--- IL MENSILE DEGLI STUDENTI DEL PARINI L’unico autentico bar pariniano al 100% ENJOY NANDO’S BAR! Un libero spazio d’espressione Numero 4 - Anno IV Giornalismo indipendente al Parini dal 2006 FERMATEVI Di Alesia Preite Si sta a terra, in un angolo della casa, con il calduccio buono che ripara dai brividi su per la schiena. Oltre le palpebre, socchiuse soltanto, le luci dell’albero, intermittenti, birichine. Loro non si curano del risparmio energetico, non sanno cosa va male, cosa va bene, cosa, semplicemente, non va. Illuminano e basta, si riflettono sul puntale dorato, balenano furtive fuori dalla finestra. S o n o luci di Natale, sono un ricordo scordato, quando ogni reg a l o s e m brava enorme e bastava una mano, o un gelato, per non sentirsi più soli. C’è il profumo delle arance di Sicilia e dei mandarini, le bucce, così allegre, bruciano sui fornelli e non guardano fuori, qualche volta sprizzano una scintilla, come camini di campagna, ormai soli. E l’Eden sta sotto le coperte, nell’oblio del sonno, che non legge i giornali, non si indigna, non si angustia, non pensa ai banchi, ai fogli protocollo, alle penne rosicchiate. Ed è come se finalmente nevicasse, tutto si attutisce, INDICE No B-Day Il vero scandalo del caso Marrazzo Aula Studenti, la vogliamo perdere? Non ci credo più Visto che robba? La droga e l’artista Look right through me Comete di Cristallo ZaBacheca e Auguri Zabaoroscopo di Natale si fa soffice e sussurra un po’ di pietà, un po’ di silenzio. Quel silenzio che non c’è mai, perché se la bocca non si muove si sente inutile, anche lei, poverina, e i pensieri non sanno andarsene dalle orecchie, non sanno restare aggrappati a filamenti di sogni e c’è sempre quella cantilena di sottofondo, idee in tensione, come i muscoli della schiena, che non permettono abbandono. Mollare tutto, per un attimo soltanto. Mettere a tacere le grida per le proprie cause, mettere da parte gli appelli disperati di processi finiti male. Giudici, avvocati, vittime e imputati di tutto e di niente, fermatevi. Ché non vale sempre la pena di ribattere, si può lasciar e lasciarsi cadere senza farsi male, a volte. Si può prendere un giorno, due, tre e metterseli in tasca e farci quello che si vuole, o che non si sa. Perché l’angoscia del divenire non sta solo nei piccoli acciacchi di prima mattina, nei pensieri attorcigliati, nel sudore di un ragionamento che non ha futuro. Sta dappertutto, fra i voti scritti a penna e gli schiaffi sulla nuca ed è peggio dello smog: i vestiti ne sono impregnati, i respiri vi si confondono, i capelli perdono il loro profumo di shampoo. Fermiamo il traffico, dentro e fuori, e sediamoci sotto la doccia, a sentire l’acqua che scorre sulle spalle dolo- 1 Dicembre MMIX 2 4 5 5 6 9 10 11 12 14 ranti, ad aspettare che cada la neve, che si portino i regali ai piedi del letto e i nastri restino, riversi, sul tappeto. Zabaione vi augura un Buon natale e spera, insieme a voi, nel 2010. Unisciti a noi! In Aula Studenti dalle 14.00 alle 15.00 Ogni Lunedì WE WANT YOU! Numero 4 - Anno IV Giornalismo indipendente al Parini dal 2006 No B-Day In tutto il mondo si dice BASTA Di Sara Casotto 5 Dicembre, ore 14.00. E' arrivato il razione di immagine. Siamo andati a giorno in cui dire no. In cui dire stop parlare con Bertolaso già a giugno e al sistema putrefatto che ci controlla. abbiamo detto che il piano casa era Le persone stanche di Berlusconi e del inadeguato, che le case erano insuffiberlusconismo che ha infettato total- cienti. Ma c'è stata una sordità assomente la politica, la giustizia e l'infor- luta, non ci hanno ascoltato” Intanto mazione si sono riunite in una la gente continua ad affluire in piazza, manifestazione, e non solo a Milano e sorgono cori d protesta da ogni dove, Roma, capitale nella quale hanno ma- le bandiere viola, simbolo di una manifestato cittadini da tutte le regioni, nifestazione al di sopra dei partiti, vengono appese ma in tutto il anche alle finemondo. La E' arrivato il giorno in stre. Uno striprima a muodire cui In no. dire cui scione dice versi è stata putresistema al stop “Questo è il miSidney, per via glior corteo degli del fuso orario, fatto che ci controlla. ultimi 150 anni.” poi il putiferio si è scatenato a Berlino, Madrid, Co- Contemporaneamente la manifestapenaghen, Londra, Parigi, Barcellona, zione, alla quale ho partecipato, si fino ad arrivare alle Americhe a San svolge anche a Milano proprio nel Francisco, Buenos Aires, Rio de Ja- luogo in cui il 12 dicembre di 40 anni neiro, Chicago, New York, Washin- fa accadde una strage a seguito di un gton e in molte altre città. A Roma il corteo parte alle 14.00, snodandosi per 2 kilometri, e arriva in piazza San Giovanni, dove parlano artisti e intellettuali italiani, tra cui Salvatore Borsellino, fratello di Paolo. “Il vero vilipendio è che persone come Schifani e Berlusconi occupino le istituzioni. Schifani non vuole chiarire i rapporti avuti con la mafia nel suo studio professionale” Molti manifestanti stanno intanto sventolando l'agenda rossa del magistrato ucciso in via d'Amelio. Parla anche gente comune, come una terremotata, Enza Blundo, che ha raccontato: “Quello che vedete non è la verità; L'Aquila è stata solo un'ope- “ ” 2 Dicembre MMIX attentato terroristico nella Banca Nazionale dell'Agricoltura, Piazza Fontana. Accanto al palco sul quale chiunque poteva esprimere il proprio dissenso c'era un banchetto al quale firmare l'appello “per difendere la libertà di espressione”. Il tutto si apre con l'intervento di Nando Dalla Chiesa “Sono qui perché ho bisogno di decenza. Mi è bastato quello che ho visto e sentito finora. Un Paese decente non può avere un capo del governo che disconosce le leggi”. Applausi, certo, ma anche una riflessione comune su quello che è lo Stato. Una signora finalmente commenta “Ci stanno umiliando”. Il motto del No B Day milanese è quello che dovrebbe essere una legge della Costituzione, una regola che tutti gli italiani dovrebbero difendere: “No alla politica del ricatto, al razzismo, a chi svilisce le donne, all'inquinamento dell'ambiente e sì alla libertà di informazione e all'etica pubblica”. Ma qual è l'obiettivo? Semplicemente ricordare al popolo italiano quali sono i nostri diritti di cittadini, e cioè avere un governo che ci rispetti e che agisca a favore nostro e non di una sola persona. Il problema è infatti proprio questo: ora come ora le leggi che vengono proposte non sono altro che soluzioni a problemi di un solo individuo, mentre sappiamo tutti che la crisi C'E', che non è vero che l'abbiamo superata. Sappiamo che la disoccupazione è aumentata a dismisura, e che in 2 anni le persone senza lavoro aumenteranno di due milioni. Sappiamo che la gente non arriva a fine mese (3 famiglie su 10) e fa la fame, e intanto i politici non fanno altro che pensare a leggi