Mensile d’informazione culturale, politica, sportiva e di attualità - Febbraio 2008 - numero 2
Editoriale
Sommario
Lettere. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 2
Presentata un’osservazione
San Gervasio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 3
al progetto per l’area Ex-
Territorio. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 4
Marzotto
I tre capigruppo delle minoranze consiliari Sandro Scaramazza per l’Udc,
Giuliano Piovani per Forza Italia e
Ferruccio Casaro per la Lega, unitamente al presidente dei commercianti
manerbiesi Roberto Bonizzoli, hanno
presentato un’osservazione contraria
all’adozione del progetto da parte del
consiglio comunale di Manerbio.
In data 20 dicembre la maggioranza consiliare del sindaco Trebeschi e
dell’assessore alla partita, Cristoforo
Riva, aveva adottato il piano relativo
all’ex lanficio.
L’elemento di maggior impatto è originato dalla previsione di un centro
commerciale di circa 32.000 metri
quadri, aggirando il dettato legislativo
che prevede di non superare un tetto
di metri quadri 15.000.
Qualora si volesse superare il tetto di
cui sopra, è necessario ricorrere ad un
diverso iter procedurale.
Cosa hanno escogitato i nostri?
Hanno pensato bene di prendere tre
blocchi distinti di circa 10.000 metri
quadri ciascuno e di collegarli per il
tramite di galleria.
Così operando non si supera la soglia
dei 15.000 metri quadri.
Se questo modo di operare fosse valido, si potrebbe realizzare un centro
commerciale d’infiniti blocchi, purché inferiori ai metri quadri 15.000,
fino a raggiungere dimensioni oceaniche.
È palese l’incongruità e la scorrettezza
di tale modo d’operare.
L’osservazione presentata è, di fatto,
incentrata su questa palese irregolarità.
I firmatari sono decisi ad andare fino
in fondo, non escludendo un ricorso
al Tribunale Amministrativo Regionale di Brescia qualora l’amministrazione comunale respingesse l’osservazione presentata.
Questo è il dato di cronaca.
Sul piano delle proposte integrative
e/o alternative rinviamo ad uno specifico intervento che verrà pubblicato
nei prossimi numeri.Un commento ci
pare però necessario.
Al di là di quello che può impunemente sostenere un buontempone
non ci troviamo in presenza di personalismi.
Siamo in presenza invece di visioni
alternative ed inconciliabili.
Manerbio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 5
Territorio. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 11
Sport . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 12
Spigolature. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 13
Territorio. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 14
Le recensioni. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 15
Le classifiche . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 16
“La Crocifissione tra umanità e mistero”
In palazzo Barbisoni-Fè d’Ostiani la rassegna “La Crocifissione tra umanità e mistero”. L’iniziativa è stata del vice prefetto
Attilio Visconti, commissario del Comune.
Dell’opera qui riprodotta è autrice Serena
Bonomi, allieva del Liceo Scientifico Statale Leonardo di Brescia che ha proposto
l’iniziativa. In mostra dipinti d’artisti bresciani che hanno contribuito alla rassegna.
Segue a pag14.
Direzione: Vania Boglioli
Edizioni “La Pianura” - Via Carducci, 2 - San Paolo (Bs)
Stampa: La Compagnia della Stampa - Roccafranca (Bs)
Pubblicazione mensile
E-mail: [email protected]
Autorizzazione N° 50 del Tribunale di Brescia
del 06/12/2007
Dialogando
Alle famiglie
E ai cittadini di Manerbio
Che città sarà mai la nostra se si dovesse
realizzare questo progetto?
Esemplificando si possono ipotizzare due
scenari: il primo se il centro commerciale
avesse successo saremmo sommersi da un
fiume di macchine che paralizzerebbe la
città con l’effetto di rendere impossibile i
collegamenti e di avere un inquinamento
insopportabile derivato dal traffico; il secondo se invece il centro commerciale non
dovesse attecchire, anche e soprattutto per
la numerosa filiazione di strutture similari
nei dintorni, avremmo una cattedrale nel
deserto ma soprattutto avremmo bruciato
una straordinaria occasione per uno sviluppo ordinato e compatibile.
Gli “incontri” nei quartieri sono uno degli
appuntamenti a cui tengo maggiormente. Li
ripetiamo tutti gli anni mettendo al centro
della discussione le cose concrete che riguardano la nostra città e la vita di noi tutti. E’ un
momento di confronto vero in cui, partendo
dal bilancio comunale, alla presentazione
di scelte e progetti seguono le domande, approfondimenti e verifiche. Come dico ogni
anno in questa lettera di invito, si tratta di
incontri che sono e vogliono essere informali,
pensati così per favorire la partecipazione, per
ascoltarci reciprocamente con disponibilità e
Questa lettera è stata inviata a tutte le
famiglie ed ai cittadini di Manerbio,
come si capisce dall’intestazione.
Due brevi cenni.
1.Non è vero che il consiglio comunale
ha approvato la sistemazione urbanistica dell’ ex lanificio.
Molto più semplicemente ha adottato
un piano.
attenzione.
Quest’anno c’è poi un motivo in più per non
perdere l’occasione.
Il Consiglio comunale ha approvato infatti lo
scorso dicembre la sistemazione urbanistica
dell’ex stabilimento Marzotto: approfitteremo
degli incontri per parlare anche di questo e
per vedere insieme attraverso i disegni progettuali come cambierà e cosa ospiterà un’area
che è decisiva per la qualificazione del centro
cittadino.
In attesa di incontrarci, invio i più cordiali
saluti
Il Sindaco
Cesare Trebeschi
La differenza non dovrebbe sfuggire al
nostro Sindaco.
2.Come al solito si chiudono le porte
dopo che i buoi sono scappati.
Era così difficile discutere con i cittadini
prima di adottare?
Farlo dopo ha il sapore amarognolo
della presa per i fondelli.
Lettere
Pag. 2
PER RISPARMIARE QUALCOSA
Gentile direttore,
Da quando è arrivato nelle nostre tasche
l’euro, il costo della vita s’è impennato. Salari e pensioni non hanno tenuto il passo.
A ragione, ce ne lamentiamo, anche perché
chi dovrebbe dare il buon esempio, cioè le
aziende pubbliche, non fanno che “ritoccare”.
Dai treni alla luce al gas; e non parliamo di
petrolieri. Sentiamo ripeterci: è il mercato.
Ma perché le aziende pubbliche rincarano
forse più di altri? A Manerbio abbiamo Bbs
che gestisce servizi, il Comune ha creato ben
cinque aziende (altri costi, altre prebende per
i politici che aspirano alla presidenza) delegando mansioni che erano direttamente gestite dall’apparato municipale per migliorare
- si blatera - la qualità. Ce ne siamo accorti
l’anno scorso quando l’azienda comunale
ci ha rifilato spese in bolletta per le quali le
proteste sono state grandi.
Non ha mano leggera nemmeno la polizia
municipale a supporto della quale gli amministratori votati dalla gente hanno istituito
le “ausiliarie della sosta” con tanto di scritta
sulla schiena. E’ un modo come un altro col
quale si mettono le mani nelle tasche dei
cittadini che dopo mesi e mesi si vedono notificare multe pesanti. Nel bilancio comunale
si leggono - e si stanziano - fondi per investimenti difficilmente comprensibili, inutili per
la comunità. Un esempio: il bar costruito nei
locali della stazione ferroviaria: a chi serve se
al mattino presto quando partono i treni il
biglietto il viaggiatore deve andare ad acquistarlo altrove?
Si legge, si sente alla tv con martellante insistenza: un numero crescente di famiglie
fatica a quadrare i conti, ansimando per
arrivare a fine mese. Il che stringe il cuore.
In contemporanea, veniamo resi partecipi di
notizie che lasciano basiti. Tipo: “A carnevale
sono raddoppiati i prezzi di mascherine e
coriandoli”. Trattasi di beni di prima necessità? C’è pure il “caro rose”, a San Valentino,
mentre è oltre i limiti dell’assurdo lo slogan di
un produttore di telefonini: comprane uno e
avrai il secondo a metà prezzo! E’ l’autentico
culto dello spreco.
Cala la richiesta di mele, e sale quella di
frutti esotici, fragoloni sudafricani. Nelle
pescherie sono scomparsi sgombri e sardine.
Il colmo lo si raggiunge con l’acqua minerale.
Cacciari, sindaco di Venezia, ha lanciato
un’encomiabile provocazione: basta con le
bottiglie di plastica, oltretutto grandi inquinatrici poiché indistruttibili; l’invito è a
bere ciò che esce dai rubinetti. Perché non lo
imitano altri amministratori? In Lombardia
- e pensiamo pure a Manerbio, ma nessuno
lo dice - l’acqua potabile è eccellente, controllatissima sotto il profilo igienico. Nonostante
questo entrando in un qualunque negozio o
supermercato s’assiste allo spettacolo di tante
persone, spesso anziane e dai magri borsellini, che riempiono carrelli di minerale. Se li
fanno portare (altri costi), a domicilio. In
trattoria, la minerale costa all’incirca come
il vino; se chiedi una caraffa (normalissimo
in America come in Francia e Germania) sei
guardato di sbieco. Da pezzente.
La verità è che il virus del consumismo, un
consumismo spacciato come virtù con l’esaltazione dello “shopping”, s’è diffuso con velocità
sorprendente, contagiando un po’ tutti.
Cesco Nivola
La latina lingua viva
Il problema è di strettissima attualità: parlare
in latino aiuta? Non è un dilemma da cronache marziane o da fuoriditesta; forse è la
ricetta per avere una diversa visione dell’Europa che già delineava Carlo Magno dodici
secoli fa, quando nell’800 ricevette da Papa
Leone III la corona di capo del Sacro Romano
Impero. Allora dal Nord al Sud dell’Europa
si parlava latino, lingua sacrificata in tempi
nemmeno tanto remoti al principio del tutti
uguali. Principio strano che nemmeno nell’Est europeo è stato applicato tanto che nelle
zone dei Balcani il latino è ancora materia
della didattica. I tempi comunque si evolvono
ed è recente la notizia di tavole rotonde, conferenze e dibattiti su Tacito, Ovidio, Seneca
e dintorni, in circoli latinisti e club letterari
tra Milano e Bergamo, che è culturalmente
molto più vivace del capoluogo lombardo. In
un liceo di Vicenza si tengono conversazioni
in latino con giovani studenti, mentre l’esperienza si replicherà dal prossimo anno anche
a Treviglio, baricentro tra Brescia e Milano.
Lo scopo è invogliare i ragazzi all’utilizzo
del latino come lingua viva. Ma è consiglio
rivolto anche ai politici, come ad Antonio Di
Pietro, non per lo schieramento che rappresenta, ma per come ha massacrato la lingua
italiana, anche se è giusto ammettere che
negli ultimi tempi è migliorato. Finalmente,
se apre un discorso riesce a chiuderlo.
Ma qual è il peggio della scuola italiana?
Non è apprezzato e premiato il merito, sia
degli studenti che dei professori. I docenti
dovrebbero essere valutati con criteri severi,
come in Inghilterra. Sgomenta pensare che
un giovane, dopo anni di scuola, non abbia
una buona padronanza dell’italiano. Nello
studio del latino trastullarsi con le “traduzioni contrastive” è tempo perso. Bisognerebbe
confrontarsi con la lingua e sviluppare quel
che si chiama una “competenza attiva”.
Il meglio? Frequentando l’ambiente dei buoni professori di latino, talora anche di matematica, il meglio che emerge è merito esclusivo dell’impegno personale e quasi sempre
misconosciuto dei buoni docenti, che ancora
esistono. Sono quelli che non si confondono
nella massa impiegatizia inerte che rallenta
lo sviluppo economico, morale e civile dell’Italia; sono quelli che pensano che la scuola
non debba essere autoreferenziale, ma al servizio degli studenti e del bene pubblico.
Con quale criterio un giovane dovrebbe scegliere il proprio indirizzo scolastico? Visto che
non si ha bisogno di competenze specifiche per
un’industria che non c’è più, studi ognuno
quelle discipline per cui è maggiormente portato. E, negli anni della formazione, si specializzi il meno possibile. Le specializzazioni
nascono e muoiono, una buona formazione
di base è per sempre. Lo spirito critico, la
pratica assidua del dubbio (Solum certum,
nihil esse certi: l’unica certezza è che non vi
ha niente di certo) e l’ironia, che spesso aiuta
a vivere, tout court. In latino l’ironia si dice
dissimulatio. Quando la struttura morale
della società si sfilaccia, la “dissimulazione
onesta”, sulla quale Torquato Accetto scrisse
un pregevole libretto, può aiutare.
In altri tempi, vivere a Milano o a Parigi,
invece che in qualsiasi centro anonimo, faceva una gran differenza, le occasioni di lavoro
fioccavano, per chi avesse avuto voglia di fare.
Oggi non più. C’è però Internet, che ha cambiato molte cose, non solo nel male, ma anche
nel bene. Questo vale in ambito culturale, ma
anche nel lavoro. Non penso solo a Milano.
Quasi tutta l’area veneta, per esempio, che
Marzo 2008
si sta riprendendo dalla crisi industriale,
convertendosi a nuove produzioni, sembra
promettere meglio di Milano, che rimarrà
comunque una capitale degli affari.
Purtroppo in politica si è perso il pragmatismo che permette di fare bene perché è bene,
e non per interessi terzi. Si tassino i ricchi se
conviene, non per rispondere a logiche diverse. E rivalutando la lingua latina daremo
all’Europa ed ai nostri centri che blaterano di cultura un avvenire diverso, migliore
certamente della dilagante sottocultura dei
giorni nostri.
GERTRUDE PICCIONI
Caro direttore,
Ci sono buoni motivi per leggere l’ultimo
libro di Khaled Hosseini, “Mille splendidi
soli” (Piemme, pagg. 434, euro 18,50, traduzione di Isabella Vaj) Serve: per imparare
e capire la storia dell’Afghanistan degli ultimi trent’anni; per le donne occidentali che
devono ringraziare il cielo di essere nate qui
e non là, e imparare ad apprezzare i nostri
uomini anche se talvolta sono un po’ nervosi o
giù di tono; per gli uomini occidentali i quali
devono dir grazie al Creatore di avere al loro
fianco donne comprensive e generose; per
tutti coloro che al di là di cinismo, opportunismo, qualunquismo, stress, noia, ecc. tipici
della società dei consumi, credono ancora
nell’happy end e nell’Amore con l’A maiuscola, che fa vibrare, sospirare e palpitare; per
tutti coloro che hanno capito che nella vita
ci sono poche cose che contano: una fra tutte
il compromesso (meglio se accompagnato da
ideali). Come dice il famoso spot, per aiutarti
a vivere meglio..
Remo Rimani
Gentile redazione La Pianura ,
sabato mattina ho ricevuto l’ultimo numero del vostro mensile d’informazione.
Pur non avendo avuto ancora modo di
leggere con la dovuta attenzione i diversi
articoli, mi è stato sufficiente sfogliare
alcune pagine per vedere confermata
l’opinione che mi ero fatto già dall’ultimo
numero: siete tra i pochi -se non gli uniciche fanno informazione locale, ad avere il
coraggio di parlare di massoneria e prestare una sincera attenzione alle tradizioni del nostro territorio che, purtroppo, la
globalizzazione sta spazzando via diffondendo disaffezione nei confronti di tutto
quel patrimonio culturale e spirituale che
ci è stato tramandato dalle generazioni
passate.
