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IL MENSILE
DEGLI
STUDENTI
DEL PARINI
L’unico autentico bar
pariniano al 100%
ENJOY
NANDO’S
BAR!
Un libero spazio
d’espressione
Numero 4 - Anno IV
Giornalismo indipendente al Parini dal 2006
FERMATEVI
Di Alesia Preite
Si sta a terra, in un angolo della casa,
con il calduccio buono che ripara dai
brividi su per la schiena. Oltre le palpebre, socchiuse soltanto, le luci dell’albero, intermittenti, birichine. Loro
non si curano del risparmio energetico,
non sanno cosa va male, cosa va bene,
cosa, semplicemente, non va. Illuminano e basta, si riflettono sul puntale
dorato, balenano furtive fuori dalla finestra.
S o n o
luci di
Natale,
sono un
ricordo
scordato,
quando
ogni reg a l o
s e m brava
enorme
e bastava una mano, o un gelato, per
non sentirsi più soli. C’è il profumo
delle arance di Sicilia e dei mandarini,
le bucce, così allegre, bruciano sui fornelli e non guardano fuori, qualche
volta sprizzano una scintilla, come camini di campagna, ormai soli.
E l’Eden sta sotto le coperte, nell’oblio
del sonno, che non legge i giornali,
non si indigna, non si angustia, non
pensa ai banchi, ai fogli protocollo,
alle penne rosicchiate. Ed è come se finalmente nevicasse, tutto si attutisce,
INDICE
No B-Day
Il vero scandalo del caso Marrazzo
Aula Studenti, la vogliamo perdere?
Non ci credo più
Visto che robba?
La droga e l’artista
Look right through me
Comete di Cristallo
ZaBacheca e Auguri
Zabaoroscopo di Natale
si fa soffice e sussurra un
po’ di pietà, un po’ di silenzio. Quel silenzio che
non c’è mai, perché se la
bocca non si muove si
sente inutile, anche lei, poverina, e i pensieri non
sanno andarsene dalle orecchie, non
sanno restare aggrappati a filamenti di
sogni e c’è sempre quella cantilena di
sottofondo, idee in tensione, come i
muscoli della schiena, che non permettono abbandono.
Mollare tutto, per un attimo soltanto.
Mettere a tacere le grida per le proprie
cause, mettere da parte gli appelli disperati di processi finiti male. Giudici,
avvocati, vittime e imputati di tutto e
di niente, fermatevi. Ché non vale
sempre la pena di ribattere, si può lasciar e lasciarsi cadere senza farsi
male, a volte. Si può prendere un
giorno, due, tre e metterseli in tasca e
farci quello che si vuole, o che non si
sa. Perché l’angoscia del divenire non
sta solo nei piccoli acciacchi di prima
mattina, nei pensieri attorcigliati, nel
sudore di un ragionamento che non ha
futuro. Sta dappertutto, fra i voti scritti
a penna e gli schiaffi sulla nuca ed è
peggio dello smog: i vestiti ne sono
impregnati, i respiri vi si confondono,
i capelli perdono il loro profumo di
shampoo.
Fermiamo il traffico, dentro e fuori, e
sediamoci sotto la doccia, a sentire
l’acqua che scorre sulle spalle dolo-
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ranti, ad aspettare che cada la neve, che
si portino i regali ai piedi del letto e i
nastri restino, riversi, sul tappeto.
Zabaione vi augura un Buon natale e
spera, insieme a voi, nel 2010.
Unisciti a noi!
In Aula Studenti
dalle 14.00 alle 15.00
Ogni Lunedì
WE WANT
YOU!
Numero 4 - Anno IV
Giornalismo indipendente al Parini dal 2006
No B-Day
In tutto il mondo si dice BASTA
Di Sara Casotto
5 Dicembre, ore 14.00. E' arrivato il razione di immagine. Siamo andati a
giorno in cui dire no. In cui dire stop parlare con Bertolaso già a giugno e
al sistema putrefatto che ci controlla. abbiamo detto che il piano casa era
Le persone stanche di Berlusconi e del inadeguato, che le case erano insuffiberlusconismo che ha infettato total- cienti. Ma c'è stata una sordità assomente la politica, la giustizia e l'infor- luta, non ci hanno ascoltato” Intanto
mazione si sono riunite in una la gente continua ad affluire in piazza,
manifestazione, e non solo a Milano e sorgono cori d protesta da ogni dove,
Roma, capitale nella quale hanno ma- le bandiere viola, simbolo di una manifestato cittadini da tutte le regioni, nifestazione al di sopra dei partiti,
vengono appese
ma in tutto il
anche alle finemondo.
La
E' arrivato il giorno in
stre. Uno striprima a muodire
cui
In
no.
dire
cui
scione
dice
versi è stata
putresistema
al
stop
“Questo è il miSidney, per via
glior corteo degli
del fuso orario,
fatto che ci controlla.
ultimi 150 anni.”
poi il putiferio
si è scatenato a Berlino, Madrid, Co- Contemporaneamente la manifestapenaghen, Londra, Parigi, Barcellona, zione, alla quale ho partecipato, si
fino ad arrivare alle Americhe a San svolge anche a Milano proprio nel
Francisco, Buenos Aires, Rio de Ja- luogo in cui il 12 dicembre di 40 anni
neiro, Chicago, New York, Washin- fa accadde una strage a seguito di un
gton e in molte altre città.
A Roma il corteo parte alle
14.00, snodandosi per 2 kilometri, e arriva in piazza
San Giovanni, dove parlano
artisti e intellettuali italiani,
tra cui Salvatore Borsellino,
fratello di Paolo. “Il vero vilipendio è che persone come
Schifani e Berlusconi occupino le istituzioni. Schifani
non vuole chiarire i rapporti
avuti con la mafia nel suo
studio professionale” Molti
manifestanti stanno intanto
sventolando l'agenda rossa
del magistrato ucciso in via
d'Amelio. Parla anche gente
comune, come una terremotata, Enza Blundo, che ha
raccontato: “Quello che vedete non è la verità;
L'Aquila è stata solo un'ope-
“
”
2
Dicembre MMIX
attentato terroristico nella Banca Nazionale dell'Agricoltura, Piazza Fontana. Accanto al palco sul quale
chiunque poteva esprimere il proprio
dissenso c'era un banchetto al quale
firmare l'appello “per difendere la libertà di espressione”. Il tutto si apre
con l'intervento di Nando Dalla
Chiesa “Sono qui perché ho bisogno
di decenza. Mi è bastato quello che ho
visto e sentito finora. Un Paese decente non può avere un capo del governo che disconosce le leggi”.
Applausi, certo, ma anche una riflessione comune su quello che è lo Stato.
Una signora finalmente commenta “Ci
stanno umiliando”. Il motto del No B
Day milanese è quello che dovrebbe
essere una legge della Costituzione,
una regola che tutti gli italiani dovrebbero difendere: “No alla politica del
ricatto, al razzismo, a chi svilisce le
donne, all'inquinamento dell'ambiente
e sì alla libertà di informazione e all'etica pubblica”.
Ma qual è l'obiettivo? Semplicemente
ricordare al popolo italiano quali sono
i nostri diritti di cittadini, e cioè avere
un governo che ci rispetti e che agisca
a favore nostro e non di una sola persona. Il problema è infatti
proprio questo: ora come
ora le leggi che vengono
proposte non sono altro
che soluzioni a problemi
di un solo individuo, mentre sappiamo tutti che la
crisi C'E', che non è vero
che l'abbiamo superata.
