INDICAZIONI E DISPOSIZIONI PER LA STESURA DEI PIANI DI SICUREZZA E STIMA SOMMARIA DEI RELATIVI ONERI Premessa Il presente elaborato fornisce le indicazioni e le disposizioni per la stesura del Piano di Sicurezza e Coordinamento (PSC) relativo agli interventi di “Ricostruzione dell’impianto idroelettrico situato in località Certosa di Chiusa Pesio (CN)”. Il PSC dovrà ottemperare a quanto disposto dall’art. 100 e dall’Allegato XV del D. Lgs 9 aprile 2008, n. 81 e s.m.i. e dal D.Lgs. 3 agosto 2009, n. 106. Identificazione e descrizione dell’opera Localizzazione del cantiere L’impianto oggetto d’intervento si sviluppa sulla sponda sinistra del Torrente Pesio, immediatamente a valle del ponte che da accesso alla Certosa. Gli interventi previsti in progetto sono volti migliorare lo sfruttamento idroelettrico di detto impianto, intubando parte del canale, attualmente a cielo aperto. Descrizione del contesto in cui è prevista l’area di cantiere Il progetto prevede la costruzione di una condotta forzata, la ricostruzione di parte del canale di adduzione, l’installazione di nuovo impianto per la produzione dell’energia elettrica e nuove apparecchiature idrauliche. Le aree interessate dai lavori sono ubicate, per il primo tratto, in adiacenza al Torrente Pesio e per il tratto restante in adiacenza alla strada provinciale. Gli interventi si svolgeranno in ambienti non dotati di spazi idonei per le necessità logistiche e igieniche del cantiere e che quindi, dovranno essere allestiti dall’impresa affidataria. Il cantiere interferirà con la viabilità circostante e le zone dove si concentreranno i rischi maggiori saranno quelle di entrata/uscita dei mezzi dalle aree interessate dai lavori. Occorrerà analizzare le problematiche connesse ad ogni singola area di cantiere e valutare la sospensione temporanea, totale o parziale, delle vie di accesso. Tutte le aree di cantiere andranno segnalate con apposita cartellonistica, secondo le modalità che verranno riportate nel piano di sicurezza. I lavori non interferiranno con le reti interrate o aeree esistenti essendo localizzati all’interno delle infrastrutture e strutture esistenti. Elenco delle opere Per la ricostruzione dell’impianto idroelettrico in esame è prevista la realizzazione delle seguenti principali opere: • Regolarizzazione della soglia di sfioro della traversa esistete per rilascio e misurazione DMV: la soglia sull’esistente traversa in cemento e pietra, la cui sommità risulta danneggiata ed erosa dall’acqua, sarà regolarizzata e lisciata mediante getto di cls, senza alcun innalzamento della quota di sfioro; la soglia così sistemata verrà utilizzata come stramazzo a larga soglia per il rilascio e la misurazione del DMV, nel il rispetto della normativa di settore; • Interventi all’opera di presa: all’opera di presa esistente saranno installate: una nuova griglia di protezione a monte delle paratoie di presa, una paratoia piana motorizzata modulatrice, di larghezza pari a 2,45 m ed altezza pari a 1,50 m, a valle di quelle manuali di sezionamento esistenti; essa regolerà e misurerà, come bocca sotto battente, la portata derivata; • Ricostruzione fondo, copertura e parapetto del canale di derivazione: il canale di derivazione (l’attuale canale di derivazione in cls), sarà sottoposto a ricostruzione del fondo, con regolarizzazione della pendenza, lisciamento delle pareti al fine di migliorare il deflusso dell’acqua derivata; sarà inoltre realizzato, lungo lo sviluppo del canale, uno sfioratore laterale di lunghezza pari a 20 m ed altezza di 20 cm per lo scarico della portata in occasione di eventuali guasti o fermi macchina; un ultimo intervento riguarderà la sostituzione dei grigliati di copertura e dei parapetti esistenti; • Rimozione dello sgrigliatore e della tettoia installati presso la vasca di carico ubicata in adiacenza alla strada provinciale: tali manufatti ed apparecchiature non saranno più necessari in quanto la vasca di carico della condotta sarà realizzata più a monte, al termine del canale di derivazione, in un’area più nascosta rispetto a quella attuale, migliorando notevolmente l’impatto visivo lungo la strada provinciale. • Realizzazione di nuova vasca di carico della tubazione: la nuova vasca di carico sarà realizzata alla fine del canale di derivazione, in corrispondenza dell’attuale paratoia di scarico; la vasca in c.l.s. armato avrà dimensioni pari a 1,4x4,2 m per 2,3 m di altezza, all’imbocco della quale verrà installata una paratoia di servizio; la paratoia di scarico esistente verrà infine sostituita con una nuova paratoia manuale 1mx1m; saranno inoltre posati un grigliato di copertura ed un nuovo parapetto; • Posa in opera di nuova condotta forzata in Pead diametro 800 mm: l’attuale condotta forzata, lunga circa 27 m, corre lungo il cunicolo sotto la strada