericolo. Ad esempio, la cappa viene provata sopra una cucina accesa con quattro pentole piene di acqua bollente che producono un calore elevatissimo per verificare che anche in questa condizione le parti elettriche non si surriscaldino. Oppure, si blocca la ventola dell’aspiratore a motore acceso per controllare che questo non provochi un principio di incendio. Un’altra prova importante riguarda il filtro dei grassi. Quando questo non è di tipo metallico, si verifica che il materiale utilizzato non sia infiammabile in modo da escludere qualunque possibilità che la cappa prenda fuoco. Inoltre, nel corso delle verifiche, si controlla che il libretto di istruzioni riporti, in modo chiaro e preciso, tutte le informazioni necessarie alla corretta installazione, utilizzazione e manutenzione. Un punto importante riguarda proprio l’installazione. Spesso la cappa viene collegata alla rete elettrica in modo fisso, ossia senza una spina estraibile. In questo caso è necessario che, a monte del collegamento, sia predisposto un interruttore che permetta di “staccare” la corrente all’apparecchio, in modo da poterlo azionare quando si devono effettuare le operazioni di manutenzione o di pulizia. In caso contrario, prima di effettuare qualunque intervento sull’apparecchio, bisognerebbe chiudere l’interruttore centrale. I consigli di IMQ per l’acquisto • Prima dell’acquisto, far compiere un sopralluogo della vostra cucina a un tecnico specializzato che, oltre a prendere nota dei collegamenti da effettuare per la cappa, possa darvi qualche consiglio utile. GRUPPO Istituto Italiano del Marchio di Qualità • Prima di acquistare la cappa, prendere le misure della cucina, in particolare l’altezza del soffitto e il volume della stanza, per sapere quale portata deve avere la cappa. Per la scelta del modello va considerata la larghezza del piano di cottura. I modelli più diffusi sono larghi 60 cm, come il piano di cottura tradizionale, ma vi sono anche modelli larghi 90 o 120 cm per i piani di cottura più grandi e che sono consigliabili anche nel caso in cui lo spazio in cucina non manchi. • Preferite prodotti certificati da IMQ per essere certi che siano stati realizzati nel pieno rispetto delle norme di sicurezza. • Acquistare gli elettrodomestici sempre e solo presso rivenditori autorizzati. • Leggere sempre il biglietto di istruzioni e conservarlo. • Scegliere la cappa più adatta alle proprie esigenze, controllando la scheda tecnica del prodotto. In particolare, prestare attenzione alle velocità, alla rumorosità e alla portata dell’elettrodomestico. Per chi cucina poco, in genere è sufficiente un modello che abbia una portata di 200-300 m³/h; per una famiglia composta da 3-4 persone è preferibile una cappa con una portata di 300-400 m³/h, mentre per chi cucina spesso e ha una famiglia numerosa, la portata deve essere di almeno 500 m³/h. I consigli di IMQ per l’utilizzo • Non procedere mai con un’installazione o con una riparazione fai da te ma ricorrere sempre a un tecnico specializzato, che verifichi innanzitutto la stabilità del collegamento tra il foro di uscita dell’aria e il tubo. • La cappa va posizionata almeno a 65 cm di altezza dal piano di cottura a gas e a minimo 75 cm dal piano di cottura elettrico. • Far eseguire dei controlli periodici di manutenzione. • Ricordarsi che la cappa è un elettrodomestico, dunque va utilizzata con la massima cautela. Non toccarla e non azionarla con mani e piedi bagnati. • Prima di pulirla, staccare la spina. • La superficie interna ed esterna della cappa deve essere pulita regolarmente, ogni settimana, con un panno morbido imbevuto di detersivo neutro. Dopo la pulizia, sempre con un panno morbido, è opportuno asciugare delicatamente la cappa. Unico accorgimento: evitare detersivi al cloro per le cappe in acciaio inox. Inoltre, ricordarsi di pulire e/o sostituire regolarmente i filtri, seguendo le indicazioni riportate nel libretto di istruzioni. • Non lasciare la cappa e il fornello accesi contemporaneamente senza che sul fornello ci sia una pentola. La fiamma tenderebbe a salire verso l’altro, con il GRUPPO Istituto Italiano del Marchio di Qualità rischio di incendi. Per la stessa ragione, non cuocere mai cibi alla fiamma con la cappa in funzione. • Lasciare in funzione la cappa per qualche minuto dopo aver spento il fornello, per eliminare i fumi residui. • Nel momento in cui inizia la cottura, accendere la cappa alla velocità più bassa, soprattutto se sono accesi più di due fuochi. In caso contrario, si formerebbe una cortina di umidità che tende a bloccare odori e fumi, impedendo loro di salire verso i filtri. • Quando la cappa è in funzione, chiudere la finestra. Tenerla aperta sarebbe uno spreco di energia in quanto si creerebbe un giro di fumi che impedisce un buon filtraggio dell’aria. Il Gruppo IMQ Il Gruppo IMQ rappresenta la più importante realtà italiana nel settore della valutazione della conformità (certificazione, prove, verifiche, ispezioni). Forte della sinergia tra le società che lo compongono, dell'autorevolezza acquisita in oltre 50 anni di esperienza, della completezza dei servizi offerti, il Gruppo IMQ si pone infatti come punto di riferimento e partner delle aziende che hanno come obiettivo la sicurezza e la qualità. I settori di riferimento sono molteplici spaziando dall'elettrotecnica all'elettronica, dalle telecomunicazioni all'automotive, dal gas all'impiantistica, dai prodotti da costruzione all'agroalimentare e così via. Per ogni categoria merceologica, il Gruppo IMQ è in grado di offrire, a seconda dei casi, servizi di tipo orizzontale o mirato: certificazione di prodotto, certificazione secondo le direttive CE, certificazione di sistemi di gestione aziendale, verifiche su impianti ed immobili, prove di laboratorio e per l'ottenimento di omologazioni internazionali, supporto all'esportazione, sorveglianza di produzioni all'estero, assistenza tecnico-normativa e formazione. La completezza dei servizi erogati è assicurata grazie alla competenza maturata in molteplici aree merceologiche dalle società del Gruppo IMQ che è composto da IMQ S.p.A., CSI S.p.A., IMQ Primacontrol S.r.l., IMQ Clima S.p.A., ICILA S.r.l., Elcolab S.r.l. IMQ Iberica S.L., IMQ Certification Shanghai Co. Ltd. Il Gruppo IMQ vanta inoltre una partecipazione nell'Istituto Giordano S.p.A., in CISQCERT S.p.A. e in Icube S.A. (Argentina) Per ulteriori informazioni: Comunicazione IMQ Ufficio Stampa IMQ: DSC studio associato Roberta Gramatica Velia Ivaldi – [email protected] - +39 02 36568021 +39 02 5073369 Federico Cerrato – [email protected] - +39 348 8979909 [email protected] GRUPPO