Sappiamo che la disoccupazione è aumentata a dismisura, e che in 2 anni le
persone senza lavoro aumenteranno di due milioni. Sappiamo che la
gente non arriva a fine
mese (3 famiglie su 10) e
fa la fame, e intanto i politici non fanno altro che
pensare a leggi quali lo
scudo fiscale, il Lodo Alfano, l'Ammazzaprocessi
sostituto del Lodo Alfano,
ecc ecc, mentre l'talia
Numero 4 - Anno IV
Giornalismo indipendente al Parini dal 2006
Dicembre MMIX
avrebbe bisogno di riforme e soprat- rebbe dire no alla giustizia, all'infor- quel sabato, e caso strano Fidanzati
tutto di lavoro. Ma no, non interessa a mazione e come sempre farsi i cavoli passeggiava tranquillamente in centro
nessuno. Tutti i politici stanno là a gi- propri. Adesso la via di Di Pietro rap- a Milano e l'altro stava a 500 metri dal
rarsi i pollici e ad aspettare che i pro- presenta il diritto del cittadino italiano palazzo di Giustizia.
cessi di Berlusconi cadano in di avere rispetto, la via delle riforme Quindi i manifestanti non fanno altro
con la che elevare a miti i mafiosi? A me pare
prescrizione
o si annullino
Il berlusconismo ha intaccato maggio- che negli affari di Cosa Nostra ci siano
ranza è i nomi di Berlusconi e Dell'Utri e non
in qualche
tutti i sistemi, portando al totale la via il mio...
altra maniera
disfacimento delle istituzioni
della coper poi mamodità e
gari pensare
al proprio paese quando il Premier del menefreghismo camuffato da
sarà un po' più tranquillo. Il berlusco- opera di cambiamento e di opposinismo ha intaccato tutti i sistemi, por- zione seria. Forse la politica dipietrista
tando al totale disfacimento delle non può dare credibilità al partito?
istituzioni. Basta fare i comodi di una Beh, io credo, pariniani, che la diplosola persona, muovetevi per aiutare mazia di Bersani sia ancora meno credibile, come le sue manifestazioni
tutti gli italiani.
Questa protesta è stata organizzata, democratiche “1000 piazze per l'alterquindi, per unire i politici contro que- nativa”, alle quali si dovrebbe partecisto fenomeno distruttivo. Come ha pare per dire la propria, ma che, a mio
detto Di Pietro “Serve più opposizione parere, sono molto lontane dalla gente
e più piazza” sperando che la società rispetto al No B Day.
civile che ha organizzato questa mani- La maggioranza invece sminuisce i rifestazione “sappia unire la politica”. sultati della protesta, e Ignazio La
L'opposizione deve unirsi, anche se il Russa azzarda un commento pungente
5 dicembre non è proprio stato così. “In piazza a Roma contro Berlusconi
Bersani, come sin dall'inizio ha spie- mancano Nicchi e Fidanzati, arrestati
gato, non ha partecipato, al contrario dalle forze dell'ordine. I due boss ci tedi Rosy Bindi, presidente del Partito nevano tanto ad andare alla manifestaDemocratico, e di Ignazio Marino, che zione contro Berlusconi ma sono stati
ha commentato “E' importante essere arrestati”. Si beh, caso strano proprio
qui, perché in questa piazza c'è tanta
parte di Italia che è contro il Governo
che sta distruggendo il nostro paese.”
Unisciti a noi ogni
Io credo che anche il Segretario del
PD avrebbe dovuto partecipare. Non
Lunedì
tanto per simboleggiare il suo partito
dalle 13.00 alle 14.00
in piazza, ma per dare un contributo
abbandonando quella diplomazia che
in Aula Studenti
dopo un po' viene a noia. Sembra
quasi che la sua sia una paura di fare
la fine di Veltroni. Il 5 non è stata una
giornata qualunque, una delle tante
manifestazioni che si svolgono durante l'anno. Essa è stata una grande
protesta alla quale essere presenti significava esprimere liberamente il
proprio dissenso e far sì che anche chi
non crede in esso possa cambiare idea
rendendosi conto dei problemi che dilaniano il paese. Credo che l'opposizione
non
debba
accettare
compromessi, perchè farlo significhe-
“
”
STA CERCANDO,
ANCHE
QUEST’ANNO,
NUOVI REDATTORI!
3
Numero 4 - Anno IV
Giornalismo indipendente al Parini dal 2006
Dicembre MMIX
caso Marrazzo
Di Stefano Ghezzi
S
ono convinto che gli avvenimenti e i dettagli del caso che
ha coinvolto l’ex presidente
della Regione Lazio siano ormai noti
a tutti, visto che che già da alcune settimane i media ne stanno parlando
senza sosta. Marrazzo era solito frequentare transessuali, comprava ingenti quantità di droga e nel frattempo
svolgeva normalmente il suo incarico
politico. A parte aver trasgredito la
legge o frequentato persone di non primissima sfera - argomenti che dovrebbero interessarci marginalmente, in
quanto legati alla sua vita privata -, ciò
di cui nessuno sembra curarsi è la situazione delle sue due famiglie. Sono
fermamente convinto che il delitto più
grave sia stato quello di trascurare la
moglie e i figli. Infatti egli non solo si
è reso colpevole di tradimento nei
confronti della consorte, ma ha trascurato i propri figli: come gli sarebbe
stato possibile, d’altronde, svolgere il per il bene dei figli stessi: proprio ciò
suo molto impegnativo lavoro alla Re- che Piero Marrazzo non ha fatto. Si è
gione e frequentare i transessuali, do- fatto filmare durante il rapporto sessuale con un trans e
vendo anche
Sono fermamente convinto si è così messo nella
andare a troche il delitto più grave sia condizione di essere
vare i suoi
stato quello di trascurare la ricattato, prima dal
“cari” ? Come
moglie e i figli.
travestito, poi da
devono sentirsi
ora i figli ? Che colpa hanno questi po- quattro carabinieri che erano venuti in
veri ragazzi ? Pensate a come deve es- posseso del filmato. Ritengo che la
sere in questo periodo la loro vita a pena più adeguata per una colpa del
genere sia la revoca della patria potescuola...
Un fatto importante da chiarire è stà, per indegnità manifesta. La situaquello legato alla libertà di scelta e di zione si riallaccia a quella di madri
azione. Marrazzo avrebbe avuto infatti prostitute o tossicodipendenti che non
tutto il diritto di frequentare persone concedono l’adozione del proprio fiequivoche, di acquistare droga per uso glio appena nato, condannandolo ad
personale, se non fosse stato presi- una sotto-vita da trascorrere in istituti
dente della Regione Lazio e padre di o orfanotrofi anzichè in una famiglia,
tre figli. Non è obbligatorio sposarsi e con ridotte possibilità di sognare.
mettere al mondo guaglioni. Se si de- Come a Marrazzo, anche a questi gecide di farlo, è dovere di entrambi i co- nitori andrebbe sottratto il diritto di
niugi quello di essere fedeli e di agire educare i figli.
“
Non ci credo più
Di Arianna Cardella
Dicembre. Ed ecco l'autogestione al
Parini. Liturgica, quasi.
Ma ci porterà da qualche parte questa
protesta? Autogestire è oramai un rito,
una tradizione, lo si fa perché c'è un cliché da rispettare. Alle soglie del 2010
è ingenuo illudersi che una manifestazione del genere possa cambiare qualcosa.
Abbiamo sotto i nostri occhi una serie
di torti e ingiustizie con cui la nostra
generazione dovrà fare i conti e la risposta che il Collettivo ha dato è a dir
poco anacronistica.
Autogestire è sbagliato non solo perché
è illegale, non perché la decisione è
stata demagogica, ma perché toglie al
movimento studentesco la poca dignità
che gli rimane. Un corteo interno di ragazzi che sbattono le porte delle classi,
un megafono gracchiante in cortile durante la quarta ora sono solo ridicoli.
