INDICAZIONI E DISPOSIZIONI
PER LA STESURA DEI PIANI DI SICUREZZA E
STIMA SOMMARIA DEI RELATIVI ONERI
Premessa
Il presente elaborato fornisce le indicazioni e le disposizioni per la stesura del Piano di Sicurezza e
Coordinamento (PSC) relativo agli interventi di “Ricostruzione dell’impianto idroelettrico situato in
località Certosa di Chiusa Pesio (CN)”.
Il PSC dovrà ottemperare a quanto disposto dall’art. 100 e dall’Allegato XV del D. Lgs 9 aprile
2008, n. 81 e s.m.i. e dal D.Lgs. 3 agosto 2009, n. 106.
Identificazione e descrizione dell’opera
Localizzazione del cantiere
L’impianto oggetto d’intervento si sviluppa sulla sponda sinistra del Torrente Pesio,
immediatamente a valle del ponte che da accesso alla Certosa.
Gli interventi previsti in progetto sono volti migliorare lo sfruttamento idroelettrico di detto impianto,
intubando parte del canale, attualmente a cielo aperto.
Descrizione del contesto in cui è prevista l’area di cantiere
Il progetto prevede la costruzione di una condotta forzata, la ricostruzione di parte del canale di
adduzione, l’installazione di nuovo impianto per la produzione dell’energia elettrica e nuove
apparecchiature idrauliche. Le aree interessate dai lavori sono ubicate, per il primo tratto, in
adiacenza al Torrente Pesio e per il tratto restante in adiacenza alla strada provinciale.
Gli interventi si svolgeranno in ambienti non dotati di spazi idonei per le necessità logistiche e
igieniche del cantiere e che quindi, dovranno essere allestiti dall’impresa affidataria.
Il cantiere interferirà con la viabilità circostante e le zone dove si concentreranno i rischi maggiori
saranno quelle di entrata/uscita dei mezzi dalle aree interessate dai lavori.
Occorrerà analizzare le problematiche connesse ad ogni singola area di cantiere e valutare la
sospensione temporanea, totale o parziale, delle vie di accesso.
Tutte le aree di cantiere andranno segnalate con apposita cartellonistica, secondo le modalità che
verranno riportate nel piano di sicurezza.
I lavori non interferiranno con le reti interrate o aeree esistenti essendo localizzati all’interno delle
infrastrutture e strutture esistenti.
Elenco delle opere
Per la ricostruzione dell’impianto idroelettrico in esame è prevista la realizzazione delle seguenti
principali opere:
•
Regolarizzazione della soglia di sfioro della traversa esistete per rilascio e misurazione DMV:
la soglia sull’esistente traversa in cemento e pietra, la cui sommità risulta danneggiata ed
erosa dall’acqua, sarà regolarizzata e lisciata mediante getto di cls, senza alcun
innalzamento della quota di sfioro; la soglia così sistemata verrà utilizzata come stramazzo
a larga soglia per il rilascio e la misurazione del DMV, nel il rispetto della normativa di settore;
•
Interventi all’opera di presa: all’opera di presa esistente saranno installate: una nuova griglia
di protezione a monte delle paratoie di presa, una paratoia piana motorizzata modulatrice, di
larghezza pari a 2,45 m ed altezza pari a 1,50 m, a valle di quelle manuali di sezionamento
esistenti; essa regolerà e misurerà, come bocca sotto battente, la portata derivata;
•
Ricostruzione fondo, copertura e parapetto del canale di derivazione: il canale di derivazione
(l’attuale canale di derivazione in cls), sarà sottoposto a ricostruzione del fondo, con
regolarizzazione della pendenza, lisciamento delle pareti al fine di migliorare il deflusso
dell’acqua derivata; sarà inoltre realizzato, lungo lo sviluppo del canale, uno sfioratore laterale
di lunghezza pari a 20 m ed altezza di 20 cm per lo scarico della portata in occasione di
eventuali guasti o fermi macchina; un ultimo intervento riguarderà la sostituzione dei grigliati di
copertura e dei parapetti esistenti;
•
Rimozione dello sgrigliatore e della tettoia installati presso la vasca di carico ubicata in
adiacenza alla strada provinciale: tali manufatti ed apparecchiature non saranno più necessari
in quanto la vasca di carico della condotta sarà realizzata più a monte, al termine del canale di
derivazione, in un’area più nascosta rispetto a quella attuale, migliorando notevolmente
l’impatto visivo lungo la strada provinciale.
•
Realizzazione di nuova vasca di carico della tubazione: la nuova vasca di carico sarà
realizzata alla fine del canale di derivazione, in corrispondenza dell’attuale paratoia di scarico;
la vasca in c.l.s. armato avrà dimensioni pari a 1,4x4,2 m per 2,3 m di altezza, all’imbocco
della quale verrà installata una paratoia di servizio; la paratoia di scarico esistente verrà infine
sostituita con una nuova paratoia manuale 1mx1m; saranno inoltre posati un grigliato di
copertura ed un nuovo parapetto;
•
Posa in opera di nuova condotta forzata in Pead diametro 800 mm: l’attuale condotta forzata,
lunga circa 27 m, corre lungo il cunicolo sotto la strada provinciale fino ad arrivare alla turbina
e sfrutta un salto di circa 6,50 m. Per sfruttare un dislivello maggiore la nuova condotta forzata
partirà dalla nuova vasca di carico ed avrà uno sviluppo complessivo di circa 223 m,
sfruttando un dislivello di circa 11,50 m; parte della condotta in progetto andrà a sostituire
quella esistente mentre la restante parte verrà alloggiata nell’esistente canale in cls, per poi
essere ricoperto con sabbia o terreno vegetale; la condotta in progetto sarà realizzata in Pead
ed avrà un diametro di 800 mm.
