МІНІСТЕРСТВО ОСВІТИ І НАУКИ УКРАЇНИ
ТЕРНОПІЛЬСЬКА АКАДЕМІЯ НАРОДНОГО ГОСПОДАРСТВА
ІНСТИТУТ МІЖНАРОДНОГО БІЗНЕСУ ТА МЕНЕДЖМЕНТУ
Тексти за фахом
з лексичними вправами
з італійської мови
(частина І)
спеціальність 7.050103
7.05.0201
7.050108
7.050206
Усі цитати, цифровий
фактичний матеріал
і бібліографічні дані
перевірені, написання
одиниць відповідає
стандартам.
Вимогам, які ставляться
до навчальної методичної
літератури, відповідає.
До друку і у світ дозволяю.
Автор
Проректор _____________________
упорядник___________________________
О.С.Олексюк
Т.Б. Жуковська
позиція / за планом академії / № _______ “______” ________________2002 р.
тираж _____________
Затверджено на засіданні кафедри
німецької мови для ЗЕД
Протокол № 19
Від 26 червня 2002 р.
Зав.кафедрою____________________
Л.Р. Вовк
Тернопіль
ТАНГ
2002
1
Тексти за фахом з лексичними вправами з італійської мови., частина І /
автор Т.Б. Жуковська. Тернопіль: ТАНГ, 2002. – 59с.
Даний випуск є збірником текстів економічного спрямування, після яких
подано ряд вправ для кращого засвоєння лексики.
Кожна тема складається з трьох частин, які потрібно виконувати послідовно.
Автор пропонує насамперед опрацювати текст до теми, звернувши увагу на
його структуру та зміст, терміни та визначення, відповідні конструкції на рідній
мові.
Словник після тексту містить певний лексичний мінімум до теми, на який
пропонується звернути увагу та вивчити.
Лексичні вправи є різнотипного характеру, однак за умови їх виконання вони
полегшують засвоєння лексики та розуміння змісту тексту.
Автор має намір допомогти тим, хто хоче засвоїти економічну лексику та
термінологію, зрозуміти структуру та особливості економічних текстів на
італійській мові.
Упорядник — викладач Жуковська Т.Б.
Відповідальний за випуск :
зав.кафедрою німецької мови для ЗЕД
Л.Р. Вовк
2
Tema 1.
I. L’ITALIA FISICA
L'Italia ha una forma caratteristica, subito riconoscibile sulla carta geografica: la forma di
uno stivale.
L'Italia confina ad ovest con la Francia, a nord con la Svizzera e l'Austria, ad est con la
Jugoslavia.
I mari che circondano l'Italia fanno parte del mare Mediterraneo che prende nomi diversi
vicino alle terre che esso bagna: Mar Ligure, Mar Tirreno, Mar Ionio, Mar Adriatico.
Le grandi isole italiane sono la Sicilia e la Sardegna. Piccole isole sono raggruppate
nell'Arcipelago Toscano e in quello Campano.
L'Italia ha un clima mite. Le regioni lontane dal mare hanno invece un clima più rigido,
detto continentale.
Il clima mite influisce sulla vegetazione favorendo la maturazione di olive, uva, frutta,
ortaggi e la coltivazione dei fiori.
Le Alpi segnano, a nord, i1 confine italiano. Le più alte montagne d'Europa si trovano nelle
Alpi: il Monte Bianco, il Monte Rosa, il Cervino, il Gran Paradiso.
L'Appennino è una catena montuosa che percorre l’interà penisola italiana e la Sicilia. Le
sue pendici sono quasi sempre coperte di alberi e di coltivazioni. La più vasta pianura d'Italia è la
pianura Padana.
L'Italia ha molti corsi d'acqua, ma i fiumi veri e propri sono pochi e nascono dalle Alpi.
L'unico grande fiume italiano è il Pò e anch'esso è un fiume che nasce dalle Alpi e sfocia
nell'Adriatico. Numerosi sono gli affluenti del Pò.
L’Italia è uno dei paesi più ricchi di laghi. Tra grandi e piccoli sono circa 4.000, la maggior
parte di essi si trovano nell'Italia settentrionale e soprattutto nelle Alpi.
II. Il vocabolario.
riconoscibile
circondare
bagnare le terre
il clima
rigido
la vegetazione
la maturazione
il confine
легко упізнати
оточувати
омивати землі
клімат
суровий
рослинність
дозрівання
межа, кордон
confinare
fare parte
raggruppare
mite
influire
favorire
la coltivazione
la catena montuosa
межувати
належати
групувати
м’який
впливати
сприяти
вирощування
гірський хребет
percorrere
la pendice
l’affluente
проходити
схил
притока
la penisola
la pianura
sfociare
півострів
рівнина
впадати (ріка)
III. Esercizi.
Esercizio 1. Fare un piano per il testo. Raccontare il testo secondo il senso.
Esercizio 2. Trovare tutti i possibili nomi geografici.
Esercizio 3. Tradurre in italiano:
1. За своєю географічною формою Італію легко вгадати за формою чобота.
2. Італію омиває багато морів, які належать до Середземного моря.
3. М’який італійський клімат сприяє вирощуванню квітів.
4. Схили Аппенін покриті лісами, полями та садами.
5. Італія має багаточисленні озера, ріки і джерела.
3
Tema 2
I. L'ITALIA AMMINISTRATIVA
II territorio della Repubblica italiana è suddiviso in 20 regioni. Le 19 regioni sono suddivise in 90
Province. Le novanta Province sono suddivise in 8000 Comuni.
Il comune
Ogni città, ogni paese italiano è un comune. Il comune è amministrato dal sindaco, dagli assessori
e dai consiglieri. Il sindaco è il capo dell'amministrazione comunale.
Gli assessori dirigono i vari servizi comunali: ci sono l'assessore all'igiene, all’edilizia,
all'assistenza, ecc.
Gli assessori formano la giunta comunale.
I consiglieri, radunati nel consiglio comunale, discutono e approvano tutto quanto riguarda
l'amministrazione del Comune.
La provincia
Molti Comuni vicini, grandi e piccoli, sono raggruppati attorno al Comune maggiore e formano una
Provincia.
Il Comune più importante è i1 capoluogo di Provincia. La città di Torino, ad esempio, è i1
capoluogo di una Provincia che comprende i Comuni di Ivrea, di Chivasso, di Moncalieri, ecc. Gli
abitanti di ogni Provincia eleggono il Consiglio Provinciale.
Divisione amministrativa
Regione
Piemonte
Val d'Aosta
Lombardia
Trentino
Veneto
Friuli-Venezia Giulia
Capoluogo
Torino
Aosta
Milano
Trento
Venezia
Udine
Regione
Capoluogo
Marche
Ancona
Lazio
Roma
Abruzzi e Molise
L’Aquila
Campania
Napoli
Puglia
Bari
Basilicata (Lucania)
Potenza
Umbria
Perugia
Liguria
Genova
Calabria
Reggio-Calabria
Emilia-Romagna
Bologna
Sicilia
Palermo
Toscana
Firenze
Sardegna
Cagliari
II. II vocabolario. (Alla base del testo indovinare i significati delle parole e controllare con il
dizionario)
il territorio
essere suddiviso
la provincia
la regione
i1 comune
l’amministrazione
i1 sindaco
l'assessore
il consigliere
dirigere
il servizio
l’assessore
comunale
all'igiene
l'assessore
l'assessore
all’edilizia
all’assistenza
la giunta
discutere
approvare
attorno
il capoluogo
eleggere
Spiegare i significati dei nomi:
regione -..., provincia- .... il comune- ..., il sindaco- ..., l'assessore- ..., la giunta comunale -..., il
consigliere -...
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Tema 3
I. L’Italia economica
L’industria
La maggior parte dell’industria italiana è concentrata nelle regioni settentrionali, specialmente
nel triangolo Torino — Milano — Genova.
Industrie minerarie e metallurgiche. Le ricchezze minerali offrono utili prodotti: lo zolfo
(Sicilia); i1 mercurio (Toscana), l’argento, il piombo (Sardegna); la bauxite (Abruzzi); il ferro;
(Elba, Gogne); il carbone (Sardegna, Piemonte); la lignite (Toscana), ecc. Il carbone non è però
sufficiente al fabbisogno nazionale: ci si compensa col carbone bianco.
L’Italia è ricca in ріеtre da costruzioni (marmi di Carrara, graniti nelle Alpi) e in acque minerali e
termali (Salsomaggiore, Montecatini, S. Pellegrino, Acqui, Fiuggi, ecc.). Notevole sviluppo hanno
pure le industrie metallurgiche.
Industrie meccaniche. Degne di nota sono: le costruzioni navali (Genova, Monfalcone,
Livorno, ecc.); le costruzioni ferroviarie, le industrie auto-mobilistiche (Torino: FIAT, Lancia;
Milano: Alfa - Romeo, ecc,).
Industrie tessili: Importanti sono le industrie dei tessuti di cotone, della seta greggia, della
lana, della canapa, della seta artificiale. Notevole è anche l’industria dei cappelli.
Industrie alimentari. Sono assai fiorenti. Le industrie della macinazione e della
panificazione sono notevolmente sviluppate in ogni parte d’Italia. Importante è l’industria dei
latticini. Fra le industrie alimentari fioriscono quelle della conserva di pomodori (Parma), dei
dolciumi (Milano, Siena, Torino), dello zucchero, delle conserve di frutta, del burrificio, l’industria
enologica e l’industria olearia.
Fra le altre numerose industrie sono degne di nota le calzature, le valigerie e i guanti, la carta, la
gomma, l’industria della paglia, le vetrerie, le porcellane, i giocattoli, i mobili.
L’agricoltura
Le condizioni naturali del suolo italiano si prestano nel complesso allo sviluppo dell’agricoltura.
La zona più fertile è la pianura Padana. Il primo posto spetta ai cereali (frumento, granoturco,
riso); seguono per importanza l’ulivo, la vite, gli agrumi, gli ortaggi, le patate, le barbabietole, gli
alberi da frutta ed inoltre il gelso, il lino, la canapa. Molti territori sono occupati da pascoli naturali
e da prati artificiali ed altri da boschi (castagni, faggi, querce, pini).
L’Italia è una grande produttrice di vino e di olio. Gli agrumi (limoni, arance) vengono coltivati
soprattutto in Sicilia, in Calabria e in Campania. L’Italia è anche una grande produttrice e
esportatrice di ortaggi e di fiori. Gli ortaggi si coltivano in ogni regione, invece i fiori sono una
specialità della Liguria, il cui clima favorisce la floricoltura.
L’allevamento. Notevole sviluppo ha in Italia l’allevamento degli animali domestici; i bovini sono
abbondanti nell’Italia del Nord, dove nei pascoli alpini e nelle praterie della pianura trovano ottimo
ambiente. Gli ovini trovano adatto ambiente nei pascoli dell’Italia Centrale e Meridionale. I caprini
si trovano nelle regioni più montuose e aspre. I suini sono un po’ diffusi dappertutto.
Assai diffusa è la pollicoltura come pure l’apicoltura.
La pesca. E una fonte di abbondante prodotto nutritivo. Si pescano: tonni, pesci spada, sogliole,
cefali, anguille, aragoste, ecc.
II. Trovare i significati secondo il testo:
трикутник
продукт
достатній
значний, помітний
сирий, необроблений
штучний
подрібнення
шовковиця
концентрувати
потреба
гідний
конопля
квітучий
хлібопекарство
5
молочні прод.
масляний
олійний
надавати допомогу
бук
сосна
риба-меч
камбала
вугор
морехідний
птахівництво
солодкі прод.
виноробний
солома
льон
дуб
цитрусові
тунець
кефаль
лангуст
зал.-дорожній
бджолярство
III. Rispondere alle domande:
1. Dove è concentrata l’industria italiana?
2. Inserire le parti d’Italia
3. Inserire tutti i prodotti minerali trovati nel testo
4. Che cosa fa parte dell‘industria meccanica:
5. Quali tipi di tessuti s’incontrano:
6. Che tipi di industria alimentare conoscete:
*
*
*
7. Inserire:
cereali
frutti
ortaggi
IV. Dire al contrario:
L’Italia settentrionale –
degno di nota –
l’industria decadente –
la seta pura –
l’industria ricca –
numerose costruzioni –
il primo posto –
6
l’altura italiana –
prati artificiali –
impedire la floricoltura –
V. Formare gli aggettivi
maggiormente
specialmente
notevolmente
naturalmente
dappertutto
utilmente
abbondantemente
VI.
Tipi dell’industria
... ... ...
Tipi dell’agricoltura
... ... ...
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Tema 4
UNIONE EUROPEA. (Parte I)
Unione europea o UE Organizzazione sovranazionale dei paesi europei, volta a rafforzare
l’integrazione economica e la cooperazione tra i paesi membri, istituita il 1° novembre 1993 con la
ratifica del trattato di Maastricht da parte delle dodici nazioni della Comunità europea (CE) (Belgio,
Danimarca, Francia, Germania,Gran Bretagna, Grecia, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi,
Portogallo e Spagna) oggi divenuti membri dell’Unione europea. Dopo ci sono uniti anche Svezia,
Finlandia, Austria.
In base al trattato di Maastricht, ai cittadini di ciascuno stato membro viene riconosciuta la
cittadinanza europea e, con essa, il diritto di vivere, lavorare o studiare in qualsiasi stato membro.
La garanzia di poter circolare liberamente in Europa ha comportato anche una riduzione dei
controlli alle frontiere doganali (vedi Accordo di Schengen).
Origini.
La storia dell’Unione europea è strettamente legata a quella della Comunità europea,
un’organizzazione esistita fino al novembre del 1993 cui facevano capo tre distinte organizzazioni
confluite nella Comunità europea nel 1967: la Comunità europea del carbone e dell’acciaio
(CECA), creata nel 1951, la Comunità economica europea (CEE) e la Comunità europea per
l’energia atomica (Euratom), entrambe istituite nel 1957. La sede principale della Comunità
europea è a Bruxelles.
Organizzazione.
L’amministrazione dell’unione è affidata a istituzioni comuni: la Commissione europea, il
Parlamento europeo e il Consiglio dei ministri che, anche se con ruoli e poteri diversi,
partecipano al processo decisionale; la Corte di giustizia delle comunità europee si pronuncia
invece su questioni legali o su controversie esistenti tra istituzioni comunitarie o tra queste ultime e
gli stati membri.
Commissione europea.
La commissione, composta di 20 membri, è l’organo esecutivo dell’unione, elabora le
proposte programmatiche da sottoporre all’esame del consiglio dei ministri e rappresenta l’unione
nelle relazioni economi che con altri paesi o organizzazioni internazionali. In ambito
amministrativo la commissione gestisce i fondi comunitari e gli aiuti agli altri paesi.
Consiglio dei ministri.
Il consiglio dei ministri, principale organo legislativo dell’unione, è composto dai ministri
del governo dei paesi membri ed è affiancato dal comitato dei rappresentanti permanenti.
Consiglio europeo.
A partire dal 1975, il consiglio europeo riunisce almeno due volte l’anno i capi di stato o di
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governo, organizzando un incontro nel paese che ha assunto la presidenza del consiglio dei ministri.
Il consiglio europeo è entrato a far parte della struttura organizzativa comunitaria nel 1987.
Parlamento europeo.
Il Parlamento europeo, un tempo organo puramente consultivo al quale il trattato di
Maastricht ha attribuito i poteri legislativi, è l’unico organo comunitario composto da membri eletti
direttamente dai cittadini appartenenti agli stati mèmbri. La sede del parlamento e a Strasburgo,
anche se la maggior parte del lavoro delle commissioni parlamentari viene svolto a Bruxelles; il
segretariato generale si trova invece a Lussemburgo. I seggi del parlamento europeo sono 626,
ripartiti in base alla popolazione di ciascuno stato membro: nel 1994 la Germania aveva, con 99
seggi, il maggior numero di rappresentanti.
Le commissioni parlamentari esaminano le proposte di legge presentate dalla commissione europea,
spesso propongono degli emendamenti prima di sottoporne all’esame del consiglio dei ministri. Il
parlamento europeo esercita, di concerto con il consiglio dei ministri, i poteri in materia di bilancio,
ovvero adotta il bilancio annuale e ne controlla l’esecuzione. Per alcune decisioni di particolare
importanza, il consiglio per pronunciarsi deve ottenere il parere conforme del parlamento.
Comitati
Il trattato sull’Unione europea ha mantenuto invariata la funzione consultiva di alcuni organi
sussidiari tra cui il Comitato economico e sociale e il Comitato delle regioni. Il primo, uno dei più
importanti, è composto da 189 membri, nominati dal consiglio dei ministri per un periodo di quattro
anni, in rappresentanza di imprenditori, lavoratori e altri gruppi d’interesse; pur esercitando un
ruolo puramente consultivo, il comitato deve essere obbligatoriamente interpellato dal consiglio dei
ministri e dalla commissione europea su numerose questioni legislative. Il Comitato delle regioni,
con i suoi 189 membri, è stato creato dal trattato di Maastricht per avvicinare l’Unione europea ai
cittadini e per dare voce alle autorità locali e regionali; questo comitato non ha potere legislativo,
ma deve essere consultato sulle questioni riguardanti problematiche economiche e sociali.
Corte di giustizia delle comunità europee
La Corte di giustizia delle comunità europee, organo giudicante di ultima istanza, è
composta da quindici giudici nominati per un periodo di sei anni; è competente sia per le
controversie tra istituzioni comunitarie e tra queste ultime e i paesi membri sia per i ricorsi in
appello contro le direttive e i regolamenti emanati dall’Unione. Su richiesta di un tribunale
nazionale, la corte si pronuncia anche sulla validità e l’interpretazione delle disposizioni del diritto
comunitario (vedi Diritto europeo). Le sue sentenze costituiscono un precedente e divengono parte
del quadro giuridico di ciascuno stato membro.