L'autogestione non funziona più, da
anni è solo un pretesto per saltare ore
di lezione.
I temi trattati durante quei giorni sono
importantissimi. Eppure non si è data
loro la risonanza che meritano. Perché
chiedere agli studenti di perdere ore di
lezione quando si possono organizzare
assemblee e momenti di approfondimento che non hanno un costo per noi
e, anzi, ampliano l'offerta formativa? E
la risposta non è “Perché questa è una
protesta”.
Perché una protesta si fa sentire, una
protesta ha una base di consenso accertata e coesa. Questa autogestione non
ha cambiato nulla. Anzi, ha rinunciato
anche alla possibilità di ampliare le co-
4
”
noscenze di tutto il corpo studentesco
perché si è posta come reazione al sistema costituito e non ha favorito la
partecipazione.
Non credo nella validità di un’autogestione come forma di protesta. Non ci
credo più. Dopo cinque anni di Parini,
non ho la forza di illudermi che sia questa la strada da percorrere.
Come studenti, dobbiamo far sentire il
nostro disagio. Ma lo dobbiamo comunicare fuori. E’ all’esterno della scuola
che dobbiamo provare che la nostra generazione, nonostante tutto il male che
se ne dice, ha la forza, la voglia e le capacità di uscire dal tunnel d’incertezza
in cui politiche sociali ed economiche
poco attente ci stanno facendo precipitare.
Sono rimasta in classe, durante l’autogestione, perché mi è stata imposta,
perché ho ritenuto che farmi la cultura
che rischio di perdere sia il modo migliore che ho, adesso, per protestare.
Numero 4 - Anno IV
Giornalismo indipendente al Parini dal 2006
Dicembre MMIX
Aula Studenti:
La vogliamo perdere?
Di Niccolò Bertorelle
L'anno scorso gli studenti del Parini
hanno riottenuto un'aula dove poter
stare durante le ore di alternativa (per
chi non fa religione), durante gli intervalli o per le riunioni dei vari gruppi
studenteschi (Collettivo Rebelde,Zabaione, Par.in.i ecc.).
Quest' aula, l'Aula Studenti, si trova a
pianterreno, tra quella adibita al ricevimento parenti e la sala prove.
I rappresentanti di classe, o chiunque
chi, un armadio
grande, uno piccolo
ed una lavagna mobile. Tutto in buono
stato.
Ora la situazione è
completamente cambiata. Gli armadietti
sono
stati
verniciati,così come è
stato fatto un murales
si fosse minimamente interessato alla
questione, certamente ricordano
quanto ci si fosse impegnati per ottenerne la riapertura.
Spesso se ne è discusso durante le sedute del Comitato Studentesco o in
Consiglio di Istituto per bocca dei consiglieri di Collettivo e Alternativaperta.
Il Maggio 2009 il Consiglio di Istituto
ha deliberato che l'Aula Studenti venisse riaperta.
L'aula è però stata effettivamente riaperta solo a Settembre, poichè l'anno
scorso veniva utilizzata per il progetto
di Orientamento Universitario.
Chiunque vi fosse entrato fino a due
settimane fa (prima dell'autogestione
ndr), può confermare come fosse una
normalissima aula con delle sedie
(poche a dir la verità), uno o due ban-
dentro ai due armadi
incassati
(quelli dietro alle
porte rosse che ci
sono anche in tante
classi per intenderci) mentre la lavagna mobile e
tratti del pavimento
sono stati colorati
con le bombolette.
Mi chiedo ora, perchè, se tanto ci si è
impegnati per ottenere qualcosa, si
debba rischiare di buttare tutto all'aria
solo perchè non riusciamo a tenere un
comportamento civile in un'aula, è
bene ricordarlo, che
non è di
nostra proprietà né
occupata
et similia.
Bisogna
che ci si
decida a
prendersi
le proprie
responsabilità; ci
siamo accordati col
Preside
5
perchè venisse lasciata la possibilità di
poter usufruire, durante l'orario in cui
il nostro Liceo è aperto, di un'aula per
noi studenti? Sì, bene ma ci siamo impegnati anche a tenerla pulita e non
danneggiarla, cosa peraltro ovvia a
mio avviso.
Spero davvero questa situazione possa
cambiare, prima che questi comportamenti possano venire addotto a pretesto per l'ennesima chiusura dell'Aula
Studenti.
Numero 4 - Anno IV
Giornalismo indipendente al Parini dal 2006
Dicembre MMIX
Notasti Siffatto Avvenimento?
(Acciderbolina, ὦ φίλε, ecco qui
i fatti più mirabolanti del Regio Liceo!)
Di Roberto Croci
Da questo numero la rubrica cambia
titolo per adeguarsi alla richiesta, pervenuta dalla Presidenza, di “non scrivere volgarità”.
1) Uno strano raffronto
“… ché perder tempo a chi più sa più
spiace “
(Dante Alighieri, “Purgatorio”, III, 78)
“Est modus in rebus: sunt certi denique fines” , - C'è una misura nelle
cose: ci sono infatti precisi confini“quos ultra citraque nequit consistere
rectum” - oltre ai quali e prima dei
quali il giusto non può esistere-.
(Orazio, Sermones, I, I, 106-107)
Sempre che non mi riteniate “offensivo”, “indegno” e nefandezze simili,
seguite questo strano ragionamento.
Al limite mi troverete folle, cosa di cui
non posso far altro che scusarmi.
Userò un sillogismo, mirabile marchingegno aristotelico che – come tale
– non potrà essere tacciato da nessuno
di volgarità o spirito anarco-rivoluzionario. Spero
La premessa universale affermativa è:
“Ognuno che detenga un qualche potere di natura coercitiva lo applica in
modo diverso a casi di reato più o
meno gravi”.
Credo che fin qui tutto sia condivisibile: se rubo un'arancia al mercato è
probabile che patirò una pena inferiore
a qualcuno che ha fatto saltare in aria
un condominio con due etti di tritolo.
6
Bene.
Ora, prendiamo l'autogestione che ha
avuto luogo al Parini nella settimana
dal 30 novembre al 5 dicembre.
Come tutti sanno, atti simili sono illegali. Secondo l'articolo 340 del Codice
Penale:
“Chiunque, fuori dei casi preveduti da
particolari disposizioni di legge, cagiona una interruzione o turba la regolarità di un ufficio o servizio
pubblico o di un servizio di pubblica
necessità, è punito con la reclusione
fino a un anno. I capi, o promotori od
organizzatori sono puniti con la reclusione da uno a cinque anni.”
Questo articolo si applica anche se
l'interruzione è limitata nel tempo, come
ribadito anche recentemente dalla Corte di
Cassazione (sentenza
9/12/2004, n. 26.077).
Un'altra chicca. Se
per un privato cittadino la denuncia di un
reato, tranne casi particolari, è un atto facoltativo, per un
pubblico ufficiale o
un incaricato di pubblico servizio è obbligatorio.
L'articolo 361 del Codice Penale applica
infatti una sanzione
pecuniaria contro il
pubblico ufficiale che
non sporga denuncia
di un reato di cui è a
Numero 4 - Anno IV
Giornalismo indipendente al Parini dal 2006
Dicembre MMIX
conoscenza.
E – guarda caso! – il Preside di una scuola di qualunque ordine e grado è un
pubblico ufficiale.
Ecco che, a metà scarsa
dell'articolo, sono giunto
alla conclusione che il
Preside del Parini, non denunciando l'interruzione o
turbativa di pubblico servizio che ha avuto luogo
nella sua scuola, si è macchiato di un reato. Follia
pura, no
Ma seguitemi, seguitemi
ancora.