provinciale fino ad arrivare alla turbina e sfrutta un salto di circa 6,50 m. Per sfruttare un dislivello maggiore la nuova condotta forzata partirà dalla nuova vasca di carico ed avrà uno sviluppo complessivo di circa 223 m, sfruttando un dislivello di circa 11,50 m; parte della condotta in progetto andrà a sostituire quella esistente mentre la restante parte verrà alloggiata nell’esistente canale in cls, per poi essere ricoperto con sabbia o terreno vegetale; la condotta in progetto sarà realizzata in Pead ed avrà un diametro di 800 mm. • Installazione di misuratori di livello: saranno installati i seguenti misuratori di livello: - misuratore di livello a monte della soglia esistente: tale misura servirà a determinare la portata effluente sulla soglia e quella derivata dalla nuova paratoia motorizzata di presa; - misuratore di livello a valle della nuova paratoia di presa: utile ad acquisire l’altezza del tirante d’acqua nel canale di derivazione che, unitamente alla misura di livello a monte della paratoia, consentirà il calcolo della portata derivata; - misuratore di livello nella vasca di carico per il mantenimento costante dello stesso. • Installazione di nuova turbina idroelettrica e dell’impiantistica elettromeccanica relativa: l’attuale turbina è a flusso incrociato e verrà sostituita, viste le caratteristiche idrauliche di salto e portata, con una tipo Kaplan tubolare a 4 pale, di potenza nominale pari a 76,8 kW, dotata di valvola a farfalla DN 500 PN 10; • Ricostruzione tubazione di scarico: una volta turbinata la portata, essa verrà scaricata nell’alveo; l’impiego di una turbina Kaplan, in luogo di una a flusso incrociato come quella esistente, permetterà lo sfruttamento del dislivello esistente tra l’asse della turbina ed il pelo libero dell’acqua nel punto di recapito; il salto recuperato è pari a circa 4 m; • Installazione nuovo generatore e nuovi quadri elettrici: il generatore esistente verrà sostituito con un nuovo generatore asincrono, 100RPM 100V; • Ricostruzione della tubazione relativa allo scarico di emergenza: anche la tubazione per lo scarico di emergenza verrà ricostruita con una nuova condotta in acciaio; • Connessione alla rete elettrica in BT di Enel distribuzione. Scelte progettuali ed organizzative, procedure e misure preventive e protettive, in riferimento all’area di cantiere, all’organizzazione del cantiere e alle lavorazioni Aree di cantiere Vista il modesto sviluppo dell’opera, circa 250 metri, verrà predisposta una sola area fissa di cantiere, ubicata in prossimità del fabbricato centrale, a monte della strada provinciale, su un'area a disposizione della Certosa. L'area fissa sarà per lo più dotata di apprestamenti “completi” sia ad uso del personale operante in loco sia di supporto al personale delle aree mobili di cantiere più vicine, rispetto alle quali l'area fissa costituirà una base di appoggio dal punto di vista logistico e per quanto attiene ai servizi assistenziali per i lavoratori. Essa è così individuata: • area fissa AF01 - (Fg. 62 - mapp. 32 del Comune di Chiusa Pesio), posizionata in terreno agricolo, in prossimità del fabbricato centrale. Le aree mobili saranno, invece, costituite dai cantieri che si sposteranno lungo il percorso ove è prevista la posa della nuova condotta forzata. Esse saranno caratterizzate da apprestamenti “leggeri”, in grado di essere movimentati con relativa facilità e rapidità (ad esempio mediante braccio-gru montato su autocarro) lungo il percorso di progetto seguendo lo spostarsi progressivo delle corrispondenti lavorazioni. Per la caratterizzazione delle suddette aree, si faccia riferimento all’Allegato 1, riportante gli schemi delle aree fisse e delle aree mobili. Ogni area di cantiere verrà allestita secondo le indicazioni di seguito riportate, nel rispetto della normativa vigente: • dovrà essere recintata, opportunamente segnalata e raggiungibile mediante la viabilità stradale ordinaria e, laddove necessario, mediante apposite piste di cantiere; • la viabilità veicolare interna dovrà essere mantenuta separata, per quanto possibile, da quella pedonale; occorrerà evitare il transito dei mezzi d’opera in prossimità di corsi d’acqua, canali esistenti, zone di scavo, base dei ponteggi, zone di sollevamento materiali e, in generale, da tutti i punti pericolosi; • i datori di lavoro delle imprese esecutrici dovranno mettere a disposizione dei propri lavoratori idonei servizi igienico assistenziali agevolmente raggiungibili da una qualsiasi postazione operativa di cantiere; • occorrerà prevedere impianti per l’approvvigionamento di acqua ed energia; • occorrerà regolamentare secondo il programma dei lavori, l’accesso dei mezzi di fornitura dei materiali; • bisognerà individuare zone adibite al carico e allo scarico, allo stoccaggio dei materiali, allo