Il Manuale Tascabile di riferimento per la pitturazione IT 04/2014 IT www.hempel.it Il Manuale Tascabile di riferimento per la pitturazione Questo manuale appartiene a: Attenzione: Il nostro sistema QA certificato ISO 9001 richiede di informare l‘utente che il possessore di questo Manuale non è registrato presso la HEMPEL. La HEMPEL non si assume quindi alcuna responsabilità per l‘accuratezza e l‘aggiornamento delle informazioni fornite nel Manuale durante il suo utilizzo e l‘utente dovrà ricercarne conferma autonomamente. Il Manuale Tascabile di riferimento per la pitturazione è pubblicato dalla HEMPEL A/S Centre of Applied Coatings Technology / Group Technical Service 9° Edizione. Numero 1. Stampato nel maggio 2008 (ripubblicato aprile 2014) R HEMPEL A/S Gentile utente, Questa edizione aggiornata del Manuale Tascabile per la pitturazione è stato redatto per aiutarvi ad ottenere le migliori prestazioni dai prodotti Hempel. Originariamente sviluppato come strumento per i nostri tecnici dal „Hempel‘s Centre for Applied Coatings Technology“, ci auguriamo che un ampio numero di persone possa usufruire dei consigli pratici, dei dati, dei riferimenti, delle procedure, delle attrezzature e degli standard utilizzati nel settore della pitturazione. I nostri tecnici utilizzano quotidianamente questo Manuale Tascabile e siamo, quindi, certi che anche voi potrete farne buon uso nelle vostre attività di verniciatura e pitturazione. Pierre-Yves Jullien CEO, Hempel Clausola di rinuncia Dati, istruzioni e raccomandazioni forniti in questo manuale tascabile riflettono un‘esperienza conseguita in circostanze ben definite. La loro accuratezza, completezza o appropriatezza nelle condizioni effettive d‘uso non sono garantite e devono essere determinate dall‘utente. I dati, le istruzioni e le raccomandazioni sono indicati con piena cognizione di causa e la HEMPEL non si assume alcuna responsabilità per i risultati ottenuti, lesioni, danni diretti o consequenziali derivati dalle raccomandazioni fornite nel manuale La HEMPEL non si assume alcuna responsabilità per eventuali errori di stampa. INDICE PAGINA 1. SUPPORTI Supporti, panoramica Tipi acciaio inossidabile Alluminio Galvanizzazione Metallizzazione Calcestruzzo 2. STANDARD Riferimento agli standard più rilevanti ST 1 - 4 3. ATTREZZATURE: Attrezzature per le ispezioni Le vostre attrezzature Le vostre attrezzature di sicurezza Cassetta dei medicinali Attrezzature che possono essere fornite Atrezzature speciali Taratura: spessimetro DFT elettronico Taratura: indicatore di temperatura elettronico E1 E2 E3 E4 E5 E6 CAL1 CAL2 4. PUNTI DI CONTROLLO Schede dati, ACCIAIO Istruzioni per la preparazione della superficie Durante la preparazione della superficie Finalizzazione della preparazione della superficie Preparazione per l‘applicazione del prodotto Durante l‘applicazione del prodotto Finalizzazione dell‘applicazione del prodotto Panoramica conclusiva Schede dati, CALCESTRUZZO Istruzioni per la preparazione della superficie Durante la preparazione della superficie Finalizzazione della preparazione della superficie Preparazione per l‘applicazione del prodotto Durante l‘applicazione del prodotto Finalizzazione dell‘applicazione del prodotto Panoramica conclusiva S1 S2 S3 S4 S5 S6 ISS1 ISS2 ISS3 ISS4 ISS5 ISS6 ISS7 ISC1 ISC2 ISC3 ISC4 ISC5 ISC6 ISC7 Continua INSPTOC1 ed4 27/08/99 EMi INDICE Continuazione 5 PAGINA Punti di controlli individuali Superficie dell‘acciaio Saldature Calcestruzzo Superficie del calcestruzzo Olio e grasso Illuminazione Accesso Grado di preparazione, acciaio Grado di preparazione, calcestruzzo Profilo di ancoraggio Polvere Sali solubili in acqua Attrezzature per la sabbiatura Attrezzature per la pulizia meccanica Attrezzature per il Water Jetting Attrezzature per le applicazioni Quantità di prodotto verniciante Vernici - Qualità Durata a magazzino Catalizzatore Solvente Diluizione Mescolatura Spessore film umido Superficie pitturata prima della ricopertura Temperatura dell‘aria Temperatura della superficie Punto di rugiada Temperatura del prodotto verniciante Ventilazione Superficie pitturata, accettazione finale P1 a - c P2 a - b P3 P4 P5 P6 P7 P8 P9 P10 P11a P11b P12 P13 P14 P15 P16 P17 P18 P19 P20 P21 P22 P23 P24 a - c P25 P26 P27 P28 P29 P30 a - c LINEE GUIDA INDICATIVE ai PROCEDIMENTI e alle PROCEDURE Sabbiatura a secco Abrasivi Rilevamento di olio e grasso Correlazioni fra i gradi di preparazione R1 a - b R2 a - d R3 a - b R4 a - b Continua INSPTOC2 ed5 11/03/03 EMi INDICE Continuazione Rugosità superficiale Sali solubili in acqua (incl. cloruri e conduttività) Shopprimer Valore pH Fotografie tecniche Identificazione della mano esistente Intervalli di ricopertura Tabella di compatibilità antivegetative Protezione catodica a correnti impresse Ventilazione delle cisterne Area superficiale effettiva e „dead volume“ Pulizia ad acqua, definizioni e standard Regole sul DFT Resistenza alla temperatura delle vernici (impiego a secco) Stima delle dimensioni delle aree interessate Categorie di corrosione (ISO 12944) Scala dei venti Disinfezione delle cisterne Alfabeto fonetico 6. 7 TABELLE di CONVERSIONE, TRASFORMAZIONE e CALCOLO Temperatura Tabelle di conversione Spessore film umido Volume dei solidi per diluizione Tabella del punto di rugiada Diagramma di Mollier Tabella di intercambiabilità per ugelli airless Mandata ugelli spruzzo airless Spruzzo airless. Perdita dei pressione nelle manichette Stima delle dimensioni delle superfici: Imbarcazioni, generale Imbarcazioni, casse zavorra Lamiere e tubazioni Travi, profilati e tubature Container Forme semplici Filtri, dimensioni in mesh Fattori di consumo COMUNICAZIONI Sedi HEMPEL nel mondo Sostituzione bagagli smarriti INSPTOC3 ed7 PAGINA R5 a - b R6 a - d R7 a - c R8 R9 a - b R10 R11 R12 R13 R14 R15 a - b R16 a - b R17 a - b R18 R19 a - c R20 R21 R22 R23 T1 T2 T3 T4 T5 T6 T7 a - b T7 c T7 d T8 a T8 b T8 c T8 d T8 e T8 f T9 T10 COM 1 - 2 COM3 24/05/05 EMi SUBSTRATI CEMENTO ALLUMINIO ACCIAIO COR-TEN GALVANIZZAZIONE A CALDO METALLIZZAZIONE ACCIAIO INOSSIDABILE INSPSUBSTRATES ed1 24/07/95 EMi SUBSTRATI S1 Durante il lavoro di pitturazione si potranno incontrare diversi substrati da pitturare. Di seguito, riportiamo un elenco dei substrati più comuni. TIPI DI ACCIAIO COMUNE Acciaio strutturale Ghisa Acciaio COR-TEN TIPI DI ACCIAIO INOX Acciaio inox Muffler L‘acciaio Muffler è di bassa qualità che deve essere sempre pitturato. Gli altri acciai possiedono le stesse caratteristiche per la pitturazione. Per istruzioni, vedi S2 Acciaio inox Acciaio inox resistente all‘acqua marina ALLUMINIO Lamiere estrusa e profilati. Tutti tipi vanno trattati allo stesso modo. L‘alluminio di fusione deve essere sempre sabbiato a secco. Alluminio di fusione Per istruzioni, vedere S3 ACCIAIO METALLIZZATO Acciaio zincato a caldo per immersione - nuovo Acciaio zincato a caldo per immersione - vecchio Lamiera in acciaio zincata elettroliticamente Acciaio galvanizzato in lega zinco-alluminio METALLIZZAZIONE Metallizzazione con zinco Metallizzazione con alluminio Metallizzazione con lega zinco-alluminio CALCESTRUZZO Tutti i tipi Questi tipi vanno considerati tutti allo stesso modo. Stessa preparazione della superficie allo standard ISO 8501-1. La ghisa può avere una superficie porosa. Si sconsiglia quindi l‘uso di prodotti ai silicati di zinco su queste superfici. Tutte le superfici che non sono state esposte agli agenti atmosferici devono essere trattare allo stesso modo. Le superfici che sono state esposte agli agenti atmosferici (vecchio) sono in genere più facili da pitturare. Per istruzioni, vedere S4 Tutte le superfici devono essere trattate allo stesso modo. Per istruzioni, vedere S5 La preparazione e la sigillatura del substrato dipende dalla futura esposizione. Per istruzioni, vedere S6 Se si incontrano altri substrati, consultare il proprio Direttore tecnico. INSPS1 ed2 VALIDITÁ SOGGETTA A CONFERMA 13/05/98 EMi TIPI DI ACCIAIO INOX S2 I tipi di acciaio inox più comunemente utilizzati sono: TIPO: Acciaio Muffler: TIPO DI LEGA 8-12% cromo USO COMUNE: Pannelli laterali e tetti di container. Acciaio inox: 18-21% cromo + 8-11% nichel Cisterne per sostanze chimiche e apparecchiature. Pannelli laterali e tetti di container reefer. Pannelli attrezzature di trasporto. Acciaio inox resistente all‘acqua salata: Come acciaio inox + 2-3 % molibdeno Diverse attrezzature a contatto con l‘acqua di mare (filtri, ecc.). PREPARAZIONE DELLA SUPERFICIE: La preparazione della superficie dipende sempre dalle prestazioni della futura esposizione. Più l‘esposizione sarà estrema, maggiore sarà la cura nella preparazione della superficie. Per questi substrati, lo standard ISO 8501-1 e simili non sono applicabili, in quanto sulla superficie non sono presenti calamina o ruggine. L‘aspetto più importante è ottenere la necessaria adesione dello strato di pittura. Prestazioni future esposizione: Prep. superficie min. BASSA Sgrassaggio Tipo primer 1, 2, 3 o 4. DFT totale 80-110 micron MEDIA 1, 2, 3 o 4. 110-150 micron Epossidico standard Rivestimento barriera Epossidico standard Rivestimento barriera 150-300 micron ALTA oppure IMMERSIONE Sgrassaggio (+ fosfatazione sabbiatura di spolvero) Sabbiatura di spolvero con profilo denso Sabbiatura di spolvero con profilo denso Tipo primer (stato 2006): 1: Per alchidici 2: Per essiccazione fisica 3: Per epossidici e PU 4: Per acrilici a base acquosa NOTA INSPS2 ed5 250-300 micron HEMPEL‘S UNI PRIMER 13140 HEMPADUR 15553 HEMPADUR 15553 HEMUCRYL 18200 o HEMUCRYL 18032 I primer HEMPEL indicati possono non essere inclusi nella Guida di riferimento HEMPEL. VALIDITÁ SOGGETTA A CONFERMA 17/05/05 EMi ALLUMINIO S3 I tipi di alluminio comunemente utilizzati sono: TIPO: Lamiera estrusa e profilati: USO COMUNE: Elementi strutturali, pannelli di facciata. Pannelli laterali e tetti di reefer. Scafi e sovrastrutture in alluminio. Container e attrezzature di trasporto. Lamiere e profili trattati chimicamente per incrementare lo strato di ossido. Diverse altre attrezzature. Alluminio anodizzato: Alluminio di fusione: PREPARAZIONE DELLA SUPERFICIE: La preparazione della superficie dipende sempre dalle prestazioni della futura esposizione. Più l‘esposizione sarà estrema, maggiore sarà la cura nella preparazione della superficie. L‘aspetto più importante è ottenere la necessaria adesione dello strato di pittura. L‘alluminio anodizzato non può essere dipinto direttamente. L‘anodizzazione deve essere prima rimossa con metodi meccanici (sabbiatura a secco). Prestazioni future esposizione: Prep. superficie min. BASSA Sgrassaggio MEDIA Sgrassaggio (+ Fosfatazione oppure sabbiatura di spolvero) ALTA Sabbiatura di spolvero con profilo denso IMMERSIONE Sabbiatura di spolvero con profilo denso Tipo primer (stato 2006): 1: Per alchidici 2: Per essiccazione fisica 3: Per epossidici e PU 4: Per acrilici a base acquosa NOTA Tipo primer 1, 2, 3 o 4. 1, 2, 3 o 4. DFT totale 80-110 micron 110-150 micron Epossidico standard Rivestimento barriera Epossidico standard Rivestimento barriera 150-300 micron 250-300 micron HEMPEL‘S UNI PRIMER 13140 HEMPADUR 15553 HEMPADUR 15553 HEMUCRYL 18200 o HEMUCRYL 18032 I primer HEMPEL indicati possono non essere inclusi nella Guida di riferimento HEMPEL. Evitare antivegetative contenenti rame sulle aree immerse degli scafi in alluminio. INSPS3 ed6 VALIDITÁ SOGGETTA A CONFERMA 17/05/05 EMi GALVANIZZAZIONE S4 I tipi di galvanizzazione (rivestimento in metallo) più comunemente utilizzati sono: TIPO: Galvanizzazione per immersione a caldo: (metallo nuovo) Galvanizzazione per immersione a caldo: (metallo vecchio) Galvanizzazione elettrolitica: Galvanizzazione Zinco-alluminio (Sendzimir): USO COMUNE: Elementi strutturali, pali della luce, corrimano Guard rail. Pannelli laterali e tetti su container reefer. Galvanizzazione a caldo per immersione - nuovo. Lamiere, bulloni e altri componenti. Lamiere, pannelli di facciata. PREPARAZIONE DELLA SUPERFICIE: La preparazione della superficie dipende sempre dalle prestazioni della futura esposizione. Più l‘esposizione sarà estrema, maggiore sarà la cura nella preparazione della superficie. L‘aspetto più importante è ottenere la necessaria adesione dello strato di pittura. Un eventuale trattamento protettivo contro la ruggine bianca di elementi galvanizzati elettroliticamente o Sendzimir deve essere rimosso. Prestazioni future esposizione: Prep. superficie min. BASSA Sgrassaggio */ MEDIA Sgrassaggio + (+ fosfatazione **/ o sabbiatura di spolvero) ALTA Sabbiatura di spolvero IMMERSIONE Tipo primer 1, 2, 3 o 4. 2, 3 o 4. DFT totale 80-110 micron 110-150 micron Epossidico standard 150-300 micron con profilo denso Rivestimento barriera NON RACCOMANDATA */ Rimuovere meccanicamente la ruggine bianca su elementi galvanizzati che sono stati esposti alle intemperie. **/ Alcuni nomi commerciali di soluzioni per fosfatazione sono LITHOFORM e „T“-WASH. Tipo primer (stato 2006): 1: Per alchidici NB: solo per esposizione BASSA 2: Per essiccazione fisica 3: Per epossidici e PU 4: Per acrilici a base acquosa NOTA INSPS4 ed6 HEMPEL‘S UNI PRIMER 13140 HEMPADUR PRIMER 15553 HEMPADUR PRIMER 15553 HEMUCRYL 18200 o HEMUCRYL 18032 I primer HEMPEL indicati possono non essere inclusi nella Guida di riferimento HEMPEL. VALIDITÁ SOGGETTA A CONFERMA 17/05/05 EMi METALLIZZAZIONE S5 I tipi di metallizzazione più comunemente utilizzati sono: TIPO: Con zinco: Con Allumino: Acciaio strutturale esposto in ambienti altamente corrosivi. Acciaio strutturale esposto in ambienti altamente corrosivi e esposto ad elevate temperature. Acciaio strutturale esposto in ambienti altamente corrosivi. Con lega Zinco-Alluminio (85/15): PREPARAZIONE DELLA SUPERFICIE: Le metallizzazioni vanno ricoperte prima possibile per prevenire la formazione di sali di zinco e alluminio sulle superfici estremamente attive. Se già ricoperte, non è necessaria alcuna preparazione della superficie. Se già esposte, applicare un getto d‘acqua ad alta pressione e rimuovere i sali di zinco/ alluminio con spazzole a setole dure o, in casi estremi, mediante sabbiatura di spolvero. Metallizzazioni porose simili ai silicati di zinco devono essere pitturate allo stesso modo, con una mano di sigillante o con la tecnica flash-coat. Tipo sigillante (stato 2006): Per alchidici Per essiccazione fisica Per epossidici e PU Per acrilici a base acquosa NON RACCOMANDATO HEMPADUR 45080 o, preferibilmente, tecnica Flash-Coat. HEMPADUR 45080 o, preferibilmente, tecnica Flash-Coat. HEMUCRYL 18200 o HEMPADUR 45080 Il dft totale dipende dalle future prestazione di esposizione. BASSA 80-110 micron MEDIA 110-150 micron ALTA 150-300 micron IMMERSIONE NON RACCOMANDATA NOTA INSPS5 ed5 I primer HEMPEL indicati possono non essere inclusi nella Guida di riferimento HEMPEL. VALIDITÁ SOGGETTA A CONFERMA 17/05/05 EMi CALCESTRUZZO S6 I tipi di calcestruzzo più comunemente utilizzati sono: TIPO: Calcestruzzo non armato, a bassa resistenza: Calcestruzzo armato, a bassa resistenza: Calcestruzzo armato ad alta resistenza USO COMUNE: Edifici Edifici, elementi in calcestruzzo, piscine Uso universale Ponti, elementi strutturali di edifici, silos Impianti di trattamento delle acque FPREPARAZIONE DELLA SUPERFICIE: Il calcestruzzo deve essere completamente maturo (min. 28 giorni per calcestruzzo con cemento Portland) prima dell‘applicazione dello strato di pittura. Il calcestruzzo non maturo è detto „fresco“ ed è alcalino. La preparazione della superficie dipende sempre dalle future prestazioni di esposizione. Più l‘esposizione sarà estrema, maggiore sarà la cura nella preparazione della superficie. Prestazioni future esposizione: BASSA MEDIA ALTA IMMERSIONE Prep. superficie min. 1 2 3 3 Tipo sigillante 1, 2, 3 o 4 2, 3 o 4 3 3 DFT totale 60-120 80-150 100-200 250-500 Preparazione superficie minima: 1: Sgrassaggio + depolverazione 2: Sgrassaggio + Water jetting o lavaggio ad alta pressione additivato con abrasivi oppure sabbiatura di spolvero. 3: Sgrassaggio + Sabbiatura a secco o ad umido. Tipo sigillante (stato 2006): 1: Per alchidici NB: solo per esposizione BASSA 2: Per essiccazione fisica 3: Per epossidici e PU 4: Per acrilici a base acquosa NOTA INSPS6 ed4 HEMPEL‘S UNI PRIMER 13140 (diluito al 25-30 %) HEMPEL‘S UNI PRIMER 13140 (diluito al 25-30 %) HEMPADUR SEALER 05990 HEMUCRYL 28820 I primer/isolanti HEMPEL indicati possono non essere inclusi nella Guida di riferimento HEMPEL. VALIDITÁ SOGGETTA A CONFERMA 05/03/03 EMi STANDARD INSPSTANDARDS ed1 24/07/95 EMi STANDARD ST1 Gli standard vengono stabiliti per definire le procedure di esecuzione e i risultati per quanto riguarda: - Condizioni delle superfici. - Scelta dei metodi. - Come procedere con i metodi selezionati. - La qualità del risultato finale. Gli standard definiscono quindi le basi su cui effettuare il lavoro di controllo, verificando che tutte le parti coinvolte comprendano i requisiti richiesti allo stesso modo. Nel settore delle ispezioni, si utilizzano diversi standard. i quali possono essere suddivisi nei seguenti gruppi: - Standard riconosciuti internazionalmente, noti a tutti gli ispettori. - Standard nazionali e di associazioni, che dovrebbero essere noti agli ispettori operanti in un determinato paese. - Standard dei singoli cantieri, che dovrebbero essere noti agli ispettori operanti in quel determinato cantiere. Gli standard, sia internazionali sia nazionali, possono essere ottenuti in genere dal National Bureau of Standards, mentre gli standard d‘associazione e dei cantieri possono essere richiesti solamente alle fonti. Le seguenti tabelle offrono una panoramica degli standard riconosciuti internazionalmente e di alcuni standard nazionali di interesse, con i relativi commenti. Ricordarsi di essere specifici quando si fa riferimento a un determinato standard. Riferimenti generali a standard quali, per es., dello Steel Structures Painting Council, ASTM, o simili, possono essere ambigui e generare discussioni una volta avviato il lavoro di pitturazione. Durante l‘ispezione, fare riferimento solo agli standard riportati nelle specifiche. Se uno standard dovesse diventare rilevante in un secondo momento, lo standard in questione deve essere approvato da tutti. NOTA INSPST1 ed2 Gli standard vengono aggiornati regolarmente. Tenere presente la versione a cui si fa riferimento nelle specifiche di pitturazione. 13/05/98 EMi STANDARD Punto di controllo Standard Grado di arrugginimento ISO 8501-1 dell‘acciaio nuovo ST2 Commenti Standard fotografico + testo. Solo acciaio grezzo con calamina/ruggine. Grado di arrugginimento A, B, C e D. SSPC. Standard nazionale americano. Standard per la preparazione delle superfici in acciaio prima della pitturazione. Superfici precedentemente ricoperte. Scala europea del grado di arrugginimento per le pitture anticorrosive. ISO 4628/3-1982 ASTM D 610 Fotografico, Scala da Re 0 (nessun arrugginimento) a Re 9 (complet arrugginimento). Obsoleto, ma ancora utilizzato per i container (2003). Fotografico, Scala da Ri 0 (nessun arrugginimento) a Ri 5 (arrugginimento del 40/50 % ). Fotografico, Scala da 10 (nessun arrugginimento) a 1 (arrugginimento del 40/50 %). Equivalenti approssimativi sono: Grado di Classificazione europea arrugginimento ISO di arrugginimento Ri 0 Re 0 Ri 1 Re 1 Ri 2 Re 2 Ri 3 Re 3 Ri 4 Re 5 Ri 5 Re 7 Olio/grasso Sfogliamento/ Fessurazioni/ Vescicolatura Sali solubili su substrato INSPST2 ed4 ASTM D 610 10 9 7 6 4 1-2 Nessuno standard raccomandato disponibile. Vedere anche pagine R3a-b. ISO 4628 Series. Questi standard sono utilizzati soprattutto ASTM D 714 in laboratorio. Possono essere utili nella valutazione di e standard annessi. esistenti condizioni del rivestimento. NACE/SSPC SP12 definisce 3 livelli per il metodo water jetting. Vedi anche a pagina R16a-b. Vedi anche le pagine R6a - R6c, soprattutto per la pitturazione di cisterne. ISO 8502-6 Metodo di campionatura Bresle ISO 8502-9 Misurazioni della conduttività VALIDITÁ SOGGETTA A CONFERMA 05/02/03 EMi STANDARD ST3 Punto di controllo Standard Commenti Grado di preparazione Vedi anche Pagina R4 ISO 8501-1 Standard fotografico + testo. Grado di preparazione St 2, St 3, Sa 1, Sa 2½ e Sa 3. Si considerano solo contaminazioni visibili (no sali solubili). L‘interpretazione può essere necessaria su substrati sabbiati con materiali diversi da quarzo e abrasivo acciaioso angolare/sferico. L‘interpretazione può essere necessaria anche su acciaio trattato con shopprimer e superfici precedentemente pitturate. ISO 8501-2 Testo + esempi fotografici di preparazione di superfici trattate con shopprimer e precedentemente pitturate. ISO 8501-4 Standard concernenti il water-jetting. SSPC-SP Standard americano, testo. (Vedi pagina R4a) Gradi di preparazione: SP-5, SP-10, SP-6, SP-7 SP-3, SP-2, SP-11. Corrisponde approssimativamente all‘ISO 8501-1, ma con alcune differenze. SPSS, Giappone, 1975 DIN 55928 Teil 4 Altri standard comparabili all‘ISO 8501-2 (Vedi pagina R4b). NACE/SSPC SP 12 Standard per la preparazione del water-jetting ad alta pressione. Riguarda la pulizia fisica e dei sali solubili in acqua. RUGOTEST No 3 Tipo di comparatore per la valutazione visiva e tattile. ISO 8503 Include tipi di comparatori per la valutazione visiva e tattile, per la valutazione microscopica e e per lo strumento ad ago. ASTM D 4417 Include il comparatore Keane-Tator, il nastro Testex e lo strumento ad ago. Rugosità Vedi anche pagina R 5 Sali solubili Consultare NACE/SSPS SP 12, ISO 8502-6 and 8502-9 e riferimenti fotografici HEMPEL: HMP-STD*WJPHOTO*01-97 Vedi anche pagine R6a - R6d. Polvere ISO 8502-3 INSPST3 ed4 Metodo del nastro, per la classificazione della contaminazione da polvere, in 5 gradazioni. Applicare solo se specificato e se i limiti di accettabilità sono stati concordati in anticipo. Per i container consultare il Code of Practice HEMPEL N. 9501-1. VALIDITÁ SOGGETTA A CONFERMA 06/03/03 EMi STANDARD ST4 Punto di controllo Standard Commenti Spessore film secco Vedi Guida calibrazione CAL1 Questo standard fissa solo i requisiti degli strumenti da utilizzare e la loro calibrazione. NON CALIBRARE su superfici in acciaio rugose. Utilizzare il metodo di calibrazione HEMPEL CAL1. ISO 2808 CoP 0005-11 HEMPEL ISO 19840 SSPC-PA 2 Adesione ISO 2409 NOTA: per tutti i metodi, le coperture DEVONO essere completamente essiccate e catalizzate prima del test ASTM D 3359 in genere dopo 1-2 mesi SIS 184171 ISO 4624 CoP 0005-11 CoP 9803-1 HEMPEL Pori CoP 0005-11 HEMPEL Aspetto INSPST4 ed4 Nuovo Standard che descrive la calibrazione, i metodi di misurazione, i piani di campionatura e le regole decisionali. L‘uso di questi standard deve essere specificato e concordato prima dell‘inizio dell‘ispezione. Attenersi ai requisiti speciali nell‘ISO 19840 riguardanti la compensazione della rugosità della superficie in acciaio. Le prove Cross-Cut e X-Cut non sono rilevanti per spessori del film superiori a 200 micron. Risultati accettabili DEVONO essere concordati in anticipo. NON UTILIZZABILE PER SILICATI DI ZINCO. X-cut e Cross-Cut: X-cut è in genere più facile da eseguire del Cross-Cut. NON UTILIZZABILE PER SILICATI DI ZINCO. Prova di aderenza: complicata per le applicazioni sul campo, ma affidabile su acciaio piano da 6 mm min. di spessore. Forza di adesione minima e criterio di accettabilità devono essere stabiliti in anticipo. 