Mensile d’informazione culturale, politica, sportiva e di attualità - Febbraio 2008 - numero 2 Editoriale Sommario Lettere. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 2 Presentata un’osservazione San Gervasio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 3 al progetto per l’area Ex- Territorio. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 4 Marzotto I tre capigruppo delle minoranze consiliari Sandro Scaramazza per l’Udc, Giuliano Piovani per Forza Italia e Ferruccio Casaro per la Lega, unitamente al presidente dei commercianti manerbiesi Roberto Bonizzoli, hanno presentato un’osservazione contraria all’adozione del progetto da parte del consiglio comunale di Manerbio. In data 20 dicembre la maggioranza consiliare del sindaco Trebeschi e dell’assessore alla partita, Cristoforo Riva, aveva adottato il piano relativo all’ex lanficio. L’elemento di maggior impatto è originato dalla previsione di un centro commerciale di circa 32.000 metri quadri, aggirando il dettato legislativo che prevede di non superare un tetto di metri quadri 15.000. Qualora si volesse superare il tetto di cui sopra, è necessario ricorrere ad un diverso iter procedurale. Cosa hanno escogitato i nostri? Hanno pensato bene di prendere tre blocchi distinti di circa 10.000 metri quadri ciascuno e di collegarli per il tramite di galleria. Così operando non si supera la soglia dei 15.000 metri quadri. Se questo modo di operare fosse valido, si potrebbe realizzare un centro commerciale d’infiniti blocchi, purché inferiori ai metri quadri 15.000, fino a raggiungere dimensioni oceaniche. È palese l’incongruità e la scorrettezza di tale modo d’operare. L’osservazione presentata è, di fatto, incentrata su questa palese irregolarità. I firmatari sono decisi ad andare fino in fondo, non escludendo un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale di Brescia qualora l’amministrazione comunale respingesse l’osservazione presentata. Questo è il dato di cronaca. Sul piano delle proposte integrative e/o alternative rinviamo ad uno specifico intervento che verrà pubblicato nei prossimi numeri.Un commento ci pare però necessario. Al di là di quello che può impunemente sostenere un buontempone non ci troviamo in presenza di personalismi. Siamo in presenza invece di visioni alternative ed inconciliabili. Manerbio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 5 Territorio. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 11 Sport . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 12 Spigolature. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 13 Territorio. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 14 Le recensioni. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 15 Le classifiche . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 16 “La Crocifissione tra umanità e mistero” In palazzo Barbisoni-Fè d’Ostiani la rassegna “La Crocifissione tra umanità e mistero”. L’iniziativa è stata del vice prefetto Attilio Visconti, commissario del Comune. Dell’opera qui riprodotta è autrice Serena Bonomi, allieva del Liceo Scientifico Statale Leonardo di Brescia che ha proposto l’iniziativa. In mostra dipinti d’artisti bresciani che hanno contribuito alla rassegna. Segue a pag14. Direzione: Vania Boglioli Edizioni “La Pianura” - Via Carducci, 2 - San Paolo (Bs) Stampa: La Compagnia della Stampa - Roccafranca (Bs) Pubblicazione mensile E-mail: [email protected] Autorizzazione N° 50 del Tribunale di Brescia del 06/12/2007 Dialogando Alle famiglie E ai cittadini di Manerbio Che città sarà mai la nostra se si dovesse realizzare questo progetto? Esemplificando si possono ipotizzare due scenari: il primo se il centro commerciale avesse successo saremmo sommersi da un fiume di macchine che paralizzerebbe la città con l’effetto di rendere impossibile i collegamenti e di avere un inquinamento insopportabile derivato dal traffico; il secondo se invece il centro commerciale non dovesse attecchire, anche e soprattutto per la numerosa filiazione di strutture similari nei dintorni, avremmo una cattedrale nel deserto ma soprattutto avremmo bruciato una straordinaria occasione per uno sviluppo ordinato e compatibile. Gli “incontri” nei quartieri sono uno degli appuntamenti a cui tengo maggiormente. Li ripetiamo tutti gli anni mettendo al centro della discussione le cose concrete che riguardano la nostra città e la vita di noi tutti. E’ un momento di confronto vero in cui, partendo dal bilancio comunale, alla presentazione di scelte e progetti seguono le domande, approfondimenti e verifiche. Come dico ogni anno in questa lettera di invito, si tratta di incontri che sono e vogliono essere informali, pensati così per favorire la partecipazione, per ascoltarci reciprocamente con disponibilità e Questa lettera è stata inviata a tutte le famiglie ed ai cittadini di Manerbio, come si capisce dall’intestazione. Due brevi cenni. 1.Non è vero che il consiglio comunale ha approvato la sistemazione urbanistica dell’ ex lanificio. Molto più semplicemente ha adottato un piano. attenzione. Quest’anno c’è poi un motivo in più per non perdere l’occasione. Il Consiglio comunale ha approvato infatti lo scorso dicembre la sistemazione urbanistica dell’ex stabilimento Marzotto: approfitteremo degli incontri per parlare anche di questo e per vedere insieme attraverso i disegni progettuali come cambierà e cosa ospiterà un’area che è decisiva per la qualificazione del centro cittadino. In attesa di incontrarci, invio i più cordiali saluti Il Sindaco Cesare Trebeschi La differenza non dovrebbe sfuggire al nostro Sindaco. 2.Come al solito si chiudono le porte dopo che i buoi sono scappati. Era così difficile discutere con i cittadini prima di adottare? Farlo dopo ha il sapore amarognolo della presa per i fondelli. Lettere Pag. 2 PER RISPARMIARE QUALCOSA Gentile direttore, Da quando è arrivato nelle nostre tasche l’euro, il costo della vita s’è impennato. Salari e pensioni non hanno tenuto il passo. A ragione, ce ne lamentiamo, anche perché chi dovrebbe dare il buon esempio, cioè le aziende pubbliche, non fanno che “ritoccare”. Dai treni alla luce al gas; e non parliamo di petrolieri. Sentiamo ripeterci: è il mercato. Ma perché le aziende pubbliche rincarano forse più di altri? A Manerbio abbiamo Bbs che gestisce servizi, il Comune ha creato ben cinque aziende (altri costi, altre prebende per i politici che aspirano alla presidenza) delegando mansioni che erano direttamente gestite dall’apparato municipale per migliorare - si blatera - la qualità. Ce ne siamo accorti l’anno scorso quando l’azienda comunale ci ha rifilato spese in bolletta per le quali le proteste sono state grandi. Non ha mano leggera nemmeno la polizia municipale a supporto della quale gli amministratori votati dalla gente hanno istituito le “ausiliarie della sosta” con tanto di scritta sulla schiena. E’ un modo come un altro col quale si mettono le mani nelle tasche dei cittadini che dopo mesi e mesi si vedono notificare multe pesanti. Nel bilancio comunale si leggono - e si stanziano - fondi per investimenti difficilmente comprensibili, inutili per la comunità. Un esempio: il bar costruito nei locali della stazione ferroviaria: a chi serve se al mattino presto quando partono i treni il biglietto il viaggiatore deve andare ad acquistarlo altrove? Si legge, si sente alla tv con martellante insistenza: un numero crescente di famiglie fatica a quadrare i conti, ansimando per arrivare a fine mese. Il che stringe il cuore. In contemporanea, veniamo resi partecipi di notizie che lasciano basiti. Tipo: “A carnevale sono raddoppiati i prezzi di mascherine e coriandoli”. Trattasi di beni di prima necessità? C’è pure il “caro rose”, a San Valentino, mentre è oltre i limiti dell’assurdo lo slogan di un produttore di telefonini: comprane uno e avrai il secondo a metà prezzo! E’ l’autentico culto dello spreco. Cala la richiesta di mele, e sale quella di frutti esotici, fragoloni sudafricani. Nelle pescherie sono scomparsi sgombri e sardine. Il colmo lo si raggiunge con l’acqua minerale. Cacciari, sindaco di Venezia, ha lanciato un’encomiabile provocazione: basta con le bottiglie di plastica, oltretutto grandi inquinatrici poiché indistruttibili; l’invito è a bere ciò che esce dai rubinetti. Perché non lo imitano altri amministratori? In Lombardia - e pensiamo pure a Manerbio, ma nessuno lo dice - l’acqua potabile è eccellente, controllatissima sotto il profilo igienico. Nonostante questo entrando in un qualunque negozio o supermercato s’assiste allo spettacolo di tante persone, spesso anziane e dai magri borsellini, che riempiono carrelli di minerale. Se li fanno portare (altri costi), a domicilio. In trattoria, la minerale costa all’incirca come il vino; se chiedi una caraffa (normalissimo in America come in Francia e Germania) sei guardato di sbieco. Da pezzente. La verità è che il virus del consumismo, un consumismo spacciato come virtù con l’esaltazione dello “shopping”, s’è diffuso con velocità sorprendente, contagiando un po’ tutti. Cesco Nivola La latina lingua viva Il problema è di strettissima attualità: parlare in latino aiuta? Non è un dilemma da cronache marziane o da fuoriditesta; forse è la ricetta per avere una diversa visione dell’Europa che già delineava Carlo Magno dodici secoli fa, quando nell’800 ricevette da Papa Leone III la corona di capo del Sacro Romano Impero. Allora dal Nord al Sud dell’Europa si parlava latino, lingua sacrificata in tempi nemmeno tanto remoti al principio del tutti uguali. Principio strano che nemmeno nell’Est europeo è stato applicato tanto che nelle zone dei Balcani il latino è ancora materia della didattica. I tempi comunque si evolvono ed è recente la notizia di tavole rotonde, conferenze e dibattiti su Tacito, Ovidio, Seneca e dintorni, in circoli latinisti e club letterari tra Milano e Bergamo, che è culturalmente molto più vivace del capoluogo lombardo. In un liceo di Vicenza si tengono conversazioni in latino con giovani studenti, mentre l’esperienza si replicherà dal prossimo anno anche a Treviglio, baricentro tra Brescia e Milano. Lo scopo è invogliare i ragazzi all’utilizzo del latino come lingua viva. Ma è consiglio rivolto anche ai politici, come ad Antonio Di Pietro, non per lo schieramento che rappresenta, ma per come ha massacrato la lingua italiana, anche se è giusto ammettere che negli ultimi tempi è migliorato. Finalmente, se apre un discorso riesce a chiuderlo. Ma qual è il peggio della scuola italiana? Non è apprezzato e premiato il merito, sia degli studenti che dei professori. I docenti dovrebbero essere valutati con criteri severi, come in Inghilterra. Sgomenta pensare che un giovane, dopo anni di scuola, non abbia una buona padronanza dell’italiano. Nello studio del latino trastullarsi con le “traduzioni contrastive” è tempo perso. Bisognerebbe confrontarsi con la lingua e sviluppare quel che si chiama una “competenza attiva”. Il meglio? Frequentando l’ambiente dei buoni professori di latino, talora anche di matematica, il meglio che emerge è merito esclusivo dell’impegno personale e quasi sempre misconosciuto dei buoni docenti, che ancora esistono. Sono quelli che non si confondono nella massa impiegatizia inerte che rallenta lo sviluppo economico, morale e civile dell’Italia; sono quelli che pensano che la scuola non debba essere autoreferenziale, ma al servizio degli studenti e del bene pubblico. Con quale criterio un giovane dovrebbe scegliere il proprio indirizzo scolastico? Visto che non si ha bisogno di competenze specifiche per un’industria che non c’è più, studi ognuno quelle discipline per cui è maggiormente portato. E, negli anni della formazione, si specializzi il meno possibile. Le specializzazioni nascono e muoiono, una buona formazione di base è per sempre. Lo spirito critico, la pratica assidua del dubbio (Solum certum, nihil esse certi: l’unica certezza è che non vi ha niente di certo) e l’ironia, che spesso aiuta a vivere, tout court. In latino l’ironia si dice dissimulatio. Quando la struttura morale della società si sfilaccia, la “dissimulazione onesta”, sulla quale Torquato Accetto scrisse un pregevole libretto, può aiutare. In altri tempi, vivere a Milano o a Parigi, invece che in qualsiasi centro anonimo, faceva una gran differenza, le occasioni di lavoro fioccavano, per chi avesse avuto voglia di fare. Oggi non più. C’è però Internet, che ha cambiato molte cose, non solo nel male, ma anche nel bene. Questo vale in ambito culturale, ma anche nel lavoro. Non penso solo a Milano. Quasi tutta l’area veneta, per esempio, che Marzo 2008 si sta riprendendo dalla crisi industriale, convertendosi a nuove produzioni, sembra promettere meglio di Milano, che rimarrà comunque una capitale degli affari. Purtroppo in politica si è perso il pragmatismo che permette di fare bene perché è bene, e non per interessi terzi. Si tassino i ricchi se conviene, non per rispondere a logiche diverse. E rivalutando la lingua latina daremo all’Europa ed ai nostri centri che blaterano di cultura un avvenire diverso, migliore certamente della dilagante sottocultura dei giorni nostri. GERTRUDE PICCIONI Caro direttore, Ci sono buoni motivi per leggere l’ultimo libro di Khaled Hosseini, “Mille splendidi soli” (Piemme, pagg. 434, euro 18,50, traduzione di Isabella Vaj) Serve: per imparare e capire la storia dell’Afghanistan degli ultimi trent’anni; per le donne occidentali che devono ringraziare il cielo di essere nate qui e non là, e imparare ad apprezzare i nostri uomini anche se talvolta sono un po’ nervosi o giù di tono; per gli uomini occidentali i quali devono dir grazie al Creatore di avere al loro fianco donne comprensive e generose; per tutti coloro che al di là di cinismo, opportunismo, qualunquismo, stress, noia, ecc. tipici della società dei consumi, credono ancora nell’happy end e nell’Amore