•
Installazione di misuratori di livello: saranno installati i seguenti misuratori di livello:
- misuratore di livello a monte della soglia esistente: tale misura servirà a determinare la
portata effluente sulla soglia e quella derivata dalla nuova paratoia motorizzata di presa;
- misuratore di livello a valle della nuova paratoia di presa: utile ad acquisire l’altezza del
tirante d’acqua nel canale di derivazione che, unitamente alla misura di livello a monte della
paratoia, consentirà il calcolo della portata derivata;
- misuratore di livello nella vasca di carico per il mantenimento costante dello stesso.
•
Installazione di nuova turbina idroelettrica e dell’impiantistica elettromeccanica relativa:
l’attuale turbina è a flusso incrociato e verrà sostituita, viste le caratteristiche idrauliche di salto
e portata, con una tipo Kaplan tubolare a 4 pale, di potenza nominale pari a 76,8 kW, dotata di
valvola a farfalla DN 500 PN 10;
•
Ricostruzione tubazione di scarico: una volta turbinata la portata, essa verrà scaricata
nell’alveo; l’impiego di una turbina Kaplan, in luogo di una a flusso incrociato come quella
esistente, permetterà lo sfruttamento del dislivello esistente tra l’asse della turbina ed il pelo
libero dell’acqua nel punto di recapito; il salto recuperato è pari a circa 4 m;
•
Installazione nuovo generatore e nuovi quadri elettrici: il generatore esistente verrà sostituito
con un nuovo generatore asincrono, 100RPM 100V;
•
Ricostruzione della tubazione relativa allo scarico di emergenza: anche la tubazione per lo
scarico di emergenza verrà ricostruita con una nuova condotta in acciaio;
•
Connessione alla rete elettrica in BT di Enel distribuzione.
Scelte progettuali ed organizzative, procedure e misure preventive e protettive, in
riferimento all’area di cantiere, all’organizzazione del cantiere e alle lavorazioni
Aree di cantiere
Vista il modesto sviluppo dell’opera, circa 250 metri, verrà predisposta una sola area fissa di
cantiere, ubicata in prossimità del fabbricato centrale, a monte della strada provinciale, su un'area
a disposizione della Certosa.
L'area fissa sarà per lo più dotata di apprestamenti “completi” sia ad uso del personale operante in
loco sia di supporto al personale delle aree mobili di cantiere più vicine, rispetto alle quali l'area
fissa costituirà una base di appoggio dal punto di vista logistico e per quanto attiene ai servizi
assistenziali per i lavoratori. Essa è così individuata:
• area fissa AF01 - (Fg. 62 - mapp. 32 del Comune di Chiusa Pesio),
posizionata in terreno agricolo, in prossimità del fabbricato centrale.
Le aree mobili saranno, invece, costituite dai cantieri che si sposteranno lungo il percorso ove è
prevista la posa della nuova condotta forzata. Esse saranno caratterizzate da apprestamenti
“leggeri”, in grado di essere movimentati con relativa facilità e rapidità (ad esempio mediante
braccio-gru montato su autocarro) lungo il percorso di progetto seguendo lo spostarsi progressivo
delle corrispondenti lavorazioni.
Per la caratterizzazione delle suddette aree, si faccia riferimento all’Allegato 1, riportante gli
schemi delle aree fisse e delle aree mobili.
Ogni area di cantiere verrà allestita secondo le indicazioni di seguito riportate, nel rispetto della
normativa vigente:
• dovrà essere recintata, opportunamente segnalata e raggiungibile mediante la viabilità
stradale ordinaria e, laddove necessario, mediante apposite piste di cantiere;
• la viabilità veicolare interna dovrà essere mantenuta separata, per quanto possibile, da
quella pedonale; occorrerà evitare il transito dei mezzi d’opera in prossimità di corsi
d’acqua, canali esistenti, zone di scavo, base dei ponteggi, zone di sollevamento materiali
e, in generale, da tutti i punti pericolosi;
• i datori di lavoro delle imprese esecutrici dovranno mettere a disposizione dei propri
lavoratori idonei servizi igienico assistenziali agevolmente raggiungibili da una qualsiasi
postazione operativa di cantiere;
• occorrerà prevedere impianti per l’approvvigionamento di acqua ed energia;
• occorrerà regolamentare secondo il programma dei lavori, l’accesso dei mezzi di fornitura
dei materiali;
• bisognerà individuare zone adibite al carico e allo scarico, allo stoccaggio dei materiali, allo
stoccaggio dei rifiuti, al deposito dei materiali a rischio incendio ed esplosione.