Mi complimento quindi con voi per la
sensibilità dimostrata verso queste
tematiche e vi faccio i miei migliori auguri per il futuro.
Cordiali saluti.
Marco Filippini
Manerbio
Marzo 2008
Elezioni
Anche la pianura coinvolta
Il 13 e 14 aprile si vota per Camera e Senato e si va alle urne anche il rinnovo di
istituzioni locali come Province e Comuni.
In provincia di Brescia, oltre alla città capoluogo, sono undici i consigli comunali
per i quali i cittadini saranno chiamati ad
esprimere il loro voto. La scadenza per la
presentazione di simboli e liste è fissata entro metà marzo e in ogni comunità interessata si colgono solamente voci su possibili
candidati. In pianura, nella nostra zona, ha
concluso il quinquennio l’amministrazione comunale di Quinzano d’Oglio mentre
le votazioni anticipate sono per Offlaga e
Milzano, dove si è giunti ad una fine “traumatica”, avvenuta, per i più svariati motivi.
Ma cerchiamo di capire come si presenta
la situazione nei tre Comuni nei quali si
andrà a votare a metà aprile.
torali nelle ultime consultazioni. In pista
potrebbe esserci anche il sindaco dimissionario; si fanno i nomi di qualche membro
dell´ultima giunta e il ritorno di ex primi
cittadini.
offlaga
Certamente
due liste, ma
forse quattro
milzano
Il sindaco dimissionario ci
riprova
Dal 19 ottobre, il Comune per l´ordinaria
amministrazione, è affidato al commissario
prefettizio Antonio Naccari, inviato dopo
le dimissioni di Maurizio Ruggeri, che denunciava dissensi interni peraltro respinte
dagli essponenti locali chiamati in causa
con gli assessori in giunta. Da poco si parla
di liste, ma sono solamente indiscrezioni.
Chi parla non vuole essere nominato, ufficialmente tutto tace. Le voci più accreditate ritengono che a chiedere il consenso dei
milzanesi per guidare il piccolo paese (poco
più di 1500 abitanti) ci saranno tre liste.
Forse anche una quarta; nomi, per adesso,
non se ne fanno. Esponenti del centrosinistra, stanno lavorando per una figura
molto ben inserita nell´ambito sociale. In
campo, sicuramente, la Lega e Forza Italia,
le formazioni con maggiori consensi elet-
10 aprile 2007: cade la giunta del sindaco
Attilio Arenghi, che pare ancora in campo
per la prossima consultazione elettorale.
Da un anno è toccato al commissario prefettizio gestire la normale amministrazione.
Intanto sono ancora indaffarati - dietro le
quinte oppure apertamente - gli esponenti
della politica locale dopo l’esperienza della
travagliata legislatura portata avanti a fasi
alterne con variazione d’alleanze e contrapposizioni che provocarono la rinuncia anticipata del sindaco Attilio Arenghi, rimasto
senza maggioranza.
A due liste si accreditano le formazioni
maggiori che si presenteranno agli elettori: Popolari rimasti insieme nonostante i
sommovimenti della politica nazionale, e
la concentrazione di centro destra. Stanno
lavorando ad una lista civica esponenti
dell´amministrazione uscente quindi il
gruppo dell´ex sindaco Arenghi, quello del
suo vicesindaco Angelo Maffeis e la Lega
Nord dell´ex senatore Sergio Agoni. Popolari Insieme, da Giancarlo Mazza ad Agostino Davelli, e gli ex assessori dimissionari
(Ferdinando Moretti, Mariolina Galvani,
Stefania Brunelli, Camillo Manenti) potrebbero anche decidere una fusione strategica con uno dei due gruppi contrapposti.
Scenari ed alleanze stanno comunque delineandosi. Quale ruolo potranno avere i
cosiddetti cespugli, esponenti di formazioni minori che comunque si danno da fare.
L’ex sindaco Lorenzo Saccani, ad esempio,
s’è messo in movimento col simbolo della
Democrazia Cristiana di Rotondi ed ha
promosso una serie di riunioni a Offlaga,
come a Cignano e Faverzano. Qualche
adesione le ha raccolte ma non abbastanza
per una lista che possa in qualche modo
insidiare il primato cui mirano Popolari
insieme e Lega Nord che certamente sarà
presente alla competizione.
quinzano
Centrodestra
ricompattato
Legislazione conclusa per naturale scadenza dei cinque anni, si prospetta una sfida
a due. L´adesione della Lega Nord ad un
unico schieramento che riunisce i partiti
del centrodestra e la rinuncia del circolo di
Rifondazione comunista a partecipare alla
competizione elettorale di aprile dovrebbero essere le principali novità delle prossime
elezioni amministrative. La “Civica Quinzano”, che nel maggio di cinque anni fa
dagli elettori che avevano eletto Maurizio
Franzini alla carica di sindaco, ripropone
il primo cittadino uscente alla guida della
medesima compagine, composta da persone di diversa estrazione politica (di sinistra,
di centro ed anche frange di destra).. Nel
maggio 2003 le elezioni avevano visto la
contrapposizione di quattro liste, tre di
partito (Lega; An, Fi, Udc; Rifondazione)
ed una civica, che era riuscita ad ottenere
la guida del Comune, in precedenza retto
per dieci anni dal senatore leghista Franco
Tirelli. Ora il centrodestra pare deciso ad
unirsi in un´unica lista: le trattative dovrebbero concludersi forse sul filo di lana.
Mantenendo i consensi del 2003, la coalizione potrebbe farcela a parere di Virgilio
Cornetti, ex candidato leghista. Si dà per
l’assenza alla competizione elettorale di
Rifondazione comunista; nel
partito si lamenta disinteresse
da parte dei giovani che difettano di passione politica. Dovrebbero quindi essere solo due le
liste in campo per contendersi
i favori dei quasi 5000 elettori
quinzanesi. Molto riserbo però
sul nome del candidato sindaco
di centro-destra
A quinzano d’Oglio ed Offlaga,
sono in discussioni questioni
legate all’ambiente. A Quinzano d’Oglio sono manifestate
perplessità sul pirogassificatore
per lo smaltimento di pollina e
biomasse. Il comitato Ambiente
chiede garanzie sull´impianto
della Enerbio, poiché ritiene
l’impianto inadatto a risolvere
il problema dei nitrati derivanti
Pag. 3
Campagna
elettorale movimentata in
due comuni
dai liquami degli allevamenti suini e bovini, mentre rimane da valutare l´effettiva
convenienza del progetto. Ma i timori del
comitato, secondo la Giunta del sindaco
Maurizio Franzini, sarebbero infondati.
“L´impianto della Enerbio non è un inceneritore perché scalda a 500°-600° senza
fiamma - precisa la Giunta - e non produce
polveri sottili ma sostanze secche, ricche di
fosforo e potassio, richieste come concime”. Ma gli ambientalisti, o presunti tali,
si mantengono sull’impolitica del “no” che
impedisce ovunque di risolvere situazioni
precarie.
Non meno diversa la situazione ad Offlaga
dove le pressioni sono per mantenere il
“no” alla centrale della Seb. L’Apat (Agenzia per la protezione dell´Ambiente), ha
accolto le tante prescrizioni presentate
da Italia Nostra e dall´esperto nominato
dal comune, Marco Caldiroli, ha deciso
di effettuare un sopralluogo sul terreno
dove dovrebbe sorgere l´impianto ma nel
contempo ha chiesto alla società proponente di presentare il progetto definitivo.
L’impianto termoelettrico da 780 Megawatt, anche dopo diciotto mesi di governo Prodi, non è stato bocciato e nemmeno
promosso definitivamente mentre solo il
ministro dell´Ambiente di Pecoraro Scanio
ha assunto una posizione di contrarietà al
progetto. Questione aperta per la quale in
paese non c’è più l’agitazione dei mesi scorsi. Forse qualcuno sta convincendosi che il
“no” ad ogni costo non conviene.
Marzo 2008
Pag. 4
Disponibilità dei volontari
“Il piano socio assistenziale è strumento fondamentale per dare risposte concrete ai bisogni. E quello recentemente approvato dal
nostro consiglio comunale risponde a questo
principio in diverse aree d’intervento” commenta l’assessore Barbara Migliorati delegata ai Servizi sociali a cominciare dal servizio
d’assistenza domiciliare che aiuta gli anziani
per l´igiene personale e la tenuta della casa.
“E’ mansione affidata ad una signora del
nostro paese, che ci consente di realizzare un
servizio d’assistenza domiciliare ad anziani
e disabili in situazioni particolari anche in
orari serali o giorni festivi”.
I pasti caldi rientrano fra i servizi erogati a
coloro che fanno richiesta agli uffici comunali con una spesa di € 4.50 a pasto. “Preziosa in questo settore - riconosce l’assessore
- è la disponibilità dell´associazione Volontari di San Gervasio per i quali mettiamo a
disposizione fondi per il pagamento delle
assicurazioni e dei costi per le attrezzature
e mezzi di trasporto”. Il Telesoccorso è altro
strumento per salvaguardare gli anziani
soli o persone non autosufficienti. “Inoltre
- informa ancora la Migliorati - rispettando
i parametri del piano, abbiamo adottato
criteri per la riduzione della tassa rifiuti solidi urbani del trenta per cento, mentre per
le problematiche relative alla tossicodipendenza e all’alcolismo trattiamo le questioni
in collaborazione con l’Asl e le associazioni.
In questo modo miriamo a fare prevenzione
e informazione”.
Gita a Roma per i pensionati dal 7 al 10
aprile. “Era un desiderio manifestato da
molti nostri anziani e ci siamo attivati per
questo” informa il sindaco Giampaolo
Mantelli. Il viaggio sarà in pullman. La
partenza è prevista al mattino di buonora.
Fissata una sosta ad Orvieto. Nel pomeriggio arrivo nella capitale e visita alla basilica
di San Paolo fuori e mura, a San Giovanni
in Laterano, cattedrale della città, salita alla
Scala Santa, in serata la sistemazione in
albergo. Il giorno dopo, 8 aprile, prosegue
la vista alla città, con sosta in Santa Maria
Maggiore, visita alla Roma antica e alle piazze Navona, di Spagna, Venezia, dominata
dall’imponente Vittoriano, monumento
che celebra l’Unità d’Italia. Ancora: visita
al Campidoglio, all’Arco di Costantino,
al Colosseo, al Circo Massimo. Il 9 aprile
la mattinata sarà dedicata all’udienza del
Papa in sala Nervi; nel pomeriggio visita in
Vaticano. Il giorno 10 aprile, mattinata alle
Catacombe ed alle Fosse Ardeatine, quindi
inizio del viaggio per il rientro previsto nella
serata.
Il Viaggio a Roma rientra fra le attività
organizzate in paese per offrire agli anziani
momenti d’aggregazione, fare in modo che
abbiano a dedicarsi ad attività dentro e fuori
casa ed essere utili a se stessi in primo luogo
e, se se la sentono, alla comunità.
Per i giovani quali iniziative? Quali provvedimenti per i giovani? “Dalla parrocchia
abbiamo un valido aiuto. I giovani ci danno
una mano in particolare durante l’estate realizzando il Grest che finanziamo con alcuni
contributi”. Com’è accolto l’immigrato?
“Organizziamo da alcuni anni corsi di alfabetizzazione per studenti ed adulti. Il nostro
Comune aderisce alla gestione integrata di
sportelli informativi. Altri servizi di supporto sono effettuati tramite i nostri uffici
per l´erogazione di contributi da altri enti
come: assegno di maternità per le donne
che non fruiscono altri trattamenti previdenziali, assegno per le famiglie numerose,
contributo per il sostegno affitti e compilazione di pratiche burocratiche”.
Conclude l’assessore: “Molte altre sono le
problematiche a cui il Piano vuole dare
una risposta. Anche per questo in Comune
diamo la massima disponibilità all´ascolto,
per informare o chiarire dubbi in modo che
il rapporto cittadino-istituzione sia in ogni
momento corretto nell’offrire servizi indispensabili ad una miglior qualità della vita”.
Nuovo asilo in via Cicogne
Arte, sci alpino e water sky
L’arte a San Gervasio. Ornella Tedoldi,
esperta del ramo, in collaborazione col comune ha realizzato il laboratorio artistico
espressivo a partire dai primi di marzo.
L’ufficio segreteria del Comune ha raccolto
le adesioni.
E’ una ARTE, SCI ALPINO E WATER
SKY delle iniziative per i giovani messe in
campo a San Gervasio dove sono stati coinvolti alcuni giovani corsi di sci alpinismo in
Val Palot grazie alla disponibilità di maestri
convenzionati con l’assessorato allo Sport
della Provincia di Brescia, ai quali sono
iscritti una quarantina di bambini delle
scuole primarie di primo e secondo grado.
Le iscrizioni sono gratuite. Il Comune ha
provveduto ad mezzo di trasporto mentre
la scuola di sci Val Palot ha messo a disposizione l’attrezzatura indispensabile per
frequentare il corso sci e quanto serve per
lo sport delal neve. In tutto sei lezioni per
due ore ciascuna, complessivamente dodici
di lezioni di sci per ragazzi di pianura ai
quali è stata offerta l’occasione di prendere
contatto con le discese della montagna.
Il corso di sci sulla neve è organizzato sull’esperienza, nella stagione estiva passata,
dello sci nautico per il quale si è costituito
il sodalizio
Water Sky San Gervasio, che tra i suoi atleti annovera Matteo Luzzeri, vincitore, ai
Campionati Europei nella categoria Under
21 dello slalom che ha portato il titolo italiano alla squadra di San Gervasio, per il
secondo anno consecutivo piazzata sul gradino più alto del podio a squadre grazie ad
un’incredibile partecipazione dei giovani.
Il sodalizio opera nel bacino della frazione
Casacce, scelto dalla Federazione italiana di
sci nautico come sede per manifestazioni
nazionali ed internazionali. In marzo iniziano gli allenamenti ed in maggio-giugno
il sodalizio aprirà ai giovani di San Gervasio
che intendono partecipare allo sci nautico
nella Bassa Brescia.
Da settembre sarà disponibile l’immobile
di via Cicogne che l’Amministrazione comunale ha proposto alla fondazione materna “B. Ferrazzi”, da tempo in difficoltà
nel garantire razionali ambienti all’attività
didattica per carenze infrastrutturali del
vecchio fabbricato. Per la sede storica dell’asilo sarebbe necessario un intervento di
ristrutturazione. Aumentano le iscrizioni
e sarebbero indispensabili nuove aule. Il
Consiglio di amministrazione della materna
“Ferrazzi” ha pertanto deciso di accogliere
la proposta dell’Amministrazione comunale, - totalmente condivisa dalla maggioranza del Consiglio comunale, come del resto,
dalla quasi totalità dei genitori dei bimbi
iscritti alla scuola dell’infanzia - di trasferire
l’asilo nell’immobile di via Cicogne. “Una
scelta dettata dal buon senso che andrà a
tutto vantaggio dei bambini” commenta il
sindaco che con l’approvazione della giunta
ha messo a disposizione l’edificio in comodato gratuito.
