Provincia di Viterbo
Assessorato alla Formazione Professionale
P.O. 2007-2013 – F.S.E. Obiettivo 2
P.E.T. 2008-2010
BANDO PER L’ATTUAZIONE DELL’ASSE
II OCCUPABILITA’
Obiettivo specifico: e
(D.G.P. N. 228 del 13.09.2010)
(Determina Dirigenziale n. 06/477/g del 11.11.2010)
€ 52.800,00
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Le premesse e gli allegati costituiscono parte integrante e sostanziale del presente
Avviso.
Il programma operativo FSE 2007-2013 della Regione Lazio, nel rispetto degli
orientamenti strategici condivisi a livello comunitario, nazionale e regionale in
materia di politiche per le risorse umane, prevede l’adozione di specifici interventi
volti ad attrarre in modo permanente un maggior numero di persone verso il mondo
del lavoro, ad accrescere la capacità di adattamento dei lavoratori e delle imprese e la
flessibilità del mercato del lavoro e promuovere maggiori investimenti in capitale
umano.
La Provincia di Viterbo ha concorso pienamente a questo processo, attraverso
l’elaborazione del proprio PET relativo al periodo 2008/2010, documento questo di
programmazione e di strategie approvato dalla Regione Lazio. L’accento che più
fortemente la Provincia di Viterbo ha inteso sottolineare è quello di una
programmazione delle risorse del FSE che rendano possibile un forte impatto, sia in
termini di crescita della competitività territoriale attraverso l’incremento delle
competenze del capitale umano, sia come strumento di sostegno alle politiche di
sviluppo di specifici settori economici. L’elemento di innovazione della
programmazione attuale rispetto a quella precedente è la ricchezza di strumenti offerti
dal PET, capaci di incidere su diverse tipologie di utenti con distinte operazioni che
oltre ad essere articolate e complesse, sono complementari tra di loro.
1- RIFERIMENTI NORMATIVI
Normativa comunitaria:
− Regolamento (CE) n. 68/2001, relativo all'applicazione degli articoli 87 e 88 del
trattato CE agli aiuti destinati alla formazione;
− Regolamento (CE) n. 69/2001, relativo all'applicazione degli articoli 87 e 88 del
trattato CE agli aiuti d'importanza minore («de minimis»);
− Regolamento (CE) n° 363 del 25 febbraio 2004 recante modifica del regolamento (CE)
n. 68/2001 della Commissione relativo all'applicazione degli articoli 87 e 88 del
trattato CE agli aiuti destinati alla formazione;
− Regolamento (CE) n. 1081/2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 5/07/06
relativo al Fondo Sociale Europeo e recante abrogazione del regolamento (CE) n.
1784/1999;
− Regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio dell’11/07/06 recante disposizioni
generali sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul
Fondo di Coesione e che abroga il regolamento (CE) n. 1260/1999;
− Regolamento (CE) n. 1828/2006 della Commissione dell’08/12/06 che stabilisce
modalità di applicazione del regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio recante
disposizioni generali sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul Fondo Sociale
Europeo e sul Fondo di Coesione e del regolamento (CE) n. 1080/2006 del Parlamento
Europeo e del Consiglio relativo al Fondo Europeo di Sviluppo Regionale;
− Regolamento (CE) n. 1998/2006 della Commissione del 15 dicembre 2006 relativo
all’applicazione degli articoli 87 e 88 del trattato CE agli aiuti d’importanza minore
(<<de minimis>>).
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Normativa nazionale:
- D.lgs 18 agosto 2000, n. 267, Testo unico delle leggi sugli enti locali;
- DPR 28 dicembre 2000, n. 445, “Testo unico delle disposizioni legislative e
regolamentari in materia di documentazione amministrativa”;
- Circolare del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali n.
2/2009.
- D.P.R. 196 del 03.10.2008
Normativa regionale:
− Legge regionale 15 febbraio 1992, n.23 e successive modificazioni, relativa all’
Ordinamento della formazione professionale;
− Legge regionale 25 luglio 1996 n.29 Disposizioni regionali per il sostegno
all’occupazione e successive modifiche ed integrazioni;
− Legge regionale 7 luglio 1998 n. 38 Organizzazione delle funzioni regionali e locali in
materia di politiche attive del lavoro”;
− Legge regionale 6 agosto 1999 n. 14, Organizzazione delle funzioni a livello regionale
e locale per la realizzazione del decentramento amministrativo.
Direttive regionali:
− D.G.R del 29 novembre 2007, n. 968, contenente la Direttiva “Accreditamento dei
soggetti che erogano attività di formazione e di orientamento nella Regione Lazio”;
− DGR del 21 dicembre 2007, n. 1029 Atto di indirizzo e di direttiva in ordine al
sistema di governance per l’attuazione del programma operativo del FSE, obiettivo
competitività regionale e occupazione 2007-2013;
− D.G.R. del 21 novembre 2002, n. 1509, Direttiva sulle procedure per lo svolgimento e
la rendicontazione delle attività formative finanziate dalla Regione e/o cofinanziate dal
F.S.E.
Atti Provinciali
- D.G.P. n. 334 del 07.11.2008
Atti programmatici:
− Programma Operativo del FSE Obiettivo 2, Competitività regionale e occupazione
2007/2013 della Regione Lazio approvato con Decisione della Commissione Europea
(CE)5769 del 21/11/2007;
− D.G.R. n. 213 del 20/03/2008 che approva il Piano Esecutivo Triennale (PET),
attuativo del Programma operativo regionale relativo al Fondo Sociale Europeo
2007/2013;
La/il baby sitter è una figura indispensabile per le famiglie con figli in giovane età.
Anche chi è così fortunato da poter contare sulla collaborazione dei nonni, talvolta
deve ricorrere ad un aiuto esterno alla famiglia. Spesso la ricerca è complicata: a chi
chiedere? Ci si potrà fidare? Il compito è delicato e oltre alla naturale predisposizione,
servono conoscenze professionali che solo adeguate formazione ed esperienza possono
fornire.
Il corso per Baby Sitter, formerà persone qualificate in grado di operare con
competenza e affidabilità, che potranno essere inserite nello specifico elenco che la
Provincia intende istituire.
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Il corso di formazione per Babysitter per bambini normodotati e con disabilità ha
l’obiettivo di fornire competenze necessarie per collaborare, elaborare e realizzare
interventi educativi sul bambino, in condizioni di benessere psicofisico e relazionale,
presso aree attrezzate (aziende, ipermercati, centri commerciali, centri vacanze,
strutture baby-parking), instaurando relazioni significative col bambino, cogliendone i
bisogni ed intervenendo sui comportamenti, al fine di fornire supporto e sostegno alla
famiglia.
E’ in grado di vivere creativamente con i bambini, collocandosi consapevolmente nel
sistema delle opportunità che il territorio offre per l’infanzia, offrendo:
- Affidabilità personale come correttezza, attendibilità professionale
- Flessibilità nell’utilizzare le risorse dell’ambiente familiare e domestico e dall’altro
dell’ambiente sociale e dei servizi del territorio.
2- ESTRATTO DEL P.E.T. 2008/2010 - PRIORITÀ PROVINCIALI
Il PET 2008-2010, come stabilito dall’Atto di Indirizzo del POR (art. 7) assume,
insieme alla strategia attuativa regionale delineata dai tre Assessorati competenti, gli
indirizzi operativi di ciascuna delle Province laziali a cui è stato riconosciuto un ruolo
di Organismo Intermedio del POR. I contributi provinciali al PET si inseriscono
all’interno di una logica unitaria e complementare, sia con gli indirizzi strategici della
Regione sia con il POR FSE 2007-2013 del Lazio.