con l’A maiuscola, che fa vibrare, sospirare e palpitare; per tutti coloro che hanno capito che nella vita ci sono poche cose che contano: una fra tutte il compromesso (meglio se accompagnato da ideali). Come dice il famoso spot, per aiutarti a vivere meglio.. Remo Rimani Gentile redazione La Pianura , sabato mattina ho ricevuto l’ultimo numero del vostro mensile d’informazione. Pur non avendo avuto ancora modo di leggere con la dovuta attenzione i diversi articoli, mi è stato sufficiente sfogliare alcune pagine per vedere confermata l’opinione che mi ero fatto già dall’ultimo numero: siete tra i pochi -se non gli uniciche fanno informazione locale, ad avere il coraggio di parlare di massoneria e prestare una sincera attenzione alle tradizioni del nostro territorio che, purtroppo, la globalizzazione sta spazzando via diffondendo disaffezione nei confronti di tutto quel patrimonio culturale e spirituale che ci è stato tramandato dalle generazioni passate. Mi complimento quindi con voi per la sensibilità dimostrata verso queste tematiche e vi faccio i miei migliori auguri per il futuro. Cordiali saluti. Marco Filippini Manerbio Marzo 2008 Elezioni Anche la pianura coinvolta Il 13 e 14 aprile si vota per Camera e Senato e si va alle urne anche il rinnovo di istituzioni locali come Province e Comuni. In provincia di Brescia, oltre alla città capoluogo, sono undici i consigli comunali per i quali i cittadini saranno chiamati ad esprimere il loro voto. La scadenza per la presentazione di simboli e liste è fissata entro metà marzo e in ogni comunità interessata si colgono solamente voci su possibili candidati. In pianura, nella nostra zona, ha concluso il quinquennio l’amministrazione comunale di Quinzano d’Oglio mentre le votazioni anticipate sono per Offlaga e Milzano, dove si è giunti ad una fine “traumatica”, avvenuta, per i più svariati motivi. Ma cerchiamo di capire come si presenta la situazione nei tre Comuni nei quali si andrà a votare a metà aprile. torali nelle ultime consultazioni. In pista potrebbe esserci anche il sindaco dimissionario; si fanno i nomi di qualche membro dell´ultima giunta e il ritorno di ex primi cittadini. offlaga Certamente due liste, ma forse quattro milzano Il sindaco dimissionario ci riprova Dal 19 ottobre, il Comune per l´ordinaria amministrazione, è affidato al commissario prefettizio Antonio Naccari, inviato dopo le dimissioni di Maurizio Ruggeri, che denunciava dissensi interni peraltro respinte dagli essponenti locali chiamati in causa con gli assessori in giunta. Da poco si parla di liste, ma sono solamente indiscrezioni. Chi parla non vuole essere nominato, ufficialmente tutto tace. Le voci più accreditate ritengono che a chiedere il consenso dei milzanesi per guidare il piccolo paese (poco più di 1500 abitanti) ci saranno tre liste. Forse anche una quarta; nomi, per adesso, non se ne fanno. Esponenti del centrosinistra, stanno lavorando per una figura molto ben inserita nell´ambito sociale. In campo, sicuramente, la Lega e Forza Italia, le formazioni con maggiori consensi elet- 10 aprile 2007: cade la giunta del sindaco Attilio Arenghi, che pare ancora in campo per la prossima consultazione elettorale. Da un anno è toccato al commissario prefettizio gestire la normale amministrazione. Intanto sono ancora indaffarati - dietro le quinte oppure apertamente - gli esponenti della politica locale dopo l’esperienza della travagliata legislatura portata avanti a fasi alterne con variazione d’alleanze e contrapposizioni che provocarono la rinuncia anticipata del sindaco Attilio Arenghi, rimasto senza maggioranza. A due liste si accreditano le formazioni maggiori che si presenteranno agli elettori: Popolari rimasti insieme nonostante i sommovimenti della politica nazionale, e la concentrazione di centro destra. Stanno lavorando ad una lista civica esponenti dell´amministrazione uscente quindi il gruppo dell´ex sindaco Arenghi, quello del suo vicesindaco Angelo Maffeis e la Lega Nord dell´ex senatore Sergio Agoni. Popolari Insieme, da Giancarlo Mazza ad Agostino Davelli, e gli ex assessori dimissionari (Ferdinando Moretti, Mariolina Galvani, Stefania Brunelli, Camillo Manenti) potrebbero anche decidere una fusione strategica con uno dei due gruppi contrapposti. Scenari ed alleanze stanno comunque delineandosi. Quale ruolo potranno avere i cosiddetti cespugli, esponenti di formazioni minori che comunque si danno da fare. L’ex sindaco Lorenzo Saccani, ad esempio, s’è messo in movimento col simbolo della Democrazia Cristiana di Rotondi ed ha promosso una serie di riunioni a Offlaga, come a Cignano e Faverzano. Qualche adesione le ha raccolte ma non abbastanza per una lista che possa in qualche modo insidiare il primato cui mirano Popolari insieme e Lega Nord che certamente sarà presente alla competizione. quinzano Centrodestra ricompattato Legislazione conclusa per naturale scadenza dei cinque anni, si prospetta una sfida a due. L´adesione della Lega Nord ad un unico schieramento che riunisce i partiti del centrodestra e la rinuncia del circolo di Rifondazione comunista a partecipare alla competizione elettorale di aprile dovrebbero essere le principali novità delle prossime elezioni amministrative. La “Civica Quinzano”, che nel maggio di cinque anni fa dagli elettori che avevano eletto Maurizio Franzini alla carica di sindaco, ripropone il primo cittadino uscente alla guida della medesima compagine, composta da persone di diversa estrazione politica (di sinistra, di centro ed anche frange di destra).. Nel maggio 2003 le elezioni avevano visto la contrapposizione di quattro liste, tre di partito (Lega; An, Fi, Udc; Rifondazione) ed una civica, che era riuscita ad ottenere la guida del Comune, in precedenza retto per dieci anni dal senatore leghista Franco Tirelli. Ora il centrodestra pare deciso ad unirsi in un´unica lista: le trattative dovrebbero concludersi forse sul filo di lana. Mantenendo i consensi del 2003, la coalizione potrebbe farcela a parere di Virgilio Cornetti, ex candidato leghista. Si dà per l’assenza alla competizione elettorale di Rifondazione comunista; nel partito si lamenta disinteresse da parte dei giovani che difettano di passione politica. Dovrebbero quindi essere solo due le liste in campo per contendersi i favori dei quasi 5000 elettori quinzanesi. Molto riserbo però sul nome del candidato sindaco di centro-destra A quinzano d’Oglio ed Offlaga, sono in discussioni questioni legate all’ambiente. A Quinzano d’Oglio sono manifestate perplessità sul pirogassificatore per lo smaltimento di pollina e biomasse. Il comitato Ambiente chiede garanzie sull´impianto della Enerbio, poiché ritiene l’impianto inadatto a risolvere il problema dei nitrati derivanti Pag. 3 Campagna elettorale movimentata in due comuni dai liquami degli allevamenti suini e bovini, mentre rimane da valutare l´effettiva convenienza del progetto. Ma i timori del comitato, secondo la Giunta del sindaco Maurizio Franzini, sarebbero infondati. “L´impianto della Enerbio non è un inceneritore perché scalda a 500°-600° senza fiamma - precisa la Giunta - e non produce polveri sottili ma sostanze secche, ricche di fosforo e potassio, richieste come concime”. Ma gli ambientalisti, o presunti tali, si mantengono sull’impolitica del “no” che impedisce ovunque di risolvere situazioni precarie. Non meno diversa la situazione ad Offlaga dove le pressioni sono per mantenere il “no” alla centrale della Seb. L’Apat (Agenzia per la protezione dell´Ambiente), ha accolto le tante prescrizioni presentate da Italia Nostra e dall´esperto nominato dal comune, Marco Caldiroli, ha deciso di effettuare un sopralluogo sul terreno dove dovrebbe sorgere l´impianto ma nel contempo ha chiesto alla società proponente di presentare il progetto definitivo. L’impianto termoelettrico da 780 Megawatt, anche dopo diciotto mesi di governo Prodi, non è stato bocciato e nemmeno promosso definitivamente mentre solo il ministro dell´Ambiente di Pecoraro Scanio ha assunto una posizione di contrarietà al progetto. Questione aperta per la quale in paese non c’è più l’agitazione dei mesi scorsi. Forse qualcuno sta convincendosi che il “no” ad ogni costo non conviene. Marzo 2008 Pag. 4 Disponibilità dei volontari “Il piano socio assistenziale è strumento fondamentale per dare risposte concrete ai bisogni. E quello recentemente approvato dal nostro consiglio comunale risponde a questo principio in diverse aree d’intervento” commenta l’assessore Barbara Migliorati delegata ai Servizi sociali a cominciare dal servizio d’assistenza domiciliare che aiuta gli anziani per l´igiene personale e la tenuta della casa. “E’ mansione affidata ad una signora del nostro paese, che ci consente di realizzare un servizio d’assistenza domiciliare ad anziani e disabili in situazioni particolari anche in orari serali o giorni festivi”. I pasti caldi rientrano fra i servizi erogati a coloro che fanno richiesta agli uffici comunali con una spesa di € 4.50 a pasto. “Preziosa in questo settore - riconosce l’assessore - è la disponibilità dell´associazione Volontari di San Gervasio per i quali mettiamo a disposizione fondi per il pagamento delle assicurazioni e dei costi per le attrezzature e mezzi di trasporto”. Il Telesoccorso è altro strumento per salvaguardare gli anziani soli o persone non autosufficienti. “Inoltre - informa ancora la Migliorati - rispettando i parametri del piano, abbiamo adottato criteri per la riduzione della tassa rifiuti solidi urbani del trenta per cento, mentre per le problematiche relative alla tossicodipendenza e all’alcolismo trattiamo le questioni in collaborazione con l’Asl e le associazioni. In questo modo miriamo a fare prevenzione e informazione”. Gita a Roma per i pensionati dal 7 al 10 aprile. “Era un desiderio manifestato da molti nostri anziani e ci siamo attivati per questo” informa il sindaco Giampaolo Mantelli. Il viaggio sarà in pullman. La partenza è prevista al mattino di buonora. Fissata una sosta ad Orvieto. Nel pomeriggio arrivo nella capitale e visita alla basilica di San Paolo fuori e mura, a San Giovanni in Laterano, cattedrale della città, salita alla Scala Santa, in serata la sistemazione in albergo. Il giorno dopo, 8 aprile, prosegue la vista alla città, con sosta in Santa Maria Maggiore, visita alla Roma antica e alle piazze Navona, di Spagna, Venezia, dominata dall’imponente Vittoriano, monumento che celebra l’Unità d’Italia. Ancora: visita al Campidoglio, all’Arco di Costantino, al Colosseo, al Circo Massimo. Il 9 aprile la mattinata sarà dedicata all’udienza del Papa in sala Nervi; nel pomeriggio visita in Vaticano. Il giorno 10 aprile, mattinata alle Catacombe ed alle Fosse Ardeatine, quindi inizio del viaggio per il rientro previsto nella serata. Il Viaggio a Roma rientra fra le attività organizzate in paese per offrire agli anziani momenti d’aggregazione, fare in modo che abbiano a dedicarsi ad attività dentro e fuori casa ed essere utili a se stessi in primo luogo e, se se la sentono, alla comunità. Per i giovani quali iniziative? Quali provvedimenti per i giovani? “Dalla parrocchia abbiamo un valido aiuto. I giovani ci danno una mano in particolare durante l’estate realizzando il Grest che finanziamo con alcuni contributi”. Com’è accolto l’immigrato? “Organizziamo da alcuni anni corsi di alfabetizzazione per studenti ed adulti. Il nostro Comune aderisce alla gestione integrata di sportelli informativi. Altri servizi di supporto sono effettuati tramite i nostri uffici per l´erogazione di contributi da altri enti come: assegno di maternità per le donne che non fruiscono altri trattamenti previdenziali, assegno per le famiglie numerose, contributo per il sostegno affitti e compilazione di pratiche burocratiche”. Conclude l’assessore: “Molte altre sono le problematiche a cui il Piano vuole dare una risposta. Anche per questo in Comune diamo la massima disponibilità all´ascolto, per informare o chiarire dubbi in modo che il rapporto cittadino-istituzione sia in ogni momento corretto nell’offrire servizi indispensabili ad una miglior qualità della vita”. Nuovo asilo in via Cicogne Arte, sci alpino e water sky L’arte a San Gervasio. Ornella Tedoldi, esperta del ramo, in collaborazione col comune ha realizzato il laboratorio artistico espressivo a partire dai primi di marzo. L’ufficio segreteria del Comune ha raccolto le adesioni. E’ una ARTE, SCI ALPINO E WATER SKY delle iniziative per i giovani messe in campo a San Gervasio dove sono stati coinvolti alcuni giovani corsi di sci alpinismo in Val Palot grazie alla disponibilità di maestri convenzionati con l’assessorato allo Sport della Provincia di Brescia, ai quali sono iscritti una quarantina di bambini delle scuole primarie di primo e secondo grado. Le iscrizioni sono gratuite. Il Comune ha provveduto ad mezzo di trasporto mentre la scuola di sci Val Palot ha messo a disposizione l’attrezzatura indispensabile per frequentare il corso sci e quanto serve per lo sport delal neve. In tutto sei lezioni per due ore ciascuna, complessivamente dodici di lezioni di sci per ragazzi di pianura ai quali è stata offerta l’occasione di prendere contatto con le discese della montagna. Il corso di sci sulla neve è organizzato sull’esperienza, nella stagione estiva passata, dello sci nautico per il quale si è costituito il sodalizio Water Sky San Gervasio, che tra i suoi atleti annovera Matteo Luzzeri, vincitore, ai Campionati Europei nella categoria Under 21 dello slalom che ha portato il titolo italiano alla squadra di San Gervasio, per il secondo anno consecutivo piazzata sul gradino più alto del podio a squadre grazie ad un’incredibile partecipazione dei giovani. Il sodalizio opera nel bacino della frazione Casacce, scelto dalla Federazione italiana di sci nautico come sede per manifestazioni nazionali ed internazionali. In marzo iniziano gli