quali lo scudo fiscale, il Lodo Alfano, l'Ammazzaprocessi sostituto del Lodo Alfano, ecc ecc, mentre l'talia Numero 4 - Anno IV Giornalismo indipendente al Parini dal 2006 Dicembre MMIX avrebbe bisogno di riforme e soprat- rebbe dire no alla giustizia, all'infor- quel sabato, e caso strano Fidanzati tutto di lavoro. Ma no, non interessa a mazione e come sempre farsi i cavoli passeggiava tranquillamente in centro nessuno. Tutti i politici stanno là a gi- propri. Adesso la via di Di Pietro rap- a Milano e l'altro stava a 500 metri dal rarsi i pollici e ad aspettare che i pro- presenta il diritto del cittadino italiano palazzo di Giustizia. cessi di Berlusconi cadano in di avere rispetto, la via delle riforme Quindi i manifestanti non fanno altro con la che elevare a miti i mafiosi? A me pare prescrizione o si annullino Il berlusconismo ha intaccato maggio- che negli affari di Cosa Nostra ci siano ranza è i nomi di Berlusconi e Dell'Utri e non in qualche tutti i sistemi, portando al totale la via il mio... altra maniera disfacimento delle istituzioni della coper poi mamodità e gari pensare al proprio paese quando il Premier del menefreghismo camuffato da sarà un po' più tranquillo. Il berlusco- opera di cambiamento e di opposinismo ha intaccato tutti i sistemi, por- zione seria. Forse la politica dipietrista tando al totale disfacimento delle non può dare credibilità al partito? istituzioni. Basta fare i comodi di una Beh, io credo, pariniani, che la diplosola persona, muovetevi per aiutare mazia di Bersani sia ancora meno credibile, come le sue manifestazioni tutti gli italiani. Questa protesta è stata organizzata, democratiche “1000 piazze per l'alterquindi, per unire i politici contro que- nativa”, alle quali si dovrebbe partecisto fenomeno distruttivo. Come ha pare per dire la propria, ma che, a mio detto Di Pietro “Serve più opposizione parere, sono molto lontane dalla gente e più piazza” sperando che la società rispetto al No B Day. civile che ha organizzato questa mani- La maggioranza invece sminuisce i rifestazione “sappia unire la politica”. sultati della protesta, e Ignazio La L'opposizione deve unirsi, anche se il Russa azzarda un commento pungente 5 dicembre non è proprio stato così. “In piazza a Roma contro Berlusconi Bersani, come sin dall'inizio ha spie- mancano Nicchi e Fidanzati, arrestati gato, non ha partecipato, al contrario dalle forze dell'ordine. I due boss ci tedi Rosy Bindi, presidente del Partito nevano tanto ad andare alla manifestaDemocratico, e di Ignazio Marino, che zione contro Berlusconi ma sono stati ha commentato “E' importante essere arrestati”. Si beh, caso strano proprio qui, perché in questa piazza c'è tanta parte di Italia che è contro il Governo che sta distruggendo il nostro paese.” Unisciti a noi ogni Io credo che anche il Segretario del PD avrebbe dovuto partecipare. Non Lunedì tanto per simboleggiare il suo partito dalle 13.00 alle 14.00 in piazza, ma per dare un contributo abbandonando quella diplomazia che in Aula Studenti dopo un po' viene a noia. Sembra quasi che la sua sia una paura di fare la fine di Veltroni. Il 5 non è stata una giornata qualunque, una delle tante manifestazioni che si svolgono durante l'anno. Essa è stata una grande protesta alla quale essere presenti significava esprimere liberamente il proprio dissenso e far sì che anche chi non crede in esso possa cambiare idea rendendosi conto dei problemi che dilaniano il paese. Credo che l'opposizione non debba accettare compromessi, perchè farlo significhe- “ ” STA CERCANDO, ANCHE QUEST’ANNO, NUOVI REDATTORI! 3 Numero 4 - Anno IV Giornalismo indipendente al Parini dal 2006 Dicembre MMIX caso Marrazzo Di Stefano Ghezzi S ono convinto che gli avvenimenti e i dettagli del caso che ha coinvolto l’ex presidente della Regione Lazio siano ormai noti a tutti, visto che che già da alcune settimane i media ne stanno parlando senza sosta. Marrazzo era solito frequentare transessuali, comprava ingenti quantità di droga e nel frattempo svolgeva normalmente il suo incarico politico. A parte aver trasgredito la legge o frequentato persone di non primissima sfera - argomenti che dovrebbero interessarci marginalmente, in quanto legati alla sua vita privata -, ciò di cui nessuno sembra curarsi è la situazione delle sue due famiglie. Sono fermamente convinto che il delitto più grave sia stato quello di trascurare la moglie e i figli. Infatti egli non solo si è reso colpevole di tradimento nei confronti della consorte, ma ha trascurato i propri figli: come gli sarebbe stato possibile, d’altronde, svolgere il per il bene dei figli stessi: proprio ciò suo molto impegnativo lavoro alla Re- che Piero Marrazzo non ha fatto. Si è gione e frequentare i transessuali, do- fatto filmare durante il rapporto sessuale con un trans e vendo anche Sono fermamente convinto si è così messo nella andare a troche il delitto più grave sia condizione di essere vare i suoi stato quello di trascurare la ricattato, prima dal “cari” ? Come moglie e i figli. travestito, poi da devono sentirsi ora i figli ? Che colpa hanno questi po- quattro carabinieri che erano venuti in veri ragazzi ? Pensate a come deve es- posseso del filmato. Ritengo che la sere in questo periodo la loro vita a pena più adeguata per una colpa del genere sia la revoca della patria potescuola... Un fatto importante da chiarire è stà, per indegnità manifesta. La situaquello legato alla libertà di scelta e di zione si riallaccia a quella di madri azione. Marrazzo avrebbe avuto infatti prostitute o tossicodipendenti che non tutto il diritto di frequentare persone concedono l’adozione del proprio fiequivoche, di acquistare droga per uso glio appena nato, condannandolo ad personale, se non fosse stato presi- una sotto-vita da trascorrere in istituti dente della Regione Lazio e padre di o orfanotrofi anzichè in una famiglia, tre figli. Non è obbligatorio sposarsi e con ridotte possibilità di sognare. mettere al mondo guaglioni. Se si de- Come a Marrazzo, anche a questi gecide di farlo, è dovere di entrambi i co- nitori andrebbe sottratto il diritto di niugi quello di essere fedeli e di agire educare i figli. “ Non ci credo più Di Arianna Cardella Dicembre. Ed ecco l'autogestione al Parini. Liturgica, quasi. Ma ci porterà da qualche parte questa protesta? Autogestire è oramai un rito, una tradizione, lo si fa perché c'è un cliché da rispettare. Alle soglie del 2010 è ingenuo illudersi che una manifestazione del genere possa cambiare qualcosa. Abbiamo sotto i nostri occhi una serie di torti e ingiustizie con cui la nostra generazione dovrà fare i conti e la risposta che il Collettivo ha dato è a dir poco anacronistica. Autogestire è sbagliato non solo perché è illegale, non perché la decisione è stata demagogica, ma perché toglie al movimento studentesco la poca