Organizzazione del cantiere
Il CSE provvederà ad individuare le interferenze temporali tra le diverse lavorazioni, sulla scorta
del cronoprogramma dei lavori, le coordinerà e indicherà le prescrizioni operative, le misure
preventive e protettive ed i dispositivi di protezione individuale occorrenti.
Sarà suo compito indicare le misure di coordinamento relative all'uso comune da parte di più
imprese e/o lavoratori autonomi, di apprestamenti, attrezzature, infrastrutture, mezzi e servizi di
protezione collettiva.
Egli sarà il riferimento esclusivo delle imprese e dei lavoratori autonomi che saranno convocati, al
pari della Direzione Lavori, in occasione di ogni attivazione di una nuova area di cantiere, per delle
riunioni preliminari di coordinamento.
Il Datore di Lavoro dell’impresa affidataria dovrà prendere visione del contenuto del PSC e prima di
procedere all’accettazione del documento medesimo, consulterà il rappresentante dei lavoratori
per la sicurezza per fornirgli eventuali chiarimenti sul contenuto del piano, affichè questi possa
possa formulare proposte al riguardo.
L’impresa affidataria dovrà elaborare il proprio Piano Operativo di Sicurezza (POS) che, nel
rispetto delle prescrizioni previste dal PSC, descriverà le proprie scelte autonome e le relative
responsabilità nell'organizzazione del cantiere e nell'esecuzione dei lavori.
Il Datore di Lavoro dovrà, inoltre, prima dell’inizio dei lavori, trasmettere il PSC alle imprese
esecutrici esecutrici e ai lavoratori autonomi e verificare la congruenza dei POS delle imprese
esecutrici medesime rispetto al proprio, prima di trasmetterli al coordinatore per la sicurezza. Il
Datore di Lavoro dovrà provvedere a garantire in cantiere la presenza degli addetti al primo
soccorso e all’emergenza incendio, durante ogni turno di lavoro.
Gli obblighi dei soggetti con compiti di sicurezza sono riportati nel D.Lgs 81/08.
Lavorazioni
Le opere in progetto verranno realizzate secondo le seguenti fasi lavorative:
• allestimento del cantiere
• realizzazione delle opere provvisionali
• realizzazione delle opere:
o interventi all’opera di presa
o ricostruzione fondo, grigliato e parapetto del canale di adduzione e realizzazione
nuova vasca di carico
o costruzione condotta forzata all’interno del canale esistente
o installazione nuovo impianto di generazione
• smobilizzo del cantiere
Relazione sintetica concernente l’individuazione, l’analisi e la valutazione dei rischi
in riferimento all’area ed all’organizzazione dello specifico cantiere, nonché alle
lavorazioni interferenti
Considerando le opere previste in progetto è stata fatta una analisi dei possibili rischi che si
potranno verificare in corso d’opera.
Nel seguito vengono elencati i suddetti rischi e le scelte progettuali ed organizzative, nonchè le
misure preventive e protettive, volte a eliminarli o comunque a limitarli al minimo.
Fattori esterni che comportano rischi per il cantiere
RISCHIO
Caduta dall’alto entro torrente e canale a cielo libero in attraversamento dell’area di cantiere, con
conseguenti rischi di infortuni multipli in caso di canale in secca e/o di annegamento in caso di
canale e torrente colmi d’acqua.
SCELTE PROGETTUALI ED ORGANIZZATIVE: PROCEDURE
Effettuare le lavorazioni preferibilmente nella stagione estiva o, comunque, in stagione di magra.
Non operare sul ciglio del torrente e del canale che non siano oggetto di lavorazione e dotato dei
prescritti parapetti.
MISURE PREVENTIVE E PROTETTIVE
Delimitare le sponde del canale a cielo libero e del torrente presenti all’interno dell’area di cantiere
mediante apposita segnalazione (ad esempio nastro di pericolo fissato su paletti equidistanziati),
posta laddove vi è spazio sufficiente, ad almeno 3,5 m dal ciglio dei medesimi.
Mantenere a disposizione un kit di salvataggio di uomo in acqua costituito da fune di sicurezza e
dispositivi di galleggiamento.
RISCHIO
Inondazione del canale a cielo libero in attraversamento all’area di cantiere ed oggetto di
lavorazione per mancato o inefficace sbarramento a monte, eventualmente aggravato da
precipitazioni meteo, con rischi di infortunio o annegamento dei lavoratori operanti al loro interno.
SCELTE PROGETTUALI ED ORGANIZZATIVE: PROCEDURE
Effettuare le lavorazioni preferibilmente nella stagione estiva o, comunque, in stagione di magra.
Isolare idraulicamente il canale prima delle lavorazioni mediante interventi sui dispositivi di
intercettazione a monte e, quindi, svuotarlo adeguatamente.
Mantenere sotto controllo le condizioni meteorologiche di zona ed interrompere i lavori nel caso di
allerta meteo, a fronte di intense precipitazioni o se il livello dell’acqua superi i 15 cm.
Evitare depositi di materiale all’interno del canale.
Assicurare la presenza a monte ed a valle di ogni area operativa ubicata entro canale - ovvero
nelle posizioni ritenute più idonee in funzione dell’organizzazione delle rispettive zone di lavoro - di
due scale a mano che mettano in comunicazione il fondo con la sponda, da utilizzarsi quali vie di
fuga ausiliarie in caso di inondazione improvvisa ed imprevista del canale.