L’operazione è resa possibile in quanto il
nuovo Polo scolastico di via Padre Pio è in
fase di completamento, il cantiere chiuderà
entro primavera, durante l’estate avverrà
il trasferimento di mobili ed arredi e da
settembre scolari delle elementari e delle
medie saranno accolti in nuove aule con
disponibilità di razionali servizi. I ragazzi in
età scolare a San Gervasio sono in crescita.
Oggi si contano 126 alunni alle elementari,
53 alle medie e 82 alla scuola materna. Così
come è in aumento il trend delle nascite:
21 i nati nel 2005, 42 nel 2006, 38 nel
2007. Già a partire dal prossimo anno ci
sarà la necessità di sdoppiare l’attuale seconda elementare. “Ecco dunque la scelta
di costruire il fabbricato di via Padre Pio
che garantirà spazi idonei e confortevoli
agli alunni delle elementari e delle medie,
ed è stato progettato in modo d’essere ulteriormente ampliato se necessario” informa
il sindaco Giampaolo Mantelli che con
l’assessore alla Pubblica Istruzione, Barbara
Migliorati, è entrato a far parte del Consiglio di Amministrazione della Fondazione,
assieme al parroco, a un rappresentate dei
genitori, e ad un rappresentante dell’Adasm-Fism (Associazione degli asili e scuole
materne di Brescia).
Marzo 2008
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Manerbio
Nell’ospedale che si rinnova sono in aumento le nascite
L’Unità Operativa d’Ostetricia, diretta dal
dr. Piergiorgio Tassi, nel 2007 ha registrato
un incremento delle nascite. Nel 2006 i
nati erano stati 1085, l’anno scorso sono
aumentati a 1129: 44 in più (pari al 4%),
con ben 20 gemelli. Di questi 752 (pari al
67.20%) sono stati parti spontanei, mentre
362 (pari al 29,13%, quindi al di sotto di
tre punti percentuali rispetto alla media
regionale) sono stati i parti cesarei. Inoltre,
i travagli in analgesia peridurale sono stati
269 (33.66%) di cui: 206 travagli in analgesia si sono conclusi con un parto spontaneo, mentre in 47 casi è stato necessario un
cesareo. Sul totale 43, praticamente il 98%)
sono italiani. Nella statistica si trovano i
bambini nati da coppie di immigrati: 398
(pari al 35.25%),
Il reparto dispone di
un gruppo d’ostetriche molto preparato
sia a livello professionale sia in quello
relazionale con la paziente che aiuta sensibilmente il lavoro. A
Manerbio è disponibile l’accesso diretto
dal Pronto Soccorso
Ostetrico alla sala
parto.
Note positive quindi sulle nascite nella Bassa Bresciana e
sull’Ospedale dove
recentemente è stata aperta la nuova struttura degli ambulatori con attività anche
per Ostetricia. A giudizio dei medici sarà
più facile il controllo delle donna in stato
di gravidanza. Ma sarà incrementata anche
l’attività del Centro di Procreazione Medicalmente Assistita, diretto dal dr. Antonio
Muciaccia, Il reparto è stato completamente ristrutturato. Per quanto riguarda
l’Ostetricia e, soprattutto, le sale parto e
l’ambulatorio ostetrico per le gravide, è previsto un ammodernamento che consentirà
un approccio più qualificato soprattutto
in casi ad alto rischio ostetrico. I lavori
prevedono la realizzazione di una vasca per
il parto in acqua: l’utenza avrà così una più
ampia gamma di servizi per il parto. La
ristrutturazione prevede un collegamento
diretto tra le sale parto ed il Centro di Procreazione Medicalmente Assistita nel quale
i trattamenti sono di due tipi: uno con le
inseminazioni intrauterine, un secondo
per le fecondazioni in vitro. “Nel 2004 il
numero di cicli sono stati 87; nel 2005 141,
nel 2006 226 e nel 2007 212 con un tasso
di gravidanze sovrapponibili a quelle indi-
cate dalla letteratura medica, e l’età media
delle nostre gravide è di 34 anni” riferiscono i medici del Centro aggiungendo che al
2004 ad oggi sono nati complessivamente
38 bambini e quindici sono in arrivo”.
Recentemente la direzione ha completato la
pratica per l’acquisto di un micromanipolatore d’ultima generazione che consentirà
di migliorare ulteriormente i trattamenti
anche nei confronti della grave sterilità
maschile. “Con quest’acquisizione, il nostro Centro potrà fare un ulteriore passo in
avanti per soddisfare al meglio le aspettative di queste coppie per far coronare loro
il sogno di diventare genitori” afferma il
direttore generale dell’azienda ospedaliera
Mara Azzi che considera “l’ottimo stato di
salute dell’Ospedale di Manerbio non solo
come una struttura in costante evoluzione
ma, soprattutto, anche per essere ormai il
punto di riferimento della Bassa bresciana
e di altre province vicine per la notevole
qualità dei servizi offerti all’utenza”.
Manerbio
Colori e pupazzi per scacciare la paura
Il bambino inizia molto presto a farsi certe
convinzioni su se stesso. Ma è anche la
curiosità a pingerlo ad esplorare l’ignoto, a
scoprire, certamente per istinto e ad occhi
sbarrati, la realtà che gli sta intorno nel
momento in cui viene a trovarsi in un nuovo ambiente per curare la sua salute e per
guarirlo da qualche malanno. Per questo è
massima l’attenzione di medici, infermieri
e personale di servizio che nel reparto di
Pediatria dell’Ospedale di Manerbio cercano di non impressionarlo, di infondergli
il massimo della fiducia. Lo dimostra il
primario Mario Colombo, cui i piccoli ricoverati sono affidati, il quale lascia spazio
all’innovazione purché utile ad un bambino
per tranquillizzarlo, per non farlo sentire un
estraneo, insomma come si dice di solito,
farlo sentire come a casa sua. La mamma
sta al suo fianco ed è messo nella condizione d’osservare le pareti colorate, i disegni
di pupazzi e personaggi delle favole che lo
stimolano nella sua fantasia.
Da ieri il bimbo ricoverato in Pediatria
all’ospedale di Manerbio avrà un motivo in
più per non lasciarsi prendere dalla paura:
tutto il personale veste abbigliamento colorato: sui camici bianchi è disegnata la figura
di un pupazzo, occhi ammiccanti, il naso da
clown, sorriso smagliante. Tutto in sintonia
con l’ambiente volutamente reso gradevole
ed accogliente.
Le nuove divise confezionate su disegno
degli stilisti Mario Argentieri e Patrizia
Piccinelli, sono state presentate dalla nuova
direttrice generale dell’azienda ospedaliera di Desenzano, Mara Azzi, alla quale la
struttura di Manerbio è aggregata. L’idea è
stata vagliata e resa concreta anche grazie ad
alcuni fondamentale contributi da: Padania
Everest, tessile Ratti di Como e Gocce di
Solidarietà, associazione sempre a fianco
della Pediatria di Manerbio e promotrice di
iniziative a sostegno di bambini in particolari situazioni, rappresentata da Giampaolo
Saldi. Intervento del cappellano dell’ospe-
dale don Omar Borghetti nel rilevare come
anche quello della nuova divisa è un segno
dell’ospitalità e della premura che “ognuno
dimostra nel servizio per gli altri”.
Marzo 2008
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Pralboino
Esperti operatori della grande distribuzione
Protocollo d’intesa siglato in Broletto, tra
la Provincia, il Gruppo Italmark, il Cfp Zanardelli, l’Ufficio scolastico provinciale, la
cooperativa Laser e il Comune di Pralboino.
A settembre partirà un corso professionale
(dopo la scuola media) triennale dedicato
agli operatori della grandi distribuzione e
delle grandi superfici commerciali. Con
l’iniziativa si tende a formare personale da
inserire subito nei negozi della catena nei
settori food (Italmark), sport (SportLand)
ed elettronica (SuperMedia).
“La scelta di mettere in contatto il mondo
dell’imprenditoria con quello della formazione è strategica per formare capitale
umano in grado di rispondere alle esigenze
di specializzazione e di competitività” spiega
l’assessore all’Istruzione Pubblica ed alla
Formazione professionale della Provincia,
Giampaolo Mantelli aggiungendo:”Un
percorso già sperimentato con i protocolli
di intesa siglati con Feralpi e Lonati e che
abbiamo intenzione di attuare anche con
altri comparti produttivi”.
Sono previste una parte teorica e stage: i
corsi si svolgeranno nelle strutture messe
a disposizione dal Comune di Pralboino
del quale è sindaco Domenico Piovani,
e nascono sulla base del fatto che a breve
verranno aperti alcuni nuovi negozi del
gruppo Italmark proprio nel territorio del
Comune della Bassa. L’altro presupposto è
“l’esigenza di rispondere a una carenza di
figure professionali specifiche adatte alla
grande distribuzione”, come spiega Pietro
Odolini, rappresentante legale del Gruppo
Italmark, in crescita e che già quest’anno
potrebbe inserire nei suoi punti vendita, tra
le 100 e le 150 persone. Il problema è che
non le trova.
La Provincia, non da ieri, sta affrontando
il problema con corsi sperimentali (professionali, post diploma o nell’ambito dell’apprendistato) che uniscano teoria e pratica,
scuola e bottega, formazione e lavoro. Corsi
disegnati insieme alle imprese, e inseriti in
una programmazione che tiene conto del
territorio e dei settori economici bresciani.
Il Cfp Zanardelli diretto da Marina De Vito
gestirà il corso in collaborazione con la cooperativa Laser, guidata da Mario Gallo, che
possiede competenze specifiche nel settore
della formazione al commercio. L’ufficio
scolastico provinciale inserisce il percorso
nel sistema formativo “nell’ottica di un
umanesimo del lavoro” (parole di Giuseppe
Colosio) mentre Italmark offrirà sbocchi
immediati ai ragazzi “investendo nella qualità attraverso l’investimento nelle persone”.
Le richieste di iscrizione vanno rivolte alla
segreteria del Cfp di Verolanuova.
GOTTOLENGO
Contro la droga ascoltando musica
Nel contesto del mondo scolastico esistono
diverse forme per comunicare ai giovani le
situazioni della vita, orientate al bene e al
male. Forme di comunicazione che la scuola dovrebbe sempre più inserire per arrivare
a far capire e comprendere ai nostri figli le
innumerevoli insidie che la società odierna,
con l’ausilio di evidenti piaghe sociali, usa
per colpire gli adolescenti. A tale proposito
il comune di Gottolengo, ed in particolare
il consigliere delegato alle politiche giovanili Giacomo Massa, in collaborazione con
il prof. di musica Andrea Tononi ed il disc
jockey di musica elettronica Giampiero
Pacetti (jpnrg), hanno dato luogo ad un in-
teressante progetto scolastico. Per la prima
volta un dj entrerà a scuola con il compito
(a classi riunite 1/2/3 media) d’esporre ed
illustrare, con il linguaggio che solitamente
i ragazzi usano, il mondo delle discoteche,
della musica techno-house-hip hop ecc.
Ma soprattutto lo stretto rapporto che la
musica ha con l’uso delle droghe nei locali
che i giovani frequentano:dimmi che musica balli e ascolti e ti dirò che droga usi.
Di questo compito difficile, ma assolutamente indispensabile e necessario, se ne farà
carico il dj Giampiero Pacetti (affidandosi
ai suoi 28 anni di esperienza nelle discoteche), insieme al prof.Tononi. Un ampio
approfondimento sulle tematiche dei giovani ,le loro problematiche, insicurezze, ma
soprattutto il loro rapporto con ciò che si
può definire un vero e proprio flagello: la
droga e tutte le sostanze stupefacenti.
Il primo appuntamento è stato sabato,
svorso, 23 febbraio; altri due nei sabato successivi, l’1 ed 8 marzo, nella scuola media
di Gottolengo. L’importanza della comunicazione scolastica in materia di droga e
prevenzione è fondamentale per la crescita
dei nostri figli e l’iniziativa di Gottolengo è
curiosa e veramente unica.
Stagione teatrale verso la
conclusione
Ancora due spettacoli per la stagione al
Teatro Zanardelli di Gottolengo. Venerdì
7 marzo la compagnia “Il Nodo Teatro”
porta in scena “Un marito ideale” di Oscar
Wilde. Regia di Francesco Buffoli.
Sabato 27 marzo è in programma “La commedia degli equivoci” di William Shakespeare. Regia di Raffaello Malesci.
Tutti gli spettacoli iniziano alle ore 21.
Organizza il Comune di Gottolengo in
collaborazione con “Il Nodo Teatro” di
Desenzano. Il biglietto intero coista 8 euro,
quello ridotto 3 euro.
Aumentano i
prezzi,
si riducono i
consumi
Sono a rischio i consumi per gli aumenti dei
prodotti agricoli.
Per il maiale si verifica un crollo del 10 per
cento del compenso riconosciuto agli allevatori al quale non ha fatto seguito un’analoga riduzione dei listini per i consumatori.
Il prezzo dei salumi per i cittadini è aumentato (+ 2,7 per cento) nonostante che i
maiali cresciuti in Italia vengano pagati agli
allevatori ad un valore attorno a 1,25 euro
al chilo che non riesce nemmeno a coprire i
costi di produzione.
Il risultato: il prezzo del maiale dalla stalla, alla tavola moltiplica per cinque se si
acquista la braciola, per dieci se si compra
il salame e per oltre venti volte se è il prosciutto a finire nella busta della spesa, con
l’effetto che gli acquisti familiari di carne
suina e salumi si sono ridotti del 2,3 per
cento nel 2007.
Non cambia la situazione per il prezzo del
coniglio che aumenta del 430 per cento,
dalla stalla alla tavola, a causa delle distorsioni nella distribuzione: a rischio i consumi, ma anche il primato nell’allevamento
dell’Italia che è il primo produttore europeo
e il secondo a livello mondiale dopo la Cina.
Il prezzo medio pagato dai consumatori si
avvicina agli 8 euro al chilo mentre agli
allevatori è riconosciuto un importo di
circa 1,5 euro al chilo che mette a rischio la
sopravvivenza dei circa 5mila allevamenti
presenti in Italia.
In difficoltà anche il settore dell’allevamento bovino dove nonostante la forte dipendenza dall’estero con un grado di approvvigionamento della carne, attualmente sceso
addirittura al di sotto del 50 per cento, il
Ministro delle Politiche Agricole Paolo De
Castro è intervenuto sulla Commissione
Europea per favorire l’importazione di carne brasiliana nonostante l’allarme di natura
sanitaria lanciato dall’Unione Europea che
per la mancanza di garanzia ha deciso forti
limitazioni per evitare che nei piatti dei cittadini europei finiscano carni provenienti
da zone a rischio di malattie come l’afta
epizootica.
Un comportamento grave che rischia di aumentare la già difficile situazione di mercato
con i prezzi in calo negli allevamenti ed in
aumento sul mercato con una riduzione
nei consumi del 4,2 per cento nei primi
dieci mesi del 2007, secondo i dati Ismea
Ac Nielsen.
Un discorso a parte merita il settore della
carne di pollo che, dopo la forte crisi attraversata a seguito dell’emergenza aviaria
che ha provocato una psicosi nei consumi,
è tornata su livelli precedenti la crisi con
consumi in aumento dell’11 per cento.