Nello scorso numero di
Zabaione sono apparse in
copertina tre scritte.
Tengo a specificare che, sebbene provenissero dalla bacheca e, quindi, non
ne fossimo stati materialmente gli autori noi del giornalino ma altri studenti, la loro pubblicazione è stato un
enorme errore per cui tutti noi redattori, ed io in particolar modo, siamo
imputabili.
Torniamo ai fatti. In queste scritte figuravano tre nomi seguiti da una parola scandalosa che non posso ripetere
perché se no me la censurano.
Cercherò di suggerirvene il senso: inizia con la “c”, ha quattro lettere e non
è “cane”. No! Non è “casa” … Ma andiamo avanti, su': non ve l'ho forse
detto che non posso scriverlo?
Dunque, i nomi a cui si riferiva quell'infamante insulto.
Il primo era “Gasparri”, il secondo
“Galli”, il terzo “Croci”.
Identifichiamo questi personaggi: a
meno che non mi stia sbagliando di
grosso, al Parini non c'è nessun professor Gasparri o membro del personale di segreteria Gasparri o barista
Gasparri o collaboratore scolastico
Gasparri o preside Gasparri.
Potrei sbagliarmi, ma non conosco
nemmeno uno studente Gasparri.
In ogni caso, ne spuntassero anche una
ventina in questi giorni (come canditi
nel panettone), posso assicurare loro
che non erano il bersaglio dell'insulto.
Più probabilmente lo era l'onorevole
Maurizio Gasparri. Abbiamo così risolto il primo Identikit.
Il secondo: che io sappia ci sono due
persone a scuola che si chiamano
“Galli”, un Alberto ed una Martina.
Quanto al terzo, sono sicuro al di là di
ogni ragionevole dubbio che col cognome “Croci” l'autore della scritta
abbia inteso designare la mia persona.
Ora: sono d'accordo con ciò che state
pensando. Totalmente. Non ci credete? Allora ve lo metto nero su
bianco.
Credo che ogni pubblicazione, compreso un giornalino scolastico, non
debba recare offese a chicchessia.
“Modus est in rebus”: questo è quanto
dice anche la legge italiana.
Ma, qui sta il busillis, quelle scritte,
seppure – concordo – disgustose e turpiloquiose, legalmente non andavano
contro un bel niente.
Eccolo presto dimostrato.
Secondo la legge, insulto uguale diffamazione. E cos'è la diffamazione?
Ce lo dice l'amico Codice Penale, articolo 595: “Chiunque, comunicando
con più persone, offende l'altrui repu-
7
tazione, è punito con la reclusione fino
a un anno o con la multa fino a lire due
milioni.”
Non c'è dubbio che una scritta su un
giornalino scolastico intenda comunicare con più persone, e quella in particolare poteva considerarsi offensiva
della nostra reputazione.
E allora?
E allora il reato di diffamazione è punito solo e solamente previa denuncia
da parte della persona offesa (articolo
597 del C.P.), l'unica col potere di decidere se quello arrecatogli è davvero
un danno.
L'ho già detto, ma repetita iuvant: la
redazione di Zabaione ne aveva discusso, e non intendeva pubblicare la
copertina con quelle scritte. Se il prodotto finito le conteneva è da imputarsi ad un tragico errore tecnico di cui
sono il principale responsabile, e me
ne scuso.
Si dà il caso, però, che ambedue i ragazzi il cui cognome è Galli, Alberto
e Martina, nonostante non fossero stati
avvertiti preventivamente delle scritte
(anche questa colpa mia), mi abbiano
poi comunicato la loro somma indifferenza agli insulti, facendomi notare
Numero 4 - Anno IV
tra l'altro che non facevano nemmeno
ridere. Così fanno le persone mature.
Io stesso, che ovviamente avevo preso
visione della copertina, avevo dato a
chi impagina il mio consenso perché
venisse pubblicata la goliardata nei
miei confronti, e nemmeno per me faceva ridere.
L'importante, però è che grazie ai consensi dei diretti interessati, espressi
prima o dopo non importa, svanisce
ogni ipotesi di illecito penale.
E il povero Gasparri? Maurizio Gasparri è un politico, e sui politici si può
esercitare un diritto assurdo e volgare
quanto volete, ma regolamentato dal
diritto italiano: la satira.
I virgolettati che seguono sono estratti
da una gloriosa sentenza della Corte di
Cassazione (III sezione civile), la numero 23.314 del 2007.
“La satira “nella sua funzione di controllo esercitato con l'ironia ed il sarcasmo nei confronti dei poteri di
qualunque natura”, “costituisce una
critica corrosiva e spesso impietosa”.
“Insomma, la satira è riproduzione
ironica e non cronaca di un fatto; essa
esprime un giudizio che necessariamente assume connotazioni soggettive
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dalle 14.00 alle 15.00
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Giornalismo indipendente al Parini dal 2006
ed opinabili, sottraendosi ad una dimostrazione di veridicità.”
Per quanto trovi remota la possibilità
che l'onorevole in questione si impossessi di una copia di Zabaione, credo
proprio che, leggendo la scritta in suo
onore, non potrà molto. O farsi una
bella risata oppure ribollire di rabbia.
In quest'ultimo caso gli consiglierei il
conforto ritmico dell'amico del premier Apicella: canta che ti passa.
Ma lasciamo Gasparri, Apicella e le
canzoni napoletane connesse: ritorniamo al Parini.
Un Preside così condiscente coi suoi
studenti da aggirare una norma giuridica per soddisfarne i desideri, che
farà mai laddove sente minacciata non
la legge ma un'entità ben più imponente, cioè Il Buon Costume?
Ma ovvio! Si servirà di uno strumento
potentissimo, la censura!
Ha tollerato che venisse perpetrato un
delitto penale nella propria scuola e
abusa del suo potere sequestrando un
giornalino che non contiene nemmeno
l'ombra della diffamazione, e quindi
del reato, ma solo il tanfo della “volgarità” e del “cattivo gusto”?
Non mi torna più il sillogismo.
Mannaggia. (Avete visto? Questa censura mi ha insegnato qualcosa: in altri
tempi avrei concluso con un sonoro
“Min***a”.)
P.S: Presentatomi celermente in Presidenza a seguito di un'imperiosa convocazione, mi ritrovo ad assistere ad
un dialogo tra Preside e Vicepreside
sulla degradazione del linguaggio nel
mondo moderno.
A seguito del quale vengo aspramente
redarguito dal Preside stesso per avere
offeso l'onorevole Gasparri e l'ex assessore alla mobilità Edoardo Croci.
A metà tra lo stupefatto e il divertito,
gli faccio notare che l'unico Croci frequentante il Parini ce l'ha davanti agli
occhi e che a lui (cioé a me) si riferiva
la scritta. Alché si mette a ridere di
8
Dicembre MMIX
gusto, scusandosi per l'equivoco causato dal palese fatto che ignorava il
mio nome. Nel rimandarmi in classe,
mi fa capire che nessun provvedimento verrà preso, scongiurato il pericolo di aver offeso un'Autorità del
Capoluogo Lombardo.
Roma ladrona è lontana, e con lei l'inncouo Gasparri; ben più temibile l'ossibuchifera Milano con tutti i suoi
Croci feroci.
Il giorno dopo, il ritiro delle (poche)
copie del giornalino che ancora rimanevano a scuola, inspiegabile se non
alla luce di una qualche imbeccata ricevuta dal Preside da parte di chissà
quale garante delle buone maniere,
censore universale o maestro di ballo.