MISURE PREVENTIVE E PROTETTIVE
Mantenere a disposizione un kit di salvataggio di uomo in acqua costituito da fune di sicurezza e
dispositivi di galleggiamento.
Chiudere o lucchettare le opere idrauliche di sbarramento a monte del canale oggetto di
lavorazione (paratoie, organi di intercettazione/deviazione).
RISCHIO
Rischi di investimento del personale lavorativo in prossimità della viabilità stradale
immediatamente attigua all’area di cantiere.
Rischi di investimento del personale lavorativo operante sulla carreggiata in occasione degli
interventi adiacenti alla sede stradale da parte delle nuove opere.
SCELTE PROGETTUALI ED ORGANIZZATIVE: PROCEDURE
Ridurre al minimo le operazioni di carico/scarico mediante mezzi posizionati a bordo strada e non
effettuarle nei periodi di punta.
Adottare idonee procedure di sicurezza nei casi di operazioni di carico/scarico, interruzione
momentanea o traffico a senso unico alternato (presenza di addetti a terra a monte e a valle
dell’interruzione che utilizzeranno indumenti ad alta visibilità, segnalazione di pericolo con bandiere
arancio fluorescente, segnalazione di transito alternato con paletta bicolore, integrazione della
segnaletica a terra già presente se necessario, impianto semaforico mobile).
Concordare con gli Enti preposti le occupazioni di suolo pubblico.
Interrompere le opere nel caso di intense precipitazioni meteorologiche o nebbia.
Le operazioni eseguite direttamente sulla sede stradale (apertura di scavi, trivellazioni) avverranno
di norma previo blocco totale del traffico, fatte salve situazioni particolari ove si rendano necessarie
particolari regolamentazioni del traffico da concordarsi con l’autorità competente.
MISURE PREVENTIVE E PROTETTIVE
Recintare l’area di cantiere per impedire al personale lavorativo l’accesso incontrollato alla sede
stradale. La porzione di recinzione confinante con la sede stradale dovrà essere dotata di rete ad
alta visibilità e di segnalazioni luminose notturne.
Installare idonee segnalazioni stradali a bordo carreggiata a monte e a valle dell’area di cantiere,
recanti indicazioni di presenza cantiere, ingresso/uscita di mezzi operativi ed obbligo di
progressiva riduzione della velocità.
Attuare il blocco del traffico sui tratti di viabilità direttamente oggetto di lavorazione mediante la
posa in opera di barriere ad alta visibilità debitamente segnalate a distanza mediante
cartellonistica stradale conforme alle disposizioni tecniche del Codice della Strada. In
corrispondenza delle strade provinciali le barriere di blocco del traffico saranno realizzate mediante
blocchi tipo New Jersey.
RISCHIO
Rischi per la circolazione stradale nelle zone circostanti all’area di cantiere in conseguenza
dell’incremento di traffico dovuto al transito dei mezzi d’opera sulle pubbliche strade ovvero in
conseguenza delle eventuali lavorazioni temporanee da effettuarsi a bordo/centro strada.
SCELTE PROGETTUALI ED ORGANIZZATIVE: PROCEDURE
Minimizzare il transito dei propri veicoli e di quelli dei propri fornitori nelle ore di punta o,
comunque, nei giorni e negli orari che possano creare intralcio alla mobilità locale.
Preferibilmente selezionare fornitori, discariche e siti di conferimento ubicati nelle zone prossime
alle aree di cantiere.
Riutilizzare le terre di scavo, per quanto possibile, per i reinterri o i rilevati da eseguirsi nell’ambito
del cantiere ove sono state prodotte.
MISURE PREVENTIVE E PROTETTIVE
Installare idonee segnalazioni stradali a bordo carreggiata a monte e a valle dell’area di cantiere,
recanti indicazioni di presenza cantiere, ingresso/uscita di mezzi operativi ed obbligo di
progressiva riduzione della velocità.
RISCHIO
Rischi per la circolazione stradale derivanti dallo sporcamento della carreggiata (fango, pietrisco,
detriti, zolle di terra, ecc..) a causa del transito di mezzi d’opera in ingresso/uscita dal cantiere.
Rischio di danneggiamento del fondo stradale dovuto al transito di mezzi impropri (cingolati, veicoli
extra-pesanti).
SCELTE PROGETTUALI ED ORGANIZZATIVE: PROCEDURE
Contattare gli enti gestori delle strade (ANAS, provincia, comune) per informarsi sulle massime
portate ammesse in prossimità dei percorsi stradali di accesso all’area operativa e selezioneranno
di conseguenza i mezzi operativi di pertinenza.
Non utilizzare su strada mezzi d’opera in grado di danneggiare il fondo della carreggiata. I mezzi
cingolati, in particolare, dovranno essere sempre trasportati su apposito semirimorchio, anche per
brevi tratti.
Controllare prima dell’uscita dall’area di cantiere l’assenza di qualsiasi perdita o colaggio di
materiali dal vano di carico del proprio mezzo. I carichi umidi (terre fangose, sabbia/ghiaia
bagnata) dovranno avvenire entro cassone debitamente rivestito di teli impermeabili. I carichi
polverosi dovranno avvenire entro cassone telonato. Gli eventuali carichi e trasporti di merci
pericolose ai fini della sicurezza stradale dovranno avvenire nel rispetto delle norme vigenti.