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Storia
Al termine della seconda guerra mondiale, quando l’economia europea viveva una
situazione drammatica, in alcuni ambienti europei si diffuse la speranza che la ricostruzione
dell’Europa occidentale potesse sfociare in un accordo per la creazione di uno stato europeo
unificato: il progetto s’indebolì pero con l’inizio della Guerra Fredda. Due statisti francesi, Jean
Monnet e Robert Schuman, erano tuttavia convinti che Francia e Germania avrebbero potuto
superare il loro atavico antagonismo, e dunque cooperare, di fronte alla prospettiva di ricevere
incentivi economici: nel maggio del 1950 Schuman propose allora la creazione di un’autorità
comune per regolamentare l’industria del carbone e dell’acciaio; la proposta fu accolta da
Germania, Belgio, Italia, Lussemburgo e Paesi Bassi che, insieme al governo francese, firmarono il
trattato di Parigi nel 1951, dando vita alla Comunità europea del carbone e dell’acciaio, operativa a
partire dall’agosto 1952. Il governo britannico, invece, contrario alla natura sovranazionale della
CECA, decise di non partecipare all’iniziativa.
Nel giugno 1955 i ministri degli Esteri dei sei paesi fondatori della CECA decisero di esaminare la
possibilità di ampliare le basi della cooperazione economica: ebbe così inizio il processo che portò
alla conclusione dei due trattati di Roma del marzo 1957, istitutivi della Comunità economica
europea e della Comunità europea per l’energia atomica. Quest’ultima si rivelò però di minor
importanza poiché i singoli governi continuarono a esercitare un pieno controllo sui propri
programmi nucleari.
voltare a
istituire
la ratifica
da parte di
riconoscere
comportare
la garanzia
la riduzione
la frontiera doganale
l’accordo
strettamente
legare
esistere
destinto
confluire
creare
la sede principale
l’amministrazione
affidare
il ricorso in appello
II. Vocabolario:
спрямований на
appartenere
засновувати
svoltarsi
затвердження
il seggio
збоку
ripartire
визнавати
proporre
спричиняти
l’emendamento
гарантія
esercitare
зменшення
adottare
таможня
il bilancio annuale
договір
l’esecuzione
тісно
il parere
прив’язувати
mantenere
існувати
sussidiario
виразний
l’imprenditore
зливатися
l’autorità
творити
il ricorso
резиденція
emanare
адміністрація
su richiesta
доручати, довіряти
validità
апеляція
disposizione
il consiglio dei ministri
рада міністрів
sentenza
10
входити до складу
розвиватись
місце
поділяти
пропонувати
поправка
займатись
приймати
річний баланс
виконання
думка
підтримувати
допоміжний
підприємець
влада
прохання, скарга
випускати
на запит
дійсність
постанова,
розпорядження
вирок
di ruolo
il potere
partecipare
processo decisionale
la corte di giustizia
pronunciarsi
le questioni legali
la controversia
l’organo esecutivo
elaborare
sottoporre
l’ambito
gestire
l’organo legislativo
è composto
il governo
штатний
влада
брати участь
прийняття рішень
суд
виражати свою думку
вносити рішення
судові питання
спір, суперечка
виконавчий орган
розробляти
піддавати
сфера
управляти
законодавчий орган
складається
уряд
costruire
precedente
divenire
sfociare
indebolirsi
attribuire
esercitare il controllo
Il programma nucleare
l’incentivo
l’organo consultivo
riunire
interpellare
a partire da
permanente
affiancare
rivelarsi
III. ESERCIZI
Esercizio I. Rispondere alle domande:
1. Per quale motivo era organizzata UE?
2. Quali furono gli origini di UE?
3. Da quali organi si compone UE?
4. Quali sono le competenze di commissione europea e di consiglio dei ministri?
5. Per quale ragione è organizzato il consiglio europeo ?
6. Quali sono le funzioni di parlamento europeo ?
7. Quali comitati potete denominare?
8. Come funziona la Corte di giustizia?
9. Che cosa della storia di UE potete raccontare?
Es.II. Completare le frasi e tradurre in ucraino:
1) La storia dell’Unione europea ...
2) La corte di giustizia delle comunità europee si pronuncia ...
3) I seggi di parlamento ...
4) Per alcune decisioni di particolare importanza ...
5) Le sue sentenze costituiscono ...
Es. III. Formare il Participio Passato usandolo nelle proposizioni:
—
volgere
istituire
—
divenire
—
comportare
—
affidare
—
affiancare
—
eleggere
—
convincere
—
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являти собою
прецедент
становити
приводити
слабнути
надавати,
уповноважувати
контролювати
атомна програма
стимул
радчий орган
збиратись
робити запит
починаючи
постійний
підтримувати
виявлятись
Es. IV. Tradurre in italiano:
Європейський Союз був покликаний зміцнити економічну інтеграцію та співпрацю між
країнами - членами. Резиденція ЄС знаходиться у Брюсселі. Комісія складається з 20-ти
членів. Європейська комісія - це законодавчий орган. Законодавчим органом є рада міністрів.
Починаючи з 1975, Європейська рада збирається щонайменше 2 рази на рік. Парламентські
комісії перевіряють пропозиції законів, подані європейською комісією. Резиденція
парламенту знаходиться у Страсбурзі. Радчу функцію виконують різні комітети. Суд
складається з 15 суддів, які обираються на період шести років. Наприкінці другої світової
війни європейська економіка переживала драматичну ситуацію. З оглядом на отримання
економічного стимулу було створене Європейське об’єднання вугілля і сталі. Щоб
розширити основи економічної співпраці, були засновані Європейське економічне
співтовариство та Євратом.
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Tema 5
(Parte II)
Comunità economica europea
Dal punto di vista economico, il trattato CEE prevedeva l’eliminazione entro dodici anni
delle barriere doganali tra stati membri, lo sviluppo di un sistema comune di dazi doganali per le
importazioni provenienti dal resto del mondo e la creazione di una politica agricola comune. Dal
punto di vista politico, il trattato rafforzava sia il ruolo dei governi nazionali sia la natura
sovranazionale della CEE rispetto alla CECA.
Nascita della Comunità europea
La nascita della Comunità europea risale al luglio del 1967, quando le tre comunità (CEE,
CECA ed EURATOM) confluirono in un’unica organizzazione denominata Comunità europea
(CE). Nessun ampliamento della CE o qualsiasi altro progetto innovativo fu tuttavia possibile prima
delle dimissioni, nel maggio 1969, del presidente De Gaulle, al quale succedette Georges Pompidou
favorevole invece ad appoggiare nuove iniziative in ambito comunitario.
Su proposta del nuovo presidente francese, nel dicembre 1969 venne allora convocata all’Aia una
riunione dei capi di stato dei paesi membri per preparare il terreno a un accordo sul sistema di
finanziamento permanente della CE, per lo sviluppo di una struttura di cooperazione in materia di
politica estera e per l’apertura dei negoziati sull’ammissione di Gran Bretagna, Irlanda, Danimarca
e Norvegia.
Sviluppo della Comunità europea
Gli accordi di adesione dei quattro paesi richiedenti furono firmati nel gennaio del 1972,
dopo quasi due anni di negoziati e, a partire dal gennaio 1973 Danimarca, Gran Bretagna e Irlanda
entrarono a far parte della Comunità europea; la Norvegia ritirò invece la richiesta in quanto un
referendum popolare interno l’aveva bocciata.
La Grecia entrò a far parte della CE nel 1981, mentre nel 1986 fu la volta di Spagna e Portogallo.
Negli anni Settanta e Ottanta vi furono anche altri importanti sviluppi: l’intensificazione degli aiuti
comunitari ai paesi meno sviluppati, in particolare, alle ex colonie un tempo controllate dagli stati
membri, la costituzione del sistema monetario europeo, volto a garantire una certa stabilità nei
rapporti di cambio tra le monete dei paesi membri e la graduale realizzazione del mercato unico
europeo attraverso la riduzione delle barriere doganali.
Sistema monetario europeo
Nel marzo 1979 la costituzione del Sistema monetario europeo (SME) rappresentò il
primo passo verso la realizzazione dell’unione economica e monetaria, inizialmente prevista per il
1980. Obiettivo dello SME era stabilizzare i tassi di cambio e porre un freno all’inflazione propria
moneta (dalla parità centrale). Con lo SME si propose anche d’introdurre una moneta unica
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europea, l’ECU, il cui valore fosse definito in base a un paniere di monete ponderato rispetto
all’importanza economica di ciascun paese membro.
Il sistema dei tassi di cambio, meccanismo principale dello SME, collassò però nel settembre del
1992 in seguito a forti speculazioni attuate sul mercato dei cambi e provocate dagli elevati tassi
d’interesse stabiliti dalla banca centrale tedesca dopo la riunificazione delle due Germanie. Italia e
Gran Bretagna furono allora costrette a uscire dallo SME (l’Italia vi è rientrata nel 1996).
Verso il mercato unico
La graduale realizzazione di un mercato unico europeo può essere considerata una delle
evoluzioni più significative avvenute in ambito comunitario nel corso degli anni Ottanta; le
iniziative a favore del mercato comune furono guidate da Jacques Delors, ex ministro delle
Finanze francese e presidente della commissione europea dal 1985 al 1995. Su proposta della
commissione, il consiglio dei ministri approvò quindi un piano per rimuovere entro sette anni quasi
tutte le restanti barriere doganali tra i paesi membri; il tentativo di raggiungere l’obiettivo del
mercato unico entro il 31 dicembre 1993 determinò quindi un’accelerazione del processo di riforma
della CE, rafforzò la cooperazione e l’integrazione in Europa e, alla fine, portò alla costituzione
dell’Unione europea.
Atto unico europeo
II termine previsto per l’entrata in vigore del mercato unico evidenziò l’esigenza di conferire
alla Comunità europea poteri decisionali più ampi, indispensabili per affrontare e risolvere tutte le
questioni riguardanti l’eliminazione delle barriere doganali; fino a quel momento, infatti, le
decisioni del consiglio dei ministri dovevano essere approvate all’unanimità dai suoi membri,
ciascuno dei quali poteva dunque rallentare il processo decisionale esercitando il proprio diritto di
veto. Con l’Atto unico europeo, entrato in vigore nel 1987, furono dunque definite alcune
importanti modifiche nella struttura della comunità.
Cambiamenti in Europa e nella Comunità europea.
La proposta, avanzata da alcuni sostenitori dell’Unione economica e monetaria, di limitare
le restrizioni ai trasferimenti di denaro per agevolare il libero flusso di capitali fu accolta dalla
commissione europea, che elaborò un programma d’intervento. La commissione si occupò
contemporaneamente della stesura di una carta dei diritti umani, la Convenzione europea dei diritti
umani. In entrambe le occasioni la Gran Bretagna si oppose al progetto comunitario, temendo che
un ampliamento dei poteri della CE potesse rappresentare una minaccia alla propria sovranità;
soltanto in seguito, di fronte ai rapidi cambiamenti politici ed economici verificatisi in tutta Europa,
il progetto per la realizzazione dell’unione monetaria ottenne l’approvazione del governo inglese.
Alla fine degli anni Ottanta, di fronte al fallimento dei regimi comunisti, molti paesi dell’Europa
orientale si sono rivolti alla CE per ottenere assistenza politica ed economica. La Comunità europea
14
ha accettato di fornire aiuti militari e di concludere accordi con molti di questi paesi, ma ne ha
escluso l’ammissione in qualità di mèmbri; l’unica eccezione ha riguardato la Germania dell’Est,
automaticamente incorporata nella comunità con il compimento della riunificazione tedesca.
Durante una riunione al vertice nel 1990, Francia e Germania orientale proposero allora la
costituzione di una conferenza intergovernativa per rafforzare l’unità europea sulla scia dei rapidi
mutamenti politici, conferenza che iniziò a elaborare una serie di accordi poi confluiti nel trattato
sull’Unione europea.
Trattato sull’Unione europea
Nel 1991 i delegati dei paesi membri della CE presero parte ai negoziati sul trattato
dell’Unione europea, cercando di definire le condizioni per l’attuazione del progetto; il consiglio dei
ministri, riunitesi a Maastricht, nei Paesi Bassi, il 7 febbraio del 1992, firmo la versione finale
dell’accordo istitutivo, ratificato dagli stati membri nel 1993. L’UE fu costituita con l’entrata in
vigore del trattato di Maastricht a partire dal 1° novembre dello stesso anno.
Il vocabolario
l’eliminazione
dal punto di vista
з точки зору
lo sviluppo
le importazioni
agricolo
il ruolo
risalire
le dimissioni
favorevole
il terreno
i negozianti
bocciare
розвиток
ввіз
с/г
роль
сходити, відноситись
відставка
прихильний
грунт
переговори
відхилити
il dazio doganale
provenire
rafforzare
rispetto a
l’ampliamento
succedere
convocare
in materia di
l’adesione
graduale
митний збір
походити
зміцнити
по відношенню до
розширення
наслідувати
скликати
в галузі
згода, прийняття
поступовий
attraverso verso
по відношенню
rallentare il processo
гальмувати хід
inizialmente
роrre un freno
introdurre
ponderato
in seguito a
tasso d’interesse
essere costretto
approvare un piano
accelerazione
entrare in vigore
l’esigenza
початкове
загальмувати
ввести
продуманий
внаслідок
процентна ставка
бути змушеним
схвалити план
прискорення
вступати в силу
потреба
l’obiettivo
la parità
il paniere
collare
attuare
la riunificazione
considerare
il tentativo
la costituzione
evidenziare
indispensabile
завдання, ціль
рівність
кошик
потерпіти поразку
здійснювати
збори
розглядати
намір
створення
виділяти, вказувати
необхідний
15
усунення
affrontare
розглядати
all’unanimità
одноголоснo
la restrizione
il flusso
la stesura
opporsi
обмеження
потік, хід
складання, написання
виступати проти
esercitare il diritto
l’intervento
la carta
la minaccia
використовувати право
втручання
хартія, акт
загроза
la sovranità
il fallimento
суверенність
крах
ottenere l’approvazione бути схваленим
fornire gli aiuti
забезпечити допомогу
concludere accordi
укласти договори
l’ammissione
прийняття
III. Esercizi.
Esercizio 1. Fare un piano -scaletta del testo.
Esercizio 2. Formare dei verbi dai sostantivi proposti:
lo sviluppo -
l’eliminazione -
l’introduzione -
la riunificazione -
il tentativo l’esigenza l’intervento l’ammissione -
la costituzione il flusso il fallimento l’aiuto -
Esercizio 3. Tradurre le combinazioni delle parole e usare esse nelle frasi:
з точки зору ...
вступати в силу ...
гальмувати хід ...
використовувати право ...
отримувати схвалення...
забезпечити допомогу ...
скликати збори ...
підготувати грунт ...
бути змушеним ...
Esercizio 4. In che contesto si usa la parola? Memorizzare i sinonimi e contrari.
L’UNIONE
• unificazione, congiungimento, aggregazione, fusione, adesione;
• collegamento, nesso, contatto, vincolo, raccordo, connessione;
• associazione, coalizione, alleanza, intesa, federazione, congrega, consorteria, gruppo,
lega,partito, fronte;
• connubio, legame, rapporto, matrimonio, concordia, consonanza, solidarietà, affiatamento;
• Contrari: separazione, disunione, discordia, contrasto.
16
Tema 6
Introduzione nell’oggetto dell’economia
1. OGGETTO DELLA SCIENZA ECONOMICA
Il termine economia politica deriva da tre parole greche: oikos (casa), nomos (legge) e polis
(Stato). Il significato etimologico, dunque, sottolinea come i problemi oggetto della scienza
economica riguardino tutti gli uomini, poiché ogni individuo avverte la necessità di consumare,
produrre, risparmiare ed investire quanto più razionalmente possibile le scarse risorse disponibili
in natura, per raggiungere il benessere individuale. Poiché l’economia prende in considerazione gli
uomini come membri di una società, essa è definita «economia politica».
Il comportamento economico Argomento di studio della scienza economica è, dunque,
l’analisi del comportamelo umano di fronte al problema di soddisfare i bisogni individuali,
potenzialmente illimitati e sempre nuovi, con risorse naturali limitate. Ogni individuo, perciò, è un
soggetto economico quando, attraverso il suo comportamento, mira a soddisfare, nel modo migliore,
un certo bisogno. In questa situazione, infatti, egli opererà una scelta, in conseguenza della scarsità
di risorse utili a soddisfare i suoi bisogni. Potrà seguire il principio unitaristico dell’impiego del
minimo mezzo o il principio del conseguimento del massimo risultato: in ogni caso avrà preso la
decisione più razionale, agendo in maniera economica.
Le scelte Data la scarsità dei mezzi, il raggiungimento della piena soddisfazione dei bisogni
impone agli operatori economici (pubblici o privati, singoli o associati) delle scelte:
— dare la priorità, tra i bisogni che si presentano, a quelli che si considerano, in un dato momento,
più urgenti e importanti (es.: si da la precedenza all’acqua, ai cibi, al vestiario, rispetto ai beni
voluttuari);
— utilizzare le risorse a disposizione nella maniera più idonea o utile (es.: seminare patate invece
di coltivare fiori, utilizzare i carburanti per i trasporti e non per uso privato etc.) e, comunque,
sfruttando la migliore combinazione produttiva (ad es.: più macchine e meno operai in caso di alto
costo di mano d’opera).
Il fenomeno economico Riassumendo, si può dire che oggetto dell’economia politica è il
fenomeno economico, ovvero il complesso degli atti dell’uomo aventi come fine ultimo il
soddisfacimento dei propri bisogni.
2. MICROECONOMIA E MACROECONOMIA
La scienza economica studia il fenomeno economico sotto due aspetti fondamentali, per cui
è possibile distinguere fra microeconomia e macroeconomia.
La microeconomia La microeconomia analizza il comportamento dei «singoli» soggetti
economici e studia, perciò, il comportamento razionale del consumatore e dell’imprenditore. Lo
strumento di analisi è la teoria del prezzo, poiché è il prezzo che influenza le decisioni dei singoli
operatori.
La macroeconomia L’approccio macroeconomico esamina i fenomeni economici a livello
di sistema, sottolineando le relazioni generali che intercorrono fra essi, e procedendo per aggregati.
La macroeconomia, perciò, studia il volume globale dei consumi e dei risparmi, il livello generale
dell’occupazione, l’equilibrio della bilancia dei pagamenti di un paese, e così via per grandezze
aggregate.