[Ovviamente, il “chissà quale” è di
facciata: so benissimo di chi si tratta;
soltanto, non ho nessuna prova per affermarlo.]
P.S.2: Mi spiace di aver sprecato un'intera rubrica a parlare di un singolo avvenimento, seppure – spero –
rilevante. Sono convinto che questo
sia un danno per l'informazione scolastica, “… ché perder tempo a chi più
sa più spiace”.
Avrei potuto anche trovarmi d'accordo
con il ritiro delle copie di Zabaione, se
mi fosse stato chiesto e non imposto.
È il gesto in sé ad avermi dato fastidio
e causato poco salubri flussi biliari nel
duodeno. Capito, professor Pedretti?
Numero 4 - Anno IV
Giornalismo indipendente al Parini dal 2006
La droga e l’artista
“T
Di Ayurzana Purevdorj
hou hast the keys of Paradise, oh, just, subtle, and mighty opium!”
~Thomas De Quincey
“Any musician who says he is playing
better either on tea, the needle, or
when he is juiced, is a plain straight
liar ... You can miss the most important years of your life, the years of
possible creation”
~Charlie Parker
Il poeta romantico inglese Samuel
Taylor Coleridge era notoriamente un
consumatore abituale di laudano (il
quale, per chi non fosse ferrato in stupefacenti del diciannovesimo secolo,
è una soluzione di alcol e alcaloidi
dell’oppio), e sviluppò da questa sostanza una dipendenza che lo accompagnò per gran parte della sua vita,
fino alla morte. Quello che è meno
chiaro è la misura in cui tale tossicodipendenza influì sulla qualità della
sua opera e sulle sue fantasiose immagini poetiche (perchè l’effetto della
droga sulla sua vita personale è invece
purtroppo ben documentato).
Fra tutte le sue poesie “Kubla Khan; o
Visione in un Sogno” è certamente
quella che si presta maggiormente a
essere interpretata come il prodotto diretto di una visione allucinatoria causata dall’oppio; a sostegno di ciò vi è
sicuramente la famosa nota pubblicata
dallo stesso autore, nella quale viene
descritto l’incidente che portò alla nascita del frammento: il poeta, assopitosi in una casa di campagna, ebbe un
sogno nel quale le immagini e i versi
della poesia sorsero nella sua mente in
modo spontaneo e senza alcuno sforzo
cosciente da parte sua.
Ciò che egli riuscì a scrivere sulla
carta al momento del risveglio (prima
di essere interrotto e distratto da un visitatore) fu solo una minima parte di
quanto aveva sognato, e che si era irrimediabilmente
dissolto nell’oblio. Di
fatto non potremo
mai appurare la veridicità di questo aneddoto. Alcuni elementi della poesia
suggeriscono che la fantasmagoria
evocata nel componimento concordi
con le comuni descrizioni delle visioni
indotte dall’oppio, per esempio quelle
fatte dallo scrittore Thomas De Quincey, che alla sua dipendenza dedicò
uno scritto intitolato “Confessioni di
un mangiatore d’oppio inglese”:
“Il senso dello spazio, e alla fine anche
quello del tempo erano entrambi fortemente intaccati. Edifici, paesaggi
ecc. mi si presentavano in proporzioni
così vaste che non potrebbero essere
concepite da un occhio normale. Lo
spazio si gonfiava, ed era ampliato a
una misura di totale infinito. Questo,
comunque, non mi turbava tanto
quanto l’ immensa dilatazione del
tempo; mi pareva talvolta di aver vissuto per settanta o cento anni in una
singola notte; anzi, a volte provavo la
sensazione concentrata di un millennio intero, o, comunque, di una durata
ben al di là dei limiti di ogni esperienza umana”
Coleridge esprime immagini simili
nella sua poesia: “through caverns
measureless to man...”; “so twice five
miles of fertile ground…” ; “…Kubla
heard from far / ancestral voices…” ;
“The shadow of the dome of pleasure/
floated midway on the waves…” nonché rappresentazioni visuali di grande
intensità: ”sunless sea,” “sunny
spots,” “gardens bright,”, e il delirio
di onnipotenza suscitato dalla vivdezza delle sensazioni: “...That with
music loud and long / I would build
that dome in air”… sebbene da ciò
non consegua necessariamente che tali
9
Dicembre MMIX
immagini siano il
prodotto di un’allucinazione e non piuttosto della sua naturale
fantasia sviluppata in
alto grado. Bisogna
osservare che c’è
qualche motivo per
dubitare del racconto
di Coleridge sulla genesi
di
“Kubla
Khan”: egli era solito
inventare date e circostanze di composizione delle sue
opere, e anche per via del suo carattere
tormentato era portato talvolta a cercare di nascondere il problema della
dipendenza agli occhi del pubblico, talaltra a ostentarlo ed esagerarlo, perchè sicuramente offriva un’immagine
per i tempi affascinante e “romantica”
di artista, (vedi la storia dell’oppiomane che è alla base della Sinfonia
Fantastica di Berlioz) un’immagine
che i suoi amici (Wordsworth ecc.)
condivisero facilmente senza comprendere appieno quanto il problema
della dipendenza fisica fosse serio per
lui, e quanto abbia contribuito ad alterare la sua personalità. Sicuramente
Coleridge era ben conscio, nei momenti di lucidità da lui stesso ribattezzati “ego diurnus”, della sua
miserevole situazione:
“What Crime is there scarcely which
has not been included in or followed
from the one guilt of taking opium?
Not to speak of ingratitude to my
maker for the wasted Talents; of ingratitude to so many friends who have
loved me I know not why; of barbarous neglect of my family … I have in
this one dirty business of Laudanum a
hundred times deceived, tricked, nay,
actually & consciously LIED. – And
yet all these vices are so opposite to
my nature, that but for the freeagency-annihilating Poison, I verily
believe that I should have suffered
myself to be cut in pieces rather than
have committed any one of them.”
Ma la questione rimane aperta: l’oppio
può essere servito al poeta, se non a
potenziare le sue capacità, cosa assai
Numero 4 - Anno IV
dubbia, almeno a servire come fonte
di ispirazione per far emergere dalla
sua mente cose che forse non sarebbero mai uscite da sè? Tutto sommato
se anche può aver svolto un ruolo in
questo senso non pare che il suo contributo sia stato più che marginale, e
certamente i suoi effetti nocivi hanno
più che compensato i possibili vantaggi; la perdità di memoria, di equilibrio psichico e di capacità di
valutazione critica, nonchè la generale
indolenza e lo stato di prostrazione fisica e mentale sono tutti effetti ampiamente riconosciuti da molti uomini
creativi nel campo dell’arte finiti nella
dipendenza da droghe, (e da quei
pochi nel campo della scienza che
hanno saputo in qualche modo convivere con l’obnubilamento della mente;
uno su tutti: il chirurgo William Halsted). A questo proposito una testimonianza illuminante ci è offerta da tutta
una generazione di musicisti jazz cresciuti e bruciati negli anni ’40 e ’50.
Se anche qualcuno di essi ha avuto
un’esperienza diversa, si può sicuramente affermare assieme a Jim Morrison che “le droghe sono una
scommessa con la mente”.
Unisciti a noi!
In Aula Studenti
dalle 14.00 alle 15.00
Ogni Lunedì
WE WANT
YOU!
Giornalismo indipendente al Parini dal 2006
Dicembre MMIX
Look right through me
Di Beatrice Scattaro
se davvero alcuni spiriti restassero legati al proprio corpo
morto?