Provvedere alla pulizia della carreggiata in caso di sporcamento della sede stradale antistante i
varchi carrabili di cantiere.
RISCHIO
Accesso indesiderato nelle aree operative da parte di personale non autorizzato (principalmente
durante i periodi di inattività e chiusura del cantiere) con rischi di infortunio del medesimo ovvero di
trafugamento, danneggiamento e/o manomissione delle installazioni, dei materiali, delle
attrezzature e dei mezzi di cantiere.
SCELTE PROGETTUALI ED ORGANIZZATIVE: PROCEDURE
Consentire l’accesso alle aree di cantiere al solo personale autorizzato.
Predisporre nuovi passaggi di accesso ai fondi che evitino l’attraversamento del cantiere per
quanto concerne l’accesso ai fondi agricoli circostanti le aree operative da parte dei rispettivi
proprietari/coltivatori.
Controllare tutte le chiusure dell’area di cantiere, al termine di ogni giornata lavorativa.
Evitare di lasciare a fine giornata nessun veicolo o mezzo operativo in parcheggio all’esterno della
recinzione di cantiere.
Rimuovere dalle aree operative le attrezzature, i macchinari portatili e, in generale, qualsiasi
materiale facilmente asportabile, con particolare riferimento ai contenitori di sostanze pericolose.
Mettere in sicurezza e chiudere a chiave i mezzi operativi al termine del loro utilizzo.
Verificare integrità, sicurezza e perfetta efficienza, prima dell’utilizzo, di qualsiasi attrezzatura o
macchinario.
Comunicare ai responsabili di cantiere qualsiasi comportamento sospetto e/o tentativo di ingresso
abusivo in cantiere da parte di persone estranee alle lavorazioni.
Denunciare qualsiasi trafugamento di materiali o attrezzature dal cantiere, con particolare
riferimento alla sottrazione di sostanze pericolose.
Rischi che le lavorazioni di cantiere comportano per l'area circostante
RISCHIO
Interferenza con linee aeree ed interrate di servizi tecnologici (ENEL, GAS, TELECOM,
acquedotto, rete fognaria, F.S.) in attraversamento dell’area di cantiere, con conseguenti rischi di
infortunio, inquinamento e/o contaminazione biologica.
SCELTE PROGETTUALI ED ORGANIZZATIVE: PROCEDURE
Contattare prima dell’inizio dell’installazione dell’area di cantiere gli Enti Gestori dei servizi
tecnologici di zona (ENEL, TELECOM, gestore GAS, gestore acquedotto, F.S., ufficio tecnico
comunale) al fine di ottenere conferma dell’assenza di linee tecnologiche potenzialmente
interferenti con le strutture e le lavorazioni di cantiere.
Provvedere ad identificare, tracciare, segnalare e proteggere le eventuali linee interferenti.
Richiedere agli Enti Gestori i recapiti telefonici da contattare in caso di emergenza.
MISURE PREVENTIVE E PROTETTIVE
Segnalare in superficie eventuali linee interferenti di sottoservizi interrati, mediante paletti monitori
o nastri di pericolo.
Proteggere preventivamente eventuali linee aeree interferenti - con particolare riferimento alle linee
elettriche BT e TELECOM su palo -, nei tratti in cui la loro altezza sia tale da consentire un
eventuale contatto con i mezzi d’opera transitanti nelle aree sottostanti.
RISCHIO
Interferenze con linee elettriche o impianti elettrici con parti attive non protette o che per
circostanze particolari si debbano ritenere non sufficientemente protette, con rischio di
folgorazione.
SCELTE PROGETTUALI ED ORGANIZZATIVE: PROCEDURE
Rispettare almeno una delle seguenti precauzioni, ferme restando le norme di buona tecnica:
a) mettere fuori tensione ed in sicurezza le parti attive per tutta la durata dei lavori;
b) posizionare ostacoli rigidi che impediscano l'avvicinamento alle parti attive;
c) tenere in permanenza, persone, macchine operatrici, apparecchi di sollevamento, ponteggi ed
ogni altra attrezzatura a distanza di sicurezza.
Mantenere la distanza di sicurezza tale per cui non possano avvenire contatti diretti o scariche
pericolose per le persone, tenendo conto del tipo di lavoro, delle attrezzature usate e delle tensioni
presenti”.
Inoltre, per poter lavorare in prossimità di linee elettriche aeree sarà necessario:
- valutare gli ingombri dei mezzi meccanici in movimento utilizzati in cantiere (braccio della gru,
benna degli escavatori);
- mantenersi ad una distanza maggiore da quelle minime consentite, riportate nella Tab. 1
dell’Allegato IX del DL 81/2008, nel seguito riportata:
Un (KV)
<=1
10
15
132
220
380
Distanza minima consentita (m)
3
3.5
3.5
5
7
7
- porre attenzione all’oscillazione delle funi in caso di vento;
- dopo aver avvertito il gestore dell'impianto, provvedere ad un'adeguata copertura dei cavi o ad
una protezione mediante ostacoli e/o barriere per evitare contatti o pericolosi avvicinamenti ai
conduttori delle linee.