1 MPa = 1 N/mm² = 10 Kgf/cm² I Tester di porosità in bassa tensione a spugna umida devono essere utilizzati per rilevare la profondità delle porosità. Alimentare a 9 V CC, in quanto tensioni superiori (67-90 V) potrebbe fornire indicazioni errate. I Tester a secco in alta tensione devono essere usati solo per lavori importanti, ove la superficie deve essere priva di pori. L‘estensione è pari al 100%, con riparazione di tutti i pori. Una tensione eccessivamente elevata può distruggere completamente un rivestimento intatto e compatto. Stabilire anticipatamente la tensione, l‘estensione e il livello di porosità. DIN 55670 Riguarda le prove di porosità in alta tensione. ISO 2813 I requisiti di brillantezza della vernice sono complessi in quanto lo spolvero, la condensa e l‘ondulazione della superficie, ecc., possono ridurre localmente la brillantezza al di sotto dei limiti accettabili. VALIDITÁ SOGGETTA A CONFERMA 17/05/05 EMi ATTREZZATURA INSPEFP ed1 24/07/95 EMi STRUMENTAZIONE PER LE ISPEZIONI E1 Gli strumenti principali dell‘ispettore sono la vista, il tatto e la competenza professionale. Sebbene gli strumenti elettronici e i computer siano in rapida evoluzione, non bisogna dimenticare che tali strumenti possono solo assistere e aiutare - non sostituire l‘attenta osservazione e un approccio logico alla pianificazione e alla registrazione dei risultati. Tutti gli strumenti presentano limitazioni. Sono accurati solo nei limiti della loro geometria e temperatura e le letture devono essere spesso interpretate. Tarati e utilizzati correttamente, sono preziosi strumenti di documentazione. Ma se sono regolati e usati male, possono portare a conclusioni errate e, nel peggiore dei casi, a una pitturazione non conforme ai requisiti. La strumentazione utilizzata per verificare l‘applicazione del prodotto deve poter consentire uno spostamento agevole nel corso dell‘ispezione stessa, senza rimanere danneggiata. Si raccomanda l‘uso di una borsa rigida, di circa 35 x 30 x 15 cm, con un minimo di 3 compartimenti (uno per la documentazione, uno per gli strumenti più fragili e uno per gli oggetti più resistenti) e una tracolla per il trasporto a spalla. Tale borsa sarà inoltre considerata bagaglio a mano se si viaggia in aereo. La strumentazione di valore va portata in aereo come bagaglio a mano, se possibile. Le attrezzature disponibili per verificare l‘applicazione possono essere divise in tre gruppi: - Strumentazione essenziale per l‘ispettore. (Apparecchiature di uso quotidiano). Strumentazione accessoria disponibile, se necessario. (Apparecchiature per scopi precisi e misurazioni più accurate). Strumentazione opzionale. Se le specifiche lo richiedono o nel caso dell‘analisi di un problema. Le moderne attrezzature elettroniche richiedono una frequente regolazione. Seguire le linee guida alle pagine: - Taratura dell‘indicatore di temperatura elettronico Taratura dello spessimetro DFT elettronico INSPE1 ed2 Pagina E2 - E4 E5 E6 Oldal CAL 1 CAL 2 29/04/97 EMi LA VOSTRA STRUMENTAZIONE E2 Attrezzatura Misuratore spessore a secco DFT Tipo Elettronico tascabile Commenti L‘accuratezza di questi strumenti è in genere del 3-5 %. Tenere la sonda pulita e priva di pittura o detriti ferrosi. Le misurazioni non vanno effettuate troppo vicino ai bordi e agli angoli per evitare letture errate a causa delle distorsioni del campo magnetico. Misuratore spessore a umido WFT (pettine) Metallico Non usare modelli in plastica e scoraggiarne l‘uso in generale. Psicrometro a fionda Con due termometri fissi Assicurarsi che un termometro dello psicrometro sia inumidito, preferibilmente con acqua distillata. Misurare per due (2) minuti, leggere, misurare per un altro mezzo minuto, leggere e continuare fino a quando due letture consecutive danno lo stesso risultato. Calcolatore del punto di rugiada Si raccomanda il tipo a disco Consiste di due dischi sovrapposti con il medesimo centro di rotazione. Termometro superficiale Meccanico o elettronico Entrambi i tipi devono essere controllati regolarmente con un termometro di vetro standard, almeno una volta al mese. Non pulire lo spessimetro con carta abrasiva o meccanicamente. Pulire immediatamente subito dopo ciascuna misurazione, per esempio con solvente. Le misurazioni vanno effettuate immediatamente (entro pochi secondi) dopo l‘applicazione. Non utilizzabile con gli shopprimer e prestare attenzione con le pitture a essiccazione fisica. Lente d‘ingrandimento con luce Ingrandimento 5-10 x Cartina tornasole È possibile utilizzare sia la carta sia le strisce. Universale pH 0-14 Coltello In acciaio di alta qualità, affilato. Gessetto Giallo o bianco, non grasso. Spatola Fotocamera Torcia Tenere pulita e affilata. Digitale Minimo 1.4 mega pixels. Per le casse minimo 3 mega pixels. Non dimenticare, nel caso di riprese in primo piano, di includere anche un‘immagine globale della stessa area. Non distribuire mai immagini/pellicole senza allegare una didascalia descrittiva della foto. Di potenza, preferibilmente alogena. Specchio angolare Blocco notes e Penna a sfera Pennarelli Libretto Utilizzare penne con inchiostro idrorepellente. appunti Hempel Del tipo a inchiostro permanente, con feltro spesso e a base di etanolo. Nero, rosso e verde. INSPE2 ed2 05/02/03 EMi LE VOSTRE ATTREZZATURE DI SICUREZZA E3 Siete una persona importante che svolge un lavoro importante. Fate il possibile per proteggere voi stessi e gli altri. LA SICUREZZA INNANZITUTTO Attrezzatura Tipo Casco di sicurezza Qualsiasi, approvato della autorità locali Occhiali Qualsiasi, approvato di sicurezza della autorità locali Stivali, calzature e guanti di sicurezza Qualsiasi, approvato della autorità locali Tuta da lavoro intera Maschera respiratoria protettiva Commenti Evitare di toccare l‘acciaio sabbiato a mani nude. Tenere i guanti puliti, da ogni contaminante come sporcizia, olio o grasso, oppure cambiarli. La maschera deve proteggervi contro la polvere e contro le esalazioni dei solventi organici. Corredare con un filtro di ricambio. Crema protettiva per la pelle Cassetta medicinali Suggerimenti relativi al contenuto sono riportati a pagina E4. LA VOSTRA SICUREZZA Numerosi cantieri, raffinerie, piattaforme petrolifere, ecc., dispongono di proprie regole sulla sicurezza. Prima di accedere al sito, assicuratevi di conoscere questi regolamenti e di essere in grado di rispettarli. NOTA Per interventi speciali, come l‘ispezione e la pitturazione delle cisterne, occorre osservare particolari precauzioni e adoperare determinate attrezzature disponibili. INSPE3 ed2 06/03/03 EMi Suggerimenti sul contenuto della CASSETTA DEI MEDICINALI E4 2003 Per gli ispettori e consulenti danesi della HEMPEL, il medico sociale ha approntato questa cassetta dei medicinali, contenente solo prodotti ufficiali (prodotti illegali o stupefacenti non sono ovviamente consentiti). Alcuni prodotti possono essere nomi commerciali, ma i farmacisti sono in grado di reperire prodotti equivalenti corrispondenti. Medicinale Sintomi 1: Antistina Privin Irritazione o allergia oculare 2: Crema Brentan Irritazione cutanea 3: Ciloprin Otalgia 4: Diproderm Eritemi e allergia 5: Fenoxcillin Infezioni della gola e dei polmoni 6: Fusidin Infezioni delle ferite 7: Imodium Diarrea 8: Chloramphenicol Infezioni oculari 9: Codimagnyl Antidolorifico 10: Lucosil Infezioni del tratto urinario 11: Pronoctan Sonnifero *: 2 siringhe per iniezioni *: Cerotti idrorepellenti La posologia dei medicinali non viene indicata, in quanto può variare in base al prodotto, ma leggere e attenersi sempre alle istruzioni riportate nel foglio di istruzioni. NOTA La HEMPEL non si assume alcuna responsabilità per l‘eventuale non conformità alla legislazione locale dei medicinali sovraelencati. INSPE4 ed4 21/11/06 EMi STRUMENTAZIONE ACCESSORIA Attrezzatura Misuratore DFT spessore a secco Tipo Magnetico e elettronico E5 Commenti Per interventi „antistatici“ dovrebbe essere disponibile uno strumento non elettronico. Per interventi come la pitturazione delle cisterne e dei container dovrebbe essere disponibile un misuratore con memoria in grado di produrre adeguata documentazione, che altrimenti richiederebbero troppo tempo. ISO 8501-1 Gradi di preparazione della superficie. Essendo uno standard grafico, una copia DEVE essere disponibile in caso di disputa o di contestazioni. ISO 8501-2 Gradi di preparazione per altre condizioni delle superfici metalliche diverse da ISO 8501-1, ad esempio superfici trattate con shopprimer e vecchie superfici pitturate. Il testo delle note è importante. Le foto sono in maggioranza esempi. Riferimento fotografico HEMPEL: HMP-STD*WJPHOTO*01-97 Getto d‘acqua RUGOTEST oppure ISO 8503 oppure Comparatore Keane Tator Comparatori di misurazione della rugosità delle superfici. Poiché si tratta di uno standard comparativo, una copia DEVE essere disponibile in caso di disputa o contestazioni. In genere è necessario solo lo standard relativo alla propria area. (Vedi anche pagina R5.) Microscopio tascabile con luce Ingrandimento 10 x circa. Termoigrometro (°C + %UR) di durata settimanale. Per monitorare l‘applicazione e le condizioni di catalisi, per esempio durante la pitturazione di cisterne. Durante l‘uso, proteggere la superficie da contaminazione da sabbiatura e pitturazione. Piastrina X-cut In accordo agli standard ISO2409/ASTM D 3359. Metro a nastro 25 m Misuratore di conducibilità Per la valutazione di abrasivi e possibile contaminazione della superficie in relazione alla pitturazione di cisterne. Campionatore Bresle Per la valutazione di una possibile contaminazione della superficie in relazione alla pitturazione di cisterne. Per l‘uso, consultare pagina R6c e lo standard ISO 8502-6/ISO 8502-9. Parti di ricambio per kit personali Batterie, lampadine, termometri, cartine tornasole, gessetto, taccuino appunti, piccole buste di plastica per campioni, pellicole, filtri per maschere respiratorie, crema protettiva per la pelle, guanti da lavoro. Scorte di medicinali per la cassetta medica. INSPE5 ED3 05/03/03 EMi STRUMENTAZIONE SPECIALE E6 Attrezzatura Tipo Commenti Tester adesione Tester di adesione Saeberg HATE Da utilizzare solo se le specifiche lo richiedono. Lo strato di pittura deve essere completamente essiccato/ catalizzato, in genere 1-2 mesi prima dell‘uso. Forza di strappo accettabile e tipo di difetto devono essere stabiliti in anticipo. Tester porosità in alta tensione 0-15 kV regolabile corrente continua Raccomandato solo se il rivestimento deve essere completamente privo di pori. Ispezionare tutto lo strato segnalando eventuali pori da eliminare. La tensione deve essere concordata in anticipo. LINEE GUIDA per la TENSIONE NEI TEST: dft (micron) kV tensione: <200 NON TESTARE 200-300 1 300-400 2 400-500 3 500-600 4 600-700 5 700-800 6 800-900 7 900-1000 8 >1000 (dft-200)/100 Tensioni troppo elevate possono distruggere il rivestimento. Tester porosità a spugna umida in bassa tensione 9V I tipi da 67-90 V non sono raccomandati a causa di indicazioni falsate e inaffidabili anche su rivestimenti adeguati. Numero accettabile di pori da concordare in anticipo. Solo se richiesto, secondo le specifiche del cliente. Misuratore di rugosità BSRA-AHR Strumento di valutazione della rugosità su fondi piatti di carene Richiede un particolare addestramento. Attualmente raramente usato. Surftester ISO 8503 Nei casi in cui un comparatore della rugosità di superficie non sia sufficientemente preciso per la valutazione della rugosità dopo sabbiatura, questo delicato strumento di laboratorio può rivelarsi utile. Set di setacci Cartelle colori standard INSPE6 ed3 Per determinare la distribuzione delle dimensioni degli abrasivi. BS, RAL NCS 25/06/98 EMi CAL 1 TARATURA DEL MISURATORE ELETTRONICO dello spessore a secco (DFT) PERCHÉ? È importante per l‘interpretazione dei risultati delle misurazioni adoperare le stesse procedure e metodi. Lo spessore del film secco è in genere l‘elemento che causa la maggior parte delle contestazioni. La HEMPEL raccomanda sempre la procedura di taratura descritta di seguito. Le specifiche di lavoro HEMPEL sono basate su questa procedura (HEMPEL CoP 0902-1). PROCEDURA: 1 È necessaria una piastrina d‘acciaio liscia (1), priva di olio, grasso o calamina con uno spessore non inferiore a 3 mm per l‘acciaio comune e di 1,5-2 mm per l‘acciaio da container. Se la piastra si arrugginisce, pulirla con cartavetro fine a grana 200. 2 Le piastrine calibrate per la taratura (2) devono essere pulite e integre. Non fidarsi delle indicazioni sul dft del produttore. Misurare lo spessore delle piastrine con un micrometro idoneo. 3 Posizionare la sonda dello spessimetro DFT direttamente sulla piastrina d‘acciaio e impostare il valore su zero. 4 Selezionare la piastrina con lo spessore più vicino, ma superiore al valore specificato. Posizionarla sulla piastrina d‘acciaio e calibrare lo strumento sul valore reale. 5 Ripetere i punti 3 e 4 fino a quando entrambi i punti di taratura saranno equivalenti. Lo spessimetro DFT è ora tarato. Nota: - Verificare la taratura degli spessimetri elettronici quotidianamente. - Tarare sempre alla temperatura in cui si effettuerà la misurazione. - La piastrina deve essere pulita e priva di ruggine. Se si fissano gli spessori alla piastra con nastro adesivo, controllare la piastrina sotto gli spessori almeno una volta ogni 14 giorni. 3 1 2 INSPCAL1 ed2 VALIDITÀ SOGGETTA A CONFERMA 06/03/03 EMi TARATURA DEL: CAL 2 Misuratore elettronico della temperatura PERCHÉ? Letture errate superiori a 0,5°C possono influire negativamente sulla vostra capacità di giudicare correttamente la probabilità di formazione di condensa sulla superficie da pitturare. Ecco quindi che il misuratore deve essere tarato entro questo limite. I misuratori elettronici hanno la tendenza a perdere la loro precisione. I termometri di vetro sono generalmente stabili. PROCEDURA: 1 2 3 4 5 Reperire un termometro di vetro che funzioni bene. Quello dello psicrometro andrà più che bene. In una stanza al coperto, posizionare l‘indicatore elettronico accanto al termometro a bulbo e lasciarli l‘uno accanto all‘altro per almeno 5 minuti. Confrontare le letture e annotare la differenza. In un luogo caldo o freddo (a seconda del paese in cui ci si trova, ma sempre all‘ombra), ripetere il passo 2. Se la differenza è la stessa, ad intervalli di 0,5°C, ma non più di 1°C, è possibile usare il misuratore elettronico. Annotare e ricordarsi di aggiungere o di sottrarre la differenza nelle letture. Se la differenza supera 0,5°C o è superiore a 1°C, inviare il misuratore al fornitore perché venga tarato. Ricontrollare dopo la taratura. Non tarare mai lo strumento personalmente, se il manuale d‘uso fornito dal costruttore non contiene istruzioni chiare al proposito. Nota: Verificare la taratura ogni 6 mesi! INSPCAL2 ed1 VALIDITÀ SOGGETTA A CONFERMA 24/07/95 EMi PUNTI DI CONTROLLO INSPCHECKPOINTS 28/07/95 EMi ACCIAIO SUBSTRATI: ISS1 FASE DI ISPEZIONE ISTRUZIONI PER LA PREPARAZIONE DELLA SUPERFICIE PUNTI DI CONTROLLO PUNTO DI CONTROLLO N.: SUPERFICIE IN ACCIAIO P1 a - c SALDATURE P2 a - b OLIO E GRASSO P5 ATTREZZATURA PER L‘SABBIATURA P12 ATTREZZATURA PER LA PULIZIA MECCANICA P13 TEMPERATURA DELL‘ARIA P25 TEMPERATURA DELLA SUPERFICIE P26 PUNTO DI RUGIADA P27 ACCESSO P7 ILLUMINAZIONE P6 QUANTITA‘ DELLE PITTURE P16 QUALITA‘ DELLA PITTURA P17 DILUENTE P20 DURATA DEL PRODOTTO P18 INSPISS1 ed1 VALIDITÁ SOGGETTA A CONFERMA 25/07/95 EMi ACCIAIO SUBSTRATI: ISS2 FASE DI ISPEZIONE ISTRUZIONI PER LA PREPARAZIONE DELLA SUPERFICIE PUNTI DI CONTROLLO PUNTO DI CONTROLLO N.: GRADO DI PREPARAZIONE P8 PROFILO DI SABBIATURA P10 SUPERFICIE IN ACCIAIO P1b OLIO E GRASSO P5 SALI SOLUBILI IN ACQUA P11b ATTREZZATURA PER LA SABBIATURA P12 ATTREZZATURA PER LA PULIZIA MECCANICA P13 TEMPERATURA DELL‘ARIA P25 TEMPERATURA DELLA SUPERFICIE P26 PUNTO DI RUGIADA P27 ACCESSO P7 ILLUMINAZIONE P6 INSPISS2 ed2 VALIDITÁ SOGGETTA A CONFERMA 05/03/03 EMi ACCIAIO SUBSTRATI: ISS3 FASE DI ISPEZIONE FINALIZZAZIONE DELLA PREPARAZIONE DELLA SUPERFICIE PUNTI DI CONTROLLO PUNTO DI CONTROLLO N.: GRADO DI PREPARAZIONE P8 PROFILO DI SABBIATURA P10 SUPERFICIE IN ACCIAIO P1b OLIO E GRASSO P5 POLVERE P11a SALI SOLUBILI IN ACQUA P11b INSPISS3 ed2 VALIDITÁ SOGGETTA A CONFERMA 05/03/03 EMi ACCIAIO SUBSTRATI: ISS4 FASE DI ISPEZIONE PREPARAZIONE PER L‘APPLICAZIONE DEL PRODOTTO PUNTI DI CONTROLLO PUNTO DI CONTROLLO N.: GRADO DI PREPARAZIONE P8 POLVERE P11a SALI SOLUBILI IN ACQUA P11b OLIO E GRASSO P5 SUPERFICIE PITTURATA a-c TEMPERATURA DELL‘ARIA P24 P25 TEMPERATURA DELLA SUPERFICIE P26 PUNTO DI RUGIADA P27 TEMPERATURA DELLA PITTURA P28 ATTREZZATURA PER L‘APPLICAZIONE P15 VENTILAZIONE P29 ACCESSO P7 ILLUMINAZIONE P6 QUALITA‘ DELLA PITTURA P17 QUANTITA‘ DELLE PITTURE P16 CATALIZZATORE P19 DILUENTE P20 DILUIZIONE P21 MISCELAZIONE/MESCOLATURA P22 INSPISS4 ed2 VALIDITÁ SOGGETTA A CONFERMA 05/03/03 EMi ACCIAIO SUBSTRATI: ISS5 FASE DI ISPEZIONE DURANTE L‘APPLICAZIONE DEL PRODOTTO PUNTI DI CONTROLLO PUNTO DI CONTROLLO N.: TEMPERATURA DELL‘ARIA P25 TEMPERATURA DELLA SUPERFICIE P26 PUNTO DI RUGIADA P27 TEMPERATURA DELLA PITTURA P28 ATTREZZATURA PER L‘APPLICAZIONE P15 VENTILAZIONE P29 ACCESSO P7 ILLUMINAZIONE P6 QUALITA‘ DELLA PITTURA P17 QUANTITA‘ DELLE PITTURE P16 CATALIZZATORE P19 DILUENTE P20 DILUIZIONE P21 MISCELAZIONE/MESCOLATURA P22 SPESSORE DEL FILM A UMIDO P23 INSPISS5 ed1 VALIDITÁ SOGGETTA A CONFERMA 25/07/95 EMi ACCIAIO SUBSTRATI: ISS6 FASE DI ISPEZIONE FINALIZZAZIONE DELL‘APPLICAZIONE DEL PRODOTTO PUNTI DI CONTROLLO PUNTO DI CONTROLLO N.: TEMPERATURA DELL‘ARIA P25 TEMPERATURA DELLA SUPERFICIE P26 ATTREZZATURA PER L‘APPLICAZIONE P15 INSPISS6 ed1 VALIDITÁ SOGGETTA A CONFERMA 25/07/95 EMi ACCIAIO SUBSTRATI: ISS7 FASE DI ISPEZIONE PANORAMICA CONCLUSIVA PUNTI DI CONTROLLO PUNTO DI CONTROLLO N.: TEMPERATURA DELL‘ARIA TEMPERATURA DELLA SUPERFICIE SUPERFICIE PITTURATA INSPISS7 ed1 P25 P26 P30 a-c VALIDITÁ SOGGETTA A CONFERMA 25/07/95 EMi CALCESTRUZZO SUBSTRATI: ISC1 FASE DI ISPEZIONE ISTRUZIONI PER LA PREPARAZIONE DELLA SUPERFICIE PUNTI DI CONTROLLO PUNTO DI CONTROLLO N.: CALCESTRUZZO P3 SUPERFICIE IN CEMENTO P4 OLIO E GRASSO P5 ATTREZZATURA PER IDROPULIZIA P14 ATTREZZATURA PER LA SABBIATURA P12 ATTREZZATURA PER LA PULIZIA MECCANICA P13 TEMPERATURA DELL‘ARIA P25 TEMPERATURA DELLA SUPERFICIE P26 PUNTO DI RUGIADA P27 ACCESSO P7 ILLUMINAZIONE P6 QUANTITA‘ DELLE PITTURE P16 QUALITA‘ DELLA PITTURA P17 DILUENTE P20 DURATA DEL PRODOTTO P18 INSPISC1 ed1 VALIDITÁ SOGGETTA A CONFERMA 25/07/95 EMi CALCESTRUZZO SUBSTRATI: ISC2 FASE DI ISPEZIONE DURANTE LA PREPARAZIONE DELLA SUPERFICIE PUNTI DI CONTROLLO PUNTO DI CONTROLLO N.: GRADO DI PREPARAZIONE P9 PROFILO DI SABBIATURA P10 SUPERFICIE IN CEMENTO P4 OLIO E GRASSO P8 ATTREZZATURA PER IDROPULIZIA P14 ATTREZZATURA PER LA SABBIATURA P12 ATTREZZATURA PER LA PULIZIA MECCANICA P13 TEMPERATURA DELL‘ARIA P25 TEMPERATURA DELLA SUPERFICIE P26 PUNTO DI RUGIADA P27 ACCESSO P7 ILLUMINAZIONE P6 INSPISC2 ed1 VALIDITÁ SOGGETTA A CONFERMA 25/07/95 EMi CALCESTRUZZO SUBSTRATI: ISC3 FASE DI ISPEZIONE FINALIZZAZIONE DELLA PREPARAZIONE DELLA SUPERFICIE PUNTI DI CONTROLLO PUNTO DI CONTROLLO N.: GRADO DI PREPARAZIONE P9 PROFILO DI SABBIATURA P10 SUPERFICIE IN CEMENTO P4 OLIO E GRASSO P5 POLVERE P11 INSPISC3 ed1 VALIDITÁ SOGGETTA A CONFERMA 25/07/95 EMi CALCESTRUZZO SUBSTRATI: ISC4 FASE DI ISPEZIONE PREPARAZIONE PER L‘APPLICAZIONE DEL PRODOTTO PUNTI DI CONTROLLO PUNTO DI CONTROLLO N.: GRADO DI PREPARAZIONE P9 POLVERE P11 OLIO E GRASSO P5 SUPERFICIE PITTURATA P24 a-c TEMPERATURA DELL‘ARIA P25 TEMPERATURA DELLA SUPERFICIE P26 PUNTO DI RUGIADA P27 TEMPERATURA DELLA PITTURA P28 ATTREZZATURA PER L‘APPLICAZIONE P15 VENTILAZIONE P29 ACCESSO P7 ILLUMINAZIONE P6 QUALITA‘ DELLA PITTURA P17 QUANTITA‘ DELLE PITTURE P16 CATALIZZATORE P19 DILUENTE P20 DILUIZIONE P21 MISCELAZIONE/MESCOLATURA P22 INSPISC4 ed1 VALIDITÁ SOGGETTA A CONFERMA 25/07/95 EMi CALCESTRUZZO SUBSTRATI: ISC5 FASE DI ISPEZIONE DURANTE L‘APPLICAZIONE DEL PRODOTTO PUNTI DI CONTROLLO PUNTO DI CONTROLLO N.: TEMPERATURA DELL‘ARIA P25 TEMPERATURA DELLA SUPERFICIE P26 PUNTO DI RUGIADA P27 TEMPERATURA DELLA PITTURA P28 ATTREZZATURA PER L‘APPLICAZIONE P15 VENTILAZIONE P29 ACCESSO P7 ILLUMINAZIONE P6 QUALITA‘ DELLA PITTURA P17 QUANTITA‘ DELLE PITTURE P16 CATALIZZATORE P19 DILUENTE P20 DILUIZIONE P21 MISCELAZIONE/MESCOLATURA P22 SPESSORE DEL FILM A UMIDO P23 INSPISC5 ed1 VALIDITÁ SOGGETTA A CONFERMA 25/07/95 EMi CALCESTRUZZO SUBSTRATI: ISC6 FASE DI ISPEZIONE FINALIZZAZIONE DELL‘APPLICAZIONE DEL PRODOTTO PUNTI DI CONTROLLO PUNTO DI CONTROLLO N.: TEMPERATURA DELL‘ARIA P25 TEMPERATURA DELLA SUPERFICIE P26 ATTREZZATURA PER L‘APPLICAZIONE P15 INSPISC6 ed1 VALIDITÁ SOGGETTA A CONFERMA 25/07/95 EMi CALCESTRUZZO SUBSTRATI: ISC7 FASE DI ISPEZIONE PANORAMICA CONCLUSIVA PUNTI DI CONTROLLO PUNTO DI CONTROLLO N.: TEMPERATURA DELL‘ARIA TEMPERATURA DELLA SUPERFICIE SUPERFICIE PITTURATA INSPISC7 ed1 P25 P26 P30 a-c VALIDITÁ SOGGETTA A CONFERMA 25/07/95 EMi PUNTO DI CONTROLLO SUPERFICI IN ACCIAIO P 1a PERCHÉ? È possibile che alcuni „contaminanti“ non siano sufficientemente rimossi tramite la preparazione superficiale specificata: * SALI * VAIOLATURE * ANTIADERENTE PER SCORIE DI SALDATURA I sali non vengono rimossi con metodi meccanici e possono causare vescicole osmotiche nello strato di pittura, con ridotta adesione e formazione di ruggine. Le vaiolature contengono inevitabilmente sali (vedi sopra). La aree con vaiolature ricevono inoltre meno spessore durante la spruzzatura, con prematuro arrugginimento. I prodotti antiaderenti per scorie di saldatura possono essere incompatibili con la pittura, causando scarsa adesione con conseguenti vescicole osmotiche, spellature e prematuri arrugginimenti e/o formazione di incrostazioni. AZIONI CORRETTIVE: I sali devono essere rimossi con acqua. Si raccomanda il lavaggio ad alta pressione con acqua dolce o con lavaggio con acqua e utilizzo contemporaneo di spazzole a setole dure. In presenza di vaiolature diffuse, il lavaggio con acqua deve essere effettuato durante o dopo la pulizia delle cavità. Raccomandiamo una sabbiatura a umido o a secco seguita da lavaggio ad alta pressione con acqua dolce e successiva sabbiatura a secco. Gli antiaderenti solubili in acqua devono essere eliminati con acqua. Altri tipi non solubili devono essere eliminati mediante pulizia con solvente. AZIONI PREVENTIVE: Contro la formazione di sali, conservare il materiale al coperto o stabilire una procedura che preveda un lavaggio con acqua dolce prima di utilizzare il materiale. Contro le vaiolature, evitare l‘uso di acciaio vecchio e rugginoso nelle aree ove si richiedano prestazioni elevate. Per riparazioni / carenaggi, si raccomanda l‘introduzione nelle procedure di lavoro di un lavaggio con acqua dolce / sabbiatura ad umido, come descritto sopra alla voce AZIONI CORRETTIVE. Scoraggiare l‘uso di antiaderenti contro le scorie di saldatura o raccomandare una pulizia come descritto sopra, alla voce AZIONI CORRETTIVE. METODO DI RILEVAZIONE: Visivo ISO 8501-1 I sali sono difficili da rilevare. In genere, l‘esposizione prolungata ad ambienti marini o industriali implica contaminazione da sali. Per la pitturazione delle CISTERNE/SERBATOI e altre strutture di natura critica consultare le specifiche e le pagine R 6 a-c. INSP1a, ed 2 13/05/96 EMi PUNTO DI CONTROLLO SUPERFICI IN ACCIAIO P 1b PERCHÉ? Sono importanti tre potenziali difetti aggiuntivi di una superficie in acciaio: * DELAMINAZIONI * BORDI TAGLIENTI * AMMACCATURE / SBAVATURE La sabbiatura a secco non è in grado di rimuovere completamente questi difetti. Le delaminazioni sono causate da eccessiva laminazione dell‘acciaio durante l‘estrusione. Si forma una cavità sotto la superficie, dove si accumulano calamine e contaminanti. La pittura non può penetrarvi mentre infiltrazioni di acqua causeranno prematura corrosione. Lo spessore del film su bordi taglienti e sui contorni di ammaccature e sbavature sarà insufficiente a proteggere la superficie, con conseguente corrosione. AZIONI CORRETTIVE: Nei casi più gravi, le delaminazioni devono essere molate, con conseguente risaldatura. NOTA: alcune delaminazioni sono di difficile rilevazione su lamiera grezza e quindi occorre controllare la superficie anche dopo la sabbiatura. I bordi taglienti devono essere smussati mediante molatura. Ammaccature e sbavature devono essere spianate mediante molatura. Alcune aree potranno richiedere l‘applicazione di uno stripe-coat. AZIONI PREVENTIVE: Le delaminazioni possono presentarsi anche su acciai ben laminati, ma in genere sono il prodotto di una laminazione scadente. In questi casi non è possibile rettificare il difetto e si dovranno seguire le istruzioni indicate sopra. Alcuni bordi taglienti possono essere causati da utensili da taglio in cattivo stato. Discuterne con il controllo qualità (QC). Ammaccature e sbavature possono essere causate da incauta movimentazione delle lamiere o da cattiva pratica. Discuterne con il QC. Non accettare lamiere marcate destinate alle cisterne. METODO DI RILEVAZIONE: Visivo, con un coltello o una spatola, o al tatto. Se non altrimenti specificato, i bordi non devono risultare taglienti al tatto e non devono presentare irregolarità. I bordi dopo la laminazione sono in genere soddisfacenti. ISO ha sviluppato uno standard per le condizioni delle superfici in acciaio in relazione ai prodotti vernicianti. Questo standard è l‘ISO 8501-3. INSPP1b, ed4 21/11/06 EMi PUNTO DI CONTROLLO SUPERFICI IN ACCIAIO P 1c Le condizioni generali della superficie di acciaio possono differire da quelle richieste dalla specifica; ciò può ovviamente influenzare la preparazione superficiale e le probabilità di conseguire i risultati desiderati: * CALAMINA * GRADO DI ARRUGGINIMENTO * TIPO E CONDIZIONI DELLO SHOPPRIMER PERCHÉ? La calamina