Marzo 2008
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MANERBIO
La shoà nella didattica
Il 12 marzo, col convegno organizzato al
Piccolo Teatro di Manerbio si parlerà di
Shoah con interventi di Maria Chiara Fugazzi, Fabio Pace e Alessandra Chiappano
questi ultimi autori del libro: “Shoah, documenti, testimonianze, interpretazioni
(Einaudi 2002).
L’argomento è già stato trattato nell’incontro delle classi quinte dell’Istituto Pascal
con l’intervento di Alessandra Chiappano,
responsabile della Sezione didattica Insmli
e della Fondazione memoria della deportazione, autrice di varie pubblicazioni sulla
“Shoah” in collaborazione con altri autori.
Una relazione lineare, approfondita che gli
allievi hanno seguito fin dall’introduzione
generale che ha ripercorso la storia con
la quale - è stato scritto - “Insegnare Auschwitz”, significa far riflettere i giovani sul
tema delle minoranze, sulla pericolosità di
certe estremizzazioni, avviare quel processo
di trasmissione della memoria nel costruire
un percorso nell’ambito del Novecento
rischiando però di collocare la shoah su
un piano metastorico, che ne pregiudica la
comprensione. La Chiappano ha esaminato
la vicenda dei principali campi di stermini:
Auschwitz, il principale oggi diventato un
museo, Birkenau, testimonianza di crudeltà
con le trenta baracche rimaste intatte. Della
condizione di quei deportati la Chiappano
ha sviluppato in particolare la presenza delle donne nei campi di sterminio.
Un particolare riferimento a questo propo-
sito a due donne d’origine ebraica. Luciana
Nissim, laureata in medicina nel 1943, la
quale superò la terribile prova dei campi di
sterminio nazisti, internata ad Auschwitz,
risparmiata alla camera a gas grazie alla sua
laurea ed assegnata all’infermeria del campo. Nel dopoguerra Luciana Nissim, che ha
sposato l’economista Franco Momigliano.
Giuliana Tedeschi, un’ebrea milanese, catturata trentenne, docente di Lettere in un
Liceo classico e madre di due bambine “C’è
un punto della terra che è una landa desolata, dove le ombre dei morti sono schiere,
dove i vivi sono morti, dove esistono solo
la morte, l’odio e il dolore”. Questo posto
è Auschwitz come racconta nel suo libro
Giuliana Tedeschi, C’è un punto della terra, sottotitolato Una donna nel Lager di Birkenau, tra le opere meno conosciute della
narrativa italiana sui campi di sterminio.
Erica Gazzoldi, classe quinta, sezione A,
dalla relazione ha percepito una dimensione della shoah di cui si parla poco, cioè
aspetti di solidarietà ed amicizia all’interno
dei campi. Ha letto “Se questo è un uomo”
di Primo Levi dove - a suo parere - traspare
volontà di sopravvivenza ad ogni costo.
“Ho appreso invece che esistevano altro
genere di rapporti all’interno dei campi per
una diversa sensibilità delle donne che hanno saputo superare situazioni di abbrutimento”. Due aspetti diversi di una tragedia
umana quali furono i campi della shoah.
GOTTOLENGO
L’esodo degli italiani
dall’Istria di Tito
Nel “Giorno della Memoria”, Luciano Rubessa è stato invitato a Gottolengo per raccontare ai ragazzi delle scuole locali l’esodo
degli italiani dall’Istria. E’ stata una lezione
di uno che ha vissuto quell’esperienza. Aveva sei anni quando da Fiume, suo padre,
che era un artigiano, fu costretto a lasciare
tutto. E’ una di quelle tante pagine non
scritte della storia sull’Esodo di 350 mila
fiumani, istriani e dalmati che, dal 1945,
si riversarono in Italia con tutti i mezzi
possibili: vecchi piroscafi, macchine sgangherate, treni di fortuna, carri agricoli, barche, a nuoto e a piedi. Una fuga per restare
italiani, un vero Esodo biblico, affrontato
con determinazione, verso un’Italia sconfitta e semidistrutta, quale reazione al violento tentativo di naturalizzazione voluta
nella primavera del 1945, dalla ferocia dei
partigiani slavi. Decine di migliaia furono
uccisi nelle Foibe o nei gulag titini. La loro
colpa era di essere italiani.
Sono episodi che Luciano Rubessa ha ricordato avvalendosi anche del filmato “Martiri dimenticati” realizzato con sequenze che
dimostrano la tragedia vissuta da italiani.
Egli è dirigente dell’Anva, l’associazione
nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, che
raduna gli esuli. La sua famiglia partì per il
confìno: la prima tappa fu nella tristemente nota risiera di San Sabba; poi in un silos
al porto di Trieste; quindi una notte al-
l’addiaccio in piazza San Marco a Venezia,
infine l’approdo a Brescia dov’era allestito
un campo per i profughi. Nella sua nuova
città Rubessa ha studiato, ha formato la
sua famiglia, ha trovato occupazione. Oggi
è pensionato, non ha mai dimenticato
quei giorni di sacrificio e di dolore. Ed è
disponibile per incontrare quanti vogliono
ascoltarlo parlando di esodo di massa, di
foibe, di angherie di crudeltà “perché i
giovani abbiamo l’occasione di apprendere
pagine della storia del Novecento Italiano
della quale i comunisti non intendevano
sentir parlare.
Rubessa dopo Gottolengo incontrerà i ragazzi delle scuole di Pralboino e Gambara,
da dove ha ricevuto l’invito. Ha un fitto calendario di impegni a partire da mercoledì
1 marzo, quando sarà Lograto e Trenzano,
ed il giorno dopo, 2 marzo, a Torbole per
la lezione-conferenza agli studenti delle
Scuole Medie, con altri dirigenti dell’Anvgd, Liberini, Cernecca e D’Agostini.
Lunedì 5 marzo è atteso al Liceo Scientifico
di Ghedi dove apre la Mostra documentale
e fotografica “Istria, Fiume, Dalmazia:
Arte, Storia, Natura, Foibe, Esodo” a cura
di Nidia Cernecca e del consigliere nazionale ANVGD Luigi D’Agostini. La mostra
resta aperta fino al 9 marzo. Nel corso
della settimana si alternano conferenze e
lezioni.
MANERBIO
Consumo sostenibile
L’Associazione Jangada per la promozione
del Commercio Equo e Solidale in collaborazione con Legambiente - Circolo
Fiume Mella di Leno e con il supporto
del Centro Servizi per il Volontariato di
Brescia propone momenti di confronto e
di approfondimento sulle tematiche del
consumo critico e della sostenibilità. Gli
incontri di “Rinnovare e ridurre” verteranno particolare sull’impatto nel quotidiano
delle strategie di consumo responsabile e
sulle proposte di uno stile di vita alternati-
vo all’attuale modello di sviluppo, tra cui il
Commercio Equo e Solidale.
Il corso, accessibile a un massimo di 30
iscritti, avrà frequenza settimanale, nella
serata di mercoledì, a partire dal prossimo
28 febbraio per concludersi il 23 maggio.
Info & iscrizioni: Associazione Jangada
- Via San Martino del Carso, 3 - Manerbio. Tel. e fax: 030 9937520 - Oppure:
Lorenzo: tel. 333.4144357 - Elena: tel.
340.7230159.
Aspettando “Grangibus”
Dal 12 al 16 maggio 2008 torna Grangibus, settima edzione del festival della
Letteratura per ragazzi, promosso dalla Biblioteca Civica ed il Sistema Bibliotecario
della Bassa Bresciana Centrale e dall’Università Cattolica. La direzione artistica
è affidata al coordinato di Laura Ogna e
Cosetta Zanotti. Tema della 7° edizione:
“la comunicazione”.
Le mamme e i papà sono chiamati a farsi
protagonisti di questa avventura formativa, presentata col titolo: “Ti racconto una
storia”, quando la lettura condivisa diventa
occasione di comunicazione e collaborazione tra scuola e famiglia”.
Marisa Bonomi (psicoterapeuta e docente
universitaria) e Giovanna Ramera (insegnante e autrice di libri per ragazzi),
approfondiscono tematiche relative ai vari
aspetti della comunicazione in un´ottica
di continuità con ciò che sperimenteranno i bambini nel prossimo mese di maggio. All´insegna della tradizione anche
quest´anno Grangibus ospiterà autori di
rilievo (Ferdinando Albertazzi, Pierdomenico Baccalario, Sara Bompani, Claudio
Comini, Francesco D´Adamo, Anna Lavatelli, Luca Novelli, Annalisa Strada, Pina
Variale), all´interno delle scuole bresciane
e della libreria dell´Università Cattolica di
Brescia, che ha rinnovato la sua collaborazione per “incontri con gli autori”. Previste
anche letture delle opere in programma,
curate dagli studenti universitari in sinergia con gli autori stessi.
Marzo 2008
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CALENDARIO BRESCIANO
CALENDARIO = Marzo
2008
1 - SABATO - SS.Albino
e Eudossa
Mars marsòt, tant el dè
come la nòt
(Marzo fradicio, il giorno
dura quanto la notte)
A Seniga due giorni dopo
la consuetudine si brucia la vecchia
1908 - la Espedita Capponi istituisce
la prima linea automobilistica Brescia-Quinzano.
1938 - Al Vittoriale di
Gardone Riviera
la morte di Gabriele
D’Annunzio
2 - DOMENICA - S.
Quinto
Mars spolverént, poca
paja a tant formént
(Marzo polveroso, poca
paglia e molto frumento)
1731 - Nasce Alemanno
Gambara, sopranniminato l’Innominato
bresciano. Nel suo castello di Pralboino si trovavano
quanti si facevano beffa
della leggi guidati dalle sole passioni.
1986 - Nella rotonda dell’Eib, apre la mostra
“Brescia Moda”
.
3 - LUNEDI’ - S. Simplicio - S.Tiziano vescovo
di Brescia
Fang de Mars, spighe
d’agost
(Fango di Marzo, spighe
d’agosto)
1963 - Luciano Lama
apre al cinema Crocera
di Brescia la campagna
elettorale del Pci.
!990 - Il predente del Sanato, Giovanni Spadolini,
inaugura in Santa Giulia
la mostra su Gerolamo
Savoldo.
4 - MARTEDI’ - S. Casimiro - S.Paolo vescovo
Bisogna mai dì mal del
dé, fin che no l’è sera.
(mai dire male del giorno finché non arriva la
sera)
815 - Berengario imperatore concede alla figlia
Berta
di fortificare con fossati
Timoline.
1704 - Manerbio: Giovanni Basicchi, d’an-
ni 33, del contado di
Zara, soldato
nella compagnia del
maggior Soconicchi,
munito di tutti
i sacramenti tumulato
nella sepoltura della
Scuola del
ss.Sacramento.
5 - MERCOLEDI’ S.Adriano
Ambo: laurà. Terno: sogotà. Quaterna
e cinquina: laurà la sèra e
la matìna
( Ambo, lavora; terno,
prosegui; Quaterna
e Cinquina: lavorare dalla sera alla mattina)
1346 - giugno a Brescia
i carmelitano che hanno
ottenuto il permesso di
edificare un convento
nel quartiere del Carmine.
1720 - Manerbio: Domenico Scattolo, di patria
Veronese,
vissuto in notorio e pubblico concubinato,
morì
senza Sacramenti e fu sepolto in un bosco dietro il Mella.
6 - GIOVEDI’ - S.Ezio
Chi nò gà ‘n defèt, gà ‘n
mancament:
se nò ‘l ghé l’ha dè fora, ‘l
ghe l’ha dè dent
(Chi non un difetto, ha
una mancanza,
se non l’ha esterno l’ha
all’interno)
1298 - Tebaldo Brusato
capo dei guelfi è acclamato signore
di Brescia, ma rinuncia
seduta stante. Il consiglio generale
conferisce la signoria al
vescovo Maggi.
Marzo 2008
1953 - Esce il primo numero del “Sole nascente” organo
dei socialisti democratici, direttore politico
Egidio Atriosto,
responsabile Paolo Rubagotti jr.
7 - VENERDI’ - SS. Perpetua e Felicita - San
Gaudioso vecovo
\\\\\luna nuova
La prima galina che canta, la gà fat l’of
E chela che tàs la n’ha fat
disnòf
(La prima che canta ha
fatto l’uovo
quella che tace ne ha fatti
diciannove)
1958 - Brescia: padre
Agostino Gemelli, rettore
dell’Università Cattolica,
parla nel salone
dell’episcopio e annuncia il progetto di istituire
una facoltà di Medicina.
1994 - Nasce a Capodiponte la Fondazione
del
Centro Camuno di Studi
Preistorici
8 - SABATO - s.Giovanni
di Dio
Giornata della donna Portare le mimose
Le fomne j è come l castegne:
bele de fora e denter le gà
le magagne
(Le donne sono come le
castagne,
belle di fuori e dentro
han le magagne)
1252 - Brescia e Venezia
stipulano un trattato
sui dazi
Pag. 9
che colpiscono le merci
venete importate o in
transito nel Bresciano.
1952 - Brescia: assemblea dell’associazione
comuni
con la relazione del presidente Pietro Cenini
sulla finanza locale.
9 - DOMENICA S.Francesca Romana
Patrona delle vedove e
degli automobilisti
L’è mei eser padrù d’ona
careta
che servidur d’ona carosa
(E’ meglio essere padroni
d’una carretta
che servitore d’una carrozza)
1479 - E’ fondata la prima delle Accademie
bresciane
dei Venturi. Altre accademie a Rovato, Orzinuovi, Chiari Salò.
1960 - A Brescia apre il
congresso nazionale
della Fiom.
Relazione introduttiva
di Luciano Lama,
segretario generale della
Federazione.
10 - LUNEDI’ S.Simplicio Papa S.Macario
El pà dei oter l’è dùr: el
gà set croste e ‘n grostù
(Il pane degli altri è duro:
ha sette corste e un crostone)
1490 - Brescia: è fondato
il Monte Piccolo detto
anche Vecchio
per il soccorso agli indigenti.
1952 - Brescia: Giusep-
pe Libretti è nominato
presidente
degli Spedali Civili - Aldo
Berti diventa presidente
degli orfanotrofi e pie
case di ricovero.
11 - MARTEDI’ S.Rosina - S-Costantino
Chi fa ‘n mester che no’
‘l sa fa
No ‘l se tgora negot en
ma
(Chi fa un mestiere che
non sa fare
si ritrova con nulla in
mano).
1702 - Giacomo Bottarello da Verona, d’anni
25, soldato
della comopagnia del
marchese Roberto Malatesta,
munito di tutti i Sacramenti morfì e fu sepolto nella Parroccchiale.
1952 - Muore a Brescia
Luigi Savoldi, militante socialista, poi segretario
del partito, membro dell’esecutivo.
12 - MERCOLEDI’ S,Massimiliano
A dieta toc i mai i se quieta
(A dieta tutti i mali passano)
1863 - Nasce a Pescara
Gabriele D’Annunzio
1956 - Brescia: Angelo
Orlandi eletto nuovo
delegato dei gruppi
Giovani Coltivatori al
termine dell’annuale
assemblea
nella sede della Federazione provinciale col-
tivatori diretti.