stoccaggio dei rifiuti, al deposito dei materiali a rischio incendio ed esplosione. Organizzazione del cantiere Il CSE provvederà ad individuare le interferenze temporali tra le diverse lavorazioni, sulla scorta del cronoprogramma dei lavori, le coordinerà e indicherà le prescrizioni operative, le misure preventive e protettive ed i dispositivi di protezione individuale occorrenti. Sarà suo compito indicare le misure di coordinamento relative all'uso comune da parte di più imprese e/o lavoratori autonomi, di apprestamenti, attrezzature, infrastrutture, mezzi e servizi di protezione collettiva. Egli sarà il riferimento esclusivo delle imprese e dei lavoratori autonomi che saranno convocati, al pari della Direzione Lavori, in occasione di ogni attivazione di una nuova area di cantiere, per delle riunioni preliminari di coordinamento. Il Datore di Lavoro dell’impresa affidataria dovrà prendere visione del contenuto del PSC e prima di procedere all’accettazione del documento medesimo, consulterà il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza per fornirgli eventuali chiarimenti sul contenuto del piano, affichè questi possa possa formulare proposte al riguardo. L’impresa affidataria dovrà elaborare il proprio Piano Operativo di Sicurezza (POS) che, nel rispetto delle prescrizioni previste dal PSC, descriverà le proprie scelte autonome e le relative responsabilità nell'organizzazione del cantiere e nell'esecuzione dei lavori. Il Datore di Lavoro dovrà, inoltre, prima dell’inizio dei lavori, trasmettere il PSC alle imprese esecutrici esecutrici e ai lavoratori autonomi e verificare la congruenza dei POS delle imprese esecutrici medesime rispetto al proprio, prima di trasmetterli al coordinatore per la sicurezza. Il Datore di Lavoro dovrà provvedere a garantire in cantiere la presenza degli addetti al primo soccorso e all’emergenza incendio, durante ogni turno di lavoro. Gli obblighi dei soggetti con compiti di sicurezza sono riportati nel D.Lgs 81/08. Lavorazioni Le opere in progetto verranno realizzate secondo le seguenti fasi lavorative: • allestimento del cantiere • realizzazione delle opere provvisionali • realizzazione delle opere: o interventi all’opera di presa o ricostruzione fondo, grigliato e parapetto del canale di adduzione e realizzazione nuova vasca di carico o costruzione condotta forzata all’interno del canale esistente o installazione nuovo impianto di generazione • smobilizzo del cantiere Relazione sintetica concernente l’individuazione, l’analisi e la valutazione dei rischi in riferimento all’area ed all’organizzazione dello specifico cantiere, nonché alle lavorazioni interferenti Considerando le opere previste in progetto è stata fatta una analisi dei possibili rischi che si potranno verificare in corso d’opera. Nel seguito vengono elencati i suddetti rischi e le scelte progettuali ed organizzative, nonchè le misure preventive e protettive, volte a eliminarli o comunque a limitarli al minimo. Fattori esterni che comportano rischi per il cantiere RISCHIO Caduta dall’alto entro torrente e canale a cielo libero in attraversamento dell’area di cantiere, con conseguenti rischi di infortuni multipli in caso di canale in secca e/o di annegamento in caso di canale e torrente colmi d’acqua. SCELTE PROGETTUALI ED ORGANIZZATIVE: PROCEDURE Effettuare le lavorazioni preferibilmente nella stagione estiva o, comunque, in stagione di magra. Non operare sul ciglio del torrente e del canale che non siano oggetto di lavorazione e dotato dei prescritti parapetti. MISURE PREVENTIVE E PROTETTIVE Delimitare le sponde del canale a cielo libero e del torrente presenti all’interno dell’area di cantiere mediante apposita segnalazione (ad esempio nastro di pericolo fissato su paletti equidistanziati), posta laddove vi è spazio sufficiente, ad almeno 3,5 m dal ciglio dei medesimi. Mantenere a disposizione un kit di salvataggio di uomo in acqua costituito da fune di sicurezza e dispositivi di galleggiamento. RISCHIO Inondazione del canale a cielo libero in attraversamento all’area di cantiere ed oggetto di lavorazione per mancato o inefficace sbarramento a monte, eventualmente aggravato da precipitazioni meteo, con rischi di infortunio o annegamento dei lavoratori operanti al loro interno. SCELTE PROGETTUALI ED ORGANIZZATIVE: PROCEDURE Effettuare le lavorazioni preferibilmente nella stagione estiva o, comunque, in stagione di magra. Isolare idraulicamente il canale prima delle lavorazioni mediante interventi sui dispositivi di intercettazione a monte e, quindi, svuotarlo adeguatamente. Mantenere sotto controllo le condizioni meteorologiche di zona ed interrompere i lavori nel caso di allerta meteo, a fronte di intense precipitazioni o se il livello dell’acqua superi i 15 cm. Evitare depositi di materiale all’interno del canale. Assicurare