Le diverse Province, a monte della formulazione dei loro contributi, hanno compiuto
un’analisi dei loro contesti territoriali di riferimento che offre punti di vista capaci di
delineare i necessari elementi di coerenza con le priorità regionali oltre che con gli
obiettivi specifici del FSE.
2.1- Asse II Occupabilità
Tutte le Province danno ampio spazio al tema del miglioramento del funzionamento
del mercato del lavoro proponendo una prosecuzione ed una messa a regime delle
sperimentazioni e dei dispositivi utilizzati durante la passata programmazione.
L’attenzione viene centrata su due aspetti in particolare:
• il miglioramento dei servizi di accoglienza e di orientamento degli utenti;
• la ulteriore sperimentazione e implementazione di metodologie e procedure di
matching tra domanda e offerta.
Il dato univoco è quello di voler passare da una fase durante la quale l’approccio a
nuovi modelli e sistemi ha rappresentato l’impegno prevalente ad una face, invece, in
cui la necessità è quella di iniziare una standardizzazione tesa a stabilizzare i risultati
ottenuti.
Specifica attenzione viene anche riservata alle azioni che possono essere interpretate
come di “sistema”, includendo quelle più in generale legate al tema dell’orientamento
(erogato dai SPI ma anche orientamento scolastico, formativo e lavorato svolto da altri
soggetti); a tal proposito l’intento è quello di relazionare i diversi soggetti e sistemi,
immaginando percorsi attraverso i quali l’utente finale possa disporre di strumenti
informativi analoghi e di facile accesso. Sempre in tema di azioni di sistema, si
evidenzia:
• completamento ed internalizzazione dell’anagrafe degli studenti
• integrazione degli interventi degli SPI con quelli promossi in materia di
formazione professionale.
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In tema di politiche attive del lavoro, le Province si concentrano prioritariamente verso
l’attivazione di interventi di qualificazione per giovani diplomati, quali:
• promozione di work exeperience in impresa
• diffusione dell'istituto dell'apprendistato
• erogazione di borse lavoro
Inoltre sono previste diverse azioni di sperimentare di un nuovo modello di transizione
al lavoro e misure di sostegno alla nascita di nuova impresa, finalizzate a promuovere
l’inserimento e il reinserimento di occupati e disoccupati. Tutte le Province prevedono
azioni di informazione e sensibilizzazione per favorire l’accesso degli immigrati al
mercato del lavoro.
Per quanto riguarda il rafforzamento della parità di genere, sono previste
prioritariamente:
• azioni di sensibilizzazione, informazione, partecipazione ed implementazione di
pratiche conciliative tra vita familiare e vita professionale
• qualificare le competenze dei soggetti impegnati nei servizi di cura alle famiglie
• azioni formative e di incentivo per una presenza maggiore delle donne, nei
settori a tradizionale presenza maschile.
3- OBIETTIVI:
Macrotipologia di azione:
Attività di orientamento e di formazione mirate a sostenere l’occupabilità di giovani,
donne, e lavoratori anziani over 50enni (categoria 66)
Obiettivi specifici:
e) Attuare politiche del lavoro attive e preventive con attenzione all’integrazione dei
migranti nel mercato del lavoro, all’invecchiamento attivo, al lavoro autonomo e
all’avvio di imprese
Contenuti dell’operazione
Interventi di educazione e formazione permanente non formale a carattere
professionalizzante volta a migliorare l’occupabilità dei giovani, interventi di
informazione ai giovani sulle opportunità formative volte ad un miglior inserimento
nel mondo del lavoro.
Modalità esecutive nel dettaglio:
Interventi formativi professionalizzanti specifici per genere e settore; seminari,
convegni, campagne informative sulle opportunità formative messe a disposizione per
aiutare l’inserimento lavorativo.
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4- TIPOLOGIA DELL’INTERVENTO:
UNITÀ FORMATIVE CAPITALIZZABILI:
UFC
Descrizione
1
ACCOGLIENZA E ORIENTAMENTO
Durata
prevista
4
2
ELEMENTI DI PSICOLOGIA
20
3
ELEMENTI DI PSICOMOTRICITA’
10
4
CENNI DI PUERICULTURA
6
5
PEDAGOGIA
20
6
ANIMAZIONE
20
7
AMBIENTE
12
8
PRIMO SOCCORSO
8
9
TIROCINIO
20
Totale ore UFC
120
Descrizione
competenza
da
acquisire
Essere in grado di
conoscere le possibilità di
accedere al mercato del
lavoro e la normativa di
riferimento
Conoscere le situazioni
psicologiche
che
consentono un adeguato
rapporto interpersonale
con il bambino
Descrizione contenuti specifici
Presentazione del percorso formativo
Definizione del ruolo professionale: aspetti
deontologici ed elementi normativi
Spendibilità della certificazione in uscita.
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Essere in grado di e
realizzare
interventi
educativi nel rispetto del
benessere relazionale del
bambino
•
•
•
•
UFC di
riferimento
1
La famiglia
La famiglia di fronte alla disabilità
Lo sviluppo del bambino
Lo sviluppo e le caratteristiche del
bambino pluridisabile
Disturbi emotivi e relazionali associati
alla disabilità
L’integrazione sensoriale nello sviluppo
Stimolazioni multisensoriali e naturali
Lo sviluppo percettivo – cognitivo –
affettivo – del linguaggio nel bambino
normodotato
Il Gioco e il movimento del bambino
2
Trasmettere la conoscenza e promuovere
l’apprendimento del bambino
Favorire
nel
bambino
il
senso
d’appartenenza
Alla ricerca dell’autonomia
Definizione di psicomotricità - movimento
- riflessi
3
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6
•
Essere in grado di
identificare i bisogni e
gestire
le
attività
quotidiane
di
un
bambino
Sviluppo motorio 0 - 6m, 6 - 18 m, 18 - 36
m, 3 - 5 anni
• Il neonato e le prime cure fisiche
• Ambiente e igiene del neonato
• Alimentazione 0-4 mesi, allergie
• Svezzamento
• Alimentazione 1-6 anni e dentizione
• Prova pratica di cucina
• Pratiche di assistenza 18 mesi - 5 anni
Approfondimento di temi importanti:
- le regole
- il gioco
- il sonno
- il cibo
- la creatività
- il movimento
- la narrazione
- TV e videogiochi
La mediazione secondo il metodo
Feuerstein
Conoscenza delle emozioni
Emozioni
fondamentali
(l’aggressività,la
paura,il dolore,la gioia, la tristezza)
Tecniche di relazione tra adulto e il bambino
Tecniche pittoriche e manuali, collage,
modellazione
Tecniche di racconto di storie e favole, canti e
filastrocche
Le risorse della città per i bambini e le
famiglie
4
Essere in grado di
apprendere i processi
cognitivi
e
di
apprendimento
Essere in grado di
utilizzare abilità grafico
pittoriche per favorire e
stimolare attività ludicoespressive
•
•
Essere in grado di
provvedere alla cura
idonea
della
struttura/spazio
che
accoglie il bambino
Conoscere alcuni aspetti
di primo soccorso
Pulizia ed igiene dell’ambiente
Tecniche di preparazione e allestimento del
pranzo
Corretta conservazione degli alimenti
Corretta lettura delle etichette
Le principali patologie del bambino
Le principali patologie del bambino pluridisabile
Nozioni di primo soccorso
Somministrazione dei farmaci
La gestione dell’emergenza
7
Tirocinio
Esperienza sul campo
9
•
•
•
•
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6
8
7
5- SOGGETTI PROPONENTI
Possono presentare proposte e come tali beneficiare dei finanziamenti:
Organismi formativi : Enti accreditati che nell’ambito del progetto siano chiamati a
formare:
Donne e Uomini che alla data della presentazione della domanda siano in possesso
dei seguenti requisiti:
- Cittadinanza italiana oppure appartenenza ad uno dei paesi dell’Unione
europea*;
- conoscenza della lingua italiana;
- idoneità fisica;
- diploma di scuola dell'obbligo;
- non aver riportato condanne penali né avere procedimenti penali in corso;
- Maggiore età;
- Godimento dei diritti civili e politici.