è più nobile dell‘acciaio. Se non viene completamente rimossa, crea una cella galvanica fra l‘acciaio e la calamina, causando distacco della calamina dalla superficie con qualsiasi prodotto verniciante applicatovi sopra. La conoscenza del grado di arrugginimento è necessaria per selezionare la corretta identificazione del grado di preparazione superficiale. Se lo shopprimer non è correttamente selezionato e applicato (vedi pagina R7a-c), potrebbe verificarsi una saponificazione, un distacco o una eccessiva formazione di sali, che possono causare formazione di vescicole, spellature e prematura corrosione/incrostazioni. AZIONI CORRETTIVE: La calamina deve essere rimossa con un metodo idoneo, in genere una sabbiatura, per ottenere il grado di preparazione necessario all‘applicazione del sistema di pitturazione e alla successiva esposizione all‘ambiente. AZIONI PREVENTIVE: Comunicare le condizioni osservate, da considerare in futuro METODO DI RILEVAZIONE: Visivo ISO 8501-1 Specifiche shopprimer cantiere/appaltatore Misuratore dello spessore del film di pittura asciutto NOTA Non è possibile misurare lo spessore a secco di uno shopprimer direttamente sull‘acciaio sabbiato; vedi pagina R 7 a-c per le istruzioni. INSPP1C, ed1 28/07/95 EMi PUNTO DI CONTROLLO SALDATURE P 2a PERCHÉ? Le saldature possono essere contaminate dallo stesso processo di saldatura. Controlli importanti in questo caso sono: * PALLINI DI SALDATURA * SCORIE * FUMO * BRUCIATURE * I pallini di saldatura non vengono completamente rimossi dalla sabbiatura. Il contorno di un pallino produrrà una zona d‘ombra e causerà un ridotto film di pittura. * Le scorie si formano a causa dell‘alta temperatura durante la saldatura. Alcuni metodi di pulizia meccanica, ad esempio con spazzolatura, non riescono a rimuovere le scorie. * I fumi prodotti da elettrodi alcalini, possono lasciare sulla superficie sostanze alcaline solubili in acqua, che possono causare osmosi. * Le saldature causano il deterioramento dello shopprimer o delle pitture lungo il cordone di saldatura o nella parte posteriore delle aree saldate. Il primer perde adesione e viene parzialmente distrutto, carbonizzato e ossidato, e può richiedere una preparazione superficiale maggiore di quella specificata. AZIONI CORRETTIVE: * I pallini di saldatura devono essere rimossi mediante scalpellatura o molatura. * Le scorie devono essere rimosse mediante picchettatura. * Se il fumo alcalino è rimasto esposto agli agenti atmosferici per più di un mese, non è necessaria alcuna molatura. In alternativa, effettuare un lavaggio accurato ad alta pressione con acqua dolce. * Le bruciature devono essere pulite e rimosse al grado minimo St 3 dello standard ISO 8501-1, a meno che non sia prevista una migliore preparazione. AZIONI PREVENTIVE: Una quantità eccessiva di pallini viene spesso causata da saldature effettuate troppo velocemente o con parametri errati. Non è possibile intervenire direttamente ed è necessario informare il caposquadra responsabile o il settore QC sulle conseguenze nella preparazione superficiale. Saldature sullo shopprimer possono causare porosità nel caso di saldatura MIG/MAG. Una soluzione potrebbe essere quella di ridurre lo spessore del film dello shopprimer lungo le linee di saldatura mediante molatura. Alcune posizioni di saldatura manuale (verticali) possono produrre cordoni irregolari. Le scorie devono essere rimosse da chi effettua la saldatura: è nelle sue mansioni. Non è possibile prevenire le bruciature o il fumo alcalino. METODO DI RILEVAZIONE: Visivo e al tatto. ISO ha sviluppato uno standard per le condizioni delle superfici in acciaio in relazione ai prodotti vernicianti. Questo standard è l‘ISO 8501-3. INSPP2a ed3 21/11/2006 EMi PUNTO DI CONTROLLO SALDATURE P 2b PERCHÉ? Le saldature sono aree irregolari su aree uniformi. Controlli importanti per l‘idoneità alla protezione sono: * IRREGOLARITÀ * INCISIONI NASCOSTE * POROSITÀ * Irregolarità, come i residui di filo da saldatura o protrusioni, non possono essere rimosse con la sabbiatura. I contorni possono produrre localmente una riduzione dello spessore secco di pittura, causando prematuro arrugginimento e formazione di vescicole su superfici immerse. * Le incisioni nascoste formano nell‘acciaio un solco profondo dai bordi taglienti, vicino alla saldatura. Come su tutte le irregolarità, è difficile applicare una quantità sufficiente di prodotto. * Le porosità possono contenere calamina e residui di filo di saldatura, che non possono essere pulite meccanicamente, neppure con la sabbiatura. La pittura non è in grado né di penetrare né di coprire le porosità. AZIONI CORRETTIVE: * Le irregolarità devono essere spianate mediante molatura, per eliminare protrusioni o bordi taglienti al tatto, o secondo le specifiche di lavoro. * Le incisioni nascoste devono essere spianate mediante molatura o risaldate se eccessivamente profonde. * Le porosità devono essere rimosse mediante molatura o risaldatura. Se esposte successivamente in ambienti a bassa corrosività, è possibile utilizzare uno stucco riempitivo. AZIONI PREVENTIVE: Incisioni, porosità e irregolarità eccessive sono spesso causate da operazioni di saldatura effettuate troppo rapidamente o con parametri errati. In questo caso occorre informare il responsabile del settore QC sulle conseguenze nella preparazione superficiale. Saldature sullo shopprimer possono causare porosità nel caso di saldatura MIG/MAG. Una soluzione potrebbe essere quella di ridurre lo spessore del film dello shopprimer lungo le linee di saldatura mediante molatura. Alcune posizioni di saldatura manuale (verticali) possono produrre cordoni irregolari. METODO DI RILEVAZIONE: Visivo e al tatto. NOTA Nelle cisterne/serbatoi potrebbe essere vantaggioso sabbiare le saldature prima dell‘ispezione della superficie in acciaio. Alcune porosità e incisioni nascoste diventano visibili solo dopo la sabbiatura. ISO ha sviluppato uno standard per le condizioni delle superfici in acciaio in relazione ai prodotti vernicianti. Questo standard è l‘ISO 8501-3. INSPP2b ed3 21/11/2006 EMi PUNTO DI CONTROLLO CALCESTRUZZO P3 PERCHÉ? Al contrario dell‘acciaio, le condizioni interne del calcestruzzo possono influenzare la qualità del rivestimento. Prima dell‘applicazione - soprattutto per pitture ad alte prestazioni - il calcestruzzo deve essere: COMPLETAMENTE MATURATO PRIVO D‘ACQUA E SENZA CAPILLARITA‘ SUFFICIENTEMENTE COMPATTO Il calcestruzzo non completamente maturato è molto alcalino e può causare saponificazione in particolare di prodotti alchidici, con conseguente perdita di adesione e sfogliamenti. Un elevato contenuto di acqua - più del 4% in peso - causa perdite di adesione e sfogliamenti. L‘azione di capillarità del sottosuolo può far assorbire acqua al di sopra di questo livello. Il calcestruzzo indebolito non possiede sufficiente forza coesiva interna che possa tollerare un rivestimento ad alte prestazioni, con conseguente sfaldatura del calcestruzzo e sfogliamenti durante il servizio. AZIONI CORRETTIVE: Prima di verniciare, bisognerà attendere la maturazione completa del calcestruzzo. Eventuali applicazioni di pittura effettuate prima vanno rimosse con sabbiatura a secco. Il normale cemento Portland maturerà in 28 giorni, a 20°C. Se il contenuto d‘acqua supera il 4% in peso o se si rileva azione capillare, interpellare la HEMPEL per suggerimenti. Se la resistenza del calcestruzzo non è conforme alle specifiche, interpellare la HEMPEL per suggerimenti. AZIONI PREVENTIVE: Comunicare all‘appaltatore di pianificare l‘applicazione della pittura secondo i tempi specificati per la completa maturazione del cemento utilizzato nel calcestruzzo. Informare l‘appaltatore in caso di eventuali rilevazioni eccessive di acqua, presenza di azione capillare, scarsa resistenza del calcestruzzo, per i necessari provvedimenti. METODO DI RILEVAZIONE: Annotare la data della gettata ottenuta dall‘appaltatore e confrontarla con la data di inizio della pitturazione. Apparecchiature speciali sono necessarie per misurare il contenuto d‘acqua. Gli appaltatori in genere dispongono di queste apparecchiature; in caso contrario, contattare la HEMPEL. L‘azione capillare può essere rilevata posizionando un tappetino di gomma sulla superficie per 1 giorno. Dopo aver rimosso il tappetino, il calcestruzzo non deve apparire umido. La resistenza del calcestruzzo può essere determinata mediante una prova di aderenza. Il livello di resistenza accettabile deve essere concordato precedentemente. INSPP3 ed1 28/07/95 EMi PUNTO DI CONTROLLO SUPERFICI IN CALCESTRUZZO P4 PERCHÉ? È possibile che alcuni „contaminanti“ non siano sufficientemente rimossi dopo la preparazione superficiale come da specifica: LATTIME DI CEMENTO OLIO ANTIADERENTE EFFLORESCENZA (essudazioni bianche) Il lattime è una stratificazione cementizia che si forma sulle superfici del calcestruzzo durante la gettata. La resistenza interna è debole e si sfoglia facilmente portandosi via anche la pittura. L‘olio antiaderente viene usato per agevolare la separazione del calcestruzzo sagomato dalla sagoma dopo la gettata. Le sue proprietà sono simili a quelle dell‘olio e del grasso; vedi Punto di controllo 5. L‘efflorescenza è l‘essudazione di sali solubili in acqua portati in superficie dal movimento di acqua dall‘interno del calcestruzzo. Ha lo stesso effetto dei sali; vedi Punto di controllo 1a. AZIONI CORRETTIVE: Il lattime va rimosso mediante lavaggio abrasivo con acqua ad alta pressione o mediante water-jetting. Piccole aree possono essere pulite meccanicamente. L‘olio antiaderente va rimosso con emulsionanti. La superficie del calcestruzzo deve essere saturata con acqua prima dell‘applicazione dell‘emulsionante. L‘emulsione viene quindi rimossa mediante lavaggio con acqua. L‘efflorescenza va rimossa mediante lavaggio con acqua ad alta pressione (min. 150 bar). Piccole aree possono essere pulite meccanicamente o mediante decapaggio con acido cloridrico (prestare particolare attenzione!). AZIONI PREVENTIVE: Le cause di cui sopra sono in genere correlate a procedure di produzione e di gettata, determinate dall‘appaltatore. Notificare all‘appaltatore tali difetti, comunicando le conseguenze derivanti da una preparazione aggiuntiva della superficie. METODO DI RILEVAZIONE: Visivo Per il lattime, scalfire la superficie con un coltello. Per l‘olio antiaderente effettuare una prova di idrorepellenza. INSPP4 ed1 28/07/95 EMi PUNTO DI CONTROLLO OLIO e GRASSO P5 PERCHÉ? Olio e grasso non possono essere rimossi con metodi meccanici. Possono aderire a materiali abrasivi riciclati e utensili, che se usati, possono causare la contaminazione di altre aree. Olio e grasso prevengono l‘adesione delle mani successive, provocando una scarsa resistenza meccanica e sfogliature nella pellicola di pittura. AZIONI CORRETTIVE: Le aree contaminate devono essere sgrassate. Aree di grandi dimensioni devono essere pulite con un emulsionante e quindi lavate con acqua ad alta pressione; in alternativa, è possibile utilizzare spazzole a setole dure, risciacquando con acqua. Piccole macchie possono essere rimosse con solventi e panni puliti. AZIONI PREVENTIVE: Individuare la ragione della perdita d‘olio. Intervenire perché la perdita sia eliminata e sensibilizzare gli operai (prevenzione delle perdite e delle macchie da calpestio). METODO DI RILEVAZIONE: Visivo, i depositi di grasso e olio hanno spesso l‘aspetto di macchie scure. Prova di idrorepellenza. Prova del gesso: Il gesso scivola sull‘olio, lasciando dietro di sé una striscia meno pronunciata che sulla superficie circostante, priva d‘olio. (Vedere pagina R3.) INSPP5 ed1 28/07/95 EMi PUNTO DI CONTROLLO ILLUMINAZIONE P6 PERCHÉ? Un‘illuminazione inadeguata non consente di visionare correttamente l‘area e la superficie da trattare e quindi di ottenere risultati soddisfacenti. L‘ispettore non sarà inoltre in grado di valutare i risultati in modo soddisfacente. Il risultato sarà una preparazione superficiale insufficiente e/o una formazione del film di pittura non regolare, con spessori a secco estremamente variabili, con residui di calamina, ruggine, insufficiente rugosità del substrato, micropori nel film di pittura in alcune aree, ritenzione di solvente e colature in altre. La conseguenza finale sarà un prematuro arrugginimento e formazione di incrostazioni, scarsa resistenza chimica e aspetto estetico non soddisfacente. Un‘illuminazione adeguata significa poter leggere i caratteri di una pagina di giornale in ogni area da trattare. Eliminare le zone d‘ombra. AZIONI CORRETTIVE: Riorganizzare l‘illuminazione nelle aree interessate per soddisfare i requisiti di cui sopra. Ispezionare il substrato e ripetere il trattamento per le aree non conformi. In caso di spessore eccessivo del film di pittura, colature e elevata presenza di micropori, rimuovere la pittura mediante molatura prima di riapplicarla. AZIONI PREVENTIVE: Riorganizzare l‘illuminazione per soddisfare i requisiti di cui sopra. Un‘illuminazione ottimale si ottiene spesso con una combinazione tra l‘illuminazione generale fissa di sicurezza e l‘illuminazione mobile per una corretta visione dell‘area da trattare. NOTA Le sorgenti luminose devono essere schermate con fogli mobili in plastica trasparente a scopo protettivo contro la nebulizzazione. In spazi ristretti è d‘obbligo adoperare lampade a bassa tensione. METODO DI RILEVAZIONE: Visivo. NOTA INSPP6 ed1 Si raccomanda di verificare la sicurezza dei sistemi di illuminazione, per la propria incolumità. 28/07/95 EMi PUNTO DI CONTROLLO ACCESSO P7 PERCHÉ? L‘accesso non adeguato a una superficie da pitturare non consente di ottenere il risultato desiderato e impedisce all‘ispettore di valutare il lavoro. Il risultato sarà una preparazione superficiale insufficiente e/o una formazione del film di pittura non regolare, con spessori a secco estremamente variabili, con residui di calamina, ruggine, insufficiente rugosità del substrato, micropori nel film di pittura in alcune aree, ritenzione di solvente e colature in altre. La conseguenza finale sarà un prematuro arrugginimento e formazione di incrostazioni, scarsa resistenza chimica e aspetto estetico non soddisfacente. Un accesso adeguato significa che tra l‘utensile utilizzato per lavorare il substrato e qualsiasi struttura della costruzionee vi sia una distanza di circa 30 cm. AZIONI CORRETTIVE: Riorganizzare l‘accesso nelle aree interessate per soddisfare i requisiti di cui sopra. Ispezionare il substrato e ripetere il trattamento per le aree non conformi. In caso di spessore eccessivo della pellicola, colature e elevata presenza di micropori, rimuovere la pittura mediante molatura prima di procedere con la riverniciatura. AZIONI PREVENTIVE: Riorganizzare l‘accesso per soddisfare i requisiti di distanza dalla superficie del substrato. È consentito l‘uso di prolunghe per la spruzzatura, ma l‘operatore deve rimanere sempre a contatto visivo con le superfici da pitturare e quindi se ne raccomanda l‘uso solamente su superfici piane quali le carene degli scafi o gli esterni dei serbatoi. METODO DI RILEVAZIONE: Visivo. NOTA INSPP7 ed1 Si raccomanda di verificare la sicurezza dei ponteggi e altre tipologie di accesso per la propria incolumità. 28/07/95 EMi PUNTO DI CONTROLLO GRADO DI PREPARAZIONE ACCIAIO P8 PERCHÉ? Una pulizia insufficiente (grado di preparazione) lascerà sulla superficie residui di calamina e/o ruggine. La calamina è più nobile dell‘acciaio. Se non viene completamente rimossa, crea una cella galvanica fra l‘acciaio e la calamina, causando distacco della calamina dalla superficie con qualsiasi prodotto verniciante applicatovi sopra. La ruggine è meccanicamente debole e porosa e può sfaldarsi, causando il distacco con qualsiasi prodotto verniciante applicatovi sopra. La vecchia ruggine può contenere sali solubili in acqua, che potrebbero causano osmosi e vescicolature nello strato di pittura. AZIONI CORRETTIVE: Aree non sufficientemente pulite devono essere nuovamente sabbiate o meccanicamente pulite in conformità allo standard riportato nelle specifiche del progetto. Le aree che presentano cavità dovute a corrosione possono contenere sali solubili e quindi dovranno essere accuratamente lavate con acqua dolce prima della sabbiatura Vedi anche pagina P1a. AZIONI PREVENTIVE: Istruire l‘operatore sul grado di preparazione necessario, fissando uno standard. Valutare se le condizioni di lavoro (illuminazione, accesso) siano idonee per l‘intervento. METODO DI RILEVAZIONE: Visivo ISO 8501-1 Le immagini contenute nello standard precedente SIS 055900-1967 possono ancora essere utilizzate per la valutazione. Sono utilizzati anche altri standard. I piùcomuni sono: USA: SSPC GIAPPONE: SPSS ISO 8501-4 Gli standard di pitturazione per il water jetting definiscono sia il grado di pulizia sia il grado di flash rusting. Vedere inoltre pagina R4: CORRELAZIONI FRA I GRADI DI PREPARAZIONE Per il ripristino di pitture ricche di zinco e sistemi ad alte prestazioni si raccomanda una pulizia meccanica allo standard SSPC-SP 11. INSPP8 ed4 17/05/05 EMi PUNTO DI CONTROLLO GRADO DI PREPARAZIONE CALCESTRUZZO P9 PERCHÉ? Una pulizia insufficiente (grado di preparazione) causerà la formazione di lattime, di efflorescenze, e favorirà la presenza di residui oleosi o altri contaminanti sulla superficie. Il lattime è una stratificazione cementizia che si forma sulle superfici del calcestruzzo durante la gettata. A causa della sua ridotta resistenza, si sfoglierà insieme alla pittura applicatavi sopra. L’efflorescenza è l’essudazione di sali solubili in acqua sulla superficie del calcestruzzo. Causa osmosi con accumulo di una quantità d’acqua superiore nella struttura di calcestruzzo. L‘olio antiaderente o altre sostanze untuose sono utilizzati per agevolare la separazione dallo stampo della gettata. Si comportano come olio e grasso impedendo l‘adesione della pittura. AZIONI CORRETTIVE: Aree non sufficientemente ripulite dal lattime devono essere nuovamente pulite con un metodo che lo rimuova completamente, come la sabbiatura a secco, la pulizia meccanica o con water jetting o il decapaggio con acido. L‘efflorescenza deve essere rimossa mediante pulizia meccanica (solo piccole aree) oppure mediante lavaggio con acqua ad alta pressione. L‘olio antiaderente deve essere rimosso mediante sgrassaggio. AZIONI PREVENTIVE: Istruire l‘operatore sul grado di preparazione necessario, fissando uno standard. Valutare se le condizioni di lavoro (illuminazione, accesso) siano idonee per l‘intervento. METODO DI RILEVAZIONE: Visivo NOTA INSPP9, ed1 Il decapaggio implica l‘uso di acidi forti, ovvero soluzioni aggressive che emettono inoltre vapori. Smaltire questi acidi adeguatamente. 28/07/95 EMi PUNTO DI CONTROLLO PROFILO DI SABBIATURA P 10 PERCHÉ? Tre sono i fattori importanti nel profilo di sabbiatura: ALTEZZA FORMA DENSITÀ Un‘altezza insufficiente, una forma eccessivamente rotondeggiante e una scarsa densità influiscono sulla corretta adesione dello strato di pittura. La scarsa adesione comporterà maggiore sensibilità agli impatti meccanici e spellature fino all‘acciaio, con prematura corrosione. Un profilo eccessivamente alto può causare picchi sporgenti nello strato di pittura con arrugginimento puntiforme. Il profilo non deve essere troppo angolare o troppo denso. AZIONI CORRETTIVE: Le aree dal profilo eccessivamente basso, rotondeggiante o scarsamente denso devono essere nuovamente sabbiate con un abrasivo di maggior dimensione (profilo eccessivamente basso), con un abrasivo angolare (eccessiva rotondità) o semplicemente risabbiate (densità insufficiente). Aree con un profilo eccessivamente alto necessitano di una ulteriore mano di pittura il cui spessore deve corrispondere alla differenza esistente tra il valore Rz specificato e quello rilevato. AZIONI PREVENTIVE: Nel caso di abrasivi monouso, sostituire l‘abrasivo con un prodotto di maggiori dimensioni (profilo eccessivamente basso), un abrasivo più fine (profilo eccessivamente grossolano) o un abrasivo angolare (profilo eccessivamente rotondeggiante) e istruire l‘operatore addetto alla sabbiatura sulla densità desiderata (densità insufficiente). In caso di riciclaggio dell‘abrasivo, controllare che la miscela venga rinnovata frequentemente. Se ciò non aiutasse ad ottenere i risultati desiderati, seguire le linee guida relative agli abrasivi monouso. METODO DI RILEVAZIONE: Comparatore, secondo le specifiche di pitturazione, per es. RUGOTEST N. 3 ISO 8503 COMPARATORE SUPERFICIALE KEANE-TATOR Vedi inoltre pagina R5: RUGOSITÀ SUPERFICIALE INSPP10 ed1 28/07/95 EMi PUNTO DI CONTROLLO POLVERE P 11a PERCHÉ? Sebbene la pittura aderisca bene alla polvere, la polvere non aderisce alla superficie dell‘acciaio. Il risultato è una cattiva adesione dello strato di pittura e conseguente sensibilità agli impatti meccanici e spellature del prodotto, con prematura corrosione. AZIONI CORRETTIVE: Le aree non sufficientemente pulite devono essere nuovamente pulite con aria compressa. In spazi ristretti, utilizzare un aspiratore. AZIONI PREVENTIVE: Istruire l‘operatore sui requisiti necessari per eliminare la polvere, fissando uno standard. Valutare se le condizioni di lavoro (illuminazione, accesso) siano idonee per l‘intervento. METODO DI RILEVAZIONE: Visivo e tattile. Panno di colore bianco. Tape Test (prova del nastro adesivo) INSPP11a ed1 Questo test rileva la presenza di residui di polvere. Il grado di pulizia deve essere stabilito in anticipo. Consultare anche ISO 8502-3. 28/07/95 EMi PUNTO DI CONTROLLO SALI SOLUBILI IN ACQUA P 11b PERCHÉ? I sali solubili in acqua non possono essere rimossi con metodi di preparazione meccanici. Al contrario, essi vengono impressi ancora più profondamente nella superficie. I sali solubili in acqua, se presenti sotto il film di pittura, assorbiranno acqua per osmosi causando premature vescicolature e conseguente corrosione. AZIONI CORRETTIVE: I sali devono essere rimossi con acqua, mediante lavaggio ad alta pressione con acqua dolce o normale lavaggio con acqua e il contemporaneo utilizzo di spazzole a setole dure. Sempre dall‘alto verso il basso. AZIONI PREVENTIVE: Contro i sali, è consigliabile proteggere la superficie al coperto o ricorrere a procedure di pulizia con acqua prima dell‘utilizzo del materiale. METODO DI RILEVAZIONE: I sali sono difficili da rilevare. In genere, l‘esposizione prolungata ad ambienti marini o industriali implica contaminazione salina. Campionatore Bresle + misurazione della conduttività secondo il metodo HEMPEL o, in alternativa, secondo la specifica ISO 8502-6: I sali solubili in acqua presenti in superficie possono essere disciolti in acqua distillata mediante il campionatore Bresle. La quantità di sali disciolti viene calcolata con un misuratore di conduttività. Per l‘uso, consultare pagina R6c (metodo HEMPEL) o ISO 8502-6. PER IL RIVESTIMENTO DELLE CISTERNE e altri lavori di particolare natura critica consultare le specifiche e la pagina R 6 a-c. INSPP11b, ed1 05/03/03 EMi PUNTO DI CONTROLLO ATTREZZATURE PER LA SABBIATURA P 12 PERCHÉ? Capacità o dimensioni insufficienti della sabbiatrice causeranno una minore velocità di esecuzione (ritardi) e/o un grado di preparazione insufficiente e/o un profilo di ancoraggio inadatto rispetto alla velocità di esecuzione richiesta. L‘assenza di un separatore olio e acqua fra il compressore e il serbatoio della sabbiatrice può causare contaminazione della superficie sabbiata con presenza di olio e insufficiente flusso abrasivo nella manichetta dovuto alla presenza di acqua. Tutte le attrezzature devono essere perfettamente funzionanti e ben manutenzionate, per evitare inconvenienti che possano fermare o ritardare l‘esecuzione del lavoro. AZIONI CORRETTIVE: Si raccomanda di potenziare la capacità del compressore con unità aggiuntive, se necessario. Le manichette della sabbiatrice devono essere di lunghezza contenuta, con un diametro „ interno minimo di 5/4 . Il macchinario deve essere dotato di separatori olio/acqua. In caso contrario, si raccomanda di montarli. Se non è possibile aumentare la capacità, verificare e attenersi alle prestazioni dell‘attrezzatura e chiedere che i tempi di essecuzione siano ricalcolati e approvati dal rappresentate del proprietario. AZIONI PREVENTIVE: Se appaltatore/cantiere non hanno esperienza per il tipo di lavoro da eseguire, concordare i requisiti richiesti con il responsabile, in particolare gli aspetti correlati alla qualità della superficie. METODO DI RILEVAZIONE: Visivo Per le linee guida su capacità e consumo, dimensione degli ugelli e requisiti sulla portata , vedi pagina R1: SABBIATURA A SECCO INSPP12 ed1 28/07/95 EMi PUNTO DI CONTROLLO ATTREZZATURE DI PULIZIA MECCANICA P 13 PERCHÉ? Capacità o dimensioni insufficienti delle attrezzature di pulizia meccanica causeranno una ridotta velocità di esecuzione (ritardi) e/o un grado di preparazione insufficiente e/o un profilo di ancoraggio inadatto rispetto alla velocità di esecuzione richiesta. L‘assenza di un separatore olio e acqua fra il compressore e la macchina può causare la formazione di depositi oleosi sulla superficie. Le setole delle spazzole metalliche devono essere rigide e non devono piegarsi, per evitare la lucidatura della superficie. I dischi e la carta abrasiva utilizzati per la molatura devono avere una grana adeguata per l‘intervento e devono essere liberi da residui di pittura e detriti. Tutte le attrezzature devono essere perfettamente funzionanti e ben manutenzionate, per evitare inconvenienti che possano fermare o ritardare l‘esecuzione del lavoro. AZIONI CORRETTIVE: Il macchinario deve essere dotato di separatori olio/acqua. In caso contrario, si raccomanda di montarli. Sostituire attrezzature non idonee o usurate: spazzole metalliche, dischi e carta abrasiva. AZIONI PREVENTIVE: Se appaltatore/cantiere non hanno esperienza per il tipo di lavoro da eseguire, concordare i requisiti richiesti con il responsabile, in particolare gli aspetti correlati alla qualità della superficie. METODO DI RILEVAZIONE: Visivo NOTA INSPP13 ed1 La picchettatura deve essere sempre seguita da molatura per eliminare le sbavature. 