Le barriere di protezione per le linee elettriche aeree esterne saranno costituite da struttura
verticale e di controventamento in pali di legno (dimensionamento indicativo: h max 6,00 m,,
interasse dei pali verticali di 6,00 m), da tavole orizzontali di legno e dovranno essere idonee per
geometria e robustezza a costituire protezione delle linee stesse dall'eccessivo avvicinamento di
macchine operatrici e di carichi sospesi a gru.
RISCHIO
Inquinamento dei terreni e/o delle acque superficiali dovuti a perdite, sversamenti, colaggi o
dilavamenti in cantiere di sostanze pericolose o da macchinari contenenti tali sostanze.
SCELTE PROGETTUALI ED ORGANIZZATIVE: PROCEDURE
Contenere entro appositi imballaggi o recipienti a tenuta in perfetto stato e dotati di apposite
chiusure ermetiche, le sostanze liquide presenti in cantiere che possono costituire inquinanti
(tossici, corrosivi, infiammabili e similari).
Stoccare in cantiere di sostanze liquide inquinanti solo all’interno di appositi locali e previa
installazione di idonea vasca di contenimento di eventuali sversamenti. Le eventuali operazioni di
travaso dovranno sempre essere effettuate al di sopra della vasca di contenimento.
Effettuare regolare manutenzione dei mezzi d’opera ed evitare lavaggi interni all’area di cantiere.
Depositare sotto tettoie o proteggere con teli impermeabili i materiali solidi che possano rilasciare
sostanze inquinanti nel terreno o nelle acque a seguito di dilavamento di acque meteoriche.
Gestire i rifiuti di cantiere (classificazione, deposito, carico e trasporto) nel rigoroso rispetto delle
norme di legge in materia.
Concordare con l’ente gestore le procedure di emergenza in caso di inquinamento accidentale di
canali per uso irriguo.
RISCHIO
Inquinamento atmosferico di zona dovuto a produzione di polveri, fumi, vapori e gas nell’ambito del
cantiere.
SCELTE PROGETTUALI ED ORGANIZZATIVE: PROCEDURE
Spegnere i mezzi operativi di cantiere non appena terminato il loro utilizzo al fine di minimizzare
l’emissione di gas di scarico.
Dotare di chiusura ermetica i contenitori di sostanze pericolose, al fine di minimizzare
l’evaporazione dei prodotti.
Non accendere fuochi di nessun tipo entro le aree di cantiere.
Mantenere periodicamente le piste e le aree di cantiere anche al fine di ridurre la produzione di
polveri dovute al passaggio dei mezzi operativi.
MISURE PREVENTIVE E PROTETTIVE
Ogni area cantiere dovrà essere dotata di almeno n. 2 estintori portatili a polvere da 6 kg, per lo
spegnimento immediato di eventuali focolai di incendio.
RISCHIO
Inquinamento acustico di zona dovuto alle attività di cantiere, con particolare riferimento all’utilizzo
di attrezzature e macchinari rumorosi.
SCELTE PROGETTUALI ED ORGANIZZATIVE: PROCEDURE
Richiedere alle amministrazioni comunali l’apposita deroga ai vigenti limiti di inquinamento acustico
per le attività temporanee di cantiere, prima dell’inizio dei lavori..
Eseguire le attività rumorose in modo mutuamente esclusivo evitando, in particolare, la
contemporanea attivazione delle attrezzature di maggiore impatto acustico (macchine e
attrezzature di demolizione, clipper, flessibili, macchine movimento terra e similari).
Utilizzare attrezzature e macchinari rumorosi (ad esempio compressori) di tipo silenziato ed in
perfetto stato di efficienza.
Minimizzare le emissioni sonore delle attrezzature rumorose, mediante posizionamento, l’utilizzo e
la manutenzione delle attrezzature stesse.
Ridurre al minimo la durata di utilizzo delle attrezzature, compatibilmente con le necessità
operative di cantiere.
RISCHIO
Interruzione della viabilità stradale principale (provinciale).
SCELTE PROGETTUALI ED ORGANIZZATIVE: PROCEDURE
Le lavorazioni tali da richiedere l’interruzione della viabilità provinciale dovranno essere eseguite
negli stretti tempi tecnici necessari.
Il calendario e la distribuzione geografica delle interruzioni stradali dovrà essere comunicato
preliminarmente alla Provincia ed agli altri enti competenti, con i quali dovranno essere presi gli
accordi preventivi del caso.
Rischi connessi alle lavorazioni
RISCHIO
Ribaltamento macchine operatrici.
SCELTE PROGETTUALI ED ORGANIZZATIVE: PROCEDURE
Assicurarsi che il terreno ove si deve operare sia adatto a sostenere il peso della macchina; per
una buona tenuta del terreno, soprattutto con le macchine più pesanti, occorre mantenere una
distanza di sicurezza da scavi e pendii onde evitare il rischio di cedimenti – frane.
RISCHIO
Urti/colpi/impatti/investimenti da parte delle macchine operative e/o degli utensili con conseguente
rischio di traumi per gli addetti.
