Fisiopatologia e semeiotica funzionale delle epatopatie Prof. Giampaolo Bianchi Fegato - Cenni anatomici Peso medio 1500 g Localizzato in ipocondrio destro Doppia vascolarizzazione afferente - Vena porta - Arteria epatica Fegato - Cenni anatomici L’unità anatomo-funzionale è il lobulo epatico Vena centrolobulare Spazio portale Trabecole di epatociti Fegato - Cenni anatomici Il sangue, proveniente dagli spazi portali (dai rami della vena porta e dell’ arteria epatica), scorre attraverso i sinusoidi venosi, affluisce alla vena centrale del lobulo epatico afferente delle vene sovraepatiche. Fegato - Cenni anatomici Gli epatociti costituiscono circa il 60% della massa complessiva del fegato ed hanno una vita di circa 150 giorni. I sinusoidi venosi sono tappezzati da cellule endoteliali e da cellule di Kupffer, dotate di forte attività fagocitaria tale da riuscire ad allontanare circa il 99% dei batteri proveniente dal sangue venoso portale ( in particolare batteri della flora del colon). Struttura epatica * epatociti * cellule reticoloendoteliali Cellule di Kupffer endotelio * cellule stellate epatiche (HSC), cellule di Ito, lipociti Epatociti – cellule polarizzate * membrana basolaterale (superficie) - sinusoidi, * membrana apicale (canalicolo) – canalicolo biliare Danno epatico - Disfunzione epatocitaria - Distruzione dell’epatocita - Perdita di parenchima funzionante - Attivazione delle cellule epatiche - Cambiamenti dell’architettura epatica - Alterazioni dell’apporto ematico al fegato Principali cause di danno epatico * Virus (A, B, C, D, E…) * Alcool * Patologie circolatorie * Patologie metaboliche * Sostanze epatotossiche * Tumori * Patologie sistemiche Meccanismi di danno epatocitario * Diretto – necrosi cellulare (HAV) * Indiretto, mediato da meccanismo di tipo immunitario, apoptosi, Faslegato Funzioni del fegato Metabolica: omeostasi glicemica, metabolismo delle lipoproteine Sintetica: albumina, fattori della coagulazione, complemento, proteine di legame Accumulo: glicogeno, grassi, vitamine, metalli (Fe, Co) Catabolica: bilirubina, ormoni, sostanze xenobiotiche Escretoria: bile (bilirubina, colesterolo, fosfolipidi, rame) Cenni di patologia Grazie alle sue caratteristiche, il fegato ha un’ampia riserva funzionale, ovvero occorre la perdita di un’elevata percentuale di parenchima prima che si manifestino clinicamente i segni di insufficienza epatica. Una volta realizzatasi l’insufficienza epatica, il deficit di ciascuna delle funzioni elencate in precedenza comporterà conseguenze cliniche più o meno gravi. DEFICIT METABOLICO: Disordini del metabolismo glicemico: da ridotta tolleranza fino a Diabete Mellito franco Disordini del metabolismo lipidico: ipocolesterolemia DEFICIT BIOSINTETICO ipoalbumina: edemi, ascite ipocoagulabilità, tendenza al sanguinamento complemento: infezioni DEFICIT DI ACCUMULO: deficit di glicogeno, grassi, vitamine, metalli DEFICIT CATABOLICO: iperbilirubinemia: ittero misto, ormoni: ginecomastia sostanze xenobiotiche: encefalopatia epatica squilibrio tra vasocostrittori e dilatatori: Sindrome epatorenale, ascite DEFICIT ESCRETORIO: bilirubina INSUFFICIENZA EPATICA •Ittero •Encefalopatia–coma •Sindrome epato-renale-anuria •Deficit coagulativi–rischio di sanguinamento •Ipoalbuminemia–edema, ascite •Complicanze polmonari - 02 •Alterazioni endocrine–gineconastia, etc METABOLISMO DELLA BILIRUBINA Si può schematicamente suddividere in 3 momenti fondamentali: 1. Produzione 2. Trasporto ematico 3. Metabolismo epatico a. Captazione b. Glucurono-coniugazione c. Escrezione 4. Metabolismo intestinale 1 2 SCHEMA RIASSUNTIVO DEL METABOLISMO DELLA BILIRUBINA 3 4 1 – PRODUZIONE • Globuli rossi invecchiati (85%) • Ematopoiesi inefficiente (10%) • Emoproteine di fegato e rene (es. P450) 5% Produzione giornaliera 250-350 mg/24h Bilirubinemia indiretta = 0.2 – 1 mg 2 - TRASPORTO EMATICO La bilirubina così prodotta, detta non coniugata o indiretta, è LIPOSOLUBILE (e quindi idrofoba). Per essere trasportata nel plasma, pertanto, necessita di un carrier, rappresentato dall’ALBUMINA che, mediante legame covalente, ne impedisce il pasaggio nei tessuti (pericoloso soprattutto nel SNC nei bambini per neurotossicità). 