28/07/95 EMi PUNTO DI CONTROLLO ATTREZZATURE PER WATER JETTING P 14 PERCHÉ? Capacità o dimensioni insufficienti delle attrezzature di water jetting causeranno una ridotta velocità di esecuzione (ritardi) o un grado di preparazione insufficiente e/o un profilo di ancoraggio inadatto rispetto alla velocità di esecuzione richiesta. Perdite, pressione insufficiente o esecuzione tecnica errata possono produrre una inadeguata rimozione di ruggine, contaminanti o vecchi rivestimenti dalle superfici. Tutte le attrezzature devono essere perfettamente funzionanti e ben manutenzionate, per evitare inconvenienti che possano fermare o ritardare l‘esecuzione del lavoro. AZIONI CORRETTIVE: Le perdite vanno riparate. Le attrezzature che non sono in grado di mantenere la pressione d‘esercizio richiesta devono essere sostituite. Gli ugelli delle manichette devono essere compatibili e sostituiti in caso di usura. AZIONI PREVENTIVE: Se appaltatore/cantiere non hanno esperienza per il tipo di lavoro da eseguire, concordare i requisiti richiesti con il responsabile, in particolare gli aspetti correlati alla qualità della superficie. Sottolineare inoltre l‘importanza della distanza corretta durante l‘esecuzione. METODO DI RILEVAZIONE: Visivo NOTA La pressione dell‘acqua precipita rapidamente quando fuoriesce dall‘ugello. La distanza corretta per ottenere un effetto adeguato è di 5-10 cm. Vedi inoltre pagina R16a-b: PULIZIA CON ACQUA INSPP14 ed1 28/07/95 EMi PUNTO DI CONTROLLO ATTREZZATURE PER L‘APPLICAZIONE P 15 DEL PRODOTTO VERNICIANTE PERCHÉ? Capacità insufficiente e/o il tipo errato di attrezzatura causeranno una formazione irregolare e/o insufficiente del film di pittura. Una capacità insufficiente causa inadeguata atomizzazione del prodotto, applicazione irregolare, lenta essiccazione, colature ed eccessiva diluizione del prodotto. L‘utilizzo di attrezzature non idonee causa spessori inadeguati del film di pittura in prodotti ad alto spessore e privi di solvente, con insufficiente impregnazione del supporto e formazione di micropori. Tutte le attrezzature devono essere perfettamente funzionanti e ben manutenzionate, con filtri puliti e ugelli non usurati, per evitare interruzioni e conseguenti ritardi nell‘esecuzione del lavoro. AZIONI CORRETTIVE: Raccomandare l‘uso attrezzature di dimensioni, pressione e capacità adeguate. Ridurre al minimo la lunghezza delle manichette, che devono avere un diametro interno minimo di 3/8“. Posizionare i serbatoi contenenti silicato di zinco allo stesso livello del nebulizzatore. Consultare eventuali requisiti riportati nelle ISTRUZIONI RELATIVE ALL‘APPLICAZIONE. AZIONI PREVENTIVE: Se l‘appaltatore/cantiere non ha esperienza nel tipo di lavoro da effettuare, discuterne con la persona responsabile, in particolare i requisiti necessari per il conseguimento di una corretta formazione del film allo spessore indicato. METODO DI RILEVAZIONE: Visivo INSPP15 ed2 13/05/96 EMi PUNTO DI CONTROLLO QUANTITÀ DEL PRODOTTO VERNICIANTE P 16 PERCHÉ? E‘ importante conoscere la quantità del prodotto da applicare per due ragioni: - Se la quantità è insufficiente, lo spessore specificato della pellicola del prodotto non potrà essere ottenuto e quindi le specifiche concordate non potranno essere rispettate. - Per poter determinare il consumo di prodotto per l‘intervento e ottenere la dovuta approvazione, è necessario conoscere la quantità di prodotto disponibile sin dall‘inizio. In alcune situazioni, come nei bacini di carenaggio, non è possibile effettuare una stima dell‘area totale fino a quando l‘imbarcazione non è stata portata in bacino. Le quantità necessarie di prodotto non possono essere calcolate prima di aver effettuato una stima dell‘area. AZIONI CORRETTIVE: Se necessario, quantità aggiuntive di prodotto devono essere ordinate immediatamente; il rappresentante HEMPEL in cantiere potrà offrire la sua assistenza previa richiesta scritta. Ricordare che i tempi di consegna di un prodotto possono essere lunghi. Se il prodotto non può essere fornito per tempo, informarsi su quali altri prodotti siano disponibili in loco nelle quantità desiderate e rivolgersi al rappresentante HEMPEL per una possibile modifica nelle specifiche. AZIONI PREVENTIVE: Una quantità insufficiente di prodotto verniciante può essere dovuta a una stima errata oppure deterioramento e/o danneggiamento del prodotto. Per migliorare il calcolo delle quantità stimate, la comunicazione delle condizioni riveste sempre un ruolo importante. METODO DI RILEVAZIONE: Visivo, conteggiando latte e fusti di ciascun prodotto verniciante, agente indurente e diluente. INSPP16 ed1 28/07/95 EMi PUNTO DI CONTROLLO PITTURE - QUALITÀ P 17 PERCHÉ? Le specifiche di pitturazione indicano determinate qualità di prodotto in una determinata sequenza. Per ottenere lo scopo delle specifiche di pitturazione, che potrebbe non essere del tutto noto a te, occorre rispettare le qualità e la sequenza dei prodotti. Applicazioni di qualità non corrette è una violazione dell‘accordo fra le parti e può comportare prestazioni diverse da quelle prestabilite. AZIONI CORRETTIVE: Se il prodotto già applicato non è compatibile con il sistema di pitturazione o i requisiti di prestazione richiesti, deve essere completamente rimosso, anche se ciò può danneggiare gli strati corretti sottostanti. Per aree estese si raccomanda una sabbiatura, mentre per aree non estese (pochi metri quadri) può essere sufficiente una pulizia meccanica. Non utilizzare svernicianti. Se già applicato ma compatibile, contattare il rappresentante HEMPEL per le possibili conseguenze derivanti da questa modifica della specifica. Se non ancora applicato, sostituirlo con la qualità corretta. AZIONI PREVENTIVE: Il magazziniere deve conoscere le specifiche in modo da poter fornire il prodotto corretto. Se necessario, consegnateli una copia delle specifiche. Controllare che le qualità corrette siano fornite, soprattutto prima dell‘applicazione di prodotti essenziali. METODO DI RILEVAZIONE: Visivo Raffrontare le etichette sui contenitori con le specifiche. INSPP17 ed1 28/07/95 EMi PUNTO DI CONTROLLO SCADENZA DEL PRODOTTO P 18 PERCHÉ? Le pitture sono materiali „vivi“, proprio come noi. Se invecchiano nel contenitore, possono subire trasformazioni. Alcune di queste sono di natura fisica, per es.: * Sedimentazione altre sono di natura chimica, che causano reazioni chimiche nel contenitore, modificando le proprietà del prodotto; per es.: * Gelatinizzazione I cambiamenti fisici possono essere contrastati mediante prolungata mescolatura del prodotto, mentre non c‘è rimedio ai cambiamenti chimici. La scadenza dei prodotti HEMPEL viene indicata solo fino ad 1 anno o meno a 25°C, se il prodotto è conservato al coperto nei contenitori originali, intatti. Se non è indicato alcun limite specifico, i prodotti monocomponenti non devono essere conservati a magazzino per più di 5 anni (25°C). Allo stesso modo, i prodotti bicomponente non devono essere conservati a magazzino per più di 3 anni dalla data di produzione. Se il prodotto è particolarmente vecchio, le condizioni devono essere verificate dalla HEMPEL prima del suo uso. AZIONI CORRETTIVE: Se la SCHEDA TECNICA indica una scadenza più breve, il prodotto potrebbe essere scartato. In questo caso, rimuoverlo dal magazzino, in modo che non venga accidentalmente utilizzato. Se il prodotto si è gelatinizzato o è scolorito, è necessario scartarlo. In caso contrario, provare a mescolare il prodotto. Se l‘esito è positivo e il prodotto può essere spruzzato senza dover ricorrere a una diluizione eccessiva, formando una pellicola idonea allo spessore specificato e catalizzando adeguatamente, allora potrà essere utilizzato. Ricordarsi di riordinare il prodotto scartato. AZIONI PREVENTIVE: Ricordarsi sempre di utilizzare i prodotti ricevuti per primi. Conservare il prodotto in un ambiente fresco, a circa 15 - 20 °C. METODO DI RILEVAZIONE: Visivo, tramite la lettura dei numeri di lotto e la consultazione della SCHEDA TECNICA. NOTA INSPP18 ed2 La HEMPEL non accetta la restituzione di prodotti scaduti. Fare riferimento alle Condizioni generali di vendita HEMPEL. 28/03/03 EMi PUNTO DI CONTROLLO CATALIZZATORE P 19 PERCHÉ? Nei prodotti bicomponenti, Il catalizzatore o agente indurente, reagisce chimicamente con la BASE, formando il film di pittura e conferendo al prodotto le proprietà prestabilite. Il CATALIZZATORE deve essere quindi quello corretto, aggiunto nella proporzione indicata e miscelato uniformemente nel prodotto. Se viene adoperato un catalizzatore non idoneo, il prodotto non indurirà o indurirà solo parzialmente. La resistenza all‘impatto meccanico/abrasione, l‘idrorepellenza e la resistenza alle sostanze chimiche saranno ridotte o assenti, con conseguente spellatura delle mani applicate successivamente, rammollimento e grave usura, scioglimento nelle sostanze chimiche contro le quali dovrebbe offrire protezione e rottura prematura del film, con corrosione e/o incrostazioni. AZIONI CORRETTIVE: NON utilizzare il prodotto se non è stato miscelato correttamente. Non cercare di correggere un rapporto di miscelazione errato. Le possibilità di ottenere un rapporto corretto sono minime. Una quantità eccessiva di CATALIZZATORE ha lo stesso effetto negativo di una quantità insufficiente. Contrassegnare chiaramente i contenitori di prodotto non correttamente miscelato e rimuoverli immediatamente dal deposito. Se già applicato, le aree devono essere nuovamente sabbiate e riverniciate. AZIONI PREVENTIVE: Leggere la SCHEDA TECNICA con il caposquadra per verificare la scelta corretta del CATALIZZATORE per ciascun prodotto bicomponente e del corretto rapporto di miscelazione. Usare solo singoli lotti del prodotto bicomponente e miscelare solo un lotto alla volta. METODO DI RILEVAZIONE: Visivo SCHEDA TECNICA. INSPP19 ed1 28/07/95 EMi PUNTO DI CONTROLLO DILUENTE P 20 PERCHÉ? Quando fornita, la pittura contiene solo le tipologie e le quantità di solventi che assicurano una evaporazione e una formazione del film idonee, a 20°C e secondo le indicazioni della scheda tecnica. Se il prodotto deve essere ulteriormente diluito, un solvente errato può, se la pittura viene applicata, causare un‘essiccazione lenta, con ritenzione del solvente, separazione di fase o cristallizzazione della mano applicata durante l‘essiccazione/catalisi. Può anche causare gelatinizzazione o coagulazione del prodotto da applicare. Nel secondo caso, il prodotto perderà le sue proprietà d‘applicazione o bloccherà i filtri e gli ugelli durante lo spruzzatura. Nel primo caso, il difetto non sarà immediatamente osservabile, ma la pittura si asciugherà lentamente e/o rimarrà soffice. La separazione di fase o la cristallizzazione impediranno la formazione della pellicola e ridurranno l‘adesione delle mani successive. Il risultato sarà la spellatura delle ultime mani applicate e/o prematuro arrugginimento o formazione di incrostazioni. AZIONI CORRETTIVE: Il prodotto diluito con il solvente errato e che mostra gelatinizzazione o coagulazione NON deve essere utilizzato. Non cercare di diluire nuovamente il prodotto con il solvente corretto. Contrassegnare chiaramente i contenitori di prodotto diluito erroneamente e rimuovere i contenitori immediatamente dal deposito, per evitare l‘uso incauto. Il prodotto diluito con il solvente errato, ma che sembra applicabile, NON deve essere utilizzato fino a quando non si riceve l‘approvazione da parte del rappresentante HEMPEL in loco. Se già applicato, il rappresentante HEMPEL deve approvare il risultato prima dell‘applicazione di altri mani. In caso contrario, le aree devono essere nuovamente sabbiate e ripitturate. AZIONI PREVENTIVE: Leggere la SCHEDA TECNICA con il caposquadra per verificare che sappia utilizzare il corretto SOLVENTE per ciascun prodotto verniciante. Evitare di stoccare solventi non idonei (o sconosciuti) in prossimità del cantiere. METODO DI RILEVAZIONE: Visivo SCHEDA TECNICA INSPP20 ed1 28/07/95 EMi PUNTO DI CONTROLLO DILUIZIONE P 21 PERCHÉ? Quando fornita, la pittura contiene solo le tipologie e le quantità di solvente che assicurano una evaporazione e una formazione del film idonee, a 20°C e secondo le indicazione della scheda tecnica. In alcune condizioni, un‘ulteriore diluizione potrebbe essere necessaria. Una diluizione insufficiente comporterà un‘applicazione irregolare e una ridotta fluidità della pellicola a causa dell‘elevata viscosità, con spessore eccessivo (elevato consumo) e/o insufficiente formazione della pellicola, ritenzione di solvente e lunghi tempi di essiccazione. Il film ha un aspetto non uniforme, con ridotta resistenza chimica e alla corrosione. Un‘eccessiva diluizione conferirà al prodotto una bassa viscosità, con colature e e uno spessore della pellicola eccessivamente sottile, e conseguente disomogeneità della superficie, prematura corrosione o formazione di incrostazioni a causa dello spessore del film ridotto rispetto alle specifiche. AZIONI CORRETTIVE Modificare il rapporto di miscelazione sulla base delle specifiche di pitturazione: non eccedere il rapporto indicato nella Scheda Tecnica o nelle specifiche stesse. In caso sia necessaria un‘ulteriore diluizione, ottenere l‘approvazione dal rappresentante HEMPEL. Se il prodotto viene eccessivamente diluito, aggiungere pittura non diluita. AZIONI PREVENTIVE: Una volta stabilito il corretto rapporto di miscelazione, assicurarsi che il caposquadra ne sia informato. METODO DI RILEVAZIONE: Visivo SCHEDA TECNICA INSPP21 ed1 28/07/95 EMi PUNTO DI CONTROLLO MISCELAZIONE P 22 PERCHÉ? Prima dell‘applicazione, il prodotto deve apparire completamente uniforme nel contenitore. In caso contrario, il film di pittura non mostrerà la corretta composizione sul supporto e potrebbe inoltre ostruire gli ugelli. Una composizione errata del film di pittura causerà un‘essiccazione insufficiente, un aspetto poco attraente e favorirà prematura corrosione e formazione di incrostazioni. Le pitture contenenti particelle pesanti, come quelle ad alto contenuto di zinco, antivegetative, prive o con basso contenuto di solventi, necessitano di una vigorosa miscelazione iniziale per ottenere un composto uniforme. AZIONI CORRETTIVE: Se non ancora applicata, continuare a mescolare il prodotto fino a completa uniformità (in genere 5 minuti minimo circa). Se già applicata, sospendere l‘applicazione. Nel caso di pitture bicomponenti, compresi i prodotti ad alto tenore di zinco, si raccomanda una nuova sabbiatura a secco. Nel caso di pitture monocomponenti, comprese le antivegetative, la mano potrebbe non essere considerata ai fini della specifica, ma non sarà sempre necessario rimuoverla. Sarà tuttavia necessario applicare un‘ulteriore mano. AZIONI PREVENTIVE: Specificare i macchinari per la miscelazione del prodotto e controllare l‘operazione. METODO DI RILEVAZIONE: Visivo e mediante l‘uso di una bacchetta o di un agitatore. INSPP22 ed1 28/07/95 EMi PUNTO DI CONTROLLO SPESSORE DEL FILM UMIDO P 23 PERCHÉ? Lo spessore del film umido (WFT) è direttamente correlato allo spessore del film secco quando si conosce la percentuale di diluizione. Uno spessore a umido eccessivamente ridotto significa un conseguente spessore a secco ridotto, mentre uno spessore eccessivo corrisponderà a uno spessore a secco altrettanto eccessivo. Uno spessore a umido ridotto causerà scarsa fluidità e insufficiente formazione del film. Uno spessore a umido eccessivamente elevato causerà ritenzione di solvente, con prolungati intervalli di essiccazione, di ricopertura, eccessivo consumo e relativo rischio di mancanza del prodotto. Consultare inoltre il Punto di controllo: SPESSORE DEL FILM SECCO, a pagina 30c, per conoscere ulteriori conseguenze sulle prestazioni a lungo termine. AZIONI CORRETTIVE: Se insufficiente, applicare una mano supplementare per ottenere lo spessore specificato. Assicurarsi che il film sia uniforme e privo di micropori. Se eccessivo, valutare se sia necessario un intervallo di essiccazione/ricopertura più lungo, e quindi controllare che esso sia rispettato. Nel caso degli shopprimer, uno spessore eccessivo influenza negativamente la coesione. Ciò può essere valido anche per i silicati di zinco. In questi casi, occorre sabbiare se la superficie viene successivamente esposta ad ambienti aggressivi o in immersione. Se possibile, modificare lo spessore totale del film del ciclo anticorrosivo e antivegetativo (se presente) riducendo lo spessore del film delle mani successive. AZIONI PREVENTIVE: Assicurarsi che le attrezzature funzionino correttamente e che la diluizione sia quella specificata. Gli applicatori devono essere dotati di spessimetro per la misurazione dello spessore a umido e siano informati sul corretto utilizzo e sullo spessore a umido da applicare. Dividere le aree da pitturare e distribuire la pittura conformemente alla suddivisione delle aree. Controllare frequentemente lo spessore del film umido e il consumo di prodotto. METODO DI RILEVAZIONE: Pettine (Misuratore spessore film a umido). Calcolo e controllo dell‘area/consumo. INSPP23 ed1 28/07/95 EMi SUPERFICIE PITTURATA P 24a PRIMA DELLA RICOPERTURA PUNTO DI CONTROLLO PERCHÉ? La contaminazione della superficie pitturata può ostacolare l‘adesione della mano da applicare: * SALI * VERSAMENTI DI OLIO * CONTAMINANTI e/o POLVERE I sali possono formarsi in periodi di nebbia nei pressi del mare o industrie pesanti. Causeranno vescicolature osmotiche sulla superficie, perdita di adesione, spellamento e prematura corrosione e formazione di incrostazioni. Versamenti di olio/grasso e la presenza di contaminanti e/o polveri ostacolano l‘adesione, con spellature e prematura corrosione e formazione di incrostazioni. AZIONI CORRETTIVE: I sali devono essere rimossi con acqua dolce. Si raccomanda un lavaggio ad alta pressione o lavaggio e contemporaneo utilizzo di spazzole a setole dure. Olio e grasso presenti su aree estese devono essere rimossi mediante emulsionanti. Piccole macchie possono essere rimosse con un panno pulito e solvente. Non usare mai detergenti alcalini o altre sostanze chimiche durante l‘essiccazione/la catalisi. Contaminanti e polveri possono essere rimossi con un panno. Raschiare e pulire se la polvere ha aderito alla superficie. AZIONI PREVENTIVE: Per i sali, si consiglia di tenere la superficie pitturata al coperto o ricorrere a procedure di pulizia mediante lavaggio con acqua prima della ricopertura. Riparare eventuali perdite di olio e informare gli operai di non calpestare alle aree che vengono pitturate. Evitare sabbiature o altre operazioni che creano polveri in prossimità delle aree da pitturare. METODO DI RILEVAZIONE: Visivo Per le aree critiche, ulteriori informazioni a pagina R6a-d. I sali sono difficili da rilevare. In genere, l‘esposizione prolungata ad ambienti marini o industriali implica contaminazione salina. Anche la nebbia tende a depositare sali. INSPP24a ed2 13/06/96 EMi SUPERFICIE PITTURATA P 24b PRIMA DELLA RICOPERTURA PUNTO DI CONTROLLO PERCHÉ? Anomalie nella formazione del film di pittura da ricoprire possono ostacolare l‘adesione e influire sulle proprietà del prodotto stesso: * Spolvero * Essudazioni/Trasudamenti * Mancanze e micropori Lo spolvero agisce come la polvere normale ovvero previene o riduce l‘adesione causando spellature e prematura corrosione e formazione di incrostazioni. L‘essudazione/trasudamento è la separazione di leganti o altri prodotti che affiorano in superficie. La conseguenza è la perdita di adesione della mano applicata successivamente, con spellature e prematura corrosione/formazione di incrostazioni. Mancanze e micropori causano lanon corretta formazione del film di pittura. Alcune mani sono applicate per ottenere certe proprietà. La loro mancata applicazione può influire sulle caratteristiche finali del sistema di pitturazione. I micropori possono affiorare anche dopo l‘applicazione di mani successive. AZIONI CORRETTIVE: Lo spolvero deve essere raschiato e rimosso. Essudazioni/trasudazioni possono richiedere un lavaggio con solvente o acqua; tuttavia, consultare sempre il rappresentante HEMPEL. Mancanze su primer, isolanti e mani a finire vanno ritoccate prima della ricopertura. Per strati intermedi, l‘applicazione di una mano successiva più spessa può compensare un film con spessore insufficiente. Se la quantità di micropori è ridotta, essi possono essere ignorati, tranne nel caso di cisterne. Se il loro numero è eccessivo, rivolgersi al rappresentante HEMPEL per una soluzione del caso specifico. AZIONI PREVENTIVE: Istruire il personale sulle tecniche di applicazione e sulla protezione contro venti forti e temperature elevate per ridurre / prevenire lo spolvero. L‘essudazione avviene in genere a temperature molto basse, con spessori del film eccessivi, scarsa ventilazione e/o prematura esposizione a pioggia/condensa. Istruire il personale sulle condizioni idonee per una corretta applicazione, nell‘ambito dei limiti specificati. Istruire il sersonale sulle tecniche di applicazione e sullo stripe coat, per evitare mancanze e spessori del film ridotti, che possono produrre micropori nella mano successiva. METODO DI RILEVAZIONE: Visivo L‘essudazione si manifesta spesso con decolorazione del supporto pitturato oppure con uno uno strato oleoso/untuoso sulla superficie della mano applicata. INSPP24b, ed1 28/07/95 EMi SUPERFICIE PITTURATA P 24c PRIMA DELLA RICOPERTURA PUNTO DI CONTROLLO PERCHÉ? Variazioni nello spessore del film influenzano l‘essiccazione e le proprietà protettive del prodotto: * Spessore del film insufficiente * Spessore del film eccessivo Uno spessore insufficiente può causare una scarsa distensione del film, con formazione di micropori nella mano successiva, e così via. Il risultato sarà un film con spessore basso vescicolature e prematuro arrugginimento puntiforme. Uno spessore eccessivo del film prolungherà i tempi di essiccazione e potrà causare colature. Se non si ottiene uno spessore adeguato, si rischierà la formazione di colature nella mano successiva, con ritenzione di solvente e conseguente riduzione delle proprietà anticorrosive e di resistenza meccanica e chimica. Nel caso di prodotti antivegetativi, può verificarsi uno scivolamento a freddo. Nel caso di prodotti ai silicati di zinco, si possono formare screpolature/sfogliamenti. AZIONI CORRETTIVE: Nel caso di spessore insufficiente di primer, sigillante o finitura, applicare una mano supplementare dello stesso prodotto. Nel caso di uno strato intermedio, è possibile rimediare con la mano successiva. È importante che il film sia uniforme e privo di micropori. Nel caso di spessore eccessivo, l‘intervallo di essiccazione/catalisi deve essere prolungato prima di applicare la mano successiva o utilizzare la struttura. Ventilare adeguatamente tutte le superfici interessate durante questa fase. Nel caso del silicato di zinco, le aree screpolate devono essere risabbiate o raschiate, a seconda dell‘estensione dell‘area, e ripitturate. AZIONI PREVENTIVE: Istruire