allenamenti ed in maggio-giugno il sodalizio aprirà ai giovani di San Gervasio che intendono partecipare allo sci nautico nella Bassa Brescia. Da settembre sarà disponibile l’immobile di via Cicogne che l’Amministrazione comunale ha proposto alla fondazione materna “B. Ferrazzi”, da tempo in difficoltà nel garantire razionali ambienti all’attività didattica per carenze infrastrutturali del vecchio fabbricato. Per la sede storica dell’asilo sarebbe necessario un intervento di ristrutturazione. Aumentano le iscrizioni e sarebbero indispensabili nuove aule. Il Consiglio di amministrazione della materna “Ferrazzi” ha pertanto deciso di accogliere la proposta dell’Amministrazione comunale, - totalmente condivisa dalla maggioranza del Consiglio comunale, come del resto, dalla quasi totalità dei genitori dei bimbi iscritti alla scuola dell’infanzia - di trasferire l’asilo nell’immobile di via Cicogne. “Una scelta dettata dal buon senso che andrà a tutto vantaggio dei bambini” commenta il sindaco che con l’approvazione della giunta ha messo a disposizione l’edificio in comodato gratuito. L’operazione è resa possibile in quanto il nuovo Polo scolastico di via Padre Pio è in fase di completamento, il cantiere chiuderà entro primavera, durante l’estate avverrà il trasferimento di mobili ed arredi e da settembre scolari delle elementari e delle medie saranno accolti in nuove aule con disponibilità di razionali servizi. I ragazzi in età scolare a San Gervasio sono in crescita. Oggi si contano 126 alunni alle elementari, 53 alle medie e 82 alla scuola materna. Così come è in aumento il trend delle nascite: 21 i nati nel 2005, 42 nel 2006, 38 nel 2007. Già a partire dal prossimo anno ci sarà la necessità di sdoppiare l’attuale seconda elementare. “Ecco dunque la scelta di costruire il fabbricato di via Padre Pio che garantirà spazi idonei e confortevoli agli alunni delle elementari e delle medie, ed è stato progettato in modo d’essere ulteriormente ampliato se necessario” informa il sindaco Giampaolo Mantelli che con l’assessore alla Pubblica Istruzione, Barbara Migliorati, è entrato a far parte del Consiglio di Amministrazione della Fondazione, assieme al parroco, a un rappresentate dei genitori, e ad un rappresentante dell’Adasm-Fism (Associazione degli asili e scuole materne di Brescia). Marzo 2008 Pag. 5 Manerbio Nell’ospedale che si rinnova sono in aumento le nascite L’Unità Operativa d’Ostetricia, diretta dal dr. Piergiorgio Tassi, nel 2007 ha registrato un incremento delle nascite. Nel 2006 i nati erano stati 1085, l’anno scorso sono aumentati a 1129: 44 in più (pari al 4%), con ben 20 gemelli. Di questi 752 (pari al 67.20%) sono stati parti spontanei, mentre 362 (pari al 29,13%, quindi al di sotto di tre punti percentuali rispetto alla media regionale) sono stati i parti cesarei. Inoltre, i travagli in analgesia peridurale sono stati 269 (33.66%) di cui: 206 travagli in analgesia si sono conclusi con un parto spontaneo, mentre in 47 casi è stato necessario un cesareo. Sul totale 43, praticamente il 98%) sono italiani. Nella statistica si trovano i bambini nati da coppie di immigrati: 398 (pari al 35.25%), Il reparto dispone di un gruppo d’ostetriche molto preparato sia a livello professionale sia in quello relazionale con la paziente che aiuta sensibilmente il lavoro. A Manerbio è disponibile l’accesso diretto dal Pronto Soccorso Ostetrico alla sala parto. Note positive quindi sulle nascite nella Bassa Bresciana e sull’Ospedale dove recentemente è stata aperta la nuova struttura degli ambulatori con attività anche per Ostetricia. A giudizio dei medici sarà più facile il controllo delle donna in stato di gravidanza. Ma sarà incrementata anche l’attività del Centro di Procreazione Medicalmente Assistita, diretto dal dr. Antonio Muciaccia, Il reparto è stato completamente ristrutturato. Per quanto riguarda l’Ostetricia e, soprattutto, le sale parto e l’ambulatorio ostetrico per le gravide, è previsto un ammodernamento che consentirà un approccio più qualificato soprattutto in casi ad alto rischio ostetrico. I lavori prevedono la realizzazione di una vasca per il parto in acqua: l’utenza avrà così una più ampia gamma di servizi per il parto. La ristrutturazione prevede un collegamento diretto tra le sale parto ed il Centro di Procreazione Medicalmente Assistita nel quale i trattamenti sono di due tipi: uno con le inseminazioni intrauterine, un secondo per le fecondazioni in vitro. “Nel 2004 il numero di cicli sono stati 87; nel 2005 141, nel 2006 226 e nel 2007 212 con un tasso di gravidanze sovrapponibili a quelle indi- cate dalla letteratura medica, e l’età media delle nostre gravide è di 34 anni” riferiscono i medici del Centro aggiungendo che al 2004 ad oggi sono nati complessivamente 38 bambini e quindici sono in arrivo”. Recentemente la direzione ha completato la pratica per l’acquisto di un micromanipolatore d’ultima generazione che consentirà di migliorare ulteriormente i trattamenti anche nei confronti della grave sterilità maschile. “Con quest’acquisizione, il nostro Centro potrà fare un ulteriore passo in avanti per soddisfare al meglio le aspettative di queste coppie per far coronare loro il sogno di diventare genitori” afferma il direttore generale dell’azienda ospedaliera Mara Azzi che considera “l’ottimo stato di salute dell’Ospedale di Manerbio non solo come una struttura in costante evoluzione ma, soprattutto, anche per essere ormai il punto di riferimento della Bassa bresciana e di altre province vicine per la notevole qualità dei servizi offerti all’utenza”. Manerbio Colori e pupazzi per scacciare la paura Il bambino inizia molto presto a farsi certe convinzioni su se stesso. Ma è anche la curiosità a pingerlo ad esplorare l’ignoto, a scoprire, certamente per istinto e ad occhi sbarrati, la realtà che gli sta intorno nel momento in cui viene a trovarsi in un nuovo ambiente per curare la sua salute e per guarirlo da qualche malanno. Per questo è massima l’attenzione di medici, infermieri e personale di servizio che nel reparto di Pediatria dell’Ospedale di Manerbio cercano di non impressionarlo, di infondergli il massimo della fiducia. Lo dimostra il primario Mario Colombo, cui i piccoli ricoverati sono affidati, il quale lascia spazio all’innovazione purché utile ad un bambino per tranquillizzarlo, per non farlo sentire un estraneo, insomma come si dice di solito, farlo sentire come a casa sua. La mamma sta al suo fianco ed è messo nella condizione d’osservare le pareti colorate, i disegni di pupazzi e personaggi delle favole che lo stimolano nella sua fantasia. Da ieri il bimbo ricoverato in Pediatria all’ospedale di Manerbio avrà un motivo in più per non lasciarsi prendere dalla paura: tutto il personale veste abbigliamento colorato: sui camici bianchi è disegnata la figura di un pupazzo, occhi ammiccanti, il naso da clown, sorriso smagliante. Tutto in sintonia con l’ambiente volutamente reso gradevole ed accogliente. Le nuove divise confezionate su disegno degli stilisti Mario Argentieri e Patrizia Piccinelli, sono state presentate dalla nuova direttrice generale dell’azienda ospedaliera di Desenzano, Mara Azzi, alla quale la struttura di Manerbio è aggregata. L’idea è stata vagliata e resa concreta anche grazie ad alcuni fondamentale contributi da: Padania Everest, tessile Ratti di Como e Gocce di Solidarietà, associazione sempre a fianco della Pediatria di Manerbio e promotrice di iniziative a sostegno di bambini in particolari situazioni, rappresentata da Giampaolo Saldi. Intervento del cappellano dell’ospe- dale don Omar Borghetti nel rilevare come anche quello della nuova divisa è un segno dell’ospitalità e della premura che “ognuno dimostra nel servizio per gli altri”. Marzo 2008 Pag. 6 Pralboino Esperti operatori della grande distribuzione Protocollo d’intesa siglato in Broletto, tra la Provincia, il Gruppo Italmark, il Cfp Zanardelli, l’Ufficio scolastico provinciale, la cooperativa Laser e il Comune di Pralboino. A settembre partirà un corso professionale (dopo la scuola media) triennale dedicato agli operatori della grandi distribuzione e delle grandi superfici commerciali. Con l’iniziativa si tende a formare personale da inserire subito nei negozi della catena nei settori food (Italmark), sport (SportLand) ed elettronica (SuperMedia). “La scelta di mettere in contatto il mondo dell’imprenditoria con quello della formazione è strategica per formare capitale umano in grado di rispondere alle esigenze di specializzazione e di competitività” spiega l’assessore all’Istruzione Pubblica ed alla Formazione professionale della Provincia, Giampaolo Mantelli aggiungendo:”Un percorso già sperimentato con i protocolli di intesa siglati con Feralpi e Lonati e che abbiamo intenzione di attuare anche con altri comparti produttivi”. Sono previste una parte teorica e stage: i corsi si svolgeranno nelle strutture messe a disposizione dal Comune di Pralboino del quale è sindaco Domenico Piovani, e nascono sulla base del fatto che a breve verranno aperti alcuni nuovi negozi del gruppo Italmark proprio nel territorio del Comune della Bassa. L’altro presupposto è “l’esigenza di rispondere a una carenza di figure professionali specifiche adatte alla grande distribuzione”, come spiega Pietro Odolini, rappresentante legale del Gruppo Italmark, in crescita e che già quest’anno potrebbe inserire nei suoi punti vendita, tra le 100 e le 150 persone. Il problema è che non le trova. La Provincia, non da ieri, sta affrontando il problema con corsi sperimentali (professionali, post diploma o nell’ambito dell’apprendistato) che uniscano teoria e pratica, scuola e bottega, formazione e lavoro. Corsi disegnati insieme alle imprese, e inseriti in una programmazione che tiene conto del territorio e dei settori economici bresciani. Il Cfp Zanardelli diretto da Marina De Vito gestirà il corso in collaborazione con la cooperativa Laser, guidata da Mario Gallo, che possiede competenze specifiche nel settore della formazione al commercio. L’ufficio scolastico provinciale inserisce il percorso nel sistema formativo “nell’ottica di un umanesimo del lavoro” (parole di Giuseppe Colosio) mentre Italmark offrirà sbocchi immediati ai ragazzi “investendo nella qualità attraverso l’investimento nelle persone”. Le richieste di iscrizione vanno rivolte alla segreteria del Cfp di Verolanuova. GOTTOLENGO Contro la droga ascoltando musica Nel contesto del mondo scolastico esistono diverse forme per comunicare ai giovani le situazioni della vita, orientate al bene e al male. Forme di comunicazione che la scuola dovrebbe sempre più inserire per arrivare a far capire e comprendere ai nostri figli le innumerevoli insidie che la società odierna, con l’ausilio di evidenti piaghe sociali, usa per colpire gli adolescenti. A tale proposito il comune di Gottolengo, ed in particolare il consigliere delegato alle politiche giovanili Giacomo Massa, in collaborazione con il prof. di musica Andrea Tononi ed il disc jockey di musica elettronica Giampiero Pacetti (jpnrg), hanno dato luogo ad un in- teressante progetto scolastico. Per la prima volta un dj entrerà a scuola con il compito (a classi riunite 1/2/3 media) d’esporre ed illustrare, con il linguaggio che solitamente i ragazzi usano, il mondo delle discoteche, della musica techno-house-hip hop ecc. Ma soprattutto lo stretto rapporto che la musica ha con l’uso delle droghe nei locali che i giovani frequentano:dimmi che musica balli e ascolti e ti dirò che droga usi. Di questo compito difficile, ma assolutamente indispensabile e necessario, se ne farà carico il dj Giampiero Pacetti (affidandosi ai suoi 28 anni di esperienza nelle discoteche), insieme al prof.Tononi. Un ampio approfondimento sulle tematiche dei giovani ,le loro problematiche, insicurezze, ma soprattutto il loro rapporto con ciò che si può definire un vero e proprio flagello: la droga e tutte le sostanze stupefacenti. Il primo appuntamento è stato sabato, svorso, 23 febbraio; altri due nei sabato successivi, l’1 ed 8 marzo, nella scuola media di Gottolengo. L’importanza della comunicazione scolastica in materia di droga e prevenzione è fondamentale per la crescita dei nostri figli e l’iniziativa di Gottolengo è curiosa e veramente unica. Stagione teatrale verso la conclusione Ancora due spettacoli per la stagione al Teatro Zanardelli di Gottolengo. Venerdì 7 marzo la compagnia “Il Nodo Teatro” porta in scena “Un marito ideale” di Oscar Wilde. Regia di Francesco Buffoli. Sabato 27 marzo è in programma “La commedia degli equivoci” di William Shakespeare. Regia di Raffaello Malesci. Tutti gli spettacoli iniziano alle ore 21. Organizza il Comune di Gottolengo in collaborazione con “Il Nodo Teatro” di Desenzano. Il biglietto intero coista 8 euro, quello ridotto 3 euro. Aumentano i prezzi, si riducono i consumi Sono a rischio i consumi per gli aumenti dei prodotti agricoli. Per il maiale si verifica un crollo del 10 per cento del compenso riconosciuto agli allevatori al quale non ha fatto seguito un’analoga riduzione dei listini per i consumatori. Il prezzo dei salumi per i cittadini è aumentato (+ 2,7 per cento) nonostante che i maiali cresciuti in Italia vengano pagati agli allevatori ad un valore attorno a 1,25 euro al chilo che non riesce nemmeno a coprire i costi di produzione. Il risultato: il prezzo del maiale dalla stalla, alla tavola moltiplica per cinque se si acquista la braciola, per dieci se si compra il salame e per oltre venti volte se è il prosciutto a finire nella busta della spesa, con l’effetto che gli acquisti familiari di carne suina e salumi si sono ridotti del 2,3 per cento nel 2007. Non cambia la situazione per il prezzo del coniglio che aumenta del 430 per cento, dalla stalla alla tavola, a causa delle distorsioni nella distribuzione: a rischio i consumi, ma anche il primato nell’allevamento