3 – METABOLISMO EPATICO a. Captazione b. Coniugazione c. Escrezione 3a. CAPTAZIONE EPATICA Al polo sinusoidale dell’epatocita è presente un recettore di membrana che consente il trasporto all’interno della cellula della bilirubina non coniugata, separatasi dall’albumina. 3b. CONIUGAZIONE Una volta veicolata nel citoplasma, la bilirubina si lega alla glutation–S-transferasi (ligandina). Poi avviene la coniugazione (esterificazione), ad opera della bilirubin-uridin-difosfato–glucuroniltransferasi (UGT) a formare diglucuronide. 3c. ESCREZIONE La bilirubina coniugata (o diretta) è idrosolubile e come tale può essere escreta dal polo biliare dell’epatocita all’interno dei canalicoli biliari. Nel plasma si ritrovano entrambi i tipi di bilirubina, sia quella non coniugata (indiretta) che quella coniugata (diretta). Bilirubina totale: 0.1 – 1 mg/dl – Bilirubina indiretta o non coniugata: 0.1 – 1 mg/dl – Bilirubina diretta o coniugata: 0 – 0.20 mg/dl 4 – METABOLISMO INTESTINALE Nel colon la flora intestinale trasforma la bilirubina in UROBILINOGENO, che può prendere due differenti sentieri: 1.Escrezione fecale (stercobilina) Deconiugazione–ileo/colon 2.Riassorbimento nel circolo ematico (CIRCOLO ENTERO-EPATICO) e • ritorno al fegato bile • escrezione nelle urine (10%) CIRCOLO ENTERO-EPATICO BILE URINE ITTERO “Colorazione giallastra della cute e delle mucose visibili, conseguente all’aumento della bilirubina plasmatica oltre i 2 – 2,5 mg/dl”. Ittero bilirubina eme emoglobina emolisi Trasporto (albumina) Ingresso nell’epatocita Danno o morte epatocitaria cirrosi epatite Riduzione della massa funzionale epatica Sindome di Gilbert CONIUGAZIONE escrezione dall’epatocita trasporto biliare Ittero neonatale S. di Crigler-Najjar S. di Rotor S. di Dubin-Johnson (cMOAT) Colestasi familiare colestasi Bilirubina totale: 0.1 – 1 mg/dl – Bilirubina indiretta o non coniugata: 0.1 – 1 mg/dl – Bilirubina diretta o coniugata: 0 – 0.20 mg/dl Subittero bilirubinemia > 1,5 mg/dl Ittero bilirubinemia > 2,5 mg/dl CLASSIFICAZIONE FISIOPATOLOGICA degli ITTERI 1. Aumentata produzione • Emolisi • Eritropoiesi inefficace • Ematomi grossolani 2. Difetti dell’epatocita a) Difetto di captazione I. Morbo di Gilbert (CONGENITO) II. Uso di farmaci III. Epatiti acute e croniche IV. Cirrosi epatica CLASSIFICAZIONE FISIOPATOLOGICA degli ITTERI b) c) Difetto di coniugazione I. (Ittero fisiologico del neonato) II. Sindrome di Crigler-Najjar Tipo I e Tipo II III. Cirrosi epatica Difetto di escrezione I. Sindrome di Dubin-Johnson II. Sindrome di Rotor 3. Difetto di escrezione biliare - Ostruzione biliare - Cirrosi epatica DIAGNOSI DIFFERENZIALE A grandi linee, un orientamento diagnostico sulla causa dell’ittero si può dedurre dalla bilirubinemia frazionata. Infatti: Se aumenta la quota INDIRETTA, cioè non coniugata, il difetto sarà a carico della produzione, della captazione o della coniugazione. Rappresentazione schematica del metabolismo della bilirubina nella normalità e nella patologia - 1 Se aumenta la quota DIRETTA, cioè coniugata, il deficit sarà verosimilmente a livello dell’ESCREZIONE BILIARE (ITTERO COLESTATICO). Rappresentazione schematica del metabolismo della bilirubina