come ottenere lo spessore corretto e come misurarlo durante l‘applicazione (spessimetro a umido). Raccomandare una suddivisione delle aree e dare assistenza nel calcolo della quantità di prodotto da applicare su ciascuna area. Suggerire l‘uso dello stripe-coat sulle aree difficili da spruzzare. METODO DI RILEVAZIONE: Misuratore dello spessore a secco Tenere presente che la sonda può penetrare nel film ancora morbido e non catalizzato, con letture eccessivamente basse. Le misurazioni saranno quindi solo indicative. INSPP24c, ed1 28/07/95 EMi PUNTO DI CONTROLLO TEMPERATURA DELL‘ARIA P 25 PERCHÉ? Una temperatura eccessivamente elevata del substrato durante l‘applicazione può causare spolvero e scarsa formazione del film con conseguente prematuro arrugginimento. Una temperatura eccessivamente bassa del substrato influirà negativamente sulla formazione del film ovvero lenta essiccazione, rischio di ritenzione di solvente, colature e, per le pitture bicomponenti, insufficiente catalisi e conseguenti reazioni collaterali, come trasudamento/essudazione di uno o più componenti della pittura, ad esempio il catalizzatore, il plastificante, ecc. Il risultato sarà una scarsa resistenza alla corrosione o ai prodotti chimici, insufficiente adesione delle mani successive e, nel caso dell‘antivegetativa, „scivolamento a freddo“. AZIONI CORRETTIVE: Le aree con spolvero e inadeguata formazione del film a causa della temperatura troppo elevata devono essere carteggiate per eliminare i difetti, applicando quindi un‘altra mano. E‘ molto importante che l‘applicazione supplementare formi un film uniforme e privo di porosità. In casi estremi, rimuovere la mano danneggiata mediante sabbiatura. Per le aree sottoposte a temperature molto basse, nel caso di prodotti ad essiccazione fisica, occorre allungare la fase di essiccazione prima di applicare la mano successiva o utilizzare la struttura. Per i prodotti ad essiccazione chimica, la temperatura dovrà essere aumentata ad un livello accettabile (vedi scheda tecnica) proteggendo la struttura da pioggia e condensa. Prima della ricopertura, controllare eventuali presenze di trasudamenti/essudazioni. AZIONI PREVENTIVE: In caso di temperature molto elevate, sarà necessario proteggere l‘area, raffreddarla, oppure applicare il prodotto nelle ore notturne. Stabilire il corretto grado di diluizione, anche eccedendo leggermente le quantità indicate nella scheda tecnica. Utilizzare sempre il tipo di solvente indicato. In caso di temperature molto basse, riprogrammare l‘applicazione in base alla temperatura prevalente. Per i prodotti bicomponenti, la temperatura dovrà essere aumentata, ad esempio nelle cisterne e negli spazi ristretti, provvedendo ad installare riscaldatori e isolando l‘area. NOTA NON modificare le specifiche senza l‘autorizzazione del rappresentante HEMPEL METODO DI RILEVAZIONE: Termometrico (per es. psicrometro a fionda) e visivo. INSPP25 ed1 28/07/95 EMi PUNTO DI CONTROLLO TEMPERATURA DEL SUPPORTO P 26 PERCHÉ? Una temperatura troppo elevata del supporto durante l‘applicazione può comportare un‘essiccazione troppo rapida, con inadeguata formazione del film di pittura, scarsa adesione e prematuro arrugginimento. Una temperatura troppo bassa del supporto può favorire la formazione di condensa, ostacolando l‘adesione della mano da applicare, con successiva spellatura come conseguenza. Può causare inoltre una lenta essiccazione, rischio di ritenzione di solvente, colatura e, per le pitture bicomponenti, insufficiente catalisi con conseguenti reazioni collaterali, ed essudazione/trasudamento dei componenti della pittura. Il risultato può essere: insufficiente resistenza alla corrosione, scarsa resistenza chimica, insufficiente adesione delle mani successive e, nel caso dell‘antivegetativa, „scivolamento a freddo“. AZIONI CORRETTIVE: Le aree con spolvero e inadeguata formazione del film a causa della temperatura troppo elevata devono essere carteggiate per eliminare i difetti. Applicare quindi un‘altra mano. E‘ molto importante che l‘applicazione supplementare formi un film uniforme e privo di porosità. In casi estremi, rimuovere la mano danneggiata mediante sabbiatura o carteggiatura, a seconda delle necessità. Se fosse stata applicata una mano di pittura su una superficie su cui era presente condensa, l‘area dovrà essere risabbiata per ottenere un supporto d‘ancoraggio adeguato. Per le aree sottoposte a temperatura troppo bassa, nel caso di prodotti ad essiccazione fisica, è necessario aumentare la fase di essiccazione prima di applicare la mano successiva o utilizzare la struttura. Per i prodotti ad essiccazione chimica, la temperatura dovrà essere aumentata ad un livello accettabile (vedi scheda tecnica) e proteggere la struttura da pioggia e condensa. Prima della ricopertura, controllare possibili presenze di essudazioni. AZIONI PREVENTIVE: In caso di temperature molto elevate, sarà necessario proteggere l‘area, raffreddarla, oppure applicare il prodotto nelle ore notturne. Stabilire il corretto grado di diluizione, anche eccedendo leggermente le quantità indicate nella scheda tecnica. Utilizzare tuttavia sempre il solvente raccomandato. In caso di temperature molto basse, riprogrammare l‘applicazione in base alla temperatura prevalente. Per i prodotti bicomponenti, la temperatura dovrà essere aumentata, ad esempio nelle cisterne e negli spazi ristretti, provvedendo ad installare riscaldatori e isolando l‘area. NOTA NON modificare le specifiche senza l‘autorizzazione del rappresentante HEMPEL. METODO DI RILEVAZIONE: Termometro da superfici. Per determinare il punto di rugiada: Psicrometro a fionda. Calcolatore punto di rugiada Vedi pagina T5 per il calcolo del punto di rugiada INSPP26 ed1 28/07/95 EMi PUNTO DI CONTROLLO PUNTO DI RUGIADA P 27 PERCHÉ? Il punto di rugiada indica il livello di umidità nell‘aria e il rischio di formazione di condensa. Se il punto di rugiada dell‘aria fosse superiore alla temperatura del supporto, potrebbe essere presente della condensa sul supporto. A meno che non si utilizzi un prodotto dalla formulazione speciale (vedere eventuali riferimenti sulla scheda tecnica o nelle specifiche), non è possibile far aderire la pittura ad un supporto sul quale si è formata condensa. La conseguenza di una pitturazione di un supporto con condensa sarà quindi una scarsa adesione con successiva spellatura, e prematura corrosione e/o formazione di incrostazioni. AZIONI CORRETTIVE: Se fosse stata applicata una mano di pittura su una superficie su cui era presente condensa, l‘area dovrà essere risabbiata per ottenere un supporto d‘ancoraggio adeguato. AZIONI PREVENTIVE: Stabilire il punto di rugiada e la temperatura dell‘acciaio in sede di applicazione prima di procedere alla pitturazione. La temperatura dell‘acciaio deve essere superiore al punto di rugiada dell‘aria, o in accordo alle specifiche. La temperatura del punto di rugiada non cambia riscaldando l‘aria, ma solo mediante deumidificazione. In alternativa, aumentare la temperatura del supporto, per esempio pianificando l‘applicazione del prodotto durante il giorno. La condensa si forma principalmente di sera e di di notte. Tenere presente le variazioni locali nella temperatura dell‘acciaio causate, per esempio, da casse di zavorra non svuotate, così come le differenze locali nel punto di rugiada/umidità, ad esempio sotto le carene piatte in un bacino di carenaggio. NOTA NON modificare le specifiche senza l‘autorizzazione del rappresentante HEMPEL. METODO DI RILEVAZIONE: Psicrometro a fionda Calcolatore punto di rugiada Per determinare la temperatura del substrato: Vedi pagina T5 per il calcolo del punto di rugiada. INSPP27 ed1 28/07/95 EMi PUNTO DI CONTROLLO TEMPERATURA DELLA PITTURA P 28 PERCHÉ? Una temperatura eccessivamente elevata della pittura durante l‘applicazione può causare spolvero, con inadeguata formazione del film e prematuro arrugginimento come conseguenza. Una temperatura eccessiva comporterà inoltre una sensibile diminuzione della durata della miscela dei prodotti bicomponenti. Una temperatura eccessivamente bassa causerà una elevata viscosità, rendendo difficile sia la miscelazione del prodotto, che la successiva atomizzazione. In questi casi, erroneamente, la pittura viene maggiormente diluita, con conseguente lenta essiccazione e perdita di resistenza alle colature, insufficiente spessore a secco e quindi prematuro arrugginimento e formazione di incrostazioni. AZIONI CORRETTIVE: Le aree con spolvero e inadeguato spessore del film a causa della temperatura eccessivamente elevata devono essere carteggiate, applicando una mano supplementare. E‘ molto importante che la mano supplementare formi un film uniforme e privo di porosità. In casi estremi, rimuovere la mano danneggiata mediante sabbiatura. Le aree con colature devono essere molate e insieme alle aree con insufficiente spessore di film, devono essere ripitturate per ottenere lo spessore specificato. AZIONI PREVENTIVE: In caso di temperature troppo alte, sarà necessario proteggere l‘area o raffreddarla. Calcolare il corretto livello di diluizione, anche se leggermente diverso rispetto alle raccomandazioni della scheda tecnica. Utilizzare sempre il solvente raccomandato. In caso di temperature troppo basse, portare il prodotto in una stanza riscaldata prima dell‘applicazione perché si riscaldi (suggeriamo 24 ore). Riportare nuovamente in cantiere poco tempo prima dell‘applicazione. NOTA La temperatura ottimale per la maggior parte delle pitture è di 15-25°C. METODO DI RILEVAZIONE: Termometrico. NOTA INSPP28 ed1 I prodotti esenti da solvente hanno una durata della miscela molto breve. A temperature elevate (> 25°C), potrà essere necessario raffreddare il prodotto in un contenitore refrigerato prima dell‘applicazione 28/07/95 EMi PUNTO DI CONTROLLO VENTILAZIONE P 29 PERCHÉ? I solventi devono poter evaporare dal prodotto dopo l‘applicazione. Ciò è valido sia per i prodotti a base di solvente sia per quelli a base acquosa. Per l‘evaporazione, è fondamentale la ventilazione. L‘unica eccezione riguarda solo i prodotti privi di solvente. Una ventilazione non corretta (vento incluso) può essere: * Insufficiente, oppure * Eccessiva Una ventilazione insufficiente spesso comporta una essiccazione troppo lenta con rischio di ritenzione di solvente. In questo caso, gli intervalli di ricopertura dovranno essere prolungati; in caso contrario potrebbero verificarsi ridotta resistenza meccanica e chimica, inclusa l‘idrorepellenza, e scivolamento a freddo nelle antivegetative. Una ventilazione eccessiva può comportate una spruzzatura troppo secca, maggiori consumi e rapida essiccazione del film in superficie. Quest‘ultima causerà inoltre ritenzione di solvente con gli effetti negativi descritti sopra. NOTA Considerare che, localmente, alcune aree potrebbero essere esposte a ventilazione insufficiente o eccessiva (come in una cisterna). AZIONI CORRETTIVE: Consentire una essiccazione più lunga del prodotto prima della ricopertura. Carteggiare eventuali spolvero e consentire tempi di essiccazione più lunghi prima della ricopertura. AZIONI PREVENTIVE: Una ventilazione insufficiente è rara se la pitturazione avviene all‘aperto. In spazi confinati e in caso di pitturazione in cantiere, sospendere l‘applicazione fino a quando non sia stato allestito un sistema di ventilazione meccanico. In aree localizzate, possono essere sufficienti dei ventilatori. L‘applicazione deve essere sospesa anche in caso di vento forte, per evitare un consumo eccessivo. In installazioni con ventilazione meccanica, ridurre la ventilazione o proteggere l‘area di applicazione dalla ventilazione diretta. NOTA I vapori di solvente sono più pesanti dell‘aria. L‘aspirazione dell‘aria nel sistema di ventilazione deve sempre dalle parti poste più in basso, ad esempio come nelle cisterne. Visivo e mediante osservazione delle caratteristiche del prodotto dopo la sua applicazione. INSPP29 ed1 28/07/95 EMi PUNTO DI CONTROLLO SUPERFICIE PITTURATA APPROVAZIONE FINALE P 30a PERCHÉ? L‘integrità del rivestimento durante l‘esposizione all‘ambiente è fondamentale per ottenere l‘adesione del rivestimento stesso al supporto. Fattori importanti sono: * Adesione * Coesione (resistenza interna) Un‘adesione insufficiente al supporto o fra le mani e una coesione inadeguata possono causare vescicolature e spellamenti del rivestimento, con una riduzione nello spessore del film, aspetto estetico poco attraente e ridotta resistenza meccanica e chimica. Le conseguenze saranno una prematura corrosione/formazione di incrostazioni e aspetto estetico insoddisfacente del rivestimento. AZIONI CORRETTIVE: Adesione e coesione insufficienti non possono essere corrette con l‘applicazione di ulteriori mani. I rivestimenti con insufficiente adesione o coesione devono essere quindi rimossi con sabbiatura a secco o altri metodi meccanici, e riapplicando il rivestimento sulla parte danneggiata, fino a ripristinare lo spessore del film desiderato. Non utilizzare mai detergenti alcalini o altre sostanze chimiche in questa fase di essiccazione. NOTA Durante la catalisi/essiccazione, il grado ottimale di adesione o coesione potrebbe non essere stato raggiunto. I risultati ottenuti devono essere quindi SEMPRE considerati indicativi. Contattare il proprio rappresentante HEMPEL in caso di dubbi. AZIONI PREVENTIVE: Analizzare le possibili cause di insufficiente adesione/coesione utilizzando i punti di controllo per stabilire perché la causa non sia stata individuata precedentemente. Istruire il personale in modo che i punti di controllo siano osservati in futuro. NOTA Un rivestimento adeguatamente applicato, secondo le specifiche approvate dalla Hempel, avrà sempre le proprietà di adesione/coesione, caratteristiche del particolare sistema di rivestimento applicato. METODO DI RILEVAZIONE: Visivo e con un coltello. Sono disponibili metodi di prova dell‘adesione più avanzati. Un valore non può essere tuttavia utilizzato o accettato fino a quando non sia stato ottenuto un valore minimo del risultato del test, approvato dalla Hempel. I requisiti di adesione e coesione dipendono dall‘esposizione successiva e vengono quindi presi in considerazione nelle specifiche HEMPEL. Ricorrere a prove di adesione/coesione solo se in dubbio per via di difetti d‘esecuzione o se richiesti dal cliente. INSP30a, ed1 28/07/95 EMi PUNTO DI CONTROLLO SUPERFICIE PITTURATA APPROVAZIONE FINALE P 30b PERCHÉ? Anomalie nella formazione del film influenzano l‘aspetto e le proprietà protettive del prodotto: * Spolvero * Buccia d‘arancia * Mancanze e micropori Lo spolvero e la buccia d‘arancia influiscono sull‘aspetto estetico e incrementano la rugosità, soprattutto per le antivegetative, causerà attrito e prematura formazione di vegetazione (fouling). Per altre superfici, la pulizia potrà essere più difficoltosa. Mancanze e micropori ostacolano la formazione di uno spessore del film adeguato, con vescicolature/ruggine puntiforme, formazione di sali nei primer ad alto contenuto di zinco e prematura formazione di incrostazioni. AZIONI CORRETTIVE: Se l‘aspetto estetico è molto importante o se l‘estensione delle aree con spolvero o buccia d‘arancia è considerata eccessiva, le aree in questione devono essere certeggiate o leggermente sabbiate, ritoccate con una mano finale dopo la depolverazione. Le mancanze devono essere ritoccate fino a raggiungere lo spessore indicato. Se il loro numero è ridotto, i micropori possono essere ignorati, tranne nelle cisterne, dove le aree devono essere ritoccate e, se necessario sabbiate. Se il loro numero è eccessivo, rivolgersi al rappresentante HEMPEL per una soluzione al caso specifico. AZIONI PREVENTIVE: Analizzare il motivo per cui i potenziali difetti non siano stati osservati prima. Consultare i punti di controllo nelle rispettive fasi. Individuare i punti di controllo che non sono stati rispettati o non hanno ottenuto i risultati desiderati e attivarsi in modo che siano considerati in futuro. METODO DI RILEVAZIONE: Visivo Lente di ingrandimento 5 - 10 X. INSPP30b ed1 28/07/95 EMi PUNTO DI CONTROLLO SUPERFICIE PITTURATA APPROVAZIONE FINALE P 30c PERCHÉ? Variazioni nello spessore del film influenzano le proprietà protettive del rivestimento: * Spessore totale del film secco insufficiente * Spessore totale del film secco eccessivo Uno spessore insufficiente del film significa che i requisiti della specifica richiesta dal cliente non sono stati soddisfatti. Tecnicamente, il rivestimento potrebbe non garantire la durata promessa/prevista da contratto, con prematura corrosione o formazione di incrostazioni e, nel caso di rivestimenti resistenti ai prodotti chimici, non offrire la protezione necessaria. Uno spessore del film eccessivo causerà una resistenza meccanica e chimica ridotta a causa della ritenzione di solvente. Per le antivegetative, può verificarsi uno scivolamento a freddo se l‘imbarcazione viene utilizzata troppo presto. Nel caso di prodotti ai silicati di zinco, possono formarsi screpolature, con insufficiente protezione nelle aree interessate. AZIONI CORRETTIVE: In caso di insufficiente spessore del film, applicare uno o più strati della mano finale ove necessario, localmente o su tutta l‘area, a seconda dell‘estensione del difetto. È importante ottenere un film uniforme e privo di micropori. In caso di spessore eccessivo, l‘intervallo di catalisi/essiccazione deve essere prolungato prima di applicare la mano successiva o utilizzare la struttura. Ventilare adeguatamente tutte le superfici interessate durante questa fase. Nel caso dei silicati di zinco, le aree screpolate devono essere risabbiate o carteggiate a seconda dell‘estensione dell‘area da riparare e ripitturate. AZIONI PREVENTIVE: Illustrare come applicare lo spessore corretto e come misurarlo nel corso dell‘applicazione (spessimetro ad umido). Raccomandare di suddividere le aree e offrire assistenza nel calcolo della quantità di prodotto da applicare a ciascuna area. Incoraggiare l‘uso dello stripe-coat sulle aree difficili da spruzzare. METODO DI RILEVAZIONE: Spessimetro a secco. Tenere presente che la sonda può penetrare nel film se questo è ancora morbido e non ancora indurito, e fornire letture errate. Far trascorrere quindi quanto più tempo possibile prima di effettuare la misurazione dello spessore della pellicola umida, in genere 1-2 giorni. Notare le procedure speciali per container e shopprimer. INSPP30c ed1 28/07/95 EMi LINEE GUIDA INDICATIVE AI PROCEDIMENTI E ALLE PROCEDURE LINEE GUIDA PER ISPEZIONI 28/07/95 EMi R 1a SABBIATURA A SECCO A UGELLO APERTO CAPACITÀ E CONSUMO: (Valori indicativi) Sa 2 1/2 ABRASIVO NON METALLICO M.QUADR. KG/M. QUADR. ORA/UOMO Sa 3 ABRASIVO NON METALLICO M.QUADR. KG/M. QUADR. ORA/UOMO 40 45 60 9 8 6 60 65 80 6 5.5 4.5 ACCIAIO CON SHOPPRIMER * / Piano Normale Strutturato 30 35 50 12 10 7.5 50 55 70 7.5 6.5 5 ACCIAIO VECCHIO,GRADO DI RUGGINOSITA‘ C-DPiano Normale Strutturato 50 60 80 7.5 6 4.5 70 80 100 5 4.5 3.5 TIPO DI AREA ACCIAIO NUOVO, GRADI DI RUGGINOSITA‘ A-B Piano Normale Strutturato I dati sono principalmente basati sulle esperienze pratiche di lavoro di rivestimento delle cisterne e delle casse. Sabbiatura con ugelli da 12 mm a 7-8 bars. * / Alcuni tipi di shopprimer sono difficili da eliminare completamente: prodotti PVB e shopprimer allo zinco. Questi ultimi lasciano tracce di zinco ancorate alla superficie. DIAMETRO UGELLI E REQUISITI DELL’ARIA COMPRESSA: DIAMETRO UGELLI mm pollici 8 9.5 10 11 12 1/3 5/16 3/8 7/16 1/2 PRESSIONE ALL‘UGELLO (Bars) 4 4,6 5 (Valori indicativi) 6 7 3,0 3,2 3,5 4,0 4,0 4,5 5,5 4,6 5,7 6,4 5,5 6,1 6,8 7,5 6,7 8,2 9,3 CONSUMO D‘ARIA COMPRESSA in mc per minuto 4,6 6,5 7,2 9,1 10,4 NOTA: l’usura degli ugelli modifica rapidamente i requisiti dell’aria compressa. Anche altri lavori, ad esempio, molatura, pompaggio dell’aria, ecc possono richiedere l’uso di aria. I compressori devono quindi avere una capacità di pompaggio dell’aria maggiore del 25-50% rispetto a quanto indicato, come riportato nella tavola sopra L’uso di ugelli sagomati Venturi viene raccomandato per una maggiore efficienza. Non devono danneggiarsi e vanno sostituiti quando il loro diametro interno è diminuito di circa 1-2 mm. NOTA INSPR1a, ed2 Ricordarsi di controllare e vuotare frequentemente i separatori di olio e di acqua prima che si riempiano completamente. VALIDITÁ SOGGETTA A CONFERMA 30/04/97 EMi R 1b SABBIATURA A SECCO A UGELLO APERTO MANICHETTE Le manichette possono causare perdita di pressione e quindi di efficacia. E‘ buona prassi: 1/ Utilizzare manichette da 5/4“ min. con manicotti esterni e cablaggi per la messa a terra appropriata della sabbiatrice. 2/ La maggior perdita di pressione si verifica nella manichetta di sabbiatura e non in quella dell‘aria. E‘ meglio usare quindi, se necessario, manichette corte per la sabbiatura e lunghe per l‘aria. Il serbatoio dell‘abrasivo deve stare il più vicino possibile all‘area di lavoro. 3/ Non piegare le manichette e disporle sempre in linea retta, se possibile. Perdita di pressione in bar per manichetta aria piana da 10 m a 7 bar (valori indicativi) Diametro ugello: mm pollici consumo aria mc/min. 8 0 4.6 9,5 16mag. 6.5 10 8 mar. 7.2 11 16 lug. 9.1 12 2 gen. 10.4 Diametro interno manichetta 1/2“ / 12 mm 3/4“ / 18 mm 1“ / 25 mm 5/4“ / 32 mm 1 1/2“ / 38 mm n/d 0.6 0.12 0.05 0.02 n/d n/d 0.25 0.10 0.05 n/d n/d 0.33 0.13 0.06 n/d n/d 0.55 0.18 0.08 n/d n/d 0.66 0.20 0.09 n/d: significa che la perdita di pressione è superiore a 1 bar per manichetta da 10 m. La perdita in corrispondenza del serbatoio dell‘abrasivo è in genere pari a 1/2 - 1 bar. INSPR1b ed1 VALIDITÁ SOGGETTA A CONFERMA 30/04/97 EMi R 2a ABRASIVI, RICICLABILI Gli abrasivi riciclabili sono in genere graniglia in acciaio (grit), pallini in acciaio (shot), cilindretti in acciaio e graniglia in ferro. Per l‘alluminio e l‘acciaio inox può essere usato il corindone. GRANIGLIA IN ACCIAIO E IN FERRO Denominazione SAE J444:1984 Dimensioni medie graniglia Distribuzione GRANULOMETRIA mm mm G12 G14 G16 G18 G25 G40 G50 1.7 1.4 1.2 1.0 0.7 0.4 0.3 1.4-2.4 1.2-2.0 1.0-1.7 0.7-1.4 0.4-1.2 0.3-1.0 0.2-0.7 Designazione ISO 11124:1993 corrispondente G200 G170 G140 G120 G100 G070 G050 DUREZZA Denominazione HRc S M L H 45-50 50-55 55-60 60-65 Es.: LG18 è una graniglia da 0,7-1,4 mm con dimensioni nominali di 1,0 mm e una durezza HRc di 55-60 Denominazione BS 2451/63 Distribuzione GRANULOMETRIA mm G55 G47 G39 G34 G24 G17 G12 1.4-2.0 1.2-1.7 1.0-1.4 0.85-1.2 0.6-1.0 0.43-0.85 0.3-0.7 PALLINI IN ACCIAIO Denominazione SAE J444:1984 Dimensioni medie graniglia Distribuzione GRANULOMETRIA mm mm S550 S460 S390 S330 S280 S230 S170 1.4 1.2 1.0 0.8 0.7 0.6 0.4 1.2-2.0 1.0-1.8 0.8-1.4 0.7-1.2 0.6-1.0 0.5-0.8 0.4-0.7 Denominazione BS 2451/63 Distribuzione GRANULOMETRIA mm S550 S470 S390 S340 S240 S170 S120 INSPR2a ed3 1.4-2.0 1.2-1.7 1.0-1.4 0.85-1.2 0.6-1.0 0.43-0.85 0.3-0.7 Designazione ISO 11124:1993 corrispondente S170 S140 S120 S100 S080 S070 S060 DUREZZA Denominazione HRc S M L H 45-50 50-55 55-60 60-65 GRANIGLIA MINERALE RICICLABILE Questi abrasivi in genere seguono le linee guida per gli abrasivi CONSUMABILI NON METALLICI (vedere pagina R2b). VALIDITÁ SOGGETTA A CONFERMA 10/02/03 EMi R 2b ABRASIVI CONSUMABILI Gli abrasivi consumabili sono in genere utilizzati una volta o poche volte. Sono principalmente NON METALLICI ed esempi tipici sono: * * * * Sabbia quarzifera Silicato d‘alluminio Scorie di rame Scorie di fonderia o carbone I prodotti locali sono numerosi. Gli abrasivi consumabili devono essere taglienti e duri e di elevata qualità, lavati in acqua corrente, asciugati e classificati, e non devono lasciare corpi estranei sulla superficie sabbiata. Abrasivi idonei devono essere conformi allo standard ISO 11126-series. Per la pitturazione di cisterne, l‘abrasivo va controllato in base alle specifiche di pitturazione prima di iniziare il lavoro. La sabbia marina e di fiume è spesso tonda e contaminata da cloruro e deve essere quindi evitata per le pitturazioni ad elevata resistenza. DISTRIBUZIONE DELLE DIMENSIONI: La distribuzione granulometrica è spesso fornita sotto forma di numerazione dal produttore e in mm. Distribuzioni tipiche sono: 0,4-0,8 mm 0,4-1,2 mm 0,2-2,0 mm 1,2-2,0 mm Per sabbiatura generale, profilo fine Per sabbiatura generale, profilo leggermente grossolano Per sabbiatura ad alto profilo su acciaio vecchio con ruggine puntiforme Per sabbiatura ad alto profilo su acciaio nuovo, senza ruggine puntiforme La distribuzione granulometrica degli abrasivi idonei deve essere conforme come minimo allo standard ISO 11126-series. Può essere generalmente fornita una miscela di diverse gradazioni per scopi specifici o una miscela, secondo le esigenze. ISO 11127-6 - Misurazioni della conduttività degli idrosolubili: L‘ISO 11127-6 riporta come requisito di conduttività di estrazioni di abrasivi in acqua un massimo di 25 mS/m. Questo metodo è descritto alla pagine R6a e R6d. INSPR2b ed3 VALIDITÁ SOGGETTA A CONFERMA 10/02/03 EMi ABRASIVI - DISTRIBUZIONE GRANULOMETRICA R 2c NECESSARIO: - Set di setacci HEMPEL - Bilancia a molla (OHAUS) - Tabella di calcolo, pagina R2d PRELIEVO DEL CAMPIONE: Prelevare minimo 5 campioni di abrasivo in cinque punti a caso. Miscelare bene e prelevare il campione di prova dalla miscela. Campione di circa 100 g Ricordarsi il coperchio. LETTURA ODCZYT Waga Peso AA 2-3 minuty minuti 1 minuto minuta LETTURA Peso B RIPETERE CON TUTTI I SETACCI INSPR2c, ed1 VALIDITÁ SOGGETTA A CONFERMA COMPILARE IL MODULO A PAGINA R2d E CALCOLARE I RISULTATI 09/08/99 EMi R 2d ABRASIVI - DISTRIBUZIONE GRANULOMETRICA La distribuzione granulometrica dell‘abrasivo ha un impatto significativo sulla rugosità della superficie e soprattutto sul suo profilo. Utilizzando la tabella sotto è possibile calcolare e tracciare un grafico della distribuzione ottenuta. Si raccomanda di copiare la pagina utilizzando le tabelle copiate. SETAGGIO N. DIMENSIONI GRANULOMETRICHE LETTURA A LETTURA B (A - B) (mm) grammo grammo grammo D= (A-B)*100 C Quantità in % PERCENTUALE SU SETACCIO (D) 2.50 > 2.50 2.00 2.00-2.50 1.60 1.60-2.00 1.00 1.00-1.60 0.80 0.80-1.00 0.50 0.50-0.80 0.25 0.25-0.50 0.00 0.00-0.25 QUANTITÀ TOTALE DI ABRASIVO: C=somma(A-B) 60 60 50 50 40 40 30 30 20 20 10 10 0,00 0,25 0,50 0,80 1,00 1,60 2,00 2,50 DIMENSIONI SETACCIO (mm) INSPR2d, ed 2 VALIDITÁ SOGGETTA A CONFERMA 05/02/03 EMi R 3a RILEVAZIONE DI OLIO e GRASSO Esistono numerosi metodi di rilevazione dell‘olio e del grasso. Sfortunatamente, la maggior parte di questi sono procedimenti di laboratorio o richiedono l‘uso di strumenti che non possono essere utilizzati on-site. Il metodo di rilevazione principale è la presenza visibile sulla superficie. Olio e grasso in genere rendono la superficie interessata più scura rispetto alle aree circostanti e il grasso può essere spesso rilevato al tatto. Altri fattori, come l‘umidità, possono causare alterazioni simili della superficie, e quindi l‘aspetto non è sempre determinante, soprattutto nel caso di contaminazione a macchia dovute a taglio, perforazione e punzonatura dell‘acciaio grezzo. In tali casi, un metodo semplice, come l‘utilizzo di un gessetto, può aiutare a determinare se sia necessaria una sgrassatura. Descrizione del metodo: 1: Tracciare una linea con un gessetto, applicando una pressione media, da un‘area pulita a un‘altra area pulita, attraversando l‘area sospetta. 