II. Il vocabolario
derivare da
riguardare
consumare
rispamiare
походити від
розглядати
споживати
заощаджувати
sottolineare
avvertire
produrre
i1 benessere
17
підкреслити
повідомляти
виробляти
добробут
prendere in
considerazione
брати до уваги
soddisfare i bisogni
задовольнити потреби
mirare a
in conseguenza
прагнути
внаслідок
agire in maniera
діяти в якості
urgente
idoneo
sfruttare
manod’opera
il consumatore
la strumento
i1 volume
aggregato
терміновий
підходящий
вигідно
робоча сила
споживач
засіб
об’єм
з’єднаний,
накопичений
operare la scelta
здійснювати вибір
il principio utilitaristico принцип
споживацький
imporre
нав’язувати,
примушувати
rispetto a
по відношенню до
i carburanti
пальне
riassumere
підсумовувати
il soddisfacimento
задоволення
l’imprenditore
підприємець
l’approccio
підхід
l’equilibrio
рівновага
la bilancia dei
баланс оплати
pagamenti
l’occupazione
зайнятість
i risparmi
заощадження
III. Rispondere alla domande:
1. Da quali parole deriva il termine “economia politica”?
2. Quali necessità ha ogni individuo nella società?
3. Come sono i bisogni umani?
4. Quale è argomento di studio della scienza economica?
5. Chi è ogni individuo?
6. Quale è lo scopo del soggetto economico?
7. Che cosa vuoi dire “minimo prezzo - massimo risultato”?
8. Quale scelta impone agli operatori economici?
9. Qual’è oggetto dell’economia?
10. Quale mezzo influenza le decisioni dei singoli dei operatori?
IV. Spiegare le locuzioni:
- economia politica
- bisogno individuale
- in maniera economica
- bisogni urgenti
- fenomeno politico
- microeconomia
- macroeconomia
V. Lavorare con i sinonimi:
limitato, migliore, ricchezza, consumare, produrre, mirare, microeconomia.
V. Tradurre in italiano:
Кожен індивід - економічний суб’єкт, коли він прагне задовольнити певний вид потреби.
Потреби є різні - первині та вторинні. Первинні - це важливі та термінові : їжа, житло, одяг.
Вторинні - це знання, влада тощо. Ще один тип потреб - володіти шикарною машиною,
великим особняком, дорогоцінностями.
18
Tema 7.
IL METODO NELLA SCIENZA ECONOMICA
Ogni scienza nel suo processo conoscitivo, può seguire due strade: procedere dal generale al
particolare (metodo deduttivo) o dal particolare al generale (metodo induttivo).
Metodo deduttivo Il metodo deduttivo parte da principi generali (postulati e assiomi) per
giungere, attraverso il puro ragionamento, alla enunciazione di leggi che spieghino ogni caso
particolare.
Ad esempio, si suppone che ogni individuo cercherà di massimizzare la propria utilità. Da questa
legge generale per deduzione, si ricava quale dovrebbe essere i1 comportamento razionale del
consumatore.
Metodo induttivo In questo caso si parte dall’osservazione di fatti concreti per poi giungere
alla enunciazione di una legge generale che spieghi in modo plausibile il fenomeno osservato e tutti
gli altri fenomeni simili.
Ad esempio, se si osserva che ogni volta che il reddito aumenta, anche il consumo cresce, si può
supporre che esista una relazione diretta fra consumo e reddito.
I GRAFICI DELL’ECONOMIA
In economia si fa molto spesso ricorso a grafici (detti anche diagrammi). In genere i più
utilizzati sono i grafici bidimensionali (che hanno, cioè, solo due dimensioni: lunghezza e
larghezza). Senza addentrarsi troppo in definizioni matematiche, basterà affermare che un
diagramma cartesiano è costituito da due assi: l’asse delle ascisse (o asse delle x) e l’asse delle
ordinate (o asse delle y); entrambi gli assi passano per un punto detto origine (O) (Fig. 1).
ordinate
Y
0
X
ascisse
Fig.1
L’utilizzo di queste rappresentazioni grafiche permette di cogliere visivamente l’andamento di un
fenomeno e le relazioni che legano fra di loro due grandezze.
19
il processo conoscitivo
II. Il vocabolario:
процес пізнання
procedere dal generale al починати (слідувати )
particolare
від заг. до подробиць
partire da
починати з
giungere all’
enunciazione di legge
дійти до викладення
закону
attraverso il puro
ragionamento
по відношенню до
чистого умовиводу
spiegare ogni caso
particolare
пояснити кожен
особливий випадок
si suppone
si ricava
osservare
припускається,
припустимо
добувається, слідує
спостерігати
massimizzare la propria
utilità
in modo plausibile
il reddito
збільшити свою
споживацьку вартість
придатним чином
дохід
fare ricorso
l’asse
l’utilizzo
звертатись
вісь
використання
addentrarsi
l’origine
cogliere visivamente
заглибитись
початкова точка
збирати наочно
l’andamento di un
fenomeno
la curva
хід процесу
crescere, diminuire
рости, зменшуватись.
крива
la quantità
кількість
III. Lavoro con il testo:
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Spiegate il modo deduttivo.
Spiegate il modo induttivo.
Quali sono i principi generali?
A che si fa spesso ricorso in economia?
Quali dimensioni si usano nei grafici?
Per quale ragione si usano i grafici?
IV. Trovare i sinonimi:
l’atto conoscitivo dichiarare -
iniziare da il modo adatto-
il digramma-
il processo di un fenomeno -
V. Tradurre le locuzioni e le frasi:
1. Ми можемо слідувати двома шляхами : від складного до простого і навпаки.
2. Раціональна поведінка споживача виводиться з із загального закону дедукції.
3. Коли збільшується наш дохід, зростає наше споживання.
4. Щоб спостерігати певний зв’язок між економічними явищами, ми звертаємось до
графіків.
20
I SISTEMI ECONOMICI
Il tema 8.
Le scelte e le decisioni degli operatori economici si influenzano reciprocamente: l’insieme
di tali relazioni economiche costituisce un sistema economico. Di solito si usa distinguere, rispetto
all’aspetto istituzionale, due principali sistemi economici: il sistema capitalistico ed il sistema
collettivista.
Il sistema capitalistico Nelle economie capitaliste la maggior parte della produzione è svolta
da imprese private che la orientano verso il mercato: le decisioni dei singoli vengono coordinate
dal meccanismo di mercato. Oggi, un sistema capitalistico puro non esiste praticamente più, poiché
la presenta dello Stato nel settore produttivo è sempre più accentuata.
Il sistema collettivista II sistema collettivista esclude il mercato: la proprietà delle imprese e
delle materie prime è pubblica (dello Stato) e ogni aspetto della produzione e della distribuzione è
regolato direttamente da un organo centrale.
Il sistema ad economia mista II sistema di gran lunga più diffuso nella realtà, però, è quello
capitalistico misto, caratterizzato da una proprietà prevalentemente privata delle imprese (come nel
sistema capitalistico puro). In questo sistema, però, gioca un ruolo fondamentale lo Stato,
proprietario e gestore di imprese, soprattutto in alcuni settori strategici per l’economia nazionale.
I SOGGETTI ECONOMICI
In un moderno sistema economico capitalistico, le principali attività economiche (consumo,
produzione, risparmio ed investimento) sono svolte da molteplici operatori (i soggetti economici)
che possono essere raggruppati in quattro classi: le famiglie, le imprese, l’oреrаtоrе pubblico e gli
operatori esteri.
Le famiglie. Le famiglie (ma tale definizione comprende anche singoli e comunità come
orfanotrofi, conventi etc.) tendono prevalentemente al consumo delle risorse, per soddisfare bisogni
privati. Oggetto principale delle decisioni di spesa delle famiglie, dunque, restano i beni di
consumo.
Le imprese Le imprese hanno per scopo precipuo la produzione e lo scambio di risorse al
fine di trame un profitto; esse esercitano anche attività di investimento (acquisto di materie prime e
beni strumentali), ricerca etc. per migliorare il coefficiente di produttività e massimizzare i profitti.
L’operatore pubblico Al contrario delle due categorie precedenti, l’operatore pubblico non
mira a soddisfare i bisogni dei singoli, ma a fornire alla società beni o servizi di interesse collettivo,
spesso in forma gratuita o al di sotto del prezzo di mercato.
L’operatore pubblico tiene conto delle necessità sociali nella sua attività economica, anche qualora
ciò colasti con la legge economica del minimo mezzo (ad esempio, quando attua una politica per il
raggiungimento della piena occupazione e dell’equilibrio della bilancia dei pagamenti, oppure
quando offre incentivi allo sviluppo di aree economicamente arretrate dove la produttività è bassa).
Gli operatori esteri Nessun sistema economico, tuttavia, vive isolato e chiuso alle relazioni
economiche internazionali; per questo motivo una corretta analisi dei soggetti economici non può
non tener conto dei rapporti commerciali e finanziari intrattenuti con altri operatori esteri (siano essi
famiglie, imprese o autorità di governo) i quali, in un’economia aperta agli scambi internazionali,
assumono una notevole rilevanza.
reciprocamente il settore produttivo eccettuato escludere l’impresa l’aspetto di gran lunga giocare un ruolo-
II. Il vocabolario.
взаємно
l’insieme виробничий відділ
rendere compatibile за винятком
rispetto a виключати
la proprietà підприємство
la materia prima аспект, точка зору
la distribuzione значно
prevalentemente відігравати роль
il gestore -
21
сукупність
подолати
по відношенню до
власність
сировина
розподіл
переважно
управляючий
molteplice -
численний
l’orfatrofo-
сирітський будинок
il convento trarre un profitto -
монастир
шукати вигоди
precipuo esercitare attività -
головний
займатись діяльністю
fornire i beni al di sotto il prezzo di
mercato l’incentivo assumere rilevanza -
постачати товари
нижче ринкових цін
in forma gratuità tenere conto -
безплатно
приймати до уваги
стимул
набувати важливості
arretrato intrattenere-
відсталий
затримувати
III. Rispondere alle domande.
1. Che cosa costituisce un sistema economico?
2. Quali sistemi economici si distinguono?
3. Descrivete il sistema economico capitalistico.
4. Descrivere il sistema collettivista.
5. Quale sistema è il più diffuso nella realtà? Perché?
6. Quali sono le attività principali economiche?
7. Che è l’oggetto principale delle decisioni di spesa delle famiglie?
8. Che cosa hanno per lo scopo le aziende?
9. Chi è l’operatore pubblico?
10. Perché esistono gli operatori esteri?
IV. Gli esercizi.
scegliereprodurre spendere -
1) Formare i sostantivi contenuti nel testo:
decidere distribuire scambiare -
operare gestire profittare-
2) Tradurre in ucraino e usare nelle frasi:
-
influenzarsi reciprocamente
orientare verso il mercato
il sistema di gran lunga
giocare un ruolo fondamentale
avere per lo scopo
assumere una notevole importanza
3) Tradurre in italiano:
1. Економічна система складається з економічних відносин між економічними діячами.
2. Зазвичай розрізняють дві системи: капіталістичну та колективну.
3.У капіталістичній системі рішення кожного координуються ринком.
4. У колективній системі кожний аспект регулюється центральним органом.
5. Однак в реальності значно поширеною є система змішаного типу.
22
Il tema 9.
LE RELAZIONI FRA I SOGGETTI ECONOMICI
Fra i quattro soggetti economici (famiglie, imprese, operatore pubblico ed operatore estero)
si svolge una serie di scambi che danno luogo al cosiddetto flusso del reddito e che avvengono su
due mercati: quello dei beni e servizi e quello dei fattori produttivi. Consideriamo innanzi tutto le
relazioni fra famiglie ed imprese.
Il mercato dei beni e servizi. Per soddisfare i propri bisogni le famiglie necessitano di beni e
servizi prodotti ed offerti dalle imprese. In cambio di questi beni le famiglie offrono ai produttori
una certa quantità di denaro: la spesa per consumi.
Il mercato dei fattori produttivi. Per produrre i beni che poi saranno venduti alle famiglie, le
imprese necessitano di fattori produttivi (manodopera, capitali, macchinari). Le famiglie offrono alle
imprese il proprio lavoro (in cambio di salari e stipendi) ed i propri risparmi.
Le relazioni con lo Stato Le relazioni che si instaurano fra famiglie, imprese e Stato sono
analoghe; le famiglie offrono lavoro (i dipendenti pubblici) e capitali (ad esempio acquistano BOT e
CCT) ricavandone stipendi e interessi. Lo Stato eroga servizi pubblici e prestazioni sociali
(pensioni) in cambio di imposte e tasse. Le imprese, oltre a pagare imposte e tasse in cambio di
servizi pubblici e infrastrutture (strade, ferrovie), vendono allo Stato i propri beni e servizi
ricavandone una certa quantità di denaro (spesa pubblica per consumi).
Le relazioni con il resto del mondo. Quando si considera un sistema economico aperto che
ha cioè contatti con l’estero, parte dei beni e servizi prodotti vengono venduti a stranieri
(esportazioni). Allo stesso modo, se le famiglie acquistano beni di consumo dall’estero, si avrà un
flusso di importazioni.
Rapporti dell’economia politica con le altre scienze sociale.
L’economia politica si definisce una scienza sociale in quanto studia il comportamento
dell’uomo inserito in una società. Come tale essa ha rapporti con le altre discipline che interessano il
rapporto uomo-società, come:
— la scienza delle finanze, che studia l’attività svolta da Stato ed enti pubblici per procurarsi i mezzi
atti a soddisfare l’interesse collettivo;
— la statistica: tale scienza è lo strumento teorico adottato in economia per la verifica della validità
delle leggi economiche;
— altre discipline sociali quali la storia (in particolare la storia economica) e la sociologia.
L’economia politica, ovviamente, fornisce le conoscenze basilari e gli strumenti
metodologici per numerose altre discipline economiche ma è con la politica economica che essa
presenta le maggiori affinità. La politica economica, infatti, studia l’intervento dello Stato
nell’economia e suggerisce gli strumenti da adottare per conseguire determinati obiettivi. Per le sue
caratteristiche la politica economica viene anche definita economia normativa poiché detta delle
norma di comportamento per raggiungere un certo fine e viene contrapposta all’economia politica (o
economia positiva) volta allo studio del sistema economico ed alla creazione di modelli esplicativi.
flusso del reddito
considerare
i macchinari
i dipendenti pubblici
l’imposta
erogare i servizi
le conoscenze basilari
l’intervento
gli obiettivi
determinati
потік доходів
вважати, брати до
уваги
обладнання
державні службовці
податок, збір
розподіляти послуги
базові знання
втручання
визначені завдання
23
i fattori produttivi
offrire
фактори виробництва
пропонувати
instaurarsi
ricavare
il tasso
i mezzi atti
l’affinità
suggerire gli strumenti
esplicativo
установлюватись
добувати
податок
придатні засоби
спільність
підказувати методи
пояснюючий
III. Spiegare lo schema riassuntivo:
Oggetto della scienza economica
come soddisfare bisogni illimitati con risorse limitate
microeconomia
studia le singole unità elementari economiche
macroeconomia
studia le relazioni generali fra aggregati economici
Suddivisione
deduttivo
da principi generali alla enunciazione di legge che spieghino il
particolare
Metodo
induttivo
Sistemi economici
dall’osservazione di fatti concreti all’enunciazione di leggi generali
capitalista
proprietà prevalentemente privata delle imprese
collettivista
proprietà prevalentemente pubblica delle imprese
capitalismo misto
proprietà prevalentemente privata delle imprese
con significativa presenza dello Stato
Soggetti economici:
imprese
famiglie
Stato
operatori esteri
Scienze legate аll’economia
scienza delle finanze
statistica
sociologia
politica economica
III. Tradurre in italiano:
ринок товарів та послуг
товари вироблені та запропоновані
підприємствами
мати потребу в послугах
потік імпорту
1)
таким самим чином
платити податки та збори
втручання держави в економіку
поведінка людини, що знаходиться в
IV. Trovare le nozioni:
Nominare i 4 soggetti economici. –
2) Due mercati dove avvengono serie di scambi –
3) Una certa quantità di denaro offerta ai produttori dalle famiglie –
4) Le aziende offrono alle famiglie –
5) I fattori produttivi sono –
6) Beni e servizi venduti all’estero, a stranieri –
7) Beni di consumo acquistati all’estero -
24
BISOGNI, BENI ED UTILITÀ ECONOMICA
Tema 10.
1. I BISOGNI E LA LORO CLASSIFICAZIONE
II termine bisogno non ha in economia un significato diverso da quello comune. Infatti, il
bisogno può essere definito come l’esigenza di conseguire un determinato stato di soddisfazione da
parte di un individuo che avverte la sensazione di un «desiderio inappagato».
Classificazione. Al fine di precisare meglio le caratteristiche, gli studiosi sono soliti distinguere i
bisogni in diverse classi:
— bisogni primari: necessari alla vita del nostro organismo (es.: mangiare); ovviamente essi
devono essere soddisfatti per primi e sono perciò anche detti rigidi o anelastici
— bisogni secondari: sono quelli la cui soddisfazione mira al miglioramento dello stile di vita
di un individuo (es.: possedere un impianto stereofonico);
— bisogni individuali: sono i bisogni avvertiti dall’uomo in quanto individuo e sono
determinati da caratteristiche personali, dall’educazione ricevuta e così via;
— bisogni collettivi: sono quelli avvertiti dall’individuo in quanto membro di una collettività
(es.: giustizia ed ordine pubblico). È inoltre utile distinguere fra bisogni presenti e bisogni
futuri: la distinzione, di facile comprensione, è essenziale nello studio del risparmio.
2. CARATTERISTICHE DEI BISOGNI
I bisogni presentano alcune caratteristiche fondamentali comuni e precisamente:
— illimitatezza. I bisogni sono molteplici e tendono ad accrescersi con l’evolversi della vita
umana;
— saziabilità. Uno stesso bisogno diminuisce d’intensità via via che si procede alla sua parziale
soddisfazione (legge dell’intensità decrescente dei bisogni);
— soggettività. I bisogni variano da individuo a individuo e per uno stesso individuo mutano in
rapporto alle circostanze di tempo e di luogo;
— risorgenza. I bisogni, una volta soddisfatti, tendono, dopo un periodo di tempo, a
ripresentarsi nuovamente (es.: appetito);
— comparabilità. I bisogni sono comparabili fra di loro, nel senso che si possono paragonare i
vari gradi d’intensità di più bisogni;
— urgenza. I bisogni possono avere un grado variabile di urgenza determinato dalle necessità
contingenti dell’individuo.