nella normalità e nella patologia - 2 Sindrome di Gilbert Iperbilirubinemia famigliare non-conjugata incidenza: alcuni % della popolazione, soprattutto maschi L’ittero si manifesta durante in condizioni di stress, digiuno e può emulare una epatite Modificazioni genetiche nella sequenza promoter del gene per la UDP-glucuronyltransferasi. con riduzione dell’espressione del gene Aumento delle sequenze TA nella regione TATAA del promoter, che riduce il legame dei fattori di trascrizione ITTERO COLESTATICO Aumento della bilirubinemia, specie della quota DIRETTA o coniugata. Urine ipercromiche (color Coca-Cola): aumenta il riassorbimento di urobilinogeno nel circolo sistemico, quindi la sua escrezione urinaria. Ci può essere anche passaggio di bilirubina, per livelli ematici molo elevati. Feci ipo-acoliche: si riduce la formazione di stercobilina. Prurito sine materia: accumulo dei sali biliari. Cause di ittero colestatico • Ostruzione biliare • intrinseca: calcoli, sabbia, neoplasie • estrinseca: neoplasie papilla di Vater, del pancreas • Epatiti virali • Epatite alcoolica • Farmaci • Sostanze tossiche • Gravidanza Colestasi Produzione e secrezione biliare Fegato • meccanismi di trasporto negli epatociti •Integrità strutturale dell’epatocita •energia Principali componenti della bile Flusso Biliare * Dotti biliari intraepatici * Dotti biliari extraepatici * acqua * Sali biliari * Fosfolipidi * Colesterolo e altri steroidi * minerali * Sostanze endogene (es. GSH,…) * Sostanze esogene (farmaci, tossine, ecc.) Importante È la fluidità Membrana Basolaterale * ATPase sodio-potassio * Canali del potassio * Trasporto sodio dipendente (protoni, bicarbonato) * NTCP – sodium-taurocholate cotransporter (trasportatore primario per la captazione sali-biliari dipendentedal sangue portale) * OATP1,2 – trasportatoreanionico-organico (sodio independente) (carrier multispecifico: Sali biliari, anioni organici, bilirubina, estrogeni …) Membrana Canalicolare (apicale) * MDR1 – multidrug-resistance-1 P-glycoprotein (escrezione ATP dipendente di cationi organici,tossine, xenobiotici) * MDR3 – multidrug-resistance-1 P-glycoprotein (trasporto dei fosfolipidi) * BSEP – bile-salt export pump (trasporto Sali-biliari-ATP-dipendente nella bile, regolatore del flusso biliare) * MRP2/cMOAT – canalicular multispecific organic-anion transporter (trasporto ATP-dipendente di anioni organici, compreso il diglucuronide della bilirubina) Cause di colestasi * epatocellulari * canalicolari (transportatori) * duttulari * extraepatiche Epatocitaria e dei sistemi di trasporto •Danno epaticitario, in particolare anche del metabolismo energetico •Difetti congeniti dei sistemi di trasporto •Competizione tra differenti sostanze per il Medesimo sistema di trasporto •Variazione nell’espressione genica dei sistemi di trasporto Disordini Ereditari * progressive familiar intrahepatic cholestasis (PFIC) - tipo 1 - MDR3 - tipo 2 - BSEP •Sindrome di Dubin-Johnson - cMOAT Disordini canalicolari * colangite (compresa quella di origine autoimmune) * granulomi * ischemie * Fibrosi cistica * tumori … Patologie extraepatiche * colelitiasi (calcoli) * tumori Secondarie * Stasi biliare * Mancato deflusso di bile nell’intestino Danno epatocitario ed epatico - acidi biliari * Azione detergente, danno di membrana * Attivazione delle lipasi * Meccanismo vasoattivo * Interferenza con il metabolismo, trasduzione * Entrano nelle membrane, in particolare per legame covalente con le proteine * Apoptosi * Meccanismi immunomodulatori - bilirubina disaccoppiamento mitocondriale ittero - leucotrieni effetti emodinamici flogosi - rame perossidazione lipidica - colesterolo modificazioni della fluidità di