*I cittadini stranieri dovranno produrre il titolo di studio con la traduzione e la
dichiarazione di equipollenza rilasciata dal MPI.
I soggetti proponenti dovranno, a pena di inammissibilità, trovarsi in una della
seguenti condizioni:
- accreditati ai sensi della DGR 968 del 29/11/2007 e s.m.i. per la macrotipologia
“Formazione Superiore e/o Formazione Continua”;
- non ancora accreditati ai sensi della DGR 968 del 29/11/2007 e s.m.i., per la
macrotipologia “Formazione Superiore e/o Formazione Continua”;” alla data di
presentazione della domanda ed in possesso di User ID rilasciata dal sistema
S.AC PORTAL della Regione Lazio.
L’organismo formativo all’atto della presentazione dell’offerta dovrà, a pena di
inammissibilità, indicare l’Ente/Organismo/Istituzione/Struttura/Spazi genitori e/o
bambini presenti sul territorio provinciale, presso i quali sarà svolto il training al fine
di assicurare, già in fase di progettazione e pianificazione dell’intervento, una proficua
collaborazione e un maggior legame tra la fase formativa classica e il training on the
job.
A pena di esclusione ogni organismo formativo può presentare un unico progetto per
ogni profilo professionale oggetto del presente bando.
Il coordinamento di tutte le attività spetta all’organismo formativo.
Nel caso di prestazioni eseguiti da partner, associati, consorziati, o cointestatari del
progetto le disposizioni contenute negli obblighi di rendicontazione si intendono ad
essi estese. Pertanto il soggetto attuatore è tenuto a far predisporre a tali soggetti il
rendiconto contabile dei costi sostenuti, redatto secondo i criteri e la modulistica in
vigore.
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6- SOGGETTI IN ATI/ATS
Nel caso di presentazione di Azioni da parte di organismi misti, quali le Associazioni
Temporanee di Impresa / Scopo, gli stessi dovranno dichiarare l’intenzione di
costituirsi in ATI/ATS indicando specificatamente i ruoli, le competenze e la
suddivisione finanziaria esatta espressa in euro, dei singoli soggetti nell’ambito della
realizzazione dell’intervento proposto.
In considerazione della particolare natura giuridica dell’istituto dell’ATI/ATS, la cui
validità temporale risulta collegabile unicamente alla realizzazione di un determinato
intervento ed al fine di evitare spese aggiuntive a carico del soggetto proponente, la
formalizzazione di tale tipo di collaborazione verrà dimostrata entro e non oltre 30 gg.
dall’avvenuta approvazione dell’intervento presentato.
La non presentazione del suddetto atto causerà la decadenza dall’ammissione al
finanziamento.
La presentazione di interventi di finanziamento da parte di ATI/ATS in mancanza
delle condizioni sopra esposte provoca l’inammissibilità della domanda.
Si specifica che, a pena di esclusione, non è ammessa la presentazione di più proposte
da parte di un medesimo soggetto, singolarmente o in ATI/ATS, sia con ruolo di
mandatario che di mandante.
In caso di ATI/ATS la mandataria dovrà essere l’organismo formativo di cui al
precedente paragrafo soggetti proponenti.
7- DELEGA A ENTI TERZI.
E’ vietata la delega ad enti terzi per la gestione e/o la realizzazione dell’attività
formativa.
8 - DESTINATARI DELLE AZIONI
I destinatari sono definiti dal POR FSE Lazio 2007-2013 Asse II Occupabilità
“Categorie di destinatari” (par 4.3.1 B).
In relazione al presente Avviso, a pena di inammissibilità, sono destinatari delle
azioni previste:
Donne e Uomini che alla data della presentazione della domanda siano in possesso
dei seguenti requisiti:
- Cittadinanza italiana oppure appartenenza ad uno dei paesi dell’unione
europea*;
- Conoscenza della lingua italiana;
- Idoneità fisica;
- Diploma di scuola dell'obbligo;
- Non aver riportato condanne penali né avere procedimenti penali in corso;
- Maggiore età;
- Godimento dei diritti civili e politici.
*I cittadini stranieri dovranno produrre il titolo di studio con la traduzione e la
dichiarazione di equipollenza rilasciata dal MPI.
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L’accesso al corso, della durata di 120 ore, è possibile successivamente ad una
valutazione delle competenze in ingresso, soprattutto in relazione alla conoscenza
della lingua italiana.
Tale percorso formativo consentirà la certificazione delle competenze acquisite sul
libretto formativo ed il rilascio di un attestato di frequenza, valido ai sensi della legge
n. 845/78 e della legge regionale n. 23/92.
I destinatari dovranno essere selezionati con procedure ad evidenza pubblica, da parte
dei soggetti proponenti.
Il coordinamento di tutte le attività spetta all’organismo formativo, di cui al
precedente paragrafo.
9- DURATA DEGLI INTERVENTI
Il soggetto beneficiario dovrà dare avvio all’attività e svolgere l’intervento finanziato
nel rispetto dei termini previsti dal D.G.R. 1509/2002 e successive modifiche o
integrazioni.
A prescindere dalla struttura e articolazione del percorso proposto, gli interventi
finanziati avranno una durata di 120 ore e dovranno essere realizzati entro un arco
temporale massimo di 6 mesi dalla notifica del finanziamento nelle modalità indicate.
10- COSTO MASSIMO AMMESSO
L’importo massimo di finanziamento pubblico per ciascun progetto ammonta a
26.400,00 pena l’inammissibilità dello stesso.
11- VOCI DI SPESA PER TIPOLOGIA DI INTERVENTO
Per l’azione formativa il parametro massimo da utilizzare per l’elaborazione delle
richieste finanziarie è di € 11,00 ora/allievo.
Per il tirocinio si vedano i massimali indicati al punto H.
Le voci di spesa relative alle Azioni sono quelle descritte nella D.G.R. n° 1509/2002
e s.m.i., integrate da quanto disposto dalla Circolare del Ministero del Lavoro, della
Salute e delle Politiche Sociali del 2 febbraio 2009, n. 2. Dette voci di costo sono
articolate nelle seguenti quattro categorie di spesa ammissibili:
a. Risorse umane
b. Spese allievi
c. Spese funzionamento e gestione
d. Altre spese
Al fine di determinare i relativi massimali di costo, il personale esterno (a contratto
d’opera) è inquadrato per fasce d’appartenenza sulla base di determinati requisiti
professionali secondo quanto stabilito dalla citata Circolare n. 2/2009, alla quale si
rimanda. In generale si possono elencare i seguenti limiti:
A) DOCENTI
Fascia A: Massimale di costo = Max Euro 100,00/ ora.