2: Se la linea, attraversando l‘area sospetta, diminuisce d‘intensità e poi riprende l‘intensità, l‘area sospetta è contaminata e dovrà essere sgrassata. Probabilmente dovete riprovare più volte per trovare la corretta pressione da applicare sul gessetto prima di poter utilizzare questo metodo con successo. NB: questo metodo non è molto efficace su superfici molto lisce, ad esempio su metalli come l‘acciaio inossidabile e l‘alluminio. OLIO INSPR3a ed2 NIENTE OLIO VALIDITÁ SOGGETTA A CONFERMA 26/02/03 EMi RILEVAZIONE DI OLIO e GRASSO R 3b Per lavori di pitturazione di cisterne, nuove costruzioni e riparazioni, può essere utilizzato il metodo descritto nel TECHNICAL STANDARD FOR TANK COATING WORK TCTF-100-TCW della HEMPEL: Olio e grasso devono essere rimossi completamente tramite lavaggio con emulsionante e applicazione di getto d’acqua ad alta pressione. Piccole macchie di olio/grasso possono essere rimosse con solvente e panni – evitare di diffondere la contaminazione. È necessario continuare con la pulizia fino alla rimozione completa di olio e grasso. Test all‘idrocarburo con isopropanolo: 1 metro quadrato di superficie viene lavato con cotone idrofilo e isopropanolo privo di idrocarburi. Dopo ciascun lavaggio, l‘isopropanolo viene trasferito dal cotone a un recipiente per la pressatura. Filtrare il contenuto del recipiente. Miscelare il contenuto in una provetta con una quantità di acqua distillata 2-3 volte superiore. La miscela viene quindi agitata e deve essere lasciata riposare per circa 20 minuti. Se il campione nella provetta non è limpido, la superficie è contaminata da grasso e/o olio. Preparare una normale miscela di isopropanolo e acqua distillata come riferimento. E‘ possibile utilizzare acetone privo di idrocarburi al posto dell‘isopropanolo. INSPR3b ed2 VALIDITÁ SOGGETTA A CONFERMA 26/02/03 EMi (sabbiatura commerciale) NON è identico allo standard ISO 8501-1 Consultare lo standard SSPC quando viene riportato in una specifica. SP-6 Sa 2 Pulizia meccanica a metallo lucido Pulizia meccanica Pulizia manuale SP-11 SP-3 SP-2 St 3 St 2 R 4a 06/03/03 VALIDITÁ EMiSOGGETTA A CONFERMA 17/05/05 EMi Lo standard svedese SIS 055900, 1967 contiene immagini identiche a quelle dello standard ISO 8501-1 Lo standard giapponese JSRA SPSS-1975 è uno sviluppo dello standard SIS 055900 e contiene inoltre immagini della preparazione secondaria delle superfici con shopprimer e della preparazione di superfici con saldature e sbavature. Poiché questo standard è quotato da alcuni produttori di vernici, la pagina R4b contiene un riassunto di questo standard. ISO 8501-2 è lo sviluppo dello standard ISO 8501-1 e tratta la preparazione di superfici con shopprimer e superfici precedentemente ricoperte. NACE/SSPC SP-12 tratta i gradi di preparazione con water jetting ad alta pressione; vedi pagina R16a-b. ISO 8501-4 riguarda il water jetting ed è attualmente (maggio 2005) ancora in fase di stesura. (sabbiatura a spolvero) SP-7 Sa 1 Nessuna INSPCAL1 INSPR4a ed4 ed2 VALIDITÁ SOGGETTA A CONFERMA ALTRI: (metallo quasi bianco) NOTA (metallo bianco) SP-10 Sa 2 1/2 SSPC SP-5 Sa 3 ISO 8501-1 CORRELAZIONI FRA I GRADI DI PREPARAZIONE (equivalenti più prossimi) AS. 2 AS. 3 Ss Sd2 Sd3 Superficie preparata con una leggera sabbiatura a base di sabbia di fonderia o graniglia. (shopprimer con leggere tracce di ruggine visibile). Superficie preparata con una sabbiatura a base di sabbia di fonderia o graniglia. Rimozione ragionevole di quasi tutta la calamina, e dei corpi estranei. Superficie preparata con una sabbiatura intensiva a base di sabbia di fonderia o graniglia. Calamina, ruggine e corpi estranei sono rimossi e la superficie assuma una brillantezza metallica uniforme. INSPCAL1 INSPR4b ed1 ed2 VALIDITÁ SOGGETTA A CONFERMA 06/03/03 VALIDITÁ EMiSOGGETTA A CONFERMA Prima di passare a questi metodi di pulizia meccanica o abrasiva, è necessario rimuovere olio, grasso e contaminanti solubili in acqua AS. 1 Pt3 Superficie preparata con spazzolatura metallica e smerigliatrice a disco. Ruggine e corpi estranei sono rimossi e la superficie assume una brillantezza metallica uniforme. Pittura Internazionale Pt2 JSRA SPSS-1975 Pt1 Superficie preparata con spazzolatura metallica e smerigliatrice a disco. Quasi tutte le scaglie di ruggine e i corpi estranei sono rimossi in quantità ragionevole Superficie preparata con spazzolatura metallica e smerigliatrice a disco. La scaglie di ruggine e i corpi estranei sono rimossi in quantità ragionevole DESCRIZIONE Alcuni produttori di vernici fanno riferimento, nelle proprie specifiche, a standard di preparazione della superficie secondari. Sotto riportiamo una breve descrizione panoramica degli standard più comuni. Per ulteriori dettagli, consultare lo standard in questione, generalmente uno standard con rappresentazioni grafiche e di formato simile all‘ISO 8501-1. CORRELAZIONI FRA I GRADI DI PREPARAZIONE SECONDARIA (equivalenti più prossimi) 12/02/96 EMi R 4b Rz micron INSPR5a ed1 VALIDITÁ SOGGETTA A CONFERMA FINE MEDIUM COARSE FINE MEDIUM COARSE Rz-rugosità media del picco massimo CORRISPONDENZA TRA I COMPARATORI DI RUGOSITÀ RUGOSITÀ SUPERFICIALE R 5a 28/07/95 EMi Valori Ra, Rz e Rmax Rmax è circa 6 volte Ra Rmax Rz Ra Y6 Y1 Y7 06/03/03 VALIDITÁ EMiSOGGETTA A CONFERMA La distanza tra il punto più alto e il punto più basso sul profilo. Rz = 1/5*(Y1 + Y2 +....+ Y9 + Y10) Rz è circa 4-6 volte Ra Il valore medio dei valori assoluti delle altezze di cinque picchi di profilo massimi e le profondità di cinque solchi massimi del profilo. INSPCAL1 INSPR5b ed1 ed2 VALIDITÁ SOGGETTA A CONFERMA (Ry) Altezza massima del profilo Rmax Ampiezza delle irregolarità in dieci punti Rz La media aritmetica dei valori assoluti di variazione dal profilo nell‘ambito della lunghezza campione. Deviazione media aritmetica del profilo Ra (= CLA e AA) Usato per RUGOSTEST Viene tracciata una linea relativa alla valutazione del profilo. Le aree sono limitate dalla linea centrale e i profili sono uguali su entrambi i lati. Linea mediana Deviazione aritmetica (Linea centrale) Y2 Y3 HEMPEL utilizza i valori Rz per specificare la rugosità della superficie RUGOSITÀ SUPERFICIALE Y8 Y4 Y9 Y10 28/07/95 EMi Y5 R 5b R 6a SALI SOLUBILI IN ACQUA MISURAZIONI DELLA CONDUTTIVITÀ PERCHÉ? Quantità eccessive di sali solubili in acqua causano vescicolature osmotiche nel prodotto verniciante. In immersione, questo problema può ridurre le prestazioni del prodotto e in questi casi devono essere specificati o effettuati controlli. Interventi tipici sono la pitturazione di casse zavorra, di cisterne e strutture off-shore. SOSTANZE SOLUBILI IN ACQUA SU SUPPORTI IN ACCIAIO PROCEDURA HEMPEL - conforme allo standard ISO 8502-9. Vedi pagina R 6c Misuratore di Cl equiv. Tabella 1: NORSOK Nota 6, vedere pagina R6b HEMPEL IMO Nota 1, vedere pagina R6b Nota 5, vedere pagina R6b HEMPEL Nota 2, vedere pagina R6b HEMPEL Nota 3, vedere pagina R6b HEMPEL Nota 4, vedere pagina R6b µS/cm 0.0 2,5 5 7,5 10 12,5 15 20 25 27,5 40 60 80 125 185 NaCl equiv. mg/m² 0 10 20 30 40 50 60 80 100 110 160 240 320 500 740 mg/m² 0 6 12,0 18 24,0 30,0 36 48 60 66,0 96 144 192 300 444 SALI NEGLI ABRASIVI PROCEDURA ISO 11127-6, Vedere pagina R 6d NOTA I livelli di conduttività accettabili sono indicati per una densità apparente di 1,7 kg/l. I limiti sono indicati per densità di 1,4-2,0 CONDUTTIVITÀ MISURATA mS/m Limite massimo raccomandato da HEMPEL per: Limite per abrasivi minerali ISO 11126-series 0 5 10 15 20 25 Tabella 2: Sempre 25 Rivestimenti per cisterne con GUIDE ALLA RESISTENZA e/o per equipaggiamento/servizio in acqua dolce/salmastra. 30 35-25 Altri rivestimenti per cisterne e ad alta resistenza. 50 60-40 INSPR6A ed7 VALIDITÁ SOGGETTA A CONFERMA 22/11/07 EMi SALI SOLUBILI IN ACQUA MISURAZIONI DELLA CONDUTTIVITÀ R 6b SOSTANZE SOLUBILI IN ACQUA SU SUPPORTI IN ACCIAIO CORRELAZIONI TERMINOLOGICHE Misuratore di µS/cm mS/m 0.0 2,5 5,0 7,5 10,0 12,5 15 20 25 27,5 40 60 80 125 185 0,0 0,3 0,5 0,75 1 1,25 1,5 2,0 2,5 2,75 4 6 8 12,5 18,5 Cl equiv. µg/cm² mg/m² 0,0 0,6 1,2 1,8 2,4 3 3,6 4,8 6,0 6,6 9,6 14,4 19,2 30 44,4 0 6 12 18 24 30 36 48 60 66 96 144 192 300 444 NaCl equiv. µg/cm² mg/m² 0,0 1,0 2,0 3,0 4,0 5,0 6,0 8,0 10 11 16 24 32 50 74 Nota 0 10 20 30 40 50 60 80 100 110 160 240 320 500 740 6 1 5 2 3 4 Note: La conduttività, se misurata secondo il metodo HEMPEL, pagina R6c. 1: Livello massimo di conduttività raccomandato da HEMPEL per le aree permanentemente immerse in acqua demineralizzata, potabile e calda. 2: Livello massimo di conduttività raccomandato da HEMPEL per le aree sommerse, per rivestimenti MULTI-STRENGTH. 3: Livello massimo di conduttività raccomandato da HEMPEL per le aree non sommerse, equivalente a una conduttività massima accettata da NACE/SSPC SP 12: SC-2. 4: Equivalente a una conduttività massima accettata da NACE/SSPC 12: SC-3. 5: Conduttività massima accettata secondo lo standard „IMO Performance Standard for Protective Coatings for tank coatings with Cargo Protection Guide or other RESISTANCE GUIDES 6: Conduttività massima accettata secondo lo standard off-shore NORSOK. INSPR6B ed5 VALIDITÁ A CONFERMA 22/11/07EMi EMi INSPCAL1 INSPR6A ed7 ed2 VALIDITÁ SOGGETTA VALIDITÁ ASOGGETTA CONFERMA SOGGETTA A CONFERMA 06/03/03 EMi 22/11/07 COME DETERMINARE: R 6c SOSTANZE SOLUBILI IN ACQUA SU SUPPORTI IN ACCIAIO PREPARAZIONE: IL METODO HEMPEL * NON depolverizzare o toccare l‘area a mani nude. Usare solo guanti puliti, se necessario. NECESSARIO: * NON toccare in alcun modo l‘area di prova del campionatore. * Un test al buio del contributo alla conduttività da parte dei campionatori A-1250 andrebbe condotto ogni volta che si apre una confezione. Utilizzare un substrato privo di sali, per esempio plastica liscia o acciaio lavato in acqua distillato e asciugato all‘aria aperta. Procedura come sotto. Risultato = C Riempire con 10 ml di acqua di acqua distillata utilizzando la siringa, vale a dire 2 x 5 ml. Misurare la la conduttività µS/cm e annotare. Risultato = B - Campionatori Bresle, A-1250. - Siringa da 5 ml con ago. - Indicatore di conduttività da 0 -2000 µS/cm. Precisione 2 µS/cm o migliore - e compensazione automatica della temperatura a 25°C/77°F. - Misurino di vetro, diametro 3,5 cm - Acqua distillata, di elevata purezza. Rimuovere la protezione sul retro e la gommapiuma. Fissare la cella sulla superficie asciutta e premere saldamente per ottenere una tenuta completamente stagna. Iniettare circa 3,5 ml di acqua distillata dal misurino con la siringa attraverso il perimetro della gommapiuma. Tenere fermo il perimetro della cella per prevenire perdite. X 10 Lasciare l‘acqua all‘interno per 1 minuto. (NB solo la prima volta) Iniettare e risucchiare l’acqua nella siringa 10 volte. Aspirare l‘acqua nuovamente nella siringa. L‘ultima volta quanto più possibile. Risultato finale conduttività = (A - B) µS/cm Rimouovere la siringa e svuotare nel misurino originale. NOTA Misurare la conduttività dei 10 ml nel misurino in µS/cm Risultato = A La comepnsazione della temperatura NON è necessaria. L‘indicatore lo farà automaticamente. Questa procedura è conforme allo standard ISO 8502-9 se si utilizza la tabella 1 a pagina R 6a per l‘interpretazione dei risultati. INSPR6c ed4 VALIDITÁ A CONFERMA 22/11/07EMi EMi INSPCAL1 INSPR6A ed7 ed2 VALIDITÁ SOGGETTA VALIDITÁ ASOGGETTA CONFERMA SOGGETTA A CONFERMA 06/03/03 EMi 22/11/07 COME DETERMINARE: CONDUTTIVITÀ NEGLI ABRASIVI MINERALI 100g R 6d ISO 11127-6 100ml NECESSARIO: - Indicatore di conduttività elettronico - Bilanciamento, ± 0,1 g - Misurino di vetro, 100 ml - 2 contenitori di vetro puliti, 250 ml - 1 litro di acqua distillata/acqua demineralizzata Conduttività inferiore a 1 mS/m ABRASIVO Contenitore lavato con acqua distillata e asciugato 100ml ACQUA DISTILLATA AGITARE per 5 min. PRELIEVO DEL CAMPIONE: - Prelevare minimo 5 campioni di abrasivo, a caso. Miscelare bene e prelevare 100 g dalla miscela. Lasciare riposare per 1 ora AGITARE per 5 min. Consultare R 6a per l‘interpretazione dei risultati DECANTARE in CONTENITORE DI VETRO lavato con acqua distillata e asciugato. Misurare la conduttività con L‘INDICATORE DI CONDUTTIVITÀ. (mS/m) EFFETTUARE L‘ANALISI DUE (2) VOLTE Se la deviazione è entro ± 10%, i risultati sono nella media. Se la deviazione è >10%, effettuare una terza analisi e annotare la media dei due risultati più vicini. INSPR6d ed3 VALIDITÁ A CONFERMA 12/02/03EMi EMi INSPCAL1 INSPR6A ed7 ed2 VALIDITÁ SOGGETTA VALIDITÁ ASOGGETTA CONFERMA SOGGETTA A CONFERMA 06/03/03 EMi 22/11/07 R 7a SHOPPRIMER Gli shopprimer sono primer speciali, a rapida essiccazione, che vengono applicati allo spessore di 15-25 micron con attrezzature automatiche per proteggere lamiere e profili di acciaio durante la fabbricazione e l‘assemblaggio fino a quando non è possibile applicare il sistema di pitturazione specificato. TIPOLOGIE Le seguenti tipologie sono disponibili presso fornitori autorizzati (2003): TIPO: PVB EPOSSIDICO ALL‘OSSIDO DI FERRO EPOSSIDICO ALLO ZINCO SILICATO DI ZINCO, contenuto medio SILICATO DI ZINCO, contenuto basso Qualità HEMPEL HEMPEL‘S SHOPPRIMER PVB 1525 HEMPEL‘S SHOPPRIMER E 1528 HEMPEL‘S SHOPPRIMER ZE 1537 HEMPEL‘S SHOPPRIMER ZS 1572 HEMPEL‘S SHOPPRIMER ZS 1589 I primer HEMPEL indicati possono non essere inclusi nell‘elenco dell‘assortimento standard. DURATA La durata di uno shopprimer dipende principalmente dalle condizioni locali e quindi non deve essere mai garantita una durata. Ecco le relative tipologie di durata nello stesso ambiente: TIPO: 15 micron 25 micron PVB EPOSSIDICO ALL‘OSSIDO DI FERRO non racc. EPOSSIDICO ALLO ZINCO SILICATO DI ZINCO, contenuto medio SILICATO DI ZINCO, contenuto basso PROPRIETÀ DI SALDATURA MIG/MAG o CO2 Gli shopprimer possono influenzare le moderne tecniche di saldatura e taglio a gas. La „vecchia“ saldatura a elettrodi rivestiti o il recente taglio al plasma sono minimamente influenzati. L‘influenza degli shopprimer è la seguente: TIPO: 15 micron 25 micron Commenti PVB Porosità EPOSSIDICO ALL‘OSSIDO DI FERRO Porosità EPOSSIDICO ALLO ZINCO Poros. + Inst. Arco SILICATO DI ZINCO, contenuto medio Instabilità arco SILICATO DI ZINCO, contenuto basso ESPOSIZIONE FUTURA E RICOPERTURA: Lo shopprimer può essere ricoperto con la maggior parte delle pitture. Notare tuttavia le seguenti limitazioni (indicative): TIPO: Immersione Silicato di zinco Multi-Strength PVB EPOSSIDICO ALL‘OSSIDO DI FERRO EPOSSIDICO ALLO ZINCO SILICATO DI ZINCO, contenuto medio SILICATO DI ZINCO, contenuto basso MEDIOCRE / MOLTO BREVE INSPR7a ed1 VALIDITÁ SOGGETTA A CONFERMA MOLTO IDONEO / PIÙ LUNGA 28/07/95 EMi R 7b SHOPPRIMER Prima di ricoprire uno shopprimer, questo deve essere pulito; se lo shopprimer presenta ruggine o è danneggiato, deve essere pulito meccanicamente o abrasivato, secondo le specifiche. Ciò è obbligatorio per tutti gli shopprimer, prima della ricopertura. Inoltre, la futura esposizione può rivestire un ruolo importante, così come una PREPARAZIONE DELLA SUPERFICIE SECONDARIA. Sotto riportiamo una tabella con alcune linee guida: PREPARAZIONE SECONDARIA DELLA SUPERFICIE (indicativo): TIPO: Immersione PVB Silicato di zinco Multi-Strength nr EPOSSIDICO ALL‘OSSIDO DI FERRO EPOSSIDICO ALLO ZINCO SILICATO DI ZINCO, contenuto medio SILICATO DI ZINCO, contenuto basso Rimosso completamente con sabbiatura (standard Sa 3) Sabbiatura a spolvero. Pulizia meccanica (senza lucidatura) per rimuovere contaminanti e sali di zinco. Sabbiatura a spolvero leggera per irruvidire e rimuovere i sali di zinco. Preparazione superficiale secondaria aggiuntiva non necessaria. NOTA: * * Per i RIVESTIMENTI DELLE CISTERNE E LE GUIDE ALLA RESISTENZA seguire le specifiche pertinenti. Un eccessiva contaminazione dello shopprimer zincante da parte di materiali oleosi non può essere completamente rimossa. Ricorrere a sabbiatura su queste aree e quindi sgrassare. SPESSORE DELLO SHOPPRIMER Per i loro requisiti di rapida essiccazione, gli shopprimer hanno una resistenza interna (coesione) particolarmente ridotta. Tutte le proprietà di cui sopra sono quindi basate sul presupposto che lo spessore del film sia corretto, vale a dire fra 10 e 35 micron e uniformemente distribuito sulle lamiere di acciaio. Se lo spessore è eccessivo (vedere pagina R 7c per la procedura di misurazione), sarà necessaria una sabbiatura a spolvero per ridurre lo spessore del film prima della ricopertura, tranne nel caso in cui requisiti più importanti siano richiesti, come indicato sopra. INSPR7b ed1 VALIDITÁ SOGGETTA A CONFERMA 28/07/95 EMi R 7c SHOPPRIMER MISURAZIONE DELLO SPESSORE DEL FILM Lo spessore del film secco di uno shopprimer NON può essere misurato direttamente su una superficie in acciaio sabbiata a secco, semplicemente perché la rugosità della superficie è maggiore dello spessore dello shopprimer. Non sono nemmeno possibili misurazioni dello spessore del film umido, in quanto lo shopprimer si essicca troppo rapidamente. Misure speciali devono essere quindi prese per determinare lo spessore dello shopprimer. Due casi in particolare richiedono la misurazione dello spessore dello shopprimer: 1/ Durante l‘applicazione dello shopprimer. 2/ Quando bisogna stabilire l‘idoneità alla ricopertura. DURANTE L‘APPLICAZIONE: Durante l‘applicazione dello shopprimer, lo spessore del film secco deve essere stabilito su pannelli lisci trattati con shopprimer assieme alle lamiere/profilati. Poiché una superficie liscia per metro quadro rappresenta un‘area superficiale più piccola rispetto a una superficie sabbiata, la stessa quantità di shopprimer applicata a una superficie liscia produrrà un film asciutto più spesso (rispetto alla superficie sabbiata). Come regola generale, tenere presente le seguenti correlazioni approssimative: Spessore film shopprimer Rugosità superficiale RUGOTEST, cca. micron micron Liscia Rz = 40 micron N9 20 15 25 20 Rz = 75 micron N10 15 12 PRIMA DELLA RICOPERTURA: Poiché non è possibile ricorrere a misurazioni dirette dello spessore a secco, è necessario usare un metodo approssimativo, descritto di seguito (notare che in questo contesto lo spessore del film secco può essere solo eccessivo o insufficiente): 1/ 2/ 3/ 4/ Regolare lo spessimetro DFT (elettronico) su un pezzo di acciaio liscio. Selezionare il 5% delle lamiere/profilati che devono essere controllati Contrassegnare un‘area di 1000 x 100 mm su ciascuna delle lamiere/profilati selezionati. Effettuare 10 misurazioni su ciascuna delle aree contrassegnate e calcolare una media per ciascuna area: MEDIA x x x x x x x x x x DECISIONI: DFT è: - Nessun valore medio sopra i 35 micron: - Massimo 10% dei valori medi sopra i 35 micron. Nessuno sopra i 40 micron: - Nessun valore medio sotto i 52 micron: - Massimo 10% dei valori medi sotto i 52 micron. Nessuno sotto i 47 micron: - Tutti gli altri risultati: INSPR7c ed1 OK * * Nessuna decisione possibile Non idoneo * * * VISSZAIGAZOLÁSOK ALAPJÁN MÓDOSULHAT 28/07/95 EMi R8 Valore del pH pH 1 2 3 4 5 6 ACIDO 7 8 9 10 11 NEUTRO 12 13 ALCALINO VERSAMENTO ALCHIDICI CLOROCAUCCIU‘ ACRILICI VINILI EPOSSIDICI POLIURETANICI SILICATI DI ZINCO ESPOSIZIONE COSTANTE ALCHIDICI NON RACCOMANDATA CLOROCAUCCIU‘ ACRILICI 3/ NON RACCOMANDATA 3/ VINILI 1/ EPOSSIDICI POLIURETANICI NON RACCOMANDATA 2/ SILICATI DI ZINCO 1/ I rivestimenti epossi-poliammidici e ammino-addotti catalizzati sono i migliori per l‘acqua salata, come quella marina, in quanto sono meno resistenti agli acidi dei prodotti ammino-epossidici catalizzati. I rivestimenti epossi-poliammidici e ammino-addotti catalizzati sono inoltre i migliori per l‘acqua contaminata da sostanze organiche. 2/ I silicati di zinco sono idonei solo per l‘immersione se NON sono ricoperti. 3/ In genere non pertinente, tranne che nel caso di immersione in acqua di mare. I VALORI DI RESISTENZA sono INDICATIVI INSPR8 ed 2 VALIDITÁ SOGGETTA A CONFERMA 11/08/99 EMi INFORMAZIONI SULLE FOTOGRAFIE TECNICHE R 9a GENERALE La documentazione fotografia è un efficace complemento al rapporto scritto. Le moderne fotocamere tascabili, con flash incorporato, agevolano il processo di ripresa della documentazione fotografica. MOTIVAZIONE ALLA BASE DELLA DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA Di seguito riportiamo alcune linee guida generali sulla tecnica di documentazione fotografica: 1:00 Scattare sempre una panoramica, descrivendo la sede e specificando a quali foto più dettagliate si possa fare riferimento. 2:00 Documentare l‘azione o la condizione con foto dettagliate. Queste foto devono rientrare nell‘area generale ritratta dalla foto panoramica. 3:00 Le fotografie possono distorcere il significato di un rapporto sulle condizioni dell‘area pitturata e quindi si raccomanda di non scattare solo foto delle aree difettose. Questo perché il committente potrebbe avere l‘impressione che l‘intera area vagliata non sia idonea, quando in effetti si può trattare di una piccola percentuale. Cercare di trovare il giusto equilibrio fra aspetti negativi e aspetti positivi sulla base del tipo e dell‘estensione del difetto. 4:00 Annotare immediatamente nel taccuino il soggetto e il motivo di ciascuna foto, in modo da poter aggiungere in seguito didascalie pertinenti. Il destinatario del rapporto deve essere in grado di stabilire, il più rapidamente possibile, il luogo e il soggetto della foto. INSPCAL1 ed2 VALIDITÁ SOGGETTA ASOGGETTA CONFERMA 06/03/03 EMi 22/11/07 INSPR6A ed1 INSPR9a ed7 VALIDITÁ VALIDITÁ SOGGETTA A CONFERMA A CONFERMA 28/07/95EMi EMi FOTOGRAFIE TECNICHE presso un BACINO DI CARENAGGIO R 9b GENERALE Per un normale carenaggio, 20 - 25 foto saranno sufficienti. Seguire le linee guida a pagina R9a. FOTO DI RIFERIMENTO Nel caso di una valutazione delle condizioni, prima di iniziare il lavoro, scattare (4) foto generali dai punti illustrati nell‘immagine sotto. Le foto dal lato SB devono indicare le condizioni dell‘area della murata e dell‘area A/F, il più chiaramente possibile. 