13 - GIOVEDI’ S.Cristina - S.Eufrasia
En presensa del mort sa
canta l’ofese
(in presenza del morto si
canta l’officio)
1794 - Nasce il conte
Francesco Carini che
legò all’Ateneo dieci
mila lire per premiare
cittadini benemeriti
filantropi.
1951 - Brescia: nel salone
Da Cemmo il secondo
congresso provinciale
dell’Anpi,
relatore il rag. Leonida
Tedoldi. E’ eletto presidente il prof. Aurelio
Camanini.
14 - VENERDI’ S.Matilde
primo quarto di luna
Chi no ol begà no el sinsighe
(Chi non vuol litigare
non stia a istigare)
1935 - E’ costituito il
Parco dello Stelvio.
1983 - E’ presentato il
festival pianistico Arturo Benedetti
Michelangeli con un programma di musiche di
Chopin.
15 - SABATO - s.Luisa
vedova
Roba esibida, roba avilida
(Roba offerta, roba disprezzata)
1716 - Manerbio: i cives
rurales eleggono un
procuratore per
lite del Comune: posta la
bussola verde per favorevole
e la rossa per contraria,
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XX Settembre 1895
Giubileo massonico a Manerbio
Si può affermare che non esiste località
d’Italia che non abbia, nella propria toponomastica, Via XX Settembre.
Le eccezioni sono talmente rare che la regola generale risulta confermata.
Anche Manerbio ha Via XX Settembre.
Non tutte le località però hanno titolato la
Via XX Settembre in contemporanea.
In questo capitolo mettiamo in evidenza
come il primo grande impulso a titolare
alla data della breccia di Porta Pia avvenne
nel 1895.
Abbiamo già visto come la polemica tra i
cattolici ed i laici fosse al calor bianco in
occasione dell’Appello agli uomini onesti
e agli elettori del Comune di Manerbio
nel 1876.
In quell’occasione l’accusa ai Piazzoni ed
ai Ghirardi di essere uomini irreligiosi era
scritta a chiare lettere come pure la considerazione che gli stessi fossero monumenti
eterni dell’odio, e dell’invidia…a carico
del Clero.
Se consideriamo che nel 1871 i Ghirardi
eressero la torre del loro palazzo con il
simbolo massonico, ci rendiamo conto di
come le posizione fossero nette e fieramente contrapposte.
Nel 1878 ci fu il cambio di maggioranza
in Comune.
Costanzo Tenchini, dopo oltre un quindicennio di sindacatura e leader dell’area
cattolica, viene estromesso dalla carica e
gli succede Colturi, capo dell’ala laica e
massonica, il cui leader bresciano, nonché
nazionale, era Giuseppe Zanardelli.
Passiamo ora al 1895.
Erano trascorsi venticinque anni dalla
breccia di Porta Pia e la sinistra al Governo
Nazionale aveva deciso di trasformare la
ricorrenza in una ulteriore occasione di
scontro con i cattolici, celebrandone il
giubileo.
Molteplici le manifestazioni indette a
Roma e nel resto del Paese.
Il re conferì al Generale Cadorna, comandante dell’esercito italiano che entrò in
Roma il 20 settembre 1870, il gran collare
del supremo ordine dell’Annunziata.
Si tenne a Roma il 20 settembre 1895 il
congresso magistrale e vi furono agevolazioni a favore di maestri elementari, sia per
il viaggio che per l’alloggio, a carico rispettivamente dei ministeri dei lavori pubblici
e della guerra.
Oltre al congresso magistrale si tennero il
sesto congresso storico, il congresso geografico italiano, il congresso di ginnastica,
il congresso dei ragionieri, degli studenti
secondari, degli impiegati civili, dei reduci
della patrie battaglie, della Dante Alighieri
e la mostra storica del risorgimento.
Sempre il 20 settembre 1895 a Roma si
inaugurarono i monumenti a Garibaldi ed
a Cavour.
Grandi luminarie furono programmate a
Roma per il 20 e il 22 settembre.
Tre giornate di corse ciclistiche (il 15, il 20
ed il 22 settembre), furono organizzate dal
Veloce Club Romano a Villa Borghese con
la partecipazione dei migliori corridori sia
italiani che stranieri.
Il re decretò, per la ricorrenza, una amnistia, che riguardò ben 253.546 persone.
L’intera famiglia reale, per la prima volta,
fu presente a Roma per i festeggiamenti.
Il 20 settembre si tenne a Roma, più precisamente a Tor di Quinto, una grande
gara nazionale di tiro a segno alla quale
parteciparono ufficiali da tutta Italia nonché rappresentanti delle varie società del
tiro a segno.
I bresciani residenti a Roma aprirono una
sottoscrizione per deporre delle corone di
bronzo sui monumenti a Garibaldi ed a
Cavour e decisero di recarsi alla stazione
per festeggiare i concittadini delle varie
società del tiro a segno che portarono le
bandiere d’onore.
Per l’importanza della delegazione bresciana, tutte le rappresentanze delle società di
tiro a segno già presenti a Roma si recarono alla stazione per ricevere i bresciani
il 17 settembre, unitamente al comitato
di accoglienza di Roma che era composto
dal principe Ruspali, sindaco di Roma, dal
comitato delle feste, dal comitato centrale
del tiro a segno, dalla società dei bresciani
residenti a Roma e dalla banda municipale
romana.
La delegazione bresciana era formata dalla
società della città e di altre tredici della
provincia (….).
La partenza da Brescia dei tiratori era stata
salutata con un corteo di persone festanti
preceduto da 12 pompieri con la fiaccola e
dalla banda cittadina.
La giornata del 20 settembre venne inaugurata con l’arrivo dei sovrani, accompagnati
dal principe di Napoli, alle ore 10.45.
Alle ore 11.10 alla presenza del re si inaugurò il monumento a Garibaldi e Crispi fu
l’oratore ufficiale.
Al tocco e mezzo incominciò il raduno a
Porta Pia.
Il corteo mosse da Piazza Colonna alle ore
14.30 ed era talmente numeroso che l’ultima delegazione partì alle ore 16.30.
Nel corteo, tra le varie bandiere e gonfaloni, spiccava il gonfalone nero dei condannati politici del Governo Pontificio.
Ed alla sera grande illuminazione.
Di particolare effetto le girandole a Piazza
del Popolo ed al Pincio.
Il giorno successivo un numero imponente
di associazioni prima si recò al pantheon
per deporre delle corone sulla tomba di
Vittorio Emanuele e successivamente in
Campidoglio per una corona sul busto di
Mazzini.
Le associazioni radicali si recarono invece
al Granicolo presso il monumento a Garibaldi.
In quella occasione ricordarono Giacomo
Venezian, l’unico caduto durante la presa
di Porta Pia.
I comuni bresciani, che nella loro stragrande maggioranza erano amministrati
dai liberali zanardelliani, organizzarono
per il giubileo dalla presa di Porta Pia varie
iniziative.
Quest’ultime possono essere così utilmente suddivise e classificate.
a)
agendo sulla toponomastica locale
modificando la denominazione delle vie.
Parecchi comuni si orientarono in tale
senso.
È vero che ogni paese ha Via XX Settem-
bre, ma non tutti titolarono in occasione
del giubileo.
Primo fra questi fu Manerbio, ma ne riparleremo più avanti.
Tra i Comuni bresciani citiamo, ad esempio, Orzinuovi che denominò Via XX
Settembre “la strada dirimpetto al nuovo
edificio scolastico”, Carcina che deliberò
che la Piazza della frazione di Pregno assumesse la denominazione di Piazza XX
Settembre, Villa Cogozzo che trasformò in
Via XX Settembre la strada attraversante la
frazione di Villa, Sabbio Chiese mutò Via
Ponte in Via XX Settembre.
b)
inviando a Roma propri rappresentanti.
Stante la ristrettezza finanziaria nella quale
i comuni si dibattevano parecchi municipi
delegarono la propria rappresentanza al
deputato del collegio.
San Felice di Scovolo, Gargnano, Vociano, Caccavero, Preseglie, Sabbio Chiese,
Odolo, Moniga del Garda incaricarono
l’on. Pompeo Molmenti e Ciliverghe l’On.
Bortolo Benedini.
Altri comuni decisero di inviare propri rappresentanti come Caino che ne inviò due,
Vestone e Lonato uno, Chiari invece inviò
il proprio sindaco.
Il comune di Villa Cogozzo indicò nel
gardonese Pietro Beretta il proprio rappresentante, risparmiando così sulle
spese di viaggio.
c)
Elargendo contributi economici.
All’interno di questa classificazione si
possono individuare più filoni:
-
concorrendo alle spese di viaggio per le rappresentanze delle locali
Società di Tiro a Segno. È questo il caso
di Lonato, di San Felice di Scovolo (a
favore però della Società di Gavardo),
di Pralboino che inviò una delegazione composta dal presidente Giuseppe
Chinca e dai soci Enrico Strada, Antonio Udeschini e Tomaso Zeli.
-
Concorrendo alle spese per
l’erezione della colonna commemorativa della festa del 20 settembre da
erigersi nei pressi di Porta Pia.
Lonato contribuì con lire 20, Carcina
con lire 5, Villa Cogozzo con lire 10.
-
Elargendo somme a favore
delle locali Congregazioni di Carità.
Vestone erogò lire 100 per i poveri del
paese, Lonato lire 250 a beneficio delle
cucine economiche, Sabbio Chiese lire
150 all’anno per tre anni, Brandico lire 50
a beneficio dei poveri.
d)
Promovendo concerti delle bande
musicali sia per i concerti serali che per i
cortei.
Fu questa la modalità organizzativa più
utilizzata dai comuni bresciani.
Montichiari, unitamente alla Società Esercito, alla Società Operaia, alla Società degli
Esercenti, dei Reduci e dei Figli del Lavoro,
promosse una raccolta di fondi per l’organizzazione della festa giubilare.
Fin qui abbiamo raccontato il versante
laico della ricorrenza.
Vogliamo ora sunteggiare le iniziative intraprese dal mondo cattolico.
Anche in questo caso è utile ricorrere ad
una classificazione.
a)
Una martellante campagna di
stampa da parte dei giornali cattolici a tutti
i livelli.
Nella nostra provincia si distinsero, naturalmente, il quotidiano “Il Cittadino
di Brescia” ed il settimanale “La Voce del
Popolo”.
Quest’ultimo, nell’edizione del 21 settembre 1895, uscì con la prima pagina listata
a lutto.
b)
Una raccolta di firme in calce ad
un indirizzo da inviare a Papa Leone XIII.
c)
L’invito ai cattolici, confortati
dai loro preti affinché promuovessero e
fondassero il Comitato Parrocchiale, la Società Operaia Cattolica, la Cassa Rurale, la
Cooperativa d’Assicurazione del Bestiame,
la Sezione Giovani così da recuperare, sul
piano organizzativo, il vantaggio che le organizzazioni laiche e massoniche avevano
sul mondo cattolico.
Un’annotazione finale.
I musei vaticani furono visitati gratuitamente il 20 settembre 1895 per ordine del
Papa, nonostante che l’ingresso fosse, di
norma, a pagamento.
Entrarono pure, senza alcuna obiezione, i
reduci garibaldini in camicia rossa.
Dopo questa panoramica, passiamo a rac-
contare il 20 settembre 1895 a Manerbio.
Il 20 settembre 1895 cadeva di venerdì e
per la prima volta era un giorno festivo.
Il giorno prima un decoratore, su incarico
del comune retto dal sindaco Luigi Colturi, dipinse sui muri delle case la scritta Via
XX Settembre.
Ignoriamo se la scritta fu sovrapposta alla
precedente, oppure venne fatta per la prima volta.
Ricordiamo che la scrittura sui muri delle
case dei nomi delle Vie fu una novità introdotta agli inizi dell’ottocento.
Comunque sia, per venerdì 20 settembre,
la strada che dalla Piazza pubblica (l’attuale
Piazza Italia) conduce alla stazione mostrava la sua bella scritta “Via XX Settembre”.
Precisiamo che la via principale del paese,
allora come oggi, era lo Scia Olt.
Marzo 2008
Nei vari catasti lo Scia Olt prima e successivamente Via XX Settembre era la via che
dalla Piazza conduce al Piazzolo.
La celebrazione giubilare della breccia di
Porta Pia si svolse a Manerbio con le medesime modalità degli altri comuni della
provincia governati dagli zanardelliani.
Precedentemente abbiamo elencato come
alcuni comuni celebrarono la ricorrenza.
Due sono gli aspetti singolari del 20 settembre manerbiese.
Il primo riguarda la banda musicale che
accompagnò il corteo.
Incredibile a dirsi fu la Banda Parrocchiale
di Manerbio.
Orbene, a Manerbio, per la verità, erano
due le bande musicali cattoliche: la Banda
Parrocchiale di Manerbio e la Banda di S.
Cecilia.
Per rendersi conto della gravità del fatto
riportiamo un articolo pubblicato sulla
Voce del Popolo sull’argomento delle bande musicali.
La questione delle bande musicali
In alcuni paesi della nostra provincia nell’occasione di solennità si invitano bande musicali che hanno preso parte a funerali civili e
dimostrazioni anticattoliche, cagionando ai
RR. Parroci gravissimi dispiaceri.
Su tale argomento S.E. il Card. Arcivescovo
di Milano ha emanato in data 13 luglio le
seguenti importantissime prescrizioni:
“Bande musicali, bandiere o vessilli”. Spesso
si muovono dubii sulle prescrizioni già date
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permettere che tale Banda o corpo musicale
intervenga alla sua chiesa, benché sia di altra
parrocchia;
c)
nel caso che tale banda o corpo musicale rifiutasse di ottemperare a queste disposizioni, e usasse violenza per intervenire alle
Sacre Processioni, il Parroco fatta pubblica
protesta, dovrà astenersi dalla processione e
limitare all’interno della chiesa le sacre funzioni.
Ed ora che si avanza la famosa festa del XX
settembre, attenti, o cattolici a curare quelle
bande che suoneranno in detta occasione.
Se dopo questa precisazione, la Banda Parrocchiale di Manerbio partecipò al corteo,
ci dovevano essere questioni che inerivano
la rivalità fra le due bande.
Inevitabile la polemica che scoppiò in casa
cattolica.
Ma la questione delle due bande si protrasse nel tempo e la querelle riaffiorò più
avanti.
A titolo di cronaca riportiamo un breve
elenco di bande musicali che intervennero
al Giubileo e che la stampa cattolica mise
al bando: la Banda Cittadina e del Ricreatorio Civile, le Bande di Salò, Maderno,
Caino, Odolo, Manerbio, Ghedi, Quinzano, Orzinuovi, Castenedolo, Chiari,
Palazzolo, Breno, Edolo, Gambara, Pavone
Mella, Vestone e Borgo Pile.
La seconda singolarità riguardò l’azione
di disturbo che qualche burlone o, più
probabilmente, qualche animoso cattolico
mise in atto.
Il 21 settembre le scritte “Via XX Settembre”, erano state cancellate dai
muri.
Inutile dire che immediatamente furono rifatte.
Per rendere meglio edotti i nostri quattro lettori affidiamoci agli articoli che
pubblicò La Voce del Popolo.