dell’Italia che è il primo produttore europeo e il secondo a livello mondiale dopo la Cina. Il prezzo medio pagato dai consumatori si avvicina agli 8 euro al chilo mentre agli allevatori è riconosciuto un importo di circa 1,5 euro al chilo che mette a rischio la sopravvivenza dei circa 5mila allevamenti presenti in Italia. In difficoltà anche il settore dell’allevamento bovino dove nonostante la forte dipendenza dall’estero con un grado di approvvigionamento della carne, attualmente sceso addirittura al di sotto del 50 per cento, il Ministro delle Politiche Agricole Paolo De Castro è intervenuto sulla Commissione Europea per favorire l’importazione di carne brasiliana nonostante l’allarme di natura sanitaria lanciato dall’Unione Europea che per la mancanza di garanzia ha deciso forti limitazioni per evitare che nei piatti dei cittadini europei finiscano carni provenienti da zone a rischio di malattie come l’afta epizootica. Un comportamento grave che rischia di aumentare la già difficile situazione di mercato con i prezzi in calo negli allevamenti ed in aumento sul mercato con una riduzione nei consumi del 4,2 per cento nei primi dieci mesi del 2007, secondo i dati Ismea Ac Nielsen. Un discorso a parte merita il settore della carne di pollo che, dopo la forte crisi attraversata a seguito dell’emergenza aviaria che ha provocato una psicosi nei consumi, è tornata su livelli precedenti la crisi con consumi in aumento dell’11 per cento. Marzo 2008 Pag. 7 MANERBIO La shoà nella didattica Il 12 marzo, col convegno organizzato al Piccolo Teatro di Manerbio si parlerà di Shoah con interventi di Maria Chiara Fugazzi, Fabio Pace e Alessandra Chiappano questi ultimi autori del libro: “Shoah, documenti, testimonianze, interpretazioni (Einaudi 2002). L’argomento è già stato trattato nell’incontro delle classi quinte dell’Istituto Pascal con l’intervento di Alessandra Chiappano, responsabile della Sezione didattica Insmli e della Fondazione memoria della deportazione, autrice di varie pubblicazioni sulla “Shoah” in collaborazione con altri autori. Una relazione lineare, approfondita che gli allievi hanno seguito fin dall’introduzione generale che ha ripercorso la storia con la quale - è stato scritto - “Insegnare Auschwitz”, significa far riflettere i giovani sul tema delle minoranze, sulla pericolosità di certe estremizzazioni, avviare quel processo di trasmissione della memoria nel costruire un percorso nell’ambito del Novecento rischiando però di collocare la shoah su un piano metastorico, che ne pregiudica la comprensione. La Chiappano ha esaminato la vicenda dei principali campi di stermini: Auschwitz, il principale oggi diventato un museo, Birkenau, testimonianza di crudeltà con le trenta baracche rimaste intatte. Della condizione di quei deportati la Chiappano ha sviluppato in particolare la presenza delle donne nei campi di sterminio. Un particolare riferimento a questo propo- sito a due donne d’origine ebraica. Luciana Nissim, laureata in medicina nel 1943, la quale superò la terribile prova dei campi di sterminio nazisti, internata ad Auschwitz, risparmiata alla camera a gas grazie alla sua laurea ed assegnata all’infermeria del campo. Nel dopoguerra Luciana Nissim, che ha sposato l’economista Franco Momigliano. Giuliana Tedeschi, un’ebrea milanese, catturata trentenne, docente di Lettere in un Liceo classico e madre di due bambine “C’è un punto della terra che è una landa desolata, dove le ombre dei morti sono schiere, dove i vivi sono morti, dove esistono solo la morte, l’odio e il dolore”. Questo posto è Auschwitz come racconta nel suo libro Giuliana Tedeschi, C’è un punto della terra, sottotitolato Una donna nel Lager di Birkenau, tra le opere meno conosciute della narrativa italiana sui campi di sterminio. Erica Gazzoldi, classe quinta, sezione A, dalla relazione ha percepito una dimensione della shoah di cui si parla poco, cioè aspetti di solidarietà ed amicizia all’interno dei campi. Ha letto “Se questo è un uomo” di Primo Levi dove - a suo parere - traspare volontà di sopravvivenza ad ogni costo. “Ho appreso invece che esistevano altro genere di rapporti all’interno dei campi per una diversa sensibilità delle donne che hanno saputo superare situazioni di abbrutimento”. Due aspetti diversi di una tragedia umana quali furono i campi della shoah. GOTTOLENGO L’esodo degli italiani dall’Istria di Tito Nel “Giorno della Memoria”, Luciano Rubessa è stato invitato a Gottolengo per raccontare ai ragazzi delle scuole locali l’esodo degli italiani dall’Istria. E’ stata una lezione di uno che ha vissuto quell’esperienza. Aveva sei anni quando da Fiume, suo padre, che era un artigiano, fu costretto a lasciare tutto. E’ una di quelle tante pagine non scritte della storia sull’Esodo di 350 mila fiumani, istriani e dalmati che, dal 1945, si riversarono in Italia con tutti i mezzi possibili: vecchi piroscafi, macchine sgangherate, treni di fortuna, carri agricoli, barche, a nuoto e a piedi. Una fuga per restare italiani, un vero Esodo biblico, affrontato con determinazione, verso un’Italia sconfitta e semidistrutta, quale reazione al violento tentativo di naturalizzazione voluta nella primavera del 1945, dalla ferocia dei partigiani slavi. Decine di migliaia furono uccisi nelle Foibe o nei gulag titini. La loro colpa era di essere italiani. Sono episodi che Luciano Rubessa ha ricordato avvalendosi anche del filmato “Martiri dimenticati” realizzato con sequenze che dimostrano la tragedia vissuta da italiani. Egli è dirigente dell’Anva, l’associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, che raduna gli esuli. La sua famiglia partì per il confìno: la prima tappa fu nella tristemente nota risiera di San Sabba; poi in un silos al porto di Trieste; quindi una notte al- l’addiaccio in piazza San Marco a Venezia, infine l’approdo a Brescia dov’era allestito un campo per i profughi. Nella sua nuova città Rubessa ha studiato, ha formato la sua famiglia, ha trovato occupazione. Oggi è pensionato, non ha mai dimenticato quei giorni di sacrificio e di dolore. Ed è disponibile per incontrare quanti vogliono ascoltarlo parlando di esodo di massa, di foibe, di angherie di crudeltà “perché i giovani abbiamo l’occasione di apprendere pagine della storia del Novecento Italiano della quale i comunisti non intendevano sentir parlare. Rubessa dopo Gottolengo incontrerà i ragazzi delle scuole di Pralboino e Gambara, da dove ha ricevuto l’invito. Ha un fitto calendario di impegni a partire da mercoledì 1 marzo, quando sarà Lograto e Trenzano, ed il giorno dopo, 2 marzo, a Torbole per la lezione-conferenza agli studenti delle Scuole Medie, con altri dirigenti dell’Anvgd, Liberini, Cernecca e D’Agostini. Lunedì 5 marzo è atteso al Liceo Scientifico di Ghedi dove apre la Mostra documentale e fotografica “Istria, Fiume, Dalmazia: Arte, Storia, Natura, Foibe, Esodo” a cura di Nidia Cernecca e del consigliere nazionale ANVGD Luigi D’Agostini. La mostra resta aperta fino al 9 marzo. Nel corso della settimana si alternano conferenze e lezioni. MANERBIO Consumo sostenibile L’Associazione Jangada per la promozione del Commercio Equo e Solidale in collaborazione con Legambiente - Circolo Fiume Mella di Leno e con il supporto del Centro Servizi per il Volontariato di Brescia propone momenti di confronto e di approfondimento sulle tematiche del consumo critico e della sostenibilità. Gli incontri di “Rinnovare e ridurre” verteranno particolare sull’impatto nel quotidiano delle strategie di consumo responsabile e sulle proposte di uno stile di vita alternati- vo all’attuale modello di sviluppo, tra cui il Commercio Equo e Solidale. Il corso, accessibile a un massimo di 30 iscritti, avrà frequenza settimanale, nella serata di mercoledì, a partire dal prossimo 28 febbraio per concludersi il 23 maggio. Info & iscrizioni: Associazione Jangada - Via San Martino del Carso, 3 - Manerbio. Tel. e fax: 030 9937520 - Oppure: Lorenzo: tel. 333.4144357 - Elena: tel. 340.7230159. Aspettando “Grangibus” Dal 12 al 16 maggio 2008 torna Grangibus, settima edzione del festival della Letteratura per ragazzi, promosso dalla Biblioteca Civica ed il Sistema Bibliotecario della Bassa Bresciana Centrale e dall’Università Cattolica. La direzione artistica è affidata al coordinato di Laura Ogna e Cosetta Zanotti. Tema della 7° edizione: “la comunicazione”. Le mamme e i papà sono chiamati a farsi protagonisti di questa avventura formativa, presentata col titolo: “Ti racconto una storia”, quando la lettura condivisa diventa occasione di comunicazione e collaborazione tra scuola e famiglia”. Marisa Bonomi (psicoterapeuta e docente universitaria) e Giovanna Ramera (insegnante e autrice di libri per ragazzi), approfondiscono tematiche relative ai vari aspetti della comunicazione in un´ottica di continuità con ciò che sperimenteranno i bambini nel prossimo mese di maggio. All´insegna della tradizione anche quest´anno Grangibus ospiterà autori di rilievo (Ferdinando Albertazzi, Pierdomenico Baccalario, Sara Bompani, Claudio Comini, Francesco D´Adamo, Anna Lavatelli, Luca Novelli, Annalisa Strada, Pina Variale), all´interno delle scuole bresciane e della libreria dell´Università Cattolica di Brescia, che ha rinnovato la sua collaborazione per “incontri con gli autori”. Previste anche letture delle opere in programma, curate dagli studenti universitari in sinergia con gli autori stessi. Marzo 2008 Pag. 8 CALENDARIO BRESCIANO CALENDARIO = Marzo 2008 1 - SABATO - SS.Albino e Eudossa Mars marsòt, tant el dè come la nòt (Marzo fradicio, il giorno dura quanto la notte) A Seniga due giorni dopo la consuetudine si brucia la vecchia 1908 - la Espedita Capponi istituisce la prima linea automobilistica Brescia-Quinzano. 1938 - Al Vittoriale di Gardone Riviera la morte di Gabriele D’Annunzio 2 - DOMENICA - S. Quinto Mars spolverént, poca paja a tant formént (Marzo polveroso, poca paglia e molto frumento) 1731 - Nasce Alemanno Gambara, sopranniminato l’Innominato bresciano. Nel suo castello di Pralboino si trovavano quanti si facevano beffa della leggi guidati dalle sole passioni. 1986 - Nella rotonda dell’Eib, apre la mostra “Brescia Moda” . 3 - LUNEDI’ - S. Simplicio - S.Tiziano vescovo di Brescia Fang de Mars, spighe d’agost (Fango di Marzo, spighe d’agosto) 1963 - Luciano Lama apre al cinema Crocera di Brescia la campagna elettorale del Pci. !990 - Il predente del Sanato, Giovanni Spadolini, inaugura in Santa Giulia la mostra su Gerolamo Savoldo. 4 - MARTEDI’ - S. Casimiro - S.Paolo vescovo Bisogna mai dì mal del dé, fin che no l’è sera. (mai dire male del giorno finché non arriva la sera) 815 - Berengario imperatore concede alla figlia Berta di fortificare con fossati Timoline. 1704 - Manerbio: Giovanni Basicchi, d’an- ni 33, del contado di Zara, soldato nella compagnia del maggior Soconicchi, munito di tutti i sacramenti tumulato nella sepoltura della Scuola del ss.Sacramento. 5 - MERCOLEDI’ S.Adriano Ambo: laurà. Terno: sogotà. Quaterna e cinquina: laurà la sèra e la matìna ( Ambo, lavora; terno, prosegui; Quaterna e Cinquina: lavorare dalla sera alla mattina) 1346 - giugno a Brescia i carmelitano che hanno ottenuto il permesso di edificare un convento nel quartiere del Carmine. 1720 - Manerbio: Domenico Scattolo, di patria Veronese, vissuto in notorio e pubblico concubinato, morì senza Sacramenti e fu sepolto in un bosco dietro il Mella. 6 - GIOVEDI’ - S.Ezio Chi nò gà ‘n defèt, gà ‘n mancament: se nò ‘l ghé l’ha dè fora, ‘l ghe l’ha dè dent (Chi non un difetto, ha una mancanza, se non l’ha esterno l’ha all’interno) 1298 - Tebaldo Brusato capo dei guelfi è acclamato signore di Brescia, ma rinuncia seduta stante. Il consiglio generale conferisce la signoria al vescovo Maggi. Marzo 2008 1953 - Esce il primo numero del “Sole nascente” organo dei socialisti democratici, direttore politico Egidio Atriosto, responsabile Paolo Rubagotti jr. 7 - VENERDI’ - SS. Perpetua e Felicita - San Gaudioso vecovo \\\\\luna nuova La prima galina che canta, la gà fat l’of E chela che tàs la n’ha fat disnòf (La prima che canta ha fatto l’uovo quella che tace ne ha fatti diciannove) 1958 - Brescia: padre Agostino Gemelli, rettore dell’Università Cattolica, parla nel salone dell’episcopio e annuncia il progetto di istituire una facoltà di Medicina. 1994 - Nasce a Capodiponte la Fondazione del Centro Camuno di Studi Preistorici 8 - SABATO - s.Giovanni di Dio Giornata della donna Portare le mimose Le fomne j è come l castegne: bele de fora e denter le gà le magagne (Le donne sono come le castagne, belle di fuori e dentro han le magagne) 1252 - Brescia e Venezia stipulano un trattato sui dazi Pag. 9 che colpiscono le merci venete importate o in transito nel Bresciano. 1952 - Brescia: assemblea dell’associazione comuni con la relazione del presidente Pietro Cenini sulla finanza locale. 9 - DOMENICA S.Francesca Romana Patrona delle vedove e degli automobilisti L’è mei eser padrù d’ona careta che servidur d’ona carosa (E’ meglio essere padroni d’una carretta che servitore d’una carrozza) 1479 - E’ fondata la prima delle Accademie bresciane dei Venturi. Altre accademie a Rovato, Orzinuovi, Chiari Salò. 1960 - A Brescia apre il congresso nazionale della Fiom. Relazione introduttiva di Luciano Lama, segretario generale della Federazione. 10 - LUNEDI’ S.Simplicio Papa S.Macario El pà dei oter l’è dùr: el gà set croste e ‘n grostù (Il pane degli altri è duro: ha sette corste e un crostone) 1490 - Brescia: è fondato il Monte Piccolo detto anche Vecchio per il soccorso agli indigenti. 1952 - Brescia: Giusep- pe Libretti è nominato presidente degli Spedali Civili - Aldo Berti diventa presidente degli orfanotrofi e pie case di ricovero. 11 - MARTEDI’ S.Rosina - S-Costantino Chi fa ‘n mester che no’ ‘l sa fa No ‘l se tgora negot en ma (Chi fa un mestiere che non sa fare si ritrova con nulla in mano). 