dignità che gli rimane. Un corteo interno di ragazzi che sbattono le porte delle classi, un megafono gracchiante in cortile durante la quarta ora sono solo ridicoli. L'autogestione non funziona più, da anni è solo un pretesto per saltare ore di lezione. I temi trattati durante quei giorni sono importantissimi. Eppure non si è data loro la risonanza che meritano. Perché chiedere agli studenti di perdere ore di lezione quando si possono organizzare assemblee e momenti di approfondimento che non hanno un costo per noi e, anzi, ampliano l'offerta formativa? E la risposta non è “Perché questa è una protesta”. Perché una protesta si fa sentire, una protesta ha una base di consenso accertata e coesa. Questa autogestione non ha cambiato nulla. Anzi, ha rinunciato anche alla possibilità di ampliare le co- 4 ” noscenze di tutto il corpo studentesco perché si è posta come reazione al sistema costituito e non ha favorito la partecipazione. Non credo nella validità di un’autogestione come forma di protesta. Non ci credo più. Dopo cinque anni di Parini, non ho la forza di illudermi che sia questa la strada da percorrere. Come studenti, dobbiamo far sentire il nostro disagio. Ma lo dobbiamo comunicare fuori. E’ all’esterno della scuola che dobbiamo provare che la nostra generazione, nonostante tutto il male che se ne dice, ha la forza, la voglia e le capacità di uscire dal tunnel d’incertezza in cui politiche sociali ed economiche poco attente ci stanno facendo precipitare. Sono rimasta in classe, durante l’autogestione, perché mi è stata imposta, perché ho ritenuto che farmi la cultura che rischio di perdere sia il modo migliore che ho, adesso, per protestare. Numero 4 - Anno IV Giornalismo indipendente al Parini dal 2006 Dicembre MMIX Aula Studenti: La vogliamo perdere? Di Niccolò Bertorelle L'anno scorso gli studenti del Parini hanno riottenuto un'aula dove poter stare durante le ore di alternativa (per chi non fa religione), durante gli intervalli o per le riunioni dei vari gruppi studenteschi (Collettivo Rebelde,Zabaione, Par.in.i ecc.). Quest' aula, l'Aula Studenti, si trova a pianterreno, tra quella adibita al ricevimento parenti e la sala prove. I rappresentanti di classe, o chiunque chi, un armadio grande, uno piccolo ed una lavagna mobile. Tutto in buono stato. Ora la situazione è completamente cambiata. Gli armadietti sono stati verniciati,così come è stato fatto un murales si fosse minimamente interessato alla questione, certamente ricordano quanto ci si fosse impegnati per ottenerne la riapertura. Spesso se ne è discusso durante le sedute del Comitato Studentesco o in Consiglio di Istituto per bocca dei consiglieri di Collettivo e Alternativaperta. Il Maggio 2009 il Consiglio di Istituto ha deliberato che l'Aula Studenti venisse riaperta. L'aula è però stata effettivamente riaperta solo a Settembre, poichè l'anno scorso veniva utilizzata per il progetto di Orientamento Universitario. Chiunque vi fosse entrato fino a due settimane fa (prima dell'autogestione ndr), può confermare come fosse una normalissima aula con delle sedie (poche a dir la verità), uno o due ban- dentro ai due armadi incassati (quelli dietro alle porte rosse che ci sono anche in tante classi per intenderci) mentre la lavagna mobile e tratti del pavimento sono stati colorati con le bombolette. Mi chiedo ora, perchè, se tanto ci si è impegnati per ottenere qualcosa, si debba rischiare di buttare tutto all'aria solo perchè non riusciamo a tenere un comportamento civile in un'aula, è bene ricordarlo, che non è di nostra proprietà né occupata et similia. Bisogna che ci si decida a prendersi le proprie responsabilità; ci siamo accordati col Preside 5 perchè venisse lasciata la possibilità di poter usufruire, durante l'orario in cui il nostro Liceo è aperto, di un'aula per noi studenti? Sì, bene ma ci siamo impegnati anche a tenerla pulita e non danneggiarla, cosa peraltro ovvia a mio avviso. Spero davvero questa situazione possa cambiare, prima che questi comportamenti possano venire addotto a pretesto per l'ennesima chiusura dell'Aula Studenti. Numero 4 - Anno IV Giornalismo indipendente al Parini dal 2006 Dicembre MMIX Notasti Siffatto Avvenimento? (Acciderbolina, ὦ φίλε, ecco qui i fatti più mirabolanti del Regio Liceo!) Di Roberto Croci Da questo numero la rubrica cambia titolo per adeguarsi alla richiesta, pervenuta dalla Presidenza, di “non scrivere volgarità”. 1) Uno strano raffronto “… ché perder tempo a chi più sa più spiace “ (Dante Alighieri, “Purgatorio”, III, 78) “Est modus in rebus: sunt certi denique fines” , - C'è una misura nelle cose: ci sono infatti precisi confini“quos ultra citraque nequit consistere rectum” - oltre ai quali e prima dei quali il giusto non può esistere-. (Orazio, Sermones, I, I, 106-107) Sempre che non mi riteniate “offensivo”, “indegno” e nefandezze simili, seguite questo strano ragionamento. Al limite mi troverete folle, cosa di cui non posso far altro che scusarmi. Userò un sillogismo, mirabile marchingegno aristotelico che – come tale – non potrà essere tacciato da nessuno di volgarità o spirito anarco-rivoluzionario. Spero La premessa universale affermativa è: “Ognuno che detenga un qualche potere di natura coercitiva lo applica in modo diverso a casi di reato più o meno gravi”. Credo che fin qui tutto sia condivisibile: se rubo un'arancia al mercato è probabile che patirò una pena inferiore a qualcuno che ha fatto saltare in aria un condominio con due etti di tritolo. 6 Bene. Ora, prendiamo l'autogestione che ha avuto luogo al Parini nella settimana dal 30 novembre al 5 dicembre. Come tutti sanno, atti simili sono illegali. Secondo l'articolo 340 del Codice Penale: “Chiunque, fuori dei casi preveduti da particolari disposizioni di legge, cagiona una interruzione o turba la regolarità di un ufficio o servizio pubblico o di un servizio di pubblica necessità, è punito con la reclusione fino a un anno. I capi, o promotori od organizzatori sono puniti con la reclusione da uno a cinque anni.” Questo articolo si applica anche se l'interruzione è limitata nel tempo, come ribadito anche recentemente dalla Corte di Cassazione (sentenza 9/12/2004, n. 26.077). Un'altra chicca. Se per un privato cittadino la denuncia di un reato, tranne casi particolari, è un atto facoltativo, per un pubblico ufficiale o un incaricato di pubblico servizio è obbligatorio. L'articolo 361 del Codice Penale applica infatti una sanzione pecuniaria contro il pubblico ufficiale che non sporga denuncia di un reato di cui è a Numero 4 - Anno IV Giornalismo indipendente al Parini dal 2006 Dicembre MMIX conoscenza. E – guarda caso! – il Preside di una scuola di qualunque ordine e grado è un pubblico ufficiale. Ecco che, a metà scarsa dell'articolo, sono giunto alla conclusione che il Preside del Parini, non denunciando l'interruzione