Manerbio 23 Settembre 1895
intorno alle Bande musicali ed a vessilli in
ordine alle sacre funzioni: e perciò, riferendosi a quanto fu pubblicato nei Moniti del
Calendario di questo anno, dichiaro:
a)
che, rimanendo sempre fermo ed
indispensabile il divieto alle Bande di entrare in chiesa, le medesime non possono
ammettersi neppure alle processioni fuori
di Chiesa, quando abbiano accompagnati
funerali civili, ovvero abbiano preso parte a
spettacoli contrari alla buona moralità, o a
pubbliche dimostrazioni ostili alla religione
ed alla Chiesa;
b)
che questa proibizione deve intendersi nel senso che una Banda, la quale
trovasi nelle suaccennate condizioni, non
può essere ammessa alle sacre Processioni, non
solo nella propria parrocchia, ma in nessun’altra: quindi a niun Parroco sarà lecito di
Il Consiglio Comunale di Manerbio a
memoria perenne delle feste brecciauole
ordinò che un buon tratto della via maggiore che dal paese conduce alla stazione
fosse chiamato – Via XX Settembre . Non è a dirsi con quanta solerzia e
premura l’uomo dell’arte, noto in paese
per i suoi sentimenti di purissima italianità, sissi sgobbato a stampare sui
muri la scritta ordinata dal Comune.
Ma che? Bisogna dire che alcuno forse
per errore abbia dato a quelle parole un
senso tutt’altro che naturale e che credesse
di dover leggere invece così: Via! A XX
Settembre! – perché alla mattina seguente
quella scritta si trovò cancellata. Fortuna
che il buon pittore si è tosto sgobbato un’altra
volta a stamparla al posto stesso, altrimenti
come avrebbe potuto persistere Manerbio
senza una strada intitolata il XX Settembre
così famoso? Eppure se il tratto fosse finito
a quella scritta non ci sarebbe stato male:
anzi molti altri dandole il senso di cui sopra
avrebbero potuto cavarne una buonissima
conseguenza. A dare al popolo la spiegazione
del giusto senso del Via XX Settembre ci volle
la Banda Parrocchiale di Manerbio.
Si, cara voce, la Banda Parrocchiale di Manerbio mantenuta sempre dalla fabriceria
la sera del 20 Settembre uscì in piazza a
festeggiare la caduta del potere temporale del
Papa!!! Alle grida di alcuni monelli (pagati
da alcuni pochi) di Viva Roma Capitale,
Viva Roma intangibile – Viva il XX Settembre – Viva il Papa di gesso la Banda Parrocchiale suonava allegramente la Marcia Reale
e l’Inno di Mameli. Ma questa Banda Parrocchiale prese lena maggiore di dar fiato alle
trombe, comperate coi denari della Chiesa,
quando ascoltato appena un Viva Garibaldi
potè suonare e risuonare il famoso inno a
Colni che chiamò il Papa – Cancro d’Italia
– e – metro cubo di letame -.
Io non mi sono punto meravigliato di questo
tratto patriottico della Banda Parrocchiale
di Manerbio, perché conosco le sue abituali
aspirazioni e ricordo ancora quando fece gli
onori di casa a quel capo settario che è l’onorevole Zanardelli, nell’occasione della sua
venuta a Manerbio per l’inaugurazione della
bandiera della Società liberale. Onde dissi
fra me: una banda che onorò Zanardelli è
nel suo carattere se festeggia il XX Settembre.
Mi meraviglio piuttosto che una tal Banda
sia stata sempre in paese ammessa a far parte
(volevo scrivere a condecorare ma mi sono accorto a tempo…) a far parte, dico, alle sacre
processioni; e tanto più mi meraviglierò se
la vedrò invitata ancora in paese e fuori alle
feste e processioni religiose, dopo la sua manifestazione Massonica del XX Settembre!!!
Se la Banda Parrocchiale di Manerbio si
mantenesse o a spese dei singoli musicanti
oppure per mezzo di azionisti avendo festeggiato il XX Settembre, secondo l’ordinazione
di S. E. il Card. Arciv. di Milano Andrea
Ferrari non si potrebbe più ammettere alle
processioni tanto in Manerbio come in altre
Parrocchie e qualora volesse intervenirvi per
forza il Parroco dovrebbe astenersi dalla
processione, limitando le sacre funzioni all’interno della Chiesa. Ma invece la Banda
Parrocchiale di Manerbio si mantiene a spese
della Chiesa: il maestro istruttore è pagato
coi denari della Chiesa; gli strumenti furono
acquistati coi mezzi della Chiesa, quindi è
assai più grave la sua colpa e il suo scandalo
nell’aver festeggiato la data nefasta del XX
Settembre, e se fosse possibile, meriterebbe un
più severo castigo. Dopo la parte presa dalla
Banda Parrocchiale alla festa massonica e
dopo le istruzioni di S. E. il Card. Arcivescovo spero che i cattolici non vorranno più
invitarla alle loro feste.
Si pregano poi i lettori di queste righe a non
confondere la Banda Parrocchiale liberale di
cui sopra, coll’altra Banda che esiste pure in
Manerbio prettamente e puramente cattolica
e che chiamasi di S. Cecilia, proprietario
e direttore della quale è il R. Don Eugenio
Cassagli.
Corrispondenze dalla Provincia
Manerbio 1 ottobre 1895
Nell’ultimo numero del giornale fu pubblicata una corrispondenza che merita una
rettifica per una parte ed un completamento
per l’altra.
Si rettificò dunque che il titolo usato dal corrispondente chiamando la Banda di Manerbio per ben otto volte la Banda Parrocchiale
è bugiardo in quanto che il corrispondente
sapeva o poteva sapere che il rev. Arciprete
aveva protestato contro l’uso dei fondi fatti
dalla Fabbriceria.
Siccome poi il corrispondente si è limitato
solo a disapprovare il contegno dei liberali
rese imperfetta la relazione omettendo quello
che han fatto i cattolici in riparazione e del
cui cenno per circostanze speciali non fu potuto pubblicare sul Cittadino.
Corrispondenza dalla Provincia
Manerbio 7 ottobre 1895
Nella mia lettera da Manerbio, pubblicata
sulla Voce del 28 settembre io ho dato il titolo
di Banda Parrocchiale a quel corpo musicale
che festeggiò in Manerbio il Venticinquesimo
della caduta del poter temporale del Papa.
Orbene, vi fu chi scrivendo alla Voce sotto la
data del 1 ottobre asserì che il titolo di Parrocchiale dato a quella Banda è titolo bugiardo. Lo scrupoloso corrispondente, amante di
rettifiche e di completamenti, materialmente
dà l’epiteo di bugiardo al titolo, ma moralmente viene a darlo a me: onde, affinché il
mio silenzio non abbia ad interpretarsi qual
conferma di menzogna uscitami dalla penna,
mi tengo in diritto di sottoporre ai lettori
della Voce le seguenti osservazioni.
Sono tre le ragioni per le quali la Banda in
discorso è Parrocchiale: ragion di origine,
ragione di mantenimento e ragione di servizio. È parrocchiale per origine, in quanto fu
istituita dal R. Parroco coi fondi della Chiesa
e da nessun’altro – è parrocchiale per mantenimento in quanto di istromenti, divisa,
maestro, ecc furono e sono a carico dei fondi
della Chiesa. – E’ Parrocchiale per servizio
in quanto dalla sua prima istituzione fino
al presente fu sempre ammessa come essa
naturale alle processioni della Parrocchia.
Certamente il R. Parroco nell’istituire quella
Banda ebbe tutte le più buone e rette intenzioni del mondo: (e chi può dubitarne?) ma
con tutto questo la Banda non corrispose allo
scopo: e questa è la ragione unica per la quale
il corrispondente non vuole sia chiamata
Parrocchiale, siccome indegna di un simile
appellativo. Ma altra cosa è essere degna di
portare il titolo di Parrocchiale. Ora, la credete voi indegna quella Banda di portare il
titolo di Parrocchiale? Toglietene l’alimento
di cui vive che è alimento parrocchiale e
dategliene un altro diverso. Fatela sostenere
da una Società e allora sarà Banda Sociale;
fatela mantenere dal Comune e allora sarà
Banda Comunale. Ma finchè sarà sostenuta coi fondi della Parrocchia potrà sempre
chiamarsi Banda Parrocchiale. Che più? Sul
berretto medesimo usato dai bandisti si distingue il carattere Parrocchiale della Banda;
poiché unitamente alla cetra vi si veggono le
tre iniziali B. P. M. che voglion dire appunto:
Banda Parrocchiale Manerbio.
Ne, a togliere la natura di Parrocchiale basta
(come scrive il corrisponde) che il R. Parroco
abbia protestato contro l’uso dei fondi fatti
dalla Fabbriceria; poiché non ostanti queste
sue proteste essa fu sempre tollerata alle processioni della Parrocchia.
Qual fu poi la ragione per la quale nella mia
relazione, come scrive il corrispondente, mi
sono limitato a disapprovare il contegno della
Banda Parrocchiale nella ricorrenza del XX
Settembre? Debbo dirvela schiettamente? Per
dimostrare col fatto con quanto di verità si
andasse da taluno ripetendo in paese e fuori
che la Banda Parrocchiale di Manerbio era
vera Banda Cattolica.
Queste cose io scrissi non per animosità che
mi spinge contro la Banda Parrocchiale: la
quale anzi, come istituzione, che segna civiltà
e progresso, io vorrei vedere prospera ognora
e rigogliosa, cogliere ovunque i ben meritati
allori; ma scrissi per puro amore di verità e
per dimostrare pubblicamente che non sono
bugiardo, come vorrebbe farmi credere il
graziosissimo corrispondente Manerbiese.
Marzo 2008
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VEROLAVECCHIA
Vita in montagna di ragazzi di pianura
Gli studenti delle classi terze della scuola
media di Verolavecchia hanno passato
quattro giorni sulla neve nella Casa del Parco a Vezza d’Oglio e si sono fatti diligenti
cronisti della loro “avventura”. Ogni giorno sveglia alle sette, colazione preparata da
Chiara Baccanelli, alle otto pronti per il
trasferimento sui campi di neve al Tonale.
Dalle nove alle undici la lezione con il maestro e, nel pomeriggio, sciate in libertà fino
alle tre e mezza. “Questo sport, scrivono,
nonostante fosse praticato da pochi di noi,
ci ha entusiasmato fin dal primo giorno
e, pur non essendo proprio bravissimi, lo
abbiamo praticato con gioia! Tutti i giorni,
dopo aver sciato, abbiamo avuto diverse
nuove esperienze appassionanti”.
I ragazzi infatti hanno conosciuto il museo
di animali imbalsamati, caratteristici del
territorio e conosciuto altri aspetti della
montagna accompagnati da Valentino
Bossi e Giancarlo Baffoni, due guide della
Casa del Parco, camminando con le rac-
chette da neve, le “ciaspole”: molta la fatica
compensata da un’esperienza esaltante in
mezzo al bosco. La seconda giornata è stata
dedicata in parte a ricerche con la bussola e con l’Arva, sotto forma di gara, per
sviluppare il senso dell’orientamento. Gli
studenti scrivono: “Gli istruttori Valentino, Giancarlo e Matteo Astori ci avevano
diviso in quattro gruppi e fornito delle
indicazioni e delle coordinate, per trovare
oggetti precedentemente nascosti da loro,
con l’aiuto della bussola. L’Arva invece è un
dispositivo elettronico capace di trasmettere o ricevere delle onde. Con esso dovevamo trovare altri dispositivi simili, nascosti
sotto la neve. Anche queste attività sono
state molto piacevoli ed istruttive; inoltre
ognuno di noi era spinto dallo spirito di
competizione, che ci ha portato a dare il
meglio di noi stessi. Il terzo e penultimo
pomeriggio passato in montagna, abbiamo
partecipato ad una dimostrazione del lavoro che svolgono soccorritori con i propri
Agility dog per il fedele
amico dell’uomo
Le gare di agility dog sono organizzate dall’associazione cinofila Charlie dog Brescia.
L’affluenza, nelle due giornate, è mediamente superiore ai 500 concorrenti, con
binomi (cane e conduttore) provenienti da
tutta Italia e spesso con presenze da paesi
stranieri.
L’ agility è una disciplina cinofila nata in
Inghilterra. Il cane deve percorrere un
itinerario stabilito, composto da ostacoli
quali salti, tubi, slalom, zone di contatto,
come: palizzata, passerella , bascula.
Il percorso viene tracciato dal giudice di
gara, che valuterà gli eventuali errori di
esecuzione. Il cane seguirà le indicazioni
del conduttore, che in pratica gli è sempre
vicino. Questi eseguirà una ricognizione
del percorso, memorizzerà i vari passaggi
e dovrà essere abile a dare i giusti comandi
all’animale, se vorrà compiere un percorso
netto. Un detto ricorrente nell’ambiente è
che il cane non sbaglia mai, è il conduttore
a farlo, e in linea di massima è vero.
A parità di penalità sul percorso, la discriminante è il tempo di percorrenza. Un
binomio pur velocissimo, se ha commesso
degli errori ,sarà classificato dietro uno
più lento, ma con percorso netto. Si può
dire che sia una disciplina che premia la
precisione innanzitutto. La difficoltà dei
percorsi varia in base in base al livello del
cane(1°,2°e 3°,un po come serie C,B e A) e
l’altezza dei salti in base all altezza al garrese
(mini, medi, large)
Qualsiasi cane può praticare l’agility, anche
se qualche razza è più predisposta (Border
collie, stanno monopolizzando la categoria
large). Lo stesso si può dire per i conduttori: ve ne sono di ogni età e forma fisica,
anche se un certo atletismo non guasta.
Nata come detto in Gran Bretagna negli
anni 70,ha raggiunto anche da noi grande
popolarità,con ormai migliaia di praticanti, ed ha pure raggiunto un livello notevole
di preparazione. La nazionale italiana di
agility è da anni tra le più forti del mondo.
La sua particolarità tra le varia attività cinofile è lo stretto legame che si crea tra cane
e conduttore,a differenza di altre discipline
dove conta più l istinto dell animale,qui
contano l affiatamento e la sintonia reciproca.
L associazione Charlie Dog ha il suo campo di addestramento a Paderno Franciacorta in via Parmesana. Conta piu di trenta
binomi agonisti ed oltre all agility propone
corsi di obbedienza di base, soluzione di
problemi comportamentali, si adopera per
la diffusione della corretta cultura cinofila
nelle scuole e collabora con il canile di
Orzinuovi per trovare casa a cani abbandonati.
Riferimenti: Charlie Dog Brescia - Simona
3358271775 - Catia 3382058695
cani, quando devono cercare le persone
sepolte sotto la neve delle valanghe”.
Per fare queste attività una squadra di soccorso alpino e speleologico aveva preparato, in un luogo prestabilito, delle buche
nelle quali s’erano nascoste alcune persone
poi rintracciate con i cani. “È stato interessante vedere con i nostri occhi come
realmente si salva la vita alle persone ed
abbiamo conosciuto le conseguenze dello
sciare fuori pista o comunque dell’avventurarsi in luoghi non del tutto sicuri” considerano i protagonisti della scuola media
di Verolavecchia che hanno sperimentato il
pattinaggio su ghiaccio. “ In queste attività
- riferiscono ancora gli studenti - ci hanno
accompagnato i nostri professori di lettere
Maria Giovanna Manzia e Sergio Zanetti,
che sono stati molto disponibili e simpatici
durante tutto il periodo trascorso insieme.