3. LEGGE DEI BISOGNI SAZIABILI
Una particolare attenzione merita una delle caratteristiche principali dei bisogni: la
saziabilità.
Gli economisti JENNINGS e GOSSEN hanno elaborato la cd. legge dei bisogni saziabili, secondo
la quale «ciascun bisogno diminuisce d’ intensità mano a mano che esso viene soddisfatto». Tale
legge è fondamentale per lo studio dei fenomeni economici, in quanto su di essa si fonda il
meccanismo di valutazione dell’ utilità dei beni, che, a sua volta, è alla base della spiegazione
razionale della formazione dei prezzi di mercato.
4. I BENI
Una volta avvertito un bisogno, l’uomo cercherà di soddisfarlo mediante i beni (pane,
vestiti, televisore) ed i servizi (prestazioni di un libero professionista, trasporti ecc.). Per bene in
generale, dunque, si intende qualsiasi mezzo (materiale o immateriale), che ha l’attitudine, reale o
presunta, a soddisfare un bisogno.
Requisiti. Non tutti i beni esistenti in natura sono il risultato di attività economica; i requisiti che
conferiscono al bene la qualificazione di bene economico sono quattro:
— l’attitudine (reale o presunta) a soddisfare un particolare bisogno umano (es.: il pane
soddisfa il bisogno di nutrirsi);
— la conoscenza del mezzo atto a soddisfare nel modo migliore tale bisogno;
— l’ accessibilità del mezzo.
25
Cosi, ad esempio, solo nel momento in cui è stato possibile sfruttarlo industrialmente il petrolio
è divenuto «bene economico»; i minerali presenti su alcuni pianeti (es.: ferro su Marte) non possono
essere considerati beni economici in quanto con le tecnologie disponibili, tali risorse non sono
accessibili all’uomo;
— la disponibilità limitata (o scarsità) del mezzo stesso
Ad es.: aria e acqua marina, pur soddisfacendo insopprimibili esigenze umane non costituiscono
«bene economico» perché sono disponibili in quantità illimitata.
5. CLASSIFICAZIONE DEI BENI
Sulla base delle relazioni esistenti fra beni e bisogni è possibile procedere ad una classificazione
dei beni fondata principalmente sulla loro natura e sul tipo di bisogno soddisfatto. I beni economici
possono classificarsi in:
— beni riproducibili: che possono essere oggetto di nuova produzione (es. televisore);
— beni non riproducibili: che non possono essere oggetto di nuova riproduzione (es. quadro
d’autore);
— beni diretti (o di consumo): servono da soli alla soddisfazione dei bisogni umani e non
richiedono alcuna trasformazione. Essi in pratica risultano idonei al consumo (e di
conseguenza alla soddisfazione immediata del bisogno) nello stesso momento in cui
vengono offerti al consumatore. Costituiscono esempio di beni diretti (o di consumo) il
pane, i cibi, i vestiari, l’arredamento etc.;
— beni indiretti (o strumentali): si usano invece solo per procurarsi un altro bene. Essi in
pratica servono per la produzione di altri beni. Possiamo esemplificare citando come bene
strumentale la farina che è utilizzata per la produzione del pane. Ciò che importa notare è
che, in molti casi, accade che un certo bene possa essere diretto o indiretto secondo il modo
in cui viene usato. Così l’automobile è un bene diretto per chi l’adopera per le gite, ed un
bene indiretto per il trasportatore, commesso viaggiatore e chi la usa per lavoro;
— beni materiali: sono quelli che hanno una consistenza fisica (es. pane, vino, abiti etc.);
— beni immateriali: sono quei beni (come i brevetti, la consulenza di un medico, i diritti
d’autore) che non hanno consistenza materiale;
— beni complementari: sono quelli che si usano congiuntamente per ottenere un determinato
risultato. In genere, tutti i beni sono complementari, in quanto la soddisfazione che ci
procura un bene non è mai completa se insieme a tale bene non v’è un altro idoneo a
soddisfare un altro bisogno. Ad esempio, il bisogno di cibo non può dirsi soddisfatto se
assieme ad esso non viene soddisfatto il bisogno di acqua per alleviare la sete;
— beni succedanei (o concorrenti): sono quelli che possono essere sostituiti gli uni con gli
altri nella soddisfazione del bisogno. La sostituzione di un bene con un altro può presentare
diverse caratteristiche: può essere solamente fisica quando si sostituisce un bene, ad esempio
un tipo di vino, con un altro. In ogni caso, entrambi i beni soddisfano il bisogno di vino. La
sostituzione può essere altresì provocata da motivi di forza maggiore, in quanto il bene che
si ritiene idoneo per il soddisfacimento di quel determinato bisogno, in quel momento non è
reperibile, per cui ci si orienta verso un bene che, almeno in parte, abbia le medesime qualità
di questo;
— beni ad offerta congiunta: derivano forzatamente dallo stesso processo produttivo. Ad
esempio, chi coltiva il grano produce necessariamente anche la paglia. In altre parole, i beni
congiunti sono quelli che non si possono produrre se non insieme ad altri;
— beni concorrenti nell’offerta: sono beni i quali, derivando dall’impiego dei medesimi fattori
produttivi, ed essendo questi disponibili in quantità limitata, possono essere prodotti solo
alternativamente. Infatti, se aumenta la quantità prodotta di un bene, la quantità dell’altro
bene prodotto dovrà necessariamente essere ridotta. Ad esempio, se sul medesimo terreno si
producono ortaggi e grano, volendo incrementare la produzione dei primi occorre ridurre
quella del secondo;
— beni primari: sono quelli necessari alla vita di ogni individuo (es. pane, indumenti etc.);
beni voluttuari: sono quei beni relativi al comfort della vita (elettrodomestici, beni di lusso etc.). La
26
determinazione del concetto di voluttuario è strettamente connessa al tenore di vita raggiunto dalla
comunità. La sempre maggiore offerta di beni di largo consumo ha reso primari beni che in altre
epoche non erano considerati tali.
6. LA RICCHEZZA
Dal concetto di bene economico è ricavato quello di ricchezza; infatti, l’insieme dei beni e
delle attività finanziarie (azioni, obbligazioni, denaro liquido) posseduti da un individuo, prende
il nome di ricchezza (capitale, patrimonio).
Si definisce capitale fondiario la ricchezza costituita da terreni; capitale immobiliare quella
costituita da fabbricati; capitale mobiliare quella costituita da titoli (azioni, obbligazioni). La
ricchezza nazionale è data dal complesso di beni economici a disposizione di una certa collettività
che compone una nazione.
Il concetto di ricchezza nazionale non va confuso con quello di ricchezza dello Stato. Il primo
indica tutti i beni a disposizione dello Stato, degli enti pubblici, degli enti privati, delle persone
giuridiche e delle persone fisiche. La ricchezza dello Stato, invece, è rappresentata unicamente dai
beni economici dello Stato inteso come ente (es: beni demaniali, beni patrimoniali indisponibili
etc.).
Patrimonio e reddito La ricchezza, come termine economico, può avere due significati, a secondo
che la si consideri dal punto di vista statico o da quello dinamico:
— sotto l’aspetto statico rappresenta un «insieme» di beni esistenti in un dato momento: in questo
caso si definisce patrimonio o capitale;
— sotto l’aspetto dinamico, invece, costituisce un flusso di beni che si rinnova e si riproduce
durante un particolare arco di tempo (di regola, un anno) e si definisce reddito.
desiderio inappagato
il miglioramento
essenziale
saziabilità
soggettività
comparabilità
urgenza
diminuire
conferire
l’ accessibilità
riproduzione
alleviare la sete
sostituire gli uni con gli
voluttuario
II. II vocabolario:
незадоволене бажання anelastico
покращення
il quanto
суттєвий
evolversi
насиченість
le circonstanze di tempo
суб’єктивність
risorgenza
порівнюваність
paragonare
терміновий
contingente
зменшувати
mediante
надавати
l’attitudine
доступність
insopprimibile
відтворення
esempflicare
втамувати спрагу
succedaneo
замінити одні другими reperibile
задля задоволення
confuso
негнучкий
в якості, так як
еволюціонувати
обставини часу
відродження
порівнювати
можливий
за допомогою
звичка
неподоланний
приводити приклад
заміняючий
який можна застати
незрозумілий
III. Gli esercizi
1.Rispondere alle domande:
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
Che cosa significa il bisogno in economia?
Tipi di bisogni.
Caratteristiche di bisogni.
In che modo l’uomo può soddisfare i bisogni?
Qual sono i quattro requisiti che conferiscono al bene la qualificazione di bene economico?
Come si classificano i beni economici?
Quali beni prendono il nome di ricchezza?
Che differenza c’è tra ricchezza dal punto di vista dinamico e statico?
27
2.
Trovare i sinonimi
Trovare i contrari
l’esigenza
bisogni rigidi
comparare
adoperare
l’evoluzione
soddisfatto
immateriale
miglioramento
rinviaribile
collettivo
3. Tradurre e usare nelle frasi le locuzioni:
-
-
di precisare meglio
miglioramento dello stile della vita
essere soddisfati per primi
tendere ad crescere
l’evolversi della vita umana
ripresentarsi nuovamente
4. Trovare i bisogni che caratterizzano:
- illimitatezza --- saziabilità --- risorgenza --- comparabilità--- urgenza --5. Che tipo di bisogno è:
1. Lei è all’accademia. Dopo tre ore dello studio ha
fame.
3. La mia amica ha il computer “PENTIUM VI”
5. Voglio una pelliccia di visone.
2. Sono tornata a casa dal lavoro, ho mangiato e
voglio guardare la TV.
4. Dopo una party lui ha sete terribile.
6. Voglio studiare e insegnare, mio cugino invece
vuole lavorare la terra.
7. Per guidare la macchina deve imparare le regole 8. Da piccola voleva le bambole, adesso gl’impianti
del traffico stradale.
elettrodomestici.
6. Spiegare:
*la definizione di capitale: - fondiario =>
- immobiliare =>
- mobiliare ==>
- ** la definizione di ricchezza: - nazionale ==>
- dello Stato ==>
7. Patrimonio o reddito?
- Ho un appartamento, una macchina, casa in campagna, alcuni conti in banca, una ditta
privata , questo è-...
- Gl’interessi dal conto in banca, il mio stipendio, il salario di mio marito durante il mese,
l’anno- fanno -...
8. Trovare gli esempi ad ogni tipo di beni.
Ad esempio: la corrente (la luce) per leggere il libro e il bene diretto, per usare agli
elettrodomestici è un bene indiretto o strumentale.
9. Tradurre in ucraino:
І. Як правило, ми розрізняємо різні класи потреб.
2. Якщо ви маєте капітали, значить, ви володієте багатством.
3. Наші бажання різносторонні і можуть змінюватися з розвитком людства.
4. Коли ми відчуваємо певну потребу, ми намагаємось задовольнити її за допомогою
товарів та послуг.
5. Деякі потреби, які свого часу були задоволені, з’являються знову через деякий час.
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LA DOMANDA
Il tema 11.
1. IL CONCETTO DI DOMANDA
La domanda individuale di una merce è la quantità di un bene che l’individuo è disposto
ad acquistare ad un determinato prezzo, in un dato mercato ed in un determinato momento.
Il concetto di domanda va, dunque, al di là dell’idea comune di «desiderio» o di «bisogno»: se il
desiderio non è reso effettivo dalla capacità e disponibilità di pagarne il corrispettivo, non si ha
«domanda» in senso economico.
È stato ALFRED MARSHALL, fondatore della famosa scuola di Cambriane che, nella sua opera
fondamentale «Principi di economia» (1890), sviluppando i risultati già raggiunti dal COURNOT
nel 1838, tracciò, in modo completo e rigoroso, la relazione funzionale che intercorre tra il prezzo di
un bene e la quantità di esso che viene domandata.
2. IL PREZZO DI DOMANDA
Utilità del bene e della moneta Nel momento in cui un soggetto vuole acquistare un bene,
paragona l’utilità di tale bene con l’utilità della moneta che ha intenzione di spendere.
Il prezzo di domanda, quindi, è la quantità di moneta che un soggetto è disposto a pagare per
ottenere un determinato bene.
Prezzo e quantità. l’aumento della quantità del bene, crescendo e appagando il desiderio
dell’acquirente, fa diminuire la necessità di approvvigionarsi di dosi successive (legge dell’utilità
decrescente).
3. LISTA DELLA DOMANDA, LEGGE E CURVA DELLA DOMANDA
Scheda della domanda. Se si intervista un consumatore e gli si chiede che quantità di merce
è disposto a comprare a diversi prezzi, si ottiene una lista o una scheda della domanda individuale.
Tale lista è costituita da un prospetto a due colonne, l’una contenente i vari prezzi di mercato
(supposti alternativamente vigenti), l’altra indicante le quantità che al soggetto economico conviene
acquistare in corrispondenza d’ogni prezzo del bene.
Questa lista esprime evidentemente la connessione tra la variazione del prezzo di un bene e la
correlativa variazione delle quantità del bene domandate dal consumatore in un dato istante. La
domanda si assume pertanto come una variabile dipendente dal prezzo.
Legge della domanda Dall’osservazione del comportamento dei compratori sul mercato,
espresso nella lista della domanda, si deduce la legge della domanda, secondo la quale più alto è il
prezzo, minore sarà la quantità domandata; più basso è il prezzo, maggiore sarà la quantità
richiesta. La quantità domandata, quindi, varia in relazione inversa al cambiamento del prezzo.
Curva della domanda : la domanda aumenta se il prezzo scende e diminuisce se il prezzo
sale. E questa una curva «statica», in quanto le variazioni di prezzo e di domanda rappresentate si
concepiscono istantanee.
® La quantità domandata non dipende solo dal prezzo, ma anche da altri fattori quali il reddito, i
gusti dei consumatori etc. In particolare, di solito, ad un aumento del reddito fa seguito un aumento
della quantità domandata.
I. Il lessico
essere disposto - бути готовим
rendersi effettivo - виявитись ефективним
tracciare la relazione - провести зв’язок
intercorrere - протiкати, траплятись
l’aumento - збільшення
approvvigionarsi - запасатись
ottenere - отримувати
vigente - діючий, чинний
esprimere connessione - виражати зв’язок
andare al di là di – переходити, йти понад межі
corrispettivo - відповідний
al modo completo e rigoroso - повністю i чітко
avere intenzione - мати намір
appagare il desiderio - задовiльнити бажання
intervistare - опитувати
essere costituito - складатись
evidentamente - очевидно
instantaneo - на даний момент
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II. Rispondete le domande:
1. Che cosa è la domanda individuale?
2. Quando la domanda non si riguarda in senso economico?
3. Chi ha tracciato la relazione funzionale che intercorre tra il prezzo di un bene e la quantità
domandata?
4. Con che cosa si paragona l’utilità di bene domandata?
5. Che cosa è il prezzo di domanda?
6. Come si ottiene scheda della domanda?
7. Di che cosa dipende la domanda come una variabile?
8. Quale è la legge della domanda?
9. Di che cosa dipende ancora la quantità domandata?
III. Trovate dei sinonimi dei nessi seguenti:
1. comprare ad un prezzo
2. comparare due dimensioni
3. aumentarsi in prezzo
4. essere pronto ad acquistare
5. la quantità cresce
6. esprimere la connessione
7.il prezzo si aumenta
8. appagare il desiderio
IV. Provate segnare il grafico della domanda. Potete spiegarlo?
V. Alcune situazioni:
a) “Domanda o solo un desiderio?”
• Vorrei comprare una macchina, ma non ho denaro.
• Ho dei soldini per comprare una capra, ma non voglio.
• In un negozio di scarpe: di più si comprano le scarpe di "Adidas".
• Vado sul mercato, devo comprare la carne, ma non bastano i soldi, quindi compro delle
patate.
b) Trovate degli esempi per la legge dell’utilità decrescente : per esempio, una volta comprata il
computer, il bisogno di un altro non ce l’ho.
e) I fattori che influenzano la Vostra domanda individuale di più :
- il prezzo
-il bisogno
- il desiderio
- il patrimonio
- la qualità, i gusti
- modo di vivere ecc.
Perché? Può spiegare i particolari?
VI. Fate la traduzione:
1. Концепція попиту виходить за межі загальної ідеї бажання чи потреби.
2. Важливу роль тут відіграє також здатність оплатити товар.
3. Якщо я можу купити певний товар за певну ціну на певному ринкові i у певний
момент - то це і є індивідуальний попит.
4. Функціональний зв’язок, який лежить між ціною та кількістю товару, який має попит,
був помічений А. Маршалом.
VII. Memorizzate i significativi della domanda
1) Questione питання
2) прохання, заява, запит
domanda suggestiva —
domanda di assunzione, domanda di impiego —
domanda di lavoro —
domanda indiscreta —
fare una <stendere una> domanda —
fare <rivolgere> una domanda —
nasce <viene> spontanea una domanda —
3) econ попит
4) dir позов
la domanda e l’offerta —
dare corso a una domanda —
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Il tema 12.
PRODUZIONE E FATTORI DELLA PRODUZIONE
1. CONCETTO DI PRODUZIONE
La produzione è il processo di trasformazione della materia per dare alla stessa una utilità
che precedentemente non presentava o presentava in misura minore. L'insieme delle operazioni
necessario per la produzione di un bene è definito ciclo produttivo e si estende dall'impiego della
materia prima fino al conseguimento del prodotto finito. I beni prodotti nelle fasi intermedie del
ciclo produttivo sono detti beni intermedi, mentre i prodotti finiti sono i beni finali.
Uno stesso bene può essere intermedio o finale a seconda del ciclo produttivo considerato.