o turbativa di pubblico servizio che ha avuto luogo nella sua scuola, si è macchiato di un reato. Follia pura, no Ma seguitemi, seguitemi ancora. Nello scorso numero di Zabaione sono apparse in copertina tre scritte. Tengo a specificare che, sebbene provenissero dalla bacheca e, quindi, non ne fossimo stati materialmente gli autori noi del giornalino ma altri studenti, la loro pubblicazione è stato un enorme errore per cui tutti noi redattori, ed io in particolar modo, siamo imputabili. Torniamo ai fatti. In queste scritte figuravano tre nomi seguiti da una parola scandalosa che non posso ripetere perché se no me la censurano. Cercherò di suggerirvene il senso: inizia con la “c”, ha quattro lettere e non è “cane”. No! Non è “casa” … Ma andiamo avanti, su': non ve l'ho forse detto che non posso scriverlo? Dunque, i nomi a cui si riferiva quell'infamante insulto. Il primo era “Gasparri”, il secondo “Galli”, il terzo “Croci”. Identifichiamo questi personaggi: a meno che non mi stia sbagliando di grosso, al Parini non c'è nessun professor Gasparri o membro del personale di segreteria Gasparri o barista Gasparri o collaboratore scolastico Gasparri o preside Gasparri. Potrei sbagliarmi, ma non conosco nemmeno uno studente Gasparri. In ogni caso, ne spuntassero anche una ventina in questi giorni (come canditi nel panettone), posso assicurare loro che non erano il bersaglio dell'insulto. Più probabilmente lo era l'onorevole Maurizio Gasparri. Abbiamo così risolto il primo Identikit. Il secondo: che io sappia ci sono due persone a scuola che si chiamano “Galli”, un Alberto ed una Martina. Quanto al terzo, sono sicuro al di là di ogni ragionevole dubbio che col cognome “Croci” l'autore della scritta abbia inteso designare la mia persona. Ora: sono d'accordo con ciò che state pensando. Totalmente. Non ci credete? Allora ve lo metto nero su bianco. Credo che ogni pubblicazione, compreso un giornalino scolastico, non debba recare offese a chicchessia. “Modus est in rebus”: questo è quanto dice anche la legge italiana. Ma, qui sta il busillis, quelle scritte, seppure – concordo – disgustose e turpiloquiose, legalmente non andavano contro un bel niente. Eccolo presto dimostrato. Secondo la legge, insulto uguale diffamazione. E cos'è la diffamazione? Ce lo dice l'amico Codice Penale, articolo 595: “Chiunque, comunicando con più persone, offende l'altrui repu- 7 tazione, è punito con la reclusione fino a un anno o con la multa fino a lire due milioni.” Non c'è dubbio che una scritta su un giornalino scolastico intenda comunicare con più persone, e quella in particolare poteva considerarsi offensiva della nostra reputazione. E allora? E allora il reato di diffamazione è punito solo e solamente previa denuncia da parte della persona offesa (articolo 597 del C.P.), l'unica col potere di decidere se quello arrecatogli è davvero un danno. L'ho già detto, ma repetita iuvant: la redazione di Zabaione ne aveva discusso, e non intendeva pubblicare la copertina con quelle scritte. Se il prodotto finito le conteneva è da imputarsi ad un tragico errore tecnico di cui sono il principale responsabile, e me ne scuso. Si dà il caso, però, che ambedue i ragazzi il cui cognome è Galli, Alberto e Martina, nonostante non fossero stati avvertiti preventivamente delle scritte (anche questa colpa mia), mi abbiano poi comunicato la loro somma indifferenza agli insulti, facendomi notare Numero 4 - Anno IV tra l'altro che non facevano nemmeno ridere. Così fanno le persone mature. Io stesso, che ovviamente avevo preso visione della copertina, avevo dato a chi impagina il mio consenso perché venisse pubblicata la goliardata nei miei confronti, e nemmeno per me faceva ridere. L'importante, però è che grazie ai consensi dei diretti interessati, espressi prima o dopo non importa, svanisce ogni ipotesi di illecito penale. E il povero Gasparri? Maurizio Gasparri è un politico, e sui politici si può esercitare un diritto assurdo e volgare quanto volete, ma regolamentato dal diritto italiano: la satira. I virgolettati che seguono sono estratti da una gloriosa sentenza della Corte di Cassazione (III sezione civile), la numero 23.314 del 2007. “La satira “nella sua funzione di controllo esercitato con l'ironia ed il sarcasmo nei confronti dei poteri di qualunque natura”, “costituisce una critica corrosiva e spesso impietosa”. “Insomma, la satira è riproduzione ironica e non cronaca di un fatto; essa esprime un giudizio che necessariamente assume connotazioni soggettive Unisciti a noi! In Aula Studenti dalle 14.00 alle 15.00 Ogni Lunedì WE WANT YOU! Giornalismo indipendente al Parini dal 2006 ed opinabili, sottraendosi ad una dimostrazione di veridicità.” Per quanto trovi remota la possibilità che l'onorevole in questione si impossessi di una copia di Zabaione, credo proprio che, leggendo la scritta in suo onore, non potrà molto. O farsi una bella risata oppure ribollire di rabbia. In quest'ultimo caso gli consiglierei il conforto ritmico dell'amico del premier Apicella: canta che ti passa. Ma lasciamo Gasparri, Apicella e le canzoni napoletane connesse: ritorniamo al Parini. Un Preside così condiscente coi suoi studenti da aggirare una norma giuridica per soddisfarne i desideri, che farà mai laddove sente minacciata non la legge ma un'entità ben più imponente, cioè Il Buon Costume? Ma ovvio! Si servirà di uno strumento potentissimo, la censura! Ha tollerato che venisse perpetrato un delitto penale nella propria scuola e abusa del suo potere sequestrando un giornalino che non contiene nemmeno l'ombra della diffamazione, e quindi del reato, ma solo il tanfo della “volgarità” e del “cattivo gusto”? Non mi torna più il sillogismo. Mannaggia. (Avete visto? Questa censura mi ha insegnato qualcosa: in altri tempi avrei concluso con un sonoro “Min***a”.) P.S: Presentatomi celermente in Presidenza a seguito di un'imperiosa convocazione, mi ritrovo ad assistere ad un dialogo tra Preside e Vicepreside sulla degradazione del linguaggio nel mondo moderno. A seguito del quale vengo aspramente redarguito dal Preside stesso per avere offeso l'onorevole Gasparri e l'ex assessore alla mobilità Edoardo Croci. A metà tra lo stupefatto e il divertito, gli faccio notare che l'unico Croci frequentante il Parini ce l'ha davanti agli occhi e che a lui (cioé a me) si riferiva la scritta. Alché si mette a ridere di 8 Dicembre MMIX gusto, scusandosi per l'equivoco causato dal palese fatto che ignorava il mio nome. Nel rimandarmi in classe, mi fa capire che nessun provvedimento verrà preso, scongiurato il pericolo di aver offeso un'Autorità del Capoluogo Lombardo. Roma ladrona è lontana, e con lei l'inncouo Gasparri; ben più temibile l'ossibuchifera Milano con tutti i suoi Croci feroci. Il giorno dopo, il ritiro delle (poche) copie del giornalino che ancora rimanevano