la presenza a monte ed a valle di ogni area operativa ubicata entro canale - ovvero nelle posizioni ritenute più idonee in funzione dell’organizzazione delle rispettive zone di lavoro - di due scale a mano che mettano in comunicazione il fondo con la sponda, da utilizzarsi quali vie di fuga ausiliarie in caso di inondazione improvvisa ed imprevista del canale. MISURE PREVENTIVE E PROTETTIVE Mantenere a disposizione un kit di salvataggio di uomo in acqua costituito da fune di sicurezza e dispositivi di galleggiamento. Chiudere o lucchettare le opere idrauliche di sbarramento a monte del canale oggetto di lavorazione (paratoie, organi di intercettazione/deviazione). RISCHIO Rischi di investimento del personale lavorativo in prossimità della viabilità stradale immediatamente attigua all’area di cantiere. Rischi di investimento del personale lavorativo operante sulla carreggiata in occasione degli interventi adiacenti alla sede stradale da parte delle nuove opere. SCELTE PROGETTUALI ED ORGANIZZATIVE: PROCEDURE Ridurre al minimo le operazioni di carico/scarico mediante mezzi posizionati a bordo strada e non effettuarle nei periodi di punta. Adottare idonee procedure di sicurezza nei casi di operazioni di carico/scarico, interruzione momentanea o traffico a senso unico alternato (presenza di addetti a terra a monte e a valle dell’interruzione che utilizzeranno indumenti ad alta visibilità, segnalazione di pericolo con bandiere arancio fluorescente, segnalazione di transito alternato con paletta bicolore, integrazione della segnaletica a terra già presente se necessario, impianto semaforico mobile). Concordare con gli Enti preposti le occupazioni di suolo pubblico. Interrompere le opere nel caso di intense precipitazioni meteorologiche o nebbia. Le operazioni eseguite direttamente sulla sede stradale (apertura di scavi, trivellazioni) avverranno di norma previo blocco totale del traffico, fatte salve situazioni particolari ove si rendano necessarie particolari regolamentazioni del traffico da concordarsi con l’autorità competente. MISURE PREVENTIVE E PROTETTIVE Recintare l’area di cantiere per impedire al personale lavorativo l’accesso incontrollato alla sede stradale. La porzione di recinzione confinante con la sede stradale dovrà essere dotata di rete ad alta visibilità e di segnalazioni luminose notturne. Installare idonee segnalazioni stradali a bordo carreggiata a monte e a valle dell’area di cantiere, recanti indicazioni di presenza cantiere, ingresso/uscita di mezzi operativi ed obbligo di progressiva riduzione della velocità. Attuare il blocco del traffico sui tratti di viabilità direttamente oggetto di lavorazione mediante la posa in opera di barriere ad alta visibilità debitamente segnalate a distanza mediante cartellonistica stradale conforme alle disposizioni tecniche del Codice della Strada. In corrispondenza delle strade provinciali le barriere di blocco del traffico saranno realizzate mediante blocchi tipo New Jersey. RISCHIO Rischi per la circolazione stradale nelle zone circostanti all’area di cantiere in conseguenza dell’incremento di traffico dovuto al transito dei mezzi d’opera sulle pubbliche strade ovvero in conseguenza delle eventuali lavorazioni temporanee da effettuarsi a bordo/centro strada. SCELTE PROGETTUALI ED ORGANIZZATIVE: PROCEDURE Minimizzare il transito dei propri veicoli e di quelli dei propri fornitori nelle ore di punta o, comunque, nei giorni e negli orari che possano creare intralcio alla mobilità locale. Preferibilmente selezionare fornitori, discariche e siti di conferimento ubicati nelle zone prossime alle aree di cantiere. Riutilizzare le terre di scavo, per quanto possibile, per i reinterri o i rilevati da eseguirsi nell’ambito del cantiere ove sono state prodotte. MISURE PREVENTIVE E PROTETTIVE Installare idonee segnalazioni stradali a bordo carreggiata a monte e a valle dell’area di cantiere, recanti indicazioni di presenza cantiere, ingresso/uscita di mezzi operativi ed obbligo di progressiva riduzione della velocità. RISCHIO Rischi per la circolazione stradale derivanti dallo sporcamento della carreggiata (fango, pietrisco, detriti, zolle di terra, ecc..) a causa del transito di mezzi d’opera in ingresso/uscita dal cantiere. Rischio di danneggiamento del fondo stradale dovuto al transito di mezzi impropri (cingolati, veicoli extra-pesanti). SCELTE PROGETTUALI ED ORGANIZZATIVE: PROCEDURE Contattare gli enti gestori delle strade (ANAS, provincia, comune) per informarsi sulle massime portate ammesse in prossimità dei percorsi stradali di accesso all’area operativa e selezioneranno di conseguenza i mezzi operativi di pertinenza. Non utilizzare su strada mezzi d’opera in grado di danneggiare il fondo della carreggiata. I mezzi cingolati, in particolare, dovranno essere sempre trasportati