Nell'aula di scienze c'è uno scheletro
umano in una teca di vetro ben sigillata; uno scheletro vero, uno scheletro
che è stato vivo. Ho chiesto alla professoressa di chimica e biologia; dice
che non si sa chi fosse o che origini
avesse, non ne conosciamo il sesso nè
tanto meno l'aspetto. E' solo lì rinchiuso nella sua immobile posizione
verticale.
Manca il dente davanti superiore,
quello sinistro; è l'unico dettaglio non
a posto, l'unica cosa non perfetta; le
ossa sono integre e senza un graffio.
Solo qualche volta ne vedo l'anima;
una donna disperata con gli occhi spalancati e lo sguardo di terrore. E' quasi
trasparente, quando la guardo riesco a
indovinare lo scheletro dietro di lei, la
attraverso con lo sguardo come il
vetro della sua stessa minuscola
stanza.
E' incatenata a quello che era il suo
corpo, le sue ossa; è imprigionata
nella teca di vetro con lui. Mi uccide
con i suoi occhi disperati, batte contro
il vetro della sua galera silenziosamente e senza che nessuno la noti.
Urla senza voce, colpisce il vetro
senza suono; per quanto sia visibile, è
chiaramente intangibile, inconsistente.
Ma è poi visibile? Perchè nessuno fa
niente per liberarla? La vedono, loro?
La vedete? Sono solo io?
La catena ed il lucchetto che tengono
chiusa la sua colonna di vetro e legno
non si muovono nè vibrano ai suoi
colpi disperati. Niente e nessuno si accorge della sua inquietudine.
I neri capelli spettinati, il dente che
manca sotto le labbra rosse. La pelle
candida con le gote rosee. Non è vecchia.
Il solito sguardo sconvolto: cosa le sta
E
10
succedendo? Perchè non la lasciano
fuggire? Così è appiccicata ad un
corpo che probabilmente sapeva
usare, che addobbava ogni mattina e
spogliava ogni sera, che mostrava a
chi ne era degno. Chiuso in quattro
piccole pareti perchè qualche liceale
possa vedere un esempio di ossatura
umana.
Anche se potrebbe essere il contrario.
Potrebbe essere quello spirito il vero
prigioniero.
Il corpo, quel che la decomposizione
non ha distrutto, può in realtà essere
un mezzo, un modo per tenere ferma
la donna.
Quale rabbia implacabile si può nascondore dietro occhi terrorizzati e capelli in disordine!
La guardo ancora; cerco di leggerla
ma mi è impossibile, è un'anima dannata. Chi, o cosa, mente meglio di una
donna preda della disperazione?
Improvvisamente mi pare cattiva; non
provo più alcuna compassione ora
che, osservandola, prendo in considerazione la possibilità di uno spirito
rabbioso e bugiardo, la sua ipotetica
vendetta. Perchè potrebbe essere arrabbiata?
La prima cosa che mi viene in mente
è un figlio.
Forse un marito, o un amore di qualsiasi genere. E' così triste..
Chi sei? Ti vedo davvero solo io? Mi
percepisci? Come ti chiami?
Si volta, mi osserva, mi penetra con i
suoi occhi di ghiaccio; un barlume le
illumina per un istante l'espressione
spenta.
L'ennesimo urlo silenzioso prima di
accasciarsi a terra, alla base del piedistallo nero su cui si erge la sua morta
figura.
"Aiutami. Aiutami."
Numero 4 - Anno IV
M
Giornalismo indipendente al Parini dal 2006
Comete di Cristallo
inuscole stelle aggrappate alle tuniche
di
angeli
fatiscenti illuminano un cielo
falsamente perlaceo. A Natale
non c’è bisogno di fermarsi a
contare le comete – fuggono
tanto in fretta, d’altronde,
anche nel resto dell’anno per
non approfittare di un istante di
illusoria beatitudine. E allora ci
lasciamo confondere da una
miriade di gioiose luci colorate
e pensiamo che forse, per questa volta, possiamo convincerci che
vada tutto bene. E ragionevolmente
odiamo chi predica sprechi e scopre le
nubi oltre la coltre candida e ovattata
di fiocchi di cristallo – perché tanta
crudeltà nello strapparci da questo effimero sogno brillante dai contorni di
un verso romantico? Dove la polvere
delle stelle di ghiaccio ricopre gli
occhi stanchi di cercare un sentiero
nella neve; e finalmente possiamo fingerci ciechi, e muti – ammutoliti, dalla
meraviglia sciocca e infantile della nostra cupola scintillante.
Mentre i pensieri più dolci si confon-
Dicembre MMIX
Di Layla Colamartino
A L.S.
Velut stella salutaris
In naufragiis amaris…
(C.B.)
dono con la memoria dei piccoli gesti
quotidiani, perdendosi tra le spire ammalianti delle fiamme del camino; e
restiamo ad osservare altri spazzare
via i resti del freddo, soltanto per rimproverarli di aver cancellato le tracce
delle nostre preziose perle bianche.
Perché si spezzano al minimo tocco,
frantumandosi in migliaia di gocce
inutilmente lucenti. Si sciolgono tra le
mani goffe dei bambini, che li acchiappano festanti per tenerseli stretti
tra le dita di lana dei guanti colorati,
avaramente quanto un giorno faranno
con i propri sogni. E la cosa più bella
è che non possiamo piangere per la
loro perdita: ogni lacrima apparirebbe
11
anche a noi assolutamente indistinguibile da una di quelle
tante stelle, fragili e fulgide
quanto i mirabili castelli in
aria loro affidati. Cerchiamo
di tenerci stretti la loro immagine rassicurante mentre il
sole spazza l’ultimo ghiaccio
splendente, e non pensare che
non vivono che per una notte
– in cui tutto è possibile, semplicemente perché nulla è
reale. D’altronde a qualcuno è
sufficiente il riflesso che crede
di scorgere nel volteggiare armonico
dei fiocchi per saper trattenere il respiro fino al prossimo sbuffo luccicante, nascosto sotto una coltre di
effimeri incanti.
E anche a noi basterebbe se soltanto ci
accontentassimo di non pensarci al
posto degli angeli appesi alle nuvole –
ad abbagliare il mondo confondendolo
dolcemente, e con amara ilarità osservarlo sprofondato nel suo sogno di
diamante. E forse congeleremo, sotto
gli occhi ciechi di chi dalle finestre luminose e addobbate assiste in un silenzio incapace di comprensione, più per
vanità nostra che per sua indifferenza.
Minuscole stelle aggrappate alle tuniche di angeli fatiscenti, continuiamo
con testarda fedeltà ad illuminare un
cielo falsamente perlaceo.
Ma non c’è motivo sensato, per nessuno, di abbassare ora lo sguardo.
Numero 4 - Anno IV
Giornalismo indipendente al Parini dal 2006
ZaBacheca
Di Camilla Zoppolato
Questa clas
e pullula
di miopi sin
dacali .
...NON E' GR
ANCHE' BRIL
LANTE.
PROPOSTA ARTICOLO
LAYLA STA CON MAZZI O NO?
:
che assomigli ad un’ australopiteco
NI CHE
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Gradirei chiarire una volta per tutte che io NON sto con Federico Mazzi, e inviterei gentilmente coloro che lo credono,
l'ignoto autore/autrice dei quel bigliettino e la scuola tutta a
farsi i sacrosanti affaracci suoi e lasciarmi frequentare chi meglio credo.
la mia
generazione vuole un
articolo su via Volta:
ritrovo pariniano
Carola Limone
e
Max Motta
È inaccettabile che ci sia una prof
con mille denti!
Dicembre MMIX
sono fidanzati!
CI
“Non è che esis
te un fan dei Th
e
Gathering (pos
sibilmente bell
oe
con capelli lung
hi, lisci e fluenti
)
che vada al con
certo, eh?