Per noi ragazzi questa esperienza è stata
molto bella e ci ha insegnato a stare assieme, a convivere anche con persone che,
magari, non consideravamo amiche; in più
ci ha fatto maturare, mostrandoci che non
esiste solamente la nostra opinione, ma anche quelle delle persone che ci circondano.
A nome anche di tutti gli alunni delle terze,
presenti alla gita, ringraziamo fortemente
la scuola ed il preside Angiolino Albini, che
ci hanno offerto la bellissima opportunità
di poter scoprire la natura della montagna
e questo nuovo bellissimo sport, che è lo
sci! Ci auguriamo che anche altri ragazzi
possano provare le stesse emozioni, che
abbiamo provato noi, abbinando lo sport
al divertimento ed alla conoscenza”.
Marzo col CAI
Domenica 2 marzo: le incisioni rupestri del
monte Luppia. Itinerario: Torri del Benaco,
Le Carpane, Cà Bianca, monte Luppia,
Albisano, Torri del Benaco. Il percorso si
sviluppa lungo la strada “cavallara” che metteva in comunicazione Torri col basso lago,
penetra nel bosco di San Vigilio e sale fino al
monte Luppia- Coordina Fabrizio Bonera.
Domenica 9 marzo: Roking, rolling and
climbing” - Il sentiero naturalistico della
val Mezzane (Verona). Coordina Fabrizio
Bonera, iscrizioni entro il 7 marzo. Percorso
naturalistico all’interno del Vajo di Mezzane, vero e proprio concentrato di meraviglie
naturali all’interno di una delle zone più
integre e selvagge della collina veronese.
Domenica 16 marzo: alla scoperta di acque
limpide in valli solitarie “I notturni abita-
tori dell’Armarolo”. L’antica anomalia della
Valvestino rivive anche in questa escursione
che ricalca nel suo percorso la profonda
valle del torrente Armarolo. Iscrizioni entro
il 14 marzo.
Domenica 30 marzo: “Le segrete tensioni
delal roccia” escursione da Campione a Prabaione dove le rocce sono vive” Itinerario:
Campione del Garda, località Lò, Pregasio,
Cadignano, Semerio, Prabione, Campione
del Garda. Escursione facile ed interessante
sul lato bresciano della sponda gardesana,
un giro ad anello a cavallo degli altopiani
di Tremosine e di Tignale, ricca di spunti
paesaggistici e che conduce alla scoperta di
ambienti di rara e sorprendente bellezza.
Coordina Giuseppe Bonera. Iscrizioni entro il 28 marzo.
SCI NAUTICO
WATER SKI
SAN GERVASIO
La Federazione Italiana Sci
Nautico organizza gratuitamente
per la prossima primavera corsi
teorici e pratici di sci nautico.
I corsi si svolgono presso la sede di San Gervasio Bresciano.
Per informazioni contattare il Presidente
Luzzeri Fedele ai numeri 3486707006 – 035928686
Email [email protected].
Sito internet: www.jollyski.it.
Marzo 2008
Pag. 13
Pontevico
Moretti: un secolo di fotografie
Da prima Fausto Moretti, successivamente
il figlio Giancarlo, hanno onorato nel modo
più luminoso l’arte fotografica nel corso di
un secolo.
L’attività fotografica di Fausto data dal 1910
per cui è prossimo il centenario.
Per celebrarlo nel modo più degno sono
previste alcune iniziative di carattere culturale.
Giancarlo Moretti ne parla con l’entusiasmo di un ventenne.
Il programma in corso di elaborazione ed a
breve verrà presentato alla cittadinanza.
Per meglio illustrare l’importanza della
famiglia Moretti riproduciamo quanto
Alberto Milanesi aveva scritto nel 1987 in
occasione del 25° anniversario della morte
di Fausto Moretti: “Nella bassa e non solo a
Pontevico era conosciuto come il ‘fotografo’, perché nel 1910 Fausto Moretti, quando incominciò la sua attività era senz’altro
l’unico in tutta la zona che si interessasse di
fotografia.
Nato a Pontevico il 14 giugno 1896 da Luigi, calzolaio, e da Eva Panzi maestra d’asilo
ricordata ‘con gratitudine e riverenza… per
aver oltre un trentennio consacrata la vita
all’educazione dell’infanzia’ come si può
leggere sulla lapide ancora esistente nel
vecchio asilo ‘Filippo Ugoni’.
Nel 1909 va a Roma dagli zii dove presso
lo studio fotografico di SEM BOSCH ap-
prende l’arte del ritratto.
Nel 1910, a soli 14 anni, inizia la sua attività con una macchina a cassetta a soffietto,
chiamata ‘campagnola’, con obbiettivi intercambiabili e telai per lastre 10x15 cm. Lo
‘studio’ è sotto il portico di casa dove, per
avere il massimo di luce vengono installate
basculanti orientabili sulle quali erano tese
le lenzuola di casa.
Sempre attento ai particolari per personalizzare i ritratti e per non essere da meno
dei fotografi ‘di città’ ordina alla pittrice
concittadina maestra Corrina Volpi Girelli
sette grandi fondali con scenografie varie.
Dal golfo di Napoli con l’immancabile
Vesuvio fumante, ai giardini fioriti e interni
lussuosi e signorili.
Sempre all’avanguardia, già nel 1914, per
abbreviare i tempi di posa, oltre ad acquistare apparecchi fotografici più moderni,
utilizza il ‘lampo al magnesio’ e per migliorare il contrasto delle fotografie sostituisce
la carta a contatto da esporre al sole, con
quella da sviluppo.
Nel 1915 scoppia il primo conflitto mondiale e Fausto Moretti mette la sua tecnica
fotografica, rara in quei tempi, a disposizione degli altri comandi. Diventa così un
militare corrispondente di guerre specialmente sul Grappa e sul Piave.
A guerra finita, siamo sempre agli albori
fotografia specie in campagna, pochi la
VEROLAVECCHIA
L’ AVIS a quota 123
Nel 2007 la sezione Avis ha raggiunto il
traguardo delle 206 donazioni, 138 fatte dai volontari nelle quattro donazioni
collettive. Vi si aggiungono le 54 di plasmaferesi e le 8 di sangue intero, risultato
to delle donazioni nel centro trasfusionale
di Manerbio, le 3 di piastrinoaferesi e le 3
nella struttura dell’Avis provinciale.
Nel 2008 le donazioni collettive sono programmate nelle domeniche: 6 aprile, 6
luglio e 5 ottobre. Il sodalizio partecipa
all’organizzazione del Carnevale e al torneo
di calcio notturno all’oratorio “San Giovanni Bosco”; la Giornata di propaganda
dell’Avis fissata per il 7 settembre; la gita
per i collaboratori e simpatizzanti si farà
21 settembre. Confermata l’assegnazione
di una borsa di studio per gli alunni della
classe terza media di Verolavecchia e la
partecipazione alle feste sociali di Avis
consorelle.
Sono 123 gli associati alla sezione dei donatori di sangue di Verolavecchia. Gli effettivi sono 88 i soci non donatori 53. Sono
dati resi noti dal presidente Mario Brunelli
nell’assemblea annuale il quale ha lanciato
l’appello ai giovani ad aderire all’Avis che
ha sempre le porte aperte per accogliere
nuovi donatori.
Il Comitato Direttivo dell’Associazione di
volontariato AMICI DELLE VINCELLATE, recentemente rinnovato, nella sua
prima riunione tra le altre questioni d’interesse per l’Associazione, ha deliberato la
Campagna per il Tesseramento 2008.
Per tale motivo lancia un caldo appello ai
soci e sostenitori perché abbiano a rinnovare tempestivamente l’adesione per il 2008.
Viene inoltre rivolto un vivo appello ai
cittadini, amanti della natura interessati ad
aiutare e dare sostegno all’Associazione di
Volontariato, sempre più impegnata nella
tutela e miglioramento del Parco Fiume
Strone. Impegno permanente e costante
svolto dai volontari da oltre 14 anni al fine
di sviluppare la fruibilità e godimento della
bellezza naturalistica presenti nel Parco da
parte dei sempre più numerosi visitatori
adulti e le sempre più numerose scolaresche dei vari Comuni che accompagnate
da insegnanti e docenti, contribuiscono
alla scoperta dei tesori naturalistici di flora
e fauna i cui il Parco è scrigno ricchissimo.
Pertanto la cascina delle Vincellate, sede
dell’Associazione è di fatto diventata sede
didattica utile per la formazione dei nostri
ragazzi, sia nell’apprendimento delle scienze naturali, ma anche per contribuire alla
formazione di sensibilità ambientalistiche
per i cittadini di domani.
Parco del fiume strone
conoscono ‘se la
montagna non
va da Maometto,
Maometto va alla
montagna’, Moretti con la sua bicicletta gira le province di Brescia,
Cremona, Mantova e Piacenza a
fotografare singoli, famiglie, e in
particolare gruppi
scolastici.
Nel 1922, il 27 ottobre sposa ad Asola la
signorina Maria Maddalena Azzini che sarà
la sua affettuosa compagna per tutta la vita
e la mamma dei tre figli: Maria Luisa e Gino
oggi a Roma e Giancarlo rimasto a Pontevico a continuare l’opera del padre.
Fausto Moretti si reca spesso a Roma, dove
nel frattempo la sorella Angiolina, laureata
in filosofia, ha sposato il conte Carosi Martinozzi e per un periodo frequenta gli Studi
di Luxardo e Ghitta Carel e presta la sua
opera quale ‘fotografo di scena’ all’Istituto
Luce. L’ultimo film al quale ha partecipato
è nel 1949: ‘Cielo sulla palude’ di Augusto
Genine.
Muore a Pontevico il 9 dicembre 1962 lasciando un archivio di migliaia di negativi
che potremmo suddividere in: ritrattistica
dal ‘formato gabinetto’ alle moderne fotografie a colori. Queste foto sono una storia
del costume: dai signori in rendigore al contadino con il fazzoletto al collo o ai moderni
scamiciati in jeans o ancora con abito scuro,
camicia bianca e farfallino per il giorno del
matrimonio!
Attraverso queste foto si possono ricordare
personaggi, famiglie intere, gruppi scolastici e d’associazioni sportive, religiose, ecc.
Immagini di guerra: foto inviate quando
era al fronte.
Pontevico. La più interessante e completa
raccolta che permette di conoscere i cambiamenti del nostro paese nei primi cinquant’anni del secolo.
Cronaca: immagini di fatti storici, cronaca
e attualità.
LENO
Gran folla al Carnevale
Strade e piazze affollate - come raramente
accade - per il Carnevale di Leno, coda
del divertimento nella prima domenica di
quaresima. La manifestazione, promossa
dalla Pro loco presieduta da Rinaldo Floriani, come vuole la tradizione locale. Venti
i carri della sfilata. Il carro “Pirati ai Caraibi
e ai confini del mondo”, realizzato a Calcio
(Bergamo), si è piazzato primo. Al secondo
posto “Carnival jungle”, di Visano, la terza
piazza al carro politico “Dalla padella alle
braci” realizzato a Puegnago. Quarta posizione al “Circo dei politici” di Mariana
Mantovana, quinta “La fazenda” di Montichiari, sesta “Cook, Capitan Uncino”
di Travagliato; settima “Shrek e la palude
magica” di Trenzano; ottava “La festa” di
Barbariga; nona “Un milione di anni fa” di
Barbariga e decima “Matrimonio Shrek”.
Successo previsto e scontato per la specialissima band del gruppo folk “I Gnari de
Len”.
Marzo 2008
Pag. 14
Far West
Durante un pattugliamento notturno, i
carabinieri della stazione Manerbio avevano sorpreso un´auto che alla vista del posto
di blocco aveva fatto dietro front. Dal finestrino era stato gettato un involucro, poi
recuperato dai militari, con cocaina purissima. La fuga aveva favorito spacciatori
nord africani, identificati durante le indagini. Si tratta di marocchini. All´appello
manca solo un complice già identificato
ma irreperibile.
Spacciava col figlio di due anni come
copertura, “stratagemma” escogitato da un
marocchino di 35 anni, residente a Ghedi,
finito in manette per detenzione di droga
a fini di spaccio. L’hanno arrestato i carabinieri di Manerbio un lunedì mattina alle
10.30, all´incrocio tra le provinciali 668 e
45 bis dopo aver fermato a un controllo
la sua automobile nella quale sono stati
trovati cocaina e 1.625 euro in banconote
di piccolo taglio. Nella sua casa a casa,
scoperti altri 8.350 euro e la ricevuta di un
versamento in banca da diecimila euro.
I ladri a Leno sono rimasti a mani vuote.
Son dovuti fuggire dal “Cafè Lupin” di via
Badia dove avevano tentato di svaligiare i
videopoker e la macchinetta cambiamonete. La vetrata infranta testimonia della loro
impresa, che è stata sostituita.
Zio e nipote, pregiudicati, originari della
provincia di Reggio Emilia, di 45 e 28
anni, sono stati fermati ed arrestati dai
Carabinieri del Nucleo Radiomobile della
Compagnia di Verolanuova che li hanno
sorpresi mentre tentavano un furto a Leno
in una casa dove la famiglia era nel sonno
profondo. Uno dei due aveva perduto il
documento d’identità sulla porta d’ingresso dell’abitazione già scassinata con un
grimaldello. Hanno tentato di negare l’evidenza ma sono finiti a Canton Mombello.
Due giovani, un uomo magro scuro di
capelli e una donna bionda con occhi az-
SPIGOLATURE
zurri, sono truffatori che imperversando
nella Bassa. Hanno già colpito a Offlaga,
Manerbio e Bassano Bresciano raggirando
anziani soli, insicuri e indifesi. Riescono a
farsi aprire la porta, entrano, mentre uno
distrae la vittima, l´altro svuota borse o
cassetti portando via tutto quello che c´è
di prezioso: gioielli, catenine, denaro. Sono
abili anche ad improvvisare: in via Dante
a Manerbio hanno avvicinato un´anziana
che aveva prelevato contanti da una banca,
e si sono offerti di controllare se le banconote erano autentiche. La donna è rimasta
titubante ma è bastato qual momento per
strapparle di mano la busta con i soldi e
darsoi alla fuga. Inutili le grida. I frufanti
se la sono data a gambe levate.
Una donna di 25 anni, originaria della
provincia di Reggio Calabria, ma domiciliata ad Orzivecchi, utilizzava la figlia di
anni 8 per rubare facendole oltrepassare le
casse senza pagare e senza che si azionasse il
sistema d’allarme. E’ accaduto a Orzinuovi
alla Metalmark di via Adua. Allertati, i
Carabinieri intervenivano recuperando
la merce per il valore di € 500. La donna
è stata arrestata ed associata al carcere di
Verziano mentre il caso è stato segnalato ai
servizi sociali per i nessari provvedimenti.
Due uomini a volto coperto, hanno fatto
irruzione nella filiale della Banca di credito
cooperativo di Verolavecchia, ad Offlaga.