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Fascia B: Massimale di costo = Max Euro 80,00 / ora.
Fascia C: Massimale di costo = Max Euro 50,00 /ora.
In ogni caso per quanto riguarda il personale interno, ovvero i formatori e le figure
di sistema e di governo, dovrà farsi riferimento, per la definizione del costo orario, al
trattamento economico stabilito nel CCNL per gli operatori della formazione
professionale.
B) TUTOR
Rientrano nella figura del tutor le figure di supporto alla formazione e/o alla
gestione d'aula.
Massimali di costo = max. 30,00/ora.
C) CONSULENTI
Si tratta di personale impegnato attraverso rapporti consulenziali, aventi ad
oggetto prestazioni professionali specialistiche direttamente riferibili alle attività
progettuali espletate sotto la propria diretta responsabilità e controllo e con l’utilizzo
di risorse proprie. Tali rapporti consulenziali potranno anche essere oggetto di
contratti a progetto laddove l’attività consulenziale risponda, per caratteristiche e sua
propria natura, agli elementi e termini strutturali del contratto stesso, così come sopra
sintetizzati.
Anche nell'ambito dei consulenti sono previste tre fasce di livello così ripartite:
fascia A: Massimale di costo = max.
fascia B: Massimale di costo = max.
fascia C: Massimale di costo = max.
500,00/giornata singola
300,00/giornata singola
150,00/giornata singola.
D) FIGURE DI COORDINAMENTO
Nella figura del coordinatore rientrano i soggetti (interni o a prestazione
consulenziale) che svolgono funzioni trasversali legate a diverse aree di competenza
inerenti al progetto/attività.
In ragione di tale carattere di trasversalità, nel caso di soggetti esterni, l’attività di
coordinamento dovrà essere rapportata al parametro giornata/uomo, con le relative
incombenze (redazione report, eventuali verbali, ecc). I massimali di costo applicabili
agli onorari saranno, quindi, quelli relativi ai consulenti, di cui alle fasce B o C a
seconda della complessità dell’intervento di coordinamento svolto all’interno
dell’attività/progetto (complessità da intendersi come effettiva trasversalità del
coordinamento su diverse aree di competenza) ed a condizione che sussistano in capo
al coordinatore i requisiti curriculari prescritti nelle predette fasce. Può essere
prevista la figura del “codocente” solo nel caso di interventi formativi con un numero di
allievi superiore a 18.
E) PERSONALE AMMINISTRATIVO E AUSILIARIO
Il personale amministrativo esterno può essere retribuito sino ad un max di €
41,00 ora.
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F) ALTRE SPESE
Rientrano in questa voce i costi per materiali di consumo, vale a dire i costi
sostenuti e documentati per le attività di ricerca quali, ad esempio, collegamenti con
banche dati, abbonamenti a pubblicazioni e bollettini congiunturali, l'acquisto di libri,
statistiche, software specifici, ecc.
Rientrano inoltre in questa voce le spese sostenute per attività seminariali,
pubblicazioni, predisposizione di strumenti audiovisivi, quali ad esempio costi
tipografici, software, materiali audiovisivi. I prodotti realizzati dovranno rimanere di
proprietà della Provincia.
F) SPESE DI VIAGGIO
Le spese di viaggio, vitto e alloggio sono ammissibili secondo le modalità previste
nel D.G.R. n.1509/2002.
G) INDENNITA’ DI FREQUENZA
Per la Categoria di spesa B – spese allievi – è ammissibile una “indennità di
frequenza” fino ad un massimo di 2€ ora/allievo, attribuita e gestita secondo quanto
previsto:
- dalla Circolare del Ministero del Lavoro,della Salute e delle Politiche Sociali n.
2/2009;
- dalla D.G.R. Lazio n. 1509 del 2002.
H) SPESE IN FASE DI TIROCINIO:
I soggetti proponenti possono prevedere una borsa a copertura delle spese in favore
di ogni tirocinante, durante il periodo di tirocinio, fino ad un massimo di € 3
ora/allievo, da erogare per il 20% ad avvio del tirocinio, il 30% a metà periodo, ed il
restante 50% solo a conclusione del tirocinio. Qualora il tirocinante dovesse ritirarsi
prima della conclusione della attività di tirocinio formativo perderà il diritto a
percepire la quota di assegno fino a quel momento maturata.
È previsto, altresì, un importo fino a € 5/ora per tirocinante, da erogare in favore
dell’azienda partner che ospita l’attività di tirocinio formativo e svolge attività di
trainer a favore del tirocinante.
L’attività di tirocinio deve essere, inoltre, provata attraverso un registro avente le
medesime caratteristiche di un registro-stage.
11.1 Costi diretti
Sono costi diretti tutti quei costi che sono direttamente connessi ad un’attività
individuale di un’entità,ove il nesso con questa attività individuale può essere
dimostrato. I costi diretti sono quelli riportati nelle Macrovoci A, B e D del piano
finanziario contenuto nel formulario allegato. come modificato per ricomprendervi le
seguenti spese già segnalate come costi diretti:
- 5.A.4.h_4 Materiale didattico ricompreso nella Categoria “D” Altre spese;
- 5.A.4.h_6 Formazione a distanza: tecnici e formatori ricompresi nella Categoria
“A” Risorse Umane; Attrezzature ricomprese nella Categoria “D” Altre spese;
- 5.A.4.h_7 Personale Amministrativo ed ausiliario, ricompresi nella categoria “A“
“Risorse Umane”.
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11.2 Costi indiretti
Costi indiretti sono quei costi che non possono essere direttamente connessi ad
un’attività individuale dell’entità in questione. Tali costi comprendono le spese di
funzionamento e gestione, per le quali è difficile determinare con precisione
l’ammontare attribuibile ad un’attività specifica (es. spese per pulizia, telefono, spese
per l’acqua o di elettricità, ammortamenti, riscaldamento, forniture per ufficio,
spese postali, ecc.).
Tutti i costi contenuti nella Macrovoce C (ad esclusione del Materiale
didattico e Formazione a distanza ricompresi nella Macrovoce D e A e del
Personale Amministrativo ed ausiliario, ricompresso nella Macrovoce A)
sono considerati, e quindi da rendicontare, come costi indiretti.
Sulla base della previsione contenuta nell’art. 11, comma 3, lettera b) del
Regolamento CE 1081/2006, nel presente Avviso, i costi indiretti devono essere
dichiarati su base forfetaria fino ad un massimo del 20% dei costi diretti. Il ricorso alla
forfetizzazione non deve comportare come conseguenza un aumento artificiale dei costi
diretti. Qualsiasi riduzione dei costi diretti comporta una riduzione proporzionalmente
corrispondente dell’ammontare dichiarato su base forfetaria. Qualora l’operazione
generi entrate, queste devono essere dedotte dal totale dei costi dell’operazione
(diretti e quindi proporzionalmente anche su quelli indiretti).
Per quanto non espressamente previsto in materia di ammissibilità delle spese si fa
riferimento all’art 56 del Regolamento CE 1083/2006 e all’art. 11 del Regolamento CE
1081/2006, nonché alla vigente normativa nazionale e regionale.