1702 - Giacomo Bottarello da Verona, d’anni 25, soldato della comopagnia del marchese Roberto Malatesta, munito di tutti i Sacramenti morfì e fu sepolto nella Parroccchiale. 1952 - Muore a Brescia Luigi Savoldi, militante socialista, poi segretario del partito, membro dell’esecutivo. 12 - MERCOLEDI’ S,Massimiliano A dieta toc i mai i se quieta (A dieta tutti i mali passano) 1863 - Nasce a Pescara Gabriele D’Annunzio 1956 - Brescia: Angelo Orlandi eletto nuovo delegato dei gruppi Giovani Coltivatori al termine dell’annuale assemblea nella sede della Federazione provinciale col- tivatori diretti. 13 - GIOVEDI’ S.Cristina - S.Eufrasia En presensa del mort sa canta l’ofese (in presenza del morto si canta l’officio) 1794 - Nasce il conte Francesco Carini che legò all’Ateneo dieci mila lire per premiare cittadini benemeriti filantropi. 1951 - Brescia: nel salone Da Cemmo il secondo congresso provinciale dell’Anpi, relatore il rag. Leonida Tedoldi. E’ eletto presidente il prof. Aurelio Camanini. 14 - VENERDI’ S.Matilde primo quarto di luna Chi no ol begà no el sinsighe (Chi non vuol litigare non stia a istigare) 1935 - E’ costituito il Parco dello Stelvio. 1983 - E’ presentato il festival pianistico Arturo Benedetti Michelangeli con un programma di musiche di Chopin. 15 - SABATO - s.Luisa vedova Roba esibida, roba avilida (Roba offerta, roba disprezzata) 1716 - Manerbio: i cives rurales eleggono un procuratore per lite del Comune: posta la bussola verde per favorevole e la rossa per contraria, Marzo 2008 Pag. 10 XX Settembre 1895 Giubileo massonico a Manerbio Si può affermare che non esiste località d’Italia che non abbia, nella propria toponomastica, Via XX Settembre. Le eccezioni sono talmente rare che la regola generale risulta confermata. Anche Manerbio ha Via XX Settembre. Non tutte le località però hanno titolato la Via XX Settembre in contemporanea. In questo capitolo mettiamo in evidenza come il primo grande impulso a titolare alla data della breccia di Porta Pia avvenne nel 1895. Abbiamo già visto come la polemica tra i cattolici ed i laici fosse al calor bianco in occasione dell’Appello agli uomini onesti e agli elettori del Comune di Manerbio nel 1876. In quell’occasione l’accusa ai Piazzoni ed ai Ghirardi di essere uomini irreligiosi era scritta a chiare lettere come pure la considerazione che gli stessi fossero monumenti eterni dell’odio, e dell’invidia…a carico del Clero. Se consideriamo che nel 1871 i Ghirardi eressero la torre del loro palazzo con il simbolo massonico, ci rendiamo conto di come le posizione fossero nette e fieramente contrapposte. Nel 1878 ci fu il cambio di maggioranza in Comune. Costanzo Tenchini, dopo oltre un quindicennio di sindacatura e leader dell’area cattolica, viene estromesso dalla carica e gli succede Colturi, capo dell’ala laica e massonica, il cui leader bresciano, nonché nazionale, era Giuseppe Zanardelli. Passiamo ora al 1895. Erano trascorsi venticinque anni dalla breccia di Porta Pia e la sinistra al Governo Nazionale aveva deciso di trasformare la ricorrenza in una ulteriore occasione di scontro con i cattolici, celebrandone il giubileo. Molteplici le manifestazioni indette a Roma e nel resto del Paese. Il re conferì al Generale Cadorna, comandante dell’esercito italiano che entrò in Roma il 20 settembre 1870, il gran collare del supremo ordine dell’Annunziata. Si tenne a Roma il 20 settembre 1895 il congresso magistrale e vi furono agevolazioni a favore di maestri elementari, sia per il viaggio che per l’alloggio, a carico rispettivamente dei ministeri dei lavori pubblici e della guerra. Oltre al congresso magistrale si tennero il sesto congresso storico, il congresso geografico italiano, il congresso di ginnastica, il congresso dei ragionieri, degli studenti secondari, degli impiegati civili, dei reduci della patrie battaglie, della Dante Alighieri e la mostra storica del risorgimento. Sempre il 20 settembre 1895 a Roma si inaugurarono i monumenti a Garibaldi ed a Cavour. Grandi luminarie furono programmate a Roma per il 20 e il 22 settembre. Tre giornate di corse ciclistiche (il 15, il 20 ed il 22 settembre), furono organizzate dal Veloce Club Romano a Villa Borghese con la partecipazione dei migliori corridori sia italiani che stranieri. Il re decretò, per la ricorrenza, una amnistia, che riguardò ben 253.546 persone. L’intera famiglia reale, per la prima volta, fu presente a Roma per i festeggiamenti. Il 20 settembre si tenne a Roma, più precisamente a Tor di Quinto, una grande gara nazionale di tiro a segno alla quale parteciparono ufficiali da tutta Italia nonché rappresentanti delle varie società del tiro a segno. I bresciani residenti a Roma aprirono una sottoscrizione per deporre delle corone di bronzo sui monumenti a Garibaldi ed a Cavour e decisero di recarsi alla stazione per festeggiare i concittadini delle varie società del tiro a segno che portarono le bandiere d’onore. Per l’importanza della delegazione bresciana, tutte le rappresentanze delle società di tiro a segno già presenti a Roma si recarono alla stazione per ricevere i bresciani il 17 settembre, unitamente al comitato di accoglienza di Roma che era composto dal principe Ruspali, sindaco di Roma, dal comitato delle feste, dal comitato centrale del tiro a segno, dalla società dei bresciani residenti a Roma e dalla banda municipale romana. La delegazione bresciana era formata dalla società della città e di altre tredici della provincia (….). La partenza da Brescia dei tiratori era stata salutata con un corteo di persone festanti preceduto da 12 pompieri con la fiaccola e dalla banda cittadina. La giornata del 20 settembre venne inaugurata con l’arrivo dei sovrani, accompagnati dal principe di Napoli, alle ore 10.45. Alle ore 11.10 alla presenza del re si inaugurò il monumento a Garibaldi e Crispi fu l’oratore ufficiale. Al tocco e mezzo incominciò il raduno a Porta Pia. Il corteo mosse da Piazza Colonna alle ore 14.30 ed era talmente numeroso che l’ultima delegazione partì alle ore 16.30. Nel corteo, tra le varie bandiere e gonfaloni, spiccava il gonfalone nero dei condannati politici del Governo Pontificio. Ed alla sera grande illuminazione. Di particolare effetto le girandole a Piazza del Popolo ed al Pincio. Il giorno successivo un numero imponente di associazioni prima si recò al pantheon per deporre delle corone sulla tomba di Vittorio Emanuele e successivamente in Campidoglio per una corona sul busto di Mazzini. Le associazioni radicali si recarono invece al Granicolo presso il monumento a Garibaldi. In quella occasione ricordarono Giacomo Venezian, l’unico caduto durante la presa di Porta Pia. I comuni bresciani, che nella loro stragrande maggioranza erano amministrati dai liberali zanardelliani, organizzarono per il giubileo dalla presa di Porta Pia varie iniziative. Quest’ultime possono essere così utilmente suddivise e classificate. a) agendo sulla toponomastica locale modificando la denominazione delle vie. Parecchi comuni si orientarono in tale senso. È vero che ogni paese ha Via XX Settem- bre, ma non tutti titolarono in occasione del giubileo. Primo fra questi fu Manerbio, ma ne riparleremo più avanti. Tra i Comuni bresciani citiamo, ad esempio, Orzinuovi che denominò Via XX Settembre “la strada dirimpetto al nuovo edificio scolastico”, Carcina che deliberò che la Piazza della frazione di Pregno assumesse la denominazione di Piazza XX Settembre, Villa Cogozzo che trasformò in Via XX Settembre la strada attraversante la frazione di Villa, Sabbio Chiese mutò Via Ponte in Via XX Settembre. b) inviando a Roma propri rappresentanti. Stante la ristrettezza finanziaria nella quale i comuni si dibattevano parecchi municipi delegarono la propria rappresentanza al deputato del collegio. San Felice di Scovolo, Gargnano, Vociano, Caccavero, Preseglie, Sabbio Chiese, Odolo, Moniga del Garda incaricarono l’on. Pompeo Molmenti e Ciliverghe l’On. Bortolo Benedini. Altri comuni decisero di inviare propri rappresentanti come Caino che ne inviò due, Vestone e Lonato uno, Chiari invece inviò il proprio sindaco. Il comune di Villa Cogozzo indicò nel gardonese Pietro Beretta il proprio rappresentante, risparmiando così sulle spese di viaggio. c) Elargendo contributi economici. All’interno di questa classificazione si possono individuare più filoni: - concorrendo alle spese di viaggio per le rappresentanze delle locali Società di Tiro a Segno. È questo il caso di Lonato, di San Felice di Scovolo (a favore però della Società di Gavardo), di Pralboino che inviò una delegazione composta dal presidente Giuseppe Chinca e dai soci Enrico Strada, Antonio Udeschini e Tomaso Zeli. - Concorrendo alle spese per l’erezione della colonna commemorativa della festa del 20 settembre da erigersi nei pressi di Porta Pia. Lonato contribuì con lire 20, Carcina con lire 5, Villa Cogozzo con lire 10. - Elargendo somme a favore delle locali Congregazioni di Carità. Vestone erogò lire 100 per i poveri del paese, Lonato lire 250 a beneficio delle cucine economiche, Sabbio Chiese lire 150 all’anno per tre anni, Brandico lire 50 a beneficio dei poveri. d) Promovendo concerti delle bande musicali sia per i concerti serali che per i cortei. Fu questa la modalità organizzativa più utilizzata dai comuni bresciani. Montichiari, unitamente alla Società Esercito, alla Società Operaia, alla Società degli Esercenti, dei Reduci e dei Figli del Lavoro, promosse una raccolta di fondi per l’organizzazione della festa giubilare. Fin qui abbiamo raccontato il versante laico della ricorrenza. Vogliamo ora sunteggiare le iniziative intraprese dal mondo cattolico. Anche in questo caso è utile ricorrere ad una classificazione. a) Una martellante campagna di stampa da parte dei giornali cattolici a tutti i livelli. Nella nostra provincia si distinsero, naturalmente, il quotidiano “Il Cittadino di Brescia” ed il settimanale “La Voce del Popolo”. Quest’ultimo, nell’edizione del 21 settembre 1895, uscì con la prima pagina listata a lutto. b) Una raccolta di firme in calce ad un indirizzo da inviare a Papa Leone XIII. c) L’invito ai cattolici, confortati dai loro preti affinché promuovessero e fondassero il Comitato Parrocchiale, la Società Operaia Cattolica, la Cassa Rurale, la Cooperativa d’Assicurazione del Bestiame, la Sezione Giovani così da recuperare, sul piano organizzativo, il vantaggio che le organizzazioni laiche e massoniche avevano sul mondo cattolico. Un’annotazione finale. I musei vaticani furono visitati gratuitamente il 20 settembre 1895 per ordine del Papa, nonostante che l’ingresso fosse, di norma, a pagamento. Entrarono pure, senza alcuna obiezione, i reduci garibaldini in camicia rossa. Dopo questa panoramica, passiamo a rac- contare il 20 settembre 1895 a Manerbio. Il 20 settembre 1895 cadeva di venerdì e per la prima volta era un giorno festivo. Il giorno prima un decoratore, su incarico del comune retto dal sindaco Luigi Colturi, dipinse sui muri delle case la scritta Via XX Settembre. Ignoriamo se la scritta fu sovrapposta alla precedente, oppure venne fatta per la prima volta. Ricordiamo che la scrittura sui muri delle case dei nomi delle Vie fu una novità introdotta agli inizi dell’ottocento. Comunque sia, per venerdì 20 settembre, la strada che dalla Piazza pubblica (l’attuale Piazza Italia) conduce alla stazione mostrava la sua bella scritta “Via XX Settembre”. Precisiamo che la via principale del paese, allora come oggi, era lo Scia Olt. Marzo 2008 Nei vari catasti lo Scia Olt prima e successivamente Via XX Settembre era la via che dalla Piazza conduce al Piazzolo. La celebrazione giubilare della breccia di Porta Pia si svolse a Manerbio con le medesime modalità degli altri comuni della provincia governati dagli zanardelliani. Precedentemente abbiamo elencato come alcuni comuni celebrarono la ricorrenza. Due sono gli aspetti singolari del 20 settembre manerbiese. Il primo riguarda la banda musicale che accompagnò il corteo. Incredibile a dirsi fu la Banda Parrocchiale di Manerbio. Orbene, a Manerbio, per la verità, erano due le bande musicali cattoliche: la Banda Parrocchiale di Manerbio e la Banda di S. Cecilia. Per rendersi conto della gravità del fatto riportiamo un articolo pubblicato sulla Voce del Popolo sull’argomento delle bande musicali. La questione delle bande musicali In alcuni paesi della nostra provincia nell’occasione di solennità si invitano bande musicali che hanno preso parte a funerali civili e dimostrazioni anticattoliche, cagionando ai RR. Parroci gravissimi dispiaceri. Su tale argomento S.E. il Card. Arcivescovo di Milano ha emanato in data 13 luglio le seguenti importantissime prescrizioni: “Bande musicali, bandiere o vessilli”. Spesso si muovono dubii sulle prescrizioni già date Pag. 11 permettere che tale Banda o corpo musicale intervenga alla sua chiesa, benché sia di altra parrocchia; c) nel caso che tale banda o corpo musicale rifiutasse di ottemperare a queste disposizioni, e usasse violenza per intervenire alle Sacre Processioni, il Parroco fatta pubblica protesta, dovrà astenersi dalla processione e limitare all’interno della chiesa le sacre funzioni. Ed ora che si avanza la famosa festa del XX settembre, attenti, o cattolici a curare quelle bande che suoneranno in detta occasione. Se dopo questa precisazione, la Banda Parrocchiale di Manerbio partecipò al corteo, ci dovevano essere questioni che inerivano la rivalità fra le due bande. Inevitabile la polemica che scoppiò in casa cattolica. Ma la questione delle due bande si protrasse nel tempo e la querelle riaffiorò più avanti. A titolo di cronaca riportiamo un breve elenco di bande musicali che intervennero al Giubileo e che la stampa cattolica mise al bando: la Banda Cittadina e del Ricreatorio Civile, le Bande di Salò, Maderno, Caino, Odolo, Manerbio, Ghedi, Quinzano, Orzinuovi, Castenedolo, Chiari, Palazzolo, Breno, Edolo, Gambara, Pavone