1 PUNTI FOTO: 1 2 3 4 3&4 PONTE DA POPPA PONTE DA CASSERO DI PRUA MURATA E CARENA MURATA E CARENA 2 INSPCAL1 ed2 VALIDITÁ SOGGETTA ASOGGETTA CONFERMA 06/03/03 EMi 22/11/07 INSPR6A ed1 INSPR9b ed7 VALIDITÁ VALIDITÁ SOGGETTA A CONFERMA A CONFERMA 28/07/95EMiEMi IDENTIFICAZIONE DELLA MANO ESISTENTE Vinile (tipo duro) Vinil-catrame Clorocaucciù Acrilico, PVC (tipo morbido) Bitume Antivegetative 06/03/03 VALIDITÁ EMiSOGGETTA A CONFERMA Mano soffice e nera, marrone scuro o alluminio: Mano dura, nero o marrone scuro, alluminio, odore di catrame se raschiata: Mano fortemente sfarinata: Strato di primer grigio metallo o grigiastro, lucentezza metallica se raschiato: INSPCAL1 CONTR10 ed1 ed2 VALIDITÁ SOGGETTA A CONFERMA * * * * ===> ===> ===> ===> Alchidico Alchidico modificato Epossiestere TOOL CLEANER Lo strato di pittura tende a raggrinzirsi e/o a sfogliare. THINNER 08450 Lo strato di dissolve e può essere rimosso completamente THINNER 08080 Lo strato si dissolve e può essere rimosso completamente Epossidico, Epossidico modificato, Nessuna rimozione o leggera rimozione con 08450 e TOOL CLEANER 06/06/94 EMi Bitume Epossi-catrame Epossidico o clorocaucciù Zinco epossidico o silicato di zinco Pulire la superficie con un emulsionante per rimuovere sporco e sfarinamento; annotare il grado di sfarinamento. Strofinare la superficie vigorosamente per 2-10 minuti con un panno imbevuto di: Attrezzatura necessaria: THINNER 08080, THINNER 08450, TOOL CLEANER e diversi panni. OSSERVAZIONI AGGIUNTIVE: * * PROCEDURA: ATTREZZATURE: R 10 NOTA: Questa è una procedura di valutazione rapida. Una valutazione precisa richiederà una analisi di laboratorio. ANCORA PRESENTE GUIDA RAPIDA A volte è necessario identificare il tipo di prodotto verniciante generico utilizzato per un lavoro, ad esempio se bisogna effettuare una riparazione e le informazioni sullo strato di pittura già applicato NON sono disponibili. INSPCAL1 INSPR11 ed1 ed2 VALIDITÁ SOGGETTA A CONFERMA 06/03/03 VALIDITÁ EMiSOGGETTA A CONFERMA Se non sono disponibili, contattare il rappresentante HEMPEL, che vi assisterà nel reperimento di tali informazioni. Queste informazioni sono in genere riportate nelle SPECIFICHE DI LAVORO. Dopo l‘essiccazione a 20°C, dovrà essere sottoposto altrove ad altre temperature. Gli intervalli di ricopertura EFFETTIVI dipendono dalla SPECIFICA, vale a dire lo spessore a secco, in base al tipo generico applicato per la ricopertura, del tipo di strato e il numero della mano. La SCEHDA TECNICA in genere riporta gli intervalli di ricopertura a 20°C/68°F e per lo spessore di film secco indicato. INTERVALLI DI RICOPERTURA 28/07/95 EMi R 11 INSPCAL1 CAACR12 ed10 ed2 VALIDITÁ SOGGETTA A CONFERMA 06/03/03 VALIDITÁ EMiSOGGETTA A CONFERMA (ulteriori informazioni sono disponibili sull’intranet di Hempel – lettere circolari su AF). Consultare l’esperto tecnico Hempel locale per consigli La ricopertura di vecchie antivegetative con nuovi tipi richiede un’indagine approfondita ed esperienza. TABELLA COMPATIBILITÀ ANTIVEGETATIVE 22/11/06 EMi R 12 INSPCAL1 INSPR13 ed1 ed2 VALIDITÁ SOGGETTA A CONFERMA 06/03/03 VALIDITÁ EMiSOGGETTA A CONFERMA Quando si testa e si specifica HEMPEL - sempre che non sia presente anche altrove - usare e fare riferimento all‘anodo di riferimento Calomel come base. ZINCO R 13 28/07/95 EMi ARGENTO/CLORURO DI ARGENTO CALOMEL Ag/AgCl SATURO RAME/SOLFATO DI RAME IDROGENO Cu/CuSO4 Se viene utilizzato un sistema di protezione catodica a correnti impresse (PCCI), la tensione necessaria per la passivazione dello scafo viene continuamente misurata tramite anodi di riferimento. Diversi tipi di anodi di riferimento possono essere usati e poiché il potenziale è in genere correlato all‘anodo di riferimento utilizzato, è importante conoscere le loro posizioni relative. Per l‘uso in acqua marina, i valori sono riportati sulla linea nel grafico sottostante: PROTEZIONE CATODICA A CORRENTI IMPRESSE (PCCI) R 14 CISTERNE - VENTILAZIONE I VAPORI DI SOLVENTE SONO PIÙ PESANTI DELL‘ARIA. Tendono quindi sempre a precipitare sul fondo in spazi confinati e la loro eliminazione deve essere effettuata mediante aspirazione dalle sezioni più basse di tali aree. Controllo dell‘aria di mandata e dell‘aria di scarico Lo scarico per aspirazione è il metodo più diffuso, ma per poter controllare adeguatamente il flusso di ventilazione, si dovrà sempre ricorrere all‘aria forzata unitamente all‘aspirazione. La ventilazione forzata è inoltre necessaria quando si controlla l‘atmosfera negli spazi confinati mediante deumidificatori. Una ventilazione generale non è sempre sufficiente Le aree locali all‘interno dello spazio confinato possono non essere sufficientemente ventilate da un normale impianto di ventilazione. Per assicurare la ventilazione delle aree locali, si possono installare ventilatori anti-deflagranti. SOFFIAGGIO AD ARIA FORZATA DALL‘ALTO FLUSSO DI VENTILAZIONE VENTILAZIONE TRAMITE VENTILATORE ASPIRAZIONE DI SCARICO INSPR14 ed2 VALIDITÁ SOGGETTA A CONFERMA 30/04/97 EMi R15a AREA SUPERFICIALE EFFETTIVA AREA SUPERFICIALE LISCIA PROIETTATA AREA „TOPOGRAFICA“ LISCIA PROIETTATA RAPPORTO AREA SUPERFCIALE (stimato) Rz „LISCIA“ micron 30 1 40 1 50 1 60 1 70 1 „TOPOGRAFICA“ 1,27 1,36 1,45 1,54 1,63 Potreste pensare che ciò influisca sul consumo del primer, ma non nel caso delle specifiche standard HEMPEL; vale a dire se la rugosità della superficie è indicata nelle specifiche, e se ci si attiene alle linee guida sulle misurazioni dello spessore a secco incluse in questo manuale e nel Code of Practice 0209-1 di HEMPEL. Sarà necessario considerare una compensazione solo in tre casi: A: Quando si applicano SHOPPRIMER. Si fa riferimento alle SCHEDE TECNICHE e alla sezione R7 in questo manuale. Quando si applicano SHOPPRIMER, lo spessore del film secco è spesso inferiore alla rugosità del supporto e poiché essiccano molto rapidamente, il film segue il contorno della rugosità. B: Quando la rugosità della superficie devia da quella specificata. In questo caso, vedere pagina R15b. C: Se nelle specifiche si fa riferimento a PrEnISO 19840 inclusa la sezione di riferimento alle normative. La compensazione deve essere effettuata in base della rugosità del supporto. Studiare lo standard con attenzione per determinare se venga rispettato anche in relazione alle specifiche. INSPR15a ed3 VALIDITÁ SOGGETTA A CONFERMA 28/11/06 EMi R 15b „DEAD VOLUME“ COS’È? Il termine „DEAD VOLUME“ definisce la quantità di pittura necessaria per riempire la rugosità superficiale creata dalla sabbiatura. L‘opinione generale è che una quantità maggiore di prodotto sia necessario prima che il film di pittura possa accumularsi sui picchi. Il rapporto approssimativo fra l‘Rz della rugosità e il „dead volume“ è: Rz „Dead Volume“ micron (cm³/m²) 30 20 45 30 60 40 75 50 90 60 105 70 COME CALCOLARE LA QUANTITÀ DI PRODOTTO NECESSARIA: La quantità di pittura può essere calcolata nel seguente modo: Area (m²) x „Dead Volume“ (cm³/m²) Pittura Solidi in Volume (%) x 10 in litri È NECESSARIO TENERE IN CONSIDERAZIONE IL „DEAD VOLUME“?: La risposta è: GENERALMENTE, NO! sempre che la rugosità sia indicata nelle SPECIFICHE DI PITTURAZIONE e le regole di HEMPEL sulla taratura dello spessimetro DFT siano rispettate. La taratura viene effettuata su una linea immaginaria così vicina alla linea di pitturazione media immaginaria per il „dead volume“ che le due linee possono essere considerate le stesse. Fare riferimento al Code of Practice 0209-1 HEMPEL. QUANDO TENERE IN CONSIDERAZIONE IL „DEAD VOLUME“? Quando la rugosità della superficie devia da quella specificata. In questo caso utilizzare la differenza fra il „dead volume“ nelle specifiche e il „dead volume“ corrispondente alla rugosità osservata per calcolare la differenza nel consumo di pittura. INSPR15b ed4 VALIDITÁ SOGGETTA A CONFERMA 28/11/06 EMi PULIZIA CON ACQUA DEFINIZIONI E STANDARD R 16a La pulizia con acqua, non solo per la rimozione di sali, ma anche di pittura, ruggine, olio e detriti, è di recente diventata il metodo preferito per la preparazione della superficie. I vantaggi ambientali, la notevole capacità di rimozione dei sali solubili, i benefici derivati dalla protezione delle pompe per le casse di zavorra e degli spazi confinati dalla penetrazione di materiale abrasivo, fanno di questo metodo la soluzione ottimale per la preparazione delle superfici per la manutenzione. Lo svantaggio principale è che il metodo non rimuove le scaglie di laminazione e non crea un profilo, per cui l’uso con l’acciaio nuovo è limitato. Oggi, gli standard principali sono l’ISO 8501-4, che definisce sia il grado di pulizia sia il grado di flash rusting, e l’SSPC DEFINIZIONI: * Pulizia con acqua a bassa pressione (LP WC) Pressioni inferiori a 340 bar/5.000 psi * Pulizia con acqua ad alta pressione (HP WC) Pressioni da 340-680 bar/5.000-10.000 psi * Water jetting ad alta pressione (HP WJ) Pressioni da 680-1.700 bar/10.000-25.000 psi * Water jetting ad altissima pressione (UHP WJ) Pressioni superiori a 1.700 bar/25.000 psi INSPR16aed7 ed2 VALIDITÁ SOGGETTA VALIDITÁ A CONFERMA 30/04/97EMi EMi INSPCAL1 INSPR6A VALIDITÁ ASOGGETTA CONFERMA SOGGETTA A CONFERMA 06/03/03 EMi 22/11/07 PULIZIA CON ACQUA DEFINIZIONI E STANDARD R 16b Gradi di preparazione visivi per il flash rusting: L: flash rusting contenuto Una superficie che, se osservata senza ingrandimento, presenta un numero ridotto di strati di ruggine di colore marrone/giallo attraverso cui il substrato di acciaio è visibile. La ruggine (sotto forma di decolorazione) può essere distribuita uniformemente o presentarsi a chiazze, è estremamente aderente e non può essere facilmente rimossa con una pulizia delicata tramite panno. M: flash rusting mediamente diffuso Una superficie che, se osservata senza ingrandimento, presenta uno strato di ruggine di colore marrone/giallo che oscura la superficie di acciaio originale. La ruggine può essere distribuita uniformemente o presentarsi a chiazze, è abbastanza aderente e macchierà un panno strofinato delicatamente sulla superficie. H: flash rusting diffuso Una superficie che, se osservata senza ingrandimento, presenta uno strato di ruggine di colore rosso-giallo/marrone che oscura la superficie di acciaio originale ed è poco aderente. La ruggine può essere distribuita uniformemente o presentarsi a chiazze e macchierà rapidamente un panno strofinato delicatamente sulla superficie. Per ulteriori dettagli, consultare ISO 8501-4. Informazioni aggiuntive: Un altro importante standard per la preparazione della superficie con acqua è: SSPC-SP 12/NACE No. 5 “Surface Preparation and Cleaning of Metals by Waterjetting Prior to Recoating”. Questo standard è simile a ISO 8501-4, ma contiene ulteriori informazioni. Notare che il riferimento fotografico per il water jetting di Hempel è diventato obsoleto con la pubblicazione di ISO 8501-4 nel 2006. Le foto delle condizioni della superficie iniziali e dei gradi di preparazione del vecchio riferimento fotografico di Hempel sono state riutilizzate nella norma ISO 8501-4 per gentile concessione di Hempel. INSPCAL1 INSPR6A ed7 INSPR16b ed2 ed3 VALIDITÁ SOGGETTA VALIDITÁ VALIDITÁ A CONFERMA SOGGETTA SOGGETTAAACONFERMA CONFERMA 06/03/03 EMi 22/11/07 12/08/00EMi EMi R 17a REGOLE DELLO SPESSORE A SECCO PERCHÉ? Come controllare se le specifica viene rispettata? Quante misurazioni bisogna effettuare? Come decidere dopo aver aver effettuato le misurazioni? Qual è lo spessore a secco massimo? DOMANDE PERTINENTI Il cliente richiede un determinato spessore dl film secco, in conformità alla specifica. Idealmente, tale spessore dovrebbe essere garantito. In pratica, tuttavia, sappiamo che un lavoro non sarà mai perfetto; detto questo, eventuali deficienze non devono essere eccessive, né in termini di quantità né in termini di qualità (DFT). Ecco che quindi entrano in gioco determinate regole, per esempio la cosiddetta regola „80-20“ o „90-10“, o simili. DI COSA SI TRATTA? Qualità (DFT) dft non deve essere inferiore all‘80% di quello specificato. „80 - 20“ Quantità (Letture) Un massimo del 20% delle letture può essere al di sotto del dft specificato. Numerose altre combinazioni e percentuali possono essere utilizzate per questa regola e il totale non deve essere sempre 100. Se utilizzate, le proporzioni standard per i diversi segmenti e aree sono: „80-20“ Cantieristica, incluso rivestimento di cisterne con guide alla resistenza. Costruzioni offshore e onshore. „90-10“ Container. Queste regole sono particolarmente adatte alle superfici di carattere generale, ma si raccomanda di controllare separatamente le aree di difficile pitturazione. QUANTE MISURAZIONI EFFETTUARE? Per prendere la decisione corretta è senza dubbio indispensabile effettuare diverse misurazioni a caso. Le linee guida sul numero di misurazioni da effettuare sono a pagina R17b. COME DECIDERE: Esempio, conformemente alla regola „80-20“: 80-: Nessuna lettura può essere inferiore all‘80% del valore specificato senza provvedere al ripristino. -20: Non più del 20% delle misurazioni può essere nella gamma 80 - 100% del valore specificato senza provvedere al ripristino. INSPR17a ed2 VALIDITÁ SOGGETTA A CONFERMA 05/02/03 EMi R 17b REGOLE DELLO SPESSORE A SECCO QUANTE MISURAZIONI EFFETTUARE? Diversi standard internazionali e locali stanno ora rivolgendo la loro attenzione sui metodi statistici nella valutazione dello spessore a secco. Attualmente, sia ISO sia SSPC hanno pubblicato standard. Di seguito riportiamo il piano di campionature citato nell‘ISO 19840. Per ulteriori dettagli, consultare lo standard in questione. Area/lunghezza dell‘area ispezionata m² o Numero minimo di misurazioni Numero massimo di misurazioni ammesse da ripetere Fino a 1 Da 1 - 3 Da 3 - 10 Da 10 - 30 Da 30 - 100 5 10 15 20 30 Aggiungere 10 per ogni 100 m² o 100 m o parte di 100 m 1 2 3 4 6 20% del numero minimo di misurazioni Superiore a 100* Un‘area superiore a 1.000 m² o m deve essere suddivisa in aree più piccole Consultare i criteri di accettazione e non accettazione dello standard, oltre ai valori di correzione speciali dello standard per la rugosità della superficie in acciaio. Container La verifica dello spessore a secco dei container è molto importante a causa del ridotto spessore globale specificato per queste strutture e le intense procedure di fabbricazione. Sono quindi necessari diversi controlli e misurazioni e l‘applicazione della regola „90 - 10“. Una diversa procedura di misurazione - che trae vantaggio dalle moderne apparecchiature di misurazione - è utilizzata come parte integrante di un sistema elaborazione dei dati. Rivestimenti per cisterne resistenti ai prodotti chimici Anche in questo caso, il corretto spessore del film secco è importante. Si raccomanda 1 lettura ogni 2 metri quadri. NOTA NOTA Altri standard importanti Lo standard SSPC-PA 2 è di una certa rilevanza. Se specificato, consultare il testo specifico dello standard per le procedure e le regole da seguire. INSPR17b, ed4 VALIDITÁ SOGGETTA A CONFERMA 17/05/05 EMi STOP + ++ ++ -40 -4 -20 32 0 68 20 104 40 140 60 176 80 STOP STOP 248 120 Non superare la temperatura massima. Il legante si decompone. Idoneo per un impiego a secco continuo L‘idoneità dipende dalla pigmentazione. Oltre i 400°C solo il pigmento d‘alluminio è idoneo. Idoneo solo per breve impiego temporaneo °F -40 200 INSPCAL1 INSPR18 ed1 ed2 VALIDITÁ SOGGETTA A CONFERMA 06/03/03 VALIDITÁ EMiSOGGETTA A CONFERMA 400 600 R 18 320 392 1112 28/07/95 EMi 752 Le miscele di leganti in genere mostrano temperature che che sono una media delle temperature dei leganti di cui sono formate. Notare tuttavia STOP il simbolo che è anche valido per i leganti miscelati. 160 Consultare inoltre la SCHEDA TECNICA per informazioni specifiche sulla resistenza alla temperatura per i prodotti in questione. ALCHIDICI BITUME CLOROCAUCCU‘ ACRILICI VINILICI EPOSSIDICI POLIURETANICI SILICATI SILICONICI °C RESISTENZA ALLA TEMPERATURA INDICATIVA DELLE VERNICI (impiego a secco) R 19a STIMA DELLE DIMENSIONI DELLE AREE INTERESSATE Il sistema di reporting di Hempel si avvale di un sistema di valutazione dell’area che utilizza alcuni parametri di semplice determinazione: Il sistema è suddiviso in 5 gruppi: GRUPPO 0 1 2 3 4 5 SPARSO % AREA DIFETTOSA 0 <2 2-5 6-25 >25 100 2% ESEMPI: 2L significa 2-5% di area difettosa con difetti locali. 1S significa 0-2% area difettosa con difetti sparsi. LOCALIZZATO INSPCAL1 INSPR6A ed7 INSPR19a ed1 ed2 VALIDITÁ SOGGETTA VALIDITÁ VALIDITÁ ASOGGETTA CONFERMA SOGGETTA A CONFERMA A CONFERMA 06/03/03 EMi 22/11/07 28/07/95EMi EMi STIMA DELLE DIMENSIONI DELLE AREE INTERESSATE R 19b Il sistema „SHIP-DATA“ di HEMPEL utilizza spesso un sistema di valutazione dell‘area mediante alcuni parametri di semplice determinazione: INSPCAL1 INSPR6A ed7 INSPR19b ed2 ed1 VALIDITÁ SOGGETTA VALIDITÁ VALIDITÁ A SOGGETTA CONFERMA SOGGETTAA ACONFERMA CONFERMA 06/03/03 EMi 22/11/07 28/07/95EMi EMi R 19c STIMA DELLE DIMENSIONI DELLE AREE INTERESSATE Il sistema „SHIP-DATA“ di HEMPEL utilizza spesso un sistema di valutazione dell‘area mediante alcuni parametri di semplice determinazione: SPARSO 25% LOCALIZZATO INSPCAL1 INSPR6A ed7 INSPR19c ed1 ed2 VALIDITÁ SOGGETTA VALIDITÁ VALIDITÁ ASOGGETTA CONFERMA SOGGETTA A CONFERMA A CONFERMA 06/03/03 EMi 22/11/07 28/07/95EMi EMi CATEGORIE DI CORROSIONE ISO 12944 Sezione 2 R 20 Lo standard ISO 12944 ha introdotto un sistema di caratterizzazione della corrosività ambientale. Numerose situazioni ambientali sono indicate con semplici abbreviazioni, come segue: Categoria Corrosività C1 molto basso C2 basso C3 media C4 elevata C5-I molto elevata (industriale) C5-M molto elevata (marina) CATEGORIE DI ESPOSIZIONE ATMOSFERICA Perdita di Esempi di ambienti tipici in un clima temperato spessore (solo scopo informativo) acciaio a basso tenore di carbonio Interno Esterno micron Edifici riscaldati con =< 1.3 atmosfere pulite, per es., uffici, negozi, scuole, hotel Atmosfere con ridotto Edifici non riscaldati >1.3 - 25 livello di inquinamento. in cui può formarsi Per la maggior parte aree condensa, per es., depositi rurali. palazzetti dello sport Atmosfere urbane e Aree di produzione >25 - 50 industriali, con elevata umidità e inquinamento da biossido leggero inquinamento di zolfo moderato. dell‘aria, come stabilimenti Aree costiere con alimentari, lavanderie, birrifielevata salinità. ci, stabilimenti caseari. Aree industriali e Stabilimenti chimici, >50 - 80 aree costiere con piscine, cantieri salinità moderata. navali situati lungo la costa. Aree industriali con Edifici o aree >80 - 200 con elevata umidità e con condensa quasi atmosfera aggressiva. permanente e con elevato inquinamento. Aree costiere o Edifici o aree >80 - 200 offshore con con condensa quasi elevata salinità. permanente e con elevato inquinamento. CATEGORIE PER ACQUA E SUOLO Categoria Ambiente Im1 Acqua dolce Im2 Acqua di mare o salmastra Im3 Terreno Esempi di ambienti e strutture Installazioni fluviali, centrali idroelettriche Aree portuali con strutture quali saracinesche, chiuse, banchine; Strutture off-shore. Serbatoi interrati, pali d‘acciaio, tubi di acciaio. Per i dettagli esatti di questo standard ISO, comprese le 8 sezioni che trattano tutti gli aspetti della protezione anti-corrosiva mediante rivestimento, consultare lo standard in questione. INSPCAL1 INSPR6A INSPR20 ed7 ed1 ed2 VALIDITÁ SOGGETTA VALIDITÁ VALIDITÁ ASOGGETTA CONFERMA SOGGETTA A CONFERMA A CONFERMA 06/03/03 EMi 22/11/07 15/08/00 EMi EMi R 21 SCALA DEI VENTI Possiamo pitturare oggi? Non tutto dipende dal livello di umidità e dalla temperatura dell‘aria, ma per la pitturazione all‘aperto, il vento può rappresentare un fattore importante: Di seguito riportiamo la scala dei venti standard utilizzata, con commenti relativi possibilità di effettuare una pitturazione airless. Valore Beaufort (forza) Velocità del vento Descrizione nodi mh m/s km/h 0 <1 <1 0 <1 Calmo 1 1-3 1-3 1 1-5 Bava di vento Brezza leggera Commenti del vento 2 4-6 4-7 2-3 6-11 3 7-10 8-12 4-5 12-19 Brezza tesa 4 11-16 13-18 6-7 20-28 Brezza moderata 5 17-21 19-24 8-10 29-38 Brezza fresca 6 22-27 25-31 11-13 39-49 Vento forte 7 28-33 32-38 14-16 50-61 Vento di burrasca 8 34-40 39-46 17-20 62-74 Burrasca 9 41-47 47-54 21-24 75-88 Burrasca forte 10 48-55 55-63 25-28 89-102 Tempesta 11 56-63 64-72 29-32 103-117 Tempesta violenta 12 >=64 >=73 >32 118 - Uragano Pitturazione possibile con fattori di perdita standard. Pitturazione possibile con fattori di perdita eccessivo. Forte rischio di spruzzo secco „dry spray“ Pitturazione non possibile Anche con velocità del vento ridotta, in condizioni locali, per es. fra cisterne si possono formare venti più forti della media, rendendo critica l‘applicazione a spruzzo in queste aree. Adeguate schermature possono ridurre l‘effetto del vento, collocandole e mantenendole anche durante il processo di essiccazione, in quanto venti di forte intensità possono causare spellature nella pittura fresca e causare ritenzione di solvente. Le applicazioni a pennello e rullo sono meno interessate dall‘effetto dei venti. INSPR21 ed1 VALIDITÁ SOGGETTA A CONFERMA 05/03/03 EMi R 22 DISINFEZIONE DELLE CISTERNE La disinfezione delle cisterne e l‘uso di disinfettanti chimici per la pulizia delle stive sono pratiche sempre più frequenti. I serbatoi di acqua potabile sono disinfettati e l‘acqua spesso richiede ulteriori sostanze conservanti, ma anche le stive e le cisterne che trasportano sostanze chimiche possono richiedere una disinfezione fra un trasporto e l‘altro. La disinfezione delle casse zavorra è attualmente molto discussa in termini di prevenzione per la diffusione della flora biologica in tutto il mondo. I disinfettanti chimici più comuni sono a base di cloro, ad esempio l‘ipoclorito di sodio o la clorammina, ma anche il perossido di idrogeno è utilizzato sempre più frequentemente, in quanto non deve essere rimosso dopo la disinfezione, ma semplicemente dissolto nell‘acqua. I disinfettanti chimici sono tutti pericolosi per i prodotti vernicianti e per evitare danni è necessario attenersi a regole ben precise: Regole da rispettare: * * * * Miscelare accuratamente la pittura prima dell‘applicazione e rispettare il tempo di induzione. Non applicare con spessori eccessivi e lasciare trascorrere un intervallo di tempo sufficiente fra le mani, soprattutto per vernici contenenti solvente. Ventilare bene e rispettare i limiti di temperatura durante l‘applicazione e l‘essiccazione/ catalisi, per evitare rischi di essudazione. La mano deve essere completamente catalizzata e priva di solventi prima di passare alla disinfezione, vale a dire minimo 7 - 10 giorni a 20°C, con una ventilazione adeguata. Evitare disinfezioni a intervalli inferiori a 1 mese, se possibile. Assicurarsi che sia disinfettato l‘intero impianto (valvole, condotte, tubi, ecc.). Concentrazione massima raccomandata per l‘uso in cisterne e stive (max. 35°C/95°F): Ipoclorito di sodio Perossido di idrogeno CICLO DI PITTURAZIONE DISINFEZIONE CONSERVAZIONE DISINFEZIONE resistente a prodotti Max. Conc. Max. Max. conc. Max. Max. ore chimici (generico) ppm ppm conc % ore 4 Epossi-catrame 50 non 0,25 0,5 modificato pertinente 4 Epossidico 50 1 0,25 0,5 modificato 12 Epossi-poliammidico 50 3 0,5 1 12 Epossi-poliamminico 100 6 1 1 24 Epossi-fenolico 100 6 1 1 Quantità di ipoclorito di sodio (soluzione al 10-15%) da aggiungere a 1.000 litri di acqua dolce per formare una soluzione per la: DISINFEZIONE Per ottenere una conc. di: Aggiungere 50 ppm 330 ml 100 ppm 660 ml INSPR22 ed1 CONSERVAZIONE Per ottenere una conc. di: Aggiungere 1 ppm 7 ml 3 ppm 20 ml 6 ppm 40 ml VALIDITÁ SOGGETTA A CONFERMA 03/03/2003 EMi R 23 ALFABETO FONETICO Vi sono numerosi alfabeti fonetici, ma il più utilizzato al giorno d‘oggi per le comunicazioni tecniche è il cosiddetto alfabeto fonetico della NATO. È stato sviluppato negli anni ‚50 perché fosse pronunciabile da tutti gli alleati della NATO. Lettera Pronuncia Lettera Pronuncia Lettera A Alpha J Juliet S Pronuncia Sierra B Bravo K Kilo T Tango Uniform C Charlie L Lima U D Delta M Mike V Victor E Echo N November W Whiskey F Foxtrot O Oscar X X-ray G Golf P Papa Y Yankee H Hotel Q Quebec Z Zulu I India R Romeo Numero Pronuncia Numero Pronuncia Numero Pronuncia 0 Zero 5 Fife (Five) , 1 Wun (One) 6 Six decimal (point) 2 Two 7 Seven . (full) stop 3 Tree (Three) 8 Ait (Eight) 4 Fower (Four) 9 Niner (Nine). INSPR23 ed1 VALIDITÁ SOGGETTA A CONFERMA 17/05/05 EMi TABELLE DI CONVERSIONE, TRASFORMAZIONE E CALCOLO INSPTABLES 28/07/95 EMi T1 TEMPERATURA TABELLA DI CONVERSIONE DELLA TEMPERATURA ° C °F °C °F °C °F -10 -9 -8 -7 -6 -5 -4 -3 -2 -1 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 14 16 18 19 21 23 25 27 28 30 32 34 36 37 39 41 43 45 46 48 50 52 54 55 57 59 61 63 64 66 68 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 32 34 36 38 40 42 44 46 48 50 55 60 65 70 75 85 95 100 110 120 68 70 72 73 75 77 79 81 82 84 86 90 93 97 100 104 108 111 115 118 122 131 140 149 158 167 185 203 212 230 248 130 140 150 160 170 180 190 200 225 250 275 300 325 350 375 400 425 450 475 500 525 550 575 600 625 650 675 700 725 750 775 266 284 302 320 338 356 374 392 437 482 527 572 617 662 707 752 797 842 887 932 977 1022 1067 1112 1157 1202 1247 1292 1337 1382 1427 Per convertire INSPT1 ed1 Da Celsius Fahrenheit A Fahrenheit Celsius Calcolare (9/5 * °C) + 32 5/9 * (°F - 32) 28/07/95 EMi T2 TABELLE DI CONVERSIONE Per convertire Moltiplicare per Distanza: micron centimetri (cm) metri metro km km mil pollici piedi iarde miglio nautico miglio 0,04 0,3937 3,2808 1,09361 0,5396 0,621 25 2,54 0,304 0,9144 1,853 1,609 Area: metri quadri (m²) piedi quadri 10,764 0,0929 Volume: litro litro m³ gallone USA gallone imperiale ft³ 0,264 0,22 35,315 3,785 4,55 0,0283 Area/Volume: m²/litro m²/litro piedi quadri/gallone USA piedi quadri/gallone imp. 40,74 48,93 0,024 0,020 2,205 0,4536 Peso: kg libbre Densità g/cm³ kg/litro lb/in³ 0,036 libbre/gallone USA 8,344 27,68 0,11985 Pressione: atm. atm. atm. bar kgf/cm² p.s.i. 1,013 1,033 14,7 0,987 0,968 0,068 bar bar kgf/cm² p.s.i. 1,02 14,5 0,98 0,069 kgf/cm² kgf/cm² p.s.i. MPa 14,22 0,098 0,07 10,20408163 N/mm² MPa 1 1 Velocità m/s km/h km/h ft/s miglia/h nodi 3,281 0,621 0,54 0,305 1,609 1,852 Potenza N lbf 0,225 4,448 Efficacia kW kW Cavallo vapore kcal/h 1,341 859,9 0,746 0,0012 Energia kWh kWh kcal Btu Kcal Btu 3412 859,9 3,968 0,0003 0,0012 0,252 C.O.V.: g/litro libbre/gallone USA 0,00834 INSPT2 ed3 119,904 13/05/95 EMi T3 SPESSORE DEL FILM UMIDO Lo spessore del film umido (wtf) indicato di seguito corrisponde esattamente allo spessore del film secco. Utilizzare sempre sensore sullo strumento di misurazione dello spessore del film umido che rappresenta la prima indicazione dello spessore umido riportato. DILUIZIONE: La diluizione influisce sul volume dei solidi della pittura. Calcolare il volume dei solidi dopo la diluizione, prima di utilizzare le tabelle sotto. 