su apposito semirimorchio, anche per brevi tratti. Controllare prima dell’uscita dall’area di cantiere l’assenza di qualsiasi perdita o colaggio di materiali dal vano di carico del proprio mezzo. I carichi umidi (terre fangose, sabbia/ghiaia bagnata) dovranno avvenire entro cassone debitamente rivestito di teli impermeabili. I carichi polverosi dovranno avvenire entro cassone telonato. Gli eventuali carichi e trasporti di merci pericolose ai fini della sicurezza stradale dovranno avvenire nel rispetto delle norme vigenti. Provvedere alla pulizia della carreggiata in caso di sporcamento della sede stradale antistante i varchi carrabili di cantiere. RISCHIO Accesso indesiderato nelle aree operative da parte di personale non autorizzato (principalmente durante i periodi di inattività e chiusura del cantiere) con rischi di infortunio del medesimo ovvero di trafugamento, danneggiamento e/o manomissione delle installazioni, dei materiali, delle attrezzature e dei mezzi di cantiere. SCELTE PROGETTUALI ED ORGANIZZATIVE: PROCEDURE Consentire l’accesso alle aree di cantiere al solo personale autorizzato. Predisporre nuovi passaggi di accesso ai fondi che evitino l’attraversamento del cantiere per quanto concerne l’accesso ai fondi agricoli circostanti le aree operative da parte dei rispettivi proprietari/coltivatori. Controllare tutte le chiusure dell’area di cantiere, al termine di ogni giornata lavorativa. Evitare di lasciare a fine giornata nessun veicolo o mezzo operativo in parcheggio all’esterno della recinzione di cantiere. Rimuovere dalle aree operative le attrezzature, i macchinari portatili e, in generale, qualsiasi materiale facilmente asportabile, con particolare riferimento ai contenitori di sostanze pericolose. Mettere in sicurezza e chiudere a chiave i mezzi operativi al termine del loro utilizzo. Verificare integrità, sicurezza e perfetta efficienza, prima dell’utilizzo, di qualsiasi attrezzatura o macchinario. Comunicare ai responsabili di cantiere qualsiasi comportamento sospetto e/o tentativo di ingresso abusivo in cantiere da parte di persone estranee alle lavorazioni. Denunciare qualsiasi trafugamento di materiali o attrezzature dal cantiere, con particolare riferimento alla sottrazione di sostanze pericolose. Rischi che le lavorazioni di cantiere comportano per l'area circostante RISCHIO Interferenza con linee aeree ed interrate di servizi tecnologici (ENEL, GAS, TELECOM, acquedotto, rete fognaria, F.S.) in attraversamento dell’area di cantiere, con conseguenti rischi di infortunio, inquinamento e/o contaminazione biologica. SCELTE PROGETTUALI ED ORGANIZZATIVE: PROCEDURE Contattare prima dell’inizio dell’installazione dell’area di cantiere gli Enti Gestori dei servizi tecnologici di zona (ENEL, TELECOM, gestore GAS, gestore acquedotto, F.S., ufficio tecnico comunale) al fine di ottenere conferma dell’assenza di linee tecnologiche potenzialmente interferenti con le strutture e le lavorazioni di cantiere. Provvedere ad identificare, tracciare, segnalare e proteggere le eventuali linee interferenti. Richiedere agli Enti Gestori i recapiti telefonici da contattare in caso di emergenza. MISURE PREVENTIVE E PROTETTIVE Segnalare in superficie eventuali linee interferenti di sottoservizi interrati, mediante paletti monitori o nastri di pericolo. Proteggere preventivamente eventuali linee aeree interferenti - con particolare riferimento alle linee elettriche BT e TELECOM su palo -, nei tratti in cui la loro altezza sia tale da consentire un eventuale contatto con i mezzi d’opera transitanti nelle aree sottostanti. RISCHIO Interferenze con linee elettriche o impianti elettrici con parti attive non protette o che per circostanze particolari si debbano ritenere non sufficientemente protette, con rischio di folgorazione. SCELTE PROGETTUALI ED ORGANIZZATIVE: PROCEDURE Rispettare almeno una delle seguenti precauzioni, ferme restando le norme di buona tecnica: a) mettere fuori tensione ed in sicurezza le parti attive per tutta la durata dei lavori; b) posizionare ostacoli rigidi che impediscano l'avvicinamento alle parti attive; c) tenere in permanenza, persone, macchine operatrici, apparecchi di sollevamento, ponteggi ed ogni altra attrezzatura a distanza di sicurezza. Mantenere la distanza di sicurezza tale per cui non possano avvenire contatti diretti o scariche pericolose per le persone, tenendo conto del tipo di lavoro, delle attrezzature usate e delle tensioni presenti”. Inoltre, per poter lavorare in prossimità di linee elettriche aeree sarà necessario: - valutare gli ingombri dei mezzi meccanici in movimento utilizzati in cantiere (braccio della gru, benna degli escavatori); - mantenersi ad una distanza maggiore da quelle minime consentite, riportate nella Tab. 1 dell’Allegato IX del DL 81/2008, nel seguito riportata: Un (KV) <=1 10 15 132 220 380 Distanza minima consentita (m) 3 3.5 3.5 5 7 7 - porre attenzione all’oscillazione delle funi in caso di vento; - dopo aver avvertito il gestore dell'impianto, provvedere ad un'adeguata copertura dei cavi o ad una protezione mediante ostacoli e/o barriere per evitare contatti o pericolosi avvicinamenti ai conduttori delle linee. Le barriere di protezione per le linee elettriche aeree esterne saranno costituite da struttura verticale e di controventamento in pali di legno (dimensionamento indicativo: h max 6,00 m,, interasse dei pali verticali di 6,00 m), da tavole orizzontali di legno e dovranno essere idonee per geometria e robustezza a costituire protezione delle linee stesse dall'eccessivo avvicinamento di macchine operatrici e di carichi sospesi a gru. RISCHIO Inquinamento dei terreni e/o delle acque superficiali dovuti a perdite, sversamenti, colaggi o dilavamenti in cantiere di sostanze pericolose o da macchinari contenenti tali sostanze. SCELTE PROGETTUALI ED ORGANIZZATIVE: PROCEDURE Contenere entro appositi imballaggi o recipienti a tenuta in perfetto stato e dotati di apposite chiusure ermetiche, le sostanze liquide presenti in cantiere che possono costituire inquinanti (tossici, corrosivi, infiammabili e similari). Stoccare in cantiere di sostanze liquide inquinanti solo all’interno di appositi locali e previa installazione di idonea vasca di contenimento di eventuali sversamenti. Le eventuali operazioni di travaso dovranno sempre essere effettuate al di sopra della vasca di contenimento. Effettuare regolare manutenzione dei mezzi d’opera ed evitare lavaggi interni all’area di cantiere. Depositare sotto tettoie o proteggere con teli impermeabili i materiali solidi che possano rilasciare sostanze inquinanti nel terreno o nelle acque a seguito di dilavamento di acque meteoriche. Gestire i rifiuti di cantiere (classificazione, deposito, carico e trasporto) nel rigoroso rispetto delle norme di legge in materia. Concordare con l’ente gestore le procedure di emergenza in caso di inquinamento accidentale di canali per uso irriguo. RISCHIO Inquinamento atmosferico di zona dovuto a produzione di polveri, fumi, vapori e gas nell’ambito del cantiere. SCELTE PROGETTUALI ED ORGANIZZATIVE: PROCEDURE Spegnere i mezzi operativi di cantiere non appena terminato il loro utilizzo al fine di minimizzare l’emissione di gas di scarico. Dotare di chiusura ermetica i contenitori di sostanze pericolose, al fine di minimizzare l’evaporazione dei prodotti. Non accendere fuochi di nessun tipo entro le aree di cantiere. Mantenere periodicamente le piste e le aree di cantiere anche al fine di ridurre la produzione di polveri dovute al passaggio dei mezzi operativi. MISURE PREVENTIVE E PROTETTIVE Ogni area cantiere dovrà essere dotata di almeno n. 2 estintori portatili a polvere da 6 kg, per lo spegnimento immediato di eventuali focolai di incendio. RISCHIO Inquinamento acustico di zona dovuto alle attività di cantiere, con particolare riferimento all’utilizzo di attrezzature e macchinari rumorosi. SCELTE PROGETTUALI ED ORGANIZZATIVE: PROCEDURE Richiedere alle amministrazioni comunali l’apposita deroga ai vigenti limiti di inquinamento acustico per le attività temporanee di cantiere, prima dell’inizio dei lavori.. Eseguire le attività rumorose in modo mutuamente esclusivo evitando, in particolare, la contemporanea attivazione delle attrezzature di maggiore impatto acustico (macchine e attrezzature di demolizione, clipper, flessibili, macchine movimento terra e similari). Utilizzare attrezzature e macchinari rumorosi (ad esempio compressori) di tipo silenziato ed in perfetto stato di efficienza. Minimizzare le emissioni sonore delle attrezzature rumorose, mediante posizionamento, l’utilizzo e la manutenzione delle attrezzature stesse. Ridurre al minimo la durata di utilizzo delle attrezzature, compatibilmente con le necessità operative di cantiere. RISCHIO Interruzione della viabilità stradale principale (provinciale). SCELTE PROGETTUALI ED ORGANIZZATIVE: PROCEDURE Le lavorazioni tali da richiedere l’interruzione della viabilità provinciale dovranno essere eseguite negli stretti tempi tecnici necessari. Il calendario e la distribuzione geografica delle interruzioni stradali dovrà essere comunicato preliminarmente alla Provincia ed agli altri enti competenti, con i quali dovranno essere presi gli accordi preventivi del caso. Rischi connessi alle lavorazioni RISCHIO Ribaltamento macchine operatrici. SCELTE PROGETTUALI ED ORGANIZZATIVE: PROCEDURE Assicurarsi che il terreno ove si deve operare sia adatto a sostenere il peso della macchina; per una buona tenuta del terreno, soprattutto con le macchine più pesanti, occorre mantenere una distanza di sicurezza da scavi e pendii onde evitare il rischio di cedimenti – frane. RISCHIO