membrana Sequelae: Cirrosi biliare Mancanza di bile in intestino * Maldigestione dei lipidi * Malassorbimento, in particolare delle vitamine liposolubili (ipovitaminosi) - calcio, osso (D) - coagulopatia (K) - danno dell’epitelio, vision disturbances etc. (A) * Acolic nelle feci Manifestazioni Cliniche * ittero * prurito (acidi biliari, endorfine) * dolore (ostruzione biliare extraepatica) * turbe della digestione EPATITI VIRALI Virus epatotropi (A, B, C, D, E, G) Virus della febbre gialla Herpes simplex virus e CMV Virus di Epstein-Barr QUADRI PATOLOGICI DI EPATITE VIRALE Epatite Acuta Necrosi epatica confluente •Necrosi a ponte •Necrosi confluente submassiva •Necrosi epatica massiva ASCITE E’ una raccolta di liquido all’interno della cavità peritoneale. COME SI RICONOSCE ? Se cospicua… - aumento di volume dell’addome - Addome batraciano - reticoli venosi superficiali - cicatrice ombelicale appianata o estroflessa - possibili ernie ombelicali o inguinali Se lieve…. Si evidenzia ecograficamente. ASCITE Cause di ascite Cirrosi epatica Neoplasie (gastrica, epatica, ovarica, linfomi, metastasi peritoneali) Scompenso cardiaco congestizio Pericardite costrittiva Tubercolosi Pancreatite acuta Sindrome nefrosica Polisierosite Il rilievo di ascite è sempre indice di una condizione patologica che deve essere indagata DIAGNOSTICA DEL LIQUIDO ASCITICO Il liquido ascitico può essere prelevato mediante puntura dell’addome per esaminarne le caratteristiche (paracentesi diagnostica) o per evacuarlo (paracentesi evacuativa). E’ molto importante che la manovra sia eseguita in condizioni di sterilità !!. ASPETTO limpido, torbido, ematico. GRADIENTE DELL’ALBUMINA (albumina plasma - albumina ascite) > 1.1 gr/dl < 1.1 gr/dl ipertensione portale non ipertensione portale CONTA DELLE CELLULE SE > 250 mm3 di neutrofili diagnosi di PERITONITE BATTERICA SPONTANEA ESAME COLTURALE ESAME CITOLOGICO per ricerca cellule neoplastiche Patogenesi dell’ascite nella cirrosi IPERTENSIONE PORTALE • Aumento della pressione idrostatica nei sinusoidi • Saturazione del drenaggio linfatico • Stravasi di liquido nella cavità peritoneale RITENZIONE DI SODIO E ACQUA ALDOSTERONE RENINA ANGIOTENSINA Aumentato riassorbimento di Na nel tubulo prossimale e distale e ridotta escrezione di acqua libera La ipoalbuminemia ha un ruolo minore ma può creare un gradiente ADH ANF ENDOTELINE come oncotico negativo nei tentativo di compenso della sinusoidi se capillarizzati vasodilatazione ASCITE Scopo dell’ecografia addomino-pelvica: - quantità del versamento - anche minima quantità - libero o saccato - sospettare patologie diverse e trombosi della vena porta o delle vene epatiche. QUANDO FARE PARACENTESI: - 1° episodio - dubbio sulla natura del versamento - se peggioramento clinico ASCITE REFRATTARIA Situazione in cui il versamento peritoneale non viene mobilizzato nonostante l’aderenza alla dieta ed alla terapia diuretica (antialdosteronico e furosemide) oppure Condizione in cui la presenza di effetti collaterali impedisce la terapia diuretica (es. iposodiemia ed insufficienza renale) COMA EPATICO O ENCEFALOPATIA EPATICA • Sindrome organica caratterizzata da: • alterazione dello stato di coscienza • segni neurologici come ‘asterixis’ o ‘flapping tremor’, • modificazioni EEG Complicanza di uno shunt venoso porto-sistemico spontaneo o chirurgico con conseguente passaggio di sostanze tossiche nel circolo sistemico ENCEFALOPATIA: meccanismi patogenetici nei pazienti cirrotici disordini metabolici ed alterazioni progressive delle funzioni cerebrali fino al coma per • shunt del circolo splancnico direttamente in quello sistemico •danno e disfunzione epatocellulare ENCEFALOPATIA: patogenesi