Mella, Vestone e Borgo Pile. La seconda singolarità riguardò l’azione di disturbo che qualche burlone o, più probabilmente, qualche animoso cattolico mise in atto. Il 21 settembre le scritte “Via XX Settembre”, erano state cancellate dai muri. Inutile dire che immediatamente furono rifatte. Per rendere meglio edotti i nostri quattro lettori affidiamoci agli articoli che pubblicò La Voce del Popolo. Manerbio 23 Settembre 1895 intorno alle Bande musicali ed a vessilli in ordine alle sacre funzioni: e perciò, riferendosi a quanto fu pubblicato nei Moniti del Calendario di questo anno, dichiaro: a) che, rimanendo sempre fermo ed indispensabile il divieto alle Bande di entrare in chiesa, le medesime non possono ammettersi neppure alle processioni fuori di Chiesa, quando abbiano accompagnati funerali civili, ovvero abbiano preso parte a spettacoli contrari alla buona moralità, o a pubbliche dimostrazioni ostili alla religione ed alla Chiesa; b) che questa proibizione deve intendersi nel senso che una Banda, la quale trovasi nelle suaccennate condizioni, non può essere ammessa alle sacre Processioni, non solo nella propria parrocchia, ma in nessun’altra: quindi a niun Parroco sarà lecito di Il Consiglio Comunale di Manerbio a memoria perenne delle feste brecciauole ordinò che un buon tratto della via maggiore che dal paese conduce alla stazione fosse chiamato – Via XX Settembre . Non è a dirsi con quanta solerzia e premura l’uomo dell’arte, noto in paese per i suoi sentimenti di purissima italianità, sissi sgobbato a stampare sui muri la scritta ordinata dal Comune. Ma che? Bisogna dire che alcuno forse per errore abbia dato a quelle parole un senso tutt’altro che naturale e che credesse di dover leggere invece così: Via! A XX Settembre! – perché alla mattina seguente quella scritta si trovò cancellata. Fortuna che il buon pittore si è tosto sgobbato un’altra volta a stamparla al posto stesso, altrimenti come avrebbe potuto persistere Manerbio senza una strada intitolata il XX Settembre così famoso? Eppure se il tratto fosse finito a quella scritta non ci sarebbe stato male: anzi molti altri dandole il senso di cui sopra avrebbero potuto cavarne una buonissima conseguenza. A dare al popolo la spiegazione del giusto senso del Via XX Settembre ci volle la Banda Parrocchiale di Manerbio. Si, cara voce, la Banda Parrocchiale di Manerbio mantenuta sempre dalla fabriceria la sera del 20 Settembre uscì in piazza a festeggiare la caduta del potere temporale del Papa!!! Alle grida di alcuni monelli (pagati da alcuni pochi) di Viva Roma Capitale, Viva Roma intangibile – Viva il XX Settembre – Viva il Papa di gesso la Banda Parrocchiale suonava allegramente la Marcia Reale e l’Inno di Mameli. Ma questa Banda Parrocchiale prese lena maggiore di dar fiato alle trombe, comperate coi denari della Chiesa, quando ascoltato appena un Viva Garibaldi potè suonare e risuonare il famoso inno a Colni che chiamò il Papa – Cancro d’Italia – e – metro cubo di letame -. Io non mi sono punto meravigliato di questo tratto patriottico della Banda Parrocchiale di Manerbio, perché conosco le sue abituali aspirazioni e ricordo ancora quando fece gli onori di casa a quel capo settario che è l’onorevole Zanardelli, nell’occasione della sua venuta a Manerbio per l’inaugurazione della bandiera della Società liberale. Onde dissi fra me: una banda che onorò Zanardelli è nel suo carattere se festeggia il XX Settembre. Mi meraviglio piuttosto che una tal Banda sia stata sempre in paese ammessa a far parte (volevo scrivere a condecorare ma mi sono accorto a tempo…) a far parte, dico, alle sacre processioni; e tanto più mi meraviglierò se la vedrò invitata ancora in paese e fuori alle feste e processioni religiose, dopo la sua manifestazione Massonica del XX Settembre!!! Se la Banda Parrocchiale di Manerbio si mantenesse o a spese dei singoli musicanti oppure per mezzo di azionisti avendo festeggiato il XX Settembre, secondo l’ordinazione di S. E. il Card. Arciv. di Milano Andrea Ferrari non si potrebbe più ammettere alle processioni tanto in Manerbio come in altre Parrocchie e qualora volesse intervenirvi per forza il Parroco dovrebbe astenersi dalla processione, limitando le sacre funzioni all’interno della Chiesa. Ma invece la Banda Parrocchiale di Manerbio si mantiene a spese della Chiesa: il maestro istruttore è pagato coi denari della Chiesa; gli strumenti furono acquistati coi mezzi della Chiesa, quindi è assai più grave la sua colpa e il suo scandalo nell’aver festeggiato la data nefasta del XX Settembre, e se fosse possibile, meriterebbe un più severo castigo. Dopo la parte presa dalla Banda Parrocchiale alla festa massonica e dopo le istruzioni di S. E. il Card. Arcivescovo spero che i cattolici non vorranno più invitarla alle loro feste. Si pregano poi i lettori di queste righe a non confondere la Banda Parrocchiale liberale di cui sopra, coll’altra Banda che esiste pure in Manerbio prettamente e puramente cattolica e che chiamasi di S. Cecilia, proprietario e direttore della quale è il R. Don Eugenio Cassagli. Corrispondenze dalla Provincia Manerbio 1 ottobre 1895 Nell’ultimo numero del giornale fu pubblicata una corrispondenza che merita una rettifica per una parte ed un completamento per l’altra. Si rettificò dunque che il titolo usato dal corrispondente chiamando la Banda di Manerbio per ben otto volte la Banda Parrocchiale è bugiardo in quanto che il corrispondente sapeva o poteva sapere che il rev. Arciprete aveva protestato contro l’uso dei fondi fatti dalla Fabbriceria. Siccome poi il corrispondente si è limitato solo a disapprovare il contegno dei liberali rese imperfetta la relazione omettendo quello che han fatto i cattolici in riparazione e del cui cenno per circostanze speciali non fu potuto pubblicare sul Cittadino. Corrispondenza dalla Provincia Manerbio 7 ottobre 1895 Nella mia lettera da Manerbio, pubblicata sulla Voce del 28 settembre io ho dato il titolo di Banda Parrocchiale a quel corpo musicale che festeggiò in Manerbio il Venticinquesimo della caduta del poter temporale del Papa. Orbene, vi fu chi scrivendo alla Voce sotto la data del 1 ottobre asserì che il titolo di Parrocchiale dato a quella Banda è titolo bugiardo. Lo scrupoloso corrispondente, amante di rettifiche e di completamenti, materialmente dà l’epiteo di bugiardo al titolo, ma moralmente viene a darlo a me: onde, affinché il mio silenzio non abbia ad interpretarsi qual conferma di menzogna uscitami dalla penna, mi tengo in diritto di sottoporre ai lettori della Voce le seguenti osservazioni. Sono tre le ragioni per le quali la Banda in discorso è Parrocchiale: ragion di origine, ragione di mantenimento e ragione di servizio. È parrocchiale per origine, in quanto fu istituita dal R. Parroco coi fondi della Chiesa e da nessun’altro – è parrocchiale per mantenimento in quanto di istromenti, divisa, maestro, ecc furono e sono a carico dei fondi della Chiesa. – E’ Parrocchiale per servizio in quanto dalla sua prima istituzione fino al presente fu sempre ammessa come essa naturale alle processioni della Parrocchia. Certamente il R. Parroco nell’istituire quella Banda ebbe tutte le più buone e rette intenzioni del mondo: (e chi può dubitarne?) ma con tutto questo la Banda non corrispose allo scopo: e questa è la ragione unica per la quale il corrispondente non vuole sia chiamata Parrocchiale, siccome indegna di un simile appellativo. Ma altra cosa è essere degna di portare il titolo di Parrocchiale. Ora, la credete voi indegna quella Banda di portare il titolo di Parrocchiale? Toglietene l’alimento di cui vive che è alimento parrocchiale e dategliene un altro diverso. Fatela sostenere da una Società e allora sarà Banda Sociale; fatela mantenere dal Comune e allora sarà Banda Comunale. Ma finchè sarà sostenuta coi fondi della Parrocchia potrà sempre chiamarsi Banda Parrocchiale. Che più? Sul berretto medesimo usato dai bandisti si distingue il carattere Parrocchiale della Banda; poiché unitamente alla cetra vi si veggono le tre iniziali B. P. M. che voglion dire appunto: Banda Parrocchiale Manerbio. Ne, a togliere la natura di Parrocchiale basta (come scrive il corrisponde) che il R. Parroco abbia protestato contro l’uso dei fondi fatti dalla Fabbriceria; poiché non ostanti queste sue proteste essa fu sempre tollerata alle processioni della Parrocchia. Qual fu poi la ragione per la quale nella mia relazione, come scrive il corrispondente, mi sono limitato a disapprovare il contegno della Banda Parrocchiale nella ricorrenza del XX Settembre? Debbo dirvela schiettamente? Per dimostrare col fatto con quanto di verità si andasse da taluno ripetendo in paese e fuori che la Banda Parrocchiale di Manerbio era vera Banda Cattolica. Queste cose io scrissi non per animosità che mi spinge contro la Banda Parrocchiale: la quale anzi, come istituzione, che segna civiltà e progresso, io vorrei vedere prospera ognora e rigogliosa, cogliere ovunque i ben meritati allori; ma scrissi per puro amore di verità e per dimostrare pubblicamente che non sono bugiardo, come vorrebbe farmi credere il graziosissimo corrispondente Manerbiese. Marzo 2008 Pag. 12 VEROLAVECCHIA Vita in montagna di ragazzi di pianura Gli studenti delle classi terze della scuola media di Verolavecchia hanno passato quattro giorni sulla neve nella Casa del Parco a Vezza d’Oglio e si sono fatti diligenti cronisti della loro “avventura”. Ogni giorno sveglia alle sette, colazione preparata da Chiara Baccanelli, alle otto pronti per il trasferimento sui campi di neve al Tonale. Dalle nove alle undici la lezione con il maestro e, nel pomeriggio, sciate in libertà fino alle tre e mezza. “Questo sport, scrivono, nonostante fosse praticato da pochi di noi, ci ha entusiasmato fin dal primo giorno e, pur non essendo proprio bravissimi, lo abbiamo praticato con gioia! Tutti i giorni, dopo aver sciato, abbiamo avuto diverse nuove esperienze appassionanti”. I ragazzi infatti hanno conosciuto il museo di animali imbalsamati, caratteristici del territorio e conosciuto altri aspetti della montagna accompagnati da Valentino Bossi e Giancarlo Baffoni, due guide della Casa del Parco, camminando con le rac- chette da neve, le “ciaspole”: molta la fatica compensata da un’esperienza esaltante in mezzo al bosco. La seconda giornata è stata dedicata in parte a ricerche con la bussola e con l’Arva, sotto forma di gara, per sviluppare il senso dell’orientamento. Gli studenti scrivono: “Gli istruttori Valentino, Giancarlo e Matteo Astori ci avevano diviso in quattro gruppi e fornito delle indicazioni e delle coordinate, per trovare oggetti precedentemente nascosti da loro, con l’aiuto della bussola. L’Arva invece è un dispositivo elettronico capace di trasmettere o ricevere delle onde. Con esso dovevamo trovare altri dispositivi simili, nascosti sotto la neve. Anche queste attività sono state molto piacevoli ed istruttive; inoltre ognuno di noi era spinto dallo spirito di competizione, che ci ha portato a dare il meglio di noi stessi. Il terzo e penultimo pomeriggio passato in montagna, abbiamo partecipato ad una dimostrazione del lavoro che svolgono soccorritori con i propri Agility dog per il fedele amico dell’uomo Le gare di agility dog sono organizzate dall’associazione cinofila Charlie dog Brescia. L’affluenza, nelle due giornate, è mediamente superiore ai 500 concorrenti, con binomi (cane e conduttore) provenienti da tutta Italia e spesso con presenze da paesi stranieri. L’ agility è una disciplina cinofila nata in Inghilterra. Il cane deve percorrere un itinerario stabilito, composto da ostacoli quali salti, tubi, slalom, zone di contatto, come: palizzata, passerella , bascula. Il percorso viene tracciato dal giudice di gara, che valuterà gli eventuali errori di esecuzione. Il cane seguirà le indicazioni del conduttore, che in pratica gli è sempre vicino. Questi eseguirà una ricognizione del percorso, memorizzerà i vari passaggi e dovrà essere abile a dare i giusti comandi all’animale, se vorrà compiere un percorso netto. Un detto ricorrente nell’ambiente è che il cane non sbaglia mai, è il conduttore a farlo, e in linea di massima è vero. A parità di penalità sul percorso, la discriminante è il tempo di percorrenza. Un binomio pur velocissimo, se ha commesso degli errori ,sarà classificato dietro uno più lento, ma con percorso netto. Si può dire che sia una disciplina che premia la precisione innanzitutto. La difficoltà dei percorsi varia in base in base al livello del cane(1°,2°e 3°,un po come serie C,B e A) e l’altezza dei salti in base all altezza al garrese (mini, medi, large) Qualsiasi cane può praticare l’agility, anche se qualche razza è più predisposta (Border collie, stanno monopolizzando la categoria large). Lo stesso si può dire per i conduttori: ve ne sono di ogni età e forma fisica, anche se un certo atletismo non guasta. Nata come detto in Gran Bretagna negli anni 70,ha raggiunto anche da noi grande popolarità,con ormai migliaia di praticanti, ed ha pure raggiunto un livello notevole di preparazione. La nazionale italiana di agility è da anni tra le più forti del mondo. La sua particolarità tra le varia attività cinofile è lo stretto legame che si crea tra cane e conduttore,a differenza di altre discipline dove conta più l istinto dell animale,qui contano l affiatamento e la sintonia reciproca. L associazione Charlie Dog ha il suo campo di addestramento a Paderno Franciacorta in via Parmesana. Conta piu di trenta binomi agonisti ed oltre all agility propone corsi di obbedienza di base, soluzione di problemi comportamentali, si adopera per la diffusione della corretta cultura cinofila nelle scuole e collabora con il canile di Orzinuovi per trovare casa a cani abbandonati. Riferimenti: Charlie Dog Brescia - Simona 3358271775 - Catia 3382058695 