... okay, scherz
avo."
GRAZIE Layla Colamartino
"Dipende da... ... in funzione di!"
2) "Uno; Due; Quattro; Trentatrè, Cinquantasei, Novantotto!"
3) "Vedi l'aoristo II nell'anfiprostica di Cippide il Turpe!"
4)"Bellillime! Vi piace bellillimo?"
1)
La D'Alessi
è fantastica!
4B
Ma mi
dicono
che è p
iena!
12
Numero 4 - Anno IV
Giornalismo indipendente al Parini dal 2006
Dicembre MMIX
Gli Auguri della Redazione!
Ok ok, quest'anno non potrò fare a meno di pubblicare questo proverbio: "La
vita è come un albero di Natale: c’è sempre qualcuno che rompe le palle."
Rappresenta un po' tutti, sì, ma si sa, a Natale sono tutti più buoni.
Auguri Pariniani!
Sara Casotto
Natale si avvicina e già si intravede la
fine del 2009 e l'inizio di un nuovo anno.
Buon natale e felice anno nuovo a chiunque legga quest'augurio!
Francesca Chiesa
Ragazzi, ragazzi è già Natale! Mi raccomando,
date una bella rimpinguata all'industria dei regali
in questo periodo di crisi, e non prendetevela troppo
se il 25 Dicembre mattina vi svegliate e realizzate
di non essere più bambini.
Buone Vacanze!
I più rilassanti auguri agli stressaterrimi studenti
dell'ultimo anno e, perchè no (alla fine la pagella me
la danno loro) anche agli stressanti professori ;)
Niccolò Bertorelle
Elena Morgana
I banchetti luculliani, lo slalom tra parenti affettuoso/oppressivi, i
regali fantasiosi e gli sbadigli dei bambini alla messa di mezzanotte.
Roberto Croci e Alesia Preite
Non voglio augurare buon Natale, perché tanto il Natale è sempre circa
bello (soprattutto se si ricevono bei regali), però auguro a tutti un anno felice, sperando che tutti i desideri che esprimerete allo scoccare della mezzanotte si avverino. Ah, e buone vacanze! Riposatevi e divertitevi, ma non
troppo, che un arduo pentamestre incombe.
Elisa Aliverti Piuri
13
Natale è solo il 25 dicemebre. O no? Non è
altro che il 25 Dicembre. Un giorno come tutti
gli altri. O no? Quindi vi auguro semplicemente
che sia per voi un buon giorno. Insomma, speriamo ci sia il sole, e la neve, e il panettone o
il pandoro, e un maglione caldo, e pochi compiti
per le vacanze, e tanti bei regali, e tutte
quelle banalità che le tradizioni si portano sempre dietro. Tanti auguri!
Beatrice Scattaro
Numero 4 - Anno IV
Giornalismo indipendente al Parini dal 2006
ZABAOROSCOPO Di
A cura di Alesia Preite e Roberto Croci
Ariete
Il cenone ipercalorico della prozia
Giuseppa a san Miriminchio Maggiore vi lascerà come ricordo 3 chili e
mezzo di strato adiposo sulle cosciotte
già opime. La vostra speranza di porre
rimedio ai rotoletti di lardo si frantumerà allo scarto dei regali: dolci, dolciumi, dolcetti e torroncini ( e
nemmeno una crema rassodante!).Concluderete le vostre vacanze buttando
via gli sci e rotolando sulla neve a mo’
di pesce palla.
Secondo gli astri nordcoreani che
stiamo attualmente studiando il 2010
sarà per voi “L’anno della Sfiga”:
amore nemmeno per sbaglio, bocciatura tripla e denti cariati.
Toro
Un 2010 pieno di sciagure alimentari.
Dall'osso del tacchino che vi si infilerà
su per la gola durante il grassissimo
pranzo di Natale, alla dentiera che dovrete mettere perché morsicherete con
veemenza la sorpresina di piombo dell'uovo di Pasqua della bisonna, fino
alla dieta a base di verze tritate e aringhe sott'olio che vi ritroverete costretti
a fare, non potendo più masticare.
Gemelli
Avrebbe potuto essere un dolce e armonioso Santo Natal. Peccato per la
vostra “piccola svista”. Il vibratore
comprato nuovo di zecca per la sorellina ninfomane a mezzanotte della Vigilia finirà inspiegabilmente nelle
mani della nonna. Mentre così vostra
sorella starà scartando un pacchetto di
adesivi salvadentiera in famiglia si
scatenerà un putiferio. Vostro padre si
metterà a studiare la struttura ingegneristica dello strano oggetto, rimanendone affascinato, mentre vostra madre
pretenderà di “sequestrarlo” dopo aver
tentato di strozzarvi con lo spago
dell’arrosto. Auguri!
Il nuovo anno? A casa in punizione.
Cancro
Nel 2010, ve lo prediciamo dopo un'attenta analisi sui fondi dei vostri caffé
del Nando, deciderete per un semestre
all'estero. Bella idea: il Brasile aveva
proprio bisogno di voi! Dopo qualche
sollazzo con vari transessuali e degli
estenuanti “stages” nelle piantagioni di
caffé, non vedrete l'ora di tornare a casuccia. Dove nel frattempo si è insediato, ironia della sorte, uno studente
scambista statunitense che vi sembrerà
molto a suo agio, soprattutto in camera
di vostra sorella. Divenuta insopportabile la situazione al Parini, dove nemmeno i professori si ricordano più di
voi, farete nuovamente le valigie per il
Laos. Attenti al fuso orario!
Leone
Sappiamo tutti che i regali di Natale
sono un problema, soprattutto quando
i destinatari sono particolarmente esigenti. Il vostro ragazzo\a, non riuscendo a trovare il regalo adatto a voi,
entrerà però in una crisi talmente profonda che, dopo aver ingurgiatato tre
litri di candeggina senza ottenere risultati soddisfacenti, alle 18.30 del 24
dicembre, per di evitare l’imbarazzo
della scelta, vi lascerà. La vostra ira
funesta si manifesterà con un pacco
bomba recapitato a casa sua il 25 che
trincerà la coda a Plinio il Vecchio,
suo adorato gatto. Vostra cugina scriverà su questa drammatica vicenda
un’opera destinata a diventare best
seller.
Il 2010 sarà un anno di transizione:
deciderete di diventare transessuali e
transiterete in giro per Milano trastullandovi transitoriamente.
14
Dicembre MMIX
Natale!
Vergine
La sifga sentimentale del vostro 2009
è niente, confrontata alle pene d'amore
inenarrabili che patirete nel 2010.
Raccontarle tutte richiederebbe 12
speciali di Zabaione, quindi ci limiteremo a spiegarvene la causa: l'anno
venturo la costellazione della Zanzara
Tigre punzecchierà il vostro segno, il
quale darà una gran cornata a Marte
che, orbo com'è, incolperà Venere; la
poverina migrerà in Uruguay, lasciando detto alla sua sostituta di sfavorirvi il più possibile dal punto di
vista sentimentale.
Bilancia
La vostra media complessiva è attualmente 2.78 (lo 0, 78 è dovuto al 10 in
educazione fisica, ovviamente). Per
fortuna mamma e papà scopriranno
l’esistenza del fatidico libretto blu solo
a regali già fatti. Ci complimentiamo
comunque con voi per essere riusciti a
tenerglielo nascosto per ben un trimestre, sostenendo fosse il vostro diario
segreto! Una volta svelato il misfatto
non avrete purtroppo più scampo: verrete chiusi in camera con solo una gigantesca scatola di biscotti per cane e i
vocabolari di latino, greco, italiano, inglese, ostrogoto postclassico e tardo
milanese. Quest’endovena non-stop di
cultura random vi porterà ad un inquietante stato di fattanza. Il sei gennaio,
dopo aver seppellito i vecchi sotto una
montagna di carbone vi butterete giù
dalla finestra a cavallo di una scopa e
dopo essere atterrati su un cespuglio di
rovi vi aggirerete per la città a spaventare i bambini con strani aoristi greci.