100 Calcolare come segue: SCHEDA TECNICA VS% * (100+%DILUIZIONE) PRODOTTI AD ALTO SPESSORE E AD ALTO CONTENUTO DI SOLIDI MICRON VOLUME SOLIDI % SECCO 50 55 60 65 70 75 80 85 90 95 40 45 50 55 60 65 70 80 90 100 125 150 175 200 225 250 275 300 350 400 450 500 MICRON SECCO 15 20 25 30 35 40 45 50 INSPT3 ed1 80 90 100 110 120 130 140 160 180 200 250 300 15 100 133 167 200 91 100 109 118 127 145 164 182 227 273 318 20 75 100 125 150 175 200 100 108 117 133 150 167 208 250 292 333 25 60 80 100 120 140 160 180 200 100 SPESSORE FILM UMIDO IN MICRON 108 123 138 154 192 231 269 308 346 385 100 114 129 143 179 214 250 286 321 357 393 429 107 120 133 167 200 233 267 300 333 367 400 467 100 113 125 156 188 219 250 281 313 344 375 438 500 106 118 147 176 206 235 265 294 324 353 412 471 529 100 111 139 167 194 222 250 278 306 333 389 444 500 556 105 132 158 184 211 237 263 289 316 368 421 474 526 100 125 150 175 200 225 250 275 300 350 400 450 500 SMALTI E SHOPPRIMER VOLUME SOLIDI % 30 35 40 45 50 55 60 50 43 67 57 SPESSORE FILM UMIDO 83 71 63 56 IN MICRON 100 86 75 67 60 55 117 100 88 78 70 64 58 133 114 100 89 80 73 67 150 129 113 100 90 82 75 167 143 125 111 100 91 83 25/07/95 EMi T4 VOLUME DEI SOLIDI - DILUIZIONE La diluizione influisce sul volume dei solidi di una pittura. Maggiore è la diluizione minore sarà il volume dei solidi della pittura. Sotto riportiamo il risultante volume dei solidi per i più comuni rapporti di diluizione: SCHEDA TECNICA VOLUME SOLIDI (%) 2,5 20 25 30 35 40 45 50 55 60 65 70 75 80 85 90 95 100 INSPT4 ed2 20 24 29 34 39 44 49 54 59 63 68 73 78 83 88 93 98 % DILUIZIONE 5 7,5 10 12,5 VOLUME SOLIDI RISULTANTE (%) 19 19 18 18 24 23 23 22 29 28 27 27 33 33 32 31 38 37 36 36 43 42 41 40 48 47 45 44 52 51 50 49 57 56 55 53 62 60 59 58 67 65 64 62 71 70 68 67 76 74 73 71 81 79 77 76 86 84 82 80 90 88 86 84 95 93 91 89 15 17,5 20 17 22 26 30 35 39 43 48 52 57 61 65 70 74 78 83 87 17 21 26 30 34 38 43 47 51 55 60 64 68 72 77 81 85 17 21 25 29 33 38 42 46 50 54 58 63 67 71 75 79 83 29/04/97 EMi T5 TABELLA DEL PUNTO DI RUGIADA Sotto sono riportati i punti di rugiada in °C per diverse situazioni, determinati mediante pscicrometro a fionda. Se non è possibile leggere accuratamente le misurazioni sullo psicrometro, individuare la lettura immediatamente superiore in termini di umidità relativa e temperatura e quella corrispondente inferiore e calcolare la media. UMIDITÀ RELATIVA %UR 20 25 30 35 40 45 50 55 60 65 70 75 80 85 90 95 100 0 na na na na na na na na na na na na na na na na 0,0 2,5 na na na na na na na na -4,4 -3,4 -2,4 -1,5 -0,6 0,2 1,0 1,8 2,5 TEMPERATURA A BULBO ASCIUTTO °C 5 7,5 10 12,5 15 17,5 20 na -14 -12 -9,8 -7,7 -5,6 -3,6 na -11 -9,1 -6,9 -4,8 -2,7 -0,6 na -8,9 -6,7 -4,5 -2,4 -0,2 1,9 -9,1 -6,9 -4,7 -2,5 -0,3 1,9 4,1 -7,4 -5,2 -2,9 -0,7 1,5 3,8 6,0 -5,9 -3,6 -1,3 0,9 3,2 5,5 7,7 -4,5 -2,2 0,1 2,4 4,7 7,0 9,3 -3,3 -0,9 1,4 3,7 6,1 8,4 10,7 -2,1 0,3 2,6 5,0 7,3 9,7 12,0 -1,0 1,4 3,7 6,1 8,5 10,9 13,2 0,0 2,4 4,8 7,2 9,6 12,0 14,4 1,0 3,4 5,8 8,2 10,6 13,0 15,4 1,9 4,3 6,7 9,2 11,6 14,0 16,4 2,7 5,1 7,6 10,1 12,5 15,0 17,4 3,5 6,0 8,4 10,9 13,4 15,8 18,3 4,3 6,8 9,2 11,7 14,2 16,7 19,2 5,0 7,5 10,0 12,5 15,0 17,5 20,0 UMIDITÀ RELATIVA %UR 20 25 30 35 40 45 50 55 60 65 70 75 80 85 90 95 100 25 0,5 3,7 6,3 8,5 10,5 12,3 13,9 15,4 16,7 18,0 19,2 20,3 21,3 22,3 23,3 24,1 25,0 27,5 2,6 5,8 8,5 10,7 12,8 14,6 16,2 17,7 19,1 20,4 21,6 22,7 23,8 24,8 25,7 26,6 27,5 TEMPERATURA A BULBO ASCIUTTO °C 30 32,5 35 37,5 40 42,5 45 47,5 50 4,7 6,7 8,8 10,8 12,9 14,9 17,0 19,0 21,0 7,9 10,0 12,1 14,2 16,3 18,4 20,5 22,6 24,7 10,6 12,8 14,9 17,1 19,2 21,4 23,5 25,7 27,8 13,0 15,1 17,3 19,5 21,7 23,9 26,1 28,3 30,5 15,0 17,2 19,5 21,7 23,9 26,2 28,4 30,6 32,8 16,8 19,1 21,4 23,6 25,9 28,2 30,4 32,7 34,9 18,5 20,8 23,1 25,4 27,7 30,0 32,3 34,5 36,8 20,0 22,4 24,7 27,0 29,3 31,6 33,9 36,3 38,6 21,4 23,8 26,1 28,5 30,8 33,2 35,5 37,8 40,2 22,8 25,1 27,5 29,9 32,2 34,6 36,9 39,3 41,7 24,0 26,4 28,8 31,1 33,5 35,9 38,3 40,7 43,1 25,1 27,5 29,9 32,4 34,8 37,2 39,6 42,0 44,4 26,2 28,6 31,1 33,5 35,9 38,3 40,8 43,2 45,6 27,2 29,7 32,1 34,6 37,0 39,5 41,9 44,4 46,8 28,2 30,7 33,1 35,6 38,1 40,5 43,0 45,5 47,9 29,1 31,6 34,1 36,6 39,1 41,5 44,0 46,5 49,0 30,0 32,5 35,0 37,5 40,0 42,5 45,0 47,5 50,0 °C °F 0 32 5 41 INSPT5 ed2 10 50 15 59 20 68 25 77 30 86 35 95 40 104 22,5 -1,5 1,5 4,1 6,3 8,2 10,0 11,6 13,0 14,4 15,6 16,8 17,8 18,9 19,9 20,8 21,7 22,5 45 113 25 0,5 3,6 6,2 8,5 10,5 12,3 13,9 15,3 16,7 18,0 19,1 20,3 21,3 22,3 23,2 24,1 25,0 50 122 05/03/03 EMi DIAGRAMMA DI MOLLIER T6 Il diagramma di MOLLIER o Diagramma-ix è uno strumento utile per determinare le condizioni di umidità. Può essere usato per calcolare i punti di rugiada e la quantità di umidità nell‘aria, consentendo la determinazione della quantità di umidità che deve essere eliminata per ottenere l‘umidità relativa desiderata. Queste ultime proprietà possono essere molto utili nel rivestimento di cisterne. Temperatura Contenuto di acqua in g/kg dell’aria asciutta Per l‘uso corretto del diagramma, consultare la documentazione pertinente INSPT6 ed2 29/04/97 EMi INSPT7a ed1 ANGOLO APERTURA VENTAGLIO EQUIV. 95° 0,024“ 0,026“ 0,029“ 0,031“ 0,036“ 80° 0,017“ 0,018“ 0,019“ 0,021“ 0,023“ 0,026“ 0,029“ 0,031“ 60°0,017“ 65° 0,018“ 0,019“ 0,021“ 0,023“ 0,026“ 0,029“ 0,031“ 0,036“ 619 621 623 626 629 631 636 819 821 823 826 829 831 617 924 926 929 931 936 817 GRACO JAC-31 JAC-41 JAC-44 DeVILBISS 6501TC 65015TC 6502TC 9-2660 9-3160 9-3660 6865-0015 6865-0002 6865-001 6865-0067 6865-0050 6880-0015 6880-0001 6880-0067 6880-0050 6895-0015 6895-0002 6895-0001 ATLAS COPCO VALIDITÁ SOGGETTA A CONFERMA 650067TC 80015TC 9-3180 9-2160 8001TC 9-2680 650050TC 800067TC 9-1860 800050TC 9-2180 95015TC 9502TC 9-3190 9-3690 9-1880 9501TC SPRAYING SYSTEMS 9-2690 BINKS 702-318 702-268 702-218 702-188 SPEEFLO TABELLA DI INTERCAMBIABILITA‘ PER UGELLI AIRLESS (indicativa) c2665 c2965 c3165 c3665 c2165 c1865 c2180 c2480 c2680 c2980 c3180 c1880 c2495 c2695 c2995 c3195 c3695 DELAVAN 0068/12 0045/12 0030/12 0020/12 0014/12 0045/16 0020/16 0030/16 0068/20 0014/16 0045/20 NORDSON 28/07/95 EMi (continua) 631 636 626 621 618 831 826 821 818 WAGNER T7a INSPT7b ed1 ANGOLO APERTURA VENTAGLIO EQUIV. 50° 0,017“ 0,018“ 0,019“ 0,021“ 0,023“ 0,026“ 0,029“ 0,031“ 40° 0,015“ 0,017“ 0,018“ 0,019“ 0,021“ 0,026“ 0,029“ 0,031“ 20°0,015“ 25° 0,017“ 0,018“ 0,019“ 0,021“ 219 221 419 421 426 429 431 215 217 519 521 523 526 529 531 415 417 517 GRACO 5001TC 400033TC 400050TC 400067TC 4001TC 40015TC 250033TC 250050TC 250067TC 9-2650 9-3150 9-1540 9-1840 9-2140 9-2640 9-3140 9-1530 9-1830 9-2130 JAC-43 JAC-29 6825-0067 6840-0015 6825-0033 6840-0067 6840-0001 6840-0050 6850-0015 6840-0033 6850-0001 6850-0067 6850-0050 ATLAS COPCO VALIDITÁ SOGGETTA A CONFERMA 500067TC 9-2150 JAC-41 500050TC 9-1850 JAC-44 SPRAYING SYSTEMS BINKS DeVILBISS 702-314 702-214 702-264 702-184 702-315 702-154 702-265 702-215 702-185 SPEEFLO c2125 c1825 c2140 c2640 c2940 c3140 1525 c1840 c3150 c1540 c2650 c2150 c1850 DELAVAN TABELLA DI INTERCAMBIABILITA‘ PER UGELLI AIRLESS (indicativa) 0014/02 0045/06 0020/06 0014/06 0045/08 0020/08 0030/08 0014/08 NORDSON 28/07/95 EMi (continua) 221 218 431 215 421 426 418 531 415 526 521 518 WAGNER T7b T7c MANDATA UGELLI AIRLESS Modalità d‘uso: piazzare un righello tra i valori delle due scale che conoscete ed otterrete il terzo valore. NB: solo approssimativo. Adatto per pitture a bassa viscosità. DIAMETRO UGELLO POLLICI - MM USCITA LITRI/MINUTO INSPT7c ed1 PRESSIONE ALL‘UGELLO (BAR) 28/07/95 EMi PERDITA DI PRESSIONE T7d NELLE MANICHETTE DI SPRUZZO AIRLESS La perdita o la caduta di pressione nelle manichette airless possono essere significative. Dipende dalla portata di pittura delle manichette; più alta è la portata, maggiore sarà la caduta di pressione. Di seguito riportiamo la perdita di pressione approssimativa per 10 m di manichetta per 3 tipi di pitture: Pittura A: Pittura B: Pittura C: A bassa viscosità (shopprimer) A media viscosità (pitture alchidiche, pitture acriliche a base acquosa e smalti in generale). Ad elevata viscosità (la maggior parte delle pitture ad alto spessore e prive di solventi) Perdita di pressione in bar (indicativa) per 10 m di manichetta Sezione interna Pressione Manichetta bar 1/4“ Pittura A Pittura B Pittura C 3/8“ Pittura A Pittura B Pittura C 1/2“ Pittura A Pittura B Pittura C INSPT7d ed1 .019“ Dimensioni ugello .023“ .027“ .035“ 100 150 200 100 150 200 100 150 200 2 2,5 3 20 25 30 45 55 65 3 4 4,5 30 35 45 65 80 95 4,5 5,5 6,5 45 50 60 95 120 140 7,5 9 11 75 90 110 na na na 100 150 200 100 150 200 100 150 200 0,5 0,5 0,6 4 5 6 10 10 15 0,6 0,7 0,9 6 7,5 10 15 15 20 0,9 1,1 1,2 8,5 11 12 20 25 30 1,5 1,8 2,1 15 18 22 35 40 50 100 150 200 100 150 200 100 150 200 0,2 0,2 0,2 1,5 1,5 2 3 3,5 4 0,2 0,25 0,3 2 2,5 3 4,5 5 6 0,3 0,35 0,4 3 3,5 4 6 7,5 8,5 0,5 0,6 0,7 5 6 7 11 13 15 VALIDITÀ SOGGETTA A CONFERMA 29/04/97 T8a STIMA DELLE DIMENSIONI DELLE SUPERFICI IMBARCAZIONI Carena (Incl. bagnasciuga) Ove A = ((2 x P) + B) x Lpp x P P = Pescaggio massimo (come da Lloyd‘s) Le = Larghezza massima (come da Lloyd‘s) Lpp = Lunghezza fra le perpendicolari (come da Lloyd‘s) P = 0,90 per grandi navi cisterna 0,85 per portarinfuse 0,70-0,75 per navi mercantili di linea (carico secco) oppure A = Lpp x (Lc + 2 x P) x Lc x Lpp x P P = Pescaggio medio lungo la linea pitturazione (m) Lc = Larghezza della costruzione (m) Lpp = Lunghezza fra le perpendicolari Bagnasciuga: Murate: Ove Ove Ove Ponti di coperta: compresi ponti di coperta sulle fondamenta delle sovrastrutture, portelli e Ove la sezione superiore delle tughe. INSPT8a ed2 A = 2 x Lb x (Lpp + 0,5 x Le) Lb = Larghezza bagnasciuga (comunicata dal proprietario). Lpp = Lunghezza fra le perpendicolari (come da Lloyd‘s) Le = Larghezza massima (come da Lloyd‘s) A = 2 x Lb x (Lc + 0,5 x Le) A = Altezza murate (profondità - pescaggio) Lc = Lunghezza complessiva Le = Larghezza massima (come da Lloyd‘s) (come da Lloyd‘s) (come da Lloyd‘s) A = Lc x Le x N (La precisione dipende dalla scelta di N, che indica l‘area effettiva in relazione al rettangolo circoscritto). Lc = Lunghezza complessiva (come da Lloyd‘s) Le = Larghezza massima (come da Lloyd‘s) N = 0,92 per grandi navi cisterne e portarinfuse 0,88 per navi mercantili di linea 0.84 per navi da cabotaggio, ecc. VALIDITÀ SOGGETTA A CONFERMA 29/04/97 EMi STIMA DELLE DIMENSIONI DELLE SUPERFICI CASSE ZAVORRA DELLE IMBARCAZIONI T8b I valori sotto sono approssimazioni e dipenderanno, in pratica, dalla costruzione della cisterna. Volume metri cubi cisterna 200 400 600 800 1000 1200 1400 1600 1800 2000 2200 2400 2600 2800 3000 3200 3400 3600 3800 4000 4200 4400 4600 4800 5000 NOTA INSPT8b ed3 Area approssimativa in metri quadri Cisterne doppio fondo Gavone prua/ SB & P C & Deep T Murata Gavone poppa 950 550 950 2150 1800 1050 1650 3000 2650 1500 2200 3850 3400 2000 2600 4650 4050 2450 3000 5400 4700 2950 3300 6100 5300 3400 3650 6800 5900 3800 3950 7500 6500 4300 4300 8150 7100 4750 4600 8900 7650 5150 4950 9600 8250 5600 5350 10300 8800 6050 5700 11000 9400 6500 6100 11700 10050 6950 6350 12300 10600 7400 6800 12950 11200 7850 7150 12600 11800 8300 7550 14300 12400 8700 7950 15000 12950 9100 8300 15650 13500 9600 8750 16300 14100 10050 9200 16950 14750 10500 9600 17600 15400 10900 10100 18200 16050 11350 10500 Le petroliere a fondo singolo possono presentare un rapporto area/ volume inferiore per le cisterne in murata, in genere 1,2 - 1,5. Alcune cisterne speciali, per esempio per acqua dolce, possono anche presentare un rapporto area/volume inferiore, spesso 1,5-2. VALIDITÀ SOGGETTA A CONFERMA 23/11/06 EMi T8c STIMA DELLE DIMENSIONI DELLE SUPERFICI LAMIERE SPESSORE LAMIERA mm m. quadro/t SPESSORE LAMIERA mm m. quadro/t 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 254.5 127.2 84.8 63.6 50.9 42.4 36.4 31.8 28.3 25.4 23.1 21.2 19.6 18.2 17.0 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 15.9 15.0 14.1 13.4 12.7 12.1 11.6 11.1 10.6 10.2 9.8 9.4 9.1 8.8 8.5 Il valore indicato è per ENTRAMBI i lati. Se solo un lato, dimezzare. TUBATURE Area esterna (m. quadri/m): pi * De ID pi = 3,14 De = Diametro esterno in metri Area interna (Sqm/m): pi * Di pi = 3.14 Di = Diametro interno in metri. ED INSPT8c ed2 29/04/97 EMi STIMA DELLE DIMENSIONI DELLE SUPERFICI TRAVI e PROFILATI T8d Denominazione / Forma Dimensioni Peso kg/m HE (IP) 100 160 220 280 360 600 20.4 42.6 71.5 103.0 142.0 212.0 0.57 0.92 1.27 1.62 1.85 2.32 27.8 21.5 17.8 15.7 13.0 10.9 INP 80 140 200 260 340 400 5.94 14.3 26.2 41.9 68.0 92.4 0.30 0.50 0.71 0.91 1.15 1.33 51.2 35.1 27.1 21.6 16.9 14.4 RHS 20x20 30x30 40x40 60x60 80x80 1.1 1.8 2.4 3.6 7.3 0.08 0.12 0.16 0.24 0.32 70.8 68.6 67.2 66.0 44.1 UNP 30 50 80 180 280 400 4.3 5.6 8.6 22.0 41.8 71.8 0.17 0.23 0.31 0.61 0.89 1.18 40.7 41.5 36.1 27.8 21.3 16.4 20x3 25x4 30x4 40x4 50x6 50x9 75x7 75x10 100x10 100x16 150x15 0.88 1.5 1.8 2.4 4.5 6.5 7.9 11.1 15.1 23.2 33.8 0.08 0.10 0.12 0.16 0.19 0.19 0.29 0.29 0.39 0.39 0.59 87.5 66.9 65.2 64.1 43.4 30.0 36.7 26.2 25.8 16.8 17.3 INSPT8d ed2 Area superficiale m. quadro/t m. quadro/t 29/04/97 EMi T8e STIMA DELLE DIMENSIONI DELLE SUPERFICI CONTAINER Dimensioni approx delle parti di un container da 20‘ (metri quadri): Dry Cargo Angolo corrugamento: Esterno, tetto escluso: Tetto: Interno: Base, pavimento escluso: Totale: 45° 51 16 67 22 156 90° 59 16 75 22 172 Dry Cargo High-Cube Non applicabile Open Top 45° 51 na 51 22 124 90° 59 na 59 22 140 Dimensioni approx delle parti di un container da 40‘ (metri quadri): Dry Cargo Angolo corrugamento: Esterno, tetto escluso: Tetto: Interno: Base, pavimento escluso: Totale: 45° 84 32 118 44 278 90° 102 32 134 44 312 Dry Cargo High-Cube 95 32 130 44 301 115 32 147 44 338 Open Top 45° 84 na 86 42 212 90° 103 na 102 44 249 Dimensioni approx di parti di container con struttura in acciaio (m. quadri): Dimensioni struttura: 20‘ Area (m. quadri): 25 40‘ 40 45‘ 56 48“ 66 Calcolo area delle lamiere ondulate: A0 b2 Area = Altezza * Lunghezza lineare * NOTA INSPT8e ed2 b1 b1 + b2 (b1 * CosA°) + b2 Le dimensioni dipendono dalla costruzione e dall‘angolo di ondulazione. Se le dimensioni esatte sono di importanza critica, per il calcolo del consumo, consultare i disegni del costruttore del container. 29/04/97 EMi T8f STIMA DELLE DIMENSIONI DELLE SUPERFICI FORME SEMPLICI Nome Forma Area Quadrati Rettangoli a a*b b (Se si pitturano entrambi i lati, moltiplicare per 2) Cubi [(a * b) + ( a * c) + (b * c)] * 2 a c b Superfici circolari piatte (Se si pitturano entrambi i lati, moltiplicare per 2) 3.14 * r * r d r = d/2 (Se si pitturano entrambi i lati, moltiplicare per 2) Sfere 3.14 * d * d d (Se si pitturano entrambi i lati, moltiplicare per 2) Cisterne cilindriche d h 3.14 * d * h + 3.14 * r * r r = d/2 (Se si pitturano entrambi i lati, moltiplicare per 2) INSPT8f ed5 23/11/06 EMi T9 FILTRI, DIMENSIONI IN MESH Le dimensioni dei filtri a reticella utilizzati, per esempio, nelle pistole a spruzzo, sono a volte indicate in „mesh“. Ma a cosa equivale questa unità di misura? Oppure Quando si effettua un‘analisi al setaccio , per determinare la distribuzione granulometrica degli abrasivi, le dimensioni possono essere indicate in mesh. Ma quali sono le aperture effettive del setaccio? Sotto riportiamo una tabella con i rapporti fra le dimensioni in mesh e le corrispondenti dimensioni delle aperture dei filtri/setacci: Dimensioni MESH mm BS410/1962 mesh/pollice ASTM E 11-61 mesh/pollice Tyler mesh/pollice 0.105 0.125 0.149 0.150 0.160 0.177 0.180 0.200 0.210 0.250 0.297 0.300 0.315 0.354 0.355 0.400 0.420 0.500 0.595 0.600 0.630 0.707 0.710 0.800 0.841 1.00 1.19 1.20 1.25 1.41 1.60 1.68 2.00 150 120 100 85 72 60 52 44 36 30 25 22 16 14 10 8 140 120 100 80 70 60 50 45 40 35 30 25 20 18 16 14 12 10 150 115 100 80 65 60 48 42 35 32 28 24 20 16 14 12 10 9 INSPT9 ed1 29/04/97 EMi T10 FATTORI CALCOLO DEL CONSUMO EFFETTIVO DI PITTURA Esistono diversi modi per esprimere il rapporto fra il fabbisogno di pittura teoreticamente calcolato e necessario per ottenere lo spessore del film secco specificato e la quantità effettiva della pittura che dovrà essere applicata, basandosi sulle condizioni di applicazione e sull‘abilità dell‘operatore. HEMPEL utilizza il „Fattore di consumo“ per esprimere questo rapporto; altri produttori e clienti utilizzano invece i termini „Perdita“ e „Fattore di perdita“. Il fattore di consumo è sempre maggiore di 1, perché: * Un‘applicazione a spruzzo generalmente avrà uno spessore di film secco superiore rispetto a quello specificato. Tipicamente: DFT medio circa 1,4 volte dft specificato. * In ogni applicazione pratica, vi sarà sempre una certa quantità di pittura che non verrà applicata sul supporto. Il fattore di consumo che ne risulta è in genere pari a 1,8. Il termine „perdita“ è descritto come deviazione, fra il consumo calcolato per ottenere il dft specificato e il consumo effettivo. Indipendentemente dal fattore utilizzato per il calcolo, la quantità di pittura effettiva usata sarà sempre la stessa, in quanto questi fattori sono correlati e le correlazioni sono riportate di seguito: FORMULE DI CONVERSIONE ESEMPIO PERDITA (%); 1- FP * 100 1 - PERDITA (%) / 100 30% 1 - 0.7*100 0.70 FATTORE PERDITA (FP) 1 FC 1 FP FATTORE CONSUMO (FC) INSPT10, ed2 1 - 30/100 1 1.4 1 0.70 1.4 28/11/06 EMi COMUNICAZIONE INSPcommunications 01/08/95 EMi COM1 2006 COME CONTATTARE LE SEDI HEMPEL Prefisso internazionale da: 00 00 0011 00 00 011 00 99 119 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 60 00 00 00 00 001 00 8*10 00 00 00 00 00 00 00 0 00 8*10 00 001 00 00 00 002 001 00 00 011 PAESE Prefisso internazionale a: DANIMARCA ARGENTINA AUSTRALIA BAHREIN BELGIO CANADA CILE CROAZIA CUBA CIPRO REPUBBLICA CECA ECUADOR ESTONIA FINLANDIA FRANCIA GERMANIA REGNO UNITO GRECIA HONG KONG/CINA ISLANDA INDONESIA IRLANDA ITALIA COREA KUWAIT LETTONIA MALESIA MALTA PAESI BASSI NORVEGIA PRC POLONIA PORTOGALLO QATAR ROMANIA RUSSIA ARABIA SAUDITA SINGAPORE REPUBBLICA SLOVACCA SPAGNA SVEZIA TAIWAN TAILANDIA TURCHIA E.A.U. U.S.A. 45 54 61 973 32 1 56 385 53 357 420 593 372 358 33 49 44 30 852 354 62 353 39 82 965 371 60 356 31 47 86 48 351 974 40 7 966 65 421 34 46 886 66 90 971 1 HEMPEL SEDE PRINCIPALE GMT */ COPENHAGEN BUENOS AIRES MELBOURNE BAHREIN ANTWERP VANCOUVER VINA DEL MAR UMAG L‘AVANA LIMASSOL BRNO GUAYAQUIL TALLINN HELSINKI ST. CREPIN PINNEBERG CWMBRAN PIREO HONG KONG REYKJAVIK BEKASI DUBLINO GENOVA PUSAN KUWAIT RIGA S. DARUL EHSAN LA VALLETTA ROTTERDAM BERGEN SHANGHAI GDANSK PALMELA QATAR BUCAREST SAN PIETROBURGO DAMMAM SINGAPORE ZVOLEN BARCELLONA GOTHENBURG TAIPEI BANGKOK ISTANBUL SHARJAH HOUSTON 1 -3 10 3 1 -8 -4 1 -5 2 1 -5 3 2 1 1 0 2 8 0 7 0 1 9 3 3 8 1 1 1 8 1 1 4 2 4 3 8 1 1 1 8 7 2 4 -6 */ +/- 1 ora se è in vigore l‘ora legale. INSPCOM1 ed8 VALIDITÀ SOGGETTA A CONFERMA 23/11/06 EMi COM2 2006 COME CONTATTARE LE SEDI HEMPEL Per i prefissi dei PAESI vedi pagina COM1 PAESE SEDE TELEFONO FAX DANIMARCA ARGENTINA AUSTRALIA BAHREIN BELGIO CANADA CILE CROAZIA CUBA CIPRO REPUBBLICA CECA ECUADOR ESTONIA FINLANDIA FRANCIA GERMANIA REGNO UNITO GRECIA HONG KONG/CINA ISLANDA INDONESIA IRLANDA ITALIA COREA KUWAIT LETTONIA MALESIA MALTA PAESI BASSI NORVEGIA P.R.C POLONIA PORTOGALLO QATAR ROMANIA RUSSIA ARABIA SAUDITA SINGAPORE REPUBBLICA SLOVACCA SPAGNA SVEZIA TAIWAN TAILANDIA TURCHIA E.A.U. U.S.A. 45 93 38 00 11 4816 3137 3 9360 0933 17 456 191 3 220 6160 604 273 3200 32 639006 52 741 777 7 8668128 25 385 873 545 423 611 42 11 14 44 6 398 793 9 4780 6200 3 44 08 28 90 4101 707 0 1633 874 024 210 41 43 400 2857 7663 588 80 00 21 884 3385 1 826 1822 010 835 6947 51 647 5854 481 33 66 7 336 688 3 7845 3037 21 822 268 10 445 4000 55 95 80 00 21 5298 1258 58 521 8900 212 351 022 460 0881 722 540 703 4956636815 3 847 1616 6 799 8383 455 400 290 937 130 000 31 69 52 50 2 2706 55 35 2 260 3325 7 216 655 65 00 6 528 3307 936 523 6000 45 88 55 18 11 4812 7450 3 9360 0894 17 732 191 3 220 6179 604 273 6110 32 632752 52 741 352 7 338 127 25 731 672 545 215 035 42 11 08 54 6 398 794 9 4780 6201 3 44 08 28 99 4101 707 131 1633 489 089 210 41 43 500 2517 6311 568 92 55 21 884 0820 1 826 1823 010 835 6950 51 647 6234 484 33 07 7 336 689 3 7845 6016 21 822 273 10 460 0883 55 95 80 50 21 5298 1088 58 521 8902 212 352 292 460 0901 21 323 00 34 812 325 2635 3 847 1816 6 799 8400 455 323 023 937 130 368 31 69 47 20 2 2706 56 90 2 261 1932 216 585 10 11 6 528 1491 936 523 6073 COPENHAGEN BUENOS AIRES MELBOURNE BAHREIN ANTWERP VANCOUVER VINA DEL MAR UMAG L‘AVANA LIMASSOL BRNO GUAYAQUIL TALLINN HELSINKI ST. CREPIN PINNEBERG CWMBRAN PIREO HONG KONG REYKJAVIK BEKASI DUBLINO GENOVA PUSAN KUWAIT RIGA S. DARUL EHSAN LA VALLETTA ROTTERDAM BERGEN SHANGHAI GDANSK PALMELA DOHA BUCAREST MOSCOW DAMMAM SINGAPORE ZVOLEN BARCELLONA GOTHENBURG TAIPEI BANGKOK ISTANBUL SHARJAH HOUSTON In alcuni paesi sono presenti sedi diverse in diverse città. Chiamare il numero di telefono del paese indicato per ulteriori informazioni. . INSPCOM2 ed8 VALIDITÀ SOGGETTA A CONFERMA 23/11/06 EMi COM3 In caso di PERDITA DEL BAGAGLIO NOTA: le taglie equivalenti sono approssimative. UOMO Abiti e cappotti Britanniche Americane Continentali 36 36 46 38 38 48 40 40 50 42 42 52 44 44 54 46 46 56 48 48 58 Camicie Britanniche Americane Continentali 14 14 36 14½ 14½ 37 15 15 38 15½ 15½ 39 16 16 40 16½ 16½ 41 17 17 42 Scarpe Britanniche Americane Continentali Scandinave 7 7½ 7 40 7½ 8 8 41 8 8½ 9 42 9 9½ 10 43 10 10½ 11 44 11 11½ 11 45 12 12½ 12 46 Calze Britanniche Americane Continentali 9½ 9½ 39 10 10 40 10½ 10½ 41 11 11 42 11½ 11½ 43 12 12 44 Vestiti e abiti Britanniche Americane Continentali Scandinave 32 10 40 38 33 12 42 40 35 14 44 42 36 16 46 44 38 18 48 46 39 20 50 48 Scarpe Britanniche Americane Continentali Scandinave 4½ 6 3 36 5 6½ 4 37 6 7½ 5 38 7 8½ 6 39 7½ 9 7 40 8 9½ 8 41 DONNA INSPCOM3 ed1 01/08/95 EMi Il Manuale Tascabile di riferimento per la pitturazione IT 04/2014 IT www.hempel.it Il Manuale Tascabile di riferimento per la pitturazione