a scuola, inspiegabile se non alla luce di una qualche imbeccata ricevuta dal Preside da parte di chissà quale garante delle buone maniere, censore universale o maestro di ballo. [Ovviamente, il “chissà quale” è di facciata: so benissimo di chi si tratta; soltanto, non ho nessuna prova per affermarlo.] P.S.2: Mi spiace di aver sprecato un'intera rubrica a parlare di un singolo avvenimento, seppure – spero – rilevante. Sono convinto che questo sia un danno per l'informazione scolastica, “… ché perder tempo a chi più sa più spiace”. Avrei potuto anche trovarmi d'accordo con il ritiro delle copie di Zabaione, se mi fosse stato chiesto e non imposto. È il gesto in sé ad avermi dato fastidio e causato poco salubri flussi biliari nel duodeno. Capito, professor Pedretti? Numero 4 - Anno IV Giornalismo indipendente al Parini dal 2006 La droga e l’artista “T Di Ayurzana Purevdorj hou hast the keys of Paradise, oh, just, subtle, and mighty opium!” ~Thomas De Quincey “Any musician who says he is playing better either on tea, the needle, or when he is juiced, is a plain straight liar ... You can miss the most important years of your life, the years of possible creation” ~Charlie Parker Il poeta romantico inglese Samuel Taylor Coleridge era notoriamente un consumatore abituale di laudano (il quale, per chi non fosse ferrato in stupefacenti del diciannovesimo secolo, è una soluzione di alcol e alcaloidi dell’oppio), e sviluppò da questa sostanza una dipendenza che lo accompagnò per gran parte della sua vita, fino alla morte. Quello che è meno chiaro è la misura in cui tale tossicodipendenza influì sulla qualità della sua opera e sulle sue fantasiose immagini poetiche (perchè l’effetto della droga sulla sua vita personale è invece purtroppo ben documentato). Fra tutte le sue poesie “Kubla Khan; o Visione in un Sogno” è certamente quella che si presta maggiormente a essere interpretata come il prodotto diretto di una visione allucinatoria causata dall’oppio; a sostegno di ciò vi è sicuramente la famosa nota pubblicata dallo stesso autore, nella quale viene descritto l’incidente che portò alla nascita del frammento: il poeta, assopitosi in una casa di campagna, ebbe un sogno nel quale le immagini e i versi della poesia sorsero nella sua mente in modo spontaneo e senza alcuno sforzo cosciente da parte sua. Ciò che egli riuscì a scrivere sulla carta al momento del risveglio (prima di essere interrotto e distratto da un visitatore) fu solo una minima parte di quanto aveva sognato, e che si era irrimediabilmente dissolto nell’oblio. Di fatto non potremo mai appurare la veridicità di questo aneddoto. Alcuni elementi della poesia suggeriscono che la fantasmagoria evocata nel componimento concordi con le comuni descrizioni delle visioni indotte dall’oppio, per esempio quelle fatte dallo scrittore Thomas De Quincey, che alla sua dipendenza dedicò uno scritto intitolato “Confessioni di un mangiatore d’oppio inglese”: “Il senso dello spazio, e alla fine anche quello del tempo erano entrambi fortemente intaccati. Edifici, paesaggi ecc. mi si presentavano in proporzioni così vaste che non potrebbero essere concepite da un occhio normale. Lo spazio si gonfiava, ed era ampliato a una misura di totale infinito. Questo, comunque, non mi turbava tanto quanto l’ immensa dilatazione del tempo; mi pareva talvolta di aver vissuto per settanta o cento anni in una singola notte; anzi, a volte provavo la sensazione concentrata di un millennio intero, o, comunque, di una durata ben al di là dei limiti di ogni esperienza umana” Coleridge esprime immagini simili nella sua poesia: “through caverns measureless to man...”; “so twice five miles of fertile ground…” ; “…Kubla heard from far / ancestral voices…” ; “The shadow of the dome of pleasure/ floated midway on the waves…” nonché rappresentazioni visuali di grande intensità: ”sunless sea,” “sunny spots,” “gardens bright,”, e il delirio di onnipotenza suscitato dalla vivdezza delle sensazioni: “...That with music loud and long / I would build that dome in air”… sebbene da ciò non consegua necessariamente che tali 9 Dicembre MMIX immagini siano il prodotto di un’allucinazione e non piuttosto della sua naturale fantasia sviluppata in alto grado. Bisogna osservare che c’è qualche motivo per dubitare del racconto di Coleridge sulla genesi di “Kubla Khan”: egli era solito inventare date e circostanze di composizione delle sue opere, e anche per via del suo carattere tormentato era portato talvolta a cercare di nascondere il problema della dipendenza agli occhi del pubblico, talaltra a ostentarlo ed esagerarlo, perchè sicuramente offriva un’immagine per i tempi affascinante e “romantica” di artista, (vedi la storia dell’oppiomane che è alla base della Sinfonia Fantastica di Berlioz) un’immagine che i suoi amici (Wordsworth ecc.) condivisero facilmente senza comprendere appieno quanto il problema della dipendenza fisica fosse serio per lui, e quanto abbia contribuito ad alterare la sua personalità. Sicuramente Coleridge era ben conscio, nei momenti di lucidità da lui stesso ribattezzati “ego diurnus”, della sua miserevole situazione: “What Crime is there scarcely which has not been included in or followed from the one guilt of taking opium? Not to speak of ingratitude to my maker for the wasted Talents; of ingratitude to so many friends who have loved me I know not why; of barbarous neglect of my family … I have in this one dirty business of Laudanum a hundred times deceived, tricked, nay, actually & consciously LIED. – And yet all these vices are so opposite to my nature, that but for the freeagency-annihilating Poison, I verily believe that I should have suffered myself to be cut in pieces rather than have committed any one of them.” Ma la questione rimane aperta: l’oppio può essere servito al poeta, se non a potenziare le sue capacità, cosa assai Numero 4 - Anno IV dubbia, almeno a servire come fonte di ispirazione per far emergere dalla sua mente cose che forse non sarebbero mai uscite da sè? Tutto sommato se anche può aver svolto un ruolo in questo senso non pare che il suo contributo sia stato più che marginale, e certamente i suoi effetti nocivi hanno più che compensato i possibili vantaggi; la perdità di memoria, di equilibrio psichico e di capacità di valutazione critica, nonchè la generale indolenza e lo stato di prostrazione fisica e mentale sono tutti effetti ampiamente riconosciuti da molti uomini creativi nel campo dell’arte finiti nella dipendenza da droghe, (e da quei pochi nel campo della scienza che hanno saputo in qualche modo convivere con l’obnubilamento della mente; uno su tutti: il chirurgo William Halsted). A questo proposito una testimonianza illuminante ci è offerta da tutta una generazione di musicisti jazz cresciuti e bruciati negli anni ’40 e ’50. Se anche