In quel momento all´interno dei locali si
trovava la cassiera, il direttore dell´agenzia
e due clienti. Volto coperto da una calzamaglia di nylon, le mani protette da guanti
neri ed un taglierino per mibacciare, sono
riusciti a far bottino sui 6mila euro. I rapinatori sono fuggiti a borbo di una Y10,
poi ritrovata poco distante. I sospetti su
meridionali, pendolari della malavita, forse
con basista nella Bassa Bresciana.
venuto il Nucleo investigativo di tutela
abientale (Nita). L´area interessata è di
circa 500 metri di lunghezza per 60 di larghezza e cinque di profondità. La Procura
di Brescia ha fatto partire una denuncia
contro ignoti.
“Tanto va la gatta al lardo finchè ci lascia lo
zampino”. E’ quanto toccato a un 41enne
di Bagnolo Mella già gravato da diversi precedenti di polizia per furto. Nel cuor della
notte la Centrale Operativa della Compagnia di Verolanuova, su segnalazione di
una donna di Manerbio in viale Stazione,
faceva intervenire una pattuglia al “Bar
Station”. Evidenti segni d’effrazione alla
finestra e poi alle porte intermedie. All’interno i militari sorprendevano l’uomo
rannicchiato dietro il bancone di mescita
delle bevande.
Sposare un’italiana per ottenere la cittadinanza. Un trucco. A Ghedi quattro egiziani hanno trovato alcune donne disposte
a registrare l’unione in municipio dietro
compenso di ventimila euro ciascuna, una
di 34 anni, un’altra di 41 un’altra ancora
di 36. L’inghippo è venuto a conoscenza
dei carabinieri della Stazione di Ghedi i
quali al termine di adeguate indagini hanno deferito alla Procura della Repubblica
di Brescia, quattro giostrai e altrettante
donne residenti i quali avevano creato una
vera e propria organizzazione per cittadini
extracomunitari intenzionati ad ottenere il
permesso di soggiorno e disposti a pagare
per aggirare le normative sull’immigrazione clandestina.
Al volo
Il Brescia calcio dopo le cessioni di Mannini (8 milioni) e Santacroce (4,5 milioni), ha
pensato a rinforzare la rosa a disposizione
di Serse Cosmi. In attacco il mister potrà
contare sul ritorno di Andrea Caracciolo,
acquistato a titolo definitivo dal Palermo
e dalla Sampdoria (era in comproprietà)
per una cifra vicina ai 7 milioni di euro. Il
centravanti è stato al centro di una difficilissima contesa che, oltre alle Rondinelle, ha
visto coinvolti anche il Torino e la Reggina,
più l’inserimento dei Glasgow
“Sulla spazzatura rischio di perdere la
mia credibilità”: Antonio Bassolino, agosto,
2007, Napoli, Italia. L’illusione del governatore della Campania.
Il podestà di Ozzano dell’Emilia, Giovanni Pignatti, nel 1943 salvò la famiglia ebrea
del professore bolognese Lopes Pegna. I
ragazzi della scuola media locale, grazie al
lavoro di scavo di uno storico, hanno ricostruito la vicenda dimenticata e Pignatti
è stato commemorato in occasione della
Giornata della Memoria. Ma qualche esponente locale di Rifondazione comunista
ha puntato i piedi e si è opposto che nelle
scuole si commemori “un fascista”. Più di
mezzo secolo dopo, in Italia è ancora difficile, se non impossibile, una memoria
condivisa.
“E io pago!!”Al Parco del Mella lavori in
corso per la pista ciclabile che collegherà il
ponte con la strada Roncagnani,
passando attraverso il Lungo Mella Valsecchi. Tutti contenti (?!?) anche per gli alberi
sacrificati in nome progresso.
Il costo complessivo dell’”operazione pista
ciclabile” è di 200mila euro, compresa la la
piantumazione di alcuni alberi.
Ma era intervento prioritario visto
l’ammontare spropositato del debito del
Comune provocato dalle decisioni bulgare
di sindaco e giunta municipale?
Discarica abusiva, sugli argini del fiume
Mella, a cavallo del territorio comunale
di Capriano e di Azzano, segnalata da un
cittadino che aveva notato diversi sacchetti
di plastica emergere dal terreno. E´ inter-
offlaga Umanità e mistero del Venerdì Santo
Una rassegna d’arte legata all’avvenimento
della Settimana Santa. Titolo “La crocifissione tra umanità e mistero”. Le opere sono
state esposte nella galleria di palazzo Barbisoni-Fè d’Ostiani, sede del municipio,
e rappresentano il resoconto di un’attività
educativa che non si arresta all’epidermico,
ma bensì approfondisce su basi pluridisciplinari la conoscenza del sapere rendendoli
interessanti e fruibili per l’intera comunità
portando un contributo di idee a quanti
sanno apprezzare lo sforzo diuturno di
docenti e studenti” scrive in premessa al
catalogo delal rassegna il vice prefetto Attilio Visconti, commissario prefettizio che
per più di un anni ha coordinato le attività
del Comune.
Nella mostra sono state allineate opere
di allievi ed artisti di larga risonanza per
il loro valore culturale nell’ambiente non
solo italiano.
Si sono ammirate opere di: Andrea Avitabile, Andrea Berretta, Remo Bombardieri,
Giuseppe Bongiorno, Nicola Capone, Al-
berto Chiappani, Italia Colazingari, Oscar
Di Prata, Giovanni Dotta, William Fantini, Angelo Faustini, Renato Laffranchi,
Nicola Pedrali, Luigi Salvetti. A fianco altri
dipinti e sculture di studenti che si sono
aperti, a parere della dirigente del Liceo
Leonardo, Maria Rosa Raimondi, verso
“il territorio bresciano” in una forma di
dialogo “con realtà ed esperienze , di confronto con percorsi e realizzazioni adulte
qualificate, di interazione con riflessioni di
ampio respiro”.
Le opere, dopo Offlaga, andranno in
mostra: in marzo a Rezzato, in aprile a
Desenzano del Garda, in maggio a San
Giovanni di Brescia, in giugno al Liceo
Leonardo.
Marzo 2008
Pag. 15
Le recensioni
L’ E n c i c l o p e d i a
Bresciana
Autore: Mons. Anonio Fappani
Edizioni: La voce del popolo
La monumentale opera di mons. Antonio
Fappani che il presidente della Fondazione Civiltà Bresciana ha incominciato a
scrivere dal 1972, ha visto la pubblicazione del XXII volume. Così l’Enciclopedia
Bresciana ha completato la serie dei tomi
allineati in libreria, aggiunti all’insieme di
libri e trattati che dagli anni Settanta del
Novecento ha avuto una grande espansio-
ne. Nel 1974 l’indimenticabile Roberto
Montagnoli fondò la Grafo, ancora oggi
assai nota, e portata a grande prestigio con
opere considerate capisaldi culturali fra cui
lo studio di Giuseppe Tonna sulla Massera
da bé e il saggio di Giovanni Testori sui
dipinti del Moretto e del Romanino nella
cappella del Sacramento in San Giovanni.
L’anno dopo, nel 1975, per iniziativa di
mons. Antonio Fappani, nacque “La Voce
del Popolo Edizioni”, il cui catalogo vanta
l’importante “Enciclopedia Bresciana”,
dello stesso Fappani, lavoro davvero monumentale; e nel 1978 Riccardo Conti
diede vita alle “Edizioni del Moretto” che
lasciarono un segno soprattutto con la
stampa dell’opera omnia di mons.
Guerrini in circa novanta volumi.
Sono, queste, alcune annotazioni
sulla piccola editoria bresciana che
si è notevolmente sviluppata dagli
anni Ottanta con la trasformazione delle tecniche di stampa, grazie
all’avvento del computer ed al passaggio dalla stampa a caldo a quella
a freddo e la conseguente scomparsa
delle linotype. Si può dire che oggi
non vi sia tipografia, o meglio stamperia, che non abbia la sua brava
sigla editoriale come, stando alla
pianura, la Bressanelli di Manerbio
e la Compagnia della Stampa Massetti Zannini di Roccafranca. In
proposito sarebbe veramente interessante un censimento di quell’arte
“arte diabolica” cui Gutenberg a
Magonza, tra il 1445 e il 1450, diede origine quando inventò i caratteri mobili per
la stampa.
Parlando di libri il poeta e drammaturgo
tedesco Heinrich Heine affermava: “Un
libro è come un bambino, ha bisogno di
tempo per nascere”. Tempo da parte dell’autore, competenza, passione e gusto alla
ricerca indispensabili per dare alla pubblicazione interesse letterario e culturale.
Com’è stato, e lo è ancora auspicando che
possa continuare ancora per molte tempo,
mons. Antonio Fappani, fondatore e presidente di Fondazione Civiltà Bresciana che
ha concluso l’imponente lavoro editoriale
dell’”Enciclopedia Bresciana”. Da poco è
uscito l’ultimo volume. Fu “la Voce del
Popolo”, nel 1974, - come ricordato all’inizio - a tenere a battesimo i primi numeri
dell’Enciclopedia nata come supplemento
al settimanale, edita oggi dall’”Opera diocesana San Francesco di Sales”, la nuova
realtà che riunisce tutti gli strumenti di
comunicazione. L’Enciclopedia raccoglie
centomila voci riferite a personaggi, luoghi, storia, radici e tradizioni bresciane. Un
vero patrimonio in formato “cartaceo” che,
in un’epoca dominata dall’informatica,
diventa testimonianza viva di un passato
e documento di fondamentale attualità
per ricerche e approfondimenti sulla cultura bresciana. Sfogliando il ventesimo
volume (dalla W alla Z) alla lettera “u”,
sono elencate ben 227 Unioni, dall’unione agricola per gli acquisti collettivi di
tutti i generi all’esercizio dell’agricoltura
e vendita collettiva di bozzoli, alle unioni
sportive oratori (Uso), fino all’unione atei
agnostici razionalisti(Uaar). Passando alla
lettera “v”, la parte da “leone” la fanno
le valli bresciane, descritte con minuzia
di particolari e dettagli tecnici grazie alla
collaborazione di esperti che monsignor
Fappani definisce “figure indispensabili”.
Nei ringraziamenti, in premessa all’ultimo
tomo, l’autore scrive: “Quest’opera non
sarebbe in alcun modo realizzata senza il
contributo e il sostegno diuturno e determinante dell’indimenticabile geom. Francesco Richedei (mancato il 6 ottobre 2002)
e della dott. Clotilde Castelli Micheletti.
Molti altri hanno dato un valido sostegno
con la fornitura di notizie, integrazioni di
voci, correzione di bozze) aggiunge mons.
Fappani citando le fonti alle quali ha attinto l’Enciclopedia. Che sono: l’Anagrafe
storica di Brescia e gli uffici anagrafici e gli
archivi comunali di tutti i paesi del Bresciano, gli archivi: vescovile, del Museo diocesano, di Istituti e Congregazioni religiose,
la Biblioteca mediatica degli Spedali Civili,
dello Stato; le biblioteche: Queriniana e
l’Emeroteca, dei Cvici Musei di Storia ed
Arte, dei civici musei di Scienzae naturali, del seminario vescovile; la Camera di
Commercio , il Centro documentazione
(Ce.Doc.); la Curia Vescovile, le Fondazioni: Civiltà Bresciana e Luigi Micheletti;
il Museo degli strumenti musicali. Le fotografie sono dell’Archivio Felino Micheletti,
della Grafo Edizioni, di Basilio Rodella,
Oreste Alabiso ed altri ancora.
“A tutti - scrive mons. Fappani - la riconoscenza ed i ringraziamenti più vivi, sentiti che vengono anticipatamente estesi a
quanti ancora vorranno segnalare errori,
lacune di qualsiasi genere, sviste, integrazioni, indirizzando a “Enciclopedia
Bresciana, via Tosio, 1, Brescia, oppure
inviando una e-mail a: enciclopedia@
lavocedelpopolo.it.
In questo modo sarà possibile l’aggiornamento del primo volume (A-B) dato
alle stampe più di trent’anni fa, perciò da
rivedere. Un invito a proseguire le collaborazioni che hanno consentito l’impresa
veramente ciclopica dell’”Enciclopedia
Bresciana”.
Marzo 2008
Pag. 16
Le classifiche
CD
DVD
1. Safari
Jovanotti
1. Ratatouille
Brad Bird
20th Century Fox
2.Beat ReGeneration
Pooh
3. It is time for a Revolution
Lenny Kravitz
4.Gianna Best
Gianna Nannini
5. Amen
Baustelle
Live. I Love You More
Mario Biondi, Duke Orchestra
8. All the Best
Zucchero
11. Primo tempo
Ligabue
12. Pica
Davide Van De Sfroos
13. Thriller
Michael Jackson
15. Vivere
The Best of Andrea Bocelli
Andrea Bocelli
19. In Rainbows
Radiohead
20. Canzoni nel tempo
Fiorella Mannoia
8. Un’impresa da Dio
Tom Shadyac
Universal Pictures
9. Shrek terzo (1DVD)
Chris Miller; Raman Hui
Paramount Home Entertainment
14. Dalla pelle al cuore
Antonello Venditti
18. MTV Unplugged
Alex Britti
5. Stardust
Matthew Vaughn
Paramount Home Entertainment
7. Pirati dei Caraibi.
Ai confine del mondo (1DVD)
Gore Verbinsky
Buena Vista
Home Entertainment
10. Into the Wild
Eddie Veder
17. San Siro 2007
Laura Pausini
3. Surf’s Up. I re delle onde
Ash Brannon, Chris Buck
Sony Pictures
Home Entertainment
6. Harry Potter e l’ordine
della Fenice (1DVD)
David Yates
Warner Home Video
9. E2
Eros Ramazzotti
16. Spirit
Leona Lewis
2. I Simpson. Il film
David Silverman
20th Century Fox
4. L’ultima legione
Doug Lefler
01 Distribution
6.Back to black
Amy Winehouse
7.
Libri
10.Blade Runner.
Ultimate Collection
Warner Home Video
fonte www.ibs.it
1. L’ eleganza del riccio
Barbery Muriel, E/O
2. Spingendo la notte più in là.
Storia della mia famiglia e di altre
vittime del terrorismo
Calabresi Mario, Mondadori
3. La somma dei giorni
Allende Isabel, Feltrinelli
4. Il giorno in più
Volo Fabio, Mondadori
5.Gomorra. Viaggio nell’impero
economico e nel sogno di
dominio della camorra
Saviano Roberto, Mondadori
6. Harry Potter e i doni
della morte
Rowling J. K., Salani
7. Il cacciatore di aquiloni
Hosseini Khaled, Piemme
8. Il treno
Simenon Georges , Adelphi
9. Una giornata nell’antica
Roma. Vita quotidiana,
segreti e curiosità
Angela Alberto, Mondadori
10 Mille splendidi soli
Hosseini Khaled, Piemme
11. Mani sporche
Barbacetto Gianni, Gomez Peter,
Travaglio Marco, Chiarelettere
12. L’ ospite inquietante.
Il nichilismo e i giovani
Galimberti Umberto, Feltrinelli
13. Caos calmo
Veronesi Sandro, Bompiani
14. Sonderkommando Auschwitz
Venezia Shlomo, Rizzoli
15. La casta. Come i politici
italiani sono diventati intoccabili
Stella G.Antonio, Rizzo Sergio,
Rizzoli
16. Giorni d’amore e inganno
Gimènez Bartlett Alicia, Sellerio
editore Palermo
Pagine curate dalla Libreria Quarto Stato
dal 1979 la libreria dei Manerbiesi e del territorio
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