11.3 Spese non ammissibili
Come stabilito all’art. 11 del Reg. (CE) n. 1081/2006, non sono ammissibili le spese
relative a:
- l’imposta sul valore aggiunto recuperabile;
- gli interessi passivi;
- l’acquisto di mobili, attrezzature, veicoli, infrastrutture, beni immobili e
terreni.
12 - RISORSE FINANZIARIE DISPONIBILI
Le risorse del presente Avviso ammontano a
finanziarie 2008.
52.800,00 riferite alle annualità
13 - PRIORITÀ TRASVERSALI
Le operazioni a valere sul presente avviso dovranno tenere conto delle priorità
trasversali e delle linee strategiche generali previste dal POR 2007-2013.
In particolare:
13.1- Pari opportunità:
La garanzia di effettive pari opportunità nell’accesso alle politiche e ai servizi, richiede
strategie di progettazione diversificate, che si adeguino agli specifici target, secondo il
principio di non fornire servizi uguali a soggetti con diverse condizioni di partenza, ma
di attuare di volta in volta azioni positive in grado di riequilibrare le differenze, in
modo mirato.
Bando “ BABY SITTER” - P.O.2007-2013 FSE Asse II OCCUPABILITA’Annualità 2008 -
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Per quanto attiene le discriminazioni di genere saranno considerati prioritarie le
operazioni caratterizzate dalla:
- adeguata partecipazione di disoccupate e inoccupate alle attività;
- presenza di adeguati approcci al tema delle “differenze” (mainstreaming);
- presenza di azioni volte a favorire la partecipazione femminile ai percorsi formativi
nell’ottica di mantenere e migliorare i risultati relativi agli indicatori presenti
nell’ambito della SEO;
- esistenza di adeguati elementi di flessibilità nell’erogazione dei percorsi formativi in
grado di favorire la conciliazione dei tempi di studio/lavoro/cura.
13.2 - Innovazione e potenziamento delle strategie di intervento:
Costituisce elemento di priorità la presenza di metodologie e di obiettivi didattici
innovativi.
14 - MODALITA’ E TERMINI DI PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE
Le domande a pena di inammissibilità:
- dovranno pervenire entro e non oltre le ore 12.00 del trentesimo giorno dalla data di
pubblicazione del presente Avviso sul sito internet www.provincia.vt.it e all’’Albo
Pretorio presso la Provincia di Viterbo - Assessorato Formazione Professionale,
Via Saffi n.47/49 – 01100– Viterbo”: al riguardo fa fede il timbro del protocollo di
accettazione della Provincia di Viterbo. Nel caso di invii postali, NON viene
considerata la data di spedizione ma unicamente la data di ricezione secondo
le modalità sopra indicate;
- dovranno essere indirizzate, in busta chiusa, a: Provincia di Viterbo Assessorato Formazione Professionale, Settore Formazione Professionale
Via Saffi n.47/49 – 01100– Viterbo
A pena di inammissibilità, sull’ esterno della busta dovrà essere indicata la
seguente dicitura : “Avviso per attività formative Asse II.e - P.O.R. 2007/2013“BABY SITTER” dovrà essere altresì indicato il mittente, ovvero il soggetto
proponente l’intervento (nel caso di ATI/ATS la società mandataria).
La domanda dovrà essere presentata, pena inammissibilità in plico chiuso e sigillato
contenente al suo interno ulteriori due buste, anch’esse chiuse e sigillate,
contraddistinte dalla denominazione:
- Busta A – Documentazione, contenente la documentazione indicata al
successivo paragrafo 14.1 per la valutazione formale;
- Busta B – Formulario, contenente copia cartacea del formulario come specificato
nel successivo paragrafo 14.2.
14.1.Busta A - Documentazione
A pena di inammissibilità la busta A dovrà contenere:
1. domanda di finanziamento sottoscritta dal legale rappresentante redatta con
firma autenticata o, in caso di autocertificazione, con la fotocopia del documento
di riconoscimento in corso di validità in allegato.
Bando “ BABY SITTER” - P.O.2007-2013 FSE Asse II OCCUPABILITA’Annualità 2008 -
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2.
3.
4.
5.
In caso di ATI/ATS la dichiarazione di cui al punto 1 dovrà essere prodotta in
maniera congiunta. (allegato 1);
dichiarazione di adesione del partner :l’Ente/Organismo/Istituzione/Struttura/
Spazi genitori e/o bambini presenti sul territorio provinciale presso i quali sarà
svolto il training on the job (allegato 2)
curriculum del partner proposto per la realizzazione degli interventi;(allegato 3)
i soggetti pubblici debbono presentare copia conforme all’originale del
provvedimento assunto dai competenti organi con il quale è stato deliberato di
presentare la domanda per concorrere al predetto avviso o, in alternativa,
dichiarazione resa dal legale rappresentante ai sensi del DPR 445/2000 che
attesti l’esistenza e gli estremi del provvedimento in oggetto;
lo schema di Convenzione allegato al presente Avviso, compilato in ogni sua
parte, numerato e siglato in ogni pagina in segno di accettazione e sottoscritta
con firma leggibile dal rappresentante legale del soggetto proponente o dalla
mandataria in caso di ATI/ATS (allegato 4);
In caso di ATI/ATS oltre alla documentazione di cui sopra,dovrà essere prodotta,anche:
6. una dichiarazione contenente l’intenzione di costituirsi in ATI/ATS sottoscritta
dal legale rappresentante l’Ente/Organismo/Istituzione/Struttura/Spazi genitori
e/o bambini presenti sul territorio provinciale presso i quali sarà svolto il
training on the job, con l’indicazione dell’ente/società mandatario, dei singoli
ruoli, e competenze indicando il valore economico espresso in euro dei singoli
interventi formativi che ciascun soggetto realizzerà. La dichiarazione deve
essere resa dal legale rappresentante del dichiarante e presentata compilando
l’apposito modulo allegato al presente Avviso (allegato 5);
7. i soggetti privati non accreditati che partecipano in ATI e/o di ATS debbono
presentare anche:
a) certificato di iscrizione alla Camera di Commercio con dicitura antimafia;
b) copia conforme all’originale dell’atto costitutivo o dell’ultimo statuto;
c) dichiarazione antimafia del legale rappresentante e dei soggetti componenti il
consiglio di amministrazione. La dichiarazione deve essere resa dal legale
rappresentante del dichiarante e presentata compilando l’apposito modulo
allegato al presente Avviso (allegato 6);
d) documento unico di regolarità contributiva ove previsto dalla normativa
vigente;
e) dichiarazione di non trovarsi in alcuna delle condizioni di esclusione dalla
partecipazione alle procedure di affidamento di concessioni da parte di una
Pubblica Amministrazione di cui alla vigente normativa. La dichiarazione deve
essere resa dal legale rappresentante del dichiarante e presentata compilando
l’apposito modulo allegato al presente Avviso (allegato 7).
Tutta la documentazione di cui sopra dovrà riportare, a pena di
inammissibilità, la numerazione progressiva delle pagine ed è sufficiente
allegare una unica copia autenticata secondo quanto previsto dal DPR 445/00
del documento di identità del dichiarante per tutte le dichiarazioni prodotte.
Nota bene: tutta le documentazione contenuta nella busta A dovrà anche
essere prodotta su supporto informatico, in formato pdf.