qualcuno di essi ha avuto un’esperienza diversa, si può sicuramente affermare assieme a Jim Morrison che “le droghe sono una scommessa con la mente”. Unisciti a noi! In Aula Studenti dalle 14.00 alle 15.00 Ogni Lunedì WE WANT YOU! Giornalismo indipendente al Parini dal 2006 Dicembre MMIX Look right through me Di Beatrice Scattaro se davvero alcuni spiriti restassero legati al proprio corpo morto? Nell'aula di scienze c'è uno scheletro umano in una teca di vetro ben sigillata; uno scheletro vero, uno scheletro che è stato vivo. Ho chiesto alla professoressa di chimica e biologia; dice che non si sa chi fosse o che origini avesse, non ne conosciamo il sesso nè tanto meno l'aspetto. E' solo lì rinchiuso nella sua immobile posizione verticale. Manca il dente davanti superiore, quello sinistro; è l'unico dettaglio non a posto, l'unica cosa non perfetta; le ossa sono integre e senza un graffio. Solo qualche volta ne vedo l'anima; una donna disperata con gli occhi spalancati e lo sguardo di terrore. E' quasi trasparente, quando la guardo riesco a indovinare lo scheletro dietro di lei, la attraverso con lo sguardo come il vetro della sua stessa minuscola stanza. E' incatenata a quello che era il suo corpo, le sue ossa; è imprigionata nella teca di vetro con lui. Mi uccide con i suoi occhi disperati, batte contro il vetro della sua galera silenziosamente e senza che nessuno la noti. Urla senza voce, colpisce il vetro senza suono; per quanto sia visibile, è chiaramente intangibile, inconsistente. Ma è poi visibile? Perchè nessuno fa niente per liberarla? La vedono, loro? La vedete? Sono solo io? La catena ed il lucchetto che tengono chiusa la sua colonna di vetro e legno non si muovono nè vibrano ai suoi colpi disperati. Niente e nessuno si accorge della sua inquietudine. I neri capelli spettinati, il dente che manca sotto le labbra rosse. La pelle candida con le gote rosee. Non è vecchia. Il solito sguardo sconvolto: cosa le sta E 10 succedendo? Perchè non la lasciano fuggire? Così è appiccicata ad un corpo che probabilmente sapeva usare, che addobbava ogni mattina e spogliava ogni sera, che mostrava a chi ne era degno. Chiuso in quattro piccole pareti perchè qualche liceale possa vedere un esempio di ossatura umana. Anche se potrebbe essere il contrario. Potrebbe essere quello spirito il vero prigioniero. Il corpo, quel che la decomposizione non ha distrutto, può in realtà essere un mezzo, un modo per tenere ferma la donna. Quale rabbia implacabile si può nascondore dietro occhi terrorizzati e capelli in disordine! La guardo ancora; cerco di leggerla ma mi è impossibile, è un'anima dannata. Chi, o cosa, mente meglio di una donna preda della disperazione? Improvvisamente mi pare cattiva; non provo più alcuna compassione ora che, osservandola, prendo in considerazione la possibilità di uno spirito rabbioso e bugiardo, la sua ipotetica vendetta. Perchè potrebbe essere arrabbiata? La prima cosa che mi viene in mente è un figlio. Forse un marito, o un amore di qualsiasi genere. E' così triste.. Chi sei? Ti vedo davvero solo io? Mi percepisci? Come ti chiami? Si volta, mi osserva, mi penetra con i suoi occhi di ghiaccio; un barlume le illumina per un istante l'espressione spenta. L'ennesimo urlo silenzioso prima di accasciarsi a terra, alla base del piedistallo nero su cui si erge la sua morta figura. "Aiutami. Aiutami." Numero 4 - Anno IV M Giornalismo indipendente al Parini dal 2006 Comete di Cristallo inuscole stelle aggrappate alle tuniche di angeli fatiscenti illuminano un cielo falsamente perlaceo. A Natale non c’è bisogno di fermarsi a contare le comete – fuggono tanto in fretta, d’altronde, anche nel resto dell’anno per non approfittare di un istante di illusoria beatitudine. E allora ci lasciamo confondere da una miriade di gioiose luci colorate e pensiamo che forse, per questa volta, possiamo convincerci che vada tutto bene. E ragionevolmente odiamo chi predica sprechi e scopre le nubi oltre la coltre candida e ovattata di fiocchi di cristallo – perché tanta crudeltà nello strapparci da questo effimero sogno brillante dai contorni di un verso romantico? Dove la polvere delle stelle di ghiaccio ricopre gli occhi stanchi di cercare un sentiero nella neve; e finalmente possiamo fingerci ciechi, e muti – ammutoliti, dalla meraviglia sciocca e infantile della nostra cupola scintillante. Mentre i pensieri più dolci si confon- Dicembre MMIX Di Layla Colamartino A L.S. Velut stella salutaris In naufragiis amaris… (C.B.) dono con la memoria dei piccoli gesti quotidiani, perdendosi tra le spire ammalianti delle fiamme del camino; e restiamo ad osservare altri spazzare via i resti del freddo, soltanto per rimproverarli di aver cancellato le tracce delle nostre preziose perle bianche. Perché si spezzano al minimo tocco, frantumandosi in migliaia di gocce inutilmente lucenti. Si sciolgono tra le mani goffe dei bambini, che li acchiappano festanti per tenerseli stretti tra le dita di lana dei guanti colorati, avaramente quanto un giorno faranno con i propri sogni. E la cosa più bella è che non possiamo piangere per la loro perdita: ogni lacrima apparirebbe 11 anche a noi assolutamente indistinguibile da una di quelle tante stelle, fragili e fulgide quanto i mirabili castelli in aria loro affidati. Cerchiamo di tenerci stretti la loro immagine rassicurante mentre il sole spazza l’ultimo ghiaccio splendente, e non pensare che non vivono che per una notte – in cui tutto è possibile, semplicemente perché nulla è reale. D’altronde a qualcuno è sufficiente il riflesso che crede di scorgere nel volteggiare armonico dei fiocchi per saper trattenere il respiro fino al prossimo sbuffo luccicante, nascosto sotto una coltre di effimeri incanti. E anche a noi basterebbe se soltanto ci accontentassimo di non pensarci al posto degli angeli appesi alle nuvole – ad abbagliare il mondo confondendolo dolcemente, e con amara ilarità osservarlo sprofondato nel suo sogno di diamante. E forse congeleremo, sotto gli occhi ciechi di chi dalle finestre luminose e addobbate assiste in un silenzio incapace di comprensione, più per vanità nostra che per sua indifferenza. Minuscole stelle aggrappate alle tuniche di angeli fatiscenti, continuiamo con testarda fedeltà ad illuminare un cielo falsamente perlaceo. Ma non c’è motivo sensato, per nessuno, di abbassare ora lo sguardo. Numero 4 - Anno IV Giornalismo indipendente al Parini dal 2006 ZaBacheca Di Camilla Zoppolato Questa clas e pullula di miopi sin dacali . ...NON E' GR ANCHE' BRIL LANTE. PROPOSTA ARTICOLO LAYLA STA CON MAZZI O NO? : che assomigli ad un’ australopiteco NI CHE I R A P P OSSI G O L O OK O B ARTIC E C A E SU F G N U I G AG Gradirei chiarire una volta per tutte che io NON sto con Federico Mazzi, e inviterei gentilmente coloro che lo credono, l'ignoto autore/autrice dei quel bigliettino e la scuola tutta a farsi i sacrosanti affaracci suoi e lasciarmi frequentare chi meglio credo. la mia generazione vuole un articolo su via Volta: ritrovo pariniano Carola Limone e Max Motta È inaccettabile che ci sia una prof con mille denti! Dicembre MMIX sono fidanzati! CI “Non è che esis te un fan dei Th e Gathering (pos sibilmente bell oe con capelli lung hi, lisci e fluenti ) che vada al con certo, eh? ... okay, scherz avo." GRAZIE Layla Colamartino "Dipende da... ... in funzione di!" 2) "Uno; Due; Quattro; Trentatrè, Cinquantasei, Novantotto!" 