cani, quando devono cercare le persone sepolte sotto la neve delle valanghe”. Per fare queste attività una squadra di soccorso alpino e speleologico aveva preparato, in un luogo prestabilito, delle buche nelle quali s’erano nascoste alcune persone poi rintracciate con i cani. “È stato interessante vedere con i nostri occhi come realmente si salva la vita alle persone ed abbiamo conosciuto le conseguenze dello sciare fuori pista o comunque dell’avventurarsi in luoghi non del tutto sicuri” considerano i protagonisti della scuola media di Verolavecchia che hanno sperimentato il pattinaggio su ghiaccio. “ In queste attività - riferiscono ancora gli studenti - ci hanno accompagnato i nostri professori di lettere Maria Giovanna Manzia e Sergio Zanetti, che sono stati molto disponibili e simpatici durante tutto il periodo trascorso insieme. Per noi ragazzi questa esperienza è stata molto bella e ci ha insegnato a stare assieme, a convivere anche con persone che, magari, non consideravamo amiche; in più ci ha fatto maturare, mostrandoci che non esiste solamente la nostra opinione, ma anche quelle delle persone che ci circondano. A nome anche di tutti gli alunni delle terze, presenti alla gita, ringraziamo fortemente la scuola ed il preside Angiolino Albini, che ci hanno offerto la bellissima opportunità di poter scoprire la natura della montagna e questo nuovo bellissimo sport, che è lo sci! Ci auguriamo che anche altri ragazzi possano provare le stesse emozioni, che abbiamo provato noi, abbinando lo sport al divertimento ed alla conoscenza”. Marzo col CAI Domenica 2 marzo: le incisioni rupestri del monte Luppia. Itinerario: Torri del Benaco, Le Carpane, Cà Bianca, monte Luppia, Albisano, Torri del Benaco. Il percorso si sviluppa lungo la strada “cavallara” che metteva in comunicazione Torri col basso lago, penetra nel bosco di San Vigilio e sale fino al monte Luppia- Coordina Fabrizio Bonera. Domenica 9 marzo: Roking, rolling and climbing” - Il sentiero naturalistico della val Mezzane (Verona). Coordina Fabrizio Bonera, iscrizioni entro il 7 marzo. Percorso naturalistico all’interno del Vajo di Mezzane, vero e proprio concentrato di meraviglie naturali all’interno di una delle zone più integre e selvagge della collina veronese. Domenica 16 marzo: alla scoperta di acque limpide in valli solitarie “I notturni abita- tori dell’Armarolo”. L’antica anomalia della Valvestino rivive anche in questa escursione che ricalca nel suo percorso la profonda valle del torrente Armarolo. Iscrizioni entro il 14 marzo. Domenica 30 marzo: “Le segrete tensioni delal roccia” escursione da Campione a Prabaione dove le rocce sono vive” Itinerario: Campione del Garda, località Lò, Pregasio, Cadignano, Semerio, Prabione, Campione del Garda. Escursione facile ed interessante sul lato bresciano della sponda gardesana, un giro ad anello a cavallo degli altopiani di Tremosine e di Tignale, ricca di spunti paesaggistici e che conduce alla scoperta di ambienti di rara e sorprendente bellezza. Coordina Giuseppe Bonera. Iscrizioni entro il 28 marzo. SCI NAUTICO WATER SKI SAN GERVASIO La Federazione Italiana Sci Nautico organizza gratuitamente per la prossima primavera corsi teorici e pratici di sci nautico. I corsi si svolgono presso la sede di San Gervasio Bresciano. Per informazioni contattare il Presidente Luzzeri Fedele ai numeri 3486707006 – 035928686 Email [email protected]. Sito internet: www.jollyski.it. Marzo 2008 Pag. 13 Pontevico Moretti: un secolo di fotografie Da prima Fausto Moretti, successivamente il figlio Giancarlo, hanno onorato nel modo più luminoso l’arte fotografica nel corso di un secolo. L’attività fotografica di Fausto data dal 1910 per cui è prossimo il centenario. Per celebrarlo nel modo più degno sono previste alcune iniziative di carattere culturale. Giancarlo Moretti ne parla con l’entusiasmo di un ventenne. Il programma in corso di elaborazione ed a breve verrà presentato alla cittadinanza. Per meglio illustrare l’importanza della famiglia Moretti riproduciamo quanto Alberto Milanesi aveva scritto nel 1987 in occasione del 25° anniversario della morte di Fausto Moretti: “Nella bassa e non solo a Pontevico era conosciuto come il ‘fotografo’, perché nel 1910 Fausto Moretti, quando incominciò la sua attività era senz’altro l’unico in tutta la zona che si interessasse di fotografia. Nato a Pontevico il 14 giugno 1896 da Luigi, calzolaio, e da Eva Panzi maestra d’asilo ricordata ‘con gratitudine e riverenza… per aver oltre un trentennio consacrata la vita all’educazione dell’infanzia’ come si può leggere sulla lapide ancora esistente nel vecchio asilo ‘Filippo Ugoni’. Nel 1909 va a Roma dagli zii dove presso lo studio fotografico di SEM BOSCH ap- prende l’arte del ritratto. Nel 1910, a soli 14 anni, inizia la sua attività con una macchina a cassetta a soffietto, chiamata ‘campagnola’, con obbiettivi intercambiabili e telai per lastre 10x15 cm. Lo ‘studio’ è sotto il portico di casa dove, per avere il massimo di luce vengono installate basculanti orientabili sulle quali erano tese le lenzuola di casa. Sempre attento ai particolari per personalizzare i ritratti e per non essere da meno dei fotografi ‘di città’ ordina alla pittrice concittadina maestra Corrina Volpi Girelli sette grandi fondali con scenografie varie. Dal golfo di Napoli con l’immancabile Vesuvio fumante, ai giardini fioriti e interni lussuosi e signorili. Sempre all’avanguardia, già nel 1914, per abbreviare i tempi di posa, oltre ad acquistare apparecchi fotografici più moderni, utilizza il ‘lampo al magnesio’ e per migliorare il contrasto delle fotografie sostituisce la carta a contatto da esporre al sole, con quella da sviluppo. Nel 1915 scoppia il primo conflitto mondiale e Fausto Moretti mette la sua tecnica fotografica, rara in quei tempi, a disposizione degli altri comandi. Diventa così un militare corrispondente di guerre specialmente sul Grappa e sul Piave. A guerra finita, siamo sempre agli albori fotografia specie in campagna, pochi la VEROLAVECCHIA L’ AVIS a quota 123 Nel 2007 la sezione Avis ha raggiunto il traguardo delle 206 donazioni, 138 fatte dai volontari nelle quattro donazioni collettive. Vi si aggiungono le 54 di plasmaferesi e le 8 di sangue intero, risultato to delle donazioni nel centro trasfusionale di Manerbio, le 3 di piastrinoaferesi e le 3 nella struttura dell’Avis provinciale. Nel 2008 le donazioni collettive sono programmate nelle domeniche: 6 aprile, 6 luglio e 5 ottobre. Il sodalizio partecipa all’organizzazione del Carnevale e al torneo di calcio notturno all’oratorio “San Giovanni Bosco”; la Giornata di propaganda dell’Avis fissata per il 7 settembre; la gita per i collaboratori e simpatizzanti si farà 21 settembre. Confermata l’assegnazione di una borsa di studio per gli alunni della classe terza media di Verolavecchia e la partecipazione alle feste sociali di Avis consorelle. Sono 123 gli associati alla sezione dei donatori di sangue di Verolavecchia. Gli effettivi sono 88 i soci non donatori 53. Sono dati resi noti dal presidente Mario Brunelli nell’assemblea annuale il quale ha lanciato l’appello ai giovani ad aderire all’Avis che ha sempre le porte aperte per accogliere nuovi donatori. Il Comitato Direttivo dell’Associazione di volontariato AMICI DELLE VINCELLATE, recentemente rinnovato, nella sua prima riunione tra le altre questioni d’interesse per l’Associazione, ha deliberato la Campagna per il Tesseramento 2008. Per tale motivo lancia un caldo appello ai soci e sostenitori perché abbiano a rinnovare tempestivamente l’adesione per il 2008. Viene inoltre rivolto un vivo appello ai cittadini, amanti della natura interessati ad aiutare e dare sostegno all’Associazione di Volontariato, sempre più impegnata nella tutela e miglioramento del Parco Fiume Strone. Impegno permanente e costante svolto dai volontari da oltre 14 anni al fine di sviluppare la fruibilità e godimento della bellezza naturalistica presenti nel Parco da parte dei sempre più numerosi visitatori adulti e le sempre più numerose scolaresche dei vari Comuni che accompagnate da insegnanti e docenti, contribuiscono alla scoperta dei tesori naturalistici di flora e fauna i cui il Parco è scrigno ricchissimo. Pertanto la cascina delle Vincellate, sede dell’Associazione è di fatto diventata sede didattica utile per la formazione dei nostri ragazzi, sia nell’apprendimento delle scienze naturali, ma anche per contribuire alla formazione di sensibilità ambientalistiche per i cittadini di domani. Parco del fiume strone conoscono ‘se la montagna non va da Maometto, Maometto va alla montagna’, Moretti con la sua bicicletta gira le province di Brescia, Cremona, Mantova e Piacenza a fotografare singoli, famiglie, e in particolare gruppi scolastici. Nel 1922, il 27 ottobre sposa ad Asola la signorina Maria Maddalena Azzini che sarà la sua affettuosa compagna per tutta la vita e la mamma dei tre figli: Maria Luisa e Gino oggi a Roma e Giancarlo rimasto a Pontevico a continuare l’opera del padre. Fausto Moretti si reca spesso a Roma, dove nel frattempo la sorella Angiolina, laureata in filosofia, ha sposato il conte Carosi Martinozzi e per un periodo frequenta gli Studi di Luxardo e Ghitta Carel e presta la sua opera quale ‘fotografo di scena’ all’Istituto Luce. L’ultimo film al quale ha partecipato è nel 1949: ‘Cielo sulla palude’ di Augusto Genine. Muore a Pontevico il 9 dicembre 1962 lasciando un archivio di migliaia di negativi che potremmo suddividere in: ritrattistica dal ‘formato gabinetto’ alle moderne fotografie a colori. Queste foto sono una storia del costume: dai signori in rendigore al contadino con il fazzoletto al collo o ai moderni scamiciati in jeans o ancora con abito scuro, camicia bianca e farfallino per il giorno del matrimonio! Attraverso queste foto si possono ricordare personaggi, famiglie intere, gruppi scolastici e d’associazioni sportive, religiose, ecc. Immagini di guerra: foto inviate quando era al fronte. Pontevico. La più interessante e completa raccolta che permette di conoscere i cambiamenti del nostro paese nei primi cinquant’anni del secolo. Cronaca: immagini di fatti storici, cronaca e attualità. LENO Gran folla al Carnevale Strade e piazze affollate - come raramente accade - per il Carnevale di Leno, coda del divertimento nella prima domenica di quaresima. La manifestazione, promossa dalla Pro loco presieduta da Rinaldo Floriani, come vuole la tradizione locale. Venti i carri della sfilata. Il carro “Pirati ai Caraibi e ai confini del mondo”, realizzato a Calcio (Bergamo), si è piazzato primo. Al secondo posto “Carnival jungle”, di Visano, la terza piazza al carro politico “Dalla padella alle braci” realizzato a Puegnago. Quarta posizione al “Circo dei politici” di Mariana Mantovana, quinta “La fazenda” di Montichiari, sesta “Cook, Capitan Uncino” di Travagliato; settima “Shrek e la palude magica” di Trenzano; ottava “La festa” di Barbariga; nona “Un milione di anni fa” di Barbariga e decima “Matrimonio Shrek”. Successo previsto e scontato per la specialissima band del gruppo folk “I Gnari de Len”. Marzo 2008 Pag. 14 Far West Durante un pattugliamento notturno, i carabinieri della stazione Manerbio avevano sorpreso un´auto che alla vista del posto di blocco aveva fatto dietro front. Dal finestrino era stato gettato un involucro, poi recuperato dai militari, con cocaina purissima. La fuga aveva favorito spacciatori nord africani, identificati durante le indagini. Si tratta di marocchini. All´appello manca solo un complice già identificato ma irreperibile. Spacciava col figlio di due anni come copertura, “stratagemma” escogitato da un marocchino di 35 anni, residente a Ghedi, finito in manette per detenzione di droga a fini di spaccio. L’hanno arrestato i carabinieri di Manerbio un lunedì mattina alle 10.30, all´incrocio tra le provinciali 668 e 45 bis dopo aver fermato a un controllo la sua automobile nella quale sono stati trovati cocaina e 1.625 euro in banconote di piccolo taglio. Nella sua casa a casa, scoperti altri 8.350 euro e la ricevuta di un versamento in banca da diecimila euro. I ladri a Leno sono rimasti a mani vuote. Son dovuti fuggire dal “Cafè Lupin” di via Badia dove avevano tentato di svaligiare i videopoker e la macchinetta cambiamonete. La vetrata infranta testimonia della loro impresa, che è stata sostituita. Zio e nipote, pregiudicati, originari della provincia di Reggio Emilia, di 45 e 28 anni, sono stati fermati ed arrestati dai Carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Verolanuova che li hanno sorpresi mentre tentavano un furto a Leno in una casa dove la famiglia era nel sonno profondo. Uno dei due aveva perduto il documento d’identità sulla porta d’ingresso dell’abitazione già scassinata con un grimaldello. Hanno tentato di negare l’evidenza ma sono finiti a Canton Mombello. Due giovani, un uomo magro scuro di capelli e una donna bionda con occhi az- SPIGOLATURE zurri, sono truffatori che imperversando nella Bassa. Hanno già colpito a Offlaga, Manerbio e Bassano Bresciano raggirando anziani soli, insicuri e indifesi. Riescono a farsi aprire la porta, entrano, mentre uno distrae la vittima, l´altro svuota borse o cassetti portando via tutto quello che c´è di prezioso: gioielli, catenine, denaro. Sono abili anche ad improvvisare: in via Dante a Manerbio hanno avvicinato un´anziana che aveva prelevato contanti da una banca, e si sono offerti di controllare se le banconote erano autentiche. La donna è rimasta titubante ma è bastato qual momento per strapparle di mano la busta con i soldi e darsoi alla fuga. Inutili le grida. I frufanti se la sono data a gambe levate. Una donna di 25 anni, originaria della provincia di Reggio Calabria, ma domiciliata ad Orzivecchi, utilizzava la figlia di anni 8 per rubare facendole oltrepassare le casse senza pagare e senza che si azionasse