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14.2. Busta B - Formulario
A pena di inammissibilità la busta B dovrà contenere:
1 il formulario compilato in formato cartaceo, debitamente numerato e siglato in
ogni pagina e sottoscritto con firma leggibile dal rappresentante legale del
soggetto proponente o della società indicata come mandataria dell’ATI/ATS
(allegato 8).
2 Curriculum dettagliato, firmato in originale, di tutto il personale coinvolto
nell’azione con fotocopia del documento di riconoscimento in corso di validità
allegata;
3 Allegato 9: compilato firmato in originale, di tutto il PERSONALE DOCENTE
coinvolto nell’azione come da sezione H risorse umane del formulario (allegato
8), con allegata fotocopia del documento di riconoscimento in corso di validità ;
Nota bene: il formulario contenuto nella busta B dovrà anche essere prodotto
su supporto informatico, in formato word.
A pena di inammissibilità il progetto dovrà essere predisposto utilizzando l’apposito
formulario allegato al bando, disponibile sul sito internet www.provincia.vt.it.
15 - INAMMISSIBILITÀ DELLE DOMANDE
Salvo quanto espressamente previsto dal presente Avviso, non saranno, comunque,
considerate ammissibili le domande:
• formulario incompleto
• mancanti del modulo obbligatorio per l’applicazione del D.Lgs. n° 81/2008;
• mancanti della dichiarazione di adesione del partner;
• con progetto avente costo totale superiore ad 26.400,00;
• con costo/ora allievo in misura superiore a quanto previsto dall’Avviso (11 €/h);
• presentate da parte di organismi formativi che non si trovino nelle condizioni
indicate al Soggetti proponenti;
• con progetto rivolto a destinatari diversi da quelli indicati al paragrafo 8 ;
• presentate da parte di un medesimo soggetto, singolarmente o in ATI/ATS sia
come ruolo di mandatario che di mandante;
• nelle quali non siano specificati, all’interno dall’ATI/ATS, i ruoli, le competenze
e/o le suddivisioni finanziarie dei singoli soggetti;
• presentate senza il rispetto delle modalità e dei termini indicati nel paragrafo
14.
• assenza curricula originali e/o fotocopia del documento di riconoscimento in
corso di validità del personale coinvolto nel progetto
• mancata compilazione dell’allegato 9 per il personale docente.
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16 - VALUTAZIONE DELLE PROPOSTE
16.1 - Commissione di valutazione
La procedura di selezione degli interventi proposti sarà di tipo valutativo a
graduatoria. Al fine di porre in essere la valutazione delle istanze, si procederà alla
costituzione di un’apposita Commissione di valutazione nominata dal Dirigente del
Settore Formazione Professionale La Commissione, composta dal Presidente e due
componenti esperti, verrà nominata successivamente alla scadenza del termine per la
presentazione delle domande.
Il giorno 17.12.2010 in seduta pubblica presso la Palazzo Caprini - Sala Riunione
sita in Via della Verità 12, alle ore 9.30 si procederà in seduta pubblica alla
verifica di ammissibilità formale delle richieste pervenute.
Espletate le operazioni di verifica di ammissibilità si procederà in una o più
successive sedute, non aperte al pubblico, all’apertura delle buste “B”, per gli enti che
avranno superato la detta verifica, ed alla valutazione tecnica delle schede presentate.
16.2.Criteri di selezione
I criteri di selezione che verranno adottati per la valutazione delle proposte si
riferiscono ai seguenti indicatori:
A) PIANO FINANZIARIO (punteggio massimo 30 pt.)
Il criterio intende verificare :
A1) Congruità e correttezza del piano finanziario (offerta economica)
30 pt.
Verrà attribuito il valore massimo all’offerta più economica e il valore
minimo all’offerta più onerosa, secondo la seguente formula :
“p = Cmax=0; (Cmin/Coff) x 30,
dove:
Cmin = è il compenso minimo richiesto
Coff= è il compenso richiesto dal concorrente in esame.”
B) RISULTATI ATTESI (punteggio massimo 15 pt.)
B1) Ricadute occupazionali del percorso formativo oggetto del presente bando:
Ricadute occupazionali garantite al termine del percorso formativo monitorate da
parte della Provincia di Viterbo entro due mesi dal termine del corso con regolare
inquadramento nel CCNL di riferimento attestate con rilascio di apposita
dichiarazione del legale rappresentante del partner indicato nel progetto, del rapporto
occupati/allievi previsti:
fino al 20%
5 pt
dal 21 al 30%
6 pt
dal 31 al 40%
7 pt
dal 41 al 50%
8 pt
dal 51 al 60%
9 pt
dal 61 al 70%
10 pt
dal 71 al 80%
11 pt
dal 81 al 90%
12 pt
dal 91 al 100%
15 pt
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NOTA BENE: Il mancato rispetto di quanto dichiarato dal Legale
Rappresentante circa la ricaduta occupazionale garantita determinerà
l’IMMEDIATA REVOCA DEL FINANZIAMENTO PUBBLICO ASSEGNATO.
C) SOGGETTI COINVOLTI (punteggio massimo 45 pt.)
Il criterio intende verificare gli aspetti che valorizzano alcune caratteristiche del
soggetto proponente e dei partner formali di progetto.
C1) Ente/Organismo/Istituzione che abbia un‘esperienza formative documentata
presso strutture e spazi per genitori e bambini presenti sul territorio provinciale.
5 pt.
C2) Personale docente coinvolto nel progetto (livello ed esperienza professionale
pertinente ai contenuti richiesti dalle discipline)
30 pt
Il punteggio sarà attribuito sommando tutti i pesi curriculari ricavati secondo quanto
segue: (compilare allegato 9 del bando)
Peso curriculare =
valore del curriculum X n. ore di docenza da svolgere nel presente intervento
n. ore totale del corso
Criterio di Valutazione Curriculum (compilare allegato 9 del bando - valore del curriculum)
Titolo Di Studio/Abilitazione (max 15 punti)
• Titolo di studio della Laurea vecchio ordinamento o specialistica conseguita con votazione fino ad 80/110; 10 pt
Più ulteriori 0,1 punto per ogni voto superiore ad 80;
Più ulteriore 2,00 punto se il titolo è conseguito con lode.
(*) La votazione del Titolo di studio ( Laurea) dovrà essere rapportata su base 110. Al Titolo di studio sarà attribuito
il punteggio minimo se dalla dichiarazione sostitutiva non risulti il voto con cui è stato conseguito.
Altri Titoli Culturali e Professionali (max 15 punti)
Master universitario coerente con gli insegnamenti cui si riferisce l’incarico.
5 pt
Partecipazione a corsi di formazione, aggiornamento, approfondimento in materie attinenti e/o professionalizzanti
l’attività di docente ;
Per ciascun titolo (fino ad un max di tre titoli)
1 pt
Esperienza di docenza nella materia oggetto dell’incarico.
Per ogni 100 ore (fino ad un massimo di 2000 ore)
0,50 pt
(*) Il servizio di docenza valutabile è quello effettivamente prestato o,comunque, quello relativo a periodi certi e
coperti da contratto;
(**)Al fine della verifica delle certificazioni prodotte la documentazione probante il servizio svolto potrà essere
costituita dalla presentazione dei contratti stessi dai quali si evinca chiaramente la durata e/o di idonea
certificazione del servizio svolto rilasciata dal datore di lavoro con precisa indicazione della durata.