3) "Vedi l'aoristo II nell'anfiprostica di Cippide il Turpe!" 4)"Bellillime! Vi piace bellillimo?" 1) La D'Alessi è fantastica! 4B Ma mi dicono che è p iena! 12 Numero 4 - Anno IV Giornalismo indipendente al Parini dal 2006 Dicembre MMIX Gli Auguri della Redazione! Ok ok, quest'anno non potrò fare a meno di pubblicare questo proverbio: "La vita è come un albero di Natale: c’è sempre qualcuno che rompe le palle." Rappresenta un po' tutti, sì, ma si sa, a Natale sono tutti più buoni. Auguri Pariniani! Sara Casotto Natale si avvicina e già si intravede la fine del 2009 e l'inizio di un nuovo anno. Buon natale e felice anno nuovo a chiunque legga quest'augurio! Francesca Chiesa Ragazzi, ragazzi è già Natale! Mi raccomando, date una bella rimpinguata all'industria dei regali in questo periodo di crisi, e non prendetevela troppo se il 25 Dicembre mattina vi svegliate e realizzate di non essere più bambini. Buone Vacanze! I più rilassanti auguri agli stressaterrimi studenti dell'ultimo anno e, perchè no (alla fine la pagella me la danno loro) anche agli stressanti professori ;) Niccolò Bertorelle Elena Morgana I banchetti luculliani, lo slalom tra parenti affettuoso/oppressivi, i regali fantasiosi e gli sbadigli dei bambini alla messa di mezzanotte. Roberto Croci e Alesia Preite Non voglio augurare buon Natale, perché tanto il Natale è sempre circa bello (soprattutto se si ricevono bei regali), però auguro a tutti un anno felice, sperando che tutti i desideri che esprimerete allo scoccare della mezzanotte si avverino. Ah, e buone vacanze! Riposatevi e divertitevi, ma non troppo, che un arduo pentamestre incombe. Elisa Aliverti Piuri 13 Natale è solo il 25 dicemebre. O no? Non è altro che il 25 Dicembre. Un giorno come tutti gli altri. O no? Quindi vi auguro semplicemente che sia per voi un buon giorno. Insomma, speriamo ci sia il sole, e la neve, e il panettone o il pandoro, e un maglione caldo, e pochi compiti per le vacanze, e tanti bei regali, e tutte quelle banalità che le tradizioni si portano sempre dietro. Tanti auguri! Beatrice Scattaro Numero 4 - Anno IV Giornalismo indipendente al Parini dal 2006 ZABAOROSCOPO Di A cura di Alesia Preite e Roberto Croci Ariete Il cenone ipercalorico della prozia Giuseppa a san Miriminchio Maggiore vi lascerà come ricordo 3 chili e mezzo di strato adiposo sulle cosciotte già opime. La vostra speranza di porre rimedio ai rotoletti di lardo si frantumerà allo scarto dei regali: dolci, dolciumi, dolcetti e torroncini ( e nemmeno una crema rassodante!).Concluderete le vostre vacanze buttando via gli sci e rotolando sulla neve a mo’ di pesce palla. Secondo gli astri nordcoreani che stiamo attualmente studiando il 2010 sarà per voi “L’anno della Sfiga”: amore nemmeno per sbaglio, bocciatura tripla e denti cariati. Toro Un 2010 pieno di sciagure alimentari. Dall'osso del tacchino che vi si infilerà su per la gola durante il grassissimo pranzo di Natale, alla dentiera che dovrete mettere perché morsicherete con veemenza la sorpresina di piombo dell'uovo di Pasqua della bisonna, fino alla dieta a base di verze tritate e aringhe sott'olio che vi ritroverete costretti a fare, non potendo più masticare. Gemelli Avrebbe potuto essere un dolce e armonioso Santo Natal. Peccato per la vostra “piccola svista”. Il vibratore comprato nuovo di zecca per la sorellina ninfomane a mezzanotte della Vigilia finirà inspiegabilmente nelle mani della nonna. Mentre così vostra sorella starà scartando un pacchetto di adesivi salvadentiera in famiglia si scatenerà un putiferio. Vostro padre si metterà a studiare la struttura ingegneristica dello strano oggetto, rimanendone affascinato, mentre vostra madre pretenderà di “sequestrarlo” dopo aver tentato di strozzarvi con lo spago dell’arrosto. Auguri! Il nuovo anno? A casa in punizione. Cancro Nel 2010, ve lo prediciamo dopo un'attenta analisi sui fondi dei vostri caffé del Nando, deciderete per un semestre all'estero. Bella idea: il Brasile aveva proprio bisogno di voi! Dopo qualche sollazzo con vari transessuali e degli estenuanti “stages” nelle piantagioni di caffé, non vedrete l'ora di tornare a casuccia. Dove nel frattempo si è insediato, ironia della sorte, uno studente scambista statunitense che vi sembrerà molto a suo agio, soprattutto in camera di vostra sorella. Divenuta insopportabile la situazione al Parini, dove nemmeno i professori si ricordano più di voi, farete nuovamente le valigie per il Laos. Attenti al fuso orario! Leone Sappiamo tutti che i regali di Natale sono un problema, soprattutto quando i destinatari sono particolarmente esigenti. Il vostro ragazzo\a, non riuscendo a trovare il regalo adatto a voi, entrerà però in una crisi talmente profonda che, dopo aver ingurgiatato tre litri di candeggina senza ottenere risultati soddisfacenti, alle 18.30 del 24 dicembre, per di evitare l’imbarazzo della scelta, vi lascerà. La vostra ira funesta si manifesterà con un pacco bomba recapitato a casa sua il 25 che trincerà la coda a Plinio il Vecchio, suo adorato gatto. Vostra cugina scriverà su questa drammatica vicenda un’opera destinata a diventare best seller. Il 2010 sarà un anno di transizione: deciderete di diventare transessuali e transiterete in giro per Milano trastullandovi transitoriamente. 