La trasformazione della materia per dare ad essa una nuova o maggiore utilità può avvenire:
— nella forma (ad es. trasformando il ferro in chiodi);
— nello spazio (trasporto di merci da un luogo all'altro);
— nel tempo (quando un bene prodotto in un dato momento viene reso disponibile in un tempo
successivo).
2.1 FATTORI DELLA PRODUZIONE
L'atto produttivo consiste nella combinazione di vari beni che rappresentano i cosiddetti
fattori della produzione. La classificazione tradizionale, dovuta a J.B. SAY (1767-1832), raggruppa
i fattori della produzione in tre categorie: «natura» (o terra), «lavoro» e «capitale».
Alle tre categorie tradizionali, è stata successivamente affiancata la «capacità organizzativa»
(fattore che coordina e dirige l'impiego degli altri fattori).
Esaminiamo singolarmente i fattori produttivi:
— Natura La natura è un fattore originario della produzione. Essa costituisce l'ambiente fisico nel
quale la produzione si svolge (terra, mare, laghi, fiumi, fattori climatici etc.). Caratteristica del
fattore «natura» è di essere irriproducibile; cioè non può essere aumentato dall'opera dell'uomo, o lo
può essere molto lentamente e con notevoli costi.
— Lavoro II lavoro è, come la natura, un fattore originario della produzione. Esso consiste nella
destinazione di energie umane, fisiche e intellettuali, ai fini della produzione.
— Capitale II fattore capitale è costituito da un insieme di beni prodotti dall'uomo (moneta, beni
strumentali, impianti, semilavorati etc.) destinati, a loro volta, alla produzione di altri beni. Il
capitale è costituito dalle materie prime (capitale circolante) che durante il ciclo produttivo sono
consumate e da impianti e macchinari (capitale fisso) che durano per diversi cicli. Durante ogni
ciclo, però, il capitale fisso si logora, per cui dopo un certo numero di anni dovrà comunque essere
sostituito. Nasce cosi per l'impresa il problema degli ammortamenti ovvero di quella somma di
denaro che annualmente dovrà essere accantonata per la sostituzione del macchinario logoratesi per
l'impiego. È da considerare, inoltre, che non sempre il macchinario è da sostituire per logorio fisico:
più spesso è la stessa obsolescenza tecnica che impone all'imprenditore di innovare il «capitale
fisso» (es.: computer).
— Capacità organizzativa Consiste nella «abilità» tecnica di combinare, nella migliore
proporzione, gli altri fattori produttivi (originali e derivati) per trarne il risultato economico più
vantaggioso. Questo fattore viene considerato come un particolare apporto del lavoro personale
dell'imprenditore, che costituisce, organizza e dirige l'impresa, assumendosi i rischi tecnici ed
economici.
31
3. CARATTERISTICHE DEI FATTORI PRODUTTIVI
I fattori della produzione presentano i seguenti caratteri:
— sono beni e servizi strumentali in quanto sono utilizzati per ottenere un risultato produttivo
(materie prime, macchine, servizi produttivi dell'uomo, attività imprenditoriali etc.);
— sono beni e servizi complementari e, quindi, per produrre è necessario che essi si combinino tra
di loro in una determinata proporzione che viene stabilita dall'imprenditore;
— sono beni e servizi succedanei (o sostituibili o concorrenti) in quanto, entro certi limiti, possono
sostituirsi l'un l'altro nelle possibili combinazioni produttive (principio di sostituzione dei fattori).
Ad esempio, in agricoltura si può compensare la diminuzione di braccianti con l’introduzione di un
macchinario agricolo per ottenere la medesima quantità di prodotto.
4. RETRIBUZIONE DEI FATTORI DELLA PRODUZIONE
I fattori produttivi, in quanto beni economici, hanno un valore di scambio: per poterli ottenere
singolarmente (es.: capitale) o collettivamente (es.: manufatto ottenuto dalla combinazione di
natura, lavoro, capacità organizzativa), bisogna corrispondere un compenso a coloro che mettono
tali fattori a disposizione. In particolare:
— la natura ha come compenso la rendita (o prezzo d’uso);
— il lavoro ha come compenso il salario;
— il capitale ha come compenso l’interesse;
— la capacità organizzativa ha come compenso il profitto,
I. Il vocabolario:
trasformazione della materia - перетворення
precedentemente - попередньо
ciclo produttivo - цикл виробництва
materia prima - сировина
ferro - залізо
chiodo - цвях
rendere disponibile - надавати у розпорядження conseguimento - досягнення ( дії)
consistere nella combinazione di vari beni - заключатись у комбінації різних товарів
affiancare - розташовуватись поряд
capacità organizzativa - організаційні здібності
dirigere impiego - управляти посадою
svolgersi - розвиватися
l’ambiente fisico - природне середовище
irriproducibile - який не відтворюється
destinazione - призначення
impianto - обладнання, завод
semilavorato - напівфабрикат
essere destinato - бути призначеним
logorarsi - зношуватись
un certo numero di anni - певна кількість років
annualmente - за рік
il logorio fisico - фізичне зношування
l’obsolescenza - моральна застарілість
combinare nella proporzione - комбінувати у
пропорції
un particolare apporto - особливий вклад
assumere i rischi - приймати ризик
ottenere un risultato produttivo - отримати
l’attività imprenditoriale - підприємницька д-сть
stabilire - установлювати
braccianti - с/г робітники
manufatto - промисловий, ручний
retribuzione - винагорода
valore di scambio - ціна обміну
macchinario agricolo - с/г обладнання
III. Rispondere alle domande:
1. Che cosa presenta la produzione?
2. Come si estende il ciclo produttivo?
3. Di che cosa dipende per chiamare un bene intermediario o finale?
4. In che modo può avvenire la trasformazione della materia prima?
5. In quali tre categorie vengono raggruppati i fattori della produzione?
6. Come è caratterizzata la natura in qualità di un fattore originario della produzione?
7. Da quali tipi di capitale si costruisce il fattore "capitale"?
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8. Quali sono i ragioni per rinnovare i fattori produttivi?
9. Perché la capacità organizzativa è importante per imprenditore?
10. Quali valori di scambio hanno i fattori produttivi?
IV. Lavorare con le definizioni:
- Produzione
- ciclo produttivo
- beni intermediari
- beni finali
- l’atto produttivo
- capacità organizzativa
- ammortamento
- beni e servizi strumentali
- beni e servizi complementari
- rendita
- salario
- l’interesse
- profitto
V. Lavoro con i derivati della parola “produrre”
produttività
produrre
1. capacità di
1. (sogg. natura)
produrre
dare, generare
2. efficienza di un
2. (sogg. uomo)
sistema
fare, fabbricare:
produttivo
macchine
3. dare, fornire
4. provocare
produzione
causare ( un
atto, effetto di
danno)
produrre
produttivo
1. che produce
(terreno
produttivo)
2. econ. redditizio
(lavoro
produttivo)
3. che riguarda la
produzione
(fattori
produtivi)
produttore m,(-trice f)
l. che, chi prende
parte alla produzione
2. cinem - che, chi
finanzia la
produzione di un
film
3. comm - chi
procura e tratta affari
per la propria
impresa
VI. Tradurre in ucraino
produrre in serie bassa produttivitàproduttività media paese-produttore -
produrre un utile produttività del capitale spese produttive produzione su vasta scala VII. Tradurre in italiano
цикл виробництва виробляти залізо продуктивність праці фактори виробництва країна-виробник кави -
виробляти зерно родючість землі родюче поле прибуткове підприємство вина закордонного виробництва -
33
VIII. Prodotti finali / intermediari? Quando?
farina
tavolo dal legno
carta
pane dal frumento
fili per ricamo
foglio di carta
IХ. Trasferimento nella forma? nello spazio? nel tempo?
ferro in chiodi, fili in tessuto, trasporto di formaggio dall’Italia in Ucraina, lasciare il legno dal
bosco per asciugare, aspettare le mele maturare, il vino invecchia, uva in vino, vino trasportare in
negozio.
X. Per ottenere un certo tipo di compenso che cosa si deve fare?
Posso avere tutti i tipi nello stesso momento?
rendita –
salario –
interesse –
profitto-
34
Il tema 13.
L’IMPRENDITORE E L’IMPRESA
1. L’IMPRESA
In un moderno sistema economico la produzione si svolge all’interno dell’impresa.
L’impresa si può configurare come il complesso dei mezzi organizzati dall’imprenditore per
esercitare una attività economica al fine della produzione o dello scambio di beni o servizi. In
quanto soggetto economico l’impresa è presente sul mercato attraverso la domanda di fattori
produttivi e l’offerta di prodotti.
2. TIPI DI IMPRESE
L’impresa è l’unità di produzione tipica del sistema capitalistico: essa assicura un legame tra
il mercato dei consumatori, che hanno necessità di determinati beni e servizi, e quello dei
produttori. Le imprese possono essere classificate in numerose categorie in funzione della loro
differente struttura.
La piccola impresa Secondo la classificazione proposta dalla Comunità Europea, si
definiscono piccole imprese quelle con un numero di dipendenti inferiore alle 50 unità. All’interno
di questo gruppo, che altrimenti sarebbe troppo vasto, si è soliti poi distinguere le micro-imprese,
caratterizzate da un numero di dipendenti inferiore alle 10 unità.
Si distinguono due tipi di piccole imprese:
— l’azienda in cui si svolge l’intero ciclo produttivo (es. calzaturificio) ha un basso grado di
specializzazione e produce con costi più alti rispetto a quelli di una grande impresa; in
generale si finanzia attraverso il credito bancario. In Italia è diffusa prevalentemente nel
Mezzogiorno;
— l’azienda «satellite» di una grande impresa è specializzata nella produzione di un singolo
pezzo (es. bulloni per ruote) che viene utilizzato nel ciclo di produzione di un prodotto (nel
nostro esempio, l’automobile). Lo sviluppo di tale tipo di impresa è favorito dalla politica
della grande industria, volta a ridurre le conflittualità sindacali mediante lo strumento del
«decentramento produttivo». Decentrando l’attività di produzione in aziende più piccole,
scioperi e conflitti sindacali vengono molto ridotti dal rapporto personale tra proprietario e
dipendenti, tipico della piccola impresa, a tutto vantaggio dell’attività della grande impresa.
Finanziariamente queste aziende dipendono dalla grande impresa di cui sono satelliti.
Va sottolineato che in Italia il tessuto produttivo è costituito prevalentemente da piccole e
medie aziende. Tale struttura è caratteristica dell’economia italiana e la sua particolare vitalità è un
oggetto di studio molto interessante per gli economisti.
La grande impresa. Secondo la classificazione comunitaria, sono da considerarsi grandi imprese
quelle con un numero di dipendenti superiore alle 500 unità.
Caratteristico delle grandi imprese è il frazionamento della proprietà mediante l’organizzazione
dell’impresa in società di persone o, più spesso, società per azioni. Inoltre, è sempre più diffusa
nelle grandi imprese la separazione della proprietà della gestione. Gli azionisti, cioè, pur eleggendo
il Consiglio di Amministrazione, hanno scarso potere nel decidere la politica dell’impresa, la quale è
affidata, invece, ai direttori generali, i quali, in quanto dotati di una maggiore competenza tecnica
rispetto ai membri del Consiglio di Amministrazione, godono di larga autonomia e libertà di
iniziativa. È, infine, caratteristica della grande impresa la politica di diversificazione del prodotto:
essa consiste nell’investire contemporaneamente in più settori ad alta redditività (ad es. la FIAT
produce automobili, ma anche autobus, trattori); così vengono non solo aumentati i profitti, ma
anche ridotti i rischi di perdita se uno dei settori in cui l’impresa ha investito entra in crisi. La
grande impresa, comunque, fruisce di una serie di vantaggi definiti d’economia.
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Imprese private. Si definisce impresa privata quella di proprietà di uno o più privati. Il capitale
dell’impresa viene conferito dai cd. finanziatori, i quali hanno il potere di gestire (e controllare)
l’azienda, per il fine essenziale di conseguire un profitto.
Imprese pubbliche. Sono imprese pubbliche quelle nelle quali lo Stato (o un Ente di diritto
pubblico) assume completamente — o parzialmente — la funzione di imprenditore. Il mezzo più
drastico per accrescere l’intervento pubblico nella produzione è costituito dalla nazionalizzazione
delle imprese private che così vengono trasformate, per legge, in pubbliche.
Fine delle imprese pubbliche è essenzialmente quello di produrre beni e servizi considerati di
pubblica utilità.
Le imprese pubbliche in Italia Le imprese pubbliche possono essere gestite, in Italia, con tre
modalità diverse:
— direttamente da enti pubblici (Stato, Regioni, Province, Comuni);
— indirettamente attraverso enti pubblici economici, che sono assimilati a persone giuridiche
private ed hanno ad oggetto esclusivo o principale l’esercizio di un’impresa commerciale;
— attraverso partecipazioni statali, caratterizzate dal controllo di aziende da parte della
Pubblica Amministrazione tramite la titolarità di titoli azionari.
Imprese multinazionali. Un’impresa si definisce «multinazionale» quando svolge la propria attività
o è presente con le sue installazioni in diverse nazioni.
3. FONTI DI FINANZIAMENTO DELLE IMPRESE
I fondi con i quali l’imprenditore finanzia gli investimenti necessari per aumentare le
dimensioni della propria impresa vengono reperiti attraverso diverse fonti:
— autofinanziamento: si ha quando parte del profitto derivante dall’attività d’impresa viene
reinvestito invece di essere distribuito agli azionisti;
— emissione di azioni e obbligazioni: acquistando le azioni di un’impresa il privato ne diventa
comproprietario ed ha diritto ad un reddito variabile (dividendo) annuale. Con l’acquisto di
obbligazioni il privato presta soldi all’impresa ed ha diritto ad un reddito fisso (interesse) ed al
rimborso del valore dell’obbligazione alla scadenza; — credito bancario: si ha quando l’impresa
contrae debiti con le banche.
4. L’IMPRENDITORE
L’imprenditore è colui che utilizza i fattori della produzione organizzandoli, a proprio
rischio, nel processo produttivo. Egli è, dunque, l’ intermediario tra quanti offrono capitale e lavoro
e quanti domandano beni o servizi.
La separazione fra proprietari e managers complica notevolmente l’analisi economica poiché il
comportamento delle imprese di questo tipo nasce da un compromesso fra
— gli obiettivi degli azionisti, interessati soprattutto a dividendi molto elevati e a massimizzare
i profitti,
— gli obiettivi dei managers, volti in genere a consolidare la posizione di mercato e ad
accrescere il proprio prestigio personale.
I due problemi dell’imprenditore. Per il corretto svolgimento della propria attività
l’imprenditore deve risolvere due problemi:
— problema commerciale della produzione il quale riguarda il volume della produzione e si
sintetizza nella domanda: «quanto conviene produrre?»
— problema tecnico della produzione che riguarda la scelta della combinazione di fattori produttivi
più conveniente e si oggettiva nella domanda: «come conviene produrre?».
Si noti che i due problemi sono strettamente correlati in quanto la quantità dei beni da produrre
(problema commerciale) è condizionata dal costo della produzione, che, a sua volta, è influenzato
dalla combinazione produttiva dei singoli fattori (problema tecnico).
36
II. Il vocabolario.
configurare - розглядати, окреслювати
imprenditore - підприємець
impresa - підприємство
inferiore a - менший ніж
basso grado di specializzazione - низький рівень produrre con costi più alti - виробляти з
спеціалізації
більшими затратами
bulloni per ruote - болти для коліс
conflittualità - конфліктна ситуація
decentramento produttivo - виробнича
sciopero sindacale - профсоюзний страйк
децентралізація
essere favorito - підтримуватись
il tessuto produttivo - сітка виробництва
divenire - ставати
sofisticate tecniche - сучасні технології
frazionamento - роздроблення
società per azioni - акціонерне товариство
società di persone - особове товариство
separazione - сепарація, розділення
scarso potere - обмежена влада
essere affidato - довірятись
godere larga autonomia - мати обширну
diversificazione del prodotto - урізноманітнення
автономію
продукту
settori ad alta redditività - відділи з високим
entrare in crisi - потрапити в кризу
прибутком
fruire i vantaggi - користуватись перевагами
conseguire il profitto - отримувати прибуток
conferire - надавати
parzialmente - частково
il mezzo drastico - крайня міра
di pubblica utilità - державна споживча вартість
esercizio di un impresa - управління
la titolarità di titoli - володіння цінними
і
azionali
- акціонери
installazione — встановлення, монтаж
reperire - виявляти
distribuire agli azionisti - роздавати акціонерам
a proprio rischio - на власний ризик
massimizzare i profitti - збільшувати прибутки
risolvere un problema - вирішувати задачу
il volume della produzione - об’єм виробництва
oggettivarsi - втілюватись
essere condizionato - обумовлюватись
II. Rispondere alle domande.
1. Dove si svolge la produzione in un moderno sistema economico?
2. Tra cui soggetti l’impresa assicura un legame?
3. Secondo la classificazione della Comunità Europea le quali imprese si definiscono come
piccole? E come micro-imprese?
4. Come si caratterizza l’impresa-satellite?
5. Che tipo di aziende esiste prevalentemente il Italia?
6. Quali imprese si chiamano grandi?
7. Segnate in modo schematico la gestione di una S.p.A.
8. Quali imprese si definiscono come private e pubbliche?
9. Come possono essere gestite le imprese pubbliche in Italia?
10. Come si definisce un impresa multinazionale?
11. Tramite quali fonti di finanziamento si aumentano le dimensioni di impresa?
12. Come si chiama il reddito variabile annuale di un comproprietario?
13. E di un acquistatore di obbligazioni?
14. Chi è l’imprenditore?
15. Perché esiste la separazione tra proprietari e managers?
16. Quali due problemi ha l’imprenditore?
Lavorate con i sinonimi
massimizzare
Il Sud
si sintetizza
redditizio
Mezzogiorno
si oggettiva
profittevole
accrescere
III..
dipendenti
consumatori
perdita
inferiore
37
Lavorate con i contrari
superiore
profitto
dirigenti
produttori
Il tema 14.