Urti/colpi/impatti/investimenti da parte delle macchine operative e/o degli utensili con conseguente rischio di traumi per gli addetti. SCELTE PROGETTUALI ED ORGANIZZATIVE: PROCEDURE Mantenere solide le piste di cantiere, dimensionarle adeguatamente, dare pendenza idonea in relazione ai mezzi che vi transitano, mantenere sgombere le medesime e gli spiazzi di cantiere, al fine di prevenire gli incidenti.. Le dimensioni delle macchine e delle attrezzature devono essere compatibili sia con la tipologia dei lavori che con la natura del sito ove gli stessi si svolgeranno. Non sostare nel raggio d’azione delle macchine. Studiare preventivamente i criteri da adottare per effettuare le operazioni di approvvigionamento, carico e scarico delle attrezzature, delle macchine e dei materiali. Operare prevedendo i potenziali rischi per terzi, derivanti da non corrette operazioni di movimentazione e posizionamento delle macchine, delle attrezzature e degli impianti. RISCHIO Investimenti, urti, colpi, impatti, schiacciamenti, abrasioni nelle operazioni di carico/scarico, movimentazione e posizionamento materiali. SCELTE PROGETTUALI ED ORGANIZZATIVE: PROCEDURE Impilare ordinatamente ogni tipo di materiale depositato ed in attesa di essere utilizzato, e sistemarlo in luogo non interferente con la viabilità ed in modo da evitarne scivolamenti, rotolamenti o danni, considerando la situazione aggravata dal maltempo. In caso di presenza contemporanea di più operatori coordinare in anticipo le modalità operative. Durante l’operazione di caricamento dell’autocarro l’autista deve allontanarsi dal posto di guida. Non sottostare alla zona interessata al taglio con motosega. Per la movimentazione manuale del materiale prendere tutte le possibili precauzioni per evitare urti, schiacciamenti, ecc. RISCHIO Rottura di componenti delle macchine con caduta/fuoriuscita di gravi/fluidi in pressione e conseguente rischio di traumi per gli addetti. SCELTE PROGETTUALI ED ORGANIZZATIVE: PROCEDURE Effettuare regolare manutenzione sulla macchina operatrice. Non utilizzare delle macchine od utensili che presentano deformazioni strutturali. Le parti compromesse devono essere sostituite: sono tollerate piccole ammaccature alle lamiere. RISCHIO Seppellimento, sprofondamento dovuti al crollo del fronte di scavo. SCELTE PROGETTUALI ED ORGANIZZATIVE: PROCEDURE Controllare sempre a vista i nuovi profili delle pareti di scavo, liberandoli da eventuali cause di dissesto ed eventualmente adottare opportuni sistemi di puntellatura. Qualora le pareti dello scavo dovessero rimanere aperte per parecchio tempo, proteggerle mediante deflusso forzato delle acque superficiali (scoline, canalette, ecc.) oppure con teli impermeabili. Durante gli scavi non devono essere eseguiti altri lavori che comportino la presenza di uomini o mezzi nella zona di scavo. Non sovraccaricare con alcun materiale la zona in prossimità dei cigli di scavo. RISCHIO Caduta dall’alto, scivolamenti, inciampi, cadute a livello degli operatori. SCELTE PROGETTUALI ED ORGANIZZATIVE: PROCEDURE Eventuali zone a rischio di caduta prospicienti il vuoto devono essere segnalate e/o opportunamente protette da parapetti. Non arrampicarsi o sostenersi su elementi di fortuna. Non sovraccaricare con alcun materiale la zona in prossimità dei cigli di scavo. Mantenere sempre l’area di lavoro in buone condizioni di ordine e pulizia, non depositare materiale che ostacoli la normale circolazione. Segnalare e/o sistemare gli ostacoli fissi pericolosi, in maniera da eliminarne o ridurne il più possibile la pericolosità. Valutare sempre attentamente le condizioni climatiche del luogo di lavoro, evitando di operare in ambiente scivoloso, se non in condizioni di estrema sicurezza. RISCHIO Schiacciamenti ed urti dovuti a caduta di materiali ed attrezzature. SCELTE PROGETTUALI ED ORGANIZZATIVE: PROCEDURE Per predisporre l’area ai lavori provvedere alla pulizia della zona da tutti i materiali, in parte anche in equilibrio instabile, depositati lungo le sponde e/o presenti nel versante soprastante. Sistemare i materiali e le attrezzature in modo tale da garantirne la stabilità. Nel caso sia indispensabile eseguire lavorazioni sottostanti ad altre, stabilire la sequenza in modo da non pregiudicare la sicurezza propria e di altri. RISCHIO Rischio di tagli. SCELTE PROGETTUALI ED ORGANIZZATIVE: PROCEDURE Far utilizzare la motosega esclusivamente da personale adeguatamente addestrate, secondo le buone regole dell'arte ed essere oggetto di regolare manutenzione preventiva (come previsto dal libretto di uso e manutenzione, redatto dal costruttore). Indossare abiti aderenti e antitaglio, casco, idonei guanti e scarpe, orto protettori. Vietato lavorare su alberi, scale e posizioni instabili, nessuna parte del corpo deve trovarsi nel raggio