14 Dicembre MMIX Natale! Vergine La sifga sentimentale del vostro 2009 è niente, confrontata alle pene d'amore inenarrabili che patirete nel 2010. Raccontarle tutte richiederebbe 12 speciali di Zabaione, quindi ci limiteremo a spiegarvene la causa: l'anno venturo la costellazione della Zanzara Tigre punzecchierà il vostro segno, il quale darà una gran cornata a Marte che, orbo com'è, incolperà Venere; la poverina migrerà in Uruguay, lasciando detto alla sua sostituta di sfavorirvi il più possibile dal punto di vista sentimentale. Bilancia La vostra media complessiva è attualmente 2.78 (lo 0, 78 è dovuto al 10 in educazione fisica, ovviamente). Per fortuna mamma e papà scopriranno l’esistenza del fatidico libretto blu solo a regali già fatti. Ci complimentiamo comunque con voi per essere riusciti a tenerglielo nascosto per ben un trimestre, sostenendo fosse il vostro diario segreto! Una volta svelato il misfatto non avrete purtroppo più scampo: verrete chiusi in camera con solo una gigantesca scatola di biscotti per cane e i vocabolari di latino, greco, italiano, inglese, ostrogoto postclassico e tardo milanese. Quest’endovena non-stop di cultura random vi porterà ad un inquietante stato di fattanza. Il sei gennaio, dopo aver seppellito i vecchi sotto una montagna di carbone vi butterete giù dalla finestra a cavallo di una scopa e dopo essere atterrati su un cespuglio di rovi vi aggirerete per la città a spaventare i bambini con strani aoristi greci. Anno nuovo, vita nuova. Finalmente capite la legalità non fa per voi e diventate ladri di merendine a tempo pieno. Numero 4 - Anno IV Scorpione Avendoci rimpinzato di focaccine per ottenere previsioni fasulle e melliflue per il 2010, ovviamente non verrete accontentati. Mentre salite verso i nostri rispettivi piani per “fare bbrutto”, però, scordate che le stelle ci sono complici e alleate: per un disgraziato incidente di cui non siamo responsabili, infatti, diciassette pitbull inferociti apparsi chissà come tenteranno di sbranarvi. Rimarrete vivi, ma vostri resti organici, tra cui un'interessante tiroide e una milza niente male, veranno condotti per analisi approfondite all'obitorio di Pinerolo. L'anatomopatologo dottor Stronzio Ruttinfaccia vi diagnosticherà la sindrome da CCY56, malattia che spiega perfettamente il vostro ritardo mentale e che vi costringerà ad abluzioni di sterco tre volte alla settimana. Sagittario Non ci credete nemmeno voi ma la vostra illimitata, imbarazzante e sconvolgente Sfigataggine Perenne si concluderà con l’arrivo del Natale. Qualche miracolo che sa di smielato film americano vi farà scomparire tutto un tratto i brufoli, vi donerà quei agoniati centimetri che vi mancano e finalmente ridarà una dignità alla vostra spiacevole voce. Qualcuno finalmente si accorgerà della vostra esistenza e addirittura vostra nonna, che non vi ha mai considerati sangue del suo sangue, si degnerà di farvi un regalo. Al massimo della gioia, trascorrerete le vacanze a cantare soavi canzoni e a guardarvi allo specchio. Non illudetevi che la cosa duri troppo, però. Tornati dalle vacanze, i vostri compagni si renderanno che in realtà non è cambiato granchè e il 2010 sarà l’ennesimo Anno Triste. Capricorno La sfiga sentimentale del vostro 2009 è niente, confrontata alle pene d'amore inenarrabili che patirete nel 2010. Giornalismo indipendente al Parini dal 2006 Raccontarle tutte richiederebbe 12 speciali di Zabaione, quindi ci limiteremo a spiegarvene la causa: l'anno venturo la costellazione della Zanzara Tigre punzecchierà il vostro segno, il quale darà una gran cornata a Marte che, orbo com'è, incolperà Venere; la poverina migrerà in Uruguay, lasciando detto alla sua sostituta di sfavorirvi il più possibile dal punto di vista sentimentale. Acquario Nel 2010, le attività pomeridiane vi sconvolgeranno la vita. Le gambe sempre doloranti per il tapis roulant, il cervello in marmellata tra corsi di logica teutonica e anatomia comparata uomo-struzzo, non rientrate mai a casa prima di mezzanotte. Dormire vestiti e la mattina dopo correre a scuola senza cambiarvi né lavarvi non gioveranno al vostro odore corporeo, di cui si vocifererà in tutto il Parini. Per fortuna avete gli amici del corso di giardinaggio boemo. Se volete un consiglio, però, fareste bene a slegar- Dicembre MMIX vene, visto che – partiti per un convegno sull'oleandro danese – precipiteranno con tutto l'aereo al largo dell'Atlantico. Pesci Per la penosa quotidianità che vi aspetta nel 2010 ecco gli scudi contro la malasorte: il basilico, erba della salute; lo scarabeo stercoraro, animale che ha con voi un feeling particolare; il color verde acido, che vi rappresenta appieno. Vi anticipiamo le situazioni in cui questi potentissimi ritrovati magici, sponsorizzati da onestissimi ciarlatani sulle varie tv locali alle 2 di notte, non basteranno. La scuola, ad esempio. Non datevi affatto la pena di studiare, tanto l'odiosa prof Strizzamele in collaborazione con l'arcigno Zuccardi vi bocceranno di sicuro. Potrebbe andarvi molto meglio all'ITIS “Peppino Svaccatielli” per le Scienze Casearie e l'Agrimensura Spinta. Nando is waiting for you! L’unico autentico bar pariniano al 100% La vera anima del Parini! Il Nando’s Team sponsorizza Zabaione! 15 Numero 4 - Anno IV Giornalismo indipendente al Parini dal 2006 Dicembre MMIX Concorso Leterario Zabaione ha organizzato un concorso letterario per i pariniani sul tema "Sabato". Pe partecipare dovete inviare la vostra creazione all'indirizzo e-mail [email protected] in forma non anonima entro il termine 1 FEBBRAIO 2010. La redazione selezionerà il testo vincitore in base ai seguenti criteri di valutazione: correttezza grammaticale, aderenza al tema, originalità espressiva e stilistica. I primi 3 classificati verranno pubblicati sul numero di marzo accompagnati da un commento che motiverà la loro valutazione, mentre il vincitore riceverà in premio 150 euro. Lo scritto può essere di qualsiasi genere letterario (racconto, prosa artistica, poesia, etc.) e non deve superare le 3 pagine di word times new roman carattere 12. Per garantire trasparenza e correttezza i redattori, gli ex redattori e i collaboratori del giornalino non potranno partecipare a questo concorso. La redazione ZaBacheca IPSE DIXIT Ragazze e Ragazzi, nasce finalmente la rubrica per voi! Da che mondo è mondo, in tutte le classi di tutte le scuole c'è sempre qualcuno che fa una battuta, dice una cavolata (chiamiamole così..) o fa un errore e chiaramente tutti scoppiano a ridere. Bene, questa rubrica nasce per dar spazio alle vostre gag! Quello che dovete fare è molto semplice: trascrivete le castronerie che direte in classe, portatele a me, in I F (al terzo piano), e magicamente le vedrete comparire sul numero successivo di Zaba! Ah, chiaramente i nomi degli autori possono anche rimanere segreti, sta a voi decidere! Daniele Castelli Buone Feste!! Ecco uno spazio libero del giornalino in cui tutti i pariniani (alti, bassi, magri, grassi, belli e brutti) potranno scrivere messaggi, dediche, ecc.. Imbucate il vostro biglietto nell'apposita scatola presso l’angolo fotocopie al primo piano! N.B. : i messaggi provocatori, offensivi e diffamatori non verranno pubblicati. Camilla Zoppolato Grazie a... Alla scuola, che ci fornisce i fondi per andare avanti a stampare, e in particolare alla Segreteria d’Istituto. Ai Redattori: Elisa Aliverti Piuri, Susanna Caminada, Sara Casotto, Daniele Castelli, Stefano Clemente, Francesca Chiesa, Layla Colamartino, Roberto Croci, Giulia Da Cas, Federica Gardella, Stefano Ghezzi, Simone Milani, Elena Morgana, Sara Ottolenghi, Alesia Preite, Ayurzana Purevdorj, Beatrice Scattaro, Maria Sole Venanzi, Camilla Zoppolato. A tutti i nostri lettori ed i nostri fan, senza i quali questo giornalino non avrebbe ragion d’essere! 16