L’OFFERTA
1. GENERALITÀ
L’offerta è la quantità di un bene o servizio che i produttori sono disposti a cedere ad un
determinato prezzo e in una determinata unità di tempo. Con la teoria dell’offèrta si costruisce uno
schema del comportamento dei venditori all’atto dello scambio, mettendo in evidenza il legame
esistente fra le variazioni dell’offerta e le oscillazioni del prezzo di un bene.
2. L’EQUILIBRIO DEL VENDITORE
La quantità di moneta che il soggetto economico richiede per cedere la mercé è detta
prezzo di offerta.
Al soggetto economico conviene offrire tante dosi di una merce finché il suo prezzo
d’offerta si adegua al prezzo vigente nel mercato.
Esempio: se il prezzo a cui un produttore è disposto a cedere un determinato bene (prezzo d’offerta)
è di €. 50 ed il prezzo di mercato è di € 49 il produttore non avrà convenienza a vendere; viceversa,
se il prezzo di mercato è superiore al prezzo d’offerta (ad esempio € 52) il produttore troverà
convenienza a vendere una o più dosi della mercé.
3. LEGGE DELL’OFFERTA E CURVA STATICA DELL’OFFERTA
Come per la teoria della domanda, anche per l’offerta è possibile enunciare una legge e
darne una esemplificazione grafica.
Legge dell’offerta L’osservazione empirica consente di rilevare con regolarità quasi
costante che l’offerta di una merce aumenta tutte le volte che il suo prezzo tende a crescere, mentre
diminuisce se il suo prezzo tende al ribasso. Dall’osservazione della realtà si trae dunque una
«legge» secondo la quale «la quantità offerta varia in relazione diretta al cambiamento del prezzo:
aumentando il prezzo, aumenta l’offerta e viceversa».
4. TRASPOSIZIONI DELLA CURVA DELL’OFFERTA
Così come la domanda, anche l’offerta, considerata dal punto di vista dinamico, è funzione
non solo del prezzo del bene stesso, ma anche di altri fattori. Le trasposizioni della «curva di
offerta» sono dovute principalmente a: innovazioni della tecnica produttiva, che permettono di
realizzare economie nei costi; fenomeni di tassazione o sgravi fiscali, che incidono sui costi di
produzione; mutamenti dei prezzi dei fattori di produzione; politica monetaria tendente all’aumento
o al ribasso del costo del denaro. In generale si ha che tutti i fattori di riduzione dei costì di
produzione determinano un aumento generalizzato dell’offerta, mentre tutti gli avvenimenti che
concorrono ad aumentare i costi di produzione determinano una riduzione generalizzata
dell’offèrta.
5. L’OFFERTA DI MERCATO
L’offerta di mercato, o collettiva, di un determinato bene ad un certo prezzo è la somma
delle offerte di tale bene da parte di tutti coloro che lo producono.
Analogamente a ciò che si è visto per la domanda collettiva, rileviamo alcune particolarità
dell’offerta di mercato rispetto all’offerta individuale:
— l’offerta di mercato reagisce alle variazioni di prezzo con variazioni delle quantità offerte
38
dal numero totale degli offerenti. Infatti:
— l’aumento del prezzo di una merce richiama nel mercato altri soggetti che non avevano mai
ritenuto conveniente offrire in precedenza su questo mercato;
— la diminuzione del prezzo spinge alcuni offerenti, che non trovano più convenienza, ad
uscire fuori del mercato (soprattutto le ed. «imprese marginali», quelle cioè che operano a
costi unitari più alti e che, quindi, godono di profitti inferiori);
Si ricordi, infine, che la domanda è più dinamica dell’offerta, perché l’adeguamento dell’offerta
richiede determinati tempi tecnici per la necessità di «programmare» l’adattamento — totale o
parziale — delle aziende e realizzarlo convenientemente.
II. Il vocabolario:
cedere la merce уступати товари
mettere in evidenza
виявляти з усією
ймовірністю
variazioni dell’offerta - зміни у пропозиції
le oscillazioni del prezzo коливання в ціні
convenire sul prezzo -
домовитись про ціну
adeguarsi al prezzo
vigente
рівнятись на очевидну
ціну
non conviene -
не слід
consentire
дозволяти
rilevare con regolarità -
відмітити достовірно
il ribasso -
знижка
la trasposizione -
переміщення
la tassazione -
оподаткування
lo sgravio fiscale -
зниження податку
incidere su -
відображуватись на
III. Dare le definizioni:
Offertaprezzo di offertail somma delle offerte –
la legge dell’offerta IV. Esprimere la legge dell’offerta mediante un grafico, spiegarlo.
V. L’amento del prezzo determina
la diminuzione del prezzo sul mercato determina
VI. Più dinamico: la domanda o l’offerta?
Perché ?
VII. I fattori che influenzano l’offerta sono:
39
Il tema 15.
IL COMMERCIO E COMMERCIANTI.
Una delle caratteristiche della vita sociale dell'uomo è costituita dalla necessità degli scambi
(ossia del trasferimento delle proprietà dei beni economici ), necessità determinata dal bisogno
dell'uomo di procurarsi i beni a lui necessari.
Questi beni, in un primo momento, venivano procurati attraverso la produzione diretta e, in
seguito, con la divisione del lavoro, attraverso lo scambio.
Lo scambio rappresenta dunque una delle prime manifestazioni dell'evoluzione delle
produzione, dalla forma primitiva del baratto (scambio di merce contro merce) fino alla
compravendita attraverso la moneta e i titoli di credito. Si deve osservare però che:
• la produzione di beni non si svolge sempre nei luoghi dove ci sono necessità di consumo;
• la produzione non avviene sempre nei tempi corrispondenti alle esigenze dei consumatori;
• la quantità di beni prodotti non corrisponde sempre alle necessità dei consumatori.
E dunque necessaria un'attività intermedia che elimini queste sfasature e faccia da anello di
congiunzione tra la fase della produzione e quella del consumo. Tale attività, esercitata da
operatori economici che fanno pervenire i beni dalle fonti di produzione ai consumatori finali, è
detta commercio.
Il commercio svolge in tal modo un'azione importantissima nella società moderna; esso permette
sia una specializzazione della produzione, sia il trasferimento dei beni nello spazio e nel tempo.
La nozione di merce
Oggetto del commercio e della compravendita sono dunque le merci.
Nella pratica commerciale si intende per merce ogni bene tangibile e mobile che può essere
oggetto di contrattazione.
- Secondo la loro origine le merci vanno distinte in merci nazionali o estere.
- Secondo il grado di lavorazione si distinguono:
- le materie prime ossia le merci che servono di base alla lavorazione industriale;
- i semilavorati ossia le merci che hanno subito un parziale processo di lavorazione;
- i prodotti finiti o manufatti ossia i beni che risultano dal processo di lavorazione.
- Secondo la destinazione si distinguono:
- i beni destinati alla trasformazione industriale, cioè le materie prime,
- i beni strumentali cioè beni utilizzati per la produzione di altri beni e servizi;
- i beni di consumo cioè i beni destinati all'uso dei consumatori; tali beni possono essere di
consumo immediate (generi alimentari, combustibili, ecc.) o di uso durevole (come gli
elettrodomestici o i mobili, ecc.).
Secondo la durata della conservazione infine, abbiamo merci deperibili o non deperibili.
La nozione di mercato
II commercio è le attività che esso implica non possono essere disgiunti dalla nozione di
mercato, termine che acquista significati diversi a seconda dei casi e dell'uso.
Mercato è infatti il luogo in cui affluiscono le merci per essere vendute, mercato è anche il
luogo di riunione dei produttori e dei compratori in un dato posto in un giorno stabilito. Mercato
designa anche l'insieme degli operatori. Mercato infine indica l'insieme delle contrattazioni che
interessano determinate merci o determinati servizi o un dato territorio: mercato del cotone, del
grano, mercato nazionale. ecc.
Nel mercato si effettua l'incontro della domanda e dell'offerta, incontro che si concretizza nel
prezzo dei beni scambiati.
Classificazione del commercio
II commercio propriamente detto può avere diverse classificazioni a seconda delle angolazioni
sotto le quali si esamina. A seconda del luogo in cui si svolge, occorre distinguere:
a) il commercio interno o nazionale che, a sua volta, comprende:
- il commercio su piazza se viene effettuato nell'ambito della stessa località;
- il commercio fuori piazza se viene effettuato nell'ambito di paesi diversi ;
40
b) il commercio esterno o internazionale che, a sua volta, comprende:
- il commercio d'importazione;
- il commercio d'esportazione ;
- il commercio di transito quando le merci provenienti dall'estero, attraversano lo Stato, da una
frontiera all'altra, senza farvi oggetto di transazioni.
Rispetto poi al volume delle operazioni si possono distinguere:
-
il commercio all'ingrosso: un commerciante all'ingrosso o grossista acquista dal produttore
una rilevante quantità di merci che poi rivende ad altri commercianti ;
- il commercio al minute: il commerciante al minute o dettagliante acquista da un
commerciante all'ingrosso una quantità di merci che, a sua volta, rivende a piccole quantità
al consumatore.
Le imprese mercantili che operano al dettaglio vengono distinte a loro volta in aziende del
piccolo dettaglio e aziende del grande dettaglio (grandi magazzini, ipermercati, supermercati...) la
cui diffusione rimane, ancora molto modesta in Italia e concentrata essenzialmente nel Nord. Si
possono infine evocare gli shopping centers nei quali negozi, specializzati di piccola dimensione
sono situati accanto a grandi, aziende al dettaglio.
I commercianti
Parlando di commercio è necessario presupporre l'esistenza di individui o gruppi di individui che
compiano abitualmente un'attività di scambio con intento di guadagno (comprare oggetti per
rivenderli a prezzo di costo non costituisce un atto di commercio; nello stesso modo, il contadino
che, eccezionalmente, vende una gallina non diventa perciò commerciante). Questi operatori che,
professionalmente, si dedicano ad un'attività economica che ha come fine il guadagno, vengono
chiamati commercianti; ossia un commerciante è colui che, per proprio profitto, acquista delle
merci che rivende ad un prezzo più alto di quanto non le abbia pagate. Il profitto è dunque il
guadagno conseguito dal commerciante, guadagno risultante dalla differenza tra il prezzo di
acquisto e quello di vendita.
Il profitto può distinguersi in profitto lordo e profitto netto, quest'ultimo è il profitto che resta al
commerciante dopo che questi ha dedotto dal profitto iniziale le spese correnti (ossia i salari dei
dipendenti, l'affitto dei locali, le imposte e gli oneri sociali).
Sotto il profilo giuridico, il commerciante rientra nella categoria degli imprenditori o piccoli
imprenditori (secondo la definizione giuridica imprenditore è colui che esercita professionalmente
un'attività economica organizzata che ha come fine la produzione e lo scambio di beni o servizi art. 2082 C.C.).
Nella classificazione per settori produttivi, i commercianti rientrano nel settore terziario.
Obblighi dei commercianti
La legge impone a coloro che svolgono un'attività commerciale i seguenti obblighi:
- Iscrizione all'Ufficio deI Registro delle Imprese presso la Cancelleria del Tribunale, registro dal
quale risultano le varie notizie concernenti il commerciante;
- Tenuta dei libri contabili prescritti dalla legge relativi alla natura e alle dimensioni dell'impresa
(libro giornale, libro degli inventari).Questi devono essere bollati e vidimati annualmente. Nei
libri di commercio, tutte le scritture devono essere tenute senza spazi in bianco, senza interlinee e
senza trasporti in margine. Se è necessaria qualche cancellazione, questa va eseguita in modo che le
parole cancellate siano leggibili.
- Autorizzazione amministrativa: per svolgere un'attività commerciale è necessaria
un'autorizzazione ufficiale o licenza rilasciata dal sindaco del Comune nel quale il commerciante
esercita la propria attività.
- Procedura in caso di insolvenza : qualora sia insolvente, l'imprenditore è soggetto alla procedura
di fallimento.
- Infine, presso ciascuna Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura è istituito un
Registro degli esercenti il Commercio ;
per esservi iscritti, i commercianti devono possedere i seguenti requisiti:
- essere maggiorenni (18 anni);
- avere assolto agli obblighi scolastici;
41
- avere i requisiti professionali e morali necessari per l'esercizio dell'attività commerciale (sono
esclusi
quelli che sono stati dichiarati falliti, quelli che sono già stati condannati più di due volte in un
quinquennio).
L'azienda
“L'azienda è il complesso dei beni organizzati dall'imprenditore per l'esercizio dell'impresa”
(C.C. art. 2555). Anche se nella lingua comune i due termini sono spesso considerati sinonimi, nella
definizione dei codice l’ azienda si distingue dall'impresa.
L'azienda è la massa dei beni di cui l'imprenditore si serve per esercitare la sua attività (cioè la
sua impresa) ossia un insieme di cose: beni corporali (immobili, macchine, merci, ecc.) e beni
incorporali. (segni distintivi dell'impresa: ditta, insegna, marchio, avviamento ).
L'impresa, invece, è l'attività economica dell'imprenditore organizzata per la produzione o per lo
scambio di beni e servizi, ossia è un insieme di atti.
A seconda dell'attività svolta abbiamo così :
- le imprese industriali che trasformano le materie prime in prodotti semilavorati o in manufatti;
- le imprese mercantili che si occupano delle compravendita delle merci;
- le imprese di trasporto che avviano le merci dal luogo di produzione o di fabbricazione a quello
di vendita e di consumo;
- le imprese di assicurazioni che risarciscono gli eventuali danni subiti dalle merci o dalle
persone;
- le imprese bancarie che, svolgendo operazioni di credito, facilitano la circolazione e la cura dei
denaro.
Il luogo in cui sono riuniti tutti gli uffici amministrativi dell'impresa è detto sede sociale. Le
sedi e i distaccate, più piccole, sono chiamate succursali dipendono dalla Sede generale.
Il termine ditta indica il nome sotto il quale è detta e conosciuta un'impresa. La ditta deve,
nelle imprese individuali, contenere il nome o almeno il cognome o la sigla dell'imprenditore (art.
2563 c.c.): nelle imprese collettive coincide con la ragione sociale (nelle società di persone) o con
la denominazione sociale (nelle società di capitali).(art. 2567).
L'insegna è il simbolo dell'impresa, apposto sul locale dove si esercita l'attività
commerciale. Può essere costituita da parole indicanti il cognome dell'imprenditore o la natura
dell'attività esercitata (insegna denominativa) o da una figura (insegna emblematica).
La ditta e l'insegna come l'avviamento e la clientela di un negozio formano una proprietà
tutelata dalla legge.
Il commercio ambulante
Prima di concludere il discorso sul commercio e i commercianti, bisogna ricordare che,
accanto al commercio fisso, cioè quel commercio che presuppone una sede e dei locali di proprietà
o in affitto, esiste il commercio ambulante, esercitato da commercianti che non hanno una sede
stabile per la propria attività. Il commercio ambulante è costituito soprattutto dal commercio al
dettaglio, esercitato da imprese di piccole dimensioni, spesso a carattere familiare, con una
dotazione di capitale minimo rappresentato dalle merci possedute, dall'attrezzatura delle bancarelle
e dai mezzi di trasporto, per lo spostamento nei luoghi in cui la merce verrà venduta.
Oltre al nomadismo, un altro carattere del commercio ambulante è dato dalla riduzione al
minimo delle spese di esercizio.
I. Il vocabolario .
procurare
eliminare le sfasature
il
processo
lavorazione
lа angolazionе
здобувати
уникати
невідповідності
di процес переробки
нахил
la divisione del lavoro поділ праці
l’oggetto
di об‘єкт переговорів
contrattazione
propriamente detto
власне кажучи
il commercio su
42
місцева торгівля
piazza
fuori торгівля за межами fare
oggetto
місцевості
transazioni
оптoва торгівля
un grossista
il commercio
piazza
commercio
all’ingrosso
commercio al minute
l’intento di guadagno
concernere
essere
bollato
(vigilato) annualmente
spazio in bianco
la cancellazione
la
Camera
Commercio
il quinquennio
la sigla
l’avviamento
роздрібна торгівля
намір заробку
стосуватися
контролюватись
щорічно
пробіл
анулювання,
закреслення
di Комерційна палата
п‘ятирічка
скорочення
приведення в дію
di являтись
об‘єктом
торгових справ
оптовик
il dettagliante
imporre gli obblighi
il libro contabile
trasporto in margine
роздрібний торговець
накладати обов‘язки
бухгалтерська книжка
виноска на поля
l’interlinea
l’insolvenza
між рядками
платонеспроможність
avere
assolto
gli виконати
шкільні
obblighi scolastici
обов‘язки
distaccato
відрізнений
l’insegna
вивіска, знак
il nomadismo
кочовий спосіб
II. Rispondere alle domande :
1. Che cos'è il commercio?
2. In che scopo operano i commercianti ?
3. Quali sono le differenti classificazioni del commercio?
4. Quali sono i diversi tipi di merci?
5. Che cosa e il mercato e quali tipi de mercato conosci ?
6. Che cos'è il profitto netto?
7. Quali sono gli obblighi dei commercianti?
8. Quali sono i diversi tipi di imprese?
9. Che cosa significa la parola “ditta”?
10. Che cos'è l'insegna?
11. Quali sono gli inconvenienti del baratto qual’è il suo senso?
12. Dare un esempio di commercio all'ingrosso e un esempio di commercio al minute.
13. Quali sono i tre settori produttivi?
14. In che cosa consiste il meccanismo del commercio ?
III. Scegliere la fine della frase :
Parlando di commercio è necessario
presupporre ...
Comprare oggetti per rivenderli a prezzo di
costo ...
Questi operatori che, professionalmente, si
dedicano ad un'attività economica che ha
come fine il guadagno ...
Il profitto può ...
Profitto è dunque il guadagno ...
... esercita professionalmente un'attività
economica organizzata
... non costituisce un atto di commercio
...l'esistenza di individui o gruppi di individui
che compiano abitualmente un'attività di
scambio
... degli imprenditori o piccoli imprenditori
... risultante dalla differenza tra il prezzo di
acquisto e quello di vendita
A seconda la legislazione il commerciante ... distinguersi in profitto lordo e profitto netto
rientra nella categoria ...
Imprenditore è colui che ...