d'azione prolungato della catena. Nell'abbattimento, (se necessario) pulire preventivamente con utensili manuali (accette, roncole, ecc.) il piede dell'albero, determinare la direzione di caduta e prevedere – predisporre vie di fuga. Altri operatori devono trovarsi a distanza almeno due volte la lunghezza dell'albero da abbattere. RISCHIO Rischi dorso - lombari nella movimentazione manuale dei carichi ed in altre lavorazioni manuali. SCELTE PROGETTUALI ED ORGANIZZATIVE: PROCEDURE Ridurre al minimo e razionalizzare le attività lavorative manuali (senza l'ausilio di mezzi operativi , escavatori trattrici, ecc.): con opportuna attrezzatura come idonei bracci, prolunghe, ecc. da applicarsi alle macchine, si riescono a ridurre al minimo i rischi dovuti alla movimentazione manuale dei carichi. Nel sollevare carichi rispettare le seguenti regole: posizionare bene i piedi ed utilizzare il più possibile gambe e braccia mantenendo sempre la schiena ben eretta, non sollevare carichi troppo pesanti (> 30Kg), se necessario occorre fare ricorso ad aiuto o a idonei mezzi meccanici. Nello svolgimento delle altre attività manuali vanno comunque sempre posizionati bene i piedi e la schiena va sempre mantenuta ben eretta. RISCHIO Danni a causa di schegge negli occhi. SCELTE PROGETTUALI ED ORGANIZZATIVE: PROCEDURE Nell’esecuzione delle lavorazioni con attrezzi d utensili che proiettano schegge (motosega, ecc.…) occorre utilizzare i dispositivi di protezione individuale quali occhiali o griglie di protezione, ed evitare che si avvicinino persone non protette. RISCHIO Elettrocuzione/folgorazione dovuta all’uso di utensili elettrici portatili. SCELTE PROGETTUALI ED ORGANIZZATIVE: PROCEDURE Ferma restando l’osservanza di tutte le disposizioni di legge e norme in materia di impianti ed attrezzature elettriche, si rammenta che per lavori all’aperto è vietato l’uso di utensili a tensione superiore a 220 volt; in luoghi bagnati o molto umidi la tensione ammessa si riduce a 50 volt. Occorrerà verificare lo stato di conservazione dei materiali elettrici e degli apparecchi, prima di ogni loro puntuale utilizzazione. I cavi elettrici devono essere protetti da tagli, colpi ed abrasioni e non devono costituire motivo di inciampo, urto od investimento. RISCHIO Irritazioni agli occhi ed alle vie respiratorie, o scarsa visibilità conseguenti all’emissione di polveri. SCELTE PROGETTUALI ED ORGANIZZATIVE: PROCEDURE Impedire o contenere la formazione di polvere durante la fase di lavoro, inumidendo periodicamente il terreno asportato e le vie di transito utilizzate dai mezzi di trasporto. Bagnare il più possibile il luogo di lavoro, quando si eseguono lavorazioni con produzione di polveri come pulizie, asportazione strato superficiale, ecc. bagnare il più possibile il luogo di lavoro. Stima sommaria dei costi per la sicurezza Una stima sommaria dei costi della sicurezza, in relazione all’opera da realizzare, è stata eseguita secondo quanto previsto dal regolamento del Codice dei Contratti (DPR 207/2010), redigendo computi di massima e parametrizzando i costi medesimi a quelli desunti da opere analoghe realizzate. Il calcolo è stato effettuato per ogni singola fase realizzativa, in quanto non si prevede di realizzare l’opera in un’unica fase. I costi stimati sono stati suddivisi nelle seguenti categorie: Costi ordinari: INSTALLAZIONE CANTIERI: apprestamenti logistici (uffici, servizi igienici, spogliatoi, infermerie); impianti di terra e di protezione contro le scariche atmosferiche; illuminazione, allestimento viabilità di cantiere e aree adibite a depositi e stoccaggio materiali. APPRESTAMENTI E OPERE PROVVISIONALI: apprestamenti e opere provvisionali necessarie ai fini della tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori in cantiere (recinzioni di cantiere, armature pareti scavo, ponteggi, trabatelli, ponti su cavalletti, impalcati, parapetti, andatoie, passerelle, sbarramenti alle aperture, delimitazione e segnalazione di scavi, protezione dei fronti di scavo). Costi speciali: MEZZI E SERVIZI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE E COLLETTIVA: DPI atti a eliminare rischi da interferenze, DPI per i visitatori, segnaletica di sicurezza deputata ad eliminare i rischi da interferenze, opere provvisionali di protezione dalle interferenze, individuazione di cavi e condutture sotterranee, manutenzione e verifica periodica degli impianti di cantiere, avvisatori acustici, illuminazione di emergenza, presidi sanitari e antincendio MISURE DI COORDINAMENTO: riunioni di coordinamento e incontri periodici con il CSE, riunioni di informazione, coordinamento per uso comune di apprestamenti, attrezzature, mezzi e servizi. Per il calcolo sommario della spesa per la sicurezza, si faccia riferimento all’apposito documento Allegato A2. ALLEGATO 1 ALLEGATO 2