il sistema d’allarme. E’ accaduto a Orzinuovi alla Metalmark di via Adua. Allertati, i Carabinieri intervenivano recuperando la merce per il valore di € 500. La donna è stata arrestata ed associata al carcere di Verziano mentre il caso è stato segnalato ai servizi sociali per i nessari provvedimenti. Due uomini a volto coperto, hanno fatto irruzione nella filiale della Banca di credito cooperativo di Verolavecchia, ad Offlaga. In quel momento all´interno dei locali si trovava la cassiera, il direttore dell´agenzia e due clienti. Volto coperto da una calzamaglia di nylon, le mani protette da guanti neri ed un taglierino per mibacciare, sono riusciti a far bottino sui 6mila euro. I rapinatori sono fuggiti a borbo di una Y10, poi ritrovata poco distante. I sospetti su meridionali, pendolari della malavita, forse con basista nella Bassa Bresciana. venuto il Nucleo investigativo di tutela abientale (Nita). L´area interessata è di circa 500 metri di lunghezza per 60 di larghezza e cinque di profondità. La Procura di Brescia ha fatto partire una denuncia contro ignoti. “Tanto va la gatta al lardo finchè ci lascia lo zampino”. E’ quanto toccato a un 41enne di Bagnolo Mella già gravato da diversi precedenti di polizia per furto. Nel cuor della notte la Centrale Operativa della Compagnia di Verolanuova, su segnalazione di una donna di Manerbio in viale Stazione, faceva intervenire una pattuglia al “Bar Station”. Evidenti segni d’effrazione alla finestra e poi alle porte intermedie. All’interno i militari sorprendevano l’uomo rannicchiato dietro il bancone di mescita delle bevande. Sposare un’italiana per ottenere la cittadinanza. Un trucco. A Ghedi quattro egiziani hanno trovato alcune donne disposte a registrare l’unione in municipio dietro compenso di ventimila euro ciascuna, una di 34 anni, un’altra di 41 un’altra ancora di 36. L’inghippo è venuto a conoscenza dei carabinieri della Stazione di Ghedi i quali al termine di adeguate indagini hanno deferito alla Procura della Repubblica di Brescia, quattro giostrai e altrettante donne residenti i quali avevano creato una vera e propria organizzazione per cittadini extracomunitari intenzionati ad ottenere il permesso di soggiorno e disposti a pagare per aggirare le normative sull’immigrazione clandestina. Al volo Il Brescia calcio dopo le cessioni di Mannini (8 milioni) e Santacroce (4,5 milioni), ha pensato a rinforzare la rosa a disposizione di Serse Cosmi. In attacco il mister potrà contare sul ritorno di Andrea Caracciolo, acquistato a titolo definitivo dal Palermo e dalla Sampdoria (era in comproprietà) per una cifra vicina ai 7 milioni di euro. Il centravanti è stato al centro di una difficilissima contesa che, oltre alle Rondinelle, ha visto coinvolti anche il Torino e la Reggina, più l’inserimento dei Glasgow “Sulla spazzatura rischio di perdere la mia credibilità”: Antonio Bassolino, agosto, 2007, Napoli, Italia. L’illusione del governatore della Campania. Il podestà di Ozzano dell’Emilia, Giovanni Pignatti, nel 1943 salvò la famiglia ebrea del professore bolognese Lopes Pegna. I ragazzi della scuola media locale, grazie al lavoro di scavo di uno storico, hanno ricostruito la vicenda dimenticata e Pignatti è stato commemorato in occasione della Giornata della Memoria. Ma qualche esponente locale di Rifondazione comunista ha puntato i piedi e si è opposto che nelle scuole si commemori “un fascista”. Più di mezzo secolo dopo, in Italia è ancora difficile, se non impossibile, una memoria condivisa. “E io pago!!”Al Parco del Mella lavori in corso per la pista ciclabile che collegherà il ponte con la strada Roncagnani, passando attraverso il Lungo Mella Valsecchi. Tutti contenti (?!?) anche per gli alberi sacrificati in nome progresso. Il costo complessivo dell’”operazione pista ciclabile” è di 200mila euro, compresa la la piantumazione di alcuni alberi. Ma era intervento prioritario visto l’ammontare spropositato del debito del Comune provocato dalle decisioni bulgare di sindaco e giunta municipale? Discarica abusiva, sugli argini del fiume Mella, a cavallo del territorio comunale di Capriano e di Azzano, segnalata da un cittadino che aveva notato diversi sacchetti di plastica emergere dal terreno. E´ inter- offlaga Umanità e mistero del Venerdì Santo Una rassegna d’arte legata all’avvenimento della Settimana Santa. Titolo “La crocifissione tra umanità e mistero”. Le opere sono state esposte nella galleria di palazzo Barbisoni-Fè d’Ostiani, sede del municipio, e rappresentano il resoconto di un’attività educativa che non si arresta all’epidermico, ma bensì approfondisce su basi pluridisciplinari la conoscenza del sapere rendendoli interessanti e fruibili per l’intera comunità portando un contributo di idee a quanti sanno apprezzare lo sforzo diuturno di docenti e studenti” scrive in premessa al catalogo delal rassegna il vice prefetto Attilio Visconti, commissario prefettizio che per più di un anni ha coordinato le attività del Comune. Nella mostra sono state allineate opere di allievi ed artisti di larga risonanza per il loro valore culturale nell’ambiente non solo italiano. Si sono ammirate opere di: Andrea Avitabile, Andrea Berretta, Remo Bombardieri, Giuseppe Bongiorno, Nicola Capone, Al- berto Chiappani, Italia Colazingari, Oscar Di Prata, Giovanni Dotta, William Fantini, Angelo Faustini, Renato Laffranchi, Nicola Pedrali, Luigi Salvetti. A fianco altri dipinti e sculture di studenti che si sono aperti, a parere della dirigente del Liceo Leonardo, Maria Rosa Raimondi, verso “il territorio bresciano” in una forma di dialogo “con realtà ed esperienze , di confronto con percorsi e realizzazioni adulte qualificate, di interazione con riflessioni di ampio respiro”. Le opere, dopo Offlaga, andranno in mostra: in marzo a Rezzato, in aprile a Desenzano del Garda, in maggio a San Giovanni di Brescia, in giugno al Liceo Leonardo. Marzo 2008 Pag. 15 Le recensioni L’ E n c i c l o p e d i a Bresciana Autore: Mons. Anonio Fappani Edizioni: La voce del popolo La monumentale opera di mons. Antonio Fappani che il presidente della Fondazione Civiltà Bresciana ha incominciato a scrivere dal 1972, ha visto la pubblicazione del XXII volume. Così l’Enciclopedia Bresciana ha completato la serie dei tomi allineati in libreria, aggiunti all’insieme di libri e trattati che dagli anni Settanta del Novecento ha avuto una grande espansio- ne. Nel 1974 l’indimenticabile Roberto Montagnoli fondò la Grafo, ancora oggi assai nota, e portata a grande prestigio con opere considerate capisaldi culturali fra cui lo studio di Giuseppe Tonna sulla Massera da bé e il saggio di Giovanni Testori sui dipinti del Moretto e del Romanino nella cappella del Sacramento in San Giovanni. L’anno dopo, nel 1975, per iniziativa di mons. Antonio Fappani, nacque “La Voce del Popolo Edizioni”, il cui catalogo vanta l’importante “Enciclopedia Bresciana”, dello stesso Fappani, lavoro davvero monumentale; e nel 1978 Riccardo Conti diede vita alle “Edizioni del Moretto” che lasciarono un segno soprattutto con la stampa dell’opera omnia di mons. Guerrini in circa novanta volumi. Sono, queste, alcune annotazioni sulla piccola editoria bresciana che si è notevolmente sviluppata dagli anni Ottanta con la trasformazione delle tecniche di stampa, grazie all’avvento del computer ed al passaggio dalla stampa a caldo a quella a freddo e la conseguente scomparsa delle linotype. Si può dire che oggi non vi sia tipografia, o meglio stamperia, che non abbia la sua brava sigla editoriale come, stando alla pianura, la Bressanelli di Manerbio e la Compagnia della Stampa Massetti Zannini di Roccafranca. In proposito sarebbe veramente interessante un censimento di quell’arte “arte diabolica” cui Gutenberg a Magonza, tra il 1445 e il 1450, diede origine quando inventò i caratteri mobili per la stampa. Parlando di libri il poeta e drammaturgo tedesco Heinrich Heine affermava: “Un libro è come un bambino, ha bisogno di tempo per nascere”. Tempo da parte dell’autore, competenza, passione e gusto alla ricerca indispensabili per dare alla pubblicazione interesse letterario e culturale. Com’è stato, e lo è ancora auspicando che possa continuare ancora per molte tempo, mons. Antonio Fappani, fondatore e presidente di Fondazione Civiltà Bresciana che ha concluso l’imponente lavoro editoriale dell’”Enciclopedia Bresciana”. Da poco è uscito l’ultimo volume. Fu “la Voce del Popolo”, nel 1974, - come ricordato all’inizio - a tenere a battesimo i primi numeri dell’Enciclopedia nata come supplemento al settimanale, edita oggi dall’”Opera diocesana San Francesco di Sales”, la nuova realtà che riunisce tutti gli strumenti di comunicazione. L’Enciclopedia raccoglie centomila voci riferite a personaggi, luoghi, storia, radici e tradizioni bresciane. Un vero patrimonio in formato “cartaceo” che, in un’epoca dominata dall’informatica, diventa testimonianza viva di un passato e documento di fondamentale attualità per ricerche e approfondimenti sulla cultura bresciana. Sfogliando il ventesimo volume (dalla W alla Z) alla lettera “u”, sono elencate ben 227 Unioni, dall’unione agricola per gli acquisti collettivi di tutti i generi all’esercizio dell’agricoltura e vendita collettiva di bozzoli, alle unioni sportive oratori (Uso), fino all’unione atei agnostici razionalisti(Uaar). Passando alla lettera “v”, la parte da “leone” la fanno le valli bresciane, descritte con minuzia di particolari e dettagli tecnici grazie alla collaborazione di esperti che monsignor Fappani definisce “figure indispensabili”. Nei ringraziamenti, in premessa all’ultimo tomo, l’autore scrive: “Quest’opera non sarebbe in alcun modo realizzata senza il contributo e il sostegno diuturno e determinante dell’indimenticabile geom. Francesco Richedei (mancato il 6 ottobre 2002) e della dott. Clotilde Castelli Micheletti. Molti altri hanno dato un valido sostegno con la fornitura di notizie, integrazioni di voci, correzione di bozze) aggiunge mons. Fappani citando le fonti alle quali ha attinto l’Enciclopedia. Che sono: l’Anagrafe storica di Brescia e gli uffici anagrafici e gli archivi comunali di tutti i paesi del Bresciano, gli archivi: vescovile, del Museo diocesano, di Istituti e Congregazioni religiose, la Biblioteca mediatica degli Spedali Civili, dello Stato; le biblioteche: Queriniana e l’Emeroteca, dei Cvici Musei di Storia ed Arte, dei civici musei di Scienzae naturali, del seminario vescovile; la Camera di Commercio , il Centro documentazione (Ce.Doc.); la Curia Vescovile, le Fondazioni: Civiltà Bresciana e Luigi Micheletti; il Museo degli strumenti musicali. Le fotografie sono dell’Archivio Felino Micheletti, della Grafo Edizioni, di Basilio Rodella, Oreste Alabiso ed altri ancora. “A tutti - scrive mons. Fappani - la riconoscenza ed i ringraziamenti più vivi, sentiti che vengono anticipatamente estesi a quanti ancora vorranno segnalare errori, lacune di qualsiasi genere, sviste, integrazioni, indirizzando a “Enciclopedia Bresciana, via Tosio, 1, Brescia, oppure inviando una e-mail a: enciclopedia@ lavocedelpopolo.it. In questo modo sarà possibile l’aggiornamento del primo volume (A-B) dato alle stampe più di trent’anni fa, perciò da rivedere. Un invito a proseguire le collaborazioni che hanno consentito l’impresa veramente ciclopica dell’”Enciclopedia Bresciana”. Marzo 2008 Pag. 16 Le classifiche CD DVD 1. Safari Jovanotti 1. Ratatouille Brad Bird 20th Century Fox 2.Beat ReGeneration Pooh 3. It is time for a Revolution Lenny Kravitz 4.Gianna Best Gianna Nannini 5. Amen Baustelle Live. I Love You More Mario Biondi, Duke Orchestra 8. All the Best Zucchero 11. Primo tempo Ligabue 12. Pica Davide Van De Sfroos 13. Thriller Michael Jackson 15. Vivere The Best of Andrea Bocelli Andrea Bocelli 19. In Rainbows Radiohead 20. Canzoni nel tempo Fiorella Mannoia 8. Un’impresa da Dio Tom Shadyac Universal Pictures 9. Shrek terzo (1DVD) Chris Miller; Raman Hui Paramount Home Entertainment 14. Dalla pelle al cuore Antonello Venditti 18. MTV Unplugged Alex Britti 5. Stardust Matthew Vaughn Paramount Home Entertainment 7. Pirati dei Caraibi. Ai confine del mondo (1DVD) Gore Verbinsky Buena Vista Home Entertainment 10. Into the Wild Eddie Veder 17. San Siro 2007 Laura Pausini 3. Surf’s Up. I re delle onde Ash Brannon, Chris Buck Sony Pictures Home Entertainment 6. Harry Potter e l’ordine della Fenice (1DVD) David Yates Warner Home Video 9. E2 Eros Ramazzotti 16. Spirit Leona Lewis 2. I Simpson. Il film David Silverman 20th Century Fox 4. L’ultima legione Doug Lefler 01 Distribution 6.Back to black Amy Winehouse 7. Libri 10.Blade Runner. Ultimate Collection Warner Home Video fonte www.ibs.it 1. L’ eleganza del riccio Barbery Muriel, E/O 2. Spingendo la notte più in là. Storia della mia famiglia e di altre vittime del terrorismo Calabresi Mario, Mondadori 3. La somma dei giorni Allende Isabel, Feltrinelli 4. Il giorno in più Volo Fabio, Mondadori 5.Gomorra. Viaggio nell’impero economico e nel sogno di dominio della camorra Saviano Roberto, Mondadori 6. Harry Potter e i doni della morte Rowling J. K., Salani 7. Il cacciatore di aquiloni Hosseini Khaled, Piemme 8. Il treno Simenon Georges , Adelphi 9. Una giornata nell’antica Roma. Vita quotidiana, segreti e curiosità Angela Alberto, Mondadori 10 Mille splendidi soli Hosseini Khaled, Piemme 11. Mani sporche Barbacetto Gianni, Gomez Peter, Travaglio Marco, Chiarelettere 12. L’ ospite inquietante. Il nichilismo e i giovani Galimberti Umberto, Feltrinelli 13. Caos calmo Veronesi Sandro, Bompiani 14. Sonderkommando Auschwitz Venezia Shlomo, Rizzoli 15. La casta. Come i politici italiani sono diventati intoccabili Stella G.Antonio, Rizzo Sergio, Rizzoli 16. Giorni d’amore e inganno Gimènez Bartlett Alicia, Sellerio editore Palermo Pagine curate dalla Libreria Quarto Stato dal 1979 la libreria dei Manerbiesi e del territorio