... vengono chiamati commercianti
43
IV. Dare i sostantivi che hanno le stesse radici :
compravendita
consumatori
sfasature
esercitare
economia
contrattazione
lavorazione
produzione
congiunzione
operatori
V. Tradurre in ucraino:
comprare a prezzo andante
comprare di borsa propria —
comprare [vendere] in <a, per> contanti —
comprare a credenza —
comprare a debito —
comprare [vendere] a forfait —
comprare [vendere] la gatta in sacco comprare coi gomiti —
comprare <avere> per meno —
comprare qc per una miseria —
comprare per poche palanche —
comprare [vendere] per nuovo —
comprare per mille lire —
vendere a tanto il metro [il chilogrammo] —
vendere <mettere> all'asta —
vendere in blocco —
#
#
#
#
#
#
#
VI. Dare le definizioni per i termini :
Scambio - ...
Baratto -...
Commercio - ...
Mercato -...
Profitto -...
Profitto lordo -...
Commercio ambulante -...
VII. Dare la classificazione ...
... delle merci :
1- secondo la loro origine 2-secondo il
lavorazione
grado
di
44
3-secondo la destinazione
4-secondo l’immediatezza
dell’uso
5-seconda la durata della
conservazione
... del commercio
1- a seconda del luogo 2- del commercio esterno
3- del commercio interno
4- rispetto al volume
VIII. Spiegare la differenza tra ...
)
L’azienda –
)
L’impresa –
)
La ditta –
)
L’insegna–
45
Il tema 16.
LE SOCIETÀ COMMERCIALI
Nel capitolo precedente, parlando di commercianti, li abbiamo definiti come coloro che
esercitano un'attività commerciale con uno scopo di profitto.
Ora un'attività commerciale può essere esercitata non solo individualmente (commercianti) ma
anche da gruppi di persone liberamente consociate.
Queste persone, attraverso un contratto, danno origine a una società commerciale: ossia
conferiscono denaro, beni e servizi per l'esercizio in comune di un'attività economica al fine di
dividerne i profitti (art. 2247 c.c.).
Perché una società esista, sono pertanto necessarie almeno quattro condizioni:
- la pluralità dei soci;
- il conferimento di beni (denaro o altri beni come ad esempio stabili o macchinari o merci o
credito) o servizi (attività lavorativa, capacità o conoscenze tecniche); tali beni costituiscono il
patrimonio delle società ;
- l'esercizio di un'attività commerciale;
- il fine di ripartire utili (se non c'è scopo di lucro ma scopi culturali, di beneficenza, ecc., il
contratto è un contratto di associazione).
Le persone che compongono una società sono i soci. Il fondo di ricchezza da essi costituito viene
detto capitale sociale, mentre la quota di denaro o beni, conferita da ogni componente della società,
si chiama quota di capitale.
Il luogo in cui sono riuniti gli uffici amministrativi di una società viene chiamato sede sociale,
mentre la denominazione da essa assunta, cioè il nome sotto il quale esercita la propria attività vien
detta ragione sociale o denominazione sociale, a seconda dei casi.
Il contratto attraverso il quale le società commerciali si costituiscono è detto atto costitutivo. Esso
deve contenere:
9- nome, cognome, paternità, cittadinanza, domicilio dei soci:
9- quota di partecipazione di ciascuno di essi;
9- ammontare del capitale sociale;
9- sede della società;
9- norme per l'amministrazione;
9- norme per la ripartizione degli utili;
9- numero degli amministratori e dei sindaci;
9- oggetto e durata della società .
L'atto costitutivo è accompagnato da uno statuto , testo in cui sono raccolte tutte le regole che la
società costituita deve seguire.
La classificazione delle società commerciali, previste dal codice italiano, è la seguente:
a) Società in nome collettivo (art. 2291 -2312),
b) Società in accomandita semplice (art. 2313-2324),
c) Società in accomandita per azioni (art. 2462-2471),
d) Società per azioni (art. 2325-2461),
e) Società a responsabilità limitata (art. 2472-2497),
f) Società cooperative (art. 251 1 -2545).
Le società in nome collettivo e in accomandita semplice si dicono anche società di persone
perché esse sono generalmente costituite da un numero limitato di persone che si interessano
direttamente della vita delle società.
In questo tipo di società il patrimonio sociale non appartiene a un nuovo soggetto di diritto ma
alla comunione dei soci e l’autonomia patrimoniale è imperfetta , ciò significa che il patrimonio
delle società non si confonde con quelle dei soci, ma non costituisce un diaframma insuperabile,
perciò i creditori sociali, nel caso che il patrimonio delle società sia insufficiente a soddisfare le loro
richieste, possono aggredire il patrimonio dei singoli soci.
Le società per azioni, in accomandita per azioni e a responsabilità limitata rientrano nella
categoria delle società di capitali data l'importanza preminente assunta in esse dal capitale. Questo,
infatti, raggiunge spesso cifre assai elevate; la massa dei soci, invece, è assai mutevole nella sua
composizione e non partecipa direttamente alla gestione dell'impresa.
In queste società il patrimonio sociale è nettamente e rigorosamente separato da quelle dei soci:
46
abbiamo in questo caso l'autonomia patrimoniale perfetta: essendo fornite di personalità
giuridica, queste società sono nuovi soggetti di diritto, titolari di un loro patrimonio ; hanno quindi
propri obblighi e diritti e rispondono delle obbligazioni sociali con il proprio patrimonio, che
costituisce un diaframma insuperabile: i creditori sociali non possono aggredire il patrimonio dei
singoli soci.
II.
liberamente consociato
ripartire utili seguire le regole la società semplice -
la società per azioni -
вільно включає нових il socio
членів
розподіляти дохід
il fondo di ricchezza слідувати правилам
la società in nome
collettivo просте товариство
la
società
in
accomandita
per
azioni акціонерне
товариство
le società cooperative - кооперативні
товариства
il diaframma
неперехідна межа
insuperabile
preminente головний,
першочерговий
mutevole непостійний
lo scopo di lucro la quota del capitale la ragione sociale insufficiente rigorosamente -
Il vocabolario.
мета прибутку
частка капіталу
назва фірми
недостатній
непорушно
член товариства
фонд майна
колективне
товариство
командитне
акціонерне
товариство
la
società
a
responsabilità limitata
la comunione dei soci
aggredire il patrimonio
le cifre elevate -
товариство
з обмеженою
відповідальністю
спілка
членів
товариства
мати претензії на
майно
підвищені цифри
partecipare
alla
gestione
il capitale sociale la sede sociale l’atto costitutivo nettamente l’autonomia
patrimoniale perfetta -
брати
участь
в
управлінні
капітал товариства
резиденція
установчий акт
чітко
досконала
майнова
незалежність
III. Rispondere alle domande :
1.
2.
3.
4.
Che cos’è una società ?
Come vengono distinte le società commerciali ?
Quali società si chiamano società di persone e perché ?
Quali società rientrano nella categoria delle società di capitale e per quale ragione ?
IV. Spiegare i termini :
Patrimonio
della
societàil socio della società capitale sociale quota di capitale sede sociale ragione sociale atto costitutivo
47
statuto di una società diaframma insuperabile
autonomia patrimoniale
imperfetta
V.
Trovare nel testo :
1) Quattro condizioni per far esistere una società:
2) L’atto costitutivo contiene :
?
3) Le società di persone sono:
4) Le società di capitali sono :
V. Fare la traduzione in italiano :
1) Торговці – це ті, хто здійснює комерційну діяльність з метою отримання прибутку.
2) Для того, щоб існувало товариство, потрібно щонайменше 4 умови.
3) Підприємці через контракт дають початок комерційному товариству.
4) Товариства складаються з осіб, які являються членами цього товариства.
48
Il tema 17.
LE SOCIETÀ
a) Società in nome collettivo
Nella società in nome collettivo tutti i soci rispondono illimitatamente e solidalmente delle
obbligazioni sociali. Illimitatamente significa che gli impegni assunti dalla società dovranno essere
pagati dai soci con il proprio patrimonio personale, mentre solidalmente vuol dire che ciascun socio
risponde per la totalità del debito e non può chiedere di pagare solo la sua parte. Un creditore potrà
chiedere il pagamento a uno qualunque dei soci e il pagamento fatto da un socio libera gli altri;
naturalmente, il socio che ha pagato ha il diritto di farsi rimborsare dagli altri soci per la loro quota
(art. 1292).
Per questo motivo, le società in nome collettivo sono quasi sempre costituite da un piccolo
numero di soci che godono delle reciproca fiducia.
La ragione sociale sotto la quale tali società agiscono deve contenere almeno il nome di uno dei
soci (esempio: Rossi e Figli, oppure : Monti e soci, oppure Monti e C.).
La costituzione di tale tipo di società avviene mediante un atto depositato presso l'Ufficio del
registro delle imprese presso le Camere di Commercio.
b) Società in accomandita semplice
La società in accomandita semplice (Il termine deriva da commendare: affidare ; l’accomandante
affida la propria quota all’accomandatario che amministra la società ) è quella nella quale per le
obbligazioni sociali rispondono solidalmente e illimitatamente soltanto alcuni dei soci mentre gli
altri partecipano al rischio dell'impresa solo con i loro conferimenti. Caratteristica infatti di questa
società è che il capitale sociale è diviso in quote d'importo differente; i soci che la compongono si
distinguono in accomandatari cioè soci a responsabilità solidale e illimitata (il capitale da loro
conferito viene detto capitale proprio) e soci a responsabilità limitata o accomandanti, (il capitale
da loro conferito è chiamato capitale in accomandita) . Questi sono responsabili delle obbligazioni
solo nei limiti delle quote di capitali conferiti. Non hanno, inoltre, l'obbligo di non svolgere attività
in concorrenza con la società .
Solo i soci accomandatari possono ricevere l'incarico di amministratori.
La ragione sociale deve contenere il nome di almeno uno dei soci accomandatari con
l'indicazione di «società in accomandita semplice».
In questo tipo di società , gli accomandanti non possono cedere ad altri la partecipazione sociale
senza il consenso di tanti soci che siano titolari delle maggioranza del capitale sociale. Ne segue che
gli accomandanti possono difficilmente disinvestire, in caso di necessità, i capitali conferiti in
società. Ciò rende difficile trovare degli accomandanti disposti a partecipare alla società. Per
favorire la partecipazione degli accomandanti fu creata la:
c) Società in accomandita per azioni
È la società nella quale per le obbligazioni sociali rispondono solidalmente e illimitatamente
alcuni dei soci (accomandatari) mentre gli altri (accomandanti) partecipano al rischio dell'impresa
solo con il loro conferimento. Ma le quote dei soci sono rappresentate da azioni cioè titoli
facilmente alienabili.
Con questo sistema chi ha creato l'impresa può conservarne stabilmente la direzione anche
ricorrendo al mercato dei capitali, con l'emissione di azioni. Tuttavia questo tipo di società non ha
incontrato molto successo.
La denominazione sociale deve contenere il nome di almeno uno dei soci accomandatari, con la
indicazione di società in accomandita per azioni.
e)
Società a responsabilità limitata (S.R.L.)
La società a responsabilità limitata è quella nella quale per le obbligazioni sociali risponde
soltanto la società col suo patrimonio e le quote di partecipazione dei soci non sono rappresentate da
azioni.
Questo tipo di società interessa specialmente le imprese medie e piccole nelle quali i soci non
vogliono impegnare la loro responsabilità illimitata.
Le norme giuridiche che regolano la società a responsabilità limitata sono assai simili a quelle
delle società per azioni.
Il capitale sociale non deve essere inferiore a L. 20.000.000. La denominazione sociale è libera
purché includa la dicitura «sociéta a responsabilità limitata».
49
II. Il vocabolario :
rispondere
illimitatamente
le obbligazioni sociali
la dicitura
godere della reciproca
fiducia
depositare un atto
rispondere con
le quote d’impatto
differente
impegnare la
responsabilità
нести необмежену
відповідальність
Борги товаpиства
надпис
користуватись
спільною довірою
вносити акт
відповідати чимнебуть
частки різної вартості
брати на себе
відповідальність
rispondere
solidamente
la totalità del debito
farsi rimborsare
l’ufficio del registro
нести спільну
відповідальність
загальна сума боргу
отримати гроші назад
відділ реєстрації
agire sotto la ragione
sociale
un conferimento
діяти під назвою
cedere la
partecipazione sociale
pagare solo la propria
parte
уступати участь
товариства
платити лише свою
частку
вклад
II. Rispondere alle domande :
1) Quali sono le caratteristiche essenziali della società in nome collettivo ?
2) Qual è la differenza tra società in accomandita semplice e società in accomandita per
azioni ?
3) Che cosa si intende con responsabilità illimitata e solidale ?
III. Spiegare i termini :
la responsabilità
illimitatamente
solidalmente
accomandatario
capitale proprio
accomandante
capitale in accomandita
titoli facilmente alienabili
IV. Trovare i corrispondenti in italiano :
- брати участь у ризику підприємства
- мати за обов‘язок
- посада керівника
- без згоди
- бути власником більшості капіталу товариства
- звідси слідує
- гроші довірені товариству
- випуск цінних паперів
- користуватись успіхом
- відповідати майном
- представлені акціями
- капітал товариства
V. Finire la frase nel senso del testo:
1. Nella società in nome collettivo ... ... nella quale per le obbligazioni sociali rispondono
solidalmente e illimitatamente soltanto alcuni soci.
2. La società in accomandita
... nella quale per le obbligazioni sociali risponde soltanto la
semplice è quella ...
società con il suo patrimonio.
3. La società a responsabilità limitata ... tutti i soci rispondono illimitatamente е solidalmente
è quella ...
delle obbligazioni sociali.
50
Il tema 18.
SOCIETA PER AZIONI
In questo tipo di società, per le obbligazioni sociali risponde solo la società con il suo patrimonio.
Le quote di partecipazione dei soci sono rappresentate da titoli di credito detti azioni di uguale
valore nominale e negoziabili.
Dato che le azioni si possono commerciare, si possono cioè vendere e acquistare, la massa dei
soci si evolve attraverso questi scambi; perciò la società per azioni rientra nella categoria delle
società di capitali.
La suddivisione del capitale sociale in azioni, anche di piccola entità, consente la partecipazione
anche dei medi e piccoli capitalisti; esse rappresentano in tal modo la forma più idonea per la
raccolta di ingenti capitali. Il legislatore ha perciò previsto per la loro costituzione un capitale
minimo di L. 200.000.000.
Le azioni conferiscono al loro titolare o azionista il diritto di partecipare alle assemblee dei soci
con diritto di voto e inoltre il diritto di percepire, ogni anno, un dividendo, cioè una parte degli utili
conseguiti dalla società.
Nella società per azioni si realizza l’autonomia patrimoniale perfetta : la società per azioni è
dotata di personalità giuridica ossia è un soggetto di diritto distinto sia dalle persone dei soci che
dai terzi. Ciascun socio esaurisce ogni obbligazione nei suoi confronti con il conferimento delle
quota sociale e i creditori hanno come unica garanzia il patrimonio sociale delle società.
Il nome delle società (denominazione sociale) può essere formato liberamente, ma deve
contenere l’indicazione «società per azioni». Esempio : FIAT S.p.A.
Gli organi costituenti le società per azioni sono i seguenti :
• l’assemblea degli azionisti che rappresenta il maggior organo di decisione delle società.
Essa si riunisce almeno una volta l’anno (assemblea ordinaria) e le deliberazioni vengono
prese a maggioranza di voti ; deve approvare il bilancio, la ripartizione degli utili, nominare
gli amministratori e deliberare sulla gestione delle società.
L’assemblea può essere convocata in seduta straordinaria (assemblea straordinaria) quando si
tratti di modificare l’atto costitutivo, emettere obbligazioni, sciogliere la società. Le decisioni
dell’assemblea straordinaria devono essere prese a maggioranza qualificata (i voti favorevoli, cioè,
devono rappresentare una certa parte del capitale sociale fissata dallo Statuto).
• Il Consiglio di amministrazione presieduto da un Presidente e nominato dall’assemblea dei
soci. Esso è delegato a far eseguire le decisioni prese dall’assemblea.
• Il Collegio sindacale, organo di controllo amministrativo, eletto dall’assemblea dei soci. l
sindaci devono controllare l’amministrazione e la gestione delle società e accertare la
regolare tenuta dei libri contabili.
Ogni anno, gli amministratori devono presentare all’approvazione dell’assemblea un progetto di
bilancio. Se, alla fine dell’esercizio, il bilancio fa apparire degli utili, una parte di questi deve essere
accantonata nel fondo di riserva legale e il rimanente è distribuito sotto forma di dividendo.
Società cooperative
Sono società a scopo mutualistico ; esse, cioè, non hanno come fine il profitto, si preoccupano
invece di fornire ai soci merci, servizi, crediti, lavoro a condizioni migliori di quelle del mercato. Si
hanno così cooperative di consumo, cooperative edilizie, cooperative di trasporti, ecc.
Caratteristica di queste società è la variabilità del capitale in quanto possono essere ammessi
nuovi soci e l’unicità del voto per ogni socio (il voto, cioè, è indipendente dall’entità delle quota
conferita).
II capitale sociale delle S.p.A.
Esso è costituito dai conferimenti dei soci.
Deve essere determinato fin dall’inizio e non può essere inferiore a Lit. 200.000.000. Può essere
aumentato o diminuito ma questo presuppone una modificazione dello statuto.
51
Non va confuso con il patrimonio sociale che rappresenta l’insieme dei beni posseduti in un dato
momento dalla società : infatti, essa, svolgendo la sua attività , realizza utili, acquista macchinari,
costituisce riserve : questo costituisce il suo attivo, da un’altra parte, contrae debiti, sopporta
eventuali perdite ; questo costituisce il suo passivo.
Il capitale sociale delle società per azioni è diviso in azioni che devono avere uguale valore
(valore nominale) e conferiscono diritti uguali a tutti i soci.
Azione e obbligazione
Per sviluppare le loro attività , le società per azioni possono procurarsi denaro :
• ricorrendo al credito ;
• aumentando il capitale, cioè emettendo nuove azioni ;
• contraendo dei prestiti con un gran numero di persone mediante l’emissione di titoli di
credito commerciali detti obbligazioni. Esse possono essere al portatore (il trasferimento
avviene mediante la semplice consegna del titolo) o nominative(la trasmissione avviene
mediante girata ).