SCELTE PROGETTUALI ED ORGANIZZATIVE: PROCEDURE
Mantenere solide le piste di cantiere, dimensionarle adeguatamente, dare pendenza idonea in
relazione ai mezzi che vi transitano, mantenere sgombere le medesime e gli spiazzi di cantiere, al
fine di prevenire gli incidenti..
Le dimensioni delle macchine e delle attrezzature devono essere compatibili sia con la tipologia
dei lavori che con la natura del sito ove gli stessi si svolgeranno.
Non sostare nel raggio d’azione delle macchine.
Studiare preventivamente i criteri da adottare per effettuare le operazioni di approvvigionamento,
carico e scarico delle attrezzature, delle macchine e dei materiali.
Operare prevedendo i potenziali rischi per terzi, derivanti da non corrette operazioni di
movimentazione e posizionamento delle macchine, delle attrezzature e degli impianti.
RISCHIO
Investimenti, urti, colpi, impatti, schiacciamenti, abrasioni nelle operazioni di carico/scarico,
movimentazione e posizionamento materiali.
SCELTE PROGETTUALI ED ORGANIZZATIVE: PROCEDURE
Impilare ordinatamente ogni tipo di materiale depositato ed in attesa di essere utilizzato, e
sistemarlo in luogo non interferente con la viabilità ed in modo da evitarne scivolamenti,
rotolamenti o danni, considerando la situazione aggravata dal maltempo.
In caso di presenza contemporanea di più operatori coordinare in anticipo le modalità operative.
Durante l’operazione di caricamento dell’autocarro l’autista deve allontanarsi dal posto di guida.
Non sottostare alla zona interessata al taglio con motosega.
Per la movimentazione manuale del materiale prendere tutte le possibili precauzioni per evitare
urti, schiacciamenti, ecc.
RISCHIO
Rottura di componenti delle macchine con caduta/fuoriuscita di gravi/fluidi in pressione e
conseguente rischio di traumi per gli addetti.
SCELTE PROGETTUALI ED ORGANIZZATIVE: PROCEDURE
Effettuare regolare manutenzione sulla macchina operatrice.
Non utilizzare delle macchine od utensili che presentano deformazioni strutturali. Le parti
compromesse devono essere sostituite: sono tollerate piccole ammaccature alle lamiere.
RISCHIO
Seppellimento, sprofondamento dovuti al crollo del fronte di scavo.
SCELTE PROGETTUALI ED ORGANIZZATIVE: PROCEDURE
Controllare sempre a vista i nuovi profili delle pareti di scavo, liberandoli da eventuali cause di
dissesto ed eventualmente adottare opportuni sistemi di puntellatura.
Qualora le pareti dello scavo dovessero rimanere aperte per parecchio tempo, proteggerle
mediante deflusso forzato delle acque superficiali (scoline, canalette, ecc.) oppure con teli
impermeabili.
Durante gli scavi non devono essere eseguiti altri lavori che comportino la presenza di uomini o
mezzi nella zona di scavo.
Non sovraccaricare con alcun materiale la zona in prossimità dei cigli di scavo.
RISCHIO
Caduta dall’alto, scivolamenti, inciampi, cadute a livello degli operatori.
SCELTE PROGETTUALI ED ORGANIZZATIVE: PROCEDURE
Eventuali zone a rischio di caduta prospicienti il vuoto devono essere segnalate e/o
opportunamente protette da parapetti.
Non arrampicarsi o sostenersi su elementi di fortuna.
Non sovraccaricare con alcun materiale la zona in prossimità dei cigli di scavo.
Mantenere sempre l’area di lavoro in buone condizioni di ordine e pulizia, non depositare materiale
che ostacoli la normale circolazione.
Segnalare e/o sistemare gli ostacoli fissi pericolosi, in maniera da eliminarne o ridurne il più
possibile la pericolosità.
Valutare sempre attentamente le condizioni climatiche del luogo di lavoro, evitando di operare in
ambiente scivoloso, se non in condizioni di estrema sicurezza.
RISCHIO
Schiacciamenti ed urti dovuti a caduta di materiali ed attrezzature.
SCELTE PROGETTUALI ED ORGANIZZATIVE: PROCEDURE
Per predisporre l’area ai lavori provvedere alla pulizia della zona da tutti i materiali, in parte anche
in equilibrio instabile, depositati lungo le sponde e/o presenti nel versante soprastante.
Sistemare i materiali e le attrezzature in modo tale da garantirne la stabilità.
Nel caso sia indispensabile eseguire lavorazioni sottostanti ad altre, stabilire la sequenza in modo
da non pregiudicare la sicurezza propria e di altri.
RISCHIO
Rischio di tagli.
SCELTE PROGETTUALI ED ORGANIZZATIVE: PROCEDURE
Far utilizzare la motosega esclusivamente da personale adeguatamente addestrate, secondo le
buone regole dell'arte ed essere oggetto di regolare manutenzione preventiva (come previsto dal
libretto di uso e manutenzione, redatto dal costruttore).
Indossare abiti aderenti e antitaglio, casco, idonei guanti e scarpe, orto protettori.
Vietato lavorare su alberi, scale e posizioni instabili, nessuna parte del corpo deve trovarsi nel
raggio d'azione prolungato della catena. Nell'abbattimento, (se necessario) pulire preventivamente
con utensili manuali (accette, roncole, ecc.) il piede dell'albero, determinare la direzione di caduta
e prevedere – predisporre vie di fuga. Altri operatori devono trovarsi a distanza almeno due volte la
lunghezza dell'albero da abbattere.