Anno nuovo, vita nuova. Finalmente
capite la legalità non fa per voi e diventate ladri di merendine a tempo pieno.
Numero 4 - Anno IV
Scorpione
Avendoci rimpinzato di focaccine per
ottenere previsioni fasulle e melliflue
per il 2010, ovviamente non verrete
accontentati. Mentre salite verso i nostri rispettivi piani per “fare bbrutto”,
però, scordate che le stelle ci sono
complici e alleate: per un disgraziato
incidente di cui non siamo responsabili, infatti, diciassette pitbull inferociti apparsi chissà come tenteranno di
sbranarvi. Rimarrete vivi, ma vostri
resti organici, tra cui un'interessante tiroide e una milza niente male, veranno
condotti per analisi approfondite all'obitorio di Pinerolo. L'anatomopatologo dottor Stronzio Ruttinfaccia vi
diagnosticherà la sindrome da CCY56, malattia che spiega perfettamente
il vostro ritardo mentale e che vi costringerà ad abluzioni di sterco tre
volte alla settimana.
Sagittario
Non ci credete nemmeno voi ma la
vostra illimitata, imbarazzante e sconvolgente Sfigataggine Perenne si concluderà con l’arrivo del Natale.
Qualche miracolo che sa di smielato
film americano vi farà scomparire
tutto un tratto i brufoli, vi donerà quei
agoniati centimetri che vi mancano e
finalmente ridarà una dignità alla vostra spiacevole voce. Qualcuno finalmente si accorgerà della vostra
esistenza e addirittura vostra nonna,
che non vi ha mai considerati sangue
del suo sangue, si degnerà di farvi un
regalo. Al massimo della gioia, trascorrerete le vacanze a cantare soavi
canzoni e a guardarvi allo specchio.
Non illudetevi che la cosa duri troppo,
però. Tornati dalle vacanze, i vostri
compagni si renderanno che in realtà
non è cambiato granchè e il 2010 sarà
l’ennesimo Anno Triste.
Capricorno
La sfiga sentimentale del vostro 2009
è niente, confrontata alle pene d'amore
inenarrabili che patirete nel 2010.
Giornalismo indipendente al Parini dal 2006
Raccontarle tutte richiederebbe 12
speciali di Zabaione, quindi ci limiteremo a spiegarvene la causa: l'anno
venturo la costellazione della Zanzara
Tigre punzecchierà il vostro segno, il
quale darà una gran cornata a Marte
che, orbo com'è, incolperà Venere; la
poverina migrerà in Uruguay, lasciando detto alla sua sostituta di sfavorirvi il più possibile dal punto di
vista sentimentale.
Acquario
Nel 2010, le attività pomeridiane vi
sconvolgeranno la vita. Le gambe
sempre doloranti per il tapis roulant, il
cervello in marmellata tra corsi di logica teutonica e anatomia comparata
uomo-struzzo, non rientrate mai a casa
prima di mezzanotte. Dormire vestiti
e la mattina dopo correre a scuola
senza cambiarvi né lavarvi non gioveranno al vostro odore corporeo, di cui
si vocifererà in tutto il Parini. Per fortuna avete gli amici del corso di giardinaggio boemo. Se volete un
consiglio, però, fareste bene a slegar-
Dicembre MMIX
vene, visto che – partiti per un convegno sull'oleandro danese – precipiteranno con tutto l'aereo al largo
dell'Atlantico.
Pesci
Per la penosa quotidianità che vi
aspetta nel 2010 ecco gli scudi contro
la malasorte: il basilico, erba della salute; lo scarabeo stercoraro, animale
che ha con voi un feeling particolare;
il color verde acido, che vi rappresenta
appieno.
Vi anticipiamo le situazioni in cui questi potentissimi ritrovati magici, sponsorizzati da onestissimi ciarlatani sulle
varie tv locali alle 2 di notte, non basteranno.
La scuola, ad esempio. Non datevi affatto la pena di studiare, tanto l'odiosa
prof Strizzamele in collaborazione con
l'arcigno Zuccardi vi bocceranno di sicuro. Potrebbe andarvi molto meglio
all'ITIS “Peppino Svaccatielli” per le
Scienze Casearie e l'Agrimensura
Spinta.
Nando is waiting for you!
L’unico autentico bar pariniano al 100%
La vera anima del Parini!
Il Nando’s Team sponsorizza Zabaione!
15
Numero 4 - Anno IV
Giornalismo indipendente al Parini dal 2006
Dicembre MMIX
Concorso Leterario
Zabaione ha organizzato un concorso letterario per i pariniani sul tema "Sabato". Pe partecipare
dovete inviare la vostra creazione all'indirizzo e-mail [email protected] in forma non anonima entro il termine 1 FEBBRAIO 2010. La redazione selezionerà il testo vincitore in base ai
seguenti criteri di valutazione: correttezza grammaticale, aderenza al tema, originalità espressiva e
stilistica. I primi 3 classificati verranno pubblicati sul numero di marzo accompagnati da un commento che motiverà la loro valutazione, mentre il vincitore riceverà in premio 150 euro. Lo scritto
può essere di qualsiasi genere letterario (racconto, prosa artistica, poesia, etc.) e non deve superare
le 3 pagine di word times new roman carattere 12. Per garantire trasparenza e correttezza i redattori, gli ex redattori e i collaboratori del giornalino non potranno partecipare a questo concorso.
La redazione
ZaBacheca
IPSE DIXIT
Ragazze e Ragazzi, nasce finalmente la rubrica
per voi! Da che mondo è mondo, in tutte le
classi di tutte le scuole c'è sempre qualcuno che
fa una battuta, dice una cavolata (chiamiamole
così..) o fa un errore e chiaramente tutti scoppiano a ridere. Bene, questa rubrica nasce per
dar spazio alle vostre gag! Quello che dovete
fare è molto semplice: trascrivete le castronerie
che direte in classe, portatele a me, in I F (al
terzo piano), e magicamente le vedrete comparire sul numero successivo di Zaba! Ah, chiaramente i nomi degli autori possono anche
rimanere segreti, sta a voi decidere!
Daniele Castelli
Buone Feste!!
Ecco uno spazio libero del giornalino in cui tutti
i pariniani (alti, bassi, magri, grassi, belli e brutti)
potranno scrivere messaggi, dediche, ecc.. Imbucate il vostro biglietto nell'apposita scatola
presso l’angolo fotocopie al primo piano! N.B. : i
messaggi provocatori, offensivi e diffamatori
non verranno pubblicati.
Camilla Zoppolato
Grazie a...
Alla scuola, che ci fornisce i fondi per andare avanti a stampare, e in particolare alla Segreteria d’Istituto.
Ai Redattori: Elisa Aliverti Piuri, Susanna Caminada, Sara Casotto, Daniele Castelli, Stefano Clemente, Francesca Chiesa,
Layla Colamartino, Roberto Croci, Giulia Da Cas, Federica Gardella, Stefano Ghezzi, Simone Milani, Elena Morgana, Sara Ottolenghi, Alesia Preite, Ayurzana Purevdorj, Beatrice Scattaro,
Maria Sole Venanzi, Camilla Zoppolato.
A tutti i nostri lettori ed i nostri fan, senza i quali questo
giornalino non avrebbe ragion d’essere!
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Numero 4 - Liceo Parini