(***) Al fine del conteggio delle ore di docenza verranno sommati insieme tutti periodi indicati nel curriculum ed
arrotondati in eccesso. Es ( tre incarichi di docenza per 20 ore; 35 ore; 29 ore. Calcolo: 20+35+29= 84 ore
arrotondamento a 100 ore.)
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C3)Cofinanziamento aggiuntivo garantito da parte dell’ l’Ente/ Organismo/ Istituzione/
Struttura / Spazi genitori e/o bambini partner dell’azione formativa
Da € 10.000 a € 20.000
Da € 20.001 a € 30.000
Maggiore di € 30.001
3 pt
6 pt
10 pt
L’importo del cofinanziamento aggiuntivo del partner è escluso dalla
valutazione del punto A1 (offerta economica).
Qualora il reale utilizzo di tali risorse non sarà comprovato nella
rendicontazione finale, determinerà L’IMMEDIATA REVOCA TOTALE DEL
FINANZIAMENTO PUBBLICO ASSEGNATO.
D) PRIORITA’ (punteggio massimo 10 pt.)
Il criterio intende verificare la rispondenza del progetto alle priorità sul quale la
proposta viene presentata e a quelle specificatamente indicate nell’avviso come
elemento di valutazione:
D1) Coerenza con le politiche di mainstreaming di genere
5 pt.
D2) Innovatività delle Metodologie o degli obiettivi didattici
5 pt.
La soglia minima di punteggio che deve conseguire la proposta progettuale
per accedere al finanziamento è di 51/100.
16.3- Formazione delle graduatorie e relativa approvazione
La graduatoria sarà formulata in relazione al punteggio totale ottenuto. In caso di pari
punteggio, sarà data precedenza agli interventi di minore importo e, tra questi, agli
interventi con maggior numero di allievi; ove a seguito dell’applicazione del criterio
anzidetto, si determinassero ancora situazioni di parità i relativi interventi saranno
posti in graduatoria secondo l’ordine temporale di presentazione della relativa
domanda rappresentato dalla data di arrivo all’Ufficio accettazione posta della
Provincia di Viterbo.
L'approvazione degli interventi avviene nell'ordine definito
graduatoria fino alla concorrenza della disponibilità finanziaria.
dalla
Al termine delle fasi di verifica di ammissibilità e di valutazione di merito sarà redatta
una graduatoria unica in ordine al punteggio conseguito.
I punteggi assegnati ai candidati , saranno rappresentati dalla somma ottenuta dai
singoli punteggi nella categoria.
La graduatoria, successivamente alla sua approvazione da parte del Dirigente, sarà
pubblicata per 10 giorni sul sito internet della Provincia data dalla quale decorrono i
termini per gli eventuali ricorsi
17- OBBLIGHI DEL BENEFICIARIO E MODALITÀ DI EROGAZIONE DEL
FINANZIAMENTO
Il soggetto proponente ammesso al finanziamento sarà tenuto a:
- Osservare le normative comunitarie, nazionali e regionali, in materia di
formazione professionale ed accettare il controllo della Provincia,Regione, Stato
Italiano ed Unione Europea;
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-
-
-
-
Applicare nei confronti del personale dipendente, il contratto nazionale del
settore di riferimento;
Applicare la normativa vigente in materia di lavoro, sicurezza ed assicurazioni
sociali obbligatorie, nonché rispettare la normativa in materia fiscale;
Utilizzare un conto corrente bancario dedicato unicamente alle operazioni di
progetti finanziati dalla Provincia di Viterbo a valere sul Fondo Sociale
Europeo;
Adottare, in attuazione a quanto previsto dai regolamenti comunitari, un
sistema contabile distinto, ovvero un’adeguata codificazione contabile, al fine di
assicurare la trasparenza dei costi e la facilità dei controlli. La contabilità
inerente il progetto deve essere resa facilmente riscontrabile da parte degli
organismi deputati alla verifica amministrativa in itinere ed ex-post;
Redigere il rendiconto finale delle spese sostenute per la realizzazione del
progetto e presentarlo entro 30 giorni dalla conclusione dello stesso;
Esibire su richiesta dell’amministrazione la documentazione originale;
Fornire con cadenza trimestrale e secondo le modalità stabilite
dall’amministrazione, tutti i dati attinenti la realizzazione del progetto
finanziato;
Assicurare la massima collaborazione per lo svolgimento delle verifiche con la
presenza del personale interessato;
Agevolare l’effettuazione dei controlli nel corso delle visite ispettive;
Fornire le informazioni ordinarie e straordinarie richieste dalla Provincia entro
i termini fissati;
Assicurare la massima trasparenza e parità di trattamento nell’accesso alla
formazione.
17.1 - L’importo del finanziamento verrà erogato in tre rate secondo le
seguenti modalità:
- prima quota, pari al 30% dell’ammontare delle risorse, entro 30 giorni dall’inizio
dell’attività e previa presentazione di fattura (o documento equivalente) e della
fideiussione bancaria o assicurativa a copertura di un importo pari
all’anticipazione.
- seconda quota, pari al 50% del valore delle risorse, previo ricevimento della
fattura (o documento equivalente), della fideiussione bancaria o assicurativa a
copertura di un importo pari al pagamento richiesto e documentazione idonea a
comprovare l’avvenuto pagamento del 90% dell’ammontare della somma erogata
a titolo di prima quota.
- terza quota, pari al saldo dell’ammontare totale ammissibile a seguito della
certificazione del rendiconto da parte di un revisore da individuarsi in accordo
alle emanande direttive regionali e della successiva presentazione della fattura
(o documento equivalente).
- Nel caso in cui l’Ente si avvalga della facoltà prevista D.G.R. 1509/02 paragrafo
5.A.3.b lo stesso dovrà presentarne richiesta,previa dichiarazione della completa
utilizzazione dell’anticipazione e dietro presentazione di una nuova fidejussione
aggiuntiva,pari all’ammontare richiesto.
Per tali spese la fattura dovrà essere indirizzata a Provincia di Viterbo - Assessorato
Formazione Professionale, Settore Formazione Professionale Via Saffi n.47/49 –
01100– Viterbo
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La fideiussione dovrà essere conforme al modello predisposto con Decreto Ministeriale
del Ministero del Tesoro per gli interventi cofinanziati dal F.S.E, pubblicato sulla
Gazzetta
Ufficiale
del
26
aprile
1997
n.96
divulgato
sul
sito
www.sirio.regione.lazio.it.
18 NORME PER LA GESTIONE E LA RENDICONTAZIONE DELLE ATTIVITÀ
Per ciò che attiene le modalità di gestione e di rendicontazione dell’intervento dovrà
farsi riferimento alla D.G.R. n. 1509/02 e successive modificazioni e integrazioni. Della
DGR non si applica il capitolo 5.A.4.h (“Spese di funzionamento e gestione” da
considerare, e rendicontare, come costi indiretti)
tranne i punti di seguito identificati, ritenuti, invece, costi diretti:
• 5.A.4.h_4 Materiale didattico ricompreso nella Categoria “D” Altre spese;
• 5.A.4.h_6 Formazione a distanza: tecnici e formatori ricompresi nella
Macrotipologia “A” Risorse Umane; vAttrezzature ricomprese nella
Categoria “D” Altre spese;
• 5.A.4.h_7 Personale Amministrativo ed ausiliario, ricompresi nella categoria
“A““Risorse Umane”.