RISCHIO
Rischi dorso - lombari nella movimentazione manuale dei carichi ed in altre lavorazioni manuali.
SCELTE PROGETTUALI ED ORGANIZZATIVE: PROCEDURE
Ridurre al minimo e razionalizzare le attività lavorative manuali (senza l'ausilio di mezzi operativi ,
escavatori trattrici, ecc.): con opportuna attrezzatura come idonei bracci, prolunghe, ecc. da
applicarsi alle macchine, si riescono a ridurre al minimo i rischi dovuti alla movimentazione
manuale dei carichi.
Nel sollevare carichi rispettare le seguenti regole: posizionare bene i piedi ed utilizzare il più
possibile gambe e braccia mantenendo sempre la schiena ben eretta, non sollevare carichi troppo
pesanti (> 30Kg), se necessario occorre fare ricorso ad aiuto o a idonei mezzi meccanici.
Nello svolgimento delle altre attività manuali vanno comunque sempre posizionati bene i piedi e la
schiena va sempre mantenuta ben eretta.
RISCHIO
Danni a causa di schegge negli occhi.
SCELTE PROGETTUALI ED ORGANIZZATIVE: PROCEDURE
Nell’esecuzione delle lavorazioni con attrezzi d utensili che proiettano schegge (motosega, ecc.…)
occorre utilizzare i dispositivi di protezione individuale quali occhiali o griglie di protezione, ed
evitare che si avvicinino persone non protette.
RISCHIO
Elettrocuzione/folgorazione dovuta all’uso di utensili elettrici portatili.
SCELTE PROGETTUALI ED ORGANIZZATIVE: PROCEDURE
Ferma restando l’osservanza di tutte le disposizioni di legge e norme in materia di impianti ed
attrezzature elettriche, si rammenta che per lavori all’aperto è vietato l’uso di utensili a tensione
superiore a 220 volt; in luoghi bagnati o molto umidi la tensione ammessa si riduce a 50 volt.
Occorrerà verificare lo stato di conservazione dei materiali elettrici e degli apparecchi, prima di
ogni loro puntuale utilizzazione.
I cavi elettrici devono essere protetti da tagli, colpi ed abrasioni e non devono costituire motivo di
inciampo, urto od investimento.
RISCHIO
Irritazioni agli occhi ed alle vie respiratorie, o scarsa visibilità conseguenti all’emissione di polveri.
SCELTE PROGETTUALI ED ORGANIZZATIVE: PROCEDURE
Impedire o contenere la formazione di polvere durante la fase di lavoro, inumidendo
periodicamente il terreno asportato e le vie di transito utilizzate dai mezzi di trasporto.
Bagnare il più possibile il luogo di lavoro, quando si eseguono lavorazioni con produzione di polveri
come pulizie, asportazione strato superficiale, ecc. bagnare il più possibile il luogo di lavoro.
Stima sommaria dei costi per la sicurezza
Una stima sommaria dei costi della sicurezza, in relazione all’opera da realizzare, è stata eseguita
secondo quanto previsto dal regolamento del Codice dei Contratti (DPR 207/2010), redigendo
computi di massima e parametrizzando i costi medesimi a quelli desunti da opere analoghe
realizzate.
Il calcolo è stato effettuato per ogni singola fase realizzativa, in quanto non si prevede di realizzare
l’opera in un’unica fase.
I costi stimati sono stati suddivisi nelle seguenti categorie:
Costi ordinari:
INSTALLAZIONE CANTIERI:
apprestamenti logistici (uffici, servizi igienici, spogliatoi, infermerie);
impianti di terra e di protezione contro le scariche atmosferiche;
illuminazione, allestimento viabilità di cantiere e aree adibite a depositi e stoccaggio materiali.
APPRESTAMENTI E OPERE PROVVISIONALI:
apprestamenti e opere provvisionali necessarie ai fini della tutela della salute e della sicurezza dei
lavoratori in cantiere (recinzioni di cantiere, armature pareti scavo, ponteggi, trabatelli, ponti su
cavalletti, impalcati, parapetti, andatoie, passerelle, sbarramenti alle aperture, delimitazione e
segnalazione di scavi, protezione dei fronti di scavo).
Costi speciali:
MEZZI E SERVIZI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE E COLLETTIVA:
DPI atti a eliminare rischi da interferenze, DPI per i visitatori, segnaletica di sicurezza deputata ad
eliminare i rischi da interferenze, opere provvisionali di protezione dalle interferenze,
individuazione di cavi e condutture sotterranee, manutenzione e verifica periodica degli impianti di
cantiere, avvisatori acustici, illuminazione di emergenza, presidi sanitari e antincendio
MISURE DI COORDINAMENTO:
riunioni di coordinamento e incontri periodici con il CSE, riunioni di informazione, coordinamento
per uso comune di apprestamenti, attrezzature, mezzi e servizi.
Per il calcolo sommario della spesa per la sicurezza, si faccia riferimento all’apposito documento
Allegato A2.
ALLEGATO 1
ALLEGATO 2
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09_indicazioni per la stesura dei piani di sicurezza