TEORIE • accumulo di sostanze tossiche, in particolare l’ammonio • accumulo di falsi neurotrasmettitori per alterazione del rapporto serico tra aminoacidi aromatici e a catena ramificata • Sostanze benzodiazepino-simili o interagenti con i recettori gaba-ergici ENCEFALOPATIA: clinica Sintomi neurologici: • • • • • • • • • Comportamento inappropriato Rallentamento dei riflessi Alterazione del ritmo sonno-veglia letargia modificazioni della personalità linguaggio ingiurioso tremori, mioclonie, agitazione, comportamento violento incoscienza Laboratorio: • Ammoniemia aumentata EEG: Alterazioni aspecifiche c.d. “onde lente” ENCEFALOPATIA: clinica ENCEFALOPATIA: clinica Fattori scatenanti o determinanti il precipitare delle condizioni neurologiche in pazienti con insufficienza epatica: • • • • • • EMORRAGIA DIGESTIVA diete iperproteiche, ricche di sostanze azotate stipsi e/o diarrea, vomito inadeguato uso di diuretici, barbiturici, oppiacei variazioni dell’equilibrio acido-base stati infettivi Forze in gioco nel sinusoide epatico • • • • La permeabilità alle proteine plasmatiche è molto elevata (s0) S(πc –πi) 0 Il flusso netto transsinusoide è determinato da ΔP Il flusso linfatico > capacità del dotto toracico Ascites Patogenesi dell’ascite nella cirrosi: teoria dell’“Underfill” Ma !! - PVol aumentato - Output cardiaco ↑o N - Modelli animali: ritenzione Na Ascite Ostruzione post-sinusoidale Ipertensione portale Trasudazione di liquidi (Ascite) Ritenzione renale di sodio ed acqua Contrazione del volume ematico circolante Patogenesi dell’ascite nella cirrosi: teoria dell’“Overflow” Ma !! - Il profilo neuroormonale è quello della deplezione di volume Ostruzione post-sinusoidale Ipertensione portale Trasudazione di liquidi (Ascite) ? Ritenzione renale di sodio ed acqua Contrazione del volume ematico circolante Patogenesi dell’ascite nella cirrosi: teoria della“Vasodilazione” Ostacolo al deflusso venoso epatico Ipertensione portale Trasudazione di liquidi (Ascite) Vasodilazione ↑del volume ematico nel distretto di capacitanza Ritenzione renale di sodio ed acqua Prevalenza delle maggiori cause di Edema come meccanismo primario 1. Aumentata pressione idrostatica capillare 2. Ipoalbuminemia 3. Aumentata permeabilità capillare 4. Ostruzione linfatica o aumento della pressione oncotica interstiziale 5. Altri meccanismi Meccanismi di vasodilatazione nella cirrosi Ipertensione portale Shunts Portosistemici Ridotta attività del SRE overgrowth della flora batterica imtestinale Endotossiemia Aumento della sintesi di PG Aumento dell’attività del sistema NO Vasodilazione Produzione di citochine endotossine permeabilità intestinale deficit nutrizionale ETANOLO Alterazioni di membrana induzione citocromo P450 disfunzione organelli Alterazioni della stimolazione immunol. detossificatione e dell’inattivazione metabolismo acetaldeide NADH/NAD FA sintesi Disfunzione enzimatica beta-ossidatione Radicali liberi tossicità gluconeogenesi Disfunzione mitocondriale etc. Disfunzione circolatoria * Congestione ematica Scompenso cardiaco destro Fegato da stasi * Ipoperfusione Malattie metaboliche * Emocromatosi * Porfiria * Malattia di Wilson * Glicogenosi * Tesaurosi Malattia di Wilson (degenerazione epatolenticolare) Malattia ereditaria autosomica RECESSIVA (1:30 000) che colpisce il metabolismo del RAME • Alterata escrezione della quota di rame epatico • Accumulo e tossicità del metallo a livello di fegato, cervello e altri organi • Basse concentrazioni sieriche di ceruloplasmina Caratteri peculiari Anello di Kayer-Fleischer Disturbi neuropschiatrici Disturbi epatici - Epatite acuta - Epatite fulminante - Epatite cronica attiva - Cirrosi epatica Emocromatosi • Disordine del deposito di FERRO • Ereditarietà autosomica recessiva • Incrmento inappropriato nell’assorbimento intestinale di ferro • Deposito di un’eccessiva quantità di ferro nelle cellule dei vari parenchimi, provocando danni tissutali. * La causa più comune è una mutazione del GENE HFE (cromosoma 6) L’association HFE-recettore della transferrina (TfR) ha mostrato di regolare negativamente l’uptake di ferro mediato dalla transferrina. Meno frequenti sono le mutazioni di altre molecole, come la 2-microglobulina, TfR2 Porfiria Disturbo ereditario o acquisitodi uno specifico enzima coinvolto nel processo di biosintesi dell’eme, con il conseguente accumulo di porfirine o dei loro precursori. Alcune forme, in particolare la PCT (porfiria cutanea tarda) – rappresentano un elevato rischio di cirrosi e di carcinoma epatocellulare Sostanze chimiche, tossine, farmaci Solventi (tetrachlormethan) Faloidina PARACETAMOLO = ACETAMINOFENE Molte altre… !!! Epatite Eziologia * virus - classici (A,B,C,D,E…) * altri virus e batteri (e.g. CMV, Leptospira) * Epatite alcolica Forme cliniche * acuta (ev. fulminante) * cronica (B, prevalentemente C) - persistente (CPH) - attiva (CAH) – progressione acuta Evoluzione guarigione persistenza cronica attività inapparente progressione cirrosi carcinoma ? Fegato grasso, steatosi epatica, steatoepatite Etiopatogenesi Steatoepatite alcoolica • Apporto calorico • Alterazioni metaboliche • Induzione dei citocromi • Aumentata produzione di TNF Nonalcoholic steatohepatitis (NASH) * Insulino resistenza, obesità, DM 2, iperlipoproteinemia * Malnutrizione, calo ponderale significativo * Sostanze tossiche, farmaci Tessuto Adiposo INSULINO RESISTENZA IPERINSULINEMIA FFA FFA TG DELLA DIETA TG LIPOPROTEINE (VLDL) Deficit nutrizionale insulina disfunzione mitocondriale ossidazione deficit di carnitina Sintesi di FA lipid peroxidation Radicali dell’ossigeno glicolisi ciclo di Krebs LPS citochine Danno, flogosi Cirrosi Epatica * Danno epatico * Fibrosi * Rigenerazione nodulare • Sovvertimento irreversibile della normale struttura epatica • Alterazioni del flusso ematico * Perdita di parenchima Carcinoma epatocellulare (HCC) * Prevalentemente in pazienti con cirrosi * Eziologia spesso comune - virus (HBV e HCV!) - alcool e tossine (e.g. aflatoxina, micotossine) - emocromatosi, porfirie - combinazione Aspetti clinici della cirrosi epatica Distorsione della struttura epatica (architettura) (fibrosi, sclerosi, rigenerazione etc.) Cambiamenti functionali (elementi contrattili sinusoidali ed extrasinusoidali ) Aumento delle resistenze epatiche IPERTENSIONE PORTALE Vasodilatazione splancnica Aumentato flusso portale Ipovolemia efficace Attivazione di sistemi vasoattivi endogeni (noradrenalina, angiotensina etc.) Conseguenze e principali manifestazioni cliniche dell’ ipertensione portale * Shunt portocavali * Stasi ematica negli organi addominali * Sanguinamento gastointestinale * Encefalopatia epatica * Ascite * Splenomegalia * Alterazioni circolatorie * Sindrome epatorenale * Peritonite batterica spontanea * Shunt diretto nella circolazione sistemica, con by-pass del filtro epatico e mancata clearance di: Nutrienti Ormoni gastrointestinali Farmaci Sostanze tossiche esogene e prodotte a livello intestinale (flora batterica) Altre manifestazioni * Alterazioni emostatiche (coagulopatia, trombocitopenia) * Anemia * Disturbi metabolici * Disordini immunitari * Manifestazioni cutanee * Disordini endocrini (ginecomastia) Colelitiasi: storia naturale • La probabilità che un soggetto affetto da colelitiasi inizialmente asintomatico sviluppi una colica è del 2.9 % all’anno. • La probabilità che lo stesso soggetto sviluppi una complicanza (colecistite, pancreatite, etc ) è dello 0.3 % all’anno. • Nei soggetti sintomatici la probabilità di sviluppare una complicanza è dello 0.75 % all’anno. Colecistite acuta • Flogosi della parete della colecisti in genere conseguente alla presenza di calcoli nel lume (oltre il 90 % dei casi). • Nel 5 – 10 % dei casi si può avere colecistite senza calcoli. • Vi può essere una superinfezione batterica in genere dovuta a: Escherichia coli, Klebsiella, Streptococchi, Stafilococchi e Clostridi Colecistite acuta • In genere segue una colica biliare • Fisiopatologia – Il calcolo incuneato nel dotto cistico (presente in più del 96 % dei casi) determina una riduzione dell’assorbimento dei liquidi endoluminali ed un danno ischemico per la compressione dei vasi arteriosi. – La mucosa della colecisti libera fosfolipasi che trasforma la lecitina in lisolecitina. La lisolecitina e l’arricchimento della bile in acidi biliari deidrossilati (più lipofili) danneggiano la mucosa – La stasi biliare favorisce la proliferazione dei batteri normalmente presenti nella bile Colecistite acuta: Clinica • Sintomi – – – – Dolore localizzato in ipocondrio destro e/o epigastrio Nausea e Vomito Febbre preceduta da brivido Polipnea • Segni – Difesa addominale – Massa palpabile in ipocondrio destro – Manovra di Murphy positiva Colecistite acuta: Indagini • Indagini biochimiche – Leucocitosi neutrofila – Modesto aumento degli indici di citolisi e di colestasi – Aumento della VES • Ecografia della colecisti e delle vie biliari – Aumento delle dimensioni della cistifellea – Ispessimento delle pareti – Presenza di gas nelle pareti della colecisti – Presenza di calcoli nel lume, spesso incarcerati a livello del dotto cistico – Coesistenza di materiale corpuscolato nel lume della colecisti – Coesistenza di calcoli e dilatazione del coledoco Colecistite acuta: Complicanze • Sepsi da gram negativi • Perforazione libera nel cavo peritoneale • Fistolizzazione con il duodeno o con colon trasverso – Ileo meccanico Sanguinamento gastrointestinale superiore • Segni e Sintomi – Discomfort addominale – Ematemesi e melena – Segni e sintomi classici dello shock • Trattamento – Seguire le linee guida generali. • Espansione di volume (plasma expander, GRC, fisiologica) – Differenziare i provvedimenti “salva vita” da quelli per la gestione della patologia cronica Varici Esofagee • Cause – Ipertensione Portale • Cirrosi epatica • Ingestione di caustici (RARO) Varici Esofagee • Segni e sintomi – Ematemesi, disfagia – Sanguinamento senza dolore (DD ulcera peptica) – Instabilità emodinamica – Classic segni e sintomi dello shock • Trattamento – ABC Epatite Virale Acuta • Infiammazione diffusa del fegato causata dai virus dell’epatite A, B, C, D, E • Quattro fasi di sintomi: 1. Prodromica 2. Pre-itterica 3. Itterica 4. Di convalescenza Epatite Fulminante • Sindrome clinica caratterizzata da severa insufficienza epatica, insorta acutamente ed a decorso rapidamente progressivo. Epatite Cronica • Condizione caratterizzata da epatite ( o da evidenza di alterazione biochimica/clinica di epatopatia), presente da almeno 6 mesi e confermata dal riscontro bioptico di infiammazione epatica irreversibile. Epatopatie ad impronta colestatica • Cirrosi biliare primitiva (CBP) — cirrosi epatica immuno-mediata secondaria a ostruzione o infezione dei dotti biliari intraepatici di piccolo e medio-calibro, mentre l’albero biliare extraepatico è normale — 90% dei pazienti di sesso FEMMINILE Epatopatie ad impronta colestatica • Colangite sclerosante — Flogosi e fibrosi di porzioni dei dotti biliari extraepatici, con o senza coinvolgimento delle vie biliari intraepatiche. Normal Liver vs. Damaged Liver