Il beneficiario è tenuto a rispettare i contenuti della Determina n. 2014 del 3.06.2004,
in attuazione della D.G.R. n. 1232 del 2003 e successive modificazioni e integrazioni,
per quanto attiene l’acquisizione per via telematica delle certificazioni trimestrali,
annuali e finali di monitoraggio fisico, finanziario e procedurale e integrazione con il
Sistema Informativo di gestione accreditamento sedi operative. Procedura divenuta
obbligatoria a partire dal 3 giugno 2004 (informazioni reperibili sul sito
www.sirio.regione.lazio.it, ovvero http://simon.formalazio.it/).
Per ciò che attiene i costi ammissibili a finanziamento si dovrà fare riferimento alla
disciplina contenuta nel Regolamento (CE) n. 1083/2006.
Per quanto riguarda la gestione rendicontuale dell’IVA si applica:
- il Regolamento (CE) n. 1083/2006;
- la Circolare del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali n. 2/2009
19 TENUTA DELLA DOCUMENTAZIONE
In relazione a quanto previsto all’art. 19 commi 1 e 2 del Regolamento Ce 1828/2006, i
beneficiari conservano i documenti giustificativi in originale delle spese, mentre, per
quanto riguarda la tenuta del fascicolo di progetto, sarà competente la struttura
provinciale competente in materia di FSE.
I beneficiari sono tenuti alla istituzione di un fascicolo di operazione contenente la
documentazione tecnica e amministrativa (documentazione di spesa e giustificativi) e,
coerentemente con quanto previsto all’art. 90 del Regolamento (CE) 1083/2006, alla
sua conservazione fino a tre anni successivi alla chiusura del POR FSE; sono tenuti a
timbrare le fatture originali a giustificazione della spesa con la scritta “spesa che ha
usufruito del contributo del Por Lazio FSE 2007-2013”, sono tenuti altresì ad
assicurare la stabilità di una operazione, se del caso, così come ai sensi dell’art.57 del
Reg.1083/06, per cinque anni dal suo completamento.
I documenti vanno conservati in formato cartaceo (per gli originali dei libri di
contabilità e dei giustificativi quietanzati, per le copie degli ordini di pagamento). Le
dichiarazioni di spesa a chiusura provvisoria dei conti su foglio elettronico e solo in
casi giustificati, in formato cartaceo.
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20 MONITORAGGIO E CONTROLLI
La Provincia si riserva di svolgere senza preavviso verifiche e controlli in qualunque
momento e fase della realizzazione degli interventi ammessi al finanziamento secondo
quanto previsto dalla vigente normativa in merito.
I controlli potranno essere effettuati oltre che dalla Provincia anche dalla
Regione,dallo Stato Italiano e dall’Unione Europea.
Il soggetto beneficiario del finanziamento dovrà altresì rendersi disponibile, fino a 10
(dieci) anni dall’erogazione del contributo a qualsivoglia richiesta di controlli, di
informazioni, di dati, di documenti, di attestazioni o dichiarazioni, da rilasciarsi
eventualmente anche dai fornitori di servizi.
Relativamente ai controlli, non si applica il par. 6 della DGR 1509/2002 nella parte in
cui prevede che i soggetti beneficiari “sono tenuti a presentare una certificazione del
rendiconto di spesa rilasciato da persona o società iscritta nel registro dei revisori
contabili”. Rimangono invariati gli obblighi di presentazione, in capo ai beneficiari,
della modulistica relativa alla rendicontazione delle spese sulla base della DGR
1509/2002.
21 REVOCA DEL FINANZIAMENTO
Salvo quanto espressamente previsto dal presente Avviso, in caso di inosservanza di
uno o più obblighi posti a carico del soggetto proponente, la Provincia di Viterbo,
previa diffida ad adempiere, procede alla revoca del finanziamento, al recupero delle
somme erogate addebitando ai beneficiari tutte le relative spese.
22 INFORMAZIONE E PUBBLICITA’
Ai sensi dell’art. 6, del Regolamento CE 1828/2006 l’Autorità di gestione informa i
beneficiari che, accettando il finanziamento, essi accettano nel contempo di venire
inclusi nell'elenco dei beneficiari pubblicato a norma dell'articolo 7, paragrafo 2,
lettera d) del citato Regolamento.
Ai sensi dell’art. 8, comma 4, del citato regolamento il beneficiario:
– garantisce che i partecipanti all'operazione sono stati informati di tale
finanziamento;
– informa in modo chiaro che l’operazione in corso di realizzazione è stata selezionata
nel quadro di un programma operativo cofinanziato dall’FSE;
– garantisce che in qualsiasi documento da lui redatto e connesso all’esecuzione
dell’intervento formativo finanziato dalla Provincia di Viterbo, compresi i certificati di
frequenza o altri certificati, figurerà una dichiarazione da cui risulterà che il
programma operativo è stato cofinanziato dall’FSE.
23 CONDIZIONI DI TUTELA DELLA PRIVACY
Tutti i dati forniti dal soggetto beneficiario in occasione dell’espletamento del presente
procedimento saranno trattati dalla Provincia di Viterbo per i propri fini istituzionali,
nel rispetto della normativa comunitaria, nazionale e regionale vigente ed in
particolare nel rispetto dell’art. 37 del Regolamento CE n 1828/06 della Commissione
dell’8 dicembre 2006 nonché del D.Lgs. 196/03 “Codice in materia di protezione dei
dati personali”.
Il soggetto beneficiario è tenuto a mantenere riservati i documenti, i dati e le
informazioni, su qualsiasi supporto contenuti e con qualsiasi modalità raccolti,
acquisiti o trattati nella realizzazione dell’intervento, salvi quelli costituenti
informazioni pubbliche o di pubblico dominio, ovvero pubblicamente conoscibili.
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24. INFORMAZIONI SULL’AVVISO PUBBLICO
Il presente avviso pubblico e la relativa modulistica sono reperibili all’interno del
portale della Provincia di Viterbo www.provincia.vt.it, sezione Avvisi Pubblici
Sul medesimo sito saranno, inoltre, comunicate eventuali rettifiche, modifiche e
integrazioni dell’Avviso, del formulario e degli altri allegati.
Informazioni e/o chiarimenti in merito all’Avviso e al formulario potranno essere
richieste presso gli uffici dell’Assessorato Formazione Professionale sito in Via della
Verità 12 01100 Viterbo dal Lunedì al Venerdì dalle ore 9.30 alle ore 12.00 e Martedì
e Giovedì dalle ore 15.00 alle ore 16.30.
Personale incaricato:
- Maurizio Sabatini 0761.31.35.18 – 348.97.93.969 – mail [email protected]
ALLEGATI:
• Allegato 1 Domanda finanziamento
• Allegato 2 Dichiarazione di adesione
• Allegato 3 Curriculum partner
• Allegato 4 Schema di Convenzione
• Allegato 5 Dichiarazione d’intenti per la costituzione ATI/ATS
• Allegato 6 Dichiarazione antimafia
• Allegato 7 Dichiarazioni sostitutive di notorieta’
• Allegato 8 Formulario
• Allegato 9 Modello Risorse Umane – Docente
• Allegato 10 Modello Unità Formativa Capitalizzabile
Bando “ BABY SITTER” - P.O.2007-2013 FSE Asse II OCCUPABILITA’Annualità 2008 -
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bando BABY SITTER - Provincia di Viterbo