Fra azioni e obbligazioni esistono parecchie differenze :
• l’azione rappresenta una quota di capitale sociale mentre l’obbligazione rappresenta un
debito delle società ;
• l’azione conferisce la qualità di socio e l’obbligazione quella di creditore sociale ;
• l’azione dà diritto a una quota degli utili netti di esercizio (dividendo) e dunque un reddito
variabile in funzione dell’andamento delle società mentre l’obbligazione procura un reddito
fisso (interesse),
• l’azione ha una vita corrispondente a quella delle società mentre le obbligazioni si
estinguono col rimborso alla scadenza del prestito.
I : Rispondere alle domande ?
1. Quali sono gli organi delle società per azioni ?
2. Che cos’è un’azione ?
3. Che cosa differenzia l’azione dall’obbligazione ?
Preparare le altre eventuali domande a base del testo.
II. Tradurre le locuzioni e le parole in ucraino :
negoziabile
commerciare
di piccola entità
consentire la partecipazione
la forma più idonea
i capitali ingenti
il legislatore
la maggioranza qualificata
eseguire le decisioni
la modificazione dello statuto
contrarre debiti
prendere deliberazioni
percepire un dividendo
il diritto di voto
III. Spiegare i termini :
)
)
)
)
)
)
)
)
l’azionel’azionistail dividendola denominazione socialel’assamblea ordinariale società cooperativeil patrimonio socialel’obbligazione52
Il tema 19.
l TRASPORTI
II più delle volte, i prodotti agricoli o industriali non devono essere consumati sul posto; perciò la
negoziazione delle merci implica un trasferimento nello spazio. Quando si tratta di piccole partite e
di piccole distanze, il trasporto può avvenire con mezzi propri del venditore o eventualmente del
compratore, ma generalmente la distanza e la quantità delle merci negoziate rendono difficile l'uso
di mezzi propri e si ricorre ad imprese specializzate nel trasporto per conto terzi.
Le operazioni di trasporto merci possono svolgersi su strada ordinaria, su
strada ferrata, per via d'acqua (fiumi, mari) e per via aerea. Dunque la strada, la ferrovia, le
attrezzature portuali e gli aeroporti costituiscono le infrastrutture necessarie e indispensabili per il
commercio di uno Stato.
Le operazioni di trasporto sono regolate da un contratto nel quale intervengono tre persone:
) il mittente che chiede il trasporto e consegna la merce;
) il vettore che assume l'impegno del trasferimento della merce;
) il destinatario al quale la merce va consegnata.
l TRASPORTI FERROVIARI
Dal punto di vista territoriale si distinguono due categorie di trasporti ferroviari:
)
i servizi interni quando i trasporti vengono effettuati su linee di un solo Paese
)
i servizi internazionali, quando i trasporti ferroviari riguardano Paesi diversi.
L'italia, come quasi tutti i Paesi europei aderisce alla Convenzione internazionale di Berna che
prevede tariffe speciali per i trasporti internazionali fra gli Stati firmatari di questa convenzione.
In Italia la rete ferroviaria (21 000 km) è quasi integralmente gestita dallo Stato. Difatti, le
Ferrovie Statali (FF. SS.), pur avendo un amministrazione autonoma dipendono dal Ministero dei
Trasporti. Le norme che regolano i trasporti ferroviari sono contenute in una pubblicazione redatta
da tale Ministero e denominata «Condizioni e tariffe per i trasporti delle cose sulle ferrovie dello
Stato».
MODI DI SPEDIZIONE
Si possono distinguere diversi modi:
ª spedizione a bagaglio: che si effettua con i treni viaggiatori e concerne solo gli oggetti di uso
personale del viaggiatore;
ª spedizione in piccole partite: detta anche «a collettame», essa riguarda merci di ogni genere
imballata in colli.
)
)
)
Le spedizioni di questo tipo possono essere:
a resa ordinaria quando vengono effettuate con treni merci a velocità ordinaria,
a resa accelerata quando vengono effettuate con treni merci celeri,
per colli celeri espressi quando vengono effettuate con treni viaggiatori (colli inferiori a 80
chili)
)
spedizione a carro o con vincolo di peso: il mittente, in tal caso, si impegna a spedire una
quantità minima o almeno a pagare per tale quantità. Le FF. SS. mettono a sua disposizione uno o
più carri ferroviari del cui carico si occupa il mittente stesso.
Le merci possono essere spedite:
o in porto affrancato o pagato: il prezzo del trasporto è pagato dal mittente alla
partenza della merce;
53
o in porto assegnato: il prezzo del trasporto deve essere pagato dal destinatario
all'arrivo della merce;
o contro assegno: il destinatario, per ricevere la merce deve pagare une somma
corrispondente al valore della merce stessa e al prezzo del trasporto.
Il – I TRASPORTI AUTOMOBILISTICI
Essi muovono una seria concorrenza ai trasporti ferroviari (possibilità di trasporto anche là dove
manca la ferrovia, ( presa e consegna a domicilio, maggiore rapidità nelle consegna). Usufruiscono
di una fitta rete stradale (circa 200 000 km di cui circa 5000 di autostrade). l trasporti
automobilistici possono essere compiuti con mezzi semplici o con rimorchio; secondo la merce
sono usati autocarri aperti o chiusi, autobotti, autocisterne, autocarri speciali adibiti al trasporto di
contenitori, di bestiame, ecc.
III - l TRASPORTI MARITTIMI
l trasporti marittimi si effettuano con delle navi, intendendo con questo termine qualsiasi
costruzione utilizzata per il trasporto per via d'acqua. Si possono classificare le navi sotto diversi
aspetti.
Secondo il tipo di servizio che esse prestano ci sono:
‘ le navi passeggeri per il trasporto di persone,
‘ le navi mercantili adibite al trasporto di merci
‘ le navi miste che possono trasportare sia merci, sia persone.
Sono utilizzate, di solito, sulle linee nelle quali il traffico delle persone non è sufficiente per
giustificare l'uso di navi passeggeri.
Le navi mercantili, a loro volta, possono distinguersi in navi di linea o liners e navi volandiere o
tramps. Le prime seguono rotte prestabilite con soste predeterminate mentre le seconde non sono
vincolate a un itinerario prestabilito e si spostano secondo le esigenze del traffico.
Le dimensioni di una nave si distinguono a seconda del suo tonnellaggio e della sua portata.
- il tonnellaggio è il volume della nave misurato in tonnellate di stazza (stazza= 2,832 me). La
stazza lorda è la misura dello spazio interno totale di una nave, la stazza netta e la capacità del solo
spazio disponibile per il carico.
- la portata indica il peso in tonnellate che la nave può trasportare.
Le navi sono iscritte in particolari registri nautici. Il più antico e autorevole è il «Llyod's Register
of British and Foreign Schipping» , per la Francia abbiamo il «Bureau Veritas» e per l'ltalia il
«Registro Navale Italiano» che risale al 1861 ed è sotto controllo della Marina Mercantile. Questi
registri sono importanti per le compagnie di assicurazioni e per i caricatori: le prime vi possono
conoscere le caratteristiche delle navi che assicurano, i secondi vi possono scegliere la nave meglio
adatta al trasporto della merce.
Quasi completamente distrutta durante la seconda guerra mondiale, la flotta mercantile italiana
raggiungeva, nel 1970, 7 500 OOO tonnellate di stazza lorda. Le quattro società di navigazione più
importanti (che dipendono dallo Stato attraverso la Finmare, che fa parte dell'I.R.l.) sono le società:
Italia, Tirrenica, Adriatica e Lloyd Triestino.
LE PERSONE NEI TRASPORTI MARITTIMI
Le persone che intervengono nei trasporti marittimi sono:
• il proprietario della nave: può essere una persona singola o una società;
• l'armatore ossia colui che impiega la nave per uno o più viaggi;
• il caricatore o noleggiatore ossia colui che prende a nolo una parte o l'insieme della nave. Si
intende con noleggio la locazione totale o parziale della nave e con nolo il prezzo del
noleggio. Chi dà in noleggio la nave è detto noleggiante e chi prende a nolo è detto
noleggiatore. Il noleggio è stipulato mediante un contratto detto contralto di noleggio.
• il capitano della nave al quale è affidato il comando della nave. Responsabile di questa e del
54
viaggio, è il capo supremo a bordo e in mare ha funzioni di ufficiale di stato civile.
Nell'ambito dei trasporti marittimi operano anche altre persone:
• mediatori o sensali che fanno da intermediari tra armatori e caricatori per facilitare la
conclusione dei contratti di noleggio;
• raccomandatari: sono agenti che operano nei porti per conto dell'armatore; eseguono
pagamenti e riscossioni, stipulano i contratti di noleggio, provvedono alle pratiche portuali,
ecc.
• spedizionieri: si occupano di tutte le operazioni di trasporto per conto del mittente; imbarco
e sbarco delle merci, formalità doganali, contratti di trasporto, ecc.
IV - l TRASPORTI AEREI
l trasporti aerei hanno assunto oggi una grande importanza soprattutto per la loro velocità. Ma
dato il prezzo elevato di questo tipo di trasporto viene usato per i prodotti urgenti o deperibili (fiori,
animali, vivi, carne...) o merci che abbiano molto valore per un volume poco importante (metalli,
preziosi, pelli...).
Essi sono eseguiti da grandi compagnie di navigazione aerea. Per l'Italia è la Compagnia Alitaila
(Linee Aeree Italiane).
Dato il carattere essenzialmente internazionale dei trasporti aerei, le grandi compagnie hanno
tutte aderito alla Convenzione di Varsavia del 12 ottobre 1929 che regola le condizioni generali del
trasporto aereo e fanno parte di un organismo internazionale: L'International Air Transport
Association (I.A.T.A.).
Rispondere alle domande:
1. Definite il ruolo dei trasporti nella vita commerciale.
2. Quali tre persone intervengono per regolare un contratto delle operazioni di trasporto?
3. Quali è l'importanza della rete ferroviaria italiana?
4. Come si possono fare le spedizioni per ferrovia?
5. Che cosa significa «porto assegnato»?
6. Parlate dei trasporti automobilistici.
7. Come si classificano le navi sotto l’aspetto del tipo del servizio?
8. A che cosa servono le navi miste?
9. Che cos'è il tramping?
10. Che cosa s'intende con stazza netta?
11. Che cos'è il noleggio, il noleggiatore?
12. Che cos'è un raccomandatario?
13. Quando viene usato il trasporto aereo ?
Preparare a base del testo le proprie 10 domande con le risposte, le quali non sono ancora
nominate.
55
Il tema 20.
LA POSTA
L'Amministrazione delle Poste e Telecomunicazioni offre numerosi servizi che tutti, ovviamente,
sono utili, alcuni addirittura indispensabili all'attività commerciale.
La Posta infatti ha varie funzioni:
• spedisce le lettere (ordinarie, raccomandate, assicurate, espressi);
• spedisce stampati: giornali, riviste, libri, pieghevoli pubblicitari, cataloghi, ecc.;
• spedisce pacchetti postali;
• spedisce denaro attraverso i vaglia postali;
• gestisce il servizio dei conti correnti postali;
• emette e riceve telegrammi (i commercianti possono grazie ad essi, senza perdita di
tempo, fare eseguire in qualsiasi piazza, ordini urgenti. Possono ricevere dai loro
corrispondenti informazioni relative alla loro attività: spedizione di merci, arrivo di nave,
conferma d'ordine, stato e andamento dei mercati, ecc.);
• affitta caselle postali: i commercianti che ricevono ogni giorno un'abbondante
corrispondenza possono prendere in affitto una casella postale; si tratta di uno
scompartimento, contraddistinto da un numero, che la posta dà in affitto presso i propri
uffici a enti o privati per la loro posta in arrivo. È possibile così prendere conoscenza
subito della posta senza dover aspettare la distribuzione fatta dal postino.
A noi qui, però, interessa soprattutto il servizio che permette di trasferire il denaro a distanza.
Infatti, non sono solo le banche a permettere tali operazioni, si può ricorrere anche alle Poste e Telecomunicazioni che offrono tre possibilità: vaglia postale, vaglia telegrafico e soprattutto conti
correnti postali.
Vaglia postale
Chiunque può, dietro versamento in denaro in un ufficio dare ordine alla posta di pagare una
determinata somma a un beneficiario indicato.
Basta acquistare presso l'ufficio postale un modulo prestabilito e compilarlo indicando: il mittente,
il destinatario, l'importo in cifre e in lettere e l'ufficio postale presso il quale il vaglia è pagabile.
Uno spazio è riservato alla corrispondenza, così il mittente può indicare la causale del versamento e
non è costretto a mandare una lettera di spiegazioni al beneficiario.
Naturalmente si paga una tassa proporzionale all'importo del vaglia per
compensare il servizio offerto dalle P. e T.
Il vaglia postale può essere trasmesso mediante girata.
Vaglia postale telegrafico
Esso permette di effettuare un invio urgente di denaro.
Il mittente compila un modulo speciale sul quale indica il cognome del
beneficiario e l'importo del vaglia.
L'ordine di pagare è trasmesso all'ufficio destinatario mediante telegramma o telefono.
Le spese comprendono il costo del vaglia e la tassa telegrafica.
Conti correnti postali
L'amministrazione delle P. e T. gestisce il servizio dei conti correnti postali assicurato da centri
regionali incaricati della tenuta dei conti correnti. Gli uffici postali permettono di fare il
collegamento tra questi centri e i correntisti; partecipano inoltre alle operazioni di pagamento e di
prelevamento.
Per aprire un conto corrente, bisogna compilare un modulo speciale (da ritirarsi presso qualsiasi
ufficio postale) e un cartoncino sul quale dovrà figurare la firma del futuro correntista. Il conto
corrente è aperto quando la posta comunica al richiedente il numero di conto assegnato.
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Mediante il C/C postale possono essere effettuate operazioni di incasso e di
pagamento: certe somme cioè possono essere accreditate, altre addebitate in conto corrente.
Operazioni di accreditamento
I versamenti vengono effettuati presso qualsiasi ufficio postale attraverso i bollettini di versamento.
Essi devono essere compilati senza cancellature, abrasioni o correzioni e constano di tre parti:
- la ricevuta che è rilasciata dall'Ufficio postale a chi effettua il versamento;
- il bollettino inviato all'Ufficio Conti che accredita l'importo sul C/C del correntista beneficiario;
- il certificato di accreditamento inviato dall'Ufficio Conti al titolare del C/C come prova
dell'avvenuta operazione.
I bollettini di versamento possono portare impressi a stampa il numero e l'intestazione del C/C (in
questo caso sono forniti direttamente dal correntista ai debitori) o possono essere in bianco (si
trovano presso qualsiasi ufficio postale; così, chiunque può effettuare un versamento al titolare di
un C/C postale).
Operazioni di addebitamento
II correntista può disporre delle somme accreditate nel suo conto, dando l'ordine all'Ufficio Conti di
pagare somme a terzi.
Usa perciò il suo libretto di assegni postali.
Sull'assegno sono impressi a stampa nome, cognome e indirizzo del titolare e il suo numero di C/C.
L'assegno postale consta di quattro parti:
- la matrice che rimane attaccata al libretto;
- il certificato di addebitamento inviato al correntista dall'Ufficio Conti ad operazione avvenuta;
- la contromatrice conservata dall'Ufficio Conti;
- l'assegno postale inviato al beneficiario; come il bollettino di versamento, l'assegno comporta uno
spazio riservato all'indicazione della causale del versamento.
Assegni postagiro
L'assegno postagiro è usato quando debitore e creditore sono entrambi correntisti. Con questo tipo
di assegno, il traente da l'ordine all'Ufficio conti di accreditare il conto del beneficiario e di
addebitare il proprio di una certa somma.
A differenza dell'assegno postale ordinario, l'assegno postagiro non può essere pagato in contanti e
non è trasmissibile per girata.
II servizio telex
Non si può concludere il capitolo senza parlare di un altro servizio delle Poste e Telecomunicazioni:
il telex (dall'inglese tel(eprinter) ex(change) che permette lo scambio di comunicazioni su scala
mondiale. È un servizio telegrafico effettuato per mezzo di telescriventi con collegamento diretto da
utente a utente; il collegamento si attua attraverso una centrale di commutazione e si effettua
automaticamente in maniera analoga a quella della commutazione telefonica. Ogni utente è
identificato da un numero di chiamata e da un indicativo.
La rete telex offre numerosi vantaggi:
- I collegamenti tra utenti sono immediati, anche a grandissima distanza;
- I messaggi telex possono essere inoltrati in qualunque giorno e a qualsiasi ora: viene così abolito
l'inconveniente dei fusi orari nelle contrattazioni tra due continenti; il messaggio trasmesso durante
il giorno è registrato dalla telestampante del destinatario anche di notte e questi ne può prendere
visione negli orari normali di ufficio;
- I messaggi telex sono stampati su strisce continue di carta:
possono dunque essere letti con attenzione, tradotti, fotocopiati, archiviati; costituiscono inoltre
delle prove scritte delle contrattazioni.
DOMANDE
Quali sono le funzioni della Posta? Che cos'è un vaglia postale? Che cos'è un assegno postale?
Quali operazioni permette di effettuare un conto corrente postale? Che cosa differenzia l'assegno
postale dall'assegno postagiro? Come funziona il telex? Quali sono i suoi vantaggi per una ditta?
57
CONTENUTO
1. L’Italia fisica
2. L’Italia amministrativa
3. L’Italia economica
4. Unione Europea (parte I)
5. Unione Europea (parte II)
6. Oggetto della scienza economica
7. Il metodo nella scienza economica
8. I sistemi economici
9. Le relazioni fra i soggetti economici
10. Bisogni, beni e utilità economica
11. La domanda
12. Produzione e fattori di produzione
13. L’imprenditore e l’impresa
14. L’offerta
15. Il commercio e commercianti
16. Le società commerciali
17. Le società (continuo)
18. Società per azioni
19. I trasporti
20. La posta
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LETTERATURA
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Scarica

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